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Cronache di vita dell’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche - Milano Ottobre 2018 In questo numero Il nido pag. 2 La Scuola dell’Infanzia pag. 4 La Scuola Primaria pag. 9 La Scuola Secondaria pag. 18 Lo sport pag. 21 In gita nei quartieri del design pag. 22 Il ricordo di Madre Rosanna pag. 24 Curiosità e giochi pag. 27 Il musical Angeliche’s Happy Days pag. 30 Editoriale I ragazzi, la vera anima della scuola San Paolo Stories C pro manuscripto Torna a grande richiesta il giornalino uf- ciale dell’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche. Siamo lieti di presentarvi il nuovo “San Paolo Stories”, ideato con la nalità di raccontare a genitori e ragazzi le attività e gli eventi che caratterizzano la nostra scuola. Quando abbiamo iniziato a lavorare su questo pri- mo numero avevamo in mente un’idea ben chia- ra: descrivere la scuola e i suoi eventi con gli oc- chi dei nostri ragazzi, che sono il cuore e l’anima di ogni attività. Speriamo che il risultato possa raggiungere i nostri scopi e sia di gradimento per i lettori di qualunque età, ricordando a papà e mamme esperienze simili del loro passato, e cercan- do di far inorgoglire i ra- gazzi per quanto fatto. Per tale ragione all’interno del nostro giornalino trovere fotograe, artico- li, racconti di gite ed eventi sportivi. A riavvolgere il nastro di un intero anno si rimane colpiti dal numero e dalla qualità delle attività svolte. Abbiamo lavorato intensamente al primo numero di San Paolo Stories, con il prezio- so aiuto di insegnanti ed educatori, sem- pre pronti e disponibili a dare il loro contributo con impegno e un sorriso. Il risultato nale ritenia- mo sia un sentito e pia- cevole resoconto di quello che i ragazzi, coadiuvati e supportati dai nostri in- segnanti, sono in grado di fare e costruire. Dai bimbi più piccoli del nido e del- la materna, passando per la scuola primaria, no ad arrivare ai nostri “grandi”, i ragazzi delle medie, ecco i veri protagonisti di que- ste pagine.

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Cronache di vita dell’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche - MilanoOttobre 2018

In questo numero• Il nido pag. 2• La Scuola dell’Infanzia pag. 4• La Scuola Primaria pag. 9• La Scuola Secondaria pag. 18• Lo sport pag. 21

• In gita nei quartieri del design pag. 22• Il ricordo di Madre Rosanna pag. 24• Curiosità e giochi pag. 27• Il musical Angeliche’s Happy Days pag. 30

Editoriale

I ragazzi, la vera anima della scuola

San Paolo StoriesC

pro

man

uscr

ipto

Torna a grande richiesta il giornalino uf-fi ciale dell’Istituto San Paolo delle Suore Angeliche. Siamo lieti di presentarvi il nuovo “San Paolo Stories”, ideato con la fi nalità di raccontare a genitori e ragazzi le attività e gli eventi che caratterizzano la nostra scuola. Quando abbiamo iniziato a lavorare su questo pri-mo numero avevamo in mente un’idea ben chia-ra: descrivere la scuola e i suoi eventi con gli oc-chi dei nostri ragazzi, che sono il cuore e l’anima di ogni attività. Speriamo che il risultato possa raggiungere i nostri scopi e sia di gradimento per i lettori di qualunque età, ricordando a papà e mamme esperienze simili del loro passato, e cercan-do di far inorgoglire i ra-gazzi per quanto fatto.

Per tale ragione all’interno del nostro giornalino trovere fotografi e, artico-li, racconti di gite ed eventi sportivi. A riavvolgere il nastro di un intero anno si rimane colpiti dal numero e dalla qualità delle attività svolte. Abbiamo lavorato intensamente al primo numero di San Paolo Stories, con il prezio-so aiuto di insegnanti ed educatori, sem-

pre pronti e disponibili a dare il loro contributo con impegno e un sorriso. Il risultato fi nale ritenia-mo sia un sentito e pia-cevole resoconto di quello che i ragazzi, coadiuvati e supportati dai nostri in-segnanti, sono in grado di fare e costruire. Dai bimbi più piccoli del nido e del-la materna, passando per la scuola primaria, fi no ad arrivare ai nostri “grandi”, i ragazzi delle medie, ecco i veri protagonisti di que-ste pagine.

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Care mamme, ci presentiamo: ci chia-miamo Loredana, Barbara, Madre Marti-na, Hanna e Dory. Siamo le educatrici del nido del nostro Istituto. Insieme ci prendiamo cura dei vostri cuccioli, li aiutiamo a crescere e a raggiungere i loro primi traguardi. Sia-mo professionali e competenti, sempre attente ai bisogni indi-viduali dei bambini nel-la delicata fase dell’in-serimento.L’inserimento avviene per gradi e noi siamo consapevoli dello sfor-zo che viene richiesto ai bambini.Il nostro nido ha lo sco-po di offrire ai bambini

un luogo di socializzazione e di stimolo delle loro potenzialità cognitive, affetti-ve e sociali.La nostra struttura è caratterizzata da ambienti accoglienti e a misura di bam-bino che si contraddistinguono per la sicurezza, l’igiene e per la varietà delle zone gioco.

Il nido si racconta

Simpaticamenteci presentiamo…A partire dai 12 mesi di vita, i bimbi sono accolti dalle nostre bravissime educatrici

Il nido

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San Paolo Stories

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I nostri progettiPROGETTO MANIPOLAZIONEI bambini agiscono, scoprono e conoscono attraverso un percorso sensoriale, con materiali diversifi cati come la farina gialla e la farina bianca.PROGETTO MOTORIOLe attività proposte rispettano il processo evolutivo dei bambini, per svilup-pare una motricità coordinata e dinamica.PROGETTO MUSICALEI bambini ascoltano generi musicali differenti e giocano con strumenti musi-cali adatti alla loro età. PROGETTO GRAFICO-PITTORICOI bambini imparano le stagioni e le loro caratteristiche, attraverso disegni da colorare con le tempere, i pastelli, i pennarelli e i collage di carta.PROGETTO GIOCO LIBEROil progetto contribuisce a strutturare e formare la personalità del bambino, aiutandolo a sviluppare la propria creatività e a socializzare con i compagni.PROGETTO GIOCO GUIDATOLe educatrici propongono giochi specifi ci e strutturati in base agli obiettivi preposti.PROGETTO GIOCHI DI RUOLOIn spazi attrezzati (esempio la cucina) i bambini imitano i gesti quotidiani degli adulti, imparano, elaborano e sperimentano la realtà di tutti i giorni. PROGETTO INGLESEAttraverso canzoncine e video i bambini approcciano la lingua, imparando, divertendosi, colori, numeri e animali.

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La scuola dell’infanzia riveste il ruolo di fa-vorire lo sviluppo cognitivo, sociale, affetti-vo e psicologico del bambino. La scuola dell’infanzia è un ambiente edu-cativo di esperienze concrete e di apprendi-menti rifl essivi, che integra le differenti for-me del fare, del sentire del pensare, dell’agire relazionale, dell’esprimere e del comunicare. È una scuola in cui il bambino vive occasioni di scoperta, esplorazione e conoscenza di sé nel rapporto con il mondo esterno.All’inizio di questo nuovo anno scolastico abbiamo trovato molte novità ad attenderci: una nuova sezione, la Gialla, che si aggiunge alle classi già esistenti, la Blu, l’Arancione e la Verde; e anche nuove insegnanti.Anche quest’anno, come sempre accade, ab-biamo dedicato i primi giorni di scuola a ri-trovarci e a conoscere i nuovi iscritti, nonché a organizzare i nuovi spazi e a gestire i tempi scolastici con giochi, cartelloni, canti e tanta voglia di… stare insieme ed essere felici!

Alla materna

Benvenuta infanzia!Quattro classi per quattro colori: qui i nostri bimbi crescono imparando a stare insieme

La Scuola dell’Infanzia

Le nostre maestre

Vi presentiamo le nostre maestre:Classe BluMaestra Isabella e maestra Anna Classe GiallaMaestra Alessia e maestra CeciliaClasse ArancioneMaestra Alessandra e maestra IlariaClasse VerdeMadre Anna Maria e maestra Daniela

Le nostre specialiste sono:Maestra Silvia (musica)Maestra Sabina (psicomotricità)Madre Tasya (inglese)

Il numero degli iscritti è di 77 alunni, divisi tra 28 grandi, 24 medi, 25 piccoli.

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I nostri bimbi impareranno a conosce-re il proprio corpo, attraverso schede, immagini e video specifi ci. I più piccoli inizieranno a riconoscere i colori primari e secondari, con la com-pagnia di simpatici cappuccetti, perso-naggi fantastici dai mille olori. Approcceranno i miti dell’antica Grecia che poi rivedranno alle scuole elemen-tari, scoprendo per la prima volta le sto-rie di Ulisse, Polifemo e tanti altri per-sonaggi epici. I bimbi più grandi si dedicheranno ad attività di logica, prescrittura, precalco-lo e persino di fotografi a e seguiranno un percorso di inserimento che li guiderà con serenità verso la scuola primaria. Tutti i bimbi seguiranno un percorso di guida e avvicinamento all’educazio-ne religiosa, attuato sempre in maniera giocosa, con canzoni, fi lmati, disegni e storie sulla vita di Gesù.

La classe Blu

Questi siamo noi

Presentiamo i bimbi: Edoardo, Stefano, Pietro, Francesco, Filippo, Alessandra, Emma e Isabella.Camilla, Livia, Beyla e FedericoLorenzo, Ohmi, Giovanni, Thomas, Andrea, Niccolò, Matteo Mo., Marco, Matteo Ma.

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Ciao a tutti! Siamo la classe Gialla.La nostra classe è nata quest’anno insieme a noi: siamo a tutti gli effetti i più “giova-ni” della scuola dell’infanzia.Siamo tutti bambini di tre anni e tra un inserimento e l’altro siamo pronti e cari-chi di entusiasmo per iniziare una fanta-stica avventura insieme alle nostre mae-stre: Cecilia e Alessia.

Dobbiamo ammettere che non è stato fa-cile affrontare questa nuova esperienza; specialmente i primi giorni il distacco dalla mamma è stato molto faticoso, in particolar modo per alcuni di noi. Qualcuno è partito avvantaggiato perché avendo frequentato qui il nido, aveva già avuto modo di conoscere la scuola. C’è stato chi, già dal primo giorno, ha sa-lutato la mamma con un bacio e con entu-siasmo ha varcato la porta della classe con la voglia di divertirsi e di stare con i nuovi compagni e le nuove maestre; altri hanno fatto più fatica a separarsi dalla mamma, ma alla fi ne con una coccola in più e l’in-coraggiamento da parte delle maestre e dei nuovi “amichetti” hanno affrontato al meglio il cambiamento.Superato il primo importante traguardo dell’inserimento, ciascuno con i suoi tem-

pi, ora siamo pronti a incamminarci insie-me lungo la strada per diventare grandi.Abbiamo tanta voglia di imparare cose nuove e siamo sicuri che tra un’attività e l’altra, divertendoci, ogni giorno rappre-senterà una piccola conquista e un piccolo traguardo di crescita.Già dal primo giorno abbiamo imparato a rispettare le nostre “regoline”, appese in classe dalle maestre, che ci accompa-gneranno in questi tre anni; queste regole sono fondamentali per una buona con-vivenza e per stare insieme nel rispetto dell’altro e dell’ambiente che ci circonda.

Vi diamo qualche anticipazione su ciò che faremo quest’anno: impareremo i colori attraverso la lettura delle storie che hanno come protagonisti dei cappuccetti colorati e impareremo a conoscere le parti di cui è composto il nostro corpo; inoltre parteci-peremo a diverse attività tra cui inglese, ginnastica e musica. La nostra classe è piena di materiali: pen-narelli, matite colorate, tempere, fogli e cartoncini colorati con i quali realizzere-mo fantastiche “opere d’arte”.Che dire… Viste le premesse sarà impossi-bile annoiarsi!

La classe Gialla

Tre (anni): il numero perfetto

La Scuola dell’Infanzia

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Buongiorno!Siamo le maghe e i maghi di 4 anni e le eroine e gli eroi di 5 anni.Tutti insieme, siamo gli ARANCIONI!

Perché arancioni? Presto detto. Perché siamo:

La classe Arancione

Buongiorno a maghi ed eroi

Belli come le foglie dell’autunnoCalorosi come il sole

Eleganti come i tulipaniVivaci come le fi amme del fuoco

Divertenti come le zucche di HalloweenVitaminici come le arance

Saltellanti come i palloni da basketFurbi come le volpiForti come le tigri

Preziosi come l’ambraCollaborativi come i salvagenti

Curiosi come il pesciolino NemoControcorrente come i salmoni

Ma sempre pronti a fare un passo indietro come i gamberi.

Insomma, siamo gli arancioni,21 bambini pieni di voglia di divertirsi

e di imparare,di crescere e di stare insieme,ma soprattutto di conoscere

tutti i colori della vita!

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Ciao a tutti. Siamo Madre Anna Maria e Daniela, le maestre della classe verde. La nostra sezione al primo piano è molto spaziosa e luminosa. I bambini quest’anno sono tutti gran-di, di 4 e 5 anni, e si stanno preparan-do al meglio per affrontare la scuola elementare con gioia e serenità. In classe alterniamo mo-menti di lavoro ad altri in cui cantiamo, leggiamo e quando il tempo lo per-mette andiamo a giocare in cortile. I bambini imparano a co-noscere il proprio corpo attraverso schede, disegni

e DVD; altre volte ci dedichiamo ai nu-meri e alle lettere dell’alfabeto. Con l’anno nuovo inizieremo anche a leggere i miti dell’antica Grecia. Con il succedersi delle stagioni e delle festività ci piace anche preparare lavo-retti e imparare poesie.

La classe Verde

Ci prepariamo alla prima elementare

La Scuola dell’Infanzia

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San Paolo Stories

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Anche quest’anno la scuola si è conclusa con l’ormai consueto progetto “R…Estate con noi!” che da diversi anni propone ai ragazzi della scuola Primaria dell’Istitu-to una settimana di vacanza nella casa di Teglio. I ventotto bambini sono partiti subito dopo la fi ne della scuola, lunedì 11 giugno accompagnati, come sempre, dagli edu-catori Francesco Miccoli e Andrea Salim-beni, da Madre Alda e, per la prima volta,

dalla maestra Sveva Santoro.Arrivati a Teglio siamo stati accolti in modo caloroso dai genitori di Monica, Luisa e Gianni e dalla cuoca, la signora Ivana, come sempre felici e disponibili nell’accogliere i nostri ragazzi.Il soggiorno è trascorso in modo diver-tente e piacevole, scandito da attivi-tà sportive, tornei, passeggiate in alta montagna, e infi nite sfi de a ping-pong e calcio balilla.

La casa di montagna

“R... estate con noi”Venite a Teglio!Alla fi ne della scuola i ragazzi della Primaria sono invitati a vivere un’esperienza di crescita e condivisione all’aria aperta, nella bellissima residenza in Valtellina

La Scuola Primaria

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La Scuola Primaria

1. Tutti in partenza con il Trenino Rosso del Bernina!2. Gli accompagnatori Francesco Miccoli, Sveva Santoro, Andrea Salimbeni3. Madre Alda guida il gruppo a Saint Moritz4. Il lago all’orizzonte

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San Paolo Stories

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Tra tutte le attività che hanno coinvolto i ragazzi quelle che hanno riscosso mag-gior successo sono state le escursioni a Prato Valentino e a St. Moritz, quest’ul-tima raggiunta con un magnifi co viaggio a bordo del trenino rosso del Bernina.Non sono mancati i momenti di canti li-turgici, accompagnati dalla chitarra del maestro Francesco, e di preghiera.La vacanza si è conclusa sabato 16 giu-gno con l’arrivo dei genitori che hanno potuto visitare la casa delle nostre suore e gustare gli ottimi pizzoccheri prepara-ti dalla cuoca Ivana e un buon piatto di bresaola, entrambi piatti tipici della tra-dizione valtellinese.È stata sicuramente una settimana pia-cevole, dedicata allo svago e alle attivi-tà all’aria aperta. Un’esperienza positiva

e di crescita per i nostri bambini, per la quale dobbiamo come sempre ringraziare le nostre care Suore che ci hanno ospita-to nella loro casa non facendoci mancare mai nulla.Grazie anche al Comune di Teglio che ci ha accolto con affetto donandoci alcuni spazi quali il parco, la palestra e la sala giochi, letteralmente “presa d’assalto”, in alcune serate. Un grazie anche agli educatori Andrea, Francesco e Sveva che si sono dedicati giorno per giorno a intrattenere i bam-bini… alcuni di loro hanno già chiesto di potersi iscrivere per l’anno prossimo!!!Adesso però tutti in vacanza… buona estate a tutti e ci vediamo a settem-bre!!!

Andrea Salimbeni

5. Superata quota 2000 m a Prato Valentino6. Foto di fi ne tornei nel giardino della casa7. Foto di rito sotto il cartello di Teglio

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Il mese di settembre rimette in moto tutte le attività scolastiche e così, come ogni anno, proveremo a dare un fi lo con-duttore che percorrerà i nostri dieci mesi insieme: “Leggere ci dà una mano”. Avvicinare i no-stri alunni alla lettura, regalare loro un’occasione di crescita, attra-verso la scoperta di mondi nuo-vi, personaggi e avventure, sarà il leitmotiv, la cornice, di que-sto anno scola-stico 2018/2019.

“I libri sono gli amici più tranquilli e gli insegnanti più pazienti” diceva il poeta T. S. Eliot; questo ci insegna che si può viaggiare pur restando fermi, ci si può abbandonare e far condurre dagli scrit-tori e dalle scrittrici in luoghi e tempi inesplorati per i nostri cari alunni. Sarà l’occasione per incontrare scrittori, conoscendoli di persona e seguire per-corsi di lettura animati da attrici e inter-preti di libri fantastici. Insomma, tutto è pronto, come affaccia-ti ad una fi nestra aperta sul mondo, per lasciarci trasportare dai colori e dall’im-maginazione. Buon Viaggio nella fantasia!

Le insegnanti

Tema dell’anno

Il libro... una fi nestra aperta sul mondo“Leggere ci dà una mano”: l’anno scolastico 2018-2019 si svolge all’insegna della lettura

La Scuola Primaria

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San Paolo Stories

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A book is not an exam it is a gift

You can’t force someone to read. You could try, of course. “Go on, read! Read! I’m telling you to read”, “Go to your room and read!” But what happens next? Nothing. Our young readers would sit at their desk with a book in front of them, and their mind far away from those pages.There was a time when television, computer and mobiles didn’t exist. There was a time when reading was the greatest way to escape reality, to dream, to discover new worlds and travel with fantasy. Nowadays young readers are different. They sit in their bedrooms, but the urge to be somewhere else is a screen between them and the open page. They are terrorized by the radioactive effect of reading. They count the pages they still have to go to reach the end and fi nally go back to television. If television gained the status of a reward, reading is reduced to a chore. It hasn’t always been like this though. When they were kids it was totally different. When WE were kids it was totally different. At that time tales-time was our favorite part of the day. We were drinking up stories as we were drinking up milk.

We were asking for what was happening next and we were begging our parents for “one more story please”. Children start out as good readers and would remain so if the adults around them nourish their enthusiasm. We should refuse to turn a pleasure into a chore. We should remember our children what they sometimes forget: a novel is meant to be read like a novel. A novel is there to satisfy our thirst for narrative, for travelling, for dreaming... If we start wondering how we will fi nd time, we will never read. Because nobody has ever got time. Children certainly haven’t, nor have teenagers or grown-ups. Life always gets in the way. But time to read has to be a time stolen from the tyranny of living. Reading isn’t about managing our social life better, it’s a way of being. So, the question shouldn’t be whether I have time to read or not, but whether I will allow myself the pleasure of being a reader. To be able to do that we should have some time for ourselves. No time to dream, no chance of being bored. But being bored is great. It’s boredom that leads to creativity.

Alessandra Korner

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La Scuola Primaria

Parlano gli alunni

Se io fossi un libro...

“Se io fossi un libro

vorrei raccontare le

meravigliose storie

delle persone più

famose del mondo”

“Un libro ti permette anche di volare insieme ai tuoi amici, alla maestra, ai nostri

genitori, tra le parole preziose ed affascinanti di un autore”

“Se fossi un libro avrei bisogno dei miei lettori perché senza di loro non saprei cosa dire”

“Se fossi un libro racconterei la pace

e la fratellanza in tutte le lingue

del mondo”

“Un libro è un’ispirazione del mondo, un’idea di come sono le persone” “Un libro è una fi nestra aperta

sul mondo che ci permette di vivere o sognare ad occhi

aperti infi nite avventure”

“Un libro mi fa sognare ad occhi aperti.

Leggere è fantastico perché regala

felicità e fa viaggiare con la fantasia”

“Se non leggiamo perdiamo

la possibilità di conoscere storie

e personaggi diversi e di arricchire

la nostra esperienza di vita”

“Se fossi un libro

colorerei le giornate

tristi dei miei lettori per

regalare pensieri allegri”

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San Paolo Stories

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In cammino

La scuola: un dono per insegnanti, bambini e famiglieAl giorno d’oggi la scuola è sinonimo di apertura alla realtà. Andare a scuola signifi ca aprire la mente e il cuore alla realtà, nella ricchezza dei suoi aspetti, e delle sue dimensioni. Questo avviene attraverso un cammino ricco, fatto di tanti “ingredienti”. Ecco perché ci sono tante discipline! La cre-scita e la maturazione di un bambino sono frutto di diversi elementi che agi-scono insieme e stimolano l’intelligen-za, la coscienza, l’affettività, il corpo, ma nella scuola non solo impariamo co-noscenze e contenuti, impariamo anche buone abitudini e valori. Si educa per conoscere tante cose, tanti contenuti importanti, e per assumere i valori im-portanti nella vita. E questo è un dono per noi tutti! I nostri bambini, nei primi anni imparano a 360 gradi, poi piano piano si approfondisce

un indirizzo e infi ne ci si specializza. Ma prima hanno bisogno di imparare ad imparare, perché questo rimane nei loro cuori per sempre, li apre alla realtà! La scuola è anche un luogo di incontro. Si incontrano i compagni; si incontrano gli insegnanti; si incontra il personale assistente. I genitori incontrano i mae-stri; la preside incontra le famiglie. È un luogo di incontro, e noi oggi abbiamo bisogno di questa cultura dell’incontro per conoscerci, per amarci, per cammi-nare insieme. Questo è fondamentale proprio nell’età della crescita, come un complemento alla famiglia. La scuola in sostanza ci educa al vero, al bene e al bello, è questo il vero te-soro, “l’educare”! La vera educazione ci fa amare la vita, e ci apre alla pienezza della vita!

Angela Scorpati

“Se fossi un libro racconterei la preistoria, in particolare storie di dinosauri”“Un libro è come se fosse un aereo che ti trasporta

in tanti mondi fantastici”

“Un libro ci permette

di viaggiare con la

mente verso nuovi

orizzonti”

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La Scuola Primaria

Il primo giorno di scuola

Pensieri in libertà della classe 4°Gli alunni della quarta primaria, guidati dalla maestra Paola, hanno dato voce ai pensieri di tutti i bimbi della scuola sull’inizio del nuovo anno scolastico

“Non è stato facile cambiare

classe e scuola; i primi giorni

sentivo molta nostalgia dei

miei vecchi compagni, ma

questi nuovi mi hanno subito

fatto sentire a casa. Ora sono

curiosissimo di continuare

questo nuovo anno scolastico”.

Mattia

“Quando hanno aperto la porta della mia classe sono stato travolto da un sacco di immaginazione e di curiosità”. Jacopo

“Il primo giorno di scuola è stato bellissimo perché mi sono sentito grande

e responsabile. I miei amici mi sono mancati, per questo quando li ho visti mi sono sentito subito bene. Ho incontrato

anche la mia maestra e sono stato felice perché ci fa imparare cose molto

interessanti. Così mi sono detto: ‘La mia scuola è la più bella’”.

Niccolò“La mattina, quando mi sono

svegliata, ho sentito una gioia immensa. Il cuore batteva a più non posso, le mie palpebre sbattevano dalla felicità e per poco non uscivo

scalza. Quando sono entrata a scuola, tra me e me ho detto: ‘Da oggi si

inizia, le vacanze sono ormai fi nite, perciò Bianca, impegno!’”.

Bianca

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San Paolo Stories

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“Il giorno prima dell’inizio della

scuola ho detto al papà che in 4° mi

sentivo più grande, più forte, pronta ad

imparare cose nuove. Mi sentivo le farfalle

in pancia. Quando mi sono svegliata, mi sono catapultata giù dal letto: non vedevo l’ora di ricominciare.

Ecco cosa signifi ca per me l’inizio di un nuovo anno

scolastico: felicità, emozione, coraggio

e adrenalina. Varcata la soglia della mia classe, tutte le mie

amiche mi sono venute incontro, caricandomi di

energia. Anche adesso che scrivo cosa mi è

successo quel giorno, mi viene la pelle

d’oca”. Emma

“Per me la bellezza di tornare a scuola è stata

arrivare davanti al cancello e trovare tutte le mie

amiche, conoscere Mattia, il nuovo compagno di

classe, scoprire il tema dell’anno. Ma la cosa più

bella è stata ritrovare la maestra Paola”.

Anna Lu

“Il ritorno a scuola per me è magnifi co! Sono tanti i bambini che camminano saltellando come se fossero sul trampolino di un Luna Park”. Cristina

“Il primo giorno mi vergognavo un po’ perché avevo un occhio gonfi o. Ma quando ho visto la classe mi sono fatto

coraggio e sono entrato. Temevo che tutto fosse cambiato, ma alla fi ne era tutto come prima. Il cuore mi batteva

fortissimo: ero al settimo cielo”. Federico

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La Scuola Secondaria di Primo Grado

Prima media

Inizia la scuola... tutti in Valtellina!Il primo giorno di scuola i ragazzi di 1° media incontranoi nuovi compagni e professori nella casa di Teglio

Come da tradizione anche quest’anno scolastico le classi prime della Scuola Secondaria dell’Istituto San Paolo di Mi-lano hanno iniziato la loro nuova avven-tura nella “scuola media” non tra i ban-chi delle proprie aule ma trascorrendo due giorni in Valtellina, a Teglio, presso la casa delle nostre care suore.L’esperienza, già sperimentata con successo negli anni passati, ha come obiettivo princi-pale quello di conoscersi reciprocamente in un contesto del tutto nuovo e diverso dal-l’ambiente scolastico tradizionale.Con l’introduzione della doppia sezione è stato necessario di-videre il viaggio in due gruppi.I primi a partire sono stati gli alunni di prima B i quali, accom-pagnati dalle Prof.sse Marina Manuguerra e Marina Modugno e da Madre Alda, si sono ritrova-ti in stazione Centrale di Milano domenica 9 settembre.Il giorno successivo è stata la volta della classe 1 A sotto la guida della Prof.ssa Alessandra Korner e dell’educatore Andrea Salimbeni.Le due classi hanno avuto modo di riunirsi e di vivere un

momento comune proprio lunedì 10 set-tembre quando si sono ritrovate per un pranzo collettivo e hanno condiviso per qualche ora il magnifi co giardino della casa tra “derby” calcistico 1A vs 1B e la realizzazione di coloratissimi braccia-letti di corda, i famosi scooby-doo.Come sempre a Teglio siamo stati calo-rosamente accolti dai genitori di Moni-ca, la signora Luisa e il marito Gianni, dalla cuoca, signora Ivana e da Madre Nair oltre che da Madre Alda che ha fatto gli onori di casa.

-segue a pag. 20-

La 1A nella classica foto di gruppo

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San Paolo Stories

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Chiamateci insegnanti

Non si “fa” l’insegnante, si è un “insegnante”. La missione dell’insegnamento esula dalla contingente necessità di avere un impiego. Si tratta, a tutti gli effetti, di una vocazione, nel senso più umano del termine: si è chiamati - a gran voce – a trasfondere nelle menti e nei cuori delle giovani generazioni quella branca del sapere su cui si sono riversati tanta passione e tanta fatica negli anni universitari. Nulla, però, appare più appagante della costruzione di un libero pensiero, della creazione di un barlume di senso critico, della pienezza risultante da una restituzione culturale e personale. Non chiamateci, però, “solo” professori, ci piace essere defi niti insegnanti. Amiamo quello che facciamo con tutti noi stessi; anche se è dura, anche se a volte lo spirito di abnegazione e l’impegno smisurato non bastano, anche se la calma viene sovente messa a dura prova. Adoriamo libri e registri, perfi no quello complicatissimo digitale: perché ci appaga, in fondo in fondo, avere tutto sotto controllo (è una sorta di compensazione al fatto che trascorriamo gran parte della giornata nel più delicato equilibrio tendente al caos assoluto che esista nell’universo, la classe). Per questo chiamateci insegnanti, perché dobbiamo insegnare prima di tutto a noi stessi l’arte fi ne della pazienza e l’esercizio profondo del dono della comprensione.

Studenti noi stessi – da sempre e per sempre – non ci scoraggiamo al ventesimo dito scagliato contro il cielo, che incalza accompagnato dall’onnipresente: “Scusi, può ripetere Prof.?”. Per questo chiamateci insegnanti, perché non c’è vergogna nel chiarimento, né timore nelle risposte errate: noi stessi dobbiamo ancora capire moltissime cose, noi stessi alle volte sbagliamo. Per cui Alunni, Colleghi, Genitori, perdonate la nostra fallacia, la quale ci testimonia non onniscienti, ma ci mantiene umani. In fondo, siamo “solo” degli insegnanti. E gli insegnanti – quando non ambiscono ad essere semplici professori – coltivano la viscerale vocazione di cui in incipit: tentano, con ostinazione e sentimento, di trasmettere l’Amore per le Lettere o la Storia, per la Matematica o per le Lingue, per le Arti e per le Scienze. E l’Amore non si “professora”, si insegna. Per questo, chiamateci Insegnanti.

Vanina Pizii

“Non scholae, sed vitae discimus”

(Non impariamo per la scuola, ma per la vita)

Proverbio latino

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Entrambe le classi hanno partecipato ad attività di vario tipo: dalla creazione di uno smile personalizzato che rientrerà nel più ampio progetto interdisciplinare

dell’annuario di classe, ai giochi in giar-dino e all’interno del parco di Teglio fi no a due delle classiche ed immancabili passeggiate delle vacanze valtellinesi: la visita al lago di Sommasassa e alla tor-re di Teglio dalla quale si può ammirare uno splendido panorama.Condividere il viaggio e una notte fuori, lontani dalle famiglie, ha sicuramente aiu-tato a sviluppare una maggiore conoscen-za fra i ragazzi favorendo la costruzione di nuovi legami di amicizia, stima e rispetto in modo più immediato ed effi cace. Adesso i ragazzi sono davvero pronti per tornare tra i banchi di scuola e affrontare questa nuova esperienza con maggiore fi -ducia ed entusiasmo!!!Buon anno scolastico a tutti!!!

Andrea Salimbeni

La Scuola Secondaria di Primo Grado

Memories of Teglio“On the train we met our new friends

and we had a lot of fun”

“I had a lot of fun when we created some colorful bracelets with the teachers”

“The food is great, and the beds

are super soft!!!”

“We walked for four km with teacher Korner and Salimbeni. We saw a lot of fl owers, insects and even a goat. At the end of the walk we arrived

at a lake and we had a picnic”

“We went to the Teglio Tower and we had a nice walk in the wood”

“The garden is so beautiful and peaceful”

“At night we were so excited we couldn’t sleep”

“We played football all together

and we had fun”

“I remember when the teachers divided us in the different rooms

and we were so excited!!!”

“We had so much fun at the playground, on the slides and on the swings”

“Thank you, teachers, for this wonderful

experience!!

1B con uno splendido panorama valtellinese alle spalle

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La scuola secondaria inizierà l’an-no nuovo con la consueta settimana bianca che come l’anno scorso porterà i ragazzi nella bellissima Piani di Bob-bio (LC) per una settimana all’insegna dello sport, del divertimento e soprat-tutto dello sci. Gli appuntamenti proseguiranno con il progetto orienteering per le classi pri-me e seconda e, in collaborazione con la Canottieri Mi-lano, il progetto canottaggio per le classi terze. In maggio la scuo-la media si con-fronterà con le altre scuole mila-nesi nelle gare di atletica all’Arena di Milano.

Lo sport

La Scuola Primaria

Appuntamento all’Arena Come ogni anno le attività sportive orga-nizzate dalla scuola saranno numerose. La scuola primaria nel mese di maggio 2019 parteciperà alle gare del Trofeo di Milano presso l’Arena Civica secondo la seguente divisione: le classi prime e seconde parte-ciperanno alla Fantatletica mentre le classi terze, quarte e quinte alle staffette. Ci sarà inoltre la maximarcia organizza-ta da AICS (Associazione Italiana Cultura Sport) cui parteciperà tutta la scuola.

La Scuola Secondaria

Sci, orienteering e molto altro

Pur di arrivare alla meta, un’atleta di terza primaria prosegue la corsa anche dopo aver perso una scarpa

Alcuni ragazzi delle medie impegnatissimi nelle gare di staffetta all’Arena

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Nelle giornate 10 e 11 ottobre le classi 3b e 3a del nostro Istituto hanno parteci-pato alla ormai consueta e tradizionale uscita per le vie di Milano organizzata dalla Prof.ssa Bollini. Il giro prevede la visita di alcune zone della città riqua-lifi cate nel corso degli ultimi anni e dunque di particolare interesse archi-

tettonico e sociale. I primi a uscire sono stati i ragazzi di 3b accompagnati dalla Prof.ssa Bollini, insegnante di Tecnologia e organizzatri-ce dell’evento, dalla Prof.ssa Negri e dall’educatore Andrea Salimbeni. Il giorno seguen-te, sotto un tipico diluvio au-tunnale, è stato il turno della 3a e dei docenti Manuguerra e Lentz che, muniti di k-Way

e ombrelli, hanno svolto lo stesso giro con lo stesso entusiasmo. Come si suol dire... uscita bagnata uscita fortunata!

Uscite didattiche

Da CityLife a Gae AulentiLe due classi di terza media hanno visitato i nuovi quartieri milanesi del design

La Scuola Secondaria di Primo Grado

In alto, le torri di CityLife, qui sopra i palazzi di Porta Nuova e i negozi di Corso Como

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Il tour è partito da scuola e da lì le classi hanno raggiunto a piedi la fermata del-la nuova linea metropolitana “Tre Torri” attraversando il parco CityLife, nuovo quartiere apprezzatissimo dai giovani e luogo di incontri pomeridiani e non solo, data la varietà di scelta di negozi e locali del nuovissimo centro commerciale.La stessa linea lilla, particolare per la sua modernità, è stata una novità per molti ragazzi.Le classi sono scese alla fermata Isola e da lì hanno passeggiato fi no ai piedi del Bosco Verticale prima e della suggestiva Piazza Gae Aulenti poi. Innegabile come queste nuove costruzioni, intervallate da scorci o costruzioni più antiche, ab-biano affascinato e incuriosito i nostri ragazzi. L’ottima guida della nostra Prof.ssa di Tecnologia è stata utile a motiva-re, spiegare e catturare l’attenzione dei ragazzi (talvolta “d\istratti” dal fascino dei negozi di grandi marche incrociati lungo la camminata).Da Gae Aulenti il giro è proseguito in dire-zione di Corso Como, storica via milane-se frequentatissima specie di sera grazie ai suoi locali. Anche qui è stato possibile osservare come ben si integrano botteghe

storiche e tradizionali della vecchia Mila-no e negozi all’insegna della modernità. E a proposito di modernità e tradizione che si mescolano, la mattina si è conclu-sa con un giro in piazza XXV aprile dove, da qualche anno a questa parte, il vecchio teatro milanese Smeraldo è stato sosti-tuito da Eataly, un mega store che offre prodotti tipici della cucina italiana in un ambiente moderno e accattivante. Quale occasione migliore quindi per una sosta e una meritatissima merenda di metà mattina?Con le pance piene e soprattutto con nuove conoscenze sulla nostra bellissi-ma città, i nostri ragazzi si sono reca-ti alla stazione Garibaldi e hanno fatto rientro a scuola.Un ringraziamento speciale va alla no-stra Prof.ssa Paola Bollini che ogni anno, con rinnovato entusiasmo, sa cogliere l’attenzione dei nostri alunni affasci-nandoli con aneddoti su Milano che, solo chi la conosce e la ama veramente come lei, è in grado di trasmettere.

Andrea Salimbeni

A sinistra i ragazzi della terza A, sulla destra i compagni della terza B

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Il ricordo

Madre Rosanna

La “Madre” che ha fatto la nostra storia Ex alunni e professori ricordano gli anni trascorsi sotto la guida di una grande preside

In data 24 settembre alle ore 17:30 presso la chie-sa della nostra scuola si è tenuta la Santa Messa del Trigesimo della no-stra cara Madre Rosanna, scomparsa il 23 agosto scorso.La Messa è stata celebra-ta da Don Paolo Baruffi -ni, Don Renato Fantoni e Padre Giovanni, sacerdoti che in diverse fasi hanno avuto la fortuna di co-noscere la nostra vecchia Preside e ai quali va un enorme ringraziamento.Alla celebrazione hanno partecipato tante persone: amici, conoscenti ma soprattut-to ex alunni ed ex insegnanti che hanno vissuto il San Paolo in diversi ruoli, ma con un unico fi lo conduttore: la sapiente e preziosa guida di Madre Rosanna.Per l’occasione in molti hanno volu-to dedicare un pensiero o ricordare un aneddoto legato alla cara suora. Eccone alcuni:

“Conserverò per sempre il ricordo di Ma-dre Rosanna, guida spirituale ed educa-

tiva che mi ha vista entrare al San Paolo quando avevo 3 anni e che mi ha accom-pagnato come preside nel-la mia istruzione fi no alle medie. Madre Rosanna ha sempre agito per il bene delle ragazze e dei ragazzi e per questo io e la mia fami-glia Le saremo per sempre riconoscenti.”

Ludovica Marangione(ex alunna)

“Il primo ricordo che ho di te è quello del corridoio deserto della scuola.Mi avevi chiamato proprio tu, quel 1 ago-sto del 2003. “Ho ricevuto il suo curri-culum, può venire per un colloquio?”I miei 8 anni con le Angeliche sono inizia-ti così, con un colloquio fatto in un cor-ridoio deserto, il 2 d’agosto. Mica in pre-sidenza, ma faccia a faccia, sedute su una panchina. Un corridoio, la luce dell’estate e il tuo sorriso. Un sorriso mite, di qual-cuno che arrivava sempre in punta di pie-di, attenta a non fare troppo rumore. Ma uno sguardo che sapeva diventare fermo al bisogno, se c’era da pensare ‘ai ragaz-

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zi’, al loro bene. La stessa fermezza che, mi raccontavi nostalgica, avevi da ragazza non ancora consacrata, quando sfi davi le ire del tuo principale per andare a messa ogni mattina. ‘C’era Gesù e io non potevo che stare con lui’.Quelli al San Paolo sono stati anni in-dimenticabili, anche grazie a te e a tut-ti quelli che con te al ‘bene dei ragaz-zi’c’hanno sempre creduto.”

Simona Lovati (ex Prof. Lettere scuola secondaria)

“Coloro che ci hanno lasciati non sono degli assenti, sono solo degli invisibili: tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime.”

Chamrouen Pini (ex alunno)

“Madre Rosanna l’ho conosciuta all’ini-zio delle medie e quando ero un po’ triste durante la giornata, potevo confrontarmi con lei ad esternare i miei problemi cer-cando una soluzione. E dopo il suo con-siglio mi sentivo internamente meglio e potevo affrontare la giornata in modo più tranquillo e felice.”

Luca Malaspina (ex alunno)

“Purtroppo Madre Rosanna ci ha lasciati. Il suo ricordo resterà indelebile in tutti noi. Una leonessa, una persona instanca-bile, una vera e propria colonna portante della scuola. Quella scuola che è stata la mia casa per 13 lunghissimi anni. Madre Rosanna mi ha visto crescere, anche se

non proprio in prima persona. Lei è sta-ta la mia preside per 10 anni. Tra i tanti insegnamenti il più importante è stato il rispetto. Bisogna averlo verso tutti, nes-suno escluso. Come dicevo prima la scuo-la ha perso una colonna portante, ovvia-mente la struttura della San Paolo resta e resterà, sempre solida, però senza Madre Rosanna non sarà più la stessa cosa.Che la terra le sia lieve, un abbraccio”

Alessio Francavilla (ex alunno)

“Cara Madre Rosanna, grazie! Grazie per avermi introdotto in questa scuola, nella tua scuola, che ormai è an-che per me una seconda casa.Grazie per avermi guidato nei primi mo-menti di insicurezza e diffi coltà e per avermi sempre manifestato fi ducia, sti-ma e affetto.Sono entrato al San Paolo poco più che ragazzino ed ora che sono marito e padre sento che una parte di crescita umana e professionale è merito tuo. Ancora oggi quando ho dei dubbi a scuola mi doman-do: ‘come avrebbe agito Madre Rosan-na?’Ti ricorderò sempre con grande affetto così come conserverò per sempre le belle parole scritte e lette (non senza un po’ di insistenza da parte mia...) al mio ma-trimonio.Ora che sei lassù proteggi la tua scuo-la, i tuoi ragazzi e aiuta noi educatori a dare il massimo proprio come hai sempre chiesto tu.Riposa in pace e prega per tutti noi.”

Andrea Salimbeni (educatore scuola secondaria)

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Il ricordo di Madre Rosanna

“Se dovessi pensare a Madre Rosanna, la cosa che mi viene in mente è un formag-gio di grotta; di quelli rustici, stagionati, che ne hanno viste tante.Fuori coriacei, ma dentro veri con un sa-pore incredibilmente profondo e persi-stente. Sapeva di verità e di bontà Madre Rosanna e ti diceva le cose come stava-no. Senza tanti giri di parole. Un grande esempio. Mai dimenticherò lei tutta am-maccata dall’ennesima caduta ma fi sica-mente presente al mio primo Open Day. Esempio per tutti.Lo spirito di gruppo e di fratellanza delle medie è fi glio suo. Manuela, Andrea, Ste-fania e tutti noi altri abbiamo imparato da lei a lavorare e vivere così.”

Attilio Amato (ex Prof. di matematica scuola)

“Madre Rosanna è stata per me, anzitutto, la Provvidenza. Ricordo bene che ricevetti una sua telefonata nei primi giorni di set-tembre del 2011, dopo un’estate molto tri-bolata perché il rettore della scuola dove avevo lavorato l’anno precedente mi ave-

va tenuto per due mesi ‘tra color che son sospesi’ per poi farmi sapere, il 31 agosto, che non aveva più bisogno di me; durante l’estate avevo inviato il mio curriculum a un gran numero di scuole di Milano e della Brianza, ma pareva che nessuno cercas-se un’insegnante di Lettere… fi no a quella fatidica telefonata. Ricordo anche il collo-quio che seguì – così breve e asciutto da farmi seriamente dubitare di aver fatto una buona impressione. Così, quando nel po-meriggio ricevetti una seconda telefonata, con la quale madre Rosanna mi comu-nicava – sempre con poche parole – che avrei insegnato al San Paolo, provai anzi-tutto il sollievo di sapere che, almeno da settembre a giugno, avrei avuto un lavoro. In realtà fu l’inizio di un’avventura molto più grande e più bella, per la quale sarò sempre grata a madre Rosanna, oltre che ai colleghi e agli alunni con cui ho lavora-to per sette anni. Fu la mia preside per un anno soltanto, ma mi bastò per sentire che l’attenzione autentica per i ragazzi, specie per quelli che per mille ragioni fanno più fatica, caratteristica della nostra scuola, era fortemente voluta anzitutto da lei. Si trattava di un’attenzione esigente (ricor-do molto bene i rimproveri alla mia ter-za media per il disordine!) che proveniva non dall’amore per i regolamenti, ma dal-la consapevolezza che diventare grandi è un’impresa seria, e dal desiderio che tutto il bene possibile giungesse a compimento. Custodisco di lei il ricordo di una donna tenace e obbediente, pur nella fatica, negli anni diffi cili della malattia; e prego che dal cielo continui a vegliare sulla “sua” scuo-la… e anche su di me. Grazie, madre!

Francesca Puricelli (ex Prof. di Lettere scuola secondaria)

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L’angolo scientifi coLO SAPEVATE CHE...? • Le impron-te digitali dei koala sono praticamente indistingui-bili da quelle degli esseri umani tanto da poter essere confuse su una scena del crimine.• L’ultima parte della nostra colonna vertebrale, il coccige, è quel che resta dell’antica coda dei nostri antenati primati.• Si spende molta più energia ad ar-rabbiarsi piuttosto che per essere fe-lici: servono solo 17 muscoli per sor-ridere e ben 43 per mettere il broncio. Sorridi!!!

FossiliL’ANIMALE PIÙ ANTICO HA 558 MILIONI DI ANNI!Le ricerche effettuate dagli scienziati sui fossili di Dickinsonia trovati in al-cune rocce australiane che risalgono a 558 milioni di anni fa, confermano che si tratta proprio di animali, compar-si su questa Terra decine di milioni di anni prima di quanto si credesse!

AstronomiaBRRRR… C’È ACQUA SU MARTE!Vacanze marine su Marte? Improbabile!L’acqua liquida ritrovata sotto la su-perfi cie marziana in corrispondenza

del Polo Sud del pianeta ha una tem-peratura molto al di sotto di 0°C. L’ha scoperto dopo anni di studi e analisi una ricerca tutta italiana.

RUBINI E ZAFFIRI: DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA!Le pietre preziose hanno un’origine naturale e sono quasi sempre splen-didi cristalli di minerali, componenti fondamentali del-le rocce colorati da particolari ele-menti chimici.Per esempio il cro-mo colora di rosso i rubini e il ferro colora di blu gli zaffi ri ma sono lo stesso minerale! Si chiama corindone e i suoi cristalli possono avere anche molti altri colori.

BotanicaCAVOLI E POMODORI STANNO BENE INSIEME!Forse nel piatto no, ma nell’orto sì! I pomodori proteggono le piante di ca-volo dalla cavolaia, una farfalla bian-ca assai simpatica ma estremamente dannosa per le coltivazioni. Anche zucchine, fagioli e mais si vo-gliono molto bene: si crea tra queste tre piante da orto una vera e propria colla-borazione, dove ogni vegetale concorre positivamente al benessere comune.

Curiosità e giochi

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Curiosità e giochi

L’angolo scientifi co Ti sfi do… Risolvi!!!!

? La somma dell’età di cinque ragazzi è 48. Tra 10 anni quale sarà la somma delle loro età?

? Il signor Rossi ha 4 fi glie. Ogni fi glia ha un fratello. Quanti fi gli ha in tutto?

Sudoku (da “Il tuo cruciverba)Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 4, in modo tale che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione quadrata con bordi in neretto, siano presenti tutte le cifre da 1 a 4 senza ripetizioni.

4 12 41

2

Muovi un solo fi ammifero per risolvere l’equazione!

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Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione quadrata con bordi in neretto, siano presenti tutte le cifre da 1 a 9 senza ripetizioni.

Sudoku con le verdure!(da “Cose per crescere”)Scopo del gioco è quello di riempire le caselle bianche con la verdurina che manca, in modo tale che in ogni riga, in ogni colonna e in ogni regione quadrata con bordi in neretto, siano presenti tutte le verdurine senza ripetizioni.

4 2 1 51 7 9 68 5 3 1 2 9

8 2 72 9 8

7 5 11 2 7 36 7 4 2

2 8 3 4 5

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Successo inaspettato per il musical Ange-liche’s Happy Days, organizzato da geni-tori, professori e studenti dell’Istituto lo scorso anno scolastico. Dalla folle idea di Marco Crivelli e con il sapiente aiuto di Gianfranco Giardina il musical, ispirato al magico mondo anni ’50 della serie cult Happy Days, ha preso forma mese dopo mese fi no al debutto il 5 e il 6 Giugno scorso al Teatro Regina Pacis di Milano con oltre trecento spettatori ad assistere alla performance. La rappresentazione ha coinvolto un totale di trentacinque persone tra mamme, papà, studenti e professori che, per l’evento, si sono trasformati in attori, ballerini, can-tanti, costumisti e scenografi . Le serate e gli interi weekend trascorsi a provare nel tea-tro della scuola hanno creato un eccezionale

clima di condivisione e affi atamento tra la “troupe” e l’impegno profuso è sempre stato compensato da tanto sano divertimento. Il ricavato delle due serate, quasi 10.000 Euro, è stato interamente devoluto alle missioni delle Suore Angeliche in Congo e Indone-sia per sovvenzionare la costruzione di una scuola elementare e rifornire gli studenti di libri e materiale scolastico. Un’esperienza unica che da insegnante mi ha dato l’occasione di conoscere meglio delle persone splendide con le quali ho condiviso un progetto e un sogno. Un sogno che ha portato, non senza sacri-fi ci, fatica ma anche tante risate, ad una vera magia. Un’esperienza che rifarei altre mille volte.

Alessandradocente scuola primaria e secondaria

Angeliche’s Happy Days

Un musical per fare del beneStudenti, insegnanti e genitori della scuola salgonosul palco per raccogliere fondi a favore delle Missioni delle Suore Angeliche in Congo e in Indonesia

AGA - Associazione Genitori Angeliche

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“Ci ha unito il sogno di un papà meravi-glioso che non ha mai dimenticato di es-sere stato bambino. Abbiamo imparato, riso, pianto, sbagliato, sudato, immagi-nato, studiato, ballato, cantato e recitato. Tutto rigorosamente insieme, condivi-dendo. Così, piano piano, ognuno di noi si è ricordato di essere stato bambino”.

Elena, mamma scuola primaria

“Un manipolo di genitori e insegnanti, di fatto poco più che sconosciuti, radunati dall’incosciente ottimismo di uno di loro. Nel giro di poco ci siamo trasformati in un gruppo affi atato e ben amalgamato”.

Luisa, mamma scuola primaria

“Ci siamo messi in gioco, ci siamo im-pegnati tanto e alla fi ne abbiamo creato un gruppo, una famiglia unita e solidale. Insieme sprigioniamo energia positiva che cerchiamo di trasmettere”.

Sabrina, mamma scuola secondaria

“Quello di Angeliche’s Happy Days è uno dei viaggi più belli che abbia intrapreso. Un viaggio fatto di tanto impegno, al-truismo e amicizia che mi ha dato più di quanto io abbia donato”.

Teresa, mamma scuola primaria

“L’impegno profuso, il piacere di stare insieme divertendoci, il legame che si è creato ha reso possibile la magia di uno spettacolo da aspiranti professionisti e ha confermato che le persone, insieme, possono fare grandi cose”.

Nicoletta, mamma scuola primaria

“È stato l’entusiasmo e la semplicità con cui mi ha coinvolta Marco a farmi dire sì a questa meravigliosa avventura. Un pro-getto di altruismo e generosità, pensando solo al vero scopo dello spettacolo”.

Patrizia, mamma scuola secondaria

“Mettersi in gioco per una buona causa fa miracoli, così si può spiegare come io abbia potuto cantare, recitare e ballare

Anche il Corriere della Sera ha parlato del musical Angeliche’s Happy Days!

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davanti a oltre 600 persone. Tutto ciò è avvenuto però anche grazie alla magia instaurata tra i compagni di avventura!”

Andrea, papà scuola primaria

“Il musical è stato un’occasione per accre-scere il senso di appartenenza alla scuola, per capire cos’è davvero l’AGA, l’Associa-

zione dei Genitori, e che il contributo di tutti è importante per la scuola…”

Claudia, mamma scuola primaria

“Mettersi in gioco per una buona causa fa miracoli. Anche un ‘orso’ come me è riuscito a indossare il giubbotto di Fon-zie e a cantare come John Travolta”.

Ruggero, papà scuola primaria

L’A.G.A. Associazione Genitori Angeliche

L’A.G.A. è un’associazione di promozio-ne sociale, nata per realizzare attività culturali, ricreative, sportive e benefi -che che coinvolgono gli studenti del-l’Istituto, le famiglie e gli insegnanti.All’A.G.A aderiscono, di diritto, tutte le famiglie che iscrivono i propri fi gli all’I-stituto San Paolo: l’idea è proprio quella di entrare a far parte di una grande fami-glia e di aiutarla a crescere. Siamo tutti, quindi, soci ordinari, ma chi volesse può contribuire con una donazione maggio-re e diventare socio sostenitore. Questo vale anche per coloro che hanno termi-nato il percorso di studi presso l’Istitu-to, ma vogliono continuare a sostenere l’A.G.A. Ecco le attività dell’Associazione:• organizza, insieme agli insegnanti, le feste della scuola che, oltre ad essere un momento di socializzazione per i ragaz-zi e le loro famiglie, sono necessarie per poter raccogliere fondi utili per l’Istituto e l’Associazione stessa;• Propone e organizza corsi o singoli eventi per i ragazzi e le famiglie;• Mette a disposizione della scuola dei fondi per realizzare progetti o sostenere spese straordinarie;

• Contribuisce alla sistemazione di spazi scolastici per migliorare lo svolgimento delle attività (rifacimento campo sporti-vo, fornitura lavagne Lim, adeguamento computer aula informatica...)• promuove la collaborazione tra i geni-tori, creando un dialogo costruttivo con l’istituzione scolastica.L’Associazione non ha fi ni di lucro: i ri-cavati servono a coprire le spese per so-stenere le varie attività e a promuovere le iniziative rivolte ai ragazzi.Dopo l’aiuto fornito ad alcune Missioni delle Angeliche con il musical Angeli-che’s Happy Days, abbiamo in progetto di rifare, entro dicembre, gli impianti audio e luci nel teatro dell’Istituto in modo da poterlo rendere più funzionale.Grazie, quindi, a tutte le famiglie pre-senti, a quelle uscite che ci hanno soste-nuto e a quelle che verranno!

“Tutti i grandi sono stati bambini una volta.

Ma pochi se ne ricordano”Antoine de Saint-Exupéry

AGA - Associazione Genitori Angeliche