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Regione Lazio - Il portale delle Aree Protette del Lazio · Nell’approvare una legge in materia di aree protette che promuove esplicitamente, fin dai suoi principi generali, la

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Regione LazioAssessore all’Ambiente e Cooperazione tra i PopoliFiliberto Zaratti

Direttore Dipartimento TerritorioRaniero V. De Filippis

Direttore Ambiente e Cooperazione tra i PopoliGiovanna Bargagna

ARP Agenzia Regionale ParchiCommissario straordinarioAntonio Galano

DirettoreGiuliano Tallone

Settore Formazione e Comunicazione - Servizio FormazioneVito Consoli (Dirigente), Filippo Belisario, Nicoletta Benedetti, Donatella Capoccia, Lucilla De Rubeis,Simona Giangi, Ilario Iovino, Marta Letizia, Greta Martini, Maurizio Marcucci, Fabrizio Petrassi,Domenico Serafini, Lucia Spirito, Massimo Tufano

A cura diFilippo Belisario

TestiFilippo Belisario, Nicoletta Benedetti, Fabrizio Petrassi, Massimo Tufano

FotografieArchivio ARP: Filippo Belisario, Maurilio Cipparone, Vito Consoli, Lucilla De Rubeis, Federico Gemma, Paolo Macchiolo,Alfonso Mongiu, Stefano Panzarasa, Fabrizio Petrassi, Domenico Serafini, Massimo Tufano

GraficaRaffaella Gemma

StampaGrafica Giorgietti srl

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I l biennio 2007-2008 vede l’Agenzia Regionale Parchi impegnata con rinnovate edimportanti risorse nella progettazione, organizzazione e gestione di progetti diaggiornamento e formazione professionale per il personale del Ruolo Unico delle

Aree Naturali Protette. Questo impegno dà sostanza al dettato della normativaregionale e attribuisce all’Agenzia un ruolo di “incubatore” di iniziative formative eculturali per lo sviluppo sostenibile di un sistema territoriale complesso quale è la retedei nostri parchi.Il programma di Formazione e Studi Ambientali, più brevemente For.E St.A., si è,dunque, arricchito nel tempo divenendo un contenitore, rinnovato negli argomenti enella formula, di 104 diverse azioni di addestramento, aggiornamento e crescitaumana rivolte innanzitutto alle quasi 900 persone impegnate quotidianamente neiparchi del sistema laziale. Lo scopo primario è quello di condividere un percorsoesperienziale e lavorativo dove la qualificazione degli operatori possa allinearsi allastrutturazione delle piante organiche e alla crescita degli Enti di gestione delle areenaturali protette regionali. Altro obiettivo della massima rilevanza è rendere laformazione una risorsa disponibile per le politiche di governance e partecipazione neiparchi, le quali sempre più si delineano come strategie di successo a livellodecentrato.In questo contesto, il “Catalogo delle azioni formative 2007-2008” si configura comeuno strumento di raccordo e di informazione sul ventaglio delle opzioni didattiche cheil nostro sistema è in grado di offrire non solo al personale dei parchi, ma anche atutti coloro che, a vario titolo, rivestono un ruolo nei loro territori. Un documento duttilee di pronto uso, che sintetizza obiettivi, tempi, sedi e modalità di corsi, iniziative e seminari. Un vademecum di orientamento e di facileconsultazione, che ci accompagnerà nel tempo dettagliando gli appuntamenti che, di volta in volta, ci vedranno impegnati in un fittocalendario di formazione continua e programmata. Con l’idea di migliorare sempre la qualità dell’azione formativa e del livello di competenzadegli operatori dei parchi, che ringraziamo per l’impegno ad una costante crescita professionale.

Giuliano TalloneDirettore Agenzia Regionale Parchi

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I n d i c eU N S I S T E M A F O R M A T I V O A L S E R V I Z I O D E I PA R C H I D E L L A Z I O . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 5

I L C A T A L O G O D E L L E A Z I O N I F O R M A T I V E 2 0 0 7 - 2 0 0 8 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 9

I N D I C E D E L L E A Z I O N I F O R M A T I V E . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 1 0

A CORSI DI BASE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 1 3

B CORSI DI QUALIFICAZIONE O AGGIORNAMENTO PER SPECIFICI AMBITI O AREE/SOTTOAREE PROFESSIONALI . . . . . . . . . . . . . . p a g 1 5

C CORSI DI QUALIFICAZIONE O AGGIORNAMENTO TRASVERSALI AD AMBITI E AREE PROFESSIONALI . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 3 3

D INIZIATIVE A SUPPORTO DI PROGRAMMI O PROGETTI DI SISTEMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . p a g 4 0

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U N S I S T E M A F O R M A T I V O A LSERVIZIO DEI PARCHI DEL LAZIOFormazione e professionalizzazione delle risorse umane come chiavi di una gestione efficiente delle aree protette

Nel panorama nazionale ed internazionale le aree protette si vanno sempre più configurando, al di là della dimensione “primaria” della tuteladi paesaggi, specie ed ecosistemi, come dei laboratori di sperimentazione di norme, tecniche, metodologie e strumenti per la promozione diuno sviluppo concretamente sostenibile. Questa nuova dimensione richiede la diffusione e la condivisione di capacità e competenze adeguate,soprattutto nel campo del “know-how”, delle abilità di gestione, della comunicazione.

Con la prospettiva di misurarsi quotidianamente con questa sfida, il personale e i dirigenti che lavorano nelle e per le aree protette devonopoter contare sul supporto di azioni permanenti e diversificate di formazione, qualificazione e crescita professionale che li rendano sempre piùaggiornati e consapevoli.Allo stesso tempo è necessario che alcune iniziative mirate siano estese anche ai soggetti coinvolti a qualunque altro titolo nella vita deiparchi: persone che potranno assumere un ruolo sempre più rilevante, in futuro, nell’aiutare i territori e le comunità locali ad esplorare nuovevie di sviluppo sostenibile (dagli amministratori agli educatori e a molte altre figure).

Formazione e governance per il sistema regionale delle aree protette

Nell’approvare una legge in materia di aree protette che promuove esplicitamente, fin dai suoi principi generali, la nascita di un “sistema integrato diparchi” (L. R. n. 29/97), la Regione Lazio ha manifestato un notevole spirito di innovazione e lungimiranza. Le recenti ricerche nel campo dellaconservazione della natura tendono infatti ad individuare proprio nella dimensione complessiva del sistema, più che nel particolarismo delle singole“isole” naturali, l’oggetto di politiche e strategie a difesa di ecosistemi, paesaggi e biodiversità.

Con la nascita o l’allargamento di diverse aree protette (che rendono la superficie complessiva posta sotto tutela pari a oltre il 13% del territorioregionale), l’istituzione del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP ed il rapido assestamento delle piante

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organiche attraverso centinaia di nuove immissioni in servizio, l’insieme dei parchi laziali si sta sempre più configurando come un sistema complessoe integrato, anche per quanto riguarda le risorse umane: una rete di relazioni, sinergie, potenzialità, ma anche di fabbisogni, non ultimi quelliformativi.Le cifre aggiornate alla fine del 2006 per il solo Ruolo unico del personale quantificano un universo composto da 81 dirigenti e 760 dipendenti,suddivisi in 4 aree (amministrativa, economico finanziaria, tecnica e vigilanza) e afferenti a 21 diversi profili professionali.

In una visione sistemica ispirata alle più moderne ed efficaci strategie di governance (ossia a pratiche e procedure miranti ad avvicinare sempre piùle istituzioni ai cittadini e a promuovere la partecipazione), sulla scena dei parchi, oltre a questo nucleo prioritario, devono necessariamente essereconsiderate altre categorie di “attori”. Tra queste, innanzitutto gli amministratori dei parchi e degli enti locali coinvolti (tutte le province, tutte lecomunità montane e più di un terzo dei comuni del Lazio, 134 su 377, hanno una parte di territorio interessata da una o più aree protette), maanche i giovani in cerca di un’occupazione sostenibile, le forze produttive e gli stakeholders delle comunità locali, il mondo della scuola, gli operatoriagricoli e turistici, le realtà associative, il volontariato ed i moltissimi altri cittadini interessati.A fronte di un tale potenziale, appare ormai indifferibile iniziare a predisporre azioni e progetti in grado di soddisfare le diffuse esigenze formative e diaggiornamento del personale del Ruolo unico, ma anche i bisogni culturali, di informazione, condivisione e comunicazione legati al vasto e articolatouniverso di riferimento delle aree protette regionali.

L’ARP e la formazione

La possibilità di progettare, organizzare e gestire direttamente la formazione professionale del personale delle aree protette del Lazio è una dellefunzioni fondamentali riconosciute all’Agenzia Regionale Parchi fin dalla sua istituzione (L. R. n. 21/93, art. 27) Questo compito è stato poi ulteriormente dettagliato dallo Statuto dell’ente che, nell’art. 2, riporta: l’Agenzia (...) cura (…) la formazioneprofessionale per il personale tecnico ed amministrativo necessario alla gestione delle aree protette e ne garantisce il necessario aggiornamento equalificazione. Cura altresì la formazione professionale per lo sviluppo delle attività economiche compatibili con la tutela, la valorizzazione e l’usorazionale delle risorse delle aree protette”.Con nota n. 11429/4U/02 del 30 gennaio 2006 inoltre, il Direttore Regionale Istruzione, Formazione e Diritto allo Studio, richiamandosi allanormativa vigente in materia di accreditamento adottata dalla Regione Lazio, specifica che l’ARP, in quanto soggetto o delegato delle funzioni inerentiattività di orientamento o formazione (…), pur non “accreditandosi” possa concorrere all’ottenimento di finanziamenti pubblici (…) per losvolgimento di interventi formativi rivolti alle utenze e nelle materie previste dallo Statuto dell’Agenzia stessa.

A partire dal 2000 (primo anno della sua piena operatività) e fino a tutto il 2006 l’ARP ha realizzato complessivamente 141 tra corsi e seminari, perun totale di 10.406 ore di formazione, cui nell’insieme hanno avuto la possibilità di accedere 3.433 partecipanti.

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Queste azioni formative, realizzate nell’ambito del programma For.E St.A. (Formazione e Studi Ambientali), sono state rivolte principalmente alpersonale in servizio e al personale di nuova assunzione nel Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP. Diversicorsi hanno tuttavia riguardato altri soggetti, come i partecipanti al progetto “Cantieri Scuola - Lavoro nei Parchi Regionali”, gli insegnanti coinvolti in“Gens”, programma di sistema di educazione ambientale, o gli operatori del turismo naturalistico nei parchi afferenti al programma “GiorniVerdi”.Gli ambiti tematici dei corsi, individuati sulla base di costanti procedure di concertazione con le aree protette, la Direzione Regionale e leorganizzazioni sindacali, hanno coperto un vasto intervallo: dalla formazione di ingresso per il personale neo assunto alla formazione specialistica peri nuovi dirigenti, da corsi di aggiornamento o approfondimento specifici per gli impiegati dei diversi profili a seminari per la promozione e laconoscenza dei parchi rivolti a tutto il personale del Ruolo unico.

Nella sua veste, ormai consolidata, di agenzia di supporto tecnico nei più svariati settori per le aree protette regionali e con l’esperienzaderivante dalla notevole mole di corsi già svolti, l’ARP è dunque la struttura con il compito istituzionale di gestire le attività formative pertutto il sistema dei parchi laziali. In questo modo il settore strategico della formazione si sottrae al rischio di una visione particolaristica,talvolta troppo di tipo puntiforme e locale, per inserirsi in una programmazione unitaria, tarata sugli specifici fabbisogni del sistema, conun notevole miglioramento nella sua qualità e, parallelamente, col raggiungimento di consistenti economie di scala.

Allo stesso tempo, nel suo ruolo di stimolo verso processi informativi e comunicativi di qualità, l’ARP vuole collaborare con le aree protette ancheaiutandole ad esplorare nuove strategie di apertura al territorio, partecipazione dei cittadini e radicamento.

Le metodologie

La realizzazione di programmi formativi ad ampio raggio, ben calibrati ed orientati al raggiungimento di obiettivi, rappresenta, oltre ad un diritto deilavoratori e in generale dei cittadini nell’ottica dell’educazione permanente, anche un potente strumento per il miglioramento dell’efficacia edell’efficienza della gestione di aree e processi lavorativi.Parallelamente, attenti ed aggiornati programmi di qualificazione, addestramento e crescita culturale rivolti ai residenti nei territori dei parchi possonomigliorarne l’imprenditorialità, stimolare l’accesso alle realtà occupazionali e garantire pari opportunità.Per raggiungere questi obiettivi l’ARP opera coerentemente con le politiche formative della Regione e svolge una costante e diffusa attività di analisidei bisogni formativi del sistema attraverso un insieme di iniziative, tra le quali:

● La comunicazione diretta e continuativa con gli amministratori delle aree protette e i responsabili della loro gestione;● L’adozione di procedure “bottom up” per raccogliere le istanze di tutti coloro che, giorno dopo giorno, operano nei parchi;● L’utilizzo di strumenti di indagine innovativi, anche a livello personale, quali ad esempio il “bilancio delle competenze”.

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Le attività formative si avvalgono di metodi didattici interattivi, pratici, operativi, in alcuni casi “on the job” per valorizzare contesti di apprendimentofamiliari ai partecipanti, caratterizzati anche dall’importante obiettivo collaterale del “fare sistema”.

Il ricorso a materiali e supporti didattici tende da una parte all’utilizzo delle più recenti ed efficaci tecnologie e di strumenti adeguati ad ogni tipologiadi corso, dall’altra a tesaurizzare al massimo le attività sperimentate, anche attraverso la produzione di “quaderni tecnici” tematici e documenti adhoc di carattere modulare che raccolgano i diversi contributi.

Gli staff didattici interni (coordinatori dei corsi, tutor, assistenti tecnici) sono composti da formatori esperti, ciclicamente aggiornati nell’ambito di unpiano permanente di “formazione dei formatori”.

Nell’individuare i docenti per le diverse attività l’ARP si pone l’obiettivo di valorizzare al meglio il grande patrimonio di capacità e professionalitàpresente fra le risorse umane del sistema: persone con formazione ed esperienze molto diverse l’una dall’altra che, in molti casi, hanno accumulatonegli anni competenze preziose. Per tutte le docenze esterne, la scelta viene effettuata su base curriculare.

In casi o contesti particolari, per il migliore svolgimento dei corsi l’Agenzia promuove sinergie con altri enti di formazione, istituzioni, organizzazioni oenti di ricerca, curando comunque direttamente il coordinamento didattico, il monitoraggio e la verifica della qualità.

Un sistema di “data base” conserva la memoria concreta delle azioni formative realizzate, un archivio organizzato secondo molteplici chiavi diaccesso che rappresenta uno strumento insostituibile per la pianificazione a medio e lungo termine e per il miglioramento continuo di servizi eprestazioni. Tra i data base attivati vi sono quelli relativi ai corsi, ai docenti, alle strutture per la didattica e per l’eventuale residenzialità, al personale,con tutte le azioni formative seguite.

Un percorso di valutazione strutturato secondo tre livelli segue ogni azione formativa lungo tutta la filiera delle sue fasi.Con la valutazione in itinere, già in “corso d’opera” lo staff didattico ha la possibilità di apportare eventuali aggiustamenti necessari alraggiungimento degli obiettivi.A conclusione di ogni azione formativa sono previste delle attività di verifica. Inoltre, attraverso la valutazione ex post, gli staff didattici e i docentiesprimono un loro giudizio sui partecipanti e sull’andamento del corso in generale.Allo stesso tempo, anche i partecipanti sono chiamati a esprimereuna valutazione sul corso nel suo complesso e sulle singole componenti (didattica, tempi, staff, qualità delle strutture e così via).La valutazione a lungo termine analizza gli effetti dell’azione formativa sull’efficacia, l’efficienza e l’ottimizzazione dei comportamenti lavorativi e, diconseguenza, valuta la soddisfazione del bisogno formativo in coerenza con gli obiettivi gestionali.

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I L C A T A L O G O D E L L E A Z I O N IF O R M A T I V E 2 0 0 7 - 2 0 0 8Per il biennio 2007 - 2008 l’ARP ha pianificato la realizzazione di attività formative rivolte principalmente al personale del Ruolo unico. Con l’obiettivodi non trascurare nessun settore e nessun attore, le diverse iniziative coprono un ampio ventaglio tematico e sono inquadrabili nell’ambito di alcunetipologie fondamentali.

Corsi di base - azioni volte a facilitare il raggiungimento di livelli di competenza possibilmente “omogenei” in ambiti trasversali quali, adesempio, l’alfabetizzazione informatica, l’apprendimento di una lingua straniera comunitaria, la conoscenza del diritto e dell’organizzazioneregionale.

Corsi di qualificazione o aggiornamento per specifici ambiti o aree/sottoaree professionali - percorsi formativi prevalentemente ditaglio operativo, orientati all’adeguamento di profili e comparti lavorativi in merito a tematiche specifiche e, di conseguenza, all’ottimizzazionee al miglioramento dei servizi resi.

Corsi di qualificazione o aggiornamento trasversali ad ambiti ed aree professionali - azioni di perfezionamento o approfondimento inambiti di interesse più generale e tali da coinvolgere, anche se su aspetti diversi o in base a particolari preferenze individuali, i settori dimolteplici aree professionali.

Iniziative a supporto di programmi o progetti di sistema - azioni propedeutiche allo svolgimento o al completamento di attività funzionalialla crescita del sistema delle aree protette del Lazio; a seconda dei casi, potranno partecipare anche soggetti o operatori esterni al Ruolounico, purché coinvolti nei relativi progetti di sistema.

I dirigenti del Ruolo unico, qualora lo ritengano opportuno, oltre ai corsi ad essi specificamente indirizzati possono chiedere di partecipare anche alleiniziative formative rivolte ad altri ambiti o aree professionali, nonché a quelle a supporto di programmi o progetti di sistema.

Le azioni descritte in questo Catalogo non esauriscono ovviamente la richiesta di attività formative che proviene dal mondo delle aree protetteregionali. Inoltre, il Catalogo stesso dovrebbe essere consultato e interpretato in maniera “dinamica” poiché, sulla base di specifiche emergenze onecessità contingenti, l’Agenzia potrà valutare la necessità di realizzare alcune iniziative non previste o, analogamente, alcune azioni formative incatalogo, ritenute non prioritarie, potrebbero non essere svolte.

La durata delle le diverse azioni formative è inquadrabile nelle seguenti categorie:● Azioni giornaliere (massimo 8 ore): giornate di studio, seminari o workshop;● Corsi brevi, per una durata variabile dai 2 ai 4 giorni (massimo 32 ore);● Corsi di una settimana (5 giorni per un massimo di 40 ore);● Corsi di due settimane (10 giorni per un massimo di 80 ore).

Le sedi dei corsi sono scelte di volta in volta, anche in accordo con i contenuti e le specifiche necessità nonché considerando la provenienzaterritoriale dei partecipanti. Le sedi preferenziali sono strutture regionali o comunque appartenenti al sistema delle aree protette.In base a particolari esigenze didattiche, alcuni corsi di natura intensiva possono essere residenziali e richiedere, quindi, il pernottamento deipartecipanti per il periodo della loro durata.

Relativamente alle azioni non propriamente riservate al personale del Ruolo unico, sarà cura dell’Agenzia darne ampia pubblicità attraverso glistrumenti più adatti alla specifica tipologia di corso.

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INDICE DELLE AZIONI FORMATIVECORSI DI BASE

A1 Responsabilità penale, disciplinare e amministrativo-contabile dei pubblici impiegatiA2 Diritto e organizzazione regionale e del sistema delle aree protette del LazioA3 Corsi di base di lingue straniere comunitarieA4 Alfabetizzazione informaticaA5 Storia della conservazione della natura e delle aree protette

CORSI DI QUALIFICAZIONE O AGGIORNAMENTO PER SPECIFICI AMBITI O AREE/SOTTOAREE PROFESSIONALI

DIRIGENTIB1 Normative e contratti della dirigenza B2 Organizzazione degli uffici e gestione delle risorse umane

AREA AMMINISTRATIVAB3 Informatica giuridica (aperto anche all’area tecnica - comunicazione)B4 Gestione di archivio e protocollo: informatizzazione, gestione e archiviazione ottica dei flussi documentali; protocollazione informaticaB5 Tecniche di SegreteriaB6 Seminario sulla semplificazione del linguaggio amministrativoB7 Privacy: D.lvo n. 196 del 30/6/2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali” (aperto anche all’area tecnica - comunicazione)

AREA ECONOMICO FINANZIARIAB8 Dichiarazioni fiscali, tributarie e previdenziali: normativa, redazione e trasmissioneB9 Normativa e pratica in materia di beni inventariali (aperto anche all’area amministrativa)B10 Principi fondamentali in materia di bilancio e contabilità (aperto anche all’area amministrativa)

AREA TECNICA (tra parentesi sono indicate le sottoaree o i livelli cui i corsi sono rivolti)B11 Qualità progettualeB12 Il ruolo delle aree protette nella tutela del paesaggioB13 Valorizzazione dei beni culturali nelle aree protette del LazioB14 Normativa sull’editoria (comunicazione)B15 La stampa di pubblicazioni e materiale informativo (comunicazione)B16 Riferimenti normativi in materia di “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle Pubbliche Amministrazioni”: Legge n. 150 /2000

(comunicazione)B17 Software applicativi per la Comunicazione Ambientale (comunicazione)B18 Le problematiche legate alla gestione di SIC e ZPS e la Valutazione d’IncidenzaB19 Monitoraggio degli habitat e delle specie di interesse comunitario (naturalistica)B20 La gestione della fauna selvatica nelle aree protette (naturalistica)B21 Il nuovo Piano di Sviluppo RuraleB22 Normativa in materia forestale

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B23 Normativa sulle acqueB24 Corso base di CADB25 Corso avanzato di CADB26 Seminario su demani civici e proprietà collettiveB27 Tecniche e pratiche di ingegneria naturalistica per la gestione e la manutenzione del territorio -sentieri, argini, ecc.- (livelli B, aperto anche all’area vigilanza)B28 Iter e normative di riferimento per l’acquisizione di beni e servizi (aperto anche all’area amministrativa)B29 Normative in materia di appalto di lavori pubblici (aperto anche all’area amministrativa)B30 Ordinanze di sospensione e riduzione in pristino dei lavoriB31 Il Responsabile Unico del Procedimento in materia di appaltiB32 La direzione di lavori in ediliziaB33 Il condono edilizio nelle aree protette: normativa edilizia e urbanistica B34 Le opere pubbliche e i beni vincolatiB35 Predisposizione di piani o progetti per la gestione del cinghiale (naturalistica) B36 Scheda standardizzata per rilevamento e stima dei danni da fauna selvaticaB37 Identificazione dei danni da fauna selvaticaB38 Seminario di approfondimento sui danni da cinghiale e roditori alle colture agricoleB39 Seminario di approfondimento sui danni da storni e altri uccelli problematici alle colture agricoleB40 Individuazione e stima dei danni della fauna selvatica al bestiame domestico nelle aree protetteB41 Censimenti della fauna selvaticaB42 Trattamento e conservazione dei reperti naturalisticiB43 Prevenzione del rischio di zoonosiB44 L’educazione ambientale nelle aree protette (educazione, aperto anche all’area vigilanza)B45 Comunicare l’ambiente “dal basso”: principi e strumenti per una moderna comunicazione ambientale (comunicazione)

AREA VIGILANZAB46 Anti Incendio Boschivo - previsione, prevenzione, allertamento e primo interventoB47 L’attività di polizia giudiziariaB48 Corso di micologia applicato all’azione di vigilanzaB49 Normative e vigilanza nell’ambito della gestione forestaleB50 Seminari di approfondimento sulle tecniche di Polizia GiudiziariaB51 Workshop su aspetti controversi in tema di normativa di tutela ambientaleB52 Trattamento dei minori: aspetti giuridiciB53 Procedure repressive e sanzionatorie in materia urbanistica ed edilizia in relazione alla tutela ambientaleB54 Principi e tecniche di primo soccorso

CORSI DI QUALIFICAZIONE O AGGIORNAMENTO TRASVERSALI AD AMBITI E AREE PROFESSIONALI

C1 Il diritto amministrativo e degli Enti localiC2 Il procedimento amministrativo e gli atti amministrativiC3 La Lg. 241/90 e successive modifiche; le novità della legge 15/2005C4 Diritto d’accesso ai documenti amministrativiC5 Normativa sul volontariato e utilizzo di questa risorsa nella gestione delle aree protetteC6 Workshop sui Piani del Parco

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C7 La progettazione partecipataC8 Normativa sui beni culturali nelle aree protette del LazioC9 Progetti e finanziamenti Europei per le aree protetteC10 Controllo di gestioneC11 Le prospettive dei nuovi Fondi StrutturaliC12 Gestione sostenibile degli Enti ParcoC13 La fotografia nella comunicazione ambientaleC14 Strumenti di comunicazione pubblica e front officeC15 La normativa delle aree protette e quella per la tutela e la conservazione della natura e del territorioC16 Introduzione ai Sistemi Informativi Territoriali e strumentazione GPSC17 Sistemi Informativi Geografici (GIS) corso baseC18 Sistemi Informativi Geografici (GIS) corso avanzatoC19 Corso per formatori - Tecniche di comunicazione in relazione ai processi formativi e di gestione di aule didatticheC20 Corso base per R.S.P.P. (Resp. Sicurezza, Prevenzione e Protezione) e A.S.P.P. - Modulo AC21 Corso per R.S.P.P. (Resp. Sicurezza, Prevenzione e Protezione) e A.S.P.P. - Modulo BC22 Corso per R.S.P.P. (Resp. Sicurezza, Prevenzione e Protezione) - Modulo C

INIZIATIVE A SUPPORTO DI PROGRAMMI O PROGETTI DI SISTEMA

D1 Giornata di formazione tecnica sull’Immagine CoordinataD2 Workshop su pubblicazioni e collane editoriali delle Aree ProtetteD3 Progetto Natura in Campo: le fattorie didattiche “Natura in Campo” nelle aree protette del Lazio (per operatori delle aziende affidatarie dei servizi didattici del progetto)D4 Progetto Natura in Campo: l’agricoltura biologica nelle aree protette del LazioD5 Progetto Natura in Campo: seminario su tecniche e metodi dell’agricoltura biologica (per operatori agricoli e referenti delle aziende coinvolte nel progetto)D6 Progetto Natura in Campo: valorizzazione e promozione dei prodotti tipici delle aree protette del LazioD7 Progetto RESINA: i musei naturalistici e i centri visita interpretativi nelle aree protette del LazioD8 Organizzazione e gestione dei Centri Visita (aperto anche agli operatori delle aziende affidatarie dei sevizi di accoglienza nelle aree protette del Lazio)D9 Il progetto Le strade dei Parchi (per operatori turistici e amministratori dei territori interessati dall’itinerario)D10 Aree naturali protette e cooperazione allo sviluppoD11 Il progetto Geositi e la valorizzazione dei beni geoambientali nelle aree protette del LazioD12 Programma Forum: seminari di approfondimento sull’educazione alla sostenibilitàD13 Programma Forum: “Salviamo la regina!” - corso di apicolturaD14 Programma Gens: ParcoScuola: conoscere per cambiare insieme (per insegnanti coinvolti nel 1° livello del programma)D15 Programma Gens: gestire il presente per conservare il futuro (per insegnanti coinvolti nel 2° livello del programma)D16 Programma Gens: i parchi del Lazio come serbatoi di biodiversità e non solo (per insegnanti coinvolti nel 2° livello del programma)D17 Programma Gens: i Consigli dei Bambini (per insegnanti coinvolti nel 3° livello del programma)D18 Programma Gens: la progettazione partecipata con bambini e ragazzi (per insegnanti coinvolti nel 3° livello del programma)D19 Progetto “Accessibile? …Naturalmente!”: il metodo di monitoraggio di servizi e strutture nelle aree protetteD20 Progetto “Accessibile? …Naturalmente!”: progettazione inclusiva di servizi e strutture nelle aree protetteD21 L’integrazione dei servizi di vigilanza delle aree protette con la Protezione Civile regionaleD22 Programma Natura in Viaggio: educational tours (per amministratori, giornalisti e operatori turistici)D23 Seminari sulle esperienze e le buone pratiche delle aree protette

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R E S P O N S A B I L I T À P E N A L E , D I S C I P L I N A R E E A M M I N I S T R A T I V O - C O N T A B I L E D E I P U B B L I C I I M P I E G A T I

D E S T I N ATA R I Tutti i dipendenti del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare e approfondire le conoscenze del personale in merito all’insieme delle responsabilità connesse con l’esercizio delle funzioni del dipendente pubblicoe con la gestione trasparente e imparziale degli enti.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IDiritti, doveri e responsabilità dei pubblici impiegati ● Il contratto di lavoro ● Il regime delle responsabilità nelle pubbliche amministrazioni ● I concetti di“danno” e di “colpa” ● La responsabilità civile nei confronti di terzi ● La responsabilità amministrativa ● Il rapporto fra responsabilità amministrativa eresponsabilità penale ● La responsabilità contabile ● Il risarcimento ● L’ambito disciplinare

D I R I T T O E O R G A N I Z Z A Z I O N E R E G I O N A L E E D E L S I S T E M A D E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N ATA R I Tutti i dipendenti

D U R ATA 4 giorni (24 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare e approfondire le conoscenze del personale in merito ai principali elementi che caratterizzano il funzionamento della struttura regionale, nonché allefonti del diritto e al contesto normativo cui essa si ispira ● Familiarizzare il personale con il complesso meccanismo dell’organizzazione regionale e con le suearticolazioni, in particolar modo con quelle connesse alla conservazione della natura e alle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IElementi di diritto pubblico ● Le principali tematiche del diritto regionale dopo le novità introdotte dalla legge costituzionale di riforma federale ● Le forme dicollaborazione fra enti locali ● Rapporti fra Regione e Province ● Lo Statuto della Regione Lazio ● L’organizzazione regionale del Lazio: struttura, ruoli e funzioni ●

La normativa di riferimento ● Dipartimenti, direzioni e aree ● L’Area Conservazione Natura della Direzione Ambiente e Cooperazione tra i Popoli (DipartimentoTerritorio): ruolo, funzioni e rapporti con il sistema regionale delle are protette ● L’Agenzia Regionale Parchi: compiti e attività ● La legislazione sullaconservazione della natura e le aree protette ● Il sistema nazionale delle aree protette e la rete Natura 2000 ● Il sistema dei parchi del Lazio: valori e specificità

C O R S I D I B A S E D I L I N G U E S T R A N I E R E C O M U N I T A R I E

D E S T I N ATA R ITutti i dipendenti del Ruolo unico per la conoscenza basilare della lingua inglese ● Dirigenti, funzionari di categoria D e dipendenti di categoria C, in base allespecifiche necessità, per quanto riguarda eventuali approfondimenti di lingua inglese o l’apprendimento di un’altra lingua europea

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Una buona padronanza della lingua inglese si va sempre più configurando come condizione preliminare ineludibile per la partecipazione ad iniziative di respiroeuropeo o internazionale (congressi, seminari, corsi o eventi di altro genere), nonché per comunicare e lavorare a distanza con interlocutori o partner di altripaesi. Allo stesso tempo, e indipendentemente dalle qualifiche, per i dipendenti di alcune aree di lavoro impegnate in rapporti di cooperazione o collaborazioneinternazionali può risultare talvolta necessario imparare le basi di una seconda lingua europea ad ampia diffusione (spagnolo, tedesco, francese o portoghese).In entrambi i casi, i corsi di lingua organizzati dall’ARP sono improntati alla massima operatività e a soddisfare necessità formative strettamente correlate con ipiù comuni processi lavorativi. Per quanto riguarda l’inglese poi, un importante obiettivo collaterale dei corsi è facilitare il raggiungimento di un accettabilelivello di conoscenza e padronanza della lingua, diffuso a tutti i dipendenti del Ruolo unico.

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A L FA B E T I Z Z A Z I O N E I N F O R M A T I C A

D E S T I N ATA R I Tutti i dipendenti in base alle specifiche necessità

D U R ATA 8 giorni (56 ore)

O B I E T T I V I Favorire l’apprendimento dei concetti basilari del funzionamento e dell’uso del PC: sistema operativo e softwares applicativi più diffusi nel lavoro d’ufficio● Consentire ai corsisti di acquisire le competenze di base per il conseguimento della Patente Europea del Computer (ECDL)

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IConcetti teorici di base ● Uso del computer e gestione di files e cartelle ● Elaborazione di testi ● Fogli elettronici ● Basi di dati ● Strumenti di presentazione ●

Utilizzo della posta elettronica e navigazione in rete

S T O R I A D E L L A C O N S E R V A Z I O N E D E L L A N A T U R A E D E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Rendere consapevoli coloro che lavorano nelle e per le aree protette del ruolo strategico dellaconservazione della natura e della tutela di ambienti e territori per la sopravvivenza della vita sul pianeta● Consentire di superare eventuali localismi o isolamento grazie alla consapevolezza di operare in uncontesto internazionale di ampio respiro e dalle solide basi scientifico culturali ● Stimolare senso diappartenenza

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa conservazione della natura nella storia: dai boschi sacri alle riserve di caccia ● I primi parchinazionali nel mondo e in Europa ● La situazione italiana ● La legge quadro sulle aree protette n. 394/91● Il sistema nazionale delle aree protette ● Cenni di biologia della conservazione ● La rete ecologicanazionale e la rete europea Natura 2000 ● L’IUCN e gli altri organismi internazionali ed europei che sioccupano di conservazione della natura ● La legge regionale 29/97 e il sistema delle aree protette delLazio ● Oltre la conservazione: l’integrazione nella politica, a tutti i livelli decisionali, di norme e praticheper una gestione sostenibile dei territori

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula è prevista la visita ad un’area protetta di particolare rilievo.

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N O R M A T I V E E C O N T R A T T I D E L L A D I R I G E N Z A

D E S T I N ATA R I Dirigenti del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP

D U R ATA 2 giorni (16 ore)

O B I E T T I V I Offrire un’occasione di aggiornamento, approfondimento e confronto in merito alle norme sulla dirigenza nelle pubbliche amministrazioni e ai poteri derivantidall’esercizio delle relative funzioni.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa normativa che regola i contratti dirigenziali nelle pubbliche amministrazioni ● Le aree di contrattazione della dirigenza ● La responsabilità dei dirigenti ● Lavalutazione della dirigenza ● Le federazioni e associazioni di categoria ● Le norme sul pubblico impiego e sulle autonomie locali

O R G A N I Z Z A Z I O N E D E G L I U F F I C I E G E S T I O N E D E L L E R I S O R S E U M A N E

D E S T I N ATA R I Dirigenti del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP

D U R ATA 4 giorni (32 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare il quadro dirigenziale del Ruolo unico, fornendo gli strumenti utili per esercitare in autonomia i poteri di direzione, organizzazione, gestione, controllodelle risorse e attuazione degli indirizzi politico-amministrativi ● Fornire capacità e competenze per una gestione efficace e partecipativa delle risorse umane

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl contratto di lavoro dei dipendenti del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette e dell’ARP ● Il regolamento regionale ● Progettazione emiglioramento della struttura organizzativa ● Il “mobbing” nell’ambito del rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici ● La selezione nel processo di gestione dellerisorse umane ● La comunicazione efficace nei rapporti di lavoro ● Senso di appartenenza, entusiasmo e gratificazione delle risorse umane come indicatori diqualità manageriale

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, sia individuali che di gruppo.

I N F O R M A T I C A G I U R I D I C A

D E S T I N ATA R I Area amministrativa (aperto anche all’area tecnica - comunicazione)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Approfondire il rapporto fra le tecnologie informatiche e telematiche e la Pubblica Amministrazione, compresi i relativi aspetti giuridici.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IFinalità dell’informatica nella Pubblica Amministrazione ● Il Piano triennale 2007-2009 per l’informatica nella P. A. ● Il Codice per l’amministrazione digitale ● Lafirma digitale: aspetti tecnologici e gestionali ● Carta d’identità elettronica e Carta Nazionale dei servizi ● La posta elettronica certificata: indicazioni operative ●

L’integrazione dei “back office” delle amministrazioni: le banche dati, le reti per la comunicazione sicura tra le amministrazioni e i flussi documentali ● Protocolloinformatico ● L’archiviazione digitale dei documenti ● Il software libero e il riuso

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G E S T I O N E D I A R C H I V I O E P R O T O C O L L O : I N F O R M A T I Z Z A Z I O N E , G E S T I O N E E A R C H I V I A Z I O N E O T T I C A D E I F L U S S ID O C U M E N T A L I ; P R O T O C O L L A Z I O N E I N F O R M A T I C A

D E S T I N ATA R I Area amministrativa

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire le metodologie e gli strumenti operativi necessari per la gestione di due aree chiave dell’organizzazione dell’ufficio quali archivio e protocollo● Consentire di affrontare i cambiamenti organizzativi e gestionali connessi con l’introduzione del protocollo informatico

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IArchivistica generale ● Normativa archivistica italiana e strumenti di gestione archivistica ● Le fasi di vita dell’archivio ● La consultazione dell’archivio● Il manuale di gestione ● Fascicolazione e repertorio fascicoli ● Titolario e classificazione dei documenti ● Prontuario di archivio e fasi di vita dell’archivio● Archiveconomia ● Software di protocollo e gestione documentale ● Interoperabilità e utilizzo di sistemi integrati di gestione documentale

T E C N I C H E D I S E G R E T E R I A

D E S T I N ATA R I Area amministrativa

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Fornire le informazioni, le tecniche e le competenze di base per una gestione efficace di alcuni aspettidel lavoro di segreteria ● Sensibilizzare sull’importanza della segreteria come interfaccia nei confrontidella struttura

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa segreteria come centro di informazione e interfaccia nei confronti della struttura ● L’importanza delle informazioni ed i modi per gestirle ● Metodi per gestirele attività di routine: organizzazione di una riunione, di un viaggio di lavoro, di un evento ● Il processo di soluzione di problemi organizzativi ● Principi dicomunicazione scritta e verbale (“front office” telefonico) ● La gestione efficace delle telefonate in entrata e in uscita ● La gestione dell’agenda ● La gestionedelle informazioni in entrata e in uscita ● La posta cartacea, lo smistamento e le pratiche sospese ● La posta elettronica: come gestire una mailing list, il gradodi efficacia dei messaggi e-mail e lo stile di scrittura ● Principi di corretta dizione

N O T E D I DAT T I C H E Oltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, sia individuali che di gruppo.

S E M I N A R I O S U L L A S E M P L I F I C A Z I O N E D E L L I N G U A G G I O A M M I N I S T R A T I V O

D E S T I N ATA R I Area amministrativa e area comunicazione

D U R ATA 1 giorno (8 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata di confronto e studio sull’elaborazione di testi e documenti della pubblica amministrazione, anche alla luce delle specifiche norme vigenti (inparticolare il cosiddetto “decreto Bassanini”). Con l’obiettivo di produrre una comunicazione sempre più accessibile e comprensibile, si indagano le tecniche ele strategie in grado di coadiuvare l’impiegato nella stesura di un documento amministrativo, contabile o colloquiale (sia in forma tradizionale che informatica),illustrando alcuni esempi concreti anche attraverso simulazioni ed esercitazioni.

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P R I V A C Y : D . L . V O N . 1 9 6 / 2 0 0 3 “ C O D I C E I N M A T E R I A D I P R O T E Z I O N E D E I D A T I P E R S O N A L I ”

D E S T I N ATA R I Area amministrativa (aperto anche all’area tecnica - comunicazione)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Consentire ai partecipanti di avere un quadro aggiornato, completo ed esaustivo riguardo alle norme che regolano le modalità di accesso ai dati personali,nonché di adottare le idonee misure di sicurezza da esse previste.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl nuovo “Codice in materia di protezione dei dati personali” ● Le modalità di accesso ai dati personali ● Le misure di sicurezza previste dal disciplinare tecnico ●

I sistemi di autorizzazione e autenticazione ● Le misure di garanzia e le prescrizioni specifiche per il trattamento dei dati

D I C H I A R A Z I O N I F I S C A L I , T R I B U T A R I E E P R E V I D E N Z I A L I : N O R M A T I V A , R E D A Z I O N E E T R A S M I S S I O N E

D E S T I N ATA R I Area economico finanziaria

D U R ATA 4 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Completare e aggiornare le competenze dei partecipanti riguardo alla predisposizione, redazione e trasmissione della documentazione fiscale, per consentireuna maggiore autonomia dei singoli enti in materia ed il ricorso a consulenze esterne solo in fase di controllo finale.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ICompiti e responsabilità degli enti nella redazione della documentazione fiscale ● Il quadro di riferimento normativo ● Le dichiarazioni dei redditi e gliadempimenti contributivi: Unico, modelli 730 e 770 ● Il calendario delle scadenze ● Guida alla modulistica e analisi per quadri ● La dichiarazione del sostitutod’imposta ● La trasmissione telematica ● Gli adempimenti previdenziali ● Norme e adempimenti tributari

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni.

N O R M A T I V A E P R A T I C A I N M A T E R I A D I B E N I I N V E N T A R I A L I

D E S T I N ATA R I Area economico finanziaria e area amministrativa

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Consentire una gestione autonoma, corretta ed ispirata a criteri di efficienza, efficacia ed economicitàdel patrimonio dei beni mobili degli enti da parte degli uffici preposti.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa classificazione dei beni inventariali ● Il quadro di riferimento regionale e interno (regolamenti e circolari) ● Le operazioni di carico e scarico ● Le categorieinventariali ● I beni soggetti ad etichettatura ● L’informatizzazione delle procedure inventariali ● La “consistenza patrimoniale” dei beni inventariali degli enti

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P R I N C I P I F O N D A M E N T A L I I N M A T E R I A D I B I L A N C I O E C O N T A B I L I T À

D E S T I N ATA R I Area amministrativa ed economico finanziaria

D U R ATA 4 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Offrire gli strumenti necessari ed il contesto normativo di riferimento per la predisposizione e l’analisi degli enti di appartenenza, nonché per la gestione di tuttele fasi della contabilità.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa contabilità generale ● Progettazione e implementazione del sistema di contabilità generale nelle aree protette regionali ● Le finalità e i destinatari del sistemadi contabilità generale ● Principi fondamentali in materia di bilancio e contabilità (L. R. n. 25/2001) ● Il bilancio di previsione e definitivo: aspetti contabili elegislativi ● La procedura amministrativa per l’approvazione del bilancio ● L’esercizio provvisorio ● Variazioni, assestamento e rendiconto ● I controlli contabili(Collegio dei revisori dei Conti) ● La gestione delle fasi di entrata e di uscita ● Gli indicatori finanziari e patrimoniali di efficienza ed efficacia

Q U A L I T À P R O G E T T U A L E

D E S T I N ATA R I Area tecnica

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire ai partecipanti le tecniche e gli strumenti necessari per migliorare e qualificare ulteriormente la loro capacità di progettazione ● Offrire un quadro di riferimentooggettivo sui requisiti di qualità dei progetti che consenta anche una più agevole gestione delle procedure di selezione per i partecipanti ad eventuali commissioniesaminatrici

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl concetto di qualità nella progettazione ● Le indicazioni normative ● Responsabilità e gradi di libertà del progettista ● Le opzioni progettuali ● La progettazionecondivisa ● Qualità e concorrenzialità: l’appalto di servizi e il concorso di progettazione ● Il costo della qualità ● La certificazione e la valutazione dellaqualità ● Casi di studio reali e “buone pratiche” da seguire

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni su casi di studio reali.

I L R U O L O D E L L E A R E E P R O T E T T E N E L L A T U T E L A D E L PA E S A G G I O

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione e sviluppo sostenibile)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare e completare le conoscenze dei partecipanti in materia di tutela del paesaggio mediante unpercorso organico ragionato attraverso norme, tecniche, metodologie e pratiche efficaci.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IStudio, rappresentazione ed interpretazione del paesaggio ● La Carta Europea del Paesaggio ● L’Ecologia del Paesaggio ● Le reti ecologiche ● Applicazioni GIS ● Aspettinormativi legati al rilascio dei nulla osta ● Aspetti urbanistici e vincolistici ● Il paesaggio e la pianificazione territoriale regionale e provinciale ● Il Codice dei beniculturali e del paesaggio (D. Lgs. 41/2004) ● Le norme sull’edilizia rurale (L. 378/2003) ● Esempi di possibili approcci alla tutela del paesaggio nelle aree protetteitaliane e laziali

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula è prevista la visita ad un’area protetta significativa dal punto di vista della tutela e valorizzazione del paesaggio.

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V A L O R I Z Z A Z I O N E D E I B E N I C U L T U R A L I N E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione, comunicazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire ai partecipanti gli strumenti normativi e tecnico culturali per la valorizzazione e la promozione delle emergenze storiche, artistiche e archeologiche dellearee protette ● Migliorare l’abilità dei partecipanti nell’interpretare e divulgare i beni culturali del territorio, e la capacità di cogliere i nessi storici conl’evoluzione degli ambienti e del paesaggio

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IBeni culturali e beni ambientali ● Le indicazioni delle norme sulle aree protette (L. 394/91, L. R. 29/97) e del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs.41/2004) ● Siti ed emergenze archeologiche ● I luoghi di grande rilievo storico ● Paesaggi e geositi ● Marketing territoriale ● La gestione dei flussi turistici ●

Beni culturali e pianificazione ● La comunicazione dei beni culturali

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula, come caso di studio è prevista una visita ad un’area protetta significativa dal punto di vista della promozione e valorizzazione deibeni culturali.

N O R M A T I V A S U L L’ E D I T O R I A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire un quadro aggiornato sulle normative che regolano il settore editoriale per consentire alle aree protette un’agevole ed autonoma gestione delle attivitàinformative e comunicative.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa definizione di prodotto editoriale e la legge 62/2001 ● Il mercato editoriale ● La tutela del diritto d’autore ● I contributi all’editoria ● Linee e collane editorialidelle aree protette: casi di studio ● La SIAE ● Il copyright ● L’open source

L A S T A M PA D I P U B B L I C A Z I O N I E M A T E R I A L E I N F O R M A T I V O

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V IOffrire al personale degli enti che si occupa di pubblicazioni editoriali e di altri materiali informativi unquadro omogeneo di tutti gli aspetti che regolano la filiera della realizzazione di pubblicazioni.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl progetto editoriale ● I testi e le immagini ● Il layout grafico ● La stampa ● La diffusione ● Ladistribuzione ● Problematiche ambientali (l’uso della carta ecologica, ecc.)

N O T E D I DAT T I C H EÈ prevista la visita ad una tipografia specializzata.

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R I F E R I M E N T I N O R M A T I V I I N M A T E R I A D I “ D I S C I P L I N A D E L L E A T T I V I T À D I I N F O R M A Z I O N E E D I C O M U N I C A Z I O N EN E L L E P U B B L I C H E A M M I N I S T R A Z I O N I ” : L . 1 5 0 / 2 0 0 0

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Consentire agli uffici comunicazione delle aree protette, o a chi negli enti si occupa di comunicazione pubblica, di operare in maniera efficace e coerente con ledisposizioni di legge che regolano la materia ● Favorire una comunicazione più incisiva, multidimensionale e capillare nei confronti dei cittadini, ma anche all’internodegli enti e fra le varie realtà del sistema regionale delle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe attività di informazione e comunicazione delle pubbliche amministrazioni ● La legge 150/2000 ● L’informazione ai mezzi di comunicazione di massa ● Lacomunicazione rivolta ai cittadini e agli utenti di uffici e servizi ● La trasparenza ● La comunicazione e la diffusione delle disposizioni normative ● La comunicazioneinterna ● La semplificazione di linguaggi e procedure ● Le funzioni di sportello ● Gli uffici per le relazioni con il pubblico ● L’utilizzo degli strumenti informatici ● Piani,programmi e progetti di comunicazione

S O F T W A R E A P P L I C A T I V I P E R L A C O M U N I C A Z I O N E A M B I E N T A L E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire la conoscenza, gli strumenti e le metodologie necessarie per realizzare efficaci strategie di informazione e promozione ambientale utilizzando i piùcomuni software o mezzi tecnologici per la comunicazione.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II principali software di comunicazione (Photoshop, X-press, Dreamweaver, Flash, Power Point, ecc.) ● Le licenze d’uso e la sicurezza ● I software “open source” ● Lagestione della comunicazione su internet: pubblicazione e condivisione dell’informazione in rete (forum, newsgroup, newsletter, ecc.) ● I software di comunicazionevisiva e vocale ● La realizzazione di strategie e progetti di comunicazione ambientale ● Scrivere per il web: internet e “E-mail writing” ● La formazione el’apprendimento a distanza ● Casi di studio e buone pratiche nel mondo delle aree protette

N O T E D I DAT T I C H ESaranno successivamente previsti specifici corsi di approfondimento su singoli software.

L E P R O B L E M A T I C H E L E G A T E A L L A G E S T I O N E D I S I C E Z P S E L A V A L U T A Z I O N E D ’ I N C I D E N Z A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica, pianificazione, sviluppo sostenibile)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare le competenze del personale tecnico delle aree protette che si occupa della gestione dei siti Natura 2000 riguardo alle problematiche connesse con lapianificazione ad essi dedicata e con l’insieme delle procedure atte a valutare i piani e i progetti che ricadono nei loro territori (Valutazione d’Incidenza) ● Consentireuna migliore e più efficace azione di tutela del patrimonio di biodiversità conservato dalle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IElementi di biologia della conservazione e reti ecologiche ● La normativa nazionale ed europea che regola la gestione dei siti Natura 2000 ● La Direttiva Habitate il D.P.R. 120/2003 ● Le linee guida per la redazione dei piani di gestione dei siti Natura 2000 ● Gli studi propedeutici alla redazione della Valutazioned’Incidenza ● L’analisi dell’incidenza del piano o progetto sull’integrità del sito ed il rispetto degli obiettivi di conservazione ● L’analisi di soluzioni alternative ●

L’eventuale definizione di misure di mitigazione o compensazione ● Analisi di casi di studio

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M O N I T O R A G G I O D E G L I H A B I T A T E D E L L E S P E C I E D I I N T E R E S S E C O M U N I T A R I O

D E S T I N ATA R I Impiegati e funzionari dell’area tecnica naturalistica

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire basi teoriche, metodologie e strumenti da utilizzare durante le attività di monitoraggio delle specie e degli habitatdi interesse comunitario, previste dalla normativa vigente (Direttiva 92/43 CEE e D.P.R. 357/97) a partire dal 2007.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IScopi e significati del monitoraggio ● Linee guida per un programma di monitoraggio ● Priorità del monitoraggio ● La definizionedegli obiettivi ● Principi di campionamento ● Power analysis ● Protocolli di campionamento ● Il monitoraggio secondo Natura2000 (matrici e schede di valutazione dello stato di conservazione)

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, sia individuali che di gruppo. Saranno successivamente previsti specifici seminari diapprofondimento su singole tematiche.

L A G E S T I O N E D E L L A FA U N A S E LV A T I C A N E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Formare un nucleo, operativo e di ricerca, di tecnici altamente specializzati in grado di progettare e guidare interventi di gestione della fauna selvatica per ilsistema regionale delle aree protette.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl quadro normativo di riferimento ● Elementi di dinamica delle popolazioni animali ● L’ecologia delle principali specie oggetto di interventi di gestione ● Introduzioni ereintroduzioni ● Le catture ● I censimenti ● Aree faunistiche e centri di recupero della fauna selvatica ● La gestione delle specie problematiche ● I danni da faunaselvatica: impatti su ecosistemi e colture ● La gestione a fini conservazionistici ● Piani e progetti di gestione ● Analisi di casi di studio e buone pratiche

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni pratiche di campo e la visita ad aree protette che conducono interventi di gestione della fauna. Sarannosuccessivamente previsti specifici seminari di approfondimento su singole tematiche.

I L N U O V O P I A N O D I S V I L U P P O R U R A L E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica, pianificazione, agricoltura e sviluppo sostenibile)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare i tecnici del sistema regionale delle aree protette in merito ai contenuti del nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013 e alle sue opportunità per iterritori dei parchi.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa programmazione agricola a livello comunitario, nazionale e regionale ● Le linee strategiche del nuovo PSR 2007-2013 ● Le politiche di filiera e commercializzazione● Valorizzazione delle aree rurali e utilizzo delle energie alternative ● L’integrazione fra i diversi strumenti di pianificazione territoriale che hanno per oggetto le aree rurali● Politiche agricole e tutela della biodiversità rurale ● Il turismo sostenibile nei territori rurali ● La Valutazione Ambientale Strategica

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N O R M A T I V A I N M A T E R I A F O R E S T A L E

D E S T I N ATA R I Funzionari e impiegati dell’area tecnica “naturalistica” e “agricoltura e sviluppo sostenibile”

D U R ATA 4 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare i partecipanti sul complesso di norme regionali, nazionali ed europee che regolano il settore forestale, nonché in merito agli strumenti e alle prassicorrenti ● Sviluppare una maggiore consapevolezza sulla specificità della gestione forestale nelle aree protette, legata alle esigenze della conservazioneambientale, del mantenimento della biodiversità e della tutela del paesaggio

C O N T E N U T I P R I N C I PA L INormativa nazionale e regionale di riferimento (leggi, regolamenti, Piani di Assestamento Forestale) ● Iter autorizzativi nelle aree protette e in SIC e ZPS ● Le strategiedi intervento dell’Unione Europea in campo ambientale e agroforestale ● Le funzioni amministrative: Province, Comuni, Comunità Montane ed Enti Parco ● Il nullaosta e i rapporti con le altre amministrazioni ● L’esercizio dell’attività di pascolo: autorizzazioni, comunicazioni, dichiarazioni e progetti di taglio ● Il Piano ForestaleRegionale ● I piani di assestamento Forestale, il Piano del Parco e l’art. 33 della L. R. 29/97 ● Indennizzi per mancati redditi ● Diritti di uso civico ● Tutela delpaesaggio e degli ecosistemi ● Prevenzione e lotta agli incendi boschivi ● Le certificazioni forestali ● Esperienze di alcune aree protette a confronto

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni di gruppo, nonché la visita ad un cantiere forestale.

N O R M A T I V A S U L L E A C Q U E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica e sviluppo sostenibile)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare il personale tecnico su tutte le novità normative nazionali e regionali legate alla tutela delle acque(superficiali, di falda, idropotabili, minerali, ecc.).

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe risorse idriche di acqua dolce e la loro gestione ● La legge 36/94 e gli Ambiti Territoriali Ottimali ● I serviziidrici e il servizio idrico integrato ● I piani di tutela ● Le fonti di inquinamento ● Monitoraggio e controllo ● LaDirettiva quadro sulle acque 2000/60/CE ● La L.R. 39/96 e la disciplina dei bacini regionali ● La L.R. 6/96 (individuazione degli ambiti territoriali ottimali eorganizzazione del servizio idrico integrato)

C O R S O B A S E D I C A D

D E S T I N ATA R I Area tecnica

D U R ATA 10 giorni (60 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti le competenze per tradurre graficamente le infomazioni basilari di un progetto in adeguati elaborati grafici nei settori di applicabilità del CAD.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl disegno tecnico assistito dal computer (CAD) ● Ambienti di lavoro, interfacce utente e configurazioni dei più comuni programmi utilizzati ● Tecniche e comandi didisegno, costruzione e modifica ● Stili e vantaggi degli stili nelle operazioni ripetitive ● Creazione ed utilizzo dei modelli ● Unità di misura e sistemi di riferimento ● Usodelle coordinate e metodi di immissione ● Strumenti di precisione (OSNAP): modalità griglia, snap e orto; strumenti di visualizzazione ● I layer: proprietà e vantaggi delloro utilizzo ● Proprietà degli oggetti e comandi di informazione ● Stile di quote e quotatura; i blocchi su file e su disco: vantaggi del loro utilizzo ● Immissione emodifica dei riempimenti: stile di testo, scrittura e modifica dei testi ● La stampa in CAD: stampa per colore e stampa per nome

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni individuali.

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C O R S O A V A N Z A T O D I C A D

D E S T I N ATA R I Area tecnica

D U R ATA 10 giorni (60 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti le competenze per utilizzare in maniera completa i programmi CAD, nelle modalità2D e 3D, per la progettazione e la realizzazione di qualsiasi elaborato tecnico.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IEsportazione ed importazione verso e da altri software ● I file di interscambio ● Uso delle finestremultiple ● I layout, spazio modello e spazio carta ● La stampa avanzata e la pubblicazione in DWF: ilDesign Center ● Gli attributi di blocco: inserimento ed estrazione dati ● Creare liste di attributi dai blocchi ● Riferimento a CADMAP e a CADoverlay

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni individuali.

S E M I N A R I O S U “ D E M A N I C I V I C I ” E “ P R O P R I E T À C O L L E T T I V E ”

D E S T I N ATA R I Impiegati e funzionari dell’area tecnica (naturalistica e “sviluppo sostenibile”)

D U R ATA 1 giorno (8 ore)

O B I E T T I V I Fornire un quadro coerente delle normative e dei modelli di organizzazione che regolano i territori soggetti ad usi civici.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IOrigine e natura del demanio civico ● Le fonti normative ● Il rapporto con i comuni ● Competenze amministrative della Regione ● Usi civici e strumenti urbanistici: leproblematiche delle aree parco ● Il patrimonio civico come insieme di fattori di produzione di beni e di erogazione di servizi ● Produzione, turismo e paesaggio ● I modelliorganizzativi per la gestione dei domini collettivi ● I domini collettivi come patrimonio culturale ● La gestione patrimoniale dei domini collettivi ● Le Università agrarie

T E C N I C H E E P R A T I C H E D I I N G E G N E R I A N A T U R A L I S T I C A P E R L A G E S T I O N E E L A M A N U T E N Z I O N E D E L T E R R I T O R I O( S E N T I E R I , A R G I N I , E C C . )

D E S T I N ATA R I Dipendenti della categoria B; aperto anche all’area vigilanza

D U R ATA 5 giorni (36 ore)

O B I E T T I V I Costituire un nucleo di operatori di esperti in grado di utilizzare le tecniche dell’ingegneria naturalistica nell’ordinaria gestione e manutenzione del territorio e direalizzare interventi o progetti, anche complessi, in questo ambito (ad esempio di consolidamento pendii o di prevenzione dell’erosione) ● Dare massima diffusione nelsistema regionale delle aree protette all’impiego di metodologie e materiali propri dell’ingegneria naturalistica, anche negli interventi manutentivi più comuni

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IL’ingegneria naturalistica: definizione e contenuti ● Le finalità degli interventi di ingegneria naturalistica ● I casi di applicazione ● Le indagini preliminari ● Lemetodologie di intervento ● I materiali: gli inerti tradizionali e i prodotti di nuova concezione (georeti, geotessuti) ● La selezione delle specie vegetali daimpiegare ● La valutazione e manutenzione degli interventi nel tempo ● Casi di studio e buone pratiche

N O T E D I DAT T I C H EIl corso prevede attività pratiche ed escursioni tecniche guidate in aree protette regionali che hanno attivato progetti pilota di ingegneria naturalistica.

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I T E R E N O R M A T I V E D I R I F E R I M E N T O P E R L’ A C Q U I S I Z I O N E D I B E N I E S E R V I Z I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa, tecnica ed economico finanziaria

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire strumenti pratici di lavoro per la migliore risoluzione delle problematiche che comunemente si presentano riguardo all’acquisizione di beni e servizi, anche allaluce delle innovazioni introdotte nella materia dall’entrata in vigore del Codice dei Contratti Pubblici e delle modalità di acquisto dei beni tramite la CONSIP.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe fasi di affidamento ed i controlli ● L’accesso agli atti della gara ● Appalti sopra e sotto la soglia comunitaria ● Requisiti dei partecipanti ● Capitolati e disciplinari digara ● Bandi, avvisi, inviti e comunicazioni ● Procedure di scelta del contraente ● Criteri di scelta delle offerte ● Disciplina albo fornitori ● Esecuzione del contratto ● Icontratti sotto soglia ● Accordi quadro e convenzioni quadro Consip S.p.A. ● Finanziaria 2007 e problemi applicativi ● Procedure di spesa degli enti parco

N O R M A T I V E I N M A T E R I A D I A P PA LT O D I L A V O R I P U B B L I C I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa e area tecnica (pianificazione)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare le conoscenze in merito al Codice dei contratti pubblici che ha abrogato e sostituito lacosiddetta “legge Merloni” ● Approfondire le principali innovazioni introdotte dal Codice, evidenziando iprincipali problemi interpretativi e applicativi che si presentano agli operatori del settore

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa nuova disciplina degli appalti: il “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture” - D. Lgs. N. 163/2006 ● Le fasi di affidamento e i controlli ●

L’accesso agli atti della gara ● Il problema dei contratti “misti” ● Appalti sopra e sotto la soglia comunitaria ● Le centrali di committenza ● Requisiti deipartecipanti ● Procedure di scelta del contraente ● Criteri di scelta delle offerte ● Bandi, avvisi, inviti e comunicazioni ● Comunicazioni e informazioni ●

Esecuzione del contratto ● I contratti sotto soglia ● La concessione di lavori pubblici ● La finanza di progetto ● La progettazione ● Programmazione, direzione edesecuzione dei lavori

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, individuali e di gruppo.

O R D I N A N Z E D I S O S P E N S I O N E E R I D U Z I O N E I N P R I S T I N O D E I L A V O R I

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione) e area amministrativa

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Offrire un aggiornamento completo in materia per consentire un efficace e sicuro lavoro degli uffici tecnici e amministrativi degli enti.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe procedure di accertamento ● Emissione dell’ordinanza e irrogazione delle sanzioni amministrative ● Le procedure per la riduzione in pristino dello stato deiluoghi in danno del responsabile ● La demolizione dei manufatti ● Il danno ambientale ● Ricostituzione delle specie animali o vegetali danneggiate ● Il recuperodelle somme anticipate per le esecuzioni in danno ● Interconnessione e raffronto con gli altri enti

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I L R E S P O N S A B I L E U N I C O D E L P R O C E D I M E N T O I N M A T E R I A D I A P PA LT I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa e area tecnica (pianificazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Approfondire e aggiornare le conoscenze in merito alla figura del Responsabile Unico del Procedimento, alle funzioni che riguardano il suo operato e al suospazio d’azione, anche in riferimento ai cambiamenti normativi.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa fase prodromica della gara ● Compiti in fase di gara ● La fase esecutiva del contratto (aspetti giuridici e tecnici) ● Rapporti con le altre figure professionali:progettista, direttore dei lavori (aspetti giuridici e tecnici) ● Rapporti con l’appaltatore ● Il piano di sicurezza ● Gli atti del RUP ● La programmazione e laprogettazione ● La responsabilità patrimoniale del RUP ● Il cosiddetto “danno erariale” ● Il procedimento di responsabilità

L A D I R E Z I O N E D E I L A V O R I I N E D I L I Z I A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Fornire le nozioni di base in merito al complesso di attività necessarie per l’esecuzione delle opere di edilizia civile, con approfondimenti su funzioni ecompetenze del direttore dei lavori nelle materie coinvolte nel processo edilizio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IAttività e funzioni della direzione dei lavori ● I diversi scenari operativi per la direzione dei lavori: tipi di committenza, rapporti con il progettista, rapporticon il direttore di cantiere ● Il progetto e la direzione dei lavori ● L’appalto: la valutazione del progetto esecutivo in relazione all’esecuzione dell’opera(“cantierabilità”) ● Il capitolato speciale d’appalto attraverso l’esame comparato di alcune tipologie di opera ● Il contratto: adempimenti, oneri e verifichea cura del direttore dei lavori ● Il cantiere e la direzione dei lavori ● Organizzazione, tenuta e gestione di atti e documenti procedimentali, tecnici,economico contabili

I L C O N D O N O E D I L I Z I O N E L L E A R E E P R O T E T T E : N O R M A T I V A E D I L I Z I A E U R B A N I S T I C A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione, aperto anche all’area amministrativa)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti strumenti e riferimenti utili per orientarsi nel complesso normativo che regola l’attività edilizia in ambito regionale e nel sistema dellepianificazioni cui sono soggetti i territori delle aree protette.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IProcedure e responsabilità tecnico amministrative per gli interventi edilizi nelle aree protette ● Disposizioni regolamentari e circolari interpretative ● Lacosiddetta “sanatoria ambientale” e la legge 308/2004 ● La compatibilità paesaggistica ● Attribuzioni di competenze differenziate fra comuni, province eregioni ● La L.R. 12/2004 in materia di definizione di illeciti edilizi ● L’istituzione del fascicolo di fabbricato

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L E O P E R E P U B B L I C H E E I B E N I V I N C O L A T I

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione, aperto anche all’area amministrativa)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare i partecipanti in merito alle norme che regolano i lavori pubblici su beni vincolati nelle areeprotette e a tutti gli aspetti legati alla gestione degli interventi e alla conservazione ottimale dei benioggetto di vincolo.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe modificazioni alla disciplina degli appalti di lavori pubblici concernenti beni culturali (il D. Lgs. 22 gennaio 2004 n. 30) ● La gestione delle proceduredi progettazione e appalto dei lavori sui beni vincolati ● Individuazione del contraente e affidamento dei lavori ● Criteri di aggiudicazione ● Interventiconservativi sui beni vincolati e programmazione della conservazione ● I D. Lgs. 156/2006 e 157/2006: le modifiche al codice dei beni culturali e delpaesaggio

P R E D I S P O S I Z I O N E D I P I A N I O P R O G E T T I P E R L A G E S T I O N E D E L C I N G H I A L E

D E S T I N ATA R I Impiegati e funzionari dell’area tecnica naturalistica

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai corsisti le conoscenze e le competenze necessarie ad elaborare progetti o piani per la gestionedel cinghiale nelle aree protette, sulla base delle normative e delle buone pratiche finora avviate in viasperimentale.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe linee guida nazionali per la gestione del cinghiale nelle aree protette ● Monitoraggio e studio delle popolazioni di cinghiale ● Monitoraggio e studio degliimpatti sugli ecosistemi e sulle colture ● La D.G.R. n. 320/06 e il controllo numerico delle popolazioni ● Valutazione degli elementi di conflitto sociale ●

Predisposizione di un piano di gestione ● Un caso studio: il piano di gestione del cinghiale nel Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni di gruppo.

S C H E D A S T A N D A R D I Z Z A T A P E R R I L E V A M E N T O E S T I M A D E I D A N N I D A FA U N A S E LV A T I C A

D E S T I N ATA R I Area vigilanza, area tecnica (naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”) e, più in generale, personale abilitato alla stima dei dannidella fauna selvatica alle colture

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Giornata tecnica di workshop e approfondimento, dedicata a coloro che hanno già seguito il corso “Individuazione e stima dei danni della fauna selvatica allecolture nelle aree protette”, sull’uso della scheda standard per il rilevamento sul campo dei danni da fauna selvatica.

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I D E N T I F I C A Z I O N E D E I D A N N I D A FA U N A S E LV A T I C A

D E S T I N A T A R I Area vigilanza, area tecnica (naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”) e, più in generale, personale che, pur non essendoformalmente incaricato delle stime dei danni da fauna selvatica alle colture, supporta il personale abilitato nel corso dei sopralluoghi

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Acquisire la capacità di riconoscere il danno da fauna selvatica ed individuare di volta in volta la specie che lo ha causato.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe leggi nazionali e regionali ● Sintesi ragionata dei regolamenti di diverse aree protette ● Rapporto dei danni da fauna 2005: la situazione delle aree protette del Lazio● Cinghiale e altri ungulati problematici ● Roditori e lagomorfi ● Corvidi, storni e altri uccelli problematici ● Il ruolo del personale delle aree protette ● Esperienze ebuone pratiche in alcune aree protette del Lazio ● Modalità per l’esecuzione dei sopralluoghi e metodi pratici di stima del danno ● Presentazione di una scheda dirilevamento standard

S E M I N A R I O D I A P P R O F O N D I M E N T O S U I D A N N I D A C I N G H I A L E E R O D I T O R I A L L E C O LT U R E A G R I C O L E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza, area tecnica (naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”) e, più in generale, personale abilitato alla stima dei dannidella fauna selvatica alle colture

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Giornata operativa e di studio, dedicata a coloro che hanno già seguito il corso “Individuazione e stima dei danni della fauna selvatica alle colture nelle areeprotette” (svoltosi nel 2005) e volta ad approfondire le tecniche di identificazione e stima dei danni causati da cinghiali e roditori alle colture.

S E M I N A R I O D I A P P RO F O N D I M E N T O S U I DA N N I DA S T O R N I E A LT R I U C C E L L I P RO B L E M AT I C I A L L E C O LT U R E AG R I C O L E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza, area tecnica (naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”) e, più in generale, personale abilitato alla stima dei dannidella fauna selvatica alle colture

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Giornata operativa e di studio, dedicata a coloro che hanno già seguito il corso “Individuazione e stima dei danni della fauna selvatica alle colture nelle aree protette”(svoltosi nel 2005) e volta ad approfondire le tecniche di identificazione e stima dei danni causati alle colture da storni, cornacchie o altri uccelli problematici.

I N D I V I D U A Z I O N E E S T I M A D E I D A N N I D E L L A FA U N A S E LV A T I C A A L B E S T I A M E D O M E S T I C O N E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza, area tecnica (naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”) e, più in generale, personale abilitato alla stima dei dannidella fauna selvatica

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Acquisire la capacità di valutare i danni da fauna selvatica al bestiame domestico, di individuare di volta in volta la specie che lo ha causato e, eventualmente,di predisporre adeguate misure di prevenzione.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe leggi nazionali e regionali ● I regolamenti delle aree protette ● Rapporto dei danni da fauna 2005: la situazione delle aree protette del Lazio ● Ecologia edabitudini alimentari della fauna selvatica carnivora ● Il problema del randagismo canino ● Il ruolo del personale delle aree protette ● Esperienze e buonepratiche in alcune aree protette del Lazio ● Modalità per l’esecuzione dei sopralluoghi e indicatori per la stima dei danni

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C E N S I M E N T I D E L L A FA U N A S E LV A T I C A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica, aperto anche all’area vigilanza)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Costituire un gruppo qualificato di tecnici in grado di condurre monitoraggi, ricerche e valutazioni numeriche sulla consistenza delle popolazioni di animaliselvatici nelle aree protette regionali, nonché di stabilirne le relative tendenze dinamiche.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IElementi di ecologia e demografia delle popolazioni animali ● Le tecniche di censimento per i diversi gruppi tassonomici ● Analisi dei dati ottenuti sul campo ● Icensimenti e le valutazioni riguardo alle specie di interesse venatorio ● Censimenti degli ungulati ● Censimenti dell’avifauna acquatica ● La valutazione dellepopolazioni della cosiddetta “fauna minore” ● Rapporti con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ● Le attività di censimento nelle aree protette regionali

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste attività pratiche di campo.

T R A T T A M E N T O E C O N S E R V A Z I O N E D E I R E P E R T I N A T U R A L I S T I C I

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica, aperto anche all’area vigilanza)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Costituire un gruppo qualificato di tecnici in grado di gestire le attività di recupero, trasporto,conservazione, trattamento o eventuale smaltimento di esemplari di fauna selvatica o domesticarinvenuti morti all’interno delle aree protette.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl trattamento delle spoglie dei più comuni animali della fauna regionale ● Il contesto normativo in materia ● Rapporti con l’Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica ●

Elementi e tecniche di tassidermia ● I reperti biologici conservati in liquido ● I criteri di scelta per gli esemplari meritevoli di conservazione ● La conservazione deireperti naturalistici a fini didattici o museali ● Le potenzialità di indagine offerte dai reperti in base alle loro modalità di preparazione e conservazione

P R E V E N Z I O N E D E L R I S C H I O D I Z O O N O S I

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica e sviluppo sostenibile, aperto anche all’area vigilanza)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare gli operatori delle aree protette che svolgono attività sul campo in merito alle principali patologie umane causate da animali ed ai loro meccanismidi diffusione, consentendo un’adeguata opera di prevenzione e l’adozione di idonee misure di sicurezza.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe principali zoonosi degli animali selvatici ● Ambiti e processi lavorativi a rischio ● Aspetti normativi connessi alla sicurezza nei luoghi di lavoro (D. Lgs. 626/94) ●

Indicazioni per la raccolta o la manipolazione di materiale organico ● Contatto con animali vivi ● Modalità di trasmissione ● Resistenza degli agenti patogeni ● Misuredi profilassi

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L’ E D U C A Z I O N E A M B I E N T A L E N E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (educazione), aperto anche all’area vigilanzaD U R ATA 6 giorni (42 ore)O B I E T T I V I Migliorare professionalità e competenze del personale delle aree protette in materia di educazione ambientale ● Fornire una panoramica generale sulle modalità direalizzazione dei progetti di educazione ambientale per la scuola ● Fornire supporto nell’attivazione di un rapporto stabile di collaborazione tra un’area protetta e lescuole del territorio ● Favorire e implementare la costituzione di un gruppo di referenti per l’educazione ambientale nel sistema delle aree protette del LazioC O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe opportunità educative dei parchi e delle attività in natura ● Il contesto scolastico: modalità, tempi, metodologie ● Il parco a scuola, la scuola nel parco: due mondi aconfronto ● La partecipazione delle classi alla vita e alla gestione dell’area protetta ● L’educazione alla sostenibilità ● Progetti, animazioni e attività per le diverse fasced’età ● Dalla progettazione alla gestione delle attività ● La valutazione delle attività e dei risultati raggiunti ● Le buone pratiche e i progetti di sistema attivati finora neiparchi del Lazio

N O T E D I DAT T I C H E Oltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

C O M U N I C A R E L’ A M B I E N T E “ DA L B A S S O ” : P R I N C I P I E S T R U M E N T I P E R U N A M O D E R N A C O M U N I C A Z I O N E A M B I E N TA L E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione)D U R ATA 3 giorni (21 ore)O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti metodologie, tecniche e strumenti per progettare, diffondere, realizzare e promuovere efficaci interventi di comunicazione ambientalerivolti ad una molteplicità di attori sociali ● Costituire un gruppo di esperti in comunicazione ambientale che, indipendentemente dagli enti di appartenenza,possa supportare e assistere il sistema regionale delle aree protette nelle sue strategie comunicativeC O N T E N U T I P R I N C I PA L IVerso una definizione condivisa di comunicazione ● I riferimenti culturali e normativi a disposizione ● I diversi target della comunicazione ambientale ● Le diversetipologie della comunicazione ambientale ● La comunicazione orientata alla sostenibilità ● La comunicazione orientata alla conservazione della biodiversità ●

Comunicare con le collettività locali ● Comunicare l’ambiente “dal basso”: semplificazione e completezza dei linguaggi ● Esperienze di divulgazione e didatticaambientale per ragazzi e adulti ● Arte, letteratura e poesia nella comunicazione ambientale ● Il “posto del cuore”: il ruolo delle emozioni nell’apprendere l’ambienteN O T E D I DAT T I C H E Oltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni, individuali e di gruppo.

A N T I I N C E N D I O B O S C H I V O - P R E V I S I O N E , P R E V E N Z I O N E , A L L E R T A M E N T O E P R I M O I N T E R V E N T O

D E S T I N ATA R I Area vigilanza D U R ATA 6 giorni (40 ore)O B I E T T I V I Fornire le conoscenze e gli strumenti necessari per svolgere attività di prevenzione, allertamento e primo intervento sugli incendi boschivi nelle aa. pp. ● Diffondere unaconoscenza approfondita di tutti gli aspetti che compongono il contesto tecnico-culturale in materia di lotta agli incendi boschivi e le relative attività ● Sviluppare unamaggiore consapevolezza sulla particolarità del servizio AIB nelle aree protette, legata alle esigenze della conservazione ambientale, del mantenimento dellabiodiversità e della tutela dei paesaggi ● Aggiornare i partecipanti sulle novità regionali in materia di AIB, sulle questioni connesse all’esercizio delle funzioni di poliziagiudiziaria, sulle funzioni della Sala Operativa regionale, anche per stimolare la creazione di una rete fra i soggetti che si occupano di antincendio a livello regionaleC O N T E N U T I P R I N C I PA L IConoscenze di base sugli incendi boschivi e problematiche connesse ● Tipi di combustione e tipologie d’incendio ● Comportamento e propagazione del fuoco ●

La prevenzione ● Mezzi, attrezzature e materiali AIB ● Le principali tecniche di intervento sugli incendi boschivi (avvistamento, raggiungimento del sito,orientamento sul territorio, coordinamento con le altre forze in campo, spegnimento, bonifica) ● La gestione preventiva della vegetazione ● Attività di vigilanza econtrollo connesse alla prevenzione e repressione degli incendi boschivi ● Previsione e monitoraggio ● Cenni sugli incendi non boschiviN O T E D I DAT T I C H E Oltre alla didattica d’aula sono previste prove, simulazioni ed esercitazioni pratiche di campo.

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L’ A T T I V I T À D I P O L I Z I A G I U D I Z I A R I A

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Consolidare ed aggiornare le competenze operative dei guardiaparco in merito al complesso degli ambiti di rilevanza penale per consentire loro di svolgere conefficacia e competenza l’attività di Polizia Giudiziaria nelle aree protette di appartenenza, così come previsto dalla L. R. n. 29/97.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl processo e le garanzie secondo i principi costituzionali e le convenzioni internazionali ● Elementi di Diritto Penale, Sostanziale e Processuale ● La PG nel nuovoprocesso penale ● Il reato: teoria generale ● Il rapporto tra PM e PG ● La Notizia Criminis ● Le indagini e la cooperazione tra le forze di polizia ● La cooperazioneinternazionale della PG ● Atti di PG: teoria e pratica ● Accertamenti urgenti sullo stato dei luoghi e delle cose: teoria e pratica ● I reati commessi da stranieri:aspetti procedurali ● Il processo minorile ● L’interrogatorio: aspetti giuridici e pratici ● I mezzi di prova: aspetti teorici e pratici ● Reati in materia di armi: riflessisui procedimenti amministrativi relativi al rilascio e alla revoca di licenze ● I reati ambientali ● I reati venatori: attività di indagineN O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, individuali e di gruppo.

C O R S O D I M I C O L O G I A A P P L I C A T O A L L’ A Z I O N E D I V I G I L A N Z A

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Offrire ad un ampio numero di dipendenti dell’area vigilanza le conoscenze basilari in materiamicologica per consentire lo svolgimento di adeguate attività di informazione, prevenzione edeventualmente repressione nei territori delle aree protette.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ICaratteristiche biologiche e morfologiche dei funghi ● Valore ecologico ambientale dei funghi ● Cenni di sistematica micologica (generi e specie a confronto) ●

Nozioni di micotossicologia ● La L.R. 32/1998 e la normativa sulla raccolta dei funghi ● Autorizzazioni e modalità per la raccolta ● Aspetti sanzionatoriN O T E D I DAT T I C H EIl corso sarà realizzato in periodi dell’anno tali da consentire uscite pratiche sul campo per attività pratiche e di riconoscimento.

N O R M A T I V A E V I G I L A N Z A N E L L’ A M B I T O D E L L A G E S T I O N E F O R E S T A L E N E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare i partecipanti sul complesso di norme regionali, nazionali ed europee che regolano il settore forestale, nonché in merito agli strumenti e alle prassicorrenti ● Fornire conoscenze e competenze utili per lo svolgimento dell’attività di informazione, prevenzione e repressione in materia di gestione forestale nellearee protette ● Sviluppare una maggiore consapevolezza sulla specificità della gestione forestale nelle aree protette, legata alle esigenze della conservazioneambientale, del mantenimento della biodiversità e della tutela del paesaggio

C O N T E N U T I P R I N C I PA L INormativa nazionale e regionale di riferimento (leggi, regolamenti, Piani di Assestamento Forestale) ● Iter autorizzativi nelle aree protette e in SIC e ZPS ●

Definizione di “taglio boschivo” e tipologie di tagli ● Concetti base di selvicoltura ● Il governo del bosco ● Le attività di vigilanza e controllo forestale: il sistemasanzionatorio nelle aree protette ● Esperienze di alcune aree protette a confronto ● Attività di vigilanza in un cantiere forestaleN O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni sul campo, sia individuali che di gruppo.

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S E M I N A R I D I A P P R O F O N D I M E N T O S U L L E T E C N I C H E D I P O L I Z I A G I U D I Z I A R I A

D E S T I N ATA R I Personale dell’area vigilanza che ha già seguito il corso sull’attività di Polizia Giudiziaria

D U R ATA 1 giorno (7 ore) o 2 giorni (14 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Seminari tematici ad hoc che verranno attivati su richiesta degli enti con l’obiettivo di qualificare ed aggiornare il personale di vigilanza in merito aspecifici ambiti operativi.

W O R K S H O P S U A S P E T T I C O N T R O V E R S I I N T E M A D I N O R M A T I V A D I T U T E L A A M B I E N T A L E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata tecnica di approfondimento e confronto, replicabile in più sessioni tematiche e organizzata incollaborazione con l’Ufficio Centrale del Contenzioso della Regione, su problematiche e aspetti controversida scegliere fra quelli che più comunemente emergono durante le attività degli operatori dell’area vigilanza.

T R A T T A M E N T O D E I M I N O R I : A S P E T T I G I U R I D I C I

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Consentire al personale di vigilanza delle aree protette urbane o periurbane connotate da elevata densità abitativa di operare in maniera consapevole eadeguata qualora si trovi ad affrontare situazioni che coinvolgono minori.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl contesto normativo ● La comunicazione interpersonale con i minori ● I minori stranieri ● Il processo penale minorile ● Differenziazione dei trattamenti ● Misuredi rieducazione ● Aspetti sociologici

PROCEDURE REPRESSIVE E SANZIONATORIE IN MATERIA URBANISTICA ED EDIL IZ IA IN RELAZIONE ALLA TUTELA AMBIENTALE

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Offrire agli operatori dell’area vigilanza strumenti e competenze per agire in maniera efficace e aggiornata nella repressione degli abusi nelle aree protette ●

Concorrere, anche attraverso il consolidamento dell’azione di vigilanza ed il suo riconoscimento sociale nell’ambito delle comunità locali, alla realizzazione degliobiettivi di tutela ambientale delle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe disposizioni in materia di illeciti edilizi e la L. R. 12/2004 e successive modificazioni e integrazioni ● La pianificazione territoriale comunale, provinciale eregionale ● La pianificazione delle aree protette ● La pianificazione paesistica e le aree sottoposte a vincolo ● Le norme sul governo del territorio e la L. R.38/1999 e successive modificazioni e integrazioni ● I siti della rete Natura 2000 e la valutazione d’incidenza ● Regolamenti e sanzioni ● La repressione degliabusi in relazione agli obiettivi di tutela ambientale delle aree protette

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni, sia individuali che di gruppo.

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P R I N C I P I E T E C N I C H E D I P R I M O S O C C O R S O

D E S T I N ATA R I Area vigilanza (aperto anche al personale dell’area tecnica che per motivi di lavorosvolge frequentemente attività di campo)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Fornire al personale dell’area vigilanza, e più in generale a tutti i dipendenti delle aree protette,conoscenze e competenze basilari di primo soccorso tali da consentire la gestione efficace diun’eventuale emergenza in attesa dell’intervento di un medico o di altri soggetti qualificati.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IClassificazione delle urgenze: la metodologia del triage ● Esame dell’infortunato ● Posizione laterale di sicurezza ● Respirazione e polso ● Asfissia e respirazioneartificiale ● Arresto cardiaco e massaggio cardiaco ● Emorragie ● Le ferite ● Le fratture ● Bendaggi e fasciature ● Ustioni e congelamenti ● Colpo di sole, colpo dicalore, assideramento ● Avvelenamenti ● Trasporti ● Materiali per il primo soccorso

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste diverse esercitazioni e simulazioni pratiche individuali volte progressivamente a valutare le capacità raggiunte daipartecipanti sulle principali metodiche di primo soccorso.

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Parco Naturale Regionale di Veio

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I L D I R I T T O A M M I N I S T R A T I V O E D E G L I E N T I L O C A L I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa, area tecnica (pianificazione)

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Fornire una conoscenza aggiornata dell’evoluzione del sistema degli ordinamenti regionali e delleautonomie territoriali, con particolare riferimento agli Enti parco, alla luce delle recenti modifiche delTitolo V della Costituzione, dei nuovi statuti delle Regioni, degli orientamenti della Corte costituzionale edel nuovo assetto degli enti locali in conseguenza delle riforme susseguitesi nell’ultimo decennio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl diritto regionale ● Lo statuto e l’organizzazione regionale ● Le funzioni di indirizzo e coordinamento ● Il potere sostitutivo ● Il diritto degli enti locali ● Comuni,Province, Città metropolitana e Comunità montane ● Gli enti gestori delle aree protette

I L P R O C E D I M E N T O A M M I N I S T R A T I V O E G L I A T T I A M M I N I S T R A T I V I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa, area economico finanziaria e area tecnica (pianificazione)

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Offrire un’occasione di confronto e aggiornamento ai dipendenti del Ruolo unico che si occupano prevalentemente di attività amministrative, migliorandone lecapacità di redazione degli atti e di gestione dei procedimenti.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IL’azione della pubblica amministrazione ● Atti, provvedimenti e procedimenti amministrativi ● La legge 241/1990 e la disciplina generale del procedimentoamministrativo ● Classificazione degli atti amministrativi ● Aspetti strutturali e contenutistici degli atti amministrativi ● Tecniche di redazione degli attiamministrativi

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni guidate di redazione di diverse tipologie di atti amministrativi.

L A L E G G E 2 4 1 / 1 9 9 0 E S U C C E S S I V E M O D I F I C H E ; L E N O V I T À D E L L A L E G G E 1 5 / 2 0 0 5

D E S T I N ATA R I Dipendenti delle categorie C e D

D U R ATA 3 giorni (21 ore) per la categoria C, 5 giorni (35 ore) per la categoria D

O B I E T T I V I Consentire l’aggiornamento di tutti gli impiegati e i funzionari delle categorie C e D del Ruolo unico regionale del personale delle aree naturali protette edell’ARP in materia di semplificazione dell’azione amministrativa, partecipazione al procedimento amministrativo, accesso ai documenti amministrativi.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa disciplina del procedimento amministrativo ● La disciplina dell’azione amministrativa secondo il quadro ordinamentale risultante dalle modifiche introdotte allalegge 241/90 dalla legge 15/05 ● Le attenzioni della giurisprudenza ● L’azione amministrativa di natura non autoritativa ● Le estensioni dei principi e di alcune regoledell’azione amministrativa ai soggetti privati esercenti attività e servizi pubblici ● Il procedimento e le forme di partecipazione ● Il responsabile del procedimento ● Laconfigurazione del diritto di accesso ai documenti amministrativi ● L’inottemperanza della pubblica amministrazione ● L’autotutela amministrativa

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D I R I T T O D ’ A C C E S S O A I D O C U M E N T I A M M I N I S T R A T I V I

D E S T I N ATA R I Area amministrativa, area tecnica e area economico finanziaria

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata seminariale di aggiornamento normativo in materia di accesso ai documenti amministrativi, così come previsto dalla legge 241/1990 esuccessivamente ulteriormente dettagliato dal D.P.R. 184/2006. L’obiettivo è rinforzare le competenze del personale delle aree protette che si occupadell’accesso ad atti o documenti amministrativi, anche ai fini di un corretto e trasparente rapporto con i cittadini e le comunità locali.

N O R M A T I V A S U L V O L O N T A R I A T O E U T I L I Z Z O D I Q U E S T A R I S O R S A N E L L A G E S T I O N E D E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (naturalistica e sviluppo sostenibile) e area amministrativa.

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V IFornire a funzionari e impiegati degli enti gestori un quadro omogeneo dell’insieme di regole che disciplinano il coinvolgimento del volontariato nei vari settori, perfacilitare l’attivazione di progetti di partenariato che ne prevedano l’impiego in attività di salvaguardia, manutenzione, promozione e fruizione ambientale nelle aa. pp.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa legge quadro sul volontariato 266/1991 ● Il principio di sussidiarietà ● I settori di attività, le cifre, le potenzialità ● Il quadro del volontariato regionale e laL.R. 29/1993 e successive modificazioni e integrazioni ● Il coinvolgimento delle principali associazioni di tutela ambientale e di altre aree del Terzo settore ● IlServizio civile ● Esperienze e buone pratiche di volontariato nelle aree protette nazionali e regionali

W O R K S H O P S U I P I A N I D E L PA R C O

D E S T I N ATA R I Dirigenti e area tecnica (tecnici degli uffici di Piano)

D U R ATA 1 giorno (8 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata di confronto e approfondimento, prevista in più sessioni, sullo stato dell’arte in merito alla pianificazione delle aree protette e sui Piani adottati o approvati alivello regionale. Con l’obiettivo di tesaurizzare le esperienze consolidate, vengono analizzati i principali punti di forza e debolezza di alcuni piani già operativi.

L A P R O G E T T A Z I O N E PA R T E C I PA T A

D E S T I N ATA R I Dirigenti e area tecnica (pianificazione e sviluppo sostenibile)

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Diffondere a tutti i livelli nei settori tecnici delle aree protette una nuova cultura della partecipazione, flessibile, concreta ed efficace, in linea con i più moderniindirizzi normativi e culturali sulla conservazione della natura ● Allargare ad altri ambiti, ad esempio la pianificazione economica e sociale, la valorizzazione delleidentità locali, la tutela del paesaggio e la promozione territoriale, l’adozione di efficaci metodologie per la partecipazione dei cittadini

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa governance e i nuovi modelli di gestione dei processi decisionali ● L’Agenda XXI locale ● Il coinvolgimento delle categorie sociali e dei cittadini comunqueinteressati ● Modalità di partecipazione dei cittadini alle politiche urbanistiche, ambientali e sociali ● Il controllo dei conflitti e la negoziazione ● La gestione e lafacilitazione di decisioni e progetti partecipati ● L’elaborazione partecipata degli “Statuti dei luoghi” ● Indicatori socio ambientali condivisi per le comunità locali● Il “follow up” dei progetti e l’accompagnamento ● Casi di studio, esperienze e buone pratiche in ambito nazionale ed europeo

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni, sia individuali che di gruppo.

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N O R M A T I V A S U I B E N I C U LT U R A L I N E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N ATA R I Area tecnica (pianificazione) e area vigilanza

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Aggiornare e completare le competenze dei partecipanti in merito al complesso di norme e procedure che regola la tutela dei beni storico artistico archeologicinei territori delle aree protette, per facilitare un approccio alla loro difesa integrato con la conservazione ambientale.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl D. Lgs. 490/1999 (Testo unico in materia di beni culturali e ambientali) ● Il D. Lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) ● La L.R. 42/1997 ● I sitiUNESCO - Patrimonio Mondiale dell’Umanità ● Competenze nella gestione e tutela dei beni culturali ● La gestione integrata del patrimonio culturale e ambientale ● Isaperi, le tradizioni e il patrimonio immateriale delle aree protette ● Esperienze di tutela, recupero e valorizzazione di beni culturali attuate dai parchi

P R O G E T T I E F I N A N Z I A M E N T I E U R O P E I P E R L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica, area amministrativa ed area economico finanziaria

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Qualificare un gruppo di esperti nella ricerca e gestione di opportunità innovative di finanziamentoall’interno di un’area chiave fortemente competitiva quale quella della capacità progettuale in ambitoeuropeo.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II principali canali di finanziamento comunitari ● I programmi di Natura 2000 e i progetti LIFE ● Il DOCUP e i cofinanziamenti di UE, Stato e Regione ● Ilprogramma LEADER+ ● I principi di funzionamento dei finanziamenti comunitari ● Le regole base per una buona proposta progettuale ● La ricerca tramiteinternet di linee o assi di finanziamento mirati ● La gestione delle fasi progettuali ● La rendicontazione ● La valutazione dell’efficacia ● Casi di studio e buonepratiche di progetti europei realizzati nelle aree protette regionali

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni pratiche di disamina bandi, compilazione formulari, ecc.

C O N T R O L L O D I G E S T I O N E

D E S T I N ATA R I Area tecnica, area amministrativa e area economico finanziaria

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Facilitare un approccio alla gestione di enti e uffici improntato sempre più a criteri di efficienza ed efficacia e capace di valutare in maniera oggettiva processi erisultati attraverso una serie di indicatori ● Snellire e standardizzare le procedure legate alla redazione del bilancio di previsione degli enti

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl controllo di gestione come strumento di pianificazione strategica ● Lo scostamento fra obiettivi pianificati e risultati conseguiti ● La figura del “controller” ● Ilciclo e le fasi del controllo di gestione ● Il “budgeting” e gli obiettivi operativi ● La definizione di indicatori e target ● I centri di costo ● Il controllo concomitante eil controllo susseguente ● La metodologia del “management by objectives” ● Il “reporting” ● Compilazione della modulistica

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L E P R O S P E T T I V E D E I N U O V I F O N D I S T R U T T U R A L I

D E S T I N ATA R I Area tecnica, area amministrativa e area economico finanziaria

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Facilitare l’accesso delle aree protette ai finanziamenti previsti dai nuovi fondi strutturali, anche alla luce del rafforzamento degli aspetti ambientale e dellosviluppo sostenibile voluti dall’Unione Europea.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II nuovi fondi strutturali 2007 - 2013 ● Gli strumenti e gli obiettivi ● L’approccio e i programmi operativi ● Le opportunità nel settore ambientale ● I principi diintervento ● La gestione finanziaria ● La sorveglianza e il controllo ● La rendicontazione

G E S T I O N E S O S T E N I B I L E D E G L I E N T I PA R C O

D E S T I N ATA R I Dirigenti, area tecnica e area amministrativa

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Offrire un quadro aggiornato e completo su criteri e procedure di gestione degli enti improntati alla minimizzazione degli impatti ambientali, per consentire adirigenti e funzionari delle aree protette regionali di conseguire obiettivi sempre più avanzati di “sostenibilità interna”.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II Sistemi di Gestione Ambientale nelle aree protette ● La certificazione integrata “ambiente qualità” ● La registrazione EMAS ● La Carbon Tax ● Gli“acquisti verdi” delle pubbliche amministrazioni (Green public procurements) ● Gestione sostenibile di processi e risorse ● La valutazione dei risultati

L A F O T O G R A F I A N E L L A C O M U N I C A Z I O N E A M B I E N T A L E

D E S T I N ATA R I Area tecnica e area vigilanza

D U R ATA 4 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Fornire conoscenze sulle tecniche di fotografia naturalistica e comunicazione ambientale per immagini, perconsentire alle aree protette di sviluppare in autonomia, coerentemente con le indicazioni del sistema,prodotti comunicativi e editoriali anche di natura iconografica.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ICenni di teoria e tecnica fotografica ● Tecniche di fotografia naturalistica ● Le attrezzature di base perfotografare uccelli, mammiferi, insetti, piante e fiori ● La tecnica del bianco e nero ● Fotografare i paesaggi ●

Fotosequenza, reportage e documentazione ● I vantaggi della fotografia digitale ● Tecniche di fotoritocco egestione delle immagini ● L’uso delle immagini fotografiche per una comunicazione efficace ● L’archiviofotografico del sistema regionale delle aree protette

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni ed attività pratiche.

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S T R U M E N T I D I C O M U N I C A Z I O N E P U B B L I C A E F R O N T O F F I C E

D E S T I N A T A R I Area amministrativa, area vigilanza, area tecnica (comunicazione) oltre ad eventuale altro personale che sia a contatto giornaliero con ilpubblico

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti un approccio metodologico ad una comunicazione consapevole e orientata all’ascolto per agevolare, a tutti i livelli, i rapporti delle areeprotette con il loro pubblico di riferimento e le comunità locali.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe basi della comunicazione ● Il contatto con il pubblico ● Cenni sulla comunicazione pubblica e la legge 150/2000 ● Comunicazione consapevole ●

Comunicazione non verbale ● L’arte di ascoltare ● Domandare per ottenere ● Reclami e lamentele ● La gestione delle critiche ● Metodologie per il “publicspeaking”

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni.

LA NORMATIVA DELLE AREE PROTETTE E QUELLA PER LA TUTELA E LA CONSERVAZIONE DELLA NATURA E DEL TERRITORIO

D E S T I N ATA R I Area tecnica e area vigilanza

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Offrire ai partecipanti una panoramica sintetica dei principali strumenti normativi a disposizione per la tutela della natura e del territorio, con approfondimentisu temi specifici e la disamina di casi di studio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IL’evoluzione del concetto di tutela ambientale nel corso della storia ● La legge 394/1991 ● Le L.R. 29/1997 ● Il T.U. 490/1999 ● L’altra normativa vigente perla tutela del territorio ● Le direttive Habitat e Uccelli e i D.P.R. 357/1997 e 120/2003 di recepimento ● Le leggi per la tutela della fauna e della flora ● Le leggiper la tutela delle acque superficiali e di falda ● Analisi di casi di studio e buone pratiche

I N T R O D U Z I O N E A I S I S T E M I I N F O R M A T I V I T E R R I T O R I A L I E S T R U M E N T A Z I O N E G P S

D E S T I N ATA R I Area tecnica (“naturalistica”, “agricoltura e sviluppo sostenibile”, “pianificazione”) e area vigilanza

D U R ATA 1 giorno (7 ore); sono previste diverse sessioni

O B I E T T I V I Offrire una base di conoscenze e competenze che consenta il rilevamento, il trasferimento, l’archiviazione e la gestione di dati cartografici.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IBasi di cartografia: le coordinate geografiche; le tecniche di proiezione ● Utilizzo dei dati georeferenziati per la creazione e la consultazione di un GIS ●

Apprendimento della tecnologia GPS e suo utilizzo pratico per il rilevamento di dati georeferenziati su campo (settaggio, sistema di coordinate di riferimento,registrazione di punti, tracce o rotte) ● L’interfaccia con il PC per la gestione dell’archivio dei dati raccolti

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste prove sul campo.

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S I S T E M I I N F O R M A T I V I G E O G R A F I C I ( G I S ) - C O R S O B A S E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (“naturalistica”, “agricoltura e sviluppo sostenibile”, “pianificazione”) earea vigilanza

D U R ATA5 giorni (32 ore); sono previste diverse sessioni

O B I E T T I V I Consentire l’acquisizione delle conoscenze operative di base necessarie per l’utilizzo dei più comunisoftware di archiviazione, gestione ed elaborazione di dati cartografici.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIntroduzione ai Sistemi Informativi Geografici ● Basi di cartografia (sistemi di riferimento e coordinate) ● Struttura dei dati (raster e vettoriali) ● Introduzione allatopografia ● Importazione dei dati GPS ● Selezioni per tema, “buffering” e “geoprocessing” ● Introduzione all’editing ● Creazione e gestione dei layout di stampa

S I S T E M I I N F O R M A T I V I G E O G R A F I C I ( G I S ) - C O R S O A V A N Z A T O

D E S T I N ATA R I Area tecnica (“naturalistica”, “agricoltura e sviluppo sostenibile”, “pianificazione”) e area vigilanza

D U R ATA 10 giorni (64 ore); sono previste diverse sessioni

O B I E T T I V I Approfondire la conoscenza delle applicazioni GIS adottate per la rappresentazione e la gestione del territorio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IGeoreferenziazione cartografica ● Analisi spaziale dei dati ● Creazione di GRID ● Analisi di distribuzione applicata alla gestione di dati naturalistici ● Elaborazioni3D ● Creazione di TIN ● Accenni al Geodatabase ● Metadati

C O R S O P E R F O R M A T O R I - T E C N I C H E D I C O M U N I C A Z I O N E I N R E L A Z I O N E A I P R O C E S S I F O R M A T I V I E D I G E S T I O N ED I A U L E D I D A T T I C H E

D E S T I N ATA R I Personale di diverse aree e vari profili professionali, che abbia già maturato esperienze di didattica per adulti e che si occupi di formazionenel proprio ambito professionale

D U R ATA 10 giorni (70 ore)

O B I E T T I V I Costituire un nucleo qualificato di esperti della formazione all’interno del Ruolo unico, trasversale alle aree e ai profili professionali, capace di progettare,organizzare e realizzare tutte le fasi di un’azione formativa, dall’analisi dei bisogni formativi alla verifica dei risultati attesi.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ITecniche di comunicazione e relazionali ● Definizione di “formazione” e “percorso formativo”: i requisiti per una formazione efficace ● Le principali funzioni delformatore: animazione, organizzazione, direzione ● I ruoli della formazione: coordinatore didattico, tutor d’aula, assistente tecnico ● La progettazione di un percorsoformativo: dall’analisi dei bisogni alla verifica dei risultati ● Cenni sulle principali fonti di finanziamento regionali, nazionali ed europee per la formazione ● La “filiera” diun percorso formativo ● Analisi dei bisogni formativi ● Reperimento e selezione delle risorse ● Animazione e gestione didattica ● Interazione e comunicazione con idocenti ● Gestione organizzativa ● Gestione di strutture, attrezzature e materiali ● Valutazione di processo ● Valutazione di risultato

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

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C O R S O B A S E P E R R E S P O N S A B I L E D E L S E R V I Z I O D I P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E E A S P P - M O D U L O A

D E S T I N ATA R I Personale che deve diventare RSPP

D U R ATA 5 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Formare la figura del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, attraverso strumenti mirati e la preparazione necessaria per affrontare le tematichedella sicurezza sotto molteplici aspetti, nonché per predisporre un adeguato sistema di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IL’approccio alla prevenzione attraverso il D. Lgs. N. 626/94 ● Il sistema di gestione della sicurezza: risorse disponibili e necessarie, pianificazione delle attività,organizzazione della prevenzione, coordinamento e controllo ● Il contesto normativo di riferimento ● Il sistema pubblico della prevenzione ● Il contesto lavorativoed i ruoli interessati ● L’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi ● Il sistema di gestione della sicurezza (predisposizione e valutazione) ● Gli aspettiergonomici nell’attività di lavoro

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, individuali e di gruppo.

C O R S O P E R R E S P O N S A B I L E D E L S E R V I Z I O D I P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E E A S P P - M O D U L O B

D E S T I N ATA R I Responsabili della sicurezza, prevenzione e protezione

D U R ATA 4 giorni (24 ore)

O B I E T T I V I Rafforzare le conoscenze e le abilità di base già acquisite dai Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione con il corso abilitante, completandole con imoduli specifici tarati sul ruolo e i compiti del RSPP nella pubblica amministrazione.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ICriteri di valutazione dei rischi ● Verifica della conoscenza del documento di analisi e valutazione dei rischi nella propria organizzazione ● Le diverse tipologie dirischio: casi di studio ● Mezzi di protezione individuale (DPI) ● Sistema di gestione della sicurezza ed igiene

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, individuali e di gruppo.

C O R S O P E R R E S P O N S A B I L E D E L S E R V I Z I O D I P R E V E N Z I O N E E P R O T E Z I O N E E A S P P - M O D U L O C

D E S T I N ATA R I Responsabili della sicurezza, prevenzione e protezione

D U R ATA 4 giorni (24 ore)

O B I E T T I V I Qualificare i Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione anche riguardo a tematiche specialistiche quali la prevenzione e protezione dei rischi di naturaergonomica o psico-sociale, la gestione delle attività tecnico-amministrative, le tecniche di comunicazione e le relazioni sindacali.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II sistemi di gestione della sicurezza ● Gestione delle attività tecnico-organizzative ● Gestione di situazioni organizzative complesse: problematiche e decisioni ● Ilsistema delle relazioni e della comunicazione ● Principi e tecniche di comunicazione, negoziazione e gestione di conflitti ● La percezione del rischio e icomportamenti di fronte al pericolo ● Rischi di natura ergonomica ● Rischi di natura psico-sociale ● Il ruolo dell’informazione e della formazione

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni ed esercitazioni, individuali e di gruppo.

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G I O R N A T A D I F O R M A Z I O N E S U L L’ I M M A G I N E C O O R D I N A T A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione) e altro personale eventualmente coinvolto nelle attività di comunicazione

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V INel corso della giornata i partecipanti familiarizzeranno con il concetto di immagine coordinata e con tutte le sue ricadute nell’ambito di un’efficace strategia dicomunicazione del sistema dei parchi del Lazio. L’obiettivo è quello di proporre un’unica linea di applicazione dell’immagine coordinata del sistema, lasciando allesingole aree protette libertà e flessibilità sul come declinarla graficamente.Verrà anche presentato il nuovo manuale d’uso, con linee guida, esempi di applicazione e dipossibilità di personalizzazione.

W O R K S H O P S U P U B B L I C A Z I O N I E C O L L A N E E D I T O R I A L I D E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione) e altro personale eventualmente coinvolto nelle attività editoriali e di comunicazione

D U R ATA 1 giorno (7 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata di approfondimento e condivisione sulle attività editoriali dell’ARP e del sistema delle aree protette del Lazio, con presentazione delle collane editorialifinora realizzate e sintetica illustrazione delle relative pubblicazioni. Verranno anche descritte le pubblicazioni in lavorazione o in fase di ideazione e raccolticontributi di idee o progettuali per lo sviluppo delle future attività editoriali.

P RO G E T T O N AT U R A I N C A M P O : C O R S O P E R O P E R AT O R I D E L L E FAT T O R I E E D U C AT I V E N E L L E A R E E P RO T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N A T A R I Operatori delle aziende affidatarie dei servizi didattici delle fattorie educative e dipendenti delle aree protette che seguono i progetti ogestiscono le attività nelle fattorie educative

D U R ATA 18 giorni (144 ore di didattica)

O B I E T T I V IFormare un nucleo di operatori competenti e qualificati che possa progettare, promuovere e realizzareattività didattiche, di animazione culturale e di turismo naturalistico in ognuna delle fattorie educative dellearee protette del Lazio ● Sviluppare competenze, con riferimento alle attività da svolgersi in fattoria, basatesulle esperienze di socializzazione ● Creare una rete tra le fattorie educative delle aree protette ● Attivare unconfronto e uno scambio di esperienze tra i diversi operatori delle fattorie

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILo stato delle fattorie educative in Italia e in Europa ● Il sistema delle Aree Protette del Lazio e gli altri siti di rilevante interesse ambientale ● La rete delle fattorieeducative nelle aree protette del Lazio ● L’agricoltura multifunzionale e il rapporto con il territorio ● Lineamenti naturali del Lazio ● Attività delle diverse aziende e casi distudio ● L’educazione ambientale e l’educazione alla sostenibilità ● L’agricoltura biologica nelle fattorie ● Le filiere di produzione e trasformazione dei prodotti agricoli ●

Marketing territoriale, comunicazione e promozione turistica dei servizi e dei prodotti ● Tecniche di accoglienza e conduzione di gruppi ● Il contesto scolastico:modalità, tempi, metodologie ● Da azienda agricola a fattoria educativa: il punto di riferimento per la scuola ● L’accoglienza didattica ● La sicurezza in azienda, qualitàalimenti e igiene delle strutture ● Progettazione di percorsi e attività didattiche per le scuole ● Aspetti normativi e fiscali ● Progettazione di attività di animazione peradulti e altri target specifici ● Confronto di esperienze, lavoro di gruppo ● La valutazione dei risultati

N O T E D I DAT T I C H ESono previsti stage in realtà che si configurano come esperienze pilota a livello italiano e seminari nelle fattorie educative “Natura in Campo”.

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P R O G E T T O N A T U R A I N C A M P O ; L’ A G R I C O LT U R A B I O L O G I C A N E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N ATA R I Area tecnica e area vigilanza

D U R ATA 5 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Formare un nucleo qualificato di tecnici dell’agricoltura biologica nel sistema delle aree protette del Lazio che possa funzionareda supporto agli enti e agli operatori coinvolti nel progetto.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II principi dell’agricoltura biologica ● Il marchio “Natura in Campo” ● Le opportunità di finanziamento per l’agricoltura biologica (Reg. 1257/99 - PSR) ● Leproblematiche relative alla conversione di un’azienda in biologico nelle aree protette ● La zootecnia biologica ● La filiera della carne e del latte in biologico ● Ilbenessere animale ● La normativa che regola il metodo di produzione biologico (Reg. 2092/91) ● La coltivazione con il metodo biologico delle colture piùdiffuse nelle aree protette del Lazio ● La multifunzionalità come opportunità di integrazione del reddito per le aziende agricole biologiche ● La filiera corta e icircuiti commerciali alternativi del biologico

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste visite ad alcune aziende agricole con il marchio “Natura in Campo”.

P R O G E T T O N A T U R A I N C A M P O : S E M I N A R I O S U T E C N I C H E E M E T O D I D E L L’ A G R I C O LT U R A B I O L O G I C A

D E S T I N ATA R I Operatori agricoli e referenti delle aziende attualmente o potenzialmente coinvolte nel progetto

D U R ATA 1 giorno (8 ore)

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IGiornata di incontro e confronto sui temi dell’agricoltura sostenibile nei parchi del Lazio e delle sue metodologie operative. Durante il seminario verranno fornitiriferimenti normativi e pratici riguardo ai sistemi di certificazione e rintracciabilità, nonché indicazioni in merito ai requisiti previsti dal disciplinare per laconcessione dell’uso del marchio “Natura in Campo”.

PROGETTO NATURA IN CAMPO: VALOR IZZAZ IONE E PROMOZ IONE DE I PRODOTT I T I P IC I DELLE AREE PROTETTE DEL LAZ IO

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione, sviluppo sostenibile), area vigilanza e operatori delle aziende coinvolte nel progetto

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Incentivare le attività economiche delle aziende agricole biologiche dei Parchi del Lazio anche attraverso un’efficace filiera di promozione e vendita dei loroprodotti tipici e tradizionali, in sintonia con le politiche di sviluppo economico e sociale degli enti.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L II prodotti tipici e tradizionali dei parchi del Lazio ● I metodi di lavorazione e conservazione ● Cenni alle tecniche di comunicazione e marketing ● Il marketingterritoriale ● Le reti di distribuzione e vendita ● La partecipazione a eventi e fiere

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P R O G E T T O R E S I N A : I M U S E I N AT U R A L I S T I C I E I C E N T R I V I S I TA I N T E R P R E TAT I V I N E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N A T A R I Area tecnica (comunicazione, naturalistica e “agricoltura e sviluppo sostenibile”),area vigilanza

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Qualificare un gruppo di operatori, anche appartenenti a diverse aree o profili professionali, cheabbiano le capacità e gli strumenti per realizzare alcune attività collaterali di museologia naturalisticadel progetto regionale RESINA (Rete Sistemica Naturalistica) all’interno delle aree protette diprovenienza.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl progetto RESINA ● I musei naturalistici del Lazio ● La museologia naturalistica ● Casi di studio nazionali e internazionali ● La museologia “minore” ● Gliecomusei o “musei d’identità” ● Musei e territorio ● I musei naturalistici o di interesse naturalistico nelle aree protette regionali

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

O R G A N I Z Z A Z I O N E E G E S T I O N E D E I C E N T R I V I S I T A D E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Area tecnica e, più in generale, personale che si occupa dell’organizzazione e della gestione dei centri visita

D U R ATA 2 giorni (14 ore)

O B I E T T I V I Considerare la corretta gestione dei centri visita come l’elemento chiave della strategia comunicativa e promozionale dell’area protetta ● Favorire unaconduzione dinamica e ricca di iniziative per i centri visita, in accordo con gli obiettivi di gestione dell’area protetta ● Acquisire tecniche e metodologiecomunicative atte a coinvolgere i fruitori delle attività del parco

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa funzione dei centri visitatori nell’ambito delle strategie comunicative e gestionali dell’area protetta ● Tipologie di centri visita e servizi collegati ●

L’interpretazione naturalistica e l’educazione ambientale ● Tecniche per migliorare l’efficienza della comunicazione ● I sentieri natura e gli ecomusei ● Laprogettazione e la gestione di un centro visita ● Aspetti economico finanziari connessi alla conduzione dei centri visita ● La promozione delle attività

N O T E D I DAT T I C H E Oltre alla didattica d’aula sono previste esercitazioni e simulazioni di gruppo

I L P R O G E T T O L E S T R A D E D E I PA R C H I

D E S T I N ATA R I Operatori turistici e amministratori dei territori interessati dagli itinerari

D U R ATA 3 giorni (18 ore)

O B I E T T I V I Coinvolgere, motivare e qualificare i principali attori territoriali riguardo ai contenuti e alle azioni del progetto, in modo da renderli protagonisti di strategie disviluppo turistico durevoli e di qualità, anche in sintonia con quanto espresso nella Carta Europea del turismo sostenibile nelle aree protette.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa filosofia e i contenuti del progetto Le Strade dei Parchi ● Il turismo “slow” ed il recupero della viabilità minore ● La Carta Europea del turismo sostenibile nellearee protette ● Risorse naturalistiche, paesaggistiche e culturali nelle aree protette del Lazio ● Produzioni tipiche e artigianato dei territori ● Le articolazioni delprogetto e le possibili sinergie con gli enti di gestione

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A R E E N A T U R A L I P R O T E T T E E C O O P E R A Z I O N E A L L O S V I L U P P O

D E S T I N ATA R I Area tecnica

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Rendere consapevoli i partecipanti del profondo legame fra conservazione della natura e cooperazione allo sviluppo e di quanto, su scala locale e globale, leazioni e i progetti dedicati all’una possano avvantaggiare l’altra e vice versa.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl connubio fra cooperazione e conservazione ● Il contesto culturale mondiale: da Rio a Durban ● I diversi approcci della cooperazione ● L’utilizzo dei fondi dellacooperazione ● Gestione sostenibile di territori ed ecosistemi e fonti di reddito alternative per le popolazioni ● Sistemi di produzione agricola a basso impattoambientale ● Progetti e casi di studio emblematici su scala globale e locale

I L P R O G E T T O G E O S I T I E L A V A L O R I Z Z A Z I O N E D E I B E N I G E O A M B I E N T A L I N E L L E A R E E P R O T E T T E D E L L A Z I O

D E S T I N ATA R I Area tecnica e area comunicazione

D U R ATA 3 giorni (21 ore)

O B I E T T I V I Valorizzare il patrimonio geologico regionale e implementarne la conoscenza ● Stimolare e aumentare la consapevolezza dei partecipanti riguardo al valore ealle potenzialità delle risorse geoambientali del Lazio, ed in particolare delle emergenze geologiche tutelate dalle aree protette ● Integrare geodiversità egeoconservazione nei programmi di pianificazione e gestione realizzati dalle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl concetto di geodiversità ● Itinerari geologico ambientali ● I geositi e il patrimonio geologico ● La geoconservazione nella pianificazione e nella gestione ● Lageodiversità del Lazio ● Geositi e aree protette ● I beni geologici come risorsa culturale e educativa

N O T E D I DAT T I C H EÈ prevista la visita ad alcune emergenze geologiche censite nell’elenco ufficiale dei geositi del Lazio.

P R O G R A M M A F O R U M : S E M I N A R I O D I A P P R O F O N D I M E N T O S U L L’ E D U C A Z I O N E A L L A S O S T E N I B I L I T À

D E S T I N A T A R I Area tecnica (comunicazione), area vigilanza e, più in generale, altro personale comunque coinvolto in attività e programmi di educazione allasostenibilità

D U R ATA 5 giorni (28 ore)

O B I E T T I V I Stimolare la capacità di progettare e realizzare, in tutte le fasi, interventi di educazione alla sostenibilità, curando organizzazioni e metodologie che garantiscanouna reale condivisione dei problemi e individuando chiavi di lettura per la valutazione dei progetti stessi e dei percorsi progettuali.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IEducazione e territorio: il ruolo dei parchi ● Il quadro culturale e operativo di riferimento ● La progettazione di interventi educativi rilevanti per l’ambiente, ilterritorio, la società ● I “passi” della progettazione ● La progettazione con altri ● Linee guida per la progettazione ● La valutazione dei progetti

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

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P R O G R A M M A F O R U M : “ S A LV I A M O L A R E G I N A ! ” - C O R S O D I A P I C O LT U R A

D E S T I N ATA R I Area tecnica (comunicazione), area vigilanza e, più in generale, altro personale comunque coinvolto in attività e programmi di educazione allasostenibilità

D U R ATA 7 giorni (35 ore)

O B I E T T I V I Informare i partecipanti su temi ambientali e gestionali collegati alle attività di apicoltura ● Progettare interventi di educazione alla sostenibilità legati al mondodella api e del miele ● Offrire strumenti per lo sviluppo di attività economiche sostenibili e la promozione delle aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IApicoltura e conservazione dell’ambiente: miele e polline come indicatori ambientali ● Fiologia, fisiologia e comportamento delle api ● L’importanza delle api inagricoltura ● Biodiversità e flora mellifera ● Progetti di educazione ambientale ● Realizzazione e conduzione di un apiario didattico

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula è prevista una giornata in apiario.

PROGRAMMA GENS : PARCOSCUOLA - CONOSCERE PER CAMBIARE INS IEME

D E S T I N ATA R I Insegnanti le cui classi aderiscono al 1° anno del programma Gens

D U R ATA 5 giorni (38 ore)

O B I E T T I V I Conoscere le aree protette e le loro opportunità didattico educative ● Rapportare le aree protette al territorio per costruire una scuola più adeguata a prepararecittadini autonomi e responsabili ● Acquisire strumenti e tecniche per impostare un percorso di educazione ambientale sulle e per le aree protette

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe opportunità educative dei parchi e delle attività in natura ● Il parco a scuola, la scuola nel parco: due mondi a confronto ● La partecipazione delle classi alla vita ealla gestione dell’area protetta ● Ambienti, valori e cultura del parco ● I luoghi del cuore, del gioco e dell’avventura nel parco ● La ricerca d’ambiente ● L’educazione allasostenibilità ● I primi progetti e le azioni di Gens: Piccole Guide, Cercanatura, Banca della Memoria ● La valutazione delle attività e dei risultati raggiunti

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, escursioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

P R O G R A M M A G E N S : G E S T I R E I L P R E S E N T E P E R C O N S E R V A R E I L F U T U R O

D E S T I N ATA R I Insegnanti le cui classi aderiscono al 2° anno del programma Gens

D U R ATA 2 giorni (16 ore)

O B I E T T I V I Diffondere nei docenti la conoscenza dei meccanismi di funzionamento e delle principali problematiche legate al mondo delle aree protette ● Aggiornare ipartecipanti in merito alle grandi sfide globali della conservazione lungo il percorso verso un futuro concretamente sostenibile ● Offrire, con la strategia delproblem solving, un metodo efficace per affrontare i problemi e stimolare la partecipazione dei ragazzi

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl mondo della conservazione della natura e delle aree protette ● Problematiche, strategie e obiettivi dei parchi oggi ● I parchi e il percorso verso la sostenibilità● La conservazione della natura in Italia: il sistema delle aree protette, la rete Natura 2000, le aree sottoposte ad altre forme di tutela ● Le valenza didattichedella strategia del problem solving ● Le metodologie del problem solving: dalla definizione di un problema alla sua soluzione ● Il problem solving applicato allagestione dei conflitti: esempi nei parchi e a scuola

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, brevi escursioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

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P R O G R A M M A G E N S : I PA R C H I D E L L A Z I O C O M E S E R B A T O I D I B I O D I V E R S I T À E N O N S O L O

D E S T I N ATA R I Insegnanti le cui classi aderiscono al 2° anno del programma Gens

D U R ATA 2 giorni (16 ore)

O B I E T T I V I Approfondire conoscenze e competenze dei docenti in merito al valore biologico, etico e sociale delconcetto di “diversità”, stimolandoli all’elaborazione di percorsi o attività educative al riguardo ●

Consolidare il rapporto educativo con le aree protette, in quanto laboratori naturali d’eccellenza perla ricerca e la sperimentazione sulla e sulle diversità

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa diversità biologica: contenuti, numeri e ordini di grandezza ● Le altre forme di diversità: naturale,paesaggistica, culturale, antropologica, ecc. ● La biodiversità delle aree protette ● La cultura, idialetti, le tradizioni e gli antichi saperi dei territori dei parchi ● La biodiversità nel quartiere, nelpaese e a scuola ● La ricerca d’ambiente sulla biodiversità

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, brevi escursioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

P R O G R A M M A G E N S : I C O N S I G L I D E I B A M B I N I

D E S T I N ATA R I Insegnanti le cui classi aderiscono al 3° anno del programma Gens

D U R ATA 2 giorni (16 ore)

O B I E T T I V I Stimolare in ragazzi e insegnanti il senso di appartenenza nei confronti dell’area protetta e dellascuola ● Educare i ragazzi all’ascolto e ad esprimere i propri bisogni relazionandosi con le esigenzee le necessità degli altri ● Attraverso il lavoro di gruppo e la rappresentatività, abituare i ragazzi allacooperazione e alla scelta dei ruoli, impegnandoli in un complesso di azioni eterogenee dallericadute concrete

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IIl potenziale “eversivo” e fantasioso delle idee dei bambini ● Impariamo ad ascoltare bambini eragazzi ● L’importanza dell’autonomia ● L’esperienza dei Consigli dei Bambini in Italia ● I Consiglidei Bambini e il territorio ● Materiali strumenti e metodi dei Consigli dei Bambini ● Strumenti eattività per trasferire le proposte dei Consigli dei Bambini alla realtà dei parchi

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, brevi escursioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

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P R O G R A M M A G E N S : L A P R O G E T T A Z I O N E PA R T E C I PA T A C O N B A M B I N I E R A G A Z Z I

D E S T I N ATA R I Insegnanti le cui classi aderiscono al 3° anno del programma Gens

D U R ATA 2 giorni (16 ore)

O B I E T T I V I Diffondere una cultura della partecipazione dal basso, consapevole dell’opportunità rappresentata dalcoinvolgimento di bambini e ragazzi nella progettazione di spazi e attività del parco ● Accrescere,attraverso azioni e percorsi di progettazione partecipata, il senso di appartenenza e di cura di bambini eragazzi alle loro aree protette, ai relativi valori, alle particolarità ● Supportare e integrare le iniziative deiConsigli dei Ragazzi nei parchi, qualora essi riescano a costituirsi, e, in ogni caso, arricchire ilcomplesso delle possibili attività per i “ragazzi del parco” giunti al terzo anno del programma Gens

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IUsciamo dai luoghi comuni… come stimolare le idee progettuali di bambini e ragazzi ● Progettareinsieme e la capacità di ascolto ● Metodologie di progettazione partecipata con bambini e ragazzi: ilpunto di vista del professionista ● Metodologie di progettazione partecipata con bambini e ragazzi: ilpunto di vista del docente ● Un caso di studio: il metodo “Planning for real” ● Esperienze e buonepratiche di progettazione partecipata con bambini e ragazzi in Italia e all’estero

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, giochi di ruolo, brevi escursioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

P R O G E T T O “A C C E S S I B I L E ? … N A T U R A L M E N T E ! ” : I L M E T O D O D I R I L E V A Z I O N E E M O N I T O R A G G I O D I S E R V I Z I ES T R U T T U R E N E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N A T A R I Personale che, indipendentemente dal profilo professionale, all’interno delle areeprotette si occupa di accessibilità

D U R ATA 6 giorni (42 ore)

O B I E T T I V I Formare i partecipanti all’utilizzo dello strumento di rilevazione, monitoraggio, restituzione dati epianificazione per la progettazione o l’implementazione dell’accessibilità nelle aree protette delLazio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L IDescrizione del metodo di rilevazione ● Strumenti per la rilevazione ● Schede e questionari per la raccolta dei dati su tipologie di strutture e servizi dellearee protette ● Struttura, gerarchie e relazioni della banca dati ● Modalità di archiviazione dei dati ● Descrizione dell’interfaccia di restituzione dei dati ●

Modalità di interrogazione del data base per la restituzione dei dati ● Simulazioni e prove pratiche su rilevazione, restituzione, immissione e interrogazionedati

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

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P R O G E T T O “A C C E S S I B I L E ? . . . N A T U R A L M E N T E ! ” : P R O G E T T A Z I O N E I N C L U S I V A D I S E R V I Z I E S T R U T T U R E N E L L EA R E E P R O T E T T E

D E S T I N A T A R I Dirigenti e personale i quali, indipendentemente dal profilo professionale,all’interno delle aree protette si occupano di accessibilità

D U R ATA 6 giorni (39 ore)

O B I E T T I V I Fornire una formazione specifica su tutti gli aspetti che possono favorire o ostacolare la fruizione distrutture e servizi nei contesti delle aree protette del Lazio.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILa gestione ● L’informazione e la comunicazione ● L’educazione ambientale ● L’accoglienza ● La progettazione

N O T E D I DAT T I C H EOltre alla didattica d’aula sono previste simulazioni, esercitazioni a tema e lavori di gruppo.

L’ I N T E G R A Z I O N E D E I S E R V I Z I D I V I G I L A N Z A D E L L E A R E E P R O T E T T E C O N L A P R O T E Z I O N E C I V I L E R E G I O N A L E

D E S T I N ATA R I Area vigilanza

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V IInsieme complesso di azioni formative volte a qualificare a tutti gli effetti il personale dell’area vigilanza delle aree protette del Lazio come componente delSistema integrato di protezione civile regionale. È previsto lo svolgimento di corsi afferenti a tematiche diverse, anche in base alle indicazioni e alle esigenzedelle singole aree protette, tra le quali: comunicazione interforze, guida sicura in fuoristrada, primo soccorso, salvamento, patente nautica, stati di emergenza ecalamità, antincendio boschivo, prevenzione dei rischi sul territorio.

P R O G R A M M A N A T U R A I N V I A G G I O : E D U C A T I O N A L T O U R S

D E S T I N ATA R I Operatori turistici e giornalisti italiani e stranieri, amministratori

D U R ATA Uno o più giorni per ogni edizione, in una o più aree protette del Lazio

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Iniziative periodiche volte a favorire la conoscenza diretta dei territori delle aree protette del Lazio e di valori e risorse in essecontenuti per facilitare un’adeguata promozione delle varie attività da parte degli operatori turistici. Alcuni educational tourssaranno dedicati agli amministratori delle aree protette e dei territori interessati, con l’obiettivo di stimolare lapartecipazione, gli scambi e la condivisione di problematiche e strategie. Particolare attenzione verrà riservata allaconoscenza delle strutture di visita e di accoglienza, all’infrastrutturazione degli accessi e della rete dei percorsi, alleproduzioni tipiche e artigianali.

C O N T E N U T I P R I N C I PA L ILe principali emergenze naturalistiche, paesaggistiche e culturali dell’area protetta ● Strutture di visita e di accoglienza ● L’infrastrutturazione e la rete deipercorsi ● Produzioni tipiche e artigianali ● Rapporti con i territori: problematiche e strategie (per gli amministratori)

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S E M I N A R I S U L L E E S P E R I E N Z E E L E B U O N E P R A T I C H E D E L L E A R E E P R O T E T T E

D E S T I N ATA R I Dirigenti e personale di tutte le aree e profili professionali del Ruolo unico, a secondadei temi

D U R ATA Un giorno per ogni edizione

D E S C R I Z I O N E E O B I E T T I V I Giornate tematiche dedicate a singole esperienze significative realizzate da un’area protetta, che possanoessere condivise e acquisite come patrimonio comune dalle altre. L’obiettivo principale è rendere disponibilie acquisibili pratiche e metodologie operative consolidate per la risoluzione di specifiche problematiche.Importante obiettivo collaterale è anche favorire la comunicazione e la condivisione di strategie fra i vari entiin modo che possano sempre più operare in un’ottica di sistema.

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Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini

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