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RIFIUTI IN SICILIA QUALE FUTURO?
ING. ANGELO PALMIERIPALERMO 28 GENNAIO 2009 [email protected]
PIANO GESTIONE RIFIUTIOrdinanza 1166 del 18/12/2002
Obiettivi del PIANO
• Riduzione a monte dei rifiuti• Riuso degli imballaggi• Raccolta Differenziata 35% nel 2008• Incenerimento 958.000 ton./anno pari al
38% dei rifiuti prodotti• Crescita Rifiuti 0,7%/anno
ORDINANZE DI AUTORIZZAZIONE DEL PIANO
• 27 ATO con responsabilità gestionale: hanno accumulato in due-tre anni debiti per circa 450 milioni di euro.
• Deresponsabilizzazione dei comuni• Gli ATO hanno la responsabilità delle
raccolta Rifiuti: la differenziata alla filiera CONAI, la indifferenziata al Sistema di smaltimento.
DISAPPLICAZIONE DEL PIANO
• Nessuna politica di riduzione• Nessuna politica di riuso• Raccolta differenziata al 20% nel 2012
senza ulteriori incrementi • Previsione d’incenerimento di1.660.000
t/a pari al 65% dei rifiuti prodotti, la più alta nel mondo
• Crescita rifiuti 2%/anno
SOVRADIMENSIONAMENTO
• 11 IMPIANTI DI TRASFERENZA• 9 IMPIANTI DI SELEZIONE con capacità di
ricevere 2.604.010 t/a di rifiuti contro una previsione di 1.616.919 t/a
• 4 IMPIANTI DI INCENERIMETO con capacità d’incenerimento di 1.656.370 t/a contro una previsione di 958.056 t/a
• 9 DISCARICHE con capacità 27.230.107 mc contro una previsione di 15.000.000 mc
INCENTIVI AGLI INCENERITORI
• Solo in Italia incentivi per 0,22 €/kwh
• Danimarca tassa di 40 €/ton.
• Svezia tassa di 10 €/ton.
• Norvegia tassa di 9 €/ton.
• In USA non si costruiscono più da 10 anni
SCELTE TECNICHE
• Ubicazione impianti scelta da imprese: Inceneritori siti nella valle del Simeto, sull’alveo del fiume Platani, nell’area
industriale di Augusta, a Bellolampo.• Tecnologia obsoleta della linea fumi• Contratti onerosi per i cittadini: il costo di
conferimento cresce se aumenta la R.D.
PROCEDURE IRREGOLARI
• Forti critiche dalla Corte dei Conti nella Relazione del mese di aprile 2007 sulla gestione dell’emergenza: disattenzione verso il rischio di infiltrazioni mafiose, spese fuori controllo, sovradimensionamento degli impianti, ecc.
• Bocciatura da parte della Corte di Giustizia Europea nel mese di luglio 2007 del bando di Gara del 3 agosto 2002 per difetto di pubblicità (leggi concorrenza): non pubblicato correttamente sulla gazzetta Europea. Si aspetta ancora il nuovo Bando.
• Iter molto travagliato per ottenere dal Ministero dell’Ambiente le Autorizzazioni alle emissioni in atmosfera per gli inceneritori, non rilasciate dalla regione per inadempimento delle aziende.
• Procedura di VIA non aderente al rispetto della normativa europea.
ORGANIZZAZIONE INFORMAZIONE
• Piano mai discusso in Parlamento• Nessun coinvolgimento preventivo delle
comunità locali: comuni, province, associazioni,ecc.
• Rispetto formale delle procedure di acquisizione pareri : oltre 20 conferenze di servizi nei mesi di luglio e agosto 2004 per acquisire pareri da parte di comuni, province, enti di controllo. Esiti positivi delle conferenze nonostante il parere contrario di molti comuni, alcune province, alcuni uffici.
• Azioni di mobbing verso il Servizio 3 Emissioni in atmosfera di ARTA che non aveva espresso parere favorevole.
• Accesso agli Atti non sempre agevole.
NORMATIVA DI PARTECIPAZIONE DEL PUBBLICO
• Accesso agli atti dlgs 195/05: abbiamo avuto la possibilità di leggere gli atti e presentare osservazioni. Mai una risposta.
• Partecipazione del pubblico nella fase di elaborazione del Piano: artt. 6 e 7 della Convenzione di Aarhus e direttiva 2003/35/CE,recepita in modo non conforme nel codice Ambiente (dlgs 152/2006) .
Nessun coinvolgimento in Sicilia. L’Italia a febbraio 2008 condannata dalla UE, per un caso
specifico, per inadempimento. Procedura applicata in alcune realtà in Toscana e
Veneto.
SITUAZIONE ATTUALE
• Nessuna politica di riduzione dei rifiuti• Nessuna politica di riuso degli imballaggi• Raccolta differenziata al 6,7%• Rifiuti in discarica 91%, come nel 2002• Disastro degli ATO• Impianti bloccati a causa della bocciatura
da parte della Corte di Giustizia Europea
PROSPETTIVE
• RIFORMA ATO INCERTA• NUOVO BANDO NON PRONTO• DISCARICHE NON A NORMA (173 kg/ab)
• IMPIANTI DI COMPOSTAGGIO POCHI: SOLO 60.000 t/a CONTRO LE 500.000 PREVISTE
• IMPIANTI NON PREVISTI NEL PIANO: GASSIFICATORE DI CATANIA PER 280.000 t/a
• DISASTRO AMBIENTALE?
ESEMPI VIRTUOSI IN SICILIA
• ATO TP2 Belice Ambiente: applica la R.D. porta a porta e ha raggiunto in pochi mesi il 40% e in due anni ha superato il 60% nei comuni interessati, applicherà la TIA invece della TARSU riducendo gli oneri a carico dei cittadini.
• Altri esempi virtuosi sono quelli di PA5 in cui si segnala Castelbuono con il 32% e di AG1 che su un vasto territorio con 128.000 abitanti realizza il 20%
AZIONI IMMEDIATE
• RIFORMA DEGLI ATO: solo azioni di coordinamento e indirizzo strategico
• LIBERI I COMUNI DI CONSORZIARSI• OBBLIGO DELLA R.D. PORTA A PORTA
in tutti i comuni• APPLICAZIONE IMMEDIATA DELLA
TARIFFA • ACCELERARE la realizzazione degli
impianti di compostaggio
UN NUOVO PIANO
• Mettere al centro il recupero della materia• Collaborazione con Università e privati per
ridurre la produzione dei rifiuti, per migliorare la distribuzione delle merci, per migliorare la progettazione, ecc.
• Responsabilizzare i Comuni e i cittadini.• Organizzare un efficiente Sistema di raccolta e
riciclaggio dei rifiuti• Coinvolgimento dei cittadini, nel rispetto della
direttiva 2003/35/CE
WWF SICILIAwwf.it/sicilia
COSA FANNO GLI ALTRI?
• AUSTRIA 60% R.D. 8% INC• GERMANIA 44%R.D. 23% INC• VENETO 49% R.D. 9% INC• LOMBARDIA 41% R.D. 30% INC• TORINO 36% R.D.• MILANO 40% R.D.• REGGIO EMILIA 70% R.D.
COMUNI e R.D.
• 151 Comuni campani oltre il 35% di R.D.
• DECINE di comuni oltre il 50% di R.D.
• Gibellina, e altri tre comuni al 65% in quattro mesi
• Castelbuono al 40%
• ATO Sciacca oltre il 35%
“I Fantastici 3"
Cassonetti Stradali
Perché la raccolta differenziata
I rifiuti sono risorse - Bruciarli è sbagliato:
Distruggono risorse utilizzabili
1. Consumano quatto volte più energia di quanta ne ricavano.
2. Non eliminano le discariche
3. Fanno male agli uomini e all’ambiente
4. Creano disoccupazione
5. Sono diseducativi.
6. Sono Costosi
Prodotti da Riciclaggio
• Carta Riciclata
• Bici e caffettiere in alluminio
• Nuovo vetro e nuovo acciaio
• Compost di qualità
• Dalla plastica: moquette, “pile”, filati diversi, arredi per auto, ecc.
• POSTI DI LAVORO
F U T U R O ?
NESSUNA DISCARICA
NESSUN INCENERITORE
RIFIUTI ZERO
DOVE VA LA SICILIA?
UN ALTRO PIANO RIFIUTI
E’ NECESSARIO
INTERVENTI URGENTI
• Modifiche ATO e loro struttura• Fissare obiettivi vincolanti di R.D. per ogni ATO• Modificare i Contratti di Servizio con le Imprese, in
funzione del risultato• Modificare “mission” dell’Agenzia: tutte le risorse
dedicate al raggiungimento degli obiettivi di Riduzione, Riuso, Riciclaggio.
• Introdurre Tariffa, con premio per la R.D.• Rendere da subito obbligatoria la raccolta separata
dell’organico.• Rendere obbligatorio gli acquisti “verdi” nel pubblico
E’ POSSIBILE? SI!
• Se si ritiene che i siciliani siano in grado di raggiungere obiettivi virtuosi.
• Se si prende coscienza che la Gestione Integrata dei Rifiuti è un problema complesso, che richiede impegno, professionalità e tenacia.
• Se si comprende che i cittadini non hanno alcuna responsabilità organizzativa.