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SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 ANNO XIII NUMERO 9 - 10 Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo € 10 AgrImpresa Mais un’altra campagna difficile Nuovo PSR le proposte di Agrinsieme Veneto

SETTEMBRE - OTTOBRE 2013 AgrImpresa · Barbara Segato Clarissa Gulotta Gianfranco Simonetto Michele Bianchin Piercarlo Cavinato Rosaria Traverso Autorizzazione Trib. di PD n. 1634

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Maisun’altra campagna difficile

Nuovo PSRle proposte di Agrinsieme Veneto

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ISEE e ISEGli indicatori per l’accesso alleprestazioni sociali agevolate

MODELLI DI DETRAZIONEIl modello per la richiesta delledetrazioni per familiari a carico

SUCCESSIONEPredisposizione delle denunce di successioni

ICRIC-ICLAV-ACCASCertificazioni per l’invalidità civile

Il CAF di Confagricoltura è a Suo servizio

con uno staff altamente professionale per

dare risposte in materia di:

730Il modello semplificato che consente

al contribuente il recupero immediatodei crediti che scaturiscono dalla

dichiarazione dei redditi

IMUL’imposta municipale unica

sugli immobili

REDLa dichiarazione reddituale

dei pensionati che consente all’Ente pensionistico la verifica del diritto ad usufruire delle prestazioni aggiuntive

UNICOIl modello utilizzabile da tutti

i contribuenti e per qualunque tipologia di reddito da dichiarare

Problemi con il 730, l’IMU o la pensione?

Chiedi aiuto al CAF e al Patronato di Confagricoltura!

Il Patronato ENAPA di Confagricoltura è al servizio di tutti i cittadini per l’assistenza gratuita nel campo so-ciale, previdenziale e sanitario e in particolare per lo svolgimento di pratiche in materia di:

• Pensioni dei lavoratori dipendenti pubblici, privati e autonomi;

• Pensioni sociali erogate dall’Inps, dall’ex Inpdap e dei vari enti di categoria e dei liberi professionisti;

• Contribuzione (prosecuzione volontaria, riscatti, ricongiunzioni);• Indennità di mobilità;• Cassa integrazione guadagni; • Assegni per il nucleo familiare;• Prestazioni in materia infortunistica dell’Inail, Enpaia, etc.; • Assistenza medico-legale;• Assistenza legale.

ENTE DI PATRONATO

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Contenuti/ N° 9-10 Settembre/Ottobre 2013

Direttore EditorialeGiordano Emo Capodilista

Direttore ResponsabileMarco Bevilacqua

Comitato RedazioneRenzo Cavestro

Andrea CogoBarbara SegatoClarissa Gulotta

Gianfranco SimonettoMichele Bianchin

Piercarlo CavinatoRosaria Traverso

AutorizzazioneTrib. di PD n. 1634 del 19/01/1999

RedazioneConfagricoltura Padova

Via Battaglia, 71/c 935020 - Albignasego

E-mail: [email protected]. 049 8223511 - fax 8223520

ImpaginazioneLucio Pizzo

StampaTipografia Veneta

Via E. della Costa, 6 - Padova

Diffusione Distribuito in abbonamento

ai soci di Confagricoltura Padova

AgrImpresa

Settembre/Ottobre 2013Anno XIII - N. 9/10

Periodico di

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AgrImpresa

Maisun’altra campagna difficile

Nuovo PSRle proposte di Agrinsieme Veneto

EDITORIALEdi Giordano Emo Capodilista

Agricoltura italiana nelle mani del clima, dei mercati e dei governi

IL PUNTOdi Renzo Cavestro

Mais: avvio di un’altra campagna di raccolta difficile

AGRINSIEMEAgrinsieme Veneto presenta le sue proposte per il nuovo PSR

L’AZIENDALa Società Agricola Tresoldi di Monselice

FOCUS LEGISLATIVOIl governo approva il Decreto Fare: ecco le novitàLe novità del Decreto Lavoro per il settore agricolo

FOCUS FISCALEIMU 2013: cancellata sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoliTares: applicazione più ragionevoleSgravi PPC fino al 31 dicembre 2013

NOTIZIE IN BREVEAviaria: l’emergenza è sotto controlloObbligo Pec: sollecito per i sociNuovo piano faunistico-venatorio dalla Regione Documenti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoliPac 2013: iniezione di liquidità per le impreseRegistro delle concimazioni azotateImpiegati agricoli: da settembre gli aumenti salariali Incentivi e sgravi a sostegno dell’occupazioneSiccità 2012: sgravi contributiviGrandine del 13 luglio 2013: possibile domanda di sgravi fiscali

AZIENDA PULITAServizio di raccolta dei rifiuti agricoli

GUSTA PADOVA 2013Tornano “I Venerdì di Agriturist”

SCADENZIARIOOttobre/Novembre 2013

Chiedi aiuto al CAF e al Patronato di Confagricoltura!

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Editoriale

di Giordano Emo Capodilista

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Agricoltura italiana nelle mani del clima, dei mercatie di governi instabili

ari soci, per il secondo anno consecutivo il clima ha condizionato in modo rilevante la nostra attività e il reddito delle nostre aziende. I raccolti del 2012 sono stati deci-

mati dalla siccità e quelli del 2013 in parte compro-messi dalla forte piovosità primaverile. A queste condizioni avverse del clima si aggiunge la variabi-lità dei mercati delle principali produzioni agricole, che non ci sta aiutando e che, proprio in questi mesi, fa registrare una netta flessione dei prezzi dei cereali e della soia e la stagnazione di quelli degli altri prodotti. Il nostro lavoro è poi reso particolar-

mente difficile dalla necessità di evitare l’insorgenza di malattie alle piante e agli animali che condurrebbero alla perdita totale delle produzioni o al loro deprez-zamento commerciale. Tra questi merita citare la sempre incombente influenza aviaria, la piralide e le muffe del mais, il cancro batterico del kiwi.Fare l’agricoltore è diventata un’attività complicata, dove non sempre bastano professionalità e mezzi tecnici adeguati per raggiungere dei risultato positivi. Purtroppo fattori esterni, come clima e mercati, indipendenti dalla volontà

dell’imprenditore, condizionano la nostra opera e a volte avviliscono il nostro impegno. A questa condizione dell’agricoltore non ci sono soluzioni semplici. Dotarci delle migliori soluzioni tecniche è fondamentale ed imprescindibile. Come abbiamo detto più volte chiederemo alla Regione di destinare i soldi del PSR anzitutto all’adeguamento delle mac-chine e degli impianti delle aziende, a cominciare dall’irrigazione. Ma la variabilità dei suddetti fattori ci deve convincere che nel futuro avremo bisogno di strumenti finanziari e assicurativi che garantiscano

la stabilizzazione del reddito delle nostre aziende. Risposte importanti su questo piano dovrebbero arrivare dalla nuova PAC abbinata a nuovi servizi assicurativi.Qualche parziale soddisfazione in questi mesi è arrivata dal Governo, che con il decreto di agosto ha abolito la prima rata dell’Imu dei terreni e dei fabbricati agricoli, riservandosi di togliere com-pletamente l’iniqua imposta in ottobre, con l’appro-vazione della legge di stabilità. Qualche dubbio che l’attuale Esecutivo porti a termine la missione ce l’abbiamo, considerato il livello di conflittualità che caratterizza sempre di più il panorama politico ita-liano e che in tempi brevi potrà portare all’ennesima crisi di governo e probabilmente a nuove elezioni. Dobbiamo però dire che questo risultato sull’Imu è frutto anche dell’impegno di Confagricoltura, che fin dall’introduzione della nuova imposta ne ha denun-ciato l’iniquità e ne ha chiesto la revisione. Devo anche ricordare che qualcosa di positivo è contenuto anche in altri provvedimenti approva-ti dal Governo. Nelle pagine successive di questo Agrimpresa si possono infatti leggere alcune semplificazioni riguardanti la sicurezza sul lavoro, la vendita diretta dei prodotti agricoli, le norme ambientali.Si tratta di semplificazioni utili, ma sempre di piccole cose rispetto ai problemi e alle necessità del nostro settore e, più in generale dell’economia del nostro Paese. La debolezza cronica dei nostri governi, l’incertezza permanente del quadro politico ed economico, le difficoltà di tutto il mondo della produzione ed l’inesorabile calo dei redditi delle famiglie sono le vere emergenze che rischiano di far sprofondare questo Paese e con esso le nostre imprese.

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Senza iniziative concretesi rischia l’abbandono della coltura

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Il punto

Mais: avvio di un’altra campagna di raccolta difficile

rodurre mais con la certezza di raggiungere un risultato positivo è diventata un’impresa pressoché

impossibile nella Pianura Padana. Del pro-blema ne ha discusso il Consiglio Direttivo di Confagricoltura Padova, con la presen-za della sezione di prodotto seminativi e del dott. Marco Aurelio Pasti, presidente dell’Associazione Nazionale Maiscoltori (AMI). Anzitutto il Consiglio ha preso in esame la difficile situazione di mercato del mais ed il rischio che anche la campagna 2013 venga condizionata dalla presenza di afla-tossine nella granella. Anche se non abbiamo ancora tutti gli ele-menti per un giudizio definitivo, abbiamo motivi per ritenere che sarà un raccolto so-stanzialmente nella norma, al quale però si tende a guardare con una certa appren-sione per l’esperienza negativa del 2012. Siamo perciò convinti che siano inutili gli allarmismi e che i rapporti con gli acqui-renti debbano essere gestiti con molta at-tenzione.Ci preme sottolineare che Confagricol-tura non ha mai smesso di sostenere, nei confronti dei ministeri interessati (sanità e agricoltura), la necessità di una modi-fica sostenibile delle soglie di tolleranza, fondando la richiesta su dati scientifici a garanzia della salute umana ed animale. Purtroppo finora ha vinto il partito della finta tutela del consumatore, fatto da as-sociazioni di agricoltori, da politici e da funzionari della pubblica amministrazio-ne, che per motivi ideologici ha impedito ogni seria iniziativa per affrontare razio-nalmente il problema.Dal Consiglio Direttivo di Confagricoltura Padova è emersa però chiara la necessità di ridare vigore all’iniziativa di difesa del-la coltura del mais nel nostro territorio, in

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quanto se non si introducono nuovi ibridi resistenti alla piralide (come il Mon 810) e non si mettono a punto velocemente for-me di lotta contro i funghi (aspergilli) che producono le tossine ci sono tutte le con-dizioni per la sua estinzione. Sono infatti sempre di più gli agricoltori che in queste condizioni di incertezza ritengono che non sia più possibile investire nel mais. Ciò può sembrare paradossale, considerato che si tratta della coltivazione principale delle aziende agricole del Veneto anche per la sua destinazione all’alimentazione zoo-tecnica locale, ma se non si trattano con la dovuta serietà i problemi che ci sono la coltivazione non può avere un futuro.Sulla base di tali considerazioni l’associa-zione ha perciò assunto le seguenti inizia-tive:

1. continuare il monitoraggio della si-

tuazione di campagna, al fine di for-nire agli associati tutte le indicazioni utili per commercializzare corretta-mente il prodotto;

2. richiedere un impegno più determi-nato di Confagricoltura nazionale e anche di Agrinsime nella discussione con le istituzioni governative nazio-nali (ministeri della salute e dell’a-gricoltura) dei problemi della cere-alicoltura italiana ed in particolare delle soglie di tolleranza di alcune micotossine;

3. proporre il rilancio dell’Associazione Nazionale Maiscoltori (AMI), quale braccio operativo di Confagricoltura e di Agrinsieme sia per gli aspetti tec-nici e scientifici (non ultima la colti-vazione degli OGM) che riguardano la coltivazione del cereale.

di Renzo Cavestro

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Fra le richieste presentate all’assessore Manzato: sostegno del valore economico delle produzioni,semplificazione normativa, sburocratizzazione

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Agrinsieme

Agrinsieme Veneto presenta le sueproposte per il nuovo PSR

I l Programma di Sviluppo Ru-rale della Regione Veneto è uno strumento fondamenta-le, ma è solo il punto di par-

tenza: la tutela dell’agroalimentare e ilsostegno alla competitività delle sue im-prese richiedono, infatti, una strategia a tutto tondo. All’indomani del tanto so-spirato accordo sulla riforma PAC, e alla vigilia del nuovo PSR (2014-2020), atte-so per la prossima primavera, il messag-gio, forte e chiaro, è stato lanciato all’as-sessore Franco Manzato da Agrinsieme Veneto, il coordinamento che riuniscele sigle associative regionali Confagri-coltura, CIA, Legacoop Agroalimentare, Confcooperative-Fedagri, Agci-Agrital. Riportiamo alcune delle proposte presen-tate da Agrinsieme Veneto sulla nuova po-litica regionale.

NUOVA PACIn merito al cosiddetto “Primo pilastro”, che rappresenta la parte preponderante delle risorse anche della futura PAC, chie-diamo che la Regione si adoperi per salva-guardare la filiera cerealicolo-zootecnica. In tal senso, d’intesa con le altre Regioni della Pianura Padana, è necessario indivi-duare una “Regione omogenea” per evita-re che il valore del complesso delle nuove tipologie di pagamento si riduca notevol-mente rispetto agli attuali titoli storici. Si sottolinea l’assoluta necessità di salva-guardare i premi speciali per la zootecnia da carne ( ex Art 68) vista la rilevanza che tale comparto riveste.

PSR 2014-2020Nell’affrontare le linee strategiche gene-rali del futuro PSR, riteniamo che la base di partenza dei vari ragionamenti sia co-stituita dagli esiti dei lavori della Confe-renza Regionale della Agricoltura Veneta con particolare riguardo alla cosiddetta “Agenda delle Priorità”. Auspichiamo che il prossimo PSR sia redatto in una forma

decisamente e significativa-mente più “snella” rispetto all’attuale; dovrà essere meno corposo, molto più chiaro, soprattutto nella esposizione degli obiettivi e delle finalità, in modo da evitare che vi sia-no continui rimaneggiamenti e “interpretazioni” diverse da parte degli addetti ai lavori. Tenuto conto del fatto che la Pianura Padana rappresenta un’area con caratteristiche comuni a più regioni, sarebbe opportuno che vi fosse una coerente omogeneità delle regole tra i PSR regionali, in modo da evitare localismi e disparità di trattamento.Altro tema di fon-damentale importanza è la realizzazione concreta ed efficace della semplificazione burocratica.A prescindere dalle procedure relative al PSR, ci siamo resi conto che, per tutte le altre richieste inerenti i vari procedimenti burocratico-amministrativi, sarebbe utile unificare le diverse “certificazioni”, dando l’opportunità agli imprenditori di ottenere un unico attestato per azienda che consen-ta di accedere a tutti i procedimenti, ban-di, richieste di autorizzazioni, ecc.

LE POLITICHE GENERALIDA ATTUARE :

Avepa: deve essere riformata, resa più snella e di fatto più vicina alle imprese agricole soprattutto in vista della nostra proposta di redazione del “Certificato Uni-co”.Veneto Agricoltura: va integralmente rivisitata la sua esistenza, vanno ridefiniti i suoi compiti in funzione delle nostre pre-cedenti considerazioni per fare in modo che l’ente sia concretamente e fattivamente più vicino alle aziende nelle azioni di so-stegno alla valorizzazione delle produzioni ed alle conseguenti politiche di accompa-gnamento.

Veneto Sviluppo: dovrebbe istituire una sorta di “camera di compensazione” rispetto alle politiche di sostegno per il microcredito per le giovani imprese (slega-te da quanto propone il PSR per i giovani insediati) e alla imprenditoria femminile.Agroalimentare: Per sostenere concre-tamente l’intera filiera agroalimentare del Veneto, riteniamo del tutto insufficienti e non adeguati sia i marchi fino ad oggi pro-posti sia le numerose azioni promozionali intraprese; in tal senso chiediamo che il Presidente Zaia, anche in vista dell’EXPO di Milano del 2015, riassegni tale materia all’Assessorato all’agricoltura.Bonifica: gli interventi per finanziare gli investimenti per le opere di bonifica non devono assolutamente essere reperiti nel settore dell’agricoltura, ma, avendo tali in-vestimenti una valenza socio–economica di portata generale le risorse relative van-no assolutamente reperite nella fiscalità generale .Agriturismo: visti i contenuti, i vincoli e le limitazioni fissati dalla nuova legge regionale, chiediamo con forza che il Pre-sidente Zaia provveda con sollecitudine a riassegnare la delega e le relative compe-tenze all’Assessorato all’Agricoltura e che si adoperi fattivamente per una rapida in-versione di rotta della legge regionale.

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L’azienda

La Società Agricola Tresoldidi MonseliceUn esempio virtuoso di agricolturae innovazione che prosegue da tre generazioni

ra le tante aziende socie di Confagricoltura Padova, in questo Agrimpresa vi presentiamo un’azienda che ha saputo unire all’agricoltura importanti processi inno-

vativi per migliorare le produzione e facilitarne l’esportazione.Si tratta della Società Agricola Tresoldi con sede a Monselice. Fondata già nel 1950 da Sante Tresoldi, l’azienda è stata traman-data di generazione in generazione fino d’oggi in cui è il nipote, Luca Tresoldi, ad occuparsene.Nel corso degli anni l’azienda ha saputo specializzarsi unendo alla storica produzione di pesche, vite e cereali anche una con-sistente produzione di asparagi ma soprattutto di radicchi tipici del Veneto.Anche la superficie coltivata dell’azienda è aumentata passando dai 4 ettari degli anni 50 agli attuali 70 ettari.Proprio il radicchio è diventato il vero fiore all’occhiello della produzione della Società Tresoldi.In tutto il mondo viene esportato ormai il Radicchio Variegato di Castelfranco IGP che qui viene prodotto, lavato, selezionato, imballato e spedito.

T Ricordiamo che a Padova vengono coltivate tutte le cinque va-rietà di radicchio che hanno reso famoso il nostro territorio: il Rosso di Treviso Precose e Tardivo IGP, il radicchio di Chioggia, il radicchio di Verona e il Variegato di Castelfranco IGP appunto.Per valorizzare i propri prodotti e renderli velocemente pronti per la diffusione sul mercato, l’azienda ha studiato e creato ap-positi macchinari per la lavorazione di ciascun prodotto e una serie di impianti unici ed innovativi che permettono di ottenere direttamente in azienda un prodotto di altissima qualità pronto per l’esportazione. Il radicchio passa così dal campo alle tavole di tutto il mondo senza necessità di passaggi intermedi mantenendo integra la sua freschezza e la sua qualità.Oggi l’azienda sta operando ancora in termini di innovazione e mantenimento degli standard qualitativi, per ottenere la certifi-cazione GlobalGap, un protocollo basato sulla Produzione Inte-grata, che rappresenta la garanzia di buona prassi agricola mag-giormente riconosciuta dalle principali catene di distribuzione a livello europeo e mondiale.

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Le misure relative ai finanziamenti,all’ambiente, alla sicurezza sul lavoroe alla vendita diretta dei prodotti

Focus legislativo

Il governo approva il Decreto Fare:ecco le novità per le imprese agricole

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iportiamo le principali disposizioni introdotte dal d.lgs. 69/13 convertito con modificazioni nel-la legge 98/13 (GU n.194 del 20-8-2013 - Suppl. Ordinario n. 63) che riguardano i finanziamenti

alle PMI, il gasolio per le serre, l’ambiente, la vendita di-retta dei prodotti agricoli, il codice della strada e la pre-venzione incendi. Rimandiamo ad interventi successivi le norme del decreto che semplificano gli obblighi relativi alla sicurezza sul lavoro.

Articolo 2 - Finanziamenti per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature da parte delle piccole e medie impreseIl Decreto Fare incentiva gli investimenti delle PMI in impianti, macchinari, beni strumentali di impresa e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo agevolandone l’acquisto o il leasing. In sede di conversione in legge gli incentivi sono stati estesi agli investimenti in hardware, software e tecnologie digitali, con una dotazione iniziale di 2,5 miliardi di euro incrementabile fino a 5 miliardi. I finanziamenti a tasso agevolato saranno erogabili fino al 31 dicembre 2016, dalle banche aderenti alla convenzione tra i Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Economia con la Cassa Depositi e Prestiti e l’ABI. Avranno durata massima 5 anni dalla stipula del contratto, per un valore complessivo che non superi i 2 milioni di euro per azienda. La somma potrà coprire anche la totalità dei costi ammissibili, fissati dal decreto attua-tivo. I finanziamenti potranno essere coperti dalla garanzia del Fondo per le piccole e medie imprese fino a un massimo dell’80% dell’importo finanziato, secondo modalità e priorità di accesso e concessione fissate dal decreto attuativo.

Art. 6- Gasolio per il riscaldamento delle coltiva-zioni sotto serraA decorrere dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, a favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, sul gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra, si applica un’accisa pari a euro 25 per 1.000 litri. Attual-mente l’accisa prevista per il settore è pari circa a 135 euro/1000 litri, per cui le novità introdotte portano ad un risparmio di circa 110 euro/1000 litri. In sede di richiesta dell’assegnazione del ga-solio i beneficiari si obbligano a rispettare la progressiva riduzio-ne del consumo di gasolio per finalità ambientali.

Art. 30 bis - Semplificazioni in materia agricolaL’articolo 30 bis riporta alcune semplificazioni per la vendita di-retta dei prodotti agricoli. In particolare modifica alcune parti dell’articolo 4 del decreto legislativo 18 maggio 2001 n. 228.

Eliminazione della comunicazione d’inizio attività (comma 1 lettera a)Non è più obbligatorio inviare al Comune di appartenenza la comunicazione d’inizio attività se la vendita al dettaglio è eser-citata su superfici all’aperto dell’azienda agricola. Di contro, se la vendita effettuata all’interno di locali dell’azienda agricola (ad esempio cantine, luoghi adibiti a degustazioni, etc.) è ancora ri-chiesta la suddetta comunicazione. Unica eccezione se questa è effettuata per la promozione di prodotti tipici o locali.Pur non esistendo una definizione di prodotto tipico è impor-tante ricordare che solitamente si intendono tutti i prodotti DOP IGP STG e quelli dell’”Elenco dei prodotti agroalimentari tra-dizionali” del DM 8 settembre 1999 n. 350 (l’ultima revisione è stata pubblicata nel supplemento ordinario n.52 della G.U. n. 147 del 25 giugno 2013).

Vendita via internet e comunicazione inizio attività (comma 1 lettera b)La vendita diretta attraverso il commercio elettronico potrà es-sere effettuata contestualmente all’invio della comunicazione d’inizio attività al Comune del luogo ove ha sede l’azienda di pro-duzione.

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Consumo in azienda dei prodotti acquistati in vendita diretta (comma 1 lettera c)I prodotti oggetto di vendita diretta possono essere immedia-tamente consumati nei locali adibiti alla vendita, purché questa non si configuri come attività di somministrazione e comunque rispettando sempre tutte le prescrizioni generali di carattere igienico sanitario.Inoltre l’attività di vendita diretta dei prodotti agricoli all’inter-no dei locali dell’azienda agricola non comporta cambio di desti-nazione d’uso. La vendita può essere effettuata in locali esterni all’azienda agricola a prescindere dalla destinazione urbanistica della zona in cui sono ubicati e su tutto il territorio comunale. Art. 45 bis – Abilitazione all’uso di macchine agri-coleViene prorogato al 22 marzo 2015 il termine per l’entrata in vi-gore dell’obbligo dell’abilitazione all’uso delle macchine agricole di cui al comma 5 dell’articolo 73 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, ed all’accordo Stato Regioni del 22 febbraio 2012, n. 53. Per quanto riguarda la tempistica di attuazione dell’Accordo Stato Regioni, che con le disposizioni transitorie relative ai la-voratori agricoli dava la possibilità fino al marzo 2017 di poter utilizzare le attrezzature se in possesso di certificazione atte-stante l’esperienza biennale, occorrerà attendere le istruzioni del Ministero del Lavoro. Va comunque sottolineato che la proroga si riferisce esclusivamente alle macchine agricole, quindi ai veicoli riconducibili all’art. 57 del codice della strada, quindi ai trattori agricoli e forestali ed ai carrelli semoventi a braccio telescopico, se quest’ultimi omologati come macchine agricole.

Art. 38 - Disposizioni in materia di prevenzione incendi (posticipata ad ottobre 2014 la scia per le cisterne di gasolio)Con il comma 2 viene stabilito che gli enti e i privati responsabili delle nuove attività introdotte all’Allegato I, 2 presentano l’istan-za preliminare di cui all’articolo 3 e l’istanza di cui all’articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 151 del 2011 entro tre anni dalla data di entrata in vigore dello stesso. In pratica, in attesa di ulteriori specifiche da parte dei Vigili del Fuoco, si deve ritenere che le attività di interesse agricolo (es. distributori mobili di combustibili) che prima non erano soggette al rilascio del certificato di prevenzione incendi ma che sono state ricom-prese tra le attività a cui si applicano le disposizioni di cui al DPR 152/11 dispongono di un ulteriore anno (7 ottobre 2014) per pre-sentare la SCIA e l’ulteriore documentazione richiesta.

Focus legislativo

Norme sull’ambienteArt. 41-ter - Norme ambientali per gli impianti ad inquinamento scarsamente significativo L’Articolo 41-ter prevede l’esclusione di talune tipologie di im-pianti dal novero degli impianti assoggettati all’autorizzazione alle emissioni in atmosfera dettata dal titolo I della parte quinta del decreto legislativo 152 del 2006 (norme in materia ambienta-le), integrando rispettivamente gli elenchi degli impianti e delle attività non sottoposti alla predetta autorizzazione e degli stabi-limenti per i quali l’autorità competente può adottare autorizza-zioni “in deroga” con un procedimento semplificato. Sono stati inseriti nell’allegato IV parte I del d.lgs. 152/06, quin-di esclusi dall’autorizzazione, i seguenti impianti ed attività di interesse agricolo:

• Silos per i materiali vegetali (modifica della lett. m); • Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da

imprese agricole o a servizio delle stesse con potenza ter-mica nominale, per corpo essiccante, uguale o inferiore a 1 MW, se alimentati a biomasse o a biodisel o a gasolio come tale o in emulsione con biodiesel, e uguale o inferiore a 3 MW, se alimentati a metano o a gpl o a biogas (inserimento della lettera v-bis);

• Cantine che trasformano fino a 600 tonnellate l’anno di uva nonché stabilimenti di produzione di aceto o altre bevan-de fermentate, con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1.000 ettolitri per gli altri prodotti. Sono comunque sempre escluse, indipendentemente dalla pro-duzione annua, le fasi di fermentazione, movimentazione, travaso, addizione, trattamento meccanico, miscelazione, confezionamento e stoccaggio delle materie prime e dei re-sidui effettuate negli stabilimenti di cui alla presente lettera (inserimento della lettere kk-bis);

• Frantoi (inserimento della lettera kk-ter).Inoltre con la modifica introdotta alla lettera m) relativa agli al-levamenti il calcolo del numero di capi ai fini della verifica della esclusione viene fatto in relazione a quelli presenti e non poten-zialmente presenti. Sono stati inseriti nell’allegato IV parte II del d.lgs. 152/06 i se-guenti impianti ed attività per i quali l’autorità competente può adottare autorizzazioni “in deroga” con un procedimento sem-plificato:

• Impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati o a servizio di imprese agricole non ricompresi nella parte pre-cedente (inserimento della lettera v-bis);

• Stabilimenti di produzione di vino, aceto o altre bevande fermentate non ricomprese nella parte precedente (inseri-mento della lettera oo-bis).

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Focus legislativo

Uno sguardo alle normative previstedalla nuova riforma del mercato del lavoro

Le novità del Decreto Lavoroper il settore agricolo

N ella Gazzetta Ufficiale n. 196 del 22.08.2013 è stata pubblicata la Legge n. 99/2013 che ha convertito, con modificazioni, il D.L. n. 76/2013 (il cosiddetto decreto

lavoro).Evidenziamo le novità di maggior rilievo per il settore agricolo introdotte dall’approvazione definitiva del cosiddetto “decreto lavoro”

INCENTIVI PER L’OCCUPAZIONEAi datori di lavoro che assumono giovani di età compresa tra i 18 e i 29 anni fino al 30 giugno 2015, viene riconosciuto, nel limite delle coperture finanziarie disponibili, uno sgravio contributivo nella misura pari ad 1/3 della retribuzione lorda mensile corri-sposta con un tetto massimo di 650 € mensili nel limite di 18 mesi nel caso di assunzioni a tempo indeterminato, ridotto a 12 mesi nel caso di trasformazione di un contratto a tempo determi-nato in tempo indeterminato.Nel caso di stabilizzazione di un rapporto di lavoro da tempo de-terminato a tempo indeterminato il datore di lavoro ha l’obbligo di procedere ad una ulteriore assunzione al fine di incrementare il livello occupazionale. Premesso che la possibilità di accedere alle predette agevolazio-ne è subordinata alla presenze delle relative risorse finanziarie, il datore di lavoro potrà presentare all’Inps apposita domanda di ammissione al beneficio al fine di conoscere la sussistenza di ri-sorse finanziarie per il riconoscimento dello stesso. L’Inps entro i tre giorni successivi deve comunicare se le risorse sussistono o meno. Il caso positivo al datore di lavoro viene rilasciata un’op-zione sulle somme medesime a condizione che lo stesso proceda all’assunzione entro il termine perentorio di sette giorni dalla

comunicazione dell’Inps. L’assunzione deve riguardare soggetti di età compresa tra i 18 e 29 anni, che rientrino nelle seguenti condizioni: disoccupati da almeno sei mesi; oppure privi di un diploma di scuola media superiore o professionale. L’assunzione inoltre deve comportare un incremento della media occupazionale netta calcolata sulla base della differenza tra il numero dei dipendenti rilevato in ogni mese per il quale è previ-sta l’agevolazione e il numero dei dipendenti mediamente occu-pati nei dodici mesi precedenti. L’agevolazione non deve superare in capo al lavoratore il 50% del costo salariale riferito ai 12 mesi successivi all’assunzione. Se si tratta di lavoratore svantaggiato la percentuale si alza al 75% e il periodi di riferimento è esteso all’intera durata del rapporto di lavoro. Deve inoltre essere ga-rantita la stabilità del rapporto di lavoro per almeno 12 mesi. Clausole di esclusione:

• l’assunzione viola un obbligo preesistente di legge o di con-tratto quali il diritto di precedenza esercitabile da lavoratori cessati con contratto a termine o i lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo ect;

• l’assunzione di lavoratori per i quali l’azienda ha già usufru-ito di agevolazioni es lavoratori in mobilità ect;

• l’assunzione avviene da parte di da parte di un datore di la-voro appartenete allo stesso gruppo d’impresa del datore di lavoro che aveva precedentemente licenziato il lavoratore;

• l’azienda sta usufruendo degli ammortizzatori sociali INPS (cassa integrazione guadagni) per crisi o ristrutturazione.

I Benefici saranno applicati alle assunzioni effettuate a decorrere dal giorno successivo alla data di approvazione degli atti di ripro-grammazione finalizzati a reperire le apposite risorse finanziarie necessarie. A tal fine il Ministero del lavoro deve ancora fornire una data certa.

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ASSUNZIONE DI LAVORATORI CHE FRUISCONO DELL’ASPI (ASSEGNO SOCIALE PER L’IMPIEGO)L’azienda che assume con contratto a tempo indeterminato a tempo pieno un lavoratore che sta beneficiando del sussidio ASPI (ex assegno di disoccupazione),ha diritto a percepire il 50 % della quota residua di ASPI che avrebbe diritto il lavoratore.

CONTRATTI A TERMINELa normativa sul contratto a termine prevista dal D.lgs n. 368 del 2001 modificata dalla legge Fornero n. 92 del 2012 nel nostro settore si applica esclusivamente al personale impiegatizio.La novità introdotta dal presente Decreto Legge, riguarda la pos-sibilità precedentemente esclusa, di prevedere una proroga fino ad un periodo massimo di 12 mesi dei contratti “acausale”, pur-ché la durata massima del rapporto di lavoro compreso il periodo di proroga non superi i 12 mesi complessivi. Ricordiamo che la Riforma Fornero aveva introdotto la possibi-lità di assumere lavoratori con contratto a termine della durata massima di 12 mesi, senza inserire una motivazione di caratte-re tecnico produttivo o organizzativo. Nella precedente versione questa tipologia di contratto non poteva essere prorogato se ini-zialmente era stato instaurato per un periodo inferiore a 12 mesi. Il decreto ripristina la normativa vigente prima della riforma Fornero relativamente all’intervallo tra un contratto e quello successivo.In sostanza nel caso di contratti a termine di durata non superio-re ai sei mesi, il periodo di intervallo tra il primo contratto ed il

successivo non deve essere inferiore a 10 gg (la legge Fornero ne prevedeva 60) ; mentre per i contratti della durata superiore ai sei mesi, deve essere rispettato un intervallo tra il primo contrat-to ed il successivo non inferiore a 20 giorni ( anziché 90).E’ il caso di ribadire nuovamente che tale norma non si applica per quanto riguarda i contratti a termine in agricoltura relativa-mente al personale operaio.

ASSUNZIONI DI GRUPPO O DI RETE Le imprese agricole, costituite anche in forma di cooperativa, o appartenenti allo stesso gruppo, o riconducibili allo stesso pro-prietario o a soggetti legati tra loro da vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado, possono procedere congiuntamente all’assunzione dello stesso lavoratore per effettuare le necessarie lavorazioni presso le singole aziende. In questo caso viene intro-dotta la solidarietà retributiva e contributiva per i rapporti di lavoro instaurati con tali modalità.

CONTRATTO A PROGETTODue sono le modifiche introdotte, la prima riguarda il contenu-to del progetto pena la nullità, non deve riprodurre meramente compiti “esecutivi e ripetitivi”. Nella precedente versione intro-dotta dalla riforma Fornero si parlava di compiti “esecutivi e/o ripetitivi. Nella sostanza il progetto non deve riguardare compiti prettamente esecutivi e ripetitivi tali da non richiedere una ade-guata professionalità. La seconda riguarda la forma, ossia il contratto pena la nullità, deve prevedere tutti gli elementi obbligatori ossia, il progetto, la durata e il compenso. In precedenza tali elementi erano obbliga-tori solo ai fini della prova in giudizio.

LAVORO ACCESSORIO (VOUCHER)Due sono le novità introdotte dal decreto, la prima riguarda il concetto di prestazioni di breve durata e l’occasionalità. In so-stanza con l’eliminazione delle parole “di natura meramente oc-casionale”, l’unico parametro di riferimento per tali prestazioni è il limite dei del compenso di 5.000 € complessivi netti per il lavo-ratore per anno solare. Ricordiamo che per il settore agricolo, ad esclusione delle aziende che hanno un volume di affari inferiore ai 7.000, è possibile instaurare rapporti di lavoro occasionale esclusivamente con pensionati e studenti iscritti a regolari corsi di studio di età non superiore ai 25 anni. Una particolare deroga è prevista anche quest’anno in favore di soggetti in cassa integrazione guadagni, in mobilità e percettori di sussidio di disoccupazione (ASPI).Con tali soggetti è possibile instaurare rapporti di lavoro occa-sionale di tipo accessorio, a condizione che nel corso dell’anno il soggetto non percepisca un compenso netto superiore ai 3.000 euro.L’art. 72 comma 4 bis di nuova introduzione prevede che con D.M. Del Ministero del lavoro siano disciplinate condizioni per prevedere l’utilizzo dei voucher da parte di Amministrazioni Pubbliche, in favore di soggetti svantaggiati quali disabili, in sta-to di detenzione, tossicodipendenti, ect. ASSUNZIONE LAVORATORI EXTRACOMUNITARIIl datore di lavoro al momento della richiesta di nullaosta per l’ingresso di cittadini extracomunitari, dovrà verificare presso i centri per l’impiego l’indisponibilità di altri lavoratori già pre-senti nel territorio.

CONVALIDA DELLE DIMISSIONILa convalida delle dimissioni o delle risoluzione consensuale in-trodotta dalla Riforma Fornero, tese ad evitare le dimissioni in bianco, vengono estese anche ai contratti a progetto e ai contratti in associazione in partecipazione. Ricordiamo che la convalida deve avvenire davanti alla Direzione territoriale del Lavoro o in alternativa, con dichiarazione sottoscritta dal lavoratore sulla comunicazione effettuata al centro per L’impiego dalla ditta.

STATUS DI DISOCCUPATOSi ritorna alla vecchia normativa in vigore prima della riforma Fornero. In sostanza il soggetto che dal rapporto di lavoro subor-dinato percepisce un reddito valido ai fini fiscali inferiore agli 8.000 € mantiene lo status di disocccupato. Analoga previsione si ha nel caso di lavoro autonomo, ma il limite di reddito viene ri-dotto a 4.800 €. Questa disposizione si inserisce nel quadro nor-mativo che prevede una agevolazione contributiva per le aziende che assumono lavoratori disoccupati da più di 24 mesi.

Focus legislativo

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Focus Fiscale

Imu 2013: cancellata sulla prima casa, sui terreni e sui fabbricati agricoliPer Confagricoltura un risultatoimportante per l’agricoltura

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I l Consiglio dei Ministri del 28 agosto ha approvato un De-creto Legge che cancella la prima rata dell’Imu sulla pri-ma casa, sui terreni agricoli e sui fabbricati rurali. Inoltre,

nella conferenza che ha seguito il Consiglio dei Ministri, il Pre-sidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto che con un secondo provvedimento verrà abolita anche la seconda rata di dicembre sugli stessi immobili. La nostra associazione, anche tramite Agrinsieme, ha espresso viva soddisfazione per questa decisione, in quanto il Governo ha dimostrato grande attenzione nei riguardi delle istanze del set-tore agricolo incoraggiando in questo modo gli investimenti e la crescita delle imprese. Il terzo passaggio del Governo in materia di immobili - che in-teresserà il 2014 - sarà la sostituzione dell’Imu sulla prima casa con la cosiddetta “service tax”, che comprenderà la Tares (la tas-sa sui rifiuti urbani) e riguarderà i servizi resi dai comuni. Per il momento, riportiamo di seguito i dettagli del Decreto di abolizione.Con il Decreto Legge n. 54 del 21/5/2013 era stata sospesa la prima rata dell’IMU (che scadeva il 16 giugno 2013) – fino al 16 settembre 2013 - con riferimento alle seguenti categorie di im-mobili:

• abitazione principale e relative pertinenze (escluse quelle classificate nelle categorie catastali A1, A8, A9, cioè ville, castelli e palazzi di pregio)

• terreni agricoli• fabbricati rurali sia abitativi che strumentali.

Si ricorda che la qualifica di fabbricato rurale dipende dalla sua natura e dalla destinazione; la norma a cui fare riferimento è sempre l’articolo 9 – commi 3 per i fabbricati abitativi e 3-bis per gli altri - del D. L. n. 557 del 1993, successive modificazioni ed integrazioni e la ruralità negli atti catastali è riconosciuta me-

diante una specifica annotazione (“R”). I fabbricati rurali stru-mentali sono quelli destinati all’esercizio delle attività agricole di cui all’art. 2135 del codice civile, ad esempio: costruzioni per la protezione delle piante, la conservazione dei prodotti agricoli, il ricovero degli attrezzi, l’allevamento degli animali, le attività agrituristiche e gli impianti fotovoltaici. Si precisa che non sono considerati aree edificabili, anche se classificati come tali nel piano regolatore del Comune, i terreni posseduti e condotti da un soggetto IAP o coltivatore diretto iscritto nella previdenza agricola. Inoltre, se il terreno edifica-bile è di proprietà di più persone, se è coltivato anche da uno solo dei comproprietari con la qualifica di Cd o IAP, è considerato agricolo anche per la quota di proprietà dei soggetti sprovvisti delle predette qualifiche. Questa agevolazione spetta anche alle società agricole proprietarie dei terreni, purché nella denomina-zione risulti la dicitura “società agricola” e a condizione che al-meno un amministratore per le società di capitali o un socio per quelle di persone sia iscritto negli elenchi previdenziali agricoli. In seguito, con un Decreto del 31/8/2013, questa prima rata IMU è stata definitivamente abolita. Il Governo si è impegnato for-malmente ad abolire anche la seconda rata IMU per il 2013 (la cui scadenza è prevista al 16 dicembre) per gli stessi immobili, con un prossimo decreto legge da emanarsi entro il mese di ot-tobre. Inoltre, ha comunicato che l’IMU, a partire dal 2014, sarà sostituita da una nuova imposta locale (denominata “Service Tax”), i cui aspetti sono ancora in corso di definizione.Per coprire parte del fabbisogno finanziario che deriva da que-sta decisione è stato deciso di ridurre la misura della detrazione Irpef spettante per i premi delle assicurazioni vita/infortuni: at-tualmente sono detraibili per il 19% fino a € 1.291; per il 2013 il limite sarà di € 630 e per il 2014 di € 230.

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Focus Fiscale

Tares: abbiamo chiesto un’applicazionepiù ragionevole per il settore agricoloIntervento di Confagricolura e delle altre associazioninei comuni della provincia di Padova

onfagricoltura Padova, in-sieme a Coldiretti e C i a , ha trasmesso a

tutti i comuni della pro-vincia di Padova un do-cumento in cui si rac-comanda di agire con la massima prudenza e ragionevolezza nell’ap-plicazione della Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi. Le am-ministrazioni comunali stanno infatti adottando i regolamenti per l’applicazione della nuova tassa, che nel 2013 ha sostituito la Tarsu (Tassa per

C lo smaltimento dei rifiu-ti solidi urbani) e la Tia

(Tassa di igiene am-bientale). Relativamente ai fabbricati rurali ad uso abitativo, le tre associazio-ni agricole hanno

chiesto l’applicazione del-la riduzione tariffaria del 30%, prevista dal D.L. 6

dicembre 2011 n. 201. Tale riduzione è del tutto giusti-

ficata dalla diffusa auto-produzione di molti prodotti alimentari (es. ortaggi,

coltivatori diretti e gli imprendi-tori agricoli professionali perdono un’agevolazione importante di cui

beneficiano da diversi anni nell’acquisto di terreni agricoli. Si tratta dell’agevolazione di cui al D.L. 194/2009 convertito nella Legge n. 25/2010, che prevede che gli atti di trasferimento a titolo oneroso di terreni agricoli e relative pertinenze siano sog-getti alle imposte di registro ed ipotecaria nella misura fissa e all’imposta catastale dell’1%. Per gli altri soggetti, senza quali-fiche specifiche, l’imposta di registro am-monta attualmente al 15% ed ipotecarie e catastali complessivamente al 3%. Con decorrenza dal prossimo anno, coltivatori diretti e IAP pagheranno l’imposta di regi-stro nella misura del 9%. E’ l’effetto delle novità introdotte dal D.

Sgravi PPC fino al 31 dicembre 2013Confagricolura attiva per scongiurare l’entrata in vigore della norma

Lgs. n. 23/2011 (Decreto sull’IMU) e dal D.L. n. 104/2013 (Decreto “istru-zione”). Dal 1° gennaio 2014 esiste-ranno solo 2 aliquote per l’imposta di registro:

• il 9% per i beni immobili in ge-nerale (compresi i terreni agri-coli);

• il 2% per le abitazioni con i re-quisiti di “prima casa” e non di lusso

Le imposte ipotecarie e catastali sono fissate nella misura di 50 euro ciascuna. Inoltre sono abrogate tutte le agevolazioni esistenti in materia, quali la PPC sopra descritta e le agevolazioni pre-viste per i trasferimenti di terreni nell’am-bito del “compendio unico”. Ne consegue che risultano agevolati i sog-

I

getti che non sono coltivatori diretti né IAP: invece dell’attuale 18% (15% più 3%) pagheranno il 9%. La Confagricoltura è al momento attiva-mente impegnata presso le sedi compe-tenti per ottenere la non applicazione della norma.

frutta e carni) e dal successivo smalti-mento mediante compostaggio dei ri-fiuti organici.Più attenzione da parte dei comuni è stata chiesta relativamente all’attività agrituristica, la quale non può essere assimilata alle comuni attività di risto-razione ed alberghiere. Periodi e tempi di apertura, ampiezza degli spazi, im-piego di produzioni aziendali senza im-ballaggi e vincoli di vario tipo relativi al recupero dei fabbricati storici, sono fattori che impongono un trattamento differenziato, consono alle caratteristi-che del settore.

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Notizie in breve

Obbligo Pec: sollecito per i sociLa mancata apertura della casella di PostaElettronica Certificata può essere sanzionata

Nuovo Piano Faunistico Venato-rio approvato dalla RegionePossono essere presentate delle osservazio-ni entro il 29 ottobre

Dal 1 agosto in vigore nuovi documenti accompagnatori

AviariaL’emergenza è sotto controllo

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L’emergenza aviaria 2013 è scattata il 14 agosto scorso, quando la Regione Emilia-Romagna ha annunciato l’individuazione di un focolaio di H7N7 in un allevamento Eurovo di Ostellato (Ferra-ra). Da allora ne sono stati scoperti altri cinque ed è stato abbat-tuto oltre 1 milione di galline, tacchini e pulcini. Altre 100.000 galline provenienti da due allevamenti di Lugo, nel ravennate, sono state abbattute a sco-po di prevenzione. Il foco-laio ha causato più di 10 milioni di euro di danni, ma la diffusione del virus sembra sia stata bloccata. Ai fini della prevenzione è opportuno che vengano ridefinite le norme per l’al-levamento all’aperto.

Ricordiamo alle aziende agricole iscritte alla Camera di Com-mercio l’obbligo di aprire una casella di posta elettronica cer-tificata (PEC). Chi non ha ancora provveduto può ancora farlo, direttamente o tramite gli uffici dell’associazione, evitando così contestazioni e anche possibili sanzioni.In relazione a ciò il Ministero dello sviluppo economico (MISE) ha ulteriormente precisato quali sono le conseguenze in caso di mancata iscrizione della PEC nel Registro delle Imprese.Fermo restando che sia nel caso delle società che in quello del-le imprese individuali, la mancata iscrizione della PEC com-porta la sospensione della domanda di iscrizione al registro di un fatto o di un atto (per 3 mesi per le società e 45 giorni per le ditte individuali) e che scaduti detti termini la domanda di iscrizione dell’atto o del fatto deve essere rigettata, il MISE evidenzia tuttavia che il mancato adempimento pubblicitario per l’atto o il fatto derivante dalla mancata iscrizione della PEC mina il superiore interesse pubblico al sistema della pubblicità legale del registro delle Imprese. Peraltro il fatto o atto non registrato è stato comunque portato a conoscenza del Registro con la conseguenza che le violazioni da parte della società/dit-ta individuale sono duplici: mancata comunicazione della PEC; mancato adempimento pubblicitario di iscrizione di un succes-sivo atto o fatto (determinato dal primo inadempimento). In presenza di tale situazione, ritiene il MISE che l’Ufficio del Re-gistro, alla scadenza dei termini per regolarizzare la iscrizione della PEC rimasti infruttuosi, dovrà:a) contestare agli amministratori della società o alla ditta indi-

viduale la mancata iscrizione nei termini di legge del fatto o dell’atto (tale effetto è infatti stato determinato dalla manca-ta iscrizione della PEC);

b) se nel caso, applicare la relativa sanzione amministrativa pecuniaria;

c) iscrivere l’atto o fatto d’ufficio.

La Regione ha approvato le proposte dei piani faunistico-vena-tori presentate dalle singole province. Il piano è scaricabile dal sito: http://www.regione.veneto.it/web/agricoltura-eforeste/proposte-piani-faunistico-venatori. Entro il 29 ottobre è possi-bile inviare osservazioni in merito, anche tramite la nostra as-sociazione. Pertanto i soci interessati ad una verifica del “piano” possono prendere contatto con i nostri uffici.Il Consiglio regionale, inoltre, ha approvato la proroga al 10 feb-braio 2014 del Piano Faunistico Venatorio Regionale vigente in scaduto il 30 settembre. Nel frattempo, come già comunicato, proseguono i lavori per l’approvazione del nuovo Piano.

Documenti di accompagnamento per i prodotti vitivinicoli

Con DM 2 luglio 2013 il Ministero politiche agricole alimentari e forestali ha recepito quanto previsto dalla normativa comu-nitaria (Regg. UE 436/2009 e 314/2102) in tema di documenti di accompagnamento, individuando un nuovo tipo di documen-to per il trasporto di vino sfuso e/o imbottigliato sul territorio nazionale e comunitario. Tale documento è denominato MVV e sostituirà dal 1° agosto 2013 l’attuale DOCO.Solo per la circolazione di prodotto su territorio nazionale po-tranno essere comunque utilizzati i vecchi documenti (DOCO per vino sfuso o documenti come da DM 14/4/1999 per vino im-bottigliato) fino all’emanazione di decreto relativo all’emissione del documento MVV in formato elettronico. E’ utile premettere che tale nuova normativa lascia invariate le modalità di traspor-to e la relativa documentazione (DA Elettronico) utilizzata dai Depositi Fiscali per il trasporto di vino imbottigliato in Comu-nità Europea.

PREDISPOSIZIONE DEL DOCUMENTO MVVIl documento deve essere predisposto in formato cartaceo in tre copie (una per il destinatario, una per lo speditore, una per il trasportatore) da parte:a) dello speditore che dovrà indicare la numerazione secondo il

seguente criterio MVV + Codice ICQRF (n. registro Repressio-ne Frodi) + n. progressivo + anno (Lo speditore dovrà far ap-porre dagli Uffici Comunali o dagli Uffici territoriali dell’ICRF territoriali apposita timbratura preventiva su tutti gli esem-plari che predispone).

b) delle Tipografie autorizzate che forniranno documenti già do-tati di numerazione che individua il codice MVV. In questo caso non è necessaria la timbratura preventiva da parte del Comune o ICQRF.

Il documento MVV sarà emesso in formato elettronico, con mo-dalità telematiche, secondo future disposizioni che saranno sta-bilite con determinazione del Capo del Dipartimento dell’ICQRF (art. 16 DM 2 luglio 2013).

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Notizie in breve

Impiegati agricoliIn vigore da settembre gli aumenti salariali

Registro delle concimazioni azotate

CONVALIDA DEL DOCUMENTOI documenti MVV che scortano il prodotto sfuso devono essere convalidati attraverso uno dei seguenti sistemi:

1. timbratura successiva da parte degli Uffici Comunali o dagli Uffici territoriali dell’ICQRF (l’attuale sistema del “vi-sto partire” dei DOCO”) entro e non oltre il 2° giorno lavorativo pre-cedente quello previsto per la partenza. Sul do-cumento vidimato dal Comune o IC-QRF dovrà essere spuntato, nella ca-sella 18, la dicitura “convalida ex art. 26 c. 1 lett. d) punto i)”;

2. tramite PEC con modalità ancora da definire ed attual-mente in via di spe-rimentazione presso alcune aziende selezionate dal Ministero;

3. tramite microfilmatura con le modalità già applicate per i DOCO.

Non è necessaria alcuna convalida per i documenti che scortano prodotti confezionati su territorio nazionale.Il documento MVV che scorta il trasporto di vino destinato ad un Paese dell’Unione Europea o ad un Paese Terzo, spedito da un piccolo produttore, può non essere convalidato nei modi sopra indicati, a condizione che: - sia del tipo prestampato dalle Tipo-grafie autorizzate e - al momento della compilazione venga spun-tato, nella casella 18, la dicitura “convalida ex art. 26, comma 1 lettera d) punto ii) secondo trattino, e comma 2”

TRASMISSIONE DOCUMENTISempre per i piccoli produttori, nel caso di documenti che scor-tano il trasporto di vino sfuso, convalidati attraverso timbratura del Comune o dell’ICQRF, o tramite microfilmatura, l’azienda speditrice trasmette copia all’Ufficio ICQRF territoriale tramite PEC, o fax o consegna a mano entro il 1° giorno lavorativo suc-cessivo a quello della spedizione; per i trasporti intra UE entro la partenza (art. 29 del Reg. 436/2009).Quanto sopra non esclude in ogni caso gli adempimenti nei con-fronti dei rispettivi Enti di Certificazione (es. Valoritalia o altro).

Pac 2013Iniezione di liquidità in momento non facile per le impreseL’anticipo dei pagamenti diretti approvato dalla Commissione Europea rappresenta una buona notizia, un’iniezione di liquidità che, in una congiuntura non certo facile, favorirà le nostre im-prese. Bruxelles ha dovuto riconoscere che gli eventi climatici eccezionali di quest’anno si sono sommati agli effetti della crisi finanziaria determinando seri problemi di liquidità per gli agri-coltori europei e per questo motivo Confagricoltura, anche per quest’anno, aveva rinnovato la richiesta di poter versare antici-patamente le somme spettanti ai beneficiari.

Ricordiamo che da quest’anno alcune aziende agricole sono te-nute alla redazione del Registro delle concimazioni azotate. L’ob-bligo è rivolto esclusivamente alle aziende aventi una SAU in Zona Vulnerabile ai Nitrati (ZVN) superiore a 14,80 ettari e/o soggette alla presentazione della Comunica-zione Nitrati corredata di Piano di Utilizzazione Agro-nomica (PUA). Per assolvere a tale adempimento e per agevolare i Soci, è stato trasmesso a tutti coloro aventi l’obbligo, una lettera con le istru-zioni operative ed il modello cartaceo del Registro, con la sezione anagrafica precompilata. La relativa documentazione e gli istru-zioni per una corretta compilazione sono scaricabili sul sito di Confagricoltura Padova.

A seguito del rinnovo del CCNL impiegati agricoli del 19 novem-bre 2012 pubblichiamo le nuove tabelle paga in vigore dal primo settembre 2013 comprensive della seconda trance di aumento pari al 2,9% sulle retribuzioni in vigore al 30 novembre 2012.

TABELLA PAGHE IMPIEGATI AGRICOLI E FLORO-VIVAISTICI - DAL 1 SETTEMBRE 2013

LIVELLO STIPENDIO CONTRATTUA-

LE AL 30/11/2012

CCNL 19/11/2012 STIPENDIO DAL 1 SETTEMBRE

2013

I 1.880.20 103.41 1.983.61

II 1.696.74 93.32 1.790.06

III 1.511.19 83.12 1.594.31

IV 1.380.94 75.95 1.456.89

V 1.296.81 71.32 1.368.13

VI 1.187.35 65.30 1.252.65

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Dittoriale n. 264 del 19 aprile 2013, con il quale vengono riconosciuti nel limi-te di spesa di 20.000.000 di €, a favore delle aziende che assu-mono a tempo indeterminato o a tempo determinato lavoratori licenziati nei 12 mesi precedenti per giustificato motivo oggettivo connesso a riduzione, trasformazione e/o cessazione dell’attivi-tà. Il beneficio di cui al precedente paragrafo è quantificato nella misura di 190 € mensili per 12 mesi per i lavoratori a tempo inde-terminato e 6 mesi per i lavoratori assunti a tempo determinato. Al fine di poter usufruire del predetto beneficio, i datori di lavoro dovranno presentare apposita domanda all’Inps esclusivamente in via telematica, con le modalità che saranno diramate in un’ap-posita circolare dall’Istituto. L’Inps ha inoltre previsto una ulte-

Incentivi e sgravi a sostegno dell’occupazione

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Notizie in breve

Siccità anno 2012Sgravi contributivi nel caso di danno alle colture superiore al 30%

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Grandine del 13 luglio 2013Possibile domanda di sgravi fiscali entro l’11 otto-bre

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riore riduzione del carico contributivo nella misura del 50 % dei contributi per un periodo massimo di 18 mesi nel caso di assun-zioni a tempo indeterminato e di 12 mesi nel caso di assunzioni a termine riferite ai seguenti soggetti: • Over 50 disoccupati da oltre 12 mesi, il cui stato di disoccu-

pazione deve risultare dall’iscrizione del lavoratore al Centro per l’Impiego: - lo stato di disoccupazione del lavoratore, perdura anche nel

caso di assunzioni di durata inferiore a sei mesi; - lo stato di disoccupazione viene mantenuto anche nel caso

in cui il soggetto abbia percepito un reddito da lavoro di-pendente non superiore a € 4.800 o 8.000 da lavoro auto-nomo.

• Donne di qualsiasi età prive di impiego da almeno 24 mesi: - l’incentivo spetta in caso di assunzione di donne di qualsia-

si età prive di un impiego regolarmente retribuito da alme-no 24 mesi;

• Donne di qualsiasi età prive di impiego da almeno sei mesi:- l’incentivo spetta per l’assunzione di donne disoccupate da

almeno sei mesi residenti in aree ad alto tasso di disoccu-pazione femminile, o in aree svantaggiate. Le predette aree sono individuate annualmente con DM entro il 31 dicem-bre.

Lo stato di disoccupazione può essere attestato con apposita au-tocertificazione rilasciata dalla lavoratrice. Anche in questi casi i datori di lavoro per fruire della riduzio-ne contributiva devono presentare apposita domanda on line all’Inps. Ai fini della concessione degli incentivi i datori di lavoro devono essere in regola con gli adempimenti contributivi/assicurativi, rispettare le norme sulla sicurezza e applicare i contratti .

Ricordiamo alle aziende colpite dalla grandinata dello scorso 13 luglio (Agna, Anguillara Veneta, Arre, Bagnoli di Sopra, Bovo-lenta, Candiana, Conselve, Terrassa Padovana) che possono en-tro l’11 ottobre presentare la denuncia all’Agenzia del territorio al fine di ottenere gli sgravi fiscali sui redditi del 2013 (azzeramen-to nel mod. Unico 2014 dei redditi dominicale ed agrario).Purtroppo non sarà possibile per tali aziende accedere a con-tributi diretti per il ristoro dei danni subiti. Già da diversi anni sono infatti escluse dagli interventi diretti tutte le coltivazioni e gli eventi assicurabili. Invitiamo pertanto tutti gli associati a va-lutare con attenzione, in funzione del valore delle colture e della frequenza degli eventi atmosferici calamitosi, l’opportunità di assicurare i raccolti.

La Direzione Regionale INPS ha diramato in questi giorni un messaggio con le istruzioni da osservare per la trasmissione te-lematica delle domande di sgravio contributivo per le aziende colpite dalla siccità nell’anno 2012.Lo sgravio riguarda tutte le aziende iscritte al registro impre-se che abbiano già presentato analoga domanda all’AVEPA con coltivatori diretti o Imprenditori agricoli professionali (CD/IAP) iscritti alle relative gestioni, e le aziende che versano contributi per propri lavoratori dipendenti.

La misura dell’esonero è del: • 17% per le aziende che abbiano subito danni in misura su-

periore al trenta per cento ed inferiore o pari al settanta per cento della produzione lorda vendibile, da autocertificare;

• 50% per le aziende che abbiano subito danni in misura supe-riore al settanta per cento della produzione lorda vendibile, sempre da autocertificare.

Per gli autonomi CD/IAP la richiesta di sgravio può essere pre-sentata recandosi presso i nostri uffici di zona, già dal prossi-mo mese di ottobre, con congruo anticipo rispetto al pagamento della terza rata 2013, con scadenza al 18 novembre 2013. O nei periodi successivi, con il limite di cinque anni. Per la richiesta di sgravio relativa ad aziende con dipendenti si prega di contattare il nostro Ufficio Paghe in sede Provinciale (049 8223545) entro le prossime scadenze trimestrali per le aziende assuntrici di manodopera. Scarica sul sito di Confagricoltura Padova la circolare di riferi-mento emanata dall’INPS lo scorso 14/06/2013 n. 99 dove l’isti-tuto fornisce chiarimenti in merito alle disposizioni normative introdotte con il D.Lgs 18 aprile 2008, n. 82, all’ipotesi di deroga alla previsione di cui all’art. 5, comma 4, del D.lgs. 102/2004, e alle nuove modalità di richiesta dell’esonero parziale dei contri-buti dovuti. Per info: [email protected]

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CALENDARIO 2013CENTRI DI RACCOLTA

icordiamo a tutti gli associati che i rifiuti prodotti dalle aziende agricole devono essere opportunamente smaltiti almeno

una volta l’anno (ad eccezione dei rifiuti a rischio infettivo, da smaltirsi entro trenta giorni da quando vengono prodotti). Nella Provincia di Padova lo smaltimento dei rifiuti agricoli è possibile mediante l’adesione al “PROGETTO AZIENDA PULITA”. Si tratta di un servizio pubblico, basato su un accordo di programma stipulato tra le associazioni degli agricoltori, la Provincia di Padova, la Camera di Commercio, i Consorzi di bacino e il Consorzio Agrario Padova Venezia. Il progetto, avviato nel 1999, ha l’obiettivo di favorire la corretta gestione dei rifiuti con l’organizzazione sul territorio di conferimenti programmati presso appositi centri di raccolta o con il ritiro direttamente in azienda con servizio di chiamata “porta a porta”. L’ade-sione oltre a garantire lo smaltimento a norma di legge, permette di accedere a semplificazioni amministrative. Infatti, le aziende che smalti-scono i rifiuti tramite “Azienda pulita” non sono obbligate a tenere i registri di “carico e scarico” e a presentare annualmente il “modello unico di dichiarazione ambientale” (MUD). La sola adesione al servizio non è sufficiente a dimostra-re il corretto smaltimento dei rifiuti, quest’ultimo deve essere opportunamente comprovato dalle fatture di avvenuto smaltimento

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ornano a Settembre“I Venerdì di Agritu-rist”, la rassegna di

cene a tema di Gusta Padova, il progetto di Confagricoltura Padova in collaborazione con la Camera di commercio di Padova.“I Venerdì di Agriturist”pro-pongono cene a tema in agriturismo per scoprire l’autentica cucina padovana. Cibi genuini, prodotti della tradizione, vini d’eccellenza: questi gli ingredienti delle sei cene a tema che animeranno la campagna padovana fino a Novembre. Per maggiori informazioni visita il sitowww.gustapadova.it

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Ottobre- Novembre 2013Scadenziario/

MERCOLEDI’ 16 OTTOBREIVA - CONTRIBUENTI MENSILIVersamento dell’imposta dovuta per il mese precedente da parte dei contribuenti mensili (cod. tributo 6009).

RITENUTE ALLA FONTEPagamento delle ritenute alla fonte operate nel corso del mese precedente su redditi di lavoro dipendente, autonomo e assimi-lati e provvigioni.

INPS - GESTIONE SEPARATAVersamento, da parte dei committenti, dei contributi relativi alla gestione separata INPS, dovuti sui compensi corrisposti nel mese precedente per rapporti di collaborazione coordinata e con-tinuativa.

VENERDI’25 OTTOBREELENCHI INTRASTAT Presentazione, da parte degli operatori intracomunitari, degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomuni-tari relativi al mese di settembre e al terzo trimestre.

ASSISTENZA FISCALE MOD. 730Scade il termine per la presentazione al CAAF della dichiara-zione mod. 730 integrativo, per correggere errori nel mod. 730 originario che comportano a favore del contribuente un maggior rimborso o un minor debito di imposte.

MARTEDI’ 12 NOVEMBREIVA – ELENCO CLIENTI-FORNITORIPresentazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate dell’e-lenco clienti/fornitori riferito all’anno 2012, da parte dei soggetti con liquidazione IVA mensile.

LUNEDI’ 18 NOVEMBREINPS - LAVORATORI AUTONOMI IN AGRICOLTURAPagamento, da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli, della terza rata dei contributi previdenziali ed assistenziali e del premio Inail, mediante versamento con il mod. F24.

IVA - CONTRIBUENTI MENSILI E TRIMESTRALIVersamento dell’imposta dovuta relativa alla liquidazione del mese precedente (contribuenti mensili – codice tributo 6010) e del terzo trimestre dell’anno in corso (contribuenti trimestrali – codice tributo 6033).

RITENUTE ALLA FONTEPagamento delle ritenute alla fonte operate nel corso del mese precedente su redditi di lavoro dipendente, autonomo e provvi-gioni.

INPS - ARTIGIANI E COMMERCIANTIPagamento da parte degli artigiani e dei commercianti della ter-za rata di contributi previdenziali fissi calcolati sul reddito mini-male, mediante versamento con il mod. F24.

INPS - GESTIONE SEPARATA Pagamento, da parte dei committenti, dei contributi relativi alla gestione separata INPS, dovuti sui compensi corrisposti nel mese precedente per rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e lavoratori a progetto.

GIOVEDI’ 21 NOVEMBREIVA – ELENCO CLIENTI-FORNITORIPresentazione in via telematica all’Agenzia delle Entrate dell’e-lenco clienti/fornitori riferito all’anno 2012, da parte dei soggetti con liquidazione IVA trimestrale.

LUNEDI’ 25 NOVEMBREELENCHI INTRASTAT MENSILIGli operatori intracomunitari con obbligo mensile sono tenuti a presentare presso gli sportelli degli uffici doganali gli elenchi mensili relativi alle operazioni del mese precedente.

LUNEDI’ 2 DICEMBRE

ACCONTI IMPOSTE SUI REDDITITermine per le persone fisiche e le società di persone per proce-dere al pagamento degli acconti (seconda o unica rata) di Irpef (codice tributo 4034) e Irap (codice tributo 3813) dovuti per il 2013.

INPS - ARTIGIANI E COMMERCIANTIScade il termine per il versamento dei contributi dovuti da arti-giani e commercianti sulla quota di reddito eccedente il minimo, a titolo di seconda rata di acconto per il 2013.

INPS - LAVORATORI AUTONOMI ISCRITTI ALLA GE-STIONE SEPARATAVersamento della seconda rata dell’acconto per l’anno in corso del contributo INPS da parte dei lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata.

ACCONTI “CEDOLARE SECCA”Versamento della seconda o unica rata dell’acconto dell’imposta sostitutiva sui canoni di locazioni di abitazioni.

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Confagricoltura Padova, in collaborazione con E.R.A.P.R.A. (Ente Regionale per l’Addestramento e per il Perfezionamento Profes-sionale in Agricoltura), con lo scopo di guidare ed accompagnare gli imprenditori agricoli (titolari, coadiuvanti, partecipi familiari conviventi e salariati agricoli) in un percorso di crescita ed innovazione fornisce gli strumenti necessari per ampliare le proprie ca-pacità e le proprie competenze tecniche, organizzando corsi e seminari teorico-pratici con docenti professionisti nel settore (tecnici, agronomi, funzionari, liberi professionisti etc.) in grado di rispondere a quesiti e criticità poste loro dagli allievi stessi.Si raccolgono le iscrizioni per l’avvio dei seguenti corsi:

• AUTORIZZAZIONE ALL’ACQUISTO E ALL’USO DEI PRODOTTI FITOSANITARIIl corso di 15 ore per il rilascio e di 6 ore per il rinnovo (ogni 5 anni) con successiva valutazione finale è obbligatorio per quanti acquistano, utilizzano e detengono prodotti fitosanitari e relativi coadiuvanti molto tossici, tossici e nocivi. Sono esonerati dalla partecipazione al corso e dalla prova finale periti agrari, agrotecnici e laureati in agraria; per costoro l’associazione fornisce assi-stenza per la richiesta dell’autorizzazione da presentarsi allo Sportello Unico Agricolo di competenza

• CORSO DI CUCINAPrincipalmente rivolto all’operatore del settore agrituristico ma non solo, si offre la possibilità di un corso pratico di cucina, da farsi presso una struttura a tal proposito attrezzata per apprendere nuove tecniche di cottura (es. cottura a basse temperature e sottovuoto). Periodo di svolgimento: dicembre 2013-febbraio 2014 nei giorni di lunedì e/o martedì orario serale. E’ prevista una modica quota di partecipazione che sarà definita in base al numero degli iscritti.

• CORSO BASE DI LINGUA TEDESCA E LINGUA RUSSANecessario per ampliare le proprie conoscenze linguistiche, con lo scopo di agevolare la comunicazione nei rapporti commerciali con l’estero e con il turista straniero. I corsi di circa 30 ore partiranno solo dopo il raggiungimento del numero minimo di 15 par-tecipanti. Periodo di svolgimento novembre 2013-marzo 2014, orario serale.

• CORSO VITICOLTURAIl corso di 32 ore si propone di fornire una competenza professionale agli operanti del settore vitivinicolo, in un percorso che va dalla gestione del vigneto come la scelta varietale, le tecniche colturali di nutrizione e di difesa della vite. Periodo di svolgimento novembre 2013-marzo 2014, orario serale.

• TRASFORMAZIONE DEI PRODOTTI - NORCINOIl corso di circa 30 ore è rivolto a quanto vogliono apprendere nozioni teorico-pratiche necessarie all’attività di norcineria come l’anatomia del suino, le tecniche di trasformazione, l’igiene della lavorazione, l’uso delle spezie e degli aromi, la frollatura e la stagionatura del prodotto.Il corso partirà solo dopo il raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti. Periodo di svolgimento novembre 2013-marzo 2014, orario serale. E’ prevista una modica quota di partecipazione che sarà definita in base al numero degli iscritti.

• APICOLTURAIl corso che si sviluppa in circa 30 ore si propone di far conoscere la morfologia dell’ape, la loro organizzazione in società, le malattie, fornendo le basi per la gestione dell’apiario e dei prodotti dell’alveare. E’ prevista una prova pratica. Il corso partirà solo dopo il raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti. Periodo di svolgimento novembre 2013-marzo 2014, orario serale.

• CORSO DI POTATURA ULIVI E VITII corsi di circa 30 ore ciascuno è rivolto a quanti vogliono apprendere le tecniche di potatura di ulivi o di viti. Sono previste lezioni teorico-pratiche.I corsi partiranno solo dopo il raggiungimento del numero minimo di 15 partecipanti. Periodo di svolgimento novembre 2013-marzo 2014.

Per maggiori informazioni e per le iscrizioni contattareMarianna Galdiolo allo 049-8223504 - [email protected]

CORSI DI FORMAZIONE“Specializzati in agricoltura”