6
COLZA Confronto varietale 2010 Negli ultimi anni in Italia e in Veneto si è osservata una progressiva diffusione della coltivazione di col- za. A livello nazionale, infatti, le superfici sono passate dai 3.500 ha del 2006 ai circa 24.500 ha del 2009 (tabella 1). Attualmente la nostra regione si colloca al quarto posto in termini di superfici complessive coltivate, preceduta dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia e dal Lazio. Tra le province venete Rovigo, Treviso, Padova e Venezia sono quelle che presentano le maggiori super- fici investite a colza (tabella 2). Questa rapida diffusione sul territorio si giustifica con la possibilità, sostenuta anche dalla politica agri- cola europea, di utilizzare l’olio di colza per scopi energetici. L’olio infatti, che fino a poco tempo fa veniva usato prevalentemente per scopi alimentari, può essere impiegato come combustibile in motori diesel o direttamente o come biodiesel (dopo aver subito un processo di trasformazione industriale co- nosciuto come transesterificazione). La coltura risulta anche interessante come alternativa ai cereali autunno-vernini con il vantaggio rispet- to a questi di una trebbiatura più precoce che consente di anticipare un eventuale secondo raccolto. Il reddito netto, dati i contenuti costi colturali e la buona p.l.v., è molto spesso comparabile anche con le colture primaverili-estive, dove queste non raggiungano livelli produttivi particolarmente rilevanti. Considerato quindi il recente interesse per questa coltura, Veneto Agricoltura ha allestito per il secondo anno, in collaborazione con l’ERSA del Friuli Venezia Giulia, una sperimentazione di confronto varietale sul colza, di cui in questa scheda si descrivono i risultati ottenuti. Presso l’azienda Vallevecchia di Veneto Agricoltura è inoltre completata e visibile una filiera corta per l’ottenimento e l’utilizzo dell’olio di colza (coltivazione, spremitura, utilizzo dell’olio grezzo su due trattori aziendali). colture energetiche Report dalla ricerca Tabella 1 - Superfici investite a colza (ha) in Italia anni 2006-2009 (dati ISTAT) Regione 2006 2007 2008 2009 EMILIA ROMAGNA 40 423 1.168 2.383 FRIULI 195 60 3.767 6.284 LAZIO 285 1.395 916 4.130 LOMBARDIA 161 1.282 1.808 4.591 PIEMONTE 1.029 1.142 1.299 1.171 TOSCANA 960 918 1.145 1.150 VENETO 142 795 1.504 3.389 ITALIA 3.535 7.065 12.553 24.545 Tabella 2 - Superfici investite a colza (ha) in Veneto anni 2006-2009 (dati ISTAT) Provincia 2006 2007 2008 2009 BELLUNO PADOVA 500 506 607 ROVIGO 12 17 260 980 TREVISO 12 12 75 800 VENEZIA 48 97 261 600 VERONA 70 99 150 150 VICENZA 70 252 252 VENETO 142 795 1.504 3.389

Report dalla ricerca 5 6 - Veneto Agricoltura · avenir pr45d01 pr45d03 pr45d04 alpaga catalina dkexmen excalibur excel katabatic makila pr46w10 pulsar tissot toccata

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colzaconfronto varietale 2010

Negli ultimi anni in Italia e in Veneto si è osservata una progressiva diffusione della coltivazione di col-za. A livello nazionale, infatti, le superfici sono passate dai 3.500 ha del 2006 ai circa 24.500 ha del 2009 (tabella 1).Attualmente la nostra regione si colloca al quarto posto in termini di superfici complessive coltivate, preceduta dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia e dal Lazio. Tra le province venete Rovigo, Treviso, Padova e Venezia sono quelle che presentano le maggiori super-fici investite a colza (tabella 2).Questa rapida diffusione sul territorio si giustifica con la possibilità, sostenuta anche dalla politica agri-cola europea, di utilizzare l’olio di colza per scopi energetici. L’olio infatti, che fino a poco tempo fa veniva usato prevalentemente per scopi alimentari, può essere impiegato come combustibile in motori diesel o direttamente o come biodiesel (dopo aver subito un processo di trasformazione industriale co-nosciuto come transesterificazione). La coltura risulta anche interessante come alternativa ai cereali autunno-vernini con il vantaggio rispet-to a questi di una trebbiatura più precoce che consente di anticipare un eventuale secondo raccolto. Il reddito netto, dati i contenuti costi colturali e la buona p.l.v., è molto spesso comparabile anche con le colture primaverili-estive, dove queste non raggiungano livelli produttivi particolarmente rilevanti.Considerato quindi il recente interesse per questa coltura, Veneto Agricoltura ha allestito per il secondo anno, in collaborazione con l’ERSA del Friuli Venezia Giulia, una sperimentazione di confronto varietale sul colza, di cui in questa scheda si descrivono i risultati ottenuti.Presso l’azienda Vallevecchia di Veneto Agricoltura è inoltre completata e visibile una filiera corta per l’ottenimento e l’utilizzo dell’olio di colza (coltivazione, spremitura, utilizzo dell’olio grezzo su due trattori aziendali).

colture energetiche

Report dalla ricerca6Report dalla ricerca5Report dalla ricerca

Pubblicazione finanziata dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Attività di collaudo dell’innovazione, divulgazione e informazione”(art. 5 L.R. n. 32 del 9 agosto 1999)

AutoreSerenella Spolon - Veneto Agricoltura

Hanno collaborato alla realizzazione delle prove:Carlo Cappellari, Giuseppe Crocetta, Giulia Florio e Serenella Spolon - Veneto Agricoltura

Per eventuali approfondimenti contattareVeneto Agricoltura - Legnaro (PD)Settore Ricerca AgrariaTel. 049.8293901/8293714 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Si desidera ringraziareL’ERSA per la collaborazione e la fornitura delle sementil’ARPAV per i dati meteorologiciIl personale delle aziende pilota e dimostrative Diana e Vallevecchia di Veneto Agricoltura

Pubblicazione edita daVeneto AgricolturaAzienda Regionale per i settori Agricolo,Forestale e AgroalimentareViale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293711 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Realizzazione editorialeVeneto AgricolturaCoordinamento editoriale e realizzazione graficaAlessandra Tadiotto, Silvia Ceroni, Federica MazzuccatoSettore Divulgazione Tecnica, Formazione Professionaleed Educazione NaturalisticaVia Roma, 34 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293920 - Fax 049.8293909e-mail: [email protected]

Finito di stampare nel mese di agosto 2010 presso Grafiche Antiga S.p.A. - Crocetta del Montello (TV)

Tabella 6 - Parametri valutati in post-raccolta

VarietàUmidità (%) Produzione (t/ha al 9% di umidità)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle Media INDICE PRODUTTIVOMEDIO

AVENIR 6,9 7,4 2,14 2,66 2,40 93

PR45D01 7,5 7,4 2,18 3,09 2,64 102

PR45D03 7,2 6,9 2,03 2,49 2,26 88

PR45D04 7,0 7,1 2,02 2,72 2,37 92

ALPAGA 7,8 7,8 2,03 3,40 2,72 105

CATALINA 6,5 7,3 1,95 3,22 2,59 100

DKEXMEN 7,0 7,3 2,04 2,85 2,45 95

EXCALIBUR 7,0 7,1 2,34 3,42 2,88 112

EXCEL 6,9 6,9 2,36 3,30 2,83 110

KATABATIC 7,1 6,9 2,10 2,44 2,27 88

MAKILA 7,3 7,4 2,08 2,70 2,39 93

PR46W10 7,0 7,1 2,11 3,07 2,59 100

PULSAR 7,0 7,1 2,47 3,19 2,83 110

TISSOT 6,6 6,9 2,33 3,13 2,73 106

TOCCATA 7,0 7,0 2,22 3,24 2,73 106

MEDIA 7,0 7,2 2,16 2,99 2,58 100

DMS 0,6 0,7 0,4 0,5 − −

CV% 6,3 6,4 13,5 10,8 − −

Figura 3 - Indici produttivi 2010

Tabella 1 - Superfici investite a colza (ha) in Italia anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Regione 2006 2007 2008 2009

EMILIA ROMAGNA 40 423 1.168 2.383

FRIULI 195 60 3.767 6.284

LAZIO 285 1.395 916 4.130

LOMBARDIA 161 1.282 1.808 4.591

PIEMONTE 1.029 1.142 1.299 1.171

TOSCANA 960 918 1.145 1.150

VENETO 142 795 1.504 3.389

ITALIA 3.535 7.065 12.553 24.545

Tabella 2 - Superfici investite a colza (ha) in Veneto anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Provincia 2006 2007 2008 2009

BELLUNO − − − −

PADOVA − 500 506 607

ROVIGO 12 17 260 980

TREVISO 12 12 75 800

VENEZIA 48 97 261 600

VERONA 70 99 150 150

VICENZA − 70 252 252

VENETO 142 795 1.504 3.389

IP Mogliano IP Caorle IP Medio

75

80

85

90

95

100

105

110

115

120

125

130

AVENIR

PR45

D01

PR45

D03

PR45

D04

ALPAGA

CATA

LINA

DKEXM

EN

EXCA

LIBUR

EXCE

LKA

TABATI

C

MAKI

LA

PR46

W10

PULS

AR

TISS

OT

TOCC

ATA

2Report dalla ricerca 3Report dalla ricerca 4Report dalla ricerca

andamento climatico

La valutazione dell’andamento climatico è avvenuta sulla base dell’elaborazione dei dati meteorologici di temperatu-ra massima, minima e piovosità rilevati presso la stazione di Lugugnana (figura 1) per l’azienda Vallevecchia e di Moglia-no Veneto (figura 2) per l’azienda Diana.I valori registrati durante il ciclo colturale del colza sono stati confrontati con la media pluriennale di ciascuna sta-zione. In entrambe le località la piovosità, ad esclusione

dei mesi di ottobre, marzo ed aprile, ha superato in maniera piuttosto considerevole quella pluriennale. Analogo è stato il comportamento per le temperature massima e minima nei due ambienti di prova. La temperatura massima è risultata generalmente inferiore alla media pluriennale, fatta ecce-zione per i mesi di ottobre, novembre ed aprile. Per quanto riguarda la temperatura minima, particolarmente rigidi sono stati i mesi di novembre e febbraio.

Risultati ottenuti

La valutazione agronomico-produttiva ha riguardato i seguenti parametri elencati in ordine di rilevamento:• danni da freddo• fioritura• altezza delle piante• umidità della granella alla raccolta• produzione al 9% di umidità

Nelle tabelle 5 e 6 sono riportati, per ciascuna varietà, i dati rilevati.Non sono stati osservati danni da freddo per cui la loro influenza sulla produzione si può considerare nulla. Per tale ragione non vengono indicati in tabella.La fioritura è stata rilevata a metà aprile, osservando la per-centuale di fiori aperti sull’apice dello stelo fiorale. A parte una varietà, in generale le piante risultavano fiorite per oltre il 50%. L’altezza delle piante è stata ottenuta misurando la distan-za tra il terreno e l’apice, a maturazione completata. Nell’azienda di Caorle, come nella precedente annata, i valori rilevati risultano generalmente più bassi di quelli riscontrati nell’azienda di Mogliano Veneto. Questo si può

Tabella 3 - Materiali in prova

Nome Ditta Tipologia Taglia

AVENIR SIS ibrido semi nano

PR45D01 Pioneer ibrido semi nano

PR45D03 Pioneer ibrido semi nano

PR45D04 Pioneer ibrido semi nano

ALPAGA SIS varietà normale

CATALINA Dekalb varietà normale

DKEXMEN Dekalb ibrido normale

EXCALIBUR Dekalb ibrido normale

EXCEL Dekalb ibrido normale

KATABATIC Maisadour varietà normale

MAKILA Maisadour varietà normale

PR46W10 Pioneer ibrido normale

PULSAR SIS ibrido normale

TISSOT SIS ibrido normale

TOCCATA Maisadour ibrido normale

Tabella 4 - Interventi agronomici

Località Colturaprecedente Semina Concimazione minerale Diserbo Raccolta

Mogliano (TV) Frumento 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (3,5 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Urea (0,7 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Caorle (VE) Mais 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (2 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Nitrato ammonico (2 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Figura 1 - Andamento meteorologico - Caorle (VE)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

Figura 2 - Andamento meteorologico - Mogliano Veneto (TV)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

I campi sperimentali sono stati allestiti presso due aziende gestite da Veneto Agricoltura, l’azienda “Diana” di Boni-siolo di Mogliano Veneto (TV) e l’azienda “Vallevecchia” di Caorle (VE).In ciascuna prova sono stati valutati 15 tipi, di cui 4 semi-nani e 11 a portamento normale (tabella 3). Ognuno di essi è stato coltivato su parcelle lunghe 8,5 m e larghe 2,7 m secondo

la pRova

uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 4 ri-petizioni.La semina è stata effettuata l’ultima decade di settembre con un sesto indicativo di 45 cm x 4,2 cm per tutte le varietà.La raccolta, limitata alle 4 file centrali di ogni parcella, è stata eseguita nella terza decade di giugno. Gli interventi agronomi-ci che hanno interessato le prove sono riassunti nella tabella 4.

spiegare con la diversa tessitura del terreno, tendenzialmen-te più sabbioso nell’azienda Vallevecchia. Le altezze delle varietà semi-nane risultano logicamente ridotte di circa una decina di centimetri rispetto ai materiali a portamento nor-male. Evidente è comunque il notevole ridimensionamento generale della taglia rispetto all’annata precedente.La raccolta è stata effettuata in condizioni climatiche favo-revoli. I valori di umidità media rilevati nei due campi sono nella norma (media 7% a Mogliano Veneto e 7,2% a Caorle).La produzione al 9% di umidità è il parametro più interessan-te ai fini della valutazione di una cultivar. In generale, nelle prove non si sono ottenute rese molto elevate: 2,16 t/ha la produzione media del campo dell’azienda Diana e 2,99 quella del campo di Caorle. Osservando l’andamento degli indici produttivi (figura 3) è comunque possibile individuare quali varietà più produttive EXCALIBUR, EXCEL, PULSAR, TISSOT, TOCCATA e ALPAGA (per quest’ultima varietà si può rilevare una discreta variabilità di comportamento nei due ambienti di prova). Le stesse varietà avevano dimostrato mediamen-te buone performance produttive anche nella precedente annata.

Tabella 5 - Parametri valutati in pre-raccolta

VarietàFioritura Altezza (cm)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle

AVENIR 2 3 156 141

PR45D01 4 4 144 130

PR45D03 3 3 148 128

PR45D04 3 3 150 131

MEDIA 3 3 150 132

DMS - - 5,2 9,6

CV% - - 2,3 4,8

ALPAGA 3 4 157 141

CATALINA 4 4 150 131

DKEXMEN 3 4 164 139

EXCALIBUR 4 4 150 144

EXCEL 4 4 175 147

KATABATIC 4 4 165 139

MAKILA 3 4 159 128

PR46W10 4 4 165 141

PULSAR 4 4 174 142

TISSOT 4 4 165 143

TOCCATA 4 4 177 149

MEDIA 4 4 164 140

DMS - - 8,1 9,6

CV% - - 3,5 4,8

Fioritura: 1 = piante fiorite (apice dello stelo fiorale presentante tutti i fiori aperti) inferiori al 15%; 2 = piante fiorite tra il 25% e il 50%; 3 = piante fiorite tra il 50% e il 75%; 4 = piante fiorite tra il 75% e il 100%

Piovosità (mm) Piovosità media 1992-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1992-2008/2009 (°C) T° massima media 1992-2008/2009 (°C)

250

200

150

100

50

0

Piov

osità

(mm

)

30

25

20

15

10

5

0

-5

-10

Tem

pera

tura

(°C)

set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10

Piovosità (mm) Piovosità media 1998-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1998-2008/2009 (°C) T° massima media 1998-2008/2009 (°C)

250

200

150

100

50

0

Piov

osità

(mm

)

30

25

20

15

10

5

0

-5

-10

Tem

pera

tura

(°C)

set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10

2Report dalla ricerca 3Report dalla ricerca 4Report dalla ricerca

andamento climatico

La valutazione dell’andamento climatico è avvenuta sulla base dell’elaborazione dei dati meteorologici di temperatu-ra massima, minima e piovosità rilevati presso la stazione di Lugugnana (figura 1) per l’azienda Vallevecchia e di Moglia-no Veneto (figura 2) per l’azienda Diana.I valori registrati durante il ciclo colturale del colza sono stati confrontati con la media pluriennale di ciascuna sta-zione. In entrambe le località la piovosità, ad esclusione

dei mesi di ottobre, marzo ed aprile, ha superato in maniera piuttosto considerevole quella pluriennale. Analogo è stato il comportamento per le temperature massima e minima nei due ambienti di prova. La temperatura massima è risultata generalmente inferiore alla media pluriennale, fatta ecce-zione per i mesi di ottobre, novembre ed aprile. Per quanto riguarda la temperatura minima, particolarmente rigidi sono stati i mesi di novembre e febbraio.

Risultati ottenuti

La valutazione agronomico-produttiva ha riguardato i seguenti parametri elencati in ordine di rilevamento:• danni da freddo• fioritura• altezza delle piante• umidità della granella alla raccolta• produzione al 9% di umidità

Nelle tabelle 5 e 6 sono riportati, per ciascuna varietà, i dati rilevati.Non sono stati osservati danni da freddo per cui la loro influenza sulla produzione si può considerare nulla. Per tale ragione non vengono indicati in tabella.La fioritura è stata rilevata a metà aprile, osservando la per-centuale di fiori aperti sull’apice dello stelo fiorale. A parte una varietà, in generale le piante risultavano fiorite per oltre il 50%. L’altezza delle piante è stata ottenuta misurando la distan-za tra il terreno e l’apice, a maturazione completata. Nell’azienda di Caorle, come nella precedente annata, i valori rilevati risultano generalmente più bassi di quelli riscontrati nell’azienda di Mogliano Veneto. Questo si può

Tabella 3 - Materiali in prova

Nome Ditta Tipologia Taglia

AVENIR SIS ibrido semi nano

PR45D01 Pioneer ibrido semi nano

PR45D03 Pioneer ibrido semi nano

PR45D04 Pioneer ibrido semi nano

ALPAGA SIS varietà normale

CATALINA Dekalb varietà normale

DKEXMEN Dekalb ibrido normale

EXCALIBUR Dekalb ibrido normale

EXCEL Dekalb ibrido normale

KATABATIC Maisadour varietà normale

MAKILA Maisadour varietà normale

PR46W10 Pioneer ibrido normale

PULSAR SIS ibrido normale

TISSOT SIS ibrido normale

TOCCATA Maisadour ibrido normale

Tabella 4 - Interventi agronomici

Località Colturaprecedente Semina Concimazione minerale Diserbo Raccolta

Mogliano (TV) Frumento 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (3,5 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Urea (0,7 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Caorle (VE) Mais 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (2 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Nitrato ammonico (2 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Figura 1 - Andamento meteorologico - Caorle (VE)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

Figura 2 - Andamento meteorologico - Mogliano Veneto (TV)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

I campi sperimentali sono stati allestiti presso due aziende gestite da Veneto Agricoltura, l’azienda “Diana” di Boni-siolo di Mogliano Veneto (TV) e l’azienda “Vallevecchia” di Caorle (VE).In ciascuna prova sono stati valutati 15 tipi, di cui 4 semi-nani e 11 a portamento normale (tabella 3). Ognuno di essi è stato coltivato su parcelle lunghe 8,5 m e larghe 2,7 m secondo

la pRova

uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 4 ri-petizioni.La semina è stata effettuata l’ultima decade di settembre con un sesto indicativo di 45 cm x 4,2 cm per tutte le varietà.La raccolta, limitata alle 4 file centrali di ogni parcella, è stata eseguita nella terza decade di giugno. Gli interventi agronomi-ci che hanno interessato le prove sono riassunti nella tabella 4.

spiegare con la diversa tessitura del terreno, tendenzialmen-te più sabbioso nell’azienda Vallevecchia. Le altezze delle varietà semi-nane risultano logicamente ridotte di circa una decina di centimetri rispetto ai materiali a portamento nor-male. Evidente è comunque il notevole ridimensionamento generale della taglia rispetto all’annata precedente.La raccolta è stata effettuata in condizioni climatiche favo-revoli. I valori di umidità media rilevati nei due campi sono nella norma (media 7% a Mogliano Veneto e 7,2% a Caorle).La produzione al 9% di umidità è il parametro più interessan-te ai fini della valutazione di una cultivar. In generale, nelle prove non si sono ottenute rese molto elevate: 2,16 t/ha la produzione media del campo dell’azienda Diana e 2,99 quella del campo di Caorle. Osservando l’andamento degli indici produttivi (figura 3) è comunque possibile individuare quali varietà più produttive EXCALIBUR, EXCEL, PULSAR, TISSOT, TOCCATA e ALPAGA (per quest’ultima varietà si può rilevare una discreta variabilità di comportamento nei due ambienti di prova). Le stesse varietà avevano dimostrato mediamen-te buone performance produttive anche nella precedente annata.

Tabella 5 - Parametri valutati in pre-raccolta

VarietàFioritura Altezza (cm)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle

AVENIR 2 3 156 141

PR45D01 4 4 144 130

PR45D03 3 3 148 128

PR45D04 3 3 150 131

MEDIA 3 3 150 132

DMS - - 5,2 9,6

CV% - - 2,3 4,8

ALPAGA 3 4 157 141

CATALINA 4 4 150 131

DKEXMEN 3 4 164 139

EXCALIBUR 4 4 150 144

EXCEL 4 4 175 147

KATABATIC 4 4 165 139

MAKILA 3 4 159 128

PR46W10 4 4 165 141

PULSAR 4 4 174 142

TISSOT 4 4 165 143

TOCCATA 4 4 177 149

MEDIA 4 4 164 140

DMS - - 8,1 9,6

CV% - - 3,5 4,8

Fioritura: 1 = piante fiorite (apice dello stelo fiorale presentante tutti i fiori aperti) inferiori al 15%; 2 = piante fiorite tra il 25% e il 50%; 3 = piante fiorite tra il 50% e il 75%; 4 = piante fiorite tra il 75% e il 100%

Piovosità (mm) Piovosità media 1992-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1992-2008/2009 (°C) T° massima media 1992-2008/2009 (°C)

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Piovosità (mm) Piovosità media 1998-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1998-2008/2009 (°C) T° massima media 1998-2008/2009 (°C)

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2Report dalla ricerca 3Report dalla ricerca 4Report dalla ricerca

andamento climatico

La valutazione dell’andamento climatico è avvenuta sulla base dell’elaborazione dei dati meteorologici di temperatu-ra massima, minima e piovosità rilevati presso la stazione di Lugugnana (figura 1) per l’azienda Vallevecchia e di Moglia-no Veneto (figura 2) per l’azienda Diana.I valori registrati durante il ciclo colturale del colza sono stati confrontati con la media pluriennale di ciascuna sta-zione. In entrambe le località la piovosità, ad esclusione

dei mesi di ottobre, marzo ed aprile, ha superato in maniera piuttosto considerevole quella pluriennale. Analogo è stato il comportamento per le temperature massima e minima nei due ambienti di prova. La temperatura massima è risultata generalmente inferiore alla media pluriennale, fatta ecce-zione per i mesi di ottobre, novembre ed aprile. Per quanto riguarda la temperatura minima, particolarmente rigidi sono stati i mesi di novembre e febbraio.

Risultati ottenuti

La valutazione agronomico-produttiva ha riguardato i seguenti parametri elencati in ordine di rilevamento:• danni da freddo• fioritura• altezza delle piante• umidità della granella alla raccolta• produzione al 9% di umidità

Nelle tabelle 5 e 6 sono riportati, per ciascuna varietà, i dati rilevati.Non sono stati osservati danni da freddo per cui la loro influenza sulla produzione si può considerare nulla. Per tale ragione non vengono indicati in tabella.La fioritura è stata rilevata a metà aprile, osservando la per-centuale di fiori aperti sull’apice dello stelo fiorale. A parte una varietà, in generale le piante risultavano fiorite per oltre il 50%. L’altezza delle piante è stata ottenuta misurando la distan-za tra il terreno e l’apice, a maturazione completata. Nell’azienda di Caorle, come nella precedente annata, i valori rilevati risultano generalmente più bassi di quelli riscontrati nell’azienda di Mogliano Veneto. Questo si può

Tabella 3 - Materiali in prova

Nome Ditta Tipologia Taglia

AVENIR SIS ibrido semi nano

PR45D01 Pioneer ibrido semi nano

PR45D03 Pioneer ibrido semi nano

PR45D04 Pioneer ibrido semi nano

ALPAGA SIS varietà normale

CATALINA Dekalb varietà normale

DKEXMEN Dekalb ibrido normale

EXCALIBUR Dekalb ibrido normale

EXCEL Dekalb ibrido normale

KATABATIC Maisadour varietà normale

MAKILA Maisadour varietà normale

PR46W10 Pioneer ibrido normale

PULSAR SIS ibrido normale

TISSOT SIS ibrido normale

TOCCATA Maisadour ibrido normale

Tabella 4 - Interventi agronomici

Località Colturaprecedente Semina Concimazione minerale Diserbo Raccolta

Mogliano (TV) Frumento 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (3,5 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Urea (0,7 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Caorle (VE) Mais 26/09/09

• Presemina: NPK 8-24-24 (2 q/ha)• Copertura:• - 1° intervento: Solfato ammonico (2 q/ha)• - 2° intervento: Nitrato ammonico (2 q/ha)

• Pre-emergenza:- Metazachlor (2 l/ha di prodotto - commerciale)

24/06/10

Figura 1 - Andamento meteorologico - Caorle (VE)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

Figura 2 - Andamento meteorologico - Mogliano Veneto (TV)

Fonte: ns. elaborazione su dati ARPAV

I campi sperimentali sono stati allestiti presso due aziende gestite da Veneto Agricoltura, l’azienda “Diana” di Boni-siolo di Mogliano Veneto (TV) e l’azienda “Vallevecchia” di Caorle (VE).In ciascuna prova sono stati valutati 15 tipi, di cui 4 semi-nani e 11 a portamento normale (tabella 3). Ognuno di essi è stato coltivato su parcelle lunghe 8,5 m e larghe 2,7 m secondo

la pRova

uno schema sperimentale a blocchi randomizzati con 4 ri-petizioni.La semina è stata effettuata l’ultima decade di settembre con un sesto indicativo di 45 cm x 4,2 cm per tutte le varietà.La raccolta, limitata alle 4 file centrali di ogni parcella, è stata eseguita nella terza decade di giugno. Gli interventi agronomi-ci che hanno interessato le prove sono riassunti nella tabella 4.

spiegare con la diversa tessitura del terreno, tendenzialmen-te più sabbioso nell’azienda Vallevecchia. Le altezze delle varietà semi-nane risultano logicamente ridotte di circa una decina di centimetri rispetto ai materiali a portamento nor-male. Evidente è comunque il notevole ridimensionamento generale della taglia rispetto all’annata precedente.La raccolta è stata effettuata in condizioni climatiche favo-revoli. I valori di umidità media rilevati nei due campi sono nella norma (media 7% a Mogliano Veneto e 7,2% a Caorle).La produzione al 9% di umidità è il parametro più interessan-te ai fini della valutazione di una cultivar. In generale, nelle prove non si sono ottenute rese molto elevate: 2,16 t/ha la produzione media del campo dell’azienda Diana e 2,99 quella del campo di Caorle. Osservando l’andamento degli indici produttivi (figura 3) è comunque possibile individuare quali varietà più produttive EXCALIBUR, EXCEL, PULSAR, TISSOT, TOCCATA e ALPAGA (per quest’ultima varietà si può rilevare una discreta variabilità di comportamento nei due ambienti di prova). Le stesse varietà avevano dimostrato mediamen-te buone performance produttive anche nella precedente annata.

Tabella 5 - Parametri valutati in pre-raccolta

VarietàFioritura Altezza (cm)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle

AVENIR 2 3 156 141

PR45D01 4 4 144 130

PR45D03 3 3 148 128

PR45D04 3 3 150 131

MEDIA 3 3 150 132

DMS - - 5,2 9,6

CV% - - 2,3 4,8

ALPAGA 3 4 157 141

CATALINA 4 4 150 131

DKEXMEN 3 4 164 139

EXCALIBUR 4 4 150 144

EXCEL 4 4 175 147

KATABATIC 4 4 165 139

MAKILA 3 4 159 128

PR46W10 4 4 165 141

PULSAR 4 4 174 142

TISSOT 4 4 165 143

TOCCATA 4 4 177 149

MEDIA 4 4 164 140

DMS - - 8,1 9,6

CV% - - 3,5 4,8

Fioritura: 1 = piante fiorite (apice dello stelo fiorale presentante tutti i fiori aperti) inferiori al 15%; 2 = piante fiorite tra il 25% e il 50%; 3 = piante fiorite tra il 50% e il 75%; 4 = piante fiorite tra il 75% e il 100%

Piovosità (mm) Piovosità media 1992-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1992-2008/2009 (°C) T° massima media 1992-2008/2009 (°C)

250

200

150

100

50

0

Piov

osità

(mm

)

30

25

20

15

10

5

0

-5

-10

Tem

pera

tura

(°C)

set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10

Piovosità (mm) Piovosità media 1998-2008/2009 (mm) T minima (°C) T massima (°C) T° minima media 1998-2008/2009 (°C) T° massima media 1998-2008/2009 (°C)

250

200

150

100

50

0

Piov

osità

(mm

)

30

25

20

15

10

5

0

-5

-10

Tem

pera

tura

(°C)

set-09 ott-09 nov-09 dic-09 gen-10 feb-10 mar-10 apr-10 mag-10 giu-10

colzaconfronto varietale 2010

Negli ultimi anni in Italia e in Veneto si è osservata una progressiva diffusione della coltivazione di col-za. A livello nazionale, infatti, le superfici sono passate dai 3.500 ha del 2006 ai circa 24.500 ha del 2009 (tabella 1).Attualmente la nostra regione si colloca al quarto posto in termini di superfici complessive coltivate, preceduta dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia e dal Lazio. Tra le province venete Rovigo, Treviso, Padova e Venezia sono quelle che presentano le maggiori super-fici investite a colza (tabella 2).Questa rapida diffusione sul territorio si giustifica con la possibilità, sostenuta anche dalla politica agri-cola europea, di utilizzare l’olio di colza per scopi energetici. L’olio infatti, che fino a poco tempo fa veniva usato prevalentemente per scopi alimentari, può essere impiegato come combustibile in motori diesel o direttamente o come biodiesel (dopo aver subito un processo di trasformazione industriale co-nosciuto come transesterificazione). La coltura risulta anche interessante come alternativa ai cereali autunno-vernini con il vantaggio rispet-to a questi di una trebbiatura più precoce che consente di anticipare un eventuale secondo raccolto. Il reddito netto, dati i contenuti costi colturali e la buona p.l.v., è molto spesso comparabile anche con le colture primaverili estive, dove queste non raggiungano livelli produttivi particolarmente rilevanti.Considerato quindi il recente interesse per questa coltura, Veneto Agricoltura ha allestito per il secondo anno, in collaborazione con l’ERSA del Friuli Venezia Giulia, una sperimentazione di confronto varietale sul colza, di cui in questa scheda si descrivono i risultati ottenuti.Presso l’azienda Vallevecchia di Veneto Agricoltura è inoltre completata e visibile una filiera corta per l’ottenimento e l’utilizzo dell’olio di colza (coltivazione, spremitura, utilizzo dell’olio grezzo su due trattori aziendali).

colture energetiche

Report dalla ricerca6Report dalla ricerca5Report dalla ricerca

Pubblicazione finanziata dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Attività di collaudo dell’innovazione, divulgazione e informazione”(art. 5 L.R. n. 32 del 9 agosto 1999)

AutoreSerenella Spolon - Veneto Agricoltura

Hanno collaborato alla realizzazione delle prove:Carlo Cappellari, Giuseppe Crocetta, Giulia Florio e Serenella Spolon - Veneto Agricoltura

Per eventuali approfondimenti contattareVeneto Agricoltura - Legnaro (PD)Settore Ricerca AgrariaTel. 049.8293901/8293714 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Si desidera ringraziareL’ERSA per la collaborazione e la fornitura delle sementil’ARPAV per i dati meteorologiciIl personale delle aziende pilota e dimostrative Diana e Vallevecchia di Veneto Agricoltura

Pubblicazione edita daVeneto AgricolturaAzienda Regionale per i settori Agricolo,Forestale e AgroalimentareViale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293711 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Realizzazione editorialeVeneto AgricolturaCoordinamento editoriale e realizzazione graficaAlessandra Tadiotto, Silvia Ceroni, Federica MazzuccatoSettore Divulgazione Tecnica, Formazione Professionaleed Educazione NaturalisticaVia Roma, 34 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293920 - Fax 049.8293909e-mail: [email protected]

Finito di stampare nel mese di agosto 2010 presso Xxxxx

Tabella 6 - Parametri valutati in post-raccolta

VarietàUmidità (%) Produzione (t/ha al 9% di umidità)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle Media INDICE PRODUTTIVOMEDIO

AVENIR 6,9 7,4 2,14 2,66 2,40 93

PR45D01 7,5 7,4 2,18 3,09 2,64 102

PR45D03 7,2 6,9 2,03 2,49 2,26 88

PR45D04 7,0 7,1 2,02 2,72 2,37 92

ALPAGA 7,8 7,8 2,03 3,40 2,72 105

CATALINA 6,5 7,3 1,95 3,22 2,59 100

DKEXMEN 7,0 7,3 2,04 2,85 2,45 95

EXCALIBUR 7,0 7,1 2,34 3,42 2,88 112

EXCEL 6,9 6,9 2,36 3,30 2,83 110

KATABATIC 7,1 6,9 2,10 2,44 2,27 88

MAKILA 7,3 7,4 2,08 2,70 2,39 93

PR46W10 7,0 7,1 2,11 3,07 2,59 100

PULSAR 7,0 7,1 2,47 3,19 2,83 110

TISSOT 6,6 6,9 2,33 3,13 2,73 106

TOCCATA 7,0 7,0 2,22 3,24 2,73 106

MEDIA 7,0 7,2 2,16 2,99 2,58 100

DMS 0,6 0,7 0,4 0,5 − −

CV% 6,3 6,4 13,5 10,8 − −

Figura 3 - Indici produttivi 2010

Tabella 1 - Superfici investite a colza (ha) in Italia anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Regione 2006 2007 2008 2009

EMILIA ROMAGNA 40 423 1.168 2.383

FRIULI 195 60 3.767 6.284

LAZIO 285 1.395 916 4.130

LOMBARDIA 161 1.282 1.808 4.591

PIEMONTE 1.029 1.142 1.299 1.171

TOSCANA 960 918 1.145 1.150

VENETO 142 795 1.504 3.389

ITALIA 3.535 7.065 12.553 24.545

Tabella 2 - Superfici investite a colza (ha) in Veneto anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Provincia 2006 2007 2008 2009

BELLUNO − − − −

PADOVA 500 506 607

ROVIGO 12 17 260 980

TREVISO 12 12 75 800

VENEZIA 48 97 261 600

VERONA 70 99 150 150

VICENZA − 70 252 252

VENETO 142 795 1.504 3.389

IP Mogliano IP Caorle IP Medio

75

80

85

90

95

100

105

110

115

120

125

130

AVENIR

PR45

D01

PR45

D03

PR45

D04

ALPAGA

CATA

LINA

DKEXM

EN

EXCA

LIBUR

EXCE

LKA

TABATI

C

MAKI

LA

PR46

W10

PULS

AR

TISS

OT

TOCC

ATA

colzaconfronto varietale 2010

Negli ultimi anni in Italia e in Veneto si è osservata una progressiva diffusione della coltivazione di col-za. A livello nazionale, infatti, le superfici sono passate dai 3.500 ha del 2006 ai circa 24.500 ha del 2009 (tabella 1).Attualmente la nostra regione si colloca al quarto posto in termini di superfici complessive coltivate, preceduta dal Friuli Venezia Giulia, dalla Lombardia e dal Lazio. Tra le province venete Rovigo, Treviso, Padova e Venezia sono quelle che presentano le maggiori super-fici investite a colza (tabella 2).Questa rapida diffusione sul territorio si giustifica con la possibilità, sostenuta anche dalla politica agri-cola europea, di utilizzare l’olio di colza per scopi energetici. L’olio infatti, che fino a poco tempo fa veniva usato prevalentemente per scopi alimentari, può essere impiegato come combustibile in motori diesel o direttamente o come biodiesel (dopo aver subito un processo di trasformazione industriale co-nosciuto come transesterificazione). La coltura risulta anche interessante come alternativa ai cereali autunno-vernini con il vantaggio rispet-to a questi di una trebbiatura più precoce che consente di anticipare un eventuale secondo raccolto. Il reddito netto, dati i contenuti costi colturali e la buona p.l.v., è molto spesso comparabile anche con le colture primaverili-estive, dove queste non raggiungano livelli produttivi particolarmente rilevanti.Considerato quindi il recente interesse per questa coltura, Veneto Agricoltura ha allestito per il secondo anno, in collaborazione con l’ERSA del Friuli Venezia Giulia, una sperimentazione di confronto varietale sul colza, di cui in questa scheda si descrivono i risultati ottenuti.Presso l’azienda Vallevecchia di Veneto Agricoltura è inoltre completata e visibile una filiera corta per l’ottenimento e l’utilizzo dell’olio di colza (coltivazione, spremitura, utilizzo dell’olio grezzo su due trattori aziendali).

colture energetiche

Report dalla ricerca6Report dalla ricerca5Report dalla ricerca

Pubblicazione finanziata dalla Regione Veneto nell’ambito del progetto “Attività di collaudo dell’innovazione, divulgazione e informazione”(art. 5 L.R. n. 32 del 9 agosto 1999)

AutoreSerenella Spolon - Veneto Agricoltura

Hanno collaborato alla realizzazione delle prove:Carlo Cappellari, Giuseppe Crocetta, Giulia Florio e Serenella Spolon - Veneto Agricoltura

Per eventuali approfondimenti contattareVeneto Agricoltura - Legnaro (PD)Settore Ricerca AgrariaTel. 049.8293901/8293714 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Si desidera ringraziareL’ERSA per la collaborazione e la fornitura delle sementil’ARPAV per i dati meteorologiciIl personale delle aziende pilota e dimostrative Diana e Vallevecchia di Veneto Agricoltura

Pubblicazione edita daVeneto AgricolturaAzienda Regionale per i settori Agricolo,Forestale e AgroalimentareViale dell’Università, 14 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293711 - Fax 049.8293815e-mail: [email protected]

Realizzazione editorialeVeneto AgricolturaCoordinamento editoriale e realizzazione graficaAlessandra Tadiotto, Silvia Ceroni, Federica MazzuccatoSettore Divulgazione Tecnica, Formazione Professionaleed Educazione NaturalisticaVia Roma, 34 - 35020 Legnaro (Pd)Tel. 049.8293920 - Fax 049.8293909e-mail: [email protected]

Finito di stampare nel mese di agosto 2010 presso Grafiche Antiga S.p.A. - Crocetta del Montello (TV)

Tabella 6 - Parametri valutati in post-raccolta

VarietàUmidità (%) Produzione (t/ha al 9% di umidità)

Mogliano Caorle Mogliano Caorle Media INDICE PRODUTTIVOMEDIO

AVENIR 6,9 7,4 2,14 2,66 2,40 93

PR45D01 7,5 7,4 2,18 3,09 2,64 102

PR45D03 7,2 6,9 2,03 2,49 2,26 88

PR45D04 7,0 7,1 2,02 2,72 2,37 92

ALPAGA 7,8 7,8 2,03 3,40 2,72 105

CATALINA 6,5 7,3 1,95 3,22 2,59 100

DKEXMEN 7,0 7,3 2,04 2,85 2,45 95

EXCALIBUR 7,0 7,1 2,34 3,42 2,88 112

EXCEL 6,9 6,9 2,36 3,30 2,83 110

KATABATIC 7,1 6,9 2,10 2,44 2,27 88

MAKILA 7,3 7,4 2,08 2,70 2,39 93

PR46W10 7,0 7,1 2,11 3,07 2,59 100

PULSAR 7,0 7,1 2,47 3,19 2,83 110

TISSOT 6,6 6,9 2,33 3,13 2,73 106

TOCCATA 7,0 7,0 2,22 3,24 2,73 106

MEDIA 7,0 7,2 2,16 2,99 2,58 100

DMS 0,6 0,7 0,4 0,5 − −

CV% 6,3 6,4 13,5 10,8 − −

Figura 3 - Indici produttivi 2010

Tabella 1 - Superfici investite a colza (ha) in Italia anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Regione 2006 2007 2008 2009

EMILIA ROMAGNA 40 423 1.168 2.383

FRIULI 195 60 3.767 6.284

LAZIO 285 1.395 916 4.130

LOMBARDIA 161 1.282 1.808 4.591

PIEMONTE 1.029 1.142 1.299 1.171

TOSCANA 960 918 1.145 1.150

VENETO 142 795 1.504 3.389

ITALIA 3.535 7.065 12.553 24.545

Tabella 2 - Superfici investite a colza (ha) in Veneto anni 2006-2009 (dati ISTAT)

Provincia 2006 2007 2008 2009

BELLUNO − − − −

PADOVA − 500 506 607

ROVIGO 12 17 260 980

TREVISO 12 12 75 800

VENEZIA 48 97 261 600

VERONA 70 99 150 150

VICENZA − 70 252 252

VENETO 142 795 1.504 3.389

IP Mogliano IP Caorle IP Medio

75

80

85

90

95

100

105

110

115

120

125

130

AVENIR

PR45

D01

PR45

D03

PR45

D04

ALPAGA

CATA

LINA

DKEXM

EN

EXCA

LIBUR

EXCE

LKA

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C

MAKI

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PULS

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