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Al lavoro per gli altri Servizio Civile Papa Francesco vescovo di Roma Inatteso incontro con monsignor Cavina Una copia 1,50 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO Numero 14 - Anno 28º Domenica 14 aprile 2013 SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI 13 PAGINA PAGINA 21 PAGINA Cultura Un mondo di libri Dal Premio Loria ai comodini d’autore 10 Aziende Un mondo più moderno Viene dalla Bassa la responsabile nazionale di Donne Impresa di Coldiretti PAGINA 9 Microcredito La buona economia Un convegno per conoscere uno strumento nato in Bangladesh nel 1976 PAGINA 9 Salute Quanto mi costi Al carovita si risponde spendendo meno per gli esami di laboratorio PAGINA 8 Associazioni Amarcord al cafè Riprendono gli appuntamenti del Gafa. Prevenzione e cura per l’Alzheimer Il EDITORIALE EDITORIALE Due mesi alla beatificazione di Odoardo Focherini, credente e cittadino esemplare Preparazione intensa 4 PAGINA 6 Agricoltura Non solo Vinitaly La nuova cantina di un giovane privato, gli investimenti della sociale di Carpi e Sorbara Luigi Lamma 15 giugno, il giorno della beatificazione di Odoardo Focherini, è ormai alle porte. Restano solo due mesi di intensa preparazione non solo sul piano organizzativo, anche se si tratta di uno sforzo non di poco conto, ma soprattutto per acquisire la consapevolezza di quale sia l’immenso valore di questo evento, per ora unico nella storia ultrabicentenaria della Diocesi di Carpi. Si stanno percorrendo tutte le vie della comunicazione di massa e dei social network, ora anche la pagina facebook, per far conoscere la testimonianza di fede eroica fino al martirio di un cristiano autentico, un fedele laico, marito e padre. Si moltiplicano gli incontri, vengono proposte veglie di preghiera, se ne parla nelle scuole, davvero devono essere giorni, quelli che ci separano dal 15 giugno, in cui non si parla d’altro se non del desiderio di essere tutti insieme presenti in Piazza Martiri per la solenne beatificazione. Da settimane Notizie sta offrendo continui approfondimenti per aiutare a cogliere ogni dettaglio sulla figura di Odoardo Focherini con l’obiettivo principale di far comprendere le vere ragioni che hanno portato al riconoscimento del martirio a causa della fede. Perché qui sta il nodo centrale di questa storia di amore, di servizio e di passione: la fede in Gesù Cristo e nella sua Chiesa. Servizio Civile Papa Francesco vescovo di Roma Il tuo aiuto andrà anche ai progetti della Diocesi di Carpi Vera umanità Vera umanità Dal 21 al 25 aprile a Mirandola cinque repliche dello spettacolo dei ragazzi di Nomadelfia dedicato a don Zeno Saltini. Un gesto di solidarietà e di riconoscenza Dal 21 al 25 aprile a Mirandola cinque repliche dello spettacolo dei ragazzi di Nomadelfia dedicato a don Zeno Saltini. Un gesto di solidarietà e di riconoscenza Pag. 3 Inatteso incontro con monsignor Cavina Pag. 12/13 Il tempo della gratitudine Il tempo della gratitudine Settimana vocazionale Settimana vocazionale Pag.15 Al lavoro per gli altri

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · va uscire dalla Galilea e lan-ciarsi per le strade del mon-do. Pietro sarà in grado di mantenere, finalmente, la sua promessa di dare la vita

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Page 1: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · va uscire dalla Galilea e lan-ciarsi per le strade del mon-do. Pietro sarà in grado di mantenere, finalmente, la sua promessa di dare la vita

Al lavoro per gli altri

Servizio CivilePapa Francescovescovo di Roma

Inatteso incontrocon monsignor Cavina

Una copia 1,50Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale

D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 nr. 46) art. 1, comma 1 - CN/MO

Numero 14 - Anno 28ºDomenica 14 aprile 2013

SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI

13PAGINA

PAGINA21PAGINA

Cultura

Un mondodi libriDal Premio Loriaai comodini d’autore

10

Aziende

Un mondopiù modernoViene dalla Bassa laresponsabile nazionale diDonne Impresa di Coldiretti

PAGINA9

Microcredito

La buonaeconomiaUn convegno per conoscereuno strumento nato inBangladesh nel 1976

PAGINA9

Salute

Quantomi costiAl carovita si rispondespendendo meno per gliesami di laboratorio

PAGINA8

Associazioni

Amarcordal cafèRiprendono gli appuntamentidel Gafa. Prevenzione e curaper l’Alzheimer

Il

EDITORIALEEDITORIALE

Due mesi alla beatificazione di OdoardoFocherini, credente e cittadino esemplare

Preparazione intensa

4

PAGINA6

Agricoltura

Non soloVinitalyLa nuova cantina di un giovaneprivato, gli investimenti dellasociale di Carpi e Sorbara

Luigi Lamma

15 giugno, il giorno della beatificazione di OdoardoFocherini, è ormai alle porte. Restano solo due mesidi intensa preparazione non solo sul pianoorganizzativo, anche se si tratta di uno sforzo non di

poco conto, ma soprattutto per acquisire la consapevolezzadi quale sia l’immenso valore di questo evento, per ora uniconella storia ultrabicentenaria della Diocesi di Carpi.Si stanno percorrendo tutte le vie della comunicazione dimassa e dei social network, ora anche la pagina facebook,per far conoscere la testimonianza di fede eroica fino almartirio di un cristiano autentico, un fedele laico, marito epadre. Si moltiplicano gli incontri, vengono proposte vegliedi preghiera, se ne parla nelle scuole, davvero devono esseregiorni, quelli che ci separano dal 15 giugno, in cui non siparla d’altro se non del desiderio di essere tutti insiemepresenti in Piazza Martiri per la solenne beatificazione. Dasettimane Notizie sta offrendo continui approfondimentiper aiutare a cogliere ogni dettaglio sulla figura di OdoardoFocherini con l’obiettivo principale di far comprendere levere ragioni che hanno portato al riconoscimento delmartirio a causa della fede. Perché qui sta il nodocentrale di questa storia di amore, di servizio e dipassione: la fede in Gesù Cristo e nella sua Chiesa.

Servizio CivilePapa Francescovescovo di Roma

Il tuo aiuto andrà ancheai progetti della Diocesi di Carpi

Vera umanitàVera umanità

Dal 21 al 25 aprile a Mirandola cinque replichedello spettacolo dei ragazzi di Nomadelfia dedicatoa don Zeno Saltini. Un gesto di solidarietà e di riconoscenza

Dal 21 al 25 aprile a Mirandola cinque replichedello spettacolo dei ragazzi di Nomadelfia dedicatoa don Zeno Saltini. Un gesto di solidarietà e di riconoscenza

Pag. 3

Inatteso incontrocon monsignor Cavina Pag. 12/13

Il tempodella gratitudineIl tempodella gratitudine

Settimana vocazionaleSettimana vocazionale

Pag.15Al lavoro per gli altri

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2 14 aprile '13

In

III Domenica di Pasqua

Ti esalterò, Signore,perché mi hai risollevatoDomenica 14 aprileLetture: At 5, 27b-32. 40b-41; Sal 29; Ap 5, 11-14; Gv 21, 1-19Anno C – III Sett. Salterio

Dal Vangelo secondo Giovanni

quel tempo, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sulmare di Tiberìade. E si manifestò così: si trovavanoinsieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo,

Natanaèle di Cana di Galilea, i figli di Zebedèo e altri duediscepoli. Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Glidissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono esalirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepolinon si erano accorti che era Gesù. Gesù disse loro: «Figlioli,non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». Alloraegli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barcae troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su perla grande quantità di pesci. Allora quel discepolo che Gesùamava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appenaudì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi,perché era svestito, e si gettò in mare. Gli altri discepoli invecevennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: nonerano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pescesopra, e del pane. Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesceche avete preso ora». Allora Simon Pietro salì nella barca etrasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci.E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. Gesù disseloro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osavadomandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era ilSignore. Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e cosìpure il pesce. Era la terza volta che Gesù si manifestava aidiscepoli, dopo essere risorto dai morti. Quand’ebbero man-giato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni,mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo saiche ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli dissedi nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, miami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti vogliobene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per laterza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?».Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandas-se: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tusai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore.In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivida solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchiotenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tunon vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egliavrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Segui-mi».

Vita della Chiesa

nostante l’apo-stolo fosse statoinfedele alla pro-messa fatta aGesù di non tra-dirlo mai, anchea costo della vita(Mt 26, 35). Latriplice domandadi Gesù si spie-ga con il deside-rio di dare a Pie-tro la possibilitàdi cancellare ilsuo triplicer innegamentodurante la Pas-sione. Dio dàsempre agli uo-mini una secon-da possibilità;spesso una ter-za, una quarta einfinite possibi-lità. Non radia lepersone dal suolibro, al loro pri-mo errore. Intan-to cosa succede?La fiducia e ilperdono del Ma-

estro hanno fatto di Pietrouna persona nuova, forte,fedele fino alla morte. Egliha pascolato il gregge di Cri-sto nei difficili momenti deisuoi inizi, quando bisogna-va uscire dalla Galilea e lan-ciarsi per le strade del mon-do. Pietro sarà in grado dimantenere, finalmente, la suapromessa di dare la vita perCristo.Il dialogo tra Gesù e Pietro

Crocifisso di San Damiano, Cristo ascende al cielo (XII sec.)

Nel Vangelo di questa do-menica, alla scena di Gesùche mangia con gli apostolidel pesce arrostito segue ildialogo tra Gesù e Pietro.Tre domande: “Mi ami tu?”;tre risposte: “Tu sai che tiamo”; tre conclusioni: “Pa-sci le mie pecore!”. Con que-ste parole Gesù conferiscedi fatto a Pietro - e, secondol’interpretazione cattolica, aisuoi successori - il compito

di supremo e universale pa-store del gregge di Cristo.Gli conferisce quel primatoche gli aveva promesso quan-do aveva detto: “Tu sei Pie-tro e su questa pietra edifi-cherò la mia Chiesa. A tedarò le chiavi del regno deicieli” (Mt 16, 18-19). Lacosa che più commuove diquesta pagina del Vangelo èche Gesù resta fedele allapromessa fatta a Pietro, no-

va trasferito nella vita diognuno di noi. Sant’Ago-stino, commentando que-sto brano evangelico, dice:“Interrogando Pietro, Gesùinterrogava anche ciascu-no di noi”. La domanda:“Mi ami tu?” è rivolta aogni discepolo. Il cristia-nesimo non è un insieme didottrine e di pratiche; è qual-cosa di molto più intimo eprofondo. E’ un rapporto diamicizia con la persona diGesù Cristo. Tante volte,durante la sua vita terrena,aveva chiesto alle persone:“Credi tu?”, ma mai: “Miami tu?”. Lo fa solo ora,dopo che, nella sua passio-ne e morte, ha dato la provadi quanto lui ha amato noi.Gesù fa consistere l’amoreper lui, nel servire gli altri:“Mi ami tu? Pasci le miepecorelle”. Non vuole es-sere lui a ricevere i frutti diquesto amore, ma vuole chesiano le sue pecore. Egli è ildestinatario dell’amore diPietro, ma non ilbeneficiario. E’ come se glidicesse: “Considero fatto ame quello che farai per ilmio gregge”. Anche il no-stro amore per Cristo nondeve restare un fattointimistico e sentimentale,ma si deve esprimere nelservizio degli altri, nel faredel bene al prossimo.

Padre RanieroCantalamessa

Pieter Paul Rubens, Gesù consegnale chiavi a Pietro (ca.1616), Londra

UFFICIO DIOCESANO PELLEGRINAGGI

Via Trento Trieste 8 - 41012 Carpi (MO) - Tel. 334 2395139 - [email protected]

Pellegrinaggio Mariano a:

Czestochovacon Cracovia26 - 31 AGOSTO 2013

Quota di partecipazione euro 1200,acconto euro 300

Pellegrinaggioal Santuario della

Madonnadi San Luca

Bologna

Domenica19 maggio1° giorno: Varsavia - Czestochowa.

2° giorno: Giornata dedicata alla visita del santuario della Madonna Nera, con i museie il Tesoro.3° giorno: Auschwitz - Wadowice città natale di Papa Giovanni Paolo II - Cracovia.4° giorno: Cracovia - Wieliczka.Visita alla città e alle miniere di salgemma di Wieliczka.5° giorno: Cracovia - Varsavia.6° giorno: Varsavia - Italia.

Ore 14.00 partenza da Carpi (stazione delle Corriere); incontro con S.E. monsignor Elio Tintinel salone del Santuario per un momento conviviale e Santa Messa. Segue la cena presso ilRistorante del Santuario di San Luca. Ritorno a Carpi.Quota individuale: 60 euro (compresi pullman, break e cena).Iscrizioni entro il mese di aprile.

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314 aprile '13

re episodi evangelici euna parabola. Sonoquelli che ha ricorda-

to, domenica 7 aprile, nellabasilica di San Giovanni inLaterano, Papa Francesco,nella santa messa per il suoinsediamento come vescovodi Roma, per parlare dellamisericordia di Dio: “Unamore così grande, così pro-fondo quello di Dio verso dinoi, un amore che non vienemeno, sempre afferra la no-stra mano e ci sorregge, cirialza, ci guida”.Pazienza e tenerezza di DioIl primo episodio è quelloche ha per protagonista l’in-credulo Tommaso, di fronteal quale Gesù reagisce con“pazienza”. Il secondo epi-sodio riguarda il rinnegamentodi Pietro, che “quando toccail fondo incontra lo sguardodi Gesù che, con pazienza,senza parole gli dice: ‘Pietro,non avere paura della tua de-bolezza, confida in me’; ePietro comprende, sente losguardo d’amore di Gesù epiange”. “Che bello è questosguardo di Gesù – quanta te-nerezza! Fratelli e sorelle, nonperdiamo mai la fiducia nellamisericordia paziente diDio!”, ha esclamato. Il terzoepisodio è quello dei due di-scepoli di Emmaus: Gesù “conpazienza” spiega loro le Scrit-ture. “Questo – ha spiegato ilSanto Padre - è lo stile di Dio:non è impaziente come noi,che spesso vogliamo tutto esubito, anche con le persone.Dio è paziente con noi per-ché ci ama, e chi ama com-prende, spera, dà fiducia, nonabbandona, non taglia i pon-ti, sa perdonare”. Ricordia-

molo nella nostra vita di cri-stiani: Dio ci aspetta sempre,anche quando ci siamo allon-tanati! Lui non è mai lonta-no, e se torniamo a Lui, èpronto ad abbracciarci”. AFrancesco, poi, “fa sempreuna grande impressione ri-leggere la parabola del Padremisericordioso”, perché gli“dà sempre una grande spe-ranza”.

Una carezza d’amore“La pazienza di Dio - ha av-vertito il Pontefice - deve tro-

vare in noi il coraggio di ri-tornare a Lui, qualunque er-rore, qualunque peccato cisia nella nostra vita. Quantevolte nel mio ministero pa-storale mi sono sentito ripe-tere: ‘Padre, ho molti pecca-ti’; e l’invito che ho semprefatto è: ‘Non temere, va’ daLui, ti sta aspettando, Lui faràtutto’. Quante proposte mon-dane sentiamo attorno a noi,ma lasciamoci afferrare dal-la proposta di Dio, la sua èuna carezza di amore”. PerDio “noi non siamo numeri,siamo importanti, anzi siamoquanto di più importante Egliabbia; anche se peccatori, sia-mo ciò che gli sta più a cuo-re”.

Il saluto dalla loggiaAl termine della messa, ilPontefice si è affacciato, molto

sorridente, alla loggia dellabasilica di San Giovanni inLaterano, per salutare i fede-li, che lo acclamavano. Il ventogli ha fatto volare via lozucchetto e ha sollevato lamantellina bianca. “Fratellie sorelle, buona sera – hadetto il Santo Padre -. Vi rin-grazio tanto per la vostra com-pagnia nella messa di oggi.Grazie tante. Vi chiedo dipregare per me, ne ho biso-gno. Non vi dimenticate. Gra-zie a tutti voi”. Poi l’esorta-zione: “Andiamo avanti, tut-ti insieme, il popolo e il ve-scovo, tutti insieme, avantisempre con la gioia della ri-surrezione di Gesù, che è sem-pre a fianco di noi. Che ilSignore vi benedica”, ha con-tinuato, prima di impartire labenedizione.

Nella messa di insediamento in San Giovanni in Lateranola riflessione di Papa Francesco

Questo è lo stile di Dio

Prima della messa, PapaFrancesco ha benedetto latarga toponomastica appe-na scoperta dal sindaco diRoma Gianni Alemanno,nel piazzale antistante ilvicariato, che ora si chia-ma “Largo Beato Giovan-ni Paolo II”.

Padre José RodríguezCarballo, ministro genera-le dell’Ordine dei Frati mi-nori (Ofm), è il nuovo se-gretario della Congregazio-ne per gli Istituti di VitaConsacrata e le Società diVita Apostolica. Lo ha resonoto la sala stampa vaticana,annunciando la nomina diPapa Francesco che in paritempo ha elevato padre

Carballo alla sede titolare diBelcastro, con dignità di ar-civescovo. Carballo è da due

trienni ministro generale del-l’Ordine dei Frati minori, 119°successore di san Francesco

di Assisi. E’ anche presiden-te dell’Unione dei superiorigenerali. Membro delle Con-gregazioni per l’Evange-lizzazione dei Popoli e pergli Istituti di Vita Consacra-ta e le Società di Vita Apo-stolica, padre Carballo ha par-tecipato ai Sinodi dei Ve-scovi del 2005, del 2008 edel 2012, e a quello per ilMedio Oriente nel 2010.

Copertina

Domenica 7 aprile, ore 8, Casadi Santa Marta in Vaticano: ilVescovo, monsignor France-sco Cavina, stava facendo co-lazione quando ha avuto l’ono-re di incontrare il Santo Pa-dre che continua a vivere nelresidence voluto da PapaWojtyla nel 1996.“Un incontro molto, moltoemozionante – racconta il Ve-scovo –. Ero a Roma per te-nere le mie consuete lezioniall’Università e alloggiavopresso la Casa di Santa Marta,destinata ad ospitare vescovie sacerdoti che lavorano inVaticano ma anche ad acco-gliere religiosi di passaggio aRoma. Ero seduto tranquilla-mente quando il Pontefice, vedendo un Vescovo che nonconosceva, si è informato chi fosse, poi si è avvicinato conmolta naturalezza. Mi ha detto di sapere che ero il pastoredella Diocesi più terremotata dal sisma del maggio scorsoe mi ha raccomandato – sottolinea monsignor Cavina – diportare la sua benedizio-ne a tutti i sacerdoti, aireligiosi, alle religiose,ai fedeli, a tutti gli uomi-ni e le donne di buonavolontà come segno del-la Sua vicinanza e delSuo affetto. Papa Fran-cesco si è informato sul-la ricostruzione, ha vo-luto sapere a che puntosiamo ma soprattutto haraccomandato a tutti noidi mantenere viva la spe-ranza. Mi ha colpito l’in-credibile semplicità delVescovo di Roma, il suoapproccio così naturaleda lasciare senza parole.E’ stato un incontro moltocordiale – commenta ilVescovo – serbo un ri-cordo straordinario an-che perché, quella mat-tina, tutto pensavo manon certo di avere un dia-logo così con il Pontefi-ce”.L’ennesima confermadella naturalezza di PapaFrancesco che, almenoper il momento, ha opta-to di vivere nella Casa diSanta Marta privilegiando una sistemazione semplice, incomunione con gli altri sacerdoti e vescovi.Ma non è finita qui: Papa Bergoglio ha voluto donare amonsignor Cavina dei ricordini da distribuire ai fedelidella Diocesi. Un piccolo segno tangibile di sostegno eamicizia e, per noi, l’inizio di un “dialogo” con un Papa chesi è fatto, da subito, vicino a tutti e a ciascuno.

Inatteso incontro di monsignor FrancescoCavina con il Pontefice a Roma.

Il senso della semplicitàNon un giorno qualsiasi

Il Vescovosu Radio Vaticana

Domenica 14 aprile alle8.10, sulle frequenze diRadio Vaticana, Federi-

co Piana intervistamonsignor Francesco

Cavina.“Non un giorno qualsia-si” la trasmissione in cui

il Vescovo di Carpiparlerà del suo incontrocon Papa Francesco e, aquasi un anno di distan-

za, sulle conseguenze delsisma di maggio 2012.

T

Sede di Carpivia Falloppia, 26 - Tel. 059.652799

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4 14 aprile '13

Gabriele Pattarozzi*

artedì 12 marzo, nellachiesa di San GiovanniBosco, in occasione del4° incontro dei Martedì

del Vescovo di Quaresima,ciclo voluto da monsignorAntonio Lanfranchi con iltitolo “Io Credo, Signore!” hapartecipato FrancescoManicardi, nipote di OdoardoFocherini.Attraverso un bellissimo re-pertorio di foto d’epoca,Manicardi ha raccontato aipresenti la storia del nonno.Una delle prime immagini puòsembrare “diseducativa”:Odoardo ragazzo che fuma.“E ha continuato a farlo finoalla fine”, ci ha detto France-sco. Il messaggio è la realtà diun beato come uomo incarna-to, normale, con le passioni ele debolezze della vita vera.Questo ci rende più vicine fi-gure che tenderemmo altri-menti ad idealizzare, costruen-doci come alibi la loro“irraggiungibilità” e “diversi-tà”: invece anche noi, con inostri vizi, possiamo adope-rarci per la santità. Continua-no a scorrere le immagini, etrasportati da esseripercorriamo la vita diFocherini: eccone una dellasua gioventù che ci narra che,sebbene sia sempre stato unfervente militante dell’Azio-ne Cattolica, ciò non gli impe-dì di portare a Carpi loscoutismo. Un bell’esempioquindi – anche per noi, oggi –di coesistenza costruttiva trale diverse sfumature di quel-l’unico arcobaleno che è laChiesa.Odoardo poi conobbe Maria,si sposò ed ebbe una progenienumerosa. Oltre al suo lavorodi assicuratore, ebbe impor-tanti compiti all’Avvenired’Italia, testata giornalisticaantesignana dell’odierno “Av-venire”, la cui redazione du-rante la guerra venne rasa al

M

Il quarto dei “Martedì del Vescovo” a Modena era incentratosu Odoardo Focherini. Il racconto di chi ha partecipato

Troverai la forza di donare la vitacon quelle di Teresio Olivellie don Zeno Saltini, per cuipure è in corso la causa dibeatificazione. “Questo per-ché la santità e contagiosa”, cidice Francesco, e ognuno dinoi ha il compito di occuparsianche della santità dell’altro.Toccante è la frase incisa nelMuseo Monumento al Depor-tato di Carpi, pronunciata daun Focherini che perfino inprigione si continuava a pre-occupare prima di tutto delprossimo: “Se tu avessi visto,come ho visto io in questocarcere, cosa fanno patire agliEbrei, non rimpiangeresti senon di averne salvati in nume-ro maggiore”. “Aveva preso ilcristianesimo sul serio. Pren-deva su di sé i sacrifici e bada-va di alleviarli agli altri: ilsorriso e la serenità erano sem-pre dentro di lui”, dice diOdoardo chi lo ha conosciutobene.“Io faccio quello cheposso. Dove non arrivo io, ar-riva Iddio. Lavoro per Lui edEgli mi aiuterà”, ripeteva in-fatti Focherini.E con il messaggio di Gesù“La mia gioia sia in voi e lavostra gioia sia piena” Fran-cesco ha concluso il ricordodel nonno. Anche PaolaFocherini, la figlia minore diOdoardo, che non ha mai co-nosciuto il padre, ci ha confi-dato che un atto così estremocome quello di suo papà le harichiesto tempo per essere ac-cettato, ma ora è la stella co-meta della sua vita. La seratasi è conclusa poi con il ricordodei martiri missionari, tutticoloro che nel nostro tempohanno versato il loro sangueper amore di Gesù e della Chie-sa facendo proprie le paroledel Vangelo: nessuno ha unAmore più grande di quello didare la sua vita per i suoi ami-ci.

*pubblicato suNostro Tempo, Settimanale

della Diocesi di Modena

suolo dai bombardamenti. MaFocherini subito si adoperò perla ricostruzione: “Non fuggia-mo dai nostri doveri. Viviamobene e con la vita buona itempi miglioreranno”, sono leparole del nostro Vescovo. Lavita sembrava scorrere tran-quilla, ma – come spesso nellenostre vite – ecco la prova, chechiede uno scatto: arrivarononel ‘42 profughi ebrei, e fuallora che Odoardo cominciòa tessere una rete di salvatag-gio, ricreando dei documentifalsi. C’è una consonanza conla vicenda del Samaritano: unuomo che si alza e si chinaverso chi è stato assalito daibriganti. “Nessuno ha un amo-re più grande di questo: dare lavita per i propri amici”. Conqueste parole del Vangelo,l’amico Giacomo Lamprontiricorda l’opera di Focherini,che fece sue queste parole. Lasituazione precipitò all’iniziodel 1944, quando, per salvareun amico, Focherini vennescoperto ed arrestato. Fu allo-ra che si rese davvero contoche la sua vita era nelle manidel Signore. Continuano in-tanto a scorrere le foto: dalcarcere, ci ritroviamo poi con

Odoardo al campo di Fossoli,quindi a Bolzano e infine aHersbruck. Ed anche in questecondizioni egli trovò il mododi mantenere una fitta corri-spondenza con la moglie e ifigli, e rassicurarli – a volteperfino scherzando – sulla si-tuazione. Lo spirito che haanimato la vita di Odoardo ècondensato nelle sue ultimeparole: “Dichiaro di morirenella più pura fede cattolica.Dite a mia moglie e ai mieifigli che li amo”. Francescopoi ci “mette in guardia”:“Odoardo da giovane non pen-sava certo che sarebbe potutoarrivare al versare il sangueper gli altri: esattamente cosìcome non è detto che non ven-ga chiesto anche a noi, seppurci sembri un’eventualità re-mota”. La santità di Odoardo èanche quella della moglie cheè stata salvata e sorretta dallaFede. A tal proposito è stata daFrancesco rimarcata l’impor-tanza della preghiera: suo non-no aveva fatto mettere una cap-pella nella redazione dell’Av-venire d’Italia; da qui traeva laforza delle sue azioni.La strada di Odoardo si è d’al-tronde incrociata strettamente

ontinua dalla primaC Preparazione intensaE’ da questa fede solida e benradicata nella vita di Odoardoe della moglie Maria che sgor-ga tutto il resto, una coppiaaperta alla vita, la dedizione alproprio lavoro, il servizio allaChiesa nelle sue variearticolazioni e l’attenzione agliultimi degli ultimi di quel tem-po, gli ebrei vittime della per-secuzione.Lo ha ricordato molto bene ilvescovo Cavina che “nella cro-ce di Odoardo si manifesta laforza dell’amore, che nulla rie-sce a scoraggiare, che sciogliel’odio, che si mostra più fortedella violenza che subisce eche paradossalmente coinvol-ge e convince, a dispetto diogni apparente debolezza”.Odoardo Focherini è beatoperché ha saputo, attraverso lasua testimonianza di vita pri-ma e il suo martirio poi, unirela terra al cielo, ha vissuto darisorto.

C’è da aggiungere che labeatificazione porta OdoardoFocherini oltre i confini del-l’esperienza ecclesiale. Egli èstato protagonista in un tempodi persecuzione, di repressio-ne delle libertà democratichee non si è sottratto, con l’atti-vità nel quotidiano cattolicoAvvenire, nemmeno a questadimensione civile dell’impe-gno di un credente a serviziodella verità, della giustizia edel bene comune.Quanti stimoli, quante provo-cazioni arrivano dalla vita pie-na e totalmente donata diOdoardo Focherini alle nostrecoscienze di cittadini, creden-ti e non credenti, un po’ asso-pite e assuefatte al clima didisimpegno e di sfiducia checaratterizza l’attuale contestosociale e politico in Italia.Allora tutti sulla paginafacebook di Odoardo Foche-rini per cliccare “mi piace”.

Nella scuola carpigianadedicata al futuro BeatoSarà benedetto il quadrodell’Angelo tra i corridoi

“Lo rivedo, Odoardo, seduto su questosedile accanto a me, con la sua grandeborsa di cuoio, piena di tutto anche diquei tali documenti che gli servivanoper salvare gli Ebrei, assieme alle po-lizze di assicurazione, ai documentidell’Avvenire, alle scarpe da portare aifiglioli, ai bicchieri infrangibili da por-tare a casa, sicché sorridendo, solevadire: sfido chiunque a capire dalla miaborsa quale sia il mio mestiere”. (Gia-como Lampronti in “L’Avvenire d’Italia” n.47, 1945). Conquesta citazione si apre, sul sito dell’istituto comprensivoCarpi Nord, la pagina dedicata a Focherini. E la scuolamedia che porta il suo nome, sarà protagonista, venerdì 12aprile alle 11.30 di una iniziativa dedicata alla memoria delfuturo Beato, incentrata sulla benedizione, da parte delVescovo monsignor Francesco Cavina, dell’opera pitto-rica su Odoardo Focherini, realizzata dai docenti PietroMorra e Guido Armagni e chiamata da tutti “Angelo tra icorridoi”, collocata nel corridoio principale della scuola.L’inizio della cerimonia prevede gli interventi del dirigen-te scolastico Federico Giroldi, del sindaco EnricoCampedelli, la lettura dei testi su Odoardo e la testimo-nianza dei famigliari, a seguire, la benedizione del quadroe di trentatré rametti di ulivo che saranno consegnati airagazzi di terza media e portati nelle classi dell’istituto.

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514 aprile '13

Focheriniapproda sufacebook

No, non è per dissacrare l’im-magine del futuro beato che ilComitato preparatorio allacelebrazione del 15 giugnoha pensato a creare una pagi-na facebook. Approdare suisupporti digitali – e questogià è stato fatto con il sitowww.odoardofocherini.it econ le pagine speciali del sitodiocesano – risponde al desi-derio di “aprire” la figura diOdoardo a un numero mag-giore di persone, anche lon-tane fisicamente dai suoi luo-ghi e dagli eventi che lo ri-guardano. In particolare,l’obiettivo con i social mediaè di rivolgere l’attenzione aipiù giovani, coinvolgendoli eappassionandoli alle piccolee grandi notizie che riguarda-no l’esistenza di Odoardo e aifrutti che ci dona anche oggila sua testimonianza di Cristofino al martirio.I nuovi media, osserva il ge-suita padre AntonioSpadaro, direttore della Ci-viltà Cattolica da poco rinno-vata e approdata sul web, sonoda leggere come “approfon-

L’11 e 12 aprile i bambini della scuola elementare di Rumo(TN) che il 24 maggio prossimo sarà intitolata a OdoardoFocherini e Maria Marchesi scenderanno a Carpi per unavisita ai luoghi della vita e della prigionia del futuro beato. Unviaggio “diverso” dalle solite gite, perché comincerà a piedi,alle 6.30 del mattino: i bimbi percorreranno un tratto di stradaseguendo i passidi emigranti –come i nonni diMaria Marchesi –che, alla fine del1800, scendeva-no verso l’Emilia,poi il viaggio pro-seguirà in treno.Dopo una brevevisita a Mirandolae alle zone del ter-remoto, l’arrivoin serata a Carpi:qui saranno ospitati dalle stesse famiglie di quei bambini cheerano stati a loro volta accolti a fine maggio scorso. Venerdì12 aprile è in programma la visita al campo di concentramen-to di Fossoli, dove Odoardo fu rinchiuso e dove i bambiniincontreranno alcuni familiari di Focherini. Sarà il Cfp Nazarenoa ospitarli per il pranzo: in quell’occasione potranno ascoltaredon Ivo Silingardi, testimone diretto della guerra e delladeportazione. Infine il ritorno, dalla stazione di Carpi, sullalinea ferroviaria che portava ad Auschwitz, per quel giornosimbolo di pace e di fratellanza. L’iniziativa ha il patrociniodel Centro di Formazione Professionale Nazareno e dellaFondazione ex Campo Fossoli.

Rumo-Carpi andata e ritornoLa visita dei bimbi della scuola chesarà intitolata a Odoardo e Maria

dimenti di bisogni antichidell’uomo”, modi nuovi chesi integrano oggi ai mezzi piùtradizionali per rispondere albisogno di esprimere e co-municare. In quello che or-mai si chiama web 2.0 al pri-mo posto non c’è più la pub-blicazione di pagine, bensì lacondivisione dei contenuti tra

persone: su facebook “pub-blicare” significa non solorendere pubblico in manieragenerica ma, contestualmente,rendere partecipi altre perso-ne, fisicamente presenti in unastoria che, per i cristiani, èanche una storia di salvezza.La speranza è che questa pa-gina su Odoardo Focherini

possa mettere insieme tutticoloro che si sentono legati aquesta figura, stimolandoli acondividere pensieri, cono-scenze, ma anche pezzi dellaloro vita che, per le ragionipiù disparate, si sono intrec-ciati a quella del nostro futu-ro Beato.

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TRENTO cittàdel GRANDECONCILIORUMO Val di Nonsui luoghidi Odoardo Focherini

Conosceremo l’importanzadel Concilio Tridentinovisitando il centro diTrento, il Duomo, la Chie-sa di Santa MariaMaggiore; il Santuario diSan Romedio.

In occasione dellaBeatificazione di OdoardoFocherini andremo suiluoghi delle origine sue edella moglie. Il giornoseguente andremo nelpittoresco borgo di Rumoe dopo la S. Messa visite-remo, nella scuola chesarà presto dedicata aloro, una mostra allestitaper l’evento alla presenzadel Sindaco di Rumo.

Accompagnati da Don Marino Mazzoli e da Maria Peri nipote di Odoardo Focherini

PROGRAMMASabato 1 Giugno 2013- Partenza da Carpi Stazione delle Corriere alle ore 7,30 per- TRENTO: Visita alla Chiesa di Santa Maria Maggiore (Sede del Grande Concilio del 1545) Visita

del Duomo e Centro storico.- Pranzo nei dintorni di Trento.- Nel pomeriggio partenza per il caratteristico Santuario di San Romedio che si può raggiungere con

una bella passeggiata o usufruire di un servizio navetta gratuito dal parcheggio del pullman alSantuario.

- Proseguimento per RUMO, cena e pernottamento.- Dopo cena (per che lo desidera) proiezione di un DVD su Focherini, saluto del- Sindaco di Pejo e del Bibliotecario di Cogolo Rinaldo del Pero, curatore di tante iniziative per la

causa di Beatificazione.

Domenica 2 Giugno 2013- Dopo la colazione in albergo, assisteremo alla Santa Messa in una delle Chiese di Rumo.- Visita ai luoghi legati alla vita di Focherini e della moglie Maria Marchesi.- Visita ad una mostra presso la Scuola locale a loro intitolata.- Pranzo a Rumo con il saluto del Sindaco e nel tardo pomeriggio partenza dalla Val di Non per il

ritorno a Carpi.

Quota di partecipazione (Con 30 partecipanti) 185,00 euroQuota di partecipazione (Con 40 partecipanti) 175,00 euroPer iscrizioni Ufficio Pellegrinaggi presso Parrocchia di San FrancescoVia Trento Trieste 8 Carpi – Cell 334 2395139 entro il 10 maggio 2013

In pullman Don Marino reciterà il S. Rosario con le lettere di “O. Focherini”

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714 aprile '13CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

il buongiorno si vededal mattino, sarà unasplendida giornata per

il vino italiano. Alla 47ª edi-zione del Vinitaly, la manife-stazione più importante cheospita 4.255 espositori pro-venienti da tutto il mondo eattende 150 mila visitatori deiquali il 35% stranieri, eranopresenti anche le nostre can-tine nel grande stand del Con-sorzio del Lambrusco. Unarealtà operativa a livello in-ternazionale: tutela e difendeil nostro vino che, a quantopare, è piuttosto appetito eimitato visto che ogni annosono oltre 40 mila le conteseche lo riguardano. Una cifrache indica il successo ottenu-to dal nostro vivacefrizzantino.Il Lambrusco sta ottenendosuccessi lusinghieri ben oltrele consuete nazioni che, datempo, lo apprezzano, infattiè arrivato a diventare un pro-dotto ricercato negli Stati Unitie in Cina che, nel giro di qual-che anno, dovrebbe diventa-re il primo Paese consumato-re di vino. Un mercato datenere d’occhio.Un vino piacevole, con unottimo rapporto qualità/prez-zo, che ha saputo evolversinel tempo superando l’ideadel vino poco costoso, da ab-binare prevalentemente ai piat-ti della nostra cucina. Adessoè tutt’un’altra musica e que-sto perché gli enologi hannodimostrato di saperci fare, diandare incontro, quando nonanticipare, i gusti di un pub-blico sempre più vasto, orien-tato verso il bere bene e, so-prattutto, il bere sano. E lepersone si sono accorte che sipuò bere bene senza spende-re un patrimonio.

Fiducia con moderazioneLa Cantina di Carpi e Sorbaraha organizzato un pullman peri soci che volevano andare alVinitaly e, come osserva alrientro il direttore, l’enologoErennio Reggiani, “è statauna giornata intensa ed inte-ressante. Abbiamo partecipatoa un importante convegno conPaolo De Castro, politico,economista, agronomo, par-lamentare europeo, presidentedella Commissione Agricol-tura e Sviluppo Rurale, cheha parlato di scelte politichecomunitarie che dovrebberoesserci favorevoli, ad esem-pio, un sostenuto rinvio delle

Dal 7 al 10 aprile i nostri Lambruschi al Vinitaly. Un pullman con i socidella Cantina di Carpi e Sorbara, che ha importanti novità in vista, perpartecipare a un convegno e visitare la kermesse più attesa dell’anno

liberalizzazioni che avrebbe-ro dovuto esserci nel 2015.Se fosse tenuta ferma questadata, verrebbe l’anarchia, mapare sia schivata”. Reggianiè un uomo prudente, peròquesta volta si lascia andare aquella che definisce “unamoderata fiducia, parlare diottimismo per me sarebbe trop-po, ma sì, sono fiducioso. Ilsettore del vino e in partico-lare il Lambrusco stanno an-dando bene; vedo una buonaannata e anche le prospettivele vedo abbastanza buone. Ilnostro vino incontra, all’esterova bene e, ciò che più conta,abbiamo diversificato le ven-dite. Ai tradizionali Paesieuropei si sono aggiunte na-zioni dell’Est che non consu-meranno tantissimo ma han-no iniziato ad apprezzare ilnostro vino, poi ci sono mer-cati assolutamente interessan-ti: gli Stati Uniti sono unaconferma ma arrivano Brasi-le, Giappone, Cina. Al Vinitalyho visto moltissimi stranieri,tra cui tanti giapponesi e ci-nesi. I vari padiglioni che hovisitato erano pieni di gente enel nostro, quello dell’EmiliaRomagna, non si cammina-va. Era senza dubbio tra i piùfrequentati”. E questo, senzanulla togliere agli altri viniprodotti nella nostra regione,essenzialmente grazie alLambrusco.

Filiera di valoreReggiani osserva che negliultimi anni è stato fatto ungrande lavoro sui disciplinaridi produzione. Una curiosità:il Doc più utilizzato è ilLambrusco Modena Doc ed èin fase di approvazione a Bru-xelles il Lambrusco Igt Emilia.Una serie di novità importan-ti, tese a proteggere il prodot-to. Finalmente si sono accortitutti che ne valeva la pena e inostri produttori hanno im-parato la differenza che c’ètra il vendere e il farsi compe-rare. Una consapevolezzainimmaginabile solo alcunianni fa; lo conferma ErennioReggiani che ammette: “La-voro in questo mondo da 35anni e adesso vedo dei cam-biamenti epocali. Ritengo cheil futuro sarà un po’ più ro-seo, e lo affermo pensandoagli agricoltori, sono loro cherappresento”.Definite chiaramente le re-gole della produzione, si stan-no dettagliando le strategie divendita. “Stiamo percorren-do da anni un lavoro insieme,valorizzando l’intera filieraproduttiva. Produttori eimbottigliatori, tutte le figureche lavorano nel Lambruscohanno capito l’importanza diquesta scelta. E’ appena natoil Consorzio Igt Emilia cheracchiude tutti gli attori im-pegnati nel Lambrusco; re-

Una laurea in agraria conindirizzo viticoltura edenologia, un terreno aGargallo acquistato a fine2009, un piano industria-le meticoloso per arriva-re a realizzare quello chesta diventando un sognoper un numero sempremaggiore di giovani: la-vorare con soddisfazio-ne in campagna. GianlucaBergianti, 36 anni, as-sieme alla moglie SimonaZerbinati, ed all’amicoe collaboratore EmilianoContri, iniziano a vede-re i frutti di studi e sacri-fici: l’azienda agricola,Terrevive, è condotta inmodo biodinamico “perchè – spiega Bergianti - la nostrasensibilità ci ha portato a questa tecnica agronomica, credia-mo in un agricoltura sostenibile sempre più vicina al consu-matore”.Puntualizza, Gianluca Bergianti, cosa significa aziendabiodinamica. Vuol dire considerare l’ecosistema aziendalecome un organismo vivente complesso, “perciò abbiamorealizzato la siepe perimetrale, il bosco, il laghetto, la vigna,l’orto, il piccolo frutteto. I nostri prodotti sono già in venditanello spaccio aziendale”.La cantina sarà consegnata a fine giugno, il collaudo dellemacchine sarà a luglio così a settembre, dopo la vendemmia,tutto sarà pronto per la prima vinificazione“Produrremo bottiglie di Lambrusco Salamino di Santa Cro-ce doc spumante e di Pignoletto fermo; per la secondavendemmia aggiungeremo il Lambrusco di Sorbara metodoclassico spumante”.Proprio in questi giorni Gianluca Bergianti sta studiando,assieme a un grafico esperto in comunicazione, l’etichetta. Iltentativo è far sì che sia fortemente caratterizzata, ma soprat-tutto che esprima la filosofia che sta dietro l’azienda agricolaTerrevive. Un’azienda-gioiellino, che vede al centro l’aspet-to ambientale e la possibilità di coltivare prodotti di altaqualità.

Annalisa Bonaretti

Se

In vino veritas

Le esportazioni del vinoitaliano sono in costantecrescita: lo scorso annohanno registrato il valorerecord di 4,66 miliardi dieuro (+6,6%) superando laspesa nazionale; ilLambrusco copre tra il 60e il 70%.Nel 1995 il mercato dome-stico consumava oltre il60% del vino prodotto inItalia.

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stano fuori i mantovani, ma liinviteremo volentieri proprioperché crediamo alla forza diun lavoro corale. Finalmenteabbiamo questo tavolo comu-ne e sono certo che lo sfrutte-remo al meglio”.

Collaborazione strategicaMa la Cantina di Carpi eSorbara ha in serbo impor-tanti novità: assieme al part-ner spagnolo Bautista, “uncliente consolidato, molto si-gnificativo”, così lo presentaReggiani, si è avviata unapartnership per l’ampliamentodello stabilimento di Sorbaradove “loro porteranno una li-nea di imbottigliamento im-portante, noi la materia pri-ma e gli spazi. Un bell’esem-pio di collaborazione tra coo-perazione e privati”. Si cree-ranno anche dei posti di lavo-ro, e questo non può che faredel bene al territorio. “Perchénoi – dice Reggiani quasi leg-gendomi nel pensiero – nondelocalizziamo… abbiamoavuto qualche rallentamentodovuto al terremoto, ma ab-biamo ripreso in mano la si-tuazione e, anche in questoambito, sono piuttostofiducioso”. A queste bellenovità se ne aggiunge un’al-tra. Il sindaco di Bomportoha avuto una buona idea, cre-are il Distretto del Lambruscoe anche in questo campo laCantina di Carpi e Sorbarafarà da capofila. “Occorreinvestire sul nome, sul terri-torio, sull’imbottigliamento esulla diversificazione produt-tiva - sintetizza ErennioReggiani -. Tutto questo perdare reddito ai produttori; sonoi nostri soci al centro dellanostra attenzione”.Aperti al mondo come maiprima d’ora i direttori e i pre-sidenti delle cantine più illu-minate, ma il terreno su cuipoggiano saldamente i piediè quello di sempre: la buona,cara, amata terra di casa no-stra.

Erennio Reggiani

Gianluca Bergianti

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8 14 aprile '13 CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

Grazie alla collaborazio-ne tra i servizi socialidell’Unione delle Terred’Argine, l’associazione

Gruppo Assistenza FamiliariAlzheimer e il Centro Poliva-lente di Limidi ha preso il via loscorso anno il progettoAmarcord al Cafè a favore dellefamiglie al cui interno è assisti-to un malato di demenza. Il nuo-vo servizio è stato ripresentatoil 6 aprile alle 15.30 presso ilcentro Polivalente di Limidicon un incontro pubblico. “Si tratta di un servizio ad ac-cesso libero e gratuito – spiegala presidente del Gafa, GruppoAssistenza FamiliariAlzheimer, AnnalenaRagazzoni -. Il trasporto puòessere garantito attraverso lacollaborazione con la Croce Bludi Carpi”.Questa non è che una delle tanteiniziative del Gafa; su tutti spic-ca le Ore di sollievo. “Per darerisposte a più famiglie – osser-va Ragazzoni – negli anni sia-mo scesi da cento a cinquantaore; abbiamo dovuto fare que-sta scelta perché i bisogni sonoaumentati. In parte il dato è le-gato all’aumento dei casi, inparte alla crisi economica chenon permette di avvalersi di per-sonale ‘privato’. Inoltre aumen-ta la fragilità all’interno dellefamiglie. Sono sempre più nu-merosi i nuclei molto anziani;abbiamo spesso a che fare concoppie in età e con risorse pa-rentali sempre più scarse.Inoltre – prosegue AnnalenaRagazzoni - i nostri servizi sonopiù conosciuti, ma purtroppo ilbudget non è aumentato in con-seguenza al maggior numero dirichieste. Complessivamente,comunque, abbiamo erogato piùore di assistenza che in passa-to”.Questo nonostante il sisma dimaggio 2012 che, inevitabil-mente, a ridosso dell’evento, harallentato le richieste. Moltianziani sono stati portati in strut-ture alberghiere o residenzialifuori città, ma l’associazione,nonostante qualche interruzio-ne come l’Amarcord al Cafè,non si è mai realmente fermata.“Questo progetto – sottolinea lapresidente – riusciamo a portar-lo avanti grazie alla collabora-zione con la Croce Blu che sioccupa del trasporto e alla di-sponibilità di chi ci permettel’utilizzo dei locali. Sono realtàdiverse che lavorano bene insinergia”. Ed è questo uno deipunti nodali del volontariatolocale, nello specifico di quellosocio-sanitario. Sono decine leassociazioni operative sul terri-torio, tutte motivate e prepara-te, quello che manca è una ap-

profondita conoscenza recipro-ca e la volontà di portare avantiprogetti insieme, oltre all’inci-dere sulle politiche socio-sani-tarie. Che, è vero, vengono de-cise in Regione, ma se sul terri-torio ci fosse un volontariatoorientato al pensiero oltre cheall’azione, le istituzioni nonpotrebbero prescindere da que-sta realtà. Che, se si fermasseper un paio di giorni, blocche-rebbe l’intero sistema.“Noi del Gafa crediamo moltoalle collaborazioni – sostieneRagazzoni -, in questi anni loabbiamo dimostrato, ad esem-pio con la Pedalata resa possibi-le grazie a tutti quelli della Pro-

tezione Civile oltre che da tantisoci di varie associazioni; conla loro presenza non ci fannomancare un importante soste-gno. Noi abbiamo ottimi rap-porti con Avo, Croce Blu, Grup-po Parkinson, l’Associazionediabetici, Gli amici del cuore,l’Ushac e tante altre. Grazieall’Ushac, ad esempio, è statopossibile realizzare il Turismodi sollievo coordinato dalla Casadel Volontariato. Questo pro-getto permette di fare andare invacanza in una casa attrezzataper disabili i malati con icaregiver. L’anno scorso, pro-prio subito dopo il terremoto,molti malati sono partiti per ilmare per una località vicino aRimini. E’ stato provvidenzia-le. La casa l’ha trovata l’Ushac,è un’ex colonia ristrutturata. Nel2012 i giorni di vacanza sonostati 15, quest’anno abbiamooptato per due turni di diecigiorni ciascuno, sempre per ri-spondere al maggior numeropossibile di domande. Vanno imalati con il caregiver, così en-trambi si possono rilassare eritemprare anche perché la casaè dotata di operatori socio-sani-tari in grado di alleggerire inmaniera determinante l’impe-gno del caregiver. I prezzi sonocontenuti, da turismo sociale”.Tutto fila liscio in questa asso-ciazione con a capo due donne,Annalena Ragazzoni appunto,e la vicepresidente VandaMenon, entrambe con una lau-rea in Medicina in tasca e unapassione per l’altro nel cuore.“Non abbiamo ancora chiuso ilbilancio 2012 – puntualizza lapresidente – ma posso afferma-re che le entrate si sono stabiliz-zate sui 35-40 mila euro di cui15 mila sono fondi erogati dallaFondazione Cassa di risparmiodi Carpi; ci sono però molte

uscite, sempre di più. Ma allafine non è il denaro che ci man-ca anche se prevedo sarà sem-pre più complicato raccoglierefondi, sono i volontari a man-carci. Attivi ne abbiamo unadozzina, senza di loro non po-tremmo fare un granché, masono pochi rispetto ai bisogni.Vorrei coinvolgere i giovani,ma mi rendo conto che non èfacile, però è un obiettivo. Ri-tengo che farebbe molto beneanche a loro dedicare parte delloro tempo a un’associazionecome la nostra. Le risorse, al-meno dal mio punto di vista,non sono e non possono esseresolo economiche”.In qualità di medico AnnalenaRagazzoni anticipa che a livel-lo farmacologico, perl’Alzheimer, ci sono delle novi-tà. “Tra qualche anno uscirannodei farmaci per casi selezionati,ad esempio l’insorgere precocedella malattia, ma la sostenibilitàeconomica è tutta da verificare.Questo, però, vale per tutte lemalattie neurodegenerativedove ci sono farmaci molto mi-rati ma costosissimi. Si presen-teranno da fare scelte moltodelicate. Fortunatamente la ri-cerca sta andando avanti. Mabisogna puntare sulla preven-zione – insiste Ragazzoni -.Droga, alcol, fumo fumano re-almente il cervello, soprattuttole droghe chimiche assunte pre-cocemente, quando il cervello èin una fase molto recettiva, pos-sono creare danni enormi. Unavita sana è fondamentale per lasalute del cervello, questa è unacultura da promuovere. Come èessenziale, per le malattieneurodegenerative, una diagno-si precoce, un modo per rallen-tare se non arrestare la progres-sione”. Per questo AnnalenaRagazzoni vorrebbe che il Gafa

Riprende Amarcord al Cafè, uno dei tanti progetti del GruppoAssistenza Familiari Alzheimer; un’occasione per tracciare il bilanciocon la presidente Annalena Ragazzoni al suo terzo mandato

Lapam Confartigianatosostiene la Giornata diprevenzionedell’Alzheimer“Senza ricordinon c’è futuro”

Sabato 6 aprile a Modena inPiazza Matteotti,Confartigianato Persone haorganizzato la 6° giornata diprevenzione dell’Alzheimer.L’iniziativa porta la firmacongiunta dell’Associazionenazionale Anziani e Pensio-nati (Anap) di Modena e del-l’Associazione nazionale co-munità sociali e sportive(Ancos) di ConfartigianatoPersone che daranno vita allasesta campagna di informa-zione sull’Alzheimer deno-minata: “Senza ricordi nonhai futuro, non permettereall’Alzheimer di cancellareil tuo domani”.Nel gazebo sono stati distri-buiti una serie di questionariper conoscere le abitudininutrizionali, gli aspetti so-ciali e psicologici di chi sirecherà nei punti informatividi Confartigianato e i com-portamenti più efficaci da se-guire per prevenire una ma-lattia che in Italia colpiscecirca 450 mila persone.I questionari raccolti sarannoinviati al Dipartimento diScienze dell’invecchiamentodell’Università La Sapienza,partner del progetto diConfartigianato Persone, peressere inseriti in un appositodatabase che consentirà dielaborare uno studio medico-statistico sui principali fattoridi rischio che favoriscono l’in-sorgere dell’Alzheimer.

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Tra gli obiettivi 2013, illocalizzatore a distanza. Fi-nora il Gafa ne ha acquistatidue, ma ne servono altri e ser-ve preparare pazienti efamigliari al loro utilizzo. E’un sistema per pazienti nellafase del wandering, del giro-vagare smarrito. E’ uncellulare da tenere in tasca,ovviamente acceso. “E’ unsalvavita – spiega AnnalenaRagazzoni – non immaginatequante persone, in Italia, sismarriscono e poi muoionoperché non riescono più a tro-vare la strada di casa. L’asso-ciazione nazionale Penelopeha collaborato, a livello regio-nale, per diffondere questacultura”.Altro progetto Giovani neltempo: giochi di società peradulti utilizzati nelle case pro-tette e nei centri sociali. Piùche stimolare ha un effetto dimantenimento, di conserva-zione. Non è poco.A maggio il Gafa parteciperàalla Giornata del caregiver.

Dal 12 aprile, ogni 15 giorni,il venerdì mattina alle 9.30 lepersone affette da demenzaed i loro familiari potrannoaccedere al centro sociale esvolgere diverse attività conl’aiuto di uno psicologo e diuna assistente sociale a di-sposizione dei familiari, unaterapista della riabilitazioneed i volontari del Gafa a di-sposizione dei malati.Il grande gruppo (anziani ecaregiver) viene accolto al-l’arrivo da tutti gli operatori/volontari e dopo la colazioneal bar vengono proposte leattività e suddiviso il gruppo.Lo scorso anno sono interve-nuti due esperti che si sonointrattenuti con i familiari edhanno parlato di argomentirichiesti dagli stessi parteci-panti.L’attività proseguirà nei gior-ni: 12 e 19 aprile, 3 e 10 e 24maggio e 6 giugno.Info: 059/568575, 349/5928342, 340/2907305.

fosse presente nelle scuole, perfar comprendere ai giovani cosaconta un corretto stile di vita.Intanto accontentiamoci di sa-pere che il presidente degli StatiUniti Obama ha stanziato tremiliardi di dollari per il BrainActivity Map Project per spie-gare la funzione dei miliardi dineuroni attivi nel cervello uma-no. In Europa parte inveceHuman Brain, la mappaturadegli emisferi. Le capacità pla-stiche del nostro cervello sonoincredibili e studiare a fondoquesto organo è davvero fare unviaggio in un universo miste-rioso ed estremamente affasci-nante.

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914 aprile '13CronaCarpi

Annalisa Bonaretti

sono tanti modi per ve-dere la crisi e uno è sicu-ramente notare i cambia-menti che coinvolgono il

mondo socio-sanitario. Non comespending reviw di ospedali,poliambulatori e simili, ma quelladi base che riguarda le spese cheaffrontano i cittadini. Il rispar-mio c’è, eccome se c’è. Ad esem-pio, le liste d’attesa per gli esamidi laboratorio a Carpi sono cala-te sensibilmente: da tre settima-ne sono passate a due, ma arri-vando a toccare anche i diecigiorni, sintomo palese che, nonessendo aumentata l’offerta, eradiminuita la domanda.“Fino a poco prima di Pasqua leliste d’attesa si erano accorciate

sensibilmente – precisa il diret-tore del Distretto, ClaudioVagnini -. Proprio in questi giornisi sono riallineate a quelle delloscorso anno perché, ormai è undato di fatto, in primavera c’èl’abitudine a farsi controlli san-gue/urine. E’ un costume stagio-nale, una prassi. Una volta c’eral’abitudine di fare questi con-trolli una-due volte l’anno, era ilclassico check generale che ve-niva fatto anche da chi non ave-va niente. Eppure – spiegaVagnini – questi controlli nonsono da fare, non c’è nessunaragione per farli. E’ giusto faredei controlli quando uno non hauna condizione fisica partico-larmente positiva e quando cisono piccoli segnali di disagio.Lo dico con convinzione, io chesono nato come preventivologo.Non è questo del check di labo-ratorio un sistema per fare pre-venzione. I controlli da fare per-ché contano sono altri: servonoper mammella, colon-retto, ute-ro”, dunque sì a eco emammografia, al sangue occul-to nelle feci e alla colonscopiaquando viene ritenuta utile e alPap test. “Da anni – prosegueClaudio Vagnini – abbiamo scam-biato i controlli di laboratorioannuali o addirittura semestralicome una soluzione, ma non losono. Serve molto di più una vitasana, mangiare e bere il giusto,non fumare, fare movimento.Personalmente credo all’educa-zione alla salute, a qualunque

età. E’ un settore da potenziare ecredo che non si spenda abba-stanza per aumentare questo at-teggiamento”.Dello stesso avviso di ClaudioVagnini è Ottavio Davini, permolti anni direttore dell’ospe-dale Le Molinette di Torino cheha recentemente scritto un sag-gio provocatorio, Il prezzo dellasalute.Vediamo di approfondire il suopensiero per avere opinioni fuo-

Diminuiscono le liste d’attesa per le analisi di laboratorio diroutine: un sintomo della crisi, ma anche un’occasione perrivedere un consumismo sanitario che non giova alle persone

Una saggia decrescita

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Il microcredito è uno strumento di sviluppo economico chepermette l’accesso ai servizi finanziari alle persone in condizio-ni di povertà ed emarginazione. Esso viene definito come “cre-dito di piccolo ammontare finalizzato all’avvio di un’attivitàimprenditoriale o per far fronte a spese d’emergenza, nei con-fronti di soggetti vulnerabili dal punto di vista sociale ed econo-mico, che generalmente sono esclusi dal settore finanziarioformale”.Per comprendere meglio questo prezioso strumento, che daqualche anno sta prendendo piede con sempre maggior forzaanche in Italia e, in particolare, nel nostro territorio, e pervalutarne implicazioni, possibilità ed effetti, il Centro di SaluteMentale, in collaborazione con la Fondazione Casa del Volontariatoe la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, ha organizzato IlMicrocredito: la buona economia. Dal denaro alla cura, unconvegno sul tema del microcredito inteso nella sua duplicefunzione di strumento di cura e, insieme, di riscatto sociale.“Il microcredito, applicato secondo il modello proposto daYunus, il suo lungimirante ideatore, si fonda su due principifondamentali: la fiducia e l’appartenenza a un gruppo – spiegaGiorgio Magnani, dirigente psichiatra presso il Centro di Salu-te Mentale di Carpi -. Il prestito è concesso a persone chenormalmente non godono di nessuna fiducia e nessun credito. Ilprestito è sempre concesso all’individuo purché faccia parte diun gruppo che condivide con lui il progetto. Sono questi i duecardini che rendono terapeutica l’esperienza di microcredito.Anche chi soffre di patologie psichiche gravi – osserva GiorgioMagnani – partendo da elementi concreti come il denaro, puòsperimentare di essere degno di fiducia e, insieme, di solidarietàe partecipazione. Si avvia così un processo ‘trasformativo’ perle persone che, da ‘pesi sociali’, diventano gradualmente citta-dini attivi”.E’ più che soddisfatto il presidente della Casa del Volontariato,Lamberto Menozzi, che si dice certo del valore e della funzionedel microcredito, soprattutto “in questo frangente di crisi econo-mica quando si può configurare come uno strumento alla perso-na, indispensabile e necessario. Siamo consapevoli che, peressere realmente fruibile, deve essere conosciuto dal maggiornumero possibile di persone, anche per questo abbiamo organiz-zato un convegno di cui andiamo fieri per l’importanza del temaaffrontato e per il valore dei relatori tra cui spicca ShamimurRahman della Grameen Bank”.Tra i vari interventi, la descrizione di alcune delle più significa-tive esperienze di microcredito a livello nazionale ed internazio-nale e la presentazione di una mappatura delle varie esperienzepresenti in ambito regionale realizzata dall’Università di Bolo-gna, in collaborazione con altri soggetti, allo scopo di redigereuna Guida Pratica al Microcredito in Emilia-Romagna, di facileed immediata consultazione, rivolta sia ai potenziali beneficiariquale aiuto per scegliere il progetto più idoneo alle specificheesigenze, sia agli operatori del settore.

A.B.

Venerdì 12 aprile, dalle 9 alle 18 alla Casadel Volontariato di Carpi, un convegno perdiscutere con gli esperti il valore socialedel microcredito sul territorio

Dal danaro alla cura

4ª edizione Premio Ugo da Carpi al merito scolastico e 25° anniversario del Rotaract di CarpiRotary per la cittàIl Rotary, nella sua attività, riserva una particolare attenzione alle giovani generazioni, promuoven-do iniziative che ne valorizzino le qualità con l’intento di contribuire a formare una classe dirigentecompetente, solidale e responsabile, e impegnandola affinché risulti idealmente motivata edeticamente irreprensibile.Per questi motivi, anche quest’anno, il Rotary Club di Carpi, attraverso il Premio Ugo da Carpi sipropone di esprimere concretamente il proprio apprezzamento nei confronti di giovani che abbianoconcluso con particolare merito gli studi in ciascuno degli istituti di istruzione superiore cittadini,non solo ottenendo un risultato lodevole nell’esame di stato 2012, ma anche distinguendosiparticolarmente per profitto e per comportamento nell’intero ciclo di studi secondari.Giovedì 4 aprile 2013, presso il Ristorante dello Sporting Club di Carpi, si è tenuta la 4ª edizionedel Premio Ugo da Carpi. Nel corso della serata conviviale, il presidente del Club Stefano Righie l’assessore all’Istruzione del Comune di Carpi, Maria Cleofe Filippi, alla presenza dei rappre-sentanti degli istituti superiori cittadini e delle famiglie degli alunni, hanno premiato gli studentiElisa Benevelli del liceo M. Fanti; Marika Melli dell’istituto Vallauri; Adrian Gabriel Salernodell’istituto Da Vinci; Iram Ghias dell’istituto Meucci.Gli studenti, in riconoscimento della serietà del loro impegno e dei brillanti risultati ottenuti, sonostati premiati con un diploma di merito, una medaglia d’oro, l’ammissione all’associazionismogiovanile rotariano per coloro che lo vorranno. Si segnala infine che, nel corso della stessa serata,si è festeggiato il 25° anniversario del Rotaract di Carpi, il “Rotary dei giovani” fortemente volutoda Cesare Fontana, Gian Pietro Bonaretti, Alberto Ghizzoni, alla presenza della presidente delClub Serena Morselli, dei soci e dei past-presidents.

Claudio Vagnini

Gli effetti della crisi si fannoevidenti, lo afferma WalterRicciardi, direttore dell’Osser-vatorio nazionale sulla salutedell’Università Cattolica diRoma. Secondo il rapporto an-nuale, dall’inizio della crisi èaumentato l’utilizzo di farmaciantidepressivi (da 8,18 dosi gior-naliere per mille abitanti nel2000 a 35,72 nel 2010), sinto-mo della ricerca di una curarapida al senso di malessere.Si fa meno attività fisica perrisparmiare e, sempre per lostesso motivo, si limita il con-sumo di frutta e verdura a favo-re di cibi più economici ecalorici.Ma il dato più inquietante è chenove milioni di persone stannorinunciando a curarsi per man-canza di risorse.In aumento anche i suicidi, cheseguono la tendenza europea.Nel 2008 i casi sono stati 2.828,nel 2010 sono saliti a 3.048.

In Italia il Sistema Sanitariocosta circa il 2% del Pil, menoche in Francia e in Germania,circa la metà che negli StatiUniti e produce, nonostante gliscandali e gli sprechi siano al-l’ordine del giorno, ottimi ri-sultati. Secondo i dati dell’Oms,Organizzazione Mondiale del-la Sanità, solo i francesi fannomeglio di noi.Nonostante il giudizio positi-vo, occorre prestare attenzio-ne: prevenire quando possibi-le, utilizzare con coscienza letecnologie, soprattutto le piùcostose, tenendo bene a menteil rapporto costo/efficacia.

ri dal coro su cui riflettere.Nel XX secolo la popolazionedella Terra è passata da un mi-liardo e mezzo di persone a settemiliardi e nei Paesi evoluti ladurata della vita è raddoppiata:da 40 a 80 anni. Così ha presoforma l’idea che i progressi scien-tifici siano inarrestabili e che ciportino alla soglia dell’eternità.Non è vero.La medicina ha fatto passi dagigante, ma pure la diffidenza ècresciuta parecchio. Dubbi e cri-tiche sono all’ordine del giorno,se a torto o a ragione non è facilecapirlo.Di certo, a fianco alla shoppingmania, al consumismo più sfre-nato (almeno quando era possi-bile), si è affiancato undiscutibilissimo consumismo sa-nitario che porta a “comperare”prestazioni sanitarie con la stes-sa compulsività con cui si acqui-stano abiti, cellulari, scarpe otivù al plasma. Un’illusione quellache, “comperando” prestazionisanitarie, si comperi salute.Diventa sempre più difficile ac-cettare o sopportare situazionicome tristezza, malinconia, ir-requietezza (all’animo o allegambe), riduzione degli stimoli.Prima erano normali manifesta-zioni dello spirito o del fisicoumano, adesso vengono ritenutevere e proprie patologie. Chie-diamoci a chi giova questo cam-biamento: di certo non a noi, maa case produttrici di farmaci orimedi naturali, a operatori vari,sicuramente sì.Nessun intervento – e quelli del-la chirurgia estetica non sonoun’eccezione –, nessun esamecruento, nessun uso (e abuso) difarmaci è esente da rischi. Van-no fatti e usati, certo, ma solo seservono, o non se ne può fare ameno. Comunque sia, occorreimparare a vivere al meglio, bensapendo che la vita è a termine eche nessuna medicina –tantomeno un abuso di farmaci oesami – può garantirci l’immor-talità. Quella, non ci è proprioconcessa. Anche se, a volte, sor-ge il dubbio che interessi econo-mici ci vogliano far credere chesia possibile arrivarle lì vicino…ma acchiapparla è un’altra cosa.

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10 14 aprile '13 Mirandola Concordia

Complicato è ad oggi tutto iltema della ricostruzione, an-che per le aziende agricole:“Le varie ordinanze si susse-guono, creando sempre piùconfusione – commentaAnsaloni -. Il fatto poi di averlasciato ai Comuni la liberainterpretazione delle tipologiericostruttive, ha generato dif-ferenze di interpretazione an-che a distanze di pochi chilo-metri con il paradosso di avereaziende vicine, ma in due co-muni confinanti, con trattamentidiversi e di trovarsi di fronte alproblema che alcune cose sipossono fare in un comune enell’altro no. I vincoli di pae-saggio e di tipologie costruttivedevono essere ammorbidite eadattate al mondo moderno. Masoprattutto bisognerà fare pre-sto e liberare risorse per tutto ilterritorio, affinché le aziendepossano continuare a fare agri-coltura”. Il settore primario può rappre-sentare uno sbocco importanteanche per incrementare l’oc-cupazione, specialmente pen-sando al tema del made in Italy:“Non dimentichiamo che il falsomade in Italy vale oltre 50 mi-lioni di euro nel mondo, per-ché non dobbiamo cercare dimetterci il prodotto originale?In tutto questo percorso – con-clude Lorella Ansaloni – ledonne possono fare molto, sonopredisposte al cambiamento, almercato, alle relazioni, al be-nessere del mondo in generale,abbinato ad una fertile fantasiaimprenditoriale. Dobbiamo evogliamo lavorare per un mondomigliore, lo dobbiamo ancheai nostri figli e alle generazio-ni future e chi meglio di unadonna e mamma lo può perse-guire?”.

Laura Michelini

settore agricolo dellaBassa modenese ha unanuova rappresentante:Lorella Ansaloni, di

Medolla, è stata recentementeeletta responsabile nazionaledi Donne Impresa di Coldiretti.Un incarico importante, soprat-tutto per continuare a far senti-re la voce degli agricoltori chelavorano nelle zone terremota-te. “Non mi aspettavo di essereeletta – commenta LorellaAnsaloni, che ha lasciato il la-voro in banca per seguire con ilmarito l’azienda Garden VivaiMorselli - e quando me lo han-no chiesto ho pensato che lecose avvengono sempre quan-do credi che non sia il momen-to, di non farcela e di avere giàtroppo di cui doverti occupare.Poi pian piano mi sono convin-ta che invece era necessariotirare fuori altra grinta e rubarealtro tempo per far sentire lavoce delle donne emiliane, an-che perché facilmente si puòdimenticare presto. Tutti noipensiamo di riuscire a condi-videre la calamità che ci è ac-caduta, ma in realtà quando cisei in mezzo ti accorgi che èmolto più complicato di quan-to appaia da fuori”.La nuova responsabile ha peròben presente anche la portatanazionale dell’incarico: “Le miepriorità devono diventare quelledi tutte le donne imprenditriciagricole italiane. Devo e vo-glio essere la loro portavoce inquesto mondo ancora moltomaschile. Occorre creare con-sapevolezza del valore del la-voro delle donne, farle cresce-re, farle partecipare, formarlee fare rete, ma anche creare unbuon canale di informazioniche viaggiano veloci da Roma

ai territori e viceversa”.La presenza femminile ai ver-tici delle aziende dell’agricol-tura è forte. In Italia le donnemanager nel settore sono quasi300 mila: sono titolari o diri-genti di una impresa su tre.Mentre in Emilia Romagnal’agricoltura rappresenta il se-condo settore, dopo il com-mercio, con donne titolari odirigenti d’azienda, con un 21,5per cento. “Nella nostra pro-vincia siamo in crescita, so-prattutto in casa Coldiretti –continua Ansaloni – dove ab-biamo una buona nascita di puntivendita diretta, da quelliaziendali ai mercati di campa-gna amica sino al progetto del-le botteghe di campagna ami-ca, cioè punti vendita dove siuniscono solo prodotti di azien-de agricole italiane, oltre alleproduzioni locali agricole”.Ambiti di impiego femminilesono anche le aziende di lavo-

razione e trasformazione, comeper esempio quelle che produ-cono salse, marmellate, oli, vini.Anche il settore agricolo hasubito fortemente gli effetti delterremoto. “A quasi un annodal sisma – spiega Ansaloni –la situazione del mondo agri-colo in generale è molto diffi-cile. Non bisogna dimenticareche nelle campagne c’è unagrande presenza di fabbricatiche, essendo di antica costru-zione, difficilmente hanno ret-to l’urto delle forti scosse av-venute. L’agricoltura sta sof-frendo anche per la calamitàdella siccità in estate 2012 eper quest’ultima ondata di mal-tempo e pioggia di inizio anno2013. Il nostro settore risenteda sempre dei capricci dellanatura, ma ora siamo messiveramente a dura prova: è mi-nacciata la sopravvivenza del-le aziende stesse”.Si è chiuso da pochi giorni ilsecondo avviso del bando delPiano regionale di svilupporurale (Psr), che mette a dispo-sizione finanziamenti per il ri-pristino e l’acquisto di mac-chine, attrezzature e impiantidanneggiati nel sisma: “I fondimessi a disposizione nel Psr(misura 126) sono stati utiliz-zati per poco più del 50 percento - spiega la rappresentan-te di Coldiretti –. Le limitazio-ni imposte nelle spesefinanziabili, cioè strutture tem-poranee e attrezzatura, hannolimitato l’accesso e l’utilizzodi queste risorse specifiche peril mondo agricolo, accompa-gnate da una grande burocra-zia e tante variabiliinterpretative. In compenso ifondi sulla carta sono avanza-ti, ma non è ancora arrivato uneuro spendibile per le aziende.Siamo tutti in attesa”.

Il

Lorella Ansaloni, responsabile Coldiretti, parla del settore nel post sisma

Agricoltura in rosa

A quattro anni dal sisma che ha sconvolto L’Aquila, sabato 6aprile la Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg)dell’Area nord, il cui responsabile è Nunzio Borelli, haorganizzato un convegno per mettere a confronto le esperien-ze dei due terremoti. Il segretario nazionale della FimmgGiacomo Milillo ed il segretario provinciale modenese Dan-te Cintori hanno ricordato e elogiato l’impegno immediato eautonomo dei medici di famiglia della Bassa, che fin dalleprime ore dopo il terribile sisma del 20 maggio si sonoprodigati per assistere la popolazione colpita. Nel corso delconvegno si è sottolineato che occorre rendere operativa lamedicina di famiglia all’interno del sistema di protezionecivile; in questa direzione si è spinto Milillo, per l’organizza-zione di un convegno nazionale su questo tema. Il convegno,ricorda Borelli, è nato per ascoltare l’esperienza dei medici deL’Aquila a quattro anni dal sisma del 6 aprile 2009 e percogliere, pur essendo ogni terremoto diverso da l’altro, sug-gerimenti per i medici impegnati nella tutela della salutenell’area del cratere. Paolo Evangelista, medico di famigliaa L’Aquila, ha condiviso con i presenti alcuni dati di partico-lare interesse. Sono 25 mila i residenti nella zona rossa dellacittà abruzzese ancora fuori casa; ammontano a 13 miliardi dieuro i danni stimati e 23 sono calcolati gli anni che occorrerannoper ricostruire la città; 120 le attività riaperte nel centrostorico su oltre 1.000 chiuse. Sono 24 mila i cittadini ospitatinelle 19 new town costruite nella periferia della città, anchea 35 chilometri di distanza dal centro città. Come medicoimpegnato nel territorio, che lavora nei container come il 50per cento dei medici di famiglia aquilani, Evangelista haportato alcuni evidenze mediche sia aneddotiche-esperienzialiche scientifiche. Fra le prime vi è l’invecchiamento generaledella popolazione, l’aumento della incidenza di neoplasie. Iltasso di mortalità dei novantenni è passato dal’8,3 al 16,2 percento. Un dato che ha coinvolto i presenti è quello dellasindrome metabolica, che comprende fra l’altro ipertensione,obesità e ipercolesterolemia e che si correla con l’incidenzadi patologie cerebrocardiovascolare: a L’Aquila questa sin-drome, che in ambito nazionale ha una prevalenza del 35 percento, è passata dal 39,8 per cento in fase pre-sisma al 51,3 nelperiodo post sisma, con un impatto negativo sulla salute dellapopolazione. Negli adolescenti, gli studi aquilani dimostranoche, anche attraverso l’ausilio della risonanza magneticacerebrale funzionale, si riscontra un deficit di memoria ver-bale immediata nel 15 per cento rispetto al 5 per centoriscontrato negli adulti. Un dato conclusivo che ha mostratoEvangelista è il picco di psoroiasi e l’incremento del 41 percento di tireopatie, dai gozzi alle tiroiditi.

L.L.

Da sinistra: Nunzio Borelli, Paolo Evangelista,Giacomo Milillo, Dante Cintori

Medici di famiglia

La Bassachiama L’Aquila

Lorella Ansaloni

ConcordiaI coniugi Belli su RaiUno

Venerdì 12 aprile alle ore 21.10 nel corso della trasmissio-ne “Eroi di tutti i giorni” interverranno i coniugi Carla eRenzo Belli di Concordia all’interno di un servizio dedica-to al post terremoto a Concordia e nella frazione di SanGiovanni. Nelle settimane scorse una troupe della Rai haeffettuato riprese e raccolto interviste mentre Carla eRenzo Belli sono stati negli studi Rai di Napoli per leriprese.

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1114 aprile '13

DIOCESI DICARPI

COREOGRAFIEPierluigi Grison - Sarah Lewis

LIGHT DESIGNERCesare Bastelli

SCENOGRAFIALeonardo Scarpa - Maestri di scena (RM) - Nomadelfia

COSTUMIFabrizio Onali - Nomadelfia

MUSICHEBruno Baldassarri - Ciro Blasutic Roberto Manuzzi - Attilio Rucano

Zeno Saltini - Stefano TorossiPaolo Vivaldi - Nomadelfia

CANTOEvelina Meghnagi

INTERPRETI I figli di Nomadelfia

INGRESSO LIBEROINGRESSO LIBERO

TEATRO TENDA - MIRANDOLA (MO)

NOMADELFIApresenta

DOMENICA • 21 APRILE 2013 • Ore 17:30LUNEDI • 22 APRILE 2013 • Ore 10:30 (Scuole)

MARTEDI • 23 APRILE 2013 • Ore 21:00MERCOLEDI • 24 APRILE 2013 • Ore 21:00

GIOVEDI • 25 APRILE 2013 • Ore 17:30

Mirandola Concordia

Virginia Panzani

attori, 250 costumi,prosa, canti e danze perconoscere e compren-dere “una proposta”

nata dall’intento di costruireuna nuova civiltà fondata sulVangelo. E’ tutto questo, emolto altro, la commediamusicale prodotta daNomadelfia e intitolata “I ra-gazzi di don Zeno” che andràin scena a Mirandola da do-menica 21 a giovedì 25 apri-le. Negli anni scorsi la fictionprodotta dalla Rai, con prota-gonista Giulio Scarpati, ave-va suscitato interesse, in di-verse parti del mondo, per lastoria di don Zeno e diNomadelfia. Su questa scia siè innestato il progetto di rea-lizzare una commedia musi-cale, frutto di un laboratorioteatrale che ha coinvolto gio-vani e ragazzi della comuni-tà, a partire dalla prima me-dia. Un lungo viaggio nel tem-po che ripercorre momentiimportanti e significativi del-la vita di don Zeno. “E’ unospettacolo fortemente corale- afferma la sceneggiatriceFranca De Angelis, già au-trice della fiction della Rai -in cui si intrecciano le tante

I ragazzi di Nomadelfia propongono a Mirandolaun musical su don Zeno e sulla comunità da lui fondata

Alle origini di una storiavoci dei primi figli strappatidal riformatorio negli anni ’20,delle mamme di vocazionenegli anni ’40, delle vittimedella guerra, delle prime cop-pie di sposi negli anni ’50,così via, fino ad arrivare airagazzi di don Zeno di oggi,gli stessi attori del musical”.Dalla commedia dell’arte allamoderna commedia musica-le, ispirandosi soprattutto alleintuizioni del teatro epicobrechtiano, “I ragazzi di donZeno” sa conciliare diverti-mento e riflessione, diven-tando una grande festa “dipopolo” che suscita gioia edemozione. Per giungere aquesto risultato davvero sor-prendente i giovani diNomadelfia hanno messo incampo sacrificio e impegnonel dare spazio all’inventivae alla creatività. “E’ una bel-lissima esperienza - osservala regista Anna Cianca -. Iragazzi non sono professio-nisti ma l’entusiasmo, la gio-ia e la passione sono quellidei professionisti, a volte an-che di più. Si tratta di una

ranno lo spettacolo sono glistessi che vi vengono raccon-tati, ma anche per consentirealla comunità nomadelfa ditornare alle origini della pro-pria storia, portando un mes-saggio di speranza e dicondivisione laddove il ter-remoto si è abbattuto con vio-lenza. Un messaggio veicolato,appunto, attraverso le diver-se forme di espressione, dicui fu sempre grande promo-tore don Zeno. “Era moltoconvinto - spiega il coreogra-fo Pierluigi Grison - chequesto modo di trasmettere imessaggi fosse molto più ef-ficace di un discorso o di unlibro, perché più immediato.Don Zeno diceva che è im-portante appropriarsi diquesti mezzi per portare unmessaggio positivo e autenti-co”. Che si spera, anche at-traverso le serate di Mirandola,possa raggiungere il maggiornumero di persone di buonavolontà.

messa in scena molto ambi-ziosa, credo che neanche piùa Broadway si facciano deimusical con così tanti attori”.E, dopo il grande successodelle date di Grosseto, nonpoteva mancare una tappa nelterritorio che ha visto nascerel’opera di don Zeno. Non soloperché i luoghi che accoglie-

87

Lo spettacolo si tiene alTeatro Tenda diMirandola (via 29maggio) domenica 21 egiovedì 25 aprile alle17.30; lunedì 22 alle10.30 per le scuole;martedì 23 e mercoledì24 alle 21. Ingressolibero fino ad esaurimen-to posti. Non è previstoun servizio di prenotazio-ne. Le offerte sarannodestinate alla diocesi diCarpi per un progetto dadefinirsi.

Giovani di Nomadelfia a San Giacomo

LA GIUSTACASA...

...è quella costruita sull’amoreChi ne ha due o più, ne condivida una

con chi non ha casa

Diventerà così la casa della gioia, anzituttoper chi la offre e ancor più per chi la riceve.E’ la gioia di Zaccheo che sempre si rinnovain chi condivide i propri beni con i poveri

(cfr. Lc 19,8)

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In visita a San GiacomoA marzo un gruppo digiovani di Nomadelfia si èrecato in visita nellaparrocchia di San GiacomoRoncole e presso il campodi Fossoli, dov’è nata e si èsviluppata l’opera diNomadelfia, e nella parroc-chia di San Biagio, dove èstata girata la fiction “DonZeno, l’uomo diNomadelfia”.Hanno così potuto rendersiconto di persona dei gravidanni inferti dal terremotoal territorio tanto caro adon Zeno.

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12 14 aprile '13

na rappresentanza dellaparrocchia di Concor-dia, guidata da donFranco Tonini, parte-

ciperà domenica 14 aprile alle16 nella Cattedrale di Parmaalla celebrazione degli anni-versari di professione religiosadelle Piccole Figlie dei SacriCuori di Gesù e di Maria, fracui il 25° di suor AngelaGiubertoni e il 50° di suorGiuliana Fanfoni. Un lega-me di amicizia e di comunio-ne spirituale lega le due reli-giose alla comunità di Con-cordia: suor Angela, infatti,ne è originaria, mentre suorGiuliana vi ha prestato servi-zio per oltre un decennio, inparticolare come direttricedella scuola materna Murato-ri. “Celebriamo questi anni-versari - afferma suor Ange-la, oggi segretaria della con-gregazione – nella ricono-scenza infinita al Signore peril dono della vocazione e perla nostra vita al servizio Suoe dei fratelli. Da parte mia,

50° Giornata mondialedi preghiera per le vocazioni

Settimanavocazionalediocesana

dal 14 al 21 aprileParrocchia di Mortizzuolo“Progetta con Dio,

abita il futuro”In concomitanza con la 50ª Giornata mondiale dipreghiera per le vocazioni (domenica 21 aprile) sitiene dal 14 al 21 aprile la Settimana vocazionale

diocesana accolta quest’anno presso la parrocchia diMortizzuolo. L’iniziativa è stata istituita già da alcuni

anni allo scopo di offrire alla comunità diocesanaun’occasione forte di preghiera per le vocazioni, inparticolare quelle di speciale consacrazione, propo-nendo a ragazzi e giovani le testimonianze di coloroche, secondo i diversi carismi, hanno risposto alla

chiamata del Signore.

DOMENICA 14 APRILE• Ore 16: adorazione eucaristica, rosario e vespri (animata

da un diacono permanente)

LUNEDÌ 15 APRILE• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo per le

vocazioni alla vita contemplativa)• Ore 19: santa messa con intenzioni vocazionali

MARTEDÌ 16 APRILE• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo per le

vocazioni alla vita religiosa)• Ore 19: santa messa con intenzioni vocazionali

MERCOLEDÌ 17 APRILE• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo per le

vocazioni agli istituti secolari)• Ore 19: santa messa con intenzioni vocazionali• Ore 21: incontro giovani (animato dai seminaristi)• Ore 21: incontro educatori Acr (animato da don Massimo

Dotti, rettore del seminario)

GIOVEDÌ 18 APRILE• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo le voca-

zioni missionarie)• Ore 19: santa messa con intenzioni vocazionali• Ore 21: veglia di preghiera e testimonianze missionaria

(animato da una suora missionaria)

VENERDÌ 19 APRILE• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo per le

vocazioni al diaconato permanente)• Ore 19: santa messa con intenzioni vocazionali

SABATO 20 APRILE• Ore 15: incontri coi ragazzi del catechismo (animati dai

seminaristi e alcune suore)• Ore 17: incontro giovanissimi (animato dai seminaristi)• Ore 18,30: rosario per le vocazioni (preghiamo per le

vocazioni al presbiterato)• Ore 19: testimonianza messa prefestiva da parte di un

seminarista

DOMENICA 21 APRILE• Ore 10: santa messa presieduta da don Benito Poltronieri

che ricorda il 60° anniversario di ordinazione e testimo-nianza di un seminarista

• Ore 15,30: incontro diocesano per giovani di preghieraper le vocazioni e celebrazione dei vespri

A Parma gli anniversari di suor Angela Giubertoni e suor Giuliana Fanfoni

In comunione di preghieracompagna i nostri passi e ciaiuta nelle inevitabili diffi-coltà della vita”. Alla mentedi suor Angela si affacciano ibei ricordi legati all’esperienzagiovanile nell’Azione catto-lica della parrocchia di Con-cordia e della diocesi di Carpi,oltre che nelle iniziative delServizio diocesano vocazio-ni. “Grazie a queste esperien-ze - spiega - e all’incontrocon sacerdoti quali, solo percitarne alcuni, il parroco donFranco Tonini, don IvanoZanoni, don Rino Bottecchi,don Gildo Manicardi, sonostata accompagnata attraver-so un periodo di discernimentoche mi ha permesso di com-prendere che il Signore michiamava a seguirlo totalmentenella famiglia religiosa dellePiccole Figlie dei Sacri Cuo-ri. Devo perciò molto alla dio-cesi di Carpi, che porto sem-pre nel cuore e nella preghie-ra, in particolare in questomomento così difficile cau-sato dal terremoto”.

V. P.

Vita della Chiesa

Secondo quanto disposto dall’Autorità per l’Energia Elet-trica ed il Gas (Delibera n. 6 del 16 gennaio 2013) Sinergasinforma di aver ripreso in questi giorni la fatturazione pertutti i clienti con immobili in condizione di inagibilità oindisponibilità - anche temporanea - (individuati sulla basedi ordinanze comunali, delimitazioni zone rosse,autocertificazioni ecc) dopo gli eventi sismici del maggioscorso.Le fatture sono generalmente calcolate a conguaglio, sullabase delle letture reali disponibili, rilevate da letturista ofornite dal cliente con autolettura. Nel caso le letture abbia-no evidenziato consumi in linea con i valori storici dell’utenza,la fattura è comprensiva anche dell’acconto stimato per ilperiodo che va dalla data della lettura di conguaglio, fino al31/12/12; in caso contrario, per questo ultimo periodo, sonostate calcolate solo le quote fisse.Le tariffe applicate sono già comprensive delle agevolazionistabilite dall’AEEG con delibera 6/13, applicate con effettoretroattivo dal 20/05/12..Riguardo al pagamento di queste fatture, ciascun cliente hatre opzioni:

1) Secondo quanto indicato dalla medesima delibera il paga-mento di queste fatture (se di importo superiore a 100euro) viene rateizzato in un arco temporale di 24 mesi,in tante rate di uguale importo, quante sono le fatturenormalmente previste per ciascun cliente in due anni.

2) Sinergas propone ai propri clienti anche l’opportunità diuna rateizzazione per un periodo di 12 mesi, in tante ratedi uguale importo, quante sono le fatture normalmentepreviste per ciascun cliente in un anno. Tale ulterioremodalità di pagamento dovrà essere richiesta a Sinergastramite fax 0535 1872005 o al Numero Verde 800038083entro il 30/04/2013.

3) E’ inoltre facoltà del cliente pagare regolarmente l’inte-ro importo della fattura alla scadenza indicata utiliz-zando l’allegato bollettino appositamente predisposto.

In caso di mancato pagamento, sarà automaticamente pre-disposto il piano di rateizzazione in 24 mesi previsto dalladelibera AEEG 6/13, con l’invio, a mezzo posta, di bollet-tini di c/c precompilati con gli importi e le scadenze fissateper ciascun rateo.

Per assicurare parità di trattamento a tutti i clienti e consen-tire un consapevole esercizio del diritto a scegliere tra leopzioni indicate (rateizzazione su 24 o 12 mesi, pagamentointegrale immediato), per i clienti che si avvalgono dellemodalità di pagamento in conto corrente bancario/postale- in via eccezionale e limitatamente a questa fattura - saràsospesa la procedura di addebito automatico e la fattu-ra, nel caso il cliente decida di pagare l’intero importo,potrà essere pagata soltanto tramite l’allegato bolletti-no appositamente predisposto.

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posso dire che, pur avendovissuto gli ultimi 28 anni aParma, senza, per così dire,girare il mondo, tante e diver-se sono le persone che hoincontrato e da cui ho ricevu-to molto di più di quanto ho

potuto dare. Come insegnan-te di lettere e tramite la Pasto-rale vocazionale della dioce-si di Parma, ho cercato ditestimoniare ai ragazzi la gran-de gioia che si prova nel se-guire Gesù, che sempre ac-

suor Giuliana Fanfoni suor Angela Giubertoni

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1314 aprile '13

Virginia Panzani

el mio lungo camminoho avuto la grazia diessere preceduto e ac-compagnato da tanti

confratelli sacerdoti che mihanno edificato con la lorotestimonianza. Perciò parlia-mo di loro, non di me!”. Cosìdon Benito Poltronieri, conla consueta umiltà, riassumei 60 anni di ministeropresbiterale che festeggia nel2013 e che affondano le radi-ci in quel desiderio espressoa nove anni nella notte diNatale 1937. “Con la nonnapaterna - racconta - ero anda-to alla messa di mezzanottenella chiesa di Gavello. Ilparroco don Paolo Righini,che mi aveva battezzato, pro-nunciò una frase che mi toccòprofondamente: ‘Questa not-te Gesù vi concederà qualsia-si cosa gli chiederete’. Alloraio, nel mio animo di bambi-no, formulai un desiderio chesempre mi avrebbe accompa-gnato: ‘Come mi piacerebbediventare sacerdote!’. In par-rocchia a Gavello - aggiunge- guardavo con ammirazionead un giovane molto attivo,un po’ più vecchio di me,Nino Levratti, ordinato pre-te di lì a qualche anno”. Unavocazione, quella di donBenito, che è maturata ulte-riormente in seguito al trasfe-rimento con la famiglia nelle

“N

campagne di Mortizzuolo,parrocchia che ha dato i nata-li a numerosi sacerdoti. “Al-cune figure memorabili diparroci, basti citare don Giu-seppe Rettighieri - sottolineadon Poltronieri - hanno colti-vato il terreno in modo che lagrazia di Dio potesse farvigermogliare vocazionipresbiterali, religiose, missio-narie. Fra i tanti ricordo donArmando Benatti e don SistoCampagnoli. Dei loro disce-poli, divenuti sacerdoti, io,don Giovanni Facchini, miocompagno di banco alle ele-mentari, e gli altri siamo statifigli spirituali”. Dopo l’ordi-nazione sacerdotale nel 1953a Carpi per le mani di

monsignor Artemio Prati ela prima messa a Mortizzuolo- alla festa un bambino dinome Claudio Pontiroli re-citò la poesia in onore delnovello sacerdote - donPoltronieri fu inviato comecappellano a Mirandola doverimase per otto anni. Un peri-odo molto fecondo “per laricchezza dei rapporti umaniinstaurati non solo - sottoli-nea - nel mio servizio all’ora-torio con i ragazzi e all’ospe-dale, ma anche nella comuni-tà sacerdotale di cui facevoparte, collaborando conmonsignor Luigi Tosatti, donAntonio Siena, don EneaTamassia, don RinoBottecchi, don Luciano

esemplari, così come quellodelle suore francescane diPalagano che per 17 anni sonostate una presenza importan-te per la comunità. Ci sonostati, naturalmente, anche tantimomenti di fraternità e dicollaborazione con gli altrisacerdoti che ricordo tutti congratitudine, in particolare unmortizzuolese come me, donRino Malagoli, parroco pri-ma a San Marino e poi aLimidi”. Dal 2008 donPoltronieri, canonico dellaCattedrale di Carpi, è tornatoa Mirandola, dove presta ilsuo prezioso servizio in par-rocchia, sempre disponibile,con discrezione e sensibilità,verso chi vive la realtà dellasofferenza. “In tutti questi anni- afferma - ho appreso che ilvero apostolato consiste nonnel fare tante cose mainnanzitutto nella preghiera enel rendersi prossimi ai fra-telli più bisognosi. Non fini-rò mai di ringraziare il Signo-re - conclude - per avermichiamato, nonostante la miapochezza, a questo meravi-glioso apostolato. Se oggipotessi tornare indietro allanotte di Natale del 1937 direidi nuovo con entusiasmo ilmio sì”.

Don BenitoPoltronieriracconta i suoi60 anni diministero,ricordando isacerdotimortizzuolesiche hannospeso la vita alservizio dellaChiesa di Carpi

“Mi parlavano di Benitoche diventava prete. C’eraagitazione in parrocchia,l’anno prima aveva cele-brato la prima messa donGiovanni (Facchini, ndr).(…) Mi ricordo quasi nul-la della festa, ma una cosami è rimasta impressa. Alpomeriggio al teatro aMortizzuolo si tenne la re-cita. La suora mi avevapreparato a declamare unabella poesia, non la ricor-do, ricordo invece bene ilcerchio di gesso al centrodel palco dove la suora miaveva detto di andare. DonBenito era davanti: alto,grande per il dono del sa-cerdozio, io piccolo, macon nel cuore il desiderio:voglio diventare prete an-ch’io. Tanti altrimortizzuolesi, dopo donBenito, accettarono la chia-mata al sacerdozio con-fermando che quella terra,quella polvere della valle,quel sole, ma soprattuttoquelle ‘buone famiglie’furono terreno ideale perun dono di fede per tutta lanostra Chiesa”. (Don Clau-dio Pontiroli nel 50° disacerdozio di don BenitoPoltronieri)

Vita della Chiesa

troppo, le calamità naturali.“Nel 1964 - racconta donPoltronieri - il Secchia tracimòallagando le campagne e cau-sando la morte di un giovane.Già nel 1960 si era verificatoun fatto analogo e fra la po-polazione si erano creati smar-rimento e sfiducia. Mi impe-gnai allora ad essere il piùvicino possibile alla comuni-tà per portare parole di spe-ranza cristiana e di sollievonello sconforto. Quella occa-sione mi rese ancora più con-sapevole della grande respon-sabilità che un pastore ha neiconfronti del gregge affida-togli. Credo che un’esperien-za simile sia stata vissuta daimiei confratelli in seguito alterremoto”. Fondamentale inquesto costante impegno aCortile e San Martino Sec-chia, afferma don Poltronieri,“l’aiuto di laici e famiglie

Ferrari”. Nel 1961 la nomi-na a parroco di Cortile, mini-stero esercitato per 46 anni,condividendo gioie e doloridella comunità in un periododi grandi trasformazioni, incui non sono mancate, pur-

Vincolodi fraternitàVincolodi fraternità

Nelle foto storiche la primamessa di don Poltronieri

a Mortizzuolo

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14 14 aprile '13Speciale

Anno della Fede14 aprile '13pagina 14

Comunicare il Vangelo oggiUn mandato perenne da declinare nel nostro tempo con sensibilità e percorsi nuovi

Per realizzarsi concretamen-te, oltre a soddisfare i bisognifondamentali a livellobiofisico, l’uomo deve segui-re le tendenze che lo caratte-rizzano in quanto persona,soggetto cosciente, apertoall’essere che gli si rivela nellasua coscienza, come un io,come un tu, come cose su cuiha un dominio e come esseretrascendente che gli indicala pienezza alla quale aspira.Queste tendenze derivano dalrapporto che egli stabilisce:con sé stesso, con l’altro, conil mondo delle cose, con l’es-sere in quanto assoluto.Nel rapporto del soggetto conse stesso nasce il bisogno diaffermarsi come un io chegode di autonomia nel suoessere e nel suo agire. Nelrapporto con l’altro nasce ilbisogno di comunicazione edi amore. Nel rapporto con ilmondo delle cose nasce il bi-sogno di dominare ponendole cose al proprio servizio. E,in fine, nel rapporto con l’es-

sere in quanto si presenta comeun assoluto, nasce il bisognodi trovare ciò che dà pienezzae di riconoscerlo come tale inun atteggiamento di adorazio-ne.Nella realizzazione di questequattro tendenze, l’uomo im-pegna positivamente tutta lasua attività immanente (il co-noscere, il volere e la capacitàcreativa). L’affermazione disé, nel suo significato positi-vo, in quanto impegna l’intel-ligenza, è riconoscimento delproprio valore e della propriadignità; in quanto impegna lavolontà, è accettazione e amo-re di sé (l’amore da cui puòavere inizio ogni altro amore);in quanto impegna la capacitàcreativa, è promozione del pro-prio bene.L’amore, in quanto impegnal’intelligenza, è riconoscimentodell’altro in quanto soggetto,

nel suo valore e nella sua di-gnità; in quanto impegna lavolontà, è un voler bene all’al-tro, ossia un volere la sua cre-scita e la sua realizzazione, eun compiacersi in lui; in quan-to impegna la capacità creativa,è un contribuire alla sua pro-mozione e al suo bene.Il dominio delle cose, in quan-to impegna l’intelligenza, èconoscenza delle leggi dellanatura (scienza e tecnica); inquanto impegna la volontà, èfinalizzazione della natura albene degli uomini; in quantoimpegna la capacità creativa,è l’utilizzazione concreta del-le cose a servizio dell’uomo.L’adorazione, in quanto im-pegna l’intelligenza, è la sco-perta del vero Assoluto chetrascende tutto; in quanto im-pegna la volontà, è il compia-cersi amoroso e fiducioso inDio; in quanto impegna la pro-

pria capacità creativa, è il re-alizzare se stessi perché risplen-da nel mondo la Gloria di Dio.Nella realizzazione di questetendenze l’uomo è sostenutoanche dalle passioni, che espri-mono a livello psico-fisico laricerca di ciò che è ritenuto unbene e la fuga da ciò che èritenuto maleA queste quattro si oppongonoaltre tendenze, che sono unaloro degenerazione, e sonodevianti in rapporto al fine ul-timo dell’uomo: - l’egoismo(ricerca di sé esclusiva); - lastrumentalizzazione dell’altro(dominio, oppressione); - l’abu-so delle cose (impedire chesvolgano la loro funzione); -l’idolatria (ritenere come as-solute, realtà relative, come ildenaro, il potere e il piacere).L’affermazione di sé diventaegoismo, quando è ricercaesclusiva di sé, ossia negazio-

ne dell’altro, ossia negazionedell’amore. In questo caso,l’amore diventa possesso estrumentalizzazione, ed è ri-dotto a mezzo di falsa afferma-zione personale; il dominio dellecose diventa abuso eappropriazione indebita, edè posto a servizio esclusivo deipropri interessi, contro gli in-teressi degli altri.I vizi sono un rafforzamentodelle tendenze devianti. Quan-do in una società si diffondo-no, tendono a trasformarsi incultura, deteriorando la convi-venza. La superbia e l’ira im-pediscono di avere un concettovero di se stesso; l’invidia e lalussuria impediscono un cor-retto rapporto con gli altri; l’ava-rizia e la gola stabiliscono unrapporto falso con le cose; l’ac-cidia impedisce di tendere altrascendente, a ciò che è ingrado di dare pienezza all’esi-

stenza. Sono i vizi capitali:quelli che sono all’origine ditutti gli altri.I vizi sono rafforzati dallepassioni, quando queste sonosottratte al controllo della ra-gione, in quanto il bene dacercare e il male da evitare,sotto l’influsso di una inade-guata comprensione di sé e diuna insufficiente coscienza delproprio bene, non è intesonella sua vera dimensione. Lepassioni in sé sono positive enecessarie. Diventano un fat-tore distrutturante quandosfuggono al controllo dellaragione. Le cause, poi, cheimpediscono questo control-lo sono varie e, spesso, nonfacilmente individuabili. Lasociologia della conoscenza,la psicologia in tutte le suedimensioni, l’antropologia ela spiritualità sono strade checi aiutano a scoprirle.

Tommaso CavazzutiPer approfondire, leggereCatechismo della Chiesa

cattolica, n. 2535 – 2540

PERCHE’ EVANGELIZZAREE’ inutile negare che ai nostri giorni il concettostesso di missione subisce una contestazione, e ledifficoltà, a differenza che nel passato, non na-scono solo dal come, ma, ben più radicalmente,sul perché stesso dell’evangelizzazione. Se sideve accettare il pluralismo religioso, se ci sonotante vie per giungere a Dio, se la salvezza nondipende dall’essere segnati con il battesimo, allo-ra perché la missione? Di fronte a questi interro-gativi, noi cristiani dobbiamo confessare che ciattende una conversione per essere fedeli al Van-gelo e, al contempo, capaci di trasmettere agliuomini ciò che è peculiare della nostra fede. La“salvezza” va ricompresa e decodificata: Dio si èfatto uomo perché l’uomo diventi veramente uomo,come Dio l’ha voluto e creato, uomo la cui imma-gine è il Figlio, uomo salvato dal male e dallamorte, uomo che partecipa della stessa vita, anzidella stessa natura divina (2Pt 1,4). C’è dunqueun fondamento all’evangelizzazione: comunica-re Gesù non solo come narrazione di Dio, maanche come narrazione dell’uomo; è comunicareGesù quale vero uomo, perché la sua forma di vitaè “buona notizia”, cammino di autenticaumanizzazione per ogni uomo.

Enzo Bianchi

UNA LEZIONE DA IMPARARENoi vediamo come il tempo in cui viviamo con-tinui ad essere segnato da una dimenticanza esordità nei confronti di Dio. Penso, allora, chedobbiamo imparare la lezione più semplice e piùfondamentale del Concilio, e cioè che il Cristia-nesimo nella sua essenza consiste nella fede inDio, che è Amore trinitario, e nell’incontro conCristo che orienta e guida la vita: tutto il resto neconsegue. La cosa importante oggi è cioè che siveda di nuovo, con chiarezza, che Dio è presente,ci riguarda, ci risponde. E che, invece, quandomanca la fede in Dio, crolla ciò che è essenziale,perché l’uomo perde la sua dignità profonda, eciò che rende grande la sua umanità, contro ogniriduzionismo. Il Concilio ci ricorda che la Chiesa,in tutte le sue componenti, ha il compito, ilmandato di trasmettere la Parola dell’amore diDio che salva, perché sia ascoltata e accoltaquella chiamata divina che contiene in sé la nostrabeatitudine eterna.

Benedetto XVI

L’IMPORTANZA DEI MEDIALa Chiesa esiste per comunicare: è essa stessa “tradizione” vivente, trasmissioneincessante del Vangelo ricevuto, nei modi culturalmente più fecondi e rilevantiaffinché ogni uomo possa incontrare il Risorto, che è via, verità e vita. Nel suonucleo essenziale, la tradizione è trasmissione di una cultura – fatta di atteggia-menti, comportamenti, costumi di vita, idee, conoscenze, espressioni artistiche,religiose e politiche – e di un patrimonio spirituale all’interno del quale cresconoe si formano le persone nel corso delle generazioni. Nell’ampio ventaglio di formein cui la Chiesa attua questa responsabilità, un aspetto particolarmente importanteè l’educazione alla comunicazione, mediante la conoscenza,la fruizione critica ela gestione dei media. Anche questa nuova frontiera passa attraverso le vieordinarie della pastorale delle parrocchie, delle associazioni e delle comunitàreligiose, avvalendosi di apposite iniziative di formazione. Mentre resta necessa-rio investire risorse adeguate, di persone e di mezzi, in questo ambito, occorresostenere l’impegno di quanti operano da cristiani nell’universo della comunica-zione.

Orientamenti Cei per il decennio (n. 54)Pagina a cura dell’Associazione diocesanaFede e Cultura

Le tendenze fondamentali di ogni uomo

ANDATE PER LE STRADEDobbiamo proporre l’orizzonte che Dio ci hamesso nel cuore. E per farlo è necessario uscire danoi stessi. Quindi non accontentatevi di stare conil vostro piccolo gruppo, ma ascoltate le preoccu-pazioni e prendetevi cura delle pene di tutti. E’vero, voi siete una minoranza. Anche il lievito èsolo una piccola parte della pizza ma serve a farfermentare la pasta. Anche il sale è una minoran-za, ma aggiunge sapore e aiuta a mantenere lacottura. Allora integratevi, parlate e ascoltate.Suggerite orizzonti veri, non quelli a breve termi-ne. Dovete avere spirito missionario e mescolarvicon gli altri. Come ho già detto in molte occasio-ni, voglio una Chiesa per le strade. Che esca fuorida se stessa. Ecco,voglio anche i giovani per lestrade. Giovani mescolati e incorporati nella vitaquotidiana di altri giovani. Ragazzi che parlanodi Gesù Cristo, che con Lui vivono e possonotrasmettere il suo esempio agli altri.

Jorge Mario Bergoglio

FAMIGLIA PICCOLA CHIESAProprio attraverso la famiglia, piccola chiesa do-mestica, la comunità parrocchiale potrà rigenerar-si. L’investimento a servizio delle famiglie potràanche sostenere il primato educativo dei genitoriche in molti casi attualmente viene, perlomeno inparte disatteso, soprattutto per la crescita spiritualedei figli. Si spendono infatti notevoli energie peroffrire ai propri figli i beni materiali, anche a costodi grandi sacrifici, ma non sempre c’è la stessapremura nell’accompagnare la loro vita spirituale.Come più volte ripetuto dagli ultimi pontefici,gran parte dell’evangelizzazione del terzo millen-nio dipenderà dalla famiglia, pur con tutti i suoitravagli e ferite. Sarà allora necessario lasciarsicondurre dal soffio dello Spirito Santo. E se inquesto anno scopriremo di avere poca fede, occor-rerà mettersi ancor più al servizio della nuovaevangelizzazione perché la fede si rafforza donan-dola. In definitiva ciò che realmente è da costruireè la comunità cristiana come “famiglia di fami-glie”, Chiesa che vive fra le case degli uomini, chepuò far crescere ogni singola famiglia e trasfor-marla in casa di speranza.

Paolo Gentili

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diocesanadell’accoglienza

“Don IvoGalavotti”

Venerdì19 aprile

ore 18.30Santa Messa presieduta

da monsignor FrancescoCavina

ore 20Cena a buffet

ore 20.45Saluto delle autorità e“La parrocchia comecasa che accoglie”

IntervengonoGiovanni Paolo

RamondaResponsabile generale

Comunità Papa Giovanni XXIII

Don Dario CrottiComunità

“Casa del Giovane” di Pavia

Info e adesioni:339 6872175

[email protected]

unedì 8 aprile è statol’inizio di una nuovaesperienza di vita per16 giovani (di cui 4 di

nazionalità straniera) che perun anno saranno impegnatipresso la Caritas Diocesanadi Carpi e presso tutti gli entiche attraverso Caritas hannochiesto di poter accedere alprogetto Servizio civile na-zionale. Il Servizio civile èun’opportunità che lo Statoitaliano offre a tutti i giovanitra i 18 e i 28 anni compiutiche desiderano mettere a di-sposizione le proprie capaci-tà per la propria comunità diappartenenza. Quest’anno, efino al mese di aprile del 2014,questi giovani saranno coin-volti in progetti solidaristiciche saranno chiamati a svol-gere chi in Caritas diocesana,chi presso l’AssociazionePorta Aperta, l’Agape diMamma Nina e il Centro di

aiuto alla vita, il Centro diCoordinamento Caritas diMirandola, la CooperativaSociale Il mantello, l’IstitutoFiglie della Provvidenza perle Sordomute, l’Associazio-ne Effatà Onlus.Proprio lunedì scorso si è te-nuto il primo dei nove incon-tri di formazione generale chequesti ragazzi, insieme, se-guiranno nei prossimi tre mesi.Coordinato da BenedettaRovatti, la responsabileCaritas per il Servizio Civile,

Inizianoil loro annodi volontariatoi 16 giovaniimpegnatinel Serviziocivile in Diocesidi Carpi

L

Vita della Chiesa

Esperienza di vitaEsperienza di vital’incontro si è sviluppato in-torno a tre momenti. Innanzitutto la presentazione di cia-scuno ai fini della conoscen-za reciproca, poi la spiega-zione, da parte di BenedettaRovatti, del significato delprogetto di Servizio civile,delle attività di formazionegenerale e specifica e dei fu-turi appuntamenti che vedran-no nuovamente coinvolti tut-ti e 15 i giovani insieme. Ilterzo ed ultimo momento èstato quello della presenta-

zione di tutte le modalità con-trattuali.Sin dall’inizio, il gruppo si èmostrato chiaramente dispo-nibile alla conoscenza e allacollaborazione reciproca.Durante quest’anno i 15 gio-vani saranno impegnati in at-tività diverse tra loro, ma,nonostante ciò, sono stati pre-visti una serie di incontri perconoscere tutte le attività cheognuno di loro svolgerà. Cisaranno dei momenti dicondivisione presso gli enti

di riferimento ai fini di crearequella rete sociale in grado divalorizzare sia le risorse per-sonali di ciascuno sia il con-fronto con gli altri soggetticoinvolti.Dalla giornata di lunedì 8aprile, insomma, sono emer-si i giusti presupposti per ren-dere questa esperienza inte-ressante e arricchente da moltipunti di vista.

Roberta Della SalaVolontaria SCV

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16 14 aprile '13 Copertina Speciale

Scuola

Maria Silvia Cabri

teatro Asioli diCorreggio si è anima-to il 26 e 27 marzo con

lo spettacolo “Ma che musi-ca, Maestra”, messo in scenadagli alunni delle scuole pri-marie Gasparotto di Fossoliin collaborazione con l’isti-tuto Tonelli di Carpi. Grandeil successo ottenuto e l’entu-siasmo dimostrato dagli spet-tatori, dagli alunni e dagliinsegnanti.Soddisfatte Lorella Pacchionied Elena Rustichelli, inse-gnanti della scuola e referentidel progetto: “E’ stato emo-zionante salire per la secondavolta sul palco di un teatro epoter sperimentare insieme aibambini questo percorso mu-sicale; gli alunni sono statiprotagonisti di un metaforicoviaggio nella storia dellamusica e degli strumenti, chela producono e riproducono.Sketch, coreografie, coro deigenitori, ricerca sull’abbiglia-mento dell’epoca, costruzio-ne di strumenti cartonati. Tuttoha concorso a completare earricchire lo spettacolo, in unclima denso di emozioni”.Un lavoro di preparazioneintenso e faticoso che ha coin-volto tutti gli insegnanti, an-che sotto l’aspetto piùprettamente tecnico.“Durante le prove a scuola ein teatro – commentanoLorena Melegari e ChiaraRebecchi, organizzatrici del

‘dietro le quinte’ dello spet-tacolo – i bambini hanno di-mostrato molta responsabili-tà e concentrazione. Ciò è si-curamente frutto della loromaturazione ma anche di unlavoro proficuo tra docenti egenitori, che ha permesso unagestione sul palco di 120 bam-bini, efficace e curata in ognidettaglio”.Compiacimento ed orgogliosono stati espressi anche daTiziano Mantovani, dirigentedel terzo Circolo Didattico diCarpi. “La comunità scola-stica di Fossoli ha dimostratoun profondo senso di appar-tenenza ad un medesimo‘gruppo’ – sottolinea –; alun-ni, docenti e genitori hannolavorato insieme con grandesinergia, consapevoli che ilrisultato finale sarebbe dipe-so dall’impegno di ogni sin-gola persona. E tutti gli alun-ni hanno potuto dare il pro-prio contributo, perché la

Il

Grande successo per lo spettacolo delle Gasparotto di Fossoli a Correggio

La musica che unisce

Da sinistra: Raffaele Roncadi, Chiara Rebecchi, Lorella Pacchioni,Nunzia Milano, Elena Rustichelli, Lorella Menozzi, Lorena Melegari

Maria Silvia Cabri

Emoziona il dvd creato dal Comitato genitori della scuolaSacro Cuore di Carpi, dal titolo “Grazie a tutti di cuore!!!”.Emoziona perché raccoglie e testimonia un pezzo di storia,impresso nella memoria di tutti noi. Immagini di festa cheprecedono quel 29 maggio; immagini di crepe, muri sgreto-lati, silenzio. Immagini di coraggio, tenacia, determinazione,collaborazione, fino all’inau-gurazione in ottobre dei nuovimoduli didattici, passando perle tante iniziative a sostegnodella ricostruzione della scuo-la. È in segno di riconoscenzache l’istituto ha voluto donarea ogni famiglia questo dvd,come ringraziamento per quantotutti hanno fatto e continuano afare per questa realtà.Parlando con il preside Franco Bussadori, ciò che colpisceè proprio l’atteggiamento propositivo e la varietà degli eventiin programma. “Tutte le forze si sono coalizzate insieme, inmodo inaspettato – conferma il dirigente –, stiamo ricevendosolidarietà ed appoggio da tanti settori. A settembre tornere-mo tutti nella sede storica, posso davvero dire che la nostra èuna scuola viva”.Tante sono le iniziative in programma: il Lions, in collabora-zione con l’associazione “Children in crisis” di Milano, hadonato l’attrezzatura informatica per le classi medie, dacondividere con l’Hip Hop Up-prendo. Per sostenere lascuola d’infanzia invece è stata organizzata una lotteria, conl’ausilio di molto imprese locali che hanno messo a disposi-zione premi consistenti. “Abbiamo scritto a tante societàsportive di calcio – ha proseguito Bussadori – e la lorogenerosità ci ha colpiti: club come la Juventus, il Milan,l’Inter, ci hanno mandato palloni autografati, magliette dedi-cate, biglietti di partita e tanti altri gadgets. Con questomateriale faremo un’asta e il ricavato sarà finalizzato allaricostruzione della nostra scuola”.Altro significativo appuntamento è per l’11 maggio, quandosi svolgerà il pellegrinaggio dell’istituto al Santuario dellaBeata Vergine Maria della Grazie a Curtatone (Mantova),con la partecipazione di monsignor Francesco Cavina, cheha accolto con entusiasmo questa iniziativa. “L’esperienzadello scorso anno a San Luca – sottolinea il preside – ci hainsegnato che questi momenti collettivi ci donano la possibi-lità di conoscerci più a fondo, condividere momenti di vita edi preghiera ed essere esempio di comunità verso i nostriragazzi”. Condivisione, reciprocità, fratellanza, speranza:parole chiave per i ragazzi che meritano una scuola viva comeil Sacro Cuore sta dimostrando di essere.

Per informazioni: www.sacrocuorecarpi.it;www.ilovesacrocuore.it

Tante le iniziative dell’istituto Sacro Cuorein attesa del ritorno in sede

Una scuola viva

musica è una disciplina conun forte valore inclusivo. Lascuola è soprattutto questo”.Nella serata del 27 marzo, erapresente anche una delega-zione della scuola elementa-re Giuseppe Verdi di Miola(TN), con cui l’istituto Fossoliè gemellato. “Lo spettacoloci ha davvero impressionati –hanno affermato i rappresen-

tanti della comunità trentina– sia per la preparazione mu-sicale degli alunni, che perl’allestimento. Abbiamo po-tuto verificare come l’incon-tro tra l’educata genuinità deibambini e la generosa passio-ne di insegnanti e genitori,perfettamente armonizzate,possa dar vita a un mare dibene”.

L’Associazione Koinè, ente che da oltre dieci anni sioccupa di formazione, ricerca ed aggiornamento professio-nale per il personale della scuola di ogni ordine e grado, el’UCIIM Sezione di Mirandola, (ente qualificato ed accre-ditato al MIUR per la formazione e l’aggiornamento profes-sionale dei docenti, ai sensi del D.M. n. 177/2000 e del D.M.n. 1299 del 5 luglio 2005), in merito all’avvio del TFASpeciale, rivolto ai docenti di ogni ordine e grado di scuola,che abbiano svolto almeno tre anni di servizio, a decorreredall’a.s. 1999/2000 e fino all’a. s. 2011/2012, al fine difacilitare lo svolgimento dei test di valutazione, previsti perl’accesso alle tre annualità del Tirocinio Formativo abili-tante Speciale

Propongono· 2 seminari di logica verbale con esercitazione;· 1 seminario di comprensione della lingua italiana con

esercitazione;· 1 seminario di lingua inglese con esercitazione.

Dopo l’uscita dei test da parte del Miur, al fine di effettuaredelle esercitazioni su batterie di test che saranno oggetto diprova, verranno effettuati i seguenti seminari:· 1 seminario di logica matematica con esercitazione;· 1 seminari di comprensione della lingua italiana con

esercitazione;· 1 seminari di lingua inglese con esercitazione.

Gli incontri si svolgeranno a Mirandola in via San MartinoCarano 4. I seminari saranno svolti nei mesi di maggio egiugno previo apposito calendario.Tutti gli insegnanti interessati devono confermare l’iscri-zione entro sabato 27 aprile al fine di attivare il corso conla partecipazione di almeno 15 iscritti. Alla fine verràrilasciato un attestato di partecipazione.Informazioni e iscrizioni: Norberto Mazzoli tel. 053522547– 3487232534 e Domenico Balletta tel. 3335876735. Iscri-zioni a [email protected] indicando i dati per-sonali, indirizzo e-mail e telefono.

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I ragazzi diretti da Daniela Bertacchini

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1714 aprile '13

Il senso di una giornataLa giornata è stata istituitaufficialmente nel 1924 e, apartire dall’edizione del1968, si è deciso di sottoline-are con un tema specificol’evento, accompagnato daun messaggio della presiden-za della Cei. “Con le nuovegenerazioni oltre la crisi” èil tema dell’edizione 2013 (te-sto integrale del messaggio:www.chiesacattolica.it). “Ilfatto che si tratti dell’89ªGiornata, ci fa subito com-prendere che ci troviamo difronte ad una consolidata tra-dizione – osserva monsignorGiuliodori –. La sua storia èlegata agli albori della fon-dazione dell’Università Cat-tolica scaturita dal genio edalla tenacia di padreAgostino Gemelli. Il suo di-segno culturale, teso ad of-frire ai giovani e al Paese,che usciva devastato dallaprima guerra mondiale, unluogo di eccellenza per laformazione e per la ricercascientifica, mirava a coin-volgere tutti i cattolici italia-ni. Con questo spirito nasce-va la Giornata nazionale che,nel tempo, si è andata raffor-zando e che oggi rappresen-ta un passaggio fondamen-tale della vita dell’Universi-tà e del suo essere espressio-ne qualificata e dinamica del-l’impegno educativo e cultu-rale dei cattolici nel nostroPaese”.Alla Cattolica, che oggi con-ta cinque sedi, 54 Istituti, 22Dipartimenti, 70 Centri diricerca, 5 Centri di Ateneo,151 strutture dedicate allaricerca scientifica, sono at-tualmente iscritti 40.970 stu-denti, 1.525 i docenti in or-ganico.www.unicatt.it

Vita della Chiesa

na consolidata tradizio-ne” che costituisce “unpassaggio fondamenta-

le della vita dell’Università edel suo essere espressione qua-lificata e dinamica dell’impe-gno educativo e culturale deicattolici nel nostro Paese”.Monsignor ClaudioGiuliodori, assistente eccle-siastico generale dell’Univer-sità Cattolica, parla in questitermini della Giornata nazio-nale per l’Ateneo del SacroCuore, che si celebra domeni-ca 14 aprile.

Qual è oggi la missione del-l’Università Cattolica?In profonda continuità con lasua storia, essa è chiamata adessere un luogo di formazionealtamente qualificato sia dalpunto di vista degli insegna-menti sia per quanto concernel’accompagnamento degli stu-denti verso una crescita pienae integrale di tutta la persona.Per questo oltre ad una forma-zione di alto livello scientifi-co, ampiamente riconosciutae apprezzata, l’Università of-fre anche percorsi per illumi-nare il sapere con la fede. Asostenere la formazione inte-grale e la crescita spiritualecontribuiscono, in modo par-ticolare, i Centri pastorali pre-senti in ogni sede e i corsi diteologia inseriti nei program-mi di tutte le Facoltà.

L’aggettivo “Cattolica”, chequalifica l’Università del Sa-cro Cuore, richiama anchele “profonde ragioni” del suoimpegno.In modo quanto mai autorevo-le, e nello stesso tempo essen-ziale ed efficace, lo ha spiega-to Benedetto XVI nel discorsotenuto in occasione del 90° difondazione dell’Università. Inquella speciale udienza del 21maggio 2011 concessa allagrande famiglia della Cattoli-ca, il Papa sottolineava che lavocazione originaria dell’Uni-versità, è legata alla ‘ricercadella verità, di tutta la veritàdel nostro essere’. Per questomotivo la prospettiva cristia-na, che costituisce la piatta-forma del lavoro intellettualedell’Università, non è alterna-tiva al sapere scientifico e alleconquiste dell’ingegno uma-no. L’essere ‘Cattolica’ non

toglie nulla all’Università mala rende più ricca perché ‘lafede allarga l’orizzonte delnostro pensiero, è via alla ve-rità piena, guida di autenticosviluppo’.

“Con le nuove generazionioltre la crisi” è il tema dellaGiornata 2013. Un manife-sto programmatico pensan-do anche alla situazione at-tuale del Paese.Il mondo universitario, per suanatura, costituisce un sensoredello stato sociale particolar-mente attento e reattivo. Perquesto anche nel celebrare laGiornata si è pensato di dovertematizzare ciò che in questomomento interpella maggior-mente il nostro Paese e, inparticolare, le nuove genera-zioni. L’approccio alla crisi,però, vuole essere non arren-devole o di sconforto ma for-temente propositivo per anda-re ‘oltre’. Già da qualche annol’Università Cattolica, anchegrazie ad una specifica ricercapromossa dall’IstitutoToniolo, s’interroga e cerca levie per reagire positivamenteanche a questo momento dipesante crisi che ha unavalenza ben più ampia del purgrave fattore economico.

Nei momenti più difficili del-la storia - si legge nel mes-

saggio dei vescovi -, dallenuove generazioni è venutosempre un contributo deci-sivo. Quale può essere, inquesto momento storico, ilcontributo dei giovani? E inche modo può sostenerlil’Università Cattolica?Il primo contributo è quello diessere portatori di speranza.Di fronte ad un quadro d’in-certezza rispetto al futuro,come quello che ci troviamo avivere oggi, è fondamentalenon scoraggiarsi, soprattuttoper i giovani. In secondo luo-go, per affrontare le grandisfide del tempo presente oc-corre avere una formazione dialtissimo profilo, anche peressere concorrenziali in tutti isettori della vita sociale edeconomica. In terzo luogo, ènecessario offrire al Paesenuove generazioni di personemotivate e competenti, capacidi assumersi responsabilità edi garantire un autentico svi-luppo a servizio del bene co-mune.

Il Consiglio universitario na-zionale continua a denun-ciare un calo costante d’im-matricolazioni: in circa 10anni si sarebbero persi piùdi 70mila iscritti alle Uni-versità italiane. Cosa ne pen-sa? Sono dati che interessa-no anche l’Ateneo del Sacro

Il 14 aprile è la giornata dell’Università Cattolica del Sacro Cuore

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I mosaici di RavennaSaranno illustrati da padre Alfio Filippi

Giovedì 18 aprile alle 21 Fossoli si terrà una serata “art-teologica” sui mosaici di Ravenna, che saranno illustrati dapadre Alfio Filippi, direttore emerito del Centro editorialeDehoniano. Proposto dalla commissione Catechesi organicaadulti di Ac in preparazione al pellegrinaggio che si terrà aRavenna il 25 aprile, l’incontro è però aperto a tutti coloro chesono interessati a conoscere od approfondire dal punto vistaartistico e teologico i mosaici ravennati e le bellezze dellacittà legate al culto cristiano.

Un’estate insieme a GesùL’Acr dell’Emilia Romagna a Children’sTour: verso l’incontro regionale

L’Acr dell’EmiliaRomagna ha partecipa-to al Children’s Tour2013 con uno stand pie-no di foto e notizie sulleiniziative in programma.“Siamo stati invitati –spiega il responsabile re-gionale, Riccardo Del-la Casa, della parroc-chia di San Francesco diCarpi – per presentarele attività estive che la nostra associazione propone. Inparticolare l’incontro regionale Acr dal titolo ‘Che Spettaco-lo’, il Treno della Grazia per Loreto, che viviamo ogni annoinsieme agli amici dell’Unitalsi, e i campi estivi. L’idea, nelcontesto di una fiera del turismo come quella, era di far vederecome si può passare l’estate insieme a Gesù”. Durante i tregiorni alle persone in visita allo stand sono stati distribuiti ivolantini dei vari eventi e qualcuno ha preso contatto conl’associazione, dopo la fiera, per avere informazioni sull’in-contro regionale, segno di interesse verso questa iniziativa.“Ovviamente ci sono venuti a trovare gli amici di sempre, maabbiamo anche potuto giocare con alcuni bimbi, che erano danoi in pianta stabile – conclude Della Casa –: i figli diespositori che erano vicini allo stand dell’Acr, che ci hannoaiutato a passare il tempo giocando con noi”.

SAVE THE PLACE!Festa degli incontri

del Primo MaggioParrocchia di Gargallo

Azione cattolica della Diocesi di CarpiCatechesi organica adulti

Giovedì 25 aprile 2013Pellegrinaggio teologico Coa a Ravenna

Costi: Bimbi (da 3 a 14 anni) 35 euro;Adulti (da 15 anni in poi) 55 euro.

Iscrizioni: Alessandro Cavazzoni 059 680923 (ore pasti)o via mail: [email protected]

Cuore?Di fronte all’attuale crisi an-che il mondo universitario spe-rimenta crescenti difficoltà chehanno nel calo delle iscrizioniuno dei segni più eloquenti.L’Università del Sacro Cuorenon ha subito in questi anni lostesso trend di decrementodelle iscrizioni, sebbene si per-cepisca una crescente difficol-tà legata anche al ridursi delledisponibilità economiche del-le famiglie. Per questo, si stacercando di offrire agli stu-denti meritevoli opportunitàdi borse di studio e di altrisussidi per affrontare le diffi-coltà.a cura di Vincenzo Corrado

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18 14 aprile '13

Mistero che sorprende

Magda Gilioli

chiamata alla vita reli-giosa è sempre un mi-stero che sorprende chine è toccato ed affascina

chi lo coglie “dall’esterno”. Direun sì incondizionato a questorichiamo del cuore con la con-sapevolezza di percorrere unastrada dai contorni non ben de-finiti, fidandosi “solo” del Si-gnore, è un salto impegnativoper chiunque. Soltanto dopo tan-ti anni di vissuto ci si può volta-re indietro e guardare le rispo-ste che ha suscitato questa chia-mata. Lo scorso 25 marzo aMorondava in Madagascar pa-dre Vincenzo Sirizzotti dellaProvincia Romana dei FratiCappuccini ha festeggiato 50anni di sacerdozio e 40 comemissionario oggi scrive la suastoria con una freschezza gio-vanile che riempie il cuore.

L’insegnamentoSembra ieri! Roma, Centocelle,chiesa San Felice da Cantalice,25 marzo 1963. Quattro giova-ni frati cappuccini, al loro quar-to anno di teologia in quel diViterbo, ricevono la consacra-zione sacerdotale dall’alloracardinal vicario di Roma, LuigiTraglia. A primavera appenainiziata, questi quattro giovanisacerdoti sono lanciati sulle viedel mondo, per l’annuncio dellaParola e per la testimonianzadella medesima, nelle rispetti-ve vocazioni particolari. Il de-collo non fu facile: la mia primadomanda con destinazione CapoVerde fu respinta, missione? Noinsegnamento. Ed eccomi stu-dente alla Gregoriana, facoltàdi Diritto canonico (1963-1966)e cappellano: fu duro. Poi, unanno circa col Venerabile padreMariano Roasenda da Torino(il padre Mariano della televi-sione in bianco e nero). Quantecose belle apprese! Poi, Tivoli:3° anno di Diritto Canonico e 1°anno di Teologia Morale. Il tut-to in pieno Concilio VaticanoII, dove i vecchi libri andaronoa “farsi benedire” e tutto passa-va con le “dispense”, così, ci

toccò la “chance” di vivere livela nascita dei diversi documenticonciliari. Dopo un anno di an-dirivieni Roma-Viterbo, nel1967 iniziavo l’insegnamentoal teologato dei frati cappuccinidi Viterbo con tutto da inventa-re, libri zero, solo dispense, e fumolto dura.

Vocazione ad gentesNel 1967 si apre, per la provin-cia cappuccina di Roma, ilMadagascar: altra domanda,ancora un “no”. Mi avevanoincastrato per bene: insegna-mento, cappellano, scout, Ofs,incarichi vari. Da buon ciociaro,testa dura e cocciuto, non miarresi, aggiunsi anche il diplo-ma di infermiere professionale.Il 1° ottobre 1973, dovevo fi-nalmente partire per ilMadagascar ed eccoti l’impre-visto: il 27 settembre moriva aNew York, in un incidente sullavoro, mio fratello Sante, unavera tragedia per tutta la fami-glia ma, a funerali avvenuti, il10 ottobre, volavo verso i tropi-ci ed il sogno diventava realtà.Da quel lontano autunno 1973ad oggi sono passati 40 anni. Dauna missione difficilissima (lamalaria per poco non mi porta-va via) a Maromandia (1975-1980), al dicembre 2010 doveapprodo al distretto missiona-rio di nuovissima fondazione diMorondava, nel sud-ovest delMadagascar, sul canale di Mo-zambico.

Altre “sponde”Prima sponda: 4 anni (1980-1984) Antananarivo, la capita-le. Un soggiorno intensissimo:incontri, ritiri, teatro, concorsidi disegno, stampa, fondazionedi un Comitato interfrancescano

(Conferenza Interfrancescana diMadagascar) che ha reso ungrandissimo servizio alla fami-glia francescana e, credo, allaChiesa malagasy.Nel gennaio 1984 mi trasferi-sco a Ivato-Ambositra (centro-sud) dove per 12 anni svolgoun’intensa attività: apostolatoparrocchiale, scuole, nuovechiese, sala multiuso, scuolaartigianale, culture intensive delriso, formazione dei giovanipostulanti e varie ricadutemalariche. Dopo 25 anni in ter-ra malagasy, mi giunge l’appel-lo per il Congo, tra i Pigmèi, inpiena foresta tropicale con at-tacchi di malaria a ripetizione.Poi, nel giugno 1997, scoppia laguerra di Brazzaville, passo die-ci giorni sotto le bombe aOuenze, quartiere nord dellacapitale, e venti come rifugiatoa Kinshasa (ora RepubblicaDemocratica del Congo). Nuo-vo ritorno: gennaio 1998-ago-sto 1999, esperienze su espe-rienze, tutte cariche di alti si-gnificati per la mia vita sacer-

dotale-missionaria.A metà marzo 2000, volavo dinuovo verso il Madagascar, di-ventato ormai la mia secondapatria, un anno a Nossibe, l’iso-la turistica, patria dei lemuri. Afine aprile 2001, eccomi a Belosur Tsiribihina, diocesi diMorondava, per aprire una nuo-va fondazione dei Cappuccini evi rimango cinque anni.

ObbedienzaNel 2006 sono chiamato a “farel’obbedienza” con una nuovadestinazione: le Seychelles peril ritorno dei Cappuccini. Virimango due anni. Nel 2008 ri-torno in Madagascar aAmbohimalaza, periferia estdella capitale malagasy. In atte-sa della nuova fondazione diMorondava, vi rimasi due anni,prestando servizio nel grandedistretto missionario, diretto daiconfratelli malagasy. Il resto deltempo lo passavo nella mia cel-la, continuando le mie ricerchestoriche sulla missione dei Cap-puccini alle Seychelles, con tan-

te “scoperte”, soprattutto sulfenomeno della schiavitù: maidimenticherò le bellezzeparadisiache delle Seychellesma troppo comode per me.

Il Santuariodella Madonna del RosarioInizio questa costruzione nelgiugno 2010: una grotta-cap-pella, una specie di anfiteatro,in piena foresta. L’arcivescovod’Antananarivo monsignorRazanakolona, nell’inaugura-zione il 12 dicembre 2010, lodichiarava santuario dell’arci-diocesi della capitale. Un miodebito verso la Madonna? Unapiccola pietra di marmo porta inomi di mia madre Elisa e dimio zio Vito, cappuccino, be-nefattori della mia missione adgentes.

Tutto da inventareL’ultima sponda sul fiume del-la mia vocazione sacerdotale-missionaria ha inizio aMorondava, una missione let-teralmente da inventare: casa,

chiesa del centro, scuole, cap-pelle della campagna, sala mul-tiuso, luce, acqua, tanti proget-ti, fra tutto primeggia quello diAnivorano, un villaggio scono-sciuto, a venti chilometri da noi.Riusciamo a costruire il San-tuario della Madonna delle La-crime, il secondo santuariodiocesano dopo quello di NotreDame de la Salette, patrona del-la diocesi di Morondava. Ora èin corso di realizzazione la co-struzione della chiesa del no-stro centro che sarà dedicata aSan Pio da Pietralcina, patronodi tutto il distretto missionario,e verrà inaugurata il prossimo 6ottobre. Il contesto in cui ope-riamo riguarda una popolazio-ne di circa 10 mila persone, perlo più gente immigrata, con unaaltissima percentuale di bambi-ni e giovani. La Sala Multiusosarà la prossima costruzione darealizzare come riferimento ri-creativo e culturale soprattuttoper i giovani che in mancanza dialtro si “divertono” con droga ealcool. Le autorità locali ed ilVescovo ci spingono a questaopera che verrà messa sotto laprotezione del Venerabile pa-dre Mariano.

Il MagnificatCosa dire al termine di questibrevi note? Non trovo parole, senon il canto del Magnificat,sommesso ma sentito che miviene dal fondo del cuore. Cre-detemi: ti senti piccolo, quasischiacciato al pensiero dellagenerosità dei doni della Prov-videnza, della materna assisten-za di Mamma Maria, dall’affet-to materno di mia mamma Elisa,dal sostegno affettivo-effettivodi tanti amici e benefattori. Cin-quanta anni di sacerdozio, qua-ranta di missione! Non tutto hafilato liscio, varie le difficoltàincontrate (soprattutto di salu-te) ma, mai schiacciato, maisentito solo. A giornate buiesono seguite sempre giornate disereno, Deo gratias! Te Deum!Magnificat! Diciamolo insieme.

Rubrica a cura della FederazioneNazionale Pensionati CISL

Carpi - Viale Peruzzi 2 - tel. 059 682322Mirandola - Via Bernardi 19 - tel. 0535 21259

La Lega Fnp di Sassuolo è la più grande d’Italia

Sono orgoglioso d’essere il Segretario Responsabile della legaFNP/CISL di Sassuolo, la Lega più grande d’Italia per gli oltre10.000 iscritti.Dopo un percorso congressuale che ha permesso di avvicinarecentinaia di iscritti è necessario fare un primo bilancio del lavorofatto per portare a sintesi ansie e paure, speranze e desideri,obbiettivi socializzati poi nell’assemblea del congresso di Legache si è tenuto il 20 febbraio con la presenza di oltre 120 delegati.Abbiamo trovato nel contempo anche la disponibilità all’impe-gno sindacale di nuovi pensionati e pensionate, consapevolidella necessità di una buona formazione per rispondere concompetenza alle richieste degli iscritti; questa citazione perconfermare che se ci muoviamo come si deve, l’organizzazioneriesce ad arricchire anche le necessarie risorse umane.Ma è d’obbligo sottolineare in primo luogo la grande preoccu-pazione espressa dagli iscritti per questa crisi, che assumecaratteristiche paurose e sembianze postbelliche.Molti hanno sopportato i sacrifici chiesti dal Governo con spiritodi patria, ma l’immobilismo e la manifesta incapacità dellaPolitica di portare il paese fuori da questa situazione alimentapreoccupazioni,ansie, paure.“Non vedono cambiamenti”, odono solamente proclami di ri-sparmi delle spese inutili e ridondanti, di interventi sull’evasio-ne fiscale, di necessità di maggiore equità ecc., annunciati e maipraticati.Il provvedimento per il superamento e/o l’unione delle provincie

congelato è soltanto uno delle decine e decine di esempi che èpossibile citare.La preoccupazione dei Pensionati è rivolta alla diminuzione dipotere d’acquisto della propria pensione ma il pensiero predomi-nante è per i giovani, i loro figli o nipoti disoccupati o precariamen-te occupati e senza prospettive per il futuro.Apprezzato e condiviso il percorso di riorganizzazione dellaCISL, annunciato da Bonanni a giugno del 2012, in particolarel’obbiettivo di avere meno “generali” e più Sindacalisti in primalinea.Perché tutti capiscono come sia importante la “la prima linea delsindacato” per il presidio del Territorio, la contrattazione territo-riale sociale con le amministrazioni locali sempre più in difficoltàa causa della crisi, ma non sempre attente e preoccupate alla

trasparenza delle risorse comunque a disposizione e a scelte diimpiego congruenti alla situazione; a noi quindi il compito diessere attori attenti e qualificati per indicare impieghi che nonindeboliscano il nostro sistema sociale e prestino attenzione allepersone, alle famiglie in difficoltà, agli anziani, ai nonautosufficienti.Il processo di riorganizzazione intende rispondere ad esigenzesempre più nuove e rafforzare la nostra organizzazione a difesadei diritti conquistati in tanti anni di lotta sindacale.La struttura della nostra società è profondamente cambiata ecambierà ancora; non abbiamo più famiglie numerose ed unapopolazione anziana in aumento sempre più sola.La solitudine è già oggi una realtà da affrontare perché colpisceautosufficienti e non autosufficienti, per questo noi dobbiamoinsistere nel richiedere politiche adeguate.I nostri iscritti confidano in una CISL che sappia ancora essereun modello sindacale in grado di affrontare con forza e ottimi-smo le sfide di oggi e di domani, evitando accuratamente glierrori della POLITICA CHE QUOTIDIANAMENTE CRITI-CHIAMO E A CUI CHIEDIAMO INSISTENTEMENTE DICAMBIARE.Bisogna guardare avanti, al futuro, la CISL cambierà, devecambiare ma dobbiamo essere pronti a dare compattezza a tuttala nostra Federazione a livello territoriale e Regionale in primoluogo perchè sia attuato un grande gioco di squadra che possaulteriormente potenziare il giusto ruolo nella difficile situazionesocio economica di questo periodo storico.

IL Segretario Lega FNP di SassuoloGiovanni Caselli

50 anni di sacerdozio e 40 di missione per padre Vincenzo SirizzottiLa sua opera infaticabile per i fratelli del Madagascar e delle Seychelles

Sede: via Milazzo 2/c - CarpiTel e fax 059 689525 - 331 5150000

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La

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1914 aprile '13

Una lacrimaper i defunti evapora,un fiore sulla tombaappassisce,una preghiera, invece,arriva fino al cuoredell’Altissimo.

Sant’Agostino

TRIGESIMO

PIA CAVAZZOLI MORA

In occasione del trigesimo della morte di Pia CavazzoliMora giovedì18 aprile alle ore 19 nella chiesa di Santa

Chiara in Corso Fanti a Carpi sarà celebrata la SantaMessa di suffragio. Le offerte raccolte in memoria di

Pia verranno devolute al Monastero delle Clarisse.

Cultura e Società

Maria Silvia Cabri

na delle paure del nuo-vo millennio, di frontealla necessità di fare la

spesa tutti i giorni, è quella dinon sapere se si riesce ad ar-rivare alla fine del mese conil denaro a disposizione. Aqueste difficoltà vanno incon-tro le famiglie con problemidi disoccupazione, i pensio-nati con pensione minima, inuclei numerosi, e tante per-sone che, per un motivo o perl’altro, si ritrovano senza unsostegno concreto. Si trattadei nuovi poveri: in Italia sonoquasi quattro milioni, una ci-fra preoccupante, che dovreb-be risvegliare molte coscien-ze.La ricerca di una soluzione alproblema si è concretizzata aModena nella realizzazionedell’Emporio Portobello, unsupermercato per disoccupa-ti e famiglie in difficoltà eco-nomiche, nato grazie al Cen-tro Servizi per il Volontariato,con la collaborazione di altreassociazioni di volontariato,cattoliche e laiche.Lo scopo di Portobello è di

A Modena il supermercato senza contanti: la spesa gratis in cambio di lavoro

Portobello contro le povertà

utenti, per assisterli ad usciredal disagio in questo partico-lare momento”.Anche la cittadinanza puòcollaborare in vari modi: do-nare una spesa, offrire un con-tributo in denaro, dedicare unpo’ del proprio tempo per unlavoro di volontariato e, perquanto riguarda le aziende,donare direttamente prodottid’acquisto.“Se mancano i fondi a livellostatale – conclude Morselli –il nuovo welfare deve neces-sariamente passare attraversoil volontariato, cioè attraversol’aiuto dei cittadini. Noi spe-riamo di diventare un punto dicoordinamento per la nascitadi altre realtà sul territorio”.

Nati per vincere?Disabilità e sessualità:per una cultura di condivisione

offrire alle famiglie, scelte inbase alle segnalazioni dei ser-vizi, la possibilità di fare laspesa gratuitamente in cam-bio di alcune ore di lavorovolontario all’interno dellastruttura, almeno una volta lasettimana.“L’idea ci è venuta ascoltan-do i nostri concittadini – chia-risce Angelo Morselli, presi-dente del Centro servizi per ilVolontariato di Modena –. Lasituazione è allarmante mapoiché la parola d’ordine delnuovo welfare è dignità, noinon intendiamo fare la carità

ma offrire la possibilità di unpatto dignitoso: lavoro in cam-bio di spesa”.Portobello verrà inaugurato amaggio. I nuclei familiaricoinvolti sono circa 450; ognifamiglia avrà a disposizioneuna tessera gratuita e un certonumero di bollini per la spesadi un anno.“Due sono le clausole fonda-mentali per i nostri clienti –spiega Morselli – cambiarelo stile di consumo e offrireall’Emporio un aiuto concre-to. Per noi è molto importan-te stabilire un dialogo con gli

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dott. Franco Mestieri

Risolvere i vostri problemi quotidiani è il nostro lavoro

UAlla realizzazione del pro-getto hanno concorso varieassociazioni di volontariato,tra cui: l’Associazione Por-ta Aperta Modena; Insiemein quartiere per la città;Arcisolidarietà; Forum del-le associazioni familiari dellaProvincia; Associazione Co-munità Papa GiovanniXXIII.

Si è parlato di affettività e sessualità nelle persone condisabilità nell’ambito del convegno dal titolo “Tra Pelle eAnima: la disabilità e le emozioni”, che si è svolto in SalaCongressi a Carpi sabato 6 aprile, nell’ambito della rassegna“Nati per Vincere?- la disabilità fa cultura”e aperto con isaluti degli assessori Maria Cleofe Flippi e Alberto Bellelli.In mattinata gli interventi della giornalista e ricercatriceValeria Alpi e del medico psicoterapeuta Priscilla Berardihanno stimolato un vivace dibattito col pubblico, disponibilea condividere le proprie sfide di genitori o di educatori diragazzi con disabilità. La dimensione dell’affettività è unacomponente che nelle persone disabili resta spesso nell’om-bra offuscata da bisogni che appaiono prioritari, in una vitafatta di ostacoli e barriere da superare, ma quando irrompe,semmai in modo problematico, nella quotidianità familiarecrea smarrimento e reali difficoltà. Al di là delle forzatureideologiche che vedono tabù ovunque al centro dell’attenzio-ne va messa la persona con disabilità e il contesto di relazioniaffettive in cui cresce e vive. C’è da chiedersi innanzituttoquanto la famiglia è sostenuta e informata sugli aspetti dellasessualità già negli anni dell’infanzia e dell’adolescenzadove maggiormente si concentrano i servizi sanitari, socialie scolastici. C’è da considerare, come qualche esperto ha giàfatto notare, che non ha senso inseguire modelli, come quello

dell’assistente sessuale, in atto in altri paesi ma ogni scelta vainserita nel contesto culturale in cui si opera. Occorre quindiinsistere sul piano culturale, sul miglioramento delle relazio-ni parentali e amicali, occorre formare adeguatamente ifamiliari, aiutare con percorsi adeguati a prendere coscienzadi sé e del proprio corpo. Sul tema dell’assistenza sessuale ènecessario un confronto più aperto per saper distinguere lesituazioni, evitare le banalizzazioni, e le speculazioni, senzaperdere di vista il bene integrale della persona disabile.

Luigi Lamma

Parrocchie di Cortile e San Martino SecchiaCircolo Anspi “Perla” di Cortile

Pellegrinaggi

Da giovedì 25 a domenica 28 aprileLourdes

Mercoledì22 maggio

RomaUdienza

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Page 20: SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI CARPI · va uscire dalla Galilea e lan-ciarsi per le strade del mon-do. Pietro sarà in grado di mantenere, finalmente, la sua promessa di dare la vita

20 14 aprile '13 Cultura e Società

Cori Alpini al circolo Gorizia

Armonia dei montiSabato 20 aprile alle ore 21 al Circolo Gorizia di Carpi (viaCuneo, 51) grande serata all’insegna dei canti di montagnacon la presenza del Coro Comelico di Santo Stefano diCadore e del Coro del Club Alpino di Carpi. Nel corso dellaserata letture di Arianna Agnoletto sulla coralità carpigiana.L’ingresso è libero e saranno raccolte offerte per la ricostru-zione degli edifici scolastici.Il Coro Comelico è nato nel 1966 sotto la direzione di donRenzo Marinello. Dal 1979 è diretto da Luciano CasanovaFuga. Protagonista della storia del canto di montagna, ha alsuo attivo diverse incisioni e pubblicazioni. Nel corso dellasua storia il Coro Comelico ha avuto l’onore di esibirsidavanti a ben due Pontefi-ci: Giovanni Paolo II (nelluglio dell’anno 1993 aSanto Stefano di Cadore)e nel luglio 2007 aLorenzago di Cadore perun concerto alla presenzadi Benedetto XVI. Nel 2008il Coro è stato protagonistadi una trasfertaintercontinentale a Windsore Toronto (Canada) e a NewYork, e nel 2009 aMontevideo (Uruguay) eCriciuma, Concordia eFlorianopolis (Brasile). Nel2010 ha rappresentato laRegione del Veneto a Bru-xelles in occasione del quin-to Meeting dei giovaniveneti nel mondo.Molto più giovane il Coro Cai di Carpi che ha debuttato sottola direzione di Alessandro Dallari nel 2008. Il repertorio èquello tipico dei canti di montagna. Il Coro Cai di Carpi si èesibito a livello locale, in rassegne Corali Provinciali eRegionali, raccogliendo lusinghieri risultati. Attualmente èimpegnato in un calendario di esibizioni presso Sezioni Caidell’Emilia-Romagna per la raccolta fondi da destinarsi allaricostruzione degli istituti scolastici danneggiati dal sismariscontrando una sentita e generosa partecipazione.Info: www.corocomelico.it; www.caicarpi.it

La vicenda dei tre suicidi diCivitanova Marche mi hafatto comprendere il livellodi volgarità che abbiamo rag-giunto, come classe dirigen-te, come media, come citta-dini.Tre sessantenni di estrazio-ne operaia, poveri, senza la-voro, indebitati, vedendonero nel loro futuro, deci-dono di suicidarsi. Appar-tengo a una generazionequella nata appena finita la guerra, nella quale la miaclasse sociale, quella deipoveri, non si suicidava,erano tutti concentrati a cer-care di non morire, neglianni ‘50 e ‘60, eravamoimpegnati a lavorare per ri-prenderci la vita; solo i ric-chi si suicidavano: i motivierano legati o al gioco o alsesso, i loro due passatempipreferiti. Lungi da me daregiudizi, il suicidio è il mo-mento più drammatico, in-timo, del nostro status diuomini, in sua presenza èammesso solo il silenzio.

Non si può invece tacere suicomportamenti volgari (usoun eufemismo) messi in cam-po da politica, media, partiideologizzate della società.Eccoci allora al volgarissi-mo “uccisi dallo Stato”: michiedo se coloro che lo pen-sano, lo urlano, lo scrivonosappiano ancora dare un si-gnificato alle parole, dimen-ticando che sono pietre.Curiosamente, al funerale era-no presenti quelli che sareb-be stato meglio fossero as-senti. Poi la volgarità di partedei media di definire “esodato”(ed esodato non era) ilcapofamiglia, facendo pas-sare il concetto che destinofinale per gli esodati sia ilsuicidio: orrendo. Ciò pre-messo, considero la macchiapiù indelebile del GovernoMonti il non aver voluto ri-

solvere il problema degliesodati, emerso non ora mapoche settimane dopo l’ap-provazione della riformaFornero sulle pensioni. Lasciatteria di alti burocrati edel ministro aveva rimosso(altro eufemismo) che qual-che centinaia di migliaia dilavoratori avevano accetta-to, previo accordi fatti ai “ta-voli” del ministero fra sinda-cati e aziende di dare le di-missioni, a condizione di es-sere “accompagnati” alla pen-sione da “pacchetti”personalizzati, comprensivi diquattrini dell’azienda, asse-gni di disoccupazione, con-tributi pensionistici anticipati.Era chiaro che avendo la ri-forma successivamente mo-dificato i parametri, occorre-va trovare immediate solu-zioni ad hoc, essendo inac-

cettabile che dopo 35-40 annidi lavoro un operaio allasoglia dei 60 sia senza sala-rio, senza ammortizzatorisociali, senza pensione, dopoaver fatto un accordo sin-dacale trasparente e uffi-ciale.Questa la “volgarità” inac-cettabile, trasformatosi inun osceno balletto di cifrefra alti burocrati e ministro,purtroppo tutti colpevolmen-te non “esodati” in tronco.Spero che qualche univer-sità si metta a fare questabanale sottrazione: i “rispar-mi” della riforma Fornero(sono noti), meno i “costi”per gli esodati e tutti gliannessi e connessi.Questa vicenda mi ha inse-gnato, ancora una volta, chenella gestione delle grandiorganizzazioni umane l’ec-cesso di intelligenza è in-versamente proporzionale airisultati conseguiti.

Giovanni Arletti

L’opinione

Civitanova Marche

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IL PRETEDI FOSSOLI

DON FRANCESCO VENTURELLIFRA INTERNATI E GUERRA CIVILE

DANILO SACCHI

MURSIA

Prefazione di Anna Maria Ori

Sarà presentato venerdì 19aprile alle 21 alla libreria LaFenice di Carpi e domenica21 aprile alle 16.30 presso laparrocchia di Fossoli il volu-me “Il prete di Fossoli. DonFrancesco Venturelli fra in-ternati e guerra civile” diDanilo Sacchi (editriceMursia). La prefazione è acura di Anna Maria Ori.L’autore, nativo di Carpi eoggi residente a Roma, rico-struisce, attraverso documentie testimonianze, la figura el’operato di don Venturelli.Di temperamento energico epratico, ostile al fascismo e alcomunismo, nel 1935 il sa-cerdote diviene arciprete diFossoli dove nel 1942 vienecostruito il campo di prigio-nia. Dopo aver assistito i pri-gionieri di guerra alleati, neldicembre 1943, quando laRepubblica Sociale Italianavi concentra gli ebrei cattura-ti in Italia, come cappellanodel Campo si prodiga in tuttii modi per aiutare i prigionie-ri. Il suo impegno continuaanche dopo che le SS hannotrasformato Fossoli in un cam-po di transito per la

deportazione di ebrei, civili epolitici. Instancabile, si facarico di tutte le richieste de-gli internati e cerca di soddi-sfarle, fornendo persino zoc-coli di legno per camminarenel fango. Aiuta perseguitati,partigiani e gente comune,senza distinzioni politiche, eper questo viene minacciatoda tedeschi e fascisti di Salò.Dopo la Liberazione conti-nua l’opera di assistenza nelCampo, ora a fascisti e a tede-schi prigionieri della poliziaalleata e partigiana. Questosuo aiutare chiunque sarà

motivo di sospetti e malani-mo. Don Francesco Venturelliviene assassinato la sera del15 gennaio 1946, un delittorimasto oscuro, poco indaga-to, che le parti sociali hannosempre trattato con disagio eriluttanza. Il 25 aprile 2006 ilPresidente della Repubblicagli ha conferito la medagliad’oro alla memoria. Così lodefinisce Danilo Sacchi nelsuo libro: “Era un prete. Poifu detto educatore, apostolo,martire. Ma probabilmente erasoprattutto un uomo che fa-ceva il prete. Uno che badavaa fare ciò che doveva, ciò cheandava fatto secondo la suacoscienza. Un uomo cometanti”.

Un volume ripercorre l’operato di don Francesco Venturelli

Il prete di Fossoli

Gospel Soul a CorreggioVite che cambiano

L’Associazione musicale Gospel Soul di Carpi mette in scenavenerdì 12 e sabato 13 aprile alle 21 presso il Teatro Asiolidi Correggio il musical “Heartquake: vite che cambiano”. Lospettacolo intende raccontare il terremoto in Emilia, la “scos-sa” violenta che ha colpito non solo il territorio ma anche lavita delle comunità, cambiando prospettive e priorità. Largospazio sarà dato alla solidarietà dei tanti volontari giunti inquei giorni per dare un aiuto concreto, insieme alla forza e alcoraggio per andare avanti senza perdere la speranza. Fra gliospiti speciali Heron Borelli e Will Weldon Roberson. Ilricavato delle due serate di Correggio sarà devoluto allascuola primaria di San Prospero sul Secchia per l’acquisto diuna lavagna interattiva multimediale. L’iniziativa ha ottenu-to il patrocinio dell’Unione Comuni Modenesi Area Nord edei Comuni di Carpi e Correggio. Biglietto di ingresso: 15euro. Prenotazioni e info: tel. 349 0552652 (dal lunedì alvenerdì, ore 15.30-20.30); www.gospelsoul.net

Un libro su don ClaudioSi cercano sostenitori

Il Consiglio Pastorale diQuartirolo ha deliberato larealizzazione di un libro de-dicato a don ClaudioPontiroli da porre in vendi-ta con l’inizio della Sagra2013, i cui proventi saran-no a favore della Parroc-chia per aiutarla a raggiun-gere quanto prima quell’ob-biettivo tanto caro a donClaudio di saldare intera-mente i debiti contratti perl’edificazione della nuovaAula Liturgica.Una raccolta di fotografie,di testimonianze, di aned-doti sulla sua opera e sullasua persona. Da tempo di-versi volontari sono al la-voro per la sua realizzazio-ne, ora si rende necessarioun ultimo sforzo per la rac-colta dei fondi necessari allasua stampa.Per chi volesse aderire a

questa richiesta, puòfare un’offerta libera su:

cod. iban:BPER IT 60 Z 0538723303 000001809884

intestato a: PARROC-CHIA MADONNA

DELLA NEVE CARPIcausale:

SOSTEGNO LIBRODON CLAUDIO

don Francesco Venturelli

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2114 aprile '13Cultura e Spettacoli

L’ANGOLO DI ALBERTO

Si

APPUNTAMENTI

è concluso il 1 aprile ilconcorso ComodiniD’Autore, indetto dal

Premio Arturo Loria. “L’idea- ha spiegato MarcelloMarchesini, uno dei promo-tori dell’iniziativa e respon-sabile della comunicazione delPremio Loria e della Festadel Racconto - è nata per af-fiancare e far conoscere ilPremio Arturo Loria, con ini-ziative di supporto sul web.Devo però ammettere che, sindai primi giorni, è stato evi-dente come Comodini d’au-tore stesse catturando l’atten-zione di tanti lettori, e stimo-lando una partecipazione che,a fine concorso, ha portato acirca 200 foto”.Il bando invitava i lettori a‘postare’ sulla paginaFacebook il libro della sera, ilcompagno fedele che li atten-deva sul comodino, prima didormire. Il contest avrà il suovincitore il 20 aprile nellagiornata dedicata al PremioLoria; il riconoscimento an-drà al comodino e all’imma-gine più votati e apprezzatidai frequentatori del sito.L’iniziativa è insolita e cu-riosa e ha coinvolto molti let-tori, stimolando interesse intutti gli utenti del socialnetwork; è un modo partico-

lare di divulgare la cultura esentirsi, magicamente, unitida uno stesso filo: quello del-la passione per la lettura.Ma c’è molto di più. Guar-dando le tante foto arrivate,ciò che si avverte non è sem-plicemente curiosità verso leletture serali delle persone osuggerimenti per il prossimolibro da scegliere. Questeimmagini sanno comunicarequalcosa di più profondo, cheha il sapore dell’intimità, dellapersonalità.I libri sul comodino sono in-fatti tracce e frammenti divita, di emozioni, di passioni,di anima. Attraverso i libri, ilcomodino parla e raccontagusti, interessi, abitudini diun proprietario che, nel mo-mento del rito serale dellalettura, è completamente esolamente se stesso.Molti lettori, dopo avere fo-tografato un libro o tanti librisul proprio comodino, avran-no visto con stupore in quellaimmagine la rivelazione diuna parte della loro vita, qual-cosa che l’abitudine ha spes-

teggiamenti del lettore. Unbel mobile o una sedia in pla-stica, un ripiano o una lampa-da curiosa fanno la loro diffe-renza: non rivelano l’identitàdel proprietario ma si abbina-no ai titoli dei libri, agli argo-menti scelti, alla fetta di tor-ta, alla tazza di tisana, allasveglia vecchio stile, moltochic o molto originale.Guardando le tante foto giun-te su Facebook, il primo im-patto è riservato al libro, alsuo autore, alla pluralità dititoli e interessi.Qualunque sia il tipo di testo,ogni argomento è un arric-chimento della mente e del-

Sul web grande successo di Comodini d’Autore

Libri e anima

Tanti gli eventi previsti perdomenica 20 aprile, giornatadedicata al Premio Loria

Cultura in festa

CONCERTI ALL’UNIVERSITA’Domenica 14 aprileCarpi – Sala del Club del Corso (cor-so Fanti, 89)Ultima serata per la rassegna di con-certi organizzata dall’Università Mario

Gasparini Casari, in collaborazione con la Fondazione Cassa diRisparmio di Carpi. Alle 21 va in scena il Nino Rota Quartet,tutto al femminile, che propone le più celebri melodie chehanno fatto la storia del cinema italiano e internazionale. Infoe biglietteria: nelle serate dei concerti oppure presso la Segre-teria Università Mario Gasparini Casari, apertura da lunedì avenerdì ore 9.30-12, martedì e giovedì ore 15-17; tel. 0596550494; università@terzaetacarpi.it

GRUPPO ALZHEIMERE TERREMOTOGiovedì 18 aprileCarpi – Casa del Volontariato (via-

le Peruzzi, 22)Secondo appuntamento del ciclo promosso dal Gruppo Assi-stenza Familiari Alzheimer (Gafa) sul tema “La mia vita, il mioterremoto” e rivolto ai famigliari di persone con disturbicognitivi. Dalle 20.30 alle 22.30, con la guida di una psicologae con persone che hanno vissuto la stessa esperienza, si riflet-terà sulle reazioni fisiche e psicologiche al trauma del terremo-to. Ingresso gratuito. Info: Centro di Ascolto Gafa, venerdì ore9.30-11, c/o Poliambulatorio 2, Ambulatorio 98, PiazzaleDonatori di Sangue, Carpi; tel. 3495928342

IL ROTARY PER CARPISabato 13 aprileCarpi – sedi varieAlle 17.15 presso il Giardino Paul Harris (viaBerengario, angolo via Fassi), alla presenzadelle autorità rotariane e del sindaco EnricoCampedelli, cerimonia di donazione alla cittàda parte del Rotary Club Carpi del monumento

“La mia strada verso il Rotary” di Salvatore Amelio. Alle18.30 nella Sala dei Mori di Palazzo dei Pio, 30° PremioGhirlandina, assegnato all’eccellenza dimostrata nell’operatodi uno o più giovani o di un ente che svolga la propria attivitànell’esclusivo interesse della gioventù. Tre matematici carpigianii premiati di quest’anno: Chiara Dallari, Chiara Bussei eFilippo F.G. Della Casa. Info: www.rotarycarpi.it

CORSO PER VOLONTARI AVODa lunedì 15 aprileCarpi - Casa del Volontariato (vialePeruzzi, 22)Al via il XXVIII Corso di formazionee aggiornamento per volontariospedalieri. Cinque gli incontri a par-tire da lunedì 15 aprile, alle 20.45,con l’intervento della professoressa

Paola Campo sul tema “Volontario come e perché: motivazio-ni e caratteristiche del nostro servizio”. Info: via G. Molinari2 - Carpi; tel. 059 659432; [email protected];[email protected]

so nascosto e a cui la foto dàrilievo e realtà.Quanti occhiali sul comodi-no, quanti piccoli oggetti per-sonali e quotidiani appoggia-ti vicino al libro quasi a man-tenere un contatto con un fram-mento di quotidianità, quantepile di libri, come se il lettoretraesse sicurezza da quellariserva di sogni, di evasione,di trame rilassanti, avvincen-ti, stimolanti, frutto di fanta-sia ma così vive nell’imma-ginario e nella fuga versoun’altra realtà, la realtà dellalettura.I comodini stessi sono moltorivelatori dei gusti e degli at-

G

Maria Silvia Cabri

iunto alla sua XVI edi-zione, il premio ArturoLoria quest’anno si pre-

senta in veste rinnovata. Do-menica 20 aprile, giornata dellapremiazione, l’intera città saràanimata da varie iniziative,all’insegna della cultura e deitanti linguaggi attraverso cuiessa si declina. “Novità al-l’insegna della continuità -sottolinea l’assessore allepolitiche culturali AlessiaFerrari -. Per dare al premiouna connotazione contempo-ranea, alla sezione tradizio-

Il divano delle ideeLa libreria Mondadori e Eclypsed Word hanno organizzatoper giovedì 11 aprile, alle 20.30, “Il divano delle idee”:un’originale serata per condividere la passione per lacultura e la letteratura. Un incontro dedicato a tutti gliappassionati lettori e scrittori, alle prime armi o già pubbli-cati, per passare una piacevole serata in compagnia ediscutere insieme di letteratura e di altre arti ad essacollegate, incluse la cinematografia e la musica.Sarà alle-stito un piccolo buffet al quale ogni partecipante potràcontribuire portando spuntini, dolci o salati e bevande.Libreria Mondadori Carpi, Piazza Martiri, 8.Per informazioni: Tel. 059/642131

M.S.C.

nale del racconto breve sonostate aggiunte altre due se-zioni: il graphic novel e l’au-diovisivo. Ciò comporta unampliamento della giuria e ilcoinvolgimento delle giova-ni generazioni dei ‘nativi di-gitali’”. Altra significativanovità è la collocazione tem-

porale, non più inconcomitanza con la Festa delRacconto in autunno, ma inprimavera.L’iniziativa è realizzata conil contributo della Fondazio-ne Cassa di Risparmio di Carpi.Sul prossimo numero il pro-gramma della giornata.

l’anima, è il piacere di sape-re, di sognare, di rilassarsicon un libro in mano, un com-pagno sempre disponibile.“In fondo la lettura - ha affer-mato Marchesini - è in realtàun grande atto di libertà, unbellissimo modo di esprime-re l’insopprimibile pluralità,ricchezza e varietà dell’uma-no”.E dietro ai libri, c’è la curio-

sità di indovinare come pos-sono essere i lettori, che re-steranno sempre anonimi: maguardando le loro cose piùprivate, analizzando i parti-colari, si può ipotizzare laloro vita e avere la sensazio-ne di avere trovato qualcosadi familiare, di avere incon-trato degli amici, anche sesconosciuti.

M.S.C.

Alessia Ferrari, Silvano Fontanesi, Anna Prandi,Simone Morelli, Nicolò Gandolfi, Enrico Bergonzini

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22 14 aprile '13

GAVELLOFestiva: 9.30

SAN MARTINO SPINOFeriale: 15.30 (canonica)Sabato prima festiva: 17.00 (canonica)Festiva: 11.00 (capannine di via Zanzur)

SAN MARTINO CARANO (salone parrocchiale)Feriale: 7.30Sabato prima festiva: 17.00Festiva: 8.00-10.00-11.30

MORTIZZUOLOFeriale: 19.00 (cappella dell’asilo)Sabato prima festiva: 19.00 (atrio dell’asilo)Festiva: 10.00 (salone struttura parrocchiale)

SAN GIACOMO RONCOLE (ex negozio di fronte allachiesaFeriale: 20.00Sabato prima festiva: 19.00Festiva: 10.00-11.30

SANTA GIUSTINA VIGONA(presso la cappella della ditta Acr Reggiani in via Valli 1 aQuarantoli)Festiva: 9.45

TRAMUSCHIO (Sala civica, via Bastiglia)Festiva: 11.15

SAN POSSIDONIOFeriale: lunedi, mercoledì, giovedì 19.00; martedì e venerdì9.00 (casetta nel parco di Villa Varini)Sabato prima festiva: 19.00 (tensostruttura di fronte alcimitero)Festiva: 9.30-11.30 (tensostruttura di fronte al cimitero)

CONCORDIA E FRAZIONICONCORDIA (tensostruttura scuola materna Muratori)Feriale: 9Sabato prima festiva: 18.30Festiva: 9.30 e 11.15

SAN GIOVANNI (presso il parco di Casa Belli)Festiva: 11

SANTA CATERINA (presso Sala parrocchiale)Festiva: 9.30

FOSSAFeriale: 8.30 (cappella della canonica)Festiva: 9.30 (tensostruttura)

VALLALTA (salone della canonica)Feriale: 17.30Sabato prima festiva: 20.00Festiva: 9.00-11.00

LIMIDIFeriali: lunedì 18.30; dal martedì al venerdì 19.00 (presso lacappellina delle Suore alla scuola materna)Sabato pref: 19.00 (salone parrocchiale)Festive: 8.00, 10.00 (salone parrocchiale)

PANZANOFeriale: venerdì 20.30Festiva: 11.30

CARPI CITTÀCATTEDRALEFeriali: 9.00, 18.30 (preceduta dal Rosario)Sabato pref: 18.00Festive: 8.00, 9.30 (cinema Corso), 10.45, 12.00, 18.00Nella chiesa della Sagra

SAN FRANCESCOFeriale: 8.30Sabato pref: 19.00Festive: 11.00, 19.00

SAN NICOLO’Feriali: 8.30, 18.30Sabato pref: 18.30Festive: 8.00, 9.30, 11.00, 17.30Nei giorni feriali alle ore 10 Lodi, Messa e AdorazioneEucaristica presiedute da don Gianpio Caleffi

CORPUS DOMINIFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 10.00, 11.30

QUARTIROLOFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festiva: 8, 9.45, 11.15, 19.00

SAN BERNARDINO REALINOFeriale: 18.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00

SAN GIUSEPPE ARTIGIANOFeriali: 8.30, 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.00, 18.30 (Domenica 14 ore 9.00 perComunioni)

SANT’AGATA CIBENOFeriale: martedì e giovedì 19.00; venerdì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 9.30, 11.15

SANTA CHIARAFeriale: ore 7Festiva: ore 7.30

OSPEDALE RAMAZZINI (atrio della cappella)Festiva: ore 9

CIMITERO (sala del commiato)Festiva: ore 10

CASE PROTETTE - Messe di marzoDomenica 31 ore 9,30 Il Carpine, ore 10,30 Il Quadrifoglio S.s.Messe di Pasqua

CARPI FRAZIONISANTA CROCEFeriale: 19.00Sabato pref: 19.00Festive: 8.30, 11.15

GARGALLOFeriale: mercoledì 20.30, gli altri giorni alle 19.00Festiva: 10.00

BUDRIONE-MIGLIARINAFeriale: 20.30Sabato pref: 20.30Festive: 9.30, 11.00Celebrazioni sotto il tendone a Budrione.

SAN MARINOFeriale: lunedì, mercoledì e giovedì 20.30Sabato pref: 19.00Festive: 8.00, 11.00Nel salone parrocchiale

FOSSOLIFeriale: 19.30Sabato pref: 19.00Festive: 10.00, 11.30Nel salone parrocchiale

CORTILE E SAN MARTINO SECCHIAFeriali: (lunedì 19.00 solo vespri); dal martedì al giovedì19.00 (cappella “provvisoria” dell’oratorio) a Cortile. Ore18.00 a San Martino SecchiaSabato pref: 19.00 (cappella “provvisoria” dell’oratorio)Festive: 9.30 a San Martino Secchia (nei locali parrocchiali);11.00 a Cortile, 18.00 a San Martino Secchia (frati)

ROLOFeriale: lunedì 20.30; martedì e venerdì 8.30; mercoledì egiovedì 19,00Sabato pref: ore 19,00Festive: 9.30, 11.15All’oratorio o nel salone della canonica.

NOVI E FRAZIONINOVIFeriale: 18.00Sabato pref: 18.00Festive: 8.30, 10.00, 11.15, 18.00Le Messe Feriali si svolgono nella cappella delle suore dellascuola d’infanzia. Le Messe Festive si svolgono nella “Chie-sa succursale” di Maria Stella Dell’Evangelizzazione.

ROVERETOFeriali: 20.30Sabato pref: 20.30Festiva: 8.30 e 11.00Sotto il tendone in piazza

SAN ANTONIO IN MERCADELLOFestiva: 11.15

MIRANDOLA CITTÀFeriale: 8.30-18.30 (salone della canonica); 9.00 al mercoledì(casa di riposo)Sabato prima festiva: 17.00 (casa di riposo); 18.30 (via Posta)Festiva: 7.30 (ospedale); 9.00-10.30-12.00-18.30 (via Po-sta); 17.00 (salone della canonica)

MIRANDOLA FRAZIONICIVIDALEFeriale e sabato prima festiva: 18.00 (canonica)Festiva: 10.00 (tensostruttura)

QUARANTOLIFeriale: dal lunedì al giovedì 18.30 (cappella dell’asilo);venerdì 19.00 (cappella ditta Acr Reggiani)Sabato prima festiva: 18.30 (cappella dell’asilo)Festiva: 11.15 (centro civico, Polisportiva Quarantolese)

Vita della Chiesa

Si invitano i parroci e le segreterie parrocchiali a comunicare tempestivamenteeventuali aggiornamenti degli orari delle Sante Messe

9-12.30 / 16-19.30Chiuso il Giovedì pomeriggio

Presso il negozio Koinè a Carpi, varie pubblicazioni per conoscere il Pontefice

Papa Francesco da vicinoPresso la libreria Koinè a Carpisono disponibili varie pubblica-zioni relative a Papa Francesco.“Aprire la mente al vostro cuo-re”, Papa Francesco, editriceRizzoli; “Papa Francesco la vitae le sfide”, editrice San Paolo;“Guarire dalla corruzione” diJorge Mario Bergoglio, editriceEmi; “Il nuovo Papa si raccon-ta” Papa Francesco, editriceSalani.Inoltre sono in vendita i testiediti dalla Lev, Libreria Editri-ce Vaticana, come “Vi chiedo dipregare per me”, opera che rac-coglie tutti gli interventi di PapaFrancesco, dal primo saluto alla

folla subito dopo l’elezione, il13 marzo, fino al Regina Coelinel Lunedì dell’Angelo del 1aprile, e il cui significativo sot-totitolo è “Inizio del MinisteroPetrino di Papa Francesco”.“Voi sapete che il dovere del

Conclave era di dare un Vesco-vo a Roma. Sembra che i mieifratelli Cardinali siano andati aprenderlo quasi alla fine delmondo...”. E’ con queste paroleche si apre il libro, conferman-do la missione della Lev di esse-

re al servizio delMagistero delPapa. Nella partefinale, si trova unprofilo biografi-co di Papa Fran-cesco, mentre neirisvolti di coper-tina sono spiega-ti origine e signi-ficato del motto e

dello stemma del nuovo Papa.Quest’opera fa seguito alla pub-blicazione, sempre da parte del-la Lev, di due testi dell’alloracardinale Bergoglio: “Varcarela soglia della fede”, letteraall’arcidiocesi di Buenos Airesper l’Anno della fede; e “Noicome cittadini, noi come popo-lo. Verso un bicentenario in giu-stizia e solidarietà (2010-2016)”,intervento tenuto dal cardinaleBergoglio il 16 ottobre 2010, invista del secondo centenario del-l’Argentina.Per informazioni: Libreria KoinèCorso Fanti, 46 tel 059 684037

M.S.C.

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2314 aprile '13Agenda

www.carpirinasce.it

Segreteria del VescovoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.

Il sabato: dalle 9.30 alle 12.30Tel: 059 686707 (cellulare 334 1853721), fax 059 651611

Centralino e ufficio economatoDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Telefono: 059 686048

Ufficio del Vicario generaleIl martedì, giovedì e venerdì dalle 10 alle 12. Telefono: 059 6325077

Cancelleria e ufficio beni culturaliDa lunedì al venerdì: dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 18. Telefono: 059 686048

Curia Vescovilevia Trento Trieste 48/a a Carpi

Parrocchia della Cattedrale di Carpi

Pellegrinaggioal Santuario della Verna

(Arezzo)Domenica 14 aprile 2013

ProgrammaOre 7.00 partenza in pullman dal sagrato della Cattedrale di

Carpi. Ore 10 arrivo alla Verna e alle ore 11 Santa Messa,segue la visita guidata del Santuario. Pranzo al sacco o in

alternativa presso il refettorio del pellegrino (supplemento euro18 a persona).

Alle ore 15 processione delle stimmate e alle 17 il rientro aCarpi previsto per le ore 20.

Quota di partecipazione: euro 25Info e iscrizioni: tel. 348 2566001 Pasquale Cortese

Pellegrinaggio vocazionaleUn popolo in camminoDopo la pioggia di marzo ecco la nebbia e il freddo di aprilema le avversità climatiche non hanno frenato le adesioni allaseconda tappa, sabato 6 aprile, del pellegrinaggio penitenzialeproposto da monsignor Francesco Cavina per invocare ildono di vocazione sacerdotali e alla vita religiosa. Dal CorpusDomini a Santa Croce, rosario durante il cammino e santamessa nel salone attiguo al santuario della Madonna del-l’Aiuto, purtroppo ancora inagibile. Il Vescovo ha ringrazia-to ancora i presenti per la fedeltà a questo impegno, ha chiestodi insistere nella preghiera per le vocazioni, nell’invitare altrepersone, e sollecitato i sacerdoti ad incentivare la presenzadei giovani: “è per loro che preghiamo e che vorremmoportare a scoprire sempre più la bellezza della fede”. Ilprossimo appuntamento cade nel mese di maggio, il mesededicato a Maria, si attende allora il popolo delle grandioccasioni, una manifestazione di fede importante che ci siaugura accompagnata da tanti giovani, anche se l’orario nonè dei più congeniali per conciliare gli impegni scolastici.Confidando anche in un tempo finalmente primaverile checonsenta la celebrazione della santa messa all’aperto e nonassiepati all’interno. L.L.

SACERDOTIGiovedì 11 aprile alle 9.30 in Seminario si terrà il Ritiro delClero. Giovedì 18 aprile alle 10 in seminario monsignorFrancesco Cavina incontrerà i sacerdoti della Diocesi.

GOSPEL SOULVenerdì 12 alle ore 21 monsignor Cavina parteciperà alConcerto presso il Teatro di Correggio tenuto dal Gospel SoulCarpi.

INCONTRO CON GLI STUDENTINelle giornate di sabato 13, lunedì 15 e giovedì 18 aprile ilVescovo incontrerà gli studenti del Liceo Fanti di Carpi.

NEOCATECUMENALIDomenica 14 aprile alle 17 a Bagni di Parma, parteciperà alPrimo scrutinio delle Comunità Neocatecumenali.

PARROCCHIEMartedì 16 aprile si terrà l’incontro con i Gruppi Giovanidella parrocchia di Concordia in Vescovado alle 21. Venerdì19 alle 21 monsignor Cavina parteciperà, a Cividale, al CorsoFidanzati. Domenica 21 aprile alle 17 presiederà le Cresimea Quarantoli.

VIA LUCIS A PAVIAGiovedì 18 aprile alle 19 il Vescovo sarà presente a Pavia,insieme al vicario don Carlo Malavasi, alla Via Lucis orga-nizzata dalla Caritas di Pavia. Il Vescovo guiderà la conclu-sione sul tema della rinascita dopo il sisma.

CASA DELL’ACCOGLIENZAVenerdì 19 alle 18.30 il Vescovo presiederà la Santa Messadi inaugurazione della Casa diocesana dell’accoglienza “DonIvo Galavotti” a Sant’Antonio in Mercadello.

Programma• Ore 15.45: Accoglienza, preghiere di penitenza e ripara-

zione• Ore 16.00: Adorazione Eucaristica per Adorazione perpe-

tua a Carpi• Ore 16.15: Preghiera di guarigione davanti al Santissimo• Ore 16.30: Coroncina alla Divina Misericordia• Ore 16.45: Santo Rosario Meditato con San Pio• Ore 17.15: Benedizione Eucaristica• Ore 17.20: Consacrazione a Maria Santissima

Consegna della statua della Madonna di Fatima pellegrinaper il Santo Rosario nella famiglia

• Ore 17.30: Santa Messa con le intenzioni del Gruppo diSan Pio

Tutti sono invitati a partecipare

Gruppo di preghiera di Padre PioSanta Maria Assunta di Carpi

Domenica 21 aprileSalone parrocchiale di San NicolòCarpi (ingresso da via Catellani)

Incontro di Preghiera, Adorazionee Riflessione

guidato da padre Ivano Cavazzuti

Numerosi gli appuntamenti organizzati dalla parrocchia diSan Pietro in Vincoli in collaborazione con il Circolo AnspiDon Milani.Martedì 9 aprile è iniziato il “corso di fotografia digitale” disecondo livello. Continua anche il “corso di educazione aFacebook”, organizzato per i ragazzi dalla seconda media allaprima superiore.Giovedì 11 alle 20 è prevista la “serata di arrampicata spor-tiva”, presso palestra Totem - Cai di Carpi.Domenica 14, preceduta da un triduo di preghiera, si svolgeràla XXVIII edizione di “Agrisperanza”, con il corteo deitrattori, la Messa, la benedizione dei mezzi e il pranzocomunitario.Infine mercoledì 17 alle 21 ci sarà il primo dei quattro incontridell’iniziativa “Le piante delle 4 stagioni”, finalizzati a cono-scere le proprietà e le caratteristiche delle piante, nonché irimedi che la stagione ci offre nelle diverse stagioni.

M.S.C.

In viaggio da Papa FrancescoSabato 13 e domenica 14 aprile, un gruppo di 15 scoutdella parrocchia del Corpus Domini, con i loro capi,andranno a Roma per incontrate Papa Francesco. Tutta lacomunità manifesta grande emozione e fervore per questoviaggio e li accompagna con la preghiera.

M.S.C.

Tante le iniziative offertedalla parrocchia di Limidi

Sempre in movimento

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Settimanale della Diocesi di Carpi

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CHIUSO IN REDAZIONE E IN TIPOGRAFIA IL MARTEDI’

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Modena - Reggio Emilia

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