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MUNICIPIO ROMA I CENTRO DIREZIONE TECNICA DATA: 27/11/2017 APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO: P: ASILO: PINOCCHIO CUP: J84h1600223004 - OP: OP1703840001 - IBU - 2928 Q: SCUOLA: PISTELLI - CUP: J84h15002680004 - OP: OP1703950001 - IBU - 3110 DURATA: 100 GIORNI VIA MONTE ZEBIO VIA A. CANTORE VIA A. PAPA INGRESSO SCALA: 1:100 PROGETTO ESECUTIVO SCUOLA: PISTELLI CUP: J84h15002680004 - OP: OP1703950001 - IBU - 3110 Roma - Via Monte Zebio, 33 Q27 PSC ELABORATO: Q27 TITOLO ELABORATO: Piano di Sicurezza e Coordinamento Direttore di Direzione Arch. Chiara Cecilia Cuccaro Progettista incaricato Ing. Andrea Ripa Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione (CSP) Coordinatore della Sicurezza in fase di Esecuzione (CSE) Direttore dei Lavori Responsabile Unico del Procedimento progettazione esecutiva Ing. Valentina Veninata Responsabile Unico del Procedimento Bando / Appalto importo lavori da ribassare: €uro 149.202,85 oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso: €uro 2.042,13 importo totale appalto a base d'asta €uro 151.244,98 FILE: Geom. Angelo Lamanna

SCUOLA: PISTELLI - comune.roma.it · scuola. Da tale cortile, è accessibile inoltre un ambiente destinato ad archivio comunale. Gli ingressi alla scuola sono dal numero civico 33

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MUNICIPIO ROMA I CENTRODIREZIONE TECNICA

DATA:

27/11/2017

APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVOPREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO:P: ASILO: PINOCCHIO CUP: J84h1600223004 - OP: OP1703840001 - IBU - 2928

Q: SCUOLA: PISTELLI - CUP: J84h15002680004 - OP: OP1703950001 - IBU - 3110DURATA: 100 GIORNI

VIA MONTE ZEBIO

VIA

A. C

AN

TOR

E

VIA

A. P

AP

A

INGRESSO

SCALA:

1:100

PROGETTO ESECUTIVO

SCUOLA: PISTELLICUP: J84h15002680004 - OP: OP1703950001 - IBU - 3110

Roma - Via Monte Zebio, 33

Q27

PSC

ELABORATO: Q27

TITOLO ELABORATO:

Piano di Sicurezza e Coordinamento

Direttore di Direzione Arch. Chiara Cecilia Cuccaro

Progettista incaricato Ing. Andrea Ripa

Coordinatore della Sicurezza in fase diProgettazione (CSP)Coordinatore della Sicurezza in fase diEsecuzione (CSE)

Direttore dei Lavori

Responsabile Unico del Procedimentoprogettazione esecutiva Ing. Valentina Veninata

Responsabile Unico del ProcedimentoBando / Appalto

importo lavori da ribassare:

€uro 149.202,85

oneri per la sicurezza non

soggetti a ribasso:

€uro 2.042,13

importo totale appalto a

base d'asta

€uro 151.244,98

FILE:

Geom. Angelo Lamanna

APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO: SCUOLA: PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU – 3110 DURATA: 100 GIORNI

Allegato XV, punto 2.1.1 del DLgs 81/2008 e smiIl PSC è specifico per ogni singolo cantiere temporaneo o mobile e di concreta fattibilità, conforme alle pre-scrizioni dell’art. 15 del DLgs 81/2008 e smi, le cui scelte progettuali ed organizzative sono effettuate in fase di progettazione dal progettista dell’opera in collaborazione con il CSP.

REV. DATA DESCRIZIONE

REVISIONE REDAZIONE FIRMA

27/11/2017 Prima emissione CSP Angelo Lamanna

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIODEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84H15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Allegato XV, punto 2.1.2 del DLgs 81/2008 e smi

Indirizzo del cantiere (a1)

SCUOLA ERMENEGILDO PISTELLI Via: Monte Zebio, 33 Località: Roma Provincia: Roma

Descrizione del contesto in cui è collocata l’area di cantiere (a2)

Inquadramento territoriale: Il cantiere sarà realizzato presso la scuola "Ermenegildo Pistelli" è uno degli istituti storici di Roma, situato nel cuore di una delle aree più prestigiose di Roma, il quartiere Prati. Caratterizzazione geotecnica Le caratteristiche idrogeologiche del terreno sono di scarsa rilevanza per l’esecuzione dei lavori previsti, in quanto: • non sono previsti scavi di profondità interferenti con la falda d’acqua; • non sono presenti altri condizionamenti ambientali riconducibili alla natura del sito sul quale verranno

realizzati i lavori di manutenzione straordinaria del fabbricato. Contestualizzazione dell’interventoL’edificio è in muratura, c.a. e solai e latero-cemento ed è ordinata in lunghi corridoi disposti sul lato del cortile che distribuiscono le aule che si affacciano uniformemente all’esterno. La struttura dell’edificio ha una forma di E, articolata attorno ad un ampio cortile nel quale prospetta un corpo centrale a pianta rettangolare. La finitura esterna è ad intonaco tinteggiato. L’altezza del corpo di fabbrica è di tre piani, di cui uno seminterrato rispetto al livello stradale della via principale (via Monte Zebio), oltre ad un torrino situato sulla terrazza praticabile. La scuola è servita da due scale interne di tipo protetto e due scale di sicurezza esterne che conducono all’ampio cortile della scuola. Da tale cortile, è accessibile inoltre un ambiente destinato ad archivio comunale. Gli ingressi alla scuola sono dal numero civico 33 e 35 di Via Monte Zebio. L’istituto comprende la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e l’elementare. Le aule della scuola statale dell´infanzia Pistelli sono situate al piano rialzato dell´edificio scolastico. Le aule della scuola primaria ed elementare sono situate al primo e secondo piano dell´edificio scolastico.

Descrizione sintetica dell’opera con particolare riferimento alle scelte progettuali, architettoni-che, strutturali e tecnolo-giche (a3)

Gli interventi da eseguire consistono nei lavori di adeguamento alla normativa antincendio, DM 26 Agosto 1992, “Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica” della scuola elementare e materna “Ermer-negildo Pistelli” sulla base del progetto definitivo approvato dal Comando Provinciale VV.F. di Roma, Polo Monte Mario, con Parere Favorevole Parere favorevole prot. n°230251 del 20/03/2000, fascicolo n°3134/MAR, su istanza dell’allora Municipio XVII. Gli interventi di adeguamento alle norme di Prevenzione Incendi sono finalizzate a:

• separare con compartimentazioni antincendio le attività presenti nell’intero corpo di fabbrica (scuola, Opera Sante De Sanctis, archivio comunale, locali ACEA, alloggio del custode, cucina);

• mantenere sempre aperti i portoni monumentali di ingresso durante lo svolgimento della attività scolastiche;

• proteggere le scale interne con strutture resistenti al fuoco ai corridoi corrispondenti; • il senso di apertura degli infissi interni ed esterni dovrà essere adeguato al verso dell’esodo; • l’integrazione dell’esistente rete idrica di spegnimento incendi; • l’adeguamento dell’impianto elettrico; • la verifica dell’impianto di messa a terra e dalle scariche atmosferiche; • la verifica e il mantenimento della funzionalità dell’esistente impianto di illuminazione di emer-

genza; • la realizzazione dell’impianto di rivelazione, segnalazione e allarme incendio; • la realizzazione dell’impianto di allarme vocale di incendio; • l’integrazione della segnaletica di sicurezza.

In particolare sono previste: 1. OPERE EDILI:

• Adeguamento delle vie di esodo:o Sostituzione delle porte di accesso alle scale di sicurezza esterne e dei relativi infissio Inversione verso di apertura di alcuni serramenti interni ed esterni esistenti o Unione delle partite laterali di alcuni serramenti esterni esistenti o Realizzazione nuova uscita di sicurezza al piano seminterrato o Sostituzione dei maniglioni antipanico o Smontaggio e rimontaggio segnaletica di sicurezza esistente o installazione della nuova segnaletica di sicurezza o Realizzazione di nuove murature esterne, intonacatura, rasatura, stuccatura e o tinteggiatura o Realizzazione di nuove murature interne, intonacatura, rasatura, stuccatura e o tinteggiatura

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o Rimozione della pavimentazione esistente nelle aule del piano rialzato e levigatura o pavimentazione originaria in marmette o Sostituzione delle tende esistenti nelle stanze del piano rialzato o Tinteggiatura delle nuove pareti e ripresa dei soffitti

• Adeguamento delle compartimentazioni antincendio:• Separazione dalle attività non pertinenti tramite interventi di riqualificazione di pareti • esistenti • Realizzazione di nuove compartimentazioni tramite blocchi di muratura certificati • Realizzazione filtri a prova di fumo al piano seminterrato e al primo piano • Valutazione della resistenza al fuoco delle strutture esistenti • Rimozione delle porte tagliafuoco prive di certificazioni e manomesse • Fornitura e posa in opera di nuove porte EI120 • Ripristino della compartimentazione EI120, in corrispondenza degli attraversamenti • degli impianti, sia su compartimentazioni esistenti che su compartimentazioni di nuova• realizzazione.

• Adeguamento delle vie cavi esistenti:o Apertura e successiva chiusura di asole e fori o Realizzazione di un sistema di canaline porta cavi, tubi rigidi in PVC, scatole di deri-

vazione e guaine spiralate 2. IMPIANTO ELETTRICO:

o FPO di un nuovo Quadro (Q SIC) che alimenterà tutte le nuove apparecchiature che compongono il sistema sicurezza quali: l’impianto di rivelazione incendio e l’impianto di diffusione sonora dell’allarme incendio

o Verifica ella funzionalità dell’impianto esistente per l’illuminazione di sicurezza delle vie di esodo e sostituzione delle lampade non funzionanti

o Verifica della funzionalità del sistema manuale di disalimentazione elettrica di tutte le attività

o Collegamento dei nuovi componenti e nuove apparecchiature all’impianto di terra esistente

3. IMPIANTI SPECIALI:o Realizzazione del sistema di allarme vocale di incendio (ssep) o Impianto automatico di rilevazione segnalazione e allarme incendio (IRAI)

4. ADEGUAMENTO IMPIANTO DI RETE IDRANTI:o Realizzazione del sistema di pompaggio e della riserva idrica antincendio o Modifica alla rete idranti esistente

5. OPERE COMPLEMENTARI:o Modifica del layout del piano seminterrato: spostamento della sala recite e di un re-

fettorio e accorpamento alla scuola di alcuni locali denominati “ex spazio baby” o Modifica del layout interno Accorpamento alla scuola di alcuni locali al piano semin-

terrato denominati “ex spazio baby” o Prova di tenuta dell’impianto interno della cucina o Smontaggio e rimontaggio di apparecchiature ed impianto al fine di eseguire i lavori o Spostamento di arredi

Si rinvia agli elaborati di progetto per gli approfondimenti dei singoli temi

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Individuazione dei sog-getti con compiti di sicu-rezza (b)

Committente: Roma Capitale – Municipio Roma I CentroNella persona del Direttore della Direzione Tecnica del Municipio Roma I Arch. Chiara Cecilia Cuccaro Indirizzo: Via Luigi Petroselli, 50 00186 Roma C.F.: CCCCRC54A46H501D Tel.: 0669601801 e-mail: [email protected]

Responsabile dei lavori:Cognome e Nome: Ing. Valentina Veninata Indirizzo: Via Luigi Petroselli, 50 00186 Roma C.F.:VNNVNT74L59G70AA Tel.: 0669601840 e-mail: [email protected]

Coordinatore per la progettazione:Cognome e Nome: Geom. Angelo Lamanna indirizzo: Via Luigi Petroselli, 50 00186 Roma cod.fisc.: LMNNGL69P16C352H tel.: 0669601970 e-mail.: [email protected]

Coordinatore per l’Esecuzione: da nominareCognome e Nome: Indirizzo: C.F.: Tel.: e-mail:

Importo presunto dei lavori da eseguire ………€ 144.374,24

Costi della sicurezza interferenti relativi ai lavori da eseguire ………€ 2.042,13

Tempo contrattuale per l’esecuzione dei lavori ………giorni 100

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Allegato XV, punto 2.1.2b) del DLgs 81/2008 e smi

(Aggiornamento da effettuarsi nella fase esecutiva a cura del CSE

quando in possesso dei dati)

IMPRESA AFFIDATARIA ed ESECUTRICE n. 1

Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto

Soggetti incaricati per l’assolvimento dei compiti ex art. 97 (in caso di subappalto)

Nominativo: ______________

Indirizzo: ______________

C.F.: ______________

P. IVA: ______________

Nominativo Datore di Lavoro: ______________

Mansione: Dirigente DIRETTORE TECNICO DI CANTIERE È tenuto a vigilare sull’osservanza del PSC, congiuntamente al Coordinatore per l’Ese-cuzione – CSE (ciascuno nell’ambito delle proprie competenze). Dovrà adempiere alle disposizioni impartite dal CSE per l’attuazione di quanto previsto nel PSC e dovrà collaborare con lo stesso in maniera fattiva per cercare di ottenere il mi-glioramento della sicurezza dei Lavoratori in cantiere. Predisporrà, vigilerà e verificherà affinché il Capo Cantiere, i Preposti, le Maestranze e quanti altri saranno impegnati nella realizzazione dei lavori eseguano i lavori nel rispetto del presente PSC e delle leggi vigenti, del progetto e delle norme di buona tecnica. Istruirà il Capo Cantiere con tutte le informazioni necessarie alla esecuzione dei lavori in sicurezza e disporrà per l’utilizzo di mezzi, attrezzi e materiali verificandone la rispon-denza alla normativa ed alle omologazioni obbligatorie. Accerterà inoltre che i vari addetti all’utilizzazione delle stesse siano in possesso dei ne-cessari requisiti. È preferibile che anche il Responsabile per le emergenze coincida con la figura del Di-rettore di Cantiere e/o del Capo Cantiere. La scelta dell’Impresa deve comunque tenere conto di chi può maggiormente garantire la propria presenza in cantiere.

Nominativo:

……………………….

……………………….

Mansione: Preposto CAPOCANTIERE Opererà alle dirette dipendenze del Direttore di Cantiere e presiederà all’esecuzione delle fasi lavorative vigilando affinché: • i lavori vengano eseguiti correttamente e nel rispetto delle misure di prevenzione; • vengano utilizzati da tutti i Dispositivi di Protezione Individuali necessari per le lavora-

zioni in corso; • non vengano comunque eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente pro-

grammati. Dovrà conoscere perfettamente il progetto esecutivo delle opere da eseguire, il PSC ed il/i POS al fine di acquisire la conoscenza delle lavorazioni ed attività previste, delle eventuali sovrapposizioni ed interferenze e dei relativi rischi connessi. Fornirà ai Preposti le istruzioni necessarie per svolgere i lavori in sicurezza. Disporrà affinché tutte le macchine e le attrezzature siano utilizzate correttamente e mantenute in efficienza. In particolare, egli dovrà: • rendere edotti i Lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti e portare a loro cono-

scenza le norme essenziali di prevenzione, le disposizioni e le procedure esecutive del PSC e del/i POS;

• assicurarsi che tutti i Lavoratori facciano realmente uso dei DPI messi a loro disposi-zione;

• provvedere all’esposizione della segnaletica di sicurezza, avendo cura di aggiornarla costantemente, secondo le esigenze delle fasi lavorative in atto;

• curare costantemente la giusta collocazione delle opere necessarie per la protezione collettiva in generale (recinzioni, parapetti, mantovane, tettoie, protezione degli scavi, della viabilità ecc.);

• assicurarsi che il personale presente in cantiere (specialmente autisti, operatori di mezzi, fornitori ecc.) conosca i luoghi di lavoro in cui dovrà spostarsi e operare;

• assicurarsi della conformità delle macchine, utensili ed attrezzature che verranno utiliz-zate in cantiere, verificando la validità della documentazione in dotazione alle stesse;

• verificare che anche le macchine e le attrezzature di terzi che entrano in cantiere (forni-tori, subappaltatori, Lavoratori autonomi ecc.) siano utilizzate in modo corretto e risul-tino mantenute in efficienza;

• assicurarsi che i Lavoratori impegnati nelle varie fasi si passino le consegne sullo stato di avanzamento delle lavorazioni in cui sono impegnati e sulle disposizioni di sicurezza adottate e da rispettare;

Nominativo:

……………………….

……………………….

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• infine verificare che prima della chiusura serale del cantiere lo stesso sia stato messo in sicurezza (quadri elettrici, segnaletica, recinzioni, mezzi, viabilità ecc.).

Mansione: Preposto ASSISTENTI E CAPI SQUADRA Presiederanno all’esecuzione di singole fasi lavorative in ottemperanza alle disposizioni del Capo Cantiere, vigilando affinché i lavori vengano eseguiti dalle maestranze corretta-mente e senza iniziative personali che possano modificare le disposizioni impartite per la sicurezza. È anche opportuno che ad un Preposto sia dato l’incarico di “sostituto del Responsabile delle Emergenze” (poiché è presumibile che sarà sempre presente in cantiere).

Nominativi: 1) ……………………….

2) ……………………….

3) ……………………….

IMPRESA ESECUTRICE SUBAPPALTATRICE n. ….

Dati identificativi* Attività svolta in cantiere dal soggetto

Soggetti incaricati per l’assolvimento dei compiti ex art. 97 (in caso di subappalto)

Nominativo: Indirizzo: C.F.: P. IVA: Nominativo Datore di Lavoro:

Nota esplicativa: Ripetere i dati per ogni Impresa subappaltatrice.

LAVORATORE AUTONOMO n. ….

Dati identificativi Attività svolta in cantiere dal soggetto

Soggetti incaricati per l’assolvimento dei compiti ex art. 97 (in caso di subappalto)

Nominativo: Indirizzo: C.F.: P. IVA: Nominativo Datore di Lavoro:

Eventuale impresa di riferimento se sub affidatario:

……………………….

Nota esplicativa: Ripetere i dati per ogni Lavoratore autonomo.

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COMMITTENTE Arch. Chiara Cecilia Cuccaro

Responsabile dei Lavori (RdL)Ing. Valentina Veninata

Coordinatore per l’Esecuzione (CSE) ……………………………………………

(eventuale) IMPRESA affidataria ed esecutrice

(eventuale) IMPRESA affidataria ed esecutrice

IMPRESA AFFIDATARIA …………………………… Incaricati gestione art. 97 …………………………..

(eventuale) Lavoratore autonomo

IMPRESA esecutrice subappaltatrice

………………………..

Lavoratori autonomi subaffidatari ……………….

IMPRESA esecutrice subappaltatrice

………………………..

Lavoratori autonomi subaffidatari ……………….

IMPRESA esecutrice subappaltatrice

………………………..

Lavoratori autonomi subaffidatari ……………….

IMPRESA esecutrice subappaltatrice

………………………..

Lavoratori autonomi subaffidatari ……………….

IMPRESA esecutrice subappaltatrice

………………………..

Lavoratori autonomi subaffidatari ……………….

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Allegato XV, punto 2.1.2 lett. d) n. 2; 2.2.2; 2.2.4 del DLgs 81/2008 e smi

(Nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi della prima colonna ma

sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere)

Nota: di ognuno dei punti individuati deve essere data evidenza nelle planimetrie di cantiere.

CARATTERISTICHE

DELL’AREA DI

CANTIERE

SCELTE PROGET-

TUALI E ORGA-

NIZZATIVE

PROCEDURE MISURE PREVEN-

TIVE E

PROTETTIVE

TAVOLE E DISE-

GNI TECNICI

ESPLICATIVI

MISURE DI COOR-

DINAMENTO

DALL’ESTERNO VERSO IL

CANTIERE E VICEVERSA

FALDE Non interferenti ///// ///// ///// /////

FOSSATI Assenti ///// ///// ///// /////

ALBERI Non interferenti ///// ///// ///// /////

ALVEI FLUVIALI Assenti ///// ///// ///// /////

BANCHINE PORTUALI Assenti ///// ///// ///// /////

RISCHIO DI ANNEGA-MENTO

Assente ///// ///// ///// /////

MANUFATTI INTERFE-RENTI SUI QUALI INTER-VENIRE

Assenti ///// ///// ///// /////

INFRASTRUTTURE: Strade, Ferrovie, Idrovie, Ae-roporti

Assenti ///// ///// ///// /////

LAVORI STRADALI E AU-TOSTRADALI al fine di ga-rantire la sicurezza e la sa-lute nei confronti dei rischi derivanti dal traffico circo-stante

Assenti ///// ///// ///// /////

EDIFICI CON ESIGENZA DI TUTELA: Scuole, Ospedali, Case di riposo, Abitazioni

Non interferenti ///// ///// ///// /////

LINEE AEREE Assenti ///// ///// ///// /////

CONDUTTURE SOTTERRA-NEE DI SERVIZIO

Presenti (ma non in-terferenti)

///// Non rimuovere e/o non sostare a lungo sui chiusini

///// /////

VIABILITÀ Esterna: Strada comunale e passo carraio di ac-cesso

Interna: Cortile

L’ingresso dei mezzi deve essere assistito da personale a terra

Accertarsi che il can-cello torni ad essere chiuso dopo l’in-gresso dei mezzi o del personale

Elaborati di progetto di riferimento: • Tavola n. ARC 06;• Tavola n. ARC 07;

Non è necessario un particolare coordina-mento con altre fasi lavorative in cantiere

INSEDIAMENTI PRODUT-TIVI

Assenti ///// ///// ///// /////

ALTRI CANTIERI Assenti ///// ///// ///// /////

ALTRO (descrivere) ///// ///// ///// ///// /////

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RUMORE Rumore di fondo non superiore a 65 dB(A)

///// ///// ///// /////

POLVERI Presenti tracce non pericolose in rapporto alla con-centrazione delle so-stanze che le com-pongono

Bagnare le superfici di lavoro se necessa-rio

Usare mascherine antipolvere se neces-sario

///// /////

FIBRE Assenti ///// ///// ///// /////

FUMI Assenti ///// ///// ///// /////

VAPORI Assenti ///// ///// ///// /////

GAS Assente ///// ///// ///// /////

ODORI Assenti ///// ///// ///// /////

INQUINANTI AERODI-SPERSI

Assenti ///// ///// ///// /////

CADUTA MATERIALE DALL’ALTO

Limitata, per le carat-teristiche dei lavori da eseguire

Rispettare le prescri-zioni inserite nelle Schede di ogni lavo-razione

Non sostare sotto o in prossimità dei tra-battelli o dei ponteggi utilizzati

//// Evitare di eseguire altri lavori in prossi-mità di lavori in quota

ALTRO (descrivere) ///// ///// ///// ///// /////

Allegato XV, punto 2.1.2 lett. d), n. 2; 2.2.2; 2.2.4 del DLgs 81/2008 e smi

(Nella presente tabella andranno analizzati tutti gli elementi della prima colonna ma

sviluppati solo quelli pertinenti al cantiere)

Nota: di ognuno dei punti individuati deve essere data evidenza nelle planimetrie di cantiere.

ORGANIZZAZIONE

DEL CANTIERE

SCELTE

PROGETTUALI E

ORGANIZZATIVE

PROCEDURE MISURE

PREVENTIVE E

PROTETTIVE

TAVOLE E DISE-

GNI TECNICI

ESPLICATIVI

MISURE DI

COORDINA-

MENTO

Modalità da seguire per la recinzione, gli accessi e le segnala-zioni del cantiere

• Uso di pannelli di recinzione prefab-bricati

• Uso del passo car-raio esistente per l’accesso al can-tiere

• Eventuali segnala-zioni esterne del cantiere conse-guenti all’autorizza-zione della “deter-mina comunale”

Accertarsi che non esistano interferenze con viabilità esterna Non posizionare le recinzioni sui chiusini dei sottoservizi ecc. Consultare le istru-zioni d’uso per tutti i materiali che deb-bono essere utilizzati

Le misure di sicurezza da at-tuare sono in generale tutte quelle contenute nel DLgs 81/2008 e smi. In particolare: • Titolo I: Principi comuni

[Capo I – Disposizioni ge-nerali; Capo III – Ge-stione della prevenzione nei luoghi di lavoro; Se-zione V – Sorveglianza sanitaria (art. 41); Primo soccorso (art. 45); Se-zione VI – Gestione delle emergenze]

• Titolo III: Uso delle attrez-zature di lavoro e dei DPI (Capo I – Uso delle at-trezzature di lavoro; Capo II – Uso dei DPI)

• Titolo IV: Cantieri tempo-ranei o mobili (Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

Elaborato di progetto di riferimento: Tavola n. ARC 07

Questa attività è svolta preliminar-mente dall’impresa e pertanto non è ne-cessario un partico-lare coordinamento con altre fasi lavora-tive in cantiere.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

nelle costruzioni e nei la-vori in quota)

Servizi igienico assistenziali

In accordo con la di-rezione scolastica si utilizzerà un bagno interno alla scuola per lo spogliatoio delle maestranze, si farà altrettanto (se-condo quanto previ-sto dall’Allegato XIII del DLgs 81/2008 e smi).

Accertarsi che siano sufficienti e in propor-zione al numero di Lavoratori presenti in cantiere. Accertarsi che i colle-gamenti alle reti esi-stenti siano eseguiti correttamente.

Dal DLgs 81/2008 e smi: • Allegato XIII – Prescrizioni

di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere

• Titolo IV, Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota; Sezione II – Dispo-sizioni di carattere gene-rale.

In particolare è necessario: • predisporre il collega-

mento all’impianto di terra• provvedere ad illuminare

ed aerare lo spogliatoio ecc.

• mettere a disposizione delle maestranze acqua potabile e per l’igiene

• mantenere in stato di pu-lizia le installazioni igie-nico-assistenziali

• installare idoneo scalda-vivande (se non si fa ri-corso a strutture esterne)

• disporre estintori, tarati e controllati (ogni 6 mesi).

//// Rispettare le proce-dure di montaggio secondo l’ordine pro-grammato nella Scheda di lavora-zione che segue.

Viabilità principale del cantiere

Esistente. Non necessita di va-riazioni

Procedere a passo d’uomo Rispettare il Codice della strada anche se le aree sono private

Segnaletica di cantiere ///// Visto il numero limi-tato di personale in cantiere non è ne-cessario un partico-lare coordinamento con altre fasi lavora-tive.

Impianti di alimentazione e reti principali di elettri-cità, acqua, gas e energia di qualsiasi tipo

È necessario solo procedere ai relativi allacciamenti alle reti esistenti.

Elettricità: • allacciarsi al qua-

dro generale della scuola

Acqua: • si utilizzeranno le

fontanelle presenti nel cortile e/o nei bagni ai vari piani

Fognatura: • idem come sopra

Dal DLgs 81/2008 e smi e Allegato IX – Valori delle tensioni nominali di eserci-zio delle macchine ed im-pianti elettrici. In particolare è necessario: • consentire solo l’uso di

utensili con le caratteristi-che rispondenti alle norme vigenti (Titolo III, Capo I)

• usare idonei mezzi perso-nali di protezione – DPI (Titolo III, Capo II)

• eseguire i collegamenti elettrici a terra

• schermare le parti in ten-sione con interruttori on-nipolari di sicurezza (Alle-gato XV, punto 2.2.2. let-tere d) ed e) DM n. 37 del 22 gennaio 2008)

• lavorare senza tensione facendo uso di mezzi per-sonali di protezione iso-lanti. (Titolo III, Capo II e Capo III, art. 80, 82)

• gli impianti di messa a terra e contro le scariche atmosferiche devono es-sere denunciati alla

Elaborato di progetto di riferimento: Tavola n. …ARC 07

Poiché l’impresa eseguirà diretta-mente gli allacci non è necessario un par-ticolare coordina-mento, ma sarà co-munque necessaria la presenza di un Preposto in grado di attuare le disposi-zioni ricevute per non interferire con altre fasi di montaggio in corso.Inoltre è possibile la presenza di fornitori. In questo caso è ne-cessario fornire loro le informative neces-sarie sui rischi che possono correre en-trando in cantiere e sulle procedure che sono obbligati a ri-spettare (art. 96, commi 1 bis e 2).

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ASL/ISPESL di compe-tenza territoriale (Allegato XV, punto 2.2.2 lettere d) ed e) DM n. 37 del 22 gennaio 2008).

Impianti di terra e di protezione contro le scariche atmosferi-che

Idem come sopra Anche l’impianto di terra è esistente e non necessita di va-riazioni.

Idem come sopra Idem come sopra Idem come sopra Idem come sopra

Disposizioni per l’at-tuazione della consul-tazione dei rls

L’RLS dell’impresa deve essere infor-mato dei contenuti del presente PSC

L’RLS eletto sotto-scrive il PSC come informazione rice-vuta

L’RLS ha 10 giorni di tempo per prendere visione dei contenuti del presente PSC (e POS dell’impresa).

///// L’RLS è presente in cantiere come Lavo-ratore ma può libera-mente svolgere le sue funzioni.

Disposizioni per l’or-ganizzazione tra i da-tori di lavoro, ivi com-presi i lavoratori auto-nomi, della coopera-zione e del coordina-mento delle attività nonché la loro reci-proca informazione

Poiché è presente una sola impresa non sono necessarie par-ticolari disposizioni. Eventuali Lavoratori autonomi operanti per conto dell’im-presa saranno gestiti attraverso le informa-zioni e procedure ri-portate nel presente PSC per tutti i Lavo-ratori.

Prima di accedere in cantiere i Lavoratori autonomi operanti per conto dell’im-presa dovranno es-sere formati e infor-mati dei rischi pre-senti in cantiere.

Le misure di sicurezza da at-tuare sono in generale tutte quelle contenute nel DLgs 81/2008 e smi. In particolare: • Titolo I: Principi comuni

[Capo I – Disposizioni ge-nerali; Capo III – Ge-stione della prevenzione nei luoghi di lavoro; Se-zione V – Sorveglianza sanitaria (art. 41); Primo soccorso (art. 45); Se-zione VI – Gestione delle emergenze]

• Titolo III: Uso delle attrez-zature di lavoro e dei DPI (Capo I -Uso delle attrez-zature di lavoro; Capo II – Uso dei DPI)

• Titolo IV: Cantieri tempo-ranei o mobili (Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei la-vori in quota)

///// Visto il numero limi-tato di personale pre-sente in cantiere non è necessario un par-ticolare coordina-mento con altri “Gruppi omogenei di Lavoratori” presenti in altre fasi lavora-tive.

Modalità di accesso di mezzi per la fornitura di materiali

La ridotta viabilità carrabile impone l’uso di mezzi di di-mensioni ridotte.

Procedure da se-guire: a) Il mezzo che deve

entrare si prean-nuncia

b) un Preposto del cantiere apre il cancello, ferma temporanea-mente il traffico esterno e con-sente l’ingresso del mezzo

c) si ripetono le stesse operazioni dei punti prece-denti quando sarà necessario far uscire i mezzi dalle aree di can-tiere.

Dal DLgs 81/2008 e smi: • Allegato XIII: Prescrizioni

di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere

• Titolo IV, Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota; Sezione II – Dispo-sizioni di carattere gene-rale.

Elaborato di progetto di riferimento: Tavola n. ARC 07

Sarà necessaria la presenza di un Pre-posto in grado di at-tuare le disposizioni ricevute per non in-terferire con altre fasi di montaggio in corso.Inoltre è possibile la presenza di fornitori. In questo caso è ne-cessario fornire loro le informative neces-sarie sui rischi che possono correre en-trando in cantiere e sulle procedure che sono obbligati a ri-spettare (art. 96, commi 1 bis e 2).

Dislocazione degli im-pianti di cantiere

Non sono previsti impianti od attrez-zature fisse.

È opportuno instal-lare eventuali attrez-zature fisse con fun-zionamento elettrico

In particolare è necessario: • consentire solo l’uso di

utensili con le caratteristi-che rispondenti alle

Elaborato di progetto di riferimento: //////

Visto il numero limi-tato di impianti e at-trezzature presenti in

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

su pedane di legno per il loro perfetto isolamento.

norme vigenti (Titolo III, Capo I)

• lavorare senza tensione facendo uso di mezzi per-sonali di protezione iso-lanti (Titolo III, Capo II eCapo III, articoli 80, 82)

• eseguire i collegamenti elettrici a terra. (Allegato IV punto 1.1.8)

• predisporre rete di prote-zione alla molazza ecc. (Allegato V, Parte II, p. 5)

• munire la sega circolare di coltello divisore e di cuffia registrabile (Alle-gato V, Parte II, punto 5.5.3)

• tutti gli apparecchi do-vranno essere muniti di interruttori onnipolari (Al-legato XV, punto 2.2.2. lett. d)

• gli impianti di messa a terra e contro le scariche atmosferiche devono es-sere denunciati alla ASL/ISPESL di compe-tenza territoriale (Allegato XV, punto 2.2.2 lettere d), e) e DM 37/2008).

cantiere non è ne-cessario un partico-lare coordinamento per la collocazione e l’uso di ognuno di essi.

Dislacazione delle zone di carico e sca-rico

Non è stato ritenuto necessario detta-gliarle in fase di pro-gettazione.

Sarà sufficiente ac-certarsi, di volta in volta, che non esi-stano interferenze occasionali con altre attività lavorative.

Dal DLgs 81/2008 e smi: • Allegato XIII: Prescrizioni

di sicurezza e di salute per la logistica di cantiere

• Titolo IV, Capo II – Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni e nei lavori in quota; Sezione II -: Dispo-sizioni di carattere gene-rale.

///// Visto il numero limi-tato di attività e di personale in cantiere non è necessario un particolare coordina-mento.

Zone di deposito di at-trezzature e di stoc-caggio materiali e ri-fiuti

Idem come sopra Idem come sopra Idem come sopra ///// Idem come sopra

Zone di deposito dei materiali con pericolo di incendio o di esplo-sione

Non previste ///// ///// ///// /////

Altro (descrivere) ///// ///// ///// ///// /////

VIA MONTE ZEBIO

VIA

A. C

AN

TOR

E

VIA

A. P

AP

A

QG

QG

QG

QG

INGRESSO

PEDONALE

INGRESSOCARRABILE

area dicantiere

SCUOLA E. PISTELLI:CONTATORE GAS CENTRALE TERMICAVALVOLA DI INTERCETTAZIONE GASCENTRALE TERMICA

OPERA SANTE DE SANCTIS:PDC ENTE FORNITORE ELETTRICITA'INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALEPULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO

SCUOLA E. PISTELLI:SARACINESCA CHIUSURA RETE IDRANTI

ARCHIVIO:PDC ENTE FORNITORE ELETTRICITA'INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE

ABITAZIONE CUSTODE SCUOLA E. PISTELLI:PDC ENTE FORNITORE ELETTRICITA'INTERRUTTORE ELETTRICO GENERALE

SCUOLA E. PISTELLI:PULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO GENERALEPULSANTE DI SGANCIO ELETTRICO UPS

SCUOLA E. PISTELLI:ATTACCO DI MANDATA AUTOPOMPA VVFUNI 70

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC

APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITO-RIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

PLANIMETRIA DEL CANTIERE

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Allegato XV, punto 2.1.2 lett. d), n. 3; 2.2.3; 2.2.4 del DLgs 81/2008 e smi I rischi affrontati in questa sezione del PSC, oltre a quelli particolari di cui all’Allegato XI del

DLgs 81/2008 e smi, saranno quelli elencati al punto 2.2.3 dell’Allegato XV, ad esclusione di quelli specifici propri delle attività delle singole imprese (punti 2.1.2, lett. d) e 2.2.3).

Andrà compilata una scheda per ogni lavorazione, analizzando tutti gli elementi della prima colonna e sviluppando solo quelli pertinenti alla lavorazione a cui la scheda si riferisce

Per le ridotte dimensioni del cantiere, e per non essere ripetitivi, è stata fatta la scelta di elaborare: a) una prima scheda che si riferisce all’insieme di tutte le attività svolte in cantiere (nella quale comunque sono analizzati

tutti gli elementi presenti nella prima colonna); b) una successiva serie di schede nelle quali – per ogni singola attività lavorativa che sarà svolta realmente in cantiere

– è stata evidenziata la “Modalità e organizzazione della fase di lavoro”, il “coordinamento necessario”, i relativi “Rischi e cautele da attuare” ecc.

LAVORAZIONE:

Rischi e procedure comuni a tutte le attività svolte in cantiere

RISCHI IN RIFERIMENTO ALLA LAVORAZIONE

SCELTE PRO-GETTUALI E ORGANIZZA-

TIVE

PROCEDURE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

TAVOLE E DI-SEGNI TEC-

NICI ESPLICATIVI

MISURE DI COORDINA-

MENTO

Lavori che espongono i Lavoratori a rischi di seppellimento, di sprofondamento a profondità superiore a 1,50 m o di caduta dall’alto da altezza superiore a 2,00 m se parti-colarmente aggravati dalla natura dell’attività o dei pro-cedimenti attuati o dalle condizioni ambientali del posto di lavoro o dell’opera

Non sono pre-visti scavi di profondità su-periore a 1,50 m. Sono in-vece previsti lavori in quota di altezza su-periore a 2,00 m, ma non sono partico-larmente ag-gravati dalla natura dell’at-tività; inoltre anche le con-dizioni am-bientali non sono sfavore-voli in quanto i lavori ver-ranno realiz-zati solo all’in-terno del edifi-cio.

Sarà necessa-rio provvedere preliminar-mente a: • delimitare le

aree di la-voro te-nendo conto degli spazi di sicurezza necessari per gli operai

• documen-tare l’effi-cienza delle attrezzature che saranno utilizzate

Le misure di sicu-rezza da attuare sono in generale tutte quelle conte-nute nel DLgs 81/2008 e smi e in particolare è an-che importante: • vietare l’avvici-

namento di per-sone non ad-dette mediante segnali, avvisi e sbarramenti

• pretendere l’effi-cienza dei mezzi da utilizzare e la formazione del proprio perso-nale

• non consentire il transito e la so-sta di personale ecc. sotto carichi sospesi

• usare le cinture di sicurezza con fune di tratte-nuta, quando ne-cessario

///// /////

Lavori che espongono i Lavoratori al rischio di esplosione derivante dall’innesco accidentale di un or-digno bellico inesploso rinvenuto durante le attività di scavo

///// ///// ///// ///// /////

Lavori che espongono i Lavoratori a sostanze chimiche o biologi-che che presentano rischi particolari per la sicurezza e la salute dei Lavoratori oppure che comportano un’esi-genza legale di sorveglianza sanitaria

Le sostanze e preparati pericolosi che possono essere pre-senti in alcune attività sono state selezio-nati nelle “Schede di lavorazione” che seguono.

Sarà necessa-rio provvedere preliminar-mente alla consultazione delle schede di sicurezza allegate dei prodotti che verranno uti-lizzati.

È importante: • usare DPI per

l’uso delle so-stanze chimiche o biologiche uti-lizzate e proce-dere preliminar-mente ad una adeguata forma-zione del proprio personale

• tenere conto dei valori limite di esposizione per-sonale indicati

///// Esigere il ri-spetto delle modalità e delle tempisti-che program-mate per non interferire con altre lavora-zioni in corso. Per le misure di coordina-mento si ri-manda alle

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negli Allegati XXXVIII e XXXIX

• tenere lontane le persone non ad-dette mediante segnalazioni o transenne (art. 110).

“Schede di la-vorazione” che seguono.

Lavori con radiazioni ionizzanti che esigono la designa-zione di zone controllate, quali definite dalla vigente normativa in materia di protezione dei Lavoratori dalle radiazioni ionizzanti

///// ///// ///// ///// /////

Lavori in prossimità di linee elettriche aeree a condut-tori nudi in tensione

///// ///// ///// ///// /////

Lavori che espongono ad un rischio di annegamento

///// ///// ///// ///// /////

Lavori in pozzi, sterri sotterranei e gallerie ///// ///// ///// ///// /////

Rischio di instabilità delle pareti e della volta nei lavori in galleria

///// ///// ///// ///// /////

Lavori subacquei con respiratori ///// ///// ///// ///// /////

Lavori in cassoni ad aria compressa ///// ///// ///// ///// /////

Lavori comportanti l’impiego di esplosivi ///// ///// ///// ///// /////

Rischio di incendio o di esplosione connessi con lavo-razioni e materiali pericolosi utilizzati in cantiere

///// È indispensa-bile conser-vare il mate-riale infiam-mabile lon-tano dalle fonti di calore e in un locale o de-posito ad uso esclusivo e ben arieggiato

È importante: • usare mezzi per-

sonali di prote-zione DPI. (Titolo III, Capo II)

• operare nel ri-spetto delle “Norme antin-cendio” (DM 10 marzo 1998 e smi)

• pretendere l’effi-cienza dei mezzi e la formazione del proprio per-sonale (Titolo III, art. 73: Informa-zione, forma-zione e adde-stramento)

• non consentire il transito e la so-sta di personale ecc. nei pressi dei luoghi di la-voro dove si sta operando.

///// Esigere il ri-spetto delle modalità e delle tempisti-che program-mate per non interferire con altre lavora-zioni in corso. Per le misure di coordina-mento si ri-manda alle “Schede di la-vorazione” che seguono.

Lavori di montaggio e smontaggio di elementi prefab-bricati pesanti

///// ///// ///// ///// /////

Rischio di investimento da veicoli circolanti nell’area di cantiere

Questo tipo di rischio può es-sere conside-rato presente, anche se con valori molto bassi per la scarsa fre-quenza di mezzi in can-tiere e le ca-ratteristiche dei lavori da eseguire.

Sarà comun-que necessa-rio delimitare le aree di la-voro tenendo conto degli spazi di sicu-rezza neces-sari per gli operai e per la viabilità in-terna.

È necessario vie-tare ai Lavoratori di avvicinarsi ai mezzi in manovra. Controllare accura-tamente che non ci siano interferenze fra la viabilità in-terna del cantiere e le zone di stoccag-gio materiale. Accertarsi che non esistano interfe-renze con viabilità esterna, sottoser-vizi, linee aeree ecc.

////// Non è neces-sario un parti-colare coordi-namento con altre fasi lavo-rative, ma sarà comun-que necessa-rio che un Pre-posto a terra accompagni le manovre dell’auto-mezzo

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Rischi derivanti da estese demolizioni o manutenzioni, ove le modalità tecniche di attuazione siano definite in progetto

///// ///// ///// ///// /////

Rischi derivanti da sbalzi eccessivi di temperatura ///// ///// ///// ///// /////

Rischio di elettrocuzione Il rischio è limi-tato all’uso di attrezzature elettriche.

Sarà comun-que necessa-rio provvedere alla realizza-zione degli im-pianti di messa a terra e contro le scariche at-mosferiche, che devono essere denun-ciati alla ASL/ISPESL di compe-tenza territo-riale (Allegato XV, punto 2.2.2 lettere d), e) e DM n. 37 del 22 gen-naio 2008).

Dal DLgs 81/2008 e smi e Allegato IX – Valori delle ten-sioni nominali di esercizio delle macchine ed im-pianti elettrici. In particolare è ne-cessario: • consentire solo l’uso di utensili con le caratteri-stiche rispondenti alle norme vigenti (Titolo III, Capo I)

• usare idonei mezzi personali di protezione – DPI (Titolo III, Capo II)

• eseguire i colle-gamenti elettrici a terra

• schermare le parti in tensione con interruttori onnipolari di sicu-rezza (Allegato XV, punto 2.2.2. lettere d), e) e DM 37 del 22 gennaio 2008)

• lavorare senza tensione facendo uso di mezzi per-sonali di prote-zione isolanti. (Ti-tolo III, Capo II e Capo III, art. 80, 82).

Planimetria di cantiere e schema plani-metrico pro-gettato per l’impianto elet-trico. Libretti d’uso degli impianti ed attrezza-ture elettriche.

Queste mi-sure sono im-portanti so-prattutto du-rante l’im-pianto del cantiere logi-stico, per evi-tare che sia possibile ser-virsi dell’im-pianto elet-trico quando è ancora in fase di realizza-zione. Per le misure di coordina-mento si ri-manda alle “Schede di la-vorazione” che seguono.

Rischio rumore

Non sono pre-visti lavori con va-lori di esposi-zione perso-nale superiori a 87 dB(A).

Ogni impresa dovrà utiliz-zare solo i mezzi e attrez-zature inseriti nel pro-prio “rapporto di valutazione e misurazione del rumore”. È possibile fare riferi-mento ad un “rapporto” pre-cedente (pur-ché effettuato entro i prece-denti 4 anni, in un proprio cantiere che può essere defi-nito analogo).

Il DLgs 81/2008 e smi, nel Titolo VIII, Capo II, (art. 187-205). È necessario che i valori minimi di esposizione e va-lori di azione (art. 189) rientrino ri-spettivamente LEX,8h = 85 dB(A) e ppeak = 140 Pa (137 dB(C) riferito a 20

Pa) In caso di raggiun-gimento o supera-mento di questi li-miti occorre pren-dere le seguenti misure: • sorveglianza sa-nitaria di tutti i La-voratori esposti

• segnalazione o delimitazione dei luoghi e delle at-trezzature di la-voro interessate.

• applicazione di un programma di misure tecniche e organizzative per ricondurre l’espo-

///// È importante soprattutto che un Prepo-sto verifichi, di volta in volta, se sono previ-sti lavori rumo-rosi. In tal caso do-vrà preten-dere: • che i Lavo-

ratori fac-ciano real-mente uso di idonei DPI

• che le aree di lavoro ru-morose vengano delimitate.

Per altre mi-sure di coordi-namento si ri-manda alle “Schede di la-vorazione” che seguono.

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sizione dei Lavo-ratori al di sotto dei valori “supe-riori di azione”

• uso obbligatorio dei DPI.

Rischio dall’uso di sostanze chimiche Le sostanze e preparati peri-colosi che possono es-sere presenti in alcune attività sono stati già trattati nella precedente valutazione dei “Lavori che espon-gono i Lavora-tori a sostanze chimiche o biologiche”.

Vedere “La-vori che espongono i Lavoratori a sostanze chi-miche o biolo-giche”.

Vedere “Lavori che espongono i Lavoratori a so-stanze chimiche o biologiche”.

///// Esigere il ri-spetto delle modalità e delle tempisti-che program-mate per non interferire con altre lavora-zioni in corso. Per altre mi-sure di coordi-namento si ri-manda alle “Schede di la-vorazione” che seguono.

Altro.(Descrivere)

///// ///// ///// ///// /////

Sorveglianza sanitaria Tutto il personale impiegato nel cantiere deve avere l’idoneità al lavoro, per la mansione che svolge.

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SINGOLE ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE SARANNO SVOLTE REALMENTE IN CANTIERE

N.1

Lavorazione PREPARAZIONE DEL CANTIERE Note

Descrizione della lavorazione

AREA LOGISTICA DI CANTIERERecinzione area di cantiere, segregazione aree di lavoro, spostamento arredi e attrez-zature dalle aree di lavoro, individuazione ed allestimento locali ad uso spogliatoio e WC

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeGeneralmente questa attività è eseguita dall’Impresa affidataria ed in tal caso non è neces-sario un particolare coordinamento con altre fasi lavorative. In questo caso non è necessario un particolare coordinamento, ma sarà comunque oppor-tuna la presenza di un Preposto in grado di attuare le disposizioni ricevute per non interfe-rire con altre fasi lavorative in corso.È necessario rispettare il seguente ordine di montaggio: 1) recinzione dell’area del cantiere logistico; 2) raccordare la viabilità di accesso (se necessario) ecc.; 3) posizionamento degli impianti di cantiere; 4) distribuzione delle attrezzature. Interferenze con altre Ditte in cantiere Non sono previste interferenze significative Interferenze con esterni al cantiere È possibile la presenza soprattutto di fornitori. In tal caso è necessario fornire loro le informative necessarie sui rischi che possono cor-rere entrando in cantiere e sulle procedure che sono obbligati a rispettare (art. 96, commi 1 bis e 2).

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

* La selezione tiene conto che i prepa-rati diventano peri-colosi in rapporto alla concentrazione delle sostanze peri-colose che li com-pongono.

Isolanti e solventi

Prodotti disinfestanti e disinfettanti ecc.

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)*

Altre eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Ponti su cavalletti/Scale a mano

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza Cassette di medicazione Estintori.

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaAutocarro, ecc.

Autogrù, carrello elevatore ecc.

Attrezzature di uso comune

Altre eventuali

Impianti A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Baraccamenti e servizi

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Postazione betoniera a bicchiere, ecc.

Area attrezzata per mezzi, attrezzi e mate-riali

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì;

Mattina 8,00 –12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiContusioni per l’uso di leve, paletti e chiavi Sbilanciamento del carico durante la messa in tiro e urti accidentali con gli addetti alle operazioni di scarico Caduta dell’operatore dal piano di lavoro Schiacciamento di piedi e mani Abrasioni e strappi muscolari Caduta di attrezzature Danni causati dal movimento delle macchine operatrici Pieghe anomale delle funi di imbracatura e possibile tranciamento e sfilamento delle stesse Elettrocuzione

Cautele da attuarePretendere che anche i fornitori esterni abbiano mezzi verificati e maestranze con qualifi-che giuste ed adeguate capacità operative Gli attrezzi ed i materiali debbono essere conformi alle norme vigenti Verificare che i prefabbricati ed i container siano conformi alle norme vigenti Tutto il cantiere dovrà essere disposto nel rispetto dello schema planimetrico (viabilità, movimentazione carichi ecc.) Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; occhiali e visiere di protezione; cuffie e/o tappi otoprotettori; mascherine facciali ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

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N.2

Lavorazione PREPARAZIONE DEL CANTIERE Note

Descrizione della lavorazione

AREA LOGISTICA DI CANTIEREAllestimento dell’impianto elettrico di cantiere Collegamento alla rete di utenze. Installazione di impianto di terra. Eventuale protezione contro le scariche atmosferiche. Alimentazione eventuali macchine e attrezzature fisse

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativePossono essere presenti anche interferenze significative. I lavori necessari per la costruzione dell’impianto elettrico di cantiere generalmente sono affidati dall’Impresa affidataria ad una Ditta specializzata. In tal caso è necessario un parti-colare coordinamento con altre fasi lavorative in corso di esecuzione. Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. In questo caso il CSE valuterà se sarà necessario integrare quanto prescritto nel PSC per l’esecuzione dei lavori con ulteriori procedure organizzative, formalizzandole con una “Riu-nione di coordinamento”, mentre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’at-tuazione del coordinamento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97. Interferenze con esterni al cantiere È possibile la presenza di fornitori. In tal caso è necessario fornire loro le informative necessarie sui rischi che possono cor-rere entrando in cantiere e sulle procedure che sono obbligati a rispettare (art. 96, commi 1 bis e 2).

In ogni caso, sarà comunque neces-saria la presenza di un Preposto in grado di attuare le disposizioni rice-vute per non inter-ferire con altre fasi lavorative in corso.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Non è previsto l’utilizzo di alcun tipo di so-stanza o preparato pericoloso

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Ponti su cavalletti/Scale a mano

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza Cassette di medicazione Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaAutocarro e/o furgone

Attrezzature specifiche per elettricista

Attrezzature e materiali di uso comune

Altre eventuali

Impianti A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì;

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiElettrocuzione Lesioni e contusioni per l’uso di attrezzi comuni Vibrazioni per l’uso di attrezzature Rumori eccessivi Inalazioni di polveri Contatto con macchine operatrici Offesa al capo, alle mani, ai piedi Possibilità di tranciare, rovinare o spellare cavi durante la posa in opera

Cautele da attuareInterconnettere le terre dell’impianto. Prima della messa in esercizio dell’impianto, accertarsi che vengano rispettate tutte le pro-cedure e le prescrizioni; accertarsi anche del grado di isolamento con idonee misurazioni. Dopo la messa in esercizio: controllare le correnti assorbite; le cadute di tensione; la tara-tura dei dispositivi di protezione (interruttori differenziali). Se si effettuano modifiche a quanto già eseguito: sezionare sempre le linee di alimentazione dal punto di allacciamento dell’Ente fornitore. Periodicamente controllare: la resistenza di isolamento dei cavi, interruttori ecc.; l’effi-cienza dei dispositivi di protezione, di sicurezza e di controllo. Consentire solo l’uso di utensili con le caratteristiche corrispondenti al lavoro da svolgere. Tutto il cantiere dovrà essere alimentato e collegato nel rispetto dello schema planimetrico progettato per l’impianto elettrico. Accertarsi che non si creino fonti luminose interferenti con la viabilità esterna. Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe e tronchetti isolati per lavori elet-trici sotto tensione; occhiali e visiere di protezione; cuffie e/o tappi otoprotettori; ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.3

Lavorazione VARIE DI CANTIERE Note

Descrizione della lavorazione

Pulizia del cantiere durante tutto il periodo delle lavorazioni

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativePossono essere presenti anche interferenze significative. È indispensabile che periodicamente si proceda alla pulizia del cantiere per la sicurezza e l’igiene dei luoghi di lavoro e per predisporli correttamente per le fasi lavorative succes-sive. Le eventuali imprese presenti in cantiere, oltre l’affidataria, dovranno farsi carico, ognuna per la propria quota parte, di mantenere il cantiere in condizioni ordinate e di sufficiente salubrità (art. 95, comma1, lett. a). L’Impresa affidataria dovrà inoltre verificare le condizioni di sicurezza e di salubrità di tutti i lavori che le sono stati affidati contrattualmente (art. 97, comma 1). Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. Ma generalmente sono ampiamente prevedibili e comunque gestibili anche autonoma-mente tra le Imprese interessate (articoli 95 e 96). In ogni caso, il CSE valuterà se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate con le Imprese, per la pulizia del cantiere. Interferenze con esterni al cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative.

In ogni caso, sarà comunque neces-saria la presenza di un Preposto in grado di attuare le disposizioni rice-vute per non inter-ferire con altre fasi lavorative in corso.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

È possibile che sia necessario l’ingresso in cantiere di una ditta autorizzata per la raccolta dei materiali. In tal caso sarà necessario che le altre Imprese vengano informate.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Detergenti e/o trattamenti protettivi ecc.

Prodotti disinfestanti e disinfettanti ecc.

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Canale per il convogliamento di materiali

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Ponteggio auto sollevante

Trabattelli/Scale a mano

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine Tutti i mezzi e le attrezzature presenti sul cantiere possono essere utilizzate anche nelle operazioni di pulizia durante tutto il periodo delle lavorazioni.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa.

Altre eventuali

Impianti Tutti gli impianti presenti sul cantiere possono essere utilizzati anche nelle operazioni di pulizia durante tutto il periodo delle lavorazioni.

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiI rischi possibili sono tutti quelli derivanti dall’utilizzo di mezzi, attrezzi, materiali, impianti, baraccamenti ecc. che con il tempo possono aver subito deterioramenti.

Cautele da attuareLa verifica di tutte le opere provvisionali, degli impianti, dei macchinari e dei ponteggi in uso è estremamente importante; è necessario cadenzarle opportunamente nel tempo e in rapporto alla varietà delle fasi lavorative. È opportuno che alla revisione di mezzi, attrezzature e materiali coincida anche un ade-guamento della formazione ed informazione del personale. È opportuno estendere la verifica anche alle zone logistiche del cantiere (spogliatoio, mensa, bagni ecc.). Verificare che gli impianti di terra non abbiano subito danneggiamenti. Verificare la resistenza di isolamento dei cavi, interruttori ecc.; l’efficienza dei dispositivi di protezione, di sicurezza e di controllo.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori. Ove necessario: cinture di sicurezza; occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.4

Lavorazione VARIE DI CANTIERE Note

Descrizione della lavorazione

Approvvigionamento, sollevamento e scarico di materiali vari

Movimentazione e trasporti di materiali vari

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorative Possono essere presenti anche interferenze significative L’approvvigionamento di materiali è presente praticamente in tutte le attività lavorative in cantiere, è fondamentale la programmazione delle forniture per selezionare preventiva-mente i mezzi da utilizzare per lo scarico, le Maestranze necessarie, le aree di stoccaggio (ed evitare quindi che possano interferire con altre attività presenti in cantiere). È anche opportuno: • inserire nei contratti di fornitura l’obbligo di concordare con il Responsabile di Cantiere i

tempi di consegna e gli orari di arrivo previsti (mai di sera!);• valutare se sia necessario verbalizzare in una riunione di coordinamento per la sicurezza

quali sono le scelte e le procedure esecutive effettuate.Generalmente questa attività è svolta direttamente dall’Impresa affidataria e non necessita di particolare coordinamento con altre fasi lavorative Sarà comunque necessario valutare preliminarmente come proteggere le Maestranze dai rischi derivanti dall’esecuzione di queste particolari attività e delimitare sempre con segna-letica e recinzioni provvisorie i luoghi interessati, anche per periodi di tempo molto limitati. Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative In questo caso il CSE valuterà se sarà necessario integrare quanto prescritto nel PSC per l’esecuzione dei lavori con ulteriori procedure organizzative, formalizzandole con una “Riu-nione di coordinamento”. Mentre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’at-tuazione del coordinamento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97. Interferenze con esterni al cantiere È molto probabile la presenza di fornitori In tal caso è necessario fornire loro le informative necessarie sui rischi che possono correre entrando in cantiere e sulle procedure che sono obbligati a rispettare (art. 96, commi 1 bis e 2).In ogni caso, è necessario coordinarsi con la viabilità di zona.

In ogni caso, sarà comunque neces-saria la presenza di un Preposto in grado di attuare le disposizioni rice-vute per non inter-ferire con altre fasi lavorative in corso.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Canale per il convogliamento di materiali

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Trabattelli/Scale a mano

Tettoie di protezione

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine Tutti i mezzi e le attrezzature presenti sul cantiere possono essere utilizzate anche durante le operazioni di movimentazione e trasporto dei materiali durante tutto il periodo delle lavo-razioni. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa. Autocarro. Autogrù. Montacarichi

Tiro. Brache, ganci, funi ecc. (debbono es-sere certificate).

Attrezzature e materiali di uso comune.

Altre eventuali

Impianti Tutti gli impianti presenti sul cantiere possono essere utilizzati anche nelle operazioni di movimentazione e trasporto dei materiali durante tutto il periodo delle lavorazioni. L’im-presa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischi Caduta accidentale del personale verso il vuoto. Caduta di materiali durante il sollevamento al piano (quota) di lavoro. Elettrocuzione. Offese a varie parti del corpo. Contatto acciden-tale con macchine operatrici. Possibile tranciatura e sfilacciamento delle funi o delle brache. Sbilanciamento e/o sganciamento del carico. Poca attenzione del personale addetto verso le altre lavorazioni in atto nel cantiere. Fornitori non informati delle lavorazioni in atto e delle movimentazioni dei carichi (in particolar modo se sono sospesi). Lesioni e contusioni per l’uso di attrezzature di normale uso. Contatto accidentale con parti in movimento delle macchine operatrici. Offesa al capo, alle mani, ai piedi. Inalazione di polveri ecc.

Cautele da attuare Le misure di sicurezza da attuare sono in generale tutte quelle contenute nel DLgs 81/2008 e smi e nei 51 Allegati che riguardano: i principi generali di tutela, le funzioni di vigilanza, la prevenzione degli infortuni, l’igiene del lavoro, la sicurezza nelle costruzioni, gli agenti chimici, fisici e biologici, eccetera. In particolare: • vietare l’avvicinamento, la sosta e l’attraversamento di persone non addette mediante

segnaletica e transenne (articoli 109, 110 e Allegato XVIII); • predisporre vie obbligate e di transito ed opportune segnalazioni. Il personale deve es-

sere informato sul corretto utilizzo di aree ed attrezzature di cantiere; • esigere il rispetto delle modalità e delle tempistiche programmate per le varie fasi di la-

vorazione in atto contemporaneamente; • controllare le imbracature, l’efficienza delle brache e la portata ammissibile del gancio

(Allegato V, parte II, punto 3); • lo stoccaggio del materiale deve garantire la stabilità al ribaltamento, anche rispetto agli

agenti atmosferici o macchine in movimento che operano nella zona; • consentire che mezzi ed attrezzature vengano utilizzati solo per attività che abbiano ca-

ratteristiche rispondenti a quelle riportate nel loro libretto d’uso; • definire accuratamente le modalità da rispettare per le vie di accesso e di uscita auto-

mezzi; • vietare ai Lavoratori di avvicinarsi ai mezzi in manovra. Utilizzare cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per le lavora-zioni in corso. Esempio: "Non sostare nel raggio d’azione...", "Attenzione ai carichi sospesi", "Uscita auto-mezzi". Cartelli per delimitare la zona d’intervento. Durante le fasi di stoccaggio evitare il rovesciamento del materiale movimentato. Impedire che il personale possa movimentare carichi manuali di peso superiore a 30 kg o comunque di forma e dimensioni tali che ne impediscano un agevole trasporto. Verificare

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

che gli stabilizzatori dell’autogrù siano sempre correttamente posizionati e che ripartiscano uniformemente il peso a terra.Controllare accuratamente che non ci siano interferenze fra la zona di scarico/carico e le zone limitrofe in cui si lavora o transita. Accertarsi che non esistano interferenze con viabilità esterna, sottoservizi, linee aeree ecc.Accertarsi della validità dei permessi avuti, se il carico/scarico è previsto su strade e/o mar-ciapiedi aperta al traffico veicolare o pedonale pubblico.Il personale impiegato deve avere l’idoneità al lavoro, per la mansione che svolge. Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori. Ove necessario: cinture di sicurezza; occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.5

Lavorazione ALLESTIMENTI VARI Note

Descrizione della lavorazione

Allestimento e montaggio di ponteggi mobili su ruote (trabattelli) o ponti su cavalletti ecc. La familiarità con la quale si utilizzano è il motivo per cui spesso vengono sottovalutati i rischi che vi sono collegati. È necessaria quindi una adeguata sensibilizzazione delle Im-prese e delle maestranze che possono farne uso, per evitare che si crei un “abbassamento della soglia di sicurezza” che qualche volta il cantiere paga come contributo agli infortuni sul lavoro.

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorative In questo cantiere è previsto che le Imprese e/o Lavoratori autonomi facciano uso solo di trabattelli di loro proprietà, senza condividerne l’uso con terzi; pertanto non sarà necessa-rio un particolare coordinamento per il loro utilizzo. In ogni caso, ogni Impresa e/o Lavoratore autonomo dovrà provvedere a: • delimitare le aree di lavoro tenendo conto degli spazi di sicurezza necessari per operare

sul trabattello; • adeguare la formazione e l’addestramento del personale che utilizzerà i trabattelli per

eseguire i lavori previsti (art. 73); • informare il resto del personale presente in cantiere degli spazi a loro riservati e dei pe-

ricoli che possono coinvolgerli durante il loro transito (pericoli derivanti dalle operazioni programmate, dalla caduta dall’alto di materiali ecc.).

Interferenze con altre Ditte in cantiere Non sono previste interferenze significative. In ogni caso, sono ampiamente prevedibili e comunque gestibili anche autonomamente tra le Imprese interessate (articoli 95, 96 e 97). Sarà comunque necessario verificare che l’Impresa esecutrice si attenga alle stesse azioni di coordinamento previste in precedenza per i “lavori in quota”. Inoltre, il CSE valuterà di volta in volta se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC). Men-tre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’attuazione del coordinamento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97. Interferenze con esterni al cantiere Ogni Impresa esecutrice dovrà, nell’ambito delle proprie attività in cantiere, gestire i rap-porti con i propri fornitori ecc., anche ai sensi degli articoli 26 e 96. L’Impresa affidataria dovrà inoltre gestire le interferenze con eventuali frequentatori occa-sionali del cantiere ecc. con una specifica segnaletica che renda evidente quali sono i pe-ricoli e le procedure che gli interessati sono obbligati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Non è previsto l’utilizzo di nessun tipo di so-stanza o preparato pericoloso

Altri eventuali

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Sistemi di ancoraggio dei trabattelli

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaAutocarro con gru incorporata al pianale ecc.

Argano a bandiera

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischi Caduta del personale addetto al montaggio e all’uso del trabattello (o dei ponti su caval-letto) Caduta di materiali ed attrezzature Ribaltamento del trabattello Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree interessate dal trabattello e dalle attrezzature Tagli, contusioni, abrasioni ecc.Sono rischi possibili anche tutti quelli derivanti: • dal cattivo coordinamento con i frequentatori occasionali del cantiere, o con quanti, an-

che esternamente, transitano nelle vicinanze (inclusa la viabilità di zona) • dall’utilizzo di attrezzature, apprestamenti in quota ecc. che con il tempo possono aver

subito deterioramenti Inalazione di polveri e vapori durante gli ancoraggi Spazi di lavoro insufficienti ecc.

Cautele da attuare Consultare le schede di utilizzo in sicurezza di macchinari e attrezzature. Osservare scrupolosamente le istruzioni e gli schemi di montaggio. Sia il montaggio che lo smontaggio del trabattello deve essere eseguito sotto la diretta sorveglianza di un Preposto. Le ruote del trabattello debbono essere bloccate saldamente su entrambi i lati. Il piano di scorrimento delle ruote deve risultare livellato. Accertarsi che, per la fase di lavoro in corso, non vi sia la possibilità di caduta di materiale.Per l’accesso al piano di lavoro sul trabattello, evitare l’arrampicamento sul lato esterno. Legare gli attrezzi di lavoro alle cinture.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSS tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.6

Lavorazione Murature interne ed esterne Note

Descrizione della lavorazione

Esecuzione di murature per nuove compartimentazioni o ripristino di quelle esi-stenti, spallette per nuovi infissi o compartimentazioni (in mattoni, blocchetti di tufo, blocchi di muratura certificati ecc.)

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeIn questo cantiere è prevista la realizzazione di nuove murature sia interne che esterne ed ripristino e/o la riqualificazione di compartimentazioni, che presumibile verranno eseguite dall’Impresa affidataria (rientrano infatti nelle opere civili). In questo caso non è necessario un particolare coordinamento con altre fasi lavorative, soprattutto se presenti in altre zone di cantiere. In ogni caso, l’Impresa esecutrice dovrà: • delimitare le aree di lavoro tenendo conto degli spazi di sicurezza necessari per operare• adeguare la formazione e l’addestramento del personale che verrà utilizzato per eseguire

i lavori previsti • informare gli altri presenti in cantiere degli spazi a loro riservati e dei pericoli che possono

coinvolgerli durante il loro transito (pericoli derivanti dalla movimentazione e tiro in alto dei carichi, dalla caduta, dalle polveri ecc.).

Interferenze con altre Ditte in cantiere Non sono previste interferenze significative. Sarà comunque opportuno valutare, prima di iniziare questa attività lavorativa, se la pre-senza di altre Ditte nelle aree limitrofe renda necessario il loro coordinamento.Inoltre sarà necessario verificare che l’Impresa esecutrice si attenga alle stesse azioni di coordinamento previste anche per gli altri lavori all’interno e all’esterno del fabbricato pre-visti nel PSC . In ogni caso, il CSE valuterà di volta in volta se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC). Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, i fre-quentatori occasionali del cantiere ecc. con una specifica segnaletica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbligati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

* La selezione tiene conto che i prepa-rati diventano peri-colosi in rapporto alla concentrazione delle sostanze peri-colose che li com-pongono.

Additivi per calcestruzzi e malte cementizie (acceleranti, ritardanti ecc.)

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)*

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Trabattelli/Scale a mano

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaBetoniera a bicchiere elettrica ecc.

Molazza elettrica

Autogrù e/o gru a torre

Tiro e/o argano a bandiera

Altri eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Postazione betoniera a bicchiere, molazza, silos premiscelati ecc.

Postazione gru a torre e/o tiro ecc.

Postazione ponteggi ecc.

Area attrezzata per mezzi, attrezzi e mate-riali

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiContatto accidentale con attrezzature in movimento Afferramento di indumenti e trascinamento di persone nella molazza, nella betoniera o al-tre attrezzature in movimento Offese alle mani ed agli occhi. Inalazione di polveri e di vapori Tagli, contusioni, abrasioni ecc. Caduta accidentale dal ponte di servizio di attrezzi o di persone Ponti di servizio non sufficientemente stabili e ben disposti Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree interessate dai lavori in corso Sono rischi possibili anche tutti quelli derivanti: • dal cattivo coordinamento con i frequentatori occasionali del cantiere, o con quanti, an-

che esternamente, transitano nelle vicinanze (inclusa la viabilità di zona) • dall’utilizzo di attrezzature, apprestamenti in quota ecc. che con il tempo possono aver

subito deterioramenti • da inalazione di polveri e vapori durante gli ancoraggi • da spazi di lavoro insufficienti ecc.

Cautele da attuare Accertarsi che, per la fase di lavoro in corso, non vi sia la possibilità di caduta di materiale

• Per l’accesso al piano di lavoro sui ponteggi utilizzare le scale a pioli ed evitare l’ar-rampicamento sul lato esterno. Inoltre, utilizzare le scale a mano soltanto per rag-giungere il posto di lavoro e non come posto di lavoro (art. 113)

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• Esigere il rispetto delle modalità e delle tempistiche programmate per non interferire con altre lavorazioni e per procedere ad una corretta movimentazione dei materiali in quota.

• verificare che i piani di servizio del trabattello (o dei ponti di servizio) siano provvisti di parapetto normale, se l’altezza è maggiore di 2 m;

• usare mezzi personali di protezione DPI (Titolo III, Capo II);• pretendere l’efficienza delle attrezzature che l’Impresa dovrà utilizzare e la forma-

zione del proprio personale (Titolo III, art. 73: Informazione, formazione e addestra-mento).

Utilizzare segnaletica orizzontale e verticale per delimitare la zona d’intervento. Cartelli antinfortunistici specifici che avvertano dei pericoli possibili per le lavorazioni in corso. Esempio: "Attenzione ai carichi sospesi", "Movimentare correttamente i carichi a mano". Solo in fase di vero montaggio o smontaggio esporre: "Ponte di servizio in allestimento". Segnale-tica che imponga l’utilizzo di particolari DPI. Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.7

Lavorazione INTONACI Note

Descrizione della lavorazione

Intonaci interni ed esterni

Presumibilmente queste attività verranno eseguite dalla stessa Impresa affidataria, anche

perché sono previsti modesti rifacimenti di intonaci sulle tracce e sulle modifiche apportate

alle tramezzature ecc.

In questo caso non è necessario un particolare coordinamento con altre fasi lavorative, soprattutto se eseguite in altre zone di cantiere.

Ma sarà necessario, di volta in volta, che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordi-namento previste in precedenza per gli altri lavori previsti (Murature interne ed esterne.).

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeGeneralmente questa attività è svolta direttamente dall’Impresa affidataria e, in questo caso, non necessita di particolare coordinamento con altre fasi lavorative. Ma sarà necessario, di volta in volta: • valutare preliminarmente come proteggere le Maestranze e gli esterni al cantiere infor-

mandoli sui pericoli derivanti dal pericolo di caduta dall’alto di materiali ecc., dal tiro in alto dei materiali e dal convogliamento a terra di quelli di risulta

• delimitare sempre con segnaletica e recinzioni provvisorie i luoghi interessati dalle atti-vità, anche se verranno eseguite in un periodo di tempo molto limitato

• informare eventualmente gli esterni della necessità di non transitare nelle vicinanze du-rante le operazioni programmate.

Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. Ma generalmente sono ampiamente prevedibili e comunque gestibili anche autonoma-mente tra le Imprese interessate (art. 95 e 96). In ogni caso il CSE valuterà se sarà necessario integrare quanto prescritto nel PSC con ulteriori procedure organizzative, formalizzandole con una “Riunione di coordinamento” mentre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’attuazione del coordina-mento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97. Interferenze con esterni al cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, con i frequentatori della scuola, occasionali e non, predisponendo una specifica segnaletica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbligati a rispettare (percorsi a loro riservati, modifiche alla viabilità nella zona di intervento ecc).

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

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Detergenti e/o trattamenti protettivi per mu-rature, metalli, legni ecc.

Additivi per calcestruzzi e malte cementizie (acceleranti, ritardanti ecc.)

Intonaci (a base di resine, polifenoli e resol-cinoli, silicati ecc.)

Isolanti e solventi (per superfici orizzon-tali/verticali, con pennello ecc.)

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Trabattelli/Scale a mano

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaMolazza elettrica, silos ecc.

Betoniera a bicchiere elettrica

Compressore d’aria e spruzzatrice per into-naci

Autogrù e/o gru a torre

Tiro e/o argano a bandiera

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

trabattelli ecc.

Postazione betoniera a bicchiere, molazza, silos premiscelati ecc.

Area attrezzata per mezzi, attrezzi e mate-riali

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o proporne le mo-difiche

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Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

nel proprio POS.

Rischi Possibili rischiContatto accidentale con attrezzature in movimento Afferramento di indumenti e trascinamento di persone nella molazza, nella betoniera o al-tre attrezzature in movimento Offese alle mani ed agli occhi. Inalazione di polveri e di vapori Contusioni al capo ed ai piedi. Irritazioni epidermiche Caduta accidentale dal ponte di servizio di attrezzi o di persone Elettrocuzione (da impianti ed attrezzature elettriche) Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle e delle attrezzature di cantiere Ribaltamento di ponteggi o trabattelli che con il tempo possono aver subito deterioramenti Spazi di lavoro insufficienti ecc.

Cautele da attuareLegare gli attrezzi di lavoro alle cinture porta-attrezzi in dotazione Accertarsi che, per la fase di lavoro in corso, non vi sia la possibilità di caduta di materialeFormare ed informare il personale sulla corretta movimentazione dei carichi e sull’uso delle attrezzature Verificare che gli utensili elettrici portatili abbiano almeno il marchio CE Per l’accesso al piano di lavoro sui ponteggi, evitare l’arrampicamento Il rischio di trascinamento deve essere ridotto rendendo inaccessibili i punti di pericolo du-rante il movimento dei macchinari Segnaletica orizzontale e verticale per delimitare la zona d’intervento, avvertire dei pericoli possibili per le lavorazioni in corso e imporre l’utilizzo di particolari DPI.

Esempio: "Attenzione ai carichi sospesi", "Movimentare correttamente i carichi a mano". Solo in fase di vero montaggio o smontaggio esporre: "Ponte di servizio in allestimento".

Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.8

Lavorazione Stuccature e Tinteggiature Note

Descrizione della lavorazione

Tinteggiature di vario tipo, previa preparazione delle superfici con stuccatura e rasaturasarà necessario, di volta in volta, che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordina-mento previste in precedenza per gli altri lavori previsti (Murature interne ed esterne.). In particolare si prevede:

o approvvigionamento materiali al piano di lavoro o predisposizione opere provvisionali (se non già predisposte) o stuccatura e levigatura del sottofondo (se necessario) o applicazione di tinte date a mano o a spruzzo o pulizia e movimentazione dei residui

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorative Possono essere presenti anche interferenze significative. In questo cantiere è presumibile che queste attività vengano eseguite da una Ditta specia-lizzata, su incarico dell’Impresa affidataria In questo caso è indispensabile che preliminarmente il CSE verbalizzi in una riunione di coordinamento per la sicurezza:

• quali sono le scelte operative e le procedure esecutive da rispettare per la gestione delle attività da svolgere;

• quale dovrà essere il coordinamento con le altre attività presenti nel resto del can-tiere.

• In ogni caso sarà necessario provvedere preliminarmente a: • redigere un verbale di constatazione dello stato dei luoghi e sulle limitazioni

concordate per l’utilizzo degli spazi della scuola;

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• delimitare le zone di lavoro tenendo conto sia degli spazi di sicurezza necessari per gli operai che di quelle riservate al transito degli utenti ecc;

• informare gli utenti ecc. sui pericoli derivanti dai lavori, sulla limitazione dei per-corsi e delle aree disponibili ecc.

• verificare la formazione e l’addestramento di tutto il personale che utilizzerà trabattelli e/o i ponteggi per eseguire i lavori previsti.

Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. L’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’attuazione del coordinamento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97, anche se le interferenze con le altre ditte operanti in cantiere sono ampiamente prevedibili e comunque gestibili autonoma-mente tra le Imprese coinvolte. In ogni caso, il CSE valuterà se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC). Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa esecutrice dovrà, nell’ambito delle proprie attività in cantiere, gestire i rapporti con i propri fornitori ecc., anche ai sensi degli articoli 26 e 96. Mentre l’Impresa affidataria dovrà gestire le interferenze con i frequentatori della scuola con una specifica segnaletica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure da rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Detergenti e/o trattamenti protettivi per mu-rature, metalli, legni ecc.

Additivi per calcestruzzi e malte cementizie (acceleranti, ritardanti ecc.)

Intonaci (a base di resine, polifenoli e resol-cinoli, silicati ecc.)

Isolanti e solventi (per superfici orizzon-tali/verticali, con pennello ecc.)

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Trabattelli/Scale a mano

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaTrapano per miscelare le malte

levigatrice

Attrezzature di uso comune

Altre eventuali

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Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o proporne le mo-difiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiCaduta accidentale da trabattelli, ponti su cavalletti, scale a mano ecc. di attrezzi o di per-sone. Ribaltamento di trabattelli ecc. che con il tempo possono aver subito deterioramenti. Poca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere. Offese alle mani ed agli occhi. Inalazione di polveri e di vapori. Contusioni al capo ed ai piedi. Irritazioni epidermiche.

Cautele da attuare• Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra indi-

viduati

• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette mo-dalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 let-tera a) del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Attenersi scrupolosamente alle istruzioni riportate nelle schede di sicurezza dei pro-dotti impiegati

• Il datore di lavoro valuta i rischi per la salute dei lavoratori derivanti dalla presenza di agenti chimici ed attua le misure necessarie per eliminare o ridurre tali rischi (Art 223, 224, 225 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Conoscere le caratteristiche delle sostanze utilizzate (es. infiammabilità, incompatibi-lità), nello specifico le concentrazioni, le modalità d'uso ed i tempi di contatto (Art 227, comma 1 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Lavorando al di sopra della testa è indispensabile l'uso degli occhiali o paraocchi tra-sparenti (Allegato VIII del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Osservare una scrupolosa pulizia della persona ed in particolare delle mani prima dei pasti

• Eseguire il lavoro ad altezza non superiore a quella del petto; per altezze superiori si provveda a rialzare il ponte di servizio appena giunti a tale altezza

• Utilizzare il ponte su cavalletti rispettando altezza massima consentita (senza ag-giunte di sovrastrutture), portata massima, e numero di persone ammesse contempo-raneamente all'uso (Art. 139 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• La costruzione dei ponti su cavalletti deve risultare sempre appropriata anche quando, per l'esecuzione di lavori di finitura, il loro utilizzo è limitato nel tempo (lavoro di breve durata). I tavoloni da m. 4 di lunghezza devono poggiare sempre su tre caval-letti e devono essere almeno in numero di 4, ben accostati fra loro, fissati ai cavalletti e con la parte a sbalzo non eccedente i cm 20 (Allegato XVIII punto 2.2.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movi-mentazione di carichi pesanti o ingombranti (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modifi-cato dal D.lgs n.106/09)

• Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movimentazione dei carichi. Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimen-tata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Sarà evitato il sollevamento di materiali di peso superiore a quello stabilito dalle norme vigenti da parte di un singolo lavoratore. Per carichi pesanti e/o ingombranti la massa va movimentata con l'intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Impartire tempestivamente agli addetti le necessarie informazioni per la corretta posi-zione da assumere durante l’uso delle attrezzature affinchè rispondano ai requisiti di sicurezza e ai principi di ergonomia (Art. 71 comma 6 del D.lgs. n.81/08 come modifi-cato dal D.lgs n.106/09)

• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 78 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Formare ed informare il personale sulla corretta movimentazione dei carichi. • Verificare il buono stato d’uso di trabattelli, ponti su cavalletto ecc. • È vietato l’uso di ponti su cavalletti su trabattelli o altri impalcati ecc. • Verificare che tinte e solventi siano rispondenti alle vigenti norme. • Accertarsi che il materiale da usare sia razionalmente predisposto per essere solle-

vato. Legare gli attrezzi di lavoro alle cinture in dotazione. • Per l’accesso al piano di lavoro del trabattello ecc. evitare l’arrampicamento.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori

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Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.9

Lavorazione Assistenza muraria agli impianti Note

Descrizione della lavorazione

Formazione di tracce e di fori passanti, in qualsiasi struttura, eseguite a mano, con traccia-trice elettrica, con carotatrice elettrica ecc. e successiva chiusura

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorative Possono essere presenti anche interferenze significative La formazione di tracce e di fori passanti per la realizzazione degli impianti elettrici, idrici ecc. è normalmente svolta dall’Impresa affidataria (rientrano infatti nelle opere civili e non impiantistiche). È comunque un lavoro da non sottovalutare perché spesso si rimanda proprio a questa fase la scelta (o modifica) dei percorsi e la realizzazione anche di fori (carotaggi), a volte anche nelle strutture in c.a. Inoltre, quasi sempre tracce e fori vengono eseguiti in concomitanza di altre attività lavorative (esempio: posa in opera di corrugati da parte degli impiantisti ecc.)e quindi debbono essere coordinate. In ogni caso, sarà necessario: • delimitare le aree di lavoro tenendo conto sia degli spazi di sicurezza necessari per ope-

rare; • adeguare la formazione e l’addestramento del personale che verrà utilizzato per eseguire

i lavori previsti; • informare i non addetti ai lavori degli spazi a loro riservati e dei pericoli che possono

coinvolgerli durante il loro transito (pericoli derivanti dalle operazioni programmate, dalla caduta dall’alto di materiali ecc.).

Interferenze con altre Ditte in cantiere Possono essere presenti anche interferenze significative. In questo caso, è anche necessario un adeguato coordinamento delle attività, che dovrà essere gestito soprattutto da parte dell’Impresa affidataria (art. 97). Inoltre il CSE valuterà, di volta in volta se sarà necessario integrare quanto prescritto nel PSC con ulteriori procedure organizzative concordate con le Imprese e/o Lav. Autonomi e formalizzate con una “Riunione di coordinamento per l’esecuzione delle attività lavorative”. Interferenze con esterni al cantiere Ogni Impresa esecutrice dovrà, nell’ambito delle proprie attività in cantiere, gestire i rapporti con i propri fornitori ecc., anche ai sensi degli articoli 26 e 96. L’Impresa affidataria dovrà inoltre gestire le interferenze con eventuali frequentatori occa-sionali della scuola, altri utenti ecc. predisponendo una specifica segnaletica che renda evi-dente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbligati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Additivi per calcestruzzi e malte cementizie (acceleranti, ritardanti ecc.)

Intonaci (a base di resine, polifenoli e resol-cinoli, silicati ecc.)

Isolanti e solventi (per superfici orizzon-tali/verticali, con pennello ecc.)

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede

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Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Trabattelli/Scale a mano

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaTracciatrice elettrica

trapano

carotatrice

Attrezzature di uso comune

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

trabattelli ecc.

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o proporne le mo-difiche nel proprio POS.

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiElettrocuzione (da impianti ed attrezzature elettriche). Contatto accidentale con attrezza-ture in movimento. Interferenze con altre lavorazioni in corso per la realizzazione degli im-pianti. Poca attenzione del personale addetto, alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree e delle attrezzature di cantiere. Ribaltamento di ponteggi o trabattelli. Ponti di servizio non sufficientemente stabili e ben disposti. Caduta accidentale dai ponti di servi-zio di attrezzi o di persone. Offese alle mani ed agli occhi. Inalazione di polveri e vapori. Tagli, contusioni, abrasioni ecc.

Cautele da attuare • Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra indi-

viduati

• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette mo-dalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 let-tera a) del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 )

• Impedire l'avvicinamento di persone non addette ai lavori

• Assicurarsi della predisposizione di un regolare impianto di terra ed installare un inter-ruttore differenziale ad alta sensibilità (Art. 80 – Allegato VI Punto 6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• E' consentito l'uso, in deroga al collegamento elettrico di terra, di utensili elettrici por-tatili purchè dotati di doppio isolamento certificato da istituto riconosciuto (Art. 80 – Al-legato VI Punto 6 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 )

• Accertarsi della assenza di linee elettriche interrate o altri impianti nell'area di lavoro (Art. 83 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

• Aerare bene i locali di lavoro durante l'utilizzo del martello a motore demolitore elet-trico all'interno di edifici (Allegato IV Punto 2.2 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09 )

• Accertarsi che le opere provvisionali utilizzate siano eseguite a norma

• I ponti su cavalletti non devono essere utilizzati in prossimità di scavi e, comunque, in situazioni di pericolo

• Non depositare materiali di demolizione o altro sui ponti

• I depositi momentanei devono consentire la agevole esecuzione delle manovre e dei movimenti necessari per lo svolgimento del lavoro

• La postazione di lavoro, se sollevata da terra, sarà opportunamente segnalata e pro-tetta nel suo perimetro, delimitata alla base con barriera tale da impedire la perma-nenza ed il transito sotto la macchina operatrice (Art.163 del D.lgs. n.81/08 come mo-dificato dal D.lgs n.106/09)

• Tenere sempre libero intorno a se, uno spazio di circa 2,00 mt, dove possibile, per le necessarie operazioni di sicurezza e di manutenzione.

• Se si utilizza un trapano elettrico perforatore, mancando una struttura di sostegno dell’apparato occorrerà prestare la massima attenzione durante la fase di rotazione dell’attrezzo, in quanto può dare violenti contraccolpi all’operatore

• Prima di eseguire dei fori, accertarsi che non vi siano all’interno della parete, tubazioni e/o cavi elettrici. Utilizzate un rilevatore di metalli. Quando si devono eseguire dei fori sul soffitto, tenere in sicurezza la zona sottostante.

• Quando si eseguono i fori, l’acqua di raffreddamento non deve essere indirizzata sul motore e sulle altre parti elettriche. Eseguire i fori a soffitto, adottando le specifiche precauzioni (convogliatore acqua).

• Durante la fase di rotazione e penetrazione nella struttura, spruzzare acqua per favo-rire il raffreddamento dell’utensile

• La carota, dopo l’uso, ha una elevata temperatura, potreste scottarvi le mani, procu-rarvi tagli o schiacciare le mani fra i segmenti. Scollegare l’utensile dalla rete di ali-mentazione, sollevare il supporto motore fino al suo arresto. Utilizzare sempre, du-rante questa fase, dei guanti protettivi.

• Verificare, prima dell’inizio d’ogni fase lavorativa, lo stato d’isolamento dei cavi elettrici d’alimentazione dell’apparato utilizzato per le perforazioni ed attenersi al libretto d’uso della attrezzatura specifica effettivamente utilizzata (Art. 80 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• La linea elettrica d’alimentazione deve essere aerea, onde evitare rischi di contatto con l’acqua utilizzata per la fase lavorativa (Art. 80 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Verificare che il quadro elettrico di cantiere sia a norma (Art 80 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione alle vibrazioni (Art. 203 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Utilizzare utensili idonei e limitare il più possibile la formazione di polveri, bagnando le murature rimosse e da rimuovere

• Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore (Art. 192 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• I lavori effettuati con l'ausilio di attrezzature rumorose o che comportino comunque produzione di rumore, devono essere eseguiti negli orari stabiliti e nel rispetto delle ore di silenzio imposte dai regolamenti locali (Art. 192 del D.lgs. n.81/08 come modifi-cato dal D.lgs n.106/09)

• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 78 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Rendere disponibile l’uso di pacchetti di medicazione nelle immediate vicinanze ai luoghi di lavoro in corso e un addetto al primo soccorso

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

N.10

Lavorazione Lavori su infissi Note

Descrizione della lavorazione

Ripristino o sostituzione di alcuni infissi, inversione verso di apertura, sostituzione ferramenta e manutenzione Trattasi dello smontaggio, movimentazione, rimontaggio o montaggio e manutenzione di infissi di diversa natura, comprese porte REI. In particolare si prevede: o Smontaggio, movimentazione e rimontaggio con inversione vecchi infissi o Approvvigionamento e movimentazione materiali per nuovi infissi o Montaggio dei controtelai in in vano predisposto o Montaggio bussole ed accessori

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeGeneralmente questa attività è svolta direttamente dall’Impresa affidataria e, in questo caso, non necessita di particolare coordinamento con altre fasi lavorative. Le modalità operative per la posa in opera di infissi interni sono spesso collegate con quelle del rifacimento di tramezzature ed intonaci; pertanto, anche i rischi collegati alle attività la-vorative sono simili.

Inoltre, sarà necessario che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordinamento previ-ste in precedenza per gli altri lavori da eseguire.Interferenze con altre Ditte in cantiere Non sono previste interferenze significative. Inoltre generalmente sono ampiamente prevedibili e comunque gestibili anche autonoma-mente tra le Imprese interessate (articoli 95, 96 e 97).

In ogni caso, il CSE valuterà se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC) mentre l’Impresa affidataria dovrà sempre provvedere all’attuazione del coordinamento degli interventi da eseguire, secondo quanto disposto dall’art. 97. Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, i fre-quentatori occasionali dello stabile, gli utenti della scuola ecc. con una specifica segnale-tica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbli-gati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Detergenti e/o trattamenti protettivi ecc.

Isolanti e solventi (per superfici orizzon-tali/verticali, con pennello ecc.)

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Canale per il convogliamento di materiali

Castelli di tiro

Ponti a sbalzo/Ponti su cavalletti

Ponteggio metallico fisso a telai prefabbricati e/o a tubo e giunto

Trabattelli/Scale a mano

Reti di protezione delle impalcature

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Tettoie di protezione

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

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Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaSega elettrica, flex, trapano ecc.

Autocarro e/o furgone

Attrezzature di uso comune.

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiPoca attenzione del personale addetto alle disposizioni date per il corretto utilizzo delle aree, delle attrezzature di cantiere e della movimentazione dei carichi (in particolar modo se sono sospesi)Caduta di materiale per sfilamento Caduta di attrezzature Sganciamento del carico Caduta accidentale dal ponte di servizio di attrezzi o di persone Ribaltamento di ponteggi o tra battelli Caduta di persone dalle scale a mano Elettrocuzione Contatto accidentale con parti elettriche della sega, flex, trapani ecc. Amputazione della mano o delle dita, nell’uso della sega Offese alle mani ed agli occhi Inalazione di polveri e di vapori Irritazioni epidermiche

Cautele da attuareLe varie fasi e sequenze operative debbono sempre essere preventivamente program-mate. Accertarsi che il materiale da usare sia integro e razionalmente predisposto per es-sere sollevato. Verificare il buono stato d’uso di ponteggi, mantovane, dispositivi di prote-zione per lavori in quota ecc. Impedire che una singola persona possa movimentare carichi manuali di peso superiore a 30 kg o comunque di forma e dimensioni tali che ne impediscano un agevole trasporto Legare gli attrezzi di lavoro alle cinture in dotazione Impartire agli addetti le necessarie informazioni per la corretta movimentazione di carichi pesanti o ingombranti (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Rispettare le istruzioni ricevute per un’esatta e corretta posizione da assumere nella movi-mentazione dei carichi (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Prima di movimentare a mano gli elementi valutare il loro peso e la loro dimensione ed in-dividuare il modo più indicato per afferrarli, alzati e spostali senza affaticare la schiena (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Per carichi pesanti o ingombranti la massa va movimentata con l’intervento di più persone al fine di ripartire e diminuire lo sforzo (Art. 168 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) Durante le fasi di approvvigionamento e deposito in quota fare in modo da evitare il rove-sciamento del materiale movimentato Se si utilizza l’autogrù/gru per lo scarico e il tiro in alto dei materiali verificare che gli stabi-lizzatori siano sempre correttamente posizionati e che ripartiscano uniformemente il peso a terra È vietato l’uso di ponti su cavalletti sugli impalcati dei ponteggi esterni Verificare l’integrità dei cavi elettrici e degli impianti di terra

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Formare ed informare il personale sulla corretta movimentazione dei carichi Verificare che gli utensili elettrici portatili abbiano almeno il marchio CE.

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.11

Lavorazione Rimozione pavimentazione Note

Descrizione della lavorazione

Trattasi della demolizione e rimozione di pavimenti di qualsiasi natura e del trasporto a terra del materiale di risulta eseguito manualmente o con uso di attrezzature per la demolizione.

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeGeneralmente questa attività è svolta direttamente dall’Impresa affidataria e, in questo caso, non è necessario un particolare coordinamento con altre fasi lavorative in corso ne-gli stessi spazi per le ovvie incompatibilità sull’uso degli spazi, dei camminamenti ecc. Sarà comunque necessario che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordinamento previste in precedenza per gli altri lavori previsti all’interno del fabbricato. Interferenze con altre Ditte in cantiere Sono ampiamente prevedibili tra le attività da eseguire e comunque gestibili anche auto-nomamente tra le Imprese eventualmente coinvolte (articoli 95 e 96).

In ogni caso, il CSE valuterà di volta in volta se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC).

Mentre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’attuazione del coordina-mento degli interventi da eseguire (art. 97). Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, i fre-quentatori occasionali dello stabile, gli utenti della scuola ecc. con una specifica segnale-tica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbli-gati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Scale a mano

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaFlex, trapano ecc.

Autocarro e/o furgone

Attrezzature di uso comune.

Altre eventuali

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiContatto accidentale con parti elettriche della sega, flex, trapani ecc. Tagli ed abrasioni alle mani. Contusioni. Offese agli occhi. Urti, colpi, impatti e compressioni. Inalazione di polveri e vapori. Proiezione di materiali. Caduta di materiale dall'alto. Irritazioni epidermi-che. Poca attenzione alle fasi programmate da parte del personale o del Preposto.

Cautele da attuareA seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli inter-venti/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori: • Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra indi-

viduati • Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette mo-

dalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Il materiale di demolizione non deve essere gettato dal alto, ma va trasportato a terra con gru o arganello o convogliato in appositi canali (Art. 153 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• I canali di convogliamento dei materiali debbono essere realizzati in maniera che non si verifichino fuoriuscite di materiali e debbono terminare a non oltre 2 metri dal suolo ( Art. 153 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Durante lo scarico deve essere vietata la presenza di persone alla base dei canali di scarico (Art. 154 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Durante i lavori di demolizione deve essere assolutamente impedito il transito nelle zone di rischio (Art. 154 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Prima di procedere alla demolizione è opportuno assicurarsi della assenza di parti elettriche in tensione (Art. 83 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• I lavori di demolizione effettuati con l'ausilio di attrezzature rumorose o che compor-tino comunque produzione di rumore, devono essere eseguiti negli orari stabiliti e nel rispetto delle ore di silenzio imposte dai regolamenti locali (Art. 192 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 78 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, scarpe; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.12

Lavorazione Levigatura pavimenti Note

Descrizione della lavorazione

Trattasi della realizzazione di levigatura in opera di pavimentazioni appena posate per re-golarizzare la superficie, oppure, nel caso di vecchi pavimenti, per eliminare strati di cera e/o residui di colle. Tale intervento consente di ottenere una pavimentazione perfettamente complanare, molto rifinita ed uniforme. In generale, le modalità operative sono le seguenti:

o lavaggio del pavimento con detergente specifico diluito in acqua calda;

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

o stuccatura con prodotti dello stesso colore del pavimento e di eventuali graffi o crepe;o spianatura, a stucco perfettamente asciutto, per eliminare eventuali dislivelli presenti

tra i vari elementi del pavimento; o levigatura con dischi a grana sottile per ottenere una superficie perfettamente liscia,

integra ed uniforme; o lucidatura, con dischi a grana più fine con l’ausilio di lucidante, per ottenere un pavi-

mento a specchio.

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorativeGeneralmente questa attività è svolta direttamente dall’Impresa affidataria e, in questo caso, non è necessario un particolare coordinamento con altre fasi lavorative in corso ne-gli stessi spazi per le ovvie incompatibilità sull’uso degli spazi, dei camminamenti ecc. Sarà comunque necessario che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordinamento previste in precedenza per gli altri lavori previsti all’interno del fabbricato. Interferenze con altre Ditte in cantiere Sono ampiamente prevedibili tra le attività da eseguire e comunque gestibili anche auto-nomamente tra le Imprese eventualmente coinvolte (articoli 95 e 96).

In ogni caso, il CSE valuterà di volta in volta se sarà necessario coordinare e verbalizzare le procedure concordate per l’esecuzione dei lavori (oltre quelle già riportate nel PSC).

Mentre l’Impresa affidataria dovrà in ogni caso provvedere all’attuazione del coordina-mento degli interventi da eseguire (art. 97).

Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, i fre-quentatori occasionali dello stabile, gli utenti della scuola ecc. con una specifica segnale-tica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbli-gati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Stucco, detergenti, lucidante

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaLevigatrice con dischi diamantati a grana

sottile o mole abrasive

Aspiratore per acqua

Attrezzature di uso comune.

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiInalazione di polveri, fibre, gas e vapori, Rumore, Vibrazioni, Elettrocuzione o folgora-zione, Getti e schizzi, Scivolamenti e cadute a livello per presenza di fanghi, Urti, colpi, im-patti e compressioni, Posture incongrue, Allergeni.

Cautele da attuareA seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli inter-venti/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori: • Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra indi-

viduati • Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati e formati sulle corrette mo-

dalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature (Art. 71 comma 7 lettera a) del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Verificare periodicamente l'efficienza degli utensili e delle attrezzature utilizzate • Durante l'operazione di lucidatura e levigatura, il pavimento viene completamente co-

perto da un velo d'acqua, espulsa dalla levigatrice, pertanto occorre indossare stivali antiscivolo per evitare scivolamenti e cadute a livello

• L'acqua espulsa con regolarità dalla macchina levigatrice mentre lavora, deve essere rimossa manualmente o con l'aiuto di palette per la spazzatura o con un aspiratore specifico per acqua

• Durante la levigatura bisogna usare molta acqua per evitare l’assorbimento di poltiglia del pavimento e la sgranatura delle piastrelle

• Terminata la lucidatura, bisogna lavare il pavimento con acqua e detergente neutro per evitare la formazione di una velatura biancastra

• Il datore di lavoro prende le misure necessarie affinché il posto di lavoro e la posizione dei lavoratori durante l’uso delle attrezzature presentino requisiti di sicurezza e rispon-dano ai principi di ergonomia

• Adottare una postura comoda ed ergonomica durante lo svolgimento dell’attività lavo-rativa

• Non assumere posizioni scomode per lunghi periodi, ma nel caso fosse necessario, interrompere spesso il lavoro per poter rilassare la muscolatura

• Garantire il ricambio dell’aria dei locali • Attuare le norme igieniche generali relative alla pulizia del luogo di lavoro • Utilizzare macchinari dotati di dispositivi di protezione delle parti in movimento • Durante l'utilizzo di macchine elettriche, usare tutte le misure e precauzioni necessarie

per impedire rischi di elettrocuzione • Verificare periodicamente l'integrità dei macchinari elettrici • Verificare che l’attrezzatura sia dotata di una impugnatura antivibrazioni • Attuare gli interventi tecnici, organizzativi e procedurali concretamente attuabili al fine

di ridurre al minimo i rischi derivanti dall'esposizione al rumore • Indossare cuffie protettive per scongiurare il pericolo di lesioni al padiglione auricolare • Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti (Art. 75-78 del D.lgs.

n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09) • Verificare l’uso costante dei D.P.I. da parte di tutto il personale operante (Art. 77 del

D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

DPI Tuta da lavoro (vestiario idoneo); casco, guanti, Stivali antinfortunistici ; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

N.13

Lavorazione Verifica funzionalità e adeguamento impianto elettrici e speciali Note

Descrizione della lavorazione

Trattasi di realizzare interventi di adeguamento degli impianti alle norme di sicurezza e ai requisiti tecnici e legislativi richiesti dalla normativa vigente. Per essere considerato ade-guato l’impianto elettrico deve disporre di:

o dispositivi di sezionamento posti all’origine dell’impianto (interruttori generali) o dispositivi di protezione contro le sovracorrenti (interruttori automatici, fusibili, ecc.) o dispositivi contro i contatti indiretti (dispositivo differenziale coordinato con l’impianto

di terra) oppure interruttore differenziale con Idn <= 0,03 A ) protezioni contro i contatti diretti (isolamenti, involucri, ecc.) In mancanza di tali requisiti è necessario sottoporre l’impianto ad un intervento di adegua-mento che lo renda a norma di legge.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

In dettaglio, i lavori di adeguamento devono essere rispondenti alle seguenti disposizioni legislative e normative tecniche vigenti:

o D.M.37/08 (ex legge 46/90), sulla sicurezza degli impianti; o D.lgs. n.81/08, come modificato dal D.lgs n.106/09; o Norma CEI 64-8 (sesta edizione); o Norme UNI e norme CEI.

Il nuovo decreto D.M. 37/08, rispetto alla Legge 46/90, amplia l’ambito di applicazione eli-minando la distinzione tra impianti per edifici ad uso civile ed impianti per edifici per attività produttive, commerciali, terziari

Modalità e orga-nizzazione della fase di lavoro

Coordinamento con altre fasi lavorative Possono essere presenti anche interferenze significative. La verifica degli impianti è normalmente affidata a Ditte specializzate che quindi dovranno essere coordinate nell’esecuzione dei loro lavori, inoltre, la valutazione dei tempi di esecu-zione e delle difficoltà operative possono variare anche notevolmente, a seconda del livello tecnologico utilizzato, del preassemblaggio eseguito fuori opera e della complessità e mole dei lavori da eseguire. In ogni caso, sarà necessario:

- delimitare le aree di lavoro tenendo conto sia degli spazi di sicurezza necessari per operare;

- adeguare la formazione e l’addestramento del personale che verrà utilizzato per eseguire i lavori previsti;

Sarà comunque necessario che l’Impresa si attenga alle stesse azioni di coordinamento previste in precedenza per gli altri lavori previsti all’interno del fabbricato. Interferenze con altre Ditte in cantiere Sono prevedibili, anche se solitamente questi lavori vengono eseguiti dopo che sono state eseguite gran parte delle tracce ecc. In ogni caso sarà necessario un adeguato coordinamento delle attività soprattutto per or-ganizzare la posa in opera di corrugati, scatole di derivazione, tubazioni ecc. e la chiusura dei rinzaffi ecc. Questo tipo di coordinamento dovrà essere gestito soprattutto da parte dell’Impresa affida-taria (art. 97). Mentre il CSE valuterà, di volta in volta, se sarà necessario integrare quanto prescritto nel PSC con ulteriori procedure organizzative concordate e formalizzate con una “Riunione di coordinamento tra Imprese e/o Lav. Autonomi”. Interferenze con esterni al cantiere L’Impresa affidataria (ed esecutrice) dovrà gestire le interferenze con i propri fornitori, i fre-quentatori occasionali dello stabile, gli utenti della scuola ecc. con una specifica segnale-tica che renda evidente quali sono i pericoli e le procedure che gli interessati sono obbli-gati a rispettare.

Sostanze e preparati pericolosi

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà e fornire le schede di utilizzo.

Detergenti e/o trattamenti protettivi ecc.

Polveri di cemento, gesso, materiali argillosi ecc. (contenenti Silicotigene)

Altri eventuali

Opere provvisionali

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresa Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Scale a mano

Segnaletica di sicurezza/Cassette di medi-cazione/Estintori

Altre eventuali

Macchine A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelle che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelle che realmente utilizzerà.

Consultare anche “Schede di sicurezza” messe a disposizione dall’impresaFioretto di maneggio, Multimetro o Tester di-

gitale, Pinze amperometriche, Misuratore di isolamento e continuità, Strumento combi-nato per verifiche CEI 64-8, Strumento per localizzare cavi interrati, interrotti, guasti o in

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cortocircuito, Utensili manuali isolati, rico-perti con materiale isolante (cacciavite, pinze, chiavi, ecc…)

Utensili elettrici portatili (avvitatore, trapano, ecc…)

Attrezzature di uso comune.

Altre eventuali

Impianti(e postazioni fisse)

A titolo esemplificativo e non esaustivo si fornisce una selezione di quelli che potrebbero essere presenti in questa fase. L’impresa dovrà confermare nel proprio POS quelli che realmente utilizzerà.

Non sono previsti impianti particolari di uso esclusivo per questa lavorazione

Se necessario verranno utilizzati tutti gli im-pianti già presenti nel cantiere

Altri eventuali

Turni di lavoro(presumibili)

Feriali: lu-nedì – ve-nerdì

Mattina 8,00 – 12,00

Sosta pranzo 12,00 – 13,00

Pomeriggio 13,00 – 17,00

L’impresa dovrà confermarli o pro-porne le modifiche nel proprio POS

Festivi: sa-bato – do-menica

Mattina ///

Sosta pranzo ///

Pomeriggio ///

Rischi Possibili rischiCadute dall’alto, Elettrocuzione/Folgorazione, Incendio di origine elettrica, Posture incon-grue, Rumore (utilizzo di avvitatori, trapani), Vibrazioni (utilizzo di avvitatori, trapani), Pun-ture, tagli ed abrasioni alle mani

Cautele da attuareA seguito della valutazione dei rischi sono riportati, in maniera non esaustiva, gli inter-venti/disposizioni/procedure volte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori: • Attenersi alle misure generali di prevenzione nei confronti dei singoli rischi sopra indi-

viduati • Il datore di lavoro ha l'obbligo di far realizzare l’esercizio, la manutenzione, l’adegua-

mento e in generale qualsiasi intervento su macchine, impianti o apparecchi elettrici esclusivamente ad imprese qualificate in maniera specifica e aventi i requisiti profes-sionali previsti dalla legge, il rimanente personale deve assolutamente astenersi dal compiere qualsiasi tipo di intervento sugli impianti elettrici

• Gli impianti elettrici devono essere mantenuti in ordine e in buona efficienza, in base all’articolo 86 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09, in cui si specifica che: “…il datore di lavoro provvede affinché gli impianti elettrici e gli impianti di prote-zione dai fulmini siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per verificarne lo stato di conser-vazione e di efficienza ai fini della sicurezza.” e che: “ L’esito dei controlli è verbalizzato e tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza”.

• Il proprietario dell’impianto deve adottare le misure necessarie per conservare le ca-ratteristiche di sicurezza previste dalla normativa vigente in materia, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e la manutenzione predisposte dell’impresa installatrice dell’impianto e dai fabbricanti delle apparecchiature installate (Art. 8 comma 2 del DM 37/08)

• L’adeguamento degli impianti elettrici deve essere eseguito da imprese abilitate alla realizzazione degli impianti elettrici, ai sensi del D.M.37/08 (ex legge 46/90), tramite il proprio responsabile tecnico, oppure da tecnici abilitati all’esercizio della professione dai rispettivi albi e, quindi, ingegneri o periti industriali, ovviamente esperti nel settore elettrico.

• Gli impianti elettrici nelle unità immobiliari ad uso abitativo realizzati prima del 13 marzo 1990 si considerano adeguati se dotati di sezionamento e protezione contro le sovra-correnti posti all'origine dell'impianto, di protezione contro i contatti diretti, di protezione contro i contatti indiretti o protezione con interruttore differenziale avente corrente dif-ferenziale nominale non superiore a 30 mA”

• All'attuazione di queste misure, l'installatore abilitato deve rilasciare la dichiarazione di adeguatezza che deve essere inviata al distributore. La dichiarazione di adeguatezza è un documento che certifica la rispondenza dell'impianto in media tensione ai requisiti tecnici fissati dall'Autorità

• L’incaricato dei lavori deve concordare con il preposto dell’impianto elettrico le moda-lità, i tempi e le prescrizioni di sicurezza alle quali attenersi durante le fasi di adegua-mento, ed eventualmente decidere quali e quanti addetti al servizio elettrico e/o ad altri

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servizi devono essere di supporto ai manutentori. Ottenuta l’autorizzazione in forma scritta, il manutentore può passare all’esecuzione dei lavori.

• Tutti i lavoratori devono essere adeguatamente informati, formati ed addestrati sulle corrette modalità di esecuzione delle attività e di utilizzo delle attrezzature

• Si deve identificare in maniera inequivocabile la parte dell’impianto, su cui intervenire • Se l'individuazione comporta il pericolo di contatti, anche accidentali, con parti da con-

siderare in tensione, l'individuazione deve essere effettuata applicando la metodologia dei lavori in tensione

• In caso di lavori sotto tensione, il preposto ai lavori deve individuare e delimitare l’area di lavoro, apporre un cartello monitore, sezionare le parti attive e mettere in sicurezza tutte le zone che possono interferire con l’area di lavoro, rendendo inaccessibili i di-spositivi di sezionamento, verificando l’assenza di tensione, mettendo in corto circuito e a terra la parte sezionata.

• L’esecuzione dei lavori in tensione deve avvenire sotto il controllo del preposto. • Prima di eseguire i lavori, si deve accertare l’efficienza delle attrezzature e dei mezzi

di protezione, l’assenza di parti attive con pericolo di contatto accidentale, fuori della zona di intervento, e la corretta posizione di intervento dell’addetto ai lavori.

• Durante i “lavori a contatto”, ossia lavori in tensione nel corso dei quali l’operatore opportunamente protetto, può entrare nella zona di guardia con parti del proprio corpo, si deve limitare e contenere al massimo la zona di intervento, proteggere o isolare le parti a potenziale diverso per evitare la formazione di archi per corto circuito, fissare le parti mobili di elementi attivi che si sono staccati.

• In caso di contatti diretti, le apparecchiature e gli impianti devono presentare una pro-tezione in modo che la parte in tensione, anche se a tensione inferiore a 25V c.a., risulti protetta al dito di prova o con isolamento a una di 500V per un minuto; non sono ammessi sistemi di protezione di tipo parziale, quali l’allontanamento, gli ostacoli, ecc…

• In caso di contatti indiretti, le apparecchiature elettriche trasportabili e mobili possono essere alimentate unicamente con sistemi a bassissima tensione di sicurezza, o con separazione elettrica tramite trasformatore di isolamento per ogni apparecchio, con sorgenti di alimentazione situata all’esterno del luogo del conduttore ristretto, ad ecce-zione di sorgenti non alimentate da rete, come ad esempio i gruppi elettrogeni; le lam-pade portatili devono essere alimentate solo da circuito SELV.

• Nel caso di linee o connessioni in cavo o assimilabili (per es. sbarre protette), se non è possibile la preventiva individuazione, le operazioni di accesso ai conduttori sino all'avvenuta individuazione devono essere effettuate applicando la metodologia dei la-vori in tensione

• Si deve provvedere alla messa in corto circuito ed a terra nei punti di possibile alimen-tazione ed a monte ed a valle del posto di lavoro (le terre nei punti di possibile alimen-tazione e sul posto di lavoro, possono coincidere, se vicine e visibili)

• Si deve provvedere alla messa in equipotenzialità di tutti gli elementi conduttori, che costituiscono masse e masse estranee, con le quali si può venire in contatto. Ciò si-gnifica, per esempio: interconnessione fra conduttori e sostegni, continuità dei condut-tori aerei o cavi interrotti, interconnessione fra conduttori e mezzi d'opera, ecc.

• Devono essere vietati i lavori in tensione, quando si verifica una delle seguenti condi-zioni: o sotto pioggia, neve, grandine o in ambienti bagnati o in ambienti dove, in conseguenza di scintille, si possono manifestare condizioni

di pericolo o in presenza di ripetute scariche atmosferiche, a meno che l'installazione non sia

alimentata da una rete totalmente in cavo sotterraneo e il lavoro si svolga all'in-terno

o con visibilità scarsa tale da impedire agli operatori di distinguere chiaramente le installazioni e i componenti su cui essi operano ed al preposto ai lavori di svolgere il proprio compito (Art. 82 del D.lgs. n.81/08 come modificato dal D.lgs n.106/09)

• Se il lavoro in tensione è in corso mentre si manifestano le condizioni sopradette, è lasciata al preposto la valutazione di quando sospendere il lavoro stesso. In tale circo-stanza, il preposto deve prendere tutte le necessarie misure di sicurezza anche nei confronti di terzi

• Se l'operatore si serve, per intervenire sulle parti attive in tensione, di aste isolanti, deve mantenere dalle parti suddette una distanza tale che non possa entrare, anche accidentalmente, nella zona di guardia con il proprio corpo o con oggetti mobili con-duttori ad esso collegati.

• E' consentito tagliare o sconnettere sotto carico, adottando opportune precauzioni, conduttori di sezione non superiore a 6 mm 2. Non è inoltre consentito tagliare condut-tori sottoposti a sollecitazione meccanica se prima non si elimina con opportuni mezzi tale sollecitazione

• I lavoratori devono essere formati sulle procedure atte a far fronte a situazioni di emer-genza relative ad incendi o pronto soccorso

• Non si deve utilizzare mai l'acqua per spegnere un incendio di natura elettrica ma si deve sezionare l'impianto ed utilizzare estintori a polvere o CO2

• Se qualcuno è in contatto con parti in tensione non si deve tentare di salvarlo trasci-nandolo via, prima di aver sezionato l'impianto

• Qualora non sia possibile evitare l'utilizzo diretto di utensili ed attrezzature comunque capaci di trasmettere vibrazioni al corpo dell'operatore, queste ultime devono essere

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dotate di tutte le soluzioni tecniche più efficaci per la protezione dei lavoratori (es.: manici antivibrazioni, dispositivi di smorzamento, ecc.) ed essere mantenute in stato di perfetta efficienza. I lavoratori addetti devono essere sottoposti a sorveglianza sani-taria e deve essere valutata l'opportunità di adottare la rotazione tra gli operatori.

• Utilizzare guanti con un potere di isolamento elettrico sufficiente a salvaguardare l’ope-ratore, che possa venire accidentalmente a contatto con parti in tensione. Il modello dei guanti isolanti deve avere tassativamente una manichetta che copra almeno l’avambraccio.

• Prima dell’uso dei guanti isolanti verificare, gonfiandoli, le condizioni di integrità; non deve verificarsi alcun tipo di perdita; i guanti isolanti devono essere conservati con cura riponendoli nell’apposita custodia

• Lavorare sempre in doppia protezione isolante (es: guanti più stivali isolanti, guanti più cacciaviti)

• L'operatore, per effettuare lavori in tensione a distanza, deve indossare guanti isolanti, elmetto dielettrico ed una protezione per gli occhi; il vestiario non deve lasciare sco-perte parti del tronco o degli arti

• L'idoneità dei dispositivi di protezione individuale, come guanti in gomma (il cui uso è consentito fino a una tensione massima di 1000 V), tappetini e stivali isolanti, deve essere attestata con marcatura CE

• Utilizzare sempre i dispositivi di protezione individuali previsti • Verificare l'uso costante dei DPI da parte di tutto il personale operante • Usare trabattelli verificati da tecnico abilitato, con coefficiente di sicurezza contro il

ribaltamento uguale a due. • Fissare il trabattello a terra, per particolari altezze anche con ausilio di puntoni. • Le scale di accesso ai posti di lavoro dovranno avere piedini di appoggio antisdruccio-

levoli fissate in sommità ed elevarsi almeno un metro oltre il piano di sbarco. • Verificare che le opere provvisionali e impalcati siano allestiti e utilizzati correttamente • Non accatastare materiali e attrezzature sui ponti di servizio. • L’apparecchiatura elettrica deve essere verificata prima d’ogni fase di lavoro e la sua

alimentazione deve avvenire da quadro elettrico a norma collegato a terra e munito dei dispositivi di protezione.

DPI Tuta antistatica (vestiario idoneo); casco con visiera incorporata, guanti dielettrici , Stivali isolanti ; cuffie e/o tappi otoprotettori Ove necessario: occhiali, visiere e mascherine facciali antipolvere ecc. DPI di terza categoria (sistemi di imbracatura e cinture di sicurezza); cinture porta-attrezzi ecc.

Eventuali schemi ed elaborati grafici

Si considerano allegati al presente PSC tutti gli schemi ed elaborati grafici presenti nel progetto

X

Altri eventuali

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Allegato XV, punti 2.1.2 lettere e) ed i); 2.3.1; 2.2.2; 23.3. del DLgs 81/2008 e smi

Descrivere i rischi di interferenze individuati in seguito all’analisi del Cronoprogramma dei lavori e del lay-out del cantiere indicando le procedure per lo sfasamento spaziale

delle lavorazioni interferenti. Nel caso tali rischi non possano essere eliminati o permangono rischi residui vanno indicate le misure preventive e protet-

tive ed i DPI atti a ridurre al minimo tali rischi.

Esempio da adattare

PROGRESSIONE DEI LAVORI IPOTIZZATA Dalla lettura del Cronoprogramma – elaborato con l’ausilio del Diagramma di Gantt – è possibile rilevare le fasi lavorative che saranno attivate progressivamente e/o contemporaneamente, in quanto la loro esecuzione è stata ritenuta tale da non comportare sovrapposi-zioni tali da essere considerate come rischio non gestibile e quindi tale da non poter essere coordinato. Più precisamente, è possibile rilevare la progressione scelta per l’esecuzione delle fasi lavorative, in quanto nel Cronoprogramma sono evidenziate: • la descrizione sommaria dei lavori da eseguire, con le priorità degli interventi; • le eventuali sovrapposizioni di lavorazioni o possibili interferenze (ciò permette di rilevare se si creano “fasi critiche”, in cui il grado

di attenzione deve essere ancora maggiore, e la compatibilità tra le stesse fasi lavorative); • il tempo necessario presunto per l’esecuzione in sicurezza di ogni opera o raggruppamento di fasi lavorative (quindi anche con la

possibilità di individuare l’impiego degli U/G raggruppati distintamente per “singole opere”); • il tempo necessario per l’ultimazione delle varie fasi lavorative (suddiviso in mensilità o settimane lavorative o giorni). Si precisa però che l’Impresa durante l’esecuzione dei lavori valuterà l’opportunità di aggiornare il Cronoprogramma, in quanto redatto in fase di progettazione e quindi soggetto a possibili variazioni in relazione alle esigenze operative che dovessero sopravvenire.

INTERFERENZE DERIVANTI DALL’ESECUZIONE DI FASI LAVORATIVE EFFETTUATE DA PIÙ SQUADRE DI LAVORATORI DELLA STESSA IMPRESA Il Cronoprogramma di progetto è collegato con le precedenti Schede dei rischi in riferimento alle lavorazioni. È importante precisare che queste Schede evidenziano rischi e pericoli che più frequentemente possono essere presenti nella fase operativa analizzata – inclusi quelli impropri, ovvero non attribuibili ad una singola fase lavorativa – ma non esonerano l’Impresa dall’obbligo di conoscere e rispettare tutte le norme di buona tecnica e tutte le leggi sulla sicurezza vigenti in materia. Si rammenta infatti che in ogni “Scheda di sicurezza in riferimento alle lavorazioni” sono evidenziate: • Descrizione della lavorazione:

– corrispondente a quella inserita nel Cronoprogramma dei lavori, dal quale è anche rilevabile il tempo che presumibilmente sarà necessario per eseguirla;

• Modalità e organizzazione della fase di lavoro, che include: – il “coordinamento con altre fasi lavorative”, (se presenti in questa fase); – le interferenze con altre Ditte in cantiere, (se presenti in questa fase)– le “interferenze con esterni al cantiere” (se è prevedibile cioè la presenza di fornitori esterni, visite ecc.);

• Sostanze e preparati pericolosi di cui si allegano schede: – la selezione tiene conto che i preparati diventano pericolosi in rapporto alla concentrazione delle sostanze pericolose che li

compongono.• Opere provvisionali:

– la selezione tiene conto di quelle che con ogni probabilità verranno utilizzate nella fase lavorativa.• Macchine:

– la selezione tiene conto di quelle che con ogni probabilità verranno utilizzate nella fase lavorativa.• Impianti e postazioni fisse:

– la selezione tiene conto di quelli che con ogni probabilità verranno utilizzati nella fase lavorativa.• Turni di lavoro:

– orari di cantiere nei quali presumibilmente verrà svolta la fase lavorativa.• Rischi, che include:

– l’elenco dei “possibili rischi” che con maggiore probabilità possono essere riconducibili a ciascuna attività; – le “cautele da attuare” per evitare che quei rischi diventino dei “pericoli reali di infortunio” per chi svolge questa attività.

• DPI:– elenco non esaustivo dei più comuni Dispositivi di Protezione Individuali da utilizzare nella fase lavorativa.

• Eventuali schemi ed elaborati grafici:– da aggiungere, dopo i punti elencati nella tabella originale del decreto Interministeriale 9 settembre 2014, se si ritengono utili

per illustrare meglio quanto già esposto.

ULTERIORI INFORMAZIONI UTILI A) Sulle protezioni collettive e DPI previsti in riferimento alle necessità del cantiere ed alle interferenze tra le lavorazioni. Nell’elaborazione del presente PSC è stata dedicata particolare attenzione alla possibilità di eliminare alla fonte – per quanto possibile – situazioni potenzialmente pericolose in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni, mentre, per i rischi residui, certamente presenti nelle singole lavorazioni programmate, non si esclude che possano: • transitare anche da un’attività lavorativa all’altra; • essere presenti anche in più lavorazioni contemporaneamente; • essere interferenti tra le lavorazioni da eseguire.

Pertanto, ad integrazione di quanto evidenziato e programmato nel Cronoprogramma l’Impresa, ogni qualvolta sarà necessario durante l’esecuzione dei lavori, fornirà preliminarmente alle proprie Maestranze tutte le specifiche soluzioni integrative al PSC, atte a preservare la loro incolumità collettiva ed individuale sul lavoro, particolarmente per quanto riguarda: • indicazioni su idonei dispositivi di protezione collettiva, quali ad esempio:

segnalazioni verticali, orizzontali ecc. in prossimità dei luoghi di lavoro e su strada; deviazioni di percorsi di cantiere (ed eventuali deviazioni di percorsi pubblici);

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parapetti provvisori e barriere; estintori, insonorizzazione delle fonti di rumore ecc.;

• indicazioni sui DPI, che dovranno essere conformi alle norme di cui al DLgs 81/2008 e smi, Titolo III, Capo II ed essere adeguati ai rischi da prevenire, adatti all’uso ed alle condizioni esistenti sul cantiere e dovranno tener conto delle esigenze ergonomiche e di salute dei Lavoratori.

• I DPI saranno consegnati prima dell’inizio delle attività ad ogni singolo Lavoratore, che dovrà firmare una ricevuta ed impegno a farne uso, quando le circostanze lavorative lo richiedono.

B) Sulla segnaletica di sicurezza, in riferimento alle necessità del cantiere ed alle interferenze tra le lavorazioni. La segnaletica di sicurezza da utilizzare nel corso dell’esecuzione dei lavori non dovrà essere generica ma strettamente inerente alle esigenze della sicurezza del cantiere e delle reali situazioni di pericolo analizzate. Inoltre non dovrà assolutamente sostituire le misure di prevenzione ma favorire l’attenzione su qualsiasi cosa possa provocare rischi (macchine, oggetti, movimentazioni, procedure ecc.) ed essere in sintonia con i contenuti della formazione ed informazione data al personale. In questo cantiere la segnaletica orizzontale, verticale e luminosa (che comprenderà cartelli di Avvertimento, Divieto, Prescrizione, Evacuazione e salvataggio, Antincendio, Informazione) sarà esposta – in maniera stabile e ben visibile – nei punti strategici e di maggior frequentazione, quali: • l’ingresso del Cantiere logistico (esternamente), anche con i dati relativi allo stesso Cantiere ed agli estremi della notifica agli

organi di vigilanza territorialmente competenti; • l’ufficio ed il locale di ricovero e refettorio, anche con richiami alle norme di sicurezza; • i luoghi di lavoro (all’interno ed all’esterno del fabbricato), con riferimenti a specifici pericoli per le fasi lavorative in atto. Adeguata segnaletica dovrà essere esposta anche sui mezzi operativi, in prossimità di macchinari fissi, quadri elettrici ecc.

(Il tempo in relazione alla complessità del progetto può essere espresso in giorni, settimane o, inizialmente, anche in mesi, salvo successivi dettagli)

ENTITÀ PRESUNTA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI GIORNO

Totale U/G necessari per l’esecuzione n. 231

N. massimo di U/G previsto in un solo giorno n. 6

Pag. 1

ID Nome attività

1 OPERE EDILI

2 Adeguamento delle vie di esodo

3 Adeguamento delle compartimentazioni antincendio

4 Adeguamento delle vie cavi esistenti

5 IMPIANTO ELETTRICO

6 IMPIANTI SPECIALI

7 ADEGUAMENTO IMPIANTO DI RETE IDRANTI

8 OPERE COMPLEMENTARI

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 100 101 102 103 104

Mese 1 Mese 2 Mese 3 Mese 4 Mese 5

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Vi sono interferenze tra le lavorazioni(anche da parte della stessa Impresa o Lavoratori autonomi)

No X SI

Non sono previste reali interferenze operative in quanto le fasi lavorative programmate verranno eseguite una dopo l’altra.

N. Fase interferenza lavorazioni

Sfasamento spaziale

Sfasamento tem-porale

Prescrizioni operative

1

2

N. Misure preventive e protettive da attuare Dispositivi di protezione da adottare (Selezionare solo quelli da utilizzare in questa fase lavorativa)

Soggetto attuatore

Note

1 Impianto del cantiere.Gestione del cantiere Rimozione dell’area di cantiere (Si vedano le misure preventive e protettive riportate nelle Schede dei rischi in riferimento alle lavorazioni)

DPI di I, II e III categoria Impresa: /////

Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Ponti su caval-letti/Scale a mano

Sistemi per la protezione con-tro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta Direttore di Cantiere

Tettoie di protezione Capocantiere

Segnaletica di sicurezza, Cas-sette di medicazione, Estin-tori.

Assistente

Altri eventuali Capo squadra

2 Interno fabbricato (Si vedano le misure preventive e protettive riportate nelle Schede dei rischi in riferimento alle lavorazioni)

DPI di I, II e III categoria Impresa:

Recinzioni/Parapetti/Andatoie e passerelle

Trabattelli/Ponti su caval-letti/Scale a mano

Sistemi per la protezione contro le cadute nel vuoto

Attacchi per funi di trattenuta Direttore di Cantiere

Tettoie di protezione Capocantiere

Segnaletica di sicurezza, Cassette di medicazione, Estintori

Assistente

Altri eventuali Capo squadra

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(Allegato XV, punto 2.1.3)

Vanno indicate, ove il Coordinatore lo ritenga necessario per una o più specifiche fasi di lavoro, eventuali procedure complementari o di dettaglio da esplicitare nel POS della impresa esecutrice. Tali procedure, normalmente, non devono comprendere elementi che costitui-scono costo della sicurezza e vanno successivamente validate all’atto della verifica dell’idoneità del POS.

Sono previste procedure di dettaglio:

NO

SI X

Se SI, indicazioni a seguire:

N. Lavorazione Procedura Soggetto destinatario

1 IMPIANTO DEL CANTIERE Planimetria dettagliata del cantiere (Ingressi, baraccamenti, po-stazioni fisse, presidi Primo soccorso, estintori, vie di fuga ecc.) (Allegato XV, punto 3.2.1, lettere c) ed h)

Impresa affidataria: …………………………………………………………

Direttore di Cantiere

2 GESTIONE DEL CANTIERE Cronoprogramma particola-reggiato per l’esecuzione dei lavori affidati all’Impresa (Allegato XV, punto 3.2.1, lett. h)

Impresa affidataria: …………………………………………………………

Direttore di Cantiere

… Altri eventuali

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A

Scheda N. ……………..

Nota esplicativa Per le ridotte dimensioni del cantiere si ritiene che l’elaborazione della scheda che segue possa essere letta non come riferimento ad una singola misura di coordinamento, ma possa intendersi come riepilogo del coordinamento dell’uso comune di tutti gli apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione che sono stati evidenziati nelle precedenti schede di questo PSC. Pertanto si rimanda alla lettura dei contenuti inseriti nella: • Individuazione, analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere • Organizzazione del cantiere • Rischi in riferimento alle lavorazioni • Interferenze tra le lavorazioni • Cronoprogramma.

Fase di pianificazione(Allegato XV, punto 2.1.2, lett. f) del DLgs 81/2008 e smi)

Apprestamento X Descrizione: Si rimanda alla lettura di: • Individuazione, analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere; • Organizzazione del cantiere;• Rischi in riferimento alle lavorazioni; • Interferenze tra le lavorazioni;• Cronoprogramma.

Attrezzature X

Infrastrutture X

Mezzo o servizio di protezione collettiva

X

Fase/i di utilizzo o lavorazioni:Si rimanda alla lettura di:

• Rischi in riferimento alle lavorazioni; • Interferenze tra le lavorazioni;• Cronoprogramma.

Misure di coordinamento:(Allegato XV, punto 2.3.4 del DLgs 81/2008 e smi) Si rimanda alla lettura di:

• Individuazione, analisi e valutazione dei rischi relativi all’area di cantiere; • Organizzazione del cantiere;• Rischi in riferimento alle lavorazioni; • Interferenze tra le lavorazioni;• Cronoprogramma.

Fase esecutiva(Allegato XV, punto 2.3.5 del DLgs 81/2008 e smi)

Soggetti tenuti all’attivazione:Per le ridotte dimensioni del cantiere, in ogni fase lavorativa i soggetti tenuti all’attivazione saranno:

1 Impresa affidataria ed esecutrice Ditta ……………………………………..

2 Impresa esecutrice Subappaltatore ………………………..

3 Impresa esecutrice Subappaltatore ………………………..

4 Impresa esecutrice Subappaltatore ………………………..

5 Lavoratore autonomo Sig. ……………………………………..

6 Lavoratore autonomo Sig. ……………………………………..

7 Lavoratore autonomo Sig. ……………………………………..

8 Lavoratore autonomo Sig. ……………………………………..

Cronologia d’attuazione:Si suggerisce di prendere spunti dalla lettura di:

• Interferenze tra le lavorazioni;• Cronoprogramma.

Modalità di verifica:Per le ridotte dimensioni del cantiere, le verifiche verranno svolte come segue da:

Direttore di Cantiere Prima dell’inizio dei lavori:

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Sig. …………………………. ………………………….

• per i compiti di programmazione ed organizzativi che gli sono stati affidati dal suo Datore di Lavoro;• per la preparazione e presentazione della documentazione richiesta dal Committente e/o Responsabile

dei lavori in tema di sicurezza. In fase di attuazione: • per i compiti di verifica che gli sono propri soprattutto quando è necessario riorganizzare le procedure per

il passaggio da una macrofase lavorativa a quella successiva; • per collaborare con il Committente e/o RL in maniera fattiva per cercare di ottenere il miglioramento della

sicurezza dei Lavoratori in cantiere; • per istruire il Capo Cantiere con tutte le informazioni necessarie alla esecuzione dei lavori in sicurezza; • per vigilare e verificare che il Capo Cantiere e i Preposti eseguano i lavori nel rispetto delle leggi vigenti,

del progetto e delle norme di buona tecnica.

Capocantiere

Sig. …………………………. ………………………….

In fase di attuazione verificherà che: • i lavori vengano eseguiti correttamente e nel rispetto delle misure di prevenzione; • vengano utilizzati da tutti i Dispositivi di Protezione Individuali necessari per le lavorazioni in corso; • non vengano comunque eseguiti lavori con rischi particolari o non sufficientemente programmati; • venga esposta correttamente la segnaletica di sicurezza, avendo cura di aggiornarla costantemente, se-

condo le esigenze delle fasi lavorative in atto; • le recinzioni siano collocate correttamente; • il personale presente in cantiere conosca i luoghi di lavoro in cui dovrà spostarsi e operare; • le macchine, utensili ed attrezzature che verranno utilizzate in cantiere siano idonee, verificando la validità

della documentazione in dotazione alle stesse. Dovrà inoltre verificare che: • anche le macchine e le attrezzature di terzi che entrano in cantiere (fornitori, subappaltatori, Lavoratori

autonomi ecc.) siano mantenute in efficienza ed utilizzate in modo corretto; • i Lavoratori impegnati nelle varie fasi si passino le consegne sullo stato di avanzamento delle lavorazioni

in cui sono impegnati e sulle disposizioni di sicurezza adottate e da rispettare; • prima della chiusura serale del cantiere lo stesso sia stato messo in sicurezza (quadri elettrici, segnaletica,

recinzioni, mezzi, viabilità ecc.).

Assistenti e Capi squadra

Sig. …………………………. ………………………….

In fase di esecuzione: • presiederanno all’esecuzione di singole fasi lavorative in ottemperanza alle disposizioni del Capocantiere,

vigilando e verificando affinché i lavori vengano eseguiti dalle maestranze correttamente e senza iniziative personali che possano modificare le disposizioni impartite per la sicurezza.

Addetti incaricati della gestione delle emergenze

Sig. …………………………. ………………………….

Sig. ………………………… …………………………

In fase di esecuzione dovrà verificare che: • gli estintori siano collocati in cantiere correttamente e siano revisionati ogni 6 mesi; • i contenuti delle cassette di medicazione non superino le date di scadenza; • venga esposta la segnaletica relativa alle emergenze, ai percorsi di evacuazione ecc; • vengano rispettate le procedure organizzative del servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione

dei Lavoratori.

Data di aggiornamento

_____/____/_______

Il Coordinatore per l’Esecuzione (CSE)

___________________________________

(Allegato XV, punti 2.1.2 lett. g); 2.2.2. lett. g) del DLgs 81/2008 e smi)

Individuare tempi e modalità della convocazione delle riunioni di coordinamento nonché le procedure che le Imprese devono attuare per garantire tra loro la trasmissione delle informazioni necessarie ad attuare la cooperazione in cantiere

Trasmissione delle schede informative delle Imprese presenti X

Riunione di coordinamento X

Verifica della trasmissione delle informazioni tra le Imprese affidatarie e le Imprese esecutrici e i Lavoratori autonomi

X

Altro (descrivere) X

PREMESSAQuesto PSC contiene la pianificazione della gestione della sicurezza in cantiere elabo-rata in fase di progettazione dal CSP.

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

Per questo motivo – per quanto non è possibile specificare in questa fase preventiva e di progetto – è demandato al CSE l’obbligo di aggiornare e dettagliare le prescrizioni operative che saranno necessarie per coordinare le interferenze tra le lavorazioni e il possibile sfasamento spaziale e temporale delle stesse. È necessario però chiarire che, in fase di esecuzione, non sarà il solo CSE a dover verificare “con opportune azioni di coordinamento e controllo” che vengano applicate dalle Imprese affidatarie e/o esecutrici e dai Lavoratori autonomi le disposizioni loro pertinenti (art. 92 del DLgs 81/2008 e smi). Infatti anche ogni Impresa affidataria dovrà: • verificare le condizioni di sicurezza dei lavori che le sono stati affidati contrattual-

mente e la corretta applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni del PSC e delle relative procedure di lavoro (art. 97);

• coordinare gli interventi di eventuali Imprese subappaltatrici e Lavoratori autonomi che opereranno per suo conto (articoli 94, 95 e 96);

• verificare la congruenza dei POS delle eventuali Imprese subappaltatrici rispetto al proprio, prima di trasmetterli al CSE (art. 101).

Pertanto è necessario rimarcare la diversità del ruolo di CSE rispetto a quello del Diret-tore di Cantiere che opera con delega del Datore di Lavoro dell’Impresa affidataria. Il ruolo del CSE sarà infatti di alta sorveglianza e di macrocoordinamento per quanto riguarda la configurazione generale delle lavorazioni. Quello dell’Impresa affidataria sarà – con l’ausilio delle figure operative presenti in can-tiere – di vigilanza operativa, di microcoordinamento e di puntuale e stringente vigilanza in ogni momento delle fasi lavorative in corso. Si rammenta inoltre ad ogni Impresa che, una volta avvenuta l’assegnazione dell’ap-palto in oggetto, ma prima di dare inizio alle attività lavorative, verrà redatto e sottoscritto tra le parti: a) il “Verbale di verifica del POS e degli Allegati richiesti” che, solo con “l’esito positivo”

delle suddette verifiche, autorizza l’ingresso e l’inizio dei lavori (art. 101, comma 3); b) il “Verbale di sopralluogo congiunto” sullo stato dei luoghi di lavoro; c) il “Verbale di cooperazione e coordinamento preliminare” delle possibili interferenze

con le altre attività presenti nei luoghi di lavoro e/o nelle aree limitrofe.1. COORDINAMENTO TRA LE IMPRESE CHE INTERVERRANNO NEL CORSO DEI

LAVORI L’attuazione del coordinamento avverrà, in fase esecutiva, anche in funzione dei POS che le Imprese affidatarie e le altre Imprese coinvolte nell’esecuzione dei lavori presen-teranno prima dell’inizio delle proprie attività. Ogni Impresa affidataria coordinerà gli interventi di protezione e prevenzione in cantiere, (DLgs 81/2008 e smi, Titolo IV, articoli 96 e 97), ma tutte le altre Imprese esecutrici che saranno autorizzate per eseguire subappalti, noli a caldo, forniture in opera ecc., do-vranno: • accettare il presente PSC (e le eventuali successive integrazioni) sottoscrivendolo

anche come informazione ricevuta ai sensi dell’art. 26 del DLgs 81/2008 e smi, prima dell’inizio dei lavori di cui trattasi;

• redigere il proprio “Piano Operativo di Sicurezza – POS” per quanto attiene alle pro-prie scelte autonome e relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e nell’esecuzione dei lavori (che però non può essere in contrasto con il presente PSC);

• osservare le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del DLgs 81/2008 e smi; • curare, ciascuna per la parte di competenza, in particolare (dall’art. 95):

a) il mantenimento del cantiere in condizioni ordinate e di soddisfacente salubrità; b) la scelta dell’ubicazione di posti di lavoro tenendo conto delle condizioni di ac-

cesso a tali posti, definendo vie o zone di spostamento o di circolazione; c) le condizioni di movimentazione dei vari materiali; d) la manutenzione, il controllo prima dell’entrata in servizio e il controllo periodico

degli impianti e dei dispositivi al fine di eliminare i difetti che possono pregiudi-care la sicurezza e la salute dei Lavoratori;

e) la delimitazione e l’allestimento delle zone di stoccaggio e di deposito dei vari materiali, in particolare quando si tratta di materie e di sostanze pericolose;

f) l’adeguamento, in funzione dell’evoluzione del cantiere, della durata effettiva da attribuire ai vari tipi di lavoro o fasi di lavoro;

g) la cooperazione tra Datori di Lavoro e Lavoratori autonomi; h) le interazioni con le attività che avvengono sul luogo, all’interno o in prossimità

del cantiere.

2. COORDINAMENTO TRA IL CSE E LE IMPRESE CHE INTERVERRANNO NEL CORSO DEI LAVORI

Sarà invece compito del Coordinatore per l’Esecuzione dei lavori (DLgs 81/2008 e smi Titolo IV, art. 92, comma 1): • verificare con opportune azioni di coordinamento e di controllo, l’applicazione, da

parte delle Imprese e dei Lavoratori autonomi, delle disposizioni loro pertinenti con-tenute nel PSC, di cui all’art. 100, e la corretta applicazione delle relative procedure di lavoro;

• verificare l’idoneità dei POS (redatti dalle Imprese), da considerare come “Piano com-plementare di dettaglio del PSC”, di cui all’art. 100, assicurandone la coerenza con quest’ultimo;

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PREVENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PISTELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110

• adeguare il PSC di cui all’art. 100 in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute, valutando le proposte delle Imprese esecutrici dirette a miglio-rare la sicurezza in cantiere;

• verificare che le Imprese esecutrici adeguino, se necessario, i rispettivi POS; • organizzare tra i Datori di Lavoro, ivi compresi i Lavoratori autonomi, la cooperazione

ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

In particolar modo durante i periodi di maggior rischio dovuto ad interferenze di lavoro, sarà compito del CSE verificare – con la frequenza che egli stesso riterrà neces-saria – la compatibilità della relativa parte del PSC con l’andamento reale dei la-vori ed eventualmente disporre gli aggiornamenti necessari per la tutela dei La-voratori.Gli aggiornamenti delle procedure e del coordinamento delle fasi lavorative da eseguire avverranno anche con l’ausilio dei verbali di “Riunioni di coordinamento in fase prelimi-nare ed esecutiva” e dei verbali di “Visite ispettive e di verifica sullo stato della sicurezza in cantiere” che saranno redatti a cura dello stesso CSE.

In questo caso sarà necessario precisare: a) nei “Verbali di coordinamento preliminare” b) nei “Verbali di coordinamento in corso d’opera” c) nei “Verbali di visita e controllo in cantiere” che “essi costituiscono integrazione e dettaglio al “PSC di progetto”, ai sensi del DLgs 81/2008 e smi art. 92, comma 1, lett. b).

Soltanto se le modifiche apportate al PSC dalle nuove interferenze saranno tali da ren-dere necessaria una completa riorganizzazione delle procedure dei lavori da eseguire, sarà opportuno riscriverlo completamente.

(Allegato XV, punto 2.2.2. lett. f) del DLgs 81/2008 e smi)

Individuare le procedure e la documentazione da fornire affinchè ogni Datore di Lavoro possa attestare l’avvenuta consultazione del RLS prima dell’accettazione del PSC o in caso di eventuali modifiche significative apportate allo stesso.

Evidenza della consultazioneEsempio: Firma apposta per presa visione sul PSC e sul POS dell’Impresa di appartenenza.

X

Riunione di coordinamento tra RLSEsempio: Dichiarazione congiunta di tutti gli RLS nella quale dichiarano di essersi riuniti, aver visionato i reciproci POS, aver verificato la congruità delle procedure di sicurezza che vi sono riportate e la compatibilità con quello della propria Impresa ecc.

X

Riunione di coordinamento tra RLS e CSEEsempio: Per le ridotte dimensioni del cantiere e delle interferenze – dopo aver preso visione dell’evidenza della consultazione e della dichiarazione congiunta tra RLS – il CSE non ha ritenuto necessario procedere anche alla riunione di coordinamento con tutti gli RLS.

///

Altro (descrivere): ……………..

(Allegato XV, punto 2.1.2. lett. h)

Primo Soccorso

Selezionare a chi è riconducibile il compito

a cura del Committente

gestione separata tra le Imprese

gestione di tipo comune tra le Imprese X

In caso di gestione comune, indicare il numero minimo di addetti al primo soccorso ritenuto adeguato per le attività di cantiere:

a) Lavoratori incaricati 1) ________________________________________ 2) ________________________________________ …

b) Imprese a cui fanno capo 1) ________________________________________ 2) ________________________________________

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Emergenza ed Evacuazione:

Selezionare a chi è riconducibile il compito

a cura del Committente

gestione separata tra le Imprese

gestione di tipo comune tra le Imprese X

In caso di gestione comune, indicare il numero minimo di addetti alle emergenze ritenuto adeguato per le attività di cantiere:

c) Lavoratori incaricati 1) ________________________________________ 2) ________________________________________ …

d) Imprese a cui fanno capo 1) ________________________________________ 2) ________________________________________ …

Numeri di telefono delle emergenze:

Pronto soccorso più vicino: OSPEDALE SANTO SPIRITO Lungotevere in Saxia, 1

Tel. 0668351

Pronto Soccorso Ambulanze Tel. 118

Vigili del Fuoco: Vigili del Fuoco - Distaccamento Cittadino Prati Via Caposile, 9

Tel. 063701336 / 115

Carabinieri Tel. 112

Comando dei Vigili Urbani Tel. 06 6769 6822

Guasti Elettricità ACEA - Sede di ROMA Tel. 800.130.336

Guasti Acqua ACEA - Sede di ROMA Tel. 800.130.335

Reperibilità guasti Italgas Tel. 800.900.999

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(Allegato XV, punto 4.1)

Riportare in forma analitica la stima dei costi della sicurezza calcolata secondo quanto previsto dal comma 4 dell’Allegato XV del DLgs 81/2008 e smi, ed in base a quanto indicato nel presente PSC.

Num.Ord. TA-RIFFA

DESIGNAZIONE DEI LAVORI D I M E N S I O N I

Quan-tità

I M P O R T I par.ug. lung. larg. H/peso unita-

rio TOTALE

1 S01.01.001.04

Recinzione prefabbricata da cantiere costituita da pannelli metallici di rete elettrosaldata (dimensioni circa m 3,5 x 1,95 h) e basi in cemento. Compreso il trasporto, il montaggio e lo smontaggio. Costo d'uso mensile o frazione

3,00 35,00 105,00 13,10 1.375,50

1 S01.01.001.05.a

Rete di plastica stampata. Fornitura e posa in opera di rete di plastica stampata da applicare a recinzione di cantiere, compreso il fissaggio della rete alla re-cinzione. Montaggio, smontaggio e nolo primo mese o frazione

20,00 20,00 5,31 106,20

2 S01.01.002.03.a

Predisposizione di locale ad uso spogliatoio con ar-madietti doppi e sedili, minimo sei posti. Montaggio, smontaggio e nolo per 1° mese o frazione

6,00 6,00 49,07 294,42

3 S01.01.004.02.a

Trabattello mobile prefabbricato UNI EN 1004 in tu-bolare di alluminio, base cm 60 x 140, completo di piani di lavoro, botole e scale di accesso ai piani, protezioni, stabilizzatori e quanto altro previsto dalle norme vigenti, altezza max di utilizzo m 5,40 Nolo per un mese o frazione del solo materiale

3,00 68,91 206,73

5 S01.01.004.02.b

idem c.s. ...m 5,40 Per ogni montaggio e smontaggio in opera

2,00 14,34 28,68

6 S01.01.006.02 Scala metallica a libretto UNI EN 131 di altezza m 2, con piedi in gomma antisdrucciolo, munita di dispo-sitivo antiapertura. Nolo per un mese o frazione.

3,00 2,00 6,00 5,10 30,60

TOTALE € 2.042,13

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Planimetria/layout di cantiere in funzione dell’evoluzione dei lavori

Planimetria di progetto

Computo metrico analitico dei costi della sicurezza

Altro (descrivere): ……………..

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Quadro da compilarsi alla prima stesura del PSC

Il presente documento è composto da n. 59 pagine.

1. Il CSP trasmette al Committente Arch. Chiara Cecilia Cuccaro il presente PSC per la sua presa in considerazione.

Data 27/11/2017 Firma del CSP Geom. Angelo Lamanna

2. Il Committente, dopo aver preso in considerazione il PSC, lo trasmette a tutte le Imprese invitate a presentare offerte.

Data ___/___/____ Firma del Committente ……………………………………………

Quadro da compilarsi alla prima stesura ed ad ogni successivo aggiornamento del PSC

Il presente documento è composto da n. ……… pagine.

3. L’impresa affidataria dei lavori Ditta ……………………………………………………………… in relazione ai contenuti per la sicurezza indicati nel PSC/PSC aggiornato:

Non ritiene di presentare proposte integrative Presenta le seguenti proposte integrative ……………………………………………………………………………………………………..….. ……………………………………………………………………………………………………..…..

Data ___/___/____ Firma dell’Impresa affidataria ……………………………………………

4. L’impresa affidataria dei lavori Ditta ……………………………………………………………… trasmette il PSC /PSC aggiornato alle Imprese esecutrici ed ai Lavoratori autonomi:

a) Ditta ……………………………………………………………………………………………… b) Ditta ……………………………………………………………………………………………… c) Sig. ……………………………………………………………………………………………… d) Sig. ………………………………………………………………………………………………

Data ___/___/____ Firma dell’impresa affidataria ………………………………………………

5. Le imprese esecutrici (almeno 10 giorni prima dell’inizio dei lavori) consultano e mettono a disposizione dei Rappre-sentanti della Sicurezza dei Lavoratori (RLS) copia del PSC e del POS.

Data ___/___/____ Firma della Ditta …………………………………………………………….

6. Il Rappresentante per la Sicurezza (RLS):

Non formula proposte al riguardo Formula al riguardo le proposte che seguono …………………………………………………………………………………………..……………… …………………………………………………………………………………………………..………

Data ___/___/____ Firma del RLS ……………………………………………………………….

PIANO DI SICUREZZA E DI COORDINAMENTO – PSC APPALTO DI OPERE PER MESSA IN SICUREZZA ED ADEGUAMENTO NORMATIVO PRE-VENZIONE INCENDI NEL TERRITORIO DEL MUNICIPIO ROMA I CENTRO SCUOLA PI-STELLI – CUP: J84h15002680004 – OP: OP1703950001 – IBU - 3110