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Circolo Didattico ‚Dante Alighieri‛ di Brusciano Scuola dell ’Infanzia - Primaria
Anno Scolastico 2013 – 2014 Piano dell ’Offerta Formativa
Premessa Il Circolo Didattico di Brusciano è indirizzato ad elaborare proposte educative e didattiche
volte ad offrire un “prodotto scuola” il più possibile omogeneo dal punto di vista culturale
ma, nello stesso tempo, flessibile per rispondere agli specifici bisogni delle varie realtà
presenti sul territorio.
L’insieme di queste proposte rappresenterà una vera e propria “fotografia” della Scuola,
con lo scopo di facilitare e coordinare la comunicazione tra tutte le agenzie formative pre-
senti sul territorio.
Finalità cui tende il lavoro della scuola La finalità di fondo della scuola è la formazione integrale della persona, attraverso un per-
corso unitario dell’alunno che, rispettando le diversità individuali, sviluppi in positivo tutte le
sue potenzialità attraverso i vari linguaggi (compreso quello informatico), valorizzi le sue
capacità relazionali e di orientamento nello spazio e nel tempo e lo educhi ai principi fon-
damentali della convivenza civile che costituisce il motivo di coesione fra le varie discipli-
ne.
Indirizzo culturale e didattico
Il Circolo Didattico di Brusciano indica l’indirizzo culturale e didattico della scuola nella
scelta degli interventi educativi, formativi e didattici, organizzati nel curricolo che diventa
uno strumento di condivisione e di confronto tra gli insegnanti che discutono sui problemi
esistenti sul territorio. La sua attenzione si poggia sulle reali esigenze e sui diversi bisogni
formativi di ogni alunno al fine di formarlo saldamente sul piano cognitivo e culturale, affin-
ché possa affrontare positivamente l’incertezza degli scenari sociali e professionali, pre-
senti e futuri.
La Scuola Dante Alighieri fa proprie le competenze in uscita individuate dalle Indicazioni Nazionali che ogni alunno, dalla Scuola dell ’Infanzia alla Scuola Primaria, dovrà raggiungere.
Scuola dell ‘Infanzia Scuola Primaria
attraverso la formazione integrale della persona
come alunno come cittadino
“Possedere un buon livello di base con lo
sviluppo di competenze comunicative,
espressive e relazionali”.
“Possedere un buon livello di alfabetizza-
zione strumentale e culturale”.
Scelte educative
La programmazione educativa di Circolo, intesa come documento pedagogico istituziona-
le, delinea la specificità dell’unità scolastica definendone la fisionomia educativa, gli atteg-
giamenti verso le problematiche di cultura scolastica, le direttive lungo le quali si muove la
scuola per realizzare le specifiche finalità assegnatale.
Il Collegio dei docenti, consapevole che un’analisi della situazione di partenza è operazio-
ne necessaria ed imprescindibile per la realizzazione di un lavoro educativo didatticamen-
te valido, ha operato una raccolta delle più significative informazioni che riguardano gli
alunni sul piano familiare, ambientale, culturale, economico.
Ha condotto, altresì, un’indagine accurata su tutti gli aspetti del territorio (naturale, sociale,
religioso, storico – folkloristico ed economico) nel quale e con il quale la scuola opera e
sulla struttura scolastica (ambiente reale, tipologia, spazi, mezzi, strumenti di cui dispone).
Solo dopo un’attenta analisi di tutti questi aspetti, si procederà all’individuazione degli
obiettivi di apprendimento ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo
delle competenze.
Scelte Metodologiche
La metodologia sarà caratterizzata da:
FLESSIBILITÀ INTEGRAZIONE CO-RESPONSABILITÀ
per per per
Offrire di più a chi ha
meno, differenziando
la proposta formativa.
Valorizzare la diversi-
tà nelle sue molteplici
risorse.
Condividere e pren-
dere in carico scelte
formative.
Le scelte metodologiche per la scuola dell’infanzia prevedono: lavori di gruppo, interazione
per sezioni aperte, approcci flessibili, programmazione per nuclei tematici e per obiettivi.
Per la scuola primaria saranno quelle del metodo globale, fonematico, fonico – sillabico
per l’apprendimento/insegnamento della scrittura e della lettura; valorizzeranno le abilità
afferenti alla comunicazione mediante l’uso di tutti i linguaggi della mente e del corpo.
Nel rispetto della specificità di ogni ordine di scuola, il modello metodologico privilegiato
sarà quello della RICERCA – AZIONE.
RICERCA – AZIONE
DIMENSIONE SOCIALE DIMENSIONE – AZIONE DIMENSIONE - RICERCA
Acquisendo il “potere di fare” (dimensione azione) e acquisendo la “conoscenza” (dimen-
sione ricerca) è possibile sviluppare un cambiamento (dimensione sociale).
La RICERCA – AZIONE è in grado di favorire il perseguimento del duplice obiettivo:
RICERCARE attraverso l’attivazione di nuove strategie .
AGIRE per cercare di realizzare un cambiamento nei soggetti coinvolti.
col fine di
acquisire, sviluppare, potenziare le proprie competenze
Scuola Primaria
La scuola primaria si caratterizza come ambiente d’istruzione e formazione con un proget-
to fondato su conoscenze, abilità e competenze, utili ad organizzare la molteplicità delle
informazioni, a governare la complessità e dare senso alla varietà delle esperienze per fa-
vorire l’apprendimento nell’intero arco della vita.
La realizzazione di una “scuola su misura” che tenga conto dei bisogni di ciascun alunno,
utilizza procedure di accoglienza che esprimono l’esigenza pedagogica della continuità
educativa, sia in senso verticale (scuola dell’infanzia, scuola secondaria di primo grado)
sia in senso orizzontale (come rete di rapporti scuola – famiglia – società); tenendo conto
inoltre, dei bisogni formativi del territorio, interagisce con esso sviluppando reti di collabo-
razione e scambio.
Una scuola moderna e attenta alle esigenze di tutti deve favorire la partecipazione consa-
pevole degli operatori al suo interno, secondo le regole assunte in autonomia.
La Scuola Primaria è costituita da due plessi:
Plesso "Dante Alighieri" sede della Direzione Didattica e Segreteria, situato nel centro
storico del paese in piazza XI settembre già via Marconi 10, conta circa 558 alunni di-
stribuiti su 27 classi con 43 insegnanti.
Plesso via Quattromani situato a sud del paese conta circa 255 alunni distribuiti su 12
classi con 19 insegnanti.
L'orario scolastico funziona a tempo normale e si articola con le seguenti modalità:
dal 16 al 28 settembre 2013 dalle ore 08.30 alle ore 12.30 dal lunedì al sabato;
dal 30 settembre 2013 al 31 maggio 2014 dalle ore 08.30 alle ore 13.30 dal lunedì al
venerdì;
ultima settimana di scuola dalle ore 08.30 alle ore 12.30 dal lunedì al sabato;
programmazione modulare: tutte le classi il lunedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 presso
la sede di piazza XI settembre.
Le scuole sono dotate di:
palestra coperta;
palestra esterna con annesso palco smontabile;
ampia sala riunione;
ampio salone per drammatizzazione;
ampio giardino;
laboratorio informatico;
aule con LIM.
Il Curricolo
Il CURRICOLO è il percorso di studi costruito dai docenti del Circolo sulla base delle Indi-
cazioni Nazionali, ultimo documento del ministero della Pubblica Istruzione.
La scuola di oggi ha come obiettivo, nel contesto socio culturale in cui si trova ad operare,
quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale. Le finalità della
scuola devono essere definite dalla persona che apprende, per cui nella definizione e nella
realizzazione delle strategie educative e didattiche si deve sempre tenere conto della sua
articolata identità, delle sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di
formazione.
Oggi, grazie all’autonomia, la logica degli interventi è cambiata e il “cuore didattico” del
POF è il Curricolo.
La nostra Scuola nella formazione degli alunni si pone i seguenti obiettivi per promuovere
e difendere la persona perché essere irripetibile, irriducibile e inviolabile:
La progressiva conquista dell’identità personale, della consapevolezza delle proprie
capacità e della maturazione della coscienza sociale, morale e civile.
La costruzione della capacità di pensiero riflessivo e critico, sviluppando la creatività e
potenziando l’autonomia.
La progressiva conquista di competenze, conoscenze e abilità relative ai contenuti pre-
visti dalle Indicazioni Nazionali.
La progressiva conquista di una dimensione sociale che tenga conto delle criticità del
contesto di appartenenza che si arricchisce nell'extracurricolo.
Finalità Pedagogiche della Personalizzazione
Il Collegio dei Docenti ritiene irrinunciabile come finalità pedagogiche fondamentali:
Rinforzando il quadro valoriale e l’efficacia del processo di insegnamento – apprendi-
mento.
(prendersi cura dell’alunno in quanto persona)
Valorizzando le differenze individuali.
(interessi, capacità, ritmi e stili cognitivi, attitudini – Pedagogia delle differenti forme cognitive)
Valorizzando le differenti forme d’intelligenza.
(Pedagogia delle intelligenze multiple- H. Gardner)
PROMUOVERE
LE
ECCELLENZE
RIDURRE
L’INSUCCESSO
SCOLASTICO
Per elaborare il Curricolo
Compito esclusivo di ogni scuola autonoma e dei suoi docenti è di rispondere a delle scel-
te fatte e di porre le famiglie e il territorio nelle condizioni di comprenderle e condividerle.
Compito fondamentale della scuola autonoma è quello di elaborare un curricolo sempre
più rispondente ai reali bisogni di ogni singolo alunno attraverso l’elaborazione di:
Obiettivi Educativi
Gli Obiettivi Specifici di Apprendimento
Per lo sviluppo delle competenze
Anche attraverso le attività progettuali e laboratoriali
Campi d’esperienza
Area linguistico- ar-tistico - espressiva
Area storico- geografica
Area matematico – scientifico - tecnologica
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
I traguardi per lo sviluppo delle competenze nella scuola dell’infanzia suggeriscono agli in-
segnanti orientamenti, attenzione e responsabilità.
Nella scuola primaria favoriscono l’apprendimento e la costruzione dell’identità degli alun-
ni, ponendo le basi dello sviluppo delle competenze indispensabili per continuare ad ap-
prendere a scuola e lungo l’intero arco della vita.
LABORATORI EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA DISCIPLINE
(CONOSCENZE E ABILITA’)
Attività per classi e per gruppi curricolari ed extracurricolari
Cittadinanza attiva e solidale
Campi d’Esperienza, Obiettivi Specifici dì Apprendimento, Organizzazione, Contenuti e metodi, Verifiche, Valutazione
La Scuola dell ‘Infanzia
La scuola dell’infanzia, liberamente scelta dalle famiglie, si rivolge a tutti i bambini dai tre
ai cinque anni di età ed è la risposta al diritto all’educazione.
Per ogni bambino, la scuola dell’infanzia si pone la finalità di promuovere lo sviluppo
dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza.
“I docenti accolgono, valorizzano ed estendono le curiosità, le esplorazioni, le proposte dei
bambini e creano occasioni e progetti di apprendimento per favorire l’organizzazione di ciò
che i bambini vanno scoprendo. L’esperienza diretta, il gioco, il procedere per tentativi ed
errori permettono al bambino, opportunamente guidato, di approfondire e sistematizzare
gli apprendimenti e di avviare processi di simbolizzazione e formalizzazione. Pur
nell’approccio globale che caratterizza questo segmento di scuola, i docenti individuano,
dietro le aree di apprendimento, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. Essi
stessi, inoltre, guidati da attenzione e responsabilità, creano occasioni e possibilità di
esperienze volte a favorire lo sviluppo di competenze, che a questa età va inteso in modo
globale e unitario”. (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo).
La scuola dell'infanzia conta circa 204 alunni, distribuiti in otto sezioni. Vi insegnano 16
maestre comuni, 4 di sostegno e 1 di religione.
La scuola è aperta dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 16.30.
Per i bambini del primo anno, i "piccoli", viene attuato un inserimento graduale nelle prime
settimane di scuola con frequenza in orario antimeridiano. Questa modalità di inserimento
ha lo scopo di permettere ai bambini di affrontare con serenità il loro ingresso nella scuola
dell'infanzia.
Il lavoro quotidiano si articola in momenti di lavoro nelle singole sezioni e attività organiz-
zate in laboratori di "intersezione" costituiti da gruppi di alunni di diverse sezioni che, sotto
la guida di un'insegnante, realizzano attività espressive, pittoriche, psicomotorie, ecc. Par-
ticolare cura viene riservata al momento del pasto, durante il quale i bambini, distribuiti in
piccoli gruppi e riuniti in un unico grande locale refettorio, vengono educati a gustare il ci-
bo, ad avvicinare gradatamente tutti i piatti proposti, a non sprecare, a relazionarsi corret-
tamente con le persone e le cose presenti a tavola.
Di particolare rilevanza è il Progetto Continuità che la scuola dell'infanzia attiva in collabo-
razione con la vicina scuola primaria "Dante Alighieri".
Il Progetto prevede attività in comune tra i bambini dell'ultimo anno di scuola dell'infanzia e
quelli di prima della scuola primaria anche al fine di far conoscere l'ambiente della scuola
dell'obbligo ai futuri piccoli utenti. Il lavoro dura tutto l'arco dell'anno scolastico ed è orien-
tato su una tematica comune scelta dai docenti delle rispettive scuole.
IL SÉ E L’ALTRO Le grandi domande, il senso morale, il vi-
vere insieme
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine, misura, spa-zio, tempo, natura.
OBIETTIVI FORMATIVI PER
CAMPI DI ESPERIENZA DEL-
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute.
LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
Gestualità, arte, musica, multimedialità.
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lin-gua, cultura.
Alunni diversamente abili
Nell’ordinamento della scuola dell’infanzia e della scuola primaria, l’attività didattica di so-
stegno garantisce agli alunni diversamente abili il raggiungimento degli obiettivi formativi
previsti dalle Indicazioni Nazionali, attraverso un percorso individualizzato che tiene conto
della specificità dei soggetti in difficoltà e delle risorse socio-ambientali presenti sul territo-
rio.
Considerando che lo sviluppo e la formazione del bambino devono essere integrali, è ne-
cessario che tutti gli operatori intervengano in modo coordinato per il raggiungimento
dell’autonomia, per promuovere la piena integrazione scolastica e sociale e per
l’acquisizione di pari dignità.
Premessa
Dati recenti dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sottolineano l’aumento dell’
obesità, in particolare in età evolutiva: attualmente la prevalenza di obesità giovanile in Eu-
ropa è 10 volte maggiore rispetto agli anni settanta. Il 20% dei bambini europei è in so-
vrappeso o obeso, con un picco del 34% nei bambini da 6 a 9 anni (1 su 3 è sovrappeso o
obeso).
Il problema dell’obesità e del sovrappeso nei bambini ha acquisito negli ultimi anni
un’importanza crescente, sia per le implicazioni dirette sulla salute del bambino sia perché
questi stati rappresentano un fattore di rischio per l’insorgenza di patologie in età adulta.
Purtroppo sono troppo frequenti abitudini alimentari scorrette e comportamenti sedentari ,
per questo motivo, la nostra scuola si propone di diffondere la “cultura di una corretta
alimentazione” al fine di mantenere un buono stato di salute e una maggiore efficienza
dell’organismo.
Secondo quanto si legge nella Costituzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità:
“Lo sviluppo sano del fanciullo è d’importanza fondamentale.”
“La sanità è uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non consiste
solo in un assenza di malattia o d’infermità.
Il possesso del migliore stato di sanità possibile costituisce un diritto fondamentale
di ogni essere umano, senza distinzione di razza, di religione, d’opinioni politiche, di
condizione economica o sociale.
La sanità di tutti i popoli è una condizione fondamentale della pace del mondo e
della sicurezza.”
Obiettivo Formativo
Favorire la formazione di una “educazione alimentare” nei bambini fondata sulla cono-
scenza di buone pratiche alimentari e sulla responsabilizzazione delle famiglie per quanto
riguarda le basilari modalità di prevenzione dell’obesità con particolare attenzione alla sa-
na alimentazione delle tradizioni alimentari tipiche della cultura locale e della dieta medi-
terranea.
Destinatari
Il progetto è unitario; riguarda cioè tutte le “anime della Dante Alighieri” partendo dalla
scuola dell’infanzia e finendo nelle quinte classi della scuola primaria.
Il nostro motto è : “Cibo per stimolare il cervello.”
Il progetto curricolare si articola in cinque macro aree:
1. Quando a tavola si sta bene
Laboratorio di “rieducazione alimentare”.
Percorso formativo volto ad approfondire l’aspetto sociale affettivo e salutare del cibo.
2. Quando non si ha niente da mettere a tavola
Spreco del cibo, mense dei poveri, condivisione.
L’alimentazione nella Dichiarazione dei diritti fondamentali dell’uomo ( art. 25).
3. Quando i food miles determinano un costo ambientale.
L’alimentazione globale e l’eco compatibilità.
La sostenibilità alimentare, la “filiera”, gli orti condivisi e quelli biologici, piramide alimenta-
re e ambientale.
4. Quando la cucina diventa multietnica.
“Conosciamoci a tavola”. Viaggio alimentare alla scoperta delle culture presenti e non sul
territorio: tradizioni e folklore.
Laboratorio interculturale.
5. Quando a tavola si decidono le sorti di una Nazione, di un popolo, di un gruppo et-
nico…
Aspetto socio-politico della convivialità del cibo.
Attività legate al progetto
Uscite sul territorio: aziende agrarie, di trasformazione, fattorie, musei…
Laboratori: grafico-espressivo, scientifico, di cucina…
Manifestazione finale: sagra
Risorse umane: coinvolgimento degli alunni, dei docenti, personale ATA, delle
famiglie, con particolare attenzione ai genitori degli alunni stra-
nieri.
Celebrazioni: 16 ottobre “Giornata mondiale dell’alimentazione”
22 marzo “Giornata mondiale dell’acqua”
Progetto Accoglienza
Premessa
Il Progetto Accoglienza, divenuto una lieta tradizione del nostro Istituto, è rivolto
principalmente a tutti gli alunni delle classi prime per cercare di creare le condizioni più
favorevoli ad accogliere gli alunni e i loro genitori, nella consapevolezza dell’importanza
che riveste l’esperienza dei primi giorni di scuola nella vita del bambino e della sua
famiglia; ma coinvolge anche tutti gli allievi della scuola al fine di favorire un clima sereno
e gioioso.
L’accoglienza è un'apertura: chi viene ricevuto viene accolto in un gruppo; chi accoglie
rende partecipe di qualcosa di proprio, si offre, si spalanca verso l'altro diventando un
tutt'uno con lui.
In quest’ottica, l'accoglienza non è un mero atto formale, ma costituisce un’azione
educativa e didattica vera e propria, volta a creare le condizioni ottimali alla realizzazione
del successo formativo di ogni alunno.
La scuola deve configurarsi come un ambiente accogliente, gratificante, piacevole per tutti,
alunni e docenti; vanno, quindi, ricercate strategie e modalità operative volte a favorire da
subito, ai piccoli allievi, l’opportunità di esprimere “se stessi” e le proprie potenzialità in un
clima psicologico positivo.
Il Progetto ha la finalità di favorire un inserimento scolastico il più possibile sereno e
positivo
garantendo ad ogni alunno un passaggio dalla scuola dell’Infanzia alla scuola Primaria
più positivo possibile,
agevolando il bambino nelle prime relazioni con i compagni e con le insegnanti,
motivando l’alunno ad apprendere,
stabilendo relazioni positive con i coetanei e gli adulti,
guidando il bambino alla piena autonomia.
Tempi, modi e spazi
Il progetto si svolgerà durante la prime quattro settimane di scuola e saranno utilizzati tutti
gli spazi disponibili.
Le classi, dalle seconde alle quarte, saranno impegnate nella realizzazione di bandierine e
visiere di diverso colore. Le classi quinte creeranno un segnalibro, che rappresenterà il
“passaggio del testimone”, da regalare ai piccoli allievi delle classi prime. Tutte le classi
saranno coinvolte in canzoncine sull’alimentazione che verranno cantate durante la
cerimonia, prevista per il 16 ottobre: giorno in cui verrà celebrata la Giornata Mondiale
dell’Alimentazione (istituita dai Paesi Membri della FAO nel novembre 1979, nel corso
della XX Sessione della Conferenza dell'Organizzazione).
Progetto Natale
Il presepe e le dolci… tradizioni
Premessa
Divino Bambino di Betlemme...
vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia.
Sii tu la nostra pace e la nostra gioia!
Con queste parole, il Santo Padre invita la comunità ad abbandonare l’egoismo e
l’indifferenza per lasciare spazio a sentimenti di sensibilità, solidarietà e amore per il pros-
simo.
Il modo migliore per celebrare la nascita di Gesù nella scuola sarà quello di predisporre
un’atmosfera serena, accogliente e stimolante, finalizzata alla comprensione del significato
autentico del Natale, ai valori dell’amicizia della solidarietà e dell’amore per poter stare
bene con se stessi e con gli altri, attenuando gli aspetti consumistici e commerciali che i
mass-media attribuiscono a questa festa.
Finalità
Il progetto curricolare si prefigge di creare un momento di festosa aggregazione tra le
componenti scuola – famiglia – alunni per “sentire la magia del Natale”. La rievocazione
della nascita di Gesù deve far riflettere su quelli che sono i valori autentici della vita. Ormai
è divenuta una mera consuetudine riunirsi in famiglia per consumare abbondanti pranzi e
cenoni, scambiarsi dei doni, giocare a carte o a tombola. Il Natale dovrebbe essere, inve-
ce, un momento di condivisione, di manifestazione di affetto, un’occasione per stare in-
sieme alle persone che amiamo e anche un’occasione per dedicare un pensiero a chi è
meno fortunato di noi. Questo è lo spirito natalizio che dovrebbe accompagnarci tutto
l’anno e farci comprendere che la solidarietà e l’altruismo sono valori universali e condivi-
sibili da ognuno di noi, in ogni parte del mondo, per poter convivere in pace nel rispetto di
tutti.
Destinatari del progetto
Tutti gli alunni della scuola primaria.
Obiettivi Formativi
Interiorizzare i temi universali dell’amicizia e della fratellanza.
Comprendere il significato autentico del Natale.
Riscoprire l’importanza del ruolo della famiglia.
Collaborare alla realizzazione di un progetto espressivo comune.
Valorizzare le attitudini di ciascuno.
Conoscere la propria realtà territoriale e le proprie tradizioni.
Competenze in uscita
Riconoscere il significato cristiano del Natale traendone motivo per interrogarsi sul va-
lore di tale festività nell’esperienza personale, familiare e sociale.
Tempi e soluzioni organizzative
La Scuola, nel periodo novembre-dicembre, si trasformerà in un laboratorio dove i
bambini avranno modo di scoprire le loro potenzialità e esprimere liberamente la pro-
pria creatività al fine di stimolare un modo originale di rappresentare la Sacra Nascita,
in un continuum tra tradizione e modernità.
Alunni, docenti e genitori di tutta la scuola primaria si cimenteranno nella realizzazione
di semplici presepi e oggetti di piccolo artigianato legati al tema natalizio, utilizzando
tecniche diverse e materiali di facile reperibilità.
Vendita di dolci della tradizione napoletana, preparati dai genitori delle classi prime.
Concerto di Natale con canti natalizi interpretati da tutti gli allievi delle classi prime, fa-
ranno da cornice alla rievocazione della nascita del Bambino Gesù e realizzeranno una
magica atmosfera. Gli alunni indosseranno una maglietta bianca, jeans e un cappellino
natalizio.
Al fine di garantire la massima sicurezza dei piccoli allievi, sarà effettuato un percorso
di tipo circolare: i bambini, provenienti dal primo piano, scenderanno al pianoterra dalla
scala prospiciente la Presidenza, dove si esibiranno una classe alla volta (prima sez. A
plesso Marconi; prima sez. A plesso Quattromani, prima sez. B Marconi; prima sez. B
Quattromani e così via). Alla fine di ciascuna esibizione, gli alunni si dirigeranno, con i
propri insegnanti, verso la scala opposta e ritorneranno al primo piano, dove potrà es-
sere garantito un controllo più sicuro al riparo dalla folla dei visitatori della mostra.
Realizzazione di scenografie con paesaggi tipicamente natalizi, da collocare nell’atrio
della scuola, a cura delle classi prime e seconde.
Le attività costituiranno il preludio di un momento conclusivo che si concretizzerà in una
mostra – mercato che si terrà il 18 e il 20 dicembre 2013 dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Metodologia
Tutto il progetto sarà svolto tenendo conto delle competenze, delle abilità e delle attitudini
messe a disposizione l'uno dell'altro, per ottenere il miglior risultato possibile.
Risorse
Tutti gli insegnanti della scuola primaria.
Alunni e famiglie.
Strumenti e mezzi
Materiale di facile consumo.
Impianto di amplificazione.
Banchi e scrivanie per esporre i manufatti.
Modalità di verifica
Prodotti e realizzazioni finali.
Progetto Continuità
Uniti è più bello!
Nel POF sono indicati i progetti corredati dalle finalità, pertanto ogni interclasse, unitamen-
te alla programmazione annuale, presenterà il proprio progetto di arricchimento formativo.
La valenza pedagogica e sociale dei progetti fin qui presentati assumerà sicuramente
maggior pregnanza se si ragionerà nell’ottica di una sinergia di intenti che abbracci gli
alunni di tutta la scuola o almeno delle interclassi.
Progetto formazione permanente (FESR)
Per favorire la diffusione e la sempre maggiore competenza in materia tecnologica e
scientifica, ormai indispensabili per una didattica più moderna e adeguata alle nuove ri-
chieste formative, questa scuola si attiverà con una postazione multimediale, con una
L.I.M., per consentire ai docenti di formarsi avvalendosi di queste tecnologie nella didattica
applicata.
‛ New Generation‛
Il giornale della scuola… a scuola.
Destinatari: Gli alunni delle classi quarte e quinte.
New Generation
Memoria storica
Pensiero creativo Pensiero critico
Coscienza dell’altro
Coscienza di sé
Salvaguardia dell’ambiente
Consapevolezza del-la propria salute
Salvaguardia del territorio
Tempi
Tutte le attività saranno svolte nel corso dell’intero anno scolastico in orario curricolare; gli
eventuali approfondimenti, ove previsti in orario extracurricolare.
Tappe:
Accoglienza
Natale
Carnevale
Fine anno
Risorse
I docenti del Circolo
Il personale Ata
Gli esperti esterni
Gli ambienti scolastici interni/esterni
Il territorio
Il laboratorio multimediale
Postazione per lavagna interattiva multimediale
Piccoli e grandi sussidi
Materiale di facile consumo
Attività, Contenuti e Metodologia
Cronache di situazioni limite (laboratorio di giornalismo).
La poesia e la fantasia per guardare il mondo con occhi diversi (laboratorio creati-
vo).
“Teatrando”: fruizione, produzione e rappresentazione di testi teatrali (laboratorio
teatrale).
Tutte le attività saranno prevalentemente sviluppate sul campo attraverso la ricerca –
azione, poiché la realizzazione dell’offerta formativa non ha niente a che fare con la tra-
smissione di un sapere preconfezionato del docente, bensì punta a superare lo schema
d’insegnamento classico fondato sulla spiegazione del docente, sullo studio individuale a
casa e sull’interrogazione, per stimolare invece la curiosità degli alunni, il loro provare,
scoprire, fare, ricercare, risolvere problemi, discutere … e motivarli a raccontarsi, a rac-
contare, a vivere le esperienze, al “fare” in prima persona e a riflettere sul vissuto.
I bambini saranno impegnati in attività di esplorazione del territorio, attività operative di
campo, visite guidate, attività di riflessione, analisi dell’esplorazione, formulazione di ipote-
si, elaborazione della documentazione cartacea e fotografica svolta in aula ed eventuale
trasferimento nel web di tutti i lavori. Si attingerà, inoltre, alle risorse tecnologiche presenti
nella scuola adeguando la didattica alle nuove esigenze formative con scelte metodologi-
che moderne (L.I.M.).
Si privilegeranno prevalentemente lavori di gruppo per proporre l’apprendimento coopera-
tivo, anche se non mancheranno momenti di attività individuale.
Si prevederà la collaborazione con le istituzioni e l’associazionismo presente sul territorio,
autori ed esperti.
Verifica e Valutazione
La verifica e la valutazione terranno conto dell’interesse e dell’impegno dimostrati dagli
alunni, così come della partecipazione, delle capacità comunicative ed espressive, dei
reali cambiamenti e della conoscenza delle tecniche strumentali e culturali.