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SEDUTA CONSILIARE DEL 30 GIUGNO 2011 Ore 20.44 Presiede la seduta il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio Assiste il Segretario generale, dott. Adriano Barlassina Presidente Isidoro Buonasera, prego i Consiglieri di controllare se il badge è inserito, vorrei verificare i presenti. Ce ne sono solo 14 inseriti ancora, ne mancano parecchi. Controllare se il badge è inserito bene. Prima di iniziare i lavori io passerei la parola al Sindaco per una commemorazione. Sindaco Sì, grazie Presidente. Mi sembra doveroso per il Consiglio Comunale ricordare la persona di Vincenzo Capacchione, il medico del nostro ospedale che è deceduto pochi giorni fa, dopo aver salvato la vita di un paziente. Malgrado lui stesso fosse malato, si è recato sul luogo del lavoro, ha operato questa persona e purtroppo è stato colto poi da un malore fatale. Io a nome dell’Amministrazione ho già inviato una lettera di cordoglio alla famiglia, lascia la moglie e tre figlie. Ho fatto anche, sempre a nome dell’Amministrazione, un comunicato stampa dichiarando anche che Vincenzo Capacchione verrà proposto per un’onorificenza civica alla prossima occasione. Prima di rispettare un minuto di silenzio io passerei la parola al Professor Rovelli che era collega di lavoro del dottor Capacchione, lo conosceva bene e quindi può ricordare il suo profilo, la sua umanità, la sua dedizione al lavoro. Consigliere Rovelli Signor Sindaco e signori Consiglieri, Vincenzo Capacchione è stato un mio allievo. È entrato circa 15 anni fa nello staff della nostra Cardiologia. Medico preparato, taciturno, svolgeva la sua professione con impegno e umiltà, dote di coloro che sono sicuri delle proprie qualità. Faceva parte del gruppo dei tre emodinamisti che sostengono il Servizio di Emodinamica Interventistica che ho l’orgoglio di aver creato e che fa parte del 118 Rete dell’Infarto con una reperibilità – quindi turni pesanti – di 24 ore su 24. Interventi che si fanno letteralmente salvavita. Noi siamo quotidianamente a contatto con la sofferenza degli altri, del prossimo, e spesso sottovalutiamo la nostra. Così è stato per lui che ha sacrificato la sua vita per rispettare un impegno non solo professionale, ma di elevato valore sociale. Impegno quasi mai

SEDUTA CONSILIARE DEL 30 GIUGNO 2011 Ore 20.44 Presiede la ... · 2 gratificato e ignorato da chi ci governa, siamo anonimi attori in un sistema malato e svilente a tratti. Ci si

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SEDUTA CONSILIARE DEL 30 GIUGNO 2011 Ore 20.44

Presiede la seduta il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio Assiste il Segretario generale, dott. Adriano Barlassina Presidente Isidoro Buonasera, prego i Consiglieri di controllare se il badge è inserito, vorrei verificare i presenti. Ce ne sono solo 14 inseriti ancora, ne mancano parecchi. Controllare se il badge è inserito bene. Prima di iniziare i lavori io passerei la parola al Sindaco per una commemorazione. Sindaco Sì, grazie Presidente. Mi sembra doveroso per il Consiglio Comunale ricordare la persona di Vincenzo Capacchione, il medico del nostro ospedale che è deceduto pochi giorni fa, dopo aver salvato la vita di un paziente. Malgrado lui stesso fosse malato, si è recato sul luogo del lavoro, ha operato questa persona e purtroppo è stato colto poi da un malore fatale. Io a nome dell’Amministrazione ho già inviato una lettera di cordoglio alla famiglia, lascia la moglie e tre figlie. Ho fatto anche, sempre a nome dell’Amministrazione, un comunicato stampa dichiarando anche che Vincenzo Capacchione verrà proposto per un’onorificenza civica alla prossima occasione. Prima di rispettare un minuto di silenzio io passerei la parola al Professor Rovelli che era collega di lavoro del dottor Capacchione, lo conosceva bene e quindi può ricordare il suo profilo, la sua umanità, la sua dedizione al lavoro. Consigliere Rovelli Signor Sindaco e signori Consiglieri, Vincenzo Capacchione è stato un mio allievo. È entrato circa 15 anni fa nello staff della nostra Cardiologia. Medico preparato, taciturno, svolgeva la sua professione con impegno e umiltà, dote di coloro che sono sicuri delle proprie qualità. Faceva parte del gruppo dei tre emodinamisti che sostengono il Servizio di Emodinamica Interventistica che ho l’orgoglio di aver creato e che fa parte del 118 Rete dell’Infarto con una reperibilità – quindi turni pesanti – di 24 ore su 24. Interventi che si fanno letteralmente salvavita. Noi siamo quotidianamente a contatto con la sofferenza degli altri, del prossimo, e spesso sottovalutiamo la nostra. Così è stato per lui che ha sacrificato la sua vita per rispettare un impegno non solo professionale, ma di elevato valore sociale. Impegno quasi mai

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gratificato e ignorato da chi ci governa, siamo anonimi attori in un sistema malato e svilente a tratti. Ci si chiede se occorre morire perché siano riconosciuti i meriti di chi opera con serietà. Non sarà facile sostituire Vincenzo Capacchione, quel tipo di lavoro che lui svolgeva non si può improvvisare e ha bisogno di grande esperienza, dedizione, disponibilità, sacrificio. Tutte doti che non sono facili da comporre. Per onorarlo nel modo migliore sono sicuro che la sua volontà sarà quella di mantenere e potenziare questo tipo di servizio strategico per l’emergenza cardiologia per l’infarto. Il totale silenzio amministrativo di questi giorni preoccupa e ci spinge a sollecitare urgenti decisioni, affinché si possa ripartire nell’interesse dell’intera comunità. Grazie.

minuto di silenzio

Presidente Isidoro Io volevo dire solo due cose. Come Presidente vi posso garantire che sono emozionantissimo. Penso che tutti voi avete ricevuto il Regolamento del Consiglio Comunale e lo Statuto Comunale. Quello, diciamo, è una cosa che deve essere rispettata, cominciando da me che sono il Presidente del Consiglio. Io sarò il Presidente sopra le parti, spero che i Consiglieri Comunali collaborino con il Presidente, anche perché ritengo che tutti i Consiglieri Comunali dovranno fare gli interessi della nostra città. Noi siamo qua apposta. I cittadini rhodensi ci hanno mandato in Consiglio Comunale per fare gli interessi della città. Aggiungo che intendo collaborare in pieno con il mio Vice Presidente perché io voglio una collaborazione, come la do io la collaborazione la pretendo anche dagli altri. Vi garantisco che sarò un Presidente che rispetterà il Regolamento e lo Statuto. Spero che anche i Consiglieri Comunali rispetteranno il Regolamento e lo Statuto. Vi posso dire che sarò il Presidente di tutti i Consiglieri Comunali, sia della Minoranza che dell’Opposizione, io sarò il Presidente sopra le parti. Grazie. Iniziamo i lavori.

°°°

3

PUNTO 1 APPROVAZIONE VERBALE DELLA SEDUTA CONSILIARE DEL 15.12.2010 Presidente Isidoro Al primo punto c’è l’approvazione del verbale del 15/12/2010. Non è il Consiglio Comunale che abbiamo fatto noi, è l’ultimo Consiglio che è stato fatto in quest’Aula e va approvato stasera. Nomina degli scrutatori: Turconi, Sibilani e Colombo. Votiamo.

Presidente Isidoro Proposta approvata.

°°°

PUNTO N. 2 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AFFARI ISTITUZIONALI E ORGANIZZAZIONE – NOMINA DEI RELATIVI COMPONENTI E DEL PRESIDENTE Presidente Isidoro Abbiamo le Commissioni.

CONSIGLIERI PRESENTI 23

CONSIGLIERI ASSENTI

2

Tagliabue, Cecchetti

CONSIGLIERI ASTENUTI 14 Fodonougbo, Forloni, Giudici, Giussani, Isidoro, Lampugnani, Lemma, Margjoni, Oltolina, Rovelli, Sibilani, Sinigaglia, Turconi, Valassina

CONSIGLIERI VOTANTI 9

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 9

4

Consigliere Sinigaglia Mozione d’ordine, Presidente. Presidente Isidoro Prego, Consigliere Sinigaglia. Consigliere Sinigaglia Allora, all’Ordine del Giorno c’è l’istituzione di quattro Commissioni. Io propongo di fare un’unica votazione perché sono quattro Commissioni che sono già previste nel nostro Regolamento, sono da istituire e, a mio parere, è più semplice votare una sola volta per l’istituzione di tutte queste quattro Commissioni. Presidente Isidoro Per me va bene, se nessuno dice niente possiamo allora votare per le quattro Commissioni. Votiamo.

Presidente Isidoro La proposta è approvata. Adesso votiamo per la prima Commissione Ambiente e Territorio. Consigliere Giudici Scusi, Presidente. Volevo capire, giusto per l’ordine dei lavori, se era possibile intervenire, nel senso di fare una dichiarazione di voto, visto che si fa una votazione unica o nel caso la facciamo prima.

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI ASTENUTI 3 Lampugnani, Tizzoni, Turconi

CONSIGLIERI VOTANTI 21

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 18

CONSIGLIERI CONTRARI 3

Colombo, Giudici, Giussani

5

Presidente Isidoro No, la votazione unica si è fatta prima per approvare che tutte e quattro le Commissioni si votano. Adesso noi votiamo singolarmente le Commissioni. Consigliere Giudici No, è chiaro, per capire nel caso quando intervenire. Presidente Isidoro Penso che intervieni quando vuoi, cioè sulle Commissioni io vado avanti come siamo rimasti in Conferenza Capigruppo. Consigliere Giudici È chiaro, allora lo faccio adesso. Mi dica se fare un intervento… io volevo fare un intervento come dichiarazione di voto per quanto riguardava una specifica Commissione, se farlo adesso oppure… Presidente Isidoro Prego, io gliela faccio fare subito, Consigliere Giudici. Consigliere Giudici Giusto un minuto perché poi daremo spazio a questa votazione, anche perché dopo ci sono forse temi e argomenti ben più importanti, che riguardano direttamente la nostra città che l’elezione di queste Commissioni che, va beh, sono previste da Statuto. L’unico intervento volevo farlo riguardo alla Presidenza della Commissione Bilancio, che comunque da Statuto spetta alla Minoranza o alle Forze di Opposizione – come volete chiamarle –. Secondo il Gruppo Consiliare della Lega Nord, per noi la persona indicata maggiormente per ricoprire questo incarico era Marco Tizzoni, in quanto nel precedente mandato amministrativo ha ricoperto il ruolo di Assessore proprio a questa Partita, al Bilancio, e comunque ad altre deleghe che aveva in carico. Mi rivolgo anche alle forze di Maggioranza ricordando che, anche nella passata Amministrazione avevamo fatto questa scelta come Lega Nord, di votare come Presidente l’Assessore Scarfone, che poi ha ricoperto il ruolo di Presidente della Commissione Bilancio, diciamo anche per una – potremmo chiamare – prassi consuetudinale, una norma non scritta che è buona cosa che, comunque, chi abbia ricoperto nella precedente Amministrazione questo incarico, che abbia maggiore dimestichezza e confidenza col Bilancio Comunale, possa magari ricoprire questo ruolo. Questa è la posizione come Gruppo Consiliare della Lega Nord. Grazie.

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Presidente Isidoro Procediamo alla votazione della prima Commissione. Scrutinio segreto, tutti i Consiglieri hanno sulla scrivania i vari bigliettini dove c’è da scrivere il nome. Commissione Ambiente e Territorio. Consigliere Kirn Scusi, Presidente, per capire l’ordine dei lavori. Allora adesso votiamo i membri della prima Commissione che è Affari Istituzionali, poi voteremo il Presidente di questa e poi passiamo alle altre. Giusto? Presidente Isidoro Sì. Consigliere Kirn Okay, grazie. Presidente Isidoro Allora, Affari Istituzionali, la prima. Gli scrutatori sono già stati nominati prima e sono quelli. Prima bisogna votare i cinque membri e poi si vota il Presidente. Scrutatori, per cortesia, se volete accomodarvi. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Rovelli

n.

5 voti

Sinigaglia n. 5 voti Margjoni n. 4 voti Guglielmo n. 6 voti Giudici n. 4 voti Presidente Isidoro I componenti sono 5, quindi sono questi gli eletti della Commissione.

7

Adesso confermiamo la presenza e votiamo il Presidente di questa Commissione. Consigliere Oltolina Prima di votare il Presidente vorrei, a nome della Maggioranza, fare una dichiarazione che attiene alla candidatura e alla presidenza della Commissione Affari Istituzionali. Come Maggioranza – lo dico in modo esplicito – indichiamo Marisa Sinigaglia che, da molti anni, frequenta e ha frequentato i Consigli Circoscrizionali, le istituzioni, che ha una sua confidenza e sensibilità con questi ambiti anche Statutari e Regolamentari. Quindi indichiamo Marisa Sinigaglia come Presidente. Grazie. Presidente Isidoro Se siete tutti d’accordo si può fare anche col badge, sennò votiamo a scrutinio segreto. Va bene, con la scheda, votiamo. Scrutatori, se volete venire. Si procede alla votazione segreta del Presidente della Commissione Affari Istituzionali e Organizzazione

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Sinigaglia

n.

15 voti

Giudici n. 4 voti Rovelli n. 5 voti Presidente Isidoro Il Presidente è Sinigaglia. Col badge bisogna votare subito la immediata esecutività della delibera. Votare.

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24

8

Presidente Isidoro Unanime.

°°°

PUNTO N. 3 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE AMBIENTE E TERRITORIO – NOMINA DEI RELATIVI COMPONENTI E DEL PRESIDENTE Presidente Isidoro Passiamo alla terza votazione. Si fa con lo stesso sistema, prima i 5 componenti della Commissione e poi il Presidente, sempre a scrutinio segreto. Commissione Ambiente e Territorio, scheda azzurra. Scrutatori, per cortesia, se vi volete accomodare, grazie. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione Ambiente e Territorio

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Lampugnani

n.

5 voti

Oltolina n. 5 voti Falcone n. 5 voti Kirn n. 5 voti Colombo n. 4 voti Presidente Isidoro Questi sono i componenti della Commissione. Adesso passiamo alla votazione per il Presidente di questa Commissione Ambiente e Territorio, scheda sempre azzurra. Consigliere Oltolina Anche in questo caso la Maggioranza indica – lo esplicito – il Consigliere Oscar Lampugnani, anch’egli con una esperienza

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consolidata di Consiglio Comunale e di direzione dello stesso. Quindi, a guidare la Commissione Ambiente e Territorio proponiamo Lampugnani. Presidente Isidoro Scrutatori. Si procede alla votazione segreta del Presidente della Commissione Ambiente e Territorio

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Lampugnani

n.

14 voti

Kirn n. 5 voti Colombo n. 4 voti Presidente Isidoro Il Presidente della Commissione Ambiente e Territorio è Lampugnani. Votiamo l’immediata eseguibilità della delibera. Votare.

Presidente Isidoro Unanime.

°°°

CONSIGLIERI PRESENTI 22

CONSIGLIERI ASSENTI

3

Cecchetti, Pellegrini, Caputo

CONSIGLIERI VOTANTI 22

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 22

10

PUNTO N. 4 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE SERVIZI SOCIALI E ALLE PERSONE – NOMINA DEI RELATIVI COMPONENTI E DEL PRESIDENTE Presidente Isidoro Passiamo alla terza Commissione Servizi Sociali e alle Persone. Votiamo sempre i 5 componenti. Scheda rosa e poi voteremo per il Presidente. Scrutatori. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione Servizi Sociali e alle Persone

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Guglielmo

n.

5 voti

Giussani n. 4 voti Pellegrini n. 5 voti Tagliabue n. 5 voti Fadonuogbo n. 5 voti Presidente Isidoro Adesso passiamo alla nomina del Presidente. Consigliere Oltolina Anche in questo caso, per dichiarazione di voto, come Maggioranza, indichiamo Stefano Tagliabue, decano forse anche del Consiglio Comunale, ma sicuramente di una sensibilità spiccata per i Servizi alle Persone e quindi convintamene votiamo Tagliabue. Presidente Isidoro Scrutatori. Si procede alla votazione segreta del Presidente della Commissione Servizi Sociali e alle Persone

11

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Tagliabue

n.

17 voti

Giussani n. 3 voti Pellegrini n. 3 voti Presidente Isidoro Il Presidente è Tagliabue. Votiamo l’immediata eseguibilità. Votare.

Presidente Isidoro Unanime.

°°°

PUNTO N. 5 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE PERMANENTE DEI CONTI – NOMINA DEI RELATIVI COMPONENTI E DEL PRESIDENTE Presidente Isidoro Passiamo alla commissione dei Conti. Scheda arancione. Lo stesso sistema, prima i 5 componenti e poi il Presidente. Scrutatori. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione dei Conti

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24

12

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Valassina

n.

5 voti

Turconi n. 5 voti Tizzoni n. 4 voti Kirn n. 5 voti Sibilani n. 5 voti Presidente Isidoro Adesso votiamo per il Presidente, lo stesso sistema, scheda arancione. Prego, Consigliere. Consigliere Pellegrini Il Gruppo del PdL propone come Presidente della Commissione Conti Giovanni Kirn. Consigliere Oltolina Diceva bene il Consigliere Giudici prima, quando ricordava che è prassi di questo Consiglio Comunale assegnare la Presidenza della Commissione Conti alla Minoranza e questo è uno stile e una regola, se vogliamo, non scritta a cui la Maggioranza ha piacere di attenersi. Avremmo per certi versi preferito che le Minoranze convenissero su un unico nome, così come è accaduto 15 giorni fa in occasione della Presidenza e Vicepresidenza del Consiglio Comunale che è stato un’occasione bella, anche di attenzione istituzionale. È chiaro che ci troviamo un attimo in imbarazzo perché avremmo accolto con maggior favore un’unica indicazione. Se è possibile chiedo cinque minuti di sospensione per il Gruppo di Maggioranza. Presidente Isidoro Bene.

Sospensione lavori – ore 21.37 Ripresa lavori – ore 21.45

Presidente Isidoro Ci siamo? Possiamo votare. Prego, Consigliere Oltolina.

13

Consigliere Oltolina Noi, come Gruppi di Maggioranza, abbiamo preso un orientamento, anche se tendenzialmente è prassi quella di astenersi, per cui nei risultati della votazione emergerà anche quella che è l’indicazione dei Gruppi di Maggioranza. Presidente Isidoro Possiamo votare. Scrutatori. Si procede alla votazione segreta del Presidente della Commissione dei Conti

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Kirn

n.

6 voti

Tizzoni n. 8 voti Schede bianche n. 10 Presidente Isidoro Il Presidente della Commissione è Tizzoni. Votiamo l’immediata eseguibilità. Votiamo. Consigliere Kirn Scusi, Presidente. Sull’ordine dei lavori. Presidente Isidoro Giovanni Vittorio Prego, Kirn. Consigliere Kirn L’art. 9 del Regolamento delle Commissioni, comma 1, prevede che l’elezione del Presidente della Commissione sia eletto a maggioranza assoluta dei presenti. La maggioranza assoluta dei presenti non è 13? Non so, chiedo. Presidente Isidoro Ha ragione il Consigliere Kirn. Bisogna procedere al ballottaggio tra

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il Consigliere Kirn e il Consigliere Tizzoni. Facciamo un’altra votazione. Avete ricevuto tutti il fogliettino, possiamo votare. Si procede al ballottaggio, con votazione segreta, del Presidente della Commissione dei Conti CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Tizzoni n. 16 voti Kirn n. 7 voti Schede bianche n. 1 Presidente Isidoro Il Presidente è Tizzoni. Votiamo per l’immediata eseguibilità. Votiamo.

Presidente Isidoro

Unanime.

°°°

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24

15

PUNTO N. 6 ISTITUZIONE DELLA COMMISSIONE CONSILIARE TEMPORANEA EXPO E LEGALITA’ – NOMINA DEI RELATIVI COMPONENTI E DEL PRESIDENTE Presidente Isidoro Passiamo alla Commissione Temporanea Expo e legalità. Prima i componenti… Consigliere Kirn Scusi, Presidente. Le posso chiedere una cosa su questo punto? Prima di iniziare la discussione. Volevo chiedere questa cosa perché noi lo scorso Consiglio Comunale abbiamo istituito una Commissione che si chiamava Commissione EXPO e avevamo l’esigenza, appunto, di rendere partecipe, anzi l’esigenza veniva proprio dal Consiglio Comunale, avevamo fatto un passaggio nella Commissione Affari istituzionali per definire gli ambiti in cui la Commissione poteva muoversi e quali erano gli obbiettivi che questa Commissione doveva perseguire. Oggi ci troviamo a istituire una Commissione temporanea, EXPO appunto, ma anche con legalità. Allora, noi del PDL sulla Commissione temporanea EXPO siamo assolutamente d’accordo e la mia domanda era: uno, questa è l’istituzione di una Commissione nuova che è diversa dalla precedente o è la continuazione della precedente con gli stessi medesimi obbiettivi? Prima domanda. La seconda domanda entra un po’ più nel merito ed è perché, prima della istituzione della Commissione vorrei un attimino – se fosse possibile – capire quali sono i motivi per cui ci si aggrega a EXPO Legalità e non per esempio altri argomenti che fanno parte sempre del tema dell’EXPO, che possono essere la valorizzazione delle attività produttive sul nostro territorio, la valorizzazione dei presidi sanitari di cui poi, quando parleremo di EXPO parlerà il dottor Rovelli evidentemente, o altre tematiche: ricaduta sul lavoro ecc. Si è voluto mettere legalità. Allora prima di istituire la Commissione, dato che è una Commissione che viene istituita in seno al Consiglio Comunale, e quindi diciamo che è un organo di cui il Consiglio Comunale si dota e a cui demanda un approfondimento di obbiettivi e di tematiche, mi piacerebbe che questo titolo Legalità o qualche altra cosa che si può aggiungere, a mio parere basterebbe EXPO che comprende diciamo indistintamente tutti gli argomenti, fosse possibile fare un attimino di dibattito, perché poi è una cosa che decidiamo noi del Consiglio Comunale, non la Giunta o l’Amministrazione perché la Commissione è uno strumento di cui si dota il Consiglio Comunale e non è imposto dall’Amministrazione, come immagino sia, per cui imposto dall’Amministrazione, ma è, come immagino sia appunto, una volontà dei Consiglieri innanzitutto quelli di Maggioranza che

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avete parlato di questa cosa, ma concordo sulla necessità di istituire una Commissione EXPO. Non mi piace questa accezione particolare sulla legalità come se fosse un tema principale rispetto ad altri che ritengo siano ugualmente importanti legati a questa vicenda. Grazie. Presidente Isidoro La parola al Sindaco. Sindaco Posso rispondere io, magari questo intervento poteva essere fatto nella discussione successiva. (intervento fuori microfono del Consigliere Kirn) Sindaco Certo, allora la proposta della delibera era in cartellina. Come Lei avrà certamente avuto modo di leggere, questa è la stessa Commissione che era già stata istituita con delibera 43 del 03.11.2009 e quindi si richiama nel testo della delibera, nel testo proposto, proprio questa deliberazione. Le competenze che si propongono di attribuire, perché l’Amministrazione non impone niente ma propone al Consiglio Comunale, sono quelle che già erano di competenza della Commissione EXPO e quindi si riprendono le stesse oggetto della delibera che ho poco prima richiamato la numero 43, e in più si propone di aggiungere ulteriori competenze, che sono quelle di: elaborare proposte a sostegno di azioni di educazione alla legalità nelle scuole; di formazione per gli Amministratori e i dipendenti Comunali diretti ai controlli in merito ad appalti pubblici e settori economici collegati; monitorare che tutte le attività connesse alla realizzazione delle diverse fasi dell’EXPO siano improntate ad un sistema di regole chiare e trasparenti; formulare proposte di iniziativa volte alla prevenzione di atti e condotte contro la legalità. Queste attribuzioni peraltro sono riprese da un Ordine del Giorno che era stato approvato, mi sembra all’unanimità dal Consiglio Comunale, e le abbiamo trasfuse all’interno delle competenze della Commissione EXPO. L’istituzione di questa Commissione è, come ha ricordato il Consigliere Kirn, assolutamente indispensabile per i nostri lavori, c’è un profilo di urgenza a che la Commissione inizi a lavorare subito sulle questioni che riguardano EXPO, dato anche i tempi ristretti che abbiamo dei quali poi parleremo quando affronteremo l’argomento di EXPO. Dare una particolare connotazione aggiuntiva a questa Commissione Legalità, è una proposta di questa Amministrazione che il Consiglio Comunale può o non può accettare. Tutti noi abbiamo sempre detto che uno dei rischi più grandi connessi all’evento EXPO è quello dell’infiltrazione criminale, delle organizzazioni criminali presenti,

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purtroppo, anche sul nostro territorio. Abbiamo discusso, quando ci fu l’indagine e gli arresti connessi all’indagine “Infinito”, di questo argomento. Abbiamo detto che anche il Consiglio Comunale di Rho deve fare tutto il possibile per prevenire e contrastare questi fenomeni, quindi abbiamo ritenuto opportuno, anche come segnale, inserire nella Commissione il tema legalità. Personalmente avevo proposto un’altra dizione: EXPO e Antimafia. È stata ritenuta un po’ troppo forte e quindi la proposta è quella di EXPO e Legalità, che comunque dà un chiaro segnale della direzione in cui vogliamo andare. L’altro giorno – e questo intervento vale anche come relazione di presentazione della delibera ovviamente – sono stato ad un convegno della FILLEA, organizzato da FILLEA CGIL, al quale hanno partecipato anche i Procuratori Antimafia, c’era Pierluigi Vigna, c’era il Procuratore Dell’Osso, c’erano i rappresentati delle categorie delle associazioni imprenditoriali, c’erano i sindacati e da tutti gli interventi è emersa la necessità di un lavoro in rete, con l’obiettivo dichiarato di zero infiltrazione mafiosa negli appalti EXPO. Tutti però, si è detto, devono fare la propria parte e quindi penso che anche il Consiglio Comunale si debba spendere in questo senso e che la Commissione EXPO si debba interessare in maniera specifica del tema della legalità. A partire ad esempio dall’analisi di quelle che sono state le linee guida, che sono le linee guida antimafia, approvate il 16.04.2011 all’interno delle quali è appunto espresso il concetto di lavoro in rete, sotto la regia unica evidentemente della Prefettura di Milano, perché noi non è che abbiamo poteri investigativi, però dobbiamo – come detto – fare la nostra parte, proporre a mio avviso di partecipare o di stimolare la formazione di tavoli tecnici istituzionali da parte della Prefettura, come detto all’interno delle linee guida, al quale chiederemo di essere invitati come Ente locale sul territorio del quale si svolgerà l’evento EXPO, sul territorio del quale transiteranno i camion delle aziende che lavorano per EXPO. Quindi una possibilità di maggior controllo da parte del Comune di Rho certamente può essere in campo; ripeto, però non in via autonoma, ma sotto un’unica regia della Prefettura di Milano. Ecco lo scopo della Commissione è interessarsi da subito oltre che delle altre problematiche connesse all’evento EXPO anche in maniera specifica decisa delle modalità con le quali prevenire il rischio di infiltrazione mafiosa. Dire di no a questa Commissione con questo titolo, con questa accezione vorrebbe dire, a mio avviso, dare un segnale di rinuncia ad interessarsi di questo problema. E io non penso che sia il caso in questo momento storico di abdicare a questa funzione che io ritengo assolutamente doveroso. Quindi la proposta rimane quella di istituire la Commissione Consiliare temporanea EXPO in prosecuzione di quella già costituita con le stesse funzioni, aggiungendo le funzioni specifiche che ho prima letto che, ripeto, sono già state approvate in un Ordine del Giorno, adesso non mi ricordo il numero, di questo Consiglio Comunale.

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Consigliere Kirn Solo brevemente per replicare a quello che il Sindaco dice. Io sono totalmente d’accordo e noi siamo totalmente d’accordo sul fatto che è necessario istituire una Commissione EXPO, questo è un tema che poi approfondiremo dopo per cui non la faccio lunga adesso. L’unica cosa che per la nostra sensibilità ci trovava in disaccordo è il fatto che privilegiare legalità e basta in questo tema così complesso che riguarda l’ambiente, riguarda le attività produttive, riguarda anche i servizi sociali, perché noi avremo qua tantissime persone che avranno bisogno di un’assistenza, con anche problemi di sicurezza oltre che di legalità, cioè ci sono tanto temi legati a questa attività, per cui privilegiarne uno in maniera così, come dire, anche che abbia il titolo la Commissione ci sembrava un pochettino riduttivo, non peraltro che il tema della legalità sia poco importante, è sicuramente un tema su cui bisognerebbe prestare attenzione, come giustamente diceva Lei, però il nostro invito era magari… ci interessava dare a questa Commissione solo il titolo di EXPO per comprendere in questo modo tutti gli argomenti che poi, secondo le sensibilità e secondo la vita di ciascuno, possono rivestire una particolare importanza. Grazie. Consigliere Giudici Sì, io intervengo solo un minuto giusto per fare una precisazione. Il Consigliere Kirn ha fatto questa domanda. Io Sindaco La ringrazio vivamente per la risposta, ma Lei questa risposta qua l’aveva già data in Commissione Capigruppo l’altra sera, nella Conferenza dei Capigruppo e tutti i Capigruppo sono testimoni. Ha detto che praticamente per ragioni di celerità questa sera ci troviamo sia a parlare di EXPO che a istituire la Commissione. Quindi il ruolo del Capogruppo è quello di riportare al proprio Gruppo Consiliare quello che è stato detto l’altra sera. Quindi, perder tempo e arrivare questa sera a parlare di EXPO, a mezzanotte, quando poi la gente va a casa e non interessa nulla, è un po’ riduttivo come cosa. Quindi, quando facciamo queste Conferenze di Capigruppo innanzitutto attenzione e secondo, stare qui a giocare sul nome di una parola… Io mi ricordo che Lei aveva detto: sì volevamo chiamarla Commissione Antimafia però non era molto elegante come nome. Quindi, io l’altra sera ho fatto un discorso chiaro, da molti non condiviso durante il Consiglio Comunale, ho detto che la Lega farà sì opposizione, ma quando c’è da ragionare e parlare di cose serie non stiamo qua a perder tempo, quindi istituiamo questa Commissione e parliamo di EXPO. Presidente Isidoro Grazie Consigliere. Altri? Allora passiamo alla votazione perché noi stiamo seguendo i lavori come d’accordo con la Conferenza dei

19

Capigruppo. Prima per l’istituzione, confermare la presenza con il badge. Votiamo. (intervento fuori microfono del Consigliere Lampugnani) Presidente Isidoro No, no, questa è per votare l’istituzione della Commissione.

Presidente Isidoro Unanime. Adesso votiamo i componenti della Commissione. Scrutatori prepararsi. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione temporanea Expo e Legalità

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Caputo

n.

5 voti

Colombo n. 4 voti Guglielmo n. 5 voti Margjoni n. 5 voti Sibilani n. 4 voti Presidente Isidoro Prego, Consigliere Lampugnani. Consigliere Lampugnani Sì, La ringrazio. Come Maggioranza noi cerchiamo sempre di essere coerenti e consequenziali a quello che è stato detto. Nel Consiglio

CONSIGLIERI PRESENTI 23

CONSIGLIERI ASSENTI

2

Cecchetti, Tizzoni

CONSIGLIERI VOTANTI 23

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 23

20

Comunale scorso, la precedente Minoranza per bocca del Consigliere Cavicchioli, aveva fatto una dichiarazione in cui richiedeva la Presidenza della Commissione EXPO alle Minoranze perché politicamente le Maggioranze avevano tutti gli Organi Superiori del Centrodestra, a partire dalla Regione, Ente Fiera, Comune. Siccome noi riteniamo di essere consequenziali a quello che abbiamo richiesto, noi siamo disponibili a dare la Presidenza della Commissione EXPO e Legalità alle Minoranze attendiamo, ovviamente dalle Minoranze, la dichiarazione per la Presidenza. Presidente Isidoro Prego Consigliere Pellegrini. Consigliere Pellegrini Grazie mille, grazie per aver averci perso in considerazione per la Presidenza della Commissione EXPO, per noi la Commissione EXPO è sicuramente un luogo, deve essere un luogo importante soprattutto in questo momento per traghettare, ma non solo adesso anche dopo, questo territorio a poter usufruire delle risorse che noi auspichiamo tante e interessanti che l’EXPO può portare. Come Gruppo del PDL abbiamo scelto come candidata a Presidente di questa Commissione , l’avvocato Francesca Caputo. Grazie. Presidente Isidoro Ci sono altri? Possiamo votare? Consigliere Lampugnani Siccome mi hanno sempre detto che sono due Minoranze, mi piacerebbe sentire l’altra Minoranza che cosa dice. Presidente Isidoro Se non vogliono dire niente votiamo. Non è obbligatorio intervenire. Consigliere Lampugnani Perfetto, prendiamo atto, la Maggioranza voterà la Consigliera Caputo. Presidente Isidoro Allora possiamo votare. Si procede alla votazione segreta del Presidente della Commissione EXPO e Legalità

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CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Caputo

n.

20 voti

Schede bianche n. 3 Schede nulle n. 1 Presidente Isidoro Presidente nominata: Caputo. Votiamo immediata eseguibilità. Confermiamo la presenza. Votiamo.

Presidente Isidoro Unanime.

°°°

PUNTO N. 7 NOMINA COMMISSIONE PER L’AGGIORNAMENTO DEGLI ELENCHI COMUNALI DEI GIUDICI POPOLARI Presidente Isidoro Ultima Commissione. È la Commissione aggiornamento Elenchi Giudici Popolari. Abbiamo un’unica scheda da votare. Sono due componenti se non sbaglio.

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24

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Consigliere Kirn Scusi, Presidente. Bisogna esprimere due voti? Due nominativi o uno solo? Uno, okay. Presidente Isidoro Un nominativo. Consigliere Kirn Un nominativo e due componenti dei Consiglieri. Grazie. Presidente Isidoro Scrutatori. Si procede alla votazione segreta dei componenti della Commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei giudici popolari Non partecipa alla votazione il Sindaco CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 23

Hanno ottenuto voti i Consiglieri: Fadonougbo Koffi Michel

n.

14 voti

Tizzoni Marco n. 9 voti Presidente Isidoro I 2 membri della Commissione sono: Tizzoni e Koffi. Adesso abbiamo finito di votare le Commissioni.

°°°

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PUNTO 8 DEFINIZIONE DEGLI INDIRIZZI PER LA NOMINA E LA DESIGNAZIONE DEI RAPRESENTANTI DEL COMUNE PRESSO ENTI, AZIENDE, ISTITUZIONI, SOCIETA’ DI CAPITALI COSTITUITE O PARTECIPATE DAL COMUNE Presidente Isidoro Adesso passiamo all’ottavo punto: Definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni, Società di capitali costituite o partecipate dal Comune. La parola all’Assessore Vergani. Assessore Vergani Allora, l’art. 42 del Decreto Legislativo 267 del 2000 elenca, tra gli atti fondamentali che sono di competenza propria del Consiglio Comunale, alla lettera “m”, la competenza per la definizione di indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed Istituzioni. È una competenza forte del Consiglio Comunale tant’è che il Sindaco, quando provvederà alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentati del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni, lo deve fare sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio in questo documento. Sono stati valutati positivamente, come adeguati e attuali, gli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzione, Società di capitali costituite o partecipate dal Comune, quelli approvati a suo tempo con la deliberazione di Consiglio n. 52 del 2007 integrata con l’atto deliberativo n. 24 del 2008. Pertanto si ritiene di confermare i medesimi indirizzi – che avete trovato nella cartella che sono allegati alla delibera – che si mettono in votazione questa sera. Presidente Isidoro Prego, Oltolina. Consigliere Oltolina Signor Sindaco, Assessore dottoressa Vergani, abbiamo guardato con attenzione i criteri e quanto c’era nella cartelletta e i richiami alla Legge, e ci sembrano assolutamente dei criteri opportuni e interessanti. Al contempo, mi pare che ci sia una crescente sensibilità anche su alcune altre questioni e quindi, fra poco, alcuni di noi Consiglieri, il Consigliere Margjoni, Lampugnani e Sibilani proporranno all’attenzione del Consiglio Comunale tre emendamenti. Il primo ha a che fare con le quote di genere maschile e femminile, rispetto a queste indicazioni e a queste nomine; il secondo ha a che fare con la possibilità di partecipare o

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meno alla nomina in questi Enti di coloro che hanno avuto incarichi assessorili, Sindaci e Consiglieri nel triennio precedente; e il terzo è relativo al fatto che già esiste sul nostro sito buona parte di queste informazioni, ma all’interno di questo specifico Regolamento e di questo documento di indirizzo, non vi è la certificazione dell’opportunità della pubblicizzazione di questi curricula, di questi documenti e di questi criteri di nomina. Per cui lascio la parola ai Consiglieri. A noi pare che siano tutti e tre degli elementi che hanno valore politico, nel senso che intercettano certamente alcune riflessioni di alcune Leggi appena votate in Parlamento o di molti Comuni in giro per l’Italia, che si stanno dotando anche di queste integrazioni proprio per corrispondere meglio alle attese anche dei cittadini rispetto al profilo della trasparenza e della chiarezza dei percorsi di nomina. Grazie. Presidente Isidoro Prego Consigliere Margjoni. Consigliere Margjoni Emendamento n. 1, allegato A, alla delibera n. 8: “Definizione degli indirizzi per la nomina e le designazioni dei rappresentati del Comune presso Enti, Aziende e Istituzioni, Società di capitali costituite o partecipate”, sostituire il comma 2 dell’ art. 2, con il seguente: “Al fine di assicurare il rispetto delle condizioni previste dall’art. 51 della Costituzione e dall’art. 1 del Decreto Legislativo n. 196 del 2006, è garantita una rappresentanza minima complessiva per ciascuno dei due sessi non inferiore ad un terzo del totale delle nomine e designazioni”. Presidente Isidoro Prego Consigliere Lampugnani. Consigliere Lampugnani Si grazie, come dicevo prima nel Consiglio precedente che abbiamo fatto all’Auditorium, credo che la partecipazione dei cittadini è tanta, la voglia di fare politica dei cittadini è tanta, credo che i politici dai Parlamentari fino ai Consigli Comunali dovrebbero cominciare a dare degli esempi. Allora io propongo questo emendamento dopo il comma 2, all’art. 2, di aggiungere: “Il Sindaco promuove lo scambio generazionale nel rispetto dei requisiti previsti dai commi precedenti; non sono nominabili amministratori pubblici che abbiano ricoperto i ruoli di Consiglieri Comunali, Sindaci o incarichi di Assessore nel mandato amministrativo precedente, per un periodo di tre anni dalla scadenza del loro mandato elettivo”.

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Questo perché? Perché dovremmo sentirci un po’ stanchi di dire: ah, guarda quello, ha finito il Consiglio Comunale e gli hanno già trovato un altro posto. Ecco forse è ora di cominciare a dare un taglio a queste cose e di dare l’esempio. Il Consigliere Comunale ha fatto il Consigliere Comunale, quando ha finito il mandato se è rieletto è rieletto, se non è rieletto se ha voglia di fare politica, la faccia nei propri partiti e non all’interno delle partecipate. Grazie. Presidente Isidoro Prego Consigliere Sibilani. Consigliere Sibilani Volevo aggiungere un ulteriore punto dopo il comma 4 dell’art. 1. Vogliamo aggiungerlo pur sapendo che i contenuti sono già presenti nel sito, è solo un modo per puntualizzarlo nel Regolamento di Indirizzo. Vorremmo aggiungere il punto 5: “È costituita un’apposita banca dati “nomine e designazioni”, accessibile sul sito istituzionale del Comune, contenente i dati relativi agli Enti, Aziende, Società e Istituzioni, a cui si riferiscono le nomine e designazioni, le funzioni conferite ai soggetti nominati o designati, e i relativi curricula, la scadenza dei relativi incarichi e gli emolumenti percepiti nell’Ente”. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Sibilani. È aperta la discussione per chi vuole intervenire. Se non ci sono interventi passiamo alla votazione. Prego, signor Sindaco. Sindaco Ringrazio i Gruppi Consiliari di Maggioranza per questo lavoro di approfondimento svolto. Effettivamente gli emendamenti proposti mi sembrano totalmente condivisibili e quindi anche io ovviamente li voterò. Voterò a favore anche se l’ultimo emendamento, quello che prevede la pubblicazione degli incarichi sul sito… già ovviamente avviene così, è già una previsione normativa, questo è un rafforzativo di quella Legge perché prevede la pubblicazione anche dei curricula. Comunque, ritengo opportuno inserirlo negli indirizzi generali per dare un segnale di trasparenza che questa Amministrazione vuole certamente perseguire. Presidente Isidoro Prego, Consigliere Colombo.

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Consigliere Colombo In merito alla prima mozione presentata, quella che vuole stabilire e definire un terzo di quote rosa all’interno, mi sembra un’argomentazione che ha poco, non sta molto in piedi in quanto, la meritocrazia va benissimo. Se ci sono anche più donne di uomini che meritano e che siano in grado di fare una determinata funzione fatta bene, un compito portato avanti bene, benissimo. Ma stabilire che ci deve essere un minimo di donne all’interno di una qualsiasi società o di una qualsiasi Commissione non mi sembra logico, non mi sembra funzionale, in quanto se non ci fossero cosa fai? Prendi qualcuno che non è in grado di svolgere quelle funzioni? Quindi su questo punto come Lega ci asterremo. Grazie. Presidente Isidoro Grazie Consigliere Colombo. Consigliere Tizzoni prego. Consigliere Tizzoni Sì, Gente di Rho, come annunciato già dal Consigliere Colombo fa lo stesso intervento. Nel senso che apprezziamo, anzi faccio i miei complimenti per gli emendamenti n. 2, n. 3. Sul primo, anche noi abbiamo le stesse perplessità, nel senso che effettivamente il problema potrebbe capitare, potrebbe avvenire nel caso nel quale ci fosse una donna in quel settore particolare magari che possa ricoprire quel ruolo particolare. Per cui vincolare il numero di un terzo alla rappresentività del genere donna, che a me non piace oltretutto neanche nominare, perché noi di Gente di Rho non siamo per i generi, nel senso a me piacerebbe vedere oltretutto Consigli di Amministrazione composti completamente da donne e non da un terzo di donne, se ci sono le capacità naturalmente, se ci sono le risorse. Dico solo che, come la Lega, Gente di Rho si asterrà, non voterà contro, ma si asterrà per questa perplessità sul primo punto e voterà a favore degli altri due. Presidente Isidoro Prego, Consigliere Oltolina. Consigliere Oltolina Rispettiamo evidentemente, e ci mancherebbe, le considerazioni che hanno un fondo di grande serietà, nel senso che non è la demagogia che interessa a nessuno, per cui hai ragione quando dici che non è il tema della donna in quanto donna o del genere in quanto genere. L’esperienza ci dice però che c’è storicamente una oggettiva fatica, da parte del genere femminile, ad arrivare ad alcuni ambiti decisionali e quindi questo, pur non immaginando la protezione del WWF, voglio dire, può essere uno strumento che

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aiuta e incoraggia questa cosa. Consapevoli che non è questo che risolve tutti i problemi, ma le questioni sono ben più ampie e attengono ai tempi di lavoro delle donne in genere, quindi alla possibilità anche poi di impegnarsi in ambiti esterni. È anche vero dall’altra parte – e questo pare molto consolante – l’altro giorno, il 28, in Parlamento è stato votato e approvato il disegno di legge che prevede le quote di genere nei CdA delle società quotate. Mi sembra questo un segno interessante e se questo avviene in un ambito particolarmente delicato, come sono le società quotate, beh, credo che in qualche maniera con un po’ di coraggio possiamo cercare di farlo anche noi, comprendendo le considerazioni di cui prima. Presidente Isidoro Prego, Assessore Vergani. Assessore Vergani Mi sembra doveroso, come Assessore alle Pari Opportunità. dire invece che una regolamentazione di questo genere, alla luce poi dei fatti concreti, come ricordava il Consigliere Oltolina, per cui alla fine si fanno sempre tanti proclami rispetto alla partecipazione delle donne, ma poi alla fine se non si pone un limite minimo perché venga garantita la presenza delle donne, poi questa cosa va sempre nel dimenticatoio. Tra l’altro, a pochi giorni della legge firmata dall’Onorevole Mosca alla Camera, in cui si chiede che questa cosa sia addirittura rispettata all’interno delle società private, credo che a livello politico sia un segnale importante. Anche perché a Rho di donne capaci e in gamba credo ce ne siano e quindi dobbiamo solo cercarle, e porre tutte le condizioni possibili per favorire la loro partecipazione all’interno degli Enti, degli organismi e quant’altro. Quindi credo che sia un segnale positivo. Presidente Isidoro Grazie, Assessore Vergani. Ci sono altri interventi? Consigliere Colombo, prego. Consigliere Colombo Io non sono d’accordo con quello che ha detto l’Assessore Vergani perché, ragionando in termini privatistici, da società privata, io privato che devo istituire una dirigenza all’interno della mia società non mi interessa se sia una donna o se sia un uomo, mi interessa qualcuno che sia capace e che abbia voglia di fare. Quindi il limitare, l’imporre un numero obbligatorio di donne è discriminatorio, ma è discriminatorio per tutti e due i sessi, sia per gli uomini che per le donne, perché potrebbero essere anche il 50%, nessuno me lo vieta se sono persone capaci e dimostrano di essere

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capaci. Avere un numero obbligatorio o minimo mi sembra un controsenso. Quindi sull’argomento non voto contro, è stato fatto a livello regionale, è stato fatto a livello nazionale, perfetto ma secondo me con il concetto sbagliato. Deve seguire, deve continuare il concetto della meritocrazia, chi è in grado ed è più capace di fare qualcosa è giusto che vada avanti, chi debba andare avanti solo ed esclusivamente perché è una donna, perché ha determinate agevolazioni non mi sembra un modo corretto di operare. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Colombo. Prego Consigliere Lampugnani. Consigliere Lampugnani Sì, la ringrazio Presidente. Concordo in pieno con quello che ha detto l’Assessore Vergani, mi ripeterò spesso in milanese perché non avete solamente voi l’imprimatur della lingua “piuttost che nient l’è mei piuttost”. Allora il concetto è che con questa storia io sono contrario alle quote rosa, perché io credo fermamente che è un discorso diminutivo del rispetto della donna, però mi rendo conto che in questa società, a parità di curriculum viene scelto un uomo, e questo non è giusto, non è corretto. Allora io credo che noi – poi ognuno resta della sua idea, no? – Io credo che un minimo di queste quote bisogna cominciare a metterle, perché questo è anche educativo rispetto alla mentalità corrente. La mentalità corrente è purtroppo una mentalità maschilista. Quello che dà fastidio è che il maschio difenda la donna, perché dovrebbe essere la donna che si difende da sola. Certamente io insisto nel fatto che è opportuno, piuttosto che niente, cominciare a mettere dei limiti poi, se ce ne saranno 50, 100, ma ben venga, ma siamo pienamente d’accordo, però piuttosto che niente, a parità io preferisco che ci sia una donna, più concreta, più reale e più di tutte queste cose, a mio avviso. Grazie. Presidente Grazie, Consigliere. Consigliere Giudici. Consigliere Giudici L’intervento del neo Assessore Vergani mi ha dato spunto per inserire magari, penso se sia possibile Presidente, un Ordine del giorno all’emendamento. È possibile Presidente? Se è possibile inserire un Ordine del Giorno all’emendamento. No, chiedo a lei, Presidente. Se tecnicamente è possibile? (Interventi fuori microfono)

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Presidente Isidoro Un super emendamento all’emendamento è possibile. Consigliere Giudici Sì, votare… cioè votiamo adesso tecnicamente, o ne votiamo uno o ne votiamo due. L’assessore ha detto una cosa giustissima nel suo intervento: “io credo che ci siano donne rhodensi che meritano di far parte di queste partecipate”. Infatti, noi come Ordine del Giorno vorremmo inserire che, per entrare a fare parte di queste partecipate bisogna risiedere a Rho, quindi parlavamo di donne Rhodensi. Mettiamo come criterio per prendere parte a queste società Partecipate, piuttosto che Consorzi, bisogna risiedere nel Comune di Rho in quanto io credo che… (Interventi fuori microfono) Consigliere Giudici Come? Possiamo tranquillamente stabilirlo, io l’ho messo come criterio visto che comunque l’Assessore parlava di donne rhodensi. Vedo che in questa Giunta ci sono proprio due donne rhodensi doc, che fanno parte di questa Giunta, almeno nelle società partecipate mettiamo dentro queste, almeno le persone conoscono il territorio. Poi valuterete voi se votarlo o meno. Presidente Isidoro Consigliere Giudici, se lo scrive e lo consegna lo mettiamo a votazione. Consigliere Lampugnani No, signor Presidente, innanzitutto vorrei un parere di legalità perché cominciamo a fare delle discriminazioni, i Rhodensi sì e i Rhodensi no. Non credo che si possa inserire. (intervento fuori microfono del Consigliere Giudici) Consigliere Lampugnani Ascolta, ho chiesto un parere di legalità, non sei tu a darlo, non sei… (interventi fuori microfono)

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Consigliere Lampugnani Non credo, chiedo un parere di legalità al Segretario Comunale, se è possibile emettere un emendamento di questo genere. No, perché poi dalle Rhodensi passiamo alle Rhodensi che non siano Arabe. Ecco, grazie. Presidente Isidoro Il signor Segretario, ci rivelerà se legalmente è possibile o no. Segretario Comunale Sì, di solito i giudici hanno sempre escluso questa possibilità di limitare in questo senso, le hanno sempre dichiarate illegittime di solito. Presidente Isidoro Allora, il Consigliere Giudici allora cosa ha deciso? È illegittimo non si può fare. Allora votiamo il primo emendamento. Confermiamo la presenza. Lo diamo già per letto, perché è già stato letto, è inutile che perdiamo tempo, abbiamo altro da lavorare. (interventi fuori microfono) Presidente Isidoro Allora l’emendamento n. 1, allegato A, alla delibera n°8: “Definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresenti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni e Società di capitale costituito e partecipate”. Sostituire il comma 2, all’art. 2, con il seguente: “2) Alla fine di assicurare il rispetto della condizione prevista dall’art. 51 della Costituzione e dell’art. 1 del Disegno di Legge n. 198/2006, è garantita una rappresentanza minima complessiva per ciascuno dei due sessi non inferiore a un terzo del totale delle nomine e designazioni”. Questo è presentato dal PD Eliona Margjoni. Adesso confermiamo la presenza, i favorevoli votano “sì”, i contrari votano “no”.

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L’emendamento è approvato. Emendamento n. 2, allegato alla delibera n. 8: “Definizione degli indirizzi per nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni, Società di capitali costituite e partecipate”. Dopo il comma 2, dell’art. 2, aggiungere: “Il Sindaco promuove lo scambio generazionale nel rispetto dei requisiti previsti dai commi precedenti, non sono nominabili amministratori pubblici che abbiano ricoperto i ruoli di Consiglieri Comunali, Sindaci o incarichi di Assessore nel mandato amministrativo precedente, per un periodo di tre anni dalla scadenza del loro mandato elettivo”. Presentato da SEL, Oscar Lampugnani. Passiamo alla votazione. Confermiamo la presenza. Votiamo. Chi è favorevole vota “sì”, chi è contrario vota “no”, chi si astiene vota “Astensione”.

Il secondo emendamento è passato. Emendamento n. 3, allegato alla delibera n. 8: “Definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende, Istituzioni, Società di capitali costituite e partecipate”. Dopo il comma n. 4, dell’art. 1, aggiungere un ulteriore punto: ”5) “È costituita un’apposita banca dati nomine e designazioni,

PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1 Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 16

CONSIGLIERI ASTENUTI 8 Colombo, Giudici, Giussani, Kirn, Lemma, Pellegrini, Rovelli, Tizzoni

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 16

CONSIGLIERI PRESENTI 23

CONSIGLIERI ASSENTI

2

Cecchetti, Guglielmo

CONSIGLIERI VOTANTI 18

CONSIGLIERI ASTENUTI 5 Caputo, Kirn, Lemma, Pellegrini, Rovelli

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 18

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accessibile sul sito istituzionale del Comune, contenente i dati relativi agli Enti, Aziende, Società e Istituzioni, a cui si riferiscono le nomine e designazioni, le funzioni conferite ai soggetti nominati o designati, e i relativi curricula, la scadenza dei relativi incarichi e gli emolumenti percepiti nell’Ente”. Presentato dal PD, Nicola Sibilani e tutta la Maggioranza. Votiamo. Confermiamo la presenza. C’è sempre il discorso chi vuole votare Sì vota Sì, chi vuole votare No vota No. Prego votiamo.

Emendamento passato. Adesso mettiamo in votazione tutto il testo della delibera con questi emendamenti. Confermiamo la presenza Votiamo.

La delibera è approvata.

°°°

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 19

CONSIGLIERI ASTENUTI 5 Caputo, Kirn, Lemma, Pellegrini, Rovelli

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 19

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI

1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 20

CONSIGLIERI ASTENUTI 4 Caputo, Kirn, Lemma, Pellegrini

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 20

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PUNTO N. 9 ORDINE DEL GIORNO DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE IN MERITO ALLA SITUAZIONE DEL TRIBUNALE DI RHO Presidente Isidoro Passiamo al punto n. 9: Ordine del Giorno dell’Amministrazione Comunale in merito alla situazione del Tribunale di Rho. Prego, signor Sindaco, la parola a Lei. Sindaco Grazie Presidente, questo è un Ordine del Giorno che è stato approvato praticamente all’unanimità da moltissimi Consigli Comunali della zona e riguarda la situazione che si è venuta a creare nel Tribunale di Rho, quale sezione distaccata del Tribunale di Milano, ma anche nei Tribunali di Legnano e Cassano d’Adda anch’essi sezioni distaccate del Tribunale di Rho, di Milano. Perché Milano ? perché il Presidente del Tribunale di Milano ha avviato un progetto di ristrutturazione delle sezioni distaccate del Tribunale Ordinario di Milano, cioè come detto Legnano, Rho e Cassano d’Adda, alle tre sezioni distaccate, secondo il progetto, verrebbero lasciate solo alcune competenze residuali, procedimenti cautelari e Penali verranno trasferiti e trattati presso la sede di Milano. Ciò determinerebbe la chiusura di fatto delle tre sezioni e del venir meno del servizio Giustizia su tutto il relativo territorio provinciale lasciando 750.000 cittadini privi di Presidi Giudiziari effettivi. Tutto ciò trova il suo ingiustificabile motivo nel frequentissimo avvicendamento dei Giudici togati verificatosi negli ultimi anni e nella conseguente disorganizzazione delle attività giudiziarie e in alcuni casi nella sospensione a tempo indeterminato delle cause. Si è verificata in questi anni anche una mancanza cronica di investimenti nelle sezioni, nel personale, nei mezzi e nella modernizzazione. Nonostante ciò si è sempre sviluppata nelle sezioni distaccate una notevole mole di lavoro. La proposta riepiloga i dati dei procedimenti pendenti in tutte le tre sezioni che per brevità non sto a leggere, e sostanzialmente l’Ordine del Giorno impegna il Sindaco e la Giunta ad esercitare tutte le possibili iniziative presso ogni sede istituzionale per garantire e incrementare le competenze delle sezioni dei Tribunali di Rho, Legnano e Cassano d’Adda ed attuare concretamente il decentramento della giustizia con personale e mezzi adeguati. In poche parole il provvedimento del Presidente del Tribunale prevede la vocazione di Giudici e funzioni dalle sezioni distaccate alla sede centrale di Milano. Quindi in sostanza moltissime cause, quasi tutte, che oggi vengono svolte a Rho, a Legnano e a Cassano d’Adda se dovesse andare a compimento questo progetto verrebbero trattate al Tribunale di Milano. Ovviamente il nostro Comune come

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quello di Legnano e Cassano d’Adda perderebbe un importante servizio per i nostri cittadini, quello del Tribunale sul territorio. Non verrebbe chiuso ma verrebbe lasciato penso un solo Giudice con competenze residuali, quindi provvedimenti d’urgenza e funzione di Giudice tutelare. Ecco questo Ordine del Giorno esprime contrarietà a questo orientamento del Presidente del Tribunale e come ho detto è già stato approvato in vari Comuni, ho visto che ci sono stati degli interventi anche di tre dei nostri Consiglieri regionali, Cecchetti, Cavicchioli e Borghetti, sul punto anche l’Onorevole Peluffo ha fatto un’interrogazione su questo argomento, manifestando la contrarietà a questo progetto. L’altro ieri, il Consiglio Giudiziario ha fatto un passo avanti, però approvandolo, pur con il voto contrario dei rappresentanti degli Avvocati, ma anche di quelli della Procura della Repubblica. Ora al di là dell’Ordine del Giorno ci sarà sicuramente il mio impegno a dare battaglia, e assieme a tutti gli altri Sindaci e Associazioni di Avvocati perché penso veramente che un servizio che da sempre c’è sul nostro territorio non possa essere da un giorno all’altro trasferito a Milano solo per problemi di personale. E poi non risolverebbe il problema della Giustizia perché i Giudici rimarrebbero gli stessi solo che invece che dalle sezioni distaccate verrebbero trasferiti nella sezione centrale del Tribunale di Milano, ma con questo non diminuirebbe certamente il loro carico di lavoro. Lo ritengo un provvedimento del tutto, un progetto del tutto ingiustificato e quindi chiedo a tutto il Consiglio Comunale di esprimersi manifestando appunto la contrarietà e dando forza magari all’azione del Sindaco per andare a sostenere le ragioni del nostro territorio nelle sedi opportune. Ovviamente poi si tratta di un progetto sovracomunale, il Presidente del Tribunale se può, se vuole lo può fare, quindi non è un atto illegittimo, è un atto ingiustificato, però insomma c’è spazio ancora, a mio avviso, per dare battaglia. Presidente Isidoro Grazie, signor Sindaco, Giudici prego. Consigliere Giudici Volevo fare un intervento, non so se prima volevate leggere l’Ordine del Giorno, cioè noi come gruppo Consiliare l’abbiamo letto ma per questioni di completezza non se …. Sindaco Le premesse le ho già lette il deliberato è : “impegna il Sindaco e la Giunta ad esercitare tutte le possibili iniziative presso ogni sede istituzionale per garantire ed incrementare le competenze delle sezioni dei Tribunali di Legnano, Rho e Cassano d’Adda ed attuare concretamente il decentramento della Giustizia con personale e

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mezzi adeguati. Dispone l’invio della presente Deliberazione al Presidente della Repubblica, del Consiglio, al Ministro della Giustizia, ai Presidenti Commissioni Giustizia Camera e Senato, al Consiglio Superiore della Magistratura, al Presidente del Tribunale di Milano e della Corte di Appello, al Consiglio Giudiziario, al Presidente della Regione e della Provincia di Milano. Presidente Isidoro Prego, Consigliere Giudici. Consigliere Giudici Grazie, Sindaco. Con riferimento alla decisione della Presidente del Tribunale di Milano Livia Pomodoro di accorpare la sede distaccata di Rho a quella di Milano noi come Lega Nord esprimiamo profonda contrarietà. Tale scelta è sbagliata totalmente e come al solito verrebbe a gravare sui cittadini rhodensi e in questo caso anche sui numerosi cittadini dei Comuni limitrofi che usufruiscono giornalmente del Tribunale collocato nel nostro centro cittadino. Come ha detto il Sindaco infatti altri Consigli Comunali hanno portato nei propri parlamenti cittadini tale discussione, con relativa stesura dell’Ordine del Giorno che adesso ci ha letto il Sindaco. Quindi il problema risulta sentito non solamente da noi. Per noi è, come ha messo in evidenza il Sindaco, già prima di me ne hanno parlato i Consiglieri Regionali Cecchetti, Borghetti e Cavicchioli, il Tribunale rappresenta una risorsa e non viene considerato come una spesa inutile. Quindi sarebbe deleterio accorpare procedimenti in carico al Tribunale di Rho, insieme a quelli di Milano. Io penso che già il nostro paese in tema di giustizia e di durata dei processi penso che non abbia molto da invidiare ad altri paesi europei e non solo, sia in merito alla lentezza che in generale alla macchina amministrativa e burocratica. Cito come esempio il Ministro della Lega Calderoli che da anni ha cominciato un progetto di semplificazione legislativa riducendo, ma soprattutto stralciando migliaia di leggi inutili e ancora in vigore che per lo Stato rappresentano un inutile costo. Di questo bisogna darne atto. Quindi tutti noi auspichiamo parallelamente a questo, anche una semplificazione di tutto l’iter legislativo e soprattutto dei tempi di attesa per i processi per ogni qual si voglia causa. Quindi penso che riunire e accorpare tribunali certamente va nella direzione opposta. Quindi io penso che quello che dobbiamo chiedere questa sera, tutti insieme, con forza, è di rivedere la decisione del Presidente del Tribunale, magari trovando situazioni alternative, comunque facendo sentire la voce della cittadinanza rhodense in quanto Consigliere Comunale e portavoce che comunque siamo totalmente contrari a tale decisione. Grazie.

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Presidente Isidoro Prego Consigliere Tizzoni Consigliere Tizzoni “Gente di Rho” come ha promesso e promosso in campagna elettorale risponde e risponderà ad ogni azione amministrativa solo al bene del cittadino e del suo territorio. Abbiamo dichiarato che non abbiamo padrini ne tanto meno padroni, e proprio per questo vogliamo chiarire fin da subito che la scelta della dottoressa Pomodoro di trasferire la maggior parte delle competenze dal Tribunale di Rho a quello di Milano non è di nostro gradimento. Anzi la reputiamo totalmente sbagliata e priva di alcuna sensata motivazione. Il trasferimento di queste competenze impoverirà e indebolirà l’intera struttura del nostro Tribunale trascinandolo, in breve tempo, ad una inevitabile chiusura. Impoverirà e indebolirà anche il delicato e importantissimo indotto economico che grazie a quest’ultimo in questi ultimi anni si è consolidato. La lista civica “Gente di Rho” non è assolutamente in sintonia con la politica di accentramento dei sevizi a discapito dei territori, delle città e delle periferie. Non lo siamo solo per il settore della giustizia, ma lo siamo e lo dimostreremo anche per esempio per la sanità, per il nostro Ospedale di Rho e Passirana. Ma torniamo al Tribunale. Certo l’accorpamento, accentramento e trasferimento della maggior parte delle competenze del nostro Tribunale, di quello di Legnano e di quello di Cassano d’Adda a quello di Milano sicuramente creeranno un favore al Ministero della Giustizia, ma dall’altra, cioè da quella nei nostri concittadini, creeranno un inevitabile aumento di costi, peggioramento dei servizi e maggiori perdite di tempo da parte dei nostri cittadini. “Gente di Rho” è disponibile a collaborare con tutti coloro abbiano come obiettivo la difesa del nostro Tribunale. Garantiamo ai vari Comitati pro-Tribunale che sono appena nati e a quelli che stanno nascendo la nostra totale solidarietà e tutto il nostro supporto. Annunciamo e avvisiamo che la nostra sarà una partecipazione al salvataggio del nostro Tribunale forte, decisa e costante. Alla dottoressa Pomodoro chiediamo serenamente di stoppare, almeno temporaneamente, l’iter di trasferimento delle competenze e riflettere ancora una volta sulla validità di tale scelta. Se però la dottoressa Pomodoro insieme ai suoi collaboratori e ai suoi consiglieri deciderà di proseguire l’iter di trasferimento delle competenze, il sottoscritto fa a quest’aula da subito una richiesta. Richiesta che sembrerà ai più provocatoria, ma che a proposito di giustizia è indiscutibilmente giusta. La faccio come “Gente di Rho” al Sindaco, la faccio soprattutto al neo Assessore al Bilancio. La richiesta è di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per riscuotere al più presto i soldi di ingenti arretrati della palazzina comunale dove vi è collocato il Tribunale, dovuti al Comune di Rho dal Ministero di Grazia e Giustizia. E inoltre chiedo di aumentare a quest’ultimo il

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canone di affitto da tempo invariato. La dottoressa Pomodoro e il Ministero di Grazia e Giustizia così si troverà per i prossimi, e ahimè ultimi anni di esistenza e resistenza del nostro Tribunale, quanto meno l’affitto equo da pagare, utile al nostro Comune e al rispetto dei nostri concittadini. Concludo appoggiando in toto l’Ordine del Giorno in votazione e quindi voterò, “Gente di Rho” voterà a favore dell’Ordine del Giorno. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Tizzoni. Consigliere Caputo. Consigliere Caputo Ma allora come penso sia a tutti noto questo argomento, quello del Tribunale di Rho è un argomento a noi molto caro e quello che sta succedendo purtroppo è la dimostrazione che avevamo visto lungo e che c’eravamo mossi per tempo e nella maniera corretta per evitare quello che adesso si è purtroppo, ripeto, concretizzato. Io volevo porre la vostra attenzione su una circostanza e cioè non c’è nulla di nuovo rispetto al passato, non è che si siano peggiorate le condizioni, siano diminuiti i Giudici, sia diminuito il personale, sia successo diciamo un peggioramento. No la situazione è drammatica e lo era quattro anni fa, lo era quattordici anni fa. Pensate che si parlava della soppressione del Tribunale di Rho o di un eventuale suo accorpamento a Legnano già nel 1998 e il Sindaco peraltro lo sa bene perché gli studi legali di Rho, il mio, il suo, in particolare i nostri genitori, all’epoca, si erano mossi e si erano recati anche a Roma per evitare che venissimo accorpati a Legnano. Ma era già una decisione presa praticamente, quindi erano poi riusciti per fortuna, ma è una problematica che era sorta tanti tanti anni or sono. E questo perché, perché le condizioni nelle quali si trovano gli uffici giudiziari del nostro territorio, è ben noto che siano in condizioni tali, obsolete, del tutto inadeguate e per altro non a norma, non a sicurezza, per cui diciamo che sono davvero inaccettabili. Quindi noi consapevoli di questa situazione, ci siamo mossi da tempo, la precedente amministrazione, e alla luce di queste problematiche consapevoli dell’orientamento legislativo che, come ripeto, c’è da vent’anni, di comunque procedere per un accorpamento, una diminuzione, perché signori parliamoci chiaro, il Ministero di Giustizia non ha soldi, non ci sono i soldi per fare le fotocopie, per cui è chiaro che qualsiasi sede ha dei costi notevoli che devono essere ridotti. Quindi proprio per evitare questo noi ci siamo mossi per tempo, la precedente Amministrazione, abbiamo sfruttato l’opportunità che ci è stata offerta dalla “Bracco” proprietaria del complesso industriale ex “Diana De Silva” la quale aveva proposto, aveva presentato una proposta di piano integrato di intervento che aveva come oggetto la riqualificazione di quell’area, e dopo due anni di incontri, di riunioni, di complesse trattative siamo arrivati alla condivisione di un accordo che è stato

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approvato unanimemente dalla precedente Giunta nel febbraio 2010. Un Accordo di Programma con la società che prevedeva la cessione al nostro Comune della palazzina ex uffici completamente ristrutturata, idonea ad accogliere 3.500 mq , idonea ad accogliere tutti gli uffici giudiziari ormai presenti sul nostro territorio, quindi Tribunale , Giudice di Pace e Ufficiali Giudiziari. Oltre, peraltro, la realizzazione di parcheggi nel numero di 400. Il tutto senza gravare di una lira sulle tasche dei cittadini. Tale progetto era stato condiviso con il Ministero della Giustizia, parlato personalmente insieme al sindaco Zucchetti con il Ministro Alfano e con il Presidente del Tribunale di Milano, con la dottoressa Pomodoro la quale chiaramente ambiva a una rivalutazione della nostra sede perché Rho non è Legnano, Rho non è Cassano d’Adda. Legnano e Cassano d’Adda sono due città lontane da Milano e prive di interesse. Rho invece è una città che non solo logisticamente perché è vicinissima a Milano ma anche perché è in un momento storico importantissimo, coinvolto in modifiche che conoscete bene, Fiera, EXPO, davvero ambiziose e quindi la dottoressa Pomodoro ben consapevole di questo aveva interesse a farne un Polo di eccellenza. Un Polo di eccellenza anche in vista di possibili decentramenti da Milano verso Rho, quindi toglieva, il contrario di quello che stanno facendo adesso, toglieva le competenze da Milano per portarle a Rho, o anche accorpamenti con altre sedi distaccate, perché verosimilmente Legnano sarebbe stata accorpata a Rho. Queste non sono ipotesi che sto facendo in maniera utopistica, ma sono parole che ho sentito pronunciare proprio alla dottoressa Pomodoro. Ebbene il progetto che avevamo noi, al quale eravamo riusciti ad arrivare è stato bocciato come tutti sapete in Consiglio Comunale, a luglio del 2010, questo con il voto contrario della allora Opposizione e con franchi tiratori della nostra coalizione. Devo dire che, nonostante questo è proseguito, nonostante l’aggravarsi della situazione anche del Tribunale, è proseguito l’atteggiamento di opposizione al Tribunale, perché durante la campagna elettorale tutti abbiamo assistito a diciamo interventi contro ancora il Tribunale a favore di altre situazioni che sono state ritenute più importanti. Mi riferisco per esempio, all’attuale Sindaco, il quale durante la campagna elettorale ha pubblicamente dichiarato “il Tribunale di Rho non è una necessità, una esigenza per la nostra città. Lo sono invece il cinema, lo è il Palazzetto dello Sport. Quindi, dopo essersi battuto contro, ha coerentemente portato avanti questa sua opposizione al Tribunale, lo stesso ha fatto in altri ambiti politici, ora ci troviamo di fronte ad un ravvedimento. Si sono tutti ravveduti, quelli che prima hanno detto: “no no no”, adesso dicono “gravissimo gravissimo” quello che sta succedendo. Allora con un ritardo a mio parere colpevole perché purtroppo credo che sia un ritardo incolmabile, ora assistiamo al ravvedimento che ha portato quelli che erano contro il Tribunale ad allinearsi su posizioni che sono le nostre di allora e che, evidentemente già allora, erano le posizioni giuste nell’interesse della città. Purtroppo però se governare è difficile lo

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è ancora di più fare opposizione, in maniera responsabile, badando non a raccogliere facili consensi, ma ad avere a cuore l’interesse reale della città. Allora per questo motivo noi oggi, diversamente da come allora si comportò l’opposizione, purtroppo anche parte della nostra coalizione alla quale piace giocare a fare l’opposizione anche quando siede tra i banchi del Governo, voteremo responsabilmente a favore di questo Ordine del Giorno che correttamente chiede la tutela delle nostre sedi giudiziarie della Città di Rho. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Caputo, microfono grazie, microfono. Prego Consigliere Oltolina. Consigliere Oltolina Rinuncio al momento e lascio la parola al Consigliere Tagliabue se tocca a lui, se mai intervengo dopo. Presidente Isidoro Prego, Consigliere Tagliabue. Consigliere Tagliabue Io purtroppo mi sento obbligato a fare questo intervento perché probabilmente chi mi ha preceduto ha fatto un passaggio relativo al Tribunale di Rho. Perché soprattutto per i cosiddetti cittadini della nostra comunità è necessario anche capire perché questa maggioranza che era minoranza ha bocciato questo progetto. Ha bocciato questo progetto perché a carico della comunità rhodense c’era il Tribunale e tutte le strutture conseguenti e si parlava di una decina di milioni di euro, per un bilancio nel quale si continua a parlare di crisi noi ci siamo sentiti, chiaramente, accompagnati anche da alcuni Consiglieri di maggioranza, di non sostenere questa spesa. Però mi sembra strano oggi parlare di una faccenda che se, quando abbiamo discusso del Tribunale la dottoressa Pomodoro che era venuta a Rho avesse detto sì, se lo fate vi aiutiamo economicamente, il Ministero, e mi ricordo bene anche il Sindaco Zucchetti che mi aveva detto, quando gli avevamo chiesto di intervenire a sostenere una parte della spesa perché non eravamo in linea di principio contrari, sappiamo che un’attività qualsiasi essa sia ha un indotto, porta economia, sarebbe stato comunque sotto il profilo logistico una posizione disastrosa. Stiamo parlando della ex Diana de Silva dove la struttura, dato che parliamo sempre di viabilità, era praticamente impossibile portare altro traffico. E allora il problema di fondo era se oggi, che si difende la non chiusura di un tribunale, perché noi abbiamo bisogno soprattutto per quanto riguarda anche la sicurezza nel nostro territorio che

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siano presenti queste realtà qua ma mettere sulla stessa bilancia una situazione di altro tipo, parliamoci chiaro la signora Bracco come tutti i professionisti fanno i loro interessi però bisognerebbe anche dire legato al tribunale cosa ci stava. Ci stava un supermercato, cioè questo era lo scambio degli interessi e quindi era normale in via Statuto, in Corso Europa mettere in piedi un altro supermercato per contrabbandare una regalia che poi non era tale. Perché la struttura era, cioè l’arredamento era tutto a carico della nostra realtà e quindi noi con alcuni colleghi di maggioranza questo lo abbiamo bocciato perché ci sembrava, oltretutto si parla spesso di difficoltà economiche, di un continuo perdere risorse da parte del sistema centrale, di crisi che ogni tanto si dice che non è vero, ogni tanto ci si ricorda. In questi giorni in modo particolare ci ricordiamo che c’è una crisi economica in atto. Comunque chiudo dicendo mi dispiace che sia stato fatto questo discorso, noi abbiamo bisogno di certezze di strutture, però abbiamo bisogno anche di essere razionali e il nostro programma ha questo senso, ha una razionalità. Se oggi il Tribunale lo mettiamo in secondo piano non è perché non ci piacciono i giudizi e i Giudici e gli avvocati soprattutto, ma è tanto chiaro che dobbiamo fare delle scelte, questa scelta è stata bocciata perché alla comunità costava troppo, non aveva un senso e oltretutto, quello che, purtroppo la Pomodoro oggi mette in essere, chiarisce una posizione secondo me anche strumentale in modo da stimolare così il Governo centrale a dare delle risorse dove mancano, ma siccome continuiamo a…, questo è il sistema degli insegnanti… nella Pubblica Amministrazione. Fra poco resteremo sempre di meno perché l’unica roba è quella di essere, controllare e comunicare le spese. Noi, questo l’abbiamo bocciato e siamo ancora convinti di avere fatto bene perché era una spesa che andava sul gobbo della comunità, e ci permettiamo di dire almeno per quanto mi riguarda modestamente a questo noi dobbiamo avere attenzione. Vi ringrazio. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Tagliabue, la parola al Sindaco. Sindaco Grazie, Presidente, mah, qualcuna, qualche replica, osservazione all’intervento della collega Francesca Caputo perché come sa bene la questione non è questa. Il provvedimento della dottoressa Pomodoro prescinde totalmente dalla questione della nuova sede del Tribunale di Rho. E’ totalmente svincolata, in quel provvedimento non si parla di strutture , non si dice che la sede di Rho è inadeguata, che è piccola, che è stretta, che è fatiscente. Si dicono tutt’altre cose, si parla di carico di lavoro, si parla di carenza di Giudici, si parla di numero di ruolo delle cause e dell’esigenza di accorpare al Tribunale di Milano, ma non perché Rho ha una sede non idonea. Tanto è vero che quel provvedimento

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colpisce il Tribunale di Legnano che ha una struttura non nuovissima ma totalmente adeguata, Cassano d’Adda e quindi non è una questione della struttura, è una scelta di accorpamento. E’ vero che il Ministero non ha soldi, beh che Alfano coordinatore neo del PDL ce li metta questi soldi, che qui si ha sempre la presunzione di fare le riforme della Giustizia a costo zero. Se si vuole fare funzionare i tribunali e dare ai cittadini un servizio giustizia efficiente bisogna investire in personale, in mezzi, computer e tutto quanto, quindi legare le due cose è totalmente, ma veramente fuorviante. Quel provvedimento della dottoressa Pomodoro non fa riferimento alla struttura di Rho. E io confermo le scelte che allora abbiamo fatto, le rifarei anche oggi, ovviamente non posso rispondere per i franchi tiratori che avevate nella vostra maggioranza e quando dico che su quel sito preferisco avere un cinema/teatro lo ribadisco, lo ribadisco perché nell’ordine delle priorità secondo me avendo già una sede del tribunale funzionante è meglio fare un qualcos’altro. Poi anche noi il Tribunale l’abbiamo nel nostro programma, non come assoluta priorità, ma questo non vuol dire che vogliamo che il lavoro e i Giudici che ci sono oggi nel nostro Tribunale vengano trasferiti a Milano. E dico anche un’altra cosa, pensiamo se quel progetto fosse stato approvato, parlo del “Diana De Silva” noi oggi avremmo un Tribunale pagato interamente dai cittadini perché quei settemilioni di euro erano soldi dei cittadini, erano oneri a scomputo, e ripeto lì invece che pretendere il tribunale si poteva chiedere un assegno circolare di sette milioni di Euro da incassare, e quindi erano soldi dei cittadini rhodensi, se fosse andato avanti quel progetto oggi noi avremmo la classica grande scatola vuota che non sapevamo come riempire. Perché poi se il progetto della Pomodoro era quello di accorpare, accorpava lo stesso le sezioni distaccate sia che avevano una struttura vecchia sia che avessero avuto una struttura interamente nuova. Ecco però quando parliamo di un problema stiamo sul problema, va bene l’opposizione, ma come la Consigliera Caputo sa, la decisione, la motivazione della dottoressa Pomodoro non è in alcun modo legata all’assenza del tribunale nuovo come struttura nella nostra città. Presidente Isidoro Grazie, signor Sindaco prego Consigliere Colombo. Consigliere Colombo Il Sindaco mi ha tolto alcuni spunti all’intervento che volevo fare a nome dei franchi tiratori, perché è chiaro che i franchi tiratori eravamo noi, comunque sono quei franchi tiratori che motivano il perché avevano preso certe decisioni. L’aver detto no al Tribunale di “Diana De Silva”, l’abbiamo motivato dicendo che l’ubicazione del tribunale era controproducente, creava, gravava di traffico già una zona intasata. L’inserimento in quel complesso di una

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superficie, non mi ricordo di quante migliaia di mq. di commerciale in quella zona era una posizione sbagliata. Era meglio, il Tribunale lo vogliamo, continuiamo a volerlo e continuiamo a dire che era una priorità, tanto è vero che voteremo l’Ordine del giorno, non in quella posizione. Ci sono tantissime altre posizioni, ci sono tante altre possibilità di Piani Integrati dove come standard qualitativi chiedere il Tribunale, sempre che la dottoressa Pomodoro permetta che vengano ancora decentrati i tribunali di Rho e di Legnano. Sono d’accordo con il Sindaco che se l’avessimo fatto sarebbe stato adesso una scatola vuota, con tutte le strutture, con tutto quanto, in quanto la decisione di accorpare tutto a Milano non è dettata dalle strutture o dalla mancanza di spazi, quindi la nostra decisione di allora di dire no al tribunale lì è supportata ancora maggiormente dalla decisione della dottoressa Pomodoro. Per quanto riguarda poi il discorso che PDL dice i franchi tiratori, può dire tranquillamente, i franchi tiratori su quell’argomento non erano franchi tiratori, ma avevano un nome e cognome, si chiamavano Lega Nord. La Lega Nord, però, io lo vorrei ricordare tanto per non dimenticarsi, non è stata quella forza politica che ha mandato a casa il Sindaco. Grazie. Presidente Isidoro Grazie Consigliere Colombo, Consigliere Oltolina prego. Consigliere Oltolina Io ringrazio il Sindaco di averci aiutato a riportare l’obiettivo del ragionamento di questo punto all’ordine del giorno sulla questione vera che è quella intorno al tema del tribunale. Non è il tema della localizzazione sul territorio cittadino del Tribunale , apro e chiudo, a pagina 9 del programma della coalizione Centro-Sinistra che ha sostenuto Pietro Romano Sindaco si dice così : “il Tribunale è oggi compreso nel Piano di Intervento ex “Diana De Silva” troverà collocazione in zona più periferica e quindi più adeguata alle funzioni sovracomunali attribuite alla sede giudiziaria rhodense”. Quindi senza rientrare nei temi del territorio, dei luoghi c’è una condivisione di fondo da parte di tutti, con un accento prioritario o meno prioritario sull’importanza di questa cosa. Quello che però a me preme sottolineare al Partito Democratico, è innanzitutto dire che la dottoressa Livia Pomodoro è tutto tranne che una stupida, è persona seria ed è persona di grande qualità, e al contempo dire però che non esiste che una decisione di questo genere viene presa da una persona ancorché Presidente del Tribunale. Una decisione di questo genere fa parte evidentemente di una politica più ampia, che non è una politica che si decide qui o là, ma che è un orientamento politico complessivo, oserei dire di tipo nazionale, su questo forse dovremmo interrogarci e riflettere. Perché ha ragione io credo la Consigliera Caputo quando dice attenzione che non ci sono più denari. Il tema è che, questo il prof. Rovelli potrebbe dirlo

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per gli ospedali, lo possiamo dire lì, lo possiamo dire per altre cose. Allora questo attiene alle politiche della spesa di questo paese in senso generale nazionale, ma probabilmente attiene anche a delle scelte un filo più coraggiose. Il tema della concentrazione rispetto al tema della delocalizzazione è un tema culturale, economico, e quant’altro che le aziende private che si citavano prima, hanno superato oramai da tempo e ahimè a volte anche sono i nostri concittadini, noi stessi che ne paghiamo le conseguenze. Oggi i sistemi informatici hanno abbattuto qualunque tipo di barriera, si parla tranquillamente da una parte all’altra del mondo. Cosa voglio dire? Voglio dire che non è la scelta strategica del concentrare e accentrare quella che salva o migliora la qualità di un processo o la qualità di un percorso, in questo caso, di tipo giuridico. Allora forse dovremmo entrare in questa logica, e l’opposizione, nel senso che mi pare di capire che tutti andremo a votare questo Ordine del Giorno, va a dire questa cosa, va a dire che tutta la città di Rho è contraria ad un’idea che allontana il tema della Giustizia e i luoghi della Giustizia dai cittadini e dalle città. Perché questo è poi una questione paradossalmente antieconomica, è una questione pesantemente antieconomica, da noi si punta sottrarre tutti i processi penali, ora a me risulta che i processi penali richiedono la presenza delle Guardie Armate, delle Forze dell’Ordine ecc.. questo significa un continuo e costante spostamento dai luoghi periferici se vogliamo chiamarli cosi al centro di Milano. Lo vogliamo misurare in termini di tempo orario, di assenza delle Forze dell’Ordine e Penitenziarie sui nostri territori? Ha un valore? Ha un significato questa roba qui? Gli spostamenti a cui ogni cittadino che si troverà coinvolto, e facciamoci le corna tutti affettuosamente parlando, nei processi di questo genere, che costo ha sotto tutti i profili, permettetemi di dire il più banale, ma anche il più concreto anche dell’inquinamento, e degli spostamenti; io vorrei ricordare a noi tutti e ai concittadini presenti che come ricordava prima il Sindaco qui ci sono in ballo un bacino di 750.000 abitanti. Il comprensorio di Rho sono oltre 300.000 abitanti e quasi 23.000 aziende. Siamo alcune migliaia di aziende più del Legnanese e quasi 10.000 in più di imprese rispetto alla zona di Cassano d’Adda. Cosa voglio dire, voglio dire che Rho ha tutto il diritto e tutto il dovere di impegnarsi in una battaglia forte su questo tema, che prima di essere un tema di una localizzazione qua o là, su questo potremo dividerci dopo, a me pare che tutto questo Consiglio Comunale, e questo è l’auspicio, deve invece dare forza al Sindaco e alla Giunta perché si vada a perorare la causa in quest’ottica. Cioè l’ottica per cui il decentramento paga, il decentramento tiene vicino i Tribunali e la Giustizia ai nostri concittadini, questo è il nodo politico e la questione su cui dobbiamo lavorare, per cui a mo’ di dichiarazione di voto certamente esprimo il voto favorevole a nome dell’intero gruppo del Partito Democratico a questo Ordine del Giorno. Grazie.

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Presidente Isidoro Venga, Consigliere Guglielmo prego. Consigliere Guglielmo Grazie, buonasera. Io intervengo in merito a quanto è stato detto in questa occasione. Molte cose già sono state dette in particolare Tagliabue, noi come “Italia dei valori” non è che eravamo d’accordo, eravamo d’accordo sul fare il Tribunale, non eravamo d’accordo sul fatto del progetto presentato, che era per quanto ci riguardava, non c’erano quelle condizioni efficaci, efficienti che potevano essere nell’interesse dei cittadini, in quanto avevano suggerito, noi avevamo suggerito, o meglio, spostarlo a circa 100 metri, 200 metri massimo, circa area “MTM”, ma a prescindere tutto io non capivo perché doveva essere presentato quel progetto così, non così efficiente, in quanto non si rispettava il traffico, un maggiore inquinamento, il problema del commercio che c’erano due attività commerciali nell’arco di 50 metri per non dire di fronte quasi a dove si voleva realizzare, perciò, da parte mia, per dichiarazione di voto, io l’Ordine del Giorno lo voterò. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Guglielmo. Consigliere Addisi prego. Consigliere Addisi Grazie. Difendere la non chiusura del Tribunale è legittimo per ogni cittadino di questa città. Però non possiamo assistere al vecchio teatrino dove Pulcinella continua a ripetere filastrocche barocche e Arlecchino continua a essere servitore di due padroni. La posizione “Diana Da Silva” era una bomba ecologica per Rho, per traffico e inquinamento, era una bomba economica per spese folli a sfavore della comunità. Continuo a non capire le elucubrazioni infantili, nostalgiche della Consigliera Caputo. Questa Maggioranza conferma la sua decisione presa a suo tempo e, come spesso succede, il tempo stesso ci darà ragione, perché il tempo è galantuomo. Gli interessi di una città si fanno a favore della collettività e non a favore di una classe. Noi non siamo classisti e non lo saremo mai, al massimo saremo gente di classe. Quando si parla di problematiche giudiziarie un po’ di giudizio non guasterebbe. Oltre ai tanti ingorghi ereditati per lo meno abbiamo evitato l’ingorgo giuridico. Peroriamo quindi la causa, ma con cognizione di causa. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Addisi, non vedo altri iscritti a parlare, io passerei in votazione. Confermiamo la presenza.

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Presidente Isidoro

L’Ordine del Giorno è passato.

°°° PUNTO 10 DISCUSSIONE IN MERITO ALL’ESPOSIZIONE UNIVERSALE 2015 Presidente Isidoro Passiamo all’ultimo punto: Discussione in merito all’esposizione universale 2015. Passo la parola al signor Sindaco. Sindaco Sì, grazie Presidente. Io ho voluto portare, come argomento nel Consiglio Comunale, immediatamente una prima discussione sul tema EXPO perché è diventato davvero urgente, anzi urgentissimo. Penso che sia corretto, prima di arrivare alla ratifica che dovrà fare il Consiglio Comunale dell’Accordo di Programma, di parlarne anche in via preventiva, anche a titolo di come informare il Consiglio Comunale di tutte le evoluzioni che ci sono state in queste ultime settimane, ma anche in questi ultimi giorni. EXPO è un treno ormai in corsa, noi come Consiglio Comunale di Rho dobbiamo giocare questa complicata e delicata partita e lo dobbiamo fare in termini molto brevi, termini che ci hanno imposto. Dico solo che il cronoprogramma prevede l’approvazione da parte del Consiglio Comunale in sede di ratifica dell’Accordo di Programma per il 22 luglio del 2011. Il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio, esce dall’Aula sostituito dal Vice Presidente, sig. Giussani Stefano.

CONSIGLIERI PRESENTI 24

CONSIGLIERI ASSENTI 1

Cecchetti

CONSIGLIERI VOTANTI 24

CONSIGLIERI FAVOREVOLI 24

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Sindaco Secondo lo stesso cronoprogramma i Sindaci di Rho e di Milano dovrebbero sottoscrivere il testo dell’Accordo l’8 o il 10 luglio. Quindi capite che la questione è davvero urgente e per questo io penso che sia una scelta da apprezzare e ho voluto discuterne prima in Consiglio Comunale. Il quadro non è comunque assolutamente chiaro, ci sono molti tasselli ancora da sistemare. La prima osservazione che mi viene da fare è che questo nuovo Consiglio Comunale si deve trovare a gestire in via d’urgenza questa partita difficilissima, per il semplice motivo che si sono persi degli anni. Abbiamo davvero buttato via del tempo prezioso. Ricordo che l’Italia si è aggiudicata EXPO nel 2008, attraverso una sinergia di tutti ed era davvero un gioco di squadra, da parte del Centrodestra e del Centrosinistra, c’era il Governo Prodi, ma a Milano c’era Formigoni e c’era la Moratti. Dopodiché sono iniziati i litigi, prima sulla governance, l’Amministratore Delegato di EXPO e via dicendo, poi sulle modalità di affitto dei terreni che sono lo snodo essenziale perché senza di quelli EXPO non si potrà fare. È una partita, come dicevo, delicata che noi dobbiamo affrontare con assoluta responsabilità perché, davvero, questa volta Rho ha in mano l’immagine e la dignità di tutta l’Italia. Se EXPO non si farà, faremo veramente una figura planetaria o galattica, però questo dobbiamo deciderlo noi, perché senza la ratifica di questo Consiglio Comunale EXPO non si potrà fare, almeno nei termini in cui c’è il progetto. Tempi stretti, l’urgenza è dovuta innanzitutto ai tempi necessari per realizzare le opere – mancano meno di tre anni – e a un’imposizione del BIE, ieri il Presidente era a Milano e ha parlato di una situazione estrema, cioè siamo veramente al limite e non si può perdere ancora un giorno. C’è una scadenza legale che è quella del 5 agosto, contenuta nell’accordo fatto dalla Società AREXPO con la famiglia Cabassi per l’acquisto di parte dei terreni, si tratta di un’opzione di acquisto con scadenza il 5 agosto e che ha validità solo a condizione che il Consiglio Comunale di Rho e quello di Milano approvino la variante. Noi a che punto siamo? Come sapete è stata pubblicata, anche dal nostro Consiglio Comunale nel settembre del 2010, una variante al Piano Regolatore che trasforma le aree all’interno del perimetro EXPO, dandole la compatibilità urbanistica per realizzare le opere di EXPO, con un indice di edificazione di 0,52. A questa variante sono state fatte delle osservazioni le cui controdeduzioni dovranno essere approvate e votate da questo Consiglio Comunale in sede di ratifica dell’Accordo di Programma. Quindi, variante in corso, osservazioni, controdeduzioni, sottoscrizione dell’Accordo di Programma da parte del Sindaco, autorizzato da delibera della Giunta e ratifica da parte del Consiglio Comunale. Questa è la procedura che abbiamo davanti e tutto si deve concludere entro il 22 luglio.

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La questione dei terreni anzitutto. Come saprete c’è stata la battaglia tra Formigoni e la Moratti. Il primo voleva e pensava che i terreni dovessero essere acquistati da una newco, da una società prevalentemente pubblica, la seconda, invece, riteneva che i proprietari delle aree dovessero concedere in diritto di superficie alla società EXPO per realizzare l’evento – in diritto di superficie o comodato – per il tempo necessario per fare EXPO, per poi tornare – i terreni – nelle mani dei proprietari e con il plusvalore aggiunto in termini di edificabilità, conferito dalla variante. La scelta che è stata fatta è quella sostenuta da Formigoni, che io personalmente condivido, è quella di costituire la nuova società con lo scopo di acquistare i terreni. Questa società è stata costituita il 31 maggio, la delibera era allegata alla cartellina e si chiama AREXPO. Una volta acquisiti i terreni la società AREXPO li concederà alla società EXPO 2015 in diritto di superficie per consentirgli di realizzare l’evento. Al termine dell’evento ritorneranno nel 2016 – i terreni – in capo alla società AREXPO. I termini e le convenzioni che regolano il rapporto tra AREXPO ed EXPO 2015 ancora non ci sono, non sono disponibili e l’Accordo di Programma rinvia a successivi accordi. La Newco ha già avuto la disponibilità dei terreni della famiglia Cabassi con questa opzione di acquisto che, come è detto, scade ad agosto. Le cifre esatte sono 49.615.642 Euro, di cui Euro 7.294.882 per il valore della Cascina Triulza, cioè la Società Belgioiosa della famiglia Cabassi aveva aree, ma aveva anche un immobile, la Cascina Triulza che è stata valutata 7.200.000 Euro. Il resto, la differenza, 42.000.000 circa viene stimata in base al valore al metro quadro dell’area, che è di 164,9. Questi sono i dati che risultano da quell’opzione di acquisto. La Società Fiera invece, Fondazione Fiera, proprietaria di altri terreni all’interno del perimetro EXPO, ha fatto una scelta diversa, cioè di conferire i terreni in AREXPO e di diventare socia di AREXPO. Anche qui, le percentuali di partecipazione in AREXPO non sono ancora, ad oggi, chiarite, si parla di Fiera ad un 35%. AREXPO attualmente è società a socio unico, la Regione con un Amministratore provvisorio in attesa di stabilire chi diventerà o meno socio. Il Comune di Rho ha dei terreni all’interno del perimetro EXPO e sono circa 58.000 mq. La scelta che è stata fatta e che abbiamo proposto alla Regione Lombardia è quella anzitutto di dire con chiarezza che il valore al metro quadro dei nostri terreni non poteva essere inferiore del valore al metro quadro contenuto nell’accordo con i Cabassi, cioè ci devono dare per i nostri terreni gli stessi soldi che hanno pagato ai Cabassi. Su questo abbiamo avuto delle discussioni sia per quanto riguarda il valore al metro quadro sia per quanto riguarda i metri quadri che Regione o AREXPO avrebbero dovuto pagare al Comune di Rho. Perché, tra le varie carte, c’era anche una bozza di accordo in base al quale il Comune di Rho avrebbe ceduto gratuitamente al Comune di Milano

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20.000 metri quadrati che corrispondono a quel parcheggio in fondo a via Risorgimento. La posizione che abbiamo tenuto e abbiamo portato avanti è quella che, invece, anche questi 20.000 metri quadrati devono essere pagati dalla Società AREXPO perché contribuiscono a generare volumetria con l’indice 0,52 su quell’area e quindi riteniamo, ritengo giusto che debbano essere monetizzati e pagati al Comune di Rho, come detto ad un prezzo non inferiore a quello stabilito per i soci privati. Su questo abbiamo degli accordi di massima però purtroppo, come è detto, il quadro non è assolutamente chiaro, domani c’è un altro incontro in Regione per definire altri dettagli, per definire la possibilità di entrare a far parte di AREXPO, anche lì ci sono moltissime incognite. Il Comune di Milano inizialmente aveva dichiarato di voler acquisire al 51% la società AREXPO, le ultime dichiarazioni invece, soprattutto dopo l’intervento dell’Assessore Tabacci, che ha detto che non ci sono i soldi, pare che non sia più così. Perché il Comune di Milano non può conferire terreni in AREXPO e acquisire le quote della Società perché non le ha all’interno del perimetro, dovrebbe acquistare le quote e quindi si tratta di tirar fuori davvero tanti e tanti soldi. Questa è una valutazione ovviamente che dovrà fare Milano, ma segnalo che il quadro non è assolutamente certo. La scelta che ho proposto io alla Regione, una volta stimato il valore dei nostri terreni – che se fosse confermato lo stesso prezzo di 164,9 sarebbe di circa 9 milioni e mezzo – si chiede la monetizzazione del 60% di questi terreni, pagarli, perché abbiamo seri problemi di bilancio. Ci siamo trovati una previsione del 2011 di introiti per oneri di urbanizzazione di 4.000.000 di Euro, ad oggi sono stati incassati 580.000 Euro, siamo quindi a 3.500.000 Euro più o meno sotto le previsioni, quindi abbiamo bisogno di incassare. Per il restante 40%, la proposta fatta a Regione è quella di conferirli in AREXPO, in modo tale da diventare soci di questa nuova società, con una percentuale da definire. Domani c’è un incontro – l’ho già detto – per questo. Perché la scelta di stare all’interno di AREXPO? Perché sarà AREXPO a decidere quello che succederà sui terreni EXPO una volta finita EXPO, sulle basi ovviamente delle potenzialità edificatorie conferite a quei terreni dalla variante urbanistica che andremo ad approvare. Ma quali funzioni, dove localizzare la volumetria, che tipo di residenza fare se si deve parlare di residenza, che tipo di funzioni pubbliche vogliamo per il dopo EXPO, che tipo di progetti si faranno per il dopo EXPO, beh, questo lo deciderà la società AREXPO. Quindi, ritengo, che anche in una posizione di controllo per essere su quei tavoli, per decidere e incidere sulle sorti del nostro territorio, sia assolutamente opportuno entrare e tenere un piede in quella società. Poi, è chiaro che avere il 2% o l’1%, lo 0,7 non ci cambia molto perché il messaggio è: vogliamo essere sui tavoli decisionali sapendo che non saremo noi comunque ad avere la maggioranza. Anche lì, AREXPO, la governance sarà regolata da Patti parasociali, che oggi però non sono ancora disponibili. Come ho detto all’inizio,

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il tempo è davvero breve, i nodi da sciogliere sono ancora tanti, non solo per il Comune di Rho, ma anche per il Comune di Milano, per Regione e tutti gli altri soggetti coinvolti. Stanno modificando i documenti ogni giorno, l’obiettivo però è quello di rispettare i tempi. La sensazione è davvero quella di essere dentro un meccanismo che difficilmente si può controllare ma, vi assicuro insomma, che le posizioni fino adesso le abbiamo tenute, come è accaduto, ad esempio, per la decisione di stralciare la viabilità propedeutica ad EXPO dall’Accordo di Programma per optare per la via degli espropri. Anche quella documentazione era nella cartellina. Siccome i tempi stringono, si è deciso di portar fuori tutto il tema della viabilità di accesso ad EXPO e della soluzione delle interferenze dalla procedura dell’Accordo di Programma e seguire una procedura più veloce. La nostra posizione è stata: siccome non tutti i tasselli sono a posto, non ci sono tutte le condizioni necessarie richieste per arrivare ad una tranquilla condivisione dell’Accordo di Programma e quindi ad una ratifica del Consiglio Comunale, noi per il momento diciamo che così non va bene, e abbiamo votato contro questa procedura. In quel caso, però, il nostro voto non era decisivo, perché la Conferenza dei Servizi e quella particolare procedura funziona a maggioranza. C’è poi tutta la questione delle richieste fatte dal Comune di Rho e dal Patto dei Sindaci, che sono contenute in quel documento del 14 settembre 2010, siglato da Roberto Zucchetti, dal Comune di Milano, dalla Provincia e dalla Regione, dove il Patto dei Sindaci – che è appunto un organismo che racchiude 17 Sindaci della zona proprio per portare sui tavoli di EXPO le esigenze del territorio – aveva dettato delle condizioni pregiudiziali all’approvazione della variante cioè, dicendo, per il momento il Comune di Rho pubblicherà la variante, ma prima della firma decisiva si devono verificare alcune condizioni. Dopodiché, tra gli atti prodotti dalle varie Segreterie Tecniche, mi sono trovato un atto ricognitorio degli impegni assunti con questo documento del 16 settembre, dove in pratica si racconta che sono state fatte tutte le verifiche necessarie, al fine di dare risposta alle richieste di Rho e del Patto dei Sindaci. Su alcuni problemi è stata data risposta sostanzialmente affermativa, su altri problemi essenzialmente negativa. Rientra in Aula il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio, che riassume la Presidenza Sindaco Questo è un documento che ha penso tre-quattro mesi, forse anche di più, è una bozza che però non è stata siglata da nessuno. È una proposta di documento tecnico che dovrà essere allegata agli Atti dell’Accordo di Programma, ma che per evidenti ragioni ha qualche problema. Alcune delle richieste – seguo il documento – erano

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quelle relative alle interferenze presenti nel sito EXPO. Il sito EXPO ha un suo perimetro determinato, all’interno di questo perimetro però ci sono i parcheggi Fiera, c’è una cabina sottostazione elettrica, così si dice, ci sono i nostri terreni con previsione di realizzare parcheggi di interscambio, tutte cose che devono essere portate fuori dal sito di EXPO, perciò si chiamano interferenze e trovare una diversa soluzione. La soluzione che è stata proposta per i parcheggi Fiera, maggiormente utilizzati da Fiera, è quella di posizionarli su un’area di comproprietà della stessa Fiera, o meglio di un Consorzio del quale Fiera è socio, che è l’area CAMFIM, quella dietro Pantanedo per intenderci. Tecnicamente tutti hanno detto che si trattava di una soluzione idonea, parcheggi provvisori da rimuovere alla fine dell’evento. Su questo il Comune di Rho aveva già dato da un punto di vista tecnico il proprio assenso, la questione si è complicata quando è stata avanzata una richiesta da parte dei proprietari dell’area, dicendo che questa soluzione, la disponibilità di quell’area veniva concessa a condizione però che il Comune di Rho e il Comune di Pero approvassero un Piano Integrato di Intervento per dare una volumetria a quell’area di circa 250.000 metri cubi, tra cui, commerciale, residenza, terziario e via dicendo. Quindi, ciò voleva dire che come “condizioni” per dare la disponibilità dell’area per allocare i parcheggi provvisori si chiedeva che quell’area venisse già, in via preventiva, trasformata e in modo davvero pesante. In cartellina io ho allegato il documento a comprova di questo. Quell’area lì poi interessa sia al Comune di Rho che al Comune di Pero. Mi sono confrontato con il Comune di Pero e abbiamo preso la decisione di dire che quella proposta a noi non sta bene, quella condizione non ci sta bene e quindi, su questi parcheggi c’è un punto di domanda perché a quel punto la proprietà si è riservata di ribadire la disponibilità ad accettare i parcheggi di Fiera su quell’area. Quindi, anche questo aspetto è da chiarire. Ritengo, però, che se quell’area effettivamente sia da sviluppare – questo è indubbio – il Comune di Rho non si possa oggi vincolare in termini volumetrici, in termini di funzione di destinazione d’uso perché perderebbe ogni possibilità di contrattare un pubblico interesse, come si fa sempre nei piani integrati, ma si troverebbe ad approvare praticamente un pacchetto già fatto. E vi assicuro che quel progetto non prevedeva nulla che corrispondesse al pubblico interesse, né standard qualitativi, niente. C’era solo una piccola quota di edilizia convenzionata. Quindi altro capitolo non definito e aperto. Il parcheggio di interscambio che costituiva un’interferenza doveva essere realizzato da Fiera sulla base dell’Accordo di Programma con Fiera, anche lì, all’interno del sito EXPO, la soluzione è stata trovata di spostare quel parcheggio di interscambio sul terreno dove oggi c’è un parcheggio, sempre quello in fondo a via Risorgimento. Lì verrebbe, appunto, un altro parcheggio insomma, fatto a ponte con sotto una strada che è passante, quindi di

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collegamento con Milano. C’è una verifica tecnica da fare e quindi altro punto di domanda sulla compatibilità del parcheggio con le vasche che ci sono sotto quel suolo. Sulla sottostazione elettrica è stata trovata, anche qui, una soluzione, si sposta dal sito EXPO e si fa in un’area di via Risorgimento, vicino a dove sorgerà il cantiere di EXPO. È stato prodotto un documento che attesta l’impossibilità di allocare diversamente questa sottostazione elettrica. Sui parcheggi remoti di EXPO ancora non è stata presa una decisione. Sui canali di adduzione e deflusso delle acque è stato prodotto un documento, così si legge in questo atto ricognitorio, l’abbiamo chiesto e, ad oggi, non ci è ancora stato fornito. I punti dolenti sono quelli che riguardano la riqualificazione del Sempione, la politica di integrazione tariffaria e la richiesta di sostegno ai nostri ospedali. Queste erano delle condizioni contenute in questo documento sottoscritto dal Patto dei Sindaci. Abbiamo avuto degli incontri in Regione, abbiamo detto che non eravamo d’accordo sul contenuto di quell’atto ricognitorio, che per noi la riqualificazione del Sempione è un’opera essenziale, insomma, abbiamo fatto un po’ di braccio di ferro. Inizialmente ci hanno detto che di soldi non ce n’erano, sono a disposizione solo 42.000.000 di Euro che, secondo i calcoli dell’ANAS, non sono sufficienti per realizzare nemmeno il primo lotto funzionale e cioè quello che va da Fiera fino alla rotonda della FEREN, perché prevedeva interramenti, gallerie, attività molto pesanti e costose. Per fare quel tratto lì, secondo ANAS, ci volevano 97.000.000 di Euro, uno sproposito, cioè sono 4 chilometri, neanche la metropolitana. Allora abbiamo chiesto di spostare altre risorse che erano state previste per altre strade, ad esempio la Boffalora-Malpensa, sostenendo la tesi che lì era finanziata una strada non voluta dai Sindaci del territorio che avevano fatto barricate. Qui, invece, c’è tutto il territorio che richiede quella strada, prendete quelle risorse, le mettete sul Sempione bis e arriviamo a fare, quanto meno, il primo lotto funzionale. Sono state fatte delle verifiche, ci hanno risposto – e quando dico ci hanno, parlo di Regione Lombardia – ci hanno detto che non era possibile perché hanno trovato ostacolo da parte dei Sindaci della zona, che non volevano spostare le risorse dal loro territorio, risorse che però andavano a finanziare una strada determinata. Siamo rimasti che in settimana ci sarà un incontro con i tecnici dell’ANAS per vedere se con 42.000.000 di Euro più un po’ di risorse che ci potrà mettere Regione Lombardia, alleggerendo strutturalmente quel progetto, ad esempio eliminando degli interramenti, pensando a degli scavalchi, a delle rotatorie, insomma rinunciare a qualche sottopasso, si riuscirà a fare un progetto diverso però per completare, quantomeno il primo lotto. Anche qui è una discussione che è ancora aperta.

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Per quanto riguarda invece le altre strade, hanno garantito che verranno realizzate, c’è anche nella bozza di quell’atto ricognitorio. Sulla integrazione tariffaria noi abbiamo detto che è un’assurdità davvero, soprattutto per il periodo EXPO, che la metropolitana da Rho costi 2,20 Euro, a Molino Dorino costa la metà, quindi per fare due fermate in più il biglietto costa il doppio. Tema tornato assolutamente di attualità anche, a mio avviso, a seguito del referendum approvato da Milano che estende l’area Ecopass quindi, se l’intenzione è di non fare entrare le macchine a Milano, bisogna trovare davvero il modo di incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico. Un biglietto della metropolitana di Rho che costa il doppio va, a mio avviso, nella direzione assolutamente opposta. Lì ci sono state, da parte di Regione delle chiusura, dicendo che non è di loro competenza e, come avete letto dalla risposta contenuta nell’Atto ricognitorio, si dice che bisogna spostare la discussione su un altro tavolo tecnico, poi ne riparleremo, magari si può trovare la soluzione per i visitatori di EXPO inserendo nel prezzo del biglietto EXPO il prezzo della metropolitana o nel prezzo del parcheggio il prezzo della metropolitana. A noi questo non ci risolve il problema perché noi dobbiamo pensare ai nostri cittadini, a quelli del nostro territorio che vanno a Milano e che quindi hanno diritto a pagare un prezzo come lo pagano tutti. Però su questo tema, al momento la verità è che abbiamo trovato una chiusura. Così come c’è chiusura, ad oggi, al finanziamento di progetti di ristrutturazione dei nostri ospedali. Noi abbiamo fatto presente – e mi ero fatto consegnare dal dottor Maltagliati dei progetti che già giacevano in Regione di richieste di finanziamento per gli ospedali – ho chiesto che qualcuno di questi progetti venisse finanziato, la risposta è stata: noi ci dobbiamo occupare di quello che interessa direttamente EXPO, il tema degli ospedali non è collegato a EXPO. Poi, le discussioni sono state anche un po’ accese, nel senso che a una posizione dura, è stato detto, va beh, se Rho non vuole ratificare questo Accordo di Programma, lo dica subito e troveremo soluzioni alternative. Io ho fatto presente che nessuno voleva remare contro Expo, noi volevamo arrivare ad un accordo condiviso, però c’è anche un documento firmato da Regione Lombardia e chiedevamo solo il rispetto delle condizioni indicate in quel documento. Dopodiché c’è la partita con Fiera e cioè la richiesta di adempimento, da parte di Fiera, a quello che erano gli accordi contenuti nel vecchio Accordo di Programma Fiera, devono realizzare ancora il Parco Nord e questa condizione la sistemeremo all’interno della modifica dell’Accordo di Programma con Fiera, perché la questione si è complicata proceduralmente ancora di più perché assieme alla ratifica dell’Accordo di Programma EXPO dobbiamo modificare anche l’Accordo di Programma con Fiera per la questione dei parcheggi, delle interferenze, e via dicendo.

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Questo però, avrà tempi un po’ più lunghi perché bisogna procedere a varianti e quant’altro. Allora questa è la situazione in cui oggi siamo, le riunioni come detto, sono all’ordine del giorno, la posizione l’ha tenuta assolutamente per quanto riguarda il valore dei nostri terreni, lì però è stata accettata verbalmente poi le carte le dobbiamo ancora fare, quella richiesta di dire: i nostri terreni ce li dovete pagare, come avete pagato gli altri. Quindi, questo è un primo punto a nostro favore. Le altre cose sono ancora sinceramente da risolvere, da definire e nei prossimi giorni darò magari alla Commissione tutta la documentazione che è in mio possesso. Adesso la discussione è aperta. Se ci sono domande, richieste, chiarimenti a disposizione, se ci sono accuse, a disposizione pure per le repliche e per accettarle se condivise, la parola al Consiglio Comunale. Presidente Isidoro Grazie, signor Sindaco. Non vedo iscritto nessuno per intervenire. Consigliere Rovelli, prego. Consigliere Rovelli Siamo molto preoccupati dell’affermazione che il signor Sindaco ha appena concluso riguardo il futuro dei nostri ospedali. Col mio intervento infatti riprendo un vecchio capitolo, del pregresso Accordo di Programma EXPO dove si evinceva l’assoluto fabbisogno di adeguare i servizi sanitari d’emergenza e urgenza sia per la fase cantieristica che per quella espositiva, in funzione dell’incremento della popolazione che avverrà prossimamente sul nostro territorio. E nella stessa stesura si affermava che la Regione, entro breve termine, dichiarasse sia gli interventi di potenziamento sia il numero complessivo di prestazioni sanitarie, considerando l’ospedale di Rho parte del sistema della rete di emergenza/urgenza dell’area espositiva. Riporto all’attenzione dei Gruppi consiliari, qui rappresentati, lo stato attuale della sanità ospedaliera, al fine di esercitare maggiormente le opportune azioni politiche per confermare e sostenere il ruolo primario che l’ospedale di Rho avrà nella rete dell’emergenza/urgenza dell’area EXPO. L’argomento ospedale è stato trattato trasversalmente, a volte superficialmente, sarà a mio parere obbligatorio comunque che la Commissione EXPO si avvalga fortemente – dico a questo punto – come da Regolamento di un Comitato di esperti che porti in ambito regionale le opportune istanze, che sono state sottovalutate a quanto pare, per ottenere risorse atte al rilancio del Pronto Soccorso e quindi dello stesso Ospedale. È attualmente con il Pronto Soccorso l’impatto più critico per il cittadino; noi ricoveriamo, almeno abbiamo circa 50.000 accessi all’anno, di cui 10.000 inappropriati per patologie curabili a

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domicilio, fenomeno che allunga le attese determinando le maggiori lagnanze degli utenti. È evidente l’esistenza di un problema sull’uso appropriato delle risorse, ma non è certo il solo problema. Ben altri e più consistenti determinano le attese, riduzione dei posti letto nei reparti internistici, insufficiente numero di letti nelle osservazioni a breve, pesanti turni di lavoro sanitari, scarsità di infermieri, medicina difensiva, elementi che impediscono un più elevato turnover dei pazienti in attesa, alcuni dei quali spediti spesso in altri ospedali lontani. Non mi dilungo in particolare, ma era mia intenzione tracciare, almeno sinteticamente, la vera realtà del quotidiano che affligge gli operatori su questo fronte, che a catena, si ripercuote su tutto il sistema organizzativo ospedaliero, in una fase in cui la nostra Amministrazione è intenta a tagli lineari con attenzione rivolta al nuovo ospedale di Garbagnate. Quindi, come affermato in precedenza, e vorrei ancora ricordarlo a tutti, ma tutti lo sanno ovviamente, che fra pochi anni l’EXPO è sul nostro territorio, con un’affluenza calcolabile in parecchie migliaia di visitatori al giorno, e forse più, ma già tra pochi mesi l’area cantieristica conterà quasi 20.000 lavoratori. Allo stato il Pronto Soccorso di Rho è inadeguato a sopportare il carico di lavoro previsto per questo appuntamento, sia per problemi strutturali che di personale dedicato, sia medico che infermieristico. La vera sopravvivenza dell’ospedale di Rho, visto che questo è un tema centrale che la popolazione sente e fortemente, bisogna dire che è fondata sull’attrazione ed efficienza di un Pronto Soccorso che può offrire e sulle strutture d’emergenza attualmente presenti, quali come tutti sanno, l’Unità Coronaria, l’Emodinamica interventistica per l’infarto acuto, la Rianimazione, la Patologia neonatale, che sono strutture d’eccellenza del nostro Ospedale. Non a caso, dico che la sanità privata si sta sin d’ora attrezzando per costituire intorno all’area EXPO nuove strutture di Pronto Soccorso onde attrarre pazienti. I nostri ospedali vivono sull’attrazione del Pronto Soccorso, perché non abbiamo delle celebrità tali da attirare pazienti da tutta Italia. Ad esempio, un punto di Pronto Soccorso – questa è una proposta che faccio – nell’area EXPO, potrebbe essere già una soluzione, se gestita dalla nostra Azienda, questa potrebbe essere una proposta parziale che potrebbe interessare, appunto il nostro territorio, ma soprattutto il nostro ospedale. Se si perde l’occasione EXPO, lo dico sinceramente, l’ospedale di certo sopravviverà, non chiude l’ospedale, non potrà mai chiudere l’ospedale di Rho, però vi dico che subirà una progressiva involuzione con conseguente peggioramento delle attuali critiche condizioni. Concludo qui, affermando che l’impegno politico dovrà essere trasversale, unitario, se vogliamo raggiungere questo obiettivo. Grazie dell’attenzione.

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Presidente Isidoro Grazie. Consigliere Rovelli. La parola al Consigliere Tizzoni, prego. Consigliere Tizzoni Ma, innanzitutto Gente di Rho vuole ringraziare il Sindaco per quello che ha fatto in questi pochi giorni e per quello che immagino – e immaginiamo tutti – essere capitato in poco tempo e su molti tavoli, per cui anche problemi logistici e di capire bene queste nuove problematiche, e tutte le problematiche precedenti e quelle attuali. Il fatto di aver portato a casa, seppur solo verbalmente, speriamo di vedere al più presto nero su bianco, la parificazione del costo, del prezzo, la valorizzazione dei nostri terreni a parità di quelli degli altri soggetti e comprendenti il sito dell’EXPO, per cui Cabassi, piuttosto che Fiera, e altri, credo che sia un risultato ottimo al quale noi facciamo plauso. Dopodiché anche Gente di Rho ha onestamente grandi perplessità – e il sottoscritto le aveva anche prima di costituire Gente di Rho – sono le problematiche che prima o poi vengono al pettine, nel senso che le problematiche più forti sono quelle che anche noi, Gente di Rho, nelle nostre riunioni che facciamo perennemente e costantemente su questa problematica abbiamo individuato subito e sono quelle dei parcheggi per esempio. Anche noi abbiamo grandi perplessità sulla validità della localizzazione di questi parcheggi e sul fatto addirittura, di quanto sia valido costruire i parcheggi nei pressi del sito EXPO, da che mondo e mondo ultimamente in tutte le grandi manifestazioni mondiali si tende a costruire e allocare i parcheggi temporanei in zone non adiacenti, non limitrofe all’area dell’avvenimento, ma bensì esterne e vengono poi collegate con navette o con treni di superficie, metropolitane leggere, sopraelevate, metropolitane sopraelevate leggere, come in Giappone, come a Londra e come nelle altre città. Qui la politica è di scegliere dei luoghi molto vicini all’evento e guarda caso purtroppo, ahimè, siti tutti o quasi tutti sull’area di Rho, qualcuno sull’area di Arese, ma la maggior parte sull’area di Rho, faccio per esempio riferimento al parcheggio di interscambio in via Risorgimento è molto preoccupante. Questo non vuol dire che Gente di Rho si mette di traverso a quello che potevano essere – speriamo per tutti – la votazione finale favorevole a quello che è l’Accordo di Programma, perché anche noi riteniamo che questo evento sicuramente, se gestito bene e se tutti gli incastri andranno al punto giusto, sarà sicuramente una grande possibilità, una grande opportunità per tutti noi e per tutti i nostri concittadini. Nelle carte leggevo che per esempio, sempre per tornare al parcheggio di interscambio, il costo, il valore della ipotesi di realizzazione di questo parcheggio interscambio che da 2.000 macchine passa a 1.600 macchine e una seconda versione è di 18.800.000 questo è il costo preventivo ipotizzato. Se pensiamo che 18.800.000 Euro sono l’equivalente, più o meno o poco meno, di

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tutta la realizzazione degli altri quattro parcheggi previsti nell’Accordo di Programma, comincio a pensare e dico: ma questo parcheggio di interscambio, a questa cifra, è così fondamentale? Nei costi e anche nel quadro economico dell’evento e soprattutto per noi, anche perché fare un parcheggio di questo tipo lì, vuol dire innescare indiscutibilmente l’attraversamento, almeno in grande parte della città di Rho, cioè saranno moltissimi quelli che arriveranno, i visitatori che arriveranno penso dall’area di Legnano, Busto Arsizio, Castellana, Lainate, dall’asse diciamo della Malpensa che attraverseranno la città per recarsi poi, sapendo dell’esistenza – che verrà chiaramente promozionata e immagino dalla Società EXPO – per cui l’adiacenza di un parcheggio così vicino al plesso, sicuramente sarà la meta di ogni visitatore, quantomeno quelli più vicini a noi, o quantomeno quelli che potrebbero arrivare da Varese, piuttosto che da Torino, insomma da ovest. Ecco questa è la mia perplessità sulla quale però avremo poi tempo, immagino, visto che sono state stralciate adesso e se ne parlerà in un secondo tempo, da quello che ho capito, vediamo se riusciremo con qualche strumento… parteciperemo seppur non essendo Commissari della Commissione EXPO parteciperemo, come io parteciperò, a tutte le sedute della Commissione EXPO e vi diremo che cosa si riuscirà a fare su questa tematica. Ho detto anche che mi aggrego alla perplessità del professor Rovelli, che colgono tutto il nostro sostegno su quello che sarà l’EXPO per l’Ospedale e sulla politica dell’Ospedale in genere da tenere e da fare d’ora in poi. Dico che purtroppo l’ho sempre detto, secondo me fino adesso la nostra città e la nostra classe dirigente passata ed attuale, ma non parlo solo della passata, parlo di 15 anni di politica rhodense, non hanno secondo me tenuto delle posizioni forti su quello che era appunto l’ospedale, anche se giustamente, come dice anche il Sindaco, non fanno parte delle sue spettanze. Però, va fatto un cambio di rotta anche qui e anche sull’ospedale. Mi sembra d’aver capito che il Sindaco anche lì sta mantenendo un timone fermo, cioè nel senso che seppur lì invece abbiamo ricevuto, a quanto ho capito, una secca chiusura, questo non vuol dire che non dobbiamo continuare a perseverare e cercare di portare a casa il possibile. Sono preoccupato anche per la questione della tariffazione. Se posso aggiungere qualcosa a quanto detto dal Sindaco, la tariffazione credo che sia una problematica da tempo sui tavoli e che deve essere risolta, ma mi riferisco anche non solo a quella della metropolitana, ma anche a quella dei pullman perché purtroppo molti ragazzi, molti giovani, i nostri Rhodensi hanno difficoltà nel raggiungere per esempio Milano, devono prendere tre linee di pullman diverse e comprare biglietti diversi, o mi riferisco per esempio alla problematica della diversa tariffazione che anche lì, credo siamo gli unici al mondo che per 500 metri in linea d’aria dalla stazione centrale di Rho centro alla stazione di Rho Fiera si paga la differenza di biglietto di 75 centesimi, 1,20 contro 1,95 per raggiungere Milano. Anche questa va messa nel calderone delle

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azioni da fare o delle richieste da porre con forza e decisione al tavolo della trattativa con Regione Lombardia che sicuramente è quella che questo problema può darci una mano a risolverlo. Ed è arrivato il momento di risolverlo perché, voglio dire, anche noi qualche strumento, un manico ce l’abbiamo, un coltello anche noi tra le mani perché, come siamo preoccupati noi, saranno preoccupati anche loro di non vedere accadere a Rho quello che è successo per un Accordo di Programma che si chiamava Alfa Romeo. A proposito di Alfa Romeo mi domando come mai non è stata mai presa in considerazione è una cosa che anche un bambino a questo punto prenderebbe in considerazione, che è quella di individuare nell’area Alfa Romeo il parcheggio provvisorio, temporaneo, a pagare anche a raso su 2.000.000 di metri quadri e nessuno di questa cosa ne ha mai parlato, nel senso che sono previsti sì dei parcheggi, ma solo sull’ordine di 2.300 posti auto. E allora anche lì collego quello che fortemente Gente di Rho contesterà è questa famosa strada di collegamento Arese-Stazione di interscambio che io chiamo tangenzialina, perché si tratta della famosa tangenzialina che non altro era che la famosa tangenziale che era prevista nell’Accordo di Programma Alfa Romeo e non si capisce qual è la motivazione per la quale noi andiamo a investire o la società EXPO va a investire 10 milioni e mezzo di Euro per costruire un parcheggio sull’area Alfa Romeo e poi va a costruire una tangenziale di collegamento che costa 9 milioni di Euro per raggiungere il parcheggio. Cioè, a questo punto o uno o l’altro, non si capisce come mai costruire un parcheggio per poi costruirci una tangenziale di collegamento di ampio raggio, di diametro pesante, anche per quanto riguarda soprattutto immagino i territori di Mazzo, Terrazzano e Passirana che saranno attraversati dalla sempre e solita tangenziale di collegamento costruita da Alfa Romeo, non vorrei che questo sia un escamotage dei soliti amici degli amici che mettono nei conti dell’EXPO, nei conti del paese intero la realizzazione di una tangenziale che, altro non sarà, che quella famosa tangenziale che poi faranno con quel famoso Accordo di Programma che prevederà quel famoso centro commerciale che, prima o poi, s’ ha da fare. Ecco, queste sono le nostre perplessità però, come ripeto – e chiudo il mio intervento – diamo ampio sostegno all’Amministrazione e siamo contenti dei risultati ottenuti fino adesso e della tenuta della posizione, soprattutto anche – abbiamo letto – la prima Giunta di questa Amministrazione e il secco no a questo tipo di accordo. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Tizzoni. La parola al Consigliere Forloni. Consigliere Forloni Giuseppe Intervengo anch’io a favore e ringrazio per la comunicazione del Sindaco che è stata particolarmente esauriente. Intervengo in

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grande accordo con il collega Rovelli sulla necessità di fare il massimo, più del massimo, per vedere di rivitalizzare, rivalutare l’ospedale di Rho, è un ospedale di grandissima tradizione, è un ospedale che è stato un punto di riferimento per tutta la nostra cittadinanza, per tutti i paesi del circondario. Un ospedale che prima di tutti gli altri, grazie al grande contributo del Professor Magni, aveva messo la Neonatologia e quindi ha salvato centinaia di migliaia di bambini. Io mi ricordo che lavoravo in ospedali lontani e il mio punto di riferimento, la mia salvezza era la presenza della Neonatologia dell’ospedale di Rho. Quindi, vedere adesso che in Regione si facciano delle scelte che in qualche modo sono diciamo punitive, o quantomeno non tengano conto dell’importanza di questo ospedale, è una cosa che fa veramente innervosire. Se poi si prendono in considerazione le scelte che sono state fatte proprio sempre dalla Regione, riguardo la delocalizzazione di altri ospedali, e mi riferisco all’ospedale dove lavoro io, che è stato poi delocalizzato in un punto che è molto difficile da raggiungere, con una spesa di denaro pubblico forse un pochino eccessiva, quando d’era una struttura invece estremamente funzionale. Quindi sono delle scelte che quantomeno impongono delle riflessioni. Comunque, al di là di queste considerazioni, che poi entrano nell’ambito politico e a noi, come città di Rho, non ci riguardano, direi che dobbiamo in tutti i modi vedere di riqualificare l’ospedale, di cercare di attrezzare meglio i Pronto Soccorso perché è lì, dove molto spesso può capitare l’errore, magari aumentando il personale e il personale d’esperienza. E poi cercare di tenere un po’ a bada le cattive informazioni di alcuni mass-media che, magari non conoscendo a fondo l’ambiente sanitario, parlo dei medici, ecc. ecc., approfittano continuando ad usare la parola della malasanità, senza tener conto che invece noi abbiamo il miglior sistema sanitario mondiale e lo dobbiamo difendere come patrimonio che deve essere proprio difeso da tutti, e soprattutto dall’attacco dei privati che in tutti i modi cercano di svilire la grandezza di questo patrimonio che abbiamo avuto facendo grandi lotte. Mi riferisco alla 833 che ci sono voluti anni e anni per poterla approvare. E dobbiamo fare in modo che costoro che continuano a parlare di malasanità, senza sapere di che cosa parlano, tengano presente che in Italia tutti i giorni - non parlo di Rho, parlo dell’Italia – vengono salvate almeno 50.000 persone. Questa è la cosa che bisogna tenere ben presente, prima di additare la colpevolezza del tizio, caio, sempronio perché, se andiamo avanti così, fra qualche anno non ci sarà più nessuno che fa la professione del medico. Tenete conto che in Germania hanno tolto i test d’ammissione a medicina, perché non c’è più nessuno che vuole andare a fare un lavoro così pesante, con tutta la gente con il dito contro, con il primo giornalista che non ha magari neanche un pochino di esperienza, e che parla in maniera deontologicamente scorretta incolpando il collega di errore di qui, errore di là, senza neanche sapere di che cosa sta parlando.

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Quindi, a prescindere da queste cose che poi magari nel corso dei dibattiti successivi verranno approfonditi, è importante fare il massimo e il possibile per riqualificare l’ospedale di Rho. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere. Consigliere Colombo, prego. Consigliere Colombo Io vorrei riportare l’argomento nell’esposizione del Sindaco. Mi sembra di essere tornato indietro di dieci anni, quando qua si discuteva l’Accordo di Programma per la Fiera. Per l’Accordo di Programma della Fiera era stata firmata una cambiale in bianco, che stiamo pagando ancora oggi, perché ancora oggi l’Accordo di Programma Fiera non è finito, non è completato. Quello che stiamo firmando adesso o che comunque ci obbligano a firmare entro il 22 luglio è ancora un’altra cambiale in bianco, perché da quello che si legge dalla documentazione, non c’è niente di definito. Si parla di parcheggi, si parla di interscambio, si parla di futuro del dopo EXPO, che è molto peggio che non quello che accadrà in sei mesi di EXPO, perché l’EXPO è un evento di sei mesi, lo sviluppo di quelle aree e gli interessi su quelle aree sono il post-EXPO. Il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio, esce dall’Aula sostituito dal Vice Presidente, sig. Giussani Stefano. Consigliere Colombo Però non si parla, si stralcia in questa discussione la viabilità. È inutile realizzare parcheggi, voler realizzare parcheggi avendo stralciato la viabilità e quindi non avendo una viabilità di calibro tale da poter far fruire questi parcheggi, da poter portare della gente senza dover attraversare Rho o attraversare Pero, o viaggiare ancora su un Sempione che ha cinquant’anni, che ha un calibro stradale poco più adatto che a una viabilità ordinaria. Quindi quanto esposto dal Sindaco mi preoccupa e ringrazio il Sindaco di quanto ha detto, di tutte le informazioni che ci sta dando nell’aggiornarci costantemente. Spero che l’Accordo non venga firmato e sottoscritto col solito sistema dell’urgenza e valutando solo la fase economica, 9 milioni e mezzo di Euro che devono entrare nelle casse del Comune di Rho, perché se non entrano 9 milioni e mezzo di Euro, Rho ha dei problemi di cassa, ha dei problemi di bilancio. Ricordiamoci che forse i soldi non sono tutto, ci interessa molto di più la gente di Rho, ci interessa molto di più che Rho sia una città vivibile, ci interessano di più i nostri ospedali che devono essere, alla luce anche dell’EXPO, potenziati e non ridotti o emarginati a ospedale di periferia. Grazie.

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Vice Presidente Giussani Grazie, Consigliere Colombo. La parola passa al Consigliere Kirn. Consigliere Kirn Grazie, Vice Presidente. Il Comune di Rho esercita, come ha ovviamente spiegato il Sindaco, diciamo un proprio ruolo in due settori diversi. Uno come proprietà di aree ed è il primo problema di cui ci ha parlato il Sindaco, l’altro come attore principale all’interno dell’Accordo di Programma EXPO. Sono due ruoli completamente differenti. Ho ascoltato quello che diceva il Sindaco sulla prima parte, cioè quella relativa ai terreni e mi riserverò, magari in una successiva seduta, di approfondire il tema. Mi volevo soffermare invece sull’aspetto più politico, che è quello del ruolo che noi, come Comune, esercitiamo sui tavoli appunto dell’Accordo di Programma. Oramai ci siamo, la vicenda EXPO è finalmente giunta nella fase in cui occorre decidere. Noi del PDL siamo sempre stati favorevoli all’EXPO e pensiamo che esso rappresenti una grande opportunità per il nostro territorio. Come per altro rappresenta, oggi, anche l’insediamento di Fiera. Non bisogna dimenticarsi infatti, che al suo posto c’era una raffineria, con immensi problemi di inquinamento ambientale e che oggi, a parte qualche problema di traffico che effettivamente c’è, è comunque un catalizzatore di attività e rappresenta sicuramente un valore occupazionale, soprattutto con l’indotto dell’attività ricettiva. È sotto gli occhi di tutti che nel nostro territorio si sono sviluppate l’attività alberghiera che ha delle evidenti ricadute occupazionali. L’Amministrazione Zucchetti ha fatto il proprio dovere, ottenendo grandi risultati come quello del Documento d’intesa sui temi progettuali e ricadute nel territorio rhodense. Grazie a quel Documento, firmato da tutti gli attori coinvolti nell’Accordo di Programma EXPO il 16 settembre 2010, si sancivano importanti punti per il nostro territorio, con innanzitutto la condizione pregiudiziale. Se vi leggete il Documento all’inizio c’è questa condizione pregiudiziale, che diceva: la definitiva approvazione della variante urbanistica del sito EXPO, è subordinata all’identificazione delle soluzioni ritenute unanimemente – cioè insieme – idonee per tutte le problematiche di seguito indicate. A questo Documento, nel tempo, appunto ci sono state date delle risposte. Entro brevemente nel merito di queste risposte poi, magari, ci saranno altre occasioni anche perché il tempo è poco. Allora, innanzitutto sulla soluzione delle interferenze, cioè di quelle attività che sono presenti sul territorio e che sono un ostacolo per la realizzazione del sito EXPO. Innanzitutto i parcheggi Fiera, su questo punto noi abbiamo sempre detto, quando eravamo in Maggioranza: no alla richiesta di realizzare i parcheggi di Fiera su area agricola in via De Gasperi o sulle aree destinate a parco. Abbiamo visto che parte di queste indicazioni sono state accolte e il

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documento lo riporta. Si parla di un Piano Integrato di Intervento di Fiera, vediamolo, secondo me bisogna realizzarlo nel dettaglio e farsi dare delle opportune precisazioni, con il nostro auspicio che in questo Piano Integrato di Intervento si trovi ampio spazio per funzioni terziarie e che quindi portino occupazione sul nostro territorio, e non sia preponderante la parte commerciale o residenziale, che porta invece presenza di persone e quindi di traffico, ecc. Sul parcheggio di interscambio presso la fermata di Rho Fiera ho visto che bene o male le richieste sono state accolte, secondo me questo parcheggio di interscambio rappresenta, va beh, riferito all’EXPO sicuramente un problema, ma in quel periodo lì, in quei sei mesi, dove verrà l’EXPO, avremo evidentemente dei problemi di sovraffollamento, ma questa realizzazione, questa infrastruttura rappresenta sicuramente una cosa cui noi non dobbiamo rinunciare. Io ho visto che appunto nelle risposte a queste richieste, questo ha trovato particolare soddisfazione. Nella battaglia su questo tema dobbiamo essere particolarmente sensibili alle richieste del Comitato di via Risorgimento, che sono i cittadini della nostra Rho che sono più vicini a questa realizzazione. Loro chiedono di curare particolarmente l’aspetto estetico del manufatto quindi, secondo me, ben vengano i 18.000.000 di Euro per realizzare questo importante manufatto e che sia ben fatto, anche perché questo ci rimarrà per tanto tempo sul nostro territorio. La cosa che più mi preoccupa e a cui invece bisogna porre attenzione, è una postilla che c’è nel documento di risposta alle soluzioni delle interferenze. Questa postilla che leggo, dice: Le interferenze con le funzioni presenti all’interno del sito, rappresentate dai parcheggi Fiera, dal parcheggio di interscambio presso fermata Rho Fiera e dalla sottostazione elettrica, sono oggetto nell’Accordo di Programma per la qualificazione e lo sviluppo del sistema fieristico lombardo – quindi, sono oggetto dell’Accordo di Programma Fiera – riguardando opere e impianti da esso previsti. La soluzione delle predette interferenze pertanto dovrà essere ricercata nella sede deputata, ovvero nell’ambito di un atto integrativo del medesimo Accordo. L’Atto integrativo, a seguito della richiesta formulata dal Sindaco di Milano in data 9 febbraio 2011, è in via di promozione da parte della Regione Lombardia. Ecco, secondo me, Sindaco, su questo bisogna porre particolare attenzione perché se viene spostata la realizzazione e la progettazione di queste interferenze nell’ambito di un altro Accordo, non so come finisce, bisogna prevenirlo anche questo. Vado avanti velocemente perché le cose sono tante. I parcheggi EXPO, va benissimo che siano… è uno dei punti che ci preoccupano maggiormente, noi avevamo chiesto e avviato un confronto molto positivo con EXPO S.p.A. e con la Provincia, per localizzare tutti i parcheggi lontano dal sito espositivo, quindi non sul territorio di Rho, non sul territorio di Pero, non sul territorio di Arese, non sul territorio di Bollate. Questa localizzazione avrebbe

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dovuto essere servita da un sistema di prenotazione anticipata, via web, il telefonino, ecc., in modo tale da evitare che il traffico si concentri nella nostra zona. Ci attendiamo che questa impostazione sia formalizzata e corredata da precisi impegni di finanziamento e organizzativi. L’altro punto – e passo al potenziamento della viabilità – riguarda la riqualificazione della Statale 33 Sempione. Secondo noi questo è determinante, sono d’accordo che si possa fare evidentemente una semplificazione del progetto, però su questo noi dobbiamo tenere duro, perché il fatto che venga realizzato questo primo lotto funzionale è indispensabile perché doterebbe Rho, almeno in parte, di una tangenziale che risolverebbe nel periodo di EXPO gli evidenti problemi di traffico che avremo, ma risolveremmo anche buona parte di problemi del traffico che abbiamo noi normalmente, indipendentemente da EXPO, che sono – come è noto a tutti – problemi di attraversamento nella nostra città per recarsi a Milano dalle città che abbiamo alle spalle. La costruzione della strada di collegamento di via De Gasperi-Arese. Questa noi l’abbiamo persa votando contro l’Alfa, perché lì, nell’Accordo di Programma dell’Alfa era prevista. Secondo me occorre rimettere all’interno dell’Accordo di Programma EXPO l’importante realizzazione di questa tangenzialina di Terrazzano e occorre che dall’Accordo di Programma EXPO siano trovati questi fondi, in modo da poter liberare queste due frazioni dal traffico. Per quanto riguarda l’avvio dell’integrazione tariffaria dei servizi del trasporto pubblico locale, che quindi riguardano sommariamente sia la metropolitana che i trasporti su gomma, è assolutamente irrinunciabile il fatto che venga ridotta la tariffa. Occorre che qualcuno ci metta la differenza. Il Comune di Milano occorre che, in accordo con gli altri attori del territorio, si faccia carico di questa cosa, perché il nostro territorio subirà un disagio che il Comune di Milano non subisce e noi dovremo, in questo modo, essere ripagati dell’enorme disagio che avremo sia in fase di discussione che durante l’evento. Vado avanti velocemente, sui servizi ospedalieri ha già parlato il Dottor Rovelli e non mi dilungo. Sugli aspetti degli accordi precedenti, ecco volevo porre l’attenzione sul progetto della pista ciclabile Milano-Fiera-Rho. È importante vigilare affinché all’interno dell’Accordo di Programma EXPO venga previsto anche il tratto che va da Fiera a Rho, perché per noi quello è fondamentale. Erano tutte cose presenti nell’Accordo firmato il 16 settembre 2010. A noi sembra di aver impostato, durante la nostra Amministrazione, in modo realistico non demagogico e con piena condivisione le condizioni per poter dar vita a EXPO, cosa che vogliamo fare al più presto. Tutto questo lavoro però, ahinoi, è stato interrotto il 7 gennaio con le vostre – e parlo alla Maggioranza – dimissioni, con naturalmente pesanti responsabilità di alcuni dei nostri Consiglieri, ma questi non sono qui, voi invece ci siete e ritengo abbiate una grossa responsabilità sulla situazione di incertezza che aleggia su tutta la vicenda. Sono notizie recenti

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appunto quelle che molte cose di quelle che avevamo “ottenuto” in quel Documento verranno disattese. È un fatto che il Comune di Rho sia stato muto, sia sparito dai tavoli della trattativa dal 7 gennaio fino al 29 maggio. Cinque mesi di assoluto silenzio. Lo sapevamo tutti che quei mesi sarebbero stati fondamentali nelle scelte. Voi avete fatto una scelta precisa, avete permesso, avete voluto che in questo periodo determinante Rho fosse assente. Ora ci troviamo a dover rincorrere e a dover scendere a compromessi. Allora, siamo qui oggi a chiedere a Lei, Sindaco, in qualità di responsabile anche dell’urbanistica, responsabile dell’EXPO, l’onere di ottenere le risposte positive, tutte possibili, che poc’anzi ho dettagliato. Non solo, noi ci attendiamo anche rassicurazioni e chiarimenti in merito alle osservazioni che avete voi presentato all’Accordo di Programma EXPO e che noi dovremmo votare una a una, prima della ratifica della variante. Vorremmo sapere se fare incoerenza appartiene al PD e al SEL, che meno di un anno fa hanno presentato alcune osservazioni critiche su questa variante di Piano. Rientra in Aula il Presidente, sig. Isidoro Giovanni Vittorio, che riassume la Presidenza Consigliere Kirn Mi soffermo solo su tre cose per brevità. La prima osservazione presentata dal PD che chiede il dimezzamento della volumetria realizzabile sui terreni. È evidente che una posizione di questo genere impedisce e ha impedito di chiedere un valore elevato per le aree anche se, tutto sommato, sembra che qualcosa ci portiamo a casa, e compromette la possibilità di un rientro di ingenti investimenti pubblici necessari. Questa la scelta la riconfermate? La seconda osservazione che avete presentato penalizza il valore delle aree site in Comune di Rho che sono poi di nostra proprietà. Voi chiedevate che fossero destinate a verde queste aree, abbattendo, anche qui, in maniera forte il valore. Anche qui, ci chiediamo qual è la vostra posizione ora. Infine mi soffermo su alcune osservazioni presentate da Legambiente, a firma di Luigi Forloni, che saluto e a cui faccio i miei complimenti, buona sera Assessore, appunto, del SEL e dal Comitato per Arese, pienamente condivisi da Legambiente e quindi da Forloni. Ne ricordo solo tre per brevità. L’Assessore Forloni chiede che non sia realizzato il tratto di strada che si sviluppa dalla bretella di collegamento esistente tra Arese e Terrazzano, lungo il corridoio parallelo alla A8 A9, fino a intersecare la via per Passirana in corrispondenza dell’attuale… Presidente Isidoro Consigliere Kirn è arrivato già a quindici minuti…

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Consigliere Kirn Come? Presidente Isidoro E’ già arrivato a 15 minuti di intervento. Consigliere Kirn Però, anche il Sindaco ha parlato per quasi mezz’ora. Presidente Isidoro Consigliere, il Regolamento è il Regolamento, io la faccio finire…. Il Sindaco…, il Sindaco, in dieci minuti, non può dire tutto quello che ha detto… Consigliere Kirn Sì, ma siccome stiamo parlando di una cosa seria, mi sembra che se anche due minuti… ha parlato il Sindaco, e si legga il Regolamento dove si dice che il Sindaco è tenuto a tempi come i Consiglieri Comunali. Presidente Isidoro Consigliere Kirn, Le ricordo che Lei ha fatto il Presidente del Consiglio, io lo conosco il Regolamento, l’ho già letto… Consigliere Kirn No, Lei non lo conosce. Presidente Isidoro Io lo conosco. Lei ha sforato già di cinque minuti. Allora, La invito a stringere. Consigliere Kirn E’ inopportuno quello che sta facendo, non conosce il Regolamento. Si legga il Regolamento e poi parli, chiaro? Senza questo tratto di strada che dicevo prima, che certamente può dare un po’ di fastidio alle villette di Arese, il traffico continuerà a passare dietro Passirana e Terrrazzano, questa richiesta è contraria agli interessi di Rho, e delle frazioni di Rho, viene riconfermata da voi? Dalla vostra Giunta? Seconda osservazione: chiede che, in alternativa alla strada di cui sopra sia realizzato un trasporto eco-compatibile su ferro. Anche questa richiesta viene confermata. La terza,

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velocemente, chiede che venga riconsiderato il progetto relativo alla variante alla Varesina a Bollate e che, in alternativa venga progettato un collegamento su ferro prolungando l’attuale linea tramviaria n. 19 lungo l’asse dell’attuale via Varesina. Si tratta di un collegamento questo, tra la variante e la Varesina fortemente richiesto da Arese e Bollate, che vogliono semplicemente che il consistente flusso viabilistico, anziché passare dentro la loro città, possa defluire all’esterno. Anche questa richiesta è pura demagogia o verrà effettivamente richiesta da voi? Posso continuare, visto che il documento presentato è lungo 14 pagine ed esprime un giudizio radicalmente negativo su quasi tutti gli aspetti dei progetti degli Accordi di Programma. Però mi fermo, credo che Lei, Sindaco, insieme alla sua Giunta, abbia il dovere di dirci con chiarezza quali condizioni effettive vuole porre per dare il proprio consenso alla variante urbanistica necessaria per costruire Expo, soprattutto alla luce dei pesanti giudizi negativi e delle enormi richieste formulate dal PD e dagli esponenti del SEL, solo pochi mesi fa su questo tema. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Kirn. Prego, Consigliere Lampugnani. Consigliere Lampugnani La ringrazio, Presidente. Come ci ha detto il Sindaco poc’anzi, Rho venderà i terreni per fare parte della società AREXPO di cui sarà socio. Entrare nella società di gestione dovrebbe servire a consentire di poter seguire direttamente lo sviluppo delle aree di Expo. Ma questo ovviamente potrà accadere solo se fin da subito si chiarisce che Rho non ha firmato una cambiale in cambio. Come giustamente io concordo con Lei, i terreni di Cabassi e della Fiera hanno un valore e lo stesso valore deve essere dato ai nostri terreni. Non dimentichiamoci che Expo e Fiera, come abbiamo visto e come ha illustrato il Sindaco, di pubblico hanno poco, ma dell’affarismo ne hanno tanto. Inoltre, e questi sono dati che io ho sentito ma che non garantisco e vorrei una precisazione su questi dati, sembra che per il 40% delle aree - non è stato possibile fare dei carotaggi e delle analisi dei terreni, perché a detta della società EXPO, la proprietà non li ha messi a disposizione - invece sembra che il rimanente 60% sia inquinato e necessiterebbe di un’imponente bonifica, secondo gli allegati all’Accordo di Programma e gli oneri di intervento dovrebbero essere a carico della società Expo e non della proprietà. E’ come se stessimo comprando, in tutta fretta, un’auto usata al prezzo di una nuova e il proprietario non ci vuole fare nemmeno guardare il motore. Con i vostri soldi, voi comprereste questo? A noi, tutta questa fretta di acquisire i terreni, dopo che, per tre anni, si è vergognosamente litigato per spartire le poltrone nei Consigli di Amministrazione, senza nulla di concreto non ci piace.

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Si parla, inoltre, prima di procedere a qualsiasi accordo, di fare una necessaria chiarezza, una volta per tutte, sulla questione del parcheggio e dell’accesso al sito. Io mi ricordo che nel primo progetto di fiera c’era addirittura la discesa della Rho-Monza sulla via De Gasperi e che il traffico extra urbano interferiva con il traffico urbano. Fortunatamente questa cosa non si è realizzata anche perché questo Consiglio Comunale e la Giunta Comunale Cavicchioli di allora, a questo si era opposto. Il problema è la viabilità e la vivibilità del nostro territorio durante tutti i sei mesi dell’Expo. Quanti visitatori ci saranno realisticamente, quanti si stima che arrivino a Rho con i mezzi pubblici e quanti con le auto? Quindi quali infrastrutture si realizzano sul territorio? Il problema del parcheggio è stato letteralmente spostato e non si è ancora arrivati a una soluzione, ma per la città di Rho questo è un tema essenziale. Decine di migliaia di posti auto previsti nella prima fase del progetto di Rho, Baranzate e Arese non devono essere realizzati. Se non si realizza il parcheggio dell’Alfa Romeo di Arese, non ha senso una tangenzialina che attraversa i prati per finire all’Alfa o alla Fiera. I parcheggi devono essere predisposti lontani dal territorio, lungo le direttrici della Ferrovia e della Metropolitana. Se voi avete avuto l’occasione di andare a vedere le fiere che esistono nel mondo, i posti auto, nel mondo, sono solo per i portatori di handicap, i posti auto delle fiere nel mondo, il resto arriva la metropolitana e arrivano i servizi pubblici. E’ chiara la speculazione della fiera. Avete presente quanto costa un parcheggio in fiera? Poi la fiera e le sue pretese andrebbero ridimensionate anche sul fatto di tenere aperto i sei mesi in cui ci sarà l’esposizione universale. E’ chiaro che sul nostro territorio, in concomitanza con gli eventi fieristici e l’esposizione universale raddoppierebbero i visitatori, il traffico, l’inquinamento, e lo stress. Perciò bisogna imporre a Fiera, i cui terreni, ribadiamo che vengono strapagati, di chiudere il primo di maggio al 30 novembre del 2015 e usufruire di quei capannoni per parte dell’esposizione universale. I parcheggi in fiera che sono nell’area di Expo e dunque vengono cancellati, la Fiera rivendica di ricostruirli su terreni adiacenti e oltretutto chiede già di fare una cosa e un Accordo di Programma che già allora, se vi ricordate quel Piano di intervento con una cementificazione impressionante, era stato respinto, ritornano alla carica in un altro modo, però sempre quest’area da qualcuno è vocata a speculazione edilizia, come vocata era a speculazione edilizia, se vi ricordate il famoso discorso della Citterio. Noi trasformiamo delle aree verdi in attività straordinarie per attività produttive, il Comune di Rho le trasforma, la Citterio costruisce e poi però dei terreni in cui la Citterio è insediata oggi, i proprietari ne facevano quello che volevano. A noi queste cose non piacciono e non siamo disponibili ad accettarle. Dal momento che la rete di trasporto pubblico avrà garantito la necessità e la accessibilità all’Expo, dovrà essere sufficiente a

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garantire le normali attività del Polo fieristico. Gli investimenti vanno indirizzati dal trasporto pubblico e sulla rete viabilistica perché bisogna disincentivare fortemente l’arrivo dei visitatori in auto. Insomma, noi pensiamo che piuttosto che impuntarsi sulla questione del Sempione bis, cioè la costruzione di una nuova strada, sarebbe importante che si riduca drasticamente l’impatto viabilistico, adeguando i servizi di trasporto pubblico che rimarrebbero sul territorio dopo Expo. Tenete conto che quando parlo di Sempione bis, parlo di altra cosa, non dell’interramento sul Sempione. Credo di avere colto, negli interventi che mi hanno preceduto, a parte quello del Consigliere Kirn, questi punti di cui ho trattato adesso, che non sono punti miei, sono punti che la Fornace ha distribuito in un manifesto che SEL condivide pienamente ed è per questo che l’ho letto perché credo che sul territorio, una associazione di giovani con tutti i limiti e le preoccupazioni e con tutte le realtà che ci possono essere sia un valore aggiunto su cui noi dovremmo anche avere delle interlocuzioni. Per quanto riguarda poi la tariffazione sono pienamente d’accordo, questo è un punto che, già dall’Amministrazione precedente si è continuato a battere. Nell’Accordo di Programma ci sono altri punti, cosa che mi preme ribadire è il fatto che, ad oggi, fiera non ci ha portato niente sul territorio, di occupazione sul territorio, io non ho visto, ho visto grandi alberghi, ho visto grandi cose, ma non mi sembra che lo sviluppo dell’occupazione sia stato fortemente incrementato questo. Continuo a sostenere che Fiera ci ha creato, allo stato attuale, un danno e non credo che se non … il Comune di Rho, come ha già dato dimostrazione con il Consiglio precedente per quanto riguarda l’accordo con Alfa Romeo, se, uso un eufemismo, non decide di avere il pugno duro su queste cose, alla fine si cede su una cosa, si cede su quest’altra, alla fine non si porta a casa niente, come al solito. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Lampugnani. Consigliere Caputo, io invito i Consiglieri che intervengono a rispettare i tempi del Regolamento perché sennò blocco e vi faccio leggere il Regolamento, Consigliere per Consigliere, perché io non ho bisogno di leggere il Regolamento e so i minuti che aspettano per parlare a ogni Consigliere. Grazie. Consigliere Caputo. Consigliere Caputo Grazie, Presidente. Io sarò brevissima, anche vista l’ora. Io ringrazio, innanzi tutto, il Consiglio per l’importante nomina di cui ha voluto investirmi, e per la fiducia che è stata riposta nei miei confronti. E’ sicuramente un grande onore, ma anche un grande onere di cui sento il peso e la responsabilità. Una responsabilità

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tanto più rilevante perché siamo in un momento cruciale per Expo e lo diceva bene prima il Sindaco, accennava al fatto che è di ieri la dichiarazione del Segretario del BIE, il quale ha affermato che se il prossimo mese non dovessero partire le prime gare e se a ottobre non apriranno i lavori di bonifica, Milano sarà costretta a dire addio ad Expo. Quindi Rho si trova ad avere, in questo momento, un ruolo fondamentale, per quanto riguarda la firma dell’Accordo di Programma che è un Accordo che riguarda la più grande esposizione mondiale e quindi avrà Rho un ruolo fondamentale per l’Italia intera. Da parte mia, nel ruolo che avrò come Presidente della Commissione Expo, sono conscia di questa enorme responsabilità a cui siamo chiamati e assumo questo impegno con l’intento di collaborare con le istituzioni che sono coinvolte con la tematica e conto sul contributo di tutti per poter lavorare in modo serio, in modo realistico e in modo non demagogico affinché Expo possa essere una risorsa per il nostro Comune. Presidente Isidoro Grazie Consigliere Caputo, brevissima. Consigliere Lemma, prego. Consigliere Lemma Grazie, Presidente, anche io sarò breve, vista l’ora. Signor Sindaco, colleghi Consiglieri, io questa sera intendo fare alcune riflessioni sul tema della sicurezza e della legalità nell’ambito dell’importantissima manifestazione di EXPO 2015. Riflessioni che lasceranno poi il posto a precise richieste di impegno, rivolte a Lei, Sindaco e a tutta la Giunta. Il PDL intende contribuire al pieno successo di EXPO 2015 che considera una grande occasione per la città e per l’Italia intera. Il pieno successo di questa manifestazione però dipende dalla nostra capacità di affrontare e risolvere i problemi che questa complessa iniziativa porrà. Intendiamoci non si può dire che esiste un problema di sicurezza e di legalità a Rho solo perché arriva l’EXPO, sarebbe come dire che oggi non abbiamo problemi e che questi arriveranno solo con EXPO, sappiamo tutti che così non è. Rho, purtroppo vive come tutte le aree metropolitane una situazione di rischio, per la presenza di attività criminali e illegali, legate allo spaccio della droga, allo sfruttamento della prostituzione, ai reati contro il patrimonio e alle infiltrazioni mafiose che possono essere sia di gruppi italiani che stranieri. Questa situazione sicuramente sarà accentuata dalla presenza di EXPO, dai cantieri che si collocheranno per rendere possibile l’evento, nonché dalla grande massa di visitatori che giungeranno in Italia e in particolar modo a Milano e a Roma. Per questo è importante che le forze dell’ordine e la Polizia locale mantengano il pieno controllo del territorio e qui va loro un doveroso ringraziamento per la serietà e il grande impegno che in questi anni hanno dimostrato. Va riconosciuto che

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l’Amministrazione precedente ha fatto un grande lavoro per eliminare tutti gli insediamenti abusivi all’interno dei quali erano presenti anche importanti centri di comando di attività malavitose organizzate, ad esempio come la prostituzione, spaccio di droga, traffico di armi ed opere d’arte. Chiediamo, con forza che questa situazione di ritrovata legalità venga mantenuta, signor Sindaco. Le indagini della Magistratura hanno mostrato che alcune organizzazioni malavitose stanno cercando di inserirsi nei nostri territori e stanno cercando di entrare negli appalti necessari per costruire le opere di Expo e le infrastrutture ad essa connesse. Per questo motivo, l’Amministrazione precedente ha inserito alcune condizioni irrinunciabili per accogliere EXPO sul nostro territorio riferite alla legalità e alla sicurezza. Chiediamo al Sindaco di essere molto esigente su questo punto, ottenendo le due condizioni, messe - nero su bianco - dal Comitato dei Sindaci. Uno: l’inserimento di una rappresentanza del Patto dei Sindaci del Nord-Ovest, nel Comitato di Vigilanza sulle grandi opere, che dovrà vigilare sugli appalti di Expo. Due: la garanzia che Expo S.p.A. inserirà in tutti gli appalti d’opera clausole che assicurino la massima attenzione ai temi della sicurezza, in particolare, il Patto dei Sindaci ha chiesto la promozione di un progetto innovativo per il controllo della manodopera impiegata che sviluppi la cooperazione tra INPS, INAIL, Ispettorato del Lavoro e Amministrazioni Comunali, al fine di rendere sicuri i cantieri, riducendo così il rischio di incidenti e infiltrazioni di organizzazioni criminali. In altre parole, Sindaco, non vogliamo lavoro nero nei cantieri, non lo vogliamo per rispetto dei lavoratori perché teniamo alla loro sicurezza, ma anche perché abbiamo a cuore la sicurezza della nostra città e sappiamo che manodopera illegale vuol dire immigrazione illegale e quindi presenza di persone sbandate e precarie, facilmente ricattabili dalla malavita organizzata. Signor Sindaco, il PDL ritiene cosa grave che Lei non abbia tenuto la competenza e il controllo della Polizia Locale. La sollecitiamo però a vigilare direttamente su questi aspetti che sono determinanti per la sicurezza della nostra città. Spetta a Lei, Sindaco, come primo cittadino, garantire la sicurezza di tutti noi Rhodensi. Voglio toccare infine un ultimo aspetto relativo alla legalità. Sappiamo che localmente ci sono forze che sostengono la linea no EXPO. E’ del tutto legittimo esprimere questa posizione che noi, ovviamente, come Gruppo, non condividiamo. Chiediamo però a Lei, e a tutte le forze politiche di esprimere una posizione chiara e netta in merito alla assoluta necessità che ogni dissenso sia manifestato nel pieno rispetto della legalità senza alcun cedimento alla violenza e alla sopraffazione. Anche questo è il rispetto della legalità, signor Sindaco. Grazie per l’attenzione. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Lemma. Prego Consigliere Oltolina.

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Consigliere Oltolina A me pare che ci siano, fondamentalmente tra di noi, tra le diverse forze politiche, in questo Consiglio Comunale, alcune posizioni sufficientemente coese o che vanno verso un indirizzo comune e questo mi sembra il dato politico più importante. Siamo convintamente contenti di avere partecipato al fatto che la Consigliere Caputo o che la Presidente guidi questa Commissione. Non ci aspettiamo sconti dal PDL, Il Consigliere Kirn non ne ha fatti. Siamo certi di un comportamento e di uno stile, come poc’anzi ha anticipato, assolutamente capace di aiutare l’intero Consiglio Comunale a lavorare in termini propositivi. Così come io mi sento di ringraziare il Sindaco, perché non era scontato, avrebbe potuto andare avanti a correre dietro e a cercare di anticipare gli incontri di questi giorni, notte, mattina, pomeriggi e sere e poi arrivare qui con le conclusioni. Questo Consiglio Comunale, al di là degli aspetti più legati alla parte istituzionali delle Commissioni aveva questo come punto focale e centrale. Io ringrazio quindi la determinazione, così come è avvenuto per il Tribunale, del Sindaco di porre all’attenzione di tutti, le informazioni e lo stato dell’arte. Che è uno stato dell’arte che incoraggia su alcuni aspetti, ma che non può che preoccupare su altri, e mi pare che il Sindaco non abbia nascosto proprio nulla da questo punto di vista. Io vorrei ricordare il titolo dell’Expo che, al di là di tutto, rimane: nutrire il pianeta, energia per la vita. Che credo sia un tema che indipendentemente da come andranno tutta una serie di questioni legate al posteggio in più, posteggio in meno, alla strada in più alla strada in meno che sono tutte cose fondamentali, accompagnerà comunque questa città nei prossimi anni e se non è lo specifico dell’argomento di questa sera, io mi auguro che nel corso di questi anni, anche per la propositività dei diversi Assessori perché in questo sono coinvolti un po’ tutti, in tutti i termini se ne potrà parlare, perché se c’è una Expo delle opere, c’è anche una Expo della qualità. Ho sentito una persona che diceva: se l’EXPO sarà ambientale, vivibile e dolce, sarà una EXPO convincente, una Expo dove si metteranno in campo i comportamenti culturali del terzo millennio, che non possono più essere quelli della frenesia dell’arrivare a un metro dalle manifestazioni con la propria macchina, ma cominciano ad essere un’intelligenza progettuale diversa e che vede un sistema a rete diverso. A me pare che noi siamo abbastanza coesi un po’ tutti, senza volere fare sintesi, sul fatto che il Sindaco fa bene a resistere e a esigere che quanto attiene alla valorizzazione dei terreni altrui debba essere riconosciuto anche ai nostri, io credo che su questo noi al Sindaco dobbiamo dare la massima forza e la massima determinazione. Così come mi pare che ci siano argomenti che ci hanno attraversato questa sera, ma che hanno il filo rosso che è quello dei posteggi. Indubbiamente la testata di ponte, dell’arrivo della metropolitana, dell’alta velocità, del passante, inevitabilmente fa del fondo di via Risorgimento una zona che non potremmo immaginare di lasciare lì

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così, tra l’altro non è neanche bellissima. Io confido, come dicevo nel primo Consiglio Comunale, che se opera deve esserci di 18, 15 o 11 milioni non lo so, sia un’opera architettonicamente bella, cioè sia un punto di accesso ala città di Rho che, in qualche maniera, distingue questa città e non il classico scatolone, per intenderci. Dopodiché, signori, siccome abbiamo chiaro tutti che i parcheggi interessano la fiera, perché EXPO è contraria ai posteggi prossimi al terreno dell’EXPO guardiamoci in faccia su questa roba, più avviciniamo e più consentiamo i posteggi nella prossimità di EXPO, più ci tiriamo in casa il traffico, noi, come i paesi limitrofi. Quindi un po’ di creatività da questo punto di vista e un po’ di coraggio, sui no che il Sindaco sta dicendo, mi sembrano anche questo un elemento assolutamente opportuno e di sostegno. Il tema delle tariffe, io non so se da qui a 20 giorni cambia qualcosa sulle tariffe, io credo di no, temo di no. Io so però che deve essere impegno di questo Consiglio Comunale, anche nei prossimi anni, lavorare su questo tema perché ciò che si potrà eludere, da qui a qualche settimana, sarà ineludibile quando arriva Expo, perché già facciamo fatica noi, mi immagino quelli di altri paesi come dovranno gestire il sistema di tariffazione. Quindi a me pare che questa roba comunque arriverà. Quello che è opportuno e necessario è che tutto questo Consiglio Comunale lavori costantemente per portare a casa questo risultato, anche laddove questo risultato non arrivasse da qui a 20 giorni. Convengo poi con il Consigliere Kirn, non su altre cose, ma su questa sì e sul fatto che le persone del Comitato di via Risorgimento le abbiamo ascoltate in tanti e non possiamo che apprezzare il fatto che dei cittadini abbiano messo in piedi ragionamenti seri e proposte interessanti e quando il Comitato Risorgimento, ricordo, occupa migliaia di persone e centinaia di industrie, chiede certezze, è chiaro che queste certezze gli vanno date. Io non so se tutto il dramma dell’EXPO dipende dagli ultimi 5 mesi. Io so che se ci fosse stato un PGT, quelli del Comitato Risorgimento sarebbero stati contenti, indipendentemente dal piacere o non piacere di un PGT. Siamo tutti d’accordo che in un sistema di regole certe, per ognuno è più facile muoversi e quindi per quelle imprese che sono là sarebbe stato più facile capire se era il momento, per scelta propria, di vendere e andare da altre parti o, a fronte di progetti chiari, di investire nelle proprie aziende, perché è chiaro che, quello rimane un accesso interessantissimo e il mix di industriale e di terziario cui prima si faceva riferimento, è indubbiamente una delle partite estremamente interessanti, quella sarà la via di accesso. A me pare, e vado a concludere, che fondamentalmente uno sia il punto che, in questo momento, più ci distingue tra di noi, fra gruppi o comunque non è ancora chiarissimo ed è il futuro del Sempione, dove con quei benedetti 40 – 50 milioni di Euro non lo interriamo, io sbaglierò, ma noi manco facciamo le sopraelevate o i ponti. Allora, la domanda che io pongo a tutti e a cui io propongo, non di lasciare mani libere, perché detto così capisco che non

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funziona, ma in cui mi pare che oggi nessuno ha certezza è che cosa questa città potrà fare, se ne avrà la disponibilità di questi 40 o 50 milioni. Io ha serena certezza che non servono e non bastano né per sistemare da sotto, né per sistemare da sopra. Allora forse qualche pensiero creativo intorno a una mobilità anche un po’ diversa intorno al Sempione che possa vedere i posteggi molto più lontani rispetto al territorio di Rho e quindi immaginare che da - io la metto così – si citava la Ford Feren, - da Nerviano, Ford Feren fin qui non sia l’automobile l’unico strumento per arrivare verso Milano, io credo che intorno a quei 40 – 50 milioni di Euro, forse qualche riflessione di mobilità diversa si potrebbe anche fare. Io non ho certezze oggi, quindi non mi sento di vincolare il Sindaco a qualcosa di preciso, però mi permetto di invitare il Sindaco e tutti noi a provare a fare qualche sforzo creativo da questo punto di vista, perché se è vero che la qualità della nostra vita e dei cittadini rhodensi passa anche dall’inquinamento e da un certo sistema di mobilità, io lì per il raddoppio del Sempione che ci porta in casa tutta questa roba qui, qualche dubbio ce l’ho. Chiudo con il tema evocato dai due medici, e cioè il tema ospedale. Qui i messaggi che arrivano, il Sindaco è stato molto chiaro, sono tutt’altro che interessanti e positivi. Io credo che anche su questo, ciò che non dovesse arrivare da qui a venti giorni deve costantemente continuare ad essere battaglia, se vogliamo usare questo termine, ma motivo di pressione perché comunque il futuro degli ospedali ci riguarda e io una qualche riflessione su quello che proponeva il professore Rovelli, cioè il tema se ho bene inteso, ma da approfondire poi, di una specie di Pronto Soccorso dell’Azienda Salvini più limitrofa e prossima all’Expo potrebbe essere una modalità, non lo so ma è un’idea che proporrei al Sindaco di provare ad avventurarsi, visto il niet rispetto all’ospedale in quanto tale, forse un percorso diverso potrebbe essere interessante. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Oltolina, spenga il microfono, grazie. Consigliere Giudici prego. Consigliere Giudici Grazie, Presidente. Sindaco, nel suo intervento che ho molto apprezzato, Le dico la verità, ha parlato in maniera molto precisa con un’ottima dialettica e oratoria, dicendo le cose proprio in maniera chiara. Ha anche ribadito, nel suo intervento, che avrebbe risposto a qualsiasi domanda, provocazione o qualsivoglia interrogazione. Non volevo intervenire su questo tema, questa sera, perché comunque la Lega ha una posizione unica, e già prima di me Colombo l’ha espressa in maniera chiara ed univoca. Poi l’intervento del Consigliere Lampugnani, neo Presidente della Commissione Territorio, lo ribadisco: neo Presidente della

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Commissione Territorio mi ha dato il giusto stimolo e questo intervento sarà squisitamente politico, senza entrare nel merito dell’Expo perché qualcuno prima di me l’ha fatto anche in maniera molto positiva. Questa sera il Consigliere di SEL si è fatto portavoce del Gruppo Fornace del Comitato No Expo, prendiamo atto che eravamo abituati ad avere questi gruppi di persone tra il pubblico, magari lo sono anche questa sera, quindi questa sera ce lo abbiamo in Consiglio Comunale un portavoce, gli faccio anche i complimenti di questo, non ha fatto la dichiarazione, non so se appartiene al gruppo o meno, comunque Le faccio i complimenti di questa cosa. Poi, Consigliere Oltolina, anche Lei è molto abile come oratore, parla di posizioni coese riguardo all’EXPO, a me non sembra molto, il dato politico più importante non è questo. Lei ha spostato l’argomento ringraziando il PDL, ringraziando il Sindaco del suo ottimo intervento, lo ribadisco, però ignorando che una sua forza politica, con Lei in Maggioranza, ha preso una posizione netta e drastica su questo argomento. Quindi Lei ha detto: diamo al Sindaco la massima forza, ci sono degli argomenti che hanno del filo rosso, volevo sapere se questo filo rosso è nel senso che siete vincolati a scelte di estrema sinistra oppure era solamente una battuta. Qua si è letto un documento, di una forza, “No EXPO”, penso sia un Comitato c’è un imperativo, vuol dire no a priori a questa cosa, in italiano io lo interpreto in questa maniera. Vuol dire che non c’è mezzo per parlare, per arrivare o addivenire ad altre considerazioni. Vorrei sapere anche cosa l’Italia dei Valori ne pensa di questa cosa, visto che c’è un totale silenzio, il Consigliere Guglielmo non ha parlato, magari parlerà dopo di me, però silenzio totale, un’altra forza politica di Maggioranza che comunque siede tra i banchi della Maggioranza. Signor Sindaco, se devo stringere le domande, vorrei sapere due cose se Lei la pensa in questa maniera, come SEL, nel senso “No EXPO”, in tal caso lo dica, voi avete i numeri, è la matematica che parla. Se dovete scegliere in questa direzione, non stiamo qui a parlare né a parlare di Commissioni, di Consigli Comunali straordinari, di istituire chissà cosa, oppure dica pure che la pensa in maniera opposta alla sua forza politica, perché qua è una posizione netta e drastica. Lega è pronta a dialogare. Noi, in campagna elettorale, abbiamo detto per il bene di Rho. Lo ribadiamo, noi per il bene di Rho siamo qua seduti e vogliamo parlare di questo argomento, è la cosa più importante. Poi Consigliere Lei ha parlato, più volte nel suo intervento che ho ascoltato con interesse, ha ribadito che Fiera ci ha creato un danno, mi sembra di avere capito così, ha detto che ci ha creato un danno sotto molteplici aspetti, non sto qui ad analizzare quali, perché prima di me, li ha spiegati molto bene. A furia di passare anche per noiosi io ripeto che è stata l’Amministrazione Cavicchioli che ha dato l’okay all’Accordo di Programma, la Lega, a suo tempo, penso che ci fosse Colombo o Cecchetti, ha votato contro, non tanto perché ha la sfera di cristallo o meno, ma perché prevedeva i disagi che ci sarebbero stati e purtroppo è andata in questa

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maniera, lo stesso ci sono stati gli interventi per gli ospedali. Ribadiamo: l’ospedale di Rho ha perso l’autonomia nel ’97 e l’Amministrazione era di Centro Sinistra ancora, hanno perso la propria indipendenza e sono andati sotto l’Azienda Salvini poi anche questo è un dato di fatto…. (intervento fuori microfono dell’Assessore Negrini) Consigliere Giudici Se deve parlare, c’è un bottone, schiaccia e poi interviene come Assessore e prende la parola. Quindi le faccio due domande, primo: se la pensa in questa maniera: “No Expo” e secondo: visto che mi ha dato stimolo, da un po’ non parlavamo della Fornace, parliamone pure stasera. Volevo sapere, visto che nel suo programma elettorale parla di mondializzazione, parla di feste di popoli, vorrei sapere che tipi di rapporti vorrà intrattenere nel senso con il Gruppo della Fornace, che tipo di rapporto vorrà intrattenere, se vuole dotarli di una sede, se vuole dialogare con loro, se ha posizioni drastiche. Giusto per completezza e per informare il Consiglio Comunale. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Giudici. Assessore, prego, Assessore Forloni. Assessore Forloni Gianluigi Io volevo fare un paio di considerazioni generali e poi volevo rispondere anche alle considerazioni che aveva fatto il Consigliere Kirn, peraltro il nostro e il mio punto di vista personale, perché in quel contesto le osservazioni le facevo come Legambiente e c’erano già le risposte alle sue considerazioni, a proposito della tangenzialina. Prima di entrare nel merito di qualche ragionamento che credo sia stato sviluppato molto bene anche da Oltolina a proposito di quello che l’Expo rappresenta, vorrei veramente sottolineare un aspetto che è già stato indicato nell’introduzione, ma che deve comunque essere ben presente che stiamo facendo, ormai con l’acqua alla gola, in pochissimo tempo. E sono passati due anni e tre mesi, il fallimento di tre anni e due mesi di dispute delle Amministrazioni a vario livello, tutte del Centro Destra perché, di fatto, la dinamica favorevole era stata una dinamica diversa tra centro e periferia, quindi governo nazionale, di governo locale, poi cambiato il governo nazionale, di fatto la gestione è rimasta in mano tutta al Centro Destra, sono stati tre anni persi, paragonabili, purtroppo e fortunatamente non ci sono i sacchi per le strade, al fallimento sulla politica sui rifiuti di Napoli perché è ridicolo che noi adesso ci esponiamo al rischio di fare comunque e arrabattare una Expo di profilo inevitabilmente più basso di quello

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che poteva essere fatto esclusivamente perché ci sono stati tre anni di dispute in cui non è percepibile il significato. Ma quali cinque mesi persi? Ma quando Formigoni ha firmato per la società? Ma vi rendete conto di questa realtà? Che la disputa tra il Sindaco di Milano e il Presidente della Regione che per entrare sul ragionamento dell’Expo non ha esitato a dire che ci vuole la BreBeMi, che ci vuole… tutte le autostrade, tutte le infrastrutture stradali per consentire alla Regione di avere il ruolo di play maker. E adesso adombra anche la possibilità di fare lui il Commissario, questa è la situazione da cui dobbiamo partire, perché se anche ci fosse stata continuità amministrativa, Rho non avrebbe potuto prendere nessuna posizione, perché le scelte sono state fatte all’ultimo minuto, poche settimane fa. Quindi questo era il punto di vista, il quadro in cui ci stiamo muovendo. C’era tutto il tempo per ragionare sulle cose cui faceva cenno Oltolina e proporre le cose serie sul trasporto pubblico che ovviamente non rinnego neanche un rigo di quello che è stato scritto perché certamente nella nostra zona non c’è bisogno di nuove strade, c’è bisogno di nuovo trasporto pubblico il collegamento tra la fiera e le Nord, sono una cosa estremamente interessante, una cosa estremamente utile. Quindi io credo che tutto il resto poteva essere pianificato in maniera diversa se ci fosse stato il tempo. Quindi, in ogni caso il quadro in cui ci si sta muovendo è questo non è un altro, non c’è niente da fare, i fatti sono questi, dal 30 marzo 2008 sono passati tre anni, senza neanche che si avesse la possibilità della disponibilità dell’area. Io non so cosa faranno questi del BIE - perché credo che ogni volta, noi stiamo passando dal dramma al ridicolo, credo – comunque, per tornare ai temi che ci preoccupano in questo momento, un altro aspetto che mi sembra veramente deleterio non è tanto il fatto che la fiera sia stata scelta come veniva sottolineato adesso, come di fatto intervento di qualità in un’area che era un’area dismessa, era raffineria, la scelta credo sia condivisibile, il punto è come viene realizzata. Già il Sindaco sottolineava che, a parte la quota di verde prevista nel primo Accordo di Programma del ’94, che era del 30% e poi è andata via via riducendosi e quindi non è tanto la scelta generale, ma come viene realizzata, ma i famosi 110.000 mq di verde non sono ancora realizzati adesso, dopo undici anni. Allora questo è un problema serio, la fiera si siede ai tavoli e non avrebbe la faccia di poterlo fare, perché firma accordi a destra e a manca e poi fa solo quello che gli fa comodo, spalleggiata dalla Regione, questo è il vero problema. L’altro problema significativo, quello delle famose interferenze sarebbe risolvibile molto facilmente, non creerebbe i problemi di cui è preoccupato Colombo oppure quelli di cui è preoccupato Tizzoni, basterebbe che le attività della Fiera, durante l’Expo, non ci siano. A tutti ha chiesto un sacrificio “noi dobbiamo sacrificarci per i sei mesi per il bene dell’Italia e del mondo, dell’universo, altri devono fare altri sacrifici…”, la Fiera no, la Fiera deve solo guadagnarci perché ricordiamo che è il soggetto che, dal punto di vista delle

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proprietà che ha, ci sta già guadagnando, questo è un altro aspetto da tenere presente. E poi non solo, dice: non vuole i parcheggi che peraltro non usa, perché sapete quali sono i parcheggi di cui stiamo parlando, sono quelli di via Belgioioso, sulla destra, voi mi dite quando sono stati usati dalla Fiera. Nonostante questo, chiede che gli vengano garantiti questi parcheggi, perché quelli sono nel recinto di Expo e nonostante questo, si arriva ad una soluzione possibile, ma non è sufficiente neanche quello, vuole le garanzie di un P.I. su quell’area. Allora va bene tutto, ci possono essere sicuramente contrattazioni e ovviamente punti di forza derivanti dalla situazione, però effettivamente quando è troppo è troppo e allora vorrei che fossimo consapevoli di questa situazione, e che la Regione tiene bordone alla Fiera, sistematicamente negli ultimi dieci anni e questo è un atteggiamento chiaro, purtroppo percepito da tutti. Quindi rendiamoci conto del quadro in cui ci stiamo muovendo e poi solleviamo tutte le considerazioni del caso. E veniamo all’aspetto della tangenzialina che citava Kirn. La soluzione è già presente nelle osservazioni presentate a mia firma da Legambiente, in una delle osservazioni alla VAS, dove io dico che la tangenzialina deve essere fatta, peraltro come ambientalista ho dei dubbi, ma dico: mi rendo conto che Terrazzano ha questo problema di viabilità e dico che deve essere fatta fino alla rotonda di Arese, che risolve i problemi di Terrazzano che è il vero problema e non pone problemi ad Arese. Quindi c’era già la risposta in questa proposta, può piacere o non piacere però era per essere chiari che la risposta già c’era. Quindi è di fatto lì la cosa più interessante sarebbe creare il trasporto pubblico su rotaia se si vuole servire veramente il territorio, lo si diceva a proposito dell’Alfa Romeo, lo si ribadisce adesso ragionando sull’Expo, perché poi effettivamente è vero quello che dice Oltolina, un ragionamento sul trasporto pubblico deve essere fatto, non può essere che l’Expo passi via e l’unica cosa che lascia sul proprio territorio sono infrastrutture viarie ancora per il traffico privato. Questo non è accettabile, ma poi uno dichiara questo principio, poi valuterà se dire sì o no all’Expo, il Consiglio Comunale giudicherà, però affermare le cose che non vanno e che andrebbero fatte mi sembra che sia assolutamente ragionevole e sensato, che poi queste cose le dica la Fornace o le dica qualcun altro, non ha importanza, se sono sensate sono sensate, punto, non è che si aderisce automaticamente ad un movimento perché dice che queste cose sono sensate. Chiusa parentesi. Per finire, credo che effettivamente il discorso che faceva Oltolina anche riguardo al tema dell’Expo “Nutrire il pianeta, energia per la vita” credo che sia un altro elemento interessante e che sul nostro territorio ci riguarda. Sicuramente avremo occasione, proprio nella relazione con la parte agricola che ancora è importante sul nostro territorio che riguarda anche peraltro le mie deleghe assessorili, sarà importante creare occasioni, fiere di sperimentazioni pilota di vere possibilità di trasformazione da un’agricoltura intensiva, quale è, attualmente,

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presente nel Parco Sud e che può essere invece attivata, ci sono occasioni interessanti di agricoltura, tra l’altro la presenza di innumerevoli GAS rappresenta una domanda già economicamente rilevante per una agricoltura di qualità. Quindi questa sarà l’occasione, in futuro, evidentemente all’Expo di dare anche contenuti a questi ragionamenti che credo che siano, in qualche modo, fondamentali. Chiudo con il discorso dei parcheggi, rileggevo adesso le previsioni della VAS per quanto riguarda l’Expo e nella VAS c’era scritto che sostanzialmente se le cose saranno fatte bene, il traffico privato non dovrebbe riguardare più del 17% dei visitatori dell’Expo e che questo traffico può essere tenuto effettivamente lontano dalla sede dell’Expo, credo che questo sia un obiettivo dichiarato nella VAS, quindi dichiarato da chi progettava l’Expo e credo che debba essere perseguito, se stiamo parlando di questi numeri, stiamo parlando di qualche cosa che il nostro territorio è in grado di sopportare, quindi lavoriamo per questo obiettivo. Grazie. Presidente Isidoro Grazie, Assessore Forloni. Consigliere Lampugnani, Lei ha già parlato… Consigliere Lampugnani Per fatto personale… Presidente Isidoro C’è tanto tempo per fare le discussioni… Consigliere Lampugnani Io non voglio fare… Presidente Isidoro Giovanni Vittorio Il secondo intervento, siccome non si vota, non è per dichiarazione di voto. Consigliere Lampugnani Presidente, quando vengono attribuite delle affermazioni che non sono state fatte, c’è la possibilità di richiedere un fatto personale. Siccome mi ha detto che sono rappresentante della Fornace, io vorrei ribadire a questo…. Presidente Isidoro Consigliere Lampugnani, Le do tre minuti.

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Consigliere Lampugnani Ci metto solo trenta secondi. Innanzi tutto sono di SEL, sono Capogruppo di SEL. Secondo: come diceva l’Assessore Forloni, tutte le proposte che vengono fatte, se sono delle proposte condivisibili, SEL le condivide, una cosa è certa, che in questi cinque anni in cui andremo avanti io e Lei con le ottusità dei suoi ragionamenti ci scontreremo sempre, perché la sua ottusità è la stessa ottusità della forza politica che Lei rappresenta. Vede, in Consiglio Regionale, Formigoni è di Centro Destra, l’Assessore alla Sanità è della Lega, Cecchetti è qua, ma è in Regione, ma voi per questa sanità cosa avete fatto? L’avete distrutta, grazie. Presidente Isidoro Grazie, Consigliere Lampugnani. Consigliere Guglielmo. Prego. Consigliere Guglielmo Grazie. Io non volevo parlare perché mi sembra ovvio condividere quanto ha detto il Sindaco, dandoci in mano un programma quindi condividerlo pienamente, se dovesse esserci qualcosa che non va, posso benissimo richiamarlo all’ordine, ma ciò non toglie, comunque, non devo essere richiamato da te, caro Consigliere per dire se parlo, posso o non posso parlare. Se mi sento e se ci sono degli argomenti che mi interessano parlo, diversamente accetto solo ed esclusivamente quanto ha esposto il Sindaco, indipendentemente che ho voce in capitolo per parlare da oggi fino a domani, ma non mi sembra il caso, visto anche l’orario, ti ringrazio per avermi chiamato, ciao. Presidente Isidoro Sindaco Romano. Sindaco Molto brevemente, perché la discussione stasera è stata interessante, con degli spunti condivisibili. Come avete capito però c’è molto lavoro ancora da fare e deve essere un lavoro intenso. Quindi quello che chiedo è alla Commissione Expo di riunirsi immediatamente, nel più breve tempo possibile. Garantisco tutto lo scambio di informazioni necessarie anche perché, come detto, il tempo è ristretto. Gli interventi che mi hanno chiesto di portare, tutte le istanze che ci sono in quel documento, io le condivido a partire dalle richieste di sostegno ai nostri ospedali, ci mancherebbe altro. Io, quel documento, anche in campagna elettorale, ho detto: lo condivido, dobbiamo difenderlo tutti quanti

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e non ho mai detto: il Sindaco Zucchetti ha fatto male a firmare quel documento, anzi quello che mi stupisce è che, siccome siamo stati cinque mesi senza Sindaco allora è saltato tutto il banco, in realtà il Patto dei Sindaci ha lavorato, aveva un Vice Presidente e ricordo però che quel documento è firmato, soprattutto da Regione Lombardia, è Lei che deve dare le risorse che ha promesso. Se ce la dobbiamo prendere con qualcuno, andiamo in Regione Lombardia a chiedere di rispettare gli accordi che ha preso con il nostro territorio. E’ stato fatto un accenno al Comitato Risorgimento. Giustamente, io anche a loro, ho dato la documentazione che interessava, tutta la viabilità di quelle tavole della Conferenza dei Servizi, li ho incontrati anche ieri per condividere con loro delle scelte e verificare se è possibile migliorare determinate proposte contenute in quegli argomenti. Sui parcheggi, quelli provvisori, ho già detto la previsione di collocarli sull’area CAMFIN, quelli remoti che non sono previsti né a Rho, né a Pero, né ad Arese, adesso però anche lì non ci sono atti concreti, dai tavoli tecnici la previsione è di metterli in via Novara, e altri in fondo dall’altra parte, zona cosiddetta Fiorenza, tutti sul territorio di Milano, quelle sono le localizzazioni più probabili che, ad oggi, ci sono. Poi se le segreterie tecniche cambieranno idea, vedremo come agire. Mi si chiede di dire se sono per il “No Expo”, non sarei qui a parlare, se fosse così, la posizione di SEL, mi sembra sull’intera vicenda fosse quella più chiara assunta dal Sindaco Pisapia. Su questo ci siamo trovati, andiamo avanti su questa strada, perché non possiamo bloccare Expo. Poi si potrebbe aprire il capitolo se questo proposto è l’Expo che noi avremmo fatto, questo è un altro capitolo, perché qui, come detto, ci sono tempi ristrettissimi, accordi già presi, dei punti fermi da quali non si può prescindere, a meno di volere fare saltare il banco. Io questo non lo voglio fare, se ovviamente dall’altra parte non tirano troppo la corda nel dire: prendere o lasciare, e in questo confido nell’aiuto di tutti. La proposta di fare l’Expo dentro il perimetro di fiera, non sono d’accordo, non è possibile. Non saremmo qui a parlare di queste cose, lo ripeto: il fatto che un Consigliere abbia portato delle istanze in questo Consiglio Comunale è legittimo, alcune le condivido come la preoccupazione dell’inquinamento del sito. E’ chiaro, c’è anche scritto nell’Accordo di Programma, bisogna fare prima di partire con i lavori, i carotaggi, il Piano di caratterizzazione, tutte le verifiche possibili e se quel sito verrà confermato come inquinato bisognerà fare le bonifiche, ma questo sta scritto nella legge, mi sembra, ed è a carico della società che dovrà realizzare Expo. Per il resto, da domani si ricomincerà a lavorare su questo Accordo di Programma, assieme alla Commissione ci sentiremo, vedremo di portarlo avanti. Non so quando riusciremo a fare il prossimo Consiglio Comunale, se questo calendario dovesse essere confermato, ci vedremo in sede di ratifica, se invece dovessimo avere un po’ più di tempo, un Consiglio Comunale intermedio lo potremo anche fare. Dico questo

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perché se la firma, da parte dei Sindaci, è prevista per il giorno 8 luglio, dovesse essere confermato questo, un altro Consiglio Comunale non ce la facciamo a farlo, discuteremo tutto in sede di ratifica. Io tenterò di portare un po’ più avanti quel termine e per aggiustare tutti i tasselli e avere il quadro completo e definitivo. La ratifica deve essere fatta entro 30 giorni dalla firma, ma ciò non vuol dire che non si può, ad esempio, sottoscrivere l’Accordo di Programma, il giorno 20 e andare a ratifica il giorno 22, il tempo che ci vuole ce lo prendiamo. Ci chiedono di correre, noi questo sforzo lo stiamo facendo. Presidente Isidoro Grazie, signor Sindaco, io voglio dire due parole, ripeto: io invito i Consiglieri Comunali a riguardarsi il Regolamento, di dare un’occhiata al Regolamento, allo Statuto del Consiglio Comunale e in particolare invito il Presidente uscente, Consigliere Kirn, a riguardare il Regolamento e lo Statuto, perché 20 minuti, il Consigliere Kirn non parlerà più… Siccome, si è dichiarato prima che sono sopra le parti, allora invito i Consiglieri a rispettare quello che c’è scritto nel Regolamento, per rispetto di tutti noi stessi e dei cittadini che ci stanno…. (intervento fuori microfono del Consigliere Kirn) Presidente Isidoro I lavori del Consiglio sono finiti, ci vediamo al prossimo Consiglio. Grazie. Consigliere Kirn Scusi, io prendo la parola. Mi ha tolto la parola? Si legga il Regolamento e la prossima volta verrà qua… Presidente Isidoro I lavori del Consiglio Comunale, questa sera, sono finiti! La ringrazio.

Ore 1.54