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REGGIO EMILIA 210/01/2014 Dott.ssa Daniela Gallo

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REGGIO EMILIA 210/01/2014

Dott.ssa Daniela Gallo

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LEGGE 170 ARTICOLO 3

E' compito delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell'infanzia, attivare, previa apposita comunicazione alle famiglie interessate, interventi tempestivi, idonei ad individuare i casi

sospetti di DSA degli studenti, sulla base dei protocolli regionali di cui all'articolo 7, comma 1. L'esito di tali attività non costituisce, comunque, una diagnosi di DSA.

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D.M. 17 APRILE 2013“Linee guida per la predisposizione delle attività di individuazione precoce nei casi sospetti di DSA”:

Colloca nella scuola dell’infanzia il momento in cui far partire la rilevazione delle difficoltà, elencando gli indicatori di rischio ed evidenziando la necessità di predisporre attività educative e didattiche specifiche

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L’IMPORTANZA DELLA VALUTAZIONE PREVENTIVA:

L’importanza di una diagnosi precoce e tempestiva dei Disturbi Specifici d’Apprendimento (DSA) nei bambini nelle fasi precedenti alla scolarizzazione, individuando i fattori di rischio dei DSA.

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FATTORI DI RISCHIO PER DSA:

I bambini che presentano ancora alterazioni fonologiche dopo il compimento dei 4 anni hanno l’80% di probabilità di sviluppare DSA (Bishop 1992, Stella 2004).

I disturbi specifici del linguaggio (DSL) sono il predittore più affidabile della dislessia

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Fattori di rischio per DSA:

• atipie e/o ritardi dello sviluppo linguistico

• difficoltà di accesso lessicale

• familiarità per il disturbo

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La dislessia evolutiva

(Definizione dell’Iternational Dyslexia Association)

La Dislessia è una disabilità specifica dell’apprendimento di natura neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da abilità scadenti nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà tipicamente derivano da un deficit nella componente

fonologica del linguaggio che è spesso inattesa in rapporto alle abilità cognitive e alla garanzia di un’adeguata istruzione scolastica.

Conseguenze secondarie possono includere i problemi di comprensione nella lettura e una ridotta pratica della lettura che può impedire la crescita del vocabolario e della conoscenza generale.

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OTTICA DI PREVENZIONE:L’individuazione di indicatori predittivi delle alterazioni dello sviluppo linguistico in bambini molto piccoli

• una tempestiva presa in carico terapeutica (logopedica)

• una riduzione dei tempi e dei costi di risoluzione del problema

• una prevenzione di eventuali disturbi correlati (DSA…)

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Si può prevenire il DSA?

Trattamento fonologico del bambino con Disturbo fonologico espressivo, anche se le realizzazioni fonologiche sono adeguate nel semestre che precede

l’ingresso a scuola

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L’IMPORTANZA DEL POTENZIAMENTO FONOLOGICO:

• È importante organizzare laboratori linguistici nella scuola dell’infanzia per favorire lo sviluppo di tutti i bambini

• La possibilità di usufruire di rieducazione fonologica nell’anno precedente la scolarizzazione riduce le difficoltà funzionali del dislessico (Harm e Seidenberg 1999) e produce benefici, che, se non consentono di evitare la dislessia, rendono comunque più facile il percorso scolastico (Leonard 1998)

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Cosa può fare la scuola dell’infanzia?

• Sviluppare la capacità di identificazione dei bambini con difficoltà di linguaggio (SCREENING)

• Organizzare laboratori linguistici con obbiettivi diversi a seconda delle età del bambino

• Indirizzarli ai servizi di logopedia• Collaborare con la logopedista per applicare

quotidianamente parte del programma di rieducazione

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La prova “IL GIOCO DEL

PAPPAGALLO”• SOFTWARE SU CD: • CARTACEA:

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Questo Gioco è una prova di SCREENING:• Non è un test diagnostico ma predittivo

• Non pretende di evidenziare un disturbo ma di individuare con un buon livello di attendibilità i soggetti a rischio di un determinato disturbo

• Indirizza verso uno studio diagnostico una

popolazione che presenta alcuni indici

caratterizzanti

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Il Gioco consiste nella:• RIPETIZIONI DI STIMOLI VERBALI – 16 PAROLE, 16

NON PAROLE

La padronanza di una struttura fonologica o sintattica in un compito di ripetizione di stimoli verbali è un buon indicatore del futuro sviluppo linguistico del bambino (Devescovi e Caselli, 2007)

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Perché una prova di ripetizione?• Informa sulle capacità di elaborazione fonologica

(Bortolini 2002)• Informa sulla capacità di registrare lo stimolo

(memoria) e di riprodurlo• Consente di selezionare i processi fonetico-fonologici

che devono essere studiati• Consente di valutare strutture linguistiche specifiche

in situazioni controllate• È facilmente somministrabile• Può essere somministrata a un’età precoce ( dai 3

anni)

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A chi somministrare il Gioco:

• ai bambini di 3 anni, 4 anni e 5-6 anni• somministrare il Gioco a tutti i bambini della sezione,

ma non ritenere significativi i risultati dei :� bambini anticipatari (meno di 3 anni)� bambini stranieri (a parte quelli nati in Italia o arrivati

in Italia a pochi mesi di vita e che hanno frequentato il nido in Italia)

� bambini con deficit fisici legati alle capacità uditive e di parola

� bambini con deficit cognitivi

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Perché due prove?

• Non parole

• Studio delle capacità fonologiche (Bortolini, Arfè et al 2007)

• Buon predittore di diversi aspetti dello sviluppo del linguaggio (Botting and Conti-Ramsden 2001)

• Parole

• È inquinata da fattori lessicali

• Da informazioni sul grado di apprendimento di una lingua

• È facilitata dalla memoria lessicale a lungo termine

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Perché due prove?

• Dalla ricerca scientifica e dalla sperimentazione è emerso che alcune prove discriminano meno a determinate età e altre invece meglio.

• le due prove vanno proposte ai bambini secondo questa suddivisione per età:

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Condizioni minime per fare il Gioco:

• ambiente : stanza tranquilla e soprattutto in ambiente lontano dai rumori

• postazione : un tavolo con due sedie poste una a fianco all’altra

• materiale : � software = computer con casse acustiche� cartacea = fondali con i personaggi e le schede per la

registrazione dei risultati (contenuti nel kit)

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GIOCO VERSIONE SOFTWARE:

Istruzioni per l’uso:• inserire il cd nel lettore del pc e installare il

programma seguendo le indicazioni• inserire il codice del prodotto (riportato nel libro) e

poi riavviare il Gioco• poi si procede scegliendo il Gioco

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RISULTATI GIOCO PAPPAGALLO LALLO:

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GIOCO VERSIONE SOFTWARE:

Do ve vengono salvati i dati:• in “Documenti” viene creata in automatico una

cartella “Dati Pappagallo”:� file pdf del singolo� file excel con le prove di tutti

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GIOCO VERSIONE CARTACEA:

Istruzioni per l’uso:• prepara il materiale della prova sistemando i fondali e i

personaggi (contenuti nel kit) per animare la presentazione del gioco

• Presenta il Pappagallo Lallo e spiega al bambino il gioco• usa il Dialogo di presentazione per inscenare il dialogo fra i

personaggi del gioco• chiediamo al bambino di ripetere la parola d prova (tutte le

volte necessarie finché il bambino non ha compreso bene la consegna)

• adesso chiediamo al bambino di ripetere ciascuna delle 16 parole (o non parole) da noi pronunciate, seguendo le indicazioni dei “requisiti della lettura degli stimoli”

• trascrivere i risultati nell’apposita scheda di registrazione• conteggiamo errori e controlliamo il risultato nella tabella

sotto

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Quando consideriamo una ripetizione come errore?

ERRORE = ogni ripetizione diversa dalla parola o non parola

che è stata pronunciata

Non vengono considerate errori le parole/non parole ripetute che contengono queste caratteristiche:• distorsione della R (rotacismo)• distorsione della S che non ne impedisce la riconoscibilità

(sigmatismo interdentale)• differenza tra vocali aperte/chiuse• raddoppiamento della consonante• allungamento della vocale

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Analizziamo i risultati dei singoli e del gruppo sezione al Gioco per valutare se dobbiamo adottare (e per chi) i suggerimenti per chi è in difficoltà durante le attività dei Laboratori.

Nei Laboratori troviamo nella rubrica “Cosa fare se…c’è un bambino

in difficoltà” accorgimenti e indicazioni operative per adattare, semplificare o rafforzare le attività proposte in presenza di bambini

in difficoltà.

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LABORATORI FONOLOGICI

• Tre percorsi di giochi linguistici e fonologici per il potenziamento delle abilità linguistiche e fonologiche nei bambini di 3, 4 e 5 anni

• i Laboratori sono autoportanti anno per anno• le attività sono rivolte all’intero gruppo sezione, alcuni giochi

possono essere proposti a un numero più ristretto di bambini

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LABORATORI FONOLOGICI

Composti da:

• Atelier per costruire Lallo• Indicazioni su come presentare Lallo• Laboratorio 3 anni• Laboratorio 4 anni• Laboratorio 5 anni

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QUANDO PARLARE AI GENITORI:All’inizio dell’anno = riunione di sezione per presentare il percorso didattico del “Pappagallo Lallo”: illustriamo il lavoro che si svolgerà attraverso i giochi linguistici e fonologici, e si coinvolgono le famiglie con i Giochi da fare a casa (nel Kit); spieghiamo che si proporrà a tutti i bambini il Gioco del Pappagallo (una prova ludica di osservazione delle capacità linguistiche, non parliamo di test).Solo per i bambini di 5 anni, che dopo 3 mesi di laboratorio ,

ripetuto il test sono ancora nella fascia di richiesta di

potenziamento (consigliato o necessario) allora si chiamano i genitori e si suggerisce di valutare insieme al pediatra l’opportunità di un intervento di uno specialista

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Rapporto tra DSL e apprendimento della

letto-scrittura:

Il disturbo neuropsicologico centrale dei DSA consiste in una inadeguatezza delle competenze

metafonologiche (Feo et al 2001)

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Competenze metafonologiche

• Segmentazione fonemica

• Fusione fonemica

• Delezione del primo fonema

• Spoonerismo

Capacità di comparare, segmentare e discriminare parole presentate oralmente, sulla base della loro struttura fonologica (Bishop & Snowling 2004)

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Sviluppo delle competenze metafonologiche

• Secondo Mattingly, per sviluppare competenze metafonologiche è richiesta un’elevata competenza fonologica, che deve essere ben stabilizzata da almeno due anni.

• Se lo sviluppo fonologico deve essere completato entro i 3 anni, possiamo assumere che le competenze metafonologiche comincino a svilupparsi a partire dai 5 anni

• cosa accade allora nel bambino con Disturbo fonologico che comincia a mostrare un linguaggio intelleggibile a 5 anni?

• Ha una elevata probabilità di sviluppare disturbi di apprendimento della letto-scrittura a causa dell’immaturità delle competenze metafonologiche.

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In un sistema alfabetico la scrittura è una rappresentazione diretta del linguaggio orale e, precisamente della sua struttura fonologica, senza la necessità di una mediazione semantica

Rapporto tra scrittura e linguaggio

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Rapporto tra scrittura e linguaggio

Data la particolare natura dei rapporti che

sussistono tra lingua scritta e linguaggio orale,

in un sistema alfabetico, i processi centrali

all’acquisizione e all’uso della scrittura sono

i processi di “cifratura”, o di trasformazione

di codici fonologici in codici visuo-grafici

(e successivamente grafo-motori),

(Gough e al., 1992)

e questi implicano la “consapevolezza fonologica”

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Consapevolezza fonologica e

Apprendimento della Lingua Scritta

La “consapevolezza fonologica” è un tipo particolare di

conoscenza metalinguistica che ha per oggetto la struttura

fonologica del linguaggio (Morais,1989) e si riferisce a un

gruppo eterogeneo di abilità, che si sviluppano a partire dai

3-4 anni, che implicano:

- la capacità di riflettere in modo più o meno esplicito sulla

“forma fonologica”del linguaggio, indipendentemente dal

suo contenuto, o valore semantico (sensibilità fonologica);

- la capacità di analizzare la struttura fonologica delle parole

e di manipolare i segmenti che la costituiscono, sillabe e

fonemi (operazioni di segmentazione)

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Rapporto tra scrittura e linguaggio

Per utilizzare un codice alfabetico di scrittura

occorre possedere la consapevolezza della

struttura fonemica del linguaggio (Liberman)

Il PONTE fra linguaggio orale e linguaggio scritto

sarebbe costituito dalla “consapevolezza

metafonologica” (Morais)

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Consapevolezza metafonologica

Morais distingue fra:

1. Competenza globale od olistica: permette di riconoscere le rime, di segmentare le parole in sillabe, di sintetizzare una sequenza di sillabe, di riconoscere la sillaba iniziale

2. Competenza analitica: segmentazione fonemica, isolamento e delezione consonante iniziale

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….quindi

…..si presuppone che le abilità si segmentazione analitica non maturino spontaneamente né siano in relazione alla semplice acculturazione, ma emergano solo in seguito all’esposizione a un sistema di scrittura che le presupponga quale quello alfabetico….

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Per conquistare una buona competenza fonologica

occorre lavorare su questa progressione:

• Riconoscimento della sillaba iniziale• Riconoscimento della sillaba finale• Riconoscimento della sillaba intermedia• Riconoscimento del fonema iniziale• Riconoscimento del fonema finale• Riconoscimento del fonema intermedio• Riconoscimento di tutti i fonemi

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 3 ANNI

“SCOPRIAMO I SUONI INTORNO A NOI”

• Destinatari : bambini di 3 anni• Numero di tappe : 7 • Obiettivi :� affinare e potenziare la capacità di ascolto� Riconoscere suoni e rumori� Riprodurre suoni e rumori� Ricordare e riprodurre l’ultima parola di una frase� ascoltare e interpretare conte, filastrocche e ninne nanne• Come organizzare l’attività : gruppo sezione, o piccolo gruppo (10-

12 bambini), momenti individuali. • Spazi : spazio del Pappagallo, sezione, spazio della psicomotricità,

giardino.

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 3 ANNI

“SCOPRIAMO I SUONI INTORNO A NOI”

• Tempi : una settimana per la presentazione, tutto l’anno per l’attività di sostegno e rinforzo delle abilità acquisite. Ogni tappa richiede una settimana per la realizzazione e lo sviluppo. L’attività di potenziamento deve avvenire con cadenza regolare (piccolo gruppo o individuale 15 minuti 3 volte a settimana)

• Cosa ci serve: vedi singole tappe

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 3 ANNI

“SCOPRIAMO I SUONI INTORNO A NOI”

Per condividere il lavoro con le famiglie: Giochi che i genitori possono fare a casa con i bambini:• lettura di libri e racconti per bambini individuando spazi e tempi

dedicati• indovinello del rumore “quale oggetto o materiale presente nelle

casa produce questo rumore?”• narrazioni di storie con animali, burattini…

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 3 ANNI

“SCOPRIAMO I SUONI INTORNO A NOI”

• TAPPA 1 = presentazione di Lallo con canzone con immagini da

inserire• TAPPA 2 = i versi degli animali • TAPPA 3 = suoni e rumori degli oggetti• TAPPA 4 = i rumori della natura e dell’uomo (ridere, piangere,

starnutire…)• TAPPA 5 = i rumori del tempo atmosferico (anche con il corpo)• TAPPA 6 = ascolto di una storia e rispondere ricordando l’ultima

parola letta ( ascolto, attenzione, memorizzazione,

comprensione e produzione verbale)• TAPPA 7 = ninne nanne, conte, filastrocche

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 4 ANNI

“GIOCHIAMO CON I PEZZI DELLE PAROLE”

• Destinatari : bambini di 4 anni• Numero di tappe : 7 • Obiettivi :� affinare e potenziare la capacità di ascolto� dividere le parole in sillabe� Iniziare a riflettere sulla lunghezza di una parola� Identificare la prima parte di una parola� identificare l’ultima parte di una parola� discriminare e ripetere l’ultima parte di una parola• Come organizzare l’attività : gruppo sezione, o piccolo gruppo (10-

12 bambini), momenti individuali. • Spazi : spazio del Pappagallo, sezione, spazio della psicomotricità,

giardino.

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 4 ANNI

“GIOCHIAMO CON I PEZZI DELLE PAROLE”

• Tempi : una settimana per la presentazione, tutto l’anno per l’attività di sostegno e rinforzo delle abilità acquisite. Ogni tappa richiede una settimana per la realizzazione e lo sviluppo. L’attività di potenziamento deve avvenire con cadenza regolare (piccolo gruppo o individuale 15 minuti 3 volte a settimana)

• Cosa ci serve: vedi singole tappe

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 4 ANNI

“GIOCHIAMO CON I PEZZI DELLE PAROLE”

Per condividere il lavoro con le famiglie: Giochi che i genitori possono fare a casa con i bambini:• lettura da parte dell’adulto di racconti in rima e non• lettura di filastrocche, conte, canzoni che allenino la percezione

uditiva alle assonanze e al ripetersi di suoni uguali in parole diverse

• giochi per la divisione in sillabe (fai a pezzi la parola che ti dico..)• giochi per la fusione sillabica (gioco del robot)• giochi di ripetizione dell’ultima parte della parola (gioco dell’eco)

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 4 ANNI

“GIOCHIAMO CON I PEZZI DELLE PAROLE”• TAPPA 1 = presentazione di Lallo attraverso il gioco “un nuovo

amico” (indovina il suo nome con le rime)• TAPPA 2 = impariamo la filastrocca del Pappagallo e inseriamo le

immagini• TAPPA 3 = i bambini si presentano al pappagallo pronunciando il

proprio nome diviso in sillabe, e poi si lavora su chi ha il nome

più lungo e chi più corto (vedi immagini)• TAPPA 4 = ascoltiamo il racconto La famiglia di Lallo e inseriamo

le immagini• TAPPA 5 = gioco del nascondino e giochi in coppia con immagini

per imparare ad identificare l’ultima parte del proprio nome e

delle parole• TAPPA 6 = gioco dell’eco• TAPPA 7 = conte, filastrocche che prevedono la ripetizione

dell’ultima parola e/o la ripetizione della parte iniziale e/o finale

di alcune parole

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 4 ANNI

“GIOCHIAMO CON I PEZZI DELLE PAROLE”TAPPA 3 “LALLO CI VUOLE CONOSCERE”

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 5 ANNI

“FACCIAMO ORDINE NELLE PAROLE”

• Destinatari : bambini di 5-6 anni• Numero di tappe : 7 • Come organizzare l’attività : gruppo sezione, piccolo gruppo (10-

12 bambini), momenti individuali. Le attività devono essere riproposte più volte. Osserviamo e raccogliamo le risposte dei bambini nelle griglie.

• Spazi : spazio del Pappagallo, sezione, spazio della psicomotricità, giardino.

• Tempi : attività proposta in maniera laboratoriale e sviluppata in maniera continuativa, poi riprenderla quotidianamente, con costanza per un tempo breve (10-15 minuti).

• Cosa ci serve: vedi singole tappe

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 5 ANNI

“FACCIAMO ORDINE NELLE PAROLE”

• obiettivi:� affinare e potenziare le capacità di ascolto� dividere la parola in sillabe (analisi sillabica)� fondere le sillabe in parole (sintesi sillabica)� riflettere sulla lunghezza della parola sul “comincia come”, “finisce come”, “fa

rima con “� individuare e riconoscere nomi e parole lunghe e corte� quantificare la lunghezza delle parole (conteggio di sillabe)� identificare la prima e l’ultima parte della parola� discriminare e ripetere l’ultima parte della parola� discriminare suoni uguali e diversi con: suoni, parole, non parole (talo-talo;

talo-malo)� riconoscere e produrre rime

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LABORATORIO DI POTENZIAMENTO LINGUISTICO 5 ANNI

“FACCIAMO ORDINE NELLE PAROLE”

Per condividere il lavoro con le famiglie: Giochi che i genitori possono fare a casa con i bambini:• il gioco “è arrivato un bastimento carico di….”• La lettura di conte e filastrocche• Il gioco “Indovina l’ultima parte della parola”• Il gioco “Trova la rima con…”• La lettura di favole in rima• Indovinelli in rima

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TAPPA 1

QUAL E’ IL TUO NOME?

• Come organizziamo l’attività: intero gruppo sezione• Spazi e tempi : in sezione e vicino all’angolo di Lallo; la

prima volta il tempo sufficiente per imparare lo scioglilingua, che poi va ripreso all’inizio di ogni attività; 1 ora per 3-4 interventi

• Cosa ci serve: il pappagallo; 3 scatole (bianca, nera, a strisce bianca e nera); una foto di ciascun bambino e dei cartoncini con sopra scritti i loro nomi

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TAPPA 1

QUAL E’ IL TUO NOME?

• Presentazione del pappagallo• Giochi per indovinare il suo nome e il nome dei

bambini: “Si tratta di un nome lungo o corto?; “Comincia

come..?”, “Comincia con…?”, “ Fa rima con..?”• Lallo insegna ai bambini uno scioglilingua

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TAPPA 2

SCOPRI PERCHE’ STIAMO INSIEME

• Come organizziamo l’attività: piccolo gruppo• Spazi e tempi : in sezione e nell’angolo di Lallo; l’attività

richiede tempi di discussione• Cosa ci serve: cartellini con le immagini del box 1; le 3

scatole; riviste, altre immagini, forbici, colla…

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TAPPA 2

SCOPRI PERCHE’ STIAMO INSIEME

• Giochi di categorizzazione semantica :� Indovina perché stanno bene insieme?� I bambini creano loro dei gruppi con le immagini del box 1� I bambini creano dei gruppi con gli oggetti presenti in sezione

o con le immagini ritagliate dalle riviste• Giochi di identificazione della prima sillaba della parola:� “ scopriamo quali sono gli elementi dei due gruppi (animali e

giocattoli), i cui nomi iniziano con la stessa sillaba? (cavallo,

cane, casetta, camion, castello)

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TAPPA 2

SCOPRI PERCHE’ STIAMO INSIEME

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TAPPA 2

SCOPRI PERCHE’ STIAMO INSIEME

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• proponiamo gruppi d’immagini legate al vissuto personale

del bambino ( famiglia, maschi e femmine, nomi dei compagni che iniziano come il suo, parole che cominciano come il suo nome..)

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TAPPA 3

PAROLE LUNGHE O CORTE

• Come organizziamo l’attività: gruppo sezione• Spazi e tempi : in sezione e vicino all’angolo di Lallo;

un’ora al giorno per 5 giorni• Cosa ci serve: cartoncini con i nomi dei bambini e le loro

foto, le 3 scatole, immagini plastificate di parole, velcro, cartelloni

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TAPPA 3

PAROLE LUNGHE O CORTE

• Giochi di individuazione e riconoscimento nomi e

parole lunghe e corte:� con i nomi = sillabare ad alta voce il proprio nome e poi

mettere il cartellino nella scatola bianca se si ritiene corto, nella scatola nera se si ritiene lungo

� con le parole = vedi cartelloni

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TAPPA 3

PAROLE LUNGHE O CORTE

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TAPPA 3

PAROLE LUNGHE O CORTE

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• TAPPA 3• PAROLE LUNGHE O CORTE

• COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• proponiamo l’attività utilizzando solo le parole bisillabe e

quadrisillabe piane (casa, cane, peperone, pomodoro…) e con alta frequenza

• per lavorare sulla divisione in sillabe:

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TAPPA 3

PAROLE LUNGHE O CORTE

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• per lavorare sulla sintesi sillabica:

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TAPPA 4

SUONI CON LA VOCE

• Come organizziamo l’attività: piccolo gruppo (10-12 bambini)

• Spazi e tempi : nell’angolo di Lallo; due giornate con un intervento di un’ora ciascuna. L’attività può essere poi proposta nei momenti di routine

• Cosa ci serve: immagini del box 2 (ingrandite e incollate su un cartoncino), la scatola a strisce, cartoncini e un cartellone

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TAPPA 4

SUONI CON LA VOCE

• Giochi sulla “Filastrocca delle vocali”:� leggiamola ai bambini e impariamola insieme a memoria

accompagnandola con i gesti� attacchiamo le immagini al posto delle parole mancanti

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TAPPA 4

SUONI CON LA VOCE

• “Filastrocca delle vocali”:

A E’ IL TETTO DELLA CASETTA

E SONO I DENTI DELLA FORCHETTA

I E’ IL BASTONCINO DEL GELATO

O E’ LA PALLA CHE SALTA SUL PRATO

U E’ L’ALTALENA CHE VA SU E GIU’

ORA LE VOCALI DIMMELE TU! A E I O U

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TAPPA 4

SUONI CON LA VOCE

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• in piccolo gruppo, proponiamo di utilizzare le vocali

enfatizzando i movimenti della bocca (aperta, chiusa..) davanti a un grande specchio

• accompagniamo la produzione delle sillabe (partiamo dai suoni continui: mmmmma, ssssssa, fffffffa) con i movimenti dolci e fluidi del corpo, mettendoli in contrasto con suoni e movimenti tonici, duri ed esplosivi ( pa, pa,

pa, pa; ta, ta, ta)

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TAPPA 4

SUONI CON LA VOCE

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• giochiamo con le singole vocali enfatizzando le posizioni

della bocca: emettiamo suoni lunghi e corti ( lungo : Aaaaaaaaaaaaa!; corto : A!)

• per produrre suoni lunghi e corti:

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TAPPA 5

SUONI UGUALI O DIVERSI

• Come organizziamo l’attività: ci sono 5 attività ludiche, la prima (Come suona l’orchestra?) in piccolo gruppo di max 6 bambini; le altre tutta la sezione.

• Spazi e tempi : nell’angolo di Lallo, lo spazio della psicomotricità; un’ora al giorno per 10 interventi

• Cosa ci serve: oggetti sonori, benda per gli occhi, filastrocche, elenchi di parole e non parole, 2 cerchi rossi e 2 verdi, nastro adesivo di due colori diversi: giallo e blu, tanti cerchietti rossi e verdi quanti sono i bambini che partecipano al gioco “Parole matte”

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TAPPA 5

SUONI UGUALI O DIVERSIhanno lo scopo di affinare la discriminazione uditiva

1. COME SUONA L’ORCHESTRA? = discriminare suoni uguali o diversi con suoni (fischietto, sveglia, chiavi, campanello..)

2. IL CORO MATTO = filastrocche che permetto il gioco del cambio di vocale

3. IL PAROLIERE = discriminare suoni uguali o diversi con parole (topo-dopo; mela –mela…)

4. PAROLE MATTE = discriminare suoni uguali o diversi con non parole (coto-coto; vaco –faco…)

5. FILASTROCCHE CON LE COPPIE DI PAROLE = filastrocche con le coppie minime

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TAPPA 5

SUONI UGUALI O DIVERSI

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:• proponiamo l’attività utilizzando immagini corrispondenti

alle parole presentate• non facciamo il gioco delle “Parole Matte”, in sostituzione

ripetiamo “Come suona l’orchestra?”• nelle filastrocche con le coppie minime limitiamoci a

lavorare sulla discriminazione e riproduzione di un paio di coppie minime (per esempio b/p; t/d). Partiamo trovando parole che il bambino sa produrre in modo corretto e costruiamo filastrocche o conte.

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

• Come organizziamo l’attività: gruppo sezione; gruppi di 4 bambini per il gioco del memory

• Spazi e tempi : nell’angolo di Lallo; un’ora al giorno per 5 interventi

• Cosa ci serve: la lettera di Lallo, fotografie e cartoline di immagini, alcune i cui nomi fanno rima e altre che fanno da intruso (vedi box 3), riviste dove cercare altre immagini

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

riconoscere le rime

• Lettura della lettera di Lallo in rima• Gioco con immagini che fanno rima : “trova l’intruso”• Memory delle parole in rima: � denominare le immagini� giochiamo a carte scoperte� giochiamo con le carte coperte con poche immagini(vedi immagini)

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

Trova l’intruso

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

Memory delle parole in rima

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:

• ripetiamo e prolunghiamo la parte finale delle parole (gioco dell’eco) partendo dal proprio nome

• Nel “gioco cerca l’intruso”: usiamo 3 immagini alla volta, non la scheda intera, denominiamole enfatizzando la parte finale e abbassando la voce quando nominiamo l’intruso

• attenzione alla scelta dell’intruso:� scegliamo immagini il cui nome sia fonologicamente lontano dalla

coppia di parole in rima (mela –vela- matita)� scegliamo immagini il cui nome sia semanticamente lontano dalla

coppia di parole in rima (naso- vaso- luna)

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TAPPA 6

PAROLE IN RIMA

COSA FARE SE C’E’ UN BAMBINO IN DIFFICOLTA’:

• costruiamo insieme rime con il nome del bambino: Anna/panna; Luca/buca

• Nelle filastrocche in rima dividiamo il testo e ripetiamo una rima per volta

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TAPPA 7

FILASTROCCHE E CONTE

• Come organizziamo l’attività: prima a tutta la sezione; poi si può riprenderle nei momenti di attesa e di routine

• Spazi e tempi : sezione, giardino; tempi variabili• Cosa ci serve: filastrocche e conte, fogli e colori per

disegnare, scatola a strisce

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TAPPA 7

FILASTROCCHE E CONTE

produrre rime

• Lallo invita i bambini a rispondere alla sua lettera e a presentarsi a suo cugino Cocco creando una filastrocca che presenti ciascuno di loro con una caratteristica personale (sono Michela e mangio la mela), e i bambini rappresentano la rima con un disegno

• Filastrocche da imparare, disegnare, completare e animare (immagine)

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