Saggio Su Victor Hugo

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  • 7/25/2019 Saggio Su Victor Hugo

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    Saggio su "Notre Dames de Paris" di Victor Hugo (2002)

    di Alberto Pellegrino

    Victor Hugo

    attraverso tutto lOttocento segnandolo con la sua impronta di genio romantico e

    innovatore. Al momento di pubblicare nel 1830 Notre Dames, lo scrittore aveva esordito

    come poeta e come drammaturgo minando alle fondamenta la struttura granitica della

    tragedia classica sfidando tutte le regole e le convenzioni tragiche, introducendo figure

    di eroi problematici e tormentati come Ernani e Ruy Blas, di uomini incatenati al potere

    come Cromwell, Angelo il tiranno di Padova o il fosco inquisitore Torquemada, di

    splendide e tragiche figure femminili come Lucrezia Borgia, Maria Tudor, Marion e

    Tisbe le due antagoniste del Tiranno di Padova. Fin dal 1827 Hugo aveva elaborato la

    teoria del grottescoche assume unimportanza fondamentale sia nel teatro che nella

    narrativa. Luso del grottesco comporta il coinvolgimento di problemi complessi che

    riguardano i vari stadi di civilt, limitazione della natura, le relazioni fra il brutto e il

    sublime, langoscia delluomo moderno: se gli animali sembrano uomini e gli uomini

    animali perch Hugo non accetta confini nella sua visione totale del mondo checomporta una continua trasgressione delle convenzionali barriere del buon gusto, la

    necessit di abbattere le frontiere fra il bello e il brutto, fra il bene e il male, fra ci che

    eroico e ci che vile. La trasgressione serve ad Hugo per gettare un ponte

    sullabisso che nel mondo moderno separa il corpo dallanima, la quale non sempre

    contenuta in un involucro di bellezza. Se nella vita tutto unito e correlato, il compito

    dello scrittore quello di esaltare il senso del mistero e dellincompiuto. Quasimodo,

    personaggio-chiave di Notre Dames, il primo eroe dellincompiutezza e di

    quellibridismo che ne fanno una creatura mostruosa, n animale. n essere umano:una condizione di cui lui stesso consapevole (Io sono qualcosa di spaventoso, n

    uomo, n animale, un non so che pi duro, pi calpestato e informe di un ciottolo!).

    Ritenuto un essere demoniaco dalla superstizione popolare, deriso e nello stesso

    temuto a causa della paura dellignoto, non mancano in lui persino le componenti

    carnevalesche, tanto che nel Marted Grasso del 1482 viene prescelto come Re del

    Carnevale. Quasimodo il Gobbo vive con i mostri di pietra della cattedrale, il fratello

    animato di quelle maschere orrende gotiche, eppure lunico personaggio che prova

    emozioni e sentimenti puri, che sa amare oltre ogni logica e ogni speranza, che sceglie

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    eroicamente la morte per seguire fino in fondo la sua Esmeralda uccisa dalla crudelt

    del mondo. Nel panorama letterario di Hugo Quasimodo il fratello spirituale di altri

    due eccezionali personaggi mostruosi: il gobbo Triboulet (meglio noto come

    Rigoletto) protagonista del dramma Il Re si diverte(1832), che cerca di vendicare

    lonore della figlia violato da un potente, ma finisce per gridare solo e disperato il

    proprio dolore sopra il cadavere della figlia vittima innocente della sua sete di vendetta- giustizia; laltro Gwynplaine, il protagonista de Luomo che ride(1869), rapito da

    fanciullo e costretto a vivere con la maschera grottesca del volto sfregiato per far

    divertire la gente. Ritrovata la sua famiglia e diventato lord dInghilterra, luomo non sa

    rinunciare al suo passato e allamore per Dea, la fanciulla cieca con la quale cresciuto

    e che lha sempre amato per la sua nobile anima. Per questo quando Dea muore a

    Gwynplaine non resta che seguirla nella morte, sperando di trovare la felicit, che sulla

    terra gli stata negata, in un mondo dove tutti gli esseri umano sono uguali; la stessa

    cosa fa Quasimodo consegnando ad un mondo duturo il ricordo di un amore

    impossibile. Questi tre personaggi sono uniti dalla deformit, dalla nobile ricchezza di

    sentimenti e da un cupo destino di morte, come se nel mondo non ci possa essere

    posto per questo tipo di eroismo del vivere.

    Il romanzo anche caratterizzato da una straordinaria ricchezza di temi che vanno al di

    l dellincontro della Bella (Esmeralda, la splendida egiziana oggetto del desiderio) e

    della Bestia che ha una grande anima prigioniera della propria deformit e sordit. Ci

    sono infatti i portatori di passioni sensuali, che appartengono a diversi strati sociali (il

    Prete demoniaco travolto dalla passione e dal peccato, il Soldato frivolo, il Popolano

    grossolano, il Poeta drammaturgo mezzo pazzo e mezzo savio, simbolico miscuglio di

    tutte le passioni e inclinazioni umane). C la povera fanciulla orfana e perseguitata,

    destinata a diventare vittima dellamore che prova e della sensualit che scatena, come

    c la madre che, privata della figlia, finir prigioniera della pazzia. C infine il destino

    (la parola greca anankeincisa sulla pietra della cattedrale) che domina tutto il romanzo

    e che ricorda unaltra parola greca aracne(ragno), per cui in tutta lopera presente la

    metafora della mosca catturata e uccisa dalla ragnatela fatale. Accanto alla rabbia

    esplosiva del popolo troviamo la glorificazione del monumento antico, il sogno di

    pietra della cattedrale, la pagina di pietra su cui il Medioevo scrive la propria storia,

    come presente il tema della rivoluzione come profezia (lombra del 1789 incombe su

    tutto il romanzo) che trova il proprio culmine nella sollevazione del popolo contro la

    cattedrale, simbolo del potere al pari della Bastiglia, ma che vede uno del popolo

    (Quasimodo) ancora schierato a difesa delledificio, perch non ha ancora capito che il

    popolo suo alleato e che egli sta combattendo una lotta fratricida. Lassalto popolarea Notre Dames ha una mitica grandezza, un valore epico, eppure riflette una delle

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    profonde contraddizioni di Hugo, la sua ambiguit di fronte al popolo sovrano che

    avanza, quasi unincoscia repulsione verso quellumanit volgare e sporca, orribile

    come un incubo di violenza e di crudelt, che conduce Hugo a configurare la necessit

    di costruire il popolo attraverso la metamorfosi di questi medicanti e assassini in

    soggetti della storia proiettata verso il futuro. In tutto il romanzo si avverte inoltre un

    senso di vuoto spirituale che colpisce tutti i personaggi e lo stesso autore sembrasentire linutilit di Dio e della fede, tanto che la stessa cattedrale presentata come

    un monumento architettonico, un rifugio, una fortezza, ma non un luogo di preghiera.

    Infatti Hugo, mentre si sta preparando a mettere la sua musa indignata al servizio

    degli ideali politici, afferma che le mie vecchie convinzioni politiche del 1820,

    monarchiche e cattoliche, sono andate in mille pezzi negli ultimi dieci anniQualcosa

    rimane nel mio cuore, ma non si tratta che di rovine religiose e poetiche.

    Hugo non a caso scegli di ambientare il romanzo nel 1482, quando il mondo si accingea vivere una grande svolta e il re Luigi XI, che ha smantellato il potere feudale, si

    appresta a gestire il cambiamento di fine secolo sotto il dominio di ananke: la

    cattedrale rappresenta la pagina di granito su cui viene raccontata la storia e quindi

    larchitettura il grande libro su cui viene incisa la memoria dellumanit. Linvenzione

    della stampa rappresenta al contrario una rivoluzione democratica, un vento che segna

    la fine di unepoca, come ben comprende Frollo, prete e stregone che pratica la magia

    nera, ma segue anche la luce della ragione. Portatore delle pulsioni di un Faust minore

    e di un tragico Don Giovanni, egli guarda la cattedrale e il libro che tiene fra le mani e

    dice Ceci tuera cela(Questo uccider quello).

    Dopo tante opere liriche e tanti film tratti dagli scritti di Victor Hugo, lomaggio pi

    recente al genio francese arriva da un compositore italiano, Riccardo Cocciante, che ha

    scritto unopera popolare intitolata appunto Notre Dames de Parissu libretto di Luc

    Plamondon (riscrittura italiana di Pasquale Panella). Dopo uno straordinario successo

    riscosso a Parigi, dopo aver visitato varie parti del mondo, dopo essere stato visto da

    milioni di spettatori ed aver venduto milioni di dischi, lo spettacolo arrivato a Roma, inun Teatro Tenda appositamente costruito, con una compagnia quasi tutta italiana

    costituita da bravi attori - cantanti e da straordinari danzatori diretti dal regista Gilles

    Maheu e dal coreografo Martino Muller. Gli interpreti sono Lola Ponce e Rosalia Misseri

    (Esmeralda) Gi Tonno (Quasimodo), Fabrizio Voghera (Quasimodo e Frollo), Vittorio

    Matteucci (Frollo), Heron Borelli (Gringoire e Febo), Matteo Setti (Gringoire) Graziano

    Galatone (Febo), Marco Guerzoni e Cristian Mini (Clopin), Claudia Ottavi e Chiara Di

    Bari (Fiordaliso). Lopera, tutta cantata, si distacca sia dal musical che dal melodramma

    tradizionale per cercare nuove strade melodico espressive con canzoni

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    particolarmente incisive come Il tempo delle cattedrali, Luna, Zingara, La corte dei

    miracoli, Bella mia Esmeralda. Di particolare efficacia e fascino la canzone Bella,

    cantata a tre voci da Quasimodo, Frollo e Febo per esprimere il diverso valore e

    significato della loro passione per Esmeralda. Quattro sono i temi conduttori dello

    spettacolo: il tema dei diversi modi di amare di cui oggetto Esmeralda; il tema del

    passaggio di epoca, quando si confronterano il poeta Gringoire (Il tempo dellecattedrali) e il prete Frollo (Parlami di Firenze) consapevole che tutto sta per cambiare

    e che il libro uccider ledificio; il tema dei diversi che qui assumono il ruolo dei

    clandestini (i sans papiers), destinati ai vivere ai margini della societ e della storia,

    malgrado sia nata una nuova coscienza sociale che porta Quasimodo ad allearsi con

    loro; infine il tema della morte che trova la sua sublimazione nel momento in cui

    Quasimodo piange disperato sul corpo senza vita di Esmeralda, uccisa dal potere. Eroe

    tragico e diverso, Quasimodo sceglie la morte che d la vita, perch lamore mai non

    muore ed il mondo dovr sapere domani che Quasimodo am Esmeralda e che il loro

    amore diventato una scia tra le luci delluniverso. Dopo il lungo periodo romano, lo

    spettacolo si appresta a fare una tourne estiva che prender il via da Milano e Verona.

    (Alberto Pellegrino)