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Materiali ceramici
ING. DENNY COFFETTI
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMODIPARTIMENTO DI INGEGNERIA
E SCIENZE APPLICATE
MAIL: [email protected]
Resistenza ai carichi assiali
Compressione
La prova di schiacciamento consiste nel
posizionare il provino tra i piatti di acciaio di una
pressa aumentando il carico applicato in modo
che:
INCREMENTO TENSIONE DI COMPRESSIONE
0.2 ÷ 1.0 MPa/s
(PROVA IN CONTROLLO DI FORZA)
Compressione
La frattura dei materiali ceramici sottoposti a
compressione avviene con formazione di
fessure parallele alla direzione del carico.
IN TEORIA!!!!
Compressione
Stato di sforzo nella prova di compressione:
- Differenza tra i moduli elastici
Eacciaio ≈ 10 Eceramico
- Differenza tra i moduli di Poisson dei due diversi
materiali a contatto (ceramico e acciaio)
υacciaio = 0,30 υceramico = 0,15 ÷ 0,25 (0,20)
Compressione
Per un determinato valore dello sforzo σ
applicato al provino si ha:
σa = Ea ∙ εa
σc = Ec ∙ εc
Con σa = σc = σ
Compressione
Partendo da tale assunto
εc = 10 ∙ εa
È possibile ricavare la deformazione trasversale
dei due materiali:
ε󠅾┴ a = υa ∙ εa = 0,30 ∙ εa
ε󠅾┴ c = υc ∙ εc= 0,20 ∙ εc = 0,20 ∙ 10 ∙ εa = 2 ∙ εa
ε󠅾┴ c = 2 ∙ εa
Compressione
Da cui si può ricavare che
ε󠅾┴ c = 2 ∙ (ε┴a / υa)
Quindi
ε󠅾┴ c = 2 ∙ (ε┴a / 0,30)
ε󠅾┴ c ≈ 7 ∙ε┴a
La deformazione laterale del materiale ceramico
è all’incirca 7 volte maggiore rispetto a quella
del piatto di acciaio.
Compressione
Si prospettano due alternative:
1. Si posiziona del materiale lubrificante tra la
piastra e il provino in modo tale da consentire lo
scorrimento relativo (prova non confinata).
La deformazione laterale dei due materiali sarà
diversa (il ceramico si deforma di più).
Sul provino si crea uno stato di sollecitazione
uniassiale di compressione che crea delle lesioni
ad andamento verticale. Il valore letto sulla
macchina indica la resistenza a compressione
del materiale con uno stato di sforzo uniassiale.
Compressione
2. Non si posiziona alcun tipo di materiale tra la
piastra in acciaio e il provino (prova confinata).
All’interfaccia piatto/provino la deformazione
laterale dei due materiali deve essere identica.
Perché ciò avvenga l’acciaio deve indurre sul
provino uno sforzo laterale di confinamento in
grado di ridurre la deformazione laterale del
calcestruzzo. Lo sforzo laterale di confinamento è
massimo dove è massimo l’attrito (interfaccia) e
diminuisce man mano che ci si allontana dai
piatti.
Compressione
Con la nascita di queste tensioni laterali il tipo di
sforzo non è più di tipo uniassiale ma diventa di
tipo triassiale.
Compressione
Nella prova di compressione la rottura avviene
per superamento della deformazione laterale
massima del materiale ceramico.
Nella prova confinata – grazie alla presenza dello
sforzo laterale di confinamento – occorre
applicare uno sforzo maggiore rispetto alla prova
non confinata per raggiungere la deformazione
ultima a rottura del materiale.
Infatti, in generale, i materiali ceramici hanno
una migliore risposta di fronte a sollecitazioni
triassiali di tipo «idrostatico».
Compressione
In conclusione,
La prova di compressione effettuata con provini
cubici a diretto contatto con i piatti di acciaio
sovrastima la resistenza a compressione rispetto a
quella che il materiale manifesterebbe in regime
uniassiale in assenza di confinamento laterale.
Compressione
Nelle prove di schiacciamento vengono
generalmente usati provini cilindrici con rapporto
altezza / diametro (h/d) pari a 2.
La maggior snellezza determina un grado di
confinamento prossimo a zero nelle zone centrali
del provino che, pertanto, collassano per valori di
sforzo prossimi a quelli ottenibili in regime
uniassiale in assenza di confinamento.
Compressione
I provini cilindrici forniscono quindi un valore di
resistenza meccanica a compressione più basso
rispetto ai valori ottenibili da prove CONFINATE su
cubi.
Per i vari materiali, la normativa stabilisce delle
correlazioni tra la resistenza su cilindri (NON
CONFINATA) e su cubi (CONFINATA).
Per il calcestruzzo, vale
fc = 0,83 ∙ Rc
(N.T.C. 2008)
Resistenza a trazione
Generalmente, la resistenza a
compressione dei materiali ceramici è
decisamente superiore rispetto alla
resistenza a trazione.
In particolare, si raggiungono valori di
resistenza a trazione prossimi al 10%
rispetto a quelli misurati a compressione.
Resistenza a trazione
La frattura dei materiali ceramici sottoposti a
trazione avviene perpendicolarmente alla
direzione di sollecitazione (modalità I di apertura
della cricca)
Resistenza a trazione
È possibile determinare la resistenza a trazione
di un materiale ceramico attraverso prove di:
Trazione diretta
Trazione indiretta o «alla brasiliana»
Trazione per flessione su tre o quattro punti
Resistenza a trazione
La prova di trazione diretta consiste
nell’applicare una sollecitazione uniassiale di
trazione sul provino fino a giungere a rottura.
Pur sembrando
estremamente facile da
realizzare, questa prova
viene raramente eseguita
per via delle molteplici
difficoltà dal punto di vista
operativo.
Resistenza a trazione Difficoltà
nell’afferraggio
Difficoltà
nell’applicazione di
una sollecitazione di
trazione pura senza
eccentricità (quindi
momenti flettenti)
Forte influenza di
eventuali difetti e
microdifetti del
provino
Resistenza a trazione
La prova di trazione indiretta (alla brasiliana)
consiste nell’applicare una sollecitazione
uniassiale di compressione lungo l’altezza di
un provino cilindrico.
Resistenza a trazione
La prova di trazione per flessione serve per valutare la resistenza alla flessione di provini prismatici in materiale ceramico, i quali sono sottoposti ad un momento flettente mediante l’applicazione di un carico attraverso rulli superiori ed inferiori.
Generalmente la prova viene realizzata con l’impiego di tre rulli (prova su tre punti) o quattro rulli (prova su quattro punti).
Resistenza a trazione
In generale, la prova di resistenza a trazione
per flessione è maggiore rispetto alla
resistenza misurata con la prova diretta e
indiretta perche:
In questa prova è solo il lembo inferiore del
travetto ad essere sottoposto allo sforzo
massimo. È quindi minore la probabilità di
trovare un difetto in cui possa innescarsi il
collasso
Lo stato di sforzo è biassiale (sforzo normale più
taglio)