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PROGRAMMA DI ENAIP TRENTINO Tione di Trento Centro di Formazione Professionale Anno Formativo 2010-2011 PROGETTO DI CENTRO Anno Formativo 2013-2014 settore INDUSTRIA ARTIGIANATO PRODUZIONI, LAVORAZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI settore SERVIZI ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE

SERVIZI ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE di Centro _ Tione... · Il nostro impegno formativo si sviluppa in sintonia e in continuità al Progetto di ENAIP Trentino ... in Via Pinzolo

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PROGRAMMA DI

ENAIPTRENTINO

Tione di TrentoCentro di Formazione Professionale

Anno Formativo 2010-2011PROGETTO DI CENTRO

Anno Formativo 2013-2014

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Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Premessa pag.1

PREMESSA

Il Progetto formativo di C.F.P. è lo strumento con cui il Centro esplicita e concretizza le linee guida

di Ente individuate da ENAIP Trentino, Istituto Formativo Paritario a seguito della D.D. n° 71-- dd 19

maggio 2011, ai sensi della L.P. 5, 7 agosto 2006 e successive regolamentazioni,.

La nostra offerta formativa fa riferimento al Progetto Educativo di Ente, mediante il quale ENAIP

Trentino coerentemente all’ENAIP Nazionale, definisce la propria mission strategica, ossia dare

soddisfazione ai bisogni ed alle aspettative di formazione, gestendo con efficienza le risorse

disponibili per garantire un'erogazione di servizi formativi efficaci, prestata in conformità ai requisiti

specificati, nel rispetto della persona ed in condizioni di sicurezza.

Il nostro impegno formativo si sviluppa in sintonia e in continuità al Progetto di ENAIP Trentino

quale strumento che dà attuazione al Progetto Educativo e che identifica l’offerta formativa,

esplicitando la progettazione curricolare, extracurricolare ed organizzativa che l’istituzione adotta

nella propria autonomia.

Infine il C.F.P. attua le linee guida ispirandosi alla Carta della Qualità dei Servizi di ENAIP

Trentino, la quale individua i diritti dei beneficiari, i valori fondanti e le strategie alla base delle scelte

aziendali e i principi etici cui l’Ente si ispira.

Cardine della proposta formativa dell’ENAIP Trentino è assumere come valore la centralità dello

studente che si traduce in pratiche capaci di:

valorizzare le opportunità di ognuno attraverso percorsi formativi flessibili e individualizzati;

sostenere il “benessere” attraverso la condivisione di patti formativi che sostengano un

impegno formativo consapevole;

formare al riconoscimento di contesto e di ruolo nella consapevolezza di diritti e doveri per

promuovere cittadinanza responsabile;

utilizzare metodi di valutazione trasparente che sappiano rendere il giovane protagonista

del proprio percorso formativo.

Il Progetto formativo è frutto di una capacità progettuale, di relazione, integrazione e negoziazione

tra tutti i soggetti operanti all’interno dell’Istituto e contestualmente è il contratto formativo che il

C.F.P. si impegna a rispettare.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.2

1. ANALISI DEL CONTESTO

1.1 LA STORIA DEL NOSTRO CENTRO Il C.F.P. Enaip di Tione, che ha la sua sede in via Durone 57, è una realtà formativa che opera nelle

Giudicarie da 50 anni nel campo della formazione professionale.

Il C.F.P. ha storicamente assolto il ruolo istituzionale di sviluppare la personalità dei giovani,

approfondendone la cultura e l’istruzione teorica, oltre a fornire loro le indispensabili abilità pratiche,

fin dal lontano anno scolastico 1961/62 con l’istituzione di un corso per elettricisti, al quale si

iscrissero 27 ragazzi. La sede provvisoria venne individuata nell’Oratorio parrocchiale in Viale Mons.

Donato Perli.

L’anno successivo, il 1962 – 1963, confermò la bontà della scelta di campo effettuata, e i nuovi iscritti

salirono a 58 unità, per un totale complessivo di 82 frequentanti.

A partire dall’anno scolastico 1963/64 venne dato avvio al corso per meccanici con 23 iscritti. La

prima sede provvisoria non bastò più e si ricavarono aule di fortuna nell’edificio Saletti, oggi sede del

Bim del Sarca. Nuovi laboratori vennero individuati anche nei vari interrati delle Scuole Medie erette

in Via Pinzolo (oggi sede della Scuola Primaria di Tione).

Con l’obiettivo di concentrare tutta l’attività didattica in un solo edificio, iniziarono i lavori per la

costruzione della nuova sede, quella attuale, che venne inaugurata il 27 ottobre 1968, anno in cui la

Provincia Autonoma di Trento riconobbe ufficialmente l’Ipia – Enaip fra le infrastrutture scolastiche

giudicariesi.

Il corso per muratori fu attivato con l’anno scolastico 1974/75 con 18 iscritti, mentre nel 1978/79

cominciò ad operare anche il settore alberghiero, con l’adesione di 22 cuochi, ospitati nell’edificio

preso in affittanza dalla società Pretti e Scalfi, situato nelle adiacenze della sede attuale.

L’anno successivo si aggiunse la sezione camerieri con 20 iscritti. Nell’anno scolastico 1987 – 1988

al biennio alberghiero erano iscritti 106 allievi, massimo di iscritti quando il percorso era biennale.

Oggi il Centro è situato nel polo scolastico di Tione. La sua sede è costituita da due blocchi funzionali

che ospitano due settori: Industria e Artigianato e Alberghiero e della Ristorazione. Come detto, il

fabbricato occupato dal settore Industria-Artigianato è stato inaugurato nel corso dell’anno scolastico

1968/69, mentre la parte di pertinenza del settore Alberghiero è di più recente costruzione (1990).

Ammodernamenti continui consentono un uso della struttura al passo con i tempi. Nel 2002, in

particolare, è stato effettuato un intervento di manutenzione straordinaria di notevoli dimensioni nel

settore Industria – Artigianato, mentre nell’estate 2004 sono stati effettuati lavori straordinari presso il

settore Alberghiero.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.3

1.2 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Gli studenti che a conclusione della Scuola Secondaria di I grado scelgono un percorso all’interno

dell’Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) entrano in un contesto educativo ed orientativo che

permette di:

conseguire la Qualifica professionale al termine del percorso triennale, completando la

fase dell’obbligo di istruzione e assolvendo il diritto-dovere di istruzione e formazione

professionale acquisendo un titolo di Operatore, riconosciuto a livello nazionale e

corrispondente al Livello 2 della Classificazione europea dei livelli di attività professionale

conseguire il Diploma professionale al termine del IV anno di formazione, realizzato

attraverso l’alternanza formativa tra CFP ed Azienda.

accedere ai percorsi di Alta Formazione Professionale al termine del IV anno

confermando la scelta di un percorso fortemente radicato con la professionalizzazione e

conseguendo, dopo due anni di formazione al CFP e di praticantato in azienda, il titolo di

Tecnico superiore riconosciuto a livello nazionale (ITS).

A partire dal 2015 sarà offerta la possibilità anche a coloro che hanno completato il quarto anno e

che decideranno di proseguire gli studi, di frequentare un anno formativo successivo al Diploma

Professionale che consenta loro di sostenere l’esame di Stato per conseguire il “Diploma di maturità” ed

avere così accesso all’università.

Nel nostro Centro il percorso triennale è strutturato in 1.066 ore annue ed è articolato in tappe di

avvicinamento alla Qualifica che, a partire dalla scelta iniziale nel I° anno di uno dei due Settori presenti

(Industria/Artigianato o Servizi), porta alla scelta dell’Indirizzo (II° anno), per concludersi infine nel

percorso di Qualifica Professionale, che viene conseguita a conclusione del III° anno.

Nel Settore Industria ed Artigianato sono presenti n° 4 percorsi in coincidenza di altrettante Figure

professionali:

Operatore edile - carpenteria edile in legno

Operatore edile - costruzioni edili

Operatore elettrico

Operatore meccanico

Nel Settore Servizi i percorsi sono n°2 per le seguenti Figure professionali:

Operatore dell'accoglienza e dell'ospitalità (per il terzo anno ancora Operatore ai Servizi di Sala-Bar)

Operatore di gastronomia e arte bianca (per il terzo anno ancora Operatore ai Servizi di Cucina)

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.4

PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE Cfp -ENAIP

TIONE I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONI QUALIFICA PROFESSIONALE

DIPLOMA PROFESSIONALE DIPLOMA DI TECNICO SUPERIORE

Meccanica Operatore meccanico

Indirizzo lavorazioni

meccaniche

Tecnico per l’automazione industriale

Elettrica -

Elettronica Operatore Elettrico

Tecnico per l’automazione industriale

Tecnico Superiore per l’Energia e l’Ambiente

(Villazzano Tn) Tecnico Superiore per

l’automazione e i sistemi meccatronici

(Istituto tecnico-tecnologico Marconi

Rovereto)

Operatore edile Indirizzo Costruzioni

edili

Tecnico edile (Villazzano Tn)

INDUSTRIA E

ARTIGIANATO

PRODUZIONI,

LAVORAZIONI

INDUSTRIALI E

ARTIGIANALI

Costruzioni Operatore edile

Indirizzo Carpenteria edile in legno

Tecnico edile di carpenteria del legno

Tecnico Superiore per l’Edilizia Sostenibile

(Villazzano Tn)

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.5

PRIMO BIENNIO SECONDO BIENNIO ALTA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Cfp -ENAIP TIONE

I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO

SETTORE INDIRIZZO ARTICOLAZIONE QUALIFICA PROFESSIONALE

DIPLOMA PROFESSIONALE

DIPLOMA DI TECNICO SUPERIORE

Accoglienza e

ospitalità’

Operatore ai Servizi di Sala-Bar

Tecnico di Sala-Bar (Management

dell’accoglienza e ospitalità) (Varone-Riva

del Garda)

SERVIZI ALBERGHIERO

E DELLA

RISTORAZIONE Gastronomia e

arte bianca Operatore ai Servizi di Cucina

Tecnico di cucina e della ristorazione

(Tecnico di Cucina Creativa)

Tecnico Superiore di Cucina e della Ristorazione

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.6

Quarto anno: si accede con la qualifica professionale triennale di indirizzo e permette, previo

esame, di conseguire il diploma di Tecnico.

Il percorso si propone di accrescere le competenze culturali e professionali di base, acquisite nel

triennio, contribuendo a un ulteriore sviluppo della personalità degli utenti e della capacità di

realizzarsi in tutti i campi dell’esperienza umana.

Sulla base della Legge Provinciale 5/2006 il quarto anno rappresenta inoltre una tappa

determinante per l’accesso all’Alta Formazione.

Presso il Centro sono attivati i seguenti percorsi di diploma:

TECNICO PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE TECNICO EDILE DI CARPENTERIA DEL LEGNO TECNICO DI CUCINA E DELLA RISTORAZIONE

Il quarto anno di TECNICO EDILE viene attivato in collaborazione con il Cfp-Enaip a Villazzano; è

garantita la possibilità di usufruire del convitto e della sorveglianza.

Alta Formazione Professionale: il sistema dell’Alta Formazione Professionale (AFP) si configura

come una filiera formativa di durata biennale, che si colloca a valle dell’istruzione secondaria

superiore e dell’istruzione e formazione professionale. Si conclude con il rilascio di un diploma di

TECNICO SUPERIORE, che attesta l’acquisizione di competenze di alta formazione.

Si tratta quindi di un sistema di formazione terziario non accademico che delinea figure

professionali dotate di elevata preparazione in ambiti specifici e di eccellenza, la cui individuazione

scaturisce da un’analisi dei fabbisogni di medio periodo, in raccordo con il sistema socio –

economico e con le tendenze di sviluppo locale.

Nel corso di quest’anno formativo presso il nostro CFP si concluderà la terza edizione del corso di

Tecnico Superiore di Cucina e della Ristorazione, un percorso altamente qualificante frequentato

da giovani cuochi provenienti anche da altre regioni d’Italia.

L’offerta formativa rende il CFP una realtà attenta alle esigenze del territorio, costantemente alla

ricerca di sinergie per meglio rispondere alla richiesta di una formazione completa e di

un’adeguata crescita professionale tali da permettere agli studenti di inserirsi al meglio nel mondo

del lavoro o di proseguire negli studi.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.7

1.3 ORGANIGRAMMA FUNZIONALE

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.8

1.4 RISORSE UMANE E PROFESSIONALI

Il personale docente è costituito da insegnanti in possesso di specifico titolo di studio e

competenze professionali nelle varie aree disciplinari:

- linguistica

- scientifica

- tecnico- pratiche

- diverse (educazione fisica, religione)

come risulta dal seguente prospetto:

di cui di laureati 25 di cui diplomati 24 Docenti interni 49

di cui qualificati altro

di cui di laureati 09 di cui diplomati 11 Docenti esterni/esperti

22 di cui qualificati Altro 2

Amministrativi 6

Ausiliari 6

Assistenti educatori

1

Tecnici

Collaboratori stabili/altro

Il personale non docente è prevalentemente a tempo indeterminato e garantisce continuità all’attività

didattico-amministrativa del Centro.

SERVIZI AMMINISTRATIVI Il servizio offerto dalla segreteria della scuola risponde alle seguenti finalità:

disponibilità alla semplificazione

celerità delle procedure

trasparenza

informatizzazione dei servizi

L’iscrizione ai corsi della formazione professionale iniziale va effettuata presso la Segreteria entro la

data stabilita annualmente da delibera di Giunta Provinciale. I moduli di iscrizione alla prima classe

vengono inviati direttamente dalle segreterie degli Istituti Comprensivi al nostro C.F.P.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.9

Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura delle segreteria al pubblico, entro la

giornata per quelli di iscrizione e frequenza ed entro il giorno successivo per quelli con votazioni e/o

giudizi.

Gli uffici di segreteria garantiscono un orario fisso di apertura al pubblico tutti i giorni dal lunedì al

giovedì dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00 alle ore 17.00 (compatibilmente con la

presenza in servizio di tutti gli impiegati in organico) ed il venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 13.00

alle 15.00

L'ufficio di Direzione è aperto al pubblico tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 12.00 e dalle ore 13.00

alle ore 17.00

Personale di segreteria in servizio nell’anno formativo 2012 - 2013 Sig. Cadona Michele: segreteria (Affari generali e Alberghiera)

Sig. Campaner Marco: segreteria e tutor (Alberghiera - Alta Formazione )

Sig.ra Lovat Sabina: segretaria (Affari generali)

Sig.ra Nicolini Alice: segretaria e tutor (Alberghiera – Alta Formazione)

Sig.ra Quarenghi Sonia: segretaria (Alberghiera)

Sig.ra Salvaterra Emilia: segretaria (Affari generali)

SERVIZI AUSILIARI Personale ausiliario in servizio nell’anno formativo 2012 - 2013 Sig. Bazzoli Medardo: ausiliario di pulizia

Sig. ra Bonenti Ivana: ausiliaria di pulizia

Sig. ra Bugna Pia: ausiliaria di pulizia

Sig. ra Salvadori Mariella: ausiliaria di pulizia

Sig. ra Salvaterra Marcella: ausiliaria di pulizia

Sig. ra Sposato Brasilina: ausiliaria di pulizia

L’INFORMAZIONE Nel Centro vi sono appositi spazi adibiti all'informazione; oltre a bacheche d'ingresso a

destinazione varie d'ufficio, si assicura la presenza di:

una bacheca sindacale

una bacheca spazi per gli studenti

due bacheche in Sala Insegnanti

Presso gli ingressi e presso gli uffici sono presenti e riconoscibili operatori scolastici in grado di

fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio.

Ogni componente della scuola, per quanto di sua competenza, si impegna a garantire l'osservanza

dei punti sopra indicati.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.10

1.5 CARATTERISTICHE DELL’UTENZA Al termine dell’a.f. 2012-2013 risultavano iscritti al percorso triennale della formazione iniziale presso il nostro

Centro 332 allievi, ai quali se ne aggiungono 43 che hanno frequentato il IV anno, per un totale complessivo di 375

studenti.

Riportiamo nei seguenti grafici il numero annuale degli iscritti alla classe prima (divisi per settore) a partire dall’a.f.

2002-2003. Come si può vedere, nel settore Industria-Artigianato, dopo un calo delle iscrizioni negli anni formativi

2004/05 e 2005/06, si è assistito ad una graduale e costante ripresa.

Uguale trend in ascesa per tutto il periodo considerato si ha anche per il settore Alberghiero, con una progressione

che ha visto gli iscritti aumentare costantemente, fino a raggiungere le 64 unità nell’a.f. 2012 – 2013.

0

20

40

60

80

54

67

34 3443 40 40

4858

47

60

Iscritti alla prima classeSettore Industria ‐ Artigianato a fine a.f. 

0

20

40

60

80

1624

37

1724 27

39 35

47 48

64

Iscritti alla prima classeSettore Servizi a fine a.f.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.11

1.6 SITUAZIONE INTERNA AL CENTRO

Nel seguente prospetto riportiamo i principali dati a consuntivo relativi ai settori, agli indirizzi, ai sottoindirizzi

e alle qualifiche presenti all’interno del Centro, nonché il numero e la tipologia degli allievi iscritti ai corsi di

base nell’anno formativo 2012-2013 (fine a.f.).

di cui nel primo e secondo anno 10 n° complessivo classi

20

di cui nel quarto anno 3

di cui a qualifica 7

di cui nel primo e secondo anno 232n° complessivo alunni

375 di cui nel quarto anno 43

di cui a qualifica 100

di cui in base 14 n° allievi con Bisogni Educativi Speciali

25 di cui a qualifica 11

n° allievi stranieri 67

n° allievi provenienti da fuori provincia

31

di cui:

Settore INDUSTRIA ARTIGIANATO

n° complessivo classi

11 di cui di cui a qualifica

Prime classi 2 Operatore Meccanico 1

Seconda classe – fam. meccanica

1 Operatore Elettrico 1

Seconda classe – fam. elettrica 1 Operatore Edile-Costr. 1

Seconda classe – fam. edile 1 Operatore Edile-Carp. Legno 1

Totale biennio 5 Totale a qualifica 4

Quarta classe 2

Totale quarto anno 2

n° complessivo alunni

187 di cui in prima e seconda 114 di cui a qualifica 49

di cui in quarta 24

n° allievi con Bisogni Educativi Speciali 7 di cui nei corsi di base 3 di cui nei corsi di qualifica

4

n° allievi stranieri 29

n° allievi provenienti da fuori provincia

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.12

Alunni per classe: 1º sez. A 30 – 1º sez. B 30 2º Mecc. 15 – 2º Elettr. 18 – 2º Edile 21 3º Mecc. 12 – 3º Elettr. 19 – 3º Edile Costr. 10 - 3° Edile Carp. 8 4º Tecnico per l’Automazione Industriale 17 4° Tecnico Edile di Carpenteria in Legno 7

di cui:

Settore ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE

n° complessivo classi

9 di cui di cui a qualifica

Prime classi 3 Op. Servizi di Ristorazione 2

Seconde classi 2 Op. Servizi di Sala/Bar 1

Totale biennio 5 Totale a qualifica 3

Quarta classi 1

Totale quarto anno 1

n° complessivo alunni

di cui in prima e seconda 118 di cui a qualifica 51

188

di cui in quarta 19

n° allievi in situazione di handicap

18 di cui nei corsi di base 11 di cui nei corsi di qualifica 7

n° allievi stranieri 38

n° allievi provenienti da fuori provincia

5

Alunni per classe: 1° alb. ‘A’ 22 – 1° alb. ‘B’ 20 – 1° alb. ‘C’ 22

2° alb. ‘A’ 27 – 2° alb. ‘B’ 27 3° ch ‘A’ 16 – 3° ch ‘B’ 17 - 3° sala 18 4° Tecnico Cucina Creativa 19

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.13

1.7 AMBITO TERRITORIALE E SOCIO – ECONOMICO DI RIFERIMENTO

A) GLI ASPETTI GEOGRAFICI E STRUTTURALI Il Centro di Formazione Professionale ENAIP è situato a Tione ed ha come bacino d’utenza il

territorio della Comunità di Valle delle Giudicarie che si estende per 1.176 chilometri quadrati ed è

delimitato da precisi confini: a sud e ad ovest la Lombardia, a nord le Valli di Sole e di Non (Tn), ad

est le Valli dei Laghi e del Sarca (Tn). E’ la Comunità di Valle più vasta della provincia, nella quale,

tuttavia, risiede soltanto poco più del 7% della popolazione: al 1 gennaio 2012 i residenti erano

infatti pari a 37.775 unità contro i 533.394 a livello provinciale.

Al loro interno le Giudicarie sono storicamente suddivise nelle Giudicarie Esteriori o Citeriori ad

est, e nelle Giudicarie Interiori o Ulteriori ad ovest; le prime si identificano nei tre altopiani del

Banale, del Bleggio e del Lomaso, mentre le seconde si suddividono nei tre solchi vallivi glaciali

della Val Rendena a nord, della Busa di Tione al centro e delle Valli di Bono e del Chiese a sud.

Nel suo insieme si tratta di un territorio prettamente montano, morfologicamente accidentato, che

racchiude gli alti bacini imbriferi dei fiumi Sarca e Chiese, vi spiccano i gruppi granitici

dell’Adamello e della Presanella ed il gruppo dolomitico del Brenta. In pochi chilometri si passa dai

3.000 metri di quota delle alte cime a nord, ai 400 metri delle Terme di Comano ad est e del lago

d’Idro a sud.

Le Giudicarie sono composte da oltre cento nuclei abitati, la maggior parte dei quali sorge nel

fondovalle, lungo le rive della Sarca e del Chiese, ma non mancano i paesini in quota, retaggio di

una civiltà che in passato traeva sostentamento dall’utilizzazione dei boschi e dall’allevamento. Nei

tre centri maggiori (Storo, Tione e Pinzolo) si concentra il 30% della popolazione residente nella

Comunità.

In un territorio montano e accidentato come quello delle Giudicarie, periferico e lontano dai

maggiori centri amministrativi e commerciali, assume importanza strategica la rete delle

comunicazioni e delle interconnessioni tra una zona e l’altra. La rete stradale ha il suo punto di

snodo a Tione, che rappresenta il centro della Comunità ed è spartiacque delle tre direzioni: verso

Trento, verso Brescia e verso Madonna di Campiglio.

Per la sua conformazione geografica e geomorfologica, il Comprensorio può essere diviso in

quattro ambiti che esprimono, dal punto di vista economico, peculiarità e caratteristiche specifiche:

♦ Giudicarie Esteriori: indica il territorio compreso tra il lago di Garda a sud e le Dolomiti di

Brenta a nord. Gli altopiani che ne caratterizzano la morfologia – Bleggio, Lomaso e Banale –

sono particolarmente vocati alle attività agricole e zootecniche che insieme al turismo delle

Terme di Comano costituiscono i settori economici di riferimento.

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.14

♦ Giudicarie Interiori: quest’area, in cui ricade il territorio di Tione di Trento – “capoluogo” della

comunità – si configura come una conca circondata dalle montagne in cui si trova il fulcro di

servizi cui fa riferimento l’interno territorio delle Giudicarie.

♦ -Valle del Chiese: la propaggine più occidentale del Trentino, al confine con la Lombardia, si

caratterizza per un tessuto economico basato sull’industria e l’artigianato anche se da alcuni

anni, il territorio ha deciso di investire nel turismo valorizzando le proprie risorse ambientali e

paesaggistiche di pregio, trovando concentrazioni di rilievo a Storo e Condino.

♦ Val Rendena: tradizionalmente una delle zone turistiche di maggior pregio di tutto il territorio

trentino, deve la sua fama alle Dolomiti di Brenta e all’immenso patrimonio naturalistico e

paesaggistico racchiuso all’interno del Parco Naturale Adamello Brenta.

B) LO SCENARIO SOCIO - ECONOMICO Nel corso del tempo la società giudicariese si è organizzata come una comunità diffusa,

caratterizzata da servizi e strutture in grado di garantire un’ampia autosufficienza e di dare risposte

adeguate ai principali bisogni della popolazione: i servizi socio-sanitari con la presenza di un

ospedale e di diverse case di riposo, le attività educative e formative di ogni ordine e grado fino

alle scuole professionali e superiori, gli uffici periferici dello Stato e della Provincia, le strutture per

la sicurezza del territorio. Questi soggetti, in collaborazione con gli Enti Locali, dai Comuni alle

ASUC, dai Bacini Imbriferi Montani (B.I.M.) al Parco Naturale Adamello Brenta ed al

Comprensorio, ora Comunità di Valle, – che dagli anni Settanta ha svolto il ruolo di raccordo

dell’intera comunità giudicariese –, hanno saputo garantire una crescita costante nella qualità della

vita che oggi può essere ritenuta in linea con il resto del territorio provinciale.

Sotto il profilo economico, nonostante la Comunità di Valle delle Giudicarie sia costituita da un

territorio prevalentemente montuoso, con quasi il 50% collocato ad un’altitudine superiore ai 700

metri e quindi poco favorevole ad insediamenti produttivi, essa rappresenta una realtà mediamente

rilevante rispetto al resto della provincia.

Ogni zona della comunità possiede una specifica vocazione che caratterizza in modo differente la

situazione economico-occupazionale delle varie realtà territoriali. La Val Rendena è senza dubbio

una destinazione turistica affermata con un’offerta incentrata sul prodotto turistico legato

principalmente agli sport invernali e alla montagna. L’economia in questa zona è legata a questo

settore e la crisi ha influenzato solo in minima parte l’operato delle aziende turistiche locali.

Madonna di Campiglio si conferma il motore economico dell’intera comunità, in grado di generare

indotto a beneficio non solo della Val Rendena. La riqualificazione della località, nell’ambito della

Ski Area allargata attiva dal 2011 rappresenta un investimento per l’intero territorio. Le Giudicarie Centrali risentono naturalmente della presenza di Tione, centro di molti dei servizi offerti alla

comunità. Nelle Giudicarie Esteriori l’economia è particolarmente influenzata dalla presenza delle

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Cap. 1 – Analisi del contesto pag.15

terme di Comano, capaci di attrarre molti visitatori. Le Giudicarie Esteriori vivono di agricoltura,

settore che convive con quello turistico in un rapporto non sempre armonico.

La Valle del Chiese invece è a vocazione prevalentemente industriale e per questa ragione ha

risentito maggiormente degli effetti negativi della crisi economica. Nei tempi più recenti la valle ha

intrapreso anche un percorso di sviluppo turistico sostenibile, potenzialmente capace di valorizzare

le risorse del territorio attirando flussi turistici interessanti dalla regioni limitrofe.

La struttura produttiva ha ormai trovato un suo equilibrio di medio periodo con vocazioni distinte fra

le zone: la Valle del Chiese con prevalente tessuto artigianale ed industriale, la Busa di Tione con

la presenza dei servizi pubblici di carattere comprensoriale e lo sviluppo del terziario al servizio

delle imprese e dei cittadini, la Val Rendena a netta prevalenza turistica e le Giudicarie Esteriori

con un felice incontro fra l’agricoltura ed il turismo termale.

La recente crisi economica ha riguardato il sistema economico locale in riferimento ad alcuni

particolari settori. Si sta delineando per il territorio delle Giudicarie uno scenario critico legato

soprattutto al comparto industriale, a quello dell’edilizia e dell’artigianato ad esso collegato. Il

territorio del basso Chiese, storicamente caratterizzato dalla presenza di industrie, è quello che ha

fatto registrare maggiori sofferenze con chiusura di imprese, tagli di personale e calo della forza

lavoro; un comparto che resiste ancora, sotto il profilo produttivo e occupazionale, è quello del

legno.

La crisi ha colpito con più forza quelle realtà già affette da problemi strutturali e scarsa forza

competitiva. Il settore turistico, d’altra parte, è riuscito a fronteggiare la congiuntura economica

sfavorevole continuando a contribuire alla generazione di ricchezza del territorio. Dalla Val

Rendena, che da sempre richiama i maggiori flussi turistici verso il territorio, alle Giudicarie

Esteriori che propongono un’offerta turistica di tipo termale, alla Valle del Chiese, che sta

intraprendendo negli ultimi anni la strada del turismo sostenibile, la Comunità delle Giudicarie nel

suo complesso rimane meta di molti visitatori. (cfr. Piano Sociale di Comunità 2011 – 2013)

C) I FABBISOGNI FORMATIVI NELLA COMUNITA’ DI VALLE DELLE GIUDICARIE Attualmente, anche se le varie realtà produttive della Comunità di Valle assorbono la quasi totalità

dei qualificati provenienti dalla Formazione Professionale, esistono delle criticità legate al quadro

economico attuale, che la recente crisi ha sicuramente accentuato, comuni a tutto il territorio delle

Giudicarie. La prima di esse riguarda il mismatch tra le opportunità occupazionali esistenti e il

valore del capitale umano. I giovani, più formati e specializzati rispetto al passato in discipline

talvolta anche di nicchia, soffrono l’effettiva mancanza di opportunità lavorative sul territorio che

siano coerenti con le competenze sviluppate negli anni di studio. Sotto il profilo della competitività

economica è necessario creare nuove opportunità occupazionali per i giovani tenuto conto che al

giorno d’oggi molti di essi sono costretti a lasciare il territorio perché non trovano opportunità

lavorative confacenti e coerenti con i percorsi di studio intrapresi. Allo stesso modo, è necessario

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 1 – Analisi del contesto pag.16

intervenire sulle scuole per indirizzare i giovani verso percorsi formativi in grado di innalzare il

capitale umano impiegato sul territorio, con particolare riferimento al settore turistico e

dell’artigianato specializzato (cfr. Piano territoriale di Comunità – dicembre 2012).

La capacità imprenditoriale è un altro indicatore che concorre a definire la competitività di un

territorio. Le Giudicarie, pur caratterizzate dalla presenza di molte imprese, in primis del settore

turistico, denotano un certo immobilismo che caratterizza senza distinzioni tutti i settori economici.

In generale si può affermare che esiste un basso grado di propensione all’innovazione e al

cambiamento verso nuovi prodotti, strategie, clienti e mercati di riferimento. Una delle ragioni che

spiega tale condizione è lo scarso coinvolgimento dei giovani nel mondo imprenditoriale, potenziali

portatori di idee nuove. Inoltre, il ruolo assistenzialistico dell’ente pubblico, nel Trentino in generale,

ha alla lunga probabilmente indebolito la propensione al rischio di impresa nelle aziende e le

Giudicarie non fanno eccezione.

Con riferimento al capitale umano si segnala la presenza di una buona qualità media ed

eterogeneità delle competenze, soprattutto nei giovani che tuttavia faticano a trovare sbocchi

occupazionali coerenti con le proprie professionalità. Esiste, quindi, un gap tra le loro aspettative e

ciò che il territorio è in grado di offrire e questa criticità ha costretto molti giovani, oggi così come

nel recente passato, a lasciare il territorio, alla ricerca di opportunità professionali coerenti con il

proprio percorso di studi al di fuori dei confini locali.

Il turismo è il vero volano dell’economia giudicariese e rappresenta una potenziale fonte di

occupazione per la comunità, in particolare nei periodi di alta stagione in cui il settore sarebbe

pronto ad assorbire molti lavoratori residenti.

Per quanto riguarda l’artigianato, esso ha un’importanza notevole nell’economia della Comunità.

È un’attività tradizionale, tramandata di padre in figlio, che ha avuto ed ha un ruolo determinante

per l’economia e l’occupazione della Comunità. La maggioranza degli insediamenti e delle

infrastrutture anche di taglia medio-grande presenti nel territorio sono state realizzate da ditte

artigiane locali che nel tempo si sono qualificate e specializzate. E’ tuttavia necessario far circolare

le abilità nel territorio ovvero la trasmissione e lo scambio di conoscenze che generano infatti una

ricaduta positiva sia in termini di potenziale nuova imprenditorialità sia di capacità innovativa

dell’impresa già radicata.

Un discorso a parte merita il settore legno. Va innanzitutto sottolineato che il bosco, che si

estende su un’ampia parte del territorio della Comunità, è un elemento distintivo di grande pregio

paesaggistico ed oggetto di innumerevoli attenzioni nel passato per una utilizzazione razionale ed

economica. La Comunità di Valle, di concerto con le Amministrazioni Comunali, sta prendendo in

considerazione l’importanza di questa risorsa, cercando di favorire e valorizzare al massimo l’uso

del legno quale materiale identitario della cultura alpina giudicariese. Dal taglio delle piante fino

alla realizzazione di manufatti, anche il settore artigianale potrà intervenire in tutte le fasi della

filiera. Non ultimo l’utilizzo del bosco permetterà il recupero di pascoli che negli ultimi anni si sono

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 1 – Analisi del contesto pag.17

inselvatichiti e quindi migliorare sensibilmente gli aspetti paesaggistici e ambientali, elementi

fondamentali per la qualità del territorio e fattori di attrazione turistica.

CONCLUSIONI In questo panorama è evidente che il nostro Centro dovrà:

1. prestare sempre più attenzione ed impegnarsi in una logica di anticipazione per rispondere

alle prospettive che si vanno delineando con particolare riferimento alle produzioni ad alta

tecnologia;

2. diffondere attraverso la formazione una nuova cultura economica, non solo tra i lavoratori,

ma anche tra gli imprenditori;

3. svolgere un ruolo di regia tra le molteplici imprese esistenti sul territorio, favorendo il

dialogo e il lavoro in rete;

4. giungere ad una programmazione più aderente alle effettive necessità locali, guardando

ai fabbisogni di un territorio che attengono alle esigenze sia di qualificazione sia di

valorizzazione del capitale umano provinciale.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.18

2. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E

AZIONI A SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA

2.1 PREMESSA

In questa seconda parte del Progetto sono illustrate le strategie metodologiche, didattiche ed

organizzative, individuate in relazione ai bisogni formativi ed educativi degli studenti, delle loro

famiglie e del territorio. Il Centro vuole infatti offrire azioni adeguate ed interventi mirati.

Come anticipato nella presentazione generale al presente Progetto Formativo di CFP la struttura

organizzativa dall'area didattica è definita annualmente in modo da garantire la migliore e più

efficace utilizzazione delle risorse umane. E' da sottolineare che la Direzione di Centro gestisce i

progetti secondo criteri di ottimizzazione dei risultati e delle esperienze, tenendo in considerazione

gli obiettivi di contenimento della spesa che devono caratterizzare tutte le nostre attività.

La scelta viene effettuata nel rispetto di due principi-base:

valorizzare l'impiego delle competenze e delle professionalità presenti nel C.F.P.;

garantire il livello più elevato possibile di efficienza (a parità di risultati previsti).

Sotto il profilo organizzativo da tempo i docenti hanno evidenziato la necessità di promuovere

un’articolazione del Collegio dei Docenti che risponda alle esigenze organizzative e didattiche dei

due settori presenti all’interno del CFP. Ferme restando le competenze del Collegio dei Docenti, si

è quindi convenuto di individuare nel coordinamento didattico il luogo della suddetta articolazione.

Il coordinamento affronta i temi e gli argomenti formativi specifici e può articolarsi in commissioni,

in ragione dei progetti e/o iniziative programmate ed approvate in plenaria.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.19

2.2 METODOLOGIA E DIDATTICA DEL NOSTRO C.F.P. Il nostro Centro dedica particolare attenzione alla formazione e alla crescita individuale degli allievi attraverso

azioni che garantiscono accoglienza, accompagnamento, orientamento e riorientamento.

E’ pertanto decisivo adottare una metodologia didattica flessibile, contestualizzata e articolata in relazione ad

alcune variabili importanti, quali il contesto formativo, i bisogni e le caratteristiche del gruppo classe, gli obiettivi

didattici da conseguire e i contenuti da trasmettere, la tipologia e la qualità dell’apprendimento previste nonché le

caratteristiche dei docenti.

In linea generale si punta all’utilizzo di metodologie attive (lavori di gruppo, gruppi esperienziali, simulazioni,

coinvolgimento attivo degli allievi, giochi didattici, analisi e soluzioni di casi, apprendimento per problemi e

apprendimento cooperativo) che agiscono attraverso una rielaborazione personale di conoscenze e abilità ed

espandono la riflessione nelle aree del sapere, saper fare e saper essere, puntando sull’integrazione effettiva tra

conoscenze, abilità e capacità, al fine di favorire l’acquisizione di vere e proprie competenze.

Tale scelta non può comunque prescindere dalle conoscenze, esperienze e vissuti dell’allievo, tanto meno

dall’accettazione e condivisione del lavoro formativo intrapreso, al fine di permettere l’evoluzione innescata dal

processo di apprendimento.

La progettazione didattica è quindi centrata sul concetto di “personalizzazione” e di “successo formativo”, con

l’obiettivo di assicurare una proposta formativa con un forte carattere educativo, culturale e professionale, che

possa mettere i partecipanti nella condizione di realizzare la piena formazione della loro personalità.

Non si tratta infatti solo di far acquisire delle conoscenze, di fornire informazioni, nozioni, saperi, ma significa

impegnarsi a promuovere la crescita personale e la formazione delle capacità e degli atteggiamenti che

costituiscono le facoltà umane di muoversi, di parlare, di pensare, di immaginare, in modo che attraverso il fare si

possa acquisire la necessaria base teorica, che viene così saldamente ancorata a un concreto contesto di vita e

ne diventa parte integrante.

La traduzione più efficace possibile delle potenzialità di un alunno in abilità e competenze rappresenta il reale

successo formativo, che costituisce la componente di sviluppo affidata alla scuola in generale, ma è caratteristica

peculiare del sistema della Formazione Professionale Trentina.

In coerenza con il Progetto Educativo di Ente, il Collegio Docenti, nel tentativo di mettere l’allievo con il suo

vissuto, le sue aspettative e le sue risorse, al centro del processo formativo, ha operato una serie di strategie

metodologiche, didattiche e formative. Questo ha permesso di diversificare le proposte formative sulla base dei

diversi stili di apprendimento, dei diversi vissuti scolastici e delle diverse aspettative degli allievi, con l’obiettivo di

realizzare una formazione “su misura”, capace di rispondere ai bisogni reali del giovane e di orientarlo verso un

lavoro futuro adeguato.

Le modalità, le strategie e gli strumenti adottati concorrono inoltre al raggiungimento delle competenze previste

dalla normativa in vigore e degli Standard Formativi Minimi nel rispetto del quadro di riferimento nazionale.

Gli assi portanti della nostra attività formativa sono:

A. MODULARITA’ DEI PERCORSI B. DIDATTICA PER LABORATORI C. TRASVERSALITA’ E INTEGRAZIONE DIDATTICA D. FLESSIBILITA’ ORGANIZZATIVA

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.20

2.3 FORMAZIONE A FAVORE DI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

La cornice normativa della L.P. 5 del 7 agosto 2006 ed il relativo regolamento (DPP 8 maggio 2008, n.

17 – 124/Leg “Regolamento per favorire l’integrazione e l’inclusione degli studenti con bisogni

educativi speciali), accogliendo la complessità della realtà scolastica e la molteplicità dei bisogni che in

essa si manifestano, individua negli studenti con Bisogni Educativi Speciali i destinatari degli interventi

formativi volti a promuovere il pieno diritto all’istruzione e alla formazione e per assicurare l’integrazione

e l’inclusione di tali studenti nella scuola.

Per raggiungere queste finalità, Il CFP si attiene alle Linee Guida per la progettazione inclusiva, definite

mediante il Progetto InclusivamEnte attivato nell’a.f. 2009 – 2010, nonché alle recenti Linee Guida

emanate dall’Area BES del Dipartimento della Conoscenza.

Sono pertanto stati identificati interventi a favore di:

studenti con disabilità certificata ai sensi della legge n. 104/92;

studenti con disturbi specifici di apprendimento (DSA)

studenti in situazione di svantaggio.

Tutta questa complessità e l’aumento degli alunni per i quali è necessario trovare strategie di intervento

individualizzato e personalizzato, determina evidenti elementi di cambiamento nel contesto formativo.

Tale complessità stimola il CFP ad attivare una progettualità autonoma e diversa rispetto al passato,

che interessa non più e solo il singolo allievo, ma l’intero gruppo classe.

L’integrazione risulta pertanto il risultato di comportamenti organizzativi e atteggiamenti delle scuole:

non è prerogativa dell’insegnante di sostegno, ma è un processo che coinvolge tutti gli attori della

comunità che educa.

Le azioni formative ed educative individuate intendono garantire l’integrazione degli allievi con bisogni

educativi speciali attraverso percorsi personalizzati volti al conseguimento:

DELLA QUALIFICA PROFESSIONALE

DI UNA CERTIFICAZIONE DI COMPETENZE

In entrambi i casi per questi studenti i docenti della classe di riferimento predispongono i percorsi

personalizzati di apprendimento e formazione, delineati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI) o

nel Progetto Educativo Personalizzato (PEP), che possono prevedere anche significativi moduli di

attività pratica e laboratoriale e un’adeguata selezione degli ambiti disciplinari. Per gli studenti con

disturbi specifici di apprendimento (DSA) i docenti della classe di riferimento concordano e

garantiscono le misure dispensative e gli strumenti compensativi idonei.

Per ciascun studente con BES è individuato tra i docenti della classe di riferimento un docente

referente che provvede all’elaborazione della proposta PDF/PEI e PEP con il contributo di tutti gli

insegnanti della classe.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.21

A) STUDENTI CON DISABILITA’ CERTIFICATA I normali bisogni educativi di tutti gli studenti diventano “speciali” per gli studenti con disabilità certificata

in quanto richiedono un’attenzione pedagogico / didattica particolare.

Il CFP, in collaborazione con la famiglia, gli operatori dei servizi socio – sanitari e le realtà territoriali,

progetta percorsi educativi e didattici individualizzati, per sostenere il diritto di questi studenti ad un

processo d’integrazione.

I percorsi vanno a costruire il progetto di vita dello studente che trova la sua declinazione nella

definizione delle attività educativo / didattiche, nella scelta degli obiettivi a medio e lungo termine,

nell’accompagnamento formativo e nelle modalità di valutazione.

Laddove possibile, i percorsi prevedono un significativo modulo di stage e/o tirocinio, attuato in forma

integrata rispetto al percorso formativo individuato, caratterizzato in termini di orientamento dei contesti

lavorativi, di socializzazione lavorativa, di accompagnamento e di inserimento lavorativo.

Il C.F.P. organizza anche tirocini estivi di orientamento, collocati in periodo estivo di inattività formativa,

quale occasione di crescita personale e professionale, sostenuta da una forte elaborazione progettuale,

con l’impegno congiunto del Centro e delle diverse realtà aziendali. Si tratta di esperienze di

socializzazione all’ambiente lavorativo, attuate presso aziende, enti pubblici e privati del territorio

comprensoriale, costruite con un progetto finalizzato all’acquisizione di determinate competenze in

contesto lavorativo.

B) STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) E STUDENTI IN SITUAZIONE DI SVANTAGGIO Per ciascuno studente con DSA o in situazione di svantaggio tali da ostacolare la partecipazione e il

positivo svolgimento del regolare percorso di istruzione e formazione, viene definito dal Consiglio di

classe, in accordo con la famiglia e lo specialista di riferimento, il PEP, ossia un Progetto educativo

personalizzato, basato sulle caratteristiche evolutive dello studente e finalizzato ad adeguare, anche in

termini temporanei, il curricolo alle esigenze formative dello studente stesso.

Il PEP dello studente raccoglie:

la descrizione della situazione dello studente;

l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi adottati dal Consiglio

di Classe;

le metodologie e le attività didattiche adeguate alle capacità dello studente;

le modalità di verifica dell’apprendimento;

i criteri di valutazione adottati.

Nei casi di studenti in situazione di svantaggio (fascia C) il PEP potrà presentare caratteristiche di

differenziazione anche consistente dal percorso regolare ed avrà comunque carattere di temporaneità.

I singoli Piani Educativi Individualizzati e i Progetti Educativi Personalizzati sono depositati presso la Segreteria del Centro.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.22

2.4 PROGETTI PONTE Nell’ambito delle attività di orientamento volte al recupero delle motivazioni e a sostenere l’orientamento o il

preinserimento di allievi iscritti alla Scuola secondaria di I° grado, portatori di Bisogni Educativi Speciali o a

rischio di abbandono e/o dispersione scolastica, il Centro ha previsto anche per l’anno formativo 2013 –

2014 l’attivazione di Progetti Ponte.

E’ prevista la realizzazione di 2 tipologie di intervento:

percorsi di orientamento: sono rivolti a quei ragazzi che hanno la necessità di trovare

motivazione per la prosecuzione del loro iter formativo e sono finalizzati alla presentazione delle

caratteristiche essenziali degli indirizzi della formazione iniziale (di base) e possono spaziare

all’interno di uno o più macrosettori (30 – 60 ore);

percorsi di preinserimento: riguardano ragazzi con Bisogni Educativi Speciali o in grande

difficoltà sul piano dell’apprendimento e sono finalizzati all’apprendimento di particolari abilità

che possono conseguire rispetto ad un futuro inserimento nel mondo lavorativo (60 – 150 ore).

Per l’anno formativo 2013 - 2014 sono stati coprogettati dagli insegnanti responsabili del CFP e delle

rispettive Scuole Medie di appartenenza n° 13 Progetti Ponte, riferiti a n°28 alunni, di cui 16 a favore di

studenti con disabilità certificata, per un totale di n° 685 ore di docenza. I singoli progetti sono depositati presso la Segreteria del Centro.

2.5 AZIONI FORMATIVE PER IL CONSEGUIMENTO DEL TITOLO DI PRIMO CICLO Il CFP anche per l’anno formativo 2013 – 2014 ha attivato interventi rivolti ad alunni che, al compimento del

15° anno di età e con una frequenza scolastica di almeno 9 anni, non hanno conseguito il titolo conclusivo

del primo ciclo di istruzione e sono soggetti al nuovo obbligo di istruzione e al diritto - dovere di istruzione e

formazione.

Tali percorsi, strutturati in moduli formativi, sono riconosciuti come crediti formativi da parte della stessa

Scuola Secondaria di I grado ai fini del conseguimento del titolo conclusivo del primo ciclo di istruzione e da

parte del CFP ai fini della prosecuzione nell’anno scolastico successivo.

Al fine di poter realizzare questi interventi, il 24 ottobre 2005 tra gli Istituti Scolastici e i Centri di Formazione

Professionale del Comprensorio delle Giudicarie è stato stipulato un Accordo di Rete con finalità orientative

e di prevenzione della dispersione scolastica. Esso ha per oggetto la condivisione del progetto denominato

“START – UP”, il quale si propone di realizzare le condizioni per affrontare il problema del disagio, offrendo

ai giovani opportunità di formazione.

Quest’anno fra l’Istituto Comprensivo di Tione, l’Istituto Comprensivo Giudicarie Esteriori, l’Istituto

Comprensivo Val Rendena e il nostro Centro è stato progettato n° 1 percorso nel settore Industria e

Artigianato, con l’obiettivo di recuperare, su un piano relazionale, comportamentale e cognitivo, n° 03 ragazzi in situazione di disagio scolastico.

L’intervento prevede un percorso scolastico nei due ordini di Scuola (Scuola secondaria di primo grado e

CFP ENAIP di Tione), nonché attività tutoriali con soggetti in convenzione. I vari responsabili delle istituzioni

della rete costituiscono in modo flessibile e agile un’equipe tutoriale che progetta, attua ed effettua il

monitoraggio del percorso formativo – educativo.

L’accordo di rete e i singoli progetti sono depositati presso la Segreteria del Centro.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.23

2.6 ACCOGLIENZA

L’accoglienza è l’insieme delle attività che mettono in sintonia l’alunno appena entrato al Centro

con il contesto formativo nuovo, aiutandolo a superare ansie, timori, incertezze per assumere

nuove consapevolezze, nuove responsabilità, nuovi ruoli.

Questa fase, strategica ai fini del successo formativo, è avviata ancora prima dell’ingresso nel

Centro, raccogliendo informazioni presso gli Istituti Comprensivi di provenienza, così da conoscere

eventuali disagi, fragilità, immaturità dei ragazzi preiscritti. Prosegue poi nel far conoscere il nuovo

ambiente di studio e di lavoro con tutte le risorse messe a disposizione, le regole che presiedono

la convivenza, il percorso formativo.

L’accoglienza è rivolta a tutti gli studenti, ma in modo particolare a quelli delle classi prime e ai loro

genitori, a coloro che provengono da esperienze di insuccesso nella Scuola Secondaria e ai

ragazzi stranieri, spesso in difficoltà tra la scarsa padronanza della lingua ed un percorso

scolastico precedente non sempre realizzato in Italia o coerente con il nostro sistema nazionale.

Il progetto comprende tutte le attività che possono favorire l’ingresso dell’allievo appena entrato nel

Centro per permettergli di conoscere il nuovo contesto formativo.

I singoli interventi si prefiggono di promuovere il benessere e di prevenire la dispersione scolastica.

Si caratterizzano per una componente marcatamente educativa prima ancora che formativa: prima

dei contenuti specialistici, diventa centrale la costruzione di competenze trasversali come la

condivisione di regole, la gestione dei conflitti, l’accettazione degli altri, ecc.

In particolare nei primi giorni di attività saranno favorite le seguenti attività: la conoscenza

dell’ambiente scolastico e del suo funzionamento; l’amalgama degli alunni provenienti da scuole

diverse (per le classi prime) e da classi diverse (per i ripetenti); l’avvio di un cordiale rapporto

relazionale con tutte le componenti del Centro. Anche i genitori saranno chiamati, mediante

incontri di informazione, consulenza e responsabilizzazione a condividere e collaborare ai vari

momenti del processo educativo/formativo e a contribuire alla riuscita del processo.

Durante il primo giorno di scuola, dopo il discorso di apertura dell’anno formativo del Direttore di

Centro, nello specifico le classi prime si dedicheranno alla visita dell’intera struttura del Centro e

successivamente alle specificità del settore, approfondendo le peculiarità, le attività dei laboratori e

gli altri progetti introdotti per l’anno formativo 2013/2014.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.24

2.7 ORIENTAMENTO E RI-ORIENTAMENTO

L’orientamento è l’insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità degli studenti

e delle studentesse per conoscere se stessi, le loro abilità e le loro attitudini. Li aiuta, inoltre, a

conoscere le diverse offerte formative, i mutamenti culturali e socio-economici dell’ambiente in cui

vivono, a scegliere in modo efficace e responsabile, a partecipare attivamente agli ambienti di

studio e di lavoro scelti.

Da questa concezione della funzione orientativa si assume come l’Orientamento:

è un processo informativo, in quanto la costituzione di corrette reti informative offre ai

giovani la possibilità di informarsi agevolmente e di avere dei punti di riferimento facilmente

reperibili;

è un processo formativo, di conseguenza è parte integrante dei piani di studio e

rappresenta la componente strutturale dei processi educativi.

E’ proprio l’interazione fra le due dimensioni, formativa ed informativa, ad offrire all’allievo la

possibilità di mettere a punto un proprio “progetto di vita”, di studio e lavoro, consentendo di

sviluppare una capacità progettuale che gli permetta di orientarsi ed autorientarsi di fronte alla

complessità e all’incertezza, di scegliere di decidere in modo consapevole.

Assume valenza la dimensione auto-orientativa come processo che la persona mette in atto per

gestire il proprio rapporto con l’esperienza formativa e lavorativa alla luce di un’analisi del contesto,

di un’adeguata conoscenza di sé, di un’autonoma capacità di scelta, di decisione, finanche di

interazione con l’ambiente scelto.

Coerentemente con la propria elaborazione e nel rispetto dell’attuale normativa di riferimento, la

mission del sistema formativo ENAIP fa riferimento alla formazione personale, culturale e

professionale del giovane, sapendo che il successo formativo si consolida in una prospettiva di

lungo termine.

Nei Centri Enaip si “fa scuola” in modo tale da sviluppare competenze di auto-orientamento, in

quanto si assume come primo compito (e grande responsabilità) quello di lavorare alla

maturazione delle competenze orientative di base, fondanti per il fronteggiamento di specifiche

esperienze di inserimento e/o transizione.

In altri termini, al centro delle nostre azioni è lo studente con la necessità di sostenere il suo

sviluppo globale. Nei Centri Enaip si lavora alla maturazione, da parte dello studente, di un insieme

di abilità (cognitive, emotive, sociali, ecc.), finalizzate ad una costruzione attiva della propria

esperienza di vita.

Affinché l’orientamento possa realmente divenire strumento e strategia di promozione non solo del

successo educativo e formativo dell’allievo, ma anche della persona nella sua globalità e nella

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.25

prospettiva di tutta la sua esistenza, occorre quindi sia assunto dai formatori dell’Ente come una

finalità fondamentale da perseguire da parte dell’intera comunità formativa.

L’attività di Orientamento all’interno del nostro CFP diventa dunque uno strumento:

per prevenire abbandoni

per promuovere innovazioni efficaci nei curricola scolastici

per creare collaborazione fra Scuola e Territorio.

Ogni disciplina presenta delle potenzialità orientative che, se individuate da ciascun insegnante,

possono confluire in una pluralità di interventi trasversali per un comune progetto.

L’Orientamento condiviso vede lo studente al centro di un processo che lo aiuta a crescere, a

delineare il suo progetto di vita. Prevede delle tappe ben delineate in sintonia con le direttive prese

dal Collegio docenti, dal Coordinatore dell’Orientamento e dal TPO (Tavolo per l’Orientamento

territoriale), tappe che possono essere così sintetizzate: Orientamento in ingresso • Informazioni tecniche e pratiche sui percorsi dell’IeFP ai nuovi utenti

(3a Media e stranieri) • Percorsi esperienziali • Allievi tutor • Visite guidate da parte delle 3e Medie al Centro • Orienta day • Progetti ponte e Passerelle

Accoglienza orientativa • Attività destinate a promuovere una corretta socializzazione • Patto formativo • Incontri con i genitori • Progetto Start Up e Progetto stranieri

Orientamento in itinere • Conoscenza delle figure professionali presenti nel Centro • Visite orientative in azienda • Incontri con esperti • Stage formativo • Studio all’estero • Progetti individualizzati di formazione / recupero • CIC

Orientamento in uscita • Azioni informative sul futuro lavorativo • Sportello Orientamento- Cic • Orientamento verso l’Alta formazione • Raccordo con l’istruzione

Orientamento in Rete (TPO) • Territoriale • Incontri territoriali di continuità didattica con scuole medie e superiori • Corsi di formazione dei componenti TPO • Le buone pratiche orientative • Creazione CTO

Il Coordinatore dell’orientamento rimane a disposizione dei dirigenti e/o degli insegnanti Referenti

per l’orientamento degli istituti del territorio per delineare degli interventi su misura per i loro

studenti.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.26

2.8 ALTRE INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO

PASSAGGI TRA PERCORSI DEL SECONDO CICLO Il Centro realizza interventi per agevolare in corso d’anno il passaggio dal sistema scolastico a quello

della formazione professionale e viceversa, con l’obiettivo di accompagnare i ragazzi nella

realizzazione del successo formativo.

Le modalità e le misure di accompagnamento a sostegno dei “Passaggi” sono disciplinate dal

“Regolamento sulla valutazione periodica e annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale

degli studenti nonché sui passaggi tra i percorsi del secondo ciclo” (DPP del 7 ottobre 2010, n. 22 –

54/Leg).

Il passaggio si attua nel rispetto dei seguenti criteri:

⇒ è preceduto da idonea informazione alla famiglia e allo studente;

⇒ è seguito da un colloquio per approfondire le motivazioni della richiesta e per illustrare in

modo completo le caratteristiche, le opportunità, le attitudini e l’impegno richiesto dal nuovo

percorso;

⇒ è accompagnato dalla trasmissione di tutte le informazioni utili a consentire il migliore

inserimento nella nuova realtà formativa;

⇒ il Consiglio di Classe che accoglie valuta la necessità di iniziative di accoglienza e di

sostegno personalizzate;

⇒ il CFP curerà il monitoraggio degli esiti degli studenti coinvolti nel passaggio, sia in uscita che

in entrata, al fine di ricavare ogni elemento utile al miglioramento della propria proposta

formativa, mantenendo gli idonei contatti con la famiglia

Se il passaggio avviene nel corso del primo anno, può essere previsto un periodo di inserimento

temporaneo nella nuova realtà finalizzato a consentire allo studente di verificare interessi e attitudini nei

confronti del nuovo percorso o indirizzo e per effettuare una scelta più consapevole e responsabile.

Se invece avviene nel secondo anno può essere necessaria qualche iniziativa di recupero in

dipendenza del percorso scolastico di origine (es. discipline mai affrontate). Tali iniziative possono

essere riassorbite nella normale attività del gruppo classe (es. inserimento in classi non numerose).

Per quanto riguarda il terzo anno, le richieste di passaggio correttamente pervenute (inizio anno)

prevedono una prova volta ad attestare il possesso di abilità e conoscenze per tutte le aree disciplinari

del biennio del percorso scelto laddove non presenti nel percorso di provenienza. Non sono tuttavia

ammessi accoglimenti in corso d’anno, a meno di particolari ed eccezionali situazioni condivise con la

Direzione dell’Ente (es. trasferimento della famiglia).

Referenti dei Passaggi tra percorsi del secondo ciclo:

Valerio Mariano (Coordinatore della Didattica – settore Industria – Artigianato)

Rizzonelli Andrea (Coordinatore della Didattica – settore Alberghiero)

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.27

2.9 EDUCAZIONE INTERCULTURALE E INTEGRAZIONE DEGLI ALLIEVI STRANIERI

L’ENAIP Trentino si è dotata di un Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri allo scopo di

garantire stili e procedure di accoglienza presso tutti i CFP Enaip che consentano corrette modalità

di inserimento ed efficaci pratiche inclusive a favore degli allievi e delle allieve, nonché la

promozione del dialogo interculturale a favore dei ragazzi e delle ragazze, delle famiglie e del

territorio.

La finalità organizzativa del Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri dell’ENAIP Trentino è

quella di definire pratiche condivise all’interno dell’Ente e del CFP Enaip in tema di accoglienza

degli alunni stranieri per

facilitarne l’inserimento, l’orientamento e la formazione

sviluppare un adeguato clima inclusivo, per operare in un contesto di convinto sostegno

all’interculturalità.

Sotto il profilo dei contenuti, il Protocollo di accoglienza per gli alunni stranieri dell’ENAIP Trentino

vuole:

definire le modalità organizzative da adottare in tutti i CFP Enaip per assicurare

l’iscrizione degli studenti, nel rispetto della normativa in vigore;

fissare i criteri per l’assegnazione degli studenti alle classi, nonché i tempi di

inserimento;

individuare i compiti dei vari operatori coinvolti nel processo di accoglienza ed

inclusione

indicare le modalità adottate dall’Ente per garantire nei CFP Enaip l’organizzazione

delle attività di insegnamento della L2 e di mantenimento e rinforzo della L1

In ogni Centro è individuato il Docente referente per le iniziative interculturali, quale punto di

riferimento per gli allievi inseriti, per la famiglia e per altri soggetti a diverso titolo coinvolti nel

processo di accoglienza ed integrazione.

Il Consiglio di classe viene tenuto costantemente informato dal Referente circa l’inserimento di

allievi stranieri nell’organico della classe.

Il Consiglio di classe individua annualmente il docente Coordinatore della classe che, a fronte di

inserimento di allievi stranieri, ha il compito di:

assumere nel rapporto con il Referente ogni informazione utile per l’accoglienza in

classe;

presentare l’allievo ai compagni e creare le condizioni per la sua integrazione nel

gruppo;

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.28

individuare all’interno della classe un allievo che possa assumere una funzione di tutor.

Di tale funzione può essere incaricato, ove presente, uno studente della stessa

nazionalità del neo-arrivato. In alternativa il nuovo allievo sarà affiancato da un ragazzo

italiano che lo aiuterà nella prima fase della presenza al CFP;

segnalare al Referente eventuali problemi di inserimento;

aggiornare il Consiglio di classe circa le attività predisposte per favorire l’inserimento e

l’integrazione del nuovo allievo e garantire un tempestivo scambio di informazioni tra il

Consiglio di classe ed il Referente.

E’ compito del Consiglio di classe:

proporre eventuali percorsi personalizzati e/o di supporto;

individuare, per ogni area disciplinare, le modalità idonee alla semplificazione e

facilitazione linguistica;

tenere conto in sede di programmazione, verifica e valutazione della presenza dello

studente straniero nella classe;

prendere atto dei percorsi di alfabetizzazione o consolidamento della L2 e degli esiti

conseguiti ed attestati dai laboratori territoriali o dal Facilitatore;

prendere atto e tenere conto in sede di valutazione di quanto acquisito all’interno di

progetti di sostegno e personalizzazione e della situazione di eventuale svantaggio

linguistico rispettando i tempi di apprendimento dell’italiano come L2;

attestare le competenze acquisite dall’allievo/allieva qualora questo dovesse

interrompere il proprio percorso formativo prima dell’acquisizione della qualifica.

Per l’anno formativo 2013-2014 il Centro ripropone il progetto elaborato e sperimentato nel corso

dello scorso anno atto a favorire la piena integrazione dei ragazzi.

Nella fase di accoglienza viene valutato il grado di conoscenza della lingua italiana e in base ad

esso viene subito attivato, da parte della scuola, un supporto per l’acquisizione della lingua italiana

di base attraverso un docente precedentemente individuato. Tale docente dovrà:

spiegare all’alunno la struttura scolastica (aule, laboratori, mensa, orario, segreteria,..);

illustrare e spiegare il regolamento di Centro;

organizzare con l’alunno la frequenza alle lezioni;

strutturare un percorso individualizzato per sviluppare le competenze linguistiche

prioritarie;

favorire l’inserimento in classe dell’alunno.

Determinato il livello di conoscenza della lingua italiana e le competenze pregresse, gli allievi

saranno avviati ai laboratori di L2 più adatti alle loro esigenze.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.29

Da quattro anni infatti il CFP aderisce al progetto denominato “Rete per l’integrazione di studenti

stranieri”, promosso dal Servizio Innovazione e Sviluppo del sistema scolastico e formativo, nato

per affrontare i bisogni emergenti dalle situazioni di integrazione. L’iniziativa offre una serie di

servizi integrati (sportello informativo, interventi di prima accoglienza, azioni di orientamento e

laboratori strutturati) per favorire una prima alfabetizzazione nella lingua italiana per gli studenti

delle Giudicarie.

Il progetto, denominato “Laboratorio di Italiano L2”, ha l’obiettivo generale di promuovere

modalità di relazioni in grado di favorire l’inserimento degli alunni stranieri per raggiungere esiti

favorevoli in termini di efficienza, efficacia ed economicità.

Anche per l’anno formativo 2013-2014, se ci sarà il finanziamento, si propone l’attivazione di n° 2

laboratori, uno denominato “livello base” e l’altro denominato “livello intermedio”. Tali laboratori

avranno una maggior concentrazione delle lezioni all’arrivo dell’alunno nel Centro per poterne

facilitare l’ inserimento nel gruppo classe.

Nello specifico, il laboratorio “livello base” sarà rivolto ad allievi stranieri, recentemente giunti in

Italia, e realizzerà interventi atti ad implementare il livello di padronanza della L2 per la

comunicazione. Il laboratorio “livello intermedio”, invece, sarà rivolto a ragazzi che hanno già

raggiunto una discreta conoscenza della lingua base ma necessitano di supporto nello studio.

Contemporaneamente potranno frequentare i laboratori istituiti nel Centro, sia di alfabetizzazione,

sia di lingua per lo studio e verranno stabilite, in collaborazione con il collegio docenti della classe,

le modalità di frequenza alle lezioni.

Durante l’anno scolastico è previsto un percorso dedicato all’integrazione delle diverse culture. Si

tratta di un progetto che stabilisce la collaborazione di diverse discipline allo scopo di sviluppare la

conoscenza e la condivisione delle diverse abitudini quotidiane, culturali e religiose, cercando di

capire determinati atteggiamenti e le loro ragioni.

L’obiettivo è quello di favorire l’acquisizione delle competenze di cittadinanza attiva, che verranno

integrate anche attraverso interventi di esperti esterni e mediante la collaborazione con le reti

territoriali specifiche di ogni realtà. Nello specifico si richiederà il supporto di uno specialista nel

diritto d’immigrazione, che avrà il compito di spiegare ai ragazzi qual è l’iter legislativo che un

immigrato deve seguire per poter rimanere nel nostro paese. Inoltre si richiederà la disponibilità del

Centro Millevoci, al quale si farà riferimento per la richiesta di mediatori culturali e facilitatori

linguistici, del Centro CINFORMI come supporto non solo all’alunno ma anche alla sua famiglia,

dell’Istituto Pace e Sviluppo Integrazione Acli per la partecipazione a specifici progetti proposti e

della Comunità di Valle per tutto ciò che riguarda le esigenze quotidiane, lavorative ed

economiche.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.30

2.10 STAGE AZIENDALE

Nel corso del terzo e del quarto anno dei nostri percorsi è prevista un’esperienza formativa in

azienda (stage), che si qualifica come momento fondamentale del percorso. In questo contesto

l’allievo sperimenta le attività del ruolo professionale, consolida conoscenze, apprende nell’ambito

lavorativo nuove competenze professionali e stabilisce relazioni all’interno del mercato reale del

lavoro.

L’esperienza di stage ha anche una valenza orientativa: fornisce infatti all’allievo l’occasione per

mettere a fuoco i propri interessi, i propri desideri ed è inoltre l’occasione per misurare le proprie

capacità, i punti di forza o di debolezza. Lo stage consente infine all’allievo di verificare sul campo

le proprie aspettative e aspirazioni legate ad un particolare contesto lavorativo.

L’insieme di capacità, aspirazioni, interessi, punti di forza e di debolezza costituiscono le risorse

che lo studente ha per inserirsi non solo nel mondo del lavoro, ma anche nella società più in

generale.

La valenza orientativa si misura, oltre che nella conoscenza del mondo del lavoro nelle diverse

realtà, anche nella capacità di auto orientamento.

Lo stage è quindi un periodo in cui gli studenti del Centro sono inseriti in aziende, cantieri, alberghi,

selezionati dalla scuola, per svolgere mansioni lavorative legate al loro corso di studi. In ciascuna

azienda è prevista la costante disponibilità di un tutor aziendale incaricato di seguire le attività di

tirocinio, mentre un docente controllerà l’andamento dello stage effettuando visite periodiche.

Gli allievi sono così in grado di verificare sul campo le conoscenze acquisite nella scuola e di

misurare le proprie competenze nella realtà operativa delle aziende. Non meno importante è

l'esigenza di instaurare una rete di rapporti con le aziende del territorio, per conoscere le rispettive

ed effettive necessità per una preparazione degli allievi sempre più rispondente anche alle

esigenze del territorio in cui si troveranno ad operare.

L’individuazione delle aziende, gli abbinamenti allievi-aziende e le modalità di gestione rispondono

a criteri consolidati nel tempo fra i quali: corrispondenza fra obiettivi del percorso personale e

progetto di stage, coinvolgimento dello studente nelle scelte, gestione concordata del progetto

formativo con l’allievo e l’azienda, attivazione di momenti di autovalutazione, monitoraggio e

tutoraggio regolare ed efficace, e capacità di intervento nelle emergenze.

Il Centro dedica molta cura ed attenzione all’organizzazione dell’esperienza, sia sul versante degli

allievi stagisti, che su quello delle aziende ospitanti gli allievi stessi. L’esperienza, d’altra parte, si

è consolidata nel tempo e le coordinate di riferimento sul territorio sono ormai note. Esiste

all’interno della Scuola una banca dati che raccoglie gli indirizzi e le caratteristiche delle imprese

presso le quali sono stati inseriti i ragazzi del Centro. Dove l’esperienza è stata positiva, è andato

consolidandosi sul territorio un rapporto proficuo fra docenti ed operatori.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.31

ORGANIZZAZIONE Il processo di organizzazione dello stage, si struttura secondo tappe ormai consolidate che

prevedono:

Individuazione dell’Azienda oggetto dello stage, incontro con i suoi responsabili,

presentazione del Piano di stage e stesura della Convenzione.

Comunicazione ad ogni allievo e alla relativa famiglia del Piano di stage, nonché

dell’Azienda presso cui verrà effettuato lo stage.

Preparazione degli allievi allo stage con la presentazione del Piano di stage per la

condivisione della finalità dello stage, degli aspetti organizzativi, dei comportamenti

personali e professionali richiesti, degli obiettivi da raggiungere.

Organizzazione di visite periodiche da parte dell’insegnante incaricato, per verificare il buon

andamento dell’esperienza formativa e risolvere eventuali problemi che dovessero

insorgere.

Incontro dell’insegnante Coordinatore con il tutor aziendale, alla fine dell’esperienza dello

stage per un bilancio complessivo e per una verifica delle nuove acquisizioni.

Contestualmente sarà compilata una specifica documentazione sull’esito finale.

Riflessioni in classe sull’esperienza dello stage, sulle difficoltà riscontrate tra

apprendimento a scuola e sul mondo del lavoro.

Compilazione di una griglia di valutazione sia da parte degli allievi che dalle Aziende per

valutare la ricaduta didattico-formativa dell'esperienza e per risolvere eventuali difficoltà

emerse ed evidenziate da parte degli studenti o delle aziende.

Relazione finale da parte dell’insegnante Coordinatore.

Molto importante risulta l’insegnante coordinatore di stage, il quale collabora con il tutor

aziendale per la buona riuscita del percorso di stage. Questa figura intrattiene accordi con il titolare

dell’azienda ospitante, organizza l’attuazione dello stage secondo modalità e finalità previste dal

piano, rappresenta il collegamento tra l’allievo e l’azienda, predispone, cura e raccoglie la

documentazione a supporto dell’operazione con l’eventuale supporto di altre figure organizzative

interne al CFP, segue l’allievo durante lo stage con visite programmate o su richiesta e si occupa

della fase di monitoraggio finale con elaborazione conclusiva dell’esperienza.

Il tutor aziendale deve attenersi al progetto posto in essere per l’esperienza di stage, affianca

l’allievo che gli è stato affidato per i compiti previsti, interviene a sostegno dello stesso allievo,

collaborando con l’insegnante coordinatore per rendere l’operazione il più possibile significativa e

proficua nell’ambito del percorso formativo di cui è parte attiva.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.32

2.11 LA VALUTAZIONE La valutazione è un momento essenziale dei nostri percorsi, perché è finalizzata al raggiungimento del

successo formativo in quanto offre all’allievo la possibilità di confrontarsi con le proprie potenzialità e i

propri limiti. In questo senso è uno strumento per aiutare a crescere e per orientare i ragazzi.

Nel nostro CFP la valutazione si basa su prove scritte, su verifiche orali e su prove pratiche ed ha le

seguenti finalità:

⇒ accompagnare, orientare e sostenere lo studente nel proprio processo di apprendimento

lungo l’intero percorso, partendo dai suoi bisogni e dalle sue risorse;

⇒ progettare interventi mirati;

⇒ promuovere l’autovalutazione dello studente in termini di consapevolezza dei risultati

raggiunti e delle proprie capacità;

⇒ svolgere una funzione regolativa dei processi d’insegnamento al fine di contribuire a

migliorare la qualità della didattica;

⇒ informare la famiglia e lo studente sui risultati raggiunti;

⇒ certificare gli esiti del percorso formativo, l’ammissione alla classe successiva e all’esame di

qualifica.

Accanto al nuovo documento di valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti e della capacità relazionale dello studente adottato a partire dall’anno formativo 2012 – 2013 da parte di

tutte le istituzioni formative provinciali, nel rispetto dei principi di correttezza, completezza e trasparenza

delle informazioni, già da alcuni anni il CFP ha istituito una “nota informativa infraquadrimestrale”

(pagellina), quale ulteriore modalità di trasparenza del percorso formativo di ciascun allievo.

Tra i doveri della scuola vi è infatti l’impegno ad informare le famiglie degli studenti sul loro andamento

didattico e disciplinare e la nota informativa vuole essere uno dei mezzi per concretizzare tale impegno.

Essa si colloca temporalmente alla metà del primo quadrimestre ed alla metà del secondo

quadrimestre e potrà consentire di condividere con le famiglie l’adozione di ogni strategia idonea ad

ottimizzare il successo scolastico di ogni alunno ed a promuovere in tempo utile gli interventi mirati al

recupero in ciascuna disciplina.

Infine, a partire dall’a.f. 2011 – 2012, anche il nostro CFP ha provveduto a consegnare alle famiglie il

modello per la certificazione delle competenze al termine del biennio conclusivo dell’obbligo di

istruzione. Tale documento non sostituisce i tradizionali strumenti di valutazione degli apprendimenti

degli studenti. Tuttavia, rispetto al tradizionale documento di valutazione, che valuta gli apprendimenti e

si riferisce ad un periodo limitato dell’anno scolastico, il valore aggiunto della certificazione è costituito

da due elementi: si riferisce all’esito di un processo formativo decennale e considera le competenze di

base dei quattro assi culturali nel loro intreccio con quelle di cittadinanza.

Condividere con la famiglie ogni momento del processo di formazione e di educazione dei ragazzi è

fondamentale. Riconoscerne la sostanzialità e ribadirne la necessità è un dovere anch’esso da

condividere.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.33

2.12 AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A) USCITE FORMATIVE, VISITE GUIDATE, VIAGGI DI FORMAZIONE

Nell'ambito del percorso formativo triennale sono comprese specifiche attività da realizzarsi al di

fuori del Centro (ad esclusione dello stage che segue una regolamentazione a parte) che

concorrono al raggiungimento delle finalità del CFP e degli obiettivi formativi previsti per i diversi

anni di formazione.

Durante il primo anno le attività in programma favoriscono l’orientamento, la socializzazione, la

crescita culturale e la motivazione al nuovo contesto formativo, mentre durante il secondo anno le

iniziative sono volte a sostenere e rinforzare il processo orientativo avviato e motivare alla scelta

intervenuta.

Nel corso del terzo anno le attività proposte mirano a far acquisire motivazioni ed identità

professionali legate alla particolare qualifica professionale.

Nell’ambito del quarto anno la formazione esterna al CFP consisterà in visite presso fiere di

settore di rilevanza internazionale e sedi formative o aziendali che risultino rilevanti per la figura

professionale di riferimento.

B) CERTIFICAZIONE ESTERNA PER L’INFORMATICA

Saper usare il computer è ormai un requisito indispensabile per lavorare. Ma come attestare di

essere in possesso delle abilità necessarie? Ciò è oggi possibile grazie alla Patente Europea del

Computer.

Si tratta di un certificato, riconosciuto a livello internazionale, che attesta l’insieme minimo delle

abilità necessarie per poter lavorare con il personal computer.

In Italia la Certificazione ECDL è stata riconosciuta, a vari livelli della Pubblica Amministrazione,

quale titolo di merito valido ai fini dell’attribuzione di un punteggio nei concorsi per soli titoli, o per

titoli ed esami. In tutti gli ambienti privati di lavoro è riconosciuta quale credito formativo del

lavoratore, pertanto tale certificazione potrà essere inserita nel curriculum personale come

qualsiasi altra certificazione che attesti il possesso di ulteriori specializzazioni.

Per il conseguimento degli Standard formativi minimi indicati dalla Conferenza Unificata Stato

Regioni e recepiti nel 2005 dalla Provincia Autonoma di Trento, il CFP si attiva per preparare i

ragazzi, nel corso del biennio, al superamento di quattro esami per l’acquisizione della

certificazione EDCL START. Inoltre, a discrezione e su scelta dello studente, al completamento

degli ulteriori tre esami per l’ottenimento della certificazione ECDL COMPLETA.

Agli allievi interessati il Centro offre la possibilità di prepararsi agli esami frequentando i corsi

organizzati all’interno del Centro stesso.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.34

C) CERTIFICAZIONE ESTERNA PER LE LINGUE STRANIERE

Per il conseguimento degli Standard Formativi Minimi indicati dalla Conferenza Unificata Stato

Regioni e recepiti nel 2005 dalla Provincia Autonoma di Trento, il CFP si attiva per il

conseguimento della certificazione linguistica per la lingua inglese (obiettivo minimo: grado 3 livello

A2 del framework europeo).

Il progetto prevede l’ intervento di un lettore di madrelingua per almeno 20 ore per ogni classe

terza. La preparazione agli esami Trinity si basa sull’uso reale e comunicativo della lingua e quindi

non si discosta dall’insegnamento curricolare della lingua inglese, che prevede un approccio

funzionale comunicativo con sviluppo delle quattro abilità linguistiche. Il progetto si caratterizza

come formazione aggiuntiva e propone un corso di potenziamento della durata di 20 ore per le

classi terze dei due settori, suddiviso in unità di due ore ciascuna, da attuare preferibilmente a

partire da metà gennaio, dal momento che gli esami si svolgeranno indicativamente nell’ultima

settimana di aprile. Il modulo prevede la collaborazione di un insegnante madrelingua che ha la

funzione di integrare l’attività dell’insegnante di classe e di permettere un confronto diretto degli

allievi con modalità di comunicazione diverse ed accenti e pronunce che aiutano l’allievo a

superare la preoccupazione di esprimersi in lingua straniera con altre persone.

Per i quarti anni del settore alberghiero è previsto un soggiorno linguistico all’estero della durata di

una settimana, per l’acquisizione di competenze linguistiche e il conseguimento della certificazione

linguistica (livello B1 del framework europeo).

D) PROGETTO SPORT, AMBIENTE E MONTAGNA

L'avviamento e la pratica dell'attività sportiva hanno lo scopo di contribuire alla formazione e alla

maturazione della personalità degli studenti, inserendosi a pieno titolo nel contesto dell'azione

educativa. L'attività sportiva tende ad assecondare nell'allievo la ricerca di una disciplina interiore,

a sviluppare l'abitudine alla lealtà, alla socialità, al sacrificio e a realizzare una consuetudine di

sport attivo.

Il nostro CFP partecipa ai diversi tornei organizzati sul territorio per le varie discipline sportive ed è

frequentemente presente ai Campionati studenteschi. Partecipa inoltre, se saranno riproposte, alla

giornata Enaip Neve per una competizione tra Centri nell’ambito degli sport invernali e alla giornata

ALE (Atletica Leggera Enaip) che consente a gruppi di allievi di tutti i CFP Enaip di incontrarsi e

confrontarsi.

Il Centro intende proporre progetti che leghino la pratica dell’attività sportiva ad aspetti inerenti la

conoscenza dell’ambiente che ci circonda e la futura professione degli allievi, avendo come

finalità una migliore conoscenza del territorio locale, l’acquisizione di abilità sportive legate alla

montagna e una presa di coscienza della forte valenza economica e turistica legata agli sport di

montagna nella nostra zona.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.35

E) CORSO DI ARRAMPICATA CON L’UTILIZZO DI DPI ANTICADUTA

I corsi di arrampicata sportiva in ambito giovanile hanno il principale obiettivo di valorizzare gli

aspetti formativi del carattere e dell’educazione psico-fisica nei ragazzi in quanto è dimostrato che

l’arrampicata agisce positivamente su vari fattori quali: attenzione, intuizione, memorizzazione,

capacità decisionali, responsabilità.

Il corso verrà proposto agli studenti della classe terza di Operatore edile, in quanto in futuro essi

saranno chiamati ad effettuare lavorazioni in quota, soggette al rischio di caduta dall’alto e

dovranno saper utilizzare per la loro protezione un numero limitato di DPI anticaduta.

Il corso di formazione avrà quindi anche lo scopo di formare e addestrare gli studenti al corretto

utilizzo dei DPI anticaduta, tramite il miglioramento delle conoscenze relative al pericolo compreso

nel lavoro in quota e della capacità di operare in sicurezza, utilizzando in modo corretto tali DPI.

F) PROGETTO SALUTE

Il Progetto Salute, che da anni si tiene nel nostro Centro, è un’iniziativa che si aggiunge alle

proposte formative della scuola e si propone di fornire agli studenti conoscenze di tipo scientifico e

di tipo comportamentale capaci di far assumere stili di vita atti a garantire, il più possibile, la propria

e l’altrui salute.

Attraverso interventi mirati con esperti esterni si intende far comprendere ai giovani che la

SALUTE - come sostiene l’Organizzazione Mondiale della Sanità - “è uno stato completo di

benessere fisico, mentale e sociale” e quindi un bene prezioso.

La scuola, oltre a svolgere il suo ruolo istituzionale, deve anche essere in grado, a nostro avviso,

di creare un ambiente accogliente, attento ai continui mutamenti degli adolescenti e quindi capace

di dare risposte tempestive e recapiti precisi sul territorio per far sì che ogni allievo possa, anche

da solo, ricercare soluzioni ai problemi personali, sia fisici che psichici, in strutture adeguate e con

personale specializzato.

Gli interventi sulle classi sono così distribuiti:

1. PRIME CLASSI: Alcool e fumo e stili di vita

2. SECONDE CLASSI: Educazione all’affettività e alla sessualità

3. TERZE CLASSI: Primo soccorso e Guida sicura

4. TUTTE LE CLASSI: Conoscere il consultorio, Corso per smettere di fumare, CIC Consulenza

Individualizzata in sede con Psicologa

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.36

G) PROGETTO “PEDALANDO CON AMORE M’ILLUMINO D’IMMENSO”

Su invito dell’A.P.S.P. San Vigilo di Spiazzo (TN) è stato approntato un progetto teso a valorizzare

le sinergie del territorio. Sotto la supervisione degli insegnanti, le classi terze Operatore elettrico e

Operatore alle lavorazioni meccaniche realizzeranno una bicicletta particolare ed innovativa, a

parecchi posti (sia per seduta che per carrozzine), collegata ad una dinamo. Grazie a questa

struttura, gli ospiti riusciranno a produrre energia elettrica, che mediante il movimento articolato

degli arti inferiori e superiori, riuscirà a portare la stessa a un accumulatore, per poter poi

distribuire l’elettricità prodotta a illuminare la corona della statua della Madonna, presente

all’entrata della struttura.

Il progetto riesce così ad unire più finalità: un’integrazione tra le varie realtà del territorio

giudicariese; l’apporto didattico importante per gli alunni del CFP nel creare una struttura volta al

benessere degli ospiti dell’’A.P.S.P.e, non ultimo, l’impegno verso l’ambiente.

H) PROGETTO “M.A.P. – MODULO ABITATIVO PROVVISORIO ECOSOSTENIBILE” Sulla base di un accordo fra Provincia Autonoma di Trento – Dipartimento Protezione Civile ed

Infrastrutture ed il nostro CFP ha preso il via una collaborazione finalizzata alla progettazione e alla

realizzazione di un prototipo di “Modulo Abitativo Provvisorio” per fronteggiare l’emergenza

abitativa in occasione di eventi calamitosi e di catastrofi naturali. Tale progetto nasce con l’intento

di fornire una soluzione di abitabilità transitoria, sia come risposta all’immediatezza della crisi, che

come risposta a medio termine durante il periodo della ricostruzione.

Costruito secondo principi di sostenibilità ambientale, il modulo dovrà essere ad alto rendimento

energetico e dovrà rispondere a criteri di trasportabilità, facilità di assemblaggio e messa in opera,

flessibilità, modularità e recuperabilità.

Ulteriore obiettivo dell’intesa è la sensibilizzazione degli studenti verso le tematiche di sicurezza e

protezione civile, per la costruzione di una società più preparata ad affrontare e prevenire le

situazioni di rischio.

CLASSI COINVOLTE: Classe IV Tecnico edile di Carpenteria in legno

Classe IV Tecnico per l’automazione industriale

Tutto il materiale necessario per la costruzione di questo modulo viene messo a disposizione dalla

P.A.T., mentre la parte di progettazione e realizzazione sarà in carico alle classi sopra citate.

L’obiettivo è di terminare questo prototipo entro l’a.f. 2013-2014.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.37

I) PROGETTO SIMULIMPRESA E FRONT-OFFICE La metodologia didattica di Simulimpresa coinvolge attualmente più di 400 realtà scolastiche

dislocate sull’intero territorio nazionale. Oltre alla formazione professionale, oggi sono in rete Istituti

tecnici, Istituti Professionali, Università, Aziende reali, Associazioni di categoria, Camere di

Commercio e Scuole Medie Inferiori, che utilizzano la metodologia come strumento orientativo.

Tale eterogeneità garantisce una forte sinergia tra mondo del lavoro e quello della formazione e

dell’istruzione.

La sperimentazione nel nostro Centro è iniziata nell’anno formativo 2004/2005 e prevede una

riproduzione fedele di tutto ciò che avviene all’interno di un albergo reale, per far acquisire agli

allievi esperienza pratica attraverso l’utilizzo di documenti reali e un’organizzazione tipicamente

aziendale, far loro acquisire una cultura aziendale e la capacità di sviluppare competenze

trasversali legate alle relazioni, alla comunicazione e alla soluzione di problemi nella gestione del

cliente.

La riorganizzazione dei Piani di studio, con l’introduzione della nuova figura dell’Operatore

dell’accoglienza e dell’ospitalità a partire dall’a.f. 2012-2013, ha reso ancora più importante

l’acquisizione delle competenze sopra citate.

Classe seconda: A partire dal secondo anno si introduce l’attività di Simulimpresa, metodologia di insegnamento

finalizzata a potenziare le competenze professionali e a rendere più dinamiche e interattive le

lezioni, simulando una reale attività ricettiva.

Nel corso dell’attività ci sono scambi continui con numerose simulimprese italiane attraverso

telefono, e-mail ecc. per sviluppare al meglio la competenza comunicativa.

Classe terza sala/bar (ancora con vecchio ordinamento): L’attività di Simulimpresa prosegue nel terzo anno per continuare a perfezionare le competenze

relative alla gestione dell’interazione comunicativa con il cliente, dotando gli allievi di adeguati

strumenti espressivi.

Le registrazioni vengono effettuate su modulistica specifica utilizzando attrezzature e software

specifici (Miami), utili per la compilazione del planning e schede di notifica.

L) PROGETTO AMERICAN BAR – CAFFETTERIA – DECORAZIONI FLOREALI

Il progetto prevede il contributo di alcuni esperti esterni che intervengono nella classe seconda

Operatore dell’accoglienza e dell’ospitalità e terza Operatore ai Servizi di Sala-Bar.

L’obiettivo è di rafforzare l’acquisizione di competenze specifiche nell’ambito della Caffetteria,

dell’elaborazione di miscelati, delle tecniche di flair (con la collaborazione di un docente barman

A.I.B.E.S. e FLAIR TENDER) e delle decorazioni floreali.

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Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.38

M) PROGETTO RISTORANTE DIDATTICO

Nell’indirizzo alberghiero nel corso dell’anno formativo, si valuterà la possibilità di coinvolgere le

classi seconde e terze nell’esperienza del “ristorante didattico”, nel rispetto delle norme vigenti e

compatibilmente con le risorse disponibili. Di norma ogni classe è coinvolta due volte nel corso

dell’anno e, collaborando con gli altri gruppi classe, realizza un menu completo in cucina ed

effettua il servizio di sala-bar e il ricevimento degli ospiti.

I menu sono stabiliti e redatti dai ragazzi delle classi coinvolte con la collaborazione dei docenti del

Centro; nella loro stesura e preparazione si tiene conto della stagionalità dei prodotti, delle unità

didattiche affrontate in aula (cioccolato, latte, ecc.) oppure di eventuali ricorrenze (p.e. nell’ a.f.

2010-2011 la celebrazione del 150° dell’unità d’Italia). Medesimo coinvolgimento dei ragazzi vi è

nella predisposizione dei servizi di sala-bar e del ricevimento.

Gli studenti possono invitare a questo appuntamento i genitori e i conoscenti, facendo diventare

questa esperienza un’occasione per dimostrare le capacità acquisite nel corso dell’anno; molto

importanti sono gli aspetti motivazionali e di autostima che si attivano negli studenti quando

riescono a mettere in campo le proprie risorse per fornire un buon servizio.

I docenti hanno l’opportunità di mostrare concretamente agli allievi la realtà e la tempistica del

mondo del lavoro, poichè gli studenti stessi possono confrontarsi e collaborare con i vari reparti

come un vero team di un’azienda alberghiera di notevoli dimensioni.

N) PROGETTO MOTIVAZIONE ALLO STUDIO E CITTADINANZA ATTIVA

Il Centro prevede per l’anno formativo 2013-2014 l’attivazione di corsi di recupero per ovviare alle

difficoltà dei ragazzi che, essendo adolescenti, sono particolarmente fragili e quindi necessitano

dell’aiuto dei docenti per correggere il loro metodo di studio ed essere stimolati verso un impegno

più efficace e gratificante.

All’inizio di settembre, prima dell’inizio della scuola, si prevedono alcuni momenti di recupero nel

corso dei quali gli studenti si recheranno in aula per recuperare i debiti (negatività) evidenziati nelle

pagelle di fine anno. Si svolgeranno attività disciplinari allo scopo di migliorare il metodo di studio,

le conoscenze e le competenze specifiche, inoltre vi sarà lo spazio per una riflessione critica

sull’esperienza scolastica.

Nel corso dell’anno è inoltre prevista l’attivazione di recuperi disciplinari per gli studenti con

valutazioni insufficienti.

Dallo scorso anno il Collegio dei Docenti ha approvato l’utilizzo di attività di recupero come

provvedimento alternativo alla sospensione dalla frequenza scolastica, nella consapevolezza che,

se è vero che il CFP deve essere il luogo di formazione, dialogo, educazione, ricerca ed

esperienza sociale tesa a favorire l’acquisizione delle conoscenze e ad accrescere l’autonomia

individuale e il senso di responsabilità verso la comunità, allora anche i provvedimenti disciplinari

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.39

devono avere una finalità educativa e devono tendere al rafforzamento del senso di responsabilità

ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello

studente.

I ragazzi sanzionati hanno l’obbligo di recarsi a scuola per alcune ore oltre il normale orario

scolastico, il venerdì pomeriggio, per seguire dei recuperi disciplinari organizzati in base alle loro

specifiche difficoltà oppure vengono affiancati al personale ausiliario per svolgere attività

socialmente utili.

Questi interventi vengono attivati al bisogno e sono organizzati utilizzando le risorse interne e le

professionalità di volta in volta necessarie.

O) PROGETTO “IL QUOTIDIANO IN CLASSE”

Gli insegnanti del Centro hanno aderito, anche quest’anno, all’iniziativa proposta dall’Osservatorio

permanente Giovani – Editori, “ Quotidiano in Classe”, nel tentativo di avvicinare le nuove

generazioni alla lettura del Quotidiano e non solo.

Ogni classe avrà a disposizione gratuitamente, una volta in settimana per tutto l’anno formativo, 10

copie del “Corriere della Sera” e 5 del “L’Adige”.

Il progetto si propone di spronare gli allievi alla lettura affinché possano trasformarsi in adulti consapevoli ed attenti ai fatti d’attualità sia locale che nazionale, per non essere emarginati dal

contesto sociale e per capire, nel profondo, quanto la lettura sia d’aiuto e di conforto in qualunque

stagione della vita. La lettura dà spunti per crescere , dà soluzioni e risposte ai problemi personali,

dà gioia e sollievo, quindi è un’ottima compagna lungo il divenire dell’esistenza.

Modalità dell’intervento:

• Consegna agli allievi dei quotidiani

• Analisi e lettura guidata per il primo periodo

• Attività scritte e orali

• Consegna quotidiano alle famiglie

P) PROGETTO “IO MI DIFFERENZIO, E TU?”

Il progetto, che nello scorso anno formativo nell’ambito del Progetto Campus ha visto il

compimento della fase preliminare, ha l’obiettivo di incentivare i ragazzi che frequentano la nostra

scuola a differenziare i rifiuti nel modo più corretto possibile, con l’auspicio che ciò sia percepito

come un quotidiano dovere di cittadino.

Il progetto “Io mi differenzio, e tu?”, è rivolto innanzitutto ai ragazzi delle prime classi, in modo che

fin da subito entrino nell’ottica di un Centro in cui si possa mirare alla sostenibilità ambientale, al

risparmio energetico e al rispetto per l’ambiente.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.40

Si prevede che siano gli stessi ragazzi, dopo una condivisione di quanto già fatto nell’ambito del

Progetto Campus, a pianificare, durante le prime settimane dell’anno, la raccolta differenziata

individuando la localizzazione delle isole ecologiche e predisponendo un vademecum di semplici

regole da rispettare.

Le isole ecologiche dovranno essere dotate di cestini di differente colore (per la fornitura dei quali

si cercherà appoggio nella Comunità di Valle, nei Bim o in altri enti pubblici che daranno

disponibilità), in modo da renderli di semplice riconoscimento e utilizzo.

L’iniziativa prevede, durante l’anno scolastico, l’inserimento di incontri con esperti del settore e, se

possibile, l’esposizione nell’atrio della scuola di una piccola mostra di design basata su prodotti di

riciclo e di recupero.

Q) PROGETTO CAMPUS

Il progetto, finanziato ai sensi della delibera n. 2326 della Giunta Provinciale del 15/10/2010, è

stato attivato nel corso dell’a.f. 2012-2013 con gli obiettivi di rinforzare nei ragazzi il senso di

appartenenza al Centro, di strutturare un’offerta formativa articolata, di promuovere pedagogia e

didattica al passo con i ragazzi di oggi e infine di presidiare limiti e regole, gestendo casi difficili ed

emergenze.

Questa prima esperienza, seppur parziale perché finanziata e attivata a metà a.f., è stata

sicuramente positiva sia sotto l’aspetto pedagogico che dal punto di vista formativo ed è intenzione

del Centro riproporla anche per l’a.f. 2013-2014.

R) PROGETTO “STORIA LOCALE”

Il Centro intende riproporre per l’a.f. 2013-2014 la collaborazione con il Centro Studi Judicaria per

promuovere lo studio di particolari aspetti della storia locale attraverso la ricerca, la lettura e la

comprensione di documenti con riferimento alle specificità dei singoli settori.

CONCLUSIONI L'attuazione dei progetti descritti richiede la partecipazione di tutto il personale del Centro.

In particolare, l'attuazione delle azioni previste per il miglioramento e la riorganizzazione della

didattica finalizzata all’innalzamento del tasso di successo formativo ed alla lotta alla dispersione

richiede l'acquisizione da parte del corpo docente di una sempre maggiore abitudine a lavorare

insieme, a fare squadra (di classe, di settore, di Centro), migliorando innanzitutto le capacità al

lavoro di gruppo e gli stessi rapporti interpersonali tra docenti, considerato anche il turn-over che

ha interessato il Centro in questi ultimi anni.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 2 – Organizzazione didattica pag.41

La modularizzazione dell'insegnamento e la sperimentazione della flessibilità organizzativa e

didattica richiede una puntuale progettazione che, partendo dalla specificità delle condizioni e delle

esigenze del C.F.P., sappia anche far tesoro delle altre positive esperienze già in atto.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 3 – Relazioni pag.42

3. RELAZIONI 3.1 RAPPORTI C.F.P. – FAMIGLIA Il Centro per costruire e potenziare l'offerta formativa promuove, attraverso un sistema di rete, un

insieme di relazioni con l'utenza, con il mondo economico-produttivo e con le istituzioni.

Per i corsi di formazione di base questo sistema di relazione ha la sua centralità nei rapporti con gli

studenti e con le famiglie. Esso si concretizza con incontri periodici, con l’informazione sull'andamento

degli studenti, con la presentazione e la partecipazione all’attività del Centro.

Lo strumento formale che regola i rapporti fra il C.F.P. e le famiglie è il libretto personale dello studente,

che deve essere compilato e firmato dai genitori per giustificare le assenze, i ritardi e le uscite

anticipate.

Oltre alle comunicazioni relative a problematiche riguardanti gli studenti o di servizio, è consuetudine,

dopo gli scrutini, evidenziare alle famiglie le situazioni più problematiche segnalate dal Consiglio di

Classe e motivare la valutazione. La Direzione del Centro segnala tempestivamente anche le frequenti

o prolungate assenze o i ritardi alle lezioni da parte degli allievi .

Il Coordinatore di Classe, in accordo con la Direzione, in caso di necessità, convoca i famigliari degli

studenti per particolari problemi relativi all’andamento didattico e disciplinare.

Settimanalmente gli insegnanti sono a disposizione dei genitori per le udienze individuali e, di norma,

due volte l’anno sono convocate le udienze generali.

Nel mese di settembre/ottobre di ogni anno, invece, viene organizzata un’assemblea per incontrare

genitori e studenti delle prime, seconde e terze classi. Durante questi incontri vengono nominati, così

come previsto dal Regolamento per gli Organi Collegiali, i Rappresentanti di classe dei genitori e quindi

la Consulta dei genitori, che a sua volta nomina, se scaduto il mandato, i propri rappresentanti

all’interno del Consiglio di Centro. Sempre nel corso dell’assemblea, ai genitori degli studenti delle terze

classi viene inoltre presentato il progetto di stage.

Questi incontri sono riproposti, se necessario, durante l’arco dell’anno e rappresentano un’opportunità

per approfondire il dialogo fra il C.F.P. e le famiglie.

3.2 RAPPORTI CON IL TERRITORIO Il nostro Centro fa proprie tre grandi direttrici di azione volte a sviluppare il sistema scolastico trentino:

assicurare a tutti i giovani un'adeguata formazione fino a 18 anni ed il conseguimento di un

titolo di studio dopo l'obbligo;

migliorare la qualità del sistema;

rendere la spesa più efficace.

Quella di riuscire ad abbattere ulteriormente il dato relativo al numero di giovani che abbandonano gli

studi prima del conseguimento di una qualifica o un diploma è sicuramente una delle sfide più

impegnative. Per favorire questo è necessario che il CFP riesca ad intessere una fitta trama di rapporti

positivi sul territorio.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 3 – Relazioni pag.43

Pur essendo cresciuto nel tempo il ruolo attribuito alla formazione professionale da parte della comunità

locale e del mondo imprenditoriale, il nostro Centro è chiamato ad intessere necessariamente relazioni

sempre più profonde con tutti gli organismi e le varie organizzazioni di categoria presenti sul territorio.

Il nostro obiettivo è quello di legarsi con autorevolezza al territorio per diventare uno snodo centrale

volto a coinvolgere tutte le agenzie presenti nella comunità, in funzione della crescita equilibrata dei

giovani, favorendo la loro integrazione di cittadini attivi nel tessuto sociale ed economico.

Il CFP Enaip collabora con la Comunità delle Giudicarie alla individuazione di obiettivi e allo sviluppo di

iniziative che favoriscano la formazione di base e continua dei cittadini in un contesto di superamento

degli squilibri territoriali, in coerenza con i progetti di sviluppo provinciale e di zona.

Da anni siamo impegnati a perseguire un processo di innovazione che prevede, accanto al tradizionale

ed importante compito di formazione iniziale (di base), un’offerta formativa flessibile e qualificata,

capace di rispondere alle esigenze degli individui, dei lavoratori e delle imprese.

Come si diceva, esiste già un rapporto consolidato del C.F.P. con il mondo del lavoro ed economico

locale, caratterizzato da buone relazioni con le organizzazioni di categoria e con le singole imprese,

così come sono numerose anche le collaborazioni con istituzioni, enti ed associazioni che si

concretizzano in importanti iniziative sia pubbliche, che corsuali.

Le principali attività formative programmate, per il corrente anno formativo, sono le seguenti:

Corsi per Enti bilaterali Manifestazioni: il Centro partecipa con insegnanti ed allievi a fiere, manifestazioni e concorsi oltre

a iniziative specifiche di settore. Costante, inoltre, è il rapporto con Istituzioni, Enti ed Associazioni

pubbliche e private

Premiazione studenti meritevoli Partecipazione ad eventi: Ecofiera di montagna (Tione di Trento), Merano Wine Festival

(Merano), Mondo Merlot (Aldeno), Fiera della patata (Giudicarie Esteriori), Expo Riva Hotel (Riva

del Garda) e altre Fiere di settore sia per l’Industria e Artigianato che per l’Alberghiero

Nel corso di quest’anno saranno promossi degli incontri con i rappresentanti di categoria, delle imprese

dei vari settori produttivi (legno, costruzioni, metalmeccanica, manifatturiero, alberghiero e con i

responsabili di enti pubblici e privati) per analizzare le tematiche comuni e sottoscrivere accordi o

Protocolli d’Intesa. Con gli imprenditori continueranno gli incontri che costituiranno momenti di

confronto e dialogo su temi specifici inerenti i fabbisogni formativi, l’orientamento, e più in generale, il

rapporto C.F.P./Formazione/Aziende.

Uno degli obiettivi per i quali il Centro guarda continuamente al territorio infatti è quello di rispondere ai

suoi fabbisogni e alle prospettive che si vanno delineando con particolare riferimento alle produzioni ad

alta tecnologia.

In campo turistico e alberghiero, il C.F.P. ha attivato da qualche anno un “Tavolo delle intese” con

Istituzioni ed Associazioni economiche di categoria per l’indirizzo alberghiero e della ristorazione. Le

intese raggiunte sono state formalizzate con un importante protocollo, che ha dato, fra l’altro, avvio ad

un’azione innovativa qual è stato il progetto “L’impresa dentro la scuola alberghiera”. Sempre in questo

settore, il Centro continua la collaborazione con l’Associazione Albergatori della Provincia di Trento e

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 3 – Relazioni pag.44

con altre associazioni di categoria, che ci vede impegnati in attività di monitoraggio, progettazione,

collaborazioni varie.

Il CFP è inoltre socio – fondatore dell’ ”Azienda di Promozione Turistica Terme di Comano, Dolomiti del

Brenta scarl”. Si tratta di un importante riconoscimento per il ruolo che il Centro svolge da anni nella

promozione di un turismo di qualità.

I rapporti e le collaborazioni che la scuola intrattiene con le diverse realtà produttive locali ha favorito

l’attivazione di tre quarti anni per il conseguimento del diploma provinciale, due per il settore Industria –

Artigianato denominati “Tecnico per l’automazione industriale” e “Tecnico edile per la carpenteria del legno”, uno per l’indirizzo Alberghiero di “Tecnico di cucina e della ristorazione” (Tecnico di

cucina creativa).

La positiva collaborazione tra il CFP ed il mondo del lavoro ha consentito la progettazione e

l’attivazione di un corso biennale di Alta Formazione di “Tecnico Superiore di Cucina”. Si tratta di un

percorso biennale di alta cucina di 1.500 ore annue divise tra attività didattico – formative nel Centro e

attività di praticantato in azienda. Nel corso del mese di novembre 2012 è stata attivata la terza

edizione.

Come abbiamo evidenziato, oltre che per la partnership nei quarti anni e nell’Alta Formazione, il

collegamento con la realtà economica sia del nostro territorio che fuori dalle Giudicarie è comunque

costante. Strumenti come il Protocollo d’Intesa per il settore Alberghiero, il Protocollo d’Intesa “Progetto Fibre Ottiche” e il Protocollo d’Intesa con l’Associazione ARCA e Trentino Sviluppo (quest’ultimo sottoscritto a febbraio 2013), gli stages organizzati con ottimi risultati per gli studenti delle

classi terze, i tirocini formativi in azienda per le quarte classi, il praticantato per l’Alta Formazione, le

visite aziendali e di orientamento, contribuiscono a fare del nostro Centro un punto di riferimento

significativo tra i vari attori della società economica locale e un punto di raccordo tra lavoro –

formazione – istruzione.

Il nostro CFP partecipa infine all’attuazione del Protocollo PAT – Confindustria sottoscritto l’11 luglio

2008, con l’obiettivo di avvicinare i mondi della scuola e dell’industria, incrementandone l’interazione ed

esplorando esempi concreti di imprenditorialità. Attraverso questa adesione, il Centro intende

identificare contenuti di insegnamento e argomenti di studio pregnanti nei settori dell’orientamento,

dell’ambiente, dei consumi, della convivenza e della cittadinanza attiva. Tutto ciò contribuirà a

sviluppare un’effettiva partnership di sistema tra scuola e industria a reciproco beneficio e a vantaggio

del territorio.

Grazie all’ampia rete di rapporti instaurati con il territorio e in particolare con le aziende e con le

Associazioni di categoria, la nostra scuola si sta ridefinendo sempre più come agenzia educativo-formativa territoriale e come soggetto di raccordo tra il mondo del lavoro e della formazione.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 3 – Relazioni pag.45

3.3 RAPPORTI CON ALTRE SCUOLE

Il passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola secondaria di secondo grado o alla

formazione professionale può causare disagi e difficoltà di varia natura, in quanto solitamente si passa

da una scuola legata ancora ad una pedagogia della "tutela" ad un Centro organizzato attorno

all’autonomia e all’autoresponsabilità.

Per trasformare il disagio in una situazione di "star bene con se stessi e con gli altri", il Centro di

Formazione Professionale Enaip di Tione ha programmato una serie di iniziative.

Innanzitutto anche per l’anno formativo 2013/2014, fra le tante esperienze progettuali di integrazione e

continuità con gli Istituti Comprensivi, l’Istituto d’Istruzione e il CFP UPT del territorio già

precedentemente illustrate (Progetti Ponte, Azioni formative contro la dispersione scolastica, Progetti

Passerella, Progetto di Orientamento e Riorientamento, Progetto studenti stranieri), verranno

organizzati con cadenza annuale momenti di confronto ed approfondimento in tavoli di lavoro

appositamente costituiti. Si terranno, inoltre, incontri periodici con i dirigenti scolastici, con i docenti che

curano sia l’orientamento che l’area BES di tutte le realtà scolastiche, con i referenti degli studenti

stranieri e con gli insegnanti di sostegno.

Da dieci anni, in particolare, è stato stipulato un Protocollo d’Intesa fra i Dirigenti degli Istituti

Comprensivi, dell’Istituto di Istruzione Superiore e dei C.F.P. ENAIP ed UPT del Comprensorio delle

Giudicarie al fine di formalizzare questo rapporto di dialogo e di collaborazione instaurato da qualche

tempo. E’ così nata la “Rete Scuole C8” che all’inizio dell’anno formativo ha programmato dei momenti

di confronto e di aggiornamento per tutti gli insegnanti dei diversi ordini di scuola.

Per quanto riguarda invece la possibilità di proseguire nel percorso formativo, uno specifico accordo,

stipulato da qualche anno con l’I.P.S.I.A. “Moretto” di Brescia, permette ai nostri studenti del settore

Industria ed Artigianato il passaggio dal quarto anno in alternanza al quinto anno e il conseguimento del

relativo diploma di maturità professionale, col supporto di un Corso di Raccordo per il recupero delle

competenze richieste.

In conclusione si può affermare che il Centro di Formazione Professionale ENAIP di Tione, con il suo

forte radicamento nel territorio, si trova nelle condizioni ottimali per rispondere con competenza

didattica e con professionalità alle articolate esigenze della Comunità locale.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.46

4. RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO 4.1 PREMESSA La strategia Europa 2020, attraverso il programma specifico “Education and training 2020”, ha

individuato alcuni obiettivi sui quali concentrare gli sforzi dei sistemi scolastici dei paesi aderenti

all’Unione per puntare a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell’economia europea,

riconoscendo il ruolo fondamentale dell’istruzione e formazione per le politiche di sviluppo

economico, nel confronto con le sfide del mondo globalizzato.

Riteniamo che in particolare due di questi obiettivi riguardino direttamente anche il nostro CFP,

uno è l’impegno a “migliorare la qualità e l’efficienza dell’istruzione e della formazione”, l’altro è lo

stimolo alla “creatività e all’innovazione, inclusa l’imprenditorialità, a tutti i livelli dell’istruzione e

della formazione”. Coerentemente con i proponimenti che la Provincia Autonoma di Trento, nel

Programma di Sviluppo Provinciale per la XIV Legislatura, e ENAIP Trentino , attraverso il Piano di

Miglioramento per il biennio 2012-2014, hanno assunto per rispondere alle sollecitazioni

provenienti dal Consiglio dei Ministri europei per l’istruzione e la formazione, il CFP ha predisposto

uno specifico Piano di Miglioramento, che stabilisce alcune semplici linee che permettano al

nostro sistema di rispondere in modo sempre più efficace alla sua mission.

4.2 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DEL PERSONALE DEL CFP I docenti del CFP nel loro percorso di formazione continua fanno principalmente riferimento alle

iniziative programmate dal “Centro per la formazione continua del personale insegnante” soggetto

incaricato di svolgere le seguenti attività per conto del Dipartimento della conoscenza :

⇒ formazione del personale insegnante delle istituzioni scolastiche e formative, anche per

quanto riguarda l'anno di formazione obbligatoria dei docenti assunti a tempo

indeterminato, con particolare attenzione agli aspetti metodologici e curriculari nonché al

sostegno all'innovazione;

⇒ formazione di figure strumentali al supporto delle progettualità delle istituzioni scolastiche

e formative e dell'attività formativa complessiva; supporto ai dirigenti e ai docenti delle

istituzioni scolastiche e formative per lo sviluppo dell'attività di progettazione dell'offerta

formativa rivolta al personale delle istituzioni stesse.

Inoltre l’ENAIP Trentino, il CFP ENAIP di Tione e la Rete Scuole C8 si impegnano a pensare e

sollecitare l’attivazione di itinerari di formazione che consentano un progressivo accrescimento di

competenze degli operatori secondo metodologie di formazione in grado di coniugare la necessità del

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.47

consolidamento ed aggiornamento tecnico-professionale con l’acquisizione di competenze

educative e formative capaci di rapportarsi con stili di apprendimento individuale.

Nello specifico, per l’anno scolastico 2013-2014, si programmano percorsi di formazione ed

aggiornamento che interessano i seguenti soggetti:

Aggiornamento dei Dirigenti e dei Direttori di CFP.

Aggiornamento del personale docente dell’ENAIP Trentino: Formazione per operatori della formazione professionale neo assunti;

Approfondimento delle competenze psicopedagogiche, metodologiche e

relazionali;

Piani di studio

Aggiornamento ed approfondimento delle competenze tecnico-professionali.

Aggiornamento del personale non docente dell’ENAIP Trentino: Approfondimento delle competenze relazionali, anche in riferimento

all’accoglienza dell’utente;

Approfondimento delle competenze tecnico-organizzative con riferimento alla

segreteria dei CFP Enaip.

4.3 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

Le aree in cui si intendono perseguire politiche di miglioramento, corrispondenti ai 5 prioritari

individuati negli Indirizzi della P.A.T., fatti propri anche dall’Ente, sono le seguenti:

Area della qualità degli apprendimenti Area della capacità inclusiva del sistema (insuccessi formativi/dispersione

scolastica) Area dell’orientamento scolastico/professionale Area dello sviluppo delle competenze degli operatori Area dell’efficienza e del miglioramento gestionale

All’interno di queste aree si sono individuati quelli che al momento sono gli aspetti più critici per

proporre strategie efficaci di riduzione dei problemi.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.48

A) Area della qualità degli apprendimenti Per quanto riguarda gli apprendimenti si sono evidenziate difficoltà da parte degli allievi nell’ambito

scientifico-matematico (in tutto il triennio per la matematica, in particolare nel primo anno per le

scienze) e in quello delle lingue straniere (in particolare il tedesco). A titolo di esempio nell’a.f. 2011-

2012 c’è stato un numero di insufficienze in matematica nel triennio pari al 20,13%, che sale al 30,3%

se si considera solo il primo anno; l’obiettivo che ci poniamo è di arrivare al 15% per il triennio e al 25%

nel primo anno. Ricordiamo che tra gli strumenti che misurano l’efficacia e l’efficienza dei sistemi

scolastici ci sono le rilevazioni INVALSI (dall’a. f. 2012-2013 destinate, dopo una fase sperimentale, a

diventare di routine anche per i secondi anni della formazione professionale) e le rilevazioni triennali

dell’OCSE-PISA per i sedicenni, che hanno sezioni specifiche dedicate all’ambito scientifico-

matematico. D’altra parte quanto sia diventato importante lo studio e l’apprendimento delle lingue

straniere risulta evidente se si considera come sia stato incrementato il numero di ore dedicate nei

nuovi Piani di studio e quanto il mondo del lavoro ormai richieda questa competenza.

Per ridurre il numero delle insufficienze e incrementare le competenze degli studenti si propone

l’attivazione di specifici corsi di recupero in corso d’anno per le materie più problematiche.

B) Area della capacità inclusiva del sistema (insuccessi formativi/dispersione scolastica) La riduzione degli insuccessi formativi rappresenta una sfida decisiva per il nostro Centro che negli

ultimi anni ha visto una quota di allievi non ammessi alla classe successiva intorno al 10% (nell’a.f.

2012-2013 il 9,0 % degli iscritti), mentre gli allievi ritirati (non per questo necessariamente usciti dal

sistema scolastico) sono in costante diminuzione negli ultimi anni (nell’a.f. 2012-2013 il 2,13% degli

iscritti). La percentuale totale di allievi non idonei e ritirati per lo scorso a.f. è dell’11,20%, l’obiettivo

che ci siamo posti è di arrivare al 10% (ricordiamo che l’obiettivo dell’Ente per l’a.f. 2011-2012 era del

15%). Il dialogo costante con gli allievi, lo stretto rapporto con le famiglie e lo scambio di informazioni,

l’attivazione di progetti specifici (p.e. percorsi personalizzati) per prevenire gli abbandoni e di corsi per

recuperare le insufficienze sono alcune delle buone pratiche, in parte già attivate, che il Centro si

impegna a promuovere. (Vedi tabella pagina seguente)

C) Area dell’orientamento scolastico/professionale Gli insegnanti coordinatori di classe e tutto il team docente si attivano per garantire agli allievi le

informazioni utili per un corretto orientamento nel momento della scelta della qualifica (con colloqui

individualizzati, incontri con esperti, visite ad aziende…) in coerenza con le attitudini personali, in modo

da evitare, per quanto possibile, passerelle tra settori o famiglie; l’obiettivo è quello di azzerare i

passaggi intra-indirizzi (nell’a.f. 2011-2012 si è avuto un 2,04% di passaggi nel settore industria-

artigianato e l’1,37% nel settore servizi), avendo sperimentato l’impatto di ingressi in corso d’anno sui

gruppi classe già formati, visto il considerevole numero di trasferimenti da altre scuole al nostro CFP

nel corso degli ultimi anni (37 per anno negli ultimi due anni formativi).

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.49

DATI STATISTICI SUL SUCCESSO FORMATIVO: a.f.

2012-2013 a.f.

2011-2012 a.f.

2010-2011 a.f.

2009 - 2010 a.f.

2008 - 2009 a.f.

2007 - 2008 a.f.

2006 - 2007 a.f.

2005 - 2006

Allievi iscritti al Centro

375 348 319 288 238 241 250 233

Allievi non idonei

34

9,06%

36

10,34%

28

8,78%

31

10,77%

27

11,35%

23

9,54%

17

6,8%

11

4,7%

Allievi ritirati

08

2,13%

9

2,59%

22

6,90%

26

9,03%

13

5,47%

10

4,15 %

20

8%

8

3,4%

Allievi non idonei + ritirati

42

11,20%

45

12,96%

50

15,68%

57

19,80%

40

16,81%

33

13,69%

37

14,8%

19

8,1%

Allievi qualificati

94 +

17 priv. + 40 (4° anni)

91 +

2 priv. + 42 (4° anno)

74+

31 (4° anno)

63 +

28 (4° anno)

52 +

16 priv. + 28 (4° anno)

55 +

1 priv. + 30 (4° anno)

65 +

30 (4° anno)

69 +

20 (4° anno)

D) Area dello sviluppo delle competenze degli operatori Il riordino dei Piani di studio provinciali, le caratteristiche del mondo adolescenziale (in termini di

modelli cognitivi e di dinamiche relazionali) e l’evoluzione del contesto socio-economico in cui il

Centro eroga i propri servizi impongono un costante aggiornamento degli operatori. Nel limite delle

risorse disponibili il nostro CFP promuove e incentiva la partecipazione dei propri operatori ai corsi

di aggiornamento promossi dall’Ente stesso, dalle reti di scuole, in particolare la Rete Scuole C8 (

attraverso le sue articolazioni:Rete BES, Rete stranieri, Rete orientamento…), dal “Centro per la

formazione continua del personale insegnante” e da altri soggetti negli ambiti dell’innovazione

didattica, dell’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’adeguamento metodologico in relazione ai Piani

di studio.

E) Area dell’efficienza e del miglioramento gestionale Vista anche la forte crescita del numero degli iscritti negli ultimi anni (da 233 nell’a.f. 2005-2006 a

375 nell’a.f. 2012-2013) si è individuato nella condivisione sistematica delle informazioni e delle

procedure a livello di staff di direzione e con tutto il personale uno degli elementi chiave per

garantire un effettivo miglioramento dell’efficacia del sistema. A tale fine si intende calendarizzare

riunioni di staff, con la partecipazione di Direttore, Collaboratore del Direttore, coordinatori della

didattica, degli studenti BES e degli studenti stranieri, a cadenza quindicinale.

In coerenza con gli obiettivi assunti dall’Ente si prevede inoltre di razionalizzare le spese per

acquisti, manutenzioni e attività promozionali del Centro con una riduzione del 5% e di ridurre le

risorse impegnate per i rimborsi viaggio e missioni contenendo la spesa del 15%.

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Cap. 4 – Ricerca, sperimentazione e sviluppo pag.50

4.4 AUTOVALUTAZIONE DI CENTRO

Il C.F.P. ENAIP di Tione opera in un contesto sociale ed economico in continua evoluzione in cui

va affermandosi il concetto di scuola-impresa. Il Centro è chiamato pertanto a “rendere conto” del

proprio operato nei confronti dell’utenza, della realtà economico-sociale e delle istituzioni.

Il nostro Istituto s’impegna quindi a valutare la qualità del servizio formativo al fine di garantire un

eccellente livello d’efficacia e d’efficienza e sottoporrà il proprio operato ad un sistema di

autovalutazione quale dispositivo di controllo, regolazione e riadattamento della propria azione

formativa.

Tale autovalutazione è finalizzata al costante miglioramento delle condizioni d’apprendimento per

renderle sempre più idonee al perseguimento degli obiettivi della scuola, dell’Ente e della P.A.T.,

ottimizzando contestualmente interventi e risorse, sia umane che economiche.

Il C.F.P. monitora costantemente sia il lavoro dei gruppi costituiti all’interno dell’istituto sia

l’andamento dei progetti per l’ampliamento dell’offerta formativa, utilizzando i seguenti strumenti di

valutazione:

indagini statistiche sull’utenza e sugli operatori scolastici;

questionari di autovalutazione;

riunioni dei Consigli di classe ai fini di monitorare l’andamento della progettazione di classe;

raccolta di suggerimenti e osservazioni provenienti dagli utenti e dagli operatori scolastici.

In particolare, a partire dall’anno formativo 2008/09, sono stati introdotti i nuovi questionari da

somministrare agli allievi, alle famiglie e agli studenti, quali strumenti di misurazione della

soddisfazione del beneficiario, secondo quanto previsto dal Sistema di Qualità dell’Ente (SGQ) .

Il perseguimento efficace degli obiettivi indicati nel Piano di miglioramento presuppone la condivisione

da parte di tutta la comunità educativa che opera all’interno del nostro Centro della filosofia che li ispira

e richiede la fattiva collaborazione di Direzione, docenti, personale di segreteria e personale ausiliario.

La misurazione degli effettivi passi compiuti nella direzione di un miglioramento dell’offerta del CFP

costituisce allo stesso tempo una verifica e uno stimolo ad operare coerentemente a quanto proposto.

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

Indice pag.51

INDICE

PREMESSA…………………………………………………………………………..pag. 1

PARTE PRIMA: ANALISI DEL CONTESTO

1.1 – La storia del nostro Centro …………………………………………………… pag. 2

1.2 – Il piano dell’offerta formativa……........................………………..…………. pag. 3

1.3 – Organigramma funzionale………………………………………………………. pag. 7

1.4 – Risorse umane e professionali ……………………………………………….. pag. 8

1.5 - Caratteristiche dell’utenza…………..……..…………………….……………. pag. 10

1.6 – Situazione interna al Centro …………………….……………………... pag. 11

1.7 – Ambito territoriale e socio – economico di riferimento……………………... pag. 13

PARTE SECONDA: ORGANIZZAZIONE DIDATTICA E

AZIONI A SUPPORTO DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA

2.1 - Premessa……………………………………………………… ……………….. pag. 18

2.2 – Metodologia e didattica del nostro C.F.P. …………………..........………… pag. 19

2.3 – Formazione a favore di studenti con Bisogni Educativi Speciali ...………… pag. 20

2.4 – Progetti Ponte ……………………………………..........………………… pag. 22

2.5 – Azioni formative per il conseguimento del titolo di primo ciclo …………… pag. 22

2.6 – Accoglienza ………………….…………………………..........………… pag. 23

2.7 – Orientamento e ri-orientamento …………………..........………………… pag. 24

2.8 – Altre iniziative di orientamento …………………….......………………… pag. 26

2.9 – Educazione interculturale e integrazione degli allievi stranieri ..……… pag. 27

2.10 – Stage aziendale ………………………………………………… ..……… pag. 30

2.11 – La valutazione …………………………………………………………….. pag. 32

2.12 – Ampliamento dell’offerta formativa……………………………..……… pag. 33

Uscite formative, visite guidate, viaggi di formazione……………. pag. 33

Certificazione esterna per l’informatica………………………. pag. 33

Certificazione esterna per le lingue straniere…………………. pag. 34

Progetto sport, ambiente e montagna……………..…………… pag. 34

Corso di arrampicata con l’utilizzo di DPI anticaduta .…………… pag. 35

Progetto salute……………………………………………………….. pag. 35

Progetto “Pedalando con amore m’illumino d’immenso” ……….. pag. 36

Cfp ENAIP Tione Progetto formativo di C.F.P. 2013-2014

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Progetto “M.A.P.” ……….………..…………………….………. pag. 36

Progetto Simulimpresa e Front Office …………………..…………. pag. 37

Progetto American Bar-Caffetteria-Decorazioni floreali..…………. pag. 37

Progetto Ristorante didattico ….……………….…….……….…. pag. 38

Progetto Motivazione allo studio e Cittadinanza attiva .……….…. pag. 38

Progetto “Il quotidiano in classe”………………….…….……….…. pag. 39

Progetto “Io mi differenzio e tu?” ……………….…….……….…. pag. 39

Progetto Campus ………………………………………………… pag. 40

Progetto “Storia locale” ………………………………………… pag. 40

PARTE TERZA : RELAZIONI

3.1 - Rapporti C.F.P. - famiglia……………………………………….………………. pag. 42

3.2 - Rapporti con il territorio……………….…………..……………………………... pag. 42

3.3 - Rapporti con altre scuole………….…………………………………………….. pag. 45

PARTE QUARTA: RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO 4.1 - Premessa ………………………………………………………….…………….. pag. 46

4.2 - Formazione e aggiornamento del personale del CFP……………………….. pag. 46

4.3 - Il Piano di miglioramento ……………………………….……………………... pag. 47

4.4 - Autovalutazione di Centro ………………………………………………. pag. 50