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R@DIO JAMBALAYA MAGAZINE n.4 NEW BAND! The Downtown Fiction » il trio che si fa spazio tra la musica dei telefilm di MTV Rubrica Viaggi: alla scoperta di BERLINO The History La V ita è bella di Roberto Benigni NON MI LASCIARE SOLO di Ignazo Buttita la poesia sotto analisi Giornata della M emoria per non dimenticare La principessa di ghiaccio di Camilla Läckberg. la nuova Agatha Christie TENNIS : JUVENTUS L’Azarenka strapazza preso Martin Caceres

RJ Magazine - 4°Numero

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Non perdetevi questa terza fantastica uscita dell'RJ Magazine!

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R@DIO JAMBALAYA

MAGAZINE n.4

NEW BAND! The Downtown Fiction » il trio che si fa spazio tra la musica dei telefilm di MTV Rubrica Viaggi:

alla scoperta di BERLINO

The History La Vita è bella ● di Roberto Benigni

NON MI LASCIARE SOLO di Ignazo Buttita la poesia sotto analisi

Giornata della M emoria per non dimenticare

La principessa di ghiaccio di Camilla Läckberg. la nuova Agatha Christie

TENNIS : JUVENTUS L’Azarenka strapazza preso Martin Caceres

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RJ MAGAZINE- s o m m a r i o -

MUSICA Ecco la band emergente scelta da RJ:

● The Downtown Fictionil trio che si fa spazio tra la musica dei telefilm di mtv...........................................................pag.1

● Band History: la musica è fatta per essere suonata al massimo volume ….............................................................pag.3● H i t listla classifica settimanale dei singoli più venduti in Italia..................................................................pag.13

SOCIETA'● Giornata della M e m o r i a per non dimenticare..............................................................................................pag.15

● NON MI LASSARI SULU / NON MI LASCIARE SOLO di Ignazo Buttitala poesia sotto analisi, ecco la spiegazione................................................................ pag.19

● La principessa di ghiaccio di Camilla Läckberg.

la nuova Agatha Christie.....................................................................................................................pag.25

Rubrica VIAGGIEcco dove vi portiamo questa settimana:

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● Alla scoperta di BERLINOcome viverla a 360°..............................................................................................................................pag.27

Il film della settimana● La Vita è bella di Roberto BenigniTrama, osservazioni tecniche e resoconto finale..............................................................................pag.31

SPORTIME● JUVENTUS preso Martin Caceres...........................................................................................................................pag.33

● L’Azarenka strapazza TENNIS: Australian Open nella finale femminile trionfa la bielorussa............................................pag.35

TESTIME ogni settimana● Qual'è la tua età mentale?Scoprilo in 5 semplici domande!........................................................................................................pag.36

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The Downtown Fiction

OcchioOcchio

allealle NovitàNovità!!

didi Eugenia Giraldi Eugenia Giraldi

I Downtown Fiction (TDF) di Fairfax, in Virginia hanno messo insieme il loro amore per la musica, gli amici e il divertimento, creando qualcosa di veramente speciale. Citando influenze che vanno da Green Day a The Rolling Stones, il trio pop-rock ha un suono paragonabile a artisti del calibro di Jimmy Eat World, Blink 182 e The All-American Rejects. Contando fan che vanno dall'America e persino fino all'Asia meridionale, i TDF dimostrano di essere in una vera e propria missione musicale! Formatisi nell'estate del 2008 da Cameron Leahy (voce/chitarra) e Eric Jones (batteria), i due pubblicano tre demo sul loro MySpace risquotendo un notevole apprezzamento. Poco dopo, hanno reclutato l'amico David Pavluk nel ruolo di bassista, completando così il trio. Con la carismatica presenza scenica di Cameron, testi spiritosi della band e accordi orecchiabile, non c'è da chiedersi perché nel 2009, il presidente dell'etichetta Photo Fine Records , Matt Galle, gli propone un contratto. Il 3 marzo 2010, i Downtown Fiction pubblicato il loro primo EP "Best I Never Had " che scala la classifica di iTunes. Con un numero di seguaci sempre più in crescita che fanno sentire la loro voce sui social network, e un canale su YouTube che vanta 5.000 iscritti e superando un 1.000.000 di visite, questo gruppo è decisamente sulla buona strada per conquistare i media di tutto il mondo! I Downtown Fiction vantano un'ammirevole reputazione per il duro lavoro che svolgono costantemente in tour e suonando di fronte ai loro coetanei. La scorsa estate i ragazzi si sono esibiti al Road Show Bamboozle, insieme a gruppi come i Like Girls e gli All Time Low. Inoltre hanno partecipato al Vans Warped Tour 2010. Con una base di fan fedeli che continua a crescere, i TDF hanno creato un sound adatto per gli amanti della musica in tutto il mondo, fornendo un divertente spettacolo dal vivo, in aggiunta alla loro alta energia musicale. Il trio di giovani ragazzi, non solo ha raggiunto il loro obiettivo di farsi conoscere in America grazie alle loro melodie orecchiabili, ma nell'autunno del 2010 ha anche fatto tappa in Giappone, con We The Kings, prima di cimentarsi in un tour fitto di date negli

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Stati Uniti, come la band di principale supporto ai The Summer Set. Oltre al loro viaggi per il mondo, e promuovere i loro EP, la musica dei Downtown Fiction ha fatto il giro del mondo grazie ai programmi televisivi più popolari. Oltre a loro

video d'esordio di "I Just Wanna Run" in anteprima su Mtv Hits, MTV2, MTV U, la loro musica è stata usata in tutta la seconda stagione di Jersey Shore di MTV, ed è

stata inoltre scelta per altri telefilm come The Hard Times di RJ Berger , The Challenge: Fresh Meat II, The Hills, e Keeping Up With The Kardashian. E dal

momento che infiltrarsi tra i canali non bastava, i Downtown Fiction dispongono di tre brani scaricabili presenti nell'ultima edizione di Rock Band!

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di Andrea Marcucci

" Noi vogliamo solo far cadere i muri e i tetti. La musica è fatta per essere suonata al massimo volume possibile, grezza e potente e prenderò a pugni chiunque non ami il modo in cui lo faccio."

Girando il mondo, questa volta ci ritroviamo questa volta, nella terra dei canguri.Parliamo di uno dei gruppi più celebri nella storia del rock, tanto che l'emittente televisiva VH1 li classifica al quarto posto nella storia dell'hard rock, dietro soltanto a mostri sacri del calibro di Jimi Hendrix, Black Sabbath e Led Zeppelin. Qualcosa tipo 200 milioni di album venduti in tutto il mondo il loro curriculum. "Highway to hell" uno dei loro brani più celebri, tratto dall'omonimo album, tra l'altro l'ultimo dell'era Bon Scott assieme a "Back in black" e "Hells bells" primi singoli registrati con Brian Johnson. Talmente famosi che secondo la RIAA (Recording Industry

Association of America) l'album "Back in black" risultò il secondo album più venduto nella storia, con le sue 50 milioni di copie vendute! Dietro a soltanto "Thriller" di Michael Jackson. Come già detto, uno stile nettamente hard rock-heavy metal, influenzato da melodie blues rock e rock and roll. Nel 2003 entrano a far parte della "Rock and roll hall of fame". Beh ragazzi, stiamo parlando niente poco di meno che dei mitici, AC/DC! La storia della band nasce grazie ai fratelli Young. Malcom (che lavorava in una fabbrica di reggiseni, aveva già fondato una band, i Velvet Underground, nella quale Angus (che ai tempi disegnava per una rivista) suonava ogni tanto. Alla fine del 1973 i due fratelli decisero di collaborare in un loro gruppo e così il 31 dicembre del 1973 nacquero gli AC/DC, nome scelto dalla sorella che lesse quella scritta (Alternative corrent/Direct corrent cioè corrente alternata/corrente continua) su un elettrodomestico e la trovò adeguata ad esprimere la

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potenza del gruppo. Nel gruppo erano inoltre presente il cantante Dave Evans, il bassista Larry Van Kriedt e il batterista Colin John Burgess. I due fratelli, sin dall'inizio non rimasero molto soddisfatti di Evans sia per lo scarso apporto vocale, sia per i suoi atteggiamenti troppo glam rispetto ai loro ideali di rock band. Così già dopo pochi mesi si misero in cerca di un nuovo cantante che potesse essere anche un abile frontman. Evans partecipò all'uscita di un solo singolo,"Can I sit next to you girl" pubblicato soltanto in Australia. Un pò per caso, gli AC/DC incontrarono Bon Scott, anche lui di origini scozzesi e vantante già di discrete esperienze nella scena del rock. Scott che dopo un incidente lavorava come autista di autobus, in quel periodo era appunto l'autista della band e

non appena venne a sapere dell'interessamento dei due fratelli per un nuovo cantante, si propose come candidato. Così nel settembre 1964 Bon divennte ufficialmente il cantante degli AC/DC. Egli era il meno giovane del gruppo ma grazie alla sua esperienza maturata nelle sue precedenti band, permise alla band di trovare subito una propia dimensione e quello stile un pò "grezzo" e "stradaiolo" che li caratterizzerà per tutti i seguenti anni. In soli 10 giorni venne registrato il primo album "High voltage" (pubblicato solo in Australia). Nonostante non dimostri ancora tutto il valore della band, ancora alla ricerca di un proprio suono, contiene dei brani molto amati dai fans come "Soul stripper" e "She's got balls". Il loro suono iniziò a venir fuori con il loro secondo album "T.N.T." (pubblicato in Australia e Nuova Zelanda). Alcuni pezzi, come "It's a long way to the top (If you wanna rock'n roll)" e "T.N.T" son considerate tutt'ora tra le migliori dei classici e altre come "Live wire", "The Jack" e "High voltage" per diversi anni furono punti fermi delle loro esibizioni live. Il nuovo batterista, Phil Rudd, ed il nuovo bassista, Mark Evans, contribuirono a rafforzare la sezione ritmica. Così ad inizio 1976 gli AC/DC avevano raggiunto una grande popolarità in Australia, grazie alle loro esibizioni dal vivo, ma nel resto del mondo erano ancora praticamente sconosciuti! Nel 1976 firmarono un contratto internazionale con l'Atlantic records, che gli permise di effettuare un lungo tour tra Regno Unito ed Europa, supportando a turno Kiss, Aerosmith e Blue Öyster Cult, oltre a date come headliner insieme ai Cheap Trick. Il primo album internazionale fù una raccolta che comprendeva brani tratti da "High voltage" e "T.N.T." intitolato anch'esso "High voltage" seguito da un breve tour britannico

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che ebbe un discreto successo, soprattutto tra gli estimatori del movimento punk, probabilmente più per l'atteggiamento ribello e irriverente del gruppo che per le affinità musicali. E infatti la stampa musicale inglese gli etichettò subito all'ondata punk, classificazione che il gruppo rifiutò categoricamente. L'album successivo "Dirty deeds done dirt cheap" uscì nel settembre 1976 in versioni differenti a seconda della nazione di pubblicazioni. L'album non fu pubblicato negli Stati Uniti fino al 1981, in quanto la compagnia discografica non lo riteneva adatto ai gusti del pubblico americano. Nel 1977 con "Let there be Rock" gli AC/DC raggiunsero la loro dimensione, liberandosi delle loro lievi

sfumature pop ancora percepibili in parte degli album precedenti. Quest'album è grezzo e senza compromessi, rivaleggiando con la musica punk del tempo per l'impeto e l'immediatezza, ma allo stesso tempo riuscendo a non sacrificare le parti rock 'n' roll e blueseggianti caratteristiche del gruppo. Nel 1978 il bassista Mark Evans venne sostituito da Cliff Williams e inoltre abbiamo l'uscita di "Powearage". Album gran al di sotto delle aspettative che fermò un pò la strada spianata da "Let there be rock". Nella tournée successiva la band registrò il loro primo album dal vivo "If you want blood you've got it", all'Apollo Theatre di Glasgow. Inoltre il tour li vide per la prima volta sostenere un ruolo di headliner in molti Paesi e "If you want blood you've got it" ebbe il loro più alto piazzamento in classifica fino al momento, piazzandosi tredicesimo. A fine '78 gli AC/DC erano ormai un gruppo di culto nel panorama hard & heavy, sia nella loro natia Australia, sia in gran parte dell'Europa. Il loro simbolo era uno tra i più utilizzare per adornare giubbotti e giacchette tra i vari fans di quel tipo di musica. Soltanto negli U.S.A. sembrava non gli avessero ancora notati. L'anno 1979 fu l'anno della definitiva consacrazione, grazie ad "Highway to hell". Varietà e raffinatezza le caratteristiche principali delle nuove canzoni rispetto le precedenti, senza però distaccarsi dal loro stile caratteristico. Grazie a questo album gli AC/DC per la prima volta sfondarono nella top 10 inglese e nella top 20 americana. Il successivo tour mondiale li vide esibirsi sempre come headliner e durante la data di Parigi del 9 dicembre 1979 venne registrato il documentario/concerto "AC/DC Let there be rock". L'album e il successivo tour avevano finalmente fatto raggiungere alla band il successo sperato! Conclusosi il tour la band stava raccogliendo nuove idee e spunti per un nuovo album, quando il 19 febbraio 1980 si consumò una vera e propria tragedia destinata a sconvolgere tutti i piani. Bon Scott, fu trovato morto all'interno della macchina di un suo amico. Il verdetto ufficiale dei medici fu intossicazione acuta da alcol. Infatti la sera il cantante aveva partecipato assieme ad un amico ad una serata di bevute di whisky. L'amico tornati a casa notò che Bon si era addormentato e lo lasciò lì coprendolo con una coperta. Quando esso la mattina dopo vide che Bon era ancora dentro la macchina, decise di portarlo in ospedale, ma per lui ormai non c'era più nulla da fare, era già deceduto. Questo momento segnò un momento assai tragico per la band, che nel loro momento migliore sembravano ormai quasi destinati a sciogliersi in uno stato di shock e incredulità generale

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per loro. Diversi giorni dopo, Malcolm e Angus si ritrovarono per provare del nuovo materiale. Nessuno aveva più idee chiare di quello che sarebbe stato il futuro della band e in questo periodo la musica funse in parte da terapia a questo periodo di smarrimento. Fatto sta che queste sessioni di prove aiutarono la band a capire che si doveva andare avanti, poichè Bon non avrebbe voluto uno scioglimento della band. Iniziarono così a cercare un nuovo cantante. La scelta non fu affatto semplice e ci furono tantissime audizioni, ma alla fine la scelta cadde su Brian Johnson (che venne contattato dopo che un fan degli AC/DC mandò al management una cassetta con una registrazione di Brian). Johnson cantò due canzoni: "Whola lotta rosie" e "Nutbush city limits" di Ike & Tina Turner e alcuni giorni dopo che si tenne l'audizione gli AC/DC ufficializzaro la scelta del nuovo cantante.

La band si recò alle Bahamas per incidere un nuovo album. Furono utilizzate alcune linee musicali raccolte da Bon quando era vivo, ma la maggior parte del materiale, fù scritto da zero. Tutti i testi e le idee che Scott aveva lasciato non vennero mai usate in rispetto alla sua memoria. Il 25 luglio 1980 esce così "Back in black" con una copertina nera a rendere omaggio allo scomparso Bon Scott. Questo album li consacrerà alla storia, contiene infatti alcune delle canzoni più celebri della band nonostante alcune canzoni siano un chiaro riconoscimento al membro scomparso "Hells bells" e "Back in black" soprattutto. Abbiamo inoltre "You shock me all night long" forse la canzone che avvicinò di più l'hard & heavy alla radio. Brian fu subito accettato dai fans. Il tour mondiale che seguì l'uscita dell'album vide l'introduzione di uno degli elementi scenici che caratterizzeranno la maggior parte dei futuri concerti del gruppo: una campana del peso di una tonnellata e mezza, appositamente fatta forgiare con il logo AC/DC e che verrà colpita da Brian Johnson all'inizio del brano Hells Bells. Li vide inoltre partecipare al Monsters of Rock di Donington, che diventerà negli anni a seguire un appuntamento fisso per gli amanti della musica hard rock e heavy metal.

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Dopo una travagliata registrazione con uno studio mobile a Parigi, nel tardo autunno del 1981 uscì "For those about to rock (We salute you)" con il quale gli AC/DC raggiunsero per la prima volta la posizione numero uno in classifica di vendita negli USA. Nonostante è considerato inferiore al precedente album, la sua uscita corrispose a quello che era il momento di maggiore celebrità della band. L'album aveva comunque pezzi efficaci come "Put the finger on you","Let's get it up", "C.O.D." e soprattutto la title track, che per la

seconda volta vide il gruppo integrare la propria musica con suoni tanto semplici quanto evocativi: in questo caso abbiamo dei colpi di cannone con cui figurativamente si omaggiavano coloro che suonavano musica rock. Nel tour mondiale i cannoni divennero parte integrante dello spettacolo durante la canzone "For those about to rock (We salute you): il suono venne emulato tramite un sintetizzatore mentre i cannoni sparavano a salve. Il numero di fan sembrava crescere in continuazione: il successo del tour mondiale di supporto al nuovo album superò ampiamente quello del tour precedente, mentre l'album "Back in black" continuava a vendere a ritmi eccezionali. Il loro successo commerciale

calò con "Flick of the switch" del 1983, poichè l'album non presentò grandi cambiamenti e il gruppo sembrava poco ispirato. Brani come "Bedlam in Belgium" e "Flick of the switch" erano assai lontani da quelli sfornati in "Highway to hell" e "Back in black". Rudd abbandonò gli AC/DC dopo aver completato le proprie parti per i brani già scritti, negando effettivamente la possibilità di ulteriori registrazioni e miglioramenti.

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Venne sostituito da Simon Wright. Ciò nonostante il successo live era ancora altissimo, infatti dopo un buon tour in America nell''83, nel 1984 parteciparono nuovamente al Monsters of rock di Donington come band principale! Sempre in quell'anno venne pubblicato "'74 Jailbreak", una mini-raccolta di brani dell'epoca. Nel 1985 uscì "Fly on the wall" ancora una volta non ebbe un grandissimo spicco commerciale, composto da canzoni apprezzabili ma non di grande rilievo. L'aspetto più criticato fu il missaggio, soprattutto il

basso era troppo in secondo piano. In quell'anno la band venne inoltre travolta da uno scandalo di pluriomicidio perpetrato dal serial killer Richard Ramirez. Come ben sappiamo la stampa sà essere devastante sotto certi aspetti e appunto questa volta si colpevolizzava gli AC/DC, dato che il colpevole era loro fan, di essere fonte di ispirazione per i suoi omicidi e la

band fu accusata di promuovere il satanismo. A fine 1985 Stephen King, grande estimatore della band, li contattò per realizzare la colonna sonora del film "Brivido". Lo stesso Stephen raccolse alcune delle sue canzoni preferite dagli album preferiti, le quali finirono su "Who made who" del 1986, il quale presentava 3 nuovi brani scritti dal gruppo per il film. Il singolo "Who made who" ebbe un gran successo, ben altra sorte ebbe invece il film per il quale la stessa band non offrì parole al miele. Nel 1988 abbiamo "Blow up your video, che risollevò un pò il gruppo sotto l'aspetto commerciale, difatti riuscì a vendere molto più dei due album in studio precedenti. I punti di forza erano "Heatseeker" e "That's the way I wanna rock'n'roll, ma molti si lamentarono del declino canoro di Brian Johnsonn e la presenza di brani molto modesti. Infatti nel tour successivo la band propose soltanto due brani del nuovo album poichè il materiale più apprezzato era quello dei vecchi album. Durante il tour Malcolm lasciò la band per curare la sua dipendenza da alcol e la parte di chitarra ritmica passò al nipote, Steve Young. Nel 1989 abbiam il ritorno di Malcolm e il passaggio alla batteria di Chris Slade. La band si rimise al lavoro e nel 1990 uscì "The razors Edge", lavoro di maggior successo dai tempi di "For those about to rock". Parte del merito và al singolo "Thuderstruck", ma la nuova vena del gruppo appare anche in altri brani come "Are you ready?", "Shot of love", "Moneytalks" e "Fire your guns". Anche se non li riportava al periodo di forma 1977-1981, l'album riportò gli AC/DC sotto i riflettori e il loro tour successivo fù uno dei più seguiti della loro carriera tanto che li permise di apparire per la terza volta come gruppo principale del Monsters of rock! Il concerto fu davvero colossale, fu filmato tramite un enorme dispiego di mezzi (ventisei telecamere, di

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cui una montata su un elicottero), e sarà in seguito pubblicato sul video "AC/DC Live at Donington". Anche se il pubblico fù ben poca cosa in confronto al concerto che un mese dopo si tenne a Mosca, per celebrare la fine della dittatura comunista. Allo storico evento (a cui parteciparono anche Metallica, The Black Crowes e Pantera) si recò una folla stimata tra i 500000 e un milione di persone! Un recorda per un concerto hard & heavy! Questo ritorno al successo li consacrò definitivamente tra le icone del rock, ma allo stesso tempo segnò fine al periodo prolifico della band. Escludendo il singolo Big gun (scritto per la colonna sonora del film "Last action hero"),passarono cinque anni per vedere un nuovo album, "Ballbreaker" che vide vide l'abbandono di Slade in favore di Phil Rudd. Quest'album riscosse un buon successo commerciale e il pubblico e la critica lo accolsero abbastana bene, nonostante il sempre più evidente declino di Brian e sulla prevalenza di brani mid-tempo. Nel 1997 uscì un cofanetto commemorativo dedicato

a Bon Scott, "Bonfire" con registrazioni dal vivo e rarità risalenti al periodo in cui Scott era cantante del gruppo. Nel 2000 uscì "Stiff upper lip", il quale fù molto simile al precedente, ma si allineò più su uno stile blues. Gli AC/DC tornarono poi alle apparizioni dal vivo tra il 2000-2001 dimostrando che nonostante avessero superato i 25 anni di carriera fossero ancora in grado di smuovere grandi folle ed entusiasmare generazioni di appassionati. Quasi in contemporanea all'uscita di Stiff Upper Lip, al gruppo venne intitolata una strada in un sobborgo di Madrid (evento che si ripeterà nel 2004 per una strada di Melbourne); gli AC/DC sono ancor oggi tra i pochi gruppi rock ad avere ricevuto questo tipo di onorificenza. Nel 2003 la Epic e la Sony hanno rimasterizzato tutti gli album degli AC/DC in versione digitale (nel 2005 invece Back in Black è stato pubblicato in formato Dual-Disc). Nel 2003 gli AC/DC decisero di tornare nuovamente live e di partecipare ad alcuni eventi particolari, tra cui l'esibizione a Sydney con i Rolling Stones, la serata per le premiazioni della Rock and Roll Hall of Fame insieme con Steven Tyler degli Aerosmith, il concerto benefico a favore delle popolazioni asiatiche colpite dal virus SARS a Toronto insieme a gruppi e cantanti solisti tra i quali Rolling Stones, Rush e Justin Timberlake. L'ultimo album della loro immensa carriera con il quale, lo stesso Brian dichiarò, gli AC/DC terminarono di fatto le registrazioni è "Black ice" uscito il 17 ottobre 2008 al quale seguì il nuovo tour mondiale. I dati di vendita di Black Ice nel mondo si sono rivelati inoltre particolarmente positivi: l'album ha debuttato al primo posto nelle classifiche di 29 Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Spagna, Francia, Australia, Argentina e, per la prima volta nella loro carriera, anche Italia. Le vendite mondiali di Black Ice si sono

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attestate a quota 5 milioni alla fine del 2008; questo rende "Black ice" il secondo album più venduto dell'anno e il loro album di maggior successo commerciale dai tempi "The razors edge". Il 30 maggio 2010 esce "Iron Man 2", raccolta di canzoni degli AC/DC usate come colonna sonora dell'omonimo film.

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H i t l i s tof the week

di Eugenia Giraldi

La classifica ufficiale dei 20 s i n g o l i 20 s i n g o l i più venduti in Italia questa settimana:

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2. Distratto – Francesca Michielin

3. Non ci penso mai – I Moderni

4. Someone like you – Adele

5. Young, wild & free - Wiz Khalifa

6. La differenza tra me e te – Tiziano Ferro

7. Turning tables – Adele

8. Cuore Scoppiato – Antonella Lo Coco

9. Tappeto di fragole – Modà

10. Dimenticami – Ghost

11. We found love – Rihanna

12. Levels – Avicii

13. Titanium – David Guetta

14. Inevitabile – Giorgia ft. Eros Ramazzotti

15. Heaven – Emeli Sandè

16. L'ultima notte al mondo – Tiziano Ferro NEW ENTRY

17. These boots are made for walikin' – Planet Funk NEW ENTRY

18. Eclissi del cuore – L'Aura ft. Nek

19. Paradise – Coldplay

20. Ora – Jovanotti

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Giornata della M e m o r i a

di Jessica Zecchinato

Sessantasette anni fa, il 27 gennaio del 1945, le truppe sovietiche arrivarono ad Auschwitz abbattendo i cancelli di uno dei più grandi campi di sterminio. Perché non si dimentichi l'orrore della Shoah è stata istituita in Italia la Giornata Internazionale della Memoria fortemente voluta dal deputato Furio Colombo con la legge 211 del 20 luglio 2000. Si ricordano le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la

morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. La storia deve insegnare a non commettere mai più un crimine simile nei confronti dell'umanità. Per questo è necessario ricordare, per questo la memoria collettiva non deve mai cessare, per questo dobbiamo tramandarla ai nostri figli, ai nostri nipoti, perché solo così si può debellare il rischio di una ricaduta verso azioni criminali finalizzate alla distruzione di massa. Su questo tema si è pronunciato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel giorno delle cerimonie di commemorazione. “Una scuola di memoria. Questo impegno rappresenta il miglior antidoto a quei rigurgiti di negazionismo e antisemitismo, di intolleranza e di violenza che, per quanto marginali, sono da stroncare sul nascere. La Shoah – ha aggiunto – è stata una tragedia dell'Europa e il suo ricordo sta toccando livelli sempre più alti di consapevole partecipazione”. Il progetto del genocidio della popolazione ebraica venne deciso e concretizzato da Terzo Reich nel corso della seconda guerra mondiale. Venne attuato con la collaborazione parziale o totale dei governi o dei movimenti politici di altri Stati, venne interrotto dalla vittoria militare

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dell’Alleanza degli Stati antifascisti e dei movimenti di Resistenza. Se invece i vincitori fossero stati la Germania nazista, l’Italia fascista, la Francia di Vichy, la Croazia degli ustascia, non un solo ebreo sarebbe rimasto in vita nei territori controllati da questi. Ricordarsi di quelle vittime serve a mantenere memoria delle loro esistenze e del perché esse vennero troncate. E la memoria di questo passato serve ad aiutarci a costruire il futuro.

I luoghi simbolo del percorso della morte sono tanti. Da Auschwitz a Sobibor, da Belzec a Treblinkla, sono troppi i luoghi che hanno messo fine alla vita di quegli ebrei che vi arrivavano stipati in treni merci, privi ormai della propria identità. Tanti finivano immediatamente nelle camere a gas,tanti altri

trovavano la morte a poco poco perché costretti ai lavori forzati – ARBEIT MACHT FREI (il lavoro rende liberi) è la scritta che campeggia sul cancello del campo di Auschwitz – e a condizioni di vita pessime. Ma il Giorno della Memoria non deve, con gli anni, diventare una celebrazione sterile e abituale, deve essere occasione di riflessione, domanda, confronto e soprattutto la memoria narrativa che i “vecchi” ci hanno consegnato e che noi, a nostra volta, consegneremo ai giovanissimi costituisce un potentissimo strumento per evitare che la storia ci proponga nuovamente fatti del genere.“Oggi più che mai la storia e la sua memoria chiedono l'impegno ed il coraggio di tutti ad ogni livello. - Lo sottolinea il capo del Governo Mario Monti in ricordo della strage del '45 – L'Italia e l'Europa stanno vivendo un periodo delicato: crisi economica, ma soprattutto rischio di crisi di valori. In questo particolare contesto occorre vigilare perché rigurgiti di antisemitismo, xenofobia, intolleranza non intacchino i nostri valori fondanti, vanificando lo sforzo che tutti insieme stiamo compiendo per consolidare la nostra convivenza civile”.

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NON MI LASSARI SULU di Diana Romersi

Ascutami, parru a tia stasira

e mi pari di parrari o munnu.

Ti vogghiu diri di non lassarimi sulu

nta sta strata longa chi non finisci mai

ed havi i iorna curti.

Ti vogghiu diri

ca quattr'occhi vídínu meggbiu;

ca miliuna d'occhi vidinu chiù luntanu,

e ca lu pisu spartutu nte spaddi diventa leggiu.

Ti vogghiu diri

ca si t'appoji a mia e io m'appoiu a tia

non putemu càdiri

mancu si li furturati n’assicutanu a vintati.

L'aceddi volanu a sbardu, cantanu a sbardu,

un cantu sulu è lamentu e mori ntall'aría,

Non calari l'occhi, ti vogghiu amicu a tavula;

e non è veru mai ca si diversu di mia

c'allongu i vrazza e ti chiamu frati.

Frati ti sugnu e cumpagnu

calatu a scippari i spini chi nsangunianu i pedí:

frati e cumpagnu isatu a sfardari i negghi

e astutari i lampi:

frati e cumpagnu

si scattanu i trona e trema a terra,

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e puru si spunta u suli e l'abbrazza.

Unu non fa numíru,

nascemu pi cantari nzemmula

e non pi lassari eredità di lacrimi e ripitíu di lamenti.

Si mori e si resta a nàtari

nto lettu du ciumi chi scìddica a mari,

nto lettu chi cunta la storia di semprí.

E sarannu íorna comu chistí: cu l'arba e lu suli,

i gaddi chi cantanu, l'arbuli chi ciuriscinu,

l'omini ‘nterra e miliardi di stiddí nto celu.

Jorna comu chisti: cu lustru nte strati,

chi tavuti cunzati, chi piccíriddí chi ghiocanu

e l'amuri nte letti ca vucca d'agneddu e di lupu.

Jorna comu chisti: cu tia e cu mia

chiamati cu àutri nomi, a cunsultari libri,

a spirimintari, a giudicari i vivi e i morti

si meritanu… si miritamu pirdunu.

Pirdunu pi guerri a catina, pi stragi,

pi Hiroskima bruciata,

pi pueti fucilati.

Pirdunu pi càmmari a gas,

pi l'ingiustizia codificata,

pu nfernu addumatu nto paradisu da terra,

pi Cristu ‘n cruci e lu boia a l'artaru.

Mi staiu cunfissannu…

Cu m'assolvi?

Cu t'assolvi?

A storia no RJ MAGAZINE PAG.20

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si putemu fari a guerra paci,

u chíantu gioia

a scbiavitù libirtà

l'odiu amuri,

e non lu facemu.

A storia no

Si putemu abbattirii mura di petra d'ossa

chi ghisamu ogni ghiornu chi manu lordi,

tu e io, chi manu lordi, e non lu facemu

NON MI LASCIARE SOLO (Traduzione in Italiano)

Ascoltami, parlo a te stasera

e mi pare di parlare al mondo.

Ti voglio dire di non lasciarmi solo

in questa strada lunga che non fìnisce mai

e ha i giorni corti.

Ti voglio dire

che quattro occhi vedono meglio,

che milioni d'occhi vedono più lontano,

e che il peso diviso sulle spalle diventa leggero.

Ti voglio dire

che se t’appoggi a me e io mi appoggio a te

non possiamo cadere

nemmeno se la bufera c'insegue a ventate.

Gli uccelli volano a stormo, cantano a stormo,

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un canto solo è lamento e muore nell'aria

Non abbassare gli occhi, ti voglio amico a tavola;

e non è vero mai che sei diverso da me

che allungo le braccia ti chiamo fratello.

Fratello ti sono e compagno

curvato a strappare le spine che insanguinano i piedi:

fratello e compagno alzato a lacerare le nuvole

a spegnere i lampi:

fratello e compagno

se scoppiano i tuoni e trema la terra,

se spunta il sole e l'abbraccia

Uno non fa numero,

siamo nati per cantare assieme

e non per lasciare eredità di lacrime repìtìo di lamenti.

Si muore e si resta a nuotare

sul letto del fiume che scivola a mare,

sul letto che racconta la storia di sempre

E saranno giorni come questi: con l'alba e il sole

i galli che cantano gli alberi che fioriscono,

gli uomini in terra e miliardi di stelle nel cielo.

Giorni come questi: con la luce nelle strade

le tavole imbandite, i bambini che giocano,

e l'amore nei letti con la bocca di agnello e di lupo.

Giorni come questi: con te e con me

chiamati con altri nomi a consultare libri,

a sperimentare, a giudicare i vivi e i morti

se meritano…se meritiamo perdono.

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Perdono per le guerre a catena, per le stragi

per Híroshima bruciata,

per i poeti fucilati.

Perdono per le camere a gas

per l'ingiustizia codificata,

per l'infermo acceso nel paradiso della terra,

per Cristo in croce e il boia all'altare.

Mi sto confessando

Chi mi assolve?

Chi ti assolve?

La storia no,

se possiamo fare la guerra pace,

il pianto gioia,

la schiavitù libertà,

l'odio amore

e non lo facciamo.

La storia no

Se possiamo abbattere i muri di pietra d'ossa

che innalziamo ogni giorno con le mani lorde,

tu e io, con le mani lorde, e non lo facciamo .

" Ti vogghiu diri di non lassarimi sulu"

Ricordando l'impegno politico, civile ed intellettuale che ha caratterizzato la vita del poeta siciliano Ignazo Buttita, possiamo avvicinare questi suoi versi con la richiesta d'aiuto che i suoi concittadini, con il movimento dei Forconi, portano avanti da settimane bloccando l'intera Sicilia. Forse per la prima volta, dopo tanti anni, pescatori autotrasportatori e agricoltori siciliani si trovano a manifestare insieme contro l'indifferenza di un Paese intero, che dall'unità italiana, ha lasciato la Sicilia preda delle proprie difficoltà.

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Non meravigliamoci poi, se lo stesso movimento, diventa terreno fertile per infiltrazione neofasciste e mafiose che da decenni utilizzano, le prime la rabbia siciliana per alimentare un desiderio autoritaristico; le secondo la stanchezza e la paura della popolazione per gestire indisturbati i loro traffici illegali.

" Non calari l'occhi, ti vogghiu amicu a tavula "

Sembrerebbero farlo sindacati e partiti che, a parte sottolineare la possibile corrente criminosa del movimento, non si attivano nella ricerca delle ragioni del malessere siciliano. Tanto che, dai telegiornali ai quotidiani, dai salotti televisivi al Parlamento, si dibatte solamente sulle conseguenze disastrose, che questa protesta, sta causando all'economia italiana. Anche se non vogliamo pensarlo mangiamo tutti nella stessa tavola, quella della nostra economia che non viene compromessa dalla protesta, ma dalla cecità di coloro non si rendono conto che le potenzialità siciliane, in campo economico, sono uguali se non superiori all'industriale Nord.

" Si putemu abbattirii mura di petra d'ossa "

Le ossa sono quelle dei lavoratori siciliani che, strumentalizzati o meno, chiedono di essere trattati allo stesso modo dei loro fratelli al Nord. Se questa richiesta di uguaglianza, solidarietà e democrazia ci sembra assurda o comunque difficilmente sostenibile è perchè siamo stati abituati a vedere i lavoratori meridionali come cittadini di serie B. Dunque, rimane oggi importantissimo, riconoscere al movimento di piazza una matrice interclassista, un grido d'aiuto di tutta la Sicilia, che agonizzante, chiede di essere ascoltata.

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L a p rincipessa d i g hiaccio Camilla Läckberg.

(Marsilio Le farfalle – I Gialli, Edizione 2010, 464 pagine, 18,50 euro)

di Valentina Santopietro

“La casa era deserta, vuota. Il gelo penetrava in ogni recesso.

Nella vasca si era formata una sottile pellicola di ghiaccio, e lei aveva cominciato ad assumere un aspetto leggermente bluastro.

Gli parve che somigliasse a una principessa, lì stesa. Una principessa di ghiaccio.”

“Axel finse di pensarci e unì i polpastrelli per poi appoggiarvi il mento con fare riflessivo.

Vide che Erica si spostava verso il bordo del divano mostrando tutta la sua ansia di conoscere la risposta.

Sarebbe stato costretto a deluderla.L’unica cosa che non poteva darle era la verità.”

Alexandra, trentacinquenne, è nata a Fjällbackam una cittadina Svedese ma si è trasferita da giovane a Goteborg. Studia per qualche anno a Parigi, e poi torna in Svezia sposa uno dei più influenti imprenditori della zona. Viene ritrovata da Erica Falck, sua amica di infanzia, morta nella vasca da bagno della sua casa natale. Il suo corpo è rimasto immerso per una settimana nella vasca da bagno ed il segno più evidente del suicidio è il sangue intorno alle cicatrici che ha sui polsi. Quando Erica entra nella casa della sua amica, trova una scena raccapricciante, e poi tocca a lei l’arduo compito di dirlo ai genitori dell’amica. Il Paese è piccolo e la gente mormora, e tutti si aspettano che Erica racconti tutti i dettagli della morte di Alexandra, è una scrittrice affermata e l'animo umano è uno dei suoi campi di ricerca. Erica però deve proprio fare uno sforzo per non seguire una voce interiore che le dice che quello che ha visto non può essere un suicidio, una donna brillante e vitale come Alexandra non lo avrebbe mai

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fatto. E’ così che inizia le ricerche per smascherare un omicidio coperto. Si scoprono così una serie di delitti e misteri risalenti a un passato apparentemente dimenticato. Erica sentirà più e più voci che la porteranno a sospettare anche molte famiglie rispettabili. Si cimenterà in questa impresa insieme a Patrick Hedström, un giovane poliziotto perdutamente innamorato di lei fin dall'infanzia, e così finalmente scoprirà la vera natura della sua amica. Camilla Läckberg descrive ambienti e situazioni avvolti in un velo di misteriosità così grande che fino all’ultima pagina il lettore continua a porsi domande sperando di ricevere presto una risposta. Questa giovane scrittrice svedese, infatti, ha vinto il Gran Prix de Littérature dopo essere stata definita “la nuova Agatha Christie”. La protagonista di questo libro è una persona piena di umanità, nella quale il lettore può riconoscersi facilmente. La lettura è scorrevole ma intensa, c’è un climax crescente di situazioni che si mischiano le une con le altre, tra storie d’amore e misteri che non daranno pace al lettore. Consiglio questo libro perché è uno dei pochi Thriller/Gialli che non cadono nel banale, il lettore deve essere davvero arguto per immaginare la soluzione del mistero finale. Questo libro, un po’ autobiografico, è sconsigliato invece a chi non sopporta le troppe chiacchere: se volete rimanere incollati alla storia, non è il libro che fa per voi, perché Camilla Läckberg delizia il proprio lettore con sotto storie davvero interessanti che aiutano a far capire meglio la psicologia dei personaggi.

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Rubrica Viaggi

BERLINOdi Valentina Santopietro

Questa settimana torniamo in Europa ad esplorare la capitale della Germania.

Berlino agli albori non era una città unica, erano due città separate (Berlino a est e Colln a ovest) che poi sono state unite per favorire il traffico commerciale. Divenne capitale del Regno di Prussia e dell’impero Tedesco, infatti accumulò tante culture e tante persone da essere proclamata la “Grande Berlino”. Durante l’epoca nazionalsocialista fu bombardata più e più volte fino ad essere divisa in 4 zone d’occupazione (due parti concorrenti). Berlino Est divenne capitale della Repubblica Democratica Tedesca mentre Berlino Ovest divenne un settore sovietico. Con l’inizio della Guerra Fredda ci fu il Blocco di Berlino contrastato dal Ponte Aereo nel 1949. La caduta del muro di Berlino rese possibile la riunificazione tedesca nel 1989. Berlino vanta di una vasta gamma di monumenti, dai più antichi ai più recenti, tutti molto importanti. Girare per Berlino è semplice: la linea dei trasporti pubblici, gestita dalla BVG (Berliner Verkehrsbetriebe Gesellschaft), che è una compagnia molto efficiente (22 linee urbane e 24 linee metro). Le linee MetroBus passano ogni 10 minuti, ed inoltre c’è l’autobus numero 100 che transita appositamente per i turisti in quanto passa vicino allo Zoo, ad Alexanderplatz Gedachtniskirche, Siegessaule, Schloss Bellevue, Reichstag, Deutsche Staatsoper e Berliner Dom. Se volete prendere la macchina per visitare la città, i parcheggi e il traffico non sono un problema in quanto la ricostruzione della città dopo la guerra è stata ottimale per far si che sia spaziosa. Inoltre, è possibile addirittura prendere un traghetto per visitare la città, il tutto con prezzi Gedachtniskirche, Siegessaule, Schloss Bellevue, Reichstag, Deutsche Staatsoper e Berliner Dom.

I quartieri più famosi di Berlino sono 11, ogni quartiere è famoso per la sua storia.

1) Mitte. E’ il centro storico di Berlino e si trova nella ex Berlino Est. Qui si trovano l’isola dei musei, i famosi negozi dellla grande Friedrichstrasse, la torre della televisione e il viale Unter den Linden che termina alla Porta del Brandeburgo. E’ il quartiere preferito dai giovani in quanto conta ben 700 locali, ristoranti e bar

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2) Tiergarten. Questo quartiere prende il nome dal grande parco Tiergarten, il più grande a Berlino. Questo parco viene attraversato dal viale des 17. Juni fino alla Siegessaule,la colonna della vittoria.

3,4,5) A sud-est di Berlino si trovano i quartieri di Friedrichshain, Lichtenberg e Hohenschonhausen. Sono quartieri antichi e popolati da molti turisti in quanto il palazzo Kopenick, il verde parco Treptowe il lago Grosser Muggelsee sono alcune delle tappe che non si possono salvare se si visita Berlino.Friedrichshain si trova sul tratto più lungo del Muro di Berlino, chiamato East-Side-Gallery perchè durante gli anni novanta è stato interamente decorata da artisti ed oggi è visitata da molti turisti. Qui si trova anche Stralau, un antico villaggio, e la grande Arena. Questo quartiere è comunque ancora in via di sviluppo.

6) Charlottenburg. Questo è il quartiere più animato della città. E’ la parte più elegante di Berlino in quanto la vista maestosa del castello della residenza estiva dei re di Prussia è imponente e suggestiva (attenzione alle macchinette fotografiche nel castello in quanto possono sequestrarle!). Devo dirlo, cari lettori, è il mio quartiere preferito, soprattutto per passeggiare a Kurfurstendamm, una via bellissima dove si possono trovare le gallerie d’arte più importanti.

7) Dahlem. Quartiere famoso per i 3 musei che lo popolano: il Museo delle Culture Europee, l’Alliiertenmuseum (il museo degli Alleati), e il Brucke Museum (dedicato al movimento Die Brucke). Inoltre, tra un museo e l’altro, ci si può rilassare con il (giardino botanico).

8) Il quartiere dello zoo di Berlino. Si trova tra Charlottenburg e il parco di Tiergarten, ed è vicino a Kaiser-Wilhelm-Gedachtniskirche. Inoltre si può trovare anche la stazione di Bahnhof Zoo, da dove arrivano la maggior parte dei treni provenienti da tutta l’Europa

9) Kreuzberg. Questo quartiere si trova su Landwehrkanal, ed è il quartiere più piccolo di Berlino, ma anche il più popolato e il più multiculturale. Lungo l’Oranienstrasse, vicino il canale, si possono trovare numerose gallerie, locali alternativi, kneipen e mercanti.

10) Schoneberg. Questo è il quartiere residenziale famoso per essere il posto dove J.F. Kennedy pronunciò la famosa frase “Ich bin ein Berliner”, dove è nata l’attrice Marlene Dietrich, dove è vissuto lo scrittore Christopher Isherwood, e dove si svolge il mercato di Winterfeldplatz.

11) Prenzlauer Berg. Questo è il secondo quartiere preferito dai giovani non per la vita notturna ma per la vita odierna. Piazze piene di ragazzi e bar alla moda dove ci si diverte e si può stare in compagnia.

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Ricapitolando, cari lettori, consiglio questa città a tutti: giovani, anziani, famiglie. Non solo questa città ha una grande storia alle spalle, ma è “senza tempo”, può essere antica e moderna e quindi mettere d’accordo gli amanti di tutti i generi.

Alla prossima settimana con un’altra bellissima città da scoprire!

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La Vita è belladi Gianni Caringi

Poiché lo scorso venerdì si sono ricordati tutti gli orrori dell’Olocausto, anche io con questo articolo voglio rendere omaggio tutti coloro che sono caduti, che

hanno vissuto gli anni più bui della storia Europea.

Perciò recensirò “La Vita è Bella”.

La vita è bella è un film del 1997 diretto ed interpretato da Roberto Benigni e sceneggiato dallo stesso Benigni insieme a Vincenzo Cerami. Il film ha toccato questo tema così delicato con una chiave nuova e inedita ha vinto tre premi Oscar, per miglior film straniero, miglior attore protagonista a Roberto Benigni, e miglior colonna sonora a Nicola Piovani.

T rama

Guido, un giovane ebreo amante della vita e della poesia, si reca ad Arezzo con l'amico Ferruccio in cerca di lavoro. Si fa assumere come cameriere dallo zio Eliseo, che gestisce il Grand Hotel, e s'innamora di Dora, un'insegnante promessa sposa all'antipatico fascista Rodolfo. Con l'esuberanza e l'allegria del suo carattere, riesce a vincere le reticenze della maestrina, e a sposarla. Sei anni dopo, probabilmente denunciato dalla suocera che non ha mai digerito il matrimonio, Guido è deportato in un campo di concentramento

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con lo zio Eliseo e col suo figlioletto, il piccolo Giosuè, mentre Dora, pur non essendo ebrea, decide di seguirli di sua iniziativa. È l'inizio della tragica avventura di un padre che, per proteggere il figlio dalla realtà, maschera l'intero dramma della prigionia dietro la ridente facciata di un appassionante gioco a punti; di un marito che, vincendo la lontananza fisica, cerca di restare vicino all'amata moglie; di un uomo, che è disposto veramente a tutto, anche al personale sacrificio, pur di difendere ciò che ha di più caro. Sino alla prova conclusiva, che nella fantasia di Giosuè assume i connotati di una lunga partita a nascondino, prima dell'assegnazione dell'ambito premio finale.

C ommento al film Non mi dilungherò molto a parlare di questo film, dico solo che è uno dei film più puri della storia, ovvero un film che nasce come sentimento di amore di un regista, un film che è ciò che si avvicina di più alla perfezione, che riesce a dare il senso della storia, il senso dell’amore di un padre verso un figlio e l’amore della vita. Lascia alla fine una malinconia unita a felicità che ci fa apprezzare la vita e ci porta alla riflessione e alla comprensione di quei momenti, anzi di quel momento. Non inserirò un voto perché non si può giudicare questo film oggettivamente vi dirò solo vedetelo e non rimarrete delusi. Si pone al livello di “Schindler's List” e “Train de vie”.

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juventusPRESO MARTIN CACERES

L’Inter tratta Freddy Guarin ed il Milan prende Maxi Lopez di Francesco Spagnolo

CASO TEVEZ – Salta la trattativa per Carlitos Tevez (27) al Milan. C’è stato il rifiuto del Manchester City all’ultima offerta di prestito della squadra milanese. Ormai sono molte le possibilità di rimanere sotto la corte di Mancini fino a giugno per l’ “apache”. A questo punto il Milan ha depositato il contratto di Maxi Lopez (27)

COLPO JUVE – La Juventus dopo una lunga ed estenuante trattativa con il Siviglia è riuscita a prendere in prestito con diritto di riscatto (obbligatorio) il difensore uruguagio Martin Caceres (24). Per lui si tratta di un ritorno visto che ha già giocato con la maglia bianconera nella stagione 2009-2010. Prendendo il difensore del Siviglia, salta la trattativa per il centrocampista colombiano del Porto Freddy Guarin (25), su di lui un

fortissimo interessamento dell’Inter se dovesse cedere Thiago Motta (29) al PSG. Ora per la Juventus a centrocampo sono rimaste vive come idee Angelo Palombo (30) della Sampdoria, Radja Nainggolan (24) del Cagliari, Valon Behrami (26) della Fiorentina ed David Pizarro (32) della Roma.

COLPO PALERMO – La squadra di Zamparini nella giornata di giovedì si è assicurata il centrocampista talentuoso della Reggina Nicolas Viola (22).

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Rimarrà in prestito nella squadra calabrese fino a giugno e poi andrà in Sicilia.

COLPO CAGLIARI – La squadra sarda ha acquistato in prestito con diritto di riscatto l’attaccante cileno, scuola Inter, ma di proprietà del Palermo Mauricio Pinilla (27).

TRATTATIVE – La Roma prosegue la sua trattativa per assicurarsi il centrocampista brasiliano del Fluminense Marquinho (25). Il Parma ed il Cesena inseguono l’attaccante della Juventus Luca Toni (32). Ma la squadra del presidente Campedelli punta anche sul ritorno di Graziano Pellè (26) attualmente al Parma. Il Palermo su Vincenzo Iaquinta (32) della Juventus. Il Cesena tratta sia Gianni Munari (28) con la Fiorentina che Riccardo Cazzola (26) con la Juve Stabia. Il Milan cercherà di prendere un centrocampista dopo l’infortunio di Alexander Merkel. I nomi sono due: Riccardo Montolivo (26) della Fiorentina o Sulley Muntari (27) dell’Inter. La Lazio è molto vicina al centrocampista giapponese del CSKA Mosca Keisuke Honda (25).

UFFICIALITA’ – La Fiorentina ha ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo dell’attaccante italo – brasiliano della Juventus Amauri (31). L’Atalanta ha preso in prestito con diritto di riscatto dal Varese il centrocampista Alessandro Carrozza (29). Scambio Parma – Lecce: alla squadra emiliana è andato il difensore Stefano Ferrario (24) mentre alla squadra salentina il centrocampista Manuele Blasi (32). Sempre il Lecce ha ufficializzato l’acquisto in prestito della Fiorentina dell’attaccante serbo Haris Seferovic (19).

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TENNIS: Australian Open nella finale femminile trionfa la bielorussa

L’Azarenka strapazza Maria Sharapova 6-3 6-0

di Michele Spuri

6/3 6/0 sono questi i risultati dei primi due set (unici) della finale femminile degli Australian Open. La bielorussa a Melbourne conquista il suo primo Slam, che addirittura la porta al posto numero uno della classifica Wta, scavalcando Caroline Wozniaki. La partita è

durata per circa 25 minuti, quando poi sul 3-3 Vita Azarenka prende il largo e non lascia più un game alla russa, incassando esattamente nove game di fila. Un gran bel torneo disputato dalla Azarenza facendo vedere un gioco molto solido, già in semifinale contro Kim Clijsters si era visto che molto probabilmente avrebbe vinto lei, una prova di grande carattere e resistenza, visto che la semifinale era finita al terzo set. La classifica Wta vede stravolti i primi quattro posti: come abbiamo detto prima al primo posto ci andrà la vincitrice di questo torneo, mentre al secondo posto la semifinalista Petra Kvitova e infine Maria Sharapova sale dal 4° al 3° posto della classifica Wta.

Per quanto riguarda le italiane non dimentichiamo lo “strepitoso” torneo disputato da Sara Errani che si è fermata ai Quarti contro la Kvitova, ma soprattutto in doppio femminile da segnalare la finale proprio disputata da Sara e Roberta Vinci, che hanno poi dovuto cedere il passo alla Kuznetsova e alla Zvonareva, che quindi si aggiudicano gli Australian Open doppio Femminile.

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TESTimeQual'è la tua età mentale?

di Valentina Santopietro

1 Devi fare un viaggio : a. Prendo l’aereo

b. Prendo il treno c. Non mi va di fare un viaggio lungo, rimando

2 Accendi la tv è c'è il telegiornale: a. Mi piace confrontarlo con il telegiornale di un’altra emittente televisiva

b. Lo guardo sempre c. Non mi va molto di vederlo

3 In sala d'attesa: a. Prendo un libro b. Prendo un giornale c. Ascolto la musica

4 Pratichi uno sport:a. Amo questo sport e vorrei farlo a livello agonistico

b. Ne voglio praticare anche duec. Mi porta via troppo tempo, credo che lascerò

5 Torni a casa dopo scuola/lavoro: a. Sbrigo le faccende di casa prima che la giornata finisca b. Faccio un riposino sul divano c. Mi butto a dormire RJ MAGAZINE PAG.36

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Maggioranza di risposte ...

ANon sei affatto un patito della tecnologia. Ritieni che le cose semplici possano essere fatte anche a meno, senza l’ausilio di oggetti elettronici, e a volte è anche più divertente. Ricorda però che a volte è indispensabile approfittare della tecnologia che abbiamo, comunque si apprezza il tuo voler mantenere vivo il ricordo della bellezza della semplicità.

B La tua età mentale corrisponde a quella di una persona di mezza età. Hai uno spirito giovane ma sei comunque calmo e riflessivo nelle cose che fai, perciò che tu sia un ragazzo o una persona più matura, complimenti perché possiedi le caratteristiche giuste per prendere decisioni con razionalità ma anche quel pizzico d’incoscienza che non manca mai.

CSei una persona equilibrata. Capisci che la tecnologia è importante ma non indispensabile in tutti i casi. Sai dosare le opportunità in cui ricorrere ai vecchi metodi o rifugiarsi nei nuovi. Bravo, continua così e diffondi il tuo esempio: in tutte le cose ci vuole un equilibrio.

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