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Scuola Dell’Infanzia Madonna delle GrazieRobegano - Venezia Via XXV Aprile 42 Tel. e Fax: 041/482111 e-mail: [email protected] pec: [email protected] Codice Meccanografico: VE1A034009 Federata alla FISM di Venezia

Scuola Dell’Infanzia Madonna delle Graziescuolainfanziarobegano.it/wp-content/uploads/2017/11/PTOF-2016... · - Protocollo di accoglienza per alunni con bisogni educativi speciali

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Scuola Dell’Infanzia

“Madonna delle Grazie” Robegano - Venezia

Via XXV Aprile 42 Tel. e Fax: 041/482111

e-mail: [email protected] pec: [email protected] Codice Meccanografico: VE1A034009 Federata alla FISM di Venezia

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Orario di segreteria

dalle ore 09:30 alle ore 10:30

INDICE

- Premessa pag. 03

- Storia, Identità e Mission della Scuola: pag. 03 - storia pag. 03 - gestione della scuola pag. 03 - mission pag. 04

- Analisi Socio-Ambientale: pag. 04

- il territorio, la situazione demografica pag. 04

- Organizzazione, Risorse e Gestione della Scuola: pag. 05 - spazi pag. 05 - il tempo scuola pag. 06 - criteri di formazione delle sezioni pag. 08 - calendario scolastico pag. 09 - organigramma pag. 10 - risorse umane pag. 11 - risorse finanziarie pag. 13

- Percorsi Educativo-Didattici: pag. 13

- il curricolo pag. 18 - le fasi della programmazione pag. 22 - progetti di potenziamento dell’offerta formativa pag. 24 - progetto continuità infanzia/primaria pag. 29 - progetto continuità infanzia/nido pag. 29 - progetto sicurezza pag. 30 - partecipazione dei genitori alla vita della Scuola pag. 30 - rapporti con il territorio pag. 34

- Inclusione Scolastica pag. 35

- Formazione, Autovalutazione, Interventi di Miglioramento: pag. 36

- formazione permanente del personale pag. 36 - strumenti di valutazione e autovalutazione pag. 37 - interventi di miglioramento pag. 38

- Documenti Allegati agli atti della scuola:

- Regolamento della Scuola - Curriculo IRC - Protocollo di accoglienza per alunni con bisogni educativi speciali - Piano annuale per l’inclusione scolastica (PAI)

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PREMESSA NATURA E SCOPO DEL DOCUMENTO

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della Scuola ed esplicita la progettazione educativa ed organizzativa che la Scuola adotta nell’ambito della sua autonomia. Il Piano ha valore Triennale e può essere rivisto annualmente, sempre entro il mese di ottobre. Il presente Piano Triennale dell’Offerta formativa relativo alla Scuola dell’Infanzia “Madonna delle Grazie” è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015 n.107, recante la “Riforma del Sistema Nazionale e Formazione Delega per il riordino delle Disposizioni Legislative vigenti”. Il Piano è stato elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della Scuola e delle scelte di Gestione e di Amministrazione definiti dal presidente e legale rappresentante Don Filippo Facchin. Il Piano: - ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta del 26-09-2016; - è stato approvato dal Comitato di Gestione nella seduta del 30-09-2016 - è pubblicato nella bacheca della Scuola e nel Sito Internet. - è stato aggiornato per l’anno scolastico 2017/2018 in collegio docenti in data 30 ottobre 2017.

STORIA, IDENTITÀ e MISSION DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia Paritaria “Madonna delle Grazie”, è una scuola cattolica, gestita dalla Parrocchia “SS. Giacomo e Cristoforo” di Robegano (VE). Nella Primavera del 1958 l’allora Parroco Don Attilio Semenzato, chiamò a raccolta gli uomini di buona volontà di Robegano per demolire una vecchia villetta rossa, lasciata alla parrocchia dal defunto sig. Albino Spolaor, che sorgeva di fronte alle scuole elementari, per lasciar posto alla costruzione di un nuovo asilo. La nuova Scuola dell’Infanzia, con l’impegno di tutti i parrocchiani e la volontà del nuovo parroco Don Alberto Schiavetto fu terminata ed entrò in funzione nel mese di settembre 1962. La nostra Scuola dell’Infanzia è ubicata in Robegano di Salzano, via XXV Aprile n°42, Provincia di Venezia, Diocesi di Treviso. Nella nostra Scuola dell’Infanzia, a partire dall’Anno Scolastico 1997/98 (anno in cui è venuta a mancare la presenza delle Rev. Suore dell’Ordine delle Mantellate) operano solamente insegnanti laiche. Vi è inoltre un Comitato di Gestione, presieduto dal nuovo Parroco Don Filippo Facchin.

GESTIONE DELLA SCUOLA La Scuola dell’Infanzia “Madonna delle Grazie” è un’istituzione senza fini di lucro, sostenuta economicamente dai genitori dei bambini frequentanti che partecipano alla gestione tramite i loro rappresentanti, beneficia di contributi dal M.I.U.R., dal Comune di Salzano e dalla Regione Veneto.

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MISSION La nostra Scuola, voluta e sostenuta dalla comunità cristiana e consapevole, come unica Scuola dell’Infanzia della frazione, di essere una realtà importante nel nostro Comune ha come suoi impegni principali:

A) “Gestire la Scuola dell’Infanzia, favorendo la crescita integrale, fisica, intellettuale, spirituale e religiosa dei bambini e delle bambine, ispirandosi alla concezione cristiana della vita.

B) Promuovere ogni iniziativa volta a valorizzare il ruolo educativo e sociale della famiglia e la sua vocazione all’interno della comunità cristiana; a rendere consapevoli i genitori dei diritti e dei doveri che a loro competono in qualità di primi educatori dei propri figli (questionario CHESS)

C) Sollecitare in ogni forma l’accoglienza dei bambini e delle bambine contro ogni discriminazione, all’interno della scuola come della comunità cristiana e dell’ambiente sociale, favorendo l’eliminazione di ogni ostacolo alla loro crescita materiale e spirituale.

D) Considerare la Scuola dell’Infanzia come attività pastorale della Chiesa locale, pur avendo una fisionomia di scuola autonoma e riconosciuta dallo Stato: scuola paritaria con decreto Ministeriale n°488/5286 del 28/02/2001; ritenendo di offrire un valido contributo alla formazione della persona anche nei casi in cui non ci sia, da parte di alcuni genitori, una esplicita e convinta adesione alla fede cattolica.” (STATUTO DELLA SCUOLA, Art.1: “Scopi e principi ispiratori”).

Tutta la comunità è interessata a collaborare, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, al buon andamento della Scuola dell’Infanzia e questa, a sua volta, cerca di inserirsi sempre più profondamente nella comunità ecclesiale e civile. Lo stabile, come già ricordato, risale al 1962. Successivamente sono state effettuate delle ristrutturazioni e ampliamenti. Oggi l’edificio è in regola con le norme di sicurezza stabilite con D.Lgs. 81/2008.

ANALISI SOCIO – AMBIENTALE IL TERRITORIO, LA SITUAZIONE DEMOGRAFICA

Il Comune di Salzano, relativamente vicino alle concentrazioni produttive di Mestre-Marghera ed equidistante da Treviso e Padova, è una realtà che vive una situazione di nuovi insediamenti, concentrati in passato maggiormente nella zona del centro (Salzano) e ora nell’area della nostra frazione (Robegano). Questi insediamenti, aumentati consistentemente negli ultimi anni, sono dovuti in larga misura alla sempre più difficile capacità di assorbimento abitativo della cintura di Mestre-Marghera. L’immigrazione di cittadini provenienti dalle vicine zone urbane e dai paesi extracomunitari (Africa, Est Europeo, Cina, Balcani) è, quindi, uno degli elementi che sembrano maggiormente interessare il tessuto socio-residenziale della zona, con esiti potenziali alterni: essa può infatti costituire fonte di sviluppo oppure di problematiche, a seconda che il processo di integrazione avvenga in modo armonico o meno. La distanza fisica e la divisione fra i due centri abitati, Salzano e Robegano è ulteriormente amplificata da una rete di comunicazione che privilegia i contatti autonomi e indipendenti dei due nuclei con i centri importanti di Mirano e Noale, piuttosto che tra loro. La Scuola Media e la Scuola Elementare hanno le loro sedi in entrambi i centri abitati ma mantengono la stessa dirigenza scolastica. Con gestione del tutto autonoma tra loro, invece, sono organizzate le Parrocchie e le relative Scuole dell’Infanzia.

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Le Parrocchie, tra l’altro, costituiscono una presenza significativa nel territorio: sono occasioni di aggregazione e, di fatto, detengono la paternità di gran parte dei “servizi di incontro”. Sono i gruppi di volontariato, i gruppi sportivi e culturali. Tuttavia la realtà salzanese sembra essere, nel suo insieme, abbastanza povera culturalmente e soprattutto, scarsamente reattiva alle sollecitazioni messe in atto sia dal Comune che dalle associazioni; e questo malgrado il tessuto socio-economico sia sufficientemente differenziato e quindi comprenda fasce di popolazione rappresentative di varie realtà sociali. Alla luce di quanto descritto sopra, la Scuola dell’Infanzia intende porre l’attenzione sulla necessità di:

✓ collocarsi all’interno dell’esperienza di vita complessiva del bambino;

✓ motivare l’apprendimento in modo da sviluppare nel bambino la gioia della scoperta, la capacità di essere critico, costruttivo e positivo verso il mondo;

✓ guardare con attenzione al clima delle relazioni per facilitare l’interazione tra alunni affinché sviluppino corretti comportamenti di convivenza e acquisiscano saperi e competenze lavorando e discutendo insieme.

La Scuola, nell’intento di offrire un servizio concretamente rispondente alle esigenze del territorio, si collega con le Istituzioni scolastiche presenti in zona, con l’Amministrazione comunale, con la Comunità ecclesiale e con altre istituzioni e realtà presenti nel territorio. Vista la sempre maggiore incidenza di realtà familiari con entrambe le figure genitoriali impegnate in attività lavorative è emersa la necessità di provvedere all’assistenza ed educazione di bambini di età inferiore ai tre anni. Per questo motivo, è stato realizzato un Asilo Nido Integrato, approvato e in parte finanziato dalla Regione Veneto, con il nulla osta del Comune di Salzano e dell’A.S.L. competente e in convenzione con il Comune di Salzano. Il nuovo ambiente occupa il primo piano dell’edificio della nostra Scuola dell’Infanzia.

ORGANIZZAZIONE, RISORSE E GESTIONE DELLA SCUOLA

SPAZI

Allo stato dei fatti l’edificio è suddiviso in due piani: il piano terra destinato alla Scuola dell’Infanzia e il primo piano adibito ad Asilo Nido Integrato, ed un’aula laboratorio per la scuola dell’infanzia.

Il piano terra risulta attualmente così suddiviso: ✓ 1 ampio salone ✓ 3 aule adibite ad attività di sezione e laboratorio ✓ 1 refettorio ✓ 1 spazio cucina ✓ 8 servizi igienici.

Il primo piano è composto da: ✓ 1 aula adibita ad attività di sezione o laboratorio per la scuola dell’infanzia ✓ 1 ampio salone ✓ 1 stanza psicomotricità ✓ 1 aula attività ✓ 1 dormitorio ✓ 1 stanza accoglienza

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✓ 3 servizi igienici per i bambini autosufficienti ✓ 1 stanza cambio per i più piccoli ✓ 1 refettorio ✓ 1 infermeria ✓ 1 ampia terrazza per il gioco ✓ 1 ufficio per la gestione dell’intera Scuola

All’esterno vi sono 2 ampi giardini.

TEMPO SCUOLA

Partendo dalla suddivisione della giornata a Scuola, cogliamo l’occasione per stabilire alcune regole e procedure che devono instaurarsi nel rapporto scuola-famiglia, in quanto “ogni famiglia è tenuta a collaborare all’opera educativa della Scuola dell’Infanzia, ottemperando a tutte le norme dell’educazione morale, civile ed igienica dei bambini” (REGOLAMENTO, Art. 12)

IL TEMPO SCUOLA 7.30 – 9.00 ACCOGLIENZA: una delle insegnanti accoglie i bambini nell’atrio indirizzandoli in salone, dove le altre insegnanti li osservano e ascoltano nei loro giochi spontanei e liberi. (REGOLAMENTO, Art. 4)

9.00 – 9.15 RIORDINO MATERIALE LUDICO 9.15 – 9.45 AVVIO DELLE ATTIVITA’ IN MANIERA RITUALE: preghiera, giochi guidati, canti, mimi, poesie e, una volta al mese, festa di compleanno collettiva. 9.45 – 10.15 SERVIZI (per i più piccoli), APPELLO e AVVIO DELLE ATTIVITA’ IN SEZIONE (discussione, dialogo o lancio delle attività che seguiranno nel corso della giornata). 10.15 –11.15 ATTIVITA’: linguaggio, stupore, psicomotricità, manualità, ecc. (con particolare riferimento ai Campi di Esperienza indicati dagli Orientamenti). 11.15 – 11.30 PREPARAZIONE AL PRANZO: Le sezioni a turno si recano ai servizi e preparano i loro posti per il pranzo assieme si dice la preghiera e si scopre il menù del giorno. In questo lasso di tempo escono i bambini che non mangiano a scuola.

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11.30 – 12.45 PRANZO

12.45 – 13.00 SERVIZI 13.00 – 14.00 GIOCO GUIDATO NEL GRANDE GRUPPO o GIOCO LIBERO (in salone o in giardino a seconda del tempo e della stagione) Dalle 13.00 alle 13.15 vi è l’uscita intermedia per chi ne avesse bisogno. Alle 13.30 circa, riposo pomeridiano per i bambini “piccoli”. 14.00 – 15.00 RITORNO IN SEZIONE per:

▪ concludere i lavori della mattinata ▪ giocare con il materiale ludico presente in classe

15.00 – 15.30 CONCLUSIONE DELLA GIORNATA SCOLASTICA:

▪ riordino della classe ▪ dialogo che riassume le attività della giornata e che può far emergere

aspettative per il giorno successivo ▪ racconti e giochi

15.30 – 15.45 USCITA 15.45 – 16.30 USCITA POSTICIPATA con la collaborazione delle Educatrici del Nido, all’interno dello stesso ambiente.

Quanto sopra riportato rappresenta la giornata tipo dei bambini e non va interpretata in maniera rigida e immutabile: i tempi delle attività possono variare leggermente in ragione del periodo dell’anno in cui si svolgono e delle esigenze che possono via via emergere. E’ molto importante comunque che la giornata dei bambini sia strutturata secondo ritmi il più possibile stabili, tali da comunicare loro alcune “certezze” su ciò che incontreranno ed inoltre per garantire loro la necessaria tranquillità è indispensabile evitare che la presenza di un genitore fuori dagli orari consentiti, richiamando alla mente l’assenza del proprio sia causa di inutili crisi, quindi “sarà cura dei genitori provvedere all’accompagnamento dei bambini all’entrata e all’uscita della Scuola, rispettandone gli orari per non ostacolare lo svolgimento delle attività didattiche o delegando, previa autorizzazione scritta (come da modulo allegato) altre persone di fiducia per il ritiro dei bambini.” (REGOLAMENTO, Art. 4) In nessun caso i bambini verranno consegnati a minori.

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ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA:

Formazioni delle sezioni “Sono ammessi alla Scuola dell’Infanzia tutti i bambini che abbiano compiuto l’età di tre anni o che li compiano entro il 31 Gennaio dell’anno scolastico a cui chiedono di iscriversi e che non abbiano ancora raggiunto l’età dell’obbligo scolastico, compatibilmente con la ricettività delle strutture.” Hanno naturalmente la precedenza i bambini che compiono i 3 anni entro il 31 Dicembre dell’anno di iscrizione alla scuola dell’infanzia. (REGOLAMENTO, Art. 1)

Nell’Anno Scolastico 2017/2018 i bambini iscritti alla nostra Scuola dell’Infanzia sono 60, suddivisi in tre sezioni, ciascuna delle quali è assegnata ad una insegnante. Le sezioni risultano ripartite in tre sezioni omogenee. La formazione delle sezioni, viene discussa annualmente dal collegio docenti e dal gestore e può variare a seconda del numero e dell’età dei bambini. Le sezioni possono essere omogenee od eterogenee e prima dell’inizio dell’anno scolastico vengono approvate dal comitato di gestione. “La Scuola dell’Infanzia rimane in attività tutti i giorni, escluso il Sabato ed i giorni festivi e di vacanza stabiliti dal calendario scolastico, con il seguente orario:

ENTRATA: dalle ore 7.30 alle ore 9.00

USCITA: dalle ore 15.30 alle ore 15.45 (per coloro che ne avessero l’esigenza: alle ore 11.30 o dalle ore 13.00 alle ore 13.15 e alle 16.30 solamente per chi ne fa richiesta scritta al momento dell’iscrizione e per motivi di lavoro).

L’orario di permanenza dei bambini a scuola può essere ridotto nella fase di inserimento per adeguarsi alle loro esigenze. Come sopra ricordato la nostra Scuola dell’Infanzia segue il Calendario Scolastico Regionale; eventuali modifiche vengono stabilite dal Comitato di Gestione e comunicate a tempo debito alle famiglie. Per l’anno scolastico 2017/2018, l’apertura della scuola è stata fissata per il 5 settembre 2017 e la chiusura per il 27 giugno 2018. La Scuola garantisce 45 ore di funzionamento settimanale, suddivise in 9 ore giornaliere. All’Asilo Nido Integrato vi è un’unica sezione di 27 bambini, a sua volta suddivisa in 3 sottogruppi. L’Asilo Nido Integrato rispetta gli stessi orari di apertura della Scuola dell’Infanzia, mentre per agevolare le famiglie che lavorano, prevede la possibilità di richiedere per iscritto un’uscita posticipata fino alle 17.00.

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STILE E FISIONOMIA DELL’INSEGNANTE: L’insegnante svolge la sua professione riconoscendola come missione. Ha come stile:

▪ la volontà di amare per prima ▪ accogliere con benevolenza ▪ insegnare principalmente con l’esempio ▪ accompagnare con discrezione e sollecitudine amorosa nel cammino della graduale

maturazione ▪ intervenire con fermezza e dolce pazienza ▪ cercare di prevenire

Ha come obiettivi: ▪ assicurare l’unità fondamentale di orientamento dell’azione educativa ▪ coinvolgere tutti nella costruzione della fraternità educativa ▪ creare e costruire il clima fraterno di amicizia e di accoglienza ▪ promuovere il senso di appartenenza e la partecipazione alla vita della società e

della Chiesa

RISORSE DELLA SCUOLA:

ORGANIGRAMMA

Presidente e Legale Rappresentante:

DON FILIPPO FACCHIN

Coordinatrice Didattica e Psicopedagogica:

MAZZUCATO JENNY

Direttrice Amministrativa:

CHINELLATO MANUELA

Insegnanti: Cuoca:

BAGORDO LORENA GNAN BARBARA

CAMPAGNARO ANNALISA Aiuto-Cuoca:

LUISE STEFANIA SACCON ROMINA

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RISORSE UMANE:

La nostra Scuola dell’Infanzia è funzionante grazie alla presenza di personale con varie qualifiche e funzioni: La Coordinatrice psicopedagogica e didattica: Mazzucato Jenny La Direttrice amministrativa Chinellato Manuela Le Insegnanti: In servizio ve ne sono 3, tutte fornite del prescritto titolo di studio e tutte abilitate all’insegnamento presso la nostra scuola. Le insegnanti che operano nella nostra scuola sono assunte con rapporto di lavoro individuale conforme al Contratto Collettivo Nazionale di lavoro FISM. Tutte le insegnanti sono assunte a tempo pieno e indeterminato e sono: Campagnaro Annalisa, Bagordo Lorena e Luise Stefania. Altre 3 Educatrici operano all’interno dell’Asilo Nido Integrato. Le insegnanti della scuola dell'infanzia svolgono la loro attività di insegnamento per 35 ore settimanali, effettuando turni di lavoro secondo il seguente calendario:

INSEGNANTE A INSEGNANTE B INSEGNANTE C SETTIMANA 1

Entrata: ore 7.30 Pausa: 12.00/12.30 Uscita: ore 15.30

Entrata: ore 8.00 Pausa: 12.30/13.00 Uscita: ore 15.45

Entrata: ore 9.15 Pausa: 13.00/13.30 Uscita: ore 16.00

SETTIMANA 2

Entrata: ore 8.00 Pausa: 12.30/13.00 Uscita: ore 15.45

Entrata: ore 9.15 Pausa: 13.00/13.30 Uscita: ore 16.00

Entrata: ore 7.30 Pausa: 12.00/12.30 Uscita: ore 15.30

SETTIMANA 3

Entrata: ore 9.15 Pausa: 13.00/13.30 Uscita: ore 16.00

Entrata: ore 7.30 Pausa: 12.00/12.30 Uscita: ore 15.30

Entrata: ore 8.00 Pausa: 12.30/13.00 Uscita: ore 15.45

Le insegnanti hanno oltre al compito di svolgere il servizio frontale con i bambini, anche quello di stendere la programmazione annuale e le singole Unità di Apprendimento, di verificare e verificarsi costantemente, di coordinarsi affinché il loro lavoro sia basato sulla consapevolezza di intenti e sulle motivazioni a progredire e migliorare il loro servizio.

La Coordinatrice didattica (Mazzucato Jenny): ha il compito di:

• presiedere il Collegio dei Docenti che deve riunire, gestire e coordinare

• tenere in ordine i verbali delle riunioni e controllare i registri di presenza dei bambini

• seguire la collaborazione didattica e la collaborazione dei genitori

• tenere i rapporti con le varie realtà educativo-sociali e con i genitori per quanto concerne la parte didattica della scuola

• essere a conoscenza di tutti i dati riferiti alla Scuola: numero degli alunni, insegnanti.

• Da Gennaio 2018 offrirà uno sportello di consulenza Pedagogica ai genitori che lo richiederanno.

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La Direttrice Amministrativa della scuola (Chinellato Manuela): ha il compito:

• di tenere i rapporti con le famiglie per informazioni o suggerimenti per migliorare la qualità del servizio.

• raccogliere e conservare le iscrizioni dei bambini

• tenere i rapporti con l ‘ULSS di competenza e prendere accordi per eventuali interventi

• rispondere alle circolari che arrivano ed informare il Presidente

• tenere i rapporti con l’Ente locale, cioè il Comune e curare la convenzione

• tenere i rapporti con il M.I.U.R.

• tenere i rapporti con la Regione Veneto

• prendere informazioni ed organizzare assieme alla coordinatrice didattica le uscite di istruzione, e nel territorio

• coordinare i turni di lavoro del personale assieme alla coordinatrice didattica.

La Cuoca (Gnan Barbara) che prepara direttamente i pasti e si occupa delle pulizie è assunta dalla scuola con rapporto di lavoro individuale, part-time, conforme al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro F.I.S.M..

Il MENÙ seguito dalla cuoca è visionato e approvato dall’ULSS. annualmente ed è articolato su quattro settimane; la tabella è esposta al pubblico per la conoscenza diretta degli alimenti somministrati ai bambini.

Una Aiuto-Cuoca (Saccon Romina), collabora al mattino nella gestione della mensa del nido e della scuola dell’infanzia e al pomeriggio svolge le pulizie dei locali; anche lei assunta, con contratto di lavoro individuale, part-time, conforme al Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro F.I.S.M.. Presso l’Asilo Nido presta servizio un’Ausiliaria part-time (Francescato Nathalie Marie), addetta alle pulizie dei locali, sempre assunta con regolare Contratto Collettivo di Lavoro F.I.S.M..

Tra il personale sono state individuate anche le seguenti figure: - in conformità al D.Lgs.81 ✓ RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE ✓ RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA ✓ ADDETTO ALL’EMERGENZA, PREVENZIONE INCENDIO E LOTTA

ANTINCENDIO. ✓ ADDETTO AL PRIMO SOCCORSO. - in conformità al D.Lvo n.193 del 6 novembre 2007 ✓ ADDETTO AUTOCONTROLLO ALIMENTARE (HACCP)

Tutto il personale designato è in possesso dell’attestato del prescritto Corso di formazione.

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RISORSE FINANZIARIE La Scuola dell’Infanzia trae i mezzi per il suo funzionamento da:

✓ contributi da genitori, il cui ammontare sarà stabilito di anno in anno dal Comitato di Gestione (vedi REGOLAMENTO, Art. 6/7/8)

✓ contributi da Enti pubblici, Statali e Regionali ✓ contributi Comunali ✓ proventi da iniziative proprie della scuola ✓ contributi della Parrocchia

CONTRIBUTI E PROVENTI vengono utilizzati per coprire: ✓ spese per il personale ✓ spese per il funzionamento (alimenti, luce, acqua, gas, telefono, ecc.) ✓ spese per l’acquisto di materiale didattico ✓ spese per l’iscrizione alla FISM (Federazione Italiana Scuole Materne) ✓ spese per la formazione e l’aggiornamento del personale docente e non docente ✓ ogni altra spesa necessaria

RISORSE MATERIALI: La Scuola è dotata di:

✓ arredi scolastici (tavoli, sedie, armadietti, armadi, panchine, ecc.) ✓ attrezzature ludiche ✓ sussidi: stereo, televisione, DVD, proiettore, videocamera, macchina fotografica

digitale, 5 computer, stampanti e fotocopiatrice.

PERCORSI EDUCATIVO-DIDATTICI

PREMESSA La Scuola si qualifica non solo per i valori scelti e proposti, ma anche per lo stile delle attività che in essa si svolgono. Per realizzare gli obiettivi e le finalità previste, la Scuola si deve avvalere di una organizzazione adeguata e puntuale che preveda: il modulo orario, l’articolazione delle attività didattiche più consone al gruppo di sezione, i modi di partecipare delle singole componenti educative e gestionali. La descrizione e la definizione di queste voci sono fissate in un apposito “Regolamento interno”. Il modulo orario deve rispondere alle finalità educative della Scuola, e comprende, normalmente, sia il mattino che il pomeriggio: ciò rende possibile alternare momenti di impegno a momenti di distensione e permette di offrire al bambino una proposta più completa e serena, adeguata alle sue possibilità ed esigenze. Nell’organizzazione delle varie attività si deve essere consapevoli che ogni momento trascorso a Scuola ha un preciso valore educativo e come tale va considerato sia dalle insegnanti che dai genitori e dal gestore. La Scuola si propone di attuare le finalità e gli obiettivi indicati nel Progetto Educativo nel rispetto, per quanto riguarda l’attività didattica, delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” del settembre 2012, tenendo presenti contemporaneamente l’apporto della Scienza dell’educazione e le innovazioni della didattica: rispetta l’ordinamento giuridico e le vigenti disposizioni in materia igienico-sanitaria e in materia di sicurezza. La gestione educativa è partecipata, in analogia a quanto previsto dal D.P.R. 415 del 1974, essendo presenti nella Scuola Organi Collegiali quali: il Comitato di Gestione, il Collegio Docenti, il Consiglio di Intersezione, l’Assemblea di sezione e l’Assemblea di tutti i genitori.

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La Scuola dell’Infanzia “Madonna delle Grazie” di Robegano di Salzano (VE) nella formulazione del suo Progetto Educativo fa riferimento:

▪ Alla Costituzione Italiana: ✓ Art.3: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale…senza distinzione di sesso,

razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali. E’ compito della Repubblica Italiana rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”.

✓ Art.30: “E’ dovere e diritto dei genitori mantenere, istruire ed educare i figli”. ✓ Art.34: “la scuola è aperta a tutti…”.

▪ Alla Dichiarazione del Concilio Vaticano II – Gravissimum Educationis n°1 Tutti gli

uomini, di qualunque razza, condizione ed età, in forza della loro dignità di persona hanno diritto inalienabile ad una educazione che risponda alla loro vocazione propria e sia conforme al loro temperamento, alla differenza di sesso, alla cultura e alle tradizioni del loro paese, ed insieme aperta alla fraterna convivenza con gli altri popoli, al fine di garantire la vera unità e la vera pace sulla terra. La vera educazione deve promuovere la formazione della persona umana sia in vista del suo fine ultimo, sia per il bene dei vari gruppi di cui l’uomo è membro ed in cui, divenuto adulto, avrà mansioni da svolgere”.

▪ Alle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia 2012. “In una società come la nostra, pluriculturale e plurietnica, la domanda di formazione e di educazione, spesso implicita, interpella la Scuola in modo pressante per sollecitare una risposta pedagogica, valoriale e contenutistica adeguata alla formazione integrale della persona. Oggi la Scuola dell’Infanzia, che ha conquistato pieno diritto di cittadinanza tra le varie Agenzie Educative, intende rispondere alla Famiglia con un servizio educativo atto a promuovere nei bambini dai 3 ai 6 anni: la maturazione dell’identità, la conquista dell’autonomia, lo sviluppo delle competenze”.

Il Progetto Educativo si configura come il documento che esprime e definisce l’identità della Scuola rendendone espliciti i valori educativi, morali e religiosi e precisandone l’impostazione ideale e progettuale. La progettazione risulta essenziale in quanto:

▪ è insita nel concetto stesso di educazione ▪ favorisce la crescita del bambino ▪ stimola il continuo aggiornamento degli educatori, rendendoli sempre più preparati

professionalmente ▪ rappresenta il momento privilegiato della collaborazione con le famiglie.

FONDAMENTI CULTURALI E PEDAGOGICI

Le Scuole dell’Infanzia di ispirazione cristiana sono istituzioni educative nelle quali la centralità della persona costituisce criterio regolatore e ispiratore della prassi educativa e, allo stesso tempo, si afferma quale elemento fondante di quell’umanesimo integrale che implica la tutela e il rispetto dell’integrità del soggetto educante, di ogni creatura concepita nell’insieme dei suoi bisogni e di tutto il suo potenziale umano. L’offerta formativa valorizza tutte le dimensioni strutturalmente connaturate nell’uomo, nella consapevolezza che l’intervento educativo debba promuovere la formazione di una personalità completa ed equilibrata.

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Consapevoli che la piena educazione si realizza soltanto quando c’è sinergia tra finalità generali e obiettivi specifici, le singole istituzioni diventano luoghi privilegiati “di” e “per” la democrazia e il pluralismo. Una Scuola di democrazia come luogo “di tutti e per tutti”, e quindi “di ciascuno e per ciascuno”, dove si realizzano autenticamente individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento e dell’educazione. Una Scuola effettivamente pluralista che non si limiti ad accogliere le “diversità”, ma le consideri una ricchezza per valorizzare e promuovere l’identità personale e culturale di ciascuno. Le Scuole dell’Infanzia di ispirazione cristiana riconoscono alla famiglia la primaria funzione educativa sancita dalla Costituzione e, con spirito di servizio, ne integrano l’azione chiedendo ai genitori di collaborare e partecipare alla realizzazione del progetto educativo sulla base di scelte coordinate e coerenti.

OBIETTIVI DELL’ AZIONE EDUCATIVA

Per noi insegnanti l’educazione abbraccia il processo di maturazione permanente lungo tutto il corso dell’esistenza e si attua attraverso una pluralità di istituzioni e di ambienti. La Scuola è una comunità che educa (avvalendosi della collaborazione di genitori, insegnanti, personale ausiliario, allievi, e con il contributo sociale, civile, parrocchiale) e intende formare attraverso:

▪ lo sviluppo di costruttive relazioni interpersonali ▪ l’assimilazione graduale di contenuti e valori ▪ l’assunzione di comportamenti di vita coerenti con i valori accolti ▪ la rielaborazione organica e critica della cultura

Una solida base culturale (= istruzione, modi di vivere) è il fondamento necessario sia alla crescita della persona sia alla fecondità del suo inserimento nella vita civile ed ecclesiale. Nella nostra Scuola dell’Infanzia Cattolica, si istruisce per educare, cioè per costruire l’uomo, dal di dentro, liberarlo dai condizionamenti che potrebbero impedirgli di vivere pienamente da persona. La nostra Scuola dell’Infanzia è l’espressione di una comunità impegnata a promuovere mediante la cultura la piena maturazione della persona umana, nella totalità delle sue dimensioni, per condurla gradualmente ad attuare i valori autentici della vita in armonia con se stessi e con gli altri. La nostra Scuola Paritaria Parrocchiale si offre come proposta alle famiglie che scelgono di educare i figli secondo la concezione cristiana:

▪ del mondo ▪ dell’uomo ▪ della storia

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FINALITÀ Le nostre finalità educative sono: l’UOMO, considerato

▪ nella sua dignità di persona unica e irripetibile ▪ nella totalità delle sue espressioni ▪ nella verità di creatura di Dio fatta ad immagine di Gesù Cristo

I principi che muovono la nostra azione educativa, in questo senso, sono:

▪ l’amore come origine, metodo e strumento di conoscenza per cogliere il buono e il bello di ognuno

▪ l’accoglienza della diversità, originalità e dignità di ognuno, attitudini e doti riconosciute come dono

la FRATERNITA’, considerata come

▪ comunione di vita ▪ strumento per la promozione della pace e della giustizia ▪ luogo privilegiato di permanente crescita e di maturazione della persona ▪ dono di Dio Padre

I principi che muovono la nostra azione educativa, in questo senso, sono:

▪ valorizzare gli incontri con le persone ▪ valorizzare il rispetto e la cura delle attrezzature e dell’ambiente oltre alla disciplina

richiesta dalla convivenza scolastica ▪ rispettare e favorire, seguendo come metodo la personalizzazione:

l’originalità della persona e dei suoi ritmi di maturazione la complementarietà come gioiosa condivisione dei doni di ciascuno

I VALORI COSA SONO?

I valori sono cose che stimiamo importanti per la nostra vita.

A QUALI VALORI NELLA NOSTRA SCUOLA CI SI RIFERISCE? I valori a cui facciamo riferimento come scuola sono:

▪ fratellanza

▪ libertà

▪ amore

▪ pace

▪ rispetto della vita nelle sue varie forme

▪ ricerca della verità di Dio

PER FAR VIVERE I VALORI LA SCUOLA E’ ATTENTA:

▪ allo sviluppo dell’intelligenza mediante il dinamismo del confronto e della scoperta, finalizzato alla ricerca della verità e ad offrire un sapere che renda gli uomini consapevoli dei problemi esistenti nel mondo, sensibili ai valori in gioco, critici di fronte all’interpretazione dei fatti e ai modelli di vita propagandati

▪ alla maturazione della coscienza mediante l’adesione interiore a valori ideali e a formare personalità forti, salde nell’unità interiore, di sicure convinzioni e di coerente moralità, di cuore buono e generoso, capaci di essere costruttori di pace nella vita e nella società

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▪ alla formazione della volontà, sospinta dall’amore a scegliere liberamente il bene e

ad educare alla responsabilità di fronte alla propria vita e alla capacità di scelte personali

▪ all’educazione del cuore per sviluppare i sentimenti umani più autentici e ad educare alla mentalità del servizio e della condivisione perché la cultura sia non uno strumento di potere ma di progresso umano

▪ all’educazione del senso estetico per affinare il gusto e stimolare la creatività e ad educare ad assumere la bellezza dell’arte e dell’armonia dell’ambiente con rispetto

▪ allo sviluppo della capacità di relazione, solidarietà e comunione, basate sul riconoscimento della dignità della persona umana e della universale fratellanza e all’apertura al senso di donazione e gratuità che conduce la persona a scelte generose fino alla pienezza dell’amore.

MODELLI TEORICI DI RIFERIMENTO

Il Modello a cui facciamo riferimento è quello INTEGRATO e, a questo proposito, la nostra scuola si basa sui seguenti modelli teorici:

▪ DEWEY ▪ BRUNER ▪ PIAGET ▪ MALAGUZZI ▪ A. FREUD

La nostra missione educativa, partendo dalle teorie del Dewey, evidenzia la centralità del bambino nell’atto educativo, la ricerca e l’applicazione di metodi individuali, la formazione attraverso lo stimolo, il bisogno, e dell’interesse, il rispetto della sua natura e della sua psicologia. Inoltre, seguendo le osservazioni del Bruner, cerchiamo di dare un’educazione che non trasmetta solo valori morali e culturali, ma che promuova anche il potenziamento intellettivo per far in modo che ciascuno consegua una propria esperienza personale. Studiando la comunicazione infantile, Bruner arriva a definire i bambini come esseri socialmente competenti, in grado di stabilire precocemente relazioni, negoziazioni ed elaborazioni cognitive. Piaget studiò lo sviluppo cognitivo dell’intelligenza del bambino, individuando degli stadi di evoluzione tipici durante la crescita. Queste conoscenze sono fondamentali e guidandola nostra metodologia educativa nel come stimolare nuove conoscenze e nuovi apprendimenti nel bambino. Malaguzzi credeva fermamente che ciò che i bambini apprendono non discende da un rapporto automaticamente lineare di causa- effetto tra processi di insegnamento e risultati, ma è in gran parte opera degli stessi bambini, delle loro attività e dell’impegno delle risorse di cui sono dotati. I bambini svolgono sempre un ruolo attivo nella costruzione e nell’acquisizione del sapere e del capire, l’apprendimento è quindi un processo auto-costruttivo. La scuola è paragonata ad un cantiere, a un laboratorio permanente in cui i processi di ricerca dei bambini e degli adulti si intrecciano in modo forte.

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L’obiettivo principale è quindi quello di fare una scuola amabile dove stiano bene bambini, famiglie ed insegnanti dove lo scopo dell’insegnamento non è produrre apprendimento ma produrre condizioni di apprendimento. Diceva: “i bambini costruiscono la propria intelligenza. Gli adulti devono fornire loro le attività ed il contesto e soprattutto devono essere in grado di ascoltare”. Secondo Anna Freud, le acquisizioni evolutive di un bambino si producono soltanto in presenza di un ambiente positivo: cioè per amore. Collega al gioco importanti funzioni evolutive, considerando questo tipo di attività come indicatore dello stato evolutivo raggiunto dall’IO bambino. La capacità di giocare e l’evoluzione del gioco stesso consentono di individuare lo stadio evolutivo in cui il bambino si trova e così pure forniscono materiale prezioso circa una valutazione attorno alla sua normalità.

PERCORSO EDUCATIVO-DIDATTICO: IL CURRICOLO Avendo chiaro il Pei (Progetto Educativo) e i rispettivi ruoli all’interno del Patto Formativo, le insegnanti procedono alla stesura e realizzazione del Percorso Educativo-Didattico. Nel fare ciò esse tengono conto delle Indicazioni Nazionali per i Piani Personalizzati delle attività educative. Il punto di partenza è il bambino concreto (inteso nelle sue peculiari dimensioni di sviluppo) con le sue esperienze precedenti realizzate nell’extra scuola (Continuità).

Le FINALITÀ da sviluppare sono: IDENTITA’, AUTONOMIA, COMPETENZA, CITTADINANZA. La scuola dell’infanzia, essendo un ambiente educativo, persegue le sue finalità attraverso esperienze concrete nei vari “campi del fare, del pensare, del sentire, dell’agire, del relazionare,” (i Campi di Esperienza) dotando i bambini di competenze sempre maggiori nei relativi linguaggi (Sistemi simbolico culturali). Le Unità di apprendimento saranno programmate a partire dal mese di settembre tenendo presenti le finalità e gli obiettivi generali individuati nei vari Campi di Esperienza. I CAMPI DI ESPERIENZA offrono alle insegnanti l’opportunità di COGLIERE, VALORIZZARE ED ESTENDERE la curiosità, le esplorazioni e le proposte dei bambini creando occasioni di apprendimento mirate, per mezzo di situazioni, immagini e linguaggi di evocarli, stimolarli e accompagnarli in modo più sicuro. I° CAMPO DI ESPERIENZA: IL SE’ E L’ALTRO

I bambini formulano tanti perché e pongono domande di senso sul mondo e sull’esistenza umana. Nella scuola hanno molte occasioni per prendere coscienza della propria identità e diversità, apprendendo le prime regole di vita sociale. Il bambino confronta la propria esperienza personale con quella degli altri, partecipa alle tradizioni della famiglia e della comunità aprendosi al confronto con altri usi e costumi. Pone domande sull’esistenza di Dio, la vita e la morte, la gioia e il dolore. Con i compagni cerca di dare un nome agli stati d’animo, sperimenta il piacere, il divertimento, la frustrazione, la scoperta, si imbatte nelle difficoltà della condivisione e nei primi conflitti, supera progressivamente l’egocentrismo e può cogliere altri punti di vista.

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TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA: Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini. Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, sa esprimerli in modo sempre più adeguato. Sa di avere una storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e le mette a confronto con le altre. Riflette, ci confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini e comincia a riconoscere la reciprocità di attenzione tra chi parla e chi ascolta. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia e ha raggiunto una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole del vivere insieme. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove con crescente sicurezza e di autonomia negli spazi che gli sono familiari, modulando progressivamente voce e movimento, anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise. Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città RELATIVAMENTE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù, da cui apprende che Dio è Padre di tutti e che la chiesa è la comunità di uomini e donne unita nel suo nome, per sviluppare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. II° CAMPO DI ESPERIENZA: IL CORPO E IL MOVIMENTO Nel movimento il bambino prende coscienza del proprio corpo e diventa uno strumento di conoscenza e di equilibrio psico-fisico di sé nel mondo. Grazie all’azione del corpo il bambino vive emozioni e sensazioni piacevoli e meno. Il bambino giocando con il proprio corpo, comunica, si esprime con la mimica, si traveste, si mette alla prova, consolidando autonomia e sicurezza emotiva. Le esperienze motorie consentono di integrare diversi linguaggi per la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. La scuola dell’Infanzia offre l’occasione per educare alla salute attraverso la corretta alimentazione e l’igiene personale, mira inoltre a sviluppare la capacità di leggere, interpretare, comunicare, esprimersi, orientarsi nello spazio, muoversi con creatività e immaginazione col proprio corpo. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA: Il bambino vive pienamente la propria corporeità, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo, matura condotte che gli consentono una buona autonomia nella gestione della giornata a scuola. Riconosce i segnali e ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e sperimenta schemi posturali e motori, gli applica nei giochi individuali e di gruppo, anche con l’uso di piccoli attrezzi ed è in grado di adattarli alle situazioni ambientali all’interno della scuola e all’aperto. Controlla l’esecuzione del gesto, valuta il rischio, interagisce con gli altri nei giochi di movimento, nella musica, nella danza, nella comunicazione espressiva. Riconosce il proprio corpo, le sue diverse parti e rappresenta il corpo fermo e in movimento.

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RELATIVAMENTE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: Riconosce nei segni del corpo l’esperienza religiosa propria e altrui per cominciare a manifestare anche in questo modo la propria interiorità, la propria immaginazione e le emozioni. III° CAMPO DI ESPERIENZA: IMMAGINI, SUONI E COLORI I bambini esprimono pensieri ed emozioni con l’immaginazione e la creatività: con i diversi linguaggi che hanno a disposizione quali voce, drammatizzazione, suoni e musica, manipolazione, esperienze grafico-pittoriche educano al piacere del bello e al sentire estetico. L’incontro dei bambini con l’arte è occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. La musica è un’esperienza universale che si manifesta in modi e generi diversi, carica di emozioni e ricca di tradizioni culturali in cui il bambino interagendo, impara, accrescendo la fiducia, nelle proprie potenzialità. Inoltre la scuola contribuisce nell’aiutare il bambino a familiarizzare con l’esperienza della multimedialità (fotografia, cinema, televisione, etc…). TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA: Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative, esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Scopre il paesaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codifica re i suoni percepiti e riprodurli. RELATIVAMENTE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: Riconosce alcuni linguaggi simbolici e figurativi caratteristici delle tradizioni e della vita dei cristiani (segni, feste, preghiere, canti, gestualità, spazi, arte), per poter esprimere con creatività il proprio vissuto religioso.

IV° CAMPO DI ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE La lingua è il mezzo per esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati. La scuola dell’Infanzia offre un ambiente linguistico in cui i bambini sviluppano nuove capacità interagendo tra di loro, chiedendo spiegazioni, ascoltando storie e racconti, provando il piacere di comunicare anche esplorando la lingua scritta. Appropriati percorsi didattici sono finalizzati all’estensione del lessico, alla corretta pronuncia dei suoni, parole e frasi, contribuendo allo sviluppo di un pensiero logico e creativo. L’incontro e la lettura di libri illustrati, avvicinano il bambino alla lingua scritta TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA: Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati. Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati.

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Ascolta e comprende narrazioni, racconta ed inventa storie, chiede ed offre spiegazioni, usa il linguaggio per progettare attività e per definirne regole. Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia. Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media. RELATIVAMENTE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi appresi per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso. V° CAMPO DI ESPERIENZA: LA CONOSCENZA DEL MONDO I bambini pongono le basi e imparano a riflettere sulle proprie esperienze descrivendole, rappresentandole, riorganizzandole con diversi criteri per l’elaborazione di concetti scientifici e matematici che verranno proposti nella scuola primaria. Grazie alla curiosità e alle domande sui fenomeni naturali, su loro stessi e sugli organismi viventi, i bambini si avvicinano alle prime attività di ricerca, critica e confronto, trovando fiducia nelle proprie capacità. I bambini, con vari materiali, toccando, smontando, costruendo e ricostruendo, individuano le qualità e proprietà degli oggetti, si accorgono delle loro eventuali trasformazioni. Anche il proprio corpo, quello animale e vegetale, sono intesi come “modelli viventi” in continua trasformazione e ne prendono consapevolezza. La familiarità con i numeri nasce dalle esperienze quotidiane del vivere giocando, che il bambino nel contenere, togliere, aggiungere, suddividere, sperimenta e piano piano si avvia ai primi processi di astrazione. Imparano a descrivere le forme di oggetti tridimensionali ricostruendo le forme geometriche. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLA COMPETENZA: Il bambino raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità; utilizza simboli per registrarle; esegue misurazioni usando strumenti alla sua portata. Sa collocare le azioni quotidiane nel tempo della giornata e della settimana. Riferisce correttamente eventi del passato recente; sa dire cosa potrà succedere in un futuro immediato e prossimo. Osserva con attenzione il suo corpo, gli organismi viventi e i loro ambienti, i fenomeni naturali, accorgendosi dei loro cambiamenti. Si interessa a macchine e strumenti tecnologici, sa scoprirne le funzioni e i possibili usi. Ha familiarità sia con le strategie del contare e dell’operare con i numeri sia con quelle necessarie per eseguire le prime misurazioni di lunghezza, pesi, ed altre quantità. Individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come “avanti-indietro, sopra-sotto, destra-sinistra, ecc…”; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. RELATIVAMENTE ALLA RELIGIONE CATTOLICA: Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo, riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come il dono di Dio Creatore, per sviluppare sentimenti di responsabilità nei confronti della realtà, abitandola con fiducia e speranza.

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LE FASI DELLA PROGRAMMAZIONE Data la fondamentale importanza che la programmazione riveste nella scuola dell’infanzia, è essenziale avere ben chiari i percorsi che portano alla sua stesura.

Nella programmazione educativa-didattica, le insegnanti si prefiggono:

- di analizzare la situazione di partenza, verificando il vissuto e le competenze già in possesso dei bambini e accertare quali siano i loro bisogni e quelli del territorio;

- di monitorare i processi educativi riguardanti le varie fasce di età;

- di individuare e realizzare dei percorsi metodologici adatti a tutti i bambini;

- di avere dei momenti di feedback e condivisione (confronto delle varie esperienze vissute);

- di verifica e valutazione degli obiettivi raggiunti, studio delle situazioni che hanno reso la programmazione meno efficace, anche tramite lo strumento di valutazione CHESS. La nostra programmazione è composta da unità di apprendimento, UDA, delle quali si allega il format.

FORMAT

DELL’ UNITÀ DI APPRENDIMENTO

Comprendente:

UDA

PIANO DI LAVORO

UDA

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Denominazione Compito significativo e prodotti

Competenze chiave e relative competenze specifiche

Evidenze osservabili

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Abilità (in ogni riga gruppi di abilità conoscenze riferiti ad una singola

competenza)

Conoscenze (in ogni riga gruppi di conoscenze riferiti ad una singola

competenza)

Utenti destinatari Prerequisiti Fase di applicazione Tempi Esperienze attivate Metodologia

Valutazione

PIANO DI LAVORO UDA

UNITÀ DI APPRENDIMENTO:

Coordinatore:

Collaboratori :

PIANO DI LAVORO UDA SPECIFICAZIONE DELLE FASI

Fasi/Titol

o

Che cosa fanno gli studenti

Che cosa fa il docente/docenti

Esiti/Prodotti intermedi

Tempi Evidenze per la valutazione

Strumenti per la verifica/valutazione

1 ………..

2 ………...

3 ………..

4 ………...

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PROGETTI DI POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

PROGETTO ACCOGLIENZA FINALITA’:

✓ Inserimento e ambientamento dei bambini di tre anni e delle loro famiglie all’interno della Scuola dell’Infanzia

OBIETTIVI

✓ Accogliere i bambini in maniera personalizzata ✓ Rassicurare ed informare le famiglie sull’inserimento dei loro bambini

DESTINATARI:

✓ I bambini di tre anni e le loro famiglie MODALITA’ ATTUATTIVE E FORME DI INTERVENTO: Nei confronti dei bambini:

✓ Tempi differenziati di accoglienza per i bambini nuovi rispetto agli altri ( es : i primi giorni la scuola è aperta solo per i bambini di tre anni)

✓ Differenti tipologie di permanenza a scuola:

Nei confronti dei genitori: ✓ Riunione preliminare delle famiglie con l’insegnante di sezione (mese di maggio -

giugno dell’anno scolastico precedente) ✓ Rapporto informale quotidiano ✓ Materiali informativi

Il Progetto Accoglienza si conclude con una festa, rivolta ai bambini e ai genitori dei piccoli (3 anni) entro il mese di Ottobre.

LABORATORIO DI INGLESE

Si prevede un ciclo di 15 lezioni di 50 minuti il mercoledì mattina a partire da Gennaio 2018. Il costo del laboratorio, di euro 37,00 a bambino, sarà totalmente sostenuto dalle famiglie. OGGETTO: PROGRAMMAZIONE CORSO D’INGLESE PER BAMBINI DAI 4 AI 6 ANNI

(PRE-OPERAZIONALI)

Per guidare i primi piccoli passi dei bambini della scuola d’infanzia alla scoperta della

lingua inglese si propone una programmazione suddivisa per tematiche bimestrali. I temi

sono conformi alle tematiche affrontate dalla maggioranza delle scuole materne e ben si

adattano al percorso formativo del bambino pre-operazionale. Per imparare i vocaboli ed i

concetti inerenti a ciascun tema proposto durante l’anno i bambini svolgeranno diverse

attività che svilupperanno le loro abilità fisiche (motricità fine e corporea, esperienze

sensoriali), socio-emotive (autostima, interazione con il prossimo, capacità decisionale,

ecc.) e cognitive (esperienze verbali e di ascolto, abilità temporale e spaziale,

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classificazione e seriazione). Queste attività includono il disegno, la pittura, il gioco sia di

società che simbolico, la mimica, l’espressività creativa e musicale.

Durante le varie attività l’insegnante si rivolgerà ai bambini quasi sempre in lingua inglese.

Attraverso la mimica facciale ed a una specifica metodologia didattica si assicura una

totale comprensione da parte dei bambini del programma previsto. Il superamento del

metodo classico di apprendimento di una lingua in maniera “frontale” (mera traduzione dei

termini) consente l’apprendimento della lingua inglese in una fase evolutiva del bambino

decisamente predisposta all’acquisizione e rappresenta senz’altro una risorsa da gestire

nel migliore dei modi. Tramite la partecipazione collettiva ai giochi, alle canzoni e alla

visualizzazione con flash cards e posters i bimbi verranno introdotti nel mondo della lingua

straniera usando tutti i canali della comunicazione e interagendo in maniera spontanea e

divertente.

I temi dell’anno

Gennaio e Febbraio : Let’s introduce myself and The weather.

Verrà affrontata, come di consuetudine, la presentazione di se stessi come primo

approccio con la lingua inglese. Le forme base: “What’s your name” “My name is”, “Good

morning”, “Good night”, “Bye bye” etc. verranno introdotte in maniera giocosa e attraverso

canzoni e balli.

Verrà però introdotto anche un nuovo tema: il tempo atmosferico. L’insegnante proporrà

l’osservazione del cielo ad ogni lezione e l’osservazione sarà seguita da varie attività

ludiche e creativo-manuali sul tempo atmosferico.

Forme base : chiedere il nome e rispondere, i saluti, descrivere i cambiamenti atmosferici.

Attività proposte : canzoncine sul tema delle funzioni base legate alla propria identità,

all’uso di “Good morning” e “Good night”, “We are friends” e canzone “When the clouds”

per fissare i vocaboli base sul tempo atmosferico.

Attività di poster sul tema del giorno e della notte e sull’identità (si richiede l’aiuto delle

famiglie nel consegnare all’insegnante una foto del proprio bambino, stampata su carta

anche in bianco e nero).

Gioco caccia al tesoro sull’identità con l’ausilio delle foto (rafforzamento forma base

“Who’s this boy/girl?).

Gioco a squadre sempre con l’ausilio delle foto per rafforzare “What’s your name? My

name is”.

Worksheets a tema con il riepilogo delle forme base più il riconoscimento BOY/GIRL.

Gioco con l’ombrellino per imitare la pioggia e imitazione /gioco del ticchettio della pioggia

e soffio del vento (con le foglie raccolte fuori in giardino).

Uso di flashcards per i giochi e l’introduzione dei nuovi vocaboli.

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Crafts sul sole, la pioggia e le nuvole con fili di lana colorata (vari colori).

Marzo e aprile : seasons and colours

Lettura della storia “A Colour of his Own”.

I colori verranno affrontati anch’essi in maniera giocosa. L’insegnante farà osservare i

colori primari in bicchieri di vetro trasparente dove in un po’ d’acqua verrà stemperato del

colore. Mischieremo i vari primari insieme in altri bicchieri trasparenti per ottenere i

secondari.

I bambini ripeteranno il medesimo esperimento anche con della plastilina colorata e se

possibile anche con i colori a dita.

Lavoretto sui colori con i coriandoli colorati. In un foglio con vari oggetti dai tipici colori i

bambini incolleranno i coriandoli del colore appropriato.

Per le stagioni creazione di un craft sulle stagioni su piatto di carta a sezioni girevole.

Worksheets a tema 1 per stagione e canzone “Seasons”. Gioco del Memory con le

stagioni.

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA EDUCATIVO-PREVENTIVA

Metodo Aucouturier:

La Pratica Psicomotoria secondo l’approccio Aucouturier nella scuola, vuole essere un’attività in cui viene offerta al bambino la possibilità di esprimersi e narrare di sé attraverso il canale della motricità. Il gioco spontaneo è nutrimento per il bambino e ne favorisce l’evoluzione psicologica e la maturazione affettiva, emozionale e cognitiva. Attraverso questo può rassicurarsi e trovare da sé le risorse simboliche per ridurre e contenere le paure che prova, sviluppare una buona immagine di sé sentirsi efficace nell’agire del mondo e “provare piacere nuovo che gli da l’energia necessaria ad aprirsi e progredire, affrontando le difficoltà che vengono dall’esterno e vivendo senza traumi le frustrazioni che ogni essere umano deve superare” (B. Aucouturier, 2005 “Il Metodo Aucouturier, Fantasmi d’azione e Pratica Psicomotoria, Franco Angeli). I PRINCIPI DELLA PRATICA: La Pratica Psicomotoria Aucouturier si basa sui seguenti principi: - il bambino è una persona che va accolta e rispettata per la sua originalità. E’ necessario che venga riconosciuto e valorizzato per le sue risorse; - il bambino è un essere globale per cui motricità, affettività e cognitività sono funzioni che nella maturazione possono subire l’influenza l’uno dell’altro, dunque non vengono dissociate e scorporate dalla persona; - il bambino è un essere che costruisce la propria soggettività e la propria identità agendo ed interagendo con persone, che gli riflettono la propria immagine. E’ necessario che gli adulti che si occupano e lavorano per il bambino, tengano un’attitudine attenta e calorosa ma allo stesso tempo contenente e strutturante.

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OBIETTIVI GENERALI: Il primo obbiettivo che ci si pone non è quello di riparare o cambiare il bambino quanto piuttosto di accompagnarlo e sostenerlo nel trovare i propri mezzi per poter ben-stare nel mondo esterno, tenendo un’immagine positiva di sé che permetta di agire con fiducia e sicurezza, integrando anche le frustrazioni che si interpongono nel suo cammino. E’ importante dunque:

- Favorire lo sviluppo dei processi di rassicurazione. Un bambino che può rassicurarsi autonomamente tramite il gioco è un bambino tranquillo, che non ha aura di esporsi, di affermare le proprie idee, i propri pensieri, di chiedere. - Favorire lo sviluppo dei processi di simbolizzazione. Quando un bambino Gioca trasforma la realtà in qualcosa che non è più la realtà vera ma in qualche modo la rappresenta. Agendo, rappresentando, simbolizzando, il bambino progredisce nella costruzione del proprio pensiero. - Favorire lo sviluppo dei processi di decentrazione tonico – emozionale. Ovvero: Aiutare il bambino ad uscire da sé e dai propri personali bisogni ed emozioni per relazionarsi ed avvicinarsi all’altro, accompagnarlo ad agire la pulsionalità e la motricità per poi sfumarla, per trovare altri mezzi con cui potersi dire e comunicare: la parola, la costruzione, la rappresentazione grafica.

LA SALA E IL MATERIALE: La sala di psicomotricità è una stanza di forma rettangolare spaziosa. I materiali, per scelta, non sono giochi già “preconfezionati” ma sono oggetti che il bambino può trasformare e investire con la possibilità di sviluppare la sua personale creatività. Sono materassi, perché il bambino possa percepire il suo corpo, cuscinoni di diverse forme e grandezze, stoffe per il travestimento, coperte peluche, cerchi, palline e bastoni morbidi di gommapiuma, legni per costruzioni, plastilina e carta di diversi colori. Il progetto che si svolgerà con piccoli gruppi, prevede 12 incontri di un’ora per i bambini grandi nel periodo Ottobre-Dicembre 2017 e tre sedute a Gennaio, mentre ne prevede 12 per i bambini piccoli e medi a partire dal mese di Febbraio 2018. Verranno svolti inoltre nell’arco dell’itinerario, 1 incontro informativo verso i primi di febbraio 2018 per i genitori e 3 incontri per le insegnanti. Il costo del progetto è sostenuto in parte dalla scuola e in parte dalle famiglie dei bambini. La scuola contribuirà con una percentuale del 50% del costo del progetto ( circa 2.000 euro) e acquisterà il materiale necessario per lo svolgimento della pratica psicomotoria Aucouturier.

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PROGETTO SANA ALIMENTAZIONE La giunta regionale del Veneto con delibera del primo Agosto 2017, ha approvato “ Le nuove linee di indirizzo per il miglioramento della qualità nutrizionale nella ristorazione scolastica”. Con questo provvedimento, si vuole fornire, un mezzo di educazione alimentare alle famiglie, attraverso i bambini e le insegnanti, soprattutto dal punto di vista dietetico, nutrizionale e di sicurezza. La FISM di Venezia ha proposto il 18 Ottobre 2017, un corso di formazione per il personale di cucina, al quale hanno partecipato le nostre cuoche, per spiegare “le nuove linee di Indirizzo”. La relatrice, è stata la Dott. Michieli Elisa dell’ULSS 3 Serenissima, che noi della scuola conoscevamo da tempo, in quanto ci ha sempre seguito e supportato nel nostro menù scolastico. Per coinvolgere i bambini riguardo all’alimentazione, si è iniziato a renderli partecipi alla preparazione delle tavole a scuola. Primo punto importante la pulizia personale e il lavarsi le mani prima di toccare il materiale preposto al pranzo, secondo punto favorire la relazione con la cuoca per conoscere il menù del giorno, quindi la conoscenza delle pietanze per un approccio positivo inerente ad alcune pietanze, molto salutari ma spesso non gradite dai bambini (frutta e verdura). Inoltre a turno, i bambini sono invitati a riconoscere in base al menù del giorno gli alimenti del pranzo, questi in una stampa sono ritagliati e posti in una scatola, dove vanno posizionati con una calamita in una lavagnetta. Per coinvolgere maggiormente le famiglie sui temi sopra citati, è stato contattato uno specialista in pediatria il Dott. Francesco Zavagno, Responsabile della rete nutrizione della federazione italiana medici pediatri della provincia di Venezia. Sarà il relatore di una serata di formazione per i genitori della nostra scuola dal tema: “Nutrizione e stili di vita: consigli per una corretta alimentazione”. Dopo aver frequentato il corso i genitori saranno in grado di:

1. Essere consapevoli e valutare i fattori di rischio connessi con l’alimentazione riguardo le principali patologie dovute ad una dieta scorretta.

2. Conoscere ed utilizzare i principali parametri che indicano il sovrappeso e l’obesità. 3. Saper leggere una etichetta alimentare per orientarsi nell’acquisto consapevole. 4. Conoscere e saper costruire una piramide alimentare famigliare secondo le più

moderne guida. 5. Prendere coscienza delle principali regole per l’utilizzo dei prodotti alimentari 6. Conoscere i rischi connessi all’uso eccessivo e/o improprio di grassi zucchero e

sale. 7. Sapersi orientare nei dibattiti attuali che generano ansie e dubbi nutrizionali “cibi

biologici, olio di palma, ogm, allevamento degli animali, glutine, diete vegetariane”. 8. Leggere ed analizzare una dieta scolastica e saperla inserire nella programmazione

settimanale della famiglia. Il Consulente sarà presente a Scuola a titolo gratuito.

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PROGETTO CONTINUITÀ :

NIDO INTEGRATO – SCUOLA DELL’INFANZIA L’Asilo Nido è un ambiente educativo in cui il bambino può sperimentare le più varie possibilità di scambio, di costruzione di piani d’azione, di soluzione di conflitti in un ambiente protetto e pensato per lui. Progettare un’effettiva continuità tra Nido e Scuola dell’infanzia vuol dire individuare i momenti di analogia e differenziazione che permettono di comprendere la natura e la storia di tutti gli eventi educativi e di attribuire loro significati comuni e contemporaneamente diversi che seguono la specificità delle due istituzioni. Nella continuità tra Nido e Materna sono coinvolti i bambini dell’ultimo anno dell’Asilo Nido e i bambini che frequentano il primo anno di Scuola dell’Infanzia (tre anni). Durante l’anno vengono organizzati diversi momenti d’integrazione tra i due gruppi nei quali si svolgono varie attività come: attività pittoriche, attività grafiche, attività manipolative, attività di drammatizzazione nate da un’attenta osservazione dei bisogni dei bambini in linea con la programmazione educativa.

SCUOLA DELL’INFANZIA - SCUOLA ELEMENTARE FINALITA’:

✓ Favorire la continuità didattica-educativa tra i due ordini di scuola OBIETTIVI:

✓ Conoscenza dell’edificio della scuola elementare ✓ Promuovere la socializzazione tra bambini ed insegnanti dei due ordini di scuola

DESTINATARI:

✓ Tutti i bambini che frequentano l’ultimo anno di Scuola dell’Infanzia MODALITA’ ATTUATTIVE E FORME DI INTERVENTO

✓ Incontri tra insegnanti delle classi di passaggio ✓ Attività parallele agli altri ordini scolastici (es: Prova di Educazione Stradale) ✓ Visite organizzate reciproche nei rispettivi edifici scolastici per la conoscenza

dell’ambiente e la realizzazione di un’attività in comune (es: Inventiamo una storia)

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PROGETTO SICUREZZA FINALITA’:

✓ Rispetto dell’ambiente ✓ Rispetto degli altri ✓ Utilizzo didattico delle risorse del territorio

OBIETTIVI:

✓ Favorire esperienze di esplorazione dell’ambiente ✓ Promuovere atteggiamenti di prevenzione rispetto alla sicurezza della struttura

scolastica e all’esterno della scuola DESTINATARI:

✓ Tutti i bambini della Scuola dell’Infanzia e dell’Asilo Nido Integrato MODALITA’ ATTUATTIVE E FORME DI INTERVENTO:

✓ Conoscenza del piano di evacuazione dell’edificio scolastico e prova pratica di evacuazione

✓ Educazione stradale (con prova pratica per i bambini dell’ultimo anno) ✓ Visita organizzata ai vigili del fuoco (per i bambini dell’ultimo anno).

PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA VITA DELLA SCUOLA

Nella Scuola dell’Infanzia, più che in qualsiasi altro segmento scolastico, risulta necessaria e irrinunciabile la collaborazione della famiglia con la proposta educativa della Scuola. L’integrazione funzionale fra scuola e famiglia rappresenta la condizione essenziale in cui vengono messe in luce e sviluppare le potenzialità che il bambino esprime nei rapporti con i due ambienti. I genitori sono chiamati a dare il loro apporto anzitutto nel prendere coscienza del Progetto Educativo della Scuola e nell’assunzione e verifica degli obiettivi e delle finalità da esso proposti. Sono anche chiamati a farsi portatori delle istanze e dei bisogni delle famiglie e delle istanze sociali, in modo che la Scuola possa dare risposte adeguate attraverso la propria azione educativa. Devono inoltre contribuire alla valutazione, realizzazione e verifica della programmazione educativo-didattica annuale in collaborazione con le altre componenti della Comunità educante, in particolare con le insegnanti che sono le prime responsabili della Programmazione Didattica e della attuazione del Progetto Educativo nella Scuola. Questa collaborazione sarà per la famiglia un’occasione per approfondire la sua vocazione educativa, a superare il piano della spontaneità affettiva per arrivare a considerare il problema educativo anche in termini di psicologia e di metodo. La Scuola da parte sua, attraverso varie iniziative, sensibilizza le componenti della Comunità educativa, all’assunzione delle loro responsabilità e alla partecipazione educativa. Perciò promuove incontri volti a:

▪ presentare il Progetto Educativo e la Programmazione educativo-didattica

▪ approfondire problemi educativi avvalendosi di adeguata consulenza pedagogica

▪ promuovere iniziative di formazione per i genitori, culturali, religiose, di sostegno alla Scuola, aperte alla Comunità Ecclesiale e al territorio.

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Il coinvolgimento delle famiglie risulta essenziale anche perché i bambini si rendano conto che l’esperienza che stanno vivendo alla Scuola dell’Infanzia non riguarda solo loro, ma anche i loro genitori e gli insegnanti e che tutti devono impegnarsi nel loro ruolo. Nasce così il Patto Formativo tra: SCUOLA assume il compito educativo e formativo programma l’attività scolastica tiene conto dei ritmi di apprendimento e dei carichi cognitivi informa,

relaziona, comunica e colla bora con le famiglie FAMIGLIA

ha il diritto/dovere di conoscere ed informarsi su quanto offre la scuola ha il diritto/dovere di conoscere e informarsi sul processo formativo del figlio

ha il diritto/dovere di partecipare: ai colloqui con gli insegnanti alle assemblee di sezione e plenarie ai Consigli (dove eletto) collabora con la scuola nell’azione educativa e formativa del figlio

BAMBINO ha il diritto/dovere di conoscere il proprio patto formativo ha il diritto dovere di essere partecipe alla realizzazione del patto formativo

stesso ha il diritto/dovere di assumere comportamenti corretti verso persone e cose

interiorizza e sviluppa la consapevolezza delle regole di convivenza.

OCCASIONI DI INCONTRO

In un’ottica di condivisione, di responsabilità dell’educazione formazione crescita dei bambini è fondamentale che le famiglie parteci0pano e contribuiscano, insieme alla scuola, al percorso educativo e formativo dei propri figli. In tal senso la nostra scuola dell’infanzia organizza dei momenti formali ed informali in cui vengono coinvolti i genitori:

✓ OPEN DAY: Nel periodo antecedente alle iscrizioni, di norma nella prima metà di Gennaio, viene data la possibilità a tutti i genitori che lo desiderano di visitare la scuola in presenza degli insegnanti, e chiedere tutte le informazioni necessarie.

✓ INCONTRO PRELIMINARE CON I GENITORI DEI BAMBINI PICCOLI:

Si svolge nel mese di maggio-giugno dell’anno scolastico precedente a quello di entrata del bambino a scuola e ha come obiettivi principali la prima conoscenza tra genitori ed insegnanti e la trasmissione delle informazioni iniziali per l’inserimento a scuola (vedi anche “Progetto Accoglienza”).

✓ COLLOQUI INDIVIDUALI: Sono il momento privilegiato per lo scambio di informazioni e la riflessione sulla crescita di ogni singolo bambino e le sue eventuali difficoltà. Le date verranno concordate nel corso dell’Anno Scolastico e comunicate ai genitori a tempo debito. E’ previsto un primo incontro con i genitori dei bambini che frequentano per la prima volta la scuola dell’infanzia, i primi giorni di scuola.

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✓ ASSEMBLEE:

▪ ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI

L’Assemblea Generale dei genitori della Scuola è costituita dai genitori delle bambine e dei bambini iscritti. La prima Assemblea viene convocata, entro il mese di settembre-ottobre, dal Presidente della Scuola. L’Assemblea viene convocata dal presidente almeno due volte in un anno e ogni qualvolta specifiche esigenze lo richiedano. L’Assemblea deve essere obbligatoriamente convocata anche quando lo richieda, per iscritto, almeno un terzo dei suoi componenti. La riunione risulta valida, in prima convocazione, se sono presenti la metà dei genitori; in seconda convocazione, un’ora dopo, qualsiasi sia il numero dei presenti. All’Assemblea possono partecipare, con solo diritto di parola, il personale direttivo, docente e non docente e gli amministratori della scuola. L’Assemblea designa i/il genitore/i eventualmente previsto/i negli organismi gestionali. Il membro a ciò designato conserva la funzione fino a quando i propri figli frequentano la scuola. L’Assemblea esamina la relazione programmatica dell’attività della scuola, proposta dal Collegio dei Docenti, ed esprime proprio parere in ordine al P.T.O.F. e ad altre iniziative scolastiche progettate per il miglioramento della qualità e l’ampliamento dell’offerta formativa. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

▪ CONSIGLIO DI INTERSEZIONE Il Consiglio di Intersezione è composto dai docenti in servizio nella scuola e da due genitori degli alunni per ogni sezione, scelti dalle rispettive Assemblee, ed è presieduto e convocato dalla Coordinatrice didattica, può essere presente la Direttrice amministrativa della scuola. Si riunisce in ore non coincidenti con l’orario di funzionamento della scuola, col compito di formulare al Collegio dei Docenti e agli organismi gestionali della scuola proposte in ordine all’azione educativa e didattica e ad iniziative innovative finalizzate all’ampliamento dell’offerta formativa. Alle riunioni del Consiglio di Intersezione viene invitato – se previsto dallo Statuto della scuola – il genitore designato dall’Assemblea Generale a far parte dell’organismo gestionale della scuola.

Il Consiglio si riunisce, in via ordinaria ogni due-tre mesi.

▪ ASSEMBLEA DI SEZIONE DEI GENITORI L’Assemblea di Sezione è formata dai genitori dei bambini di ciascuna sezione e designa due genitori per il Consiglio di Intersezione. Essa, presieduta da uno dei due genitori designati a far parte del Consiglio di Intersezione, collabora con l’insegnante responsabile della sezione per la migliore soluzione di questioni proposte dalla stessa. Alle assemblee possono partecipare, con diritto di parola, la coordinatrice didattica, la direttrice e l’insegnante della sezione. Di ogni riunione viene redatto sintetico verbale.

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ATTIVITA’-INIZIATIVE DIDATTICHE

Per l’anno scolastico 2017/2018, la scuola promuove delle attività-iniziative didattiche per integrare e favorire la collaborazione scuola-famiglia.

• Festa dei nonni

• Festa dell’accoglienza

• Castagnata (con i nonni del paese)

• Laboratori di Natale

• Festa di Natale

• Incontri formativi per genitori

• Gita scolastica di fine anno

• Festa di fine anno.

MODALITA’ DI COMUNICAZIONE I messaggi di routine vengono comunicati alle famiglie attraverso l’affissione di cartelli nell’atrio della scuola; messaggi personali per la singola famiglia o di particolare rilevanza vengono comunicati per iscritto o direttamente dall’insegnante di classe al momento dell’entrata e dell’uscita o nel corso dei colloqui individuali. Le famiglie possono richiedere e comunicare direttamente alle insegnanti informazioni concernenti il bambino nei momenti sopra indicati, mentre “reclami, osservazioni e/o consigli, relativi al buon funzionamento della Scuola dell’Infanzia, dovranno essere rivolti alla Direttrice o all’Amministratore delegato che, riferiranno al Comitato di Gestione il quale prenderà le opportune decisioni.” Per il buon funzionamento della Scuola e per favorire la partecipazione comunitaria sono inoltre istituiti i seguenti ORGANI COLLEGIALI:

✓ COLLEGIO DEI DOCENTI

✓ CONSIGLIO DI INTERSEZIONE e ASSEMBLEA DI CLASSE DEI GENITORI

✓ ASSEMBLEA GENERALE DEI GENITORI DELLA SCUOLA

✓ COMITATO DI GESTIONE: il Comitato di Gestione è composto da membri designati e da membri eletti. Sono membri designati:

▪ il Parroco pro tempore, che di diritto fungerà da Presidente. (e da Legale rappresentante della Scuola)

▪ un rappresentante del Consiglio Pastorale Parrocchiale ▪ un rappresentante della Commissione Parrocchiale per gli Affari Economici ▪ la Direttrice amministrativa e organizzativa e la Coordinatrice didattica della

scuola ▪ Referente Nido ▪ eventuali rappresentanti di Enti convenzionati con il ruolo stabilito dalla

convenzione stessa. Sono membri eletti:

▪ i rappresentanti dei genitori (1 per sezione)

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Spetta al Comitato di Gestione: ▪ approvare i bilanci dell’anno solare, consuntivo e preventivo ▪ provvedere all’amministrazione dell’Ente ▪ deliberare i regolamenti interni ▪ stabilire la retta di frequenza e rette differenziate per i bambini, le cui famiglie

si trovano in particolari difficoltà economiche ▪ apportare eventuali modifiche al presente Statuto e regolamento statuario ▪ riunire e informare, almeno una volta all’anno, l’assemblea dei genitori dei

bambini iscritti sull’andamento della Scuola dell’Infanzia ▪ prendere visione, discutere, modificare ed approvare il P.O.F. ▪ è nella facoltà di ogni componente del Comitato visitare la Scuola

(STATUTO, Art.6 e 7) RAPPORTI CON IL TERRITORIO

La scuola dell’infanzia Madonna delle Grazie è localizzata al centro del nucleo abitativo della frazione di Robegano, situato tra i centri di Salzano, Maerne, Martellago, Noale e Scorzè. Gode di buoni collegamenti stradali tra un comune all’altro rendendo gli spostamenti abbastanza agevoli. L’economia del territorio è basata principalmente su l’artigianato e sulla piccola media industria, mentre l’agricoltura ancora molto diffusa, costituisce motivo di supporto al reddito famigliare. La stazione ferroviaria di Salzano, a ridosso del paese di Robegano, costituisce un’importante via di comunicazione con la provincia di Venezia, fonte di turismo e lavoro anche per le nostre famiglie. Le famiglie del paese godono di un livello di istruzione basso/medio. In una famiglia standard entrambi i genitori lavorano e 8i bambini vengono affidati a strutture educative (nido, scuola infanzia, centri ricreativi) o alla custodia dei nonni. Molto importante è la presenza della chiesa-santuario “Madonna Delle Grazie” situato di fronte alla nostra scuola. Numerose sono le persone che ogni giorno vengono a far visita al santuario per la sua valenza storica e religiosa. La parrocchia stessa è fonte di iniziative e manifestazioni da lei stessa promosse, tali manifestazioni partecipano i bambini e i genitori della scuola dell’infanzia.

➢ Collaborazione e confronto con le scuole dell’infanzia del territorio (coordinamenti di

zona); ➢ Continuità con le scuole primarie del territorio (progetto continuità); ➢ Collaborazione con l’ULSS 13, per informazioni e consigli sanitari, e linee guida su

una sana alimentazione; ➢ Visite al parco naturalistico “Oasi di Lycaena” di Salzano; ➢ Uscita nel territorio per conoscere il paese e i suoi negozi con le relative attività; ➢ Visita presso la Biblioteca di Salzano “Raccontiamoci le favole”.

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INCLUSIONE SCOLASTICA ACCOGLIENZA ALLA DISABILITA’ E ALLA DIVERSITÀ

La scuola è attenta all’inserimento di un progetto di potenziamento (DSA disturbo specifico di apprendimento), che andrà ad attivarsi per andare incontro al singolo bambino con eventuali problematiche. Inoltre, per tutti quei bambini che possono presentare dei bisogni educativi speciali, per motivi fisici, biologici, fisiologici e anche per motivi psicologici e sociali (BES), vi sono tre grandi sottocategorie: - Disabilità - Disturbi evolutivi specifici - Svantaggio socio-economico, linguistico e socioculturale. Tutti i bambini che rientrano in queste tre categorie hanno ufficialmente diritto ad avere un piano didattico personalizzato (PDP) che espliciti i percorsi e le strategie personalizzate in grado di rispondere ai bisogni educativi dei bambini, con interventi calibrati sulle condizioni personali di ciascuno. Per la compilazione del PDP si necessita del consenso e coinvolgimento della famiglia. Una particolare attenzione deve essere adottata con i bambini stranieri con i quali devono essere messe a punto delle strategie per farli apprendere velocemente la nostra madre lingua. La Scuola dell’Infanzia di Robegano accoglie TUTTI i bambini, in primis quelli che sono in situazioni di handicap o che presentano, comunque, disagi o difficoltà di adattamento o apprendimento, più o meno rilevanti. La presenza alla scuola dell’Infanzia di bambini in situazione di handicap o di disagio, tuttavia, è fonte di una dinamica di rapporti e di interazioni così unica e preziosa da costituire, a sua volta, una significativa e rilevante occasione di maturazione per tutti, in quanto ogni bambino impara a considerare e a vivere la diversità come una dimensione esistenziale. L’osservazione attenta e puntuale, il riconoscimento e l’accoglienza del bambino portatore di handicap e/o di disagio, il confronto con il coordinamento pedagogico, gli incontri con i referenti dell’AULSS SERENISSIMA 3, i colloqui, gli incontri con i genitori e la verifica in itinere del lavoro svolto, sono le modalità privilegiate affinché avvenga l’integrazione in un contesto di autentica relazione. Nel caso in cui ci fosse la presenza di un bambino con handicap o con disagio certificato sarà cura dell’equipe educativa della scuola sviluppare un Progetto Specifico in base alle esigenze e ai bisogni individuali del bambino in questione (PEI). (Vedi Protocollo di Accoglienza per la disabilità). La nostra scuola è chiamata ad elaborare una proposta di piano annuale per l’inclusività (PAI) riferito a tutti i bambini con BES, da compilare al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno). Il PAI, non deve essere visto solo come un ulteriore adempimento burocratico, ma quale integrazione del piano dell’offerta formativa, di cui è parte sostanziale, inteso come momento di riflessione di tutta la comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione, lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni. Entro il mese di Ottobre dell’anno successivo, il collegio docenti provvederà ad un intervento, finalizzato ad individuare obiettivi per migliorare e incrementare la realizzazione di una didattica efficace (nota CHESS) Entro la fine di giugno, quindi verrà eseguita una verifica dei risultati raggiunti. Vengono considerate delle diete speciali per bambini allergici o intolleranti ad alcuni alimenti, che nella nostra scuola vengono sostituiti con altri ed è prevista pure la somministrazione di farmaci salvavita, nei casi in cui il bambino senza di essi non possa

frequentare la scuola (ovviamente con tutta la documentazione redatta dallo specialista e dalla famiglia da tenere agli atti).

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FORMAZIONE, AUTOVALUTAZIONE, INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO.

FORMAZIONE PERMANENTE RIVOLTA AL PERSONALE

La competenza e la professionalità del personale sono fondamentali perché la scuola dell’infanzia possa essere un ambiente qualificato che sappia dare risposte adeguate alle esigenze del bambino. Iniziative mirate di formazione/aggiornamento per le insegnanti sono programmate periodicamente dalla FISM della provincia di Venezia, con sede Via Visinoni a Zelarino (Ve); che ha il compito specifico di curare l’aggiornamento delle insegnanti e di tutto il personale della scuola dell’intera provincia. Il personale di cucina , cuoca e aiuto cuoca, fanno riferimento al piano di autocontrollo alimentare secondo il metodo HACCP, ai sensi dell’art. 5 regolamento (CE) n° 852/2004. Tutte e tre le insegnanti della scuola dell’infanzia, Bagordo Lorena, Campagnaro Annalisa, Luise Stefania, la coordinatrice didattica e psicopedagogica Mazzucato Jenny e la direttrice amministrativa Chinellato Manuela sono iscritte per l’anno scolastico 2017/2018 al corso di formazione pedagogico “Osservare per educare” e al Seminario Regionale Veneto “ Giochiamo con le metodologie”, per la scuola dell’infanzia. La coordinatrice didattica e psicopedagogica Mazzucato Jenny è iscritta al corso “Coordinare nelle scuole paritarie FISM, 2° anno”. La direttrice amministrativa Chinellato Manuela e l’insegnante Campagnaro Annalisa sono iscritte al corso “Prevenzione malattie infettive”. Il personale di cucina e il personale ausiliario sono in possesso di tutti i corsi di formazione. La cuoca Sig.ra Gnan Barbara è in possesso dell’attestato “ex libretto sanitario”: Addetto alla manipolazione delle sostanze alimentari, e dei corsi di formazione: “ Mensa scolastica-sicurezza alimentare”, Autocontrollo igienico sanitario”, “ Diete speciali e aspetti nutrizionali”, “Ristorazione collettiva sulla celiachia, Nuove linee guida regionali sulla ristorazione”. L’aiuto cuoca Sig.ra Saccon Romina è in possesso dell’attestato obbligatorio per esercitare l’attività di “Somministrazione e Vendita di Prodotto Alimentari” riconosciuto dalla Regione Veneto, e del corso “Le nuove linee guida regionali per la ristorazione”. Tutto il personale della scuola è in possesso dei corsi di formazione sulla sicurezza e relativi aggiornamenti. La coordinatrice didattica e psicopedagogica, la direttrice amministrativa, l’insegnante Campagnaro Annalisa e la cuoca, sono in possesso dei corsi di Pronto Soccorso e di Lotta Antincendio e Addetti all’Emergenza. L’aiuto cuoca Saccon Romina è iscritta per l’anno scolastico al corso “Primo soccorso Formativo” Tutti i corsi di aggiornamento sulla sicurezza sono stati eseguiti nell’anno scolastico 2015/2016 e saranno aggiornati il prossimo anno.

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STRUMENTI DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DELLA SCUOLA

VALUTAZIONE E VERIFICA La valutazione non è un giudizio sul bambino ma la considerazione del cammino educativo compiuto. Al fine di assicurare un’effettiva valutazione dei punti di partenza e di arrivo, dei processi, delle difficoltà riscontrate e degli interventi compensativi attuati, gli insegnanti devono raccogliere in maniera sistematica e continuativa informazioni relative allo sviluppo dei quadri di conoscenza e di abilità, alla disponibilità ad apprendere, alla maturazione del senso di sé di ogni alunno. Le informazioni devono essere raccolte in forma sintetica, secondo criteri che assicurino un positivo confronto dei livelli di crescita individuali e collettivi. Le modalità e gli strumenti della raccolta di informazioni saranno pertinenti a ciò che viene preso in considerazione (osservazione del bambino in vari momenti della giornata: routine, gioco libero e guidato, attività strutturate). La valutazione è occasione per riflettere sulle proposte educative fatte ai bambini e quindi anche per realizzare una continua formazione professionale delle educatrici. Il complesso delle osservazioni sistematiche effettuate dalle insegnanti nel corso dell’attività didattica costituirà così lo strumento privilegiato per la continua regolazione della programmazione, permettendo alle insegnanti di introdurre per tempo quelle modificazioni e integrazioni che risultassero opportune. Strumenti per registrare:

✓ Portfolio delle competenze dell’alunno + piani personalizzati per singolo bambino ✓ Foto delle attività svolte, cartelloni. ✓ Piano strutturato delle attività educative (progettazione) UDA ✓ Scheda di verifica dell’unità di apprendimento ✓ Strumento di osservazione e valutazione CHESS, (con relativi grafici).

Scadenze temporali:

✓ Settimanale o quindicinale con incontri tra insegnanti (coordinamenti). ✓ Assemblee di sezione ✓ Consiglio di intersezione ✓ Colloqui individuali (due volte all’anno programmati e al bisogno in qualsiasi

momento a discrezione del genitore). Durante gli anni scolastici 2014/2015, 2015/2016, la scuola dell’infanzia Madonna Delle Grazie di Robegano (Ve) è stata scelta per partecipare a campione dalla regione Veneto al progetto denominato “CHESS”. Si è trattato di un progetto di ricerca-azione in materia di politiche giovanili avente ad oggetto la valutazione dell’esito educativo del bambino in età prescolare e il coinvolgimento dei genitori, con particolare riferimento a quelli under 35, nel percorso educativo dei figli al nido e alla scuola dell’infanzia. La nostra scuola, in questo progetto sperimentale si è messa in gioco sia con la scuola dell’infanzia e nido integrato, collaborando con altri insegnanti rappresentanti delle varie province della Regione nella costruzione di un questionario di valutazione del bambino per traguardi di competenza, il progetto ha previsto l’interagire anche dei genitori ai quali è stato consegnato un questionario più semplice sempre compilato dalla nostra equipe. La valutazione si completava analizzando entrambi i questionari tra le due realtà insegnanti/famiglia in un colloquio individuale. Questa non vuol essere una valutazione/giudizio “del bambino” ma uno strumento dove l’insegnante possa capire se il bambino ha raggiunto gli obiettivi riguardo le competenze.

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L’ultimo periodo della sperimentazione, ha previsto la costruzione di una scala costruita in riferimento ai traguardi minimi che un bambino anno per anno, dovrebbe raggiungere. Durante i due anni questo lavoro nella nostra scuola è stato fatto a campione, invece ci prefiggiamo per i prossimi anni scolastici di usarlo per tutti i bambini della scuola come strumento di valutazione e di autovalutazione della stessa. Durante l’anno scolastico, sono stati consegnati e in seguito elaborati nei coordinamenti di equipe i questionari di valutazione del servizio somministrati ai genitori dei bambini frequentanti. I dati pervenuti sono stati resi noti e discussi nelle riunioni con i genitori e nell’incontro con l’ente gestore della struttura. Grazie al ritorno dei questionari anonimi si può dare una valutazione sulla qualità del servizio offerto e porre eventuali modifiche, se possibile.

INTERVENTI MI MIGLIORAMENTO

Per il prossimo triennio ci prefiggiamo di effettuare due valutazioni durante l’anno scolastico con il questionario sopra citato (CHESS) per tutti i bambini, cercando di coinvolgere maggiormente le famiglie. Abbiamo intenzione anche di costruire un questionario di valutazione del servizio da consegnare al personale della scuola dell’infanzia in modo che anche loro possono dare il loro giudizio sulla struttura in generale (spazi, materiale, ecc). Un altro ambizioso progetto è quello di costruire una scheda di valutazione di ogni unità di apprendimento che svolgeremo durante l’anno scolastico.

DOCUMENTI ALLEGATI AGLI ATTI DELLA SCUOLA:

• regolamento della scuola

• curricolo IRC

• protocollo di accoglienza per alunni con bisogni educativi speciali

• piano annuale per l’inclusione scolastica (P.A.I )

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