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RESTAURO DELLA SALA CAPITOLARE DELLA CANONICA DI VIGONZA: CARATTERIZZAZIONE DEL LEGNO Tiziana Urso 1 e Lucio Bonafede 2 1 Dipartimento Territorio e Sistemi
RESTAURO DELLA SALA CAPITOLARE DELLA CANONICA DI VIGONZA:
CARATTERIZZAZIONE DEL LEGNO Tiziana Urso 1 e Lucio Bonafede 2 1
Dipartimento Territorio e Sistemi AgroForestali, Universit di
Padova. [email protected]@unipd.it 2 Universit
IUAV, Venezia Sono stati studiati gli elementi lignei della Sala
del Capitolo del convento della chiesa di Santa Margherita,
risalente al XII secolo, situata nel centro storico di Vigonza, in
provincia di Padova, sottoposto a vincolo dalla Sovrintendenza per
i Beni Ambientali e Architettonici. Ledificio presentava uno stato
di importante degrado strutturale, aggravato anche da un recente
incendio, verificatosi nel 2000. La Sala del Capitolo un ambiente a
pianta rettangolare, delle dimensioni di m 9.83 x 8.50. Il solaio
di copertura costituito da travi in legno, della sezione di cm 11 x
18, poste parallelamente al lato minore del rettangolo ed
incastrate nei muri perimetrali esterni. Il solaio strutturalmente
connesso a due rompitratta in legno, della sezione di cm 25 x 35,
ortogonali allo stesso, sostenute da 2 colonne in legno per
scaricare i carichi sul pavimento sottostante che costituito da
tavelle in laterizio a spina di pesce. Indagini eseguite Data la
totale inagibilit del locale, sono stati studiati solo gli elementi
accessibili in sicurezza: le due travi principali (1-2); le due
colonne (1-2); il sostegno della colonna 1; alcune travi della
parte centrale del solaio. Gli studi effettuati sono stati:
identificazione della specie legnose; valutazione dei nodi e della
deviazione della fibratura; valutazione dellumidit; analisi del
degrado biotico; datazione Riconoscimento della specie legnosa.il
riconoscimento stato effettuato mediante indagini microscopiche su
piccole porzioni di materiale prelevato con bisturi. Le specie
legnose riscontrate sono la quercia (Quercus sp) per le due travi
principali, i due sostegni e la colonna 1, lolmo (Ulmus sp) per la
colonna 2 e labete rosso per le travi del solaio. Mentre limpiego
di legno di abete rosso nella costruzione del solaio e del rovere
nella colonna 3 rispecchia gli usi tradizionali di queste specie,
risulta insolito luso dellolmo per la colonna 2. Lesistenza di un
unico esemplare in olmo nelle strutture lignee della Sala potrebbe
essere attribuita alla presenza di tale legno nella partita di
legname giunta al convento al momento della sua costruzione o anche
alla sostituzione, comunque in epoca non recente, di un elemento
originale. Nodi Sono stati considerati solo i nodi della trave e
del sostegno 1 con diametro maggiore di 5 mm. i diametri misurati
sono riportati in tabella. Tutti i nodi rilevati sono aderenti
Calcolo della nodosit secondo la norma svizzera SIA 164 (1981): la
nodosit del legname strutturale corrisponde alla somma delle
dimensioni relative dei nodi che si trovano in un tratto lungo 150
mm secondo lasse longitudinale del pezzo. Nodosit trave 1 1/6
Nodosit sostegno 1 1/3 Mentre la trave 1 rientra nella categoria CI
(legname strutturale con resistenza elevata), il sostegno 1 per la
forte nodosit rientra nella categoria CIII (legname strutturale con
resistenza limitata) Deviazione della fibratura stata determinata
seguendo le indicazioni della norma UNI EN-8198-Segati di conifere
- classificazione in base alla resistenza meccanica (1981) sul
sostegno 1, ed risultata pari a 1/4. Tale valore non pu essere
comparato con i riferimenti riportati nelle tabelle di
classificazione, previste dalla normativa nazionale per le
conifere. Ci nonostante pu essere significativo sottolineare che
secondo le regole di classificazione IATF per il Castagno
strutturale (Uzielli et al., 2001), il limite ammissibile di
inclinazione della fibratura per la categoria unica prevede che la
deviazione sia inferiore ad 1/6. Secondo questo riferimento,
quindi, lelemento considerato presenta una forte deviazione, che
potrebbe ridurre la resistenza meccanica del sostegno, causando
problemi strutturali. Valutazione dellumidit Le misurazioni sono
state effettuate in due giornate diverse, il 4 aprile 2003 e il 19
giugno 2003, in condizioni atmosferiche diverse, con igrometro
elettrico a resistenza. I valori determinati erano compresi tra il
14,8% e il 15,2%. Quindi lumidit rilevata non tale da favorire la
proliferazione di attacchi fungini, che si verificano normalmente
in condizioni di umidit pi elevata (a partire dal 20%). Analisi del
degrado biotico Per le condizioni ambientali della Sala, gli
elementi lignei appartengono alla prima classe di rischio
biologico, quindi sono esenti da attacchi fungini, mentre sono
suscettibili ad attacchi di insetti xilofagi. La colonna 1 presenta
una fascia longitudinale fortemente attaccata: la tipologia dei
grandi fori di sfarfallamento e della rosura ritrovata indicano che
lattacco avvenuto da parte di Cerambicidi (Hesperophanes cinereus
Vill.), che hanno dapprima scavato gallerie superficiali, e quindi
sono penetrati pi profondamente nel legno. Nellelemento si rilevano
anche forti attacchi di Anobidi, che si ritrovano anche nel
sostegno 1. Qui sono stati rilevati anche attacchi di un
Platipodide, Platypus cyilindrus, comune nelle querce,
riconoscibile per la presenza di una caratteristica colorazione
scura attorno ai fori, causata dai funghi. Tale attacco tuttavia
non desta preoccupazione in quanto avviene normalmente in legno
fresco, non in quello in opera. Datazione Sono state datate le
travi del solaio che presentavano un numero di anelli superiore a
30, mentre le travi principali e le colonne non presentavano un
numero di anelli sufficienti. Il terminus ante quem non corrisponde
al 1574: quindi i legni del solaio sono stati messi in opera in un
periodo successivo la costruzione delledificio, del quale si hanno
notizie sicure a partire dal 1435. La diagnostica e la
conservazione di manufatti lignei 9-11 Dicembre 2005 Museo
Archeologico Regionale Baglio Anselmi Marsala (TP) Oggetto dello
studio