Rhino 3D: Manuale - Livello 1

7/25/2019 Rhino 3D: Manuale - Livello 1

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Modellazione NURBS per Windows

Livello 1



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personale o per le classi senza compenso purché tali copie siano fatte o distribuite non a scopo di lucro o per vantaggi commerciali. Altrimenti per copiare,

ripubblicare, rendere disponibile su server, ridistribuire su mailing-list l’intera opera o parti di essa richiede una preventiva autorizzazione specifica. Le richieste

di riproduzione vanno inoltrate a: Publications, Robert McNeel & Associates, 3670 Woodland Park Avenue, North, Seattle, WA 98103; FAX (206) 545-7321; e-

mail .



S O M M A R I O

Robert McNeel & Associates iii

Elenco degli esercizi v

Obiettivi del corso 3

Rhino e l’interfaccia in Windows 7L’interfaccia di Rhino 8

Menu 9 Barra degli strumenti 10

Area Grafica 11

Finestra di comando 13

Il Mouse 13

Inserire i comandi 13

Help 14Visualizzazione dello storico della linea di comando 14

Visionare i comandi usati di recente 15

Navigare attorno al modello 22

Muovere gli oggetti 25

Copiare gli oggetti 28

Disegnare linee 31

Disegnare curve Freeform 34

Aiuti alla modellazione 35

Impostazioni di un modello 36

Salvare un modello 39

Layers 40 Cancellare gli oggetti 47

Modellare con le coordinate 51

Viewports 60

Snap all’oggetto 71

Comandi di analisi 77

Disegnare un cerchio 81

Disegnare un arco 92

Disegnare ellissi e poligoni 100

Modellazione di curve Free-Form 107

Modificare la vista di un modello 119

Operazione di Panning e Zooming 120

Ripristinare una vista 120

Ombreggiatura OpenGL 127

Il comando Fillet 131

Il comando Chamfer 138

Il comando Move 143

Il comando Copy 146

I comandi Undo e Redo 148

Il comando Rotate 148

Il comando Group 150

Il comando Mirror 151

Il comando Join 152

Il comando Scale 153

Il comando Array 156

Il comando Offset 162

Il comando Trim 169

Il comando Split 171

Il comando Extend 174



S O M M A R I O

Robert McNeel & Associates iv

Editing per punti 183

La modellazione Freeform 199

Modellare i solidi 223

Superfici 237 Modellare un martello giocattolo 273

Modellare un bottiglia 300

Modellare un tavolo 319

Importare ed esportare le informazioni in Rhino 328

Creare oggetti di mesh poligonali 332

Realizzare un disegno 2-D da un modello 3-D 335

Renderizzare un modello 339

Quotature 356

Stampa 363

Opzioni di Rhino 371

Proprietà di un Documento 374

Il layout delle barre degli strumenti 377





S O M M A R I O

Robert McNeel & Associates vi

Esercizio 67—Modificare le opzioni .............................................................371

Esercizio 68—Far pratica con le proprietà di un documento ......................... 374

Esercizio 69—Personalizzare il layout delle barre degli strumenti ................377







Robert McNeel & Associates 3

Questa guida pratica affianca le sessioni di formazione del primo livello nella versione 1 di Rhino. Il primo livello illustra

come realizzare dei modelli 3D in Rhino.

Durante ciascuna lezione, verranno fornite molte informazioni e, per ottenere i migliori risultati, si consiglia l’utilizzo di

una workstation e di consultare il manuale di riferimento di Rhino per avere ulteriori informazioni.

Gli obiettivi del corso sono i seguenti:

• Personalizzare il proprio ambiente di modellazione

• Creare entità grafiche di base —linee, cerchi, archi, curve, solidi e superfici

• Disegnare con precisione usando coordinate digitate al prompt dei comandi e avvalendosi dello snap alla griglia

• Modificare gli oggetti con i comandi di edit

• Visualizzare qualunque parte di un modello

• Importare e unire modelli

• Convertire i modelli in diversi formati

• Renderizzare i modelli










Prima di affrontare ciascuno strumento disponibile in Rhino, è utile prendere confidenza con la sua l’interfaccia. I

seguenti esercizi esaminano gli elementi caratterizzanti l’interfaccia di Rhino, la finestra di Rhino, le viewports, i menu,

le barre degli strumenti e le finestre di dialogo. Vi sono molti modi di accedere ai comandi di Rhino – la tastiera, i menu,

le barre degli strumenti. In questa sezione, saranno illustrate le barre degli strumenti.

♦ Eseguire un doppio click sull’icona di Rhino sulla scrivania di Windows.




Rhino suddivide la sua finestra in sei aree in ciascuna delle quali sono fornite o le informazioni per procedere o attendel’esecuzione dei comandi.

Barra dei Menu Comandi d’accesso, opzioni e help.

Barra deglistrumenti

Permette di accedere ai tasti di scelta rapida dei comandi e delle opzioni.

Area Grafica Visualizza i modelli aperti. Possono esser visualizzate molte viewports. Il layout dellaviewport predefinita visualizza quattro viewports (Alto, Fronte, Destra, Prospettica)

Viewports Visualizza differenti viste del modello all’interno dell’area grafica.

Command area Elenca i comandi digitati e le istruzioni inserite.

Barra di stato Visualizza le coordinate del puntatore, lo stato del modello, le opzioni ed i pulsanti.




La maggior parte dei comandi di Rhino si trova nei menu.




La barra degli strumenti di Rhino contiene dei pulsanti che forniscono tasti di scelta rapida per eseguire dei comandi. E’

possibile spostare la barra degli strumenti ovunque nello schermo o vincolarla ad un estremo dell’area grafica. Rhino si

avvia con la barra principale 1 degli strumenti posta nella parte superiore dell’area grafica e con la barra principale 2

degli strumenti posta sulla sinistra.

I tooltips descrivono la funzione del pulsante cui si riferiscono. Per visualizzare un tooltip è necessario muovere il

puntatore sul pulsante desiderato senza cliccarlo. A seguito di quest’operazione, appare una piccola etichetta gialla in cui

è riportato il nome del comando. In Rhino, molti pulsanti possono svolgere due comandi perciò il tooltip indicherà quale

pulsante possiede una doppia funzione. In tal caso è visualizzata una linea verticale tra i due comandi eseguiti con il

pulsante considerato.




In una barra degli strumenti i pulsanti possono includere altre opzioni di comando all’interno dei cosiddetti flyout.Normalmente il flyout contiene quindi delle variazioni al comando principale. Dopo aver selezionato un pulsante sul

flyout, il flyout scompare.

I pulsanti con flyout sono contraddistinti da piccoli triangoli bianchi nell’angolo in basso a destra. E’ possibile aprire la

barra degli strumenti del flyout tenendo premuto il tasto sinistro del mouse per un secondo o premendo entrambi i tasti

nello stesso istante.

L’area grafica di Rhino può esser personalizzata per soddisfare le esigenze dell’utente. La posizione delle viewports può

esser impostata secondo diverse configurazioni.

Le viewport sono delle finestre nell’area di visualizzazione che mostrano le viste del modello. E’ possibile muovere e

ridimensionare le viewports trascinandone la barra del titolo o i bordi Ciascuna viewport ha il proprio piano dicostruzione su cui il cursore si muove e un modo di proiezione. E’ possibile creare nuove viewports e usare

configurazioni di viewports predefinite.









Per inserire le opzioni di un comando, è necessario digitare le prime lettere dell'opzione scelta. Le maiuscole all'internodelle parole sono prive di significato. Per esempio, per l'opzione AroundCurve digitare A non AC. Per differenziare una

opzione da altre che iniziano con la medesima lettera, è necessario digitare più lettere della parola dell'opzione prescelta.

Per completare il nome di un comando, è sufficiente digitare le prime lettere di tale comando e premere il tasto TAB. Se

le lettere digitate corrispondono ad un unico comando, quest'ultimo sarà completato nella riga di comando. Se vi è più di

un comando che inizia con le lettere digitate, Rhino le completerà per quanto gli è possibile.

E’ possibile ripetere l'ultimo comando cliccando il tasto destro del mouse in una viewport o premendo INVIO o la barra

spaziatrice. Per ripetere uno dei comandi eseguiti in precedenza, si clicchi il tasto destro del mouse nella linea di

comando e lo si selezioni dalla lista dei comandi.

E’ possibile annullare un comando premendo il tasto ESC o eseguendo un nuovo comando da un pulsante o da un menu

La guida in linea (Help) di Rhino è accessibile in qualunque momento premendo il tasto F1. Oltre a trovare le

informazioni in merito a ciascun comando, l'help di Rhino contiene sia informazioni concettuali sia molti esempi e

illustrazioni di supporto per completare il modello. Quando, per qualunque ragione, non si riuscisse a procedere nella

realizzazione del modello, si consiglia di consultare in primo luogo l'help. Si ricorda che è possibile accedere anche

all'help relativo ad uno specifico comando avviandolo e poi premendo il tasto F1.

La finestra dello storico della linea di comando elenca le ultime 500 righe di comando per la corrente sessione di Rhino.

Lo storico dei comandi può esser visualizzato in qualunque momento premendo F2.




Si clicchi il tasto destro del mouse sulla linea di comando per visionare i comandi usati di recente. Per ripetere uncomando, lo si selezioni dall’elenco nel menu a comparsa.

—

Cliccare dal menu .

Nella finestra di dialogo , selezionare .

OpenCercare questo pulsante.




Questo modello contiene cinque oggetti: un cubo, un cono, un cilindro, una sfera e un piano rettangolare. Per ora nonè possibile selezionare o muovere il piano: sarà illustrata questa operazione in seguito. In questo esercizio il piano

funge da supporto sotto gli oggetti.




Dal menu cliccare e successivamente scegliere

Nella barra di stato, si scelga la funzione per attivare lo snap alla griglia. Lo snap alla griglia dovrebbe già esser

attivo nel sistema. Attenzione perciò a non disattivarlo invece che attivarlo. Se lo snap alla griglia è attivato, la parola

"Snap" risulterà annerita nella barra di stato. Se è disattivato, la parola "Snap" sarà di color grigio.




Questo è un punto importante. Lo snap alla griglia permette di muovere il cursore a passi prefissati. In questo

modello, di default lo snap alla griglia è stato impostato a metà di un segmento della griglia stessa. Lo snapalla griglia aiuta a costruire l’oggetto come se si usassero i mattoni della LEGO®.

Rendere attiva la vista prospettica cliccandola con il mouse. Quando una vista è attiva, la sua barra del titolo si

evidenzia. Si ricorda che una vista è attiva quando in essa vengono eseguiti tutti i comandi inseriti.

Dal menu , cliccare .

Gli oggetti appaiono ombreggiati (shaded). Il comando Shade permette di vedere in anteprima le forme senza colore.

Il modello è ombreggiato correttamente nella viewport e, in particolare, nella modalità shaded è possibile modificarne

la vista.

Shade

Cercare questo pulsante.





L’operazione di rendering apre unaseparata finestra di visualizzazione e il modello è visualizzato con i colori

precedentemente assegnati all'oggetto stesso. E’ possibile impostare delle sorgenti di luce direzionali (spotlights) e

uno sfondo (background). In seguito saranno discussi i dettagli di quest'operazione. Si ricorda che non è possibile

modificare la vista nella finestra di render ma è possibile salvarne l'immagine in un file.

Chiudere la finestra di render.

Per ruotare la vista nella viewport prospettica, cliccare e tenere premuto il tasto destro del mouse. Quindi trascinare il

mouse.

RenderCercare questo pulsante.




Eseguire il comando dal menu .

Il piano aiuta a mantenere l’orientamento rispetto agli oggetti. In particolare se gli oggetti non risultano visualizzati, il

punto di osservazione giace sotto il piano.


Chiudere la finestra di render.




Nella viewport prospettica, sulla destra, trascinare il tasto destro del mouse per ruotare la vista.

Ruotare la vista trascinando il tasto destro del mouse dal basso della vista verso l’alto.

In questo momento il punto di vista giace sotto gli oggetti e la direzione dello sguardo dell’osservatore è rivolta verso

l’alto.



Robert McNeel & Associates

22

Eseguire il comando dal menu .

Gli oggetti sono nascosti dal piano.

Nella modalità shaded, il piano permette di distinguere quando il

punto di vista giace sotto gli oggetti.

♦ Premere il tasto HOME per annullare i cambiamenti della vista.

Sinora è stato utilizzato il tasto destro del mouse per ruotare la vista nella viewport prospettica. Per eseguire il comando

di PAN (spostamento), si tenga premuto lo SHIFT e si trascini il mouse tenendo premuto il tasto destro. Il fatto di

trascinare il mouse con il tasto destro premuto non interrompe alcun comando in esecuzione.




23

♦ Nella viewport , premere il tasto SHIFT e trascinare il mouse con il tasto destro premuto per eseguire un pan dellavista.

Talvolta può esser necessario avvicinarsi ad un oggetto o allontanarsene per poterlo inquadrare completamente. E’

possibile eseguire queste operazioni attraverso il comando di . Come per molti altri comandi in Rhino, vi sono moltimodi per eseguire lo zoom in una viewport. Il modo più semplice consiste nel premere CTRL e trascinare verticalmente il

mouse tenendone premuto il tasto destro. Se il mouse utilizzato possiede lo scroll, è possibile far ruotare lo scroll per

eseguire lo zoom in e lo zoom out.

♦ Nella viewport Top, premere il tasto CTRL e premere il tasto di destro del mouse. Trascinare quindi il mouse

verticalmente.




24

Trascinare il mouse verso l’alto per eseguire lo zoom in.

Trascinare il mouse verso il basso per eseguire zoom out.

Il comando riscala una viewport in modo tale che l’oggetto si adatti alla viewport il più possibile. E’

possibile utilizzare questo comando per rendere visibile qualunque oggetto in una viewport.

♦ Dal menu , cliccare e successivamente .

Spesso è utile usare il comando zoom extents in tutte le viewport contemporaneamente e perciò esiste un comando

specifico per eseguire quest'operazione.

♦ Dal menu , cliccare e successivamente .

ZoomExtentsCercare questo pulsante.

Cliccare questo pulsante con il tastosinistro del mouse

ZoomExtentsAllCercare questo pulsante.Cliccare questo pulsante con il tastosinistro del mouse




25

In qualunque viewport è possibile muovere e riposizionare un oggetto. Nel modello in considerazione, la funzione Snap èimpostata a metà di un segmento della griglia. Usando tale impostazione, è possibile allineare gli oggetti gli uni con gli

altri.

Cliccare e trascinare il cono. Il cono diventa giallo in quanto è stato selezionato.




26

Trascinare il cono nella viewport fino ad allinearlo internamente con il cilindro.

Il cono si muove sul piano d’appoggio rappresentato dalla griglia. Questo “piano d’appoggio” è chiamato

e ciascuna viewport ne è dotata di uno proprio. Quando si avvia Rhino, la viewport prospettica ha ilmedesimo piano di costruzione della viewport Top. In seguito, si descriverà più in dettaglio come usare i piani di

costruzione.

Nella viewport , trascinare il cono fino all'apice del cilindro.

Osservare l’effetto di tale operazione nella viewport Perspective.In molte circostanze è necessario avvalersi di altre viewport per posizionare accuratamente un oggetto.

Cliccare nella viewport .




27



• Muovere gli oggetti dalla loro posizione. Usare la viewport Front per muovere gli oggetti verticalmente e le viewport

Top e Perspective per muoverli orizzontalmente.




Attraverso il comando Copy è possibile ottenere più oggetti di pari dimensione e forma.

Cliccare dal menu .

Non salvare le modifiche.

Nella finestra di dialogo Open, selezionare

Questo modello è contenuto nella cartella .

Cliccare il cubo per selezionarlo.

Cliccare nel menu

Al prompt ), cliccare nella viewport Si consiglia di cliccare in un punto

che si riferisce all'oggetto (come il suo centro).

Al prompt , cliccare in un punto per posizionare ivi la prima copia dell’oggetto.

Se necessario, eseguire il comando zoom in.

Per eseguire lo zoom, si prema il tasto CTRL e si trascini il tasto destro premuto.

CopyCercare questo pulsante




Al successivo prompt , cliccare in altri punti per ottenere alcune copie del cubo.

Quando il numero di copie è sufficiente, premere INVIO.

Si creino più copie di un oggetto: posizionare tali copie nell’area di lavoro e cercare di comporle insieme per realizzare

un oggetto più complesso.






I comandi , e permettono di disegnare linee spezzate. In particolare, il comando disegna un

singolo segmento di linea mentre il comando disegna segmenti di linea contigui. Il comando disegna un

unico oggetto composto da più segmenti di linee contigui.

—

Cliccare nel menu

Cliccare nel finestra di dialogo .

Cliccare nel menu

Nella finestra di dialogo , digitare e successivamente cliccare .

Nel menu , cliccare e quindi cliccare per iniziare il comando Line. Al prompt , scegliere un punto in una viewport.

Al prompt , selezionare un altro punto in tale viewport. A seguito di tali operazioni,

appare un segmento di linea tra i due punti selezionati.

Al prompt , , selezionare un altro punto.

Line SegmentsCercare questo pulsantePremere il tasto destro del mouse per ilcomando Line Segments




Al prompt , continuare a selezionare punti. A risultato

di tale operazione, appaiono ulteriori segmenti e ciascun segmento è contiguo ma non unito al precedente.

lose Con questa opzione si chiude la forma disegnata tracciando un segmento dall’ultimopunto selezionato al primo. Si termina quindi il comando Line.

ndo Cancella l’ultimo punto selezionato.

Al prompt , premere INVIO per terminare il comando.

Dal menu , cliccare e quindi per iniziare il comando Polyline.

Al prompt , selezionare un punto.

Al successivo prompt , selezionare un altro punto.

Al prompt , selezionare un altro punto.

Al prompt , procedere nella selezione di punti.

Dal menu , cliccare e quindi per iniziare il comando.



Il comando Single Line termina dopo che il segmento è stato disegnato.

Dal menu , cliccare e successivamente cliccare per iniziare il comando Line.


Al prompt selezionare un altro punto.

Al prompt selezionare un altro punto.

PolylineCercare questo pulsante.Cliccare il tasto sinistro del mouse perPolyline.

Single LineCercare questo pulsante.




Al prompt , digitare e premere INVIO. La linea si

chiuderà sul punto iniziale.

Dal menu , cliccare e successivamente per iniziare il comando.




Al prompt , digitare e premere INVIO. A seguito di

questo comando, viene rimosso un segmento della polilinea.


Al prompt premere INVIO per terminare il comando.

Dal menu , cliccare e quindi per iniziare il comando Line.

Al prompt

, digitare

e premereINVIO

. Al prompt , scegliere un punto.

Al prompt , selezionare un altro punto. A seguito di questa operazione, viene disegnato un segmento che

si estende simmetricamente in entrambi i lati rispetto al primo punto scelto.




I comandi e permettono di disegnare curve di forma libera. In particolare il

comando Interpolated Points disegna una curva attraverso i punti selezionati dall’utente. Il comando Curve si avvale

invece dei punti di controllo per creare una curva.

—

Dal menu , cliccare e successivamente cliccare .



Al successivo prompt , selezionare più punti.

O digitare una lettera corrispondente ad un’opzione e premere INVIO.

lose Chiude la curva disegnando un segmento dall’ultimo punto selezionato al primo. Sitermina il comando Curve.

angent Dopo aver scelto un punto su un’altra curva, viene disegnato un segmento tangente al

punto selezionato. Si termina il comando Curve.ndo Cancella l’ultimo punto selezionato.

egree E’ possibile impostare il grado della curva. I valori dei gradi validi sono 1, 3, 5, 7, 9 e11.

nots Determina come sono parametrizzate le curve interpolate.

Quando si traccia una curva interpolata, i punti scelti sono convertiti in nodi sulla curva.La parametrizzazione indica come sono scelti gli intervalli tra i nodi.

harp Quando si crea una curva chiusa, potrebbe ridursi in un punto invece di chiudersi inmodo smussato.

—

Dal menu , cliccare e successivamente .


Interpolated PointsCercare questo pulsante.

CurveCercare questo pulsante.




Al prompt , selezionare un’altro punto.

Ai successivi prompt , selezionare più punti.

O digitare una lettera corrispondente ad un'opzione e premere INVIO.

Gli aiuti alla modellazione come la modalità Ortho e la modalità planare, gli snap all’oggetto e la griglia, possono esser

attivati premendo dei tasti di scelta rapida, un tasto funzione, digitando una linea di comando o selezionando un

opportuno pulsante.

Ortho O F8 oSHIFT

Quando questa modalità è attiva, il movimento del cursore è vincolato a dei puntiad un angolo specifico dall'ultimo punto selezionato. Di default, tale angolo èimpostato al valore di 90°.

Attivare la funzione Ortho tenendo premuto il tasto SHIFT. Se tale funzione èattiva, il tasto SHIFT la deseleziona. Se la funzione Ortho è disattiva, il tasto

SHIFT la rende attiva.

Grid Grid F7 Nasconde o mostra una griglia di riferimento del piano di costruzione nellaviewport corrente. Non è possibile attivare la griglia durante l’esecuzione di uncomando.

Snap S F9 or Vincola il puntatore ad eseguire uno snap alle intersezioni della griglia.

Planar P La modalità planare è un aiuto alla modellazione simile alla modalità Ortho. Nellamodalità planare è possibile modellare oggetti planari vincolando i puntiselezionati a giacere su un piano parallelo al piano di costruzione e passante per

l'ultimo punto selezionato.

Gli aiuti alla modellazione possono esser attivati o disattivati cliccando il pulsante corrispondente sulla barra di stato:




—

Attivare lo Snap e disegnare alcune linee.

Il cursore esegue uno snap a ciascuna intersezione della griglia.

Disattivare lo Snap e attivare la modalità Ortho. Disegnare quindi alcune linee e curve.

E’ possibile inserire dei punti che siano a 90° rispetto all'ultimo punto inserito. Usando gli snap alla griglia e la

modalità Ortho, è possibile disegnare con precisione e in seguito saranno presentati altri metodi per raggiungere

questo obiettivo.

In Rhino è possibile creare dei modelli completi usando quotature precise. Talvolta può esser necessario cambiare

l'ambiente di modellazione e perciò le opzioni di default potrebbero non esser opportune.

OptionsCercare questo pulsante.




Dal menu , cliccare . In seguito a questa operazione, appare la finestra di dialogo

Cliccare sulla tabella .

La tabella permette di impostare le modalità , , e molte altre opzioni.

Modificare la modalità a gradi.

Document PropertiesCercare questo pulsante.




Nella finestra di dialogo , cliccare il pulsante .


E’ possibile adeguare l'ambiente di modellazione cambiando la definizione della griglia. Possono esser modificate ladimensione della griglia, la frequenza delle linee spesse e il numero degli elementi della griglia. La finestra di dialogo

permette inoltre di configurare le impostazioni della griglia.

Cambiare le impostazioni di a .

Cambiare le impostazioni di a .

Cambiare le impostazioni di a e cliccare . Disegnare alcune linee e curve dopo aver attivato e . Si noti che il puntatore ora esegue uno snap tra le

intersezioni della griglia e che viene eseguito uno snap a 30 gradi.




Provare a disegnare l'oggetto mostrato di seguito con dopo aver attivato le modalità snap e ortho.


Nella tabella della finestra di dialogo , modificare la modalità a gradi.

Si consiglia di salvare il proprio lavoro periodicamente durante la sessione per evitare che possa esser cancellato

accidentalmente.


O cliccare una delle altre opzioni del comando Save. Si ricorda che nell’esecuzione di taluni comandi, Rhino chiede

all’utente se è necessario salvare il modello corrente. Si consulti la tabella seguente per ulteriori dettagli.

Save Salva il modello e lo tiene aperto.

Save As Salva il modello nel file, nella locazione e nel formato specificati dall’utente.

New Propone di salvare il modello prima di aprirne uno nuovo.

Open Propone di salvare il modello prima di aprirne uno differente.

Exit Propone di salvare il modello prima di terminare la sessione di Rhino.

SaveCercare questo pulsante.




In Rhino, l’organizzazione a layers è analoga a quella proposta nel CAD. Creando un oggetto in layers differenti, è

possibile editare e vedere relative porzioni separatamente oppure visualizzarne un composto. In particolare, è possibile

creare tanti layers quanti ne sono necessari.

E’ possibile visualizzare tutti i layers simultaneamente o disattivarne qualcuno, vincolare dei layers in modo tale che

siano visualizzati ma non possano esser selezionati. Per distinguere un layer da un altro, ciascun layer è caratterizzato da

un colore. Inoltre è possibile assegnare a ciascun layer un nome (per esempio BASE, BODY, TOP) o si può far uso di

nomi di layer predefiniti (Default, Layer 01, Layer 02, Layer 03).

Attraverso la finestra di dialogo Edit Layers è possibile gestire i layers: per impostare i layers di un modello, si usi tale

finestra.




—

Dal menu , cliccare e quindi cliccare .

Ogni qualvolta si inizia un nuovo modello, viene creato automaticamente il layer Default.

Nella finestra di dialogo , cliccare .

Nella lista dei layer appare in nuovo layer : digitare e premere INVIO.

Cliccare .

Nella lista dei layer appare in nuovo layer : digitare e premere INVIO

Edit LayersCercare questo pulsante




Cliccare in corrispondenza al layer nella lista appena menzionata.

Nella finestra di dialogo , cliccare dalla lista di colori.

Il rettangolo campione diventa rosso.

Cliccare .

Nella finestra di dialogo , appare un nuovo colore nella barra del colore in corrispondenza del layer

nella lista dei layer.

Ripetere i passi precedenti per associare il colore blu il layer

Cliccare per chiudere la finestra di dialogo.

Cliccare il riquadro nella barra di stato.

Cliccare .

Disegnare alcune linee con il comando .

Le linee appaiono nel layer e sono di colore rosso.




Cambiare layer cliccando nell’area della barra di stato. Cliccare .

Disegnare alcune curve.

Disegnare più linee e curve nello stesso layer.


Nella finestra di dialogo , cliccare il pulsante di opzione sotto la voce nella riga .

L'operazione di vincolare un layer lo rende l'unico layer di riferimento. E’ possibile visualizzare ed eseguire lo snap

agli oggetti su layer vincolati ma non è possibile selezionarvi alcun oggetto. In particolare, non è possibile vincolare

il layer corrente senza averlo prima sbloccato. Cliccare .


Nella finestra di dialogo , cliccare il pulsante di opzione sotto la voce nella riga Curve.

L'operazione di sbloccaggio di un layer rende invisibili tutti gli oggetti in quest'ultimo.

Cliccare .




—

♦ Muovere la freccia del puntatore sull’oggetto e premere il tasto sinistro del mouse.

Muovere la freccia del puntatore sul primo oggetto e cliccare il tasto sinistro del mouse.

Mentre si preme il tasto SHIFT, muovere il puntatore su un altro oggetto e cliccare il tasto sinistro del mouse.

Muovere la freccia del puntatore in un'area aperta verso la parte più in basso a sinistra degli oggetti da selezionare.

Tenendo premuto il tasto sinistro, trascinare il mouse diagonalmente verso destra fino a visualizzare gli oggetti dentro

la finestra. Rilasciare il tasto del mouse.

Tutti gli oggetti contenuti completamente nella finestra saranno selezionati.

E’ possibile aggiungere all’insieme di selezione altri oggetti tenendo premuto il tasto SHIFT durante l’esecuzione di

un'altra selezione.

Oppure, digitare e premere INVIO per iniziare una finestra di selezione ().

Muovere la freccia del puntatore in basso a destra degli oggetti da selezionare. Tener premuto e trascinare iltasto

sinistro del mouse diagonalmente verso sinistra fino a racchiudere o intersecare più oggetti. Rilasciare il tasto del

mouse.

Tutti gli oggetti completamente dentro o intersecati dalla selezione interseca saranno selezionati.

E’ possibile aggiungere all’insieme di selezione altri oggetti tenendo premuto il tasto SHIFT durante l’esecuzione diun'altra selezione.

Oppure, digitare e premere INVIO per iniziare una selezione interseca ( .




Selezionare un oggetto.

Dal menu , cliccare e quindi .

L’oggetto diventa invisibile.

♦ Dal menu cliccare e successivamente

Il comando mostra globalmente tutti gli oggetti nascosti.


Dal menu cliccare e successivamente .

L’oggetto diventa di colore grigio ombreggiato. E’ possibile vedere un oggetto vincolato, eseguirne uno snap ma non

è possibile selezionarlo.

♦ Dal menu cliccare e successivamente .

Il comando visualizza e sblocca globalmente tutti gli oggetti vincolati.


HideCercare questo pulsanteCliccare il tasto sinistro del mouse pernascondere un oggetto.

Show


Lock


Unlock

Cercare questo pulsante.Cliccare il tasto destro del mouse persbloccare.





In seguito a questa operazione appare la finestra di dialogo .

Selezionare il layer dove si desidera muovere l’oggetto e premere .

Change Layer

Cercare questo pulsante




Il comando rimuove dal modello gli oggetti selezionati. Si usi il comando per far pratica con l’operazione

di selezione.

—


Nella finestra di dialogo , cliccare e successivamente oppure cliccare per aprire

il modello.

Selezionare il quadrato e il cerchio.




Dal menu , cliccare o premere il tasto DELETE.

Gli oggetti spariscono.

Selezionare una delle linee dell'esagono nella viewport Top. Dal momento che vi sono più linee sovrapposte l'una

sull'altra, è possibile scegliere tra più oggetti nella finestra di dialogo Choose One Object.

Cliccare .

Con questa procedura sono selezionati di volta in volta tutti gli elementi che si sovrappongono in quel punto. E’

possibile vederne le differenze nelle viewport Perspective e Side. Quando risulta evidenziato l'esagono nella viewport

Top, cliccare .


Attraverso una selezione interseca, selezionare la superficie e la polilinea nella parte in alto a destra del disegno.

Entrambi gli elementi sono selezionati.

Dal menu cliccare .




Attraverso una finestra di selezione, selezionare la polilinea e il cilindro nella parte in basso a destra del disegno.

Solo gli oggetti che sono completamente racchiusi nella finestra di selezione saranno selezionati.

Dal menu cliccare .

Procedere con la cancellazione degli oggetti dal disegno. Si consiglia di usare differenti metodi di selezione per

selezionare e deselezionare gli oggetti. In particolare si usino quindi la modalità di selezione interseca e la finestra di

selezione. Come prima ricordato, premendo il tasto SHIFT durante la selezione è possibile aggiungere oggetti

all’insieme di selezione. Premendo invece il tasto CTRL durante la selezione, è possibile rimuovere degli oggetti

dall’insieme di selezione.

♦ Dal menu cliccare .

Ogni volta che si clicca, si annulla l’ultimo comando eseguito e perciò si arretra indietro di un passo per volta nella

sequenza dei comandi.

♦ Dal menu cliccare .

Ogni volta che si clicca, si ripeterà il comando precedente annullato con il comando .

UndoCercare questo pulsante.Cliccare il tasto sinistro del mouse pereseguire l’Undo.

RedoCercare questo pulsante.Cliccare il tasto destro del mouse pereseguire Redo.






Dal menu cliccare

Cliccare e successivamente .

Dal menu cliccare Assegnare al modello il nome

Fino ad ora sono stati proposti metodi di modellazione poco precisi. Nei prossimi paragrafi sarà discusso in dettaglio

come disegnare delle linee con maggiore precisione: per far ciò, si useranno le coordinate.

Cross-shaped cursorPuntatore

Quando si disegna una curva si dispone un punto o si crea una primitiva di un solido Rhino chiede all’utente di inserire




Quando si disegna una curva, si dispone un punto o si crea una primitiva di un solido, Rhino chiede all utente di inserire

una serie di punti. Ad esempio per disegnare una curva sono richiesti due punti: nella linea di comando si legge infatti

o e il cursore diventa un puntatore.

E’ possibile inserire un punto in due modi: o selezionando un punto nella viewport con il mouse o digitandone le

coordinate nella linea di comando.

Rhino usa un sistema fisso di coordinate Cartesiane chiamato World Coordinate System ( ), basato su tre assi (gli

assi e ) che definiscono la posizione in uno spazio bi- o tridimensionale. Ciascuna viewport ha un piano di

costruzione che definisce le coordinate nella viewport cui si riferisce. In particolare le viewport Top e Perspective

presentano gli stessi sistemi di coordinate.

Le coordinate assolute forniscono le esatte posizioni negli assi x-, y- e z-.

Si usi il modello BOXES per imparare a disegnare con le coordinate assolute.

— .

Massimizzare la viewport cliccando due volte sulla barra del titolo. Dal menu , cliccare e successivamente .

Al prompt , digitare e premere INVIO

Al prompt , digitare e premere INVIO

Al prompt , digitare e premere INVIO.


Al prompt , digitare e premere INVIO per chiudere

la linea.

PolylineCercare questo pulsante.Cliccare il tasto sinistro del mouse pereseguire il comando Polyline.




Talvolta le coordinate assolute possono esser scomode. Anzi, il più delle volte le coordinate sono più facili da

usare. Si ricorda che ogni qualvolta si seleziona un punto, Rhino riconosce quel punto come e che le

coordinate relative si basano su questo punto invece che riferirsi all'origine (0,0,0) del piano di costruzione.

Per inserire le coordinate relative, anteporre una singola lettera R al valore delle coordinate x,y,z.

—






Al prompt , digitare e premere INVIO per

chiudere la linea.




specificano una distanza e una direzione rispetto all’origine 0.0 del piano di costruzione corrente.

Per esempio, se si desidera inserire un punto distante quattro unità dall'origine del piano di costruzione, ad un angolo di

45° in senso orario dall'asse x del piano di costruzione, si digiti 4<45 e si prema INVIO. Rispetto alle coordinate polari

assolute, le coordinate polari relative sono precedute da una "r". Invece di usare le coordinate x-, y- e z-, è possibileinserire le coordinate polari relative utilizzando la seguente convenzione

—

Dal menu , cliccare e quindi .





Al prompt , digitare e premere INVIO per

chiudere la linea.




Attraverso il comando Distance Constraint, è possibile inserire un punto digitandoquindi una distanza e premendo INVIO.

Infatti,: muovendo il cursore in qualunque direzione, la lunghezza della linea risulterà limitata dalle impostazioni scelte

nel comando Distance Constraint. Questo è un metodo veloce per specificare velocemente la lunghezza di una linea.

Usando invece il comando Angle Constraint è possibile specificare un angolo digitando il simbolo < seguito da un valore




g p p g g g

e premendo INVIO. Il punto successivo è vincolato a giacere su linee che formano tra loro un angolo pari a quello

digitato.

Quando la modalità Ortho è disattiva, è possibile attivarla tenendo premuto il tasto SHIFT. La modalità Ortho rappresenta

un modo efficiente per tracciare linee ortogonali tra loro. Nel seguente esempio, si disegnerà una linea lunga 5 unità

usando il comando "distance constraints".

—




Dal menu , cliccare e successivamente cliccare

Al prompt , digitare e premere INVIO. Al prompt , digitare e premere INVIO.

Mantenere premuto il tasto SHIFT e scegliere un punto a 90 gradi verso destra.


Mantenere premuto il tasto SHIFT e scegliere un punto a 90 gradi verso l’alto.


Mantenere premuto il tasto SHIFT e scegliere un punto a 90 gradi verso sinistra.

Al prompt , digitare e premere INVIO per chiuderela linea.

—

Dal menu , cliccare e quindi cliccare


Al prompt , digitare e premere INVIO. Digitare quindi <45 e premere INVIO.

Quando si trascina il cursore, il puntatore esegue uno snap alla distanza di 5 unità e di 45 gradi. Scegliere un punto in

basso a destra.

Al prompt , digitare e premere INVIO; digitare quindi <45

e premere INVIO.

Scegliere un punto a 45 gradi verso l’alto e verso destra.

Al prompt , digitare e premere INVIO; digitare

quindi <45 e premere INVIO.

Scegliere un punto a 45 gradi verso l’alto e verso sinistra.

Al prompt , digitare e premere INVIO perchiudere la linea.

Salvare il modello con il comando . Questo modello sarà, infatti, utilizzato per un altro esercizio.

—

Si inizi un nuovo modello e lo si salvi con il nome .




Disegnare una freccia con una polilinea, usando una combinazione delle coordinate assolute () (x,y), delle

coordinate relative () (x,y), delle coordinate polari ( (distance<angle) e del comando

. Si inizi il modello nel punto

.

Salvare il modello con il comando .

Selezionare la polilinea.

Dal menu cliccare .

Attivare lo .

Al prompt , scegliere un’estremità della freccia lungo la linea passante per il centro (center

line).

Al prompt , scegliere l’altra estremità della freccia lungo la linea passante per il centro.

Revolve


Apparirà la finestra di dialogo . Cliccare . A seguito di quest’operazione, la freccia diventerà un

i à idi i l




entità tridimensionale.

Cliccare il mouse nella viewport

per renderla attiva. Dal menu cliccare .




Le viewport sono delle finestre nell’area grafica di Rhino che mostrano una vista del modello in studio. E’ possibile

muovere e ridimensionare una viewport trascinandone la barra del titolo o i bordi. Il cursore si muove sul piano dicostruzione che è definito per ciascuna viewport. E’ possibile creare nuove viewport, rinominare viewport già esistenti e

usare predefinite configurazioni di una viewport. Per attivare una viewport, si clicchi in qualunque punto al suo interno a

conseguenza di ciò, la barra del titolo della viewport si evidenzia. Per attivare una viewport all’interno dell’esecuzione di

una sequenza di comandi è sufficiente muovere il cursore nel suo interno.




Il piano di costruzione rappresenta un ausilio per la modellazione degli oggetti. Ogni qualvolta si sceglie un punto, questi

giace nel piano di costruzione a meno che non siano stati utilizzati gli snap all’oggetto, la modalità elevatore e non sianostate inserite le coordinate nella riga di comando.

Ciascun piano di costruzione è caratterizzato dai propri assi coordinati, da una griglia e da un’orientazione relativa al

sistema di coordinate assolute (world coordinate system).

Il piano di costruzione è dotato di quattro viste predefinite.

• Il piano di costruzione della viewport Top presenta gli assi x- e y- allineati con gli assi x- e y- del sistema di

coordinate assolute.

• Il piano di costruzione della viewport Right presenta gli assi x- e y- allineati con gli assi y- e z- del sistema dicoordinate assolute.

• Il piano di costruzione della viewport Front presenta gli assi x- e y- allineati con gli assi x- e z- del sistema di

coordinate assolute.

• La viewport Perspective si avvale del piano di costruzione della vista Top.

Ciascun piano d costruzione possiede una griglia. La griglia è un piano di linee perpendicolari giacenti sul piano di

costruzione. La linea rossa rappresenta l’asse x- del piano di costruzione mentre la linea verde rappresenta l’asse y- del

piano di costruzione (corrispondenza fra Red, Green, Blue e x-, y-, z-). Queste due linee si intersecano nell’origine del

piano di costruzione.

L’asse di colore rosso e l’asse di colore verde sulla griglia sono perciò gli assi x- e y- del piano di costruzione della

viewport. Può accadere che all’avvio di Rhino i piani di costruzione siano allineati con gli assi del sistema assoluto e

perciò può generare confusione il fatto che nelle viewport Front e in quella laterale l’asse y- del piano di costruzione

possa esser allineato come la direzione z- del sistema di coordinate assolute. L’icona nell’angolo a sinistra mostra sempre

le coordinate assolute che sono differenti dagli assi del piano di costruzione.

In Rhino risulta facile la modellazione nello spazio tridimensionale. Come è stato mostrato nell’esercizio precedente, è

possibile disegnare su diversi piani di costruzione semplicemente muovendo il cursore in una viewport differente. Un

altro utile strumento per la modellazione 3D è la (elevator mode).

In questo esercizio si utilizzeranno lo snap e la modalità ortho per disegnare in diverse viewport. In Rhino, durante la

modellazione la viewport attiva e il piano di costruzione sono le medesime




modellazione la viewport attiva e il piano di costruzione sono le medesime.

Iniziare un nuovo modello e salvarlo come .

Passare alla modalità e attivare lo . Attivare se necessario.


Si muova il cursore nella viewport .

Al prompt , scegliere un punto nel centro della viewport.

Al prompt , scegliere dei punti per disegnare la forma seguente.

Al prompt , muovere il cursore nella viewport e

tracciare una linea orizzontale.




tracciare una linea orizzontale.

Al prompt , premere il tasto CTRL e scegliere un

punto verticale rispetto all’ultimo scelto.

Per attivare la modalità elevatore, si tenga premuto il tasto CTRL mentre viene cliccato il tasto sinistro del mouse.

La permette di scegliere dei punti al di fuori del piano di costruzione. Per questo motivo il promptdei comandi richiede la scelta di due punti per definire tale punto. La prima scelta specifica il punto base mentre la

seconda specifica quanto il punto finale giacerà al di sopra o al di sotto del punto base.

Una volta scelto il punto base, il puntatore è vincolato lungo una linea guida perpendicolare al piano di costruzione

passante per il punto base.

Il secondo punto scelto determina invece la coordinata z- del punto desiderato. E’ possibile scegliere un punto con il

mouse oppure inserire un numero per specificare l’altezza al di sopra del piano di costruzione. Numeri positivi si




pp p p p p p

riferiscono a punti al di sopra del piano di costruzione, numeri negativi a punti al di sotto del piano di costruzione.

Al prompt , rilasciare il tasto CTRL e muovere il cursore nella viewport Aggiustare




p p , p gg

quindi il punto sino a che sia allineato con l’altra parte della sedia e cliccare.

Al prompt , muovere il cursore nella viewport e tracciare una linea orizzontale.

Al prompt , muovere il cursore nella viewport e tracciare una linea verticale.




Al prompt , muovere il cursore nella viewport e scegliere un punto.

Al prompt , digitare e premere INVIO per chiudere la linea.

Ora si procederà con la realizzazione del retro della sedia e per tale motivo è opportuno cambiare piano di costruzione.




Su cliccare e selezionare .


Al prompt , muovere il cursore nella viewport e selezionare il vertice (1) sul retro della

sedia.

Al prompt , selezionare il vertice (2) sull’altro lato del retro della sedia.

Al prompt , selezionare il vertice (3) sulla parte superiore della sedia.

Il piano di costruzione è ora allineato con il retro della sedia.

Set CPlane: 3 PointsCercare questo pulsante.

Tracciare alcune linee sul nuovo piano di costruzione.




Selezionare la struttura della sedia.

Dal menu cliccare .

Al prompt , premere ENTER.

La sedia ora è costituita da una struttura solida.PipeCercare questo pulsante.



Eseguire un doppio click sulla barra del titolo della viewport al fine di ripristinare le viste.

Selezionare l’oggetto.




Dal menu

, cliccare

. Al prompt , digitare e premere INVIO.

E’ possibile vedere il modello come un oggetto tridimensionale nella viewport Perspective.

Cliccare il mouse nella viewport per renderla attiva.


Salvare il modello eseguendo il comando .

ShadeCercare questo pulsante.

Gli sono degli strumenti per selezionare dei punti specifici su un oggetto esistente. Questi strumenti




g p p p gg Q

sono usati per modellare con precisione. Spesso ci si riferisce agli Snap all’oggetto con il termine .Per aprire la barra degli strumenti , cliccare nella barra di stato. Questa barra degli strumenti controlla gli

snap persistenti all’oggetto. Si usano gli snap persistenti all’oggetto al fine di mantenere attivo lo snap all’oggetto per

ogni scelta di un punto senza dover attivare questa funzione ogni volta.

Quando uno snap all’oggetto è attivo, il movimento del cursore nelle vicinanze di un punto specifico dell’oggetto provoca

un “salto” del puntatore su quel punto.

Selezionare la casella dello snap all’oggetto desiderato. E’ possibile posizionare la barra degli strumenti ovunque nel

desktop.

End esegue uno snap alla fine di una curva.

Near esegue uno snap al punto più vicino su una curva esistente.

Point esegue uno snap ad un punto di controllo.

Mid esegue uno snap al punto medio di una curva.

Cen esegue uno snap al centro di una curva. Questo comando funziona almeglio nel caso di cerchi ed archi. Per altri tipi di curve, sarà eseguito uno snapai centri dei cerchi associati alla curvatura della curva in qualunque dato punto.

Int esegue uno snap all’intersezione di due curve.

Perp esegue uno snap ad un punto sulla curva che èperpendicolare all’ultimo punto selezionato. Questo comando funziona soltantoquando sono selezionati una serie di punti.

Tan esegue uno snap al punto su una curva che è tangente all’ultimo




Tan esegue uno snap al punto su una curva che è tangente all ultimo

punto selezionato. Questo comando funziona soltanto quando è selezionata unaserie di punti.

Quad esegue uno snap al punto quadrante di un cerchio, arco o ellisse.

Knot esegue uno snap ai punti di nodo su curve e bordi di superficie.

Project Proietta il punto snap sul piano di costruzione.

Disable Disattiva gli punti snap, mantenenti la configurazione.

In Rhino, la modellazione e l’operazione di editing dipendono dagli oggetti che effettivamente si intersecano in punti

specificati. Gli snap all’oggetto forniscono perciò uno strumento per modellare con una precisione non ottenibile ad

occhio.

—

Aprire il modello .

Disattivare la funzione

e la modalità

.

Cliccare sulla barra di stato. E’ possibile lasciare visualizzata la barra degli strumenti .

Selezionare le caselle e . E’ possibile selezionare e deselezionare i singoli osnaps per poter modellare con

precisione.

Dal menu , cliccare e cliccare quindi

Al prompt , muovere il cursore presso la fine della linea nel vertice in basso a sinistra del primo

parallelepipedo e scegliere un punto quando il puntatore esegue uno snap alla fine della linea. Scegliere più punti per

disegnare una polilinea.




g p

La linea inizia esattamente in quel vertice.

Al prompt , eseguire uno snap al punto medio dello spigolo verticale destro del secondo

parallelepipedo.

Il puntatore esegue uno snap al punto medio della linea che è “toccata” dal cursore cosicché la nuova linea attraversa

quel lato del parallelepipedo esattamente a metà. Scegliere più punti per disegnare una polilinea.

Al prompt , eseguire uno snap al vertice superiore sinistro del primo parallelepipedo.

Il puntatore esegue uno snap alla fine della linea. Scegliere più punti per disegnare una polilinea.

Premere INVIO per terminare il comando.

Nella barra degli strumenti selezionare le caselle e ; deselezionare le caselle e .

Dal menu , cliccare e cliccare

OsnapEnd e Mid attivati

Al prompt , scegliere il bordo inferiore del cerchio nella parte in alto a destra.

Il puntatore esegue uno snap al punto del cerchio che è più vicino al punto in cui è stato posizionato il cursore.




Al prompt , scegliere un punto nello spigolo superiore orizzontale del secondo parallelepipedo.

Il puntatore esegue uno snap ad un punto perpendicolare al punto precedentemente scelto. Scegliere un punto per

disegnare la polilinea.


Nella barra degli strumenti selezionare le caselle e ; deselezionare le caselle e .

Dal menu , cliccare e poi cliccare

Al prompt , scegliere un punto sull’intersezione dove la linea diagonale attraversa la linea verticale

sul primo parallelepipedo.

Il puntatore esegue uno snap all’intersezione tra le due linee.




p g p

Al prompt , scegliere un punto sul bordo in alto, a sinistra del cerchio presente a destra.

Il puntatore esegue uno snap al punto tangente al cerchio.


Nella barra degli strumenti selezionare la casella ; deselezionare le caselle e .


Al prompt , scegliere un punto del bordo del cerchio.

Il puntatore esegue uno snap al centro del cerchio.




Al prompt , scegliere un punto sul bordo dell’altro cerchio.

Il puntatore esegue uno snap al centro del cerchio.


Nella barra degli strumenti selezionare la casella ; deselezionare la casella . Dal menu , cliccare e quindi cliccare

Al prompt , scegliere un punto nel bordo superiore del primo cerchio.

Il puntatore esegue uno snap al punto del quadrante di un cerchio.




Al prompt , scegliere un punto sul bordo superiore sinistro del cerchio.

Il puntatore esegue uno snap al punto del quadrante del cerchio

Al prompt , scegliere il bordo inferiore del cerchio.

Al prompt , scegliere un punto nel bordo destro del cerchio.


Rhino fornisce degli strumenti di analisi per determinare lunghezze, angoli, aree, distanze, volumi e centroidi di solidi.

Comandi addizionali permettono di analizzare la curvatura di una curva, la continuità tra curve e di trovare i bordi non

uniti.

Distance Visualizza la distanza tra due punti.

Length Visualizza la lunghezza di un oggetto.

Angle Visualizza l’angolo tra due linee.

Radius Misura il raggio di curvatura di una curva, cerchio o arco nel punto dove è stata scelta la curva e lovisualizza sulla linea di comando.

Point Visualizza nella linea di comando e nel formato x,y,z le coordinate cartesiane del punto sia assolute




che del piano di costruzione.


Al prompt , scegliere l’intersezione tra la linea diagonale e la linea verticale.

Al prompt , scegliere l’intersezione tra l’altra diagonale e la linea verticale sopra

menzionata.

Premere il tasto F2 per visualizzare l’informazione.

Coordinate del piano di costruzione:

angoli: xy = 90 elevazione = 0

variazioni: dx = 0 dy = 3.07692 dz = 0

Coordinate assolute:

angoli: xy = 90 elevazione = 0variazioni: dx = 0 dy = 3.07692 dz = 0

Distanza = 3.07692 unità

DistanceCercare questo pulsante.


Al prompt , selezionare la linea tra i centri dei cerchi.




p p ,

La lunghezza dell’oggetto è visualizzata nella linea di comando.

Lunghezza: 8.0000 (+/- 0.0008)

Dal menu , cliccare . Al prompt , selezionare un punto che definisca l’inizio della linea dell’angolo.

Al prompt , selezionare un punto che definisca la fine della linea dell’angolo.

Al prompt , selezionare un punto che definisca l’inizio della seconda linea dell’angolo.

Al prompt , selezionare un punto che definisca la fine della seconda linea dell’angolo.

LengthCercare questo pulsante.

AngleCercare questo pulsante.




Il valore dell’angolo sarà visualizzato nella linea di comando nel seguente formato:

Angle is 21.7711 degrees (l’angolo è pari a 21.7711 gradi).


Al prompt , selezionare uno dei cerchi. Con questo comando è possibile

misurare anche il raggio di una curva.

Il raggio verrà visualizzato sulla linea di comando nel seguente formato:

Radius at pick point is 2.5 (Il raggio nel punto scelto è pari a 2.5).


RadiusCercare questo pulsante.

PointCercare questo pulsante.

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità di uno dei quadrati.




I punti x,y,z sono visualizzati sia rispetto al sistema di coordinate assolute sia rispetto al sistema di riferimento delpiano di costruzione.

E’ possibile creare dei cerchi a partire dal centro e dal raggio, dal centro e dal diametro, attraverso la conoscenza delledue estremità del diametro, tre punti sulla circonferenza, i punti tangenti a due curve coplanari e un raggio.

Cerchio Crea un cerchio dal centro e dal raggio.

Circle3Pt Crea il cerchio da tre punti sulla circonferenza.

CircleD Crea il cerchio da due punti sulla circonferenza che sono le estremità del diametro.

CircleTTR Crea un cerchio dal raggio e due oggetti ai quali il cerchio è tangente.

CircleTTT Crea un cerchio che è tangente a tre oggetti.




Circle V Crea un cerchio che è perpendicolare al piano di costruzione.

iameter Digitare e premere INVIO per modificare il valore del diametro. Si deve digitare la lettera R perripristinare il valore del diametro precedente.

ertical Digitare e premere INVIO per creare un cerchio che sia perpendicolare al piano di costruzione.roundCurve Digitare e premere INVIO per disegnare un cerchio i cui assi siano perpendicolari alla curva.

—



Al prompt , digitare e premere INVIO. A seguito di tale operazione è stato creato un cerchio.




CircleCercare questo pulsante.


Viene creato un cerchio a partire dal centro e dal diametro. L’opzione del diametro è lasciata invariata sino alla

successiva modifica.





Al prompt , eseguire uno snap ad un vertice di uno dei quadrati.

Al prompt , eseguire uno snap ad un secondo vertice dello stesso quadrato.

Al prompt , eseguire uno snap al terzo vertice dello stesso quadrato.

Viene creato un cerchio la cui circonferenza interseca le tre estremità scelte.

Circle 3PtCercare questo pulsante.


Al prompt , scegliere il primo punto del diametro del cerchio eseguendo uno snap al

vertice di un quadratoCircle DiameterCercare questo pulsante




vertice di un quadrato.

Al prompt , digitare e premere INVIO. Attivare quindi la modalità Ortho e scegliere un punto a

destra.

Viene creato un cerchio il cui diametro è determinato dai due punti appena scelti e il cui valore è limitato a 3 unità.


Al prompt , selezionare il cerchio appena creato presso il bordo superiore.

Al prompt , selezionare il cerchio a destra di quello presso il bordo superiore.


Circle Tangent, Tangent, RadiusCercare questo pulsante.

Al prompt , digitare e premere INVIO. Oppure, premere INVIO per accettare il valore di default.

Viene creato un cerchio tangente ai due cerchi selezionati con un raggio di due unità. Talvolta questo comando crea

più cerchi e perciò è necessario cancellare quelli in esubero.





Al prompt , selezionare il primo oggetto a cui il cerchio deve esser tangente.

Al prompt , selezionare il secondo oggetto a cui il cerchio deve esser tangente.

Al prompt prompt, selezionare il terzo oggetto a cui il cerchio deve esser tangente.

Talvolta questo comando crea più cerchi e perciò è necessario cancellare quelli in esubero.

Circle Tangent to 3 CurvesCercare questo pulsante.



Al prompt digitare V e premere INVIO C




Al prompt , digitare V e premere INVIO.

Al prompt , eseguire uno snap al Quadrante di uno dei cerchi nella viewport Top.

Al prompt , eseguire uno snap all’altro Quadrante dello stesso cerchio.

Il cerchio è disegnato perpendicolarmente al piano di costruzione. E’ possibile vederlo in altre viewports.

Dal menu , cliccare , cliccare quindi

Al prompt digitare e premere INVIO.

Al prompt , scegliere un punto su un cerchio.

Circle, Vertical: DiameterCercare questo pulsante.

Circle Around CurveCercare questo pulsante.


Il cerchio è disegnato perpendicolarmente alla curva nel punto scelto. E’ possibile vederlo nella viewport Perspective.




—

Iniziare un nuovo modello e salvarlo con il nome .





Cliccare per tre volte.

Rinominare i nuovi layers come .

Cambiare il colore ( ) del layer in verde (, del layer in ciano ( e del layer in rosso

(.

Disegnare delle linee ( e dei cerchi ( sugli appropriati layers. Usare il comando per il

layer Box e il comando per le center lines. Si useranno più opzioni del comando e più

per completare il modello.

Selezionare le linee dal rettangolo.

Dal menu , cliccare






Si genera un parallelepipedo dal rettangolo.

Selezionare i cerchi.

Dal menu , cliccare

Al prompt , digitare e premere INVIO.Dai cerchi si generano dei cilindri.

Cliccare la viewport .

Dal menu , cliccare




Iniziare un modello. Salvare il modello come .

Completare il modello come mostrato in figura.

Disegnare tre cerchi ad ampio raggio.




Disegnare tre cerchi di raggio minore dei precedenti. Usare lo snap all’oggetto per eseguire uno snap al centro dei

cerchi di raggio maggiore.


Al prompt , scegliere un punto sul bordo di un cerchio cui la linea sia tangente.

Al prompt , scegliere un punto sul bordo di un altro cerchio cui la linea sia

Line Tangent to 2 Curves





tangente

Completare il modello utilizzando questo comando.


Il comando Arc permette di disegnare un arco di cerchio attraverso tre punti non allineati. E’ possibile creare degli archi

dal centro, dal punto iniziale e dall’angolo, dalle due estremità e da un punto lungo un arco, dalle estremità e da una

direzione, dal punto iniziale, dal punto di una circonferenza e da una estremità, dai punti tangenti a due curve complanari

e da un raggio rispettivamente.

E’ possibile prolungare una curva ad un’altra curva mediante un arco a partire dalla conoscenza di un punto o dall’angolo

sotteso dall’arco.

Arc Crea un arco dal centro, dagli estremi o dalla conoscenza dell’angolo sotteso.

Arc3Pt Crea un arco per tre punti.

ArcDir Crea un arco dalla conoscenza del punto iniziale, del punto finale e della




ArcDir Crea un arco dalla conoscenza del punto iniziale, del punto finale e delladirezione.

ArcTTR Crea un arco dalla conoscenza delle tangenti e dal raggio.

ArcSER Crea un arco dalla conoscenza del punto iniziale, del punto finale e dal raggio.

ExtendByArc Prolunga un arco di un certo angolo.

ExtendByArcToPt

Prolunga un arco ad un punto.

—

♦ Aprire il modello .





Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio in basso a sinistra.

Al prompt , eseguire uno snap alla fine della linea.

ArcCercare questo pulsante.

Al prompt , eseguire uno snap alla fine dell’altra linea oppure trascinare il cursore nella direzione

desiderata e digitare Premere INVIO.





Al prompt , scegliere il punto iniziale dell’arco.

Al prompt , scegliere il punto finale dell’arco.

Al prompt , attivare la modalità e trascinare il mouse verso l’alto per definire la direzione tangente al

punto iniziale. Cliccare per scegliere un punto.

Direction ArcCercare questo pulsante.

Ripetere la procedura precedentemente illustrata per definire una seconda direzione tangente all’arco nella parte in

alto a destra.




Dal menu , cliccare cliccare quindi

Al prompt , scegliere un’estremità dell’arco appena creato.


Al prompt , attivare la modalità e scegliere un punto verso il basso.

L’arco risulterà tangente alla curva selezionata e terminerà nel punto scelto.

Extend By ArcCercare questo pulsante.

Dal menu , cliccare . Cliccare

Al prompt , scegliere la fine dell’ultimo arco disegnato.

Al prompt , scegliere l’estremità della linea.

Extend By Arc To PtCercare questo pulsante.





Al prompt , scegliere un altro arco, linea, cerchio o una curva.

Al prompt , scegliere un altro arco, linea, cerchio o una curva.

Al prompt , digitare e premere INVIO. Gli archi disegnati risulteranno tangenti agli elementi

precedentemente selezionati. Cancellare gli archi in esubero.

Arc Tangent, Tangent, RadiusCercare questo pulsante.

Ripetere l’operazione descritta per disegnare un arco tangente agli elementi selezionati e di raggio pari a 6 unità.





—


Creare il modello illustrato in figura usando lo snap all’oggetto e i comandi Line, Circlee Arc.

Selezionare tutte le linee e gli archi costituenti il modello.

Dal menu , cliccare


Questa operazione conferisce spessore all’oggetto.





Dal menu , cliccare

E’ possibile disegnare delle ellissi dalla conoscenza del loro centro o dei loro estremi. E’ possibile inoltre disegnare dei

poligoni dal centro o da un bordo e un rettangolo dai vertici opposti o scegliendo tre punti.




Ellipse Crea un’ellisse specificando il centro, l’estremità di un asse e l’altezza di un puntorispetto a tale asse.

EllipseD Crea un’ellisse specificando le estremità di un asse e un’altezza di un punto rispettoa tale asse.

Polygon Crea un poligono dalla conoscenza del suo centro e del raggio.

PolygonEdge Crea un poligono specificando le estremità di un lato.

Rectangle Crea un rettangolo dalla conoscenza dei vertici opposti.

RectangleCen Crea un rettangolo dalla conoscenza di lati adiacenti e da un punto del lato opposto.

ertical Digitare V e premere INVIO per creare un’ellisse che sia perpendicolare al piano di costruzione.

roundCurve Digitare A e premere INVIO per disegnare un’ellisse i cui assi siano perpendicolari ad una curva.

eformable Utilizza un numero specificato di punti di controllo.

romFoci Crea un’ellisse dai fuochi.

ircumscribed Digitare C e premere INVIO per creare un poligono che sia circoscritto ad un cerchio di raggio noto. Di

default, il poligono disegnato è inscritto in un cerchio di raggio noto.

ertical Digitare V e premere INVIO per creare un’ellisse che sia perpendicolare al piano di costruzione.

roundCurve Digitare A e premere INVIO per disegnare un’ellisse i cui assi siano perpendicolari ad una curva.




—









RectangleCercare questo pulsante.

Dal menu , cliccare e cliccare

Al prompt , digitare e premere INVIO per ottenere un rettangolo dai verticiarrotondati.

Al prompt digitare e premere INVIO

Centered RectangleCercare questo pulsante.







Al prompt Corner=Arc digitare e premere INVIO.

Per creare un rettangolo dai vertici arrotondati, scegliere un punto al vertice per definirne la curvatura. Oppure

digitare C e premere INVIO per arrotondare i vertici del rettangolo con una forma conica invece che circolare.




Al prompt

, attivare la modalità

e scegliere un punto a destra. Al prompt , digitare e premere INVIO.


Al prompt , digitare 3 e premere INVIO per modificare il numero di

lati del poligono.

Al prompt , digitare -7,-2 e premere INVIO per posizionare ilcentro del poligono.

Al prompt , digitare 1.5 e premere INVIO.

Al prompt , scegliere un punto per orientare il poligono.

Terminare i rimanenti poligoni usando per ciascuno di essi lo stesso raggio.

EllipseCercare questo pulsante.

PolygonCercare questo pulsante.

Selezionare il pentagono

Dal menu , cliccare





Selezionare il rettangolo.

Dal menu cliccare .

Al prompt , spostare il mouse verso l’alto e

cliccare.




Selezionare l’ellisse.

Dal menu cliccare .

Al prompt digitare e premere Invio.

Al prompt , cliccare per impostare la distanza desiderata.

Dal menu

cliccare

.

Al prompt , selezionare il rettangolo solido dagli angoli arrotondati.

Al prompt . , selezionare il rettangolo

solido.

Boolean DifferenceCercare questo pulsante.

Al prompt . premere INVIO.

Al prompt . ,

selezionare l’ellisse solido.

Al prompt . premere.




Selezionare i poligoni.

Dal menu cliccare .

Al prompt , digitare e premere Invio.

Al prompt , cliccare per impostare la distanza desiderata.

Selezionare i rettangoli solidi.

Dal menu cliccare .

Al prompt . digitare

e premere INVIO.

Al prompt . ,

selezionare i poligoni solidi.

Saranno ricavati i fori ma gli oggetti rimarranno inalterati.




L’uso di curve a mano libera permette di creare facilmente forme complesse. Se è necessario disegnare con precisione, è

possibile avvalersi di linee di costruzione che specificano i parametri complessivi del modello.

Curve Questo comando crea una curva a partire dai punti di controllo specificati. I puntidi controllo non giacciono sulla curva ma ne determinano la curvatura.

Interpolatedcurve

Questo comando crea una curva passante per dei punti specificati mediante unprocesso di interpolazione. I punti interpolati giacciono sulla curva e nedeterminano la curvatura

Sketch curve Questo comando utilizza un effetto “colpo di pennello” per creare una curva. E’necessario premere il tasto sinistro del mouse e muovere il cursore per creare unacurva a mano libera.

Helix Questo comando crea un’elica. E’ possibile specificarne il raggio, il numero diavvolgimenti, la lunghezza e la direzione dell’asse.

Spiral Questo comando crea una spirale. E’ possibile specificare due raggi, il numero diavvolgimenti e la direzione dell’asse.

Conic Questo comando crea una curva conica che può esser un tratto di un’ellisse, diuna parabola o di un’iperbole.

ndo

Digitare U e premere INVIO per rimuovere un punto per volta.

lose Digitare C e premere INVIO per chiudere una curva su se stessa.

harp Digitare S e premere INVIO per creare una curva chiusa non periodica.




egree Digitare D e premere INVIO per impostare il grado della curva.

—

Aprire il modello .

In quest’esercizio verrà descritto come disegnare una curva a partire dai punti di controllo, come disegnare una curvainterpolata e una curva a mano libera mettendo in rilievo le differenze tra questi tre comandi.

Nella finestra di dialogo Osnap, selezionare la casella e deselezionare le altre. Cliccando il tasto destro del

mouse sulla casella End, verranno deselezionate tutte le caselle a parte quella su cui si è cliccato.

Disattivate le modalità Ortho e Snap.

Dal menu , cliccare e quindi cliccare Al prompt , eseguire uno snap al vertice della polilinea in .

Al prompt , eseguire uno snap al successivo vertice.

Al prompt , eseguire gli snap a tutti i rimanenti vertici della polilinea.

CurveCercare questo pulsante.

Al prompt , premere INVIO.

In questo modo è stata creata una curva freeform. I punti di controllo non giacciono sulla curva, ad esclusione di

quelli corrispondenti alle estremità. I punti di controllo determinano la forma della curva pur non giacendo su di essa.




Passare al layer .

Dal menu cliccare e quindi cliccare .

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità della linea guida

della polilinea. Al prompt , eseguire uno snap presso un punto

della linea guida della polilinea.

Al prompt . ,

continuare ad eseguire uno snap alla linea guida sino ad arrivare all’estremità finale.

Interpolated CurveCercare questo pulsante.

Al prompt .

premere INVIO.

A seguito di queste operazioni viene creata una curva free-form interpolante attraverso i punti specificati. Questi

punti giacciono sulla curva e ne determinano la curvatura.

Si noti quanto difficile sia creare una curva che segua la linea guida.




Passare al layer .

Dal menu cliccare . Al prompt , eseguire uno snap al punto nell’estremo in basso a sinistra.

Al prompt , eseguire uno snap al punto immediatamente sopra il punto precedente.

ConicCercare questo pulsante.

Al prompt , eseguire uno snap ad punto a 90 gradi dal punto precedente.




Al prompt , scegliere un punto per ottenere la curva desiderata.

—


In questo esercizio si descriverà come creare il modello illustrato nella figura sottostante usando il comando Curve

by Control Points.




Creare i layers e e si attribuiscano colori differenti.

Passare al layer .

Dal menu

, cliccare

e quindi cliccare

Al prompt , digitare , e premere INVIO.

Al prompt , digitare .69, e premere INVIO. Attivata la modalità ORTHO, scegliere un punto al di

sopra del primo punto.

Usare il comando Distant constraints per disegnare la linea di costruzione.

Passare al layer .


Al prompt , eseguire uno snap all’origine della polilinea in .




Al prompt scegliere un altro punto sul medesimo segmento della linea di costruzione.

Al prompt scegliere un punto nella direzione del segmento successivo della linea

di costruzione (orizzontale).

Scegliere dei punti sino a creare la curva desiderata. Usare le linee di costruzione come aiuto al disegno.

Per disegnare lo stelo del cacciavite è possibile prolungare la curva sinora disegnata con una linea retta allineando trepunti consecutivi (con la modalità ortho attivata) a partire dalla fine del manico. Il segmento successivo risulterà un

tratto di linea retta.


Attivare le modalità e .

Dal menu e cliccare . RevolveCercare questo pulsante.

Al prompt , selezionare la curva.




Al prompt , scegliere l’estremità della curva lungo l’asse. Al prompt , scegliere l’altra estremità della curva lungo l’asse.

La finestra di dialogo apparirà sullo schermo. Cliccare . Il modello è ora tridimensionale.

Cliccare il mouse nella viewport per renderla attiva.





—

Iniziare un nuovo modello e salvarlo come

In quest’esercizio verrà illustrato come disegnare un’elica ed una spirale.

Attivare le modalità e .

Dal menu

, cliccare

Al prompt , posizionare il cursore nella viewport , digitare e premere

INVIO.


HelixCercare questo pulsante.

Al prompt , scegliere un punto al di sopra di quello appena scelto.

Questa operazione disegna un asse verticale di 10 unità di lunghezza.





Al prompt , muovere il cursore nella viewport e scegliere un punto al di sotto dell’ultimo punto

scelto. Questa operazione definisce l’inizio dell’elica.

Nella finestra di dialogo cliccare .

Viene creata un’elica.




Dal menu , cliccare

Al prompt , trascinare il cursore nella viewport , digitare e

premere INVIO.


Al prompt , scegliere un punto al di sopra dell’ultimo punto scelto.


SpiralCercare questo pulsante.






Per aggiungere dei dettagli ad un modello, può esser necessario visualizzare parti diverse del modello utilizzando viste

differenti. A tal fine è possibile modificare una vista in una viewport utilizzando i comandi relativi alla vista stessa, il

mouse e la tastiera.

Ciascuna vista corrisponde ad una “visuale” attraverso una telecamera. Il target della camera è posizionato nel centro

della viewport.

In Rhino è possibile aprire un numero illimitato di viewport e ciascuna di esse possiede una propria modalità di

proiezione, una vista, un piano di costruzione ed una griglia. Durante l’esecuzione di un comando, una viewport diviene

attiva muovendo il mouse all’interno di essa. Altrimenti è necessario cliccare nella viewport che si desidera attivare.

A differenza di altri modellatori, Rhino permette all’utente di lavorare sia nella vista parallela sia in quella prospettica.

Per passare da una viewport parallela ad una prospettica, cliccare con il tasto destro del mouse sulla barra del titolo della

viewport, cliccare su Properties, e quindi selezionate la casella “parallel” o “perspective” rispettivamente. Infine cliccareOK.

Il modo più semplice di modificare una vista è quello di premere il tasto SHIFT e trascinare il mouse premendone il tasto

destro. Questa operazione esegue un pan (ovvero una panoramica) della vista. Per eseguire uno zoom della vista, invece,

premere il tasto CTRL e trascinare il mouse verticalmente.E’ possibile anche avvalersi dei seguenti tasti per navigare attorno ad un modello:




LEFT ARROW Ruotare a sinistra Pan a sinistra

RIGHT ARROW Ruotare a destra Pan a destra

UP ARROW Ruotare in alto Pan verso l’alto

DOWN ARROW Ruotare in basso Pan verso il basso

PAGE UP Zoom in

PAGE DOWN Zoom out

HOME Zoom previous

END Zoom next

E’ possibile modificare una vista durante l’esecuzione di un comando. Questa operazione può esser molto utile qualora si

voglia selezionare un oggetto o scegliere un punto con maggiore precisione.

E’ possibile ripristinare le originarie condizioni di visualizzazione utilizzando quattro comandi che operano su di una

vista.

♦ Cliccare in una viewport, premere il tasto HOME o il tasto FINE sulla tastiera per ripetere o annullare i cambiamenti

operati su una vista.






Dal menu menu, cliccare e quindi cliccare .




Rendere attiva la Viewport .




Zoom Extents All


Bottom ViewC t l t










Cliccare nella viewport in basso a destra.




Left ViewCercare questo pulsante.

Back ViewCercare questo pulsante.

Rendere attiva la viewport .

Dal menu

cliccare

e successivamente

.

Per eseguire il comando è possibile usare i tasti di scelta rapida digitando e premendo TAB.




Tutte le viste saranno ridimensionate nella stessa scala della viewport attiva e allineate l’una rispetto all’altra.

Muovere il cursore verso il bordo della viewport sino a che non viene visualizzato il cursore di ridimensionamento

, premere il tasto sinistro del mouse e trascinare la barra. Se due viewport condividono tale bordo, entrambe

saranno ridimensionate. Muovere il cursore verso l’angolo di una viewport sino a che non è visualizzato il cursore di ridimensionamento

, premere il tasto sinistro del mouse e trascinare l’angolo in qualunque direzione. Qualora più viewport fossero a

contatto in quell’angolo, tutte verrebbero ridimensionate.




♦Per eseguire un pan in una qualunque viewport è necessario premere il tasto SHIFT e trascinare il tasto destro delmouse.

♦ Premere il tasto CTRL e trascinare verticalmente il tasto destro del mouse. Lo zoom in viene eseguito trascinando il

mouse verso l’alto mentre lo zoom out viene eseguito trascinando il mouse verso il basso.


Al prompt , tracciare una finestra attorno alla porzione del modello.

Zoom WindowCercare questo pulsante.

Selezionare il tasto.

Dal menu cliccare e successivamente cliccare .

A seguito di tale operazione viene eseguito uno zoom sull’oggetto selezionato.

Zoom SelectedCercare questo pulsante.




Trascinare il tasto destro del mouse nella viewport Perspective per ruotare la vista nella viewport prospettica.

Per ruotare una vista in una viewport parallela, si usino le frecce nella tastiera. A tal proposito consultare il paragrafo

“Usare i tasti per modificare una vista” a pag 114.

Per massimizzare una viewport, fare doppio click sulla barra del titolo.

Per ripristinare le dimensioni originarie di una viewport massimizzata, fare doppio click sulla barra del titolo.

♦ Cliccare il tasto destro del mouse sulla barra del titolo di una viewport. A seguito di tale operazione, compare un

menu che permette di massimizzare e ripristinare le dimensioni di una viewport, eseguire uno zoom di una finestra,

passare alle viste frontale, destra e dall’alto e chiudere una viewport.




Se gli oggetti da visualizzare in modalità ombreggiata sono particolarmente complessi, il tempo richiesto per passare in

modalità ombreggiata potrebbe esser lungo la prima volta che viene eseguito. Il calcolo delle mesh nascoste dalla

geometria smussata usate poi per il rendering può esser, infatti, particolarmente complicato. Ovviamente le volte

successive che si accede alla modalità ombreggiata dello stesso modello, sarà impiegato meno tempo.

E’ possibile inoltre impostare in Rhino l’ombreggiatura OpenGL che, qualora si possegga una scheda acceleratrice

OpenGL, permette dir ridurre notevolmente i tempi di attesa.

Dal menu cliccare .

Nella finestra di dialogo sulla scheda cliccare e successivamente

.Options





Massimizzare la viewport e dal menu cliccare .




Dal menu cliccare .

Nella finestra di dialogo sulla scheda cliccare .

Massimizzare la viewport e dal menu cliccare .






Una volta creato un oggetto, è possibile muoverlo ed editarlo per operare delle modifiche anche complesse.

Il comando Fillet connette due linee, archi, cerchi o curve estendendole o tagliandole per raccordarle con un arco di

cerchio

Radius Imposta il raggio per il comando fillet. Un raggio pari a 0 estende o taglia delle curve ad un vertice ma

non crea un raccordo.

Join unisce il raccordo alle curve.ı non unisce il raccordo alle curve.

—

Aprire il modello .

Dal menu , cliccare

Al prompt , digitare e premere INVIO per modificare il raggio. Il

valore del raggio rimane impostato al valore di default sino a che non se ne modifica il valore.

Al prompt , selezionare una linea verticale esterna.

Al prompt , selezionare una linea orizzontale adiacente alla linea

verticale appena selezionata.

Le estremità delle linee risultano tagliate formando così un vertice.

FilletCercare questo pulsante.




Premere INVIO per ripetere il comando. Eseguire il comando per raccordare gli altri angoli come mostrato in figura.

Dal menu , cliccare

Al prompt , digitare e premere INVIO per modificare il raggio. Il

raggio rimane impostato al valore di default sino a che non si imposta un nuovo valore.

Al prompt , selezionare la linea verticale esterna.

Al prompt , selezionare la linea orizzontale adiacente a quella

appena selezionata.

Le estremità delle linee vengono tagliate e raccordate con un arco di cerchio di raggio pari a due unità.




Premere INVIO per ripetere il comando.

Eseguire il comando per i rimanenti vertici, come mostrato in figura.


Al prompt , digitare e premere INVIO. Questo valore verrà usato per

l’oggetto più piccolo.

Al prompt , selezionare la linea verticale esterna.

Al prompt , selezionare la linea orizzontale adiacente a quella

appena selezionata.

Eseguire il comando per i rimanenti vertici, come mostrato in figura.




Dal menu cliccare



Al prompt , selezionare il bordo destro di un cerchio.

Al prompt , selezionare il bordo destro dell’altro cerchio.

Ripetere le operazioni sinora descritte per l’altro lato dei cerchi.

Dal menu cliccare



Al prompt , selezionare uno degli archi.

Al prompt , selezionare un altro arco.




Ripetere la procedura descritta per l’arco e la linea in basso a sinistra.

Selezionare gli oggetti nella parte superiore della viewport con una finestra di selezione.

Dal menu cliccare

A seguito di questo comando, gli oggetti risultano uniti tra loro. Curve preselezionate vengono unite solo se

condividono almeno un vertice.

Passare alla viewport

Passare al layer .

Selezionare i due quadrati nella parte superiore a sinistra nella viewport .

Dal menu cliccare

JoinCercare questo pulsante.




Dal menu cliccare

I due quadrati presentano una linea di giunzione nella quale sono evidenziati i punti di giunzione (intersezione della

linea di giunzione con i quadrati). In particolare, in ciascun punto di giunzione è visualizzato il vettore tangente ai lati

di ciascun quadrato: si noti che tali vettori sono paralleli ed equiversi.

Al prompt , premere

INVIO.

LoftCercare questo pulsante.

Nella finestra di dialogo nel riquadro scegliere l’opzione e quindi cliccare

.

Come conseguenza di questa operazione, viene generata una superficie tra i due quadrati.




Ripetere la medesima procedura per i quadrati con i vertici arrotondati fino a che non appare la finestra di dialogo

Nella finestra di dialogo nel riquadro scegliere l’opzione e quindi cliccare .



Dal menu cliccare .

Il comando Chamfer connette due curve estendendole o tagliandole per raccordarle o unirle con una linea obliqua

(operazione di smussatura). Il comando Chamfer funziona su linee convergenti o intersecantisi.

Distances Il primo valore di distanza richiesto nel comando Chamfer specifica la distanza dall’estremità da

raccordare della prima curva al punto di intersezione delle due curve selezionate. Il secondo valore di

distanza richiesto nel comando Chamfer specifica invece la distanza dell’estremità da raccordare della

seconda curva rispetto al punto di intersezione.




Impostando perciò una distanza pari a 0, il comando Chamfer taglia o estende le curve selezionate al

punto di intersezione. Se la distanza impostata nel comando Chamfer è non nulla, la linea di raccordo

viene creata se è necessario estendere l’altra curva all’intersezione. Se entrambe le distanze sono zero,le curve sono tagliate o estese alla loro intersezione ma non viene creato alcun raccordo.

—

Aprire il modello .

Dal menu , cliccare

Per impostare la distanza, al prompt , digitare , e premere INVIO.


Per default, il secondo valore di distanza coincide con il primo valore impostato. Questa impostazione genera dei

raccordi che iniziano e terminano alla stessa distanza dal punto dove si intersecherebbero le due curve selezionate.

Al prompt , scegliere una delle linee verticali più interne.

ChamferCercare questo pulsante.

Al prompt , scegliere una linea orizzontale adiacente alla linea

precedentemente selezionata.




Procedere creando raccordi su tutti i vertici come mostrato in figura.




Al prompt , scegliere una delle linee orizzontali più esterne.

Al prompt , scegliere una linea verticale adiacente alla linea

appena selezionata..

Procedere creando dei raccordi sui vertici come illustrato in figura.

Dal menu , cliccare e cliccare infine

Dal menu cliccare

Le curve risultano unite tra loro.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare e quindi cliccare . Cliccare infine

Dal menu cliccare

Select CurvesCercare questo pulsante.




Dal menu , cliccare

Al prompt , premere

INVIO. Nella finestra di dialogo , nel riquadro selezionare e cliccare .

A risultato dei comandi sopra esposti, viene generata una superficie tra i due rettangoli con gli angoli arrotondati.

Salvare il modello con il comando



—




Iniziare un modello e salvarlo come .

Usare i comandi e per editare il disegno come mostrato in figura




Usare i comandi e per editare il disegno come mostrato in figura.

Dal menu , cliccare , e infine cliccare

Dal menu , cliccare





Usare il comando Move per traslare gli oggetti senza modificarne l’orientazione o la dimensione.

Vertical Sono traslati gli oggetti selezionati nella direzione normale al piano di costruzione corrente.

—

Aprire il modello .

Disattivare sia la modalità sia lo per muovere liberamente gli oggetti.

Attivare lo snap al centro dell’oggetto.

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio di raggio minore.

Al prompt , eseguire uno snap al centro dell’arco nella parte inferiore sinistra dell’oggetto.

MoveCercare questo pulsante.




Dal menu , cliccare , quindi cliccare e infine cliccare

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap alla fine della linea nella parte inferiore sinistra

dell’oggetto.


L’estremità della linea si presenta esattamente in 0,0 nella viewport Top.




Selezionare il cerchio di raggio maggiore al centro dell’oggetto.

Dal menu , cliccare

Al prompt , scegliere qualunque punto nella viewport Top.

E’ preferibile scegliere un punto vicino all’oggetto da muovere.

Al prompt , digitare e premere INVIO.Il cerchio è stato mosso di 0.25 unità verso il basso.

Il comando Copy duplica gli oggetti selezionati e dispone le repliche in una nuova posizione. Ripetendo il comando è

possibile perciò creare più copie dell’oggetto selezionato.

Vertical Gli oggetti selezionati sono copiati verticalmente rispetto al piano di costruzione corrente.

InPlace Le repliche dell’oggetto sono posizionate nello stesso punto.

—




Selezionare il cerchio di raggio inferiore nella parte inferiore sinistra dell’oggetto.

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio appena menzionato.

Al prompt , eseguire uno snap al centro dell’arco nella parte superiore sinistra dell’oggetto.


Selezionare il cerchio di raggio inferiore nella parte inferiore sinistra dell’oggetto.

CopyCercare questo pulsante.

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap al centro di tale cerchio.

Al prompt , iniziare a scegliere dei punti sullo schermo.

In ciascun punto scelto sarà posizionato una copia del cerchio selezionato.





Qualora l’operazione eseguita fosse errata o il risultato del comando eseguito non fosse soddisfacente, è possibile

annullare quanto eseguito, con il comando . Se fosse necessario ripristinare i risultati ottenuti prima dell’esecuzione

del comando Undo, si usi il comando . Il comando Redo infatti ripristina l’ultima operazione.

Left-click orCTRL+Z

Undo Cancella gli effetti dell’ultimo comando.

Right-click Redo Ripristina gli effetti del comando Undo.




Right clickor CTRL+Y

Redo Ripristina gli effetti del comando Undo.

Il numero di Undo conservati in memoria è impostato nella scheda alla voce .

Se il comando eseguito è fornito dell’opzione , digitare per annullarlo. Al prompt dei comandi, digitare .

Non è possibile usare il comando Undo dopo aver terminato una sessione di modellazione o dopo aver aperto un nuovo

modello.

Il comando permette di ruotare gli oggetti attorno ad un punto base. Per eseguire una rotazione di un angolo

specificato, inserire il valore dell’angolo di rotazione in gradi. Numeri corrispondono a rotazioni antiorarie,

numeri a rotazioni orarie.

Copy Duplica l’oggetto e dispone la replica ad un angolo (o riferimento) di rotazione definito rispetto

l’oggetto originario.

—

Selezionare il cerchio nel mezzo dell’oggetto.

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio. RotateCercare questo pulsante.





Il cerchio risulta ruotato di 28 gradi in verso orario.

Raggruppare gli oggetti permette di selezionare più oggetti contemporaneamente ed eseguire uno stesso comando

contemporaneamente su tutti gli oggetti appartenenti ad un gruppo.

Tasto sinistro delmouse o +

Group Makes a group from selected objects.

Tasto sinistro delmouse o +

Ungroup Removes grouping.

Tasto sinistro del AddToGroup To add objects to a group.




mouse o +

Tasto sinistro del

mouse

RemoveFromGroup To remove objects from a group.

Tasto sinistro del

mouse

SetGroupName To name groups

Selezionare i due cerchi.

Dal menu cliccare .

Al prompt dei comandi digitare e premere TAB e successivamente INVIO.

Il tasto TAB completa la scritta a

.

Al prompt , selezionare una polilinea sulla sinistra, il cerchio originario ed il cerchio introdotto nelcentro.

Al prompt premere INVIO.

Al prompt , selezionare uno dei cerchi del gruppo.

A seguito di tali operazioni costituiscono ora un gruppo.

Al prompt dei comandi, digitare e premere il tasto TAB e successivamente ENTER.

Il tasto TAB completa la scritta a .

Al prompt , selezionare il cerchio introdotto.


Il d Mi i d ll’ l i i d ifi l i di i




Il comando Mirror crea una copia dell’oggetto e la inverte rispetto ad un asse specificato sul piano di costruzione.

—


Attraverso questa operazione si selezionano tutti gli oggetti a meno di quello precedentemente selezionato. Tutte le

curve eccetto il cerchio dovrebbero evidenziarsi.

Dal menu , cliccare

Al prompt , digitare 0,0 oppure eseguire uno snap alla fine della linea nella parte inferiore

destra del modello.

MirrorCercare questo pulsante.

Al prompt , attivare la funzione e scegliere un punto al di sopra del punto

precedentemente selezionato.




Il comando Join unisce curve che si incontrano in un vertice comune e le rende un’unica curva. Possono anche esser unite

curve che non hanno vertici in comune, qualora vengano selezionate dopo aver iniziato l’esecuzione del comando. Se si

selezionano curve che non hanno vertici in comune, appare una finestra di dialogo nella quale si chiede di procedere o

meno con l’esecuzione del comando Join.

Dal menu , cliccare , cliccare quindi . Infine cliccare


Dal menu , cliccare




Il comando modifica le dimensioni di oggetti esistenti senza cambiarne la forma. Questo comando ridimensiona

un oggetto tridimensionale lungo i tre assi. E’ possibile ridimensionare un oggetto in due dimensioni o in una dimensione

o in modo non uniforme.

Copy Crea una copia dell’oggetto ridimensionata opportunamente.

Scale factor Valore di input che rappresenta il fattore di scala. Qualora il fattore di scala sia minore di 1, l’oggettoviene rimpicciolito, se il fattore di scala è maggiore di 1 l’oggetto viene ingrandito.

—

Dal menu , cliccare e quindi cliccare . Infine cliccare


Al prompt , digitare e premere INVIO. Scale



L’intera parte è stata riscalata del 75% della sua dimensione originaria.






Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio disposto al centro dell’oggetto.

Al prompt , eseguire uno snap al quadrante di tale cerchio.

Il raggio del cerchio appena menzionato rappresenta la scala di riferimento per impostare il fattore di scala.


Il cerchio presenta ora un raggio 1.375 unità. Tutto l’oggetto risulta ridimensionato in proporzione.





Dal menu , cliccare







Attraverso il comando Array è possibile creare delle copie degli oggetti selezionati. In particolare il comando Array

Rectangular (Array rettangolare) dispone le repliche dell’oggetto in righe e colonne. Il comando Array Polar (Array

Polare) dispone le repliche dell’oggetto lungo una circonferenza il cui centro è definito dall’utente.

—

Aprire il modello . Selezionare il cilindro che è visibile nella viewport .







Le repliche del cilindro sono visualizzate sulla base della flangia:

Array RectangularCercare questo pulsante.




Selezionare il cilindro che è visibile nella viewport

Nell’inserimento delle coordinate nella viewport Front, l’asse Y del piano di costruzione punta verso l’alto mentre

l’asse Z punta verso l’osservatore. L’icona visualizzata si riferisce al sistema di coordinate assolute.


Al prompt , digitare e premere INVIO. Array Rectangular




Al prompt , digitare e premere INVIO. Al prompt , digitare e premere INVIO.




Le repliche del cilindro sono disposte su entrambe le flange.



Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la flangia.

Al prompt , selezionare uno dei cilindri nella flangia..

Il cilindro è stato sottratto dalla flangia.





Ripetere la procedura sinora descritta per ciascun foro della flangia.


Aprire il modello .

Selezionare il cilindro e la costa nella viewport .

Shade All ViewportsCercare questo pulsante.Cliccare questo pulsante con il tasto

destro del mouse





Al prompt , eseguire uno snap al centro della ruota.



Le repliche dei cilindri e delle coste sono disposte attorno al centro della ruota.

Array Polar





Salvare il modello con il comando . Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la ruota.

Al prompt , selezionare un cilindro.

Il cilindro è sottratto dalla ruota.

Ripetere la procedura descritta per ciascun cilindro.

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la ruota.

Al prompt , selezionare una costa. La costa viene unita alla ruota.

Ripetere la procedura descritta per ciascuna costa.


Boolean Union





Il comando Offset crea una copia parallela o concentrica dell’oggetto selezionato. E’ opportuno utilizzare questocomando ogni qualvolta si desideri creare copie di particolari oggetti come linee parallele, cerchi concentrici, archi

concentrici attraverso punti specificati o a distanze predefinite.

—

il file .

Massimizzare la viewport .

Dal menu cliccare .

Al prompt selezionare la

linea.

OffsetCercare questo pulsante.

Al prompt , cliccare sul lato in alto a

destra della linea.

A seguito di tali operazioni viene creata una linea parallela a quella data.




Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare il

cerchio.


Al prompt , eseguire uno snap all’estremità della linea da

sottoporre all’offset.

A seguito di tali operazioni viene creato un cerchio concentrico che passa per l’estremità finale della linea.




Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare lapolilinea.

Al prompt cliccare in un punto

all’interno della polilinea.

A seguito di questa polilinea viene seguito un offset con gli angoli spigolosi.





Al prompt selezionare la

polilinea.



Al prompt cliccare in un punto al di

fuori della polilinea.

A seguito di questa operazione la polilinea è sottoposta all’offset ma presenta estremità arrotondate con archi.


Al prompt , selezionare la

polilinea.


Al prompt , digitare e premere

INVIO.


Al prompt , cliccare in un punto al di

fuori della polilinea.

A seguito di questa operazione la polilinea è sottoposta all’offset ma presenta estremità arrotondate con delle curve.




Al prompt , selezionare la

curva free-form.


Al prompt , cliccare su un lato dellacurva.


Al prompt , cliccare su l’altro lato

della curva.

Selezionare un arco.




Premere INVIO per ripetere il comando di offset.

Al prompt , selezionare il lato sinistro

dell’arco.

Dal menu

cliccare

.

Al prompt , selezionare una delle superfici color porpora e premere

INVIO.


Selezionare l’altra superficie color porpora.

Dal menu cliccare .

Al prompt , posizionare il cursore sulla superficie e cliccare il

tasto sinistro del mouse.

Si noti che ora la freccia di direzione è cambiata e che la direzione normale è ora invertita. Se la distanza di offset èun numero positivo, la superficie sarà sottoposta ad offset nella direzione della normale e concordemente ad essa

altrimenti, se tale numero è negativo, sarà sottoposta ad offset nella direzione opposta.

Premere INVIO per creare una superficie offset.




Selezionare il cilindro.

Dal menu

cliccare

. Al prompt , premere INVIO.

Ciascuna superficie componente la polisuperficie viene sottoposta ad offset separatamente.

Il comando Trim taglia e cancella le porzioni di un oggetto cosicché quest’ultimo termini precisamente all’intersezione




Il comando Trim taglia e cancella le porzioni di un oggetto cosicché quest ultimo termini precisamente all intersezionecon l’altro oggetto.

—

Aprire il modello .

Dal menu

, cliccare

e quindi cliccare

Zoom WindowCercare questo pulsante.

Visualizzare in dettaglio la griglia nell’angolo in basso a sinistra della viewport

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare le due linee verticali più esterne della griglia. TrimC t l t




Al prompt , selezionare le due linee verticali più esterne della griglia. Al prompt , premere INVIO.

Al prompt , selezionare ciascuna linea orizzontale alle loro estremità destra e sinistra.

Le linee risulteranno tagliate a tali estremità.

Al prompt , premere INVIO per terminare il comando


Dal menu , cliccare


Zoom Extents AllCercare questo pulsante.

Al prompt , selezionare la superficie che interseca la sfera nella viewport

.


Al prompt , selezionare il lato destro della sfera.. La sfera risulta tagliata allo spigolo

della superficie.




Al prompt , premere INVIO per terminare il comando

Il comando Split separa un oggetto per mezzo di un altro oggetto o di una curva. Il comando Split quindi suddivide o

scompone un oggetto in parti in corrispondenza all’intersezione con l’oggetto di taglio. A differenza dal comando Trim, ilcomando Split non rimuove alcuna parte così creata.

—


Visualizzare in dettaglio la curva chiusa nell’angolo in basso a destra della viewport

Dal menu cliccare

Al prompt , selezionare la curva chiusa.Al l i l li




p p Al prompt , selezionare le linee. Split



La curva viene separata in quattro parti in corrispondenza dei punti di intersezione con le linee.

Dal menu , cliccare e quindi cliccare D l li




Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la seconda sfera.

Al prompt , scegliere la superficie che interseca la sfera.

La sfera viene separata in due parti in corrispondenza dell’intersezione con la superficie.

Il comando Extend estende o prolunga un oggetto. Questo comando è anche utilizzato per prolungare un oggetto sino al

punto di intersezione con un altro oggetto.

—

Aprire il modello





Al prompt , selezionare la linea a sinistra.


ExtendCercare questo pulsante.

Al prompt , scegliere le estremità a sinistra delle tre curve.

Le linee e le curve saranno prolungate sino al bordo di contorno sulla sinistra.






Al prompt , selezionare la curva a destra.


Al prompt , selezionare l’estremità destra della linea.

A seguito di questa operazione la linea risulta prolungata con un segmento.


Al prompt , selezionare l’estremità destra della curva.

La curva risulta prolungata con un arco tangente al bordo del contorno.


Al prompt , selezionare l’estremità di destra dell’arco.

L’arco viene prolungato con una curva tangente.





Al prompt , selezionare il cilindro sulla sinistra.

Al prompt , selezionare la superficie sulla destra.



Al prompt , selezionare entrambe le estremità della linea e della curva.

A seguito di queste operazioni, le curve risulteranno estese alla sfera e alla superficie.





Al prompt , scegliere un punto della curva nel lato superiore destro.

Al prompt , scegliere un punto.

La curva risulterà estesa al punto precedente con una linea tangente.

Extend by LineCercare questo pulsante.


Al prompt , scegliere un punto sulla linea presso la sua estremità superiore sinistra..

Al prompt , scegliere un punto o digitare al prompt dei comandi un valore per impostare il raggio

dell’arco.

Al prompt , scegliere l’estremità dell’arco o digitare il valore dell’angolo da esso sotteso.

Extend by ArcCercare questo pulsante.




—

Iniziare un nuovo modello e salvarlo con il nome

Usare i comandi , , , e per realizzare il seguente disegno.




Usare il comando per rendere il modello tridimensionale. Lo spessore dell’estrusione qui è pari a .

—


Usare i comandi e per disegnare il seguente disegno.




Usare il comando per rendere il modello tridimensionale. Lo spessore dell’estrusione è stato

impostato a .

—


Usare i comandi , , , , e per disegnare il seguente modello.




Usare il comando per rendere tridimensionale il modello. Lo spessore di estrusione è stato impostato a .

—


Usare i comandi , , , , , e per disegnare il seguente modello.




E’ possibile visualizzare i punti di controllo e i punti di edit di un oggetto e adattare la forma dell’oggetto piuttosto che

modificarlo nel suo complesso. Questa procedura è chiamata “point editing” o editing per punti.




p Q p p g g p p

E’ possibile utilizzare l’editing di punto su meshes, curve e superfici ma non su polisuperfici o solidi.

In Rhino le curve sono rappresentate da B-Splines Razionali Non-Uniformi (NURBS). La forma di una curva NURBS è

determinata da:

• Una lista di punti detti “ ”

•

• Una lista di numeri detti “”

Se viene cambiato uno di questi parametri la forma della curva risulta modificata.

• I nodi sono dei parametri (ovvero numeri e non punti). E’ possibile valutare una curva NURBS o una superficie nelnodo e ottenere un “punto di nodo”.

• Non è necessario che i punti di controllo giacciano sulla curva corrispondente.

• I punti di edit e i punti di nodo giacciono sempre sulla curva corrispondente.

• Una curva possiede lo stesso numero di punti di controllo e di punti di edit.

• Generalmente, vi sono più punti di controllo che punti di nodo.

• Su una polinea, i punti di controllo coincidono con i punti di edit e con i punti di nodo.

• Se una curva non è una polilinea, allora i punti di controllo sono differenti dai punti di edit e dai punti di nodo.

• Rhino permette di editare curve e superfici muovendone i punti di controllo e i punti di edit.

• Rhino permette di aggiungere e rimuovere i nodi ma non è possibile muovere esplicitamente i punti di nodo.

In questo esercizio sarà illustrato come muovere i punti di controllo. Nella modellazione NURBS è infatti fondamentale

comprendere l’effetto subito dalla curve e dalle linee quando si interviene sui loro punti di controllo.




il file .

Nel modello vi sono delle coppie di curve di grado diverso.

Attivare la modalità e lo . Dal menu cliccare e successivamente cliccare .


Nella viewport selezionare la riga di punti nel mezzo.

Trascinare tali punti verticalmente per unità.

PtOnCercare questo pulsante.




Nella viewport , selezionare le due righe di punti adiacenti al centro.

Trascinare tali punti verticalmente per unità.

Nella viewport , selezionare le due righe di punti ad una unità dal bordo.

Trascinare i punti verticalmente approssimativamente di unità.




Si noti che in una curva di grado 1 (polilinee) ciascun punto di controllo giace esattamente sulla curva. Se una curva

o una polilinea presentano delle discontinuità, superfici create da tali curve avranno una giunzione in corrispondenza

di tale discontinuità.

Curve di grado 3 e 5 sono invece smussate e, in particolare, curve di grado 3 hanno generalmente una curvatura più

marcata di quelle di grado 5. Inoltre singoli punti hanno un’influenza più marcata su un’area piccola di curve di grado

3 e su un’area più vasta su curve di grado 5.

Premere il tasto ESC due volte per disattivare i punti di controllo.




Selezionare le curve.

Dal menu cliccare .


Dato che curve di grado 1 sono state incluse nel Loft, viene creata una polisuperficie con una giunzione in

corrispondenza di ciascuna discontinuità.

Selezionare la superficie.

Attivare i punti di controllo.

I punti di controllo non vengono attivati e compare il seguente messaggio sulla line di comando:

ovvero “Non è possibile attivare i punti di controllo su una polisuperficie”.

Eseguire il comando .




g


Al prompt selezionare entrambe le polilinee.


RebuildCercare questo pulsante.



Selezionare la superficie.

Dal menu

cliccare

e successivamente cliccare

.

Nella finestra di dialogo , modificare il conteggio dei punti a 8 in entrambe le direzioni U e V.

Cambiare il grado a 3 sia nella direzione U e V.

La superficie è ora più smussata e possiede meno punti di controllo.

Rebuild Surface





Selezionare i punti di controllo nella viewport .

Premere il tasto ALT e il tasto freccia.Osservare come muova i punti di una piccola quantità.

Premere il tasto ALT ed il tasto CTRL e premere un altro tasto freccia.

Il movimento operato è minore.



Nella finestra di dialogo sulla scheda annotare le impostazioni riportate in .

Qualunque di queste impostazioni può esser, infatti, cambiata.




Selezionare tutti i punti lungo il bordo sinistro della superficie.

Dal menu cliccare .

Nella finestra di dialogo selezionare e deselezionare e .

Set Points


Nella viewport

muovere i punti e cliccare per allinearli.




—


Usare i comandi e per disegnare nella viewport la parte mostrata in figura.




Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la curva creata.

Al prompt , scegliere un’estremità della curva.

Al prompt , scegliere l’altra estremità della curva.

Nella finestra di dialogo , cliccare e quindi cliccare .

Questa operazione permette di poter aggiustare i punti di controllo sul modello.






Verificare cosa accade quando ne sono modificati i punti di controllo.








Nella realizzazione di un modello, è importante in primo luogo definire gli obiettivi da raggiungere nella realizzazione diciascuna parte del progetto. Vi sono infatti fondamentalmente due modi di procedere la modellazione freeform e la

modellazione accurata. Per alcuni modelli, specie quelli che devono esser realizzati fisicamente o quelli che devono

combaciare con altri modelli, è di fondamentale importanza la loro realizzazione in modo molto accurato prestando




combaciare con altri modelli, è di fondamentale importanza la loro realizzazione in modo molto accurato prestando

quindi molta attenzione alle dimensioni dell’oggetto. Talvolta invece può esser più importante prestare attenzione alla

forma dell’oggetto non tanto all’accuratezza con cui è realizzato. Entrambi questi modi di procedere possono esser usati

insieme per realizzare modelli accurati e di forma costituita da geometrie non elementari, ovvero libera. Il tutorial che

segue tratta in dettaglio soltanto l’aspetto della modellazione freeform, ove l’esatta dimensione e la disposizione degli

oggetti non sono critici. L’obiettivo principale infatti è quello di curare la forma del modello.

L’esercizio che segue mostra come:

• creare una superficie singola

• ricostruire una superficie

• editare un punto di controllo

• creare delle curve (mediante il disegno o la proiezione)

• suddividere superfici con curve e superfici

• eseguire il comando Blend tra due superfici

• illuminare un oggetto ed eseguirne un rendering

Nell’esercizio seguente si propone di modellare una papera in gomma e in tale circostanza saranno usate tecniche simili

di modellazione sia per la testa che per il corpo; si creeranno, inoltre, delle sfere che saranno successivamente deformate

per ottenerne le forme necessarie mancanti.

Qualora fosse necessario acquisire ulteriori informazioni sui punti di controllo e sulle superfici, si consiglia di consultare

l’indice dell’ di alla voce .

—


E’ possibile usare i layers per separare le parti del modello, ma in questo esercizio non è necessario.

Per ulteriori informazioni sui layers, si consulti la voce nell’indice dell’ di .




Il corpo e la testa della papera saranno ricavate dalla modifica di due sfere la cui dimensione e disposizione non è

necessario sia esatta.



Nella finestra di dialogo , modificare il a sia per U sia per V.

Modificare il valore di a sia per U sia per V

Selezionare la voce , deselezionare la voce e cliccare .

In seguito a questa operazione, le sfere sono deformabili. Infatti, possedendo un numero più elevato di punti di

controllo, è possibile avere un maggior controllo anche sulle parti più piccole della superficie. In particolare, una

superficie di grado tre possiede una forma più smussata quando viene deformata.




Selezionare la sfera di raggio maggiore.


Control Points OnCercare questo pulsante.

Nella viewport si selezionino i punti di controllo vicino la parte inferiore della sfera mediante una finestra di

selezione.

Dal menu , selezionare . Impostare la finestra di dialogo Set Points come segue e cliccare Set Points





Trascinare i punti di controllo selezionati verso l’alto.

Questa operazione allineerà i punti di controllo selezionati allo stesso valore di z (verticalmente nella viewport Front)

schiacciando quindi la superficie.

Usando la stessa tecnica, aggiustare i punti di controllo nella parte superiore del corpo.




Selezionare con una finestra di selezione i punti di controllo nella parte superiore sinistra del corpo trascinadoli per

dar forma alla coda.

Si noti che nella viewport Top appaiono selezionati due punti di controllo mentre nella viewport Front ne sembra

selezionato uno solo. Il secondo punto di controllo è, infatti, immediatamente sotto a quello visualizzato nella

viewport Front.

Con una finestra di selezione, selezionare i punti di controllo nella parte frontale del corpo. Si proceda quindi

trascinado tali punti verso destra per ricavare il becco.




Selezionare i punti di controllo nella parte superiore destra mediante una finestra di selezione. Si trascinino quindi

tali punti di controllo verso destra.

E’ possibile aggiustare ulteriormente i punti di controllo per ottenere la forma desiderata.






Dal menu , cliccare

Selezionare la sfera di raggio minore.


Selezionare e trascinare i punti di controllo sul lato destro per dar forma al becco.

Selezionare e trascinare verso il basso i punti di controllo nel lato superiore destro per dar forma al becco.




Continuare nella selezione dei punti di controllo e deformare la testa sino a che non si modella il becco come

mostrato in figura.

Dal menu , cliccare




Premere il tasto ESC per disattivare i punti di controllo.

Nel rendering finale, il colore del becco deve esser differente da quello del corpo. A tal fine è necessario separare le

superfici relative a tali parti. Vi sono vari modi per suddividere o scomporre una singola superficie in più superfici e la

seguente tecnica è solo uno di questi.Per separare il becco e la testa, si suddivida la superficie con una curva. A tal proposito, per rendere tridimensionale una

curva, è più facile disegnare tale curva in una viewport e successivamente proiettarla su una superficie.

Nella viewport creare una curva che sia simile a quella riportata nell’illustrazione sottostante.

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la testa (1).

Al prompt , selezionare la curva appena creata (2).


In seguito a questa operazione il becco risulta separato dalla testa




In seguito a questa operazione, il becco risulta separato dalla testa.


Per creare il collo della papera, si modellerà uno spigolo sulla superficie della testa, un secondo spigolo ad esso

corrispondente sul bordo della superficie del corpo della papera ed infine si creerà una superficie con il comando Blend

tra questi due spigoli.

Selezionare la testa.


Al prompt nella viewport scegliere il primo punto sulla linea (2) per definire un piano.

Attivare la modalità .

Al prompt , selezionare l’estremità della linea (3) che taglia la parte inferiore della testa.





Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare il piano di taglio creato (1).


Al prompt , selezionare il bordo inferiore della testa (2).


La parte inferiore della testa risulta tagliata.

Cancellare il piano di taglio.


Al prompt , selezionare la curva nella parte inferiore della testa (1). ExtrudeC l





Al prompt . , muovere la superficie estrusa

fino a che non intersechi la parte superiore del corpo della papera e selezionare.


Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la superficie estrusa nella parte superiore del corpo (1).


Al prompt , selezionare il corpo all’interno della superficie estrusa (2).


Cancellare la superficie estrusa.





Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la curva nella parte

inferiore della testa.

Al prompt ,

premere INVIO.

Blend SurfaceCercare questo pulsante.

Al prompt , selezionare la curva sul corpo.

Al prompt ... .

, premere INVIO.

Nella finestra di dialogo , cliccare .In seguito a tali operazioni, una superficie di raccordo viene creata tra il corpo e la testa.





Dal menu cliccare

Al prompt selezionare il corpo, .

Al prompt , selezionare il collo, .

Al prompt , selezionare la testa, .






Dal menu cliccare

Attivare le modalità e . Al prompt , scegliere un punto nella viewport .

Al prompt , scegliere un punto.

Al prompt , scegliere un punto che abbia approssimativamente lo stesso raggio della scelta

precedente.

EllipsoidCercare questo pulsante.



Al prompt attivare la modalità e scegliere un punto a destra dell’ellissoide.


Al prompt , selezionare l’ellissoide (1).


Al prompt , selezionare la linea (2) sulla parte superiore dell’ellissoide.





Selezionare la superficie sulla parte superiore dell’ellissoide. Qualora fosse separata in due metà, unire insieme tali

parti. Assicurarsi infine che la parte superiore dell’ellissoide sia selezionata.

Dal menu , cliccare

Nella finestra di dialogo , cliccare e selezionare un colore di renderingper la pupilla dell’occhio, ad esempio il colore nero.

PropertiesCercare questo pulsante.




Dal menu , cliccare

Selezionare entrambe le superfici a forma d’occhio.


Al prompt , eseguire uno snap al centro dell’occhio nella viewport .

Al prompt , digitare e premere

INVIO.

Al prompt , muovere il cursore sulla testa per

posizionare l’occhio e cliccare.




Eseguire il comando sull’occhio verso l’altro lato della testa. Salvare il modello con il comando .

Il processo di rendering crea una immagine “fotorealistica” del modello con i colori assegnati. I colori del rendering sono

diversi da quelli del layer in uso che invece controllano la visualizzazione nella modalità wireframe.

Selezionare il becco.

Dal menu , cliccare

Nella finestra di dialogo , cliccare e selezionare un colore per il becco, come

ad esempio l’arancione.

Selezionare il corpo.

Dal menu cliccare




Dal menu , cliccare

Nella finestra di dialogo , cliccare e selezionare il colore per il corpo, ad

esempio il giallo.

Dal menu , cliccare


Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare un punto nel mezzo del modello. Al prompt . , trascinare il raggio sino a che non è pari approssimativamente al triplo del

modello.

Al prompt , scegliere un punto nella viewport premendo il tasto CTRL.

Questa tecnica attiva la modalità elevatore, . Il punto dovrebbe giacere leggermente a sinistra e al di

tt d l d ll

SpotlightCercare questo pulsante.




sotto del modello.

Nella viewport scegliere un punto leggermente al di sopra dell’oggetto.

Cliccare nella finestra

Dal menu cliccare

Si provi a posizionare due luci.




Dal menu , cliccare




Modellare i solidi in Rhino è intuitivo, vi sono infatti molti comandi che permettono di creare ed editare questo tipo dioggetti.

Box Crea un parallelepipedo dalla conoscenza dei due vertici opposti della base edall’altezza.




Opzione del tasto destro del mouse:Crea un parallelepipedo da due vertici adiacenti, un punto sullo spigolo tra i due

vertici selezionati e l’altezza.Box3Pt Crea un parallelepipedo da due vertici adiacenti, un punto sul bordo attraverso questi

ultimi e l’altezza.

Sphere Crea una sfera dal centro e dal raggio.

SphereD Crea una sfera dalle estremità del suo diametro.

Sphere3Pt Crea una sfera per tre punti sulla sua superficie.

Cylinder Crea un cilindro solido dalla conoscenza del centro, del raggio e dell’altezza.

Tube Crea un tubo solido dalla conoscenza del centro, dei due raggi e dell’altezza.

Cone Crea un cono solido da un punto della base, dal raggio di base e dall’altezza

TCone Crea un tronco di cono dal punto base, dai due raggi e dall’altezza.

Ellipsoid Crea un ellissoide dal centro e dalle estremità dei tre assi.

Torus Crea un toro solido dal centro, dal raggio per il centro del tubo e dal raggio del tubo.

Pipe Crea una forma tubolare attorno ad una curva esistente. Infatti il comando Piperiunisce il comando Circle con l’opzione OnCurve del comando Sweep 1 rail. Inoltrechiude l’estremità della forma tubolare per creare una pipe solida.

L’opzione Thick permette di specificare i due raggi alle due estremità della curva per




p p p gg pcreare una forma tubolare le cui estremità siano forate.

ExtrudePlanar Curve

Crea un solido estrudendo verticalmente una curva planare chiusa.

ExtrudeSurface

Crea un solido estrudendo verticalmente una superficie.Estrude una curva planare ad un angolo scelto dall’utente.

Cap PlanarHoles

Crea una semplice superficie piana che chiude aperture piane in una superficie o inuna parte di solido.

BooleanUnion

Operazione Booleana usata per unire i solidi.

BooleanDifference

Operazione Booleana usata per sottrarre superfici e solidi l’uno dall’altro.

BooleanIntersection

Operazione Booleana che permette di creare l’intersezione di due superfici o solidi.

—

Nel seguente esercizio sarà illustrato come creare una primitiva solida, estrarre delle superfici, ricostruire unasuperficie e deformarla, unire delle superfici in un solido, raccordare dei bordi, aggiungere del testo su una superficie

ed eseguire un’operazione booleana sul solido ( polisurperficie ).

Iniziare un nuovo modello usando il file modello e salvarlo con il nome .

Dal menu cliccare .





BoxCercare questo pulsante.




Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare la parte superiore di entrambe le estremità.Extract SurfaceCercare questo pulsante.


Al prompt dei comandi viene visualizzato il seguente messaggio: “Extracted 3 surfaces from a polysurface.” Ovvero

“Estratte 3 superfici dalla polisuperficie”.

Selezionare due estremità e cancellarle.




Selezionare la superficie superiore estratta.


Rebuild SurfaceCercare questo pulsante.

Nella finestra di dialogo

impostare

a

e il

a

sia per U che per V.

Dal menu cliccare e successivamente selezionare .

Control Points OnCercare questo pulsante.




Nella viewport Right, selezionare i punti di mezzo mediante una finestra di selezione.

Trascinare i punti approssimativamente di una unità.

Disattivare i punti di controllo.

Selezionare tutte le superfici

Dal menu

cliccare

.

Tutte le superfici sono unite a creare una polisuperficie aperta.




Selezionare la polisuperficie.

Cap Planar Holes


Dal menu

cliccare

.

In questo modo sono create due estremità chiuse.

Dal menu

cliccare

.

Al prompt , selezionare i bordi verticali.

Al prompt

, premere INVIO.Fillet EdgeCercare questo pulsante.




Dal menu cliccare .

Al prompt , digitare . e premere INVIO.

Al prompt

. , selezionare mediante una finestra di selezione l’intera barra per

ottenere i bordi orizzontali.

Al prompt . , premere ENTER.

Copiare la barra e bloccarla.

Questa seconda barra sarà usata successivamente nell’esercizio.


Dal menu cliccare .




TextObjectCercare questo pulsante

Nella finestra di dialogo selezionare un e lo .

Impostare a . e a ..

Alla voce cliccare .

Il testo solido verrà creato sul piano di costruzione della vista .

Trascinare il testo nel mezzo della barra.

Nella viewport o , trascinare il testo sino a che protrude attraverso la superficie superiore.




Selezionare la barra.

Dal menu

cliccare

.

Al prompt , selezionare mediante una finestra

di selezione tutto il testo.

Al prompt

. , premere

INVIO.

Il testo è in rilievo sulla barra.




Sbloccare la copia della barra mediante il comando

. Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare la superficie superiore.

Al prompt

, premere INVIO.

Selezionare la parte inferiore della barra e bloccarla.

Rendere attiva la viewport .

Dal menu cliccare . Nella finestra di dialogo alla voce , cliccare , e successivamente cliccare .




Il testo sarà creato sul piano di costruzione .

Trascinare il testo nel mezzo della barra.

Selezionare il testo (curve).


Al prompt

, selezionare la superficie superiore nella viewport .

Il comando proietta un oggetto perpendicolarmente al piano di costruzione.

Rimuovere le curve di testo originarie.

Selezionare la superficie superiore.

Dal menu cliccare .

Al prompt . , selezionare mediante una finestra

di selezione le curve di testo e premere .

ProjectCercare questo pulsante




Le curve hanno suddiviso la superficie e ciascuna parte del testo rappresenta una superficie superata.



Al prompt

digitare . e premere INVIO.

Le superfici sono estruse perpendicolarmente al piano di costruzione attivo.

Si noti che la parte superiore del testo segue la curvatura della superficie originaria.




In Rhino, una superficie può esser paragonata ad un pezzo di tessuto elastico dal momento che può assumere forme

differenti. In particolare, le curve che rappresentano i contorni di una superficie sono chiamate “edges”, ovvero bordi o

spigoli. Si ricorda che per visualizzare la forma di una superficie si usa una griglia di curve dette isoparametriche (che si

appoggiano sulla superficie).

E’ possibile modificare la forma di una superficie agendo sui punti di controllo, ed è anche possibile convertirla in una

mesh poligonale.




SrfPt Crea una superficie scegliendo tre o quattro punti nello spazio che ne definiscano ivertici.

EdgeSrf Crea una superficie selezionando due, tre o quattro curve esistenti le cui estremitàsi congiungono esattamente.

PlanarSrf Crea una superficie da curve planari che racchiudono un’area.

Patch Crea una superficie che passi per un insieme di curve e/o oggetti punto.

Revolve Crea una superficie eseguendo una rivoluzione di una curva attorno ad un asse.

Loft Crea una superficie da curve di forma; con l’opzione normale, questo comandocrea una superficie senza pieghe poiché essa si accomoda in modo smussato sulla

curve di forma.

Mediante l’opzione Straight Sections il comando Loft crea una superficie con delle“pieghe” o discontinuità in corrispondenza di ciascuna curva di forma. Inoltre lasuperficie accomodata tra le curve di forma non è smussata.

Sweep1 Crea una superficie da curve di forma che seguono una curva binario. Questocomando controlla un bordo della superficie.

Sweep2 Crea una superficie da curve di forma che segue due curve binario. Questocomando permette di controllare i bordi della superficie.

FilletSrf Crea un raccordo o arrotondamento tra due superfici.

BlendSrf Crea una superficie smussata tra due superfici esistenti.

RailRev Esegue una rivoluzione di una curva di forma mantenendo un’estremità lungo lacurva binario. Questo comando è utile per chiudere l’estremità di una superficie diforma irregolare




forma irregolare.

Extrude Estrude una curva perpendicolarmente al piano di costruzione; con l’opzione taper,è possibile rastremare la superficie ad un angolo impostato.

ExtrudeAlongCrv

Estrude una curva seguendo una seconda curva.

ExtrudeToPt Estrude una curva ad un punto.

Plane Crea una superficie planare rettangolare parallela al piano di costruzione a partire

dai due vertici opposti.

Plane3Pt Crea una superficie planare rettangolare da tre punti.

PlaneV Crea una superficie planare rettangolare da tre punti e verticale rispetto al piano dicostruzione.

♦ Iniziare un nuovo modello e salvarlo come .

In questo esercizio si modelleranno alcune semplici superfici.


Nella viewport , al prompt , digitare e premere INVIO.



PlaneCercare questo pulsante.





Al prompt , eseguire uno snap all’estremità nel lato destro della superficie.

Al prompt , eseguire uno snap all’altra estremità nel lato destro della superficie.



Al prompt , eseguire uno snap all’estremità superiore della seconda superficie.

Al prompt eseguire uno snap all’altra estremità superiore della seconda superficie

Plane VerticalCercare questo pulsante.

Plane 3 PointsCercare questo pulsante.




Al prompt , eseguire uno snap all altra estremità superiore della seconda superficie.



q p

Al prompt , scegliere un punto nella viewport Front.

Dal menu , cliccare

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità del bordo sinistro della prima superficie.

Al prompt , eseguire uno snap all’altra estremità nel bordo sinistro della prima

superficie.

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità del bordo sinistro della terza superficie.

Surface from 3 or 4 Corner PointsCercare questo pulsante.




Al prompt , eseguire uno snap all’altra estremità del bordo sinistro della terza

superficie.

In seguito a queste operazioni, viene creata una superficie con i vertici nei punti selezionati..

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare il bordo frontale sinistro (1).

Al prompt , selezionare il bordo frontale destro (2).


Come risultato, è creata una superficie.

Surface from Edge CurvesCercare questo pulsante.





Al prompt , selezionare il bordo superiore della superficie

In seguito a questa operazione, viene creata una superficie.

Al prompt , selezionare gli altri tre bordi e premere INVIO

Come risultato, è creata una superficie.

Surface from Planar CurvesCercare questo pulsante.




Aprire il modello .

Selezionare la curva (1) a destra.


Al prompt , digitare . e premere INVIO.

La curva viene estrusa perpendicolarmente al piano dell’oggetto se è una curva planare.

ExtrudeCercare questo pulsante




Premere ESC per deselezionare la curva.

Ripetere questo processo per la curva (2).




Selezionare la curva sulla sinistra (3).


Al prompt , selezionare la curva percorso (4) presso l’estremità di destra.

La curva viene estrusa lungo il percorso della curva secondaria.

Extrude Along CurveCercare questo pulsante




Si ripeta questo processo sull’altra curva (5).

Selezionare la curva sulla destra (6).





Al prompt . , digitare e premere INVIO.


Al prompt . , digitare . e premere INVIO.

La curva è estrusa con un angolo di disegno a tre gradi nella direzione positiva dell’asse x.

Selezionare la stessa curva.


Al prompt . , digitare e premere INVIO.



La curva è estrusa con un angolo di disegno a tre gradi nella direzione negativa rispetto la precedente estrusione.




Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare la curva di bordo (7, 8, 9 e 10) che delimiti le aperture

nell’estrusione in entrambe le estremità.


Una superficie è creata in corrispondenza di ciascuna estremità.

Surface from Planar CurvesCercare questo pulsante




Selezionare tutte le superfici.

Dal menu cliccare .

Gli otto oggetti sono uniti in una sola polisuperficie.

Attivare il layer .

Selezionare la curva free-from (11) come mostrato.

Dal menu cliccare e successivamente cliccare . Al prompt , digitare e premere INVIO.

La curva viene estrusa simmetricamente dalla curva: trascinare il mouse finché si estende lontano dall’oggetto e

cliccare.




Eseguire il comando

sulla polisuperficie con la superficie estrusa.

Eseguire il comando con la polisuperficie.

Unire le due parti in una singola polisuperficie mediante il comando




Unire le due parti in una singola polisuperficie mediante il comando

.

Usare il comando (Solid > Fillet Edge) per arrotondare i bordi.





Al prompt , selezionare la curva (12).Extrude To PointCercare questo pulsante

Al prompt , selezionare il punto (13).

La curva viene estrusa in un punto.

Usare l’operazione booleana (Solid > Difference) per rimuovere la superficie dalla parte

superiore del telefono.





Al prompt , selezionare il cerchio (14).

Al prompt , selezionare il punto ( 15 ).

La curva viene estrusa in un punto.

Usare l’operazione booleana (Solid > Difference) per rimuovere la superficie dalla parte

superiore del telefono.




Salvare il modello come

.


Select LayersCercare questo pulsante

Nella finestra di dialogo cliccare e successivamente .

Le 12 curve dei pulsanti sono selezionate.

Dal menu cliccare .

Le curve sono ancora evidenziate.


Le curve originarie sono nascoste.


Nella finestra di dialogo cliccare e quindi cliccare .

Le 12 superfici dei pulsanti sono selezionate.

HideCercare questo pulsante




Dal menu cliccare .


Al prompt , digitare . e premere .

Le superfici sono estruse in solidi e sono ancora evidenziate.

Dal menu cliccare e poi cliccare .

Dal menu cliccare e poi cliccare .

Vengono bloccate tutte le geometrie esclusi i pulsanti facilitando la selezione dei bordi nel passo successivo.

Dal menu cliccare .


Al prompt . , selezionare i bordi esterni dei pulsanti e premere INVIO.

I bordi dei pulsanti sono arrotondati.

Invert LockCercare questo pulsante




Dal menu cliccare e successivamente cliccare per sbloccare le altre parti del modello.

il file .

Selezionare mediante una finestra di selezione tutte le curve.




Dal menu cliccare .

LoftCercare questo pulsante

Nella finestra di dialogo selezionare e cliccare .

Una superficie viene tracciata sulle curve.

Nella finestra di dialogo impostare lo a e successivamente cliccare .

Una superficie viene tracciata sulle curve con sezioni rette tra le curve di sezione.




Nella finestra di dialogo , impostare lo a e successivamente cliccare .

Viene creata una superficie che usa gli stessi punti di controllo delle curve ed è più smussata delle altre superfici pur

non corrispondendo alla geometria delle curve interne.

Nella finestra di dialogo impostare a e successivamente cliccare .

Una superficie viene tracciata sulle curve.




Eseguire il comando per generare l’altra metà.




Aprire il file .

Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare la curva nera.

Al prompt , selezionare l’estremità della linea verticale rossa.

Al prompt , selezionare l’altra estremità della linea verticale rossa.


A seguito di queste operazioni viene generata una superficie per rivoluzione attorno alla linea d’asse.

RevolveCercare questo pulsante




Talvolta è necessario chiudere l’estremità di un oggetto dalle forme irregolari. Il comando Revolve permette di eseguire

una rivoluzione di una curva di profilo in una forma circolare. Rail Revolve permette di eseguire tale rivoluzione attorno

ad un asse o lungo una curva percorso.

il file .

Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare la curva profilo (1).

Al prompt , selezionare la curva percorso (2).

Al prompt , selezionare una estremità della linea d’asse (3).

Rail RevolveCercare questo pulsante.






Usare il comando

per creare una parte concava.

Dato che la curva sottoposta a rivoluzione è chiusa la superficie generata è un solido.

Aprire il modello .

Selezionare gli tre curve a sinistra.




Dal menu , cliccare

Sweep along 1 RailCercare questo pulsante.

Al prompt premere

INVIO.


Le due curve di sezione sono raccordate insieme per formare una superficie






Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la prima curva binario (1).

Al prompt , selezionare la successiva curva binario (2).

Al prompt , selezionare la curva di sezione (3).






In seguito a tali operazioni si crea una superficie i cui bordi corrispondono alle curve di sezione lungo le curve

binario.

Dal menu , cliccare





Nella finestra di dialogo , attivare i layers , e . Bloccare quindi

i layers e .

Rendere corrente il layer .

Cliccare

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la prima curva binario (1).

Al prompt , selezionare la successiva curva binario (2).

Al prompt , selezionare la curva di fronte al cilindro (3).






Viene creata una superficie che avvolge le curve binario e termina in modo smussato laddove si incontrano le curve

binario.




Dal menu , cliccare


Nella finestra di dialogo , assicurarsi che siano attivi i layers e .Tutti gli altri layers dovrebbero esser disattivati.




Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la superficie di base.

Al prompt , selezionare la superficie dell’alloggiamento.

Dal menu cliccare .


Al prompt , selezionare la superficie della base

(1).

Al prompt , selezionare la superficie

dell’alloggiamento (2).

In seguito a tali operazioni si crea una superficie di raccordo tra le due superfici selezionate.




Alcuni modelli richiedono molta attenzione ai dettagli: uno di questi è proposto nel seguente esercizio. Saranno affrontate

anche diverse tecniche per creare superfici. Come aiuto alla modellazione, è stato incluso il disegno tecnico relativo al

modello in esame.





Creare i seguenti layers:




Disegnare le linee fondamentali del martello come mostrato in figura.

Tali linee, che possono esser create con i comandi Line, Polylines o Rectangle, costituiscono una guida per la

successiva modellazione. Si consiglia di usare le dimensioni fornite nel disegno tecnico per poter tracciare in modo

accurato queste linee fondamentali.

Per modellare il granchio del martello si useranno cerchi ed archi: si taglieranno ed uniranno tali cerchi ed archi in

modo opportuno per creare una curva chiusa.

Passare al layer

Disegnare una curva che definisca la forma del granchio del martello nella viewport Top.

E’ possibile usare curve freeform o usare una combinazione di archi e cerchi che tagliati ed uniti in modo opportuno

possano fornire tale forma. Segue una descrizione completa di come ottenere il profilo del granchio del martello. Disegnare due cerchi.





Al prompt , selezionare la curva indicata con 1.

Al prompt , selezionare la curva indicata con numero 2.

Al prompt , selezionare la curva indicata col numero 3.

In seguito a tali operazioni viene creato un cerchio tangente alle tre curve selezionate.





Al prompt , eseguire uno snap al punto medio della linea di costruzione superiore del

granchio del martello.


Al prompt , scegliere un punto direttamente sotto il primo punto scelto.


Al prompt , selezionare il cerchio vicino al bordo destro. Al prompt , selezionare l’altro cerchio vicino al bordo destro.


Cancellare le parti degli archi non necessarie.


Al prompt , selezionare il cerchio vicino al bordo sinistro.

Al prompt , selezionare l’altro cerchio vicino al bordo sinistro.





Cancellare le parti degli archi non necessarie.

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare uno degli archi. Al prompt , selezionare l’altro arco.


Al prompt , selezionare le parti interne dei cerchi.





Eseguire il comando per unire i segmenti di curva.

Terminare il comando quando si è ottenuta una curva chiusa.

Passare al layer .

Selezionare i segmenti uniti.



Questo comando rende la curva del granchio un solido.


Questo comando estende l’estrusione ad entrambi i lati del piano di costruzione.


Passare al layer




Passare al layer .

Disegnare nella viewport una curva con il comando , che inizi nel mezzo dell’oggetto estruso e si

estenda a destra dell’estrusione.

Eseguire una copia speculare della curva attraverso il comando .

Disegnare una linea tra le estremità usando il comando e unire quindi le tre curve con il comando .

Selezionare i segmenti uniti. Passare al layer .







Ruotare l’apertura del granchio nella viewport .


D l li




Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare l’estrusione del granchio.

Al prompt , selezionare l’estrusione dell’apertura.


Dal menu , cliccare Al prompt , selezionare lo spigolo superiore del granchio.

Al prompt , selezionare lo spigolo inferiore del granchio.



Gli spigoli sono stati arrotondati.





Passare al layer .

Con il comando creare una curva che descriva il profilo della sezione della testa.

Assicurarsi che tale curva intersechi il granchio del martello affinché sia poi più semplice unire queste due parti del

martello.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , scegliere una polilinea da sottoporre a rivoluzione per ottenere la sezione della

testa del martello.

Al prompt , scegliere un’estremità di una curva.

Al prompt , attivare la modalità ortho e scegliere un punto al di sopra di quello appena

selezionato.





In seguito a questa operazione è stata creata una superficie.





Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la testa .

Al prompt selezionare il granchio .


Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare lo spigolo dove le due parti si accostano l’una all’altra.





Lo spigolo risulta arrotondato.


Passare al layer .

Creare una delle curve del codolo del martello.

Assicurarsi che il codolo intersechi il granchio.




Creare una copia speculare di tale curva con il comando .

Creare la curva di forma per il codolo nella viewport Right. Tale curva sarà usata anche per il manico.

Attivare la modalità Ortho. Usare il comando per creare una curva per la sezione del codolo del martello. Talecurva sarà anche usata per il manico.

L’altezza è e l’ampiezza .




Eseguire il comando impostando un raggio pari a

Unire le curve con il comando .

Selezionare le curve così unite.


Con la ricostruzione di una curva è possibile eliminare le pieghe eventualmente presenti cosicché la superficie creatada tale curva risulterà smussata. In questo modo diminuiscono anche gli eventuali problemi di modellazione.

Nella finestra di dialogo , cliccare . Qualora la geometria così ottenuta corrispondesse alla

curva, cliccare . Se la geometria invece non corrispondesse alle curve, modificare il numero di punti (nel riquadro

Point count) e cliccare .




Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare una delle curve binario (1).

Al prompt , selezionare l’altra curva binario (2).

Al prompt , selezionare la curva di forma (3).

Al prompt , premere INVIO. Nella finestra di dialogo , cliccare .




In seguito a queste operazioni viene creata una superficie.


Al prompt , scegliere la superficie del codolo appena creata. Al prompt , nella viewport , eseguire uno snap all’estremità dello spigolo inferiore sinistro

della superficie del codolo.

Al prompt , attivare la modalità Ortho e scegliere un punto a destra nella viewport .




Unire le due superfici con il comando .


Al prompt , scegliere il codolo.



Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare il codolo.

Al prompt , selezionare il granchio del martello.





Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare lo spigolo dove le due parti si uniscono.


Lo spigolo è stato arrotondato.





Passare al layer .

Creare una curva per il profilo del manico del martello. Si inizi tale curva all’estremità del profilo del codolo e la si

termini sulla linea passante per il centro dell’oggetto (centerline).

Creare una copia speculare di tale curva con il comando .

Passare al layer .




Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare una delle curve binario.

Al prompt , selezionare l’altra curva binario.

Al prompt , selezionare la curva creata in precedenza per realizzare il codolo del

martello.






In seguito a tali operazioni viene creata una superficie.


Al prompt , scegliere la superficie creata.

Al prompt , nella viewport , eseguire uno snap ad una estremità del manico del martello.

Al prompt , attivare la modalità Ortho e, nella viewport , scegliere un punto a destra.




Unire le superfici con il comando .


Al prompt , selezionare il manico.



Disegnare un cerchio con il comando con il centro a dall’estremità del manico. Può esser utile disegnare

una linea di costruzione permeglio posizionare il cerchio.







Usare il comando per sottrarre il cilindro dal manico.


Dal menu , cliccare





Al prompt , selezionare entrambi gli spigoli del foro.


Gli spigoli sono stati arrotondati.






Dal menu , cliccare

Dal menu , cliccare




In alcuni modelli è necessario prestare particolare attenzione ai dettagli e la modellazione della bottiglia illustrata di

seguito ne rappresenta un esempio. Verranno descritte inoltre differenti tecniche per realizzare le superfici.

L’illustrazione seguente rappresenta il disegno tecnico della bottiglia.

Iniziare il modello e salvarlo come .

Creare i seguenti layers: e




Passare al layer .

Per modellare la forma della bottiglia, si creeranno in primo luogo le curve corrispondenti al bordo superiore ed inferiore

di questo oggetto e, successivamente, si realizzerà il profilo laterale della bottiglia. Successivamente si procederà con la

creazione di superfici i cui bordi saranno definiti dalle curve create in precedenza.







RectangleCercare questo pulsante.






Dal menu , cliccare e quindi


Al prompt , muovere il cursore nella viewport

Top e digitare . Premere INVIO.


Al prompt , selezionare alla destra del punto centrale.


EllipseCercare questo pulsante.






Disegnare una curva attraverso il comando per definire il profilo della bottiglia nella

viewport .

Usare il rettangolo disegnato in precedenza e gli snap all’oggetto per rispettare le giuste proporzioni. La curva così

creata sarà utilizzata per creare la superficie della bottiglia.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

La curva appena disegnata è indicata con il numero (3), il rettangolo con i vertici arrotondati è indicato con il numero

(1) mentre il cerchio (2) funge da binario.Two-Rail SweepCercare questo pulsante.




Al prompt , selezionare il rettangolo con i vertici arrotondati.

Al prompt , selezionare il cerchio.

Al prompt , selezionare la curva.



Per ottenere un solido è necessario chiudere la parte inferiore e superiore del modello e, in tal caso, è possibile calcolare

il volume racchiuso dalla superficie della bottiglia. Questa informazione può esser molto importante specie se il modello

realizzato rappresenta un oggetto reale di cui si conosce la capacità.

Se i bordi delle rimanenti superfici aperte sono curve planari, come accade in questo caso in cui il bordo superiore è

rappresentato da un cerchio mentre quello inferiore da un rettangolo arrotondato ai vertici, è possibile utilizzare il

comando Cap per chiudere le estremità della bottiglia.

Dal menu , cliccare

Al prompt , scegliere la bottiglia.

Al prompt e premere INVIO. Cap Planer Holes





Come si può osservare nella viewport , i lati della bottiglia sporgono eccessivamente e perciò si realizzerà una

opportuna superficie per rimuovere tale sporgenza.

Passare al layer .

Nella viewport , disegnare delle curve che approssimino la forma della bottiglia.

Il disegno tecnico fornisce delle indicazioni precise sulle dimensioni di tali curve anche se in questo esercizio è

sufficiente approssimarle.




Nella viewport muovere la curva di raggio minore al di fuori della bottiglia.

Eseguire il comando per ottenere, nel lato opposto della bottiglia, delle copie speculari delle curve appena

create.

Selezionare le tre curve appena create.

Creare una superficie definita da tali curve cliccando dal menu

LoftCercare questo pulsante.





Come si osseva, è stata creata una superficie loft.

Eseguire il comando per ottenere, nell’altro lato della bottiglia, una copia speculare di tale superficie.




Salvare il modello con il comando

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la bottiglia.


Al prompt , selezionare le due superfici loft e

premere INVIO.

Il modello della bottiglia appena creato è un solido chiuso e ora si provvederà a smussarne gli spigoli.

Dal menu cliccare

Al prompt , selezionare lo spigolo risultante dall’operazione di taglio.

Al prompt , selezionare l’altro spigolo emerso dall’operazione di taglio.

At the , digitare e premere INVIO.






Per modellare il collo della bottiglia si farà uso del comando per ottenere una superficie dalla rivoluzione di una

curva di profilo in cui si realizzerà successivamente la filettatura.

Passare al layer .

Nella viewport , usare il comando ed il comando per creare una curva di profilo per la

parte esterna ed interna.

Inserire il primo punto alle coordinate di modo che sia allineato con il profilo sul bordo della bottiglia.






Eseguire il comando per unire insieme i segmenti disegnati.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la curva di profilo.

Al prompt , eseguire uno snap al centro del cerchio nella parte superiore della bottiglia.

Al prompt , scegliere un punto al di sopra del punto precedente.

RevolveCercare questo pulsante.




Nella finestra di dialogo , cliccare e quindi cliccare

In seguito a questa operazione si ottiene la parte superiore della bottiglia.

Per filettare il collo della bottiglia, si utilizzerà il comando di una curva di profilo su una curva path a forma

d’elica creata con il comando .

Passare al layer .

Dal menu , cliccare HelixCercare questo pulsante





Al prompt , eseguire uno snap al centro della parte inferiore della regione da

filettare.

Al prompt , eseguire uno snap al centro della parte superiore dell’area da filettare.

Impostare il raggio al prompt scegliendo un punto presso il bordo del collo della bottiglia. Si scelga un

raggio leggermente inferiore al raggio esterno della regione da filettare.




Nella finestra di dialogo , impostare a il valore della casella , selezionare la casella

e quindi cliccare .

Disegnare un triangolo attraverso il comando come mostrato nella figura sottostante.

Selezionare il triangolo appena creato.


Al prompt , selezionare l’elica nella parte inferiore.




Nella finestra di dialogo , nel riquadro , digitare e alla voce

cliccare e successivamente cliccare

Al prompt , cliccare nella viewport .

Può esser opportuno passare alla viewport Perspective per vedere in prospettiva le curve di profilo create.

Cancellare la prima e l’ultima curva di profilo.

Le curve di profilo rimanenti saranno usate per creare la superficie desiderata.

Passare al layer .

E’ possibile visualizzare l’elica e le curve di profilo nascondendo la parte superiore della bottiglia mediante il

comando .




Usare il comando per creare una superficie che inizia ad una estremità dell’elica e termini all’altra

estremità dell’elica

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare l’elica.

Per iniziare la superficie in un punto, al prompt , digitare e premere INVIO.

Al prompt , usare lo snap alla fine dell’oggetto, object snap, per scegliere una estremità

dell’elica (1).

Al prompt , selezionare la prima curva di profilo (2) lungo l’elica.

Al prompt , selezionare la successiva curva di profilo (3) lungo l’elica.

Al prompt , selezionare la successiva curva di profilo (4) lungo l’elica.

Per terminare la superficie in un punto, al prompt , digitare e premere INVIO.

Al prompt , usare lo snap alla fine dell’oggetto, object snap, per scegliere l’altra estremità

(5).

Sweep Along One RailCercare questo pulsante.




Al prompt

premere INVIO.

Nella finestra di dialogo , impostare il riquadro a e quindi cliccare .




Eseguire il comando del modello.

Per prender maggiore confidenza con la modellazione di superfici si consiglia di realizzare il tappo della bottiglia. Si usi

il disegno tecnico per avere un riferimento delle dimensioni dei vari oggetti.

In questo esercizio usando il comando si realizzerà un tavolo le cui gambe sono rastremate e non hanno una

forma geometrica.

♦ Aprire il modello .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la curva path (1) per la gamba del tavolo.

Al prompt , selezionare la curva shape per entrambe le estremità della gamba

(2,3).





Al prompt

premere INVIO.





In seguito a questa operazione è creata la gamba del tavolo. Si noti la trasformazione della sezione della curva.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare la curva path (1) per la traversa. Al prompt , selezionare la curva shape per entrambe le estremità della traversa

(2,3).





Al prompt

premere INVIO.





In seguito a questa operazione viene creata la traversa.

Passare al layer .

Dal menu , cliccare

Al prompt , selezionare l’ellisse. Al prompt , selezionare la curva shape per il piano d’appoggio.






In seguito a questa operazione, è stata creata la superficie relativa al bordo del piano d’appoggio.




Selezionare le superfici create.

Dal menu , cliccare

Con questo comando sono stati chiusi i bordi aperti.

Eseguire il comando nella viewport .




Eseguire un array polare, attorno al punto 0,0 nella viewport Top, della traversa e della gamba per completare il

modello del tavolo. Eseguire il comando Array impostando a sei il numero di repliche. Cancellare due delle 6 gambe

e due traverse.

Eseguire il comando e nella viewport .




Rhino supporta molti formati per importare ed esportare files rendendo perciò possibile modellare ed esportare i modelli

per ulteriori processi. Si consiglia di consultare l’Help di Rhino alla voce "Importing and exporting Rhino file

information" per ottenere una lista completa delle opzioni di importazione ed esportazione di Rhino.

DWG/DXF Legge e salva AutoCAD 2000, 14, 13, e 12.

SAT (ACIS) Soltanto esportazione. Legge AutoCAD, Mechanical Desktop, Inventor, e SolidWorks.

X_T (Parasolid) Soltanto esportazione. Writes Mastercam, Solid Edge 6.0, Solid Edge 7.0, Solid Edge Viewer,SolidWorks 98+, e SolidWorks 99.

3DS Supporto plug-in per le versioni 1.2, 2.0, e 2.5. Usare OBJ o IGES per 3.0.

LWO, POV Tutti gli oggetti in Rhino sono esportati come oggetti di mesh poligonali.

STL Legge e salva file STL.

OBJ Supporta mesh e NURBS.

AI Esporta le curve come snapshot 2-D per la vista corrente.

RIB Esporta oggetti NURBS come file RenderMan .rib.

GHS Ciascuna superficie o polisuperficie indipendente selezionata nel disegno diviene una formaseparata nel file GHS.

VRML Rhino esporta i file VRML con la camera rivolta verso il basso dell’asse z- e verso il piano x,y.




Questa è la vista predefinita in Rhino.

BMP, TGA, JPG Una rappresentazione 2-D della viewport corrente viene esportata in un file WMF.

CSV Esporta le proprietà e le idrostatiche.

STEP I files STEP contengono geometria NURBS ed altre informazioni del modello.

IGES I files IGES contengono la geometria NURBS, le proprietà dell’oggetto, i layer e le note. Lafunzione di importazione IGES di Rhino legge anche tutti i file IGES.

Le opzioni di esportazione sono incluse anche per 3ds max, Alias, Ashlar Vellum, Autoform,AutoShip, Breault, CADCEUS, CAMSoft, CATIA, Cosmos, Delcam, FastSurf, FastSHIP, IntegrityWare, IronCAD, LUSAS, Maya, MAX 3.0, Mastercam, ME30, Mechanical Desktop, Microstation,Multisurf, NuGraf, OptiCAD, Pro/E, SDRC I-DEAS, Softimage, Solid Designer, Solid Edge,SolidWorks, SUM3D, SURFCAM, TeKSoft, Unigraphics, e personalizzate tipologie IGES(cliccare New Type).

Adobe Illustrator Esporta le curve come snapshot 2-D per la vista corrente.

Lightwave LWO

POV-Ray

Tutti gli oggetti in Rhino sono esportati come oggetti di mesh poligonali.

Wavefront OBJ Supporta meshes e NURBS.

RenderMan RIB Esporta oggetti NURBS come file RenderMan .rib.

STL Legge e salva file STL.

Windows Metafile Una rappresentazione 2-D della viewport corrente viene esportata in un file WMF.

Per esportare un file in un formato 3DS o DWG è necessario che Rhino converta la geometria NURBS in una

rappresentazione a mesh poligonale costituita da triangoli. Affinché questa conversione possa esser svolta con la migliore

approssimazione possibile, talvolta Rhino si avvale di un numero molto alto di poligoni. E’ importante ricordare che la

densità di triangoli usata per l’esportazione può esser impostata e che è possibile sia creare direttamente una mesh

poligonale per esportare il modello sia demandare a Rhino la creazione della mesh durante il processo di esportazione.




Vi sono due metodi per esportare modelli in altri formati. E’ possibile salvarli con il comando "Save As" e scegliere unospecifico formato di esportazione per l’intero modello oppure selezionare alcuni oggettidel modello ed eseguire il

comando "Export Selected" scegliendo uno specifico formato di esportazione per la porzione del modello scelta. Nel

seguente esercizio si illustreranno questi metodi.

Aprire il modello . Dal menu , cliccare .

Nella finestra di dialogo , modificare la voce in .

Nel riquadro corrispondente al nome del file, digitare e cliccare .




Nella finestra di dialogo , impostare , , , , selezionare la casella e

cliccare .


Spostare l’indicatore a sinistra verso la voce e cliccare .




Si noti che la mesh relativa al piano d’appoggio del tavolo è spigolosa e perciò non è accurata. Muovere quindi il cursore a destra ed eseguire il comando sino a che la mesh poligonale contiene un numero

sufficientemente elevato di poligonitanto da approssimare una superficie smussata. Cliccare quindi .

Quando si apre il modello in AutoCAD questi risulterà composto di mesh poligonali.

Questa operazione può esser utile per eseguire il rendering con un programma del tipo AccuRender®.

Selezionare una gamba del tavolo.


Nella finestra di dialogo , modificare a , digitare nella finestra

, quindi cliccare .

Nella finestra di dialogo , selezionare come , cliccare

e quindi cliccare .

Alla voce Detailed controls si forniscono all’utente ulteriori informazioni.




Cliccare per terminare il comando, oppure cliccare per creare il file IGES.

Nonostante Rhino utilizzi la geometria NURBS, può esser necessario convertire alcuni oggetti in mesh triangolari.

Se si desidera esportare degli oggetti in un’altra applicazione che utilizza mesh poligonali come il 3D Studio, è preferibile

convertire gli oggetti in mesh prima di salvarli nel nuovo formato.

Mesh daoggettoNURBS

Crea mesh poligonali che approssimano un oggetto NURBS.

MeshPlane

Crea un piano di mesh rettangolari.

Mesh Box Crea un parallelepipedo di mesh rettangolari.

MeshCylinder

Crea un cilindro di mesh.




Mesh Cone Crea un cono di mesh.

MeshSphere

Crea una sfera di mesh.

Applica unaMesh a una

superficieNURBS

Crea una griglia di morphing per programmi d’animazione. Crea una mesh da unasuperficie NURBS.

HideControlPoints

Nasconde una parte di una mesh nascondendone i punti di controllo selezionati

ShowControlPoints

Visualizza tutti i punti di controllo nascosti di una mesh.

Selezionare il piano d’appoggio del tavolo.



In seguito a questa operazione si è creata una mesh che può esser quindi esportata: in questo modo è possibile avere

un maggior controllo sulle mesh da esportare in altre applicazioni.

Mesh from NURBS object








In Rhino è possibile generare un disegno bidimensionale da un modello tridimensionale proiettando il piano di coordinate

assolute e allineando le viste. Sono inoltre disponibili delle opzioni per impostare il primo ed il terzo angolo di proiezione

e, oltre alle tre viste cartesiane, sono disponibili anche due viste bidimensionali. Si ricorda che la geometria può

possedere segmenti duplicati o linee nascoste che non sono rimosse.

Per quanto riguarda l’opzione per creare 4 viste, vi sono tre viste parallele ed una prospettica o una vista singola per

ciascuna viewport supportata.

Il comando Make2D realizza un disegno bidimensionale da un modello tridimensionale nella viewport corrente, perciò si

selezioni il modello nella viewport con la vista desiderata. Il comando Make2D4View è eseguibile in tutte e quattro le

viewport perciò selezionare la viewport Perspective per ottenere le quattro proiezioni. Selezionando invece una viewport

parallela, si otterranno tre viste esclusa quella prospettica.

Aprire il modello .

Dal menu , cliccare

Nella finestra di dialogo , cliccare e , ed infine cliccare .




In seguito a tale operazione si genera un disegno bidimensionale nella viewport Top, all’origine del piano x-y nel

sistema di coordinate assolute. Visualizzare tali proiezioni nella viewport Top.

Massimizzare la viewport .

Eseguire il comando .

Selezionare la geometria 2-D.


Modificare a il a quindi cliccare




Nella finestra di dialogo , impostare , , , , selezionare la casella ,

e cliccare .






Il processo di rendering permette di visualizzare il modello come se fosse stato fotografato. Nonostante il rendering in

Rhino fornisca buoni risultati per la maggior parte delle esigenze, si consiglia di utilizzare un’applicazione specializzata

nel rendering per ottenere risultati di migliore qualità.

In Rhino vi sono due modalità di rendering:

• Rendering veloce, in cui viene visualizzata in anteprima un’immagine ombreggiata in scala di grigi

• Rendering più sofisticato, in cui sono usati i colori, le sorgenti di luce direzionale e, oltre a visualizzare le ombre, si

applica l’anti-aliasing. E’ possibile assegnare al modello texture e bump map. Nell’esercizio seguente si prenderà in

considerazione il processo di rendering in Rhino.

Aprire il modello .

Dal menu , cliccare , ed infino cliccare





Dal menu , cliccare In seguito a questa operazione, è stato eseguito un rendering in toni di grigio.

Dal menu , cliccare

Appare una finestra di visualizzazione in cui si presenta il modello renderizzato in toni di grigio nella viewport

corrente. E’ possibile chiudere la Finestra di Visualizzazione senza intervenire sul modello. E’ inoltre possibile

posizionare alcune luci, aggiungere colori e illuminare il modello.

Si illustrerà uno schema base di illuminazione e successivamente sarà possibile sviluppare un sistema di illuminazione

personale.

Eseguire il comando nella viewport e .

ShadeCercare questo pulsante.





g p

Passare al layer . Dal menu , cliccare

Al prompt , scegliere un punto nella viewport vicino al centro e leggermente al di

sopra del cacciavite.

Al prompt , scegliere un punto nella viewport in modo tale che il raggio sia maggiore

dell’intero cacciavite.

SpotlightCercare questo pulsante.




Al prompt , premere il tasto CTRL e scegliere un punto al di sotto e a sinistra della viewport .Questa operazione avvierà la modalità elevatore.

Al prompt , cliccare al di sopra l’oggetto nella viewport .

Questa operazione imposta la luce principale sull’oggetto.





Dal menu , cliccare L’immagine presenta alcune parti illuminate e altre in ombra.

Eseguire il comando nelle viewport e

Passare al layer . Dal menu , cliccare

Al prompt , scegliere un punto a destra e leggermente al di sotto del cacciavite e coprire la

metà di quest’ultimo nella viewport .




R b t M N l & A i t 344

Al prompt , scegliere un punto in modo tale che il raggio sia maggiore dell’intero cacciavitenella viewport .

Al prompt , cliccare a destra e leggermente al di sotto dell’oggetto nella viewport .

Questa operazione imposta la seconda luce.





Cliccare nella viewport . Dal menu , cliccare

L’immagine del cacciavite appare privata dello spigolo frontale della punta del cacciavite. Per evitare questo

problema è necessario diminuire l’intensità di tale luce.

Selezionare il cono della luce secondaria.





Dal menu

, cliccare

Appare la finetra di dialogo

Object ColorCercare questo pulsante.






In seguito a tale operazione appare la finestra di dialogo Choose a Color.

Digitare nella casella il numero e cliccare .


Dal menu , cliccare

Come si osserva, l’immagine è ora completa e la luminosità può esser regolata opportunamente.





Selezionare il manico.

Dal menu , cliccare

Appare la finestra di dialogo .

Nella finestra di dialogo , cliccare nella tabella .




Nella tabella , cliccare il riquadro .

Scegliere un colore come il Giallo (Yellow) e quindi cliccare .

Per render luminoso il manico, selezionare la casella . Iniziare dal valore 20.




Una luminosità pari a 0 si riferisce ad un oggetto non luminoso ed opaco, mentre un basso valore di luminosità crea

un punto luminoso sull’oggetto rendendolo più lucido e brillante. Al crescere della luminosità, la dimensione del

punto luminoso aumenta rendendo l’oggetto riflettente.

Si ricorda che il punto luminoso appare soltanto se si guarda l’oggetto ad un certo angolo rispetto la luce.

Nella finestra di dialogo , cliccare

Dal menu , cliccare

Come si osserva la luminosità del cacciavite è migliore.

Selezionare lo stelo del cacciavite.

Dal menu , cliccare

Nella tabella , cliccare .

Scegliere un colore, come il grigio chiaro e quindi cliccare . Per dotare di luminosità il tagliente del cacciavite, selezionare e inserire un valore iniziale di 40.

Nella finestra di dialogo , cliccare




Dal menu , cliccare

La luminosità del cacciavite è migliore.

Selezionare il manico.

Dal menu , cliccare In seguito a questa operazione compare la finestra di dialogo .




Nella finestra di dialogo , cliccare il pulsante relativo alla voce .

E’ possibile usare una qualunque immagine bitmap per ottenere l’effetto di rilievo. Il rilievo deriva dalla

combinazione di luce ed ombra creati nell’immagine bitmap.

Nella finestra di dialogo , selezionare e quindi cliccare .

Cliccare per chiudere la finestra di dialogo .

Dal menu , cliccare

La superficie del manico appare in rilievo.

Per assegnare la texture al manico è conveniente passare ad un altro layer per visualizzare un altro manico.


Rendere corrente e disattivare il layer , quindi cliccare .

Selezionare il nuovo manico.




Dal menu , cliccare

In seguito a tale operazione appare la finestra di dialogo .

Nella finestra di dialogo , impostare il valore della luminosità a .

Nella finestra di dialogo , cliccare il pulsante .

E’ possibile usare qualunque immagine bitmap: il colore della bitmap viene renderizzato ed applicato all’oggetto.

Nella finestra di dialogo , selezionare e quindi cliccare .





Dal menu , cliccare

Alla superficie del manico è stata applicata una texture di legno.

Selezionare lo stelo del cacciavite.

Dal menu , cliccare

Nella finestra di dialogo impostare la voce al valore .




Gli oggetti trasparenti sembrano costituiti di plastica e non di vetro poiché in Rhino non è contemplata la rifrazione

del materiale. In aggiunta a ciò, il colore dell’ombra per un oggetto trasparente corrisponde al colore della luce

ambiente e non al colore dell’oggetto trasparente.


Dal menu , cliccare

Lo stelo e il tagliente del cacciavite appariranno trasparenti.




E’ possibile creare delle semplici quotature che siano visibili quando si guarda nella vista planare del piano di

costruzione.

DimHorizontal Crea una quotatura orizzontale.

DimVertical Crea una quotatura verticale.




DimAligned Crea una quotatura allineata.

DimRotated Crea una quotatura ruotata.

DimAngle Crea una quotatura angolare.

DimRadius Crea una quotatura del raggio.

DimDiameter Crea una quotatura del diametro.

Text Crea il testo di annotazione 2D.

EditText Edita i blocchi di testo d’annotazione bidimensionale.

Leader Disegna la linea guida della freccia.

EditDim Edita il testo della quotatura.

DimRecenterText Ripristina il testo che è stato mosso dalla sua posizione predefinita a quellaoriginaria.

DimOptions Apre la finestra di dialogo Dimension Options.

Make2-D Crea curve dagli oggetti selezionati come curve silhouette relative al piano dicostruzione attivo. Le curve silhouette sono proiettate in modo piatto eposizionate nel piano x-y del sistema di riferimento assoluto.




Aprire il file

.

Dal menu cliccare .




Nella finestra di dialogo nella scheda , eseguire le seguenti modifiche.

Dal menu cliccare .

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità in basso a sinistra della viewport .

Al prompt , eseguire uno snap all’estremità in basso a destra della viewport .




Al prompt , scegliere un punto sotto la parte nella viewport

Dal menu cliccare .

Al prompt , selezionare il quadrante in basso a sinistra dell’arco nella viewport

.

Al prompt , cliccare per posizionare il testo della quotatura.




Quotare il resto del disegno usando le linee guida, i blocchi di testo e le quotature verticali, orizzontali, del raggio e

del diametro.

Salvare il modello.






E’ possibile stampare una immagine wireframe del modello direttamente da Rhino nella viewport corrente e in tutte le

viewport. Sono inoltre disponibili le opzioni di ridimensionamento e stampa a colori. In particolare, Rhino si avvale della

stampante in uso impostata in Windows. Si ricorda che è prevista l’opzione Print to scale in cui si fornisce un’unità di

misura alla unità arbitraria usata nella modellazione in Rhino ma non è possibile rimuovere le linee nascoste.

Aprire il modello .

From the menu, click .

Nella tabella , deselezionare la casella , e . Quindi cliccare .





Nella finestra di dialogo , cliccare e impostare in modo opportuno le altre opzioni della

stampante o del plotter in uso. Cliccare quindi .


Nella finestra di dialogo , attivare , deselezionare e se

necessario e quindi cliccare .




In seguito a tale operazione, sono stampate le immagini wireframe.

ALL MATERIAL0.25" THICK

R0.75Ø0.62

Ø1.00

3 .

2 5

3.00

2.00

FINISHSMOOTH

2.00

Ø0.62R0.75

1 .

2 5






Nella finestra di dialogo , selezionare e , modificare = a e

quindi cliccare .

L’immagine visualizzata nella viewport è stampata in scala 1:1.






Nella finestra , cliccare e quindi cliccare .

L’immagine renderizzata sarà stampata nella stampante impostata di default in Windows che quindi può esser

differente da quella impostata nella finestra di dialogo Print Setup.










La finestra di dialogo illustra la maggior parte delle impostazioni che agiscono sull’ambiente complessivo di

modellazione.

Dal menu , cliccare . Compare la finestra di dialogo .


La scheda controlla le modalità e le opzioni .

Le opzioni possono esser attivate o disattivate dalla finestra di dialogo o dalla barra di stato. In particolare per

modificare le opzioni per la modalità Ortho e per gli snap all’oggetto digitare i nuovi valori nel riquadro

corrispondente. Nei primi esercizi è stata modificata l’impostazione della modalità Ortho cosicché eseguisse uno snap

ogni 30 gradi.

Nell’area dello snap all’oggetto, il comando proietta il punto snap sul piano di costruzione anche

se il punto snap all’oggetto è nello spazio 3D.




Nell’area Trim/Extend, il comando estende i bordi (o spigoli) e i contorni di taglio per intersecare

l’oggetto da tagliare o estendere. Il comando permette di eseguire i comandi di Trim,Extend e Intersection object snap anche su oggetti che solo apparentemente si intersecano.


La scheda controlla la visualizzazione della finestra di Rhino.

Cliccare sul rettangolo grigio presso e modificarne il colore.

Selezionare la casella .


La scheda imposta i tasti di scelta rapida per i comandi di Rhino.

Digitare nella casella vicino al tasto F3.

Questa operazione permette di attivare gli snap persistenti all’oggetto e li blocca.

Cliccare sulla scheda .




Il comando permette all’utente di creare alias personalizzati per i comandi di Rhino.

Cliccare .

Un cursore si muove nell’area bianca della finestra di dialogo.

Digitare e quindi premere il tasto TAB.

Digitare .

L’apostrofo agisce come un Cancel.

Digitando L e premendo INVIO alla linea di comando, è possibile iniziare il comando Lines.

Cliccare nella tabella .

Nella tabella vi sono i controlli ai comandi di Pan, Zoom, Rotate e Redraw.





La scheda configura i metodi di selezione del mouse, il numero di Undo memorizzati, i comandi di avvio, il

limite della lista dei comandi recenti, il controllo dell’AutoSave e permette di impostare i comandi sui quali ilcomando Redo non è attivo.


La scheda configura la griglia, gli assi della griglia e le icone degli assi. E’ stato modificata la spaziatura dello

snap in uno dei primi esercizi.


La scheda controlla le opzioni del rendering.

Cliccare la scheda .

La scheda controlla le impostazioni del sistema di unità di misura e della tolleranza.


La scheda imposta la posizione dei file modello e l’autosalvataggio di un file.


Provare gli alias del comando e il pulsante . Si noti, inoltre, come è stata modificata la forma del

cursore.

Le proprietà di un documento sono tutte impostazioni salvate nel modello di Rhino.

Dal menu cliccare





La scheda Grid configura la griglia, gli assi della griglia e le icone degli assi. In un esercizio precedente è stato

cambiata la spaziatura dello snap.


La scheda Render definisce la maggior parte delle opzioni di rendering.

Cliccare la scheda

Questa scheda definisce le proprietà delle mesh e ne influenza le prestazioni.

♦ Cliccare la scheda .

La scheda Units definisce il sistema di unità di misura e le impostazioni della tolleranza.






Il layout delle barre degli strumenti rappresenta una disposizione a video delle barre degli strumenti contenenti i pulsanti.

In particolare all’avvio di Rhino viene proposto un layout della barra degli strumenti di default che viene

automaticamente salvato come layout attivo prima della chiusura del programma. Si ricorda che è possibile creare dei

layout personalizzati e salvarli in un file.

E’ necessario usare un software di gestione di file generico per cancellare i file contenenti i layout delle barre degli

strumenti.

Iniziare un nuovo modello

Dal menu , cliccare e quindi eseguire il comando .

Nella finestra di dialogo , digitare nella casella e cliccare .

In seguito a questa operazione viene creato un nuovo file del layout delle barre degli strumenti. In questo modo i

layout delle barre degli strumenti sono salvati con l’estensione . Si userà di seguito tale layout della barra degli

strumenti per eseguire delle personalizzazioni.





Compare la finestra di dialogo Toolbars.

Nella finestra di dialogo , cliccare due volte su per visualizzare, con l’opzione la barra

degli strumenti.

Nella finestra di dialogo , cliccare due volte su per nascondere, con l’opzione la barra

degli strumenti

Visualizzare nuovamente la barra degli strumenti e quindi cliccare .




Vincolare la barra degli strumenti a destra trascinandone il bordo destro sino a che risulta modificata la

forma verticale e quindi rilasciare il tasto del mouse.

♦ Dal menu , cliccare e quindi cliccare






Nella finestra di dialogo , digitare nella casella e quindi cliccare .

In seguito a tale operazione viene creata una nuova barra degli strumenti con un pulsante vuoto.


Premere il tasto SHIFT e cliccare il tasto destro del mouse sul pulsante vuoto.




Nella finestra di dialogo digitare nella

casella . Nella finestra di dialogo digitare nella casella .

Nella finestra di dialogo , digitare nella casella .

Click .




Nella finestra di dialogo , si realizzi un’immagine che rappresenti la funzione del pulsante e quindi

cliccare .


Dalla barra degli strumenti , visualizzare la barra degli strumenti flayout e allontanarla.

Premendo il tasto CTRL, trascinare il pulsante verso la nuova barra degli strumenti e

rilasciare il tasto.





Evidenziare la barra degli strumenti nella lista.

Cliccare .

In seguito a tale operazione è aggiunto un pulsante vuoto nella barra degli strumenti .

Cliccare per chiudere la finestra di dialogo.



Selezionare e quindi cliccare .






1 rail sweep, 262

Aiuti alla modellazione, 35

Annullare e Ripetere un comando, 148

Annullare un comando, 14

Applicare una bitmap, 351

Applicare una texture, 352Area Grafica, 11

Array di oggetti, 156

Barra degli strumenti, 380

Barre degli strumenti, 10

Cancellare un oggetto, 47

Chamfer, 138

Comandi di analisi, 77

Coordinate assolute, 52

Coordinate Polari, 54

Coordinate relative, 53

Coordinates, 52

Copia speculare di un oggetto, 151

Copiare gli oggetti, 146

Creare forme deformabili, 199

Creare oggetti di mesh poligonali, 332

Creare un layer, 41

Creare una superficie, 237

Dimensions, 356

Disegnare curve free-form, 34

Disegnare ellissi e poligoni, 100

Disegnare un arco, 92

Disegnare un cerchio, 81Disegnare una linea, 31

Editing dei punti di controllo, 183

Esportare, 329, 331

Esportare un modello, 327

Estendere, 174

Estendere un oggetto, 174

Estrudere, 246

Extrude, 247

Fillet, 131

Flyout, 11

Grouping objects, 150

Guida in linea, 14

Impostazione di un modello, 36

Impostazioni di Rhino, 371

Inserire i comandi, 13

Inserire le coordinate, 53

Inserire le coordinate, 52

Interfaccia di Rhino, 7

Interfaccia di Rhino, 8

Layer, 40

Layout delle barre degli strumenti, 377

Menu, 9

Mirror, 151

Modellare con le coordinate, 51

Modellazione di curve Free-Form, 107

Modificare la vista di un modello, 119

Mouse, 13

Muovere gli oggetti, 143

Obiettivi del corso, 3

Offset di un oggetto, 162OpenGL Shading, 127

Piano, 241, 242

Piano di costruzione, 61

Posizionare le luci, 220

Posizionare una luce:, 340

Proiezione parallela e prospettica, 119

Realizzare un disegno 2-D da un

modello 3-D, 335

Recent command list, 15

Rendering, 218

Renderizzare un modello, 339

Rhino Settings, 374

Ricostruire, 201Ridimensionare un oggetto, 153

Ripetere un comando, 14

Ruotare un oggetto, 148

Salvare un modello, 39

Schermata, 8

Sistema di coordinate assolute, 52

Snap all’oggetto, 71

Stampa, 363, 366

Storico della linea di comando, 14

Suddividere un oggetto, 171

Superficie, 243, 249, 250, 252

Sweep a 2 binario, 266

Sweep ad 1 binario, 264

Tagliare un oggetto, 169

Tooltip, 10

Trim, 169




Unire gli oggetti, 152 Viewport, 11, 60, 119

Vincoli sulla distanza e sull’angolo, 55

WCS, 52



Documents

Rhino 3D: Manuale - Livello 1