SCALANCE W780/W740 secondo Configurazione con il Web 5...IEEE 802.11n Web Based Management ... Industrial Wireless LAN SCALANCE W780/W740 secondo IEEE 802.11n Web Based Management

SCALANCE W780/W740 secondo

IEEE 802.11n Web Based Management

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SIMATIC NET

Industrial Wireless LAN SCALANCE W780/W740 secondo IEEE 802.11n Web Based Management Manuale di progettazione

11/2014 C79000-G8972-C267-07

Introduzione 1

Descrizione 2

Nozioni tecniche base 3

Assegnazione di un indirizzo IP

4

Configurazione con il Web Based Management

5

Manutenzione 6

Troubleshooting/FAQ 7

Appendice A A

Appendice B B

Appendice C C

Appendice D D

Siemens AG Division Process Industries and Drives Postfach 48 48 90026 NÜRNBERG GERMANIA

C79000-G8972-C267-07 Ⓟ 12/2014 Con riserva di modifiche

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Avvertenze di legge Concetto di segnaletica di avvertimento

Questo manuale contiene delle norme di sicurezza che devono essere rispettate per salvaguardare l'incolumità personale e per evitare danni materiali. Le indicazioni da rispettare per garantire la sicurezza personale sono evidenziate da un simbolo a forma di triangolo mentre quelle per evitare danni materiali non sono precedute dal triangolo. Gli avvisi di pericolo sono rappresentati come segue e segnalano in ordine descrescente i diversi livelli di rischio.

PERICOLO questo simbolo indica che la mancata osservanza delle opportune misure di sicurezza provoca la morte o gravi lesioni fisiche.

AVVERTENZA il simbolo indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare la morte o gravi lesioni fisiche.

CAUTELA indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare lesioni fisiche non gravi.

ATTENZIONE indica che la mancata osservanza delle relative misure di sicurezza può causare danni materiali.

Nel caso in cui ci siano più livelli di rischio l'avviso di pericolo segnala sempre quello più elevato. Se in un avviso di pericolo si richiama l'attenzione con il triangolo sul rischio di lesioni alle persone, può anche essere contemporaneamente segnalato il rischio di possibili danni materiali.

Personale qualificato Il prodotto/sistema oggetto di questa documentazione può essere adoperato solo da personale qualificato per il rispettivo compito assegnato nel rispetto della documentazione relativa al compito, specialmente delle avvertenze di sicurezza e delle precauzioni in essa contenute. Il personale qualificato, in virtù della sua formazione ed esperienza, è in grado di riconoscere i rischi legati all'impiego di questi prodotti/sistemi e di evitare possibili pericoli.

Uso conforme alle prescrizioni di prodotti Siemens Si prega di tener presente quanto segue:

AVVERTENZA I prodotti Siemens devono essere utilizzati solo per i casi d’impiego previsti nel catalogo e nella rispettiva documentazione tecnica. Qualora vengano impiegati prodotti o componenti di terzi, questi devono essere consigliati oppure approvati da Siemens. Il funzionamento corretto e sicuro dei prodotti presuppone un trasporto, un magazzinaggio, un’installazione, un montaggio, una messa in servizio, un utilizzo e una manutenzione appropriati e a regola d’arte. Devono essere rispettate le condizioni ambientali consentite. Devono essere osservate le avvertenze contenute nella rispettiva documentazione.

Marchio di prodotto Tutti i nomi di prodotto contrassegnati con ® sono marchi registrati della Siemens AG. Gli altri nomi di prodotto citati in questo manuale possono essere dei marchi il cui utilizzo da parte di terzi per i propri scopi può violare i diritti dei proprietari.

Esclusione di responsabilità Abbiamo controllato che il contenuto di questa documentazione corrisponda all'hardware e al software descritti. Non potendo comunque escludere eventuali differenze, non possiamo garantire una concordanza perfetta. Il contenuto di questa documentazione viene tuttavia verificato periodicamente e le eventuali correzioni o modifiche vengono inserite nelle successive edizioni.

SCALANCE W780/W740 secondo IEEE 802.11n Web Based Management Manuale di progettazione, 11/2014, C79000-G8972-C267-07 3

Indice del contenuto

1 Introduzione ............................................................................................................................................ 9

1.1 Informazioni relative al manuale di progettazione .................................................................... 9

1.2 Denominazioni dei tipi ............................................................................................................. 13

1.3 Struttura della sigla del tipo .................................................................................................... 14

2 Descrizione ........................................................................................................................................... 15

2.1 Strutture di rete ....................................................................................................................... 15

2.2 Possibilità di impiego per apparecchi SCALANCE W700 ...................................................... 19

2.3 Proprietà del prodotto ............................................................................................................. 20

2.4 IEEE 802.11n .......................................................................................................................... 22

2.5 Requisiti richiesti per l'installazione e il funzionamento di dispositivi SCALANCE W700 ...... 25

2.6 C-PLUG e KEY-PLUG ............................................................................................................ 25

2.7 Ingresso / uscita digitale ......................................................................................................... 27

2.8 Power over Ethernet (PoE) ..................................................................................................... 28

3 Nozioni tecniche base ........................................................................................................................... 31

3.1 VLAN ....................................................................................................................................... 31

3.2 Comunicazione basata su MAC ............................................................................................. 31

3.3 iPCF / iPCF-MC ...................................................................................................................... 33

3.4 iREF ........................................................................................................................................ 35

3.5 AeroScout ............................................................................................................................... 37

3.6 NAT/NAPT .............................................................................................................................. 38

3.7 SNMP ...................................................................................................................................... 39

3.8 Spanning Tree ........................................................................................................................ 40 3.8.1 RSTP, MSTP, CIST ................................................................................................................ 42

4 Assegnazione di un indirizzo IP ............................................................................................................. 45

4.1 Struttura di un indirizzo IP ....................................................................................................... 45

4.2 Prima assegnazione di un indirizzo IP .................................................................................... 46

4.3 Assegnazione di indirizzo tramite DHCP ................................................................................ 47

4.4 Assegnazione di indirizzo con il Primary Setup Tool .............................................................. 48

4.5 Assegnazione di indirizzi tramite STEP 7 ............................................................................... 48


SCALANCE W780/W740 secondo IEEE 802.11n Web Based Management 4 Manuale di progettazione, 11/2014, C79000-G8972-C267-07

5 Configurazione con il Web Based Management .................................................................................... 49

5.1 Web Based Management ...................................................................................................... 49

5.2 Login ...................................................................................................................................... 50

5.3 Menu "Wizard" ....................................................................................................................... 53 5.3.1 Basic Wizard .......................................................................................................................... 53 5.3.1.1 System Settings ..................................................................................................................... 54 5.3.1.2 Country Settings..................................................................................................................... 56 5.3.1.3 IP Address Settings ............................................................................................................... 57 5.3.1.4 Management Interfaces ......................................................................................................... 58 5.3.1.5 Antenna Settings .................................................................................................................... 60 5.3.1.6 Radio Settings ........................................................................................................................ 61 5.3.1.7 Access Point Settings ............................................................................................................ 64 5.3.1.8 Client Settings ........................................................................................................................ 66 5.3.1.9 Client Allowed Channel Settings ............................................................................................ 68 5.3.1.10 Security Settings .................................................................................................................... 69 5.3.1.11 Dot1x Supplicant Settings ...................................................................................................... 71 5.3.1.12 Dot1x RADIUS Server Settings ............................................................................................. 72 5.3.1.13 Summary of Settings .............................................................................................................. 73

5.4 Menu "Information"................................................................................................................. 75 5.4.1 Start Page .............................................................................................................................. 75 5.4.2 Versions ................................................................................................................................. 80 5.4.3 I&M ......................................................................................................................................... 81 5.4.4 ARP Table .............................................................................................................................. 83 5.4.5 Log Tables ............................................................................................................................. 84 5.4.5.1 Events .................................................................................................................................... 84 5.4.5.2 WLAN Authentication Log ...................................................................................................... 86 5.4.6 Faults ..................................................................................................................................... 87 5.4.7 Redundancy ........................................................................................................................... 88 5.4.8 Ethernet Statistics .................................................................................................................. 93 5.4.8.1 Interface Statistics .................................................................................................................. 93 5.4.8.2 Packet Size ............................................................................................................................ 94 5.4.8.3 Packet Type ........................................................................................................................... 95 5.4.8.4 Packet Error ........................................................................................................................... 96 5.4.9 Learning Table ....................................................................................................................... 97 5.4.10 DHCP Server ......................................................................................................................... 98 5.4.11 WLAN ................................................................................................................................... 100 5.4.11.1 Overview AP ........................................................................................................................ 100 5.4.11.2 Client List ............................................................................................................................. 102 5.4.11.3 WDS List .............................................................................................................................. 104 5.4.11.4 Overlap AP ........................................................................................................................... 105 5.4.11.5 Overview Client .................................................................................................................... 107 5.4.11.6 Available AP ......................................................................................................................... 109 5.4.11.7 IP Mapping Table ................................................................................................................. 110 5.4.12 WLAN Statistics ................................................................................................................... 112 5.4.12.1 Errors ................................................................................................................................... 112 5.4.12.2 Management Sent ................................................................................................................ 114 5.4.12.3 Management Received ........................................................................................................ 116 5.4.12.4 Data Sent ............................................................................................................................. 118 5.4.12.5 Data Received...................................................................................................................... 120



5.4.13 WLAN iFeatures .................................................................................................................... 121 5.4.13.1 iREF Client List ..................................................................................................................... 121 5.4.13.2 iREF WDS List ...................................................................................................................... 122 5.4.13.3 AeroScout ............................................................................................................................. 123 5.4.14 Security ................................................................................................................................. 125 5.4.14.1 Inter AP Blocking .................................................................................................................. 125

5.5 Menu "System" ..................................................................................................................... 127 5.5.1 System Configuration............................................................................................................ 127 5.5.2 General ................................................................................................................................. 130 5.5.2.1 Device ................................................................................................................................... 130 5.5.2.2 Coordinates ........................................................................................................................... 131 5.5.3 Agent IP ................................................................................................................................ 133 5.5.4 DNS Client ............................................................................................................................ 135 5.5.5 Restart .................................................................................................................................. 136 5.5.6 Commit Control ..................................................................................................................... 139 5.5.7 Load&Save ........................................................................................................................... 140 5.5.7.1 HTTP ..................................................................................................................................... 142 5.5.7.2 TFTP ..................................................................................................................................... 145 5.5.7.3 Passwords ............................................................................................................................ 147 5.5.8 Events ................................................................................................................................... 149 5.5.8.1 Configuration ......................................................................................................................... 149 5.5.8.2 Severity Filter ........................................................................................................................ 151 5.5.9 SMTP Client .......................................................................................................................... 152 5.5.10 DHCP .................................................................................................................................... 154 5.5.10.1 DHCP Client .......................................................................................................................... 154 5.5.10.2 DHCP Server ........................................................................................................................ 156 5.5.10.3 DHCP Options ...................................................................................................................... 158 5.5.10.4 Static Leases ........................................................................................................................ 160 5.5.11 SNMP .................................................................................................................................... 161 5.5.11.1 General ................................................................................................................................. 161 5.5.11.2 Traps ..................................................................................................................................... 163 5.5.11.3 v3 Groups ............................................................................................................................. 164 5.5.11.4 v3 Users ................................................................................................................................ 167 5.5.12 System Time ......................................................................................................................... 169 5.5.12.1 Manual Setting ...................................................................................................................... 169 5.5.12.2 DST Overview ....................................................................................................................... 171 5.5.12.3 DST Configuration ................................................................................................................ 172 5.5.12.4 SNTP Client .......................................................................................................................... 176 5.5.12.5 NTP Client ............................................................................................................................. 179 5.5.12.6 SIMATIC Time Client ............................................................................................................ 181 5.5.13 Auto Logout ........................................................................................................................... 182 5.5.14 Syslog Client ......................................................................................................................... 183 5.5.15 Fault Monitoring .................................................................................................................... 185 5.5.15.1 Power Supply ........................................................................................................................ 185 5.5.15.2 Link Change .......................................................................................................................... 187 5.5.16 PNIO ..................................................................................................................................... 188 5.5.17 PLUG .................................................................................................................................... 190 5.5.17.1 Configuration ......................................................................................................................... 190 5.5.17.2 License .................................................................................................................................. 194 5.5.18 Ping ....................................................................................................................................... 196



5.6 Menu "Interfaces" ................................................................................................................. 197 5.6.1 Ethernet ................................................................................................................................ 197 5.6.1.1 Overview .............................................................................................................................. 197 5.6.1.2 Configuration ........................................................................................................................ 198 5.6.2 WLAN ................................................................................................................................... 200 5.6.2.1 Basic .................................................................................................................................... 200 5.6.2.2 Advanced ............................................................................................................................. 205 5.6.2.3 Antennas .............................................................................................................................. 207 5.6.2.4 Allowed Channels ................................................................................................................ 210 5.6.2.5 802.11n ................................................................................................................................ 212 5.6.2.6 AP ........................................................................................................................................ 214 5.6.2.7 AP WDS ............................................................................................................................... 217 5.6.2.8 AP 802.11a/b/g Rates .......................................................................................................... 219 5.6.2.9 AP 802.11n Rates ................................................................................................................ 222 5.6.2.10 Client .................................................................................................................................... 225 5.6.2.11 Signal Recorder ................................................................................................................... 228

5.7 Menu "Layer 2" ..................................................................................................................... 233 5.7.1 VLAN .................................................................................................................................... 233 5.7.1.1 General ................................................................................................................................ 233 5.7.1.2 Port-based VLAN ................................................................................................................. 236 5.7.2 Dynamic MAC Aging ............................................................................................................ 239 5.7.3 Spanning Tree...................................................................................................................... 240 5.7.3.1 General ................................................................................................................................ 240 5.7.3.2 CIST General ....................................................................................................................... 242 5.7.3.3 Porta CIST ........................................................................................................................... 244 5.7.3.4 MST General ........................................................................................................................ 248 5.7.3.5 MST Port .............................................................................................................................. 250 5.7.4 DCP Forwarding................................................................................................................... 252 5.7.5 LLDP .................................................................................................................................... 253

5.8 Menu "Layer 3" ..................................................................................................................... 254 5.8.1 NAT ...................................................................................................................................... 254 5.8.1.1 Basic .................................................................................................................................... 254 5.8.1.2 NAPT .................................................................................................................................... 256

5.9 Menu "Security" .................................................................................................................... 258 5.9.1 Passwords ............................................................................................................................ 258 5.9.2 WLAN ................................................................................................................................... 259 5.9.2.1 Basic .................................................................................................................................... 259 5.9.2.2 AP Communication .............................................................................................................. 262 5.9.2.3 AP Radius Authenticator ...................................................................................................... 264 5.9.2.4 Client Radius Supplicant ...................................................................................................... 266 5.9.2.5 Keys ..................................................................................................................................... 268 5.9.3 Management ACL ................................................................................................................ 269 5.9.4 Inter AP Blocking.................................................................................................................. 271 5.9.4.1 Basic .................................................................................................................................... 271 5.9.4.2 Allowed Addresses .............................................................................................................. 273

5.10 Menu "iFeatures" .................................................................................................................. 274 5.10.1 iPCF ..................................................................................................................................... 274 5.10.2 iPCF-MC .............................................................................................................................. 277 5.10.3 iREF ..................................................................................................................................... 279 5.10.4 AeroScout ............................................................................................................................ 280



6 Manutenzione ..................................................................................................................................... 283

6.1 Aggiornamento firmware tramite WBM ................................................................................. 283

6.2 Reset dei parametri di default ............................................................................................... 284

7 Troubleshooting/FAQ .......................................................................................................................... 285

7.1 Impossibile l'aggiornamento del firmware tramite WBM o CLI ............................................. 285

7.2 Disturbi della trasmissione dati dovuti a potenza di ricezione eccessiva ............................. 286

7.3 Compatibilità con prodotti precedenti ................................................................................... 287

7.4 Avvertenze per una configurazione sicura della rete ............................................................ 288

A Appendice A ....................................................................................................................................... 289

A.1 File MIB supportati da SCALANCE W700 ............................................................................ 289

B Appendice B ....................................................................................................................................... 291

B.1 Variabili MIB private di SCALANCE W700 ........................................................................... 291

C Appendice C ....................................................................................................................................... 293

C.1 Norme di base ....................................................................................................................... 293

D Appendice D ....................................................................................................................................... 295

D.1 Messaggi nel protocollo degli eventi ..................................................................................... 295

D.2 Messaggi nel WLAN Authentication Log .............................................................................. 300

Indice analitico .................................................................................................................................... 301




Introduzione 1 1.1 Informazioni relative al manuale di progettazione

Campo di validità del manuale di progettazione Questo manuale di progettazione tratta i seguenti punti:

● SCALANCE W748-1 M12

● SCALANCE W748-1 RJ45



● SCALANCE W788-2 M12 EEC





● SCALANCE W786-2IA RJ45

● SCALANCE W786-2 SFP

Il manuale di progettazione è valido per le seguenti versioni software:

● SCALANCE W700 firmware a partire dalla versione V 5.00

Nota

Questo manuale di progettazione non è valido per SCALANCE W7xC-2.

Scopo del presente manuale di progettazione Questo manuale di progettazione mette in grado di montare, mettere in servizio e comandare in modo corretto i dispositivi. Esso fornisce le nozioni necessarie sulla configurazione e l'integrazione dei dispositivi in una rete WLAN.

Il montaggio e il collegamento corretti dei dispositivi sono descritti nelle istruzioni operative del rispettivo dispositivo.

Introduzione 1.1 Informazioni relative al manuale di progettazione


Guida alla consultazione dei manuali Per SIMATIC NET, oltre al presente manuale di progettazione, sull'argomento Industrial Wireless LAN esistono le seguenti informazioni

● Manuale di progettazione: SCALANCE W780/W740 Command Line Interface

Questo documento contiene i comandi CLI che vengono supportati dai dispositivi SCALANCE W700.

● Dati potenziali 802.11abgn PCIe Minicard MPCIE-R1-ABGN-U3

Questo documento contiene informazioni sulla frequenza, la modulazione, la potenza di trasmissione e la sensibilità di ricezione della scheda wireless.

● Manuale operativo SCALANCE W788-x / W748-1

Questo documento contiene informazioni relative al montaggio, al collegamento e alle omologazioni dei seguenti prodotti:

– SCALANCE W788-1 RJ45

– SCALANCE W788-1 M12



– SCALANCE W788-2 M12 EEC



● Manuale operativo compatto SCALANCE W786

Questo documento contiene informazioni relative al montaggio, al collegamento e alle omologazioni dei seguenti prodotti:



– SCALANCE W786-2IA RJ45

– SCALANCE W786-2 SFP

● Manuale di sistema Configurazione di una Industrial Wireless LAN

Oltre alla descrizione delle nozioni di base fisiche e alla rappresentazione degli standard IEEE più importanti, esso contiene informazioni sulla protezione dei dati e una descrizione delle applicazioni industriali di Wireless LAN. Questo manuale deve essere letto se si intendono realizzare reti WLAN con una struttura complessa (non solo un collegamento tra due dispositivi).



● Manuale di sistema RCoax

Questo manuale di sistema contiene sia una descrizione delle nozioni di base tecniche, sia una descrizione dei singoli componenti RCoax e il relativo tipo di funzionamento. Vengono descritti il montaggio / la messa in servizio nonché il collegamento di componenti RCoax e del relativo tipo di funzionamento. Vengono descritte le possibilità di impiego dei diversi componenti SIMATIC NET.

● Manuale di sistema componenti passivi di rete IWLAN

Questo manuale di sistema descrive l'intera tecnica di cablaggio IWLAN necessaria per la propria applicazione IWLAN. Per una combinazione flessibile e l'installazione dei singoli componenti IWLAN all'interno di edifici o all'esterno viene proposto un vasto assortimento di accessori coassiali compatibili tra loro. Il manuale di sistema comprende sia cavi di collegamento sia diversi connettori, dispositivi parafulmine, un Power Splitter e un elemento di attenuazione.

Manuali SIMATIC NET I manuali SIMATIC NET si trovano nelle pagine Internet del Siemens Industry Online Support:

● tramite la funzione di ricerca:

support.automation.siemens.com (http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo2&aktprim=99&lang=it)

Indicare l'ID articolo del relativo manuale come termine di ricerca.

● tramite navigazione alla pagina collegata nel campo "Comunicazione industriale":

Comunicazione industriale (http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo&lang=de&siteid=csius&aktprim=0&extranet=standard&viewreg=WW&objid=10805878&treeLang=it)

Navigare al gruppo di prodotti desiderato ed eseguire le seguenti impostazioni: scheda "Elenco articoli", Tipo di articolo "Manuali / Manuali operativi"

I documenti dei prodotti SIMATIC NET rilevanti per questa applicazione si trovano anche nel supporto dati allegato ad alcuni prodotti:

● CD del prodotto / DVD del prodotto

● SIMATIC NET Manual Collection

● SIMATIC NET IWLAN CD

Ulteriore documentazione Nel manuale "SIMATIC NET Industrial Ethernet - Manuale di rete" si trovano ulteriori avvertenze su altri prodotti SIMATIC NET che possono essere utilizzati insieme ai dispositivi di questa linea di prodotti in una rete Industrial Ethernet. Inoltre si trovano dati potenziali ottici del partner di comunicazione, necessari per la configurazione.

Il manuale "SIMATIC NET Industrial Ethernet - Manuale di rete" si trova nelle pagine Internet del Siemens Industry Online Support alla seguente ID articolo: 27069465 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/27069465)

http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo2&aktprim=99&lang=it


http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo&lang=de&siteid=csius&aktprim=0&extranet=standard&viewreg=WW&objid=10805878&treeLang=it


http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/27069465



Manuali SIMATIC NET I manuali SIMATIC NET si trovano nelle pagine Internet del Siemens Industry Online Support:

● tramite la funzione di ricerca:

support.automation.siemens.com (http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo2&aktprim=99&lang=it)

Indicare l'ID articolo del relativo manuale come termine di ricerca.

● tramite navigazione alla pagina collegata nel campo "Comunicazione industriale":

Comunicazione industriale (http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo&lang=de&siteid=csius&aktprim=0&extranet=standard&viewreg=WW&objid=10805878&treeLang=it)

Navigare al gruppo di prodotti desiderato ed eseguire le seguenti impostazioni: scheda "Elenco articoli", Tipo di articolo "Manuali / Manuali operativi"

Ulteriore documentazione Nel manuale "SIMATIC NET Industrial Ethernet - Manuale di rete" si trovano ulteriori avvertenze su altri prodotti SIMATIC NET che possono essere utilizzati insieme ai dispositivi di questa linea di prodotti in una rete Industrial Ethernet. Inoltre si trovano dati potenziali ottici del partner di comunicazione, necessari per la configurazione.

Il manuale "SIMATIC NET Industrial Ethernet - Manuale di rete" si trova nelle pagine Internet del Siemens Industry Online Support alla seguente ID articolo: 27069465 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/27069465)

Avvertenze Security

Nota

Siemens offre per il suo portfolio di prodotti di automazione e azionamento meccanismi Security con l’obbiettivo di rendere più sicuro il funzionamento dell'impianto/della macchina. I nostri prodotti vengono anche ulteriormente sviluppati costantemente per quel che riguarda Industrial Security . Di conseguenza raccomandiamo di consultare regolarmente le informazioni relative agli aggiornamenti e agli update dei nostri prodotti e di impiegare solo le rispettive versioni attuali. Informazioni su questo argomento si trovano in : (http://support.automation.siemens.com/WW/llisapi.dll?func=cslib.csinfo2&aktprim=99&lang=it)

È possibile registrasti per una newsletter specifica per il prodotto.

Per il funzionamento sicuro di un impianto/una macchina è di conseguenza necessario integrare i componenti di automazione in un concetto complessivo Industrial Security dell'intero impianto/macchina. Avvertenze su questo argomento si trovano in : (http://www.siemens.com/industrialsecurity)

Inoltre è necessario tenere in considerazione anche i prodotti impiegati di altri produttori.








http://www.siemens.com/industrialsecurity

Introduzione 1.2 Denominazioni dei tipi


1.2 Denominazioni dei tipi

Abbreviazioni utilizzate Spesso le informazioni nei manuali della famiglia di prodotti SCALANCE W700 non valgono solo per una versione di prodotto. In questi casi viene utilizzata una denominazione abbreviata per non dover elencare tutte le denominazioni dei tipi. La seguente tabella indica l'assegnazione delle abbreviazioni e delle versioni di prodotti. Gruppo di prodotti La denominazione . . .

sta per . . . Nome del prodotto

Client (IP30 e IP65) W748-1 SCALANCE W748-1 RJ45 SCALANCE W748-1 M12

Access Points (IP30 e IP 65) W788-x SCALANCE W788-1 M12 SCALANCE W788-2 M12 SCALANCE W788-2 M12 EEC SCALANCE W788-1 RJ45 SCALANCE W788-2 RJ45

Access Points (IP65) W786-x SCALANCE W786-1 RJ45 SCALANCE W786-2 RJ45 SCALANCE W786-2IA RJ45 SCALANCE W786-2 SFP

Tutti gli Access Points SCALANCE W

W78x SCALANCE W788-1 M12 SCALANCE W788-2 M12 SCALANCE W788-2 M12 EEC SCALANCE W788-1 RJ45 SCALANCE W788-2 RJ45 SCALANCE W786-1 RJ45 SCALANCE W786-2 RJ45 SCALANCE W786-2IA RJ45 SCALANCE W786-2 SFP

SCALANCE W senza W786-x W7x8 SCALANCE W788-1 RJ45 SCALANCE W788-1 M12 SCALANCE W788-2 RJ45 SCALANCE W788-2 M12 SCALANCE W748-1 RJ45 SCALANCE W748-1 M12

Tutti gli SCALANCE W W700 SCALANCE W748-1 M12 SCALANCE W748-1 M12 SCALANCE W788-1 M12 SCALANCE W788-2 M12 SCALANCE W788-2 M12 EEC SCALANCE W788-1 RJ45 SCALANCE W788-2 RJ45 SCALANCE W786-1 RJ45 SCALANCE W786-2 RJ45 SCALANCE W786-2IA RJ45 SCALANCE W786-2 SFP

Introduzione 1.3 Struttura della sigla del tipo


1.3 Struttura della sigla del tipo La sigla del tipo di uno SCALANCE W700 è composta da diverse parti con il seguente significato:

Glossario SIMATIC NET Descrizione dei numerosi termini specifici, presenti nella documentazione che si trovano nel glossario SIMATIC NET.

Il glossario SIMATIC NET si trova:

● SIMATIC NET Manual Collection o DVD del prodotto

Il DVD è allegato ad alcuni prodotti SIMATIC NET.

● In Internet alla seguente ID articolo:

50305045 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/50305045)



Descrizione 2 2.1 Strutture di rete

Il seguente articolo tratta la configurazione di diverse strutture di rete con l'ausilio di Access Point e client. Un client è anche un Access Point in modalità client.

Configurazione standalone con Access Point Questa configurazione non richiede server e l'Access Point non dispone di un collegamento con un Ethernet collegato via cavo. L'Access Point inoltra dati entro la sua portata da un nodo WLAN ad un altro.

La rete wireless ha un nome univoco. Tutti i dispositivi che intendono scambiare dati all'interno di questa rete devono essere configurati con lo stesso nome.

Figura 2-1 Configurazione standalone di un Access Point. La superficie griglia simboleggia la

portata di ricezione radio dell'Access Point.

Descrizione 2.1 Strutture di rete


Accesso wireless ad una rete Ethernet collegata via cavo Se un (o più) Access Point dispongono di un collegamento con un Ethernet collegato via cavo, esistono le seguenti possibilità di impiego:

● Uno singolo come accoppiamento ad altra rete:

Una rete senza fili può essere collegata ad una rete collegata via cavo tramite un Access Point.

● Estensione della copertura per una rete wireless con diversi Access Point:

Gli Access Point sono tutti configurati con la stessa SSID univoca (nome della rete). Tutti i nodi che intendono comunicare su questa rete devono essere configurati con questa SSID.

Se una stazione mobile viene spostata dall'area di un Access Point nell'area di un altro Access Point, il collegamento wireless viene mantenuto (roaming).

Figura 2-2 Collegamento wireless di una stazione mobile tramite due radiocelle (roaming)

Configurazione multicanale Se Access Point adiacenti utilizzano lo stesso canale di frequenza, possono verificarsi tempi di risposta più lunghi a causa di eventuali collisioni che subentrano. Se è stata realizzata la configurazione rappresentata nella figura come sistema monocanale, i computer A e B non possono comunicare simultaneamente con gli Accesso Point corrispondenti nella loro radiocella.

Se gli Access Point adiacenti vengono configurati per frequenze diverse, si ottiene un netto miglioramento delle perfomance. In questo modo alle radiocelle adiacenti viene messo a disposizione un mezzo proprio e i ritardi vengono eliminati dall'invio differito.

La distanza dal canale deve essere probabilmente amplia, un valore idoneo è 25 MHz. Anche nella configurazione multicanale tutti gli Access Point possono essere configurati con lo stesso nome di rete.



Figura 2-3 Configurazione multicanale sui canali 1 e 2 con quattro Access Point

Wireless Distribution System (WDS) WDS consente collegamenti diretti tra Access Point o tra Access Point e altri dispositivi con funzione WDS. Essi servono a configurare un Wireless Backbone o per il collegamento di un singolo Access Point ad una rete, la quale non può essere collegata direttamente all'infrastruttura di cavi a causa della sua posizione.

Per la configurazione esistono due alternative. Il partner WDS può essere configurato sia tramite la WDS ID sia tramite il suo indirizzo MAC.



Figura 2-4 Realizzazione di WDS con quattro Access Point

Accesso alla rete con un client o un Access Point in modalità client Il dispositivo può essere utilizzato per integrare dispositivi Ethernet collegati via cavo (ad es. SIMATIC S7-SPS) in una rete senza fili.

Figura 2-5 Collegamento di un PLC SIMATIC S7 in una Wireless LAN.

Descrizione 2.2 Possibilità di impiego per apparecchi SCALANCE W700


2.2 Possibilità di impiego per apparecchi SCALANCE W700

Nota

I prodotti SIMATIC NET WLAN utilizzano OpenSSL.

Si tratta di "Open Source Code" con condizioni di licenza (BSD).

Osservare quindi le condizioni attuali di licenza.

Poiché il drive contiene il software di codifica, è necessario osservare inoltre le direttive corrispondenti, specifiche per il paese.

Possibilità di impiego per SCALANCE W788 SCALANCE W788 è equipaggiato con un'interfaccia Ethernet e una o due interfacce WLAN. Di conseguenza questo dispositivo è adatto per i seguenti casi di impiego:

● SCALANCE W788 invia dati da un nodo ad un altro entro la sua portata, senza che sia necessario un collegamento con un Ethernet collegato via cavo.

● SCALANCE W788 può essere utilizzato come accoppiamento ad altra rete da una rete via cavo ad una rete wireless.

● SCALANCE W788 può essere utilizzato come ponte senza fili tra due reti.

● SCALANCE W788 può essere utilizzato come ponte tra due diverse frequenze.

● SCALANCE W788 supporta la classe di protezione IP65 e la classe di posizione IP30. Esistono Access Point di due versioni:

– M12 per classe di posizione IP65

– RJ45 per classe di protezione IP30

Di conseguenza con uno SCALANCE W788 con due interfacce WLAN è possibile realizzare anche un collegamento wireless ridondante con uno SCALANCE W78x con due interfacce WLAN.

Possibilità di impiego per SCALANCE W786 SCALANCE W786 è equipaggiato con massimo due interfacce Ethernet e massimo due interfacce WLAN. Di conseguenza questo dispositivo è adatto per i seguenti casi di impiego:

● Grazie al suo campo di temperatura ampliato, SCALANCE W786 si raccomanda particolarmente per l'impiego nell'area esterna.




● SCALANCE W786 può essere utilizzato come ponte tra due radiocelle con diverse frequenze.

Descrizione 2.3 Proprietà del prodotto


Di conseguenza con uno SCALANCE W786 con più di una interfaccia WLAN è possibile realizzare anche un collegamento wireless ridondante con uno SCALANCE W78x con max. due interfacce WLAN.

Possibilità di impiego per SCALANCE W748 SCALANCE W748 è equipaggiato con un'interfaccia Ethernet e un'interfaccia WLAN. Di conseguenza questo dispositivo è adatto per i seguenti casi di impiego:




Inoltre il dispositivo può collegare fino 8 stazioni con comunicazione IP all'interfaccia Ethernet in una radiocella Wireless.

2.3 Proprietà del prodotto

Proprietà dei dispositivi SCALANCE W700 ● L'interfaccia Ethernet supporta:

– 10 Mbit/s e 100 Mbit/s rispettivamente fullduplex e halfduplex

– 1000 Mbit/s fullduplex

– Auto Crossing

– Auto Polarity

● Funzionamento dell'interfaccia WLAN nelle bande di frequenza 2,4 GHz e 5 GHz.

● L'interfaccia WLAN è compatibile con gli standard IEEE 802.11a, IEEE 802.11b e IEEE 802.11g. In modalità 802.11a e 802.11g la velocità di trasmissione lorda è fino a 54 Mbit/s.

● IEEE 802.11n Standard High Speed WLAN (WLAN) fino a 450 Mbit/s può funzionare nel campo di 2,4-GHz e di 5-GHz.

● IEEE 802.11h - Integrazione di IEEE 802.11a In modalità 802.11h vengono utilizzati i due metodi "Transmit Power Control" (TPC) e "Dynamic Frequency Selection" (DFS) nel campo di 5,25 - 5,35 e 5,47 - 5,75 GHz. In questo modo, in alcuni Paesi è possibile utilizzare la sotto-banda di frequenza di 5,47 - 5,725 GHz nel campo Outdoor anche con maggiori potenze di invio. TPC è un metodo per adattare la potenza di invio. Con DFS, prima di intraprendere la comunicazione l'Access Point cerca gli utenti primari sul canale selezionato per 60 secondi. In questo periodo l'Access Point non invia nessun beacon. Se sul canale vengono rilevati segnali, il canale viene disabilitato per 30 minuti, l'Access Point passa al canale e ripete il controllo. Anche durante il funzionamento vengono cercati utenti primari.

Descrizione 2.3 Proprietà del prodotto


● Supporto degli standard di autenticazione WPA, WPA-PSK, WPA2, WPA2-PSK e IEEE 802.1x nonché metodo di codifica WEP, AES e TKIP.

Nota

Con le impostazioni di sicurezza lo standard di trasmissione IEEE 802.11 n con l'impostazione "802.11n" o "802.11 n only" supporta solo WPA2/ WPA2-PSK con AES.

● Per una migliore trasmissione tramite WLAN la funzione WMM (Wireless Multimedia) è attivata. I telegrammi vengono analizzati in base alla loro priorità e inviati con priorità tramite l'interfaccia WLAN.

● Adatto per l'inclusione di un server RADIUS per l'autenticazione.

● Sorveglianza riferita al dispositivo e all'applicazione del collegamento wireless.

● L'interoperabilità dei dispositivi con dispositivi Wi-Fi di altri produttori è stata testata dettagliatamente.

● Prima della messa in servizio di SCALANCE W700 è necessario controllare i rapporti della rete wireless locali. In caso di funzionamento simultaneo di sistemi Industrial Wireless LAN- e sistemi WirelessHART nella banda 2,4 GHz è necessario eseguire una pianificazione dei canali. Evitare assolutamente l'impiego parallelo di campo di frequenza che si sovrappongono. In Industrial Wireless LAN e WirelessHART esistono le seguenti sovrapposizioni:

Canale IWLAN IEEE 802.11 b/g/n

Canale WHART IEEE 802.15.4

1 11 - 16 6 15 - 20 7 16 - 21 11 20 - 25 13 21 - 25

Nota

La parametrizzazione di tutti gli Access Point SCALANCE W700 può sempre essere modificata per il tipo di funzionamento Client.

Caratteristiche di SCALANCE W700

Tipo Numero di interfacce WLAN

Antenne Numero e tipo dell'inter-faccia Ethernet

Classe di protezione

N. di ordinazione

SCALANCE W748-1 M12 1 esterno 1 x Gigabit Ethernet (rame)

IP65 6GK5748-1GD00-0AA0 6GK5748-1GD00-0AB0 (1)

SCALANCE W748-1 RJ45 1 esterno 1 x Gigabit Ethernet (rame)

IP30 6GK5748-1FC00-0AA0 6GK5748-1FC00-0AB0 (1)

Descrizione 2.4 IEEE 802.11n


Tipo Numero di interfacce WLAN

Antenne Numero e tipo dell'inter-faccia Ethernet

Classe di protezione

N. di ordinazione


IP65 6GK5786-1FC00-0AA0 6GK5786-1FC00-0AB0 (1)


IP65 6GK5786-2FC00-0AA0 6GK5786-2FC00-0AA0 (1)

SCALANCE W786-2IA RJ45

2 interno 1 x Gigabit Ethernet (rame)

IP65 6GK5786-2HC00-0AA0 6GK5786-2HC00-0AB0 (1)

SCALANCE W786-2 SFP 2 esterno 2 posti connetto-re SFP

IP65 6GK5786-2FE00-0AA0 6GK5 786-2FE00-0AB0 (1)


IP65 6GK5788-1GD00-0AA0 6GK5788-1GD00-0AB0 (1)


IP65 6GK5788-2GD00-0AA0 6GK5788-2GD00-0AB0 (1)

SCALANCE W788-2 M12 EEC

2 esterno 1 x Gigabit Ethernet (rame)

IP65 6GK5788-2GD00-0TA0 6GK5788-2GD00-0TB0 (1)


IP30 6GK5788-1FC00-0AA0 6GK5788-1FC00-0AB0 (1)


IP30 6GK5788-2FC00-0AA0 6GK5788-2FC00-0AB0 (1)

(1) Variante US

2.4 IEEE 802.11n

Sommario Lo standard IEEE 802.11n è un ampliamento dello standard 802.11 e 2009 è stato abbandonato. Gli standard precedenti funzionano nella banda di frequenza 2.4 GHz (IEEE 802.11g/b) o nella banda di frequenza 5 GHz (IEEE 802.11a). IEEE 802.11n può funzionare in entrambe le bande di frequenza. Nello standard IEEE 802.11n sono implementati meccanismi in livelli PHY e MAC che aumentano la media di dati e migliorano la copertura wireless.

● Tecnica di antenna MIMO

● Maximum Ratio combining (MRC)

● Spatial Multiplexing

● Channel Bonding

● Frame Aggregation

● Guard Intervall abbreviato

● Modulation and Coding Scheme

● Velocità medie di dati fino a 450 Mbit/s (netti) Queste non sono possibili in tutti i dispositivi.



Tecnica di antenna MIMO MIMO (Multiple Input - Multiple Output) basato su un sistema multiantenna intelligente. I trasmettitori e i ricevitori hanno rispettivamente più antenne separate spazialmente Le antenne separate spazialmente emettono correnti di dati contemporaneamente. Sono possibili fino a quattro correnti di dati. Le correnti di dati vengono quindi emesse spazialmente separate e coprono diversi percorsi mediante flessione, rifrazione, fading e riflessione (propagazione multipercorso). La propagazione multipercorso fa sì che sul punto di ricezione si crei un modello complesso, in funzione dello spazio e del tempo come segnale cumulativo dei singoli segnali di trasmissione. Questo modello univoco utilizza MIMO rilevando i segnali caratteristici nella sua posizione spaziale. Di conseguenza ciascuna posizione spaziale si differenza da quella adiacente. Con la caratterizzazione dei singoli trasmettitori il ricevitore è in grado di separare tra loro diversi segnali.

Maximum Ratio Combining (MRC) Nel sistema a più antenne i segnali radio delle singole antenne vengono ricevuti e combinati in un segnale. Per combinare i segnali radio viene utilizzato il metodo MRC. Il metodo MRC valuta i segnali radio in base al loro rapporto di distorsione del segnale e combina i segnali radio in un segnale. Il rapporto di distorsione del segnale viene migliorato e la velocità di errore viene ridotta.

Spatial Mutliplexing Nel multiplexing spaziale (Spatial Multiplexing) vengono inviate diverse informazioni sulla stessa frequenza. Il flusso di dati viene ripartito su n antenne di trasmissione, cioè ciascuna antenna invia solo 1/n del flusso di dati. La ripartizione del flusso di dati è limitato dal numero delle antenne. Sul lato di ricezione il segnale viene ricomposto. Grazie al multiplexing spaziale, risulta un maggior rapporto segnale-fruscio e una maggiore media di dati.



Channel Bonding Con IEEE 802.11n i dati possono essere trasmetti tramite due canali direttamente adiacenti. Entrambi i canali 20 MHz vengono raggruppati in un canale con 40 MHz In questo modo è possibile raddoppiare la larghezza di banda del canale e aumentare la media di dati. Per utilizzare l'insieme di canali il ricevitore deve supportare trasmissioni di 40 MHz. Se il ricevitore non supporta trasmissione di 40 MHz, il valore viene ridotto automaticamente a 20 MHz. In questo modo IEEE 802.11n può comunicare anche con dispositivi IEEE 802.11a/b/g. L'insieme di canali si imposta nella pagina WBM "AP" con il parametro "HT Channel Width [MHz]".

Frame Aggregation Con IEEE 802.11n è possibile raggruppare possibili pacchetti di dati singoli in un pacchetto di dati più grande, la cosiddetta Frame Aggregation. Esistono due tipi di Frame Aggregation: Aggregated MAC Protocol Data Unit (A-MPDU) e Aggregated Mac Service Data Unit (A-MSDU). Grazie al Frame Aggregation l'Overhead del pacchetto viene ridotta. La Frame Aggregation può essere utilizzata solo se i pacchetti di dati singoli sono previsti per la stessa stazione di ricezione (client). I dispositivi W700 supportano entrambi i tipi di Frame Aggregation. Le impostazioni per il pacchetto di dati A-MPDU si definiscono nella pagina WBM "AP 802.11n".

Guard Intervall abbreviato Il Guard Interval impedisce che diverse trasmissioni si sovrappongano. Nella tecnica di trasmissione dei messaggi questa combinazione viene chiamata anche interferenza di intersimbolo (ISI). Allo scadere del tempo di invio viene creata una pausa di invio (Guard Interval) prima che inizi la successiva trasmissione.

Il Guard Intervall di IEEE 802.11a/b/g è di 800 ns. IEEE 802.11n può utilizzare il Guard Intervall abbreviato di 400 ns. Il Guard Intervall si definisce nella pagina WBM "AP 802.11n".

Descrizione 2.5 Requisiti richiesti per l'installazione e il funzionamento di dispositivi SCALANCE W700


Modulation and Coding Schemes Lo standard IEEE 802.11n supporta diverse velocità di dati. Le velocità di dati si basano sulla quantità di flussi di trasmissione e di ricezione (Spatial Streams), sul metodo di modulazione e sulla codifica del canale. Le diverse combinazioni vengono descritte in Modulation and Coding Shemes.

2.5 Requisiti richiesti per l'installazione e il funzionamento di dispositivi SCALANCE W700

Requisiti richiesti per l'installazione e il funzionamento di dispositivi SCALANCE W700 Per la configurazione dei dispositivi SCALANCE W700 deve essere presente un PG/PC con attacco di rete. Se non è disponibile nessun server DHCP, per la prima assegnazione di un indirizzo IP nei dispositivi SCALANCE W700 è necessario un PC nel quale è installato il Primary Setup Tool (PST). Per l'ulteriore configurazione è necessario un computer con Telnet o un Web Browser.

2.6 C-PLUG e KEY-PLUG

Informazione di configurazione nel C-PLUG / KEY-PLUG Il C-PLUG o il KEY-PLUG salva la configurazione di un dispositivo e può quindi trasmettere la configurazione dal vecchio al nuovo dispositivo in caso di sostituzione del dispositivo.

ATTENZIONE

Non estrarre o innestare il C-PLUG / KEY-PLUG durante il funzionamento!

Un PLUG può essere rimosso o inserito solo con il dispositivo disinserito. Il dispositivo controlla se è innestato un PLUG ad intervalli di secondi. Se viene stabilito che il PLUG è stato rimosso, avviene un riavvio. Se nel dispositivo era innestato un KEY-PLUG valido, dopo il riavvio il dispositivo viene portato in uno stato di errore definito. In questo caso in SCALANCE W vengono disattivate le interfacce radio disponibili.

Se un dispositivo è stato configurato una volta con un PLUG, esso non può più essere utilizzato senza questo PLUG. Per poter riutilizzare questi dispositivo, resettare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.

Durante l'avvio del nuovo dispositivo con il PLUG, esso si avvia automaticamente con la configurazione del dispositivo precedente. Un caso eccezionale può essere la configurazione IP, se essa viene impostata tramite DHCP e la configurazione del server DHCP è stata modificata in modo corrispondente.

Descrizione 2.6 C-PLUG e KEY-PLUG


Una configurazione successiva è necessaria se si utilizzano funzioni basate su indirizzi MAC.

Nota

In base al PLUG i dispositivi SCALANCE funzionano in due modalità: • Senza PLUG

Il dispositivo salva la configurazione in una memoria interna. Questa modalità è attiva se non è inserito nessun PLUG.

• Con PLUG La configurazione salvata sul PLUG viene visualizzata tramite le interfacce utente. In caso di modifiche della configurazione il dispositivo salva direttamente la configurazione nel PLUG e nella memoria interna. Questa modalità è attiva non appena è inserito un PLUG. Non appena il dispositivo viene avviato con il PLUG inserito, SCALANCE W700 si avvia con i dati di configurazione presenti nel PLUG.

Nota Incompatibilità con le versioni precedenti con il PLUG innestato

In caso di installazione di una versione precedente del firmware può verificarsi la perdita dei dati di configurazione. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Se in questo caso nel dispositivo è innestato un C-PLUG, dopo il riavvio quest'ultimo è nello stato "NOT ACCEPTED" in quanto sul C-PLUG si trovano ancora i dati di configurazione del precedente firmware attuale. In questo modo è possibile tornare al precedente software attuale senza perdere i dati di configurazione. Se la configurazione iniziale sul C-PLUG non è più necessaria, il PLUG può essere cancellato manualmente o scritto di nuovo tramite "Sistema > PLUG".

Informazione sulla licenza nel KEY-PLUG Oltre alla configurazione, il KEY-PLUG contiene anche una licenza che abilita l'utilizzo degli iFeature.

Descrizione 2.7 Ingresso / uscita digitale


2.7 Ingresso / uscita digitale

Introduzione Gli apparecchi SCALANCE W788-x/W748-x della variante RJ45 dispongono di un'ingresso/uscita digitale.

Il collegamento viene eseguito tramite una morsettiera a 4 poli. Informazioni relative all'assegnazione dei pin si trovano nel manuale operativo compatto degli apparecchi.

Esempio applicativo ● Ingresso digitale per segnalare una singola informazione, ad es. "Porta aperta", "Porta

chiusa".

● Uscita digitale ad es. per "mettere in stand-by" apparecchiature in un sistema di trasporto senza conducente.

Controllo delle uscite digitali Tramite CLI e tramite la variabile MIB privata snMspsDigitalOutputLevel è possibile controllare l'uscita digitale (DO/1L).

Nota

Con il Web Based Management (WBM) non è possibile progettare l'uscita digitale.

Se l'uscita digitale modifica lo stato, nella nella tabella del protocollo degli eventi viene generata una voce.

● OID della variabile MIB provata snMspsDigitalOutputLevel:

iso(1).org(3).dod(6).internet(1).private(4).enterprises(1).siemens(4329).industria

lComProducts(20).iComPlatforms(1).simaticNet(1).snMsps(1).snMspsCommon(1).snMspsDi

gitalIO(39).snMspsDigitalIOObjects(1).snMspsDigitalOutputTable(3).snMspsDigitalOut

putEntry(1).snMspsDigitalOutputLevel(6)

● Valori della variabile MIB

– 1: L'uscita digitale è aperta (DO e 1L sono interrotti).

– 2: L'uscita digitale è chiusa (DO e 1L sono ponticellati).

Ingresso digitale Tramite la variabile MIB privata snMspsDigitalInputLevel è possibile leggere lo stato dell'ingresso digitale.

Nota

Se l'ingresso digitale modifica lo stato, nella nella tabella del protocollo degli eventi viene generata una voce.

Descrizione 2.8 Power over Ethernet (PoE)


● OID della variabile MIB provata snMspsDigitalInputLevel:

iso(1).org(3).dod(6).internet(1).private(4).enterprises(1).siemens(4329).industria

lComProducts(20).iComPlatforms(1).simaticNet(1).snMsps(1).snMspsCommon(1).snMspsDi

gitalIO(39).snMspsDigitalIOObjects(1).snMspsDigitalInputTable(2).snMspsDigitalInpu

tEntry(1).snMspsDigitalInputLevel(6)

● Valori della variabile MIB

– 1: Segnale 0 sull'ingresso digitale (DI).

– 2: Segnale 1 sull'ingresso digitale (DI).

File MIB Le variabili MIB sono contenute nel file "SN-MSPS-DIGITAL-IO-MIB", il quale fa parte del file MIB privato "snMspsWlan.mib". Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano in Variabili MIB private di SCALANCE W700 (Pagina 291).

2.8 Power over Ethernet (PoE)

Informazioni generali "Power over Ethernet" (PoE) è un metodo di alimentazione elettrica per i componenti di rete in base a IEEE 802.3af o IEEE 802.3at. L'alimentazione elettrica avviene tramite il cavo Ethernet utilizzato che collega tra loro i singoli componenti di rete. In questo modo non è necessario un cavo elettrico supplementare. PoE può essere utilizzato in tutti i componenti di rete con funzione PoE che necessitano di meno potenza (max. 12,95 Watt).

Gli attacchi Ethernet con funzione PoE di un dispositivo sono riportati nelle istruzioni operative del dispositivo interessato.

Cavi utilizzati per l'alimentazione elettrica ● Variante 1 (conduttori ridondanti)

In Fast-Ethernet le coppie di conduttori 1, 2 e 3, 6 svolgono la trasmissione dei dati. In questo caso le coppie di conduttori 4, 5 e 7, 8 vengono utilizzate per l'alimentazione. Se esistono solo quattro conduttori, la tensione viene modulata sui conduttori 1,2 e 3,6 (vedere variante 2). Questa alternativa è adatta per una velocità di trasmissione di dati di 10/100Mbit/s. Questi tipo di alimentazione non è adatto per 1Gbit/s, in quanto nel Gigabit tutti e 8 i conduttori sono occupati per la trasmissione dei dati.

● Variante 2 (alimentazione fantomatica) In caso di alimentazione fantomatica, l'alimentazione avviene tramite le coppie di conduttori con le quali viene eseguita anche la trasmissione dei dati, cioè tutti gli otto conduttori (1Gbit/s) o i quattro conduttori (10/100Mbit/s) vengono utilizzati sia per la trasmissione dei dati sia per l'alimentazione.

Rilevare dalle istruzioni operative del dispositivo interessato, se un dispositivo supporta la variante 1 e la variante 2 o solo la variante 2.



Uno switch con funzione PoE può fornire l'alimentazione al terminale di dati tramite:

● variante 1 o

● variante 2 o

● variante 1 e variante 2.

Endspan Con Endspan l'alimentazione elettrica viene eseguita tramite uno switch raggiunto dal dispositivo tramite cavo Ethernet. Lo switch deve supportare la funzione PoE, ad es. uno SCALANCE X108PoE, SCALANCE X308-2M POE, SCALANCE XR552-12M.

Midspan Midspan viene impiegato se lo switch non supporta la funzione PoE. La corrente viene fornita tramite un dispositivo supplementare tra lo switch e il terminale di dati. In questo caso può essere ottenuta solo una velocità di trasmissione dati di 10/100Mbit/s, in quanto l'alimentazione elettrica avviene tramite conduttori ridondanti.

Come interfaccia per l'alimentazione elettrica può essere utilizzato anche un Power Insert di Siemens. Poiché il Power Insert supporta un'alimentazione di DC 24V, non è conforme a 802.3af o IEEE 802.3at. In caso di impiego di Power Insert vanno osservate le seguenti limitazioni:

AVVERTENZA

Utilizzare il Insert solo alle seguenti condizioni: • su tensioni a basso voltaggio SELV, PELV secondo IEC 60364-4-41 • in USA/CAN si alimentazioni elettrice secondo NEC class 2 • in USA/CAN il cablaggio deve soddisfare i requisiti richiesti di NEC/CEC • Carico di corrente massimo 0,5 A.

Lunghezze dei cavi

Tabella 2- 1 Lunghezze di cavi ammesse (cavo di rame - Fast Ethernet)

Tipo di cavo Aggiunta (plug, outlet, TP Cord) Lunghezza di cavi ammessa IE TP Torsion Cable con IE FC Outlet RJ45

+ 10 m TP Cord 0 ... 45 m + 10 m TP Cord

con IE FC RJ45 Plug 180 0 ... 55 m IE FC TP Marine Cable IE FC TP Trailing Cable IE FC TP Flexible Cable

con IE FC Outlet RJ45 + 10 m TP Cord

0 ... 75 m + 10 m TP Cord

con IE FC RJ45 Plug 180 0 ... 85 m



Tipo di cavo Aggiunta (plug, outlet, TP Cord) Lunghezza di cavi ammessa IE FC TP Standard Cable con IE FC Outlet RJ45

+ 10 m TP Cord 0 ... 90 m + 10 m TP Cord

con IE FC RJ45 Plug 180 0 ... 100 m

Tabella 2- 2 Lunghezze di cavi ammesse (cavo di rame - Gigabit Ethernet)

Tipo di cavo Aggiunta (plug, outlet, TP Cord) Lunghezza di cavi ammessa IE FC Standard Cable, 4×2, AWG24

con IE FC RJ45 Plug 180, 4×2 0 ... 90 m

IE FC Flexible Cable, 4×2, AWG24

con IE FC RJ45 Plug 180, 4×2 0 ... 60 m

IE FC Standard Cable, 4×2, AWG22

con IE FC Outlet RJ45 + 10 m TP Cord

0 ... 100 m + 10 m TP Cord

Tabella 2- 3 Confezionamento

PIN Colore del conduttore CAT5

Colore del conduttore CAT6a

Utilizzo

Alimentazione tramite condut-tori non utilizza-ti (solo 10/100Mbit)

Alimentazione fantomatica

1 Giallo Verde/bianco Dati Dati/tensione 2 Arancione Verde Dati Dati/tensione 3 Bianco Arancio-

ne/bianco Dati Dati/tensione

6 Blu Arancione Dati Dati/tensione 4 Blu Tensione non utilizzato con 10/100Mbit 5 Blu/bianco Tensione non utilizzato con 10/100Mbit 7 Marro-

ne/bianco Tensione non utilizzato con 10/100Mbit

8 Marrone Tensione non utilizzato con 10/100Mbit

Indicatore LED per PoE sul dispositivo SCALANCE W700 Se il dispositivo viene alimentato tramite PoE, nel dispositivo SCALANCE W700 si accende il LED verde "PoE".


Nozioni tecniche base 3 3.1 VLAN

Definizione della rete indipendentemente dalla posizione fisica dei nodi La VLAN (Virtuelles Local Area Network) suddivide una rete finisca in diverse reti logiche schermate tra loro. Gli apparecchi vengono quindi riuniti in gruppi logici. Solo i nodi della stessa VLAN possono indirizzarsi reciprocamente. Poiché anche i telegrammi Multicast e Broadcast vengono inoltrati solo all'interno della rispettiva VLAN, si parla anche di domini Broadcast.

Ne consegue come particolare vantaggio delle VLAN un carico ridotto della rete per i nodi o i segmenti di rete di altre VLAN.

Per l'identificazione di quale pacchetto è assegnato a quale VLAN, il telegramma viene esteso di 4 byte. Oltre alla VLAN ID l'estensione contiene anche informazioni di priorità.

Possibilità di assegnazione VLAN Per l'assegnazione a VLAN esistono diverse possibilità:

● Port-based VLAN

A ciascuna porta di un apparecchio viene assegnata una VLAN ID. La VLAN basata sulla porta si configura in "Layer 2 > VLAN (Pagina 236)".

● VLAN basata sul protocollo A ciascuna porta di un apparecchio viene assegnato un gruppo di protocollo.

● VLAN basata sulla sotto-rete) All'indirizzo IP dell'apparecchio viene assegnata una VLAN ID.

3.2 Comunicazione basata su MAC

Adopt MAC automatically / Adopt MAC manually I telegrammi in direzione dal client all'Access Point contengono come indirizzo MAC sorgente sempre l'indirizzo MAC dell'interfaccia WLAN. In questo modo nella LearningTable nella pagina Access Point si trova sempre solo l'indirizzo MAC dell'interfaccia WLAN del client. Se viene adottato l'indirizzo MAC di un apparecchio collegato ad un client, sia i telegrammi basati su MAC sia i telegrammi basati su IP raggiungono la loro destinazione per esattamente questo apparecchio.

Una comunicazione sul livello di indirizzi MAC (ISO/OSI livello due) può essere eseguita solo con un nodo a valle del client. Con l'IP Mapping è possibile accedere a diversi nodi a valle del client su base del protocollo IP.

Nozioni tecniche base 3.2 Comunicazione basata su MAC


L'Access Point controlla se l'indirizzo MAC di destinazione corrisponde agli indirizzi MAC dei client collegati. Poiché un client può adottare solo un indirizzo MAC, l'Access Point non trova corrispondenze e respinge i pacchetti di diversi nodi.

Numero massimo possibile dei nodi MAC dopo il client: 1

Avvertenze relative all'impostazione "Automatic":

● Finché sull'interfaccia Ethernet non sussiste nessun link, l'apparecchio utilizza l'indirizzo MAC dell'interfaccia Ethernet per essere accessibile in questo stato. In questo stato l'apparecchio può essere trovato tramite il Primary Setup Tool e configurato tramite WBM o CLI.

● Non appena su un'interfaccia Ethernet sussiste un link, l'apparecchio adotta l'indirizzo MAC sorgente del primo telegramma ricevuto.

Nota

A partire dal momento nel quale l'apparecchio ha adottato un MAC esterno (sia manualmente sia automaticamente), l'apparecchio non risponde più alle richieste del Primary Setup Tool, se la richiesta viene ricevuta tramite l'interfaccia WLAN. Le richieste del PST tramite l'interfaccia Ethernet continuano a ricevere risposta.

Adopt Own MAC Se i telegrammi basati su IP devono essere inviati ad apparecchi collegati dopo il client, l'impostazione di default "Own" può essere mantenuta. Il client effettua il login con l'indirizzo MAC della sua scheda Ethernet I pacchetti IP vengono decodificati tramite una tabella interna e inoltrati agli apparecchi collegati (IP Mapping).


Layer 2 Tunnel Nel "Layer 2 Tunnel" durante il login il client fornisce informazioni ad un Access Point sugli apparecchi collegati dopo di lui. In questo modo è possibile inserire gli indirizzi MAC di questi apparecchi nella Learning Table dell'Access Point. L'Access Point può inoltrare telegrammi basati su MAC relativi agli apparecchi dopo il client al client corrispondente.

Come per WDS viene creata una porta propria per il client L2T, attraverso la quale vengono inviati telegrammi Ethernet senza modifica degli indirizzi MAC di destinazione.


Nozioni tecniche base 3.3 iPCF / iPCF-MC


3.3 iPCF / iPCF-MC Il campo radio di un sistema IWLAN può essere esteso impiegando diversi Access Point. Se un client viene spostato dall'area di un Access Point nell'area di un altro Access Point, il collegamento wireless viene mantenuto (roaming) dopo una breve interruzione.

In ambito industriale esistono applicazioni che richiedono un comportamento deterministico in presenza di elevato numero di utenti in una cella radio e di un cambio di cella con tempi handover inferiori a 100 millisecondi.

● iPCF (industrial Point Coordination Function)

iPCF provvede ad uno svolgimento ordinato dell'intero traffico di dati di una cella radio, affidandone il controllo al punto di accesso. In questo modo è possibile evitare collisioni nel traffico di dati anche in caso di elevato numero di utenti. Inoltre iPCF consente un cambio molto rapido della cella radio.

iPCF si configura in "iFeatures > iPCF (Pagina 274)".

● iPCF-MC (industrial Point Coordination Function - Management Channel)

iPCF-MC è stato sviluppato per rendere utilizzabili i vantaggi raggiunti mediante iPCF anche per nodi mobili, che comunicano indipendentemente da un cavo RCoax o antenne configurate. Con iPCF-MC il client cerca anche Access Point potenzialmente idonei, se esso riceve interrogazioni iPCF dell'Access Point e il collegamento in atto con un Access Point funziona senza disturbi. In questo modo, in caso di necessità è possibile eseguire molto rapidamente un cambio ad un altro Access Point. Rispetto a iPCF con iPCF-MC i tempi handover non dipendono dal numero di canali radio utilizzati.

iPCF-MC si configura in "iFeatures > iPCF-MC (Pagina 277)".

Principio del funzionamento iPCF/iPCF-MC L'Access Point controlla ciclicamente tutti i nodi nella cella radio. L'interrogazione comprende simultaneamente il traffico downlink per questo nodo. Nella risposta il nodo trasmette i dati uplink. L'Access Point interroga almeno ogni 5 ms un nuovo nodo.

L'interrogazione di un nodo viene vista da tutti i nodi in una cella radio. In questo modo un client può definire la qualità del collegamento radio con il punto di accesso anche se egli stesso non comunica con il punto di accesso. Per per un determinato periodo il client non riceve telegrammi dal punto di accesso, esso inizia la ricerca di un nuovo punto di accesso.

In modalità iPCF è ottimizzata sia la ricerca di un nuovo punto di accesso, sia la connessione a questo punto di accesso per quel che riguarda il comportamento temporale. Vengono raggiunti tempi handover nettamente inferiori a 50 ms.

Per una comunicazione PNIO stabile è necessario che un client WLAN si trovi in qualsiasi momento in una cella radio con un'intensità del segnale > 60 % o > –65 dBm. Questo può essere controllato inserendo e disinserendo le diverse celle radio.

Ciò non significa che il client debba cambiare ad un'intensità del segnale < 60 % o < –65 dBm. Assicurarsi che siano disponibili punti di accesso con un'intensità del segnale sufficiente.

Nozioni tecniche base 3.3 iPCF / iPCF-MC


① Cella radio dell'Access Point 1 ② Cella radio dell'Access Point 2 ③ Cella radio dell'Access Point 3 ④ Cella radio dell'Access Point 4 ⑤ Allegato

Figura 3-1 Esempio di configurazione per iPCF-MC

Nozioni tecniche base 3.4 iREF


Limitazioni ● iPCF e iPCF-MC sono stati sviluppati da Siemens AG e funzionano solo con nodi nei

quali è implementato iPCF / iPCF-MC.

● In un Access Point con diverse interfacce WLAN è possibile impostare simultaneamente sia iPCF sia WLAN standard.

● Access Point con un'interfaccia WLAN non possono partecipare ai metodi iPCF-MC. iPCF è tuttavia possibile.

Requisiti per iPCF-MC iPCF-MC utilizza entrambe le interfacce radio dell'Access Point in modo diverso: Un'interfaccia funziona come interfaccia Management e invia un beacon ogni cinque millisecondi. L'altra interfaccia trasmette i dati utili.

Per poter utilizzare iPCF-MC devono essere soddisfatti i seguenti requisiti:

● Come Access Point possono essere utilizzati solo dispositivi con due interfacce WLAN

● L'interfaccia dati (WLAN1) e l'interfaccia Management (WLAN2) devono essere utilizzate nella stessa banda di frequenza e corrispondere in base alla loro copertura wireless. iPCF-MC non funziona se entrambe le interfacce radio sono equipaggiate con antenne direzionali che coprono diverse aree.

● Le interfacce Management di tutti gli Access Point, tra le quali deve cambiare un client, devono utilizzare lo stesso canale. Un client scansione solo questo canale per trovare Access Point raggiungibili.

● Per l'interfaccia Management non può essere utilizzato il metodo trasmissivo secondo IEEE 802.11h (DFS). Per l'interfaccia dati è possibile 802.11h (DFS).

● Un client deve supportare questa Feature sulla sua interfaccia WLAN.

3.4 iREF

Funzionamento Se un Access Point dispone di diverse antenne attivate, la potenza di trasmissione si ripartisce in parti uguali su queste antenne. La potenza di trasmissione sottostà a limitazioni di legge specifiche per il Paese. La potenza massima ammessa dipende dal guadagno delle antenne collegate. Se le antenne collegate presentano diversi guadagni, il guadagno d'antenna massimo limita la potenza di trasmissione ammessa.

iREF (industrial Range Extension Function) fa sì che il traffico di dati dall'Access Point a ciascun un singolo client si svolga tramite la rispettiva antenna più idonea. L'antenna più idonea viene rilevata dall'Access Point sulla base dei valori RSSI dei pacchetti ricevuti.

Includendo il guadagno d'antenna ed eventuali perdite di cavi i pacchetti vengono inviati rispettivamente solo alle antenne per le quali è prevista l'intensità massima del segnale sul lato client.

Nozioni tecniche base 3.4 iREF


In questo tempo le altre antenne non sono attive e la potenza di trasmissione ammessa per legge è disponibile per le antenne selezionate. Le antenne non attive non limitano la potenza di trasmissione ammessa.

In questo modo possono essere inviati dati, in particolare nei casi applicativi nei quali non è possibile o vantaggioso utilizzare MIMO, con le velocità di trasmissione dati massime possibili.

iREF si configura in "iFeatures > iREF (Pagina 279)".

Presupposto ● Per utilizzare iREF il dispositivo deve disporre di almeno 2 antenne attivate.

Limitazioni ● È possibile solo una velocità di dati massima di 150 Mbps (MCS 0 - 7 o 1x Spatial

Stream)

● iREF non può essere utilizzata insieme ad altri iFeatures (ad es. iPCF o iPCF-MC)

Vantaggi ● Grazie alla trasmissione di dati direzionale e la disattivazione dinamica di antenne che

non emettono in direzione del rispettivo client è possibile ridurre le interferenze.

● L'intensità del segnale viene migliorato in quanto le antenne attive dispongono sempre della potenza di trasmissione massima ammessa.

Nozioni tecniche base 3.5 AeroScout


3.5 AeroScout

Tag AeroScout I dispositivi SCALANCE W supportano tag della ditta AeroScout. I tag sono sensori RFID azionati da batterie che inviano ciclicamente i loro dati come frame Mutlicast.

I tag AeroScout dispongono inoltre delle seguenti caratteristiche:

● Temperatura ambiente

Se un tag è applicato ad un dispositivo o al materiale, è possibile sorvegliare se una temperatura ambiente prescritta viene mantenuta.

● Movimento

In questo modo un tag può fornire anche l'informazione se esso è in movimento o in fase di riposo. Le aree flusso di materiale e tecnica di utilizzo offrono casi di impiego possibili per questa funzione.

● Tasto

Indipendentemente dai grame inviati ciclicamente, un utente può inviare un messaggio anche premendo un tasto.

● Diodo luminoso

Esso fornisce informazioni tramite lo stato di funzionamento del tag.

Nota

Ulteriori informazioni si trovano nella documentazione della ditta AeroScout (www.aeroscout.com).

Funzionamento Il tag invia i suoi dati come frame AeroScout. I tag e i punti di accesso comunicano nella banda 2,4 GHz.

Se l'interfaccia WLAN del punto di accesso riceve il frame AeroScout, esso viene convertito in un telegramma UDP. Il dispositivo inoltra il telegramma UDP insieme all'informazione al CP tramite l'intensità del segnale (RSSI). Sul PC funziona l'AeroScout Engine che analizza le informazioni ricevute.

Nota

Non è raccomandabile utilizzare la comunicazione PNIO e l'AeroScout insieme su un'interfaccia wireless.

Nozioni tecniche base 3.6 NAT/NAPT


Precisione di localizzazione Per ottenere una precisione ottimale durante la localizzazione di tag AeroScout

● si raccomanda l'impiego di antenne omnidirezionali

● il segnale deve essere ricevuto da almeno tre punti di accesso.

3.6 NAT/NAPT

Cos'è NAT? Con Network Address Translation (NAT) l'indirizzo IP in un pacchetto di dati viene sostituito con un altro indirizzo IP. NAT viene normalmente impiegato in un accoppiamento ad altra rete tra una LAN privata e una rete esterna con indirizzi IP di validità globale. Un indirizzo IP locale della LAN interna viene quindi trasformato in un indirizzo IP globale ed esterno da un apparecchio NAT sull'accoppiamento ad altra rete.

Per combinare l'indirizzo IP interno in indirizzo IP globale, l'apparecchio NAT compila un'elenco di compilazione. L'assegnazione di indirizzi avviene automaticamente. L'assegnazione di indirizzi per NAT si configura in "Layer 3 > NAT > Basic (Pagina 254)".

Cos'è NAPT? Nella "Network Address Port Translation" (NAPT) o nella "Port Address Translation" (PAT) vengono modificati diversi indirizzi IP sorgenti interni nello stesso indirizzo IP sorgente esterno. Per identificare i singoli nodi sorgente, anche la porta dell'apparecchio sorgente viene salvata nell'elenco di compilazione del gateway NAT e modificata per l'indirizzo esterno.

Se più client locali inviano tramite il gateway NAT una richiesta allo stesso indirizzo IP di destinazione esterno, il gateway inserisce rispettivamente il proprio indirizzo IP sorgente esterno nell'intestazione di questi telegrammi inoltrati. Poiché i telegrammi inoltrati dispongono dello stesso indirizzo IP sorgente globale, il gateway NAT assegna i telegrammi ai client tramite un numero di porta diverso.

Nota

NAT/NATP è possibile sul livello 3 del modello di riferimento ISO/OSI. Per utilizzare la funzione NAT le reti devono impiegare il protocollo IP.

In caso di impiego del protocollo ISO, che funziona sul livello 2, non è possibile utilizzare NAT.

Se un client della rete globale vuole utilizzare un servizio nella rete interna, è necessario configurare l'elenco di compilazione per l'assegnazione di indirizzo fissa. L'elenco di compilazione per NAT si configura in "Layer 3 > NAT > NAPT (Pagina 256)".

Nozioni tecniche base 3.7 SNMP


3.7 SNMP

Introduzione Con Simple Network Management Protocol (SNMP) si sorvegliano e controllano gli elementi della rete, ad es. router o switch da una stazione centrale. SNMP regola quindi la comunicazione tra i dispositivi sorvegliati e la stazione di sorveglianza.

Compiti di SNMP:

● Sorveglianza dei componenti della rete

● Controllo remoto e parametrizzazione remota di componenti della rete

● Riconoscimento degli errori e segnalazione degli errori

Nelle versioni v1 e v2c l'SNMP non dispone di meccanismi di sicurezza. Ciascun utente nella rete può accedere ai dati con software adeguati e modificare anche le parametrizzazioni.

Per il controllo semplice dei diritti di accesso senza aspetti di sicurezza vengono utilizzate le stringhe Community.

La stringa Community viene trasmessa insieme alla richiesta. Se la stringa Community è corretta, l'SNMP Agent risponde e invia i dati richiesti. Se la stringa Community non è corretta, l'SNMP Agent respinge la richiesta. Per autorizzazioni di lettura e scrittura definire diverse stringe Community. Le stringhe Community vengono trasmesse con testo in chiaro.

Valori standard delle stringhe Community:

● public dispone solo di diritti di lettura

● private dispone diritti di lettura e di scrittura

Nota

Poiché in una stringa SNMP Community si tratta di una protezione da accesso, non utilizzare i valori standard "public" o "private". Modificare questi valori dopo la prima messa in servizio.

Ulteriori meccanismi di protezione semplici sul livello del dispositivo:

● Allowed Host Il sistema sorvegliato conosce gli indirizzi IP dei sistemi da sorvegliare.

● Read Only Se ad un dispositivo sorvegliato si assegna "Read Only", le stazioni di sorveglianza possono solo leggere i dati, ma non modificarli.

I pacchetti di dati SNMP non sono codificati e possono essere semplicemente letti insieme.

La stazione centrale viene chiamata anche stazione management. Nei dispositivi da sorvegliare viene installato un SNMP Agen con il quale la stazione management scambia dati.

Nozioni tecniche base 3.8 Spanning Tree


La stazione management invia i pacchetti di dati dei seguenti tipi:

● GET Richiesta di un set di dati di agenti

● GETNEXT Richiama il set di dati successivo.

● GETBULK (disponibile a partire da SNMPv2) Richiede diversi set di dati per volta, ad es. diverse righe di una tabella.

● SET Contiene dati di progettazione per il dispositivo corrispondente.

L'SNMP Agent invia i pacchetti di dati dei seguenti tipi:

● RESPONSE L'Agent restituisce i dati richiesti dal manager.

● TRAP Se si verifica un determinato evento, l'SNMP Agent invia autonomamente trap.

SNMPv1 e SNMPv2 e SNMPv3 utilizzano UDP (User Datagram Protocol). La descrizione dei dati avviene in una Management Information Base (MIB).

SNMPv3 Rispetto alle versioni precedenti SNMPv1 e SNMPv2, SNMPv3 introduce un ampio concetto di sicurezza.

SNMPv3 supporta:

● autenticazione utente codificata completa

● Codifica dello scambio di dati complessivo

● Controllo dell'accesso degli oggetti MIB al livello utenti/gruppi

3.8 Spanning Tree

Impedimento di formazione di loop Il metodo Tree rileva strutture fisiche ridondanti di di reti ed evita la formazione di loop disattivato percorsi ridondanti. Inoltre esso valuta la distanza, la potenza di un collegamento o i dati utente. Lo scambio di dati avviene quindi esclusivamente sui percorsi restati del collegamento.

Se il percorso di dati preferenziale viene interrotto, l'algoritmo Spanning Tree- cerca il percorso più efficiente, possibile con i nodi di rete restanti.



Root Bridge e Bridge Priority Il rilevamento del collegamento più efficiente avviene sempre in relazione al cosiddetto "Root Bridge", un componente di rete che visto come elemento radice di una struttura di rete ad albero. Con il parametro "Bridge Priority" è possibile influenzare la selezione del Root Bridge. Il computer con il valore più basso per questo parametro diventa inevitabilmente il Root Bridge. Se due computer hanno lo stesso valore prioritario, Root Bridge diventa il computer con l'indirizzo MAC più basso.

Comportamento in caso di modifiche della topologia di rete Se in una rete vengono aggiunti o rimossi nodi, probabilmente questo comporta effetti sulla selezione ottimale del percorso dei pacchetti di dati. Per tenere in considerazione queste modifiche, il Root Bridge utilizza messaggi di configurazione ad intervalli regolari (BPDU). L'intervallo temporale tra due messaggi di configurazione può essere impostato tra due messaggi di configurazione con il parametro "Hello Time".

Attualità dell'informazione di configurazione Con il parametro "Max Age" si definisce l'età massima delle informazioni di configurazione. Se un Bridge riceve informazioni di configurazione più vecchie di quelle definite in Max Age, questo messaggio segnala questa situazione e autorizza un nuovo calcolo dei percorsi.

Le nuove informazioni di configurazione non vengono tuttavia utilizzate immediatamente da un Bridge, ma solo dopo che è stato definito l’arco di tempo nel parametro "Forward Delay". In questo modo viene garantito che l’esercizio venga avviato in base alla nuova topologia solo quando tutti i Bridge dispongono delle informazioni necessarie.



3.8.1 RSTP, MSTP, CIST

Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) Uno svantaggio dell'STP è costituito dal fatto che la rete deve essere configurata in caso di un disturbo o un guasto del dispositivo: I dispositivi iniziano a concordare nuovi percorsi al momento dell'interruzione. Questo procedimento dura fino a 30 secondi. Per questo motivo STP è stato ampliato a "Rapid Spanning Tree Protocol" (RSTP, IEEE 802.1w). La differenza sostanziale dall'STP è che anziché ricevere informazioni nel momento in cui si verifica un guasto, i dispositivi raccolgono informazioni su percorsi alternativi già al momento del funzionamento corretto. In questo modo il tempo di riconfigurazione per una rete controllata da RSTP si riduce a pochi secondi. Questo viene ottenuto con le seguenti funzioni:

● Edge Ports (porta nodo terminale) Le porte Edge sono porte collegate con un terminale di dati. Una porta, definita come porta Edge, viene attivata direttamente dopo una realizzazione del collegamento. Se su una Edge Port viene ricevuto uno Spanning Tree BPDU, la porta perde il ruolo di Edge Port e prende di nuovo parte al (R)STP. Se allo scadere di un arco di tempo (3x Hello-Time) non viene ricevuto nessun telegramma BPDU, la porta passa di nuovo nello stato Edge Port.

● Point to Point (comunicazione diretta tra due dispositivi adiacenti) Grazie all’accoppiamento diretto dei dispositivi può essere eseguita una modifica dello stato (modifica della configurazione delle porte), senza ritardi.

● Alternate Port (sostituzione per la Root port) È configurata una sostituzione per la porta Root. In caso della perdita del collegamento per il Root bridge, il dispositivo può realizzare un collegamento con l’Alternate Port, senza ritardo dovuto alla riconfigurazione.

● Reazione ad eventi Un Rapid Spanning Tree reagisce ad eventi, per esempio un’interruzione del collegamento, senza ritardo. Non deve quindi essere atteso un indicatore di tempo come per Spanning Tree.

● Contatore di salti Bridge massimi Numero di salti bridge che può effettuare al massimo un pacchetto prima di diventare automaticamente non valido.

In linea di principio nel Rapid Spanning Tree per tanti parametri vengono preconfigurate alternative o considerate determinate proprietà della struttura di rete per abbreviare il tempo di riconfigurazione.



Multiple Spanning Tree Protocol (MSTP) Il Multiple Spanning Tree Protocol (MSTP) è un'evoluzione del Rapid Spanning Tree Protocol. Esso offre inoltre la possibilità di utilizzare diverse istanze RSTP all'interno di diverse VLAN o gruppi VLAN, quindi rendere disponibili i percorsi all'interno di VLAN singole che ad es. disabiliterebbero globalmente il semplice Rapid Spanning Tree Protocol per lo scambio di dati.

Nota Impostazione di default

Per default l'HTTP sul dispositivo è attivato.

Common and internal Spanning Tree (CIST) CIST indica l'istanza utilizzata internamento dallo switch, che in linea di principio è uguale ad un'istanza RSTP interna.




Assegnazione di un indirizzo IP 4 4.1 Struttura di un indirizzo IP

Classi di indirizzo

Area di Indirizzo IP Numero massimo di reti Numero massimo di host/reti

Classe CIDR

1.x.x.x ... 126.x.x.x 126 16777214 A /8 128.0.x.x ... 191.255.x.x 16383 65534 B /16 192.0.0.x ... 223.255.255.x 2097151 254 C /24 224.0.0.0 - 239.255.255.255 Applicazioni Multicast D 240.0.0.0 - 255.255.255.255 riservato per applicazioni future E

Un indirizzo IP è composto da 4 byte. Ogni byte viene rappresentato come decimale ed è separato dal byte precedente con un punto. Risulta quindi la seguente struttura nella quale per XXX va impostata una cifra tra 0 e 255:

XXX.XXX.XXX.XXX

L’indirizzo IP è composto da due parti, l’indirizzo della rete e l’indirizzo del nodo terminale. In questo modo è possibile formare diverse reti parziali. Indipendentemente da quale byte dell’indirizzo IP viene utilizzato come indirizzo di rete e quale come indirizzo di nodo terminale, un indirizzo IP può essere assegnato ad una determinata classe di indirizzo.

Maschera di sottorete I bit dell’indirizzo del nodo terminale possono essere utilizzati per la formazione di sotto-reti. In questo caso i bit iniziali costituiscono l’indirizzo della sotto-rete, i restati bit vengono interpretati nella sotto-rete come indirizzo del computer.

Una sotto-rete viene definita dalla maschera della sotto-rete. La struttura della maschera della sotto-rete corrisponde a quella di un indirizzo IP. Se nella maschera della sotto-rete è impostato un "1" su una posizione bit, sulla relativa posizione nell’indirizzo IP il bit fa parte nell’indirizzo della sotto-rete; in caso contrario all’indirizzo del computer.

Esempio per una rete della classe B:

L’indirizzo di sotto-rete standard per reti della classe B è 255.255.0.0, per la determinazione di una sotto-rete sono quindi disponibili i due ultimi byte. Se devono essere definite 16 reti parziali, è necessario impostare il terzo byte dell’indirizzo della sotto-rete su 11110000 (rappresentazione binaria). In questo caso risulta la maschera della sotto-rete 255.255.240.0.

Per stabilire se due indirizzi IP appartengono alla stessa sotto-rete, su entrambi gli indirizzi IP e sulla maschera della sotto-rete viene impiegato un collegamento AND a bit. Se entrambi i collegamenti hanno lo stesso risultato, i due indirizzi IP appartengono alla stessa sotto-rete, come p. es. 141.120.246.210 e 141.120.252.108.

Assegnazione di un indirizzo IP 4.2 Prima assegnazione di un indirizzo IP


Fuori dalla rete locale la ripartizione qui descritta degli indirizzi del nodo terminale non ha alcun significato; in questo caso è rilevante solo l’indirizzo IP globale per la trasmissione di pacchetti.

Nota

Nella rappresentazione dei bit della maschera della sotto-rete gli "1" devono essere allineati a sinistra, ovvero non devono esserci "zero" tra gli "uno".

4.2 Prima assegnazione di un indirizzo IP

Possibilià di configurazione La prima assegnazione di un indirizzo IP per uno SCALANCE W700 può essere eseguita con il Web Based Management (WBM) o con la Command Line Interface (CLI) tramite TELNET, in quanto questi strumenti di configurazione presuppongono già un indirizzo IP.

Per assegnare ad un apparecchio non configurato senza indirizzo IP un indirizzo di questo tipo, esistono le seguenti possibilità:

● DHCP (default)

● Primary Setup Tool

● STEP 7

● NCM PC

Nota

DHCP è attivato nello stato di fornitura e dopo "Restore Factory Defaults and Restart". Se nella rete è disponibile un server DHCP ed esso risponde alla richiesta DHCP di uno SCALANCE W700, già al primo avvio vengono ripartiti automaticamente l’indirizzo IP, la maschera della sotto-rete e il gateway. Tramite " Restore Memory Defaults and Restart " non viene cancellato un indirizzo IP assegnato né da DHCP né da un utente.

Assegnazione di un indirizzo IP 4.3 Assegnazione di indirizzo tramite DHCP


4.3 Assegnazione di indirizzo tramite DHCP

Proprietà di DHCP DHCP (Dynamic Host Configuration Protocol), è un metodo per l'assegnazione automatica di indirizzi IP. Esso dispone delle seguenti proprietà:

● DHCP può essere impiegato sia durante l'avvio di un dispositivo sia durante il funzionamento.

● L’indirizzo IP assegnato rimane valido solo per un periodo limitato (Lease Time). Allo scadere di questo periodo il client deve richiedere un nuovo indirizzo IP oppure prolungare la durata di validità dell’indirizzo IP esistente.

● Normalmente non avviene nessuna assegnazione di indirizzo fissa, vale a dire se un client richiede di nuovo un indirizzi IP, esso riceve normalmente un indirizzo diverso da quello richiesto precedentemente. È possibile configurare il server DHCP in modo che su richiesta al client DHCP venga assegnato sempre lo stesso indirizzo IP fisso. Nel client DHCP viene impostato il parametro con il quale il client DHCP viene identificato per l'assegnazione di indirizzo fissa. L'indirizzo può essere assegnato tramite l'indirizzo MAC, il DHCP Client ID o il nome del sistema. Il parametro si configura in "System > DHCP Client (Pagina 154)".

● Le seguenti opzioni DHCP vengono supportate:

– DHCP opzione 66: Assegnazione di un nome di server TFTP dinamico

– DHCP opzione 67: Assegnazione di un nome di file di avvio dinamico

– DHCP opzione 82: Assegnazione di indirizzi IP in funzione della porta dello switch o della ID VLAN

Nota

DHCP prevede un meccanismo secondo il quale deve essere assegnato l’indirizzo IP solo per una durata limitata (Lease Time). Se allo scadere del Lease Time il dispositivo non raggiunge il DHCP server per una nuova richiesta, l’indirizzo IP, la maschera della sotto-rete e il gateway assegnati continuano ad essere utilizzati.

Successivamente il dispositivo è raggiungibile anche senza DHCP server all’ultimo indirizzo IP assegnato. Questo non corrisponde al comportamento standard di dispositivi da ufficio, ma è necessario per un funzionamento corretto dell’impianto.

Assegnazione di un indirizzo IP 4.4 Assegnazione di indirizzo con il Primary Setup Tool


4.4 Assegnazione di indirizzo con il Primary Setup Tool

Introduzione Il PST (Primary Setup Tool) è in grado di assegnare un indirizzo di questo tipo a dispositivi non configurati che non dispongono ancora di un indirizzo IP.

Presupposto I dispositivi sono raggiungibili tramite Ethernet.

Nota

Ulteriori informazioni sull'utilizzo si trovano nel manuale di progettazione Primary Setup Tool.

Il PST nel Siemens Industry Automation and Drives Service & Support si trova in Internet all'ID articolo 19440762. Questo articolo è raggiungibile al seguente URL:

http://support.automation.siemens.com/WW/view/de/19440762 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/19440762)

4.5 Assegnazione di indirizzi tramite STEP 7 In STEP 7 è possibile progettare il nome di dispositivo e l'indirizzo IP, ovvero per l'indirizzo MAC del dispositivo IWLAN viene definito un indirizzo IP. Se si collega il dispositivo IWLAN non configurato al Controller, il Controller assegna automaticamente al dispositivo IWLAN il nome di dispositivo progettato e l'indirizzo IP.

STEP 7 V5.x e precedente Per ulteriori informazioni relative all'assegnazione di indirizzo IP tramite STEP 7 V5.x e precedente progettare la documentazione "Configurazione dell'hardware e progettazione di collegamenti con STEP 7", sezione "Fasi della configurazione di un sistema PROFINET IO".

STEP 7 a partire da V13 Per ulteriori informazioni relative all'assegnazione dell'indirizzo IP tramite STEP 7 a partire da V13 osservare la guida in linea "Sistema di informazione", sezione "Indirizzamento di dispositivi PROFINET".



Configurazione con il Web Based Management 5 5.1 Web Based Management

Principio del funzionamento Il dispositivo dispone di un server HTTP integrato per il Web Based Management (WBM). Se ad un dispositivo si accede tramite un Web Browser, esso restituisce al PC client pagine HTML in funzione dagli inserimenti dell’utente.

L’utente inserisce i propri dati di configurazione nelle pagine HTML inviate dal dispositivo. Un dispositivo analizza queste informazioni e genera dinamicamente pagine di risposta.

Il particolare vantaggio di questo principio di funzionamento consiste nel fatto che nella pagina client è solo un Web Browser.

Nota Collegamento sicuro

Il WBM offre anche la possibilità di creare un collegamento sicuro tramite HTTPS.

Utilizzare HTTPS per il trasferimento sicuro dei propri dati. Se si intende accedere al WBM esclusivamente tramite un collegamento sicuro, attivare l'opzione "HTTPS Server only" in "System > Configuration".

Presupposti Rappresentazione del WBM

● Il dispositivo dispone di un indirizzo IP

● Tra il dispositivo e il dispositivo client esiste un collegamento. Con il comando ping di Windows è possibile verificare l'esistenza di un collegamento.

● L'accesso tramite HTTPS è attivato.

● Nel Web Browser è attivato JavaScript.

● Il Web browser non deve essere impostato in modo che per ogni accesso alla pagine questa debba essere ricaricata dal server. L’aggiornamento dei contenuti dinamici della pagina viene assicurato da altri meccanismi. Nell’Internet Explorer esiste una relativa possibilità di impostazione nel menu "Strumenti > Opzioni internet > Generale" nella sezione "Cronologia esplorazioni" con il pulsante "Impostazioni". Attivare in "Ricerca versioni più recenti delle pagine memorizzate" "Automaticamente".

Configurazione con il Web Based Management 5.2 Login


● Se viene impiegato un firewall devono essere abilitate le porte corrispondenti.

– Per l'accesso tramite HTTP: Porta 80

– Per l'accesso tramite HTTPS: Porta 443

● La rappresentazione del WBM è stata testata con i seguenti Desktop Web Browser:

– MS IE 10

Nota

Visualizzazione della compatibilità

Disattivare in Microsoft Internet Explorer la visualizzazione della compatibilità in modo che venga garantita una rappresentazione corretta e sia possibile una configurazione corretta tramite il WBM.

– Mozilla Firefox ESR31

Rappresentazione del WBM sui dispositivi mobili

● La rappresentazione del WBM è stata testata con i seguenti Web Browser per dispositivi mobili:

– Safari a partire da V7 su iOS a partire da V7.1.1 (iPad mini Model A1432)

– Chrome a partire da V32 su Android a partire dalla versione 4.4.3 (Nexus 7C Asus),

● Risoluzione minima: 960 x 640 Pixel

Nota Rappresentazione delle pagine e comando del WBM sui dispositivi mobili

La rappresentazione e il comando delle pagine WBM su dispositivi mobili può essere diversa dalla rappresentazione e il comando delle stesse pagine sui dispositivi Desktop. Alcune pagine sono disponibili anche in una rappresentazione ottimizzata per dispositivi mobili.

5.2 Login

Creazione del collegamento con un dispositivo Per creare un collegamento ad un dispositivo con un Internet Browser eseguire le seguenti operazioni:

1. Tra il dispositivo e il PC client esiste un collegamento. Con il comando ping è possibile verificare l'esistenza di un collegamento.

2. Inserire nella casella di indirizzo dell'Internet Browser l'indirizzo IP o l'URL del dispositivo. Se esiste un collegamento corretto con il dispositivo, compare la pagina di login del Web Based Management (WBM).



Login utilizzando l'Internet Browser Selezione della lingua del WBM

1. Selezionare dalla casella di riepilogo nell'area in alto a destra la versione di lingua delle pagine WBM.

2. Fare clic sul pulsante "Go" per passare alla lingua selezionata.

Nota

Lingue disponibili

In questa versione è disponibile solo l'inglese. Altre lingue seguiranno in una versione successiva.

Login tramite HTTP Per effettuare il login tramite HTTP esistono due possibilità. Utilizzare la possibilità di login al centro della finestra del Browser o la possibilità di login nell'area in alto a sinistra della finestra del Browser.



Per entrambe le possibilità di login eseguire le seguenti operazioni:

1. Nella casella di inserimento "Name" immettere:

– "admin": con questo tipo di utente è possibile modificare le impostazioni del dispositivo (accesso in lettura e scrittura ai dati di configurazione).

– "user": con questo tipo di utente non è possibile modificare le impostazioni del dispositivo (accesso in lettura ai dati di configurazione).

2. Inserire la propria password nella casella di inserimento "Password". Se si effettua il login per la prima volta o dopo un "Restore Factory Defaults und Restart", inserire la password standard nella casella di inserimento "Password".

– "admin": password standard "admin"

– "user": password standard "user"

3. Fare clic sul pulsante "Login" o confermare l'inserimento con "Invio". Se si effettua il login per la prima volta o dopo un "Restore Factory Defaults and Restart", viene richiesto di modificare la password. La nuova password deve essere composta da almeno 6 caratteri. La password deve essere ripetuta come conferma. Gli inserimenti delle password devono corrispondere. Fare clic sul pulsante "Set Values" per concludere l'operazione e per attivare la nuova password.

Se il login è riuscito compare la pagina iniziale.

Login tramite HTTPS Il Web Based Management offre anche la possibilità di collegarsi al dispositivo tramite il collegamento protetto del protocollo HTTPS. Procedere nel modo seguente:

1. Fare clic sul link "Switch to secure HTTP" nella pagina di login o inserire nella casella dell'indirizzo dell'Internet Browser "https://" l'indirizzo IP del dispositivo.

2. Confermare l'avvertimento del certificato visualizzato. Compare la pagina di login del Web Based Management.

3. Nella casella di inserimento "Name" immettere:

– "admin": con questo tipo di utente è possibile modificare le impostazioni del dispositivo (accesso in lettura e scrittura ai dati di configurazione).

– "user": con questo tipo di utente non è possibile modificare le impostazioni del dispositivo (accesso in lettura ai dati di configurazione).

4. Inserire la propria password nella casella di inserimento "Password". Se si effettua il login per la prima volta o dopo un "Restore Factory Defaults und Restart", inserire la password standard nella casella di inserimento "Password".

– "admin": password standard "admin"

– "user": password standard "user"

Configurazione con il Web Based Management 5.3 Menu "Wizard"


5. Fare clic sul pulsante "Login" o confermare l'inserimento con Enter". Se si effettua il login per la prima volta o dopo un "Restore Factory Defaults and Restart", viene richiesto di modificare la password. La nuova password deve essere composta da almeno 6 caratteri. La password deve essere ripetuta come conferma. Gli inserimenti delle password devono corrispondere. Fare clic sul pulsante "Set Values" per concludere l'operazione e per attivare la nuova password.

Se il login è riuscito compare la pagina iniziale.

5.3 Menu "Wizard"

5.3.1 Basic Wizard

Introduzione Con Basic Wizard è possibile configurare i parametri più importati tramite menu.

Nelle pagine Basic Wizard possono essere configurati solo i parametri rilevanti per la funzionalità base. Ulteriori impostazioni si configurato dopo essere usciti dal Basic Wizard.

Presupposto ● Il dispositivo è nello stato di fornitura ed è accessibile tramite l'interfaccia Ethernet.

● Al dispositivo è stato assegnato un indirizzo IP. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo Assegnazione di un indirizzo IP (Pagina 45).

● Nel WBM è stato effettuato il login come utente "admin". Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo Login (Pagina 50).

Avvio del Basic Wizard Nell'area di navigazione fare clic su "Wizard > Basic Wizard" per avviare il Basic Wizard.

Se si effettua connessione per la prima volta o dopo un "Restore Factory Defaults and Restart", dopo la modifica della password standard il Basic Wizard viene avviato automaticamente.

Pulsanti utilizzati frequentemente Le pagine WBM del Basic Wizard contengono i seguenti pulsanti: Pulsante Descrizione

Passa alla pagina successiva

Passa alla pagina precedente



Pulsante Descrizione

Il Basic Wizard viene chiuso senza acquisizione delle impostazioni.

Salvare la configurazione e chiudere il Wizard.

La navigazione all'interno delle pagine del Basic Wizard avviene esclusivamente con i pulsanti "Previous" e "Next".

5.3.1.1 System Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si definisce il modo operativo per il dispositivo. Dopo la modifica del modo di funzionamento viene visualizzato un messaggio.

Confermando il messaggio con "OK", il dispositivo si riavvia con le impostazioni di configurazione della fabbrica. Eseguire di nuovo il login e avviare il Basic Wizard per proseguire la configurazione del dispositivo per il modo di funzionamento selezionato.

Nota

Poiché solo gli Access Point possono funzionare in modalità Client, il modo di funzionamento può essere selezionato anche solo per questi dispositivi.



Descrizione La pagina Basic Wizard contiene le seguenti caselle:

● Pulsante "Restore Memory Defaults and Restart" Facendo clic sul pulsante vengono resettate le impostazioni di configurazione di fabbrica ad eccezione dei seguenti parametri e viene eseguito un riavvio.

– Indirizzo IP

– Maschera di sottorete

– Indirizzo IP del gateway standard

– DHCP Client ID

– DHCP

– Nome del sistema

– Posizione di installazione del sistema

– Consulente del sistema

– Nomi utente e password

– Modo di funzionamento del dispositivo



Dopo il riavvio del dispositivo è necessario connettersi di nuovo e riavviare il Basic Wizard per eseguire la configurazione del dispositivo.

● Casella di riepilogo "Device Mode" Selezionare il modo di funzionamento del dispositivo. Questa selezione è disponibile solo negli Access Point. Sono possibili i seguenti modi di funzionamento:

– AP: Modalità Access Point

– Client: Modalità Client

5.3.1.2 Country Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si configura il paese e il nome del sistema.



Descrizione La pagina Basic Wizard contiene le seguenti caselle

● Casella di riepilogo "Country Code" Selezionare da questa casella di riepilogo il paese nel quale viene utilizzato il dispositivo. Non è necessario conoscere i dati specifici per il paese; la distribuzione corretta dei canali e la definizione della potenza di trasmissione viene eseguita dal dispositivo in base alla selezione nazionale effettuata.

Nota

Impostazione nazionale

L'impostazione nazionale corretta è indispensabile per un funzionamento conforme all'omologazione. La selezione di un paese diverso da quello di applicazione può essere punibile penalmente.

● Casella di inserimento "System Name" È possibile immettere il nome del dispositivo. Se si configura questa casella, questa configurazione viene acquisita e visualizzata nell'area di selezione. Sono possibili max. 255 caratteri. Il nome del sistema viene visualizzato anche nella richiesta di inserimento CLI (prompt). Nella richiesta di inserimento CLI il numero di caratteri è limitato. Il nome di sistema viene tagliato dopo 16 caratteri.

5.3.1.3 IP Address Settings

Introduzione La definizione dell'indirizzo IP va parte dei passi di configurazione base per il dispositivo. Con l'indirizzo IP viene identificato un dispositivo nella rete.



Descrizione La pagina Basic Wizard contiene le seguenti caselle

● Casella opzione "DHCP Client" Definire come viene assegnato l'indirizzo IP. Per l'assegnazione degli indirizzi IP esistono due possibilità.

– Attivato Il dispositivo rileva un indirizzo IP dinamico da un DHCP Server.

– Disattivato Le impostazioni IP si inseriscono nelle caselle di inserimento "IP Address" e "Subnet Mask".

● Casella di inserimento "IP Address" Inserire un indirizzo IP univoco all'interno della propria rete.

● Casella di inserimento "Subnet Mask" Inserire la maschera della sottorete del dispositivo.

● Casella di inserimento "Default Gateway" Inserire l'indirizzo IP del gateway standard in modo che il dispositivo comunichi con dispositivi in un'altra sotto-rete, ad es. stazioni di diagnostica, server e-mail.

5.3.1.4 Management Interfaces

Configurazione del sistema In questa pagina Basic Wizard si definiscono i servizi con i quali si accede al dispositivo. Per alcuni servizi esistono altre pagine di configurazione nelle quali sono possibili impostazioni dettagliate. Configurare questi servizi dopo essere usciti dal Basic Wizard.



Descrizione La pagina contiene le seguenti caselle:

● Casella opzione "Telnet Server" Attivare o disattivare il servizio "Telnet Sever" per l'accesso non codificato a CLI.

● Casella opzione "SSH Server" Attivare o disattivare il servizio "Telnet Sever" per l'accesso codificato a CLI.

● Casella opzione "HTTPS Server only" Attivare o disattivare l'accesso tramite HTTPs.

● Casella di riepilogo "DCP Server" Definire se è possibile accedere al dispositivo con DCP (Discovery and Configuration Protocol):

– "-" (disattivato) DCP è disattivato. Non è possibile né leggere né modificare i parametri del dispositivo.

– Read/Write Con DCP è possibile sia leggere sia modificare i parametri del dispositivo.

– Read-Only Con DCP è possibile leggere ma non modificare i parametri del dispositivo.

● Casella di riepilogo "SNMP": Selezionare il protocollo dalla casella di riepilogo. Sono possibili le seguenti impostazioni:

– "-" (SNMP disattivato) Non è possibile un accesso ai parametri del dispositivo tramite SNMP.

– SNMPv1/v2c/v3 Un accesso ai parametri del dispositivo è possibile con le versioni SNMP 1, 2c o 3. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SNMP > General".

– SNMPv3 Un accesso ai parametri del dispositivo è possibile con SNMP versione 3. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SNMP > General".

● Casella opzione "SNMPv1/v2 Read-Only" Attivare o disattivare l'accesso in scrittura alle variabili di SNMP con SNMPv1/v2c.

● Casella opzione"SINEMA Configuration Interface" Se l'interfaccia di configurazione SINEMA è attivata, la configurazione può essere caricata nel dispositivo tramite il TIA-Portal.



5.3.1.5 Antenna Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si configurano le impostazione per l'antenna esterna.

Descrizione La tabella contiene le seguenti colonne:

● Connector Indica la denominazione del rispettivo attacco di antenna.

● Antenna Type Selezionare il tipo di antenna esterna collegata al dispositivo. Se il proprio tipo di antenna esterno non è disponibile, selezionare la voce "User defined".

I collegamenti non utilizzati devono essere previsti con una resistenza terminale di 50 Ω. Selezionare quindi la voce "Not used (connect 50 Ohms Termination)".

Nota

Resistenza terminale 50 Ω

Ciascuna interfaccia WLAN dispone di tre attacchi antenna. Le antenne R1A1 e R2A1 devono sempre essere collegate non appena la rispettiva interfaccia WLAN è inserita. Se non è collegata nessuna antenna, è necessario disattivare anche la relativa interfaccia per RX e TX. In caso contrario possono verificarsi disturbi di trasmissione.



● Antenna Gain [dBi] Se in "Antenna Type" si seleziona la voce "User defined", inserire manualmente il guadagno di antenna dell'unità "dBi".

– Antenna Gain 2.4 GHz [dBi] Inserire il guadagno di antenna di cui dispone l'antenna nella banda di frequenza 2.4 GHz.

– Antenna Gain 5 GHz [dBi] Inserire il guadagno di antenna di cui dispone l'antenna nella banda di frequenza 5 GHz.

● Cable Length [m] Inserire qui la lunghezza del cavo di collegamento antenna in metri che viene utilizzato tra ildispositivo e l'antenna esterna.

● Additional Attenuation [dB] Inserire qui l'attenuazione supplementare, che ad es. viene causata da uno splitter supplementare.

Nota

In caso di funzionamento di altre interfacce WLAN è necessario fare attenzione ad una distanza dei cavi sufficiente.

5.3.1.6 Radio Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si definisce la configurazione per le interfacce WLAN.




● Radio Indica le interfacce WLAN disponibili.

● Enabled Attivare o disattivare l'interfaccia WLAN. Le interfacce WLAN sono disattivate nello stato della fornitura.

● Radio Mode Indica il modo operativo dell'interfaccia WLAN.

● Frequency Band Definire la banda di frequenza. In modalità client è possibile anche un funzionamento con frequenza duale.

Nota

Configurazione dell'interfaccia WLAN del W786-2IA RJ45 per diverse bande di frequenza

Se per questo dispositivo sono configurare entrambe le interfacce WLAN per la stessa banda di frequenza, possono verificarsi interferenze o disturbi reciproci. Questo vale in particolare in caso di elevato flusso di dati.

● WLAN Mode Selezionare lo standard di trasmissione desiderato per la banda di frequenza progettata.

– WLAN Mode 2.4 GHz Definire lo standard di trasmissione per la banda di frequenza 2.4 GHz. La selezione dipende dall'impostazione nazionale

– WLAN Mode 5 GHz Definire lo standard di trasmissione per la banda di frequenza 5 GHz. La selezione dipende dall'impostazione nazionale

● DFS (802.11h)

– Attivata Se l'Access Point riconosce un disturbo sul canale attuale, ad es. proveniente da un utilizzatore primario, avviene una commutazione automatica su un canale alternativo. Il canale alternativo si definisce nella pagina Basic Wizard "AP Settings". DFS è anche il requisito richiesto per l'utilizzo di determinati canali radio. Un'attivazione è possibile solo nella banda 5 GHz.

– Disattivata La funzione DFS non viene utilizzata.

● Outdoor Mode

– Attivata In modalità Outdoor la selezione dei canali disponibili specifici per il paese e la potenza di trasmissione sono ampliate per il funzionamento all'aperto.

– Disattivata Il dispositivo viene utilizzato in modalità Indoor. In modalità Indoor la selezione dei canali disponibili specifici per il paese e la potenza di trasmissione sono limitate per il funzionamento in un edificio.



● max. Tx Power Definire la potenza di trasmissione del dispositivo. La riduzione di potenza di trasmissione può essere necessaria in caso di utilizzo di antenne per non superare la potenza massima di trasmissione prescritta per legge. Una riduzione della potenza di trasmissione comporta una riduzione mirata della dimensione della cella.

Nota

A seconda del canale e della velocità di trasmissione dei dati varia la potenza massima possibile di trasmissione. Per ulteriori informazioni relative alla potenza di trasmissione consultare la documentazione "Dati di potenza scheda radio / Characteristics radio interface".

Nota

Se negli Access Point con due interfacce WLAN vengono utilizzate entrambe le interfacce nello stesso campo di frequenza, con una potenza di trasmissione superiore a 15 dBm possono verificarsi disturbi di funzionamento su una o su entrambe le interfacce.

● Tx Power Check Indica se con le impostazioni eseguite vengono violate le limitazioni ammesse di potenza di invio del paese impostato. I seguenti parametri influiscono il calcolo: max. Tx Power, Antenna Gain, Additional Attenuation. Esistono le seguenti visualizzazioni:

– Allowed I canali possono essere utilizzati con le impostazioni attuali.

– Not Allowed (Some Channels) tra i canali ne esistono alcuni nei quali la potenza attuale di invio superano la potenza massima ammessa di invio.

– Not Allowed (All Channels) Nessun funzionamento ammesso possibile. La potenza di invio è eccessiva.

– Controlled automatically by iREF La potenza di trasmissione viene impostata dalla funzione "iREF".



5.3.1.7 Access Point Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard definire la configurazione per l'Access Point .

Nota

Questa pagina è disponibile solo in modalità Access Point.

Descrizione La tabella 1 contiene le seguenti colonne:


● Channel Definire il canale principale. Se un Access Point deve cercarsi un canale libero, utilizzare "Auto". Se si vuole utilizzare un canale fisso, selezionare il canale desiderato dalla casella di riepilogo.



● Alternative Channel (802.h) Se nella pagina Basic Wizard "Radio Settings" è stata attivata la funzione "DFS", definire il canale alternativo. Se un Access Point deve cercarsi un canale libero, utilizzare "Auto". Se si vuole utilizzare un canale fisso, selezionare il canale desiderato dalla casella di riepilogo.

● HT Channel Width [MHz] Solo con lo standard di trasmissione IEEE 802.11n è possibile definire la larghezza di banda del canale. Sono possibili le seguenti impostazioni

– 20 Larghezza di banda del canale 20 MHz

– 40 up Larghezza di banda del canale 40 MHz. Vengono utilizzati il canale configurato e il canale adiacente sovraordinato.

– 40 down Larghezza di banda del canale 40 MHz. Vengono utilizzati il canale configurato e il canale adiacente subordinato.

La tabella 2 contiene le seguenti colonne:

● Port Indica la prima interfaccia VAP per ciascuna interfaccia WLAN.

● SSID Inserire la SSID. La lunghezza della stringa di caratteri per la SSID è compresa tra 1 e 32 caratteri. Per la SSID viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e. Dopo aver chiuso il Basic Wizard, in "Interfaces > WLAN > AP" è possibile definire ulteriori SSID.



5.3.1.8 Client Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si definisce la configurazione per i client, ad es. l'assegnazione dell'indirizzo MAC.

Nota

Questa pagina è disponibile solo in modalità client.





● MAC Mode Definire come viene assegnato l'indirizzo MAC al client. Esistono le seguenti possibilità.

– Automatic Il client acquisisce automaticamente l'indirizzo MAC sorgente del primo telegramma che riceve tramite l'interfaccia Ethernet.

– Manual Se si seleziona "Manual" inserire l'indirizzo MAC nella colonna "MAC Address".

– Own Il client utilizza l'indirizzo MAC dell'interfaccia Ethernet per l'interfaccia WLAN.

– Layer 2 Tunnel Il client utilizza l'indirizzo MAC dell'interfaccia Ethernet per l'interfaccia WLAN. Inoltre la rete viene informata sugli indirizzi MAC collegati all'interfaccia Ethernet del client. Possono essere utilizzati fino a otto indirizzi MAC.

● MAC Address Inserire l'indirizzo MAC del client. La casella di inserimento è editabile solo se in "MAC Mode" è stato impostato "Manual".

● Any SSID

– Attivato Il dispositivo tenta di collegarsi alla rete in modalità client, la quale dispone della migliore qualità di trasmissione e delle impostazioni di sicurezza idonee.

– Disattivato Il client cerca di collegarsi alla rete dell'elenco SSID che offre la migliore qualità di trasmissione.

La tabella 2 contiene le seguenti colonne:


● SSID Inserire la SSID dell'Access Point con il quale il client si collega. In Basic Wizard è possibile definire solo un SSID. Dopo aver chiuso il Basic Wizard, in "Interfaces > WLAN > Client" è possibile definire ulteriori SSID.



5.3.1.9 Client Allowed Channel Settings

Introduzione Per la comunicazione viene utilizzato un determinato canale all'interno di una banda di frequenza. In questa pagina può questa canale può essere indicato in modo fisso o configurato in modo che la selezione dei canali avvenga automaticamente.

Nota




● Use Allowed Channels only Attivando l'opzione si limita la selezione di canali tramite i quali il client deve realizzare il collegamento. Nelle seguenti tabelle si definiscono i clienti cercati dal client in base ad un AP Le tabella sono divise in bande di frequenza.



Se l'opzione è disattivata vengono utilizzati i canali disponibili in base alle impostazioni (codice nazionale, antenne, potenza di invio ecc.).

Sopra le tabelle delle bande di frequenza si trova rispettivamente la seguente casella opzione:

● Select / Deselect all

– Attivata Se si attiva la casella opzione vengono selezionati tutti i canali.

– Disattivata Se si disattiva la casella opzione solo il primo canale valido della banda di frequenza rimane attivato.

Le tabelle delle bande di frequenza contengono le seguenti colonne:

● Radio Indica le interfacce WLAN disponibili in questa colonna.

● Radio Mode Indica l'ID del dispositivo.

● Numero di canale Per definire i canali validi per la banda di frequenza desiderata attivare la casella opzione corrispondente nel numero di canale. Nella tabella vengono visualizzai i canali ammessi del paese. Possono essere attivati solo i canali validi. I canali non validi sono rappresentati in grigio e non possono essere attivati.

Nota

Per definire i canali l'impostazione "Use Allowed Channels only" deve essere attivata.

5.3.1.10 Security Settings

Introduzione Per proteggere la rete vengono utilizzate l'autenticazione e la codifica. I livelli di sicurezza si definiscono con il tipo di autenticazione e il metodo di codifica.

Nota

Se nella modalità WLAN è impostato "AUTO", "802.11n" o "802.11 n only", sono impostabili solo le modalità di autenticazione Open System, WPA2 (RADIUS), WPA2-PSK.

Utilizzare WPA2/AES, per evitare un abuso di password WPA2 (RADIUS)/ WPA2-PSK con AES offre la massima sicurezza. Ulteriori avvertenze per la sicurezza si trovano nel manuale di progettazione in "Avvertenze per una configurazione di rete sicura".

Le impostazioni di sicurezza su entrambi i dispositivi devono corrispondere in modo che un client possa comunicare con un Access Point.




● Interface Indica l'interfaccia alla quale si riferiscono le informazioni.

● Authentication Type Selezionare il tipo di autenticazione.

Nota

Dispositivi IEEE 802.11n

Nei dispositivi secondo lo standard IEEE 802.11n è possibile solo la codifica WPA2.

– Open System Senza autenticazione

– WPA-PSK Autenticazione WPA con chiave WPA. Inserire in "WPA(2) Pass phrase" la chiave WPA.

– WPA (RADIUS) Autenticazione WPA con server RADIUS. I dati di accesso si configurano nella pagina Basic Wizard successiva.

– WPA2-PSK Autenticazione WPA2 con chiave WPA2. Inserire in "WPA(2) Pass phrase" la chiave WPA2.

– WPA2 (RADIUS) Autenticazione WPA2 con server RADIUS. I dati di accesso si configurano nella pagina Basic Wizard successiva.



● Cipher Selezionare il metodo di codifica.

– AUTO A seconda della capacità della stazione opposta viene selezionato automaticamente AES o TKIP.

– TKIP (Temporal Key Integrity Protocol) Un metodo di codifica simmetrico con l'algoritmo RC4 (Ron’s Code 4). Anziché le deboli codifiche WEP, TKIP utilizza codifiche dinamiche che vengono detratte dalla codifica principale. TKIP può inoltre riconoscere telegrammi di dati falsificati.

– AES (Advanced Encryption Standard) Potente metodo di codifica di blocco simmetrico secondo l'algoritmo Rijndael che migliora ulteriormente le funzioni del TKIP.

● WPA(2) Pass Phrase Inserire la chiave WEP(2). La chiave può avere una lunghezza compresa tra 8 e 63 caratteri ASCII o esattamente 64 caratteri esadecimali. Questa chiave WPA(2) deve essere nota sia sul lato del client, sia sull'Access Point e viene inserita su entrambi i lati dall'utente.

Nota

La chiave WPA(2) può avere una lunghezza compresa tra 8 e 63 caratteri ASCII o esattamente 64 caratteri esadecimali. Essa deve essere selezionata in modo complesso (ad es. di numeri arbitrari, lettere (maiuscole/minuscole), poche ripetizioni e caratteri speciali). Non utilizzare nomi, parole o termini conosciuti che possono essere dedotti. In caso di perdita di un dispositivo o in caso di diffusione della chiave, per motivi di sicurezza modificare la chiave su tutti i dispositivi.

● WPA(2) Pass Phrase Confirmation Confermare la chiave WEP(2) indicata sopra.

5.3.1.11 Dot1x Supplicant Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si configura il nome utente e la password con i quali il client viene connetto al server RADIUS.

Se si necessita di ulteriori metodi di autenticazione, essi possono essere configurati in "Security > WLAN > Client Radius Supplicant" dopo aver chiuso il Basic Wizard.

Nota






● Dot1x User Name Inserire il nome utente con il quale il client effettua il login sul server RADIUS.

● Dot1x User Password Inserire la password per il nome utente indicato. Con questa combinazione il client viene connesso al server RADIUS. Per l'indicazione della password viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

● Dot1x User Password Confirmation Inserire di nuovo la password in questa casella di inserimento.

5.3.1.12 Dot1x RADIUS Server Settings

Introduzione In questa pagina Basic Wizard si configurano le impostazione per il server RADIUS primario.

Dopo aver chiuso il Basic Wizard in "Security > WLAN > AP Radius Authenticator" è possibile configurare un server di backup e altre impostazioni, ad es. il numero di tentativi di connessione.

Nota

Questa pagina è disponibile solo in modalità Access Point.




● Server Role Indica il ruolo del server.

● Server IP Address Inserire l'indirizzo IP del server RADIUS. Non è supportato l'utilizzo del nome del computer (risoluzione del nome tramite DNS) al posto dell'indirizzo.

● Server Port Inserire la porta del server RADIUS.

● Shared Secret Inserire la password del server RADIUS.

● Shared Secret Confirmation Inserire di nuovo la password in questa casella di inserimento.

5.3.1.13 Summary of Settings

Introduzione In questa pagina vengono raggruppate le impostazioni. Il contenuto della pagina dipende dai parametri impostati e dal modo di funzionamento del dispositivo.

Controllare le impostazioni prima di chiudere il Basic Wizard con il pulsante "Set Values". Se le impostazioni non sono corrette, navigare indietro con il pulsante "Previous" e modificare le impostazioni desiderate.



Set Values Fare clic sul pulsante "Set Values" per chiudere il Basic Wizard. Vengono acquisite le impostazioni WLAN.

Configurazione con il Web Based Management 5.4 Menu "Information"


5.4 Menu "Information"

5.4.1 Start Page

Vista della pagina iniziale Se si inserire l'indirizzo IP dell'apparecchio, a login avvenuto viene visualizzata la pagina iniziale. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.



Struttura generale delle pagine WBM In ciascuna pagina WBM sono disponibili le seguenti aree generali:

● Area di selezione (1): Area superiore

● Area di visualizzazione (2): Area superiore

● Area di navigazione (3): Area sinistra

● Area del contenuto (4): Area centrale



Area di selezione (1) Nell'area di selezione viene proposto quanto segue:

● Logo di Siemens AG

● Visualizzazione di: "System Location/System Name".

– "System Location" contiene la posizione dell'apparecchio. Alla fornitura viene visualizzato l'indirizzo IP dell'interfaccia Ethernet.

– " System Name" è il nome dell'apparecchio. Alla fornitura viene visualizzato il tipo di apparecchio.

Il contenuto di questa visualizzazione può essere modificato in "System > General > Device".

● Casella di riepilogo per la selezione della lingua

● Data e ora del sistema

Il contenuto di questa visualizzazione può essere modificato in "System > System Time".

Area di visualizzazione (2) Nella parte sinistra dell'area di visualizzazione si trova sempre il titolo completo della voce di menu attualmente selezionata.

● Modo di funzionamento Indica se l'apparecchio è un Access Point o un clinet.

● Stampante Se si fa clic su questo pulsante si apre una finestra a discesa con una visualizzazione del contenuto della pagina ottimizzata per la stampante.

● ? Se si fa clic su questo pulsante viene richiamata la pagina della guida della voce di menu attualmente selezionata in una nuova finestra del Browser.



● Simulazione LED Ogni componente di un apparecchio dispone di diversi diodi luminosi che forniscono informazioni sullo stato operativo dell’apparecchio. A seconda della posizione di installazione, non è tuttavia sempre possibile un accesso diretto all'apparecchio. Per questo motivo Web Based Management offre una rappresentazione della simulazione per i diodi luminosi. I posti connettore o gli attacchi non occupati vengono visualizzati come LED grigi. Il significato degli indicatore LED è descritto nel manuale operativo compatto.

Facendo clic su questo pulsante si richiama la finestra della simulazione LED. Questa finestra può essere visualizzata e spostata durante la commutazione del menu. Per chiudere la simulazione LED fare clic sul pulsante Chiudi all'interno della finestra della simulazione LED.

● Aggiorna on / Aggiorna off Le pagine WBM con elenchi generali possono inoltre essere visualizzate con il pulsante "Aggiorna"

.

Con questo pulsante è possibile attivare o disattivare gli elenchi di aggiornamento dell'area del

contenuto. Se l'aggiornamento è attivato, la visualizzazione viene aggiornata ogni 2

secondi. Per disattivare l'aggiornamento, fare clic su "On". Anziché "On" viene visualizzato "Off". Come standard nelle pagine WBM l'aggiornamento è sempre attivato.

Area di navigazione (3) Nell'area di navigazione sono disponibili diversi menu. Fare clic sui singoli menu per visualizzare i sotto-menu. I sotto-menu contengono pagine dalle quali è possibile rilevare informazioni o nelle quali è possibile eseguire le configurazioni. Queste pagine vengono visualizzate sempre nell'area del contenuto.

Area del contenuto (4) Fare clic su un menu nell'area di navigazione per visualizzare le pagine del WBM nell'area del contenuto.

Sotto l'immagine dell'apparecchio viene visualizzato quanto segue:

● PNIO Name of Station: None del dispositivo PROFINET IO

● System Name: Nome di sistema dell'apparecchio

● Device Type: Sigla del tipo dell'apparecchio

● PNIO AR Status: PROFINET IO Application Relation Status

● Power Line1, Power Line2, Power over Ethernet: Stato delle alimentazioni Line 1 e Line 2 o Power over Ethernet. Le Power Line 2 e Power over Ethernet vengono visualizzate solo se il rispettivo hardware è supportato. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel manuale operativo sintetico.



● Configurazione PLUG: Stato dei dati di configurazione sul PLUG

● PLUG Lisence: Stato della licenza sul PLUG

● Fault Status: Stato di errore

Pulsanti utilizzati frequentemente

Le pagine del WBM contengono come standard i seguenti pulsanti:

● Aggiornare la visualizzazione con "Refresh" Le pagine del Web Based Management, che visualizzano i parametri attuali, dispongono del pulsante "Refresh" nel bordo inferiore. Fare clic su questo pulsante se per la pagina visualizzata si vogliono richiamare dati attuali dell'apparecchio.

Nota

Facendo clic sul pulsante "Refresh" prima di aver trasferito le modifiche della configurazione nell'apparecchio con il pulsante "Set Values", le modifiche vengono cancellate e dall'apparecchio viene caricata la configurazione precedente qui visualizzata.

● Salvataggio delle voci con "Set Values" Le pagine nelle quali è possibile definire le impostazioni della configurazione dispongono del pulsante Set Values" nella parte inferiore. Il pulsante diventa attivo solo dopo che nella pagina è stato modificato almeno un valore. Fare clic su questo pulsante per salvare i dati di configurazione inseriti nell'apparecchio. Dopo il salvataggio il pulsante è di nuovo non attivo.

Nota

La modifica dei dati di configurazione è possibile solo con il login "admin".

● Creazione delle voci con "Create" Le pagine nelle quali è possibile creare nuove voci dispongono del pulsante "Create" nella parte inferiore. Fare clic su questo pulsante per creare una nuova voce.

● Cancellazione delle voci con "Delete" Le pagine nelle quali è possibile cancellare le voci dispongono del pulsante "Delete" nella parte inferiore. Fare clic su questo pulsante per cancellare le voci precedentemente selezionate dalla memoria dell'apparecchio. La cancellazione comporta anche un aggiornamento della pagina nel WBM.

● Sfoglia avanti con "Next" Nelle pagine con molti set di dati il numero dei set di dati visualizzabile in una pagina è limitato. Fare clic sul pulsante "Next" per sfogliare in avanti nei set di dati.

● Sfoglia indietro con "Prev" Nelle pagine con molti set di dati il numero dei set di dati visualizzabile in una pagina è limitato. Fare clic sul pulsante "Prev" per sfogliare indietro nei set di dati.

Logout È possibile uscire da ciascuna pagina del WBM facendo clic sul link "Logout".



5.4.2 Versions

Versioni hardware e software Questa pagina visualizza le versioni dell'hardware e del software del dispositivo. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.

Descrizione La tabella 1 si divide nelle seguenti colonne:

● Hardware

– Basic Device Indica il dispositivo base.

● Name Indica il nome del dispositivo o del modulo.

● Revision Indica la versione hardware del dispositivo. Se l'interfaccia WLAN è attivata, nella scheda radio viene visualizzata quindi solo una versione.

● Order ID Indica il numero di ordinazione del dispositivo o del modulo descritto.



La tabella 2 si divide nelle seguenti colonne:

● Software

– Firmware Indica la versione attuale del firmware. Se è stato caricato un nuovo file firmware e il dispositivo non è ancora stato riavviato, qui viene visualizzata la versioni firmware del file firmware caricato. Dopo successivo riavvio viene attivato e utilizzato il firmware caricato.

– Bootloader Indica la versione del software Boot salvata nel dispositivo.

– Firmware_Running Visualizza la versione firmware che viene attualmente utilizzata nel dispositivo.

● Description Indica la breve descrizione del software.

● Version Indica il numero di versione software.

● Date Indica la data di creazione della versione software.

5.4.3 I&M

Dati del produttore e per la manutenzione Questa pagina contiene informazioni sui dati del produttore e per la manutenzione specifici per il dispositivo, nonché il numero di ordinazione, il numero di serie, il numero di versione ecc. In questa pagina non è possibile effettuare nessuna configurazione.



Descrizione dei valori visualizzati La tabella si divide nelle seguenti righe:

● Manufacturer ID Indica la sigla del produttore.

● Order ID Indica il numero di ordinazione.

● Serial Number Indica il numero di serie.

● Hardware Revision Indica la versione hardware.

● Software Revision Indica la versione software.

● Revision Counter A partire dalla versione firmware 4.0, indipendentemente dalla modifica di versione viene sempre visualizzato il valore "0".

● Revision Date Data di modifica della versione: Data e ora dell'ultima modifica di versione

● Function Tag Indica il Function Tag (sigla impianto) del dispositivo. La sigla dell'impianto (AKZ) viene creata durante la progettazione del dispositivo con la Config. HW di STEP7.

● Location Tag Indica il Location Tag (sigla della posizione) del dispositivo. La sigla della posizione (OKZ) viene creata durante la progettazione del dispositivo con la Config. HW di STEP7.



5.4.4 ARP Table

Assegnazione dell'indirizzo MAC e dell'indirizzo IP Tramite l'Address Resolution Protocol (ARP) viene eseguita l'assegnazione univoca dell'indirizzo MAC agli indirizzi IP. Questa assegnazione viene inserita da ciascun nodo di rete nella relativa tabella ARP. La pagina WBM indica la tabella ARP del dispositivo.

Descrizione La tabella si divide nelle seguenti colonne:

● Interface Indica l'interfaccia con la quale è stata programmata la voce della riga.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC del dispositivo di destinazione.

● IP Address Indica l'indirizzo IP del dispositivo di destinazione

● Media Type Indica il tipo del collegamento.

– Dynamic Il dispositivo ha riconosciuto automaticamente i dati dell'indirizzo.

– Static

Gli indirizzi sono stati inseriti come indirizzi statici.



5.4.5 Log Tables

5.4.5.1 Events

Compilazione del protocollo di eventi Il dispositivo offre la possibilità di compilare il protocollo degli eventi verificatesi che possono essere definiti in parte nella pagina del menu System > Events. In questo modo è possibile per esempio determinare quando è fallito un tentativo di autenticazione o se lo stato del collegamento di una porta si è modificato.

Il contenuto della tabella del protocollo degli eventi viene mantenuto anche dopo il disinserimento del dispositivo.

In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.



Descrizione ● Severity Filters

Le voci della tabella possono essere filtrate per gravità. Per visualizzare tutte le voci attivare o disattivare tutti i parametri.

– 6 - Info a titolo informativo

– 4 - Warning Pericoli

– 2 - Critical critica

La tabella si divide nelle seguenti colonne:

● Restart Conta il numero di riavvii dopo l'ultimo reset alle impostazioni di fabbrica e indica dopo quale riavvio del dispositivo si è verificato l'evento corrispondente.

● System Up Time Indica il tempo di esecuzione del dispositivo trascorso dall'ultimo riavvio dopo il quale si è verificato l'evento descritto.

● System Time Indica la data e l'ora nella quale si è verificato l'evento descritto.

● Severity Visualizza la gravità del messaggio.

● Log Message Indica una breve descrizione dell'evento verificatosi. Un'elenco dei messaggi possibili si trova nell'appendice D del manuale di progettazione.

Se l'ora del sistema è impostata, viene visualizzata anche l'ora nella quale si è verificato l'evento.

Descrizione del pulsante Pulsante "Clear"

Fare clic su questo pulsante per cancellare il contenuto del file di evento. Di conseguenza anche la visualizzazione viene svuotata. Se dopo il reset delle impostazioni di fabbrica il dispositivo viene riavviato, il contatore di riavvii viene azzerato.

Nota

Il numero di voci in questa tabella è limitato a 400. Al raggiungimento di questo numero, tutte le voci più vecchie vengono sovrascritte. La tabella rimane in modo permanente nella memoria.

Pulsante "Show all"

Fare clic su questo pulsante per visualizzare tutte le voci nella pagina WBM. Osservare che la visualizzazione di tutti i messaggi può richiedere alcuni minuti. Il pulsante diventa attivo solo in più pagine.



Pulsante "Next"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina successiva. Il pulsante diventa attivo solo in più pagine.

Pulsante "Prev"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina precedente. Il pulsante diventa attivo solo in più pagine.

Casella di riepilogo per cambio pagina

Selezionare dalla casella di riepilogo la pagina desiderata per navigare ad una determinata pagina. Questo elenco diventa attivo solo in più pagine.

5.4.5.2 WLAN Authentication Log

Compilazione del protocollo di tentativi di autenticazione La pagina visualizza le informazioni in formato tabellare relative ai tentativi di autenticazione avvenuti correttamente o falliti.

In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.


● Restart Conta il numero di riavvii dopo l'ultimo reset alle impostazioni di fabbrica e indica dopo quale riavvio del dispositivo si è verificato l'evento corrispondente.

● System Up Time Indica il tempo di esecuzione del dispositivo trascorso dall'ultimo riavvio dopo il quale si è verificato l'errore descritto.

● System Time Indica il momento in cui si è verificato l'errore descritto.



● Log Message Indica una breve descrizione dell'evento verificatosi. Un'elenco dei messaggi possibili si trova nell'appendice D del manuale di progettazione.

Se l'ora del sistema è impostata, viene visualizzata anche l'ora nella quale si è verificato l'evento.

Descrizione del pulsante Pulsante "Clear"

Fare clic su questo pulsante per cancellare il contenuto del file di protocollo. Di conseguenza anche la visualizzazione viene svuotata. Se dopo il reset delle impostazioni di fabbrica il dispositivo viene riavviato, il contatore di riavvii viene azzerato.

Nota

Il numero di voci in questa tabella è limitato a 400. Al raggiungimento di questo numero, tutte le voci più vecchie vengono sovrascritte. La tabella rimane in modo permanente nella memoria.

Pulsante "Show all"

Fare clic su questo pulsante per visualizzare tutte le voci nella pagina WBM. Osservare che la visualizzazione di tutti i messaggi può richiedere alcuni minuti.

Pulsante "Next"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina successiva.

Pulsante "Prev"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina precedente.


Selezionare dalla casella di riepilogo la pagina desiderata per navigare ad una determinata pagina.

5.4.6 Faults

Stato di errore Questa pagina visualizza gli errori che si verificano. Gli errori dell'evento "Cold/Warm Start" possono essere cancellati di nuovo dopo una conferma. Se non vi sono ulteriori messaggi di errore senza risposta, il LED di errore si spegne.

Il calcolo del tempo avviene rispettivamente dopo l'ultimo avvio del sistema. Dopo un riavvio del sistema, nella memoria degli errori viene creata una nuova voce con il tipo di avvio eseguito.




● No. of Signaled Faults Indica la frequenza con la quale il LED di errore si è acceso e quanti errori si sono verificati.

● Pulsante "Reset Counters" Con questo pulsante il numero viene azzerato.

La tabella contiene le seguenti colonne:

● Fault Time Indica il tempo di esecuzione del dispositivo trascorso dall'ultimo riavvio dopo il quale si è verificato l'errore descritto.

● Fault Description Visualizzazione dello stato di errore per il dispositivo.

● Clear Fault State Per cancellare l'errore dell'evento "Cold/Warm Start" fare clic sul pulsante "Clear Fault State".

5.4.7 Redundancy

Introduzione Questo pagina visualizza le informazioni attuali sul Spanning Tree e le impostazioni del Root Bridge.

Se Spanning Tree è disattivato, vengono visualizzate solo le informazioni base su questo dispositivo.



Se Spanning Tree è attivato, le informazioni di stato della casella di riepilogo "Instance ID" dell'istanza selezionata e le informazioni delle porte configurate nella tabella vengono visualizzate. Le informazioni rappresentato dipendono dalla modalità di Spanning Tree.




● Spanning Tree Mode Visualizza la modalità impostata. La modalità si definisce in "Layer 2 > Configuration" e in "Layer 2 > MSTP > General". Sono possibili i seguenti valori:

– '-'

– STP

– RSTP

– MSTP

● Instance ID Indica il numero di istanza. Il parametro dipende dalla modalità progettata.

● Bridge Priority / Root Priority In base alla priorità viene stabilito quale dispositivo diventa Bridge Root. Il Bridge con la priorità massima (vale a dire il valore più basso per questo parametro) diventa il Root Bridge. Se in una rete più dispositivi hanno la stessa priorità, diventa Root Bridge il dispositivo, l’indirizzo MAC del quale ha il valore numerico più basso. Entrambi i parametri, Bridge Priority e indirizzo MAC formano insieme l'identificazione Bridge. Poiché il Root Bridge gestisce tutte le modifiche di percorso, esso deve essere posizionato possibilmente centralmente a causa del tempo di esecuzione dei telegrammi. Il valore per la Bridge Priority è un multiplo intero di 4096 con un campo di valori da 0 a 32768.

● Bridge Addresse / Root Addresse L'indirizzo Bridge indica l'indirizzo MAC del dispositivo e l'indirizzo Root indica l'indirizzo MAC dello switch Root.

● Root Cost I costi di percorso di questo dispositivo fino a Root Bridge.

● Bridge Status

Indica lo stato del Bridge, ad es. se il dispositivo è il Root Bridge.

● Regional Root Priority (disponibile solo con MSTP) Per la descrizione vedere Priorità Bridge / Priorità Root

● Regional Root Address (disponibile solo con MSTP) L'indirizzo MAC del dispositivo.

● Regional Root Cost (disponibile solo per MSTP)

Indica i costi del percorso dal Root Bridge regionale al Root Bridge.



La tabella contiene le seguenti caselle:

● Port Indica la porta tramite la quale comunica il dispositivo.

● Role Indica lo stato della porta. Sono possibili i seguenti valori:

– Disabled La porta è stata cancellata manualmente dallo Spanning Tree e non viene più tenuta in considerazione dallo Spanning Tree.

– Designated Le porte che partono dal Root Bridge.

– Alternate La porta con il percorso alternativo ad un segmento di rete

– Backup Se uno switch dispone di più porte allo stesso segmento di rete, la porta "più sfavorevole" diventa la porta di backup.

– Root La porta che offre il miglior percorso al Root Bridge.

– Master Questa porta è rivolta ad un Root Bridge che si trova fuori dalla regione MST.

● State Indica lo stato attuale nel quale si trova la porta. I valori vengono solo visualizzati. Il parametro dipende dal protocollo progettato. Sono possibili i seguenti stati:

– Discarding La porta riceve telegrammi BPDU. Altri telegrammi in uscita o in ingresso vengono respinti.

– Listening La porta riceve e invia telegrammi BPDU. La porta è inclusa nell’algoritmo Spanning Tree. Altri telegrammi in uscita e in ingresso vengono respinti.

– Learning La porta apprende attivamente la topologia, vale a dire, gli indirizzi dei nodi. Altri telegrammi in uscita e in ingresso vengono respinti.

– Forwarding Dopo il tempo di configurazione la porta è attiva nella rete. La porta riceve e invia telegrammi di dati.

● Oper. Version Descrive il tipo del Spanning Tree nel quale funziona la porta

● Priority Se il percorso rilevato dal Spanning Tree può portare alternativamente a più porte di un apparecchio, viene selezionata la porta con la massima priorità (vale a dire il valore più basso per questo parametro). Per la priorità può essere inserito un valore compreso tra 0 e 240 in passi da 16. Se si inserisce un valore non divisibile per 16, il valore viene adattato automaticamente. Il valore standard è 128.



● Path Cost Questo parametro serve per il calcolo del percorso da selezionare. Viene selezionata la linea con il valore più vantaggioso come percorso. Se più porte di un apparecchio hanno lo stesso valore, viene selezionata la porta con il numero di porta più basso. Se il valore nella casella "Cost Calc" "0", viene visualizzato il valore rilevato automaticamente. In caso contrario viene visualizzato il valore della casella "Cost Calc". Il rilevamento dei costi per il percorso si basa orientativamente sulla velocità di trasmissione. Tanto maggiore è la velocità di trasmissione da raggiungere, quanto minore è il valore dei costi per il percorso.

Valori caratteristici dei costi per il percorso in Rapid Spanning Tree:

– 10.000 Mbit/s = 2.000

– 1000 Mbit/s = 20.000

– 100 Mbit/s = 200.000

– 10 Mbit/s = 2.000.000.

● Edge Type Visualizza il tipo del collegamento. Sono possibili i seguenti valori:

– Edge Port Su questa porta si trova un terminale di dati.

– No Edge Port Su questa porta si trova un dispositivo Spanning Tree o Rapid Spanning Tree.

● P.t.P. Type Indica il tipo di collegamento punto-a-punto. Sono possibili i seguenti valori:

– P.t.P. In caso di halfduplex, si presume un collegamenti punto-a-punto.

– Shared Media In caso di un collegamento fullduplex non si presume un collegamento punto-a-punto.

Nota

Un collegamento punto-a-punto significa un collegamento tra due dispositivi. Shared Media Connection è ad es. un collegamento ad un hub.



5.4.8 Ethernet Statistics

5.4.8.1 Interface Statistics

Statistica interfaccia La pagina visualizza la statistica della tabella interfacce della Management Information Base (MIB).

Figura 5-1 Interface Statistics

Valori visualizzati La tabella si divide nelle seguenti colonne:

● In Octet

Indica il numero di byte ricevuti.

● Out Octet

Indica il numero di byte inviati.

● In Unicast

Indica il numero dei telegrammi Unicast ricevuti.

● In Non-Unicast

Visualizza il numero dei telegrammi ricevuti che non sono del tipo di telegrammi Unicast.

● Out Unicast

Indica il numero dei telegrammi Unicast inviati.

● Out Non-Unicast

Visualizza il numero dei telegrammi inviati che non sono del tipo di telegrammi Unicast.

● In Errors

Indica il numero di tutti gli errori RX possibili, vedere scheda "Packet Error".



5.4.8.2 Packet Size

Telegrammi ordinati in base alla lunghezza Questa pagina indica quanti telegrammi di quale grandezza sono stati ricevuti su ogni porta. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.


● Port Indica le porte disponibili.

● Lunghezze telegramma Le altre colonne dopo il rispettivo numero di porta contengono le cifre assolute dei telegrammi in ingresso in base alle loro lunghezze di telegramma. Si distingue tra le seguenti lunghezze di telegramma

– 64 byte

– 65 - 127 byte

– 128 - 255 byte

– 256 - 511 byte

– 512 - 1023 byte

– 1024 - max

Descrizione del pulsante Pulsante "Reset Counter"

Fare clic su "Reset Counter" per azzerare tutti i contatori. I contatori vengono azzerati anche con un riavvio del dispositivo.



5.4.8.3 Packet Type

Telegrammi ricevuti ordinati per tipo di telegramma Questa pagina indica quanti telegrammi del tipo "Unicast", "Multicast" e "Broadcast" sono stati ricevuti su ogni porta. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.



● Unicast / Multicast / Broadcast Le altre colonne dopo il rispettivo numero di porta contengono le cifre assolute dei telegrammi ricevuti in base al loro tipo di telegramma "Unicast", "Multicast" e "Broadcast"


Fare clic su "Reset Counter" per azzerare tutti i contatori. I contatori vengono azzerati con un riavvio.



5.4.8.4 Packet Error

Telegrammi errati ricevuti La pagina indica quanti telegrammi errati sono stati ricevuti per ciascuna porta. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.



● Tipi di errore Le altre colonne dopo il rispettivo numero di porta contengono le cifre assolute dei telegrammi in ingresso in base al loro tipo di errore.

Nelle colonne della tabella si distingue quindi tra i seguenti tipi di errore:

– CRC Pacchetti, il contenuto dei quali non corrisponde alla relativa somma di controllo CRC.

– Undersize Pacchetti con una lunghezza inferiore a 64 byte.

– Oversize Pacchetti rifiutati a causa di una lunghezza eccessiva.

– Fragments Pacchetti con una lunghezza inferiore a 64 byte e una somma di controllo CRC errata.

– Jabbers Pacchetti con tag VLAN con una somma di controllo CRC errata, respinti a causa di una lunghezza eccessiva.

– Collisions Collisioni riconosciute.




Fare clic su "Reset Counter" per azzerare tutti i contatori. I contatori vengono azzerati anche con un riavvio del dispositivo.

5.4.9 Learning Table

Filtraggio di indirizzo Questa pagina WBM indica il contenuto attuale della Learning Table. In questa tabella sono elencati gli indirizzi sorgente del telegrammi di indirizzamento Unicast.


● VLAN ID Indica la VLAN ID del nodo.

Nota

Questa colonna compare nella tabella solo se è configurata una VLAN.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC del nodo.



● Status Indica lo stato di ciascuna voce di indirizzo:

– Learnt L'indirizzo indicato è stato programmato dalla ricezione di un telegramma di questo nodo e se allo scadere dell'Aging Time viene cancellato di nuovo, non devono essere ricevuti altri pacchetti di questo nodo.

– Invalid Questi valori non vengono analizzati.

● Port Indica tramite quale porta è accessibile il nodo con l’indirizzo specificato. I telegrammi ricevuti dal dispositivo, l’indirizzo di destinazione del quale corrisponde a questo indirizzo, vengono inoltrati a questa porta.

Pulsante "Show all"

Fare clic su questo pulsante per visualizzare tutte le voci nella pagina WBM. Osservare che la visualizzazione di tutti i messaggi può richiedere alcuni minuti.

Pulsante "Next"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina successiva.

Pulsante "Prev"

Fare clic su questo pulsante per navigare alla pagina precedente.


Selezionare dalla casella di riepilogo la pagina desiderata per navigare ad una determinata pagina.

5.4.10 DHCP Server

Nota

Questa scheda è disponibile solo in modalità client.

Questa pagina indica gli indirizzi IPv4 che il server DHCP ha assegnato ai dispositivi.



Descrizione ● IP Address

Indica l'indirizzo IPv4 assegnato al dispositivo.

● Pool ID Indica il numero della banda di indirizzi IPv4.

● HW Type Indica che il server DHCP ha identificato i dispositivi nella rete in base all'indirizzo MAC.

● HW Address

Indica l'indirizzo MAC del client DHCP.

● Allocation Method Indica se l'indirizzo IPv4 è stato assegnato in modo statico o dinamico. Le voci statiche si configurano in "System > DHCP > Static Leases".

● Binding State Indica lo stato dell'assegnazione.

– assigned L'assegnazione viene utilizzata.

– not assigned L'assegnazione non viene utilizzata.

– probing L'assegnazione viene controllata.

– unknown Lo stato dell'assegnazione è sconosciuto.

● Expire Time Indica per quanto tempo è ancora valido l'indirizzo IPv4. Allo scadere di questo periodo il dispositivo deve richiedere un nuovo indirizzo IPv4 oppure prolungare la durata di validità dell’indirizzo IPv4 esistente.



5.4.11 WLAN

5.4.11.1 Overview AP

Panoramica della configurazione Questa pagina visualizza le impostazioni/proprietà dell'interfaccia WLAN o dell'interfaccia WLAN.

Nota

Questa scheda è disponibile solo in modalità Access Point.



● WLAN mode Visualizza lo standard di trasmissione. Con il DFS attivato non viene inoltre visualizzato lo stato di trasmissione "802.11h", ma solo lo stato di trasmissione configurato "802.11a".



● Configured Channel Visualizza il canale progettato. Se viene visualizzato "Auto", l'Access Point stesso cerca un canale libero.

● Alternative DFS Channel Se la funzione DFS è attivata, viene visualizzato il canale alternativo progettato dell'Access Point. Se viene visualizzato "Auto", l'Access Point stesso cerca un canale alternativo. Se la funzione DFS è attivata, e l'Access Point cerca l'utente primario per 60 secondi prima di intraprendere la comunicazione sul canale selezionato, anziché il canale viene visualizzato il testo "scanning ...".

● Operative Channel Visualizza il canale dell'Access Point tramite il quale l'Access Point comunica.

● HT Channel Width [MHz] Indica la larghezza di banda del canale.




Nota

Larghezza di banda del canale 40 MHz e banda di frequenza 2,4 GHz

Se l'Access Point riconosce un altro Access Point sul canale configurato o sui canali adiacenti, l'Access Point commuta da larghezza di banda del canale 40 MHz a 20 MHz. Se sull'Access Point si imposta un canale "libero", l'Access Point utilizza la larghezza di banda del canale 40 MHz.

● iFeatures Indica le iFeatures che vengono utilizzate.

– - iFeatures non vengono utilizzate.

– iPCF

– iPCF-MC

– iREF

● Status Indica lo stato dell'interfaccia WLAN.

– enabled L'interfaccia WLAN è attivata.

– disabled L'interfaccia WLAN è disattivata.





● Port Indica la porta Access Point virtuale.

● MAC Address Visualizza l'indirizzo MAC dell'Access Point virtuale.

● SSID Indica la SSID.

● Security Visualizza l'autenticazione che viene utilizzata. Se viene utilizzato il metodo di autenticazione "Open System + Encryption" o "Shared Key", per entrambi i metodi di autenticazione viene visualizzato "Encrypted (WEP/AES)".




5.4.11.2 Client List

Client registrati Questa pagina visualizza i client registrati nell'Access Point e le informazioni supplementari, ad es. stato, intensità del segnale, indirizzo MAC.

Nota




Descrizione ● Associated stations

Indica il numero di client che hanno effettuato il login nell'Access Point.


● AID (Associated ID) Indica l'ID del collegamento del client. Se il client si collega all'Access Point tramite l'interfaccia VAP, al client viene assegnata un'ID del collegamento. L'ID del collegamento è univoca all'interno di un'interfaccia VAP. Se due client effettuano il login a diverse interfacce VAP, entrambi i client possono ottenere la stessa ID.


● Port Indica l'interfaccia VAP.

● Type Visualizza il tipo di client, ad es. "Sta" sta per client standard IEEE 802.11.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC del client.

● System Name Visualizza il nome di sistema del client, se il client lo comunica all'Access Point. Non tutti i client supportano questo parametro.

● Channel Visualizza il canale tramite il quale il client comunica con l'Access Point.

● Signal Strength [dBm] Indica l'intensità del segnale del client collegato in dBm.

● Signal Strength [%] Indica l'intensità del segnale del client collegato in percentuale.

● Age [s] Visualizza il tempo trascorso dall'ultima attività del client.


● WLAN Mode Visualizza lo standard di trasmissione. Con il attivato non viene inoltre visualizzato lo stato di trasmissione "802.11h", ma solo lo stato di trasmissione configurato "802.11a".

● Max. Data Rate [Mbps] Indica la velocità massima di trasmissione dati in Megabit al secondo.

● State Visualizza lo stato attuale del collegamento, ad es. Connected significa che il client è collegato all'Access Point ed è già pronto a comunicare con AP.



5.4.11.3 WDS List

Comunicazione tra Access Points Nel funzionamento normale l'Access Point è utilizzato come interfaccia verso una rete e comunica con i client. Esiste tuttavia anche il caso applicativo nel quale diversi Access Point devono comunicare tra loro, ad es. a causa delle dimensioni della portata o per la realizzazione di un backbone Wireless. Questo modo di funzionamento è possibile con WDS (Wireless Distributed System).

Come standard l'elenco viene aggiornato ogni 2 secondi. Per disattivare l'aggiornamento, fare clic su "On". Anziché "On" viene visualizzato "Off". Come standard nelle pagine WBM l'aggiornamento è sempre attivato.

Nota


La pagina visualizza informazioni sui collegamenti WDS dell'Access Point.



● Port Visualizza la porta.

● BSSID Visualizza l'indirizzo IP del partner WDS

● WDS ID Visualizza il nome del partner WDS.

● Channel Visualizza il canale tramite il quale l'Access Point comunica con il partner WDS.

● Signal Strength [dBm] Indica l'intensità dell'Access Point collegato in dBm.

● Signal Strength [%] Indica l'intensità dell'Access Point collegato in percentuale.




● Max. Data Rate [Mbps] Indica la velocità massima di trasmissione dati per il partner WDS corrispondente.

● State Visualizza lo stato attuale del collegamento WDS.

5.4.11.4 Overlap AP

Canali sovrapposti

Nota


Per una media di dati ottimale è necessario che il canale radio impostato non venga utilizzato da altri Access Point. Nella banda 2,4 GHz (802.11b o 802.11g) esiste una sovrapposizione dei canali in modo che un Access Point non occupi solo il canale impostato, ma anche i canali 2-3 adiacenti. Per questo motivo fare attenzione che dagli Access Point adiacenti vi sia una distanza tra i canali sufficiente.

La pagina visualizza tutti gli Access Point, visibili sui canali impostati o adiacenti (a 2,4 GHz). Se in questa posizione esistono voci, la media di dati massima dell'Access Point e la disponibilità della comunicazione con l'Access Point sono potenzialmente compromesse





● Aging Time [min] Definire la durata per le voci nell'elenco. Se un Access Point è inattivo più a lungo del tempo impostato, esso viene rimosso dall'elenco.

Nota

Modifica dell’Aging Time

L'Aging Time è un'impostazione WLAN. Per questo motivo in caso di una modifica il collegamento WLAN viene brevemente interrotto per acquisire il nuovo valore.



● Type Indica il modo operativo dell'interfaccia WLAN.

● SSID Visualizza l'a SSID dell'Access Point.

● BSSID Visualizza l'indirizzo MAC dell'Access Point.

● System Name Visualizza il nome di sistema del dispositivo. La voce dipende dall'Access Point. Non tutti gli Access Point supportano questo parametro.

● Channel Visualizza il canale tramite il quale il client comunica con l'Access Point.

● Signal Strength [dBm] Visualizza l'intensità del segnale del client in dBm.

● Signal Strength [%] Visualizza l'intensità del segnale del client in percentuale.

● Age [s] Visualizza il tempo trascorso dall'ultima attività dell'Access Point.


● WLAN Mode Visualizza lo standard di trasmissione. Con il DFS attivato non viene inoltre visualizzato lo stato di trasmissione "802.11h" , ma solo lo stato di trasmissione configurato "802.11a" o "802.11n".



5.4.11.5 Overview Client

Panoramica della configurazione

Nota

La pagina è disponibile solo con client o Access Point in modalità client.

La pagina visualizza una panoramica dei client esistenti e della relativa configurazione.

Descrizione ● Radio

Indica le interfacce WLAN disponibili in questa colonna.

● WLAN mode Visualizza lo standard di trasmissione.

● MAC Mode Indica come è assegnato l'indirizzo MAC all'interfaccia.


– Manual L'indirizzo è stato inserito manualmente.



● MAC Address Indica l'indirizzo MAC dell'interfaccia WLAN.

● Operative Channel Indica il canale dell'Access Point con il quale il client è collegato.



● HT Channel Width [MHz] Indica la larghezza di banda del canale.

– 20 Larghezza di banda del canale 20 MHz.



Nota



● Connected BSSID Visualizza l'indirizzo MAC dell'Access Point con il quale il client è collegato.

● Connected SSID Indica l'SSID MAC dell'Access Point con il quale il client è collegato.


● iFeatures Indica le iFeatures che vengono utilizzate.

– - iFeatures non vengono utilizzate.

– iPCF

– iPCF-MC






5.4.11.6 Available AP

Access Point disponibili

Nota


Questa pagina indica tutti gli Access Point visti dal client. Nell'elenco si trovano anche gli Access Point sui quali il client non può collegarsi a causa della sua configurazione.

Nota Visualizzazione con la modalità iPCF attivata

Se in SCALANCE W700 è attivata la modalità iPCF, si verifica un altro comportamento di visualizzazione. Poiché in questo caso il client non esegue nessuna scansione in background, viene visualizzato solo il punto di accesso con il quale il client è attualmente collegato.


● Radio Indica l'interfaccia WLAN vista dall'Access Point.

● SSID Visualizza l'a SSID dell'Access Point.

● BSSID Visualizza l'indirizzo MAC dell'Access Point.

● System Name Visualizza il nome di sistema dell'Access Point. La voce dipende dall'Access Point. Non tutti gli Access Point supportano questo parametro.

● Channel Visualizza il canale sul quale l'Access Point si collega o comunica.

● Signal Strength [dBm] Visualizza l'intensità dell'Access Point in dBm.

● Signal Strength [%] Visualizza l'intensità del segnale dell'Access Point in percentuale.



● Type Indica il modo operativo dell'interfaccia WLAN.


● WLAN Mode Visualizza lo standard di trasmissione. Con il DFS attivato non viene inoltre visualizzato lo stato di trasmissione "802.11h" , ma solo lo stato di trasmissione configurato "802.11a" o "802.11n".

● State Visualizza lo stato dell'Access Point, ad es. se l'Access Point è disponibile.

5.4.11.7 IP Mapping Table

Accesso WLAN per diversi dispositivi tramite un client

Nota


Con un client è possibile consentire a più dispositivi l'accesso WLAN se è impostato il cosiddetto IP Mapping. In questo modo non è possibile equipaggiare ciascun dispositivo con un proprio client WLAN. Il presupposto è che i dispositivi collegati devono essere contattati solo con telegrammi IP. Una comunicazione sul livello di indirizzi MAC (ISO/OSI livello 2) può

● essere eseguita con un componente il cui indirizzo MAC è collegato nel client,

● essere eseguita con massimo otto componenti se la funzione "Layer-2-Tunnel" viene selezionata.

L'impostazione "Layer-2-Tunnel" soddisfa i requisiti richiesti da applicazioni industriali nelle quali la comunicazione basata su indirizzi MAC viene eseguita con più dispositivi a valle di un client. I client con questa impostazione non possono collegarsi a dispositivi Wifi standard e ad Access Point con firmware V3.0 o precedente.

Il client mantiene una tabella con l'assegnazione dell'indirizzo MAC e dell'indirizzo IP per inviare telegrammi IP in ingresso all'indirizzo MAC corretto. La voce di menu "IP Mapping Table" visualizza questa tabella.

Nota Tabella IP Mapping

Se in un client è configurato "Layer 2 Tunnel", la tabella IP Mapping non viene visualizzata.



Descrizione ● MAC Address

L'indirizzo MAC di un dispositivo che dal punto di vista dell'Access Point si trova a valle del client WLAN.

● IP Address L'indirizzo IP gestito dal client WLAN per questo dispositivo.

● Type Per il tipo esistono due opzioni:

– system L'informazione si riferisce al client WLAN stesso.

– learned L'informazione si riferisce ad un dispositivo che si trova a valle del client WLAN.

MAC Mode I telegrammi IP in direzione dal client all'Access Point contengono come indirizzo MAC sorgente l'indirizzo MAC dell'interfaccia WLAN. In questo modo nelle tabelle ARP nella pagine Access Point si trova sempre solo l'indirizzo MAC della WLAN Interface dei client. Se a valle del client si trovano diversi dispositivi, l'opzione "Auto find 'Adopt MAC'" non può essere attivata. In questi casi l'indirizzo MAC è stato assegnato senza selezione al primo dispositivo che si è segnalato tramite Ethernet. Se tra l'Access Point e il client avviene solo la comunicazione IP, l'impostazione di default "Adopt own MAC" può essere mantenuta. Se i telegrammi basati su indirizzi MAC devono poter essere inviati anche da dispositivi a valle del client, è necessario selezionare le impostazioni "Adopt MAC manually", "Auto find 'Adopt MAC'" o "Layer-2- Tunnel".



5.4.12 WLAN Statistics

5.4.12.1 Errors La pagina WBM indica quanti telegrammi errati sono stati ricevuti o inviati per ciascuna interfaccia WLAN. Se si verifica un numero di errori elevato, è necessario controllare le impostazioni per l'interfaccia(e) WLAN, la configurazione del dispositivo e la qualità del collegamento.



Descrizione La tabella Tx Errors si divide nelle seguenti colonne:

● Interface Indica l'interfaccia WLAN alla quale si riferiscono le voci.

● Tipi di errore Le altre colonne dopo la rispettiva interfaccia WLAN contengono le cifre assolute dei telegrammi inviati in base al loro tipo di errore. Nelle colonne della tabella si distingue tra i seguenti tipi di errore:

– Transmission Errors Indica il numero dei telegrammi errati che sono stati inviati.

– Dropped Frames Indica il numero dei telegrammi che sono stati respinti.

Nonostante tutte le ripetizioni, il telegramma non ha potuto essere inviato correttamente.

Il telegramma non è ancora stato inviato e il ricevitore si è nel frattempo disconnesso.

– Retry Count Numero di telegrammi inviati con successo che hanno necessitato di uno o diversi tentativi (Retries).

La tabella Rx Errors si divide nelle seguenti colonne:

● Interface Indica l'interfaccia WLAN alla quale si riferiscono le voci.

● Tipi di errore Le altre colonne dopo la rispettiva interfaccia WLAN contengono le cifre assolute dei telegrammi ricevuti in base al loro tipo di errore. Nelle colonne della tabella si distingue tra i seguenti tipi di errore:

– Received Errors Indica il numero dei telegrammi errati che sono stati ricevuti.

– Duplicate Frames Indica il numero dei telegrammi che sono stati ricevuti doppi.

– Decryption Errors Indica il numero dei telegrammi con codifica errata.

– FCS Errors Numero dei telegrammi nei quali la somma di controllo non era corretta.

Pulsante "Reset Counter" Fare clic su questo pulsante per azzerare tutti i contatori.



5.4.12.2 Management Sent La pagina WBM indica quanti telegrammi sono stati contanti per l'operazione di registrazione o la fase di disconnessione per ciascuna interfaccia VAP

Nota





● Interface Indica l'interfaccia VAP alla quale si riferiscono le voci.

● Telegramma

– Management Frames Indica il numero dei telegrammi Management.

– Association Request Indica il numero di telegrammi Association di richiesta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Association Responses Indica il numero di telegrammi Association di risposta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Disassociation Request Indica il numero di telegrammi Association di richiesta rilevanti per l'operazione di disconnessione.

– Authentication Request Indica il numero di telegrammi di autenticazione di richiesta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Authentication Responses Indica il numero di telegrammi di autenticazione di risposta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Deauthentication Request Indica il numero di telegrammi di deautenticazione rilevanti per l'operazione di disconnessione.




5.4.12.3 Management Received La pagina WBM indica quanti telegrammi sono stati contanti per l'operazione di registrazione o la fase di disconnessione per ciascuna interfaccia VAP

Nota






● Telegramma

– Management Frames Indica il numero dei telegrammi Management.

– Association Request Indica il numero di telegrammi Association di richiesta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Association Responses Indica il numero di telegrammi Association di risposta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Disassociation Request Indica il numero di telegrammi Association di richiesta rilevanti per l'operazione di disconnessione.

– Authentication Request Indica il numero di telegrammi di autenticazione di richiesta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Authentication Responses Indica il numero di telegrammi di autenticazione di risposta rilevanti per l'operazione di registrazione.

– Deauthentication Request Indica il numero di telegrammi di deautenticazione rilevanti per l'operazione di disconnessione.




5.4.12.4 Data Sent La pagina WBM indica quanti telegrammi sono stati inviati per ciascuna interfaccia VAP.





● Tipi di telegramma

Le altre colonne dopo la rispettiva interfaccia VAP contengono le cifre assolute dei telegrammi inviati in base al tipo di telegramma.

Nelle colonne della tabella si distingue quindi tra i seguenti tipi di telegramma:

– Data Frames Indica il numero di telegrammi di dati inviati.

– Multicast/Broadcast Frames Indica il numero di telegrammi Multicast e Broadcast inviati.

– Unicast Frames Indica il numero dei telegrammi Unicast inviati.

– Average Rate Indica la velocità di dati media dei telegrammi di dati inviati.




5.4.12.5 Data Received La pagina WBM indica quanti telegrammi sono stati ricevuti per ciascuna interfaccia VAP.





● Tipi di telegrammi Le altre colonne dopo la rispettiva interfaccia VAP contengono le cifre assolute dei telegrammi ricevuti in base ai tipi di telegramma.

Nelle colonne della tabella si distingue quindi tra i seguenti tipi di telegramma:

– Data Frames Numero di telegrammi di dati ricevuti.

– Multicast/Broadcast Frames Indica il numero di telegrammi Multicast e Broadcast ricevuti.

– Unicast Frames Indica il numero dei telegrammi Unicast ricevuti.

– Average Rate Indica la velocità di dati media dei telegrammi di dati ricevuti.


5.4.13 WLAN iFeatures

5.4.13.1 iREF Client List La pagina WBM indica tramite quale attacco di antenna comunicano i client connessi all'Access Point. Inoltre vengono illustrate informazioni quali, ad es. l'intensità del segnale e l'indirizzo MAC dell'interfaccia WLAN.

Nota • Questa scheda è disponibile solo in modalità Access Point. • Questa pagina WBM può essere configurata solo con il seguente KEY-PLUG:

– Access Point: W780 iFeatures (MLFB 6GK5 907-8PA00)



Descrizione La pagina contiene la seguente casella:

● Associated stations Indica il numero di client che hanno effettuato il login nell'Access Point


● AID (Associated ID) Indica l'ID del collegamento del client. Se il client si collega all'Access Point tramite l'interfaccia VAP, al client viene assegnata un'ID del collegamento. L'ID del collegamento è univoca all'interno di un'interfaccia VAP. Se due client effettuano il login a diverse interfacce VAP, entrambi i client possono ottenere la stessa ID.



● MAC Address Indica l'indirizzo MAC del client.

● System Name Visualizza il nome di sistema del client, se il client lo comunica all'Access Point. Non tutti i client supportano questo parametro.

● Tx Chain Visualizza l'attacco dell'antenna tramite il quale il client comunica con l'Access Point.

● Signal Strength [dBm] Indica l'intensità del segnale del client collegato in dBm.

● Signal Strength [%] Indica l'intensità del segnale del client collegato in percentuale.

● Age [s] Indica l'"età" del client elencato.

5.4.13.2 iREF WDS List La pagina WBM indica gli Access Point che sono connessi all'Access Point tramite un percorso WDS. In questa pagina vengono illustrate informazioni quali, ad es. l'antenna utilizzata e l'intensità del segnale dell'interfaccia WLAN.






● Connected WDS Partners Indica il numero di Access Point che hanno effettuato il login nell'Access Point



● Port Indica l'interfaccia WDS.

● BSSID Visualizza l'indirizzo IP del partner WDS

● WDS ID Visualizza il nome del partner WDS.

● Tx Chain Visualizza l'attacco dell'antenna tramite il quale entrambi gli Access Point comunicano.

● Signal Strength [dBm] Indica l'intensità dell'Access Point collegato in dBm.

● Signal Strength [%] Indica l'intensità dell'Access Point collegato in percentuale.

5.4.13.3 AeroScout Questa pagina visualizza informazioni sull’inoltro di frame AeroScout.


Access Point: W780 iFeatures (n. di ordinazione 6GK5 907-8PA00)



Nota

La funzione AeroScout non è combinabile con altri iFeatures (iPCF, iPCF-MC, iREF). AeroScout può essere inoltrato solo nella banda 2,4 GHz conformemente a IEEE 802.11g, IEEE 802.11n e IEEE 802.11n-only.


Descrizione

● Tag Information forwarding Nel programma management che valuta i frame AeroScout è possibile definire se un dispositivo IWLAN deve inoltrare o meno frame. Qui vengono visualizzate le impostazioni che sono state eseguite nel programma management.

Nota

Con la configurazione corrispondente il dispositivo SCALANCE W700 inoltra frame AeroScout, ma non esegue una modifica o un'analisi. Questo viene eseguito esclusivamente dal programma "AeroScout System Manager".

● AeroScout State Qui viene visualizzato se AeroScout è attivato o disattivato.

● Engine port Il dispositivo IWLAN attende telegrammi UDP dal programma management sulla porta 1144.



● Response IP L'indirizzo IP del computer sul quale funziona il programma management per l'analisi dei telegrammi AeroScout.

● Multicast address Il tag invia frame come Multicast. Questo indirizzo Multicast viene configurato e visualizzato nel programma management.

● Acknowledgements sent Il numero delle conferme inviate dal dispositivo IWLAN al programma management in seguito a interrogazioni cicliche o modifiche manuali della configurazione nel programma management (telegrammi UDP).

● Messages dropped Il numero dei frame non inoltrati. Se ad es. un tag AeroScout è configurato in modo che invii sul canale 1, il dispositivo IWLAN non inoltra un firme ricevuto sul canale 6.

5.4.14 Security

5.4.14.1 Inter AP Blocking

Nota • Questa scheda è disponibile solo in modalità Access Point. • Questa pagina WBM viene attivata con i seguenti KEY-PLUG:

– W780 iFeatures (MLFB 6GK5 907-8PA00) – W700 Security (n. di ordinazione 6GK5907-0PA00)

La pagina WBM visualizza un elenco di dispositivi con i quali i client possono comunicare.




● Radio Indica le interfacce WLAN disponibili alle quali si riferiscono le informazioni.

● Port Indica l'interfaccia VAP alla quale si riferiscono le impostazioni.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC del dispositivo con il quale può comunicare il client.

● IP Address Indica l'indirizzo IP del dispositivo con il quale può comunicare il client.

● Resolver IP Address Indica l'indirizzo IP con il quale viene risolto l'indirizzo IP consentito.

Configurazione con il Web Based Management 5.5 Menu "System"


5.5 Menu "System"

5.5.1 System Configuration

Configurazione del sistema La pagina WBM contiene la panoramica della configurazione sulle possibilità di accesso del dispositivo.

Definire i servizi con i quali si accede al dispositivo. Per alcuni servizi esistono altre pagine di configurazione nelle quali sono possibili impostazioni dettagliate.


● Casella opzione "Telnet Server" Attivare o disattivare il servizio "Telnet Sever" per l'accesso non codificato a CLI.

● Casella opzione "SSH Server" Attivare o disattivare il servizio "Telnet Sever" per l'accesso codificato a CLI.



● Casella opzione "HTTPS Server only" Attivare o disattivare l'accesso tramite HTTPS.

● Casella opzione "DNS Client" Attivare o disattivare il client DNS. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > DNS Client".

● Casella opzione "SMTP Client" Attivare o disattivare il client SMTP. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SMTP Client".

● Casella opzione "Syslog Client" Attivare o disattivare il client Syslog. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > Syslog Client".

● Casella di riepilogo "DCP Server" Definire se è possibile accedere al dispositivo con DCP (Discovery and Configuration Protocol):

– "-" (disattivato) DCP è disattivato. Non è possibile né leggere né modificare i parametri del dispositivo.

– Read/Write Con DCP è possibile sia leggere sia modificare i parametri del dispositivo.

– Read-Only Con DCP è possibile leggere ma non modificare i parametri del dispositivo.

● Casella di riepilogo "Time" Selezionare l'impostazione dalla casella di riepilogo. Sono possibili le seguenti impostazioni:

– Manual L'ora del sistema viene impostato manualmente. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > Time > Manual Setting".

– SIMATIC Time L'ora del sistema viene impostata attraverso un temporizzatore SIMATIC. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > System Time > SIMATIC Time Client".

– SNTP Client L'ora del sistema viene impostata con un server SNTP. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > System Time > SNTP Client".

– NTP Client L'ora del sistema viene impostata con un server NTP. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > System Time > NTP Client".



● Casella di riepilogo "SNMP": Selezionare il protocollo dalla casella di riepilogo. Sono possibili le seguenti impostazioni:

– "-" (SNMP disattivato) Non è possibile un accesso ai parametri del dispositivo tramite SNMP.

– SNMPv1/v2c/v3 Un accesso ai parametri del dispositivo è possibile con le versioni SNMP 1, 2c o 3. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SNMP > General".

– SNMPv3 Un accesso ai parametri del dispositivo è possibile solo con SNMP versione 3. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SNMP > General".

● Casella opzione "SNMPv1/v2 Read-Only" Attivare o disattivare l'accesso in scrittura alle variabili di SNMP con SNMPv1/v2c.

● Casella opzione "SNMPv1 Traps" Attivare o disattivare l'invio di trap (telegrammi di allarme). Ulteriori impostazioni si configurano in "System > SNMP > Traps".

● Casella opzione "DHCP Client" Attivare o disattivare il client DHCP. Ulteriori impostazioni si configurano in "System > DHCP Client".

● Casella opzione "SINEMA Configuration Interface" Se l'interfaccia di configurazione SINEMA è attivata, la configurazione può essere caricata nel dispositivo tramite il TIA-Portal.

● Casella di riepilogo "Configuration Mode":

Selezionare il modo di funzionamento dalla casella di riepilogo. Sono possibili i seguenti modi di funzionamento:

– Automatic Save Funzionamento di salvataggio automatico. Ca. 1 minuto dopo l'ultima modifica dei parametri o al riavvio del dispositivo la configurazione viene salvata automaticamente.

– Trial Modalità Trial. Nella modalità Trial le modifiche vengono acquisite, ma non salvate nel file di configurazione (Startup Configuration). Per salvare le modifiche nel file di configurazione è necessario utilizzare il pulsante "Write Startup Config". Il pulsante "Write Startup Config" viene visualizzato impostando la modalità Trial. Inoltre nel campo di visualizzazione viene visualizzato il messaggio "Trial Mode Active – Press "Write Startup Config" button to make your settings persistent." non appena esistono modifiche non salvate. Il messaggio è visibile in ciascuna pagina WBM fino a quando le modifiche eseguite vengono salvate o il dispositivo viene riavviato.

Procedimento 1. Per utilizzare la funzione desiderata attivare la casella opzione corrispondente.

2. Selezionare le opzioni desiderata dalla casella di riepilogo.

3. Fare clic sul pulsante "Set Values".



5.5.2 General

5.5.2.1 Device

Informazioni generali sul dispositivo Questa pagina contiene le informazioni generali sul dispositivo.

Le caselle "Current System Time", "System Up Time" e "Device Type" non possono essere modificate.


● Current System Time Visualizza l'ora attuale del sistema. L'ora del sistema viene impostata dall'utente o sincronizzata tramite telegramma dell'ora: o telegramma dell'ora SINEC H1, NTP o SNTP. (Solo lettura)

● System Up Time Visualizza il tempo di esecuzione del dispositivo dall'ultimo riavvio. (Solo lettura)

● Device Type Visualizza la sigla del tipo del dispositivo. (Solo lettura)

● Casella di inserimento "System Name" È possibile inserire il nome del dispositivo. Il nome inserito viene visualizzato nell'area di selezione. Sono possibili max. 255 caratteri. Il nome del sistema viene visualizzato anche nella richiesta di inserimento CLI (prompt). Nella richiesta di inserimento CLI il numero di caratteri è limitato. Il nome di sistema viene tagliato dopo 16 caratteri.



● Casella di inserimento "System Contact" È possibile inserire il nome di una persona referente, responsabile per il dispositivo. Sono possibili max. 255 caratteri.

● Casella di inserimento "System Location" È possibile inserire la posizione di montaggio del dispositivo. La posizione di montaggio inserita viene visualizzata nell'area di selezione. Sono possibili max. 255 caratteri.

Nota

Nelle caselle di inserimento viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

All'inizio e alla fine delle caselle "System Name", "System Contact" e "System Location" non sono ammessi i caratteri "<", ">" e "spazio".

Procedimento 1. Inserire nella casella di inserimento "System Contact" il consulente per il dispositivo.

2. Inserire nella casella di inserimento "System Location" la sigla della posizione di installazione.

3. Inserire nella casella di inserimento "System Name" il nome del dispositivo.


5.5.2.2 Coordinates

Informazioni tramite coordinate geografiche Nella finestra "Geografical Coordinates" è possibile inserire informazioni sulle coordinate geografiche. I parametri delle coordinate grafiche (latitudine, longitudine e altitudine tramite l'elissoide secondo WGS84) vengono inseriti direttamente nella casella di inserimento nella finestra "Geografical Coordinates".

Rilevamento delle coordinate

Per rilevare le coordinate geografiche del dispositivo utilizzare il materiale cartografico.

Le coordinate geografiche possono essere determinate anche tramite un ricevitore GPS. Nella maggior parte dei casi le coordinate geografiche vengono visualizzate direttamente da questi dispositivi e devono solo essere trasmessi nelle caselle di inserimento di questa pagina.



Descrizione La pagina contiene le seguenti caselle. Esse sono puramente caselle di informazione con una lunghezza massima di 32 caratteri.

● Casella di inserimento "Latitude" Latitudine: Viene inserito il valore per la latitudine nord o sud per la posizione del dispositivo.

Il valore +49° 1´31.67" significa che il dispositivo si trova a 49 gradi, 1 minuto d'arco e 31.67 secondi d'arco di latitudine nord. La latitudine sud viene rappresentata con un segno meno anteposto. All'indicazione delle cifre può essere aggiunta anche la lettera N (latitudine nord) o S (latitudine sud) (49° 1´31.67" N).

● Casella di inserimento "Longitude" Longitudine: Qui viene indicato il valore per la longitudine est o la longitudine ovest per la posizione del dispositivo. Il valore +8° 20´58.73" significa che il dispositivo si trova a 8 gradi, 20 minuti d'arco e 58.73 secondi d'arco di longitudine est. La longitudine ovest viene rappresentata con un segno meno anteposto. All'indicazione delle cifre può essere aggiunta anche la lettera O o E (longitudine est) o W (longitudine ovest) (8° 20´58.73" E).

● Casella di inserimento: "Height" Altitudine: Qui viene inserito il valore per l'altitudine sopra o sotto lo zero (livello del mare). Ad es. 158 m significa che il dispositivo si trova ad un'altitudine di 158 m sopra lo zero normale. Le indicazioni di altitudine sotto lo zero normale (ad es. sul Mar Morto) vengono rappresentate con un segno meno anteposto.

Procedimento 1. Inserire nella casella di inserimento "Latitude" il grado di latitudine rilevato.

2. Inserire nella casella di inserimento "Longitude" il grado di latitudine rilevato.

3. Inserire nella casella di inserimento "Height" l'altitudine sopra il livello del mare.




5.5.3 Agent IP

Configurazione degli indirizzi IP In questa pagina WBM si configura l'indirizzo IP per il dispositivo.


● IP Assignment Method Indica come viene assegnato l'indirizzo IP.

– Static L'indirizzo IP è statico. Le impostazioni IP si inseriscono nelle caselle di inserimento "IP Address" e "Subnet Mask".

– Dynamic (DHCP) Il dispositivo rileva un indirizzo IP dinamico da un server DHCP.

● Casella di inserimento "IP Address" Inserire l'indirizzo IP del dispositivo. Dopo aver fatto clic sul pulsante "Set Values" questo indirizzo IP viene visualizzato anche nella riga di indirizzo del Web Browser. In caso contrario l'indirizzo IP deve essere inserito manualmente nella riga di indirizzo del Web Browser.

● Casella di inserimento "Subnet Mask" Inserire la maschera della sottorete del dispositivo.

● Casella di inserimento "Default Gateway" Inserire l'indirizzo IP del gateway standard per comunicare con dispositivi in un'altra sotto-rete, ad es. stazioni di diagnostica, server e-mail.



● Casella di riepilogo "Agent VLAN ID"

Nella casella di riepilogo selezionare la VLAN ID. La casella di riepilogo è disponibile solo se nel parametro "Base Bridge Mode" è impostato "802.1 Q VLAN Bridge". I parametro si configura in "Layer 2 > VLAN > General". È possibile selezionare solo dalle VLAN configurate.

Nota

Modifica dell'Agent VLAN ID

Se il PC di configurazione è collegato al dispositivo direttamente tramite Ethernet e si modifica l'Agent VLAN ID, dopo la modifica il dispositivo non è più raggiungibile tramite Ethernet.

● MAC Address

Indica l'indirizzo MAC del dispositivo. L'indirizzo MAC è in funzione dell'hardware e non può essere modificato.

Procedimento 1. Inserire nella casella di inserimento in l'indirizzo IP, la maschera della sotto-rete e il

gateway standard.

2. Nella casella di riepilogo "Agent VLAN ID" selezionare la VLAN ID assegnata. Se la casella di riepilogo non può essere attivata, controllare se nel parametro "Base Bridge Mode" è impostato "802.1 Q VLAN Bridge". I parametro si configura in "Layer 2 > VLAN > General".




5.5.4 DNS Client In questa pagina si configura il server DNS per il dispositivo.

Nota

Vengono supportati solo Resource Records Typ A (indirizzo IPv4 di un host).


● Casella opzione "DNS Client" Con la casella opzione attivata la funzione "Client DNS" è attivata.

● Casella di riepilogo "Used DNS Server"

Qui si definisce quale server DNS viene utilizzato dal dispositivo:

– public only Il dispositivo utilizza solo il server DNS assegnato da DHCP.

– manual only Il dispositivo utilizza solo il server DNS progettato manualmente. I server DNS devono essere collegati in Internet. Sono progettabili al massimo tre server DNS.

– all Il dispositivo utilizza tutti i server DNS disponibili.



● Casella di inserimento "Name Server Address"

In caso di configurazione manuale inserire qui l'indirizzo IP di un server DNS. Dopo aver fatto clic sul pulsante "Create" viene generata una voce nella tabella del server DNS.

● La tabella per i server DNS con le seguenti colonne:

– Select Contrassegnare una casella opzione in questa colonna e fare clic sul pulsante "Delete" per cancellare la voce nell'elenco.

– Name Server Address Indica l'indirizzo IP del server DNS.

– Origin Qui viene visualizzato se il server DNS è stato configurato manualmente o se è stato assegnato tramite DHCP.

5.5.5 Restart

Ripristino delle preimpostazioni In questo menu si trova un pulsante per il riavvio del dispositivo e diverse possibilità per ripristinare le preimpostazioni del dispositivo.



Nota

Per il riavvio di un dispositivo osservare i seguenti punti: • Un riavvio del dispositivo può essere eseguito solo con autorizzazioni di Administrator. • Il riavvio di un dispositivo deve essere eseguito solo con i pulsanti di questo menu o

tramite relativi comandi CLI e non tramite off/on dell'alimentazione sul dispositivo. • Le modifiche eseguite diventano efficaci solo dopo aver fatto clic sul pulsante "Set

Values" nella rispettiva pagina WBM del dispositivo. Se il dispositivo si trova in "Trial--Mode", le modifiche della configurazione devono essere salvate manualmente prima di un riavvio. In "Autosave-Mode" le ultime modifiche vengono salvate automaticamente dopo un riavvio.



Descrizione Per il riavvio del dispositivo con i pulsanti di questa pagina sono disponibili le seguenti possibilità:

● Pulsante "Restart System" Fare clic su questo pulsante per riavviare il sistema. Il riavvio deve essere confermato in una finestra di dialogo. Durante un riavvio il dispositivo viene reinizializzato, il firmware interno viene ricaricato e il dispositivo esegue un autotest. Gli inserimenti programmati nella tabella degli indirizzi vengono cancellati. Durante il riavvio del dispositivo è possibile lasciare aperta la finestra del Browser. Successivamente è necessario eseguire di nuovo il login.

● Pulsante "Restore Memory Defaults and Restart" Fare clic su questo pulsante per ripristinare le impostazioni di configurazione della fabbrica e riavviare ad accezione dei seguenti parametri:

– Indirizzi IP

– Maschera di sottorete

– Indirizzo IP del gateway standard

– DHCP Client ID

– DHCP

– Nome del sistema

– Posizione di installazione del sistema

– Consulente del sistema

– Nomi utente e password

– Modo di funzionamento del dispositivo

● Pulsante "Restore Factory Defaults and Restart" Fare clic su questo pulsante per ricreare le impostazioni di configurazione della fabbrica. Vengono ripristinate anche le preimpostazioni protette. Viene eseguito automaticamente un riavvio.

Nota

Durante il ripristino di tutte le preimpostazioni alle impostazioni di configurazione di fabbrica viene perso anche l’indirizzo IP. Successivamente al dispositivo è possibile accedere solo tramite il Primary Setup Tool o tramite DHCP.

In caso di relativo collegamento un dispositivo precedentemente configurato correttamente può causare telegrammi in circolazione e di conseguenza l'interruzione del traffico di dati.



5.5.6 Commit Control

Gestione delle modifiche Con questa comando si definisce quando le impostazioni WLAN diventano efficaci sul dispositivo. Se si modifica un'impostazione WLAN e si conferma la modifica con "Set Values", questa modifica viene acquisita e diventa subito efficace. A tal proposito il collegamento WLAN viene brevemente interrotto. In questo modo il collegamento WLAN con il proprio dispositivo può essere perso prima di essere completamente configurato.

L'impostazione "Manual Commit" offre la seguente possibilità per concludere la configurazione del dispositivo. Le modifiche vengono acquisite, ma non sono subito efficaci. Le modifiche diventano efficaci solo dopo averle confermate con il comando "Commit Changes".

Nota

Se si configura il dispositivo tramite l'interfaccia WLAN si raccomanda di utilizzare l'impostazione "Manual Commit". Utilizzare di nuovo i parametri prima di confermare le modifiche con il pulsante "Commit Changes".




● Casella di riepilogo "Commit Mode" Selezionare dalla casella di riepilogo l'impostazione desiderata.

– Automatic Commit Facendo clic sul pulsante "Set Values" ciascuna modifica nelle impostazioni WLAN viene acquisita ed è subito efficace. Nell'impostazione base il dispositivo è impostato su Automatic Commit.

– Manual Commit Le modifiche vengono acquisite, ma non sono subito efficaci. Le modifiche diventano efficaci solo dopo averle confermate con il pulsante "Commit Changes". Il pulsante "Commit Changes" viene visualizzato impostando "Manual Commit". Inoltre nel campo di visualizzazione viene visualizzato il messaggio "Manual Commit Mode Active - Press "Commit Changes" button to provide current configuration to driver" non appena esistono modifiche WLAN. Il messaggio è visibile in ciascuna pagina WBM fino a quando le modifiche eseguite diventano efficaci o il dispositivo viene riavviato.

Nota

Quando le modifiche diventano efficaci, i collegamenti WLAN su tutte le interfacce WLAN vengono interrotte per breve tempo. Il driver WLAN viene avviato con le nuove impostazioni.

5.5.7 Load&Save

Panoramica dei tipi di file

Tabella 5- 1 HTTP

Tipo di file Carica-mento

Salva Cancel-la

Config Configurazione di avvio X X -- ConfigPack Informazioni di configurazione dettagliate, ad es.

configurazione di avvio, utente, certificati X X --

CountryList Il file Zip contiene l'elenco dei paesi come file csv e pdf.

-- X --

Debug Questo file contiene informazioni per il Siemens Support.

-- X X

Firmware Firmware X -- -- GSDML Informazioni tramite le proprietà del dispositivo -- X -- HTTPS Cert Certificato HTTPS X -- X LogFile File con voci della tabella del protocollo degli eventi -- X -- MIB File MIB MSPS provato "Scalance_w_msps.mib" -- X -- Script File script CLI X -- --



Tipo di file Carica-mento

Salva Cancel-la

StartupInfo Startup Log file -- X -- Users File con nomi utente e password X X -- WLANAu-thlog

File con voce del WLAN Authentication Log (infor-mazioni sui tentativi di autenticazione riusciti o falliti)

-- X --

WLANCert (solo in modalità client)

Certificato utente. Per il certificato utente è possibi-le definire una password nella pagina WBM "Load&Save > Password".

X X X

WLANSer-vCert (solo in modalità client)

Certificato server. X -- X

WLANSi-gRec (solo in modalità client)

Il file Zip contiene quanto segue: • File csv con i valori di misura del registratore di

segnale • File pdf con valori di misura e una rappresenta-

zione grafica supplementare dei valori di misu-ra.

Le informazioni relative ai valori di misura e la loro rappresentazione grafica si trovano nel capitolo "Signal Recorder (Pagina 228)".

-- X X

Tabella 5- 2 TFTP

Tipo di file Salva Carica-mento

Config Configurazione di avvio X X ConfigPack Informazioni di configurazione dettagliate, ad es.

configurazione di avvio, utente, certificati X X

CountryList Il file Zip contiene l'elenco dei paesi come file csv e pdf.

X --

Debug Questo file contiene informazioni per il Siemens Sup-port.

X --

Firmware Firmware X X GSDML Informazioni tramite le proprietà del dispositivo X -- HTTPS Cert Certificato HTTPS X X LogFile File con voci della tabella del protocollo degli eventi X -- MIB File MIB MSPS provato "Scalance_w_msps.mib" X -- Script File script CLI -- X StartupInfo Startup Log file X -- Users File con nomi utente e password X X WLANAuthlog File con voce del WLAN Authentication Log (informa-

zioni sui tentativi di autenticazione riusciti o falliti) X --



Tipo di file Salva Carica-mento

WLANCert (solo in modalità client)

Certificato utente. Per il certificato utente è possibile definire una password nella pagina WBM "Load&Save > Password".

X X

WLANServerCert (solo in modalità client)

Certificato server X X

WLANSigRec (solo in modalità client)

Il file Zip contiene quanto segue: • File csv con i valori di misura del registratore di

segnale • File pdf con valori di misura e una rappresentazio-

ne grafica supplementare dei valori di misura. Le informazioni relative ai valori di misura e la loro rappresentazione grafica si trovano nel capitolo "Signal Recorder (Pagina 228)".

X --

5.5.7.1 HTTP

Caricamento e salvataggio di dati tramite HTTP Il WBM offre la possibilità di salvare i dati del dispositivo in un file esterno sul proprio PC client o di caricare dati di questo tipo da un file esterno dal PC al dispositivo. In questo modo è possibile caricare un nuovo firmware da un file dal proprio PC client.

Nota Incompatibilità con le unità delle versioni precedenti

In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione e dei file log. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Incompatibilità con le versioni precedenti con il PLUG innestato

In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione e dei file log. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Se in questo caso nel dispositivo è innestato un C-PLUG, dopo il riavvio quest'ultimo è nello stato "Not Accepted" in quanto sul C-PLUG si trovano ancora i dati di configurazione del precedente firmware attuale. In questo modo è possibile tornare al precedente software attuale senza perdere i dati di configurazione.

Se la configurazione iniziale sul C-PLUG non è più necessaria, il PLUG può essere cancellato manualmente o scritto di nuovo tramite "System > PLUG".



Nota File di configurazione e modalità Trial/Automatic Save

In modalità Automatic Save viene eseguito un salvataggio automatico prima che i file di configurazione (ConfigPack e Config) vengano trasmessi. In modalità Trial le modifiche vengono acquisite ma non salvate nei file di configurazione (ConfigPack e Config). Per salvare le modifiche nei file di configurazione utilizzare il pulsante "Write Startup Config" nella pagina WBM "System > Configuration".


● Type Indica il tipo di file.

● Description Visualizza la breve descrizione del tipo di file.

● Load Con questo pulsante è possibile caricare file nel dispositivo. Il pulsante è attivabile solo se questa funzione viene supportata dal tipo di file.



● Save Con questo pulsante è possibile salvare file dal dispositivo. Il pulsante è attivabile solo se questa funzione viene supportata dal tipo di file e il file è presente nel dispositivo.

● Delete Con questo pulsante è possibile cancellare file dal dispositivo. Il pulsante è attivabile solo se questa funzione viene supportata dal tipo di file e il file è presente nel dispositivo.

Nota

Dopo un aggiornamento del firmware cancellare la cache del Web Browser.

Procedimento Caricamento dei dati tramite HTTP

1. Avviare il caricamento facendo clic su uno dei pulsanti "Load".

Si apre la finestra di dialogo per caricare un file.

2. Navigare al file desiderato che deve essere caricato.

3. Fare clic sul pulsante "Apri" nella finestra di dialogo.

A questo punto il file è caricato.

Un riavvio è necessario in base al file collegato. Se è necessario un riavvio, viene visualizzato un messaggio corrispondente. Gli altri file vengono eseguiti immediatamente, ad es. il file script CLI, e le nuove impostazioni vengono applicate senza riavvio.

Salvataggio dei dati tramite HTTP

1. Avviare il salvataggio facendo clic su uno dei pulsanti "Save".

2. Viene richiesto di scegliere una posizione di salvataggio e un nome per il file o di acquisire il nome di file proposto. Per la selezione utilizzare la finestra di dialogo del proprio Browser. Dopo la selezione fare clic sul pulsante "Save".

Cancellazione dei dati tramite HTTP

1. Avviare la cancellazione facendo clic su uno dei pulsanti "Delete".

Il file da cancellare viene cancellato.

Riutilizzo dei dati di configurazione

Se diversi dispositivi devono ottenere la stessa configurazione e l'assegnazione degli indirizzi IP deve essere eseguita tramite DHCP, salvando e leggendo i dati di configurazione è possibile ridurre il lavoro di riconfigurazione.

Per riutilizzare i dati di configurazione procedere nel modo seguente:

1. Salvare i dati di configurazione di un dispositivo configurato nel proprio PC.

2. Caricare questi file di configurazione in tutti gli altri dispositivi che si vogliono configurare.

3. Se per singoli dispositivi sono necessarie impostazioni individuali, esse devono essere eseguite online nel dispositivo interessato.

Fare attenzione che i dati di configurazione devono essere salvati in modo codificato. Per questo motivo i file non possono essere elaborati con un editor di testo.



5.5.7.2 TFTP

Caricamento e salvataggio di dati tramite server TFTP In questa pagina è possibile configurare il server TFTP e i nomi dei file. Inoltre il WBM offre la possibilità di salvare i dati del dispositivo in un file esterno sul proprio PC client o di caricare dati di questo tipo da un file esterno dal PC al dispositivo. In questo modo è possibile caricare un nuovo firmware da un file dal proprio PC client.

Nota Incompatibilità con le unità delle versioni precedenti

In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione e dei file log. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Incompatibilità con le versioni precedenti con il PLUG innestato

In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione e dei file log. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Se in questo caso nel dispositivo è innestato un C-PLUG, dopo il riavvio quest'ultimo è nello stato "Not Accepted" in quanto sul C-PLUG si trovano ancora i dati di configurazione del precedente firmware attuale. In questo modo è possibile tornare al precedente software attuale senza perdere i dati di configurazione.


Nota File di configurazione e modalità Trial/Automatic Save

In modalità Automatic Save viene eseguito un salvataggio automatico prima che i file di configurazione (ConfigPack e Config) vengano trasmessi. In modalità Trial le modifiche vengono acquisite ma non salvate nei file di configurazione (ConfigPack e Config). Per salvare le modifiche nei file di configurazione utilizzare il pulsante "Write Startup Config" nella pagina WBM "System > Configuration".




● Casella di inserimento "TFTP Server IP Address" Inserire qui l'indirizzo IP del server TFTP con il quale si scambiano dati.

● TFTP Server Port Inserire la porta del server TFTP sulla quale deve essere svolto lo scambio dei dati. Eventualmente è possibile modificare il valore standard 69 in base alle richieste specifiche.


● Type Indica il tipo di file.

● Description Visualizza la breve descrizione del tipo di file.

● Casella di inserimento "Filename" Inserire un nome di file.

● Casella di riepilogo "Actions" Selezionare l'azione dalla casella di riepilogo. La selezione dipende dal tipo di file selezionato, ad es. il file Log può essere solo salvato. Sono possibili le seguenti azioni:

– Save file Con questa selezione si salva un file nel server TFTP.

– Load file Con questa si carica un file nel server TFTP.



Procedimento Caricamento e salvataggio del dati tramite TFTP

1. Nella casella di inserimento "TFTP Server IP Address" inserire l'indirizzo IP del server TFTP.

2. Nella casella di inserimento "TFTP Server Port" inserire la porta utilizzata del server.

3. Inserire nella casella di inserimento "Filename" il nome di un file nel quale si intende salvare o dal quale si intende acquisire dati.

4. Dalla casella di riepilogo "Actions" selezionare l'azione che si vuole effettuare.

5. Fare clic sul pulsante "Set Values" per avviare le azioni selezionate.

6. Dopo il caricamento della configurazione e del certificato SSL riavviare il dispositivo. Le modifiche diventano attive solo dopo un riavvio.

Riutilizzo dei dati di configurazione

Se diversi dispositivi devono ottenere la stessa configurazione e l'assegnazione degli indirizzi IP deve essere eseguita tramite DHCP, salvando e leggendo i dati di configurazione è possibile ridurre il lavoro di riconfigurazione.

Per riutilizzare i dati di configurazione procedere nel modo seguente:

1. Salvare i dati di configurazione di un dispositivo configurato nel proprio PC.

2. Caricare questi file di configurazione in tutti gli altri dispositivi che si vogliono configurare.

3. Se per singoli dispositivi sono necessarie impostazioni individuali, esse devono essere eseguite online nel dispositivo interessato.

Fare attenzione che i dati di configurazione devono essere salvati in modo codificato. Per questo motivo i file non possono essere elaborati con un editor di testo.

5.5.7.3 Passwords

Password per il certificato utente Con questa voce di menu si definisce se il certificato utente necessita di una password.

Nota





● Type Visualizza il certificato utente.

● Description Visualizza la breve descrizione relativa al certificato utente.

● Enabled Definisce se il certificato utente necessita di una password. Durante l'attivazione delle impostazioni definire la password in "Password".

● Password Inserire la password per il certificato utente.

Nota

Per l'assegnazione della password viene utilizzato il codice ASCII da 0x20 a 0x7e.

● Password Confirmation Confermare la password.

● Status Indica se le impostazioni attuali corrispondono al certificato sul dispositivo.

– Valid Le impostazioni sono valide.

– Invalid Le impostazioni non sono valide.

Procedimento 1. Attivare l'opzione "Enabled".

2. Inserire la password in "Password".

3. Per confermare la password inserire di nuovo la password in "Password Confirmation".




5.5.8 Events

5.5.8.1 Configuration

Selezione degli eventi del sistema In questa pagina si definisce il tipo di reazione di un dispositivo ad eventi del sistema. Attivando le relative opzioni si definisce il tipo di reazione del dispositivo per gli eventi. Per attivare o disattivare le opzioni fare clic nella casella opzione corrispondente della relativa colonna.

Descrizione Con la tabella 1 è possibile attivare o disattivare insieme tutte le caselle opzione di una colonna della tabella 2. La tabella 1 si divide nelle seguenti colonne:

● Event Indica che le impostazioni sono valide per tutti gli eventi della tabella 2.

● E-Mail / Trap / Log Table / Syslog / Fault Attivare o disattivare il tipo desiderato di messaggio per tutti gli eventi. Se è selezionato "No Change", le voci della colonna corrispondente nella tabella 2 restano invariate.

● Copy to Table Facendo clic sul pulsante viene applicata l'impostazione per tutti gli eventi della tabella 2.




● Event La colonna contiene i seguenti valori:

– Cold/Warm Start L'apparecchio è stato avviato o riavviato dall'utente.

– Link Change Questo evento si verifica solo se lo stato della porta viene sorvegliato e ha subito una modifica; vedere "System > Fault Monitoring > Link Change".

– Authentication Failure Questo evento si verifica ai tentativi di accesso con una password errata.

– Power Change Questo evento si verifica quando i cavi di alimentazione 1 e 2 vengono sorvegliati. Indica che si è verificato un passaggio al cavo 1 o al cavo 2. L'evento si verifica anche se l'alimentazione PoE si è interrotta, vedere "System > Fault Monitoring > Power Supply".

– Spanning Tree Change La topologia STP e RSTP o MSTP è stata modificata.

– Fault State Change Lo stato di errore è stato modificato. Lo stato di errore può riferirsi alla sorveglianza attivata della porta, all'intervento dei contatti di segnalazione o alla sorveglianza della tensione.

– Overlap AP Detection (solo in modalità Access Point) Questo evento viene attivato per una voce nell'elenco Overlap AP.

– WDS (Solo in modalità Access Point) Lo stato del collegamento di un percorso WDS è stato modificato.

– DFS (Solo in modalità Access Point) Questo evento si verifica se è stato ricevuto un senale radar o se DFS-Scan è stata avviata o arrestata.

– WLAN General (Solo in modalità Access Point) Questo evento si verifica se è stata modificata la larghezza della banda del canale.

– WLAN Authentication Log Inoltro delle voci del WLAN Authentication Log al server protocollo di sistema.

– WLAN De/Authentication (Solo in modalità Client) In caso di tentativi di autenticazione riusciti o non riusciti.

– iPCF Cycle Time (Solo in modalità Access Point) Disponibile solo se è innestato il KEY-PLUG. Questo evento si verifica se per il tempo di ciclo iPCF impostato sono connetti troppi client o se in un ciclo non sono stati raggiunti tutti i client.

– iPCF Poll Size Disponibile solo se il KEY-PLUG è innestato. Questo evento si verifica se la dimensione dei dati PNIO è eccessiva per la trasmissione.



● E-Mail L'apparecchio invia una e-mail. Il presupposto è che il server SMTP sia configurato e la funzione "SMTP Client" sia attivata.

● Trap L'apparecchio attiva un trap SNMP. Il presupposto è che in "System > Configuration" "SNMPv1 Traps" sia attivato.

● Log Table Il dispositivo scrive una voce nella tabella del protocollo del risultato.

● Syslog L'apparecchio scrive una voce nel server del protocollo del sistema. Il presupposto è che il server del protocollo di sistema sia configurato e la funzione "SMTP Client" sia attivata.

● Fault Il dispositivo attiva un errore. Il LED di errore si accende.

Procedimento Per modificare le viti procedere nel modo seguente:

1. Attivare la casella opzione nella riva dell'evento desiderato. Selezionare quindi l'evento nella colonna sotto le seguenti azioni:

– E-mail

– Trap

– Log Table

– Syslog

– Fault


5.5.8.2 Severity Filter

Impostazione del filtro Severity Impostare in questa pagina i livelli dei valori soglia per la trasmissione di messaggi sugli eventi di sistema.



Nella prima colonna della tabella è indicato il tipo di client per il quale vengono eseguire le impostazioni:

● E-Mail

Invio di messaggi sugli eventi di sistema per e-mail

● Log Table

Registrazione di eventi di sistema nella tabella Log.

● Syslog

Registrazione di eventi di sistema nel file Syslog.

Selezionare il livello desiderato nella casella di riepilogo della seconda colonna della tabella.

Per la selezione esistono i seguenti valori:

● Critical Gli eventi di sistema vengono elaborati a partire dal livello Severity Critical.

● Warning

Gli eventi di sistema vengono elaborati a partire dal livello Severity Warning.

● Info Gli eventi di sistema vengono elaborati a partire dal livello Severity Info.

Procedimento Per configurare il livello desiderato procedere nel modo seguente:

1. Selezionare i valori desiderati nella casella di riepilogo nella seconda colonna della tabella dopo il tipo di client.


5.5.9 SMTP Client

Sorveglianza della rete tramite e-mail Un dispositivo offre la possibilità di trasmettere automaticamente una e-mail (ad es. all’amministratore della rete) al verificarsi di un evento di allarme. La e-mail contiene l’identificazione del dispositivo trasmittente e una descrizione della causa dell’allarme con testo in chiaro e un timbro dell’ora. In questo modo per reti con pochi nodi è possibile realizzare una sorveglianza della rete centrale sulla base di un sistema di e-mail. In caso di messaggi di disturbo pervenuti via e-mail è possibile avviare il WBM tramite identificazione del mittente via Internet Browser per leggere ulteriori informazioni di diagnostica.

In questa pagina si configurano fino a tre server SMTP e i relativi indirizzi e-mail.




● SMTP Client Attivare o disattivare il client SMTP.

● Sender Email Address Inserire il nome del mittente che deve essere indicato nella e-mail, ad es. il nome del dispositivo.

Questa impostazione vale solo per il server SMTP configurato.

● Send Test Mail

Inviare una e-mail di test per controllare la propria configurazione.

● SMTP Port

Inserire la porta tramite la quale è raggiungibile il server SNTP.

Impostazione della fabbrica: 25

Questa impostazione vale solo per il server SMTP configurato.

● SMTP Server IP Address Inserire l’indirizzo IP o il nome FQDN del server SMTP.

La tabella contiene le seguenti colonne:

● Select Attivare la casella opzione in una riga da cancellare.

● SMTP Server Address Indica l’indirizzo IP o il nome FQDN del server SMTP.

● Receiver Email Address Inserire l'indirizzo di posta elettronica al quale il dispositivo deve inviare una e-mail in caso di errore.



Procedimento 1. Attivare l'opzione "SMTP Client".

2. Inserire l’indirizzo IP del server SMTP o il nome FQDN nella casella di inserimento "SMTP Server IP Address".

3. Fare clic sul pulsante "Create". Nella tabella viene generata una nuova voce.

4. Nella casella di inserimento "Receiver Email Address" inserire l'indirizzo e-mail al quale il dispositivo deve inviare una e-mail in caso di errore.


Nota

A seconda delle proprietà e della configurazione del server SMTP può essere necessario adattare la casella di inserimento "Sender Email Address". Richiedere le informazioni all’amministratore del server SMTP.

5.5.10 DHCP

5.5.10.1 DHCP Client

Impostazione del modo di funzionamento DHCP Se il modo di funzionamento DHCP è attivato, il client DHCP avvia in un server DHCP configurato una richiesta DHCP e riceve come risposta un indirizzo IPv4 assegnato. Il server gestisce un'area di indirizzi dalla quale assegna indirizzi IPv4. È anche possibile configurare il server in modo che su richiesta al client venga assegnato sempre lo stesso indirizzo IPv4.




● Casella opzione "DHCP Client Configuration Request (Opt.66, 67)" Attivare questa opzione, se il client DHCP deve utilizzare le opzioni 66, e 67 per scaricare e successivamente attivare un file di configurazione.

● Casella di riepilogo "DHCP Mode" Selezionare il modo di funzionamento DHCP dalla casella di riepilogo. Sono possibili i seguenti modi di funzionamento:

– via MAC Address L'identificazione avviene tramite l'indirizzo MAC.

– via DHCP Client ID L'identificazione ha luogo tramite un'ID client DHCP definita liberamente.

– via System Name L'identificazione avviene tramite il nome del sistema. Se il nome di sistema comprende 255 caratteri, l'ultimo carattere non viene utilizzato per l'identificazione.

– via PNIO Name of Station L'identificazione avviene tramite il nome PNIO della stazione.


● Interface Interfaccia alla quale si riferisce l'impostazione.

● DHCP Attivare o disattivare il client DHCP per l'interfaccia corrispondente.

Procedimento Per configurare l'indirizzo IP tramite ID client DHCP procedere nel modo seguente:

1. Attivare l'opzione "DHCP Client".

2. Selezionare dalla casella di riepilogo "DHCP Mode" il modo di funzionamento DHCP "via DHCP Client ID".

3. Nella casella di inserimento attivata "DHCP Client ID" inserire una stringa di caratteri per l'identificazione del dispositivo. Questa sequenza di caratteri viene successivamente analizzata dal server DHCP.

4. Selezionare l'opzione "Client Configuration Request (Opt.66, 67)" se il client DHCP deve utilizzare le opzioni 66, e 67 per scaricare e successivamente attivare un file di configurazione.


Nota

Se viene scaricato un file di configurazione, si attiva un riavvio del sistema. Fare attenzione che in questo file di configurazione non deve più essere impostata l'opzione "Client Configuration Request (Opt.66, 67)".



5.5.10.2 DHCP Server

Nota


Il dispositivo può essere utilizzato come server DHCP. In questo modo è possibile assegnare automaticamente gli indirizzi IPv4 ai dispositivi collegati. Gli indirizzi IPv4 vengono ripartiti dinamicamente da una banda di indirizzi indicata oppure viene assegnato un determinato indirizzo IPv4 (statico) ad un determinato dispositivo.

In questa pagina si definisce la banda di indirizzi IPv4 dalla quale il client DHCP ottiene un indirizzo IPv4 qualsiasi. L'assegnazione statica degli indirizzi IPv4 si configura in "Static Leases".

Presupposto per il server DHCP ● NAT è attivato. NAT si attiva in "Layer 3 > NAT".

● I dispositivi collegati sono configurati in modo da rilevare l'indirizzo IPv4 da un server DHCP.




● Casella opzione "Enable DHCP Server" Attivare o disattivare il server DHCP sul dispositivo.

Nota

Per evitare conflitti con indirizzi IPv4 nella rete può essere configurato solo un dispositivo come server DHCP.

● Casella opzione "Probe address with ICMP Echo before offer" Se attivata, il server DHCP controlla se l'indirizzo IP è già assegnato. Inoltre il server DHCP invia messaggi di eco ICMP (ping) all'indirizzo IPv4. Se non perviene nessuna risposta, il server DHCP può assegnare l'indirizzo IPv4.

Nota

Se nella propria rete esistono dispositivi nei quali il servizio eco è disattivato come standard, possono verificarsi conflitti negli indirizzi IPv4. Per evitare questa situazione assegnare a questi dispositivi un indirizzo IPv4 che si trova fuori dalla banda di indirizzi IPv4.


● Select Attivare la casella opzione nella riga da cancellare.

● Pool ID Indica il numero della banda di indirizzi IPv4. Facendo clic sul pulsante "Create" viene creata una nuova riga con un numero univoco (Pool ID).

Nota

Può essere creata solo una Pool ID (ID = 1).

● Interface Definire l'interfaccia tramite la quale vengono assegnati dinamicamente gli indirizzi IPv4.

● Enable Definire se viene utilizzata questa banda di indirizzi IPv4.

Nota

Attivando la banda di indirizzi IPv4 le schede "DHCP Options" e "Static Leases" diventano grigie e non possono essere configurate.

Subnet Inserire l'area di indirizzi di rete che viene assegnata ai dispositivi. Utilizzare il tipo di scrittura CIDR.

● Lower IP Address Inserire l'indirizzo IPv4 che definisce l'inizio della banda di indirizzi IPv4 dinamica. L'indirizzo IPv4 deve essere all'interno dell'area di indirizzi di rete configurata in "Subnet".



● Upper IP Address Inserire l'indirizzo IPv4 che definisce la fine della banda di indirizzi IPv4 dinamica. L'indirizzo IPv4 deve essere all'interno dell'area di indirizzi di rete configurata in "Subnet".

● Lease Time [sec] Definire per quanti secondi l'indirizzo IPv4 resta valido. Allo scadere di questo periodo il dispositivo deve richiedere un nuovo indirizzo IPv4 oppure prolungare la durata di validità dell’indirizzo IPv4 esistente.

5.5.10.3 DHCP Options

Nota


In questa pagina si definisce quali opzioni DHCP sono supportate dal server DHCP. Le diverse opzioni DHCP sono definite in RFC 2132.




● Casella di riepilogo "Pool ID" Selezionare la banda di indirizzi IPv4 desiderata.

● Casella di inserimento "Option Code" Inserire il numero dell'opzione DHCP desiderata. Le diverse opzioni DHCP sono definite in RFC 2132. Le opzioni DHCP 1, 3, 6, 66 e 67 vengono create automaticamente durante la creazione della banda di indirizzi IPv4. Possono essere cancellate tutte le opzioni ad eccezione dell'opzione 1.

Nell'opzione DHCP 3, come parametro DHCP viene impostato automaticamente l'indirizzo IPv4 interno del dispositivo.

Nota

Opzioni DHCP non supportati

Non sono supportate le opzioni DHCP 50 - 60 e 255.




● Option Code Indica il numero dell'opzione DHCP.

● Use Interface IP Definire se l'indirizzo IPv4 interno del dispositivo viene utilizzato o meno.

● Value Inserire il parametro DHCP che viene trasmesso al client DHCP. Il contenuto dipende dall'opzione DHCP.

– DHCP opzione 67 (nome file di avvio)

Inserire il nome del file di avvio in formato di stringa.

– Opzioni DHCP 3 (router), 6 (DNS) e 66 (server TFTP):

Inserire il parametro DHCP come indirizzo IPv4, ad es. 192.168.100.2. Ad eccezione dell'opzione DHCP 3 nelle opzioni DHCP possono essere indicati più indirizzi IPv4 divisi da una virgola.

– Tutte le altre opzioni DHCP

Inserire il parametro DHCP in esadecimali, ad es. l'indirizzo IPv4 192.168.100.2 corrisponde a "C0A86402".



5.5.10.4 Static Leases

Nota


In questa pagina definire che i dispositivi di un determinato indirizzo MAC vengono assegnati all'indirizzo IPv4 indicato.


● Casella di riepilogo "Pool ID" Selezionare la banda di indirizzi IPv4 desiderata.

● Casella di riepilogo "Hardware Type" Ethernet MAC L'identificazione avviene tramite l'indirizzo MAC. Inserire l'indirizzo MAC in "Value". L'indirizzo MAC è costituito da sei byte che vengono annotati in modo esadecimale separati da trattini, ad es. 00-ab-1d-df-b4-1d.

● Casella di inserimento "Value" Inserire l'indirizzo MAC e fare clic sul pulsante "Create" per creare la voce. Sono possibili al massimo 20 voci.




Nota

Viene supportata solo la Pool ID = 1.



● HW Type Indica se l'indirizzo IPv4 dipende dall'indirizzo MAC.

● Value Indica l'indirizzo MAC assegnato all'indirizzo IPv4.

● IP Address Definire l'indirizzo IPv4. L'indirizzo IPv4 deve corrispondere alla sottorete della banda di indirizzi IPv4.

5.5.11 SNMP

5.5.11.1 General

Configurazione di SNMP In questa pagina eseguire le impostazioni base per SNMP. Attivare le opzioni in base alla funzione che si desidera utilizzare.




● Casella di riepilogo "SNMPv1/v2c/v3" Selezionare il protocollo SNMP dalla casella di riepilogo. Sono possibili le seguenti impostazioni:

– "-" (disattivato) SNMP disattivato.

– SNMPv1/v2c/v3 SNMPv1/v2c/v3 viene supportato.

– SNMPv3 Viene supportato solo SNMPv3.

● Casella opzione "SNMPv1/v2c Read Only" Se si attiva questa opzione SNMPv1/v2c può accedere alle variabili SNMP solo in lettura.

Nota

Community String

Per motivi di sicurezza non utilizzare i valori standard "public" o "private". Modificare le stringhe Community dopo la prima installazione.

● Casella di inserimento "SNMPv1/v2c Read/Write Community String" Inserire la stringa Community per l'accesso in lettura e in scrittura del protocollo SNMP.

● Casella di inserimento "SNMPv1/v2c Read Community String" Inserire la stringa Community per l'accesso del protocollo SNMP.

● Casella opzione "SNMPv1 Traps" Attivare o disattivare l'invio di trap SNMP (telegrammi di allarme). Nella scheda "Trap" inserire gli indirizzi IP del dispositivo ai quali vengono inviati gli SNMP Trap.

● Casella di inserimento "SNMPv1/v2c Trap Community String" Inserire la stringa Community per l'invio di messaggi SNMPv1/v2.

Procedimento 1. Nella casella di riepilogo "SNMP" selezionare l'opzione desiderata:

– "-" (disattivato)

– SNMPv1/v2c/v3

– SNMPv3

2. Attivare la casella opzione "SNMPv1/v2c Read only", se si vuole accedere con SNMPv1/v2c alle variabili SNMP solo in lettura.

3. Nella casella di inserimento "SNMPv1/v2c Read Community String" inserire la stringa di caratteri desiderata.

4. Inserire nella casella di inserimento "SNMPv1/v2c Read/Write Community String" la stringa di caratteri desiderata.




5.5.11.2 Traps

Trap SNMP negli eventi di allarme Al verificarsi di un evento di allarme un dispositivo può inviare trap SNMP (telegrammi di allarme) a fino a dieci diverse stazioni management contemporaneamente. Solo con questi eventi vengono inviati trap definiti nella voce di menu "Events".

Nota

I trap vengono inviati solo se nella scheda "General" o in "System > Confguration" è stata attiva l'opzione "SNMPv1 Traps".

Descrizione ● IP Address

Inserire l'indirizzo IP o il nome FQDN della stazione alla quale il dispositivo invia trap SNMP. È possibile indicare fino a dieci diversi destinatari.


● Select Selezionare la riga che si vuole cancellare.

● IP Address In caso di necessità modificare gli indirizzi IP o i nomi FQDN delle stazioni.

● Trap Attivare o disattivare l'invio di trap. Le stazioni inserite ma non selezionate non ricevono trap SNMP.



Procedimento Creazione di una nuova voce trap

1. Inserire in "IP Address" l'indirizzo IP o il nome FQDN della stazione alla quale il dispositivo deve inviare trap.

2. Fare clic sul pulsante "Create" per creare una nuova voce trap.

3. Attivare "Trap" nella riga desiderata.


Cancellazione di una voce trap

1. Attivare "Select" nella riga da cancellare.

2. Fare clic sul pulsante "Delete". La voce viene cancellata.

5.5.11.3 v3 Groups

Impostazioni di sicurezza e assegnazione di autorizzazioni SNMP versione 3 offre un’assegnazione delle autorizzazioni, l'autenticazione e la codifica per il livello di protocollo. I livelli di sicurezza e le autorizzazioni di lettura/scrittura vengono definite in modo specifico per i gruppi. Per ogni membro di un gruppo valgono automaticamente le relative impostazioni.




● Group Name Inserire il nome del gruppo. La lunghezza massima è di 32 caratteri.

● Security Level Selezionare il livello di sicurezza (autenticazione, codifica) valido per

il gruppo. Per i livelli di protezione esistono le seguenti possibilità:

– No Auth/no Priv Nessuna autenticazione attivata / nessuna codifica attivata.

– Auth/no Priv Autenticazione attivata / nessuna codifica attivata.

– Auth/Priv Autenticazione attivata / codifica attivata.



● Group Name Indica i nomi definiti per i gruppi.

● Security Level Indica il livello di sicurezza configurato.

● Read Attiva o disattiva l'accesso in lettura per il gruppo desiderato.

● Write Attiva o disattiva l'accesso in scrittura per il gruppo desiderato.

Nota

Per far sì che l'accesso in lettura funzioni è necessario attivare anche l'accesso in lettura.

● Persistence Indica se il gruppo è assegnato ad un utente SNMPv3. Se il gruppo non è assegnato a nessun utente SNMPv3, non viene attivato nessun salvataggio automatico e il gruppo configurato è sparito di nuovo dopo un riavvio del dispositivo.

– Yes

Il gruppo è assegnato ad un utente SNMPv3.

– No

Il gruppo non è assegnato a nessun utente SNMPv3.



Procedimento Creazione di un nuovo gruppo

1. Inserire in "Group Name" il nome di gruppo desiderato.

2. Nella casella di riepilogo "Security Level" selezionare il livello di sicurezza desiderato.

3. Fare clic sul pulsante "Create" per creare una nuova voce.

4. Definire in "Read" i diritti di lettura desiderati per il gruppo.

5. Definire in "Write" i diritti di scrittura desiderati per il gruppo.


Modifica di un gruppo

1. Definire in "Read" i diritti di lettura desiderati per il gruppo.

2. Definire in "Write" i diritti di scrittura desiderati per il gruppo.


Nota

I nome di gruppo indicato una volta e il livello di sicurezza non possono più essere modificati dopo la creazione. Se si vuole modificare il nome del gruppo o il livello di sicurezza è necessario cancellare il gruppo e ricrearlo e riconfigurarlo con il nuovo nome.

Cancellazione di un gruppo

1. Attivare "Select" nella riga da cancellare. Ripetere la procedura per tutti i gruppi che si vogliono cancellare.

2. Fare clic sul pulsante "Delete". Le voci vengono cancellate.



5.5.11.4 v3 Users

Impostazioni di sicurezza personalizzate Sulla pagina WBM è possibile creare, modificare o cancellare utenti SNMPv3. Il modello di sicurezza personalizzato funziona con il concetto di nome utente, vale a dire ciascun telegramma viene previsto con un identificativo utente. Questo nome utente e le relative impostazioni di sicurezza controllano sia il mittente, sia il destinatario.


● User Name Inserire un nome utente a scelta. Dopo l'acquisizione dei dati il nome non può più essere modificato.



● User Name Mostra gli utenti creati.

● Group Name Selezionare il gruppo che viene assegnato all'utente.

● Authentication Protocol Definire il protocollo di autenticazione. È attivabile solo se il gruppo supporta questa funzione.

Esistono le seguenti impostazioni:

– none

– MD5

– SHA



● Privacy Protocol Definire se l'utente utilizza l'algoritmo DES. È attivabile solo se il gruppo supporta questa funzione.

● Authentication Password Inserire nella prima casella di inserimento la password di autenticazione. La password deve essere di almeno 6 caratteri, la lunghezza max. è di 32 caratteri.

● Authentication Password Confirmation Confermare la password inserendola una seconda volta.

● Privacy Password Inserire la password di codifica. La password deve essere di almeno 6 caratteri, la lunghezza max. è di 32 caratteri.

● Privacy Password Confirmation Confermare la password di codifica inserendola una seconda volta.

● Persistence Indica se l'utente è assegnato ad un gruppo SNMPv3. Se l'utente non è assegnato a nessun gruppo SNMPv3, non viene attivato nessun salvataggio automatico e l'utente configurato è sparito di nuovo dopo un riavvio del dispositivo.

– Yes

L'utente è assegnato ad un gruppo SNMPv3.

– No

L'utente non è assegnato a nessun gruppo SNMPv3.

Procedimento Creazione di un nuovo utente

1. Nella casella di inserimento "User Name" inserire il nome del nuovo utente.


3. Selezionare in"Groups" il gruppo al quale deve appartenere al nuovo utente.

Se il gruppo non è ancora creato, passare alla pagina "v3 Groups" e definire le impostazioni per questo gruppo.

4. Se per il gruppo selezionato è necessaria un'autenticazione, selezionare in "Authentification Protocol" l'algoritmo di autenticazione. Inserire nelle caselle di inserimento corrispondenti la password di autenticazione e la relativa conferma.

5. Se per il gruppo è stata definita una codifica, selezionare l'algoritmo in "Privacy Protocol". Inserire nelle relative caselle di inserimento la password di codifica e la relativa conferma.




Cancellazione utenti

1. Attivare "Select" nella riga da cancellare. Ripetere la procedura per tutti gli utenti che si vogliono cancellare.

2. Fare clic sul pulsante "Delete". La voce viene cancellata.

Nota

Se prima di questa fase si fa clic su un altro pulsante, ad es. pulsante "Refresh", la cancellazione viene interrotta. I dati delle righe contrassegnate vengono mantenuti. Le selezioni vengono rimosse. Se si vuole ripetere l'operazione, è necessario selezionare di nuovo i set di dati da cancellare.

5.5.12 System Time Per impostare l'ora del sistema del dispositivo esistono diversi metodi. Può essere attivo sempre solo un metodo.

Attivando un metodo, il metodo attivato fino ad ora viene disattivato automaticamente.

5.5.12.1 Manual Setting

Impostazione manuale dell'ora del sistema In questa pagina si imposta sia la data sia l'ora del sistema. Per poter utilizzare questa impostazione è necessario attivare "Time Manually".




● Time Manually Attivare o disattivare l'impostazione manuale dell'ora. Se si attiva l'opzione la casella di inserimento "System Time" diventa editabile.

● System Time Inserire data e ora nel formato "MM/DD/YYYY HH:MM:SS".

In caso di impostazione manuale dell'ora, l'ora viene salvata una volta nel tag nella memoria interna del dispositivo. Dopo un riavvio del dispositivo questo valore viene impostato come ora del sistema e si scosta quindi meno di 24 ore dall'ora effettiva. In caso di un reset del dispositivo alle impostazioni di fabbrica l'ora viene impostata sul valore 01/01/2000 00:00:00.

● Use PC Time Fare clic sul pulsante per applicare le impostazioni dell'ora del PC.

● Last Synchronization Time Questa casella è solo leggibile e indica quando è avvenuta l’ultima sincronizzazione dell’ora. Se non era possibile nessuna sincronizzazione dell’ora, la casella contiene l’indicazione "Date/time not set".

● Last Synchronization Mechanism Questa casella indica il modo in qui è stata effettuata l'ultima sincronizzazione dell'ora.

– Not set L'ora non è stata impostata.

– Manual Impostazione manuale dell'ora

– SNTP Sincronizzazione automatica dell'ora tramite SNTP

– NTP Sincronizzazione automatica dell'ora tramite NTP

– SIMATIC Sincronizzazione automatica dell'ora tramite telegramma dell'ora SIMATIC.

● Daylight Saving Time Indica se il cambio di ora legale è attivo.

– active (+1 hour) L'ora in "Current System Time" è l'ora legale.

– inactive (+0 hours) L'ora in "Current System Time" non è l'ora legale



Procedimento 1. Attivare l'opzione "Time Manually".

2. Fare clic nella casella di inserimento "System Time".

3. Inserire nella casella di inserimento "System Time" data e ora in formato " MM/DD/YYYY HH:MM:SS".

4. Fare clic sul pulsante "Set Values". La data e l'ora vengono acquisite e nella casella "Last Synchronization Mechanism" viene inserito "Manual".

5.5.12.2 DST Overview In questa pagina è possibile creare nuove voci per il cambio dell'ora legale.

La tabella fornisce una panoramica sulle voci esistenti.

Impostazioni

Figura 5-2 DST Overview

● Select

Selezionare la riga che si vuole cancellare.

● DST No.

Indica il numero della voce.

Facendo si crea una nuova voce viene creata una nuova riga con un numero univoco.

● Name

Indica il nome della voce.

● Year

Indica l'anno per il quale è stata inserita la voce.

● Start Date

Indica il mese, il giorno e l'ora per l'inizio dell'ora legale.



● End Date

Indica il mese, il giorno e l'ora per la fine dell'ora legale.

● Type

Indica come viene eseguito il cambio dell'ora legale:

– Date

È inserita una data fissa per il cambio dell'ora legale.

– Recurring

È definita una regola per il cambio dell'ora legale.

5.5.12.3 DST Configuration In questa pagina è possibile configurare le voci per il cambio dell'ora legale. Con il cambio all'ora legale o all'ora solare, l'ora del sistema è impostata in modo corretto per il fuso orario locale.

Per il cambio dell'ora legale può essere definita una regola o indicare una data precisa.

Impostazioni

Nota

Il contenuto di questa pagina dipende dalla selezione nella casella "Type".

Le caselle "DST No.", "Type" e "Name" vengono sempre visualizzate.

● DST No.

Selezionare il numero della voce.

● Type Selezionare come deve essere eseguito il cambio dell'ora legale:

– Date

Per il cambio dell'ora legale è possibile inserire una data fissa dell'ora legale.

Questa impostazione è adatta per regioni nelle quali il cambio dell'ora legale non segue nessuna regola.

– Recurring

Per il cambio dell'ora legale è possibile definire una regola.

Questa impostazione è adatta per regioni nelle quali il cambio dell'ora legale inizia o finisce sempre un determinato giorno della settimana.

● Name

Inserire un nome per la voce.



Impostazioni per la selezione "Date"

Figura 5-3 DST Configuration Date

È possibile indicare una data fissa per l'inizio e la fine dell'ora legale.

● Year

Inserire l'anno per il cambio dell'ora legale.

● Start Date

Inserire i seguenti valori per l'inizio dell'ora legale.

– Day

Inserire il giorno.

– Hour

Inserire l'ora.

– Month

Inserire il mese.

● End Date

Inserire i seguenti valori per la fine dell'ora legale.

– Day

Inserire il giorno.

– Hour

Inserire l'ora.

– Month

Inserire il mese.



Impostazioni per la selezione "Recurring"

Figura 5-4 DST Configuration Recurring



Per il cambio dell'ora legale è possibile impostare una regola.

● Start Date

Inserire i seguenti valori per l'inizio dell'ora legale.

– Hour

Inserire l'ora.

– Month

Inserire il mese.

– Week

Inserire la settimana.

È possibile selezionare dalla prima alla quinta o l'ultima settimana del mese.

– Weekday

Inserire il giorno della settimana.

● End Date

Inserire i seguenti valori per la fine dell'ora legale.

– Hour

Inserire l'ora.

– Month

Inserire il mese.

– Week

Inserire la settimana.

È possibile selezionare dalla prima alla quinta o l'ultima settimana del mese.

– Weekday

Inserire il giorno della settimana.



5.5.12.4 SNTP Client

Sincronizzazione dell’ora nella rete Il SNTP (Simple Network Time Protocol) serve per la sincronizzazione dell’ora nella rete. I relativi telegrammi vengono inviati da un server SNTP nella rete.


● SNTP Client Attivare o disattivare la sincronizzazione automatica dell'ora tramite SNTP.

● Current System Time Visualizza i valori attualmente impostati nel sistema per data e ora.

● Last Synchronization Time Questa casella è solo leggibile e indica quando è avvenuta l’ultima sincronizzazione dell’ora.



● Last Synchronization Mechanism Questa casella indica il modo in qui è stata effettuata l'ultima sincronizzazione dell'ora. Esistono i seguenti tipi:









● Time Zone Inserire il fuso orario utilizzato in formato "+/- HH:MM". Il fuso orario si riverisce al tempo standard internazionale UTC. Durante l'indicazione dell'offset dell'ora in questa casella è necessario tenere in considerazione le impostazioni dell'ora legale o dell'ora solare.

● SNTP Mode Selezionare il modo di sincronizzazione dalla casella di riepilogo. Sono possibili i seguenti tipi di sincronizzazione:

– Poll Se si seleziona questo tipo di protocollo vengono visualizzate le caselle di inserimento "SNTP Server IP Address", "SNTP Server Port" e "Poll Interval(s)" per altre configurazioni. In questo modo di sincronizzazione il dispositivo è attivo e invia una richiesta dell'ora al server SNTP.

– Listen In questo modo di sincronizzazione il dispositivo è passivo e "ascolta" i telegrammi SNTP che forniscono l'ora.

● SNTP Server IP Address Inserire l’indirizzo IP o il nome FQDN del server SMTP.

● SNTP Server Port Inserire la porta del server SNTP. Sono possibili le seguenti porte:

– 123 (porta standard)

– 1025 ... 36564

● Poll Interval(s) Inserire qui l'intervallo di tempo tra due richieste dell'ora. In questa casella inserire l'intervallo di interrogazione in secondi. I valori possibili sono 16 ... 16284 secondi.



Procedimento 1. Fare clic sulla casella opzione "SNTP Client" per attivare l'impostazione automatica

dell'ora.

2. Inserire nella casella di inserimento "Time Zone" la differenza locale dell'ora rispetto all'ora internazionale (UTC). Il formato di inserimento è "+/-HH:MM" (ad es. +02:00 per MESZ, l'ora legale di centro Europa), in quando il server SNTP invia sempre l'ora UTC. Questa ora viene convertita nell’ora locale con i dati per il fuso orario. Nel dispositivo non avviene nessuna commutazione all'ora legale o all'ora solare. Questo deve essere tenuto in considerazione anche durante l'inserimento nella casella di inserimento "Time Zone".

3. Selezionare dalla casella di riepilogo "SNTP Mode" le seguenti opzioni:

– Poll Per questo modo di funzionamento è necessario configurare quanto segue: - differenza del fuso orario (fase 2) - sever dell'ora (fase 4) - porta (fase 5) - intervallo di interrogazione (fase 6) - concludere la configurazione con la fase 7.

– Listen Per questo modo di funzionamento è necessario configurare quanto segue: - differenza dell'ora rispetto all'ora inviata dal server (fase 2) - concludere la configurazione con la fase 7.

4. Inserire nella casella di inserimento "SNTP Server IP Address" l'indirizzo IP o il nome FQDN del server SNTP i cui telegrammi devono essere utilizzati per la sincronizzazione dell'ora.

5. Inserire nella casella di inserimento "SNTP Server Port" la porta sulla quale è disponibile il server SNTP. La porta può essere modificata solo se è inserito l'indirizzo IP o il nome FQDN del server SNTP.

6. Inserire nella casella di inserimento "Poll Interval(s)" l'arco di tempo in secondi dopo il quale deve essere avviata una nuova richiesta dell'ora nel server dell'ora.

7. Fare clic sul pulsante "Set Values" per trasferire le modifiche nel dispositivo.



5.5.12.5 NTP Client

Impostazione automatica dell'ora tramite NTP Se la sincronizzazione dell'ora deve essere eseguita tramite NTP, qui è possibile effettuare le impostazioni corrispondenti.


● NTP Client Selezionare questa casella opzione per attivare automaticamente la sincronizzazione dell'ora tramite NTP.

● Current System Time Questa casella indica l’ora attuale del sistema.













● Time Zone Inserire in questa casella il proprio fuso orario in formato "+/- HH:MM". Il fuso orario si riverisce al tempo standard internazionale UTC. Durante l'indicazione dell'offset dell'ora in questa casella è necessario tenere in considerazione le impostazioni dell'ora legale o dell'ora solare.

● NTP Server IP Address Inserire l’indirizzo IP o il nome FQDN del server NTP.

● NTP Server Port Inserire qui la porta del server NTP. Sono possibili le seguenti porte:

– 123 (porta standard)

– 1025 ... 36564

● Poll Interval(s) Inserire qui l'intervallo di tempo tra due richieste dell'ora. In questa casella inserire l'intervallo di interrogazione in secondi. I valori possibili sono 64 ... 1024 secondi.



Procedimento 1. Fare clic sulla casella opzione "NTP Client" per attivare l'impostazione automatica dell'ora

tramite NTP.

2. Inserire i valori necessari nelle seguenti caselle:

– Fuso orario

– Indirizzo IP o nome FQDN del server NTP

– Porta server NTP

– Intervallo di interrogazione


5.5.12.6 SIMATIC Time Client

Impostazione dell'ora tramite SIMATIC Time Client


● SIMATIC Time Client Selezionare questa casella opzione per attivare il client SIMATIC Time Client.

● Current System Time Questa casella indica l’ora attuale del sistema.










Procedimento 1. Fare clic sulla casella opzione "SIMATIC Time Client" per attivare SIMATIC Time Client.


5.5.13 Auto Logout

Impostazione del logout automatico Impostare in questa pagine i tempi dopo i quali deve essere eseguito un logout automatico dal WBM o dal CLI in caso di inattività dell'utente.

Se è stato effettuato un logout automatico è necessario eseguire di nuovo un login.

Nota Nessun logout automatico da CLI

Se il collegamento non viene concluso dopo il tempo impostato, controllare l'impostazione della funzione "Keep alive" sul Telnet Client. Se l'intervallo di tempo impostato è inferiore del tempo progettato, vale il valore inferiore. Per la disconnessione automatica sono stati impostati ad es. 300 secondi e nella funzione "Keep alive" sono impostati 120 secondi. In questo caso ogni 120 viene inviato un pacchetto che mantiene il collegamento.



Procedimento 1. Inserire nella casella di inserimento "Web Base Management (s)" un valore di 60-3600

secondi. Se si inserisce il valore 0 il logout automatico è disattivato.

2. Inserire nella casella di inserimento "CLI (TELNET, SSH) (s)" un valore di 60-600 secondi. Se si inserisce il valore 0 il logout automatico è disattivato.


5.5.14 Syslog Client

Agent evento di sistema Syslog secondo RFC 3164 viene utilizzato per la trasmissione di brevi messaggi di testo non codificati tramite UDP nella rete IP. Per questo è necessario un server Syslog.

Requisiti per l'invio delle voci del protocollo: ● La funzione Syslog è attivata nel dispositivo.

● La funzione Syslog è attivata per il rispettivo evento.



● Nella propria rete si trova un server Syslog che riceva le registrazioni Log. (Poiché si tratta di un collegamento UDP, non esiste un messaggio di ritorno indirizzato al mittente)

● L’indirizzo IP o il nome FQDN del server Syslog è inserito nel dispositivo.


● Syslog Client Attivare o disattivare la funzione Syslog.

● Server IP Address Inserire l’indirizzo IP o il nome FQDN del server Syslog.

La tabella contiene le seguenti colonne


● Server Address Indica l’indirizzo IP o il nome FQDN del server Syslog.

● Server Port Inserire la porta utilizzata del server Syslog.

Procedimento Attivazione della funzione

1. Attivare la casella opzione "Syslog Client".




Creazione di una nuova voce

1. Inserire nella casella di inserimento "Server IP Address" l'indirizzo IP o il nome FQDN del server Syslog nel quale devono essere salvate le voci del protocollo.

2. Fare clic sul pulsante "Create". Nella tabella viene inserita una nuova riga.

3. Inserire nella casella di inserimento "Server Port" il numero della porta UDP del server.


Nota

L'impostazione standard della porta server è la porta 514.

Modifica della voce

1. Cancellare la voce.

2. Creare una nuova voce.

Cancellazione di una voce

1. Attivare la casella opzione nella riga da cancellare.

2. Fare clic sul pulsante "Delete". Tutte le voci selezionate vengono cancellate e la visualizzazione viene aggiornata.

5.5.15 Fault Monitoring

5.5.15.1 Power Supply

Impostazioni per la sorveglianza dell'alimentazione Configurare se l'alimentazione deve essere sorvegliata dal sistema di segnalazione. A seconda della variante hardware esistono uno o due collegamenti di tensione (Line 1 / Line 2) e un'alimentazione PoE. In caso di alimentazione ridondante configurare la sorveglianza separata per ciascun cavo di alimentazione.

Di conseguenza viene segnalato un errore tramite il sistema di segnalazione se su un collegamento sorvegliato (Line 1, Line 2 o PoE) non esiste tensione o esiste una tensione insufficiente.

Nota

I limiti di tensione d'esercizio ammessi si trovano nelle istruzioni operative del dispositivo.



Un errore comporta l’intervento del contatto di segnalazione e l’accensione del LED di errore sul dispositivo e, in base alla configurazione, può attivare un trap, una e-mail o una registrazione nella tabella del protocollo degli eventi.

Nota

Questa pagina WBM non è disponibile su SCALANCE W786-2 SFP.

Procedimento 1. Fare clic nella casella opzione davanti al nome di collegamento corrispondente che si

intende sorvegliare per inserire o disinserire la funzione di sorveglianza.


Sorveglianza della tensione di alimentazione ridondante attraverso PNIO Nei seguenti dispositivi è inoltre possibile configurare l'alimentazione che deve essere sorvegliata da PNIO:

● SCALANCE W788-x (varianti RJ45)


● SCALANCE W774-1 (varianti RJ45 e M12)




Procedimento 1. Nella casella di riepilogo selezionare la voce desiderata.


5.5.15.2 Link Change

Configurazione della sorveglianza di errori per le modifiche di stato nei collegamenti In questa pagina si configura se in caso di una modifica di stato del collegamento di rete si attiva un messaggio di errore.

In caso di sorveglianza del collegamento attiva viene segnalato un errore

● se su una porta deve esistere un link e questo manca.

● o se su una porta non deve esiste nessun link e viene riconosciuto un link.

Un errore comporta l’intervento del contatto di segnalazione e l’accensione del LED di errore sul dispositivo e, in base alla configurazione, può attivare un trap, una e-mail o una registrazione nella tabella del protocollo degli eventi.





● Setting Selezionare l'impostazione dalla casella di riepilogo. Sono disponibili le seguenti possibilità:

– Up Il trattamento degli errori viene attivato quando la porta passa allo stato attivo.

(Da "Link down" a "Link up")

– Down Il trattamento degli errori viene attivato quando la porta passa allo stato inattivo.

(da "Link up" a "Link down")

– "-" (disattivato) Il trattamento degli errori non è attivato.

Procedimento 1. Selezionare dalla casella di riepilogo corrispondente le opzioni dei posti connettore/delle

porte, dei quali si intende sorvegliare lo stato del collegamento.


5.5.16 PNIO

Impostazioni per PROFINET IO Questa pagina visualizza lo stato PROFINET IO AR e il nome del dispositivo.



Descrizione delle caselle visualizzate La pagina contiene le seguenti caselle:

● PNIO AR Status Questa casella visualizza lo stato del rapporto del collegamento PROFINET IO, ovvero se il dispositivo è collegato con un PROFINET IO Controller "Online" o "Offline". Online significa che esiste un collegamento con un PROFINET IO Controller, che esso ha caricato i propri dati di configurazione nel dispositivo e che il dispositivo può inviare i dati di stato al PROFINET IO Controller. In questo stato, chiamato anche "in Data exchange", i parametri impostati tramite PROFINET IO Controller non possono essere configurati.

● PNIO Name of Station In questa casella compare il nome del dispositivo PROFINET IO in base alla progettazione nella Config. HW di STEP 7.

Nota Dispositivi con due porte Ethernet

Nei dispositivi con due porte Ethernet per la progettazione PNIO deve essere utilizzata solo la porta P1, in quanto i frame LLPD vengono inviati e ricevuti solo tramite la porta 1. Sulla porta 2 essi vengono bloccati e nemmeno inoltrati tra le porte. Questo riguarda i seguenti dispositivi: • SCALANCE W786-2 SFP • SCALANCE W774-1 RJ45 • SCALANCE W774-1 M12 EEC • SCALANCE W734-1 RJ45

SCALANCE W700 e STEP7 L'Interfaccia Ethernet può essere progettata da STEP7 se vengono soddisfatti i seguenti requisiti:

● STEP7 V13 aggiornamento 3 con HSP0107 o

● STEP7 versione 5.5.4 con GSDML versione 2.31

Di conseguenza possono essere utilizzate le funzioni di diagnostica. Per l'interfaccia WLAN non è possibile una configurazione con STEP7.



PNIO per dispositivi client Se un client deve essere impiegato come dispositivo PNIO, l'indirizzo MAC del client deve essere definito nel modo seguente (modalità MAC):

● Own Nella rete retrostante è possibile solo la comunicazione IP e non PNIO.

● Layer-2-Tunnel Il client e i dispositivi retrostanti possono essere utilizzati come dispositivi PNIO.

Nota

Se per un client come modalità MAC è configurata "Automatic" o "Manual", questo dispositivo non può essere impiegato come device PNIO.

5.5.17 PLUG


ATTENZIONE


Un PLUG può essere rimosso o inserito solo con il dispositivo disinserito.

Il dispositivo controlla se un PLUG è innestato ad intervalli di secondi. Se viene stabilito che il PLUG è stato rimosso, avviene un riavvio. Se nel dispositivo era innestato un KEY-PLUG valido, dopo il riavvio il dispositivo viene portato in uno stato di errore definito. In questo caso in SCALANCE W vengono disattivate le interfacce radio disponibili.

Se un dispositivo è stato configurato una volta con un PLUG, esso non può più essere utilizzato senza questo PLUG. Per poter riutilizzare il dispositivo, resettare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.



Informazioni sulla configurazione nel C-PLUG / KEY-PLUG Questa pagina fornisce informazioni dettagliate sulla configurazione memorizzata nel C-PLUG o nel KEY-PLUG. Inoltre esiste la possibilità di riportare il PLUG al "Factory Default" o di inserire un nuovo contenuto.

Nota

L'azione viene eseguita solo se si fa clic sul pulsante "Set Values".

L'azione non può essere annullata.

Se dopo la selezione si decide di non proseguire, fare clic sul pulsante "Refresh". In questo modo i dati di questa pagina vengono letti di nuovo dal dispositivi e la selezione viene annullata.


In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Se in questo caso nel dispositivo è innestato un C-PLUG, dopo il riavvio quest'ultimo è nello stato "Not Accepted" in quanto sul C-PLUG si trovano ancora i dati di configurazione del precedente firmware attuale. In questo modo è possibile tornare al precedente software attuale senza perdere i dati di configurazione.




Descrizione La tabella si divide nelle seguenti righe:

● State Indica lo stato del PLUG. Esistono le seguenti possibilità:

– ACCEPTED Nel dispositivo esiste un PLUG con una configurazione valida e adatta.

– NOT ACCEPTED Configurazione non valida o incompatibile sul PLUG innestato.

– NOT PRESENT Nel dispositivo non è innestato nessun C-PLUG o KEY-PLUG.

– FACTORY Il PLUG è innestato e non contiene nessuna configurazione. Questo stato viene visualizzato anche se il PLUG è stato formattato durante l’esercizio.

– MISSING Non è innestato nessun PLUG. Nel dispositivo sono configurate funzioni necessarie per una licenza.

● Device Group Indica da quale linea di prodotti SIMATIC NET è stato utilizzato il C-PLUG o il KEY-PLUG nel funzionamento precedente.



● Device Type Indica il tipo di dispositivo della linea di prodotti dal quale è stato utilizzato il C-PLUG o il KEY-PLUG nel funzionamento precedente.

● Configuration Revision La versione della struttura di configurazione. Questa indicazione interessa le possibilità di configurazione supportate dal dispositivo e non ha a che fare con la configurazione concreta dell’hardware. Questa indicazione di revisione non si modifica quindi se si aggiungono o cancellano componenti supplementari (ad es. moduli o extender) può tuttavia modificarsi se si esegue un update del firmware.

● File System Indica il tipo di sistema di file esistente sul PLUG.

ATTENZIONE

Nuovo sistema di file UBI

A partire dalla versione firmware 2.0 SCALANCE W, l'UBI è il sistema di file standard per il C-PLUG o il KEY-PLUG. Se in un dispositivo di questo tipo viene riconosciuto un C-PLUG con il sistema di file precedente IECP, questo C-PLUG viene formattato per il sistema di file UBI e i file vengono scritti di nuovo sul C-PLUG.

La modifica del sistema di file avviene anche dopo un aggiornamento del firmware alla versione V2.0 di SCALANCE W. Un downgrade alla versione precedente del firmware corrispondente è successivamente problematico. Il firmware non può né leggere né scrivere il C-PLUG o il KEY-PLUG e non è possibile nemmeno un "Erase PLUG to Factory Default".

● File System Size [Byte] Indica la capacità massima della memoria del sistema di file esistente sul PLUG.

● File System Usage [Byte] Indica lo spazio di memoria occupato nel sistema di file del PLUG.

● Info String Visualizza informazioni supplementari sul dispositivo che ha utilizzato il PLUG nel funzionamento precedente, ad es. numero di ordinazione, identificatore di tipo e versioni di hardware e software. La versione software visualizzata corrisponde alla versione nella quale è stata modificata l'ultima volta la configurazione. Con lo stato "NOT ACCEPTED" vengono visualizzate ulteriori informazioni relative alla causa del problema.

● Casella di riepilogo "Modify PLUG" Selezionare l'impostazione dalla casella di riepilogo. Per modificare la configurazione sul C-PLUG o sul KEY-PLUG esistono le seguenti possibilità:

– Write current configuration to PLUG Questa opzione è disponibile solo se lo stato del PLUG è "NOT ACCEPTED" o "FACTORY". La configurazione presente nella memoria flash interna del dispositivo viene copiata nel PLUG.

– Erase PLUG to factory default Cancella tutti i dati del PLUG ed esegue una formattazione Low Level.



Procedimento 1. In questa casella è possibile eseguire impostazioni solo se si ha effettuato il login come

"Administrator". Selezionare come si intende modificare il contenuto del PLUG.

2. Nella casella di riepilogo "Modify PLUG" selezionare l'opzione desiderata.


5.5.17.2 License

ATTENZIONE


Un PLUG può essere rimosso o inserito solo con il dispositivo disinserito. Il dispositivo controlla se è innestato un PLUG ad intervalli di secondi. Se viene stabilito che il PLUG è stato rimosso, avviene un riavvio. Se nel dispositivo era innestato un KEY-PLUG valido, dopo il riavvio il dispositivo viene portato in uno stato di errore definito. In questo caso in SCALANCE W vengono disattivate le interfacce radio disponibili.

Se un dispositivo è stato configurato una volta con un PLUG, esso non può più essere utilizzato senza questo PLUG. Per poter riutilizzare questi dispositivo, resettare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica.


In caso di installazione di una versione precedente può verificarsi la perdita dei dati di configurazione. In questo caso il dispositivo si avvia con le impostazioni di fabbrica, dopo l'installazione del firmware Se in questo caso nel dispositivo è innestato un C-PLUG, dopo il riavvio quest'ultimo è nello stato "Not Accepted" in quanto sul C-PLUG si trovano ancora i dati di configurazione del precedente firmware attuale. In questo modo è possibile tornare al precedente software attuale senza perdere i dati di configurazione.

Se la configurazione iniziale sul C-PLUG non è più necessaria, il PLUG può essere cancellato manualmente o scritto di nuovo tramite "Sistema > PLUG".



Informazioni sulla licenza del KEY-PLUG Un C-PLUG può salvare solo la configurazione di un dispositivo. Oltre alla configurazione un KEY-PLUG contiene una licenza che abilita determinate funzioni del proprio dispositivo SIMATIC NET.

Descrizione delle caselle visualizzate ● State

Indica lo stato del KEY-PLUG. Esistono le seguenti possibilità:

– ACCEPTED Il KEY-PLUG presente nel dispositivo contiene una licenza adatta e valida.

– NOT ACCEPTED La licenza del KEY-PLUG innestato non è valida.

– NOT PRESENT Nel dispositivo non è innestato nessun KEY-PLUG.

– MISSING Non è innestato nessun KEY-PLUG o un C-PLUG con lo stato "FACTORY". Nel dispositivo sono configurate funzioni necessarie per una licenza.

– WRONG Il KEY-PLUG innestato non è adatto al dispositivo.

– UNKNOWN Contenuto sconosciuto del KEY-PLUG.

– DEFECTIVE Il contenuto del KEY-PLUG è errato.

● Order ID Indica il numero di ordinazione del KEY-PLUG. Esiste il KEY-PLUG per diverse estensioni di funzioni e per diversi sistemi di destinazione.



● Serial Number Indica il numero di serie del KEY-PLUG.

● Info String Visualizza informazioni supplementari sul dispositivo che ha utilizzato il KEY-PLUG nel funzionamento precedente, ad es. numero di ordinazione, identificatore di tipo e versioni di hardware e software. La versione software visualizzata corrisponde alla versione nella quale è stata modificata l'ultima volta la configurazione. Con lo stato "NOT ACCEPTED" vengono visualizzate ulteriori informazioni relative alla causa del problema.

Nota

Durante il salvataggio della configurazione viene salvata anche l'informazione se in quel momento nel dispositivo era innestato un KEY-PLUG. Questa configurazione è funzionante solo se è innestato un KEY-PLUG con lo stesso numero di ordinazione / di licenza. Questo avviene indipendentemente dal fatto che siano configurati ad es. iFeatures.

5.5.18 Ping

Raggiungibilità di un indirizzo in una rete IP Con la funzione ping è possibile controllare se un determinato indirizzo IP nella rete è raggiungibile.

Configurazione con il Web Based Management 5.6 Menu "Interfaces"



● Casella di inserimento "IP Address" Inserire l'indirizzo IP del dispositivo.

● Casella di inserimento "Repeat" Inserire il numero delle richieste ping.

● Pulsante "Ping" Fare clic su questo pulsante per avviare la funzione ping.

● Ping Output Questo campo indica l'emissione della funzione ping.

● Pulsante "Clear" Fare clic su questo pulsante per svuotare la casella "Ping Output".

5.6 Menu "Interfaces"

5.6.1 Ethernet

5.6.1.1 Overview

Panoramica della configurazione delle porte La pagina visualizza la configurazione per il trasferimento dei dati per tutte le porte del dispositivo. In questa pagina non è possibile modificare la configurazione.


● Port Indica le porte configurabili. Facendo clic sul link si apre la pagina di configurazione corrispondente.

● Port Name Indica il nome della porta.



● Status Indica se la porta è inserita o disinserita. Il traffico di dati è possibile solo su una porta attivata.

● Link Indica lo stato del collegamento con la rete. Per lo stato del collegamento è possibile quanto segue:

– Up La porta dispone di un collegamento valido con la rete, viene ricevuto un segnale "Link Integrity".

– Down Il collegamento è interrotto, ad es. perché il dispositivo collegato è disinserito.

● Mode Indica i parametri di trasmissione della porta.

● MTU (Maximum Transmission Unit) Indica la dimensione del pacchetto.

● Negotiation Indica se la configurazione automatica è attivata o disattivata.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC della porta.


Configurazione delle porte In questa pagina si configurano le porte Ethernet del dispositivo.

Nota SCALANCE W786-2 SFP

Entrambe le porte SFP di SCALANCE W786-2 SFP non sono parametrizzabile e diagnosticabili singolarmente.



Descrizione La tabella si divide nelle seguenti righe:

● Casella di riepilogo "Port" Selezionare dalla casella di riepilogo la porta da configurare.

● Casella di riepilogo "Status" Definire se la porta è attivata o disattivata.

– enabled La porta è attivata. Lo scambio di dati è possibile solo su una porta attivata.

– disabled La porta è disattivata.

● Casella di inserimento "Port Name" Inserire qui il nome per la porta.

● MAC Address Indica l'indirizzo MAC della porta.

● Casella di riepilogo "Mode Type"

Nota

Il parametro non è configurabile su SCALANCE W786-2 SFP.

Selezionare dalla casella di riepilogo la velocità di trasmissione e il metodo di trasmissione della porta. La velocità di trasmissione può essere 10 Mbit/s, 100 Mbit/ o 1000 Mbit/s. Come metodo trasmissivo è possibile configurare fullduplex (FD) o halfduplex (HD). Se si imposta il modo di funzionamento su "Auto negotiation", questi parametri vengono negoziati automaticamente con il terminale di dati collegato. Tuttavia anche quest'ultimo deve trovarsi nel modo di funzionamento "Auto negotiation".

Nota

Per consentire che la porta e la porta partner comunichino tra loro, le impostazioni in entrambe le pagine devono corrispondere.

Nota

Se per la velocità di trasmissione 10 Mbit/s o per il metodo di trasmissione è configurato halfduplex (HD), la comunicazione PNIO può essere compromessa. Selezionare sempre almeno 100 Mbit/s e fullduplex (FD) o "Auto negotiation", se il dispositivo deve eseguire la comunicazione PNIO.

● Mode Indica la velocità e il metodo di trasmissione della porta.

● Negotiation Indica se la configurazione automatica del collegamento alla porta partner è attivata o disattivata.



● Casella di inserimento "MTU" (Maximial Transmission Unit) Inserire la dimensione del pacchetto a partire dalla quale devono essere frammentati i pacchetti.

● Link Indica lo stato del collegamento alla rete. Esistono le seguenti possibilità:

– Up La porta dispone di un collegamento valido con la rete, viene ricevuto un segnale "Link Integrity".

– Down Il collegamento è interrotto, ad es. perché il dispositivo collegato è disinserito.

Modifica della configurazione della porta Fare clic sulla casella corrispondente per modificare la configurazione.

Nota

Il dispositivo impedisce o riduce, in caso di sovraccarico di una porta dovuto a diversi automatismi, il retroeffetto su altre porte e classi di priorità (Class of Service). Con il controllo del flusso attivato questo può comportare la cancellazione dei telegrammi.

I sovraccarichi di porta si verificano quando il dispositivo ha ricevuto più telegrammi di quanti ne può ricevere, per esempio in seguito a diverse velocità di trasmissione.

Procedimento Per modificare le impostazioni procedere nel modo seguente:

1. Modificare le impostazioni in base alla propria configurazione.


5.6.2 WLAN

5.6.2.1 Basic

Impostazioni base In questa pagina eseguire alcune impostazioni base per il dispositivo, ad es. l'impostazione nazionale e la definizione del modo di funzionamento.

Nota

Per configurare l'interfaccia WLAN è necessario definire dapprima il Country Code. Alcuni parametri dipendono dall'impostazione nazionale, ad es. standard di trasmissione.





Descrizione ● Casella di riepilogo "Country Code"

Selezionare da questo elenco il paese nel quale viene utilizzato il dispositivo. Non è necessario conoscere i dati specifici per il paese; la distribuzione corretta dei canali e la definizione della potenza di trasmissione viene eseguita dal dispositivo in base alla selezione nazionale effettuata.

Nota

Impostazione nazionale

L'impostazione nazionale corretta è indispensabile per un funzionamento conforme all'omologazione. La selezione di un paese diverso da quello di applicazione può essere punibile penalmente.

● Casella di riepilogo "Device Mode" Selezionare il modo di funzionamento del dispositivo. Questa selezione è disponibile solo nei dispositivi W78x. Sono possibili i seguenti modi di funzionamento:

– AP: modalità Access Point

– Client: modalità client

Nota

Dopo la modifica del modo di funzionamento viene visualizzato un messaggio. Confermando il messaggio con "OK", il dispositivo si riavvia con le impostazioni di configurazione della fabbrica nel modo di funzionamento modificato.

Se il dispositivo è stato riavviato dopo la modifica del modo di funzionamento, è necessario eseguire di nuovo il log-in per poter proseguire la configurazione.



● Enabled Stato dell'interfaccia WLAN: Per attivare l'interfaccia WLAN selezionare la casella opzione:

Nota

Attivazione dell'interfaccia WLAN

Le interfacce WLAN sono disattivate nello stato della fornitura. Le interfacce WLAN sono attivabili dopo la configurazione delle impostazioni nazionali e delle antenne.



● Radio Mode Indica il modo operativo dell'interfaccia WLAN.

● Frequency Band Definire la banda di frequenza. In modalità client è possibile anche un funzionamento con frequenza duale.

Nota

Configurazione dell'interfaccia WLAN del W786-2IA RJ45 per diverse bande di frequenza

Se per questo dispositivo sono configurare entrambe le interfacce WLAN per la stessa banda di frequenza, possono verificarsi interferenze o disturbi reciproci. Questo vale in particolare in caso di elevato flusso di dati.

● WLAN Mode Selezionare lo standard di trasmissione desiderato per la banda di frequenza progettata.

– WLAN Mode 2.4 GHz Definire lo standard di trasmissione per la banda di frequenza 2.4 GHz. La selezione dipende dall'impostazione nazionale

– WLAN Mode 5 GHz Definire lo standard di trasmissione per la banda di frequenza 5 GHz. La selezione dipende dall'impostazione nazionale

● DFS (802.11h) Attiva o disattiva la funzione "Dynamic Frequency Selection (DFS)".

– enabled Se l'Access Point riconosce un disturbo sul canale attuale, ad es. proveniente da un utente primario, avviene una commutazione automatica su un canale alternativo.DFS è anche il presupposto per l'utilizzo di determinati canali radio nella banda a 5 GHz.

– disabled La funzione DFS non viene utilizzata.



● Outdoor Mode

– enabled In modalità Outdoor la selezione dei canali disponibili specifici per il paese e la potenza di trasmissione sono ampliate per il funzionamento all'aperto.

– disabled Il dispositivo viene utilizzato in modalità Indoor. In modalità Indoor la selezione dei canali disponibili specifici per il paese e la potenza di trasmissione sono limitate per il funzionamento in un edificio.

● max. Tx Power Definire la potenza di trasmissione del dispositivo. La riduzione di potenza di trasmissione può essere necessaria in caso di utilizzo di antenne per non superare la potenza massima di trasmissione prescritta per legge. Una riduzione della potenza di trasmissione comporta una riduzione mirata della dimensione della cella.

Nota

A seconda del canale e della velocità di trasmissione dei dati varia la potenza massima possibile di trasmissione. Per ulteriori informazioni relative alla potenza di trasmissione consultare la documentazione "Dati di potenza scheda radio / Characteristics radio interface".

Nota

Se negli Access Point con due interfacce WLAN vengono utilizzate entrambe le interfacce nello stesso campo di frequenza, con una potenza di trasmissione superiore a 15 dBm possono verificarsi disturbi di funzionamento su una o su entrambe le interfacce.

● Tx Power Check Indica se con le impostazioni eseguite vengono violate le limitazioni ammesse di potenza di invio del paese impostato. I seguenti parametri influiscono il calcolo: max. Tx Power, Antenna Gain, Additional Attenuation. Esistono le seguenti visualizzazioni:

– Allowed I canali possono essere utilizzati con le impostazioni attuali.

– Not Allowed (Some Channels) tra i canali ne esistono alcuni nei quali la potenza attuale di invio superano la potenza massima ammessa di invio.

– Not Allowed (All Channels) Nessun funzionamento ammesso possibile. La potenza di invio è eccessiva.

– Controlled automatically by iREF Controllato dalla funzione iREF.



Procedimento 1. Per progettare l'interfaccia WLAN è necessario definire dapprima sempre il paese.

Selezionare dalla casella di riepilogo "Country Code" il paese nel quale viene impiegato il dispositivo.

2. Selezionare dalla casella di riepilogo "Frequency Band" la banda di frequenza desiderata.

3. Selezionare dalla casella di riepilogo "WLAN Mode" lo standard di trasmissione desiderato per la banda di frequenza progettata.


5.6.2.2 Advanced

Ulteriori possibilità di impostazione In questa pagina è possibile definire i dettagli del comportamento di trasmissione. I parametri di questa pagina devono essere solo adattati se il dispositivo con le impostazioni standard non può essere utilizzato nel modo previsto.



● Beacon Interval [ms] (solo in modalità Access Point) Definire l'intervallo (40 - 1000 ms) con il quale l'Access Point Beacon effettua la trasmissione. I Beacon sono pacchetti inviati ciclicamente con i quali un Access Point informa i client sulla sua esistenza.



● DTIM (solo in modalità Access Point L'intervallo DTIM (1-15) definisce il numero di beacon che vengono inviati, prima che, dopo la cui esecuzione, l'Access Point invii i pacchetti (Broadcast. Unicast, Multicast) al client.

– Se in questa casella si inserisce un "1", l'Access Point trasmette pacchetti Broadcast, Unicast e Multicast direttamente dopo ciascun Beacon (impostazione raccomandata per ambienti di rete normali).

– Se in questa casella si inserisce un "5", l'Access Point raggruppa pacchetti e li invia dopo ogni cinque Beacon.

Un aumento di questo valore consente ai client collegati una modalità sleep più lunga che causa un maggior ritardo nei pacchetti.

● RTS/CTS Threshold [Bytes] RTS/CTS (Request To Send/Clear To Send) è un metodo per impedire collisioni. Il metodo consiste nello scambio di informazioni di stato prima dell'invio dei dati veri e propri (Hidden node problem). Per ridurre il carico della rete dovuto allo scambio supplementare di protocolli, questo metodo viene impiegato solo a partire da una dimensione dei pacchetti. La dimensione dei pacchetti si definisce con il parametro "RTS/CTS Threshold".

● Fragmentation Length Threshold [Bytes] Definire la dimensione massima dei pacchetti che viene trasmessa su un percorso wireless. I pacchetti di grandi dimensioni vengono suddivisi prima dell'invio e dopo la ricezione vengono riportati alla dimensione originaria. Questo può essere vantaggioso in caso di pessima qualità di trasmissione in quanto i pacchetti di grandi dimensioni vengono trasmessi con maggior difficoltà. Tuttavia la frammentazione in pacchetti più piccoli comporta una media di dati peggiore.

● HW Retries Definire il numero di ripetizioni hardware. La ripetizione hardware viene effettuata dal chip WLAN stesso, in quanto esso tenta di ripetere immediatamente un pacchetto non confermato.

Se tutte le ripetizioni hardware erano fallite, il pacchetto viene cancellato.

● Force Roaming on link down (solo in modalità Access Point) Se l'interfaccia Ethernet collegata via cavo non è più disponibile (cavo rotto, connettore sfilato), un client collegato tramite rete wireless non riceve questa informazione. L'Access Point può forzare i client collegati ad un roaming disattivando l'interfaccia WLAN. Il client tenta quindi di eseguire il login in un altro Access Point. Questa proprietà si attiva attivando la casella opzione "Force Roaming on link down".

Procedimento 1. Inserire i valori da impostare nei campi di inserimento.




5.6.2.3 Antennas

Sommario Panoramica delle antenne IWLAN:

Il nome dell'antenna fornisce informazioni sulle proprietà delle antenne rappresentate nella a panoramica delle antenne IWLAN.



Antennas

Configurazione di antenne esterne In questa pagina si configurano le impostazione per le antenne esterne collegate.

Nota Resistenza terminale 50 Ω

Ciascuna interfaccia WLAN dispone di tre attacchi antenna. I collegamenti non utilizzati devono essere previsti con una resistenza terminale di 50 Ω. Le antenne R1A1 e R2A1 devono sempre essere collegate non appena la rispettiva interfaccia WLAN è inserita. Se non è collegata nessuna antenna, è necessario disattivare anche la relativa interfaccia per RX e TX. In caso contrario possono verificarsi disturbi di trasmissione.


● Connector Indica il calcolo del rispettivo attacco di antenna.

● Antenna Type Selezionare il tipo di antenna esterna collegata al dispositivo. Se il tipo della propria antenna non è disponibile, selezionare la voce "User defined". Se si chiude un attacco di antenna con una resistenza terminale di 50 Ω selezionare la voce "Not used (connect 50 Ohms Termination)".



● Antenna Gain Se in "Antenna Type" si seleziona la voce "User defined", inserire manualmente il guadagno di antenna in unità "dBi".

– Antenna Gain 2.4 GHz [dBi] Inserire qui il guadagno di antenna di cui dispone l'antenna nella banda di frequenza di 2.4 GHz.

– Antenna Gain 5 GHz [dBi] Inserire qui il guadagno di antenna di cui dispone l'antenna nella banda di frequenza di 5 GHz.

● Cable Length [m] Inserire qui la lunghezza del cavo di collegamento antenna in metri che viene utilizzato tra il dispositivo e l'antenna esterna.

● Additional Attenuation [dB] Inserire qui l'attenuazione supplementare, che ad es. viene tentata con uno splitter supplementare.

● Antenna Mode Definire l'utilizzo dell'antenna. Nell'attacco di antenna 1 (R1 A1 e R2 A1) la voce non è modificabile.

– Tx Solo per l'invio

– Rx Solo per la ricezione

– Rx\Tx Per la ricezione e per l'invio

La seguente tabella indica le combinazioni possibili: R1 A1 R2 A1

R1 A2 R2 A2

R1 A3 R2 A3

Rx\Tx Rx\Tx Rx\Tx Rx\Tx Rx\Tx Rx Rx\Tx Rx Rx Rx\Tx Rx\Tx Tx Rx\Tx Tx Tx Rx\Tx Rx\Tx -- 1) Rx\Tx Tx -- 1) Rx\Tx Rx -- 1) Rx\Tx -- 1) -- 1) 1) Tipo di antenna "50 Ohms Termination Impedance"



Procedimento Per configurare due antenne procedere nel modo seguente:

1. Nel primo attacco di antenna (R1 A1) selezionare nella casella di riepilogo "Antenna Typ" il tipo adatto di antenna.

2. Inserire nella casella di inserimento "Cable Length" la lunghezza in metri del cavo di collegamento utilizzato. Nell'attacco di antenna 1 (R1 A1 e R2 A1) la voce "Antenna Mode" non è modificabile.

3. Nel secondo attacco di antenna (R1 A2) selezionare nella casella di riepilogo "Antenna Typ" il tipo adatto di antenna.

4. Inserire nella casella di inserimento "Cable Length" la lunghezza in metri del cavo di collegamento utilizzato.

5. Nella casella di riepilogo "Antenna Mode" selezionare l'utilizzo dell'antenna.


5.6.2.4 Allowed Channels

Impostazioni dei canali Per la comunicazione viene utilizzato un determinato canale all'interno di una banda di frequenza. Questo canale può essere indicato in modo fisso o configurato in modo che la selezione dei canali avvenga automaticamente.

Definire in questa pagina i canali che devono essere utilizzati per la comunicazione.





● Use Allowed Channels only Attivando l'opzione si limita la selezione di canali tramite i quali l'AP o il client deve realizzare il collegamento. Definire nella seguente tabella

– i canali che possono essere utilizzati da AP per la realizzazione di una cella radio con l'impostazione del canale "Auto".

– i canali sui quali il client cerca un AP.

Le tabella sono divise in bande di frequenza. Se l'opzione è disattivata vengono utilizzati i canali disponibili in base alle impostazioni (codice nazionale, antenne, potenza di invio ecc.).

Sopra le tabelle delle bande di frequenza si trova rispettivamente la seguente casella opzione:

● Select / Deselect all

– Attivata Se si attiva la casella opzione vengono selezionati tutti i canali.

– Disattivata Se si disattiva la casella opzione il primo canale valido della banda di frequenza rimane attivato. Attivare il canale desiderato



Le tabelle delle bande di frequenza contengono le seguenti colonne:


● Radio Mode Indica il modo di funzionamento.

● Numero di canale Per definire i canali validi per la banda di frequenza desiderata attivare la casella opzione corrispondente nel numero di canale. Nella tabella vengono visualizzai i canali ammessi del paese. Possono essere attivati solo i canali validi. I canali non validi sono rappresentati in grigio e non possono essere attivati.

Nota

Per definire i canali l'impostazione "Use Allowed Channels only" deve essere attivata.

Procedimento 1. Attivare nell'interfaccia WLAN desiderata l'opzione "Use Allowed Channels only".

2. Disattivare la casella opzione "Select / Deselect all".

3. Attivare nel numero di canale desiderato la casella opzione corrispondente.


5.6.2.5 802.11n

Proprietà di 802.11n Con lo standard IEEE 802.11n è possibile raggruppare pacchetti di dati singoli in un pacchetto di dati più grande, il pacchetto di dati A-MPDU. In questo modo si ottiene una media maggiore di dati. In questa pagina definire le impostazioni per i pacchetti di dati A-MPDU. Alcune impostazioni dipendono dallo stato di trasmissione impostato e dalla larghezza di canale selezionata.





● A-MPDU Attiva o disattiva l'invio di pacchetti di dati A-MPDU. Se questa casella opzione è disattivata, vengono ricevuti solo pacchetti di dati A-MPDU.

● A-MPDU Limit [Frames] Definire il numero di pacchetti di dati singoli che vengono raggruppati in un pacchetto di dati AMPDU. Campo dei valori: 2 - 64 frame

● A-MPDU Limit [Bytes] Definire la dimensione massima che può raggiungere il pacchetto di dati AMPDU. Campo di valori: 1024 - 65535 byte

● Guard Interval [ns](solo in modalità Access Point) Selezionare la pausa di invio che deve essere rispettata tra due simboli OFDM trasmessi. Esistono le seguenti impostazioni. La selezione dipende dallo standard di trasmissione selezionato

– 400 (short): La pausa di invio è 400 ns

– 800 (long): La pausa di invio è 800 ns.

Procedimento Configurazione delle impostazioni 802.11n sull'Access Point

1. Attivare l'opzione "A-MPDU".

2. Inserire nei campi di inserimento "A-MPDU Limit [Frames]" e "A-MPDU Limit [Bytes]" i valori desiderati.

3. Selezionare dalla casella di riepilogo "Guard Interval [ns]" il valore desiderato.


Configurazione delle impostazioni 802.11n sul client

1. Attivare l'opzione "A-MPDU".

2. Inserire nei campi di inserimento "A-MPDU Limit [Frames]" e "A-MPDU Limit [Bytes]" i valori desiderati.




5.6.2.6 AP

Configurazione In questa pagina definire la configurazione per l'Access Point.

Nota






● Channel Definire il canale principale. Se un Access Point deve cercarsi un canale libero, utilizzare "Auto". La selezione dei canali, utilizzati da un Access Point per la realizzazione di una cella radio, può essere limitata. Attivare quindi nella scheda "Allowed Channels" la casella opzione "Use Allowed Channels only". Se si vuole utilizzare un canale fisso, selezionare il canale desiderato dalla casella di riepilogo.

Nota

Distanza del cavo nelle interfacce WLAN

In caso di funzionamento di una seconda interfaccia WLAN è necessario fare attenzione ad una distanza dei cavi sufficiente.

● Alternative Channel (802.11h) Se nella pagina "Basic" si è attivata la funzione "DFS", definire il canale alternativo. Se un Access Point deve cercarsi un canale libero, utilizzare "Auto". Se sia sul canale principale, sia sul canale alternativo è stato rilevato un utilizzatore primario, l'Access Point si cerca automaticamente un anale libero. Se si vuole utilizzare un canale fisso, selezionare il canale desiderato nella casella di riepilogo.

● HT Channel Width [MHz] Sono con lo standard di trasmissione IEEE 802.11n è possibile definire la larghezza di banda del canale. Sono possibili le seguenti impostazioni




Nota







● Allowed Channel Questa casella indica i canali ammessi. La visualizzazione dipende dalle omologazioni radio del paese attualmente selezionato e dalle impostazioni in "Allowed Channels".


● Radio Indica l'interfaccia WLAN.


● Enabled Per utilizzare l'interfaccia VAP desiderata attivare questa casella opzione.

● SSID Inserire l'SSID della WLAN. La lunghezza della stringa di caratteri per la SSID è compresa tra 1 e 32 caratteri. Per la SSID viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

● Broadcast SSID

– Disattivato La SSID non viene più inviata nel frame beacon dell'Access Point. In questo modo la SSID non è visibile per altri dispositivo. All'Access Point possono collegarsi solo i client le cui SSID dell'Access Point sono note e che sono configurate con questa SSID. L'opzione "Any SSID" deve essere disattivata su questi client.

– Attivatot L'SSID viene inviata nel Beacon Frame dell'Access Point ed è visibile per altri dispositivi. In questo modo anche i client possono collegarsi con il punto di accesso per il quale è attivata l'opzione "Any SSID".

Nota

Poiché nella trasmissione SSID non viene inserita nessuna codifica, questa funzione può proteggere da accessi non autorizzati solo basilari. L'utilizzo di un metodo di autenticazione (ad es. WPA2 (RADIUS), se non è possibile WPA2-PSK) offre maggiore sicurezza. Inoltre è necessario calcolare che determinati terminali di dati possono avere problemi con l'accesso ad un'SSID nascosta.

● WDS only Se si attiva questa opzione l'Access Point supporta solo la comunicazione tramite WDS. Nel modo di funzionamento WDS tutti gli Access Point devono utilizzare lo stesso canale.

● WDS ID Inserire la WDS ID. La WDS ID può avere una lunghezza massima di 32 caratteri. Per realizzare un collegamento WDS inserire questa WDS ID nel partner WDS. Per la WDS ID viene utilizzato il codice ACII compreso tra 0x20 e 0x7e).



Procedimento 1. Selezionare dalla casella di riepilogo "Channel" il canale desiderato.

2. Inserire nella casella di inserimento "SSID" il nome della rete nella relativa interfaccia WLAN e nella porta.

3. Attivare nella relativa interfaccia WLAN e nella porta la casella opzione "Enabled".


5.6.2.7 AP WDS

Comunicazione Nel funzionamento normale l'Access Point è utilizzato come interfaccia verso una rete e comunica con i client. Esiste tuttavia anche il caso applicativo nel quale diversi Access Point devono comunicare tra loro, ad es. a causa delle dimensioni della portata o per la realizzazione di un backbone Wireless. Questo modo di funzionamento è possibile con WDS (Wireless Distributed System).

Nota







● Port enabeld Attiva l'interfaccia selezionata.

● Connection over Definire l'interfacce VAP tramite la quale viene realizzato il collegamento WDS. Vengono utilizzati sia l'indirizzo MAC del VAP sia le impostazioni Security (ad es. WPA2).

● Partner ID Type Definire il tipo della comunicazione WDS.

– MAC Address Viene utilizzato l'indirizzo MAC. La casella di inserimento "Partner WDS ID" diventa grigia. Inserire in "Partner MAC" l'indirizzo MAC del partner WDS.

– WDS ID Viene utilizzata la WDS ID. La casella di inserimento "Partner MAC" diventa grigia. Inserire in "Partner WDS ID" la WDS ID del partner WDS. Utilizzare questa opzione se si vuole sostituire in un secondo momento l'Access Point con l'aiuto del C-PLUG o del KEY-PLUG.

● Partner MAC Inserire l'indirizzo MAC del partner WDS.

● Partner WDS ID Inserire la WDS ID del partner WDS. Per la WDS ID sono consentiti i caratteri ASCII da 0x20 a 0x7e.

Nota Impostazioni di sicurezza conformi nel funzionamento WDS

Nel funzionamento WDS fare attenzione alle impostazioni di sicurezza conformi in tutti i dispositivi coinvolti. In caso di impostazioni errate o non compatibili nei singoli dispositivi non può essere eseguito nessuno scambio di dati a causa dell'autenticazione errata. Evitare l'impostazione "Auto" nella scheda "Security Settings" del Basic Wizards, in quanto con questa impostazione non è possibile una sincronizzazione tra gli Access Point.



Nota

Nel funzionamento WDS valgono le seguenti limitazioni per tutti gli Access Point coinvolti: • Tutti gli Access Point che devono comunicare tra loro devono utilizzare lo stesso canale,

lo stesso metodo di trasmissione e la stessa velocità di dati. • Come metodo di codifica è possibile selezionare WEP o WPA(2)-PSK.

Le impostazioni di sicurezza si configurato nella relativa interfaccia VAP assegnata: "Security > WLAN > Basic" L'autenticazione tramite server RADIUS non può essere utilizzata per un collegamento WDS.

• Nel metodo di trasmissione IEEE 802.11h non è vantaggioso selezionare il modo di funzionamento WDS. Nel modo di funzionamento WDS tutti gli Access Point devono utilizzare lo stesso canale. Se un Access Point scopre un segnale di un utente primario, il canale viene cambiato automaticamente e quindi il collegamento in atto viene interrotto.

Procedimento 1. Nella casella di riepilogo "Connection over" selezionare l'interfaccia VAP desiderata.

2. Selezionare dalla casella di riepilogo "Partner ID Type" la voce "WDS ID".

3. Inserire nella casella di inserimento "WDS ID" la WDS ID del partner WDS. La casella di inserimento "MAC Address" diventa grigia.


5.6.2.8 AP 802.11a/b/g Rates

Velocità di trasmissione dei dati con IEEE 802.11a/b/g

Nota

La scheda è disponibile solo in modalità Access Point.

La pagina WBM può essere configurata solo se nella WLAN è impostata la modalità "802.11a", "802.11g" o "802.11n".

Nella pagina WBM vengono visualizzate le velocità di trasmissione dei dati per la modalità WLAN 802.11a/b/g. In caso di necessità è possibile modificare le velocità di trasmissione dei dati. In caso contrario si raccomanda di mantenere l'impostazione standard per le velocità di trasmissione dei dati. Successivamente le velocità di trasmissione dei dati selezionate vengono utilizzate dal punto di accesso per la comunicazione con i client.




● Radio Indicazione dell'interfaccia alla quale si riferiscono le informazioni.

● Use selected data rates only Se si attiva l'opzione è possibile definire le velocità di trasmissione dei dati per l'interfaccia WLAN desiderata. Se questa opzione è disattivata, vengono utilizzati i valori standard. Come standard questa opzione è disattivata:

Casella di riepilogo "Radio" Con questa casella di riepilogo selezionare le interfacce WLAN che vengono visualizzate nella tabella 3 (Data Rate).



Con la tabella 2 è possibile attivare o disattivare insieme tutte le caselle opzione di una colonna della tabella 3 (Data Rate). La tabella 2 si divide nelle seguenti colonne:

● All data rates settings Indica che l'impostazione è valida per tutte le voci della tabella 3.

● Enabled / Basic Selezionare l'impostazione per tutte le voci nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", la voce nella tabella 3 resta invariata.

● Copy to Table Facendo clic sul pulsante viene acquisita l'impostazione per tutte le voci della tabella 3.

La tabella 3 (Data Rate) si divide nelle seguenti colonne:


● Data Rate [Mbps] Indica le velocità di trasmissione dei dati supportate in Megabit al secondo.

● Enabled Per assegnare la velocità di trasmissione dei dati desiderata dell'interfaccia WLAN attivare l'opzione.

Nota

È necessario attivare almeno una velocità di trasmissione dei dati.

● Basic Per disattivare la velocità di trasmissione dei dati desiderata come "Basic" disattivare l'opzione. Il parametro "Basic" definisce che un client deve supportare assolutamente la velocità corrispondente per potersi collegare con il punto di accesso. L'opzione "Basic" può essere attivata solo se è selezionata una velocità di trasmissione dei dati selezionabile.

Nota

È necessario definire almeno una velocità di trasmissione dei dati come "Basic".

Pulsante "Default Values" Il pulsante "Default Values" imposta la selezione dei valori conformemente allo standard.

Procedimento Per progettare una determinata velocità di trasmissione dei dati su WLAN 1:

1. Attivare in "WLAN 1" l'opzione "Use selected data rates only".

2. Selezionare dalla casella di riepilogo "Radio" la voce "WLAN 1".

3. Attivare nella velocità di trasmissione dati desiderata la casella opzione corrispondente nella colonna "Enabled" e nella colonna "Basic".




Reset della selezione:

1. Fare clic sul pulsante "Default Values". La selezione viene resettata all'impostazione standard.

5.6.2.9 AP 802.11n Rates

Velocità di trasmissione dei dati con IEEE 802.11n

Nota

La scheda è disponibile solo in modalità Access Point.

La pagina WBM può essere configurata solo se nella WLAN è impostata la modalità "802.11n only" o "802.11n".

Nella pagina WBM vengono visualizzate le velocità di trasmissione dei dati (MCS = Modulation and Coding Schemes) per la modalità WLAN 802.11n. È possibile selezionare una combinazione qualsiasi di queste velocità di trasmissione dei dati. Successivamente le velocità di trasmissione dei dati selezionate vengono utilizzate dal punto di accesso per la comunicazione con i client.





● Use selected data rates only Se si attiva l'opzione è possibile definire le velocità di trasmissione dei dati per l'interfaccia WLAN desiderata. Se questa opzione è disattivata, vengono utilizzati i valori standard. Come standard questa opzione è disattivata:

Casella di riepilogo "Radio" Con questa casella di riepilogo selezionare le interfacce WLAN che vengono visualizzate nella tabella 3 (MCS Index).



Con la tabella 2 è possibile attivare o disattivare insieme tutte le caselle opzione di una colonna della tabella 3 (MCS Index). La tabella 2 si divide nelle seguenti colonne:

● All data rates settings Indica che l'impostazione è valida per tutte le voci della tabella 3.

● Enabled Selezionare l'impostazione per tutte le voci nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", la voce nella tabella 3 resta invariata.

● Copy to Table Facendo clic sul pulsante viene acquisita l'impostazione per tutte le voci della tabella 3.

La tabella 3 (MCS Index) si divide nelle seguenti colonne:


● MCS Index Indica gli indici MCS supportati. Gli indici MCS visualizzati dipendono dalle impostazioni "Tipo di antenna" e "Modalità antenna". Le impostazioni si trovano in "Interfaces > WLAN > Antennas". Se si utilizza ad es. solo un'antenna, vengono visualizzati solo gli MCS da 0 a 7.

● Streams Indica il numero massimo possibile di flussi di dati paralleli che possono essere trasmessi con l'indice MCS selezionato.

● Data Rate [Mbps] Indica le velocità di trasmissione dei dati supportate in Megabit al secondo. Le velocità di trasmissione di dati visualizzate dipendono dalle impostazioni "Guard Interval" e "HT Channel Width". L'impostazione "HT Channel Width" si trova in "Interfaces > WLAN > AP". L'impostazione "Guard Interval" si trova in "Interfaces > WLAN > 802.11n".

● Enabled Per assegnare la velocità di trasmissione dei dati desiderata dell'interfaccia WLAN attivare l'opzione.

Nota

È necessario attivare almeno un indice MCS.

Pulsante "Default Values" Il pulsante "Default Values" imposta la selezione dei valori conformemente allo standard.

Procedimento Per progettare una determinata velocità di trasmissione dei dati su WLAN 1:

1. Attivare in "WLAN 1" l'opzione "Use selected data rates only".

2. Selezionare dalla casella di riepilogo "Radio" la voce "WLAN 1".

3. Attivare nell'indice MCS desiderato la casella opzione corrispondente nella colonna "Enabled".




Reset della selezione:

1. Fare clic sul pulsante "Default Values". La selezione viene resettata all'impostazione standard.

oppure

1. Disattivare nella tabella 1 l'opzione "Use selected data rates only".


5.6.2.10 Client

Collegamento alla rete In questa voce di menu è possibile definire come si collega un dispositivo come client ad una rete.

Nota






● MAC Mode Definire in che modo viene assegnato un indirizzo MAC al client. Esistono le seguenti possibilità.


– Manual Se si seleziona Manual inserire l'indirizzo MAC nella colonna "MAC Address".



● MAC Address Se in "MAC Mode" è stato selezionato "Manual", inserire l'indirizzo MAC del client.

● Any SSID

– Attivato

Il dispositivo tenta di collegarsi all'Access Point in modalità client, la quale dispone della migliore qualità di trasmissione e delle impostazioni di sicurezza idonee. I client client possono collegarsi solo con il punto di accesso per il quale è attivata l'opzione "Broadcast SSID".

– Disattivato

Il client cerca di collegarsi al punto di accesso dell'elenco SSID che offre la migliore qualità di trasmissione e per il quale è disattivata l'opzione "Broadcast SSID".

● Roaming Threshold Definire la soglia a partire dalla quale il client passa al nuovo Access Point.

– High A partire di elevata intensità di campo nettamente superiore passa all'AP con segnale più forte.

– Medium In caso di elevata intensità di campo superiore passa all'AP con segnale più forte.

– Low Già a partire da una minima intensità di campo superiore passa all'AP con segnale più forte.



● Background Scan Mode Mentre il client è collegato ad un Access Point cerca in background altri Access Point con i quali può eventualmente collegarsi. Definire la modalità per la ricerca.

Esistono le seguenti possibilità:

– always Il client cerca costantemente Access Point.

– idle Se per un determinato periodo non ha luogo nessun trasferimento dei dati, vengono cercati altri Access Point.

– disabled Finché il client è collegato non vengono cercati altri Access Point.

● Background Scan Interval [ms] Definire l'intervallo nel quale vengono cercati altri Access Point.



● Scan channels indica i canali sui quali il client cerca un Access Point. La visualizzazione dipende dalle omologazioni radio del paese selezionato e dalle impostazioni in "Allowed Channels".


● Enabled Attiva o disattiva la rispettiva SSID.


● SSID Inserire la SSID dell'Access Point con il quale il client deve collegarsi. Per la SSID viene utilizzato il codice ASCII da 0x20 a 0x7e.

Procedimento 1. Selezionare dalla casella di riepilogo "MAC Mode" l'assegnazione desiderata dell'indirizzo

MAC.

2. Inserire nella tabella 2 in "SSID" una SSID e attivare la SSID desiderata.

3. Disattivare la casella funzione "Any SSID".




5.6.2.11 Signal Recorder

Registrazione dell'intensità del segnale Con il registratore del segnale viene visualizzata o registrata l'intensità del segnale di ricezione del punto di accesso collegato. Grazie a questi dati è possibile rilevare le zone con intensità di segnale insufficienti. Il registratore di segnali può essere utilizzato in modo particolarmente vantaggioso se il client si muove su un percorso prestabilito.

Nota

Questa scheda è disponibile solo in modalità client. L'interfaccia WLAN del dispositivo deve essere attivata, in caso contrario non può essere eseguita nessuna registrazione.


● Radio Indica per quale interfaccia WLAN sono valide le indicazioni. Poiché un client dispone di un'interfaccia WLAN, in questa tabella esiste sempre solo una riga per "WLAN 1".

● Time interval [ms] L'intervallo di tempo tra il rilevamento di due valori misurati in millisecondi.

● Samples Il numero delle misurazioni.

● Recorded Samples Il numero delle misurazioni attualmente eseguite o il numero delle misurazioni che sono state eseguite nell'ultima registrazione.

● Status Lo stato della registrazione

– stopped Attualmente non ha luogo nessuna registrazione dell'intensità del segnale.

– started Registrazione dell'intensità del segnale in corso.



● Start Fare clic sul pulsante in questa colonna per avviare la registrazione dell'intensità del segnale.

Nota

• Se si avvia una nuova registrazione, la registrazione precedente viene sovrascritta. • Quando il dispositivo si riavvia i valori di misura vengono cancellati.

● Stop Fare clic sul pulsante in questa colonna per concludere anticipatamente la registrazione dell'intensità del segnale. Se è stato eseguito il numero indicato di misurazioni, la registrazione dell'intensità del segnale termina automaticamente.

Avvertenze per l'impiego Osservare le seguenti avvertenze di impiego per ottenere misurazioni aggiornate con il registrazione di segnali:

● Impostare nel punto di accesso una velocità di dati fissa.

● Se è stato attivato iPCF, per le misurazioni impostare un tempo di ciclo possibilmente ridotto nel punto di accesso.

● È necessario assicurarsi che esista una comunicazione di dati sufficiente durante la misurazione in quando la statistica valuta i telegrammi di dati in ingresso.

● Il tratto di misura deve essere percorso 2 - 3 volte con gli stessi parametri per trovare se si verificano perdite dell'intensità di segnale sempre nella stessa posizione.

● Le misurazione dovrebbero essere eseguite a determinati intervalli in una posizione fissa su un periodo prolungato.

Nota • Se si avvia una nuova registrazione, la registrazione precedente viene sovrascritta. • Quando il dispositivo si riavvia i valori di misura vengono cancellati.

Procedimento 1. Inserire il valore desiderato per l'intervallo di tempo tra due misurazioni e il numero di

misurazioni.

2. Fare clic sul pulsante "Start", nella colonna "Status" compare la visualizzazione "started".

3. Se nella colonna "Status" viene visualizzato di nuovo "stopped", la registrazione dell'intensità del segnale è conclusa.



4. Passare ad una delle seguenti voci di menu per richiamare il risultato della registrazione:

– System > Load&Save > HTTP Fare clic sul pulsante "Save" nella riga della tabella "WLANSigRec", per salvare il file "signal_recorder_SCALANCE_W700.zip" nel sistema di file del PC collegato.

– System > Load&Save > TFTP In caso di necessità modificare il nome del file "signal_recorder_SCALANCE_W700.zip" nella riga della tabella "WLANSigRec". Nella riga della tabella "WLANSigRec" nella casella di riepilogo dell'ultima colonna selezionare la voce "Save file" e fare clic sul pulsante "Set Values".

5. Il file ZIP contiene due file con i risultati della registrazione:

– Un file PDF

– Un file CSV

Risultati della misurazione

File PDF

Il file PDF contiene informazioni sulla configurazione del dispositivo e le informazioni dettagliate su tutte le singole misurazioni. Inoltre esso fornisce una rappresentazione grafica per la progressione dell'RSSI in dBm e la progressione della velocità di dati in Mbps.

Se il client cambia il punto di accesso (Roaming) durante la misurazione, barre nere verticali con un quadrato nero sulla parte superiore segnalano un evento. Il campo > - 35 dBm (blu) è il campo di sovracomando, ovvero la scheda WLAN è sovracomandata.



File CSV

Il file CSV contiene informazioni sulla configurazione del dispositivo e le informazioni dettagliate su tutte le singole misurazioni. Il primo settore contiene le impostazioni configurate:

● il nome del sistema del client

● l'indirizzo IP del dispositivo

● l'indirizzo MAC del dispositivo

● il numero complessivo dei valori di misura

● l'intervallo di tempo che intercorre tra il rilevamento di successivi valori di misura

● la velocità di dati massima

● l'impostazione delle antenne esterne

● la potenza di trasmissione massima possibile

Il secondo settore è in una tabella. Per ciascun valore di misura la tabella contiene quanto segue:

● il numero progressivo della misurazione

● la data e l'ora

● la BSSID

● l'intensità del segnale di ricezione in % e in dBm



● il valore grezzo dell'RSSI (Received Signal Strength Indication)

● l'indicatore di roaming. ad ogni roaming l'indicatore commuta tra 0 e 1

● il canale sul quale il client è collegato con il punto di accesso

● la velocità media di dati (se non avviene nessuno scambio di dati tra il punto di accesso e il client la velocità di dati è "0")

● il nome del punto di accesso

● il canale attuale (questo può essere anche il canale per il quale il client esegue attualmente la scansione)

Configurazione con il Web Based Management 5.7 Menu "Layer 2"


5.7 Menu "Layer 2"

5.7.1 VLAN

5.7.1.1 General

Pagina di configurazione VLAN In questa pagina si definisce la VLAN e l'utilizzo delle porte.

Nota Modifica dell'Agent VLAN ID

Se il PC di configurazione è collegato al dispositivo direttamente tramite Ethernet e si modifica l'Agent VLAN ID, dopo la modifica il dispositivo non è più raggiungibile tramite Ethernet.

Regole importanti per VLAN Durante la configurazione e l’esercizio della propria VLAN rispettare le seguenti regole:

I telegrammi con la VLAN ID "0" vengono trattati come telegrammi senza tag, tuttavia contengono il relativo valore di priorità.

Tutte le porte sul dispositivo trasmettono come standard telegrammi senza tag VLAN, per garantire che il nodo terminale possa ricevere questi telegrammi. Nei dispositivi SCALANCE W su tutte le porte è preimpostata VLAN ID 1.

Se ad una porta è collegato un nodo terminale, devono essere trasmessi telegrammi in uscita senza tag (porta di accesso statica). Se tuttavia su una porta si trova un altro switch, il telegramma deve essere previsto con un tag (Trunk Port).




● Casella di riepilogo "Base Bridge Mode" Definire se il dispositivo è configurato come Bridge secondo IEEE 802.1D per il protocollo Spanning Tree o secondo IEEE 802.1Q per una LAN Virtual Bridged:

– 802.1 D Transparent Bridge Imposta la modalità del dispositivo come "transparent" per il protocollo Spanning Tree.

– 802.1 Q VLAN Bridge Imposta la modalità del dispositivo come "VLAN-aware" per una LAN Virtual Bridged. Configurare la VLAN basata sulla porta

● Casella di inserimento "VLAN ID" Inserire la VLAN ID nella casella di inserimento "VLAN ID". Campo di valori: 1 ... 4094



● VLAN ID Indica la VLAN ID. La VLAN ID (una cifra tra 1 e 4094) può essere inserita una volta solo durante la creazione di un set di dati e successivamente non può più essere modificata. Per la modifica è necessario cancellare e ricreare l'intero set di dati. Possono essere definite fino a 24 VLAN.

● Name Inserire un nome per la VLAN. Il nome dispone solo di caratteri informativi e non ha nessun effetto sulla configurazione. La lunghezza è di max. 32 caratteri.



● Status Indica il tipo stato della voce nella tabella dei filtri della porta interna. Qui static significa che l’indirizzo è stato inserito staticamente dall’utente.

● Elenco delle porte Definire l'utilizzo delle porte. Esistono le seguenti possibilità:

– "-" La porta non è membro della VLAN indicata. In caso di nuova definizione in tutte le porte si trova l’identificazione " ".

– M La porta è un membro della VLAN. I telegrammi inviati in questa VLAN vengono inoltrati con il rispettivo tag VLAN.

– U (lettera maiuscola) La porta è un membro senza tag della VLAN. I telegrammi inviati in questa VLAN vengono inoltrati sena tag VLAN. Da questa porta vengono inviati telegrammi senza tag VLAN.

– u(lettera minuscola) La porta è membro senza tag della VLAN, tuttavia la VLAN non è configurata come VLAN della porta. I telegrammi inviati in questa VLAN vengono inoltrati sena tag VLAN.

– F La porta è un membro della VLAN indicata. Ulteriori impostazioni si configurano in "Layer 2 > VLAN > Port-based VLAN".

Procedimento 1. Inserire una ID nella casella di inserimento "VLAN ID".

2. Fare clic sul pulsante "Create". Nella tabella viene generata una nuova voce. Come standard le caselle sono occupate con "-".

3. Nel nome inserire un nome per la VLAN.

4. Definire l'utilizzo delle porte nella VLAN. Se si seleziona ad es. M, la porta è membro della VLAN. Il telegramma inviato in questa VLAN viene inoltrato con il rispettivo tag VLAN.

5. Definire la modalità del dispositivo.




5.7.1.2 Port-based VLAN

Elaborazione di telegrammi ricevuti In questa pagina definire la configurazione delle proprietà della porta per la ricezione di telegrammi.




● Port Indica che le impostazioni sono valide per tutte le porte della tabella 2.

● Priority / Port VID / Acceptable Frames / Ingress Filtering Selezionare l'impostazione per tutte le porte nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", le voci della colonna corrispondente nella tabella 2 restano invariate.

● Copy to Table Facendo clic sul pulsante viene applicata l'impostazione per tutte le porte della tabella 2.

Nota

La tabella 1 è disponibile solo se è configurata almeno una VLAN.


● Port Indica le porte e le interfacce disponibili.

● Priority Nella casella di riepilogo selezionare la priorità con la quale vengono inviati telegrammi senza tag.

La priorità CoS (Class of Service) che viene utilizzata nel tag VLAN. Se viene ricevuto un telegramma senza tag, gli viene assegnata questa priorità. Questa priorità definisce come prosegue l’elaborazione di questo telegramma in confronto ad altri telegrammi. Esistono in totale otto priorità con i valori da 0 a 7, 7 corrisponde alla priorità massima ( IEEE 802.1p Port Priority).

● Port VID Nella casella di riepilogo selezionare la VLAN ID. Sono selezionabili solo le VLAN ID che sono state definite nella pagina "VLAN > General". Se un telegramma ricevuto non ha nessun tag VLAN, esso viene completato con un tag della VLAN ID qui indicata e inviato alla porta in base alle regole.



● Acceptable Frames Definire i tipi di telegrammi che vengono accettati. Esistono le seguenti alternative:

– Tagged Frames Only L'apparecchio respinge tutti i telegrammi senza tag. In caso contrario valgono le regole di inoltro in base alla configurazione.

– All L'apparecchio inoltra tutti i telegrammi.

● Ingress Filtering Definire se la VID dei telegrammi ricevuti viene analizzata Esistono le seguenti possibilità:

– Attivata La VLAN ID dei telegrammi ricevuti determina l'inoltro: Per l'inoltro di un telegramma con tag VLAN deve essere membro della porta di ricezione nella stessa VLAN. Sulla porta di ricezione vengono respinti i telegrammi da VLAN sconosciuti.

– Disattivata Tutti i telegrammi vengono inoltrati.

Procedimento 1. Fare clic nella riga delle porte da configurare nella casella corrispondente della tabella

per effettuare la configurazione.

2. Inserire i valori da impostare nei campi di inserimento.

3. Selezionare nella casella di riepilogo i valori da impostare.




5.7.2 Dynamic MAC Aging

Impostazioni del protocollo e funzionalità Switch Il dispositivo apprende automaticamente gli indirizzi sorgente dei nodi collegati. Questa informazione viene utilizzata per inoltrare in modo mirato i telegrammi ai nodi interessati. In questo modo viene ridotto il carico di rete per gli altri nodi. Se entro un determinato arco di tempo un dispositivo non riceve nessun telegramma, l’indirizzo sorgente del quale non corrisponde all’indirizzo programmato, esso cancella l’indirizzo appreso. Questo meccanismo viene chiamato "Aging". Con Aging si impedisce che vengano inviati erroneamente telegrammi, se, ad es. un terminale (un dispositivo di programmazione) viene collegato ad un’altra porta switch. Se l'opzione non è attivata, un dispositivo non cancella automaticamente gli indirizzi appresi.


● Casella opzione "Dynamic MAC Aging" Attivare o disattivare la funzione di aging automatico degli indirizzi MAC appresi:

● Casella di inserimento "Aging Time [s]" Inserire l'intervallo di tempo in secondi. Dopo questo arco di tempo un indirizzo appreso viene cancellato se il dispositivo non ha più ricevuto altri telegrammi da questo indirizzo di mittente. Il campo dei valori è compreso tra 10 secondi e 1000000 secondi

Procedimento 1. Attivare la casella opzione "Dynamic MAC Aging".

2. Inserire nella casella di inserimento "Aging Time [s]" l'arco di tempo in secondi.




5.7.3 Spanning Tree

5.7.3.1 General

Impostazioni generali di Spanning Tree In questa pagina si configurano le impostazione per l'MSTP. Come standard è attivo il Rapid Spanning Tree che può essere impostato tramite un interruttore in modalità compatibili MSTP, RSTP o STP.

Nella rispettiva pagina di configurazione di questa funzione sono possibili impostazioni dettagliate.

A seconda della modalità di compatibilità, nella rispettiva pagina di configurazione è possibile configurare la funzione corrispondente.

Nota Dispositivo client non come Root

Mediante la configurazione delle priorità e dei costi del percorso assicurarsi che un dispositivo client non possa mai diventare un nodo Root. Se un dispositivo client diventa un nodo root, la funzione Rapid Spanning Tree non è più garantita.




● Casella opzione "Spanning Tree" Attivare o disattivare MSTP.

● Casella di riepilogo "Protocol Compatibility" Selezionare la modalità di compatibilità di MSTP. Ad es. se si seleziona RSTP, MSTP si comporta come un RSTP.

Esistono le seguenti impostazioni:

– STP

– RSTP

– MSTP

Nota

Se la modalità iPCF è attivata, vengono supportate solo le modalità di compatibilità STP e RSTP.

Procedimento 1. Attivare la casella opzione "MSTP".

2. Nella casella di riepilogo "Protocol Compatibility" selezionare il tipo di compatibilità.




5.7.3.2 CIST General

Configurazione MSTP CIST La pagina è composta dalle seguenti parti.

● La parte sinistra della pagina visualizza la configurazione del dispositivo.

● La parte centrale mostra la configurazione del Root Bridge come viene rilevata dai telegrammi Spanning Tree ricevuti da un dispositivo.

● La parte destra mostra la configurazione del Root Bridge regionale, come viene rilevata dai telegrammi MSTP. I dati visualizzati sono visibili solo se nella pagina "General" è attivato "Spanning Tree" e in "Protocol Compatiblity" è impostato "MSTP". Questo vale anche per il parametro "Bridge Max Hop Count". Se il dispositivo è un Root Bridge, le informazioni della parte sinistra corrispondono a quelle della parte destra.




● Casella di inserimento "Bridge Priority" / "Root Priority" In base alla priorità Bridge viene definito quale dispositivo diventa Root Bridge. Il Bridge con la massima priorità diventa Root Bridge. Tanto minore è il valore quanto superiore è la priorità. Se in una rete più apparecchio hanno la stessa priorità, diventa Root Bridge l'apparecchio, l’indirizzo MAC del quale ha il valore numerico più basso. Entrambi i parametri, Bridge Priority e indirizzo MAC formano insieme l'identificazione Bridge . Poiché il Root Bridge gestisce tutte le modifiche di percorso, esso deve essere posizionato possibilmente centralmente a causa del tempo di esecuzione dei telegrammi. Il valore per la Bridge Priority è un multiplo intero di 4096 con un campo di valori da 0 a 61440.

● Bridge Adresse / Root Adresse L'indirizzo Bridge indica l'indirizzo MAC del dispositivo e l'indirizzo Root indica l'indirizzo MAC dello switch Root.

● Root Port Indica la porta tramite la quale lo switch comunica con il Root Bridge.

● Root Cost I costi di percorso di questo dispositivo fino a Root Bridge.

● Topologie Changes / Last Topology Change L’indicazione per il dispositivo indica il numero di modifiche di configurazione a causa del meccanismo Spanning Tree dall’ultimo avvio. Per il Root Bridge viene visualizzata la durata dall'ultima modifica della configurazione nel modo seguente:

– secondi: "sec" supplementari dopo l'indicazione delle cifre

– Minuti: "min" supplementari dopo l'indicazione delle cifre

– Ore: "hr" supplementari dopo l'indicazione delle cifre

● Casella di inserimento "Bridge Hello Time [s]" / "Root Hello Time [s]" Ciascun Bridge invia regolarmente i telegrammi di configurazione (BPDU). L’intervallo di tempo tra due telegrammi di questo tipo è l’Hello Time. Il valore standard per questo parametro è di 2 secondi.

● Casella di inserimento "Bridge Forward Delay [s]" / "Root Forward Delay [s]" Le nuove informazioni di configurazione non vengono utilizzate immediatamente da un Bridge, ma solo dopo che è stato definito l’arco di tempo nel parametro ritardo dell'inoltro. In questo modo viene garantito che l’esercizio venga avviato in base alla nuova topologia solo quando tutti i Bridge dispongono delle informazioni necessarie. Il valore standard per questo parametro è di 15 secondi.

● Casella di inserimento "Bridge Max Age" / "Root Max Age" Bridge Max Age definisce l'"età" massima che può avere un BPDU ricevuto per venire accettato come valido dallo switch. Il valore standard per questo parametro è di 20.

● Casella di inserimento "Bridge Max Hop Count" Questo parametro indica il numero di nodi MSTP possibili su una BPDU. Se viene ricevuta una MSTP BPDU, il cui Hop Count supera il valore qui considerato, essa viene respinta. Il valore standard per questo parametro è di 20.

● Regional Root Priority Per la descrizione vedere Bridge Priority / Root Priority



● Regional Root Address L'indirizzo MAC del dispositivo.

● Regional Root Cost I costi di percorso di questo dispositivo fino a Root Bridge.

● Casella di inserimento "Region Name" Inserire il nome della regione MSTP della quale fa parte questo dispositivo. Come standard qui è inserito l'indirizzo MAC del dispositivo. Questo valore deve essere uguale su tutti i dispositivi che fanno parte della stessa regione MSTP.

● Casella di inserimento "Region Version" Inserire il numero di versione della regione MSTP in cui si trova il dispositivo. Questo valore deve essere uguale su tutti i dispositivi che fanno parte della stessa regione MSTP.

● Pulsante "Reset Counters" Con questo pulsante vengono resettati i valori.

● Casella opzione "Layer-2 Tunnel Admin Edge Port" (disponibile solo in modalità Access Point) Attivare questa casella opzione se su una porta tunnel layer 2 può trovarsi un terminale di dati. In caso contrario ad ogni modifica del link su questa porta viene attivata una riconfigurazione della rete. I client L2T non devono essere collegati tra loro.

● Casella opzione "Layer-2 Tunnel Auto Edge Port" (disponibile solo in modalità Access Point) Attivare questa casella opzione se su tutte le porte Layer-2-Tunnel deve essere riconosciuto automaticamente se è collegato un terminale di dati.

Procedimento 1. Inserire i dati necessari per la configurazione nei campi di inserimento.


5.7.3.3 Porta CIST

Configurazione delle porte MSTP CIST Durante il richiamo della pagina della versioni attuale della configurazione, nella bella viene visualizzato il parametro della porta.

Fare clic sulla configurazione nelle caselle corrispondenti della tabella delle porte.




● Colonna 1 Indica che le impostazioni eseguite in questa tabella vengono applicate per tutte le porte della tabella 2 dopo un clic sul pulsante "Copy to Table".

● Spanning Tree Status Selezionare l'impostazione per tutte le porte nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", le voci della colonna corrispondente nella tabella 2 restano invariate.

● Copy to Table Facendo clic sul pulsante si applicano le impostazioni per tutte le porte della tabella 2.


● Port Indica le porte disponibili e le seguenti interfacce.

– Port X

– WLAN X

– VAP X.Y

– WDS X.Y

● Spanning Tree Status Definire se la porta deve essere integrata o meno nel Spanning Tree.

Nota

Se si disattiva l'opzione "Spanning Tree Status" per una porta, può verificare la formazione di loop. La topologia deve essere rispettata.



● Priority Inserire la priorità della porta. La priorità viene analizzata solo se i costi del percorso sono uguali. Il valore deve essere divisibile per 16. Se il valore non è divisibile per 16, esso viene adattato automaticamente. Campo dei valori: 0 - 240. Il valore standard è 128.

● Cost Calc Inserire il calcolo dei costi del percorso. Se si inserisce il valore "0", nella casella "Path Cost" viene visualizzato il valore rilevato automaticamente.

● Path Cost Costi di percorso da questa porta al Bridge Root. Viene selezionata la linea con il valore più vantaggioso come percorso. Se più porte di un dispositivo hanno lo stesso valore, viene selezionata la porta con il numero di porta più basso. Se il valore nella casella "Cost Calc" è 0, viene visualizzato automaticamente il valore rilevato. In caso contrario viene visualizzato il valore della casella "Cost Calc". Il rilevamento dei costi per il percorso si basa orientativamente sulla velocità di trasmissione. Tanto maggiore è la velocità di trasmissione da raggiungere, quanto minore è il valore dei costi per il percorso.

Valori caratteristici dei costi per il percorso in Rapid Spanning Tree:

– 1000 Mbit/s = 20.000

– 100 Mbit/s = 200.000

– 10 Mbit/s = 2.000.000

I valori possono tuttavia essere parametrizzati anche individualmente.

● State Indica lo stato attuale nel quale si trova la porta. I valori vengono solo visualizzati e non possono essere parametrizzati. Il parametro "State" dipende dal protocollo progettato. Nello stato è possibile quanto segue:

– Disabled La porta riceve solo e non partecipa alla configurazione STP, MSTP e RSTP.

– Discarding Nel modo di funzionamento "Discarding" vengono ricevuti i telegrammi BPDU. Altri telegrammi in uscita o in ingresso vengono respinti.

– Listening In questo stato vengono sia ricevuti, sia inviati telegrammi BPDU. La porta è inclusa nell’algoritmo Spanning Tree.

– Learning Prestadio per lo stato di inoltro, la porta programma di nuovo attivamente la topologia (vale a dire, gli indirizzi dei nodi).

– Forwarding La porta è attiva nella rete dopo il tempo di modifica della configurazione, essa riceve e invia telegrammi di dati.

● Fwd. Trans Indica il numero di commutazione di stato da "Discarding" a "Forwarding"".



● Edge Type Definire il tipo della porta Edge. Esistono le seguenti possibilità:

– "-" La porta non è disattivata. La porta viene trattata come una "no EdgePort".

– Admin Selezionare questa opzione se su questa porta si trova sempre un terminale di dati. In caso contrario, ad ogni variazione del collegamento viene attivata una riconfigurazione della rete.

– Auto Selezionare questa opzione se su questa porta deve essere riconosciuto automaticamente se è collegato un dispositivo terminale. Alla prima realizzazione del collegamento la porta viene trattata come una "no Edge Port".

– Admin/Auto Selezione queste opzioni se su questa porta deve essere utilizzata una combinazione delle due. Alla prima realizzazione del collegamento la porta viene trattata come porta Edge.

● Edge Indica in che stato si trova la porta.

– Attivato Su questa porta si trova un dispositivo terminale.

– Disattivato Su questa porta si trova un dispositivo Spanning Tree o Rapid Spanning Tree.

In un dispositivo terminale uno switch può commutare rapidamente la porta senza tenere in considerazione dei telegrammi Spanning Tree. Se nonostante questa impostazione viene ricevuto un telegramma Spanning Tree, la porta passa automaticamente all'impostazione "Disattivato" per switch.

● P.t.P. Type Selezionare l'opzione desiderata nella casella di riepilogo. La selezione dipende dalla porta impostata

– P.t.P. Se la porta è su halfduplex, si presume un collegamenti punto-a-punto.

– Shared Media Anche in caso di un collegamento fullduplex non si presume un collegamento punto-a-punto.

Nota

Un collegamento punto-a-punto significa un collegamento tra due dispositivi. Shared Media Connection è ad es. un collegamento ad un hub.

– "-" Il collegamento punto-a-punto viene rilevato automaticamente. Se la porta è su halfduplex, non si presume un collegamento punto-a-punto.



● P.t.P.

– Attivato Indica che è in atto un collegamento punto a punto.

– Disattivato Indica che non è in atto un collegamento punto a punto.

● Hello Time Inserire l'intervallo dopo il quale la configurazione Bridge invia BPDU. Come standard qui sono impostati 2 secondi. Campo di valori: 1-2 secondi

Nota

L'impostazione specifica per la porta dell'Hello Time è compatibile solo con MSTP.

Procedimento 1. Nelle caselle di inserimento della riga della tabella delle porte da configurare inserire i

seguenti valori.

2. Nella casella di riepilogo inserire le caselle della riga della tabella delle porte da configurare.


5.7.3.4 MST General

Configurazione Multiple Spanning Tree Oltre a RSTP in MSTP è possibile gestire diverse VLAN in una LAN con strutture ad albero -RSTP proprie.




● MSTP Instance ID Inserire il numero dell'istanza MSTP. Valori ammessi: 1 - 64 È possibile definire fino a 16 istanze MSTP.



● MSTP Instance ID Indica il numero dell'istanza MSTP.

● Root Address indica l'indirizzo MAC del Root Bridge

● Root Priority indica la priorità del Root Bridge.

● Bridge Priority Inserire in questa casella la priorità Bridge. Il valore per la Bridge Priority è un multiplo intero di 4096 con un campo di valori da 0 a 61440.

● VLAN ID Inserire l'ID della VLAN. Qui è possibile indicare anche le aree con l'ID iniziale, "-", ID finale. Diverse aree o ID vengono separate con ",". Valori ammessi: 1- 4094

Procedimento Creazione di un nuovo inserimento

1. Inserire nella casella "MSTP Instance ID" il numero dell'istanza MSTP.

2. Fare clic sul pulsante "Create".

3. Inserire in questa casella "VLAN ID" la sigla di identificazione della LAN virtuale.

4. Inserire in questa casella "Bridge Priority" la priorità del Bridge.


Cancellazione delle voci

1. Con la casella opzione selezionare davanti alla riga corrispondente le voci da cancellare.

2. Fare clic sul pulsante "Delete" per rimuovere le voci selezionate dalla memoria. Le voci vengono cancellate dalla memoria dei dispositivi e la visualizzazione di questa pagina viene aggiornata.



5.7.3.5 MST Port

Configurazione dei parametro della porta Multiple Spanning Tree In questa pagine si impostano i parametri per le porte delle istanze Multiple Spanning Tree configurate.


● Colonna 1 Indica che le impostazioni sono valide per tutte le porte della tabella 2.

● MSTP Status Selezionare l'impostazione per tutte le porte nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", le voci della colonna corrispondente nella tabella 2 restano invariate.


La pagina contiene la seguente casella:

● Casella di riepilogo "MSTP Instance ID" Nella casella di riepilogo selezionare l'ID dell'istanza MSTP.




● Port Indica tutte le porte e le interfacce disponibili.

● MSTP Instance ID ID dell'istanza MSTP.

● MSTP Status Fare clic sulla casella opzione per attivare o disattivare questa opzione.

● Priority Inserire la priorità della porta. La priorità viene analizzata solo se i costi del percorso sono uguali. Il valore deve essere divisibile per 16. Se il valore non è divisibile per 16, esso viene adattato automaticamente. Campo dei valori: 0 - 240. Il valore standard è 128.

● Cost Calc Inserire nella casella di inserimento il calcolo dei costi per il percorso. Se si inserisce qui il valore "0", nella casella successiva "Path Cost" viene visualizzato il valore rilevato automaticamente.

● Path Cost Costi di percorso da questa porta al Bridge Root. Viene selezionata la linea con il valore più vantaggioso come percorso. Se più porte di un dispositivo hanno lo stesso valore, viene selezionata la porta con il numero di porta più basso. Se il valore nella casella "Cost Calc" è 0, viene visualizzato automaticamente il valore rilevato. In caso contrario viene visualizzato il valore della casella "Cost Calc". Il rilevamento dei costi per il percorso si basa orientativamente sulla velocità di trasmissione. Tanto maggiore è la velocità di trasmissione raggiungibile, quanto inferiore è il valore per i costi del percorso. Valori caratteristici per per i costi del percorso in Spanning Tree:

– 1000 Mbit/s = 20.000

– 100 Mbit/s = 200.000

– 10 Mbit/s = 2.000.000

I valori possono tuttavia essere parametrizzati anche individualmente.

● State Indica lo stato attuale nel quale si trova la porta. I valori vengono solo visualizzati e non possono essere configurati. Nello stato è possibile quanto segue:

– Discarding La porta scambia le informazioni MSTP, ma non prende parte allo scambio dei dati.

– Blocked Nella modalità Blocking vengono ricevuti i telegrammi BPDU.

– Forwarding La porta riceve e invia telegrammi di dati.

● Fwd. Trans. Indica il numero del cambio di stato Discarding - Forwarding o Forwarding - Discarding per una porta.



Procedimento 1. Nelle caselle di inserimento della riga della tabella delle porte da configurare inserire i

seguenti valori.

2. Nella casella di riepilogo inserire le caselle della riga della tabella delle porte da configurare.


5.7.4 DCP Forwarding

Applicazioni Il protocollo DCP viene utilizzato da STEP 7 e dal tool PST per la configurazione e la diagnostica. Nell'impostazione di fabbrica DCP è attivato su tutte le porte, vale a dire che tutti i telegrammi DCP ricevuti vengono inoltrati a tutte le porte. Con questa opzione esiste la possibilità di disattivare l'invio di telegrammi per le singole porte, ad es. per compartimezzare singole aree di rete dalla configurazione tramite tool PST o per suddividere l'intera rete in sotto-reti inferiori per la configurazione e la diagnostica.

In questa pagina WBM vengono visualizzate tutte le porte del dispositivo.

Nota Tabella vuota

Se sul dispositivo è stato attivato NAT, la tabella è vuota o viene svuotata.





● Setting Stabilire se la porta deve bloccare i telegrammi DCP sul lato di uscita o inoltrarli. Per la selezione esistono le seguenti:

– Block Su questa porta non vengono inoltrati telegrammi DCP sul lato di uscita. Tuttavia la ricezione su questa porta resta possibile.

– Forward Su questa porta vengono inoltrati i telegrammi DCP.

Procedimento 1. Definire se la porta desiderata blocca o inoltra i telegrammi DCP.


5.7.5 LLDP

Link Layer Discovery Protocol (LLDP) PROFINET utilizza il protocollo LLDP per la diagnostica della topologia. Nell'impostazione di fabbrica l'LLDP è attivato sull'interfaccia, ovvero i telegrammi LLDP vengono inviati e ricevuti. LLDP viene supportato solo dall'interfaccia Ethernet e dall'interfaccia SFP P1.

In questa pagina WBM si attiva o disattiva l'invio o la ricezione di telegrammi LLDP sull'interfaccia.





● Setting Definire la funzionalità LLDP. Esistono le seguenti possibilità:

– Tx Questa porta può solo inviare telegrammi LLDP.

– Rx Questa porta può solo ricevere telegrammi LLDP.

– Rx & Tx Questa porta può solo ricevere e inviare telegrammi LLDP.

– "-" (Disattivata) Questa porta non può né ricevere né inviare telegrammi LLDP.

Procedimento 1. Selezionare nella casella di riepilogo la funzionalità LLDP.


5.8 Menu "Layer 3"

5.8.1 NAT

5.8.1.1 Basic

Nota


In questa pagina definire le impostazioni base per NAT.




● Casella di riepilogo "Interface" Selezionare dalla casella di riepilogo l'interfaccia Ethernet desiderata.

● Casella opzione "Enable NAT" Attivare o disattivare la funzione NAT per l'interfaccia Ethernet. Attivabile solo se sul client in "MAC Mode" è impostato "Own".

● Casella di inserimento "TCP Idle Timeout [s]" Inserire l'arco di tempo desiderato in secondi. Se non ha luogo nessuno scambio dei dati, allo scadere di questo arco di tempo il collegamento TCP viene cancellato dalla tabella di compilazione. Il campo dei valori è 1...4294967295. Impostazione di default: 86400 secondi

● Casella di inserimento "UDP Idle Timeout [s]" Inserire l'arco di tempo desiderato in secondi. Se non ha luogo nessuno scambio dei dati, allo scadere di questo arco di tempo il collegamento UDP viene cancellato dalla tabella di compilazione. Il campo dei valori è 1 ... 4294967295. Impostazione di default: 300 secondi

● Casella di inserimento "Local Interface IP address" Inserire l'indirizzo IP locale dell'interfaccia Ethernet. Questo indirizzo IP è l'indirizzo gateway del dispositivo locale.

● Casella di inserimento "Local Interface Subnet Mask" Inserire la maschera della sottorete per Ethernet locale.

Procedimento 1. Inserire nella casella di inserimento "Local Interface IP address" l'indirizzo IP locale

dell'interfaccia Ethernet.

2. Inserire nella casella di inserimento "Local Interface Subnet Mask" la maschera della sottorete per Ethernet locale.

3. Attivare NAT per l'interfaccia Ethernet.




5.8.1.2 NAPT

Nota


In questa pagina WBM definire l'elenco di compilazione per la comunicazione da rete globale a rete locale. Per ciascun client WLAN (gateway NAT) sono possibili 60 voci.


● Casella di riepilogo "Interface" Interfaccia alla quale si riferiscono le informazioni. Selezionabile solo se il dispositivo dispone di più interfacce.

● Casella di riepilogo "Traffic Type" Definire il protocollo per il quale è valida l'assegnazione di indirizzo. I telegrammi TCP e UDP vanno parametrizzati separatamente.

● Casella di inserimento "Global Port" Inserire la porta globale. I telegrammi in ingresso con questa porta vengono inoltrati come porta di destinazione. Se l'impostazione deve valere per un'area della porta, inserire l'area con porta iniziale "-" porta finale, ad es. 30 - 40.

Nota

Se la porta è già occupata da un servizio locale, ad es. Telnet, viene emesso un messaggio di avvertimento. Evitare assolutamente l'utilizzo della porta TCP 23 (Telnet), della porta 22 (SSH), e delle porte 80/443 (http/https: raggiungibilità del client con il WBM) e porta UDP 161 (SNMP) come porta globale.



● Casella di inserimento "Local IP Address" Inserire l'indirizzo IP del nodo nella rete locale.

● Casella di inserimento "Local Port" Inserire il numero della porta. Essa è la nuova porta di destinazione alla quale viene inoltrato in telegramma in ingresso. Se l'impostazione deve valere per un'area della porta, inserire l'area con porta iniziale "-" porta finale, ad es. 30 - 40.

Se la porta locale e la porta globale sono uguali i telegrammi vengono inoltrati senza conversione di porta.



● Enable Attivare la casella opzione nella riga desiderata. La voce viene utilizzata per l'assegnazione di indirizzi

● Interface Indica l'interfaccia alla quale si riferiscono le informazioni.

● Traffic Type Indica se i telegrammi UDP o TCP sono assegnati alla porta globale.

● Dynamic Global IP Indica se viene utilizzata l'associazione di indirizzi dinamica.

● Global IP Address Indica l'indirizzo IP globale sul quale viene associato l'indirizzi IP locale.

● Global Port Indica la porta globale.

● Local IP Address Indica l'indirizzo IP del nodo nella rete locale.

● Local Port Indica il numero della porta locale.

Procedimento 1. Selezionare dalla casella di riepilogo "Traffic Type" il protocollo per il quale è valida

l'assegnazione di indirizzo.

2. Inserire in "Global Port" il numero delle porte globali o dell'area delle porte.

3. Inserire in "Local IP Address" l'indirizzo IP del nodo nella rete locale.

4. Inserire in "Local Port" il numero delle porte locali o dell'area delle porte.


6. Fare clic sul pulsante "Set Values". Il dispositivo si riavvia.

Configurazione con il Web Based Management 5.9 Menu "Security"


5.9 Menu "Security"

5.9.1 Passwords

Configurazione delle password dei dispositivi Una modifica delle password dei dispositivi per l'amministratore e gli utenti può essere eseguita solo localmente dall'amministratore.

Procedimento 1. Dalla casella di riepilogo "Username" selezionare l'utente per il quale viene modificata la

password. Selezionare tra "admin" e "user".

2. Nella casella di inserimento "Current Admin Password" inserire la password dell'amministratore.

3. Nella casella di inserimento "New Password" inserire la nuova password per l'utente selezionato. La nuova password deve essere composta da almeno 6 caratteri.

4. Selezionare la nuova password nella casella di inserimento "Password Confirmation".


Nota

Alla fornitura del dispositivo le passoword sono impostate in fabbrica nel modo seguente: • admin: admin • user: user

Se si effettua la prima connessione o dopo un "Restore Factory Defaults and Restart", viene richiesto di modificare la password.

Nota

Modifica della password in modalità Trial

Anche se si modifica la password in modalità Trial, questa modifica viene salvata immediatamente.



5.9.2 WLAN

5.9.2.1 Basic

Livelli di sicurezza Per proteggere la rete vengono utilizzate l'autenticazione e la codifica. In questa pagina definire le impostazioni di sicurezza.

Nota Standard di trasmissione IEEE 802.11 n

Con le impostazioni di sicurezza lo standard di trasmissione IEEE 802.11 n con l'impostazione "802.11n" o "802.11 n only" supporta solo WPA2/ WPA2-PSK con AES. Modalità iPCF o iPCF-MC attivata

Se la modalità iPCF o iPCF-MC è attivata, nelle impostazioni di sicurezza viene supportato solo "Open System" con il procedimento di codifica AES.




● Interface Indica le interfacce disponibili.

● Authentication Type Selezionare il tipo di autenticazione. La selezione dipende dal modo di funzionamento e dallo standard di trasmissione.

– Open System Non viene eseguita nessuna autenticazione. È possibile selezionare una codifica opzionale con chiave WEP fissa (non dinamica). Per utilizzare la chiave attivare "Encryption". Definire la chiave WEP nella pagina "Keys". Se la modalità iPCF o iPCF-MC è attivata, viene supportato solo il procedimento di codifica AES con una lunghezza di chiave a 128 bit.

– Shared Key Per l'autenticazione Shared Key, sul client e sull'Access Point viene salvata una chiave fissa. Questa chiave WEP viene quindi utilizzata per l'autenticazione e la codifica. La chiave WEP si definisce nella pagina "Keys".

Nota

In caso di utilizzo di "Open System" con "Encryption" o "Shared Key", nella pagina "Keys" deve sempre essere impostata Key 1.

– WPA (RADIUS) Wi-Fi Protected Access (WPA) è un metodo specificato dalla Wi-Fi Alliance per escludere falle nel sistema di protezione di WEP. Di conseguenza è prescritta in modo fisso l'autenticazione attraverso un server (802.1x). Grazie allo scambio dinamico di chiavi in ogni frame di dati viene fornita un'ulteriore protezione.

– WPA-PSK WPA Pre Shared Key (WPA-PSK) è la versione attenuata di WPA. In questo metodo non viene effettuata nessuna autenticazione attraverso un server, ma in base ad una password. Questa password viene configurata manualmente sia sul client sia sul server.

– WPA2 (RADIUS) WPA2 (Wi-Fi Protected Access 2) è l'evoluzione di WPA e implementa le funzioni dello standard di sicurezza IEEE 802.11i. L'autenticazione WPA funziona tuttavia con il server RADIUS.

– WPA2-PSK WPA2-PSK basato sullo standard 802.11i. L'autenticazione WPA funziona tuttavia senza server RADIUS. Al suo posto su ciascun client e Access Point viene memorizzata una chiave WPA(2) (WPA(2) Pass phrase). La WPA(2) Pass phrase viene utilizzata per l'autenticazione e altre codifiche.

– WPA/WPA2-Auto-PSK Impostazione nella quale un Access Point può essere elaborato sia dal tipo di autenticazione "WPA-PSK" sia "WPA2-PSK". Questo è necessario se l'Access Point comunica con diversi client che utilizzano da una parte "WPA-PSK" e dall'altra "WPA2-PSK". Nei client viene impiegato lo stesso metodo di codifica.



– WPA/WPA2-Auto Impostazione nella quale un Access Point può essere elaborato sia dal tipo di autenticazione "WPA" sia "WPA2". Questo è necessario se l'Access Point comunica con diversi client che utilizzano da una parte "WPA" e dall'altra "WPA2". Nei client viene impiegato lo stesso metodo di codifica

● Encryption La codifica protegge i dati trasmessi da intercettazione e falsificazione. La codifica può essere disattivata solo se durante l'autenticazione è stato selezionato "Open System". Tutti gli altri metodi di protezione contengono sia l'autenticazione sia la codifica.

● Cipher Selezionare il metodo di codifica. La selezione dipende dallo standard di trasmissione

– AUTO A seconda della capacità della stazione opposta viene selezionato automaticamente AES o TKIP.

– WEP WEP (Wired Equivalent Privacy) Un metodo simmetrico di codifica del flusso con chiavi lunghe solo 40 o 104 Bit, basate sull'algoritmo RC4 (Ron’s Code 4).

– TKIP (Temporal Key Integrity Protocol) Un metodo di codifica simmetrico con l'algoritmo RC4 (Ron’s Code 4). Anziché le deboli codifiche WEP, TKIP utilizza codifiche dinamiche che vengono detratte dalla codifica principale. TKIP può inoltre riconoscere telegrammi di dati falsificati.

– AES (Advanced Encryption Standard) Potente metodo di codifica di blocco simmetrico secondo l'algoritmo Rijndael che migliora ulteriormente le funzioni del TKIP.

Nota

Per proteggere meglio i propri dati da attacchi utilizzare WPA2/ WPA2-PSK con AES.

● WPA(2) Pass Phrase Inserire qui una chiave WEP(2). Questa chiave WPA(2) deve essere nota sia sul lato del client, sia sull'Access Point e viene inserita su entrambi i lati dall'utente. Per la chiave WPA(2) viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

● WPA(2) Pass phrase confirmation Confermare la chiave WEP(2) indicata sopra.

● Default key Definire la chiave WEP che viene utilizzata per la codifica dei dati. La chiave WEP si definisce nella pagina "Keys".



Procedimento 1. Definire le impostazioni di sicurezza desiderate. Le impostazioni possibili dipendono

dall'"Authentication Type" impostato.

Authentication Type Encryption Cipher Provenienza della chiave Open System disattivato -- -- Open System attivato WEP Default key Open System attivato AES1) Default key (a 128 bit) Shared Key attivato WEP Default key WPA (RADIUS) attivato Auto/TKIP/AES RADIUS Server WPA-PSK attivato Auto/TKIP/AES WPA(2) Pass Phrase WPA2 (RADIUS) attivato Auto/TKIP/AES RADIUS Server WPA2-PSK attivato Auto/TKIP/AES WPA(2) Pass Phrase WPA/WPA2-AutoPSK attivato Auto/TKIP/AES WPA(2) Pass Phrase WPA/WPA2-Auto (RADIUS)

attivato Auto/TKIP/AES RADIUS Server

1) disponibile solo per iPCF o per iPCF-MC


5.9.2.2 AP Communication

Possibilità di comunicazione In questa pagina definire quale tipo di comunicazione dell'Access Point è consentito.

Nota





● Colonna 1 Indica che le impostazioni sono valide per tutte le porte della tabella 2.

● within own VAP / with other VAPs / with Ethernet Selezionare l'impostazione per tutte le porte nella casella di riepilogo. Se è selezionato "No Change", la voce nella tabella 2 resta invariata.







● Within own VAP

– Attivato i client che hanno effettuato il login nella stessa interfaccia VAP di un Access Point possono comunicare tra loro.

– Disattivato

L'opzione è disattivata.

● With other VAPs

– Attivato i client che hanno effettuato il login in diverse interfacce VAP di un Access Point possono comunicare tra loro.

– Disattivato L'opzione è disattivata.

Nota

In un Access Point su tutte le interfacce WLAN o su tutti i VAP deve essere attivato "With other VAP" per consentire una comunicazione tra i client connessi a diverse interfacce VAP dell'Access Point.

● With ethernet

– Attivato I client possono comunicare tramite l'interfaccia Ethernet dell'Access Point.

– Disattivato L'opzione è disattivata.

5.9.2.3 AP Radius Authenticator

Configurazione del server RADIUS Definire in questa pagina il server RADIUS e l'autenticazione RADIUS del punto di accesso. È possibile inserire i dati per due server RADIUS.

Nota





● Reauthentication Mode Si definisce chi determina il tempo dopo il quale il client è obbligato ad eseguire una riautenticazione.

– Disabled La modalità di riautenticazione è disattivata.

– Server Attiva la gestione del tempo sul server

– Local Attiva la gestione locale del tempo. Definire nel "Reauthentication Interval" il periodo di validità

● Reauthentication Interval [s] Nella gestione del tempo locale inserire qui il periodo di validità in secondi per l'autenticazione. La durata minima è 1 minuto (inserimento 60), la durata massima è di 12 secondi (inserimento 43200). Il valore standard è un secondo (3.600 secondi).


● Server IP Address Inserire l’indirizzo IP o il nome FQDN del server RADIUS.

● Server Port Inserire qui la porta di ingresso sul server RADIUS.

● Shared Secret Inserire la password del server RADIUS. Per la password viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

● Shared Secret Confirmation Confermare la password.

● Max. Retransmissions Inserire il numero massimo dei tentativi di collegamento.

● Primary Server Definire se questo server è il server primario.

– yes: Server primario

– no: Backup Server.

● Status Con questa casella opzione è possibile attivare o disattivare il server RADIUS



Procedimento Inserimento di un nuovo server

Per inserire un nuovo server procedere nel modo seguente:

1. Inserire nella rispettiva riga i seguenti valori nella casella di inserimento:

– Indirizzo IP o nome FQDN del server RADIUS

– Numero di porta della porta di ingresso

– Password

– Conferma della password

– Numero massimo di tentativi di trasmissione

– Server primario


Modifica del server

1. Inserire nella rispettiva riga i seguenti valori nella casella di inserimento:

– Indirizzo IP del server

– Numero della porta di ingresso

– Password

– Conferma della password

– Numero massimo di tentativi di trasmissione

– Server primario


Ripetere la procedura in tutti i server dei quali si vuole modificare la voce.

5.9.2.4 Client Radius Supplicant

Client Supplicant In questa pagina si configurano le impostazione per l'autorizzazione RADIUS del client.

Nota






● Dot1x Username Inserire il nome utente con il quale effettuare il login nel server RADIUS.

● Dot1x User Password Inserire la password per il nome utente indicato. Con questa combinazione il client si connette al server RADIUS. Per l'indicazione della password viene utilizzato il codice ASCII compreso tra 0x20 e 0x7e.

● Dot1x User Password Confirmation Confermare la password.

● Dot1x Check Server Certificate Definire se il server RADIUS si identifica tramite certificato rispetto al client.

● Dot1x EAP Types Definire il metodo di autenticazione. Esistono i seguenti modi:

– Auto A seconda della capacità della stazione opposta viene utilizzato EAP-TLS, EAP-TTLS o PEAP.

– EAP-TLS il client si registra tramite un certificato.

– EAP-TTLS Il client si registra con il nome utente e la password nel server RADIUS

– PEAP Il client si registra con il nome utente e la password nel server RADIUS.

Procedimento 1. Inserire nelle caselle di inserimento i valori necessari.

2. Nella casella di riepilogo "Dot1x EAP Types" selezionare la voce desiderata.




5.9.2.5 Keys

Definizione della chiave WEP Per poter attivare la codifica per i metodi di autenticazione "Open System" e "Shared Key" è necessario inserire almeno una chiave nella tabella delle chiavi.



● Key 1 - 4 Inserire la chiave WEP o la chiave AES. Per la chiave WEP sono ammessi caratteri del codice ASCII compresi tra 0x20 e 0x7E o caratteri esadecimali compresi tra 0x00 e 0xFF.

Se la modalità iPCF o iPCF-MC è attivata, nelle impostazioni di sicurezza viene supportato solo il procedimento di condifica AES con una lunghezza di chiave a 128 bit.

È possibile selezionare tra le seguenti lunghezze di chiave:

– 5 e 13 caratteri ASCII o 10 e 26 caratteri esadecimali (40/104 bit).

– 16 caratteri ASCII o 32 caratteri esadecimali (128 bit)

Nota

L'inserimento dei caratteri esadecimali avviene senza "0x" anteposto. Con un carattere esadecimale vengono codificati quattro bit. Gli inserimenti "ABCDE" (caratteri ASCII) e "4142434445" (caratteri esadecimali) hanno quindi lo stesso valore in quanto il carattere ASCII "A" ha il codice esadecimale "0x41".

● Key 1 - 4 Confirmation Confermare la chiave WEP.

Procedimento 1. Inserire almeno una chiave WEP.




5.9.3 Management ACL

Descrizione della configurazione In questa pagina è possibile aumentare la sicurezza del dispositivo. Per definire quale stazione con quale indirizzo IP può accedere al dispositivo configurare l'indirizzo IP o un'intera banda di indirizzi.

È possibile impostare con quali protocolli e con quali porte la stazione può accedere al dispositivo. Definire in quale VLAN può trovarsi la stazione. In questo modo si garantisce che solo determinate stazioni all'interno di una VLAN abbiano accesso allo switch.


● Casella opzione "Management ACL" Attivare o disattivare la funzione.

● Casella di inserimento "IP Address" Inserire l'indirizzo IP o l'indirizzo di rete per il quale deve valere la regola. Se si utilizza l'indirizzo IP 0.0.0.0 valgono le impostazioni per tutti gli indirizzi IP.

● Casella di inserimento "Subnet Mask" Inserire la maschera della sottorete. La maschera di sotto-rete 255.255.255.255 è per un determinato indirizzo IP. Se si intende autorizzare una sotto-rete, inserire ad es. una sotto-rete C 255.255.255.0. La maschera di sotto-rete 0.0.0.0 vale per tutte le sotto-reti.



● Rule Order Indica il numero di regola. Facendo clic sul pulsante "Create" viene creata una nuova riga con un numero univoco.

● IP Address Indica l'indirizzo IP.

● Subnet Mask Indica la maschera della sottorete.



● VLANs Allowed Disponibile solo se 802.1Q VLAN Bridge è impostato in "Layer 2 > VLAN > General". Inserire il numero della VLAN nella quale si trova il dispositivo. Al dispositivo può accedere solo la stazione se esso si trova in questa VLAN configurata. Se questa casella di inserimento resta vuota, non vi sono limitazioni relative alla VLAN.

● SNMP Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite il protocollo SNMP.

● TELNET Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite il protocollo TELNET.

● HTTP Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite il protocollo HTTP.

● HTTPS Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite il protocollo HTTPS.

● SSH Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite il protocollo SSH.

● Px Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite questa porta.

● WLAN 1(solo in modalità client) Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite l'interfaccia WLAN.

● VAP X.Y (solo in modalità Access Point) Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite l'interfaccia VAP.

● WDS X.Y (disponibile solo in modalità Access Point) Definire se la stazione (o l'indirizzo IP) può accedere al dispositivo tramite l'interfaccia WDS.

Procedimento Modifica della voce

1. Configurare i dati della voce che si vuole modificare.

2. Fare clic sul pulsante "Set Values" per trasferire le modifiche nel dispositivo.

Creazione di una nuova voce

1. Inserire nella casella di inserimento "IP Address" l'indirizzo IP del dispositivo e nella casella di inserimento "Subnet Mask" la rispettiva maschera di sottorete.

2. Fare clic sul pulsante "Create" per creare una nuova riga nella tabella.

3. Configurare le viti della nuova riga.

4. Fare clic sul pulsante "Set Values" per trasferire la nuova voce nel dispositivo.



Cancellazione delle voci

1. Attivare la casella opzione nella riga da cancellare.

2. Ripetere la procedura per ciascuna voce che si vuole cancellare.

3. Fare clic sul pulsante "Delete". Le voci vengono cancellate e la pagina viene aggiornata.

Nota

Fare attenzione che una configurazione errata può comportare l'impossibilità di accedere al dispositivo.

Un rimedio è possibile solo resettando il dispositivo alle impostazioni di fabbrica ed eseguendo successivamente la riconfigurazione.

5.9.4 Inter AP Blocking

5.9.4.1 Basic

Nota • Questa scheda è disponibile solo in modalità Access Point. • Questa pagina WBM può essere configurata solo con i seguenti KEY-PLUG:


Quando deve essere impiegato Inter AP Blocking? I client collegato ad un Access Point possono normalmente comunicare con tutti i dispositivi della rete Layer 2.

Con Inter AP Blocking è possibile limitare la comunicazione dei client collegati all'Access Point. Per i client sono accessibili solo i dispositivi i cui indirizzi IP sono stati configurati con "Allowed Addresses" nell'Access Point. In questo modo viene impedita una comunicazione con altri nodi che si trovano nella rete.




● Casella di inserimento "Refresh interval [s]" Inserire l'intervallo di aggiornamento per la tabella ARP.


● Radio Indicazione dell'interfaccia alla quale si riferiscono le impostazioni.

● Port Indicazione dell'interfaccia VAP alla quale si riferiscono le impostazioni.

● SSID Indicazione della SSID alla quale si riferiscono le impostazioni.

● Enable Se attivata, viene utilizzata l'assegnazione di accesso. Configurare in "Security > Inter AP Blocking > Allowed Adresses" i dispositivi accessibili per i client.

● Block Gratuitous ARP Request Se attivata, i pacchetti ARP non richiesti non vengono inoltrati.

● Block Non-IP Frames Se attivata, non avviene nessuno scambio di pacchetti non IP, ad es. pacchetti layer 2, tra il client e dispositivi configurati negli Access Point come partner di comunicazione ammessi.



5.9.4.2 Allowed Addresses

Nota • Questa scheda è disponibile solo in modalità Access Point. • Questa pagina WBM può essere configurata solo con i seguenti KEY-PLUG:


In questa pagina si definisce quali dispositivi sono accessibili per i client.


● Casella di riepilogo "Port" Selezionare dalla casella di riepilogo la porta desiderata.

● Casella di inserimento "IP Address" Inserire l'indirizzo IP dei dispositivi accessibili per il client.


● Select Attivare la casella opzione nella riga da cancellare

● Radio Indicazione dell'interfaccia alla quale si riferiscono le impostazioni

● Port Indicazione dell'interfaccia VAP alla quale si riferiscono le impostazioni

Configurazione con il Web Based Management 5.10 Menu "iFeatures"


● IP Address L'Indirizzo IP dei dispositivi accessibili per il client. In caso di necessità modificare l'indirizzo IP.

● Resolver IP Address L'indirizzo IP con il quale viene risolto l'indirizzo IP consentito. La voce è necessaria se l'indirizzo IP di gestione si trova in un'altra sottorete. Se in "Resolve IP Address" viene configurato l'indirizzo IP "0.0.0.0", per la risoluzione viene utilizzato l'indirizzo IP di gestione.

5.10 Menu "iFeatures"

5.10.1 iPCF

Nota

Questa pagina WBM può essere configurata solo con i seguenti KEY-PLUG: • Access Point: W780 iFeatures (n. di ordinazione 6GK5 907-8PA00) • Client: W740 iFeatures (MLFB 6GK5 907-4PA00)

Quando deve essere impiegato iPCF? L'impiego di iPCF è particolarmente raccomandato se in caso di un elevato numero di nodi deve essere realizzato un elevato grado di deterministica. Questo è ad es. necessario in PNIO o altri protocolli ciclici. Un'ulteriore descrizione di iPCF si trova nella sezione "Nozioni di base tecniche" nel capitolo "iPCF / iPCF-MC (Pagina 33)".

Nota • iPCF e iPCF-MC sono compatibili tra loro e non possono essere impiegati

simultaneamente in un dispositivo.

Le possibilità di impostazione si distinguono in Access Point e client. Di seguito vengono rappresentate entrambe



Descrizione In entrambe le modalità la colonna contiene le seguenti colonne:


● Enable iPCF Attivare o disattivare la modalità iPCF. Per la comunicazione PNIO si raccomanda di attivare la modalità iPCF. Attivando iPCF le velocità di dati proposte dal punto di accesso vengono adattate. Si raccomanda vivamente di mantenere l'impostazione standard per le velocità di dati (802.11 a/b/g = 12 Mbit/s e 802.11n = MCS 2).



In modalità Access Point la tabella contiene inoltre le seguenti colonne:

● PNIO Support Attivare o disattivare il supporto ottimizzato di PNIO.

● iPCF Cycle Time [ms] Nella casella di riepilogo selezionare il tempo di ciclo desiderato. I seguenti punti devono essere osservati per l'impostazione del tempo di ciclo. In caso contrario non viene eventualmente realizzata una comunicazione stabile.

– Nell'impianto esiste solo un punto di accesso, ovvero i client si muovono solo in una cella radio. In questo caso vengono supportati tempi di aggiornamento >= 16 ms.

– Nell'impianto esistono diversi punti di accesso che comunicano tramite diversi canali. I client si muovono tra i punti di accesso (roaming). In questo caso selezionare tempi di aggiornamento >= 32 ms.

Oltre ai valori orientativi indicati sopra è necessario osservare che il tempo di ciclo più basso da impostare viene rilevato dalla formula "2 ms * numero massimo di nodi".

● Scanning Mode L'impostazione selezionata si ripercuote sul comportamento di scansione dei client connessi. Esistono le seguenti impostazioni:

– All Channels Il client esegue la scansione di tutti i canali consentiti e seleziona i punti di accesso con la migliore intensità di segnale e si collega con essi.

– Next Channel Il client esegue la scansione del canale successivo dal suo elenco di canali consentito. Se qui è presente un punto di accesso, esso si collega con esso. Se il client non trova nessun punto di accesso su questo canale, esegue la scansione sul canale successivo.

● Signal Quality Threshold Solo editabile se in "Scanning Mode" è impostato "Next Channel" . Al client viene preassegnata un'intensità del segnale minima con la quale il punto di accesso deve essere visto durante la scansione in modo da poter realizzare un collegamento con esso. Per l'intensità del segnale esistono i seguenti valori di soglia:

Livello Qualità del segnale in RSSI Qualità del segnale in % 1 20 40 2 25 50 3 30 60 4 35 70 5 40 80



Procedimento In modalità Access Point

1. Attivare nell'interfaccia WLAN desiderata l'opzione "Enable iPCF".

2. In Access Point selezionare il tempo di ciclo desiderato dalla casella di riepilogo "iPCF Cylce Time [ms]".

3. Selezionare dalla casella di riepilogo "Scanning Mode" ad es "All Channels".

In modalità Client

1. Attivare nell'interfaccia WLAN desiderata l'opzione "Enable iPCF".

2. Fare clic sul pulsante "Set Values"

Le impostazioni di sicurezza di configurano in "Security > WLAN > Basic".

5.10.2 iPCF-MC Requisiti per poter eseguire iPCF-MC:

● L'Access Point dispone di due interfacce WLAN (AP duale).

● Modalità Access Point: Solo AP duali con KEY-PLUG W780 iFeatures (n. di ordinazione 6GK5 907-8PA00)

● Modalità Client: Client con KEY-PLUG W740 iFeatures (n. di ordinazione 6GK5 907-4PA00)

● L'interfaccia Management e l'interfaccia di dati devono essere utilizzate nella stessa banda di frequenza e modalità corrispondere in base alla loro copertura wireless. iPCF-MC non funziona se entrambe le interfacce wireless sono equipaggiate con antenne direzionali che coprono diverse aree.

● Le interfacce Management di tutti gli Access Point, tra le quali deve cambiare un client, devono utilizzare lo stesso canale. Un client scansione solo questo canale per trovare Access Point raggiungibili.

● Per l'interfaccia Management non può essere utilizzato il metodo trasmissivo secondo IEEE801.11h (DFS). Per l'interfaccia di dati è possibile 801.11h (DFS).

● Il client non può essere utilizzato con "Use Allowed Channel only".

● "Force roaming on Ethernet down" viene riflesso automaticamente sulla seconda interfaccia.



Quando deve essere impiegato iPCF-MC? iPCF è stato sviluppato per ottenere tempi handover brevi durante il passaggio tra celle radio ("roaming"). Il metodo iPCF-MC consente brevi temi handover anche con client mobili e molte celle o un elevato numero di canali utilizzati.

Nota • iPCF e iPCF-MC sono compatibili tra loro e non possono essere impiegati

simultaneamente in un dispositivo. • Osservare che nei dispositivi 11n l'assegnazione delle interfacce WLAN è definita per

iPCF-MC. – WLAN1: Interfaccia dati – WLAN2: Interfaccia Management

In modalità Access Point

In modalità Client




● Casella opzione "Enable iPCF-MC" Attivare o disattivare la modalità iPCF-MC del dispositivo. Per la comunicazione PNIO si raccomanda ti attivare la modalità iPCF-MC. Attivando iPCF-MC le velocità di dati proposte dal punto di accesso vengono adattate. Si raccomanda vivamente di mantenere l'impostazione standard per le velocità di dati (802.11 a/b/g = 6, 9 e 12 Mbit/s e 802.11n = MCS 2).

● Casella di riepilogo "iPCF Cycle Time" (solo in modalità Access Point) Selezionare il tempo di aggiornamento PNIO progettato per la rete alla quale è collegato l'Access Point. Il valore più piccolo per il tempo di aggiornamento è 32 ms.

● Casella di riepilogo "Management Scan Period" (solo in modalità client) Questo parametro definisce la durata (indicata in cicli iPCF) tra due scansioni del canale di management del client. Se ad es. si seleziona due, il client esegue una scansione del canale di management solo ogni due cicli iPCF. Un valore inferiore per l'intervallo di scansione del canale di management è la base per un roaming più veloce, tuttavia non può raggiungere un'elevata media di dati. Per un'elevata media di dati è necessario selezionare un valore superiore.

5.10.3 iREF



Quando deve essere impiegato iREF? Con iREF i dati possono essere inviati con la potenza di trasmissione massima possibile. Questo non è vantaggioso in particolare nei casi applicativi nei quali non è utilizzabile MIMO o in caso di impiego di antenne a settori.

Nota Impiego di iREF con altri iFeatur

iREF e altri iFeatur (ad es. iPCF, iPCF-MC) non sono compatibili tra loro e non possono essere impiegati simultaneamente in un dispositivo.





● Enable iREF Attivare o disattivare iREF per l'interfaccia WLAN. Il risultato viene rappresentato in "Information > WLAN >iFeatures".

Nota

Per utilizzare iREF devono esserci almeno due antenne.

Le antenne vengono commutate automaticamente su Mode RX/TX non appena iREF è attivato.

5.10.4 AeroScout


Access Point: W780 iFeatures (n. di ordinazione 6GK5 907-8PA00)

Nota

La funzione AeroScout non è combinabile con altri iFeatures (iPCF,iPCF-MC, iREF). AeroScout può essere inoltrato solo nella banda 2,4 GHz conformemente a IEEE 802.11g, IEEE 802.11n e IEEE 802.11n-only.






● Enable AeroScout

Attivare o disattivare AeroScout per l'interfaccia WLAN. Il risultato viene rappresentato in "Informazione > WLAN iFeatures > AeroScout".




Manutenzione 6 6.1 Aggiornamento firmware tramite WBM

Presupposto ● L'apparecchio dispone di un indirizzo IP.

● L'utente "admin" ha effettuato il login.

Aggiornamento firmware tramite HTTP 1. Nell'area di navigazione fare clic su "System > Load&Save". Fare clic sulla scheda

"HTTP".

2. Nella riga della tabella "Firmware" fare clic sul pulsante "Load".

3. Navigare alla posizione di salvataggio del file firmware.

4. Fare clic sul pulsante "Apri" nella finestra di dialogo. Il file viene caricato.

Aggiornamento firmware tramite TFTP 1. Nell'area di navigazione fare clic su "System > Load&Save". Fare clic sulla scheda

"TFTP".

2. Nella casella di inserimento "TFTP Server IP Address" inserire l'indirizzo IP del server TFTP.

3. Nella casella di inserimento "TFTP Server Port" inserire la porta del server TFTP.

4. Nella riga della tabella "Firmware" fare clic sul pulsante "Load file".

5. Navigare alla posizione di salvataggio del file firmware.

6. Fare clic sul pulsante "Apri" nella finestra di dialogo. Il file viene caricato.

Risultato Il firmware è trasmesso completamente all'apparecchio e in "Information > Versions" esiste inoltre la voce "FirmwareRunning". In FirmwareRunning viene visualizzata la versione attuale del firmware. In firmware visualizzata la versione firmware salvata dopo il caricamento del firmware. Per attivare questo firmware riavviare l'apparecchio tramite "System > Restart".

Manutenzione 6.2 Reset dei parametri di default


6.2 Reset dei parametri di default

Procedimento Eseguire le seguenti operazioni per resettare i parametri dell'appaercchio alle impostazioni di fabbrica:

Nota

Durante il reset dei parametri dell'apparecchio tutte le impostazioni eseguite fino ad ora vengono perse!

1. Disinserire la tensione dell'apparecchio.

2. Premere quindi solo il tasto reset e ricollegare l'appaercchio alla tensione di alimentazione con il tasto premuto.

3. Tenere premuto il tasto fino a quando il LED di errore rosso (F) smette di lampeggiare dopo ca. 10 secondi e passa a luce fissa.

4. Rilasciare quindi il tasto e attendere fino a quando il LED di errore (F) si spegne di nuovo.

5. Successivamente l'apparecchio si avvia automaticamente con i parametri di default.


Troubleshooting/FAQ 7 7.1 Impossibile l'aggiornamento del firmware tramite WBM o CLI

Causa Se durante un aggiornamento firmware si verifica una caduta di tensione, il dispositivo potrebbe essere raggiungibile tramite il Web Based Management o la CLI.

Rimedio Tramite TFTP è possibile prevedere uno SCALANCE W700 anche con un firmware. Eseguire le seguenti operazioni per caricare un nuovo firmware tramite TFTP:

1. Disinserire la tensione del dispositivo.

2. Premere quindi solo il tasto reset e ricollegare l'appaercchio alla tensione di alimentazione con il tasto premuto.

3. Tenere premuto il tasto fino a quando il LED di errore rosso (F) inizia a lampeggiare dopo ca. 2 secondi.

4. Rilasciare quindi il tasto. Il Bootloader attende in questo stato un nuovo file firmware che può essere caricato tramite TFTP.

5. Collegare un PC a SCALANCE W700 tramite l'interfaccia Ethernet.

6. Con il Primary Setup Tool specificare un indirizzo IP per SCALANCE W700.

7. Nella directory passare in una casella DOS nella quale si trova il file con il nuovo firmware e richiamare quindi il comando "tftp -i <indirizzo-ip> PUT <firmware>". In alternativa è possibile utilizzare un altro client TFTP.

Nota Utilizzo di CLI e TFTP in Windows 7

Se in Windows 7 si vuole accedere a CLI o a TFTP, prestare attenzione che le funzioni corrispondenti siano attivate in Windows 7.

Troubleshooting/FAQ 7.2 Disturbi della trasmissione dati dovuti a potenza di ricezione eccessiva


Risultato Il firmware viene trasmesso al dispositivo.

Nota

Fare attenzione che la trasmissione del firmware può durare alcuni minuti. Durante la trasmissione lampeggia il LED di errore rosso (F).

Dopo che il firmware è stato completamente caricato nel dispositivo, quest'ultimo viene riavviato automaticamente.

7.2 Disturbi della trasmissione dati dovuti a potenza di ricezione eccessiva

Cause ed effetti delle potenze di ricezione eccessive Una potenza di ricezione eccessiva sull'ingresso di un apparecchio WLAN sovracomanda il circuito dell'amplificatore Il sovracomando può verificarsi nei client o negli Access Point. Se la potenza di ricezione sull'apparecchi è superiore a -40 dBm, possono verificarsi disturbi di comunicazione. Nel WBM le informazioni sull'intensità del segnale [in dBm] vengono visualizzate nelle seguenti schede: Modalità Access Point: Informazioni > WLAN > Client List Modalità client: Informazioni > WLAN > Client List > Available AP list I seguenti fattori influenzano la potenza del segnale di ricezione sull'apparecchio IWLAN:

● Distanza tra i partner WLAN

● Riflessione di onde elettromagnetiche dovute a condizioni costruttive

● Impostazione del "Max. TX Power" (potenza di invio) (Interfaces > WLAN > Basic) e le impostazioni dell'antenna utilizzate (Interfaces > WLAN > Antennas).

Rimedio Se la comunicazione viene compromessa a causa di un'intensità di segnale eccessiva (superiore a -40 dBm), esistono le seguenti possibilità di eliminare il disturbo:

● Aumentare la distanza tra trasmettitore e ricevitore.

● Ridurre eventualmente la potenza di trasmissione del partner IWLAN con impostazioni adeguate nel WBM o nella CLI.

Troubleshooting/FAQ 7.3 Compatibilità con prodotti precedenti


7.3 Compatibilità con prodotti precedenti

Funzionamento combinato È possibile un funzionamento misto con i prodotti precedenti (6GK57xx-xAA60-xAx0).

Ulteriori informazioni relative ai prodotti precedenti si trovano in Internet in Siemens Industry Automation and Drives Service & Support all'ID articolo 42784493 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/42784493)

Per consentire un funzionamento misto è necessario osservare i seguenti punti:

● Standard di trasmissione IEEE 802.11a/b/g/n Gli standard di trasmissione IEEE 802.11a/b/g/n sono compatibili con i prodotti precedenti. L'impostazione "802.11n only" non è compatibile con i prodotti precedenti. Gli standard di trasmissione IEEE 802.11a/g/h Turbo dei prodotti precedenti non sono supportati.

● Impostazioni di sicurezza Gli standard di trasmissione IEEE 802.11a/b/g supportano le stesse impostazioni di sicurezza dei prodotti precedenti. Nelle impostazioni di sicurezza lo standard di trasmissione IEEE 802.11n con l'impostazione "802.11n" o "802.11n only" supporta solo WPA2/ WPA2-PSK con AES.

● SSID Per SSID utilizzare solo i caratteri supportati dai prodotti precedenti.

● Management only over wired Ethernet interface Nei prodotti precedenti esisteva la funzione "Management only over wired Ethernet interface". Nei nuovi prodotti questa funzione viene svolta dalla funzione "Management ACL (Pagina 269)".

● iPCF Nel modo di funzionamento IEEE 802.11b i dispositivi SCALANCE W700-xRR supportano velocità di dati fino a 11 MBit/s. Per questo motivo non possono ricevere beacon che vengono inviati da un Access Point di 12 MBit/s (impostazione standard per IEEE 802.11a/b/g). Se si impiegano i dispositivi indicati come client, è necessario impostare la velocità di dati dell'Access Point a 11 MBit/s.

● WDS ID Per WDS ID non utilizzare il carattere ASCII 0x22 ( " ).

● Chiave per WEP o AES Nei dispositivi con un firmware fino alla versione 3.2 le chiavi per WEP o AES possono essere composte solo da caratteri ASCII o da caratteri esadecimali compresi tra 0x20 e 0x7E.


Troubleshooting/FAQ 7.4 Avvertenze per una configurazione sicura della rete


7.4 Avvertenze per una configurazione sicura della rete Osservare le seguenti avvertenze per proteggere la rete da attacchi:

● Utilizzare un collegamento sicuro con HTTPS

Rispetto a HTTP, HTTPS consente un accesso sicuro alla configurazione dei client WLAN e degli Access Point tramite il Web Based Management. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo Load&Save (Pagina 140).

● Utilizzare WPA2/ WPA2-PSK con AES

Utilizzare solo WPA2/AES per impedire una violazione di password. WPA2/ WPA2-PSK con AES offre la massima sicurezza. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo Basic (Pagina 259).

● Proteggere la rete da attacchi Man-in-the-Middle

Per proteggere la rete da attacchi Man-in-the-Middle si raccomanda una configurazione di rete che renda difficoltoso per il violatore inserirsi nel percorso di comunicazione tra due terminali di dati.

– I dispositivi WLAN possono ad es. essere protetti rendendo l'Agent IP accessibile solo da una propria Management VLAN. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo Agent IP (Pagina 133).

– Un'ulteriore possibilità consiste nell'installare un proprio certificato HTTPS nel WLAN Client / Access Point. Il certificato HTTPS verifica l'identità dei dispositivi e regola lo scambio di dati codificato. Il certificato HTTPS può essere ad es. installato tramite HTTP. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo HTTP (Pagina 142).

● Utilizzare SNMPv3

SNMPv3 offre la massima sicurezza possibile durante l'accesso ai dispositivi WLAN tramite SNMP. Ulteriori informazioni su questo argomento si trovano nel capitolo SNMP (Pagina 161).

ATTENZIONE

Modifica della password di default dopo la configurazione tramite STEP 7

Se un dispositivo in stato di default viene configurato solo tramite STEP 7, non è possibile modificare la password di default. Questa modifica deve essere eseguita tramite WBM o CLI direttamente sul dispositivo. In caso contrario la password di default viene mantenuta e ciascun utente ha potuto eseguire il login con la password di default.


Appendice A A A.1 File MIB supportati da SCALANCE W700

File MIB disponibili in SCALANCE W700 La seguente tabella riporta i file MIB disponibili in uno SCALANCE W700:

MIB Root OID Riferimento AUTOMATION-SNTP (Siemens) 1) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.6.3.11 Vendor specific AUTOMATION-SYSTEM-MIB (Siemens) 1) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.6.3.2 Vendor specific AUTOMATION-TELNET (Siemens) 1) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.6.3.8 Vendor specific AUTOMATION-TIME-MIB (Siemens) 1) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.6.3.3 Vendor specific BRIDGE-MIB .1.3.6.1.2.1.17 RFC1493 ENTITY-MIB .1.3.6.1.2.1.47 EtherLike-MIB .1.3.6.1.2.1.10.7.2 IANA-MAU-MIB .1.3.6.1.2.1.26.1.1 IEEE8021-PAE-MIB .1.0.8802.1.1.1 IEEE 802.1X IEEE802dot11-MIB .1.2.840.10036 IEEE 802.11 IF-MIB: .1.3.6.1.2.1.2 RFC2233 P-BRIDGE-MIB .1.3.6.1.2.1.17.4.5 Q-BRIDGE-MIB .1.3.6.1.2.1.17.7 RADIUS-ACC-CLIENT-MIB .1.3.6.1.2.1.67.2.2 RADIUS-AUTH-CLIENT-MIB .1.3.6.1.2.1.67.1.2 RFC1213-MIB .1.3.6.1.2.1.4 RMON-MIB .1.3.6.1.2.1.16 SNMP-COMMUNITY-MIB .1.3.6.1.6.3.18 SNMP-FRAMEWORK-MIB .1.3.6.1.6.3.10.2.1 RFC2571 SNMP-NOTIFICATION-MIB .1.3.6.1.6.3.13 RFC2573 SNMP-PROXY-MIB .1.3.6.1.6.3.14 SNMP-TARGET-MIB .1.3.6.1.6.3.12 RFC2573 SNMP-USER-BASED-SM-MIB .1.3.6.1.6.3.15 RFC2574 SNMPv2-MIB .1.3.6.1.2.1.1 RFC1907 SNMP-VIEW-BASED-ACM-MIB .1.3.6.1.6.3.16 RFC2575 SN-MSPS-ACL-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.30 Vendor specific SN-MSPS-CONFIG-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.1 Vendor specific SN-MSPS-CPLUG-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.23 Vendor specific SN-MSPS-DHCP-CLIENT-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.17.1 Vendor specific SN-MSPS-DIGITAL-IO-MIB (Siemens) 2)3) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.39 Vendor specific SN-MSPS-GENERAL-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.2 Vendor specific

Appendice A A.1 File MIB supportati da SCALANCE W700


MIB Root OID Riferimento SN-MSPS-HTTP-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.20 Vendor specific SN-MSPS-IF-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.34 Vendor specific SN-MSPS-IP-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.13 Vendor specific SN-MSPS-KEY-PLUG-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.35 Vendor specific SN-MSPS-LOAD-SAVE-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.26 Vendor specific SN-MSPS-LOG-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.31 Vendor specific SN-MSPS-MSTP-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.6 Vendor specific SN-MSPS-NTP-MIB (Siemens) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.33 Vendor specific SN-MSPS-PNAC-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.10 Vendor specific SN-MSPS-PORT-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.29 Vendor specific SN-MSPS-RADIUS-SERVER-MIB (Siemens) 2)

.1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.11.2 Vendor specific

SN-MSPS-REPORT-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.28 Vendor specific SN-MSPS-RMON-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.12 Vendor specific SN-MSPS-SINEMA-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.25 Vendor specific SN-MSPS-SNMP-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.4 Vendor specific SN-MSPS-SNTP-CLIENT-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.19.1 Vendor specific SN-MSPS-STP-L2T-MIB (Siemens) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.40 Vendor specific SN-MSPS-SYSLOG-CLIENT-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.21.1 Vendor specific SN-MSPS-VLAN-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.3 Vendor specific SN-MSPS-WLAN-MIB (Siemens) 2) .1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.27 Vendor specific SN-MSPS-NAT-MIB 1.3.6.1.4.1.4329.20.1.1.1.1.45 Vendor specific TCP-MIB .1.3.6.1.2.1.6 UDP-MIB .1.3.6.1.2.1.7

1) Componente di AUTOMATION.MIB

Gli AUTOMATION.MIB per SCALANCE W700 possono essere scaricati da Siemens Industry Automation and Drives Service & Support dalla seguente ID articolo 67637278 (http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/67637278?Datakey=37421371)

2) Componente del file MIB privato "Scalance_w_msps.mib". I file possono essere scari-cati nel WBM in "System > Load&Save > HTTP > MIB" con il pulsante "Save".

3) Nei dispositivi senza ingresso/uscita digitale questo MIB non è supportato.

http://support.automation.siemens.com/WW/view/it/67637278?Datakey=37421371


Appendice B B B.1 Variabili MIB private di SCALANCE W700

Download dei MIB di SCALANCE W700 tramite WBM I MIB di SCALANCE W700 possono essere scaricati nel WBM in "System > Load&Save > HTTP > MIB" con il pulsante "Save".

OID Le variabili MIB private di SCALANCE W700 dispongono dei seguenti Object Identifier: iso(1).org(3).dod(6).internet(1).private(4). enterprises(1) siemens(4329) industrialComProducts(20) iComPlatforms(1) simaticNet(1) snMsps(1) snMspsCommon(1)

Variabili MIB specifiche per WLAN Le variabili MIB specifiche per WLAN si trovano in "snMspsWlan". Nel file MIB si trovano ulteriori informazioni relative alle impostazioni e ai valori.

Appendice B B.1 Variabili MIB private di SCALANCE W700



Appendice C C C.1 Norme di base

Norme che vengono completamente o in parte soddisfatte dagli apparecchi SCALANCE W700 La seguente tabella contiene una parte delle norme per apparecchi SCALANCE W700. Denominazione della norma

Argomento

IEEE 802.1AB Link Layer Discovery Protocol (LLDP) IEEE 802.1D-1998 Media Access Control (MAC), bridges IEEE 802.1Q Virtual Bridged LANs (VLAN Tagging, Port Based VLANs) IEEE 802.1W-2004 Rapid Spanning Tree Protocol (RSTP) IEEE 802.1X Port Based Network Access Control IEEE 802.3-2002 Ethernet IEEE 802.3af Power over Ethernet (PoE) IEEE 802.11 Wireless Local Area Network IEEE 802.11a Standard radio per l'utilizzo del campo di frequenza 5 GHz IEEE 802.11at POE + IEEE 802.11b/g Standard radio per l'utilizzo del campo di frequenza 2,4 GHz IEEE 802.11e Quality of Service (QoS) IEEE 802.11 h Ampliamento nell'insieme di attività e nella potenza di invio per l'utilizzo

dell'area di frequenza 5 GHz in Europa. IEEE 802.11i Codifica di WLANS IEEE 802.11n Standard per grandi velocità di trasmissione

Appendice C C.1 Norme di base



Appendice D D D.1 Messaggi nel protocollo degli eventi

Messaggi all'avvio del sistema (generale) Messaggio Descrizione Warm start performed, Ver: V02.00.00 - event/status summary after startup

Tipo di avvio e versione firmware caricata.

Power supply: • L1 is connected • L2 is not connected

Stato delle alimentazioni Line 1 e Line 2.

No line is monitored Informazione sulla sorveglianza dell'alimentazione da parte del sistema di segnalazione.

MSTP disabled MSTP enabled

Informazione sullo stato del protocollo Spanning Tree.

No Fault states pending after startup Stato di errore dopo l'avvio del sistema.

Stato dell'alimentazione Messaggio Descrizione L'evento "Power Change" si attiva o disattiva in "System > Events". Power up on line 1 / 2 / PoE. Alimentazione presente su Line 1, Line 2 o tramite PoE. Power down on line 1 / 2 / PoE. Alimentazione interrotta su Line 1, Line 2 o tramite PoE.

Stato dell'interfaccia Ethernet: Messaggio Descrizione L'evento "Link Change" si attiva o disattiva in "System > Events". Link up on P1. Sull'interfaccia Ethernet è presente un collegamento. Link down on P1. Sull'interfaccia Ethernet non è presente un collegamento.

Stato dell'interfaccia WLAN (in modalità Access Point) Messaggi Link down up VAP X.Y. L'interfaccia VAP Y sull'interfaccia WLAN X è attivata. Link down on VAP X.Y. L'interfaccia VAP Y sull'interfaccia WLAN X è disattivata. WDS Y at WLAN X is up. Sull'interfaccia WDS Y dell'interfaccia WLAN X è presente

un link.

Appendice D D.1 Messaggi nel protocollo degli eventi


Messaggi WDS Y at WLAN X is down. Sull'interfaccia WDS Y dell'interfaccia WLAN X non è pre-

sente nessun link. Overlap-AP found on WLAN X: AP <Nome sistema> <MAC> found on channel <numero canale.> <Valore RSSI>

Sul canale impostato per l'interfaccia WLAN X o su un cana-le adiacente è stato rilevato un altro punto di accesso.

Overlap-AP aged out on WLAN X: AP <Nome sistema> <MAC> on channel <numero canale.> <Valore RSSI>

Il punto di accesso che si sovrappone non ha potuto più essere rilevato per la durata dell'Aging Time configurato ed è stato cancellato dall'elenco "Overlap AP".

DFS: Radar interference detected on WLAN X at channel <numero canale> (frequency <frequenza> MHz). Changing to channel <numero canale> (frequency <frequenza> MHz)

Sul canale impostato per l'interfaccia WLAN X o su un cana-le adiacente è stato rilevato un altro utilizzatore primario (ad es. radar o stazione meteo). Il canale viene disabilitato per 30 min. Il punto di accesso passa al canale alternativo con-figurato o al successivo canale libero sul quale non si trova nessun utilizzatore primario.

DFS: channel <numero canale> (frequency <frequenza> MHz) aged out from NOL at WLAN X and can be used again.

Sul canale non ha più potuto essere rilevato nessun utilizza-tore primario. Il canale è stato rimosso dall'elenco dei canali disabilitati e può essere utilizzato di nuovo

DFS: Radar interference detected on WLAN X at channel <numero canale> (frequency <frequenza> MHz). No more free channels to use!!

Su tutti i canali disponibili è stato rilevato un utilizzatore primario. Non è disponibile nessun canale libero, l'interfac-cia WLAN X viene disattivata fino a quando è di nuovo di-sponibile uno dei canali.

Stato dell'interfaccia WLAN (in modalità Client) Messaggi Descrizione Link up on WLAN X. L'interfaccia WLAN X è attivata. Link down on WLAN X. L'interfaccia WLAN X è disattivata.

Messaggi per la configurazione Messaggi Descrizione WBM: Authentication failure. Nel Login tramite Web Based Management (WBM) è stata inserita una password errata.

L'evento può essere attivato o disattivato in "System -> Events" (Authentication Failure). Telnet: Authentication failure. Nel Login tramite Telnet è stata inserita una password errata. L'evento può essere attiva-

to o disattivato in "System -> Events" (Authentication Failure). Restart requested Riavvio a causa di una richiesta da parte dell'utente. L'evento può essere attivato o di-

sattivato in "System -> Events" (Cold/Warm Start).

Messaggi relativi al file upload o download Messaggi Descrizione File upload via HTTP(S): load of FileType <tipo di file> OK -> restart required

Il caricamento del file via HTTP(S) è stato eseguito corret-tamente. È necessario un riavvio.

File upload via HTTP(S): load of FileType<tipo di file> OK Il caricamento del file via HTTP(S) è stato eseguito corret-tamente.



Messaggi Descrizione File upload via HTTP(S): validation of FileType <tipo di file> IDENTICAL

Il caricamento del file via HTTP(S) è stato eseguito corret-tamente. Il file è identico a quello esistente.

File upload via HTTP(S): validation of FileType <tipo di file> FAILED

Il caricamento del file via HTTP(S) è fallito. Il file è errato o non valido.

File upload via TFTP: load of FileType <tipo di file> OK -> restart required

Il caricamento del file via TFTP è stato eseguito corretta-mente. È necessario un riavvio.

File upload via TFTP: load of FileType <tipo di file> OK Il caricamento del file via TFTP è stato eseguito corretta-mente.

File upload via TFTP: validation of FileType <tipo di file> IDENTICAL

Il caricamento del file via TFTP è stato eseguito corretta-mente. Il file è identico a quello esistente.

File upload via TFTP: validation of FileType <tipo di file> FAILED

Il caricamento del file via TFTP è fallito. Il file è errato o non valido.

File upload via TFTP: file transfer of FileType <tipo di file> FAILED

Il caricamento del file via TFTP è fallito. Il nome di file è errato o il file non esiste sul server.

File upload via TFTP: file transfer of FileType <tipo di file> failed. Cannot connect to given IP address

Il caricamento del file via TFTP è fallito. Il server TFTP non è raggiungibile o le impostazioni sono errate.

File download via TFTP: file transfer of FileType <tipo di file> failed. Cannot connect to given IP address

Il salvataggio del file via TFTP è fallito. Il server TFTP non è raggiungibile o le impostazioni sono errate.

Messaggi stato di errore Messaggi Descrizione Gli eventi si configurano in "System > Events".

La sorveglianza dell'alimentazione e del link alla porta Ethernet si configura in "System > Fault Monitoring".

New Fault state: <descrizione errore> <descrizione errore>:"Warm start performed." "Cold start performed." "Link down on P1." "Link up on P1." "Power down on line L1 (L2)" "DFS: No channels are available at WLAN2"

Errore in ingresso. Non tutti gli eventi comportano un errore. Nella pagina WBM "Events" definire gli eventi che vengono protocollati, ad es. riavvio del dispositivo, link modificato sulla porta Ethernet.

Fault state gone: <descrizione errore> <descrizione errore>:"Warm start performed." "Cold start performed." "Link down on P1." "Link up on P1." "Power down on line L1 (L2)" "DFS: No channels are available at WLAN2" "C-PLUG not accepted. See System C-PLUG mask for details."

Errore in uscita

New Fault state (reconfiguration): <descrizione errore> <descrizione errore>:"Link down on P1." "Link up on P1." "Power down on line L1 (L2)"

Errore in ingresso. L'evento è stato attivato a causa di una modifica della confi-gurazione.

Fault state gone (reconfiguration): <descrizione errore> <descrizione errore>:"Link down on P1." "Link up on P1." "Power down on line L1 (L2)".

Errore in uscita. L'evento è stato attivato a causa di una modifica della confi-gurazione.

Fault state: <descrizione errore> cleared. <descrizione errore>:"Warm start performed" "Cold start performed".

L'errore è stato confermato dall'utente.



Messaggi relativi a MSTP Messaggi Descrizione L'evento "Spanning Tree" si attiva o disattiva in "System > Events" Spanning Tree: topology change detected. La topologia della rete è stata modificata; la rete viene riorganizzata. Spanning Tree: new root bridge xx:xx:xx:xx:xx:xx detected.

La topologia della rete è stata modificata; nella rete si trova un nuovo Root Bridge con indirizzo MAC xx:xx:xx:xx:xx:xx.

Messaggi relativi alla sicurezza Messaggi Descrizione RADIUS: Access accepted / rejected for client <MAC>.

L'autenticazione del client era corretta o non corretta.

Messaggi relativi al sistema di segnalazione Messaggi Descrizione Syslog-Server not reachable! Il server Syslog configurato non è raggiungibile. Unable to send messages to syslog server. Plea-se check syslog socket configuration.

La configurazione del server Syslog è incompleta.

Unable to send e-mail(s) because of IP connec-tion failure.

Invio di e-mail fallita. Server SMTP non raggiungibile (ad es. collega-mento alla rete interrotto).

Unable to send e-mail(s) because of SMTP au-thentication failure.

Invio di e-mail fallita. Autenticazione del client sul server SMTP fallita.

Unable to send e-mail(s) because SMTP messa-ge transfer failed.

Invio di e-mail fallita. Server SMTP raggiungibile, configurazione in-completa o errata (ad es. Receiver Email Adress errato / non presen-te).

SNMP: Authentification failure. Autenticazione di un client SNMP fallita; accesso non possibile (ad es SNMPv1/v2 Read Only configurato o Read Community String configu-rata in modo errato).

IP communication is possible. Remote logging activated.

Comunicazione IP possibile. Remote Logging attivato.

IP communication is not possible. Remote log-ging deactivated. Please check IP configuration and network connectivity.

Comunicazione IP non possibile. Remote Logging disattivato. Control-lare se il dispositivo non dispone di un indirizzo IP.

Messaggi all'avvio del sistema (PLUG) Messaggio Descrizione Startup configuration: Internal storage PLUG: Not present

Non è innestato nessun PLUG.

Startup configuration: Internal storage PLUG: Missing PLUG: License missing

Non è innestato nessun PLUG. Nel dispositivo sono configurate funzio-ni necessarie per una licenza (KEY-PLUG).

Appendice D D.2 Messaggi nel WLAN Authentication Log


Messaggio Descrizione Startup configuration: Internal storage PLUG: Configuration not accepted PLUG: License missing

Configurazione non valida o incompatibile sul PLUG innestato. Nel dispositivo sono configurate funzioni necessarie per una licenza (KEY-PLUG).

Startup configuration: Internal storage PLUG: Factory clean -> filled with internal confi-guration PLUG: Configuration accepted PLUG: License accepted

La configurazione interna è stata scritta correttamente su un KEY-PLUG vuoto.

Startup configuration: Internal storage PLUG: Factory clean -> filled with internal confi-guration PLUG: Configuration accepted

La configurazione interna è stata scritta correttamente su un C-PLUG vuoto.

Startup configuration: PLUG storage PLUG: Configuration accepted PLUG: License accepted

La configurazione è stata caricata correttamente dal KEY-PLUG.

Startup configuration: PLUG storage PLUG: Configuration accepted

La configurazione è stata caricata correttamente dal C-PLUG.

Messaggi relativi a PLUG Messaggi Descrizione An empty PLUG was found. Nel dispositivo si trova un PLUG vuoto o formattato. PLUG: Filled PLUG was found. PLUG: Configuration Accepted

Nel dispositivo si trova un PLUG valido con una configura-zione valida.

PLUG: Removed at runtime. Il KEY-PLUG o il C-PLUG è stato estratto durante il funzio-namento.

PLUG accepted. PLUG è stato accettato.

Messaggi relativi all'ingresso/uscita digitale Messaggi Descrizione Digital output is open / closed. L'uscita digitale è aperta o chiusa (in base al dispositivo). Value of digital input is 0 / 1. Sull'ingresso digitale è presente un segnale low o un segnale high.

Appendice D D.2 Messaggi nel WLAN Authentication Log


D.2 Messaggi nel WLAN Authentication Log

Messaggi in modalità Access Point Messaggio Descrizione Client <indirizzo MAC> <Nome sistema> associated suc-cessfully.

Il client si è connesso correttamente nel punto di accesso.

Client <indirizzo MAC> <nome sistema> disassociated with reason <reason description>

Il client è stato disconnesso dal punto di accesso.

Messaggi in modalità Client Messaggio Descrizione Associated successfully to AP <indirizzo MAC> <nome sistema> at channel <numero di canale> (frequency <fre-quenza> MHz)

Il client si è connesso correttamente nel punto di accesso.

Disassociated from AP <indirizzo MAC> <'sys name'> with reason (Disassociated because sending STA is lea-ving (or has left) BSS)

Il client è stato disconnesso dal punto di accesso.


Indice analitico

A Access Point

Canali sovrapposti, 105 Elenco WDS, 104 Informazioni generali, 100 Panoramica dei client registrati, 102

Accesso alla rete, 18 Accesso wireless, 16 AeroScout

Configurazione, 280, 281 Indicatore di stato, 123 Visualizzazione della configurazione, 123

Aging, 239 Algoritmo SHA, 165 Alimentazione

Sorveglianza, 185 Authentification, 167

B Basic Wizard

Avvio, 53 Configurazione del sistema, 58

Bridge Priority, 41

C Campo di validità, 9 Client

Access Point disponibili, 109 Informazioni generali, 107

Client DNS, 135 Client Supplicant, 266 Collisions, 96 Compatibilità con prodotti precedenti, 287 Configuration Mode, 129 Configurazione della porta, 200 Configurazione multicanale, 16 Configurazione standalone, 15 Coordinate geografiche, 131 C-PLUG, 25, 191

Formattazione, 193 Salvataggio della configurazione, 193

CRC, 96

D Dati di manutenzione, 81 DHCP

Client, 154 DST

Ora legale, 171, 172

E Ethernet Statistics

Interface Statistics, 93 Eventi del sistema

Configurazione, 149 Filtro Severity, 151

Eventi di allarme, 152 Events

Log Table, 84

F Forward Delay, 243 Fragments, 96 Funzionamento combinato, 287 Funzione e-mail, 152

Eventi di allarme, 152 Sorveglianza della rete, 152

G Glossario, 14 Glossario SIMATIC NET, 14

H HTTPS

Server, 128

Indice analitico


I IEEE 802.11n, 22, 212

Channel Bonding, 24 Frame Aggregation, 24 Guard Interval, 24 Maximum Ratio Combining, 23 MIMO, 23 Spatial Multiplexing, 23

iFeatures iREF, 36

Impostazione dell'ora, 128 Impostazioni di sicurezza, 164 Indirizzo IP

Assegnazione tramite STEP 7, 48 Information

ARP Table, 83 Log Table, 84 Spanning Tree, 88 Start Page, 75 Versions, 80

Informazione Inter AP Blocking, 126

Informazioni generali Access Point, 100 Access Point disponibili, 109 Canali sovrapposti, 105 Client registrati, 102 Clients, 107 Overlap APs, 105 WDS Partner, 104

Inter AP Blocking Allowed Adresses, 273 Basic, 272 Configurazione, 271 Informazione, 126

IP Mapping, 110 iPCF, 33

Comunicazione PNIO, 33 Configurazione, 122, 123, 274 Limitazione, 35 Principio del funzionamento, 33, 33

iPCF-MC Comunicazione PNIO, 33

iREF, 36 Configurazione, 279

Istanza MSTP, 250, 251

J Jabbers, 96

K KEY-PLUG, 25

Formattazione, 193 iFeatures, 195

L Log Table

WLAN Authentication Log, 86 login

tramite HTTP, 51 tramite HTTPS, 51

Logout automatico, 182

M Maschera di sottorete, 45 MSTP, 248

Parametri della porta, 250 Port, 244

Multiple Spanning Tree, 244, 248

N NAPT, 38

Configurazione, 256 NAT, 38

Configurazione, 255 Negotiation, 198 NTP

Client, 179 Numero di ordinazione, 82 Numero di serie, 82

O Ora

Fuso orario, 178 Impostazione manuale, 170 Ora del sistema, 169 Ora UTC, 178 SIMATIC Time Client, 181 Sincronizzazione dell'ora, 176 SNTP (Simple Network Time Protocol), 176

Oversize, 96

Indice analitico


P Pagina iniziale, 75 Password, 258 Ping, 196 PLUG

C-PLUG, 191, (C-PLUG) KEY-PLUG, 195

PNIO, 188 Port

Configurazione della porta, 197, 200 Posizione di installazione, 131 Possibilità di comunicazione, 262 Produttore, 81 PROFINET IO, 188 Protocollo eventi di sistema

Agent, 183 PST Tool, 252 Punto a punto, 42

R Registratore di segnale, 228 Reset, 136 Reti ridondanti, 242 RFC

RFC 1518, 45 Riavvio, 136 Root Bridge, 41

S Server DCP, 59, 128, 252 Sigla produttore, 82 SMTP

Client, 128 SNMP, 39, 59, 129, 161, 164

Gruppi, 164 SNMPv1, 39 SNMPv2c, 39 SNMPv3, 39 Trap, 163 Utente, 167

Sorveglianza degli errori Modifica dello stato del collegamento, 187

Sorveglianza della rete, 152 Spanning Tree

Information, 88 Rapid Spanning Tree, 42

SSH Server, 127

Statistica errori di telegramma, 96

Statistica WLAN Telegrammi errati, 112 Telegrammi inviati, 120 Telegrammi ricevuti, 119

Stato di errore, 87 STEP 7, 252 Syslog, 183

Client, 128 System

Configuration, 127 Informazioni generali, 130

T Tabella protocollo degli eventi, 84 Telnet

Server, 127 TFTP

Caricamento/Salvataggio, 145 Time, 128

U Undersize, 96

V Velocità di trasmissione dei dati, 219, 222

802.11a/b/g, 219 802.11n, 222

Versione hardware, 82 Versione software, 82 VLAN, 31

Port VID, 237 Priorità, 237 Tag, 237

W WDS, 217 Web Based Management, 49

Presupposto, 49

Indice analitico


Documents

SCALANCE W780/W740 secondo Configurazione con il Web 5...IEEE 802.11n Web Based Management ... Industrial Wireless LAN SCALANCE W780/W740 secondo IEEE 802.11n Web Based Management