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1 “Riconversione dell’attuale fabbricato magazzino in officina di manutenzione locomotive e carrozze singole e realizzazione di un nuovo capannone ad uso locale tecnico, magazzino, deposito bombole e materiale infiammabile, presso l’IDP di Milano Fiorenza” SPECIFICA TECNICA GENERALE

“Riconversione dell’attuale fabbricato magazzino in ... · Demolizione di strutture in conglomerato cementizio armato in fondazione. In particolare: 3 demolizione paraurti in

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“Riconversione dell’attuale fabbricato magazzino in officina di

manutenzione locomotive e carrozze singole e realizzazione di

un nuovo capannone ad uso locale tecnico, magazzino, deposito

bombole e materiale infiammabile, presso l’IDP di Milano

Fiorenza”

SPECIFICA TECNICA GENERALE

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1 DESCRIZIONE GENERALE

Nell’ambito del progetto relativo al trasferimento, presso l’IDP di Milano Fiorenza, delle attività di

manutenzione corrente dei treni regionali Lombardia, si rende necessario realizzare una nuova officina

di manutenzione locomotive e carrozze singole riconvertendo opportunamente l’attuale fabbricato

“Magazzino” e realizzando al contempo un nuovo capannone, da destinare ad uso locale tecnico,

magazzino, deposito bombole e materiale infiammabile.

Di seguito viene riportata una descrizione generale dei lavori oggetto della presente Specifica Tecnica:

� realizzazione di 14 postazioni di lavoro a rotabile singolo (carrozze/locomotive), per complessivi

n.7 binari di cui n.3 su colonnine con relative fosse di visita e n.4 a raso, all’interno dell’attuale

fabbricato “Magazzino” previo adeguamento infrastrutturale e impiantistico dello stesso;

� realizzazione delle opere civili e impiantistiche propedeutiche all’installazione di un carro

trasbordatore in corrispondenza dell’area retrostante l’attuale fabbricato “Magazzino” (lato Rho);

� realizzazione di n.1 binario esterno per l’accesso dei rotabili al carro trasbordatore e di n. 14

“tronchini” per ricovero rotabili oltre il carro trasbordatore stesso;

� realizzazione di un nuovo capannone (ml 50 x 20) in appendice alle prime due campate trasversali

(lato pesa) dell’esistente fabbricato “Magazzino”, da destinarsi ad uso locale

tecnico/magazzino/deposito materiale infiammabile e bombole;

L’ubicazione degli interventi suddetti, nell’ambito dell’IDP di Milano Fiorenza, è riportata nell’allegata

“Planimetria Generale” (TAV.1).

2 RICONVERSIONE FABBRICATO “MAGAZZINO”

2.1 DEMOLIZIONI E SCAVI (TAV.3, TAV.9)

I lavori di demolizione e scavi comprendono:

Demolizione di strutture in conglomerato cementizio armato in fondazione. In particolare:

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� demolizione paraurti in corrispondenza del binario interno esistente;

� demolizione pavimentazione industriale in corrispondenza dei n.7 binari interni da realizzare (di

cui n.3 su colonnine e n.4 a raso);

� demolizione trave e zoccolo reggi pannello in corrispondenza di ciascun nuovo portone

d’ingresso/uscita da realizzare (n.13 portoni);

� demolizione delle strutture in fondazione del deposito oli/vernici, ubicato all’interno dell’attuale

“Magazzino”.

Demolizione binario interno esistente modello pesante in corrispondenza del tratto da realizzare su

colonnine.

Rimozione di complessivi n. 26 pannelli di tamponatura (ml 2,50 x 5,50 a pannello) del fabbricato

“Magazzino” in corrispondenza dei nuovi portoni d’ingresso/uscita da realizzare.

Demolizione totale, all’interno dell’attuale “Magazzino”, del fabbricato deposito oli/vernici.

Scavi di fondazione per la realizzazione di n.7 binari interni (fino a -2,00 m in corrispondenza delle

tratte di binario su colonnine e fino a – 0,40 m in corrispondenza delle tratte di binario a raso).

Nel prezzo a base di gara sono compresi e compensati gli oneri per l’esecuzione dei tagli con sega

meccanica, della pavimentazione industriale esistente, necessari a circoscrivere le zone da demolire per

la realizzazione dei nuovi binari.

Prima di procedere ai lavori di demolizione sopra descritti, l’Appaltatore dovrà porre in atto idonee

misure (avvisi, sbarramenti, etc.) per impedire l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone e

mezzi di Stabilimento nella zona interessata dai lavori.

Tutti i materiali provenienti dalle demolizioni (compresa carpenteria metallica, infissi, etc.), salvo

disposizioni diverse impartite dalla D.L. in corso d’opera, restano di proprietà dell’Appaltatore.

I materiali suddetti saranno frantumati, caricati, trasportati e smaltiti a cura e spesa dell’Appaltatore

presso discarica autorizzata nel rispetto della normativa vigente.

L’Appaltatore dovrà curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano

correttamente e comunque attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza

e Coordinamento oltre che alle disposizioni impartite dalla Direzione Lavori.

In merito ai materiali provenienti dagli scavi e demolizioni in genere, sarà a cura e spese

dell’Appaltatore provvedere a:

� far eseguire, preventivamente alla rimozione, opportune analisi su campioni significativi di

materiale a mezzo laboratori ufficiali e certificati, al fine di ottenere la classificazione degli

stessi secondo le normative vigenti (D.Lgs 152/2006, D.Lgs 4/2008, CNR-UNI, etc.);

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� conferire gli stessi presso discariche autorizzate nel rispetto delle leggi in materia di tutela

ambientale oppure riutilizzare gli stessi come materiale per corpi strutturali in terra se risultanti

idonei a seguito dell’effettuazione delle analisi come suddetto (classificazione CNR-UNI).

Indipendentemente dall’esito delle prove suddette, l’Appaltatore non potrà mai avanzare alcuna pretesa

di compensi maggiorati e/o variazione dei prezzi contrattuali, parimenti non saranno riconosciuti

ulteriori compensi, sempre rispetto ai prezzi contrattuali, per l’eventuale deposito temporaneo, il carico,

trasporto, e lo smaltimento dei materiali di risulta qualunque siano le ubicazioni delle discariche che

l’Appaltatore stesso utilizzerà.

Nel prezzo a base di gara sono compresi e compensati gli oneri per l’effettuazione della verifica di

stabilità e la predisposizione dei puntellamenti necessari, i ponti di servizio interni e/o esterni, nonché

l’adozione e la messa in atto di tutte le precauzioni e cautele per evitare danni alla porzione limitrofa

dell’officina non interessata dai lavori di demolizione.

2.2 FONDAZIONI (TAV.5, TAV.9)

Sostituzione, in corrispondenza delle opere di fondazione dei binari su colonnine e per una profondità

di 50 cm circa, del terreno (qualora dotato di scadenti caratteristiche meccaniche) con terreni

provenienti da cave di prestito, compreso lo spianamento e la compattazione da eseguirsi con mezzi

meccanici in modo tale da ottenere un modulo di deformazione non inferiore a 400 daN/cmq.

Getto in opera di:

� magrone in conglomerato cementizio di classe Rck 150 per la realizzazione delle solette (spessore

minimo 15 cm) di n.3 binari interni su colonnine e delle solette (spessore minimo 10 cm) di n.4

binari interni a raso;

� magrone in conglomerato cementizio di classe Rck 150, spessore minimo 15 cm, per i muretti di

separazione tra la zona a quota -1,00 m dal p.d.f. (piano del ferro) in corrispondenza dei binari su

colonnine, comprese le rampe (p=12%), e la restante zona a raso a quota 0,00 m dal p.d.f.;

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 44 k controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione dei basamenti (spessore

minimo 20 cm) delle fosse da visita in corrispondenza dei binari su colonnine e dei basamenti

(spessore minimo 25 cm) dei binari a raso interni;

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 44 k controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione dei muretti di separazione, tra

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la zona a quota -1,00 m dal p.d.f. in corrispondenza dei n.3 binari su colonnine e la restante zona a

raso (a quota 0,00 dal p.d.f.), oltre che delle rampe (pendenza 12%) per l’accesso alla testata del

capannone (lato Milano Certosa) e delle scale per l’accesso all’altra testata del capannone (lato

Rho);

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 44 k controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione dei plinti con i tirafondi per

l’ancoraggio dei portali in acciaio di sostegno dei nuovi portoni.

Riempimento cavi, con materiale arido proveniente da cave di prestito, steso a strati di cm 30

opportunamente compattati, da portare in quota sino al piano di imposta del pacchetto di

pavimentazione industriale.

2.3 FOSSE DA VISITA (TAV.5, TAV.9)

Le n.3 fosse da visita saranno di tipo prefabbricate (conci in c.a.v. da assemblare in opera) e dovranno

essere conformi alla normativa UNI 9721 del 1990 ed eventuali successive integrazioni.

I lavori per la realizzazione di ciascuna delle n.3 suddette fosse da visita comprendono:

� la fornitura in opera della fossa da visita, in elementi prefabbricati in c.a.v., per binario su

colonnine metalliche (h=1,00 m) verniciate in colore giallo compreso i grigliati in vetroresina tipo

carrabile per il piano di lavoro a quota -1,32 m dal p.d.f. e relativi angolari sempre in vetroresina

tipo carrabile, le piastre speciali con attacco indiretto CK1, comprensive dei 4 bulloni per

l’ancoraggio della rotaia alla piastra della colonnina, della sottopiastra in gomma e degli organi di

attacco della rotaia anch’essi del tipo CK1;

� la messa a terra di tutte le masse metalliche;

� la fornitura in opera di conci speciali con scalette laterali per attraversamento sottobinario;

� il getto in opera dei baggioli in cls per il bloccaggio dei conci alla soletta di base compreso

l’onere, prima del getto stesso, per la realizzazione del perfetto allineamento delle fosse sia in

senso longitudinale che altimetrico in modo tale da ottenere, nella successiva fase di posa delle

rotaie, binari livellati con tolleranze di ± 1mm/ml senza l’aggiunta di spessori e/o altri

accorgimenti da porre sulle piastre di appoggio;

� la fornitura e posa in opera di scalette di accesso, sulle due testate della fossa, con profilati in

vetroresina e pedata in grigliato anch’esso in vetroresina tipo carrabile;

� l’impermeabilizzazione delle pareti esterne con guaina di bitume e elastomeri dello spessore di

almeno 4 mm;

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� la realizzazione della pendenza sul fondo fossa necessaria a consentire lo scolo delle acque

industriali (lavaggio/colaticci);

� la realizzazione della rete fognaria di smaltimento delle acque industriali provenienti dalle fosse

da visita, comprensiva della fornitura in opera delle tubazioni serie pesante di adeguato diametro,

dei pozzetti completi di chiusini/caditoie di tipo carrabile e dell’onere per la realizzazione degli

attraversamenti della stessa in corrispondenza delle strutture in fondazione del capannone

esistente. Le acque industriali dovranno essere recapitate nella vasca di prima pioggia (vedi par.

3.5), dalla quale dovranno essere inviate in pressione alla fognatura esistente delle acque

industriali sita nelle vicinanze del capannone V.O.M.C. n.2;

� la realizzazione delle canalizzazioni di servizio con l’impiego di tubazioni in PVC di adeguato

diametro idonee alla successiva posa degli impianti (illuminazione fosse, forza motrice, acqua

industriale e aria compressa) al servizio dei n.3 binari su colonnine con fosse di visita;

� il rinterro degli scavi, con materiale arido di cava, sino al piano di posa del pacchetto della

pavimentazione industriale, compreso il costipamento meccanico realizzato a strati non superiore

a cm 30.

E’ inoltre compresa la chiusura in testa di ciascuna fossa da visita.

2.4 ARMAMENTO (TAV.1, TAV.5)

All’interno dell’attuale fabbricato “Magazzino” è prevista la costruzione di n.7 nuovi binari di cui n.3

su colonnine con fosse di visita e n.4 a raso armati con traverse in c.a.v.p. tipo FS V 35 P e appoggiati

su platea continua in c.a.. All’esterno del capannone si deve inoltre prevedere la costruzione di tratte di

binario a raso, armate con traverse in c.a.v.p. tipo FS V 35 P e appoggiate su platea continua in c.a., per

il collegamento dei binari interno capannone al carro trasbordatore, e per il raccordo degli stessi al

fascio binari esterno, lato Milano Certosa, che sarà realizzato con altro provvedimento.

Nelle tratte di binario a raso è prevista la fornitura con posa in opera di profilati in acciaio ad “L” di

mm 50*50*5 (aventi funzione di controrotaia), da saldare con idonee zanche al bordo interno delle due

rotaie.

La posa delle tratte di binario su colonnine metalliche dovrà essere curata in maniera tale da avere

“binari orizzontali livellati”. Su tali tratte di binario, in sede di verifica, in deroga a quanto stabilito

dalle Norme Tecniche sopra richiamate, non saranno ammesse tolleranze superiori a ±1 mm/ml sia sul

livello longitudinale sia su quello trasversale.

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Sono comprese indistintamente tutte le lavorazioni, quali tagli, saldature alluminotermiche tipo pra,

regolazioni tensione interne delle rotaie, livellamento binari con mezzi rincalzatori (in corrispondenza

dei raccordi con i binari esistenti), etc., necessarie a dare i binari finiti a regola d’arte.

La costruzione dei binari, previsti in lunga barra saldata, dovrà avvenire nel rispetto delle norme

tecniche di cui alle Voci della tariffa “AM” nonché nell’Istruzione Tecnica di RFI – Direzione

Manutenzione –Ingegneria di Manutenzione – Armamento n. RFI TCAR-ST AR 01 001 A del

30/11/01.

Lo scartamento del binario sarà normale di ml 1,435 per i tratti in rettilineo e curve di raggio maggiore

a ml 275, mentre sarà opportunamente allargato nel rispetto della normativa vigente per i tratti in curva

di raggio minore a ml 275.

Le rotaie, in acciaio naturalmente duro qualità 900 A 60 UNI da ml 36, necessarie per la costruzione

dei binari saranno fornite a cura dell’Appaltatore, così come tutti i restanti materiali (traverse, piastre,

materiale minuto, pietrisco, etc.) in quanto compresi e compensati nel prezzo a base di gara.

2.5 PAVIMENTAZIONE (TAV.1)

La pavimentazione industriale da realizzare all’interno ed all’esterno (lato Milano Certosa) dell’attuale

fabbricato “Magazzino” sarà costituita dai seguenti strati:

� massicciata di sottofondo (solo per pavimentazione interna) di spessore minimo di 30 cm,

sormontata da uno strato di scorrimento fatto in tessuto non tessuto. La massicciata deve essere

caratterizzata da: omogeneità, assortimento granulometrico (pezzatura max dei grani 75 mm),

assenza di frazioni argillose, spessore adeguato alle caratteristiche del terreno naturale (crf

indagini geologiche allegate), buon grado di compattazione, di saturazione e di livellamento.

� barriera al vapore (solo per pavimentazione interna) realizzata in fogli di polietilene di spessore

non inferiore a 0,2 mm e sovrapposti per almeno 20 cm lungo i lati e ricoperta con tessuto non

tessuto e 3-4 cm di magrone;

� massetto in calcestruzzo Rck 300 (di spessore minimo pari a 20 cm per la pavimentazione

interna e di spessore variabile per il ripristino della quota a +0,00 m rispetto al p.d.f. per quella

esterna), armato o con doppio strato di rete elettrosaldata e copriferro maggiore o uguale a 1,3

volte il diametro massimo dell’aggregato o con fibre in acciaio. Gli inerti lapidei costituenti il

cls devono avere granulometria assortita e diametro massimo pari ad almeno 1/5 dello spessore

del massetto stesso. La composizione e la messa in opera del calcestruzzo deve essere tale da

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limitare fenomeni di curling e bleeding utilizzando, se necessario, additivi super fluidificanti e

altri additivi adeguati che consentano il mantenimento della lavorabilità richiesta dal

confezionamento unitamente alla presa omogenea. Per la pavimentazione interna si dovrà

prevedere la finitura superficiale della stessa, da realizzare nell’arco della medesima giornata

lavorativa, con spolvero di indurente minerale e cemento di colorazione azzurra e comunque da

concordare in via definitiva nel corso dell’affidamento dei lavori.

Dopo la posa in opera devono essere evitate brusche e continue evaporazioni; a tal fine dovranno essere

stesi dei teli sopra la lisciatura per almeno 3-7 giorni. Non è consentito l’utilizzo di antievaporanti.

La massicciata e il massetto devono essere opportunamente dimensionati in base alle caratteristiche

tecniche del terreno naturale (vedi relazione geotecnica-geologica allegata) e dei carichi applicati.

2.6 FINITURE (TAV.5, TAV.8, TAV.9, TAV.10)

Nell’ambito dei lavori per la riconversione dell’attuale fabbricato “Magazzino” sono previste nel

prezzo a base di gara:

� la fornitura e posa in opera di n.13 portoni (ml 5,00x5,25) industriali coibentati con apertura a

libro motorizzata comprese le porte per uscita di sicurezza da ricavare su n.4 dei suddetti

portoni. Sarà inoltre compresa la fornitura e posa in opera di n.13 dispositivi per la

motorizzazione dell’apertura/chiusura dei nuovi portoni;

� la fornitura e posa in opera di n.6 scale in Fe 430 C-D calmato e trattato mediante zincatura a

caldo da prevedere a fianco delle rampe di accesso alla testata del capannone lato Milano

Certosa;

� la fornitura in opera di ringhiera, in Fe 430 C-D calmato e trattato mediante zincatura a caldo, in

corrispondenza dei muretti di separazione tra la zona a raso e la zona a quota -1,00 m dal p.d.f.;

� la fornitura in opera di n.2 scale, in Fe 430 C-D calmato e trattato mediante zincatura a caldo,

per consentire l’accesso (da quota -1,00 m a quota 0,00 m) all’esistenti n.2 uscite di sicurezza

del capannone (lato binario di alimentazione carro trasbordatore);

� la realizzazione di canalizzazioni idonee per la successiva posa degli impianti tecnologici

all’interno del capannone;

� il ripristino della pannellatura di tamponamento in corrispondenza dei n.13 nuovi portoni;

� la realizzazione della rete fognaria per lo smaltimento delle acque industriali provenienti dai

pozzetti di raccolta/scarico da realizzare in corrispondenza delle prese dell’acqua industriale

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(vedi par. 2.7), comprensiva della fornitura in opera delle tubazioni in PVC serie pesante di

adeguato diametro, dei pozzetti completi di chiusini/caditoie di tipo carrabile e dell’onere per la

realizzazione degli attraversamenti della stessa in corrispondenza delle strutture in fondazione

del capannone. Le acque industriali dovranno essere recapitate nella vasca di prima pioggia

(vedi par. 3.5), dalla quale dovranno essere inviate in pressione alla fognatura esistente delle

acque industriali sita nelle vicinanze del capannone V.O.M.C. n.2;

� il ripristino dell’esistente fognatura delle acque meteoriche (provenienti dai pluviali del

capannone) interferente con la realizzazione dei binari (su colonnine/raso), comprensiva della

fornitura in opera delle tubazioni in PVC serie pesante di adeguato diametro, dei pozzetti

completi di chiusini di tipo carrabile e dell’onere per la realizzazione degli attraversamenti della

stessa in corrispondenza delle strutture in fondazione del capannone. Le acque meteoriche

provenienti dai pluviali dovranno essere recapitate in un pozzetto, da realizzare nelle vicinanze

della vasca di prima pioggia, dal quale dovranno essere inviate per gravità alla fognatura

esistente sul piazzale allacciata al torrente “Triulza”;

� la realizzazione della rete fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche provenienti dalla

platea in c.a. “nuova viabilità” del fabbricato “Magazzino” lato Milano Certosa, comprensiva

della fornitura in opera delle tubazioni in PVC serie pesante di adeguato diametro, dei pozzetti

completi di chiusini/caditoie in ghisa di tipo carrabile. Inoltre, all’esterno di ciascun portone

d’ingresso/uscita del capannone, si deve prevedere la realizzazione di opportune canale

complete di grigliato in ghisa tipo carrabile per la raccolta delle acque meteoriche. Le acque

meteoriche provenienti dalla platea in c.a. esterna dovranno essere recapitate nella vasca di

prima pioggia;

� il mantenimento ed eventuale ripristino di condutture in esercizio interferenti con l’esecuzione

dei lavori, quali linee elettriche in cavidotto/cunicolo, rete interrata antincendio, linea elettrica

di alimentazione pozzo, rete fognaria, rete di terra, etc.);

� gli interventi di modifica alle tubazioni dell’esistente impianto di riscaldamento dell’attuale

fabbricato “Magazzino”, comprese le opere murarie necessarie (scavi, nuovi pozzetti, apertura

di asole su pareti in cls, etc.), interferenti con la realizzazione del nuovo binario esterno di

accesso al carro trasbordatore e del tratto di binario di sosta convogli in corrispondenza

dell’uscita di suddette tubazioni dal relativo cunicolo di servizio.

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2.7 IMPIANTI TECNOLOGICI (IM01, IM02, IE001, IE002, IE003, IE004, IE005-1-2-3, IE006)

All’interno dell’attuale fabbricato “Magazzino” si dovrà prevedere la realizzazione dei seguenti

impianti tecnologici:

� Impianto elettrico luce/forza motrice;

� Impianto produzione/distribuzione aria compressa e relative prese;

� Impianto di distribuzione acqua e relative prese.

IMPIANTO ELETTRICO

Riferirsi alla relativa specifica tecnica (allegato IE000) ed elaborati di progetto (IE001, IE002, IE003,

IE004, IE005-1-2-3, IE006).

IMPIANTO PRODUZIONE/DISTRIBUZIONE ARIA COMPRESSA (T AV. IM001)

Si deve prevedere la realizzazione di una centrale di produzione aria compressa all’interno di uno

specifico locale da ricavare in prossimità della testata del nuovo capannone.

Il locale destinato al contenimento della centrale di produzione di aria compressa dovrà essere dotato

frontalmente di opportune aperture in grigliato (in acciaio zincato) per garantirne la corretta

ventilazione.

La centrale di produzione aria compressa sarà costituita da:

� n.1 compressore di tipo rotativo a vite a giri variabili avente pressione massima pari a 10 bar,

portata massima 4.500 l/min, potenza elettrica assorbita circa 30 kW, raffreddamento ad aria,

lubrificazione ad olio. Il compressore deve essere accoppiato direttamente con il rispettivo

motore elettrico e deve essere dotato di un circuito dell’olio di raffreddamento e lubrificazione

completo di scambiatore olio/aria. L’aria compressa prodotta deve essere convenientemente

raffreddata mediante apposito scambiatore. Lo scambiatore deve essere interessato da una

circolazione forzata di aria ambiente messa in movimento da un apposito ventilatore. Completa

la dotazione del compressore un separatore olio/aria ed uno di condensa. Il motore elettrico che

aziona il compressore dove essere in classe d’isolamento “F” e con grado di protezione non

minore di “IP55”. Il compressore dove essere corredato di un apposito quadro elettrico,

realizzato secondo le Norme CEI vigenti, per il comando, la protezione ed il controllo. In

particolare il sistema di regolazione, di tipo elettronico, dove principalmente programmare le

condizioni di esercizio, l’avviamento e l’arresto (giornalmente e/o settimanalmente) oltre a

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monitorare i principale parametri operativi del compressore ed in caso di scostamento di questi

da valori di soglia preimpostati, dare un segnale di allarme e fermare il compressore stesso.

� n.1 essiccatore a ciclo frigorifero in grado di essiccare almeno 4.500 litri di aria fino ad un

punto di rugiada di -20°C;

� n.1 serbatoio di accumulo aria, da installarsi a monte dell’essiccatore, omologato ISPESL, di

capacità pari a 2.000 litri completo di valvola di sicurezza e scaricatore automatico di

condensa;

� n.1 filtro disoleatore con grado di filtrazione 1 micron e portata adeguata da installare a monte

dell’essiccatore;

� n.1 filtro disoleatore con grado di filtrazione 0,01 micron e portata adeguata da installare a

valle dell’essiccatore;

� n. 2 scaricatori automatici di condensa, per i filtri di cui sopra, da collegare ad una rete di

scarico;

� n. 1 separatore acqua/olio di caratteristiche adeguate al trattamento della condensa raccolta;

� valvole, tubazioni, raccordi e by pass dei filtri, dell’essiccatore e del serbatoio, realizzati con

valvole a sfera e tubazioni in acciaio zincato di sezioni idonee. Le condutture, a montaggio

ultimato dovranno essere verniciate, previa stesura di aggrappante, con due mani di colore

identificativo del fluido trasportato, in accordo a quanto previsto dalle norme tecniche vigenti.

A partire dalla centrale di produzione di aria compressa si dovrà realizzare una rete di distribuzione aria

all’interno dell’attuale fabbricato magazzino e del nuovo capannone da costruire.

La rete di distribuzione sarà costituita da tubazioni in acciaio zincato senza saldatura (Mannesmann),

con giunzioni filettate e raccordi in ghisa, oltre che dalle valvole a sfera di intercettazione necessarie.

Le tubazioni in acciaio zincato saranno quindi verniciate, previa stesura di aggrappante, con due mani

di colore identificativo del fluido trasportato, in accordo a quanto previsto dalle norme tecniche vigenti.

Si dovranno inoltre prevedere complessivamente n.42 gruppi prese pneumatiche di servizio da

installare a parete, sui pilastri e lungo i n.3 binari su colonnine. Tali gruppi prese saranno ciascuno

composti da:

� n.1 valvola a sfera di intercettazione;

� n.1 filtro aria e scaricatore manuale di condensa;

� n.1 regolatore di pressione;

� n.1 unità di lubrificazione aria;

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� n.1 attacco di tipo rapido da ½” per tubazione flessibile derivato a monte dell’elemento

lubrificante;

� n.1 attacco di tipo rapido da ½” per tubazione flessibile derivato a valle dell’elemento

lubrificante;

Le prese sopra descritte dovranno essere realizzate con materiale e componenti adeguati ad un uso

continuativo e pesante.

IMPIANTO DISTRIBUZIONE ACQUA (TAV. IM002)

Si deve realizzare, a partire dal punto più prossimo della rete idrica dell’impianto di Milano Fiorenza,

la rete di distribuzione dell’acqua, comprensiva delle relative prese, all’interno dell’attuale fabbricato

“Magazzino” e del nuovo capannone da costruire.

Per le condutture metalliche da realizzare devono essere impiegate tubazioni in acciaio zincato senza

saldature e con giunzioni filettate (Mannesmann).

Le condutture metalliche a vista devono essere verniciate (previa stesura di aggrappante) con due mani

di colore identificativo del fluido trasportato.

Le opere necessarie per l’intercettazione e l’allacciamento alla rete idrica esistente sono a carico

dell’Appaltatore, così come le opere di ripristino a seguito di eventuali tagli e demolizioni praticate per

consentirne l’intercettazione.

Dovranno inoltre essere fornite in opera n. 10 prese per acqua industriale parte delle quali (n.4) da

installare a parete e la restante parte (n.6) da installare lungo i n.3 binari su colonnine. Le suddette

prese saranno composte ciascuna da un rubinetto a sfera da ¾” con comando a leva e da un attacco

rapido da ¾”.

In corrispondenza di ciascuna presa a parete dovrà essere realizzato un pozzetto di raccolta,

comprensivo di grigliato di tipo carrabile, per lo smaltimento delle acque che dovranno confluire alla

rete fognaria delle acque industriali.

3 REALIZZAZIONE FOSSA CARRO TRASBORDATORE

3.1 DEMOLIZIONI E SCAVI (TAV.3, TAV.11)

I lavori di demolizione e scavi comprendono:

� demolizione del cordonato in cls e della pavimentazione esterna in piastrelle in cls autobloccanti

tra la fossa del carro trasbordatore e la facciata del capannone (lato Rho);

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13

� demolizione cordonato in cls interferente con la costruzione del binario di alimentazione carro

trasbordatore;

� scavi di fondazione fino a quota -1,50 m per la realizzazione della fossa del carro trasbordatore;

� scavi di fondazione da quota -1,50 m a quota -2,80 m, all’interno della fossa del carro

trasbordatore, per la posa delle travi di sostegno delle rotaie;

� demolizione tratto di binario, modello pesante, per sosta convogli adiacente alla fiancata laterale

del fabbricato “Magazzino” compresa la rimozione del paraurti metallico esistente;

� scavi per formazione cassero delle n.7 tratte di binario esterne per il collegamento dei binari

interno capannone al carro trasbordatore;

� scavi per formazione cassero di n.14 tronchini per ricovero rotabili oltre la fossa del carro

trasbordatore;

� scavi per formazione cassero della tratta di binario di alimentazione carro trasbordatore.

Prima di procedere ai lavori di demolizione sopra descritti, l’Appaltatore dovrà porre in atto idonee

misure (avvisi, sbarramenti, etc.) per impedire l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone e

mezzi di Stabilimento nella zona interessata dai lavori.

Tutti i materiali provenienti dalle demolizioni (compresa carpenteria metallica, infissi, etc.), salvo

disposizioni diverse impartite dalla D.L. in corso d’opera, restano di proprietà dell’Appaltatore.

I materiali suddetti saranno frantumati, caricati, trasportati e smaltiti a cura e spesa dell’Appaltatore

presso discarica autorizzata nel rispetto della normativa vigente.

L’Appaltatore dovrà curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano

correttamente e comunque attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza

e Coordinamento oltre che alle disposizioni impartite dalla Direzione Lavori.

In merito ai materiali provenienti dagli scavi e demolizioni in genere sarà a cura e spese

dell’Appaltatore provvedere a:

� far eseguire, preventivamente alla rimozione, opportune analisi su campioni significativi di

materiale a mezzo laboratori ufficiali e certificati, al fine di ottenere la classificazione degli stessi

secondo le normative vigenti (D.Lgs 152/2006, D.Lgs 4/2008, CNR-UNI, etc.);

� conferire gli stessi presso discariche autorizzate nel rispetto delle leggi in materia di tutela

ambientale oppure riutilizzare gli stessi come materiale per corpi strutturali in terra se risultanti

idonei a seguito dell’effettuazione delle analisi come suddetto (classificazione CNR-UNI).

Indipendentemente dall’esito delle prove suddette, l’Appaltatore non potrà mai avanzare alcuna pretesa

di compensi maggiorati e/o variazione dei prezzi contrattuali, parimenti non saranno riconosciuti

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14

ulteriori compensi, sempre rispetto ai prezzi contrattuali, per l’eventuale deposito temporaneo, il carico,

trasporto, e lo smaltimento dei materiali di risulta qualunque siano le ubicazioni delle discariche che

l’Appaltatore stesso utilizzerà.

Nel prezzo a base di gara sono compresi e compensati gli oneri per l’effettuazione della verifica di

stabilità e la predisposizione dei puntellamenti necessari, i ponti di servizio interni e/o esterni, nonché

l’adozione e la messa in atto di tutte le precauzioni e cautele per evitare danni alla porzione limitrofa

dell’officina non interessata dai lavori di demolizione.

3.2 FONDAZIONI (TAV.11) Sostituzione del terreno (qualora dotato di scadenti caratteristiche meccaniche), per 50 cm circa di

profondità, in corrispondenza delle opere in fondazione, con terreni provenienti da cave di prestito,

compreso lo spianamento e la compattazione da eseguirsi con mezzi meccanici in modo tale da ottenere

un modulo di deformazione non inferiore a 400 daN/cmq.

Getto in opera di:

� magrone (spessore minimo 15 cm) in conglomerato cementizio di classe Rck 150 per la

realizzazione delle travi in c.a. di sostegno delle rotaie del carro trasbordatore, delle travi laterali

in c.a. della fossa, del basamento della fossa, del basamento della pavimentazione industriale sui

quattro lati della fossa;

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 44 k controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione delle travi di sostegno delle

rotaie del carro trasbordatore, delle travi laterali della fossa, del basamento della fossa con

pendenza necessaria a consentire lo scolo delle acque meteoriche, del basamento della

pavimentazione industriale (con pendenza necessaria a consentire lo scolo delle acque meteoriche)

sui quattro lati della fossa.

3.3 ARMAMENTO (TAV.1, TAV.5)

È prevista la costruzione di una nuova tratta esterna di binario, con traverse in c.a.v.p tipo FS V 35 P su

ballast, per l’alimentazione del carro trasbordatore oltre alla costruzione di n.8 tratte di binario a raso,

armate con traverse in c.a.p. tipo FS V 35 P e appoggiate su platea continua in c.a., per il collegamento

al carro trasbordatore dei n.7 binari interno capannone e del suddetto binario su ballast.

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Oltre la fossa del carro trasbordatore (lato Rho) è inoltre prevista la costruzione di n.14 tronchini per

ricovero rotabili singoli (carrozze/locomotive). I binari dei tronchini saranno realizzati con traverse in

c.a.p. tipo FS V 35 P, appoggiate su platea in c.a. per i primi 5 m a partire dalla fossa del carro

trasbordatore, e su ballast per la restante parte.

A completamento delle opere di armamento si deve prevedere la costruzione del tratto di binario (con

traverse in c.a.v.p tipo FS V 35 P su ballast) di sosta convogli in corrispondenza dell’uscita delle

tubazioni dell’impianto di riscaldamento dell’attuale fabbricato “Magazzino” dal relativo cunicolo di

servizio oltre al relativo raccordo con il binario esistente realizzato con altro provvedimento.

Nei tratti di binario a raso è prevista la fornitura con posa in opera di profilati in acciaio ad “L” di mm

50*50*5 (aventi funzione di controrotaia), da saldare con idonee zanche al bordo interno delle due

rotaie.

Sono comprese indistintamente tutte le lavorazioni, quali tagli, scavo cassonetti, costipamento piano di

posa ballast, fornitura in opera di geotessile non tessuto in poliestere o polipropilene, pietrisco,

saldature alluminotermiche tipo pra, regolazioni tensione interne delle rotaie, livellamento binari con

mezzi rincalzatori (in corrispondenza dei raccordi con i binari esistenti), etc., necessarie a dare i binari

finiti a regola d’arte.

La costruzione dei binari, previsti in lunga barra saldata, dovrà avvenire nel rispetto delle norme

tecniche di cui alle Voci della tariffa “AM” nonché nell’Istruzione Tecnica di RFI – Direzione

Manutenzione –Ingegneria di Manutenzione – Armamento n. RFI TCAR-ST AR 01 001 A del

30/11/01.

Lo scartamento del binario sarà normale di ml 1,435 per i tratti in rettilineo e curve di raggio maggiore

a ml 275, mentre sarà opportunamente allargato nel rispetto della normativa vigente per i tratti in curva

di raggio minore a ml 275.

Le rotaie, in acciaio naturalmente duro qualità 900 A 60 UNI da ml 36, necessarie per la costruzione

dei binari saranno fornite a cura dell’Appaltatore, così come tutti i restanti materiali (ballast, traverse,

piastre, materiale minuto, etc.) in quanto compresi e compensati nel prezzo a base di gara.

3.4 PAVIMENTAZIONE (TAV. 1)

La pavimentazione industriale da realizzare sui quattro lati della fossa del carro trasbordatore sarà

costituita da massetto in calcestruzzo Rck 300 (spessore minimo pari a 20 cm) armato con doppio strato

di rete elettrosaldata e copriferro maggiore o uguale a 1,3 volte il diametro massimo dell’aggregato o

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con fibre in acciaio. Gli inerti lapidei costituenti il cls devono avere granulometria assortita e diametro

massimo pari ad almeno 1/5 dello spessore del massetto stesso. La composizione e la messa in opera

del calcestruzzo deve essere tale da limitare fenomeni di curling e bleeding utilizzando, se necessario,

additivi super fluidificanti e altri additivi adeguati che consentano il mantenimento della lavorabilità

richiesta dal confezionamento unitamente alla presa omogenea.

Dopo la posa in opera devono essere evitate brusche e continue evaporazioni; a tal fine dovranno essere

stesi dei teli sopra la lisciatura per almeno 3-7 giorni. Non è consentito l’utilizzo di antievaporanti.

E’ prevista inoltre la realizzazione della pavimentazione in conglomerato bitumoso nella restante area

esterna. Tale pavimentazione dovrà essere costituita dai seguenti strati:

� fondazione stradale con misto stabilizzato (spessore 25 cm);

� strato di collegamento in conglomerato bitumoso (spessore 12 cm);

� tappeto di usura in conglomerato bitumoso (spessore 3 cm).

3.5 FINITURE (TAV.5, TAV.9, TAV.10, TAV. 11) Nell’ambito dei lavori per la realizzazione della fossa del carro trasbordatore sono previste nel prezzo a

base di gara:

� la fornitura e posa in opera, lungo i n.2 lati corti della fossa del carro trasbordatore, della ringhiera

in tubalori di acciaio nuovo Fe 430 C-D calmato e trattato mediante zincatura a caldo;

� la fornitura e posa in opera di n.4 rotaie burback tipo A 100, in acciaio nuovo Fe 430 C-D

calmato, per la movimentazione del carro trasbordatore;

� la fornitura e posa in opera di tirafondi per il fissaggio delle rotaie burback e dei respingenti del

carro trasbordatore;

� la fornitura e posa in opera di piastre, zanche, angolari (in acciaio nuovo Fe 430 C-D calmato)

oltre a quanto altro necessario per il fissaggio delle rotaie burback e dei respingenti del carro

trasbordatore;

� la fornitura e posa in opera di n.8 respingenti metallici in acciaio nuovo Fe 430 C-D calmato

(compresa la verniciatura degli stessi);

� la realizzazione di cavedii/cunicoli per la successiva posa in opera delle linee di alimentazione del

carro trasbordatore/pompe di rilancio acque industriali/impianto di illuminazione area tronchini e

carrotrasbordatore;

� la fornitura e posa in opera di n.13 paraurti metallici a forma triangolare tipo FS compresa la

rimozione e successiva posa in opera di n.1 paraurti metallico esistente;

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� la realizzazione della rete fognaria per lo smaltimento delle acque meteoriche (interno fossa carro

trasbordatore e marciapiedi esterni ai lati della stessa), comprensiva della fornitura in opera delle

tubazioni in PVC serie pesante di adeguato diametro, dei pozzetti completi di chiusini/caditoie in

ghisa di tipo carrabile. Le acque meteoriche dovranno essere recapitate nella vasca di prima

pioggia;

� la fornitura e posa in opera di una vasca prefabbricata camionabile in monoblocco c.a.v. a doppia

camera di volume adeguato atto a consentire l’accumulo ed il rilancio in pressione delle acque

industriali e di quelle meteoriche di prima pioggia provenienti dalla fossa del caro trasbordatore e

dai marciapiedi perimetrali della stessa, del capannone esistente e di quello di nuova realizzazione.

La vasca dovrà essere dotata di scolmatore automatico (by pass) per le acque meteoriche di seconda

pioggia, comprese valvole di chiusura a galleggiamento, dispositivo di dissabbiatura di tipo statico

nonché di n° 2 elettropompe di sollevamento (di cui n.1 elettropompa di rilancio acque industriali

installata nella prima camera e n. 1 elettropompa di rilancio acque di prima pioggia accumulate nella

seconda camera) di tipo sommergibile, di adeguata portata e prevalenza, per esercizio di tipo

continuo, dotate di piede di accoppiamento automatico e tubi guida compresi collegamenti idraulici

e accessori come, valvole di intercettazione manuali, valvole di non ritorno a flusso libero, prese per

manometri con valvola di intercettazione e by pass a tre vie, sezione di accumulo sostanze flottate,

sensore di precipitazione e dispositivo pluviometrico di controllo e comando apparecchiature di

sollevamento. E’ compresa la fornitura e posa in opera del quadro elettrico locale di controllo e

comando delle pompe, da ubicare in posizione limitrofa alla vasca di prima pioggia in istallazione

stagna da esterno (grado di protezione IP 65), oltre alla fornitura e posa in opera di accessori,

interruttori di livello a galleggiante per il comando automatico di esercizio pompe, impianto

ausiliario di comando e gestione esercizio pompe mediante gruppo di consenso generale

all’esercizio automatico, lampade di segnalazione selettori di comando, allarme ottico/acustico.

Nel prezzo a base di gara è inoltre compreso lo scavo per la vasca, il basamento in cls magro dello

spessore di cm 15, il reinterro, la fornitura in opera di guaina impermeabile a doppio strato di cm 4

incrociato, la cameretta zona di rilancio e recupero idrocarburi e torrini di prolunga completi di

chiusini;

� la fornitura e posa in opera della linea idraulica di rilancio in pressione delle acque industriali/prima

pioggia realizzata con tubazione in PEAD di adeguato diametro. La tubazione dovrà essere posta,

per un tratto interrata con adeguato contro tubo e per la restante parte staffata alla parete del

cunicolo servizi esistente, a partire dal gruppo di mandata di ciascuna pompa fino alla esistente rete

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di smaltimento acque industriali, in prossimità del capannone VOMC 2, alla quale dovrà essere

collegata. Sono comprese tutte le opere e materiali necessari quali scavi, pozzetti completi di

chiusino in ghisa, curve e giunti a manicotto a saldatura termica, accoppiamenti e/o stacchi di tipo

flangiato di ispezione e drenaggio tubazione per pulizia, guarnizioni, bullonerie e valvola

rompivuoto nel punto più alto della tratta, etc.

� la fornitura e posa in opera della linea idraulica, realizzata con tubazioni in PVC di adeguato

diametro, per il recapito a gravità delle acque di seconda pioggia alla fognatura esistente allacciata

al torrente “Triulza”. Sono comprese tutte le opere e materiali necessari quali scavi, pozzetti

completi di chiusino in ghisa, curve e giunti a manicotto a saldatura termica, accoppiamenti e/o

stacchi di tipo flangiato di ispezione e drenaggio tubazione per pulizia, guarnizioni, bullonerie, etc;

� il mantenimento in esercizio del pozzo e dei piezometri esistenti.

4 REALIZZAZIONE NUOVO CAPANNONE

Il capannone in oggetto, da realizzare in appendice alle prime due campate trasversali (lato pesa)

dell’esistente fabbricato “Magazzino”, avrà le dimensioni e le altezze indicate nelle tavole di progetto

allegate.

Il nuovo capannone, da realizzare con elementi prefabbricati in cemento armato precompresso e/o

vibrato di resistenza al fuoco almeno REI 120, sarà destinato in parte ad uso locale tecnico (nuova

cabina MT/BT, nuova centrale produzione aria compressa) ed in parte ad uso magazzino, deposito

materiale infiammabile (il nuovo locale da adibire a deposito materiale infiammabile dovrà essere

realizzato con caratteristiche di resistenza al fuoco adeguate al carico d’incendio dell’attuale deposito

olii/vernici da demolire) e deposito bombole e sarà dotato, per metà della propria superficie, di

soppalco con solaio costituito da pannelli alveolari in cav (con caratteristiche di resistenza al fuoco

adeguate al carico d’incendio dell’attuale deposito olii/vernici da demolire) e massetto di finitura con

spolvero di indurente minerale e cemento di colorazione azzurra e comunque da concordare in via

definitiva nel corso dell’affidamento dei lavori.

Il capannone in oggetto sarà costituito da una struttura portante tipo telaio da realizzare in cemento

armato prefabbricato, come la struttura attigua esistente.

I pilastri poggeranno su plinti in c.a. (collegati tra loro mediante travi in c.a.) e dovranno essere

attrezzati con mensole di sostegno atte a garantire la successiva posa in opera (che verrà realizzata con

altro provvedimento) delle vie di corsa dei carroponti.

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La tamponatura laterale sarà realizzata con pannelli prefabbricati in c.a.v. con caratteristiche analoghe a

quelle del capannone esistente (eccezione fatta per la tamponatura del locale da adibire a deposito

materiale infiammabile che dovrà possedere caratteristiche di resistenza al fuoco adeguate al carico

d’incendio dell’attuale deposito olii/vernici). Le pareti dei locali da adibire a deposito bombole saranno

realizzate con grigliati in acciaio zincato come pure la parete frontale del locale tecnico da adibire a

centrale di produzione aria compressa.

I serramenti saranno in alluminio elettrocolore con specchiature in lastre policarbonato, in parte fissi ed

in parte apribili.

La copertura del nuovo capannone dovrà essere realizzata in parte con pannelli isolanti multistrato ed

in parte con lastre in materiale acrilico (policarbonato).

Si dovrà prevedere la fornitura e posa in opera di portoni con apertura a libro motorizzata e con ante in

metallo e specchiature in lastre in policarbonato. In corrispondenza dell’apertura interna del deposito

materiale infiammabile si dovrà prevedere la fornitura e posa in opera di una porta taglia fuoco.

Dovranno inoltre essere fornite e poste in opera le porte delle uscite di sicurezza oltre alle porte in

grigliato (in acciaio zincato) per l’accesso al locale centrale produzione aria compressa ed ai locali ad

uso deposito bombole.

Per quanto riguarda le caratteristiche del locale tecnico da adibire a cabina elettrica di trasformazione e

distribuzione si dovrà far riferimento alla relativa specifica tecnica e tavole di progetto.

Il nuovo capannone sarà provvisto di ogni accessorio occorrente per rendere l’opera completa e finita

in ogni sua parte.

Il capannone dovrà essere dotato di impianto elettrico (illuminazione/forza motrice/trasmissione dati),

impianto distribuzione aria compressa/acqua industriale, impianto idrico antincendio, impianto

rilevazione fumi e delle reti fognarie per lo smaltimento delle acque meteoriche dei pluviali, delle

acque meteoriche dei marciapiedi perimetrali esterni e delle acque industriali provenienti dai pozzetti di

raccolta in corrispondenza delle prese idriche all’interno del nuovo capannone.

Per la raccolta delle acque meteoriche dei marciapiedi perimetrali esterni al nuovo capannone si dovrà

prevedere la realizzazione di pozzetti completi di caditoie in ghisa oltre alla realizzazione di opportune

canale complete di grigliato in ghisa tipo carrabile in corrispondenza di ciascun porta esterna di accesso

al nuovo capannone. Le acque meteoriche dei marciapiedi perimetrali esterni dovranno confluire alla

vasca di prima pioggia così come le acque industriali, mentre le acque meteoriche dei pluviali dovranno

essere convogliate alla fognatura esistente sul piazzale allacciata al torrente “Triulza”.

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4.1 DEMOLIZIONI E SCAVI (TAV.3, TAV.4)

I lavori di demolizione e scavi comprendono:

Demolizione di strutture in conglomerato cementizio armato in fondazione. In particolare:

� demolizione soletta dell’esistente piazzale per stoccaggio materiali;

� demolizione trave e zoccolo reggi pannello in corrispondenza dell’apertura da realizzare per il

collegamento interno del capannone esistente con quello nuovo;

Rimozione di complessivi n. 4 pannelli di tamponatura (ml 2,50 x 5,50 a pannello) del fabbricato

“Magazzino” in corrispondenza dell’apertura da realizzare per il collegamento interno dei capannoni

(esistente e nuovo).

Scavi di fondazione per la realizzazione dei plinti e delle travi di collegamento/porta pannelli di

tamponamento del nuovo capannone. Nel prezzo a base di gara sono compresi e compensati gli oneri

per l’esecuzione di tagli con sega meccanica dell’esistente soletta in c.a. in corrispondenza delle nuove

opere in fondazione (plinti, travi,etc).

Prima di procedere ai lavori di demolizione sopra descritti, l’Appaltatore dovrà porre in atto idonee

misure (avvisi, sbarramenti, etc.) per impedire l'avvicinamento, la sosta e il transito delle persone e

mezzi di Stabilimento nella zona interessata dai lavori.

Tutti i materiali provenienti dalle demolizioni (compresa carpenteria metallica, infissi, etc.), salvo

disposizioni diverse impartite dalla D.L. in corso d’opera, restano di proprietà dell’Appaltatore.

I materiali suddetti saranno frantumati, caricati, trasportati e smaltiti a cura e spesa dell’Appaltatore

presso discarica autorizzata nel rispetto della normativa vigente.

L’Appaltatore dovrà curare che lo stoccaggio e l'evacuazione dei detriti e delle macerie avvengano

correttamente e comunque attenersi scrupolosamente alle disposizioni contenute nel Piano di Sicurezza

e Coordinamento oltre che alle disposizioni impartite dalla Direzione Lavori.

In merito ai materiali provenienti dagli scavi e demolizioni in genere sarà a cura e spese

dell’Appaltatore provvedere a:

� far eseguire, preventivamente alla rimozione, opportune analisi su campioni significativi di

materiale a mezzo laboratori ufficiali e certificati, al fine di ottenere la classificazione degli

stessi secondo le normative vigenti (D.Lgs 152/2006, D.Lgs 4/2008, CNR-UNI, etc.);

� conferire gli stessi presso discariche autorizzate nel rispetto delle leggi in materia di tutela

ambientale oppure riutilizzare gli stessi come materiale per corpi strutturali in terra se risultanti

idonei a seguito dell’effettuazione delle analisi come suddetto (classificazione CNR-UNI).

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Indipendentemente dall’esito delle prove suddette, l’Appaltatore non potrà mai avanzare alcuna pretesa

di compensi maggiorati e/o variazione dei prezzi contrattuali, parimenti non saranno riconosciuti

ulteriori compensi, sempre rispetto ai prezzi contrattuali, per l’eventuale deposito temporaneo, il carico,

trasporto, e lo smaltimento dei materiali di risulta qualunque siano le ubicazioni delle discariche che

l’Appaltatore stesso utilizzerà.

Nel prezzo a base di gara sono compresi e compensati gli oneri per l’effettuazione della verifica di

stabilità e la predisposizione dei puntellamenti necessari, i ponti di servizio interni e/o esterni, nonché

l’adozione e la messa in atto di tutte le precauzioni e cautele per evitare danni alla porzione limitrofa

dell’officina non interessata dai lavori di demolizione.

4.2 FONDAZIONI (TAV.4)

Sostituzione del terreno (qualora dotato di scadenti caratteristiche meccaniche), per 50 cm circa di

profondità, in corrispondenza delle opere in fondazione, con terreni provenienti da cave di prestito,

compreso lo spianamento e la compattazione da eseguirsi con mezzi meccanici in modo tale da ottenere

un modulo di deformazione non inferiore a 400 daN/cmq.

Getto in opera di:

� magrone in conglomerato cementizio di classe Rck 150 per la realizzazione delle solette (spessore

minimo 15 cm) dei nuovi plinti;

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 450 C controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione di n. 9 plinti a bicchiere “tipo

A” (3,00 x 3,00 m) e di n.12 plinti a bicchiere “tipo B” (2,20 x 2,20 m);

� conglomerato cementizio di classe Rck 300 e armature in acciaio ad aderenza migliorata del tipo

Fe B 450 C controllato, compreso le casseformi, per la realizzazione delle travi di collegamento

dei plinti e delle travi porta pannelli di tamponamento;

Riempimento cavi, con materiale arido proveniente da cave di prestito, steso a strati di cm 30

opportunamente compattati, da portare in quota sino al piano di imposta del pacchetto di

pavimentazione industriale.

4.3 STRUTTURA IN ELAVAZIONE (TAV.6, TAV.7, TAV.8, T AV.9) Per il dimensionamento delle strutture in elevazione dovranno essere considerati i seguenti carichi:

� sovraccarichi accidentali previsti da normativa;

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� soppalco di mq 500 da adibire ad uso magazzino (con sovraccarico di 1000 kg/mq);

� n.1 gru a ponte da 3,2 ton in corrispondenza di ciascuna delle n.2 campate longitudinali del nuovo

capannone. Si precisa che la fornitura in opera delle suddette gru, comprese le relative vie di

corsa, è esclusa dal presente appalto;

� eventuali apparecchiature per il riscaldamento (escluse dal presente appalto);

� impianti tecnologici vari;

Si precisa che i cedimenti della struttura devono garantire il corretto funzionamento dei carroponti

attraverso il rispetto delle tolleranze delle vie di corsa secondo quanto previsto dalla UNI – ISO 8306.

Nei paragrafi successivi è riportata una descrizione degli elementi costituenti l’edificio.

4.3.1 Copertura

La copertura dovrà essere realizzata per la parte strutturale con travi in c.a.p. mentre il solaio di

copertura dovrà essere realizzato con pannelli isolanti multistrato e con lastre in materiale acrilico

(policarbonato).

La sezione delle travi di copertura può essere tale da consentire il passaggio di canalizzazioni, impianti

luce e servizi tecnici in modo che non ci siano ingombri al di sotto dell’intradosso delle stesse.

L’estradosso della trave del sistema tetto deve funzionare da canale di raccolta per le acque meteoriche.

Tra la struttura esistente e quella del nuovo capannone si dovrà prevedere la realizzazione di una

opportuna copertura di completamento.

4.3.2 Travi e pilastri in c.a.

I pilastri dovranno essere attrezzati con mensole adatte a consentire la successiva posa in opera delle

vie di corsa delle gru a ponte.

Lo smaltimento delle acque meteoriche, da dimensionare in funzione della superficie di competenza,

dovrà essere realizzato mediante un sistema di raccolta incorporato nelle travi e con pluviale interno al

pilastro.

4.3.3 Soppalco

In corrispondenza del deposito bombole e gas e locali tecnici, del deposito vernici e materiale

infiammabile e della prima campata trasversale attigua a quest’ultimo, dovrà essere realizzato un

soppalco (superficie 500 mq) con solaio costituito da pannelli alveolari in c.a.v. e massetto di finitura

con spolvero di indurente minerale e cemento di colorazione azzurra e comunque da concordare in via

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definitiva nel corso dell’affidamento dei lavori. Tale solaio, in corrispondenza della sottostante area

occupata dal deposito materiale infiammabile, dovrà comunque possedere caratteristiche di resistenza

al fuoco adeguate al carico di incendio dell’attuale deposito olii/vernici.

Il soppalco sarà adibito ad uso magazzino e sarà servito da n.2 carroponti da 3,2 ton (esclusi dal

presente appalto) per la movimentazione e lo scarico/carico dei materiali.

L’accesso a detto soppalco dovrà essere garantito da una scala con struttura portante in profilati di

acciaio, Fe 430 C-D calmato e trattato mediante zincatura a caldo, e gradini in grigliato.

Si dovrà inoltre prevedere la fornitura in opera di un parapetto di protezione, realizzato in Fe 430 C-D

calmato e trattato mediante zincatura a caldo, in corrispondenza del lato del soppalco verso il vuoto.

4.3.4 Infissi e finestre

Gli infissi dovranno essere in lega di alluminio preverniciato. Le specchiature dovranno essere in

policarbonato alveolare dello spessore di almeno 16 mm e trattamento speciale anti U.V. che assicuri

una lunga durata nel tempo (con garanzia decennale) e elevato valore di trasmissione della luce (non

inferiore all’80%). Le finestre possono essere fisse o apribili a Wasistas.

La progettazione delle superfici illuminanti ed aeranti dovrà essere conforme alla normativa vigente.

Il sistema di specchiature ed infissi dovrà essere di classe 0 di reazione al fuoco e non presentare

fenomeni di gocciolamento.

4.3.5 Tamponamento esterno e portoni

Dovrà essere realizzato con pannelli prefabbricati verticali montati in modo da coprire il pilastro e

poggianti su cordolo in c.a..

I pannelli dovranno essere uguali a quelli dell’esistente fabbricato “Magazzino” (eccezione fatta per la

tamponatura del locale da adibire a deposito materiale infiammabile che dovrà possedere caratteristiche

di resistenza al fuoco adeguate al carico d’incendio dell’attuale deposito olii/vernici) e garantire

l’isolamento termico/acustico, evitando il più possibile eventuali fenomeni di riverbero, oltre ad essere

imbiancati.

Le pareti dei locali da adibire a deposito bombole saranno realizzate con grigliati in acciaio zincato

come pure la parete frontale del locale tecnico da adibire a centrale di produzione aria compressa.

Le caratteristiche progettuali e costruttive da adottare per la realizzazione del tamponamento esterno,

ivi compresa la copertura e gli infissi di cui ai precedenti paragrafi, dovranno garantire altresì, che il

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capannone stesso, nel suo complesso, presenti un coefficiente di dispersione volumica inferiore o

uguale a quello previsto dal DPR 26 Agosto/93 n° 412.

In corrispondenza delle pareti laterali tra l’esistente fabbricato “Magazzino” ed il nuovo capannone si

dovrà prevedere la realizzazione di un giunto termico stagionale e sismico.

In corrispondenza dei portoni dovranno essere predisposti dei portali speciali di tipo portante in

profilato metallico e verniciati idonei a sostenere i pannelli sovrastanti ed i portoni stessi.

I portoni saranno motorizzati di tipo industriale leggero apribili a libro con specchiature in

policarbonato. In corrispondenza delle uscita di sicurezza dovranno essere previste porte “passo

d’uomo” munite di maniglione antipanico e sprovviste di traversa inferiore, mentre in corrispondenza

dell’accesso interno al deposito materiale infiammabile si dovrà prevedere la fornitura e posa in opera

di adeguata porta taglia fuoco. Gli accessi ai locali da adibire a deposito bombole e centrale produzione

aria compressa dovranno essere realizzati con porte in grigliato in acciaio zincato.

La sommità dei pannelli deve essere protetta da una scossalina in acciaio inox. La parte interna degli

stessi, compresa tra la scossalina e il sistema di raccolta delle acque principali, dovrà essere protetta

con idoneo materiale impermeabilizzante.

4.4 PAVIMENTAZIONE (TAV.1, TAV.8) La pavimentazione industriale da realizzare all’interno ed all’esterno (marciapiedi perimetrali) del

nuovo capannone sarà costituita dai seguenti strati:

� massicciata di sottofondo di spessore minimo di 30 cm, sormontata da uno strato di scorrimento

fatto in tessuto non tessuto. La massicciata deve essere caratterizzata da: omogeneità,

assortimento granulometrico (pezzatura max dei grani 75 mm), assenza di frazioni argillose,

spessore adeguato alle caratteristiche del terreno naturale (crf indagini geologiche allegate),

buon grado di compattazione, di saturazione e di livellamento.

� barriera al vapore realizzata in fogli di polietilene di spessore non inferiore a 0,2 mm e

sovrapposti per almeno 20 cm lungo i lati e ricoperta con tessuto non tessuto o 3-4 cm di

magrone;

� massetto in calcestruzzo Rck 300 (di spessore minimo pari a 20 cm), armato o con doppio strato

di rete elettrosaldata e copriferro maggiore o uguale a 1,3 volte il diametro massimo

dell’aggregato o con fibre in acciaio. Gli inerti lapidei costituenti il cls devono avere

granulometria assortita e diametro massimo pari ad almeno 1/5 dello spessore del massetto

stesso. La composizione e la messa in opera del calcestruzzo deve essere tale da limitare

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fenomeni di curling e bleeding utilizzando, se necessario, additivi super fluidificanti e altri

additivi adeguati che consentano il mantenimento della lavorabilità richiesta dal

confezionamento unitamente alla presa omogenea. Si dovrà inoltre prevedere la finitura

superficiale della pavimentazione interna del nuovo capannone, da realizzare nell’arco della

medesima giornata lavorativa, con spolvero di indurente minerale e cemento di colorazione

azzurra e comunque da concordare in via definitiva nel corso dell’affidamento dei lavori.

Dopo la posa in opera devono essere evitate brusche e continue evaporazioni; a tal fine dovranno essere

stesi dei teli sopra la lisciatura per almeno 3-7 giorni. Non è consentito l’utilizzo di antievaporanti.

La massicciata e il massetto devono essere opportunamente dimensionati in base alle caratteristiche

tecniche del terreno naturale (vedi relazione geotecnica-geologica allegata) e dei carichi applicati.

4.5 IMPIANTI TECNOLOGICI (IM01, IM02, IE001, IE002, IE003, IE004, IE005-1-2-3, IE006) All’interno/esterno del nuovo capannone dovranno essere realizzati i seguenti impianti tecnologici:

� Impianto elettrico luce/forza motrice (vedi paragrafo 2.7);

� Impianto distribuzione aria compressa e relative prese di servizio (vedi paragrafo 2.7);

� Impianto di distribuzione acqua e relative prese (vedi paragrafo 2.7);

� Impianto rilevazione fumi;

� Rete trasmissione dati;

� Rete idrica antincendio.

Nel prezzo a base di gara sono compresi tutti gli oneri per l’ampliamento al nuovo capannone

dell’impianto di rilevazione fumi esistente, della rete interrata antincendio esistente (con tubazioni in

PEAD 3” e completa di estintori UNI 45/UNI 70) e della rete di trasmissione dati esistente.

AVVERTENZE

Nel prezzo a base di gara è compreso e compensato l’onere per la redazione dei progetti esecutivi di

tutte le opere facenti parte del presente appalto e per la redazione di tutta la documentazione tecnica e

certificazioni, secondo quanto previsto dalla normativa vigente, da consegnare alla Committenza ad

ultimazione lavori. Sarà inoltre cura dell’appaltatore la verifica delle dimensioni riportate sui disegni, la

verifica del corretto dimensionamento delle fondazioni, delle strutture in elevazione, della

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pavimentazione, e di tutte le restanti opere oggetto del presente appalto in accordo alla normativa

vigente e secondo quanto indicato nella relazione geologica allegata.

Il prezzo a base di gara comprende anche tutti gli oneri per le maggiori spese derivanti dal dover

eseguire i lavori durante l’esercizio ferroviario.

In occasioni di interventi comportanti scavi di qualsiasi genere, demolizioni e costruzioni, sono

compresi gli oneri e le spese sostenute dall’appaltatore per la ricerca e la scopertura di eventuali cavi

elettrici, telefonici, di condotte fognarie, idriche, di fluidi o gas in genere, nonché il mantenimento della

continuità e della funzionalità di detti cavi e condotte ed il ripristino delle stesse nel caso siano recati

danneggiamenti nel corso dell’opera.

I lavori dovranno essere eseguiti senza turbare la normale attività manutentiva dei rotabili dello

stabilimento; quelli che per la loro esecuzione impongono la sospensione dell’energia elettrica e/o

interferiscono con le lavorazioni dello stabilimento saranno organizzati con la Dirigenza dello

stabilimento e con la direzione dei lavori.

Nel prezzo a base di gara sono inoltre compresi e compensati gli oneri derivanti dall’eventuale richiesta

da parte della Committenza di apportare variazioni all’ordinamento temporale delle varie fasi di

esecuzione lavori riportato nel piano di sicurezza e coordinamento, oltre agli oneri per l’eventuale

segregazione temporanea di aree interne all’attuale fabbricato “Magazzino”.

Si precisa inoltre che per quanto riguarda gli acciai da impiegare per la realizzazione delle opere del

presente appalto, è indicato l’uso di acciaio sismico FeB450C e laddove negli elaborati e nella presente

specifica si è indicato il tipo FeB44k è da intendersi lo stesso in condizioni di caratteristiche

equivalenti all’FeB450C come da verifiche meccaniche di laboratorio.

ALLEGATI

TAV 1. Planimetria Generale

TAV. 2 Pianta stato attuale

TAV. 3 Pianta demolizioni

TAV. 4 Pianta delle fondazioni

TAV. 5 Pianta stato di progetto

TAV. 6 Pianta stato di progetto – Copertura

TAV. 7 Prospetti e sezioni – Stato attuale

TAV. 8 Prospetti – Stato di progetto

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TAV. 9 Sezioni – Stato di progetto

TAV. 10 Schema fognature

TAV. 11 Fossa carro trasbordatore

TAV. 12 Planimetria cantiere

TAV. IM001 Pianta impianti meccanici_Aria compressa – Stato di progetto

TAV. IM002 Pianta impianti meccanici _Acqua – Stato di progetto

IE000 Specifica tecnica – Cabina MT/BT e impianti elettrici luce/FM

TAV. IE001 Planimetria generale cunicoli – Derivazione MT

TAV. IE002 Pianta impianti elettrici luce e FM – Stato di progetto

TAV. IE003 Pianta cabina di trasformazione – Stato di progetto

TAV. IE004 Schema quadri MT cabina di trasformazione – Stato di progetto

TAV. IE005-1-2-3 Schema quadro generale BT cabina di trasformazione – Stato di progetto

TAV. IE006 Schema quadro servizi cabina di trasformazione – Stato di progetto

Relazione geotecnica/geologica

Relazione geotecnica/geologica- Allegato12

Piano della Sicurezza e Coordinamento

Fascicolo tecnico