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27 RECITIAMO Recita a catechismo per il Natale. Il testo è stato rappresentato con i ragazzi della Cresima nella parrocchia San Grato in Cafasse (Torino). Il presepe di Martina e Matteo Si comincia con una musica di sot- tosfondo. Narratore: Sono i giorni di Na- tale. In una famiglia due fratelli fanno il presepe, mentre papà e mamma sono in lite. Mamma: Non è possibile che tu venga proprio ora a raccontarmi delle storie che non stanno né in cielo né in terra. Dobbiamo essere sentiti dai nostri figli? Papà: Anziché borbottare sempre, cerca di tenere l’ordine in questa casa. Poi, sempre questo odore di bruciato!! Mamma: Che cosa? Disordine, odore di bruciato? Papà: E Matteo e Martina chi li segue? È compito tuo! Narratore: La mamma guarda con tristezza i due fratellini e rega- la loro un bel sorriso per tranquil- lizzarli. Essi ricambiano il sorriso. Matteo e Martina decidono di an- dare e fare il presepe per distrarsi dai bisticci dei genitori. Matteo: Martina, vai a prendere Maria e Giuseppe così li possiamo mettere nella grotta! Narratore: Intanto la mamma e il papà continuano a discutere. Papà: Tocca a te, che sei mamma, seguire Matteo e Martina! Mamma: È solo compito mio? So- no anche tuoi figli! E faresti bene a prendertene cura. Narratore: Nell’altra stanza i due fratelli continuano a mettere i personaggi nel presepe. Matteo: I personaggi ci sono tut- ti, mancano solo i re Magi. Martina: Ecco a te Gaspare, Mel- chiorre e Baldassare. Matteo: Oh! Grazie! Forse l’ab- biamo finito. Ci sono tutte le sta- tuine? Manca qualcosa... Martina: Ma certo! Manca ancora qualcosa. Matteo, Matteo! Guar- da! Che cosa sta succedendo? Matteo: Non lo so! Matteo e Martina: Aiutoooo!! Narratore: Pochi secondi dopo si trovarono in un ambiente strano, che non era quello di casa loro. Le persone che li circondavano sem- bravano proprio le statuine che avevano appena messe nel prese- pe. I due fratellini erano circonda- ti dal silenzio. Tutti erano zitti e immobili. Martina molto stupita chiede: Martina: Matteo, Matteo dove siamo? Dov’è la mamma? Matteo: Sta’ tranquilla! Forse so io dove siamo finiti! Credo che siamo finiti nel presepe che ab- biamo costruito. Martina: Ma come abbiamo fatto? Narratore: Matteo e Martina si guardano attorno e vedono un angelo che sta girovagando fuori dal presepio, chiamando e inter- pellando tutti gli animali per sce- gliere i più adatti per stare nella grotta accanto a Maria e Giusep- pe e per dare un po’ di tepore al bambinello che deve nascere. Si presentano diversi animali, ma l’angelo non li trova idonei per questo servizio. A un certo mo- mento l’angelo vede un asinello e un bue che lavorano a testa bassa nei pressi della grotta. Angelo: Miei cari, voi non avete nulla da offrire alla santa Fami- glia? Asino: Niente, noi non abbiamo imparato nulla oltre l’umiltà e la pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate. Angelo: Tu sarai premiato da Ge- sù, più avanti nel tempo. Asino: Non credo. Angelo: Gesù entrerà nella storia a dorso di un asino. Asino: Sì!! Il nonno mi racconta sempre che più avanti nel tempo Gesù dirà: «Venite a me, voi che siete stanchi e oppressi, e io vi da- rò ristoro». Noi asinelli da queste parole troviamo la forza di anda- re avanti e sopportare tutto. Bue: Angelo mio, io e l’asinello potremo di tanto in tanto caccia- re le mosche con le nostre code. Manderemo del fiato caldo per riscaldarlo. Angelo: Voi siete quelli giusti! Bue: Grazie, tu ci dai la gioia di aiutare questa Famiglia che tanto darà al mondo intero. Così io, Cafasse (Torino). Le fotografie delle pagine 27-29 sono state scattate durante la recita natalizia, che ha coinvolto molti gruppi di ragazzi.

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Page 1: RECITIAMO Il presepe di Martina e Matteo - Dossier Catechista · Recita a catechismo per il Natale. Il testo è stato rappresentato con i ragazzi della Cresima nella parrocchia San

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RECITIAMO

Recita a catechismo per il Natale. Il testo è stato rappresentato con i ragazzi della Cresima nella parrocchia San Grato in Cafasse (Torino).

Il presepe di Martina e Matteo

Si comincia con una musica di sot-tosfondo.

Narratore: Sono i giorni di Na-tale. In una famiglia due fratelli fanno il presepe, mentre papà e mamma sono in lite. Mamma: Non è possibile che tu venga proprio ora a raccontarmi delle storie che non stanno né in cielo né in terra. Dobbiamo essere sentiti dai nostri figli?Papà: Anziché borbottare sempre, cerca di tenere l’ordine in questa casa. Poi, sempre questo odore di bruciato!!Mamma: Che cosa? Disordine, odore di bruciato? Papà: E Matteo e Martina chi li segue? È compito tuo!Narratore: La mamma guarda con tristezza i due fratellini e rega-la loro un bel sorriso per tranquil-lizzarli. Essi ricambiano il sorriso. Matteo e Martina decidono di an-dare e fare il presepe per distrarsi dai bisticci dei genitori.Matteo: Martina, vai a prendere Maria e Giuseppe così li possiamo mettere nella grotta!Narratore: Intanto la mamma e il papà continuano a discutere. Papà: Tocca a te, che sei mamma, seguire Matteo e Martina! Mamma: È solo compito mio? So-no anche tuoi figli! E faresti bene a prendertene cura.Narratore: Nell’altra stanza i due fratelli continuano a mettere i personaggi nel presepe. Matteo: I personaggi ci sono tut-

ti, mancano solo i re Magi. Martina: Ecco a te Gaspare, Mel-chiorre e Baldassare. Matteo: Oh! Grazie! Forse l’ab-biamo finito. Ci sono tutte le sta-tuine? Manca qualcosa...Martina: Ma certo! Manca ancora qualcosa. Matteo, Matteo! Guar-da! Che cosa sta succedendo?Matteo: Non lo so!Matteo e Martina: Aiutoooo!!Narratore: Pochi secondi dopo si trovarono in un ambiente strano, che non era quello di casa loro. Le persone che li circondavano sem-bravano proprio le statuine che avevano appena messe nel prese-pe. I due fratellini erano circonda-ti dal silenzio. Tutti erano zitti e immobili. Martina molto stupita chiede: Martina: Matteo, Matteo dove siamo? Dov’è la mamma?Matteo: Sta’ tranquilla! Forse so io dove siamo finiti! Credo che siamo finiti nel presepe che ab-biamo costruito.Martina: Ma come abbiamo fatto?Narratore: Matteo e Martina si guardano attorno e vedono un angelo che sta girovagando fuori dal presepio, chiamando e inter-pellando tutti gli animali per sce-gliere i più adatti per stare nella grotta accanto a Maria e Giusep-pe e per dare un po’ di tepore al bambinello che deve nascere. Si presentano diversi animali, ma

l’angelo non li trova idonei per questo servizio. A un certo mo-mento l’angelo vede un asinello e un bue che lavorano a testa bassa nei pressi della grotta.Angelo: Miei cari, voi non avete nulla da offrire alla santa Fami-glia? Asino: Niente, noi non abbiamo imparato nulla oltre l’umiltà e la pazienza. Tutto il resto significa solo un supplemento di bastonate.Angelo: Tu sarai premiato da Ge-sù, più avanti nel tempo.Asino: Non credo.Angelo: Gesù entrerà nella storia a dorso di un asino.Asino: Sì!! Il nonno mi racconta sempre che più avanti nel tempo Gesù dirà: «Venite a me, voi che siete stanchi e oppressi, e io vi da-rò ristoro». Noi asinelli da queste parole troviamo la forza di anda-re avanti e sopportare tutto.Bue: Angelo mio, io e l’asinello potremo di tanto in tanto caccia-re le mosche con le nostre code. Manderemo del fiato caldo per riscaldarlo.Angelo: Voi siete quelli giusti!Bue: Grazie, tu ci dai la gioia di aiutare questa Famiglia che tanto darà al mondo intero. Così io,

Cafasse (Torino). Le fotografie delle pagine 27-29 sono state scattate durante la recita natalizia, che ha coinvolto molti gruppi di ragazzi.

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Dossier Catechista Dicembre 201228

stupido bue posso essere d’esem-pio a tanti uomini che passano indifferenti davanti alla mangia-toia.Matteo: Martina, non abbiamo messo ancora il bue e l’asinello. Mentre ci sei, prendi anche l’an-gelo e lo Spirito del Natale e met-tili al centro. Che cosa ne pensi?Martina: Certo, fratellino! Però secondo me lo Spirito del Natale non va messo al centro, va messo in mezzo a tutta la gente!Matteo: È vero, hai proprio ra-gione!Narratore: Lo Spirito del Natale fa un giro per il presepio toccando i personaggi. Martina non fa in tempo a finire la frase che il pre-sepe si anima e tutti circondano i due fratellini, facendo loro mol-te domande. Martina e Matteo si trovarono molto a disagio, ma affascinati.Donna che fila: Ben trovata si-gnora mia, come sta?Donna che vende le uova: Non posso lamentarmi! Certo i duemi-la anni cominciano a farsi sentire!Donna della polenta: Guarda chi sta arrivando!Narratore: Le tre donne si guar-dano in faccia vedendo arrivare i due bambini.Donna che fila: Ciao, chi siete? Cosa ci fate qui? Da dove arrivate? Martina: Io sono Martina, lui è mio fratello Matteo. Noi stiamo bene, ma dove siamo? Ci siamo persi e ora non troviamo più la strada di casa.Donna che vende le uova: Non sapete dove siamo?!? Siamo a Bet-lemme e stiamo aspettando la na-scita di un Bambino che diventerà il re dei Giudei. Donna della polenta: Un avve-nimento che passerà alla storia di tutti i tempi.Matteo: Il re dei Giudei? E come si chiama questo bambino?Donna che fila: Si chiama Ge-sù e io sto filando della lana per preparare una coperta calda da donare a Maria e Giuseppe per coprire il bambinello.Donna della polenta: Io invece

preparo la polenta per sfamare Maria e Giuseppe.Matteo: Ahhh, ma allora ho ca-pito. Martina, la storia è questa: noi due abbiamo fatto con tanto amore il presepe: giusto? Martina: Certo, giustissimo!Matteo: L’amore con cui lo ab-biamo fatto ci ha spinti fino a qui... a Betlemme.Pastore: Buongiorno, signore! Ogni anno ci si ritrova!! È sempre un piacere rivedervi!Panettiera: Buongiorno, signor pastore! Come vanno le sue peco-relle? Pecora Francesca: Sto bene, grazie!Pecora Simone: Anch’io e vado a trovare Gesù.Falegname: Eccomi qui, ci sono anche io! Mi aggrego a voi per raggiungere la grotta. Ho prepa-rato una bellissima culla in legno.Pastore: Bravo! Così io toso le mie pecorelle e con la lana faccio un morbido materasso per la culla.Contadino: Questo è il latte della mia mucca Valentina: lo porto a Gesù. Le mie mucche pascolano in un territorio dove sole e aria buona fanno crescere l’erba più tenera e buona. Il latte è sostan-zioso e profumato.Panettiera: Signor contadino, il mio pane è il più profumato di Betlemme e si sposa perfettamen-te con il suo latte. Così la santa Famiglia potrà nutrirsi.Falegname: Visto che avete tan-ta abbondanza, strada facendo spero possiate offrirmi qualcosa, il viaggio è stato lungo e la fame si fa sentire.Panettiera: Senz’altro, signor fa-legname, anche perché Betlemme, che significa casa del pane, non nega a nessuno un pezzo di pane.Donna della polenta: Certamen-te, anch’io posso offrirvi un po’ della mia buonissima polenta, e

questa vi terrà caldo. Lavandaia: Buongiorno a tutti! È un po’ di tempo che non ci vedia-mo. Vedo che ci sono tante novi-tà. Anch’io sto andando verso la grotta a visitare Gesù. Porto a Ma-ria un po’ di pannicelli puliti per il cambio del bambinello.Musico: Buon giorno, signora la-vandaia! Sono il musico e mi sto recando alla grotta perché deside-ro che nella notte di Natale Gesù si trovi accanto dei cuori amici. Suonerò per lui una bella ninna nanna e poi con tutti voi accom-pagnati dal mio flauto cantere-mo: Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buo-na volontà.Narratore: Matteo e Martina sempre più stupiti si incammina-no con tutti i personaggi per an-dare alla grotta a trovare Gesù.Spirito del Natale: Chi sono que-sti bambini, cosa ci fanno qui? Matteo: Noi siamo Martina e Matteo, l’amore con cui abbiamo fatto il presepe ci ha condotti fino a qui e credo che lei e l’arcangelo Gabriele vogliate portare la pace e l’armonia nella direzione della nostra casa.Martina: Certo! Con il nostro amore abbiamo fatto aprire un vortice che ci ha portati fin qui per... come ha detto mio fratello.Spirito del Natale: Che storia in-teressante! Ditemi i vostri proble-

Altre immagini della recita

natalizia che ha coinvolto i ragazzi

di Cafasse (To).

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mi e io sarò al vostro fianco per tutto e in tutto!Angelo: Sì, io come messaggero mi rivolgerò direttamente a Dio e farò di tutto perché il bambinello che nascerà porti la gioia e l’ar-monia in questa famiglia.Narratore: Arrivati davanti alla grotta, tutti i personaggi offrono i loro doni e si ritrovano ben accolti da Maria e Giuseppe.Maria: Ben arrivati! Come siete buoni! Non vi siete dimenticati di noi! Con i vostri doni potrò ren-dere felice il bambino Gesù che è nato povero per voi!Giuseppe: Maria, ci sono due personaggi nuovi in questo prese-pe! Chi sono questi due ragazzi? E da dove arrivano vestiti così?Martina: Arriviamo da un paese di nome […], un paesino molto carino dove tutti si conoscono e nelle belle notti invernali serene le stelle indossano l’abito più bianco e leggero formando un bellissimo firmamento. Giuseppe: Siate i ben accolti, vi ringraziamo.Matteo: Nella nostra parrocchia abbiamo allestito anche noi un bellissimo presepe e tutti i bambi-ni e ragazzi del catechismo sono i personaggi del giorno d’oggi. Ve-stiti come noi. Ma felici di andare a visitare Gesù nella grotta. Maria: Gesù sarà molto felice, la

stella illuminerà la strada per tutti senza distinzioni.Stella: Cari Matteo e Martina, è vero io non ho confini e indico a tutti la via per Betlemme, è il mio compito quello di guidare tutto il mondo verso Betlemme. Mi farò carico io per guidare i vostri amici verso la grotta. Narratore: Intanto lo Spirito del Natale si aggira tra i personaggi ed esclama ad alta voce:Spirito del Natale: Mi piace il presepe, novità esclusiva. Questi fratelli hanno trasmesso un mes-saggio molto importante per tutti voi. Il Signore verrà con semplici-tà e umiltà, come avete fatto voi, Martina e Matteo; e io farò in mo-do che nella vostra casa regni di nuovo l’amore.Asino: Ci vediamo qui tutti i Na-tali, ma una cosa così non l’ho mai vista.Bue: È vero! In 2012 anni non è mai successa una cosa del genere.Narratore: I Magi, dopo aver fatto un lungo viaggio, attraver-sando il deserto e terre impervie, assistono anche loro meravigliati a tutto ciò che sta accadendo nel paese di […]. Gaspare (rivolgendosi alla don-na che vende le uova): Che cosa capita quest’anno nel presepio? Hanno sbagliato rappresenta-zione?Venditrice: No, sicuramente han-no sbagliato la strada, ma noi li abbiamo accolti non come clan-destini, ma con grande amore, forse avranno qualcosa da chiede-re al bambino Gesù. Perché, come vede, signor Gaspare, lo Spirito del Natale è molto agitato.Melchiorre: Sono 2012 anni che arriviamo per ultimi. Quest’anno ci siamo trovati in questo presepe molto tempo prima, anche per-

ché la stella è andata a girova-gare per questo paese… come si chiama?... […]. Baldassarre: Si chiama, si chia-ma […], e noi abbiamo seguito una stella minore con poca scia luminosa, sbagliando il tempo, però è una storia interessante: passeranno altri 2012 anni prima che ne sentiamo un’altra così.Spirito del Natale (rivolgendosi ai Magi): Gesù è nato per portare la pace e farci capire che, nono-stante le difficoltà, le differenze, le incomprensioni, lui ci ama tutti, ma proprio tutti e aiuta chi è in difficoltà. Narratore: C’è movimento que-sta sera in casa di Matteo e Marti-na, è una sera speciale. Mamma è tutta presa nel preparare le ultime cose necessarie per la cena di Na-tale. Papà è tutto intento nel rav-vivare il fuoco del caminetto che dà calore e amore. Sembra che tutta la casa partecipi a un avve-nimento speciale come una dolce musica che avvolge i cuori. Mat-teo e Martina si guardano stupiti e si ritrovano nella loro casa con papà e mamma… e si sentono chiamare con amore.Mamma: Martina!! Papà: Matteo!! Matteo e Martina: Eccoci!!Martina: Dobbiamo raccontarvi cosa ci è successo.Matteo: Una storia bellissima!Mamma: Più tardi, più tardi.Papà: Ora ringraziamo Gesù che ha portato l’amore in questa no-stra famiglia. Narratore: Martina e Matteo si guardano e si abbracciano guar-dando verso il cielo e dicono «grazie!».

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