18
Comunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route? Il percorso è stato sviluppato sulla base del “Cammino delle Abbazie”, all’incirca il tragitto che San Benedetto effettuò tra gli anni 525-529 per recarsi da Subiaco a Montecassino. Prendendo spunto dall’ambito del nostro capitolo, Liberare il Futuro, abbiamo individuato nelle abbazie luoghi di coraggio dove il pregare e l’agire erano strumento e occasione per costruire un presente e un futuro migliore. Inoltre la custodia della cultura è ancora oggi un fondamentale strumento per poter guardare al futuro con occhi di speranza capaci di prendere in mano la propria vita. Proprio sul supporto alla formazione dei giovani abbiamo deciso infatti di investire le nostre energie per svolgere la nostra Azione di Coraggio CARTINA PER IDENTIFICARE I LUOGHI

Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

  • Upload
    vankhue

  • View
    214

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

Comunità R/S: ArmageddonGruppo: Roma 422

PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca

Perché abbiamo scelto questa route?

Il percorso è stato sviluppato sulla base del “Cammino delle Abbazie”, all’incirca il tragitto che San Benedetto effettuò tra gli anni 525-529 per recarsi da Subiaco a Montecassino. Prendendo spunto dall’ambito del nostro capitolo, Liberare il Futuro, abbiamo individuato nelle abbazie luoghi di coraggio dove il pregare e l’agire erano strumento e occasione per costruire un presente e un futuro migliore. Inoltre la custodia della cultura è ancora oggi un fondamentale strumento per poter guardare al futuro con occhi di speranza capaci di prendere in mano la propria vita. Proprio sul supporto alla formazione dei giovani abbiamo deciso infatti di investire le nostre energie per svolgere la nostra Azione di Coraggio

CARTINA PER IDENTIFICARE I LUOGHI

Page 2: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

CARATTERISTICHE TECNICHELunghezza: 37 KmAltimetria/morfologia: partenza quota 230 m s.l.m., arrivo 100 m s.l.m., massima altitudine 780 m s.l.m. nei pressi di località Colle ZoppoTipo di sentiero prevalente: strada asfaltataPossibilità di ricovero al coperto: presso le abbazie e strutture municipali dei Comuni attraversati (previo contatto e autorizzazione). Reperibilità di acqua potabile e di cibo: è possibile l’approvvigionamento di cibo e acqua potabile presso i centri abitati attraversati.Percorribilità in base al numero di persone: il percorso è facilmente percorribile da gruppi numerosi di persone in quanto si snoda su strade poco trafficate da automobiliPercorribilità in caso di portatori di handicap: essendo quasi tutto su strada asfaltata può essere percorso senza problemi da portatori di handicap

CARATTERISTICHE TURISTICHE

Il percorso si sviluppa su alcuni tratti del “Cammino delle Abbazie”, all’incirca il tragitto che San Benedetto effettuò tra gli anni 525-529 per recarsi da Subiaco a Montecassino. Il Cammino delle Abbazie nasce dal progetto elaborato dalla sezione del C.A.I. di Alatri (FR) e permette di “incontrare” luoghi (le abbazie) che durante il Medioevo sono stati “luce” in grado di preservare bellezza e cultura e “spazi” di preghiera, incontro e solidarietà.Il Cammino unisce con un unico grande “sentiero”, lungo circa 150 km, Subiaco con Montecassino, rispettivamente “culla” e “capitale” del monachesimo occidentale: Subiaco, dove sorsero i primi monasteri dell’ordine benedettino e dove rimangono ancora, intatti nella loro bellezza, e Montecassino, con la sua Abbazia, uno dei più importanti e famosi nel mondo tra i monumenti italiani, definita da Gregorovius “Atene medioevale nella notte dei secoli”.

Il punto di partenza del percorso descritto è Isola del Liri. Si prosegue in piano tra campi coltivati e piccoli ruscelli sino ad iniziare poco dopo la salita che, sempre in un gradevole ambiente rurale, conduce ad Arpino (447 m.), città pre-romana ricca di monumenti e memorie storiche, famosa per i suoi figli illustri (Cicerone, Caio Mario, il Cavalier d’Arpino). Dal centro storico di Arpino (447 m.) si sale al borgo di Civitavecchia (627 m.) con importanti resti storici di età pre-romana e romana (come le mura poligonali, la Torre di Cicerone e la famosa porta a sesto acuto, costruita con grossi massi tagliati obliquamente) ed un panorama che spazia ampio sul Parco Nazionale d’Abruzzo e sulla Valle del Liri. Con saliscendi a mezza costa si transiterà nei pressi della Grotta delle Fate e per varie piccole frazioni rurali sino alla contrada Colle della Volpe. Entrati poi nella Val di Comino, superando l’altura de Il Monte (690 m., bella visuale sulle Gole del fiume Melfa) si scenderà fino a  Casalvieri (380 m.). Dal Casalvieri si partirà alla volta di Roccasecca (245 m.) utilizzando il “Tracciolino”, una strada asfaltata ma non trafficata perché chiusa alla viabilità, che si snoda tra le gole del fiume Melfa: 14 Km di paesaggio selvaggio tra boschi e rupi, grotte ed Eremi, cascate e rapide. Una delle strade più antiche e caratteristiche del Lazio, trait d'union tra la Valle del Liri e la Valle di Comino, naturale porta di accesso al vicino Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Città e paesi attraversati: Isola del Liri, Arpino, Casalvieri, Roccasecca.

Page 3: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

Gli aspetti culturali, le tradizionali, le indicazioni per i luoghi in cui è possibile pernottare o approvvigionarsi di acqua potabile e altre informazioni di interesse sono dettagliate di seguito per le singole tappe.

Page 4: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

1° TAPPA – da Isola Del Liri a Arpino (Convento San Lorenzo)

CARATTERISTICHELunghezza: 7 KmAltimetria: partenza da 230 s.l.m., arrivo a 500 s.l.m.Descrizione sentiero/morfologia: percorso in collina su strada asfaltata in zone poco frequentate dalle automobili e circondate dal verdePercorribilità con biciclette: SiPunti acqua: presso i paesi ed i centri abitati attraversatiAccessibilità con automobili: SiMezzi pubblici di trasporto: località raggiungibili con Bus CotralPunti di ricovero accessibili: Convento di San Lorenzo, Arpino

CARATTERISTICHE TURISTICHE

Il percorso inizia da Isola del Liri, uno dei pochissimi paesi che possono vantare a presenza di una cascata naturale nel proprio centro storico. La Cascata Grande è formata dal braccio di sinistra del fiume, ed è alta circa 27 metri. La cascata del Valcatoio, formata dal braccio di destra del fiume, è meno spettacolare della prima anche perché le sue acque sono irregimentate e captate per alimentare un impianto di produzione elettrica. Il suo salto non è perfettamente verticale, ma segue un piano inclinato di circa 160 metri lungo un dislivello di circa 27 metri con una pendenza del 17% circa.Città di origine Romana, nel Medioevo cadde, alternativamente, sotto il dominio bizantino e longobardo, finché divenne parte della contea di Sora nel Principato di Capua. Isola del Liri fu il feudo della famiglia dell'Isola (de Insulae) del XII secolo al XIV secolo [4]. Alla fine del XIV secolo, Isola del Liri fu ceduta alla famiglia Cantelmo.Durante l'Ancien Régime la città conobbe un'economia florida e un migliore assetto urbanistico, grazie soprattutto alla famiglia Boncompagni. Nel 1579, papa Gregorio XIII, acquistò il feudo del Ducato di Sora dai duchi di Urbino Della Rovere per donarlo al nuovo duca Giacomo Boncompagni, suo figlio. Per molti anni Isola del Liri fu sede dei duchi di Sora e il suo castello il principale centro amministrativo del ducato. Nel corso del XIX secolo, e a seguito del riassetto

Page 5: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

amministrativo realizzato nel Regno di Napoli, la città fu annessa alle sorti politico-amministrative della provincia di Terra di Lavoro e, all'interno di essa, del Circondario di Sora. Nel secondo decennio del XIX secolo, vennero gettate le basi per lo sviluppo industriale della zona, impiantando qui le prime cartiere. Dal 1821 al 1841 sorsero nella Valle del Liri numerose altre cartiere, la maggior parte delle quali site a Isola del Liri, che si trasformò da piccolo centro rurale a polo industriale di prim'ordine per la fabbricazione della carta[6]. Negli stessi anni, al servizio dell'industria della carta, nacque e si sviluppò a Isola del Liri anche la lavorazione di feltri per cartiere. Cartiere, lanifici e feltrifici prosperarono nel corso del secolo, con il supporto di centrali per la produzione di energia idroelettrica impiantate lungo il corso del fiume Liri. Lo scoppio della prima guerra mondiale e il terremoto del 13 gennaio 1915 non arrestarono lo sviluppo industriale del paese. Durante gli anni della dittatura fascista l'assetto urbanistico mutò notevolmente con la costruzione di nuovi edifici pubblici, soprattutto scuole e asili. Negli anni trenta venne dato notevole impulso all'istruzione secondaria con l'istituzione della Scuola di Avviamento Professionale e la Scuola Tecnica Industriale. Nel dicembre 1926 Isola del Liri entrò nella neonata Provincia di Frosinone. L'attività industriale del paese non si arrestò con lo scoppio della seconda guerra mondiale, ma successivamente all'armistizio di Cassibile la cittadina, per via della sua posizione geografica, fu oggetto di diversi bombardamenti da parte degli Alleati. I bombardamenti continuarono fino al termine della Battaglia di Montecassino, al termine della quale numerosi profughi si rifugiarono nel paese. Diverse fabbriche erano andate distrutte e i macchinari trafugati. L'economia del paese riprese lentamente nel dopoguerra grazie anche al commercio illegale di sigarette, prodotte artigianalmente con le scorte di carta superstiti. Negli anni sessanta la rinata industria locale si avviava verso un lento declino.Nel 1927 fu proposto il primo progetto di unione con i comuni di Sora, Campoli Appennino, Broccostella, Pescosolido e Fontechiari che però fu respinto dal commissario incaricato di valutare la proposta. La città ha registrato dall'istituzione della provincia di Frosinone un periodo di relativo benessere e di crescita economica, continuata anche a seguito della chiusura dei principali centri di produzione industriale attorno agli anni novanta. Nel 1986 da Bruno Magliocchetti fu riproposta la fusione con Sora, Castelliri e Arpino in Lirinia. Nel 1990 fu avanzata una seconda proposta dal senatore Bruno Magliocchetti, tutte respinte dalla regione, nonostante un apposito referendum che sancì la volontà popolare di costituire Lirinia. Nel 2008 la città è stata classificata, unico caso nella provincia di Frosinone, come «area di elevato benessere, istruzione superiore e sistema locale organizzato» in una sistemazione per gruppi dei comuni italiani effettuata dal sistema tributario nazionale.

Monumenti e luoghi di interesse: - Villa Nota-Pisani anche detta Villa Lefebvre, - Castello Boncompagni - Viscogliosi, - Abbazia di San Domenico, - La Grande Cascata

Tradizioni e Folclore: - Ogni anno la seconda domenica di luglio vi sono i festeggiamenti in onore del SS. Crocifisso,

con la solenne processione e la fiera mercato. Concerti e spettacoli si susseguono dal giovedì precedente al lunedì successivo.

- Il 10 dicembre si festeggia la Madonna di Loreto, Patrona del paese, la quale secondo la tradizione salvò Isola del Liri dall'ondata di peste nel 1654.

Cultura ed Eventi:

Page 6: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

- Dal 1999 nel mese di maggio si svolge il Liri Festival presso il Cinemateatro Mangoni. Gara canora di musica leggera, per cantanti e autori esordienti, che vede la partecipazione di concorrenti da tutta l'Italia.

- Dal 1990 in luglio si svolge la "Cascatalonga", gara podistica competitiva su strada di 9 km.- Nella seconda metà di agosto a Isola del Liri superiore si svolge il Decathlon Ciociaro, una

manifestazione a squadre con 10 sport della durata di 15 giorni. - Sagre degli gnocchi (fine agosto/settembre, località Campo di Grilli); sagre del pollo e peperoni

(luglio), dell'agnellone (agosto).

- Isola del Liri ospita, a partire dal 1988, il Liri Blues Festival. Tra i maggiori festival di blues nazionali, si svolge ogni anno a luglio ed è gratuito sin dalla sua prima edizione.

Page 7: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

2° TAPPA – da Arpino a Casalvieri

CARATTERISTICHELunghezza: 17 KmAltimetria: partenza da 500 s.l.m., arrivo a 350 s.l.m., massima altitudine 780 s.l.m. in località Colle Zoppo c.a. a metà percorsoDescrizione sentiero/morfologia: percorso in collina su strada asfaltata in zone poco frequentate dalle automobili e circondate dal verde. Da segnalare la cappella in località Sant’Amasio, immersa nella campagna rurale, da cui è possibile godere di un affascinante panorama sulle vallate circostanti.Percorribilità con biciclette: SiPunti acqua: presso i paesi ed i centri abitati attraversatiAccessibilità con automobili: SiMezzi pubblici di trasporto: località raggiungibili con Bus CotralPunti di ricovero accessibili: cappella Sant’Amasio

CARATTERISTICHE TURISTICHE

Il toponimo Arpino (ovvero Arpinum nei tempi classici) si pensa derivi dal fatto che il paese visto dall'alto presenta una forma che ricorderebbe quella di un'arpa.Non si conosce l'esatta età della fondazione di Arpino, anche se ritrovamenti archeologici ne dimostrano le origini volsche, popolo di origini incerte a cui sono connesse le vicende dei rostri del foro (preda romana dopo la battaglia navale al largo di Anzio) e di Coriolano.Le tradizioni locali, e una serie di iscrizioni ancora visibili, fanno risalire la fondazione della città al dio Saturno o ai Pelasgi, analogamente alle altre città del Lazio meridionale cinte da possenti mura megalitiche e dette città saturnie.Tale tradizione di fondazione, unitamente alla fierezza per i tanti figli illustri che hanno contribuito alla crescita e alla grandezza di Roma antica, è scolpita in una orgogliosa lapide in lingua latina posta sulla porta medievale di ingresso da est ad Arpino, detta Porta Napoli; la traduzione italiana suona così: O VIANDANTE, STAI ENTRANDO IN ARPINO, FONDATA DA SATURNO, CITTA' DEI VOLSCI, MUNICIPIO DEI ROMANI, PATRIA DI MARCO TULLIO CICERONE PRINCIPE DELL'ELOQUENZA E DI CAIO MARIO SETTE VOLTE CONSOLE. L'AQUILA TRIONFALE,

Page 8: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

PRESO IL VOLO DA QUI ALL'IMPERO, SOTTOMISE A ROMA TUTTO IL MONDO. RICONOSCI IL SUO PRESTIGIO, E VIVI IN SALUTE.Fu teatro e obiettivo di scontri tra Romani e Sanniti, fino ad essere conquistata dai primi nel 305 a.C. Due anni dopo ottenne la cittadinanza romana sine suffragio e divenne prefettura. Nel 188 a.C. ottenne definitivamente la cittadinanza romana.La sua importanza crebbe fino ad ampliare il suo territorio che raggiungeva a nord-ovest l'attuale Casamari (anticamente Cereatae) e a sud Arce.Gaio Mario, che ne fu illustre cittadino (e il cui nome è ancor oggi ricordato non solo nell'etimologia della località arpinate di nascita, Casamari (Casa Marii, per l'appunto), ma persino nell'etimologia della regione francese della Camargue (Caii Marii Ager), donò alla città alcuni territori conquistati nella Gallia Narbonense dopo la Battaglia dei Campi Raudii nel 101 a.C.Con Silla iniziò la sua lenta decadenza che si protrasse durante l'epoca imperiale.Anche l'avvocato, politico e filosofo romano Marco Tullio Cicerone nacque ad Arpino nel 106 a.C.; egli è una vera gloria di Arpino, e la sua città fu spesso citata nelle sue opere con orgoglio e anche con nostalgia; in tempi moderni è stato dato il suo nome al corso principale della città, allo storico Convitto nazionale Tulliano, al Liceo Ginnasio Tulliano, alla Torre medievale dell'Acropoli di Arpino e a diverse altre istituzioni, circoli, scuole, persino persone; nella stessa Acropoli si narra esistesse una sua casa, presumibilmente nell'attuale via Cicera, adiacente al cosiddetto Muro Cicero, probabilmente appartenuta alla nobile ed estinta famiglia arpinate dei De Bellis fino al diciottesimo secolo, e ora ridotta a rudere, nonostante la famosa scrittrice e viaggiatrice Marianna Candidi Dionigi, nel suo diario di viaggio intitolato Viaggi in alcune città del Lazio che diconsi fondate dal re Saturno, edito a fascicoli intorno al 1809, a pagina 51, ritenga di aver individuato tale casa e la piccola via adiacente, composta di pietre simili nel taglio a quelle della via Appia, ne descrive l'emozione, loda gli arpinati per l'orgoglio che mostrano per tante vestigia, e ne riproduce persino l'allocazione nella sua bellissima Mappa di Arpino riportata nel volume predetto a pagina 46.Nell'Alto Medioevo le sue mura fortificate ne fecero un centro di rifugio e difesa dalle invasioni barbariche. In questo periodo Arpino fu più volte contesa tra il Ducato romano, il Ducato di Benevento, l'invasione dei Franchi (860), le scorrerie dei Saraceni. Dopo il 1000divenne territorio dei Normanni, poi degli Svevi e del Papato e dovette subire due distruzioni: la prima nel 1229 con Federico II e la successiva nel 1252 a opera di Corrado IV. In questa seconda occasione i danni furono molto rilevanti: la città fu rasa al suolo e furono irrimediabilmente perdute molte delle antiche testimonianze romane. Gli abitanti trovarono rifugio nella vicina località fortificata di Montenero; oggi nella frazione omonima ci sono i resti di un'antica torre.Nel 1580 Arpino entrò a far parte del Ducato di Sora, feudo parzialmente autonomo del Regno di Napoli. Il Ducato fu soppresso nel1796 e con esso Arpino entrò a far parte prima del Regno di Napoli e poi del Regno delle Due Sicilie, fino al 1860. Entrò a far parte della Provincia di Terra di Lavoro, in Campania, fino al 1927, dopodiché, con l'istituzione della Provincia di Frosinone, divenne parte di questa nuova provincia laziale.

Monumenti e luoghi d'interesse

- Torre medievale detta di Cicerone nell'Acropoli, a Civitavecchia- Castello Ladislao, sede della Fondazione Umberto Mastroianni- Nella sua cinta di mura poligonali, dette "ciclopiche" e datate al XIII secolo a.C., si apre una

singolare porta nota come "arco a sesto acuto", propriamente un arco a mensola.

Tradizioni e folclore

- Certamen Ciceronianum Arpinas, gara di traduzione e commento di brani di Cicerone (maggio);

Page 9: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

- Gonfalone di Arpino, palio dei quartieri e delle contrade di Arpino. La manifestazione folkloristica si svolge annualmente il sabato e la domenica dopo Ferragosto e vede in gara tra loro i quartieri Arco, Civita Falconara, Ponte e le contrade Collecarino, Vallone eVignepiane. Le gare sono precedute da feste di quartiere, da balli folkloristici e dalla sfilata in abiti della tradizione ciociara.

Cultura ed Eventi:

- Libro di pietra: Dal 1984, grazie all'iniziativa del poeta Giuseppe Bonaviri, Arpino ospita una singolare antologia di poesie incise su lastre di pietra e installate in vari punti caratteristici nel paese e negli immediati dintorni.

Page 10: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?
Page 11: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

3° TAPPA - da Casalvieri a Roccasecca (Il Tracciolino)

CARATTERISTICHELunghezza: 19.5 KmAltimetria: partenza da 360 s.l.m., arrivo a 133 s.l.m. Descrizione sentiero/morfologia: percorso detto “Tracciolino” che si snoda lungo le gole del fiume Melfa, scavate nelle rocce del Monte Cairo. Su strada asfaltata non accessibile alle automobili. Circondate dai costoni di roccia che costituiscono le pareti della gola. È possibile raggiungere il letto del fiume in alcuni punti, in particolare da un sentiero che parte dal ponte che attraversa il fiume a c.a. 10 Km da Casalvieri. Suggestivo l’arrivo all’uscita della gola quando si apre agli occhi lo spettacolo della vallata che separa il massiccio del Monte Cairo dal complesso dei Monti Aurunci.Percorribilità con biciclette: SiPunti acqua: presso i paesi ed i centri abitati attraversati. Non sono presenti punti d’acqua lungo tutto il percorso.Accessibilità con automobili: SiMezzi pubblici di trasporto: località Casalvieri e Roccasecca raggiungibili con Bus Cotral e treno FS Roccasecca StazionePunti di ricovero accessibili: Nessun rilevamento

CARATTERISTICHE TURISTICHE

CasalvieriArcheologicamente il territorio comunale ha restituito tracce di frequentazione umana risalenti al paleolitico medio e resti di possibili insediamenti di epoca romana, ai confini tra i municipi di Atina e di Arpino.Il toponimo è testimoniato dal 1017 e nel 1046 è citata l'esistenza di un castello, che nel 1076 era di proprietà dell'abbazia di Montecassino, insieme a due piccoli conventi (San'Angelo Pescomascolino e San Nazario) che si trovavano al confine con l'attuale territorio di Casalattico.

Page 12: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

A causa della sua posizione strategica, nel punto in cui la valle di Comino si immette nella media valle del Liri con uno stretto passaggio, passò sotto diversi proprietari: tra il 1583 e il 1796 fu feudo dei Boncompagni, sotto i quali vennero costruiti diversi mulini lungo il fiume.Durante l'occupazione francese diversi abitanti fecero parte delle bande capeggiate da fra' Diavolo e dopo l'annessione al Regno d'Italia vi furono fenomeni di brigantaggio.L'incremento demografico che si ebbe per tutto il XIX secolo fece raggiungere al paese una popolazione di circa 7000 abitanti, ma in seguito si ebbe un declino demografico, dovuto alla numerosa emigrazione, in particolare tra gli anni trenta e i sessanta. Nel 1915 fu colpita dal terremoto di Avezzano e subì durante la seconda guerra mondiale l'occupazione tedesca e bombardamenti

Monumenti e luoghi d'interesse

- Santuario di Santa Maria delle Rose. Il santuario, dichiarato monumento nazionale sorge presso la frazione di Roselli, sul colle omonimo. All'interno si conservano due sculture lignee di scuola napoletana: un Crocifisso della metà del XVII secolo e una statua dell'Annunziata del XVIII secolo.

- Chiesa dei Santi Giovanni Battista, Evangelista e Nicola. La chiesa dei Santi Giovanni Battista, Evangelista e Nicola, del XVIII secolo è opera dell'architetto Giacomo Del Sole, con facciata barocca ornata di due statue. All'interno conserva dipinti settecenteschi e statue lignee di Virtù.

- Chiesa di San Nicola- Palazzo Rezza- Palazzo Ianni- Palazzo Iacobelli- Ponte romano

Cultura ed Eventi- Museo civico "Padre Iacobelli", ospita i reperti archeologici della valle di Comino.- Il territorio comunale è luogo di produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina

DOC.- Alcune scene del film La fiamma sul ghiaccio, sono state girate a Casalvieri.

RoccaseccaLa storia di Roccasecca è profondamente legata alla sua posizione geografica: il paese è infatti posto all'ingresso di due gole che danno accesso alla Valle di Comino ed è sovrastato dal monte Asprano che con i suoi 553 metri d'altezza permette di controllare facilmente l'ampia Valle del Liri. Durante la preistoria si sa con certezza che vi furono diversi stanziamenti nel territorio di Roccasecca; del più importante ci rimangono resti di mura perimetrali, e seducente è l'ipotesi che si tratti della famosa Duronia ricercata tante volte dagli archeologi. Roccasecca è per secoli solo un comodo punto di passaggio per gli eserciti che passavano il fiume Melfa, sul quale furono costruiti, probabilmente già in epoca romana, tre ponti di cui sono visibili ancora oggi alcune tracce, ma nel Medioevo ha il suo vero sviluppo come comunità. Infatti quando si parla di Roccasecca e della sua storia il pensiero va subito a san Tommaso D'Aquino ed ai fasti del suo castello, importante baluardo difensivo posto nel 994 dall'abate Mansone a difesa del monastero di Montecassino, distante solo pochi chilometri. L'abate mette a capo della rocca fortificata un ramo collaterale della famiglia dei Conti D'Aquino, che fra alterne vicende e numerose battaglie (come era nel costume dell'epoca) regneranno per secoli sul paese.

Page 13: Schema delle caratteristiche da rilevare in … · Web viewComunità R/S: Armageddon Gruppo: Roma 422 PERCORSO da Isola del Liri a Roccasecca Perché abbiamo scelto questa route?

Dopo il 1550 alcuni abitanti della rocca scendono a valle dando origine all'attuale Roccasecca Scalo, al Castello ed a Caprile. Nei secoli che seguono gli abitanti di Roccasecca vedono avvicendarsi al potere del loro castello gli Angioini, lo Stato Pontificio, gli Aragonesi, a seconda del Signore che domina in quel momento la Valle del Liri. È solo nel 1583 che Roccasecca acquista un po' di pace e di serenità: viene infatti venduta dai conti D'Aquino al duca di Sora Giacomo Boncompagni che ne fa un suo feudo. Un secolo più tardi Roccasecca cade come tutta l'Italia meridionale sotto il giogo degli spagnoli; la vita del paese nei due secoli che seguono è alquanto grama: nel Settecento malattie, siccità e un'eccessiva pressione fiscale riducono drasticamente il numero degli abitanti.Nell'Ottocento si diffondono, nel paese, oltre agli ideali di libertà portati da Napoleone Bonaparte e dagli echi della rivoluzione francese, la Carboneria ed il cosiddetto brigantaggio. Dopo il 1860, con l'Unità d'Italia la situazione sociale cambia, e, purtroppo, molti roccaseccani emigrano per cercare lavoro al Nord o all'estero. L'economia e la vita del paese rimangono invariate anche durante i primi anni del Novecento, fino all'inizio della seconda guerra mondiale. Ha inizio uno dei periodi più oscuri della storia del paese, che deve pagare un tremendo tributo in vite umane e subire una profonda distruzione. È scelto per la sua posizione, per la presenza della stazione ferroviaria e per il ponte sul fiume Melfa, come quartier generale del XIV Panzerkorps e del generale Frido von Senger und Etterlin. Ma l'importanza strategica si rivela fonte di vessazioni per Roccasecca, che dovette subire durissimi e continui bombardamenti da parte degli Alleati, culminati con il tremendo attacco alla stazione ferroviaria del 23 ottobre 1943. Dopo la guerra, i lunghi anni della povertà e della ricostruzione, poi il boom economico, la nascita degli stabilimenti industriali, lo sviluppo del paese intorno alla ricostruita stazione ferroviaria. Il 14 settembre 1974 Roccasecca riceve, in occasione del VII centenario della Morte di san Tommaso, la visita di papa Paolo VI.

Monumenti e luoghi di interesse:

- Statua di Totò. Nei pressi della stazione ferroviaria è stata innalzata una statua raffigurante il comico napoletano, in onore della sua interpretazione nel film "Il Medico dei Pazzi". La statua fu inaugurata dalla figlia Liliana De Curtis.

- Il 30 agosto 1998, piazza Risorgimento cambiò nome in onore di Totò, alla presenza del sindaco e di Liliana De Curtis.

Cultura ed Eventi

- Gli onorevoli, di Sergio Corbucci, dove Totò impersonava il sindaco simbolico di Roccasecca e O miedeco d'e pazze, di Mario Mattoli, celebre commedia scritta in napoletano da Eduardo Scarpetta nel 1908, sono ambientati a Roccasecca

- Sotto l'ombra del Tricolore, di Antonio Valerio Fontana. Il capitolo 57 è ambientato nella Roccasecca degli anni '30