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F are di necessità virtù, questo saggio proverbio, nell'anno europeo del volon- tariato, è la chiave per capire come affrontare alcune emer- genze sociali dei nostri gior- ni: dall'abuso di sostanze ille- gali e alcool al gioco d'azzar- do, dall'inserimento sociale dei profughi per finire con la debolezza educativa. Spesso, alle spalle di tragedie della strada o di delitti, si celano l'uso di droghe e alcool; la re- gistrazione del mero fatto di cronaca non è sufficiente a smuovere le coscienze dal- l'appiattimento di ogni rea- zione alla vera causa di que- ste situazioni. E' evidente che oggi le proble- matiche sociali ed educative non sono tra le priorità delle Istituzioni; su questo versante fa poco anche il mondo eco- nomico. Ambedue impostano le loro scelte con scarsissima sensibilità sociale. Basta guardare le delibere o gli in- vestimenti fatti sia dal pubbli- co che da privati per incenti- vare comportamenti virtuosi: zero; e quelli per il sociale: quasi zero. Quello che traspa- re dai media sono modelli educativi assolutamente lon- tani da onesti progetti di vita; dove la solidarietà per il disa- gio sociale è il fanalino di co- da. E' il momento di alzare la voce, svegliare le coscienze assopite per ripartire in una nuova era che dia fiducia e spinta positiva in primis ai giovani e quindi a tutta la po- polazione. Una nuova era il- luminata da valori etici, so- ciali e spirituali. Un tempo in cui si sappia anche coltivare il sostegno a chi vuole uscire dal disagio delle dipendenze o tenersene lontano; si sappia coltivare l'accoglienza dei fratelli che cercano nel nostro paese il "loro" paese; un tempo in cui, più in generale, si sappia col- tivare i valori educativi che le fonti più sane e virtuose ci fanno sentire con tanta pas- sione. La chiave per accedere a tutto questo è proprio il vo- lontariato con la sua gratuità, la sua spontaneità e la sua ve- locità d'azione. Al volontaria- to si chiede un compito im- menso: svegliare le coscienze, reagire all'indifferenza socia- le anche al problema delle di- pendenze, opporsi alla distor- sione educativa e agire nella coltivazione dei migliori prin- cipi etici e sociali. L'azione dei volontari è an- che un efficace fattore di pre- venzione sia per quanto ri- guarda le dipendenze, che in generale per i comportamenti viziosi della società. Il volon- tariato ha in sé la grande for- za dell'esempio, non fa solo parole ma azioni concrete; e tutte queste cose si traducono in modelli virtuosi da imitare. Questi principi così chiari possono essere il germoglio della risposta ai bisogni so- ciali ed educativi. Il germo- glio di una struttura di inter- venti che richiede investimen- ti sia da parte delle istituzioni deputate, sia da parte del mondo economico; così come anche la famiglia deve fare la sua parte per il mandato edu- cativo insito in essa. Questo momento di grande necessità è l'occasione per far emergere le virtù migliori del- la società, impegnando tutti a comportamenti eticamente e socialmente virtuosi, come di- ce il proverbio: fare di neces- sità virtù. Enrico Costa Presidente Centro Solidarietà Genova Appello del Presidente del Centro di Solidarietà di Genova Valori etici: alziamo la voce "I n cammino per cercare nuovi orizzonti - Etica personale ed etica delle istitu- zioni" è il titolo del Convegno che avrà luogo sabato 22 otto- bre alle ore 20,30 in via XX Settembre, presso la Sala Con- vegni Bi.Bi. Service Genova - Via XX Settembre 41, 3°piano (ultimo palazzo a destra, verso Piazza De Ferrari). L'evento è organizzato dal MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) regio- nale ligure, in collaborazione con il Centro Studi Mario Mazza, con il patrocinio della Provincia di Genova e della Regione Liguria. Interverran- no due illustri studiosi, Mauro Magatti Preside della Facoltà di Sociologia dell'Università Cattolica di Milano e il gesuita Paolo Gamberini, Direttore di "Rassegna di Teologia" - Na- poli, che affronteranno il tema da due angolature diverse: “Evoluzione della morale e dell'etica nella storia dell'uma- nità” il primo, e “Morale ed etica alla luce delle religioni monoteiste: come le religioni monoteistiche affrontano la questione morale, e come mo- noteismo ed etica si pongono in relazione” il secondo. Il pro- getto, spiegano i Responsabili regionali, “ha preso il via a maggio 2011 e si concluderà a giugno 2012 e ricalca nella metodologia un'altra nostra at- tività realizzata tra il 2008 e il 2009 avente per titolo "Il Bene Comune" nella Dottrina Socia- le della Chiesa”. Il 'lancio' e la presentazione alle Comunità Masci della Liguria è avvenu- to il 22 maggio scorso, le Co- munità hanno scelto uno dei seguenti temi: 1) Morale ed etica cristiana nel cammino dell'Europa e dell'Italia in par- ticolare; 2) L'incidenza della mancanza di valori e di verità nella morale e nell'etica con- temporanea; 3) La Costituzio- ne Italiana: lanterna morale ed etica che indica la strada alle istituzioni; 4) Il ruolo dello scoutismo adulto nelle sfide morali ed etiche del 3° millen- nio. “Quello del 22 ottobre si pone come un momento di ap- profondimento e di indirizzo a livello regionale, con due rela- tori di "spessore" che ci aiute- ranno ad affrontare le temati- che sopraindicate. Le Comuni- tà della regione stanno lavo- rando, mettendo in comune con altre realtà ecclesiali e del territorio le loro riflessioni e arriveremo ad un secondo mo- mento di studio e verifica, il 14 aprile 2012 all'Istituto Cala- sanzio. Il 9 e 10 giugno 2012 ci svolgerà la conclusione assem- bleare pubblica proposta alla città di Genova e un momento in cui le varie Comunità pre- senteranno i loro elaborati scritti, poster, immagini ...” Graziella Merlatti Sabato 22 alle ore 20.30 presso Sala Bi.Bi Service 12 23 ottobre 2011 comunità diocesana IC IL CITTADINO Intitolati alle “Aquile Randagie”, clandestini nel fascismo Giardini in ricordo degli scout clandestini Convegno Masci su etica e istituzioni L o scorso venerdì 14 ottobre nel quartiere di San Fruttuoso i giardini nella zona Terralba sono stati intitolati alle "Aquile Randagie", a ri- cordo dell'attività clandestina degli scout negli anni 1928-1945, con una cerimonia alla quale hanno partecipato molti scout di ieri e di oggi e alla quale è intervenuto in rappresentanza del Comune di Genova Paolo Veardo, Assessore al- le Politiche Formative. Le leggi fasciste avevano sciolto i gruppi scout nel 1928, anno in cui l'Asci venne ufficialmen- te chiusa. Si facevano chiamare "Aquile randa- gie" i ragazzi del gruppo di scout di Milano e Monza che svolgeva attività giovanili clandesti- ne durante il periodo del fascismo. Alla cerimonia di intitolazione dei giardini era presente Don Giovanni Barbareschi, Aquila randagia, uno dei pochi ancora in vita: "Sono un'aquila randagia - ha detto il sacerdote - sono uno scout diventato prete. Perché aquila randa- gia? Perché sono innamorato della libertà, oltre che di Dio. Ai più giovani dico di stare attenti perché la libertà è ancora in pericolo! Grazie per questo giardino che avete dedicato alle Aquile Randagie; vorrei che questo rimanesse un luogo di incontro di persone libere, che credono nella loro libertà e per la loro libertà faticano". L'Assessore del Municipio della Bassa Valbi- sagno Laura Miserocchi ha sottolineato l'ap- prezzamento dell'iniziativa, curata e proposta da Piero Stagno, di intitolare un luogo alle Aquile Randagie: "Questo è un angolo di territorio do- ve è rappresentata la storia moderna del nostro Stato - ha detto - Si va dalla sezione dell'Anpi di San Fruttuoso a Villa Migone, un'altra pagina storica della nostra città. Questo rappresenta per tutti una ricchezza sul territorio". Alla cerimonia di intitolazione è intervenuto Filippo Guiglia, Responsabile Regionale di Agesci Liguria, che nel suo indirizzo di saluto si è detto "contento che si aggiunga nella nostra regione un altro luogo ai tanti luoghi dedicati dello scautismo". "Speriamo - ha detto Guiglia - che questa piaz- za si riempia nei giorni in cui i ragazzi delle no- stre unità fanno attività. E' importante ricordare la storia dello scautismo e le tante figure che hanno contribuito a scriverla questa storia: per la Liguria è importante ricordare l'esperienza delle 'Gioiose'". "Sul nostro territorio - ha ricor- dato infine - c'è l'importante presenza del Cen- tro Studi Mario Mazza, che conserva e mantie- ne la storia di tutta l'Associazione italiana e la appena nata "Associazione Le Gioiose" che si propone di aiutare a far conoscere e crescere lo scautismo sul territorio". M.D.L. I l Movimento Ragazzi insieme all'Associazio- ne Amici di Monteleco la- vora ogni giorno con i ra- gazzini adolescenti e prea- dolescenti, attraverso le at- tività quotidiane del suo centro diurno e le attività di Monteleco. Ne emerge una realtà dove spesso e volentieri si devono con- statare gli effetti negativi sui ragazzi da parte della società stessa, dello stile di vita proposto e praticato, che spesso non collima con i valori propugnati uf- ficialmente dalla stessa so- cietà laica. In questo smar- rimento collettivo che co- involge il mondo della scuola, della famiglia, del- lo sport, dell'economia e della finanza e perfino lo stesso mondo delle parroc- chie, ci è sembrato impor- tante reagire e riflettere in- sieme su un tema che è proposto con forza negli orientamenti pastorali per il decennio 2010-2020 dei vescovi italiani al punto 50 ovvero "Le responsabilità educative della società”. E’ molto significativo che il Comune di Genova abbia accolto il con- vegno proprio a Palazzo Tursi (Salone di Rap- presentanza): il luogo è simbolico del dialogo e della collaborazione nelle reciproche compe- tenza tra società civile e comunità ecclesiale. Terreno del resto congeniale al carisma del Mo- vimento Ragazzi, che trae dall'esperienza della "Libera Repubblica dei Ragazzi di Monteleco" la forza per educare "Cittadini degni del Vange- lo". Il convegno si tiene giovedì 20 ottobre dal- le ore 17 alle 19. Sarà presente la Sindaco Mar- ta Vincenzi e il Cardinale Angelo Bagnasco, ar- civescovo di Genova.L'invito è rivolto a giova- ni e adulti, famiglie, mondo del lavoro, dell'e- ducazione, istituzioni civili, mondo dello sport e dello spettacolo e dell'informazione. Di certo si comprende quanto il tema sia asso- lutamente centrale nel dibattito del paese dove la questione etica continua a essere riproposta come essenziale base per affrontare tutte le al- tre problematiche. E di come la comunità eccle- siale, rispettando il proprio ruolo e senza essere invasiva in campi che non le competono, è co- munque chiamata a dire parole di Speranza e di Saggezza. Don Fully Doragrossa Movimento Ragazzi: a Tursi convegno su “Società educante” Da sin.: Paolo Veardo, Piero Stagno, don Giovanni Barbareschi accompagnato da un adulto scout

Sabato 22 alle ore 20.30 presso Sala Bi.Bi Service ...€¦ · metodologia un'altra nostra at-tività realizzata tra il 2008 e il 2009 avente per titolo "Il Bene Comune" nella Dottrina

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Page 1: Sabato 22 alle ore 20.30 presso Sala Bi.Bi Service ...€¦ · metodologia un'altra nostra at-tività realizzata tra il 2008 e il 2009 avente per titolo "Il Bene Comune" nella Dottrina

Fare di necessità virtù,questo saggio proverbio,

nell'anno europeo del volon-tariato, è la chiave per capirecome affrontare alcune emer-genze sociali dei nostri gior-ni: dall'abuso di sostanze ille-gali e alcool al gioco d'azzar-do, dall'inserimento socialedei profughi per finire con ladebolezza educativa. Spesso,alle spalle di tragedie dellastrada o di delitti, si celanol'uso di droghe e alcool; la re-gistrazione del mero fatto dicronaca non è sufficiente asmuovere le coscienze dal-l'appiattimento di ogni rea-zione alla vera causa di que-ste situazioni. E' evidente che oggi le proble-matiche sociali ed educativenon sono tra le priorità delleIstituzioni; su questo versantefa poco anche il mondo eco-nomico. Ambedue impostanole loro scelte con scarsissimasensibilità sociale. Bastaguardare le delibere o gli in-vestimenti fatti sia dal pubbli-co che da privati per incenti-vare comportamenti virtuosi:zero; e quelli per il sociale:quasi zero. Quello che traspa-re dai media sono modellieducativi assolutamente lon-tani da onesti progetti di vita;dove la solidarietà per il disa-gio sociale è il fanalino di co-da.

E' il momento di alzare lavoce, svegliare le coscienzeassopite per ripartire in unanuova era che dia fiducia espinta positiva in primis ai

giovani e quindi a tutta la po-polazione. Una nuova era il-luminata da valori etici, so-ciali e spirituali.

Un tempo in cui si sappiaanche coltivare il sostegno achi vuole uscire dal disagiodelle dipendenze o tenersenelontano; si sappia coltivarel'accoglienza dei fratelli checercano nel nostro paese il"loro" paese; un tempo in cui,più in generale, si sappia col-tivare i valori educativi che lefonti più sane e virtuose cifanno sentire con tanta pas-sione.

La chiave per accedere atutto questo è proprio il vo-lontariato con la sua gratuità,la sua spontaneità e la sua ve-locità d'azione. Al volontaria-to si chiede un compito im-menso: svegliare le coscienze,reagire all'indifferenza socia-le anche al problema delle di-pendenze, opporsi alla distor-sione educativa e agire nellacoltivazione dei migliori prin-cipi etici e sociali.

L'azione dei volontari è an-che un efficace fattore di pre-

venzione sia per quanto ri-guarda le dipendenze, che ingenerale per i comportamentiviziosi della società. Il volon-tariato ha in sé la grande for-za dell'esempio, non fa soloparole ma azioni concrete; etutte queste cose si traduconoin modelli virtuosi da imitare.

Questi principi così chiaripossono essere il germogliodella risposta ai bisogni so-ciali ed educativi. Il germo-glio di una struttura di inter-venti che richiede investimen-ti sia da parte delle istituzionideputate, sia da parte delmondo economico; così comeanche la famiglia deve fare lasua parte per il mandato edu-cativo insito in essa.

Questo momento di grandenecessità è l'occasione per faremergere le virtù migliori del-la società, impegnando tutti acomportamenti eticamente esocialmente virtuosi, come di-ce il proverbio: fare di neces-sità virtù.

Enrico CostaPresidente

Centro Solidarietà Genova

Appello del Presidente del Centro di Solidarietà di Genova

Valori etici: alziamo la voce

"In cammino per cercarenuovi orizzonti - Etica

personale ed etica delle istitu-zioni" è il titolo del Convegnoche avrà luogo sabato 22 otto-bre alle ore 20,30 in via XXSettembre, presso la Sala Con-vegni Bi.Bi. Service Genova -Via XX Settembre 41, 3°piano(ultimo palazzo a destra, versoPiazza De Ferrari).

L'evento è organizzato dalMASCI (Movimento AdultiScout Cattolici Italiani) regio-nale ligure, in collaborazionecon il Centro Studi MarioMazza, con il patrocinio dellaProvincia di Genova e dellaRegione Liguria. Interverran-no due illustri studiosi, MauroMagatti Preside della Facoltàdi Sociologia dell'UniversitàCattolica di Milano e il gesuitaPaolo Gamberini, Direttore di"Rassegna di Teologia" - Na-poli, che affronteranno il temada due angolature diverse:“Evoluzione della morale edell'etica nella storia dell'uma-nità” il primo, e “Morale edetica alla luce delle religionimonoteiste: come le religionimonoteistiche affrontano laquestione morale, e come mo-noteismo ed etica si pongonoin relazione” il secondo. Il pro-getto, spiegano i Responsabiliregionali, “ha preso il via amaggio 2011 e si concluderà agiugno 2012 e ricalca nellametodologia un'altra nostra at-

tività realizzata tra il 2008 e il2009 avente per titolo "Il BeneComune" nella Dottrina Socia-le della Chiesa”. Il 'lancio' e lapresentazione alle ComunitàMasci della Liguria è avvenu-to il 22 maggio scorso, le Co-munità hanno scelto uno deiseguenti temi: 1) Morale edetica cristiana nel camminodell'Europa e dell'Italia in par-ticolare; 2) L'incidenza dellamancanza di valori e di veritànella morale e nell'etica con-temporanea; 3) La Costituzio-ne Italiana: lanterna morale edetica che indica la strada alleistituzioni; 4) Il ruolo delloscoutismo adulto nelle sfidemorali ed etiche del 3° millen-nio. “Quello del 22 ottobre si

pone come un momento di ap-profondimento e di indirizzo alivello regionale, con due rela-tori di "spessore" che ci aiute-ranno ad affrontare le temati-che sopraindicate. Le Comuni-tà della regione stanno lavo-rando, mettendo in comunecon altre realtà ecclesiali e delterritorio le loro riflessioni earriveremo ad un secondo mo-mento di studio e verifica, il 14aprile 2012 all'Istituto Cala-sanzio. Il 9 e 10 giugno 2012 cisvolgerà la conclusione assem-bleare pubblica proposta allacittà di Genova e un momentoin cui le varie Comunità pre-senteranno i loro elaboratiscritti, poster, immagini ...”

Graziella Merlatti

Sabato 22 alle ore 20.30 presso Sala Bi.Bi Service

12 23 ottobre 2011comunità diocesanaICIL CITTADINO

Intitolati alle “Aquile Randagie”, clandestini nel fascismo

Giardini in ricordodegli scout clandestini

Convegno Mascisu etica e istituzioni

Lo scorso venerdì 14 ottobre nel quartiere diSan Fruttuoso i giardini nella zona Terralba

sono stati intitolati alle "Aquile Randagie", a ri-cordo dell'attività clandestina degli scout neglianni 1928-1945, con una cerimonia alla qualehanno partecipato molti scout di ieri e di oggi ealla quale è intervenuto in rappresentanza delComune di Genova Paolo Veardo, Assessore al-le Politiche Formative.

Le leggi fasciste avevano sciolto i gruppi scoutnel 1928, anno in cui l'Asci venne ufficialmen-te chiusa. Si facevano chiamare "Aquile randa-gie" i ragazzi del gruppo di scout di Milano eMonza che svolgeva attività giovanili clandesti-ne durante il periodo del fascismo.

Alla cerimonia di intitolazione dei giardini erapresente Don Giovanni Barbareschi, Aquilarandagia, uno dei pochi ancora in vita: "Sonoun'aquila randagia - ha detto il sacerdote - sonouno scout diventato prete. Perché aquila randa-gia? Perché sono innamorato della libertà, oltreche di Dio. Ai più giovani dico di stare attentiperché la libertà è ancora in pericolo! Grazie perquesto giardino che avete dedicato alle AquileRandagie; vorrei che questo rimanesse un luogodi incontro di persone libere, che credono nellaloro libertà e per la loro libertà faticano".

L'Assessore del Municipio della Bassa Valbi-

sagno Laura Miserocchi ha sottolineato l'ap-prezzamento dell'iniziativa, curata e proposta daPiero Stagno, di intitolare un luogo alle AquileRandagie: "Questo è un angolo di territorio do-ve è rappresentata la storia moderna del nostroStato - ha detto - Si va dalla sezione dell'Anpi diSan Fruttuoso a Villa Migone, un'altra paginastorica della nostra città. Questo rappresenta pertutti una ricchezza sul territorio". Alla cerimoniadi intitolazione è intervenuto Filippo Guiglia,Responsabile Regionale di Agesci Liguria, chenel suo indirizzo di saluto si è detto "contentoche si aggiunga nella nostra regione un altroluogo ai tanti luoghi dedicati dello scautismo"."Speriamo - ha detto Guiglia - che questa piaz-za si riempia nei giorni in cui i ragazzi delle no-stre unità fanno attività. E' importante ricordarela storia dello scautismo e le tante figure chehanno contribuito a scriverla questa storia: perla Liguria è importante ricordare l'esperienzadelle 'Gioiose'". "Sul nostro territorio - ha ricor-dato infine - c'è l'importante presenza del Cen-tro Studi Mario Mazza, che conserva e mantie-ne la storia di tutta l'Associazione italiana e laappena nata "Associazione Le Gioiose" che sipropone di aiutare a far conoscere e crescere loscautismo sul territorio".

M.D.L.

I l Movimento Ragazziinsieme all'Associazio-

ne Amici di Monteleco la-vora ogni giorno con i ra-gazzini adolescenti e prea-dolescenti, attraverso le at-tività quotidiane del suocentro diurno e le attivitàdi Monteleco. Ne emergeuna realtà dove spesso evolentieri si devono con-statare gli effetti negativisui ragazzi da parte dellasocietà stessa, dello stile divita proposto e praticato,che spesso non collimacon i valori propugnati uf-ficialmente dalla stessa so-cietà laica. In questo smar-rimento collettivo che co-involge il mondo dellascuola, della famiglia, del-lo sport, dell'economia edella finanza e perfino lostesso mondo delle parroc-chie, ci è sembrato impor-tante reagire e riflettere in-sieme su un tema che èproposto con forza negliorientamenti pastorali peril decennio 2010-2020 deivescovi italiani al punto 50ovvero "Le responsabilitàeducative della società”. E’ molto significativoche il Comune di Genova abbia accolto il con-vegno proprio a Palazzo Tursi (Salone di Rap-presentanza): il luogo è simbolico del dialogo edella collaborazione nelle reciproche compe-tenza tra società civile e comunità ecclesiale.Terreno del resto congeniale al carisma del Mo-vimento Ragazzi, che trae dall'esperienza della"Libera Repubblica dei Ragazzi di Monteleco"la forza per educare "Cittadini degni del Vange-lo". Il convegno si tiene giovedì 20 ottobre dal-le ore 17 alle 19. Sarà presente la Sindaco Mar-ta Vincenzi e il Cardinale Angelo Bagnasco, ar-

civescovo di Genova.L'invito è rivolto a giova-ni e adulti, famiglie, mondo del lavoro, dell'e-ducazione, istituzioni civili, mondo dello sporte dello spettacolo e dell'informazione.

Di certo si comprende quanto il tema sia asso-lutamente centrale nel dibattito del paese dovela questione etica continua a essere ripropostacome essenziale base per affrontare tutte le al-tre problematiche. E di come la comunità eccle-siale, rispettando il proprio ruolo e senza essereinvasiva in campi che non le competono, è co-munque chiamata a dire parole di Speranza e diSaggezza.

Don Fully Doragrossa

Movimento Ragazzi: a Tursiconvegno su “Società educante”

Da sin.: Paolo Veardo, Piero Stagno, don Giovanni Barbareschi accompagnatoda un adulto scout