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Scuola di Dottorato Dottorato di Ricerca NT&ITA “Nuove Tecnologie & Informazione Territorio - Ambiente” I --- U --- A --- V Resoconto attività primo anno di dottorato Il primo anno di dottorato è specificatamente dedicato: alla formazione, all’individuazione (almeno a grandi linee) del tema di ricerca personale e alla progettazione di itinerari di studio da maturare in Paesi UE. Pur arrivando da un’esperienza di ricerca, sempre all’interno della Facoltà di Pianificazione, mirata alla costruzione di un’offerta informativa derivata da sensori e orientata alle applicazioni territoriali e ambientali, e che quindi faceva da premessa alle tematiche da sviluppare per il dottorato, non avevo una proposta specifica sul tema di dottorato da sviluppare.. Di fatto quindi il percorso che ho svolto si divide in due parti: una prima fase di formazione abbastanza generale fino a luglio, e dopo l’individuazione del tema

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Resoconto attività primo anno di dottorato

Il primo anno di dottorato è specificatamente dedicato: alla formazione, all’individuazione (almeno a grandi linee) del tema di ricerca personale e alla progettazione di itinerari di studio da maturare in Paesi UE.

Pur arrivando da un’esperienza di ricerca, sempre all’interno della Facoltà di Pianificazione, mirata alla costruzione di un’offerta informativa derivata da sensori e orientata alle applicazioni territoriali e ambientali, e che quindi faceva da premessa alle tematiche da sviluppare per il dottorato, non avevo una proposta specifica sul tema di dottorato da sviluppare..

Di fatto quindi il percorso che ho svolto si divide in due parti: • una prima fase di formazione abbastanza generale fino a luglio, e dopo l’individuazione del tema • una seconda fase più mirata alla valutazione di fattibilità della ricerca (inquadramento/problematiche/corposità della proposta/obiettivi perseguibili/metodologia…)

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Rispetto al percorso svolto per la Ricerca Integrata, ho ritenuto essenziale approfondire alcuni temi e questioni che considero importanti per avere solide basi teoriche su cui pianificare e redigere la ricerca, in linea con gli obiettivi che il Dottorato si prefigge.Ho quindi cercato di vedere Il tema delle NT, dell’Info Territoriale, della conoscenza, in contesti disciplinari diversi rispetto a quello dell’esperto di NT: sinergie, contributi, conflitti, questioni irrisolte

1) Produzione e propagazione di conoscenza, il nuovo orientamento dei mercati e lo sviluppo

dell’economia della conoscenza, nella società dell’informazione

Cosa trasforma la conoscenza in valore nella società dell’informazione?Dalla produzione di informazione alla propagazione della conoscenzaRuolo e significato delle Knowledges based communitiesNuove identità a scala locale

Qual è il ruolo delle NT?Internet = luogo di diffusione, scambio, creazione di nuova informazioneRapporto tra NT e fonti di produttività ( efficacia, moltiplicazione, regolazione dell’informazione)

Attività formative prima parte

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2) Cambiamenti nelle forme di rappresentazione del territorio, di “segno” e di “significato”

Attività formative prima parte

Il Significato di nuova geografia e le diverse declinazioni (anche non scientifiche):Neogeography, cybergeography, psicogeography…

Il rapporto tra geografia e rappresentazioni del territorio Chi sono i nuovo geografi?Che rapporto si è instaurato tra cartografia e geografia?

Quali sono o potrebbero essere le metafore di racconto e rappresentazione del territorio e dell’ambiente, dello spazio, del movimento?

TransitivitàRitmoimpronta (Amin)

E le metafore per descrivere le città? Città in una economia a distanza, città di macchine, città di potere, città democratica.

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3) Concetti e declinazioni di democrazia: il ruolo delle NT, le azioni normative e tecniche per l’accesso e l’uso dell’informazione territoriale

Attività formative prima parte

Significato del termine “democrazia”, sue evoluzioni e declinazioni, il dibattito in corso, relativo all’evoluzione tecnologica che lo affianca.

rappresentativa, deliberativa, partecipativa, Cyberdiretta, continua,

Cogliendo le differenze di:scalaContesto finalità del processo democratico

Significato e iniziative di:

- e-government, azioni e ai processi di informatizzazione delle PA per migliorare l’efficienza operativa, l’erogazione di sevizi ai cittadini, l’accesso telematico ai servizi e alle informazioni;- e-governance, apertura e democratizzazione dei processi politici, favorendo l'ampliamento degli ambiti di partecipazione sia verticale che orizzontale;- e-democracy, utilizzo dell’ ITC all’interno dei processi democratici, il cui fondamento giuridico si basa sul principio di sussidiarietà orizzontale.

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4) Scenari d’uso e di significato delle NT

Che impatto hanno queste tecnologie dal punto di vista sociale? A che derive portano nella vita di tutti i giorni? Alcune risposte significative sono presenti nelle tematiche sopra accennate, sia in termini positivi (nuove forme di democrazia, di partecipazione e consapevolezza al governo del territorio, supporto alla conoscenza della complessità dei territori, diffusione e valorizzazione del mercato della conoscenza), che in termini negativi (forme di emarginazione dalla vita politica e sociale, manipolazione nei processi decisionali, esclusione dal mercato, aumento del gap economico tra nazioni, ecc.).

Attività formative prima parte

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Digital City

La città cablata

le città virtuale: avatar e realtà parallele

Spazio di progettazione di luoghi e architetture alternative (più ecologiche, più ordinate, più efficienti…). Elaborazione di dati e algoritmi

Domotica e la domotica “allargata” (rete tra edifici quartieri, porzioni di città)

Network di sensori /sensor web) per il monitoraggio e la gestione del territorio: traffico e mobilità, allerta sui rischi

cyber cultura e forme d’arte raccontate dai flâneur digitali

l’evoluzione dei network di sensori, WSN, SPIME, sensor citizens. Descrizione di ritmi, movimenti, congestioni

le reti civiche e l’uso dell’ITC a supporto dell’e-government

WEB 1.0 WEB 2.0 WEB 3.0

4) Scenari d’uso e di significato delle NT

Attività formative prima parte

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5) Next Generation Digital Earth

Cambiamenti:1) L’organizzazione dell’informazione geografica: SDI e iniziative volte ad ampliare la disponibilità e

l’accesso ai dati2) Geografia come modo di organizzare l’informazione: lo sviluppo dei geobrowser. 3) Geosensing the world: lo sviluppo di sensori e reti di sensori.

4) Innovazione nel supportare la tecnologia.

Attività formative prima parte

Tematiche di ricercaa) la realizzazione di infrastrutture di dati indirizzate agli utenti: mettendo in primo piano il soggetto e le

sue richieste;b) la progettazione di applicazioni orientate ai problemi, in grado di gestire dati in tempo reale e di

individuare situazioni spazio-temporali simili;c) la realizzazione di strumenti in grado di intercettare problemi, come cambiamenti e anomalie nel

dominio dell’umano e dell’ambiente, e di formulare scenari e previsioni.d) la formulazione di soluzioni basate sull’accesso pubblico e la partecipazione, attraverso

piattaforme multi-tecnologiche e multimediali, nonché su più efficaci e innovative politiche di accesso e scambio dati.

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A fianco del percorso formativo teorico, svolto per lo più attraverso letture e consultazioni di libri, pubblicazioni e siti internet, ho cercato di colmare alcune lacune di natura prettamente tecnico progettuale concernente le NT e l’informazione territoriale (geodatabase, standard ISO e OGC, interoperabilità, architetture e piattaforme Gis e Web Gis, HTML/XML/UML, ecc.).

Attività formative prima parte

Strutturate:1. Formazione nell’ambito del Master di I livello (modelli e strutture dei dati spaziali, Gis, piattaforme e architetture,

analisi spaziale e geostatistica) e dell’offerta di Facoltà (corso Valutazione: modelli e disegni valutativi)

2. Partecipazione ad alcune lezioni della scuola di dottorato (sui temi della pianificazione)3. Partecipazione ai seminari interni (Baldini, Laurini, Natura 2000)4. Partecipazione conferenze (Cecchini)

Autogestite:1. Ricerca bibliografica e sitografica 2. Letture (personali o consigliate da Patassini, Rumor, ecc)3. Ricerca presso università straniere di filoni di ricerca comuni (University of Salford, Wageningen,

Sheffield, Durham…) 4. Autoformazione tecnica

Ho inoltre partecipato regolarmente agli atelier di dottorato

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Il percorso formativo, seppure fin troppo generico, mi ha consentito di individuare alcune tematiche di interesse più circoscritte, fino all’ipotesi di un possibile percorso di ricerca.

Percorso che in prima istanza si prefigge l’obiettivo di attuare una riflessione sul rapporto, le sinergie tra NT, informazione territoriale e pratiche partecipative in un contesto di pianificazione a scala urbana.

Posto che fin da subito va precisato il dominio e il significato di partecipazione che si vuole adottare, le motivazioni che mi stimolano a dedicarmi a questo tema stanno in una serie di questioni che ritengo possano ancora essere materia di riflessione.

Il processo partecipativo è infatti il momento in cui si esercita praticamente la connessione tra diverse forme di conoscenza,

Ma è anche il luogo in cui è necessario riflettere sul vero significato di accesso e condivisione di informazione (prima durante e dopo il processo partecipativo)

e in cui le forme di consapevolezza dei cittadini e quindi le diverse forme di democrazia si concretizzano, ridefinendo il rapporto tra soggetti, obiettivi e processo di attuazione di piani e delle politiche.

Primi esiti: ipotesi di ricerca

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Lo stimolo alla riflessione inoltre prende spunto da alcune criticità intrinseche.

Le pratiche collaborative (per lo più progettuali) sono spesso episodi puntuali e non particolarmente monitorati

In cui una proposta progettuale alla fine del processo partecipativo si scontra con piani e politiche diverse o non ancora in grado di recepire queste forme di progettazione.

Infine la tecnologia anzichè essere considerata strumento a supporto del processo (e delle tecniche per attuare il processo) è stata a volte considerata panacea ad una serie di problemi, con risultati piuttosto scadenti (vedi reti civiche prima fase…), perfino pericolosi (manipolazione)

Ipotesi di ricerca: motivazioni

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La ricerca potrebbe essere finalizzata a dare risposta ad alcuni quesiti riguardanti il rapporto tra tecnologie, informazione territoriale e processi partecipativi e verificando le sinergie che possono innescarsi, per esempio:

Ipotesi di ricerca: obiettivi

•come far concorrere diversi soggetti, in possesso di differenti livelli e tipologie di conoscenza, alla realizzazione di un processo di produzione di dati che contribuiscano alla costruzione dei quadri conoscitivi, necessari fin dall’avvio della pianificazione (in un ottica quindi di governance)?

•Come avviare un processo di monitoraggio concreto e proattivo del valore dell’azione partecipata, in termini di accountability e responsiveness?

•Come mettere in relazione tutti gli input e i progetti puntali, risultato del processo di coinvolgimento dei cittadini, ed organizzare i nuovi dati da essi provenienti per riavviare la costituzione o l’aggiornamento dei quadri conoscitivi, e poi delle politiche e dei piani, realizzando un circuito virtuoso ?

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E ancora: • che ruolo ricoprono i diversi soggetti in campo (per definizione questa è la forma progettuale più articolata dal punto di vista dei soggetti e delle relazioni tra soggetti) nella costruzione dell’informazione?

• possono ora le NT e la visione “territoriale” contribuire a relazionare i soggetti e il loro apporto di conoscenza?

• come cambiano i ruoli dei protagonisti quando si instaura un meccanismo di condivisione di informazioni (in tutte e fasi) e le relazioni tra soggetti?

La riflessione potrebbe concludersi quindi con la “traduzione” degli elementi salienti in una proposta progettuale (architettura del processo, della piattaforma tecnologica, del modello dei dati)

Ipotesi di ricerca: obiettivi

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A) costruire una sorta di mappa delle esperienze che registri il rapporto tra partecipazione e informazione territoriale, individuandone e valutandone le criticità e gli elementi significativi;

B) disaggregare e ricomporre le gradazioni delle dimensioni partecipative in rapporto alle NT e all’informazione territoriale;

C) proporre un DISPOSITIVO in termini di architettura e piattaforma tecnologica, di supporto alle pratiche partecipative.

Ipotesi di ricerca: risultati attesi

Tenendo conto della complessità della società e delle problematiche territoriali si intende riconsiderare NT (e IT) non come “cabine di regia” o sistemi di supporto alle decisioni, ma piuttosto come bussole che consentono di dare alcune direzioni ad una serie di soggetti (che possono appartenere ad una serie di network diversi, avere comportamenti diversi a seconda del contesto, ecc.) in processi anche molto complessi.

Il riferimento culturale (sociale) è il concetto di dispositivo e di soggetto in Faucoult: multi appartenente ad una serie di reti, in contesti complessi.

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Ipotesi di ricerca: alcune precisazioni metodologiche

Partire dall’analisi di alcune esperienze e poi definire l’ipotesi (fare alcuni assessment, individuare esperienze di partecipazione al governo del territorio a scala locale).

Lavorare su uno o alcuni temi importanti del governo del territorio: • riqualificazione urbana di spazi collettivi• mobilità e movimento• energia (bioenergia)

La ricetta sta nel nuovo modo di distribuire diritti e doveri dell' individuo rispetto alle risorse in campo: «Ognuno ha diritto ad una porzione di sole e ha la responsabilità di amministrare la sua fetta d' energia.

Spostare l’attenzione della valutazione delle esperienze da obiettivi/funzioni partecipativi ai soggetti (individui/ collettività/comunità/associazioni/reti…)

Lavorare su casi studio di respiro europeo (riconoscimento del contesto nazionale, ma sforzo di ragionamento in un ottica europea)

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Ipotesi di ricerca: alcune precisazioni metodologiche

spazi collettivi e luoghi di appartenenza

risparmio energetico

mobilità sostenibile

Reti di energia rinnovabile

ritmo e movimento

Qualità urbana

riduzione dell’inquinamento

http://commoncensus.org/

http://www.baristanet.com/

Generating knowledge for future Melboune

Conscious energy systems in Copenhagen

Green buildings in Chicago

Comune di Firenze. E-MOVE

Comune di Benetutti (SS)- La mia azienda elettrica

Sostenibilità ambientale

e_dem.cossato. miglioramento del servizio di raccolta differenziata

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Da settembre ho avviato la vera e propria seconda fase dell’attività formativa

Attività formative seconda parte

Strutturate:1. Formazione nell’ambito del corso Azione Locale Partecipata2. Partecipazione convegno: Learning City in a knowledge based society3. Partecipazione ai seminari interni

Autogestite:1. Ricerca bibliografica e sitografica 2. Incontri con Prof. Patassini e successivamente con: Padovani, Gelli, Fregolent3. Letture (personali o consigliate da Patassini, Padovani, Gelli,.. )

Ho inoltre partecipato regolarmente agli atelier di dottorato

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In particolare la chiusura del primo anno di dottorato è stata orientata all’approfondimento dei seguenti argomenti:

•Esperienza partecipative (iniziative, programmi e normative) di tipo top down, soprattutto a scala locale

•Esperienza partecipative iniziative bottom up (non in Italia)•Governance (e rapporto tra governance e partecipazione dei cittadini nella progettazione urbana)•Orientamenti UE in termini di democrazia e partecipazione (trattato di Lisbona..)• Classificazione soggetti coinvolti (tipo/ruolo/ motivazione/relazione e forme di relazione )• Classificazione degli oggetti della partecipazione (Piani, progetti, politiche, opinioni…)• Fasi del processo (quadro conoscitivo, ascolto, pianificazione, realizzazione…)•Tecniche e strumenti in uso (ascolto e interazione costruttiva)

Attività formative in corso

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1) Organizzare un seminario interno per definizione del tema, possibili relatori:• Avventura Urbana (professionisti)• Luigi Bobbio o altro docente (mondo accademico)• Flavia Marzano (relazione con e-democracy)• Comune di Follonica (Comune che ha in corso un’esperienza)• Comune di Novara* o altra amministrazione (Comune che ha concluso un’esperienza)

2) Continuare lo studio e ordinare la mappature delle esperienze (top-down e bottom-up) di

partecipazione: iniziative/programmi/normativa/ Italia-Europa (a partire dalla bibliografia studiata)

GEO.CIVIT@SObiettivo dichiarato del progetto è quello di affrontare problematiche legatealle pre-condizioni della partecipazione dei cittadini alla società dell'informazione. In particolare il progetto si propone:• di favorire l’accesso telematico a banche dati dai contenuti affidabili (grazie ad un valido processo di omogeneizzazione,

verifica ed integrazione dei dati), utilizzando la tecnologia GIS;• di favorire, attraverso le tecnologie ICT, sinergie fra i diversi uffici delle PAL

Attività future per lo sviluppo della ricerca

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3) Individuare casi studio su temi urbani sopra individuati (Energia/mobilità…) in Italia e all’estero

4) Costruire/individuare il metodo e la tecnica di analisi e valutazione dei casi studio (interviste e raccolta dati in loco e su web, scale e indicatori…)

5) Valutare e classificare dei punti di forza e di debolezza, problemi, valori individuati

6) Avvio della proposta progettuale

Attività future per lo sviluppo della ricerca

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In due modalità distinte:All’interno di un gruppo di ricerca: da aprile ad luglio 2008 intendo svolgere il dottorato presso l’Università di Amburgo e la Florida Atlantic University (partecipazione al gruppo di ricerca “Digital City” e al progetto “Playful Public Participation").

In itinere

Da settembre a dicembre 2009 vorrei invece organizzare una serie di visite ed interviste mirate all’analisi di casi studio. Per esempio in:UK (Università)•Norvegia (professionisti e amministratori)•Olanda (professionisti e amministratori)•Italia (professionisti e amministratori e cittadini)

L’esperienza all’estero

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A mio parere sarebbe stato utile fin da subito essere affiancati da un tutor, che supervisionasse la pianificazione delle attività formative orientate alla scelta del percorso di ricerca;

Sarebbe inoltre stato opportuno avere più occasioni per discutere e interagire con alcuni membri del Collegio Docenti.

Gli atelier hanno avuto esiti alterni, proficui all’inizio dell’anno, nella stesura dell’autoregolamento, poco stimolanti per tutti tra la primavera e l’estate, più efficaci a partire dall’autunno. Forse sarebbero dovuti essere più rigorosamente strutturati, avremmo dovuto imporci di affrontare, alternandoci nel coordinamento degli incontri, le questioni rilevanti a partire da parole e concetti chiave, da letture in comune. Sono in effetti mancati reali momenti di confronto, che sicuramente hanno bisogno di molto impegno, ma valgono forse più dell’ascolto passivo di una conferenza.

Criticità