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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1°GRADO Vittorio Emanuele III- Dante Alighieri PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 “Formare persone in grado di affrontare i problemi della vita quotidiana e capaci di inserirsi nella vita sociale e civile in modo responsabile e costruttivo” Il POF è il documento programmatico attraverso il quale la nostra scuola rende trasparente e leggibile ciò che fa e perché lo fa. Esso ha lo scopo di rendere espliciti agli alunni e ai genitori le caratteristiche della scuola, le scelte educative, gli obiettivi formativi e i criteri di valutazione, le attività progettate per la realizzazione di interventi culturali formativi finalizzati allo sviluppo della persona nel rispetto delle peculiarità degli alunni. Il Pof 2015-2016 è stato deliberato dal Collegio di Docenti in data 6/11/2015 e adottato dal Consiglio d’Istituto in data 27/11/2015. 1. IL TERRITORIO La scuola secondaria di primo grado “Vittorio Emanuele III – Dante Alighieri“ è nata il 1/09/2013 da un accorpamento di due scuole. I due plessi hanno bacini di riferimento contigui, ma allocati in aree differenti della città. La sede principale si trova in un’area centrale che presenta servizi di tipo amministrativo, commerciale e culturale. Lo status socio economico delle famiglie degli alunni che frequentano questo plesso è vario (provenendo anche da altre zone della città) e si caratterizza per livelli medio e medio-alti. Il plesso “Dante Alighieri” è situato in una zona più periferica: ha una accentuata varietà delle caratteristiche economico-culturali e socio- familiari dei propri alunni. Consideriamo una ricchezza la presenza degli alunni di nazionalità straniera (soprattutto cinesi e rumeni), la eterogeneità delle situazioni ambientali, la varietà delle azioni didattiche che dobbiamo intraprendere.

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO - Dante Alighieri · valutare la qualità del proprio lavoro e stimare le proprie capacità, mettere in atto strategie volte a migliorare. Classi Terze

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SCUOLA SECONDARIA STATALE DI 1GRADO

Vittorio Emanuele III- Dante Alighieri

PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA

a.s. 2015-2016

Formare persone in grado di affrontare i problemi della vita quotidiana e capaci di inserirsi nella vita sociale e civile in modo responsabile e

costruttivo

Il POF il documento programmatico attraverso il quale la nostra scuola rende trasparente e leggibile ci che fa e perch lo fa. Esso ha lo scopo di rendere espliciti agli alunni e ai genitori le caratteristiche della scuola, le scelte educative, gli obiettivi formativi e i criteri di valutazione, le attivit progettate per la realizzazione di interventi culturali formativi finalizzati allo sviluppo della persona nel rispetto delle peculiarit degli alunni. Il Pof 2015-2016 stato deliberato dal Collegio di Docenti in data 6/11/2015 e adottato dal Consiglio dIstituto in data 27/11/2015. 1. IL TERRITORIO La scuola secondaria di primo grado Vittorio Emanuele III Dante Alighieri nata il 1/09/2013 da un accorpamento di due scuole. I due plessi hanno bacini di riferimento contigui, ma allocati in aree differenti della citt. La sede principale si trova in unarea centrale che presenta servizi di tipo amministrativo, commerciale e culturale. Lo status socio economico delle famiglie degli alunni che frequentano questo plesso vario (provenendo anche da altre zone della citt) e si caratterizza per livelli medio e medio-alti. Il plesso Dante Alighieri situato in una zona pi periferica: ha una accentuata variet delle caratteristiche economico-culturali e socio-familiari dei propri alunni. Consideriamo una ricchezza la presenza degli alunni di nazionalit straniera (soprattutto cinesi e rumeni), la eterogeneit delle situazioni ambientali, la variet delle azioni didattiche che dobbiamo intraprendere.

Il nostro istituto si connota, allinterno del panorama scolastico andriese, come un grande istituto comprensivo in orizzontale. Questa caratteristica diventata, per noi, un plusvalore. I primi due anni sono stati dedicati a rendere omogenea la documentazione didattica, a predisporre le linee di azione comune, a conoscersi e ri-conoscere il valore e limpegno di ciascuno. Nelle differenze territoriali, socio-economiche e culturali degli alunni dei due plessi, abbiamo voluto proporre diverse occasioni di incontro, confronto e crescita per gli alunni e le loro famiglie. Cos, per esempio negli organi rappresentativi dei genitori, la collaborazione tra i due plessi pratica usuale. Le aree urbanistiche in cui i due edifici sono situati sono oggettivamente diverse: il loro portato socio-economico e culturale evidentemente differente, ma riteniamo una sfida superare gli ostacoli territoriali attraverso un comune progetto culturale. 2. GLI SPAZI E I LABORATORI Il plesso Vittorio Emanuele III dotato di:

stampanti, scanner e collegamento satellitare

un laboratorio multimediale linguistico con 23 PC

14 aule con LIM in dotazione

10 aule con PC in classe

rete di Istituto collegata ad Internet

una biblioteca

un laboratorio scientifico

un laboratorio artistico

un laboratorio musicale

una palestra coperta

uno spazio aperto per attivit ginniche

aula mensa per il TP dalle 13,10 alle 14,10 Servizi audiovisivi:

TV color con collegamento satellitare

4 videoproiettori

connessione wifi in molti ambienti Aula per il sostegno:

tre PC con stampanti Aula per la terapia psico-attitudinale:

un PC Servizi :

Servizio di psicomotricit, terapia occupazionale e logoterapia Nel corso degli anni, nellala est del plesso Dante Alighieri sono stati allestiti vari laboratori, di cui le classi usufruiscono secondo obiettivi, tempi e modalit specificati nelle programmazioni annuali e in coerenza con i principi fondamentali del POF. Il plesso dotato di:

un laboratorio informatico con 14 PC

2 stampanti, 2 scanner

una biblioteca con LIM collegata ad internet

un laboratorio scientifico con LIM collegata ad internet

un laboratorio di arte della ceramica con LIM collegata ad internet

un laboratorio di musica

due palestre coperte;

uno spazio verde per attivit ginniche

aula teatro con LIM

Servizi audiovisivi

2 videocamera e 2 fotocamera digitale

2 PC multimediali con videoproiettore

Aula per il sostegno con 2 PC e Aula per la fisio-terapia.

3. LE SCELTE EDUCATIVE

Favorire la consapevolezza di s e la ricerca della propria identit.

Sviluppare la capacit di iniziativa, di organizzazione e progettazione.

Promuovere la capacit di relazione sia nella scuola sia nellambito sociale.

Trasmettere i fondamenti del sapere/saper fare scientifico umanistico e tecnologico.

Promuovere una mentalit di ricerca.

Coinvolgere gli alunni in un processo formativo condiviso.

Favorire la costruzione di un autonomo progetto di vita.

Realizzare proposte culturali integrative adeguate ai bisogni dei ragazzi e della societ.

Contribuire alla prevenzione del disagio e al recupero dello svantaggio culturale.

Le scelte didattiche della Scuola si basano sulla personalizzazione del processo di apprendimento e insegnamento dellalunno, partendo dai bisogni formativi, dai vissuti, dal contesto socio-culturale e dalla potenzialit cognitiva, espressiva, affettiva e relazionale di ciascuno alunno, procedono nel rispetto dei diversi stili cognitivi e relazionali, ritmi dapprendimento, per poi giungere allo sviluppo armonico della personalit delladolescente, capace di orientarsi nella realt complessa ed in grado di elaborare un adeguato progetto di vita. 3.1. I bisogni formativi degli alunni Area cognitiva: - Saper capire (costruzione della conoscenza) - Saper riflettere (sviluppo del pensiero critico) - Saper fare (potenziamento delle abilit di base) - Saper essere (rafforzamento dell'identit, orientamento) Area sociale: - Scolarizzazione - Inclusione - Condivisione dei valori di legalit, partecipazione, cooperazione, assunzione di responsabilit, solidariet Area educativa: - Acquisire e potenziare conoscenze e competenze - Diritto alla differenza nell'equivalenza delle opportunit - Conquista dell'autonomia

4. DECLINAZIONE DEGLI OBIETTIVI EDUCATIVI NELLE TRE CLASSI

Classi Prime

acquisire rispetto di s e degli altri;

aver cura di s e dell'ambiente in cui si vive;

identificare ed elaborare l' identit di ciascuno;

vivere con senso di responsabilit gli impegni assunti e imparare a valutare i risultati raggiunti;

apprezzare il valore della cooperazione e della solidariet all'interno del gruppo classe;

costruire il senso di legalit e sviluppare un'etica della responsabilit. Classi Seconde

riconoscere le proprie emozioni ed acquisire forme di autocontrollo;

riflettere sui propri e gli altrui comportamenti alla luce del rispetto reciproco;

acquisire rispetto per il proprio corpo e consapevolezza dei cambiamenti legati alla crescita, elaborare le identit di genere;

costruire e consolidare il senso di legalit attraverso il riconoscimento dei valori comuni del diritto/dovere, delle libert dell'individuo e della pari dignit sociale;

valutare la qualit del proprio lavoro e stimare le proprie capacit, mettere in atto strategie volte a migliorare. Classi Terze

riconoscere e gestire le proprie emozioni;

riflettere sui comportamenti di gruppo ed individuare quelli lesivi della dignit della persona;

coltivare la fantasia e il pensiero divergente;

rendersi disponibili a forme di collaborazione e intraprendere azioni di solidariet;

riconoscere e rispettare i diritti/doveri del cittadino, la pari dignit sociale, le varie forme di libert;

contenere i conflitti con l'opera della negoziazione e l'uso della parola;

acquisire consapevolezza delle proprie potenzialit , verificare gli esiti conseguiti in relazione alle attese.

5. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI DEL PERCORSO FORMATIVO

5.1 Obiettivi cognitivi

Si intendono gli obiettivi relativi ai processi implicati nella conoscenza (percezione, immaginazione, memoria, intelligenza, linguaggio, pensiero, ragionamento), che descrivono le facolt logico - mentali necessarie all'apprendimento.

Comunicazione

Capacit percettive e psicomotorie

Capacit di attenzione e di concentrazione Capacit di comprendere messaggi sia orali che scritti Capacit di comprensione lessicale e di uso di lessico adeguato alle situazioni comunicative Capacit di esprimersi attraverso i vari tipi di linguaggio verbale e non verbale Capacit di utilizzare i linguaggi specifici delle discipline Capacit di ripetere, riassumere o parafrasare ci che ha capito Capacit di ascoltare e intervenire secondo un ordine ed opportunamente Capacit di riconoscere le strutture e le funzioni principali della lingua, anche straniera, e saperle utilizzare Capacit di applicarsi nella pratica linguistica e di utilizzare la lingua, anche straniera, in reali contesti comunicativi Capacit di cogliere somiglianze e differenze tra lingue e culture diverse dalla propria Capacit di cogliere il valore della lingua come strumento socio - pragmatico di comunicazione e di mediazione e come veicolo di

culture

Operazioni logiche Capacit di mostrare curiosit di fronte a situazioni nuove Capacit di localizzare oggetti nello spazio Capacit di riconoscere le successioni temporali Capacit di osservare, riflettere, associare, classificare Capacit di analizzare, confrontare, raccogliere dati, riassumere, sintetizzare Capacit di inferire, dedurre, generalizzare, astrarre Capacit di stabilire relazioni e rapporti e di cogliere corrispondenze Capacit di spiegare fatti e fenomeni Capacit di trasferire conoscenze e abilit in situazioni diverse Capacit di problematizzare e di trovare soluzioni Capacit di formulare ipotesi e di verificarle Capacit di ideare, progettare, eseguire Capacit di esprimersi con creativit nelle attivit scolastiche

5.2 Obiettivi comportamentali Si riferiscono al comportamento sociale, o area socio - affettiva - relazionale, e al comportamento di lavoro, o area conativa

Rispetto di s degli altri e dell'ambiente

Capacit di rispettare e curare il materiale proprio, altrui e dell'Istituto Capacit di tenere puliti gli ambienti scolastici Capacit di curare la pulizia della propria persona Capacit di rispettare gli orari Capacit di non deridere i compagni in difficolt Capacit di evitare ogni forma di aggressivit sia verbale che fisica

Accettazione degli altri

Capacit di accettare la diversit degli altri Capacit di accettare opinioni diverse dalle proprie Capacit di accettare di far parte di gruppi diversi Capacit di aiutare qualsiasi compagno abbia difficolt Capacit di essere disposti a rivedere le proprie posizioni

Presa di coscienza delle regole

Capacit di mantenere un comportamento corretto e non violento all'entrata e all'uscita della scuola Capacit di mantenere un comportamento corretto e non violento durante intervalli, cambio degli insegnanti e spostamenti

nell'edificio Capacit di mantenere un comportamento corretto durante le ore di supplenza Capacit di mantenere un atteggiamento rispettoso ed educato nei confronti di tutto il personale dell'Istituto, insegnante e non

insegnante Capacit di rispettare l'ambiente non danneggiando la natura e l'opera dell'uomo

Partecipazione alle attivit scolastiche

Capacit di portare il materiale necessario Capacit di prendere nota dei compiti assegnati Capacit di non assumere atteggiamenti che disturbano il lavoro dell'insegnante c/o dei compagni

Capacit di portare con s il diario scolastico, aggiornato e firmato di volta in volta Capacit di essere responsabile nell'assumersi impegni e compiti Capacit di prendere iniziative Capacit di collaborare attivamente con i compagni e i docenti Capacit di chiedere aiuto ai compagni e ai docenti Capacit di svolgere le attivit sia manuali che intellettive con uguale impegno

Metodo di lavoro

Capacit di compilare e consultare correttamente il diario Capacit di essere ordinato e preciso nella tenuta degli strumenti di lavoro Capacit di usare correttamente gli strumenti di lavoro Capacit di essere puntuale nell'esecuzione dei compiti e consegnarli nei tempi stabiliti Capacit di prendere appunti, schematizzare, tabulare

Autonomia personale

Capacit di utilizzare il materiale scolastico con autonomia e prontezza Capacit di risolvere piccoli problemi concreti Capacit di pianificare con ordine i propri impegni scolastici Capacit di condurre a termine i compiti scolastici senza dipendenza continua dall'insegnante e/o dai compagni e/o dai familiari

Capacit di scelta

Capacit di distinguere i valori importanti dalle futilit Capacit di cogliere l'essenziale, distinguendolo dal superfluo Capacit di consapevolezza delle conseguenze e della rinuncia che comportano le scelte Capacit di motivare le proprie scelte Capacit di assumersi le proprie responsabilit

Autocontrollo

Capacit di gestire i propri stati emozionali Capacit di sacrificare i propri interessi per un bene pi generale Capacit di rimandare la soddisfazione di un bisogno se la realt non lo consente immediatamente

Autovalutazione

Capacit di riconoscere gli aspetti precipui del proprio carattere Capacit di riconoscere le proprie inclinazioni Capacit di riconoscere il livello delle proprie prestazioni Capacit di consapevolezza dei propri limiti e delle proprie qualit Capacit di accettare i propri limiti ed errori Capacit di individuare un proprio ruolo nel gruppo in rapporto alle proprie qualit

5.3 Obiettivi metacognitivi Intendiamo le operazioni della mente che permettono all'alunno di riflettere su ci che ha fatto e su come stato fatto.

Capacit di pianificare il proprio apprendimento, stabilendo obiettivi e procedure Capacit di controllare il proprio apprendimento, monitorando e verificando l'efficacia delle strategie messe in atto Capacit di valutare il prodotto e i processi

6. CURRICOLO DISTITUTO

Il Curricolo dIstituto fa riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici delle discipline (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012). I Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze e gli Obiettivi di Apprendimento sono espressi nei Curricoli delle Discipline.

Profilo delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute

in famiglia e nella comunit,

in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilit, le situazioni di vita tipiche della propria et, riflettendo ed esprimendo la propria personalit in tutte le sue dimensioni.

ha consapevolezza delle proprie potenzialit e dei propri limiti,

utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identit, le tradizioni culturali e religiose, in unottica di dialogo e di rispetto reciproco.

Interpreta i sistemi simbolici e culturali della societ

orienta le proprie scelte in modo consapevole

rispetta le regole condivise

collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilit.

si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Lorizzonte di riferimento resta il quadro delle competenze-chiave per lapprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dellUnione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: 1) comunicazione nella madrelingua; 2) comunicazione nelle lingue straniere; 3) competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; 4) competenza digitale; 5) imparare a imparare; 6) competenze sociali e civiche; 7) spirito di iniziativa e imprenditorialit; 8) consapevolezza ed espressione culturale Si veda allegato n1 (curricolo distituto)

SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE

Profilo delle competenze Competenze chiave Discipline coinvolte Livello

1

Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di

comprendere enunciati e testi di una certa complessit, di esprimere

le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

Comunicazione nella

madrelingua o lingua

di istruzione.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

ITALIANO

2

Nellincontro con persone di diverse nazionalit in grado di

esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una

comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,

in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nelluso delle tecnologie dellinformazione e della comunicazione.

Comunicazione nelle

lingue straniere.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

INGLESE - FRANCESE

3 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli

consentono di analizzare dati e fatti della realt e di verificare

Competenza

matematica e

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

lattendibilit delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.

Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare

problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere

consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.

competenze di base in

scienza e tecnologia.

MATEMATICA-

SCIENZE-

TECNOLOGIA

4

Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per

ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere

informazioni attendibili da quelle che necessitano di

approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con

soggetti diversi nel mondo.

Competenze digitali. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

5

Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosit e

ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.

Imparare ad imparare.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

GEOGRAFIA-ARTE

6

Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed

allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente

nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in

modo autonomo.

Imparare ad imparare. Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

7

Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli

altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identit, le tradizioni

culturali e religiose, in unottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della societ.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

8

In relazione alle proprie potenzialit e al proprio talento si esprime in

ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.

Consapevolezza ed

espressione culturale.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

ED. FISICA-ARTE-

MUSICA

9

Dimostra originalit e spirito di iniziativa. Si assume le proprie

responsabilit, chiede aiuto quando si trova in difficolt e sa fornire

aiuto a chi lo chiede. disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi

con le novit e gli imprevisti.

Spirito di iniziativa e

imprenditorialit.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

10

Ha consapevolezza delle proprie potenzialit e dei propri limiti.

Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.

Imparare ad imparare.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

11

Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione

del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilit.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

12

Ha cura e rispetto di s, come presupposto di un sano e corretto stile

di vita. Assimila il senso e la necessit del rispetto della convivenza

civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa

nelle diverse forme in cui questo pu avvenire: momenti educativi

informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,

occasioni rituali nelle comunit che frequenta, azioni di solidariet, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

Competenze sociali e

civiche.

Tutte le discipline, con

particolare riferimento a:

TUTTE LE DISCIPLINE

13 Lalunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attivit scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:

.

Livello Indicatori esplicativi

A Avanzato Lalunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nelluso delle conoscenze e

delle abilit; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B Intermedio Lalunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper

utilizzare le conoscenze e le abilit acquisite.

C Base Lalunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilit

fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.

D Iniziale Lalunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

OO BB II EE TT TT II VV II MM II NN II MM II

ITALIANO/STORIA/GEOGRAFIA

ITALIANO - ASCOLTARE E PARLARE

Classe I

Ascoltare un semplice testo individuandone la tipologia testuale Riferire un testo letto individuando le principali coordinate spazio-temporali e le informazioni essenziali

Classe II-III

Ascoltare un testo pi complesso individuando le informazioni essenziali Riferire il contenuto in modo chiaro

ITALIANO - LEGGERE

Classe I

Leggere ad alta voce e a prima vista un testo con sufficiente intonazione. Comprendere le informazioni essenziali di un testo Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura).

Classe II-III Leggere ad alta voce e a prima vista un testo in modo espressivo. Comprendere le informazioni essenziali di un testo e compiere semplici inferenze Leggere silenziosamente applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (sottolineatura e appunti suggeriti).

ITALIANO - SCRIVERE

Classe I Scrivere un semplice testo narrativo o descrittivo dotato di coerenza.

Classe II Scrivere un testo narrativo o autobiografico dotato di coerenza. Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice.

Classe III

Scrivere un testo anche espositivo o argomentativo su traccia Scrivere in modo sufficientemente corretto seppur in modo semplice

ITALIANO - RIFLETTERE

Classe I

Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase allinterno di un semplice testo (analisi grammaticale).

Classe II

Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase allinterno di un semplice testo (analisi logica).

Classe III

Riconoscere gli elementi basilari costitutivi della frase allinterno di un periodo

STORIA

Classe I

Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Usare gli elementi minimi del lessico specifico Individuare i principali fatti storici Leggere la carta geostorica Cogliere i principali rapporti di causa effetto tra fatti ed eventi Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati

Classe II

Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Memorizzare i principali fatti storici Usare gli elementi principali del lessico specifico Stabilire rapporti di causa effetto tra fatti ed eventi Riconoscere gli elementi principali inerenti quadri di civilt Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati

Classe III

Collocare fatti ed eventi sulla linea del tempo Memorizzare i principali fatti storici Usare gli elementi principali del lessico specifico Stabilire rapporti di causa effetto tra fatti ed eventi Riconoscere gli elementi principali inerenti quadri di civilt Riferire semplici informazioni inerenti argomenti trattati

GEOGRAFIA

Classe I

Saper osservare e codificare semplici immagini geografiche Saper riconoscere vari tipi di carte geografiche (fisica, politica e tematica) Saper riconoscere i principali tipi di grafici Saper collocare lEuropa sulla carta geografica Conoscere le principali caratteristiche delle regioni europee Usare gli elementi minimi del lessico specifico

Classe II

Saper osservare e codificare immagini geografiche Saper leggere vari tipi di carte geografiche (fisica, politica e tematica) Saper interpretare i principali tipi di grafici Saper collocare lEuropa sulla carta geografica Riconoscere i principali elementi caratteristici di alcuni Stati europei Conosce e utilizza con sufficiente chiarezza il linguaggio geografico

Classe III

Gli obiettivi di seconda riferiti al vari continenti

INGLESE

CLASSE PRIMA Comprensione orale: Coglie i punti essenziali e individua linformazione principale di semplici messaggi. Comprensione scritta: Legge ed individua informazioni concrete e specifiche di semplici frasi. Produzione orale: Descrive o presenta s stesso in modo semplice. Interazione orale: Interagisce in una semplice conversazione.

Produzione scritta: Scrive semplici frasi usando lessico e sintassi elementare. CLASSE SECONDA Comprensione orale: Coglie i punti essenziali e individua linformazione principale di un discorso. Comprensione scritta: Legge ed individua informazioni concrete e specifiche di semplici testi. Produzione orale: Descrive o presenta in modo semplice situazioni di tipo quotidiano. Interazione orale: Interagisce in una conversazione di tipo quotidiano comprendendo e rispondendo. Produzione scritta: Scrive semplici testi avvalendosi di lessico e sintassi elementare. CLASSE TERZA Comprensione orale: Coglie i punti essenziali e individua linformazione principale di un discorso. Comprensione scritta: Legge ed individua informazioni concrete ed essenziali di semplici testi. Produzione orale: Descrive o presenta in modo semplice situazioni di tipo quotidiano. Interazione orale: Interagisce in una conversazione di tipo quotidiano comprendendo e rispondendo. Produzione scritta: Scrive semplici testi avvalendosi di lessico e sintassi elementare.

FRANCESE

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSE 3^

COMPRENSIONE ORALE: Capire i punti essenziali di un discorso su argomenti familiari COMPRENSIONE SCRITTA: Leggere e comprendere semplici testi di uso quotidiano PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE: Interagire con brevi e semplici frasi comprendendo i punti chiave di una conversazione. PRODUZIONE SCRITTA: produrre semplici frasi su argomenti familiari.

COMPRENSIONE ORALE : Individuare linformazione principale su argomenti che riguardano la sfera di interessi COMPRENSIONE SCRITTA: Leggere globalmente semplici e brevi testi. PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE: Interagire utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione PRODUZIONE SCRITTA: Produrre semplici testi su argomenti relativi ai propri interessi

COMPRENSIONE ORALE : Individuare linformazione principale su avvenimenti di attualit, su argomenti che riguardano la propria sfera di interessi, e su argomenti riguardanti la civilt e la cultura francese e francofona COMPRENSIONE SCRITTA : Leggere e comprendere testi pi complessi . PRODUZIONE E INTERAZIONE ORALE: Interagire facendo domande e scambiando idee e informazioni in situazioni quotidiane prevedibili. PRODUZIONE SCRITTA: Produrre semplici testi utilizzando un lessico appropriato e una sintassi elementare su argomenti relativi ai propri interessi.

MATEMATICA

CLASSE PRIMA:

Saper costruire modelli geometrici di figure piane;

Riconoscere nel reale le superfici di varia forma;

Misurare lunghezze e calcolare il perimetro di semplici figure piane;

Ordinare i numeri naturali;

Conoscere le "tabelline" (sia in maniera diretta che inversa);

Conoscere e usare le quattro operazioni (con numeri semplici);

Conoscere e usare il calcolo mentale (anche prodotti e divisioni per 10, 100, 1000, ... );

Saper risolvere semplici problemi aritmetici. CLASSE SECONDA:

Saper calcolare l'area di semplici figure piane;

Acquisire e usare il concetto di operatore frazionario;

Saper eseguire semplici calcoli con frazioni;

Far uso del calcolo percentuale;

Conoscere il concetto di radice quadrata;

Applicare il teorema di Pitagora a semplici problemi. CLASSE TERZA:

Conoscere le principali figure solide nella realt;

Saper calcolare area e volume di alcuni semplici solidi;

Far calcoli con numeri relativi;

Conoscere e usare strumenti statistici (grafici, medie, mediane, ...).

SCIENZE

CLASSE PRIMA:

Osservare fatti e fenomeni in contesti semplificati;

Usare strumenti in semplici esperimenti;

Acquisire un linguaggio semplice. CLASSE SECONDA:

Osservare fatti e fenomeni in contesti semplificati;

Usare strumenti in semplici esperimenti;

Acquisire un linguaggio semplice. CLASSE TERZA:

Osservare fatti e fenomeni in contesti semplificati;

Usare strumenti in semplici esperimenti;

Acquisire un linguaggio semplice.

TECNOLOGIA CLASSE PRIMA/SECONDA/TERZA:

Impiegare gli strumenti e le regole essenziali del disegno tecnico nella rappresentazione di oggetti e processi;

Saper riconoscere nellambiente i principali sistemi tecnologici;

Conoscere gli essenziali processi di trasformazione: dalle risorse alla produzione di beni;

Riconoscere nellinnovazione opportunit e rischi.

ARTE E IMMAGINE

CLASSE PRIMA/SECONDA/TERZA:

Lalunno sa individuare solo i dati pi evidenti di un bene artistico;

Lalunno sa riprodurre e/o rielaborare le forme della realt in modo semplice;

Lalunno sa usare gli strumenti e le tecniche in modo abbastanza appropriato.

MUSICA NOTAZIONE

Classe I

Riconoscere gli elementi base del pentagramma (chiave musicale, note, pause) Saper distinguere le note sui righi dalle note negli spazi

Classe II e III

Riconoscere la posizione delle note all'interno del pentagramma Saper individuare battute e parti all'interno di un brano

ESECUZIONE VOCALE E STRUMENTALE

Classe I

Eseguire una cellula ritmico-melodica con la voce e/o con lo strumento

Classe II Classe III

Eseguire un brano vocale o strumentale per imitazione Eseguire semplici cellule ritmico-melodiche all'interno di un'esecuzione di gruppo

Elaborare semplici idee musicali con la voce o lo strumento

ASCOLTO

Classe I

Riconoscere all'ascolto il testo e l'andamento musicale di un brano o una storia musicale

Classe II Distinguere famiglie di strumenti musicali Riconoscere all'ascolto l'andamento agogico di un brano

Classe III

Riconoscere all'ascolto l'andamento agogico di un brano

EDUCAZIONE FISICA

CLASSE PRIMA/ SECONDA/ TERZA

Acquisire consapevolezza di s attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori.

Utilizzare il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati danimo.

Sperimentare una pluralit di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport anche come orientamento alla futura pratica sportiva.

Riconoscere alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione delluso di sostanze che inducono dipendenza.

RELIGIONE CATTOLICA

CLASSE PRIMA

Approfondire la duplice natura di Ges, vero Uomo e vero Dio;

Conoscere la struttura essenziale della Bibbia (AT e NT);

Conoscere i simboli del Natale e della Pasqua cristiana.

CLASSE SECONDA

Conoscere il primo annuncio della Chiesa primitiva;

conoscere i quattro Vangeli e la loro struttura generale;

conoscere le radici cristiane dellEuropa e il linguaggio del cammino ecumenico;

conoscere il valore della pace per i cristiani e per tutti gli uomini.

CLASSE TERZA

Riconoscere le caratteristiche principali delle maggiori religioni diffuse nel mondo;

riconoscere il testo biblico di riferimento osservando alcune produzioni artistiche pi conosciute;

riconoscere segni e simboli delle principali religioni;

rispettare se stesso e gli altri nel confronto religioso. 7. DAL CURRICOLO ALLA PROGETTAZIONE La scuola offre, in risposta ai bisogni individuali e sociali di educazione e istruzione, dei percorsi formativi che permettono di raggiungere livelli culturali ottimali attraverso le seguenti modalit operative:

Articolazione unitaria degli ambiti disciplinari;

Realizzazione di progetti finalizzati;

Insegnamenti/attivit integrative. 7.1 Processo formativo - Progettazione e organizzazione dei percorsi a) Area di lavoro dei Dipartimenti disciplinari: - Individuazione dei prerequisiti e accordi sulle tipologie delle prove e sui test d'ingresso - Organizzazione dei contenuti - Individuazione dei livelli di competenza (obiettivi di apprendimento e relativi standard) - Individuazione degli standard minimi - Articolazione dei criteri generali di valutazione delle competenze - Articolazione di criteri comuni per l'individuazione delle " fasce di livello " - Progettazione delle Unit di Apprendimento b) Area di lavoro dei Consigli di Classe: - Diagnosi del gruppo classe: carenze e potenzialit individuate dai singoli docenti - Organizzazione della classe in gruppi di livello: recupero, consolidamento, potenziamento - Individuazione degli obiettivi formativi - Progettazione educativa e didattica - Definizione dei percorsi trasversali - Individuazione degli obiettivi trasversali nell'ambito della pluridisciplinarit

- Progettazione di Unit di Apprendimento pluridisciplinari - Elaborazione di strategie comuni per risolvere un problema diagnosticato 8. INIZIATIVE E ATTIVITA' DI INTEGRAZIONE PER ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Il progetto educativo a favore degli alunni in difficolt si realizzer seguendo, in sintesi, queste modalit di attuazione:

Individuazione del livello di partenza (dopo attenta osservazione del caso) con il contributo delle varie competenze: insegnanti di sostegno e curriculari, operatori socio-sanitari, famiglie degli alunni;

Conoscenza delle reali potenzialit, capacit ed attitudini dell'alunno;

Stesura di una programmazione organica e personalizzata;

Verifica periodica del P.E.I. per valutare l'efficacia e/o apportare eventuali modifiche. Particolare attenzione sar dedicata all'insegnamento degli alunni in situazione di disabilit nelle prime classi, programmando incontri con insegnanti della scuola primaria e attivit che favoriranno l'accoglienza degli allievi. Per quanto concerne il Piano Educativo Individualizzato, questo rispetter, dove possibile, la programmazione della classe rapportandola alle capacit e ai tempi del''alunno. OBIETTIVI EDUCATIVI

Promuovere e rafforzare l'autonomia personale e sociale; Potenziare l'autostima e fiducia in s; Promuovere l'integrazione nella classe; Conoscere e comprendere regole e forme della civile convivenza; Favorire capacit relazionali con il gruppo dei pari e degli adulti.

OBIETTIVI DIDATTICI Recuperare, consolidare e potenziare:

Le capacit di lettura, ascolto, comprensione; Le capacit di osservazione, descrizione nei diversi ambiti disciplinari; Capacit di acquisire e usare informa semplice ed essenziale i linguaggi delle varie discipline; Capacit di produrre in forma scritta ed orale i contenuti acquisiti in rapporto alle capacit individuali.

METODOLOGIA E ATTIVITA' L' individualizzazione dell'intervento didattico si concretizzer nell'uso di schede appositamente strutturate o semi-strutturate, questionari di comprensione, esercizi di completamento, sussidi didattici di tipo iconografico, audiovisivo e interattivo, che facilitino la comprensione. La metodologia utilizzata partir sempre dall'osservazione, dal vissuto esperienziale e dalla descrizione di fatti concreti per dare agli alunni la possibilit di comprendere e di cogliere quanto pi possibile la realt che li circonda. I lavori di gruppo in classe e nei laboratori, con la compresenza dell'insegnante di sostegno, favoriranno l'inserimento sociale dell'alunno e lo stimoleranno ad ampliare il campo delle sue conquiste, ad acquisire una maggiore fiducia in se stesso e a migliorare l'autonomia. Saranno adottati, inoltre, interventi quali:

Affidamento di incarichi di fiducia;

Valorizzazione del contributo personale e dei progressi raggiunti;

Controllo sistematico del lavoro svolto;

Frequenti ritorni sui contenuti;

Esercitazioni guidate;

Momenti di studio assistito;

Rapporto costante scuola-famiglia;

Valorizzazione degli interessi. Tra le molteplici misure a favore degli alunni diversamente abili, si segnala l'attivazione del servizio riabilitativo extramurale effettuato dall' equipe socio-psico-sanitario dell'Istituto A. Quarto di Palo in convenzione con l' A.S.L, il servizio di Assistenza Educativa promossa dall' Amministrazione Comunale e attuato dalla Cooperativa Gaia-Trifoglio. VERIFICA E VALUTAZIONE Per quanto riguarda la fase di verifica gli alunni svolgeranno, laddove sar possibile, le stesse prove dei compagni di classe. I contenuti delle verifiche naturalmente saranno semplificati e/o diversificati nel rispetto dei tempi di apprendimento degli alunni, delle loro abilit e degli obiettivi prefissati. La valutazione periodica e sistematica sar definita in base ai progressi raggiunti rispetto alla situazione di partenza, all' intenzione, all' interesse e all' impegno mostrate, nel percorso scolastico dell'allievo. Nell' ambito della valutazione finale si terr conto dello sviluppo globale dell'alunno, dei progressi conseguiti nelle varie aree disciplinari, rapportati alla situazione di partenza. Relativamente all' ambito dell'integrazione:

Gli alunni parteciperanno alle attivit programmate dalle classi di appartenenza;

la Scuola promuove attivit laboratoriali (anche in prossimit delle principali festivit) che coinvolgano gli alunni mediante proposte di apprendimento piacevoli, stimolanti, flessibili;

per l' intero anno si programma per piccoli gruppi, un' ora settimanale da dedicare ad attivit finalizzate all' acquisizione delle autonomie personali e sociali quali: uso del denaro, lettura dell' orologio, educazione stradale, conoscenza del territorio circostante).

FINALITA': attivazione di iniziative didattiche varie e flessibili, occasioni per gli alunni di sperimentare il "successo" e la gratificazione personale, riscoprendosi capace di:

Saper essere e potenziare l'autostima e consapevolezza di s;

Saper fare, acquisire e/o migliorare le abilit oculo-manuali e fino-distali;

Saper relazionare (migliorare la modalit di interazione con i pari e gli adulti) OBIETTIVI:

Offrire spazi di lavoro accoglienti e garantire attenzione, rassicurazione, contenimento;

Potenziare l'uso del linguaggio verbale e non;

Migliorare il coinvolgimento, il senso di responsabilit, la concentrazione e l'autonomia di lavoro relativamente ad alcuni compiti;

Favorire l'apprendimento attraverso la proposta di esperienze varie e flessibili;

Incoraggiare l'apprendimento anche attraverso la proposta di attivit e contenuti non di tipo disciplinare. La valutazione sar il risultato complessivo dell'evoluzione registrata nell'alunno relativamente ai diversi ambiti:

Affettivo-relazionale;

Comunicativo-linguistico;

Senso motorio;

Dell' autonomia.

9. I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) E I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) Il Piano annuale per linclusivit deve essere inteso come un momento di riflessione di tutta la comunit educante per realizzare la cultura dellinclusione, lo sfondo ed il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, non dunque come un ulteriore adempimento burocratico, ma quale integrazione del Piano dellofferta formativa, di cui parte sostanziale (nota prot. 1551 del 27 giugno 2013) 1. In maniera schematica possiamo considerare allinterno dei BES (circolare n 8 del 6/03/2013), i seguenti casi:

1. Alunni diversamente abili (legge 104 e altro); 2. DSA (legge 170 del 2010); 3. Altri disturbi diagnosticati (per esempio Disturbi Aspecifici dellapprendimento); 4. Altri disturbi non diagnosticati e svantaggi (svantaggio socio-economico; linguistico; culturale).

1 Circolare MIUR n. 2563 del 22 Novembre 2013

Per i BES la normativa indica con chiarezza che compito dei Consigli di Classe valutare la possibilit di predisporre un Piano Didattico Personalizzato per gli alunni eventualmente proposti dallo stesso organo2. Con il termine DSA si comprende un gruppo eterogeneo di problematiche che riguardano la difficolt nellacquisizione e nelluso di abilit di comprensione del linguaggio orale, la lettura, la scrittura, il calcolo, lorganizzazione dello spazio, in una situazione in cui, nella maggior parte dei casi, il livello scolastico e le capacit sensoriali sono adeguati allet. I principi che il nostro Istituto mette in atto per garantire la normativa prevista (L. 170 /2010) si fondano su: - applicazione della normativa vigente relativa ai DSA - conoscenza dei bisogni educativi degli alunni - predisposizione di percorsi mirati - attivazione di una fattiva rete di supporto con la famiglia e gli operatori professionali che seguono il ragazzo - condivisione dei percorsi formativi personalizzati - messa a punto di verifiche con lausilio di strumenti come previsto dalla legge. Le Finalit Calibrare la proposta formativa significa porre al centro del processo educativo la persona, nella sua pienezza psico-fisica finalizzando il percorso a: - sviluppare e valorizzare il potenziale soggettivo,

- fornire le basi fondamentali per accedere alle molteplici forme del sapere, - dare gli strumenti per favorire una lettura critica della realt, - consentire una partecipazione consapevole e condivisa ai momenti di convivenza civile, - far maturare un positivo senso di autostima.

LAccoglienza La diagnosi di tali disturbi viene formulata dagli operatori specifici del settore, (effettuata nellambito dei trattamenti specialistici gi assicurati dal Servizio sanitario nazionale a legislazione vigente o da specialisti o strutture accreditate) attraverso una relazione clinica, che la famiglia dovr trasmettere al Dirigente Scolastico. Una volta acquisita la documentazione ed effettuato un colloquio preliminare con la famiglia gli insegnanti di classe collegialmente si attiveranno per predisporre un percorso scolastico personalizzato adottando gli opportuni strumenti

2 Idem. In tale circolare si osserva che soltanto qualora nellambito del Consiglio di classe (nelle scuole secondarie)

si concordi di valutare lefficacia di strumenti specifici questo potr comportare ladozione e quindi la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, con eventuali

strumenti compensativi e/o misure dispensative.

compensativi e dispensativi e le adeguate modalit di verifica. Tale documento dovr essere sempre aggiornato e presentato nel passaggio da un ordine di scuola allaltro.

E importante attuare una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche delle caratteristiche peculiari del soggetto. La didattica individualizzata consiste nelle attivit di recupero individuale per potenziare determinate abilit anche nellambito delle strategie compensative realizzate nelle fasi di lavoro individuale. La didattica personalizzata calibra lofferta didattica e le modalit relazionali favorendo laccrescimento dei punti di forza di ciascun alunno lo sviluppo consapevole delle sue preferenze e del suo talento.

Gli strumenti compensativi e dispensativi La valutazione Come espresso nella premessa indispensabile individuare i bisogni formativi del ragazzo attraverso: - unanalisi delle abilit strumentali (lettura, scrittura, calcolo),

- un esame delle caratteristiche del processo di apprendimento (lentezza, caduta dei processi di automatizzazione, difficolt a memorizzare sequenze, difficolt nei compiti di integrazione, difficolt nellorganizzazione spaziale) Questi dati vengono ricavati da: - diagnosi e incontri con gli specialisti,

- osservazioni in itinere,

- incontri con i genitori,

- incontri di continuit. Nellindividuare strategie metodologiche e didattiche il Consiglio di Classe e/o gli insegnanti terranno conto di: - tempi di elaborazione,

- tempi di produzione,

- quantit dei compiti assegnati,

- comprensione delle consegne (scritte, orali),

- uso e scelta di mediatori didattici che facilitino lapprendimento (immagini, schemi, mappe, registrazioni audio, video)

Nellambito delle misure dispensative lalunno viene dispensato da:

- lettura ad alta voce,

- prendere appunti,

- rispetto dei tempi standard,

- scrittura delle consegne dei compiti,

- copia dalla lavagna e/o da libri e quaderni,

- correzione di tutti gli errori nei testi scritti, - quantaltro linsegnante ritenga opportuno per facilitargli lapprendimento. Per ci che riguarda gli strumenti compensativi lalunno usufruir di: - tabelle e formulari,

- calcolatrice,

- computer con correttore ortografico,

- risorse audio e/o video,

- testi ingranditi e/o sintetizzati in schemi,

- ci che gli insegnanti riterranno funzionale allo scopo. Nel predisporre le verifiche si devono concordare modalit e criteri su: - organizzazione di interrogazioni programmate,

- compensazione con prove orali di compiti scritti non ritenuti adeguati,

- uso di mediatori didattici durante le interrogazioni,

- valutazioni pi attente ai contenuti piuttosto che alla forma,

- tempi di esecuzione pi flessibili, Affinch il piano di lavoro si evolva in senso positivo fondamentale attivare processi per far acquisire al ragazzo fiducia nelle proprie capacit e consapevolezza delle proprie possibilit; basilare creare allinterno del gruppo classe un clima relazionale positivo ed accogliente che si ponga in continuit con latteggiamento degli insegnanti. E importante, inoltre, parlare alla classe dei DSA spiegando le diverse modalit di intervento e sottolineando limportanza della fattiva collaborazione di tutti. Scuola e famiglia dovranno stringere un patto educativo che le ponga in una sinergia dintenti; si dovranno in particolare concordare: - i compiti a casa,

- le modalit daiuto: chi, come per quanto tempo, per quali attivit/discipline,

- gli strumenti compensativi utilizzati a casa,

- le dispense,

- la eventuale riduzione dei compiti,

- le interrogazioni,

- la prassi relazionale volta a valorizzare il ragazzo in ci in cui riesce meglio e a sostenerlo nelle sue difficolt. Gli esami di stato In ottemperanza al DPR n122 del 2009 Art. 10, durante lespletamento delle prove di esame della Scuola Secondaria: () Per gli alunni con difficolt specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede desame, conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive degli alunni; a tali fini nello svolgimento dellattivit didattica e delle prove desame, sono adottati , nellambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti pi idonei. Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalit di svolgimento e della differenziazione delle prove.

10. LORIENTAMENTO E LA CONTINUITA Per garantire adeguate forme di continuit con le scuole primarie, sono predisposte adeguate iniziative finalizzate a favorire un passaggio graduale e accogliente nei confronti degli alunni: a gennaio, durante il periodo delle iscrizioni, visite delle classi quinte primarie accompagnate dalle loro docenti, open days aperti alle famiglie interessate a iscrivere i propri figli presso la nostra scuola. Durante le visite, gli alunni della scuola primaria vengono coinvolti in iniziative e attivit laboratoriali tese a mostrare quanto viene svolto nelle classi della scuola e far conoscere la realt didattica dellistituto, oltre che i professori, futuri docenti degli alunni in visita. Gli open day costituiscono una occasione, per lutenza, per conoscere e attrezzature e gli ambienti della scuola, in particolare i laboratori, e lofferta formativa dellistituto. Tra maggio e giugno, i referenti per la continuit e lorientamento della scuola incontrano i docenti delle primarie di provenienza dei nostri alunni iscritti alle classi prime, per concordare concrete iniziative didattiche in continuit e acquisire ogni informazione utile in merito ai futuri alunni. Dopo il termine delle attivit didattiche, vengono costituite le classi prime, sulla base di specifici criteri adottati dagli organi collegiali della scuola tesi a favorire il principio della equieterogeneit, uno degli obiettivi di processo inclusi nel RAV di istituto. A settembre le classi prime sono interessate da iniziative di accoglienza. Altrettanto attento lorientamento degli alunni in uscita. I Cdc predispongono i consigli orientativi con cui la scuola suggerisce allalunno di terza classe lindirizzo di studi pi congeniale in base alle attitudini mostrate. Tra dicembre e febbraio, incontri, open day, ministages, concordati con le varie scuole cittadine ed extracittadine, consentono agli alunni in uscita una conoscenza proficua della scuola superiore in cui proseguiranno i propri studi.

11. ORGANIZZAZIONE DELLISTITUZIONE SCOLASTICA

Allatto delliscrizione, i genitori possono optare per il:

TEMPO NORMALE: 30 ore settimanali suddivise in 6 mattine di 5 ore ciascuna

TEMPO PROLUNGATO: 36 ore settimanali articolate in 6 mattine di 5 ore ciascuna e in due pomeriggi (marted e gioved) di 3 ore, di cui una per la mensa.

Il tempo prolungato offre unulteriore possibilit educativa e culturale al nostro bacino di utenza. Dilatando il tempo dellapprendimento, lazione della scuola pu meglio rispondere alle esigenze di tutti gli alunni e di ciascuno, valorizzando la pluralit delle intelligenze e creando uneffettiva uguaglianza di opportunit. 12. ATTIVIT ALTERNATIVE ALLINSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA In base alla legge 121/85, Cr. 316187, il Collegio dei Docenti ha individuato la tematica Diritti umani per quegli alunni che non si avvalgono dellInsegnamento della Religione Cattolica. La scuola intende sviluppare queste attivit con i fondi messi a disposizione ed eventualmente grazie allorganico del potenziamento. 13. AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

13.1 ATTIVIT AGGIUNTIVE CURRICULARI

Accoglienza. Attivit per conoscersi, socializzare, promuovere atteggiamenti cooperativi e collaborativi, riflettere, confrontarsi. Orientamento: educarsi alla scelta. Percorsi di autoconoscenza e autovalutazione. Attivit in occasione del Natale Laboratori teatrali Attivit sportive Attivit espressivo-motorie Adesione a progetti e/o offerte curricolari del territorio: Progetto scolastico in rete Una biblioteca per crescere

Il Consiglio Comunale dei ragazzi (iniziativa del Comune di Andria) Un giorno in comune (iniziativa con il patrocinio del Comune di Andria) Adesione a concorsi: Scrittori di classe 2 Libreria con la classe XIV edizione Libriamoci

Approfondimenti letterari sulle tematiche del Natale, della Shoah, della festa della donna La salute foglia per foglia Coding a scuola Progetto con lettore madrelingua inglese Gare di eccellenza Kangourou di matematica e inglese Settimana della legalit Progetto musicale Natale in coro Venghino signori venghino (per la raccolta fondi pro acquisto libri) Partecipazione al Rally Matematico Transalpino Visite guidate per la conoscenza del territorio Viaggi e visite d'istruzione Progetto Solidariet: adozione a distanza; pesca di beneficenza; sorteggio del cesto natalizio dellassociazione Onlus Insieme per

lAfrica.

13.2 OFFERTA FORMATIVA DEL TEMPO PROLUNGATO I Consigli di classe del Tempo Prolungato tengono conto di azioni didattiche che attengono sia allapprendimento disciplinare sia, attraverso eventuali progetti, alla costruzione di competenze nelle varie dimensioni dello sviluppo umano (relazionale, sociale, emotiva, cognitiva, dellautonomia ecc.). In particolare accanto agli insegnamenti disciplinari vengono effettuate le seguenti attivit: - Progetto: Ikonos. Segni e simboli da leggere. Un viaggio attraverso la storia e larte della nostra citt (classe 3^ G).

13.3 ATTIVIT AGGIUNTIVE EXTRACURRICULARI Il Collegio ha elaborato un progetto che si struttura in percorsi, attraverso i quali nelloffrire occasioni per apprendere diversificate sulla base delle variabilit individuali, la Scuola intende qualificare lofferta formativa.

- Coding (per la classe 3^I) - Gare di eccellenza Kangourou di matematica.

13.4 VIAGGI E VISITE DI ISTRUZIONE

In riferimento al quadro normativo e programmatico e nel rispetto delle deliberazioni di competenza degli organi collegiali, le visite guidate e i viaggi di istruzione vengono collocati allinterno di percorsi formativi, per meglio raccordare le esperienze scolastiche con lambiente esterno.

In particolare le visite guidate sul territorio vengono programmate in funzione di un arricchimento sul piano cognitivo e relazionale, in modo da essere considerate un momento di approfondimento del percorso didattico. I Consigli di classe individuano le mete e gli itinerari pi rispondenti alle esigenze formative degli alunni e indicano i nomi degli accompagnatori effettivi (uno ogni 15 alunni) e quelli degli accompagnatori supplenti. Nellindividuare le uscite e i viaggi si tiene conto dei seguenti criteri:

Le classi prime e seconde possono effettuare un viaggio di istruzione per la durata di un giorno, 2 uscite in orario curricolare e unulteriore uscita per assistere a spettacoli teatrali (teatro in lingua);

Le classi terze possono effettuare un viaggio di istruzione per un massimo di tre giorni (due pernottamenti) o un viaggio della durata di un giorno, due uscite in orario curricolare e unulteriore uscita per assistere a spettacoli teatrali (teatro in lingua).

I dettagli relativi a tale attivit vengono esplicitati nelle progettazioni dove vengono indicate le finalit, gli obiettivi didattici, la data, i docenti accompagnatori. Per quanto riguarda i costi si considereranno tra i vari preventivi presentati quelli pi interessanti ai fini economici per venire incontro alle esigenze delle famiglie. Il Piano annuale dei viaggi e visite di istruzione (v. allegato n2) approvato dal Collegio dei Docenti viene deliberato nel Consiglio dIstituto.

14. PROGETTI PON Azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali: Competenze per lo Sviluppo finanziato con il FSE

e Ambienti per lApprendimento finanziato con il FESR.

La nostra scuola ha elaborato un piano integrato di interventi, partendo dai bisogni rilevati dallanalisi dei punti di forza e di debolezza nelle aree relative al personale scolastico, agli studenti, alle strutture e infrastrutture, ai rapporti della scuola con le famiglie e il territorio. Ha quindi pianificato lattuazione di alcune misure relative alle azioni previste dai Programmi Operativi Nazionali per lanno scolastico 2015-16, fissando i seguenti obiettivi specifici da raggiungere: - Migliorare le competenze acquisite dei docenti - Migliorare i livelli di conoscenza e competenza di base degli alunni - Promuovere leccellenza Le azioni PON FESR (per la scuola-competenze e ambienti per lapprendimento 2014-2020) a cui la scuola intende partecipare sono:

Reti lan-wlan Ambienti digitali

Il monitoraggio delle azioni avverr tramite verifiche iniziali, intermedie e finali e si concluder con la valutazione dellattivit effettuata tramite schede di osservazione relativamente a ciascun destinatario. Schede di valutazione verranno sottoposte sia ai tutor che agli esperti. 15. LA VALUTAZIONE La valutazione orientativa, sommativa e, nella sua dimensione formativa, mirer a definire la personalit di ciascun alunno attraverso: - la rilevazione della situazione iniziale - l'osservazione delle capacit e attitudini - gli interventi realizzati e i livelli di competenza raggiunti in relazione agli obiettivi definiti Le valutazioni sono iniziali, in itinere, quadrimestrali e finali.

1. valutazione iniziale, fatta allinizio del processo formativo, per la rilevazione degli atteggiamenti, delle conoscenze e abilit e delle competenze del ragazzo e quindi ha una significativa valenza diagnostica per rivelare situazioni deficitari o mettere in luce situazioni di eccellenza. Strumenti: prove formali (trasversali e disciplinari), prove standardizzate, fascicolo personale, osservazioni sistematiche, contatti con gli insegnanti precedenti;

2. valutazione in itinere: si colloca allinterno delle attivit didattiche, verifica con regolare continuit e analiticit se ogni alunno consegue gli obiettivi formativi definiti nella progettazione educativa-educativa, in rapporto alla situazione formativa di partenza e perci e detta anche formativa. Essa importante perch permette di capire su quali variabili del processo apprenditivo si debba intervenire per agevolare lapprendimento e rimuovere gli ostacoli. Strumenti: prove oggettive del tipo vero/falso, scelta multipla, completamenti, collegamenti, prove aperte del tipo interrogazione orale, tema, saggio, questionario a risposte aperte, prove standardizzate, compiti di realt per le classi terze.

3. valutazione biquadrimestrale/sommativa, intesa come controllo del raggiungimento degli obiettivi formativi, dei metodi e contenuti proposti e perseguiti, mirante a verificare il grado di corrispondenza tra lazione educativo-didattica e la situazione cognitiva e metacognitiva dellalunno; essa ha lo scopo di accertare le competenze degli alunni ovvero la loro capacit di utilizzare le conoscenze e le abilit in modo organico e per risolvere problemi concreti e significativi. Strumenti: compiti di realt per le classi terze (al primo e secondo quadrimestre) e prime (al secondo quadrimestre), osservazione dei comportamenti.

4. valutazione finale globale, conclusiva del percorso annuale e finalizzata a verificare la crescita complessiva dellalunno e lefficacia dellazione educativo-didattica sempre rispetto alla diagnosi iniziale; strumenti: dati informativi delle verifiche, osservazioni sistematiche, colloqui con le famiglie, valutazione formativa, prove standardizzate.

15.1 I criteri e le forme di osservazione/valutazione

INDICATORI DI VALUTAZIONE

L'abilit di esporre con chiarezza e propriet lessicale. L'abilit di illustrare le regole e i procedimenti seguiti. L'abilit di applicare le conoscenze apprese e di utilizzarle in contesti diversi. La conoscenza non mnemonica, ma consapevole dell'argomento. La padronanza dell'uso dei codici espressivi interpretandoli e rielaborandoli in

modo originale e creativo. La consapevolezza delle proprie capacit motorie e dei benefici derivanti da una corretta attivit fisica, fair play sportivo e un

sano stile di vita.

LIVELLI DI ACCETTABILIT

Pertinenza nella risposta Conoscenza dell'argomento nei suoi aspetti essenziali e capacit di applicazione delle regole fondamentali Uso appropriato del lessico Esposizione semplice e sostanzialmente corretta Possesso di tecniche di base nell'esecuzione di prove pratiche.

15.2 Griglia di corrispondenza fra voti e conoscenze, abilit e competenze disciplinari

GIUDIZIO DI PROFITTO VOTO

In riferimento a: conoscenze, abilit, competenze disciplinari

http://lessicale.li/

Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori, ottima capacit di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell'analisi e nella soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, sicurezza e competenza nell'utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacit di operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni (Impegno ed intraprendenza con caratteristiche di eccezionalit).

10

Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacit di comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell'analisi e nella soluzione di un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, competenza nell'utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici originali, capacit di operare collegamenti tra discipline (Impegno e intraprendenza).

9

Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale, buona capacit di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell'analisi e nella soluzione di un problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali (Impegno costante e d efficace).

8

Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacit di comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell'analisi e nella soluzione di un problema con risultati largamente sufficienti, esposizione sostanzialmente chiara e corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con qualche carenza nel linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite (Impegno costante).

7

Conoscenze semplici e essenzialmente corrette dei contenuti disciplinari pi significativi, elementare ma pertinente capacit di comprensione e di analisi, accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro se guidato nell'analisi e nella soluzione di un problema, esposizione semplificata essenzialmente corretta con qualche errore a livello linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato, imprecisione nell'effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite (Impegno accettabile).

6

Conoscenze generiche e parziali, limitata capacit di comprensione e di analisi, modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso e incerto nell'analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite (Impegno carente/incostante).

5

Conoscenze minime, frammentarie e incomplete, stentata capacit di comprensione e di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povert lessicale con utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole discipline (disimpegno grave e protratto).

4

La valutazione finale di ciascuna disciplina il frutto di una serie di fattori connessi con gli esiti di apprendimento dellalunno. Essa , prioritariamente, determinata dai risultati ottenuti dallalunno nelle varie prove di verifica scritte, orali e pratiche effettuate, ma influenzata dai seguenti fattori: limpegno, la motivazione, lautonomia, la costanza dei risultati, i progressi/regressi. Pertanto, non solo la media dei risultati ottenuti, ma anche la conseguenza di tali fattori.

15.3 La valutazione del comportamento

Per esprimere la valutazione del comportamento si tiene conto della frequenza di quei comportamenti elencati nel regolamento di istituto come non conformi con le regole disciplinari vigenti nella Scuola ed ai quali corrispondono anche sanzioni disciplinari graduate: - Ritardi ripetuti - Ripetute assenze saltuarie e periodiche (tranne casi di particolari patologie) - Assenze o ritardi non giustificati

- Mancanza del materiale occorrente - Non rispetto delle consegne a casa - Non rispetto delle consegne a scuola - Disturbo delle attivit didattiche - Alterazione della firma dei genitori sul libretto - Linguaggio irriguardoso e offensivo verso gli altri - Violenze fisiche e/o psicologiche verso gli altri - Reati e compromissione dell'incolumit delle persone Inoltre, alla valutazione del comportamento concorrono anche i seguenti fattori: - atteggiamento responsabile - autocontrollo

GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO VOTO

Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilit e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto ed educato, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di s, degli altri e dell'ambiente, consapevole accettazione della diversit, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d'Istituto, delle norme di sicurezza.

10

Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di s, degli altri e dell'ambiente, consapevole accettazione della diversit, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d'Istituto, delle norme di sicurezza.

9

Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e partecipazione alle attivit scolastiche, non sempre regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo pi corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di s, degli altri e dell'ambiente e adeguata accettazione della diversit, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica.

8

Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate e frequenti uscite dall'aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.), disinteresse e non entusiasta partecipazione alle attivit scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, comportamento non sempre corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all'interno della classe.

7

Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno, disinteresse e poca partecipazione alle attivit scolastiche, disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, socializzazione non costruttiva e funzione non collaborativa nel gruppo classe.

6

Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno che indicano la volont di non modificare l'atteggiamento, assiduo disturbo delle lezioni, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attivit scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, funzione negativa nel gruppo classe.

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Alla fine del percorso gli alunni dovranno avere acquisito le seguenti competenze trasversali: - saper comunicare ed esprimersi utilizzando codici verbali e non verbali, - saper interagire con interlocutori diversi, utilizzando codici e registri adeguati, - saper codificare e decodificare testi, - saper problematizzare la realt, formulare ipotesi e verificarle, - saper collaborare, -sapersi organizzare e lavorare autonomamente. Nel caso di ammissione alla classe successiva o all'esame di Stato con voto insufficiente portato a sei decimi, deliberata a maggioranza, al fine di dare una corretta informazione all'alunno e alla famiglia sul livello di apprendimento disciplinare del proprio figlio, verr data alla famiglia

comunicazione, nella quale sar specificata la dicitura "obiettivi non raggiunti" (voto numerico inferiore a cinque) ovvero "obiettivi parzialmente raggiunti (voto numerico cinque), per la disciplina portata a sei decimi.

15.4 Criteri di ammissione all'esame di stato Si rimanda alle indicazioni fornite dal MIUR entro il mese di maggio di ogni anno scolastico; al DPR 122/2009 (esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione); alla C.M. n48 del 31/05/2012 (esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione istruzioni a carattere permanente); alla nota n3587 del 3/06/2014 (precisazioni per alunni DSA e BES Allegato tecnico prove invalsi) e alle altre norme eventualmente intercorse. La Circolare n. 48 del 31 maggio 2012, confermando quando riportato nella L.169/2008, ha ribadito quanto segue: Il giudizio di idoneit espresso dal consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dallallievo nella scuola secondaria di primo grado. Qualora le disposizioni ministeriali rimangano invariate, si intende il giudizio di idoneit come la media dei voti che ogni alunno ha ottenuto nelle discipline e nel comportamento alla fine del secondo quadrimestre (viene esclusa dalla media la valutazione di religione). Il voto pu essere arrotondato allunit superiore per decisione assunta a maggioranza dal consiglio di classe, considerando il percorso scolastico dellallievo nella scuola secondaria di primo grado. A tal proposito si tiene conto di queste voci: comportamento, impegno e partecipazione, attenzione e apprendimento, esperienze ed evoluzione.

15.5 Valutazione degli alunni in condizione di disabilit Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede normalmente a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI).

Qualora il PEI abbia individuato per l'alunno disabile obiettivi formativi non riconducibili alle Indicazioni Nazionali e alle singole progettazioni, il Consiglio di classe valuta comunque i risultati dell'apprendimento con l'attribuzione di voti relativi esclusivamente allo svolgimento del PEI. Tali voti hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fatta menzione in calce alla scheda di valutazione (art. 15 Ordinanza ministeriale 21 maggio 2001, n. 90).

15.6 Certificazione delle competenze

Si veda quanto scritto sopra al punto 6 (Curricolo dIstituto).

16. FORMAZIONE DOCENTI Tra le attivit comprese nella funzione che il docente tenuto ad espletare, figura la cura del proprio aggiornamento culturale e della propria formazione professionale anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi amministrativi. Il Piano di aggiornamento della scuola si articola in iniziative prioritarie promosse dallAmministrazione a livello nazionale, regionale e provinciale e iniziative progettate e deliberate dallo stesso collegio docenti: - Formazione in rete Insieme per migliorare - Formazione on line e-twinning. 17. ORARIO DELL'ATTIVIT DIDATTICA Lorario dellattivit didattica redatto dal Dirigente Scolastico con l'ausilio dei Collaboratori ed attivato sin dai primi giorni di lezione, compatibilmente con la completezza del corpo docente. L'articolazione delle ore tiene conto, possibilmente, della distribuzione equilibrata delle discipline nella giornata e nella settimana, inoltre, gli insegnanti con minore carico orario in ciascuna classe non devono avere pi ore accorpate nello stesso giorno, tranne che per richiesta motivata. Le prime e le ultime ore sono distribuite il pi equamente possibile tra i docenti. Per quanto riguarda il Tempo Normale la settimana scolastica articolata in 30 ore di insegnamenti. L'ingresso nella scuola fissato alle 8,05 per i docenti, l'inizio delle lezioni alle 8.10 ed il termine alle 13.10. Per quanto riguarda il Tempo Prolungato, la settimana scolastica articolata in 36 ore con due rientri di tre ore ciascuno (uscita ore 16,10) con la possibilit del servizio mensa. 18. RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA Fondati su una fattiva collaborazione e condivisione di valori e scelte, nel rispetto reciproco delle competenze, i rapporti tra scuola e famiglia vanno costruiti, riconosciuti e sostenuti per rafforzare i canali dinformazione e comunicazione interpersonali e consolidare la sinergia.

I genitori partecipano alle assemblee di classe, agli incontri individuali (fissati anche su richiesta delle famiglie) e collettivi, agli organi collegiali, e contribuiscono alla realizzazione delle iniziative della scuola

La scuola garantisce linformazione alla famiglie attraverso:

- la pubblicizzazione del POF - le circolari informative predisposte dal Dirigente Scolastico

- i colloqui individuali - le assemblee di classe - il sito web - una bacheca generale dIstituto ove vengono mantenuti affissi in copia ed in via permanente: - il Regolamento dIstituto, dei servizi e dellorganizzazione - il piano di evacuazione. 19. ATTIVIT PER LA SICUREZZA I docenti provvedono a sensibilizzare gli alunni sulle problematiche della sicurezza a scuola e li informano sulle regole da seguire in caso di allarme. Sono predisposti strumenti di registrazione da utilizzare alloccorrenza. Il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione supporta il Dirigente scolastico nella predisposizione di tutte le misure richieste per assicurare la sicurezza dei lavoratori e degli alunni allinterno degli edifici scolastici. Vengono effettuate periodicamente delle prove di evacuazione (due allanno). 20. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILIT (v. allegato n3) La scuola luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, lacquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. La nostra scuola condivide pienamente questo enunciato, tratto dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, perch pu essere una linea guida per il lavoro di tutti i protagonisti della scuola, dagli alunni ai docenti, dal personale ATA ai collaboratori. Il Patto Educativo di Corresponsabilit rappresenta quindi limpegno che la scuola assume nei confronti dellutenza, sia in termini di attivit scolastiche, sia per il pi vasto orizzonte delle opportunit che oggi la scuola offre. Quanto in esso esplicitato funzionale al conseguimento di obiettivi di comportamento e relativi agli apprendimenti, nonch al raggiungimento di obiettivi formativi al termine del percorso scolastico. 21. MODELLO PDP (v. allegato n4)

22. REGOLAMENTO DISTITUTO (v. allegato n5) 23. ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA

DIRIGENTE SCOLASTICO: Dott.ssa Natale Maria Teresa DIRETTORE dei SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI: Losito Domenico ASSISTENTI AMMINISTRATIVI: Cicco M.P., Coratella G., Lorusso S., Santonicco L., Sgaramella V. Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico; riceve per appuntamento al luned al venerd Orario di ricevimento degli Uffici di Segreteria dei due plessi: tutti i giorni dalle 10,00 alle 12,00

23.1 STAFF DI DIREZIONE Accanto al Dirigente Scolastico operano i Collaboratori prof.sse Debenedittis Maria (per il plesso Vittorio Emanuele III) e Di Schiena Nicoletta (per il plesso Dante Alighieri). Il CdD ha individuato, sulla base della progettazione didattica e dellorganizzazione delle attivit delineate nel POF, le seguenti funzioni strumentali al Piano dell'Offerta Formativa, per le quali si proceduto a nomina:

1 - Coordinamento delle attivit del piano e organizzazione delle fasi del monitoraggio e verifica, attraverso criteri concordati. Promozione di riflessioni per la definizione del curricolo di scuola. Coordinamento delle attivit relative alla Rilevazione Nazionale del Sistema Istruzione.

Prof.ssa CORALLO M. 2. Coordinamento laboratori. Produzione e stampa di brochures, attestati e certificazioni relativi alle attivit previste dal Pof. Sostegno al lavoro dei docenti. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione e aggiornamento. Promozione di iniziative finalizzate allimplementazione dellattivit di biblioteca. Prof.ssa LOMUSCIO A. 3. Coordinamento e organizzazione delle attivit di ampliamento dellofferta formativa, in relazione alle risorse espresse dal territorio. Coordinamento delle attivit extra-curricolari (visite e viaggi di istruzione). Coordinamento degli interventi di prevenzione del disagio e della dispersione. Prof.ssa GRECO M. 4 - Coordinamento delle attivit e degli interventi per gli alunni disabili. Coordinamento e gestione delle iniziative finalizzate alla accoglienza ed allorientamento.

Prof. MARCONE F.

23.2 CONSIGLIO DISTITUTO I componenti sono:

1. PRESIDENTE del C.d.I. LORUSSO SILVANA FRANCESCA - Componente Genitori

2. MARIA TERESA NATALE - Dirigente Scolastica

3. GRECO MARINA - Componente Docenti

4. CASIERO CARLA - Componente Docenti

5. FIORETTI ISABELLA - Componente Docenti

6. AVANTARIO RAFFAELLA - Componente Docenti

7. LOTITO GIOVANNI Componente Docenti

8. LOMUSCIO ANNALISA - Componente Docenti

9. SURIANO MARIA - Componente Docenti

10. TERLIZZI EMANUELE - Componente Docenti

11. CIVITA ANTONELLA - Componente Genitori

12. PISTILLO LEONARDO - Componente Genitori

13. GUGLIELMI ANGELA STELLA - Componente Genitori

14. dellOLIO RICCARDO Componente Genitori

15. DI BARI TIBERIO Componente Genitori

16. TURSI MARIELLA Componente Genitori

17. DAVANZO ANGELA Componente Genitori

18. INCHINGOLO RICCARDO - Componente ATA

19. TONDOLO MARIA - Componente ATA

Il Consiglio dIstituto:

1. delibera il Programma Annuale e il conto consuntivo e dispone in ordine allimpiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dellIstituto;

2. delibera anche ladozione del POF e del regolamento interno, ladattamento del calendario scolastico, lacquisto e il rinnovo delle attrezzature tecnico-scientifiche e sussidi didattici, la promozione di rapporti con altre scuole, forme di iniziative assistenziali;

3. indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, alladattamento dellorario delle lezioni e delle altre iniziative scolastiche, parascolastiche ed interscolastiche;

4. esprime parere sullandamento didattico e amministrativo dellIstituto;

5. permette lutilizzo delle attrezzature della scuola da parte di altri Istituti scolastici e assente alla concessione dei locali ad operatori esterni in collaborazione con il Comune.

La Giunta Esecutiva ha potere di proposta su tutte le materie demandate alla competenza del Consiglio ed ha il compito di portare ad esecuzione le delibere del Consiglio.

23.3 ORGANO DI GARANZIA Una delle pi grandi innovazioni dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti l'introduzione di strumenti di tutela: stato infatti istituito l'Organo di Garanzia - uno interno ad ogni istituto ed uno regionale - che ha il compito di controllare l'effettivo rispetto dello Statuto e la conformit ad esso dei Regolamenti d'Istituto, oltre a quello di dirimere le controversie. Le sanzioni pi gravi non possono essere decise arbitrariamente, ma devono sempre essere stabilite da un organo collegiale e non possono pi essere decise arbitrariamente. La pena va comminata seguendo una finalit educativa tesa a far comprendere l'errore e ad evitare che sia nuovamente commesso in futuro: a questa esigenza rispondono meglio le sanzioni "alternative". Definire diritti e doveri degli studenti e istituire un organo di garanzia un segno di volont democratica e di coerenza pedagogica, in quanto si cerca di promuovere credibilit educativa e condivisione sociale delle responsabilit, dei processi e degli esiti. Il Regolamento di modifica dello Statuto (D.P.R. 235/07) ha meglio definito, anche se non rigidamente, la composizione dellOrgano di Garanzia interno al singolo istituto scolastico. Esso presieduto dal Dirigente scolastico e, di norma, cos composto per la scuola secondaria di I grado: un docente designato dal consiglio di istituto e due rappresentanti eletti dai genitori. LOrgano di Garanzia presieduto dal Dirigente Scolastico. E composto dalle signore M.S. ZUMPANO e R. RAIMONDI, rielette nello scorso ottobre 2015.

23.4 AREA DELLA GESTIONE

Dirigente scolastico: prof.ssa Maria Teresa Natale DSGA: dott. Domenico Losito Collaboratori del dirigente: prof.sse M. Debenedittis, N. Di Schiena Commissione oraria: Prof.sse A. LOMUSCIO, R. AMODEO Commissione elettorale suppletiva: comp. Docente: Lomuscio A.; comp. Genitori: Civita A., Di Schiena A. Comitato di valutazione docenti:

prof.sse I. FIORETTI, M. SURIANO, L. BRUNO; signori R. dellOLIO, T. DI BARI

23.5 AREA DELLA PROGRAMMAZIONE Gruppo di Lavoro per lInclusione (GLI):

GLHI, coordinatori di classe, funzioni strumentali, referente DSA COMMISSIONE RISTRETTA: DS, referente DSA, funzioni strumentali, i 2 collaboratori del DS.

Commissione accoglienza alunni di cittadinanza non italiana: Prof.sse CORALLO M., DI CHIARO M., GRECO M.

Nucleo certificazione competenze: prof.sse A. COLASUONNO, M. CORALLO, M. SURIANO,

NIV (Nucleo Interno per lAutovalutazione): prof. sse R. AMODEO, L. BRUNO, M. CORALLO, M. DE BENEDITTIS, N. DI SCHIENA, M. GRECO, A. LOMUSCIO, M. SURIANO,

Animatore Digitale: Prof. ssa R. AMODEO

23.6 AREA DEI SUPPORTI DELLA DIDATTICA

Referenti per DSA: prof.ssa Corallo M. Responsabili dei dipartimenti disciplinari (v. Allegato n 6) Coordinatori dei Consigli di Classe (v. Allegato n7) Responsabili dei laboratori: Laboratorio linguistico multimediale: prof. Terlizzi E. Laboratorio di scienze: prof.ssa Colasuonno A. Laboratorio musicale: prof. Caione A. Laboratorio ceramico-artistico: proff. Di Bartolomeo A., Romanelli L.

23.7 RAPPRESENTANZE SINDACALI Lomuscio A., Sanguedolce V., Terlizzi E. 24. PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA (v. allegato n8) 25. ORARIO (v. allegato n9)

26. ORARIO DI RICEVIMENTO DEI GENITORI (v. allegato n10)

Allegato n1 Curricolo dIstituto

IL CURRICOLO DISTITUTO

a.s. 2015/2016 Per tutte le discipline si intende che lo standard di apprendimento sia il livello D (iniziale) della Certificazione delle competenze:

Standard di apprendimento

l'alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.

ITALIANO 1. COMPETENZA CHIAVE: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA

Capacit di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un'intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione formazione, lavoro, vita domestica e tempo libero.

2. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA O LINGUA DI ISTRUZIONE Lalunno ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le proprie esperienze e di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

CLASSI PRIME ASCOLTO E PARLATO

traguardi obiettivi valutazione contenuti tempi

Interagisce in modo efficace in diverse

situazioni comunicative.

Ascolta e comprende messaggi "diretti" e

"trasmessi dai media e ne riconosce la fonte,

il tema, le informazioni e la loro gerarchia,

lintenzione dellemittente.

Espone oralmente argomenti di studio e di

ricerca, attraverso schemi, mappe,

presentazioni al computer, ecc.

Usa manuali delle discipline o testi divulgativi

-ascolta testi di vario tipo

-interviene in una

conversazione con

contributi adeguati

-narra esperienze e

descrive

-riferisce oralmente

usando registro e

lessico adeguati

- competenza

comunicativa

- riconoscimento

degli elementi

della

comunicazione

1) Attivit di accoglienza:

conoscenza di s e degli

altri.

2) Il testo narrativo

(favola, fiaba, mito, horror

ecc.)

3) Il testo descrittivo

Primo quadrimestre U.A. 1 e 2 (favola,

fiaba, mito), U.A. 3

(met)

Secondo

quadrimestre

U.A. 2 (horror,

umoristico) e U.A.

3 (completamento)

LETTURA

traguardi obiettivi valutazione contenuti tempi Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne uninterpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (