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Come imparare l’inglese Segreti e strategie di chi l’inglese lo impara davvero Brickster R

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Come imparare l’ingleseSegreti e strategie di chi

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Perché soltanto alcuni “fortunati” conoscono bene l’inglese? Lo imparano facilmente, lo parlano, lo capiscono e lo possono usare per comunicare con tutto il mondo, mentre tu le provi tutte e ti ricordi a malapena qualche frase.

Se potessi impararlo anche tu, magari in breve tempo, come cambierebbe la tua vita? Ti sentiresti più capace e fiero di te stesso? Avresti più possibilità nel mondo del lavoro? Guadagneresti di più? O faresti le valigie per andare a vivere altrove?

Se il tuo desiderio è imparare l’inglese in modo rapido ed efficiente e vuoi un risultato eccellente garantito al 100%, ci sono alcune cose che devi assolutamente sapere adesso. Prima che tu ti cimenti con l’inglese è fondamentale che capisca alcune delle verità più trascurate sull’apprendimento delle lingue.

Come imparare l’inglese

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Indice

Il segreto per imparare l’inglese 4

Che cos’è l’inglese 7

Perché il 99% dei corsi d’inglese non funziona 10

Miti e leggende sull’apprendimento dell’inglese 14

L’anello mancante 18

Il metodo giusto 20

Che cos’è Brickster? 23

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Il segreto per imparare l’inglese

Ti sei mai chiesto qual è il segreto dello studente che ha successo con l’inglese? Ti sei mai chiesto se ha una capacità speciale che gli permette di imparare rapidamente o se usa una strategia particolare per ricordare sempre ciò che impara? E ti sei mai chiesto come fa a sentirsi sempre sicuro e orgoglioso del suo inglese tanto da mostrarsi sempre disinvolto anche quando fa ancora qualche errore? Hai mai pensato che forse sa qualcosa che tu non sai o che non ti hanno insegnato? Se dovessimo definire la ricetta del suo successo quale sarebbe?

Pochi sanno che la ricetta vincente per imparare l’inglese è una combinazione di:

Diciamolo meglio:

con l’inglese non importa “dove, quando e con chi” ma “come”.

E il “come” include:

• come ti senti quando studi l’inglese

• quali strategie o mezzi usi per impararlo

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Puoi provarle tutte: libri, eserciziari, scuole, lezioni private, corsi fai-da-te, corsi in fascicoli, online, in edicola, in tv a puntate, in DVD, in CD-rom, su mp3, podcast e persino blog gratuiti. Puoi persino andare all’estero: in college, in famiglia, alla pari, per lavoro. E puoi anche insistere per anni cercando di prenderti qualche certificato tipo TOEFL, PET, CAE, CPE ecc., per chi sa cosa vogliono dire.

Il risultato?

L’inglese non lo impari se non sai come impararlo.

Non è certo una novità che imparare l’inglese costa troppo tempo, troppa fatica e troppo denaro e il risultato non è mai garantito.

Il tempo è il fattore che scoraggia di più. Le persone infatti sono generalmente disposte ad impegnarsi seriamente, perché vogliono davvero poter usare questo incredibile mezzo di comunicazione, ma l’idea di poter sfruttare il proprio inglese fra 10 o 20 anni non è allettante per nessuno, ed è per questo che spesso le persone si arrendono già prima di iniziare.

“Ho sempre pensato che imparare l’inglese fosse molto difficile e dicevo sempre ‘beati quelli che lo imparano!’ Pensavo di non essere portato. Me l’aveva detto persino la mia prof d’inglese al liceo.”Tony, Roma

Se anche tu hai già provato ad imparare l’inglese e ti sei scoraggiato subito, sappi che hai fatto bene ad arrenderti.

“Quando la strada è sbagliata è stupido persistere.”

Ma come s’impara l’inglese? Non basta semplicemente studiarlo? Non bastano dei libri o un corso o andare all’estero?

Se fosse così semplice, l’inglese oggi lo parlerebbero tutti fluentemente e tu non saresti qui a leggere questo articolo. Sono pochissime le persone che conoscono bene l’inglese: tante lo parlano male, tante altre non lo parlano affatto e tantissime vorrebbero impararlo ma non ci riescono.

Perché?

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La risposta è semplice: pochi sanno come impararlo e chi lo sa l’ha scoperto da solo. Sì, hai capito bene: da solo! Nessuno viene ad insegnarti come imparare l’inglese in modo rapido ed efficiente, lo devi scoprire tu, a tue spese e solo dopo anni ed anni di tentativi più o meno utili. E non è neanche detto che lo scopra!

Perciò ascolta bene: se vuoi risparmiare tempo, fatica e tanto denaro e vuoi imparare fin da subito come chi ha 10, 15 o persino 20 anni di esperienza alle spalle, se vuoi evitare di ripetere milioni di errori o di intraprendere strade che sono addirittura controproducenti, la prima cosa che devi fare è porti le seguenti semplici domande:

• Che cos’è l’inglese e come funziona – molti pensano di saperlo ma pochi lo sanno

• Perché il 99,9% dei corsi d’inglese non funzionano – quali sono i metodi usati e perché sono inefficaci o addirittura controproducenti

• Quali sono i luoghi comuni più diffusi sull’apprendimento delle lingue straniere, come si diffondono e in che modo ti influenzano, ti confondono o ti scoraggiano

• Quali sono le condizioni necessarie per ottenere dei risultati sorprendenti fin da subito e qual è l’atteggiamento vincente con l’inglese

• Quali sono le strategie per imparare l’inglese che funzionano sempre e con tutti e come puoi fare per impararle in breve tempo e senza fatica

Esiste una scienza dietro l’apprendimento delle lingue. Esistono dei principi imprescindibili che garantiscono il successo di uno studente con l’inglese. Una volta che si conoscono questi principi e si applicano, chiunque può raggiungere un livello d’inglese perfetto, con assoluta certezza matematica. Non c’entrano l’età, il livello d’istruzione o le attitudini personali: se sai come impararlo lo impari. Garantito al 100%.

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Non tutti sanno che cos’è l’inglese

Molti pensano di sapere che cos’è l’inglese. In realtà solo pochi lo sanno. Se davvero vuoi avere successo con l’inglese, la prima cosa che devi assolutamente capire è: che tipo di disciplina è l’inglese e come funziona. È grazie a questo quesito basilare che poi potrai fare le scelte giuste.

Solo per il fatto che l’inglese viene insegnato a scuola insieme a tante altre materie, non significa che sia come la storia, la geografia, le scienze, la matematica.

L’inglese viene erroneamente trattato come quelle materie per le quali servono molte letture, molta memoria o molte spiegazioni, mentre andrebbe semmai raggruppato con materie più pratiche e meno teoriche, come la musica, la danza, la recitazione e lo sport. Imparare l’inglese è in poche parole molto più simile ad andare in bicicletta che a preparare un esame di geologia!

Ti suona strano?

Purtroppo questo fraintendimento è alla base di tante difficoltà e insuccessi ed è necessario che tu lo comprenda a fondo prima di avventurarti nel mondo dei corsi d’inglese.

“Ciò che dobbiamo imparare a fare, lo impariamo facendo.”Aristotele

Sono prima di tutto le scuole ad alimentare questa confusione quando mescolano la lingua inglese con la letteratura inglese, due materie, come saprai, completamente diverse.

Innanzitutto la letteratura, la cultura e la storia inglesi possono essere interessanti o importanti, ma non sono necessarie per imparare l’inglese. Per quanto l’inglese sia prima di tutto la lingua parlata in alcuni paesi, di sicuro non lo vogliamo imparare perchè siamo interessati alla cultura di quei paesi, ma perchè è ormai diventato un mezzo indispensabile per comunicare con tutto il mondo. Con quel mezzo poi ognuno può decidere se scoprire o meno la cultura e le tradizioni britanniche, ma è anche

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possibile che abbia interessi completamente diversi e che voglia imparare l’inglese soltanto per avere amici in tutto il mondo o per andarsene in India!

Un secondo punto importante è che la letteratura, la storia e la cultura inglesi sono materie teoriche (da conoscere, non da usare) che richiedono un tipo di abilità e di studio che invece la lingua inglese non richiede, e viceversa. Raggruppare queste materie tutte insieme quindi, è controproducente, perché la si finisce a studiare la lingua inglese nel modo più inefficace possibile.

L’inglese è una materia pratica, per quanto strano possa sembrare. Dovrebbe essere affrontata come l’ora di ginnastica. Imparare l’inglese è come imparare a suonare il violino, come imparare a correre, come imparare a giocare ad un videogioco. È una disciplina che ha bisogno di un allenamento ripetitivo e meccanico.

- Che cosa fa lo studente di pianoforte ogni giorno?Suona. Non studia la storia della musica.

- Che cosa suona?Suona diversi tipi di esercizi che servono per migliorare diverse abilità. Alcuni esercizi servono per acquisire agilità con le dita, altri servono per acquisire la capacità di leggere diverse note contemporaneamente, altri ancora servono per sviluppare la musicalità, cioè la capacità di trasmettere emozioni attraverso la musica.

- Che cosa fa un nuotatore ogni giorno?Nuota. Non studia la storia dello sport.

- Come nuota?Fa diversi tipi di esercizi che servono a potenziare diversi muscoli, o a migliorare diversi stili.

Anche un buon inglese è il risultato di diverse abilità e ogni abilità ha bisogno di esercizi specifici, non di storia e cultura dei paesi anglosassoni.

Sicuramente starai pensando: “fin qui niente di nuovo, lo sappiamo tutti che bisogna fare diversi tipi di esercizi.”

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Purtroppo invece, è proprio qui il problema: c’è troppa confusione sulle componenti della disciplina chiamata inglese. Molti pensano di sapere quali esercizi bisogna fare e li fanno. Il risultato però non è un inglese perfetto, quindi non ci resta che concludere che quelli non sono gli esercizi giusti da fare.

I risultati di un buon allenamento con l’inglese si DEVONO vedere fin dal primo giorno. Se non si vedono significa che l’allenamento È SBAGLIATO.

La tua bravura con l’inglese dipende poi da tanti altri fattori personali, ovviamente. Non tutti vogliono diventare insegnanti, interpreti e traduttori, come chi impara a correre non è detto che voglia prepararsi per le olimpiadi. Resta il fatto, però, che chiunque con l’allenamento giusto, può, se lo desidera, imparare l’inglese e progredire in modo costante e sistematico fin da subito.

Ma qual è l’allenamento giusto?

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Perché il 99% dei corsi d’inglese non funziona

Non funzionano i corsi nelle scuole private, non funzionano quelli fai-da-te (fascicoli, cd-rom, dvd, tv, blog, podcast), e non funzionano neanche quelli online dove in teoria il risultato è garantito “soddisfatto o rimborsato”.

Perché?

Perché cambiano i tempi, cambia il formato, ma non cambia il metodo.

Per certi aspetti la scuola dell’obbligo e le scuole private si assomigliano: il metodo che usano per insegnare l’inglese è lo stesso, anche se nelle scuole private si tende ad escludere la letteratura e la cultura anglosassoni e ad usare molte più parole vuote (tipo full immersion, business english, intuitive system ecc.), e false promesse (metodo graduale, personalizzato, interattivo).

Ti sarai senz’altro reso conto del fatto che durante una lezione d’inglese spesso ti si richiedono capacità o conoscenze che hanno poco a che fare con la lingua inglese. Ad esempio: quando impari a scrivere non dovresti essere misurato per i contenuti che sai esprimere ma per il fatto che sai scrivere quello che vuoi scrivere. I contenuti riguardano un’abilità che sarebbe meglio che avessi, ma questo non ha niente a che fare con il tuo inglese. Potresti essere una persona che non ha molti interessi o che non ama leggere o che non sa fare un tema: ciò non significa che non puoi scrivere correttamente in inglese.

Molto spesso si misurano le capacità logiche degli studenti invece della loro capacità di costruire frasi corrette da soli. Oppure si testa la loro capacità di risolvere quiz o rebus, o la loro capacità di interagire con gli altri. Tutte queste capacità non fanno parte della lingua inglese. Se decidi di svilupparle sono soltanto affari tuoi!

Ciò che ti deve essere chiaro fin dal principio è che quando acquisti o frequenti un corso d’inglese stai acquistando un prodotto o un servizio e questo prodotto o servizio deve essere quello che hai richiesto, non quello che gli altri pensano che abbia richiesto. Non vuoi imparare a scrivere un libro, non vuoi prepararti per fare una conferenza, non vuoi studiare la cultura anglosassone e non vuoi diventare un esperto linguista. Vuoi soltanto imparare l’inglese. Tutto il resto, se ti serve, lo vai ad imparare altrove e solo quando lo decidi tu.

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È un tuo diritto imparare l’inglese e farne ciò che vuoi, ma soprattutto: è un tuo diritto imparare l’inglese quando investi dei soldi per impararlo. Perciò quando acquisti o frequenti un corso d’inglese, devi pretendere d’imparare l’inglese. Se impari anche qualcos’altro è un bonus e ben venga, ma non è necessario.

“[Ho] sempre amato le lingue straniere. Ho viaggiato molto seguendo mio marito nel suo lavoro. Ho imparato da sola lo spagnolo, ho rispolverato il francese, ed ora vivendo negli Stati Uniti, ho tentato di imparare l’inglese con vari metodi. Ho sempre fatto solo confusione, non mi era ben chiara la grammatica. Ora, [però], sto imparando veramente bene. Mi sento più sicura e faccio di tutto per trovarmi con la gente per poter parlare senza paura di sbagliare. Credo che continuando, mi sentirò sempre più sicura.”Ildeangelo, Casatenovo (LC)

L’eccessivo uso di giochini, indovinelli, scenette, vignette, cartoncini ritagliati, giochi di ruolo, canzoncine, poesie, filastrocche e chi più ne ha più ne metta, non è l’unico neo del metodo usato dai corsi d’inglese e non è neanche il più significativo.

Il vero problema del 99% dei corsi d’inglese, che siano dal vivo, al telefono, via email o al computer, è che non seguono un ordine logico, graduale e sistematico cioè:

• presentano la lingua in modo disordinato e illogico e questo causa confusione e reticenza negli studenti;

• non partono dalle parole più semplici, per poi passare alle frasi sempre più complesse e poi ai dialoghi, ma partono direttamente da dialoghi complessi e questo genera diffidenza e scoraggiamento;

• aggiungono nuove informazioni senza mai accertarsi che le precedenti siano state apprese, e questo è all’origine di tutti quei dubbi e lacune che gli studenti poi si portano dietro per sempre.

Ma vediamo nel dettaglio come funziona questo metodo estremamente inefficace, responsabile di tanta frustrazione di tanti studenti in tutto il mondo:

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FASE 1: DIALOGO / SITUAZIONE DI VITA REALE - Si ascolta o si legge un dialogo tra diversi personaggi e si esplorano le espressioni usate più comunemente in un certo contesto. Improvvisamente hai troppe domande in testa? È comprensibile, vorresti prima sapere come si costruisce una frase. Non capisci tutte le parole? Hai due possibilità: le chiedi all’insegnante, le cerchi sul dizionario oppure lasci perdere sperando di capire meglio in futuro.

FASE 2: ESERCIZI / GIOCHI / INDOVINELLI - Si fanno degli esercizi mirati all’apprendimento di alcune strutture presenti nel dialogo, anche se non sempre questo è ovvio. La pagina degli esercizi è normalmente ricoperta di disegni e vignette, il numero delle frasi da comporre è minimo ed è più il tempo che trascorri a capire il giochino da completare che quello che trascorri ad imparare qualcosa.

FASE 3: VOCABOLARIO - Impari dei vocaboli sull’argomento in questione. Normalmente hai una bella pagina piena di parole nuove e, se sei “fortunato”, tanti bei disegni. Il tuo compito è memorizzare le parole come puoi. Come volti la pagina te le sei già dimenticate? Non preoccuparti, è normale e succede a tutti.

FASE 4: GRAMMATICA - È il momento dello schemino grammaticale, il più sintetico possibile, relegato in fondo all’ultima pagina della lezione e possibilmente senza troppi esempi ... tanto arrivato a questo punto della lezione ti è tutto così chiaro che lo schemino è giusto per ripassare. O almeno così ti dicono.

FINE DELLA LEZIONE - Ti senti confuso? Senti di avere la testa piena di informazioni disordinate? Ti senti per caso anche scoraggiato? O magari ti senti deluso e pensi che l’inglese non l’imparerai mai? Se ti senti così, sappi che non sei solo. Stai solo sperimentando gli effetti collaterali di questo metodo. È la reazione di tutti, in tutto il mondo, a qualunque età.

Dopo questo tipo di esperienza molti abbandonano lo studio dell’inglese, mentre altri continuano nella speranza che le cose cambino. Ma le cose non cambiano, almeno non nel mondo dei corsi d’inglese.

Ma se questo metodo non è efficace perché è così diffuso e si continua a replicarlo in tutto il mondo?

La risposta è molto semplice: scrivere un corso in cui si imparano una serie di frasi fatte a memoria è molto semplice, ed è per questo che nascono nuovi corsi d’inglese ogni giorno. Realizzare un metodo con il quale si impara davvero e secondo un ordine

LEZIONE D’INGLESE TRADIZIONALE

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logico e graduale, invece, richiede anni ed anni di studio, di ricerche, di lavoro, e tanti soldi.

È più semplice vendere corsi che non funzionano. Si realizzano in brevissimo tempo e si vendono a prezzi esagerati perché le persone ormai sono disposte a tutto pur d’imparare l’inglese. Poi grazie al fatto che le persone non imparano, si vendono sempre più corsi e quindi il ciclo continua.

Imparare l’inglese è prima di tutto un business e molti approfittano del fatto che le persone sono:

• poco informate – non sanno bene che cosa aspettarsi e che cosa devono pretendere;

• insicure – se non imparano pensano di non essere portate per l’inglese, di non aver studiato abbastanza, di essere troppo vecchie o poco intelligenti;

• influenzabili – sono facilmente sedotte da tante definizioni in inglese, qualche certificato dal nome complicato e una descrizione di un metodo incomprensibile.

E a proposito di parole vuote e false promesse ora passiamo ad un altro pericolo che devi assolutamente evitare se vuoi avere successo con l’inglese: i luoghi comuni sull’apprendimento dell’inglese.

“Ho studiato inglese fin dalle elementari. Ho sempre avuto l’impressione di imparare sempre le stesse cose senza mai raggiungere un livello decente. Non ho mai avuto la certezza di niente e ho sempre fatto miliardi di errori. [Adesso ho] la certezza di aver imparato una cosa per sempre. Non la dovrò reimparare più. È stampata nella mia mente in modo indelebile.”Pinklady, Torino

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Miti e leggende sull’apprendimento dell’inglese

Quando fai la domanda…

“Come s’impara l’inglese?”

oppure:

“Qual è il modo migliore per imparare l’inglese?”

o anche:

“Qual è il modo più rapido per imparare l’inglese?”

…sembra che tutti conoscano la risposta, sono tutti degli esperti!

In realtà molti parlano senza cognizione di causa.

I consigli su come imparare l’inglese, infatti, arrivano più spesso da chi ancora non l’ha imparato, piuttosto che da chi l’ha imparato. L’esempio più eclatante di questo fenomeno sono i moderni blog e forum online, dove tutti coloro che sono in cerca di risposte si ritrovano a scambiarsi e a collezionare una marea di luoghi comuni e di teorie infondate.

Non sottovalutare l’impatto dei luoghi comuni: influenzano le tue scelte, le tue aspettative e spesso anche i tuoi risultati. Accertati quindi di averli compresi e sfatati uno ad uno. Per poter pretendere il meglio d’ora in poi devi sapere distinguere con certezza ciò che è vero da ciò che non lo è, ciò che può essere utile da ciò che invece è solo una perdita di tempo.

Vediamo i luoghi comuni più diffusi ...

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SFATIAMO QUALCHE MITO

1. Il modo più rapido per imparare l’inglese è andare all’estero.

FALSO - I benefici di un soggiorno all’estero più o meno breve sono così tanti, che l’argomento meriterebbe un intero articolo. Andare all’estero, tuttavia, non è una garanzia di successo e non è il modo più rapido per imparare l’inglese. I corsi nei college o nelle scuole private sono molto costosi e non sempre efficaci. Anche andando in famiglia bisogna essere molto fortunati, e nella maggior parte dei casi s’imparano a malapena alcune frasi, perché la famiglia inglese è pagata soltanto per offrire una stanza, non per fare conversazione con lo studente. Un lavoretto estivo è senz’altro utile per fare un po’ di pratica, ma spesso la si finisce a parlare soltanto con i propri connazionali. Se andare all’estero, fosse la soluzione per imparare l’inglese rapidamente, infine, non ci sarebbero stranieri che vivono in Inghilterra o in America da tanti anni con un livello d’inglese mediocre. Imparare l’inglese e andare in Inghilterra sono due esperienze diverse che si completano a vicenda. Si può imparare l’inglese senza per forza andare all’estero e si può andare all’estero senza per forza imparare l’inglese.

2. Il modo più semplice per imparare l’inglese è ascoltare musica, guardare la tv, leggere giornali inglesi e guardare film in lingua originale.

FALSO - Musica, tv, giornali, film, sono tutte attività “extra” molto utili per migliorare il proprio inglese. Migliorare però non significa imparare. Un pianista non impara a suonare ascoltando altri pianisti, anche se ascoltare gli altri lo aiuta a migliorare. Un pianista impara a suonare esercitandosi a suonare regolarmente. Un atleta non migliora le sue performance guardando altri atleti, ma allenandosi assiduamente con gli esercizi giusti. Lo stesso vale per l’inglese: alla fase dello studio possono essere aggiunte tantissime altre attività utili per fare pratica e per migliorare. Queste attività però non possono sostituire la fase dello studio e non sono strettamente necessarie.

3. Il modo migliore per arricchire il proprio vocabolario è tenere un dizionario sempre a portata di mano e memorizzare liste di parole.

FALSO - Il dizionario è uno strumento che serve per scoprire il significato (o altre caratteristiche) delle parole, ma non serve per impararle. Cercare continuamente le parole sul dizionario è una perdita di tempo. Le parole si imparano usandole continuamente, non sistemandole dentro una lista da ricordare. L’inglese non è un esercizio di memoria, ma un’abilità che migliora con l’esercizio.

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4. L’unico modo per imparare l’inglese è trovare un insegnante madrelingua che offra lezioni private.

FALSO - L’insegnante madrelingua usa lo stesso metodo usato nelle scuole (in Italia o all’estero), o nei corsi fai-da-te, e quel metodo purtroppo non è né efficiente, né efficace. L’unico vantaggio delle lezioni private è che il tempo a disposizione e l’attenzione dell’insegnante non devono essere condivisi con altri studenti.

5. Per imparare bene la pronuncia è necessario frequentare un corso di conversazione o interagire continuamente con persone di madrelingua inglese.

FALSO - Il corso di conversazione o l’interazione con persone di madrelingua inglese possono essere utili per esercitarsi a conversare. Esercitarsi a conversare però non significa imparare la pronuncia, esattamente come imparare a nuotare a stile libero non ci garantisce di saper poi nuotare a delfino. La pronuncia è un aspetto dell’inglese che si impara soltanto con esercizi specifici per la pronuncia che devono essere fatti regolarmente. Questi esercizi non necessitano la presenza di altre persone.

6. Un corso d’inglese è valido solo quando l’insegnante è di madrelingua inglese.

FALSO - Un corso d’inglese è valido solo quando funziona! L’insegnante (madrelingua o meno) non è mai una garanzia di successo. Attualmente l’unico titolo che serve ad una persona di madrelingua inglese per insegnare nelle scuole private o nei corsi online è un certificato che si ottiene con un corso che dura soltanto un mese (chiamato CELTA). Gli insegnanti madrelingua sono spesso ragazzi che non hanno nessuna laurea, nessuna conoscenza delle lingue straniere, e nessuna esperienza con l’insegnamento. Non tutti, come si sa, possono insegnare l’italiano, solo perché sono italiani. Lo stesso vale anche per gli inglesi. Non basta essere madrelingua: bisogna anche conoscere la propria lingua e saperla insegnare.

7. Per imparare l’inglese bisogna essere portati o bisogna studiarlo fin da piccoli.

FALSO - Non esistono limiti di età, sesso, istruzione, nazionalità, o condizioni sociali per poter imparare l’inglese. Chiunque può imparare l’inglese se usa un sistema efficace. Purtroppo il metodo più diffuso per imparare l’inglese non è efficace, e gli studenti scoraggiati diffondono la convinzione che per poter imparare l’inglese è necessario avere dei requisiti speciali o delle capacità rare.

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8. Per imparare bene l’inglese bisogna parlare sempre e soltanto in inglese fin dal primo giorno.

FALSO - L’uso esclusivo dell’inglese può essere utile ai livelli avanzati, ma è decisamente controproducente con i principianti. Ognuno di noi ha bisogno di capire una cosa prima di impararla, e il confronto con la propria lingua è spesso non solo estremamente utile, ma anche necessario per evitare di scoraggiarsi inutilmente.

9. Gli unici corsi validi sono quelli riconosciuti dall’Università di Cambridge, dal British Council, o da altri istituti importanti.

FALSO - Il 99% dei corsi d’inglese, con o senza riconoscimenti, utilizzano un metodo difficile e illogico che allunga i tempi di apprendimento, e stanca e scoraggia gli studenti. Se i riconoscimenti fossero una garanzia di successo, oggi l’inglese lo conoscerebbero tutti. Esistono pochi corsi efficaci, e non tutti sono riconosciuti.

10. Per imparare bene l’inglese bisogna sostenere tutti gli esami dell’Università di Cambridge (PET, FCE, CAE, CPE ecc.) o altri equivalenti.

FALSO - Gli attestati del Cambridge fanno bella figura sul curriculum, ma non garantiscono che uno studente conosca bene l’inglese. Se i certificati fossero sinonimo di un inglese perfetto, non ci sarebbero insegnanti d’inglese laureati, specializzati, e pluricertificati che ancora non sanno parlare bene l’inglese. Si possono avere tanti attestati senza necessariamente conoscere bene l’inglese, e si può conoscere bene l’inglese senza aver collezionato tanti attestati. Tra l’altro molti pensano di dover ottenere un attestato per ogni livello raggiunto, mentre in realtà basterebbe un solo certificato, e soltanto quando si è raggiunto un livello avanzato (CAE o CPE).

Questi sono solo alcuni dei luoghi comuni più diffusi. Chi ha successo con l’inglese impara a riconoscerli molto presto e quando li sente li ignora. È quello che dovrai imparare a fare anche tu. D’ora in poi dovrai fare di testa tua e anche quando ti diranno che sbagli dovrai continuare ad ascoltare soltanto il tuo buon senso.

E a proposito di buon senso passiamo ora al terzo degli ingredienti indispensabili per imparare l’inglese, uno dei più sottovalutati (il primo era capire che cos’è l’inglese e il secondo capire perché i corsi d’inglese non funzionano).

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L’anello mancante

Immagina due studenti. Stessa età, stesso percorso scolastico, stessa voglia di imparare l’inglese. Entrambi studiano inglese da tanti anni, ed entrambi un bel giorno si svegliano ed esaminano il proprio inglese. Il risultato dell’esame?

Inglese incerto, pieno di lacune, sufficiente per farsi capire ma non per comunicare con soddisfazione, velocità nel parlato deludente, pronuncia terribile, vocabolario povero.

Di fronte a questa realtà difficile da digerire i nostri due studenti reagiscono in modi completamente diversi e prendono decisioni diverse, ma saranno proprio queste decisioni a fare la differenza nel loro futuro: uno studente imparerà l’inglese mentre l’altro resterà eternamente insoddisfatto. Confrontiamo la reazione dei due studenti:

STUDENTE CHE HA SUCCESSO CON L’INGLESE

“Se il mio inglese è ancora insoddisfacente significa che tutti i corsi, i certificati e i titoli che ho ottenuto non sono una garanzia per imparare l’inglese.”

STUDENTE ETERNAMENTE INSODDISFATTO

“Evidentemente le mie capacità sono limitate e questo è il massimo risultato che posso raggiungere.”

“Ci dev’essere un modo più efficace e soddisfacente per imparare.”

“Ho frequentato le scuole migliori, di più non posso fare.”

“Il mio inglese deve raggiungere il livello più avanzato possibile nel minor tempo possibile.”

“Il mio inglese sembra fermo da anni e non credo che possa migliorare.”

“La prima cosa da fare è capire perché tutto ciò che ho provato non mi ha dato un risultato più soddisfacente.”

“Forse avrei dovuto studiare di più.”

“La seconda cosa da fare è capire come ha imparato chi ha imparato.”

“Chi è più bravo di me è più dotato o semplicemente più fortunato.”

“La terza cosa da fare è imitare le strategie di chi è più bravo di me.”

“Lo dicono tutti che a meno che non viva all’estero non migliori.”

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La prima differenza importante da osservare è che lo studente che ha successo con l’inglese ha un atteggiamento positivo, fiducioso e determinato, mentre lo studente insoddisfatto si sente sconfitto.

La seconda differenza importante è che lo studente che ha successo dubita del sistema usato per imparare mentre l’altro dubita di se stesso.

L’atteggiamento giusto è un requisito fondamentale per poter imparare l’inglese quindi ricorda:

Per essere efficace il tuo corso d’inglese deve avere queste caratteristiche:

• studiare è piacevole e gratificante

• il tempo che ti viene dedicato personalmente è sufficiente

• i risultati sono immediati e continui

• procede in un modo per te comprensibile

• c’è un modo per misurare concretamente i tuoi progressi

• i tuoi successi vengono continuamente riconosciuti e premiati

Tenendo a mente questi requisiti puoi confrontare tutti i metodi in circolazione e puoi fare delle scelte informate e indipendenti.

“D’ora in poi se un metodo non funziona da subito, saprò che non funziona affatto.”

“Bisogna avere pazienza e sapersi accontentare.”

Non dubitare mai di te stesso o delle tue capacità. Dubita semmai degli insegnanti e dei metodi usati.

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Il metodo giusto

Trovare il metodo giusto per te è più facile di quanto tu non creda. Una volta che hai eliminato il 99% dei corsi perché usano più o meno tutti lo stesso metodo che non funziona, non ti resta che esaminare i pochi metodi originali rimasti.

In ogni caso, qualunque sia il metodo che deciderai di esaminare, ricordati di usare il quadro di riferimento qui sotto, così sei sicuro di evitare delusioni e perdite di tempo.

LINEA GUIDA PER SCEGLIERE IL METODO PIÙ EFFICACE

1. L’inglese è una disciplina che possono imparare tutti: non sono necessarie capacità innate ma soltanto un allenamento ripetitivo e costante. Se un metodo non funziona da subito, significa che non funzionerà mai.

2. Conoscere l’inglese significa sviluppare non una ma un insieme di abilità. Ogni aspetto dell’inglese ha bisogno di un “allenamento” specifico. Il tipo di esercizi usati nei corsi d’inglese sono troppo generici e si prefiggono di insegnare troppe cose contemporaneamente.

3. L’inglese si impara imitando, ricopiando e ripetendo. Non ci sono altri segreti. Un metodo che non si basa sull’imitazione e sulla ripetizione continua non funziona. Ripetere non significa ripetere una volta, ma ripetere continuamente.

4. Imparare la grammatica non significa memorizzare uno schemino ma capire come le regole funzionano all’interno di una frase. Non bastano un paio di esempi ma ne servono centinaia.

5. Il vocabolario si impara con esercizi specifici sulle parole, non cercandole sul dizionario. Si aggiungono nuove parole solo quando si sono consolidate le precedenti. Le liste di parole da memorizzare sono una perdita di tempo. Le parole non si studiano a memoria ma si assimilano con l’esercizio.

6. Imparare a parlare significa sviluppare la capacità di interagire ad una velocità naturale e non ha niente a che fare con la pronuncia. Per imparare a parlare in modo fluido è necessario fare esercizi specifici per aumentare la velocità del parlato, non basta semplicemente conversare.

7. La pronuncia non si migliora parlando. La pronuncia si impara con esercizi specifici per la pronuncia. Parlare di più o ascoltare di più non migliorano la pronuncia. La pronuncia è come un muscolo e come tale va allenato a parte.

8. Per imparare a scrivere è necessario fare esercizi specifici per la scrittura. Scrivere in inglese non ha niente a che fare con la capacità di produrre

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8. una composizione interessante o qualsiasi altro documento. S’impara a scrivere in una lingua straniera come si è imparato a scrivere nella propria lingua. I contenuti vengono dopo e sono a discrezione dello studente.

9. Imparare a capire ciò che si ascolta non migliora quando migliora il parlato, la lettura o la scrittura. L’ascolto è una capacità diversa e come tale si impara soltanto con esercizi specifici. Gli esercizi di ascolto che richiedono di rispondere a domande sul contenuto non sono efficaci perché richiedono allo studente un’abilità che non ha niente a che fare con l’ascolto.

10. Per imparare in modo rapido ed efficiente è neccessario assimilare sempre tutto al 100% prima di procedere oltre. Ogni dubbio che rimane oggi rimane per sempre e rende difficile ciò che impari domani.

Ma soprattutto ricorda ...

L’inglese s’impara da soli e si pratica in gruppo. Non viceversa!

Il violinista prepara la sua parte per conto suo e poi si esercita con tutta l’orchestra. L’atleta si allena per conto suo e poi si allena con la squadra. Il ballerino impara i passi per conto suo e poi prepara la coreografia con il corpo di ballo.

Perché ci si convince del fatto che l’inglese si impara in gruppo e poi si pratica da soli?

È l’esatto contrario!

Come tutte le discipline fisiche o artistiche: l’inglese si impara da soli e poi si migliora con gli altri: con amici, in classe o all’estero.

Non si può imparare in gruppo per due ragioni: 1. gli studenti hanno tutti esigenze e problemi diversi; 2. l’inglese s’impara ripetendo, imitando e ricopiando e in gruppo non c’è mai né lo spazio né il tempo sufficienti per ogni studente.

Ora conosci tutti i segreti per imparare l’inglese. Hai capito i principi fondamentali per l’apprendimento di una lingua, sai perché molti metodi non funzionano e capisci perché il tuo approccio e il tuo atteggiamento possono fare una grandissima differenza. Utilizzando tutto ciò che hai imparato potrai finalmente scegliere il corso giusto per te, e il quadro riassuntivo qui sopra ti aiuterà a risparmiare anni ed anni di ricerche e tentativi inutili.

Quando capisci che cosa devi cercare non puoi sbagliare

Ovviamente non tutti hanno la possibilità di prendere in esame o di provare tutti i metodi in circolazione: molti non hanno il tempo e altri non hanno le risorse necessarie.

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Tutti però hanno il desiderio di imparare l’inglese e sono disposti a spendere pur di imparare l’inglese nel modo più intelligente possibile.

Ed è per questo che vorremmo dirti qualcosa in più su Brickster ...

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Che cos’è Brickster?

Se il metodo usato nelle scuole per imparare l’inglese fosse efficace, il numero di italiani in grado di parlarlo sarebbe senz’altro maggiore. Non possiamo continuare a dare la colpa agli studenti che investono tanto tempo e tanto denaro senza ottenere dei buoni risultati, dobbiamo cambiare il metodo d’insegnamento. Ed è quello che abbiamo fatto su Brickster.

Il metodo Brickster è stato ideato seguendo i principi che hai imparato in questo libro: che cos’è l’inglese, perché è diverso da altre materie, come si impara e come non si impara. Brickster è il risultato di un lungo lavoro di ricerche ed esperimenti che hanno portato ad un sistema che garantisce risultati concreti e soddisfacenti fin da subito con tutti, a prescindere dall’età o dal grado di istruzione.

Ecco perché Brickster funziona:

Brickster inizia da zero

E quando diciamo da zero, intendiamo dall’alfabeto. Con Brickster non ci sono dialoghi complessi da decifrare fin dal primo giorno, ma soltanto tante parole e tante semplici frasi.

Brickster ti spiega tutto rigorosamente nella tua lingua

Perché lo studente non deve trovare nessun tipo di ostacolo quando deve semplicemente leggere delle istruzioni o capire delle regole di grammatica.

Le lezioni di Brickster seguono un ordine che è logico e naturale per tutti

L’ordine con cui impari ogni nuovo elemento della lingua inglese è talmente logico che ti risulterà persino ovvio! È l’ordine secondo il quale fin dalla nascita hai imparato qualsiasi cosa, inclusa la tua stessa lingua. Noi l’abbiamo definito l’ordine “dal più piccolo al più grande” e funziona così: dall’alfabeto alle parole, dalle parole agli articoli, dagli articoli agli aggettivi e così via …

Brickster procede in modo graduale

E non si fa per dire! Inizi con degli esercizi che contengono soltanto parole, e poi prosegui con frasi sempre più complesse. Per Brickster sei come un bambino che impara la propria lingua madre. Il tuo inglese si deve evolvere gradualmente, secondo le tue possibilità. Brickster rispetta le diverse fasi del tuo apprendimento senza mai forzarle: vai avanti soltanto quando sei pronto.

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Brickster ti insegna una regola per volta

Con Brickster impari una struttura per volta, la usi in tutti i modi possibili e immaginabili, e poi la ripassi continuamente. Che cosa significa “continuamente”? Significa che quando impari la seconda regola, ripassi anche la prima; quando impari la terza regola, ripassi anche la prima e la seconda; e così via ...

Brickster ti insegna a costruire le frasi che vuoi tu

Quando impari tante frasi fatte a memoria non ti senti mai sicuro e disinvolto, il tuo repertorio non è mai sufficiente per poter affrontare qualsiasi conversazione, e quando le circostanze sono diverse rispetto a quelle del libro su cui hai studiato sei costretto a fare scena muta. Brickster ti insegna come costruire le frasi che vuoi tu e ti dà la sicurezza di poter comunicare in qualsiasi circostanza.

Con Brickster è impossibile dimenticare ciò che impari

Tutto ciò che impari in una lezione viene ripetuto e rinforzato sempre anche nelle lezioni successive. Grazie a questo sistema non puoi dimenticare ciò che hai imparato, neanche quando, per qualsiasi ragione, decidessi di interrompere lo studio per qualche tempo.

Brickster è un sistema completo

Brickster ti insegna tutto ciò che è necessario sapere. Non ti servono altri libri, grammatiche, dizionari o eserciziari.

Brickster misura e premia i tuoi progressi

Brickster ti guida continuamente nel tuo percorso di studio e pretende che impari tutto alla perfezione, perché sa che puoi. Brickster ti gratifica, ti incoraggia, e ti suggerisce sempre il percorso più breve per ottenere i risultati migliori. Grazie ad un sistema di valutazione accurato, oltre che divertente, ogni volta che completi un esercizio, Brickster ti invita ad andare avanti, oppure ti suggerisce di esercitarti un po’ di più.

Brickster sfrutta una tecnologia dagli effetti sorprendenti

Il sistema che abbiamo ideato rende l’esperienza dell’apprendimento più divertente di un gioco, più interessante di qualsiasi libro e più interattiva di un cd-rom o di un dvd!

Se vuoi approfondire la conoscenza di Brickster, vieni a trovarci su:

www.brickster.it

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“Grazie a Brickster ho imparato ad amare una lingua che fino a poco tempo fa odiavo. È un sistema di studio che mi ha affascinato e lo sto facendo conoscere a tutti i miei

amici! Grazie 1000 ;)”

Peppe88 - Bernalda (MT)

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