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Atti Parlamentari – I – Camera dei Deputati XVII LEGISLATURA DISCUSSIONI SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 RESOCONTO STENOGRAFICO 886. SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI INDI DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI E DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI I N D I C E RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 96 Missioni............................................................... 1 PRESIDENTE..................................................... 1 Preavviso di votazioni elettroniche............................. 1 PRESIDENTE..................................................... 1 (La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10)................ 1 Proposta di legge: Businarolo ed altri: Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato (Approvata dalla Camera e modificata dal Senato) (A.C. 3365-B) (Seguito della discussione ed approvazione)...................................... 1 N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera dei deputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documenti di seduta (Vedi All. A). I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A. Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B. N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE- MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES-CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA: MISTO-CIPI; MISTO-DIREZIONE ITALIA: MISTO- DI; MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA- TUTTI INSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI: MISTO-FARE!PRIL; MISTO-PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) - INDIPENDENTI: MISTO-PSI-PLI-I.

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Atti Parlamentari – I – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017

RESOCONTO STENOGRAFICO

886.

SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARINA SERENI

INDI

DELLA PRESIDENTE LAURA BOLDRINI

E DEL VICEPRESIDENTE SIMONE BALDELLI

I N D I C E

RESOCONTO STENOGRAFICO .................... 1 - 96

Missioni...............................................................1PRESIDENTE.....................................................1

Preavviso di votazioni elettroniche............................. 1

PRESIDENTE.....................................................1

(La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10)................ 1

Proposta di legge: Businarolo ed altri: Disposizioni per latutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità dicui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapportodi lavoro pubblico o privato (Approvata dalla Camerae modificata dal Senato) (A.C. 3365-B) (Seguito delladiscussione ed approvazione)......................................1

N.B. Il RESOCONTO SOMMARIO è disponibile on line già nel corso della seduta, alla pagina “Resoconti” del sito della Camera deideputati. Il Resoconto Sommario è corredato di collegamenti ipertestuali verso il Resoconto Stenografico (Vedi RS) ed ai documentidi seduta (Vedi All. A).I documenti esaminati nel corso della seduta e le comunicazioni all’Assemblea non lette in aula sono pubblicati nell’Allegato A.Gli atti di controllo e di indirizzo presentati e le risposte scritte alle interrogazioni sono pubblicati nell’Allegato B.

N.B. PARTITO DEMOCRATICO: PD; MOVIMENTO 5 STELLE: M5S; FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONIPRESIDENTE: FI-PDL; ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA: MDP; ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTIPER L'EUROPA-NCD: AP-CPE-NCD; LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI: LNA; SINISTRA ITALIANA- SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE: SI-SEL-POS; SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE: SC-ALA CLP-MAIE; DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO: DES-CD; FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZANAZIONALE: FDI-AN; MISTO: MISTO; MISTO-CIVICI E INNOVATORI PER L'ITALIA: MISTO-CIPI; MISTO-DIREZIONE ITALIA: MISTO-DI; MISTO-MINORANZE LINGUISTICHE: MISTO-MIN.LING.; MISTO-UDC-IDEA: MISTO-UDC-IDEA; MISTO-ALTERNATIVA LIBERA-TUTTI INSIEME PER L'ITALIA: MISTO-AL-TIPI; MISTO-FARE!-PRI-LIBERALI: MISTO-FARE!PRIL; MISTO-PARTITO SOCIALISTAITALIANO (PSI) - LIBERALI PER L'ITALIA (PLI) - INDIPENDENTI: MISTO-PSI-PLI-I.

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Atti Parlamentari – II – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

PRESIDENTE.....................................................1

(Esame degli articoli - A.C. 3365-B)............................. 2

PRESIDENTE.....................................................2

(Esame dell'articolo 1 - A.C. 3365-B)............................2

PRESIDENTE........................................ 2, 3, 4, 5, 6BUSINAROLO Francesca, Relatrice per la IICommissione.......................................................2ERMINI David (PD)............................................. 5MOLTENI Nicola (LNA)........................................3RUGHETTI Angelo, Sottosegretario di Stato alla Presidenzadel Consiglio dei ministri........................................2SARRO Carlo (FI-PDL)...................................2, 3, 4

(Esame dell'articolo 2 - A.C. 3365-B)............................6

PRESIDENTE.............................................. 6, 7, 8BUSINAROLO Francesca, Relatrice per la IICommissione.......................................................6RIZZETTO Walter (FDI-AN)...................................6RUGHETTI Angelo, Sottosegretario di Stato alla Presidenzadel Consiglio dei ministri........................................6SARRO Carlo (FI-PDL)......................................7, 8

(Esame dell'articolo 3 - A.C. 3365-B)............................9

PRESIDENTE.....................................................9SARRO Carlo (FI-PDL).........................................9

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 3365-B)..................9

PRESIDENTE................................................ 9, 10RUGHETTI Angelo, Sottosegretario di Stato alla Presidenzadel Consiglio dei ministri...................................... 10

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 3365-B)................... 10

PRESIDENTE...........10, 11, 12, 13, 15, 16, 18, 19, 20, 22BUSINAROLO Francesca (M5S)............................ 18CASELLATO Floriana, Relatrice per la XICommissione..................................................... 22CHIARELLI Gianfranco Giovanni (MISTO-DI)........... 10MAESTRI Andrea (SI-SEL-POS)............................ 12MAROTTA Antonio (AP-CPE-NCD)....................... 13MOLTENI Nicola (LNA)................................. 12, 13MONCHIERO Giovanni (MISTO-CIPI).................... 11MURGIA Bruno (FDI-AN)....................................11PICCOLO Giorgio (MDP).....................................15SARRO Carlo (FI-PDL)....................................... 16VERINI Walter (PD)........................................... 20

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 3365-B)............ 22

PRESIDENTE................................................... 22

Proposta di legge: Di Salvo ed altri: Disposizioni inmateria di modalità di pagamento delle retribuzioni ai

lavoratori (A.C. 1041-A) (Seguito della discussione edapprovazione).......................................................22

PRESIDENTE................................................... 22

(Esame degli articoli - A.C. 1041-A)............................22

PRESIDENTE................................................... 22

(Esame dell'articolo 1 - A.C. 1041-A).......................... 22

PRESIDENTE................................................... 22

(Esame dell'articolo 2 - A.C. 1041-A).......................... 23

PRESIDENTE................................................... 23

(Esame dell'articolo 3 - A.C. 1041-A).......................... 23

PRESIDENTE................................................... 23

(Esame dell'articolo 4 - A.C. 1041-A).......................... 23

PRESIDENTE................................................... 23BIONDELLI Franca, Sottosegretaria di Stato per il Lavoro ele politiche sociali...............................................23PARIS Valentina, Relatrice.................................... 23

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1041-A)................ 23

PRESIDENTE...............................................23, 24BIONDELLI Franca, Sottosegretaria di Stato per il Lavoro ele politiche sociali...............................................24

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1041-A)................... 24

PRESIDENTE................... 24, 25, 26, 27, 28, 30, 31, 33CIPRINI Tiziana (M5S)........................................30DI SALVO Titti (PD)...........................................31MAROTTA Antonio (AP-CPE-NCD)....................... 26MUCCI Mara (MISTO-CIPI)................................. 24POLVERINI Renata (FI-PDL)................................ 29SBERNA Mario (DES-CD)................................... 25SIMONETTI Roberto (LNA)................................. 26ZAPPULLA Giuseppe (MDP)................................ 27

(Coordinamento formale - A.C. 1041-A)....................... 33

PRESIDENTE................................................... 33

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 1041-A)............ 33

PRESIDENTE................................................... 33

Seguito della discussione della proposta di inchiestaparlamentare: Scanu ed altri: Modifiche alla deliberazionedella Camera dei deputati 30 giugno 2015, recanteistituzione di una Commissione parlamentare di inchiestasui casi di morte e di gravi malattie che hanno colpito ilpersonale italiano impiegato in missioni militari all'estero,nei poligoni di tiro e nei siti di deposito di munizioni,in relazione all'esposizione a particolari fattori chimici,tossici e radiologici dal possibile effetto patogeno e dasomministrazione di vaccini, con particolare attenzioneagli effetti dell'utilizzo di proiettili all'uranio impoverito edella dispersione nell'ambiente di nanoparticelle di minerali

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Atti Parlamentari – III – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

pesanti prodotte dalle esplosioni di materiale bellico e aeventuali interazioni (Doc. XXII, n. 80)......................33

PRESIDENTE................................................... 33

(Esame di un ordine del giorno - Doc. XXII, n. 80)........... 33

PRESIDENTE................................................... 33

(La seduta, sospesa alle 12,40, è ripresa alle 12,45)..........34

PRESIDENTE................................................... 34ALFANO Gioacchino, Sottosegretario di Stato per laDifesa............................................................. 34

(Dichiarazioni di voto finale – Doc. XXII, n. 80)..............34

PRESIDENTE........................34, 35, 36, 37, 38, 40, 41BOLDRINI Paola (PD).........................................40CATALANO Ivan (MISTO-CIPI)............................ 35DURANTI Donatella (MDP)..................................37RIZZO Gianluca (M5S)........................................38SCOPELLITI Rosanna (AP-CPE-NCD).....................36SIMONETTI Roberto (LNA)................................. 36VARGIU Pierpaolo (MISTO-DI)............................. 34

(Votazione - Doc. XXII, n. 80)................................... 41

PRESIDENTE................................................... 41

(La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle 15)............. 41

Interrogazioni a risposta immediata(Svolgimento)....................................................... 41

PRESIDENTE................................................... 41

(Chiarimenti in merito alla destinazione del 3 per cento dellesomme di denaro confiscate alle mafie al fondo integrativostatale per la concessione di borse di studio – n. 3-03353)............................................................... 41

PRESIDENTE...............................................41, 42COSTANTINO Celeste (SI-SEL-POS)..................41, 43FEDELI Valeria, Ministra dell'Istruzione, dell'università edella ricerca......................................................42

(Tempi per l’operatività dei centri di competenza ad altaspecializzazione nell’ambito del piano nazionale “Industria4.0” – n. 3-03354).................................................43

PRESIDENTE...............................................43, 44CALENDA Carlo, Ministro dello Sviluppo economico.... 43PRATAVIERA Emanuele (MISTO-FARE!PRIL)...... 43, 44

(Stato di avanzamento del piano nazionale Banda ultra larga edel piano Crescita digitale – n. 3-03355).......................44

PRESIDENTE...............................................44, 45BENAMATI Gianluca (PD)................................... 45CALENDA Carlo, Ministro dello Sviluppo economico.... 44CAMANI Vanessa (PD)........................................44

(Chiarimenti in merito al rinnovo della missione Tritonnonché alla revisione del relativo piano operativo – n. 3-03356)............................................................... 46

PRESIDENTE...............................................46, 47MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 46RAVETTO Laura (FI-PDL)............................... 46, 47

(Chiarimenti in merito alla vicenda del grave incidenteverificatosi il 6 novembre 2017 nel Mar Mediterraneo e al ruolosvolto dalla Guardia costiera libica – n. 3-03357)............ 47

PRESIDENTE..........................................47, 48, 49MINNITI Marco, Ministro dell'Interno..................47, 48SCOTTO Arturo (MDP)...................................47, 49

(Elementi in relazione alla nomina dei presidenti degli ufficielettorali, nonché ai dati e ai requisiti relativi all’emissionedi certificati medici di accompagnamento al voto in occasionedelle recenti elezioni regionali siciliane – n. 3-03358)......... 49

PRESIDENTE...............................................49, 50D'UVA Francesco (M5S).......................................50MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 49RIZZO Gianluca (M5S)........................................49

(Iniziative in relazione all’organico dei vigili del fuoco, conparticolare riferimento all’incremento del personale nellaregione Marche e, in particolare, nell’area di Ancona – n. 3-03359)............................................................... 51

PRESIDENTE................................................... 51MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 51VEZZALI Maria Valentina (SC-ALA CLP-MAIE)........ 51

(Elementi ed iniziative in merito al rimpatrio degli immigratiirregolari – n. 3-03360)...........................................52

PRESIDENTE...............................................52, 53INVERNIZZI Cristian (LNA)............................ 52, 53MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 52

(Iniziative, anche di carattere interpretativo, volte a chiarire lecompetenze dei consigli comunali in ordine all’aggiornamentodegli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione – n. 3-03361).............................................................. 54

PRESIDENTE...............................................54, 55MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 54PIZZOLANTE Sergio (AP-CPE-NCD)................. 54, 55

(Tempi di adozione del decreto ministeriale relativo allacertificazione dell’utilizzo dei fondi pubblici per i servizi diaccoglienza dei migranti – n. 3-03362).........................55

PRESIDENTE...............................................55, 56MELONI Giorgia (FDI-AN)..............................55, 56MINNITI Marco, Ministro dell'Interno...................... 55

(La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle 16,35)..........56

Missioni............................................................. 56

PRESIDENTE................................................... 56

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Atti Parlamentari – IV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

Proposta di legge costituzionale: Alfreider ed altri:Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranza linguisticaladina (Approvata, in prima deliberazione, dalla Camera,modificata, in prima deliberazione, dal Senato, approvata,senza modificazioni, in prima deliberazione, dalla Camerae approvata, in seconda deliberazione, dal Senato) (A.C. 56-D) (Seguito della discussione ed approvazione)............. 56

PRESIDENTE................................................... 57

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 56-D)..................... 57

PRESIDENTE...................................................57,58, 59, 60, 61, 62, 63, 65, 67, 68, 70, 72, 73ALFREIDER Daniel (MISTO-MIN.LING.)................ 57BIANCOFIORE Michaela (FI-PDL)................65, 67, 68DELLAI Lorenzo (DES-CD)..................................59D'INCA' Federico (M5S)...................................... 68DISTASO Antonio (MISTO-DI)..............................58INVERNIZZI Cristian (LNA).................................61KRONBICHLER Florian (MDP)........................ 63, 64LAINATI Giorgio (AP-CPE-NCD)...........................62MENORELLO Domenico (MISTO-CIPI)...................58NICOLETTI Michele (PD).................................... 70OTTOBRE Mauro (MISTO-MIN.LING.)................... 72PELLEGRINO Serena (SI-SEL-POS)....................... 60TOTARO Achille (FDI-AN)...................................59

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 56-D)...............73

PRESIDENTE................................................... 73

Disegno di legge: S. 2052 - Ratifica ed esecuzionedell'Accordo complementare del Trattato di cooperazionegenerale tra il Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica della Colombia relativo allacooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il29 luglio 2010 e a Bogotà il 5 agosto 2010 (Approvatodal Senato) (A.C. 4461) (Seguito della discussione edapprovazione).......................................................73

PRESIDENTE................................................... 73

(Esame degli articoli - A.C. 4461).............................. 73

PRESIDENTE................................................... 73

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4461)................... 74

PRESIDENTE................................................... 74AMENDOLA Vincenzo, Sottosegretario di Stato per gliAffari esteri e la cooperazione internazionale.............. 74

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4461)......................74

PRESIDENTE...............................................74, 75BORGHESI Stefano (LNA)................................... 74DI BATTISTA Alessandro (M5S)............................ 75MARTELLI Giovanna (MDP)................................ 74MUCCI Mara (MISTO-CIPI)................................. 74PALESE Rocco (FI-PDL)......................................75SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 74

TIDEI Marietta (PD)............................................75

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 4461)...............76

PRESIDENTE................................................... 76

Disegno di legge: S. 2184 - Ratifica ed esecuzionedell'Accordo tra il Ministero dell'interno della Repubblicaitaliana e il Ministero della difesa nazionale dellaRepubblica di Colombia in materia di cooperazione dipolizia, fatto a Roma il 28 maggio 2013 (Approvatodal Senato) (A.C. 4462) (Seguito della discussione edapprovazione).......................................................76

PRESIDENTE................................................... 76

(Esame degli articoli - A.C. 4462).............................. 76

PRESIDENTE................................................... 76

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4462)................... 77

PRESIDENTE................................................... 77AMENDOLA Vincenzo, Sottosegretario di Stato per gliAffari esteri e la cooperazione internazionale.............. 77

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4462)......................77

PRESIDENTE................................................... 77BORGHESI Stefano (LNA)................................... 77DEL GROSSO Daniele (M5S)................................77MUCCI Mara (MISTO-CIPI)................................. 77PALESE Rocco (FI-PDL)......................................77SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 77TIDEI Marietta (PD)............................................77

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 4462)...............77

PRESIDENTE................................................... 78

Disegno di legge: S. 1828 - Ratifica ed esecuzionedei seguenti Accordi: a) Accordo di coproduzionecinematografica tra il Governo della Repubblica italianae il Governo della Repubblica federativa del Brasile, conAllegato, fatto a Roma il 23 ottobre 2008; b) Accordodi coproduzione cinematografica tra il Governo dellaRepubblica italiana e il Governo della Repubblica diCroazia, con Allegato, fatto a Zara il 10 settembre2007; c) Accordo di coproduzione cinematografica tra ilGoverno della Repubblica italiana ed il Governo delloStato di Israele, con Allegato, fatto a Roma il 2 dicembre2013; d) Accordo di coproduzione cinematografica tra ilGoverno della Repubblica italiana ed il Governo dellaRepubblica d'Ungheria, con Allegato, fatto a Roma l'8giugno 2007 (Approvato dal Senato) (A.C. 4463) (Seguitodella discussione ed approvazione)............................. 78

PRESIDENTE................................................... 78

(Esame degli articoli - A.C. 4463).............................. 78

PRESIDENTE................................................... 78

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4463)................... 79

PRESIDENTE................................................... 79AMENDOLA Vincenzo, Sottosegretario di Stato per gliAffari esteri e la cooperazione internazionale.............. 79

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Atti Parlamentari – V – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4463)......................79

PRESIDENTE...............................................79, 80BORGHESI Stefano (LNA)................................... 79DI STEFANO Manlio (M5S)..................................80GALGANO Adriana (MISTO-CIPI)......................... 79PALESE Rocco (FI-PDL)......................................79ROMANO Andrea (PD)....................................... 80SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 79

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 4463)...............80

PRESIDENTE................................................... 80

Disegno di legge: S. 2051 - Ratifica ed esecuzionedell'Accordo sulla cooperazione militare e di difesa trail Governo della Repubblica italiana ed il Governodella Repubblica gabonese, fatto a Roma il 19 maggio2011 (Approvato dal Senato) (A.C. 4464) (Seguito delladiscussione ed approvazione).................................... 80

PRESIDENTE................................................... 81

(Esame degli articoli - A.C. 4464).............................. 81

PRESIDENTE................................................... 81

(Esame di un ordine del giorno - A.C. 4464).................. 81

PRESIDENTE................................................... 81AMENDOLA Vincenzo, Sottosegretario di Stato per gliAffari esteri e la cooperazione internazionale.............. 81

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4464)......................81

PRESIDENTE..........................................81, 82, 83BORGHESI Stefano (LNA)................................... 82DURANTI Donatella (MDP)..................................82FEDI Marco (PD)............................................... 83MUCCI Mara (MISTO-CIPI)................................. 82PALESE Rocco (FI-PDL)......................................83SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 82SCAGLIUSI Emanuele (M5S)................................ 83

(Votazione finale ed approvazione – A.C. 4464)...............83

PRESIDENTE................................................... 83

Interventi di fine seduta.........................................83

PRESIDENTE..................................... 83, 84, 85, 86AMATO Maria (PD)............................................83BLAZINA Tamara (PD)....................................... 84CORSARO Massimo Enrico (MISTO-DI).................. 85FIANO Emanuele (PD)........................................ 84MELILLA Gianni (MDP)......................................83QUARTAPELLE PROCOPIO Lia (PD)..................... 84VERINI Walter (PD)........................................... 86

Sui lavori dell’Assemblea....................................... 86

PRESIDENTE................................................... 86

Ordine del giorno della prossima seduta.................... 87

PRESIDENTE................................................... 87

TESTI DEGLI INTERVENTI DI CUI ÈSTATA AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONE INCALCE AL RESOCONTO STENOGRAFICO DELLASEDUTA ODIERNA: MILENA SANTERINI, STEFANOBORGHESI, ROCCO PALESE E MARIETTA TIDEI(A.C. 4461)......................................................... 87

BORGHESI Stefano (LNA)................................... 87PALESE Rocco (FI-PDL)......................................88SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 87TIDEI Marietta (PD)............................................88

TESTI DEGLI INTERVENTI DI CUI ÈSTATA AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONE INCALCE AL RESOCONTO STENOGRAFICO DELLASEDUTA ODIERNA: MILENA SANTERINI, STEFANOBORGHESI, ROCCO PALESE E MARIETTA TIDEI(A.C. 4462)......................................................... 89

BORGHESI Stefano (LNA)................................... 89PALESE Rocco (FI-PDL)......................................90SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 89TIDEI Marietta (PD)............................................90

TESTI DEGLI INTERVENTI DI CUI ÈSTATA AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONE INCALCE AL RESOCONTO STENOGRAFICO DELLASEDUTA ODIERNA: MILENA SANTERINI, STEFANOBORGHESI E ROCCO PALESE (A.C. 4463)..............91

BORGHESI Stefano (LNA)................................... 92PALESE Rocco (FI-PDL)......................................92SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 91

TESTI DEGLI INTERVENTI DI CUI ÈSTATA AUTORIZZATA LA PUBBLICAZIONEIN CALCE AL RESOCONTO STENOGRAFICODELLA SEDUTA ODIERNA: MILENA SANTERINI,STEFANO BORGHESI, ROCCO PALESE, EMANUELESCAGLIUSI E MARCO FEDI (A.C. 4464).................93

BORGHESI Stefano (LNA)................................... 93FEDI Marco (PD)............................................... 95PALESE Rocco (FI-PDL)......................................94SANTERINI Milena (DES-CD).............................. 93SCAGLIUSI Emanuele (M5S)................................ 94

SEGNALAZIONI RELATIVE ALLE VOTAZIONIEFFETTUATE NEL CORSO DELLA SEDUTA.......... 95

Votazioni elettroniche (Schema).......................I-XXXV

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PAGINA BIANCA

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Atti Parlamentari — 1 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

RESOCONTO STENOGRAFICO

PRESIDENZA DELLAVICEPRESIDENTE MARINA SERENI

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.Invito la deputata segretaria a dare lettura delprocesso verbale della seduta precedente.

CLAUDIA MANNINO, Segretaria, legge ilprocesso verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, ilprocesso verbale si intende approvato. (È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del Regolamento,i deputati Stella Bianchi, Michele Bordo,Borghi, Matteo Bragantini, Bratti, Capezzone,Causin, Cenni, Coppola, Dal Moro, De Rosa,Dell’Aringa, Fontanelli, Manciulli, Marcon,Antonio Martino, Meta, Morassut, Pes,Piccoli Nardelli, Piepoli, Pisicchio, QuartapelleProcopio, Realacci, Rigoni, Rosato, Ruocco,Sanga, Sandra Savino, Scanu, Sorial, Sottanelli,Taranto, Turco, Valeria Valente, Vazio,Villarosa, Zanetti e Zoggia sono in missione adecorrere dalla seduta odierna.I deputati in missione sono complessivamentecentoventisei, come risulta dall'elencodepositato presso la Presidenza e chesarà pubblicato nell'allegato A al resocontodella seduta odierna (Ulteriori comunicazioni

all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegatoA al resoconto della seduta odierna).

Preavviso di votazionielettroniche (ore 9,35).

PRESIDENTE. Poiché nel corso della sedutapotranno aver luogo votazioni medianteprocedimento elettronico, decorrono da questomomento i termini di preavviso di cinque e ventiminuti previsti dall'articolo 49, comma 5, delRegolamento.Sospendo pertanto la seduta, che riprenderà alleore 10.

La seduta, sospesa alle 9,35, è ripresa alle 10.

Seguito della discussione della proposta dilegge: Businarolo ed altri: Disposizioni perla tutela degli autori di segnalazioni direati o irregolarità di cui siano venuti aconoscenza nell'ambito di un rapporto dilavoro pubblico o privato (Approvata dallaCamera e modificata dal Senato) (A.C. 3365-B).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione della proposta dilegge, già approvata dalla Camera e modificatadal Senato, n. 3365-B: Disposizioni per la tuteladegli autori di segnalazioni di reati o irregolaritàdi cui siano venuti a conoscenza nell'ambito diun rapporto di lavoro pubblico o privato.Ricordo che nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione generale e le relatrici ela rappresentante del Governo hanno rinunciatoad intervenire in sede di replica.

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Atti Parlamentari — 2 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

Avverto che non sono pubblicati nel fascicolo,a norma dell’articolo 70, comma 2, delRegolamento, gli emendamenti non riferiti aparti modificate dal Senato.

(Esame degli articoli - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli della proposta di legge, nel testo dellaCommissione identico a quello modificato dalSenato.Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V(Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri(Vedi l'allegato A), che sono in distribuzione.

(Esame dell'articolo 1 - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 1 e delle proposte emendative adesso presentate (Vedi l'allegato A).Se nessuno chiede di intervenire sul complessodegli emendamenti, invito la relatrice adesprimere il parere.

FRANCESCA BUSINAROLO, Relatrice perla II Commissione. Sugli emendamenti 1.13Polverini, 1.12 Sisto, 1.10 Sisto, 1.11 Sisto:parere contrario.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANGELO RUGHETTI, Sottosegretario diStato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Parere conforme alla relatrice.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti. Chiedo aicolleghi di prendere posto e di affrettarsi anchecon le tessere.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento1.13 Polverini, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 1).

Passiamo alla votazione dell’emendamento1.12 Sisto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Sarro. Ne ha facoltà.

CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Inlinea anche con lo spirito del precedenteemendamento, che cercava di contenerel’assoluta assenza di determinazione del campodella segnalazione fissando un limite temporaleentro il quale la persona informata dei fattiè tenuta a segnalarli ai competenti soggettiistituzionali individuati dalla norma, qui siamoin presenza di questo emendamento, l’1.12,con il quale chiediamo sostanzialmente che allasegnalazione e unitamente alla segnalazionedelle condotte illecite vengano anche addotticoncreti elementi di prova. Questo per evitareche si possa fare un ricorso indiscriminatoa questo strumento con tutti gli effetti chene conseguono e, soprattutto, in ragione delfatto che l’impianto normativo, così come èdelineato nel testo all’esame dell’Assemblea,non contempla conseguenze particolarmentepregiudizievoli a carico del segnalante autoredi segnalazioni, di indicazioni, anche rivelatesi,poi, infondate e, quindi, condotte non in buonafede. Per questa ragione noi chiediamo che ci siaquesto elemento rafforzativo a garanzia dellaserietà e della fondatezza della segnalazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento1.12 Sisto, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 2).

Passiamo alla votazione dell’emendamento1.10 Sisto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Sarro. Ne ha facoltà.

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Atti Parlamentari — 3 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Anchequi, noi proponiamo un correttivo con questoemendamento, in ragione del fatto che neldelineare il regime sanzionatorio a carico delleautorità che sono preposte alla verifica dellasegnalazione nel caso di condotte omissive, iltesto all’esame dell’Assemblea fissa uno spettrodi sanzioni pecuniarie che variano dai 10 milaai 50 mila euro a carico del responsabile, dovela scelta della determinazione della misura dellasanzione è ancorata ad un unico criterio, quellodelle dimensioni dell’amministrazione, che,francamente, appare del tutto irragionevole.In tal senso, anche la I Commissione haespresso dubbi sulla fondatezza e sullacompatibilità di questa previsione con i principidella proporzionalità e della ragionevolezza,perché potrebbe verificarsi il caso che una lievecondotta illecita riceva una sanzione particolareper il soggetto che omette la verifica, se, adesempio, siamo in presenza di un comunedi grosse dimensioni, indipendentementepoi dalla portata e dagli effetti, anchepregiudizievoli, della vicenda sottoposta alvaglio e alla considerazione dell’autoritàdi vigilanza, mentre, invece, un episodioben più grave che arreca danni molto piùsignificativi, poiché consumatosi nell’ambito diun’amministrazione di più ridotte dimensioni,riceverebbe una sanzione inferiore. È evidentel’irragionevolezza di questo sistema e, quindi,noi chiediamo con il nostro emendamentola soppressione di questa proposizione che,appunto, altera completamente l’equilibrio e laproporzionalità nell’irrogazione delle sanzioni.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Molteni. Neha facoltà.

NICOLA MOLTENI. Presidente, grazie. Iointervengo su questo emendamento, ma,del resto, come anche sugli emendamentiprecedenti e successivi che sono stati presentati,per fare alcune considerazioni di caratterecomplessivo, anche per orientare quello che

sarà, poi, il voto finale e il giudizio finaleche il gruppo della Lega avrà su questoprovvedimento.Io credo che gli emendamenti che i colleghiSisto e Sarro hanno presentato meritinoevidentemente una giusta attenzione, unagiusta riflessione nella direzione di renderepiù determinate e più certe le condotte, lesegnalazioni al fine di poter circoscrivere inun ambito più chiaro possibile l’applicazionedi questa figura e di queste tutele che vengonointrodotte con la proposta di legge in esame.Siamo consapevoli del fatto che il lavorosvolto al Senato è stato importante per chiarirealcuni aspetti, dubbi e problematiche chequesta norma e che questo provvedimentosollevavano; dubbi che portarono, durante ildibattito al Senato, il gruppo della Lega adastenersi sul provvedimento.Noi crediamo che le modifiche apportate su untesto di legge complessivamente condivisibilesiano state tali da portare il gruppo della Lega amutare orientamento e convincimento su questaproposta di legge, in questo grande tema, cherimane di attualità nel dibattito politico delnostro Paese, che è il contrasto alla corruzione;consapevoli del fatto che gli strumenti sino adoggi adottati - mi riferisco in modo particolarealla cosiddetta legge Severino, approvata inquest’Aula nel 2012 in un clima particolaree, poi, al successivo provvedimento sullacorruzione - fossero provvedimenti necessari,ma che non abbiano, poi, nel corso deltempo, esplicato in maniera efficace gli effettiproposti. Evidentemente questa proposta dilegge, introdotta già all’epoca con la leggeSeverino, si prefigurava la direzione intrapresa,ovvero quella di garantire maggiori tutele,maggiori garanzie, maggiore protezione a queisoggetti pubblici o privati che intendesseronon con un atteggiamento dilatorio, ma conun atteggiamento di grande responsabilità, fareemergere comportamenti e condotte illecitie irregolari ai fini di garantire maggioretrasparenza nella pubblica amministrazione enel privato e garantire, quindi, quel principiodi trasparenza doveroso e necessario per poter

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Atti Parlamentari — 4 — Camera dei Deputati

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contrastare in maniera efficace ed utile ilfenomeno della corruzione.Riteniamo il lavoro svolto al Senato unlavoro importante: crediamo che le modificheintrodotte, atte a rafforzare le forme di tutelae di protezione nei confronti di colui ilquale ritiene di evidenziare un illecito perevitare che il suo comportamento possa, poi,determinare condotte ritorsive o lesive dellapropria attività lavorativa, e gli strumentiadottati siano strumenti importanti. Avevamoqualche perplessità, e non lo nascondo,insieme al collega Simonetti, per quantoriguarda l’applicazione di queste tutele in modoparticolare non tanto del pubblico, pubblicoche merita ancora oggi grande, grandissimaattenzione perché le forme di corruttela siinsidiano in modo particolare in quel settore, maavevamo qualche perplessità sull’applicazionedi queste norme, di queste disposizioniin ambito privatistico. Alcune perplessità,evidentemente, rimangono, anche nel dibattitoche l’opinione pubblica sta portando su questenuove tutele, però, riteniamo che il contrastoalla corruzione, che non è un cavallo di battagliadi alcuni rispetto ad altri, rimane un temacentrale del dibattito politico del nostro Paese,consapevoli che serve altro.Altro va fatto; fornisco un dato: solo lo 0,6per cento di chi commette reati di corruzione,oggi, paga la propria condotta con il carcere,a differenza dell’11 per cento di altri Paesi.La prevenzione è importante, la repressioneè altrettanto importante e, quindi, su questopercorso - che è un percorso virtuoso, condottocon grande capacità dalla collega Businarolo - do atto alla collega della costanza e della forzaper aver condotto questa battaglia politica; nediamo atto ed è il motivo per cui il gruppodella Lega, pur considerando importanti questiemendamenti, ritiene ancora più importante chequesta legge venga approvata e, quindi, allafine il voto da parte del gruppo della Legasarà un voto favorevole (Applausi dei deputatidel gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento1.10 Sisto, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 3).

Passiamo alla votazione dell’emendamento1.11 Sisto.Avverto che, a norma dell’articolo 51, comma2, del Regolamento, il presidente del gruppoForza Italia ha chiesto la votazione a scrutiniosegreto dell’emendamento Sisto 1.11. Colleghi,vi vedo molto allegri, stavo dicendo che c’èuna richiesta di voto segreto sull’emendamento1.11 Sisto. Tale richiesta può essere accoltain quanto la proposta emendativa è voltaa prevedere una sanzione penale a caricodei segnalanti in caso di infondatezza dellasegnalazione ed incide, in questo senso,sull’articolo 25 della Costituzione che èricompreso tra quelli per i quali l’articolo49, comma 1, del Regolamento prevede lapossibilità di richiedere il voto segreto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Sarro. Ne ha facoltà.

CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Questoemendamento è particolarmente importante,perché riteniamo serva a rafforzare il principiodella responsabilizzazione di chi rende lasegnalazione, tenendo conto che la normaestende il campo della segnalazione anche alsettore privato, non solo rispetto a quelli chesono i soggetti che hanno rapporti con lapubblica amministrazione, in quanto fornitoridi beni e servizi, ma, più generalmente,nell’ambito dei rapporti di lavoro privato.Ora, l’emendamento fissa una sanzione dicarattere penale per chi rende una segnalazionepoi rivelatasi del tutto infondata. L’impiantonormativo, così come proposto, limita lasanzione soltanto ad un aspetto disciplinare ed

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Atti Parlamentari — 5 — Camera dei Deputati

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è possibile privare il soggetto segnalante dellatutela solo all’esito di un procedimento penaleo civile, quindi, quando è intervenuta, almeno,la sentenza di primo grado e, soprattutto,rispetto ad ipotesi di reato che vengono indicatedalla stessa norma, vale a dire l’ipotesi delladiffamazione e della calunnia o reati che sianostrettamente connessi ai fatti illeciti che sonodenunciati.Sicché, in buona sostanza, se consideriamo itempi necessari perché ci sia l’accertamentodi una responsabilità penale del segnalante,comprendiamo che la sanzione, qualora dovesseintervenire, interverrà a notevole distanza ditempo dall’accertamento della infondatezzadella segnalazione, quando, cioè, nel frattempo,si sono già ampiamente consumati tutti glieffetti pregiudizievoli, non solo sul pianopersonale per chi viene colpito da unasegnalazione non fondata, ma, soprattutto, seimmaginiamo la dinamica dei rapporti, peresempio, imprenditoriali - e poi vedremosuccessivamente all’articolo 3, rispetto aiprofili di tenuta del segreto, anche per quantoriguarda il segreto industriale o il principiodi fedeltà dei lavoratori all’imprenditore - comprendiamo come tutto questo sistema,considerata anche l’amplissima latitudine dellatutela che viene garantita al segnalante che,nel frattempo, permane, renda questo strumentosuscettibile di pratiche applicative distorsivedagli effetti, a nostro avviso, devastanti.Quindi, rafforzare il sistema della sanzioneper chi è autore di segnalazioni infondatecostituisce, a nostro avviso, un deterrente,proprio per evitare che si dia corso allepratiche peggiori e, soprattutto, si inquininodefinitivamente i rapporti nell’ambito diuna comunità lavorativa, qual è quella diun’impresa o di una pubblica amministrazioneche, erogando servizi ai cittadini, ha anche,ovviamente, l’esigenza, non solo di condurrela propria azione in linea con quelli che sonoi principi di correttezza e di trasparenza, maanche di efficienza e di efficacia. Certamente,se queste pratiche dovessero allignare ediffondersi, in assenza di una severa sanzione

nel caso di abuso dello strumento, noici troveremo di fronte ad effetti davverodevastanti e deleteri per il funzionamento dellepubbliche amministrazioni, da un lato, e delleimprese private, dall’altro. Tutto ciò in unsistema che già registra notevoli fragilità dalpunto di vista economico e, per quanto riguardala pubblica amministrazione, già tanti ritardi etante inefficienze nella erogazione dei servizi.Riteniamo, dunque, che questo emendamento,introducendo una sanzione penale, costituiscaun presidio serio ed efficace per conteneree contrastare pratiche abusive e distorsivedell’istituto.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Ermini. Ne hafacoltà.

DAVID ERMINI. Signora Presidente, io credoche questo emendamento parli da solo; nelsenso che è, evidentemente, un emendamentoprovocatorio. Fra l’altro, spesso, noi siamostati accusati di aver inserito nuovi reati.Oggi, sentire il gruppo di Forza Italia chepropone l’introduzione di un nuovo reato, inqualche modo cozza con il clima, con i temia cui eravamo abituati in questa legislaturae non solo in questa legislatura. Io vorreidire, a proposito di questo tipo di reato, che,innanzitutto, non si riesce a capire quale siain realtà il titolo del reato. Io lo dico moltosommessamente, ma siamo al limite, forse,della inammissibilità, perché si introduce unreato penale senza spiegare il titolo del reato.Quindi, oggettivamente, ad inserire una normadi questo genere nel nostro codice penale, nonsi saprebbe neanche dove poi, alla fine, si puòcollocare, se contro l’amministrazione dellagiustizia, se contro la persona, non si riesce acapirlo.Il tema è che esistono già, nel nostro sistema,delle tutele che sono la diffamazione aggravatae la calunnia. Ora, andare a inserire unnuovo reato, senza, poi, appunto, chiarirnel’oggettività, la costruzione, gli elementioggettivi che in qualche modo vengono a

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Atti Parlamentari — 6 — Camera dei Deputati

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costituirlo, appare evidentemente soltanto untentativo di voler, in qualche modo, “impaurire”coloro che fanno le segnalazioni. Non serveassolutamente a niente, perché esistono già ireati di diffamazione e di calunnia; in questomodo si cerca soltanto di dire: occhio a teche puoi segnalare, perché domani potrestiincorrere in un reato. Se il comportamentoè doloso, la previsione esiste già, perchéc’è la sanzione penale sulla calunnia sec’è una denuncia all’autorità giudiziaria, o,eventualmente, sulla diffamazione aggravata, ec’è anche la sanzione civile, perché si parlaanche di colpa grave, in un’eventuale azionedi tipo civile. Inserire questo, oggettivamente,secondo noi, non serve a tutelare la ratiodella norma, anzi serve ad impedire che sisviluppi quella che è la volontà del legislatoreper l’approvazione di questo provvedimento;per cui lo ritengo sostanzialmente inutile eprovocatorio. Per cui, invito sinceramente tuttii gruppi a votare contro a questo emendamento.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Avverto che la prossima votazione avrà luogo ascrutinio segreto.Indìco la votazione segreta, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento1.11 Sisto. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 4).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 5).

(Esame dell'articolo 2 - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 2 e delle proposte emendative ad

esso presentate (Vedi l'allegato A).Se nessuno chiede di intervenire sul complessodegli emendamenti, invito la relatrice adesprimere il parere.

FRANCESCA BUSINAROLO, Relatrice perla II Commissione. Le Commissioni esprimonoparere contrario sugli emendamenti 2.10, 2.11e 2.12 Sisto.

PRESIDENTE. Il Governo?

ANGELO RUGHETTI, Sottosegretario diStato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Parere conforme alla relatrice.

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell’emendamento 2.10 Sisto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Rizzetto. Ne ha facoltà.

WALTER RIZZETTO. Grazie, Presidente.Sottosegretario, anch’io interverrò soltanto edun’unica volta in seno a questo provvedimento.Presidente, stiamo votando in modo contrarioo in termini di astensione rispetto agliemendamenti proposti dai colleghi poiché,secondo noi, è cosa giusta cercare di andareavanti con questo provvedimento senza cheesso ritorni, evidentemente, a fare i salti trala Camera e il Senato. Abbiamo riflettuto,sottosegretario, molto su questo testo. Secondonoi è un testo che, di fatto, è stato miglioratoal Senato, e ci siamo chiesti se ciò è bastato.Forse ciò non basta, nel senso che questo èun provvedimento che evidentemente, anche trale pieghe di un’attuazione che potrebbe, e loconfidiamo, tra qualche ora esserci, potrebbeessere ancora migliorato.Però riteniamo che sia un testo che offre, altresì,ampie e buone garanzie anche nei confrontidelle proposte emendative qui presentate.Ricordiamo che molto spesso le persone chehanno denunciato gravi reati in termini dicorruzione, di corruzione grave, ebbene, questepersone sono state oggetto di vendetta, sonostate oggetto di perdita di posto di lavoro,

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Atti Parlamentari — 7 — Camera dei Deputati

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sono state oggetto di mobbing. Abbiamo fatto,sottosegretario e Presidente, una conferenzastampa molto interessante, lo scorso lunedì, qui,alla Camera, ed è intervenuta una persona che sichiama Andrea Franzoso, forse il più famoso tracoloro che hanno denunciato. Andrea Franzosoha perso il proprio posto di lavoro poiché hadenunciato con nome e cognome.Ecco, penso che in questo caso e d’ora inpoi queste persone possano avere una tutelamaggiore rispetto a quanto detto, e qui - lorinnovo per tutta l’Aula e lo ricordo in primis ame stesso - non si parla di spie. Siamo un Paesemolto strano, colleghi. Siamo il Paese dove chidenuncia casi di corruzione grave è consideratouna spia e chi, invece, va a perpetrareatti di grave corruzione, magari con qualcheprescrizione, è fuori dalle patrie galere dopoqualche mese o dopo qualche anno. Dobbiamoindividuare coloro che sono i responsabili, e inquesto caso i responsabili non sono sicuramentele persone che denunciano - lo rinnovo - gravicasi di corruzione. Abbiamo infine trovatonel testo - lo rinnovo - ampie garanzie sianei confronti, e giustamente, di coloro chedenunciano, ma anche nei confronti di coloroche, in teoria, dovrebbero essere l’oggetto delladenuncia, poiché si parla di prove fondate,poiché si parla quasi di alcuni collegi ancheall’interno delle aziende che vanno a valutarecaso per caso e poiché il nostro codice penale vagià a recare reati quali calunnia o qualcosa delgenere, per cui le persone che vanno a scherzarerispetto a questo tipo di provvedimento possonoessere perseguite, giustamente, dalla legge.Non lo so, Presidente, se saremo pronti adaffrontare questo tipo di percorso. Il terminewhistleblowing è addirittura difficilmentetraducibile per quanto riguarda, e questoè un nostro rammarico, la lingua italiana:sarebbe soffiatori di fischietto, whistleblowing,quindi, effettivamente, è addirittura pocoattinente a quello che concerne la linguaitaliana. Però siamo altrettanto convinti,dichiarando, ovviamente, voto favorevole aquesto provvedimento, e dopo ci saranno ledichiarazioni di voto, che possa essere un primo

inizio, un primo passo per riportare, anzi, perportare quello che, ad esempio, è uno strumentomolto utilizzato nei Paesi anglosassoni, anchenel nostro Paese.E ricordiamolo che soffriamo, e in Europa e inItalia, perdite miliardarie per quanto riguarda lacorruzione; tanto per essere chiari, potremmofare tre o quattro leggi di stabilità o finanziariecon quanto perdiamo in corruzione ognianno, Presidente. Quindi, lo rinnovo, voteremoastensione e contro le proposte emendativeperché siamo assolutamente convinti che questodeve essere un percorso che deve chiudersi,chiudersi oggi ed andare avanti il primapossibile.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Sarro. Ne hafacoltà.

CARLO SARRO. Grazie, Presidente. Ritengoopportuno, a questo punto, anche in ragionedella portata dell’emendamento che ciaccingiamo a votare, ricordare all’Aula chenel nostro ordinamento non è che non esistanulla rispetto a questa ipotesi, cioè quelladell’esigenza di segnalare fatti illeciti da partedei dipendenti della pubblica amministrazione,in quanto a partire dal 2012, per effettodella legge n. 190, è stato introdotto l’articolo54-bis del decreto legislativo n. 165, cheregolamenta proprio il funzionamento deipubblici dipendenti, l’ordinamento dei pubblicidipendenti. Quindi, noi non è che siamo inassenza di una disposizione, tant’è vero chesi interviene con la legge in esame proprio suquesta disposizione, l’articolo 54-bis.E voglio anche ricordare che nel codicepenale esiste una disposizione, l’articolo 361,che punisce proprio il pubblico ufficiale ilquale ometta di segnalare i reati dei qualiviene a conoscenza nell’esercizio delle suefunzioni o nell’espletamento delle propriefunzioni. Dunque, un sistema esiste, un sistemaancorato sul principio della responsabilità.Noi condividiamo l’esigenza di garantiree tutelare gli autori di segnalazioni, ma

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Atti Parlamentari — 8 — Camera dei Deputati

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altrettanto forte avvertiamo l’esigenza chequeste segnalazioni abbiano un elementodi seria fondatezza, abbiano un elementodi sicura affidabilità rispetto ai fatti chevengono segnalati, proprio per evitare chel’applicazione distorta delle segnalazioni checomportano automaticamente l’applicazionedi questo regime di protezione e di tutelamolto forte, e ricordo che l’applicazionedi sanzioni semplicemente disciplinari èpossibile solo all’esito dell’accertamento nondell’infondatezza della segnalazione, ma soloall’esito della celebrazione di un giudizioalmeno di primo grado per l’accertamento direati di ordine penale o per l’accertamentodi responsabilità in sede civile. Dunque,parliamo di un arco temporale amplissimo, ela sanzione, semplicemente disciplinare, rischiadi intervenire a distanza di moltissimo temporispetto all’accertamento della infondatezza deifatti segnalati. Vi è l’esigenza di garantire,attraverso le varie proposte emendative che noiabbiamo avanzato, un minimo di serietà e diconsistenza dei fatti oggetto di segnalazione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento2.10 Sisto, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 6).

Passiamo alla votazione dell’emendamento2.11 Sisto.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Sarro. Ne ha facoltà.

CARLO SARRO. Grazie Presidente. Conquesto emendamento noi integriamo laprevisione della lettera c) dell’articolo 2, evoglio ricordare all’Aula che questo articoloè riservato ai dipendenti delle aziende private,quindi del settore privato, attraverso la

salvaguardia della posizione del soggettodestinatario di segnalazioni che poi si sianomanifestate infondate. Poiché la lettera c)estende anche al settore privato, comedicevo in precedenza, il regime di tutelache la norma prevede per i dipendentidelle pubbliche amministrazioni, e quindi, insostanza, l’impossibilità di praticare qualsiasiatto di ritorsione o discriminatorio, direttoo indiretto, nei confronti del segnalante permotivi collegati direttamente o indirettamentealla segnalazione, con il nostro emendamento,noi intendiamo comunque fare salvo il dirittodegli aventi causa di tutelarsi qualora sianoaccertate in capo al segnalante responsabilità dinatura penale o civile legate alla falsità delladichiarazione. Si tratta della possibilità - loripeto - per coloro i quali sono destinatari,dunque vittime, di una segnalazione infondata,o addirittura connotata da elementi di falsità, dipotere esercitare le azioni a tutela dei loro dirittie della loro posizione.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento2.11 Sisto, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 7).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento2.12 Sisto, con il parere contrario delleCommissioni e del Governo. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera respinge (Vedi votazione n. 8).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2. Dichiaro aperta la votazione.

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Atti Parlamentari — 9 — Camera dei Deputati

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(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 9).

(Esame dell'articolo 3 - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 3 (Vedi l'allegato A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Sarro. Ne ha facoltà.

CARLO SARRO. Grazie Presidente. Io vorreirichiamare l’attenzione dell’Aula su questoarticolo che contiene delle disposizioni, delleprevisioni, estremamente delicate, in quantoincidono su alcune norme importantissimedel codice penale o del codice civile chetutelano l’ambito di vari segreti, a partiredal segreto d’ufficio, articolo 326 del codicepenale, dal segreto professionale, articolo 622,dal segreto scientifico o industriale, articolo623, e la fedeltà all’imprenditore, articolo 2105del codice civile.In particolar modo, questa disposizioneconsente di poter derogare alla tuteladel segreto nei vari ambiti che abbiamoricordato, e consente invece di salvaguardareil mantenimento del segreto, nel senso direprimere e quindi censurare condotte violativedel segreto, solo quando - cito testualmenteil testo della disposizione-: la rivelazioneviene effettuata con modalità eccedenti rispettoalle finalità dell'eliminazione dell'illecito e, inparticolare, la rivelazione avviene al di fuoridel canale di comunicazione specificamentepredisposto a tal fine. Ora poiché simaneggia una materia particolarmente delicata,soprattutto dalle implicazioni estremamenteimportanti, immaginiamo per esempio ilsegreto scientifico o il segreto industriale,la formulazione della norma, come è statoosservato anche da parte della Commissioneaffari costituzionali, è particolarmente genericae soprattutto non determina esattamente qualè la portata del superamento delle ordinarie

forme di rivelazione del segreto per quantoriguarda i canali di comunicazione. Di fatto, unavolta che un segreto industriale, per esempio,è stato propalato, non vi è più possibilitàdi porre rimedio e quindi il danno divienedavvero irreversibile. Sarebbe auspicabileda questo punto di vista che la normacontenesse una maggiore determinazione,una maggiore puntualizzazione, proprio perdelineare esattamente quali sono le formeche tutelano e salvaguardano l’esercizio daun lato dell’obbligo, del dovere, di effettuarela segnalazione, dall’altro soprattutto diproteggere una serie di dati e una serie dielementi di conoscenza che vanno dal pianoscientifico a quello industriale, o al segretoprofessionale, o addirittura anche al segretodi ufficio, le cui implicazioni nel caso diviolazione sono di evidente gravità e soprattuttoconnotate da elementi di irreparabilità. Loripeto: si pensi all’esempio della rivelazionedel segreto industriale; una volta che questosegreto è stato superato, e quindi l’elementodi conoscenza relativo ad un prodotto o adun percorso o a un processo lavorativo, nonè più possibile contenere gli effetti deteriori egli effetti negativi che una violazione di questotipo può comportare. Dunque, il nostro è unintervento che mira proprio a evitare rischi diquesto tipo e per questa ragione noi voteremocontro la formulazione dell’articolo 3, checontiene elementi di evidente incompatibilitàanche con il dettato costituzionale.

PRESIDENTE. Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 10).

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordinidel giorno presentati (Vedi l'allegato A).

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Se nessuno chiede di intervenire per illustraregli ordini del giorno, invito il rappresentantedel Governo, sottosegretario Rughetti, adesprimere il parere.

ANGELO RUGHETTI, Sottosegretario diStato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.Sull’ordine del giorno n. 9/3365-B/1 Matarrelli,parere favorevole. Sull’ordine del giorno n.9/3365-B/2 Pastorelli, parere favorevole conuna riformulazione. Nel dispositivo, dopola parola “istituendo”, aggiungere le parole:“senza oneri aggiuntivi per la finanza pubblica”.Sugli ordini del giorno n. 9/3365-B/3 Palesee n. 9/3365-B/4 Matarrese parere favorevole.Sull’ordine del giorno n. 9/3365-B/5 MazziottiDi Celso, parere favorevole con riformulazione.All’inizio del dispositivo, inserire le parole:“valutare l’opportunità di”. Sull’ordine delgiorno n. 9/3365-B/6 Nesi, parere favorevole.Sull’ordine del giorno n. 9/3365-B/7 IannuzziCristian, parere favorevole con riformulazione.All’inizio del dispositivo, inserire le parole:“valutare l’opportunità di”. Sugli ordinidel giorno n. 9/3365-B/8 Mattiello en. 9/3365-B/9 Marzano, parere favorevole.Sull’ordine del giorno n. 9/3365-B/10 Vargiu,parere favorevole. Sull’ordine del giornon. 9/3365-B/11 Galgano, parere favorevolecon riformulazione. All’inizio del dispositivo,inserire le parole: “valutare la possibilità di”.

PRESIDENTE. Onorevole Pastorelli, va benela riformulazione? Sta bene. OnorevoleMazziotti Di Celso, va bene la riformulazione?Sta bene. Onorevole Iannuzzi Cristian, vabene? Sta bene. Onorevole Galgano, va benela riformulazione? Sì. Quindi, avendo tuttii proponenti accolto la riformulazione, nondobbiamo passare ai voti sugli ordini del giorno.È così esaurito l’esame degli ordini del giornopresentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.

Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Chiarelli. Ne ha facoltà.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI.Grazie Presidente. Colleghi, torniamo adaffrontare una questione, su cui l’ultimodibattito in Aula si è svolto nel gennaio 2016.

PRESIDENTE. Colleghi, uscire ovviamente èpossibile, magari silenziosamente. Chi rimanedentro, però, deve essere onesto e parlaremolto piano, per potere consentire di ascoltarei colleghi che intervengono. Prego, onorevoleChiarelli, proviamo.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI.Questo provvedimento è assolutamente inutilerispetto alle finalità che si propone.Giuridicamente lo riteniamo barbarico ed è piùuna questione culturale, rispetto a una questionepolitica.La questione, come dicevo, è più culturaleche politica. Si continua con la linea delgiustizialismo e dell’inasprimento fine a sestesso delle pene, non curandosi di organizzare,come si dovrebbe, i controlli, puntando invecesulla repressione, che interviene sempre ex postrispetto alla consumazione…

PRESIDENTE. Colleghi, per favore, abbassareil tono della voce! Siete vicinissimiall’onorevole Chiarelli che parla! Io non loso, ma com’è? Non c’è niente da fare, èimpossibile. Sono, però, colpita dal fatto chenon si rendano conto i colleghi. Governo, lostesso. Onorevole Melilli, onorevole Carella,per favore, lasciate in pace il Governo. Avanti.Onorevole Chiarelli, mi scusi.

GIANFRANCO GIOVANNI CHIARELLI.Venendo al merito della proposta,nella presentazione si parla di unaprocedura dall’impronunciabile denominazioneanglosassone, che in italiano si tradurrebbein “informatore” o meglio, tra virgolette, lo“spione”. Ancora una volta è la Comunitàeuropea a sanzionare comportamenti omissivi

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del nostro Paese ed ancora una volta la rispostaè opaca, pasticciata, sicuramente non risolutiva.Come già segnalato, è evidente che vi èuna disparità di tutele tra il denunciante eil denunciato. Si certifica, di fatto, la buonafede del primo e non ci si occupa affattodel secondo. Siamo in presenza di un sistemadi delazione vera e propria, che produrràeffetti devastanti per il denunciato, che inattesa di chiarire la propria posizione saràbloccato in ogni suo movimento in termini dicarriera. Ma pensiamo soprattutto alla gognacui sarà sottoposto, ignorando il principiocostituzionale della presunzione di innocenza,previsto dall’articolo 27 dalla Costituzione.L’applicazione di questa norma creerà un climadi sospetto e inciderà molto negativamentesulla funzionalità degli uffici, senza produrreconcreti risultati in termini di prevenzione.La sola individuazione del singolo colpevole,laddove fosse poi verificato il comportamentodelittuoso, non interviene nella verifica delmodello organizzativo e, dunque, non risolvealla radice il problema. Se non si interviene intermini di organizzazione, l’evento corruttivopotrà sempre essere reiterato. Questo è quelloche diciamo sempre e da tempo.In sintesi, si tratta di un provvedimentosbilanciato, che viola, come detto, principicostituzionali importanti, che si basa piùsull’odio e sulla carriera che sulla sostanza,che rende più complessa l’attività degli ufficipubblici, che non interviene in modo strutturalesull’organizzazione e che, di fatto, non risolveràalcunché.Per questo il voto di Direzione Italia èfermamente contrario (Applausi dei deputati delgruppo Misto-Direzione Italia).

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Chiarelli,anche per la pazienza, essendo stato il primointervento.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Monchiero. Ne ha facoltà.

GIOVANNI MONCHIERO. Grazie,Presidente. Sommessamente e a titolo

personale, io ritengo che questa legge siastata peggiorata al Senato. In particolare,l’abolizione del comma 8 dell’articolo 1e l’aggiunta di una significativa sanzionea carico dei raccoglitori di denunce nonsufficientemente zelanti, infilata semprenell’articolo 1, secondo me, sono due elementigravemente peggiorativi e che mi inducono,a titolo personale, a non votare a favore diquesta norma. Però, essendo un tema che toccamolte sensibilità, il nostro gruppo lascia pienalibertà a ciascuno degli iscritti di votare secondocoscienza (Applausi dei deputati del gruppoMisto-Civici e Innovatori per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Murgia. Neha facoltà.

BRUNO MURGIA. Grazie, Presidente. Noivoteremo favorevolmente, invece, a questotesto di legge, che sarà sicuramente daperfezionare e, magari, al Senato sarànecessariamente da rivedere in alcuni passaggi.Facciamo anche una valutazione di tipoculturale. È necessario e sono utili questepersone che raccontano, magari dal di dentro,grandi fatti di corruzione, perché noi pensiamoche la corruzione - che costa decine di miliardia questo nostro Paese - sia ancora da debellarecompletamente e, dunque, ci possiamo avvaleredi strumenti come questo.È chiaro che nella vulgata, nel racconto chese ne fa, si potrebbe confondere la persona - che ovviamente deve essere in buona fede - con il cosiddetto spione. Però, sono statismascherati tanti casi internazionali, attraversoil racconto dall’interno, segreto, di qualcosache non funzionava, e nelle amministrazioniprivate, quando c’è un riflesso pubblico, e nellestesse amministrazioni pubbliche.È vero, come alcuni ordini del giorno chiedono,che la legislazione non è uniforme in tuttaEuropa e bisognerebbe uniformarla. Però,crediamo anche che questo testo di legge siaassolutamente un primo passo utile e virtuoso e,come detto, da migliorare. Per cui il nostro voto

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sarà favorevole.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato AndreaMaestri. Ne ha facoltà.

ANDREA MAESTRI. Grazie, Presidente.Secondo l’ultimo rapporto di TransparencyInternational del 2016, l’indice di corruzionepercepita nel settore pubblico e politico collocal’Italia al terzultimo posto in Europa, dopoGrecia e Bulgaria, un primato negativo chefotografa una realtà fatta di un apparatonormativo sufficientemente attrezzato, ma, aduna sua pratica applicazione, assai scadente,inefficace e del tutto insufficiente.Ciò che rendeva il quadro incompleto eraproprio la mancanza di tutele e protezioniadeguate per i “soffiattori di fischietto”, iwhistleblower, per coloro che denunciano fattidi corruzione illeciti nel luogo di lavoro e siritrovano tutt’oggi a subire pesanti ritorsioni:isolamento, demansionamento, licenziamento,bossing e mobbing lavorativo.Certo, a leggere certe proposte emendativesembra di fare un salto indietro nellastoria, nell’antica Grecia, per esempio,dove i sicofanti, letteralmente coloro chedenunciavano l’esportazione illegale dei fichidall’Attica o, secondo altra etimologia, coloroche denunciavano i ladri dei fichi sacrialle divinità dell’Olimpo, erano guardati consospetto. Viene in mente Demostene, che,rivolto agli ateniesi, dice: “Voi avrete semprein me un consigliere, anche se non lo volete,ma non avrete in me un sicofante neppure se lovolete”.Quelli di cui parliamo oggi, però, non sonoi delatori professionisti e prezzolati di unademocrazia agli albori, ma sono i cittadinionesti che rompono il silenzio dell’omertà edella paura con una denuncia, che è comeil fischio soffiato per segnalare un pericoloincombente; sì, perché illeciti, malaffare ecorruzione nel settore privato, come in quellopubblico, sono fonte non solo di danno, macausa di diseguaglianze e ingiustizie.

Di qui, il nostro voto convintamente favorevolea questa proposta di legge, non disgiuntoperò da un fermo richiamo al Governo perchéa queste norme, tanto attese e certamentepreziose, si accompagni un impegno concretoper la loro effettiva attuazione, dotando ANAC,Corte dei conti, tribunali, procure, di mezziadeguati e approntando un lavoro culturale,formativo ed educativo, diffuso contro ogniforma di illecito e pratica corruttiva nel nostroPaese.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Molteni. Ne hafacoltà.

NICOLA MOLTENI. Presidente, io hoannunciato nell’intervento precedente, econfermo ovviamente, il voto favorevole daparte del gruppo della Lega. Condivido moltedelle considerazioni che sono state fatte duranteil dibattito. Questi soggetti non sono delatori,non sono spioni, non sono infami, comequalcuno usa dire, ma sono persone che hannoun grande senso di responsabilità e uno spiritodi servizio rispetto al Paese. Lo dicevo prima,la corruzione continua ad essere un maleendemico del nostro sistema e del sistemaPaese, tanto nel settore pubblico quanto anchenel settore privato.Credo che questa proposta di legge, che oggitrova compimento anche, ripeto, con il votofavorevole da parte del gruppo della Lega,rappresenti un ulteriore tassello di un percorsodi virtuosità, che la classe politica del nostroPaese deve condurre per riportare maggioretrasparenza, maggiore legalità e maggiorecontrasto alla corruzione, che rimane un malegravissimo del nostro Paese.Oggi si danno delle tutele e delle garanzie,delle forme di protezione, nei confronti dichi responsabilmente ritiene opportuno, nelrispetto di un principio di responsabilità e diservizio nei confronti del Paese, evidenziareilleciti, irregolarità, garantendo loro quelletutele necessarie affinché questo tipo di attivitàpossa essere svolta.

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Nutrivamo, e probabilmente nutriamo ancora,qualche perplessità per quanto riguardal’applicazione della normativa in merito alsettore privato. La norma è stata introdottainizialmente in una legge e io qui, sì, richiamola politica a una riflessione ulteriore rispettoalla legge Severino, che doveva essere lasoluzione dei mali del Paese sul tema dellacorruzione, nelle sue due formulazioni, nellaparte legata alla prevenzione, la prima partedella legge Severino. Io ricordo il climapolitico in cui si discusse di quella legge,sul finire della precedente legislatura. Nonha risolto i problemi corruttivi, le forme dicorruzione presenti nel nostro Paese, né sullaparte preventiva, legata in modo particolareall’attività di controllo e di trasparenza degliatti, dei comportamenti, degli atteggiamentinella pubblica amministrazione, né tanto menonella parte successiva di questa legge, ovverosulla parte repressiva.

PRESIDENZA DELLA PRESIDENTELAURA BOLDRINI (ore 11)

NICOLA MOLTENI. Io ricordo chel’introduzione di due forme di reato - lacorruzione tra privati e il traffico di influenzeillecite - non hanno determinato la possibilitàdi fare emergere quelle forme di corruzioneche la legge aveva in seno. Quindi, unanormativa insufficiente, una normativa che nonha prodotto efficacia da un punto di vistanormativo per fare evidenziare le forme dicorruzione presenti nel nostro Paese.Ricordo - l’ho ricordato prima e lo ricordoancora - che solo lo 0,6 per cento di coloroi quali commettono reati di corruzione, inmodo particolare nei confronti della pubblicaamministrazione, pagano questo gravissimoreato con il carcere. Circa 230 persone, oggi,su una popolazione carceraria di 56-57.000detenuti presenti nelle nostre carceri, sonoin carcere per gravi reati nei confronti dellacorruzione: lo 0,6 per cento, per quanto riguardail nostro Paese, contro un 11 per cento di altriPaesi importanti come la Germania. Quindi,

vuol dire che bisogna fare ancora molto.Questa legge si inserisce in un percorso divirtuosità che noi oggi condividiamo. Illustriesponenti della magistratura, Presidente, e miriferisco in modo particolare all’ex presidentedell’ANM, il dottor Davigo, manifestaronodelle grandi perplessità sull’approvazione diquesta legge; dall’altro lato, invece il presidentedell’ANAC, il dottor Cantone, ha espressol’opportunità che questa normativa avesseun’estensione e un potenziamento a garanziadi chi si assumeva responsabilmente il compitodi fare emergere condotte criminali e illecite,assumendosi anche la responsabilità di evitareche questo tipo di condotte scaturisseropoi nella delazione, perché, se la denuncianon trova applicazione e riscontro da partedegli organi preposti, da parte, in modoparticolare, dell’autorità giudiziaria, è evidenteche il dipendente pubblico o privato che faqueste segnalazioni se ne assume anche laresponsabilità di fronte all’autorità.Credo che la formulazione del Senato tengaconto dei dubbi e delle perplessità emersenel dibattito che, in questi anni, questo temaha avuto. Riteniamo che gli elementi positivisiano ben superiori rispetto a quelli negativied è il motivo per cui la Lega convintamente,anche per rispetto nei confronti di una persona,Andrea Franzoso - è stato citato -, che lunedì,alla presenza del nostro collega Simonetti, hapresentato il libro, credo che tanti AndreaFranzoso nel nostro Paese meritino quelladignità che oggi il Parlamento sta dando congrande senso di responsabilità ed è il motivoper cui la Lega vota convintamente a favore diquesta proposta di legge.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato AntonioMarotta. Ne ha facoltà.

ANTONIO MAROTTA. Grazie, signoraPresidente. Torna all’esame di questaAssemblea la proposta di legge che oggitrattiamo, che è stata approvata già dallaCamera dei deputati ed è stata modificata dal

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Senato, che ha introdotto alcune modifiche,e qui mi piace ricordare, con riferimentoall’articolo 1, una modifica che fra l’altro è statasempre da noi sostenuta e siamo convinti cheha migliorato sicuramente il testo della legge.Infatti, il Senato ha soppresso l’estensione delladisciplina ai collaboratori e consulenti conqualsiasi tipologia di contratto o di incarico,quindi restringendo la platea a cui è rivoltaquesta normativa.Il progetto di legge interviene sullaprotezione dei dipendenti che segnalano illecitirispetto a misure discriminatorie o comunquepenalizzanti nell’ambito del rapporto dilavoro dipendente, sia pubblico che privato.Condividiamo pertanto la ratio di tale progettodi legge, in un contesto nel quale appareabbastanza complicata l’applicazione concretadelle misure in esso contenute. Infatti, avevamoespresso dubbi, che peraltro rimangono, sulcontenuto del provvedimento nel suo iterdurante l’esame, perché esistono già normeche disciplinano accuratamente la materia. Miriferisco, in particolare, al decreto legislativo n.165 del 2001, per quanto riguarda la pubblicaamministrazione, ed al decreto legislativon. 231 del 2001, che riguarda appuntol’impresa privata. A questi provvedimentivanno aggiunte, poi, le disposizioni contenutenella cosiddetta legge Severino e la normativache ha istituito l’Autorità anticorruzione, chehanno regolato la materia, peraltro in modoarticolato.In questo quadro si introduce nell’ordinamento,con la normativa attuale, una nuova disciplinacomplessa, la cui applicabilità in concretopotrebbe risultare complicata, sia nella strutturache nell’applicazione della medesima, fermorestando che la corruzione va semprecombattuta con misure sia preventive cherepressive.Mi sembra che questo Parlamento e lostesso Governo siamo intervenuti con lamassima sollecitudine e con provvedimenticoerenti che hanno, senza dubbio, miglioratoil contrasto alla diffusione del fenomenodella corruzione; ma occorre anche valutare

attentamente l’impatto che una legislazionemolto articolata e complessa determinasulla dinamica interna, soprattutto, delleaziende private, con il conseguente rischiodell’interruzione dell’attività stessa e le relativeforti ripercussioni negative sulla medesima.Gli strumenti, come detto, erano infatti giàprevisti da norme antecedenti, quindi sifinisce per creare una proliferazione di normeche, molte volte, impediscono di garantirequell’applicabilità concreta alle stesse che puòcostituire un limite, soprattutto, per l’interprete.Uno Stato liberale e democratico come ilnostro, infatti, deve intervenire con la massimacautela in un settore che coinvolge la liberainiziativa economica e non può adottaremisure che finiscono per limitare lo spaziooperativo delle imprese. Occorre, certamente,proteggere i dipendenti che segnalano fenomenidi corruzione o altri reati all’interno siadelle strutture pubbliche che di quelle private.Bisogna anche rilevare che una legislazionetanto pervasiva finisce per produrre risultatiin concreto controproducenti che limitanol’iniziativa economica e possono produrreeffetti deleteri per la stessa economia.Siamo, pertanto, preoccupati che questoprovvedimento sia il frutto, o possa diventarlo,di slogan propagandistici, che potrebberoalimentare forti tensioni all’interno dellestrutture pubbliche e private, finendo perinterrompere o rallentare alcune attivitàcon danni profondi e negativi sul sistemaeconomico-produttivo. È necessario, dunque,conciliare in modo attento sia la tuteladi colui che segnala reati all’interno dellapubblica amministrazione e delle imprese chel’importanza di non costringere la pubblicaamministrazione e, soprattutto, le impresestesse ad essere ingessate da normativetroppo pervasive che finiscono per creareproblematiche negative all’interno dell’interosistema.Noi, quindi, siamo in prima linea nelconsiderare importanti quegli strumentiadeguati e idonei che il nostro ordinamentodeve prendere in esame per contrastare la

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corruzione e gli altri reati in toto, ma èimportante che nel Paese non si instauri unclima per cui le misure nel nostro sistemadiventino uno strumento politico per colpireanche coloro, e sono la maggioranza, cheoperano nel pieno rispetto delle regole vigenti.Siamo in uno Stato democratico e nonvorremmo trovarci in uno Stato di polizia.Siamo, quindi, d’accordo nel tutelare idipendenti che segnalano reati o irregolarità, madobbiamo arginare quel fenomeno che è statodefinito, anche da importanti rappresentantidelle istituzioni, come una gogna mediatica,che costituisce un ostacolo ad una democraticaconvivenza civile. Troppi sono stati gli episodiche hanno confermato tale orientamento etroppi sono stati gli episodi che hanno condottoa situazioni di sentenze anticipate, di condanneche, poi, si sono rilevate infondate. Vorremmo,infatti, che tutto il Parlamento prendessecoscienza dell’effetto devastante che possonoavere certe condanne anticipate per la coesionesociale e per l’intero sistema Paese.Ribadiamo, quindi, il nostro voto favorevole,con tutte le perplessità che abbiamo indicato,a questo provvedimento, che pensiamo essereutile per contrastare l’illegalità, ma ribadiamola nostra contrarietà a qualsiasi forma diatteggiamento che possa comportare unapericolosa deriva verso forme non consonee coerenti con un ordinamento che prescrivecome pilastro della sua Carta fondamentalela presunzione di innocenza fino a condannadefinitiva.

PRESIDENTE. Prima di dare la parola alprossimo deputato, vorrei salutare gli studentie i docenti del Polo liceale “Fiore-Sylos” diTerlizzi, in provincia di Bari. Bene arrivati(Applausi).Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Giorgio Piccolo. Ne ha facoltà.

GIORGIO PICCOLO. Grazie, signoraPresidente. Sottosegretario, onorevoli colleghi,le mafie e la corruzione sono unapiaga per il nostro Paese e rappresentano

un’emergenza nazionale. Proprio qualchemese fa, l’organizzazione internazionale chesi occupa di corruzione, la TransparencyInternational, ha pubblicato il suo rapportoannuale in cui dice che l’Italia si collocain posizione di retroguardia per livello dicorruzione in Europa: peggio di noi fanno solola Bulgaria e la Grecia.Sembra che formalmente siamo tutti d’accordo,ma quando si devono decidere gli strumentiper combattere la corruzione cominciano idistinguo, i bizantinismi, i cavilli, in cui gliavvocati sono maestri, una parte delle destrediffidenti. Invece noi dobbiamo essere chiarie determinati nella ricerca e nella pratica percostruire gli strumenti per la lotta alla venditadelle funzioni pubbliche, alle clientele, agliabusi, ai favoritismi che minano alla radice ilvivere civile e il capitale sociale, che è fattodella fiducia dei cittadini nelle loro istituzioni.Signor Presidente, come è già stato citato,il mese scorso è uscito il libro di AndreaFranzoso, “Il disobbediente. C’è un prezzo dapagare se non si vuole avere un prezzo”, librobalzato, suo malgrado, alla cronaca di questigiorni. Andrea Franzoso, per il suo ruolo cheaveva in ufficio, ha scoperto le magagne, leruberie, la corruzione e non ha girato la testa:ha preso visione di carte, ha fatto i controlliche doveva fare e ha verificato che esistevala corruzione; ha segnalato a chi di dovere,ma quel qualcuno ha girato la testa dall’altraparte, anzi, lo ha consigliato di lasciar perdere.Allora lui si è visto costretto e con coraggio,personalmente, è andato dai carabinieri adesporre denuncia; poi, dopo, ha dovuto subiretutte le conseguenze. È ben vero che la personache lui aveva segnalato quale autore di illecitoè stata condannata, ma per ritorsione egli èstato isolato ed emarginato e, pur essendo unapersona di elevata professionalità e di grandeonestà, è stato costretto a perdere il lavoro.Vedete colleghi, la corruzione, come diconoi penalisti, è un reato a concorso necessario,vale a dire che non si può fare da soli, civuole un accordo corruttivo: un corruttore chedà o promette e un corrotto che si fa dare

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o promettere. I corrotti hanno un patto e illoro interesse è non denunciarsi a vicenda: perquesto ci vuole un terzo, un orecchio e unocchio neutrale che denunci se scopra qualcosa,come, per esempio, una tangente, una cresta suun rimborso spese, un appalto dato senza gara,un abuso, un collaudo fatto male, il tentativo diinfluenzare un concorso.Con questa proposta di legge noi vogliamomigliorare la disposizione già introdotta conla “legge Severino”, rafforzare la tutela deisegnalanti, evitare che le ritorsioni restinoimpunite, evitare che il mobbing e l’isolamentosociale che il denunciante subisce rovinino lasua persona e la sua famiglia. Il segnalantedovrebbe essere non solo tutelato, ma premiato:l’impianto legislativo deve essere un monito peri corrotti, non un percorso ad ostacoli per chisegnala. Il problema deve essere sempre chiruba: chi denuncia è la soluzione di esso.Noi voteremo a favore di questa propostadi legge, così come migliorata al Senato,dando garanzia sia al denunciante che a chiè oggetto di denuncia. E diciamo a tutti gliAndrea Franzoso d’Italia di andare avanti:lo diciamo al ricercatore di diritto tributarioche ha denunciato gli illeciti nei concorsiuniversitari della sua materia; lo diciamo allastragrande maggioranza delle lavoratrici e deilavoratori che fanno con onestà il propriodovere nel lavoro e che, spesso, devonoassistere sconvolti agli illeciti e alle ruberie.Diciamo a loro di contribuire ad individuarele mele marce, nell’interesse di loro stessi enell’interesse generale. Vogliamo incoraggiaree stare dalla parte di quei giornalisti coraggiosiche scoprono e denunciano il malaffaree, poi, si vedono intimiditi, con minaccee querele milionarie e azioni giudiziariespesso pretestuose. Presidente, per concludere,vogliamo sempre tenere presente il monito diPapa Francesco quando ci dice che chi vivedi corruzione mangia pane sporco. Noi siamoper un Paese che deve fondarsi sui diritti delcittadino, non sulla pratica dei favori; siamoaffinché si affermi sempre la cultura dellamoralità e dell’etica pubblica ed è per questo

che annuncio il voto favorevole di Articolo1-Movimento Democratico e Progressista(Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Sarro. Ne hafacoltà.

CARLO SARRO. Grazie, Presidente. ForzaItalia ritiene che vi sia l’esigenza di assicurareun fermo contrasto alla corruzione e atutte le pratiche illecite. Ma, con altrettantadeterminazione, noi siamo convinti che questoprovvedimento non si muove in questadirezione, ma, anzi, crea e contiene deglielementi di rischio e di pericolo che possono,davvero, avere effetti estremamente pesantie negativi, da un lato, sul funzionamentodella pubblica amministrazione e, dall’altro,nell’ambito delle attività produttive, giacchéla norma estende anche al settore privatole previsioni che ci vedono assolutamentecontrari.Innanzitutto, va detto - perché pare che siintervenga per la prima volta – che, rispettoal tema delle segnalazioni di condotte illeciteo di fatti che costituiscono reato da parte didipendenti della pubblica amministrazione, giàesiste nel nostro ordinamento un quadro diriferimento preciso, peraltro, anche di recenteformazione. Voglio ricordare che è stata lalegge n. 190 del 2012 ad introdurre, nel corpodel decreto legislativo n. 165, vale a dire iltesto unico, per così dire, dell’ordinamento deidipendenti delle pubbliche amministrazioni, laformulazione dell’articolo 54-bis che, proprio,consente a chi effettua segnalazioni all’autoritàcompetente, di fatti illeciti o di condotteche abbiano rilevanza penale, di ricevereuna adeguata tutela e protezione. Come pureesiste, nel codice penale, l’articolo 361 cheobbliga il pubblico ufficiale che viene aconoscenza, nell’esercizio delle sue funzioni, difatti illeciti, di denunciare questi accadimentialla competente autorità giudiziaria.Dunque, esiste, da un lato, un sistema

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di protezione e, dall’altro, un sistema diobbligo che costituisce esso stesso unaforma, sia pure implicita, di protezione, daparte del segnalante. Si è voluto estenderel’ambito di questo sistema e ciò che èvenuto fuori, a nostro avviso, è qualcosadi assolutamente e decisamente negativo.La nostra è una critica serrata, ma è unacritica riferita ai dati oggettivi contenuti nelledisposizioni, a partire dall’articolo 1, dove,nell’ambito del procedimento disciplinare, alsegnalante si attribuisce, addirittura, un poteredi improcedibilità. Se io segnalante intendomantenere l’anonimato e la mia segnalazionecostituisce l’unico elemento di contestazioneposso decidere di bloccare quel procedimentodi contestazione per salvaguardare il mioanonimato, la protezione del mio anonimato;dunque, un potere dispositivo assoluto, da partedel segnalante, che può arrestare, addirittura,il procedimento per il quale ha prodotto lasegnalazione.Ancora, preoccupa e non poco l’estensionedel sistema di delazione, perché noi nonabbiamo altro termine se non questo, ancheai lavoratori e ai collaboratori delle impreseche forniscono beni e servizi alla pubblicaamministrazione, ma che non mutuano la naturapubblicistica rispetto a quella che è, invece, laconnotazione degli enti e delle amministrazionidei pubblici dipendenti, creando uno stranoibrido come figura e, soprattutto, alimentandoqueste pratiche che possono essere spessodettate anche da esigenze meno nobili, rispettoa quelle di perseguire fatti illeciti.Ancora, segnaliamo, sempre delle previsionidell’articolo 1, che per il mancato svolgimentodi attività di verifica e di analisi dellesegnalazioni, la sanzione che è prevista, e chepuò arrivare fino ad un importo significativodi 50.000 euro, viene erogata esclusivamentein base alle dimensioni dell’ente nel qualesi verifica l’accadimento, il fatto, e nongià in ragione della gravità del fatto o dellivello di responsabilità, come normalmentedovrebbe accadere in ossequio al principiodi proporzionalità della sanzione e di

ragionevolezza delle previsioni normative.Dunque, noi potremmo avere che un fatto dilievissima entità accaduto, per esempio, nelcomune di Roma, viene sanzionato in manieramolto più pesante di un altro fatto, ben piùgrave e anche portatore di maggiore danno neiriguardi della pubblica amministrazione, ma,che - poiché ha investito un piccolo comuneo un comune di dimensioni più contenute- giustifica l’applicazione di una sanzioneminore; quindi, una totale distonia rispetto aquelli che sono i principi che regolano il sistemasanzionatorio nel nostro ordinamento.Altro elemento assolutamente grave econtestabile è quello dell’inversione dell’oneredella prova, cioè, si presume la buonafede del segnalante e deve essere lapubblica amministrazione - se intende, poi,una volta manifestatasi la infondatezzadella segnalazione, procedere all’applicazionedella tenue sanzione disciplinare che èl’unica sanzione prevista da questa legge -,comunque, a farsi carico della dimostrazionedella mala fede e, dunque, dell’assenzadi buona fede; non basta, cioè, soltantoaccertare che la segnalazione non èveritiera, che la segnalazione non è fondata.L’infondatezza della segnalazione comportala sola applicazione di sanzioni di naturadisciplinare, essendovi una sorta di previsionedi buona fede del segnalante, e nei casidi malafede, quando, cioè, si accerta che,intenzionalmente, il segnalante ha reso unasegnalazione non veritiera, occorrerà attenderela conclusione, addirittura, di un procedimentopenale che stabilisca che questa intenzionalitàintegra anche gli estremi di un reato comequello della diffamazione o come quello diipotesi di reato analoghe con, dunque, lanecessità che trascorra un lasso di temponotevolissimo, a distanza dell’accertata econclamata infondatezza della segnalazione.Dunque, bisognerà, prima, celebrare il processoe, solo a conclusione del processo, l’unicaconseguenza che riguarderà il segnalanteche ha riferito una segnalazione mendace èche potrà essere applicata la sola sanzione

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disciplinare. Nel frattempo, però, il segnalantegode del sistema di protezione previsto dallanorma, che prevede la non licenziabilità, cheprevede la non trasferibilità, che prevedela non demansionabilità, quindi, in sostanzadi uno status privilegiato, pur in presenzadell’accertata infondatezza della segnalazioneresa. Si tratta di un assurdo che, francamente,non può che stimolare e non può che favorirepratiche peggiori e deteriori in questa materia.Tuttavia, anche l’articolo 2 che estende alsettore privato queste previsioni non è immuneda critiche e non è esente da censura.Innanzitutto, l’allargamento al settore privatodesta non poca preoccupazione; soprattuttoin un sistema come quello della nostranazione, che è connotato dalla presenzadi piccole e medie imprese, ma anchedi piccolissime aziende e che si fondasu uno spirito partecipativo e collaborativoall’interno dell’impresa, che è costituita daun nucleo ristretto di persone. Introducendoquesto elemento, con tutti gli strumenti diprotezione e con tutte le garanzie che sonostate indicate, noi andiamo ad alterare quellache è una connotazione fondamentale, che harappresentato anche il punto di forza del nostrosistema produttivo. E, per quanto riguardale segnalazioni che sono state compiute condolo o con colpa grave anche nel settoreprivato, sono previste solo ed esclusivamentesanzioni disciplinari. Anche qui, a carico deldatore di lavoro è posto l’onere di provare lamalafede del segnalante, cioè dell’autore di unasegnalazione manifestatasi del tutto infondata,come per la pubblica amministrazione. Quindi,la presunzione di buona fede assiste ilsegnalante anche quando sono stati condotti gliaccertamenti e le verifiche e si è stabilito chetutto quello che è indicato non risponde al vero.Abbiamo, poi, l’articolo 3 che, di fatto, eliminala protezione del segreto industriale, del segretodi ufficio, del segreto professionale e nondelinea quelle che sono le condotte preciserispetto alle quali queste eccezioni possonotrovare ingresso. Dunque, è una norma chefinisce, semplicemente, per eccitare le pulsioni

peggiori della delazione, che crea un sistemadi anonimato e di rete e che, soprattutto,nega un principio fondante dello Stato liberaleche è il principio di responsabilità. Occorreche ciascuno si assuma la responsabilità diquello che fa e delle proprie condotte, per cuianche la denuncia e la segnalazione devonoessere fatte in modo palese, fermo restandoche il nostro ordinamento, già oggi, forniscesufficienti garanzie di protezione, ma introdurreed estendere questo sistema della delazioneanonima rappresenta, davvero, uno scadimentopericolosissimo dello Stato di diritto (Applausidei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolodella Libertà-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata FrancescaBusinarolo. Ne ha facoltà.

FRANCESCA BUSINAROLO. Grazie,Presidente. Oggi è un giorno importante e saràuna bella notizia per tutti gli italiani sapereche quest’Aula approverà, e spero con la piùlarga maggioranza possibile, un provvedimentoche ha la finalità di prevenire tanti illeciti e,soprattutto, la corruzione. Lo spiego sempre,ma anche questa è un’occasione buona perripetere cos’è il whistleblowing, un termineinglese solo perché in italiano non c’è unatraduzione adatta. Più facilmente viene tradottocon spione, delatore, ma, in realtà, è unlavoratore del settore pubblico, e adesso anchedel settore privato, che denuncia, che decide disegnalare, e lo fa a discapito suo, perché finora,non essendoci nessuna tutela, queste personevenivano mobbizzate, venivano isolate, ed è unpeccato che finora queste persone non abbianoavuto una tutela adeguata, perché sono statedegli eroi, sostanzialmente, delle persone che lohanno fatto per coscienza, per senso civico.Un senso civico che dovrebbe prendere tuttii cittadini. È un lavoro che continueremo afare e porteremo avanti da domani, perché conquesta legge da domani non cambieranno lecose, ma le cambieremo se porteremo a tuttiil messaggio che denunciare e segnalare è un

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principio importante anche per la nostra cultura,anche per l’Italia. E lo faremo sapendo cheadesso dalla parte dei cittadini onesti ci saràuno strumento importante, una legge che lidifende, che li tutela e che sanziona quelliche, invece, vogliono fare del male, vogliono,sostanzialmente, ostacolare le buone pratichedi segnalare, di lottare contro la corruzione, diprevenire la corruzione. Però voglio dire chequesto traguardo di oggi, il voto di oggi, è ilrisultato di un lavoro di tante persone. Sì, c’èla mia prima firma a questo provvedimento,quindi è un provvedimento del MoVimento5 Stelle, che ha firmato in massa, tutti imiei colleghi hanno firmato questa propostadi legge all’inizio della legislatura, parliamodell’ottobre 2013; lo ha voluto, lo abbiamodepositato, lo abbiamo portato qui.Ma c’è una storia più bella, che riguardai cittadini, che riguarda le associazioni, cheriguarda persone che sono sconosciute ai più.E mi riferisco a Giorgio Fraschini, che saluto eringrazio per il suo lavoro, Davide Del Monte diTransparency International, Federico Anghelè,che è lì sopra e saluto, di Riparte il futuro(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle). Sì, Presidente, devo salutarli, perchéle associazioni hanno fatto tanto e hanno mossotante coscienze, soprattutto dei cittadini, concampagne di sensibilizzazione, con tantissimefirme che anche lei ha ricevuto. Lei, comeil Presidente Grasso, avete appoggiato questaproposta, e vi ringrazio. Abbiamo lavoratoanche con le forze all’interno di questoParlamento. Abbiamo collaborato, perché sonostate apportate anche delle migliorie, ed è grazieanche a loro se questa legge diventerà definitivaoggi.Quindi, è un lavoro concertato con tutti. Noisiamo entrati qui e ci definivamo portavoce,quindi sì, c’è la mia firma, ma, in realtà,ho portato qualcosa che hanno fatto altri.Ho insistito, ho rotto le scatole a destra ea sinistra. Ai miei colleghi spiegavo cos’era,un termine che ancora adesso faccio fatica aspiegare, perché è difficile. Quindi, veramente,da domani dobbiamo cominciare un percorso

di comunicazione importante per un messaggiopositivo e istruzioni per l’uso. Allora, questalegge sarà efficace da oggi, da domani, nelsettore pubblico e nel privato. Ci sarà untempo lungo nel quale dovrà entrare nell’usocomune, e di conseguenza vedremo che effettiha, positivi o negativi. Mi auguro positivi,probabilmente gli effetti li vedrà mio figlio, cheè nato in questo frangente, fatalità, e li vedrannoi nostri figli, perché, se l’America ha vistodopo vent’anni che effettivamente c’è stato unrisparmio incredibile nella lotta alla corruzione,e nel segnalare questi illeciti lo vedranno i nostrifigli, però da domani chi sarà responsabile perla prevenzione della corruzione e la trasparenzaavrà un onere in più e a queste persone dovremodare un occhio di riguardo.Nel privato so che sarà qualcosa che andremo amigliorare in futuro, perché è molto embrionale,però iniziamo anche a fare un percorso,anche lì, dove non c’era assolutamente nulla.Di conseguenza, sono contenta del risultatoraggiunto; so che chi vota a favore lofa convintamente, perché è uno strumentoimportante, ha capito quella che è la finalitàdi questo mezzo. Quanto a chi vota contro,so che gli elettori faranno le loro valutazioni,perché non è uno strumento di repressione; èuno strumento a costo zero e veramente, dopo,a ognuno le sue valutazioni, ma consiglio divotare a favore.È una legge positiva, una legge per i cittadini,una legge dei cittadini (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle), e, anche seè del MoVimento 5 Stelle, non è “manettara”,non è una cosa che va a discapito, ma vaassolutamente a favore dei lavoratori e deicittadini tutti.È un passo avanti, un passo avanti nella lottaalla corruzione, e, guardate, sono convintache con questa dichiarazione di voto avròconvinto tante altre persone che magari nonerano a favore, e dichiaro il voto favorevole delMoVimento 5 Stelle (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Saluto gli studenti e i docenti

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Atti Parlamentari — 20 — Camera dei Deputati

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del Convitto Nazionale “Giordano Bruno”di Maddaloni, in provincia di Caserta,che assistono ai nostri lavori dalle tribune(Applausi). Bene arrivati e bene arrivate a tutti.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Verini. Ne ha facoltà.

WALTER VERINI. Grazie, Presidente. Per ilnostro gruppo, in questi anni, la lotta allacorruzione è stata un faro, una bussola. Orasiamo quasi alla fine della legislatura ed èpossibile, anche su questo, tracciare qualchebilancio. Sono stati gli anni nei quali i Governi aguida PD e Parlamento, Governi e Parlamento,hanno colpito e rafforzato le pene per il voto discambio politico-mafioso…

PRESIDENTE. Colleghi, per favore.

WALTER VERINI. …e ripenalizzato il falsoin bilancio. È stato introdotto il reato diautoriciclaggio, sono state approvate normeimportanti contro gli ecoreati e le ecomafieo contro la piaga criminale del caporalato.Dopo anni di attesa sono legge il nuovo codiceantimafia e le nuove norme per rendere efficace,trasparente e produttivo il ritorno alla legalitànella gestione dei beni confiscati. L’aumentosostanziale dei tempi precedenti allo scattodella prescrizione per i reati contro la pubblicaamministrazione è stato un altro grande segnalein questo senso.Potremmo continuare ricordando riforme chepotranno far funzionare meglio l’azionepenale, come la riforma del codice o altriprovvedimenti. Vorrei solo citare due leggi,se così possiamo dire, di prevenzione, dicontrasto preventivo alla corruzione. Penso alnuovo codice degli appalti e penso alla riformadella pubblica amministrazione: sono due leggiimportanti, certamente migliorabili, perfettibili,ma che vanno nella direzione di semplificaree rendere meno opaco, meno discrezionale, equindi più trasparente, il percorso negli attidella pubblica amministrazione e i rapporticon i cittadini, che, lo dobbiamo ripetere, nonlo dobbiamo dimenticare mai, sono titolari di

diritti e di doveri, e non di favori.Certo, c’è ancora molto da fare, guaiad abbassare la guardia. Recenti rapportiinternazionali, autorevoli e attendibili, ci diconoche l’Italia deve ancora compiere passi in avantiper debellare la piaga della corruzione, chenon rappresenta soltanto una grave ferita eticae morale, ma anche un gravissimo freno allacrescita economica, al rispetto delle regole, delmerito e del bisogno dei cittadini, al rispettodelle regole di mercato. A farne le spesesono milioni e milioni di persone perbene,milioni di imprese che compiono ogni giorno ilproprio dovere. Ma, accanto ai rapporti e allestatistiche, pure importanti, a ricordarci comela lotta alla corruzione rimanga una priorità celo dicono anche cronache recenti, che hannovisto pericolose contiguità tra politica e affari,tra politica e criminalità.Penso alla Sicilia e penso al litoraleromano, a Ostia in particolare. E, a questoproposito, Presidente, mi sia consentito diaprire una parentesi: su quanto accaduto adOstia, sulla presenza di voto di scambio inquella realtà, c’è stata una interrogazioneparlamentare nelle scorse ore di una nostracollega, la deputata Morani che, nell’eserciziodelle sue prerogative, ha fatto giustamenteun’interrogazione al Ministro degli Interniche tutti noi idealmente sottoscriviamo.Bene, davanti a questo atto parlamentare ditrasparenza, c’è stata una reazione del solitodeputato Corsaro, che già aveva dato provedi antisemitismo (Applausi dei deputati delgruppo Partito Democratico), al quale dico:quelle parole dette contro la Morani dovrebberofarti provare vergogna! Chiedo, Presidente, chesiano sottoposte a un esame dell’Ufficio diPresidenza perché ritengo che ci siano tutti glielementi per censurare quelle parole che vannoben oltre le prerogative parlamentari.Ha ragione il Presidente Mattarella quandorichiama tutti al rispetto delle regole e dellalegalità e al lavoro incessante per diffondere lacultura della legalità. Ha ragione il presidentedell’ANAC, Cantone, quando richiama aproseguire su questa strada, anche con

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l’adozione di normative efficaci più stringentilegate alla regolamentazione dell’attività dellelobbies e alle norme per regolare correttamenteil conflitto di interesse.Allora, è in questo quadro che si colloca ilprovvedimento che voteremo tra poco. Noi,quando altre forze politiche hanno propostoquesta legge, che oggi rafforza e migliora normegià contenute nella “legge Severino”, nonabbiamo avuto pregiudiziali, abbiamo lavorato,come Democratici, per togliere dalla propostainiziale dei 5 Stelle aspetti che, secondonoi, erano sbagliati, quelli che incentivavanoil dilagare delle segnalazioni anonime, delledelazioni che spesso, come è noto, sonoinfondate, perché magari sono basate suinimicizie e rivalità personali negli uffici. Delresto, è lo stesso Cantone ad avvertirci chegran parte delle segnalazioni che vengono fatteoggi sulla base della legge del 2012, nasconoproprio da questo e non da fatti reali o fondati.Abbiamo, quindi, lavorato per rendere efficace,e non propagandistico, il provvedimento, pertogliere premialità o addirittura monetizzazionedelle segnalazioni; e ci mancherebbe! Abbiamolavorato per tutelare davvero la riservatezzadi chi segnala comportamenti e pratiche chepossono nascondere illeciti e reati, per tutelarela stabilità lavorativa di chi, con coraggio esenso civico, segnala cose per fare l’interessepubblico, della pubblica amministrazione, equindi abbiamo lavorato per evitare ritorsioni,demansionamenti, isolamenti nei confronti diqueste persone.La norma potrà certamente essere migliorata.Qualcuno ha rilevato che andrebbero previsteulteriori tutele nei confronti delle persone chesegnalano nel settore privato, per esempio, onei confronti, di converso, di persone oggettodi segnalazioni non supportate da fatti concreti.È possibile, ce lo dirà l’applicazione concretadi queste norme; certo è che già ora il codicepenale e civile offrono strumenti di tutela edi difesa per chi viene calunniato, diffamato,colpito ingiustamente nell’onorabilità.Insomma, si tratta di un provvedimento giusto esignificativo, come ha detto anche un testimone

di questa pratica di coraggio come AndreaFranzoso. Un provvedimento che votiamocon convinzione perché, come gruppo PD,siamo stati determinanti per renderlo unprovvedimento serio e cogliamo l’occasioneper auspicare, come ha già fatto in discussionegenerale il deputato Mattiello, che il Senatoriesca ad approvare in via definitiva la legge perla tutela di altri cittadini italiani che hanno ilcoraggio di denunciare mafia e criminalità, e miriferisco alla legge per la tutela dei testimoni digiustizia.Presidente, ho finito, però vorrei sottolineareinfine una cosa: nel percorso di questo atto, iovorrei sottolineare l’atteggiamento, lo stile, lasostanza, del gruppo del Partito Democratico.Intendiamo dire, come accennavamo all’inizio,che l’essere venuta, questa proposta dilegge, da un gruppo di opposizione comei 5 stelle, non ha impedito ai membridemocratici della Commissione lavoro edella Commissione giustizia di discutere,confrontarsi, polemizzare, proporre e votarecontenuti anche alternativi.Non ci siamo cioè opposti pregiudizialmenteal provvedimento solo perché è propostoda altri. Abbiamo contribuito sostanzialmentea renderlo migliore. È l’esatto oppostodell’atteggiamento tenuto dai gruppi diopposizione, troppo spesso in questi anni, anchedai colleghi dei Cinque Stelle, nei confrontidi tante leggi giuste, demonizzate non per ilcontenuto, ma in quanto sostenute dai Governia guida PD e dalla maggioranza, descrittisempre come l’impero del male. Noi possiamo - lo dico con umiltà - come tutti compiereerrori, votare leggi imperfette, ma abbiamolavorato in questi anni mossi da una bussolaquella dell’interesse del Paese e le battaglieper le regole, contro l’illegalità, la criminalità,la corruzione, sono state elementi centrali diquesto impegno. Lo abbiamo dimostrato anchein questa circostanza, con questa legge chevotiamo, convinti di approvare una cosa utileper il Paese (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

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PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

FLORIANA CASELLATO, Relatrice per la XICommissione. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Per un ringraziamento,immagino. Ne ha facoltà.

FLORIANA CASELLATO, Relatrice per la XICommissione. Grazie Presidente, come ha dettoil collega Verini, il testo di questa legge cheapproveremo oggi nasce da un’iniziativa delMoVimento 5 Stelle, a cui però si è affiancatauna proposta di legge molto interessante delPartito Democratico, che ha contribuito aportare a termine…

PRESIDENTE. Scusi, la devo fermare, se è unringraziamento…

FLORIANA CASELLATO, Relatrice per la XICommissione. Lo dicevo proprio per questo,perché ha avuto un percorso difficile, vorreiringraziare il Presidente del Senato, perchéanche al Senato ha avuto un percorso difficile,lei, Presidente della Camera, i presidenti dellaCommissione lavoro, Damiano, e la presidentedella Commissione giustizia, Ferranti, i colleghidelle due Commissioni, e tutti i funzionariche si sono impegnati in questo difficilepercorso. Un grazie anche ovviamente allacollega Businarolo (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle) che ci ha messotanta passione. Grazie a tutti.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 3365-B)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sulla proposta dilegge n. 3365-B: "Disposizioni per la tuteladegli autori di segnalazioni di reati o irregolaritàdi cui siano venuti a conoscenza nell'ambitodi un rapporto di lavoro pubblico o privato"(Approvata dalla Camera e modificata dal

Senato). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 11)(Applausi).

Seguito della discussione della proposta dilegge: Di Salvo ed altri: Disposizioni inmateria di modalità di pagamento delleretribuzioni ai lavoratori (A.C. 1041-A) (ore11,45).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione della proposta di leggen. 1041-A: Disposizioni in materia di modalitàdi pagamento delle retribuzioni ai lavoratori.Ricordo che nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione sulle linee generali e larelatrice e la rappresentante del Governo hannorinunciato ad intervenire in sede di replica.

(Esame degli articoli - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli della proposta di legge, nel testodella Commissione, e alle preposte emendativepresentate.Le Commissioni I (Affari costituzionali) e V(Bilancio) hanno espresso i prescritti pareri(Vedi l'allegato A), che sono in distribuzione.Avverto che fuori dalla seduta le proposteemendative, presentate dal gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista, sonostate ritirate.

(Esame dell'articolo 1 - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 1 e delle proposte emendative adesso presentate (Vedi l'allegato A). Ricordo chele proposte emendative presentate a tale articolosono state ritirate.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1.

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Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 12).

(Esame dell'articolo 2 - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 2 (Vedi l'allegato A), al quale nonsono state presentate proposte emendative.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 13).

(Esame dell'articolo 3 - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 3 e delle proposte emendative adesso presentate (Vedi l'allegato A). Ricordo chele proposte emendative presentate a tale articolosono state ritirate.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 14).

(Esame dell'articolo 4 - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esamedell'articolo 4 e delle proposte emendative adesso presentate (Vedi l'allegato A).Nessuno chiedendo di parlare, invito la relatricead esprimere il parere della Commissione.

VALENTINA PARIS, Relatrice. Sugliemendamenti 4.100 e 4.101 dellaCommissione, parere favorevole.

PRESIDENTE. Il Governo?

FRANCA BIONDELLI, Sottosegretaria diStato per il Lavoro e le politiche sociali.Presidente, parere conforme a quello espressodalla relatrice.

PRESIDENTE. Va bene. Colleghi, allora,siamo all’emendamento 4.100 dellaCommissione, i pareri sono favorevoli.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento4.100 della Commissione, pareri favorevoli. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 15).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamento4.101 della Commissione, pareri favorevoli. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 16).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 4, neltesto emendato. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 17).

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordinidel giorno presentati (Vedi l'allegato A). Senessuno chiede di intervenire per illustrare gliordini del giorno, invito la rappresentante delGoverno ad esprimere il parere.

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FRANCA BIONDELLI, Sottosegretaria diStato per il Lavoro e le politiche sociali.Sull’ordine del giorno n. 9/1041-A/1 Matarrelli,parere favorevole.Sull’ordine del giorno n. 9/1041-A/2 Pastorelli,favorevole con una riformulazione. Dopo leparole “al fine di” aggiungere le parole:“a valutare l’opportunità di”. Sull’ordinedel giorno n. 9/1041-A/3 Galgano, parerefavorevole. Sull’ordine del giorno n. 9/1041-A/4 Mucci, favorevole con una riformulazione.Dopo “imprese”, sopprimere le parole: “sullafunzionalità dei centri per l’impiego”, perché,confrontandomi anche con la relatrice, non èpiù nel testo. Sull’ordine del giorno n. 9/1041-A/5 Mazziotti Di Celso, parere favorevolecon una riformulazione. Dopo la parola “noti”,sopprimere le parole “a un anno dall’entrata invigore.”

PRESIDENTE. Sottosegretaria Biondelli, miscusi, mi dà qualche riferimento aggiuntivo?Quale paragrafo è?

FRANCA BIONDELLI, Sottosegretaria diStato per il Lavoro e le politiche sociali.“Impegna il Governo a rendere noti datisulle sanzioni pecuniarie comminate esull’ammontare derivante dal pagamento delletasse”. Quindi, si tratta di sopprimere: “a unanno dall’entrata in vigore”.

PRESIDENTE. Va bene, grazie.

FRANCA BIONDELLI, Sottosegretaria diStato per il Lavoro e le politiche sociali. Sugliordini del giorno n. 9/1041-A/6 Palese, n.9/1041-A/7 Zappulla, n. 9/1041-A/8 Nesi e n.9/1041-A/9 Marzano il parere è favorevole.

PRESIDENTE. Allora, ordine del giorno n.9/1041-A/1 Matarrelli, parere favorevole.Ordine del giorno n. 9/1041-A/2 Pastorelli, conuna riformulazione. Accetta la riformulazionePastorelli? Sì, l’accetta.Ordine del giorno n. 9/1041-A/3 Galgano,parere favorevole.

Ordine del giorno n. 9/1041-A/4 Mucci: c’è unariformulazione. Deputata? Va bene.Ordine del giorno n. 9/1041-A/5 Mazziotti DiCelso, c’è una riformulazione: va benissimo.Sugli ordini del giorno n. 9/1041-A/6 Palese, n.9/1041-A/7 Zappulla, n. 9/1041-A/8 Nesi e n.9/1041-A/9 Marzano, parere favorevole.È così esaurito l’esame degli ordini del giornopresentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Corsaro. Non è in Aula e, allora,andiamo avanti. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Mucci. Ne hafacoltà.

MARA MUCCI. Grazie, Presidente. Ciapprestiamo a votare un provvedimento diestrema importanza che introduce un tassellonelle misure a tutela dei lavoratori chepotrebbero completarsi anche con la revisionedella disciplina del lavoro accessorio, grazieanche all’unanime lavoro delle forze politiche.Condividiamo gli obiettivi del testo in esame,che intende assicurare l’esatto pagamento delleretribuzioni dovute ai lavoratori subordinati edai collaboratori. Ci troviamo di fronte ad unanorma che ci darà la possibilità di assicurarela tracciabilità dei pagamenti delle retribuzioni,efficace mezzo di contrasto della pratica diffusadi non corrispondere interamente ai lavoratoriquanto indicato nel prospetto di paga e questoè il tema fondamentale. Pertanto, abbiamo unamaggiore tracciabilità dei pagamenti, perché èdel tutto evidente che ci sono dei lavoratori che,a fronte di una busta paga, sono costretti a darein contanti una parte della propria retribuzionee, quindi, percepiscono, di fatto, meno diquello che dovrebbero percepire e indicatoin busta paga. Apprezziamo quanto vienepuntualizzato nel provvedimento in meritoalla corresponsione di retribuzioni conformiintroducendo l’obbligo per il datore di lavoro di

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bonifico sul conto identificato dal codice IBANindicato, appunto, dal lavoratore. Dunque,pagamento in contanti presso lo sportellobancario o postale ed emissione di un assegnoconsegnato direttamente al lavoratore o, incaso di un comprovato impedimento, a unsuo delegato. Quindi, piena tracciabilità deipagamenti.Si tratta di uno strumento utile resosi necessarionegli ultimi anni dal momento che ci consentedi rafforzare, in modo significativo, i presidiordinamentali a tutela dei lavoratori. Standoa quanto già specificato in Commissione, glieventuali costi da sostenere per assicurarel’effettiva ed esatta corresponsione dellaretribuzione sarebbero ampiamente compensati - e questo è un altro dato positivo - daibenefici derivanti, appunto, dalla repressionedi condotte gravi ai danni dei lavoratori oche ricevono retribuzioni inferiori a quelleindicate, come già detto, in busta paga.Di rilievo vi è poi la precisazione che lafirma in busta paga apposta dal lavoratorenon costituisce prova dell’avvenuto pagamentodella retribuzione e, quindi, serve un pagamentotracciato. Infatti, anche recenti pronuncegiurisprudenziali confermano che la mera firmadella busta paga da parte del lavoratorenon costituisce prova dell’avvenuto pagamentodella retribuzione a favore del lavoratore stesso.La firma per ricevuta del dipendente puòperaltro costituire elemento da valutare ai finidella prova dell’adempimento.Concludo, Presidente, esprimendo il nostrosincero apprezzamento rispetto ai contenuti deltesto in votazione, che è un passo in piùsicuramente dal punto vista dalla tracciabilitàe che costituisce uno strumento rilevante atutela dei lavoratori. Per questo ribadisco ilvoto favorevole della componente Civici eInnovatori su un provvedimento di estremaimportanza che affronta una problematica digrande rilievo che esiste e che non dobbiamofingere che in questo Paese non esista,soprattutto in alcune parti del nostro Paesedove i lavoratori non sono tutelati (Applausi deideputati del gruppo Misto-Civici e Innovatori

per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato WalterRizzetto. Il deputato Rizzetto non è in Aula. Hachiesto di parlare per dichiarazione di voto ildeputato Mario Sberna. Ne ha facoltà.

MARIO SBERNA. Grazie, signora Presidente.Questa proposta di legge avrebbe dovuto essereapprovata, come richiesto dal Presidente dellaXI Commissione, in sede legislativa. Si trattadi uno strumento, quello della legislativa, dettoincidentalmente, che il Parlamento usa troppopoco e che potrebbe portare, se correttamenteutilizzato, a una produzione legislativa miglioree più rapida, in particolare per provvedimentiche non presentano, come questo, criticitàpolitiche - tra i gruppi intendo - e che peròpossono essere molto significative nel concretovivere dei cittadini. Non essendo stato possibilel’utilizzo dello strumento della Commissionein sede legislativa, appare comunque giustovotare questo provvedimento come giunto inAula e modificato rispetto al testo originaleper adempiere alla richiesta della Commissionebilancio.Sappiamo bene che questo provvedimento,come molti altri, non avrà molte possibilitàdi essere approvato in via definitiva dall’altroramo del Parlamento, stante ormai lavicinissima fine della legislatura tormentata cheabbiamo vissuto. Ma non si tratta di un votoinutile quello di oggi. Il prossimo Parlamento,infatti, se vorrà potrà utilizzare il lavoro giàfatto per procedere a una rapida approvazionedi una legge analoga. Inoltre, il voto dellaCamera sancisce quello che è un principio chedovrebbe essere del tutto ovvio e scontato maa quanto pare non lo è: il lavoro va pagato ilgiusto e va pagato in modo regolare. Il datoredi lavoro, che è sempre la parte più forte, nonpuò imporre, a pena del licenziamento o dellanon assunzione, alla parte più debole, che èsempre quella del lavoratore, accordi e pattileonini che lo costringano ad accettare una pagapiù bassa o anche che non corrisponde del tutto

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correttamente a quanto indicato e che non siarintracciabile.Si tratta di una garanzia non tanto per lo Stato,che si vede comunque privato di una partedell’imponibile, quanto, appunto, soprattuttoper il lavoratore, il quale spesso si trova adichiarare di avere percepito una cifra, quellain busta, superiore a quanto incassato davveroo, comunque, con una parte in nero che nonpotrà mai essere sicura, dato che il datoredi lavoro potrebbe anche decidere di tagliarequesta parte di stipendio non documentabile innessun modo dal lavoratore stesso. La propostadi legge in discussione, infine, non può certoessere considerata contro i datori di lavoro, nonsolo per l’ovvia regola che chi rispetta la leggenon ha da temere la legge ma anche perché lepene pecuniarie che vengono previste qui sonoattentamente graduate per evitare condannespropositate e, quindi, ingiuste per eventualimancanze non gravi o meno gravi.Dunque, il gruppo Democrazia Solidale - Centro Democratico voterà a favore sullaproposta di legge in discussione, sperando che,in questa o nella prossima legislatura, si arriviall’approvazione definitiva di una legge che,assieme a varie altre, potrebbe fornire nuovegaranzie ai lavoratori, non sottoponendo, nelcontempo, i datori di lavoro a condanne pesantiche potrebbero ottenere lo scopo opposto aquello previsto dalla legge stessa (Applausidei deputati del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato RobertoSimonetti. Ne ha facoltà.

ROBERTO SIMONETTI. Grazie, Presidente.Intervengo solo per confermare il nostro votofavorevole su una proposta di legge che riempieun tassello ma che, purtroppo, non può estirparecompletamente il fenomeno che soggiace aquesta problematica. Vi saranno probabilmentedelle incombenze aggiuntive per i datori dilavoro. Spero che, nella verifica del prosieguodell’attuazione di questa proposta di legge,

si possa poi venire incontro anche a questeulteriori incombenze che ovviamente le impresedovranno subire.Quindi, preannuncio il voto favorevole delgruppo della Lega Nord.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Marotta. Ne hafacoltà.

ANTONIO MAROTTA. Grazie, signoraPresidente. Si tratta di un provvedimentoche intende introdurre la semplificazione delpagamento della retribuzione del lavoratore daparte del datore di lavoro. La proposta di leggeintende offrire anche elementi di trasparenzanella corresponsione della retribuzione, inmodo da tutelare in modo pieno il lavoratore.L’articolo 1 della proposta di legge individuatre forme di pagamento della retribuzione dellavoratore: l’emissione dell’assegno, l’utilizzodel contante presso un istituto di creditoo presso un ufficio postale, la possibilitàdi versamento direttamente sul conto dellavoratore. Dunque, una proposta auspicataquesta, tale da introdurre nell’ordinamento, inmodo e in forma semplificata, principi chedevono essere adottati da tutti i datori dilavoro in modo da garantire il rispetto dellavoratore e delle sue prestazioni. La misuraprevista quindi agisce in termini preventivi,introducendo vincoli precisi ma snelli per ildatore di lavoro che non viene appesantitonel pagamento della retribuzione ed offre, alcontempo, un importante strumento per la tuteladel lavoratore, in modo da garantire la suaretribuzione in modo certo. Si evitano in questomodo forme di sfruttamento a garanzia di coloroche svolgono un’attività lavorativa spesso incondizioni difficili e precarie e che talvolta sonocostretti ad accettare una retribuzione inferiorea quanto previsto nella busta paga.Questa proposta di legge intende assicurare,dunque, un principio di legalità che dovrebbeoperare in qualsiasi rapporto di lavoro, evitandoaltresì il ripetersi di fenomeni che gravanoin modo negativo sul corretto esercizio

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del medesimo. Un diritto come quello allaretribuzione giusta ed equa deve essere unpilastro del nostro ordinamento. Tale propositoè proprio sancito e sottolineato nell’articolo36 della Carta costituzionale che prevede che“il lavoratore ha diritto ad una retribuzioneproporzionata alla qualità e quantità del suolavoro”. Quindi, non si devono ammetterecondizioni discriminatorie sotto questo profiloe l’intervento normativo proposto va nelladirezione auspicata, in modo da rendere efficacile tutele nei confronti del lavoratore a cui si devericonoscere l’effettività dei suoi diritti. Si trattadi una proposta di legge, pertanto, che sanciscein modo chiaro quei principi fondamentalidi rispetto della condizione lavorativa chedeve essere sempre tutelata e salvaguardata, inmodo da offrire al lavoratore una condizionepersonale e retributiva giusta ed equa. Intale ottica noi voteremo favorevolmente suquesto provvedimento (Applausi dei deputatidel gruppo Alternativa Popolare-Centristi perl’Europa-NCD).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato GiuseppeZappulla. Ne ha facoltà.

GIUSEPPE ZAPPULLA. Signor Presidente eonorevoli colleghi, quello che stiamo per…Signora Presidente e onorevole colleghi…

PRESIDENTE. Grazie, grazie, apprezzo losforzo.

GIUSEPPE ZAPPULLA. Credo che siadoveroso, oltre che piacevole, Presidente.Quello che stiamo per votare è unprovvedimento che affronta una materia moltoseria e delicata, quella dei diritti violati enegati nel variegato mondo del lavoro, unaproblematica che colpisce tantissimi lavoratorie tantissime lavoratrici in diversi settori, main particolare in quelli dove maggiore è laprecarietà, dove vigono contratti a tempodeterminato, dove è minore la presenza, ahimè,e il ruolo del sindacato.

È infatti noto a tutti che, in molte realtàaziendali, i datori di lavoro, sotto il ricattodel licenziamento, del mancato rinnovo delcontratto o anche solo del trasferimento in altree più disagiate unità produttive, corrispondonouna retribuzione inferiore ai minimi fissatidalla contrattazione collettiva nazionale edagli integrativi territoriali o aziendali. Questicomportamenti sono, certo, odiosi in sé, madiventano gravissimi e inaccettabili quandoavvengono imponendo al lavoratore di firmarela busta paga dalla quale risulta una retribuzionesuperiore e in linea, appunto, con i contratti.Stiamo parlando di una pratica, purtroppo,molto diffusa, che non solo arreca un palesedanno economico al lavoratore, ma lede e minala stessa dignità professionale e umana dellavoratore, una condizione inaccettabile di verae propria libertà sospesa dentro il mondo dellavoro e nella società, in cui apparentemente,invece, tutto sembra funzionare e muoversinel rispetto delle regole e del contratto.Viene violato, in buona sostanza, un dirittocontrattuale, ma al contempo anche un dirittocostituzionale, una sacrosanta aspirazione avedere rispettato il proprio lavoro e la propriadignità.Spesso, solo dopo l’interruzione del rapporto dilavoro il lavoratore e la lavoratrice denunzia,ma come è facilmente intuibile, talvolta nonsi riesce a dimostrare le violazioni, ancheperché accade purtroppo non raramente, caricolleghi, che al lavoratore viene consegnato unassegno con la retribuzione giusta, ma gli vieneimposto di ritornare in liquido parte della stessacifra. Trattasi, come sappiamo bene, di verae propria estorsione e appropriazione indebita,ma, ahimè, spesso accade così. Per carità, al finedi evitare inutili levate di scudi, è chiaro chenon riguarda l’intero sistema delle imprese, mauna parte sì, e anche fosse, consentitemi di dire,una sola azienda, sono atti e comportamentigravissimi, inaccettabili, da contrastare e dacombattere.Ma, diciamoci la verità fino in fondo, non esistein un mercato del lavoro così insidioso, conuna crisi economica e occupazionale ancora

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grave e pesante, in particolare nelle aree delMeridione, una ricetta e una panacea in gradodi garantire la soluzione. Certo, in primo luogooccorre rilanciare con grande intelligenza ein modo oculato un piano nazionale per losviluppo e il lavoro, perché è del tutto evidenteche più disoccupazione c’è, più paura c’è diperdere il lavoro e più è ricattabile e deboleil lavoratore ed è a nostro avviso evidente chesu questo terreno, mi sia consentito, sul lavoroche manca, su quello che non c’è, sul gravestato della disoccupazione rimane più gravel’inadeguatezza delle politiche del Governo.La si smetta, inoltre, e lo dico a quanti inquesti anni e negli ultimi mesi si sono dilettatiin materia di attacco frontale più o menosubdolo al ruolo del sindacato nella società e neiluoghi di lavoro. Il sindacato, guardate, comela politica e come tutti noi, deve fare i contiquotidianamente con la crisi di legittimazione,il sindacato deve misurarsi con i cambiamenticontinui del mercato del lavoro ed essere ingrado di rappresentare i nuovi lavori e le nuovetipologie di lavoro; anche per loro il problemadel rinnovamento, ma, ciò detto, quello delsindacato rimane un ruolo fondamentale nellasocietà, nella democrazia del nostro Paese,nelle imprese, per tentare di garantire i dirittifondamentali.C’è bisogno, infine, di uscire dall’ormaiinsopportabile equivoco tra flessibilità eprecarietà: la flessibilità si applica agli impianti,alle produzioni, ai servizi, agli orari e sicontratta con l’organizzazione sindacale e, inmolti casi, è utile e necessaria; la precarietà èaltro, è non avere alcuna certezza del propriodomani, il futuro professionale, lavorativo,retributivo, con le inevitabili conseguenze negliequilibri personali e familiari. Spesso chi èprecario nel lavoro lo è anche nella vita,financo nei rapporti affettivi; più precarietàesiste e insiste, più il lavoratore è precario,più è debole, più è esposto ai ricatti, piùcon il cuore in lacrime e la dignità laceratasi presta a firmare buste paga gonfiate e atacere per paura. E lo dico ai cultori dellericette liberiste: non è comprimendo i diritti

del lavoratore, tagliando qua e là qualche tutelae garanzia, lasciando fare al dio mercato, chesi crea sviluppo e lavoro; il sistema delleimprese ha bisogno d’altro, di essere piùcompetitive sul terreno della qualità dei prodottie dei servizi, della innovazione continua,delle infrastrutture materiali e immateriali, dipolitiche del credito, di debellare la corruzioneancora purtroppo dilagante. Ecco perché il JobsAct ha sostanzialmente fallito, mi sia consentito,perché in fondo puntava a scambiare i dirittidei lavoratori con più occupazione, e i fattidimostrano, e hanno dimostrato, che non èquesta la strada.Ciò detto - e finisco -, è chiaro che ognistrumento, pur parziale, può essere utilea contrastare pratiche odiose di violazionedei diritti dei lavoratori e delle persone.Questo provvedimento cerca di affrontareun segmento piccolo, ma significativo, diquesto mosaico necessario e indispensabiledi interventi economici, culturali e sociali;cerca di rendere rintracciabile il pagamentodelle retribuzioni attraverso gli istituti bancarie gli uffici postali o con assegni, un modosemplice, ma, speriamo, trasparente ed efficace,per ridurre le violazioni. Era, certo, a nostroavviso e a mio avviso necessario, rafforzareulteriormente il sistema dei controlli, fissarescadenze precise per la consegna della bustapaga, mettere in sintonia questo provvedimentocon un altro che, allo stato, giace al Senato.Tuttavia, pur non nascondendo i limiti oggettividel provvedimento, ma ritenendolo ugualmenteun piccolo, ma utile, passo avanti nel tentativodi tutelare i diritti elementari delle lavoratricie dei lavoratori, apprezzando peraltro la serietàdell’impegno che l’intera Commissione hamesso in questo provvedimento, dichiaro,a nome del gruppo Articolo 1-MDP, ilvoto favorevole (Applausi dei deputati delgruppo Articolo 1-Movimento Democratico eProgressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata RenataPolverini. Ne ha facoltà.

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RENATA POLVERINI. Sì, grazie, Presidente,sono qui per rappresentare la presidenza dellaCommissione e quindi interverrò anche peril mio gruppo dai banchi del Comitato deinove. Intanto ringrazio lei e ringrazio ilsottosegretario, i colleghi, perché, ancora unavolta, arriviamo con un provvedimento dallaCommissione lavoro che sarà votato senza,come dire, isterismi d’Aula, ai quali moltospesso assistiamo rispetto ad altre grandiquestioni.Questo è un provvedimento che appare piccolonella sua portata, ma che invece potràrisolvere un problema molto grave per tuttiquei lavoratori e tutte quelle lavoratrici che,ancora negli anni 2000, si trovano costretti asottoscrivere una busta paga, per poi percepireun reddito di gran lunga inferiore a quantodichiarato dal datore di lavoro. Purtroppo è unaprassi assai discussa, abbiamo visto un recentecaso di cronaca, che conferma, purtroppo, chequesta prassi ancora è consolidata nel Paese,e addirittura qualcuno si trova costretto, primadi essere assunto, a garantire questa prassiproprio sotto la minaccia non soltanto del futurolicenziamento, ma addirittura della mancataassunzione.Ieri, con la Presidente, abbiamo discussodelle tante cose, delle tante norme cheabbiamo in qualche modo messo in campo inquesta legislatura, che vanno nella direzionedi risolvere problemi che le donne vivonoancora nel nostro Paese. Vorrei dire, purtroppo,che anche in questo caso probabilmente lamaggioranza dei lavoratori che sono costretti asottoscrivere queste buste paga, molto spesso,sono donne, perché impegnate in lavori precari,perché impegnate in settori dove i datoridi lavoro, magari, non rientrano proprio inquell’etica che, invece, tante imprese nel nostroPaese ormai hanno. Quindi, ci auguriamo chequesto possa andare anche in quella direzione.Del resto, in questa norma - ringrazio lapromotrice, la collega Di Salvo, ma l’abbiamosottoscritta in tanti in Commissione lavoro - si dice semplicemente che il datore di

lavoro deve versare lo stipendio, facendosidare dal dipendente il codice IBAN e, cioè,il conto corrente bancario oppure postale. Manoi sappiamo perfettamente che, nella maggiorparte dei casi - lo voglio dire perché cisono anche tante imprese oneste in questoPaese e tanti datori di lavoro onesti chestanno nelle regole -, oramai, quando si chiedela documentazione per essere assunto, quasisempre, c’è anche la richiesta da parte delleimprese dell’IBAN; poi, ci sarà qualcuna che,magari, ritiene anche questo un appesantimentoburocratico, e cercheremo sicuramente dievitare che lo sia.Quindi, è una norma molto semplice, chetenta di risolvere un problema grave, che,probabilmente, non risolverà. Ieri qualchecollega in discussione generale diceva: magarici sarà qualche datore di lavoro che verseràlo stipendio in banca per, poi, farsi restituireuna parte in contanti. Fino a questo puntoio non credo che la norma può andare:sicuramente i controlli possono andare inquella direzione. Quindi, probabilmente, nonlo risolverà definitivamente, perché questo èun problema di cultura, di legalità e, quindi,sicuramente debbono intervenire altri fattori.È chiaro che, dietro a questa firma che vienerichiesta ai lavoratori o alle lavoratrici, cisono dei reati molto gravi, che vanno, comeè stato già detto, dall’appropriazione indebitaall’estorsione, ma, soprattutto, c’è la dignità deilavoratori che viene messa quotidianamente indiscussione.Devo dire che noi di Forza Italia votiamoconvintamente questa proposta di legge, chevede anche la sottoscritta fra i sottoscrittori;lo facciamo anche perché abbiamo audito tuttele maggiori associazioni di rappresentanza delmondo del lavoro e, quindi, dei lavoratori edelle imprese e tutti si sono detti favorevolia questo tipo di pratica. Quindi, quandoc’è un’impresa, un’associazione che rispettai contratti nazionali, che mette al centro illavoro in quella che è l’attività di impresa,anche un provvedimento come questo va nellagiusta direzione; e va nella giusta direzione

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Atti Parlamentari — 30 — Camera dei Deputati

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perché chi utilizza questa prassi non soltantolede quotidianamente la dignità del lavoratore,ma crea anche una concorrenza assolutamentesleale nei confronti di quell’impresa, di quelnegozio, magari, a fianco che, invece, rispetta leleggi. Quindi, per tutte queste ragioni, annuncioil voto favorevole del gruppo di Forza Italia(Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Ciprini. Ne hafacoltà.

TIZIANA CIPRINI. Grazie, Presidente.Voteremo favorevolmente a questa propostadi legge che mira a superare la diffusaprassi adottata da diversi datori di lavoro,evidentemente scorretti, che, sotto il ricattodel licenziamento e della mancata assunzione,corrispondono ai lavoratori una retribuzioneinferiore ai minimi fissati dalla contrattazionecollettiva, facendo loro firmare una busta pagacon la quale, invece, è attestato il pagamento diuna retribuzione regolare.Particolare apprezzamento per il testo uscitodalla Commissione, laddove si prevede, oltre alpagamento tramite bonifico con IBAN indicatodal lavoratore, anche il pagamento in contantipresso lo sportello bancario o postale indicatodal datore di lavoro o tramite assegno. Quindi,è una proposta di buonsenso che ci auguriamonon vada a gravare di ulteriori adempimenti illavoro dei datori di lavoro onesti allo scopo dicolpire quelli disonesti.Oltre alla tracciabilità e alla modalità dellaretribuzione, inviteremmo la maggioranzaanche ad occuparsi celermente del tema dellaquantità e della qualità delle retribuzionistesse. Mi riferisco ai provvedimenti sul salariominimo per i lavoratori dipendenti ancora fermiin discussione in Commissione lavoro o a quellisull’equo compenso per i professionisti, siaordinistici che non, che ancora non vedono laluce.Vorrei ricordare che avere in Italia iprofessionisti peggio pagati in Europa non è

un vanto, come il Ministero dello sviluppoeconomico affermava qualche tempo fa nellabrochure “Investi in Italy”, allo scopo di attrarregli investitori stranieri, ma è una vergogna. Saràun caso, poi, che 125 mila italiani, soprattuttogiovani, sono espatriati all’estero nel 2016per mancanza di opportunità occupazionali. Leregioni italiane della fuga non sono solo quelledel sud, ma, in primis, sono quelle del nord,quindi Lombardia e Veneto in testa; per nonparlare, poi, dei recentissimi dati sul divarioretributivo tra uomo e donna, che colloca l’Italiaal centoventisettesimo posto dietro Burundi,Bolivia, Mozambico, Kazakistan, Mongolia,Uruguay, Perù. Per ridurre poi questo tema - il divario retributivo di genere - e favorirela partecipazione, ad esempio, delle donne nelmondo del lavoro ho presentato in questi giorniproprio una proposta di legge apposita.Quindi, dinnanzi a questo quadro, non vi basteràuna piccola legge di buonsenso, approvata,tra l’altro, in un ramo della Camera a finelegislatura, a lucidarvi l’immagine agli occhidei lavoratori in vista delle elezioni nazionalidel 2018, perché troppi sono stati i dannifatti nel mercato del lavoro in questi annicon il Jobs Act, che ha fatto credere ailavoratori garantiti di essere loro l’anomaliadel sistema da rimuovere. Jobs Act che staportando, tra l’altro, a compimento quelloche era il sogno proibito del capitalismoneoliberista, cioè quello di avere a disposizioneuna manodopera on demand, a richiesta diconsumo, in cui il lavoratore è trattato peggio diuna merce: almeno sopra gli scatoloni c’è scritto“maneggiare con cura”!Quindi, il modello a cui ci sta portando il JobsAct è proprio quello della qui della gig economy,dell’economia dei lavoretti, con i gig worker,cioè i lavoratori che sono stati trasformatiin “lavoratoretti”, i lavoratori occasionali, achiamata - infatti, adesso è boom di contrattia chiamata, guarda caso -, a cui corrispondonochiaramente anche le paghette. Quindi nonpiù paghe, ma paghette: infatti, adesso conil contratto “a fregature crescenti” è possibiledisfarsi dei lavoratori in esubero pagando loro

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Atti Parlamentari — 31 — Camera dei Deputati

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l’indennità di licenziamento ed è possibilecontrollarli a distanza, cioè geolocalizzarli,esattamente come avviene con i pacchi postali.Senza, poi, considerare che il Jobs Act deilavoratori autonomi è andato a creare una zonagrigia, un nuovo ibrido di lavoratori, a metàtra autonomo e dipendente, fatta apposta questazona grigia per inquadrare evidentemente ilavoratori, i gig worker.Quindi, in conclusione, qui serve avere per ilPaese una visione e un programma di medio-lungo termine, per l’Italia, e noi del MoVimento5 Stelle, nei fatti, siamo l’unica forza politicaad avercelo questo programma: infatti, permezzo della nostra ricerca previsionale “Lavoro2025. Come evolverà il lavoro nel prossimodecennio”, condotta, tra l’altro, con l’ausilio diundici massimi esperti della materia, abbiamoindividuato quali sono i settori sui qualiinvestire per creare opportunità occupazionalie quali sono i lavori emergenti. Voi invece, lamaggioranza invece, il Governo invece, non faaltro che brancolare nel buio, tra nuovi bonus emancette temporanee, nella speranza di vincereil bonus elezioni, anche grazie all’ausilio diuna legge elettorale truccata. Quindi, a voi caricolleghi, lasciamo i bonus, a noi riserviamola fiducia degli italiani e il futuro del Paese(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Di Salvo. Neha facoltà.

TITTI DI SALVO. Grazie, Presidente. Ioprendo la parola per dichiarare il voto afavore del mio gruppo parlamentare, del PartitoDemocratico, con grande piacere. A lugliodel 2015, Paola Clemente, una bracciante,ad Andria, mentre raccoglieva l’uva, è mortadi fatica: dopo c’è stata la legge contro ilcaporalato, c’è stata anche un’inchiesta che haindagato sulla situazione in cui Paola Clementeed altre persone vivevano in quell’acinellaturadell’uva. E quell’indagine ha, tra le altre cose,verificato che uno degli abusi che veniva

commesso ai danni di Paola e di altre personeera quello di cui parliamo oggi, cioè, di unabusta paga regolarmente compilata, ma conuna retribuzione in contanti molto inferiore aquanto la busta paga definiva e diceva. Dovesuccede, questo abuso, dove viene perpetrato?Guardate, ovunque in Italia, in tutti i settoriproduttivi; avviene a Tortona, che è in provinciadi Alessandria, avviene a Lecce, avviene aReggio Calabria, a Palermo, avviene a Prato; èavvenuto ad Agrigento due giorni fa, come lacronaca che ha ricordato l’onorevole Polverinici dice, commesso da un albergatore candidatoper una forza politica nelle elezioni regionalidella Sicilia, avviene ovunque e avviene in tuttii settori produttivi. Ma noi, in realtà, abbiamosoltanto il sentore, la consapevolezza di quegliabusi quando vengono scoperti, quando cioèi lavoratori e le lavoratrici sfidano la paura,la loro paura di perdere il posto di lavoro edenunciano e a questo punto si attivano leindagini faticose della magistratura che nonha le prove a dimostrazione di questi fatti.Quindi, in realtà, noi parliamo di un abuso cheè nell’esperienza di tutti noi, che è largamentediffuso intorno a noi, lo ripeto, intorno a noi,e sappiamo che le prove di quella dimensioneci sono, ma che la dimensione è ancora molto,molto più grande.In che cosa consiste? Intanto, è un reatodi estorsione, lo dice la legge; la Corte diCassazione ha inserito l’abuso della bustapaga falsa tra i reati di estorsione; non èquesto che mancava nell’ordinamento, cioè ilriconoscimento del fatto che si trattasse di unreato. Ma che cosa succede concretamente? Cheuna persona viene assunta in alcune situazionie, magari, proprio al momento dell’assunzione,glielo si dice già prima, si precisa: guarda,ti pagherò meno di quanto ci sarà scrittosulla busta paga, lo farò in contanti, o così onon c’è il lavoro. Succede, cioè, che vengonosvuotati gli strumenti che il diritto del lavoroe la contrattazione collettiva hanno creato perdifendersi da un arbitrio e per riequilibrarerapporti che non sono uguali; non è lo stessoil rapporto di forza tra chi dà il lavoro

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e chi lavora. La necessità di riequilibrarequesta differenza di poteri, perché non cisia arbitrio, è stata consegnata dal diritto dellavoro alla contrattazione collettiva e, dunque,parliamo di atti diffusi ovunque, che svuotanola contrattazione collettiva, svuotano il dirittodel lavoro e lo fanno nei settori soprattutto piùscoperti dal sindacato, dalla presenza sindacale,lo fanno con un consenso generalizzato, ampio - perché se no non si capirebbe -, legato a paurae a difficoltà che conosciamo.E la seconda faccia di questa medaglia sonoi contratti pirata, perché, sì, ci sono tanticontratti pirata, ce lo dice il CNEL, che dannoretribuzioni, che fanno accordi collettivi percontratti e salari molto più bassi di quanto lacontrattazione collettiva dovrebbe realizzare eanche questa è un’altra frontiera.Ma in che cosa consiste la legge? Consistein una cosa molto semplice; è fatta di quattroarticoli e dice che la retribuzione può essereversata ai lavoratori e alle lavoratrici in moltimodi, ma non in contanti, cioè deve esseretracciabile, e dice che la firma sulla bustapaga che, eventualmente, il lavoratore o lalavoratrice mettessero non vale come prova adiscarico di chi ha commesso l’abuso. Diceuna cosa che possiamo fare, oggi, perchéla tecnologia aiuta a incrociare i dati, aiutala trasparenza, consente la tracciabilità; lamodernità e i diritti possono stare insieme anchegrazie alla tecnologia, riflessione importante.È la proposta di legge che arriva qui e chevotiamo oggi, con modifiche rispetto al testooriginario che ho presentato; ringrazio tuttiquelli e tutte quelle che l’hanno firmato, del miogruppo parlamentare, ma anche di altri gruppi,perché con la relatrice, l’onorevole Paris, conun grande lavoro, abbiamo raccolto anche leobiezioni, le perplessità che venivano, in modoche fosse una legge semplice, immediatamentespendibile.Perché l’abbiamo fatta? Perché tutelare ladignità e il valore del lavoro non è un dettaglio,scusate la banalità, ma è un valore, è una scelta;definire norme che impediscano l’arbitrio esostengano la contrattazione collettiva e il

diritto del lavoro che c’è, è una scelta edè un valore, come abbiamo fatto con ledimissioni in bianco - ricordo all’onorevoleCiprini che il MoVimento 5 Stelle votò controla legge contro le dimissioni in bianco -; comeabbiamo fatto con la scelta della legge controil caporalato; come abbiamo fatto scegliendo ilrapporto di lavoro a tempo indeterminato nelJobs Act, nella decontribuzione, nella riduzionedell’IRAP come centro fondamentale dellascelta, che noi vogliamo definire, di un modellodi sviluppo in cui la precarietà è bandita.Diritti del lavoro e delle persone, sostegno allacontrattazione collettiva, ma, anche, lasciatemidire, aiuto alle imprese sane, perché chi compiequell’abuso lede la dignità delle persone, mafa una cosa in più, fa concorrenza sleale alleimprese sane, e quelle che abbiamo sentitonelle audizioni, nei rapporti che abbiamo avutocondividevano questo punto.Naturalmente, sono aperte importanti, nuovefrontiere della precarietà, lo ripeto, ci sononuove frontiere della precarietà, penso allagig economy, qualcuno prima la citava, e noisiamo profondamente impegnati ad aggredirequelle nuove frontiere, non con strumentiantichi, ma trovando nuovi architravi perun sistema di diritto del lavoro che, oggi,consente di tenere insieme modernità e diritti,il diritto alla formazione permanente e all’equocompenso. E voglio dire che al Senato è statoapprovato un importante emendamento delPartito Democratico che consentirà, appunto,l’equo compenso in tutti i settori e un salariominimo nei settori scoperti dalla contrattazionecollettiva; parliamo di norme di civiltà, di cui lademocrazia matura non può essere priva.Infine, la lotta all’economia sommersa fa partedi tutto questo. Questo, si è detto, è un piccolopasso, è un tassello, ma, guardate, è una cosamolto importante, non soltanto per tutto quelloche ho detto prima, ma perché indica unastrada, indica una visione, che io rivendicoorgogliosamente, del Partito Democratico.Poi, mi auguro che questo provvedimento cheoggi votiamo possa concludersi al Senato. È unalegge semplice, di quattro articoli; la volontà

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politica di tutti i gruppi parlamentari, che quiringrazio, che si è manifestata può aiutare aconcludere la legislatura con una legge di civiltàche, insieme ad altre, penso allo ius soli, puòdare il senso di una legislatura, che sui dirittie sul valore del lavoro ha fatto le scelte giuste.Per questo dichiaro il voto a favore del PartitoDemocratico (Applausi dei deputati del gruppoPartito Democratico).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Coordinamento formale - A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Se non vi sono obiezioni,la Presidenza si intende autorizzata alcoordinamento formale del testo approvato. (Così rimane stabilito).

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 1041-A)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sulla proposta dilegge n. 1041-A: "Disposizioni in materia dimodalità di pagamento delle retribuzioni ailavoratori". Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 18)(Applausi).

Seguito della discussione della propostadi inchiesta parlamentare: Scanu edaltri: Modifiche alla deliberazione dellaCamera dei deputati 30 giugno 2015,recante istituzione di una Commissioneparlamentare di inchiesta sui casi di mortee di gravi malattie che hanno colpito ilpersonale italiano impiegato in missionimilitari all'estero, nei poligoni di tiroe nei siti di deposito di munizioni, inrelazione all'esposizione a particolari fattori

chimici, tossici e radiologici dal possibileeffetto patogeno e da somministrazionedi vaccini, con particolare attenzione aglieffetti dell'utilizzo di proiettili all'uranioimpoverito e della dispersione nell'ambientedi nanoparticelle di minerali pesantiprodotte dalle esplosioni di materiale bellicoe a eventuali interazioni (Doc. XXII, n. 80)(ore 12,35).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recail seguito della discussione della propostadi inchiesta parlamentare: Modifiche alladeliberazione della Camera dei deputati 30giugno 2015, recante istituzione di unaCommissione parlamentare di inchiesta sui casidi morte e di gravi malattie che hanno colpitoil personale italiano impiegato in missionimilitari all'estero, nei poligoni di tiro e neisiti di deposito di munizioni, in relazioneall'esposizione a particolari fattori chimici,tossici e radiologici dal possibile effettopatogeno e da somministrazione di vaccini, conparticolare attenzione agli effetti dell'utilizzodi proiettili all'uranio impoverito e delladispersione nell'ambiente di nanoparticelle diminerali pesanti prodotte dalle esplosioni dimateriale bellico e a eventuali interazioni (Doc.XXII, n. 80).Ricordo che, nella seduta del 14 novembre, siè conclusa la discussione sulle linee generalie il relatore e il rappresentante del Governohanno rinunciato ad intervenire in sede direplica. Avverto che, consistendo la propostadi inchiesta parlamentare di un solo articolo,non si procederà alla votazione dell’articolounico, ma, dopo l’esame degli ordini delgiorno, si procederà direttamente alla votazionefinale, a norma dell’articolo 87, comma 5, delRegolamento.

(Esame di un ordine delgiorno - Doc. XXII, n. 80)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unicoordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A).Allora, quindi, l’ordine del giorno ce

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l’abbiamo? Un secondo, pare che ce ne siasolo uno. Colleghi, è appena giunto l’ordine delgiorno e gli uffici mi stanno passando il testo.Il Governo ha bisogno di un attimo per esprimeil parere. Allora, sottosegretario Alfano, midice se ha bisogno di tempo oppure può darmiil parere? Cinque minuti? Va bene, allora sì,accolgo la richiesta di sospendere per cinqueminuti, così diamo al Governo la possibilità diesprimere il parere.La seduta è sospesa e riprenderà alle ore 12,45.

La seduta, sospesa alle 12,40, è ripresa alle12,45.

PRESIDENTE. Riprendiamo l’esamedell’unico ordine del giorno presentato. Allora,sottosegretario Alfano, se mi dà il pareresull’ordine del giorno Vargiu n. 9/Doc. XXII, n.80/1.

GIOACCHINO ALFANO, Sottosegretario diStato per la Difesa. Grazie, Presidente.Soltanto una riformulazione sull’impegno:dopo “valorizzare”, aggiungere: “d’intesa conla regione”.

PRESIDENTE. Deputato Vargiu, accetta lariformulazione? Sì. Sta bene.

(Dichiarazioni di votofinale – Doc. XXII, n. 80)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Vargiu. Ne ha facoltà.

PIERPAOLO VARGIU. Grazie, Presidente. Lacomponente di Direzione Italia esprime un votopositivo sul prolungamento dell’attività dellaCommissione d’inchiesta. Nel farlo, vorreiesporre alcune brevissime riflessioni sul tema.Credo che la Commissione d’inchiesta abbiaraggiunto dei risultati che sono estremamenteinteressanti. È una Commissione che halavorato anche nella passata legislatura, il che

dimostra quanto il tema sia controverso ecomplesso; però, di tutti i temi di cui laCommissione si sta occupando, a me premesoffermarmi su un punto, che è l’ottavopunto tra quelli che sono stati presentati dallaCommissione come i temi più interessanti,e cioè quello che riguarda l’analisi e ilmonitoraggio dell’impatto ambientale dei sitimilitari sul territorio e sulle popolazionicircostanti.Devo rilevare che in Sardegna questoargomento è particolarmente sentito dallepopolazioni civili, perché nei siti contigui aquelli militari, soprattutto ai poligoni di tiro, epenso a quello di Quirra in modo particolare, sisono rilevate delle incidenze patologiche sullapopolazione sia veterinaria che riguardante lasalute umana, che hanno posto anche sui mediainquietanti interrogativi sull’inquinamento deisiti. Ovviamente, su questo ci aspettiamo delleinformazioni utili da parte della Commissione eanche nell’ordine del giorno che è stato recepitodal Governo c’è l’impegno a tentare quanto piùpossibile di dare corpo alle rilevazioni che laCommissione avrà fatto, perché questo si possatradurre sia in valutazioni epidemiologiche,che la Commissione stessa sino a questomomento rileva assolutamente insufficienti, siaper quanto riguarda le attività di screening sullapopolazione e le attività di verifica ambientale.È ovvio che da queste attività noi ci aspettiamoche si originino anche delle azioni di bonificadel territorio, perché le parti di territoriomilitare della Sardegna che noi speriamopossano essere presto restituite agli usi civilisono utilizzabili se su esse non grava quelrischio di inquinamento ambientale che appareparticolarmente inquietante.Quindi, nel rinnovare il nostro parerepositivo al prolungamento dell’attività dellaCommissione, raccomandiamo al Governodi intervenire con l’attività di vigilanza echiediamo alla presidenza della Commissioneche sia molto attiva per quanto riguarda iriscontri che sono correlati all’inquinamentoambientale dei siti militari di insediamentonazionale e, soprattutto, alle eventuali ricadute

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per quanto riguarda la salute della popolazione(Applausi dei deputati del gruppo Misto-Direzione Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Catalano. Neha facoltà.

IVAN CATALANO. Grazie, Presidente. Tra gliambiti di interesse della Commissione ancoranon conclusi ci sono anche quelli relativi alsettore d’indagine sulle vaccinazioni in ambitomilitare, che necessitano della proroga richiestaper giungere a definizione in conformità conil mandato ricevuto dal Parlamento. È il casodi ricordare che, tra i temi di lavoro di cui laCommissione è stata investita nel suo mandatoistitutivo, ci sono l’indagine sulle componentidei vaccini somministrati al personale militare,indipendentemente dal successivo impiegodel medesimo personale, e l’indagine sullemodalità della somministrazione dei vaccinial personale militare, nonché sul monitoraggiodelle condizioni immunitarie dei soggettiosservati, tenendo conto, in particolare, deirisultati del progetto denominato Signum.Il compito è stato svolto solo in parte.Infatti, nella relazione intermedia approvatarecentemente sono state individuate le criticitàrelative alle modalità di somministrazionedei vaccini, appurando, tra l’altro, che soloraramente sono rispettate le necessarie formedi cautela nella somministrazione dei vacciniai militari e che non si tiene conto delrischio intrinseco degli effetti autoimmuni,immunosoppressivi, di iperimmunizzazione edi ipersensibilità causati dai vaccini e dichiaratidalle stesse case farmaceutiche nei fogliettiillustrativi.Le risultanze del progetto Signum hannodimostrato che i vaccini multivalenti fino acinque virus comportano alterazioni ossidativedel DNA e che i vaccini e la vaccinazionecostituiscono, insieme agli altri fattori oggettodi indagine, una componente della causalitàmultifattoriale delle malattie neoplastiche e dialtre patologie gravi che si riscontrano in forte

misura in ambito militare.Ferme restando, quindi, le indicazioni dicautela studiate dalla Commissione nell’ambitodell’indagine, e riportate nella relazioneintermedia nelle pagine 19 e 22, quello cheappare essenziale in questa sede è evidenziareche sono ancora in corso, e necessitano dicompletamento, gli altri profili di indagine ele ragioni sono essenzialmente due. Primo,per insufficienza di tempi e limitazione dellerisorse. Rimane ancora da completare l’analisisui componenti dei vaccini, al fine di verificarese la somma degli elementi estranei pericolosiper la salute contenuti nei vari vaccini possafar superare la soglia e, quindi, il limite disicurezza. Questo lavoro ad oggi è fermo aun esame documentale delle schede tecnichedei vaccini, nonché a due analisi a campionesvolte da studi privati e depositati agli attidella Commissione, ma richiede una specificaanalisi di lavoratori a campione attribuibile allaCommissione di cui personalmente ho fattorichiesta alla Presidenza.Il secondo motivo è perché deve esseresvolto lo studio sulla parte conclusiva delprogetto Signum. Premesso che le risultanzesono state confermate, occorre a questo puntoverificare i dati in sede di follow-up delprogetto sui militari facenti parte della coortedi studio per le ulteriori conclusioni. Nel corsodell’indagine sin qui svolta, la Commissioneè riuscita ad acquisire alcuni dati consegnatidall’Osservatorio epidemiologico della difesa,tali dati però risultano a noi parziali,frammentati e incompleti. La Commissione, aquesto punto, è chiamata a verificare se lamatrice dei dati acquisita sia la stessa che è stataconsegnata all’Istituto superiore di sanità, intale caso è possibile evidenziare sin da ora che illavoro risulterebbe del tutto inattendibile negliesiti per l’insufficienza e incompletezza deidati disponibili e l’indagine della Commissionedovrebbe volgere a verificare le ragioni delfallimento della relativa raccolta sino adoggi, i costi sostenuti per la medesima, edeventualmente a imporre il proseguimento dellacorretta raccolta dei dati. Solo in tal modo lo

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stanziamento che il Governo ha già destinatoall’Istituto superiore di sanità, che ammontaa circa 40.000 euro, per fare questo studio,avrebbe ragione d’essere e non determinerebbeuna perdita inutile di denaro pubblico.Per queste ragioni personalmente, in quantovicepresidente della “Commissione uranio”, eper conto della componente Civici e Innovatori,esprimo il voto favorevole alla prorogadella Commissione d’inchiesta (Applausi deideputati del gruppo Misto-Civici e Innovatoriper l’Italia).

PRESIDENTE. Aveva chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Cirielli, chenon vedo. Andiamo avanti.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votoil deputato Simonetti, che vedo. Ne ha facoltà.

ROBERTO SIMONETTI. Anche io la vedo,buongiorno. Votiamo a favore di questaproroga alla Commissione che è decisamenteimportante. Purtroppo, molte parti del nostroPaese hanno dovuto subire delle situazioni didisagio provocate dall’uranio impoverito e datutto quello che è connesso alla tematica diquesta Commissione. Anche nel mio territoriosono mancati diversi ragazzi che hanno dato lavita per espletare il loro compito di servitoridella patria.Quindi, è giusto approfondire ulteriormenterispetto a quello che è stato fatto, già tanto,in passato. Con questa tornata, con questaCommissione, si è entrati di più nel merito dellaproblematica, tanto che è stata presentata unaproposta di legge che speriamo possa essereapprovata nel testo della finanziaria o nel suoiter legislativo proprio, che è in Commissionelavoro, e che stiamo valutando (Applausi deideputati del gruppo Lega Nord e Autonomie-Lega dei Popoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Scopelliti. Neha facoltà.

ROSANNA SCOPELLITI. Grazie, Presidente.

La deliberazione del 30 giugno 2015 dellaCamera indicava in ventiquattro mesi dallacostituzione della Commissione il periododella attività d’inchiesta che, tra le altre cose,ha riservato e si propone di riservare unaparticolare attenzione agli effetti dell’utilizzodi proiettili all’uranio impoverito, nonché delladispersione di nanoparticelle di minerali pesantida considerare come, appunto, una direttaconseguenza dell’esplosione di materialebellico e ad eventuali interazioni.C’è da dire che, sin dai primi mesi, daiprimi passi che ha intrapreso la Commissionesi è proceduto - e di questo ringrazio laCommissione e il presidente - alla realizzazionedi un lavoro molto complesso e articolato, cheha finito per includere diversi filoni di inchiestache inevitabilmente richiedono determinatinecessari passaggi e approfondimenti ancora.Le due relazioni finora eseguite dallacostituzione della Commissione possono,tra l’altro, considerarsi come intermedie,considerata la vasta elencazione di compitie mansioni che l’organismo alla nostraattenzione ha dovuto svolgere. Il contenutodelle due relazioni dimostra come molto èstato affrontato, ma ancora molto resta daaffrontare, relativamente al livello dell’effettivaattuazione della normativa in materia disicurezza sul lavoro tra lavoratori appartenentiall’amministrazione della difesa, con una ovvia,e particolare, attenzione aggiuntiva riguardo aicomponenti delle Forze armate.Le relazioni prodotte hanno portato alla lucele evidenti carenze nella tutela dei militari sulpiano della sicurezza sul lavoro, soffermandosisull’adeguatezza degli istituti di indennizzodi natura previdenziale e di supporto delreddito. Questioni, queste ultime, elencate epreviste dall’ordinamento relativo ai soggetticolpiti dalle patologie indicate nell’oggettodell’inchiesta. Non meno importanti, e lo voglioricordare, sono le ricadute degli agenti patogenisulle popolazioni civili residenti nelle zoneadiacenti alle basi militari da ricollegare allaspecificità della gestione dei poligoni militari econ riferimento alla prevenzione del possibile

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danno ambientale. Così come è importante, enon va trascurata, l’analisi in chiave ispettivadelle modalità di somministrazione dei vaccinial personale militare, lo ricordavano anche icolleghi prima, con la relativa valutazione deirischi legati alla presenza di gas radon e dimateriali contenenti amianto negli ambienti incui il personale militare e civile presta o haprestato servizio.Sono ben nove i diversi filoni di inchiesta chela Commissione ha dapprima individuato e cheora chiede a quest’Aula di poter approfondire.Mi riferisco, tra gli altri: al monitoraggio eall’analisi dei dati epidemiologici riferiti aimilitari; all’analisi dei documenti di valutazionedel rischio per il personale militare e perchiunque risulti impiegato in attività delladifesa; all’effettuazione di sopralluoghi sullostato ambientale dei poligoni militari e di chi vilavora; alla verifica della presenza di amiantoe analisi dei rischi ad esso correlati nei siti cheprevedono l’impegno di personale militare ecivile. Quindi, stiamo parlando di un ambitodi inchiesta che è andato via via ingrandendosie che la Commissione ha potuto valutarecol proprio lavoro conoscitivo ed ispettivo,potendosi avvalere anche e soprattutto di unapparato di consulenza altamente specializzatoche, anche in questa sede, desidero ringraziare.Non meno importanti poi sono state lemissioni sul territorio che hanno avuto loscopo di adempiere allo scopo ispettivoe all’acquisizione di documenti materialida valutare presso i siti dei poligoni edegli arsenali. Tutto questo, quindi, richiedenecessariamente una proroga dell’attività diinchiesta della Commissione, al fine di nonperdere ciò che è stato fatto in questi mesi edi poter acquisire ulteriori elementi in grado difare piena luce su una questione tanto delicata,quanto meritevole della massima attenzione daparte dello Stato. Questi sono i motivi per cuiil gruppo parlamentare di Alternativa Popolarevoterà a favore della proroga dell’attività dellaCommissione da intendersi estesa, così comedeterminato dall’articolo 1 del documento allanostra attenzione, fino alla fine della XVII

legislatura (Applausi dei deputati del gruppoAlternativa Popolare-Centristi per l’Europa-NCD).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata Duranti. Ne hafacoltà.

DONATELLA DURANTI. Grazie, signoraPresidente. Io mi auguro che l’Aula sia unpo’ più attenta di come è stata fino adesso,perché non si tratta di un provvedimento di pocaimportanza, è un provvedimento che ha grandeimportanza perché riguarda il diritto alla salutedi diverse migliaia di lavoratori e lavoratrici delnostro del nostro Paese.Abbiamo ritenuto necessario comeCommissione di inchiesta la proroga deilavori della Commissione e della duratadella Commissione che diversamente dovevaconcludere i suoi lavori entro il 17 dicembredi quest’anno, proprio per consentire diportare a compimento il programma e l’attivitàfin qui svolti. Voglio subito ringraziare ilrelatore e tutti i gruppi parlamentari che,nella Commissione difesa, hanno accolto econdiviso questa necessità rappresentata dallaCommissione d’inchiesta. Io voglio ricordarein maniera precisa, elencandoli, quali sonostati i filoni di inchiesta che sono statiindividuati e approfonditi dalla Commissionein questi mesi. Siamo partiti dal monitoraggioe dall’analisi dei dati epidemiologici riferiti aimilitari; l’analisi dei documenti di valutazionedei rischi; il controllo sull’attività degli organidi vigilanza e dei medici competenti peri lavoratori militari e civili della Difesa;abbiamo effettuato sopralluoghi presso ipoligoni militari e gli stabilimenti della difesa,con particolare attenzione agli arsenali dellamarina militare; analisi e dati sui vaccini e laloro somministrazione; verifiche della presenzadi amianto e analisi dei rischi ad esso correlatinei siti dove sono impiegati civili e militari delcomparto difesa; rischi a carico del personaleimpiegato nelle missioni internazionali, analisidell’impatto ambientale dei siti militari sul

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territorio e sulla popolazione, rilevazione delrischio derivante dalla presenza del gas radon.Come è comprensibile, abbiamo svoltoun’attività complessa e corposa e io ne voglioapprofittare, in qualità anche di vicepresidentedella Commissione, per ringraziare innanzituttoil presidente, il collega Scanu, ma poi tutti icolleghi e le colleghe, con i quali abbiamolavorato in grande sintonia e anche con grandedeterminazione.Un’attività complessa e corposa, che si èsviluppata, oltre che attraverso i sopralluoghinei siti militari che ho già citato, ancheattraverso audizioni ed esami testimoniali.Audizioni anche di militari vittime, chepresentano gravi patologie, contratte appuntoin servizio, e di familiari di militari ormaiscomparsi. L’attività che abbiamo svolto ècontenuta nelle due relazioni intermedie, chesono state approvate rispettivamente, la prima,a maggio del 2016 e, la seconda, a luglio diquest’anno.Ritengo, altresì, importante sottolineare chel’operato della Commissione ha già prodottodue proposte di legge, cioè due proposte diinterventi normativi, la prima che concerne lasicurezza sul lavoro e la tutela assicurativacontro gli infortuni e le malattie professionalidel personale delle Forze armate, la secondain materia di sicurezza ambientale nei poligonimilitari delle Forze armate.L’attività svolta - ricordo che questa è la quartaCommissione d’inchiesta su questo tema - haportato alla luce ancora una volta, in modochiaro, le condizioni di lavoro del personalemilitare e civile della Difesa. Voglio ricordareche ci riferiamo a molte migliaia di lavoratori.Attualmente sono 167 mila i militari e 27mila i civili della Difesa. Di questi ultimiuna gran parte svolge attività di tipo operaio.In particolare, abbiamo svolto un’attività cheanalizzava la difesa e la salvaguardia dellasalute dei militari e del personale civile dellaDifesa.Ha evidenziato il nostro lavoro come un sistemadi giurisdizione domestica - così l’abbiamochiamata -, in tema di malattie professionali

e infortuni sul lavoro, attualmente vigenteper i dipendenti di questo settore, non abbiagarantito negli anni gli stessi diritti, cheinvece sono propri di altri lavoratori; comeuna sottovalutazione grave dei rischi, connessiall’attività del personale civile e militaredella difesa e spesso anche un disinteressee una forma di omertà, abbia ulteriormentepenalizzato e li abbia privati del diritto allaprevenzione, alla cura, al riconoscimento digravi patologie e ai relativi benefici previstidalle norme. Una situazione, quella cheabbiamo analizzato, che abbiamo approfondito,su cui abbiamo fatto proposte depositate alParlamento, su cui appunto riteniamo chebisogna intervenire, perché non è accettabileche ci siano zone franche in tema di dirittoalla salute nel nostro Paese, perché non accadapiù che le vittime siano lasciate sole, perchévengano ripristinate condizioni di uguaglianzae di giustizia.Penso, quindi, che non possa non esserericonosciuta la necessità di completare unlavoro tanto significativo, in riferimentoappunto alle sue ricadute. Il gruppo Articolo 1-MDP voterà favorevolmente e auspico - cosìperò come già mi sembra - un voto in questosenso unanime da parte dell’Aula (Applausidei deputati del gruppo Articolo 1-MovimentoDemocratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto il deputato Rizzo. Ne hafacoltà.

GIANLUCA RIZZO. Grazie Presidente. Oggiè un giorno importante e fondamentaleper la Commissione d’inchiesta sull’uranioimpoverito, Commissione che, nei quasidue anni di lavoro, ha dato una svoltafondamentale all’inchiesta, rispetto a quantosvolto dalle precedenti Commissioni, istituitenelle legislature passate. Commissioni che, nelcontempo, hanno gettato le basi e tracciato lelinee più marcate di quello che è un disegno cheracconta la tragicità di un campo di battaglia,in cui i protagonisti sono i nostri soldati, che

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lottano contro un mostro chiamato cancro econtro un mostro chiamato burocrazia.In questa quarta Commissione d’inchiesta,nonostante il lavoro svolto con estremaprecisione e ritmi serrati, purtroppo, rimangonodei vuoti, che devono essere necessariamentecolmati. La Commissione ha prodotto dueproposte di legge, che vanno a rivoluzionareil mondo ermetico della difesa, due propostedi legge proiettate verso la tutela e lasicurezza del lavoro dei cittadini italianilavoratori del comparto Difesa e versola tutela del territorio, con un’attenzioneparticolare alla salvaguardia della nostra madreterra. Innumerevoli le audizioni svolte, conconseguenti momenti di imbarazzo a causadi dichiarazioni contrastanti. Innumerevoliaudizioni che hanno scosso conoscenza econsapevolezza di tutti i commissari, chiamatiad analizzare e investigare. Innumerevoli imomenti di commozione che hanno azzeratoqualsiasi tipo di preconcetto.La naturale fine della Commissione diinchiesta, deliberata quasi due anni fa,prevista per il prossimo dicembre, lascerebbeun’immagine sfocata e non ben definita,lascerebbe tante domande senza le dovuterisposte, lascerebbe un’amarezza terribile eavvelenerebbe il lavoro fin qui svolto. Eccoperché il MoVimento 5 Stelle voterà afavore delle modificazioni della deliberazionedella Camera dei deputati 30 giugno 2015,la deliberazione recante l’istituzione di unaCommissione parlamentare d’inchiesta sui casidi morte e di gravi malattie, che hanno colpitoil personale italiano impiegato in missionimilitari all’estero, nei poligoni di tiro e neisiti di deposito di munizioni, in relazioneall’esposizione a particolari fattori chimici,tossici e radiologici dal possibile effettopatogeno e da somministrazione di vaccini, conparticolare attenzione agli effetti dell’utilizzodi proiettili all’uranio impoverito e delladispersione nell’ambiente di nanoparticelle diminerali pesanti, prodotte dalle esplosioni dimateriale bellico, e ad eventuali interazioni.Il lavoro sin qui sviluppato è stato caratterizzato

da attività particolari, che qui vi elenco perdarvi una percezione più profonda di ciò cheabbiamo fatto: monitorare e analizzare i datiepidemiologici riferiti ai militari; analizzare afini ispettivi i documenti di valutazione delrischio redatti per i militari e i lavoratoridella difesa; controllare l’operato degli organidi vigilanza e dei medici competenti peri lavoratori militari e civili della Difesa;effettuare i sopralluoghi e la verifica dellostato ambientale dei poligoni militari e delpersonale ivi impiegato; verificare e acquisirei dati sui vaccini e sulla loro somministrazioneai militari; verificare la presenza di amianto el’analisi dei rischi ad esso correlati, nei siti oveè impiegato personale civile e militare delladifesa; prevenire il rischio a carico dei militariin un quadro internazionale; analizzare emonitorare l’impatto ambientale dei siti militarisul territorio e sulle popolazioni circostanti;studiare e rilevare il rischio derivante dallapresenza di gas radon e di radiazioni ionizzantinei siti ove è impiegato personale civile emilitare della difesa.Presidente, colleghi, chi sapeva cosa andavanoa fare i nostri uomini durante le missioniall’estero e a quali rischi andavano incontro?Chi sapeva cosa veniva iniettato nelle venedei nostri militari, quando si preparavanoper partire e gli venivano somministrati dosivaccinali importanti? Perché si continua adassistere a questo tam tam, fatto di ricorsi econtroricorsi, per riuscire a raggiungere unadefinitiva sentenza, che molte volte (moltevolte!) condanna l’amministrazione difesa alriconoscimento dei risarcimenti per i dannibiologici arrecati ai nostri militari? Quante viteumane si sarebbero potute salvare, se il rispettodella normativa sulla sicurezza nei luoghi dilavoro si fosse pienamente attuato anche inambito militare?Non abbiamo ancora finito, Presidente. Lanostra attività, fatta di audizioni, esamitestimoniali e - ribadisco con forza - dueproposte di legge, purtroppo ancora noncalendarizzate in Aula, deve continuare. Eccoperché chiediamo il voto unanime dell’Aula,

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affinché si possa serenamente raggiungere,nelle prossime poche settimane che ci restanoda qui alla fine della legislatura, quegli obiettiviche potrebbero, pezzo dopo pezzo, rendere unservizio al nostro Paese, ai suoi figli caduti peronorare una divisa, alle mamme e alle moglidi quanti oggi sono un ricordo indelebile nelleloro e nelle nostre vite (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto la deputata PaolaBoldrini. Ne ha facoltà.

PAOLA BOLDRINI. Grazie. SignoraPresidente, sottosegretario Alfano, onorevolicolleghi, il provvedimento di cui oggi ciavviamo alla votazione finale in Assembleaconsiste nella proposta di modifica dell’articolo4, comma 1, della deliberazione della Cameradei deputati del 30 giugno 2015 istitutivadella Commissione d’inchiesta sugli effettidell’uranio impoverito e altre patologie, chestabilisce il termine dei suoi lavori al fine difar coincidere tale termine con il termine dellalegislatura poiché il termine sarebbe stato il16 dicembre. Quindi, una proroga perché sipossano terminare i lavori. Conseguentemente,viene proposta una modifica dell’articolo6, comma 1, della stessa deliberazioneper attribuire alla Commissione le risorsefinanziarie necessarie alla prosecuzione dellasua attività sino alla fine della legislatura.Crediamo sia necessario, importante e doverosoproseguire e terminare questo lavoro, proprioperché è stato un lavoro ampio e produttivodi cui hanno dato conto tutte le relazioni cheabbiamo presentato ma che ha bisogno diun ulteriore tempo, necessario per concludersiesaustivamente e per lasciare un segnale fattivodel lavoro fin qui svolto. C’è una propostadi legge - l’hanno già citata i colleghi chemi hanno preceduto - firmata da più di 170colleghi, a prima firma del presidente Scanuche ringrazio per tutto il lavoro che ha portatoa fare - che ha portato tutta la Commissionea fare -, in discussione nella Commissione

competente per la sanità e affari sociali e cheapporta miglioramenti in tema di sicurezzae tutele per la salute e il lavoro (e ne èstata presentata un’altra anche sul tema dellebonifiche ambientali).L’ambizione da parte di tutta la Commissione - e il riferimento è agli interventi che sonostati fin qui svolti - è quella di arrivare atrovare soluzioni conclusive e, a nostro avviso,prioritarie rispetto ad altri temi come quellorelativo alla sicurezza sul lavoro, seppure conle particolarità riconosciute alle forze militari,al tema della salute, con la finalità di avere datied un’analisi epidemiologica verificabili, e nonultimo il tema, molto sentito dai territori dovesono ubicati, della bonifica dei siti contaminatiper l’esistenza di poligoni o di posizionamentidegli armamenti.Le tre Commissioni che ci hanno precedutonelle precedenti legislature avevano svolto unottimo lavoro ed avevano cominciato a cercaredi determinare le cause del problema dellamortalità dei nostri militari per la presenzadell’uranio impoverito e di altri elementipatogeni come amianto e radon. Noi da lì siamopartiti e abbiamo cercato di completare questolavoro integrandolo perché nel futuro nessunodei militari - che da quando non esiste più laleva obbligatoria sono diventati a tutti gli effettidei lavoratori - debba incorrere nuovamentein questi rischi o possa correre il rischio diammalarsi, imbattendosi in situazioni causatedal semplice fatto che sono militari e dunquelavorano in alcune situazioni di particolarecomplessità.I militari - lo ribadisco - sono persone,lavoratori, e dobbiamo assicurare loro una pienaapplicazione della normativa che tutela gli altrilavoratori, con l’utilizzo di tutti gli strumentinormativi atti a garantire e a tutelare, allastregua di qualsiasi altro lavoratore, la sicurezzasul posto di lavoro e, soprattutto, evitando difar venir meno quel legame di fiducia chehanno sottoscritto con la decisione di stare alservizio del proprio Stato. Siamo fiduciosi cheil lavoro svolto fino ad ora potrà giungerea compimento grazie anche alla discussione

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e all’approvazione delle leggi che ho citatoprima, presentate in Commissione, e ancheall’altra sul tema ambientale. Questo lavoro diinchiesta ha messo in luce i limiti dell’attualesistema: limite dei controlli sanitari e limitedelle strutture a servizio del sistema militare perla gestione dei percorsi di controllo.L’altro tema molto importante che è statoaffrontato è la presenza dell’amianto e le analisidei rischi correlati alla presenza di tale fattore.Poiché tutti questi temi rimangono ancora apertie proprio perché bisogna arrivare a dare unasoluzione possibilmente definitiva ai problemidi cui si occupa la Commissione, con gliobiettivi importanti che si è data, ponendo eportando l’attenzione della Camera, in primis,e del Parlamento su tutte le possibili soluzionicon una relazione finale il più possibileesaustiva, è necessario, dunque, prorogare itermini di questa Commissione. Per tali ragionipreannuncio il voto favorevole del gruppo delPartito Democratico e auspico che vi sia un votofavorevole da parte di tutta la Camera (Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Votazione - Doc. XXII, n. 80)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sulla proposta diinchiesta parlamentare Doc. XXII, n. 80:Modifiche alla deliberazione della Camera deideputati 30 giugno 2015, recante istituzionedi una Commissione parlamentare di inchiestasui casi di morte e di gravi malattie chehanno colpito il personale italiano impiegato inmissioni militari all'estero, nei poligoni di tiroe nei siti di deposito di munizioni, in relazioneall'esposizione a particolari fattori chimici,tossici e radiologici dal possibile effettopatogeno e da somministrazione di vaccini, conparticolare attenzione agli effetti dell'utilizzodi proiettili all'uranio impoverito e delladispersione nell'ambiente di nanoparticelle di

minerali pesanti prodotte dalle esplosioni dimateriale bellico e a eventuali interazioni. Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 19)(Applausi).

Sospendo la seduta che riprenderà alle ore15 per lo svolgimento delle interrogazioni arisposta immediata. A partire dalle ore 16,30avrà luogo, previe dichiarazioni di voto, lavotazione finale per la quale è richiesta lamaggioranza assoluta della proposta di leggecostituzionale n. 56-D, recante modifiche allostatuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranzalinguistica ladina.

La seduta, sospesa alle 13,20, è ripresa alle15.

Svolgimento di interrogazionia risposta immediata.

PRESIDENTE. L’ordine del giorno recalo svolgimento di interrogazioni a rispostaimmediata, alle quali risponderanno la Ministradell’Istruzione, dell’università e della ricerca,il Ministro dello Sviluppo economico e ilMinistro dell’Interno.Invito gli oratori ad un rigoroso rispetto deitempi, considerata la diretta televisiva in corso.

(Chiarimenti in merito alla destinazione del3 per cento delle somme di denaro confiscatealle mafie al fondo integrativo statale per laconcessione di borse di studio – n. 3-03353)

PRESIDENTE. La deputata Costantino hafacoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03353 (Vedi l’allegato A), per un minuto.

CELESTE COSTANTINO. BuongiornoPresidente, buongiorno, signora Ministra.Nell’ottobre 2013, quindi a inizio legislatura,

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presentammo al “decreto scuola” della MinistraCarrozza un emendamento a mia firma chechiedeva che il 3 per cento del denaro confiscatoalle mafie venisse destinato a borse di studio pergli studenti universitari.Quell’emendamento fu approvato all’unanimitàda questo Parlamento. Da allora, quindidal 2013, abbiamo tentato di capire, ancheattraverso delle interrogazioni parlamentari, chefine avessero fatto quei soldi: non è statopossibile capirlo.Allora, oggi, Ministra, da lei vorremmo sapereuna cosa molto semplice: questi soldi, circa 28milioni di euro, stimati in circa 10 mila borsedi studio, dove sono? Le università li stannoutilizzando oppure no?

PRESIDENTE. La Ministra dell’Istruzione,dell’università e della ricerca, Valeria Fedeli, hafacoltà di rispondere, per tre minuti.

VALERIA FEDELI, Ministra dell'Istruzione,dell'università e della ricerca. Grazie, signoraPresidente, grazie, onorevole Costantino.Com’è noto, al Fondo integrativo statale per laconcessione di borse di studio questo Governo,in continuità con il precedente, sta dedicandola massima considerazione, tenuto conto cheesso rappresenta lo strumento più efficace per ilperseguimento dei principi sanciti dagli articoli3 e 34 della nostra Costituzione, secondo iquali le studentesse e gli studenti capaci emeritevoli, anche se privi di mezzi, hannodiritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.Con la legge di bilancio del 2017 abbiamoincrementato il Fondo in modo strutturale di50 milioni di euro, portandolo a 217 milioniall’anno, a cui si aggiungeranno i 6 milioninon utilizzati per le borse della Fondazione, exarticolo 34.Il Fondo sarà erogato non più sulla basedella spesa storica delle regioni, ma sullabase del fabbisogno che emerge dai territori,incentivando le regioni virtuose che investonomaggiormente sul diritto allo studio attraversouna quota premiale. Anche il disegno di legge dibilancio per il 2018 prevede, all’articolo 57, un

ulteriore incremento del Fondo pari a 10 milionidi euro.Continueremo a profondere ogni sforzo perconsentire che lo strumento delle borse distudio possa rimuovere gli ostacoli di ordineeconomico che, limitando di fatto la libertàe l’uguaglianza dei cittadini, impediscono ilpieno sviluppo della persona umana.Venendo alla questione da lei segnalatae a seguito delle interlocuzioni contutte le altre amministrazioni coinvolte,ho potuto approfondire che le vigentidisposizioni prevedono un complessomeccanismo contabile. L’Agenzia nazionaleper l’amministrazione e la destinazione deibeni sequestrati e confiscati alla criminalitàorganizzata, vigilata dal Ministero dell’Interno,versa quanto confiscato al Fondo unico perla giustizia, gestito da Equitalia Giustizia Spa.Quest’ultima storna le somme in conto entrateal bilancio dello Stato per essere riassegnatecon decreto del MEF allo stato di previsionedella spesa del Ministero della Giustizia. Il 3per cento del totale delle somme indicate deveconfluire nel Fondo integrativo statale che, conapposito DPCM, su proposta del MIUR, vieneripartito tra le regioni.Tale complessità del sistema, che coinvolgeuna pluralità di soggetti istituzionali aifini dell’attuazione completa della norma,ha comportato, ad oggi, un ritardodell’integrazione del Fondo.A questo si aggiunga che, a decorreredall’entrata in vigore della norma e per glianni precedenti, nessuna delle amministrazioniinteressate, ivi compreso il MIUR, che potevaavere un ruolo propositivo, si è resa parteattiva per l’avvio di un procedimento già cosìcomplesso. Ora il MIUR si è attivato persollecitare l’attuazione della norma e ottenerenel più breve tempo possibile e, segnatamente,già in sede di assestamento di bilancio perl’anno 2018, il risultato concreto necessario.

PRESIDENTE. La deputata Costantino hafacoltà di replicare.

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CELESTE COSTANTINO. Signora Ministra,come può immaginare, la risposta èassolutamente non soddisfacente, ma direi che èvergognosa, perché noi stiamo parlando di unalegge che è stata approvata nel 2013: lei staparlando oggi, a fine legislatura, di una normache è stata applaudita in quest’Aula, perchétutti eravamo felici di poter dire che il 3 percento del denaro confiscato alle mafie venivadestinato in diritto allo studio e, quindi, sia sulpiano simbolico che sostanziale, noi facevamodentro quest’Aula parlamentare lotta alle mafie.Noi dicevamo simbolicamente che andavamoa riprendere quello che era stato sottrattoalla collettività per metterlo nelle mani deglistudenti, degli studenti meritevoli e bisognosi.Sostanzialmente, facciamo anche un altrodanno perché, oltre a quella che è l’integrazioneche voi avete deciso di fare al Fondo, andavamoad aggiungere somme di denaro, quindi senzagravare sul bilancio dello Stato, perché quellerisorse venivano prese alle mafie.Io penso che sia veramente vergognoso chenoi abbiamo dovuto aspettare, perché siamoarrivati al question time, ma io ho presentatodue interrogazioni parlamentari per riuscire acapire che fine avessero fatto questi soldi earriviamo che si conclude la legislatura perscoprire che quei soldi non sono mai statidestinati agli studenti di questo Paese. Io pensoche questa vergogna ve la portate insieme aquesto Governo e verrete ricordati anche perquesto: per aver approvato una norma che nonavete mai fatto rispettare. Complimenti.

(Tempi per l’operatività dei centri dicompetenza ad alta specializzazione

nell’ambito del piano nazionale“Industria 4.0” – n. 3-03354)

PRESIDENTE. Il deputato Prataviera hafacoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03354 (Vedi l’allegato A).

EMANUELE PRATAVIERA. Grazie,Presidente. Ministro, considerato che sonotrascorsi già quasi undici mesi dal

finanziamento di 20 milioni di euro perl’operatività dei centri di competenza per iltrasferimento alle aziende di formazione ericerca nell’ambito del piano “Industria 4.0”,sono a chiederle certezze sulle tempistiche perl’adozione del decreto istitutivo dei cosiddetticompetence center, anche considerato chequesto ritardo dovuto alla burocrazia, comeha avuto anche lei modo di annunciarequalche giorno fa, viene pagato in termini dicompetitività dal sistema produttivo italiano.

PRESIDENTE. Il Ministro dello Sviluppoeconomico, Carlo Calenda, ha facoltà dirispondere.

CARLO CALENDA, Ministro dello Sviluppoeconomico. Grazie. Come lei sa, non honessun problema ad ammettere - l’ho fattogià pubblicamente - che, rispetto a tuttigli altri contenuti del piano, che eranoperaltro automatici e come tali di più rapidaimplementazione, e alla rete dei Digitalinnovation hub, che invece si è sviluppatasul territorio, il tema dei competence center èquello che è stato rallentato da quella che vieneconosciuta come “navetta”, una navetta che èdiventata lunghissima: siamo adesso alle fasifinali, all’ultimo passaggio, e riteniamo di poteressere pronti per i bandi a dicembre.Ho già detto di essere profondamenteinsoddisfatto di come le cose sono andateriguardo a questa iniziativa, che considero,come lei ha giustamente detto, una delleiniziative centrali del piano “Industria 4.0”,anche se, già dal lancio, l’avevo definita comela più difficile per implementazione, proprioperché riguarda una cooperazione tra università,imprese e una struttura inevitabilmente abando della misura stessa che, come daesperienza ormai accumulata nel corso deglianni, sappiamo essere la più complicata dato ilsistema di norme che regolano questo tipo distrumenti nel nostro Paese.Dunque, per dicembre dovremmo essere ingrado di fare uscire il bando e, poi, da lì in poi,cercheremo di recuperare rapidamente il tempo

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perduto.

PRESIDENTE. Il deputato Prataviera hafacoltà di replicare.

EMANUELE PRATAVIERA. Grazie,Presidente, grazie, Ministro. Ovviamente, tuttinoi sappiamo che “Industria 4.0” rappresentauno dei più grandi investimenti sul futurofatti negli ultimi anni, da questo Paese; ciòè riconosciuto unanimemente, però, credo chedobbiamo, quanto meno, oltre ad apprezzarela sua sincerità istituzionale, fare una piccolaconsiderazione: la rivoluzione industriale legataall’innovazione digitale, rappresenta una partitain cui nel mondo ci saranno vincitori e vinti.Sicuramente, chi la saprà interpretare, chila sta interpretando meglio ha un vantaggiocompetitivo, ma credo che uno dei fattorifondamentali per il successo o meno diquesto tipo di accompagnamento politico eistituzionale alla trasformazione tecnologicasarà il tempo, la velocità con cui i sistemisapranno adattarsi, migliorarsi, evolvere e credoche purtroppo l’Italia su questo abbia giàregalato 11 mesi, un anno, di fatto, di vantaggiocompetitivo ad altri Paesi. Venivamo già dauna situazione in cui, nonostante in Italia cisiano moltissime aziende, moltissime attivitàdi assoluto rilievo e avanzatissime in questosettore, queste rappresentano solo una piccolaparte, quasi una nicchia, mentre la totalità,la quasi totalità delle aziende necessita di unsupporto maggiore. Allora, è chiaro che, anchein questi termini, la burocrazia pesa e si scaricatutta sul sistema produttivo.Dal mio punto di vista, la sfida che abbiamoe che avrà anche il prossimo Governo, chetra qualche mese si sostituirà a questo, staràproprio nel non scaricare la propria inefficienza,oltre al peso delle tasse e così via, applicandoanche un investimento nell’accompagnamentostrutturale e nella velocità in cui le istituzionipubbliche sapranno lavorare assieme al mondodelle imprese e al mondo del lavoro (Applausidei deputati del gruppo Misto-FARE!-Pri-Liberali).

(Stato di avanzamento del pianonazionale Banda ultra larga e del

piano Crescita digitale – n. 3-03355)

PRESIDENTE. La deputata Vanessa Camaniha facoltà di illustrare l’interrogazioneBenamati ed altri n. 3-03355 (Vedi l’allegatoA), di cui è cofirmataria.

VANESSA CAMANI. Grazie, Presidente.Signor Ministro, il piano “Industria 4.0” stagià producendo, in poco più di un anno dallasua approvazione, risultati che giudichiamopositivi. Segnano, infatti, un più 11 per centogli investimenti nei cosiddetti settori abilitantie, più in generale, sta proseguendo anchel’impegno per la realizzazione dell’Agendadigitale italiana, cioè di quell’insieme di azionie di norme per lo sviluppo, anche in Italia,dell’economia digitale, in un percorso peraltroin linea con la strategia comunitaria di Europa2020. Ma sono due, in particolare, i programmisui quali, oggi, chiediamo chiarimenti alGoverno: il piano nazionale banda ultra larga,con il quale si intende raggiungere, entro il2020, la copertura fino all’85 per cento dellapopolazione italiana con il così detto Internetveloce, e il piano crescita digitale, per ladigitalizzazione del Paese, in relazione anchealla pubblica amministrazione, con l’obiettivodi sviluppare competenze e sostenere leimprese.Le chiediamo dunque, signor Ministro, qualesia lo stato di avanzamento di questi duepiani che riteniamo strategici per aumentare lacompetitività del nostro Paese e per renderel’Italia leader globale dell’economia 4.0.

PRESIDENTE. Il Ministro dello Sviluppoeconomico, Calenda, ha facoltà di rispondere.

CARLO CALENDA, Ministro dello Sviluppoeconomico. Sul piano banda ultra larga, noiabbiamo già, come voi sapete, effettuatodue gare per la gestione dell’infrastrutturapubblica nelle aree a fallimento di mercato,

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le cosiddette aree bianche, che coinvolgonodiciassette regioni, e stiamo facendo le attivitàpropedeutiche a lanciare il terzo ultimo bando digara; diciamo che il piano sulle aree a fallimentodi mercato è un piano che avanza e che sta giàin una fase implementativa avanzata.Tema diverso riguarda le aree grigie, sono areeparticolarmente importanti, perché vi risiedela maggior parte delle imprese italiane, lalarga maggioranza delle imprese italiane esu questo abbiamo iniziato un’interlocuzionecon la Commissione europea per definireesattamente quali sono i tipi di incentiviche sono ammissibili e verificando anche laefficacia e l’efficienza di questi incentivi sullabase dei benchmark di mercato.Questa è attualmente la fase, non possiamoprocedere fino a che la Commissioneeuropea non avrà definito qual è il modelloimplementabile; riteniamo di riuscire a farlo neiprossimi due mesi, in modo da poter coprirequesto segmento di mercato che, lo ricordoancora una volta, è fondamentale per le impresee per il piano “Industria 4.0”.Inoltre, riguardo l’assetto delle infrastrutture,nelle scorse settimane, come sapete, il MISEha inviato all’AGCOM una richiesta diapprofondimenti su aspetti quali, tra glialtri, la sicurezza e l’integrità delle retie i rimedi prospetticamente adottabili perun’efficace raggiungimento degli obiettiviprevisti dalla regolamentazione nel settoredelle comunicazioni elettroniche, nel quadrodell’interesse strategico nazionale, ancherispetto ai potenziali effetti dei cambiamentiche attraversano il mercato e l’organizzazionedelle imprese. Attendiamo a giorni la rispostadell’AGCOM e valuteremo con attenzione.Per quanto riguarda la digitalizzazionedella pubblica amministrazione attraverso ilpiano triennale ICT specifico, a oggi, leseguenti azioni infrastrutturali: SPID, chesta andando avanti, il sistema d’identitàdigitale oggi coinvolge quasi due milioni dicittadini utilizzatori e 3.700 amministrazioni;razionalizzazione del patrimonio ICT, è statoavviato il censimento con un progetto pilota

sul Veneto; digital security, i sistemi diconnettività, la fatturazione elettronica, la sanitàdigitale e l’open data di cui si sta occupandol’AgID. Ovviamente, si tratta della costruzionedi un ecosistema 4.0 che è altrettanto importanterispetto al tema delle competenze segnalatonel precedente question time e al tema degliinvestimenti a cui lei ha fatto giustamenteriferimento e che ci stanno dando moltesoddisfazioni.

PRESIDENTE. Il deputato Gianluca Benamatiha facoltà di replicare.

GIANLUCA BENAMATI. Signora Presidente,io ringrazio il Ministro per la risposta dicui ci dichiariamo soddisfatti. Consideriamo,come gruppo politico, una delle grandi azionedi questa legislatura l’avvio del processo didigitalizzazione non solo della manifattura madell’economia del nostro Paese. In questosenso, le parole che il signor Ministro ha spesorelativamente al tema della banda larga e dellabanda ultra larga che, voglio ricordare, ogginon sono più nemmeno condizioni necessarieallo sviluppo, sono condizioni per impedire ilritorno al sottosviluppo, sono parole positive:l’accessibilità, l’avvio delle gare nelle zonea fallimento di mercato che sono seguitenaturalmente ai fondi stanziati, ai diversimiliardi stanziati negli scorsi anni per questeattività, così come la questione delle zone grigieche è quella effettivamente cruciale e centrale,perché è in quelle zone che si gioca la riuscitadi questa partita. Noi chiediamo in questo, alsignor Ministro, una particolare attenzione aBruxelles, perché i tempi siano molto veloci.Siamo anche soddisfatti, e concludo, signoraPresidente, della risposta sulla crescitadigitale del sistema. La crescita delladigitalizzazione nel Paese, nei servizi, nellagiustizia, nella sanità, nei rapporti con lapubblica amministrazione, è fondamentaleanche nell’economia per passare dall’Industria4.0 all’Impresa .0 e che, comunque, concludo, èfondamentale per far mantenere al nostro Paesequel trend di crescita, di rinnovata crescita

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che ha ritrovato in questo periodo e chevorremmo che mantenesse anche nei prossimianni (Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).

(Chiarimenti in merito al rinnovo dellamissione Triton nonché alla revisione

del relativo piano operativo – n. 3-03356)

PRESIDENTE. La deputata Ravetto ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03356(Vedi l’allegato A).

LAURA RAVETTO. Grazie, Presidente.Ministro, come tutti sanno, la missione Tritondal 1° novembre 2014 ha sostituito la missioneMare Nostrum, è un’operazione di controllodelle frontiere europee ed è un’operazione cheera in scadenza; il suo Governo, lo scorso luglio,anche a seguito di un dibattito che c’è stato nelnostro Paese sulla distribuzione dei migranti neiporti europei, aveva assicurato che si sarebbeproceduto a una revisione del piano operativodi questa operazione. Sappiamo che ci sonostati degli incontri a cui hanno partecipatorappresentanti di Frontex e le autorità italiane;sono stati fatti dei bilaterali. Le chiediamo ache punto siamo con la revisione del pianooperativo.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno, MarcoMinniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Grazie, signora Presidente. Onorevoli deputati,l’operazione Triton, avviata come ricordatoil 1° novembre del 2014, è finalizzataal controllo, sotto l’Agenzia Frontex, deiflussi migratori irregolari nel Mediterraneocentrale e a combattere il cross-border crime.L’operazione è volta a migliorare la sicurezzadelle frontiere e a fornire alle autorità nazionaliassistenza tecnica e operativa in materia diricerca e soccorso, SAR, supporto alle funzionidi guardia costiera, cooperazione operativa,supporto nell’attività di gestione dei flussimigratori e nella identificazione di possibili

rischi e minacce, anche attraverso lo scambiodelle migliori pratiche.L’attuale fase operativa ha avuto inizio il 1°febbraio scorso e avrà termine il 31 dicembreprossimo. Vede l’impiego di dieci assetti navali,di cui cinque forniti dall’Italia, tre da Malta, unofornito rispettivamente da Norvegia e RegnoUnito. Inoltre, sono impiegati sei assetti aerei,di cui tre elicotteri messi a disposizione daMalta, Svezia e Lussemburgo, e tre aerei ad alafissa messi a disposizione da Spagna, Malta eFinlandia.In vista del Piano operativo 2018, l’Italia hamaturato l’idea che, nell’alveo di una gestioneeuropea integrata e condivisa della strategiadelle frontiere e della mutua solidarietà tra gliStati membri, si debba addivenire all’obiettivodi un comprehensive approach, contemperandoi diversi aspetti connessi alla gestione delflusso emigratorio: la salvaguardia della vitaumana in mare e il contrasto al traffico ealla tratta di esseri umani, l’effettiva tuteladelle frontiere esterne dell’Unione europea,le attività di identificazione dei migranti eun’efficace azione di rimpatrio. Si tratta, quindi,di una richiesta di cambio di strategia rivoltaall’Agenzia Frontex in linea con il concettodi responsabilità condivisa degli Stati membrinella gestione dei confini marittimi esterni, inquanto il modello tradizionale di operazionecongiunta Frontex non è più adeguato peraffrontare lo scenario migratorio attuale.Si è proposto, in particolare, che ilPiano operativo 2018 abbia ad oggetto lagestione complessiva dei flussi migratoridel Mediterraneo centrale dal momentodel soccorso in mare del migrante, sinoall’obiettivo finale del rimpatrio di coloroche non hanno diritto a permanere nelterritorio europeo. In questa ottica, l’11 luglioscorso, come ricordato degli stessi onorevoliinterroganti, è stato insediato presso l’AgenziaFrontex il gruppo di lavoro per la rivisitazionedel Piano operativo Triton destinato adesaminare temi rilevanti ai fini dell’adozionedi un rinnovato action plan. Il confrontocon l’Agenzia è successivamente proseguito

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nel mese di settembre sul piano tecnico-operativo, con particolare riferimento allaridelineazione dell’area operativa attualmenteattiva, espandendola lungo la costiera adriaticae a sud in prossimità delle coste libiche.Si sono altresì evidenziate le propostemigliorative in relazione alle migliori pratiche,tanto in relazione all’attività in mare chesuccessivamente negli hot spot in sede disbarco e successiva gestione dei migranti. Ilnostro Paese auspica che il lavoro avviatopossa progredire rapidamente anche attraversol’elaborazione di modelli di cooperazione ditipo tecnico da sottoporre poi alla valutazionepolitica nelle competenti sedi nazionali edeuropee.

PRESIDENTE. La deputata Ravetto ha facoltàdi replicare.

LAURA RAVETTO. Pur apprezzando losforzo del Ministro, che so che ha a cuorela questione, però non mi ritengo soddisfatta,perché, al di là degli incontri, dei piani,dei tavoli tecnici, il problema verrà risoltoquando vedremo finalmente anche solo una - io dico: anche solo una - nave europeasbarcare i migranti in un porto europeoche non sia quello italiano. Lì vedremo lasoluzione del problema, lì vedremo veramentela condivisione dell’onere. A oggi, questoancora non lo vediamo; i tempi brevi, siamoormai quasi a scadenza della legislatura,mi chiedo quando verranno. Auspico cheeffettivamente si possa dare un’accelerazionea questa situazione, perché la sensazioneè che gli altri Stati europei, trincerandositra l’altro dietro regole burocratiche comeil Regolamento di Dublino, non voglianoeffettivamente condividere gli effetti dellemigrazioni verso il nostro continente (Applausidei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolodella Libertà-Berlusconi Presidente).

(Chiarimenti in merito alla vicenda delgrave incidente verificatosi il 6 novembre

2017 nel Mar Mediterraneo e al ruolo svolto

dalla Guardia costiera libica – n. 3-03357)

PRESIDENTE. Il deputato Scotto ha facoltà diillustrare l’interrogazione Laforgia ed altri n. 3-03357 (Vedi l’allegato A), di cui è cofirmatario.

ARTURO SCOTTO. Grazie, signoraPresidente. Signor Ministro, il 6 novembrescorso si sarebbe verificato nel MarMediterraneo un grave incidente, con circacinquanta dispersi, che ha coinvolto la Guardiacostiera libica, la Marina militare italiana e duenavi di organizzazioni non governative, SeaWatch e Sos Mediterranèe.Nessuna collaborazione sarebbe stata offertadai libici, al contrario quei militari, secondotestimoni diretti, avrebbero sequestrato 42migranti e li avrebbero persino picchiati concorde e mazze. Questo incidente si inserisce giàdentro un quadro drammatico sulla condizionedi detenzione in Libia, così come denunciatodall’Alto commissario delle Nazioni Unite, eda quel video sconvolgente della CNN sull’astadegli schiavi a Tripoli.Signor Ministro, le chiediamo se abbiaacquisito informazioni ulteriori e che fineabbiano fatto quei 42 migranti.

PRESIDENTE. Il Ministro dell'Interno, MarcoMinniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Grazie, signora Presidente. Onorevoli deputati,in merito al grave incidente verificatosi lamattina del 6 novembre scorso al largo dellecoste libiche, durante l’operazione di soccorsoin mare degli occupanti di un gommone,le ricostruzioni dei fatti attribuiti a soggettipresenti sul luogo del naufragio, la Guardiacostiera libica e l’imbarcazione dell’ONGbattente bandiera olandese Sea Watch 3,appaiono sostanzialmente divergenti.La vicenda si è consumata a 30 miglia nautichedalla costa libica a nord-est di Tripoli. Altermine delle operazioni, la nave Sea Watch 3ha sbarcato nel porto di Pozzallo cinquantanovemigranti e il cadavere di un minore. Risulta

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che la motonave della Guardia costiera libicaabbia recuperato 47 migranti e la nave militarefrancese (FSLR) altri tre migranti e quattrodeceduti.Al momento, purtroppo, non è possibile avereun quadro certo di eventuali dispersi, anchese testimoni hanno riferito che potrebbe essereintorno ai 50. Sulla vicenda è in corso l’indaginedella procura della Repubblica di Ragusa eil Governo assicura il più forte impegno acollaborare con l’autorità giudiziaria affinchésia fatta luce sulla dinamica dei fatti e le relativeresponsabilità, così come a mettere in campo,per quanto di sua competenza, tutte le iniziativeutili affinché incidenti così drammatici nonabbiano più a ripetersi.I dati dell’Organizzazione mondialedell’immigrazione al 12 novembre scorsoattestano che dall’inizio dell’anno nelMediterraneo centrale risultano disperse 2.749persone, a fronte delle 3.793 dell’analogoperiodo dell’anno precedente: una diminuzioneanche significativa, sapendo tuttavia che ancheuna sola morte in mare è per noi inaccettabile.Riguardo alle persone riportate in Libia, laMarina libica ha riferito di avere prestato loroassistenza umanitaria e medica e, in particolare,di avere trasferito in ospedale due persone,mentre il resto dei migranti è presso il centro diaccoglienza di Tagiura.Non sfugge che la questione posta dagliinterroganti abbia tuttavia un valore piùgenerale e riguardi le condizioni di vita dicoloro che vengono riportati in Libia. Findal primo momento ci siamo posti il temadel rispetto dei diritti umani nei centri diaccoglienza, non è una questione di oggi.La Libia da oggi è crocevia di traffico diesseri umani e tuttavia non ha mai firmato laConvenzione di Ginevra del 1951. Per noi era,è e sarà una questione irrinunciabile.Allo stesso tempo sappiamo che non bastadenunciare, bisogna fare: sentiamo l’assillo didovere agire.Se oggi l’UNHCR ha potuto visitare ventottodei ventinove centri di accoglienza presentiin Libia, individuando oltre mille soggetti

in condizioni di fragilità a cui poter esserericonosciuta la protezione internazionale e laricollocazione in Paesi terzi con le primissimericollocazioni già effettuate, una sorta dicorridoio umanitario per donne, bambini edanziani, se l’organizzazione mondiale perl’immigrazione ha portato a termine dallaLibia oltre 9.353 rimpatri volontari e assistitiverso i Paesi di origine, se c’è un pianogià operativo italiano di aiuti umanitaricoordinato con i sindaci libici, se la nostracooperazione internazionale sta procedendoad un bando per l’attività delle ONG interritorio libico, se a Berna, lunedì scorso, iMinistri dell’interno dell’Europa e dell’Africasettentrionale compresa la Libia hanno firmatoun documento di impegni sui diritti dei migrantie sul diritto alla protezione internazionale, losi deve anche all’impegno del nostro Paese edell’Europa. Basta tutto questo? La risposta èchiara: no. Ma l’alternativa…

PRESIDENTE. Deve concludere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno. …non può essere quella - ho finito - di rassegnarsiall’impossibilità di governare i flussi migratorie consegnare ai trafficanti di esseri umani lechiavi delle democrazie europee. Questo è ilcuore del problema: innanzitutto, sconfiggereil traffico di esseri umani e cancellare losfruttamento. Farlo significa porre credibilicondizioni per regolare legalmente la questionemigratoria, da un lato, con l’apertura di corridoiumanitari, che in questo anno ha consentitol’arrivo in Italia di mille profughi e che, grazieal protocollo da ultimo siglato il 7 novembrescorso…

PRESIDENTE. Deve concludere, Ministro.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.…al Viminale - ho finito - con laComunità di Sant’Egidio, la Tavola Valdesee la Federazione delle Chiese evangeliche,consentirà l’arrivo nel prossimo biennio dialtri mille profughi; dall’altro, attraverso gli

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ingressi legali concordati con i Paesi diprovenienza. Sconfiggere, dunque, l’illegalitàper promuovere e costruire la legalità nel campodelle immigrazioni.

PRESIDENTE. Il deputato Scotto ha facoltà direplicare.

ARTURO SCOTTO. Signor Ministro, leparole utilizzate da lei di preoccupazione lecomprendiamo, e, tuttavia, lei ha un’armaformidabile di pressione nei confrontidell’Unione europea e anche nei confronti delpartner libico. Il nostro Paese, nel luglio diquest’anno, ha scelto di inviare una missione disupporto alla Guardia costiera libica. Guardiacostiera libica che, come lei ben sa, è sottoinchiesta dal Tribunale internazionale dell’Ajaper gravi violazioni dei diritti umani. Lerisorse che sono state messe in campo dalnostro Paese, sottratte a quel Fondo Africache serviva prevalentemente per un interventodi cooperazione, due milioni e mezzo, sonostate destinate alla ristrutturazione delle navidella Guardia costiera libica; quella stessaGuardia costiera che, molto probabilmente, siè macchiata di quei gravi reati nei confrontidi quei migranti. Ora, probabilmente sarebbeil caso di fare un tagliando rispetto a quellamissione, utilizzando quell’arma di pressioneche lei ha, sospendendo l’accordo con laGuardia costiera libica fin quando non verràfirmata la Convenzione del 1951 di Ginevraper i diritti umani (Applausi dei deputati delgruppo Articolo 1-Movimento Democratico eProgressista).Questa strada è una strada utile anche sul pianodi quello che giustamente lei dice: governodei flussi migratori, corridoi umanitari, rispettodei diritti umani nei centri di detenzione.Noi questo proponiamo, per l’Italia e in unrapporto con l’Europa che necessariamentedeve cambiare, perché anche l’Europa devecapire che l’Italia non è il parente povero(Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

(Elementi in relazione alla nomina deipresidenti degli uffici elettorali, nonché

ai dati e ai requisiti relativi all’emissionedi certificati medici di accompagnamento

al voto in occasione delle recentielezioni regionali siciliane – n. 3-03358)

PRESIDENTE. Il deputato Rizzo ha facoltà diillustrare la sua interrogazione n. 3-03358 (Vedil’allegato A).

GIANLUCA RIZZO. In Sicilia il 5 novembre siè votato per le elezioni regionali e pochi giornidopo, in un video pubblicato su Facebook,un uomo, a colloquio con una dipendentedell’ufficio elettorale di Sant’Agata Li Battiati,chiede chiarimenti sul voto che risulterebbeespresso dalla madre ricoverata in una casadi cura in cui era stato costituito un seggiospeciale. Secondo lo stesso, la madre risultainterdetta, e quindi impossibilitata ad esprimereun voto, se non attraverso l’intervento deltutore, ovvero l’altro figlio, che non hamai rilasciato autorizzazione in tal senso. Arafforzare l’ipotesi dell’autore del video, anchel’inabilità fisica della madre.Queste sono pratiche indecenti, utilizzateper estorcere il voto di inabili che,in questo specifico caso, sarebbero statidestinati presumibilmente al neo deputato LucaSammartino del PD, risultato poi il più votatoin Sicilia. In generale, chi opera in tal modoè un mostro. Come intendete verificare laregolarità della nomina dei presidenti degliuffici elettorali e la modalità di emissione dicertificati medici di accompagnamento al votoemessi dalle aziende sanitarie locali siciliane(Applausi dei deputati del gruppo MoVimento5 Stelle)?

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno, MarcoMinniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Signora Presidente, onorevoli deputati, inrelazione agli aventi diritto al voto nelleelezioni regionali siciliane, l’articolo 6 della

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legge regionale n. 29 del 1951 richiamaespressamente la normativa statale in materia.Attualmente, ai sensi del decreto legislativon. 5 del gennaio 2006, talune categorie chein passato risultavano escluse dall’elettoratoattivo sulla base delle disposizioni del decretolegislativo n. 223 del 1967, come interdetti oinabilitati per le infermità di mente, godonoin pieno del diritto di voto in tutte leconsultazioni elettorali e referendarie previstedalla legge nazionale e dalla normativaregionale siciliana. Ciò premesso, informo che,per quanto concernente il caso richiamato daglionorevoli interroganti, verificatosi nel comunedi Sant’Agata Li Battiati, sono in corso indaginidella locale DIGOS, su delega del procuratoredella Repubblica di Catania.Più in generale, sulla base delle informazioniche è stato possibile acquisire nellaimmediatezza, tenuto conto che i dati di cui sifa riferimento sono nelle disponibilità di entidiversi dal Ministero dell’interno, risulta che lesostituzioni dei presidenti degli uffici elettoralisezionali nominati 30 giorni prima del voto daipresidenti delle corti d’appello si sono registratein misura fisiologica nei distretti delle cortidi appello di Palermo, Catania e Caltanissetta.Relativamente, poi, alle sostituzioni avvenutenel giorno previsto per l’insediamento deiseggi, alle quali provvedono i sindaci deicomuni interessati, risultano comunicate circa30 sostituzioni su un totale di 2.153 sezioni nelterritorio del dipartimento della corte di appellodi Palermo.Nella provincia di Catania, le rinunce deipresidenti di seggio sono state 61 nelcapoluogo e 45 in provincia. Per quantoconcerne, infine, il voto assistito, la leggeregionale siciliana n. 29 del 1951 prevede,all’articolo 41, che possono esercitare ilvoto con l’aiuto di altro elettore determinatecategorie affette da specifici impedimenti,stabilendo, peraltro, che l’impossibilità fisicadi votare si possa comprovare anche con uncertificato dell’autorità sanitaria che accertil’impedimento. Risulta, al riguardo, che pressol’azienda sanitaria provinciale di Palermo sono

stati emessi in totale numero 63 certificati,di cui 45 domiciliari e 18 ambulatoriali.Non sono emerse nella provincia anomalienell’espressione del voto da parte di soggettiche necessitavano dell’accompagnamento.

PRESIDENTE. Il deputato D’Uva,cofirmatario dell’interrogazione, ha facoltà direplicare.

FRANCESCO D'UVA. Signor Ministro, nonsiamo soddisfatti dalla sua risposta. Avevamochiesto il monitoraggio dell’OSCE per leelezioni in Sicilia e ci fu detto che non erapossibile per elezioni locali. Questo è falso,perché è già successo sia in Albania che inUcraina che ci fosse questo tipo di controllo perelezioni amministrative. Lei, signor Ministro,ci ha mentito, quando ci ha risposto così,fermo restando che i controlli speciali possonoessere effettuati anche dal suo dicastero. Perl’imminente ballottaggio a Ostia ha predispostoagenti in borghese ai seggi e la vigilanzadelle schede elettorali da parte dell’esercito.Perché, malgrado i nostri appelli, non ha fattola stessa cosa per la Sicilia? Perché, malgradoil numeroso elenco di impresentabili nelle listeelettorali, non avete fatto nulla?Dei campanelli d’allarme, signor Ministro,non mancavano. A titolo di esempio,ricordo la tesi sostenuta dalla procura diMessina nell’operazione Matassa, secondo cuinelle scorse elezioni l’onorevole FrancantonioGenovese e il cognato Rinaldi avrebberoottenuto voti in cambio di generi alimentari,promesse di assunzioni, disbrigo di praticheburocratiche, eccetera. Devo andare oltre?Credo di no. È chiaro a tutti che per voi la Siciliaè solo un serbatoio di voti. È chiaro a tutti chenon farete nulla per evitare la manomissione deiplichi per i voti all’estero. È chiaro a tutti chedisegnerete i collegi previsti per il Rosatelluma vostro uso e consumo. Chiudo, Presidente,perché, onestamente, lo sappiamo noi e losanno gli italiani. Per questo, siamo fiduciosiche i cittadini liberi sapranno chi sceglierealle prossime elezioni politiche (Applausi dei

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Atti Parlamentari — 51 — Camera dei Deputati

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deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

(Iniziative in relazione all’organicodei vigili del fuoco, con particolare

riferimento all’incremento del personalenella regione Marche e, in particolare,

nell’area di Ancona – n. 3-03359)

PRESIDENTE. La deputata Vezzali ha facoltàdi illustrare la sua interrogazione n. 3-03359(Vedi l’allegato A).

MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie,Presidente. Signor Ministro, al fine di garantirele unità necessarie a mantenere le due squadredei vigili del fuoco di Ancona e di Falconara,le chiedo di valutare l’opportunità di usufruiredelle unità assegnate ad altre amministrazionima non utilizzate; in alternativa, attivarele procedure di mobilità, dato che cisono attualmente almeno 15 richieste diavvicinamento da parte del personale in servizioin regioni del centro-nord. Un’altra alternativaè quella di far valere l’articolo 42 del decreto-legge n. 189 del 2016, che prevede di agevolarele aree del cratere, visto che questo personaleè stato sottoposto a turni estenuanti. Ed infine,un’ultima ipotesi prevede che si possa attingeredalle circa 800 nuove leve, che completerannoa breve i corsi, per coprire il lasso di tempo checi separa dal 2019, quando cioè sarà possibileaprire la nuova pianta organica.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno,Minniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Signora Presidente, onorevoli deputati, comeho avuto già modo di riferire, inrisposta ad un precedente atto di sindacatoispettivo proposto dall’onorevole interrogante,il modello organizzativo del Corpo nazionaledei vigili del fuoco riconosce meccanismi diflessibilità, che consentono di rimodulare laripartizione del personale attribuito a livelloprovinciale, in presenza di comprovate esigenzeterritoriali anche di carattere temporaneo.

È in tale quadro che, nell’agosto del 2015,era stata disposta la richiamata delocalizzazionepresso il distaccamento aeroportuale diFalconara della seconda squadra terrestre dellasede centrale di Ancona. Informo al riguardoche, nello scorso mese di settembre, tale misuraorganizzativa è stata confermata, alla luce deipositivi risultati operativi conseguiti.Quanto all’attuale consistenza del personaleoperativo per la provincia di Ancona, questaconsta di 19 capireparto, 96 capisquadrae 235 vigili. Le carenze per le singolequalifiche, in relazione all’organico teoricoprevisto, non si discostano sensibilmentedalla media nazionale. Tuttavia, nell’ottica diun progressivo ripianamento degli organici,sono state recentemente destinate al comandodi Ancona ulteriori cinque unità di vigilidel fuoco neoassunti. Lo stato di carenzapotrà ulteriormente essere ridotto, al terminedell’espletamento dei concorsi in atto per lequalifiche di caporeparto, caposquadra e vigiledel fuoco.Inoltre ritengo che, in occasionedell’immissione in organico di 400 allievivigili del fuoco, il cui corso di formazioneha avuto inizio il 2 ottobre scorso, nonchédi altri 333 allievi vigili del fuoco, il cuicorso di formazione avrà inizio il prossimo 20dicembre, potrà essere positivamente valutatol’incremento della dotazione organica, di fatto,delle strutture del Corpo nazionale dislocatenella regione Marche.Desidero, infine, aggiungere che il disegno dilegge di bilancio, attualmente in corso di esameal Senato della Repubblica, prevede all’articolo36 il ripianamento degli organici per la metàdei posti non coperti delle forze di Polizia edei vigili del fuoco, con una programmazionequinquennale di assunzioni, che per il Corponazionale porterà all’immissione in servizio diulteriori 1.300 unità.

PRESIDENTE. La deputata Vezzali ha facoltàdi replicare.

MARIA VALENTINA VEZZALI. Grazie,

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Atti Parlamentari — 52 — Camera dei Deputati

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signor Ministro per la risposta, per la quale mireputo parzialmente soddisfatta. Comprendo eapprezzo il fatto che il Governo abbia preso attodella situazione, ma ritengo che si possa semprefare di più e meglio. E, per questo, auspicoquanto prima la soluzione al problema.Mi preme sottolineare che questo territorioconta molto sul presidio di Falconara, chepotrebbe garantire interventi rapidi ed esserecoerente con il progetto “Soccorso Italia in20 minuti”. La sola partenza da Ancona,invece, richiederebbe tempi più lunghi enon consentirebbe di mantenere le prestazionisu standard elevati. Molti comuni delcomprensorio hanno votato ordini del giorno,nei quali hanno sottolineato l’interesse dellecomunità verso questa partenza dal Sanzio,ritenuta da tutti strategica.Va ricordato anche che le iniziali difficoltà peril transito dei mezzi nell’area aeroportuale sonostate superate. Dunque, vorrei ribadire che, percoprire il lasso di tempo che manca dal 2019,quando cioè sarà rivista la pianta organica,occorre assegnare il personale destinato adaltre realtà, ma mai effettivamente utilizzatoper mantenere efficiente la partenza dei vigilidel fuoco, quando intervengono in caso diemergenza.In alternativa si potrebbe, come lei haanche sottolineato, scegliere una dellealtre ipotesi formulate nell’interrogazione,operazioni queste che sarebbero tutte a costozero per il Governo, ma che avrebbero enormibenefici, perché garantirebbero una maggioresicurezza ai cittadini.

(Elementi ed iniziative in merito al rimpatriodegli immigrati irregolari – n. 3-03360)

PRESIDENTE. Il deputato Cristian Invernizziha facoltà di illustrare l’interrogazione Fedrigaed altri n. 3-03360 (Vedi l’allegato A), di cui ècofirmatario.

CRISTIAN INVERNIZZI. Grazie, signoraPresidente, buongiorno signor Ministro.Germania: 74.080; Regno Unito: 36.445;

Grecia: 19.055; Polonia: 18.530; buon’ultimal’Italia: 5.715. Questo è il numero degliimmigrati clandestini rimpatriati nei vari Paesieuropei - e ripeto buon’ultima l’Italia - nel2016. Dal 2013 al 2016, allargando un attimol’ambito cronologico, i rimpatri effettuati dalnostro Paese sono stati complessivamente solo21.055, a fronte di 659.543 immigrati che hannofatto ingresso illegalmente nel nostro Paese.Chiediamo, pertanto, signor Ministro laconferma di questi numeri, quali siano gliaccordi eventualmente in vigore con i Paesi diorigine, quali provvedimenti intenda adottareil suo Governo per rendere efficace il sistemadei rimpatri e, buon ultimo, se non ritenga cheil sistema di accoglienza diffusa, in vigore nelnostro Paese, renda difficoltoso rintracciare erimpatriare gli immigrati clandestini.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno,Minniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Signora Presidente, onorevoli deputati,l’impegno del Governo per il rafforzamentodelle politiche dei rimpatri si è concretizzato,anche sul piano normativo, con l’adozione deldecreto-legge n. 13 del 2017, successivamenteconvertito in legge, con il quale sonostati istituiti i centri di permanenza per irimpatri, allo scopo di rendere più efficacel’esecuzione dei provvedimenti di espulsione,con una finalizzazione più immediata alrimpatrio forzato delle persone potenzialmentepericolose per la sicurezza del nostro Paese.Il provvedimento ha inteso anche assicurareun’efficace gestione e monitoraggio deiprocedimenti amministrativi, riguardando leposizione d’ingresso e soggiorno irregolari,anche attraverso un sistema informativoautomatizzato.Ad oggi sono attivi cinque centri di permanenzaper i rimpatri, mentre è prevista, entro la finedell’anno, l’attivazione di un ulteriore centroa Potenza, sono state già individuate aree ostrutture per attivarne altri cinque in altrettanteregioni.

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Atti Parlamentari — 53 — Camera dei Deputati

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Aggiungo che il Dipartimento della pubblicasicurezza, con disposizioni impartite agliuffici territoriali, ha inteso conferire massimoimpulso all’attività di rintraccio dei cittadini deiPaesi terzi in posizione irregolare, attraverso ilcontrollo del territorio e il conseguente avviodelle procedure di allontanamento, nel rispettodei diritti degli interessati.Dal 1° gennaio di quest’anno al 5 novembre, glistranieri rintracciati in posizione irregolare sonostati 39.634 (15 per cento in più, rispetto allostesso periodo dell’anno scorso), di cui 17.405allontanati dal territorio nazionale (più 14 percento, rispetto allo stesso periodo dello scorsoanno). Di questi, 10.628 sono stati respintialla frontiera e 6.777 rimpatriati o riammessinei Paesi di provenienza, con un incrementodei rimpatri del 15,4 per cento, rispetto allastessa data dell’anno passato. Sono stati altresìadottati 93 provvedimenti di espulsione conaccompagnamento, per motivi di sicurezzanazionale e prevenzione del terrorismo, con unincremento del 40 per cento rispetto ai dati delloscorso anno.Un’efficace politica dei rimpatri, tuttavia, nonpuò prescindere da un’attività di carattereinternazionale, mirata alla conclusione diaccordi e protocolli operativi, in tema diriammissione e lotta alla tratta di esseri umanicon i Paesi di origine e transito dei migranti.Segnalo che l’Italia e l’Unione europeahanno concluso accordi di riammissionecon oltre venti Paesi a forte vocazionemigratoria. Inoltre, al fine di potenziarel’esecuzione dell’espulsione, sono state siglateintese di carattere tecnico per il contrastoall’immigrazione irregolare e in materia dirimpatri con i Paesi terzi: Algeria, Gambia,Ghana, Gibuti, Niger, Nigeria, Senegal e Sudan,nonché attivate specifiche iniziative con Libia,Tunisia, Egitto e Gambia.Un’ulteriore iniziativa maturata nel contestoeuropeo che ha accolto una nostra richiestaprevede una policy volta a collegare il rilasciodei visti di ingresso legale nei confronti dicittadini di un Paese terzo con le politiche dirimpatrio nei confronti di quello stesso Paese.

Ho concluso. In altre parole, l’ingresso legalein qualsiasi Paese dell’Unione sarà più difficileper i cittadini di un Paese terzo che noncollabora alle politiche di rimpatrio.A titolo sperimentale si è deciso di avviareil progetto con il Bangladesh, a seguitodella recente entrata in vigore delle procedurestandard con quel Paese. Nel 2017 ilBangladesh rappresenta uno tra i primi treStati di provenienza di migranti diretti in Italia.Pertanto, proprio per queste ragioni, si stalavorando ad un programma di rimpatri con ilBangladesh che possa costituire un modello peril futuro.

PRESIDENTE. Il deputato Invernizzi hafacoltà di replicare.

CRISTIAN INVERNIZZI. Grazie, signoraPresidente. Signor Ministro, che dirle? Haconcentrato la parte finale del suo interventosu uno pseudo-accordo con il Bangladesh.Le do la notizia, nel caso il suo Ministeronon ne fosse informato: sicuramente vi ètutta una serie di problemi con gli immigraticlandestini bengalesi, ma non rappresentano laparte, diciamo, preponderante del problema diingresso illegale in Italia.Lei ha citato decine di Paesi, sostanzialmentequasi tutta l’Africa. Non ho capito cosa intendaper accordi tecnici. Io mi auguro che sianonon soltanto tecnici ma soprattutto politici esoprattutto efficaci, cosa che, stante ai numeri,invece non è.La domanda che probabilmente tutti i cittadiniitaliani all’ascolto in questo momento sistanno facendo è come mai la Germaniariesce a rimpatriare sei volte il numero diimmigrati clandestini rispetto all’Italia. Comemai la Grecia, che è afflitta - e lo sappiamotutti - da tutta una serie di problemi - esperiamo che l’Italia non arrivi a quel punto - comunque triplica i rimpatri rispetto a quantofa il, tra virgolette, efficiente Stato italiano.Siamo lontani, siamo lontani dal numeroefficiente, siamo lontani da un’attività politicadel Governo volta effettivamente non soltanto

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al contrasto dell’immigrazione clandestina maal rimpatrio. Mi avvio alla conclusione.Signor Ministro, mi sembrava di sentireGentiloni che vanta la crescita del PIL e sidimentica di dire: “Sì, forse è in crescita, masiamo ultimi in Europa”, esattamente come ilnumero dei rimpatri.

(Iniziative, anche di carattere interpretativo,volte a chiarire le competenze dei consigli

comunali in ordine all’aggiornamentodegli oneri di urbanizzazione e delcosto di costruzione – n. 3-03361)

PRESIDENTE. Il deputato Sergio Pizzolanteha facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-03361 (Vedi l’allegato A).

SERGIO PIZZOLANTE. Grazie, Presidente.Signor Ministro, le sottopongo un temaspecifico, però vitale, per molte personeprofessioniste chiamate a pagare danni erarialirilevanti in maniera inappropriata, cioè il temadella competenza, in termini di responsabilitàanche erariale, per la definizione dei valoridegli oneri di urbanizzazione: i tecnicicomunali oppure il consiglio comunale? Solo inPuglia, in particolar modo nel Salento, questaresponsabilità viene attribuita non ai consiglicomunali ma ai tecnici. La Camera con unordine del giorno aveva impegnato il Governoad un’interpretazione più corretta, cosa che nonè ancora successa. Chiedo, quindi, a lei cosaintende fare il Governo.

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno, MarcoMinniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Grazie. Signora Presidente, onorevoli deputati,l’articolo 42 del testo unico sugli enti localistabilisce che il consiglio comunale è l’organodi indirizzo e controllo politico-amministrativocui è attribuita la competenza generale inmateria di programmi, bilanci, piani territorialied urbanistici. La stessa disposizione assegnaall’organo collegiale elettivo la competenza

in materia di istituzione e ordinamento deitributi, con esclusione della determinazionedelle relative aliquote, e di disciplina generaledelle tariffe per la fruizione dei beni e deiservizi.Quanto all’ambito di applicazione dell’articolo16 del DPR n. 380 del 2001 e senza entrare nelmerito delle specifiche vicende richiamate daglionorevoli interroganti concernenti indaginiin corso della Guardia di finanza, su unpiano generale evidenzio che la normaprevede espressamente che l’incidenza deglioneri di urbanizzazione primaria e secondariasia stabilita con deliberazione del consigliocomunale, cioè in base a tabelle che la regionedefinisce per classi di comuni in relazione aspecifici parametri.Lo stesso decreto stabilisce altresì che, incaso di mancata definizione delle tabelleparametriche da parte della regione e fino alladefinizione delle stesse, i comuni provvedanoin via provvisoria, sempre con deliberazionedel consiglio comunale, secondo i parametristabiliti dal comma 4 dello stesso articolo 16.Alla luce di quanto richiamato, pare pacificoche la competenza a determinare gli oneri diurbanizzazione ricada sul consiglio comunale.Per quanto poi concerne gli aggiornamenti deglioneri di urbanizzazione primaria e secondaria,il medesimo DPR n. 380 del 2001 stabilisceche i comuni provvedano ogni cinque anni, inconformità alle relative disposizioni regionali inrelazione ai riscontri e ai prevedibili costi delleopere di urbanizzazione primaria, secondariae generale. Si è dell’avviso, pertanto, che percoerenza sistematica con le varie disposizionicontenute nell’articolo 16 citato anche lacompetenza all’aggiornamento degli oneri diurbanizzazione sia da ricondurre al consigliocomunale.Tanto premesso, in relazione ai profili di piùdiretto interesse del Ministero dell’Interno,nel prendere atto che sulla questionedell’interpretazione di alcuni commi del citatoarticolo 16 è stato votato un ordine del giornoche impegna il Governo a valutare l’opportunitàdi disposizioni interpretative, ritengo che la

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problematica dovrà essere affrontata d’intesacon altri dicasteri le cui competenze rilevano inmateria.

PRESIDENTE. L’onorevole Pizzolante hafacoltà di replicare.

SERGIO PIZZOLANTE. Grazie, signorMinistro, per aver chiarito le competenzein questa materia. Quindi, ha chiaritoche le competenze sono assolutamentedell’amministrazione del consiglio comunale e,quindi, le chiedo se, come ha detto lei, insiemeagli altri ministeri competenti, possa intervenirecon una specifica interpretativa che risolvadefinitivamente questo problema che, ripeto,pesa su tanti professionisti della provincia diLecce e della Puglia, che sono chiamati a pagaredanni erariali in maniera inappropriata.

(Tempi di adozione del decreto ministerialerelativo alla certificazione dell’utilizzo

dei fondi pubblici per i servizi diaccoglienza dei migranti – n. 3-03362)

PRESIDENTE. La deputata Giorgia Meloni hafacoltà di illustrare l’interrogazione Rampellied altri n. 3-03362 (Vedi l’allegato A), di cui ècofirmataria.

GIORGIA MELONI. Grazie, Presidente.Ministro Minniti, come sappiamo ogni anno ilGoverno italiano spende miliardi di euro peraccogliere gli immigrati che copiosi arrivanoogni giorno sulle nostre coste. Questi soldivengono per lo più trasferiti alle cooperative chesi occupano dei centri di accoglienza di questimigranti. Curiosamente, secondo le normativevigenti, queste cooperative non hanno alcunobbligo di rendicontazione dei milioni di euroche lo Stato italiano trasferisce loro.Noi di Fratelli d’Italia, ritenendo che questopossa favorire l’idea di un business dietroquesta immigrazione di massa che ci stacaratterizzando in questi anni, abbiamoda tempo proposto una norma - che sichiama “taglia business”, per semplificare

- per chiedere che le cooperative chesi occupano dell’accoglienza agli immigratidebbano rendicontare puntualmente comespendono le risorse che prendono dallo Statoitaliano, così come accade per tutti gli altri.La norma è stata approvata dopo mesi - econcludo, Presidente - lo scorso 21 giugno,con l’obbligo per il Ministero dell’Interno divarare un decreto entro 30 giorni per le modalitàdi attuazione. Sono passati 147 giorni e queldecreto non c’è. Lo avete dimenticato?

PRESIDENTE. Il Ministro dell’Interno, MarcoMinniti, ha facoltà di rispondere.

MARCO MINNITI, Ministro dell'Interno.Grazie, signora Presidente. Onorevoli deputati,comunico che lo scorso 18 ottobre hoprovveduto a sottoscrivere, di concerto conil Ministero dell’Economia e delle finanze, ildecreto ministeriale richiamato dagli onorevoliinterroganti. Il successivo 24 ottobre ilprovvedimento è stato trasmesso all’Ufficiocentrale di bilancio e alla Corte dei conti per gliadempimenti di competenza.Informo, altresì, che il decreto inquestione prevede adempimenti in materia direndicontazione delle spese per la fornitura dibeni e servizi che integrano e rafforzano lemisure previste dallo schema di capitolato diappalto per la gestione dei centri di accoglienzaper immigrati, di cui al decreto ministerialedel 7 marzo 2017 concordato con l’Autoritànazionale anticorruzione.Richiamo sul punto la portata innovativa delcitato capitolato, la cui attuazione consente ilsuperamento del gestore unico, la tracciabilitàdei servizi, nonché poteri ispettivi da parte delMinistero dell’Interno.Il decreto ministeriale sottoscritto il 18 ottobreprevede che le fatture per la liquidazione delcorrispettivo relativo ai servizi di accoglienzadebbano essere corredate della documentazionegiustificativa della relativa spesa e, in ognicaso, del rendiconto dei costi sostenuti dei pastiordinati e consegnati e dei beni forniti al primoingresso unitamente alle ricevute sottoscritte

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dai beneficiari, della copia dei contratti dilavoro, dei fogli firma e delle relative buste pagadel personale impiegato, della copia del registrodel pocket money, dell’elenco dei fornitori,nonché di copia delle fatture relative agli onerisostenuti per le forniture e per gli eventualicontratti di subappalto.Il sistema normativo così definito consentiràai prefetti di disporre controlli più incisivi perassicurare l’efficacia dei servizi resi nell’ambitodelle strutture di accoglienza, anche con lafinalità di prevenire usi impropri di risorsepubbliche e contrastare possibili abusi.

PRESIDENTE. La deputata Giorgia Meloni hafacoltà di replicare.

GIORGIA MELONI. Ministro Minniti, laringrazio per la risposta, la ringrazio per aver,pur con ritardo, varato il decreto di una normache Fratelli d’Italia proponeva da diversi - diversi! - anni ormai. Sono contenta che,nella precisione con la quale lei dettagliaquesta norma, lei confermi che per anni ilGoverno italiano ha trasferito centinaia dimilioni di euro alle cooperative che gestisconol’accoglienza degli immigrati senza chiedere aquelle cooperative come venissero spese questerisorse, il che è curioso, perché noi sappiamoche chiunque prenda soldi dallo Stato italiano,per fare qualunque cosa, viene massacratodalla burocrazia per rendicontare ogni singolocentesimo.È curioso anche - mi consenta - che il decretonon sia stato varato nei 30 giorni previsti dallanorma, perché comunque da un mese all’altro,ogni mese, noi trasferiamo centinaia di milionidi euro, quindi sono state altre centinaia dimilioni le risorse che sono state trasferite senzasapere che fine facciano, senza sapere comevengano utilizzate.Mi rendo conto che ci sono tante cose da fare,però lei capisce anche che questa motivazioneviene un po’ meno quando si è di fronte a unGoverno che, per trovare 20 miliardi di europer il Monte dei Paschi di Siena, ci ha messodue ore. Quindi, probabilmente anche questo

decreto poteva essere varato con maggioreprontezza. Però, voglio soprattutto ricordarea lei, a me stessa e all’Italia intera che, allafine, quelli che erano i pericolosi populisti,xenofobi, razzisti del Parlamento italiano sonoanche quelli che hanno proposto le norme piùsensate di questo Governo; e io la ringrazio,perché nel varare un decreto che era statoapprovato da questo Parlamento, lei dimostrache avevamo ragione (Applausi dei deputati delgruppo Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale).

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimentodelle interrogazioni a risposta immediata.Sospendo a questo punto la seduta, cheriprenderà alle ore 16,30.

La seduta, sospesa alle 16,05, è ripresa alle16,35.

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTESIMONE BALDELLI

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del Regolamento,i deputati Gioacchino Alfano, Biondelli,Boccia, Michele Bordo, Capezzone, Catania,Cenni, Dal Moro, Dambruoso, Dell’Aringa,Epifani, Fedriga, Ferranti, Ferrara, Fontanelli,Fraccaro, Garofani, Lorenzo Guerini, Locatelli,Marcon, Mazziotti Di Celso, Giorgia Meloni,Orfini, Paglia, Pes, Pisicchio, Ravetto, Rosato,Rughetti, Ruocco, Sandra Savino, Scanu,Sibilia, Sottanelli, Speranza, Tabacci, Taranto,Valeria Valente, Vazio, Villarosa, VilleccoCalipari, Zanetti e Zoggia sono in missionea decorrere dalla ripresa pomeridiana dellaseduta.I deputati in missione sono complessivamentecentoventinove, come risulta dall'elencodepositato presso la Presidenza e che saràpubblicato nell'allegato A al resoconto dellaseduta odierna.

Seguito della discussione della proposta

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di legge costituzionale: Alfreider ed altri:Modifiche allo statuto speciale per ilTrentino-Alto Adige/Südtirol in materia ditutela della minoranza linguistica ladina(Approvata, in prima deliberazione, dallaCamera, modificata, in prima deliberazione,dal Senato, approvata, senza modificazioni,in prima deliberazione, dalla Camera eapprovata, in seconda deliberazione, dalSenato) (A.C. 56-D) (ore 16,36).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione della proposta dilegge costituzionale, già approvata, in primadeliberazione, dalla Camera, modificata, inprima deliberazione, dal Senato, approvata,senza modificazioni, in prima deliberazione,dalla Camera e approvata, in secondadeliberazione, dal Senato, n: 56-D: Modificheallo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela della minoranzalinguistica ladina.Avverto che lo schema recante la ripartizionedei tempi per il seguito della discussioneè pubblicato nell’allegato A al resocontostenografico della seduta del 10 novembre 2017(Vedi l’allegato A).Ricordo che nella seduta del 23 ottobre si èconclusa la discussione sulle linee generali ed ilrelatore ed il rappresentante del Governo hannorinunciato a intervenire in sede di replica.Avverto che, trattandosi di secondadeliberazione su una proposta di leggecostituzionale, a norma del comma 3dell’articolo 99 del Regolamento, si procederàdirettamente alla votazione finale.

(Dichiarazioni di voto finale – A.C. 56-D)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Daniel Alfreider. Ne ha facoltà.

DANIEL ALFREIDER. Presidente,rappresentanti del Governo, onorevoli colleghi,oggi quest’Aula voterà, per la prima volta dal

1972, una proposta di legge costituzionale chemodifica lo statuto d’autonomia del Trentino-Alto Adige/Südtirol in favore della minoranzalinguistica ladina. Non riesco a nasconderel’emozione, se penso che quest’Aula, comemassima istituzione democratica del Paese, si èoccupata in questi quattro anni e mezzo, a piùriprese, anche dei diritti della minoranza ladina,studiando con attenzione la realtà del nostroterritorio e affrontando il dibattito parlamentarenella piena consapevolezza di contribuire aqualcosa di giusto.I ladini costituiscono la minoranza linguisticapiù antica dell’arco alpino e popolano oggigran parte del territorio delle Dolomiti. Sebbenei ladini vennero riconosciuti quale minoranzalinguistica già prima del 1923, fu il regimefascista a suddividerli successivamente sutre province, quindi su tre amministrazionedifferenti. Nascono da questo fatto storico ledifficoltà dell’adozione di adeguati strumentidi tutela della minoranza, rendendo quindinecessari più interventi, diversi spesso perciascuna delle province.La presente proposta di legge racchiude moltedelle richieste che la minoranza linguisticaladina avanza da anni, in primis, però,l’eliminazione delle discriminazioni ancoraoggi contenute nello statuto. In Parlamentoabbiamo affrontato in modo meticoloso e con lamassima serietà queste richieste; penso che siaun segnale importante, non solo per i ladini oper il Paese, ma per l’Europa stessa in questomomento.Con la proposta di legge andiamo in sostanza adestendere delle forme di tutela già riconosciuteai gruppi linguistici tedesco ed italiano anche algruppo linguistico ladino, perciò più che di unamodifica dello statuto possiamo parlare di unosviluppo dell’autonomia.Ricordo che lo statuto speciale è stata unarisposta, probabilmente una delle miglioririsposte, alle due grandi guerre che hannocambiato la storia in Europa. Osserviamo oggicon preoccupazione, invece, gli avvenimentiche si stanno verificando in alcune partid’Europa. I conflitti devono essere risolti con

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soluzioni lungimiranti di pace e di sviluppo,fu proprio questo lo spirito - e non possiamopermetterci di dimenticare la storia - che animòi nostri antenati a scegliere un sistema in gradodi far convivere pacificamente i diversi gruppilinguistici, le diverse culture e le tradizioni.Ricordo, inoltre, che con la definitivaapprovazione della presente proposta dilegge costituzionale saranno modificati piùarticoli dello statuto emanati in esecuzionedel cosiddetto “pacchetto per l’Alto Adige”;seguiranno le procedure internazionali volte alraggiungimento delle necessarie intese tra ilGoverno italiano ed il Governo austriaco.Concludo, infine, la mia dichiarazione divoto ringraziando tutti coloro che ci hannoaccompagnato in questo lungo percorso finoal traguardo: ringrazio l’onorevole Sanna,l’onorevole Fiano, tutti i membri della ICommissione, il sottosegretario Bressa, imembri del Governo e i consigli provincialidi Trento e Bolzano. Ma il ringraziamento piùgrande lo voglio fare, senza indicare nomi, atutti coloro, ladini e non, che sin dall’iniziohanno creduto in questa proposta e non hannomai smesso di farci sentire il loro appoggio.Questo importante risultato appartiene a tuttinoi. Oggi è più bello essere ladini. Grazie atutti. Giulan! (Applausi dei deputati del gruppoMisto-Minoranze Linguistiche)!

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Distaso. Neha facoltà.

ANTONIO DISTASO. Presidente, intervengoper esprimere da una latitudine molto diversa unapprezzamento per questo provvedimento, cheè un modo non solo di tutelare le minoranzelinguistiche, ma anche un modo sano divalorizzare le autonomie.Spesso la contrattazione con le forme diautonomia che abbiamo, le più disparate nellanostra nazione, la Sicilia, l’Alto Adige, laSardegna, la Val d’Aosta, oggi sembra cheavvenga più su fattori economici che su altro.Il collega Alfreider ha ricordato giustamente le

due guerre, e anche quello che il fascismo fecein danno, obiettivamente imponendo l’utilizzosolo della lingua italiana, per quella chestoricamente era una risorsa in quei territori.Con la violenza non si ottiene niente: oggi miauguro che siano superate anche le forme chesono esistite nella parte alta dell’Alto Adige,appunto del Sud Tirolo, di diffidenza in partecomprensibile, a tratti anche abbastanza ruvidanei confronti degli italiani, e si possa davveroavviare un percorso di autonomia condivisa, disviluppo armonico, ma nel quadro dell’unitànazionale (Applausi dei deputati del gruppoMisto-Direzione Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Menorello.Ne ha facoltà, se intende.

DOMENICO MENORELLO. Dico due parole.Anche la componente Civici e Innovatoriper l’Italia aderirà alla proposta di modificacostituzionale, ed apprezza con simpatia iltono, oltre che gli argomenti rappresentatipoco fa dal collega Alfreider; cionondimeno,vogliamo sottolineare come questa proposta,in sé giusta, istruita con grande attenzione,evidenzia ancora una volta come in Italiavi sia in generale il problema di una tutelamolto giusta delle minoranze in alcune partidel Paese, e segnatamente nelle regioni astatuto speciale, mentre in molte regioni astatuto ordinario anche sotto questo profilorimangono gravi sperequazioni. Per il vero,questo tipo di sperequazioni, cioè quelladel trattamento delle minoranze, sono gliaspetti più marginali di una più generaleItalia a doppia velocità sotto il profilodelle autonomie, che speriamo la prossimalegislatura possa finalmente considerare sottoun profilo strutturale rimettendo mano alsistema delle regioni, dando più giustiziasotto il profilo delle autonomie riconosciute atutti, anche in senso differenziato, ma ancherendendo in questo modo le regioni, o lemacroregioni, più competitive con i tempi checi aspettano.

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PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Totaro. Ne hafacoltà.

ACHILLE TOTARO. Signor Presidente,onorevoli colleghi, il gruppo di Fratelli d’Italiasi asterrà su questo provvedimento, perché noinon abbiamo niente in contrario sul fatto checi debbano essere delle tutele per le minoranzenel nostro territorio nazionale, in questo caso laminoranza ladina; anzi, vediamo con interessequello che ha fatto anche il Governo in questadirezione, cosa è stato fatto in questi anni in unprocesso di integrazione.Il problema, però, che noi vogliamo porreall’attenzione di questa Camera, ma non solo,anche all’esterno, lo abbiamo fatto più volte, edè stata una delle battaglie che ha contraddistintola destra politica in questa nostra nazione pertanti anni, è la difesa anche degli italianiche vivono nell’Alto Adige. Perché dagliultimi censimenti sono sempre di meno, eprobabilmente dovremmo intervenire per porreuna legge a tutela dei loro diritti, perché non èpossibile che qualcuno si senta straniero nellapropria patria, e non è un reato essere italianiin Alto Adige, come non è un reato ovviamenteessere ladini o essere di lingua tedesca.Se no altrimenti si sono invertite un po’le situazioni! Quindi noi, vedete, vogliamodare il nostro voto di astensione a questoprovvedimento proprio in questa ottica.Sarebbe stato un voto favorevole, vorreidire; però ci asteniamo perché vogliamoporre l’attenzione di questa Camera su unavicenda che riguarda gli italiani di Alto Adigemolte volte tenuta in poca considerazione,eccetto pochi interventi in quest’Aula diautorevoli esponenti anche del centrodestra,come l’onorevole Biancofiore, che va lodataper quello che fa a difesa degli italiani lassù, esicuramente noi che siamo di altre parti d’Italiavediamo con interesse questo attaccamento alsentimento nazionale. Con grande franchezza,si va verso una condizione interculturaleeuropea, di multiculturalismo: sicuramente,

insomma, in questo contesto vedere gli italianiche sono in Alto Adige discriminati è unacosa che lascia veramente sconcertati, e perquesto motivo noi ci asterremo su questoprovvedimento; ripeto, altrimenti poteva essereanche un voto favorevole (Applausi delladeputata Biancofiore).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Dellai. Ne hafacoltà.

LORENZO DELLAI. Presidente, confermoil voto favorevole a questo provvedimentoa nome del gruppo, e lo faccio con moltopiacere anche in qualità di deputato eletto nellaregione Trentino-Alto Adige/Südtirol. Questoprovvedimento modifica lo statuto specialedella regione in direzione di una più marcatatutela della minoranza linguistica ladina.Noi riteniamo che la tutela delle minoranzelinguistiche sia un valore costituzionale diparticolare importanza; e del resto, questovalore costituisce una delle architravi portantidel progetto di autonomia speciale derivantedall’Accordo italo-austriaco di Parigi del 1946:un Accordo che non finiremo mai di ricordarecome un fatto positivo, che ha consentito ditrasformare un’area caratterizzata da scontrie divisioni in un’area di convivenza e diprogresso.La legge prevede meccanismi istituzionali dimaggiore garanzia per la rappresentanza ladinae per la sua partecipazione alle decisionipubbliche nella provincia autonoma di Bolzano.Per quanto riguarda la comunità ladina dellaprovincia autonoma di Trento, la legge rafforzauna istituzione originale, del tutto originalenell’ordinamento italiano, qual è quella delComun General de Fascia: attraverso questascelta, si punta a garantire una maggiore unitàdei ladini di Fassa e più qualificati strumenti diautogoverno per questa comunità.Vogliamo cogliere in conclusione questoprovvedimento come un segnale importante,coerente con una filosofia che ci appartieneculturalmente: sono gli apparati istituzionali

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che devono adeguarsi alle caratteristichepeculiari delle comunità, e non viceversa.Dunque la legge costituisce per noi unpassaggio positivo, che conferma e rafforzauna concezione pluralista della nostra comunitànazionale e rilancia il valore dell’autonomiain una prospettiva che non è solo freddamenteistituzionale o burocratica, ma è anche capacedi tutelare una diversità di lingue e di culture,e questo è per noi una ricchezza collettiva.Un segnale questo particolarmente importantein una fase storica, come la nostra, che vedescricchiolare in molti posti la coincidenzafra Stati e nazioni, vede riemergere rischidi nazionalismo in molte parti d’Europa, edunque ci deve spingere ad elaborare e vivereuna concezione più moderna del principio disovranità (Applausi dei deputati del gruppoDemocrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Pellegrino.Ne ha facoltà.

SERENA PELLEGRINO. Presidente,onorevoli colleghi, dopo molti mesi riusciamoa portare a conclusione l’iter di questo disegnodi legge rimasto in fondo al cassetto, esuperato purtroppo dalle cosiddette priorità.Per il gruppo Sinistra Italiana-SEL-Possibileinvece, la tutela dei diritti delle minoranzeè una priorità: è garante del rispetto edell’esercizio della democrazia, è un datocostitutivo della nostra visione politica eculturale, e anche per questo riteniamopositivo ogni passo che vada nella direzionedella piena attuazione del disegno contenutonella nostra Costituzione. Vi ricordo cheall’articolo 6 si prevede espressamente: “LaRepubblica tutela con apposite norme leminoranze linguistiche”. Si tratta di unprincipio fondamentale che auspichiamo trovisempre maggiore riconoscimento in tutte learee del nostro Paese dove vivono minoranzelinguistiche. Siamo consapevoli di dover ancorafare molta strada per garantire un’adeguatatutela a tutte le minoranze linguistiche presenti

nel nostro Paese. Ci abbiamo provato anchenell’ultima legge elettorale: non siamo riuscitia ottenerlo da questo Parlamento. D’altrondeanche con la proposta di legge costituzionale,che pure nel titolo si pone come obiettivo latutela della minoranza ladina, come è stato piùvolte stigmatizzato anche dal nostro collegaKronbichler, nei fatti favoriamo solo la partedella minoranza ladina che è già la più tutelatao la meno svantaggiata, possiamo dire, ed è laparte ladina della sola provincia di Bolzano.Le popolazioni ladine, infatti, sono sparpagliatetra cinque valli divise in tre province, Bolzano,Trento e Belluno, e tre regioni differenti,Trentino-Alto Adige, Veneto e anche Friuli-Venezia Giulia. Abbiamo rischiato, se nonfossero state approvate le modifiche allaproposta di legge costituzionale che riportano almetodo proporzionale, una popolazione divisae più diseguale per diritti e trattamento. Pertali motivi pensiamo che quanto ci accingiamoa votare oggi sia un primo passo e che sianecessario lavorare ancora per fare in modoche siano eliminate le disparità di trattamentonei confronti della minoranza ladina presente intutte le regioni e in tutte le diverse province.In linea generale vorrei ricordare che, perfare in modo che il sistema di tutela el’eliminazione della disparità di trattamentosiano estesi anche alle altre minoranzelinguistiche che arricchiscono il nostro Paese,rimane assolutamente fondamentale che siafinalmente ratificata dal Parlamento italiano laCarta europea per la tutela delle minoranzelinguistiche. La Carta europea delle lingueregionali o minoritarie è datata 1992 ed è entratain vigore il 1° marzo del 1998 quando è stataratificata da cinque Stati. È stata firmata datrentatré Paesi, tra cui anche l’Italia, che inventicinque anni non è riuscita a ratificarlaa differenza di altri ventiquattro Paesi trai quali la Svizzera, l’Austria, la Spagna eil Regno Unito che hanno un’articolazionedi comunità nazionali al loro interno chenon solo non hanno paura di riconoscerema a cui hanno dato un riconoscimentopieno anche sotto il profilo culturale della

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lingua. Esiste quindi un tema generale su cuila nostra nazione è inadempiente e che vaal più presto risolto. Ora, ritornando nellospecifico della proposta di legge costituzionale,possiamo affermare che il nostro gruppoesprimerà con maggior convinzione il suovoto favorevole dopo i cambiamenti introdottidal Senato che hanno eliminato dal testo gliarticoli 2 e 5 con le modifiche degli articoli47, 48 e 61 dello Statuto dell’autonomiainfilate alla Camera - mi dispiace dirlo - dalla Südtiroler Volkspartei con l’avvallo delPartito Democratico (Applausi della deputataBiancofiore), modifiche assolutamente estraneealla natura della proposta di tuteladella minoranza linguistica sul lato dellarappresentanza e della proporzionalità ancheetnica. Tali modifiche incidevano sulsistema elettorale per l’elezione del consiglioprovinciale e dei consigli comunali e portavanoartificiosamente a una modifica introducendola dizione “eletto con sistema proporzionale”anziché “su base proporzionale” che ledeva ilprincipio vincolante della tutela dell’equilibriodella rappresentanza perché avrebbe permesso,tra l’altro, con quella piccola modifica didizione, che si potessero addirittura introdurreprincipi maggioritari o sbarramenti: un veroe proprio attentato a un principio cardinedel sistema autonomistico qual è il principiodella rappresentanza proporzionale dei gruppilinguistici negli organi elettivi della provincia.In questo caso possiamo dire davvero che, perfortuna, ci ha pensato il Senato e, per fortuna, cihanno pensato i cittadini lo scorso 4 dicembre asalvare la nostra Costituzione salvaguardando ilSenato. Voglio concludere la mia dichiarazionedi voto citando un passo del Tentativo didecalogo per la convivenza inter-etnica scrittoproprio da Alexander Langer: sicuramente tuttivoi lo conoscerete. Dopo aver ricordato la frasepronunciata dal vescovo di Banja Luka, durantela guerra civile jugoslava degli anni Novanta,disse: “un prato con molti fiori diversi è piùbello di un prato dove cresce una sola varietà difiori”.Langer scrive: “La compresenza di etnie,

lingue, culture, religioni e tradizioni diversesullo stesso territorio, nella stessa città,deve essere riconosciuta e resa visibile. Gliappartenenti alle diverse comunità conviventidevono sentire che sono “di casa”, che hannocittadinanza, che sono accettati e radicati (oche possono mettere radici). Il bi- (o pluri-)linguismo, l'agibilità per istituzioni religiose,culturali, linguistiche differenti, l'esistenza distrutture ed occasioni specifiche di richiamoe di valorizzazione di ogni etnia presentesono elementi importanti per una cultura dellaconvivenza. Più si organizzerà la compresenzadi lingue, culture, religioni, segni caratteristici,meno si avrà a che fare con dispute sullapertinenza dei luoghi e del territorio a questao quella etnia: bisogna che ogni formadi esclusivismo o integralismo etnico vengadiluita nella naturale compresenza di segni,suoni e istituzioni multiformi.”. Questo eraAlexander Langer. Questo è il nostro principiopolitico con cui noi in questo momento daremoil nostro voto affermativo alla proposta dilegge (Applausi dei deputati del gruppo SinistraItaliana-Sinistra Ecologia Libertà-Possibile).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Invernizzi. Neha facoltà.

CRISTIAN INVERNIZZI. Grazie, signorPresidente. Anche la Lega Nord, essendovenute meno le perplessità che nella seduta del20 giugno 2017 ci avevano portato ad esprimereun voto di astensione - sia pure esprimendoal popolo ladino, come avevo ricordato ancheallora nel mio intervento in dichiarazione divoto, quello che esso rappresenta: il fatto che,all’interno di un’Europa che sempre più tendealla omologazione, anzi alla omogeneizzazionedei popoli, rappresenta uno straordinarioprecipitato storico di un popolo che vanta unastoria plurisecolare - essendo venute meno,dicevo, tali perplessità, la Lega Nord inquesta circostanza esprimerà voto favorevole,augurandosi ovviamente che i ladini in quantotali, non soltanto perché parlano una lingua

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minoritaria ma in quanto sono un popolo,possano, che la loro etnia possa continuaree proseguire a vivere anche nei decenni enei secoli futuri, perché è fondamentale che,ripeto, all’interno dell’Europa ci sia rispettoper quello che siamo e che eravamo. Auspicoinoltre che la discussione e la riflessione,l’ennesima per quanto riguarda il popololadino all’interno del Parlamento, rappresentiin qualche modo un anticipazione di quelloche, secondo la Lega, deve avvenire ormainel prossimo Parlamento vale a dire unaseria riflessione sul sistema delle autonomiepiù globalmente intese all’interno dallo Statoitaliano. Ci sono stati parecchi campanellid’allarme tanti, tantissimi, ultimi solo in ordinecronologico i referendum della Lombardia edal Veneto che hanno richiamato alle urnemilioni di cittadini e che devono essere intesipertanto come l’esigenza fortemente espressasia dal popolo veneto sia da quello lombardodi una seria riflessione su quella che è oggil’Italia e su quella che noi auspichiamo possaessere domani. Infatti è vero che oggi parliamodi un popolo, di una minoranza linguisticache pertanto, come stabilisce la Costituzione,nonché tutti i diversi trattati internazionali, deveessere giustamente tutelata. All’interno del piùampio Stato italiano, tuttavia, è necessario faretutta una serie di riflessioni. Anche se c’èstato sicuramente uno “scontro” politico nontanto rivolto ovviamente nei confronti dei ladiniquanto della rappresentanza politica da essiespressa attraverso la Südtiroler Volkspartei,speriamo che il clima di reciproco rispetto possaessere il punto di partenza per quella che, nelprossimo Parlamento, speriamo possa essereveramente una riforma costituzionale non comequella del 4 dicembre, della quale vorreipurtroppo ricordare il timbro di ufficialità, untimbro di approvazione, che venne dato ancheproprio dal Südtiroler Volkspartei, tradendo,secondo noi, quella che è la volontà diautonomia di tutti gli altri popoli, magari nonminoranze linguistiche, ma che comunque èe deve rimanere il punto centrale dell’attivitàdi qualunque Parlamento. Se vogliamo che i

milioni di voti recentemente espressi rimanganotali, rimangano, cioè, una voce all’interno di ungioco democratico, se vogliamo effettivamenteche passi un messaggio chiaro, vale a dire cheil Parlamento prende sul serio quelli che sonoi pronunciamenti ufficiali, democratici, chiari,effettuati attraverso il gioco delle urne, alloranon possiamo limitarci al riconoscimento delpopolo e della minoranza linguistica ladina,non possiamo limitarci ad una ormai trita eritrita analisi circa la necessità o meno, oggi,nel 2017, di avere regioni a statuto speciale.Dobbiamo effettivamente capire quelle chesono le richieste dei nostri territori e dareuna risposta costituzionalmente chiara e fermaprima possibile (Applausi dei deputati delgruppo Lega Nord e Autonomie-Lega deiPopoli-Noi con Salvini).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Lainati. Ne hafacoltà.

GIORGIO LAINATI. Signor Presidente,signori rappresentanti del Governo, mi fapiacere, per la stima e la considerazione cheho nei confronti dell’amico Daniel Alfreider,di poter annunciare il voto favorevole delgruppo di Alternativa Popolare a questalegge costituzionale, concernente modificheallo statuto del Trentino-Alto Adige/Südtirolin materia di tutela della minoranza linguisticaladina. Ricordiamo, signor Presidente, che lostatuto speciale della regione Trentino nelsuo complesso ha delineato un sistema diparticolari garanzie a tutela delle minoranzelinguistiche per salvaguardarne l’identità egarantirne la rappresentanza nelle istituzionilocali e regionali in relazione alle particolaritàstoriche e sociali di quella regione, agli obblighiinternazionali assunti dallo Stato italiano e agliinteressi nazionali.Signor Presidente, pertanto la tutela delleminoranze, che è un principio affermato invia generale dall’articolo 6 della Costituzione,ha un significato particolarmente importantenello statuto speciale del Trentino-Alto Adige,

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assumendo connotazioni del tutto particolarinella comunità e nelle istituzioni di quellaregione. Già durante l’iter in sede referenteavevamo espresso un parere favorevolesu questo disegno di legge costituzionale,motivando il tutto proprio come la Costituzionepreveda la tutela delle minoranze linguistiche.Come ho già detto, all’articolo 6 la Costituzioneha inteso superare il concetto di minoranzaoggetto di tutela per pervenire ad unriconoscimento della minoranza stessa comesoggetto attivo in ogni settore della società nellaquale vive, dunque nel settore dell’economia,della cultura, nella politica e nelle attivitàsociali più significative.Il progetto di legge costituzionale è voltoa salvaguardare, tutelare e valorizzarealcune minoranze che partecipano in modofondamentale alla crescita economica e socialedi un territorio che - va sottolineato,onorevoli colleghi - ha dimostrato un buonlivello amministrativo. Crediamo sia opportunoapprovare questa proposta per rafforzare laminoranza ladina da un punto di vista politico-istituzionale. Si tratta di un progetto chetende a promuovere e valorizzare la minoranzaladina, di cui devono essere salvaguardate lecaratteristiche etniche e culturali, nonché lapartecipazione alla vita politica e istituzionaledella regione che concorre a caratterizzarel’intera comunità regionale.Infatti, l’articolo 6, oltre a vietare ogni formadi discriminazione, vale a dire un trattamentopeggiorativo fondato sulla diversità di lingua,garantisce anche una tutela positiva, al fine diconservare il patrimonio linguistico e culturaledelle minoranze in ossequio ai principi dipluralismo e tolleranza. La Corte costituzionaleha più volte affermato che la tutela delleminoranze linguistiche costituisce un principiofondamentale dell’ordinamento costituzionale,e il progetto di legge che stiamo per votareprevede norme coerenti con lo spirito dellostatuto e della nostra Carta costituzionale. Inparticolare, si introducono, ripeto, quei principiche riguardano la piena parità di rappresentanzadel gruppo linguistico ladino, e, ad esempio,

mi riferisco a quella relativa alla possibilitàdi accedere a ruoli istituzionali e di governoregionale, come la carica di vicepresidente dellagiunta provinciale.In conclusione, signor Presidente, onorevolicolleghi, nel ribadire il voto favorevoledel gruppo parlamentare di AlternativaPopolare, occorre specificare come questoprogetto di legge costituzionale offra garanziafondamentale e valorizzi pienamente leminoranze linguistiche in ossequio ai principidella nostra Costituzione.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Kronbichler.Ne ha facoltà.

FLORIAN KRONBICHLER. Grazie, signorPresidente, o giulan, signor President, carisegretari di Stato, che è un epiteto più nobile,e cari anche ospiti che sono venuti dallaLadinia, ospiti ladini, che assistono ai nostrilavori. Ci siamo, ecco, cambiamo, e questa èla volta definitiva, lo statuto dell’autonomiadel Trentino-Alto Adige/Südtirol. Intendo direcambiamo la Magna Charta della nostraregione, entrata in vigore esattamente 45 annifa. Evito coscientemente di dire la nostraCostituzione, che, a volte, siamo tentati didire, perché la Costituzione è una, ed è anchenostra, di noi sudtirolesi. Ci tengo a ribadirequesto, perché troppe volte noi sudtirolesice lo dimentichiamo o non lo apprezziamodebitamente. Non smetto di sollecitare i mieicompatrioti sudtirolesi a sapere apprezzare laCostituzione italiana, perché ci tutela, a volte,anche da soprusi da parte delle nostre stesseistituzioni autonome.Vado fiero della nostra Costituzione, checonvintamente ho anche difeso da una riformasbrigativa e centralizzante. Non mi vergognodi chiamarmi un patriota della Costituzione, elo statuto dell’autonomia non è un’eccezionead essa, ma, piuttosto, un suo compimento.Presidente, non si riesce a parlare.

PRESIDENTE. Colleghi, per favore.

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FLORIAN KRONBICHLER. Ecco, oggiportiamo a compimento un qualcosa chei padri dell’autonomia all’epoca si eranodimenticati, sì, semplicemente dimenticati difare, ed è l’equiparazione del gruppo linguisticoladino a quello tedesco e italiano riguardoad alcune importanti cariche pubbliche. Senzadubbio è un provvedimento riparatorio; dàal gruppo ladino il diritto di avere unavicepresidenza del governo provinciale, cosìcome una vicepresidenza in diverse istituzionie commissioni da cui fino ad ora era escluso.Elimina, insomma, alcune discriminazionia livello istituzionale. Io personalmente eil nostro gruppo, avremmo preferito chel’equiparazione dei ladini agli altri due gruppilinguistici in zona la si facesse in modopiù moderno e più organico, con maggiorriguardo alla realtà sociale e culturale, emeno istituzionale. Avevo pronto, in talsenso, una mia propria proposta di leggecostituzionale, ma non disponendo, a differenzadei colleghi della Südtiroler Volkspartei, delsostegno della maggioranza sudtirolese, ritenninon responsabile depositare la mia propostamolto più articolata. Non volevo dare ulterioredisturbo all’iter già tortuoso di questa legge.Così noi del gruppo Articolo 1-MovimentoDemocratico e Progressista voteremo con sensodi responsabilità questa proposta di legge,così come l’abbiamo votata nei suoi passaggiprecedenti, sia qui alla Camera che al Senatoprima.Mi congratulo con il gruppo proponente ilprovvedimento, cioè quello della SüdtirolerVolkspartei e in special modo il suo primofirmatario, il collega Daniel Alfreider, per ilsuccesso suo e dei ladini e delle Dolomiti. Speroche sappia riconoscere il nostro contributo,certo critico, ma leale, finalizzato sempreal comune scopo. Solo tra discussione sullelinee generali e dichiarazione di voto iointervengo ora in Aula per la sesta volta suquesto stesso provvedimento, per non contaregli interventi sugli emendamenti. Credo che,nel corso di questo svolgimento, chi ne è

interessato ha avuto modo di conoscere o diconoscere parecchio di questa nostra più piccolaminoranza linguistica. E siccome è risaputoche bella parte di questo Parlamento suolepassare le sue ferie estive o invernali proprioda quelle parti, così mi risparmio divagazionipiù approfondite. Non mi voglio ripetere. Lecritiche al provvedimento e all’iter che esso hapreso sono state fatte e sono a verbale. Nonguardo indietro, questa è giornata di raccolto. E,al posto di ciò che non c’è e che manca, io vorreiportare l’attenzione ad alcune conquiste, cheil laborioso popolo dei ladini si è mantenuto,credo, a futura memoria.Primo, considero una felice coincidenza chequest’Aula avrebbe dovuto dare ieri - peròlo darà la settimana prossima - via libera alpassaggio del comune di Sappada, comunedella minoranza linguistica, quella voltatedesca, dalla regione Veneto a quella del Friuli,a cui si sente più legato per cultura e tradizione.Ecco la richiesta principale storica dei ladiniè pure quella dell’unificazione del territorioladino, oggi diviso in tre province nell’unicaregione Trentino-Alto Adige/Südtirol conl’aggregazione alla provincia di Bolzano e deitre comuni bellunesi, che l’avevano chiesto asuon di referendum dieci anni fa.Secondo, la regione Trentino-Alto Adige/Südtirol rischia ormai di finire una scatolavuota. Bolzano in pratica la vuole abolire.Per i ladini, invece, la regione costituisceun’istituzione indispensabile per tenere insiemela comunità. Rinunciare ad essa significherebbedividere ulteriormente il più piccolo dei tregruppi linguistici.Terzo, tutte le norme di tutela della minoranzalinguistica sono fatte solo prevalentemente amisura del più grande e dominante gruppotedesco. Al gruppo ladino, molto più piccolo,parecchie di tali norme si rivelano inapplicabilio inappropriate. Funzionano lo stesso, perchéil fratello grande, la SVP, generosamente glipassa ciò che per Statuto al piccolo nonspetterebbe sempre. Non è dignitoso questo. Ailadini spettano diritti, non opere di carità.E infine, perché siamo alla vigilia di

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elezioni, parlamentari e regionali, la SüdtirolerVolkspartei per sé stessa si è fatta forte a favoredi collegi elettorali. Trento, la provincia diTrento, ne ha introdotto uno per le provinciali,proprio per garantire la presenza di un ladinoal consiglio provinciale, eletto dai ladini. LaSüdtiroler Volkspartei ai suoi ladini non loconcede. Sarà - mi chiedo – perché, nel caso, iladini si potrebbero rendere troppo indipendentidal partito fino ad oggi loro generoso padrino?Tanto a futura memoria. Nell’intanto, prendanoi latini ciò che la realpolitik è disposta apassargli. Il nostro voto c’è. Auguri! Aodunse nlaur sinzîr che portes früc! Giulian, President(Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Biancofiore.Ne ha facoltà.

MICHAELA BIANCOFIORE. Grazie,Presidente. Le forze politiche che mi hannopreceduto fanno comprendere in manieraassolutamente sconfortante che il Parlamentoitaliano non ha assolutamente contezza diquello che accade nella mia terra, il Trentino-Alto Adige/Südtirol. Così come, purtroppo, congrande evidenza, non ha contezza neanche diquello che accade in Catalogna, dove ad esserediscriminati, per chi non lo sapesse, sono glispagnoli e non certo, appunto, i cittadini dellaCatalogna stessa.Onorevoli colleghi, signor Presidente,nell’annunciare la conferma dell’astensione delgruppo Forza Italia alla Camera, ribadiscoche sarebbe potuto essere un voto favorevole,se la maggioranza di Governo, guidata inquesta materia dal qui presente sottosegretarioBressa e il partito etnico di maggioranza etnicaassoluta della mia terra, il Trentino-Alto Adige/Südtirol, avessero accettato la revisione daparte del Parlamento italiano, cioè di tuttinoi, dell’intero Statuto d’autonomia, risalenteappunto, come ha detto il collega Alfreider,ben al 1972 e che io avevo presentato, recantenorme in favore della comunità ladina - lo

dico agli amici ladini qua presenti - anchepiù favorevoli di quelle che ci apprestiamoad approvare. Se l’avessero letta, l’avrebberocapito. Tutta la comunità ladina, come haappena detto il collega Kronbichler, non quellasoltanto assoggettata alla rappresentanza dellaSüdtiroler Volkspartei.Ma questo mio disegno di legge dellariforma dell’intero Statuto d’autonomia recavasoprattutto norme per il riequilibrio dei dirittiin favore della comunità italiana, che è la veraminoranza locale, della quale il Parlamentoitaliano dovrebbe farsi carico e, purtroppo, nonlo fa. Statuto d’autonomia, con buona pace diun padre della patria come De Gasperi, soggettooggi alla rilettura faziosa - e il collega Alfreiderve l’ha omesso - di improbabili commissionilocali, nominate dalla provincia autonoma, che - alla luce di quanto sta accadendo in Catalogna ilParlamento italiano ne sia edotto - hanno votatoa maggioranza etnica tedesca, cioè bulgara, inAlto Adige, per inserirvi l’autodeterminazionenello Statuto d’autonomia. Tradotto: per lasecessione.Ripeto e scandisco, affinché rimanga agli attidel Parlamento italiano, che forse - ma lovedremo -, per la scellerata norma elettoraleincostituzionale riservata, come sapete, allamia terra, sarà privata della voce della veritàl’opposizione italiana dell’Alto Adige.Ripeto e lo ribadisco: autodeterminazioneuguale secessione. D’altronde, i Governidelle sinistre, avvicendatisi negli anni, hannosfasciato la cornice regionale, come ha dettoprima il collega Kronbichler, voluta da DeGasperi, proprio per garantire l’autonomiainnanzitutto al suo Trentino, che prima o poifinirà annesso al Veneto, e che gli italianirestassero maggioranza nella regione. Hannotrasferito dallo Stato alle province autonomel’organizzazione della scuola e della cultura,le ferrovie, le strade, i conservatori, di recentel’organizzazione dei tribunali e ora si puntadiretti alle agenzie fiscali.Per non parlare dell’emendamento approvatoieri in Commissione bilancio del Senato,presieduta non a caso da un trentino,

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che dovrebbe fare proprie le parole delsottosegretario Boschi, ora al G7 sulle pariopportunità e sulla violenza sulle donne, sulconsentire le leadership femminili, in meritoall’autostrada del Brennero, scavalcando ildovere di gara per la concessione scaduta nel2014. Intendiamoci, perché poi vanno in AltoAdige e, con la Pravda e con la censura deimedia locali, dicono che io sono contro laA22. No! Io sono a favore della A22 nel mioterritorio. Che rimanga al mio territorio, mavorrei che questo avvenisse secondo le regole enon scavalcando sempre le regole.Il tutto, o quasi, varato da sei o dodicipersone, che, in barba alla procedura rafforzata,prevista per le revisioni costituzionali dallaCostituzione italiana, attraverso le commissioniparitetiche, appunto, sfornano norme di rangocostituzionale di fatto immodificabili, sempregrazie al patto d’acciaio tra PD e SVP.In pratica, per chi ancora non vuole capire, oggiè praticamente impossibile per lo Stato italianoentrare nelle maglie del reticolato giuridicodelle province autonome, che si configurano giàallo stato come staterelli autonomi all’internodello Stato italiano, che amano dipingere comeun limone spremuto (lo dico ai membri delGoverno). Uno dei quali, peraltro, il Trentinoretto dalla maggioranza sempre PD-Patt, nongode nemmeno di buona salute economica,nonostante i miliardi dell’autonomia, avendotutti i segni meno innanzi agli indicatorieconomici. E come non sottolineare in questasede che è dovuto al partito di maggioranzaassoluta della mia terra proponente di questoprogetto di legge, la Südtiroler Volkspartei,l’aver innalzato in ogni sede, con strafottenzae superbia, il mito delle province autonomemigliori e superiori al resto d’Italia, del Südtirolüber alles, con la conseguenza di aver prodottola inevitabile e comprensibile emulazione delleproduttive regioni confinanti, ravvisabile nelleparole del presidente del Veneto, Zaia, reducedal trionfo del referendum per l’autonomia,che razionalmente ha affermato una veritàlampante: “Siamo al big bang delle riformeper l’autonomia”, chiedendo ovviamente la

specialità.Io, più semplicemente, direi che l’SVP e ilPD trentino, che nella pochezza costantementepersecutoria dei loro rappresentanti miaccusano di essere antiautonomista, perchéoso dire la verità sulle luci e ombre dellamia autonomia e la voglio sottrarre a logichepadronali o alla sovrapposizione dell’idea diprivilegio, portano la colpa del big bang dellespeciali, alle quali inevitabilmente assisteremoper la richiesta di autonomia, ergo deitrasferimenti economici, di tutte le altre regioniche hanno diritto a chiedere l’autonomia, comedall’articolo 116 della Costituzione, riformatoproprio dal sottosegretario Bressa.Veneto e Lombardia alle ragioni dellaspecificità storiche e delle autonomie speciali,peraltro, superate dalla caduta delle frontiere inEuropa, contrappongono giustamente le ragionidelle specificità dell’economia e del loro PIL,che vola. Ed è assurdo che proprio coloro chehanno prodotto questo big bang condannino ilfatto che le regioni a statuto ordinario andatea referendum aspirino, come il Trentino-AltoAdige, a poter trattenere i nove decimi delletasse versate in loco.Le ragioni dell’autonomia sono ormai tutte soloeconomiche e da cittadina del Trentino-AltoAdige, felice ovviamente del nostro assettoeconomico attuale, non posso però non dire,da parlamentare italiano, che è giusto che icittadini veneti, lombardi, emiliani, piemontesi,ma anche laziali, calabresi e pugliesi, ai qualichiedo di svegliarsi una volta per tutte, cheproducono e pagano le tasse, abbiano gli stessiservizi delle speciali. Non devo essere io adifendervi; dovete essere voi ad autodifendervi!E non mi sorprenderei nemmeno, visto ildanno procurato al Paese, se ora, sulla sciadell’autonomismo morboso propagandato dalpartito-Stato della mia terra, nelle trattativecon il Governo, Veneto e Lombardia tantoper iniziare chiedessero, per esempio, scuoleseparate per dialetti locali, un TAR di nominapolitica, il ruolo unico per i giudici, i tribunali,quattro anni di residenza per votare e per isussidi pubblici, a fronte dei tanti immigrati

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che inflazionano la loro terra e, magari, dulcisin fundo, una legge elettorale per le politichead hoc, visto che al Trentino-Alto Adige èconcesso di scavalcare la Costituzione anche inquesta materia, oggetto di plurime bocciatureda parte della Consulta. Non è essendo semprearrogantemente al di sopra di ogni regola che siconquistano simpatie alle cause delle speciali,collega Alfreider, pur pagando profumatamenteconsulenti marketing.Le verità che ho fin qui enucleato voglionoperò evidenziare la più assoluta preoccupazioneper la mia terra, che vive nel benesseregrazie alla speciale autonomia concessa dalloStato italiano e grazie alle indubbie capacitàamministrative di chi la governa, ma che,di fatto, è l’ultima isola a socialismo realeesistente in Europa, che vive di contributipubblici a pioggia e che, a fronte della richiestadi autonomia delle regioni a statuto ordinario,non potremo più permetterci.Dobbiamo cambiare e farlo velocemente,dobbiamo trasformarci da un’autonomia etnicaad un’autonomia territoriale, sottoposta alleregole di mercato e soprattutto, anche a frontedelle nuove etnie che si stabiliranno nellanostra terra, non ci potremo più permettere diessere altoatesini divisi per gruppi etnici, doveil partito di maggioranza assoluta conferma,nel suo statuto, di essere il partito indifesa dei soli gruppi linguistici tedesco eladino, prevaricando l’unico gruppo realmenteminoritario, a fronte di ogni report: quelloitaliano in terra italiana.Dovremo stringerci sempre più nel trovare leragioni della nostra identità e radici cristiane perottenere il rispetto degli altri.In sostanza, il mio è un urlo di dolore - qualoranon si capisse - e voglio dire che questo è ilmomento di difendere tutti insieme la nostraautonomia, senza prevaricazioni di un grupposull’altro, avendo ben cosciente che oggi il temadella società altoatesina sarà come sostenere laconcorrenza con le nuove risorse richieste dalleregioni confinanti, che già sono locomotive inEuropa.Un’autonomia del popolo altoatesino

sudtirolese tutto, dove cessi la ricerca morbosadel nemico italiano ai fini elettorali, persinoschedando etnicamente i bambini. I bambini,collega Alfreider, questo sì che sa di leggirazziali di fascista memoria.Vorrei sentire, amici ladini, cosa ne pensatevoi in materia, ma conosco già la rispostaessendo la comunità che più ama l’integrazionee la multiculturalità ad iniziare dalla scuola.Nemico italiano che in particolare sarei io,violentemente attaccata da piccoli uomini suiquali potrei diventare volgare - e di natura nonlo sono -, tacciata di estremismo e nazionalismoper aver affittato un immobile simbolo dellacomunità italiana, perché incidentalmente eraquello lasciato dal Movimento Sociale Italiano - Alleanza Nazionale. Per farvi sorridere ecapire, sarebbe come se l’SVP avesse dettoche il Presidente Mattarella è un pericolosoneo-monarchico perché abita al Quirinale.Sciocchezze, follie, assurdità della mia terra chespero, al di là dei diversi schieramenti politici,vengano consegnate definitivamente al passatoa fronte della nuova sfida che aspetta la piccola,ora più indifesa interezza della comunità.L’ho detto - e vado finendo, Presidente - elo ridico: è il momento di un new deal perla provincia autonoma, che deve diventareuna comunità unica e unita, orgogliosadella propria cultura plurilingue, cristiana,ambientale, turistica, sociale e farne il propriopunto di forza senza ghigni di consuetaarroganza del più forte, per reggere laconcorrenza che verrà, ripartendo dal rilanciodella regione distrutta dai soliti architettisfascisti degli affari costituzionali così comel’aveva ideata De Gasperi: una comunità piùgrande e più forte, che esporti innanzituttoideali ed esempi veri, un’autonomia declinatanel suo significato corretto…

PRESIDENTE. Concluda.

MICHAELA BIANCOFIORE. …ovverolibertà e soprattutto matura, un’autonomia chedeve diventare adulta sull’esempio assegnatadallo statuto proprio al gruppo ladino…

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PRESIDENTE. Onorevole Biancofiore, non micostringa a toglierle la parola. È già un minutooltre il suo tempo. Deve concludere!

MICHAELA BIANCOFIORE. Ho finito econcludo. Non a caso…

PRESIDENTE. Ma se lei ricomincia un periodoogni volta…

MICHAELA BIANCOFIORE. Non a caso,sempre in merito a questo provvedimento hoparlato di autonomia ladina da estendere su tuttoil territorio altoatesino.

PRESIDENTE. Grazie, onorevole Biancofiore.Mi dispiace, ma non posso andare oltre unminuto e rotti da quando lei ha terminato ilsuo tempo (Applausi dei deputati del gruppoForza Italia-Il Popolo della Libertà-BerlusconiPresidente).Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole D’Incà. Ne ha facoltà.

FEDERICO D'INCA'. Grazie, Presidente. Inquesto intervento vorrei ripercorrere le tappesalienti e sottolineare gli aspetti politici negativiche hanno caratterizzato il processo legislativodi questa legge rischiando di farla naufragare.Mi soffermo su due questioni: da un lato, ilMoVimento 5 Stelle ha lavorato per estendere erafforzare la tutela della minoranza linguisticaladina dalla sola provincia di Bolzano all’interaregione Trentino-Alto Adige/Südtirol e, quindi,anche alla provincia autonoma di Trento conle minoranze mochena e cimbra; dall’altro, iproponenti della proposta di legge che stiamoper votare hanno cercato di introdurre nel testodi legge elementi che nulla avevano a chevedere con il tema della tutela di un gruppolinguistico.In particolare, voglio ricordare gli emendamentiproposti dal collega Fraccaro che hannoconsentito di introdurre la possibilità, peri consigli regionali e per i consigliprovinciali di Trento e di Bolzano, di

svolgere sessioni straordinarie riguardanti idiritti delle minoranze linguistiche. È statodato così riconoscimento a popolazioni chestoricamente sono state oggetto di ripetutitentativi di cancellazione. Questa novità, dicui il MoVimento 5 Stelle ha il merito, ciauguriamo possa essere il punto di partenzaper la tutela di altre minoranze linguistichestoriche nelle regioni limitrofe. In particolare,mi riferisco ai ladini di Cortina d’Ampezzo, diLivinallongo e Colle Santa Lucia o, per megliodirlo in ladino, di Anpezo, Fodom e Col, e alleminoranze linguistiche di Sappada, oltre chealle altre minoranze linguistiche presenti nellealtre regioni d’Italia.Grazie al MoVimento 5 Stelle è stato difesolo statuto di autonomia ora in vigore, normadi rango costituzionale a rischio di pesantirevisioni in senso peggiorativo per quantoriguarda gli ambiti del sistema giurisdizionale edella legge elettorale.La prima azione di difesa hariguardato la giustizia; infatti, la SüdtirolerVolkspartei, anziché proporre di eliminare lascellerata disposizione che prevede la nominapolitica dei giudici del TAR per le provincedi Trento e Bolzano, ha fatto un tentativo diintrodurre la nomina politica di un giudicedel TAR anche per il gruppo linguisticoladino. Si tratta di una modifica totalmenteestranea alla tutela della minoranza ladinama che, al contrario, avrebbe solo rafforzatoil legame che vige in Alto Adige tra ilpotere politico della SVP e il potere dellagiurisdizione amministrativa. L’indignazionegenerale dell’Aula ha permesso lo stralciodell’articolo. Tuttavia, questo vulnus in AltoAdige rimane e provoca gravi distorsioni.La seconda azione di tutela della Costituzioneha riguardato una convinta difesa dell’attualeassetto elettorale all’interno della provinciaautonoma di Bolzano. In pratica, nelprimo passaggio in quest’Aula era statoincomprensibilmente votato un emendamentoche avrebbe di fatto comportato il passaggioda un sistema proporzionale a un sistema subase proporzionale per l’elezione del consiglio

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provinciale di Bolzano e degli enti localidella provincia di Bolzano. Una mossa che èstata neutralizzata in Commissione al Senato,per l’effetto di audizioni di costituzionalistie di eminenti rappresentanti della comunitàladina della provincia di Bolzano convocatisu iniziativa del MoVimento 5 Stelle. A talriguardo, devo ringraziare il collega senatoreEndrizzi che si è attivato insieme al collegaconsigliere provinciale Paul Köllensperger.C’è bisogno di questa legge? Sì, essaassolve allo scopo di garantire maggiori tutelealla minoranza linguistica ladina. Dobbiamoampliare i diritti delle minoranze linguistiche,ma soprattutto attuarli, perché non restinosolo sulla carta, cosa che, ad esempio,non è successa nell’informazione e nellacomunicazione politica: la RAI-Südtirol è sottodominio assoluto della SVP. Per inciso, inogni trasmissione nella quale assuma carattererilevante l’esposizione di opinioni politiche, lealtre forze politiche è come se non esistessero,ciò in ragione della totale assenza di unaregolamentazione della vigilanza dei serviziradiotelevisivi in lingua tedesca.Un altro esempio di mancata tutela di unaminoranza linguistica è il caso del ComunGeneral de Fascia. Il Comun General de Fasciaè un ente sovracomunale costituito nel territorioche coincide con quello dei comuni dove èsituato il gruppo linguistico ladino dolomiticodella Val di Fassa. La costituzione di questoente rappresenta un caso unico istituito perlegge senza passare per una consultazionepopolare. Ci troviamo, pertanto, di fronte a unaforzatura portata avanti dalla classe politica algoverno nella provincia di Trento negli ultimivent’anni, il cui scopo non è certo quellodi salvaguardare il gruppo linguistico ladinodolomitico della Val di Fassa, bensì quello diaffermare il potere della provincia su quellodei comuni ladini. I comuni ladini trovanola loro legittimità in secoli di storia e nelleantiche regole di Campitello, Gries, Canazei,Fontanazzo, Pozza, Alba e Penia, e non inatti di forza pseudo democratici unicamentepensati per svuotare di competenze i comuni e

metterle nelle mani del vassallo della provinciain Val di Fassa, ovvero la UAL, UnioneAutonomista Ladina, componente ladina delgoverno provinciale di centrosinistra. In talsenso il MoVimento 5 Stelle si attiverà,perché il Comun General svolga una funzionedi valorizzazione della minoranza linguisticaladina e non per svuotare di competenze icomuni ladini storici.Fortunatamente, all’immagine della gestionegrigia e clientelare trasmessa dai partiti locali sicontrappone l’immagine genuina e fortementeidentitaria della cultura ladina, la “populazionde piera” (popolo di pietra), come l’hadefinita nei suoi versi il poeta ladino RolandVerra, popolo universalmente conosciuto per laresistenza agli oppressori, le tradizioni alpestridemocratiche - come ci ha ricordato il collegaFraccaro - e per l’opera di intellettuali come ilgià citato Roland Verra, Max Tosi, ValentinoDell’Antonio, Frida Piazza - solo per citarealcuni poeti -, o come Fabio Chiocchetti, fautoredel recupero di alcuni elementi della culturatradizionale ladina che ne ha permesso lasopravvivenza e la diffusione.In questo ambito ritengo doveroso portarel’attenzione dell’Aula sui ladini storici diCortina d’Ampezzo, Livinallongo del Col diLana e Colle Santa Lucia, in provincia diBelluno, questo perché i confini imposti dallegislatore tra regioni ordinarie e province astatuto speciale stanno uccidendo le minoranzelinguistiche venete ladine. Queste comunitàladine, distaccate nel 1923 dalla provincia diBolzano, hanno ottenuto un riconoscimento daparte dello Stato soltanto con l’approvazionedella legge n. 482 del 15 dicembre 1999, chein attuazione dell’articolo 6 della Costituzionestabilisce le norme in materia di tutela delleminoranze linguistiche storiche. Tuttavia, lalegge si è rivelata del tutto insufficiente, inparticolar modo nel riconoscimento territorialeda parte degli enti. Lo stanziamento all’epocaera di 20 miliardi e mezzo di vecchie lire, manegli ultimi anni il fondo è stato notevolmentetagliato, tanto che nei tre comuni sopra citati,nel 2017, vi è stata la rinuncia alla richiesta

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del finanziamento. Gli unici finanziamentiprovengono dalla regione Veneto, nell’ordinedi circa 3.000 euro all’anno per ogni unioneladina; nessun finanziamento per l’istitutoculturale “Cesa de Jan”, che tra l’altro nonè un ente pubblico come gli altri istituti, maun’associazione di comuni e unioni ladine.In provincia di Belluno, l’insegnamento delladino è previsto dalla legge n. 482 del 1999,nei limiti in cui è richiesto dai genitori e daglialunni. L’applicazione della stessa è, tuttavia,ostacolata dalla mancanza di fondi necessari perl’impegno di docenti qualificati. È necessaria,quindi, una legge regionale o nazionale conl’obbligo di copertura finanziaria in tutti i livelliscolastici ed amministrativi, per poter salvare laspecificità linguistica e culturale.Ricordo che in Sudtirolo, sin dal 1948, iladini godono del privilegio di avere unascuola paritetica che, oltre all’insegnamentoin ugual misura in tedesco e in italiano,prevede per la scuola dell’obbligo due oresettimanali d’insegnamento del ladino. Questaè la salvezza della cultura ladina per i comunidi Cortina d’Ampezzo, Livinallongo del Coldi Lana e di Colle Santa Lucia (Applausidella deputata Biancofiore). È compito diquest’Aula preservare questa cultura, e sonoanche le ragioni principali che hanno portatoal referendum 2007, dove questi comuni hannochiesto di passare in Alto Adige. Ricordo a tuttiil caso di Sappada, di cui stiamo discutendo inqueste settimane.Vi sono stati casi in cui gli insegnanti hannoripreso in questo modo i bimbi di questevalli: “non esprimetevi con il linguaggio dellescimmie”. Questo non deve più succedere!Gli insegnanti, quando accettano di venire alavorare nelle comunità ladine, devono essereconsapevoli di trovarsi in un territorio diminoranza tutelato con legge nazionale.Ritornando al testo in esame, ritengo in lineadi principio positivo il tentativo dell’onorevoleAlfreider di intervenire su questa materia conuna proposta di legge costituzionale.Oggi, grazie soprattutto agli emendamentiproposti dal MoVimento 5 Stelle e dal

collega Fraccaro, abbiamo colmato alcuni vuotidella proposta di legge. I principi a cui cisiamo ispirati come MoVimento 5 Stelle sonoquelli contenuti nella Convenzione quadro perla protezione delle minoranze nazionali delConsiglio d’Europa. La Convenzione considerala protezione delle minoranze nazionali unelemento essenziale alla stabilità, alla sicurezzademocratica e alla pace nel continente;riconosce che una società pluralistica everamente democratica deve non solo rispettarel’identità etnica, culturale, linguistica ereligiosa di ogni persona appartenente a unaminoranza nazionale, ma anche creare lecondizioni adatte a permettere di esprimere,preservare e sviluppare questa, per permetterealla diversità culturale di essere una fonte diarricchimento per ogni società.Dove sta il valore dei ladini? Risiede nell’essereesempio vivente di una comunità rurale alpina,che ha saputo adattarsi ai cambiamenti dellamodernità senza perdere la propria identitàculturale. Una comunità da cui prendereesempio: i ladini sono infatti portatori ditradizioni secolari; una democrazia alpina cheha fatto dell’autogoverno e degli usi civiciun tratto caratterizzante. Quello della comunitàladina, se comparato alle istanze centralisticheodierne, può apparire forse, a molti di coloroche siedono in quest’Aula, come un sognoutopico, ma per noi del MoVimento 5 Stelleè, al contrario, la dimostrazione tangibile cheprogetti democratici di partecipazione popolarepossono essere ancora realizzati. È il segnale diun graduale perfezionamento di un modello peraltri popoli e per altre minoranze.A seguito di queste doverose premesse e a nomedel MoVimento 5 Stelle, concludo esprimendovoto favorevole (Applausi dei deputati delgruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Nicoletti. Neha facoltà.

MICHELE NICOLETTI. Presidente, hoascoltato con attenzione le dichiarazioni di voto

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dei gruppi politici che mi hanno preceduto,anche e soprattutto dei gruppi di opposizione,che hanno sollevato in quest’Aula temi chemeritano attenzione e rispetto e che tuttavia nonvedono la maggioranza indifferente.Penso, in particolare, alla questione più voltecitata dei ladini del Veneto, che certamenteaspettano una soluzione adeguata per una pienatutela e valorizzazione e che tuttavia sonooggetto di attenzione da parte del Governo.Penso all’iniziativa del Fondo dei comunidi confine, con la commissione presiedutadal collega De Menech, che ha stanziato800 mila euro a sostegno dei comuni diquesta zona. E così anche alle legittimepreoccupazioni per tutti i gruppi e le minoranzedella regione Trentino-Alto Adige, anche delgruppo italiano, che certamente non vive nellecondizioni drammatiche che ci ha descritto lacollega Biancofiore, ma che merita attenzionee rispetto, più però che con provvedimentidi carattere ordinamentale con delle politicheattive che richiedono la collaborazione di tuttii gruppi.Ma qui stiamo parlando di un’altra cosa, stiamoparlando di una proposta di legge costituzionaleche modifica lo Statuto della regione autonomaTrentino-Alto Adige/Südtirol per una piùpiena tutela delle minoranze linguistiche diquesta regione. Penso che su questo puntodobbiamo esprimere l’apprezzamento anzituttoall’iniziativa del collega Alfreider, dellacollaborazione positiva con il Governo, di tuttiquelli che hanno contribuito nelle Commissionie in Aula ad arrivare a questo testo, come èstato detto, sia da parte della maggioranza cheda parte dell’opposizione.Penso che possiamo oggi essere orgogliosidell’atto che stiamo compiendo, per dueragioni. Primo, perché il sistema dellaRepubblica italiana di tutela delle minoranzelinguistiche che è nato con la Costituzioneitaliana, con gli statuti delle autonomie specialie che è stato variamente rafforzato dallepolitiche attive ha funzionato e oggi noipossiamo guardare a testa alta e presentarcicome un modello positivo nei confronti dei

tanti conflitti che drammaticamente si aprononel continente europeo, non ultimo quello dellaCatalogna che è stato menzionato.La via giuridica alla convivenza pacifica, lavia del rispetto della Costituzione e dellatrasformazione dinamica delle leggi di rangocostituzionale è la via italiana, con cui l’Italiaha risposto anche a stagioni drammatiche chehanno visto anche episodi di terrorismo, e solola scelta da parte di tutti i gruppi della viapacifica, della via giuridica della responsabilitàcollettiva ha consentito oggi di avere questomodello, che noi vogliamo non modificare,ma implementare qui, per quell’idea diun’autonomia dinamica e progressiva checomprende che la tutela dei diritti fondamentali,compresa quelle delle minoranze, ha bisognodi un costante aggiornamento. Perché lo scoponon è, come è chiaro a tutti, solo la tuteladelle minoranze linguistiche, cioè una politicameramente distensiva, ma è qualche cosa dipiù ambizioso: è una valorizzazione delleminoranze linguistiche, qualcosa che riguardanon solo loro, ma riguarda noi, perché la nostraidea non è solo quella di tutelare i dirittifondamentali dei singoli e dei gruppi, ma èquella di tutelare un modello di società chefa della pluralità una ricchezza; e per questoanche da parte della maggioranza la tuteladella minoranza non è solo un dovere, maè un interesse: noi siamo interessati a vivereentro una società plurale, all’interno della qualeognuno può parlare la sua lingua, esprimerela propria cultura, rimanere fedele alle proprietradizioni e portare dentro la comunità piùampia la propria soggettività.Questo è tanto più importante in un momento incui sembrano prevalere il sovranismo nazionaleo l’esaltazione del primato dell’etnia o losciovinismo o il razzismo o la xenofobia intante parti d’Europa; e guardate che con questopiccolo atto noi lanciamo un messaggio nuovoalla Comunità europea: procedete sulla stradadel diritto e del rafforzamento dei diritti delleminoranze, questa è la via per avere un’Europain cui la pluralità si trova in sintonia conl’armonia e con l’unità.

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Questa è la sfida non solo per le nostreminoranze interne, ma anche per le nostreminoranze esterne: si aprirà tra qualche tempouna raccolta di firme per il Minority SafePackda presentare alla Commissione europea, in cuisarà importante che tutta l’opinione pubblicaeuropea rafforzi i diritti delle minoranze ancheall’estero. Pensiamo anche ai tanti italianiche negli altri Paesi non possono pienamenteaccedere ai programmi televisivi o ai sitiInternet: la tutela delle minoranze, ovunqueesse si trovino, è la sfida dell’oggi e del domani.Io penso che oggi abbiamo un altro motivodi orgoglio, che è anche il consenso ampioche è stato raggiunto attraverso il lavoroparlamentare. È proprio questo il senso deldibattito nelle Commissioni e nell’Aula: quellodi trovare punti di convergenza più ampia,perché la difesa delle minoranze è tanto piùforte non solo se abbiamo degli istituti giuridicipiù forti, ma se abbiamo una cultura dellemaggioranze più forte, se abbiamo una culturadella non discriminazione, se sempre piùpersone guardano alle minoranze di qualsiasitipo come ad un valore, come qualche cosache appunto fa parte della nostra vita, e perciòquesto consenso è qualche cosa di importante.Quello che contiene il provvedimento èampiamente noto, perché siamo alla secondalettura e già gli interventi che mi hannopreceduto lo ricordano.Voglio però ricordare un paio di elementi.Prima di tutto l’elemento dell’autogoverno: laprotezione delle minoranze non è protezionedi oggetti ma è valorizzazione di soggetti equesto provvedimento va nella direzione divalorizzare la soggettività e il protagonismopolitico della minoranza ladina, sia con le formedi rappresentanza dei ladini dentro le istituzionirappresentative, sia dentro la Commissioneparitetica sia, per quanto riguarda la provinciaautonoma di Trento, il riconoscimento delleforme anche originali di organizzazione dellaloro autonomia come il Comun General deFascia, che trova qui per la prima voltanello statuto il suo riconoscimento e la suavalorizzazione. Perché questa è l’autonomia:

non solo protezione di lingua, non soloprotezione di cultura, ma riconoscimentodella soggettività politica, valorizzazione dellecapacità di autogoverno e anche della creativitàistituzionale delle minoranze.A me pare che di questo provvedimento, perquesta ragione, possiamo essere tutti orgogliosi.Questa è l’idea degli ordinamenti politicicome comunità. E in questo senso quello chequi stiamo facendo, trovando una più fortevalorizzazione e una migliore armonizzazionedella comunità ladina entro la più ampiacomunità provinciale e regionale, nazionale edeuropea, va esattamente in questa direzione, diun rafforzamento della nostra idea di comunità.Per questo il Partito Democratico esprimeil suo pieno sostegno a questa proposta dilegge (Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto, a titolo personale,l’onorevole Ottobre. Ne ha facoltà.

MAURO OTTOBRE. Presidente, solo perribadire, da abitante della terra del Trentino-Sudtirolo, che certe affermazioni che ho sentitoin quest’Aula lasciano il tempo che trovano:in particolare, qualche collega sembra più queltacchino che vuole anticipare il Natale, senzamagari ricordare le vere questioni per cui haavuto origine la nostra autonomia.Diciamo chiaramente che il Trentino-AltoAdige/Südtirol è stato occupato militarmente,perché questa è la verità, il 24 maggio1915, quando l’Italia ha dichiarato guerra aquel territorio. Anche il re aveva promessoil referendum per quelle terre; invece cosìnon è stato e il compromesso che si chiamaautonomia, data da Alcide De Gasperi, haproprio portato questa opportunità. Ma senon diciamo le cose chiare come stanno! Peresempio, forse nessuno lo sa, ma i sudtirolesinon hanno avuto la possibilità di esprimersi nelreferendum pro monarchia o pro repubblica: sequesti sono i diritti, cari colleghi, che a qualcunosentivo dire, ecco, qui ci sono i diritti dei

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sudtirolesi che non sono mai stati portati avanti,perché non hanno potuto neanche partecipareal referendum sulla scelta tra la monarchia orepubblica. Certamente tutti sanno che poi ilTrentino ha scelto con oltre l’80 per cento larepubblica e all’interno poi della Repubblicanella Costituzione i padri costituenti hannogarantito le minoranze linguistiche, hannogarantito anche l’autonomia speciale di cui noigodiamo.Quindi, attenzione, perché l’esempio dallaCatalogna credo che non sia su sufficiente perquesto Parlamento (Applausi di deputati delgruppo Misto).

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 56-D)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Ricordo che a norma dell’articolo 138, primocomma, della Costituzione e dell’articolo100, comma 1, del Regolamento, perl’approvazione occorre la maggioranza assolutadei componenti la Camera.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sulla proposta dilegge n. 56-D:“Modifiche allo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige/Südtirol in materia di tutela dellaminoranza linguistica ladina” (Approvata, inprima deliberazione, dalla Camera, modificata,in prima deliberazione, dal Senato, approvata,senza modificazioni, in prima deliberazione,dalla Camera e approvata, in secondadeliberazione, dal Senato). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. Presenti 480,votanti 435, maggioranza 316, favorevoli 434,contrari uno. La Camera approva (Vedi votazione n. 20).

Seguito della discussione del disegno di legge:

S. 2052 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordocomplementare del Trattato di cooperazionegenerale tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica dellaColombia relativo alla cooperazione nelsettore della difesa, fatto a Roma il 29 luglio2010 e a Bogotà il 5 agosto 2010 (Approvatodal Senato) (A.C. 4461) (ore 17,50).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione del disegno di legge,già approvato dal Senato, n. 4461: Ratificaed esecuzione dell'Accordo complementaredel Trattato di cooperazione generale tra ilGoverno della Repubblica italiana e il Governodella Repubblica della Colombia relativo allacooperazione nel settore della difesa, fatto aRoma il 29 luglio 2010 e a Bogotà il 5 agosto2010.Ricordo nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione sulle linee generali.Colleghi, per favore, ho come la sensazione chedi qui a breve voteremo, quindi fate bene arimanere ai vostri posti.La V Commissione (Bilancio) ha espresso ilprescritto parere (Vedi l'allegato A) che è indistribuzione.

(Esame degli articoli - A.C. 4461)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica,nel testo del Senato, ai quali non sonostate presentate proposte emendative. Li porròdunque direttamente in votazione.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 21).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2 (Vedi

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l'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 22).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 23).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 4 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 24).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 5 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 25).

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4461)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dei dueordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).Se non vi sono interventi, chiedo alsottosegretario Amendola di esprimere il pareresugli ordini del giorno presentati.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario diStato per gli Affari esteri e la cooperazioneinternazionale. Il Governo esprime parerefavorevole sugli ordini del giorno n. 9/4461/1Palese e n. 9/4461/2 Martelli.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4461)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Mara Mucci. Ne ha facoltà.

MARA MUCCI. Grazie, Presidente. Con ildisegno di legge di ratifica in esame diamoconcretezza all’articolo 27 del Trattato dicooperazione generale. L’Accordo è finalizzatoa definire la cornice giuridica entro cuisviluppare la cooperazione tra il Governodella Repubblica italiana e il Governo dellaRepubblica della Colombia in materia didifesa, rafforzare le relazioni bilaterali econsolidare le capacità difensive migliorandola reciproca posizione sulla questione di difesa.Per l’importanza di tale motivo, dichiaro il votofavorevole di Civici e Innovatori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Santerini. Neha facoltà.

MILENA SANTERINI. Grazie. Dichiaro ilnostro voto favorevole e consegno il testo dellamia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. È autorizzata. Ha chiesto diparlare per dichiarazione di voto l’onorevoleBorghesi. Ne ha facoltà.

STEFANO BORGHESI. Grazie. Intervengoper dichiarare il nostro voto favorevole e chiedodi poter consegnare il testo.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Alli. Ne hafacoltà. L’onorevole Alli non è presente in aula:s’intende che abbia rinunciato.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Martelli. Ne ha facoltà.

GIOVANNA MARTELLI. Grazie, Presidente.Le ratifiche ed esecuzioni degli Accordi

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di cooperazione in materia di difesa e dipolizia siglati tra Italia e Colombia nel2010 sono due atti che ci consentonodi confrontarci in quest’Aula sulla delicatafase di transizione politica e sociale seguitaall’Accordo di pace dell’Avana siglato il 24novembre 2016 tra il Governo colombiano e leForze armate rivoluzionarie colombiane. TaleAccordo ha aperto la strada ad un’ulteriorenegoziazione avviata a Quito nel 2017 tra ilGoverno colombiano e l’Esercito di liberazionenazionale. Di cosa parliamo quando entriamonel conflitto colombiano che nasce neidecenni che vanno dal 1920 al 1960 conl’insurrezione armata dei contadini nel 1964che ha provocato 218.000 persone uccise,84.000 desaparecidos, 4.750.000 personesfollate forzatamente? Il detonatore cheha originato il conflitto è l’accesso allaterra, intimamente relazionato alle principalinecessità dell’umanità: mangiare, abitare,lavorare, istruirsi, curarsi. Ancora oggi inalcuni regioni della Colombia si muore difame. In La Guajira 37.000 bambini indigeniWayuu soffrono di malnutrizione. Dal 2008 al2013, ci sono stati 4.151 bambini morti perle cause collaterali alla denutrizione. Perchéparlare delle cause del conflitto quando siaffronta un accordo di cooperazione? Perchéè assolutamente necessario, considerato chel’Accordo di pace nasce dentro l’origine delconflitto, approntare accordi di cooperazioneche stiano dentro l’accordo di pace; accordodi pace che affronta principalmente, comepunto centrale, proprio la riforma agrariae la sostituzione del coltivo illecito, che ècausa strutturale del conflitto. Causa strutturaleperché la coltivazione lecita è fonte direddito per i contadini colombiani, causastrutturale perché la riforma agraria è quellache consentirà, nel compimento dell’accordo, diaccedere alla terra, e quindi di poter procurarsiun reddito sufficiente. Noi voteremo controquesti accordi per due motivi sostanziali. Ilprimo, l’accordo di cooperazione in materia didifesa può eludere la legge n. 185 del 1990in materia di transito degli armamenti e di

fornitura; secondo, perché questi accordi dicooperazione non stanno dentro, per l’origine,per gli anni in cui sono stati definiti, gli accordidi pace.Era necessario fare un passaggio suppletivo, checontestualizzasse gli accordi di cooperazionenell’Accordo di pace siglato all’Avana nelnovembre 2016. Con questo intervento, noiinterveniamo anche rispetto al successivoaccordo di cooperazione, quello sulla polizia(Applausi dei deputati del gruppo Articolo 1-Movimento Democratico e Progressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Palese. Ne hafacoltà.

ROCCO PALESE. Grazie, signor Presidente.Per dichiarare il voto a favore di questoprovvedimento da parte del gruppo di ForzaItalia e per chiedere l’autorizzazione aconsegnare l’intervento della dichiarazionedi voto (Applausi dei deputati del gruppoForza Italia-Il Popolo della Libertà-BerlusconiPresidente).

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Palese.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Di Battista. Ne ha facoltà.

ALESSANDRO DI BATTISTA. Presidente,dichiaro il voto contrario del MoVimento5 Stelle (Applausi dei deputati del gruppoMoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole DiBattista,Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Tidei. Ne ha facoltà.

MARIETTA TIDEI. Presidente, dichiaro, anome del gruppo del Partito Democratico,voto favorevole e chiedo di poter consegnarel’intervento.

PRESIDENTE. Ovviamente, la Presidenza laautorizza con gioia.

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Sono così esaurite le dichiarazioni di votofinale.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 4461)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sul disegno di leggedi ratifica n. 4461:S. 2052 - "Ratifica ed esecuzione dell’Accordocomplementare del Trattato di cooperazionegenerale tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica dellaColombia relativo alla cooperazione nel settoredella difesa, fatto a Roma il 29 luglio 2010e a Bogotà il 5 agosto 2010" (Approvato dalSenato). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 26).

Discussione del disegno di legge: S. 2184 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordo trail Ministero dell'interno della Repubblicaitaliana e il Ministero della difesa nazionaledella Repubblica di Colombia in materia dicooperazione di polizia, fatto a Roma il 28maggio 2013 (Approvato dal Senato) (A.C.4462) (ore 18).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ladiscussione del disegno di legge, già approvatodal Senato, n. 4462: Ratifica ed esecuzionedell'Accordo tra il Ministero dell'interno dellaRepubblica italiana e il Ministero della difesanazionale della Repubblica di Colombia inmateria di cooperazione di polizia, fatto a Romail 28 maggio 2013.Ricordo che nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione sulle linee generali e ilrelatore e il rappresentante del Governo hannorinunciato a intervenire in sede di replica.La V Commissione (Bilancio) ha espresso ilprescritto parere (Vedi l'allegato A), che è in

distribuzione.

(Esame degli articoli - A.C. 4462)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica,nel testo del Senato, ai quali non sonostate presentate proposte emendative. Li porròdunque direttamente in votazione.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 27).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 28).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 29).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 4 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 30).

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Atti Parlamentari — 77 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4462)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordinidel giorno presentati (Vedi l'allegato A).Abbiamo due ordini del giorno, sottosegretarioAmendola.

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario diStato per gli Affari esteri e la cooperazioneinternazionale. Il Governo esprime parerefavorevole sugli ordini del giorno n. 9/4462/1Palese e n. 9/4462/2 Marzano.

PRESIDENTE. Perfetto. È così esauritol’esame degli ordini del giorno presentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4462)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Mucci. Ne ha facoltà.

MARA MUCCI. Presidente, l’Accordo traItalia e Colombia in materia di cooperazionedi polizia, stipulato lo scorso 28 maggio2013, intende creare uno strumento giuridicodi regolamentazione della collaborazionebilaterale di polizia sotto il profilo siastrategico che operativo. Lo scopo dell’intesaè contrastare in maniera decisiva ilcrimine organizzato transnazionale, nonché ilterrorismo internazionale.Chiedo, quindi, di depositare il testo,Presidente, e dichiaro il voto favorevole(Applausi dei deputati del gruppo Misto-Civicie Innovatori per l’Italia).

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole Mucci.È evidente che è più lungo il titolo della ratificache la lunghezza della dichiarazione di voto, matant’è.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Santerini. Ne ha facoltà. Però, secrede di consegnare…

MILENA SANTERINI. Dichiaro il nostro voto

favorevole come Democrazia Solidale-CentroDemocratico e consegno il testo (Applausidei deputati del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. La ringrazio.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Borghesi. Ne ha facoltà.

STEFANO BORGHESI. Grazie, Presidente.Dichiaro il nostro voto favorevole e chiedo dipoter consegnare l’intervento.

PRESIDENTE. La ringrazio, ovviamente èautorizzato.Non vedo l’onorevole Alli…Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Palese. Ne ha facoltà.

ROCCO PALESE. Grazie, signor Presidente.Per dichiarare il voto a favore del gruppo diForza Italia e chiedere di essere autorizzato aconsegnare la dichiarazione di voto (Applausidei deputati del gruppo Forza Italia-Il Popolodella Libertà-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. È certamente autorizzato.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Del Grosso. Ne ha facoltà.

DANIELE DEL GROSSO. Grazie, Presidente.Solo per dichiarare il nostro voto favorevole.

PRESIDENTE. La ringrazio.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Tidei. Ne ha facoltà.

MARIETTA TIDEI. Dichiaro il nostrovoto favorevole e chiedo l’autorizzazione aconsegnare la dichiarazione di voto(Applausidei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. È autorizzata.Sono così esaurite le dichiarazioni di votofinale.

(Votazione finale ed

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Atti Parlamentari — 78 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

approvazione – A.C. 4462)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sul disegno di leggedi ratifica n. 4462:S. 2184 - "Ratifica ed esecuzione dell’Accordotra il Ministero dell’interno della Repubblicaitaliana e il Ministero della difesa nazionaledella Repubblica di Colombia in materia dicooperazione di polizia, fatto a Roma il 28maggio 2013" (Approvato dal Senato). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 31).

Seguito della discussione del disegno di legge:S. 1828 - Ratifica ed esecuzione dei seguentiAccordi: a) Accordo di coproduzionecinematografica tra il Governo dellaRepubblica italiana e il Governo dellaRepubblica federativa del Brasile, conAllegato, fatto a Roma il 23 ottobre 2008;b) Accordo di coproduzione cinematograficatra il Governo della Repubblica italiana e ilGoverno della Repubblica di Croazia, conAllegato, fatto a Zara il 10 settembre 2007;c) Accordo di coproduzione cinematograficatra il Governo della Repubblica italianaed il Governo dello Stato di Israele, conAllegato, fatto a Roma il 2 dicembre 2013;d) Accordo di coproduzione cinematograficatra il Governo della Repubblica italianaed il Governo della Repubblica d'Ungheria,con Allegato, fatto a Roma l'8 giugno 2007(Approvato dal Senato) (A.C. 4463) (ore18,08).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione del disegno dilegge, già approvato dal Senato, n. 4463:Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a)Accordo di coproduzione cinematografica tra ilGoverno della Repubblica italiana e il Governodella Repubblica federativa del Brasile, con

Allegato, fatto a Roma il 23 ottobre 2008;b) Accordo di coproduzione cinematograficatra il Governo della Repubblica italiana eil Governo della Repubblica di Croazia, conAllegato, fatto a Zara il 10 settembre 2007;c) Accordo di coproduzione cinematograficatra il Governo della Repubblica italiana ed ilGoverno dello Stato di Israele, con Allegato,fatto a Roma il 2 dicembre 2013; d) Accordodi coproduzione cinematografica tra il Governodella Repubblica italiana ed il Governo dellaRepubblica d'Ungheria, con Allegato, fatto aRoma l'8 giugno 2007.Ricordo che nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione sulle generali.La V Commissione (Bilancio) ha espresso ilprescritto parere (Vedi l'allegato A), che è indistribuzione.

(Esame degli articoli - A.C. 4463)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica,nel testo del Senato, ai quali non sonostate presentate proposte emendative. Li porròdunque direttamente in votazione.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 32).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 33).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3 (Vedi

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Atti Parlamentari — 79 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

l'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 34).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 4 (Vedil'allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 35).

(Esame degli ordini del giorno - A.C. 4463)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dei dueordini del giorno presentati (Vedi l'allegato A).Sempre che nessuno intenda illustrarli, chiedo ilparere del rappresentante del Governo, collegaAmendola.

PRESIDENTE. Qual è il parere del Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario diStato per gli Affari esteri e la cooperazioneinternazionale. Grazie Presidente. Sull’ordinedel giorno n. 9/4463/1 Manlio Di Stefano,parere favorevole con riformulazione. Al terzocapoverso della premessa sopprimere le paroleda: “mentre” fino a: “riprese”.Sull’ordine del giorno n. 9/4463/2 Palese,parere favorevole.

PRESIDENTE. Onorevole, Manlio Di Stefano,è accolta la riformulazione? È accolta.È così esaurito l’esame degli ordini del giornopresentati.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4463)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Galgano. Ne ha facoltà.

ADRIANA GALGANO. Presidente, membridel Governo, onorevoli colleghi, finalmenteoggi approviamo gli Accordi di coproduzionecinematografici, sottoscritti dall’Italia tra il2007 e il 2013 con Brasile, Croazia,Israele e Ungheria. Sono tutti finalizzati aconsolidare lo sviluppo delle relazioni culturalie commerciali, facilitando le coproduzioni difilm e consentendo l’accesso ai benefici previstidai diversi ordinamenti per le produzioninazionali, il che è un obiettivo importante.Gli Accordi sono anche volti a creare unimportante quadro normativo per le relazioniculturali e commerciali tra l’Italia e i Paesicontraenti e, quindi, per questi motivi, annuncioil voto favorevole a nome di Civici e Innovatori(Applausi dei deputati del gruppo Misto-Civicie Innovatori per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Santerini. Neha facoltà.

MILENA SANTERINI. Dichiaro il votofavorevole e consegno il testo (Applausi deideputati del gruppo Democrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. La ringrazio. Ha chiesto diparlare per dichiarazione di voto l’onorevoleBorghesi. Ne ha facoltà.

STEFANO BORGHESI. Grazie, Presidente,annuncio il voto di astensione del nostro gruppoe chiedo di consegnare il testo.

PRESIDENTE. La ringrazio, senz’altro èautorizzato. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Palese. Ne hafacoltà.

ROCCO PALESE. Grazie, Presidente, perannunciare il voto a favore su questoprovvedimento, da parte del gruppo di ForzaItalia, e chiedere a lei l’autorizzazione perconsegnare la dichiarazione di voto.

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Atti Parlamentari — 80 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

PRESIDENTE. La Presidenza autorizza congioia. Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l’onorevole Manlio Di Stefano.

MANLIO DI STEFANO. Grazie, Presidente.Solo un paio di minuti per stigmatizzare intantoun atteggiamento che, per la seconda volta,subiamo, ovvero quello di fare accordi supiù ratifiche differenti che, per carità, sonoomogenee nella finalità, ma chiaramente ilParlamento meriterebbe di analizzarle una peruna.Questo è un accordo di coproduzionecinematografica, tra Paesi profondamentediversi, sia per storia che per relazioni conl’Italia: Brasile, Croazia, Israele e Ungheria. Èun accordo che ci vede favorevoli, ovviamente,perché parla di relazioni culturali con uninvestimento molto basso, 16 mila euro l’annoogni quattro anni.Però, se avessimo affrontato le singoleratifiche una per una, per esempio, avremmopotuto stigmatizzare il fatto di prenderein considerazione un Accordo di ratificacon lo Stato di Israele, che non prevedealcuna distinzione tra i territori occupati,i territori israeliani o quelli palestinesi. Diconseguenza, non abbiamo alcuna garanziache l’investimento, seppure irrisorio, delloStato italiano in questo Accordo non vada alegittimare l’occupazione di alcuni territori, cheinvece appartengono allo Stato di Palestina.Noi faremo un voto favorevole, perché appuntoè un Accordo giusto specialmente con gli altriPaesi, ma quest’atteggiamento di fare accordie ratificarli tutti insieme, come se fosserotutti la stessa cosa oggettivamente, deve esseresuperato, perché non è assolutamente giustoe soprattutto lede la volontà del Parlamentodi affrontare in modo serio e di merito ognisingolo provvedimento (Applausi dei deputatidel gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole AndreaRomano. Ne ha facoltà.

ANDREA ROMANO. Grazie Presidente.Dichiaro il voto favorevole del gruppo delPartito Democratico (Applausi dei deputati delgruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevoleRomano.Sono così esaurite le dichiarazioni di votofinale.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 4463)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sul disegno di leggen. 4463:S. 1828 - "Ratifica ed esecuzione deiseguenti Accordi: a) Accordo di coproduzionecinematografica tra il Governo dellaRepubblica italiana e il Governo dellaRepubblica federativa del Brasile, con Allegato,fatto a Roma il 23 ottobre 2008; b) Accordodi coproduzione cinematografica tra il Governodella Repubblica italiana e il Governo dellaRepubblica di Croazia, con Allegato, fatto aZara il 10 settembre 2007; c) Accordo dicoproduzione cinematografica tra il Governodella Repubblica italiana ed il Governodello Stato di Israele, con Allegato, fatto aRoma il 2 dicembre 2013; d) Accordo dicoproduzione cinematografica tra il Governodella Repubblica italiana ed il Governo dellaRepubblica d'Ungheria, con Allegato, fatto aRoma l'8 giugno 2007 " (Approvato dal Senato). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 36).

Seguito della discussione del disegno di legge:S. 2051 - Ratifica ed esecuzione dell'Accordosulla cooperazione militare e di difesa trail Governo della Repubblica italiana ed ilGoverno della Repubblica gabonese, fatto

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Atti Parlamentari — 81 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

a Roma il 19 maggio 2011 (Approvato dalSenato) (A.C. 4464) (ore 18,18).

PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca ilseguito della discussione del disegno dilegge, già approvato dal Senato, n. 4464:Ratifica ed esecuzione dell'Accordo sullacooperazione militare e di difesa tra il Governodella Repubblica italiana ed il Governo dellaRepubblica gabonese, fatto a Roma il 19maggio 2011.Ricordo che nella seduta del 14 novembre si èconclusa la discussione sulle linee generali.La V Commissione (Bilancio) ha espresso ilprescritto parere che è in distribuzione (Vedil’allegato A).

(Esame degli articoli - A.C. 4464)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame degliarticoli del disegno di legge di ratifica,nel testo del Senato, ai quali non sonostate presentate proposte emendative. Li porròdunque direttamente in votazione.Passiamo ai voti.Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 1 (Vedil’allegato A) . Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 37).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 2 (Vedil’allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 38).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 3 (Vedil’allegato A). Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 39).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 4 (Vedil’allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 40).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'articolo 5 (Vedil’allegato A). Dichiaro aperta la votazione. (Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 41).

(Esame di un ordine del giorno - A.C. 4464)

PRESIDENTE. Passiamo all'esame dell'unicoordine del giorno presentato (Vedi l'allegato A).C’è l’ordine del giorno Palese n. 9/4464/1,su cui ruota l’intero dibattito sugli ordini delgiorno, come mi pare di capire.Qual è il parere del Governo?

VINCENZO AMENDOLA, Sottosegretario diStato per gli Affari esteri e la cooperazioneinternazionale. Presidente, meritava piùattenzione, però colgo lo spirito del presentatoree quindi esprimo parere favorevole.

PRESIDENTE. Sta bene. Dunque, l’ordinedel giorno Palese n. 9/4464/1 è accettato dalGoverno.

(Dichiarazioni di voto finale - A.C. 4464)

PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazioni divoto finale.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di voto

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Atti Parlamentari — 82 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

l’onorevole Mucci. Ne ha facoltà.

MARA MUCCI. Presidente, rappresentanti delGoverno e colleghi, ci apprestiamo a votare unaccordo tra la nostra Repubblica ed il Governodella Repubblica Gabonese che riguarda lacooperazione nel settore militare e della difesa.Il Gabon è un Paese che attraversa unasituazione politica estremamente difficile. Suquesta ratifica dunque i deputati del gruppoCivici e Innovatori avranno piena libertà divoto, con il nostro auspicio e di tutta la comunitàinternazionale affinché questa Repubblica silasci alle spalle il rischio strisciante di unaguerra civile (Applausi dei deputati del gruppoMisto-Civici e Innovatori per l’Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Santerini. Neha facoltà.

MILENA SANTERINI. Presidente,preannuncio il voto favorevole di DemocraziaSolidale -Centro Democratico e chiedo diconsegnare il testo della mia dichiarazionedi voto (Applausi dei deputati del gruppoDemocrazia Solidale-Centro Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Borghesi. Neha facoltà.

STEFANO BORGHESI. Grazie, Presidente.Solo per dichiarare il voto favorevole del nostrogruppo e per chiedere di consegnare il testodella mia dichiarazione di voto.

PRESIDENTE. È autorizzato.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Duranti. Ne ha facoltà.

DONATELLA DURANTI. Grazie, signorPresidente. Voteremo contro su questa ratificaperché ancora una volta vengono aggirate lenorme previste dalla legge n. 185 del 1990con accordi intergovernativi di questo tipo, dicui peraltro si fa un vero e proprio abuso

che, lo voglio sottolineare, prevedono attivitàcomuni nel settore dell’industria militare enella politica di approvvigionamenti, ricerche esviluppo degli armamenti nonché cooperazionenella produzione di materiali militari. Siamo,cioè, nel campo del commercio di armamenti erelative tecnologie e, però, il Gabon è un Paeseche ha alle spalle una strisciante guerra civile,come è stato ricordato, e conflitti mai risolti, conrivolte popolari represse nel sangue ed oggi èsull’orlo della guerra civile dopo le contestateelezioni dello scorso anno. È un Paese, peraltro,che investe massicce risorse, avendo peraltrodisponibilità importanti, sugli armamenti e suimilitari, che sono i più pagati d’Africa.Le condizioni che ho brevemente ricordatotrovano un concreto contrasto nelle norme dellalegge n. 185 del 1990, sia in riferimento airapporti con Paesi che violano i diritti umanio sono in situazioni di conflitti interni perchégli armamenti, appunto, potrebbero essereutilizzati contro la popolazione, e con Paesiche investono risorse finanziarie eccedenti leesigenze di difesa. Conosco l’obiezione e, cioè,che la ratifica è giusta perché va nell’otticadella stabilizzazione e unificazione del Paese.Ma io credo che forse quel Paese e la suapopolazione avrebbero diritto a un altro tipo dicooperazione, magari una cooperazione di tipoculturale, maggiori risorse nella cooperazioneallo sviluppo, cooperazione e investimenti perla scuola e per il welfare e invece no: si fa lacooperazione militare.Infine, voglio ricordare, soprattutto al PD,che allorché nel 2011 il Governo Berlusconi,per la prima volta in vent’anni, sottoscrissel’accordo che ora si vuole ratificare si gridò alloscandalo. Oggi evidentemente avete cambiatoidea, mentre noi pensiamo che valga ancora lostesso giudizio e, appunto, voteremo contro.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l’onorevole Palese. Ne hafacoltà.Onorevole Palese, che fa? Lei si allontana dalposto avendo la responsabilità dell’intervento?Prego.

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Atti Parlamentari — 83 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

ROCCO PALESE. Presidente, per dichiarareil voto a favore di Forza Italia. Chiedol’autorizzazione a consegnare il testo della miadichiarazione di voto (Applausi dei deputati delgruppo Forza Italia-Il Popolo della Libertà-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. L’autorizzazione è felicementeconcessa.Ha chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Scagliusi. Ne ha facoltà.

EMANUELE SCAGLIUSI. Grazie, Presidente.Dichiaro il voto contrario del gruppo delMoVimento 5 Stelle e richiedo l’autorizzazionea consegnare il testo della mia dichiarazione divoto.

PRESIDENTE. Anche lei ovviamente èautorizzatoHa chiesto di parlare per dichiarazione di votol’onorevole Marco Fedi. Ne ha facoltà.

MARCO FEDI. Grazie, Presidente. Neldichiarare il voto favorevole del gruppo delPartito Democratico, chiedo l’autorizzazione adepositare il testo della mia dichiarazione divoto.

PRESIDENTE. Sono così esaurite ledichiarazioni di voto finale.

(Votazione finale edapprovazione – A.C. 4464)

PRESIDENTE. Passiamo alla votazione finale.Indìco la votazione nominale finale, medianteprocedimento elettronico, sul disegno di leggedi ratifica, già approvato dal Senato, n. 4464:S. 2051 - "Ratifica ed esecuzione dell'Accordosulla cooperazione militare e di difesa trail Governo della Repubblica italiana ed ilGoverno della Repubblica gabonese, fatto aRoma il 19 maggio 2011" (Approvato dalSenato). Dichiaro aperta la votazione.

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione. La Camera approva (Vedi votazione n. 42).

Interventi di fine seduta.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Melilla. Ne ha facoltà.

GIANNI MELILLA. Signor Presidente,questa mattina una grande multinazionale, laHoneywell, ha annunciato il licenziamentodi 420 lavoratori con la chiusura del sitoindustriale ad Atessa, in Abruzzo; 420lavoratori e le loro famiglie perdono quindiil lavoro e la serenità, ma un’intera economiasubirà un tracollo economico, perché la cadutadel reddito e dei consumi ovviamente avrà unriflesso negativo su tutte le attività indotte,dall’artigianato al commercio.Abbiamo presentato, come gruppo MDP-Articolo 1, un’interrogazione urgente, aprima firma Pier Luigi Bersani, al MinistroCalenda, per chiedere un intervento immediatoper mettere intorno a un tavolo le partisociali, i sindacati, la regione Abruzzo e laHoneywell, per rivedere questa scelta, che hadei risvolti umani drammatici per un’interacomunità operaia (Applausi dei deputati delgruppo Articolo 1-Movimento Democratico eProgressista).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Maria Amato. Ne ha facoltà.

MARIA AMATO. Presidente, intervengosullo stesso argomento, per stigmatizzareil comportamento della Honeywell, dellaproprietà, e per chiedere attenzione e presenzanel percorso per la ricollocazione dei 420lavoratori. Quella di Atessa è una delle aziendedel gruppo Honeywell, si trova nell’area dellaVal di Sangro, un polo produttivo essenziale perl’economia abruzzese. Si producono, o megliosi producevano, turbocompressori. L’azienda,infatti, dopo un lungo percorso in cui è apparsa

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Atti Parlamentari — 84 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

sfuggente rispetto ad ogni trattativa, anche altavolo del Mise, ha annunciato oggi la chiusuradello stabilimento con la scelta di delocalizzarela produzione in Slovacchia. Dal 18 settembrei lavoratori sono in sciopero, con coraggio maanche con costi altissimi. La proprietà, dopoaver disertato i tavoli del Mise, dopo avervalutato negativamente proposte che avrebberoreso pressoché equivalenti la scelta del sitotra Italia e Slovacchia, comunica il suo “no”alle offerte del Governo. Lo stesso MinistroCalenda definisce grave questa decisione,garantendo ogni sostegno. Quattrocentoventilavoratori vanno a casa; 420 persone, famiglie,oltre 200 lavoratori dell’indotto: un dannosociale ed economico enorme. Concludoesprimendo la mia solidarietà ai lavoratori(Applausi dei deputati del gruppo PartitoDemocratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Blažina. Ne ha facoltà.

TAMARA BLAŽINA. Presidente, volevoporre all’attenzione dell’Aula un fattoincrescioso che sta provocando preoccupazionee sdegno tra gli abitanti di Trieste. È stata infattipresentata in consiglio comunale una mozioneche propone di intitolare una via cittadina aGiorgio Almirante, cosa che sta succedendoanche in altre parti d’Italia. Per questa città,che ha subito nel secolo scorso profonde feritecausate da molteplici violenze e segnata dagrandi divisioni in seguito a complesse vicendestoriche, sarebbe veramente un’offesa ed unpericoloso ritorno al passato.Va considerato, inoltre, che Trieste è cittàmedaglia d’oro della Resistenza, città incui operò tristemente la famosa Risiera diSan Sabba, nonché città in cui nel 1938furono annunciate le leggi razziali, delle qualiAlmirante è stato uno degli artefici. Ma anchenel dopoguerra, la presenza di Almirante aTrieste è stata sempre motivo di scontri e di attid’intolleranza, quali ad esempio la definizionedella comunità slovena come virus da estirpare.Trieste, città in cui convivono popoli, lingue,

culture e religioni diverse non si meritaquesto affronto. Essa vuole guardare avantie vivere nello spirito di pace ed amiciziaconfermato dall’incontro dei tre Presidenti(italiano, sloveno e croato) al concerto diamicizia del 2010. Per tutti questi motivied altri ancora, la proposta di cui soprarappresenta un’offesa ed una provocazione.Auspico che le forze democratiche di Trieste,italiane e slovene, che hanno come riferimentoi valori costituzionali ed antifascisti, riescanoa bloccare tale proposta (Applausi dei deputatidel gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Fiano. Ne ha facoltà.

EMANUELE FIANO. Presidente, è mancato aMilano Giuseppe Laras, per 25 anni rabbinocapo di Milano e presidente dell’Assemblearabbinica italiana. Il rabbino Laras è stato unafigura chiave dell’ebraismo italiano, uomo dirara e discreta cultura e preparazione. GiuseppeLaras è stato l’uomo del dialogo, il dialogoebraico-cristiano e anche il dialogo con l’Islam;un dialogo capace anche di critiche, a voltecontrocorrente, ma intessuto con pazienza eprofondità, specie con il suo amico caro, CarloMaria Martini - ma non solo, come dirà poi lamia collega -, e con i suoi successori. Un uomodi fede, un saggio conoscitore della propriafede ma aperto al mondo. Laras era figlio dellaShoah, che vide sua madre scomparire dietro unangolo, e ha trovato nell’erudizione la rispostaal vuoto che la Shoah gli aveva prodotto.Presidente, quando scompare una voce disaggezza, ti pare di non essere stato capace dicapirla tutta. Sia lieve a Giuseppe Laras la terrae sia il suo ricordo di insegnamento per tutti(Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Quartapelle Procopio. Ne hafacoltà.

LIA QUARTAPELLE PROCOPIO.Presidente, domenica è mancato Abd al

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Atti Parlamentari — 85 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

Wahid Pallavicini, esponente storico dell’Islamitaliano, figura illuminata del sufismo, uomoequilibrato e colto, fondatore della Coreis, laComunità religiosa islamica italiana.Abbiamo deciso con il collega Fiano diricordare insieme la figura del rabbinoLaras e dello Shaykh Pallavicini, perchéentrambi sono stati protagonisti di iniziativesignificative di dialogo interreligioso. La loroscomparsa avviene a pochi giorni di distanza,e così, simbolicamente, ci consegna un’ereditàpreziosa per un compito gravoso, quello ditenere aperti i canali di dialogo e comprensionetra culture e religioni, in un’epoca sullaquale si stanno addensando le nubi oscuredell’intolleranza e dell’odio (Applausi).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel’onorevole Colletti, che però non vedo in Aula:s’intende vi abbia rinunciato. Ha chiesto diparlare per fatto personale l’onorevole Corsaro.Ne ha facoltà.

MASSIMO ENRICO CORSARO. OnorevolePresidente, questa mattina, nel corso delladichiarazione di voto sul provvedimento che erain esame, il collega Verini, nella stupefacenteassenza di interventi da parte della signoraPresidente, ha inteso rivolgermi degli attacchipersonali assolutamente estranei al contenutodell’argomento di cui si trattava, perché haargomentato circa un mio tweet nel qualereplicavo ad una altrettanta proposizione suisocial della collega Morani.Ora, nulla voglio dire sul tono diingiustificata e immotivata saccente pedagogiache accompagna ogni intervento del collegaVerini; ma voglio dire che l’onorevole Morani - per giustificare, onorevole Presidente, quelloche è stato il mio intervento del tutto estraneo aquest’Aula, ma che le circostanze mi induconoa portare anche all’interno di quest’Aula - ha deciso legittimamente e liberamente dicomunicare via social di avere interrogatoil Ministero dell'Interno dicendo - scrittotestualmente dalla collega Morani - chesicuramente la consegna dei pacchi alimentari

da parte di CasaPound corrisponde ad un votodi scambio.Vede, onorevole Presidente, ci sono dellecircostanze che sono note, e che non consentonoad alcuno di cercare di giocare sulla buona fededella gente. Le circostanze note… Parlo di unsoggetto politico che non è il mio, ma per amoredi verità voglio ricordare che CasaPound dal2003 al 2008 nell’ambito del comune di Romadistribuisce mensilmente pacchi alimentari afamiglie bisognose, e dal 2008 ad oggi ha estesoquesta attività su tutto l’ambito del territorionazionale. In particolare, da due anni e mezzocelebra questo rito mensile a favore di 250famiglie bisognose nell’ambito del municipiodi Ostia. Queste cose non le dice Corsaro,ma sono facilmente riscontrabili anche da unasuperficiale analisi e lettura dei contenuti deglistessi social che la collega Morani ha intesoutilizzare per esprimere questo suo concetto.Da qui, Presidente, con la stessa libertà concui la collega Morani ha inteso usare i socialper dire una cosa lontana dalla verità, hovoluto esprimere il mio pensiero riguardo alla - come dire? - dotazione intellettuale minorerispetto alla media da parte di chi aveva decisodi utilizzare lo strumento di comunicazionedei social per sostenere delle cose totalmentelontane dal vero. Perché vede, Presidente, difronte a palesi menzogne, delle due l’una, sesi è un soggetto politico: o si è in palesemalafede, oppure si è scarsamente dotati sottoil profilo intellettivo. Allora, siccome esercitareun ruolo di responsabilità politica in malafede èla peggior cosa che possa accadere a ciascunodi noi, io mi aspetto piuttosto, onorevolePresidente - e concludo - dalla collega Moranie da chi improvvidamente ha inteso prendernele difese in questa diatriba mediatica, unringraziamento per una mia forma di forseprematura ed eccessiva generosità nell’avereescluso dalle ipotesi la mancanza di buona fededa parte sua.

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevoleCorsaro. Al netto della mia personaleperplessità sul fatto che il dibattito

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Atti Parlamentari — 86 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

estemporaneo e spesso irrituale che avviene suisocial si trasferisca in questa Assemblea, purtuttavia non posso non richiamare tutti ad unmaggior rispetto, dentro e fuori da quest’Aula,degli interlocutori che la pensano diversamente.

WALTER VERINI. Chiedo di parlare.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà. Immagino perrichiamo al Regolamento.

WALTER VERINI. Richiamo al Regolamento;non so se si possa intervenire per fatto personalea questo punto.

PRESIDENTE. Sì. Siamo sempre a fine seduta,quindi…

WALTER VERINI. Perché vede, c’è unadifferenza: io mi sarei aspettato una sempliceparola nei confronti della nostra deputataMorani da parte del deputato Corsaro: “scusa”.In realtà, la Morani ha presentato unainterrogazione parlamentare, e il deputatoCorsaro ha esattamente commentato lapresentazione di questa interrogazione daparte della collega Morani con delle paroleinqualificabili, che io adesso cerco di ritrovarein pochi nanosecondi e vorrei citare, perchérestino in quest’Aula come esempio negativo.Il deputato Corsaro nel commentare un attoparlamentare ha detto: “È evidente che a questanon si sia formata la materia grigia in corso digestazione. Una così va compatita, è un casoumano disgraziato”. Questo, Presidente, nonha niente a che fare con giudizi politici: sonoingiurie, offese, è un linguaggio volgare che vaassolutamente respinto. Mi aspetto quindi chel’Ufficio di Presidenza adotti provvedimenti,perché non si tratta di un’opinione politica; edè per questo che io dico al collega Corsaro cheha perso un’occasione: alzarsi e chiedere scusaalla collega Morani (Applausi dei deputati delgruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Allora, diciamo che lei èintervenuto per un fatto personale per interposta

persona. Dopodiché, al netto del fatto che ioho una perplessità personale sul ritenere chel’Ufficio di Presidenza possa essere competentesu fatti che avvengono esternamente aquest’Aula, è esattamente la ragione per cuiio ho richiamato tutti quanti ad un maggiorerispetto di quegli interlocutori che la pensanodiversamente.

Sui lavori dell’Assemblea (ore 18,44).

PRESIDENTE. Avverto che, all’ordine delgiorno della seduta di mercoledì 22 novembre,sarà iscritto, dopo gli altri argomenti giàprevisti, l’esame dei seguenti disegni di legge diratifica:Ddl 4685 - Accordo Italia-Franciasull’attuazione di un’autostrada ferroviaria; Ddl4469 - Protocollo sui privilegi e le immunitàdel tribunale unificato dei brevetti; Ddl 4609 - Trattati sull'ufficio del Consiglio d'Europaa Venezia (ove concluso dalla Commissione);Ddl 4684 - Trattati relativi alla costruzione eall'esercizio di un Impianto laser europeo araggi X e adesioni di Russia e Spagna; Ddl 4303 - Convenzione del Consiglio d'Europa sullamanipolazione di competizioni sportive; Ddl4475 - Accordo RAMOGE tra Italia, Francia ePrincipato di Monaco relativo alla protezionedell’ambiente marino e costiero di una zona delmare Mediterraneo; Ddl 4470 - Emendamentiall'Accordo istitutivo del Fondo comune deiprodotti di base; Ddl 4471 - Emendamentoall'articolo 124 dello Statuto istitutivo dellaCorte penale internazionale.I relativi contingentamenti saranno pubblicatinell’allegato A al resoconto stenografico dellaseduta odierna (Vedi l’allegato A).Sarà altresì pubblicato nell’allegato A alresoconto stenografico della seduta odiernail contingentamento relativo alla discussionegenerale del Doc. XXII, n. 82 – Proroga deltermine per la conclusione dei lavori dellaCommissione parlamentare di inchiesta sullecondizioni di sicurezza e sullo stato di degradodelle città e delle loro periferie (Vedi l’allegatoA).

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Atti Parlamentari — 87 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giornodella prossima seduta.

Venerdì 17 novembre 2017, ore 9,30:

Svolgimento di interpellanze urgenti.

La seduta termina alle 18,45.

TESTI DEGLI INTERVENTI DICUI È STATA AUTORIZZATA LAPUBBLICAZIONE IN CALCE ALRESOCONTO STENOGRAFICO

DELLA SEDUTA ODIERNA:MILENA SANTERINI, STEFANO

BORGHESI, ROCCO PALESEE MARIETTA TIDEI (A.C. 4461)

MILENA SANTERINI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4461). Il disegno di leggedi autorizzazione alla ratifica si compone dicinque articoli, ed è stato approvato dal Senatoil 4 maggio 2017. In particolare, l'articolo 3comma 1 dedicato alla copertura finanziariadegli oneri previsti dall'attuazione ed autorizzaad anni alterni e con decorrenza dal 2017 laspessa di 4.222,40 euro e sono coperti dal Fondospeciale per la parte corrente iscritto, a fini dibilancio triennale 2017-2019, nell'ambito dellostato di previsione del Ministero economia, conparziale utilizzo dell'accantonamento relativo alMinistero degli esteri.L'Accordo complementare al Trattato generaledi cooperazione tra i due Paesi, reso esecutivodalla legge 399/1999, è stato fatto a Roma il 29luglio 2010 e a Bogotà il 5 maggio dello stessoarmo. L'Accordo dà concretezza all'articolo27 del Trattato generale di cooperazione tra idue Paesi, e rileva notevole importanza vistala localizzazione in Colombia dei maggioriconflitti presenti nell'area latino-americana.L'Accordo ha, infatti, come scopo anche quellodi contribuire ad una stabilizzazione della zona,con effetti positivi sui settori produttivi sia

italiano sia colombiano interessati ai materialiper la difesa e la logistica.L'Accordo si compone di 13 articoli e diun breve preambolo. L'articolo 1 dichiaraespressamente di voler estendere la portatadel Trattato del 2010 in modo da favorirela cooperazione tra Italia e Colombia nellaricerca, produzione, accesso ai materiali didifesa. Appare importante anche l'articolo 6 cheè dedicato al delicato tema dello scambio diarmamenti.

STEFANO BORGHESI. (Dichiarazione divoto finale – A:C: 4461). Signor Presidente,Onorevoli Colleghi, Signori membri delGoverno!Con l'Atto Camera 4461 viene sottopostaalla nostra Assemblea legislativa la ratificadi un Accordo complementare al Trattato dicooperazione generale tra il nostro Governoe quello della Colombia, che concernespecificamente la collaborazione nella sferadella Difesa e risale all'estate del 2010.Questo Disegno di Legge giunge effettivamentein un momento propizio, che segue a brevela fine della sanguinosa guerra civile cheha contrapposto per ben cinquant'anni alleautorità legittime di Bogotà le Forze armaterivoluzionarie della Colombia, meglio note conil loro acronimo di Fare.Dal dicembre dell'anno scorso, infatti, laColombia ha formalmente riconquistato lapropria pace interna. Con il sostegno degliStati Uniti, potrebbe ora persino assumerel'impegnativo ruolo di perno della stabilitàregionale, con evidenti riflessi nell'attiguoVenezuela, che invece sta sprofondando nelcaos malgrado la ricca dotazione di risorsenaturali e teme addirittura che la Colombiapossa entrare nella Nato. Naturalmente, nonc'è nulla di simile all'orizzonte. E' peròchiaro che i colombiani hanno archiviato unaconvulsa stagione politica e possono finalmenteconcentrarsi sul proprio sviluppo.Come prevedono le intese di questanatura, dall'Accordo complementare dovrebbediscendere un'intensificazione dei contatti

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Atti Parlamentari — 88 — Camera dei Deputati

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bilaterali a livello militare, tramite lo scambiodi esperienze e conoscenze, da perfezionarsicon incontri di delegazioni delle parti, lafrequenza dei rispettivi ufficiali alle scuole edagli istituti di formazione della controparte epersino esercitazioni congiunte.E' evidente che le nostre istituzioniaccademiche militari potranno trarre importantiinsegnamenti dalle esperienze fatte dallecontroparti colombiane nel campo dellacontroguerriglia e del controllo delleinsurrezioni, specialmente nella prospettivadella comune partecipazione a missioniinternazionali di mantenimento della pace.Si profilano inoltre anche possibili ricaduteindustriali, posto che la Colombia potrebbeanche essere interessata a definire con lecontroparti del nostro Paese dei requisitiper dei sistemi d'arma da destinare allospecifico mercato locale centro-americano.Alcune disposizioni presenti nell'intesa puntanoin effetti proprio ad ottenere questo risultato.A fronte della possibilità di accrescere ilpatrimonio delle conoscenze a disposizionedelle nostre Forze Armate, gli oneri di gestionesono incredibilmente modesti, forse persinotroppo, tenuto conto delle ambizioni enunciate,corrispondendo a poco più di 4mila euro annui.La Lega voterà pertanto a favore della ratificadi questo accordo bilaterale con la Colombia.

ROCCO PALESE. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4461). Presidente, Onorevolicolleghi,la prima Ratifica si riferisce all'Accordo chesi prefigge di intensificare e rafforzare lacooperazione tra l'Italia e la Colombia conspecifico riguardo al settore della difesa. Inbase all'articolo 27 del Trattato generale dicooperazione tra la Repubblica Italiana e laRepubblica della Colombia, reso esecutivo conla legge n. 399 del 1999, si prevede che"le Parti contraenti potranno anche estenderela portata del presente Trattato generale alfine di incrementare il grado di cooperazioneintegrandolo con nuovi accordi relativi aspecifici settori di attività".

L'articolo 1 prevede quindi la possibilità diestendere la portata del Trattato generale dicooperazione italo-colombiano, principalmenteper sviluppare la collaborazione reciproca nellaricerca, nella produzione e nell'accesso aimateriali di difesa.I settori coinvolti sono vari e vanno dallacooperazione negli scambi di informazionimilitari e di esperienze acquisite nelleoperazioni di mantenimento della pace, allaricerca e sviluppo nonché acquisizione diprodotti e servizi nel campo della difesa.Sono previsti inoltre esercitazioni militaricongiunte e formazione e addestramentomilitari a questo di aggiungono aspetti relativialla sanità.Cruciale l'articolo 6 che dispone che lo scambiodi materiali di armamento potrà essere attuatosia con modalità diretta "da Paese a Paese",sia previa autorizzazione rilasciata ad aziendeprivate dai rispettivi Governi. Inoltre è previstoche tale scambio di materiali bellici, armie munizioni avvenga in seno a programmicomuni di produzione commissionati da unadelle parti e in conformità con le rispettivelegislazioni interne.

MARIETTA TIDEI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4461). Con questo trattato si metteun ulteriore tessera al mosaico dei rapportitra Italia e Colombia, un paese che in questiultimi anni ha fatto passi enormi in direzionedella pacificazione e stabilizzazione internae che quindi si presenta ora nel contestointernazionale con sempre maggiore credibilitàe affidabilità.Oggi noi ratifichiamo questo Accordocomplementare del Trattato di cooperazionegenerale tra il Governo della Repubblicaitaliana e il Governo della Repubblica dellaColombia relativo alla cooperazione nel settoredella difesa dopo sette anni. Era infattidall'estate del 2010 che questo accordoaspettava di essere ratificato, nel frattempo lastoria non si è fermata. Lo scorso anno è statofirmato uno storico accordo di riconciliazionetra Governo ed esercito regolare colombiano da

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Atti Parlamentari — 89 — Camera dei Deputati

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 — N. 886

un lato e le famigerate FARC (Forze ArmateRivoluzionarie della Colombia) dall'altro con loscopo di porre fine a una guerra civile che in 50anni avrebbe fatto –decine di migliaia di morti.Questo atto politico che in prospettivadovrebbe portare alla trasformazione delleFARC in partito politico pur contrastatodalla maggioranza dell'opinione pubblicalocale nel referendum dello scorso anno,rappresenta tuttavia un passo che lacomunità internazionale di paesi amici dellaColombia deve necessariamente sostenere eincoraggiare. Ratificare quindi oggi un trattatodi cooperazione in materia di difesa tra Italiae Colombia significa riconoscere i grandisforzi compiuti da questo paese e incoraggiarloulteriormente a percorrere la strada intrapresa.Già nel luglio di quest'anno la Colombiaha ratificato un accordo di cooperazione escambio di informazioni con al NATO ancheper questo oggi c’è la nostra forte convinzionenel ratificare un accordo che vuole "svilupparela collaborazione reciproca nella ricerca, nellaproduzione e nell'accesso ai materiali didifesa" che prevede "scambi di informazionimilitari e sulle esperienze acquisite nelleoperazioni di peace-keeping la ricerca, sviluppoe acquisizione di prodotti e servizi nel campodella difesa; lo svolgimento di esercitazionimilitari congiunte; gli aspetti ambientali delleattività militari; la formazione e addestramentomilitari e i relativi aspetti sanitari" tutti ambitiin cui l'esperienza pluriennale italiana nellemissioni internazionali e quella colombiana nelcontrasto alla guerriglia possono ben trovaremodo di integrarsi.Ovviamente nell'accordo rientra anche la"cooperazione nel settore dell'industria delladifesa" e si "prevede che si potrà procedereallo scambio di materiali bellici, armi emunizioni, nell'ambito di programmi comunidi produzione" ma su tutto questo vigila comesappiamo la nostra Legge 185 del 1990 unadelle più garantiste e avanzate del mondo.Anche per questa ragione dichiaro il convintovoto favorevole del Partito Democratico.

TESTI DEGLI INTERVENTI DICUI È STATA AUTORIZZATA LAPUBBLICAZIONE IN CALCE ALRESOCONTO STENOGRAFICO

DELLA SEDUTA ODIERNA:MILENA SANTERINI, STEFANO

BORGHESI, ROCCO PALESEE MARIETTA TIDEI (A.C. 4462)

MILENA SANTERINI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4462). Il disegno di leggedi autorizzazione alla ratifica si compone diquattro articoli. In particolare il comma 1dell'articolo 3 reca la clausola di coperturafinanziaria. Gli oneri previsti, a partire dal2017, sono pari a 68-367 euro l'anno e sonocoperti dal Fondo speciale per la parte correnteiscritto, a fini di bilancio triennale 2017-2019, nell'ambito dello stato di previsione delMinistero economia.L'Accordo tra i due Paesi è stato fatto aRoma il 28 maggio 2013, ed intende creareuno strumento giuridico per regolamentarela cooperazione bilaterale di polizia, percontrastare con maggior efficacia il terrorismointernazionale, ma anche di fatto per collaborarealla lotta contro i narcotrafficanti chedominano, come è noto, il mercato dellacocaina.L'Accordo si compone di 12 articoli e di unpreambolo. In particolare l'articolo 3 appare ilfulcro dell'Accordo, individuando le materie discambio di informazioni tra i due Paesi.

STEFANO BORGHESI. (Dichiarazione divoto finale – A:C: 4462). Signor Presidente,Onorevoli Colleghi, Signori membri delGoverno!Valgono in relazione a questo provvedimentomolte delle considerazioni concernenti l'altroAtto oggi all'esame di questa Assemblea, quelloconcernente la cooperazione nella sfera dellaDifesa con la Colombia.Anche l'Accordo bilaterale di cui all'Atto4462, fatto a Roma il 28 maggior 2013, hainfatti per controparte il Governo di Bogotàe riguarda la cooperazione tra le forze di

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Atti Parlamentari — 90 — Camera dei Deputati

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polizia dei nostri due Paesi. La Colombia,lo ricordiamo ancora una volta, ha appenaarchiviato una sanguinosissima pagina della suastoria, ponendo fine nello scorso dicembre aduna guerra civile durata cinquant'anni, che èstata essenzialmente un riflesso locale dellaGuerra Fredda.Al grande disordine interno degli scorsidecenni si debbono in non piccola misura igravi problemi incontrati dalla Colombia nelcontrastare la grande criminalità organizzatalocale, che si è specializzata nella gestione delnarcotraffico.Tutti noi abbiamo imparato a conosceredalle cronache degli anni passati il famoso"cartello di Medellin" guidato da PabloEscobar, certamente il gruppo criminaleinternazionalmente più noto fra quellicolombiani, che venne smantellato nella primametà degli anni novanta anche grazie allacollaborazione prestata dagli Stati Uniti e dallaloro DEA, la Drug Enforcement Agency.La Colombia quindi non ha solo conclusouna guerra civile, ma è anche riuscita asmantellare un forte contropotere criminaleinterno e si trova in un interessante percorsodi crescita, anche se permane un grossoproduttore di stupefacenti e tuttora ospitasul suo territorio sodalizi criminali con vastirapporti internazionali.Questo curriculum storico rende evidentementemolto interessante una collaborazione bilateraleanche sul terreno delle attività di polizia, chedovrebbe assumere i tradizionali aspetti degliscambi di esperienze e informazioni, anchesensibili, utilizzando le visite di delegazioniapposite, stabilendo anche connessioni direttee soprattutto sfruttando i canali offertidall'Interpol.Ovviamente, gran peso verrà dato proprioall'aspetto specifico dell'attività di contrasto alnarcotraffico. Gli oneri complessivi, pari a circa68mila euro, non sono eccessivi.Date le finalità perseguite e l'importanzapermanente della lotta al commerciointernazionale di stupefacenti, il Gruppo Legavoterà a favore di questo provvedimento.

ROCCO PALESE. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4462). Presidente, Onorevolicolleghi,la seconda Ratifica riguarda l'Accordo trail Ministero dell'interno della Repubblicaitaliana e il Ministero della difesa nazionaledella Repubblica di Colombia in materia dicooperazione di polizia, e definisce le modalitàdella cooperazione bilaterale, prevedendo, fral'altro, scambio di informazioni e di prassioperative, misure per l'attuazione di operazionicongiunte, scambio di esperti. Si disciplinanoinoltre le modalità per le richieste di assistenzae per la loro esecuzione e i casi per opporreun rifiuto a tali richieste, ascrivibili a situazionipregiudizievoli per i diritti umani, la sovranità,la sicurezza e l'ordine pubblico di una delle dueparti.Vorrei far presente, e questo vale per entrambele ratifiche, che il 24 novembre 2016 il governodi Juan Manuel Santos e le Forze armaterivoluzionarie della Colombia (Farc) hannofirmato un accordo di pace che ha messo fine aoltre cinquant'anni di guerra civile.Tale trattato ha previsto la trasformazione delleFarc da organizzazione armata a partito politico,la consegna delle armi e il progressivo reintegrodei guerriglieri nella società. Le ultime armisono state consegnate a fine giugno 2017 e nel2018 sono previste elezioni politiche.È in questo quadro di pacificazione che ForzaItalia annuncia il voto favorevole ad entrambele Ratifiche, sia dell'Accordo concluso tra ilGoverno della Repubblica italiana e il Governodella Repubblica della Colombia, relativo allacooperazione nel settore della difesa, chedi quello tra il Ministero dell'interno dellaRepubblica italiana e il Ministero della difesanazionale della Repubblica di Colombia, inmateria di cooperazione di polizia.

MARIETTA TIDEI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4462). Con la ratifica di questotrattato sulla cooperazione di polizia tra Italia eColombia noi completiamo il quadro impostatocon la ratifica dell'accordo sulla cooperazione

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in materia di difesa incoraggiando e rafforzandoulteriormente il processo di pace colombianoe la stabilizzazione del paese. Del resto lasituazione nel paese non è ancora stabilizzata erisultano ancora alcune centinaia di combattentiimpegnati nel traffico di droga così comenell'estrazione mineraria.Ecco quindi l'opportunità di un trattatoche imposta la cooperazione in materia di"criminalità organizzata transnazionale, trafficodi sostanze stupefacenti, tratta di persone, iltraffico di migranti e quello di armi, nonchéi reati economici" e che, come di consueto,secondo lo schema che accompagna i numerositrattati di questo tipo che l'Italia ha sottoscrittoin questa legislatura, prevede come modalitàdi cooperazione bilaterale, lo scambio diinformazioni e di prassi operative, misure perl'attuazione di operazioni congiunte e infine loscambio di esperti.Ovviamente tutto questo deve avvenirenel rispetto dei diritti umani e dellostato di diritto nonché in ottemperanzadi diversi atti internazionali come larisoluzione Onu 45/123 del 1990 in temadi Cooperazione internazionale nella lottacontro il crimine organizzato, le convenzionionusiane contro le sostanze stupefacentie psicotrope, la Convenzione contro lacriminalità transnazionale firmata a Palermonel dicembre 2000 sia dall'Italia, sia dallaColombia, e i relativi Protocolli, nonché lepertinenti risoluzioni del Consiglio di Sicurezzae le Convenzioni contro il terrorismo adottate insede ONU.Il mantenimento della sicurezza in Colombiain una cornice di cooperazione internazionalecome quella rappresentata dal trattato oraall'esame del parlamento deve essere vistae apprezzata anche in ambito regionale. Lavicinanza della Colombia al Venezuela checome sappiamo sta attraversando una difficilefase politica e soprattutto sociale, costellatadalla contemporanea crisi, e dello stato didiritto, e delle garanzie economiche potrebbeprodurre una ulteriore instabilità nella regione,visti peraltro anche i non mai ottimi rapporti tra

Colombia e Venezuela.Ecco allora il senso di approvare insiemequesto trattato e l'accordo precedente sullacooperazione in materia di difesa, come segnodi attenzione del nostro paese a una importantenazione dell'America latina, ormai il secondopaese di lingua spagnola del mondo pernumero di abitanti, che sta attraversandocambiamenti rilevanti e significativi e cheproprio per questo va fortemente supportatae incoraggiata, ma è anche il segno diun'attenzione rinnovata del nostro Paese perl'America latina la cui vicinanza culturale daentrambe le parti riconosciuta deve trasformarsiattraverso l’azione lungimirante della politica,in maggiore cooperazione politica economica esociale.Per tutte queste ragioni esprimo il votofavorevole del PD a questo provvedimento.

TESTI DEGLI INTERVENTI DICUI È STATA AUTORIZZATA LAPUBBLICAZIONE IN CALCE ALRESOCONTO STENOGRAFICO

DELLA SEDUTA ODIERNA: MILENASANTERINI, STEFANO BORGHESI

E ROCCO PALESE (A.C. 4463)

MILENA SANTERINI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4463). Il disegno di legge diautorizzazione alla ratifica dei vari trattatiinternazionali accorpati si compone di 4articoli. In particolare il comma 1 dell'articolo3 reca la clausola di copertura finanziaria.Gli oneri previsti, sono pari a 15.960 euroannui ogni quattro anni a decorrere dal2019 e sono coperti dal Fondo specialeper la parte corrente iscritto, a fini dibilancio triennale 2017-2019, nell'ambito delprogramma "Fondi di riserva e speciali" dellamissione "Fondi a ripartire" nell'ambito dellostato di previsione del Ministero economia peril 2017, parzialmente utilizzando allo scopol'accantonamento relativo al Ministero degliesteri.La legge di ratifica accorpa quattro accordi,fatti dal 2007 al 2013, con Brasile, Croazia,

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Atti Parlamentari — 92 — Camera dei Deputati

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Israele ed Ungheria che hanno un contenutosostanzialmente tra loro analogo, pur conqualche differenza, e sono finalizzati aconsolidare lo sviluppo delle relazioni culturalie commerciali con i paesi firmatari gli accordi,facilitando la coproduzione e consentendol'accesso a queste coproduzioni dei beneficiprevisti dai vari ordinamenti.In particolare l'accordo tra Italia e Brasile sicompone di 21 articoli e di un Allegato ed èfatto a Roma il 21 ottobre 2008; quello traItalia e Croazia si compone di 23 articoli e unAllegato, ed è stato fatto a Zara il 10 settembre2007; L'Accordo tra Italia e Israele, di impiantoanalogo a quello precedente, è stato fatto aRoma il 2 dicembre 2013 e si compone di 18articoli ed un Allegato. Infine, l'accordo Italia- Ungheria, è stato fatto a Roma l'8 giugno 2007e consta di 23 articoli e un Allegato.

STEFANO BORGHESI. (Dichiarazione divoto finale – A:C: 4463). Signor Presidente,Onorevoli Colleghi, Signori membri delGoverno!L'Atto Camera 4463 rientra nel novero diquei provvedimenti con i quali si sta cercandodi accelerare l'attività legislativa in tenia diratifiche accorpando in un unico Disegno diLegge più trattati. L'idea, in sé, non sarebbedisdicevole, ma è a nostro avviso applicata inmaniera distorta.La ragione principale per la quale lanostra Costituzione prescrive l'autorizzazioneparlamentare alla ratifica ed esecuzione degliaccordi internazionali è la loro natura politica.Certo, il passaggio è imposto anche in presenzadi oneri per lo Stato o di variazioni territoriali,ma il criterio della natura politica è centrale.Nel caso dell'Atto Camera 4463, sonopresenti nel provvedimento quattro accordi dicoproduzione cinematografica stretti tra il 2007ed il 2013 che riguardano, rispettivamente,Brasile, Croazia, Israele ed Ungheria.Il concetto implicito è: siamo favorevolio contrari allo sviluppo delle coproduzionicinematografiche internazionali? Esperti delsettore e delle politiche culturali potranno

dirci per quali motivi questa scelta è daincoraggiare oppure no. Noi però riteniamo chenel momento in cui provvedimenti del generevengono deferiti all'esame in sede referentedella Commissione Esteri, debba essere unaltro l'aspetto da privilegiare: quello cheriguarda l'opportunità politica di approfondirele relazioni con un determinato Paese.Ogni voto che concerne una ratifica è ineffetti un voto sulla desiderabilità di relazionipiù strette con la controparte, in questo casorappresentata da un gruppo assai eterogeneo diPaesi composto da Brasile, Croazia, Israele edUngheria.Non abbiamo, come Lega, alcun problema seriocon alcuno di questi quattro Paesi, a partela nota questione Battisti, tuttora in sospesomalgrado la disponibilità dimostrata dalPresidente Temer a considerare l'estradizione.Avremmo però preferito un approccio diverso,privo di questo genere di forzatura.Quanto ai contenuti specifici, gli onericonnessi alla gestione dei quattro accordisono modesti, inferiori ai 16mila euro annuinel loro complesso, a fronte di possibilitàcommerciali interessanti, specialmente nel casodelle coproduzioni con il Brasile. E' peròa nostro avviso importante che si riesca inqualche modo ad orientare le realizzazioniconcrete che deriveranno dallo sviluppo dellecoproduzioni, privilegiando temi che sianoin grado di suscitare l'interesse dell'opinionepubblica del nostro Paese e veicolarne i valori.Non siamo quindi ostili alle finalità degliaccordi, ma solo al metodo, sul qualeintendiamo promuovere una riflessione. Perquesto motivo, il Gruppo Lega si asterrà.

ROCCO PALESE. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4463). Presidente, Onorevolicolleghi,il disegno di legge di ratifica contiene una seriedi Accordi di coproduzione cinematograficasottoscritti dall'Italia fra il 2007 e il 2013 conBrasile, Croazia, Israele e Ungheria.Abbiamo già sollevato in altre occasioni divoto di disegni di legge di ratifica/che non

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Atti Parlamentari — 93 — Camera dei Deputati

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condividiamo il metodo di inserire in un unicoprovvedimento molteplici Accordi, seppure dinatura abbastanza omogenea.Questo perché se, in linea di principionon possiamo che dichiararci soddisfatti cheesistano quadri normativi atti a sviluppare lerelazioni culturali e commerciali tra Paesi, nonpossiamo pensare che i rapporti possano essereuguali con tutti gli Stati.Inoltre gli Accordi stessi presentano differenzesostanziali nel dettaglio di quanto vienestabilito, determinando in alcuni casi persino iluoghi di realizzazione delle riprese.Tuttavia diamo il nostro voto favorevolealla Ratifica di tali Accordi che si basanosulla cooperazione tra Paesi nella produzioneculturale.

TESTI DEGLI INTERVENTI DICUI È STATA AUTORIZZATA LAPUBBLICAZIONE IN CALCE ALRESOCONTO STENOGRAFICO

DELLA SEDUTA ODIERNA: MILENASANTERINI, STEFANO BORGHESI,

ROCCO PALESE, EMANUELESCAGLIUSI E MARCO FEDI (A.C. 4464)

MILENA SANTERINI. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4464). Il disegno di legge diautorizzazione alla ratifica dei vari trattatiinternazionali accorpati si compone di 4articoli. In particolare il comma 1 dell'articolo3 reca la clausola di copertura finanziaria. Glioneri previsti, sono pari a 5.369 euro annuiad anni alterni e sono coperti a decorreredal 2017 mediante corrispondente riduzionedelle proiezioni dell'accantonamento del Fondospeciale per la parte corrente, relativo albilancio triennale 2017-2019, di competenzadel Ministero degli esteri.L'Accordo con la Repubblica del Gabon ricalcail modello tipico degli accordi bilaterali nelsettore della cooperazione militare e delladifesa, ed è finalizzato a dare una cornicegiuridica entro cui si possa sviluppare lacooperazione tra i due Paesi. L'Accordo è statofatto a Roma il 19 maggio 2011 e si compone

di XI parti e di un Preambolo. Obiettivodell'Accordo è, anche, quello di aiutare ilGabon nel rafforzamento delle sue strutturedemocratiche, concorrendo alla stabilizzazionedel Paese, favorendo il percorso di unificazionenazionale intrapreso, ed evitando che la guerracivile latente esploda in tutta la sua tragicità.

STEFANO BORGHESI. (Dichiarazione divoto finale – A:C: 4464). Signor Presidente,Onorevoli Colleghi, Signori membri delGoverno!L'Atto Camera 4464 reca l'autorizzazione allaratifica ed esecuzione di un accordo bilateraledi cooperazione militare e di difesa stretto il 19maggio 2011 dal nostro Paese con il Gabon,uno Stato dell'Africa occidentale equatorialesituato in uno scacchiere di grande importanzastrategica, a metà strada tra Congo e Nigeria.Governi di vario colore politico da anni stannostendendo una rete di relazioni bilaterali perla cooperazione nel campo della Difesa alloscopo di allargare il novero dei Paesi con iquali poter operare nell'ambito di complessimultinazionali impegnati nel ristabilimento onel mantenimento della pace. È chiaro che ilGabon presenta alcuni elementi d'interesse nellaprospettiva di un possibile impiego di unitàmilitari italiane nell'Africa occidentale.Le modalità attraverso le quali operano le intesedi questa natura sono ricorrenti e prevedono loscambio di informazioni ed esperienze tramitel'effettuazione di visite di ufficiali pressole istituzioni della controparte, esercitazionicongiunte, la frequenza reciproca degli istitutidi formazione militare.Talvolta, con uno sguardo rivolto all'aperturadi nuovi mercati alle nostre esportazionimilitari, come nel caso dell'Accordo con ilGabon sottoposto oggi al nostro esame sonopreviste anche disposizioni che riguardano ladefinizione di requisiti comuni per particolariequipaggiamenti, armi o sistemi d'armadestinati alle rispettive Forze Armate.Sono in effetti numerose le tipologie diarmamenti esplicitamente richiamate all'internodel testo dell'intesa come possibili ambiti di

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Atti Parlamentari — 94 — Camera dei Deputati

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collaborazione.L'Accordo segue un formato sostanzialmentestandardizzato, che contempla anche garanzierelative alla conservazione e protezionedelle informazioni classificate eventualmentescambiate.Anche sul piano degli oneri di gestioneconseguenti all'applicazione dell'intesa, le cifresono moderate e sostenibili, trattandosi di menodi 5.400 euro annui ad anni alterni. Da unpunto di vista politico, il Gabon è un Paesesostanzialmente stabile ma anche con limitatoricambio ai vertici.Il Gruppo della Lega non rinviene alcuna causache possa motivare un voto negativo controquesto provvedimento. Aiutare i Paesi in via diSviluppo a casa loro si può fare in effetti anchecon una cooperazione militare intelligente.

ROCCO PALESE. (Dichiarazione di votofinale – A:C: 4464). Presidente, Onorevolicolleghi, l'accordo di cooperazione militare e didifesa tra il Governo della Repubblica italianaed il Governo della Repubblica gabonese, fattoa Roma il 19 maggio 2011, è finalizzato afissare la cornice giuridica entro cui svilupparela cooperazione bilaterale nei settori militaree della difesa, con l'intento di rafforzare lerelazioni fra i due Paesi, di consolidarne lecapacità difensive, di stimolare i rispettivisettori produttivi e commerciali.Sono previsti piani annuali e pluriennali dicollaborazione elaborati dai rispettivi Ministeridella difesa atti a definire linee guida operative,nonché lo svolgimento di consultazioni tra leparti da tenersi alternativamente a Librevillee a Roma. La cooperazione si svilupperà neicampi della politica di sicurezza e difesa,delle operazioni umanitarie e di mantenimentodella pace, della formazione e addestramentoin campo militare, anche attraverso le visitereciproche di delegazioni di enti civili e militari,lo scambio di esperienze tra esperti delle dueparti, gli incontri tra i Rappresentanti delleIstituzioni della difesa, la partecipazione a corsi,a seminari e conferenze, la partecipazione aesercitazioni militari e le visite di navi e di

aeromobili militari.Secondo gli intendimenti del Governo, il primoincontro periodico con il Paese controparte sisarebbe dovuto tenere in Gabon nel corso del2017.Il Gabon fa parte di un'area che rischia disfuggire, come già ha fatto la zona del Sahel, aicriteri della sovranità statuale e che può quindiincidere sul Mediterraneo e l'Italia, con trafficiillegali e migrazioni di massa.Per concludere, dichiaro il voto favorevole diForza Italia sulla Ratifica al nostro esame.

EMANUELE SCAGLIUSI. (Dichiarazione divoto finale – A:C: 4464). Presidente, l’accordoriguarda la cooperazione bilaterale nel settoredella difesa tra Italia e Gabon.Un Paese dove le elezioni sono state posticipateper ben 3 volte in pochi mesi, per mancanza difondi. Dopo un primo slittamento nel dicembredello scorso anno, la Corte Costituzionaleha poi annunciato le elezioni entro la finedell’aprile 2018 per la necessità di concederemaggiore tempo al dibattito politico, avviato dalPresidente Ali Bongo, sul futuro del Paese.Ma proprio questo ultimo rinvio (il terzo inpochi mesi) ha inasprito contestazioni dellapopolazione contro il Presidente in carica dal2009 e rieletto, nell’agosto del 2016, con unvantaggio inferiore ai 6.000 voti, raggiuntograzie al fatto che in una Provincia Bongoavrebbe ottenuto il 95 per cento dei voti, conun'affluenza del 99,9% in un clima di fortitensioni per irregolarità durante lo scrutinio.Un Paese che ha rifiutato di autorizzareun’inchiesta dell’Unione europea sulle violenzeregistrate nel paese dopo le elezioni. UnPaese che nella sua riforma costituzionale staconcentrando il potere esecutivo nelle mani delPresidenteNon si comprende come possa costituirefonte di stabilizzazione un Accordo cheessenzialmente circoscrive la cooperazione acategorie di attrezzature e mezzi quali elicotteri,carri armati, armi da fuoco, armamentodi medio e grosso calibro, e relativomunizionamento, bombe, mine, razzi, missili,

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Atti Parlamentari — 95 — Camera dei Deputati

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siluri, polveri ed esplosivi (come quelli elencatinella sezione VI).La storia recente insegna che la diversificazionee l'aumento dell'offerta di armi a Paesipoliticamente ed economicamente instabili nonrappresenta una soluzione ai conflitti, semmaine costituisce la causa principale.Il Governo e la maggioranza con questo attocontinua nella politica miope e irresponsabiledi vendere le nostre armi in giro per il mondo,per i vantaggi di pochi, per poi lamentarciquando ci troviamo a fronteggiare l'arrivo degliimmigrati.Per questi motivi annuncio il votocontrario del gruppo del Movimento 5 Stelle.

MARCO FEDI. (Dichiarazione di voto finale– A:C: 4464). Abbiamo al nostro esamel'Accordo con la Repubblica gabonese sullacooperazione militare e di difesa. Si tratta delmodello tipico degli accordi di questo settore edè finalizzato a determinare la cornice giuridicaentro cui sviluppare la cooperazione bilateralenei settori militare e della difesa. Gli obiettivisono: rafforzare le relazioni fra i due Paesi,consolidare le capacità difensive e stimolarei rispettivi settori produttivi e commerciali. Iltesto dell'accordo enuncia, anzitutto, i principiispiratori e lo scopo dell'intesa, per poidisciplinare aspetti generali della cooperazione.Il disegno di legge di ratifica dell'accordo dicooperazione in materia di difesa e sicurezzatra Italia e Gabon, già approvato dal Senato,si pone come intento primario, oltre alrafforzamento della cooperazione in campomilitare, anche un'azione stabilizzatrice inun'area di particolare valore strategico epolitico. Azione stabilizzatrice che si promuovecon gli accordi bilaterali in molti altri campi,da quello culturale a quello economico-commerciale, ma che, sempre più, anche allaluce degli interessi nazionali e degli impegniinternazionali assunti dall'Italia nella regionedell'Africa, deve essere seguita da accordi diquesto )• Lo ricordo ai colleghi che ha oespresso critiche a questo accordo: la difesaha oggi bisogno di strumenti nazionali maanche strumenti internazionali, bilaterali e

multilaterali, modellati secondo gli interessinazionali e internazionali del nostro Paese.Sempre rispettosi dei principi cardine sancitidalla nostra Costituzione e nel rispetto dei nostriobblighi internazionali nella grande famigliadelle Nazioni Unite.È con questo spirito che annuncio il votofavorevole del Partito Democratico. L'Accordotra Italia e Gabon sulla cooperazione nei settoridella difesa e della sicurezza, concerne i settoridella ricerca e sviluppo, del supporto logistico,della formazione e addestramento, della sanitàe delle esercitazioni militari. Sono previstipiani annuali e pluriennali di collaborazioneelaborati dai rispettivi Ministeri della difesaatti a definire linee guida operative, nonchélo svolgimento delle consultazioni tra le partida tenersi alternativamente a Libreville e aRoma. La cooperazione potrà svilupparsi neisettori della politica di sicurezza e difesa,delle operazioni umanitarie, della formazionee addestramento attraverso visite reciproche,scambio di esperienze, partecipazione a corsi diformazione.In conclusione, auspico una celereapprovazione del disegno di legge, già adottatodal Senato il 4 maggio scorso. L'intesa conil Gabon potrà concorrere alla stabilizzazionedel Paese, favorendo anche il percorsodi unificazione nazionale e contribuendo asuperare il rischio di una guerra civile.

SEGNALAZIONI RELATIVEALLE VOTAZIONI EFFETTUATE

NEL CORSO DELLA SEDUTA

Nel corso della seduta sono pervenute leseguenti segnalazioni in ordine a votazioniqualificate effettuate mediante procedimentoelettronico (vedi Elenchi seguenti): nelle votazioni nn. 1 e 2 le deputateMongiello e Gnecchi hanno segnalato che nonsono riuscite ad esprimere voto contrario; nella votazione n. 2 le deputate Antezza eParis hanno segnalato che non sono riuscite adesprimere voto contrario; nelle votazioni nn. 2 e 3 il deputato Valiante

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Atti Parlamentari — 96 — Camera dei Deputati

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ha segnalato che non è riuscito ad esprimerevoto contrario; nelle votazioni nn. 5, 21 e 22 il deputatoCassano ha segnalato che non è riuscito adesprimere voto favorevole; nella votazione n. 6 la deputata Bargero hasegnalato che non è riuscita ad esprimere votocontrario; nella votazione n. 8 il deputato Villarosa hasegnalato che non è riuscito ad esprimere votocontrario; nella votazione n. 11 i deputati Cominardi eLombardi hanno segnalato che non sono riuscitiad esprimere voto favorevole; nella votazione n. 18 i deputati Argentin,Bueno e Toninelli hanno segnalato che nonsono riusciti ad esprimere voto favorevole; nella votazione n. 19 i deputati Narduolo eCapone hanno segnalato che non sono riuscitiad esprimere voto favorevole; nella votazione n. 21 la deputata Coccia hasegnalato che non è riuscita ad esprimere votofavorevole; nella votazione n. 22 il deputato Senaldi hasegnalato che non è riuscito ad esprimere votofavorevole; nelle votazioni nn. 31 e 35 la deputata Pes hasegnalato che non è riuscita ad esprimere votofavorevole; nelle votazioni nn. 33 e 35 la deputataVenittelli ha segnalato che non è riuscita adesprimere voto favorevole.

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO RESOCONTI

ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

Dott. Renzo Dickmann

Licenziato per la stampa alle 20,35.

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Atti Parlamentari – Votazioni I – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

VOTAZIONI QUALIFICATE

EFFETTUATE MEDIANTE PROCEDIMENTO ELETTRONICO

INDICE ELENCO N. 1 DI 4 (VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

1 Nom. Pdl 3365-b - em. 1.13 296 294 2 148 26 268 107 Resp.

2 Nom. em. 1.12 304 299 5 150 30 269 107 Resp.

3 Nom. em. 1.10 353 350 3 176 35 315 104 Resp.

4 Segr. em. 1.11 376 373 3 187 55 318 101 Resp.

5 Nom. articolo 1 356 350 6 176 319 31 101 Appr.

6 Nom. em. 2.10 396 394 2 198 31 363 98 Resp.

7 Nom. em. 2.11 393 386 7 194 33 353 98 Resp.

8 Nom. em. 2.12 396 394 2 198 34 360 98 Resp.

9 Nom. articolo 2 398 394 4 198 360 34 98 Appr.

10 Nom. articolo 3 409 403 6 202 366 37 98 Appr.

11 Nom. Pdl 3365-b - voto finale 418 403 15 202 357 46 92 Appr.

12 Nom. Pdl 1041-A - articolo 1 409 409 0 205 404 5 92 Appr.

13 Nom. articolo 2 418 418 0 210 411 7 92 Appr.

F = Voto favorevole (in votazione palese). - C = Voto contrario (in votazione palese). - V = Partecipazione al voto(in votazione segreta). - A = Astensione. - M = Deputato in missione. - T = Presidente di turno. - P = Partecipazionea votazione in cui é mancato il numero legale. - X = Non in carica.

Le votazioni annullate sono riportate senza alcun simbolo. Ogni singolo elenco contiene fino a 13 votazioni. Aglielenchi é premesso un indice che riporta il numero, il tipo, l'oggetto, il risultato e l'esito di ogni singola votazione.

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Atti Parlamentari – Votazioni II – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

INDICE ELENCO N. 2 DI 4 (VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

14 Nom. articolo 3 420 420 0 211 414 6 92 Appr.

15 Nom. em. 4.100 418 418 0 210 411 7 92 Appr.

16 Nom. em. 4.101 422 422 0 212 415 7 92 Appr.

17 Nom. articolo 4 416 415 1 208 409 6 92 Appr.

18 Nom. Pdl 1041-A - voto finale 419 418 1 210 413 5 87 Appr.

19 Nom. Doc. XXII, n. 80 - voto finale 369 368 1 185 365 3 86 Appr.

20 Nom. Pdl cost. 56-D - voto finale 480 435 45 316 434 1 68 Appr.

21 Nom. Ddl 4461 - articolo 1 435 434 1 218 326 108 69 Appr.

22 Nom. articolo 2 434 433 1 217 325 108 69 Appr.

23 Nom. articolo 3 434 433 1 217 323 110 69 Appr.

24 Nom. articolo 4 438 438 0 220 324 114 69 Appr.

25 Nom. articolo 5 432 432 0 217 326 106 69 Appr.

26 Nom. Ddl 4461 - voto finale 427 426 1 214 320 106 69 Appr.

INDICE ELENCO N. 3 DI 4 (VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

27 Nom. Ddl 4462 - articolo 1 423 422 1 212 386 36 69 Appr.

28 Nom. articolo 2 423 422 1 212 388 34 69 Appr.

29 Nom. articolo 3 432 431 1 216 396 35 69 Appr.

30 Nom. articolo 4 428 428 0 215 392 36 70 Appr.

31 Nom. Ddl 4462 - voto finale 426 426 0 214 392 34 69 Appr.

32 Nom. Ddl 4463 - articolo 1 428 416 12 209 416 0 69 Appr.

33 Nom. articolo 2 429 415 14 208 415 0 69 Appr.

34 Nom. articolo 3 423 410 13 206 410 0 69 Appr.

35 Nom. articolo 4 421 408 13 205 408 0 69 Appr.

36 Nom. Ddl 4463 - voto finale 417 406 11 204 406 0 69 Appr.

37 Nom. Ddl 4464 - articolo 1 417 413 4 207 310 103 69 Appr.

38 Nom. articolo 2 413 409 4 205 306 103 69 Appr.

39 Nom. articolo 3 415 411 4 206 308 103 69 Appr.

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Atti Parlamentari – Votazioni III – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

INDICE ELENCO N. 4 DI 4 (VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42)

Votazione Risultato

Num TipoO G G E T T O

Pres Vot Ast Magg Fav Contr MissEsito

40 Nom. articolo 4 416 412 4 207 309 103 69 Appr.

41 Nom. articolo 5 416 413 3 207 310 103 68 Appr.

42 Nom. Ddl 4464 - voto finale 389 387 2 194 291 96 68 Appr.

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Atti Parlamentari – Votazioni IV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

ABRIGNANI F C C C F F F F F BATTELLI C C C V F C C C F F F F

ADORNATO M M M M M M M M M M M M M BAZOLI

AGOSTINELLI C C C V F C C C F F F BECATTINI C C V F C C C F F F F

AGOSTINI LUCIANO C C C V F C C C F F F F F BECHIS

AGOSTINI ROBERTA V F C C C F F F F F BELLANOVA M M M M M M M M M M M M M

AIELLO C C C V F C C C F F F F F BENAMATI C C C V F C C C F F F F F

AIRAUDO C C V F C C C F F A F F BENEDETTI C C C V F C C C F F F F F

ALBANELLA C C C V C C C F F F F F BENI C C C V F C C C F F

ALBERTI C C C V F C C C F F F F F BERGAMINI F F F V C F F F C C C

ALBINI C C C V F C C C F F A F F BERGONZI C C C V F C C C F F F F F

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M BERLINGHIERI

ALFANO GIOACCHINO M M M M M M M M M M M M M BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M M M M M M M M BERNINI MASSIMILIANO C C C V F C C C F F F F F

ALLASIA C C C V F C C C F F F F F BERNINI PAOLO

ALLI M M M M M M M M M M M M M BERRETTA C C C V C C C F F F F F

ALTIERI F F BERSANI C V F C C C F F F F F

AMATO C C C V F C C C F F F F F BIANCHI DORINA M M M M M M M M M M M M M

AMENDOLA M M M M M M M M M M M M M BIANCHI NICOLA C C C V F C C C F F F F F

AMICI M M M M M M M M M M M M M BIANCHI STELLA M M M M M M M M M M M M M

AMODDIO C C C V F C C C F F F F F BIANCOFIORE C C F F

ANGELUCCI BIANCONI A A A A C A A A A C C F F

ANTEZZA C V F C C C F F F F F BIASOTTI F V C F F F C C C F F

ANZALDI C C V F C C C F F F F F BINDI M M M M M M M M M M M M M

ARCHI BINETTI F C C V F C C C F F

ARGENTIN C C C V F C C C F F F F F BINI C C C V F C C C F F F F F

ARLOTTI C C C V F C C C F F F F F BIONDELLI M M M M M M M M M M F F F

ARTINI M M M M M M M M M M M M M BLAŽINA C C C V F C C C F F F F F

ASCANI F F F BOBBA M M M M M M M M M M M M M

ATTAGUILE C C C V F C C C F F BOCCADUTRI C C C V F F F F

AUCI C C C V F C C C F F F F F BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BALDASSARRE C C C V F C C C F F F F F BOCCIA C C C F F F F

BALDELLI M M M M M M M M M M M M M BOCCUZZI C V F C C C F F F F

BARBANTI C C C V F C C C F F F F F BOLDRINI PAOLA C C C V F C C C F F F F F

BARETTA M M M M M M M M M M M M M BOLOGNESI C C C F F F F F

BARGERO C C C V F C C F F F F F BOMBASSEI

BARONI C C C F F F F F BONACCORSI

BARUFFI C C C V F C C C F F F F F BONAFEDE F F F

BASILIO C C V F C C C F F F F F BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BASSO C C V F C C C F F F F F BONOMO

BATTAGLIA C C C V F C F A A F F BORDO FRANCO

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Atti Parlamentari – Votazioni V – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

BORDO MICHELE M M C V F C C C F F F F CARBONE F F F

BORGHESE CARDINALE C C C V F C C C F F F F F

BORGHESI C C V F C C C F F F F F CARELLA C V F C C C F F

BORGHI M M M M M M M M M M M M M CARFAGNA F V C F F F C C C F F

BORLETTI DELL'ACQUA M M M M M M M M M M M M M CARIELLO

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M CARINELLI

BOSCO C C V F C C C F F CARLONI C C C V F C C C F F

BOSSA C C C V F C C C F F A F F CARNEVALI C C C V F C C C F F F F F

BOSSI CAROCCI C C C V F C C C F F F F F

BRAGA C C C V F C C C F F F F F CARRA C C C V F C C C F F F F F

BRAGANTINI MATTEO M M M M M M M M M M M M M CARRESCIA C C C V F C C C F F F F F

BRAGANTINI PAOLA C C C V F C C C F F F F F CARROZZA C C C V F C C C F F F F F

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M M CARUSO A F F

BRANDOLIN C C C V F C C C F F F F F CASATI C C C V C C C F F F F F

BRATTI M M M M M M M M M M M M M CASELLATO C C C V F C C C F F F F F

BRESCIA C C V C C C F F F F F CASERO M M M M M M M M M M M M M

BRESSA M M M M M M M M M M M M M CASO C C C V F C C C F F F F F

BRIGNONE C V F C C C F F F F F CASSANO C C C V C C F F F F F

BRUGNEROTTO C C V F C C C F F F F F CASTELLI

BRUNETTA M M M M M M M M M M M M M CASTIELLO C C C V F C C C F F F F F

BRUNO BOSSIO C V F C C C F F F F F CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

BRUNO C C V F C C C F F A F F CASTRICONE C C C F F F F F

BUENO C C V F C C C F F CATALANO C F C V F C C C F F F F F

BURTONE C C C V F C C C F F F F F CATANIA C C C V F C C C F F F F F

BUSIN C C V F C C C F F F F CATANOSO GENOESE C F F

BUSINAROLO C C C V F C C C F F F F F CAUSI

BUSTO V F C C C F F F F F CAUSIN M M M M M M M M M M M M M

BUTTIGLIONE F A F F CECCONI F

CALABRIA C F F CENNI C C C V F C C C F F F F F

CAMANI C C C V F C C C F F F F F CENSORE M M M M M M M M M M M M M

CAMPANA CENTEMERO

CANCELLERI C C C V F C C C F F F F F CERA

CANI C C C V F C C C F F F F F CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CAON CESARO LUIGI F C F F F C C C F F

CAPARINI M M M M M M M M M M M M M CHAOUKI

CAPELLI M M M M M M M M M M M M M CHIARELLI F F F V C F F F C C C C

CAPEZZONE M M M M M M M M M M C C C CHIMIENTI

CAPODICASA C C C V F C C F F F F F CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

CAPONE C C C V F C C C F F F F F CIMBRO C C C V F C C C F F F F F

CAPOZZOLO F F F F CIPRINI C V F C C C F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni VI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

CIRACI' DE GIROLAMO C F F F C C

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M M DE LORENZIS C C C V F C C C F F F F F

CIVATI C C V F C C F F F F F DE MARIA C C C V F C C C F F F F F

COCCIA C C C V F C C C F F F F F DE MENECH C C C V F C C C F F F F

COLANINNO C C C V F C C C F F F F F DE MICHELI M M M M M M M M M M M M M

COLLETTI C C C V F C C C F F F F F DE MITA F F F

COLONNESE C C C V F C C C F F F F F DE ROSA M M M M M M M M M M M M M

COMINARDI C C C V F C C C F F F F DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

COMINELLI DEL GROSSO C V F C C C F F F F F

COPPOLA M M M M M M M M M M M M M DELLA VALLE C C C V F C C C F F F F F

CORDA C V F C C C F F F F F DELLAI M M M M M M M M M M M M M

CORSARO C F F F C C C C C DELL'ARINGA C C C V F C C C F F F F F

COSCIA C C C V F C C C F F F F F DELL'ORCO C C C F F F F F

COSTA F F F C C F DI BATTISTA C C C V F C C C F F F F F

COSTANTINO DI BENEDETTO F F F

COVA C C C V F C C C F F F F F DI GIOIA M M M M M M M M M M M M M

COVELLO C C C V F C C C F F F F F DI LELLO C C C V F C C C F F F F F

COZZOLINO C C C V F C C C F F F F F DI MAIO LUIGI

CRIMI' C V F C C C F F DI MAIO MARCO C C C V F C C C F F F F F

CRIMI C F F DI SALVO C V F C C C F F F F F

CRIPPA C C C V F C C C F F F F F DI STEFANO FABRIZIO

CRIVELLARI C C V F C C C F F F F F DI STEFANO MANLIO C C C V F C C C F F F F F

CULOTTA C C C V F C C C F F F F F DI STEFANO MARCO V F C C C F F F F

CUOMO C C C V F C C C F F F F F DI VITA F F F

CUPERLO C C C V F C C C F F F F F DIENI V F C C C F F F F F

CURRO' D'INCA' C C C V F C C C F F F F F

DA VILLA C C C V F C C C F F F F F D'INCECCO V F C C C F F F F F

DADONE C C C V F C C C F F F F F DISTASO F F C C C C C

DAGA C C C V F C C C F F F F F DONATI C C C V F C C C F F F F F

D'AGOSTINO C C C V F C C C F F F F F D'OTTAVIO C C C V F C C C F F F F F

DAL MORO C C C V C C C F F F F F DURANTI C C C V F C C C F F A F F

D'ALESSANDRO D'UVA C C C V F C C C F F F F F

D'ALIA M M M M M M M M M M M M M EPIFANI M M M M M M M M M M M M M

DALLAI ERMINI C C V F C C C F F F F F

DALL'OSSO C C C V F C C C F F F F F FABBRI C C C V F C C C F F F F F

D'AMBROSIO C V F C C C F F F F F FAENZI C V F C C C F F F F F

DAMBRUOSO C C F V C C C F F F F F FALCONE C C C V F C C C F F F

DAMIANO M M M M M M M M M M M M M FAMIGLIETTI C C C V F C C C F F F F F

D'ARIENZO C C C V C C C F F F F F FANTINATI C C C F F F F F

D'ATTORRE C V F C C C F F F F F FANUCCI C V F C C C F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni VII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

FARAONE M M M M M M M M M M M M M GALLO LUIGI C C C V F C C C F F F F F

FARINA DANIELE C F C V F C C C F F F F F GALLO RICCARDO F F F V C F F C C

FARINA GIANNI C C C V F C C C F F F F F GALPERTI C C C V F C C C F F F F F

FASSINA F F F GANDOLFI C C C V C C C F F F F F

FAUTTILLI F F F GARAVINI C C C V F C C C F F F F F

FAVA GARNERO SANTANCHE'

FEDI C C C V F C C C F F F F F GAROFALO

FEDRIGA M M M V F C C C F F F F F GAROFANI M M M M M M M M M M M M M

FERRANTI C C C V F C C C F F F F F GASPARINI C C C V F C C C F F F F F

FERRARA C C C V F C C C C C C F F GEBHARD C C C V F C C C F F F F

FERRARESI C C C V F C C C F F F F F GELLI M M M M M M M M M M M M M

FERRARI F F F GELMINI C F F

FERRO C C C F F F F F GENOVESE C F F

FIANO C C F F F GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

FICO GHIZZONI C C C V F C C C F F F F F

FIORIO C C C V F C C C F F F F F GIACHETTI C C C V F C C C F F F F F

FIORONI M M M M M M M M M M M M M GIACOBBE

FITZGERALD NISSOLI GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

FOLINO F F F GIACOMONI

FONTANA CINZIA MARIA C C C V F C C C F F F F F GIAMMANCO C F F

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M M M GIGLI A A A V A A A A A A A F F

FONTANELLI M M C V F C C C F F F F F GINATO C C V F C F F F F F

FORMISANO C C C V F C C C F F F F F GINEFRA C C V F C C C F F F F

FOSSATI C C V F C C F F F F GINOBLE C C C C C F F F F F

FRACCARO M M M M M M M M M M F F F GIORDANO GIANCARLO

FRAGOMELI C C C V F C C C F F F F F GIORDANO SILVIA

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M GIORGETTI ALBERTO F V C F F F C C C F F

FRATOIANNI C C C V F C C C F F F F F GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M M

FREGOLENT GIORGIS C C C V F C C C F F F F F

FRUSONE C V F C C F F F F F GITTI F F

FUCCI F F F C C C GIULIANI V F C C C F F F F F

FURNARI C C C V F C C C F F F F F GIULIETTI C C C V F C C C F F F F F

FUSILLI C C C V F C C C F F F F F GNECCHI C V F C C C F F F F F

GADDA C C C V F C C C F F F F F GOZI M M M M M M M M M M M M M

GAGNARLI C C C V C C C F F F F F GRANDE C C C V F C C C F F F F F

GALATI M M M M M M M M M M M M M GRASSI C C C V F C C C F F F F F

GALGANO C C C F F F F F GRECO C C C V F C C C F F F F F

GALLI CARLO C C C V F C C C F F F F F GREGORI F F F F

GALLI GIAMPAOLO C C C V F C C C F F F F F GRIBAUDO

GALLINELLA C C C V F C C C F F F F F GRILLO C C C V F C C C F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni VIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

GRIMOLDI LOTTI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI GIUSEPPE C C C V F C C C F F F F F LUPI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI LORENZO C C C F F LUPO V F C C C F F F F F

GUERRA C C C V F C C C F F F F F MADIA M M M M M M M M M M M M M

GUIDESI C C C V C C C F F F F F MAESTRI ANDREA C C C V F C C C F F F F F

GULLO F F F V C F F F C C C F F MAESTRI PATRIZIA C C C V F C C C F F F F F

GUTGELD C C C V F C C C F F F F F MAGORNO F C C C F F F F

IACONO C C C V F C C C F F F F F MAIETTA

IANNUZZI CRISTIAN C V F C C C F F F F F MALISANI C V F C C C F F F F F

IANNUZZI TINO C C C V F C C C F F F F F MALPEZZI

IMPEGNO C V F C C C F F F F MANCIULLI M M M M M M M M M M M M M

INCERTI C C C V F C C C F F F F F MANFREDI C C C V F C C C F F F F F

INVERNIZZI C V F C C C F F F F F MANNINO M M M M M M M M M M M M M

IORI C C C V F C C C F F F F MANTERO C C C V F C C C F F F F F

KRONBICHLER C C C V F C C C F F F F F MANZI C C C V C C C F F F F F

LA MARCA MARANTELLI C C C V F C C C F F F F F

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M MARAZZITI M M M M M M M M M M M M M

L'ABBATE V C C C F F F F F MARCHETTI C C C V F C C C F F F F F

LABOCCETTA F F F V C F F F C C C F F MARCHI C C C V F C C C F F F F F

LABRIOLA F F F V C F F C C C F F MARCOLIN C C C V F C C C F F F F F

LACQUANITI C C C V F C C C F F F F F MARCON C C C V F C C C F F F F F

LAFFRANCO F MARGUERETTAZ C C C V F C C C F F F F F

LAFORGIA M M M M M M M M M M M M M MARIANI C C C V C C C F F F F F

LAINATI C V F C C C F F F F F MARIANO C C C V F C C C F F F F F

LATRONICO F V C F F C C C C MAROTTA C C C C C C F F F F F

LATTUCA C C C V F C C C F F F F F MARROCU C C C V F C C C F F F F F

LAURICELLA C C V F C C C F F F F F MARRONI C V F C C C F F

LAVAGNO C C C V F F F F MARTELLA

LENZI C C C V F C C F F MARTELLI C C C V F C C C F F F F F

LEVA MARTI

LIBRANDI MARTINELLI

LIUZZI F F F MARTINO ANTONIO M M M M M M M M M M M M M

LO MONTE C V F C C C F F F F F MARTINO PIERDOMENICO C C C C C C F F

LOCATELLI M M M M M M M M M M M M M MARZANA

LODOLINI C C C V F C C C F F F F F MARZANO C C C V F C C C F F F F F

LOMBARDI F F MASSA C F F

LONGO MATARRELLI

LOREFICE C C C V F C C C F F F F F MATARRESE C F F F C C C F F

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M MATTIELLO C C C V F C C C F F F F F

LOSACCO M M M M M M M M M M M M M MAURI C C C V F C C C F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni IX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

MAZZIOTTI DI CELSO C C C V F C C C F F F NICCHI C C C V F C C C F F A F F

MAZZOLI C C C V C C C F F F F F NICOLETTI M M M M M M M M M M M M M

MELILLA C C C V F C C C F F F F F NUTI V F C C C F F F F

MELILLI C C C V F C C C F F F OCCHIUTO F F F V C F F F C C C F F

MELONI GIORGIA M M M M M M M M M M F F F OLIARO C F F V A C C C F A A F F

MELONI MARCO F F F F F OLIVERIO C C C F F F F F

MENORELLO C F F V A C C C F A ORFINI M M M M M C C C F F F F F

MERLO ORLANDO M M M M M M M M M M M M M

META M M M M M M M M M M M M M OTTOBRE C C V F C C C F F

MICCOLI C C C V F C C C F F F F F PAGANI C C C V C C C F F F F F

MICILLO C C C V F C C C F F F F F PAGANO

MIGLIORE M M M M M M M M M M M M M PAGLIA C C C V F C C C F F F F F

MILANATO C F F PALAZZOTTO C C C V F C C C F F

MINARDO F F F V C F F F C C C F F PALESE F F F V C F F F C C C F F

MINNUCCI V F C C C F F F F F PALLADINO

MIOTTO C C C V F C C C F F F F F PALMA C V C C C F F F F F

MISIANI C C C V C C C F F F F F PALMIERI F F F V C F F F C C C F F

MISURACA PALMIZIO F F F V C F F F C C C F F

MOGNATO C C C V F C C C F F F F F PANNARALE C C C V F C C C F F F F F

MOLEA C C C V C C C F F F PARENTELA V F C C C F F F F F

MOLTENI C C C V F C C C F F F F F PARIS C V F C C C F F F F F

MONACO C C C V F C C C F F F F F PARISI

MONCHIERO C F F A A C C C A A A F F PARRINI F F F

MONGIELLO C V F C C C F F F F F PASTORELLI C V F C C C F F

MONTRONI C C C V F C C C F F F F F PASTORINO C C C V F C C C F F F F F

MORANI C C C V F C C C F F F F F PATRIARCA C C C V F C C C F F F F F

MORASSUT M M M M M M M M M M M M M PELILLO C V F C C C F F F F

MORETTO C C C V F C C C F F F F F PELLEGRINO

MOSCATT C V F C C C F F F F F PELUFFO C C C V F C C C F F F F F

MOTTOLA C C C F F F F F PES M M M M M C C C F F F F F

MUCCI F F F F PESCO C C C V F C C C F F F F F

MURA C C C V F F F F PETRAROLI F C F F F

MURER C C C V F C C C F F PETRENGA C A C V F C A C F F F F F

MURGIA C A C F F F F F PETRINI C C C V C C C F F F F F

NACCARATO C C C V F C C C F F F F F PIAZZONI C C C V C C C F F F

NARDI C C V F C C C F F F F F PICCHI M M M M M M M M M M M M M

NARDUOLO C V F C C C F F F F F PICCIONE F F F

NASTRI PICCOLI NARDELLI M M M M M M M M M M M M M

NESCI F F F PICCOLO GIORGIO C C C V F C C C F F F F F

NESI C C C V F C C C F F F F F PICCOLO SALVATORE C C C V F C C C F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni X – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

PICCONE ROCCELLA

PIEPOLI M M M M M M M M M M M M M ROCCHI C C C V F C C C F F F F F

PILI V F C C C F F F F ROMANINI C C C V F C C C F F F F F

PILOZZI F F F ROMANO ANDREA

PINI GIANLUCA C C C V F C C C F F F ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M M M M M M M M M M M

PINI GIUDITTA C C C V F C C C F F F F F ROMANO PAOLO NICOLO' C V F C C C F F F F F

PINNA C V F C C C F F F F F ROMELE F F F V C F F F C C C F F

PIRAS RONDINI C C C V F C C C F F F F F

PISANO ROSATO M M M V F C C C F F

PISICCHIO M M M M M M M M M M M M M ROSSI DOMENICO

PISO F C C C A F F ROSSI PAOLO C C C V F C C C F F F F F

PIZZOLANTE ROSSOMANDO C V F C C C F F F F F

PLACIDO C C V F C C C F F A F F ROSTAN C C C V F C C C F F F F F

PLANGGER C C C F F F F F ROSTELLATO C C C V F C C C F F F F F

POLIDORI ROTONDI

POLLASTRINI C C C V F C C C F F F F F ROTTA C C C V F C C C F F F F F

POLVERINI F F F V C F F F C C C F F RUBINATO V F C C C F F F F F

PORTA C C C V F C C C F F F F F RUGHETTI C C C V F C C C F F F

PORTAS M M M M M M M M M M M M M RUOCCO C C C V F C C C F F F F F

PRATAVIERA C C F V F C F F F F F F F RUSSO F F F V F F F C C C F F

PRESTIGIACOMO C F F SALTAMARTINI V F F F F F

PREZIOSI C C C V F C C C F F F F F SAMMARCO F F F V C F F F C C C F F

PRINA C C C V F C C C F F F F F SANGA M M M M M M M M M M M M M

PRODANI C C C V F C F C F F F F F SANI M M M M M M M M M M M M M

QUARANTA V F C C C F F F F F SANNA FRANCESCO C C C V F C C C F F F F F

QUARTAPELLE PROCOPIO M M M M M M M M M M M M M SANNA GIOVANNA C C C V F C C C F F F F F

QUINTARELLI F A A C C C F F F F SANNICANDRO F F A V C F F C F C F F

RABINO C C C V F C C C F F F F F SANTELLI

RACITI SANTERINI

RAGOSTA C C C V F C C C F F F F F SARRO F F F V C F F F C C C F F

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M M SARTI V F C C C F F F F F

RAMPI C C C V F C C C F F F F F SAVINO ELVIRA

RAVETTO M M M M M M M M M M C F F SAVINO SANDRA F F F V C F F C C C F F

REALACCI M M M M M M M M M M M M M SBERNA C C C V A C C C A A A F F

RIBAUDO C C C V F C C C F F F F F SBROLLINI

RICCIATTI C C C V F C C C F F F F F SCAGLIUSI C C C V F C C F F F F F F

RICHETTI C C C V F C C C F F F SCALFAROTTO M M M M M M M M M M M M M

RIGONI M M M M M M M M M M M M M SCANU M M M M M M M M M M M M M

RIZZETTO C A C V F C A C F F SCHIRO' C C C V C C C F F F F F

RIZZO C V F C C C F F F F F SCHULLIAN C C C V F C C C F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 1 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 13

1 1 1 1 1 1 1 1DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

DEPUTATI1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2 3

SCOPELLITI C V F C C C F F F F F TULLO C C C V F C C C F F F F F

SCOTTO TURCO M M M M M M M M M M M M M

SCUVERA F F F F VACCA

SECCO F F F V C F F F C C C F F VACCARO V F C C C F F F F

SEGONI C C C V F C C F F F F F F VALENTE SIMONE C C C V F C C C F F F F F

SENALDI C C C V F C C C F F F F F VALENTE VALERIA C C C V F C C C F F F F F

SERENI T T T T T T T T T T F F F VALENTINI F F F V C F F F F C C F F

SGAMBATO F F F VALIANTE V F C C C F F F F F

SIBILIA M M M M M C C C F F F F VALLASCAS C C C V F C C C F F F F F

SIMONETTI C C C V F C C C F F F F F VARGIU F F F V C C F F C C C F F

SIMONI F F F F VAZIO C C C V F C C C F F F F F

SISTO VECCHIO

SORIAL M M M M M M M M M M M M M VELLA F F F V C F F F C C C F F

SOTTANELLI M M M M M M M M M M F F F VELO M M M M M M M M M M M M M

SPADONI C C C V C C C F F F F F VENITTELLI

SPERANZA C C C V F C C C C C VENTRICELLI C C C V C C C F F F F F

SPESSOTTO C C C V F C C C F F F F F VERINI C C C V F C C C F F F F F

SQUERI F F F V C F F F C C C F F VEZZALI C C C V F C C C F F F F C

STUMPO VICO C V F C C C F F

TABACCI M M C V F C C C F F F F F VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

TACCONI F F F VIGNAROLI C C C F F F F F

TAGLIALATELA C V F C A C F F F F F VILLAROSA M M M V F C C F F F F F

TANCREDI M M M M M M M M M M M M M VILLECCO CALIPARI C V F C C C F F F F F

TARANTO C C C V F C C C F F F F F VITO F F F C F F

TARICCO C C C V F C C C F F F F F ZACCAGNINI V F C C C F F F F F

TARTAGLIONE C C C V F C C C F F F F F ZAMPA V F C C C F F F

TENTORI C C C V F C C C F F F F F ZAN C C C V C C C F F F F F

TERROSI C C C V F C C C F F F F F ZANETTI C C C V C C C F F F F

TERZONI C C C V F C C C F F F F ZANIN V F C C C F F F F F

TIDEI C C C V F C C C F F F F F ZAPPULLA C C C V F C C C F F F F F

TINAGLI C V F C C C F F F F F ZARATTI V F C C C F F C F F

TOFALO M M M M M M M M M M M M M ZARDINI C C C V F C C C F F F F F

TONINELLI C C C V F C C C F F ZOGGIA C C C V F C C C F F F F F

TOTARO C A C V F C A C F F F F F ZOLEZZI C C C V F C C C F F F F F

TRIPIEDI F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

ABRIGNANI F F F F F F F F F F F BATTELLI F F

ADORNATO M M M M M M M M M M M M M BAZOLI F F F F F F F

AGOSTINELLI F F F C C C C BECATTINI F F F F F F F F F F F F

AGOSTINI LUCIANO F F F F F F F F F F F F F BECHIS

AGOSTINI ROBERTA F F F F F F BELLANOVA M M M M M M F

AIELLO F F F F F F F F F F F F F BENAMATI F F F F F F F F F F F F F

AIRAUDO F F F F F F C C C C C C BENEDETTI F F F F F F F F C C C C C

ALBANELLA F F F F F F F F F F F F F BENI F F F F F F F F F

ALBERTI F F F F F F F C C C C C BERGAMINI A F F F F F F

ALBINI F F F F F F F C C C C C C BERGONZI F F F F F F F F F F F F F

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M BERLINGHIERI F F F F F F F

ALFANO GIOACCHINO M M M M F F F BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER M M M M M M F F F F BERNINI MASSIMILIANO F F F F F F F C C C C C C

ALLASIA F F F F F F F F F F F F F BERNINI PAOLO F C C C C C C

ALLI M M M M M M M M M M M M M BERRETTA F F F F F F F F F F F F F

ALTIERI F F F F F F F F F F F F F BERSANI F F F F F F

AMATO F F F F F F F F F F F F F BIANCHI DORINA M M M M M M F F F F F

AMENDOLA M M M M M M F F F F F F F BIANCHI NICOLA F F F F F F F C C C C C C

AMICI M M M M M M M M M M M M M BIANCHI STELLA M M M M M M M M M M M M M

AMODDIO F F F F F F F F F F F F F BIANCOFIORE F F F F F A F F F F F

ANGELUCCI BIANCONI F C C C F F C C C C C C

ANTEZZA F F F F F F F F F F F F F BIASOTTI F F F F F F A F F F F F F

ANZALDI F F F F F F F F F F F F F BINDI M M M M M M F F F F F F F

ARCHI BINETTI F F F F F F F

ARGENTIN F F F F F F F F F F F BINI F F F F F F F F F F F F F

ARLOTTI F F F F F F F F F F F F F BIONDELLI F F F F F F

ARTINI M M M M M M M M M M M M M BLAŽINA F F F F F F F F F F F F F

ASCANI F F F F F F F F F F F F BOBBA M M M M M M M M M M M M M

ATTAGUILE F F F F F F BOCCADUTRI F F F F F F F F F F F

AUCI F F F F F F F F F F F F F BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BALDASSARRE F F F F F F BOCCIA F F F F F M M M M M M M

BALDELLI M M M M F F T T T T T T T BOCCUZZI F F F F F F F F F F F F F

BARBANTI F F F F F F F F F F F F F BOLDRINI PAOLA F F F F F F F F F F F F F

BARETTA M M M M M M M M M M M M M BOLOGNESI F F F F F F F F

BARGERO F F F F F F F F F F F F F BOMBASSEI F F

BARONI F F F F F F F C C C C C C BONACCORSI F F F F F F F

BARUFFI F F F F F F F F F F F F F BONAFEDE F F F F F F F C C C C C C

BASILIO F F F F F F F C C C C C C BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BASSO F F F F F F F F F F F F F BONOMO

BATTAGLIA F F F F F F F F F BORDO FRANCO F C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

BORDO MICHELE F F F F F F M M M M M M M CARBONE F F F F F F F F F F F F F

BORGHESE CARDINALE F F F F F F F F F F F

BORGHESI F F F F F F F F F F F F F CARELLA F F F F F F F F

BORGHI M M M M M M M M M M M M M CARFAGNA F F F F F F A F F F F

BORLETTI DELL'ACQUA M M M M M M F CARIELLO F C C C C C C

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M CARINELLI

BOSCO F F F F F F F F F F CARLONI F F F

BOSSA F F F F F F F CARNEVALI F F F F F F F F F F F F F

BOSSI CAROCCI F F F F F F F F F F F F F

BRAGA F F F F F F F F F F F F F CARRA F F F F F F F F F F F F F

BRAGANTINI MATTEO M M M M M M F F F F F F F CARRESCIA F F F F F F F F F F F F F

BRAGANTINI PAOLA F F F F F F CARROZZA F F F F F F F F F F F

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M M CARUSO F F F F F F F F F F F F F

BRANDOLIN F F F F F F F F F F F F F CASATI F F F F F F F F F F F F F

BRATTI M M M M M M F F F F F F F CASELLATO F F F F F F F F F F F F F

BRESCIA F F F F F F F C C C C C C CASERO M M M M M M M M M M M M M

BRESSA M M M M M M F CASO F F F F F F F C C C C C C

BRIGNONE F F F F F F F C C C C C C CASSANO F F F F F F F F

BRUGNEROTTO F F F F F F F C C C C C C CASTELLI F C C C C C C

BRUNETTA M M M M M M M M M M M M M CASTIELLO F F F F F F F F F F F F F

BRUNO BOSSIO F F F F F F F F F F F F F CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

BRUNO F F F F F F F F F F F F F CASTRICONE F F F F F F F F F F F F F

BUENO F F F F F F F CATALANO F F F F F F A F F F F F F

BURTONE F F F F F F F F F F F F F CATANIA F F F F M M M M M M M

BUSIN F F F F F F F F F F F F F CATANOSO GENOESE F F F F F F F

BUSINAROLO F F F F F F C C C C C C CAUSI

BUSTO F F F F F CAUSIN M M M M M M M M M M M M M

BUTTIGLIONE F F F F F F F F F F F F F CECCONI

CALABRIA F F F F F F A F F F F F F CENNI F F F F F F F F F F

CAMANI F F F F F F F F F F F F F CENSORE M M M M M M M M M M M M M

CAMPANA F F F F F F F F CENTEMERO

CANCELLERI F F F F F F F C C C C C C CERA

CANI F F F F F F F F F F CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CAON CESARO LUIGI F F F F F F A F F F F F F

CAPARINI M M M M M M M M M M M M M CHAOUKI F F F F F F F

CAPELLI M M M M M M F F F F F F F CHIARELLI C C C C C F F F F F F F F

CAPEZZONE C C C C C F F F F F F F CHIMIENTI

CAPODICASA F F F F F F F F C C C C C CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

CAPONE F F F F F F F F F F F F F CIMBRO F F F F F F F C C C C C C

CAPOZZOLO F F F F F F F F F F F F F CIPRINI F F F F F F F C C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XIV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

CIRACI' F F F F F F F F DE GIROLAMO A F F F F F F

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M M DE LORENZIS F F F F F F F C C C C C C

CIVATI F F F F F F F C C C C C C DE MARIA F F F F F F F F F F F F F

COCCIA F F F F F F F F F F F F DE MENECH F F F F F F F F F F

COLANINNO F F F F F F F F F F F F F DE MICHELI M M M M M M F

COLLETTI F F F F F F C C C C C C DE MITA F F F F F F F F F F F F

COLONNESE F F F F F F F C C C C C C DE ROSA M M M M M M M M M M M M M

COMINARDI F F F F F F F C C C C C C DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

COMINELLI F F F F F F F DEL GROSSO F F F F F F F C C C C C C

COPPOLA M M M M M M F F F F F F F DELLA VALLE F F F F F F C C C C C C

CORDA F F F F F F F C C C C C C DELLAI M M M M M M F F F

CORSARO C C C C C F A F F F F F F DELL'ARINGA F F F F F F F F F F F F

COSCIA F F F F F F F F F F F DELL'ORCO F F F F F F F C C

COSTA F F F F F F F F F F F DI BATTISTA F F F F F F F C C C C

COSTANTINO F F F C C C C C C DI BENEDETTO F F F F F F C C C C C C

COVA F F F F F F F F F F F F F DI GIOIA M M M M M M F F F F F F F

COVELLO F F F F F F F F F F F F DI LELLO F F F F F F F F F F F F

COZZOLINO F F F F F F F C C C C C C DI MAIO LUIGI

CRIMI' F F F F F F F DI MAIO MARCO F F F F F F F F F F F F F

CRIMI F F F F F DI SALVO F F F F F F F F F F F F F

CRIPPA F F F F F F F C C C C C DI STEFANO FABRIZIO F A F F F F F F

CRIVELLARI F F F F F F F F F F F F F DI STEFANO MANLIO F F F F F F F C C C C C C

CULOTTA F F F F F F F F F F F F F DI STEFANO MARCO F F F F F F F F F F F

CUOMO F F F F F F F F F F F F F DI VITA F F F F F F C C C C C

CUPERLO F F F F F F F F F F F F F DIENI F F F F F F F C C C C C

CURRO' F F F F F F F F D'INCA' F F F F F F F C C C C C C

DA VILLA F F F F F F F C C C C C C D'INCECCO F F F F F F F F F F F F F

DADONE F F F F F F F C C C C C C DISTASO C C C C F F F F F F F F

DAGA F F F F F F DONATI F F F F F F F F F

D'AGOSTINO F F F F F F D'OTTAVIO F F F F F F F F F F F F

DAL MORO F F F F F F F F F F F F DURANTI F F F F F F F C C C C C C

D'ALESSANDRO D'UVA F F F F F F F C C C C C C

D'ALIA M M M M M M M M M M M M M EPIFANI M M M M F F M M M M M M M

DALLAI ERMINI F F F F F F F

DALL'OSSO F F F F F F F C C C C C C FABBRI F F F F F F F F F F F F F

D'AMBROSIO F F F F F F F C C C C C C FAENZI F F F F C F F F F F F F

DAMBRUOSO F F F F F F F F F F F FALCONE

DAMIANO M M M M M M F F F F F F F FAMIGLIETTI F F F F F F F F F F F F

D'ARIENZO F F F F F F F F F F F F F FANTINATI F F F F F F C C C C F C

D'ATTORRE F F F F F F FANUCCI F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

FARAONE M M M M M M M M M M M M M GALLO LUIGI F F F F F F F C C C C C C

FARINA DANIELE F F F F F F GALLO RICCARDO F F A F F F F F F

FARINA GIANNI F F F F F F F F F F F F GALPERTI F F F F F F F F F F F F F

FASSINA F F F F F F F GANDOLFI F F F F F F F

FAUTTILLI F F F F F F F F F F F F F GARAVINI F F F F F F F F F F F F

FAVA GARNERO SANTANCHE' A F F F F F F

FEDI F F F F F F F F F F F F GAROFALO F F F F F F F F F

FEDRIGA F F F F F F M M M M M M M GAROFANI M M M M M F F F F F F F F

FERRANTI F F F F F F F F F F GASPARINI F F F F F F F F F F F F F

FERRARA F F F F F F M M M M M M M GEBHARD F F F F F F F F F F F F F

FERRARESI F F F F F F F C C C C C C GELLI M M M M M M F F F F

FERRARI F F F F F F F F F F F F F GELMINI F F F F F F

FERRO F F F F F F F F F F F F GENOVESE F F F F

FIANO F F F F F F F F F F F F GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

FICO GHIZZONI F F F F F F

FIORIO F F F F F F F F F F F F F GIACHETTI F F F F F F F F F F F F F

FIORONI M M M M M M F GIACOBBE F F F F F F F

FITZGERALD NISSOLI GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

FOLINO F F F F F F C C C C C C GIACOMONI A F F F F F F

FONTANA CINZIA MARIA F F F F F F F F F F F F F GIAMMANCO F F F F F F A F F F F F F

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M M M GIGLI F F F F F F F F F F F

FONTANELLI F F F F F F F C C C C C C GINATO F F F F F F F F F F F F F

FORMISANO F F F F F F C C C C C GINEFRA F F F F F F F F F F F F F

FOSSATI F F F F F F F C C C C C GINOBLE F F F F F F

FRACCARO F F F F F F M M M M M M M GIORDANO GIANCARLO

FRAGOMELI F F F F F F F F F F F F F GIORDANO SILVIA F F F C C C C C C

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M GIORGETTI ALBERTO F F F F F F A F F F F F F

FRATOIANNI F F F F F F GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M M

FREGOLENT GIORGIS F F F F F F F F F F F F

FRUSONE F F F F F C C C C C GITTI F F F F

FUCCI C C C A F F F F F F F F GIULIANI F F F F F F F F F F F F F

FURNARI F F F F F F F F F F F F GIULIETTI F F F F F F F F F F F F F

FUSILLI F F F F F F F F F F F GNECCHI F F F F F F F F F F F F F

GADDA F F F F F F F F F F F F F GOZI M M M M M M M M M M M M M

GAGNARLI F F F F F F F C C C C C C GRANDE F F F F F F F C C C C C C

GALATI M M M M M M M M M M M M M GRASSI F F F F F F F F F

GALGANO F F F F F F A F F F F F F GRECO F F F F F F F

GALLI CARLO F F F F F F F C C C C C C GREGORI F F F F F F F

GALLI GIAMPAOLO F F F F F F GRIBAUDO F F F F F F F

GALLINELLA F F F F F F GRILLO F F C C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XVI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

GRIMOLDI LOTTI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI GIUSEPPE F F F F F F F F F F F F F LUPI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI LORENZO F F F F F F F LUPO F F F F F F F C C C C C C

GUERRA F F F F F F F F F F F F F MADIA M M M M M M M M M M M M M

GUIDESI F F F F F F F MAESTRI ANDREA F F F F F F F C C C C C C

GULLO F F F F MAESTRI PATRIZIA F F F F F F F F F F F F F

GUTGELD F F F F F F F F F F F F F MAGORNO F F F F F F F F F F F F

IACONO F F F F F F F F F F F F F MAIETTA

IANNUZZI CRISTIAN F F F F F F F C C C C C C MALISANI F F F F F F F F F F F F F

IANNUZZI TINO F F F F F F F F F F F F F MALPEZZI F F F F F F F

IMPEGNO F F F F F F F F F F F F F MANCIULLI M M M M M M F F F F F F F

INCERTI F F F F F F F F F F F F F MANFREDI F F F F F F F F F F F F F

INVERNIZZI F F F F F F F F F F F F F MANNINO M M M M M M M M M M M M M

IORI F F F F F F F F F F F F F MANTERO F F F F F F F C C C C C C

KRONBICHLER F F F F F F F C C C C C C MANZI F F F F F F F F F F F F F

LA MARCA MARANTELLI F F F F F F F F F F F F F

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M MARAZZITI M M M M M M F F F F F F F

L'ABBATE F F F F F F F C C C C C C MARCHETTI F F F F F F F F F F F F F

LABOCCETTA F F F F F F A F F F F F F MARCHI F F F F F F F F F F F F F

LABRIOLA F F F F F F A F F F F F F MARCOLIN F F F F F F F F F F F

LACQUANITI F F F F F F F C C C C C C MARCON F F F F F F F C C C C C C

LAFFRANCO F F F F F F A F F F F F F MARGUERETTAZ F F F F F F F F F F F

LAFORGIA M M M M M M F C C C C C C MARIANI F F F F F F F F F F F F F

LAINATI F F F F F F F F F F F F F MARIANO F F F F F F F F F F F F F

LATRONICO C C C C F F F F F F F F MAROTTA F F F F F F F F F F F F F

LATTUCA F F F F F F F F F F F F F MARROCU F F F F F F F

LAURICELLA F F F F F F F F F F F MARRONI F F F F F F F F F

LAVAGNO F F F F F F F F F F F F F MARTELLA F F F F F F F

LENZI F F F F F F F F MARTELLI F F F F F F C C C C C C

LEVA MARTI

LIBRANDI MARTINELLI

LIUZZI F F F F F F F C C C C C C MARTINO ANTONIO M M M M M M M M M M M M M

LO MONTE F F F F F F MARTINO PIERDOMENICO F F C C C C C

LOCATELLI M M M M F F F F MARZANA

LODOLINI F F F F F F F F F F F F F MARZANO F F F F F F F F F F F F F

LOMBARDI F F F F F F F MASSA F F F F F F F F F F F F

LONGO MATARRELLI F C C C C C C

LOREFICE F F F F F F F C C C C C C MATARRESE F F F F F F F F F F F F F

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M MATTIELLO F F F F F F F F F F F F

LOSACCO M M M M M M F F F F F F F MAURI F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XVII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

MAZZIOTTI DI CELSO F F NICCHI F F F F F F F C C C C C C

MAZZOLI F F F F F F F F F F F F F NICOLETTI M M M M M M F F F F F F F

MELILLA F F F F F F F C C C C C C NUTI F F F F F F C C C C C C

MELILLI F F F F F F F F F OCCHIUTO F F F F F F A F F F F F F

MELONI GIORGIA F F F F M M M M M M M OLIARO F F F F F A F F F F F F

MELONI MARCO F F F F F F F F F F F F F OLIVERIO F F F F F F F F F F F F

MENORELLO F A F F F F F F ORFINI F F F F F F

MERLO ORLANDO M M M M M M M M M M M M M

META M M M M M M M M M M M M M OTTOBRE F F F

MICCOLI F F F F F F F PAGANI F F F F F F F F F F F F F

MICILLO F F F F F F F C C C C C C PAGANO F F F F F F F F F F F F F

MIGLIORE M M M M M M F PAGLIA F F F F F M M M M M M M

MILANATO F F F F F A F F F F F F PALAZZOTTO F

MINARDO F F F F F F A F F F F F F PALESE F F F F F F A F F F F F F

MINNUCCI F F F F F F F F F F F F F PALLADINO

MIOTTO F F F F F F F F F F F F F PALMA F F F F F F F F F F F F F

MISIANI F F F F F F F PALMIERI F F F F A F F F F F F

MISURACA PALMIZIO F F F F F F A F F F F F F

MOGNATO F F F F F F F C C C C C C PANNARALE F F F F F F F C C C C C C

MOLEA F F F F F F F PARENTELA F F F F F F F C C C C C C

MOLTENI F F F F F F F F F F F F F PARIS F F F F F F F F F F F F F

MONACO F F F F F F F F F F F F F PARISI

MONCHIERO F F F F F F F F F F F F PARRINI F F F F F F F F F F F F F

MONGIELLO F F F F F F F F F F F F F PASTORELLI F F F

MONTRONI F F F F F F F F F F F F F PASTORINO F F F F F F F

MORANI F F F F F F F F F F F F PATRIARCA F F F F F F F F F F F F F

MORASSUT M M M M M M M M M M M M M PELILLO F F F F F F F F F F F F F

MORETTO F F F F F F F F F F F F F PELLEGRINO F C C C C C C

MOSCATT F F F F F F F F F F F F F PELUFFO F F F F F F F F F F F

MOTTOLA F F F F F F F F F F F F PES F F F F F F F F F F F F F

MUCCI F F F F F F A F F F F F F PESCO F F F F F F F C C C C C C

MURA F F F F F F F F F F F F PETRAROLI F F F F F F C C C C C

MURER F C C C C C C PETRENGA F F F F F C A F F F F F F

MURGIA F F F F F A F F F F F F PETRINI F F F F F F F F F F F F F

NACCARATO F F F F F F F F F F F F F PIAZZONI F F F F F F F

NARDI F F F F F F F F F F F F F PICCHI M M M M M M M M M M M M M

NARDUOLO F F F F F F F F F F F F PICCIONE F F F F F F F F F F F

NASTRI PICCOLI NARDELLI M M M M M M F F F F F F F

NESCI F F F F F F F C C C PICCOLO GIORGIO F F F F F F F C C C C C C

NESI F F F F F PICCOLO SALVATORE F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XVIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

PICCONE ROCCELLA F F F F A F F F F F F

PIEPOLI M M M M M M M M M M M M M ROCCHI F F F F F F F F F F F F F

PILI F F F F F F A A A C C A ROMANINI F F F F F F F F F F F F

PILOZZI F F F F F F F F F F F F F ROMANO ANDREA F F F F F F F

PINI GIANLUCA ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M M M M M M M M M M M

PINI GIUDITTA F F F F F F F F F F F F ROMANO PAOLO NICOLO' F F F F F F F C C C C C C

PINNA F F F F F F F F F F F F F ROMELE F F F F A F F F F F F

PIRAS RONDINI F F F F F F F F F F F F F

PISANO ROSATO F F F F F F F

PISICCHIO M M M M M F F F F F F F F ROSSI DOMENICO F F F F F F

PISO F F F F F F A F F F F F F ROSSI PAOLO F F F F F F F F F F F F

PIZZOLANTE F F F F F F F ROSSOMANDO F F F F F F F F F F F F F

PLACIDO F F F F F F F C C C C C C ROSTAN F F F F F F F C C C C C C

PLANGGER F F F F F F F F F F F ROSTELLATO F F F F F F F F F F F F F

POLIDORI ROTONDI

POLLASTRINI F F F F F F F F F F F F F ROTTA F F F F F F F F F F F F F

POLVERINI F F F F F A F F F F F F RUBINATO F F F F F F F F F F F F F

PORTA F F F F F F F F F F F F RUGHETTI M M M M M M M

PORTAS M M M M M M F F F F F F F RUOCCO F F F F F F C C C C C C

PRATAVIERA F F F F F F F F F F F F F RUSSO F F F F F F A F F F F F F

PRESTIGIACOMO F F F F F F SALTAMARTINI F F F F F A F F F F F F

PREZIOSI F F F F F F F F F F F F F SAMMARCO F F F F F F A F F F F F F

PRINA F F F F F F F F F F F F F SANGA M M M M M M F F F F F F F

PRODANI F F F F A F F C C C C F F SANI M M M M M M F F F F F F F

QUARANTA F F F F F F F C C C C C C SANNA FRANCESCO F F F F F F F F F F F F

QUARTAPELLE PROCOPIO M M M M M M F F F F F F F SANNA GIOVANNA F F F F F F F F F F F F F

QUINTARELLI F F F F F F A F F F F F F SANNICANDRO F F F F F F F

RABINO F F F F F F F F F F F F F SANTELLI

RACITI F F F F F F F F SANTERINI F F F F F F F F F

RAGOSTA F F F F F F C C C C C SARRO F F F F F F A F F F F F F

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M M SARTI F F F F F F F C C C C C C

RAMPI F F F F F F F F F F F F SAVINO ELVIRA

RAVETTO F F F F F M M M M M M M SAVINO SANDRA F F F F F A F F F F F F

REALACCI M M M M M M M M M M M M M SBERNA F F F F F F F F F F F F F

RIBAUDO F F F F F F F F F F F F F SBROLLINI F F F F F F F F

RICCIATTI F F F F F F F C C C C C C SCAGLIUSI F F F F F F F C C C C C C

RICHETTI F F F F F F F SCALFAROTTO M M M M M M M M M M M M M

RIGONI M M M M M M F F F F F F F SCANU M M M M F F F F F F F F F

RIZZETTO A SCHIRO' F F F F F F

RIZZO F F F F F F F C C C C C C SCHULLIAN F F F F C F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XIX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 2 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 14 AL N. 26

1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 1 2 2 2 2 2 2 2DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

DEPUTATI4 5 6 7 8 9 0 1 2 3 4 5 6

SCOPELLITI F F F F F F F F F F F F F TULLO F F F F F F F F F F F F F

SCOTTO TURCO M M M M M M M M M M M M M

SCUVERA F F F F F F F F F F F F F VACCA F C C C C C C

SECCO F F F F F F A F F F F F F VACCARO F F F F F F F F F F F F F

SEGONI F F F F F F F C C C C C VALENTE SIMONE F F F F F F

SENALDI F F F F F F F F F F F F F VALENTE VALERIA F F F F F F F F F F F F

SERENI F F F F F M F M M M M M M VALENTINI F F F F F F A F F F F F F

SGAMBATO F F F F F F F F F F F F F VALIANTE F F F F F F F F F F F F F

SIBILIA F F F F F F C C C C C C VALLASCAS F F F F F F F C C C C C C

SIMONETTI F F F F F F F F F F F F F VARGIU F F F F F F F F F F F F F

SIMONI F F F F F F C C C C C C VAZIO F F F F F F F F F F F F

SISTO A VECCHIO

SORIAL M M M M M M M M M M M M M VELLA F F F F F F A F F F F F

SOTTANELLI F F F F F M M M M M M M VELO M M M M M M F F F F F F F

SPADONI F F F F F F F C C C C C C VENITTELLI F F F F F F F

SPERANZA F M M M M M M M VENTRICELLI F F F F F F F F F F F F F

SPESSOTTO F F F F F F F C C C C C C VERINI F F F F F F F F F F F F

SQUERI F F F F F VEZZALI F F F F F F F F F F F F F

STUMPO VICO F F F F F F F F

TABACCI F F F F F F F F F F F VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

TACCONI F F F F F F VIGNAROLI F F F F F F F C C C C C C

TAGLIALATELA F F F F C VILLAROSA F F F F F F C C C C C C

TANCREDI M M M M M M M M M M M M M VILLECCO CALIPARI F F F F F F F F F F F F

TARANTO F F F F F F F F F F F F VITO F F F F F F

TARICCO F F F F F F F F F F F F F ZACCAGNINI F F F F F F F C C C C C C

TARTAGLIONE F F F F F F F F F F F F F ZAMPA F F F F F F F F F F F F F

TENTORI F F F F F F F F F F F F F ZAN F F F F F F F F F F F F F

TERROSI F F F F F F F F F F F F ZANETTI F F F F F F F F F F

TERZONI F F F F F F C C C C C ZANIN F F F F F F F F F F F F F

TIDEI F F F F F F F F F F F F F ZAPPULLA F F F F F F F C C C C C C

TINAGLI F F F F F F F F F F F F F ZARATTI F F F F F

TOFALO M M M M M M M M M M M M M ZARDINI F F F F F F F F F F F F F

TONINELLI F F ZOGGIA F F F F F C C C C C C

TOTARO F F F F F C A F F F F F F ZOLEZZI F F F F F F C C C C

TRIPIEDI F F F F F F F C C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

ABRIGNANI F F F F F F F F F F F F F BATTELLI

ADORNATO M M M M M M M M M M M M M BAZOLI F F F F F F F F F F F F F

AGOSTINELLI F F F F F F F F F F C C C BECATTINI F F F F F F F F F F F F F

AGOSTINI LUCIANO F F F F F F F F F F F BECHIS

AGOSTINI ROBERTA BELLANOVA

AIELLO F F F F F F F F F F F F BENAMATI

AIRAUDO C C C C C F F F F BENEDETTI F F F F F F F F F F C C C

ALBANELLA F F F F F F F F F F F F F BENI F F F F F F F F F F F F F

ALBERTI F F F F F F F F F C C C BERGAMINI F F F F F F F F F F F F F

ALBINI C C C C C F F F F F C C C BERGONZI F F F F F F F F F F F F F

ALFANO ANGELINO M M M M M M M M M M M M M BERLINGHIERI F F F F F F F F F F F F F

ALFANO GIOACCHINO BERNARDO M M M M M M M M M M M M M

ALFREIDER BERNINI MASSIMILIANO F F F F F F F F F F C C C

ALLASIA F F F F F A A A A A F F F BERNINI PAOLO F F F F F F F F F F C C C

ALLI M M M M M M M M M M M M M BERRETTA F F F F F F F F F F F F F

ALTIERI F F F F F A A F F A F F F BERSANI

AMATO F F F F F F F F F F F F F BIANCHI DORINA

AMENDOLA F F F F F F F F F F F F F BIANCHI NICOLA F F F F F F F F F F C C C

AMICI M M M M M M M M M M M M M BIANCHI STELLA M M M M M M M M M M M M M

AMODDIO F F F F F F F F F F F BIANCOFIORE F F F F F F F F F F F F

ANGELUCCI BIANCONI

ANTEZZA F F F F F F F F F F F F F BIASOTTI F F F F F F F F F F F F F

ANZALDI F F F F F F F F F F F F F BINDI F F F F F F F F F F F F

ARCHI BINETTI F F F F F F F F F F F F F

ARGENTIN F F F F F F F F F F F F F BINI F F F F F F F F F F F F F

ARLOTTI F F F F F F F F F F F F F BIONDELLI

ARTINI M M M M M M M M M M M M M BLAŽINA F F F F F F F F F F F F F

ASCANI F F F F F F F F F F F F F BOBBA M M M M M M M M M M M M M

ATTAGUILE BOCCADUTRI F F F F F F F F F F F F F

AUCI F F F F F F F F F F F F F BOCCI M M M M M M M M M M M M M

BALDASSARRE BOCCIA M M M M M M M M M M M M M

BALDELLI T T T T T T T T T T T T T BOCCUZZI F F F F F F F F F F F F F

BARBANTI F F F F F F F F F F F F F BOLDRINI PAOLA F F F F F F F F F F F F F

BARETTA M M M M M M M M M M M M M BOLOGNESI F F F F F F F F F F F F F

BARGERO F F F F F F F F F F F F F BOMBASSEI

BARONI F F F F F F F F F F C C C BONACCORSI F F F F F F F F F F F F F

BARUFFI F F F F F F F F F F F F F BONAFEDE F F F F F F F F F F C C C

BASILIO F F F F F F F F F F C C C BONIFAZI M M M M M M M M M M M M M

BASSO F F F F F F F F F F F F F BONOMO

BATTAGLIA F F F F F F F F F F BORDO FRANCO C C C C C F F F F F C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XXI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

BORDO MICHELE M M M M M M M M M M M M M CARBONE F F F F F F F F F F F F

BORGHESE CARDINALE F F F F F F F F F F F F F

BORGHESI F F F F F A A A A A F F F CARELLA F F F F F F F F F F F F F

BORGHI M M M M M M M M M M M M M CARFAGNA F F F F F F F F F F F F F

BORLETTI DELL'ACQUA CARIELLO F F F F F F F F F F C C C

BOSCHI M M M M M M M M M M M M M CARINELLI

BOSCO CARLONI

BOSSA CARNEVALI F F F F F F F F F F F F F

BOSSI CAROCCI F F F F F F F F F F F F F

BRAGA F F F F F F F F F F F F F CARRA F F F F F F F F F F F F F

BRAGANTINI MATTEO F F F F F F A A A F F F CARRESCIA F F F F F F F F F F F F F

BRAGANTINI PAOLA F CARROZZA F F F F F F F F F F F F

BRAMBILLA M M M M M M M M M M M M M CARUSO F F F F F F F F F F F F

BRANDOLIN F F F F F F F F F F F F F CASATI F F F F F F F F F F F F F

BRATTI F F F F F F F F F F F F F CASELLATO F F F F F F F F F F F F F

BRESCIA F F F F F F F F F F C C C CASERO M M M M M M M M M M M M M

BRESSA CASO F F F F F F F F F F C C C

BRIGNONE C C C C C F F F F F C C C CASSANO

BRUGNEROTTO F F F F F F F F F F C C C CASTELLI F F F F F F F F F F C C C

BRUNETTA M M M M M M M M M M M M M CASTIELLO F F F F F A A A A F F F

BRUNO BOSSIO F F F F F F F F F F F F CASTIGLIONE M M M M M M M M M M M M M

BRUNO F F F F F F F F F F F F F CASTRICONE F F F F F F F F F F F F F

BUENO F F F F F F F F F F F F F CATALANO F F F F F F F F F F A A A

BURTONE F F F F F F F F F F F F F CATANIA M M M M M M M M M M M M M

BUSIN F F F F F A A A A A F F F CATANOSO GENOESE F F F F F F F F F F F F F

BUSINAROLO F F F F F F F F F CAUSI

BUSTO CAUSIN M M M M M M M M M M M M M

BUTTIGLIONE F F F F F F F F F F F F F CECCONI

CALABRIA F F F F F F F F F F F F F CENNI F F F F F F F F F F F F F

CAMANI F F F F F F F F F F F F F CENSORE M M M M M M M M M M M M M

CAMPANA F F F F F F F F F F F F F CENTEMERO

CANCELLERI F F F F F F F F F F C C C CERA

CANI F F F F F F F F F F F CESARO ANTIMO M M M M M M M M M M M M M

CAON CESARO LUIGI F F F F F F F F F F F F F

CAPARINI M M M M M M M M M M M M M CHAOUKI F F F F F F F F F F F F F

CAPELLI F F F F F F F F F F F F F CHIARELLI F F F F F F F F F F F F F

CAPEZZONE F F F F F F F F F F F F F CHIMIENTI

CAPODICASA C C C C C F F F F F C C C CICCHITTO M M M M M M M M M M M M M

CAPONE F F F F F F F F F F F F F CIMBRO C C C C C F F F F F C C C

CAPOZZOLO F F F F F F F F F F F F F CIPRINI F F F F F F F F F F C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XXII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

CIRACI' F F F F F F F F F F F F F DE GIROLAMO F F F F F F F F F F F F F

CIRIELLI M M M M M M M M M M M M M DE LORENZIS F F F F F F F F F F C C C

CIVATI C C C C C F F F F F C C DE MARIA F F F F F F F F F F F F F

COCCIA F F F F F F F F F F F F F DE MENECH F F F F F F F F F F F F F

COLANINNO F F F F F F F F F F F F F DE MICHELI

COLLETTI F F F F F F F F F F DE MITA F F F F F F F F

COLONNESE F F F F F F F F F F C C C DE ROSA M M M M M M M M M M M M M

COMINARDI F F F F F F F F F F C C C DEL BASSO DE CARO M M M M M M M M M M M M M

COMINELLI F F F F F F F F F F F F F DEL GROSSO F F F F F F F F F F C C C

COPPOLA F F F F F F F F F F F F F DELLA VALLE F F F F F F F F F F C C C

CORDA F F F F F F F F F F C C C DELLAI F F F F F F F

CORSARO F F F F F F F F F F F F F DELL'ARINGA F F F F F F F F F F F F F

COSCIA F F F F F F F F F F F F F DELL'ORCO F F F F F F F F F F C C C

COSTA F F F F F F F F F F F DI BATTISTA F F F F F F F F F F C C C

COSTANTINO C C C C C F F F F F C C C DI BENEDETTO F F F F F F F F F F C C C

COVA F F F F F F F F F F F F F DI GIOIA F F F F F F F F F F F F F

COVELLO F F F F F F F F F F F F F DI LELLO

COZZOLINO F F F F F F F F F F C C C DI MAIO LUIGI

CRIMI' F F F F F F F F F F F F F DI MAIO MARCO F F F F F F F F F F F F F

CRIMI DI SALVO F F F F F F F F F F F F F

CRIPPA F F F F F F F C C C DI STEFANO FABRIZIO F F F F F F F F F F F F F

CRIVELLARI F F F F F F F F F F F F F DI STEFANO MANLIO F F F F F F F F F F C C C

CULOTTA F F F F F F F F F F F F F DI STEFANO MARCO F F F F F F F F F F F F F

CUOMO F F F F F F F F F DI VITA F F F F F F F F F F C C C

CUPERLO F F F F F F F F F F F F F DIENI F F F F F F F F F F C C C

CURRO' F F F F F F F F F F F F D'INCA' F F F F F F F F F F C C C

DA VILLA F F F F F F F F F F C C C D'INCECCO F F F F F F F F F F F F F

DADONE F F F F F F F F F F C C C DISTASO F F F F F F F F F F F F F

DAGA DONATI F F F F F F F F F F

D'AGOSTINO F F F F F F F F F F D'OTTAVIO F F F F F F F F F F F F F

DAL MORO F F F F F F F F F F F F F DURANTI C C C C C F F F F F C C C

D'ALESSANDRO D'UVA F F F F F F F F F C C C

D'ALIA M M M M M M M M M M M M M EPIFANI M M M M M M M M M M M M M

DALLAI ERMINI

DALL'OSSO F F F F F F F F F F C C C FABBRI F F F F F F F F F F F F F

D'AMBROSIO F F F F F F F F F C C C FAENZI F F F F F F F F F F F F F

DAMBRUOSO F F F F F F F F F F F F F FALCONE

DAMIANO F F F F F F F F F F F F FAMIGLIETTI F F F F F F F F F F F F F

D'ARIENZO F F F F F F F F F F F F F FANTINATI F F F F F F F F F F C C C

D'ATTORRE FANUCCI F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XXIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

FARAONE M M M M M M M M M M M M M GALLO LUIGI F F F F F F F F F C C C

FARINA DANIELE GALLO RICCARDO F F F F F F F F F F F F F

FARINA GIANNI F F F F F F F F F F F F F GALPERTI F F F F F F F F F F F F F

FASSINA GANDOLFI F F F F F F

FAUTTILLI F F F F F F F F F F F F GARAVINI F F F F F F F F F F F F F

FAVA GARNERO SANTANCHE' F F F F F F F F F F F F F

FEDI F F F F F F F F F F F F F GAROFALO F F F F F F F F F F F F

FEDRIGA M M M M M M M M M M M M M GAROFANI F F F F F F F F F F F F F

FERRANTI F F F F F F F F F F GASPARINI F F F F F F F F F F F F F

FERRARA M M M M M M M M M M M M M GEBHARD F F F F F F F F F F F F F

FERRARESI F F F F F F F F F F C C GELLI

FERRARI F F F F F F F F F F F F F GELMINI

FERRO F F F F F F F F F F F F F GENOVESE

FIANO F F F F F F F F F F F F F GENTILONI SILVERI M M M M M M M M M M M M M

FICO GHIZZONI F F F F F F F F F F F F F

FIORIO F F F F F F F F F F F F GIACHETTI F F F M F F F F F F F F F

FIORONI GIACOBBE F F F F F F F F F F F F F

FITZGERALD NISSOLI GIACOMELLI M M M M M M M M M M M M M

FOLINO C C C C C F F F F F C C C GIACOMONI F F F F F F F F F F F F F

FONTANA CINZIA MARIA F F F F F F F F F F F F F GIAMMANCO F F F F F F F F F F F F F

FONTANA GREGORIO M M M M M M M M M M M M M GIGLI F F F F F F F F F F F F F

FONTANELLI C C C C C F F F F F C C C GINATO F F F F F F F F F F

FORMISANO C C C C GINEFRA F F F F F F F F F F F F F

FOSSATI GINOBLE

FRACCARO M M M M M M M M M M M M M GIORDANO GIANCARLO

FRAGOMELI F F F F F F F F F F F F F GIORDANO SILVIA F F F F F F F F F F C C C

FRANCESCHINI M M M M M M M M M M M M M GIORGETTI ALBERTO F F F F F F F F F

FRATOIANNI GIORGETTI GIANCARLO M M M M M M M M M M M M M

FREGOLENT GIORGIS F F F F F F F F F F F F F

FRUSONE F F F F F F F F C C C GITTI

FUCCI F F F F F F F F F F F F GIULIANI F F F F F F F F F F F F

FURNARI F F F F F F F F F F F F F GIULIETTI F F F F F F F F F F F F F

FUSILLI F F F F F F F F F GNECCHI F F F F F F F F F F F F F

GADDA F F F F F F F F F F F F F GOZI M M M M M M M M M M M M M

GAGNARLI F F F F F F F F F F C C C GRANDE F F F F F F F F F F C C C

GALATI M M M M M M M M M M M M M GRASSI F F F F F F F F F F F F

GALGANO F F F F F F F F F F F F GRECO

GALLI CARLO C C C C C F F F F F C C C GREGORI

GALLI GIAMPAOLO GRIBAUDO F F F F F F F F F F F F F

GALLINELLA GRILLO F F F F F F F F F C C C

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Atti Parlamentari – Votazioni XXIV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

GRIMOLDI LOTTI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI GIUSEPPE F F F F F F F F F F F F F LUPI M M M M M M M M M M M M M

GUERINI LORENZO F F F F F F F F F F F F F LUPO F F F F F F F F F F C C C

GUERRA F F F F F F F F F F F F F MADIA M M M M M M M M M M M M M

GUIDESI F F F F F A A A A A F F F MAESTRI ANDREA C C C C C F F F F F C C C

GULLO MAESTRI PATRIZIA F F F F F F F F F F F F F

GUTGELD F F F F F F F F F F F F F MAGORNO F F F F F F F F F F F

IACONO F F F F F F F F F F F F F MAIETTA

IANNUZZI CRISTIAN F F F F F F F F F F C C C MALISANI F F F F F F F F F F F F F

IANNUZZI TINO F F F F F F F F F F F F F MALPEZZI F F F F F F F F F F F F F

IMPEGNO F F F F F F F F F F F F MANCIULLI F F F F F F F F F F F F

INCERTI F F F F F F F F F F F F F MANFREDI F F F F F F F F F F F F F

INVERNIZZI F F F F F A A A F A F F F MANNINO M M M M M M M M M M M M M

IORI F F F F F F F F F F F F MANTERO F F F F F F F F F F C C C

KRONBICHLER C C C C C F F F F F C C C MANZI F F F F F F F F F F F F F

LA MARCA MARANTELLI F F F F F F F F F F F F F

LA RUSSA M M M M M M M M M M M M M MARAZZITI F F F F F F F F F F F F

L'ABBATE F F F F F F F F F F C C C MARCHETTI F F F F F F F F F F F F

LABOCCETTA F F F F F F F F F F F F F MARCHI F F F F F F F F F F F F F

LABRIOLA F F F F F F F F F F F F F MARCOLIN F F F F F F F F F F F F

LACQUANITI C C C C F F F F C C C MARCON C C C C C F F F F F C C C

LAFFRANCO F F F F F F F F F F F F F MARGUERETTAZ F F F F F F F F F F F F

LAFORGIA C C C C C F F F F F C C C MARIANI F F F F F F F F F F F F F

LAINATI F F F F F F F F F F F F F MARIANO F F F F F F F F F F F F

LATRONICO F F F F F F F F F F F MAROTTA F F F F

LATTUCA F F F F F F F F F F F F F MARROCU

LAURICELLA F F F F F F F F F F F F MARRONI F F F F F F F F F F F F F

LAVAGNO F F F F F F F F F F F F F MARTELLA F F F F F F F F F F F F F

LENZI F F F F F F F F F F F F F MARTELLI C C C C C F F F F F C C C

LEVA MARTI

LIBRANDI MARTINELLI

LIUZZI F F F F F F F F F F C C C MARTINO ANTONIO M M M M M M M M M M M M M

LO MONTE MARTINO PIERDOMENICO C C C C C F F F F F C C C

LOCATELLI F F F F F F F F F F F F F MARZANA

LODOLINI F F F F F F F F F F F F F MARZANO F F F F F F F F F F F F F

LOMBARDI MASSA

LONGO MATARRELLI C C C C C F F F F C C C

LOREFICE F F F F F F F F F C C C MATARRESE F F F F F F F F F F F F F

LORENZIN M M M M M M M M M M M M M MATTIELLO F F F F F F F F F F F F F

LOSACCO F F F F F F F F F F F F F MAURI F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XXV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

MAZZIOTTI DI CELSO NICCHI C C C C C F F F F F C C C

MAZZOLI F F F F F F F F F F F F F NICOLETTI F F F F F F F F F F F F F

MELILLA C C C C C F F F F F C C C NUTI F F F F F F F F F F C C C

MELILLI F F F F OCCHIUTO F F F F F F F F F F F F F

MELONI GIORGIA M M M M M M M M M M M M M OLIARO F F F F F F F F F F F F F

MELONI MARCO F F F F F F F F F F F F F OLIVERIO F F F F F F F F F F F F

MENORELLO F F F F F F F F F F A A F ORFINI

MERLO ORLANDO M M M M M M M M M M M M M

META M M M M M M M M M M M M M OTTOBRE

MICCOLI PAGANI F F F F F F F F F F F F

MICILLO F F F F F F F F F F C C C PAGANO F F F F A A A A A

MIGLIORE PAGLIA M M M M M M M M M M M M M

MILANATO F F F F F F F F F F F F F PALAZZOTTO

MINARDO F F F F F F F F F F F F F PALESE F F F F F F F F F F F F F

MINNUCCI F F F F F F F F F F F F F PALLADINO

MIOTTO F F F F F F F F F F F F F PALMA F F F F F F F F F

MISIANI PALMIERI F F F F F F F F F F F F F

MISURACA PALMIZIO F F F F F F F F F F F F

MOGNATO C C C C C F F F F F C C C PANNARALE C C C C C F F F F F C C C

MOLEA F F F F F F F F F F F F F PARENTELA F F F F F F F F F C C C

MOLTENI F F F F F A A A A A F F F PARIS F F F F F F F F F F F F F

MONACO F F F F F F F F F F F F F PARISI

MONCHIERO F F F F F F F F F F F F PARRINI F F F F F F F F F F F F F

MONGIELLO F F F F F F F F F F F F F PASTORELLI F F F F F F F F

MONTRONI F F F F F F F F F F F F F PASTORINO C F F F F F C C C

MORANI F F F F F F F F F F F F F PATRIARCA F F F F F F F F F F F F F

MORASSUT M M M M M M M M M M M M M PELILLO F F F F F F F F F F F

MORETTO F F F F F F F F F F F F F PELLEGRINO C C C C C F F F F F C C C

MOSCATT F F F F F F F F F F F F F PELUFFO F F F F F F F F F F F F F

MOTTOLA PES F F F F F F F F F F F

MUCCI F F F F F F F F F F A A A PESCO F F F F F F F F F F C C C

MURA F F F F F F F F F F F F F PETRAROLI F F F F F F F F F F C C C

MURER C C C C C F F F F F C C C PETRENGA F F F F F F F F F F F F F

MURGIA F F F F F F F F F F F F F PETRINI F F F F F F F F F F F F F

NACCARATO F F F F F F F F F F F F F PIAZZONI F F F F F F F F F F F F F

NARDI F F F F F F F F F F PICCHI M M M M M M M M M M M M M

NARDUOLO F F F F F F F F F F F F F PICCIONE F F F F F F F F F F F

NASTRI PICCOLI NARDELLI F F F F F F F F F F F F F

NESCI F F F F F F F F F C C C PICCOLO GIORGIO C C C C C F F F F F C C C

NESI PICCOLO SALVATORE F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XXVI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

PICCONE ROCCELLA F F F F F F F F F F F F F

PIEPOLI M M M M M M M M M M M M M ROCCHI F F F F F F F F F F F F F

PILI A F F F F F F F A F A A A ROMANINI F F F F F F F F F F F F F

PILOZZI F F F F F F F F F F F F F ROMANO ANDREA F F F F F F F F F F F F F

PINI GIANLUCA ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M M M M M M M M M M M

PINI GIUDITTA F F F F F F F F F F F F ROMANO PAOLO NICOLO' F F F F F F F F F F C C C

PINNA F F F F F F F F F F F F F ROMELE F F F F F F F F F F F F F

PIRAS RONDINI F F F F F A A A A A F F F

PISANO ROSATO F F F F F F F F F F F F

PISICCHIO F F F F F F F F F F F F ROSSI DOMENICO F F F F F F F F F F F F F

PISO F F F F F F F F F F F F F ROSSI PAOLO F F F F F F F F F F F F F

PIZZOLANTE F F F F F F F F F F F F F ROSSOMANDO F F F F F F F F F F F F F

PLACIDO C C C C C F F F F F C C C ROSTAN C A A C

PLANGGER F F F F F F F F F F F F F ROSTELLATO F F F F F F F F F F F F F

POLIDORI ROTONDI

POLLASTRINI F F F F F F F F F F F F F ROTTA F F F F F F F F F F F F F

POLVERINI F F F F F F F F F F F F F RUBINATO F F F F F F F F F F F F F

PORTA F F F F F F F F F F F F RUGHETTI M M M M M M M M M M M M M

PORTAS F F F F F F F F F RUOCCO F F F F F F F F F F C C C

PRATAVIERA F F F F F F A A A A F F F RUSSO F F F F F F F F F F F F F

PRESTIGIACOMO SALTAMARTINI F F F F F A A A A F F F

PREZIOSI F F F F F F F F F F F F F SAMMARCO F F F F F F F F F

PRINA F F F F F F F F F F F F F SANGA F F F F F F F F F F F F F

PRODANI F F F F F F F F F F C C C SANI F F F F F F F F F F F F F

QUARANTA C C C C C F F F F F C C C SANNA FRANCESCO F F F F F F F F F F F F F

QUARTAPELLE PROCOPIO F F F F F F F F F F F F F SANNA GIOVANNA F F F F F F F F F F F F F

QUINTARELLI F F F F F F F F F F F F A SANNICANDRO

RABINO F F F F F F F F F F F SANTELLI

RACITI F F F F SANTERINI F F F F F F F F F F F F F

RAGOSTA SARRO F F F F F F F F F F F F F

RAMPELLI M M M M M M M M M M M M M SARTI F F F F F F F F C C C

RAMPI F F F F F F F F F F F F F SAVINO ELVIRA

RAVETTO M M M M M M M M M M M M M SAVINO SANDRA F F F F F F F F F F F F F

REALACCI M M M M M M M M M M M M M SBERNA F F F F

RIBAUDO F F F F F F F F F F F F F SBROLLINI F F F F F F F F F F F F F

RICCIATTI C C C C C F F F F F C C C SCAGLIUSI F F F F F F F F F F C C C

RICHETTI SCALFAROTTO M M M M M M M M M M M M M

RIGONI F F F F F F F F F F F F SCANU F F F F F F F F F F F F F

RIZZETTO SCHIRO'

RIZZO F F F F F F F F F F C C C SCHULLIAN F F F F F F F F F F F F F

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Atti Parlamentari – Votazioni XXVII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 3 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 27 AL N. 39

2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3 2 2 2 3 3 3 3 3 3 3 3 3 3DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

DEPUTATI7 8 9 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

SCOPELLITI F F F F F F F F F F F F F TULLO F F F F F F F F F F F F F

SCOTTO TURCO M M M M M M M M M M M M M

SCUVERA F F F F F F F F F F F F F VACCA F F F F F F F F F F C C C

SECCO F F F F F F F F F F F F F VACCARO F

SEGONI F F C C VALENTE SIMONE

SENALDI F F F F F F F F F F F F F VALENTE VALERIA F F F F F F F F F F F F F

SERENI M M M M M M M M M M M M M VALENTINI F F F F F F F F F F F F F

SGAMBATO F F F F F F F F F F F F F VALIANTE F F F F F F F F F F F F F

SIBILIA F F F F F F F F F F C C C VALLASCAS F F F F F F F F F F C C

SIMONETTI F F F F F A A A A A F F F VARGIU F F F F F F F F F F F F F

SIMONI C C C C C F F F F VAZIO F F F F F F F F F F F F F

SISTO VECCHIO

SORIAL M M M M M M M M M M M M M VELLA F F F F F F F F F F F F F

SOTTANELLI M M M M M M M M M M M M M VELO F F F F F F F F F F F F F

SPADONI F F F F F F F F F C C C VENITTELLI F F F F F F F F F F

SPERANZA M M M M M M M M M M M M M VENTRICELLI F F F F F F F F F F F F F

SPESSOTTO F F F F F F F F F F C C C VERINI F F F F F F F F F F F F F

SQUERI VEZZALI F F F F F F F F F F F F F

STUMPO VICO F F F F F F F F F F F F F

TABACCI F F F F F F F F F F F F F VIGNALI M M M M M M M M M M M M M

TACCONI VIGNAROLI F F F F F F F F F F C C C

TAGLIALATELA VILLAROSA F F F F F F F F F F C C

TANCREDI M M M M M M M M M M M M M VILLECCO CALIPARI F F F F F F F F F F F F

TARANTO F F F F F F F F F F F F F VITO

TARICCO F F F F F F F F F F F F F ZACCAGNINI C C C C C F F F F

TARTAGLIONE F F F F F F F F F F F F F ZAMPA F F F F F F F F F F F F

TENTORI F F F F F F F F F F F F F ZAN F F F F F F F F F F F F F

TERROSI F F F F F F F F F F F F F ZANETTI F F F F F F F F F F F F

TERZONI F F F F F F F F C C C ZANIN F F F F F F F F F F F F F

TIDEI F F F F F F F F F F F F F ZAPPULLA C C C C F F F F F C C C

TINAGLI F F F F F F F F F F F F F ZARATTI

TOFALO M M M M M M M M M M M M M ZARDINI F F F F F F F F F F F F

TONINELLI ZOGGIA C C C C C F F F F F C C C

TOTARO F F F F F F F F F F F F F ZOLEZZI F F F F F F F F C C C

TRIPIEDI F F F F F F F F F C C F

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Atti Parlamentari – Votazioni XXVIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

ABRIGNANI F F F - - - - - - - - - - BATTELLI - - - - - - - - - -

ADORNATO M M M - - - - - - - - - - BAZOLI F F F - - - - - - - - - -

AGOSTINELLI C C C - - - - - - - - - - BECATTINI F F F - - - - - - - - - -

AGOSTINI LUCIANO F F F - - - - - - - - - - BECHIS - - - - - - - - - -

AGOSTINI ROBERTA - - - - - - - - - - BELLANOVA - - - - - - - - - -

AIELLO F F F - - - - - - - - - - BENAMATI - - - - - - - - - -

AIRAUDO - - - - - - - - - - BENEDETTI C C C - - - - - - - - - -

ALBANELLA F F F - - - - - - - - - - BENI F F F - - - - - - - - - -

ALBERTI C C C - - - - - - - - - - BERGAMINI F F F - - - - - - - - - -

ALBINI C C C - - - - - - - - - - BERGONZI F F F - - - - - - - - - -

ALFANO ANGELINO M M M - - - - - - - - - - BERLINGHIERI F F F - - - - - - - - - -

ALFANO GIOACCHINO - - - - - - - - - - BERNARDO M M M - - - - - - - - - -

ALFREIDER - - - - - - - - - - BERNINI MASSIMILIANO C C C - - - - - - - - - -

ALLASIA F F F - - - - - - - - - - BERNINI PAOLO C C C - - - - - - - - - -

ALLI M M M - - - - - - - - - - BERRETTA F F F - - - - - - - - - -

ALTIERI F F F - - - - - - - - - - BERSANI - - - - - - - - - -

AMATO F F F - - - - - - - - - - BIANCHI DORINA - - - - - - - - - -

AMENDOLA F F F - - - - - - - - - - BIANCHI NICOLA C C C - - - - - - - - - -

AMICI M M M - - - - - - - - - - BIANCHI STELLA M M M - - - - - - - - - -

AMODDIO F F F - - - - - - - - - - BIANCOFIORE F F F - - - - - - - - - -

ANGELUCCI - - - - - - - - - - BIANCONI - - - - - - - - - -

ANTEZZA F F F - - - - - - - - - - BIASOTTI F F F - - - - - - - - - -

ANZALDI F F F - - - - - - - - - - BINDI F F - - - - - - - - - -

ARCHI - - - - - - - - - - BINETTI F F F - - - - - - - - - -

ARGENTIN F F F - - - - - - - - - - BINI F F - - - - - - - - - -

ARLOTTI F F F - - - - - - - - - - BIONDELLI - - - - - - - - - -

ARTINI M M M - - - - - - - - - - BLAŽINA F F F - - - - - - - - - -

ASCANI F F F - - - - - - - - - - BOBBA M M M - - - - - - - - - -

ATTAGUILE - - - - - - - - - - BOCCADUTRI F F F - - - - - - - - - -

AUCI F F F - - - - - - - - - - BOCCI M M M - - - - - - - - - -

BALDASSARRE - - - - - - - - - - BOCCIA M M M - - - - - - - - - -

BALDELLI T T T - - - - - - - - - - BOCCUZZI F F - - - - - - - - - -

BARBANTI F F F - - - - - - - - - - BOLDRINI PAOLA F F F - - - - - - - - - -

BARETTA M M M - - - - - - - - - - BOLOGNESI F F F - - - - - - - - - -

BARGERO F F F - - - - - - - - - - BOMBASSEI - - - - - - - - - -

BARONI C C - - - - - - - - - - BONACCORSI F F F - - - - - - - - - -

BARUFFI F F F - - - - - - - - - - BONAFEDE C C C - - - - - - - - - -

BASILIO C C C - - - - - - - - - - BONIFAZI M M M - - - - - - - - - -

BASSO F F F - - - - - - - - - - BONOMO - - - - - - - - - -

BATTAGLIA F F - - - - - - - - - - BORDO FRANCO C C C - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXIX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

BORDO MICHELE M M M - - - - - - - - - - CARBONE F F F - - - - - - - - - -

BORGHESE - - - - - - - - - - CARDINALE F F F - - - - - - - - - -

BORGHESI F F F - - - - - - - - - - CARELLA F F F - - - - - - - - - -

BORGHI M M M - - - - - - - - - - CARFAGNA F F F - - - - - - - - - -

BORLETTI DELL'ACQUA - - - - - - - - - - CARIELLO C C C - - - - - - - - - -

BOSCHI M M M - - - - - - - - - - CARINELLI - - - - - - - - - -

BOSCO - - - - - - - - - - CARLONI - - - - - - - - - -

BOSSA - - - - - - - - - - CARNEVALI F F F - - - - - - - - - -

BOSSI - - - - - - - - - - CAROCCI F F F - - - - - - - - - -

BRAGA F F F - - - - - - - - - - CARRA F F F - - - - - - - - - -

BRAGANTINI MATTEO F F F - - - - - - - - - - CARRESCIA F F F - - - - - - - - - -

BRAGANTINI PAOLA F F F - - - - - - - - - - CARROZZA F F F - - - - - - - - - -

BRAMBILLA M M M - - - - - - - - - - CARUSO F F F - - - - - - - - - -

BRANDOLIN F F F - - - - - - - - - - CASATI F F F - - - - - - - - - -

BRATTI F F F - - - - - - - - - - CASELLATO F F F - - - - - - - - - -

BRESCIA C C C - - - - - - - - - - CASERO M M M - - - - - - - - - -

BRESSA - - - - - - - - - - CASO C C C - - - - - - - - - -

BRIGNONE C C C - - - - - - - - - - CASSANO - - - - - - - - - -

BRUGNEROTTO C C C - - - - - - - - - - CASTELLI C C C - - - - - - - - - -

BRUNETTA M M M - - - - - - - - - - CASTIELLO F F A - - - - - - - - - -

BRUNO BOSSIO F - - - - - - - - - - CASTIGLIONE M M M - - - - - - - - - -

BRUNO F F A - - - - - - - - - - CASTRICONE F F F - - - - - - - - - -

BUENO F F F - - - - - - - - - - CATALANO A A - - - - - - - - - -

BURTONE F F F - - - - - - - - - - CATANIA M M M - - - - - - - - - -

BUSIN F F F - - - - - - - - - - CATANOSO GENOESE F F F - - - - - - - - - -

BUSINAROLO - - - - - - - - - - CAUSI - - - - - - - - - -

BUSTO - - - - - - - - - - CAUSIN M M M - - - - - - - - - -

BUTTIGLIONE F F F - - - - - - - - - - CECCONI - - - - - - - - - -

CALABRIA F F F - - - - - - - - - - CENNI F F F - - - - - - - - - -

CAMANI F F F - - - - - - - - - - CENSORE M M M - - - - - - - - - -

CAMPANA F F F - - - - - - - - - - CENTEMERO - - - - - - - - - -

CANCELLERI C C C - - - - - - - - - - CERA - - - - - - - - - -

CANI F F F - - - - - - - - - - CESARO ANTIMO M M M - - - - - - - - - -

CAON - - - - - - - - - - CESARO LUIGI F F F - - - - - - - - - -

CAPARINI M M M - - - - - - - - - - CHAOUKI F F F - - - - - - - - - -

CAPELLI F F F - - - - - - - - - - CHIARELLI F F F - - - - - - - - - -

CAPEZZONE F F - - - - - - - - - - CHIMIENTI - - - - - - - - - -

CAPODICASA C C C - - - - - - - - - - CICCHITTO M M M - - - - - - - - - -

CAPONE F F F - - - - - - - - - - CIMBRO C C C - - - - - - - - - -

CAPOZZOLO F F F - - - - - - - - - - CIPRINI C C C - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXX – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

CIRACI' F F - - - - - - - - - - DE GIROLAMO F F - - - - - - - - - -

CIRIELLI M M M - - - - - - - - - - DE LORENZIS C C C - - - - - - - - - -

CIVATI C C C - - - - - - - - - - DE MARIA F F F - - - - - - - - - -

COCCIA F F - - - - - - - - - - DE MENECH F F F - - - - - - - - - -

COLANINNO F F F - - - - - - - - - - DE MICHELI - - - - - - - - - -

COLLETTI - - - - - - - - - - DE MITA F F - - - - - - - - - -

COLONNESE C C C - - - - - - - - - - DE ROSA M M M - - - - - - - - - -

COMINARDI C C C - - - - - - - - - - DEL BASSO DE CARO M M M - - - - - - - - - -

COMINELLI F F F - - - - - - - - - - DEL GROSSO C C C - - - - - - - - - -

COPPOLA F F F - - - - - - - - - - DELLA VALLE C C C - - - - - - - - - -

CORDA C C C - - - - - - - - - - DELLAI - - - - - - - - - -

CORSARO F F F - - - - - - - - - - DELL'ARINGA F F F - - - - - - - - - -

COSCIA F F F - - - - - - - - - - DELL'ORCO C C - - - - - - - - - -

COSTA F F F - - - - - - - - - - DI BATTISTA C C C - - - - - - - - - -

COSTANTINO C C C - - - - - - - - - - DI BENEDETTO C C C - - - - - - - - - -

COVA F F F - - - - - - - - - - DI GIOIA F F F - - - - - - - - - -

COVELLO F F F - - - - - - - - - - DI LELLO - - - - - - - - - -

COZZOLINO C C C - - - - - - - - - - DI MAIO LUIGI - - - - - - - - - -

CRIMI' F F - - - - - - - - - - DI MAIO MARCO F F F - - - - - - - - - -

CRIMI - - - - - - - - - - DI SALVO F F F - - - - - - - - - -

CRIPPA C C C - - - - - - - - - - DI STEFANO FABRIZIO F F F - - - - - - - - - -

CRIVELLARI F F F - - - - - - - - - - DI STEFANO MANLIO C C C - - - - - - - - - -

CULOTTA F F F - - - - - - - - - - DI STEFANO MARCO F F - - - - - - - - - -

CUOMO - - - - - - - - - - DI VITA C C C - - - - - - - - - -

CUPERLO F F F - - - - - - - - - - DIENI C C C - - - - - - - - - -

CURRO' F F F - - - - - - - - - - D'INCA' C C C - - - - - - - - - -

DA VILLA C C C - - - - - - - - - - D'INCECCO F F F - - - - - - - - - -

DADONE C C C - - - - - - - - - - DISTASO F F F - - - - - - - - - -

DAGA - - - - - - - - - - DONATI F - - - - - - - - - -

D'AGOSTINO F F F - - - - - - - - - - D'OTTAVIO F F F - - - - - - - - - -

DAL MORO F F - - - - - - - - - - DURANTI C C C - - - - - - - - - -

D'ALESSANDRO - - - - - - - - - - D'UVA C C C - - - - - - - - - -

D'ALIA M M M - - - - - - - - - - EPIFANI M M M - - - - - - - - - -

DALLAI - - - - - - - - - - ERMINI - - - - - - - - - -

DALL'OSSO C C - - - - - - - - - - FABBRI F F F - - - - - - - - - -

D'AMBROSIO C C C - - - - - - - - - - FAENZI F F F - - - - - - - - - -

DAMBRUOSO F F F - - - - - - - - - - FALCONE - - - - - - - - - -

DAMIANO F F F - - - - - - - - - - FAMIGLIETTI F - - - - - - - - - -

D'ARIENZO F F F - - - - - - - - - - FANTINATI C C C - - - - - - - - - -

D'ATTORRE - - - - - - - - - - FANUCCI F F F - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXXI – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

FARAONE M M M - - - - - - - - - - GALLO LUIGI C C C - - - - - - - - - -

FARINA DANIELE - - - - - - - - - - GALLO RICCARDO F F F - - - - - - - - - -

FARINA GIANNI F F F - - - - - - - - - - GALPERTI F F F - - - - - - - - - -

FASSINA - - - - - - - - - - GANDOLFI F F F - - - - - - - - - -

FAUTTILLI F F F - - - - - - - - - - GARAVINI F F F - - - - - - - - - -

FAVA - - - - - - - - - - GARNERO SANTANCHE' F F F - - - - - - - - - -

FEDI F F F - - - - - - - - - - GAROFALO F F F - - - - - - - - - -

FEDRIGA M M M - - - - - - - - - - GAROFANI F F - - - - - - - - - -

FERRANTI - - - - - - - - - - GASPARINI F F F - - - - - - - - - -

FERRARA M M M - - - - - - - - - - GEBHARD F F F - - - - - - - - - -

FERRARESI C C C - - - - - - - - - - GELLI - - - - - - - - - -

FERRARI F F F - - - - - - - - - - GELMINI - - - - - - - - - -

FERRO F F F - - - - - - - - - - GENOVESE - - - - - - - - - -

FIANO F F F - - - - - - - - - - GENTILONI SILVERI M M M - - - - - - - - - -

FICO - - - - - - - - - - GHIZZONI F F F - - - - - - - - - -

FIORIO F F F - - - - - - - - - - GIACHETTI F F F - - - - - - - - - -

FIORONI - - - - - - - - - - GIACOBBE F F F - - - - - - - - - -

FITZGERALD NISSOLI - - - - - - - - - - GIACOMELLI M M M - - - - - - - - - -

FOLINO C C C - - - - - - - - - - GIACOMONI F F - - - - - - - - - -

FONTANA CINZIA MARIA F F F - - - - - - - - - - GIAMMANCO F F F - - - - - - - - - -

FONTANA GREGORIO M M M - - - - - - - - - - GIGLI F F F - - - - - - - - - -

FONTANELLI C C C - - - - - - - - - - GINATO - - - - - - - - - -

FORMISANO - - - - - - - - - - GINEFRA F F F - - - - - - - - - -

FOSSATI - - - - - - - - - - GINOBLE - - - - - - - - - -

FRACCARO M M M - - - - - - - - - - GIORDANO GIANCARLO - - - - - - - - - -

FRAGOMELI F F F - - - - - - - - - - GIORDANO SILVIA C C C - - - - - - - - - -

FRANCESCHINI M M M - - - - - - - - - - GIORGETTI ALBERTO F - - - - - - - - - -

FRATOIANNI - - - - - - - - - - GIORGETTI GIANCARLO M M M - - - - - - - - - -

FREGOLENT - - - - - - - - - - GIORGIS F F F - - - - - - - - - -

FRUSONE C C - - - - - - - - - - GITTI - - - - - - - - - -

FUCCI F F F - - - - - - - - - - GIULIANI F F F - - - - - - - - - -

FURNARI F F F - - - - - - - - - - GIULIETTI F F F - - - - - - - - - -

FUSILLI F F F - - - - - - - - - - GNECCHI F F F - - - - - - - - - -

GADDA F F F - - - - - - - - - - GOZI M M M - - - - - - - - - -

GAGNARLI C C C - - - - - - - - - - GRANDE C C C - - - - - - - - - -

GALATI M M M - - - - - - - - - - GRASSI F F F - - - - - - - - - -

GALGANO F - - - - - - - - - - GRECO - - - - - - - - - -

GALLI CARLO C C C - - - - - - - - - - GREGORI - - - - - - - - - -

GALLI GIAMPAOLO - - - - - - - - - - GRIBAUDO F F F - - - - - - - - - -

GALLINELLA - - - - - - - - - - GRILLO C C C - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXXII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

GRIMOLDI - - - - - - - - - - LOTTI M M M - - - - - - - - - -

GUERINI GIUSEPPE F F F - - - - - - - - - - LUPI M M M - - - - - - - - - -

GUERINI LORENZO F F F - - - - - - - - - - LUPO C C C - - - - - - - - - -

GUERRA F F F - - - - - - - - - - MADIA M M M - - - - - - - - - -

GUIDESI F F F - - - - - - - - - - MAESTRI ANDREA C C C - - - - - - - - - -

GULLO - - - - - - - - - - MAESTRI PATRIZIA F F F - - - - - - - - - -

GUTGELD F F F - - - - - - - - - - MAGORNO F - - - - - - - - - -

IACONO F F F - - - - - - - - - - MAIETTA - - - - - - - - - -

IANNUZZI CRISTIAN C C C - - - - - - - - - - MALISANI F F F - - - - - - - - - -

IANNUZZI TINO F F F - - - - - - - - - - MALPEZZI F F F - - - - - - - - - -

IMPEGNO F F F - - - - - - - - - - MANCIULLI F F F - - - - - - - - - -

INCERTI F F - - - - - - - - - - MANFREDI F F F - - - - - - - - - -

INVERNIZZI F F F - - - - - - - - - - MANNINO M M M - - - - - - - - - -

IORI F F F - - - - - - - - - - MANTERO C C - - - - - - - - - -

KRONBICHLER C C C - - - - - - - - - - MANZI F F F - - - - - - - - - -

LA MARCA - - - - - - - - - - MARANTELLI F F F - - - - - - - - - -

LA RUSSA M M M - - - - - - - - - - MARAZZITI - - - - - - - - - -

L'ABBATE C C C - - - - - - - - - - MARCHETTI F F F - - - - - - - - - -

LABOCCETTA F F F - - - - - - - - - - MARCHI F F F - - - - - - - - - -

LABRIOLA F F F - - - - - - - - - - MARCOLIN F F F - - - - - - - - - -

LACQUANITI C C C - - - - - - - - - - MARCON C C C - - - - - - - - - -

LAFFRANCO F F - - - - - - - - - - MARGUERETTAZ F F - - - - - - - - - -

LAFORGIA C C C - - - - - - - - - - MARIANI F F F - - - - - - - - - -

LAINATI F F F - - - - - - - - - - MARIANO F F F - - - - - - - - - -

LATRONICO F F F - - - - - - - - - - MAROTTA - - - - - - - - - -

LATTUCA F F F - - - - - - - - - - MARROCU - - - - - - - - - -

LAURICELLA F F F - - - - - - - - - - MARRONI F F F - - - - - - - - - -

LAVAGNO F F F - - - - - - - - - - MARTELLA F F F - - - - - - - - - -

LENZI F F F - - - - - - - - - - MARTELLI C C C - - - - - - - - - -

LEVA - - - - - - - - - - MARTI - - - - - - - - - -

LIBRANDI - - - - - - - - - - MARTINELLI - - - - - - - - - -

LIUZZI C C C - - - - - - - - - - MARTINO ANTONIO M M M - - - - - - - - - -

LO MONTE - - - - - - - - - - MARTINO PIERDOMENICO C C C - - - - - - - - - -

LOCATELLI F F F - - - - - - - - - - MARZANA - - - - - - - - - -

LODOLINI F F F - - - - - - - - - - MARZANO F F F - - - - - - - - - -

LOMBARDI - - - - - - - - - - MASSA - - - - - - - - - -

LONGO - - - - - - - - - - MATARRELLI C C C - - - - - - - - - -

LOREFICE C C C - - - - - - - - - - MATARRESE F F F - - - - - - - - - -

LORENZIN M M M - - - - - - - - - - MATTIELLO F F F - - - - - - - - - -

LOSACCO F F F - - - - - - - - - - MAURI F F F - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXXIII – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

MAZZIOTTI DI CELSO - - - - - - - - - - NICCHI C C - - - - - - - - - -

MAZZOLI F F F - - - - - - - - - - NICOLETTI F F F - - - - - - - - - -

MELILLA C C C - - - - - - - - - - NUTI C C C - - - - - - - - - -

MELILLI - - - - - - - - - - OCCHIUTO F F F - - - - - - - - - -

MELONI GIORGIA M M M - - - - - - - - - - OLIARO F F F - - - - - - - - - -

MELONI MARCO F F - - - - - - - - - - OLIVERIO F F F - - - - - - - - - -

MENORELLO A F F - - - - - - - - - - ORFINI - - - - - - - - - -

MERLO - - - - - - - - - - ORLANDO M M M - - - - - - - - - -

META M M M - - - - - - - - - - OTTOBRE - - - - - - - - - -

MICCOLI - - - - - - - - - - PAGANI F F F - - - - - - - - - -

MICILLO C C C - - - - - - - - - - PAGANO F F F - - - - - - - - - -

MIGLIORE - - - - - - - - - - PAGLIA M C - - - - - - - - - -

MILANATO F F F - - - - - - - - - - PALAZZOTTO - - - - - - - - - -

MINARDO F F F - - - - - - - - - - PALESE F F F - - - - - - - - - -

MINNUCCI F F F - - - - - - - - - - PALLADINO - - - - - - - - - -

MIOTTO F F F - - - - - - - - - - PALMA F F - - - - - - - - - -

MISIANI - - - - - - - - - - PALMIERI F F F - - - - - - - - - -

MISURACA - - - - - - - - - - PALMIZIO F F F - - - - - - - - - -

MOGNATO C C C - - - - - - - - - - PANNARALE C C C - - - - - - - - - -

MOLEA F F F - - - - - - - - - - PARENTELA C C C - - - - - - - - - -

MOLTENI F F F - - - - - - - - - - PARIS F F F - - - - - - - - - -

MONACO F F F - - - - - - - - - - PARISI - - - - - - - - - -

MONCHIERO F F F - - - - - - - - - - PARRINI F F F - - - - - - - - - -

MONGIELLO F F F - - - - - - - - - - PASTORELLI F F F - - - - - - - - - -

MONTRONI F F F - - - - - - - - - - PASTORINO C C C - - - - - - - - - -

MORANI F F - - - - - - - - - - PATRIARCA F F F - - - - - - - - - -

MORASSUT M M M - - - - - - - - - - PELILLO F F - - - - - - - - - -

MORETTO F F F - - - - - - - - - - PELLEGRINO C C - - - - - - - - - -

MOSCATT F F F - - - - - - - - - - PELUFFO F F F - - - - - - - - - -

MOTTOLA - - - - - - - - - - PES F F F - - - - - - - - - -

MUCCI A A - - - - - - - - - - PESCO C C C - - - - - - - - - -

MURA F F F - - - - - - - - - - PETRAROLI C C - - - - - - - - - -

MURER C C C - - - - - - - - - - PETRENGA F F F - - - - - - - - - -

MURGIA F F F - - - - - - - - - - PETRINI F F F - - - - - - - - - -

NACCARATO F F F - - - - - - - - - - PIAZZONI F F F - - - - - - - - - -

NARDI F F F - - - - - - - - - - PICCHI M M M - - - - - - - - - -

NARDUOLO F F F - - - - - - - - - - PICCIONE F F - - - - - - - - - -

NASTRI - - - - - - - - - - PICCOLI NARDELLI F F F - - - - - - - - - -

NESCI C C C - - - - - - - - - - PICCOLO GIORGIO C C - - - - - - - - - -

NESI - - - - - - - - - - PICCOLO SALVATORE - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXXIV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

PICCONE - - - - - - - - - - ROCCELLA F F F - - - - - - - - - -

PIEPOLI M M M - - - - - - - - - - ROCCHI F F F - - - - - - - - - -

PILI A A C - - - - - - - - - - ROMANINI F F F - - - - - - - - - -

PILOZZI F F F - - - - - - - - - - ROMANO ANDREA F F F - - - - - - - - - -

PINI GIANLUCA - - - - - - - - - - ROMANO FRANCESCO SAVERIO M M M - - - - - - - - - -

PINI GIUDITTA F F F - - - - - - - - - - ROMANO PAOLO NICOLO' C C C - - - - - - - - - -

PINNA F F F - - - - - - - - - - ROMELE F F F - - - - - - - - - -

PIRAS - - - - - - - - - - RONDINI F F F - - - - - - - - - -

PISANO - - - - - - - - - - ROSATO F F F - - - - - - - - - -

PISICCHIO F F F - - - - - - - - - - ROSSI DOMENICO F F F - - - - - - - - - -

PISO F F - - - - - - - - - - ROSSI PAOLO F F F - - - - - - - - - -

PIZZOLANTE F F - - - - - - - - - - ROSSOMANDO F F F - - - - - - - - - -

PLACIDO C C C - - - - - - - - - - ROSTAN - - - - - - - - - -

PLANGGER F F F - - - - - - - - - - ROSTELLATO F F F - - - - - - - - - -

POLIDORI - - - - - - - - - - ROTONDI - - - - - - - - - -

POLLASTRINI F F F - - - - - - - - - - ROTTA F F F - - - - - - - - - -

POLVERINI F F F - - - - - - - - - - RUBINATO F F F - - - - - - - - - -

PORTA F F F - - - - - - - - - - RUGHETTI M M M - - - - - - - - - -

PORTAS F F F - - - - - - - - - - RUOCCO C C C - - - - - - - - - -

PRATAVIERA F F F - - - - - - - - - - RUSSO F F F - - - - - - - - - -

PRESTIGIACOMO F - - - - - - - - - - SALTAMARTINI F F F - - - - - - - - - -

PREZIOSI F F F - - - - - - - - - - SAMMARCO - - - - - - - - - -

PRINA F F F - - - - - - - - - - SANGA F F F - - - - - - - - - -

PRODANI C C F - - - - - - - - - - SANI F F F - - - - - - - - - -

QUARANTA C C C - - - - - - - - - - SANNA FRANCESCO F F F - - - - - - - - - -

QUARTAPELLE PROCOPIO F F F - - - - - - - - - - SANNA GIOVANNA F F F - - - - - - - - - -

QUINTARELLI F F F - - - - - - - - - - SANNICANDRO - - - - - - - - - -

RABINO F F F - - - - - - - - - - SANTELLI - - - - - - - - - -

RACITI - - - - - - - - - - SANTERINI F F F - - - - - - - - - -

RAGOSTA - - - - - - - - - - SARRO F F F - - - - - - - - - -

RAMPELLI M M M - - - - - - - - - - SARTI C C - - - - - - - - - -

RAMPI F F F - - - - - - - - - - SAVINO ELVIRA - - - - - - - - - -

RAVETTO M M M - - - - - - - - - - SAVINO SANDRA F F F - - - - - - - - - -

REALACCI M M M - - - - - - - - - - SBERNA - - - - - - - - - -

RIBAUDO F F F - - - - - - - - - - SBROLLINI F F F - - - - - - - - - -

RICCIATTI C C C - - - - - - - - - - SCAGLIUSI C C C - - - - - - - - - -

RICHETTI - - - - - - - - - - SCALFAROTTO M M M - - - - - - - - - -

RIGONI F F F - - - - - - - - - - SCANU F F F - - - - - - - - - -

RIZZETTO - - - - - - - - - - SCHIRO' - - - - - - - - - -

RIZZO C C C - - - - - - - - - - SCHULLIAN F F F - - - - - - - - - -

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Atti Parlamentari – Votazioni XXXV – Camera dei DeputatiXVII LEGISLATURA – DISCUSSIONI – SEDUTA DI MERCOLEDÌ 15 NOVEMBRE 2017 – N. 886

ELENCO N. 4 DI 4 - VOTAZIONI DAL N. 40 AL N. 42

4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5 4 4 4 4 4 4 4 4 4 4 5 5 5DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

DEPUTATI0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 0 1 2

SCOPELLITI F F F - - - - - - - - - - TULLO F F F - - - - - - - - - -

SCOTTO - - - - - - - - - - TURCO M M M - - - - - - - - - -

SCUVERA F F F - - - - - - - - - - VACCA C C C - - - - - - - - - -

SECCO F F F - - - - - - - - - - VACCARO - - - - - - - - - -

SEGONI C C C - - - - - - - - - - VALENTE SIMONE - - - - - - - - - -

SENALDI F F F - - - - - - - - - - VALENTE VALERIA F F F - - - - - - - - - -

SERENI M M M - - - - - - - - - - VALENTINI F F F - - - - - - - - - -

SGAMBATO F F F - - - - - - - - - - VALIANTE F F F - - - - - - - - - -

SIBILIA C C C - - - - - - - - - - VALLASCAS C C - - - - - - - - - -

SIMONETTI F F F - - - - - - - - - - VARGIU F F F - - - - - - - - - -

SIMONI - - - - - - - - - - VAZIO F F F - - - - - - - - - -

SISTO - - - - - - - - - - VECCHIO - - - - - - - - - -

SORIAL M M M - - - - - - - - - - VELLA F F F - - - - - - - - - -

SOTTANELLI M M M - - - - - - - - - - VELO F F - - - - - - - - - -

SPADONI C C C - - - - - - - - - - VENITTELLI F F - - - - - - - - - -

SPERANZA M M M - - - - - - - - - - VENTRICELLI F F F - - - - - - - - - -

SPESSOTTO C C C - - - - - - - - - - VERINI F F F - - - - - - - - - -

SQUERI - - - - - - - - - - VEZZALI F F F - - - - - - - - - -

STUMPO - - - - - - - - - - VICO F F - - - - - - - - - -

TABACCI F F F - - - - - - - - - - VIGNALI M M M - - - - - - - - - -

TACCONI - - - - - - - - - - VIGNAROLI C C C - - - - - - - - - -

TAGLIALATELA - - - - - - - - - - VILLAROSA - - - - - - - - - -

TANCREDI M M M - - - - - - - - - - VILLECCO CALIPARI F F F - - - - - - - - - -

TARANTO F F F - - - - - - - - - - VITO - - - - - - - - - -

TARICCO F F F - - - - - - - - - - ZACCAGNINI - - - - - - - - - -

TARTAGLIONE F F F - - - - - - - - - - ZAMPA F F F - - - - - - - - - -

TENTORI F F F - - - - - - - - - - ZAN F F F - - - - - - - - - -

TERROSI F F F - - - - - - - - - - ZANETTI F F - - - - - - - - - -

TERZONI C C C - - - - - - - - - - ZANIN F F F - - - - - - - - - -

TIDEI F F F - - - - - - - - - - ZAPPULLA C C C - - - - - - - - - -

TINAGLI F F F - - - - - - - - - - ZARATTI C - - - - - - - - - -

TOFALO M M M - - - - - - - - - - ZARDINI F F F - - - - - - - - - -

TONINELLI - - - - - - - - - - ZOGGIA C C - - - - - - - - - -

TOTARO F F F - - - - - - - - - - ZOLEZZI C C C - - - - - - - - - -

TRIPIEDI C C C - - - - - - - - - -

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