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L’energia nei Fondi Strutturali 2007-2013 L’investimento complessivo previsto per tutti i paesi dell’Unione Europea nell’am- bito della nuova programmazione 2007- 2013 dei Fondi Strutturali ammonterà a 308 miliardi di euro e sarà destinato a so- stenere lo sviluppo sostenibile rafforzan- do la crescita, la competitività, l’occupa- zione e l’inclusione sociale, tutelando e migliorando la qualità dell’ambiente. I tre fondi strutturali previsti dal rego- lamento generale sono: il Fondo euro- peo di sviluppo regionale (FESR), il Fon- do sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione. Il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) definisce il proprio ruolo e i propri campi di intervento nella promozione degli investimenti pubblici e privati al fine di ridurre le disparità regionali nel- l’Unione con programmi in materia di sviluppo regionale, di cambiamento eco- nomico, di potenziamento della compe- titività e di cooperazione territoriale su tutto il territorio dell’UE. ENERGIA, AMBIENTE E INNOVAZIONE 3/2008 22 La programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali evidenzia l’importanza che il tema dell’energia riveste nella politica dell’Unione Europea. Un impegno notevole è richiesto al- le nostre Regioni, alle quali l’ENEA intende fornire tutte le competenze per una efficace politica energetico-ambientale che benefici al meglio delle risorse finanziarie europee riflettore su Structural funds and energy for the Italian Regions The 2007-2013 Structural Funds budget shows how much importance the European Union gives to the subject of energy. Our Regions are asked to make a considerable effort, and ENEA intends to provide them with all the expertise they need to implement an effective energy/environment policy that makes the best use of European financial resources Fondi strutturali ed energia per le Regioni italiane Emidio D’Angelo, Antonio Colangelo, Silvia Orchi ENEA Ufficio di Presidenza [email protected] [email protected] [email protected]

riflettore su - enerweb.casaccia.enea.itenerweb.casaccia.enea.it/enearegioni/UserFiles/FS_Energia.pdf · La nuova programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali ... nella politica

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L’energia nei Fondi Strutturali2007-2013

L’investimento complessivo previsto pertutti i paesi dell’Unione Europea nell’am-bito della nuova programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali ammonterà a308 miliardi di euro e sarà destinato a so-stenere lo sviluppo sostenibile rafforzan-do la crescita, la competitività, l’occupa-zione e l’inclusione sociale, tutelando emigliorando la qualità dell’ambiente.I tre fondi strutturali previsti dal rego-lamento generale sono: il Fondo euro-peo di sviluppo regionale (FESR), il Fon-do sociale europeo (FSE) e il Fondo dicoesione.Il Fondo europeo di sviluppo regionale(FESR) definisce il proprio ruolo e i propricampi di intervento nella promozionedegli investimenti pubblici e privati alfine di ridurre le disparità regionali nel-l’Unione con programmi in materia disviluppo regionale, di cambiamento eco-nomico, di potenziamento della compe-titività e di cooperazione territoriale sututto il territorio dell’UE.

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La programmazione 2007-2013 dei Fondi Strutturali evidenzia

l’importanza che il tema dell’energiariveste nella politica

dell’Unione Europea. Un impegno notevole è richiesto al-

le nostre Regioni, alle quali l’ENEA intende fornire

tutte le competenze per una efficacepolitica energetico-ambientale

che benefici al meglio delle risorse finanziarie europee

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Structural funds and energyfor the Italian Regions

The 2007-2013 Structural Funds budget showshow much importance the European Union gives

to the subject of energy. Our Regions are asked to make a considerable effort, and ENEA intends

to provide them with all the expertise they need to implement an effective energy/environment

policy that makes the best use of European financial resources

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Il Fondo sociale europeo (FSE) sostienel’occupazione e aiuta i cittadini a poten-ziare la propria istruzione e le propriecompetenze, in modo da accrescere leopportunità di lavoro. Il Fondo di coesione contribuisce a inter-venti nei settori dell’ambiente e delle re-ti di trasporti transeuropee, negli Statimembri aventi un reddito nazionale lor-do (RNL) inferiore al 90% della media co-munitaria. Esso riguarda quindi i nuoviStati membri e su base transitoria anchela Grecia, il Portogallo e la Spagna. Nel periodo 2007-2013 il FESR, l’FSE e ilFondo di coesione contribuiscono ai treobiettivi: Convergenza (FESR, FSE e Fon-do di coesione), Competitività regionalee occupazione (FESR, FSE) e Cooperazio-ne territoriale europea (FESR). A parti-re da un PIL regionale inferiore al 75%della media UE le regioni sono ammessea fruire degli interventi per l’obiettivoConvergenza, mentre tutte le altre re-gioni hanno accesso all’Obiettivo Com-petitività regionale e occupazione. L’am-missibilità geografica delle regioni nelcontesto dell’obiettivo di Cooperazioneterritoriale europea interessa le regionitransfrontaliere oppure quelle che rien-trano in ambiti di cooperazione transna-zionale e si basa su una decisione dellaCommissione. Le risorse finanziarie per itre obiettivi e il metodo per il loro stan-ziamento sono stabiliti dal regolamen-to generale. Gli stanziamenti (prezzi2004) dell’UE sono i seguenti:• l’importo disponibile per l’obiettivo

Convergenza è di € 251,1 miliardi, pa-ri all’81,5% del totale stanziamenti, dicui € 12,5 miliardi alle Regioni in regi-me transitorio (phasing-out) e € 61,6miliardi alle Regioni interessate dalFondo di coesione. Le Regioni italianeinteressate (€ 21,6 miliardi) sono Ca-labria, Campania, Puglia, Sicilia e Ba-silicata, quest’ultima in regime transi-torio;

• la dotazione finanziaria dell’obietti-vo Competitività regionale e occupa-zione è di € 49,1 miliardi, dei quali€ 10,4 miliardi destinati alle Regioniphasing-in, che corrisponde a pocomeno del 16% dello stanziamento to-tale. Le Regioni italiane interessate(€ 6,3 miliardi) sono tutte quelle chenon rientrano nell’Obiettivo Conver-genza;

• per l’obiettivo di Cooperazione terri-toriale europea sono disponibili € 7,75miliardi (2,5% del totale) ripartiti co-me segue: € 5,57 miliardi per l’elemen-to transfrontaliero, € 1,58 miliardi perl’elemento transnazionale e € 392 mi-lioni per la cooperazione interregio-nale.

La nuova programmazione 2007-2013dei Fondi Strutturali evidenzia l’impor-tanza che il tema dell’energia rivestenella politica dell’Unione Europea e ciòè stato recentemente riaffermato da unaserie di provvedimenti che delineano inmodo chiaro il percorso che si intendeseguire da qui al 2020 per ridurre dra-sticamente gli effetti del consumo ener-getico sul clima; la politica energeticaed ambientale a livello comunitario èstata rafforzata dalla decisione del Con-siglio Europeo del 9 marzo 2007, chepersegue l’integrazione delle politicheenergetiche e ambientali, fissando di-versi obiettivi al 2020, tra i quali appaio-no rilevanti, ai fini del presente pro-gramma:1. una penetrazione del 20% delle fonti

rinnovabili sul consumo di energia pri-maria (incluso un 10% di biocarburanti);

2. una riduzione del 20% del consumodi energia primaria rispetto al trendattuale;

3. una riduzione del 20% delle emissio-ni di gas serra rispetto al 1990.

L’allocazione complessiva per tutti i pae-si i 27 paesi UE delle risorse finanziarienella nuova programmazione 2007-2013,

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sulle singole tipologie di intervento ri-guardanti le fonti energetiche rinnova-bili e l’efficienza energetica, è riportatanella tabella 1. Il totale dei fondi europeidedicati al tema assomma a quasi 9 mi-liardi di euro, di cui poco meno del 50%per l’efficienza energetica. Tra le rinno-vabili spicca la biomassa (20% delle ri-sorse); le restanti tecnologie (solare, eo-lico, idroelettrico e geotermico) assor-bono, ciascuna, circa il 10% delle risor-se. Per quanto riguarda la distribuzionetra i diversi obiettivi, quasi 7 miliardi so-no dedicati alle aree Convergenza, 1,75circa all’obiettivo Competitività Regio-nale ed Occupazione e 325 milioni allaCooperazione territoriale.

Il Quadro Strategico Nazionale

Ciascun paese dell’UE ha definito il pro-prio Quadro Strategico Nazionale peraccedere ai fondi strutturali. Il 13 luglio2007 è stata approvata dalla Commissio-ne Europea la proposta italiana di Qua-dro Strategico Nazionale per la politicaregionale di sviluppo 2007-2013. Succes-sivamente, fino alla fine del 2007, si èavuta l’approvazione di gran parte deiProgrammi Operativi previsti dal Qua-dro Strategico Nazionale (QSN), conclu-dendo la fase di programmazione e dan-do avvio all’attuazione degli interventiprevisti dai vari Programmi Operativi.La strategia unitaria per la politicaregionale decisa da Stato centrale e

Regioni, contenuta nel QSN, si fondasulle analisi delle tendenze economi-co-sociali, sugli estesi approfondi-menti effettuati nella fase di impo-stazione strategica preliminare, sul-lo schema concettuale e sulle princi-pali lezioni e apprendimenti che ven-gono dalla valutazione e dall’espe-rienza 2000-2006.Nelle aree del Mezzogiorno, la politicaregionale unitaria interviene di conse-guenza in modo molto rilevante dalpunto di vista finanziario. Accanto allaforte concentrazione del contributo co-munitario nell’area dell’Obiettivo Con-vergenza e alla certamente minore, manon trascurabile, dotazione di risorse co-munitarie destinata a quelle regioni delMezzogiorno che rientrano nell’Obiet-tivo Competitività regionale e occupa-zione, si accompagna, infatti, la sceltanazionale di agire per ridurre gli squili-bri interni, destinando al Mezzogiornol’85% dei Fondi nazionali per la politi-ca regionale (FAS). Il fondo FAS è statorifinanziato dalla Legge n. 299/2006 (Fi-nanziaria per il 2007) art.1, comma 863,specificamente “per la realizzazione de-gli interventi di politica regionale nazio-nale relativi al periodo di programma-zione 2007-2013”.Le risorse globali del QSN sono pari a124,7 miliardi di euro, di cui 28,7 prove-nienti dall’UE e 96 da risorse nazionali(31,6 per il cofinanziamento dei FondiStrutturali e 64,4 dal FAS).

Tabella 1 – Allocazione dei fondi strutturali per il settore Energia

Descrizione Fondi UE (€) %

Eolico 787.559.634 8,77

Solare 1.075.766.130 11,98

Biomasse 1.796.841.670 20,01

Idroelettrico, Geotermia 1.129.759.735 12,58

Efficienza Energetica 4.191.500.413 46,67

Totale 8.981.427.582 100Fonte: Dipartimento delle Politiche di Sviluppo del MSE

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La politica regionale unitaria nel suocomplesso dispone così nel Mezzogior-no, per il ciclo di programmazione unita-ria 2007-2013, di oltre 100 miliardi di eu-ro (pari a circa il 7 per cento del PIL del-l’Italia nel 2005). La strategia del QSN assume quattromacro obiettivi: a) sviluppare i circuitidella conoscenza; b) accrescere la qua-lità della vita, la sicurezza e l’inclusionesociale nei territori; c) potenziare le filie-re produttive, i servizi e la concorrenza;d) internazionalizzare e modernizzarel’economia, la società e le Amministra-zioni. All’interno dei macro-obiettivi sono sta-te identificate le seguenti priorità tema-tiche.• Priorità 1: miglioramento e valorizza-

zione delle risorse umane.• Priorità 2: promozione, valorizzazione

e diffusione della Ricerca e dell’inno-vazione per la competitività.

• Priorità 3: energia e ambiente: uso so-stenibile e efficiente delle risorse am-bientali per lo sviluppo.

• Priorità 4: inclusione sociale e serviziper la qualità della vita e l’attrattivitàterritoriale.

• Priorità 5: valorizzazione delle risorsenaturali e culturali per l’attrattività perlo sviluppo.

• Priorità 6: reti e collegamenti per lamobilità.

• Priorità 7: competitività dei sistemi pro-duttivi e occupazione.

• Priorità 8: competitività e attrattivitàdelle città e dei sistemi urbani.

• Priorità 9: apertura internazionale eattrazione di investimenti, consumi erisorse.

• Priorità 10: Governance, capacità isti-tuzionali e mercati concorrenziali e ef-ficaci.

Gli interventi sull’ambiente previsti nel-la Priorità 3 mirano ad accrescere la di-sponibilità di risorse energetiche me-

diante il risparmio e l’aumento dellaquota di energia prodotta da fonti rin-novabili. Saranno effettuati, in conti-nuità con l’impostazione data nel 2000-2006, investimenti rivolti all’efficientegestione delle risorse e alla tutela delterritorio.Il QSN, nell’ottica di migliorare le con-dizioni di vita dei cittadini e l’accessibilitàai servizi, considerati elementi prioritariper lo sviluppo dei territori, pone parti-colare enfasi sulle tematiche energeti-che. Per misurare l’efficacia degli interven-ti, il Quadro ha previsto poi degli in-dicatori per osservare le trasformazio-ni e i cambiamenti che le politicheprodurranno. Ciò anche per fornireinformazioni utili ai decisori che do-vranno monitorare e, se del caso,reimpostare la programmazione peruna ricaduta più efficace degli inter-venti. A valle delle previsioni del Quadro,tutti i programmi operativi, come nel-la logica della programmazione, han-no previsto dei propri indicatori chenel caso dell’energia non si discostanomolto da quelli individuati per il QSNe che in un buon numero di program-mi riguardano: per le fonti rinnova-bili, “l’energia prodotta da fonti rin-novabili” e “i consumi di energia elet-trica da fonti rinnovabili”, mentre perl’efficienza energetica, “l’energia an-nua risparmiata” e “le emissioni diCO2 evitate”.Coerentemente con le previsioni delQSN, i programmi hanno destinato al-la tematica dell’energia l’8% nellearee Convergenza e il 13% nelle areeCompetitività, risorse considerate con-grue per il raggiungimento degliobiettivi delineati dal Consiglio, an-che in considerazione del consistenteimpegno della politica ordinaria ita-liana sul fronte energetico.

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Energia e ambiente: uso sostenibilee efficiente delle risorse per lo sviluppo (Priorità 3)

Descrizione della prioritàQualità ambientale e uso sostenibile edefficiente delle risorse naturali sono,sempre più, fattori di competitività e at-trattività per lo sviluppo locale. Il recu-pero dei divari regionali nella distribu-zione e nell’efficienza dei servizi e del-le infrastrutture ambientali per la popo-lazione e le imprese, rappresenta un am-bito prioritario di intervento della poli-tica regionale, favorendo l’attivazionedi filiere produttive e lo sviluppo di at-tività collegate di ricerca e innovazione.La priorità ambientale come fattore dicompetitività è particolarmente rilevan-te per le Regioni del Mezzogiorno, so-prattutto per le Regioni dell’obiettivoConvergenza, le quali, nonostante gliavanzamenti istituzionali e i parziali ri-sultati conseguiti nella programmazio-ne 2000-2006, restano penalizzate da di-vari ancora elevati nella disponibilità equalità di servizi essenziali per cittadinie imprese, ma dove, al contempo, sonopresenti grandi opportunità di sviluppoconnesse alla innovazione tecnologicanell’uso delle risorse ambientali.Le azioni da realizzare nell’ambito diquesta priorità, così come l’integrazio-ne dei profili ambientali nelle altre prio-rità del Quadro (principalmente sistemiproduttivi, trasporti e mobilità nelle areeurbane), contribuiscono al raggiungi-mento degli obiettivi del Protocollo diKyoto di riduzione delle emissioni di gasserra e delle emissioni atmosferiche in-quinanti.La priorità si articola in due obiettivi ge-nerali, ciascuno dei quali persegue dueobiettivi specifici. Il primo obiettivo ge-nerale riguarda lo sviluppo delle ener-gie rinnovabili e il risparmio energetico.Il secondo obiettivo generale riguarda

la gestione delle risorse idriche, la ge-stione dei rifiuti, la bonifica dei siti in-quinati, la difesa del suolo e la preven-zione dei rischi naturali e tecnologici.In questa sede viene trattato solo il pri-mo dei due obiettivi generali della Prio-rità 3.

Obiettivo generale: fonti rinnovabilie risparmio energeticoLa politica regionale unitaria va orien-tata a rendere maggiormente disponi-bili risorse energetiche per i sistemi in-sediativi, produttivi e civili e ad opera-re per la riduzione dell’intensità ener-getica e per il risparmio di energia. Inquesta chiave, occorre prioritariamentee trasversalmente promuovere e soste-nere l’attivazione di filiere produttiveconnesse alla diversificazione delle fon-ti energetiche, all’aumento della quotadi energia prodotta con fonti rinnova-bili e al risparmio energetico.Questa strategia generale deve esseredeclinata in relazione alle specifiche con-dizioni locali, ambientali e produttive,e deve dotarsi di strumenti che permet-tano di conoscere e verificare le condi-zioni di coerenza degli interventi con laspecifica strategia locale e con la strate-gia generale.A tal fine, può essere appropriato assu-mere un’ottica strategica interregiona-le la cui attuazione sia affidata alla re-sponsabilità dei governi regionali e lo-cali e i cui requisiti di attuazione sianodefiniti in cooperazione con centri for-ti di competenza nazionale.Prerequisito per l’efficacia delle politi-che energetiche è la definizione e attua-zione dei Piani energetici regionali e lasistematizzazione del quadro normati-vo, in coerenza con le pertinenti diret-tive comunitarie.La politica regionale può altresì soste-nere in maniera sussidiaria l’adeguamen-to infrastrutturale e gestionale delle re-

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ti di distribuzione di energia, nelle areedi dimostrata inefficienza del mercato,attraverso meccanismi compensatori chepermettano di garantire il servizio, incoerenza con le politiche nazionali volteallo sviluppo di nuove linee di trasmis-sione e distribuzione.Questo obiettivo generale contribuisceal raggiungimento del target indicativoal 2012 fissato dalla Legge Finanziaria2008 art. 2 commi 167-172 (25% del con-sumo interno lordo di elettricità copertoda produzione interna di elettricità dafonti rinnovabili) e agli ulteriori obiet-tivi derivanti dalla normativa comunita-ria di settore e dalle decisioni del Con-siglio europeo di primavera del 2007, af-fiancando il rilevante impegno della po-litica ordinaria. Si riconosce, infatti, chele misure ordinarie di incentivazione del-la produzione di energia da fonti rinno-vabili (certificati verdi e tariffe incenti-vanti in “conto energia” per il fotovol-taico), sono coerenti con gli obiettivi na-zionali. A queste misure, si aggiungonoquelle relative alla promozione dell’effi-cienza energetica, tra cui il meccanismodei certificati bianchi e le recenti inno-vazioni introdotte con la Legge Finan-ziaria 2007 (Legge 296/2006).La politica regionale può contribuire al-la rimozione dei vincoli alla diffusionedelle energie rinnovabili e del risparmioenergetico, rappresentati soprattuttodal carente raccordo tra le politiche na-zionali e regionali (che si traduce anchein maggiore complessità delle procedu-re autorizzative), dagli alti costi di con-nessione alle reti, dall’insufficiente aper-tura all’innovazione, anche in terminidelle competenze necessarie, e dalla in-capacità di fondare gli interventi su unamaggiore condivisione del territorio edei cittadini. Ed è proprio con la finalitàdi massimizzare il contributo della poli-tica regionale al raggiungimento dei tar-get europei e nazionali che questo

obiettivo generale è perseguito attra-verso l’azione sinergica dei ProgrammiOperativi Regionali e del ProgrammaOperativo Interregionale “Energia Rin-novabile e Risparmio Energetico”.L’obiettivo generale si articola in dueobiettivi specifici:1. diversificazione delle fonti energeti-

che e aumento dell’energia prodottada fonti rinnovabili;

2. promozione dell’efficienza energeticae del risparmio dell’energia.

I Programmi Operativi in attuazionedel Quadro

Il Quadro Strategico Nazionale si attueràattraverso Programmi Operativi Regionalicon contributo comunitario FESR e Pro-grammi Operativi Regionali con contribu-to comunitario FSE e, per le Regioni dell’O-biettivo Convergenza e per l’area del Mez-zogiorno, attraverso cinque ProgrammiOperativi Nazionali con contributo comu-nitario FESR, tre Programmi Operativi Na-zionali con contributo comunitario FSE edue Programmi Operativi Interregionali(con contributo comunitario FESR).Ai Programmi Operativi Nazionali è affida-to il compito di promuovere, in attuazionedelle singole priorità di riferimento, quel-le politiche e azioni nel campo dell’Istruzio-ne, della Ricerca, dei Trasporti e della Sicu-rezza di natura sistemica e/o di rete, basatesu una visione e prospettiva di area, chesoddisfano la necessaria proiezione sovrare-gionale della strategia, ovvero assicuranoomogeneità di standard e opportunità alterritorio, mobilitando attori, conoscenzee strumenti, in grado di soddisfare questirequisiti.La scelta dei due Programmi Interregionali“Energie rinnovabili e risparmio energeti-co” e “Attrattori culturali, naturali e turi-smo” risponde all’esigenza, segnalata dal-le stesse regioni, di promuovere un’azionecollettiva in quegli ambiti di policy che of-

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frono l’opportunità, per l’uno, di coglierela natura sistemica dell’energia e, per l’al-tro, di valorizzare asset contigui non suffi-cientemente riconoscibili in modo disgiunto. La parte prevalente della strategia del Qua-dro attuata con le risorse comunitarie av-verrà attraverso Programmi Operativi Re-gionali monofondo, quindi con program-mi finanziati con contributo FESR e pro-grammi finanziati con contributo FSE.I Programmi Operativi Regionali, articolatiper macroarea “Competitività e occupazio-ne” (a sua volta articolata in programmi del-le Regioni Centro-Nord e programmi delleRegioni Mezzogiorno) e “Convergenza” so-no due (POR FESR e POR FSE) per ogni Re-gione e per ogni Provincia autonoma.Una parte della programmazione operati-va 2007-2013 del Quadro si realizzerà nelleRegioni “Convergenza” attraverso Pro-grammi Operativi Nazionali che, per ragio-ni attinenti al sistema di competenze isti-tuzionali e alla funzionalità e all’efficaciaattese, saranno affidati alla titolarità di unaAmministrazione centrale. I cinque Programmi Operativi Nazionali concontributo comunitario del FESR per le Re-gioni dell’obiettivo Convergenza sono: PONSicurezza per lo Sviluppo, PON Ambientiper l’apprendimento, PON Ricerca e com-petitività, PON Reti e mobilità, PON Gover-nance e Assistenza Tecnica.I tre Programmi Operativi Nazionali concontributo comunitario del FSE sono: PONCompetenze per lo Sviluppo, PON Gover-nance e Azioni di Sistema per le Regionidell’Obiettivo Convergenza e PON Azionidi sistema per le Regioni dell’ObiettivoCompetitività Regionale e Occupazione.

Programma Operativo Interregio-nale “Energie rinnovabili e rispar-mio energetico” 2007-2013

Il processo di costruzione del ProgrammaOperativo Interregionale è frutto di unalunga ed intensa attività di analisi e di pro-

grammazione avvenuta nell’ambito di ungruppo in cui hanno lavorato, affiancatee con un forte spirito di cooperazione in-teristituzionale, le Amministrazioni centra-li (Ministero dello Sviluppo Economico eMinistero dell’Ambiente), le 4 Regioni Con-vergenza e le Regioni Competitività delMezzogiorno.A partire dal contributo fornito dai tavolidi programmazione alla costruzione deiDocumenti Strategici, è emersa forte la ne-cessità di intervenire in campo energeticocon uno strumento interregionale che coin-volgesse tutte le Regioni del Mezzogiorno. La strategia energetico-climatica a livelloeuropeo si basa su un pacchetto di misu-re finalizzate, da un lato, a combattere icambiamenti climatici attraverso la ridu-zione delle emissioni ad effetto serra e dal-l’altro a ridurre la dipendenza dalle im-portazioni di energia e l’aumento dei prez-zi; in tale contesto la produzione di ener-gia da fonti rinnovabili assume un ruolofondamentale per il raggiungimento ditali obiettivi.Il Programma Interregionale Energie Rin-novabili e Risparmio Energetico (tabella 2)si articola in tre Assi prioritari:• Asse I, Produzione di energia da fonti rin-

novabili.• Asse II, Efficienza energetica ed ottimizza-

zione del sistema energetico.• Asse III, Assistenza Tecnica e azioni di ac-

compagnamento.L’obiettivo specifico dell’Asse I è il seguente:promuovere e sperimentare forme avanza-te di interventi integrati e di filiera finaliz-zati all’aumento della produzione di ener-gia da fonti rinnovabili. L’obiettivo specificosi articola in quattro obiettivi operativi:1. identificare e realizzare modelli di inter-

vento integrati e di filiera per le fonti rin-novabili;

2. promuovere e sostenere l’utilizzo dellefonti rinnovabili per il risparmio energe-tico degli edifici pubblici e utenze pub-bliche o ad uso pubblico;

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ENERGIA, AMBIENTE E INNOVAZIONE 3/2008 29

3. identificare e realizzare interventi spe-rimentali per ampliare il potenziale sfrut-tabile di fonti di energia rinnovabili;

4. definire e realizzare modalità e inter-venti finalizzati all’aumento della produ-zione di FER in territori individuati per illoro valore ambientale e naturale.

L’Asse II prevede il seguente obiettivo spe-cifico: promuovere l’efficienza energeticae ridurre gli ostacoli materiali e immate-riali che limitano l’ottimizzazione del si-stema.Tale obiettivo specifico si articola in cinqueobiettivi operativi:1. identificare e realizzare modelli di inter-

vento integrati e di filiera per l’efficienzaenergetica;

2. sperimentare e realizzare forme avan-zate di interventi di efficientamentoenergetico su edifici e utenze pubblicheo ad uso pubblico;

3. definire e realizzare modalità e inter-venti finalizzati all’aumento della produ-zione di FER e all’efficienza energetica interritori individuati per il loro valore am-bientale e naturale;

4. potenziare e adeguare l’infrastrutturadella rete di trasporto ai fini della diffu-sione delle fonti rinnovabili e della pic-cola e micro cogenerazione e il teleriscal-damento;

5. migliorare le conoscenze, le competen-ze e l’accettabilità sociale in materia dienergie rinnovabili ed efficienza energe-tica.

L’Asse III prevede il seguente obiettivo spe-cifico: migliorare l’efficienza e la qualitàdell’attuazione e la conoscenza del Pro-gramma”.Tale obiettivo specifico si articola in 3 obiet-tivi operativi:1. approfondire l’analisi del potenziale

sfruttabile ai fini energetici;2. rafforzamento della capacità di indirizzo

e di gestione del Programma;3. rafforzamento della capacità strategica

e di comunicazione del Programma.

I Programmi Operativi Regionali FESR

Rispetto al ciclo di programmazione 2000-2006, l’impostazione programmatica e lerisorse allocate rappresentano un cambia-mento sostanziale nell’approccio della po-litica regionale alle tematiche energetiche.In passato, tutti i programmi regionali del-le aree Obiettivo 1 e più della metà dei do-cumenti unici di programmazione dellearee Obiettivo 2 avevano previsto di finan-ziare interventi in campo energetico. In ta-le periodo erano state allocate risorse percirca 381 milioni di euro di contributo co-

Tabella 2 – Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013: assi prioritari e risorse finanziarie (euro)

Contributo Finanziamentonazionale totale

Asse I – Produzione di energia

da fonti rinnovabili

Asse II – Efficienza energetica

ed ottimizzazione 382.195.088 382.195.088 764.390.176 50

del sistema energetico

Asse III – Assistenza Tecnica

e azioni di Accompagnamento

Totale 803.893.176 803.893.176 1.607.786.352 50Fonte: Programma Operativo Interregionale Energie Rinnovabili e Risparmio Energetico 2007-2013

Contributocomunitario

FESRAssi prioritari

Tasso partecipazione

Comunitaria (%)

389.698.088 389.698.088 779.396.176 50

32.000.000 32.000.000 64.000.000 50

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munitario, di cui 334 milioni di euro per learee obiettivo 1 e 47 milioni di euro perquelle dell’obiettivo 2 (in totale, compresoil cofinanziamento nazionale, le risorse pro-grammate risultavano pari a 762 milionidi euro, 668 per l’Obiettivo 1 e 94 per l’o-

biettivo 2), coprendo con questo importorispettivamente il 2,1% e l’1,8% delle ri-sorse comunitarie programmate. Alloca-zioni, evidentemente più contenute rispet-to all’attuale ciclo di programmazione (ta-bella 3), che vede stanziate risorse comuni-

Tabella 3 – Risorse finanziarie previste dai Programmi Operativi Regionalie dal Programma Operativo Interregionale per il settore energia (milioni di euro)

Dotazione Dotazione Totale energia

finanziaria totale finanziaria energia su totale fondi (%)

Convergenza 17.882,9 1.413 8

Competitività 3.144,4 410 13

Totale 21.027,3 1.823 9

Fonte: elaborazione del Servizio per le politiche dei Fondi strutturali comunitari DPS/MSE su dati estratti dalle categorie di spesa dei PO

Obiettivo

Tabella 4 – Risorse finanziarie previste dai Programmi Operativi Regionali e dal Programma Operativo Interregionale per il settore energia, per tipologia di intervento

Convergenza POR

Convergenza POIN

Competitività 23,2 5,7 79,9 19,5 76,3 18,6 66,1 16,1 164,5 40,1 410,0

Totale 75,4 4,1% 331,6 18,2 385,9 21,2 256,1 14,0 774,0 42,5 1.823,0

Fonte: elaborazione ENEA su dati estratti dalle categorie di spesa dei POR FESR e del POIN Energia

Obiettivo

Fonti Rinnovabili Risparmio

EnergeticoTotale

Eolico Solare Biomassa Idro/Geot

52,2 8,1 181,7 28,3 109,6 17,1 70,0 10,9 227,6 35,5 641,1

70,0 9,1 200,0 25,9 120,0 15,5 381,9 49,5 771,9

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

Tabella 5 – Risorse finanziarie complessive dell’Obiettivo Convergenza per il settore energia nei POR FESR, per tipologia di intervento

Basilicata 16,0 29,1 7,0 12,7 7,0 12,7 25,0 45,5 55,0

Calabria 32,4 15,1 53,4 24,9 32,4 15,1 42,8 20,0 53,4 24,9 214,4

Campania 40,0 13,8 45,0 15,5 65,0 22,4 50,0 17,2 90,0 31,0 290,0

Puglia 76,0 36,2 36,0 17,1 98,0 46,7 210,0

Sicilia 32,0 6,1 176,2 33,6 80,2 15,3 41,6 7,9 193,8 37,0 523,8

Totale 104,4 8,1 366,6 28,3 220,6 17,1 141,4 10,9 460,2 35,5 1293,2

Fonte: elaborazione ENEA su dati estratti dalle categorie di spesa dei POR FESR

Obiettivo

Fonti Rinnovabili Risparmio

EnergeticoTotale

Eolico Solare Biomassa Idro/Geot

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

% su totaleenergia

Mln di euro

Fondi strutturali ed energia per le Regioni italiane

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ENERGIA, AMBIENTE E INNOVAZIONE 3/2008 31

tarie pari a 1,4 miliardi di euro per le areeConvergenza (2,8 miliardi di euro in tota-le, compreso il cofinanziamento naziona-le), e 410 milioni di euro per le aree Com-petitività (1.025 milioni di euro in totale,compreso il cofinanziamento nazionale).Significativa è l’allocazione delle risorse persingola tipologia di fonte rinnovabile. Per iprogrammi delle aree Convergenza (tabel-la 4), le risorse sono state equamente distri-buite tra interventi sull’efficienza energeti-ca e interventi sulle fonti energetiche rin-novabili. Le fonti più finanziate sono bio-masse e idroelettrico/geotermia, sulle qualipunta, tra l’altro, anche il programma in-terregionale energia. Per le aree Competi-tività circa il 60% delle risorse sono stateprogrammate sulle fonti rinnovabili (quasiequamente suddivise in solare, biomassa eidroelettrico/geotermia) mentre il restante40% è stato destinato ad interventi di ri-sparmio ed efficienza energetica.Nella tabella 5 vengono riportate le risor-se finanziarie complessive, comunitarie enazionali, programmate per il settoreenergia nei soli Programmi Operativi Re-gionali FESR, suddivise per tipologia di in-tervento e per Regione, per l’obiettivoConvergenza. Dall’analisi della tabella è possibile risalire aquali tipologie di intervento le singole Regio-ni destinano maggiormente le risorse finan-ziarie disponibili e a quali le minori risorse. Perle fonti rinnovabili, maggiori risorse sono desti-nate al settore solare (mediamente il 28,3%del totale con un massimo di 36,2% per la Pu-glia) e minori risorse sono destinate al setto-re eolico, dove alcune regioni non destinanoalcuna risorsa finanziaria. Per il Risparmio Ener-getico la media è del 35,5% del totale dellerisorse finanziarie destinate a tale settore, conun massimo del 46,7% per la Puglia ed un mi-nimo del 24,9% della Calabria. Le Regioni hanno tutte predisposto i loroPiani Operativi Regionali FESR ottenendol’approvazione da parte della Commissio-ne Europea.

Una sintesi degli interventi di tutte le Re-gioni e Province Autonome previsti nelsettore energia è riportata nella tabella 6.In questo quadro sinottico sono stati con-siderati tutti i POR FESR e vengono riporta-te le iniziative che si intendono program-mare in materia di promozione e svilup-po delle energie rinnovabili, volte a favo-rire il risparmio energetico e l’uso efficien-te dell’energia, per adempiere agli obbli-ghi imposti dal trattato di Kyoto e dallepriorità dettate dall’Unione Europea. Do-po aver definito l’asse prioritario di riferi-mento per ogni Regione, si è procedutoalla individuazione degli obiettivi specificie dei relativi “obiettivi operativi”; succes-sivamente, per ogni obiettivo operativo,sono state riportate le attività che le Re-gioni intendono incentivare per il raggiun-gimento dell’obiettivo generale ed i cor-rispondenti beneficiari. I dati finanziari ri-guardano l’ammontare delle somme to-tali stanziate per l’intero Asse di riferimen-to dai fondi strutturali comunitari, e il con-tributo nazionale. L’ENEA ha svolto in questi anni un impor-tante ruolo a supporto delle amministra-zioni regionali in campo energetico-am-bientale, in particolare nella predisposi-zione dei PEAR.La nuova programmazione 2007-2013 deiFondi Strutturali nel settore dell’energia ri-chiederà un impegno notevole da parte del-le strutture regionali, e l’ENEA intende for-nire tutte le competenze tecnico-scientifi-che di cui dispone per una efficace e profi-cua politica regionale in grado di beneficia-re pienamente delle risorse finanziarie mes-se a disposizione dall’Unione Europea.

Bibliografia

- Quadro Strategico nazionale.- Programma Operativo Interregionale EnergieRinnovabili e Risparmio Energetico.- Programmi Operativi Regionali FESR.- Newsletter sui fondi strutturali del Ministerodello Sviluppo Economico.

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Tabella 6 – Interventi nel settore energia contenuti nei Programmi Operativi Regionali FESR

ABRUZZO ASSE II“Energia”

€ 35.239.821

II.1 Promuovere la salvaguardia del-l’ambiente mediante misure di tu-tela ambientale ed interventi di ef-ficienza energetica e produzione dienergia da fonti rinnovabili

II.1 Promozione dell’efficienzaenergetica e sviluppo di fonti ener-getiche rinnovabili

BASILICATA ASSE VII“Energia

e sviluppo sostenibile”€ 186.000.000

VII.1 Migliorare l'equilibrio del bi-lancio energetico regionale attra-verso il risparmio e l'efficienza incampo energetico, il ricorso allefonti rinnovabili e l'attivazione del-le filiere produttive.

VII.1.1 Promozione del risparmio edell’efficienza in campo energeti-co

VII.1.2 Diversificazione delle fontienergetiche e aumento dell’energiaprodotta da fonti rinnovabili

VII.1.3 Promozione di filiere produt-tive nel campo della produzione dienergia e nella componentisticaenergetica

BOLZANO ASSE II“Sostenibilità ambientale

e crescita economica”€ 25.097.644

II.1 Favorire lo sviluppo di fontienergetiche alternative

II.2 Promuovere lo sviluppo di si-stemi di trasporto pulito nelle areeurbane

II.1.1 Promuovere la produzione el’utilizzo dell’idrogeno come fon-te energetica rinnovabile

II.1.2 Promuovere la produzione dienergia e le tecnologie legate agliimpianti fotovoltaici e solari

II 2.1 Aumentare i livelli di efficien-za del TPL ed il numero dei passeg-geri con particolare riferimento allearee urbane

II 2.2 Promuovere l’adozione di mo-dalità sostenibili di spostamento dipersone in ambito urbano

Regione/Asse/Dotazione Finanziaria Obiettivi Specifici Obiettivi Operativi

CALABRIA ASSE II“Energia”

€ 209.876.804

Promuovere e sostenere l’attiva-zione di filiere produttive connes-se alla diversificazione delle fontienergetiche, all’aumento dellaquota di energia prodotta con fon-ti rinnovabili e al risparmio ener-getico

II.1 Diversificare le fonti energeti-che e aumentare l'energia prodot-ta da fonti rinnovabili. (Comple-mentare al POIN)

II.2 Promuovere l'efficienza energeti-ca e il risparmio dell'energia. (Comple-mentare al POIN)

II.3 Incrementare la disponibilità dirisorse energetiche per usi civili eproduttivi e l'affidabilità dei servi-zi di distribuzione. (Complementa-re al POIN)

CAMPANIA ASSE III“Energia”

€ 300.000.000

III.1 Ridurre il deficit energetico,agendo, in condizioni di sostenibi-lità ambientale, sul fronte della pro-duzione, della distribuzione e deiconsumi

3.1 OFFERTA ENERGETICA

DA FONTE RINNOVABILE

Incrementare la produzione ener-getica da fonte rinnovabile e da co-generazione distribuita

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II.1.1 Promozione della produzione di energia da fonti rinno-vabiliII.1.2 Promozione di sistemi di risparmio energetico l’uso razio-nale dell’energia, sistemi di cogenerazione e trigenerazione II.1.3 Animazione per la promozione delle fonti rinnovabilie del risparmio energetico

II .1.1 Istituzioni e PMI

II 1.2 PMI e i grandi consumatori pubblici di energia

II 1.3 Enti locali

VII.1.1 Impiego di impianti, attrezzature materiali e tecno-logie innovative per il risparmio energetico e l’innalzamentodell’efficienza energetica degli edifici di proprietà pubblica edelle infrastrutture collettiveVII.1.2 Incremento dei volumi di energia elettrica endoge-na mediante la realizzazione di impianti innovativi che sia-no alimentati da fonti rinnovabili o lo sviluppo di forme evo-lute di cogenerazioneVII.1.3 Concessione di aiuti per investimenti produttivi nel com-parto della produzione della componentistica energetica edin particolare in quelli dedicati alla produzione di attrezzatu-re ed impianti, materiali e tecnologie innovative nel campodel risparmio energetico e del ricorso alle fonti rinnovabilinonché nel comparto della produzione di biocarburanti a par-tire da colture agroenergetiche

VII. 1.1 Enti pubblici territoriali e settoriali

VII 1.2 Enti pubblici territoriali, enti ed aziende del settore energetico ed imprese

VII 1.3 Imprese

II.1.1 Produzione dell’idrogeno da fonti rinnovabili e utiliz-zo come energia alternativa pulita

II.1.2 Promozione dello sfruttamento di impianti fotovoltai-ci e solari in ambito industriale e dei servizi pubblici e svilup-po di tecnologie e sperimentazioni

II.2.1 Miglioramento e pianificazione contestuale del TPL (fer-ro+gomma) e introduzione del cadenzamento ferroviario innuove linee.

II.2.2A) Definizione e implementazione di nuove modalità di ta-riffazione e pagamento e di informazione

II.2.2 B) Pendolarismo e mobility management

II. 1 Centri di ricerca e di competenza del setto-re, le imprese della provincia, singole o associa-te, anche con partecipazione pubblica, i serviziprovinciali e gli enti pubblici

II.2.1 Enti Pubblici, soggetti affidatari dei servi-zi di trasporto pubblico su gomma e su ferro.

II. 2.2 A) Gestori del TPL e l’ente pubblico con-cessionario, compresa la Provincia

II 2.2 B) Pubbliche Amministrazioni, incenti-vi alle grandi imprese che si dimostrino sen-sibili al tema

segue

Attività Beneficiari

II.1.1 Azioni per la produzione di energia da fonti rinnovabiliII.1.2 Azioni per la l'utilizzo di risorse endogene per la pro-duzione di energia e per la produzione di biocarburanti ebiocombustibiliII.1.3 Iniziative Pilota per la sperimentazione di tecnologie,prototipi e impianti per la produzione e l'utilizzo di ener-gia da fonti rinnovabili

II.2.1 Azioni per la diffusione di modelli di utilizzazione raziona-le dell'energia per la diminuzione dei consumi negli usi finali civi-li e industriali

II.3.1 Azioni per l’adeguamento agli standard nazionali del-la qualità e dell’affidabilità del servizio elettrico nelle areemontani, rurali e periferiche

3.1a Azioni per sostenere e/o realizzare impianti per la pro-duzione di energia proveniente da fonte solare, anche conl’utilizzo di tecnologie innovative a concentrazione; 3.1b Azioni per sostenere e/o realizzare impianti per la pro-duzione di energia proveniente da fonte eolica, anche conl’utilizzo di tecnologie innovative;3.1c Azioni per sostenere e/o realizzare impianti per la pro-duzione di energia proveniente da altre fonti rinnovabili;3.1d Azioni per sostenere e/o realizzare impianti per la pro-duzione di energia, da cogenerazione distribuita, in parti-colare da biomassa, inclusa la valorizzazione energetica del-la frazione organica dei rifiuti

Regione Calabria Amministrazioni Provinciali Enti Locali

II.2.1 Enti e Amministrazioni Centrali gesto-ri di servizi di energia con sedi nel territorioregionaleII.2.2 Enti Pubblici, Enti di Ricerca, Privati, So-cietà miste partecipate da Enti Pubblici

Regione Calabria, Concessionari di Servizi di Pubblica Utilità

3.1 Regione Campania, Ministero dello Svi-luppo Economico, Province, Comuni, EntiPubblici e territoriali, Comunità Montane,Enti Parco, Imprese

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3.2 EFFICIENZA DEL SISTEMA E POTENZIA-MENTO RETI

Migliorare l’efficienza del sistemae potenziare le reti per adeguarsiall’incremento della generazionedistribuita

3.3 CONTENIMENTO ED EFFICIENZA DELLA

DOMANDA

Migliorare l’efficienza energeticae contenere la domanda attraversol’ottimizzazione degli usi finali

EMILIA ROMAGNA ASSE III“Qualificazione

energetico-ambientale e sviluppo sostenibile”

€ 69.591.056

Promuovere la competitività ener-getica e la riqualificazione energe-tico-ambientale e logistica

III.1 Sostenere la qualificazione am-bientale ed energetica del sistemaproduttivo

III.2 Promuovere soluzioni sperimenta-li di mobilità sostenibile e di logisticamerci e persone finalizzate all’effi-cienza energetica o all’utilizzo di ener-gie a minor impatto ambientale

FRIULI V. GIULIA ASSE V“Ecosostenibilità ed efficienza

energetica del sistema produttivo”€ 38.031.269

Promuovere l’ecosostenibilità di lun-go termine della crescita economica

V.1 Sostenere l’efficienza energeticae l’utilizzo delle fonti rinnovabiliV.2 Sostenere processi produttiviecocompatibili attraverso la promo-zione della riduzione delle emissio-ni in atmosfera

LAZIO ASSE II“Ecosostenibilità

ed efficienza energetica del sistema produttivo”

€ 75.000.000(1)

Garantire le condizioni di sosteni-bilità ambientale preservando evalorizzando le risorse naturali, cul-turali e paesaggistiche per miglio-rare la qualità della vita e l'attrat-tività del territorio

II.1 Efficienza energetica ed ener-gia da fonti rinnovabili

LIGURIA ASSE II“Energia”

€ 28.666.000

Stimolare la produzione di energiada fonti rinnovabili e l'efficienzaenergetica

II.1 Incentivare i soggetti pubblici adun uso efficiente delle risorse energe-tiche, incoraggiandone un consumoe una produzione sostenibiliII.2 supportare le imprese negli inve-stimenti in efficienza energetica enella produzione di energia da fon-ti rinnovabili

LOMBARDIA ASSE II“Energia”

€ 50.000.000

Incremento dell’autonomia e dellasostenibilità energetica

II.1 Incremento della produzioneenergetica da fonti rinnovabili esviluppo della cogenerazione

II.2 Riduzione dei consumi energetici

MARCHE ASSE III“Efficienza energetica

e promozione delle energie rinnovabili”

€ 37.609.440

III.1 Promuovere uno sviluppo energe-tico sostenibile attraverso l'utilizzo del-le fonti rinnovabili, il miglioramentodell'efficienza energetica e la promo-zione del risparmio energetico

III.2 Sostenere l’innovazione per l’utiliz-zo e il risparmio dell’energia nel tessu-to imprenditoriale

III.1.1 Incrementare la produzione dienergia da fonti rinnovabiliIII.1.2 Promuovere azioni relative al mi-glioramento dell’efficienza energeticamediante la cogenerazioneIII.1.3 Promuovere il risparmio energeti-co in contesti urbani ed industrialiIII.2 Favorire gli interventi finalizzati alrisparmio energetico e all’utilizzo dellefonti rinnovabili in contesti produttivi

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3.2a Incentivi per la diversificazione delle fonti di approvvigionamen-to e per il completamento delle reti energetiche di distribuzione di bio-combustibili solidi, liquidi o gassosi derivanti dalle biomasse ed even-tualmente estesa alle reti di teleriscaldamento/trigenerazione, maad esclusione delle reti elettriche e di gas naturale convenzionali; 3.2b Azione per sostenere l’adeguamento e il potenziamentodella rete di distribuzione dell’energia elettrica, nel nuovo conte-sto di generazione distribuita e per assicurare la priorità di di-spacciamento dell’energia prodotta da fonti rinnovabili in situa-zioni di criticità del sistema elettrico nazionale3.3a Incremento dell’efficienza energetica degli edifici pubblici o aduso pubblico, anche mediante integrazione delle fonti rinnovabili, conforte capacità di veicolare un’azione informativa ed educativa, epromozione della certificazione energetica, da attuare anche in siner-gia con le iniziative di messa in sicurezza degli edifici stessi;3.3b Iniziative per interventi di efficienza energetica, anche at-traverso l’utilizzo delle fonti rinnovabili, in aree da riqualifica-re, nonché negli impianti di illuminazione di aree esterne; 3.3c Sostegno allo sviluppo dell’imprenditoria nel campodelle tecnologie innovative delle fonti rinnovabili e dell’ef-ficienza energetica

3.2 Regione Campania, Ministero dello Svi-luppo Economico, Province, Comuni, EntiPubblici e territoriali, Comunità Montane,Enti Parco, Imprese

3.3 Regione Campania, Ministero dello Svi-luppo Economico, Province, Comuni, EntiPubblici e territoriali, Comunità Montane,Enti Parco, Imprese

III.1.1 Innalzare la dotazione energetico-ambientale dellearee produttive Innalzare la dotazione energetico-ambien-tale delle aree produttive incrementare la competitività del-le PMI riducendone le emissioni inquinanti III.1.2 Sostegno a progetti innovativi nel campo delle tecno-logie energetico-ambientali, volti al risparmio energetico edall’utilizzo di fonti rinnovabili

III.2.1 Sostegno a progetti pilota di mobilità e logistica dimerci e persone, a finalità energetica

III 1.1 Enti pubblici, forme di partenariato pubbli-co-privato, le PMI e loro forme associate

III 1.2 PMI e le loro forme associate, formedi partenariato pubblico-privato.

III 2.1 Enti pubblici, forme di partenariatopubblico-privato e consorzi di imprese e Re-gione Emilia-Romagna

V.1.a) Sostenibilità energeticaV.1.b) Valorizzazione delle fonti energetiche rinnovabili

V.2.a) Riduzione delle emissioni in atmosfera

PMI e GIEnti locali e Regione FVG

Imprese

II.1 Promozione dell’efficienza energetica e della produzio-ne di energie rinnovabili

Regione Lazio, Enti Locali territoriali, PMI,Agenzie regionali e altri soggetti pubblici

II.1 Produzione di energia da fonti rinnovabili e efficienzaenergetica

II.2 Produzione di energia da fonti rinnovabili e efficienzaenergetica – Imprese

II.1 Soggetti pubblici

II.2 Imprese

segue

II.1.1 Realizzazione ed estensione delle reti di teleriscaldamentoII.1.2 Produzione di energia da impianti mini-idroelettrici, dafonti geotermiche e attraverso sistemi a pompa di caloreII.2.1 Interventi innovativi, anche a valenza dimostrativa, perridurre i consumi energetici e implementare la certificazioneenergetica degli edifici pubbliciII.2.2 Interventi per il miglioramento dell’efficienza energe-tica degli impianti di illuminazione pubblica

II.1.1 Enti Locali e Imprese

II.1.2 Enti Locali e Imprese

II.2.1 Enti Locali e Organismi pubblici

II.2.2 Enti Locali

III.1.a Incremento della produzione di energia da fonti rinnovabiliIII.1.b Promozione di azioni relative al miglioramento del-l’efficienza energetica mediante la cogenerazioneIII.1.c Iniziative di promozione del risparmio energetico incontesti urbani ed industrialiIII.1.d Sostegno agli investimenti delle imprese finalizzati al ri-sparmio energetico e all’utilizzo delle fonti rinnovabili

III.1 Regione Marche; Enti pubblici; Sogget-ti pubblici e/o privati in forma singola e asso-ciata

III.2 Imprese in forma singola o aggregata

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MOLISE ASSE II“Energia”

€ 25.990.030

Conseguire una maggiore autono-mia energetica ed una migliore so-stenibilità dei processi di sviluppo,attraverso la razionalizzazione deiconsumi energetici e la produzionedi energie rinnovabili

Conseguire una maggiore autono-mia energetica ed una migliore so-stenibilità dei processi di sviluppo,attraverso la razionalizzazione deiconsumi energetici e la produzionedi energie rinnovabili

PIEMONTE ASSE II“Sostenibilità ed efficienza ener-

getica”€ 270.639.610

Promozione dell’eco-sostenibilità dilungo termine della crescita econo-mica perseguendo una maggioreefficienza nell’utilizzo delle risorsenaturali

Ridurre l’uso intensivo delle fontienergetiche tradizionali attraversol’incremento della produzione ener-getica da fonti rinnovabili e promuo-vere l’efficienza ed il risparmio ener-getico nella produzione e consumodi energia

PUGLIA ASSE II“Uso sostenibile e efficiente delle

risorse ambientali ed energetiche per lo sviluppo”

€ 210.000.000(2)

II.2 Aumentare la quota di energiaproveniente da fonti rinnovabili,promuovere il risparmio energeti-co e migliorare l’efficienza energe-tica

II.2 Energia

SARDEGNA ASSE III“Energia”

€ 187.184.735

Promuovere l’efficienza energeticae la produzione di energia da FER

III.1 Aumentare la produzione dienergia da RES anche attraverso lapromozione della produzione dif-fusa dell’energia

III.2 Promuovere il risparmio, la ri-duzione dell’intensità e l’efficien-za energetica

SICILIA ASSE II“Uso efficiente

delle risorse naturali”€ 523.920.464(3)

II.1 Promuovere la diffusione delle fon-ti rinnovabili e favorire la razionaliz-zazione della domanda di energia,adeguare e monitorare gli impianti diproduzione e le reti di distribuzione

II.1.1 Favorire la produzione dienergia da fonti rinnovabili, atti-vando filiere produttive di tecno-logie energetiche, agroenergeti-che, biocarburanti

II.1.2 Sostenere l’incremento del-l’efficienza energetica negli usi fi-nali e la riduzione delle emissioniclimalteranti

II.1.3 Adeguare e completare le retidi distribuzione metanifere ed atti-vare sistemi di monitoraggio dellereti di trasporto e di distribuzionedell’energia elettrica e del gas

TOSCANA ASSE II“Competitività e sostenibilità

del sistema energetico”€ 53.435.733

Rafforzare la competitività del si-stema energetico e di contribuireal raggiungi mento degli obiettiviprevisti dal protocollo di Kyoto, ac-crescendo l’efficienza energetica eaumentando la quota di energiaprodotta da fonti rinnovabili

III.1 Sostenere l’attivazione di fi-liere produttive connesse alla di-versificazione delle fonti energe-tiche, promuovendo la produzio-ne e l’utilizzo delle energie rinno-vabiliIII.2 Promuovere l’efficienza ener-getica e lo sviluppo di sistemi effi-cienti di gestione dell’energia, an-

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37segue

II.1 Razionalizzazione dell’uso delle fonti energetiche

II.2 Razionalizzazione dell’uso delle fonti energetiche

II.1 Enti pubblici e le imprese, o loro raggrup-pamenti

II.2 Enti pubblici e le imprese (in particolarele PMI), o loro raggruppamenti

II.1.1 Produzione di energie rinnovabili

II.1.2 Beni strumentali per l’energia rinnovabile e l’efficien-za energeticaII.1.3 Efficienza energetica

II.1.1 Istituzioni e imprese

II.1.2 PMI e loro raggruppamenti

II 1.3 Imprese (prioritariamente PMI), EntiPubblici

II .2 Interventi per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabilie per l’adozione di tecniche per il risparmio energetico nei di-versi settori di impiego

Regione Puglia, Enti locali, Gestore SII, Au-torità di Bacino, Arpa, ATO rifiuti, ATO ac-que

III.1 Amministrazione regionale (anche at-traverso proprie agenzie in house); Enti lo-cali; Agenzie energetiche; Imprese singole eassociate; Università; Centri di ricerca

III.2 Amministrazione regionale; Enti locali;Agenzie energetiche; Imprese singole e as-sociate; Centri di ricerca

III.1a Aiuti alle PMI per la realizzazione di impianti strumentaliper la produzione di energia da fonti rinnovabili III.1b Aiuti alle PMI per la produzione di energia da fonti rin-novabili III.1c Sviluppo di filiere bioenergetiche: energia solare III.1d Sviluppo di filiere bioenergetiche: energia da biomasse dafiliere locali, la produzione di biocombustibili e biocarburanti, elegate al recupero, riciclaggio e riutilizzo dei rifiutiIII.1e Sviluppo di tecnologie solari termiche a concentrazione III.1f Realizzazione di mini centrali idroelettriche III.1g Azioni di accompagna mento: sensibilizzazione, diffusionedelle informazioni e sostegno tecnico per la produzione di ener-gia da fonti rinnovabili III.2.a Sostegno all’adozione dei principi di bioedilizia, bioarchi-tettura ed efficienza energetica degli edifici e utenze energeti-che pubbliche non residenziali III.2b Promozione di strumenti innovativi di assistenza tecnica per il rispar-mio e l’efficienza energetica e il supporto per la certificazione energe-tica degli edifici e utenze energetiche pubbliche non residenziali III.2.c Sostegno alla cogenerazione diffusa

II.1.1.1 Interventi per la costituzione di filiere produttive nelcampo delle fonti rinnovabili anche attraverso progetti pilota

II.1.1.2 Azioni di sostegno alla produzione di energia da fon-ti rinnovabiliII 1.2.1 Sostegno all’incremento dell’efficienza energetica negliusi finali e alla riduzione delle emissioni climalteranti, specie neisettori dell’industria, dei trasporti e dell’edilizia socio-sanitariaII.1.2.2 Programmi integrati a livello locale, comprendentianche azioni dimostrative, per la riduzione delle emissioniclimalteranti attraverso il perseguimento dell’autosufficien-za energetica, anche con riferimento al settore dell’industriae dei trasporti, tramite lo sfruttamento delle energie rinnova-bili e mediante l’uso dell’idrogeno quale vettore energeticoII.1.2.3 Incentivi all’efficienza energetica finalizzati alla certifi-cazione di edifici pubblici, specie nel settore socio-sanitarioII.1.3.1. Completamento della rete di distribuzione del metanoII.1.3.2 Realizzazione di un sistema di monitoraggio a livelloregionale, per la verifica della funzionalità delle reti di traspor-to e di distribuzione dell’energia elettrica e del gas metano

Regione Siciliana e sue Agenzie, Enti Localianche consorziati, Aziende Sanitarie edOspedaliere, altri Enti Pubblici, Aziende Pub-bliche e private, Soggetti a capitale pubbli-co regionale strumentale, centri di ricercapubblici e privati, PMI come definite dalladisciplina comunitaria anche associate, Con-sorzi ASI, Distretti produttivi, Autorità Ter-ritoriali Ottimali, Siciliacque S.p.A. Arpa Si-cilia ed Enti Parco

III.1 Sostegno per la realizzazione di impianti per la produzio-ne di energia da fonti rinnovabili

III.2 Azioni di promozione e sostegno per la razionalizzazio-

III.1 Imprese, Società, Consorzi, Imprese coo-perative; Enti Locali territoriali e loro asso-ciazioni

III.2 Imprese, Società, Consorzi, Imprese coope-rative; Enti Locali territoriali e loro associazioni

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TRENTO ASSE I“Energia/ambiente

e distretto tecnologico”€ 33.429.313

Promuovere la ricerca industrialee la competitività su prodotti e si-stemi a valenza energetico-am-bientale, rafforzando l'immaginedi territorio orientato alla sosteni-bilità

I.1 Incentivare la ricerca industrialenei settori del risparmio energeti-co, delle fonti alternative di ener-gia, della tutela dell'ambiente e deisistemi tecnologici applicati, ancheattraverso il Distretto TecnologicoEnergia-Ambiente della ProvinciaAutonoma di Trento

I.2 Promuovere la sostenibilità nelcampo dell'edilizia e della gestio-ne del territorio

che al fine di aumentare la compe-titività delle imprese nei mercatiIII.3 Assicurare il sostegno tecnicoai potenziali beneficiari al fine dipromuovere l’introduzione di tec-nologie di produzione energeticada fonti rinnovabili e di accrescerel’efficienza energetica

UMBRIA ASSE III“Efficienza energetica

e sviluppo di fonti rinnovabili”

€ 52.217.413

Promozione dell’eco-sostenibilitàdi lungo termine della crescita eco-nomica perseguendo una maggio-re efficienza nell’utilizzo delle ri-sorse naturali

Ridurre l’uso intensivo delle fonti ener-getiche tradizionali attraverso l’incre-mento della produzione energetica dafonti rinnovabili e promuovere l’effi-cienza ed il risparmio energetico nellaproduzione e consumo di energia

VALLE D'AOSTA ASSE II“Promozione dello sviluppo so-

stenibile”€ 9.000.000(4)

Rendere più attraente la regioneper i cittadini, per i turisti e per glioperatori economici

II.2 Promuovere lo sfruttamento ef-ficiente di fonti di energia rinno-vabili e l’efficienza energetica

VENETO ASSE II“Energia”

€ 67.903.237

Sviluppare le fonti energetiche rin-novabili e migliorare l’efficienzaenergetica

II.1 Ridurre il consumo energetico e au-mentare la produzione energetica dafonte rinnovabile; Contenere le ester-nalità negative delle attività produttive

(1)Dati finanziari relativi al solo Obiettivo Operativo II.1 (2)Dati finanziari relativi al solo Obiettivo Operativo II.2 (3)Dati finanziari relativi al solo Obiettivo Specifico II.1 (4)Dati finanziari relativi al solo Obiettivo Operativo II.2

riflettore

su

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I.1.1 Promozione della costituzione di laboratori tecnologici e la coo-perazione istituzionale nell’ambito della ricerca industrialeI.1.2 Sostegno alla ricerca industriale nel campo delle fonti energeti-che alternative e della tutela dell’ambienteI.1.3 Sviluppo di sistemi di monitoraggio e controllo dello stato ener-getico degli edifici, di analisi della performance energetica e dellealtre dimensioni della sostenibilità degli edifici I.1.4 Progetti di ricerca industriale finalizzata alla produzione, distri-buzione e utilizzo di fonti alternative e rinnovabili di energia, qualibiocombustibili, combustibili naturali, idrogeno I.1.5 Sviluppo e applicazione della domotica e dei sistemi tecnolo-gici applicati per il miglioramento della qualità e dell’efficienza ener-getica degli edificiI.1.6 Promozione dell'acquisizione e scambio di buone pratiche neisettori dell'edilizia sostenibile, della gestione del territorio, della pro-duzione di energia da fonti rinnovabili, anche attraverso lo sviluppodi relazioni con centri di eccellenza a livello internazionale ed azio-ni dimostrativeI.2.1 Interventi nel settore dell’edilizia finalizzati alla diffusione del-la cultura della sostenibilità e del risparmio energetico, secondo stan-dard di basso consumo e basso impatto ambientale riconosciuti alivello nazionale e/o internazionaleI.2.2 Interventi su infrastrutture (edilizia pubblica, scolastica, socio-assistenziale, unità produttive, etc.) per soddisfare criteri di ecocom-patibilità e di contenimento dei costi di gestioneI.2.3 Incentivazione all’installazione di impianti basati su fonti dienergia rinnovabiliI.2.4 Incentivazione alla messa in opera di isolamenti termici e tec-niche che limitino la dispersione di energiaI.2.5 Promozione dell’uso delle risorse rinnovabili, in particolare quel-le disponibili localmente, mediante impianti di combustione a biomas-sa e reti di teleriscaldamentoI.2.6 Incentivazione alla realizzazione di impianti di produzione dif-fusa di energia da fonti rinnovabiliI.2.7 Promozione della certificazione ambientale e di criteri di asse-gnazione di titoli rappresentativi dei risparmi di energia, della riduzio-ne delle emissioni e della maggiore produzione da fonti rinnovabiliI.2.8 Sostegno a programmi per il miglioramento dell’efficienza ener-getica degli impianti, con particolare riferimento a generatori di ca-lore, impianti termoelettrici e grandi impianti

I.1–1.5 Organismi di ricerca, Università e PMI

I.6 Enti pubblici, organismi di ricerca, Uni-versità e PMI

I.2.1 Enti locali, PMI

I.2.2 Enti locali, Enti eIstituzioni pubbliche, PMI

I.2.3 Enti locali,PMI

I.2.4 Enti locali, PMI

I.2.5 Enti locali, Imprese di servizi

I.2.6 – 2.8 Enti locali, PMI

ne e la riduzione dei consumi energetici e per l’efficienzaenergetica nei sistemi produttivi

III.3 Azioni di accompagnamento (sensibilizzazione, soste-gno tecnico) ai soggetti che operano sul territorio per pro-muovere e migliorare l’attuazione degli interventi per laproduzione di energia da fonti rinnovabili e per le misuredi risparmio energetico

III.3 Enti Pubblici e privati

II.1.1 Produzione di energie rinnovabiliII.1.2 Beni strumentali per l’energia rinnovabile e l’efficien-za energetica

II.1.3 Efficienza energetica

II.1.1 Istituzioni e imprese

II.1.2 PMI e loro raggruppamenti

II 1.3 Imprese (prioritariamente PMI), EntiPubblici

II.2.1. Sfruttamento delle fonti di energia rinnovabili e pro-mozione dell’efficienza energetica Regione Autonoma Valle d’Aosta

II.1.1 Incremento della produzione di energia da fonti rinnovabiliII.1.2 Interventi di riqualificazione energetica dei sistemi ur-bani: teleriscaldamento e miglioramento energetico di edi-fici pubblici2.1.3 Fondo di Rotazione per investimenti finalizzati al con-tenimento dei consumi energetici

Enti locali e/o Istituzioni pubbliche

Soggetti misti a prevalente partecipazionepubblica

Imprese e loro consorzi, associazioni, coope-rative e altre forme di aggregazione