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Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale 1 Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale Relazione Annuale Commissione Paritetica Docenti-Studenti (CPDS) Anno 2016

Relazione Annuale ommissione Paritetia Doenti … di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale 4 Parte III Analisi dei punti previsti dalla scheda

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Dipartimento di Scienze della Formazione, Scienze Umane e della Comunicazione Interculturale

Relazione Annuale Commissione Paritetica Docenti-Studenti

(CPDS) Anno 2016

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Parte I – Premessa: composizione e funzioni La composizione e le funzioni della Commissione paritetica docenti studenti (CPDS) di ogni Dipartimento dell’Università di Siena sono disciplinate dall’art. 16 dello Statuto, e dall’art. 14 del Regolamento Didattico d’Ateneo. COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE PARITETICA DOCENTI STUDENTI NOME E COGNOME CORSO DI STUDI

Coordinatore CPDS Anne Schoysman

Docenti Claudio Melacarne Corso di laurea magistrale in Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni (LM-85)

Carlo Orefice (delegato del Presidente del CdL)

Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19)

Anne Schoysman (delegata del Presidente del CdL)

Corso di laurea triennale in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa (L-11)

Studenti Noemi Sbietti Corso di laurea magistrale in Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni (LM-85)

Domenico Saettella Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19)

Petra Vangelisti Corso di laurea triennale in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa (L-11)

La CPDS è stata istituita in data 21 novembre 2013 con Delibera del Consiglio di Dipartimento e successivamente

modificata, in data 08/01/2014, tramite la disposizione n.1/2014 del Direttore del Dipartimento.

L’attuale composizione è stata nominata, per quanto riguarda la componente docente, tramite disposizione del

Direttore di Dipartimento.

La componente studente è stata nominata, nelle persone di Noemi Sbietti e Domenico Saettella con D.R. 1717/2016

prot. 45652 del 2/12/2016, mentre la studentessa Petra Vangelisti è stata nominata dal Consiglio Studentesco

riunitosi in data 19/12/2016.

La CPDS si è riunita il 20 Dicembre 2016.

Breve sintesi dei lavori svolti in ciascuna delle sedute della Commissione paritetica (argomenti trattati, eventuali

presenze di gruppi di lavoro/sottocommissioni e relative funzioni svolte).

In apertura di seduta si provvede all’elezione del coordinatore della Commissione Paritetica. Risulta eletta la prof.sa

Anne Schoysman. Quindi si passa all’analisi dell’offerta formativa e della didattica, al fine di elaborare la Relazione

finale specificando proposte dirette al miglioramento della qualità e dell’efficacia dei corsi di studio delle strutture

didattiche di riferimento.

Eventuale indirizzo internet nel quale vengono pubblicati i verbali delle riunioni:

http://www.dsfuci.unisi.it/it/la-direzione/commissione-paritetica-docenti-studenti

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Parte II: descrizione dell'offerta didattica di riferimento della Commissione Paritetica e individuazione dei corsi di studio da valutare nella Relazione annuale.

A DENOMINAZIONE TUTTI CORSI STUDIO DIP.TO TITOLARE ( I, II e III livello)

B CLASSE E DENOMINAZIONE CORSI DI STUDIO DIP.TO (TITOLARE) DA VALUTARE (I e II livello)

Corso di laurea triennale in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa (L-11)

Corso di laurea triennale in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa (L-11)

Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19)

Corso di laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione (L-19)

Corso di laurea magistrale in Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni (LM-85)

Corso di laurea magistrale in Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni (LM-85)

Master Sviluppo e Internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (Master Executive)

Storia e Design del gioiello (Master Executive)

Corsi di Formazione *Philosophy for children and for community e sviluppo del pensiero critico *ADHD: il bambino iperattivo in classe. Problemi di attenzione e iperattività a scuola *L’argomentazione: le strategie per argomentare e spiegare efficacemente *Project management a scuola: intercettare e reperire fondi *La scuola come comunità di apprendimento: metodologie attive in aula *Grammatica e pratica dell’italiano a scuola *BES e DSA a scuola: interventi didattici e metodologici *Generazioni a confronto: nuove sfide e nuove opportunità per la scuola *Interpretare dati invalsi *Promuovere il benessere e la salute a scuola *Pratiche teatrali applicate all’insegnamento

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Parte III Analisi dei punti previsti dalla scheda per la relazione annuale per le CPDS di cui all'All. V del documento ANVUR-AVA “Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento del Sistema Universitario Italiano” Prima di procedere alla formulazione di analisi critiche di quanto esistente e di possibili proposte di miglioramento per ognuno dei tre Corsi di Laurea di cui è titolare il DSFUCI, la Commissione sottolinea che, durante il 2016, il DSFUCI ha inteso proseguire sulla linea del doppio obiettivo generale che si era prefissato sin dalla sua creazione nel 2012-13, così come evidenziato nella Relazione annuale della Commissione Paritetica DS 2015:

si è coltivata in particolare la filiera della formazione di laureati in lingue straniere in grado di supportare l’internazionalizzazione delle PMI;

si è curata l’area dei professionisti dell’educazione e della formazione nell’ambito dei servizi alla prima infanzia, dell’educazione sociale e dello sviluppo organizzativo; quest'ultimo aspetto è stato coltivato anche con l’attivazione del corso di laurea magistrale in “Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni”.

Durante l’a.a. 2015-16 sono dunque state monitorate e promosse trasversalmente, per i tre corsi di laurea di cui è titolare il DSFUCI, le aree di intervento sistematico sull'offerta formativa identificate nella relazione della CPDS 2015 in relazione alla partecipazione all’attività didattica e a quella di governance degli studenti di Scienze dell’Educazione e della formazione e di Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa nell’ambito delle lauree, e degli studenti di Scienze per la formazione e la consulenza pedagogica nelle organizzazioni e di Storia e filosofia nell’ambito delle lauree magistrali, ossia:

1. l’allineamento dei programmi di insegnamento con gli sbocchi professionali dei corsi di studio (riscrittura dei syllabi, strutturazione degli insegnamenti – suddivisi tra lezioni frontali e attività seminariale oppure lettorati di lingua, pesatura del numero e qualità dei testi richiesti dai docenti per sostenere le prove di esame);

2. il miglioramento della didattica universitaria (organizzazione di 5 workshop di formazione dedicati ai docenti universitari, messa a regime di nuovi spazi di lavoro e di studio aperti agli studenti e alle categorie economiche dove sviluppare progetti partecipati tra mondo del lavoro e Università - Campus Lab, installazione di 7 LIM per aumentare l’interattività e la didattica partecipata);

3. l’iniziativa di formazione dello “studente-ricercatore”, ossia la creazione di condizioni per incentivare la ricerca di gruppo degli studenti su argomenti direttamente legati ai programmi dei corsi Curriculari; questa iniziativa, che coinvolge studenti sia dell’area ‘Lingue’, sia dell’area ‘Formazione’, si è concretizzata in alcuni pomeriggio di presentazione delle ricerche effettuate, commentate in gruppo;

4. l’ampliamento dell’offerta didattica istituzionale con attività di supporto all’occupabilità (workshop per sostenere l’acquisizione delle cosiddette ‘soft skills’, seminari e convegni con esponenti del mondo del lavoro);

5. il potenziamento della consultazione con le parti sociali (coinvolgimento delle categorie economiche nella progettazione dei CdS, attivazione di corsi di lingua e cultura cinese con il contributo della Camera di Commercio di Arezzo, istituzione di un Master in “Sviluppo e internazionalizzazione delle PMI”);

6. l’incremento delle attività, spesso congiunte, di orientamento e terza missione, nel territorio aretino e regionale: - organizzazione di giornate di orientamento (Notte dei ricercatori - settembre, Università Aperta -

febbraio) - organizzazione di eventi di alta divulgazione (Giornata Europea delle Lingue - settembre, Convegno

internazionale sull’educazione degli adulti, marzo, Convegno “Chiedo scusa se voglio far carriera”, marzo);

- organizzazione di giornate di studio e seminari aperti con un coinvolgimento attivo degli studenti e della cittadinanza (Festa della Toscana - febbraio; ‘Lezioni in città’ in gennaio-marzo , ‘Europa per i giovani’ - maggio);

- collaborazione con la sezione Soci-Arezzo di Unicoop Firenze e con diverse librerie presenti nella città di Arezzo.

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Durante l'ultimo anno, i tre corsi di laurea, i cui dati rispettivi saranno analizzati infra, hanno confermato la netta tendenza all'aumento delle immatricolazioni che caratterizza ormai da anni il DSFUCI (ved. Fig. 1) nonché l'elevato gradimento dell'offerta formativa da parte degli studenti e l'interesse delle parti sociali interessate.

Fig. 1

Pur non appartenendo al DSFUCI, vale la pena ricordare il Corso di laurea magistrale in “Storia e filosofia” (interclasse LM-78 & LM-84), presente ad Arezzo con il curriculum “Pratiche del sapere e della cittadinanza”, che va ad ampliare l’offerta formativa nel territorio. Il DSFUCI si è altresì impegnato nel TFA (classi A036 e A037) e nel Corso di abilitazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di Sostegno agli alunni con disabilità. La CP passa successivamente all'analisi dei tre corsi di laurea valutabili, facendo presente che le iniziative e attività di Dipartimento, trasversali a tutti e tre i CdL (in particolare per il quadro F), sono state descritte in modo più articolato nella scheda relativa al primo corso di laurea preso in esame (L-11), e ricordate in modo più sintetico nelle schede relative ai CdL L-19 e LM-85.

189 194 219

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Sum of 2012-13 Sum of 2013-14 Sum of 2014-15 Sum of 2015-16

DSFUCI

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CLASSE L-11 CORSO DI LAUREA Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa

A. Funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo

Prima di iniziare i lavori per la relazione sul CdL L-11, la Commissione Paritetica si rallegra dell’ingresso in Commissione di uno studente appartenente al CdL. In effetti, nella relazione precedente la CP aveva lamentato la poca partecipazione degli studenti di Lingue agli Organi. Si aggiunge che, per quest’anno, altri studenti del CdL in Lingue si sono anche candidati alle elezioni per gli Organi collegiali (Consiglio di Dipartimento e Comitato per la didattica).

La Commissione ha esaminato i seguenti aspetti:

a) funzioni e competenze che ogni corso di studio propone descritte nel RAD/SUA‐CdS (A.2.a.) che risultano ancora attuali rispetto alle prospettive occupazionali (Alma Laurea: domanda 3): 1) operatore e mediatore linguistico in ambito commerciale, culturale-turistico, sociale, con competenze di gestione e mediazione in ambito commerciale, di valutazione e di autonomia critica, di progettazione e di coordinamento; 2) mediatore di lingua e cultura italiana per una utenza straniera e insegnante di italiano come lingua 2 (non materna), con competenze di mediazione linguistica e culturale, di progettazione e coordinamento, di didattica dell'italiano L2. Alla luce del rapporto Alma Laurea, 3. Condizione occupazionale, risulta che:

nel 2015 la percentuale di laureati che lavorano e non sono iscritti alla magistrale è del 39% (dato aggregato del CdL cessato in Lingue, letterature e culture moderne e del CdL attualmente in offerta di Lingue per la comunicazione interculturale e d'impresa), contro un 25,1% della media nazionale; si nota una flessione del dato rispetto al 48,9% del 2014, ma rimane sempre molto sopra la media nazionale e anche sopra il dato del 2013 (36,8%);

nel 2015 risulta un aumento della percentuale di laureati che lavorano e sono iscritti alla magistrale (7,6%, dato aggregato, rispetto al 6,6% del 2014; il dato è leggermente inferiore a quello della media nazionale (11,5%), ma si nota che anche quest'ultima è in progressiva riduzione dal 2013 in poi;

nel 2015 i laureati iscritti alla magistrale che non lavorano (sempre dato aggregato) è del 26,4%, dato in riduzione rispetto al 2014 e soprattutto molto inferiore alla media nazionale (39,3%); la CP, in particolare nella sua componente studentesca, sottolinea il fatto che l’assenza di offerta didattica per laurea di secondo livello in Lingue, non solo ad Arezzo ma in tutto l’Ateneo senese, scoraggia molti studenti a proseguire gli studi;

in aumento il dato di chi non lavora, non è iscritto alla magistrale e non cerca (7,5% contro 4,5% nel 2014), ma sempre inferiore alla media nazionale (7,9%);

altro dato positivo, la riduzione di chi non lavora, non è iscritto alla magistrale ma cerca lavoro (18,9% nel 2015, 20,0% nel 2014, 22,0% nel 2013), dato che si sta avvicinando alla media nazionale (16,2%).

Molto positivi sono i dati generali di chi lavora ad 1 anno dalla laurea (47,2%, contro 36,6% della media nazionale), e il tasso di occupazione, sostanzialmente in linea con gli anni precedenti per il CdL: è del 56,6% (def. Istat-Forze di lavoro) per il 2015, nettamente superiore alla media nazionale (41,7%).

Tenuto conto della contrazione anche nazionale dovuta alla nota difficoltà economica del paese, l'ottima

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tenuta formativa del CdL è anche attestata dal leggero aumento di chi, non lavorando e non cercando lavoro, si impegna in altri studi o in praticantato (21,0%, contro 20,0 % nel 2014 e 14,7% nel 2013).

Le funzioni e competenze del CdL L-11 risultano dunque sempre perfettamente adeguate alle prospettive occupazionali.

b) coerenza dei profili professionali, funzioni e competenze del corso (A.2.a. e b) con gli esiti e le esigenze emerse dalla consultazione del sistema economico e produttivo (A.1) e coerenza con gli Obiettivi specifici del corso (A.4.a.) e Alma Laurea (domanda 8):

I profili professionali descritti al punto a), supra (SUA A.2.a) e le professioni codificate ISTAT (di cui alla SUA A.2.b) appaiono in linea con le consultazioni con le parti sociali (avvenute nei mesi di febbraio e di novembre 2015), nel corso delle quali è stato espresso giudizio positivo sulla definizione di figure professionali chiare formate dal corso di Laurea in Lingue per la Comunicazione interculturale e d’impresa, spendibili sia nella filiera dei servizi della formazione continua (mediazione, italiano per stranieri) sia nella filiera dei professionisti delle lingue straniere. In particolare, sono emersi interessi verso le filiere professionali legate allo sviluppo e alla internazionalizzazione delle piccole e medie imprese (PMI) legate alla promozione turistica della città di Arezzo da parte di Camera di Commercio di Arezzo. Tutte le parti hanno sottolineato la necessità di lavorare in sintonia condividendo le proposte per gestire al meglio le risorse del territorio (tramite Confindustria Arezzo). Di fondamentale importanza è risultato il processo di internazionalizzazione, sostenuto dal Corso di Laurea in Lingue, con l'aggiunta della lingua cinese (corso annuale) e, in prospettiva, dell'arabo, oltre alle altre lingue europee già insegnate. Le associazioni hanno mostrato disponibilità a collaborare con il DSFUCI anche per migliorare la qualità dei tirocini curriculari.

D'altra parte, gli obiettivi formativi specifici del CdL L-11 (SUA A.4.a), analizzati in relazione al rilevamento dell'utilizzo e della richiesta della laurea nell'attuale lavoro (Alma Laurea, 8), risultano molto soddisfacenti: l'utilizzo delle competenze acquisite, sia in misura elevata sia in misura ridotta, risulta nel 2015 in aumento rispetto al 2014, e sempre superiore alla media nazionale; altro dato positivo, la netta diminuzione di chi giudica nullo l'utilizzo delle competenze acquisite durante la laurea (il dato è molto migliore di quello della media nazionale). Superiore alla media nazionale è anche il grado di adeguatezza della formazione professionale (dato non presente per il 2013 né 2014). Invece, leggermente inferiore alla media nazionale è il dato dell'utilità della laurea per l'attività lavorativa; tuttavia, la sostanziale parità di "utilità" e "inutilità" della laurea indica che nell'Aretino gli sbocchi lavorativi rimangono diversificati e pronti ad impiegare anche laureati in Lingue in settori non direttamente previsti tra gli sbocchi del CdL.

c) validità delle metodologie e degli strumenti utilizzati per la rilevazione delle esigenze del mondo produttivo, in linea con l’offerta formativa del CdL ed adeguatezza del livello di rappresentatività regionale, nazionale e internazionale dei soggetti consultati direttamente o indirettamente: Particolarmente utile risulta la consultazione delle parti sociali (cf. supra, punto b), dato il contesto specifico del CdL nel DSFUCI, sede di Arezzo. Dipartimento e parti sociali convengono sull'utilità di continuare a riunirsi ad intervalli regolari affinché tali incontri possano diventare un elemento di stimolo per l'autovalutazione del percorso formativo dipartimentale, contribuendo a definire le competenze tecniche professionali e/o trasversali importanti per il profilo del laureato. Si sottolinea anche che, dall’a.a. 2015/2016, il Comitato per la Didattica del CdL ha predisposto, somministrato e analizzato i risultati di un questionario rivolto alle aziende che ospitano tirocinanti. I risultati di questo questionario e i suggerimenti avanzati dalle ditte e aziende risultano di grande utilità per migliorare l’efficacia del tirocinio, che risulta molto apprezzato sia da studenti, sia dalle ditte proponenti i tirocini (ved. infra, E.b).

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d) necessità di richiedere un nuovo aggiornamento e valutazione delle funzioni, competenze e prospettive occupazionali da parte dei portatori di interesse (enti, aziende, ordini professionali) e/o di meglio definire soggetti e/o periodicità delle consultazioni: Non si evidenzia la necessità di richiedere nuovo aggiornamento e valutazione, ma certamente la necessità di proseguire nella via già intrapresa di consultazioni regolari con le parti sociali.

e) sono stati presi in considerazione studi di settore recenti su richiesta formativa, attrattività, potenzialità occupazionale:

Non sono stati presi in considerazione studi di settore recenti, e si evidenzia che sarebbe sicuramente utile, in futuro, affiancare l'analisi di studi di settore ai risultati delle consultazioni con le parti sociali già regolarmente previste dal DSFUCI, anche per il CdL in Lingue.

Proposte:

Si evidenzia l'utilità di affiancare ai risultati delle consultazioni con le parti sociali (di cui sopra, punto b), la raccolta dei dati sugli studi di settore, in particolare nell'ambito della formazione della mediazione interlinguistica e interculturale; infatti il dato empirico è di forte incremento della richiesta, sia in relazione ai flussi migratori e all'aumento della popolazione straniera, sia in relazione alle recenti convenzioni istituite tra Università di Siena e realtà universitarie cinesi (Università di Wenzhou), convenzioni che hanno destato l'interesse della parte cinese soprattutto in relazione al territorio aretino: vedere: http://www.dsfuci.unisi.it/it/notizie/internazionalizzazione-importante-accordo-con-luniversita-cinese-di-wenzhou.

B. Efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e competenze di riferimento (coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati)

Si riportano i risultati emersi dall’analisi condotta considerando i seguenti aspetti e valutando:

a) la coerenza tra risultati di apprendimento attesi declinati, in sintesi (A.4.b.1) ed in dettaglio attraverso i descrittori di Dublino (A.4.b.2), con le funzioni e competenze previste dal corso (A.2.a). Infine anche la coerenza con le aree di apprendimento previste (A.4.a.):

Per il CdL L-11 del DSFUCI, i risultati di apprendimento attesi risultano essere adeguati alle funzioni e competenze previste dal Corso, visti anche i buoni risultati dei dati sull'occupazione e sul gradimento del corso nel mercato del lavoro. Bisogna tuttavia precisare che la specificità del corso di laurea in Lingue, che prevede lo studio triennale di una seconda lingua e letteratura-cultura a scelta (oltre alla lingua e letteratura-cultura inglese), non rende indifferentemente impiegabili tutti i laureati del corso, essendo la scelta della seconda lingua potenzialmente determinante. Rimane invece difficile la valutazione dell'impatto dello studio di una terza lingua, previsto per un anno (da incrementare eventualmente con CFU a scelta del piano di studi). Infatti, lo studio di due lingue principali essendo impegnativo in termini di tempo (CFU del docente + esercitazioni linguistiche annuali), molti studenti non trovano il tempo di seguire tutte le attività formative per una terza lingua, per la quale l’impegno si limita ad una revisione di conoscenze pregresse. Sarebbe opportuno valutare: 1) fino a che punto le competenze acquisite con un solo anno di studio di una terza lingua sono realmente utili nel mercato del lavoro; 2) per quale terza lingua?; 3) se l'abolizione dello studio di una terza lingua nei piani di studio, a favore di un impegno maggiore sulle due lingue triennali, possa essere gradito dalle parti sociali (fermo restando che il PdS prevede comunque dei CFU a scelta, che possono essere dedicati allo studio di una terza lingua se lo studente lo desidera). La componente studentesca della CP aggiunge che potrebbe essere presa

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in considerazione la possibilità di limitare lo studio della terza lingua ad una semplice idoneità, senza corso docente né voto di esame.

b) se le informazioni della SUA‐CdS risultano sufficientemente dettagliate e complete:

a giudizio della CPDS, le informazioni della SUA-CdS risultano dettagliate e complete per le indicazioni previste.

c) la coerenza tra le attività formative programmate (A.4.b.2. Insegnamenti e B.1.a.) e i risultati di

apprendimento attesi (A.4.b.1.e A.4.b.2.):

a giudizio della CPDS, la coerenza tra le attività formative programmate e i risultati di apprendimento attesi è molto buona nel caso degli studenti che frequentano regolarmente le lezioni. I risultati di apprendimento attesi, nel caso di studenti che non frequentano regolarmente le lezioni, sono anche soddisfacenti per le materie che prevedono studio ed esercitazioni non linguistiche, essendo il Comitato per la didattica particolarmente attento a verificare la chiarezza e la fruibilità dei programmi e del materiale didattico, anche online, per gli studenti non frequentanti. Invece, i risultati dell'apprendimento sono generalmente inferiori a quelli attesi nel caso dello studio delle lingue straniere per gli studenti che non frequentano le lezioni.

d) la coerenza tra obiettivi dei singoli insegnamenti e contenuti delle attività formative erogate (A.4.b.2. Insegnamenti che rimanda a UGOV all’indirizzo http://www.unisi.it/didattica/corsi-di-studio-2016-2017); l'eventuale necessità di modifiche e/o integrazioni ai contenuti dei programmi di riferimento:

la coerenza tra obiettivi dei singoli insegnamenti e contenuti delle attività formative erogate risulta molto buona, in particolare per gli studenti che frequentano regolarmente le lezioni. Date le specificità di un CdL in Lingue, i programmi di apprendimento per studenti non frequentanti risultano invece obiettivamente di difficile realizzazione, in particolare per le competenze orali. Sui miglioramenti attualmente allo studio e in fase di avvio: vedere infra, Proposte.

e) la coerenza tra i risultati di apprendimento, le "conoscenze richieste per l'accesso" e le "modalità di

ammissione" descritte nella SUA-CdS:

Il test di accesso previsto è orientativo e non selettivo, e prevede, per gli studenti che risultino avere carenze nelle competenze della lettura, comprensione, interpretazione e scrittura di elaborati, un corso-laboratorio obbligatorio di 14 ore. Inoltre, per tutti gli studenti del CdL in Lingue, è previsto un test iniziale presso la sede del CLA-Arezzo per l'accertamento del livello di ingresso nelle lingue scelte, e al fine della definizione di percorsi di apprendimento degli studenti in gruppi omogenei. La componente studentesca della CP propone di diversificare i periodi di esami, permettendo a chi è più avanti di sostenere le prove prima degli altri; i docenti della CP fanno notare che esiste un vincolo legale che impone di stabilire gli esami alla fine del corso, annuale, e che non è possibile anticiparli; la possibilità di diversificare le prove di monolingua (che sono prove di esercitazioni totalmente integrate nel corso) può tuttavia essere discussa in sede di comitato, fermo restando l'obbligo di prevedere prove di "mediazione" (o corso docente) sempre alla fine dell'anno. Si fa presente che l'orientamento in entrata è gradito dagli studenti e risulta, a parere della CP, assolutamente necessario per aiutare lo studente a prendere coscienza delle proprie eventuali lacune; la tipologia delle lacune da colmare per affrontare lo studio della mediazione linguistica e culturale è tale che necessita di un impegno importante durante almeno il primo anno di corso, e il laboratorio di 14 ore ha per funzione di offrire strumenti per il miglioramento delle competenze richieste, ma non può avere per funzione di colmare lacune di tipo lessicale-grammaticale-linguistico e culturale in poche ore. Un efficace sistema di tutoraggio assicura invece assistenza per il superamento di lacune evidenziate sia dal test di accesso, sia dai test linguistici del CLA, durante l'intero percorso

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triennale.

f) il grado di raggiungimento dei risultati di apprendimento nel tempo (C.1 - CFU) e da parte dei laureati rispetto all’intero percorso didattico offerto (Alma laurea: domanda 8 e 9):

Il grado di apprezzamento della laurea svolta è giudicata "molto efficace" nel 34,6% (dato 2015), ossia in netto miglioramento rispetto al 2014 (29,6%) e superiore alla media nazionale (32,4%), ma paradossalmente è anche giudicata "per nulla o poco efficace" nel 43,5% dei casi (contro 36,1% della media nazionale). Questo dato contradittorio può essere confrontato con il dato paradossale della adeguatezza della laurea (punto b sopra, cf. Alma Laurea domanda 8), e va interpretato, a giudizio della CPDS, in funzione della seconda lingua scelta, che può essere determinante nell'efficacia nella formazione in relazione al lavoro svolto (Alma Laurea domanda 9). Si giudica dunque opportuno informare meglio gli studenti (matricole in entrata) sulle opportunità di lavoro in relazione alle lingue studiate. Dal dato "Profilo laureati" emerge, d'altra parte, che nel 2015 si sono laureati 58 studenti (dato aggregato per il CdL L-11), cifra in flessione rispetto al 2014 (67 laureati) ma sempre in aumento rispetto al 2013 (52 laureati); nel 2015 risulta in flessione anche il numero di studenti che hanno svolto un periodo di studio all'estero; tali dati devono essere tuttavia valutati alla luce di altri fattori, come le condizioni dei laureandi del CdL pregresso, prima dell'avvio di LCII; in effetti, dato positivo per il 2015 è la diminuzione del tempo medio impiegato per la preparazione della tesi di fine triennio (3,3 mesi contro 4,0 mesi nel 2014, e 4,1 mesi nel 2013). L'analisi del dato "Profilo laureati" rivela anche una buona valutazione del carico di studio degli insegnamenti rispetto alla durata del corso, e una buona valutazione della scelta del corso di laurea e della sede universitaria (dati più positivi che per la media nazionale).

Proposte:

Criticità evidenziate ai punti c) e d): necessità di individuare soluzioni per migliorare l'apprendimento linguistico, soprattutto nella competenza orale, degli studenti che per varie ragioni si trovano nell'impossibilità di frequentare le lezioni. Il Comitato per la didattica, preso atto di un pubblico studentesco spesso impegnato in attività lavorative o formative attive (tirocinio), peculiarità imprescindibile del CdL a forte valenza professionalizzante, ha messo in atto varie iniziative per migliorare l'offerta formativa nella parte delle competenze linguistiche comunicative per gli studenti che non possono frequentare regolarmente le lezioni: è allo studio l'accessibilità online del materiale audio dei manuali per l'apprendimento linguistico, materiale già catalogato al CLA-Arezzo e attualmente ricollocato in Biblioteca e nell'aula del laboratorio linguistico del Campus Lab. Un server NAS è stato acquisito allo scopo e sono in corso gli accertamenti necessari a definire le modalità di fruizione del materiale online. Sarebbe inoltre opportuno dotare il laboratorio linguistico del Campus Lab di ulteriori PC per lo studio autonomo in sede. L’utilizzo della piattaforma di Moodle – sia da parte dei docenti sia da parte dei CEL – ha come obiettivo quello di mettere in condizione anche i non frequentanti di avere accesso a risorse e documenti utili per una più proficua preparazione. D'altra parte, il CLA-Siena sta incrementando le soluzioni E-learning e blended courses per l'acquisizione delle idoneità di inglese obbligatorie per tutto l'Ateneo. Potranno essere utilmente sfruttate queste risorse per l'apprendimento dell'inglese ai livelli inferiori (da A2 a B2) e dovranno essere adeguatamente pubblicizzate ed integrate nei programmi di insegnamento della lingua inglese. Sarà necessario estendere allo studio delle altre lingue modalità di E-learning e blended courses. A partire dall'a.a. 2017/2018 il corso di laurea potrà beneficare dei risultati della ricerca condotta da un assegnista di ricerca in Glottodidattica, in merito ai tempi e ai modi dell’apprendimento linguistico in ambito universitario. Tale ricerca usa come base di dati sperimentale proprio la popolazione studentesca del Pionta.

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C. Qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle abilità, materiali e ausili

didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento al livello desiderato

La CPDS ha valutato i seguenti aspetti:

a) le metodologie di trasmissione della conoscenza e delle abilità:

Lezioni frontali, attività didattiche integrative, esercitazioni, tutorati, laboratori etc. (A.4.b.2. Insegnamenti - link che rimanda a UGOV all’indirizzo http://www.unisi.it/didattica/corsi-di-studio-2016-2017 e B.3. insegnamenti e CV) risultano adeguate agli obiettivi di apprendimento che lo studente deve raggiungere (Risultati valutazione studenti dom. 11,10, 8,5). Sulla base dei questionari sottoposti agli studenti frequentanti, per quanto riguarda il gradimento delle attività didattiche integrative (esercitazioni, tutoraggi, laboratori), la coerenza dell'insegnamento con i programmi pubblicizzati sulle pagine web e la soddisfazione complessiva degli insegnamenti , il corso di laurea registra una sostanziale tenuta rispetto all'anno 2014, con leggerissima flessione (meno di 1%) che peraltro corrisponde esattamente alla leggerissima flessione registrata dall'insieme dell'Ateneo. Alla data del 28-11-2016, secondo i rilevamenti delle segreterie e del CLA che effettua i test d’ingresso sulle competenze linguistiche, per l'a.a. 2016/17: - Hanno manifestato interesse per il CdL in Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa: 199 studenti - si sono sottoposti a test diagnostici: 177 studenti - si sono immatricolati a LCII: 147 studenti - si sono trasferiti a LCII da altro CdL: 7 studenti - si è immatricolato al Corso singolo di Lingua e traduzione inglese: 1 studente.

b) il materiale didattico reso disponibile è corrispondente al programma del corso di insegnamento, coerente con gli obiettivi formativi e con il carico di studio espresso in CFU (dom.3 Risultati valutazione studenti): Per quanto riguarda il materiale didattico (indicato e disponibile), la sua adeguatezza e la sua chiarezza per lo studio della materia, i questionari sottoposti agli studenti nel 2015 registrano un significativo aumento della soddisfazione rispetto al 2014.

c) l’adeguatezza delle infrastrutture: aule, laboratori, attrezzature, biblioteche (B.4):

La CPDS esprime soddisfazione per gli interventi migliorativi delle infrastrutture realizzati nell'ultimo anno, e utili in particolare al CdL in Lingue: si tratta di: 1) completamento dell'allestimento del Campus Lab, significativa iniziativa del DSFUCI già evidenziata nel rapporto della CPDS 2015 (pag. 9); 2) apertura di una nuova e capiente aula informatica (ex-laboratorio del CLA-Arezzo trasferitosi presso il Campus-Lab), a disposizione dell'intero presidio e non solo del CLA; 3) allestimento di una auletta per i test di lingua, attigua agli uffici del CLA-Arezzo; 4) miglioramento e completamento del materiale a disposizione degli studenti nelle stanze del Campus Lab, fruibile a scaffale aperto o con prestito temporaneo nell'attigua biblioteca.

Proposte:

Le criticità e le proposte evidenziate nel quadro B, supra, hanno anche ripercussioni sui punti a) e b) del presente

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quadro. Le soluzioni applicabili, già parzialmente attivate e allo studio per essere incrementate (fruizione di materiale audio per l'apprendimento delle lingue, corsi E-learning e auto-apprendimento linguistico in collaborazione tra CdL in Lingue e Centro Linguistico di Ateneo), sono state descritte al punto B.

D. Validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite dagli studenti in relazione ai risultati di

apprendimento attesi

Si riportano i risultati emersi dall’analisi condotta considerando i seguenti aspetti e valutando:

a. l'esaustività della descrizione dei metodi di accertamento dei singoli insegnamenti espressa nella SUA‐CdS (B.3) La descrizione dei metodi di accertamento delle competenze acquisite per i singoli insegnamenti è giudicata generalmente buona dalla CPDS, tenuto conto della complessità dell'offerta formativa che comprende, per ogni insegnamento linguistico, il corso del docente e la possibilità di svolgere esercitazioni di lingue (con la collaborazione dei Collaboratori Esperti Linguistici).

b. la validità della relazione tra gli obiettivi di apprendimento attesi e verifica delle conoscenze acquisite (prove in itinere, finali, esami orali: B.1.b.); La specificità degli esami di lingue straniere è dovuta alla peculiarità dell'apprendimento di una lingua straniera rispetto all'apprendimento di materie curriculari che non necessitino di esercitazioni pratiche, soprattutto orali. Le prove in itinere, obbligatorie nel corso di laurea, danno buoni risultati in termini di incentivazione allo studio per le materie oggetto di studio (competenze grammaticali, storiche, letterarie, ecc.); invece le prove in itinere non sono generalmente formalizzate per le competenze di produzione orale, che sono oggetto di valutazione continua durante il corso stesso, con la partecipazione attiva degli studenti frequentanti.

c. l’analisi degli esiti delle prove di accertamento (C.1)

La tabella degli indicatori dati di ingresso, di percorso e di uscita dimostra una sostanziale efficacia delle prove di accertamento.

Proposte:

Anche per quanto riguarda l'efficacia delle prove di accertamento va tenuto conto delle peculiarità di un CdL in

Lingue straniere. Le criticità che si evidenziano dipendono infatti maggiormente da problematiche tipiche della

glottodidattica, piuttosto che da carenze o inadeguatezze della struttura del CdL. Si tratta essenzialmente delle

problematiche seguenti:

- gestione di livelli di conoscenze linguistiche diversi in entrata, al primo anno. I test (di cui sopra, quadro B.e)

proposti in entrata sono utili e vanno mantenuti; si raccomanda di differenziare i gruppi sulla base del livello

attestato al fine di intensificare la preparazione dei livelli più bassi, riducendo in termini di tempo di esercitazioni la

preparazione degli studenti che entrano con un livello più elevato, ma senza trascurare la preparazione

teorica/grammaticale, spesso carente anche per studenti con migliore competenza linguistica.

La CPDS raccomanda infatti di mantenere un insegnamento linguistico di livello universitario, cioè anche meta-

linguistico e grammaticale, oltre all'accertamento delle competenze meramente comunicative secondo i livelli del

Quadro Europeo (da A1 a C2).

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- necessità di definire chiaramente le competenze linguistiche degli studenti in uscita, anche in relazione alle attese

del mondo del lavoro (cf. quadro A, supra). La CPDS suggerisce di tener conto che gli esami di lingua straniera, con

votazione in trentesimi, permettono una vasta scala di valutazioni (dal 18 al 30 e lode) che non può essere

direttamente messa in relazione con un livello di competenza linguistico da raggiungere per ogni anno (in altri

termini, un 30 e lode alla fine del terzo anno può corrispondere ad un C2, un 18 ad un B2). Al fine di assicurare

maggiore trasparenza sulle reali competenze linguistiche degli studenti alla fine del triennio, una proposta, da

discutere in Comitato per la Didattica, potrebbe essere di rilasciare allo studente, alla fine del percorso di studi, un

attestato del livello raggiunto secondo il Quadro Europeo di Riferimento, livello che un voto in trentesimi non

permette al futuro datore di lavoro di identificare. Va infatti anche tenuto conto del fatto che per ogni lingua il livello

in uscita può essere diverso (sarà generalmente più basso per il russo che per l'inglese), e che non tutti gli studenti

riescono a raggiungere lo stesso livello alla fine del triennio.

E. Completezza ed efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di miglioramento (azioni correttive)

Si riportano in sintesi i risultati emersi dall’analisi dei seguenti aspetti:

a) individuazione del maggiori problemi evidenziati dai dati e coerenza degli obiettivi con le problematiche

individuate:

Nel rapporto di Riesame 2015 la CP apprezzava la proposta di costituzione di un Comitato di indirizzo

(discussa nel Consiglio di Dipartimento del 2 dicembre 2015) composto da: Camera di Commercio di Arezzo;

Confindustria Toscana Sud Arezzo; Cooperativa Progetto 5 di Arezzo; Oxfam Italia di Arezzo; FISM di Arezzo;

Presidenti dei Corsi di Laurea del Dipartimento DSFUCI; Referente del Dipartimento per la Didattica;

Direttore del Dipartimento; Vice Direttore del Dipartimento. La CP auspicava anche che questo comitato

rappresentasse un ulteriore elemento di stimolo per i processi di autovalutazione dei percorsi formativi attivi

nel dipartimento, e che contribuisse a definire le competenze tecniche professionali e/o trasversali

importanti per il profilo del laureato.

b) effettiva realizzazione delle azioni correttive dichiarate e l’efficacia della loro implementazione:

Gli incontri tra rappresentanti del DSFUCI e Parti sociali si sono svolti regolarmente con esiti utili

all'allineamento del profilo dei laureati con il mercato del lavoro. In particolare:

- è stato riproposto nel 2016 il corso di lingua cinese che era stato avviato sperimentalmente (Riesame

2015) secondo il modello di "classe espansa": il DSFUCI, insieme a Camera di Commercio, Confindustria

Toscana sud e consorzio Polo universitario aretino, conferma l’impegno a sostegno dei processi di

internazionalizzazione delle imprese organizzando per il secondo anno consecutivo corsi gratuiti di lingua e

cultura cinese rivolti a imprenditori, professionisti, studenti universitari e delle scuole superiori. Il corso di

cinese proposto per l'anno 2016 è stato di livello avanzato, di durata di 50 ore, e quindi rivolto a chi aveva

già una conoscenza di base certificata della lingua. Al termine del Corso e al superamento della prova finale è

stata rilasciata una certificazione riconosciuta dalle autorità della Repubblica Popolare Cinese.

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Vedere la descrizione del corso all'indirizzo: http://www.dsfuci.unisi.it/it/didattica/formazione-

continua/corso-di-lingua-e-cultura-cinese

- è stato riproposto il Master Executive di primo livello Sviluppo e internazionalizzazione delle piccole e

medie imprese, incentrato sull'acquisizione di inglese commerciale (Business English), nonché su

competenze di gestione economico-aziendali, anche in prospettiva socio-culturale.

Per i dettagli, vedere all'indirizzo: http://www.dsfuci.unisi.it/it/mastersipmi

Proposte:

Per quanto riguarda le proposte di miglioramento avanzate dalla CP nella sua relazione del 2015, si ricorda che la

componente studentesca aveva suggerito alcune modifiche:

a) possibilità di ampliare o poter svolgere l’attività di tirocinio in diversi momenti dei tre anni accademici;

b) possibilità di poter svolgere tirocini con protocolli di gestione delle attività più specializzati e concordati con

le aziende (ricerche, consulenze);

c) possibilità di poter disporre di maggiori occasioni di confronto con esperti dei settori lavorativi affini agli

sbocchi professionali dei CdS.

La CP aveva altresì auspicato di rendere più efficiente e sistematico il rilevamento delle opinioni degli

enti e delle aziende che ospitano i tirocinanti del DSFUCI.

Il Comitato per la Didattica ha dunque predisposto, somministrato e analizzato i risultati di un questionario

alle aziende che ospitano tirocinanti. Dalla relazione analitica di questo questionario, che è agli Atti del

Comitato per la Didattica, emerge che una ventina di ditte di Arezzo e dintorni hanno accolto i nostri

tirocinanti; che le capacità e le attività richieste sono in linea con la formazione dei tirocinanti (mediazione

linguistica, elaborazione e organizzazione di attività di accoglienza, orientamento, in ambito commerciale-

turistico, ecc.); che le ore di tirocinio sono state giudicate sufficienti al 70%, insufficienti dal 20% degli

interrogati (molte aziende suggeriscono di raddoppiare le ore); che le competenze nelle lingue straniere dei

tirocinanti sono state giudicate molto adeguate (80%) o abbastanza adeguate (20%); che la principale

difficoltà riscontrata è stata la scarsa abitudine del tirocinante a comunicare con il pubblico.

Si auspica dunque un ampliamento dei CFU destinati all’attività di tirocinio nel piano di studi, e quindi una

revisione dell’offerta formativa (ved. supra, A.c.).

Per quanto riguarda la coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi, la CP

proponeva nel suo rapporto 2015 (alla p. 8) di migliorare la descrizione degli obiettivi formativi e delle

modalità didattiche, e aveva invitato i CpD a predisporre dei modelli di Syllabi per rendere la descrizione dei

corsi più uniforme e più chiara per gli studenti.

Tali modelli sono effettivamente stati approntati e distribuiti a tutti i docenti, compresi i docenti a contratto,

e la CP apprezza l'evidente miglioramento della descrizione delle attività didattiche nei Syllabi.

Per quanto riguarda metodi di trasmissione della conoscenza, materiali e ausili (quadro C della relazione

della CP 2015, pag. 8-9), era stata evidenziata una buona efficacia della riformulazione dell'offerta dell'anno

precedente (2014); la presente relazione della CP conferma questo dato, sia per l'aumento delle

immatricolazioni, sia per il numero di CFU conseguiti alla fine del 1° anno, sia per i tempi di laurea.

La CP apprezza particolarmente lo sforzo fatto per migliorare l'orario del CdL in Lingue nell'a.a. 2016-17.

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Sono state razionalizzate le sovrapposizioni tra materie a scelta, la distribuzione delle ore di lettorato, e

l'orario ha raggiunto un equilibrio ideale cancellando sovrapposizioni tra materie dello stesso anno. Rimane

oggettivamente impossibile, per mancanze di ore disponibili nel quadro orario, evitare sovrapposizioni con i

lettorati della 3a lingua (lingua C), ma gli studenti sono stati informati sulla possibilità di svolgere questi corsi

anche durante il 3° anno.

Tra le criticità evidenziate dalla CPDS 2015 (a pag. 10), si sottolineava la presenza di un numero molto

elevato di docenti a contratto in ambiti e discipline fondamentali (in particolare per insegnamenti di lingua e

traduzione straniera, letteratura straniera non coperti da nessun docente strutturato della materia), con

evidenti disagi per gli studenti, poiché la figura del docente a contratto, pur accuratamente scelto per

competenze e per impegno, non può assicurare la stessa continuità e intensità di impegno di una figura

strutturata, anche temporaneamente. Si sottolineava anche che ben due comparti interi di lingua straniera

(spagnolo e russo) sono interamente in carico, ognuno, ad un ricercatore universitario.

La CP rileva con soddisfazione che una posizione di ricercatore di lingua inglese, andata persa per

pensionamento all'inizio dell'a.a. 2016-17, è stata immediatamente sostituita, e che una posizione di

assegnista di ricerca è stata acquisita nell'ambito delle lingue straniere e della glottodidattica, ma che questa

non costituisce un acquisto apprezzabile sul piano della didattica poiché la figura dell'assegnista non può

svolgere più di 60 ore di didattica.

La CP desidera sottolineare con insistenza la specificità del fabbisogno in termini di didattica di un corso di

laurea in Lingue straniere, che per ordinamento ministeriale prevede l'offerta di più lingue e letterature

straniere a scelta, e quindi la presenza di vari percorsi per gli studenti, con un organigramma di docenti non

interscambiabili e con attività parallele. In virtù di questa specificità, non può essere sufficiente per un corso

di laurea in Lingue e mediazione interculturale l'attenersi alle indicazioni ministeriali sui requisiti minimi di

docenza di un corso di laurea, che di norma comporta pochi insegnamenti a scelta tra gli studenti, mentre

per Lingue vanno considerati tre insegnamenti di lingua-traduzione e altri insegnamenti di letteratura-

cultura specifici per ogni lingua in offerta.

Infatti, per ciascun percorso triennale di Lingua e letteratura straniera sono necessarie 252 ore; per l’inglese,

che suddivide in due gruppi gli studenti per l’apprendimento della lingua, queste diventano 396 ore (alle

quali vanno aggiunte le esercitazioni monolingua). Dunque la necessità è quella di avere almeno 2 docenti

strutturati per ciascuna lingua di studio (meglio se associati), 3 per inglese. Attualmente i docenti strutturati

sul CdL sono nettamente insufficienti.

Per quanto riguarda l'efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi migliorativi (quadro E della relazione

della CPDS 2015), si sottolineava buoni risultati degli interventi di monitoraggio delle carriere universitarie al

fine di ridurre i tempi di conseguimento del diploma di laurea. Essendosi rivelata molto efficace l'istituzione

dei docenti-tutor, di cui gli studenti confermano l'utilità, anche nel 2016 è stata riconfermata e potenziata

questa iniziativa; i docenti tutor sono anche stati affiancati da studenti-tutor, maggiormente suscettibili di

cogliere i disagi e le difficoltà dei loro compagni di studio.

La CPDS 2015 sottolineava però la difficoltà di accedere ai dati quantitativi relativi agli studenti fuori corso, e

la necessità di migliorare l'affidabilità della raccolta dei dati, e proponeva che per il 2015-16, i Comitati per la

Didattica, di concerto con il delegato alla didattica del DSFUCI, avviino una indagine accurata per rilevare i

dati relativi agli studenti fuori corso.

Di conseguenza, nel DSFUCI è stato avviato, grazie alla collaborazione dei proff. Occhini e Gonnella, un lavoro

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capillare e efficacissimo, raccogliendo i dati e poi contattando tutti i singoli studenti, e in quest’anno il

numero di ‘fuori corso di lunga data’ ha iniziato a diminuire.

Questa iniziativa riguarda non solo il CdL in LCII, ma tutti e tre i CdL oggetto della presente relazione.

F. Gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti frequentanti e non frequentanti

Su questo punto, si specifica che Il Delegato per la Qualità della didattica del Dipartimento, insieme ai Comitati della Didattica, procede annualmente all'analisi dei risultati della valutazione della didattica dell'ultimo triennio, controllando e discutendoli tra loro.

Si riportano i risultati emersi dall’analisi condotta considerando i seguenti aspetti e valutando:

a) l’efficacia della procedura di rilevazione, dei tempi di somministrazione dei questionari:

La procedura di rilevazione nonché i tempi di somministrazione dei questionari hanno permesso al Delegato

per la Qualità, di concerto con l'Ufficio studenti e didattica del DSFUCI (cf. Report annuali 2014-15 e 2015-16

e report complessivo sull'andamento triennale) di svolgere una valutazione per ogni singolo insegnamento e

un lavoro di elaborazione dei dati al fine di offrire indicazioni aggregate per CdL, valutazione prevista in seno

ai Comitati per la Didattica nel corso del mese di gennaio 2017. In questa occasione, sia i miglioramenti sia le

criticità evidenziate (cf. infra, punti b e c) dovranno essere presi in conto per migliorare l'offerta didattica.

b) il grado di copertura della rilevazione delle Opinioni degli studenti tenuto conto di:

*rapporto tra insegnamenti erogati e insegnamenti valutati

*numero di questionari compilati e numero di questionari attesi in base al numero degli iscritti

*andamento dei precedenti indicatori negli ultimi 3 anni;

c) la modalità di gestione, analisi e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti:

Per i punti b) e c): il Report di valutazione della didattica sopracitato attribuisce particolare rilievo agli

insegnamenti non valutabili, corrispondenti a materie di scarso rilievo nel piano di studio (infatti, alcuni di

questi insegnamenti sono stati eliminati nell’ultima revisione dell’offerta), oppure al contrario insegnamenti

problematici, per i quali gli studenti tendono a rimandare l’esame.

E' stato scelto di concentrare l’analisi dei risultati su alcune domande ‘campione’, le cui risposte segnalano

problemi rilevanti (p.es., mancato rispetto dell’orario) oppure possono essere considerate

rappresentative/riassuntive dell’andamento generale del corso (p.es. soddisfazione complessiva per il

docente). Per ciascuna domanda sono stati fissati dei valori soglia differenziati di percentuale di risposte

negative, in base alla percentuale ritenuta rilevante a segnalare un’anomalia (per esempio: è normale che

una parte degli studenti lamentino l’eccessivo carico di lavoro, per cui abbiamo considerato rilevante una

percentuale di risposte negative superiore al 40%; viceversa, la segnalazione di un mancato rispetto

dell’orario è considerata significativa già oltre il 20%). E’ importante segnalare anche il numero di

rispondenti: se i questionari sono stati compilati da un basso numero di studenti, è possibile che alcune

percentuali non abbiano una seria rilevanza statistica; con numeri più consistenti (oltre i 20 studenti ca.) la

statistica può essere considerata più significativa.

Di seguito l’elenco delle domande controllate, con l’indicazione per ciascuna del valore soglia che è stato

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ritenuto significativo:

1. Conoscenze: Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli

argomenti previsti nel programma d’esame? (30%)

2. Carico: Il carico di studi dell’insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati? (40%)

3. Esame: Le modalità di esame sono state definite in modo chiaro? (20%)

4. Orari: Gli orari di svolgimento delle lezioni sono rispettati? (20%)

5. Disponibilità: Il docente è reperibile per chiarimenti e spiegazioni? (30%)

6. Docente: complessivamente è soddisfatto di come questo insegnamento è stato svolto dal docente? (30%)

I dati ‘anomali’ sono stati evidenziati e il numero di studenti rispondenti è stato indicato in tutti i casi.

A seguire, sono stati forniti quadri riassuntivi delle anomalie per ciascun anno accademico (TABELLE A, D, G,

L) per ciascun corso di laurea, seguiti dall’elenco degli insegnamenti valutati da meno di 6 studenti (TABELLE

C, F, I, N).

Infine, per ciascun corso è stato deciso di segnalare, come dato positivo, l’elenco degli insegnamenti per i

quali la risposta alla domanda sulla soddisfazione del docente ha superato il 90% di valutazioni positive

(TABELLE B, E, H, M).

c) il commento ai risultati delle valutazioni studenti nel tempo (a. a. 13/14 – 15/16) e le principali criticità:

Il Report di valutazione della didattica evidenzia l'andamento generale delle criticità su base triennale. In

particolare, si segnala che: il dato delle carenze nella preparazione pregressa dello studente è in leggero calo;

per gli studenti del CdL in Lingue in particolare, si lamenta un eccessivo carico di lavoro; il grado di

soddisfazione per la chiarezza sulle modalità dell'esame si caratterizza per miglioramento; pochi ma gravi

casi di mancanza di rispetto dell'orario da parte dei docenti sono stati segnalati; la disponibilità dei docenti a

fornire chiarimenti e spiegazioni è giudicata complessivamente buona; la soddisfazione complessiva per il

lavoro del docente mostra purtroppo una tendenza negativa: i casi in cui il gradimento scende sotto l’80%

sono 10 per il 2013-2014 (9 i docenti interessati), 13 per il 2014-2015 (10 docenti), 18 per il 2015-2016 (12

docenti), in particolare per il CdL in Lingue. Complessivamente, la segnalazione delle valutazioni nettamente

positive (oltre il 90%) evidenzia un netto miglioramento nell'ultimo anno.

Il rapporto della CPDS 2015 (pag. 13) dettagliava l'importante intervento del Referente per la Qualità del

Dipartimento, che sulla base di un'analisi ragionata delle valutazione dei singoli insegnamenti fino al 2013-14 aveva

permesso di avviare una riflessione critica in seno ai Comitati per la didattica e di attivare interventi migliorativi.

La criticità rilevata riguardava invece il modo di compilazione, diventato esclusivamente online e entro la prima

sessione d'esami utile, con il comprensibile effetto di escludere dalla valutazione gli studenti meno in grado di

sostenere l'esame al primo appello. Si auspicava un'estensione del periodo di obbligatorietà della compilazione.

Tenuto conto di questa osservazione, il CpD di LCII, L-11, ha chiesto al Presidio di Qualità dell’Ateneo di cambiare

sistema e rendere obbligatoria la compilazione per l’iscrizione a tutti gli appelli dell’a.a.; tuttavia, non avendo nessun

altro Dipartimento rilevato lo stesso problema, non è stato possibile ottenere una modifica. Il CpD si è dunque

impegnato a sensibilizzare gli studenti per incentivarli alla compilazione.

Proposte:

Oltre all'estrema attenzione che andrà rivolta, in sede di Comitato per la Didattica, alle criticità emerse dal Report

risultante dal trattamento e dall'analisi dei questionari, la CPDS 2016 sottolinea altre due criticità:

- l’impossibilità di assicurarsi, dato che la compilazione dei questionari avviene online e non in aula, l’effettiva

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situazione di studente frequentante o no all’atto della valutazione: il timore è che studenti non frequentanti

effettuino valutazioni sulla base di informazioni di seconda mano date dai compagni:

- seconda criticità, più importante: per gli esami di Lingua straniera, la valutazione online del corso riguarda il solo

docente titolare, mentre le esercitazioni (lettorato, cosiddetto "monolingua") svolte dai CEL vengono valutate

separatamente, su moduli cartacei, a cura del CLA. Questo sistema crea una qualche confusione presso gli studenti,

perché il corso del docente (cosiddetto "mediazione") è di norma comprensivo delle esercitazioni dei CEL, che ne

fanno parte integrante; infatti, è stato stabilito che nel Syllabus del corso di Lingua e traduzione devono comparire

anche le indicazioni relative alle esercitazioni di "monolingua".

La CPDS, pur ribadendo la necessità assoluta di mantenere distinte le valutazioni del corso – docente (online, per

esami) e delle esercitazioni (a cura del CLA per ogni CEL), auspica che venga precisato, in sede di compilazione online

dei questionari per gli esami di Lingua e traduzione, che questa valutazione riguarda esclusivamente il corso del

docente e che le esercitazioni dei CEL sono valutate separatamente.

G. Effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA‐CdS

Riportare i risultati emersi dall’analisi condotta considerando i seguenti aspetti e valutando:

La CPDS 2015 auspicava che le schede SUA fossero riviste e corrette per quanto riguardava la chiarezza, il lessico

utilizzato e la correttezza tipografica. La CPDS 2016, dopo verifica dei dati, conferma che la scheda SUA pubblica

relativa al Corso di laurea in Lingue per la Comunicazione Interculturale e d'impresa (L-11) del DSFUCI :

- è completa, chiara e puntuale nelle informazioni;

- contiene informazioni fruibili e intellegibili a uno studente;

- contiene informazioni coerenti con il Corso di Studi.

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CLASSE L-19 CORSO DI LAUREA Scienze dell’educazione e della formazione

A. Funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo

Il corso in SEF è pensato per formare professionisti dell’educazione e della formazione: educatori sociali, educatori dell’infanzia, educatori degli adulti, formatori. E’ strutturato secondo una logica multidisciplinare che consente di approcciarsi a un ampio ventaglio di saperi. Scienze pedagogiche, scienze psicologiche, scienze sociologiche sono le traiettorie centrali di tale corso. I laureati di SEF possono trovare occupazione all’interno di organizzazioni educative, servizi socio-educativi, realtà sociali e assistenziali, agenzie formative, imprese e negli ambienti delle risorse umane.

L’analisi delle fonti documentali/dati ha evidenziato che:

le funzioni e le competenze previste per le 3 tipologie di laureati del corso (Educatore, Operatore e animatore socio-sanitario, Formatore) in merito agli “sbocchi occupazionali e professionali”, come indicato nel RAD/SUA-CdS (A.2.a.), risultano attuali rispetto alle prospettive occupazionali.

rispetto alle prospettive occupazionali - tenuto conto delle esigenze del sistema produttivo in cui tali figure si collocano - tali funzioni e competenze risultano coerenti con le esigenze emerse dalla consultazione del sistema economico (A.1). Le parti sociali e produttive consultate nel passato anno infatti hanno espresso un sostanziale giudizio positivo sulle attività didattiche del corso, con particolare riferimento alla definizione di figure professionali chiare e spendibili nella filiera dei servizi e della formazione continua. Per quanto riguarda la necessità di un eventuale nuovo aggiornamento e valutazione in tal senso, si attenderà Gennaio 2017 per una nuova verifica.

gli studenti hanno dimostrato parimenti di apprezzare l’innovazione e la stabilizzazione dell’offerta formativa, anche grazie alla messa in atto di maggiori occasioni di confronto con esperti dei settori lavorativi affini agli sbocchi professionali che li riguardano. Nonostante ciò, è necessario ampliare – come già precedentemente evidenziato nella passata Relazione – la rappresentatività geografica dei soggetti consultati (specialmente rispetto alla Cina e all’area di influenza del bacino Mediterraneo).

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Nello specifico, da una attenta analisi sull'occupazione dei laureati a distanza di 1-3 anni dalla laurea (Alma Laurea: domanda 8) è da segnalare l'aumento della percentuale degli studenti laureati che lavorano (Condizione occupazionale ad 1 anno dalla Laurea). A livello nazionale infatti le percentuali di chi lavora ad un anno dalla laurea sono state rispettivamente: - (2013) 56.4 - (2014) 57.7 - (2015) 56.3 mentre nell'Ateneo (e quindi nel corso SEF) rispettivamente: - (2013) 52.8 - (2014) 52.2 - (2015) 63.2 Sempre riguardo alla Condizione occupazionale ad 1 anno dalla Laurea (in %), è possibile inoltre dettagliare maggiormente i dati specificando che: Lavora e non è iscritto alla magistrale (a livello nazionale) - (2013) 41.4 - (2014) 43.7 - (2015) 42.3 Lavora e non è iscritto alla magistrale (SEF) - (2013) 44.4 - (2014) 32.8 - (2015) 47.1 Lavora ed è iscritto alla magistrale (a livello nazionale) - (2013) 15.0 - (2014) 14.0 - (2015) 14.0 Lavora ed è iscritto alla magistrale (SEF) - (2013) 8,3 - (2014) 19,4 - (2015) 16,1

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B. Efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e competenze di riferimento (coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati)

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e le linee guida proposte risulta che le conoscenze e le capacità di applicazione previste dal corso risultano coerenti con i profili professionali, le sue funzioni e competenze.

I risultati emersi dall’analisi condotta hanno evidenziato, nello specifico, che:

vi è sostanziale coerenza tra i risultati di apprendimento attesi declinati, sia in sintesi come “conoscenza e capacità di comprensione” e “capacità di applicare conoscenza e comprensione” (A.4.b.1), sia in dettaglio rispetto ai descrittori di Dublino (A.4.b.2).

le attività formative progettate e realizzate si sono dimostrate idonee ai fini del conseguimento di suddette conoscenze e competenze (A.4.b.1 e A.4.b.2), con particolare riferimento all’autonomia di giudizio, alle abilità comunicative e alla capacità di apprendimento.

le informazioni contenute nella SUA-CdS, recependo quanto la CP ha evidenziato nella precedente Relazione annuale, sono risultate essere sufficientemente dettagliate e complete, anche se ancora persiste una certa incoerenza tra gli obiettivi formativi e le modalità didattiche e d’esame all’interno di alcuni insegnamenti, così come una certa non correttezza nella traduzione inglese dei testi in questi contenuti.

la condizione occupazionale degli studenti laureati (tasso occupazione e profilo laureati) è sostanzialmente positiva (si rimanda ai dati presentati nel campo precedente)

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C. Qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle abilità, materiali e ausili

didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento al livello desiderato

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e delle linee guida proposte risulta che la preparazione scientifica e didattica dei docenti e le metodologie didattiche attuate, così come gli ausili e le infrastrutture utilizzate (aule, laboratori, attrezzature particolari, biblioteche, in particolare CampusLab), si sono rivelati efficaci ai fini del raggiungimento delle conoscenze e competenze progettate dal corso di studio.

Nello specifico:

per quanto riguarda l’adeguatezza delle infrastrutture (B.4), la CP rivela che i cambiamenti già in atto stanno portando i risultati attesi, coincidendo soprattutto con la sempre maggiore fruizione da parte degli studenti di luoghi destinati allo studio e alla socializzazione. In tal senso, CampusLab si differenzia dagli altri spazi riservati alla didattica tradizionale, alla teledidattica o allo studio in quanto nato per sperimentare il lavoro in gruppo e forme di autoapprendimento.

la CP rileva con soddisfazione lo sforzo di innovazione nella didattica e nella trasparenza dei processi formativi e i reclutamenti fatti di personale strutturato per tenere di conto le esigenze didattiche necessarie alla sostenibilità del corso di studio. Va sottolineato che la fine dell’a.a. 2015/16 ha visto il pensionamento di due professori ordinari e la conseguente chiamata e presa di servizio di un professore associato per i carichi didattici inerenti la sostenibilità del presente corso di studio.

dai risultati dei questionari di Valutazione studenti che sono stati analizzati (Risultati valutazione studenti dom. 5, 8, 10, 11) risulta che, per gli studenti frequentanti:

le percentuali di insegnamenti con risposte negative superiori al 25% sono quasi tutte inferiori al 10% (e superiori al 10% solo in alcuni casi);

rispetto alla domanda 1 (“le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?”) nel 2015 la percentuale è stata del 17.6, dunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti :(2013) 25.5; (2014) 21.6.

rispetto alla domanda 2 (“il carico di studio dell'insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?”) nel 2015 la percentuale è stata 14.7, mentre variabile negli anni precedenti: (2013) 15.4; (2014) 2.7.

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D. Validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite dagli studenti in relazione ai

risultati di apprendimento attesi

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e delle linee guida proposte risulta che, in linea di generale:

la descrizione dei metodi di accertamento dei singoli insegnamenti espressa nella SUA-CdS (B.3) è esaustiva e vi è attinenza tra gli obiettivi di apprendimento attesi e la verifica delle conoscenze acquisite tramite prove in itinere, esami orali, etc (B.1.b).

vi è una costante attenzione nei confronti dei profili richiesti dal mondo del lavoro, con particolare riguardo alle competenze trasversali soft skills, cosa che ha portato i docenti ad incrementare la didattica laboratoriale ricorrendo sempre più a forme di didattica attiva/partecipativa utilizzando gli spazi del CampusLab. Nonostante ciò, si segnala che il CpD dopo aver analizzato i Syllabi di tutti gli Insegnamenti erogati all’interno del corso di studi, propone alcune sintetiche raccomandazioni (accuratezza traduzione testi in lingua inglese) indicate nella presente Relazione.

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E. Completezza ed efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di miglioramento

Rispetto a questo punto, il Rapporto del Riesame ha individuato tre (3) linee trasversali su cui concentrare l’attenzione. 1) La prima riguarda l’INGRESSO, il PERCORSO e l’USCITA dal CDS. Per quanto riguarda le criticità emerse dall’analisi dei dati dello scorso a.a., su questo punto emergono in particolare due aree su cui continuare ad intervenire:

o il supporto agli studenti, da incrementare nella prima fase di ingresso all’università (prerequisiti, metodologie di studio);

o l’affiancamento degli studenti con carriere pregresse interrotte, al fine di agevolare un più efficace inserimento nel percorso di studio.

Riguardo al ridurre gli abbandoni, il gruppo di lavoro costituito da alcuni docenti del Dipartimento a partire dall’a.a. 14/15 ha continuato con successo il suo lavoro di monitoraggio e supporto delle carriere universitarie. L’azione del Gruppo ha consentito di ridurre i tempi di conseguimento del diploma di laurea e di recuperare una buona percentuale di studenti. In questa direzione non poco ha contribuito il potenziamento del ruolo dei docenti tutor e dell’Ufficio Studenti e Didattica, a cui è spettato il compito di intercettare gli studenti con difficoltà di carriera proponendo loro percorsi personalizzati. Per quanto riguarda la riduzione della la presenza degli studenti fuori corso, si è proceduto ad una serie di azioni (contattare ogni singolo studente telefonicamente o tramite i social network, organizzando poi ricevimenti da parte dei docenti o dei tutor) che hanno permesso di recuperare i contatti con molti studenti le cui carriere si erano interrotte, raccogliendo informazioni indispensabili ad evidenziare le maggiori criticità indicate. 2) In merito all’ESPERIENZA DELLO STUDENTE, particolare attenzione è stata prestata al compito di accompagnamento dello studente durante il suo percorso, anche provvedendo alla messa a disposizione di ulteriori spazi destinati ad esercitazioni e attività seminariali e laboratoriali. Altrettanta attenzione è stata inoltre prestata al lavoro di promozione della mobilità internazionale degli studenti, soprattutto attraverso presentazioni di progetti Erasmus+ e la sensibilizzazione a tale esperienza mediante seminari. 3) L’ACCOMPAGNAMENTO AL MONDO DEL LAVORO è stato infine particolarmente custodito ricorrendo, tra l’altro, al coinvolgimento in aula di testimoni privilegiati del mondo del lavoro, delle realtà formative, dell’associazionismo professionale. Ulteriore cura è stata prestata all’attività del tirocinio curriculare al fine di realizzarla come esperienza specificamente professionalizzante. A ciò si sono aggiunte attività (workshop, incontri con testimoni privilegiati) volte a rafforzare le conoscenze degli studenti sugli scenari lavorativi nell’attuale contesto di incertezza e crisi economica.

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F. Gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti frequentanti e non frequentanti

G. Effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA‐CdS

L’analisi fatta dal Presidio della Qualità di Ateneo circa la gestione e l’utilizzo dei questionari relativi alla

soddisfazione degli studenti ha evidenziato che - per gli studenti frequentanti - come indicato nel Campo C

della presente Relazione:

le percentuali di insegnamenti con risposte negative superiori l 25% sono quasi tutte inferiori al 10% (e superiori al 10% solo in alcuni casi);

rispetto alla domanda 1 (“le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?”) nel 2015 la percentuale è stata del 17.6, dunque in diminuzione rispetto agli anni precedenti :(2013) 25.5; (2014) 21.6.

rispetto alla domanda 2 (“il carico di studio dell'insegnamento è proporzionato ai crediti assegnati?”) nel 2015 la percentuale è stata 14.7, mentre variabile negli anni precedenti: (2013) 15.4; (2014) 2.7.

Si precisa che tale grado di copertura della rilevazione delle Opinioni degli studenti ha tenuto conto di:

o rapporto tra insegnamenti erogati e insegnamenti valutati

o numero di questionari compilati e numero di questionari attesi in base al numero degli

iscritti

o andamento dei precedenti indicatori negli ultimi 3 anni.

L’analisi dettagliata delle Schede SUA-CdS pubbliche consente di ritenere le informazioni complete, chiare e puntuali, nonché fruibili e intellegibili da parte degli studenti, arrivando così a ritenere soddisfatti i bisogni migliorativi che la precedente Relazione aveva evidenziato a tal proposito. Nonostante ciò, nella tabella di sintesi alla presente Relazione si evidenziano delle criticità e delle possibili azioni migliorative.

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CLASSE LM-85 CORSO DI LAUREA Scienze per la Formazione e la Consulenza pedagogica nelle organizzazioni

A. Funzioni e competenze richieste dalle prospettive occupazionali e di sviluppo personale e professionale, tenuto conto delle esigenze del sistema economico e produttivo

Il corso offre una formazione in linea con le ultime frontiere scientifiche nel campo della formazione, degli studi organizzativi e della ricerca applicata. L’adozione di un approccio interdisciplinare e pragmatico fornisce un’ampia preparazione nei metodi qualitativi di ricerca, nella progettazione formativa e nell'analisi dei processi educativi. Il corso permette di acquisire competenze connesse alla progettazione e gestione di processi formativi inerenti le risorse umane, l’educazione degli adulti, la consulenza pedagogica alla persona, alla famiglia e alle organizzazioni. L’analisi delle fonti documentali/dati ha evidenziato che:

le funzioni e le competenze previste per le tipologie di laureati del corso in merito agli “sbocchi occupazionali e professionali”, come indicato nel RAD/SUA-CdS (A.2.a.), risultano attuali rispetto alle prospettive occupazionali.

rispetto alle prospettive occupazionali - tenuto conto delle esigenze del sistema produttivo in cui tali figure si collocano - tali funzioni e competenze risultano coerenti con le esigenze emerse dalla consultazione del sistema economico (A.1). Le parti sociali e produttive consultate nel passato anno infatti hanno espresso un sostanziale giudizio positivo sulle attività didattiche del corso, con particolare riferimento alla definizione di figure professionali chiare e spendibili nella filiera dei servizi e della formazione continua. Per quanto riguarda la necessità di un eventuale nuovo aggiornamento e valutazione in tal senso, si attenderà Gennaio 2017 per una nuova verifica.

Nello specifico, da una analisi sull'occupazione dei laureati a distanza di 1-3 anni dalla laurea è da segnalare a tal proposito che rispetto ai dati della vecchia Laurea specialistica in “Programmazione e gestione dei servizi educativi e formativi (56/S) dove l'andamento dell'occupazione era in calo: (2013) 91.7, (2014) 88.2, (2015) 75.0, stanno migliorando i dati sull'occupazione (anche se alcuni dati non sono calcolabili): Condizione occupazionale a 1 anno dalla Laurea Magistrale: * Lavora (a livello nazionale): (2013) 60.2; (2014) 60.5; (2015) 67.3 * Lavora (SFCPO): (2013) 83.3; (2014) 84.2; (2015) Non disponibile Condizione occupazionale a 3 anni dalla Laurea Magistrale: * Lavora (a livello nazionale): (2013) 68.2; (2014) 69.8; (2015) 71.7 *Lavora (SFCPO): i dati aggregati non sono disponibili; per la LM-85 (non si hanno i dati delle vecchie lauree) lavora già il 73.3% (dato superiore alla media nazionale).

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B. Efficacia dei risultati di apprendimento attesi in relazione alle funzioni e competenze di riferimento

(coerenza tra le attività formative programmate e gli specifici obiettivi formativi programmati)

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e le linee guida proposte risulta che le conoscenze e le capacità di applicazione previste dal corso risultano coerenti con i profili professionali, le sue funzioni e competenze.

I risultati emersi dall’analisi condotta hanno evidenziato, nello specifico, che:

vi è sostanziale coerenza tra i risultati di apprendimento attesi declinati, sia in sintesi come “conoscenza e capacità di comprensione” e “capacità di applicare conoscenza e comprensione” (A.4.b.1), sia in dettaglio rispetto ai descrittori di Dublino (A.4.b.2).

le attività formative progettate e realizzate si sono dimostrate idonee ai fini del conseguimento di suddette conoscenze e competenze (A.4.b.1 e A.4.b.2), con particolare riferimento all’autonomia di giudizio, alle abilità comunicative e alla capacità di apprendimento.

le informazioni contenute nella SUA-CdS, recependo quanto la CP ha evidenziato nella precedente Relazione annuale, sono risultate essere sufficientemente dettagliate e complete, anche se ancora persiste una certa non correttezza nella traduzione inglese dei testi in queste contenuti.

La componente studentesca della CP propone, al fine di migliorare l'offerta formativa della magistrale in funzione degli sbocchi occupazionali, di aumentare e migliorare le competenze linguistiche degli studenti, in particolare per la lingua inglese. Attualmente è obbligatorio, in tutto l'Ateneo senese, l'ottenimento di una idoneità B2 per potere concludere una laurea magistrale; tuttavia questa idoneità valuta un numero limitato di competenze (essenzialmente lo scritto) e la componente studentesca della CP propone anche l'attivazione di seminari e workshops in lingua inglese. Propone inoltre di incentivare la frequenza ai corsi di preparazione all'idoneità B2 sin dal primo anno della magistrale, ricordando che il Comitato per la Didattica può autorizzare gli studenti ad anticipare questa idoneità dato che è prevista al secondo anno.

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C. Qualificazione dei docenti, metodi di trasmissione della conoscenza e delle abilità, materiali e ausili

didattici, laboratori, aule, attrezzature, in relazione al potenziale raggiungimento degli obiettivi di

apprendimento al livello desiderato

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e delle linee guida proposte risulta che la preparazione scientifica e didattica dei docenti e le metodologie didattiche attuate, così come gli ausili e le infrastrutture utilizzate (in particolare CampusLab), si sono rivelati efficaci ai fini del raggiungimento delle conoscenze e competenze progettate dal corso di studio.

Nello specifico:

per quanto riguarda l’adeguatezza delle infrastrutture (B.4), la CP rivela che i cambiamenti già in atto stanno portando i risultati attesi, coincidendo soprattutto con la sempre maggiore fruizione da parte degli studenti di luoghi destinati allo studio e alla socializzazione. In tal senso CampusLab si differenzia, soprattutto per il corso in oggetto, dagli altri spazi riservati alla didattica tradizionale, alla teledidattica o allo studio in quanto nato per sperimentare il lavoro in gruppo e forme di autoapprendimento

la CP rileva con soddisfazione lo sforzo di innovazione nella didattica e nella trasparenza dei processi formativi e i reclutamenti fatti di personale strutturato per tenere di conto le esigenze didattiche necessarie alla sostenibilità del corso di studi. Va sottolineato che la fine dell’a.a. 2015/16 ha visto il pensionamento di due professori ordinari e la conseguente chiamata e presa di servizio di un professore associato per i carichi didattici inerenti la sostenibilità del presente corso di studio.

dai risultati dei questionari di Valutazione studenti che sono stati analizzati (Risultati valutazione studenti dom. 5, 8, 10, 11) risulta che, per gli studenti frequentanti:

i giudizi sono stati sostanzialmente positivi;

per la domanda 1 (“Le conoscenze preliminari possedute sono risultate sufficienti per la comprensione degli argomenti previsti nel programma d'esame?”) nel 2015 la percentuale è stata 33.3, mentre 52.9 (2014) e 10.0 (2013).

le percentuali delle altre domande oscillano tra lo 0 e il 13-14%

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D. Validità dei metodi di accertamento delle conoscenze e abilità acquisite dagli studenti in relazione ai

risultati di apprendimento attesi

Dall’analisi delle fonti documentali/dati e delle linee guida proposte risulta che, in linea di generale:

la descrizione dei metodi di accertamento dei singoli insegnamenti espressa nella SUA-CdS (B.3) è esaustiva e vi è attinenza tra gli obiettivi di apprendimento attesi e la verifica delle conoscenze acquisite tramite prove in itinere, esami orali, etc (B.1.b).

vi è una costante attenzione nei confronti dei profili richiesti dal mondo del lavoro, con particolare riguardo alle competenze trasversali soft skills, cosa che ha portato i docenti ad incrementare la didattica laboratoriale ricorrendo sempre più a forme di didattica attiva/partecipativa utilizzando gli spazi del CampusLab. Nonostante ciò, si segnala che la CP, dopo aver analizzato i Syllabi di tutti gli Insegnamenti erogati all’interno del corso di studi, propone alcune sintetiche raccomandazioni (accuratezza traduzione testi in lingua inglese) indicate nella presente Relazione.

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E. Completezza ed efficacia del Riesame e dei conseguenti interventi di miglioramento

Rispetto a questo punto, il Rapporto del Riesame ha individuato tre (3) linee trasversali su cui concentrare l’attenzione. 1) La prima riguarda l’INGRESSO, il PERCORSO e l’USCITA dal CDS, che si è definita e precisata da un

punto di vista metodologico-operativo nel: formulare i programmi degli insegnamenti in conformità agli obiettivi del corso di laurea; distribuire le lezioni in orari che permettano agli studenti lavoratori di frequentare agevolmente

le lezioni; aumentare le iniziative di tutorato in itinere finalizzate a supportare gli studenti nello studio e nel

conseguimento della laurea nei tempi previsti; comunicare con maggiore efficacia le opportunità di scambio con l’estero; potenziare l’attività d’informazione nell’ambito del territorio.

2) In merito all’ESPERIENZA DELLO STUDENTE, particolare attenzione è stata prestata ai seguenti

obiettivi: migliorare il lavoro interdisciplinare tra docenti in termini di didattica; pianificare un adeguato programma di attività laboratoriali, seminariali e sperimentali degli

insegnamenti da svolgersi dentro il nuovo spazio Campus-Lab che hanno coinciso con la realizzazione delle seguenti azioni (come da Relazione precedente):

organizzazione incontro tra tutti i docenti che insegnano nel corso di laurea per definire programmi di insegnamento comuni;

verifica che i programmi d'esame dei singoli insegnamenti siano conformi alle finalità del corso di laurea e non richiedano conoscenze preliminari che gli iscritti generalmente non possiedono;

pianificazione di un evento di formazione per i docenti sui temi della didattica innovativa; promozione dell’utilizzazione della piattaforma di e-learning Moodle; aumento nell’utilizzazione dello spazio di didattica sperimentale Campus Lab.

3) l’ACCOMPAGNAMENTO AL MONDO DEL LAVORO è stato particolarmente custodito:

accrescendo le opportunità di stages extracurriculari o tirocini curricolari; favorendo le occasioni di contatto tra gli studenti e il mondo del lavoro; stipulando nuove convenzioni o ridefinendo le modalità operative e i contenuti di quelle

esistenti; promuovere incontri, seminari, convegni cui partecipino esponenti del mondo delle imprese e

delle professioni, coinvolgendo anche gli ex-studenti occupati professionalmente (Alumni).

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F. Gestione e utilizzo dei questionari relativi alla soddisfazione degli studenti frequentanti e non frequentanti

G. Effettiva disponibilità e correttezza delle informazioni fornite nelle parti pubbliche della SUA‐CdS

L’analisi fatta dal Presidio della Qualità di Ateneo circa la gestione e l’utilizzo dei questionari relativi alla

soddisfazione degli studenti ha evidenziato che - per gli studenti frequentanti - come indicato nel Campo

C della presente Relazione:

dai risultati emersi dall’analisi condotta sui Questionari di Valutazione studenti (13/14 – 14/15/) e

sulla Relazione Commissione paritetica 2015, si evidenzia una sostanziale percentuale di giudizi

positivi (uguale o superiore al 75%) per entrambi gli anni accademici;

analogamente la valutazione degli insegnamenti con una percentuale di giudizi negativi superiore

al 25% appare poco pronunciata.

Si precisa che tale grado di copertura della rilevazione delle Opinioni degli studenti ha tenuto conto di:

o rapporto tra insegnamenti erogati e insegnamenti valutati

o numero di questionari compilati e numero di questionari attesi in base al numero degli

iscritti

o andamento dei precedenti indicatori negli ultimi 3 anni.

L’analisi dettagliata delle Schede SUA-CdS pubbliche consente di ritenere le informazioni complete, chiare e puntuali, nonché fruibili e intellegibili da parte degli studenti, arrivando così a ritenere soddisfatti i bisogni migliorativi che la precedente Relazione aveva evidenziato a tal proposito. Nonostante ciò, nella tabella di sintesi alla presente Relazione si evidenziano delle criticità e delle possibili azioni migliorative.

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SINTESI DELLE CRITICITÀ INDIVIDUATE DALLA COMMISSIONE PARITETICA PER CIASCUN CORSO DI STUDIO E LINEE

DI AZIONE PROPOSTE.

Corso di Studio Principali criticità riscontrate Linee di azione proposte

L-11 Lingue per la comunicazione interculturale e d’impresa

Oscillazioni nella valutazione dell'efficacia delle conoscenze acquisite ai fini dell'inserimento nel mondo del lavoro.

Aggiungere questo dato ai dati da monitorare nelle riunioni con le parti sociali e le imprese che accolgono studenti tirocinanti.

Difficoltà, per gli studenti, di perfezionare effettivamente una terza lingua di studio, oltre all'inglese e alla seconda lingua triennale prevista.

Valutare, in seno al CdD, la possibilità di offrire formazione blended, online oppure computer based per lo studio di una terza lingua, o l'opportunità di limitare il piano di studi alla scelta di due lingue straniere da approfondire maggiormente.

Scarso utilizzo da parte degli studenti degli strumenti digitali (E-learning, web-learning, computer based audio, blogs, Unisi.2 ecc.) per favorire lo studio delle lingue, soprattutto per gli studenti non frequentanti.

Inserire risorse digitali nei programmi di studio; istituire, con l'aiuto degli studenti tutor, dei workshops per istruire gli studenti sui modi di accedere a materiale di glottodidattica online.

Difficile sostenibilità del CdL in termini di personale strutturato.

Privilegiare le aree dove non è attualmente presente nessun docente strutturato.

Insufficiente mobilità studentesca e i tirocini, locali e all’estero.

Continuare e rinforzare le azioni intraprese: sportello "Studio e lavoro all'estero", sensibilizzazione a stages e tirocini.

L-19 - Scienze dell’educazione e della formazione

Ampliare il confronto degli studenti con esperti dei settori lavorativi provenienti dalla Cina e dall’area del Mediterraneo

Sensibilizzare i settori lavorativi indicati attraverso attività mirate sul territorio di riferimento.

Rendere sistematico il rilevamento delle opinioni di enti e aziende che ospitano i tirocini

Usare strumenti telematici dedicati e/o progettarne di specifici

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Difformità nella traduzione dei testi in inglese presenti nei Syllabi degli Insegnamenti

Orientare i docenti ad un maggiore utilizzo del “servizio traduzione” che la Scheda SUA mette a disposizione.

Scarsa uscita in mobilità Sensibilizzazione attraverso sportello "Studio e lavoro all'estero" (Erasmus+ e traineeship)

Difficoltà di recepire l’offerta formativa nella sua totalità da parte degli studenti lavoratori

Rendere l’offerta formativa più “elastica”, anche diversificando gli orari degli insegnamenti nel pomeriggio inoltrato

LM-85 - Scienze per la Formazione e la Consulenza pedagogica nelle organizzazioni

Difformità nella traduzione dei testi in inglese presenti nei Syllabi degli Insegnamenti

Orientare i docenti ad un maggiore utilizzo del “servizio traduzione” che la Scheda SUA mette a disposizione

Scarsa uscita in mobilità Sensibilizzazione attraverso

sportello "STUDIO E LAVORO ALL'ESTERO (Erasmus+ e Traineeship)

Difficoltà di recepire l’offerta formativa nella sua totalità da parte degli studenti lavoratori

rendere l’offerta formativa più “elastica”, anche diversificando gli orari degli insegnamenti nel pomeriggio inoltrato

Arezzo, 20 dicembre 2016 Il Coordinatore