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R@DIO JAMBALAYA MAGAZINE n.7 NEW BAND! Daughty Rubrica Viaggi: alla scoperta di L i v e r p o o l SobrietA' ed eqilibrio alla fashion week parigina trionfa il made in Italy Evernight Stargazer Hourglass Afterlife di Claudia Gray TESSERA DEL TIFOSO 2.0 Come siamo arrivati alla Tessera del tifoso TESTime Test sulla socialità

RJ Magazine - N°7

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Un'altra nuova uscita per il nostro RJ Magazine!

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R@DIO JAMBALAYA

MAGAZINE n.7

NEW BAND!

Daughty Rubrica Viaggi:

alla scoperta di L i v e r p o o l SobrietA' ed eqilibrio alla fashion week parigina trionfa il made in Italy

Evernight

Stargazer

Hourglass

Afterlife di Claudia Gray

TESSERA DEL TIFOSO 2.0 Come siamo arrivati

alla Tessera del tifoso TESTime

Test sulla socialità

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RJ MAGAZINE- s o m m a r i o -

MUSICA Ecco la band emergente scelta da RJ:

●DDAAUUGGHHTTRRYY

da American Idol alle classifiche.........................................................................................pag.1

● H i t list

la classifica settimanale dei singoli più venduti in Italia....................................................................pag.2

SOCIETA'

● SobrietA' ed eqilibrio alla fashion week parigina trionfa il mad ein italy............................................................pag.4

● Valeria dice NOun esempio da seguire, colei che ha rinunciato a duna vita da favola.............................................pag.6

● Evernight Stargazer Hourglass Afterlife

di Claudia Gray........................................................................................................................................pag.9

Rubrica VIAGGIEcco dove vi portiamo questa settimana:

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● Alla scoperta di Liverpool

come viverla a 360°..............................................................................................................................pag.10

Il film della settimana

● Dragon Ball EvolutionTrama, osservazioni tecniche e resoconto finale..............................................................................pag.14

SPORTIME● TESSERA DEL TIFOSO 2.0

come siamo arrivati alla tessera del tifoso........................................................................................pag.16

● UN SUPER pescara batte il sassuolo

Il Torino vince a Grosseto mentre il Verona cade a Genova..................................................................................................................................................pag.18

● TENNIS: Del Potro sta tornando

L’argentino dopo il lunghissimo infortunio sembra essersi ripreso, ed è tornato ad alti livelli......................................................................................................................................................pag.20

TESTIME ogni settimana

● Test della socialità

Scoprilo in 5 semplici domande!........................................................................................................pag.21

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OcchioOcchioallealle NovitàNovità!!

DDAAUUGGHHTTRRYY di Eugenia Giraldi

Chris Daughtry nasce il 26 dicembre 1979 a Roanoke

Rapids, North Carolina. Incomincia a cantare nella rock band locali a sedici anni per poi continuare a esibirsi anche dopo la scuola superiore, quando sposa la fidanzata Deanna da cui nel 2000 ha il figlio Griffin. Nel 2005 (nel frattempo milita in una band chiamata Absent Element) prova l’audizione per lo show “Rock Star: INXS”, ma viene rifiutato; la sua grande occasione avviene così nel 2006 quando diventa uno dei concorrenti di American Idol. Riesce ad aggiudicarsi il quarto posto e in un primo momento sembra che diventi il nuovo cantante dei Fuel, ma poi viene coinvolto nel progetto DAUGHTRY, assieme al chitarrista Jeremy Brady (poi sostituito con Brian Craddock), al chitarrista Josh Steely, al bassista Josh Paul e al batterista Joey Barnes. Il disco di debutto omonimo rimane in classifica per quattro mesi e il singolo "It's not over" riceve anche una nomination ai Grammy. LEAVE THIS TOWN – secondo lavoro dell’artista – viene pubblicato nel giugno 2009.

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H i t l i s tof the week

di Eugenia Giraldi

La classifica ufficiale dei 20 s i n g o l i 20 s i n g o l i più venduti in Italia questa settimana:

NEW ENTRY

1. Non è l'inferno 2. La notte – Arisa NEW ENTRY

3. Sono solo parole – Noemi NEW ENTRY RJ MAGAZINE PAG.2

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4. Ai se eu te pego – Michel Telò

5. Per sempre – Nina Zilli NEW ENTRY

6. I will always love you – Whitney Houston

7. Give me all your luvin' – Madonna

8. Titanium – David Guetta

9. La tua bellezza – Francesco Renga

10. Ci vediamo a casa – Dolcenera

11. Turning tables – Adele

12. Distratto – Francesca Michielin

13. L'ultima notte al mondo – Tiziano Ferro

14. Respirare – Gigi D'Alessio e Loredana Bertè NEW ENTRY

15. Tacatà – Romano&Sapienza

16. Carlo – Celeste Gaia NEW ENTRY

17. Because the night – Patty Smith NEW ENTRY

18. Turning tables – Adele

19. Young, wild and free – Wiz Khalifa

20. Someone like you – Adele

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SobrietA' ed eqilibrio un must tutto italinao per la fashion week parigina

di Jessica Zecchinato

Continua il nostra viaggio nella moda made in Italy. Dal 2 al 5 marzo, al Carrousel du Louvre di Parigi, Martina Frappi e Anaïs Copini Castorani - giovani promesse dello stile hanmade - presenteranno al Tranoi Femme la loro nuova collezione per il prossimo autunno/inverno.Isabelle Martine è la fusione perfetta di due anime. Una toscana quella della Frappi e l’altra olandese quella della Copini che amalgamate insieme donano un’eleganza al brand che ha già conquistato il mercato americano delle celebritiese l’élite cinese del Top Marques Shanghai. Classe ’86, specializzate in Fashion Styling all’istituto

Marangoni di Milano, Anaïs e Martina, rispettivamente direttore creativo e designer del marchio, si appassionano alla lavorazione artigianale delle pelli, proprio a Parigi, in occasione della fiera Le Cuir, lavorando di giorno e cercando ispirazioni di sera, passeggiando nelle bellissime strade del quartiere Marais, cuore del vintage anni ’50. Ed è proprio sognando il vintage parigino che nasce il marchio Isabelle Martine, un marchio che sposa l’elevatissima qualità dei materiali alla semplicità delle linee, elementi unici che rendono ogni borsa un pezzo a sé, originale e riconoscibile dello stile Isabelle Martine. Per il Tranoi Femme, precursore di tendenze in grado di mixare lusso, avanguardia e contemporaneità, Isabelle Martine punterà quasi esclusivamente su sobrietà ed equilibrio nelle proporzioni e mood sofisticato, volumi rigidi e decisi, strutturati con manici e

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chiusure dalle linee retrò, per uno stile sport-chic senza tempo, emblema di quella femminilità all’insegna del lusso ricercato, ma minimale e non esasperato. Le tonalità dominanti del nero per quest’autunno/inverno si affiancheranno a gustose eccezioni che spaziano dal bordeaux intenso al verde che profuma di bosco selvaggio, passando dal blu ultramarine e dal giallo senape fino ad arrivare a un delicato rosso fragola, senza dimenticare le sfumature più classiche di cammello, sabbia e grigio.

Dettagli fondamentali e di forte impatto per l’identità del brand, sono i metalli in ottone satinati in oro e palladio che richiamano tutti i modelli della collezione e che troviamo come finali dei manici rettangolari o diagonali e borchie quadrate. Per i materiali, pelle cerata con effetto rotto sulla superficie e mano calcata con eleganti effetti di trasparenza e varianti in nappa bronzo laminato, per regalare un tocco smart alle pochette da sera. Non mancheranno, infine, combinazioni divertenti di stampe in coccodrillo, struzzo e pattina in cavallino per creare un effetto jacquard.

A dare valore ad ogni singolo pezzo, la cura per i particolari. Ciascuna borsa è realizzata con pelli diverse, da quelle più morbide a quelle più sportive, con all’interno una fodera, ispirata ad un tema olandese di tessuto che contrasta visivamente e volutamente con l’esterno del prodotto. Non a caso, per sottolineare l’importanza della bellezza anche all’interno dei prodotti, le borse della linea Parisienne sono marchiate “Beautiful Inside”.

La realizzazione è, inoltre, 100% artigianale. Isabelle Martine rispetta la tradizione degli antichi pellettieri toscani ed ogni borsa è realizzato interamente a mano da esperti artigiani.

Niente prodotti che sbandierano il marcio, con loghi in evidenza e grosse scritte che nella stragrande maggioranza dei casi contano più del prodotto in sé, ma uno stile sofisticato, fine e soprattutto di altissima qualità.

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Valeria dice NOdi Guendalina Marra

http://www.valigiablu.it/doc/760/non-sono-coraggiosa-sono-sarda-e-dico-no-a-questi-signori-tristi.htm

Lei è Valeria e ha detto no. Non al colesterolo. Neanche ai pantaloni a zampa o a vita alta. A qualcosa di più importante. A un’ opportunità. A un cambiamento radicale. Nell’intervista sopra linkata racconta in maniera essenziale, senza troppo entusiasmo, senza troppa enfasi di contorno le sue esperienze, dalla partenza dal suo paese in Sardegna , dalla valigia carica di speranze, aspettative, ambizioni, ai viaggi in giro per il mondo unendo l’utile al dilettevole, facendo di quella sua passione, del desiderio di conoscere il vero una professione. Un curriculum di tutto rispetto, da far invidia a quello dei più grandi giornalisti, ormai affermati da tempo. Ma quello che più colpisce è che Valeria ha solo 26 anni. 26 anni e tanta determinazione. Tutta quella che serve per rifiutare l’offerta di uno stra-lussuoso resort progettato da una di quelle grandi multinazionali il cui dogma assoluto è il profitto, il guadagno ad ogni costo. La vorrebbero a capo della gestione della comunicazione dell’intero apparato : comunicati stampa, fotografie, video, gestione della presenza e della reputazione sul web. Il luxury resort numero uno la contatta via Linkedin, le offre un lavoro, la scomoda, la prepara a lasciare tutto quello che ha per trasferirsi a vivere dentro il resort, a non avere mai un giorno o un'ora libera, per fare la comunicatrice tuttofare, in un'industria dello svago di lusso, in una gabbia d'oro finto. Una proposta allettante. I colloqui sono quasi una formalità, la sua assunzione è quasi certa, serve solo il suo si. Ma di rimando arriva invece un no!

“Ripenso alle mie amiche laureate che lavano scale per cinquanta euro alla settimana, alle sette donne che hanno fatto lo sciopero della fame, ai padri che non sanno come dare da mangiare ai figli per colpa delle trame marce di questo sistema mortificante. In loro onore e in loro nome, in nome della loro dignità, io rifiuto l'offerta e vado avanti, a testa alta. Rifiuto, declino, non accetto, respingo, boccio, dico di no, a questi signori tristi che hanno perso completamente ogni contatto con la realtà.”

Quanti avrebbero avuto il suo coraggio? Quanti avrebbero saputo voltare la spalle a un futuro certo, garantito, roseo e lineare come quello che si prospettava a Valeria? In cambio di cosa poi? Un ideale? Un principio? Un valore? Quanto valgono oggi i valori, i legami con la propria terra, con le proprie origini, con quello che siamo? Ma soprattutto , chi ancora se ne ricorda?

Viviamo oggi una situazione di precarietà assoluta ed è inutile persino fare della ripetitivaRJ MAGAZINE PAG.6

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demagogia. E’ un dato di fatto ed è sotto gli occhi di tutti che la disoccupazione dilaga, le casse piangono, l’economia non gira e a rimetterci di tasca propria sono sempre gli stessi. Gli stessi idealisti, gli stessi sognatori che in un futuro migliore provano a crederci, ma inevitabilmente sono in balia degli eventi . Tra questi, tanti giovani, troppi, a spasso, secondo quanto testimoniano le indagini Istat fresche di pubblicazione. Li chiamano Neet (not in education, employment or training) cioè tutti quei giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano, non lavorano, non si formano. I giovani ‘inattivi’. In Italia il tasso dei ‘neet’ ha raggiunto il 22,1% e comprende circa 2 milioni di italiani, anche se secondo la Banca d'Italia è addirittura il 23,4% degli under 30 non studia né lavora. In ogni caso peggio di noi in Europa c’è solo la Bulgaria, prima in questo triste podio… I dati sui giovani inattivi sono l’ultimo tassello di un quadro che mostra un panorama giovanile seriamente compromesso. La disoccupazione giovanile, in Italia, ha raggiunto percentuali da emergenza sociale, sfiorando la soglia del 30% (peggio di noi c’è la Spagna con il 40%). La crisi ci ha ridotto in mutande, la disoccupazione ci aggredisce, attacca senza esclusione di colpi e il cambio generazionale che da tanto si professa e si delinea come barlume di speranza, come la luce alla fine di questo tunnel tarda ad arrivare ed è lecito temere che se le cose continuano così non arriverà mai. Ma perché esasperare i toni di un conflitto generazionale che forse non è la causa del malessere, e certamente non ne racchiude l’antidoto? Oggi più che mai noi giovani avremmo invece bisogno di fare squadra, e quindi anche staffetta, di riuscire a prendere il meglio portando un vantaggio competitivo in politica, nell’economia, nella gestione della “cosa pubblica” o nella semplice quotidianità. Abbiamo bisogno di punti di riferimento. Potremmo anche essere una massa “ sfigati” (Martone docet) ma a noi giovani mancano modelli, oltre che lavoro, e continuiamo ad essere disorientati da una bussola impazzita. Queste sono riflessioni quanto mai azzeccate proprio in questi giorni del teatrino Camusso-articolo 18 : l'articolo 18 «è una norma di civiltà» e soprattutto «una norma deterrente». E per questo motivo non deve essere messa in discussione. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, ribadisce il no del suo sindacato a qualsiasi ipotesi di modifica del testo che regola l'obbligo di reintegro per i lavoratori licenziati senza giusta causa nelle aziende con più di 15 dipendenti. Il fatto che il lavoro fisso abbia bisogno di tutele e che non debba essere possibile licenziare senza giusta causa, non ha bisogno di alcuna dimostrazione. L'importanza dell'articolo 18 deriva immediatamente dalla Costituzione. Per giunta non esiste alcun ragionevole argomento o studio convincente che dimostri che l'articolo 18 rappresenti un freno per la crescita. Ma per milioni di italiani, purtroppo, le modalità di licenziamento sono l'ultimo dei problemi, dal momento che non sono mai stati assunti e che, nella maggior parte dei casi, non hanno nemmeno la prospettiva di esserlo. Le ultime generazioni, con buona pace della persistente rappresentazione della classe dirigente, nella maggior parte dei casi hanno ben chiaro che non è stato loro destinato il posto fisso, in quanto passano da un lavoro precario a un altro, da un contratto precario a un altro, e non certo perché sprovvisti di titoli e competenze. Non è infrequente che da precari cambino città, mettano su famiglia, non rinunciando a un futuro pur potendo

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progettare ben poco e pur sapendo di dover probabilmente rinunciare al miraggio di una pensione decorosa. E’ alla luce di tutto questo, alla luce dell’effettiva realtà di milioni di giovanissimi ma dell’Italia tutta sostanzialmente, che il gesto di Valeria appare quello di un folle, un gesto irrazionale che è un’offesa per tutti quelli che un lavoro come quello da lei rifiutato non possono permettersi neanche di sognarlo, figuriamoci poi di ottenerlo. Eppure la invidio, perché ha avuto coraggio, perché nonostante tutto ha anteposto la sua libertà di scelta, la sua dignità di donna e di lavoratrice che non deve accontentarsi perché il sistema glielo impone, perché il futuro è nostro e siamo noi a dovercelo creare.

E’ un nostro diritto. Non dimentichiamocelo.

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Evernight Stargazer Hourglass Afterlife

di Valentina Santopietro

Claudia Gray(Mondadori, Edizione 2009, 300 pagine l'uno, 17.00 euro)

“Torneremo insieme Bianca. Non so quando né come, ma so di non

avere alcun dubbio. Non potrebbe essere altrimenti. Ho bisogno che anche tu ci creda. Perché credo in te." E Bianca crede in Lucas, gli

crede come non ha mai creduto in nessun altro prima d'ora. Perché Bianca non è mai stata innamorata come lo è di lui. Perché il primo

amore, quello che ti strappa il cuore e ti lascia senza fiato, è sempre vero. E non importa essere un vampiro, non importa se tutto e tutti

sono contrari a questo sentimento. Bianca e Lucas non vogliono scegliere da che parte stare. Bianca e Lucas, a sedici anni, tra i corridoi

di Evernight, un esclusivo e misterioso collegio, hanno incontrato

l'amore. E nessuno potrà portarglielo via.”

Bianca Olivier ha 16 anni ed ha sempre vissuto con i propri genitori all’interno dell’accademia di Evernight. Quest’accademia le sta stretta: lei sogna il mondo, quello vero, perciò decide di scappare e si ritrova immersa nei boschi dell’accademia dove conosce Lucas Ross, il ragazzo che le cambierà la vita. Bianca è consapevole che la scuola che frequenta non è una scuola ordinaria: l’accademia di Evernight è stata costruita per insegnare ai vampiri a vivere nel ventunesimo secolo. La preside, la signora Bethany, decide per la prima volta nella storia dell’accademia di introdurre anche studenti umani per aiutare maggiormente i vampiri a instaurarsi nel mondo moderno. Bianca, mezza vampira, e Lucas, umano, fanno amicizia ignari di ciò che li aspettava: tra i due sboccia una storia d’amore, che verrà presto ostacolata; Bianca scopre che per diventare una vera vampira dovrà uccidere qualcuno, altrimenti morirà lei stessa. Lucas, invece, quando scopre che la sua amata dovrà affrontare questo terribile destino, dovrà scegliere tra lei e la sua famiglia di cacciatori di vampiri. La preside dell’accademia scopre la vera identità di Lucas e lo caccia dalla scuola, Bianca resta sola con una spilla da lui regalatole e si prepara ad affrontare il secondo anno. Durante quest’anno da sola, la povera Bianca non ha notizie di Lucas, così fa nuove amicizie, tra le quali un bel tenebroso vampiro secolare di nome Balthazar, che le

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fa la corte. Bianca quasi cede, Lucas è lontano e lei pensa che non lo rivedrà mai più, ma sorgono altri problemi: una figura spettrale le da la caccia. Lucas decide che non può stare senza di lei e prova una missione suicida per salvarla. I due scappano e cercano riparo alla Croce Nera, un’associazione di cacciatori di vampiri. Se la Croce Nera scoprisse il destino di Bianca la ucciderebbe, perciò i due cercano di fare qualsiasi cosa per scappare da questa situazione. Quando la Croce Nera scopre cos’è in realtà Bianca, cercano di ucciderla, e così i due scappano nuovamente trovando riparo a casa di un vecchio amico umano di Lucas. Bianca, decisa a non uccidere nessun umano, muore, e così scopre una scioccante verità su se stessa. Lucas, in una missione suicida, diventa ciò che odia di più al mondo: un vampiro. E’ tutto perduto? Come farà il loro amore a sopravvivere?Cari lettori, già vi anticipo che questi sono solo due dei tantissimi quesiti che vi porrete durante la lettura di questa saga così appassionante. Non nascondo che questa lettura è prettamente adolescenziale e femminile, ma ciò non significa che anche un maschietto molto romantico non possa godere della sua magia. Tutti gli amanti del genere fantasy si ritroveranno immersi in lotte, amori, amicizie, famiglie spezzate e ritrovate. In questo romanzo nulla è lasciato al caso: ogni dettaglio si ricollega ad un altro creando una trama articolata e piena di colpi di scena, i quali tengono il lettore incollato alle pagine. I protagonisti dei libri non sono eroi perfetti, anzi, possono anche essere insicuri, irritanti, a volte capricciosi. Ciò non significa che la lettura si rallenti o infastidisca, al contrario, avvicina il lettore a un mondo così surreale ma allo stesso tempo popolato da persone comuni come lo siamo noi. La narrazione è lenta ma tuttavia scorrevole grazie ad un linguaggio semplice e per niente pesante, dopo essere entrati nel vivo della storia.

Mi raccomando cari lettori: non lasciatevi ingannare dal tema “vampiri”, che recentemente è stato molto sottostimato per via della saga di Twilight: questa saga è completamente diversa, perché non è solo una storia d’amore, è una storia sul senso della giustizia, sul lottare per le cose che amiamo.

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Liverpooldi Valentina Santopietro

Nel Nord-Ovest dell’Inghilterra sorge la nuova Liverpool, recentemente rinata, e nominata Capitale Europea della cultura.

Il nome Liverpool viene dall’antico “Liverpul”, che significa stagno. Le acque della Mersey sono piene di anguille (elder), perciò vengono chiamate “elderpool”. Unendo i due nomi si ha il nome completo odierno del capoluogo della contea metropolitana del Merseyside.

Nel 1207, il villaggio di Liverpool viene proclamato ufficialmente una città, sotto controllo del conte di Chester. Inizialmente fu utilizzata come base per l’invio di truppe dall’Irlanda, perciò per più di quattro secoli questa città non fu considerata affatto importante. Durante la Guerra Civile Inglese, le battaglie distrussero la città e, per rimetterla in sesto, degli abitanti di altre città si trasferirono nella nostra Liverpool e costruirono una Chiesa. Dal quel giorno la popolazione aumentò drasticamente.

Durante la rivoluzione industriale, Liverpool diventa il porto principale del Paese aprendo il commercio degli schiavi con le Indie Occidentali. Durante la Guerra di Secessione Americana, invece, la città si trasforma in un centro strategico per il supporto al Governo dei Confederati.

Dopo quest’ultima guerra, la città entrò in una profonda crisi, seguita poi da una risalita economica evidente grazie all’industria economica. La band di Liverpool più famosa resta sempre quella dei Beatles, ma non scordiamoci anche i “Gerry and the Peacemakers”.

Liverpool come la conosciamo oggi è un centro urbano caratterizzato soprattutto dall’arte: ogni anno la Tate Liverpool ospita delle mostre d’arte che fanno furore. Come scordarsi, l’anno scorso, la celebre mostra su Magritte? Oppure la mostra su Lewis Carroll e Alice nel Paese delle Meraviglie? Per non parlare poi della Walker Art Gallery, il Museum of Liverpool, il Merseyside Maritime Museum, il World Museum Liverpool, il Bluecoat, la Lady Lever Art Gallery oppure i Gormleys (100 sculture in ghisa in scala 1:1 rivolte verso il mare ) sulla Crosby Beach.

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A Liverpool, inoltre, è stato assegnato il titolo di Sito Patrimonio dell’Umanità UNESCO perché vanta un mix unico di architettura classica e contemporanea.

Ad esempio, la famosa Cattedrale di Liverpool, propone uno stile neogotico altamente suggestivo. Per quanto riguarda altre Cattedrali, le più famose sono quella di Paddy’s Wigman, che propone sulla facciata una corona formata da moltissimi frantumi di vetro colorati che riflettono i propri colori all’interno, rendendola estremamente affascinante.

Un altro punto forte di questa bellissima città sono i Teatri. La Echo Arena di Liverpool può contenere fino a 11.000 persone. Everyman e Playhouse sono altri due teatri leggendari che hanno assistito al lancio della carriera di moltissimi attori famosi. La Liverpool Philharmonic Hall è la sede della Royal Liverpool Philharmonic Orchestra, famosa in tutto il mondo.

Per la famiglia ci sono notevoli attrazioni: ad esempio, il tour Yellow Duckmarine, che parte dall’Albert Dock a bordo di un anfibio. Ad Acorn Farm si trovano tantissimi animali da fattoria che possono anche essere nutriti dal pubblico. Il Knowsley Safari Park e lo Splashworld sono degli zoo molto ampliati e specificati su alcune specie di animali (leoni, suricata, pesci). Il Catalyst Science Discovery Centre è un museo interattivo amato dai bambini, insieme al combattimento Laser al Dakstar. L’attività più amata dalle famiglie, però, se la giudica il Big Mersey Adventure, che unisce una gita sul lago con una visita allo Spaceport e una all’U-boat story (attrazione che racconta la storia del sottomarino tedesco U-534, usato nella Seconda Guerra Mondiale).

Per gli amanti della musica, è d’obbligo dunque una visita al “The Cavern Club”, lo storico locale dove suonarono per la prima volta i Beatles. Nell’Albert Dock, incoltre, si può trovare il “Beatles Story”, un museo a percorso interattivo che narra la storia dei Fab Four. Per i più fanatici, invece, c’è anche l’opportunità di visitare le case di John Lennon e Paul McCartney.

Il bar più famoso della città, sempre amato dagli amanti della musica, è il Mojo; dove le migliori band non perdono l’occasione di esibirsi. Il Liverpool Sound City è una mini città della musica, e funziona per gli artisti che si esibiscono in diverse parti nell’arco di diversi giorni. Da non perdere anche, una visita al The Philharmonic Pub, il preferito dei Beatles. Anche il Parr Street Studios è disponibile per una visita guidata: chi non vorrebbe vedere dove hanno inciso le maggiori hit gli Oasis o i Coldplay? A fine maggio invece, si tiene il Southport International Jazz Festival e, a giugno, l’Africa Oyé. Non preoccupatevi: non solo in estate si può godere della buona musica! A Novenbre le strade di Liverpool suono infuocate dall’International Guitar Festival of Great Britain e dalla Liverpool Music Week. Chi, invece, ama ballare

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sulle sue note preferite, non può perdersi il Mathew Street Festival, il Creamfields o la discoteca Nation.

Neanche gli amanti dello sport resteranno delusi visitando questa città: la Golf Coast ospita ben tre campi da golf Royal. Inoltre la città è famosa anche per l’Ippica in quanto ospita gare prestigiose nel bellissimo ippodromo di Aintree. Per quanto riguarda il calcio, invece, gli abitanti si dividono in due squadre principali: i rossi, tifosi del Liverpool FC, e i blu, tifosi dell’Everton FC.

Essendo Liverpool una città che punta molto sulla propria immagine, oltre ai numerosi negozi e alle numerose vie dedicate allo shopping, ci sono due centri commerciali molto famosi: il Liverpool One con oltre 160 negozi, oltre ai negozi ufficiali delle due squadre di calcio della città. Per quanto riguarda l’arredamento si può trovare un centro commerciale a se stante: The Home Quarter. Per dello shopping più “lussuoso”, invece, si può andare al Metquarter.

Per concludere, cari lettori, Liverpool è una città per la quale vale davvero la pena di prendersi un paio di settimane di vacanza e immergersi nella sua cultura, nella sua storia, nelle sue strade così affascinanti! Consigliatissima agli adulti e ai ragazzi amanti della musica, un po’ meno a chi desidera solo divertirsi.

Alla prossima settimana con una nuova città tutta da scoprire!

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Dragon Ball Evolutiondi Gianni Caringi

Bene, cari lettori, finora non ho mai recensito su questo magazine nessun film squallido, o per lo meno poco decente. Ma oggi vi delizierò e vi farò capire come una saga può essere “sputtanata” in soli 87 minuti di film. Dragonball Evolution è un film del 2009 diretto da James Wong ,con protagonista l'attore Justin Chatwin. È la terza trasposizione cinematografica del celebre manga e anime di Akira Toriyama, dopoDeuraegon Bor del 1990, e Dragon Ball - Il film del 1991. Il film ha debuttato in anteprima in Giappone il 13 marzo 2009, mentre nelle sale cinematografiche degli USA il 10 aprile, stessa data di quella italiana. Per chi non conoscesse James Wong, secondo la mia opinione è un pessimo regista, è lo stesso che ha diretto il primo e il terzo Final Destination.

T rama Goku è un ragazzo che si sente diverso, e in effetti lo è. È altamente addestrato da suo nonno Gohan per qualcosa che ancora non conosce e che presto scoprirà. È infatti tornato sulla Terra, Piccolo, un demone che si credeva imprigionato millenni fa, con lo scopo di radunare le sette sfere del drago così da poter vedere realizzato qualsiasi suo desiderio. Una di queste sfere però è, non a caso, in possesso di Goku e suo nonno, che non la lasceranno andare facilmente. E altrettanto saranno disposti a fare altri proprietari "illustri" come Bulma e il maestro Muten.

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C ommento al film Per analizzare questo film avrei bisogno di più di 1000 pagine, ma cercherò di essere sintetico e non troppo pedante. Il primo punto che va a sfavore di questo aborto cinematografico è il fatto che alla revisione della sceneggiatura abbiamo proprio Akira Toriyama, il vero creatore della serie, lo stesso creatore che ha rifiutato di dirigere la saga GT che ha continuato degnamente la saga dandone anche una degna conclusione, ma che ha accettato che una tale sceneggiatura “stuprasse” il suo capolavoro. Passiamo ora alla trama che possiamo definire usando un termine che viene usato nelle commedie latine che si chiama “contaminatio” , ovvero una trama che ha elementi della prima serie come l’incontro con Bulma e il tema centrale: lo scontro con il Grande Mago Piccolo; poi abbiamo un elemento che invece fa parte di una saga successiva ovvero quella di Goku adolescente. Le ambientazioni sono troppo moderne e non rispecchiano quelle del Manga o dell’Anime, basti pensare alla casa del maestro Muten che si trova su un’isola all’interno di una metropoli a discapito dell’isola dispersa in mezzo all’oceano. Poi abbiamo un Goku caratterizzato male, come un adolescente in crisi sentimentale, ma la cosa che mi ha fatto imbestialire è l’utilizzo dell’energia spirituale o della kamehameha che mentre nel manga serviva per disintegrare tutto e tutti, in questo film ha poteri curativi e resuscita le persone. Con questo concludo.

Voto 4/10 Consigliato: Si se volete suicidarvi

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TESSERA DEL TIFOSO 2.0Come siamo arrivati alla Tessera del tifoso

di Marco Bonifacio

Partiamo dalla legge regina , la cui decreta l’inizio del lavori , della fantastica idea di creare una carta di credito con dentro uno strumento di identificazione con il quale abbiamo l’accesso nei settori ospiti e senza la quale non potevamo fare l’abbonamento…. Grazie al cielo questo secondo passo è stato superatoArt. 9. 1. E' fatto divieto alle societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio,responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401, ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive.

In parole povere, chi è indagato anche se ancora non condannati , non possono avere accesso allo stadio. Già questo è una cosa inaccettabile visto che una persona non ancora condannata non può accedere a qualunque evento calcistico italiano, poi una volta condannato verrà sottoposto a DASPO ( Divieto di Accesso alle manifestazioni SPOrtive ) di solito viene comminata una sanzione di 5 anni , con il divieto d’accesso agli stadi . in poche parole per un reato della giustizia ordinaria è come se ci fosse l’arresto cautelativo e poi l’arresto vero è proprio.Spero che fin ad ora il concetto sia chiaro e diciamo che questo è un iter normale ma il bello viene dopo. Una volta scontata la pena il tifoso può logicamente tornare allo stadio, ma un qualsiasi tribunale può impugnare condanna e ricondannarlo nuovamente , per lo stesso fatto che ha compiuto con la stessa pena della stessa durata , cioè può essere condannato per altri 5 anni con il divieto d’accesso ad un impianto calcistico italiano per un fatto di cui ha già scontato la pena.Prendendo in esame la giustizia ordinaria, è come se un uomo fa una rapina viene arrestato , poi condannato a 3 anni di carcere ,esce di galera e poi un altro tribunale impugna di nuovo il caso e lo condanna nuovamente per altri 3 anni.Voi direste ridicolo, ovviamente quando le cose non si sono a conoscenza è

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normale. Dopo la legge sul Daspo arriva l’ex Ministro Roberto Maroni con la sua tessera del tifoso, vietandola a chiunque sia sottoposto a Daspo, la si può richiedere una volta scontata la pena ma appena un tribunala fa leva su quel fatto , condanna nuovamente il Daspato e decade la Tessera del Tifoso. Ma entriamo nello specifico, che si intende per Reato commesso in una manifestazione sportiva?Accoltellare un altro tifoso allo stadio? No i coltelli non possono entrare .La volete drastica? Essere indagati per un fatto non commesso. Ci vogliono pantofolai, ci voglioni ultras da divano, ma come disse Roberto Maroni, chi è contro non è tifoso…. Allora noi non siamo Tifosi! Seguite il terzo appuntamento, vi spiegherò un paio di cosucce su chi ha favorito la tessera del tifoso e dello strano caso di tifoserie contrarie e tifoserie “fidelizzate”.

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UN SUPER pescara batte

il sassuoloIl Torino vince a Grosseto mentre il Verona cade a Genova

di Francesco Spagnolo

Nella 29ma giornata ci sono state 4 vittorie delle squadre di casa, 4 pareggi e solamente la capolista Torino ha vinto fuori casa allo Zecchini di Grosseto. Ci sono state anche 6 doppiette. Le hanno siglate Immobile, di cui uno su rigore, Sansone, di cui una su rigore, Ardemagni, Pozzi, Negro e Cocco. Per quest’ultimo entrambi su rigore. Il Pescara batte all’Adriatico in rimonta per 3-2 il Sassuolo e si aggiudica il big – match della 29ma giornata. Con questa vittoria sale al secondo posto a pari punti con il Sassuolo e rimane sempre a -4 dal Torino che ha espugnato Grosseto per 3-0. Ricordiamo che la squadra di Zeman ha una partita in meno. Per la squadra ospite questa è una sconfitta che si sentirà più sul morale che sulla classifica, ricordando che era passata in vantaggio nel primo tempo con goal del solito Sansone. Nel secondo tempo l’episodio che ha fatto andare la partita nella direzione della squadra di Zeman è stato il rigore fischiato dall’arbitro più l’espulsione del difensore neroverde. Da segnalare le doppiette di Immobile del Pescara e dello stesso Sansone del Sassuolo. L’altra squadra che lotta per la promozione diretta che è il Verona, cade a Genova con una Sampdoria ritrovata. Per la squadra di casa ha segnato una doppietta Nicola Pozzi. Con questa vittoria la squadra di Iachini si rilancia per la zona play – off. In questa zona rimangono sempre il Varese, che ha battuto ieri per 3-0 il Vicenza, ed il Padova che con un po’ più di fatica, si è sbarazzato dell’Albinoleffe per 3-2. Rallentano invece la Reggina ed il Padova fermate entrambe sull’1-1 dall’Ascoli e dal Crotone. Nelle zone centrali della classifica da segnalare il pareggio in rimonta della Juve Stabia sulla Nocerina per 2-2. Con questo pareggio la squadra di casa si avvicina alla salvezza mentre la squadra ospite sempre più relegata all’ultimo posto Nell’altro derby sentitissimo di giornata tra Empoli e Livorno è uscito un pareggio per 1-1. Ottimo risultato per la squadra livornese mentre per la squadra di casa altro risultato inutile. In zona retrocessione da segnalare la vittoria del Modena per 3-0 sul Cittadella mentre tutte le altre squadre hanno pareggiato. Questa giornata di campionato si chiude lunedì alle 20.45 con il posticipo tra Gubbio e Brescia

RISULTATI

Bari – Crotone 1-1 (13’ aut. Maiello (B), 87’ Calil)RJ MAGAZINE PAG.18

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Empoli – Livorno 1-1 (4’ Berlingheri, 87’ Dumitru)Grosseto – Torino 0-3 (11’ Oduamadi, 90’ Bianchi, 92 Antenucci)Gubbio – Brescia (lun. 05 marzo ore 20.45)Juve Stabia – Nocerina 2-2 (7’ Negro (N), 30’ Negro (N), 68’ rig. Sau, 88’ Caserta)Modena – Cittadella 3-0 (43’ Ardemagni, 45’ Ardemagni, 61’ Di Gennaro)Padova – Albinoleffe 3-2 (5’ Bovo (P), 12’ rig. Cocco, 29’ Ruopolo (P), 62’ Cacia (P), 78’ rig. Cocco) Pescara – Sassuolo 3-2 (41’ rig. Sansone, 49’ rig. Immobile (P), 57’ Immobile (P), 60’ Insigne (P) 76’ rig. Sansone)Reggina – Ascoli 1-1 (71’ Soncin (A), 79’ Viola)Sampdoria Verona 2-0 (33’ Pozzi, 52’ Pozzi)Varese – Vicenza 3-0 (27’ Zecchin, 39’ Kurtic, 87’ Cacciatore)

CLASSIFICA

Torino 59Pescara* 55Sassuolo 55Verona 54Padova* 49Varese 48Reggina 43Brescia* 42Sampdoria* 40 Bari 40 (-2)Juve Stabia* 37 (-4)Cittadella 37Grosseto 37Livorno 31Modena* 29Crotone 29 (-1)Vicenza 29Gubbio* 26Albinoleffe 25Empoli* 25Ascoli 24 (-7)Nocerina 19

* una partita in meno

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TENNIS: Del Potro sta tornandoL’argentino dopo il lunghissimo infortunio sembra essersi

ripreso, ed è tornato ad alti livelli di Michele Spuri

Australian Open 2010, da quella fatidica data nella quale Delpo per circa un anno e mezzo è stato costretto a rimanere fuori da tutti i tornei di tennis, e costretto anche all’intervento chirurgico al polso destro, che lo porterà inizialmente ad essere circa al posto numero 50 del ranking mondiale e successivamente anche al duecentesimo posto, in questo momento è tra i primi dieci del mondo ed è competitivo in tutti gli Atp che disputa. Andiamo per gradi:

Dopo il bruttissimo infortunio, ricomincia a giocare qualche torneo all’inizio del 2011, ottenendo anche delle wild card (cioè l’accesso ai tornei per concessione degli organizzatori, appunto per l’infortunio). Piano piano inizia a ritrovare la forma, vince i tornei di Delray Beach, sconfiggendo in finale Janko Tipsarevic, e il torneo di Estoril, battendo Fernando Verdasco in due set.

Nell’open di Francia passa agevolmente i primi due turni, ma poi viene fermato dall’attuale numero uno del mondo Novak Djokovic, il quale l’anno scorso fece una stagione fantastica, la partita è stata molto combattuta tanto che l’argentino riesce a strappare anche un set al serbo.

Arrivati a Wimbledon ottiene la sua miglior prestazione nel torneo londinese, riesce ad arrivare agli ottavi di finale, battendo Simon, ma si arrende davanti allo spagnolo Rafael Nadal (anche qui riesce a strappare un set).

I miglioramenti si vedono giorno dopo giorno, in seguito non è molto fortunato agli US OPEN, ma continua a vincere alcuni tornei indoor.

In questa stagione ha gia vinto il torneo ATP di Marsiglia, sconfiggendo in finale il francese Llodra in due set (6-4 | 6-4). La scorsa settimana nell’ATP di Dubai Juan Martin è riuscito ad arrivare in semifinale, poi sconfitto da Roger Federer, tra l’altro partita combattutissima, nella quale non ci sono stati break.

Sicuramente sta migliorando la tecnica, prima il suo dritto era molto più potente, ora cerca soprattutto la precisione e la rotazione della palla. Speriamo che continui in questa condizione e che nel giro di qualche settimana ritorni quello che era, molto molto forte.

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TESTimeTest della socialità

di Valentina Santopietro

1 Fare un discorso importante davanti ai membri della tua famiglia : a. Mi imbarazza molto, non riesco a parlare

b. Sono un po' tesso ma posso farcela

c. Non c'è problema, quando si inizia?

2 Con gli amici al mare : a. Resto vestito, non devono vedermi

b. Mi vergogno dei miei difetti, ma supero le paure grazie all'amicizia

c. Siamo tutti imperfetti, non vedo quale sia il problema del mostrare le nostre imperfezioni comuni!

3 Entri in classe interrompendo la lezione e gli altri ti fissano : a. Esco di soppiatto

b. Mi dispiace di aver interrotto la lezione, ma proseguo e prendo il mio posto.

c. Capita a tutti! Sicuramente un’altra persona farà lo stesso errore!

4 Ti organizzano una festa a sorpresa:

a. Odio le sorprese, metto il muso

b. Ringrazio i miei amici e cerco di divertirmi

c. Sono fortunato ad avere amici e parenti che mi amano così!

5 Scrivi un articolo per un giornale e sbagli le parole:

a. Non scriverò più, ho fallito

b. Cercherò di migliorare

c. Spero di aver fatto divertire i lettori!

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Maggioranza di risposte ...

ASei una persona estremamente introversa. Non posso definirti “asociale”, ma la tua timidezza ti porta ad avere un rapporto complesso con il mondo e le persone che ti circondano. Non ami stare tra le persone, vivi una sorta di pessimismo che ti porta ad avere paura dei giudizi altrui e di conseguenza la tua autostima va calando sempre di più. Accetta questo umile consiglio: cerca di vivere la vita al meglio senza preoccuparti troppo degli altri, vedrai che tutto sarà più semplice.

B Anche se ti vergogni di vari aspetti della tua vita e di varie situazioni, cerchi sempre di non farlo notare ma soprattutto di non permettere a questa condizione di influenzarti la vita. Provi a fare del tuo meglio per sfruttare ciò che hai, e questo ti fa onore. Complimenti!

CNon ti interessa molto delle opinioni altrui, perciò il tuo rapporto con gli altri è molto aperto. Anche se qualcuno pensa male di te, riesci a passarci sopra perché hai capito che il mondo è libero e bello proprio perché vario. Mi raccomando, però: non trascurarti solo perché non ti importa di ciò che gli altri pensano su di te! A volte ci vuole un minimo di rispetto verso gli altri per rispettare anche se stessi.

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