6
74 Armi & Balistica EVENTI MOVIMENTO In continuo Testo e foto di Emanuele Tabasso [email protected] Un graditissimo invito e all’inizio di luglio eccoci nuovamente ospiti della Bi- gnami a Ora, e poi al Maso Dorfnerhof, dove la Zeiss presenta le ultimissime novità come sempre interessanti e ricche di innovazioni tecniche e quasi filosofiche Il maso Dorfnerhof è posto molto in alto sulle pendici della montagna che separa la Valle dell’Adige dalla Val di Fiemme: le colture agricole sono alla base dell’avità e l’ospitalità alberghiera ne discende diret- tamente con esi felicissimi

Red bignamipresentalenovitazeiss 2014

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

74 ● Armi & Balistica

LETTERE

MUNIZIONI

LEGGE EVENTI

ACCESSORI

OTTICHEATTUALITÀ

RECENSIONE

BALISTICAFORENSE

FAIDA TE

ARMICLASSICHE

ARMIMILITARI

NEWS

COLTELLI

ARMICORTE

ARMILUNGHE

SCELTAPER VOI COLLEZIONISMO

CURIOSITÀ

NOVITÀCINEMA

CRIMINOLOGIA

EXORDINANZE

ARIACOMPRESSA

MOVIMENTOIn continuo

Testo e foto di Emanuele [email protected]

Un graditissimo invito e all’inizio di luglio eccoci nuovamente ospiti della Bi-

gnami a Ora, e poi al Maso Dorfnerhof, dove la Zeiss presenta le ultimissime

novità come sempre interessanti e ricche di innovazioni tecniche e quasi filosofiche

Il maso Dorfnerhof è posto molto in alto sulle pendici della montagna

che separa la Valle dell’Adige dalla Val di Fiemme: le colture agricole

sono alla base dell’attività e l’ospitalità alberghiera ne discende diret-

tamente con esiti felicissimi

75 ● Agosto 2014

Bignami presentale novità Zeiss

Aria fresca, panorama incantevole, i signo-ri Berti e tutto il gruppo interno ed esterno della Bignami lì ad accogliere il drappello di

giornalisti che il 4 di luglio si sono ritrovati al Maso Dorfnerhof, alto sulla montagna che sovrasta Ora, verso Cavalese. Le considerazioni sull’andamen-to di certe situazioni private in rapporto ad altre pubbliche muovono un groppo alla gola valutando che qui anche il pubblico funziona: il modello sarà esportabile? Lasciamo perdere queste domande che rimangono tali e senza risposte e godiamoci il bello che sta per arrivare. Adunata sotto a una tet-toia a capriate in legno, tutti seduti e Luciano Berti porge il benvenuto agli ospiti, presenta Stefan Bühring, direttore marketing di Zeiss e dotato del perfet-to phisique du rôle per assolvere il suo compito, e gli affianca il cordiale Andy De Santis in veste di traduttore simultaneo. La curiosità serpeggia e qualcuno fa mostra di aver già capito che cosa si celi sotto al velo immaginario ipotizzando alcune soluzioni che rientrano nei desideri degli appas-sionati. Nel volgere di quasi tre ore abbiamo ap-prezzato via via i prodotti di vertice già presentati all’IWA dello scorso mese di marzo, qui scendendo ancor più nei particolari come vedremo tra poco, in attesa dell’ultimo argomento, la vera novità di questo evento. Lo schermo per la proiezione delle immagini è strumento efficace su cui si dipanano gli argomenti da trattare: ci sono binocoli e can-nocchiali da mira con dovizia di prerogative messe in risalto da accostamenti comparativi con i più ac-creditati concorrenti.

I BINOCOLI CONQUEST HDSi inizia con i binocoli della serie Conquest con i cono-sciuti 8 e 10x42 apparsi nel gennaio 2012 e seguiti nel giugno dello stesso anno dagli 8 e 10x32, mentre ora si amplia la gamma con questi tre valori 8x, 10x e 15x con obiettivi da 56 mm: l’idea di abbinare nella serie di primo approccio al mercato le lenti HD con un impianto basato sui prismi Schmidt-Pecan con specchio dielet-trico ha consentito un’elevata visuale con un rappor-to qualità/prezzo straordinario, ma ora la serie dotata

Affacciati su una stupenda vallata possiamo osservare lo Zeiss V8

2,8-20x56, l’ultima novità in fatto di cannocchiali da puntamento

dotato delle lenti HT, di una escursione di ingrandimenti di am-

piezza inusitata e di ben 100 click in elevazione, grazie anche al

tubo da 36 mm

Nella vallata erano state disposte alcune sagome di selva-tici su cui effettuare le prove di osservazione: a un certo punto in un angolo con meno luce è arrivata una volpe, vera e reale, che per un po’ ha fatto la posta a un’arvicola prudentemente intanata

76 ● Armi & Balistica

LETTERE

MUNIZIONI

LEGGE EVENTI

ACCESSORI

OTTICHEATTUALITÀ

RECENSIONE

BALISTICAFORENSE

FAIDA TE

ARMICLASSICHE

ARMIMILITARI

NEWS

COLTELLI

ARMICORTE

ARMILUNGHE

SCELTAPER VOI COLLEZIONISMO

CURIOSITÀ

NOVITÀCINEMA

CRIMINOLOGIA

EXORDINANZE

ARIACOMPRESSA

delle lenti da 56 mm fa di più. Si è optato per i prismi Abbe-König che non hanno perdite di luce e fanno sì che la trasmissività finale passi dal 90% al 93%. Inoltre si gode di un migliore contrasto, alta definizione, colori naturali e forte esaltazione del dettaglio; le lenti sono dotate del trattamento superficiale T* per favorire le

qualità sopra citate insieme al rivestimento Lotu-Tec che attua lo scorrimento verso il basso delle gocce d’acqua consentendo un’osservazione chiara anche con pioggia e neve. Nelle tre misure di ingrandimento ci sta tutto quello che si può desiderare, dalla facilità di porto in montagna godendo di luminosità, dettagli e nitidezza eccellenti già con un 8x32 HD per passare alla definizione più esaltata del 10x unita fatalmente a una grammatura maggiore, per saltare al 15x, fornito di una piccola e comoda base di appoggio, situato in una fascia di utilizzo specialistica e dedita all’osservazione da una postazione fissa.

IL BINOCOLO VICTORY HT 54La serie Victory è quella di maggior prestigio e un ripas-so generale ricorda i modelli 8 e 10x42 con trasmissività di luce pari al 95%, messa a fuoco fino a 1,90 m, campo visivo rispettivamente di 136 e 110 m a 1.000 metri. Si prosegue con il binocolo Victory HT 54, vedette all’IWA di marzo scorso, dove la filosofia ha iniziato a mettere i propri semi per un corretto rapporto fra le varie misu-re che caratterizzano lo strumento. Inutile e superfluo mantenere le lenti dell’obiettivo da 56 mm appartenen-ti alla più estrema classicità: sì, va bene che la tradizio-ne sia importante, ma quando la tecnologia consente di sostituire un particolare perché altri fattori lo han-no reso superato, perché non farlo? Le lenti HT che la vetreria Schott, consorella della Zeiss, ha riservato per ora solo a questo privilegiatissimo cliente, forniscono, migliorandole, le caratteristiche necessarie a un bino-

Il binocolo Victory HT 10x54 rappresenta la punta di diamante dell’attuale proposta Zeiss, anche

nella quotazione pari a 2.345,00 euro. Scende di 50,00 euro nel modello 8x54

Dalle recenti novità come il Victory HT 10x54 a modelli co-nosciuti, sperimentati e tradizionali sul tavolo c’è un’ampia gamma per sognare e ipotizzare magari un prossimo ac-quisto: incredibile come il raffronto diretto con vecchi mo-delli consenta di apprezzare lo sviluppo degli ultimi anni

77 ● Agosto 2014

Bignami presentale novità Zeiss

colo per visione notturna, quello che ha sempre avuto obiettivi da 56 mm. Si è provato come l’attuale produ-zione possa fornire una visione superiore con obiettivi da 54 mm e non sembri che la diminuzione sia poca cosa: nell’ingombro si segnala già una migliore maneg-gevolezza, ma è nel peso che si ottiene il risultato più evidente e apprezzato da chi starà con l’ottica appesa al collo per parecchio tempo, alzandola e abbassandola per scrutare in quella zona buia dove ci si aspetta che esca il cervo. Sulle lenti HT è riportato il rivestimento T* che annulla le onde riflesse aumentando il passaggio di luce e il trattamento antiacqua Lotu-Tec cui già ab-biamo accennato; i prismi sono naturalmente del tipo Abbe König, i migliori per leggerezza e visione.Le forme ergonomiche consentono un’impugnabili-tà ottimale con una sola mano, pure con i guanti, e la rotella di messa a fuoco maggiorata e posizionata nel doppio ponte, si muove con un dito raggiungendo in un attimo la situazione voluta. La robustezza e la prote-zione del rivestimento in gomma sono unite alla legge-rezza del corpo in magnesio; notevole la resistenza agli urti e garantita l’impermeabilità. Qualche paragone sul peso del nuovo Victory HT 10x54, sono 1.035 grammi, situa la novità di Zeiss a livello di altri prodotti, ma do-tati di obiettivi da 50 mm, con circa 200 g in meno di un 8x56. Se poi si osserva il grafico dell’Istituto ottico Loewenfeld di Baltimora si evidenzia come la fascia di differenza tra obiettivi da 56 e da 54 mm sia situata per l’occhio umano nell’età compresa circa fra i 20 e i 30 anni, poi tutto si pareggia. Nostro personale commen-to: a quell’età è difficile che ci si compri uno Zeiss! In buona sostanza le due proposte 8 e 10x54 HT si situano ai vertici della visione in condizioni estreme.

I CANNOCCHIALI CONQUEST DLIl successo delle ottiche da puntamento Duralyt appar-se nel 2010 è stato a dir poco clamoroso: disporre di un Made in Germany Zeiss con il prezzo a cui la serie è stata posta in commercio ha rappresentato un mano di cinque assi. Ma non erano solo quattro? Non si sa come, ma son diventati cinque stupendo piacevolmen-te fabbricante e distributore insieme ai tantissimi clien-ti che hanno approfittato di questa che pareva un’of-ferta speciale. Così a Wetzlar ci si è messi al tavolo per implementare le doti di queste ottiche che, oltre che

Il doppio ponte arretrato caratterizza l’impostazione meccanica del Victory HT con obiettivi da 54 mm: ergo-nomia, robustezza, riduzione di peso insieme alle migliori soluzioni tecniche, sono a disposizione per un uso di os-servazione intenso

La maestria nelle riprese di Giuseppe Mariani è tutta impe-gnata per scattare una foto nell’oculare del cannocchiale V8: quando si selezionano i 20 ingrandimenti ovviamente la pupilla d’uscita si riduce e la posizione dell’occhio, come di un obiettivo, va ben calibrata

La grafia sul bordo dell’oculare indica i valori in gioco di questo Zeiss V8 dove anche i particolari come le forme del-le ghiere di manovra sono curati a fondo. Per il tubo da 36 mm sono già disponibili, come si nota, gli anelli adeguati per il fissaggio al fucile

78 ● Armi & Balistica

LETTERE

MUNIZIONI

LEGGE EVENTI

ACCESSORI

OTTICHEATTUALITÀ

RECENSIONE

BALISTICAFORENSE

FAIDA TE

ARMICLASSICHE

ARMIMILITARI

NEWS

COLTELLI

ARMICORTE

ARMILUNGHE

SCELTAPER VOI COLLEZIONISMO

CURIOSITÀ

NOVITÀCINEMA

CRIMINOLOGIA

EXORDINANZE

ARIACOMPRESSA

nella denominazione divenuta Conquest DL (Durable & Light), variano in questi particolari. Nel nuovo dise-gno della campana dell’oculare si ha maggior spazio, e quindi più celerità, per regolare la ghiera degli ingran-dimenti; i tasti dell’illuminazione sono maggiorati del 20%; le lenti riportano il trattamento Lotu-Tec e per i modelli 2-8x42 e 3-12x50 è ora disponibile la torretta ASV di grande praticità per l’impostazione dell’alzo sui tiri lunghi. La campana dell’obiettivo ha una nuova li-nea più aggraziata, costruzione meccanica di precisione e di grande affidabilità, croce di puntamento fine per minima copertura del bersaglio e posizionata sul se-condo piano d’immagine. Tre i modelli a disposizione: 1,2-5x36, 2-8x42 e 3-12x50 e due i reticoli con il 6 senza illuminazione e il 60 dotato di tale fattore con punto di sezione ridottissima. IL CANNOCCHIALE VICTORY V8Al vertice della tecnica, quest’ottica racchiude le com-ponenti di maggior valore che la Zeiss mette in cam-po a partire dalle lenti Schott HT con trattamento T* e Lotu-Tec alla linea elegante e raffinata, all’illuminazione comandata anche dalla posizione del fucile per cui non si spreca energia quando non serve. Il punto illuminato al centro della croce di mira deriva da un gioco di laser e specchio angolato: la visuale è nitidissima di notte come di giorno e la dimensione del punto è di soli 0,05 mm (cinque centesimi di mm). Il posizionamento della croce è sul secondo piano d’immagine e la copertura con l’ingrandimento a 20x risulta di soli 6,6 mm a 100 m. Decisamente il dato più basso in assoluto fra i com-petitori. I due cannocchiali della serie Victory V8 pre-sentano i valori di 1,8-14x50 e 2,8-20x56, montano la torretta ASV+ per la correzione dell’alzo con ben cento scatti e i nuovi anelli balistici per un tiro meditato fino e

Stefan Bühring, responsabile marketing della Zeiss, illustra il nuovo cannocchiale Conquest DL, naturale evoluzione del Duralyt che in questi anni ha conquistato brillanti ri-sultati di vendita: le migliorie al nuovo prodotto, insieme alla quotazione ridotta, saranno ulteriormente apprezzate dalla clientela

Ha fatto gli onori di casa Luciano Berti, contitolare della Bignami: dalle sue parole, sempre molto contenute, e dal suo atteggiamento, sempre signorile e professionale, tra-spariva la giusta soddisfazione per l’unione con la grande firma tedesca

Curiosi atteggiamenti e sguardi indagatori di Achille Berti (a sinistra) e di Andy De Santis durante le spiegazioni tec-niche dei prodotti Zeiss

79 ● Agosto 2014

Bignami presentale novità Zeiss

oltre i 600 metri, mentre la parallasse è corretta a par-tire dai 50 m; grande ampiezza di campo visivo e le doti ottiche proprie delle lenti HT garanti di una trasmissio-ne di luce pari al 94,4%. Non spendiamo parole per sot-tolineare l’estrema varietà di impiego per entrambi, la compattezza dimensionale, la praticità d’uso: davvero un qualcosa al vertice del settore, un pregevole valore per ogni genere di caccia.

IL NUOVO BINOCOLO VICTORY SF 42Si arriva così alla novità della giornata, quella che an-drà a sommarsi alle altre proposte ricoprendo un ruolo particolare: la finalità di questo modello infatti è so-prattutto indirizzata ai così detti birdwatchers, gli osser-vatori del popolo alato e non solo. I numeri riscontrati nelle diverse nazioni, specie del Nord Europa e degli Stati Uniti d’America sono impressionanti ed era logico attendersi dalla Zeiss uno studio dove si tenesse conto dei desideri di tali fruitori. Ecco che torna a galla quel tanto di filosofico per seguire una specializzazione un po’ fuori dall’ordinario, se vista con i nostri soliti occhi da cacciatori, in cui si richiedono allo strumento ottico delle prestazioni inusuali, che tornano comunque uti-lissime anche in una caccia particolare come quella di montagna. La sigla SF sottende i termini Smart Focus perché proprio la focalizzazione estremamente rapida è uno dei pregi per chi deve seguire il volo di un uccello o il movimento rapido di qualche animale o ancora un insetto vicino. Vediamo allora in sintesi i requisiti di un ottimo binocolo per la specialità: 1) nitidezza di imma-gine, 2) ampio angolo visuale, 3) luminosità d’immagi-ne, 4) focalizzazione rapida e precisa, 5) ergonomia che riduca la fatica, 6) peso leggero, 7) messa a fuoco anche da vicino e, 8) per ultimo, ma non ultimo, un prezzo non esoso. Queste le risposte della Zeiss: 1) al di là dei limite dell’occhio umano, 2) 110 m per il 10x e 130 m per l’8x a 1.000 m, 3) 92% di luce trasmessa, 4) meno di 2 giri di rotella da un estremo all’altro, 5) più ergonomi-co dell’EL Swarovski considerato fino ad ora un esem-pio, 6) meno di 800 g con obiettivi da 42 mm, 7) messa a fuoco a meno di 2 m, 8) 2.500,00 euro.Ai vertici del triangolo dei desideri tecnici stanno la qua-lità ottica, l’ergonomia e il peso, sovente in contrasto fra loro ed è quindi l’arte di armonizzare i diversi elementi che dà il successo. Ecco allora le lenti studiate per offrire una visione con le caratteristiche sopra dette, privile-giando il minor affaticamento dell’occhio con l’immagi-ne piana anche ai bordi; la trasmissione di luce raggiun-ge il 92%; l’acutezza richiesta è favorita dal rivestimento in fluorite degli obiettivi e si sposa perfettamente con i prismi Schmidt-Pecan: la suddivisione delle lenti viene arretrata in parte cospicua per spostare indietro il bari-

centro, diminuendo la fatica nel sostenere lo strumen-to; il corpo è in magnesio leggero e robusto, il nuovo disegno a tre ponti aumenta molto la resistenza agli urti e insieme crea una linea di avanguardia, consentendo una posizione della rotella di focalizzazione entro il dop-pio ponte posteriore su cui il dito appoggia una maggior superficie del polpastrello e sta inclinato con una diago-nale dall’alto in basso (il contrario dei Victory HT da cac-cia) agendo facilmente anche con reiterati movimenti: la superficie poi della rotella stessa reca delle incisioni che aumentano l’aderenza, un po’ come gli pneumati-ci da ghiaccio, evitando scivolamenti e diminuendo del 25% il tempo di intervento, il peso limitato a 780 gram-mi è straordinario come la messa a fuoco fino a 1,5 m. L’ultima immagine che appare sullo schermo dove sono state proiettate immagini e didascalie è quella del nuo-vissimo Victory SF su cui campeggia in rosso la dicitura Made in Germany. Poi non si scrive, ma si dice: la sigla SF è stata reinterpretata già in fabbrica come das Super Fernglas cioè il Super Binocolo!

La novità della giornata: il binocolo Victory SF 42. La sigla SF sottende i termini Smart Focus a evidenziare il sistema di messa a fuoco rapido