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Reti Logiche 1 Prof. B. Buttarazzi A.A. 2009/2010 Reti Sequenziali

Reti Logiche 1 - uniroma2.it · Analisi di Reti Sequenziali Passare dallo schema logico di una Rete Sequenziale alla descrizione del suo comportamento tramite ASF. 1) Assegnare i

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Reti Logiche 1

Prof. B. Buttarazzi

A.A. 2009/2010

Reti Sequenziali

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Sommario

• Analisi di Reti Sequenziali

• Sintesi di Reti Sequenziali

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 2

• Sintesi di Reti Sequenziali

• Esercizi

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Analisi di Reti Sequenziali

Passare dallo schema logico di una Rete Sequenziale alla descrizione del suo comportamento tramite ASF.

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso (x) di uscita (z) e di

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 3

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso (x) di uscita (z) e di stato (y).

2) Individuare le espressioni booleane che rappresentano le uscite (z) e le variabili di stato futuro (Y).

3) Costruzione della tabella di flusso.

4) Tracciamento e studio del diagramma degli stati.

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Modello di Rete Sequenziale

x1

x2

z1

z2

z

Rete

Combinatoria

uscitaingresso

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 4

xn

zm

Y1

.

.

Yk

y1

.

.

yk

stato

futuro

stato

presente

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Esercizio n.1Fare l’analisi della rete sequenziale mostrata in figura

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 5

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

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Fare l’analisi della rete sequenziale mostrata in figura

Esercizio n.1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 6

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso

(x) di uscita (z) e di stato attuale (y) e

Futuro (Y).

2) Individuare le espressioni booleane che

rappresentano le uscite (z) e le variabili di

stato futuro (Y).

3) Costruire la tabella di flusso.

4) Tracciare e analizzare il diagramma degli

stati.

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

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Fare l’analisi della rete sequenziale mostrata in figura

Esercizio n.1- Soluzione

Y0

Y1

y 0

x

y 1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 7

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso

(x) di uscita (z) e di stato attuale (y) e

futuro (Y).

2) Individuare le espressioni booleane che

rappresentano le uscite (z) e le variabili di

stato futuro (Y).

3) Costruire la tabella di flusso.

4) Tracciare e analizzare il diagramma degli

stati.

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

y1

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Fare l’analisi della rete sequenziale mostrata in figura

1011

0

)( yxyxyY

xY

++=

=

Esercizio n.1- Soluzione

Y0

Y1

y 0

x

y 1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 8

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso

(x) di uscita (z) e di stato attuale (y) e futuro

(Y).

2) Individuare le espressioni booleane che

rappresentano le uscite (z) e le variabili

di stato futuro (Y).

3) Costruire la tabella di flusso.

4) Tracciare e analizzare il diagramma degli

stati.

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

y1

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Fare l’analisi della rete sequenziale mostrata in figura

1011

0

)( yxyxyY

xY

++=

=

Esercizio n.1- Soluzione

Y0

Y1

y 0

x

y 1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 9

1) Assegnare i nomi alle variabili di ingresso

(x) di uscita (z) e di stato attuale (y) e futuro

(Y).

2) Individuare le espressioni booleane che

rappresentano le uscite (z) e le variabili di

stato futuro (Y).

3) Costruire la tabella di flusso.

4) Tracciare e analizzare il diagramma degli

stati.

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

y1

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Si tratta di una rete di MOORE con un ingresso e 2 FF quindi 4 stati.

Per vedere come si comporta genero l’automa corrispondente

x1 ingresso

y0 y1 indicano lo stato attuale

Y Y indicano lo stato futuro fzx1

Esercizio n.1- Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 10

Y0Y1 indicano lo stato futuro fz

fy

M1

Mp

x1

Y0

Y1

y0

y1

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x y1 y0 Y1 Y0

000 01

001 01

010 111011

0

)( yxyxyY

xY

++=

=

3) Costruzione della tabella di flusso.

Si tratta prima di ricavare la Tabella Caratteristica ovvero Y0 Y1 in funzione delle 3

variabili x y0y1 dalle equazioni booleane.

In questo caso si ottiene

Esercizio n.1- Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 11

010 11

011 01

100 10

101 10

110 00

111 00

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x y1 y0 Y1 Y0

000 01

001 01

010 11

3) Costruzione della tabella di flusso.

Esercizio n.1- Soluzione

0 1

00y1y0

x

01 10

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 12

010 11

011 01

100 10

101 10

110 00

111 00

00 01 10

01 10

11 00

01 00

01

11

10

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3) Tracciamento e analisi del diagramma degli stati.

Esercizio n.1- Soluzione

0 1

00y1y0

x

01 10 0

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 13

00 01 10

01 10

11 00

01 00

01

11

10

00

10 11

01 0

0

0

1

11

1

0

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x y1 y0 Y1 Y0

000 01

001 01

010 111011

0

)( yxyxyY

xY

++=

=

3) Tracciamento e analisi del diagramma degli stati.

Si tratta di ricavare Y0 Y1 in funzione delle 3 variabili x y0y1 dalle equazioni booleane.

In questo caso si ottiene

Esercizio n.1- Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 14

010 11

011 01

100 10

101 10

110 00

111 00

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Esercizio n.2Data la rete sequenziale mostrata in figura caratterizzata

dalle funzioni:

1011

0

)( yxyxyY

xY

++=

=

Dire quale sequenza deve essere

Y0

Y1

y 0

x

y 1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 15

Dire quale sequenza deve essere

applicata in ingresso (x) affinché la

rete giunga nello stato (Y0=Y1=1)

partendo dallo stato (Y0=Y1=0),

assumendo all’inizio x=0.

Q

Clock

D00

Q

Q

D

Clock

1

1

1

y1

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Per rispondere alle domanda occorre fare l’analisi della

rete.

Esercizio n.2 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 16

Fare l’analisi della rete significa determinare l’Automa.

In questo caso si ottiene:….

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Per rispondere alle domanda occorre fare l’analisi della rete.

Fare l’analisi della rete significa determinare l’Automa.

In questo caso si ottiene:….

Esercizio n.2 - Soluzione

x

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 17

0 1

00y1y0

x

01 10

01 10

11 00

01 00

01

11

10

00

10 11

01 0

0

0

1

11

1

0

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Dire quale sequenza deve

essere applicata a x affinché

la rete giunga nello stato

0 1

00y1y0

x

01 10

01 10

11 00

01 00

01

11

10

Esercizio n.2 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 18

la rete giunga nello stato

(Y0=Y1=1) partendo dallo

stato (Y0=Y1=0), assumendo

all’inizio x=0.

La risposta è: 010

00

10 11

010

0

0

1

11

1

0

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Passare da una descrizione a parole del funzionamento di

una macchina sequenziale alla Rete logica corrispondente.

Consiste nei seguenti passi:

Sintesi di Reti Sequenziali

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 19

Consiste nei seguenti passi:

1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logico

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Specifica dei requisiti

1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 20

Il primo passo di specifica dei requisiti (che deve avere la rete) consiste

nella descrizione a parole di quello che si vuole ottenere dalla rete, dei

legami esistenti fra sequenze di uscita e sequenze in ingresso.

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logico

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1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logico

Progetto dell’ASF

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 21

Dopo la prima fase di specifica dei requisiti si passa alla descrizione in maniera astratta ma significativa (attraverso l’automa a stati finiti) del funzionamento della rete sequenziale.

In tale fase viene prodotto il DIAGRAMMA DEGLI STATI (automa a stati finiti), la cui realizzazione dipende solitamente dall'abilità del progettista.

La costruzione del DIAGRAMMA DEGLI STATI ha come obiettivo l'introduzione degli stati interni.

5. Realizzazione dello schema logico

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x x

1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logico

Determinazione della tabella di flusso

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 22

Per descrivere ulteriormente la

procedura di sintesi ci serviremo di

un esempio.

Immaginiamo di aver definito

l’ASF di seguito rappresentato,

già con gli stati α,β,γ codificati (per 3

stati bastano 2 FF ovvero 2 variabili di

stato).

00 01 11 10

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

x1x2

y1y2

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

5. Realizzazione dello schema logico

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x1 x2 ingresso

Z uscita

y1 y2 indicano lo stato attuale

Si tratta di un Automa di Mealy corrisponde ad un modello del tipo

riportato in figura

Determinazione della tabella di flusso

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 23

y1 y2 indicano lo stato attuale

Y1Y2 indicano lo stato futuro

fz

fy

M1

Mp

x1

x2

Z

Y1

Y2

y1

y2

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1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logicox1x2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 24

Come si vede lo

stato è descritto da

2 FF, ovvero 2

variabili di stato

y1,y2

Stato Futuro, output prodotto

00 01 11 10

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

y1y2

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Quindi dalla tabella di flusso si possono derivare 3 tabelle

00 01 11 10

x1x2

y1y2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 25

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

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Tabella n.1 che descrive la funzione Y1 stato futuro del FF-1

00 01 11 10

α=(00)

x1x2

y1y2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 26

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

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Tabella n.1 che descrive la funzione Y1 stato futuro del FF-1

00 01 11 10

00 0 0 0 1α=(00)

x1x2

y1y2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 27

00 0 0 0 1

01 0 0 0 0

11 0 1 1 1

10 - - - -

β=(01)

γ=(11)

Y1= x2y1 + x1y1 +2 x1x2’ y2’

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00 01 11 10

00 00,1 01,0 00,1 11,0α=(00)

Tabella n.2 che descrive la funzione Y2 stato futuro del FF-2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 28

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

β=(01)

γ=(11)

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00 01 11 10

00 0 1 0 1α=(00)

x1x2

y1y2

Tabella n.2 che descrive la funzione Y2 stato futuro del FF-2

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 29

00 0 1 0 1

01 0 1 0 1

11 0 1 1 1

10 - - - -

β=(01)

γ=(11)

Y2= x1’x2 + x1x2’+ x1 y1

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00 01 11 10

00 00,1 01,0 00,1 11,0α=(00)

Tabella n.3 che descrive la funzione di uscita, Z

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 30

00 00,1 01,0 00,1 11,0

01 00,1 01,1 00,1 01,0

11 00,1 11,0 11,1 11,0

10 - - - -

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

Page 31: Reti Logiche 1 - uniroma2.it · Analisi di Reti Sequenziali Passare dallo schema logico di una Rete Sequenziale alla descrizione del suo comportamento tramite ASF. 1) Assegnare i

00 01 11 10

00 1 0 1 0α=(00)

x1x2

y1y2

Tabella n.3 che descrive la funzione di uscita, Z

Determinazione delle Mappe K

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 31

00 1 0 1 0

01 1 1 1 0

11 1 0 1 0

10 - - - -

α=(00)

β=(01)

γ=(11)

Z= x1’x2’+ x1x2 + x2 y1’ y2

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1. Specifica dei requisiti

2. Progetto dell’ASF

3. Determinazione della tabella di flusso

(minimizzazione)

4. Determinazione delle Mappe di Karnaugh

(minimizzazione)

Realizzazione schema logico

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 32

Date le espressioni in forma minima:

Y1= x2y1 + x1y1 +2 x1x2’ y2’

Y2 = x1’x2 + x1x2’+ x1 y1

Z = x1’x2’+ x1x2 + x2 y1’ y2

si può con facilità disegnare lo schema logico del circuito sequenziale

associato:

(minimizzazione)

5. Realizzazione dello schema logico

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Per la sintesi della parte combinatoria del circuito sequenziale si può utilizzare un PLA.

Realizzazione schema logico

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 33

Per la memorizzazione delle variabili di stato possono essere utilizzati dei FF-D.

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Realizzazione schema logicoy1 y2 x2 x1

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 34

Y1= x2y1 + x1y1 + x1x2’ y2’

Y2 = x1’x2 + x1x2’+ x1 y1

Z=x1’x2’+ x1x2 + x2 y1’ y2

Y1 Y2 Z

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x1 x2 ingresso

Z uscita

y1 y2 indicano lo stato attuale

Realizzazione schema logico

Y1

Y

2 Z

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 35

y1 y2 indicano lo stato attuale

Y1Y2 indicano lo stato futuro

y1

y2

x2

x1

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Sintesi di una Rete Sequenziale

Dato l’automa descritto dalla Tabella di flusso 1 fare la sintesi

della rete sequenziale corrispondente utilizzando un Latch SR.

(Traccia: utilizzare la funzione inversa indicata nella Tabella 2)

Esercizio n.3

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 36

Tabella 2

y Y S R

0 0 0 -

0 1 1 0

1 1 - 0

1 0 0 1

0 1

0

yx

1 0

0 11

Tabella 1

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Si tratta di un automa di MOORE ad un solo ingresso (x) a 2 stati

(un solo elemento di memoria M1), quindi lo schema sarà del

tipo:

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 37

fy

M1

x

y Y

però trattandosi di un Latch SR lo schema potrebbe essere

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E’ un Automa di MOORE ad un solo ingresso (x) e a 2 stati (un

solo Latch SR ), quindi si tratta di trovare lo schema di

connessione di x y y’ che determina i segnali S ed R in modo che

avvengano correttamente le transizioni di stato indicate

nell’automa dato.

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 38

nell’automa dato.

S

R

y

yo

Q

Q

fx

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Schema per S ed R

S =…………

R = …………..

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 39

S

R

y

yo

Q

Q

fx

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Infatti la Tabella 2 inversa indica per ogni possibile transizione di

stato la configurazione dei segnali SR da inviare in ingresso.

Partendo dalla tabella inversa possiamo risolvere il problema

facilmente.

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 40

Tabella 2

y Y S R

0 0 0 -

0 1 1 0

1 1 - 0

1 0 0 1

0 1

0

yx

1 0

0 11

Tabella 1

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1) Partendo dalla tabella di flusso si vede che:

se x=0 e y=0 allora Y=1

se x=1 e y=0 allora Y=0

se x=0 e y=1 allora Y=0

se x=1 e y=1 allora Y=1

Allora riscriviamo la tabella di flusso andando a mettere negli incroci

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 41

0 1

0

yx

01 00

10 111

Tabella 1

0 1

0

yx

1 0

0 11

Tabella 1

Allora riscriviamo la tabella di flusso andando a mettere negli incroci

(riga-colonna) non soloY (lo stato futuro) ma la coppia yY (stato

attuale stato futuro).

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2) Sostituiamo nella Tabella di flusso alle coppie yY i valori SR

corrispondenti della Tabella inversa.

0 1

0

yx

01 00

10 111

Tabella 1

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 42

10 111

y Y S R

0 0 0 -

0 1 1 0

1 1 - 0

1 0 0 1

Page 43: Reti Logiche 1 - uniroma2.it · Analisi di Reti Sequenziali Passare dallo schema logico di una Rete Sequenziale alla descrizione del suo comportamento tramite ASF. 1) Assegnare i

0 1

0

yx

01 00

10 111

Tabella 1…otteniamo

2) Sostituiamo nella Tabella di flusso alle coppie yY i valori SR

corrispondenti della Tabella inversa.

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 43

10 111

y Y S R

0 0 0 -

0 1 1 0

1 1 - 0

1 0 0 1

0 1

0

yx

10 0-

01 -01

Tabella 1’

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1yx

Tabella 1’

…la tabella 1’ che ci indica le espressioni per S ed R

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 44

0 1

0

yx

10 0-

01 -01

SR

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0 1

0

yx

10 0-

01 -01

Tabella 1’

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 45

0 1

0

yY

0 -

1 01

R=xy

0 1

0

yY

1 0

0 -1

S= xy

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Da cui risulta il seguente schema:

Esercizio n.3 - Soluzione

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 46

S Q

R Q0

x

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Riepilogo 1

• ANALISI RETI SEQUENZIALI:

passare dallo schema logico di una Rete Sequenziale alla

descrizione del suo comportamento tramite ASF

-assegnare i nomi alle variabili di ingresso (x) di uscita

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 47

-assegnare i nomi alle variabili di ingresso (x) di uscita

(z) e di stato (y)

-individuare le espressioni booleane che rappresentano le

uscite e le variabili di stato futuro

-costruzione della tabella di flusso

-tracciamento e studio del diagramma degli stati.

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• SINTESI RETI SEQUENZIALI:

passare da una descrizione a parole del funzionamento di

una macchina sequenziale alla Rete logica corrispondente

Riepilogo 2

30/06/2010 Corso di Reti Logiche 2009/10 48

corrispondente

-specifica dei requisiti

-progetto dell’ASF

-determinazione della tabella di flusso (minimizzazione)

-determinazione delle Mappe di Karnaugh (minimizzazione)

-realizzazione dello schema logico