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Atti Parlamentari — 9227 — Camera dei Deputat i IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 198 4 RESOCO TO STENOGRAFIC O SEDUTA DI MARTEDÎ 20 MARZO 198 4 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ODDÒ BIASIN I IND I DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI INDIC E PAG . PAG . Missioni 9229, 926 0 Assegnazione di progetti di legge a Commissione in sede legislativa . 9230 , 929 1 Disegno di legge (Seguito della discus- sione) : Conversione in legge, con modifica- zioni, del decreto-legge 27 febbrai o 1984, n . 15, recante modificazioni a l regime fiscale di alcuni prodotti pe- troliferi, nonché proroga del tratta - mento fiscale agevolato per le mi- scele di alcoli e benzina usate pe r autotrazione nelle prove sperimen- tali (1346) . PRESIDENTE 9230, 9234, 9236, 9237, 9238 , 9240, 9242, 9243, 9244, 9249, 9250, 925 5 BAGHINO FRANCESCO GIULIO (MSI-DN) 923 5 BATTAGLIA ADOLFO (PRI) 924 4 BRINA ALFIO (PCI) 924 2 GITTI TARCISIO (DC) 924 4 GUNNELLA ARISTIDE (PRI) 923 6 PIRO FRANCO (PSI) 924 2 POCHETTI MARIO (PCI) 9242, 924 4 RAVASIO RENATO (DC), Relatore 9237 , 9242 SUSI DOMENICO, Sottosegretario di Stat o per le finanze 923 8 TRIVA RuBEs (PCI) 9249 Disegno e proposte di legge (Seguit o della discussione) : Norme in materia di controllo dell'at -

SEDUTA DI MARTEDÎ 20 MARZO 1984 - "Camera Legislature"legislature.camera.it/_dati/leg09/lavori/stenograf... · chella mario (pci) 9302 columba mario (sin. ind.) 9296 ermelli cupelli

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Atti Parlamentari

— 9227 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

RESOCO TO STENOGRAFICO

SEDUTA DI MARTEDÎ 20 MARZO 1984

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ODDÒ BIASINI

IND I

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI

INDICE

PAG. PAG.

Missioni 9229, 9260

Assegnazione di progetti di legge aCommissione in sede legislativa . 9230 ,

929 1

Disegno di legge (Seguito della discus-sione) :

Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 27 febbraio1984, n. 15, recante modificazioni alregime fiscale di alcuni prodotti pe-troliferi, nonché proroga del tratta -mento fiscale agevolato per le mi-scele di alcoli e benzina usate pe rautotrazione nelle prove sperimen-tali (1346) .

PRESIDENTE 9230, 9234, 9236, 9237, 9238,9240, 9242, 9243, 9244, 9249, 9250, 925 5

BAGHINO FRANCESCO GIULIO (MSI-DN) 9235BATTAGLIA ADOLFO (PRI) 9244BRINA ALFIO (PCI) 9242GITTI TARCISIO (DC) 9244GUNNELLA ARISTIDE (PRI) 9236PIRO FRANCO (PSI) 9242POCHETTI MARIO (PCI) 9242, 9244RAVASIO RENATO (DC), Relatore 9237 ,

9242SUSI DOMENICO, Sottosegretario di Stato

per le finanze 9238TRIVA RuBEs (PCI) 9249

Disegno e proposte di legge (Seguitodella discussione):

Norme in materia di controllo dell'at -

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Atti Parlamentari

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

PAG .

tività urbanistico-edilizia, sanzion iamministrative, recupero e sanato -ria delle opere abusive (833) ; Nico-tra: Disciplina e recupero delle ope-re abusive realizzate (548) ; Pazza-glia ed altri : Norme per la sanatoriadell 'abusivismo nella piccola edili -zia abitativa (685).

PRESIDENTE 9260, 9262, 9264, 9266, 9268 ,9269, 9271, 9272, 9283, 9286, 9290, 9291 ,9293, 9296, 9298, 9300, 9301, 9302, 9303 ,

9304, 9315, 9316, 9317, 9322, 933 0ALBORGHETTI GUIDO (PCI) 9261, 9315BONETTI MATTINZOLI PIERA (PCI), Rela -

tore di minoranza 9300BOTTA GIUSEPPE (DC), Presidente della

Commissione 931 5BULLERI LUIGI (PCI) 9303CHELLA MARIO (PCI) 9302COLUMBA MARIO (Sin. Ind.) 9296ERMELLI CUPELLI ENRICO (PRI) 9270FABBRI ORLANDO (PCI) 9293PACCHETTI GIUSEPPE (PLI) 9268FERRARINI GIULIO (PSI) 9266FORNASARI GIUSEPPE (DC) 9315, 931 6GORGONI GAETANO, Sottosegretario d i

Stato per i lavori pubblici . . 9261, 930 1GUARRA ANTONIO (MSI-DN) . . . . 9264, 9283PAGANELLI ETTORE (DC) 9302, 9303PAllAGLIA ALFREDO (MSI-DN) 931 5PIERMARTINI GABRIELE (PSI), Relatore

per la maggioranza 930 1POCHETTI MARIO (PCI) 9262, 9304POLESELLO GIAN UGO (PCI) 9304

PAG .

REGGIANI ALESSANDRO (PSDI) 927 1ROCELLI GIANFRANCO (DC) .9262, 9264, 929 1Russo FRANCESCO (DP) 9279SAPIO FRANCESCO (PCI) 9286, 9290SATANASSI ANGELO (PCI) 9298TASSI CARLO (MSI-DN) 9300, 9322

Proposte di legge :(Annunzio) 9229(Assegnazione a Commissione in sed e

legislativa ai sensi dell'articolo 77del regolamento) 929 1

(Proposta di assegnazione a Commis -sione in sede legislativa) 9229

Interrogazioni :(Annunzio) 9330

Risoluzione :(Annunzio) 9330

Domanda di autorizzazione a procede-re in giudizio :

(Annunzio) 9260

Nomine ministeriali ai sensi dell'arti-colo 9 della legge n . 14 del 1978 :

(Comunicazione) 9260

Votazioni segrete 9230, 9244, 9250, 9255, 9301 ,9302, 9303, 9304, 9316, 931 7

Ordine del giorno della seduta di doma -ni 9330

SEDUTA PRECEDENTE N . 110 — DI LUNEDÌ 19 MARZO 1984

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

La seduta comincia alle 10,30 .

PIETRO ZOPPI, Segretario, legge il pro -cesso verbale della seduta del 16 marzo1984.

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell'articolo 46, secondo comma, del re-golamento, i deputati Agostinacchio,Amalfitano, Andreoli, Bosi Maramotti,Brocca, Carelli, Casati, Marte Ferrari, Sil -vestro Ferrari, Foti, Garavaglia, Lussigno -li, Enrico Manca, Matteoli, Paganelli, Ral -lo, Giuseppe Russo, Tassone, Tremaglia eUrso sono in missione per incarico de lloro ufficio .

Annunzio di proposte di legge .

PRESIDENTE . In data 19 marzo 1984

sono state presentate alla Presidenza l eseguenti proposte di legge dai deputati:

TEODORI ed altri : «Ulteriore prorogadel termine per l 'ultimazione dei lavoridella Commissione parlamentare d'in-chiesta sulla loggia massonica P2»(1456) ;

SERVELLO ed altri: «Norme per la rego-lamentazione della sperimentazione me-

dica sugli essere umani e sui vertebrati»(1457) .

Saranno stampate e distribuite .

Proposte di assegnazione di progetti d ilegge a Commissione in sede legislati-va.

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della prossi-ma seduta l 'assegnazione in sede legislati -va dei seguenti progetti di legge, che pro -pongo alla Camera a norma del prim ocomma dell'articolo 92 del regolamento :

alla XIII Commissione (Lavoro) :

CRISTOFORI ed altri : «Estensione dellalegge 24 maggio 1970, n. 336, concer-nente norme a favore dei dipendenti ci -vili dello Stato ed enti pubblici ex com-battenti, ai dipendenti pubblici iscritti alFondo pensioni lavoratori dipendenti»(1335) (con parere della I e della V Com-missione) ;

PALLANTI ed altri: «Interpretazione au-tentica della legge 24 maggio 1970, n .336, relativamente all'estensione dei be-nefici ai trattamenti di pensione a caric odell 'assicurazione generale obbligatori adei lavoratori dipendenti» (1392) (conparere della I e della V Commissione).

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Assegnazione di progetti di leggea Commissione in sede legislativa .

PRESIDENTE . Ricordo di aver propo-sto in una precedente seduta, a norma de lprimo comma dell 'articolo 92 del regola -mento, che i seguenti progetti di legge sia -no deferiti alla sottoindicata Commissio-ne permanente, in sede legislativa:

I Commissione ((Affari costituzionali) :«Proroga del termine previsto dall'arti-

colo 114 della legge 1 0 aprile 1981, n . 121 ,concernente il nuovo ordinament odell'Amministrazione della pubblica sicu-rezza (1404) (con parere della II Commis-sione) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

ANSELMI ed altri: «Ulteriore proroga de ltermine per l'ultimazione dei lavori dell aCommissione parlamentare d 'inchiestasulla loggia massonica P2» (1414) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

MATTEOLI: «Ulteriore proroga del termi-ne per l 'ultimazione dei lavori della Com-missione parlamentare d'inchiesta sull aloggia massonica P2» (1415).

Se non vi sono obiezioni, rimane cos ìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

PRESIDENTE. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione del dise-gno di legge: Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 27 feb-braio 1984, n . 15, recante modificazioni alregime fiscale di alcuni prodotti petrolife-ri, nonché proroga del trattamento fiscaleagevolato per le miscele di alcoli e benzi-na usate per autotrazione nelle prove spe-rimentali .

Come la Camera ricorda, nella sedut adi ieri, nel corso della discussione sullelinee generali, è stata proposta dal grup-po del MSI-destra nazionale una questio-ne pregiudiziale di costituzionalità e nelrelativo dibattito è intervenuto il prim ofirmatario, onorevole Pazzaglia . Si dovràora procedere alla votazione della pregiu-diziale .

Poiché è stato richiesto lo scrutinio se-greto dai gruppi della democrazia cristia-na e del Movimento sociale italiano-de-stra nazionale, decorre da questo momen -to il termine di preavviso previsto dalquinto comma dell 'articolo 49 del regola-mento per la votazione mediante procedi -mento elettronico .

Sospendo pertanto la seduta .

La seduta, sospesa alle 10,40 ,è ripresa alle 11 .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, dob-biamo votare la questione pregiudiziale d icostituzionalità presentata dal gruppo delMSI-destra nazionale .

Votazione segreta .

ad uito della discussione del disegno dilegge: Conversione in legge, con modi-ficazioni, del decreto-legge 27 febbraio1984, n. 15, recante modificazioni a lregime fiscale di alcuni prodotti petro-liferi, nonché proroga del trattamentofiscale agevolato per le miscele di alco-li e benzina usate per autotrazione nel -le prove sperimentali (1346).

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sulla pregiudiziale di costituzionalità ,presentata dal gruppo del MSI-destra na-zionale .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 323Votanti 207Astenuti 11 6Maggioranza 104

Voti favorevoli 48Voti contrari 159

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abete GiancarloAlagna EgidioAlmirante GiorgioAloi Fortunat oAlpini RenatoAmadei Giusepp eAmato Giulian oAndò SalvatoreAniasi AldoArbasino AlbertoArisio Luig iArmellin LinoArtioli Rossell aAzzaro Giusepp e

Baghino FrancescoBalbo Ceccarelli Laur aBalestracci NelloBarbato AndreaBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBenedikter JohannBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiondi Alfredo PaoloBodrato GuidoBonalumi GilbertoBonetti Andre aBonferroni FrancoBonfiglio Angel oBorgoglio FeliceBosco Manfred iBotta GiuseppeBozzi AldoBressani PiergiorgioBubbico Mauro

Cabras PaoloCafarelli Francesc oCarpino AntonioCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCazora BenitoCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiccardini BartoloCifarelli MicheleCiocia GrazianoCitaristi SeverinoCodrignani GiancarlaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoConte Carmel oContu FeliceCorsi Umbert oCorti BrunoCosti SilvanoCresco AngeloCristofori AdolfoCurci Francesco

D'Acquisto Mari oDe Carli Francesc oDell'Andro RenatoDel Mese PaoloDi Bartolomei MarioDi Re CarloDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Falcier Lucian oFausti FrancoFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrarini GiulioFini GianfrancoFiori PublioFontana Giovann iFormica RinoFornasari GiuseppeFortuna LorisFranchi RobertoFusaro Carlo

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 198 4

Galloni GiovanniGargani GiuseppeGaspari RemoGianni AlfonsoGioia Luig iGitti TarcisioGorgoni GaetanoGorla MassimoGuarra AntonioGullotti Antonin oGunnella Aristide

Intini Ugo

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLamorte PasqualeLa Penna Girolam oLattanzio VitoLega SilvioLodigiani OresteLombardo Antonin oLo Porto GuidoLucchesi Giuseppe

Maceratini GiulioMagri LucioMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini Giacom oMancini Vincenz oMancuso Angel oMannuzzu SalvatoreMartino Guid oMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMastella ClementeMattarella SergioMalis MarioMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMensorio Carmin eMerolli Carl oMiceli VitoMundo Antoni o

Napoli VitoNebbia GiorgioNicotra BenedettoNonne GiovanniNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Onorato Pierluig iOrsini Bruno

Paganelli EttorePatria RenzoPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPerrone AntoninoPerugini PasqualePiccoli Flamini oPiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiro FrancescoPollice Guid oPortatadino CostantePreti Luigi

Quattrone Francesco

Rabino Giovann iRadi LucianoRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoRicciuti RomeoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzo AldoRodotà Stefan oRognoni VirginioRomita Pier LuigiRosini GiacomoRossattini StefanoRubino Raffaell oRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Francesco

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSanguineti Mauro AngeloSantarelli Giuli oSantuz GiorgioSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavio GastoneScaglione NicolaScàlfaro Oscar LuigiScovacricchi Martin oSegni Mariotto

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Seppia MauroSerafini MassimoSinesio GiuseppeSospiri NinoStegagnini BrunoSterpa EgidioSullo FiorentinoSusi Domenico

Tedeschi NadirTringali Paolo

Valensise RaffaeleVecchiarelli BrunoVentre AntonioVincenzi BrunoVisco Vincenzo AlfonsoVisentini Bruno

Zamberletti GiuseppeZampieri Amede oZaniboni Antonin oZarro GiovanniZolla Michel eZoppi Pietro

Si sono astenuti :

Alborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini VitoAntonellis SilvioAntoni Varese

Badesi Polverini LiciaBaracetti ArnaldoBarzanti NedoBelardi Merlo Erias eBenevelli Luig iBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBirardi MarioBocchi Faust oBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela Maria

Brina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade Silvi oCardinale Emanuel eCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini MicheleCiancio Antoni oColombini Marroni LedaCominato LuciaConte AntonioCorvisieri SilverioCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini Sergi oDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFantò VincenzoFerri FrancoFilippini GiovannaFittante CostantinoFracchia BrunoFrancese Angel a

Gabbuggiani ElioGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiovagnoli Sposetti AngelaGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci Lelio

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Grottola GiovanniGuerrini Paol o

Ianni Guido

Loda FrancescoLops Pasquale

Macciotta GiorgioMannino AntoninoMarrucci EnricoMinozzi Rosann aMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni o

Olivi Mauro

Palmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPochetti MarioPoli Gian GaetanoProietti FrancoProvantini Albert o

Ricotti FedericoRonzani Gianni Vilmer

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio Francesc oScaramucci Guaitini AlbaSoave SergioSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Vacca Giuseppe

Vignola GiuseppeVirgili Biagio

Zanini PaoloZoppetti Francesco

Sono in missione :

Agostinacchio Paol oAmalfitano DomenicoAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca Beniamin oCarelli RodolfoCasati FrancescoDal Castello MarioFerrari Mart eFerrari SilvestroFincato Grigoletto Laur aFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLeccisi PinoLobianco ArcangeloLussignoli Francesco PietroManca EnricoMatteoli AlteroPisani LucioRallo GirolamoRusso GiuseppeSanese NicolaTassone MarioTesta AntonioTremaglia Pierantonio MirkoUrso SalvatoreVernola NicolaViscardi Michele

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Proseguiamo pertantola discussione sulle linee generali .

È iscritto a parlare l'onorevole Baghi-no. Ne ha facoltà .

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FRANCESCO GIULIO BAGHINO. SignorPresidente, onorevoli colleghi, signor mi-nistro, ho ascoltato ieri l ' intervento di unrappresentante del gruppo comunista de-cisamente contrario a questo provvedi -mento, ma oggi ho constatato che il grup-po comunista si è astenuto, determinand ocosì la bocciatura della pregiudiziale pre-sentata dal gruppo del Movimento social eitaliano. Ormai, non meraviglia più que-sto atteggiamento di aperto sostegno all amaggioranza e alla democrazia cristianadel maggior partito che dice d'esseredell 'opposizione, ma sorprende la con-traddizione tra le dichiarazioni e i com-portamenti a così breve distanza le unedagli altri .

Nella relazione dell 'onorevole Ravasioappare un'analisi spietata degli effetti d iquesto provvedimento, che incontestabil-mente aumenta il prezzo della benzina edei prodotti petroliferi, in genere penaliz-za il settore dei trasporti pubblici e priva -ti, appesantisce ulteriormente le difficolt àdell 'industria automobilistica, grava i nmodo indeterminato sui bilanci familiar ie crea inflazione; determina, in definitiva ,una reazione a catena nella direzione in-flazionistica. Dopo queste dichiarazion icosì schiette, il relatore ha però conclus oa favore del provvedimento, che è in con-traddizione evidente con l'impostazion edi politica economica seguita dal Gover-no, diretta essenzialmente al contenimen-to dell ' inflazione entro il limite del 10 percento nel 1984 e al blocco delle tariffe de iservizi pubblici .

Nonostante queste dichiarate buone in-tenzioni, è stato emanato il decreto-legge28 dicembre 1983, n . 734, che contienel 'aumento del prezzo della benzina inconseguenza dell'aumento dell ' imposta difabbricazione e della sovrimposta di con -fine. Una volta decaduto tale decreto-leg-ge, perché non convertito in legge nei 6 0giorni previsti dalla Costituzione, il Go-verno poteva limitarsi ad emanare unprovvedimento che sanasse gli effetti pro -dotti dalla mancata approvazione ; invece,ha deciso di reiterare il decreto-legge de-caduto, senza rendersi conto che le stati-stiche relative alle conseguenze prodotte

dal decreto-legge n. 734 del 1983 consi-gliavano di non reiterare il decreto pe rnon accelerare la corsa dell ' inflazione .

È una dimostrazione dell ' incapacità de lGoverno ad assumere certi provvedimen-ti, tanto più che il provvedimento in esa-me al Senato appare del tutto inefficac eal raggiungimento dei risultati che il Go-verno pretenderebbe invece di raggiunge -re. E comunque il Governo non si è preoc-cupato affatto di rilevare, prima della rei-terazione di questo decreto, che, secondole statistiche, l 'aumento di 105 lire delprezzo della benzina (che così arrivav aalle 1300 lire al litro, essendo aumentat adi 87,5 lire l'imposta di fabbricazione e di17,5 lire l 'IVA) era la causa maggiore del -la crescita dell ' inflazione nel mese di gen-naio, fino all'1,2 per cento. E l ' influenzasu questo dato del nuovo prezzo dell abenzina è stata ammessa anche dall amaggioranza .

Quando si vuole ridurre il costo dell avita, non si può aumentare il prezzo di unprodotto di largo e rigido consumo com ela benzina. Ne è pensabile di poter ridur -re il costo della vita ricorrendo, come sifa sempre, all 'aumento del gettito fiscaleper diminuire il deficit del bilancio stata -le, senza minimamente pensare neppuread una riduzione della spesa pubblica .Nessuna iniziativa si prende mai in quest adirezione e invece si emanano decreticome questo di aumento del prezzo dell abenzina, decreti che accelerano l ' inflazio-ne e neppure riescono ad assicurare alloStato il gettito di cui ha bisogno, tanto èvero che già il ministro competente haannunciato un nuovo «buco», per fronteg-giare il quale saranno necessari altriprovvedimenti . Neppure questa volta sitratterà però di interventi per Ia riduzionedella spesa pubblica, bensì di nuovi au -menti delle entrate fiscali, con relativoaumento dei costi e quindi dei prezzi .

Ma c'è di più . Nel 1983, il gettito fiscaleè risultato inferiore al previsto e dunqu ela legge finanziaria, che era tutta basat asulla previsione di un determinato gettit ofiscale, avrà bisogno del ricorso ad unulteriore aumento del gettito fiscale, conconseguente aumento del costo della vita

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

e, dunque, della dinamica dell ' inflazione :ecco un'ulteriore dimostrazione della ina-deguatezza delle iniziative del Governo edella sua incapacità di risolvere quest iproblemi .

Nel corso dell'esame di questo provve-dimento, non si è parlato più di quel fon -do costituito per fronteggiare gli eventua-li mutamenti dei prezzi dei prodotti petro-liferi: come è stata adoperata gran part edei 1 .033 miliardi precedentemente accu-mulati per questo fondo compensativo?Per le elezioni politiche, contro la siccità ,per la bieticoltura e altre finalità! La som-ma è stata comunque distolta dal vero eunico motivo per il quale era stata accu-mulata: cos 'è questo, se non distrazione difondi? Che cosa significa questo, se nonuna testimonianza dell'incapacità di rea-lizzare, di studiare e progettare una stra-tegia che possa assicurare nel suo com-plesso l 'approvvigionamento petrolifero ,con quelle iniziative (come i fondi, com ele scorte) che evitino un intervento gover-nativo sul prezzo della benzina per gli alt ie bassi delle quotazioni del dollaro e delcosto del petrolio ?

Non vedo traccia alcuna di tutto ciò ;sembra che non ci si preoccupi del fattoche all 'aumento della benzina segue l'au -mento dell'esercizio per l'autotrasporto ,per chilometro, al punto che l'autotra-sportatore sarà costretto a variare le su etariffe: aumenterà quindi il costo del tra-sporto, aumenterà quindi il prezzo dellemerci trasportate, aumenterà il costo del-la vita! Sembra che di ciò non ci si preoc-cupi da parte del Governo; sembra chenon si avverta l 'assurdità dell'errore com-piuto dalla dirigenza governativa: a duemesi di distanza, si assiste all'aumento d i105 lire al litro ed alla diminuzione suc-cessiva di appena 20 lire, con l'intento didimostrare propagandisticamente che s ivuoi diminuire il costo della vita! Le 20lire vengono diminuite perché è calato i lcosto del petrolio, ma non viene affatt odiminuita l 'imposta di fabbricazione ; diconseguenza, l'incidenza di essa rimanetale e quale sull'importo unitario supe-rando i due terzi attuali e, in definitiva ,superando normalmente qualsiasi altro

modello di imposta praticato all 'estero .Nemmeno questo confronto nell 'ambitocomunitario fa sì che il Governo cerch ialtrove, magari nel risparmio sulla spesapubblica, il ripiano del deficit : nemmenoquesto !

Nelle discussioni a livello comunitario ,l'Italia si trova sempre, chiaramente, ingrande difficoltà perché applica un'impo-sta maggiore, non soltanto sul petrolio ,ma anche su altri prodotti . Ma c'è dell'al-tro: infatti non si verifica, con quest omaggiore introito, un aumento della pro-duttivita e degli investimenti, bensì si co-pre esclusivamente il deficit della spesapubblica. Così facendo si viene meno a lpunto fondamentale che il Governo haaffermato: cioè che il maggior gettit odeve servire per aumentare gli investi -menti e per rilanciare la produttività . In-vece i programmi dell'IRI e dell'ENI, tan-to per fare degli esempi, sono riduttiv idelle attività ; essi comportano maggioredisoccupazione, chiusura di officine e d istabilimenti, con il conseguente aument odel ricorso alla cassa integrazione. Questorappresenta un errore continuo e costan-te che ci porterà inevitabilmente ad u nulteriore appesantimento dell'economianazionale (Applausi a destra) .

PRESIDENTE. È iscritto a parlar el'onorevole Gunnella . Ne ha facoltà .

ARISTIDE GUNNELLA. Signor Presiden-te, onorevoli colleghi, il decreto-legge n .15 ci sembra abbia una sua ragione eco-nomica e fiscale, in quanto riteniamo cheil Governo non poteva esimersi dall'au-mentare — nel momento in cui il decretoè stato emanato — l 'imposta e quindi ilprezzo finale della benzina, in relazionesoprattutto all'andamento del mercato in-ternazionale e del dollaro . Nello stess otempo dobbiamo dire che il Governo h aritenuto opportuno, in un quadro di au -mento delle entrate, di incamerare nellecasse dell'erario tale aumento della benzi-na, in modo da accrescere le entrate. Dob-biamo pertanto dire che se il prezzo dellabenzina in Italia è il più alto in Europa, l oè perché lo Stato da questo prodotto rica-

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va delle notevoli entrate . Ovviamente datutto ciò scaturiscono anche delle conse-guenze negative, ma le flessioni nei con-sumi, che si sono verificate anche nel set-tore delle benzine per autotrazione, sonodovute non solo al prezzo, ma ad una for-ma di autolimitazione . In fin dei conti l adiminuzione delle importazioni dei pro -dotti petroliferi è diventato un fatto posi-tivo, quindi si può intravedere un trend indiminuzione, sempre parlando in terminirelativi .

L 'aumento di 105 lire al litro della ben-zina rappresenta appena il 9 per cento delprezzo base di quest 'ultima. Tale percen-tuale è molto al di sotto delle prevision idell 'andamento inflazionistico, per cui ,considerando che tale aumento affluirànelle casse dell'erario, ed essendo il 9 percento al di sotto del tasso di inflazioneprogrammato, noi riteniamo che ci s imuova su una linea che accresce le entra-te senza interferire massicciamente su lcosto della vita e quindi sull'inflazione . Ènecessario correlare questo aumento del -la benzina all 'ultimo provvedimento concui — in applicazione del meccanism oche per legge regola i prezzi della benzin a—, il Governo ha diminuito di venti lire i lprezzo della benzina in relazione dell'an-damento del dollaro: questa volta ciò av-viene in termini antinflazionistici, nel sen -so che si diminuisce il prezzo finale, ren-dendo giustizia ai consumatori dal mo-mento che la flessione del prezzo ha un anotevole incidenza in questa direzione .

L ' imposta di 105 lire, depurata dall eventi lire del prezzo finale, comporta unaumento generale del 7 per cento de lprezzo della benzina, prima del decreto inesame e della delibera del CIP. Pertantocon questo 7 per cento siamo molto al disotto del tasso di inflazione programmatoe ci sembra che ciò sia compatibile con lapolitica generale del Governo intesa a raf-freddare i prezzi e renda possibile questalinea antinflazionistica .

È vero che la benzina in Italia ha i lprezzo finale alla pompa più alto d'Euro-pa, ma è altrettanto vero che il gasolio èdi 200 lire più economico rispetto al prez-zo mediamente praticato negli altri paesi

europei. Ciò significa che abbiamo privi-legiato i trasporti a gasolio e l'uso d iquest 'ultimo combustibile, soprattutto ap -plicato all'industria ed alla produzione .Perciò, mantenendo al di sotto del prezzoeuropeo il gasolio, abbiamo condotto unapolitica che privilegia la produzione .

Sappiamo che le critiche della CEE c ivengono rivolte soprattutto per il bass ocosto del gasolio, poiché potrebbe trattar -si di un elemento che rende concorrenzia-li le nostre posizioni rispetto a quelle de -gli altri paesi del mercato comune . Ingenerale, pertanto, nella politica dei prez-zi petroliferi — amministrati e non — i lGoverno ha tenuto presente non soltantoil problema della importazione degli olicombustibili e quello della bilancia de ipagamenti, ma ha avuto ben presente an-che il problema del flusso del gettito perl'erario, applicato a questi prodotti, sia i nsede doganale che di imposta di fabbrica-zione. Il Governo ha tenuto presente (e loha dimostrato il Governo Spadolini ne l1982 quando ha diminuito di oltre 50 lireil prezzo della benzina) anche le esigenzedei consumatori .

A noi sembra pertanto che esistano tutt igli elementi per poter dire che il decret oin esame è perfettamente in linea co nl'esigenza espressa da tutte le parti politi -che, del contenimento del prezzo al di sot-to dell'inflazione. Tale contenimento de -termina altresì la possibilità di una conti-nuità di flusso finanziario per l'erario .Quindi, a nome del gruppo repubblicano ,preannuncio il voto favorevole alla con-versione in legge di questo decreto (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PRI) .

PRESIDENTE. Non essendovi altriiscritti a parlare, dichiaro chiusa la di-scussione sulle linee generali .

Ha facoltà di replicare il relatore, ono-revole Ravasio .

RENATO RAVASIO, Relatore. Signor Pre-sidente, non credo di dover aggiungerealtre considerazioni a quelle già svolte i nsede di relazione con le quali d 'altronde,sono state espresse posizioni emerse ne lcorso del dibattito in Commissione e poi

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riprese nella discussione di ieri e dioggi .

Da più parti viene contestata — come ègià accaduto in passato — l ' insistenza concui si ricorre all'aumento del prezzo deiprodotti petroliferi per incrementare l eentrate. Obiettivamente non si vede qualiconcrete alternative esistano per il Gover-no, se l 'esigenza è quella di reperire fondiin misura certa e definita .

Condivido comunque l 'esigenza, emer-sa anche in Commissione, di riordinare i nmodo organico il regime fiscale dei pro -dotti petroliferi, al fine di evitare le ricor-renti modificazioni, rese quasi sempre ne-cessarie o dalla congiuntura interna odalla oscillazione dei prezzi del greggio .In questa circostanza, per altro, ci trovia-mo di fronte ad una manovra economic acomplessiva, non frutto di improvvisazio-ne e tendente a creare condizioni favore-voli agli investimenti produttivi .

Ribadisco pertanto il parere favorevoledella maggioranza della Commissione s uquesto disegno di legge di conversion e(Applausi al centro) .

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicarel'onorevole sottosegretario di Stato per l efinanze .

DOMENICO SUSI, Sottosegretario di Statoper le finanze. Signor Presidente, onore-voli colleghi, le argomentazioni del relato -re sono state serie e fondate e quindi m iricollego ad esse . Su un punto, in partico-lare, sono d 'accordo con l 'onorevole Ra-vasio: il dibattito sul tema in discussione èripetitivo e noioso, una specie di rito ch esi consuma, per altro, in un'aula vuota odistratta e tra l'indifferenza generaledell 'opinione pubblica . Gli unici elementidi novità (gli interventi più numerosi i naula nella discussione generale e la pre-giudiziale illustrata, senza molta convin-zione per altro, dall 'onorevole Pazzaglia erespinta dalla Camera) non hanno modi-ficato sostanzialmente questo clima. Ilfatto è che cì troviamo di fronte ad u nprovvedimento molto modesto, che nonha suscitato — come si è detto inquest'aula — profonda irritazione nei cit -

tadini o dura opposizione degli industrial ie degli operatori economici . Le critiche,perciò, mi paiono fuori luogo.

Questa volta non ci troviamo di frontead un provvedimento isolato, «tappabu-chi», ma ad un decreto che si inquadr anella manovra economica del Governo,avviata con la legge finanziaria, che vuol eraggiungere gli obiettivi della riduzion edrastica dell ' inflazione, dell 'aumento del -la occupazione, del risanamento, della ra-zionalizzazione e della modernizzazionedell'apparato produttivo ed amministrati-vo .

In questo senso la politica fiscale assu-me — si è detto — grande rilevanza ai fin idel riequilibrio, in positivo, tra il redditoprodotto dal lavoro dipendente e quell oprodotto dal lavoro autonomo, nonch édella riduzione graduale, ma netta, dellearee di evasione, elusione ed erosione fi-scale .

L'ipotesi dell 'aumento del prezzo dell abenzina non poteva essere contenuta, perovvie ragioni nella legge finanziaria, ma ildecreto è ad essa collegato, come coper-tura di spese per 2 .100 miliardi, previstedalla legge finanziaria, che avevano pro-vocato al Governo accuse di genericismoe di giocare con le cifre .

Nella discussione sul precedente decre-to fu detto che l 'aumento del prezzo deiprodotti petroliferi avrebbe influito sulletrattative per il costo del lavoro . Ben al -tre, invece, sono state le ragioni e gli ele-menti che hanno inciso e tutti di rilevanzapolitica .

In realtà stiamo discutendo su un de-creto che ha imposto il primo vero au -mento del prezzo della benzina dal 1 °gennaio 1984, che si mantiene al di sottodel 10 per cento e quindi — come hann orilevato alcuni oratori — al di sotto deltetto programmato di inflazione per i l1984, e pertanto non ha un 'incidenza ef-fettiva sul processo inflattivo, malgrad ole affermazioni fatte in quest 'aula, e natu-ralmente non documentate. Questo decre-to viene — o verrà — accompagnato daalcune iniziative molto significative per i lproblema del GPL e per le miscele speri -mentali. Per il primo è stato presentato

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dal Governo il disegno di legge n . 1364 ,ricordato dal relatore, per il quale il Go-verno si riserva di proporre l'assegnazio-ne alla Commissione competente in sedelegislativa, per il secondo un regime d iagevolazione fiscale .

L'onorevole Rubinacci in Commissionee l 'onorevole Baghino in Assemblea han-no riproposto il problema del fondo pe rl'oscillazione dei prezzi . In realtà quest ofondo è stato utilizzato una sola volta pe rla diminuzione del prezzo della benzina ,mentre altre volte è stato utilizzato per l asoluzione di problemi di carattere sociale ,economico ed amministrativo . Quindi, è i lcaso di riflettere se mantenerlo o elimi-narlo .

L'onorevole Visco in Commissione e irappresentanti del partito comunista i nAssemblea hanno poi affermato che esi-sterebbero soluzioni alternative . In realtà ,l'unica ipotesi emersa è quella dell 'accor-pamento delle aliquote IVA, a proposit odel quale ci sono studi e proposte che ,fino a questo punto, non hanno trovat od 'accordo le forze politiche. Comunque ,su questo problema c'è l ' impegno precisodel Governo .

Il Governo, poi, è stato criticato per un apresunta inazione nel campo fiscale. Vo-glio ricordare che i problemi affrontati erisolti dal Governo riguardano l 'aumentodelle ritenute sugli interessi bancari, l'im-posta di conguaglio sulle persone giuridi-che, la tassazione dei titoli atipici, la disci -plina di controllo sull'IVA degli esporta -tori, la circolare sul reddito delle banche ,le norme sull'IVA in agricoltura, per uncomplesso di nuove entrate di circa 5mila miliardi . Inoltre l 'impegno del Go-verno a recuperare nell 'anno 1984 1 0mila miliardi mi pare molto significativo .Ciò potrà aver luogo con l'attuazione del -la legge per i registratori di cassa, che st adando alcuni frutti, con l 'attuazione dellemisure per le manette agli evasori, co nl 'attuazione della piattaforma dell'accor-do sul costo del lavoro, con provvedimen-ti nei settori dell'artigianato, del commer-cio e dei liberi professionisti incluse for-me di tassazione presuntiva e forfettaria ,con provvedimenti legislativi quali quello

concernente l 'accorpamento delle aliquo-te IVA e la revisione della imposizion esugli immobili, con l 'incentivazione e l arazionalizzazione dell'accertamento e delcontrollo .

Il problema principe è quello della ri-strutturazione dell'amministrazione fi-nanziaria. Il disegno di legge del Governoè ormai pronto e sarà presentato entrobreve tempo all'esame del Parlamento .Nelle more dovrà andare avanti il disegn odi legge sulla dirigenza e dovranno esser eassunte iniziative volte alla qualificazion ee al potenziamento dell'amministrazion efinanziaria, nella fase dell'accertamento ,nella fase organizzativa degli uffici, nell afase del controllo e soprattutto per la so-luzione dei problemi del personale, che vamotivato, qualificato ed incentivato .

I rappresentanti del partito comunist ae del Movimento sociale italiano hannoposto, inoltre, il problema del coordina -mento delle leggi esistenti, della loro ra-zionalizzazione, del loro adeguamento . Ladecisione del Parlamento di prorogare itermini al 31 dicembre 1985 per l'appro-vazione dei testi unici in materia di tasse ,imposte indirette e imposte dirette va i nquesta direzione .

L'onorevole Brina parlava di «rivoluzio-ne per decreto», citando il titolo di u ngiornale. A noi non pare che si possa par -lare di ciò. Questo Governo ha approvatodecreti in numero certamente ridotto ri-spetto ai precedenti e sul piano qualitati-vo questi provvedimenti erano certamen-te necessari .

Esistono, poi, 160-170 provvedimentiche giacciono presso le varie Commissio-ni. Il problema è quello della riflessione ,in questa fase così importante e delicata ,sui rapporti tra Governo e Parlamento esul funzionamento, in particolare, dell aCamera dei deputati e delle sue strutture ,nel quadro della riforma istituzionale ,mentre i lavori della Commissione bica-merale procedono con molta lentezza.

Devo ringraziare l'onorevole Peggio pe rle cifre che ci ha fornito per definire i lrapporto tra i paesi della Comunità eco-nomica europea e l'Italia sul prezzo deiprodotti petroliferi . Ma mi permetto di

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ricordargli l'impegno del Governo a nonprodurre aumenti di questo prodottonel l 'anno 1984 . E la rinuncia alla fiscaliz -zazione della diminuzione di questi giorn ista a dimostrare questa volontà del Go-verno.

Un'ultima considerazione desiderofare: i dati relativi all 'inflazione diconochiaramente che si sta producendo unasua compressione e che per l'anno in cor -so l'obiettivo della riduzione al 10 percento appare realistico anche agli econo-misti più pessimisti . La Banca d'Italia egli istituti economici specializzati hann oin modo molto autorevole affermato ch esiamo sulla buona strada e che alla finedel biennio avremo ridotto sensibilment eil differenziale inflattivo tra l'Italia e ipaesi della Comunità economica euro-pea .

È un indubbio successo della manovr adel Governo, decreto sulla scala mobilecompreso . Perciò, la conversione in legg edel decreto-legge in discussione costitui-sce, a nostro parere, un fatto significativoche il Governo raccomanda all'Assem-blea .

PRESIDENTE . Passiamo all'esame de -gli articoli del disegno di legge nel testodella Commissione . L'articolo 1 del dise-gno di legge è del seguente tenore :

«È convertito in legge il decreto-legge27 febbraio 1984, n . 15, recante modifica-zioni al regime fiscale di alcuni prodott ipetroliferi, nonché proroga del tratta -mento fiscale agevolato per le miscele d ialcoli e benzina usate per autotrazionenelle prove sperimentali, con la seguentemodificazione :

L 'articolo 3 è soppresso» .

Avverto che gli emendamenti si inten-dono riferiti agli articoli del decreto-leg-ge .

Ricordo che l'articolo 1 del decreto-leg-ge è del seguente tenore :

«1 . L'imposta di fabbricazione e l acorrispondente sovrimposta di confinesulle benzine speciali diverse dall'acquaragia minerale, sulla benzina e sul petro -

lio diverso da quello lampante sono au-mentate da lire 54 .504 a lire 63 .254 perettolitro, alla temperatura di 15 0 centigra-di .

2. L'aliquota agevolata d'imposta d ifabbricazione e della corrispondente so-vrimposta di confine prevista dalla letter aB), punto 1), della tabella B allegata allalegge 19 marzo 1973, n. 32, ripristinatatemporaneamente con l'articolo 1 dell alegge 22 febbraio 1982, n . 44, e successivemodificazioni, per la benzina acquistat adai turisti stranieri, è aumentata da lir e38.886 a lire 43 .053 per ettolitro, alla tem -peratura di 150 centigradi .

3. L'aliquota agevolata d'imposta d ifabbricazione e della corrispondente so-vrimposta di confine prevista dalla lette-ra E), punto 1), della tabella B allegat aalla legge 19 marzo 1973, n . 32, e succes-sive modificazioni, per il prodotto deno-minato Jet Fuel JP/4, destinato all 'Am-ministrazione della difesa è aumentatada lire 5 .450,40 a lire 6.325,40 per etto-litro, alla temperatura di 15 0 centigradi ,relativamente al quantitativo eccedent eil contingente annuo di tonnellat e18 .000 sulle quali è dovuta l'imposta nel -la misura normale stabilita per la benzi-na .

4. Le aliquote agevolate d 'imposta difabbricazione e della corrispondente so-vrimposta di confine previste dalle lettereD), punto 3), ed F) punto 1), della predett atabella B rispettivamente per il petroli olampante per uso di illuminazione e ri-scaldamento domestico e per gli oli d agas da usare come combustibili, sono au -mentate da lire 8.160 a lire 9.177 e da lire9.722 a lire 10.765 per ettolitro, alla tem-peratura di 15 0 centigradi .

5. Le aliquote ridotte d'imposta d ifabbricazione e della corrispondente so-vrimposta di confine previste dalla letter aH), punti 1-b), i-c), ed 1-d), della predett atabella B, per gli oli combustibili divers ida quelli speciali, semifluidi, fluidi e flui-dissimi, sono aumentate rispettivamente

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da lire 3 .059 a lire 3 .298, da lire 3.478 alire 3.937 e da lire 9.742 a lire 12 .252 perquintale.

6. L'imposta di fabbricazione e la cor-rispondente sovrimposta di confine sugl ioli combustibili speciali di cui al punt o4-b) dell'articolo 1 del decreto-legge 23ottobre 1964, n. 989, convertito, con modi -ficazioni, nella legge 18 dicembre 1964, n.1350, sono aumentate da lire 5.400 a lire18.000 per quintale .

7. L'imposta di fabbricazione e la cor-rispondente sovrimposta di confine su igas di petrolio liquefatti per autotrazionesono aumentate da lire 52.635 a lire62.665 per quintale .

8. L'imposta erariale di consumo sulgas metano, usato come carburantenell 'autotrazione, e la corrispondent esovrimposta di confine, sono aumentat eda lire 162,16 a lire 195,50 al metrocubo».

A questo articolo, che non è stato modi -ficato dalla Commissione, sono riferiti iseguenti emendamenti :

Sopprimere l 'articolo 1 .

BRINA, TRIVA, BRUZZANI, DARDINI ,

AULETA, UMIDI SALA, PIERINO ,

SARTI ARMANDO, ANTONI, BEL-

LOCCHIO, CIOFI DEGLI ATTI .

Al comma 7, sostituire la cifra: 62.66 5con la seguente: 57 .640 .

1 . 2 .CERRINA FERONI, CHERCHI, GRAS-

SUCCI .

Al comma 7, aggiungere, in fine, le paro-le: Tale aumento non si applica alle azien-de che utilizzano gas di petrolio liquefatt inei trasporti pubblici urbani .

1 . 3 .CHERCHI, CERRINA FERONI, GRAS-

SUCCI .

Al comma 8, sostituire la cifra : 195,50con la seguente : 178,83.

1 . 4 .CHERCHI, GRASSUCCI, CERRINA PE-

RONI .

Al comma 8, aggiungere, in fine, le paro -le: Tale aumento non si applica alle azien-de che utilizzano gas metano nei trasport ipubblici urbani .

1 . 5 .GRASSUCCI, CERRINA FERONI ,

CHERCHI .

È stato presentato altresì il seguent earticolo aggiuntivo :

Dopo l 'articolo 1, aggiungere il seguen-te:

Art. 1-bis .

Sino al 31 dicembre 1984, i prezzi mas-simi al consumo del metano compresso inbombole di cui al provvedimento CIP n .33/1983, dei prodotti petroliferi di cui a lprovvedimento CIP n . 34/1983 e dei pro-dotti petroliferi comunicati dalla segrete-ria del CIP pubblicati nella Gazzetta uffi-ciale n. 356 del 29 dicembre 1983, nonpossono essere assoggettati ad aumenti .

1 . 01 .BRINA, TRIVA, BRUZZANI, DARDINI ,

AULETA, UMIDI SALA, PIERINO ,

SARTI ARMANDO, ANTONI, BEL-

LOCCHIO, CIOFI DEGLI ATTI, MI-

NERVINI, VISCO .

Nessuno chiedendo di parlare sul com-plesso degli emendamenti e dell 'articoloaggiuntivo riferiti all'articolo 1 del decre-to-legge, ricordo che agli articoli 2 e 4 deldecreto medesimo non sono riferiti emen -damenti. Ricordo altresì che l 'articolo 3del decreto-legge è stato soppresso dallaCommissione .

Qual è pertanto, il parere della Com-missione sugli emendamenti e sull'artico-

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lo aggiuntivo riferiti all 'articolo 1 del de-creto-legge?

RENATO RAVASIO, Relatore . La Com-missione esprime parere contrario su tut-ti gli emendamenti e sull'articolo aggiun-tivo .

PRESIDENTE . Il Governo ?

DOMENICO SUSI, Sottosegretario di Stat oper le finanze . Anche il Governo esprimeparere contrario su tutti gli emendament ie sull 'articolo aggiuntivo .

PRESIDENTE. Passiamo alle votazioni .Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto sul suo emendamento 1 .1 l'onorevoleBrina. Ne ha facoltà .

ALFIO BRINA. Vi rinunzio .

PRESIDENTE. Allora passiamo alla vo-tazione per la quale è stato chiesto l oscrutinio segreto .

FRANCO PIRO . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Per che cosa, onorevolePiro?

FRANCO PIRO. Per dichiarazione d ivoto .

MARIO POCHETTI . Ma dobbiamo passa-re alla votazione !

MASsIMo GORLA. Ma siamo già in vota-zione !

PRESIDENTE. Non eravamo in vota-zione (Proteste del deputato Pochetti) .Onorevole Pochetti, non avevo ancora di-chiarato aperta la votazione (Vive protestedei deputati Gorla e Magri) .

MARIO POCHETTI . Lei aveva già dett ola frase di rito : «Passiamo alla votazione» .A questo punto nessuno può più parlar eper dichiarazione di voto .

PRESIDENTE . Ma non avevo ancoraindetto la votazione (Proteste del deputato

Spagnoli, all'estrema sinistra, dei deputat idel gruppo di democrazia proletaria e de ideputati del PDUP).

MARIO POCHETTI . Così ha detto, Presi -dente!

PRESIDENTE. Onorevole Piro, la pre-go. . .

FRANCO PIRO . La ringrazio, signor Pre-sidente. Il partito socialista . . .

GUIDO POLLICE. Ma che cos'è il partit osocialista?

FRANCO PIRO . . . .è favorevole alla con -ferma dell 'articolo 1 del decreto-legge .

GIAN CARLO BINELLI . Venite all 'oragiusta, invece di stare a casa !

FRANCO PIRO. Io sono qui dall ' iniziodella discussione !

PRESIDENTE. L'onorevole Piro ha fa-coltà di parlare per dichiarazione di vot osull 'emendamento Brina 1 .1 (Protesteall'estrema sinistra) . Parli onorevolePiro .

FRANCO PIRO. Siamo dunque contrariall'emendamento soppressivo presentatodal collega Brina perché esso, evidente -mente, metterebbe in discussione tutto i ldisegno di legge di conversione e la por -tata stessa del provvedimento .

Già in discussione generale sono emer-se le ragioni per le quali è assolutament enecessario confermare questo provvedi-mento che, del resto, risale alla fine didicembre dell'anno scorso ed è decadut oper ragioni inerenti alla complessità deilavori parlamentari .

Sappiamo tutti che l'articolo 1 segna i llivello di incremento del prezzo, cos ìcome era stato stabilito dal decreto-legg edel dicembre scorso . Si tratta di un incre-mento del prezzo inferiore al tasso medi odi inflazione programmato per il 1984 .Inoltre nei giorni scorsi il Governo h adeciso di evitare la fiscalizzazione della

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diminuzione del prezzo della benzina de-rivante dall 'andamento della quotazionedel dollaro sui mercati internazionali .

Siamo dunque di fronte ad un articol oche è la parte costitutiva del provvedi -mento . E per queste ragioni che, pur fa-cendo salva la discussione svoltasi i nCommissione ed in Assemblea, noi pensia -mo che si tratti dell'ultimo provvedimen-to di questa natura. . .

MARIO POCHETTI. (Indica molti depu-tati dei gruppi della maggioranza che esco-no dall'aula) . La fuga! La fuga! (Si gridaall 'estrema sinistra . Vanno via! Applaus ipolemici all'estrema sinistra, dei deputat idei gruppi della sinistra indipendente e d idemocrazia proletaria e dei deputati de lPDUP — Rumori — Si grida ripetutamen-te: «Buffoni» all 'indirizzo dei deputati de igruppi della maggioranza) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi !Onorevoli colleghi, vi prego! Sta parland ol 'onorevole Piro! Onorevole Pochetti! La -sciamo concludere . . . Concluda onorevolePiro! (Proteste dall'estrema sinistra, dei de-putati dei gruppi della sinistra indipen-dente e di democrazia proletaria e dei de-putati del PDUP) . Onorevole Piro, la preg odi concludere .

UGO SPAGNOLI. Sono passati cinqueminuti, signor Presidente .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi, viprego!

RUBES TRIVA . Ma sono già passati cin-que minuti !

PRESIDENTE . Il tempo non è trascor-so. Lasci al Presidente il compito di cal -colarlo. Onorevole Piro, concluda perchéil tempo sta per scadere .

FRANCO PIRO. Il recente orientamentodel Governo di non fiscalizzare (Protesteall'estrema sinistra) . . .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, viprego di fare un po' di silenzio! Non posso

consentire che si impedisca di parlare !(Vive proteste all 'estrema sinistra, dei de-putati dei gruppi della sinistra indipen-dente e di democrazia proletaria e dei de-putati del PDUP) . Prego, onorevole Piro .

Una voce all'estrema sinistra . Perchécontinui a parlare, se sono usciti . . .

FRANCO PIRO. Io faccio il mio dovere .

PRESIDENTE. Onorevole Piro, la pre-go!

FRANCO PIRO. Diventa difficile, signo rPresidente, ma ci provo . Le ragioni per lequali il Governo ha deciso di non fiscaliz-zare il decremento di prezzo che si è avu-to in conseguenza dell'andamento del dol-laro sui mercati internazionali, fann oparte di una tesi che oggi mette in discus-sione la possibilità che il prezzo dei pro -dotti petroliferi faccia parte dei prezz iamministrati o di quelli sorvegliati . Siamodi fronte, però, ad una grande questione ,alla questione che per molti anni si èsostenuta: che l 'incremento delle imposte— cioè — debba avvenire sempre ed uni-camente dal punto di vista del reddito,come per molti anni hanno ritenuto colo-ro che pensavano che gli incrementi do-vuti alla tassazione indiretta fossero in-versamente proprozionali al reddito . Lediscussioni che si sono avute in tutto i lmondo occidentale, rispetto alla necessi-tà . . .

Voci all'estrema sinistra: Basta, basta !

PRESIDENTE. Concluda, onorevolePiro .

FRANCO PIRO. Concludo. Rispetto allanecessità di pensare ad una imposta sullaspesa, le discussioni in questione fann oritenere che tale provvedimento del Go-verno sia valido per il reperimento dellerisorse necessarie a finanziare la ristrut-turazione produttiva del nostro paese. Perqueste ragioni, il gruppo socialista è con-trario all'emendamento proposto (Ap-plausi polemici e grida di «Bravo!»

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Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

all'estrema sinistra, dei deputati dei gruppidella sinistra indipendente e di democrazi aproletaria e dei deputati del PDUP) .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, v iprego di prendere posto . Dobbiamo vota -re l 'emendamento Brina 1 .1 . . .

MARIO POCHETTI. Signor Presidente ,rinunciamo alla richiesta di votazione perscrutinio segreto .

PRESIDENTE. Si deve allora votareper alzata di mano. Prego, onorevole Bat-taglia . (Vive proteste e clamori dei deputat idell'estrema sinistra, dei gruppi della sini-stra indipendente e di democrazia proleta-ria e dei deputati del PDUP) .

ADOLFO BATTAGLIA. Signor Presidente ,chiedo lo scrutinio segreto anche a nomedel gruppo liberale .

Voci all 'estrema sinistra : Ma siamo giàin votazione, signor Presidente !

PRESIDENTE. L'onorevole Battagliaha chiesto lo scrutinio segreto (Grida di«No, No!» all'estrema sinistra, dei deputatidei gruppi della sinistra indipendente e didemocrazia proletaria e dei deputati delPDUP) .

TARCISIO GITTI. Avevo già chiesto loscrutinio segreto !

PRESIDENTE. Si vota a scrutinio se-greto, onorevoli colleghi, vi prego di pren-dere posto. Il procedimento è regolare .

LUCA CAFIERO. Abbiamo già votato !

PRESIDENTE. Vi prego di prendereposto!

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull 'emendamento Brina 1 .1 . non ac-

cettato dalla Commissione né dal Gover-no.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione . (Dai ban-chi dell'estrema sinistra si grida : «Ostruzio-nisti!», all'indirizzo dei deputati dei grupp idella maggioranza) .

Onorevoli colleghi, poiché la Cameranon è in numero legale per deliberare (Vi-vissime proteste all'estrema sinistra, deideputati dei gruppi di democrazia proleta-ria e della sinistra indipendente e dei de-putati del PDUP), rinvio la seduta d iun'ora. La seduta sarà ripresa alle 12,50 .

(Vivissime, reiterate proteste ed applaus ipolemici all'estrema sinistra, dei deputat idei gruppi di democrazia proletaria e dellasinistra indipendente e dei deputati de lPDUP e a destra — Si grida: «Buffoni»,all'indirizzo dei deputati dei gruppi dell amaggioranza) .

La seduta, sospesa alle 11,50 ,è ripresa alle 12,50 .

PRESIDENTE. Onorevole Battaglia ,conferma la sua richiesta di votazione ascrutinio segreto ?

ADOLFO BATTAGLIA . Sì, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Anche lei, onorevoleGitti?

TARCISIO GITTI. Sì, signor Presidente .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Brina 1 .1, non ac-cettato dalla Commissione né dal Gover-no.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

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Camera det Deputati

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Comunico il risultato della votazione :

Presenti 398Votanti 397Astenuti 1Maggioranza 199

Voti favorevoli 196Voti contrari 20 1

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione :

Abete GiancarloAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoArnadei GiuseppeAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAndreatta BeniaminoAndreoni Giovann iAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmellin LinoArtioli RossellaAstori GianfrancoAzzaro Giusepp e

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbato AndreaBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBenedikter Johann

Benevelli Luig iBerlinguer Enric oBernardì AntonioBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato Guid oBonalumi GilbertoBonetti Andre aBonetti Mattinzoli Pier aBonferroni FrancoBonfiglio Angel oBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBortolani FrancoBoselli Anna detta MilviaBotta GiuseppeBottazzi Angela Mari aBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBruni FrancescoBruzzini RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCaria FilippoCarpino AntonioCarrus Nin oCasini Carlo

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Camera dei Deputat i

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Casini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCastellina LucianaCattanei FrancescoCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio Antoni oCifarelli MicheleCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColombo EmilioColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaConte Antoni oConte Carmel oConti PietroContu FeliceCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Aimmo Florind oDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini Sergi oDe Carli Francesco

Dell 'Andro RenatoDel Mese PaoloDel Pennino Antoni oDi Bartolomei MarioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDi Re CarloDonazzon RenatoDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFelisetti Luigi DinoFerrara GiovanniFerrarini GiulioFerri FrancoFilippini GiovannaFini GianfrancoFiori PublioFittante Costantin oFontana Giovann iForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeFortuna LorisFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi RobertoFusaro Carlo

Gabbuggiani ElioGalloni GiovanniGargani GiuseppeGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGianni AlfonsoGioia Luig iGiovagnoli Sposetti Angel aGitti TarcisioGorgoni GaetanoGorla MassimoGradi Giulian oGraduata Michele

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

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Granati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini Paol oGunnella Aristide

Ianni GuidoIanniello MauroIntini Ugo

Labriola SilvanoLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna Girolam oLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg NataliaLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLombardo AntoninoLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi Giuseppe

Macciotta Giorgi oMaceratini GiulioMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini Vincenz oMancuso Angel oMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMartino GuidoMasina EttoreMassari RenatoMastella ClementeMattarella SergioMelega GianluigiMelis MarioMemmi LuigiMeneghetti GioacchinoMerolli CarloMiceli Vito

Minervini GustavoMinozzi Rosann aMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra Benedett oNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlcese VittorioOlivi MauroOnorato PierluigiOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiro FrancescoPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPoli Gian GaetanoPollice GuidoPortatadino Costant ePreti Luig iProietti Franco

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Camera dei Deputati

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Provantini Albert o

Quattrone Francesco

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli Mari oRavaglia Giann iRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni VirginioRonzani Gianni VilmerRosini Giacom oRossattini StefanoRossi AlbertoRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Francesco

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantini RenzoSantus GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti ArmandoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandro

Scàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitini AlbaScovacricchi Martin oSegni MariottoSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroServello Francesc oSignorile Claudi oSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave Sergi oSodano GiampaoloSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTassone Mari oTatarella Giusepp eTempestini Francesc oTesini GiancarloTorna Mari oTorelli Giusepp eTortorella Ald oTrabacchi Felic eTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide MariaUsellini Mario

Vacca GiuseppeVecchiarelli Brun oVentre AntonioVincenzi BrunoViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo AlfonsoVisentini BrunoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon Bruno

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Camera dei Deputati

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Zampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni Antonin oZanini PaoloZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZurlo Giuseppe

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Per i successivi emenda-menti, dispongo che la votazione sia effet-tuata mediante procedimento elettronic osenza registrazione di nomi, per agevola -re il computó dei voti .

Pongo quindi in votazione l 'emenda-mento Cerrina Feroni 1 .2, non accettatodalla Commissione né dal Governo .

(È respinto) .

Si è astenuto :

Rauti Giusepp e

Sono in missione:

Agostinacchio Paol oAmalfitano Domenic oAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca Beniamin oCarelli RodolfoCasati FrancescoFerrari Mart eFerrari SilvestroFincato Grigoletto LauraFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLobianco Arcangel oLussignoli Francesco Pietr oManca Enric oMatteoli AlteroNonne Giovann iPisani LucioRallo Girolam oRusso GiuseppeTesta AntonioTremaglìa Pierantonio Mirk oUrso Salvator eVernola NicolaViscardi Michele

Pongo in votazione, mediante procedi -mento elettronico senza registrazione dinomi, l'emendamento Cherchi 1 .3, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Pongo in votazione, mediante procedi -mento elettronico senza registrazione dinomi, l'emendamento Cherchi 1 .4, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Pongo in votazione, mediante procedi -mento elettronico senza registrazione dinomi, l 'emendamento Grassucci 1 .5, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(È respinto) .

Dobbiamo ora votare l 'articolo aggiun-tivo Brina 1 .01 . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Triva .Ne ha facoltà .

RuBES TRIVA. Ho chiesto di parlaresolo perché i colleghi possano rendersiconto di ciò che stiamo votando . L'artico-lo aggiuntivo si propone esclusivamentedi congelare, al livello di punta massim astabilita dal presente decreto-legge, iprezzi dei prodotti petroliferi sino al 3 1dicembre 1984. Sono consentite riduzionidi prezzo, ma non sono consentiti aumen-ti né sotto il profilo fiscale, e neppure, sequesti dovessero derivare, a seguito dell alievitazione del prezzo del petrolio sul

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Camera dei Deputat i

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mercato internazionale. Eventuali au -menti dei prodotti petroliferi dovrebberoessere compensati da una riduzione delprelievo fiscale (Applausi all 'estrema sini-stra) .

PRESIDENTE. Avverto che sull 'artico-lo aggiuntivo Brina 1 .01 è stata chiesta l avotazione a scrutinio segreto .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronicosull 'articolo aggiuntivo Brina 1 .01, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 407Magioranza 204

Voti favorevoli 194Voti contrari 21 3

(La Camera respinge) .

Ricordo che agli articoli 2 e 4 del decre-to-legge non sono riferiti emendamenti eche l'articolo 3 del decreto stesso riman esoppresso dall'articolo 1 del disegno dilegge nel testo della Commissione .

Dobbiamo pertanto passare alla vota-zione dell 'articolo 1 del disegno di leggenel testo della Commissione, sul quale èstata chiesta la votazione segreta .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull 'articolo i del disegno di legge, ne ltesto della Commissione.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Hanno preso parte alle votazioni:

Comunico il risultato della votazione :

Abete GiancarloAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei GiuseppeAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAndreatta BeniaminoAndreoni Giovann iAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArbasino Albert oArisio Luig iArmellin LinoArtioli Rossell aAstori GianfrancoAzzaro Giuseppe

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbato AndreaBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti Ital oBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter Johann

(La Camera approva) .

Presenti 407Votanti 406Astenuti 1Maggioranza 204

Voti favorevoli 21 1Voti contrari 195

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Camera dei Deputat i

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Benevelli LuigiBerlinguer EnricoBernardi Antoni oBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian CarloBiondi Alfredo PaoloBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBodrato GuidoBonalumi GilbertoBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio Angel oBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBortolani FrancoBoselli Anna detta MilviaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBrina AlfioBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade SilvioCaradonna GiulioCardinale EmanueleCaria FilippoCarpino AntonioCarrus NinoCasini Carlo

Casini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCastellina LucianaCattanei FrancescoCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaChella MarioCherchi SavlatoreCiafardini MicheleCiaffi Adrian oCiampaglia Albert oCiancio AntonioCifarelli MicheleCiocia GrazianoCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColombo Emili oColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato Luci aConte Antoni oConte Carmel oConti PietroContu FeliceCorsi Umbert oCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Aimmo Florind oDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio MicheleDanini FerruccioDardini Sergi oDe Carli Francesco

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Camera dei Deputat i

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Dell'Andro RenatoDel Mese PaoloDel Pennino Antoni oDi Bartolomei MarioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDujany Cesare Amat oDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFante VincenzoFausti FrancoFelisetti Luigi Din oFerrara Giovann iFerrari Brun aFerrarini Giuli oFerri FrancoFilippini GiovannaFini GianfrancoFiori PublioFittante CostantinoFontana Giovann iForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeFortuna Lori sFracchia BrunoFrancese Angel aFranchi RobertoFusaro Carlo

Gabbuggiani ElioGalloni GiovanniGargani GiuseppeGaspari RemoGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca Andre aGianni AlfonsoGioia LuigiGiovagnoli Sposetti AngelaGitti TarcisioGorgoni Gaetano

Gorla MassimoGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini Paol oGullotti AntoninoGunnella Aristid e

Ianni GuidoIanniello MauroIntini Ugo

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte Pasqual eLa Penna Girolam oLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg Natali aLoda FrancescoLodi Faustini Fustini Adrian aLodigiani OresteLombardo Antonin oLo Porto GuidoLops Pasqual eLucchesi Giusepp e

Macciotta Giorgi oMaceratini GiulioMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini Vincenz oMancuso AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti Agostin oMarrucci EnricoMartelli Claudi oMartellotti Lambert oMartino GuidoMarzo BiagioMasina EttoreMassari Renato

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Mastella ClementeMattarella SergioMelega Gianluig iMelis MarioMemmi Luig iMeneghetti Gioacchin oMerolli CarloMiceli VitoMìnervini GustavoMinozzi Rosann aMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antonio

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra Benedett oNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlcese VittorioOlivi MauroOnorato PierluigiOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePalmieri Ermene gild oPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiro FrancescoPisanu Giuseppe

Pochetti MarioPoggiolini DaniloPoli Gian GaetanoPollice GuidoPortatadino CostantePoti DamianoPreti Luig iProietti FrancoProvantini AlbertoPujia Carmelo

Quattrone Francesco

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio Renat oRebulla LucianoReggiani Alessandr oReichlin AlfredoReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzo AldoRocchi RolandoRocelli GianfrancoRodotà Stefan oRognoni Virgini oRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRubbi AntonioRubino RaffaeleRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Francesco

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco LuigiSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSanguineti Mauro Angelo

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Camera dei Deputat i

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Sanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta GiuseppeSarti Armand oSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitni AlbaScovacricchi Martin oSegni MariottoSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroServello Francesc oSignorile ClaudioSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSusi Domenic o

Tagliabue GianfrancoTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTempestini Francesc oTesini GiancarloTorna MarioTorelli GiuseppeTortorella AldoTrabacchi Felic eTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide MariaUsellini Mario

Vacca GiuseppeVecchiarelli Brun oVentre AntonioVincenzi BrunoViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo AlfonsoVisentini BrunoViti Vincenz oVizzini Carlo Michele

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri Amede oZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso Giuliano .Zurlo Giuseppe

Agostinacchio PaoloAmalfitano DomenicoAndreoli Giusepp eAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca BeniaminoCarelli Rodolf oCasati FrancescoFerrari MarteFerrari SilvestroFincato Grigoletto LauraFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti Luig iFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLobianco Arcangelo

Si è astenuto sull'emendamento 1 deldisegno di legge:

Nucara Francesco

Sono in missione :

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Lussignoli Francesco PietroManca EnricoMatteoli AlteroNonne Giovann iPisani LucioRallo GirolamoRusso GiuseppeTesta AntonioTremaglia Pierantonio Mirk oUrso SalvatoreVernola NicolaViscardi Michele

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 2del disegno di legge nel testo della Com-missione, del quale do lettura:

«Restano validi gli atti ed i provvedi -menti adottati ed hanno efficacia i rap-porti giuridici derivanti dall'applicazion edelle disposizioni del decreto-legge 28 di-cembre 1983, n . 734» .

A questo articolo non sono stati presen-tati emendamenti . Avverto che ne è statachiesta la votazione segreta. Passiamo aivoti .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull 'articolo 2 del disegno di legge, neltesto della Commissione.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votaizone .

Comunico il risultato della votazione .

Presenti e votanti 404Maggioranza 203

Voti favorevoli 205Voti contrari 199

(La Camera approva) .

Passiamo pertanto alla votazione final edel disegno di legge n. 1346 .

Votazione segreta d iun disegno di legge .

PRESIDENTE. Indico la votazione, se-greta finale mediante procedimento elet-tronico, sul disegno di legge n . 1346, dicui si è testé concluso l'esame .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

«Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 27 febbraio 1984, n.15, recante modificazioni al regime fisca-le di alcuni prodotti petroliferi, nonchéproroga del trattamento fiscale agevolat oper le miscele di alcoli e benzina usate pe rautotrazione nelle prove sperimentali»(1346).

Presenti e votanti 41 5Maggioranza 208

Voti favorevoli 21 6Voti contrari 199

(La Camera approva) .

Sospendo la seduta fino alle 16 .

Hanno preso parte alle votazioni :

Abete GiancarloAlasia GiovanniAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei GiuseppeAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAndreatta BeniaminoAndreoni Giovann iAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis Silvi oAntoni VareseArbasino AlbertoArisio LuigiArmato Baldassare

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Armellin LinoArtioli RossellaAstori GianfrancoAzzaro Giuseppe

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci Nell oBalzamo VincenzoBalzardi Piero Angel oBaracetti ArnaldoBarbato AndreaBarzanti NedoBassanini Franc oBattaglia AdolfoBattistuzzi PaoloBecchetti ItaloBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohanBenevelli LuigiBerlinguer EnricoBernardi Antoni oBernardi GuidoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBinelli Gian Carl oBiondi Alfredo PaoloBirardi MarioBocchi Faust oBochicchio Schelotto GiovannaBodrato GuidoBonalumi GilbertoBonetti Andre aBonetti Mattinzoli PieraBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBortolani FrancoBoselli Anna detta MilviaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola Italo

Brina AlfioBruni FrancescoBruzzani RiccardoBubbico MauroBulleri Luigi

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale EmanueleCaria Filipp oCarpino AntonioCarrus NinoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti GuglielmoCastagnola Luig iCastellina LucianaCattanei FrancescoCavigliasso PaolaCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiancio AntonioCifarelli Michel eCiocia GrazianoCiofi degli Atti PaoloCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColombo EmilioColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato Lucia

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Camera dei Deputat i

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Conte AntonioConte CarmeloConti PietroContu FeliceCorsi UmbertoCorti BrunoCorvisieri SilverioCosta RaffaeleCosti SilvanoCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCuffaro AntoninoCuojati Giovann iCurci FrancescoCurcio Rocco

D'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini SergioDe Carli FrancescoDell'Andro Renat oDel Mese PaoloDel Pennino AntonioDi Bartolomei MarioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon Renat oDujany Cesare AmatoDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier LucianoFantò VincenzoFausti FrancoFelisetti Luigi DinoFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFini GianfrancoFiori Publio

Fittante Costantin oFontana Giovann iForlani ArnaldoFormica Rin oFornasari GiuseppeFortuna LorisFracchia BrunoFrancese AngelaFranchi RobertoFusaro Carlo

Gabbuggiani ElioGalloni GiovanniGargani Giusepp eGaspari RemoGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca Andre aGianni Alfons oGioia Luig iGiovagnoli Sposetti AngelaGitti TarcisioGorgoni GaetanoGorla Massim oGradi GiulianoGraduata Michel eGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola Giovann iGualandi EnricoGuarra Antoni oGuerrini PaoloGullotti Antonin oGunnella Aristide

Ianni GuidoIanniello MauroIntini Ugo

Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna Girolam oLattanzio VitoLeccisi PinoLega SilvioLenoci Claudio

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Camera dei Deputati

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Levi Baldini Ginzburg NataliaLoda FrancescoLodi Faustini Fustini AdrianaLodigiani OresteLombardo AntoninoLo Porto GuidoLops Pasqual eLucchesi Giuseppe

Macciotta GiorgioMaceratini GiulioMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMammì OscarMancini Vincenz oMancuso Angel oMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartelli ClaudioMartellotti Lambert oMartino GuidoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMastella ClementeMattarella SergioMelega GianluigiMelis MarioMemmi LuigiMeneghetti Gioacchin oMerolli Carl oMiceli VitoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi RosannaMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napolitano GiorgioNatta Alessandr oNebbia GiorgioNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra Benedetto

Nucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Occhetto AchilleOlcese VittorioOlivi MauroOnorato PierluigiOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPastore AldoPatria RenzoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò Gerolam oPerrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli Edili oPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiro FrancescoPisanu GiuseppePochetti MarioPoggiolini DaniloPoli Gian GaetanoPollice GuidoPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iProietti Franc oProvantini AlbertoPujia Carmelo

Quattrone Francesco

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli MarioRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReichlin AlfredoReina Giuseppe

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Riccardi Adelm oRicciuti RomeoRicotti FedericoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzo AldoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà Stefan oRognoni Virgini oRonzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Francesco

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà FrancescoSandirocco Luig iSanese NicolaSanfilippo SalvatoreSanguineti Mauro Angel oSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSarti ArmandoSatanassi Angel oSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScàlfaro Oscar Luig iScaramucci Guaitini AlbaScovacricchi Martin oSegni MariottoSeppia MauroSerafini MassimoSerrentino PietroServello Francesc oSignorile Claudi oSilvestri Giuliano

Sinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSorice VincenzoSospiri NinoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo LucioSusi Domenic o

Tagliabue Gianfranc oTassone Mari oTatarella GiuseppeTedeschi NadirTempestini FrancescoTesini GiancarloToma MarioTorelli Giusepp eTortorella AldoTrabacchi Felic eTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide MariaUsellini Mario

Vacca GiuseppeVecchiarelli BrunoVentre AntonioVincenzi BrunoViolante LucianoVirgili BiagioVisco Vincenzo AlfonsoVisentini BrunoViti Vincenz oVizzini Carlo Michel e

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZangheri RenatoZaniboni AntoninoZanini PaoloZarro GiovanniZolla Michel eZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZurlo Giuseppe

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Sono in missione:

Agostinacchio PaoloAmalfitano Domenic oAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca Beniamin oCarelli RodolfoCasati FrancescoFerrari Mart eFerrari SilvestroFincato Grigoletto LauraFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLobianco ArcangeloLussignoli Francesco PietroManca Enric oMatteoli AlteroNonne Giovann iPisani LucioRallo Girolam oRusso GiuseppeTesta AntonioTremaglia Pierantonio Mirk oUrso SalvatoreVernola NicolaViscardi Michele

La seduta, sospesa alle 13,5 ,è ripresa alle 16,5 .

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, a norm adell'articolo 46, secondo comma, del re-golamento, i deputati Gava e Poli Borton esono in missione per incarico del loroufficio .

Annunzio di una domanda di autorizza-zione a procedere in giudizio .

PRESIDENTE. Il ministro di grazia egiustizia ha trasmesso la seguente doman -da di autorizzazione a procedere in giudi-zio :

contro il deputato Bottari, per concor-so — ai sensi dell'articolo 110 del codic epenale — nei reati di cui agli articoli 81 ,capoverso, del codice penale e 1 del de-creto legislativo 22 gennaio 1948, n . 66(violazione continuata delle norme per as-sicurare la libera circolazione sulle stra-de) ed agli articoli 81, capoverso, e 340 delcodice penale (interruzione di un serviziopubblico, continuata) (doc . IV, n . 86) .

Tale domanda sarà stampata, distribui-ta e trasmessa alla Giunta competente .

Comunicazione di nomine ministeriali a isensi dell'articolo 9 della legge n . 14del 1978.

PRESIDENTE. Il ministro della marin amercantile, a' termini dell'articolo 9 dellalegge 24 gennaio 1978, n . 14, ha dato co-municazione del rinnovo dell 'assembleadel Consorzio autonomo del porto di Na -poli .

Tale comunicazione è stata trasmessaalla X Commissione permanente (Tra-sporti) .

Seguito della discussione dei progetti dilegge: Norme in materia di controllodell'attività urbanistico-edilizia, san-zioni amministrative, recupero e sana-toria delle opere abusive (833); Nico-tra: Disciplina e recupero delle opereabusive realizzate (548); Pazzaglia e daltri: Norme per la sanatoria dell'abu-sivismo nella piccola edilizia abitativ a(685) .

PRESIDENTE. L 'ordine del giorn oreca il seguito della discussione dei pro-getti di legge: Norme in materia di con-trollo dell 'attività urbanistico-edilizia ,sanzioni amministrative, recupero e sana-toria delle opere abusive ; Nicotra: Disci-plina e recupero delle opere abusive rea-lizzate; Pazzaglia ed altri: Norme per lasanatoria dell'abusivismo nella piccol aedilizia abitativa .

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Ricordo che in altra seduta è stato ap-provato l 'articolo 25 .

GUIDO ALBORGHETTI. Chiedo di parla -re per un richiamo per l 'ordine dei lavori ,ai sensi dell 'articolo 41 del regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GUIDO ALBORGHETTI. Vorrei proporrealla Camera lo stralcio del Capo IV de lprovvedimento che stiamo discutendo, apartire dall'articolo 26 alla fine, eccezio nfatta per gli articoli 37 e 39 .

La motivazione di questa richiesta, pe raltro già formulata in sede di Conferenz adei capigruppo dall'onorevole Napolita-no, è relativa al fatto che la complessit àdelle norme sul condono, ed anche i ritar-di che si sono verificati nella discussionedel provvedimento (ritardi che noi impu-tiamo essenzialmente ad indecisioni edincertezze del Governo e della maggioran-za, soprattutto nei mesi scorsi), posson ocomportare rischi reali per il territorio :esiste dunque la necessità che le normegià approvate dalla Camera entrino im-mediatamente in vigore, in modo che lasalvaguardia dei valori del territorio si aassoluta e venga conferito alle ammini-strazioni pubbliche un potere più efficacedi intervento .

Ciò non significa, sia ben chiaro, chenoi non vogliamo la sanatoria dell 'abusi-vismo pregresso; significa soltanto chequesta sanatoria deve essere discussa co nuna organizzazione maggiore, e che co-munque faccia parte di un provvedimen-to separato .

Per questa ragione, ed avendo già inpassato motivato questa nostra richiesta ,chiedo al Presidente di porre in votazionelo stralcio .

GAETANO GORGONI, Sottosegretario diStato per i lavori pubblici . Chiedo di par -lare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GAETANO GORGONI, Sottosegretario diStato per i lavori pubblici . Signor Presi -

dente, onorevoli colleghi, sulla richiest adi stralcio del capo IV del progetto di leg-ge in discussione, avanzata dall'onorevoleAlborghetti, non posso che esprimere l aferma opposizione del Governo.

Stralciare il capo IV, che costituisceparte essenziale del provvedimento, signi-ficherebbe snaturare il progetto di leggeche il Governo ha proposto e che la Com-missione ha elaborato, per le ragioni ch egià in altre circostanze sono state espres-se anche in quest 'aula.

Poiché il provvedimento ha un'unic afilosofia, stralciarne i primi tre capi sa-rebbe un non senso ; significherebbe sol-tanto perdere tempo e comunque impedi-re il conseguimento dei risultati che ilGoverno e la maggior parte delle forzepolitiche si propongono: in particolare ,quelle forze politiche che hanno a cuorenon soltanto di bloccare l 'abusivismo fu-turo, ma anche di eliminare ciò che ne lpassato ha rappresentato un gravissim odegrado del territorio nazionale . Entram-bi questi risultati non si conseguirebber oove si accedesse alla richiesta avanzat adal gruppo comunista .

In effetti, sanare l 'abusivismo passatorappresenta la premessa ed il presuppo-sto per affrontare con rigore e serietà l arepressione dell 'abusivismo futuro, per-ché non si può pensare di sanare quest'ul -timo lasciando irrisolta la questione dell asanatoria dell'abusivismo passato .

Il fenomeno dell'abusivismo incide suaree molto estese del territorio nazionale ;è diffuso particolarmente nei territoridell'Italia centrale e specialmente meri-dionale. Se da parte delle forze politiche ,del Governo, degli enti locali, non si inter -viene immediatamente nei confrontidell'abusivismo passato, non credo che s iriuscirà a contenere proprio il fenomen oche si sostiene di voler bloccare .

Non credo che la richiesta avanzata dalgruppo comunista sia effettivamente sen-tita, in quanto ci sembra più un tentativ odi bloccare l 'iter di questo provvedimen-to, anziché l'espressione di una volont àpolitica di sanare ciò che per il passato i nquesto settore si è verificato . È mia con-vinzione che le forze politiche presenti

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alla Camera non accoglieranno tale ri-chiesta, e con fermezza la respingerann operché procedere ad uno stralcio nei ter-mini prospettati vanificherebbe in granparte ciò che il Governo ha inteso realiz-zare .

Se esaminiamo le critiche che dall'op-posizione sono state mosse alle forze poli-tiche che hanno sostenuto questo provve-dimento vedremo che l 'accusa principa-le . . . (Commenti del deputato Alborghetti) .Una delle accuse principali, dicevo, moss ea questo provvedimento, sottolinea ch el'intervallo di tempo tra la presentazion edi esso e la sua approvazione può contri-buire ad incentivare di gran lunga la spe-culazione edilizia; quindi o interveniam oradicalmente, o il Governo, le forze poli-tiche e le Camere intervengono rapida -mente accelerando l'iter di questo provve-dimento, oppure il lamentato degradosarà accentuato e non già contenuto ,come invece si assume di voler fare .

Per questo, il testo in esame deve essereapprovato integralmente e non smembra-to! Il capo quarto reca norme tendenti asanare l 'abusivismo passato, là dove essoè sanabile, ciò che è necessario — lo ripe-to ancora — per evitare che si aggraviulteriormente il degrado e venga vanifica-ta la volontà di tutte quante le forze poli-tiche di combattere le disfunzioni lamen-tate .

Confido che la Camera respingerà l aproposta di stralcio e che il testo legisla-tivo sarà approvato integralmente .

FAUSTO BOCCHI. Prossimamente !

PRESIDENTE. In virtù del combinatodisposto degli articoli 41 e 45 del regola-mento, sulla proposta di stralcio dell'ono-revole Alborghetti darò la parola ad unoratore per ciascun gruppo, avendo rice-vuto richiesta da parte dei rappresentant idi vari gruppi .

MARIO POCHETTI . Perché un rappre-sentante per gruppo ?

PRESIDENTE. Mi consenta, onorevol ePochetti . . .

MARIO POCHETTI. Signor Presidente ,credo che si stia violando il regolamento eche si stia guadagnando tempo nel tenta-tivo di far arrivare in aula i deputati dell amaggioranza che sono assenti . Mi dispia-ce che sia la Presidenza ad assumere deci-sioni che favoriscono questo desiderio deigruppi della democrazia cristiana, delpartito socialista e degli altri partiti dell amaggioranza (Applausi all 'estrema sini-stra) . Ritengo, tra l'altro, che sia stato giàcompiuto un errore sul piano regolamen-tare, nel dare la parola al rappresentant edel Governo: il quale non è assolutamentemenzionato nell'articolo 41 del regola-mento .

PRESIDENTE. Onorevole Pochetti ,devo fare due osservazioni . Innanzitutto i lGoverno ha sempre diritto di parlare ogniqualvolta lo richieda.

MARIO POCHETTI. Non in questocaso !

PRESIDENTE. In secondo luogo i lprovvedimento in esame è molto rilevan-te; ed è per questo che sulla richiest aAlborghetti, di stralcio del capo IV delprogetto di legge, ho deciso di avvalerm idella facoltà attribuitami dall 'articolo 45

del regolamento e di dare pertanto la pa-rola ad un oratore per ciascun gruppoche ne faccia richiesta. Ha facoltà di par-lare l'onorevole Rocelli . Ricordo che ha asua disposizione 15 minuti .

GIANFRANCO ROCELLI. Signor Presiden-te, onorevoli colleghi, nella seduta del 1 6febbraio l'onorevole Napolitano prean-nunciò che il gruppo comunista avrebbechiesto lo stralcio dei primi tre capi delprogetto di legge per promuovere imme-diatamente un 'azione di scoraggiament odell'abusivismo futuro . L'onorevole Al-borghetti poco fa ha chiesto appunto ch esi discuta su questa operazione di stralcio .Nella seduta del 17 febbraio 1984, inter -venendo nella discussione sulle linee ge-nerali del provvedimento, dissi, rispon-dendo all'onorevole Napolitano, che i lgruppo della democrazia cristiana, ma

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credo anche gli altri gruppi della maggio-ranza che sostengono il Governo, ritenev ache tale atteggiamento non poteva essereaccettabile nella filosofia che ha promos-so il progetto di legge al nostro esame, inquanto il discorso era riferito ad una ma-novra combinata anche con l 'operazionedi risanamento e di rilancio dell'econo-mia nel nostro paese .

È infatti certo che la filosofia che h amosso la maggioranza, contrastatadall 'opposizione, è stata quella di puntarecontestualmente su due obiettivi: primo,porre delle norme, quali quelle contenut enei tre primi capi del progetto di legge ,già approvati da questa Camera; secondo ,porre in essere una manovra di sanatoriache dia la possibilità al Governo di utiliz-zare i proventi, per soddisfare quella ne-cessità di carattere economico che è, così ,a tutti evidente. Con sorpresa vediamoche ora si propone di fatto non un discor-so politico, bensì un 'ulteriore manovra didilazione nell'approvazione del progettodi legge, continuando in quell'ostruzioni-smo mascherato che ha sostanziato la di-scussione che si sta svolgendo in Assem-blea da più di un mese (siamo già all aquinta settimana), che aveva già registra-to in Commissione più di 15 sedutesull'argomento e che ci ha portato ad esa-minare più di 200 tra emendamenti e su-bemendamenti .

Pertanto, questa richiesta non è legat aalle motivazioni, pure contestabili, ch esono state or ora esposte dall 'onorevoleAlborghetti, ma ad un modo di esserenuovo del partito comunista, sia al Senatodella Repubblica sia alla Camera, in ordi-ne ad un tipo di opposizione che nonrisulta essere veramente costruttiva econforme agli interessi del paese (Applau-si al centro) .

Ecco perché in riferimento a questa si-tuazione ho voluto fare questa premessa ;ma voglio anche dire che nella Conferen-za dei presidenti di gruppo (come ci è sta-to annunciato la settimana scorsa) fu rag-giunto un accordo nel senso che quest oprovvedimento avrebbe dovuto essere li-cenziato dall'Assemblea entro la sera digiovedì prossimo. A questo punto mi chie-

do a che cosa sia valso questo accordo se ,approvato l'articolo 26 del progetto dilegge, si chiede lo stralcio del capo IV e i lsuo rinvio sine die. Si tratta di un atteg-giamento che, anche sul piano formale ,ritengo incoerente e che segna ulterior-mente un comportamento di non comple -to rispetto, da parte del partito comuni -sta, degli accordi che erano stati raggiun -ti . Eppure — nonostante le difficoltà el'ostruzionismo mascherato che è statoprotagonista in quest 'aula dall'inizio delladiscussione ad oggi — si era positivamen -te giunti all'approvazione dei primi tr ecapi del progetto di legge . Si era arrivati aquesta approvazione in relazione a consi-derazioni generali, per cui la sanatorianon era richiesta solo dalla maggioranza,ma anche dalla opposizione . Il perché èpresto detto : dal momento che non pos-siamo tenere in sospeso un contenziosoche fa riferimento, secondo alcune stime ,ad un sommerso di 2 milioni 703 milaalloggi nel nostro paese, si riporterà all alegalità un patrimonio ora sconosciuto esul quale non esiste la possibilità di inci-dere fiscalmente, realizzando il più ele-mentare criterio di giustizia nei riguardidei cittadini che, avendo un bene di que-sto genere, pagano regolarmente le tassee le imposizioni dello Stato .

Allora sarà bene fare riferimento aduna questione che mi sembra debba esse -re ripresa e che è stata sottovalutata dall astampa e dagli organi di informazionecontrollati dallo Stato, i quali davano perscontata, e non certo contestata da alcu-no, l'approvazione di questo provvedi -mento .

Credo che sia necessario fare la genes istorica di questo provvedimento, per farrisaltare definitivamente, proprio nel mo-mento in cui viene avanzata una propostadilatoria ed ulteriormente ostruzionistica ,il fatto che la sanatoria dell 'abusivismoedilizio formi oggetto di due provvedi -mento legislativi regionali : quello dellaSicilia del 29 febbraio 1980, n. 7, e quello ,spesso richiamato, della regione Lazio, n .28 del 25 maggio 1980 . Quest 'ultima leggefu regolarmente vistata dagli organi d iGoverno preposti al controllo sulle leggi

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regionali già nel 1980 . Un successivoprovvedimento legislativo della region eCampania fu invece respinto dal commis-sario di Governo nello stesso anno .

A questo punto, di fronte al rischio d iuna proliferazione scoordinata di norm eregionali, l'allora ministro dei lavori pub-blici, il compianto onorevole Compagna ,presentò il 19 giugno 1980 al Senato undisegno di legge, recante una normativaquadro per la sanatoria . Abbinato alle nu-merose proposte di legge di iniziativa par-lamentare, il disegno di legge, in un testounificato, fu approvato all'unanimità da lSenato il 28 giugno 1982 e successivamen -te trasmesso alla Camera . Questo provve-dimento fu assegnato subito alla IX Com-missione lavori pubblici in sede referente .Il 29 aprile 1983, la Commissione licenziòper l'aula un testo modificato rispetto aquello del Senato e contenente un titoloaggiuntivo, recante norme per lo snelli -mento delle procedure urbanistiche . Nelcorso dell'esame del provvedimento d aparte della IX Commissione, si inserisco -no nella vicenda due decreti-legge : il de-creto-legge 31 luglio 1982, n. 486 ed i ldecreto-legge 30 settembre 1982, n. 688che, rispettivamente, agli articoli 6 e 9 ,dettano norme per la disciplina della sa-natoria dell'abusivismo cosiddetto mino-re. Tutte e due le disposizioni furono re -spinte, in prima lettura, dal Senato, con i lrinvio al disegno di legge n . 3135 in di-scussione alla Camera, nel quale quellenorme avrebbero dovuto essere inserite.In pratica il disegno di legge n. 3135 sa-rebbe rimasto nel testo cui era giunta l aCommissione per la parte relativa agl iaspetti urbanistici, con l'inasprimentodelle sanzioni per gli abusi commessi suc-cessivamente all'entrata in vigore dell alegge. Gli emendamenti governativiavrebbero riguardato la sanatoria del -l 'abusivismo pregresso .

Questa è la manovra pensata ; nella pra-tica la difficoltà a definire il testo sull asanatoria ha ritardato la pres ntazione-degli emendamenti . . .

PRESIDENTE. Onorevole Rocelli, le re -stano ancora due minuti .

MARIO CHELLA. Stiamo facendo ostru-zionismo!

GIANFRANCO ROCELLI . . . . e quindi è in-tervenuta l'anticipata fine della legislatu-ra. All'inizio della IX legislatura il Gover-no ha ripreso il testo elaborato dall'appo-sita commissione ministeriale e con alcu-ne varianti marginali lo ha ripresentat osotto forma di decreto-legge . La vicendasuccessiva è ben nota. Tutti ricordano lamancata conversione a causa del negatoriconoscimento della sussistenza dei re-quisiti costituzionali, poi la ripresentazio-ne come disegno di legge, con l'aggiunt arispetto alla sanatoria, di norme urbani-stiche riguardanti l'abusivismo futuro .

FRANCO RUSSO. Tempo !

MARIO POCHETTI. Il tempo è trascors osignor Presidente!

PRESIDENTE. Onorevole Rocelli, iltempo a sua disposizione sta per scadere :la prego pertanto di concludere .

GIANFRANCO ROCELLI . Il provvedimen-to può dirsi, dunque, una sintesi di quell iche lo hanno originato. Dunque, proprioin conformità con questa filosofia e co nriferimento anche al voto favorevole, allo-ra espresso anche dal partito comunistaal Senato a quel provvedimento che con-teneva, appunto, norme di sanatoria i nrelazione all'abusivismo, noi crediam oche la proposta del gruppo comunista ,anche per coerenza, non vada accolta ,bensì respinta, per proseguire finalment econ ordine e con celerità. . .

PRESIDENTE. Devo toglierle la parola ,onorevole Rocelli !

GIANFRANCO ROCELLI . . . .fino all'appro-vazione di questo provvedimento (Applau-si al centro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Guarra . Ne ha facoltà .

ANTONIO GUARRA. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, le stesse ragioni che

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Camera dei Deputati

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spinsero il gruppo del Movimento social eitaliano-destra nazionale a votare controla proposta di non passaggio agli articoliavanzata dal gruppo parlamentare comu-nista lo spingono oggi a votare contro laproposta di stralcio .

Per la verità, onorevoli colleghi, no ncomprendo il perché della richiesta d istralcio della parte più qualificante diquesto disegno di legge . Sono ormai setti -mane che gli italiani sentono dire che allaCamera dei deputati si discute sul condo-no edilizio; e, nel momento in cui si passaall 'esame degli articoli che riguardano i lvero e proprio condono edilizio, noi do-vremmo procedere allo stralcio degli arti -coli e licenziare soltanto una parte de lprovvedimento, che con il condono edili-zio non ha nulla a che fare .

Il nostro giudizio sulla parte che è gi àstata approvata da questa Assemblea, pe rla verità, non è affatto positivo . La mate-ria urbanistico-edilizia nel nostro paes eha bisogno di una semplificazione. Tuttigli operatori del settore, a cominciare dacoloro che discutono soltanto dal punt odi vista dottrinario dei problemi urbani-stici ed edilizi fino a coloro che operanopraticamente in questo ambito, dai co-struttori ai magistrati, che sono chiamatiad applicare queste norme, fino a tutto i lmondo giuridico in generale, reclamanol'esigenza di un accorpamento delle nor-me giuridiche riguardanti l 'urbanistica el'edilizia, affinché sia possibile agli opera-tori stessi muoversi facilmente nell'intri-cato settore .

E stato scritto tempo addietro su u ngiornale, che non è certamente della miaparte politica, la Repubblica, che per alcu-ni anni in Parlamento si sono approvateleggi con le quali si è dichiarata guerr aall'edilizia. Ora, non c'è dubbio che laparte del provvedimento finora approva-ta dall 'Assemblea (i primi 25 articoli) nonagevola il cammino dell'interprete urba-nista. La nostra legislazione urbanisticapoggiava su due articoli di due different ileggi: l'articolo 41 della legge del 1942(legge fondamentale, successivamentemodificata dalla cosiddetta «legge-ponte »del 1967) e l 'articolo 17 della legge n . 10

del 1977, da tutti conosciuta come «leggeBucalossi». Tali articoli prevedevano l esanzioni penali, nonché la sorveglianz asull'attività urbanistica .

Orbene, per semplificare, noi abbiamosostituito quelle due norme con ben 1 8articoli, creando nuova confusione, otte-nendo di allontanare sempre di più l anecessità — sentita, assoluta — di sempli -ficare le norme in 'materia . Non so qualesignificato avrebbe l'approvazione di que-ste prime norme, se essa non fosse segui-ta da quella delle norme sulla sanatoria .

Vi è una considerazione di caratter egenerale che riguarda direttamente l easpettative dei cittadini, di tutti coloroche hanno costruito una casa senza ri-spettare le norme urbanistiche e che, daalcuni anni, come ha detto acutamentel'onorevole Rocelli, vedono il susseguirs idi provvedimenti governativi di caratterelegislativo (e i decreti-legge sono norm elegislative a tutti gli effetti) e poi debbonoconstatare che di tali provvedimenti no nse ne fa niente .

Alcuni cittadini si sono autodenunziat ipresso i sindaci, altri hanno iniziato a pre -parare i documenti necessari ad ottenerela sanatoria: ebbene, ad un certo momen-to, noi interrompiamo tutto .

Credo non sia un mistero per nessuno,specie per gli onorevoli colleghi di part ecomunista che svolgono la professione d iavvocato o di magistrato, il fatto che inquesti ultimi tempi si è paralizzata anchel'attività giudiziaria delle preture . Infatti ,in attesa di questa legge sul condono,sull'amnistia, sono stati accantonati tutti iprocedimenti relativi a violazioni urbani-stiche che erano pendenti presso le pretu -re, ovvero presso i tribunali in grado diappello, ovvero in Cassazione .

Perché dico queste cose, colleghi comu-nisti? Voi siete in parte soddisfatti dei pri-mi due capi del provvedimento già appro-vati, noi, invece, non lo siamo. Voi siete inparte soddisfatti perché alcuni vostriemendamenti sono stati accolti, perch ésono stati dati più poteri alle regioni e all eautonomie locali, dove voi contate, dovevoi esercitate il potere . Adesso, invece ,bisogna procedere con disposizioni chia-

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re. Non si può soltanto attribuire al pote-re discrezionale del sindaco la facoltà diinviare o meno i vigili urbani a sospende-re una costruzione, ma si deve chiarireper legge quali sono le costruzioni ch edebbono essere sanate .

Voi sapete benissimo che il Moviment osociale italiano ha chiesto e chiede, congli emendamenti che ha presentato, ch ela sanatoria venga concessa soltanto pe rle piccole opere abusive. Noi chiediam oche sia sanato soltanto il cosiddetto abu-sivismo di necessità, quello di coloro ch ehanno costruito una casa per sé e per icomponenti della propria famiglia . Voi ,invece, volete ben altro perché, in sedelocale, dovete gestire anche il potere chederiverebbe da questo provvedimento .Per noi, invece, si tratta soltanto di com-piere il dovere legislativo di far licenziar edal Parlamento una legge che sia la mi-gliore possibile . Forse non ci riusciremo ;anzi, posso dire fin da adesso, dati i pre-cedenti dei primi capi del progetto di leg-ge, che non ci riusciremo, ma vogliam ougualmente portare il nostro contributo.Ed io ritengo, signor Presidente, onorevo-li colleghi, rappresentanti del Governo ,che sia assolutamente necessario ed im-prorogabile approvare una legge sulla sa-natoria edilizia ; se non si approva questalegge non si potrà neppure lontanamentepensare di applicare le norme che son ostate approvate nei primi due capi .

Dobbiamo dare un colpo di spugn aall'abusivismo passato per poter procede -re con durezza, con serietà amministrati -va nei confronti di coloro che si dovesser oaccingere ad iniziare opere abusive per i lfuturo. Vorrei dire agli onorevoli colleghiche, per fare questo, non è sufficient el 'approvazione di una legge, ma occorresi restauri, in tutta la nazione, a partiredal Governo centrale, per arrivare ai go-verni regionali e dei singoli comuni, i lsenso profondo del l 'autorità : dell 'autoritàdello Stato, nella sua interezza, che s iestrinseca attraverso i comportament iprecisi e rigorosi delle amministrazionilocali (Applausi a destra) .

Abbiamo avuto già, nel nostro ordina -mento giuridico, leggi severe nei confron -

ti degli abusivismi : la legge del 1942 e ,successivamente, la «legge-ponte» ed an-cora più tardi, la «legge Bucalossi», pre-vedevano, infatti, l'acquisizione al comu-ne delle opere abusive, prevedevano l'ab-battimento delle stesse e, comunque, i lpagamento di una somma corrispondenteal valore venale di queste ultime . Orbene ,l'abusivismo ha invaso l'intero nostro ter-ritorio nazionale. Perché? Perché dietroqueste leggi non c'è stata capacità, nonc'è stata serietà, non c'è stata la volontàpolitica di applicarle .

È la ragione per la quale diciamo che,insieme all'approvazione del provvedi -mento, vi deve essere l'impegno di color oche hanno il diritto, ma anche il dovere ,di governare, di governare bene e di dareapplicazione alle leggi dello Stato (Ap-plausi a destra — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Ferrarini. Ne ha facoltà .

GIULIO FERRARINI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, siamo contrari, com egruppo socialista, alla richiesta di stralci oche è stata avanzata dal gruppo comuni-sta, per quanto riguarda il capo IV di que-sto progetto di legge. Siamo contrari per -ché il provvedimento, a nostro parere, èda considerarsi organico nel suo insieme ,in considerazione delle finalità che la leg-ge si pone. Finalità che voglio succinta -mente ricordare: far emergere il sommer-so, recuperare — nell 'ambito della legge— una fetta consistente della realtà socia -le ed economica che oggi ne è fuori, bloc-care l'abusivismo futuro, garantire uncongruo flusso finanziario alle casse delloStato per l'esercizio in corso, recuperareall'imposizione ricorrente annuale unaserie consistente di immobili, che ogg ievadono .

Approvare solo i primi tre capi significarealizzare soltanto alcuni dei punti che hosuccintamente enumerato . Rimarrebbeunicamente la parte che riguarda il bloc-co dell'abusivismo futuro, le norme cheabbiamo approvato — norme severe,estremamente severe — tese a garantir eche per il futuro il fenomeno dell'abusivi-

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smo edilizio non abbia più a verificarsi .Non approvare il capo IV, accedendo allarichiesta dello stralcio, significa non darerisposte adeguate e realistiche ad un pro -blema che abbiamo davanti e che è costi -tuito da tre milioni di alloggi abusivi esi-stenti . Abbiamo a lungo discusso nei gior -ni scorsi sulle cause e sulle responsabilit àdi questo fenomeno ; abbiamo constatat oche non è certamente questa legge un ostrumento idoneo a favorire l 'abusivismo ;abbiamo verificato che l'abusivismo è di -peso dall 'insufficienza delle leggi prece-denti, ma anche dall'insufficienza deicontrolli . Ma la risposta alla domanda s ucosa fare con i tre milioni di alloggi abu-sivi è una risposta che noi non saremm oin grado di dare .

C'è chi pensa — anche se non ho sentitoaffermazioni del genere nel corso del di -battito — che sia possibile imboccare l astrada degli abbattimenti generalizzati .Mi sembra però che si tratti di una strad anon realistica, proprio in considerazionedel numero di questi alloggi . C'è chi pen -sa — e questo è forse echeggiato talvolt anelle pieghe del dibattito — che sia me-glio lasciare stare tutto così com'è, nelquadro di una soluzione che si potrebbedefinire all'italiana, quasi facendo fint ache questi 3 milioni di alloggi non esista -no. Ma neppure questa mi sembra unasoluzione. C'è infine — ecco il dubbio cheha fatto maggiormente presa su alcuni ,nel corso del dibattito — chi pensa che ,approvati i primi tre capi del provvedi -mento, e quindi realizzata una garanzi acontro il futuro abusivismo, sia possibileoperare una sanatoria gratuita o semigra-tuita di tutto quanto è finora avvenuto .Certe tendenze che sono emerse nel cors odella discussione inducono a ritenere ch enon si tratti di una ipotesi fantapolitica .Abbiamo troppo spesso riscontrato atteg-giamenti contraddittori da parte di unastessa forza politica o di una stessa per -sona. Abbiamo ascoltato, dentro e fuor idi questa aula, discorsi severi a salva -guardia dell'ambiente e del territorio ,quando si fa riferimento a quelle zon edel paese in cui il fenomeno dell'abusivi-smo è marginale ; e poi, magari, le stesse

persone e le stesse forze politiche hannoassunto posizioni un po ' troppo lassistenei confronti del fenomeno dell'abusivi-smo, là dove esso si presenta come feno-meno di massa o comunque molto consi -stente. C'è insomma una contraddizionedi fondo, che emerge continuamente ne ldibattito, da parte di chi tuona parole d ifuoco contro questo provvedimento, giu-dicato lesivo del territorio, e poi magar iva a capeggiare le manifestazioni degl iabusivi .

Siamo d'accordo sulla esigenza di far epresto, di stringere i tempi, perché ci òsignificherebbe lavorare a favore de lblocco del fenomeno dell ' abusivismo ,mentre l'incertezza lo alimenta . Ed allo-ra l'unica risposta non può che esser equella di approvare rapidamente il pro -getto di legge nel suo insieme, che è con-traddistinto da una impostazione orga-nica che collega fra loro le sue divers eparti . Non voglio parlare dì ostruzioni-smo — forse è una parola troppo fort e— per definire quanto è accaduto i nquesta aula, nel corso del dibattito . Se,però, non ci siamo trovati di fronte adatteggiamenti ostruzionistici, non c 'èdubbio che ci siamo trovati di fronte a duna intensità dell'opposizione comuni -sta sproporzionata, a mio parere, rispet-to alle questioni in discussione; ancheperché gli articoli di legge approvat ifino a questo momento miravano a bloc-care l'abusivismo futuro . Si è impostoalla discussione un ritmo esasperata-mente lento, molto probabilmente invirtù di altre valutazioni, in virtù di un asituazione politica più generale, e molt oprobabilmente a prescindere dal meritodelle questioni a cui si riferisce il prov-vedimento in esame .

A questo punto pensiamo che sia possi -bile seguire una sola strada: quella di farpresto e di approvare il progetto di legg eintegralmente. È il solo modo, questo, peroperare nell'interesse della collettività, eper salvaguardare veramente il territori oe l'ambiente, creando le condizioni persconfiggere l'abusivismo edilizio, con tut-te le sue molteplici connessioni (Applaus idei deputati del gruppo del PSI) .

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Facchetti . Ne ha facoltà .

GIUSEPPE FACCHETTI . Signor Presiden-te, onorevoli colleghi, parlando, a nom edel gruppo liberale, su questa richiest ache ci viene fatta di non procedere oltr enell'esame di questa legge, eviterò di toc-care i temi che sono alla base di tal erichiesta, anche se è evidente che, da lpunto di vista politico, sono temi più ge-nerali, che con la legge non hanno nulla ache fare. Allo stesso modo, vi sarebb emolto da dire sulla coerenza degli atteg-giamenti tenuti nelle varie riunioni, anch ein sede di Conferenza dei capigruppo, d icui, poi, non sì tiene conto nello svolgi -mento dei nostri lavori . Se non vado erra-to, l'intenzione di tutti sarebbe quella digiungere ad una conclusione nella giorna-ta di dopodomani .

Coglierò invece l'occasione positiva ch eci viene offerta (dall'opposizione puòsempre giungere qualche elemento che vaesaminato in positivo) e che è quella d iriflettere qualche istante, a metà cammi-no, sulle ragioni di fondo di questa legge ,che sono tre: pervenire ad una sanatoriarealistica — e giusta, se possibile —dell'abusivismo passato; applicare un al-trettanto giusto ed equilibrato rigoresull'abusivismo che potesse manifestars iin seguito ; ed inserire questa legge — no ndimentichiamolo neppure per ipocrisi a— nel quadro più generale della manovrafinanziaria che riguarda l 'esercizio1984 .

Di questi tre obiettivi — almeno come l iabbiamo intesi e visti fin dall'inizio diquesto dibattito — abbiamo dato corso a lsecondo, quello che riguarda la ricerca d iun equilibrato rigore per fronteggiare lafutura tentazione di un nuovo abusivismoche dovesse svilupparsi sul territorio na-zionale .

I capi che abbiamo approvato — il pri-mo in particolare — hanno risposto, com-plessivamente, mi pare in termini soddi-sfacenti (ne parleremo probabilmente an-cora in sede di dichiarazioni di voto), aquesta esigenza . Ma è evidente che quest onon basta, e che occorre collegarsi stret -

tamente alle altre esigenze che ho richia-mato, perché questa è una legge che havalore nel suo insieme. Essa è il frutto d iun lavoro che viene da lontano, poiché èiniziato, se non vado errato, fin dalla pas-sata legislatura e, a mano a mano, attra-verso varie vicende, non tutte positive ,sulle quali vanno fatte anche riflession icritiche e — perché no? — autocritiche, s iè concretato nel complesso dei 45 articolidel testo attualmente in discussione .

Oggi, quindi, stralciare la parte che ri-guarda l'abusivismo pregresso è del tutt oincoerente con il lavoro che abbiamo fat-to, con lo sforzo che abbiamo compiuto d iandare al di là degli stessi obiettivi conte-nuti nel decreto-legge dell'ottobre scorso ;e, se c'era una motivazione che la Cameraattraverso il suo voto ha evidentementevoluto esprimere con la bocciatura deldecreto-legge, stava proprio nell'incom-pletezza del provvedimento. Noi abbiamorimediato a quella incompletezza attra-verso il lavoro duro, travagliato, assiduo,successivamente svolto sia in Commissio-ne sia in aula, con un apporto non trascu -rabile da parte di tutti i gruppi, compres iquelli dell'opposizione .

A questo punto appare comunque in -coerente, e soprattutto contraddittorio d ifronte al paese, fermarsi qui e dire cheparleremo un'altra volta di quello che è i ltitolo stesso della legge di cui discutiamo ;visto che si parla di condono edilizio, vi -sto che si parla soprattutto di mettere fineall'abusivismo che abbiamo conosciutoper varie ragioni, che sono state più volt eelencate, più volte dibattute, e che da par-te nostra, abbiamo indicato già nel corsodella discussione sulle linee generali .

A noi sembra quindi necessario, senz aspirito polemico ma con molta serenità ,pensando a chi guarda i lavori di quest aCamera, andare avanti . Invitiamo la Ca-mera ad andare avanti e ci esprimiamo i nquesto senso sulla richiesta specifica ch eè stata fatta perché, accanto alle question igià definite, si vada avanti sulle question iancora da definire e che vengono dopoquelle già votate solo per una questione d iordine logico, e non di ordine cronologi-co. Siamo infatti partiti dalla situazione

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di abusivismo che avevamo di fronte eche dovevamo sanare, perché così non s ipoteva andare avanti per constatazion ecomune di tutte le parti politiche, da que-sto punto di vista consenzienti .

Dobbiamo allora proseguire, metter eordine e conseguire gli altri due obiettiviche non abbiamo raggiunto: quello dellasanatoria e quello dell 'intervento sullamanovra finanziaria che nel 1984 va com-pletata. Sul primo punto posso dire che l asanatoria è necessaria, perché stiamo perconcludere una lunga riflessione in mate-ria, che ci ha visto impegnati a fondo ;inoltre, se non arrivassimo ad una deci-sione vi sarebbe il grosso pericolo — giàdenunciato sui giornali anche da parte dimolti di noi in questi giorni con vigore econ accenti polemici vivacissimi — de lpersistere, in questi mesi, in queste setti -mane, in questi giorni, di fenomeni d iabusivismo .

In caso contrario, ci assumeremmo un agrande responsabilità di fronte al paese ,per l 'incoraggiamento indiretto che da-remmo a coloro che ritengono che si pos-sa ancora costruire abusivamente, a colo-ro che fingono di non conoscere l 'articolodella legge che dobbiamo ancora esami-nare — ecco il problema! — che parla de l1° ottobre 1983 come data limite alla qua -le riferirsi per la sanatoria dell ' abusivi-smo passato. Quella data è stata dimenti-cata dagli abusivisti, è stata dimenticat ada molti amministratori locali, i qual ihanno magari abbondato in dichiarazionie in conferenze stampa, mentre sarebbestato molto più opportuno intervenirecon un paio di vigili e con azioni repres-sive là dove si coltiva l'abuso in spregi oalle leggi già ora vigenti .

Noi incoraggeremmo questi atteggia-menti permissivi degli amministratori lo -cali e questi comportamenti delittuosi de -gli abusivi, di chi li aiuta e di chi li copre ,se dimostrassimo incertezza, dopo tutte l eincertezze che abbiamo già dimostrato ,dopo tutte le contraddizioni nelle qual isiamo già incorsi, mentre dobbiamo nelpiù breve tempo possibile licenziare que-sta legge, chiarire quello che questa leggecontiene, vale a dire una manovra di ca -

rattere realistico sul l 'abusivismo passato .Certamente è un atto di contrizione dell oStato, che dichiara con ciò stesso di averesbagliato nella sua legislazione passata —questo è vero — ma è anche il prendereatto di questi errori ed intervenire, facen-do pagare il giusto a chi ha violato la leg-ge. Questo è, appunto, uno dei nodi ch edobbiamo sciogliere, dall'articolo 26 i navanti, e che non possiamo assolutament erinviare .

Infine, l 'ultimo obiettivo che volevam oconseguire è inserire il tema del condon oedilizio nella più generale manovra finan-ziaria, che è necessaria per risanare lasituazione economica del paese e dar luo-go a tutti i conseguenti effetti in terminidi occupazione, nonché di sviluppo eco-nomico ed industriale di questo paese .

Da questo punto di vista, con il voto checi apprestiamo a dare dobbiamo sceglier etra far pagare il dovuto a chi è incorso i nviolazioni della legge, ovvero far pagare atutti i cittadini, anche a coloro che osser-vano la legge, il conto dei circa 5 mil amiliardi che in qualche modo vanno rica-vati attraverso la manovra finanziaria .

Quindi, nel momento in cui stralciassi-mo l'ultima parte del testo, incorrerem-mo in una pericolosa assunzione di re-sponsabilità nei confronti del paese . Nonvoglio essere ipocrita ; c 'è indubbiamenteun problema di monetizzazione dell'abu-sivismo, come da più parti è stato fatt onotare, ma c'è anche un aspetto di mora-lizzazione fiscale in queste norme, da lmomento che si decide di far pagare leimposte a coloro che non le hanno ma ipagate, a coloro cioè che le hanno evasenel momento in cui hanno costruito edhanno continuato ad evaderle non denun-ciando al fisco ciò che hanno costruito .

Noi liberali non abbiamo dubbi nellanostra scelta : intendiamo respingere que-sta proposta di stralcio e proseguire nell adiscussione degli articoli del provvedi -mento . (Applausi dei deputati del grupp oliberale) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Ermelli Cupelli. Ne ha facol-tà .

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ENRICO ERMELLI CUPELLI. SignorPresidente, colleghi, onorevole rappre-sentante del Governo, noi repubblican inon pensavamo che dall'opposizione rie-mergesse questa proposta di stralcio, cioèuna proposta diretta a far marciare ,come si dice, in parallelo due provvedi -menti, uno riguardante il controll osull'attività urbanistico-edilizia futura el'altro una sanatoria relativa all 'abusivi-smo pregresso e registrato .

Pensavamo che tale proposta avessetrovato un momento di attenzione, po isubito superato, all'inizio della discussio-ne del provvedimento in Assemblea, dopoche aveva avuto dei precedenti in sede d iCommissione lavori pubblici .

Direi che una proposta del genere s iiscrive con maggiore riferimento ad unquadro generale più largo di manovra odi tattica politico-parlamentare che non agenerali e specifiche motivazioni dell ostesso provvedimento, integralmente con-siderato. Al riguardo, quando si cominciaa parlare di un provvedimento legislativodi sanatoria, si fa riferimento al dibattit oal Senato sul disegno di legge governati-vo; ci si riferisce al lavoro della Commis-sione lavori pubblici della Camera, svolt oin maniera puntuale, anche se non si èpouto concludere per l'interruzione dell alegislatura. Ebbene, con simili riferiment itemporali, non possiamo non ricordareche, da parte di tutte le forze politiche, s isollevò la necessità di collegare al provve-dimento di sanatoria una normativa pe rla prevenzione dell'abusivismo . Questo èun fatto importantissimo, centrale nel di -battito sull'intera materia, fatto che è sta-to sottolineato da tutte le forze politiche .Lo stesso provvedimento trasmesso da lSenato potè essere modificato in sede d iCommissione lavori pubblici della Came-ra e ne risultò una proposta organica, d iun'omogeneità che noi repubblicani no npossiamo pensare oggi essere vulnerabileper esigenze e valutazioni che poco hann oda spartire con la stessa ratio del provve-dimento legislativo .

Sanatoria dell'abusivismo pregresso epuntuale normativa per quello avvenire ,sono due aspetti interdipendenti per con -

siderazioni che qui non merita il conto diricordare, tanto sono logiche ed evidentinella loro validità. Forse (anzi, senza for-se), nella proposta dell'opposizione vi è i ltentativo di incidere sulla complessa ma-novra finanziaria quale è stata varata eperseguita dal Governo e dalla maggio-ranza: il tentativo di incidere negativa -mente fino a far mancare quelle risorseche possono derivare dall'applicazion edel condono edilizio. Una deficienza suquesto versante, l'impossibilità per il Go-verno di poter contare sugli introiti stima-ti (il quantum è dell'ordine di 4-5 milamiliardi) sarebbe un elemento negativ oche si aggiungerebbe ad altri elementi d iincertezza nel rastrellamento delle entra -te: potremmo riferirci ad esempio alprovvedimento della tesoreria unica, tut-tora pendente, ed altri aspetti ancora piùimportanti sono all'esame del l 'altro ramodel Parlamento .

Bloccare quindi il provvedimento ades-so, oltre tutto, avrebbe il significato di u ncolpo di mano diretto contro la manovr afinanziaria del Governo, la quale può es-sere discussa (su di essa si possono ancheattivare confronti tra le forze parlamen-tari) ma, comunque, non può essere impe -dita nel suo legittimo svolgimento .

Noi abbiamo approvato i primi tre cap idi questo provvedimento, e li abbiam oapprovati anche operando convergenzecon i gruppi dell 'opposizione su aspett iche ci sembravano molto interessanti epositivi. Si trattava in sostanza di renderesempre più strette le maglie attraverso l equali deve essere frenato, una volta pertutte, il fenomeno della devastazione de lterritorio, delle risorse della comunità ,dei beni pubblici e degli interessi generali .Noi repubblicani abbiamo avuto occasio-ne, in Commissione, di insistere su tal easpetto perché si ottenesse, proprio per lanormativa afferente l 'abusivismo futuro ,una risposta più puntuale, più pertinente ,più rigorosa e più severa . Da qualche par -te si preannuncerebbe invece una sorta d iabbandono della severità dei criteri di ri-gore, che pure sono a fondamento dei pri -mi tre capi, per quanto concerne la sana-toria edilizia .

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Noi non pensiamo che si possa accede -re a questa disomogeneità, a questa inter-ruzione logica, politica ed operativa tra levarie parti della legge . Si invoca una mag-giore competenza nei comuni, si invoc auna distinzione di principio tra l'abusivi-smo di speculazione e quello di necessità ;noi ci permettiamo rispondere, ribaden-do, per altro, cose già dette in Commissio-ne ed in aula, e cioè che bisogna andar ecauti su questi punti .

L'abusivismo, così come si è sviluppatonel paese, ha molteplici paternità, e sepossiamo dire da un lato che c'è stata ec'è tuttora una legislazione per molt iaspetti inadeguata, a maggior ragion epossiamo dire che la legislazione vigent enon ha trovato la debita attenzione ai varilivelli istituzionali, dove la legislazionemedesima doveva trovare puntuale appli-cazione. In relazione alla autonomia deicomuni, allo stato delle autonomie, realt àrispetto alle quali noi repubblicani siamosensibili non solo per fatti politici, ma pe rconvinzione ideologica e per comporta -menti programmatici, non bisogna anda-re oltre certi limiti, in quanto occorrericondurre l'operazione, soprattutto pe rquello che concerne la sanatoria, ad u nmomento di sintesi, e quindi ad un mo-mento di centralizzazione dell'intervent otale che, con estrema rapidità, il drenag-gio delle risorse possa risultare utile edefficace nell 'ambito della manovra finan-ziaria complessiva .

Abusivismo di necessità, abusivismo d ispeculazione: non esageriamo da questopunto di vista . Già la maggioranza, attra-verso il provvedimento in esame, va in -contro a questa diversificazione oggetti -va, ma non fino al punto di stravolger equalsiasi principio di giustizia o qualsias icriterio di equità . In sostanza rimane fer-mo il concetto che, pur prevedendo per leprime case sconti pari ad un terzodell'onere di concessione, pur preveden-do formule abbastanza diluite di rateizza-zione sul quantum dell 'oblazione, è chiaroche non si può andare al di sotto di u ncerto livello oltre il quale — come è statoripetutamente detto dal rappresentantedel Governo — gli abusivi verrebbero pre-

miati poiché verrebbero a pagare meno d iquanti hanno costruito rispettando le leg -gi e pagando i dovuti oneri . Si tratta dimotivazioni che ci inducono a sostener ela necessità di respingere la proposta d istralcio presentata dal gruppo comuni -sta .

Si può proseguire come siamo andat iavanti nei giorni scorsi ; su 25 articoli fi-nora esaminati sono stati presentati oltr e250 emendamenti e larghissima parte d iessi è stata sottoscritta da membri dell'op -posizione di sinistra . Non vogliamo parla -re ancora di ostruzionismo, ma si tratta d iuna accusa che viene reciprocamente ri-lanciata tra le varie parti di quest 'Assem-blea a seconda delle situazioni di difficol-tà in cui si vengono a trovare i vari com-parti sia della maggioranza che dell 'oppo-sizione. Tuttavia è chiaro che questa ri-chiesta di stralcio rappresenta un tentati -vo di rallentare l'esame del provvedimen-to sull'abusivismo .

Forse verranno presentati altri 250

emendamenti? Noi ci auguriamo di no ,ma comunque — come gruppo repubbli-cano e, mi auguro, come maggioranza ecome insieme delle forze parlamentari, a ldi là della loro collocazione — tutti dob-biamo tentare, oltre le battute polemiche ,di portare a buon fine questo provvedi -mento entro la settimana corrente (Ap-plausi di deputati del gruppo del PRI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Reggiani . Ne ha facoltà .

ALESSANDRO REGGIANI. Signor Presi -dente, onorevoli colleghi, impiegherò sol -tanto una minima parte del tempo che m iè concesso per questo intervento .

L'onorevole Alborghetti, a nome delgruppo comunista, ha avanzato una ri-chiesta di stralcio: a noi non compete d iformulare delle supposizioni in ordinealle motivazioni che possono avere indot-to l'onorevole Alborghetti, che è un valo-roso parlamentare, ad avanzare questarichiesta alla Camera, ma ci compete i lcompito di esprimere le ragioni per l equali siamo contrari a quella stessa ri-chiesta . Ci permettiamo di dire che il peri-

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colo incombente, nel caso che questo pro-getto di legge non venisse approvato nell asua integrità, sarebbe assai grave per tut-ta la normativa urbanistica . L'avvenutaapprovazione delle parti di questo proget-to di legge che riguardano la regolamen-tazione dell'abusivismo edilizio perdereb-be ogni significato se, alla base di quest anuova disciplina, noi non collocassim oanche la sistemazione dei rapporti pre-gressi . I capi IV e V del progetto di legg eriguardano gli aspetti fondamentali d iquel fenomeno tormentoso e tormentat orappresentato dal l 'abusivismo edilizio nelnostro paese, fenomeno che è passato at-traverso alcune innovazioni legislativ e(come la «legge-ponte» del 1967 e la «leg-ge Bucalossi» del 1977), ma che è ancoraben lungi dal trovare una adeguata realiz-zazione concreta .

Mi sia consentito di ripetere quanto gi àaffermato dall'onorevole Guarra: se cifosse stata la volontà politica di reprime -re l'abusivismo quando esso nasceva, l ostato di disgregazione del territorio ch eoggi registriamo non si sarebbe certa -mente verificato . Lo strumento per repri-mere l'abusivismo edilizio già esisteva edera la legge del 1942 . È inutile che ci sinasconda dietro a considerazioni che no npotrebbero essere contrastate; ma il fattoche si sia dovuti ricorrere nel 1967 e nel1977 ad altre norme di legge assai pi ùcomplicate, che però hanno visto passar eimpunita sotto i loro piedi gran part edell'attività edilizia, sta a dimostrare ch eè giunto il momento di porre la parolafine alla disorganizzazione che si registranel territorio attraverso l'edificazion eabusiva .

Dico, in conclusione, che la normativacontenuta nei capi IV e V di questo pro -getto di legge è fondamentale ; basti pen-sare che con il capo IV noi regolarizzia-mo e rendiamo giuridicamente accettabi-le la situazione relativa a tutte le violazio-ni che sono state eseguite nel passato. Senon riusciamo a regolamentare tutto ciòche abusivamente e illegalmente è statocostruito, noi non potremmo costituire unsistema nuovo ed efficiente e quindi rea-lizzare un minimo di disciplina urbanisti -

ca. Neppure saremmo in grado di darealle amministrazioni locali delle indica-zioni circa il modo di comportarsi d ifronte ai mille e mille casi di abusivismoedilizio pregressi o pendenti, lasciando gl iamministratori locali in condizione d inon poter provvedere o di dover provve-dere a caso .

Dobbiamo perciò procedere ad una re-golarizzazione di questo stato di cose, per -chè chi non lo facesse renderebbe indi-spensabile — cosa che noi ci auguriam onon necessaria e non attuabile — l'ema-nazione di un nuovo decreto-legge, per-ché verremmo inevitabilmente a trovarc idi fronte ad una rinnovata situazione d iemergenza che avrebbe bisogno di essereregolarizzata e che, stante l'urgenza, no npotrebbe essere affrontata se non con u ndecreto-legge che tutti, in misura maggio -re o minore, tentano di contrastare .

PRESIDENTE. Nessuno altro chieden-do di parlare, passiamo ai voti .

Per agevolare il computo dei voti, di-spongo che la votazione sulla propostaAlborghetti sia effettuata, mediante pro-cedimento elettronico senza registrazionedei nomi .

Pongo pertanto in votazione, mediant eprocedimento elettronico senza registra-zione dei nomi la proposta Alborghetti distralciare i capi IV e V del progetto dilegge, eccezione fatta per gli articoli 37 e39.

(È respinta) .

Passiamo ora all'articolo 26 nel testodella Commissione che è del seguente te-nore :

(Sanatoria delle opere abusive) .

«Possono conseguire la concessione o laautorizzazione in sanatoria i proprietaridi costruzioni e di altre opere ultimatealla data del 1° ottobre 1983 ed eseguite ,come in tutti i casi specificati nell'allegat atabella :

a) senza licenza o concessione edilizia oautorizzazione a costruire prescritte da

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norme di legge o di regolamento, ovver oin difformità delle stesse;

b) in base a licenza o concessione oautorizzazione annullata, decaduta o co-munque divenuta inefficace, ovvero ne icui confronti sia in corso procedimento d iannullamento o di declaratoria di deca-denza in sede giudiziaria o amministrati -va .

Si intendono ultimati quegli edifici ne iquali sia stato eseguito il rustico e com-pletata la copertura, ovvero, quanto all eopere interne agli edifici già esistenti e aquelle non destinate alla residenza, quan-do esse siano state completate funzional-mente.

Alla richiesta di sanatoria ed agli adem-pimenti relativi possono altresì provvede -re coloro che hanno titolo, ai sensi dell alegge 28 gennaio 1977, n. 10, a richiederela concessione edilizia o l'autorizzazionenonché, salvo rivalsa nei confronti de lproprietario, ogni altro soggetto interes-sato al conseguimento della sanatoria me -desima .

Conservano effetto gli atti ed i provve-dimenti adottati in applicazione delle di-sposizioni dell'articolo 6 del decreto-legge31 luglio 1982, n . 486, dell 'articolo 9 deldecreto-legge 30 settembre 1982, n . 688, edel decreto-legge 5 ottobre 1983, n. 529,non convertiti in legge . Restano fermi irapporti giuridici sorti sulla base dell emedesime disposizioni anche ai fini deiprovvedimenti che i comuni, in ordinealle richieste di sanatoria già presentate ,devono adottare per la definitiva determi-nazione dell'oblazione ai sensi della pre-sente legge. Le somme riscosse sono ver-sate a cura dei rispettivi comuni, secondole modalità che saranno disciplinate d iconcerto tra i Ministri interessati .

L 'avvenuta definizione, con provvedi -mento inoppugnabile alla data di entratain vigore della presente legge, del proce-dimento di irrogazione delle sanzion icomminate ai sensi dell'articolo 13, se-condo comma, della legge 6 agosto 1967 ,n. 765, e dell 'articolo 15, nono e undicesi-mo comma, della legge 28 gennaio 1977 ,n. 10, comporta il rilascio della concessio-

ne o autorizzazione in sanatoria e la con-seguente estinzione di tutti i procediment iin corso alla data di entrata in vigore del -la presente legge connessi all 'applicazio-ne dell'articolo 41-ter della legge 17 ago-sto 1942, n. 1150, e successive modifica-zioni ed integrazioni, alla condizionedell'integrale adempimento delle prescri-zioni del provvedimento sanzionatorio en-tro il termine di cui all'articolo 29, primocomma.

Per le opere ultimate anteriormente a l1 0 settembre 1967 per le quali era richie-sto, ai sensi dell'articolo 31, primo com-ma, della legge 17 agosto 1942, numero1150, e dei regolamenti edilizi comunali ,il rilascio della licenza di costruzione, isoggetti di cui ai commi primo e terzo de lpresente articolo conseguono la conces-sione in sanatoria previo pagamento, atitolo di oblazione, della somma determi-nata in base all ' allegata tabella . Per leopere ultimate anteriormente al 1° set-tembre 1967, per le quali non era richie-sto il rilascio della licenza di costruzione ,i medesimi soggetti possono conseguir el'accatastamento previo versamento de ldiritto fisso di lire 250.000.» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sopprimere l 'articolo 26.

26. 1 .CRUCIANELLI, CAFIERO, CASTELLI -

NA, GIANNI, SERAFINI, MAGRI .

Sostituirlo con il seguente :

I proprietari delle costruzioni di picco -la edilizia abusivamente realizzate entro i l1° ottobre 1983 possono conseguire laconcessione o l'autorizzazione in sanato -ria, fatti salvi i diritti dei terzi, qualoraabbiano costruito :

a) senza licenza o concessione edilizi ao senza autorizzazione a costruire ovveroin difformità dalle stesse;

b) in base a licenza o concessione edi-lizia o autorizzazione illegittima anche se

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non annullata, decaduta o comunque di -venuta inefficace .

Per piccola proprietà edilizia ai fini del -la presente legge si intende :

1) l'abusiva costruzione di un singoloappartamento della superficie non supe-riore a 200 metri quadrati o altro manu -fatto di eguale area adibito all'esercizi odella propria attività artigianale, profes-sionale, commerciale o industriale ;

2) l'abusiva costruzione sino a tre ap-partamenti nei limiti di cui al n . 1 quandoservano per abitazione esclusivamente acomponenti della famiglia del costrutto -re;

3) la costruzione di una superficie chesuperi di non più del 10 per cento quellaconsentita dalla licenza edilizia o dallaconcessione o dalla autorizzazione . In ta lcaso la sanatoria si applica a tutte le co-struzioni, comprese quelle eccedenti i li -miti di cui ai nn. 1 e 2 del presente com-ma. La sanatoria non si applica alle co-struzioni che contrastano con vincoli d iinteresse storico, archeologico, monu-mentale e paesaggistico .

26. 2 .PAllAGLIA, GUARRA, BOETTI VILLA-

NIS AUDIFREDI, TASSI .

Al primo comma, sostituire le parole :Possono conseguire con le seguenti: Pos-sono richiedere .

26. 19.BOSELLI, ALBORGHETTI, SAPIO ,

FABBRI .

Al primo comma, dopo le parole : Posso-no conseguire la concessione o l'autoriz-zazione in sanatoria aggiungere le seguen-ti : all'interno dei piani di recupero urba-nistico degli insediamenti abusivi di cui a lcapo III della presente legge .

26. 3 .RONCHI, TAMINO, CALAMIDA, CA -

PANNA, GORLA, POLLICE, RUSS O

FRANCO .

Al primo comma, sostituire la parola :ultimate con le seguenti : che risultino ulti -mate .

26. 20.CHELLA, ALBORGHETTI, GEREMIC-

CA, SATANASSI, SAPIO .

Al primo comma, sostituire le parole: 1°ottobre 1983 con le seguenti : 1° giugno1983 .

26. 4 .CRUCIANELLI, CAFIERO, GIANNI ,

MAGRI, SERAFINI .

Al primo comma, sopprimere le parole :come in tutti i casi specificati nella alle-gata tabella .

26. 11 .ROCELLI, FERRARINI, ERMELLI CU -

PELLI, CARIA, FACCHETTI .

Al primo comma, sopprimere le parole :come in tutti i casi specificati nell'allegat atabella .

26. 21BULLERI, ALBORGHETTI, CHELLA ,

JOVANNITTI .

Al primo comma, sostituire le parole :come in tutti i casi specificati nella alle-gata tabella : con le seguenti: secondoquanto sottospecificato e in conformit àalle indicazioni della tabella allegata all apresente legge da considerarsi sua parteintegrante ad ogni fine .

26. 35.TASSI, GUARRA, BOETTI VILLANI S

AUDIFREDI .

Al presente comma, sostituire la letterab) con la seguente:

b) in base a licenza o concessione edi-lizia o autorizzazione che — prima o

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dopo l 'entrata in vigore della presentelegge — la competente autorità ammini-strativa abbia dichiarato o dichiari nulla ,decaduta o inefficace .

26. 5.BOETTI VILLANIS AUDIFREDI, TAS-

SI, GUARRA .

Al primo comma, dopo la lettera b), ag-giungere la seguente:

c) senza licenza o concessione e ch eabbiano determinato mutamento di desti -nazione d 'uso .

26. 18.

MALVESTIO, TRAPPOLI, RIzzI .

A questo emendamento è stato presen-tato il seguente subemendamento:

Sostituire le parole : senza licenza o con -cessione e con le seguenti: con licenza oconcessione ma .

0 . 26. 18 . 1 .PAGANELLI, SORICE .

Sono stati presentati i seguenti altr iemendamenti :

Al primo comma, dopo la lettera b), ag-giungere la seguente:

c) con mutamento di destinazioned'uso.

26. 6 .PAGANELLI, SORICE.

Al primo comma, dopo la lettera b) ag-giungere la seguente:

c) ovvero che abbiano mutato la desti -nazione d'uso dell 'immobile di loro pro-prietà per abitazione di parenti o affin ientro il terzo grado .

26. 36.PAllAGLIA, TASSI, GUARRA, BOETTI

VILLANIS AUDIFREDI .

Dopo il primo comma, aggiungere il se-guente :

Non possono ottenere la concessione ol'autorizzazione in sanatoria i proprietaridi costruzioni situate in località climati-che di turismo, soggiorno e cura, non re-sidenti nel luogo della costruzione .

26. 7 .TASSI, GUARRA, BOETTI VILLANI S

AUDIFREDI .

Sostituire il secondo comma con il se-guente :

Si intendono ultimati quegli edifici neiquali sia stato effettuato il collaudo .

26. 8 .CRUCIANELLI, CAFIERO, CASTELLI -

NA, GIANNI, SERAFINI, MAGRI .

Sostituire il secondo comma con il se-guente :

Si intendono ultimati gli edifici che sia-no stati costruiti sino alla copertura, ovve-ro, quanto alle opere interne ad edifici gi àesistenti, quando esse siano destinate all aabitazione e siano state completate fun-zionalmente .

26. 37.PAllAGLIA, TASSI, GUARRA, BOETTI

VILLANIS AUDIFREDI .

Al secondo comma, premettere le parole :Ai fini di cui alla presente legge .

26. 22 .BULLERI, ALBORGHETTI, CHELLA, JO-

VANNITTI.

Al secondo comma, premettere le parole :Ai fini della norma di cui al comma pre-cedente .

26. 12.ROCELLI, FERRARINI, ERMELLI CU -

PELLI . CARIA. FACCHETTI.

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Sopprimere il quarto e il quinto com-ma.

26. 23.POLESELLO, ALBORGHETTI, BULLE-

RI, SAPIO, SATANASSI .

Sopprimere il quarto comma :

26. 9RONCHI, TAMINO, CALAMIDA, CA-

PANNA, GORLA, POLLICE, RussoFRANCO .

Sopprimere il quarto comma .

26 . 24 .FABBRI, ALBORGHETTI, SAPIO, Bo-

SELLI .

Sostituire il quarto comma con il se-guente :

Gli atti e i provvedimenti adottati inapplicazione delle disposizioni dell'artico -lo 6 del decreto-legge 31 luglio 1982, n.486, dell'articolo 9 del decreto-legge 30settembre 1982, n . 688, e del decreto-leg-ge 5 ottobre 1983, n. 529, non convertiti inlegge, sono nulli. Resta ferma la facoltàdei soggetti interessati di richiedere l aconcessione o autorizzazione edilizia insanatoria ai sensi della presente legge . Lesomme già riscosse a titolo di acconto da icomuni vengono trattenute dagli stessi a lmedesimo titolo in caso di richiesta diconcessione o autorizzazione edilizia insanatoria, o rimborsate ai soggetti inte-ressati in caso di mancata presentazion edi tali richieste, ai sensi e nei termini pre-visti dalla presente legge .

26. 25.FABBRI, ALBORGHETTI, PALMINI

LATTANZI, POLESELLO .

Al quarto comma, sopprimere l 'ultimoperiodo .

26. 26.GEREMICCA, ALBORGHETTI, SAPIO ,

POLESELLO. SATANASSI .

Al quarto comma, sopprimere l'ultimoperiodo.

26. 38 .PAllAGLIA, GUARRA, TASSI, BOETT I

VILLANIS AUDIFREDI .

Al quarto comma, ultimo periodo, sosti-tuire le parole : versate a cura dei rispettivicomuni, secondo le modalità che sarannodisciplinate di concerto tra i ministri inte-ressati con le seguenti : trattenute dai ri-spettivi comuni salvo che non venga ri-chiesta concessione o autorizzazione i nsanatoria ai sensi della presente legge .

26. 27.GEREMICCA, ALBORGHETTI, SAPIO,

POLESELLO, SATANASSI .

Dopo il quarto comma, aggiungere il se-guente :

L'esistenza di provvedimenti sanziona-tori ancora impugnabili ovvero nei cuiconfronti penda l'impugnazione non im-pedisce il conseguimento della sanato-ria .

26 . 17.FORNASARI .

Sopprimere il quinto comma .

26. 28.GEREMICCA, ALBORGHETTI, SAPIO ,

BULLERI, PALMINI LATTANZI .

Sostituire il quinto comma con il se-guente:

L'avvenuta definizione del procedimen-to di irrogazione delle sanzioni commina -te ai sensi dell'articolo 13, secondo com-ma, della legge 6 agosto 1967, n. 765, edell'articolo 15, nono e undicesimo com-ma, della legge 28 gennaio 1977, n. 10,consente il rilascio della concessione oautorizzazione in sanatoria alla condizio-ne dell'integrale adempimento delle pre-scrizioni del provvedimento sanzionato-

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rio entro il termine di cui all 'articolo 29,primo comma, e salvi gli effetti del giudi-cato conseguente alla definizione del giu-dizio promosso contro il provvediment ostesso .

26. 31 .COLOMBINI, ALBORGHETTI, SAPIO ,

PICCHETTI, BULLERI, SATANAS-SI .

Al quinto comma, sopprimere le parole:con provvedimento inoppugnabile alladata di entrata in vigore della present elegge ; conseguentemente, sopprimere leparole: e la conseguente estinzione di tutt ii procedimenti in corso alla data di entra-ta in vigore della presente legge conness iall 'applicazione dell 'articolo 41-ter dellalegge 17 agosto 1942, n . 1150, e successivemodificazioni e integrazioni .

26. 32.PICCHETTI, ALBORGHETTI, SAPIO ,

BOSELLI, FABBRI.

Al quinto comma, sostituire le parole:comporta il rilascio della concessione ,con le seguenti: consente il rilascio dellaconcessione .

26. 33.SAPIO, ALBORGHETTI, JOVANNITTI ,

PICCHETTI, CHELLA .

Al quinto comma, aggiungere, in fine, leparole: e salvi gli effetti del giudicato con -seguente alla definizione del giudizio pro -mosso contro il provvedimento stesso .

26. 34.PICCHETTI, ALBORGHETTI, SAPIO ,

PALMINI LATTANZI, POLESEL-LO .

Dopo il quinto comma, aggiungere il se-guente :

L'avvenuta definizione con provvedi -mento inoppugnabile, alla data di entratain vigore della presente legge, dei proce-dimenti di acquisizione al patrimonio in -

disponibile del comune e della demolizio-ne di cui all 'articolo 13, secondo comma ,della legge 6 agosto 1967, n . 765, e all'ar-ticolo 15, terzo e quinto comma, della leg-ge 28 gennaio 1977, n. 10, non seguiti ,rispettivamente dalla immissione in pos-sesso o dall'abbattimento delle opere, no nesclude la possibilità di rilascio della con-cessione in sanatoria, previa correspon-sione di una somma pari alla sanzionepecuniaria irrogabile ai sensi dell'articol o15 della legge 28 gennaio 1977, n. 10, non -ché dell'oblazione di cui al successivo ar-ticolo 27 .

26. 13.FORNASARI, BALZARDI .

Sostituire il sesto comma con i seguen -ti :

Non sono considerati abusivi e quind inon necessitano di concessione o di auto-rizzazione in sanatoria :

a) le già eseguite piccole varianti in -terne a singole unità immobiliari, non va-lutabili in termini di superficie e di volu-metria complessiva ;

b) i già avvenuti mutamenti di desti -nazione di edifici o loro parti ultimati all adata del 1 0 ottobre 1983, che non abbianocomportato aumenti di superficie abitabi-le eccedenti oltre il 20 per cento le super-fici abitabili complessive già licenziate oconcesse per l ' intero edificio .

Per entrambe le ipotesi di cui al prece-dente comma, tuttavia, gli interessati —entro novanta giorni dall'entrata in vigo-re della presente legge — devono presen-tare ai competenti uffici catastali, pe rl'esecuzione dei necessari censimenti an-che ai fini delle imposte dirette, le oppor-tune denunce di aggiornamento planime-trico o di mutamento di destinazione .

Il ritardo o l'omissione della denunciacatastale comporta, a carico dei proprie -tari, l'applicazione di una sanzione pecu-niaria da lire 500.000 a lire 5 milioni ,comminabile mediante provvedimento

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immediatamente esecutivo dai capi de irispettivi uffici tecnici erariali .

26 . 10 .BOETTI VILLANIS AUDIFREDI, TAS-

SI, GUARRA .

Al sesto comma, sopprimere il primo pe-riodo .

26. 39.PAllAGLIA, TASSI, GUARRA, BOETT I

VILLANIS AUDIFREDI .

Al sesto comma, sostituire il primo pe-riodo con il seguente:

Alle opere ultimate prima del 1 0 settem-bre 1967, diverse da quelle indicate ne lsuccessivo articolo 28 e non suscettibili d isanatoria, si applicano le disposizioni d icui al presente articolo, con il pagament odel contributo di cui alla allegata tabella epurché, prima del rilascio della conces-sione o della autorizzazione in sanatoria ,gli interessati producano al comune l adocumentazione comprovante l'avvenutapresentazione della domanda di iscrizio-ne dell'immobile nel catasto .

26 . 29.PALMINI LATTANZI, ALBORGHETTI ,

SAPIO, PIERINO .

Al sesto comma, primo periodo, sostitui-re le parole: Per le opere ultimate con leseguenti : Per le opere iniziate . Conseguen-temente, al secondo periodo, sostituire leparole: Per le opere ultimate con le se-guenti : Per le opere iniziate .

26 . 14 .GENOVA, CARIA, CORREALE, PAC-

CHETTI .

Al sesto comma, primo periodo, soppri-mere le parole : a titolo di oblazione .

26. 30.PALMINI LATTANZI, ALBORGHETTI ,

SAPIO, PEDRAllI CIPOLLA .

Al sesto comma, sostituire le parole : de-terminata in base all'allegata tabella con

le seguenti: determinata a norma dell'arti-colo 27 .

26 . 42.LA COMMISSIONE .

Al sesto comma, secondo periodo, dopole parole: per le quali non era richiesto ilrilascio della licenza di costruzione, ag-giungere le seguenti : qualora non le abbia-no denunciate al catasto alla data di en-trata in vigore della presente legge .

26. 15 .ROCELLI, FERRARINI, ERMELLI CU -

PELLI, CARIA, PACCHETTI .

Al sesto comma, secondo periodo, sosti-tuire le parole : previo versamento del di -ritto fisso di lire 250.000 con la seguente:gratuitamente .

26. 40.PAllAGLIA, TASSI, GUARRA, BOETT I

VILLANIS AUDIFREDI .

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

La concessione di cui al primo comm acomprende anche le costruzioni acquisiteal patrimonio indisponibile del comune acondizione che le strutture essenziali sia -no state realizzate entro il termine ivi in -dicato e non sussista alcuna delle cause diinammissibilità di cui all'articolo 28 .

26 . 16 .RUSSO GIUSEPPE .

Aggiungere, in fine, il seguente comma:

La concessione o l'autorizzazione in sa-natoria è ammissibile soltanto ove l'abusi -va costruzione si riferisca a non più di treappartamenti, ciascuno nei limiti di su-perficie di cui al successivo articolo 27,quando servano esclusivamente per abita-

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purché per ogni singola unità immobilia-re:

a) non riguardino parti struttural idell 'edificio ;

b) non vi sia stata modificazione dell adestinazione d'uso ;

c) non si sia determinato un aumentodel numero delle unità immobiliari ;

d) non vi siano state alterazioni de lvolume e della sagoma dell 'edificio néaumenti della superficie di pavimento .

zione del costruttore e di suoi parent ientro il secondo grado .

26. 41 .PAllAGLIA, TASSI, GUARRA, BOETTI

VILLANIS AUDIFREDI, TATAREL-

LA, MACERATINI, RAUTI, SER-

VELLO, TREMAGLIA, VALENSI-

SE, BALLO, MARTINAT, PELLE -

GATTA, ALOI, TRANTINO, LOPORTO, RUBINACCI, ZANFAGNA,

PARLATO, MAllONE, MENNITTI,

AGOSTINACCHIO .

Sono stati infine presentati i seguent iarticoli aggiuntivi :

Dopo l 'articolo 26, aggiungere il seguen-te:

ART . 26-bis .

Le norme di cui al precedente articolo26 si applicano anche alle opere realizza -te nelle zone agricole, in funzione dell eesigenze della conduzione del fondo e del -la necessità abitative dell'imprenditor eagricolo a titolo principale ai sens idell'articolo 12 della legge 9 maggio 1975 ,n. 153, o del conduttore diretto coltivato -re, purché le opere siano state ultimatealla data del l o ottobre 1983 .

26. 01 .IANNI, ALBORGHETTI, COCCO, SAPIO ,

SATANASSI .

Dopo l 'articolo 26, aggiungere il seguen-te :

ART. 26-bis .

Le norme di cui all'ultimo comma delprecedente articolo 26 si applicano anchealle opere di manutenzione straordinari acosì come definite dall 'articolo 31 dellalegge 5 agosto 1978, n. 457, purché ulti-mate entro la data del 1 0 ottobre 1983 e

26. 02 .SANO, ALBORGHETTI, SATANASSI ,

POLESELLO .

Passiamo alla discussione sull'articolo26 e sul complesso degli emendamenti e darticoli aggiuntivi ad esso riferiti .

Ha chiesto di parlare l 'onorevole Fran-co Russo. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Già il compagno e col -lega Ronchi, nella discussione sulle lineegenerali, ha ampiamente motivato, so-prattutto valutando il capo IV di quest oprogetto di legge, e in particolare l'artico -lo 26, perché il gruppo di democrazi aproletaria è contrario al progetto di leggee all'articolo 26 . Diceva Ronchi che il fe-nomeno del l 'abusivismo in questo provve -dimento, e nell 'articolo 26 in particolare ,è affrontato (cito testualmente, perché m ipare che la sua formulazione sia molt oprecisa) «in un'ottica capovolta rispetto aquello che logica e ragione vorrebbero» .Infatti, anziché iniziare dal recupero ur-banistico delle situazioni recuperabili econfigurare la sanatoria amministrativacome conseguenza del recupero applica -bile là dove è possibile, si fa precedere lasanatoria al recupero, generalizzandola .

Il collega Ronchi motivava, ancora pi ùprecisamente, la nostra opposizione sudue punti . In primo luogo, questo disegn odi legge, e soprattutto il capo IV, ch eriprende pari pari, con poche varianti i ldecreto-legge che era già stato bocciat odalla Camera, si configura soprattutt ocome uno strumento fiscale per recupera-

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re alcune migliaia di miliardi alle cassedello Stato . In secondo luogo (e su questoabbiamo presentato anche un emenda-mento di poche righe, ma molto significa-tivo), sarebbe necessario far precederel ' opera di sanatoria da una variante urba -nistica, da un piano di recupero urbani-stico, sulla cui base, poi, decidere quell oche sia possibile sanare e quello che si aimpossibile sanare .

Su questo punto, onorevoli colleghi, m ivorrei soffermare, ricordando all'onore-vole Piermartini, che ha fatto il suo cursushonorum proprio qui nel Lazio, come nel -la nostra regione sia stato varato un prov-vedimento, che Piermartini sicuramenteconosce, la legge regionale 2 maggi o1980, n . 28, che obbliga i comuni a dotars idi questa variante urbanistica . I capi II eIII di questa legge regionale fanno caric oai comuni, che si siano dotati di un pian oregolatore, di adottare una speciale va-riante di recupero, nel presupposto dell arilevanza socio-economica dei singoli in-sediamenti e, quindi, della possibilità d iun razionale inserimento nel territorio enelle organizzazioni urbane e delle com-patibilità con eventuali vincoli .

In altre parole, la legge della regioneLazio (ma anche quella siciliana) che cos afa precedere ad una eventuale azione d irecupero e di sanatoria? Una variante ur-banistica, appunto. In questo modo, il co-mune non utilizza (in questo caso, si trat-ta dello Stato, prima ancora che del co-mune) un piano di recupero soltant ocome strumento per incassare denaro ,ma esamina partitamente quello che puòessere sanato per quanto riguarda l'abu-sivismo di necessità, quello che deve esse -re acquisito al patrimonio pubblico .

In realtà, invece, l'ottica in cui si muoveil disegno di legge che stiamo discutendo ,e in particolare l 'articolo 26, è continua -mente capovolta . Inoltre, questo disegn odi legge, onorevoli colleghi, non fa i cont icon quanto l 'opposizione di sinistra nelsuo complesso ha cercato di far present ein sede di discussione sulle linee genera-li .

Onorevoli colleghi, non voglio farl amolto lunga, ma voglio fare un accenno

ad una ricerca sulla quale mi sono docu-mentato e della quale vorrei informare icolleghi . Si tratta di una ricerca dettaglia-ta svolta dal comune di Roma sul proble-ma dell'abusivismo, dalla quale risult auna differenziazione all'interno dell'abu-sivismo, con una periodizzazione storic amolto precisa. Vorrei leggervi, onorevol icolleghi, alcuni dati, che rendono cont odella differenziazione dei tipi di abusivi-smo .

A Roma, per esempio, abbiamo 19 milaedifici e 78 mila alloggi che costituiscon oil patrimonio che il comune ha stimatoessere abusivo. Ma non tutto l'abusivismoè uguale. Infatti, fino al 1962 ci sono gl i«autocostruttori»; si verifica cioè il feno-meno che si può definire come abusivi-smo di necessità. Ma, a partire dal 196 2questa quota di «autocostruttori»,'che ar-rivava al 95 per cento, via via diminuisce .Dal 1963 al 1971 cominciano a non esserepiù i soli «autocostruttori» ad edificare .Infatti la percentuale decresce al 92 pe rcento e diventa, nel 1972, dell'85 per cen-to, mentre i promotori, tra i quali possia-mo individuare una fascia di abusivi, sal-gono al 14 per cento . Tale differenziazio-ne si è andata accentuando negli anni '70 ;non troviamo cioè più l'edificio monofa-miliare come caratteristica di fondodell'abusivismo, bensì la palazzina o l epalazzine edificate dai grandi costruttoriromani, i quali, tra l'altro, hanno fatt oricorso a strumenti legali quali società dicomodo o piccole cooperative .

Questo è l 'abusivismo che dobbiamocolpire, non certo quello di colui che h acostruito una casa utilizzando il suo tem-po libero. Per questo diciamo che innan-zitutto deve essere fatta una variante a lpiano regolatore, per stabilire in che cosadeve consistere l'opera di recupero d aparte del comune.

In realtà con il capo IV ci troviamo d ifronte ad una iniziativa legislativa che f adi tutta l'erba un fascio . Ed è proprioall'articolo 26 che questa filosofia delprogetto di legge (quella di non fare di-stinzione fra abusivo e abusivo) emerg econ chiarezza. Ripeto, qui ci sono dell ericerche; e parlo di Roma perché si tratta

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di una città in cui l'abusivismo è molt osviluppato . È stata acquisita dal comunedi Roma una documentazione che, se maice ne fosse bisogno (ma non lo ritengo) ,posso consegnare alla Presidenza, in cuisi dice che cosa bisogna effettivament efare per colpire l'abusivismo non di ne-cessità .

Onorevoli colleghi, non è solo l'opposi-zione di sinistra a richiamare l'attenzion esu questi punti. Infatti, nella documenta-zione che abbiamo raccolto abbiamo tro-vato un intervento del professor Antonini ,pubblicato da Il Sole-24 Ore (giornale noncerto estremista), il quale conduce la stes -sa polemica sulla quale abbiamo imper-niato la nostra battaglia . È significativo ,intanto, il titolo di questo intervento de lprofessor Antonini : «Lo Stato cancella gl iabusi: mettiamoci una pietra sopra» . Tor-no a dire che si tratta de Il Sole-24 Ore ,quindi la nostra battaglia non si ispira amotivi di parte, bensì ai valori di fondoche pur presiedevano alla legge n . 10 de l1977, che son quelli di considerare comebene primario la difesa dell 'ambiente edel territorio.

Vorrei leggere molto rapidamente cosasostiene il professor Antonini . «La sanato-ria, intesa come autorizzazione ammini-strativa a posteriori di opere già eseguite,era istituto di larga applicazione sin oall 'entrata in vigore della legge 28 genna-io 1977, n. 10. Si riteneva allora» (cio èprima della legge n. 10) «sia in dottrinache in giurisprudenza che il sindaco aves-se una legittima possibilità, sia pure di-screzionale, di rilasciare concessioni edili -zie a sanatoria, alla sola condizione che l eopere realizzate fossero conformi alle di-sposizioni di legge e regolamentari in ma-teria urbanistica vigenti all'atto del prov-vedimento . Il carattere precipuo della sa-natoria amministrativa consisteva nel -l'impossibilità di concederla quando l eopere eseguite abusivamente fossero incontrasto con le previsioni degli strumen-ti urbanistici» .

Con l'entrata in vigore della «legge Bu-calossi» le cose cambiarono . Ritenevamocioè — anche se tale tesi è discussa ingiurisprudenza — che con la legge del

1977 venisse abrogato l 'istituto ammini-strativo della sanatoria . Su questo argo-mento abbiamo avuto delle pronunce dif-ferenziate, sia in sede di giurisprudenzapenale che in sede di giurisprudenza am-ministrativa, però fondamentalmente, an -che dopo la «legge Bucalossi», rimane amio parere ferma la distinzione fra oper eabusive che risultano interamente confor -mi alle leggi e ai contenuti degli strument iurbanistici, quello che si definisce com eabusivismo formale, e quello che invececontrasta con gli strumenti urbanistici eche è stato definito abusivismo sostanzia -le. Noi abbiamo ribadito che è questo ch eva assolutamente colpito, perché danneg -gia, in maniera a volte irreparabile, l'am-biente, il territorio, che se non altro veni -vano almeno ad essere al centro dell 'at-tenzione della legge del 1977, nel senso diindividuare come bene primario da difen-dere il bene collettivo costituito appuntodall'ambiente e dal territorio .

In verità, con l'articolo 26 troviamo chela sanatoria è aperta assolutamente a tut-ti . Se l'articolo 26 fosse approvato cosìcom 'è, senza essere emendato, ci si trove -rebbe a sanare sia l'abusivismo formale ,sia l'abusivismo sostanziale. Da questopunto di vista credo che la Camera nonpossa che farsi carico, invece, del valor efondamentale, primario, della difesadell'ambiente e del territorio, e passarequindi ad una distinzione molto netta .

L'articolo 26 ripete pari pari — badate ,onorevoli colleghi! — l'articolo 1 del de-creto-legge che è stato bocciato dalla Ca-mera, e non fa alcuna distinzione; perquanto riguarda la sanatoria ha un puntodi vista assolutamente generalizzato . Que-sto salvo i princìpi contenuti nell 'articolo3 del decreto-legge, di cui parlavo, e cheora mi pare siano inclusi nell'articolo 28— se non vado errato — del progetto d ilegge, che effettua alcune distinzioni, al -cune salvaguardie, che tuttavia possonoessere bravamente e bellamente eluse.

Perciò noi abbiamo presentato dueemendamenti, e voteremo gli emenda -menti tendenti a correggere questo arti -colo. Un emendamento è relativo alla pre -visione di un piano urbanistico per poter

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recuperare le opere, ed anche per quanti-ficare le necessità finanziarie dei comuni ,che come ben sabbiamo non riceverannol 'introito derivante da questa sanatoria senon nella misura del 10 per cento, perch éil 90 per cento è riservato allo Stato.

Ci troviamo quindi non solo con un asanatoria generalizzata, ma anche co nuna sanatoria che va a vantaggio dellecasse dello Stato, e che scarica sui comu-ni le opere di urbanizzazione che si riten-gono necessarie per poter portare avantil'opera di urbanizzazione primaria e de iservizi generali per interi quartieri co-struiti abusivamente . E gli interi quartier icostruiti abusivamente non sono stati cer -tamente costruiti dagli autocostruttori .

Noi riteniamo — e su questo problemacredo che l 'intera sinistra sia stata sensi-bile — che un provvedimento di sanatori afosse sicuramente necessario . Prima hocitato però le ricerche di natura sociolo-gica effettuate dai vari comuni, non certoper un piglio o uno scatto di natura cul-turale, ma solo perché attraverso ricerch eprecise che individuino la tipologiadell'abusivo è possibile dare una strumen-tazione concreta ai provvedimenti sul-l'edilizia . Si deve in via prioritaria indivi-duare il soggetto, che deve essere al cen-tro dell'intervento . Deve essere assoluta-mente escluso il soggetto che ha fattoampio scempio del territorio .

In secondo luogo, andava individuatol'oggetto dell'abuso, e quindi il tipo d icostruzione, e l 'effetto dell'abuso. Di tuttoquesto, nel capo IV del disegno di legg enon si dice assolutamente nulla . Vengonoindividuati semplicemente i soggetti enon gli oggetti e gli effetti dell 'abuso .Vorrei richiamare l 'attenzione sull'ogget-to e sull'effetto, perché solo attraversouna valutazione di questi aspetti sarebb estato possibile individuare il tipo di inter-vento, per decidere chi dovesse essereescluso e chi invece incluso . Certo, dalpunto di vista dell'oggetto è possibile di-stinguere — e noi siamo d 'accordo suquesto aspetto — la piccola evasione, chefa riferimento al modello di trasformazio-ne dell'esistente. Nessuno si scandalizzarispetto a chi ha modificato un bagno,

aggiunto un tramezzo, o modificato unastanza. Quindi, il soggetto che ha intes omigliorare la propria condizione abitati -va, con interventi di carattere limitato ,non deve essere colpito da severe penali .Va invece colpito chi ha manomesso defi-nitivamente il territorio, urbano o ex-traurbano (costruendo non solo la secon-da casa, ma interi agglomerati) .

Non ci troviamo perciò di fronte ad u nintervento legislativo che si basa su preci -se differenziazioni: esso fa invece di ogn ierba un fascio. Credo che abbia ragion eIndovina nel sostenere che Caltagirone eNicolazzi sono la coppia emblematica delblocco edilizio: «Essi non possono che ge-nerare l 'accoppiata abusivismo-condo-no». Infatti, solo chi sperava nel condonoha costruito abusivamente; e chi si atten-de un intervento legislativo del tipo d iquello di fronte al quale ci troviamo con-tinuerà ad operare ricorrendo all 'abusivi-smo.

Credo che una classificazione degl iabusi sarebbe stata possibile sulla base d icriteri incrociati : sarebbe stato così possi-bile separare gli abusi di piccola entit àcon carattere non speculativo da quell iche invece hanno sconvolto il territorio .

La nostra opposizione alla norma inesame si basa dunque in primo luogo sul -le argomentazioni che ho ricordato . Insecondo luogo, c'è da dire che avremm oritenuto opportuno piuttosto un disegn odi legge con caratteristiche di provvedi-mento-quadro e di strumentazione opera-tiva per le regioni ed i comuni . Ci trovia-mo invece di fronte ad una sanatoria ge-neralizzata, che privilegia le casse delloStato, a danno degli enti locali . Conte-stualmente, si scaricano sui comuni l etensioni connesse all'abusivismo, gli in-terventi di correzione (là dove una corre-zione è possibile), soprattutto la realizza-zione di servizi ed opere di urbanizzazio-ne primaria .

È per questi motivi che voteremo per lasoppressione dell 'articolo 26 (propostaanche da altre parti politiche): ma votere-mo anche a favore di ogni emendamentoche sia migliorativo del testo, se non saràpossibile sopprimere o modificare radi-

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calmente tale articolo . E poiché non fac-ciamo demagogia, abbiamo anche dettoche, mentre vogliamo colpire i grandispeculatori, intendiamo migliorare lecondizioni di pagamento delle somm epreviste a carico di coloro che hanno fat-to ricorso all 'abusivismo di necessità echiediamo, anzi, che gli oneri relativi sia-no in tal caso ridotti del 50 per cento.Abbiamo condotto finora la nostra batta -glia contro questo provvedimento i nmodo fermo, ma ci impegneremo soprat-tutto, a partire dall 'articolo 26, per modi-ficare in modo decisivo gli interventi d isanatoria (Applausi dei deputati del grup-po di democrazia proletaria) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Guarra. Ne ha facoltà .

ANTONIO GUARRA. L'esame dell 'artico-lo 26, che poi è quello centrale nel conte -sto di un provvedimento che viene cono-sciuto come quello sul condono edilizio,ci porta ad alcune considerazioni di ca-rattere generale, soprattutto perché no iriteniamo che la sanatoria debba essereconcessa ai piccoli costruttori abusivi ,cioè a coloro i quali hanno violato, è vero ,una legge dello Stato, la legge urbanisti-ca, ma hanno indubbiamente diritto aquella che nel processo penale si chiame-rebbe l 'attenuante per avere agito in stat odi necessità .

Le considerazioni che vorrei fare, ono-revoli colleghi, molto brevemente, son oqueste. Quando si parla di urbanisticanon c'è dubbio che si parla di alcuni dirit-ti fondamentali del cittadino, riconosciut idalla Costituzione; diritti che, in alcunicasi, vengono a trovarsi in contrasto tr aloro. Quando si parla, ad esempio, de ldiritto del cittadino alla casa, non c'è dub-bio che si tratta di un diritto che, anche senon è regolato esplicitamente, trova tutta -via un preciso riferimento nella second aparte dell'articolo 3 della Costituzione, làdove si dice «È compito della Repubblicarimuovere gli ostacoli di ordine economi-co e sociale che, limitando di fatto l alibertà e l'eguaglianza dei cittadini, impe-discono il pieno sviluppo della persona

umana . . .» . Non c 'è dubbio che si parli i nquesto articolo del naturale diritto del cit-tadino alla casa, perché un cittadino ch enon abbia casa, che viva il dramma dellosfratto, il dramma di dover reperire u nalloggio per la propria famiglia, è un cit-tadino che vede limitata la sua libertà eannullata la sua eguaglianza nei confron-ti degli altri .

Nell'articolo 47 della Costituzione, a lquale abbiamo fatto spesso riferimento, i lCostituente ha voluto precisare che la Re -pubblica «Favorisce l'accesso del rispar-mio popolare alla proprietà dell'abitazio-ne» . Ora, non c'è dubbio che un altro arti -colo della Costituzione confligga con idue ora citati : si tratta dell'articolo 42 .

Nel corso di questi ultimi anni alcuni pro -cedimenti edilizi sono stati bloccati pro-prio per la tutela rigida della proprietàprivata prevista da questo articolo . Sipensi alla legge n . 167 del 1962, sulle areefabbricabili e sull'edilizia popolare e deconomica. Si sono quindi avute una seri edi sentenze della Corte costituzionale, arosario, sull'illegittimità costituzionale d iquelle leggi che non tengono presente ch ela Costituzione prevede, è vero, l'espro-prio della proprietà privata a fini di utili-tà generale, ma dietro serio indennizzo .Abbiamo quindi avuto la paralisi di tutt ele attività dell'edilizia economica e popo-lare, dei programmi dell'edilizia residen-ziale pubblica, proprio perché le nostr eleggi non prevedono, nell'espropriazion edei terreni a scopo edificatorio, un giust oristoro dei cittadini che vengono privat idella loro proprietà .

Vi sono quindi considerazioni di carat-tere costituzionale da fare anche perquanto riguarda la sanatoria edilizia, per -ché ci troviamo di fronte all'applicazion erigida di una norma urbanistica second ola quale dovrebbe essere abbattuto il ma-nufatto abusivo; ma dietro il manufattoabusivo — e non dico metaforicamente,ma fisicamente — vi sono i cittadini che ,costruendo la casa, hanno contribuito ess istessi, diciamo così, ad elevare quella di-gnità di cui parla l'articolo 3 della Costi-tuzione, perché si sono dati una casa ch ediversamente non avrebbero potuto otte-

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nere. Anche sotto questo aspetto, dunque ,va guardata una legge che si appresta adare una sanatoria alle opere abusive .

Vi è un'altra considerazione, onorevol icolleghi, sulla quale noi dovremmo vera-mente meditare. Noi avevamo una legg eurbanistica, quella del 1942, che è statariconosciuta da tutti i cultori della mate-ria come una delle migliori leggi urbani-stiche generali ed anche come una dell eprime leggi urbanistiche generali, anch ein termini di legislazione comparata . Ave -va un difetto questa legge urbanistica, undifetto di attuazione, nel senso che, essen -do stata varata nel 1942, quasi alla finedella guerra, ed essendosi modicato il re-gime politico del nostro paese, a tale leg-ge non ha fatto immediatamente seguit oil regolamento di esecuzione . Perchè nonc'è dubbio che una legge urbanistica, an-che la più analitica possibile come è quel -la che stiamo approvando (e poi per i lgusto di analizzare troppo creiamo de iguazzabugli giuridico-urbanistici, perch ètutte le precisazioni non possono essereinserite nella legge), può trovare più faci-le applicazione attraverso i regolament idi esecuzione. La legge del 1942 non hapotuto dare i suoi benefici effetti nell arealtà urbanistica ed edilizia del nostr opaese negli anni immediatamente succes-sivi alla guerra perchè non vi era il rego-lamento di esecuzione .

Io stesso, parlando con i ministri de ilavori pubblici che si sono susseguiti all adirezione di Porta Pia in quest'ultimotrentennio, ho avuto modo di dire che ,invece di perder tempo nel cercare nuoveleggi, nel suscitare vespai e polemiche anon finire (come fece il nostro collega ,carissimo amico, onorevole Sullo con lasua prospettata legge di riforma urbani-stica, che prevedeva la introduzione ne lnostro ordinamento giuridico-edilizio deldiritto di superficie che fino ad allora inItalia era stato conosciuto soltanto nei ci-miteri per i terreni dove sorgevano le cap-pelle gentilizie), si sarebbe potuto invec eemanare il regolamento di esecuzionedella legge del 1942 . In quella legge vi er atutto: nell'articolo 18 era previsto anchel'esproprio generalizzato, solo che non

era obbligatorio ed era una assurdità vo-lerlo obbligatorio; tanto è vero che l 'an-nuncio dell 'esproprio generalizzato obbli-gatorio diventava un fatto politico, anz idiventava un fatto ideologico, perchè pre-supponeva la privatizzazione della pro-prietà del suolo. In base alla legge de l1942, si poteva espropriare tutto il terri-torio necessario al l 'espansione della città ,salva la restituzione dei suoli che non era-no stati utilizzati e che non servivano all aurbanizzazione della nuova città . Per l'in-dennità era previsto il prezzo agricolo ,quello che hanno sostenuto per tanto tem-po le sinistre : nella legge del 1942 si 4iceinfatti che l'indennità di esproprio vien ecommisurata al valore venale del terren odepurato dell ' incremento di valore dovu-to alle scelte del piano regolatore o d ialtri strumenti urbanistici : questo equiva -le al concetto di voler depurare il valor edel suolo edificatorio dalla cosiddettarendita parassitaria .

Ad un certo punto si è detto che talelegge non poteva più regolare l 'espansio-ne delle città, a proteggere i valori artisti -ci, paesaggistici e monumentali, e si varòla «legge-ponte» del 1967 ; la quale, purrappresentando un pregevole tentativo d irendere più efficace la legge del 1942 ,portava con sè un grave difetto che, se-condo me, è alla base dell 'abusivismo. Senoi oggi, mentre approviamo questoprovvedimento di sanatoria, vogliamo ri-salire alle cause del fenomeno dell'abusi-vismo, dobbiamo tener conto che una del -le cause dell'abusivismo è da rinvenir eproprio nella legge del 1967, la cosiddetta«legge-ponte». Quella legge, regolamen-tando allo stesso modo la disciplina urba-nistica delle grandi città e di qualsiasicentro abitato di 4-5 mila abitanti, ha cre-ato i princìpi fondamentali dell'abusivi-smo .

Infatti, se andiamo a vedere le statisti -che nelle cancellerie delle nostre preture ,troviamo che il 90 per cento degli abusi-vismi edilizi è stato compiuto da piccol icoltivatori diretti o da emigrati che, tor-nando nel nostro paese con un piccol ogruzzolo di denaro, non hanno più potut ocostruire legittimamente la proprio abita-

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zione per i vincoli che erano stati impost iai loro paesi (dove non c'era bisogno d iproteggere il verde, onorevoli colleghi ,perchè in certi nostri paesi di verde s imuore!) Essi chiedevano ettari di terr aper costruire la casa, e loro poterono in -vece acquistare solo un fazzoletto di ter-ra; si sono così create le condizioni per-chè si sviluppasse un 'attività edilizia edurbanistica abusiva .

Poi sono venute le altre leggi, soprattut-to quelle approvate nella VII legislatur a(per fortuna durò solo tre anni; non soche cosa sarebbe successo se fosse arriva -ta alla sua scadenza naturale!) . In quei treanni fu varata la cosiddetta trilogia urba-nistico-edilizia: la «legge Bucalossi», l alegge sull'edilizia residenziale pubblica ela legge sull'equo canone .

Tutte queste leggi non hanno fatto altr oche rendere difficile costruire non abusi-vamente, ma legittimamente, una casa . Inquegli anni si era creato un clima per cuicostruttore era sinonimo di speculatore :qualsiasi attività industriale venisse intra -presa in Italia era considerata benemerit aperchè dava lavoro; l 'attività edilizia, in -vece, era pura speculazione .

Ma, onorevoli colleghi, quando si acco-muna in questa taccia di speculatore siacoloro che costruiscono grandi compless iedilizi, violando tutti i principi fondamen-tali della Repubblica sulla protezione de lpatrimonio paesaggistico, monumentale ,artistico e via dicendo, coloro cioè chehanno costruito quartieri che assoluta -mente non sono a dimensione umana, si ail piccolo costruttore che costruisce l apropria abitazione; quando si accomun ain questa taccia di speculatore tutti quan -ti, non si fa altro che alleggerire le re-sponsabilità di chi è realmente speculato -re.

Perchè ci troviamo dinnanzi al dramm adell'abusivismo e le Camere sono chiama -te a varare una normativa al riguardo?Perchè questo è diventato un fatto popo-lare: l'abusivismo è dilagato per tutte l ecategorie sociali ed economiche del pae-se; abusivi sono i contadini, i braccianti, ipiccoli artigiani, tutti quelli che hann olasciato i paesi di origine per emigrare

nelle grandi città; l'enorme diffusionedell'abusivismo ha portato, in un cert osenso, alla sua legittimazione perchè ,quando la legge è violata da una decina d ipersone, è facile ripristinarla ; se invecesono milioni le persone che la violano,allora la violazione assume un caratteresociale e va affrontata con altri criteri .

Nel momento in cui affrontiamo quest anormativa di sanatoria, vogliamo rimuo-vere le cause dell'abusivismo edilizio, per-chè non abbia a ripresentarsi più? Le no-stre preture sono oberate da procedimen-ti che vedono imputati i contadini chehanno realizzato un balcone alla propriacasetta di campagna, o perchè hanno rea -lizzato servizi igienici, piccole modifich enecessarie per un vivere civile, diciamo ,per un vivere moderno . Se vareremo unanormativa, per cui non saranno più co-struttori abusivi costoro, che cercano diattuare un diritto fondamentale della vitaumana, allora ci troveremo di fronte sol -tanto ai veri abusivi, ai veri speculatori ,con cui sapremo fare i conti! Altrimenti iconti non si potranno fare e tutte le altr eleggi urbanistiche (mi sono già riferitoalla trilogia urbanistica ed edilizia) reste-ranno grida manzoniane! Potrete ancheintrodurre la pena di morte mediante fu-cilazione od impiccagione, potrà esserc iancora un mastro Titta, ma ci sarannosempre gli abusivi, se mancheranno stru-menti adeguati che consentano la costru-zione di case, l'attuazione di un dirittofondamentale, costituzionale ed umano !(Applausi a destra) .

Questa necessità della casa è connatu-rata con la comparsa stessa dell'uom osulla superficie terrestre, dall'epoca dellecaverne e delle palafitte, fino alla costru-zione degli alloggi moderni: quella dell acasa, è una fondamentale aspirazione de lcittadino, è un suo diritto, e lo Stato dev efarsene carico con una disciplina, chenon ostacoli la realizzazione di tale dirit-to, bensì lo agevoli, lo favorisca! Si inten-de che vanno tutelati i valori fondamen-tali del verde, del paesaggio, dei beni mo-numentali ed artistici .

Onorevoli colleghi, voglio aggiungereun'altra considerazione : qual è il peccato

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originale di questa normativa di sanatori aedilizia? Quello di essere stata varata pe rrealizzare una fabbisogno non già dell adisciplina urbanistica del territorio, bensìdella manovra economica generale : finoal momento in cui non si è ritenuto d ipoter attingere, attraverso la concessionedella sanatoria edilizia, migliaia di miliar-di per sanare le casse dello Stato, la sana-toria prevista dai diversi decreti-legge ch ein passato si sono succeduti, ha sempreriguardato le piccole costruzioni, magar iquelle difformi da una licenza preceden-temente ottenuta ; ed anche qui bisogn afare un richiamo fondamentale . Anche lacostruzione di un edificio è un fatto evo-lutivo: anche in corso d'opera, può sorge -re la necessità di modificare alcune part idel progetto ed entro certi limiti, questo èun fatto fisiologico, naturale che non puòessere previsto come reato. La legge nonpuò guardare ad una attività economica esociale, come è la costruzione delle case ,come ad un qualche cosa che deve esseretenuto sotto controllo, come se si trattassedel contrabbando di droga . Bisogna allo-ra tener presente che, nella realizzazion edell'edificio, vi possono essere piccoli mu-tamenti che devono essere guardati sottoun aspetto rigido perchè non si esca dadeterminati confini. Comunque occorreguardarli anche con quella comprensioneproprio per il fine del raggiungimento diun diritto fondamentale, che è quello del -la realizzazione della casa .

Invece si è voluto guardare questa legg esolo sotto l'aspetto delle entrate dello Sta-to, ed ecco perchè non si tratta più dell asanatoria delle piccole opere abusive ,bensì della sanatoria di tutto . Voi scrivete :«possono conseguire la concessione ol 'autorizzazione in sanatoria i proprietar idi costruzioni o di altre opere ultimat ealla data del 10 ottobre 1983 ed eseguite ,come in tutti i casi specificati nell'allegat atabella» — un emendamento della Com-missione intende sostituire le ultime paro -le facendo riferimento all'articolo succes-sivo — «senza licenza o concessione edili -zia o autorizzazione a costruire, prescritt eda norme di legge o di regolamento, ovve-ro in difformità delle stesse» . Onorevoli

colleghi, con questa lettera A) dell 'artico-lo 26, voi concedete la sanatoria anche achi ha costruito un grattacielo senza con -cessione. A parte la tutela particolare de ivalori ambientali, con questa legge no idiamo la sanatoria anche al grattacielo :questo non si era mai detto e non era sta-to mai previsto in nessun decreto . Perchèavete sancito una cosa di questo genere?Perchè volete fare denaro e non potet ecertamente farlo con gli abitanti di Torpi-gnattara. Noi invece riteniamo che, se l oStato concede l'amnistia per i piccoli truf-fatori, non può certamente usare lo stessotrattamento per gli assassini ; tut t 'al più sipuò amnistiare una parte della pena, manon può certamente essere condonato ch irompe definitivamente con l'ordinamentogiuridico. Noi proponiamo di porre rime -dio a questo errore fondamentale con al-cuni nostri emendamenti che intendonolimitare la sanatoria edilizia.

Per quanto riguarda poi i reati, occorredire che, per la stragrande maggioranz adi essi, il tempo ha già provveduto, i nquanto i reati previsti dalle norme urba-nistiche sono prescritti in un tempo mas-simo di quattro anni e mezzo. Quindi co-loro che hanno costruito abusivamenteprima di questo termine non sono pi ùperseguibili penalmente e non hanno cer-to bisogno della nostra amnistia . Questoarticolo 26 dovrebbe contemplare solo co-loro che hanno costruito l'appartamentoper le proprie necessità e coloro che ,avendo ottenuto la licenza, hanno debor-dato del dieci per cento della superficie equindi possono essere meritevoli di otte-nere, da parte dello Stato, un colpo d ispugna .

Nel corso della discussione di quest oultimo capo del provvedimento, certa-mente interverranno i colleghi del mi ogruppo al fine di sostenere le nostre idee(Applausi a destra - Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Sapio. Ne ha facoltà .

FRANCESCO SAPIO . Signor Presidente ,onorevoli colleghi, abbiamo richiesto l avotazione per lo stralcio dei capi IV e V

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del progetto di legge in esame, perchéritenevamo che fosse necessario, oltr eche urgente, assicurare al paese, agli ent ilocali, la possibilità di attivare le norme d iprevenzione dell'abuso, mentre constatia-mo che è stato disastroso l 'effetto dell'an-nuncio del provvedimento di sanatoria,che non ha avuto la possibilità, non cert oper colpa del gruppo comunista, di esser eimmediatamente tradotto in legge . La so-stituzione delle norme contenute negli ar-ticoli 32 della legge del 1942 e 15 dellalegge n . 10 del 1977 ci sembrava utile pe rcoloro che debbono affrontare una parti -colare situazione di sviluppo dell'abusivi-smo edilizio : non si può comprendere l'in-decisione e le perplessità di quegli ammi-nistratori che, nelle more dell'approvazio-ne di questo provvedimento, non riescon oa far fronte allo sviluppo di questo feno-meno .

Noi non eravamo e non siamo assoluta -mente in grado di stabilire quando quest oprovvedimento diventerà legge dello Sta-to: ecco perché andava compresa la no-stra intenzione di affidare agli operator ila possibilità di un uso più organico e piùarticolato, di norme diverse capaci di pre-venire l'abusivismo edizilizio e, comun-que, di regolamentarlo, surrogando i vuo-ti ed i limiti di una legislazione che non èstata applicata o che non è stata idone aad impedire che processi di sviluppo ab -norme dell'abusivismo edilizio continuas-sero ad infliggere danni irreparabili a lterritorio ed alla sua corretta gestione .

Il presidente del nostro gruppo già inpassato aveva preannunciato questa ri-chiesta di stralcio; per coerenza abbiam omantenuto ferma la nostra posizione da lmomento che, se per altri motivi quest oprovvedimento non fosse approvato o do-vesse essere definitivamente tradotto inlegge quando questi fenomeni avrann oassunto dimensioni incontrollabili, non s ipotrà ipotizzare alcuna responsabilità de icomunisti .

Noi abbiamo ritenuto che il provvedi -mento di sanatoria dell 'abusivismo pre-gresso dovesse essere — proprio per l adiversità della materia trattata — separa-to dal contesto delle norme di disciplina

per la prevenzione dell 'abusivismo edili -zio. Una cosa è operare per la sanatoriadell'abusivismo pregresso, cosa diversa èl'elaborazione del pacchetto delle disposi-zioni per regolare, anche con la dovut aconsapevolezza dei fenomeni dell'abusivi-smo, quello che è stato (come ha dettoSalzano) «il più macroscopico fenomen odi trasformazione territoriale» avvenutonel nostro paese dal dopoguerra .

Tra l 'altro, prima di affrontare il capoquarto del progetto legge, abbiamo l 'esi-genza di esprimere un giudizio di valoresul pacchetto di norme che sono stat eapprovate con i primi tre capi del proget-to di legge. Le disposizioni contenute ne l«decreto Nicolazzi», bocciato in questa As-semblea proprio per una vittoria dell acultura urbanistica e giuridica, sono stat edecisamente superate dalla discussioneappassionata e animata che vi è stata i nquest'aula .

Riteniamo che in qualche modo si sian osuperate le prescrizioni e le norme conte-nute nel disegno di legge n . 3135, appro-vato dal Senato e, in sede referente, dall aCommissione lavori pubblici della Came-ra, ma non discusso in quest'aula per l afine anticipata della legislatura . Pensiamoche le norme e le disposizioni contenut enel progetto di legge che abbiamo discus-so siano state profondamente modificate ,non solo per l'accoglimento di alcuni so -stanziali emendamenti presentati da lgruppo comunista, ma anche perché, infondo, nel contraddittorio in aula, si èavuta la possibilità, con un confrontoaperto e costruttivo in certe fasi, di per-fezionare i meccanismi di prevenzione ele norme che debbono regolare un feno-meno che ha aspetti molto particolari ,che certe volte sono sfuggiti anche all eanalisi più attente, alla sistematica legi-slazione che in passato si è occupata d iquesta materia e che non è stata in grado— anche perché molte volte inapplicat a— di regolarli, di disciplinarli e di con-trollarli .

La nostra proposta di stralcio valutav aanche il fatto che il sistema dei provvedi-menti e delle norme, contenuto nei prim itre capi di questo disegno di legge, fosse

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adeguato alle finalità che ci eravamo pro -posti . Non ci sfugge il fatto che, per esem-pio, sia stato, con l'approvazione dell'arti-colo 17 del capo secondo, effettivamentevibrato un colpo a quanti in definitiva ,anche nelle operazioni preliminari di fra-zionamento dei lotti, avevano avuto l apossibilità di attivare i processi di forma-zione dell'abusivismo edilizio . È questo ,forse, il risultato più sostanziale che ab-biamo ottenuto come opposizione i nquest'aula . L'aver disciplinato le sanzioni ,anche nei confronti di quei pubblici uffi-ciali che rogano atti in assenza del certi-ficato di destinazione d'uso urbanistic o— da noi introdotto —, l'avere in qualch emodo ottenuto che fossero definiti, per laprima volta nella legislazione, i termini ele denotazioni di lottizzazione abusiva, c ipare che sia stato un risultato estrema -mente utile .

Da questo giudizio — che non vogli odefinire in assoluto positivo, ma che co-munque concorre, secondo noi, alla defi-nizione di provvedimenti adeguati per l aprevenzione dell'abusivismo futuro — na-sceva la nostra intenzione di articolar euna discussione generale più ampia su lcapo fondamentale del provvedimento,concernente la sanatoria delle opere abu-sive . Avevamo certamente la consapevo-lezza che non ci può essere credibilità ne iprovvedimenti di sanatoria delle opereabusive se non c'è affidabilità e certezz adel diritto, proprio nel sistema di norme edi disposizioni atte a regolare la preven-zione dell'abusivismo futuro . Soltantonella credibilità di quelle disposizioni c' èla forza e la possibilità di fiducia dell agente nei provvedimenti che verrannosuccessivamente adottati per la sanatori adelle opere abusive .

Sappiamo anche che il motivo di con-trasto con la maggioranza, sul capo IV, èstato proprio l'aver sottratto alle region ila loro competenza a disciplinare i prov-vedimenti di sanatoria. Avevamo a lungoanalizzato le decisioni tradotte in leggi d aregioni come il Lazio e come la Sicilia ch eper tempo avevano affrontato il proble-ma della sanatoria dell 'abusivismo e pe rtempo si erano date dei sistemi legislativi

forse imperfetti, ma comunque adeguat iad affrontare nelle proprie specificità ifenomeni dell'abusivismo al livello regio-nale di competenza . E questo è stato u npunto centrale nelle argomentazioni ch eil nostro gruppo ha portato i nquest'aula .

Avevamo sottolineato l'esistenza di unagrande differenza tra gli abusivi che han -no devastato le coste della Calabria, dell aSicilia, della Campania e gli abusivi d iregioni come la Lombardia, come la Valled 'Aosta, come il Trentino Alto Adige . Ave-vamo detto che proprio nella differenzia-zione tra questi tipi di abuso andava ricer -cata una possibilità degli enti locali e de -gli istituti competenti per delega (quindi ,non in violazione del dettato dell'articol o117 della Costituzione) di essere soggett ipromotori e attivi delle operazioni di sa-natoria. Ma si è voluto dare un caratter efiscale al provvedimento in esame. Edecco perché è stato il Governo, è stata l amaggioranza a voler disciplinare i siste-mi, i criteri, i parametri della sanatori adelle opere abusive .

Chiaramente, se questo è un punto cen-trale nel dibattito che abbiamo affrontatoin quest 'aula, non meno importante è sta -to il provvedimento relativo alle tecnicheed agli istituti di sanatoria . La maggioran-za ha proposto l'istituto dell'oblazione perla sanatoria dell'abusivismo, e noi abbia-mo visto in questo una violazione dell'ar-ticolo 79 della Costituzione. Abbiamo so-stenuto che il Parlamento dovesse pro -muovere (e può ancora farlo) una legge d idelega al Presidente della Repubblica, af-finché con l'istituto della amnistia s iprovvedesse alle operazioni di sanatori adell'abusivismo edilizio . Ma c'è stato uncontrasto insanabile con la maggioranz ae con il Governo, per cui il rischio dell'in-costituzionalità resta e incombe sull'inte-ro provvedimento .

Ma, una volta definiti gli spazi ancor aaperti del confronto tra le forze politiche ,tra le forze democratiche all'interno d iquest'aula, mi pare che si debba e si possaavviare complessivamente la discussion esu questo capo IV, che non sarà facile ,che sarà estremamente articolata, data la

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natura delle disposizioni che dovrem oanalizzare e per il quale dovremo sugge-rire anche ipotesi alternative a quelle pro -poste dalla maggioranza e dal Governo.

Quando si stabilisce, con al primo com-ma dell'articolo 26, che possono conse-guire la concessione o anche l'autorizza-zione in sanatoria i proprietari di costru-zioni o di altre opere ultimate alla dat adel 10 ottobre 1983 ed eseguite come ne icasi specificati nella tabella allegata a lprogetto di legge, in definitiva si va adindagare su un'articolazione di soggett isociali variamente discriminati, sia nell alegge urbanistica n . 1150 del 1942 sia ,successivamente, nell'articolo 4 della leg-ge n. 10 del 1977 .

Mi pare necessario fare alcune conside-razioni per evitare che poi, nell'incertez-za, nel dubbio che può scaturire dall'indi-viduazione di questi soggetti, si poss aequivocare su coloro i quali hanno diritt oe su coloro i quali non possono richiederela concessione in sanatoria. Noi avevamoritenuto, anche in Commissione, che l'ar-ticolo 4 della legge n . 10 del 1977 conce-desse al proprietario e all'avente titol o(che successivamente non era definit odalla legge) la possibilità di richiedere l aconcessione. Secondo la legislazione ur-banistica ed anche in base all'interpreta-zione giurisprudenziale, l'articolo 31 dellalegge n . 1150 del 1942, primo comma,disponeva che chiunque intendesse co-struire, poteva richiedere la licenza edili -zia. Quindi la licenza edilizia poteva esse -re richiesta anche da chi non fosse pro-prietario, ovvero non avesse la disponibi-lità del suolo e dell'edificio (in caso d irichiesta di licenza per trasformazion eanche strutturale) . Veniva comunque ri-conosciuta la legittimità di norme regola-mentari che ammettevano la legittimazio-ne del proprietario .

Successivamente, con l 'introduzion edella concessione edilizia e con la discri-minazione operata dalla legge n . 10 del1977 tra diritto di proprietà e diritto diedificare, si è verificato uno scorporo traregolazione della facoltà ad edificare avo-cata al pubblico potere e situazioni attiv edella proprietà . In altre parole, abbiamo

notato che, rispetto alla normativa ch eera in vigore con l'articolo 31 della leggeurbanistica, il collegamento tra conces-sione e titolo sul bene che era oggetto d itrasformazione urbanistica ed edilizia ve-niva a modificare i termini .

L'articolo 7 prevede per esempio lapossibilità di escludere dal corrispettivodella concessione la quota relativa al co-sto di urbanizzazione, sempre che il con -cessionario stipulasse una convenzione .Ciò, naturalmente, era ed è possibile sol ose il concessionario ha un valido dirittosul bene .

Mi pare che, dal momento che la con -cessione può essere rilasciata solo al pro-prietario o all'avente titolo, cioè a colui i lquale si trova con il bene in una relazion equalificata, vengono meno tutte le norme ,sia di regolamento edilizio, sia di pian oregolatore, che consentono a chiunqu e(anche a chi non ha la proprietà) di otte-nere l 'autorizzazione ovvero la concessio-ne .

La legge n . 10 estende la legittimazion ealla richiesta e al rilascio oltre che al pro-prietario, anche al beneficiario o ad altr isoggetti che abbiamo titolo, secondo u ncriterio di situazioni soggettive e secondoil contenuto della concessione richiesta . I lproprietario (ed è questa una utile anno-tazione di Predieri) viene equiparato a lsuperficiario, che è proprietario a norm adell'articolo 952 del codice civile . Mi paretuttavia che si debba comunque, per indi-viduare i soggetti che hanno titolo perrichiedere la concessione in sanatoria, farriferimento a chi altro ha titolo, pur no nessendo proprietario, per ottenere la con -cessione edilizia. Mi pare che si debbafare menzione di alcuni soggetti, come a desempio il beneficiario dell'occupazioned'urgenza, l'assegnatario di terre incolte ,il titolare di servitù coattiva costituita perprovvedimento amministrativo o per sen-tenza. Credo che si debba inoltre fare rife-rimento al concessionario di miniere o d ibeni demaniali, e così anche all'usufrut-tuario, al titolare del diritto reale di abi-tazione o al titolare del diritto particolare ,al titolare del diritto stesso, che potrebbeessere, a norma dell'articolo 35 della leg-

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ge n . 865, addirittura il cessionario . Hatitolo, poi, anche l'assegnatario di allog-gio di edilizia economica e popolare, i ltitolare di servitù, l 'enfiteuta . Una fatti -specie che m'interessa sottolineare, per -ché si ripresenterà nel corso del provve-dimento, è quella dell 'enfiteuta di un fon -do agricolo, che non potrà chiedere l aconcessione prevista dall 'articolo 4 percostruire un complesso residenziale, men-tre potrà richiedere di edificare gli im-pianti per l 'abitazione necessaria alla con-duzione o al miglioramento del fondo,come previsto dall 'articolo 9, lettera a)della legge n . 10 .

Ora chiaramente si tratterà di capire sequesti come gli altri soggetti abbiano i ldiritto di chiedere la concessione di sana-toria nel caso in cui abbiano realizzatoopere abusivamente .

Il secondo comma dell 'articolo 26 defi-nisce il concetto di ultimazione dell 'edifi-cio, dato che per la sanatoria delle opereabusive si è previsto che possano esseresanati edifici abusivi completati, ultimati ,alla data del l o ottobre 1983 (come si èvisto con il primo comma dell'articol o26) .

Recependo una definizione già conte-nuta nella legge della regione Lazio n . 28,e superando la denotazione di ultimazio-ne dei lavori, così come contenuta ne ldisegno di legge n . 833, mi pare che siastata accolta l'indicazione, utile però a isoli fini della determinazione della sana-bilità delle opere abusive, secondo la qua-le un edificio s 'intende ultimato quandoesso sia stato eseguito al rustico, o ne si astata completata la copertura, ovvero ,trattandosi di opere interne ad edifici(quando questi già esistano) o di oper enon destinate alla residenza, quando sia-no state completate funzionalmente .

Sono stati superati, in questo modo, al-tri tentativi di definizione per quanto ri-guarda l'ultimazione delle opere. Questoci sembra, naturalmente, abbastanza op-portuno, e comunque — questa almeno èla nostra valutazione — non riteniam oche si debba poi intendere per sempreche un'opera, anche per altri fini, possaintendersi ultimata quando ricorrono le

condizioni di cui al secondo commadell 'articolo 26 . Riteniamo che questa de-finizione, così come delineata dal commain esame, serva esclusivamente per i finiper i quali l 'abbiamo individuata, cioè pe rla formulazione di criteri in base ai qualisi dovrà verificare quali siano gli edificiammissibili alla sanatoria, per essere statiultimati e quali quelli non ammissibili .

Ho già detto che i Soggetti definiti ne lterzo comma dell 'articolo 26 sono colle-gabili a quelli definiti nel primo comma .Debbo pertanto soffermarmi sul proble-ma degli effetti di tutti quegli atti e prov-vedimenti che sono stati adottati in appli-cazione delle disposizioni dell'articolo 6del decreto-legge 21 luglio 1982, n. 486,dell 'articolo 9 del decreto-legge 30 set-tembre 1982, n. 688, e del decreto-legge 5ottobre 1983, n. 529, che, come sappiamo,non sono stati convertiti in legge, in tuttoo in parte .

PRESIDENTE. Onorevole Sapio, il tem-po a sua disposizione sta per scadere .

FRANCESCO SAPIO. In tal caso, signorPresidente, poiché noi riteniamo che s idebba in ogni modo rivedere nel suo com-plesso la norma in esame, io rimandoall'emendamento che noi abbiamo pre-sentato e, nel poco tempo che ho ancora adisposizione, intendo denunciare ciò ch eaccadrebbe con l 'approvazione del quint ocomma dell'articolo 26, nella formulazio-ne licenziata dalla Commissione, che s iriferisce all ' ipotesi di avvenuta definizio-ne, con provvedimento inoppugnabil ealla data di entrata in vigore della legge ,del procedimento di irrogazione dell esanzioni comminate ai sensi dell'articol o13, secondo comma, della legge n . 765 edell'articolo 15, nono ed undicesimo com-ma, della legge n . 10. Farò solo due esem -pi, per sottolineare come si tratterebbe diconseguenze estremamente ingiuste a ca-rico di quei comuni che hanno condottoattivamente una battaglia per la preven-zione dell 'abusivismo edilizio . Sappiamoche a Roma il signor Armellini ha realiz-zato una costruzione interamente abusivain via Mantegna, per la quale gli è stata

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comminata dal comune di Roma unamulta di 6 miliardi e 700 milioni di lire :non ha pagato, ha fatto ricorso al TAR, alConsiglio di Stato ed alla Corte di cassa-zione. Poiché il procedimento è ancor aaperto, e quindi non è ancora avvenuta l adefinizione con provvedimento inoppu-gnabile, in base al quinto comma dell 'ar-ticolo 26 il signor Armellini risparmiereb-be circa 5 miliardi . La Banca nazionaledel lavoro, invece, ha sopraelevato i nmodo totalmente abusivo due piani in vi aSan Nicolò da Tolentino, nelle immediateadiacenze di piazza Barberini . Per questo ,la Banca nazionale del lavoro e la su asezione fondiaria hanno già pagato ri-spettivamente 5 miliardi e 676 milioni e 2miliardi e 228 milioni, cioè complessiva -mente quasi otto miliardi, hanno fatto ri-corso, e si trovano quindi in attesa di defi -nizione del procedimento. In base al quin-to comma dell ' articolo 26, il comune diRoma si troverebbe nelle necessità di ri-vedere natura, qualità e misura delle san-zioni applicate (Commenti del deputat oTassi) .

Si tratta perciò di guardare con atten-zione a questo provvedimento per ricer-care i criteri e le definizioni più appro-priati per tutelare i comuni attivi che re-sponsabilmente hanno condotto la lott aper la prevenzione e la repressione del -l 'abusivismo edilizio . (Applausi all'estrem asinistra) .

Assegnazione di una proposta di legge aCommissione in sede legislativa ai sen-si dell'articolo 77 del regolamento .

PRESIDENTE . Ricordo che nella fas eantimeridiana della seduta odierna sonostate assegnate alla I Commissione per-manente (Affari costituzionali), in sedelegislativa, le proposte di legge nn . 1414 e1415 concernenti l'ulteriore proroga de ltermine per l 'ultimazione dei lavori dellaCommissione parlamentare d 'inchiestasulla loggia massonica P2 .

Per consentire alla stessa Commission edi procedere all 'abbinamento richiesto

dall'articolo 77 del regolamento, è quind iassegnata in sede legislativa anche la pro-posta di legge di iniziativa dei deputat iTEODORI ed altri: « Ulteriore proroga de ltermine per l 'ultimazione dei lavori dell aCommissione parlamentare d'inchiestasulla loggia massonica P2 »(1458), verten-te su materia identica a quella contenutanelle proposte di legge sopra indicate .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Rocelli. Ne ha facoltà .

GIANFRANCO ROCELLI. Signor Presiden-te, onorevoli colleghi, onorevole rappre-sentante del Governo, con questo articol o26 si apre il capo IV che, come abbiamovisto e come ci era stato annunciato, è i lpiù contestato del provvedimento. È il piùcontestato non perché non si voglia, an-che da parte dell'opposizione, la sanato -ria dell'abusivismo pregresso, ma perch éla si vuole a condizioni meno onerose d iquelle ivi previste . Come è stato ampia -mente dibattuto nelle respinte pregiudi-ziali di costituzionalità, in luogo dell 'obla-zione si sarebbe voluta, da parte dell'op-posizione comunista, l'amnistia, perl'estinzione dei reati di cui si parla . Sisostiene infine, pretestuosamente, ch econ questo colpo di spugna si compro -mette il patrimonio storico, artistico eculturale, cui l'abusivismo avrebbe infer-to gravi danni .

Premesso che l'infondatezza di tale as-sunto sarà dimostrato da altri interventidi rappresentanti del gruppo democristia-no nella discussione sugli specifici artico-li (specialmente il 27 ed il 28), apparechiaro che la battaglia che si conduc econtro lo strumento dell'oblazione è me-ramente nominalistica ; tan t 'è che una del -le ipotesi che si facevano come possibilecorrettivo che avrebbe soddisfatto l 'oppo-sizione era quella di un'amnistia condizio-nata dal pagamento di somme a titolo d icontributo concessorio, e quindi sempreonerosa . Speravamo del resto che, pe rquesto argomento, non si sarebbe ritorna-

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ti sul merito in maniera così pesante, cos ìda minacciare la conclusione della vota-zione dell'articolo 26 entro questa sera,secondo gli impegni che si erano assun-ti .

Non vorrei che si dicesse che anch'io ,con questo mio intervento, ritardo la con-clusione dei nostri lavori; ma è pur neces-sario dare alcune risposte per giustificar eil momento legislativo sul quale si incon-tra la discussione del l 'articolo 26 e dell'in-tero capo IV, che è oltremodo significati-vo, e contraddice quanto fin qui è stat odetto su questo provvedimento ; e cioè cheesso, preso nel suo complesso, si riferisc asoltanto ad un discorso di sanatoria gene -ralizzata, per cui ci si preoccupa soltanto ,in maniera indiscriminata, della necessit àdell'erario di avere degli introiti straordi-nari, riferiti alla manovra finanziaria cheil Governo vuole attuare attraverso lostrumento della legge finanziaria .

Ebbene, io credo di dover ricordare an-cora una volta, con monotonia — com ed'altra parte con monotonia si è ritornat isull 'argomento, ripetendo concetti checertamente tutti quanti avevamo già dige-rito, e speriamo senza perplessità — ch equesto provvedimento, specialmente alcapo IV, fa una distinzione tra abusivi-smo cosiddetto di speculazione e abusivi-smo di necessità . L'onorevole Guarra h apoc'anzi esposto delle argomentazioni ,certamente intelligenti come sempre ; tut-tavia, al di là delle istanze che egli h aespresso, non si può disattendere l'oppor-tuna considerazione del giudizio che si d àsu questo capo IV a proposito della discri -minazione tra i due tipi di abusivismo .

Certo, l'onorevole Guarra ha mostrat oattenzione verso l'articolo 3 della Costitu-zione, ma noi non possiamo neppureignorare l'articolo 47, che nel secondocomma stabilisce che la Repubblica favo-risce l 'accesso del risparmio popolare all aproprietà dell 'abitazione Si ha, dunque,come punto di riferimento, la necessit àche la Repubblica dia un contributo d ifavore riguardo all'abitazione; e proprioun contributo di favore chiediamo veng aespresso dall 'articolo 26 del provvedi -mento, appunto nella previsione che il

cosiddetto abusivismo di necessità — ne-cessità tante volte determinata dalla ina-dempienza degli enti locali preposti a lgoverno dell'urbanistica e dell 'edilizia —possa essere sanato .

In tale situazione, noi abbiamo tentatodi realizzare quell'equilibrio necessario— in riferimento anche al tipo di provve-dimento legislativo che è all'esame — ,proprio per dare contestualmente una ri-sposta a questo assunto . Ma ancora unacosa vorrei ricordare a coloro i quali, i nquest 'aula, in Commissione e nel Comita-to dei nove, hanno elevato eccezioni d icostituzionalità del provvedimento, in ri-ferimento all 'articolo 26 e ai successiviarticoli .

Per confermare che non vi è sospetto d iincostituzionalità, mi rifarò alla relazion edella maggioranza, svolta dall'onorevol ePiermartini, allorchè egli sottolinea i nquesto modo: «Va detto preliminarmenteche non si è trattato di una scelta fondat aesclusivamente su ragioni di carattere fi-nanziario. Ben si poteva infatti ipotizzar eun'amnistia sottoposta alla condizione d iun rapido versamento di quanto si foss estabilito di far pagare, com'è avvenuto ne lcaso del condono fiscale. La scelta opera-ta si fonda invece in prevalenza su ragion idi ordine diverso, senza considerare tr al'altro che optare per l'amnistia avrebb esignificato tenere in minima considera-zione il comportamento di tutti quei citta-dini che hanno seguito la via onerosa enon facile del rispetto delle norme dell'or-dinamento» .

E il sottosegretario Bausi, allorquand ofu espresso presso la Commissione unparere del Governo in ordine ad un altroparere, espresso dalla Commissione giu-stizia della Camera, diceva tra l'altro: «Illegislatore costituente ben aveva presentel 'esistenza nel nostro sistema di una plu-ralità di cause di estinzione del reato, tr ale quali l'oblazione nelle sue varie forme .Se avesse preteso, per la previsione ditaluna di queste cause in future leggi spe-ciali, il ricorso alla procedura costituzio-nale dell'articolo 79, lo avrebbe dettoespressamente».

Ecco, quindi, la prima risposta, che ci

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sembra chiarire molte delle questioni chesono state sollevate anche poc'anzinell ' intervento dell 'onorevole Sapio . Maricorderò ancora una volta, proprio pe rdare una risposta puntuale a tale questio -ne, che l 'amnistia è atto di clemenza delCapo dello Stato su delega del Parlamen-to ed ha come effetto di estinguere il rea-to; l'oblazione, invece, consiste nel paga -mento della somma e nella richiest adell ' interessato di fruirne.

Solo a queste condizioni si estingue i lreato, anche nell'ipotesi di amnistia sog-getta a condizione risolutiva o sospensiva .Anche in questi casi, infatti, verificatasi lacondizione, l'amnistia opera per virtùpropria, indipendentemente dalla volont àdell'interessato; ed il provvedimento su lcondono prevede esattamente che l'estin-zione operi solo su richiesta dell'abusivo edopo versamento dell'oblazione .

Il provvedimento collega poi alla man-cata presentazione dell'istanza l'applica-zione delle sanzioni ordinarie per gli abu-si non sanabili, e l'interessato può sceglie -re se richiedere il rimborso o estinguere i lreato .

Pertanto, noi crediamo che il provvedi -mento, così come è stato configurato dal -la Commissione, sotto questo profilo ab-bia tutti i crismi della legittimità, tenut oanche conto che questo disegno di legge èstato già autorizzato dal Presidente dellaRepubblica .

Concludo facendo alcune brevi osserva-zioni sulla struttura dell'articolo in di-scussione ed alcune valutazioni in ordin eagli emendamenti presentati . Con il pre-sente articolo si individuano i soggettiaventi titolo a richiedere la concessione i nsanatoria, perciò al primo comma ci s iriferisce ai proprietari delle costruzion ied al terzo comma si fa riferimento aisoggetti aventi titolo a richiedere la con-cessione edilizia e l 'autorizzazione, non-chè ad ogni altro soggetto interessato alconseguimento della sanatoria, salvo ri-valsa nei confronti del proprietario .

Le opere sanabili sono chiaramente de-lineate nell'articolo, che non fa riferimen-to ad alcuna ipotesi di lassismo. Infatti, ilprimo comma chiarisce che comunque si

fa riferimento a quelle opere ultimate alladata del l o ottobre 1983, ed il terzo com-ma specifica quando, ai fini del presentearticolo, un 'opera è ultimata. Per altro,questo concetto si chiarisce maggiormen-te con il mio emendamento 26.12.

Nella lettera a) del primo comma si fariferimento alle opere costruite senza li-cenza, concessione o autorizzazione, ov-vero in difformità da esse . La lettera b)riguarda le operazioni che si possono ese-guire, in base a titoli annullati, decaduti odivenuti inefficaci, ovvero nei cui con -fronti è in corso un procedimento direttoad ottenere l'annullamento o la decaden-za. Al quinto comma si fa riferimento all eopere costituenti oggetto di giudizi con-clusi con l 'irrogazione di sanzioni pecu-niarie ed a condizione dell'integrale paga -mento delle sanzioni pecuniarie .

È stato presentato un emendamentoFornasari 26.13 che incontra il mio con -senso, ovviamente, e fa riferimento all eopere costituenti oggetto di giudizi con-clusi con la comminazione delle sanzioni ,dell 'acquisizione gratuita e della demoli-zione non ancora effettuata, a condizionedel pagamento di una sanzione pari alvalore dell'opera abusiva .

Con il quarto comma, si regolano i rap-porti sorti in base a precedenti decreti -legge non convertiti, e quindi, signor Pre-sidente e onorevoli colleghi, l 'articolazio-ne mi sembra garante di una condizioneche va riferita a tutta quanta la premessache ho fatta e, se attuata, significherà nonun momento di lassismo, ma un punto d ipartenza per una migliore tutela del no-stro territorio nazionale! (Applausi al cen-tro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Fabbri. Ne ha facoltà .

ORLANDO FABBRI . Con il capo IV de lprovvedimento in esame, che inizia conl'articolo 26, entriamo nel vivo di que lvero e solo oggetto di desiderio (checchène pensi il collega che mi ha preceduto)che ha invogliato e stuzzicato la fantasia egli appetiti di questo Governo e di questamaggioranza: sanare e condonare l'abuso

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in cambio di quattrini! E se sussistevaancor qualche dubbio, poco fa il sottose-gretario, argomentando il «no» del Gover-no alla richiesta di stralcio provenientedal nostro gruppo, si è incaricato di dira-darlo. Essendo questo il sostanziale, senon unico obiettivo, quanto più generaliz-zata ed indiscriminata sarà la sanatoria,tanti più soldi entreranno in cassa: ecco i lsucco dell'intero provvedimento da vo iproposto, in sostanza. I soldi provenient idal condono sono necessari — è statoripetutamente affermato dal Governo edalla maggioranza — alla cosiddetta ma-novra finanziaria, sono indispensabili atappare uno dei tanti buchi di una finan-za pubblica da voi ridotta a groviera !

Nell'articolo 26 sono perciò enucleatele opere sanabili, i soggetti legittimati ; laconservazione dei rapporti sorti sullabase dei decreti-legge non convertiti, pri-mo tra tutti (anche se ultimo nel tempo),quello del 5 ottobre 1983, clamorosamen-te bocciato dalla Camera. Suggerirei unapiù precisa distinzione fra decreti nonconvertiti e decreti bocciati : se non erro ,quelli di cui al presente articolo, sono tut-ti bocciati. In altri articoli di questo capoIV sono definite le somme da corrispon-dere per l'oblazione, le opere non sanabi-li, le procedure per i pagamenti, la desti -nazione del ricavato; è considerato checosa succede se è negata la sanatoria ecosì via .

Avremo sicuramente modo di affronta -re più puntualmente questi articoli, m aintanto già questo suggerisce considera-zioni generali e specifiche, su cui intend obrevemente soffermarmi, dal momentoche altri colleghi sono intervenuti o inter -verranno integrando il mio intervento.Colleghi della maggioranza, con caparbiaed anche irremovibile ostinazione, avet evoluto che questo capo IV fosse distintodal resto del progetto di legge, al fine d iimpedire una presenza — che è invecenecessaria e legittima — delle regioni edegli enti locali . Volete che la sanatori asia fatta dal centro e che i soldi vengan oal centro perché avete guardato al feno-meno in termini esclusivamente fiscali . Einutile che cercate di negare tutto ciò per -

ché il provvedimento è lì a dimostrarlo .Avete scoperto una nuova fonte di incas-so, rispondete che è una tantum e che ègiusto far pagare chi, costruendo contr ola regola, non ha adempiuto ai suoi doveridi cittadino e di contribuente . Bisognasubito rispondere che lo spirito e le nor-me del provvedimento che avete predi -sposto e che difendete ad oltranza, anch ese in alcune parti è stato modificato i nvirtù della nostra iniziativa e del nostrosforzo propositivo, erano, ed in parte ri-mangono, di un tale permissivismo da in-centivare la pratica dell'abusivismo futu-ro. Se ciò si verificherà scoprirete — oforse lo avete già messo nel conto — ch el'una tantum potrebbe trasformarsi i nuna semper, ricorrendo quindi a periodic icondoni e ad amnistie come merce discambio per incamerare quattrini . Perfarne che cosa? Non certo per risanare,non per il recupero urbanistico, non per i lriassetto delle lacerazioni territoriali ,bensì per puri fini di manovra finanzia -ria.

Diversi deputati della maggioranza in-tervenendo hanno detto che il testo gover-nativo, pur palesando ombre formali, ap-pare opportuno e necessario nell ' interes-se del paese e della pubblica finanza . IlGoverno insiste nel dire che è giusto farpagare il cittadino, l'abusivo, perché altri -menti egli apparirebbe un privilegiato d ifronte alla legge e si darebbe dimostrazio-ne che l'abuso rende, mentre viene pena-lizzato chi è rispettoso della legge. Nessu-no di noi contesta questo e non lo conte -stano neppure i molti abusivi per necessi-tà; anzi, tra i primi ad affermarlo sono gl iabusivi delle borgate romane, come ab-biamo avuto modo di ascoltare dalla lor oviva voce, ricevendoli più volte in delega-zione. Di molti di loro abbiamo present ela penosa odissea che tuttora prosegue eche, se questo provvedimento sarà appro-vato, è destinata a rendersi più disperata .È giusto e sacrosanto far pagare e sanar eladdove ricorrano le condizioni, ma ac-canto al primo quesito di chi può ottenerela sanatoria, si deve dare corretta e giust arisposta ad altri e più importanti quesiti :quanto e come si deve pagare, a chi si

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deve pagare, per cosa si deve pagare, qua-li reati si estinguono con l'oblazione . Aqueste domande, avete dato delle risposteche, a cominciare da quelle contenute i nquesto articolo, non ci convincono .

Abbiamo più volte sottolineato, e no nmi sembra questa la sede per insistervi ,gli aspetti complessi e le molteplici moti-vazioni con cui giudicare il fenomenoabusivo: i milioni di abitazioni abusive, ledecine di milioni di abusivismi minori .Ma questo stato di fatto complessivo com-prende, al suo interno, macroscopici fe-nomeni di lottizzazione selvaggia, d iscempio del territorio e dei beni cultural ied ambientali, di orgia speculativa tolle-rata, a volte incentivata, e comunque ri-masta impunita e che voi tutto sommatocercate di cancellare con un colpo di spu-gna. Da qui la necessità di stabilire conchiarezza e con rigore la casistica del sa-nabile in sede amministrativa, le compe-tenze preposte a questo atto di ricondu-zione nella legittimità, le competenze d aaffidare alle regioni ed agli enti locali, m aanche l 'evidenziazione di ciò che non pu òessere sanato, sia per le responsabilit àpenali di cui il costruttore abusivo si èreso colpevole, sia per una serie di altreragioni più oggettive ; l 'amnistia, cioè, nondeve entrare nel calderone del do ut desdella logica secondo- la quale si pag al'oblazione per essere liberati da ogni rea-to, anche dai più gravi .

La sanatoria edilizia è una cosa, mentr el'amnistia per reati gravi è un'altra, chenon va confusa con la normativa che stia-mo affrontando. In proposito — e conmolta più competenza del sottoscritto —sicuramente interverranno altri collegh iche illustreranno le proposte alternativ eche il nostro gruppo presenta. Per il mo-mento mi limito ad illustrare alcune pro -poste relative all 'articolo 26.

Una prima proposta, non marginale, ri-guarda il primo comma. Il testo al nostr oesame dice: «Possono conseguire la con-cessione o l 'autorizzazione in sanatoria iproprietari di costruzioni e di altre oper eultimate alla data del 10 ottobre 1983 edeseguite, come in tutti i casi specificat inell'allegata tabella . . .». Quel «possono

conseguire» non può essere accettato :sembra discenderne una conseguenzialitàassiomatica, soprattutto quando si fa rife -rimento a tutti «i casi specifici nella alle-gata tabella» . Molto più correttamente no iproponiamo di modificare in «possono ri-chiedere», togliendo «come in tutti i cas ispecificati nell 'allegata tabella», che mipare cosa ben diversa da quanto propostodal testo del Governo.

La chiarezza di tale diversità mi esimedall'aggiungere altre considerazioni suquesto punto; ma, proseguendo nell'esa-me dell 'articolo, debbo dire che son oinaccettabili anche i commi 4 e 5 di cuiproponiamo la soppressione e in subordi-ne la modifica, secondo gli emendament isostitutivi, correttivi ed aggiuntivi che ab-biamo presentato .

Che cosa contengono il quarto ed i lquinto comma di così gravemente negati-vo da suggerircene la soppressione? I lquarto comma tende a confermare gli ef-fetti dei precedenti decreti-legge non con-vertiti o, meglio, bocciati dal Parlamento :i decreti n . 486 e n. 688 del 1982 ed il n .529 del 1983 . Quello che è stato è stato :questo è il succo della norma propost adal Governo . I comuni, dal canto loro, s idebbono adeguare concedendo sanatorie ,previa oblazione, come prevede il presen-te provvedimento ; le somme già riscosse atitolo d'acconto saranno versate second ole modalità che saranno stabilite di con -certo tra i ministri interessati . Il che ècome dire che nessun soldo deve andar eai comuni, anche se si dovesse trattare dipochi spiccioli . Per noi gli atti conseguen-ti ai decreti non convertiti debbono essereconsiderati nulli. Però, dal momento chenon ignoriamo che possono esistere casicompresi nella fattispecie, proponiam oche sia garantita la facoltà ai soggetti in-teressati di mettersi in regola ai sensi del-la presente legge, ma che i soldi già ri-scossi dai comuni vengano da essi tratte-nuti per intervenire in funzione di risana-mento, se sussistono le condizioni e lerichieste di concessione per autorizzazio-ni edilizie . Naturalmente, se tutto questonon sussiste, bisognerà restituire i soldianticipati .

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Come si può ben arguire, siamo di fron-te a due filosofie ed a due concezioni delgovernare che sono un po' antitetiche s uquesto problema: la prima, quella del Go-verno e della maggioranza, che è centra-listica e sprezzante delle autonomie loca -li, permeata unicamente da una ingordi-gia fiscale; l 'altra, quella che noi sostenia-mo, è una cosa del tutto diversa ed oppo-sta.

Con il quinto comma dell 'articolo 26entriamo nel cuore di quell'ibrido, scor-retto concetto della mercificazione, tra-mite oblazione, dell 'estinzione di qualsi-voglia tipo di reato o procedimento incorso. Noi proponiamo la soppressione diquesto comma o la sua totale sostituzionecon un nuovo comma, con il quale si pro-cede — sì — a sanatorie e a concessioni, oad autorizzazioni, se ne esistono le condi-zioni previste dalla legge, ma per i reat igravi, ben definiti e già previsti nei codic ie nelle leggi urbanistiche esistenti, altradeve essere la sede ed il decorso del pro -cedimento, e se condanna avrà da esseree dovesse essere comminata in sede giudi -ziaria ordinaria — perché quella è la sedenaturale per quei reati —, condanna c isia. Dovrà quindi essere un eventual eprovvedimento di amnistia (al quale, conle dovute discriminanti, non siamo con-trari) a stabilire per quali reati essa debb aessere prevista .

Con l 'ultimo comma dell'articolo 26 en-triamo direttamente nel procedimento d isanatoria in riferimento all'abusivimopregresso, realizzato anteriormente allalegge n . 765 del 1967, la cosiddetta «legge -ponte». E una sanatoria ottenibile previ opagamento, a titolo di oblazione, dellesomme previste in una tabella allegata .Avremo, signor Presidente e colleghi,tempo e modo per entrare nel merito del -le fasce temporali dell 'abusivismo e d iquanto previsto, corrispettivamente, nellatabella in termini di oblazione da pagare .Fra l'altro, tra i nostri emendamenti ven'è anche uno che tende ad eliminare le200 mila lire fisse che voi prevedete per l acasistica rispetto alla quale si poteva otte-nere il permesso di costruire precedente -mente al 1967.

Voglio però, colleghi, concludere qui i lmio intervento — perché avremo altreoccasioni nel corso della discussione de irestanti articoli per entrare in un esamepiù specifico delle questioni già present iin questo articolo 26 — con una conside-razione finale . In questo articolo son ocondensati, a me pare, una serie di obbro -bri giuridici, istituzionali e sociali ch esono lo specchio della pessima legge ch evolete imporre al Parlamento e al paese .Mi auguro che già da questo articolo, ac-cettando le profonde correzioni da noiproposte, emerga nella maggioranza unsalutare ripensamento (Applausi all'estre-ma sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Columba . Ne ha facoltà .

MARIO COLUMBA. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, onorevole rappresen-tante del Governo, con il capo IV del di -segno di legge al nostro esame ci trovia-mo ad affrontare uno dei più imponent ifenomeni economici — almeno tra quell iche riguardano l'edilizia — che coinvol-gono il nostro paese. Alcuni studi fatti da lCESME riferiscono che nel decennio1971-1981 il 30 per cento delle nuove co-struzioni eseguite, ammontanti a circa unmilione 368 mila, sono abusive . Nel sud l apercentuale delle costruzioni abusive, ri-spetto al totale, supera il 60 per cento e ,come vedremo più avanti, il complessodelle costruzioni abusive nel sud raggiun-ge, grosso modo, il 70 per cento dell 'abu-sivismo nel nostro paese . Non è dato sape -re che cosa sia avvenuto — io non lo so ,ma probabilmente esistono studi in pro-posito — tra il 1981 ed oggi, ma certa-mente non è dato di ritenere che in quest operiodo le cose siano sensibilmente mi-gliorate; semmai possono essere peggio-rate .

Di fronte a questo fenomeno noi vedia-mo il succedersi di tutta una serie di prov -vedimenti, quelli cosiddetti del «mini-abu-sivismo» del 1982, il decreto, poi non con-vertito in legge, n . 486 del 31 luglio 1982,

recante misure urgenti per la finanzapubblica, decreti come quello n . 688 del

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30 settembre 1982, poi convertito nell alegge 27 novembre 1982, n. 873 ; provvedi-menti che, con il progetto di legge ch eoggi stiamo esaminando, hanno in comu-ne I'oggetto anche se non affrontano l atotalità del problema, come questo do-vrebbe fare .

Nel 1980, un disegno di legge (il disegn odi legge n . 959) era giunto all'approvazio-ne del Senato e alle soglie della discussio-ne in Assemblea alla Camera, quando fuarrestato dal prematuro scioglimento del -le Camere. Giustamente, dopo un proces-so così lungo la Camera dei deputati ,all ' inizio di questa legislatura, negava aldecreto-legge 5 ottobre 1983, n. 529 il ri-conoscimento dei motivi di necessità e d iurgenza che la Costituzione impone .

Dopo una strada così difficile e acci-dentata, ed un tempo così lungo, nell'opi-nione pubblica si è fortemente radicata l aconvinzione che, nei fatti, non esiste l avolontà o, peggio ancora, lo Stato non rie-sce a porre in atto i mezzi necessari acontrollare il fenomeno dell'abusivismo .D'altronde, entrando più direttamente ne lmerito dell 'articolo 26 che è oggi all'at-tenzione del l 'Assemblea, la data limite de l1° ottobre 1983, che discrimina le abita-zioni suscettibili di sanatoria da quelleche non sono più suscettibili di sanatori aè ormai lontana oltre cinque mesi, né m irisulta che da qualche parte politica o d aqualche gruppo parlamentare siano stat eespresse delle riserve (forse esistono sol -tanto delle riserve mentali) su quest adata. D'altra parte, non mi pare che i lcontrollo della attività edilizia sia stat oesercitato in questo periodo con partico-lare rigore e nemmeno, purtroppo, inmodo visibilmente diverso da quanto èstato fatto in passato.

PRESIDENZA DEL PRESIDENT E

LEONILDE IOTTI

MARIO COLUMBA. Eppure, allarmisono venuti da tutte le parti, soprattutt odalle associazioni di protezione dell'am-biente e del territorio. Recentemente, dal

Fondo mondiale per la natura e dalWWF, a proposito dell 'articolo 26, si èchiesta una rigorosa applicazione dei ter-mini e si è parlato della possibilità che, aproposito della verifica della data di ulti-mazione dei lavori — cito testualmente —«attestazioni compiacenti da parte dei co-muni potrebbero portare alla sanatori aanche di edifici costruiti dopo tale termi-ne e, al limite, ancora non esistenti» .

Questo è certamente un pericolo che s icorre, perché mancano gli strumenti ade -guati per il controllo. La mancanza dicredibilità che nasce da queste circostan-ze si diffonde e penetra addirittura negl iorgani dello Stato. Penetra addirittura, s eè vero quello che ha affermato l 'onorevo-le Guarra all'inizio della discussione d iquesto pomeriggio (e sinceramente mi au-guro che non sia vero, o per lo meno ch enon sia vero del tutto), anche nella magi-stratura, che avrebbe sospeso la sua atti-vità nei confronti dell'abusivismo e dell'il-legalità nel campo dell'edilizia in attesadell 'approvazione di questa legge . Maquesto è ben strano, perché, tra l'altro ,penso che questo provvedimento avrà an-cora il suo bravo cammino da compieretra il Senato e l'eventuale ritorno alla Ca-mera.

Esiste un'evidente soluzione di conti-nuità tra l 'oggetto dei primi tre capi equello del capo quarto, che si evidenzi acon il cambiamento di obiettivo . Mentre iprimi capi privilegiano l'intenzione, an-che se espressa ancora in termini, a no-stro giudizio, incompleti e quindi insoddi-sfacenti, di controllare i fenomeni di di-storsione nell 'uso del territorio, il secon-do risente ancora pesantemente del difet-to originario di subordinare la tutela delterritorio e dell 'ambiente alla riduzionedel disavanzo pubblico con i proventidell'oblazione .

La soluzione di continuità si percepiscedentro questa aula e ancor più, fuoridell'aula, nell 'opinione pubblica, e contri-buisce a ridurre nel cittadino e — pare —anche in chi è tenuto a far applicare leleggi la credibilità e la fiducia nella pos-sibilità di soddisfare legalmente le esigen-ze di abitazioni o, comunque, di edifici nei

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quali esercitare il diritto al lavoro per unamigliore qualità della vita .

Era dunque ben posta la richiesta d istralciare il capo IV dal disegno di legge .Era ben posta sia per consentire ai prim itre capi di accelerare il loro cammino ver-so la definitiva formulazione, fornendocosì il segnale di una volontà e di un acapacità di controllo dei fenomeni di di-storsione nell'uso del territorio e di dege-nerazione di un sano processo economic overso la corruzione, il controllo mafioso el 'appropriazione del bene pubblico, si aper rendere possibile una ulteriore rifles-sione sia sugli obiettivi, sia sui metodi d aadottare per procedere alla sanatoria del -le opere abusive .

Così come si presentano, le norme de lcapo IV appaiono sostanzialmente ingiu-ste. La loro connotazione sostanziale con-siste nel trasferimento di ricchezza dalbasso verso l 'alto sottraendola a chi n edispone di meno a favore di chi ne dispo-ne di più. Ciò si verifica nel rapporto tr al'abusivismo — piccolo — del proprieta-rio di una sola casa, del risparmiatore cheha investito nella casa come bene-rifugi oper difendere i risparmi dall'inflazione, equello dello speculatore che, con tutti gl iaccorgimenti che gli sono consentiti dallasua struttura amministrativa e tecnica edalla sua potenza economica, si è scrolla-to di dosso ogni responsabilità .

Ma sono anche ingiuste perché trasferi-scono ricchezza a tutto il paese, contri-buendo a coprire i buchi del bilancio del -lo Stato con un prelievo, in massima par-te, sulle sue aree più povere. Sono ancoraingiuste perché, sottraendo risorse pro-prio nei luoghi in cui l 'abusivismo ha pro-dotto i maggiori danni, rendono il recupe-ro tanto più difficile quanto più le circo -stanze lo rendono necessario. Sono infineingiuste perché, colpendo l 'economia del -le zone più povere, indirettamente colpi-scono anche quei cittadini onesti e rispet-tosi della legge, che pure esistono anchedove l 'abusivismo è fiorito più rigoglioso(ed è il caso di ricordarlo) .

Se prendiamo come parametro la di-stribuzione delle nuove abitazioni nellevarie parti del paese, come lo studio del

CESME che ho citato prima illustra, s ipuò valutare, sia pure con una certa gros-solanità, che il prelievo finanziario nelmezzogiorno del paese, per effetto dell asanatoria dell'abusivismo, assommerebbead una cifra superiore ai 3.000 miliardi dilire. Non ritengo necessario aggiungere aquesta affermazione altri commenti .

Per questi motivi continueremo, co nperseveranza, ad intervenire, a discutere ,ad impegnarci perché la legge possa usci-re da questa Assemblea meno iniqua e piùcredibile . Continueremo a chiedere e a dattendere il confronto, convinti di no nagire per perdere tempo, né per question idi immagine, né per lasciare tracce più omeno marcate negli atti parlamentari, masolo per garantire al nostro paese la pienadisponibilità ed il massimo impegno dellesue fondamentali strutture democratich e(Applausi dei deputati del gruppo della si-nistra indipendente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Satanassi. Ne ha facoltà .

ANGELO SATANASSI. Signor Presidente,colleghi deputati, se la norma contenutanell'articolo 26 (e mi limiterò a considera-zioni relative a tale articolo e non a tutt oil capo IV, perché già altri colleghi hannoapprofondito questo aspetto) venisse ap-provata nella attuale formulazione, si va-nificherebbe a mio avviso tutto il lavorosvolto in queste lunghe settimane, lavoroche abbiamo insieme condotto per dar eun minimo di decenza e di corretta appli-cabilità al disegno di legge n . 833, tentan-do di mettere al riparo da nuovi assalt iscomposti l'integrità del territorio nazio-nale .

Il nostro gruppo, assieme ad altri, h alavorato con tenacia perché questo dise-gno di legge fosse legittimo sul piano co-stituzionale e chiaro, leggibile, rispettos odello Stato-ordinamento .

Alcuni significativi risultati sono stat iconseguiti . La maggioranza ha ricono-sciuto, in alcuni punti, la giustezza dellenostre proposte ; sarebbero state necessa-rie altre giornate di confronto serrato perlicenziare i primi tre capi di questo testo

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legislativo in una versione più efficace etrasparente . La maggioranza si è tardiva -mente dimostrata disponibile al dialogo, equindi il risultato è, e resta, parziale .

Ma il tutto rischia di precipitare all ' in-dietro; il lavoro svolto si annullerà se no ncambieremo radicalmente il primo artico -lo del capo quarto, e cioè l'articolo 26 cheè alla nostra attenzione . Esso tratta dell asanatoria delle opere abusive ultimatealla data del 1° ottobre 1983 ; una sanato-ria indiscriminata : è bene dirlo subito!Chi è chiamato da questa norma a pagareil conto alla collettività per avere violat ole norme urbanistico-edilizie del comun eè il proprietario attuale dell ' immobile —dice l 'articolo —, vale a dire, nella mag-gioranza dei casi, chi ha acquistato pe rnecessità inderogabile una casa in cui abi -tare perché costretto da avverse circo-stanze. Chi invece ha compiuto l'abuso e dha estinto il reato penale, se paga ha addi -rittura il diritto di rivalsa su chi è suben-trato nella proprietà dell'immobile . Sitratta, come ciascuno di noi può ben com -prendere, di una palese ingiustizia, d iun'offesa al buon senso, di un modo indi-scriminato di procedere che non tien econto del valore sociale del fenomeno edei soggetti aventi causa, né del rapport o(che pure esiste, ed è noto a tutti noi) tracausa ed effetto dell 'abusivismo, fra ra-gione di vita, di sopravvivenza e ragion especulativa.

Nel terzo comma dell 'articolo 26 è det-to, appunto, che tutti gli aventi titolo a isensi della legge n . 10 del 1977, possonorichiedere l ' autorizzazione o la concessio-ne edilizia quindi la sanatoria, salvo rival-sa nei confronti dell'attuale proprieta-rio .

Qualcuno afferma, onorevoli collegh iche, poiché le case abusive sono state ven -dute a prezzi inferiori al costo del merca-to immobiliare, la sanatoria a caric odell'acquirente potrebbe essere un con -corso equo alla formazione finale de lprezzo delI'immobile anche se tardivo.Noi rispondiamo che non è vero, che èfalso. Il mercato dell'abusivo non è ma istato un mercato sotterraneo, ed anzi ilrapporto tra domanda ed offerta privile-

giava quest'ultima, assumendo una vera epropria dimensione monopolistica, stantela fame di abitazioni e l'impossibilità de-gli immigrati, degli sfrattati o delle nuov egiovani famiglie di accedere all 'ediliziapubblica . Quindi, regime di monopoli oper le case abusive, debolezza contrattua-le degli acquirenti, prezzi alti allora, noninferiori ai correnti prezzi di mercato ,tenuto conto delle aree periferiche degra-date su cui quel mercato si è formato econsolidato .

Una norma che privilegi il costruttore epenalizzi l 'acquirente è iniqua, perciò, e daggiunge al danno economico l'ingiustotrattamento tra chi ha lucrato e chi hasubìto l ' abuso .

Ma vi è di più, onorevole Presidente,colleghi deputati : si perpetua nell'abusivi-smo pregresso il principio del soggettivi-smo urbanistico-edilizio, quel principi oche abbiamo combattuto con le norme aregime contenute nei tre precedenfi capi ,combattuto con ostinazione per afferma-re il principio della gestione e della pro-grammazione del territorio, come princi-pale e solo referente per un qualsiasi in-tervento privato o pubblico sulle aree ur-bane, suburbane e agricole .

Con la norma contenuta nell'articolo 26viene sanato tutto, tanto lo speculator eche ha violato città, campagne, coste ,zone turistiche, quanto il borgataro, i lmodesto risparmiatore per il quale lacasa, una casa comunque — è bene ricor -darlo — era la sola alternativa alla barac-ca, alla tenda, all'addiaccio, alla coabita-zione per generosità altrui .

Qui il salto all ' indietro rispetto non sol oa tutta la cultura urbanistica, ma all ostesso disegno di legge n . 3135, approvatodal Senato nel gennaio 1982, è abissale .Infatti, con quel disegno di legge si consi-deravano di fatto sanabili tutte quell eopere abusive recuperabili urbanistica -mente; invece l ' articolo 26 del provvedi-mento in esame stabilisce un rapportofiscale tra potere e cittadino, su una mate -ria che presuppone come livello mediat oil criterio di gestione e di uso del territo-rio. È appunto a quel livello mediato ch edebbono coincidere e coesistere gli inte-

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ressi del singolo con quelli della colletti-vità . Anche il recupero dell 'abusivo deveseguire una logica programmatoria ed in-serirsi in un piano razionale . È questa ladiscriminante tra abusivismo per vivere eabusivismo per speculare ; discriminanteche manca nell'articolo 26, che costitui-sce pertanto una norma profondament esbagliata .

Il già richiamato disegno di legge n .3135, all'articolo 23, affidava alle region ila disciplina e la formazione di variant iper il recupero urbanistico dell'abusivopregresso. Questo articolo 26 nega unatale possibilità, così come non indica cri-teri generali ai quali debbano attenersi icomuni per la individuazione e perirne -trazione degli insediamenti abusivi . Nep-pure precisa, l ' articolo 26, i casi in cuil 'adozione delle varianti si rende obbliga-toria e quindi non soggetta ad autorizza-zione regionale . Con la norma contenutanell'articolo in esame, la sanatoriadell'abusivo è codificata in termini priva-tistici . In tal modo avremo collocato fuorida ogni piano organico, come corpo sepa-rato, quanto è stato edificato abusivamen -te, creando nuovi ed irrisolvibili problemidi gestione anche dei programmi di urba-nizzazione, in quanto il recupero avvien esu linee verticali e non orizzontali .

Queste, onorevole Presidente, collegh ideputati, le ragioni del nostro voto con-trario e del nostro dissenso . Occorre cam-biare, occorre riprodurre lo spirito e l alettera del disegno di legge approvato da lSenato nel 1982, con il concorso impegna -to della nostra parte politica, onde rimet-tere ordine nella materia così delicatadell'abusivismo pregresso e consolidat o(Applausi all'estrema sinistra) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Tassi . Ne ha facoltà .

CARLO TASSI . Rinunzio ad intervenir ein questa sede, signor Presidente: inter -verrò in sede di dichiarazione di voto su -gli emendamenti.

PRESIDENTE . Nessun altro chiedendodi parlare sull'articolo 26 e sugli emenda-

menti ed articoli aggiuntivi ad esso pre-sentati, passiamo ai pareri dei relatori edel Governo .

PIERA BONETTI MATTINZOLI, Relato -re di minoranza . Chiedo di parlare pe resprimere il parere sugli emendamentipresentati .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PIERA BONETTI MATTINZOLI, Relato -

re di minoranza . L'articolo 26, come è sta-to già ricordato nella discussione, indivi-dua le opere abusive che possono conse-guire la sanatoria . Alcuni degli emenda -menti presentati tendono a rendere piùchiare le norme, evitando il rischio di cre-are confusione intorno alle norme urba-nistiche vigenti: è il caso della definizion edell'ultimazione dei lavori, che va intes asolo ai fini del provvedimento in esame, enon agli altri fini . Altri emendamenti inci-dono invece in modo sostanziale sull enorme proposte. Palesemente alternativoè l'emendamento riguardante la sanatoriadegli effetti prodotti dai decreti-legge nn .486 e 688 del 1982 e dal decreto-legge n .529 del 1983, non convertiti in legge . Laproposta, contenuta negli emendament icomunisti, di azzerare ed unificare i pro-cedimenti ai criteri posti da questo prov-vedimento mi sembra la più limpida echiara. Ritengo, comunque, che sia d aaccogliere la proposta di mantenere ladestinazione degli introiti già riscossi nel -la misura stabilita dai due decreti-legg edel 1982, cioè per il 50 per cento ai comu-ni e per il 50 per cento allo Stato .

Importante è l'emendamento Geremic-ca 26.28, soppressivo del quinto comma ,che vuole impedire sconti sull 'onere dellasanatoria per i casi più gravi che sonostati perseguiti da amministrazioni comu-nali che da tempo hanno deciso di com-battere l'abusivismo . Mi pare che l'orien-tamento della maggioranza sia quello diaccogliere questo emendamento soppres-sivo, modificando quindi in positivo l anorma prevista dalla Commissione .

In sintesi, il parere è il seguente : parerefavorevole sugli emendamenti del gruppo

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comunista ; contrario sugli emendament iCrucianelli 26.1, Pazzaglia 26.2, Boett iVillanis Audifredi 26.5, Malvestio 26.18 ,Paganelli 26.6, Crucianelli 26.8, Fornasari26.17, e 26 .13, Boetti Villanis Audifred i26.10, Pazzaglia 26.39, Genova 26.14 eRusso Giuseppe 26.16 ; esprimo riserve su-gli emendamenti Ronchi 26.3, Pazzaglia26.36 e 26.37, Rocelli 26.15, Pazzagli a26.40 e 26.41 ; parere favorevole su tutt igli altri emendamenti e articoli aggiunti -vi, compreso il 26.42 della Commissione .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare ,per esprimere il parere sugli emendamen-ti, il relatore per la maggioranza .

GABRIELE PIERMARTINI, Relatore perla maggioranza . Esprimo parere contrari osugli emendamenti Crucianelli 26.1, Paz-zaglia 26.2, Boselli 26 .19, Ronchi 26.3 ,Chella 26 .20 e Crucianelli 26.4 . Parere fa-vorevole sugli emendamenti Rocelli 26.1 1e Bulleri 26.21 . Parere contrario sugl iemendamenti Tassi 26.35, Boetti VillanisAudifredi 26.5, sul subemendamento Pa-ganelli 0.26.18.1, e sugli emendamentiMalvestio 26.18, Paganelli 26.6, Pazzagli a26 .36, Tassi 26.7, Crucianelli 26.8 e Pazza -glia 26.37 .

Prego i presentatori dell ' emendamentoBulleri 26.22 di ritirarlo, in quanto so-no favorevole all'emendamento Rocelli26.12, che disciplina la stessa materia .

Chiedo altresì ai presentatori di ritirarel 'emendamento Polesello 26.23 ; in casocontrario, il parere è negativo .

Parere contrario anche all'emendamen-to Ronchi 26.9 .

Chiedo ai presentatori di ritirarel 'emendamento Fabbri 26.24, sul qualealtrimenti il parere è contrario.

Parere contrario sull'emendamentoFabbri 26.25 ; favorevole sugli identic iemendamenti Geremicca 26.26 e Pazza -glia 26.38 .

Ritengo che l'emendamento Geremicca26.27 sia precluso . Chiedo all'onorevoleFornasari di ritirare il suo emendament o26.17, che sarà meglio discutere in sede d iesame dell'articolo 29. Parere favorevoleall'emendamento Geremicca 26.28 . Chie-

do il ritiro dell 'emendamento Colombini26 .31, mentre considero preclusi gliemendamenti Picchetti 26.32, Sapio 26.33

e Picchetti 26.34 . Chiedo ai presentatori diritirare l'emendamento Fornasari 26.13 .Parere contrario sugli emendamentiBoetti Villanis Audifredi 26.10, Pazzagli a26.39 e Palmini Lattanzi 26.29, qualora ipresentatori non accettino di ritirarlo. Pa-rere contrario sugli emendamenti Genova26.14 e Palmini Lattanzi 26.30; favorevolesull'emendamento Rocelli 26.15 ; contra-rio sull'emendamento Pazzaglia 26.40.Prego l'onorevole Giuseppe Russo di riti -rare il suo emendamento 26.16, in quantola materia sarà più opportunamente trat-tata in sede di esame dell'articolo 38 . Pa-rere contrario sull'emendamento Pazza-glia 26.41, all 'articolo aggiuntivo Jann i26 .01 (in quanto la materia sarà megliotrattata in sede di esame dell'articolo 27 ,che si occupa delle altre categorie produt-tive) e all 'articolo aggiuntivo Sapio 26.02 .Raccomando infine alla Camera l'appro-vazione dell'emendamento 26.42 dellaCommissione .

PRESIDENTE. Il Governo?

GAETANO GORGONI, Sottosegretario d i

Stato per i lavori pubblici . Il parere de lGoverno è conforme a quello espress opoc'anzi dal relatore per la maggioran-za.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .Pongo in votazione l'emendamento

Crucianelli 26.1, non accettato dalla Com-missione nè dal Governo .

(È respinto) .

Sull 'emendamento Pazzaglia 26.2 è sta-ta chiesta la votazione a scrutinio segre-to .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Pazzaglia 26.2, non

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accettato dalla Commissione nè dal Go-verno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 45 2Maggioranza 22 7

Voti favorevoli 4 3Voti contrari 409

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione

PRESIDENTE. Pongo in votazionel 'emendamento Boselli 26.19, non accetta -to dalla Commissione nè dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamentoRonchi 26.3, non accettato dalla Commis -sione nè dal Governo .

(È respinto) .

Dobbiamo passare ora alla votazionedell'emendamento Chella 26.20 .

MARIO CHELLA. Lo ritiro, signor Presi -dente.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevol eChella .

Pongo in votazione l'emendamentoCrucianelli 26.4, non accettato dalla Com-missione nè dal Governo .

(È respinto) .

Pongo in votazione gli identici emenda-menti Rocelli 26.11 e Bulleri 26.21, accet -tati dalla Commissione e dal Governo .

(Sono approvati) .

Sugli emendamenti Tassi 26.35 e Boett iVillanis Audifredi 26.5 è stata chiesta l avotazione a scrutinio segreto .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronic osull'emendamento Tassi 26.35, non accet-tato dalla Commissione nè dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 458Votanti 293Astenuti 165Maggioranza 147

Voti favorevoli 47Voti contrari 246

(La Camera respinge) .

Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Boetti Villanis Audifredi 26.5, nonaccettato dalla Commissione nè dal Go-verno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il'risultato della votazione :

Presenti e votanti 459Maggioranza 230

Voti favorevoli 49Voti contrari 41 0

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Dobbiamo passare or aalla votazione del subemendamento Paga-nelli 0.26 .18 .1 .

ETTORE PAGANELLI. Lo ritiro, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pa-ganelli .

f Pongo in votazione l'emendamento

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Malvestio 26.18, non accettato dalla Com-missione nè dal Governo .

(È respinto) .

Dobbiamo passare ora alla votazionedell'emendamento Paganelli 26.6 .

ETTORE PAGANELLI . Lo ritiro, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Pa-ganelli .

Passiamo alla votazione segreta del -l 'emendamento Pazzaglia 26.36 .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull 'emendamento Pazzaglia 26.36,

non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 457Votanti 290Astenuti 167

Maggioranza 146

Voti favorevoli 53Voti contrari 237

(La Camera respinge) .

Indico la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Tassi 26.7, non accettato dallaCommissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 45 8Votanti 295Astenuti 163

Maggioranza 148

Voti favorevoli 54

Voti contrari 24 1

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Crucianelli 26.8, non ac-cettato dalla Commissione né dal Gover-no.

(È respinto) .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Pazzaglia 26.37,

non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 46 1

Votanti 292

Astenuti 169

Maggioranza 147

Voti favorevoli 5 5

Voti contrari 237

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Onorevole Bulleri, in -tende mantenere il suo emendamento26 .22?

LUIGI BULLERI. Lo ritiro, signor Presi -dente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoleBulleri .

Pongo in votazione l 'emendamento Ro-celli 26.12, accettato dalla Commissione edal Governo .

(È approvato) .

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Ricordo che la Commissione ha invitat oi presentatori a ritirare l'emendament oPolesello 26.23 .

GIAN UGO POLESELLO. Lo ritiro, signo rPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Po-lesello .

Passiamo alla votazione degli identic iemendamenti Ronchi 26.9 e Fabbri26.24 .

MARIO POCHETTI . Ritiriamo l'emenda -mento Fabbri 26.24, signor Presidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Po-chetti .

Pongo in votazione l'emendamentoRonchi 26.9, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(È respinto) .

Passiamo alla votazione segreta del -l 'emendamento Fabbri 26.25 .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Fabbri 26.25, nonaccettato dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 460Votanti 459Astenuti 1Maggioranza 230

Voti favorevoli 209Voti contrari 250

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Abete GiancarloAiardi Albert oAlagna Egidio

Almirante GiorgioAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei GiuseppeAmato Giulian oAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAniasi AldoAnselmi TinaArisio Luig iArmato BaldassareArmellin LinoArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello GiacomoAzzaro Giuseppe

Baghino FrancescoBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBarbalace Francesc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti Ital oBelluscio CostantinoBenedikter JohannBernardi GuidoBerselli Filipp oBianchi FortunatoBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBisagno TommasoBodrato Guid oBoetti Villanis Audifred iBonalumi GilbertoBonetti Andre aBonfiglio Angel oBorri AndreaBortolani FrancoBotta GiuseppeBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBruni FrancescoBubbico Mauro

Cabras Paolo

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Caccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCaldoro AntonioCampagnoli Mari oCapria NicolaCaradonna GiulioCaria FilippoCarlotto NataleCaroli GiuseppeCarpino AntonioCarrus NinoCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCattanei FrancescoCavigliasso PaolaCazora Benit oCiaffi Adrian oCiampaglia AlbertoCiccardini BartoloCifarelli MicheleCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoColoni SergioColucci Francesc oColzi OttavianoComis AlfredoConte CarmeloContu Felic eCorsi Umbert oCresco AngeloCristofori AdolfoCuojati GiovanniCurci Francesco

D'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeDa Mommio Giorgi oDe Carli FrancescoDel Donno OlindoDell'Andro Renat oDel Mese PaoloDe Michieli Vitturi Ferrucci oDi Bartolomei MarioDiglio PasqualeDi Re CarloDujany Cesare AmatoDutto Mauro

Ebner Michael

Ermelli Cupelli Enrico

Facchetti GiuseppeFalcier Lucian oFelisetti Luigi DinoFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari SilvestroFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFini GianfrancoFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeForner GiovanniFortuna Lori sFranchi RobertoFusaro Carlo

Galasso GiuseppeGalloni GiovanniGaspari RemoGava Antoni oGenova SalvatoreGianni AlfonsoGioia LuigiGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGrippo UgoGuarra Antoni oGunnella Aristide

Ianniello MauroIntini Ugo

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLega SilvioLenoci ClaudioLobianco ArcangeloLodigiani OresteLombardo Antonin oLo Porto GuidoLucchesi Giuseppe

Maceratini GiulioMagri Lucio

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Malfatti Franco MariaMalvestio PiergiovanniMancini Giacom oMancini VincenzoManfredi ManfredoManna AngeloMarianetti AgostinoMartinat UgoMartino Guid oMarzo BiagioMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella SergioMazzotta RobertoMelega Gianluig iMeleleo SalvatoreMelis MarioMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMerolli Carl oMiceli VitoMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMundo Antoni o

Napoli VitoNenna D'Antonio Ann aNicolazzi FrancoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Olcese Vittori oOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttoreParlato AntonioPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPerrone AntoninoPerugini PasqualePicano AngeloPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePillitteri Giampaol oPiredda MatteoPiro Francesco

Poggiolini DaniloPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti Luig iPujia CarmeloPumilia Caloger o

Quattrone FrancescoQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli Mari oRauti GiuseppeRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReina GiuseppeRicciuti RomeoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzi EnricoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRognoni VirginioRomano Domenic oRosini Giacom oRossattini StefanoRossi AlbertoRubino RaffaeleRossi di Montelera LuigiRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso Raffael e

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavio GastoneScaglione NicolaScaiola Alessandro

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Si sono astenuti sull 'emendamento Tass i26.35 :

Alasia Giovanni

Scarlato Guglielm oScovacricchi Martin oSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerrentino PietroServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoStaiti di Cuddia delle ChiuseStegagnini BrunoSterpa EgidioSullo FiorentinoSusi Domenic o

Tamino GianniTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella Giusepp eTedeschi NadirTempestini Francesc oTesini GiancarloTiraboschi Angel oTrappoli FrancoTringali Paolo

Usellini Mario

Valensise Raffael eVecchiarelli BrunoVentre AntonioVernola NicolaVincenzi BrunoViscardi MicheleViti Vincenz o

Zambon BrunoZampieri Amede oZanfagna MarcelloZaniboni AntoninoZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Alborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini VitoAntonellis SilvioAntoni VareseAuleta Francesco

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBarbato AndreaBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio Antoni oBenevelli Luig iBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBirardi MarioBocchi FaustoBochicchio Schelotto GiovannaBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade Silvi oCardinale EmanueleCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChelIa MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiancio AntonioCiofi degli Atti PaoloCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni Leda

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Columba MarioCominato LuciaConte AntonioConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDardini Sergi oDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerrara GiovanniFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiovagnoli Sposetti Angel aGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol o

Ianni Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg NataliaLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta GiorgioMacis Francesc oMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino AntoninoMannuzzu Salvatore

Marrucci EnricoMartellotti Lambert oMasina EttoreMigliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoschini RenzoMotetta Giovann i

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNicolini Renato

Occhetto Achill eOlivi MauroOnorato Pierluigi

Pallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice GiuseppePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPierino Giusepp ePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoProietti Franc oProvantini Albert o

Querciolj Elio

Riccardi Adelm oRicotti FedericoRidi SilvanoRonzani Gianni VilmerRossino Giovann i

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio Francesco

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Si sono astenuti sull 'emendamento Paz-zaglia 26.36:

Sarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave Sergi oSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Luci o

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari a

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zangheri RenatoZanini PaoloZoppetti Francesco

Alasia Giovann iAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesco

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBarbato AndreaBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli Luigi

Bernardi AntonioBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni Livi oBonetti Mattinzoli Pier aBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCaprili Milziade SilvioCardinale Emanuel eCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini Michel eCiancio Antoni oCiofi degli Atti PaoloCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColumba MarioCominato LuciaConte AntonioConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDardini Sergi oDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi VandaDonazzon Renat o

Fabbri Orland oFagni EddaFantò Vincenzo

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IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Ferrara Giovann iFerri FrancoFilippini GiovannaFittante CostantinoFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca Andre aGiovagnoli Sposetti Angel aGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paolo

Ianni Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg Natali aLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta Giorgi oMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino Antonin oMannuzzu SalvatoreMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoschini RenzoMotetta Giovann i

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNicolini Renat o

Occhetto Achille

Olivi MauroOnorato Pierluig i

Pallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice Giusepp ePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPierino GiuseppePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian Gaetan oPollice GuidoProietti FrancoProvantini Albert o

Quercioli Elio

Riccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRonzani Gianni VilmerRossino Giovanni

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio FrancescoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave SergioSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoToma MarioTorelli Giusepp eTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

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Atti Parlamentari

— 9311 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Si sono astenuti sull'emendamento Tassi26.7:

Umidi Sala Neide Maria

Vacca Giusepp eVignola Giusepp eViolante LucianoVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zangheri RenatoZanini PaoloZoppetti Francesco

Alasia Giovann iAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio Franc oAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni Vares eAuleta Francesco

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBarbato AndreaBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernardi AntonioBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni Livi oBonetti Mattinzoli Pier aBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese Flora

Cannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCaprili Milziade SilvioCardinale Emanuel eCastagnola LuigiCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini Michel eCiancio Antoni oCiofi degli Atti PaoloCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColumba MarioCominato Luci aConte AntonioConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro Antonin oCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDardini SergioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerrara GiovanniFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiovagnoli Sposetti Angel aGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola Giovanni

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Atti Parlamentari

— 9312 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Gualandi EnricoGuerrini Paolo

Ianni Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg Natali aLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta Giorgi oMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino AntoninoMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMigliasso Teres aMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoschini RenzoMotetta Giovann i

Napolitano GiorgioNatta AlessandroNicolini Renato

Occhetto Achill eOlivi MauroOnorato Pierluigi

Pallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice Giusepp ePetrocelli EdilioPicchetti Santin oPierino GiuseppePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoProietti FrancoProvantini Albert o

Quercioli Elio

Riccardi Adelm oRicotti FedericoRidi SilvanoRodotà Stefan oRonzani Gianni VilmerRossino Giovann i

Samà FrancescoSandirocco Luig iSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio FrancescoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave SergioSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Maria

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zangheri RenatoZanini PaoloZoppetti Francesco

Alasia Giovann iAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini Vito

Si sono astenuti sull'emendamento Pa zzaglia 26.37:

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Atti Parlamentari

— 9313 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 198 4

Antonellis Silvi oAntoni VareseAuleta Francesc o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBarbato AndreaBarca LucianoBarzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio Antoni oBenevelli Luig iBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian Carl oBirardi MarioBocchi Faust oBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni Livi oBonetti Mattinzoli Pier aBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calamida FrancoCalonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade SilvioCardinale EmanueleCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiancio AntonioCiofi degli Atti Paol oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColumba MarioCominato Luci aConte Antoni oConti Pietro

Crippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio MicheleDardini SergioDi Giovanni ArnaldoDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerrara GiovanniFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiovagnoli Sposetti Angel aGradi Giulian oGraduata MicheleGranati Caruso Maria TeresaGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paolo

Ianni Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg Natali aLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta Giorgi oMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMasina EttoreMigliasso Teresa

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Atti Parlamentari

— 9314 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Minervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci Adalbert oMontanari Fornari NandaMontessoro AntonioMoschini RenzoMotetta Giovann i

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNicolini Renato

Occhetto AchilleOlivi MauroOnorato Pierluigi

Pallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi RosellaPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio EugenioPernice GiuseppePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti SantinoPierino Giusepp ePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoPollice GuidoProietti Franc oProvantini Alberto

Satanassi Angel oScaramucci Guaitini AlbaSerri RinoSoave SergioSpagnoli Ug oSpataro AgostinoStrumendo Luci o

Tagliabue GianfrancoTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchi FeliceTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari a

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zangheri RenatoZanini PaoloZoppetti Francesco

Si è astenuto sull'emendamento Fabbri26.25:

Conte Carmel o

Sono in missione:Quercioli Elio

Riccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRodotà Stefan oRonzani Gianni VilmerRossino Giovann i

Samà FrancescoSandirocco Luig iSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio FrancescoSarti ArmandoSastro Edmondo

Agostinacchio Paol oAmalfitano DomenicoAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca Beniamin oCarelli RodolfoCasati FrancescoFerrari Mart eFincato Grigoletto Laur aFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi Franco

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Garavaglia Maria PiaLeccisi PinoLussignoli Francesco Pietr oManca Enric oMatteoli AlteroPisani LucioPoli Bortone AdrianaRallo Girolam oRusso GiuseppeSanese NicolaTesta AntonioTremaglia Pierantonio Mirk oUrso Salvator e

Si riprende la discussion e

PRESIDENTE. Dobbiamo passare or aalla votazione degli identici emendament iGeremicca 26.26 e Pazzaglia 26.38 . Onore-vole Pazzaglia, insiste nella sua richiest adi votazione a scrutinio segreto?

ALFREDO PAllAGLIA. No, signor Presi -dente .

PRESIDENTE . Pongo in votazione gl iidentici emendamenti Geremicca 26.26 ePazzaglia 26.38, accettati dalla Commis-sione e dal Governo .

(Sono approvati) .

L'emendamento Geremicca 26.27 è cos ìprecluso .

Onorevole Fornasari, intende accoglie -re l'invito del relatore per la maggioranzaa ritirare il suo emendamento 26 .17?

GIUSEPPE FORNASARI . Lo ritiro, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevol eFornasari .

Dobbiamo passare ora alla votazion edell 'emendamento Geremicca 26.28 .

GIUSEPPE BOTTA, Presidente della Com-missione . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà.

GIUSEPPE BOTTA, Presidente della Com -

missione. Pur concordando con il parer eespresso dal relatore per la maggioranzasull'emendamento Geremicca 26.28, sop-pressivo del quinto comma, ritengo chenon si tratti di una soppressione poiché lamateria potrà essere riesaminata nel cor-so dell'esame dei successivi articoli, pre-vio il necessario approfondimento .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevol eBotta: l 'approvazione dell'emendamentoGeremicca 26.28 non pregiudicherebbe,quindi, il riesame della materia nel pro-sieguo del dibattito .

GUIDO ALBORGHETTI. Chiedo di parla -re .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GUIDO ALBORGHETTI . La soppressionedi questo quinto comma è un fatto rile-vante, anche se concordo con il Presiden-te della Commissione; vanno risolti pro-blemi formali e giuridici . Ma l 'argomentoè rilevante dal punto di vista politico ge-nerale. Se il comma fosse approvato nell asua stesura attuale, per esempio, il co-struttore Armellini potrebbe riavere circa5 miliardi di lire, in ordine alla sanzion epecuniaria comminatagli dal comune diRoma, e la Banca nazionale del lavoro ,che ha commesso un abuso in via di Sa nNicolò da Tolentino, presso piazza Barbe-rini, potrebbe riavere circa 6 miliardi : èquesto lo spirito del condono, cioè abbas-sare la guardia rispetto ai comuni ch ehanno fatto il proprio dovere nel perse-guire gli abusivi? Allora, il condono sareb -be una soluzione assai negativa.

Ritengo che questo gesto di saggezza,da parte della maggioranza, sia da ap-prezzare ma, consentitemi di dirlo, speroche questi gesti siano più frequenti e rapi -di: ne risentirebbero positivamente anchei nostri lavori! (Applausi alla estrema sini-stra — Commenti al centro) .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Geremicca 26.28, accetta-to dalla Commissione e dal Governo .

(È approvato) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Risultano pertanto preclusi gli emenda -menti Colombini 26 .31, Picchetti 26.32 ,Sapio 26.33 e Picchetti 26.34 .

Onorevole Fornasari, mantiene il su oemendamento 26 .13, che il relatore per lamaggioranza ha invitato a ritirare ?

GIUSEPPE FORNASARI . Lo ritiro, signorPresidente .

PRESIDENTE. Sta bene .Sull'emendamento Boetti Villanis Audi-

fredi 26.10 è stato chiesto lo scrutinio se-greto .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Boetti Villanis Au-difredi 26.10, non accettato dalla Com-missione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 461Votanti 460Astenuti 1Maggioranza 23 1

Voti favorevoli 46Voti contrari 41 4

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sull'emenda-mento Pazzaglia 26.39, non accettato dal -la Commissione né dal Governo.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 458Votanti 457Astenuti 1Maggioranza 229

Voti favorevoli 57Voti contrari 400

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Pongo in votazionel'emendamento Palmini Lattanzi 26.29 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno .

(È respinto) .

Pongo in votazione l'emendamento Ge -nova 26.14, non accettato dalla Commis-sione, né dal Governo .

(È respinto) .

Sull'emendamento Palmini Lattanz i26.30 è stata chiesta la votazione segre-ta .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indìco la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Palmini Lattanz i26.30, non accettato dalla Commission ené dal Governo.

(Segue la votazione) .

Onorevole collega, onorevole Felisetti ,mi dispiace : è stato detto in altre occasio-ni che non è possibile esprimere il pro-prio voto indicandolo ad altri, anche se s iè presenti in aula .

La prego quindi di raggiungere il suoposto con tranquillità .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 457Maggioranza 229

Voti favorevoli 191Voti contrari 266

(La Camera respinge) .

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Atti Parlamentari

— 9317 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Pongo in votazion el 'emendamento 26.42 della Commissione,accettato dal Governo .

(È approvato) .

Pongo in votazione l'emendamento Ro-celli 26.15, accettato dalla Commissione edal Governo .

(È approvato) .

Passiamo ora alla votazione dell'emen-damento Pazzaglia 26.40, sul quale è statochiesto lo scrutinio segreto .

Votazione segreta.

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull 'emendamento Pazzaglia 26.40 ,non accettato dalla Commissione né da lGoverno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 45 3Maggioranza 227

Voti favorevoli 209Voti contrari 244

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alle votazioni:

Abete GiancarloAiardi Albert oAlagna EgidioAlasia Giovann iAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAlmirante GiorgioAloi FortunatoAlpini RenatoAmadei Ferretti MalgariAmato GiulianoAmbrogio Franco

Amodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini VitoAniasi AldoAnselmi TinaAntonellis SilvioAntoni VareseArisio LuigiArmato BaldassareArmellin LinoArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello GiacomoAuleta FrancescoAzzaro Giuseppe

Badesi Polverini LiciaBaghino FrancescoBalbo Ceccarelli LauraBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBarbalace FrancescoBarbato AndreaBarca LucianoBarzanti NedoBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti Ital oBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBelluscio CostantinoBenedikter JohannBènevelli Luig iBernardi Antoni oBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBinelli Gian Carl oBirardi MarioBisagno TommasoBocchi Faust oBochicchio Schelotto GiovannaBodrato Guido

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Boetti Villanis AudifrediBonalumi Gilbert oBoncompagni LivioBonetti AndreaBonetti Mattinzoli PieraBonfiglio AngeloBorghini GianfrancoBorgoglio FeliceBorri AndreaBortolani FrancoBoselli Anna detta MilviaBotta GiuseppeBottari Angela MariaBozzi Ald oBressani Piergiorgi oBriccola ItaloBrina AlfioBruni FrancescoBruzzani Riccard oBubbico MauroBulleri Luig i

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCaldoro Antoni oCalonaci VascoCalvanese FloraCampagnoli MarioCannelonga Severin oCannullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCapria NicolaCaprili Milziade Silvi oCaradonna GiulioCardinale Emanuel eCaria FilippoCarlotto NataleCaroli Giusepp eCarpino AntonioCarrus Nin oCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnola Luig iCattanei Francesc oCavigliasso Paol aCazora BenitoCeci Bonifazi AdrianaCerquetti Enea

Cerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini MicheleCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiancio AntonioCiccardini BartoloCifarelli MicheleCiofi degli Atti Paol oCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColoni SergioColucci FrancescoColumba MarioColzi OttavianoCominato LuciaComis AlfredoConte AntonioConte Carmel oConti PietroContu FeliceCorsi Umbert oCresco AngeloCrippa GiuseppeCristofori AdolfoCuffaro AntoninoCuojati GiovanniCurci FrancescoCurcio Rocco

D 'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeD'Ambrosio Michel eDa Mommio GiorgioDardini Sergi oDe Carli Francesc oDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDel Mese Paolode Michieli Vitturi FerruccioDi Bartolomei MarioDi Giovanni Arnald oDiglio Pasqual eDignani Grimaldi Vand aDi Re CarloDonazzon RenatoDujany Cesare Amato

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Atti Parlamentari

— 9319 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Dutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Fabbri OrlandoFacchetti GiuseppeFagni EddaFalcier Lucian oFantò VincenzoFelisetti Luigi Din oFerrara Giovann iFerrari BrunoFerrari GiorgioFerrari SilvestroFerrarini GiulioFerri FrancoFiandrotti FilippoFilippini GiovannaFini GianfrancoFittante CostantinoFontana GiovanniForlani ArnaldoFormica RinoFornasari GiuseppeFortuna Lori sFracchia BrunoFrancese Angel aFranchi RobertoFusaro Carlo

Gabbuggiani ElioGalasso GiuseppeGalloni GiovanniGaspare Rem oGasparotto IsaiaGatti GiuseppeGava Antoni oGelli BiancaGenova SalvatoreGeremicca AndreaGianni AlfonsoGioia LuigiGiovagnoli Sposetti Angel aGitti TarcisioGorgoni Gaetan oGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrippo UgoGrottola Giovanni

Gualandi EnricoGuarra AntonioGuerrini PaoloGunnella Aristide

Ianni GuidoIanniello MauroIntini Ugo

Jovannitti Alvaro

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLega SilvioLenoci ClaudioLevi Baldini Ginzburg Natali aLobianco ArcangeloLoda FrancescoLodigiani OresteLombardo Antonin oLo Porto GuidoLops PasqualeLucchesi Giuseppe

Macciotta Giorgi oMaceratini GiulioMacis FrancescoMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMancini Giacom oMancini VincenzoMancuso AngeloManfredi Manfred oManna AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarianetti AgostinoMarrucci EnricoMartellotti LambertoMartinat UgoMartino GuidoMarzo BiagioMasina EttoreMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella Sergio

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Atti Parlamentari

— 9320 --

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Mazzotta RobertoMedri GiorgioMelega GianluigiMeleleo Salvator eMelis MarioMemmi Luig iMeneghetti GioacchinoMerolli Carl oMiceli VitoMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMoschini RenzoMotetta Giovann iMundo Antoni o

Napoli VitoNapolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicolini RenatoNicotra BenedettoNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Olivi MauroOnorato PierluigiOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttorePallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aParlato AntonioPastore AldoPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPernice Giuseppe

Perrone AntoninoPerugini PasqualePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicano AngeloPicchetti SantinoPiccoli Flamini oPierino Giusepp ePiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPochetti MarioPoggiolini DaniloPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoPollice Guid oPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiProietti FrancoProvantini AlbertoPujia CarmeloPumilia Calogero

Quattrone FrancescoQuercioli ElioQuieti Giuseppe

Rabino Giovann iRadi LucianoRaffaelli Mari oRauti Giusepp eRavaglia GianniRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReina GiuseppeRiccardi AdelmoRicciuti RomeoRicotti FedericoRidi SilvanoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzi EnricoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRodotà StefanoRognoni VirginioRomano Domenico

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Atti Parlamentari

— 9321 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Ronzani Gianni VilmerRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRossino Giovann iRubbi AntonioRubino RaffaelloRuffini AttilioRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso Raffaele

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSamà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSantarelli Giuli oSantuz GiorgioSanza Angelo Mari aSapio Francesc oSaretta Giusepp eSarti AdolfoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScaramucci Guaitini Alb aScarlato GuglielmoScovacricchi Martin oSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerrentino PietroSerri RinoServello Francesc oSilvestri Giulian oSinesio GiuseppeSoave SergioSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoSpagnoli UgoSpataro AgostinoStaiti di Cuddia delle Chiuse

Stegagnini BrunoSterpa EgidioStrumendo Luci oSullo FiorentinoSusi Domenico

Tagliabue GianfrancoTaurino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone MarioTatarella GiuseppeTedeschi NadirTempestini Francesc oTesini GiancarloTiraboschi AngeloTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchi FeliceTrappoli FrancoTrebbi IvanneTringali PaoloTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari aUsellini Mario

Vacca GiuseppeValensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVignola GiuseppeVincenzi BrunoViolante Lucian oVirgili BiagioViscardi Michel eVisco Vincenzo AlfonsoViti Vincenz o

Zambon BrunoZampieri Amede oZanfagna Marcell oZangheri Renat oZaniboni Antonin oZanini PaoloZarro GiovanniZolla MicheleZoppetti FrancescoZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

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Atti Parlamentari

- 9322 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 2O MARZO 1984

Si è astenuto sull'emendamento Boett i26.10:

Santini Renzo

Si è astenuto sull'emendamento Pazza -glia 26.39:

Salerno Gabriel e

Sono in missione :

Agostinacchio PaoloAmalfitano DomenicoAndreoli Giusepp eAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti GiovannaBrocca BeniaminoCarelli RodolfoCasati Francesc oFerrari MarteFincato Grigoletto Laur aFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLeccisi PinoLussignoli Francesco PietroManca EnricoMatteoli AlteroPisani LucioPoli Bortone AdrianaRallo GirolamoRusso GiuseppeSanese NicolaTesta AntonioTremaglia Pierantonio MirkoUrso Salvatore

Si riprende la discussione.

PRESIDENTE. Dobbiamo passare or aalla votazione dell'emendamento RussoGiuseppe 26.16 . Poiché l 'onorevole Giu-

seppe Russo non è presente, si intendeche vi abbia rinunziato .

Passiamo ora all'emendamento Pazza -glia 26.41 . Ha chiesto di parlare per di-chiarazione di voto l'onorevole Tassi . Neha facoltà .

CARLO TASSI. Signor Presidente, onore -voli colleghi, questo emendamento ha u nsignificato emblematico per noi perch éracchiude i princìpi fondamentali ch eavevano animato la nostra proposta dilegge, cioè un condono che si limitass ealla cosiddetta piccola edilizia, indipen-dentemente dalla necessità o dal bisogno ,che non consentisse comunque la possibi -lità che, a furia di tanti piccoli aggiusta -menti, si arrivasse al risultato di concede-re il condono anche ai grandi speculatori .Ecco perché in questo emendamentosono condensati tutti quei principi costi-tuzionali che oggi l 'onorevole• Rocelli h amalamente interpretato . Se è vero che esi -ste un articolo 3 della Costituzione chesancisce l'uguaglianza dei cittadini, è veroanche che esiste un articolo 29 per la tute-la della famiglia, un articolo 42 per latutela della proprietà, un articolo 47 perla tutela del risparmio anche e soprattut-to come funzione di acquisto della pro-prietà e dell 'abitazione. In questo nostr oemendamento sono condensati tutti que-sti principi, in quanto si dice che solo ilpiccolo proprietario può ottenere il con -dono, solo, ovviamente, nell'ambito dell apropria famiglia e dei parenti entro ilsecondo grado. Se c'è un emendament osignificativo, sul quale si può effettiva-mente misurare qual è la volontà dell aCamera, questo è il nostro (Applausi adestra) .

Votazioni segrete .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettroni-co, sull'emendamento Pazzaglia 26.41 ,

non accettato dalla Commissione né da lGoverno.

(Segue la votazione) .

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Atta Parlamentari

— 9323 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 459Votanti 296Astenuti 163Maggioranza 149

Voti favorevoli 63Voti contrari 233

(La Camera respinge) .

Presenti 464Votanti 297Astenuti 167Maggioranza 149

Voti favorevoli 248Voti contrari 49

(La Camera approva) .

Hanno preso parte alle votazioni :

Abete GiancarloAiardi Albert oAlagna EgidioAlmirante GiorgioAloi Fortunat oAlpini RenatoAmadei GiuseppeAmato Giulian oAmodeo NataleAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAniasi AldoAnselmi TinaArisio Luig iArmellin LinoArtioli Rossell aAstone GiuseppeAstori Gianfranc oAugello Giacom oAzzaro Giuseppe

Baghino FrancescoBalestracci NelloBalzamo Vincenz oBalzardi Piero Angel oBarbalace Francesc oBattaglia AdolfoBattistuzzi Paol oBecchetti ItaloBelluscio CostantinoBenedikter JohannBernardi GuidoBerselli FilippoBianchi FortunatoBianchi di Lavagna VincenzoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasini OddoBiondi Alfredo PaoloBisagno TommasoBodrato GuidoBoetti Villanis Audifred iBonalumi Gilbert oBonetti AndreaBonferroni FrancoBonfiglio AngeloBorgoglio FeliceBorri AndreaBortolani FrancoBotta GiuseppeBozzi AldoBressani PiergiorgioBriccola ItaloBruni Francesc oBubbico Mauro

Cabras PaoloCaccia PaoloCafarelli FrancescoCafiero LucaCalamida FrancoCaldoro AntonioCampagnoli MarioCapria NicolaCaradonna GiulioCaria FilippoCarlotto NataleCaroli Giusepp eCarpino AntonioCarrus Nin oCasini CarloCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm o

Indìco la votazione segreta, mediant eprocedimento elettronico, sul l 'articolo 26,nel testo modificato .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

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Atti Parlamentari

— 9324 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Cattanei FrancescoCavigliasso PaolaCazora BenitoCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiccardini Bartol oCifarelli Michel eCirino Pomicino PaoloCitaristi SeverinoColoni SergioColucci Francesc oColzi OttavianoComis AlfredoConte CarmeloContu FeliceCorsi UmbertoCosta RaffaeleCresco AngeloCristofori AdolfoCuojati GiovanniCurci Francesco

D'Aimmo FlorindoDal Castello MarioDal Maso GiuseppeDa Mommio GiorgioDe Carli Francesc oDel Donno OlindoDell'Andro RenatoDel Mese Paolode Michieli Vitturi FerruccioDi Bartolomei MarioDiglio PasqualeDi Re CarloDujany Cesare Amat oDutto Mauro

Ebner Michae lErmelli Cupelli Enrico

Facchetti Giusepp eFalcier Lucian oFelisetti Luigi Din oFerrari BrunoFerrari Giorgi oFerrari SilvestroFerrarini GiulioFiandrotti FilippoFini GianfrancoFontana Giovann iFormica Rin oFornasari Giuseppe

Forner GiovanniFortuna Lori sFranchi RobertoFusaro Carlo

Galasso GiuseppeGalloni GiovanniGaspari RemoGava AntonioGenova SalvatoreGianni AlfonsoGioia Luig iGitti TarcisioGorgoni GaetanoGorla Massim oGrippo UgoGuarra Antoni oGunnella Aristide

Ianniello MauroIntini Ugo

Labriola SilvanoLa Ganga GiuseppeLagorio LelioLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLega SilvioLenoci ClaudioLobianco ArcangeloLodigiani OresteLombardo AntoninoLo Porto GuidoLucchesi Giusepp e

Maceratini GiulioMagri LucioMalfatti Franco MariaMalvestio Piergiovann iMancini GiacomoMancini Vincenz oManna AngeloMarianetti Agostin oMartinat UgoMartino GuidoMarzo BiagioMassari RenatoMatarrese AntonioMattarella Sergi oMazzotta RobertoMedri Giorgio

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Atti Parlamentari

— 9325 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Melega GianluigiMeleleo SalvatoreMelis MarioMeneghetti GioacchinoMerolli Carl oMiceli VitoMora GiampaoloMoro Paolo EnricoMundo Antoni o

Napoli VitoNenna D 'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra Benedett oNonne Giovann iNucara FrancescoNucci Mauro Anna Maria

Onorato PierluigiOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranco

Paganelli EttoreParlato AntonioPatria RenzoPatuelli AntonioPazzaglia AlfredoPellegatta GiovanniPellicanò GerolamoPerrone AntoninoPerugini PasqualePicano AngeloPiccoli Flamini oPiermartini GabrielePillitteri GiampaoloPiredda MatteoPiro FrancescoPoggiolini DaniloPollice GuidoPontello ClaudioPortatadino Costant ePoti DamianoPreti LuigiPujia CarmeloPumilia Calogero

Quattrone FrancescoQuieti Giuseppe

Rabino GiovanniRadi LucianoRaffaelli Mario

Rauti GiuseppeRavaglia Giann iRavasio RenatoRebulla LucianoReggiani AlessandroReina GiuseppeRicciuti RomeoRighi LucianoRinaldi LuigiRiz RolandRizzi EnricoRocchi RolandoRocelli Gianfranc oRognoni Virgini oRomano DomenicoRosini GiacomoRossattini StefanoRossi AlbertoRossi di Montelera LuigiRubino RaffaelloRuffini Attili oRuffolo GiorgioRusso Ferdinand oRusso Raffael e

Sacconi MaurizioSalerno Gabriel eSangalli CarloSanguineti Mauro AngeloSantarelli Giuli oSantini RenzoSantuz Giorgi oSanza Angelo Mari aSaretta Giusepp eSarti AdolfoSavio GastoneScaglione NicolaScaiola AlessandroScarlato Guglielm oScovacricchi Martin oSegni MariottoSenaldi CarloSeppia MauroSerrentino PietroServello Francesc oSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSodano GiampaoloSoddu PietroSorice VincenzoStaiti di Cuddia delle ChiuseStegagnini Bruno

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Atti Parlamentari

— 9326 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Si sono astenuti sull 'emendamento Paz-zaglia 26.41 :

Sterpa EgidioSusi Domenic o

Tamino Giann iTancredi AntonioTassi CarloTassone Mari oTatarella Giusepp eTedeschi NadirTempestini Francesc oTesini GiancarloTiraboschi Angel oTrappoli FrancoTringali Paolo

Usellini Mario

Valensise RaffaeleVecchiarelli Brun oVentre AntonioVernola NicolaVincenzi BrunoViscardi MicheleViti Vincenz o

Zamberletti Giusepp eZambon BrunoZampieri Amede oZanfagna Marcell oZaniboni Antonin oZarro GiovanniZolla MicheleZoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Alasia GiovanniAlborghetti GuidoAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio FrancoAngelini VitoAntonellis SilvioAntoni Varese

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli LauraBarbato Andrea

Barzanti NedoBelardi Merlo EriaseBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernardi AntonioBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBirardi Mari oBocchi FaustoBochicchio Schelotto Giovann aBoncompagni Livi oBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga Severin oCanullo LeoCapecchi Pallini Maria TeresaCaprili Milziade Silvi oCardinale EmanueleCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi SalvatoreCiafardini Michel eCiancio Antoni oCiofi degli Atti Paol oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColumba MarioCominato LuciaConte AntonioConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini Sergi oDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vanda

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Atti Parlamentari

— 9327 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Donazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerrara Giovann iFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca AndreaGiovagnoli Sposetti Angel aGradi GiulianoGraduata MicheleGranati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola GiovanniGualandi EnricoGuerrini Paol o

Ianni Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg NataliaLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta Giorgi oMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino AntoninoMannuzzu SalvatoreMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMasina EttoreMigliasso TeresaMinervini GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoschini RenzoMotetta Giovanni

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNicolini Renato

Occhetto Achill eOlivi MauroOnorato Pierluig i

Pallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna MariaPeggio EugenioPernice GiuseppePetrocelli EdilioPicchetti Santin oPierino Giusepp ePochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian GaetanoProietti FrancoProvantini Albert o

Quercioli Elio

Riccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRodotà Stefan oRonzani Gianni VilmerRossino GiovanniRubbi Antonio

Samà Francesc oSandirocco LuigiSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio Francesc oSarti ArnandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave SergioSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue Gianfranc oTorna Mario

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Atti Parlamentari

— 9328 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Si sono asìenuti sull'articolo 26 nel su ocomplesso:

Torelli Giusepp eTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Mari a

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zanini PaoloZoppetti Francesco

Alasia GiovanniAlborghetti Guid oAlinovi AbdonAmadei Ferretti MalgariAmbrogio Franc oAngelini VitoAntonellis Silvi oAntoni Vares eAuleta Francesc o

Badesi Polverini LiciaBalbo Ceccarelli Laur aBarbato AndreaBarzanti NedoBelardi Merlo Erias eBellini GiulioBellocchio AntonioBenevelli Luig iBernardi Antoni oBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBirardi MarioBocchi Faust oBochicchio Schelotto GiovannaBoncompagni LivioBonetti Mattinzoli PieraBorghini GianfrancoBoselli Anna detta MilviaBottari Angela MariaBrina AlfioBruzzani RiccardoBulleri Luigi

Calonaci VascoCalvanese FloraCannelonga SeverinoCanullo LeoCapecchi Pallini Maria Teres aCaprili Milziade SilvioCardinale Emanuel eCastagnola Luig iCeci Bonifazi AdrianaCerquetti EneaCerrina Feroni Gian LucaChella MarioCherchi Salvator eCiafardini Michel eCiancio Antoni oCiofi degli Atti Paol oCocco MariaCodrignani GiancarlaColombini Marroni LedaColumba MarioCominato Luci aConte Antoni oConti PietroCrippa GiuseppeCuffaro AntoninoCurcio Rocco

D'Ambrosio Michel eDanini FerruccioDardini SergioDi Giovanni Arnald oDignani Grimaldi Vand aDonazzon Renato

Fabbri OrlandoFagni EddaFantò VincenzoFerrara Giovann iFerri FrancoFilippini GiovannaFittante Costantin oFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGasparotto Isai aGatti GiuseppeGelli BiancaGeremicca Andre aGiovagnoli Sposetti Angel aGradi GiulianoGraduata Michele

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Atti Parlamentari

— 9329 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Granati Caruso Maria Teres aGrassucci LelioGrottola Giovann iGualandi EnricoGuerrini Paolo

Iannì Guido

Jovannitti Alvaro

Levi Baldini Ginzburg Natali aLoda FrancescoLops Pasquale

Macciotta Giorgi oMacis FrancescoMainardi Fava AnnaMancuso AngeloMannino Antonin oMannuzzu SalvatoreMarrucci EnricoMartellotti Lambert oMasina EttoreMigliasso Teres aMinervinì GustavoMinozzi Rosann aMinucci AdalbertoMontanari Fornari NandaMontessoro Antoni oMoschini RenzoMotetta Giovanni

Napolitano Giorgi oNatta AlessandroNebbia GiorgioNicolini Renato

Occhetto AchilleOlivi Mauro

Pallanti NovelloPalmieri ErmenegildoPalmini Lattanzi Rosell aPastore AldoPedrazzi Cipolla Anna Mari aPeggio Eugeni oPernice GiuseppePetrocelli EdilioPetruccioli ClaudioPicchetti Santin oPierino Giuseppe

Pochetti MarioPolesello Gian UgoPoli Gian Gaetan oProietti FrancoProvantini Albert o

Quercioli Elio

Riccardi AdelmoRicotti FedericoRidi SilvanoRodotà Stefan oRonzani Gianni VilmerRossino Giovann iRubbi Antonio

Samà FrancescoSandirocco Luig iSanfilippo SalvatoreSanlorenzo BernardoSannella BenedettoSapio FrancescoSarti ArmandoSastro EdmondoSatanassi AngeloScaramucci Guaitini Alb aSerri RinoSoave SergioSpagnoli UgoSpataro AgostinoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoTorna Mari oTorelli Giusepp eTrabacchi Felic eTrebbi IvanneTriva Rubes

Umidi Sala Neide Maria

Vacca GiuseppeVignola GiuseppeViolante Lucian oVirgili BiagioVisco Vincenzo Alfonso

Zangheri Renat oZanini PaoloZoppetti Francesco

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Atti Parlamentari

— 9330 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 198 4

Sono in missione :

Agostinacchio PaoloAmalfitano DomenicoAndreoli GiuseppeAndreotti GiulioBambi MorenoBosi Maramotti Giovann aBrocca Beniamin oCarelli RodolfoCasati FrancescoFerrari MarteFincato Grigoletto LauraFioret MarioFiorino FilippoForte FrancescoFoti LuigiFranchi FrancoGaravaglia Maria PiaLeccisi PinoLussignoli Francesco Pietr oManca EnricoMatteoli AlteroPisani LucioPoli Bortone AdrianaRallo GirolamoRusso GiuseppeSanese NicolaTesta AntonioTremaglia Pierantonio MirkoUrso Salvatore

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE . Avverto che gli articol iaggiuntivi Ianni 26.01 e Sapio 26.02• sonostati ritirati .

Il seguito del dibattito è rinviato allaseduta di domani .

Annunzio di interrogazioni .

PRESIDENTE. Sono state presentat ealla Presidenza interrogazioni . Sono pub-blicate in allegato ai resoconti della sedu -ta odierna .

Annunzio di una risoluzione .

PRESIDENTE. È stata presentata all aPresidenza una risoluzione . E pubblicatain allegato ai resoconti della seduta odier -na .

Ordine del giornodella seduta di domani.

PRESIDENTE. Comunico l 'ordine delgiorno della seduta di domani :

Mercoledì 21 marzo 1984, alle 10 :

1. — Assegnazione di progetti di leggealle Commissioni in sede legislativa .

2. — Seguito della discussione dei pro -getti di legge :

Norme in materia di controllo dell 'atti-vità urbanistico-edilizia, sanzioni ammini -strative, recupero e sanatoria delle opereabusive . (833)

NICOTRA — Disciplina e recupero delleopere abusive realizzate . (548)

PAllAGLIA ed altri — Norme per la sana -toria dell'abusivismo nella piccola edilizi aabitativa . (685)

Relatori : Piermartini, per la maggioran-za; Bonetti Mattinzoli, di minoranza .

3. — Interrogazioni ex articolo 135-bisdel regolamento .

La seduta termina alle 20,5.

IL CONSIGLIERE CAPO SERVIZIODEI RESOCONTI

DOTT. CESARE BRUNELL I

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EDOTT. MANLIO Rossi

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Resoconti alle 22.15

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Atti Parlamentari

- 9331 —

Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE EINTERROGAZIONI ANNUNZIAT E

RISOLUZIONE IN COMMISSION E

La XII Commissione ,

premesso che, nonostante gli sforzida più parti compiuti, le Camere di com-mercio non riescono a qualificare il lorointervento verso il mondo delle impresee degli operatori economici, non appaionoin grado di aiutare il decollo di una nuo-va fase di sviluppo in termini di soste-gno alla ricerca e all'innovazione, nonhanno la capacità di assicurare i servizireali necessari per la crescita delle im-prese minori ;

considerato che appare pertanto sem-pre più urgente avviare una profonda ri-forma dell'istituto camerale anche per con-sentirne una corretta riappropriazione daparte degli operatori economici ;

ricordato che l'articolo 64 del decretodel Presidente della Repubblica n . 616

del 1977 fissa la scadenza del mandatodei presidenti delle Camere di commer-cio entro il 31 dicembre 1977 e dettanuove procedure per il loro rinnovo ;

constatato che dopo sette anni i lMinistero delI'industria non ha provvedu -

to neppure ad attivare le procedure pe ril rinnovo di ben 43 presidenti di Cameredi commercio, dei quali 39 in « ruolo »da oltre 15 anni, determinando talmodo una diffusa situazione di illegalità ,di incertezza e provvisorietà di impegnoe di programmi ,

impegna il Governo :

i) ad attivare in tempi rapidi leprocedure per il rinnovo di tutti i pre-sidenti delle Camere di commercio man-tenendo l'impegno assunto davanti all aCommissione industria della Camera deideputati il 17 gennaio 1984 ;

2) a rispettare rigorosamente le pro-cedure dell'articolo 64 del decreto delPresidente della Repubblica n. 616 del1977 realizzando l'intesa con le regioni,compiendo la scelta per la nomina delpresidente in base alle designazioni delleassociazioni economiche e sociali, ponen-do fine alla pratica lottizzatrice per assi -curare alle Camere di commercio la do-vuta presenza di dirigenti professional-mente capaci e direttamente legati almondo della produzione . Tutto ciò entroil 19 giugno 1984 .

(7-00069) « PROVANTIIdI, BORGHIINII, CERRI-

NA FERONI, GRASSUCCI, CHER-

CHI, DONAllON, OLIVI, SA-

STRO, GRADUATA, PICCHETTI ,

ALASIA, CUFFARO, CARDINALE » .

* •

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

INTERROGAZION IA RISPOSTA IN COMMISSION E

POLI. — Al Ministro dell'agricoltura edelle foreste. — Per sapere - premesso :

che il decreto del Ministro dell'agri-coltura del 9 marzo 1984 tendente a rego-lare ta produzione del pomodoro per il1984, risulta quanto mai tardivo e che i lritardo impedisce una corretta contratta-zione tra le parti ;

che i quantitativi indicati non rispec-chiano le reali esigenze sia dei produt-tori agricoli sia dell 'industria di trasfor-mazione, in rapporto alle richieste delmercato ;

che non è prevista la regolamenta-zione né dei produttori singoli, né delleutilizzazioni del pomodoro diverse dalconcentrato e dal pelato ;

che nell 'articolo 10 del decreto cita-to si prevede che le cooperative possanotrasformare esclusivamente il prodott oconferito dai soci, con una evidente gra-vissima limitazione della capacità operati -va dell'industria cooperativa e con la con-seguente impossibilità di un pieno utilizz odegli impianti --

se non intenda disporre la sospen-sione del decreto e l ' immediata convoca-zione di tutte le parti interessate per rac-cogliere tutti gli elementi necessari pe runa revisione delle norme, che tenga con-to della reale situazione del settore .

(5-00705)

GRASSUCCI. — Al Ministro dell'indu-stria, del commercio e dell'artigianato. —Per sapere -

premesso che la centrale, privata, ch eassicura l'energia elettrica agli abitant idell 'isola di Ponza, da anni è al centro d icostanti preoccupazioni e polemiche a cau-sa della insufficienza della potenza eroga-ta e delle vibrazioni e del rumore pro-vocati ;

considerato che detto impianto si tro-va a ridosso del centro abitato, in contat-to con il tunnel che collega il rione Gian-cos con il quartiere Sant 'Antonio ed in zo-na sottostante la collina punta Giancospiù volte fonte di gravi pericoli di franee di smottamenti;

ricordato che il 1° marzo 1984 duran-te i lavori di ristrutturazione della centra-le si è verificata una frana di terra erocce che per puro caso non ha causat ovittime tra gli addetti ai lavori ;

tenuto conto che 'il piano regolatoregenerale ha previsto lo spostamento dellacentrale in altra parte del territorio e chepiù volte a tale scopo è stato richiesto loimpegno dell'ENEL

1) se è stata disposta una accurat aindagine per accertare lo stato e la sicu-rezza degli impianti della centrale e la si-tuazione statico-geologica del territorio cir-costante allo scopo di assicurare la mas-sima tutela del personale addetto all'im-pianto e della popolazione residente ;

2) quali lavori di ristrutturazione del-la centrale sono stati autorizzati, quandoe da chi ;

3) il fabbisogno complessivo di ener-gia elettrica dell'isola di Ponza sia nel pe-riodo invernale sia in quello di massimapunta;

4) l 'ammontare dei contributi ad ognititolo erogati ai proprietari della centralenel corso degli ultimi dieci anni ;

5) se intende intervenire per assicu-rare la costruzione in altra parte dell'iso-la di un impianto nuovo e adeguato alfabbisogno energetico .

(5-00706)

TAGLIABUE, AMADEI FERRETTI EGIOVAGNOLI SPOSETTI. — Al Ministrodella sanità. — Per sapere - premessoche :

con il decreto del Presidente dellaRepubblica 31 luglio 1980, n. 613, riguar-dante il « riordinamento della Croce rossaitaliana

ai sensi dell'articolo 70 della

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

legge 23 dicembre 1978, n . 833, è indicato ,al terzo comma dell'articolo 8 che « all aelaborazione dello statuto provvede uncomitato nazionale » ;

che al quarto comma dello stess oarticolo 8 è indicato il termine di « seimesi per la elaborazione dello Statuto » ,e che, infine, al quinto comma è dett oche « in caso di inadempienza provvede i lMinistro della sanità, sentito il Ministrodella difesa »;

il Comitato nazionale di cui all'arti-colo 8 del decreto del Presidente dellaRepubblica 31 luglio 1980, n. 613, ha ela-borato uno statuto e che doveva esseredefinitivamente approvato e trasmesso alMinistro della sanità da parte del Comi-tato nazionale convocato il 7 dicembre1983 ;

la riunione del Comitato nazional edel 7 dicembre 1983 è stata inspiegabil-mente rinviata a data da destinarsi, met-tendo in luce gravi manovre tese a man-tenere uno stato di immobilismo nella ge-stione della Croce rossa italiana e di gra-ve violazione della legge 23 dicembre1978, n. 833, e del decreto del Presidentedella Repubblica 31 luglio 1980, n. 613,e provocando un diffuso e profondo mal -contento tra i 25 .000 cittadini volontariche prestano il loro apprezzato impegn osociale e umano -

se non intenda intervenire con ur-genza per porre fine alle manovre dilato -rie di quelle componenti che ostacolanola ristrutturazione su basi libere e demo-cratiche della Croce rossa italiana e ap-provare, rompendo gli indugi finora mani-festati, il testo del nuovo statuto elabo-rato dall'apposito comitato nazionale, se-condo quanto previsto dall 'articolo 8 deldecreto del Presidente della Repubblic a31 luglio 1980, n . 613.

(5-00707)

CECI BONIFAZI, BOTTARI, BOCHIC-CHIO SCHELOTTO, LANFRANCHI COR-DIOLI, PEDRAllI CIPOLLA, GRANATI CA-RUSO E GELLI. — Ai Ministri dell 'inter-

no e di grazia e giustizia. — Per sape-re - premesso:

che a Montescaglioso, piccolo comu-ne agricolo della provincia di Matera, 's iè verificato un grave episodio di violen-za sessuale nei confronti di due ragazzedi 12 e 13 anni rispettivamente ;

che a tale atto ne ha fatto seguitoun altro di altrettanta gravità consistentenel selvaggio pestaggio ai danni del cro-nista reo di aver fornito una veritieraversione dei fatti accompagnata dalla pre-cisa indicazione dei responsabili ;

che la lotta contro ogni forma diviolenza ed in particolare contro quellasessuale poggia su una corretta informa-zione e sul rifiuto di ogni forma di omer-tà verso chi se ne rende colpevole ;

che è comunque intollerabile ogniforma di intimidazione verso chi svolgela propria funzione di informazione de-mocratica specie quando questa colpiscegruppi ed organizzazioni di tipo mafioso -

quali informazioni sono in grado difornire rispetto ai fatti denunciati e qua-li azioni hanno fatto seguito, per lorocompetenza, all 'accaduto .

(5-00708)

TESTA, BARBALACE E POTI. — Al

Ministro dei trasporti. — Per sapere seè a conoscenza del fatto che in questi ulti -mi tempi la Motorizzazione civile è piùvolte intervenuta nella delicata materiadell 'utilizzazione di scuola-bus di proprie-tà di enti locali, attraverso l 'emanazionenel giro di poco più di un mese di du enuove circolari (n. 253 del 5 dicembre1984 direzione generale della motorizzazio-ne civile e dei trasporti in concessione Di-rezione III Divisione 32; n. 42 Direzionecentrale IV Divisione 43 del 17 febbraio1984), con le quali si dettano disposizioniamministrative volte ad estendere l'uso ditali veicoli a tutta una serie di prestazion iaccessorie al trasporto gratuito casa-scuo-la degli alunni della scuola dell'obbligo ,che continua tuttora a rappresentare l'uni-ca finalità prevista dal legislatore per tal itipi di trasporti .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Si gradirebbe conoscere i motivi di ta-li ripetuti interventi che sembrano trava-licare la mera funzione applicativa delladisciplina legislativa, consentendo di fattol'ampliamento dell'uso degli scuola-bu ssenza che la legge sia stata nel frattempomodificata . E ciò appare tanto più grave,in quanto il Parlamento sta esaminando ediscutendo approfonditamente proprio i nquesto periodo specifiche proposte di leg-ge di modifica della materia.

Gli interroganti chiedono, infine, di sa -pere se non ritenga di dover intervenireper bloccare iniziative così chiaramenteinopportune ed ingiustificate .

(5-00709)

MICELI, LO PORTO E PELLEGATTA .— Al Ministro della difesa. — Per cono-scere - in ordine allo stato di abbandon ocui ormai da tanti anni è condannatol'Altare della Patria, che, come noto, cu-stodisce la salma del Milite ignoto, lebandiere di guerra dei nostri reggimenti ei cimeli che richiamano la storia d'Ita-lia - se intenda promuovere i provvedi-menti che si rendono necessari per realiz-zare finalmente il ripristino globale delcomplesso infrastrutturale la cui preca-rietà provoca addirittura la infiltrazionedell'acqua piovana .

Per conoscere in particolare :

i motivi che impongono l'uso di unarustica transenna in legno in sostituzio-ne della vecchia cancellata in ferro perla delimitazione della scalinata dell'Altare;

le• difficoltà che non consentono losvolgimento di un idoneo costante servi -zio di vigilanza tendente ad impedire cheproprio davanti all'Altare abbiano luogobivacchi di persone irrispettose del si-gnificato del monumento, le quali tra l'al-tro depositano sul luogo rifiuti di ognigenere .

(5-00710)

NICOTRA. — Al Ministro dell 'interno .

— Per sapere se è a conoscenza che nellainterpretazione rigida della legge antima-fia, gli istituti di credito richiedono peresitare le pratiche di prestito agrario, al-

lorché la pratica è intestata a più perso -ne, tutti gli adempimenti burocratici lun-ghi e dispendiosi previsti dalla predetta•legge. Persino due coniugi sono conside-rati società ; pertanto al danno economicoche gli agricoltori e coltivatori diretti pe rloro verso subiscono per le intemperie eper la crisi agricola ora si vedono precon-cettamente considerati dallo Stato presun-ti mafiosi e pertanto devono dimostrarecon prove documentali il contrario .

Per sapere se non ritiene che tuttociò costituisca violazione aperta al princi-pio costituzionale del godimento pieno del -le libertà civili e della presunzione di in-nocenza fino a prova contraria . (5-00711)

CODRIGNANI, LEVI BALDINI, ONO-RATO, BASSANINI E RODOTA. — Al Mi-

nistro dell'interno. — Per conoscere -premesso che le licenze per porto d'armiregolarmente concesse nel nostro paese,secondo recenti indagini statistiche, risal-gono a oltre due milioni - :

se vi siano ipotesi di prospettiva perevitare la crescita esponenziale dell'acqui-sizione di armi;

quali siano i controlli operati dalMinistro dell'interno per garantire unpossesso e un uso legittimo delle armi inmano ai privati .

(5-00712)

BOCCHI, OLIVI, BARBERA, BELLINI,BERNARDI ANTONIO, BOSI MARAMOT-TI, CODRIGNANI, FILIPPINI, GIADRE-SCO, GRANATI CARUSO, GUERZONI ,GUALANDI, LODI FAUSTINI FUSTINI ,MAINARDI FAVA, MONTANARI FORNA-RI, RUBBI, SARTI ARMANDO, SATANAS-SI, TRABACCHI, TRIVA E ZANGHERI . —Al Ministro dell'industria, del commercio

e dell'artigianato. — Per conoscere:

le ragioni delle gravi inadempienzeche hanno determinato il mancato rinnov odei presidenti delle Camere di commercioe conseguentemente delle Giunte camerali ,in tutte le otto province dell'Emilia-Roma=gna, a ben 7 anni dall'emanazione del de-

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creto del Presidente della Repubblican. 616 del 1977, articolo 64, con il qualesi stabiliva l'immediato rinnovo delle pre-sidenze delle Camere di commercio, disci-plinandone in Modo nuovo la designa-zione ;

quali iniziative ha promosso o inten-da promuovere per giungere rapidamentealle nomine dei presidenti delle Camere dicommercio suddette, d'intesa con il presi -dente della Giunta regionale e, in partico-lare, perché non abbia ancora richiestoal prefetto di Modena di raccogliere leproposte delle organizzazioni economicheal fine di procedere al rinnovo della pre-sidenza della Camera di commercio anchein quella provincia .

Per conoscere, inoltre, quali criteri in-tenda adottare nella scelta delle candida-ture per consentire una effettiva presenzanelle Camere di commercio di autentich eespressioni delle forze economiche, valoriz -zando competenze, rappresentatività e plu-ralismo al fine di superare la situazion edi monopolio mortificante che si è deter-minata nelle Camere di commercio dellaEmilia-Romagna secondo una logica checorrisponde agli interessi di potere parti -tico o settoriali e non invece a quelli del -le forze economiche e sociali della regione .

(5-00713)

CODRIGNANI, MASINA E ONORATO .— Al Ministro degli affari esteri. — Perconoscere – premesso che le elezioni chesi terranno il 25 marzo nel Salvador s ipresentano già con i segni dell'arbitrio edell'illegalità in assenza dì un'anagrafe ag-giornata, con l'esclusione dei partiti dellasinistra e con l'impossibilità di parteci-pare al voto per quel terzo della popola-zione che risiede nelle zone controllate da lFMLN, e che continua la intollerabile vio-lazione dei diritti umani da parte di unregime che usa come strumenti di govern ogli squadroni della morte, la tortura e ilrapimento degli oppositori in maniera co-sì grave ed evidente che lo stesso dipar-timento di Stato USA ha dovuto negare il

visto di ingresso a Roberto D'Aubuisson,presidente dell'Assemblea Costituente sal-vadoregna

quali istruzioni abbia dato il Gover-no alla nostra rappresentanza a San Sal-vador e quali collegamenti abbia stabilitocon le organizzazioni internazionali perseguire attentamente la situazione ;

quali valutazioni abbia espresso an-che in sede internazionale per sostenerela necessità di una reale autodetermina-zione libera e democratica di un paese i lcui dramma si riverbera su tutta l'areacentro-americana;

quali decisioni intenda assumere (eproporre in sede comunitaria) nel cas oche dalle prossime elezioni il regime deimilitari pretendesse di avere ricevuto unaformale legittimazione popolare. (5-00714)

BELLINI . — Al Ministro dell 'agricoltu-ra e delle foreste. — Per conoscere i mo-tivi della mancata utilizzazione di linee dicredito agli istituti autorizzati a valere suifondi BEI e quali sono gli istituti di cre-dito che dispongono di tali fondi .

Per sapere, inoltre, se viene attuatoquanto disposto dall'articolo 32 della leg-ge 7 agosto 1982, n . 526, che estendeil rischio di cambio da parte dello Statoad operazioni di credito nel settore agri-colo con fondo BEI per la concessione d i« prestiti globali » da utilizzare per investi-menti nel settore agricolo .

(5-00715)

GIOVAGNOLI SPOSETTI, PASTORE,AMADEI FERRETTI, BENEVELLI, CALO-NACI, CECI BONIFAZI, DI GIOVANNI ,COLOMBINI, GELLI, MAINARDI FAVA ,MONTANARI FORNARI, PALOPOLI, TA-GLIABUE, BIANCHI BERETTA E PEDRAZ-ZI CIPOLLA. — Al Ministro della sanità .— Per sapere – in relazione ai casi di me-ningite, alcuni dei quali con esito letale ,verificatisi in diverse città, in particolarea Viterbo, ed al crescente allarme diffusotra la popolazione –:

se, sulla base delle indagini e verifi-che eventualmente disposte dà parte degli

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organi tecnico-scientifici del Ministero del-la sanità, si è stabilito che la meningiteresponsabile dei decessi è causata da me-ningococco e se sono stati individuati par-ticolari fattori fisico-ambientali che pos-sono aver determinato lo sviluppo dell apatologia, anche al fine di eventuali misu-re di prevenzione;

se collabora con le autorità sani-tarie locali per l 'individuazione di even-tuali gruppi di popolazione a rischio esulle conseguenti misure profilattiche d aadottare ;

se è vero, secondo quanto riferitodalla stampa, e sulla base della accertat aeziologia della meningite, che il Ministerodella sanità ha autorizzato la vendita i nItalia di un nuovo antibiotico prodotto inSvizzera e, in caso affermativo, quali sonole proprietà superiori di questo farmacorispetto ai numerosi antibiotici iscritti ne lprontuario farmaceutico ed efficaci controil meningococco ;

se è a conoscenza che a Viterbo, inseguito alle allarmanti notizie diffuse dal -le autorità amministrative e sanitarie lo -cali, attraverso emittenti radiotelevisiveche hanno ripetutamente trasmesso l'elen-co degli antibiotici atti a combattere i lmeningococco, si è prodotta una situazio-ne di grande allarme tra la popolazione eche è stata venduta una quantità enorm edi antibiotici tanto che le farmacie hann odovuto più volte rifornirsi ;

se e come è possibile che la peni-cillina ed altri antibiotici possano esserediffusi così massicciamente e, sembra, ab-bastanza liberamente ;

se non ritiene indispensabile ed ur-gente una informazione all'opinione pub -

blica da parte del Ministero della sanità ,attraverso i mezzi di comunicazione d imassa, sia al fine di evitare allarmismiingiustificati sia per una corretta cono-scenza della patologia in questione .

(5-00716)

VISCARDI. — Ai Ministri dell 'industria,commercio ed artigianato e di grazia egiustizia. — Per conoscere - premesso chela regione Campania su indicazioni del co-mune di Casapulla e dell'amministrazioneprovinciale di Caserta ha rivolto vari que-siti in ordine alla vendita dello stabili-mento GIO-BUTON di Casapulla alla . so-cietà DUERRE Sud di Casert a

quali interventi pubblici ordinari estraordinari sono stati destinati alla BU-TON e quale sia stato il rapporto investi-menti-occupazione-profitti dell'unità pro-duttiva in questione;

se erano a conoscenza della volontàdi alienare lo stabilimento di Casapulla;

con quali criteri sia stata operatala scelta e, in particolare, se ci siano stateo meno offerte più vantaggiose, sotto ilprofilo economico e produttivo, di cui nonsi è tenuto conto nella decisione di ces-sione dell 'azienda ;

quali iniziative sono state avviate percorrispondere alla richiesta avanzata dallaregione alla procura della Repubblica d iSanta Maria Capua Vetere per acquisireelementi in grado di escludere nella vi-cenda fini speculativi non leciti ed in ognicaso l'esclusione d 'interventi, pressioni ecollegamenti di stampo camorristico .

(5-00717)

*

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Camera dei Deputat i

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

PALMIERI. — Al Ministro dell ' interno .— Per sapere - premesso che :

il 19 marzo 1984 in località Trissino(Vicenza) dietro una assurda richiesta delsindaco, oltre 150 agenti tra polizia e ca-rabinieri armati hanno duramente e dissen-natamente caricato una sessantina di cit-tadini - in prevalenza vecchi, donne ebambini - che manifestavano pacificamen-te il loro dissenso rispetto ad un'ordi-nanza di esproprio del terreno del sinda-co di Trissino ;

in tale carica sono rimasti contusi emedicati diversi cittadini, tra i quali duebambini e sono stati operati fermi e in-terrogati dai carabinieri alcuni cittadin ipresi a caso, ai quali si è chiesto « qualiforze strumentalizzano la protesta dei cit-tadini di Trissino », e sui quali pesa l aeventualità di una grave quanto ingiustadenuncia da parte dei carabinieri ;

erano anni che nel vicentino non s iverificavano interventi così brutali e in-giustificati da parte dei carabinieri e po-lizia contro pacifiche manifestazioni di dis-senso ;

la protesta dei cittadini nei con-fronti del sindaco di Trissino e della Giun-ta regionale veneta è legittima e moti-vata: da oltre due anni la cittadinanzadella località Pranovi di Trissino (Vicen-za) esprime un motivato dissenso per l adecisione di ubicare un depuratore al cen-tro di un abitato dove vivono circa 500persone . Depuratore che dovrebbe racco-gliere tutti gli scarichi della Vallata del-1'Agno senza le necessarie misure di risa-namento là dove si producono scarichi in-quinanti . Non si spiega, poi, perché il sin-daco di Trissino anziché reprimere brutal-mente la protesta della popolazione, nonaccoglie i suggerimenti di quelle popola-zioni per ubicare detto depuratore distan-te dal centro abitato - :

1) quali provvedimenti intende pren-dere nei confronti del capitano dei cara-

binieri che ha ordinato e comandato taleassurda e brutale carica ; si sarebbe potu-to eseguire l'ordine del sindaco (assurdo eantidemocratico) in modo diverso, trattan-dosi in maggioranza di vecchi, donne ebambini ;

2) quali iniziative intende assumereper evitare una eventuale, indiscriminata ,ingiusta denuncia da parte del Comand ocarabinieri nei confronti di alcuni cittadi-ni (presi a caso) « colpevoli » di manife-stare democraticamente un dissenso .

(4-03365)

STRUMENDO. — Al Ministro del te -

soro. — Per sapere -

premesso che in data recente, rispon-dendo a precedente istanza dell'interrogan-te relativa all'assetto societario della Ban-ca popolare di Santo Stefano di Porto-gruaro (Venezia), il ministro forniva ri-sposte elusive, generiche e vagamente ras-sicuranti ;

visto che alla data prevista perla convocazione non si è potuta tenerel'assemblea straordinaria dei soci della ci -tata banca, indetta per deliberare sull aproposta di fusione per incorporazionealla Cassa di risparmio di Venezia (ai sen-si dell'articolo 48 della legge bancaria) ,essendo indisponibile la necessaria docu-mentazione sociale in quanto acquisita dal-l'autorità guidiziaria, che ha emesso comu-nicazioni giudiziarie nei confronti di alcu-ni degli amministratori della Banca po-polare Santo Stefano ;

considerato che dal proseguimento diuno stato di incertezza sull'assetto ed i lfunzionamento degli organi societari del -l'istituto di credito possono derivare dannie disagi nei rapporti con la clientela e ,di conseguenza, che da ciò può derivar eulteriore indebolimento alla già fragile eco-nomia della zona del Veneto orientale, checontinua a ritenere utile per il sistemaeconomico dell'area la presenza di unabanca locale, autonoma e cooperativa -:

se non ritenga opportuno intervenireonde evitare il paventato commissariamen-to della Banca popolare citata ;

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— 9338 —

Camera dei Deputati

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se non sussistano le condizioni perfavorire il riesame positivo dell'ipotesi,già da tempo formulata dalle istituzionieconomiche pubbliche locali, volta a ripri-stinare e rilanciare per la Banca popolaredi Santo Stefano il carattere di istituto d icredito popolare cooperativistico e locale ;

quali iniziative ritenga . utile e oppor-tuno assumere (anche di concerto con laBanca d'Italia) per riportare normalità nel-l'istituto di credito citato e nei suoi rap-porti con la Cassa di 'risparmio di Vene-zia e per ridare serenità e fiducia agli ope-ratori economici della zona in ordine agl iassetti e alle prospettive della Banca po-polare di Santo Stefano .

(4-03366)

CASTAGNETTI. — Al Ministro dellefinanze. — Per sapere - premesso :

che i mancati rimborsi IVA a ditteesportatrici recano danni gravissimi alleaziende e che questi ritardi ingiustificatideterminano sfiducia nello Stato e nell asua efficienza ;

che le aliquote IVA per i prodott isiderurgici, divise in fasce che vanno dal10 per cento al 18 per cento, impongon oun oneroso lavoro agli uffici periferici acausa della molteplice documentazione chedeve accompagnare le richieste di rimbor-so trimestrale (polizze fidejussorie dellecompagnie di assicurazione, certificato deltribunale, certificato della CCIAA, estrattodei registri IVA certificato dal notaio ,ecc.) -

se non intende porre allo studio laopportunità di provvedere all 'accorpamen-to in un'unica fascia di tutte le aliquoteIVA riferite ai prodotti siderurgici ond efavorire una maggiore rapidità nei rim-borsi e un minore onere sia per le azien-de sia per gli uffici nella predisposizio-ne e nella evasione delle pratiche.

(4-03367)

GUARRA. — Ai Ministri del tesoro edel lavoro e previdenza sociale. — Perconoscere lo stato della pratica di ricon-

giunzione di periodi assicurativi, ai sen-si della legge 7 febbraio 1979, n. 29, rela-tiva all 'ex dipendente dell 'INAPLI Di Gen-naro Mario, nato il 18 gennaio 1918, nu-mero di posizione 7032688, presso la di-visione 5/5 della direzione generale degliistituti di previdenza, nonché del riscattodel periodo di servizio militare. . (4-03368)

GUARRA. — Al Ministro del tesoro. —Per conoscere se e quando verrà liquida-ta alla signora Fulgieri Stefana, nata aSant'Agata dei Goti il 12 novembre 1916la pensione di guerra del defunto coniu-ge Magliocca Francesco, nato a Limatol a(Benevento) il 15 maggio 1917 e decedutoin Sant 'Agata dei Goti il 22 marzo 1983 ,il cui ricorso alla Corte dei conti è con-trassegnato con il numero 864610 .

(4-03369)

BATTISTUZZI . — Al Ministro della di-fesa. — Per sapere a quale fase siano per-venute le operazioni di installamento delsistema missilistico di Comiso e quali sia-no le motivazioni del rftardo ad oggi re-gistrabile ;

per sapere - considerate le modali-tà operative del sistema Cruise, modalitàche richiedono una continua mobilità deivettori installati su colonne di particola-ri autoveicoli in continuo movimento - s erisponda al vero la notizia che la reteviaria e l'intensità del traffico locale ren-dono difficilmente praticabili quelle moda-lità operative snaturando il sistema difen-sivo.

(4-03370)

RUSSO FERDINANDO, MEMMI, DEL-L'ANDRO, MENSORIO, ZUECH, CARRUS ,NENNA D'ANTONIO, NUCCI MAURO ,RUSSO RAFFAELE E CONTU. — Al Mini-stro della pubblica istruzione: . — Per co-noscere - premesso :

che l'applicazione dell'articolo 11 del -la legge 4 agosto 1977, n. 517, ha eviden-ziato che l'anticipo a settembre dell 'ini-zio dell'anno scolastico ha posto dei pro-blemi nelle varie regioni italiane il cui

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— 9339 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

clima presenta delle caratteristiche moltodiverse, rendendo impossibile un regolareinizio delle lezioni ;

che in molte regioni, in tale periodo,è in corso la vendemmia che vede unaampia partecipazione di studenti che di-sertano le lezioni ;

che l'apertura anticipata delle scuoleha compromesso il periodo finale dellastagione turistica che potrebbe svilupparsifino alla fine di settembre con ampi be-nefici oltre che per l'economia anche perla bilancia dei pagamenti ;

che i vari provveditorati agli studinon riescono mai per i primi di settem- -bre a completare le operazioni di trasfe-rimento, assegnazione provvisoria, nomin ain ruolo, nomina dei supplenti annuali ecc ;e che tali operazioni si protraggono tal -volta fino a dicembre, con conseguenzedannose per gli alunni che assistono adun continuo carosello di docenti o che ,per molte settimane, sono costretti a farelezioni soltanto con uno o due docentiinvece che con quelli di tutte le materie ;

che gli enti locali, a causa anchedella pausa di agosto, non riescono a com-pletare i lavori di manutenzione e rifaci-mento degli edifici scolastici, oltre chead assegnare ai vari istituti di secondogrado il personale non docente necessarioal loro funzionamento ;

che è necessario rendere efficiente l aattività didattica e migliorare la funziona-lità del servizio scolastico invece che ba-dare al rispetto formale dei 215 giornidi lezione - :

se non ritenga opportuno non anti-cipare ulteriormente l'inizio delle lezion icome previsto dal relativo decreto chestabilisce l 'inizio delle lezioni `a1 13 settem-bre 1984 per l'anno scolastico 1984-85, a l12 settembre 1985 per l'anno scolastico1985-86, all'll settembre 1986 per l'annoscolastico 1986-87 ;

se non ritenga opportuno, per quan-to su esposto, rimanendo all'interno dellalegislazione vigente, fissare l'inizio dellelezioni per l'anno scolastico 1984-85 a

giovedì 20 settembre 1984, tenuto contoche il periodo intercorrente fra il 10 edil 20 settembre potrebbe essere utilizzato ,invece del periodo 1 0-10 settembre, per l aelaborazione del piano annuale di attivit àscolastica da parte dei docenti che re-steranno effettivamente in servizio nellescuole, e non, come succede adesso daparte di docenti che il 10 settembre cam-biano scuola, rendendo vana ogni pro-grammazione curriculare ;

se, infine, non ritenga opportuno, riu-nendo i quattro giorni per festività sop-presse previste dalla legge n . 937 del 3 1dicembe 1977 all'inizio delle lezioni, perevitare i noti problemi connessi alle so-stituzioni dei docenti assenti per fruiredi tali giorni, fare iniziare le lezioni perl'anno scolastico 1984-85 mercoledì 26 set-tembre 1984 .

(4-03371)

RUSSO FERDINANDO E MEMMI : —Ai Ministri per la funzione pubblica e

della sanità. — Per conoscere -

premesso che il Consiglio sanitarionazionale in data 21 dicembre 1983, connota n. CSN/1/1173, ha portato a cono-scenza delle regioni, in quanto di lorocompetenza, gli indirizzi ed orientamentiadottati - dal Consiglio stesso nella sedutadel 16 dicembre 1983 sulla applicazionedei criteri di equipollenza in sede di in-quadramento nei ruoli nominativi regio-nali del personale delle unità sanitarielocali (articolo 64, primo comma, del de-creto del Presidente della Repubblican. 761 del 1979) ;

visto che le regioni in conformitàa detto atteso parere hanno adottato osi accingono ad adottare i relativi prov-vedimenti di propria spettanza ;

tenuto presente che da parte del Mi-nistero per la funzione pubblica sono in-tervenuti atti di opposizione che hannodestato perplessità e disorientamento nel -le regioni e viva preoccupazione tra i lpersonale interessato -

quali iniziative ritenga adottare perconfermare la necessaria esecuzione degli

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

orientamenti espressi dal Consiglio sani-tario nazionale che, opportunamente, haprovveduto a definire la problematica co-me risposta alle legittime aspettative de lpersonale fino ad oggi erroneamente in-quadrato o proposto per l 'inquadrament ocon il disconoscimento delle rispettive po-sizioni funzionali rivestite presso gli entidi provenienza .

(4-03372)

RUSSO FERDINANDO. — Al Ministrodella pubblica istruzione . — Per conoscere- premesso :

che dopo un biennio di servizio ma-turato al 9 settembre 1984, la posizionegiuridica dei segretari supplenti annual inegli anni scolastici 1982-83 e 1983-84 no -minati dai provveditori agli studi è deltutto precaria;

che il bando di concorso indetto aisensi della leggè n. 312 del 1980 risultaestremamente penalizzante per tale cate-goria di personale in quanto non prevedealcuna forma di riserva di posti che ga-rantisca il servizio prestato in tali anni etuteli la professionalità acquisita ;

che tali norme risultano discrimi-nanti rispetto a quelle che .hanno discipli-nato l'immissione in ruolo con la leggen . 270 del 1982 del personale in posizionesimile, che ha ottenuto l 'immissione i nruolo grazie ad un concorso riservato econ una sola prova orale che ha perfezio-nato il loro rapporto di impiego ;

che tale discriminazione determina ,di fatto, una disparità di trattamento trasoggetti di pari condizione;

che vari TAR hanno accolto la ecce-zione di incostituzionalità del principi oaffermato dalla legge n. 270 del 1982 se-condo il quale si maturava il diritto all aimmissione in ruolo a seconda dell 'annatae non in funzione del servizio prestato ;

che tale discriminazione avrà riper-cussioni negative sul mantenimento delposto di lavoro, dato che il bando citatomette nelle medesime condizioni sia colo-ro i quali, inseriti da diversi anni nelle

graduatorie provinciali, sono stati utilizza-ti con nomina del provveditore agli studi ,sia coloro i quali per la prima volta con-corrono per posti di segretario, poiché ilbando non prevede alcuna riserva per co-loro che sono già in servizio come se-gretari ;

che ciò lede i diritti di quei segre-tari supplenti annuali con nomina delprovveditore agli studi che provengonodal ruolo della carriera esecutiva con al-meno cinque anni di servizio di ruolo - :

quali provvedimenti intenda adottareper sanare un evidentissimo caso di ingiu-stizia e sperequazione che esclude in ma-niera iniqua e totale, per l 'immediato fu-turo, il mantenimento del posto di lavoro ,non tenendo conto della professionalitàacquisita e ledendo gli interessi legittimie le aspettative di tale categoria ;

se non ritenga, con una modifica delrelativo bando di concorso, di riservare il50 per cento dei posti ai segretari sup-plenti annuali con nomina del provvedito-re in servizio negli armi scolastici 1982-83e 1983-84.

(4-03373)

NICOTRA E RUBINO. — Ai Ministr i

della pubblica istruzione e della sanità . —Per sapere -

premesso che con nota ministerialeprot . 1966 del 13 febbraio 1984 pervenutaal provveditorato agli studi di Siracusain risposta ad un quesito posto dal pre-detto ufficio relativamente alla compati-bilità della docenza con la titolarità dilaboratori di analisi cliniche il Minister oesprimeva l'avviso che l 'attività di analist isi configuri come « attività commercialeper cui non è consentito l'esercizio a nor-ma dell 'articolo 92 del decreto del Presi-dente della Repubblica n . 117 del 1974 ;

rilevato che è priva di fondament ogiuridico l 'affermazione che l 'attività didirezione di gabinetto di analisi, o la tito-larità di tale attività possa configurars icome esercizio di una attività commercia -le. Quest 'ultima infatti è quella svolta dal-

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Atti Parlamentari

— 9341 —

Camera dei Deputati

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

l'imprenditore e consiste, ai sensi dell'ar-ticolo 2082 del codice civile, nell'esercizi odi una attività economica organizzata alfine dello scambio di beni e servizi ; leprofessioni intellettuali, invece, sono pre-cisate dall 'articolo 2229 del codice civil ecome quelle per le quali la legge può de-terminare l'iscrizione in appositi albi oelenchi;

considerato che le leggi vigenti auto -rizzano l'apertura di un laboratorio dianalisi cliniche solo se il titolare è unprofessionista (biologo o medico) iscrittoal rispettivo albo e che, quindi, se la leggeprescrive l'iscrizione in un albo profes-sionale, non vi possono essere dubbi chesi sia in presenza non di una attivit àcommerciale ma di una attività libero pro-fessionale; e va, pertanto, chiarito che laprofessione intellettuale è rinvenibile tuttele volte che la legge prescrive l 'obbligoall'iscrizione ad un albo professionale, l aquale cosa avviene appunto per il biolog oai sensi della legge n. 396 del 25 mag-gio 1967 ;

considerato, altresì, che altro elemen-to essenziale che nega il carattere com-merciale di un laboratorio di analisi indi-viduale consiste nel fatto che non esistealcuna legge che prevede per tale atti-vità l'iscrizione alla Camera di commercio –

se non intendano rivedere la not ain premessa per i riflessi anche di ordin erisarcitorio che gli interessati potrebberoavanzare data la evidente illegittimità del-la stessa .

(4-03374)

MUNDO. — Ai Ministri dell 'interno edi grazia e giustizia. — Per sapere – pre-messo che :

nella notte tra il 7 e 1'8 marzo, sonostate quasi completamente distrutte, d aincendi dolosi, le automobili Fiat Ritmoed A-112 di proprietà rispettivamente del-l'assessore socialista al comune di Semi-nara (Reggio Calabria), Domenico Mamma.liti, e del consigliere Rocco Russo, puresocialista ;

verso la fine di febbraio pallettonisono stati scaricati contro l'auto del vicesindaco Eugenio Lauro ;

nei confronti del sindaco PasqualeGioffrè verrebbero con insistenza rivoltegravi minacce ed intimidazioni -

quali iniziative siano state adottatedai competenti organi (polizia e magistra-tura) per individuare e punire i colpevol ie quali misure intendano predisporre pertutelare la incolumità degli amministratoricomunali e garantire il pieno e liberofunzionamento della Giunta e del Consi-glio comunale di Seminara .

(4-03375)

GRADI E BENEVELLI . — Ai Ministridel lavoro e previdenza sociale, di graziae giustizia, dell'interno e dei lavori pub-blici . — Per sapere - premesso :

che la società cooperativa a r. 1.« Fontana », con sede in Verona, nel 1978perveniva alla stipula di una convenzion econ il comune di Rodigo (Mantova) inbase alla quale acquistava dal comuneun'area edificabile ad un prezzo compren-sivo del costo delle opere di urbanizza-zione per la realizzazione di alloggi popo-lari e si impegnava al trasferimento deicostruendi alloggi a cittadini indicati dalcomune su predeterminati requisiti socio-economici ;

che in effetti gli alloggi costruiti ve-nivano assegnati a 17 famiglie del comunedi Rodigo le quali entravano a far partedella cooperativa « Fontana », pagavano in-teramente sin dal 1980 gli alloggi con i lversamento delle quote richieste come an-ticipazione e con 1'asunzione degli onerisul mutuo ipotecario acceso dalla coope-rativa « Fontana », presso la Cassa di ri-sparmio di Verona-Vicenza-Belluno ;

che i singoli atti di trasferimentotra la cooperativa « Fontana » e i 17 as-segnatari non venivano perfezionati né ,conseguentemente, veniva predisposto i lprospetto di frazionamento del mutuo, re -stando così gli assegnatari coobligati conla stessa cooperativa nei confronti della

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Cassa di risparmio e con altri eventualicreditori della medesima ;

che gli assegnatari di Rodigo soltantonell'aprile 1983 venivano messi a cono-scenza che dal 1982 erano in corso pro-cedure giudiziarie pendenti presso iI tri-bunale di Verona contro la cooperativ a« Fontana », promosse da certa « Valda-dige costruzioni SpA », con sede a Vero-na, presunta creditrice della cooperativa« Fontana »;

che i cittadini assegnatari di Rodigo ,una volta in possesso, dopo tante insi-stenze, del prospetto di frazionamento delmutuo per il quale si erano assunti l'one-re, e decidevano di andare a rogito, sco-privano che i loro alloggi erano oggettodì procedimento esecutivo avanti il tribu-nale di Mantova il quale aveva già fissat ola loro vendita ;

che avanti il tribunale di Verona pen-de altra causa tra la cooperativa « La Sor-gente », facente parte, come la cooperativ a« Fontana », del Consorzio realizzazioni in-dustriali sociali tecniche abitative CRI-STAL - cooperativa r . 1 ., con sede in Ve-rona, controversia nata come quella gi àesposta, per un presunto credito vantatodalla società « Valdadige » nei confront idella cooperativa « La Sorgente » ;

che anche per questa vicenda è stat aiscritta ipoteca giudiziale su 160 allogg iin Verona ;

che il consorzio CRISTAL, cui sonoassociate alcune cooperative edilizie, co nsede in Verona, opera per la realizzazion edi case per i lavoratori, fruendo di con -tributi della CE E

se non intendano valutare l 'opportu-nità di un commissariamento della coope-rativa « Fontana », di altre eventualmentein analoghe situazioni e del consorzio CRI-STAL;

se non ritengano di promuovere un ainchiesta su tutta questa vicenda che, agl iatti, appare intricata in termini tali d aledere bisogni ed interessi di famiglie inuna materia di estrema delicatezza per lecollettività interessate .

(4-03376)

ANTONI, TRIVA, AULETA, UMIDI SA -LA E BRINA. — Al Ministro delle finanze .— Per sapere –

premesso che l'amministrazione finan-ziaria ha sin qui ritenuto competenti an-che gli uffici IVA . a richiedere l ' iscrizioneipotecaria sui beni del contribuente invirtù della connessione esistente fra il po-tere sanzionatorio ed il diritto-doverecautelativo, per il combinato disposto de -gli articoli 51 e 58 del decreto del Presi-dente della Repubblica n . 633 del 1972 ;

visto che la Corte di Cassazione, co nsentenza n. 7162 del 15 luglio 1983, h ariconfermato, invece, l'esclusiva competen-za in materia dell ' intendenza di finanza ,così come prevista dall 'articolo 26 dellalegge n. 4 del 1929 – :

se, alla data odierna, esistono altr icasi oltre quello impugnato in Cassazionedi cui alla citata sentenza, in cui l 'iscri-zione ipotecaria è stata chiesta da ufficifinanziari ritenuti incompetenti e se, i nogni caso, si sono determinati vuoti nell ainiziativa cautelativa della amministrazion efinanziaria ;

se e quali iniziative ritiene di doverassumere in coerenza con gli indirizzi sinqui seguiti dalla amministrazione finan-ziaria .

(4-03377)

ARMELLIN, CASINI, MENEGHETTI ,ZOSO, ZAMPIERI, DAL MASO, ZAMBON ,ZUECH, SARETTA, PORTATADINO, CO-MIS, MALVESTIO, RIGHI, ROCELLI E

ROSSI. — Ai Ministri delle poste e tele-comunicazioni e della sanità . — Per sa-pere - premesso :

che da notizie di stampa la TV pri-vata ATR ha trasmesso in diretta in oradi massimo ascolto due interventi di in-terruzione della gravidanza con il metodoKarman, rappresentando i fatti come in-terventi banali, facili, privi di implicazio-ni umane ed etiche, senza alcun riferi-mento al significato della vita soppressa ;

che la banalizzazione dell 'aborto, os-sia il suo uso come strumento di puro

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controllo delle nascite è indicato com efatto negativo in ben tre relazioni mini-steriali, di tre ministri di diversa partepolitica (Altissimo, Aniasi e Degan), pre-sentate al Parlamento ai sensi dell 'artico-lo 16 della legge n . 194 ;

che l'articolo 1 della legge 194 f aobbligo allo Stato ed agli enti locali d iassumere tutte le iniziative idonee ad evi-tare che l'aborto sia usato come mezzodi controllo delle nascite ;

che l'effetto della banalizzazione del-l'interruzione volontaria della gravidanz apuò essere largamente determinato anch edai mezzi di comunicazione sociale e co-munque dipende dalla dimenticanza de l

valore della vita del concepito –

quale sia il giudizio che viene dàtosull'episodio suddetto e quali iniziativeintendono adottare a livello culturale edi mezzi di comunicazione sociale per im-pedire il diffondersi della banalizzazionedell'aborto che si traduce in una molti-plicazione del medesimo con irreparabil eviolazione del diritto alla vita del conce-pito e con danni non irrilevanti per la

madre .

(4-03378 )

BORGHINI, CERRINA FERONI, CHER-CHI, CRIPPA, PEDRAllI CIPOLLA E

RIDI . — Al Ministro dell'industria, de l

commercio e dell'artigianato. — Per sa-pere quale sia lo stato di attuazione de idispositivi della legge n . 308 .

In particolare, considarato che gli in-vestimenti produttivi nel settore dell'ener-gia hanno fondamentale importanza ai finidella ripresa di settori industriali qual il'elettromeccanica e di altri ad esso col -legati, gli interroganti chiedono di sapere :

1) quali e quanti progetti relativi allaproduzione combinata di energia-calore ,presentati da aziende e imprese sia pub-bliche che private, siano già stati consi-derati meritevoli di finanziamento ;

2) quanti e quali siano in corso d iistruttoria ;

3) entro quali tempi si pensa, d aparte del Ministero, di concludere la se-lezione .

Inoltre, considerato che i progetti pre-sentati da aziende ed imprese pubblichee private impegnano somme assai rilevanti ,gli interroganti chiedono di sapere entroquali tempi il Governo intende rifinan-ziare la legge n . 308 .

(4-03379)

POLLICE E TAMINO. — Al Ministrodella sanità. — Per sapere :

se sia al corrente della chiusura del-la casa di cura Villa Patrizia, con sede inCatania, a seguito dell'iniziativa dell'auto-rità giudiziaria in merito a reati di lesio-ni, maltrattamenti, omissione di assistenz anei confronti dei degenti della stessa ;

se sia al corrente della decisione de lComitato di gestione della USL 34 di Ca-tania di procedere al pagamento di lire294.200.000 ai gestori della casa di cur aVilla Patrizia, per le rette facenti riferi-mento al periodo 1° gennaio 1983-6 settem-bre 1983 nonostante l'articolo 13 dellaconvenzione stipulata dall'USL 34 con lacasa di cura prevedesse la rescissione del -la convenzione stessa sulla base della noncorrispondenza con i requisiti previsticome necessari per l'efficacia della con-venzione;

se infine il Ministero non ritenga op-portuno aprire un'inchiesta tecnico-ammi-nistrativa sulla vicenda allo scopo di ap-purare eventuali responsabilità da partedella USL 34 per quanto di sua compe-tenza, od eventuali reati di omissione .

(4-03380)

PICCHETTI. — Al Ministro dell 'inter-no. — Per sapere – premesso :

che in occasione dell'8 marzo, gior-nata internazionale della donna, il coor-dinamento donne di Anzio-Nettuno, conl'adesione di forze democratiche e discuole di vari ordini dei due comuni inprovincia di Roma, aveva indetto un cor-

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teo che partendo dal piazzale antistantela chiesa di Santa Maria Goretti si sareb-be concluso nei pressi del centro espe-rienze artiglieria di Nettuno;

che il corteo, dedicato alla pace, sa-rebbe stato composto da donne, bambinie giovani delle scuole e quindi caratteriz-zato da una positiva volontà di esprimeresentimenti di amicizia e solidarietà comepresupposti per salvaguardare la pace ;

che tale manifestazione veniva an-nullata il 6 marzo dal locale commissariodi pubblica sicurezza, dottor AntoninoMangiaracina, con la generica e anche of-fensiva motivazione « per motivi di ordi-ne e sicurezza pubblica » ;

che in ragione di ciò, gli organizza -tori della manifestazione, con senso di re-sponsabilità civica, pur contestando la de-cisione immotivata del commissario d ipubblica sicurezza, decidevano di non darluogo al corteo –

se non ritenga consurabile l'operatodel commissario Mangiaracina di Anzioche non ha saputo dimostrare alcun di-scernimento come si può tutelare la sicu-rezza pubblica, certamente non esposta arischi da un corteo di donne e ragazzi e ,di conseguenza, quali provvedimenti in-tende prendere perché episodi così criti-cabili non abbiano a ripetersi .

(4-03381)

RINALDI . — Al Ministro dell ' interno .

— Per sapere se è a conoscenza che nelleMarche tutto il personale di ruolo dellefarmacie degli ex ospedali, passate ai co-muni, ha optato, in base alla legge regio-nale n . 6 del 1981, per il passaggio alledipendenze delle USL.

In . conseguenza dell 'opzione i comuniinteressati hanno provveduto, da circa dueanni, a deliberare l 'ampliamento delle pro-prie piante organiche e ad espletare i ne-cessari concorsi per la copertura dei po-sti resisi vacanti .

Poiché la Commissione centrale per l afinanza locale non ha mai provveduto agl iadempimenti di sua competenza non èstato possibile effettuare l'assunzione in

pianta stabile del personale necessario pertenere in esercizio le farmacie.

Poiché, inoltre, le varie soluzioni prov-visorie adottate non sono più sostenibili alungo, si rischia la chiusura delle farma-cie stesse .

Ciò premesso e anche in considerazionedel fatto che in alcuni casi le graduato-rie dei concorsi cesseranno tra breve diavere validità per decorso di 'termine, non-ché ad evitare il comprensibile disagio edanno dei comuni, dei vincitori dei con -corsi e dei cittadini utenti, dovuti all aprecarietà della situazione, l'interrogantechiede di conoscere se intende dare solu-zione al problema e quanto tempo è an-cora ritenuto necessario .

(4-03382)

VIRGILI . — Al Ministro del tesoro . —Per sapere :

1) lo stato della pratica della signoraIolanda Moratelli, dipendente del Consi-glio provinciale di Trento, che in data5 ottobre 1983 ha richiesto – ai sensi dellalegge n . 29 del 1979 – la ricongiunzionenella CPDEL del periodo assicurativo 1 °ottobre 1959-31 maggio 1960;

2) i motivi per i quali, nonostant ela deliberazione 69180 espressa il 21 ot-tobre 1982 dalla Commissione per le prov-videnze ai perseguitati politici antifascist ipresso la Presidenza del Consiglio dei mi-nistri e con la quale veniva accolta ladomanda della signora Ester Torboli (ve-dova del perseguitato politico Perini Fran-cesco) riconoscendole il diritto all'assegn ovitalizio di benemerenza previsto dall'arti-colo 3 della legge n . 932 del 1980 nellamisura pari al minimo della pensione del-la previdenza sociale a decorrere dal 1 °maggio 1981, alla stessa signora non èstato a tutt 'oggi corrisposto l'assegno inquestione .

(4-03383)

VIRGILI. — Al Ministro della difesa.— Per sapere i motivi per i quali, a di-stanza di tre anni dalle conclusioni dellaCommissione medica ospedaliera (verb .

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mod. AB n. 592 del 16 ottobre 1980), nonsi è ancora provveduto alla emissione deldecreto di godimento della pensione pri-vilegiata ordinaria vitalizia a favore delcarabiniere in congedo Michele Pettinari(nato a Rovereto e ! residente a Dro nelTrentino) al quale è stata riconosciuta unainfermità ascrivibile alla 7a categoria dipensione Tab. A .

(4-03384)

PIREDDA. — Al Ministro della pubbli-ca istruzione. — Per sapere –

premesso che con ordinanza del 9febbraio 1984 il Ministro della pubblicaistruzione ha disposto che i provveditor iagli studi bandiscano i concorsi per lacopertura dei posti vacanti nel ruolo disegretario nelle scuole di ogni ordine egrado, riservando 1 '80 per cento dei po-sti a concorrenti applicati di ruolo ;

atteso che coloro che non sono piùapplicati di ruolo pur essendo in servizi ocon altre mansioni come per esempio se-gretari supplenti annuali, non possono par-tecipare ai concorsi per limiti di età ecomunque potrebbero non entrare nellariserva;

ritenuto che i segretari supplenti chenon potessero partecipare al concorso do-vrebbero perdere il posto senza poter ri-prendere nemmeno il servizio di applicatoche abbandonarono –

se è a conoscenza di questi fatti ese non ritenga opportuno porre rimediodisponendo che vengano ammessi al con-corso e alla riserva coloro che sono stat idi ruolo come applicati e siano tuttora inservizio a titolo precario .

(4-03385)

TAGLIABUE. — Al Ministro della sa-nità. — Per sapere – premesso che :

il provveditore agli studi di Comoricorre frequentemente alla sottoposizioneal Collegio medico dell'ospedale militaredi Baggio (Milano) per visite fiscali delpersonale della scuola distaccato presso

l'Ufficio scolastico provinciale e per il per-sonale docente e non docente alle dipen-denze dei capi di istituto della provinciadi Como che richiede congedi o aspetta-tive per motivi di salute ;

tale situazione determina un profon-do stato di disagio nel personale scolasti-co, nonché spese e doppioni di analisi cli-niche e diagnostiche già effettuate pressoi normali presidi delle Unità sanitarie lo-cali –

a) se non riteiida intervenire con ur-genza presso il provveditore agli studi diComo affinché vengano rispettate le normesancite dalla legge 23 dicembre 1978 ,n . 833, che all 'articolo 14, lettera (q), di-spone che siano le USL a svolgere gli ac-certamenti, le certificazioni e ogni altraprestazione medico legale spettante al Ser-vizio sanitario nazionale, con esclusione d iquelle relative ai servizi di cui alla let-tera Z) dell 'articolo 6 (Forze armate, agen-ti di custodia, vigili del fuoco, ferrovi edello Stato) ;

b) se è a conoscenza che in talesenso si è espresso, con sentenza del 2novembre 1981, il pretore di Bologna eche appaiono arbitrarie e lesive delle pre-rogative del Servizio sanitario nazionalele disposizioni del provveditore agJi studidi Como di . invio di personale della scuo-la, femminile e maschile, -all'ospedale mi-litare di Baggio per visite fiscali, per ma-lattie occasionali e per accertare l'idonei-tà permanente al servizio, ovvero la di-pendenza di una infermità da causa d iservizio .

(4-03386)

PELLEGATTA . — Al Ministro del te-soro. -- Per sapere quali motivi ritar-dano la definizione della pratica di ricon-giunzione dei periodi assicurativi, ai sensidella legge n . 29 del 1979, intestata aSergio Monoli, nato a Busto Arsizio (Va-rese) il 24 agosto 1930 ed ivi residentein via Castelseprio 4.

L'interessato è dipendente della USSLn. 8 (ex Ospedale di circolo di Busto

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Arsizio) e sarà collocato a riposo nel pros-simo mese di luglio; la richiesta è statafatta nel 1979 ed il Monoli, è in attes adel relativo decreto .

(4-03387)

PELLEGATTA. — Al Ministro del te-soro. — Per sapere quali motivi ritardanola definizione della pratica di ricongiun-zione dei periodi assicurativi, ai sensi dellalegge n . 29 del 1979, intestata a Francesc oDi Cara, nato a Palermo il 25 novembre1934 e residente a Busto Arsizio (Varese )in via Castelseprio 6 .

L'interessato è dipendente del comunedi Busto Arsizio ed è intenzionato a chie-dere di essere collocato a riposo ; codestoMinistero deve ancora chiedere il modelloSM 110 onde poter ricevere il TRC/01 bis ,la richiesta è stata effettuata in data 2 9aprile 1980 .

(4-03388)

PELLEGATTA. — Al Ministro del te-soro. — Per sapere se e quando sarà de -finita la pratica di ricongiunzione dei pe-riodi assicurativi ai sensi della legge n . 29del 1979, intestata a Enzo Paccagnella,nato a Verona il 2 ottobre 1929 ed iviresidente, in via Montorio 19, con domi-cilio a Busto Arsizio (Varese), in via Tre-viglio 13 .

L'interessato è un ex dipendente de lcomune di Busto Arsizio e la pratica de-finitiva di quiescenza, è stata trasmessail 9 febbraio 1983 ; il Paccagnella non haancora ricevuto il relativo decreto.

(4-03389)

PELLEGATTA. — Al Ministro del te -soro. — Per sapere se e quando sarà de -finita la pratica di ricongiunzione dei pe-riodi assicurativi, ai sensi della legge n . 29del 1979, intestata a Franco Corti, nato aBusto Arsizio (Varese) il 17 settembre1940 ed ivi residente in via Vespri Sici-liani .

L'interessat è ricoverato in ospedaleda 14 mesi pei gravissima malattia, è di-

pendente dell 'ACCAM ed ha presentato larichiesta in data 5 marzo 1983; le parti-colari condizioni del Corti sollecitano ildisbrigo della pratica in tempi brevi.

(4-03390)

ALPINI. — Al Ministro delle finanze.— Per sapere - premesso :

che con decreto ministeriale del 5marzo 1982 Sagatori Antonio, Gallizzi Gio-vanni, Castagna Anna Maria, Di SopraAnna e Patriarca Maria Rosaria venivan opromossi alla qualifica di Direttore ag-giunto di prima classe nel ruolo delle im-poste dirette a decorrere dal 13 luglio1980, anziché da una data compresa trail

e il 12 luglio 1980 ;

che tale circostanza è gravementelesiva agli interessati in quanto rendeinapplicabile, nei loro riguardi, il benefi-cio di carriera previsto nell'articolo 155,ultimo comma, della legge 11 luglio 1980 ,n. 312;

che la Direzione generale delle im-poste dirette, dopo aver appoggiato pe rben due volte le istanze degli interessatimedesimi (prima presso la Corte dei con -ti e poi presso il TAR del Lazio) ottenen-do l'accoglimento del ricorso degli istan-ti con sentenza n . 1169/83 del TAR delLazio, ha improvvisamente e contraddit-toriamente ritrattato il suo favorevole at-teggiamento facendo ricorso al Consigliodi Stato, avverso la suddetta sentenza de lTAR il cui esito era stato, tra l'altro, dal -la stessa direzione auspicato -

quali siano stati i motivi che han-no indotto la Direzione generale delle im-poste dirette h. cambiare il suo atteggia-mento nei confronti degli interessati ese non ritiene opportuno, ad evitare unavera e propria mortificazione alla catego-ria dei funzionari del Ministero delle fi-nanze ed in particolare di quelli delle im-poste dirette, di ritirare il ricorso al Con-siglio di Stato contro la sentenza del' TA Rdel Lazio, così come era stato assicuratoagli interessati medesimi .

(4-03391)

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SERVELLO, ZANFAGNA E MACERA-TINI. — Al Ministro del turismo e dellospettacolo. — Per conoscere le valutazion idel Governo sulle recenti polemiche esplo-se nel mondo del calcio con, le dichiara-zioni dell'arbitro Menicucci e di altriesponenti dello sport .

Per sapere se, a parte ogni accerta-mento di responsabilità di competenza de-gli organi federali, non ritenga urgenterichiamare l'attenzione del CONI sulle con-seguenze negative che si riflettono sull'im-magine dello sport italiano e sulla regola-rità dei campionati e se non ritenga didare luogo ad una gestione straordinari adegli enti arbitrali, in attesa di una ur-gente riforma che, al di fuori da ogni for-ma di sudditanza e di interferenza, ga-rantisca l'autonomia e l 'indipendenza de -gli arbitri di tutte le discipline mediantela costituzione di una Federazione degliufficiali di gara, nell'ambito del CONI, constatuto e regolamenti propri e ciò sullascorta di quanto si è finora attuato conla Federazione dei cronometristi e conla Federazione dei medici sportivi .

(4-03392)

RAUTI. — Al Ministro della sanità. —Per sapere se è informato delle gravi con-traddizioni che esistono nel settore di con-trollo veterinario pubblico in provincia d iFrosinone, contraddizioni che sono stateclamorosamente denunciate dal dotto rMassimo Masullo, il quale nel corso d iun'assemblea, ha rivolto un pesante att odi accusa alle dieci Unità sanitarie cheoperano in quel territorio .

Il rappresentante dei veterinari ciocia-ri dipendenti del servizio sanitario nazio-nale ha rivelato che per l'inesistenza d iun laboratorio di analisi, gli accertament inecessari vengono compiuti inviando icampioni presso d'Istituto zoo-profilatticodi Roma; una procedura disagevole ed as-surda al punto che afferma il dottor Ma -sullo: « Per accertare se ila carne è ava-riata passano dei giorni e si rischia chela carne " sospetta ", fermata nei frigori-feri dei macellai, vada completamente a

male prima ancora di sapere i risultat idegli esami ». Un esempio, questo, che va-le per tutti i prodotti alimentari soggettia controllo prima della commercializzazio-ne e che rivela l'estremo disagio deglioperatori del servizio al quale si aggiun-ge spesso la beffa del danno per i com'mercianti sottoposti al controllo .

Ma la contestazione investe altri set-tori, come la totale assenza di piccoli la-boratori di analisi in tutti i mattatoi del -la provincia, per cui gli addetti al con-trollo sono costretti ad operare per lun-go tempo negli ambienti umidi e gelat idelle celle frigorifere .

A tali obiettive carenze strutturali, siaggiunge quella dell'organico . Nelle diec iunità sanitarie locali della provincia d iFrosinone, infatti, operano 36 veterinariche hanno la responsabilità del controlloin 92 comuni . Una media di 3,6 veterinariper unità sanitaria locale, un dato che pe-rò pecca di omogeneità . In effetti, men-tre la unità sanitaria locale FR/4 disponedi 5 veterinari, altre, come la FR/3 e laFR/6, possono contare su due sole unit ànell'organico .

Con tutti questi presupposti negativinon si può non concordare col dottor Ma-sullo laddove evidenzia dubbi circa lapossibilità del servizio veterinario pubbli-co di quella provincia di garantire la ge-nuinità dei prodotti alimentari e preveni-re possibili danni alla salute dei consu-matori .

Se l'aspetto più appariscente della si-tuazione è la grave denuncia di carenzadi strutture adeguate, senza dubbio piùsconcertante è la constatazione delle ca-renze di organico che evidenziano l'incre-dibile lato che esiste tra tale situazionepubblica e le potenzialità offerte dal mer-cato del lavoro. Con riferimento a questoultimo aspetto non ci si può non richia-mare al documentato atto di sindacatoispettivo n. 4-03059 del 7 marzo 1984, sot-toscritto dagli onorevoli Cristiana Muscar-dini Palli e Franco Servello, che. denun-cia il continuo aumento dei laureati i nveterinaria che non trovano posto di la-voro al punto che sono in gran numeroquelli a « guadagno zero » .

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Camera dei Deputat i

IX LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 20 MARZO 1984

Con riferimento a tutto quanto sopra,l ' interrogante chiede di conoscere :

l) le verifiche che ritiene di doverdisporre per accertare il grado di effica-cia del servizio veterinario nelle unità sa-nitarie locali della provincia di Frosinone ;

2) le iniziative che intende assume-re per dotare quelle unità sanitarie dellestrutture di analisi di cui sono sprovviste ;

3) se, infine, non ritiene di doverintervenire affinché gli organici così visto-samente insufficienti vengano adeguati al-meno ad un livello tale da rendere possi-bili tempestivi interventi in ogni comune .

(4-03393)

RAUTI. — Al Presidente del Consigliodei ministri . —• Per sapere se non intendeintervenire nella sconcertante vicenda cheha avuto a protagonista l 'Istituto dellaEnciclopedia Italiana che, in persona delsuo presidente, G . Alessi, è ricorso al TARdel Lazio in data 8 agosto 1983, sostenen-do la sua natura di persona giuridica pri-vata; e ciò nel tentativo di non rendereapplicabili ai suoi dipendenti le disposi-zioni della legge 24 maggio 1970, n. 336(benefici combattentistici) .

L'Istituto in questione ha omesso d iricordare (il che può configurare anch eviolazione dell'articolo 640 del codice pe-nale) che nel 1978 Cancellieri Caterina, D eSantis Ennio, Mariani Maria Carmela eVarrone Roberto, tutti dipendenti dell'Isti-tuto della Enciclopedia Italiana, citaronoin giudizio l'ente per l 'applicazione, neiloro confronti, dei benefici combattentisticiprevisti dalla legge 24 maggio 1970, n . 336 .

Con sentenza n. 3543 del 21 marzo1979 il pretore di Roma « dichiara l'Isti-tuto della Enciclopedia Italiana tenuto al-l 'applicazione nei confronti dei ricorrent idel trattamento previsto dalle leggi 24maggio 1970, n. 336 e 9 ottobre 1971 ,n. 324, e successive modificazioni » .

Per conoscere, dunque, ciò premesso ,quali chiarificatrici decisioni si intendanoadottare, a beneficio del personale in que-stione.

(4-03394)

PARLATO. — Ai Ministri dei lavor ipubblici e dell'interno. — Per conoscere :

quali misure abbia preso la regioneCampania, ed il Ministero dei lavori pub-blici per la parte che gli compete, in or-dine alla signolare, e sconcertante, inclu-sione di una zona del comune di Gragna-no (Napoli), già considerata « franosa » ,tra quelle oggetto di destinazione alber-ghiera, senza che nulla, dal punto di vistaidrogeologico, sia mutato dalla precedenteclassificazione di piano regolatore generale ;

se risponda a verità che tale zonain località Sigliano era classificata come« verde » in precedenza e proprio per l asua caratteristica franosa vi era stata ini-bita qualunque costruzione mentre con lanuova classificazione, evidentemente opera-ta per ignobili fini speculativi e con irre-sponsabilità senza pari per quanto riguar-da i pericoli derivanti dal dissesto terri-toriale, potrebbe veder realizzati fabbricat iad elevato indice edificatorio ;

se risulti infine che ad opporsi a taledisinvolta nuova classificazione, quanto ma isospetta, sia stato il consigliere comunaledel MSI di Gragnano, dottor Paolo Lom-bardi, il quale ha documentato ampiamen-te, nelle osservazioni proposte al progettodi piano regolatore generale, le anzidett eperplessità di non lieve portata. (4-03395)

ALOI E VALENSISE . — Ai Ministridella sanità e per gli affari regionali. —Per sapere se sono al corrente che, nelquadro delle iniziative volte a ristruttu-rare la USL 17 della Calabria, si sta cer-cando di ridimensionare l'ospedale civil edi Soveria Mannelli, in provincia di Ca-tanzaro, modificando le caratteristiche d iospedale generale di zona del nosocomi omediante _la soppressione dei ,reparti dichirurgia e ortopedia e del servizio dianestesia .

Per sapere se non ritengano che si trattidi un'operazione assurda ed inconcepibiledal momento che il detto presidio ospeda-liero venne creato per soddisfare le esi-genze della popolazione interessata, col-

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locandolo in una delle quattro zone in-terne della provincia di Catanzaro, essen-dosi ciò ritenuto di fare per offrire unservizio sanitario a molti comuni internidi montagna•'collocati tra le province diCatanzaro e quella di Cosenza, poichémolte di queste zone restano, durante i lperiodo invernale, isolate dai centri di Ca-tanzaro, Cosenza e Lamezia Terme .

Per sapere, infine, se non ritengano diintervenire tempestivamente al fine di ac-certare la realtà della questione e di evi -tare, di concerto con le competenti auto-rità locali, il verificarsi di un'insostenibi-le situazione che verrebbe, se dovesse rea-lizzarsi, ad incidere negativamente sul ser-vizio sanitario di una vasta zona dellaCalabria.

(4-03396)

DEL DONNO. — Al Ministro del te-soro. — Per sapere se è possibile daresollecito corso alla pratica di pensione diguerra del signor Leuci Sergio, residentea Bisceglie (Bari), via Casilina .

Il ricorso, protocollo n. 31798 del 16giugno 1982, elenco n . 246344, è stato tra-smesso al comitato liquidazione delle pen-sioni di guerra .

(4-03397)

RUSSO RAFFAELE . — Ai Ministri del-l'industria, commercio e artigianato, de llavoro e previdenza sociale e per il coor-dinamento delle iniziative per la ricercascientifica e tecnologica . — Per sapere –

premesso che :

secondo i dettami della legge n . 46del 17 febbraio 1982 (Interventi per i set -tori dell'economia di rilevanza nazionale )da mesi è iniziata la fase operativa dell edelibere sui progetti da finanziare con i lfondo speciale per la ricerca applicata eche nel periodo compreso tra il luglio1982 ed il luglio dello scorso anno risul-tano preselezionati progetti per un costocomplessivo di lire 1 .254 miliardi circa ,contro disponibilità per circa 456 miliardie ciò determina, inevitabilmente, inutilied improprie attese da parte dei soggettititolari di quei progetti che non potranno

essere finanziati per materiale mancanz adi fondi ;

l'avviamento dei finanziamenti hacoinciso, inspiegabilmente, con la impossi-bilità di venire a conoscenza di quegli ele-menti relativi ai progetti ammessi al finan-ziamento e più esattamente si conoscesolo l'importo del progetto approvato, manon si conoscono né il nome, né, le dimen-sioni, né la localizzazione dell'impresa ch eha chiesto il finanziamento ;

considerato che la legge prevede cheil 40 per cento del fondo (quota di riser-va) sia destinato a imprese operanti nelMezzogiorno, ma, nonostante che le dispo-nibilità finanziarie per il Mezzogiorno su-perassero le reali esigenze di finanziamen-to provenienti dal Sud, alla fine delloscorso anno rimanevano inevasi progett iper interventi di circa 150 miliardi, mentrele domande in attesa di preselezione am-montavano a 202 miliardi ;

nell'intento di evitare ad alimentaree determinare attese senza speranza odinutili e dannose aspettative anche pe rquei progetti corredati di tutte le abilitàtecnico-giuridiche, al fine di rendere tra -sparenti i finanziamenti che vengono con-cessi e, infine, per il mantenimento della•quota di riserva in favore del Mezzo-giorno - :

se non ritengano di disporre e dareassicurazioni affinché :

a) l'Istituto mobiliare italiano, acui competono le istruttorie dei progetti,effettui la preselezione solamente di que iprogetti corredati di tutte le abilità richie-ste in modo da rispettare il limite di ottomesi fissato dalla stessa legge ;

b) le delibere relative ai progettiapprovati e finanziati siano pubblicate nel -la Gazzetta Ufficiale;

c) alla fine di ogni anno, in sededi rideterminazione delle quote di riservasulla base delle disponibilità esistenti, ri-manga comunque vincolata quella in fa-vore del Mezzogiorno e ciò per evitareeventuali ed inammissibili trasferimenti d ifondi;

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se non ritengano, infine, di doverprovvedere, con urgenza, ad aggiornare ledirettive annuali di politica scientifica esui settori prioritari di intervento comeripetutamente sollecitato, fin dal 1979, dalComitato interministeriale per la politicaindustriale.

(4-03398)

RUSSO RAFFAELE, IANNIELLO, AN-DREOLI, GRIPPO, MENSORIO, CIRINOPOMICINO, VISCARDI, CALDORO, CARI AE LOBIANCO. — Ai Ministri per i ben iculturali e ambientali, dei lavori pubblici,della pubblica istruzione e del turismo espettacolo. — Per sapere –

premesso che:

nella città di Napoli, nel quartieredenominato San Giuseppe-Porto sorge ilmonastero di Santa Chiara con vestigiadell'epoca romana, dell'epoca medioevale ,del periodo barocco, del tempo successi-vo fino ai tempi recenti ;

per le caratteristiche tecniche e pe-rimetrali che circondano tale monasteroesso costituisce un'autentica insula digrandissimo richiamo artistico-culturale ereligioso, meta annuale di migliaia e mi-gliaia di visitatori di ogni parte d'Itali ae d 'Europa ;

il predetto monastero, diviso indue parti con autonomo svolgimento d ivita, è attualmente occupato dalle mona-che clarisse di Santa Chiara che si dedi-cano ad una vita di ritiro permanente edai frati minori che occupano l'ala checomprende la basilica di Santa Chiara, i lchiostro maiolicato, quattro corridoi ed ivani attigui ;

la comunità dei religiosi, oltre alproprio specifico fine di evangelizzazionecristiano, è impegnata in una fervida ope-ra, da tutti riconosciuta, di promozion eumana e culturale a vantaggio della cit-tà, infatti nell'ambito del monastero ope-ra una scuola materna, trovano ospitali-tà associazioni giovanili e trovano, inoltre ,sede l'associazione studi del Mezzogiornoche organizza mostre, convegni e cicli di

conferenze, festivals di musica classica ,il collegium musicum formato da grupp icorali e strumentali e numerose altre ir i-ziative di eminente interesse artistico-cul-turali ;

poiché corrono insistenti le voci, ri-prese anche dalla stampa e dalle emitten-ti televisive libere, secondo le quali sa-rebbe in programma la cessione alla fa-coltà di architettura di parte del mona-stero la qual cosa ha già provocato legit-timo stupore in quanti per lunghi annihanno visto nel monastero di Santa Chia-ra, al di là del fatto religioso, un centrodi iniziative culturali di eminente ed in-sostituibile patrimonio da salvaguardare econservare – :

se non ritengano di dover interve-nire con ogni urgenza per :

a) smentire categoricamente tali in-sistenti voci di cessione di parte del mo-nastero . alla facoltà di architettura ;

b) in ogni caso salvaguardare l aunicità del patrimonio artistico della cit-tadella di Santa Chiara tenuto conto cheogni arbitrario frazionamento, tentativo dismembramento o qualsiasi altro distaccocostituirebbe un autentico attentato arti-stico ad un patrimonio di inestimabil evalore culturale che tale è sempre statonei secoli oltre a compromettere in modoirrimediabile le altre attività di promozio-ne umana in una città già assai carent eper tali iniziative e richiami .

(4-03399)

PARLATO, MANNA E ABBATANGELO .— Ai Ministri per l'ecologia e dell'indu-stria, commercio e artigianato . — Per co-noscere :

quale sia il quantitativo di rifiut iindustriali prodotto annualmente in Italiae quale la loro misura distinta per ma-terie che li compongono ;

quante siano le discariche abusive ,o che comunque sfuggono presumibilmen-te ai controlli, e quale quantitativo, si aglobalmente che nelle varie componenti ,si ritiene venga avviato a questè discariche ;

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se esiste una mappa di tutte le pro-duzioni industriali che producono quest irifiuti e se, per ogni insediamento produt-tivo, ci sia cognizione di dove e come ven-gono scaricati od eliminati i rifiuti indu-striali; se esiste una procedura di meto-dica analisi quantitativa di tali rifiuti;

se essi vengono, ed in quale misura ,trattati ai fini della eliminazione della no-cività e particolarmente del potenziale diinfiammabilità, di inquinamento ambien-tale e della falda freatica, di produzion edi gas pericolosi ;

se esiste una politica di riciclaggio ,e per tutti o parte di essi, e in quale mi-sura in caso affermativo, e per quali so -stanze, anche in relazione a futuri usi oalla estrazione di gas o di' componenti deirifiuti stessi ; quante e quali siano le disca-riche controllate e come i controlli pra-ticamente avvengano;

quale sia la politica del Governo inquesto settore essendo sconosciuto agli in-terroganti che ve ne sia una degna ditale nome o che, almeno, si ipotizzi dilanciarne una in questo settore che neces-sita di un adeguato impegno che resti-tuisca idonei livelli qualitativi di vita aicittadini italiani ed all 'ambiente degrada-tissimo in cui sono costretti a vivere ;

se, ad esempio, le consolidate espe-rienze danesi costituiscono in qualche mi-sura il riferimento concreto europeo cuici si volga o si pensi ad altri paesi, co-munque più avanzati dell'Italia, in questosettore nel quale si registra un ritardoimpensabile .

(4-03400)

PARLATO E MANNA. — Ai Ministridella sanità e di grazia e giustizia . — Perconoscere quale fondamento abbiano legravissime accuse rivolte alla USL n . 44di Napoli, di cui è presidente il senator ecomunista Abenante, sotto la cui giurisdi-zione trovasi il canile municipale, essendostati giustiziati i cani randagi, anziché co nl 'uso del « tanax », facendoli morire diinedia in condizioni di cattività disumaneo a seguito di strazianti agonie per l'uso

di « camere a gas » del tutto inefficient ied inadatte .

Ove le accuse siano fondate gli inter-roganti chiedono di sapere se sia apertoo se si intenda aprire procedimento a ca-rico del comitato di gestione della USL 44

e del suo presidente per i reati commessi .Per sapere, inoltre - in ordine alla ri-

soluzione ottimale del problema del ran-dagismo - quale sia l'opinione del respon-sabile del dicastero della sanità in ordinealle proposte della Lega per la difesa delcane che chiede :

1) un efficace controllo delle riven-dite di animali ;

2) l'istituzione dell'anagrafe canina ;

3) la trasformazione dei canili muni-cipali in ambulatori sanitari ;

4) una campagna di sterilizzazionegratuita .

(4-03401 )

CARRUS, CONTU, PIREDDA, PISANUE SODDU . — Al Ministro delle partecipa-zioni statali . — Per sapere -

in relazione alle prime attività di ge-stione del settore dell'alluminio pubblicoda parte dell'ingegner Ferdinando Palazzo ,presidente della finanziaria dell 'EFIM MCSe dell'Alluminio Italia SpA ;

premesso che la Sardegna negli ul-timi anni ha dovuto fare amare esperienzecon gravi conseguenze per la sopravvi-venza delle imprese, per l'occupazione sta -bile dei lavoratori e per la situazione eco-nomica di intere zone a seguito della no -mina di alti dirigenti delle partecipazion istatali non oculati, non rispettosi degli attidi governo e delle conseguenti direttive ,non prudenti e talora incompetenti ;

premesso altresì che la nomina deimassimi vertici delle imprese a partecipa-zione statale richiede un attento vaglio del-le loro capacità tecniche, dei loro requi-siti professionali e dei risultati' preceden-temente conseguiti ;

premesso, infine, che il settore del-l'alluminio di competenza delle partecipa-

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zioni statali ha bisogno di particolari ca-pacità dirigenziali, tecniche, professional ie umane –:

1) se risulta che, contro le previsionicontenute nei programmi di attuazione de lpiano di riassetto dell 'alluminio pubblico ,deliberato dal Comitato interministerialeper la politica industriale, l'ingegner Pa -lazzo, in spregio alle specifiche competenz edel Parlamento e del Governo, abbia uni-lateralmente deciso di sospendere le ope-razioni di ristrutturazione contenute nelpiano di settore ;

2) se risulta che, in violazione e indispregio di una precisa deliberazione delCIPI, lo stesso ingegner Palazzo abbia tra-sferito o compiuto atti tesi al trasferi-mento a Novara del Centro di ricerca del -l'alluminio previsto ad Assemini in Sar-degna ;

3) quali siano al momento attualegli ernoluinenti e le retribuzioni effettiva-mente percepiti dell'ingegnér Palazzo, qual isiano stati gli emolumenti e le retribuzioni

concordate all 'atto della nomina, quali sia-no state le ragioni che hanno: indottol'EFIM, prima e dopo, a fissare a tali li-veIli gli emolumenti e le retribuzioni ;

4) quali sono le precedenti esperien-ze dirigenziali dell'ingegner Palazzo nellevarie aziende prima di oggi, quali risultatieconomici e produttivi le stesse aziendehanno conseguito durante la sua gestione ;

5) quanti e quali consulenti sonostati chiamati alla MCS, all'Alluminio Ita-lia o società collegate o controllate du-rante la gestione dell'ingegner Palazzo equali siano i costi relativi ;

6) se non ritenga di dare direttiveall 'EFIM, in considerazione dei discuti-bili precedenti imprenditoriali dell 'ingegnerPalazzo e dei preoccupanti atti di gestio-ne nei primi mesi della sua opera, perch éla nomina venga sospesa e venga global-mente ridiscusso il problema dei verticidella finanziaria e delle società operativedelle partecipazioni statali nel settore del-l'alluminio.

(4-03402)

* *

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA ORAL E

RICCIUTI, JOVANNITTI, MALFATTI,SARTI ADOLFO, PATRIA, STEGAGNINI ,MATTARELLA, NUCCI MAURO, CUFFA-RO, COLUMBA, BOZZI, SACCONI E CO-STI. — Ai Ministri per il coordinament odelle iniziative per la ricerca scientifica etecnologica, delle partecipazioni statali edel lavoro e previdenza sociale. — Persapere -

premesso che :

ai sensi delle normative vigentile società di ricerca vengono costituite equindi liquidate con delibera del CIPI;

il senatore Granelli, Ministro perla ricerca scientifica e tecnologica, e l'ono-revole Darida, Ministro delle partecipazio-ni statali, hanno esperito ogni possibil etentativo per salvare il patrimonio pro-fessionale acquisito da TECNOCASA SpA ;

il CIPI ha costituito, con deliberadel 9 febbraio 1984, un gruppo di lavorointerministeriale, al fine di apportare lenecessarie modifiche ed integrazioni alledirettive per il fondo della ricerca appli-cata, proprio in riferimento alle societ àdi ricerca ;

la funzione delle società di ricerc aè prioritaria come mezzo primario nell aricerca applicata, con particolare riferi-mento al settore della piccola e mediaindustria ;

considerato, altresì, îl contributo im-portante dato da TECNOCASA SpA alpiano nazionale dell'edilizia, già approva-to dal CIPI, il cui bando è di imminentepubblicazione nella Gazzetta Ufficiale;

visto che nell'ambito della operativit àdel piano nazionale per la ricerca edilizia ,TECNOCASA può sviluppare proprie ricer-che per almeno 5 anni, considerando l eproprie strutture e capacità operative -

se, in coerenza con i loro precedenticomportamenti non ritengano di interve -

nire con l'urgenza che il caso richiede,per ottenere :

la sospensione dei provvediment iin atto, avverso la TECNOCASA SpA ;

la acquisizione della necessariapronunzia del CIPI in merito alla even-tuale liquidazione della TECNOCASA Sp Ae quindi la ristrutturazione o ricostituzio-ne della stessa sulla base degli element iche emergeranno dal dibattito del CIPI .

(3-00787)

BOCCHI, BERNARDI ANTONIO E

MAINARDI FAVA . — Al Presidente de lConsiglio dei ministri . — Per sapere - pre-messo:

che dagli atti depositati presso l acancelleria commerciale del tribunale diParma in data 28 dicembre 1983 da par -te dell 'avvocato Andrea Pinotti quale pre-sidente del collegio sindacale della « So-cietà edizioni giornali e affini - SEGE ASpA » risulta che nella riunione del 2 2dicembre 1983 il consiglio di amministra-zione della medesima società ha discus-so di « decisioni adottate in materia dispazi pubblicitari gratuiti assegnati a par-titi politici e candidati alle elezioni delgiugno 1983 » ;

che nella medesima riunione si è, al-tresì, discuso « della necessità di procederead un corretto investimento della sommadi lire 2.500.000.000, al momento investitiin CCT con scadenza 2 gennaio 1984 » ,decidendo il rinnovo dell'investimento allemigliori condizioni - :

se - in riferimento alla pubblicitàelettorale gratuita - intende accertare i nqual modo tali « regali » siano stati con-cessi e a chi, se non si siano violate nor-mative fiscali verificando se la concessio-naria di pubblicità « Publikompass » abbiaemesso regolare fatturazione per tali spa-zi pubblicitari, se non si siano violate, ol-tre che comportamenti di correttezza elet-torale, norme della legge sul finanziament opubblico ai partiti ;

se i candidati, che di tali generos iregali hanno usufruito, abbiano dato do-veroso riscontro.

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Gli interroganti chiedono, altresì, d isapere :

se la Presidenza del Consiglio non ri-tenga di essere di fronte ad una clamoro-sa distorsione, se non ad una vera é pro-pria violazione della legge n. 416, vistoche la SEGEA, in grado di investire 2 .500milioni in CCT, ha ottenuto contributidello Stato per lire 2 .769.274.086 per 10anni per il credito agevolato concesso all eimprese editrici che assumano iniziativedi ristrutturazione tecnico-produttive e d isviluppo economico-produttivo ;

se non ritenga opportuno accertarecomunque che gli oltre 2 .500.000.000 dicontributo agevolato siano serviti, anzichéad investimenti produttivi di ristruttura-zione aziendale, a lucrare considerevoli in-teressi, senza nulla rischiare, con l'acqui-sizione di titoli di Stato .

(3-00788)

CODRIGNANI, MASINA, ONORATO ,BASSANINI E RODOTA. — Al Ministrodella difesa. — Per sapere - in relazioneal sequestro della nave Viking battentebandiera panamense che la Guardia di fi-nanza ha fermato in acque territoriali ita-liane con un ingente quantitativo di arm idopo che aveva toccato i porti turchi edisraeliani e si apprestava a fare scalo aCivitavecchia

quale fosse la presunta destinazionedel carico ;

quali possibilità vi siano state e v isiano che navi pirate facciano scalo neinostri porti e scarichino o carichino ma-teriale bellico;

se non ritenga che questo episodi oconfermi ancora una volta che l'assenzadi una legge che dia garanzie di traspa-renza ad un settore così pericoloso comequello del commercio delle armi, a pre-scindere dal fatto che coinvolgano interessidi imprese italiane, finisce per costituireun'oggettiva copertura ad operazioni ille-gali .

(3-00789)

CRUCIANELLI, SERAFINI, MANCA NI-COLA, GIANNI, MAGRI E CASTELLINA .— Al Ministro delle partecipazioni statali.— Per sapere – in relazione all'annulla-mento della transazione inerente l'aziendaagricola « Maccarese » per il quale è stat arilevata dalla magistratura l'inosservanzadella clausola riguardante il diritto d'in-formazione sindacale - :

se risponde a verità che i liquidatoriavrebbero presentato ricorso avverso taleannullamento e quali ne siano i motivi ;

se risponde a verità che sarebbe allostudio un nuovo atto di cessione dell 'azien-da, avente sempre come acquirente l 'Agri-cola « Gabellieri » ;

se, all'opposto, non ritenga necessa-rio, anche sulla base dell'annullamento delcontratto, che svincola di fatto l'IRI da lrischio di dover corrispondere onerose pe-nalità, che sia resa praticabile una diversastrada, tendente alla stipula di un con-tratto con diverso contraente, e se in talecaso, non ritenga di dover adeguatamentevalutare le offerte, che hanno avuto tr al'altro ampio risalto sulla stampa nazio-nale, avanzate dalla regione Lazio ;

se non ritenga, infine, che il perma -nere di una proprietà pubblica dia essen -ziali garanzie soprattutto con riguardo a lrispetto dei vincoli urbanistici sul territo-rio, in una zona fortemente investita dall aspeculazione edilizia come il litorale traFiumicino e Fregene e le zone prospicienti .

(3-00790)

VITI. — Al Ministro dell'interno . —Per conoscere come si intenda far frontealle manifestazioni di delinquenza teppi-stica e di violenza che sono avvenute aMontescaglioso in provincia di Matera dove ,a seguito di una incredibile e torbida vi-cenda che ha avuto a protagonisti alcunigiovani del luogo, autori del sequestro didue minorenni e della consumazione diviolenze su di esse, un pubblicista de LaGazzetta del Mezzogiorno, Alberto Parisì ,è stato oggetto di un pestaggio in pienapiazza alla presenza di numerosissimi te-

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stimoni ad opera di parenti delle giovan isequestrate .

Le cronache riferiscono che alla basedella gravissima sopraffazione sarebbe i ldisdoro accusato dai parenti delle giovanisequestrate per le notizie propalate dalgiornale La Gazzetta del Mezzogiorno nel-le quali si riferiva degli atti di libidinesubiti dalle giovani vittime. Le cronachedella Gazzetta si diffondono nella descri-zione del « pestaggio » subito dall'innocen-te pubblicista: il fatto allucinante sulquale si invita il Ministro a effettuarerapidi accertamenti è essenzialmente le-gato alla imperturbabilità con cui l'att odi violenza sarebbe stato consumato allaluce del sole e secondo un rito triste-mente ammonitorio .

L'interrogante chiede di sapere se nonritenga di farsi carico dell'urgenza di prov-vedere al potenziamento dei presidi so-prattutto in aree nelle quali l'insorgenza

e lo sviluppo di fenomeni criminosi ten-dano a tradursi in atti di sfrontata sfida

alla sicurezza dei cittadini e alla dignità

delle istituzioni .

(3-00791 )

DEL DONNO. — Al Ministro di gra-zia e giustizia. — Per sapere se non ri-tenga dare al Parlamento elementi ade -guati nei riguardi di quanto riportato daigiornali come giudizi della magistratura :« I magistrati antimafia accusano gli uo-mini della droga nei partiti, - la droga as-sedia lo Stato ».

(3-00792)

DEL DONNO. — Al Ministro dell'in-terno. — Per sapere quali responsabilitàsono emerse sulla evasione dal centrocardiologico del « prigioniero eccellente »Antonio Virgilio « cardiopatico grave » d i

56 anni .

(3-00793)

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