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Ulss 12 Radiologia Venezia
RISONANZA MAGNETICA (RM)
Ulss 12 Radiologia Venezia
Esame di II LIVELLO
Eseguito sempre con MdC
(tranne che per sola valutazione di integrità di protesi)
Il protocollo deve essere disegnato in modo tale da permettere l’analisi di tutte queste informazioni, con un compromesso tra:
Risoluzione spaziale Risoluzione temporale
Informazioni:
- Morfologiche
- Dinamiche
- Tissutali
PRINCIPI E TECNICA
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RMRAZIONALE
● L’indagine si basa sulla ricerca della neoangiogenesi (produzione elevata e disordinata di vasi sanguigni che il tumore crea per nutrirsi): i maligni assumono molto mdc in modo rapidissimo, e poi l’intensità dell’impregnazione decresce bruscamente; i benigni lo assumono gradualmente e lo mantengono a lungo mdc
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Crescita neoplastica
Sbilancio domanda/offertaStress ipossico cellulareRilascio di fattori di crescitaNeoangiogenesi
PRINCIPI E TECNICA
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Neoangiogenesi Architettura
macroscopica e microscopica dei
capillari neoformati
Ampie fenestrature endoteliali
Aumento della permeabilità vascolare
Incremento della perfusione e delle diffusione extracapillare
PRINCIPI E TECNICA
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- controindicazioni assolute/relative alla RM (pace-maker, espansore mammario, protesi metalliche…) (donne obese, mammelle troppo grandi, tosse, febbre,…)
- diatesi allergica (utilizzo di MdC)
- menopausa / ciclo mestruale (DUM; regolarità del ciclo) (periodo ottimale tra il 8° e il 14° giorno dal 1° del ciclo)
- uso di estro-progestinici (HRT; pillola anticoncezionale)
- no parrucche, oggetti metallici (pz. in corso di chemioterapia)
* Jean-Paul Delille, Priscilla J. Slanetz, “Physiologic Changes in Breast Magnetic Resonance Imaging during the Menstrual Cycle: Perfusion Imaging, Signal Enhancement, and Influence of the T1”,The Breast Journal, (2005-11) 4: 236–241
PRINCIPI E TECNICA
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Piano di acquisizione COR o AX T2 Fat Sat o STIR
T1 GE 2D o 3D pre/post MdC
Post-processing: sottrazione digitale ricostruzioni MPR, MIP curve IS/tempo
1° acquisizione T1-pesata preMdC (circa 60-90 sec)
1° acquisizione T1-pesata postMdC (circa 60-90 sec) dopo circa 1 min dal MdC2° acquisizione T1-pesata postMdC (circa 60-90 sec) dopo circa 3 min
4° acquisizione T1-pesata postMdC (circa 60-90sec) dopo circa 7 min-
3° acquisizione T1-pesata postMdC (circa 60-90 sec) dopo circa 5 min
5° acquisizione T1-pesata postMdC (circa 60-90 sec) dopo circa 9 min
1 acquisizione T2-pesata STIR (circa 180 sec)
PRINCIPI E TECNICA
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…si ottiene:
1° sequenza di immagini sottratte sul piano coronale
la pz deve mantenere sempre la stessa posizione, altrimenti...
…si ottengono immagini con artefatti da movimento!
POST-PROCESSING
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Ricostruzioni MIP
POST-PROCESSING
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• Tipo I: enhancement lineare tardivo (dopo i primi 3 minuti) TIPICAMENTE BENIGNO
• Tipo III: enhancement precoce (entro i primi 2 min), seguito da rapido wash-ou TIPICAMENTE MALIGNO
• Tipo II: plateau, picco massimo entro 2-3 min e resta costante SPESSO BENIGNO MA DUBBIO
INTERPRETAZIONE: le curve
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fibroadenomanetti
fibroadenoma
linfonodo reattivo
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CDI gr. 1
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carcinoma papillare intracistico
tendenza a presentarsi con caratteristiche poco
aggressive
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mastopatia fibroso cistica
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carcinoma mucinoso
tendenza a presentarsi con caratteristiche poco
aggressive
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La RMM è una tecnica di diagnostica per immagini complementare che fornisce informazioni aggiuntive a quelle date dalle altre tecniche di diagnostica per immagini
Non si tratta di una tecnica infallibile, esistono artefatti e pitfalls che possono limitare l’interpretazione, mascherare una patologia, vanificare l’esame (movimento, ormoni)
INDICAZIONI
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- Richiesta specialistica
- Che rientri tra le indicazioni
- Quesito preciso
- Dopo valutazione clinica, mammografia, ecografica
INDICAZIONI
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Allo stato attuale, la RM mammaria è da
considerarsi tecnica da impiegare solo ad
integrazione di mammografia e dell’ecografia. Il mancato rispetto delle indicazioni riportate dalla
letteratura oltre ad ostacolare il corretto iter
diagnostico, rischia di creare false aspettative da
parte delle donne ed inutili e costose richieste di
controlli a distanza di tempo o biopsie.
Linee guida FONCaM
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INDICAZIONI 1. SORVEGLIANZA ALTO RISCHIO- Probabilmente è più utile in donne giovani, D4, in cui
mx ha sensibilità minore
- L’elevato rischio nelle BRCA1 o 2+ giustifica la sorveglianza anche RM annuale in particolare quando un primo tumore è stato visto solo con RM
- Non c’è indicazione nell’eseguire la sorveglianza prima del 25-30 aa
- Non esiste un’età massima indicativa per sospenderla
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●Molte volte il carcinoma è multifocale (più focolai allo stesso quadrante
●Molte volte il carcinoma è multicentrico (più focolai in quadranti diversi)
●Molte volte il carcinoma è bilaterale ● (alcuni lavori riportano una incidenza media del
30%)
INDICAZIONI 2. STADIAZIONE PREOPERATORIA
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CICATRICE O RECIDIVA ??? ‘scar older than 6 months postoperatively tends not to enhance as opposed to malignancy which does enhance’
Donne con imaging convenzionale sospetto
INDICAZIONI 3. MAMMELLA TRATTATA
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fibrosi
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● Paziente con linfonodi ingranditi al cavo ascellare●Mammografia, ecografia ed esame clinico negativo● Biopsia del linfonodo: metastasi da carcinoma
?
INDICAZIONI 4. CUP SYNDROME
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Lesione primitiva visualizzata nel 35-70% dei casi
1% dei ca. mammari
Donne con imaging convenzionale NEGATIVO (eventuali lesioni riscontrate in mx-eco già sottoposte a biopsia con diagnosi negativa).
Bunchan et al: primitivo visualizzato nel 48% dei casi; 22% FP; 12 pz con Rm – andate a mastectomia: 33% presenza di cancro (VPN 67%)
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INDICAZIONI 5. CT NEOADIUVANTE
Obiettivo imaging Presenza/assenza ed estensione malattia residua
- Incremento utilizzo RM imaging - Elevata sensibilità nella dimostrazione del tumore residuo - Variabile specificità pCR - Accuratezza vs altre tecniche RM>MX, RM+/-Clinica, RM+/-US - Costi > RM, clinica+US+/-mx valida alternativa Marinovich M.L., Ciatto S. JNCI, 31 Jan 2013
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Potenziali vantaggi:
- Valutare riduzione della massa e chirurgia conservativa - Risposta alla terapia ‘in vivo’ che permetta agli oncologi di
ritagliare la terapia sul pz evitando inutile tossicità
Grazie all’elevata accuratezza, buona correlazione delle dimensioni tumorali MR-pezzo operatorio (migliore di mx ed eco): pianificazione prechirurgica
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Secrezione monorifiziale, unilaterale, dubbia o sospetta, dopo mammografia ed ecografia nei casi di galattografia dubbia o non conclusiva
CLINICA
MAMMOGRAFIA - ECOGRAFIA
GALATTOGRAFIA (?)
RM
INDICAZIONI 6. MAMMELLA SECERNENTE
Pluriorifiziale e bilaterale: no imaging
CITOLOGIA
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INDICAZIONI 7. PROBLEM SOLVING
QUESITO MIRATO
Non ci sono evidenze che l’esame sia utile nel caratterizzare dubbi diagnostici all’imaging convenzionale nelle situazioni in cui sia praticabile un prelievo agobioptico sotto guida ecografica o mammografica o nelle donne asintomatiche non ad alto rischio (con imaging tradizionale negativo)
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- Quadri eco-mammografici complessi
- Diagnostica tradizionale non risolutiva
- Cicatrici chirurgiche da pregressi interventi (anche per lesioni benigne), con fibrosi o irregolarità all’imaging convenzionale
Ma come l’elevata densità può essere un limite per l’interpretazione della mammografia, l’elevato enhancement del background ghiandolare, può limitare l’interpretazione della RMM
PROBLEM SOLVING
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INDICAZIONI 8. PROTESI- In presenza di un sospetto CLINICO
- Dopo imaging convenzionale positivo o dubbio
- Sia a scopo ricostruttivo che dopo interventi oncologici
- Conoscenza preliminare del tipo di protesi
PRIMA SCELTA PER LO STUDIO DELLA INTEGRITA’
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RM di mammella in paziente sottoposta a mastoplastica additiva per motivi estetici. T = parete toracica. P = protesi. M = muscolo pettorale. C = capsula fibrosa (normale reazione da corpo estraneo dell’organismo verso la protesi). G = parte ghiandolare della mammella. A = parte adiposa della mammella.
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● 80% estetica 20% ricostruttiva● Durata media: - in passato : a 5 anni 85% integre
a 10 anni 70% danneggiate- attualmente: da circa 5 anni numerosi nuovi modelli con
garanzia di durata maggiore (mancano ancora dati adeguati a lungo termine)
● Tutte le protesi rappresentano comunque un corpo estraneo e l’organismo reagisce circondandole con una capsula fibrosa
● A volte questa reazione è troppo esuberante e determina incisure e deformità delle protesi che non vanno confuse con rotture
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ROTTURA PROTESICA
●Non dovuta a recidiva di neoplasia● Frequente in patologie autoimmuni (ar,les)● A volte la reazione da corpo estraneo provoca marcata
deformità (capsulite adesiva) con inestetismi e dolore ma senza rottura
A: normale B: rottura intracapsulare C: rottura extracapsulare con fuoriuscita di gel al silicone
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ATTENZIONE
Non tutti gli espansori sono mr-compatibili
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Protesi Mono-camera
Silicone
Soluzione Salina
T1 T2 IR for Silicon
IR for SiliconT2T1
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Protesi a doppia-camera
T1 T2 IR for Silicon
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Rottura
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“pliche radiali”
Per effetto della CAPSULA FIBROSA la parete protesica spesso presenta rugosità e pieghe da reazione dei tessuti circostanti
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ROTTURA PROTESICA INTRA-CAPSULARE
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Rottura IntracapsulareE’ una interruzione della parete nella quale il materiale protesico viene comunque trattenuto dalla caspsula fibrosa
D.D. ERINIAZIONE: in tal caso si ha invece rottura della capsula fibrosa
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Segni di rottura intracapsulare“linguine sign ” Strutture lineari serpiginose nell’impianto, dovute a rottura e collasso della parete
RM > ECOSens 96% Spec 94%
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Immagine normale in protesi a doppia camera
rottura di protesi monocamera
linguine sign
linguine sign
ANAMNESI !!! CHE TIPO DI PROTESI?
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ROTTURA EXTRACAPSULARE
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ROTTURA EXTRACAPSULARERottura sia della parete che della capsula fibrosa con spandimento del contenuto protesico e formazione di granulomi
US: “snowstorm”
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Rotture extracapsulari
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Siliconoma In caso di rottura extracapsulare il silicone migra nel parenchima ghiandulare o anche a distanza
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Massiva migrazione di silicone in ascella da rottura extracapsulare
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US: SILICONOMA Tipica immagine iperecogena dovuta ad imbibizione idrica e silicone
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MR EVALUATION IN THE INITIAL DAMAGE OF BREAST IMPLANT
259 CASE STUDY
SENSIBILITY 94.6 %
SPECIFICITY 99.5 %
VPP 96.1 %
VPN 99.2 %
Montemezzi S. et al, La Radiologia Medica, 2004
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EMATOMALa RM nelle raccolte periprotesiche
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RACCOLTE DI FIBRINA
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SIEROMA
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Sieroma
Rottura protesica con sieroma
Semplici pliche radiali con lieve sieroma
Raccolta fluida periprotesica
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LIPOFILLING
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THE “QUESTIONS”
• !rischio di insorgenza di neoplasia
• comparsa di microcalcificazioni
• comparsa di opacità
LIPOFILLING
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!rischio di insorgenza di neoplasia
Lohsiriwat V et al., The Breast, 2011
Il tessuto adiposo produce ormoni In particolare estrogeni
Il lipofilling induce una alterazione di vascolarizzazione
La procedura chirurgica potrebbe attivare cellule «dormienti»
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! Rischio insorgenza neoplasia
…The potential risk of ‘dormant’ tumour cells being stimulated to induce a local recurrence is still unclear
Rietjens M et al., J Plast Reconstr Aesthet Surg, 2011
Ulss 12 Radiologia Venezia
!recurrence risk
Lohsiriwat V et al., The Breast, 2011
We cannot state that lipofilling procedure is dangerous or should not be done in patients with breast cancer, since available data are balanced on suppressive or promoting effects of fat transfer on breast cancer progression. Therefore, we should promote translational research to evaluate the role of fat grafting in the development of breast tumor, to evaluate if fat grafting may induce cancer recurrence (especially after radiotherapy) and to evaluate whether cancer induction or recurrence depends on angiogenesis mediated by cytokines produced by the lipofilling. Clinical studies based on an accurate follow up of patients with breast cancer who underwent lipotransfer are required to definitively address all relevant questions. A prospective clinical registry including high volume multicenter collaborative data is warranted.
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Compaiono calcificazioni nel 16 – 17 % dei casi
qual è il problema?
Carvajal J, 2008
diagnosi differenziale col cancro
Zocchi M L, 2008
Veber M, 2011
Coleman S R, 2007Yoshimura K, 2008
lipofilling
Ulss 12 Radiologia Venezia
“Lipoaspirate Transplant to treate breast conservative treatment side effects: evaluations of the risk to develope calcifications”G. Rigotti, S Montemezzi, A Marchi et Al
American Society of Plastic Surgery, 2008
CONCLUSIONS
In any case rim and large calcifications cannot be confused with microcalcifications suspicious for cancer
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OPACITA’: Cisti Oleose comparsa varia nel tempo
Dopo alcuni mesi: ECO e MX
Veber M et al., Plastic and Recostructive Surgery, 2011
Inizialmente visibili solo all’ecografia
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CISTI OLEOSE
Are so common that they are viewed as the normal outcomeCostantini et al, “Radiological findings in mammary autologus fat injections: a multi- technique evalutation” Clin Radiol 2013, 68 (1): 27-33
Si riducono nel tempo
2007 2008 2009
Ulss 12 Radiologia Venezia
Veber M et al., Plastic and Recostructive Surgery, 2011
Evoluzione nel tempo
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Difficoltà diagnostiche: La Mastoplastica Riduttiva
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PREVENZIONE SECONDARIA: DIAGNOSI PRECOCE = CONTROLLI PERIODICI REGOLARI
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DIAGNOSI PRECOCE 2012 2014
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DIAGNOSI NON PRECOCE 2007 2014
Ulss 12 Radiologia Venezia
PERIODICITA’ DEI CONTROLLI• < 35 anni: ecografia• >35 anni: possibile prima mammografia per
valutare struttura mammaria• 40-50 anni: controlli annuali mx + eco• >50 anni: controlli biennali mx (ecografia solo se necessaria)
• cadenza personalizzata nei casi a rischio più elevatoFonte: ACR u.s.a. SIRM Italia
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SCREENING● To screen = setacciare
Esaminare una popolazione invitandola a eseguire gratuitamente un esame che sia efficace e poco costoso
Ca mammario: mammografiaCa collo utero: pap testCa colon: ricerca sangue occulto fecale
Ulss 12 Radiologia Venezia
SCREENING MAMMOGRAFICO
●Donne 50-69 anni●Mammografia bilaterale ●Ogni 2 anni
programmi sperimentali con estensione della fascia di età
ULSS 12 Veneziana: fino a 75 anni
Ulss 12 Radiologia Venezia
Riduzione Mortalità 30%• Berry D. et al, “Cancer Intervention and Surveillance Modeling Network (Cisnet) Collaborators: Effect of screening and adjuvant
therapy on mortality from breast cancer”. New England Journal of Medicine, 2005; 27; 353(17):1784-92 • Olsen O., Gotzsche P., “Screening for breast cancer with mammography”. Cochrane database of Systematic Reviews, 2001;(4)
CD001877 • Iarc Handbooks of Cancer Prevention. Volume 7,“Breast Cancer Screening”. Iarc Press, Lyon, 2002 • Perry N. et al, “European Guidelines for Quality Assurance in Mammography Screening”. European Communities Publications,
ISBN 92-894-1145-7. Luxembourg, 2001 • “Linee guida concernenti la prevenzione, la diagnosi e l’assistenza in oncologia, contenute nell’accordo tra ministero della Sanità e
le Regioni e Province autonome”. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 2 maggio 2001 • Bjurstam N. et al, “The Gothenburg Breast Screening Trial. First results on mortality, incidence, and mode of detection for women
ages 39-.49 years at randomisation”. Cancer, 2003; 80: 2091-2099 • Osservatorio nazionale per la prevenzione dei tumori femminili, Lega italiana per la lotta contro i tumori. IV Rapporto. Roma,
2004 • Advisory Committee on Cancer Prevention, “Recommendations on cancer screening in the European Union”. European Journal of
Cancer, 2000; 36: 1473-78 • Breast Screening Frequency Trial Group, “The frequency of breast cancer screening. Results from the Ukccr Randomised Trial”.
European Journal of Cancer, 2002; 38: 1458-1464 • Duffy S. et al, “Markov models of breast tumors progression. Some age-specific results”. National Cancer Institute Monographies,
1997; 22: 93-97 • Beemsterboer P. et al, “Prediction of the effects and costs of breast-cancer screening in Germany”. International Journal of Cancer,
1994; 58(5): 623-8 • De Koning H., “Breast cancer screening; cost-effective in practice?”. European Journal of Radiology, 2000; 33: 32-37 • Hakama M. et al, “Effectiveness of the public health policy for breast cancer screening in Finland: population based cohort study”.
British Medical Journal, 1997; 314 (7084): 864-7 • Hakama M. et al, “Implementation of screening as a public health policy: issues in design and evaluation”. Journal of Medical
Screening, 1999; 6(4): 209-16 • Linee guida elaborate dalla Commissione oncologica nazionale. Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 127, 1 giugno
1996.
30% = circa 3350 donne/anno/Italia
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SCREENING MAMMOGRAFICO
●ULSS 12 Veneziana●Triennio 2012-2014●Screenate 33.684 donne●Diagnosticati 282 carcinomi
Ulss 12 Radiologia Venezia
… I DUBBI SULLO SCREENING …● Sarà affidabile?● Sarà sufficiente la sola mx?
● In passato forti contrasti anche tra radiologi per questioni di «scuola» e purtroppo forse anche di interessi privati
Ulss 12 Radiologia Venezia
SCREENING● Invitato mediante lettera● Mammografia eseguita dal TSRM● Lettura differita in doppio cieco da 2 diversi medici● Risposta per lettera agli esami negativi● Richiamo mediante telefonata nei casi non negativi che
necessitino di approfondimento● Offerta di percorso terapeutico completo alla paziente
risultata positiva agli approfondimenti● Verifica costante della qualità del percorso con controllo
annuale degli indicatori da parte della Regione
Ulss 12 Radiologia Venezia
Sistema di sorveglianza PASSIInterviste telefoniche a campione della
popolazione femminile 50-69
…attualmente, senza lo screening,
solo il 20% delle donne fa la mammografia…
IL PROBLEMA DELL’ACCESSO
Ulss 12 Radiologia Venezia
Mammografia eseguita negli ultimi due
Anni - Donne 50-69enni Prevalenze per macroarea geografica di residenza - Passi 2009-12 Pool Asl: 69,8% (69,1-70,5%)
…attualmente, senza lo screening,
solo il 20% delle donne fa la mammografia…
Ulss 12 Radiologia Venezia
IL PROBLEMA DELL’EQUITA’
Ulss 12 Radiologia Venezia
Ulss 12 Radiologia Venezia
● Si legge nel documento OMS:“Sul problema della sovra-diagnosi non ci sono stime certe, tuttavia due recenti review (Marmot et al., 2012; Paci et al. 2012) mostrano come ogni uno o due casi sovra-diagnosticati almeno un decesso dovuto al cancro è stato evitato, un equilibrio tra benefici e danni considerato appropriato”
IL PROBLEMA DELLA SOVRADIAGNOSI
Ulss 12 Radiologia Venezia
Progetto finanziato con i fondi del Piano Nazionale Screening 2007-2009 per la ricerca applicata ai programmi di screening oncologico
Obiettivo generale: la valutazione dei costi in programmi di prevenzione secondaria per il tumore della mammella nello screening organizzato e in setting opportunistici
Progetto nazionale multicentrico: Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Basilicata
IL PROBLEMA DEI COSTI
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COSTO PERCORSO SCREENING ORGANIZZATO = 55,48 € donna rispondente
INVITO
I Livello
II Livello +/-VAB
esito
Attività di supporto
(non-core )negativi
positivi o dubbi chirurgia
6,84 €
8,33 € 7,91 €
32,40 €
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PERCORSO SENOLOGIA CLINICA
91,72 € per donna che accede
presentazione spontanea
ambulatorio di senologia: asintomatiche, urgenze, sintomatiche
+/-VAB
esito
Attività di supporto
(non-core )
positivi o dubbi chirurgiaarchiviazionenegativi
5,04 €
82,33 € 5,26 €
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I costi: conclusioni
Il percorso organizzato dello screening si dimostra più efficiente sul piano economico del percorso spontaneo. Ciò è sostanzialmente da attribuirsi:- alla presenza di personale dedicato- alla sua maggiore regolamentazione che si riflette in una logica sequenziale
degli esami- ai continui controlli che tendono a migliorarne la performance
● Importanti variazioni di costo fra i programmi studiati
● L’accesso spontaneo costa in quasi tutte le situazioni il 65% in più rispetto a quello organizzato.
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Fonte: RegistroTumori VenetoCourtesy of M. Zorzi
Popolazione residente 50-69: 608.977
ESTENSIONE PROGRAMMI
VENETO:100%
ITALIA:87,3%
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Nuovi flussi migratori
L’adesione delle italiane d’origine e delle straniere assistite dal Sistema Sanitario Regionale è sovrapponibile (o addirittura maggiore nelle
straniere) nella fascia più giovane, mentre nelle età successive si osserva un progressivo divario a favore dell’adesione nelle donne
italiane.
Ulss 12 Radiologia Veneziax
100
resi
dent
i
0
25
50
75
100
ulss
14 5 18 22 16 10 2 7 1 8 15 17 4 13 3 9 19 21 12 20 6
Vene
to
Estensione corretta degli Inviti (2013)
Ulss 12 Radiologia Veneziax
100
invi
tate
0
23
45
68
90
ulss
22 5 20 16 12 6 3 21 2 7 17 9 15 19 14 13 1 4 18 10 8
2011
2012
2013
Standard Accreditamento
Standard Gisma 66
Adesione
Ulss 12 Radiologia Veneziax
100
invi
tate
0
20
40
60
80
età50-54 55-59 60-64 65-69
2013201220112010
Adesione Grezza per fasce d’età 2010/2013
Ulss 12 Radiologia Veneziax
100
appr
ofon
dim
enti
0%
25%
50%
75%
100%
ulss
5 12 22 17 3 21 19 1 10 16 13 4 18 15 6 9 8 20 2 7 14
Vene
to
non invasivocitologiaaltro invasivo
Tipo di approfondimento 2013
Ulss 12 Radiologia Veneziax
100
appr
ofon
dim
enti
0
6
11
17
22
età45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74
VPP della Mammografie positiva per tumore
per fascia d’età
Ulss 12 Radiologia Venezia
x 10
00 e
sam
inat
e
0
2
4
6
8
anni2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013
primi esamiesami successivi
Detection rate (Neoplasie Diagnosticate)
Veneto 2003-2013
Ulss 12 Radiologia Veneziax
1.00
0 es
amin
ate
0
3
6
9
12
ulss
18 5 10 8 13 14 22 17 7 20 6 19 9 16 21 1 4 15 12 2 3
2011
2012
2013
Standard 7,50‰
Detection rate – Primi esami
Ulss 12 Radiologia Venezia
x 1.
000
esam
inat
e
0
2
4
6
8
ulss
14 6 9 17 20 13 5 21 2 4 8 18 16 10 3 7 19 1 15 12 22
2011
2012
2013
Standard 5‰
Detection rate stand – esami successivi
Ulss 12 Radiologia Venezia
x 10
0 in
terv
enti
0
25
50
75
100
ulss
14 22 9 10 18 2 16 8 6 1 12 7 17 5 20 3 4 13 15 19 21
2011
2012
2013
Interventi conservativi
Ulss 12 Radiologia Venezia
x 10
0 ka
0
10
20
30
40
ulss
17 22 4 6 21 12 5 10 16 14 13 9 3 19 1 15 2 7 8 18 20
2011
2012
2013
Percentuale di Ca stadio II+ su totale carcinomiStandard: < 20%
Ulss 12 Radiologia Venezia
%
0
15
30
45
60
stadio0 I II + X
7
29
51
13
5
30
50
16
primi esamiesami successivi
Distribuzione per stadio 2013
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%
0
23
45
68
90
entro 15 gg entro 21 gg entro 21 gg entro 28 gg
69,5
51,7
78,3
64,2
Invio risposta negativa Invito ad eseguire approfondimento
Tempestività invio risposte
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Cancro intervallo è un tumore primitivo della mammella in una donna che ha avuto un test di screening negativo per malignità, insorto prima del successivo invito di screening.
CANCRO INTERVALLO
Definizione
Linee Guida Europee per lo Screening Mammografico - 2001
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La percezione delle pazienti: UNA CATASTROFE
(spesso percepito molto peggio del vero positivo)
I cancri intervallo
La donna deve essere informata dei limiti della mammografia
La donna deve essere prontamente “presa in carico” e curata
La prognosi non è molto diversa rispetto agli altri casi
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Cancri Intervallo Screening MxIncidenza proporzionale: confronto internazionale
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CONCLUSIONI SULLO SCREENING● E’ un esame rivolto alla popolazione (a differenza
dell’esame prenotato a CUP, che è rivolto al singolo)● Il sistema garantisce buoni risultati, adeguata qualità e
integrazione interdisciplinare (destinata a crescere con l’attivazione delle UOC «Breast Unit»)
● E’ sicuramente adatto per pazienti over 50 aa asintomatiche e l’adesione al programma va caldeggiata
● Eventuali ulteriori indagini sono garantite nei casi dubbi● In caso di comparsa di sintomi o per particolari necessità
(familiarità, terapia ormonale, ecc…) si può sempre ricorrere ad una prenotazione personale tramite CUP
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Grazie per l’attenzione !!!