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Iniziativa realizzata con il contributo della Regione
Toscana nell’ambito del progetto
Rete Scuole LSSa.s. 2016/2017
Percorso dei laboratori
del Sapere ScientificoScuola dell’Infanzia Statale “G. Rodari”
Via della Costituzione Rosignano Solvay
II° Circolo Didattico Rosignano Marittimo
Anno scolastico 2016/17
Sez. D – 3/4 anni
Insegnanti: Borsato Chiara
D’Argenzio Mirella
COLLOCAZIONE DEL PERCORSO EFFETTUATO NEL
CURRICOLO VERTICALE
Il percorso didattico sul quale abbiamo deciso di lavorare si
colloca in un’ottica di continuità con la scuola primaria.
Infatti, sulla base delle indicazioni forniteci negli anni passati
dal professor Carlo Fiorentini, sia la Scuola dell’infanzia che
la Scuola primaria del nostro Circolo, selezionano i
contenuti da proporre ai bambini, utilizzano la stessa
metodologia ed adottano un approccio laboratoriale.
Lo scorso anno ai nostri piccoli alunni abbiamo proposto un
primo percorso di esplorazione di organismi viventi animali
(la tartaruga di terra e d’acqua) in modo da favorire
maggiormente la dimensione relazionale-affettiva e,
contemporaneamente, abbiamo lavorato sull’orto.
Quest’anno abbiamo scelto l’osservazione sistematica di
un’arancia in particolare e degli agrumi più in generale.
Sia durante lo scorso anno che durante l’anno
scolastico in corso abbiamo lavorato sull’orto. I
bambini, accompagnati supportati dall’affetto, dall’aiuto
e dall’esperienza di un nonno, hanno seminato vari tipi
di ortaggi (bietola, insalata, cavolo, grano, peperoni,
agli, cipolle, piselli, fagioli e pomodori), osservato le fasi
della crescita delle piante, se ne sono presi cura fino al
momento della raccolta e, spesso, si sono cimentati in
laboratori di cucina con i prodotti da loro stessi coltivati.
Ci è sembrato che dopo aver dedicato tanto tempo alla
verdura, fosse giusto riservare la giusta attenzione
anche alla frutta.
PREMESSA
In questo modo, nel nostro piccolo, abbiamo cercato di
avvicinare i nostri piccoli alunni alla conoscenza di frutta e
verdura e anche al loro consumo.
Abbiamo deciso di dar vita ad un percorso di educazione
scientifica sull’arancia perchè si tratta di un frutto di solito
abbastanza gradito ai bambini/e, che si presta alla
manipolazione e all’organizzazione di molteplici attività.
OBIETTIVI GENERALE
• Potenziare la capacità di osservazione ed i tempi di
attenzione dei bambini/e.
• Avvicinare i bambini alla realtà attraverso l’osservazione
con i 5 sensi, l’esplorazione, la curiosità , il porsi domande.
• Promuovere un linguaggio corretto e consapevole come
strumento per la descrizione e per la riflessione.
COMPETENZE
• Osservare e saper descrivere le caratteristiche e le parti
dell’arancia.
• Rappresentare il frutto osservato con tecniche diverse.
• Individuare le fasi significative di un’esperienza e
riorganizzarle secondo una successione logica.
• Dar vita ad una simbologia condivisa per raccontare le
esperienze fatte.
• Esprimere pareri e confrontarsi con il gruppo dei
compagni/e.
• Osservazione libera
• Osservazione guidata
• Elaborazione grafica individuale con varie tecniche
• Rielaborazione delle attività grafiche individualiattraverso conversazioni collettive
• Realizzazione di elaborati collettivi
METODOLOGIA
• Materiali: carta, colla, cartoncini colorati, forbici,
pennarelli, matite di legno, matite a cera, colori a tempera,
oggetti vari presenti in sezione, agrumi di vario tipo, farina,
sale, acqua, ecc.
• Apparecchi e strumenti: computer, fotocamera digitale,
fotocopiatrice, stampante, scanner, lim, strumenti
ingranditori per bambini (visori).
MATERIALI, APPARECCHI E STRUMENTI IMPIEGATI
TEMPI DELL’ESPERIENZA
Le attività didattiche hanno impegnato la sezione D,
composta da 25 bambini/e di età eterogenea (4 alunni di 3
anni + 21 di 4 anni) da Gennaio, ad Aprile, due volte a
settimana circa, nell’orario di compresenza delle
insegnanti.
• lo spazio della sezione;
• il salone della scuola.
AMBIENTE IN CUI E’ STATO SVILUPPATO IL PERCORSO:
Osservazione liberaNei primi giorni di Gennaio abbiamo messo più volte (per circa una settimana) suitavoli delle arance. I bambini/e, organizzati in piccoli gruppi, erano liberi diosservarle, di manipolarle o di giocarci.
Inizialmente si sono dimostrati stupiti ed anche un po’ intimoriti da questa nuovaesperienza. Una bambina ha detto: “Maestra, ma così poi possono cadere perterra.” Una volta rassicurati, pur essendo abituati a materiali più strutturati, sisono fatti catturare dal gioco, con interesse ed entusiasmo, dedicando a questaattività un tempo sorprendentemente lungo (mezz’ora circa). Le prime voltenessuno ha provato ad aprire il frutto, ne’ tanto meno ad assaggiarlo.
Con il passare dei giorni
i bambini sono passati
dalla semplice
manipolazione del frutto
al gioco con i “ciottolini”
della cucina.
Solo i più piccoli hanno
provato a sbucciare
spontaneamente l’arancia.
Provo a disegnare un’arancia dal vero
Con davanti a se’ delle arance sul
tavolo, tutti i bambini e le bambine
hanno cercato di disegnarle ed
ognuno di loro ha verbalizzato
all’insegnante quanto
rappresentato.
Ovviamente tra le varie
rappresentazioni grafiche c’è
molta differenza, ma tutti
sono riusciti a cogliere la
struttura del frutto osservato.
Francesca – 4 anni
Omar – 4 anni
Anna M. – 4 anni
Diego – 3 anni
Anche tra i più piccoli non sono mancate le sorprese!!!!
Riproduco l’arancia con varie tecnicheDopo aver
disegnato
l’arancia con le
matite di legno,
i nostri piccoli
alunni/e hanno
provato a
rappresentare
questo frutto
con la pasta di
sale.
La magia dell’arancioneA questo punto del percorso tutti sanno
che le arance sono di colore arancione.
Già in autunno, mentre scoprivamo i
prodotti tipici di questa stagione,
avevamo proposto il gioco della “magia
dell’arancione”. In questa occasione lo
abbiamo riproposto, anche per verificare
quanto i bambini si ricordano di questa
esperienza.
Classifichiamo in base al colore
Nell’angolo dell’incontro, su indicazione
dell’insegnante, un bambino/a alla volta
si è divertito ad andare in cerca di oggetti
dello stesso colore delle arance.
Classifichiamo in base alla formaLo stesso gioco, con le stesse modalità è
stato riproposto per individuare in
sezione oggetti della stessa forma delle
arance.
Come è?
Ognuno ha detto
all’insegnante le
caratteristiche che gli
sono venute in mente
ed ha provato a
riprodurle sul foglio.
Ad ogni alunno abbiamo messo a disposizione delle arance da poter
osservare, toccare, manipolare, esplorare con i 5 sensi e gli abbiamo chiesto di
riempire la seguente scheda individuale, realizzata in un rapporto uno ad uno.
In alcuni casi (quelle relative ai concetti più difficili) si sono utilizzati piccoli
oggetti (un pezzetto di carta velina, un pezzetto di arancia profumato di essenza
di arancia) o sono stati immortalati con una foto gesti con le mani.
L’arancia come è?
Margherita: “E’ arancione.”
Omar: “E’ tonda. Assomiglia ad una pallina.”
Jacopo: “Se la tocchi non è liscia.”
Ilaria: “….perchè c’ha una specie di buchini sulla buccia.”
Alessandro: “...e’ ruvida come la carta increspata.”
Giorgio: “E’ fresca.”
Alessandro: “...come il cocomero.”
Alessio S.: “E’ ghiaccia.”
Anna S.: “E’ fredda come la neve.”
Anna M.: “E’ buona da mangiare.”
Giovanni: “Ci si fa il succo.”
Edoardo C.: “E’ succosa....”
Omar: “….e profumata.”
Francesca: “E’ grande così (..e fa un gesto con le mani).”
Edoardo A.: “E’ grande come una mela più o meno.”
Partendo dalla conversazione collettiva, la mattina seguente abbiamo provato a
realizzare un cartellone tutti insieme, cercando di trovare una simbologia
condivisa.
Alcuni
bambini/e si
sono dedicati a
colorare alcune
parti del
cartellone; altri
ad incollare i
simboli più
difficili da
rappresentare
graficamente.
Su nostra indicazione, i bambini/e hanno aperto un’arancia ed hanno nominato
le parti che, secondo loro, la compongono: la buccia, gli spicchi ed i semini.
In seguito, in base a questo, noi insegnanti abbiamo creato una scheda in cui
hanno rappresentato e descritto individualmente i vari elementi.
Nessun bambino ha notato i “sacchettini” filiformi all’interno degli spicchi e così
abbiamo deciso di osservare uno spicchio più da vicino, servendoci di uno
strumento per ingrandire, una sorta di microscopio per bambini.
Matilde: “Hai ragione maestra...ci sono i sacchettini.”
Ibrahim: “Sono allungati.”
Jacopo: “...e lucidi.”
Anna M.: “Se li schiacci esce il succo.”
Omar: “Ha la buccia.”
Edoardo C.: “...è a puntini.”
Alessio S.: “E’ ruvida.”
Margherita: “Dentro ha dei filini bianchi.”
Tommaso: “La buccia è morbida.”
Omar: “…e anche gli spicchi.”
Anna M.: “Sono tanti nell’arancia”
Ilaria: “Sembrano tante piccole lune.”
Anna S.: “A me sembrano delle piccole banane.”
Giovanni: “Dentro c’è il succo.”
Omar: “Il succo è nei sacchettini allungati.”
Francesca: “Quelli che si sono visti nel barattolo magico.”
Jacopo: “Negli spicchi ci sono i semi.”
Ilaria: “Sono giallini.”
Noemi: “I semini sono piccini e servono per far crescere la pianta.”
Gaetano: “Sono ossi piccolini.”
Ilaria: “Ha le foglie verdi scure.”
Omar: “Attaccate al pallino verde.”
L’arancia che cosa ha?
In seguito su un cartellone collettivo, abbiamo domandato ai bambini/e chi tra
loro volesse venire a rappresentare graficamente le parti dell’arancia. Chi si
sentiva più sicuro si è fatto avanti; chi era incerto è rimasto seduto ad osservare i
compagni.
Riproduzione
della foglia
dell’arancio
con la tecnica
del frottage.
Le insegnanti
hanno mostrato
ai bambini delle
immagini di
alberi di arance
ed hanno
spiegato loro
che si tratta di
piante
sempreverdi.
Una colazione “speciale” Anna S.: “Le maestre ci hanno fatto fare una colazione diversa.”
Omar: “Abbiamo assaggiato la marmellata di arance spalmata sulle fette
biscottate.”
Margherita: “E’ buona.”
Ilaria: “E’ un po’ dolce.”
Edoardo A.: “A me non piacciono le buccine.”
Alessandro: “Non mi piace. Voglio solo la fetta biscottata.”
La spremuta di arance
Qualche giorno dopo, sempre in occasione della colazione, abbiamo letto alla classe
il racconto….
Povero Luigi
Luigi è a letto con la febbre, il poverino ha l’influenza.
Nella sua cameretta c’è un gran silenzio.
Ogni tanto fa un colpo di tosse e starnutisce: “ Etciù! Etciù! Etciù!”. Luigi, sbuffando
si gira e si rigira sotto le coperte, sbuffa, guarda distrattamente un po’ ovunque e
incomincia a lagnarsi.
Arriva la mamma: “Il mio piccino ha il naso rosso e gli occhietti annacquati!
“esclama, prendendo la medicina.
“Non la voglio, è amara” sbuffa Luigino, soffiandosi il naso. “Se vuoi guarire devi
prenderla” dice la mamma, porgendogli il cucchiaino colmo di sciroppo.
Dopo un po’ la mamma ritorna con una buona spremuta d’arancia. Luigi sorride e la
beve tutta d’un fiato. “Bravo Luigino, nell’arancia c’è la vitamina C che ti aiuterà a
guarire.”
Fuori piove, tira vento, Luigi pensa ai compagni che giocano in cortile e, senza fare
storie, beve anche lo sciroppo.
“Chissa’, forse domani potrò raggiungerli a scuola e giocare con loro” dice tra se’.
Dopo aver parlato un po’ delle condizioni che determinano il manifestarsi
dell’influenza (freddo, pioggia, umidità) e dell’importanza di consumare alimenti
ricchi di vitamina C, abbiamo proposto ai nostri piccoli alunni di prepararsi per
colazione una buona spremuta di arance.
Subito tutti si sono dimostrati entusiasti.
Con l’aiuto di uno
spremiagrumi elettrico, si è
trattato di un gioco non
faticoso e divertente e la
soddisfazione di essere stati
protagonisti è stata notevole.
Dopo aver bevuto la spremuta di arance, abbiamo suggerito ai bambini di 4
anni di riordinare in sequenze le azioni compiute per realizzarla.
…..di tagliarli e di
incollarli nella
sequenza corretta nei
vari spazi vuoti della
seguente scheda
vuota
Abbiamo chiesto loro
di colorare i disegni di
questa striscia e
poi…..
Per far comprendere meglio
ai bambini l’importanza del
consumare le arance
quotidianamente per
prevenire raffreddori e
malattie da raffreddamento,
abbiamo proposto loro di
leggere insieme e
memorizzare una simpatica
filastrocca, ai margini della
quale hanno stampato degli
spicchi di arancia.
Per fare la spremuta noi insegnanti
abbiamo dovuto tagliare le arance a metà.
Ci è sembrato interessante tagliarne
qualcuna nell’altro senso e chiedere ai
bambini se ci fosse o meno differenza….
Meta’ arancia e la stampa
E’ stato subito evidente che tagliando un’
arancia a metà e tagliandone un’altra
nell’altro senso otteniamo due metà
differenti dalle prime. I bambini si sono
divertiti a stampare le due metà su un
foglio.
Gli agrumi
Già al momento della presentazione della
filastrocca “L’arancia Vita….mina”
avevamo accennato al fatto che l’arancia,
proprio come i bambini, fa parte di una
famiglia di frutti simili tra di loro: la
famiglia degli agrumi.
Le insegnanti hanno messo sul tavolo dei
pompelmi rossi, delle arance, dei limoni e
dei mandarini.
Tutti i bambini conoscevano le arance, i limoni e i mandarini, ma nessuno di
loro conosceva bene il pompelmo.
Margherita: “Io una volta ho bevuto il succo di pompelmo, ma non mi piace.”
Su un tavolo abbiamo preparato tanti piccoli pezzetti dei 4 frutti ed abbiamo
chiesto ai nostri piccoli alunni di assaggiarli. Qualora un frutto non fosse
piaciuto, ovviamente, si poteva buttare via il pezzetto restante.
Nessuno si è tirato indietro, benchè, certamente, alcuni gusti, come si noterà
dalle foto, siano risultati più piacevoli di altri
Assaggio del limoneAssaggio del pompelmo
Assaggio dell’arancia Assaggio del mandarino
Ogni bambino ha assaggiato tutti e quattro i frutti.
Margherita: “Lo sai? Mi è piaciuto il pompelmo.”
Qualche mattina più tardi abbiamo riproposto ai nostri piccoli alunni l’assaggio
dei 4 agrumi. I bambini di 3 anni si sono limitati a ad esprimere i loro gusti.
A quelli di 4 anni, invece, abbiamo consegnato la seguente scheda strutturata,
spiegando che serviva per capire quale agrume era piaciuto di più e quale di
meno.
Abbiamo domandato ad ogni bambino
quale agrumi gli era piaciuto di più ed
abbiamo chiesto a tutti gli altri di registrare
man mano le risposte nelle colonne e nelle
caselle giuste.
Abbiamo concordato che per esprimere le
preferenze avremmo usato il colore del
succo dell’agrume assaggiato: rosso per il
pompelmo, arancione per l’arancia e per il
mandarino, giallo per il limone.
Oggettivamente non è stato un lavoro facilissimo.
Nonostante i bambini siano abituati a contare fino a 25 (in quanto conteggiare
quanti siano gli alunni presenti a scuola complessivamente e quanti siano i maschi
e le femmine, fa parte delle attività di routine quotidiane) non è stato possibile
evitare
qualche
errore.
Alla fine dell’attività abbiamo contato insieme ai nostri alunni a quanti bambini era
piaciuto il pompelmo, a quanti l’arancia e così via.
Ilaria: “L’arancia è piaciuta di più; il limone di meno.”
Gaetano: “Perché è più aspro.”
Il pompelmo è piaciuto ad 8 bambini, l’arancia a 18, il limone a 9 e il mandarino a
15.
VERIFICHE DEGLI APPRENDIMENTI
Le verifiche sono state effettuate sia in itinere che alla fine
del percorso attraverso:
• osservazioni sistematiche delle insegnanti
• attività di manipolazione
• attività grafico- pittoriche
• elaborati individuali e collettivi
• conversazioni individuali e collettive indotte da
domande – stimolo.
Alla fine del percorso didattico abbiamo proposto ad ogni
alunno di 4 anni, una tabella a doppia entrata sulla quale
registrare il colore, la forma, che cosa ha all’interno e come si
presenta al tatto ogni agrume osservato.
Ogni bambino, nello svolgere questa attività, aveva davanti a
se’ i quattro agrumi da poter osservare dal vero.
ESEMPIO DI VERIFICA
Tabella
a doppia entrata
Per ogni bambino è stato documentato l’intero percorso
didattico, con allegati i propri elaborati, le proprie foto durante
le varie esperienze e le foto dei lavori di gruppo.
RISULTATI OTTENUTI
La conoscenza che i bambini hanno dell’arancia, ma anche
della realtà più in generale, è spesso una conoscenza
superficiale. Abbiamo scelto di lavorare su un frutto, noto e
gradito ai più, proprio per spingere i nostri allievi ad
osservare ciò che ci circonda con occhi più attenti.
Questa scelta si è rivelata giusta in quanto ci ha permesso:
• un elevato grado di interesse e curiosità per le attività
proposte, grazie ad un approccio di tipo laboratoriale;
• un incremento della capacità della capacità di attenzione e
concentrazione;
• una buona padronanza degli argomenti proposti;
• un miglioramento del linguaggio parlato da parte di tutti i
bambini, compresi alcuni alunni stranieri.
VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PERCORSO
DIDATTICO SPERIMENTATO IN ORDINE ALLE
ASPETTATIVE E ALLE MOTIVAZIONI DEL GRUPPO DI
RICERCA LSS
Il percorso didattico effettuato si è dimostrato conforme al
lavoro preliminare concordato con le insegnanti del
gruppo di lavoro LSS.