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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3 MODENA________________________________________pag. 4 - 6 FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 11 RAVENNA_______________________________________pag. 12 - 20 RIMINI___________________________________________pag. 21 - 24 PIACENZA______________________________________pag. 25 - 33 RASSEGNA STAMPA EMILIA ROMAGNA del 21-03-2011

Rassegna stampa regionale IDV del 21-03-2011

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Rassegna stampa regionale IDV del 21-03-2011

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BOLOGNA_______________________________________pag. 2 - 3

MODENA________________________________________pag. 4 - 6

FORLI’ CESENA_________________________________pag. 7 - 11

RAVENNA_______________________________________pag. 12 - 20

RIMINI___________________________________________pag. 21 - 24

PIACENZA______________________________________pag. 25 - 33

RASSEGNA STAMPAEMILIA ROMAGNA

del 21-03-2011

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2 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

BOLOGNA - Unità

Bologna ricorda Marco Bia-gi, il giuslavorista fredda-to dalle Br sotto casa, invia Valdonica. E per la pri-

ma volta la moglie Marina Orlandipartecipa alla cerimonia nella piaz-zetta a lui intitolata: rimane defila-ta, accanto alle autorità ci sono in-vece il figlio Lorenzo e la sorelladel professore, Francesca.

Ma nel 9˚ anniversario dellascomparsa si riapre il dibattito - senon lo scontro - sulla sua eredità.

Da un lato per il ministro dell’Inter-no Roberto Maroni Biagi «ci ha inse-gnato a non avere paura delle rifor-me e di toccare totem sacri», comelo Statuto dei lavoratori. Dall’altrol’Idv, che a livello nazionale avverte«non si usi la sua memoria per difen-dere accordi come quello di Pomi-gliano», mentre il capogruppo inProvincia Paolo Nanni conclude,«non facciamone un eroe».

A virare sull’attualità era statoper primo il ministro del LavoroMaurizio Sacconi, a margine delconvegno organizzato a Modenadalla Fondazione Biagi. «Marcochiedeva collaborazione tra le partisociali, non il conflitto quasi ideolo-gicamente teorizzato», e «accordicome Pomigliano e Mirafiori si muo-vono nel suo segno». Anche il colle-ga Roberto Maroni, nel pomeriggioa Bologna al premio Biagi, porta ac-qua al suo mulino: «Il più grande la-scito di Biagi è aver insegnato a nonavere paura delle riforme e di tocca-re totem sacri». Vedi «lo statuto deilavoratori, di cui Biagi aveva previ-sto una revisione in positivo, attua-lizzandola con l'evoluzione del mer-

cato».Da qui la reazione del responsa-

bile nazionale Lavoro dei dipietri-sti, Maurizio Zipponi. E l’interven-to di Nanni: «Qualsiasi onesto chevenga assassinato è degno di esse-re ricordato», premette, ma perquel che riguarda l’eredità di Biagi«quel progetto di flex-security è fal-lito: è rimasto solo il precariato,nulla è stato fatto per il nuovo wel-fare. Certo - precisa il dipietrista -

la responsabilità è di chi ha stravol-to le sue idee trasformandole inmera propaganda». Diverso il ri-cordo del candidato sindaco delcentrosinistra, Virginio Merola»:Biagi è «un esempio di impegno ci-vile», che «ha pagato con la vitaper quella che oggi sembra essereuna colpa: aver svolto il proprio do-vere».❖

Politica divisa

L’ANNIVERSARIO

Bologna ricorda BiagiIn piazza lamoglie

Marco Biagi, ucciso il 19marzo 2002

SAMUELE LOMBARDO

[email protected] Sacconi:«Accordi Fiat

nella sua linea». L’Idv:«Flessibilità ha fallito»

PPARLANDODI...

Cracchi sipresenta

«Èoradivoltarepagina».CinziaCracchipresentalasuacandidaturaconlalistaNettu-no dell’avvocato Carcano (vicino alla UIl), «l’unico vero civico in campo». Poca voglia diparlaredelprogramma, l’accentoèsullemotivazioni:«Nessunarivincita, lofaccioperamo-re della città. Speromi votino donnema anche gli uomini vicini alle donne».

VDOMENICA20MARZO

2011

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3Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

BOLOGNA - Corriere

In SanMartino

La moglie Aveva sempre partecipato alle commemorazioni senza farsi vedere

La polemicaMa il dipietrista Nanni:«Dev’essere ricordatonel migliore dei modi,attenti a farne un eroe»

Alla cerimoniaMaroni, Sacconi e la Cancellieri

«La poesia raduna iricordi, accompagna ildolore». Sono i versi dedicatia Marco Biagi dall’amicoCarlo Franzina, che hannoricapitolato la giornata delnono anniversario dellamorte del professore aBologna. Poesie e canzoni, altermine della ormaitradizionale staffetta in bici,che ha ripercorso alla stessaora la medesima strada, dallastazione ferroviaria, che feceil giuslavorista il 19 marzodel 2002, prima di essereassassinato sotto casa dallenuove Brigate rosse, in viaValdonica, nel ghettoebraico. In corteo, con unasettantina di ciclisti, ancheLorenzo Biagi, figlio del

professore, che nellapiazzetta intitolata al padreha raggiunto la sorella delgiuslavorista. Oltre ai versi,sono stati citati anche imessaggi, giunti agliorganizzatori, dal presidentedella Repubblica, Giorgio

Napolitano e dal capo dellaPolizia, Antonio Manganelli.Alle 20.07, orariodell’attentato, le circaduecento persone in piazzasi sono raccolte in unminuto di silenzio. Unaragazza con una bicicletta siè avvicinata alla porta dicasa Biagi. Lì ha posto duemazzi di fiori. Alla cerimoniahanno preso parte anche leautorità cittadine. Oltre alsubcommissario RaffaeleRicciardi, in rappresentanzadel Comune, e alvicepresidente dellaProvincia, Giacomo Venturi,alla cerimonia ha partecipatoanche il consigliere regionaledei Democratici MaurizioCevenini.

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Hanno detto

Messa di padre Robertonella chiesa di famiglia

Virginio MerolaPagò con la vitala colpadi aver fattoil proprio dovere

Le intuizioni, la capacità diinnovazione, la forza di anda-re contro «totem sacri» per-ché «le riforme fanno avanza-re la società e la rendono piùgiusta», secondo le parole delministro dell’Interno RobertoMaroni. Marco Biagi «conti-nua a vivere in tutte le cosefatte in questi anni», ricordail ministro del Lavoro Mauri-zio Sacconi. Marco Biagi noveanni dopo la tragica morte,davanti al portone di casa divia Valdonica, ucciso dallepallottole delle Brigate Rosse.Lo ricorda anche la politicabolognese che però si dividesulle sue idee. «Egregio servi-tore dello Stato, per tutti noiun esempio di impegno civileche ha pagato con la vita quel-la che oggi sembra essere unacolpa, aver svolto il propriodovere», dichiara il candida-to sindaco del centrosinistraVirginio Merola. «Giusto» ri-cordarlo, «perché qualsiasi"onesto" che venga assassina-to per mano di un altro uomoè degno di essere ricordatonel migliori dei modi», ribat-te Paolo Nanni, capogruppoIdv in Provincia, «da qui, pe-rò, a farne un eroe che ha ri-dato "fiato" al mondo del la-voro e speranze ai giovani, diacqua sotto i ponti ne passa,eccome se ne passa».Il ricordo in città riecheg-

gia a due passi da casa, inquella piazzetta in fondo a viaValdonica ribattezzata con ilsuo nome. Nel primo pome-riggio di ieri si è affacciata, di-screta come sempre ma pre-sente, anche Marina Orlandi,la moglie di Biagi. In prima fi-la il figlio Lorenzo e France-sca, sorella del professore uc-ciso, al fianco del commissa-rio straordinario Anna MariaCancellieri e al ministro delLavoro Sacconi, fermatosi aparlare lungamente con Lo-renzo Biagi. Presenti anche lapresidente della Provincia, Be-atrice Draghetti, e il rettoreIvano Dionigi, l’assessore re-gionale Patrizio Bianchi, ilprocuratore aggiunto ValterGiovannini, l’eurodeputatoVittorio Prodi (Pd) e i parla-mentari Walter Vitali e San-dra Zampa (Pd). Quattro le co-

rone di fiori deposte dall’Al-ma Mater, dalla cittadinanzabolognese, dai sindacati riuni-ti e dalla sezione Giovane Ita-lia del Pdl mentre sventolava-no i gonfaloni. Pochi minutidi raccoglimento composto,in un ghetto ebraico ampia-mente presidiato dalle forze

dell’ordine, a cui hanno parte-cipato anche Merola, il consi-gliere regionale Maurizio Ce-venini (Pd) e il presidente del-l’Associazione dei familiaridelle vittime del 2 agosto1980, Paolo Bolognesi, oltread alti esponenti dei sindaca-ti confederali.Quindi la consegna dei pre-

mi alla memoria diMarco Bia-gi nella sede delResto del Car-lino. Tra i parlamentari bolo-gnesi, Cazzola, Mazzuca, Bet-tamio, Berselli, Alessandri,Garagnani, Vitali, Ghedini, icandidati sindaco Merola, Al-drovandi, Corticelli e Bernar-dini, il presidente di Unindu-stria Marchesini, Donini e DeMaria del Pd, l’ex sindacoGuazzaloca. Presenti, com’ètradizione, i ministri Maronie Sacconi, che hanno ricorda-to Biagi attraverso quel che èstato fatto dalle sue idee. Ine-dito e simpatico il ricordo del-l’amico e compagno di studiYasuo Suwa, oggi docentedell’università di Tokyo. Tra ivari aneddoti c’è anche Biagicantante di karaoke in Giap-pone: «Cantava bene— sorri-de — ma era più bravo a farelezione di diritto del lavoro».

Marina AmaduzziSarah Buono

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Lontana dai flash

Dalla stazione a via ValdonicaUna settantina in sella per il corteo lungo la strada fatta l’ultima sera

Roberto MaroniLe sue riformefanno avanzarela società,la rendono giusta

Il professore ucciso 2002-2011

Il parroco di San Martino padre Roberto e monsignorFiorenzo Facchini hanno detto messa per Marco Biagi.

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Maurizio SacconiVive in tutte le cosefatte in questi anniAnche Mirafioriè un suo lascito

Cappotto nero, silenziosa,ha evitato la prima filae i riflettori delle televisioni

Prima in piazzetta, poi all’auditoriumLa prima volta diMarina in pubblico

Alla staffetta le poesie, gli amici e la bici del prof

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Commozione

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L’incontro Il ministro del LavoroMaurizio Sacconi e LorenzoBiagi

Il ricordo di Marco Biagi:«Una vita per le riforme»

Per la prima volta si è mostratain pubblico. Nove anni sono passa-ti da quando le nuove Brigate Ros-se fulminarono la vita del maritodavanti alla porta di casa. E fino aieri Marina Orlandi, vedova diMarco Biagi, era stata sempre ap-partata nelle cerimonie e nellecommemorazioni. Sempre presen-te, ma dietro le quinte. Ieri inveceMarina c’era. Davanti agli sguardidi tutti. Non nelle prime file, sem-pre un po’ defilata rispetto ai riflet-tori delle tv.

Era dietro a tutti, ieri pomeriggionella piazzetta intitolata al marito.Cappotto nero lungo, silenziosa elontana dai flash concentrati sulletante personalità venute a rendereomaggio al giuslavorista ucciso il19 marzo 2002, di ritorno, in bici-cletta, dalla stazione. Come sempreestremamente discreta nel propriodolore, ha partecipato alla deposi-zione delle corone di fiori. Negli an-ni passati solitamente si affacciavadalla finestra dell’appartamento suvia Valdonica. In prima fila invece

il figlio Lorenzo e Francesca, sorel-la di Biagi, al fianco del commissa-rio straordinario Anna Maria Can-cellieri e al ministro del Lavoro,Maurizio Sacconi, fermatosi a parla-re lungamente con Lorenzo Biagi.

E così è andata un’ora dopo allasede del Resto del Carlino per laconsegna dei premi intitolati a Mar-co Biagi. Appena arrivata, accompa-gnata dalla cognata Francesca e dalfiglio Lorenzo, si è chiusa in unastanza insieme al commissario Can-cellieri, al rettore Ivano Dionigi e al-la presidente della Provincia Beatri-ce Draghetti per un breve incontroprivato. A cui si sono presto aggiun-ti i ministri Maurizio Sacconi e Ro-berto Maroni. A pochi minuti dal-l’inizio della cerimonia, ha raggiun-

to l’auditorium (intitolato anch’es-so al marito). In questi anni ha sem-pre seguito la premiazione dall’in-terno di un ufficio, riparata dasguardi indiscreti. Ieri invece si èseduta, con alcuni conoscenti, nel-le sedie alle spalle del settore riser-vato alle autorità. Una novità. Pro-prio quando a Palazzo d’Accursionon c’è un inquilino connotato po-liticamente.

M. Ama.S. B.

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LacerimoniaAnnaMariaCancellieri depone la corona del Comune

Il premioIl ministro RobertoMaroni al Carlino

Gli amici del professorMarco Biagi concludonola staffetta dalla Stazioneportando i fiori sotto casadi Marco Biagi. A fianco:il figlio con la bici di papà

5Primo PianoCorriere di Bologna Domenica 20 Marzo 2011

BO

Codice cliente: 211252

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4 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

MODENA - Gazzetta

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5Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

MODENA - Informazione8 LUNEDÌ 21 MARZO 2011 L’INFORMAZIONE il DomaniCRONACA DI MODENA

LA CITTA’CONSAPEVOLE

MEMORIA Ieri tanti giovani hanno sfilato assieme ad autorità e parenti delle vittime nell’iniziativa di Libera

Modena in corteo contro le mafieE oggi si replica: alla Tenda gli studenti si confrontano sulla legalità

Anche Modena, nella gior-nata della memoria e

de ll ’impegno in ricordo ditutte le vittime delle mafie, hadato una risposta partecipatae sentita. Tantissimi giovaniieri hanno preso parte alle i-niziative in nome della legali-tà e della cittadinanza attiva,grazie a Libera, ad Animata-mente, alle autorità locali co-me il sindaco Giorgio Pighi intesta, e naturalmente alle let-ture di parenti delle vittimedella mafia. Sono stati mo-menti in portanti per ricorda-re e riflettere, nel corteo cheha sfilato per le vie del centro,tra gli studenti, e a piazzaleTorti, ai Fusorari, per l’aper i-tivo con degustazione di pro-dotti di Libera Terra, progettoe marchio alimentare dell’As -sociazione Libera, che comenoto unisce cooperative so-ciali che svolgono la loro atti-

vità su beni confiscati alle ma-fie. E oggi si prosegue. Il pro-gramma della due giorni infat-ti vede protagonisti gli stu-denti delle scuole superiori diModena, coinvolti nel percor-so di educazione alla legalità ealla cittadinanza attiva pro-

mosso dall'assessorato allePolitiche giovanili. Alla Tendadi viale Monte Kosica dalle 9 iragazzi discuteranno e si con-fronteranno nei laboratoricondotti dagli animatori di Al-bachiara. Parteciperanno an-che Federico Valenzano, refe-

rente regionale del progettoAlbachiara, Enza Rando di Li-bera e Salvatore Rizzo, presi-dente del Consorzio Eco-smed di Messina. «Dobbiamooffrire ai giovani - afferma l'as-sessore comunale alle Politi-che giovanili Fabio Poggi, che

aprirà i lavori - occasioni affin-ché possano diventare veriprotagonisti della loro città,dell'impegno civico e dellademocrazia anche testimo-niando assieme ideali e impe-gno, come accade nelle mani-festazioni per la Giornata in

memoria delle vittime di tuttele mafie, che intende essere u-n'occasione per rilanciarel'impegno delle istituzioni eper invitare i cittadini a parte-cipare alla costruzione di unasocietà fondata su legalità,giustizia e solidarietà».

LOTTA ALLE COSCHE Il segretario regionale Borghetti plaude anche all’ordine degli Ingegneri

L’appello di Italia dei Valori: «Denunciate»Sabato nuova iniziativa con il pentito Calcara e il senatore Li Gotti

Trasparenza in appalti econcessioni commer-

ciali, segnalazioni di pubbli-ci amministratori, profes-sionisti, banche, imprendi-tori e semplici cittadini. L’I-talia dei Valori si unisce alladenunce, ultima delle qualipronunciata la settimanascorsa nella trasmissione«Punto Zero» di Bologna, in-vitando a parlare delle ma-fie infiltrate in Emilia Roma-gna: «Di questi temi non sidiscute mai abbastanza».

Il segretario provincialedel partito di Di Pietro, A-

lessandro Borghetti, affer-ma: «Ci congratuliamo conle forze dell'ordine per i

successi ottenuti nella lottaalla criminalità organizzatadurante l'anno passato e vo-gliamo ricordare a tutti i

cittadini che è importan-te denunciare, perché laprima forma di collabora-zione è il silenzio. In questoperiodo sono stata numero-se le iniziative in tal senso:la presa di posizione dell'or-dine degli ingegneri chehanno aderito a Libera; unamanifestazione a Potenza,di Libera stessa, tenutasiproprio oggi. Anche noi sia-mo molto sensibili al tema,

per cui abbiamo deciso diorganizzare un'iniziativa aModena il 26 marzo. Abbia-mo invitato il pentito Vin-cenzo Calcara, collaborato-re di Borsellino, e il sena-tore dell'IDV Luigi Li Gottinoto per aver seguito le vi-cende di numerosi pentiti.Un'iniziativa a favore delladenuncia che però illustritutti gli aspetti, positivi enegativi, della collaborazio-ne con lo stato e che spe-riamo serva a dimostrareche denunciare è possibi-le».

IL PUNTO

Guerra libica, la politica dei «pirla»P er salvare la democraziasi può rinunciare anche

ad un po’ di benessere, ma inLibia non si sta salvandonessuna democrazia, almassimo s’interviene in unaguerra tribale dove, cadutoun tiranno, non verrà certoun novello Blair.

E’ per questo che non nu-triamo nessun entusiasmoper il tardivo intervento mi-litare e non ci sentiamo dicondividere quello di Euge-nio Scalfari e la sua retoricasul “tuono delle armi dell’oc -cidente”, rievocante l’ep o p e adelle crociate ed un mantelloideale che non copre neppu-re in parte gli interessi econo-mici. Se l’obiettivo fosse dav-vero quello di esportare la

democrazia, non si com-prende perché le armate oc-cidentali non bombardinolo Yemen ed il Barhein, an-che lì il regime spara sui ci-vili e in quest’ultimo Stato lagrande democrazia ameri-cana tiene un’ impor tantebase militare. Vedremo, nelcaso i disordini toccasserol’Arabia Saudita, quantoromberanno le armate occi-dentali: sarà molto se non sialzeranno in volo per colpiregli oppositori. Questo per di-re che la guerra libica è com-battuta per il potere e gli af-fari, non per difendere i civi-

li, visto che muoiono anchesotto le bombe occidentali,per questo stupisce il silenziodel pacifismo militante: chedifferenza c’è tra questa e laguerra in Iraq? Nessuna sulpiano dei principi generali,molta invece per gli interessiitaliani. Visti i trascorsi rap-porti col dittatore, visti i no-stri cospicui interessi (Eni e-strae la metà del gas libico),vista l ’ inerzia iniziale,quando un intervento sareb-be stato risolutivo, era piùopportuna una posizione si-mile a quella tedesca. Persiper persi, se come è probabi-

le, la faccenda andrà per lelunghe, avremmo conserva-to la possibilità di mediaretra le tribù. Seguendo l’iste -ria napoleonica della Fran-cia, che ogni giorno ci fotteun’impresa, mentre blocca lenostre aziende, abbiamoperso la faccia con tutti e sebisognerà invadere la Libiaper sloggiare Gheddafi, per-ché difficilmente lo farannogli insorti, che erano già allacanna del gas, faremo purela figura dei camerieri, altroche affittacamere.

Forse il ministro della Dife-sa straparla perché pensa di

essere Balbo, gli sconsiglia-mo il sorvolo di Tobruk, main realtà sta facendo una po-litica masochista o come di-rebbero nella sua Milano, dapirla. Alla fine rischiamo diperdere petrolio ed appaltied acquisire gli immigrati,per i quali i francesi non ciinvieranno neppure una ba-guette. Stando così le cose,potevamo fare appunto co-me tedeschi, russi e cinesi:guardare ed aspettare. Inve-ce temiamo che per rincorre-re l’errore iniziale, sospintianche da un’opposizione ac-cecata da questioni ideologi-

che e poco attenta agli inte-ressi nazionali, faremo unaguerra che ci danneggia. Delresto cosa ci si può attendereda un premier che non con-trolla neppure Emilio Fede?Appunto, una politica delpirla. Per esportare la demo-crazia, saremmo ben dispo-sti ad importare meno petro-lio e a perdere ulteriore be-nessere e posti di lavoro, sia-mo meno interessati a fare u-na guerra che favorisce gliinteressi francesi ed anglo-a-mericani, senza neppure sa-pere cosa accadrà dopo in Li-bia, dove senza schierare e-serciti sul campo, potrebbe fi-nire come in Somalia ed ilconto lo spediranno a noi.

(Dario Caselli)

I modenesi hanno risposto positivamente nella giornata contro le mafie

Due momenti della manifestazione di ieri. Tanti giovani e le autorità cittadine

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MODENA - Sassuolo 2000

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FORLI’ CESENA - Carlino

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FORLI’ CESENA - Carlino

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Forlì Cesena - La Voce

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FORLI’ CESENA - La Voce

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FORLI’ CESENA - Carlino

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RAVENNA - La Voce

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Corriere

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RAVENNA - Carlino

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RAVENNA - La Voce

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RIMINI - Carlino

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RIMINI - Corriere

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RIMINI - La Voce

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RIMINI - La Voce

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RIMINI - La Voce PIACENZA - Cronaca

in primo piano La Cronacadi Piacenza

LUNEDÌ 21 MARZO 2011

2

«Si allontana l’ipotesidi una centrale a Caorso»

Nucleare, il sottosegretario Sagliadopo la tragedia in Giappone

«Le vicissitudini giapponesi al-lontanano l’ipotesi di una lo-calizzazione di una nuova

centrale a Caorso» lo ha detto ieri ilsottosegretario allo Sviluppo economi-co Stefano Saglia, ieri ospite d’onorealla Fiera di San Giuseppe di Corte-maggiore.

«Non entro nel merito delle scelte delGoverno - ha aggiunto - che se decidedi andare avanti, lefarà nel prossimoanno. Questa èuna mia constata-zione: a mio avvisosarebbe uno sba-glio abbandonareil programma nu-cleare, ma io nonsono tutto il Go-verno».

Dopo aver portato il suo saluto all’e-vento magiostrino, il numero due deldicastero guidato dal ministro Romaniha risposto con grande disponibilità al-le domande sui temi di attualità. Com’ènoto, il nucleare è al centro dell’attua-lità a causa delle tragiche vicende giap-ponesi.

Quali relazioni esistono con la già diper sè complessa partita della nuovastagione nucleare italiana e, di riflesso,

con il futuro di Caorso?«Il Governo - afferma Saglia - ha dato

il via a un programma con le tempisticheormai note: l’individuazione dei siti e laparte normativa-autorizzativa per il 2013o il 2014, mentre la costruzione del pri-mo o del secondo impianto avverrebbeentro il 2020. L’Italia non ha necessità diprendere decisioni repentine o urgentisul nucleare, come deve fare per esempio

la Germania, che ha19 centrali, di cui 2uguali a quelle inte-ressati dal disastroin Giappone».

Quindi aggiunge.«Dopo la tragedianello stato asiatico,si ragionerà suglistandard di sicurez-za e su modelli che

dovranno essere a prova anche di tsuna-mi. Non vogliamo essere travolti dall’e-mozione del momento e siamo nellecondizioni di ragionare. Nella prossimasettimana sarò a Washington per discute-re insieme al ministro statunitense del-l’energia. Per noi il nucleare è utile almix energetico».

E il referendum in arrivo? «Non sononé ottimista né pessimista. Le suggestio-ni di questo momento avranno un peso

rilevante; mi auguro che ci sia una infor-mazione la meno ideologica possibile.Caorso? Per le nuove centrali bisognatener conto della sismicità, e il Governoaveva già escluso le zone a rischio, delraffredamento degli impianti e della vi-cinanza all’acqua. Le vicende giappone-si allontanano l’ipotesi di una nuova lo-calizzazione a Caorso; servirebbero si-stemi di raffreddamento diversi e conuna maggiore quantità d’acqua. Poi nonentro nel merito delle scelte: se il Gover-no deciderà di andare avanti, arriveran-no il prossimo anno. E’ solo una miaconsiderazione. A mio avviso, abbando-nare il programma sarebbe un errore,ma ovviamente io non sono tutto il Go-verno».

Infine, Saglia parla anche della crisieconomica. «Dobbiamo intenderci sucosa significa uscire dalla crisi. Per tor-nare ai livelli precedenti, i riformisti par-lando di 3-4 anni, quindi un tempo nonbreve. In questi primi mesi del 2011 cisono stati segnali incoraggianti. ma biso-gna tenere in considerazione la crisi delMediterraneo, che per un Paese come ilnostro di trasformazione pesa moltissi-mo. Con il commissario Ue Tajani stia-mo studiando un programma di dimi-nuzione dei costi delle materie prime».

Luca Ziliani

«Non fermiano l’atomo,ma ragioniamo con calma sulla sicurezza»

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26 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Cronaca

la provinciaLa Cronacadi [email protected]

DOMENICA 20 MARZO 2011

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ROTTOFRENO - Continua “l’incognita Masera-ti” nella campagna elettorale di Rottofreno. Come di-cevamo ieri, il sindaco uscente Giulio Maserati nonpuò più ricandidarsi e non ha ancora scelto quale for-mazione appoggiare. Essendo iscritto al Pd, potrebbelavorare per il gruppo che avrà come candidato sin-daco Simona Bellan o Daniel Negri (entrambi delPd), secondo l’esito delle primarie del 27 marzo or-ganizzate da Pd, Idv, circolo culturale Polis lab, Pdci,CI e Sel. Come primo cittadino uscente potrebbeperò continuare il percorso con i “suoi”. Il vicesinda-co Giovanni Perotti e il capogruppo di maggioranzaEugenio Gentile hanno infatti presentato un nucleocivico formato dalla maggioranza degli amministrato-

ri in scadenza di mandato.Maserati ha ieri confermato il suo “stare al balco-

ne”: «Non ho ancora deciso il da farsi, voglio vederele squadre che si formeranno. Sceglierò quella che mipiacerà, se vorrà il mio sostegno. Altrimenti non en-tro in alcuna lista». Intanto il gruppo civico di Perot-ti-Gentile prosegue il lavoro. «Non siamo in vendita»,si lascia scappare Gentile, prima di precisare che nonè portavoce e che è prematuro parlare. «Ci sentiremoquando avremo scelto il candidato sindaco», conclu-de.

Anche il centrodestra sta lavorando. Impegnati, alivello sovracomunale, sono il consigliere regionalePdl Andrea Pollastri (in foto) e il coordinatore pro-

vinciale Pdl Tommaso Foti. «Stiamo dialogando - ri-ferisce Pollastri - con la lista civica guidata da Gra-ziella Gandolfini e con la Lega. Abbiamo avuto alcuniincontri costruttivi e altri sono in programma in setti-mana. La volontà è di unificare il centrodestra crean-do un’alleanza politico-programmatica nella massimacondivisione. L’obiettivo finale è di tornare alla guidadi un comune importante come Rottofreno strappan-dolo alle sinistre». Pollastri aggiunge infine una novitàemersa ieri in una riunione di direzione regionale:«Nei paesi con meno di 15mila abitanti, come nel ca-so di Rottofreno, le alleanze si possono decidere lo-calmente, senza ratifiche superiori».

(a.z.)

«Il Pdl sta dialogando con Gandolfini e Lega» Rottofreno, se rimane l’incognita Maserati il centrodestra programma alleanze

Mara Negrati:«A fiancodi Daniele Negri»«Negli ultimi tempi sono com-parse voci circa una mia possi-bile candidatura a sindaco diRottofreno». Così Mara Negra-ti a sostegno della candidaturadi Daniel Negri alle primarie delcentrosinistra a Rottofreno.«Effettivamente alcuni amici mihanno incoraggiato a propormiper questo ruolo ma, sebbenecompiaciuta della fiducia e dellastima dimostratami, non homai preso in considerazionequesta ipotesi. Il mio lavoro dimedico ospedaliero richiede unimpegno totale così come tota-le sarebbe stato l'impegno am-ministrativo per il quale mi sivoleva pro-porre. Ri-tengo dove-roso conti-nuare il miocompitoquale diri-gente dell'U-nità Operati-va di Nutri-zione Clinicadell'Asl diPiacenza,compito dalquale sonopienamente gratificata. Se iconcittadini di Rottofreno vor-ranno rinnovarmi la loro fiducia,potrò senz'altro collaborare nel-la gestione dei problemi sanita-ri del comune.Penso piuttosto che sia neces-sario trovare una candidaturache sappia trasferire nell'impe-gno politico entusiasmo e fre-schezza, una candidatura chesappia rivitalizzare il rapportofra politica e cittadinanza percoagulare intorno a sé tutte lepersone che credono possibilemigliorare la nostra convivenzanonostante le magre casse co-munali. Per questo nelle elezio-ni primarie indette dal PartitoDemocratico e dall'Italia Dei Va-lori, sosterrò la candidatura diDaniel Negri. La sua gioventù, ilsuo entusiasmo, la sua passio-ne politica, così come l'uso del-le primarie vanno nella direzio-ne di quel rinnovamento di uo-mini e forme di cui tutti avver-tiamo il bisogno. L'augurio chefaccio a Daniel non suoni asso-lutamente come un mio distac-co. La mia militanza politicasarà sempre appassionata e leprossime scadenze referenda-rie a difesa della salute e dell'e-guaglianza dei cittadini, controil nucleare e contro i privilegipolitici (legittimo impedimento)saranno un'ottima occasioneper testimoniarla al suo fian-co».

L’intervento

Attorno al valore della bandieraitaliana ha ruotato, ieri matti-na, la celebrazione istituzio-

nale di Rottofreno per il 150esimoanniversario dell’Unità nazionale. Lasettimana di iniziative si è infatticonclusa con il commento del gene-rale Eugenio Gentile al gesto dell’al-zabandiera.

L’appuntamento, snodatosi a SanNicolò, è iniziato in piazza AnnibaleBarca con il raduno di autorità, stu-denti, associazioni (Alpini in primalinea) e cittadini. E’ quindi partito ilcorteo, aperto dalla banda musicaleCarlo Vignola di Agazzano con lemajorette. Il corposo gruppo ha per-corso via XXV Aprile e via Alicata fi-no a piazza della Pace per poi assem-brarsi nell’adiacente giardino “Vitti-me di Strà”, dove l’anno scorso erastato eretto il monumento ai cadutidi tutte le guerre.

A lato del monumento il sindacoGiulio Maserati ha effettuato l’alza-bandiera. La banda ha suonato l’in-no di Mameli, cantato da tutti: ibambini avevano ricevuto sabatoscorso un pieghevole con le strofeper imparare al meglio almeno leprime.

Il parroco don Pierluigi Dallavalleha benedetto i presenti e la coronaportata da quattro bambine. Si è ri-volto al Signore affinché, con l’inter-cessione dei santi Francesco e Cate-rina, protegga la popolazione. Fra lecategorie citate i governanti «chestiano attenti ai più deboli», le perso-ne che testimoniano le virtù italianenel mondo e coloro che hanno datola vita per la Patria affinché venganoaccolti “nella pace dei giusti”. La co-rona è stata deposta dai vigili DavideBisagni e Mattia Rizzi.

Maserati ha ringraziato “di cuore”tutti i presenti esortandoli ad essereuniti non solo in queste occasioni. Ilgenerale Gentile (capogruppo dimaggioranza in Consiglio) ha ricor-dato come diversi problemi di 150anni fa si siano trascinati fino ad og-gi, come la questione meridionale ela contrapposizione politica destra-sinistra. Per questo ha sottolineato ilvalore positivo immutabile che rap-presenta il nostro tricolore.

«Lungo la storia ci sono semprestate guerre - ha continuato - daquelle innescate dai piccoli principidel passato a quella in Libia. Moltihanno combattuto per la bandiera,perché quando un reparto militare laperde, con essa perde l’onore».

Si è anche rammaricato perchédalle finestre degli edifici affacciatiin piazza della Pace sventolavano po-che bandiere: «Non servono solo per

«Molti hanno combattuto per difendere la bandiera»Rottofreno, ieri al monumento dei caduti la festa per il 150esimo

Continuano gli “Incontri tra le righe”SAN NICOLÒ

SAN NICOLO’ - Continua a San Nicolò “In-contri tra le righe” che martedì proporrà ilquarto appuntamento. La rassegna prevede, alle21,15 al Centro culturale di via Alighieri, unatappa “golosa” grazie al libro “Il romanzo del-l’Osteria”. Franco Ilari e Stefano Quagliarolipresenteranno la loro storia dell’Osteria del Tea-tro, inaugurata nel 1977. All’epoca erano tre i so-ci: lo stesso Ilari insieme a Georges Cogny e Me-

dardo Casella. Insieme hanno rivoluzionato leabitudini gastronomiche di Piacenza e dell’Italiaintera.

La serata culturale del 22 marzo sarà comple-tata con degustazioni preparate da Ettore Ferri,proprietario del ristorante “La Colonna” di SanNicolò e allievo di Cogny. I vini “Il Poggiarello”saranno offerti dalle cantine 4 Valli.

(a.z.)

le partite di calcio. Facciamoci unesame di coscienza, chiedendoci co-sa ha fatto l’Italia per noi e cosa pos-siamo fare noi per l’Italia. La ban-diera costa pochissimo, oltretutto lanostra è una delle più belle al mon-do».

Terminati i momenti solenni, il ra-duno è diventato conviviale: un rin-fresco è stato allestito sotto i porticidella piazza a cura dei commerciantidel quartiere.

Angela Zeppi

Nelle immagini, alcuni momenti della festache ha coinvolto le scuole di Rottofreno

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27Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Cronaca PIACENZA - Cronaca

La Cronaca della BassaDOMENICA 20 MARZO 2011

19

E’strategico poter contaresu una produzione agro-alimentare di qualità. Per

questo, se bisogna cercare di indivi-duare indirizzi economici che con-sentano alla nostra agricoltura dirimanere competitiva, se è necessa-rio valutare le opportunità per leimprese, bisogna fare in modo chetrovino un adeguato canale che va-lorizzi e migliori la qualità delle lo-ro produzioni. In questo senso lepossibilità sono ampie, dalla gran-de distribuzione, agli agriturismi,alla vendita diretta, a quella via in-ternet, fino a quella al dettaglio.Ma è essenziale che i produttorisiano i primi attori all’interno dellafiliera che, per questo, come dasempre sostiene Coldiretti, deve es-sere partecipata o controllata da lo-ro stessi e italiana, ovvero “firmata”dagli agricoltori.

Lorenzo Bazzana, capo area eco-nomica della Confederazione na-zionale Coldiretti, ha ribadito, nelsuo intervento a Cortemaggiore neltradizionale convegno che aprel’antichissima Fiera di San Giusep-pe, importante rassegna interpro-vinciale dell’agricoltura (presente ilpresidente di Coldiretti PiacenzaLuigi Bisi, il direttore Massimo Al-bano e l’assessore provinciale all’A-gricoltura Filippo Pozzi), un con-cetto essenziale per la sua organiz-zazione professionale: ovvero chetutte le strategie attuate in questianni sono volte a far remuneraremeglio gli imprenditori.

«Per questo - ha detto - siamoandati in mezzo alla gente, perchéil consumatore ha nelle propriemani, il destino delle nostre impre-se. Il settore agro-alimentare - hapuntualizzato Bazzana - ha unito ilnostro paese che primeggia nelmondo grazie ad un patrimonio

«Il consumatore ha nelle maniil destino delle imprese»

Cortemaggiore, convegno di Coldirettiper l’apertura della Fiera di San Giuseppe

che nessuno possiede: 4.471 pro-dotti tradizionali, 223 tra Dop eIgp, 486 tra vini Doc, Dogc e Igt,migliaia di prodotti tradizionali,250 miliardi di euro, ovvero il 16per cento del pil, con 25 miliardi diesportazione. Una straordinariaricchezza che va difesa contro lacontraffazione attuata spietatamen-

te in tutto il mondo, ma anche inItalia».

Bazzana ha poi ricordato le diffi-coltà che caratterizzano anche lagrande distribuzione, un fatto chegenera rapporti difficili nella filiera,con pagamenti perennemente in ri-tardo che disattendono anche lalegge, «un vero e proprio valore ag-

giunto chegli agricol-tori “rega-lano” inq u a n t osaldati in ritardo, mentre chi vendeincassa subito; non solo: il 25 percento viene venduto attraverso lepromozioni che pagano i fornitori».

Ecco perché è dunque necessario- ha ribadito Bazzana - che gli agri-coltori divengano protagonisti nellafiliera, attraverso tutti gli strumentipossibili (mercati di Campagnaamica, vendita diretta, agriturismi),che hanno saputo anche rivitalizza-re i centri storici. Un altro stru-mento - ha spiegato - è quello dellavendita diretta organizzata, super-mercati” a capitale agricolo, formealternative alla grande distribuzio-ne sviluppate ad esempio attraversoi Consorzi Agrari.

Tutto questo supportato - haconcluso Bazzana - da una leggesull’etichettatura obbligatoria che èsolo l’inizio di un percorso per ren-dere la gente consapevole di quelloche mangia e che interessa anche ilproduttore il quale ha tutto l’inte-resse che la sua materia prima siautilizzata per un prodotto buono,sano e di qualità, tracciato e certifi-cato». Prima di Bazzana, l’assessoreall’Agricoltura del comune di Cor-temaggiore Gabriele Giromettaaveva sottolineato le peculiarità e lepossibilità del territorio che «devecreare eventi per attrarre la gente

per far cono-scere i suois t raord inar iprodotti»; do-po di lui il sa-luto del sinda-co GianluigiRepetti che hatracciato unbreve bilanciodella sua am-ministrazione,«una squadracoesa che si ri-

presenterà, perché può contare sulconsenso consapevole dei cittadi-ni».

Giuseppe Romagnoli

Alzabandiera alla sezione degli alpini MONTICELLI - Nel giorno del 150esimo anniversariodell’Unità d’Italia il gruppo Alpinidi Monticelli d’Ongina, sempre guidato dall’instancabilecapogruppo Giuseppe Corradi, si è ritrovato di frontealla propria sede per issare il Tricolore, in contempo-ranea congli altri4mila 300gruppi checompongo-no l’Asso-ciazionenazionaleAlpini.Questabreve masignificati-va manife-stazione, acui ha presenziato il sindaco Sergio Montanari e, sep-pure idealmente in quanto impegnato in compiti di ser-vizio, il luogotenente Vincenzo De Luca, comandantedella stazione carabinieri di Monticelli, è servita anchea ribadire il fortissimo legame che unisce le penne ne-re monticellesi con le istituzioni locali e la popolazione,legame evidenziato dalle numerose dimostrazioni disolidarietà degli Alpini che la comunità di Monticelli hapiù volte avuto modo di apprezzare.

MONTICELLI, 150ESIMO

Monticelli,Pro loco: eletto un nuovo consigliereMONTICELLI - Massima collaborazione

con il Comune e le altre associazioni e unappello per aderire all’associazione, rivoltosoprattutto ai giovani. E’ questo il messaggioche arriva dalla Pro loco di Monticelli, chevenerdì sera si è riunita in assemblea nei lo-cali della Coop per discutere di vari punti al-l’ordine del giorno. Tra gli argomenti, la no-mina di un nuovo consigliere, Manuel Palet-ti, che riporta così a quota undici il direttivo,rimasto in dieci dalle dimissioni di AngelaBonito. Durante la serata, è emersa la vo-lontà di collaborare fattivamente con le altreassociazioni e con il Comune, rappresentato

nella riunione dall’assessore Angelo Metti.Tra i principali appuntamenti del 2011, l’or-ganizzazione della fiera dei fiori (maggio) edell’aglio (ottobre), la festa di San Lucia (ri-proposta dopo il boom dell’anno scorso) e,guardando più in là, il carnevale, che verrànuovamente organizzato dopo il recente suc-cesso.

Attualmente, la Pro loco di Monticelliconta circa 60 volontari e l’associazione lan-cia un appello affinché nuove persone, so-prattutto giovani, si aggiungano alle forze at-tuali.

Luca Ziliani

In trecento per dire “no” al nucleareCaorso:ospite all’evento organizzato da Boiardi il senatore Idv Li GottiCAORSO - Cambiare rotta. Non guardare da do-

ve si proviene, ma guardare al futuro. Ognuno con lapropria storia, la propria appartenenza, anche politi-ca, la propria unicità. Ma insieme per portare i citta-dini a votare il 12 giugno e dire no al nucleare. Vo-tando sì. E, come ha affermato il senatore Idv LiGotti, «impegnandoci a regalare anche quellamezz’ora di democrazia che i nostri concittadini ita-liani a volte disprezzano senza pensare che stiamopensando al futuro anche dei loro figli».

Sono oltre trecento lepersone che si sono ritro-vate ieri a Caorso per direno al ritorno al nucleare.Dal coordinamento Nonuke piacentino a tutti ipartiti del centrosinistra,ai rappresentanti dellaRegione Emilia Roma-gna, ai rappresentanti diquindici associazioni an-tunlucelariste dell’oltrePo.Tra gli amministratori,l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda, allaProtezione civile Paola Gazzolo, all’Energia Giancar-lo Muzzarelli. Tra i politici, il senatore dell’Italia deiValori Luigi Li Gotti.

Un minuto di silenzio, per ricordare le vittime e ildramma del Giappone. Poi, ad aprire i lavori Gian-luigi Boiardi, consigliere provinciale del Nuovo Ulivoe presidente dell’associazione CaBoiardi, che ha or-ganizzato l’evento con l’associazione Creafuturo diCremona (con Marco Pezzoni, onorevole Pd) e iGiovani democratici di Piacenza.

Nella foto grande, un momento del convegno, a lato, una passata edizione della Fiera

CORTEMAGGIORE - La Bancadi Piacenza di Cortemaggiore ospi-terà fino al 3 aprile una mostra diopere d’arte create dagli studentidel liceo artistico Cassinari di Pia-cenza.

L’esposizione artistica, che è statainaugurata ieri mattina, presenta la-vori realizzati grazie alle tecnichepiù disparate, che rendono protago-nisti sia i primi piani che elementiarchitettonici, sia gli animali che ipaesaggi, sia le immagini classichedel lavoro agricolo che quelle pro-dotte dall’immaginario surrealista.

Tra chiaroscuro e colori decisi e,a tratti, psichedelici i ragazzi delCassinari hanno potuto mettere inmostra sia quanto appreso sui ban-chi di scuola che la loro creativitàindividuale, proponendo al pubbli-co lavori che alternano stampi sco-lastici a stampi di forte rielaborazio-ne personale.

La mostra del liceo artistico, or-ganizzata da “Le Terre del Magnifi-co”, è stata affiancata da “Torrette,

Cortemaggiore: opere del Cassinariin mostra alla Banca di Piacenza

torri e torrioni”, una mostra foto-grafica dedicata alle 21 torri di Cor-temaggiore, raccontate dagli scattifotografici di Fabio Lunardini e dal-le descrizioni di Flavio Isingrini,esposta nel cortile della Banca.

Diana Sprega

Sopra, Gianluigi Boiardi durante l’incontro, a fianco, tra il pubblico Patri-zia Calza e Gianluigi Ziliani

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28 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

Roberto Martini a un incontro del 2004 quando militava in Civiltà Piacentina

FIORENZUOLA - Roberto Martinisarà il candidato sindaco di Fio-renzuola per la lista Indaco, unacivica di ispirazione moderatache sembra poter pescare moltivolti nel centrodestra. A soste-nerla anche i partiti del Terzo po-lo (Udc, Fli e Api), che però nondovrebbero mettere il propriosimbolo sulla scheda.

Dopo l’ufficializzazione dellaricandidatura del primo cittadi-no uscente Giovanni Compianiper il centrosinistra, mancaquindi solo il nome della coali-zione Pdl-Lega nord per vederecompletato il quadro degli aspi-ranti alla poltrona più ambita delmunicipio fiorenzuolano. Il con-fronto tra le segreterie è ancorain corso, pare però che alla finearriverà l’ok alla proposta leghi-sta, che punta su Annalisa Gu-glielmetti. L’accordo dovrebbeprevedere, di contro, il sostegnodel Carroccio agli azzurri in cor-sa in altri Comuni.

E proprio questa strategia è al-la base della decisione di Indaco,associazione molto attiva a Fio-renzuola, di presentarsi da sola.

«Io ero tra coloro che stavanolavorando per un centrodestra u-nito – commenta Martini, sinda-co della cittadina valdardese dal1993 al 1997 con un monocoloredella Lega nord, da cui poi è po-lemicamente uscito – perché ri-tenevo che ci fossero possibilità

molto concrete di mettere fineall’egemonia del centrosinistrache dura ormai da tre mandati.Purtroppo i leghisti hanno pun-tato i piedi e il Pdl non ha forse a-vuto la forza e il coraggio per im-porre altre valutazioni. Quindiper noi non c’è stato altro da fa-re».

Martini, attualmente consi-gliere comunale dell’Udc e scon-fitto da Compiani 5 anni or sono,crede comunque di poter inter-cettare il consenso dei moderati:«Io conosco Fiorenzuola e i suoi

cittadini, in molti negli ultimimesi mi hanno chiesto di lavora-re per l’unità e io ci ho provato. Intanti mi hanno anche invitato aripresentarmi, forse si ricordanodel buon lavoro fatto dall’ammi-nistrazione che guidavo: io hoaccettato con entusiasmo, mi ri-metto per l’ennesima volta ingioco sapendo che abbiamo tut-te le possibilità per ottenere unottimo risultato».

Contando anche, così spiega,sugli scontenti dei due poli: «Nelcentrodestra a parecchi non pia-

ce il diktat leghista, mentre nelcentrosinistra non tutti sonoconvinti dell’alleanza allargataall’Idv e alla sinistra estrema. Co-me sempre, la risposta la daran-no gli elettori nell’urna, speria-mo che la nostra serietà sia pre-miata».

ROTTOFRENO: FORZA NUOVA DASOLA Intanto anche a Rottofrenoè spuntata una nuova lista che hadeciso di non allearsi con nessu-no: si tratta di Forza nuova, checandiderà a sindaco Mauro Pen-na. «La confusione e i veti incro-ciati tra le diverse forze politichee civiche, aggravati da forti inimi-cizie personali – spiega una nota- mostrano uno scenario difficileper poter dare indicazioni di vo-to. A meno di un mese dalla pre-sentazione delle liste non si rie-sce a capire chi sarà il candidatosindaco della destra né tantome-no quale potrebbe essere un pro-gramma credibile per i prossimicinque anni di amministrazio-ne». Il nome su cui puntano saràPenna: «Forza Nuova ha già benchiaro chi sarà il promotore del-le istanze migliori del popolo diRottofreno-San Nicolò, sicura-mente uno dei comuni più im-portanti della Provincia, e lo haindividuato tra i militanti più co-nosciuti della zona, già candida-to con un ottimo riscontro di vo-ti alle Provinciali del 2009».

Michele Rancati

PIACENZA - (mir) In aprile termi-neranno i lavori per il comple-tamento di corso Europa, conla sistemazione del tratto com-preso tra la rotatoria di via Bo-selli e quella di via Con-ciliazione.

Qualche settimana el’intero percorso saràpronto, dando un’ im-portante alternativa via-bilistica a chi arriva dal-la zona sud di Piacenza.

La fine del cantiere,però, non porterà allariapertura del tratto fi-nale di via Corneliana,quello che sbuca pro-prio nella rotonda di viaBoselli, chiuso da quando è ini-ziato il cantiere.

Tra gli abitanti della zona si èdiffusa da qualche settimana la

preoccupazione per questa so-luzione, che secondo alcuni po-trebbe creare qualche disagio achi vive nel quartiere, costrin-gendolo ad allungare il tragitto

per arrivare a casa.Ma la decisione di

chiudere quei pochi me-tri di via Corneliana èsempre stata previstanel progetto, come sot-tolinea l’assessore Igna-zio Brambati. «Ci sonoragioni di sicurezza – af-ferma – che rendono lo-gica, oltreché necessa-ria, questa soluzione: in-nanzitutto così facendosgraveremo di traffico u-

na strada stretta, in cui sonopresenti molti palazzi, dovenon è consigliabile far transita-re molti mezzi non dei residen-

ti. Inoltre – aggiunge – è perico-loso permettere l’immissionenella grande rotatoria di via Bo-selli da una via così stretta e na-scosta. Lo abbiamo spiegatomolto chiaramente – concludeBambati – quando abbiamo il-lustrato il progetto alla cittadi-nanza, ormai molti mesi fa. U-na volta aperto tutto corso Eu-ropa chi deve uscire dalla cittàavrà una via più veloce e sicura,come oggi non sarà necessariopassare da via Corneliana senon per chi deve andare pro-prio in zona».

Poche settimane e si potràvalutare l’impatto della novità,visto che entro la fine di apriledovrebbero essere terminati ilavori.

Il progetto prevede la realiz-zazione da parte del Comune di

un nuovo tratto stradale tra viaBoselli e l’incrocio con via Gar-della, dotato di due semicarreg-giate separate da aiuola sparti-traffico centrale e di marciapie-di laterali destinati a pista cicla-bile bidirezionale e al transitopedonale. Contestualmenteverranno realizzati a cura disoggetti esterni all’amministra-zione il tratto di strada destina-to a collegare via Gardella convia Conciliazione e la rotatoriain corrispondenza dell’incrociotra corso Europa e via Gardella.L’intervento (oltre 700mila eurodi costo) completa il tracciatoesistente di corso Europacreando un nuovo asse viario diaccesso alla città dalla tangen-ziale sud. Il nuovo tratto strada-le permetterà di alleggerire laviabilità sulla direttrice dellastrada Farnesiana, collegandodirettamente la tangenziale coni nuovi interventi di lottizzazio-ne nella zona di via Conciliazio-ne, in particolare con l’area sucui sorgerà Palazzo uffici.

Cronaca piacentina

IgnazioBrambati

«Via Corneliana resterà chiusa»Brambati: ci sono ragioni di sicurezza per entrare nel rondò

FIORENZUOLA - La formazione civica di ispirazione moderata potrebbe contendere voti preziosi al centrodestra

Martini candidato di Indaco e terzo poloL’ex sindaco ci riprova in polemica con la Lega che «impone al Pdl» la Guglielmetti

▼DA OGGI L’OBBLIGO

Cause civili, partela conciliazionePIACENZA - (mir) Da oggi laconciliazione è obbligatoria,quindi per la maggior partedelle cause civili non si potràricorrere al giudice senza averprima tentato la via extra-tri-bunale. E l’Ordine dei com-mercialisti ed esperti contabi-li di Piacenza ha pronto unpiccolo “esercito” di profes-sionisti già formati per ri-spondere alle esigenze dei cit-tadini. Nelle prossime setti-mane l’organismo predispo-sto dall’Ordine sarà prontoper essere accreditato al mi-nistero e diventerà piena-mente operativo. Intanto èpronta a essere “sfornata” u-na seconda tornata di media-tori qualificati, dopo la primadi fine 2010 che visto l’abilita-zioni dei primi 25 professio-nisti. Si tratta di MariangelaAlbasi, Emanuela Astorri,Giuseppina Astorri, NorinaBaio, Elena Bodini, MilenaCavalloni, Ilenia Cerri, AnnaMaria Chiodaroli, MarzioDallagiovanna, Laura Di Lie-to, Maria Ester Ghezzi, NicolaGuglielmetti, Carleugenio Lo-pedote, Lorenzo Lucchini,Daniela Maffi, Veronica Man-zini, Marco Mezzadri, MarcoPerini, Elena Reja, Paolo Re-zoagli, Giuseppe Rossi, Da-niela Savi, Stefano Tassi, Gian-marco Valentini e MaurizioVespasiani.

A questi, se ne aggiunge-ranno altri, portando il totaledei commercialisti autorizza-ti alla conciliazione attornoalla quarantina: la squadrapiù numerosa della nostraprovincia, dove potranno o-perare anche gli organismiche fanno capo a Camera dicommercio e Ordine avvoca-ti. «Crediamo molto in questostrumento – commenta, Car-leugenio Lopedote, presiden-te provinciale dell’Ordine deicommercialisti – che saràmolto importante per sfoltirel’attività dei tribunali e darerisposte rapide e soddisfacen-ti ai cittadini. In più possiamomettere a disposizione la no-stra consolidata competenzanelle materie oggetto dellamediazione obbligatoria».

Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odon-toiatri di Piacenza - in una delle ultime sedute - ha approvato l’offerta fatta da Altrimedia di poter usufru-ire senza oneri economici di uno spazio dedicato sul quotidiano Libertà. Forse non tutti sanno che l’Or-dine dei medici è un ente

pubblico non economico istituito con D.P.R. n.221 nel 1950 con lo scopo di essere un’utile interfaccia tra la professione medica e i cittadini. Nello spazio messo a disposizione trove-ranno posto temi e proble-mi riguardanti la profes-sione nei suoi rapporti con la società civile. Avere a

disposizione uno strumento comunicativo agile e dif-fuso rappresenta un’ottima modalità per raggiungere i colleghi in tempi brevi o - come si preferisce dire oggi - in tempo reale. Esprimere-mo con molta libertà punti di vista, sensazioni, valuta-zioni su ciò che riguarda il mondo della salute nei suoi

diversi aspetti. Sono molti gli argomenti che trattere-mo perché intorno al mon-do medico e della sanità in generale ruotano interessi individuali e collettivi di salute. Su questa tematica vi sono aspetti ben cono-sciuti perché di essi si parla, a volte anche troppo e non sempre in modo corretto o

con la dovuta precisione. Vene sono altri più tecnici che richiedono conoscenze spe-cifiche seppur non defi niti-ve che rivestendo un grande interesse generale devono essere trattate dai medici con delicatezza e disponi-bilità. Insomma cogliamo questa opportunità come un’occasione per far uscire

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pubblico non economico istituito con D.P.R. n.221 nel 1950 con lo scopo di essere un’utile interfaccia tra la professione medica e i cittadini. Nello spazio messo a disposizione trove-ranno posto temi e proble-mi riguardanti la profes-sione nei suoi rapporti con la società civile. Avere a

disposizione uno strumento comunicativo agile e dif-fuso rappresenta un’ottima modalità per raggiungere i colleghi in tempi brevi o -come si preferisce dire oggi - in tempo reale. Esprimere-mo con molta libertà punti di vista, sensazioni, valuta-zioni su ciò che riguarda il mondo della salute nei suoi

diversi aspetti. Sono molti gli argomenti che trattere-mo perché intorno al mon-do medico e della sanità in generale ruotano interessi individuali e collettivi di salute. Su questa tematica vi sono aspetti ben cono-sciuti perché di essi si parla, a volte anche troppo e non sempre in modo corretto o

con la dovuta precisione. Vene sono altri più tecnici che richiedono conoscenze spe-cifiche seppur non defifi

niti-five che rivestendo un grande interesse generale devono essere trattate dai medici con delicatezza e disponi-bilità. Insomma cogliamo questa opportunità come un’occasione per far uscire

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L’INTERROGAZIONE

Putzu:capacitàinsediativa di Prgesaurita,un abusofare palazzo ufficiPIACENZA - (mir) «Come sisposa il progetto di PalazzoUffici con il Piano regolatorein vigore e le sue ultime va-rianti? ». Lo chiede il consi-gliere comunale del Popolodella liberta Filiberto Putzu,che puntasu un aspet-to tecnicoper avanza-re nuovidubbi sullarealizzazio-ne dellanuova dele-gazione de-gli uffici co-munali nel-l’area ex U-nicem che si affaccia su viaConciliazione.

L’azzurro vuole sapere«quale sia la nuova capacitàinsediativa residenziale delPrg come approvata nel 2001e soprattutto quali siano lecapacità insediativa residen-ziale e produttiva conseguen-ti alle varianti al Prg approva-te dal 2002 in poi, in partico-lare se rientrino nei limiti sta-biliti dall’articolo 15 (comma4, lettera c) della legge regio-nale 47/1978, cioè se rispetti-no il limite massimo di incre-mento del 3% della “nuovacapacità insediativa” del Prgdel 2001».

Putzi richiama le ultimepratiche urbanistiche comu-nali per motivare la sua per-plessità, domandando «se gliulteriori incrementi della ca-pacità insediativa determina-ti dalla varianti al Prg relativaal palazzo ex Enel di viale Ri-sorgimento, da quelle neces-sarie per valorizzare gli im-mobili comunali da alienareper la costruzione di Palazzouffici, nonché dalle eventualivarianti di valorizzazione del-le aree militari, rientrino nelmedesimo limite del 3% sta-bilito dalla legge» e «se le va-rianti necessarie per la valo-rizzazione degli immobili co-munali attualmente destina-ti a uffici non abbiano inci-denza sugli standard urbani-stici previsti dalla stessa leggeregionale».

Infine, chiede di sapere «see quando la giunta intendapresentare e discutere il qua-dro conoscitivo e il docu-mento preliminare del Psc,con particolare riferimentoalle scelte strategiche e agliinteressi diffusi».

FilibertoPutzu (Pdl)

RESPINTO IL RICORSO DELLA LOGISTICA TRASPORTI PIACENZA

Il Tar:lecito l’esproprio dell’area fattodal Comune per ampliare il cimiteroPIACENZA - (mir) Finisce 2-1per il Comune la battaglia giu-diziaria con la Logistica tra-sporti Piacenza per l’allarga-mento del cimitero urbano suparte del piazzale della dittadel Capitolo. Ma i punti mes-si a segno dall’amministrazio-ne sono quelli decisivi: il Tri-bunale amministrativo di Par-ma, nel suo giudizio di merito,ha infatti ritenuto legittimi gliatti con cui Palazzo Mercantiha espropriato il terreno con-finante per ampliare i cimite-ro e ha imposto la rimozionedi un lavaggio di camion chesi trovava nell’area interessa-ta. Per la Ltp, solo il pagamen-to di 1.500 euro per le speselegali di un terzo ricorso diminore rilevanza, legato a unatto comunale inerente la vi-cenda.

Il giudizio del Tar è statonetto. «Quanto al denunciatodifetto di conformità urbani-stica dell’intervento di am-pliamento del cimitero – silegge - il Collegio rileva comela ricorrente faccia derivare

l’illegittimità degli atti impu-gnati dalla circostanza che ilpiano regolatore riserverebbel’area contigua a “parcheggiattrezzati” e quindi a destina-zione urbanistica diversa daquella sottesa alla realizzandaopera pubblica. Sennonché,come è noto, la fascia di ri-spetto cimiteriale si pone allastregua di un vincolo assolutodi inedificabilità che non con-sente in alcun modo l’alloca-zione sia di edifici sia di ope-re incompatibili col vincolomedesimo, in considerazionedei molteplici interessi pub-blici che tale fascia di rispettointende tutelare. La circostan-za, allora, che la tavola delpiano regolatore del Comunedi Piacenza rechi il simbolodella destinazione a “parcheg-gi attrezzati” in posizione a-diacente a quella della desti-nazione a “cimiteri” - prose-gue la sentenza - senza impie-gare elementi grafici idonei arendere certo il confine fra ledue aree (rappresentate an-che con lo stesso colore), deve

indurre l’interprete a ritenereinsita in tale scelta la volontàdi fare concretamente salval’estensione dell’impianto ci-miteriale e in tale modo sfrut-tare la possibilità di utilizzo diun suolo che anche a questospecifico fine l’ordinamentosottrae all’ubicazione di ma-nufatti edilizi».

Quanto alla lamentata ina-deguatezza delle risorse fi-nanziarie accantonate dal-l’amministrazione comunaleper la copertura della spesa i-nerente l’indennità di espro-priazione, il tribunale ha spie-gato che «l’insufficienza delleprevisioni di spesa relative al

costo derivante dall’erogazio-ne degli indennizzi dovuti aiproprietari coinvolti nel pro-cedimento ablatorio non è diper sé idonea ad invalidare gliatti approvativi del progetto diopera pubblica utilità».

Infine, con un secondo pro-nunciamento viene respintoanche il ricorso contro l’ordi-ne di rimuovere un impiantodi lavaggio autotreni confi-nante con la nuova cinta cimi-teriale. La Ltp si era impegna-ta a farlo a proprie spese nonappena fosse arrivata una ri-chiesta in tal senso da partedel Comune. «Quanto poi alrilievo che il manufatto da ri-muovere occuperebbe inrealtà una frazione di terrenoestranea a quella interessatadalla procedura espropriativa– conclude la sentenza - os-serva il Collegio che anche lasola maggiore vicinanza del-l’opera privata alla nuova cin-ta cimiteriale giustificava la ri-chiesta avanzata dall’ammini-strazione, quanto meno a tu-tela della peculiare sacralitàdei luoghi e delle esigenze dinatura igienico-sanitaria chevi sono connesse. Oltre che, èbene ribadirlo, in ragione delvincolo di inedificabilità ope-rante ex lege».

Il cimitero urbano

LIBERTÀ lunedìLunedì 21 marzo 2011 13

Page 29: Rassegna stampa regionale IDV del 21-03-2011

29Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

Provincia

BORGONOVO - «Giuseppe Braga ela coalizione di centrosinistrache lo sostiene può essere lagrande scossa che occorre alpaese e che deve appunto parti-re dalle comunità locali». Così ie-ri sera Livia Turco ha “lanciato” aBorgonovo la candidatura diGiuseppe Braga in vista delle ele-zioni amministrative che il 15 e16 maggio chiameranno alle ur-ne gli elettori borgonovesi per ilrinnovo del consiglio comunale.Un appuntamento che - a dettadella deputata che ieri era ospitenel Piacentino per promuovere,in qualità di presidente dellaFondazione Nilde Iotti, il ruolodelle donne nella società - è di vi-tale importanza per attuare quel“cambiamento dal basso” di cuila società italiana oggi necessita.

«Il nostro paese oggi – ha so-stenuto l’ex ministro – ha biso-gno di ritrovare le regioni di unaprofonda scossa che vadanocontro l’impoverimento moralee il degrado di una politica dovela maggioranza si tiene in piediper pochi voti e dove non si rie-sce a rimpiazzare i ministri per-ché uno stuolo di pretendenti

minacciano la crisi se non ver-ranno accontentati. E’ – ha pro-seguito la Turco, che ha parlatoin piazza Garibaldi a fianco delcandidato Braga, che è sostenu-to da una lista civica con l’ap-poggio del centrosinistra – undegrado per cui occorre una ri-cossa morale rappresentata daivalori della generosità, del lavo-ro, della cura per la scuola, dellasolidarietà e del lavoro. Tutti va-lori che possono essere afferma-ti prima di tutto costruendoun’unità e un senso civico che

possono sostenere l’azione rifor-matrice a partire dalle realtà lo-cali, e quindi da candidati comeGiuseppe Braga e la coalizioneche lo appoggia. Dal canto no-stro in Parlamento non credoche, nonostante la battaglia ser-rata che stiamo portando avanti,riusciremo ad avere margini percambiare».

«Il segnale vero che il paesevuole cambiare dalle fondamen-ta – ha detto ancora l’onorevoleTurco, che è stata introdotta daLuca Carella del Pd – sono le ele-

zioni amministrative e ciò chevoi farete nelle vostre comunitàvotando candidati come Bragache sono il buon esempio di unapolitica fatta sul territorio, unapolitica della persona e per lepersone».

Dal canto suo il candidato sin-daco ha sottolineato nel suo in-tervento sull’importanza delruolo delle donne «che – ha det-to – nella nostra cultura sono sta-te sempre presenti nelle decisio-ni che contano e che sono im-portanti nell’interazione con

l’uomo dimostrando come la di-versità possa essere una ricchez-za». «Un modo inusuale – l’hadefinito la Turco – quello di uncandidato che sceglie di presen-tarsi partendo dalla riconoscen-za per quello che dalle donne haimparato. Questorappresenta ungrande elemento di credibilitàperché significa riconoscere ciòche si è avuto dagli altri e questa– ha detto ancora l’onorevole – èuna dote importante per chi go-verna».

Mariangela Milani

ROTTOFRENO - Centrodestra diRottofreno: tutto tace. Almenoufficialmente. Anche perchè ifesteggiamenti per l’Unità d’I-talia hanno occupato per inte-ro la giornata di giovedì facen-do saltare l’incontro inizial-mente in calendario tra Pdl eLega. Solo domani o addirittu-ra all’inizio della prossima set-timana l’onorevole TommasoFoti e il consigliere regionaleAndrea Pollastri torneranno adiscutere con gli emissari delCarroccio, Pietro Pisani e Ma-nuel Ghilardelli. Al centro del-la questione, il nodo candida-ture e la possibilità di stringe-re un accordo con il movimen-to di Graziella Gandolfini, acui di recente è stato chiestoun incontro interlocutorio an-

che da parte del Terzo Polo(Udc, Fli, Api). Nei giorni scor-si, comunque, si è svolta unariunione tra Foti, Pollasti e gliesponenti locali del Pdl, conl’obiettivo di avviare la rifles-sione sui nominativi da inse-rire nella lista. «Per quantoconcerne il candidato sindaco- afferma Foti - siamo in atte-sa che ci venga proposto qual-che nome». E in particolarel’invito del parlamentare sem-bra rivolto alla lista civica. Do-mani, intanto, si terrà un ver-tice del Pdl a Bologna dove

sarà illustrata la situazione diattesa che ancora riguarda ilcomune di Rottofreno. «Al dilà delle voci che possono cir-colare - conclude l’onorevole- sono io come coordinatoredel partito che potrò dire l’ul-tima parola sulla scelta del no-stro candidato». Diverse sem-brano quindi le difficoltà cheil centrodestra deve ancorasuperare per siglare l’intesa. Ilsolo nome calato nella partita,per ora, è quello del leghistaGiuseppe Zanoni. Lo stessoZanoni che torna sulla recente

polemica con l’Idv. Solo l’altrogiorno, il dipietrista Rino Cas-sinari l’aveva definito come «lastampella dell’amministrazio-ne Maserati». Ora è invece l’e-sponente del Carroccio ad an-dare all’attacco. «In merito alfamoso sondaggio commis-sionato dal Pd sul gradimentodi diversi rappresentanti delcentrosinistra locale, delle duel’una: o Cassinari non è statoinformato dai suoi alleati sul-l’esito della rilevazione o nonne vuole svelare il risultato»,afferma. Lasciando intendere

un esito favorevole dell’inda-gine per Mara Negrati e Fer-nanda Cerri, aggiunge ironico:«Beati gli ultimi se i primi sonoattuali amministratori». E poiancora: «Cassinari prima siproponeva come alleato delcircolo Polislab, poi, nel giro diun pomeriggio, ha schieratol’Idv con il candidato “ufficia-le” del Pd, Daniel Negri. O Cas-sinari ignora che Negri abbial’appoggio totale del sindacoMaserati, ritenendolo un ele-mento essenziale della nuovalista, o fa finta di ignorare que-sta condizione. In quest’ulti-mo caso, potremmo dire, con ilatini, che per Cassinari “votonon olet”, ossia un voto è unvoto, basta che arrivi».

Fil. Zan.

A fianco da sinistra,Luca Carella,Livia Turco e Giuseppe Braga;sopra un momento della manifestazione(foto Petrarelli)

«Da qui può partire la scossa»Livia Turco a Borgonovo “lancia” la candidatura di Giuseppe Braga:«Candidati come lui sono il segnale che il Paese vuole vincere il degrado»

ROTTOFRENO - Foti e Pollastri vedranno la Lega:ipotesi di accordo con la Gandolfini

Centrodestra,attesa sul nome

NEL PIACENTINO

Continua la cacciaai tre evasi da Voghera■ (rd) Continuano le ricer-che dei tre detenuti, tutti col-pevoli di reati gravi, evasi dalcarcere di Voghera. Tra le zonebattute dalle forze dell’ordine,c’è anche la provincia di Pia-cenza, presidiata subito dopol’evasione vista la vicinanzageografica del carcere. I tre de-tenuti sono albanesi, di etàcompresa tra i 31 ed i 34 anni,ed erano sotto regime di “altasicurezza” vista la loro perico-losità. Ieri, nel frattempo, ilprovveditore regionale del-l’amministrazione penitenzia-ria lombarda, Luigi Pagano, havisitato il supercarcere per co-noscere i particolari dell’eva-sione dei tre criminali. Nono-stante fossero in regime dimassima sorveglianza, infatti,i tre albanesi sono riusciti adeludere la sorveglianza, perpoi scappare dal cortile dei“passeggi”, dopo aver segatoalcune sbarre di ferro. Fuoridal carcere, poco fuori dalcentro abitato di Voghera,hanno incrociato un piccolofuoristrada, un Dahitsu Terios,alla cui guida c’era una donna.Dopo averla costretta a scen-dere con la forza, i tre sonoscappati a bordo della vettura.

BOBBIO

Domani si sciaal PeniceBOBBIO - (nn) Apertura straor-dinaria di passo Penice doma-ni dalle 9 alle16, 30: l’impiantosciistico saluta così il terminedella stagione invernale. «Dineve ne abbiamo ancora inabbondanza - assicura PierLuigi Sala – la nostra intenzio-ne è di sfruttare quest’ultimagiornata per chiudere la sta-gione». Per oggi, invece, datoche si prevede cielo nuvoloso,l’impianto resta chiuso in mo-do da non rovinare le piste invista di domani.

ACQUEDOTTO

Misure consumi, proroga■ L’Autorità d’Ambito diPiacenza e Iren Emilia hannoprorogato dal 31 marzo al 31agosto il termine per installaregli strumenti di misurazionedei consumi idrici da partedelle utenze non ancora allac-ciate all’acquedotto pubblico.La proroga è stata adottata perconsentire a tutti gli interessa-tI di ricevere la comunicazio-ne: si tratta, nella maggiorparte dei casi, di proprietari diseconde case presenti solod’estate. Mancano all’appello2500 utenze di Besenzone, Ca-lendasco, Carpaneto, Cerigna-le, Farini, Ferriere, Gropparel-lo e Vernasca.

CAORSO

Sit-in anti nuclearesulla piazzaCAORSO - (vp) Celebrare i 150anni dell’Unità d’Italia con u-na manifestazione simbolicasul ponte di Castelvetro. Oggi,alle 15, le organizzazioni anti-nucleari di Viadana, Cremonae Mantova uniranno ideal-mente le due sponde del Po,attraverso una carovana chepartirà da Viadana e raggiun-gerà Caorso. Nel comune dellaBassa, ad attendere l’arrivodel gruppo lombardo, ci sarà ilcoordinamento No Nuke diPiacenza impegnato in un sit-in di protesta antinucleare inPiazza della Rocca, davanti almunicipio. A seguire, dalle 16alle 19, si terrà nella sala con-siliare il convegno: “Il nuclea-re divide, l’energia rinnovabileunisce”. L’evento è organizza-to da Cà Boiardi, Creafuturo eGiovani Democratici di Pia-cenza.

Notiziein breve

ROTTOFRENO - La presentazione dei due candidati:«Nessuna guerra tra noi,».Al voto,domenica 27 marzo,i maggiori di 16 anni

Primarie: tra Bellan e Negri la sfida targata PdROTTOFRENO - In due ai nastridi partenza: Simona Bellan eDaniel Negri. Sarà una sfidatutta targata Pd quella in vi-sta per domenica 27 marzo,data fissata per le primariedel centrosinistra di Rotto-freno. Poco dopo il mezzo-giorno di ieri, con la scaden-za del termine per la presen-tazione delle candidature al-le consultazioni interne, ladiscesa in campo dei due e-sponenti democratici è stataufficializzata nel corso di unaconferenza stampa nella se-de dell’Italia dei Valori di SanNicolò. Tra i presenti, il con-sigliere regionale Marco Ca-rini e la coordinatrice pro-vinciale della Lista Di PietroSabrina Freda. «Le primarie -ha sostenuto il primo - rap-presentano il primo esperi-mento di questo tipo nellanostra provincia, volto a ge-nerare meccanismi di parte-cipazione dal basso. Il tuttofornendo agli elettori la pos-sibilità di scegliere tra candi-dati nuovi, diversi tra loro maaccomunati dalla condivisio-ne dei valori espressi dal cen-trosinistra». Di rilevanza nonsolo per la qualità delle can-didature in pista, ma ancheper il metodo prescelto, haparlato invece la Freda. «Gra-zie alle consultazioni interne- ha commentato - si potrà

ottenere quella sintesi checonsentirà di presentarsi alleamministrative nella migliorcondizione possibile». Poi lospazio per una sferzata diret-ta al centrodestra. «Ogni par-tito cerca di smarcarsi daglialtri presentando un proprionome, con le conseguentiforti contrapposizioni che nederivano tra Pdl e Lega», haaffermato ancora l’assessoreregionale. «Noi non ci rico-nosciamo in questo modo difare politica. Abbiamo pro-mosso invece, con il Partitodemocratico, il percorso cheporterà alle primarie, stru-

mento democratico per farsintesi all’interno di una si-tuazione complessa». La pa-rola è quindi passata ai dueaspiranti primo cittadino. Apartire da Simona Bellan. «Ioe Daniel - ha spiegato - nonintendiamo farci reciproca-mente la guerra, ma abbia-mo due modi completamen-te diversi di approcciarci alpartito. Lui si dedica alla vitapolitica nel vero senso dellaparola, mentre la mia candi-datura è stata proposta dallamaggior parte del direttivodel Pd di Rottofreno come ri-chiesta di coronare un per-

corso di impegno e passioneper la realtà locale lungo die-ci anni». Da parte sua, DanielNegri ha illustrato come lasua discesa in campo sia sta-ta sollecitata «anche dal Pdprovinciale per voltare pagi-na dopo i conflitti registratitra l’amministrazione comu-nale e le forze del centrosini-stra, proponendo il nome diuna persona radicata sul ter-ritorio, cresciuta nel comunedove tutt’ora vive». Una can-didatura, quindi, «fuori daglischemi e dalle contrapposi-zioni locali, in grado di uni-re». Ora la sfida aperta. I cit-

tadini di Rottofreno con piùdi 16 anni potranno votaredomenica 27 marzo, dalle 8alle 20, presso due seggi: aSan Nicolò nei locali del cen-tro culturale, e nel capoluo-go, nella palazzina comunaledi Via Roma. Basterà presen-tare la carta d’identità o uncertificato di residenza sel’indirizzo presente sul docu-mento non risulta aggiorna-to e versare la quota di 2 eu-ro. Agli elettori il compito discegliere il miglior candida-to per sconfiggere il centro-destra.

Filippo Zangrandi

Simona Bellan e Daniel Negri tra Marco Carini e Sabrina Freda alla presentazione nella sedeIdv di San Nicolò (f.Bersani)

Da Rottofreno a San Nicolò

Lista Cinque Stelle,banchettisu nucleare,acqua pubblica

e programmi:“cartina”e date

ROTTOFRENO - La lista 5 Stelle di Rotto-freno organizza banchetti informati-vi su acqua pubblica, nucleare e pro-gramma elettorale per San Nicolò.Lunedì dalle 8,30 alle 12,30 presso ilmercato; mercoledì dalle 15,30 alle18,30 ai giardini in piazza Togliatti;sabato dalle 15,30 alle 18,30 in piaz-za della Pace; domenica dalle 8,30 al-le 12,30 sempre in piazza della Pace.

Verso le elezioni

LIBERTÀSabato 19 marzo 2011 27

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30 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

Valtrebbia

BOBBIO - I bambini sono statiprotagonisti della festa alla sala“Le grazie”(foto Zangrandi)

L’iniziativa organizzata dalla Comunità montana ha richiamato pubblico da tutta la vallata

BOBBIO - Un coro che ha fattobattere spontaneamente lemani ad ogni brano propostoe una storia, quella dell’unitàd’Italia, raccontata in manie-ra semplice e coinvolgente.Questa è stata la celebrazio-ne per i 150 anni della nostranazione, voluta dalla Comu-nità montana e dagli otto Co-muni che ne fanno parte.Protagonisti sul palco gli stu-denti dell’Istituto compren-sivo di Bobbio e l’attoreGianni Schicchi che li ha ac-compagnati indietro nellastoria, dalla data del Con-gresso di Vienna fino al 17marzo del 1861. Un coro tal-mente apprezzato che ripe-terà la performance nientemeno che in Vaticano, ilprossimo 7 maggio. Alla pre-

parazione dello spettacolo,andato in scena alla sala “LeGrazie” di Bobbio, hannopartecipato proprio tutti, an-che i bambini dell’infanzia.Un collage delle immaginipiù significative del loro la-voro è stato proiettato ad ini-zio mattinata: tante mani co-lorate di verde, bianco e ros-so levate al cielo. Al terminedella manifestazione nonpoteva certo mancare l’innodi Mameli. Tutta la sala inpiedi a cantare “Fratelli d’Ita-lia” e poi un bis richiesto agran voce dal pubblico. Ilpresidente della Comunitàmontana, Massimo Castelli,dopo aver chiesto un mo-mento di raccoglimento perle vittime del terremoto inGiappone, ha aperto la ma-

nifestazione: «Uniti saremoin grado di affrontare il futu-ro. Quando dico uniti non in-tendo certo chiusi al resto delmondo: tanti ragazzi anchefra quelli che frequentano lenostre scuole non sono natiin Italia, ma diventerannocittadini italiani. Ragazzi te-nete bene a mente la Costi-tuzione italiana, è il nostrocemento, la nostra base». Ca-stelli ha poi invitato a difen-dere la scuola pubblica, «èun pilastro importantissimoper la nostra cultura». La pa-rola è quindi passata alla di-rigente scolastica Adele Maz-zari: «Sono orgogliosa di rap-presentare l’Istituto com-prensivo di Bobbio, quelladel 17 marzo è una festa cheandrebbe ricordata tutti i

GOSSOLENGO - Il Comune diGossolengo ha festeggiatol’Unità d’Italia in piazza Ro-ma. Si è trattato di un mo-mento solenne e molto senti-to da tutti i partecipanti, Era-no presenti, oltre alle autoritàcivili e militari, i rappresen-tanti di tutte le associazioni,della scuola di Gossolengo ela banda musicale Nuovar-monia, oltre a numerosi citta-dini. La manifestazione è ini-ziata con l’alzabandiera almonumento dei Caduti, con itempi dettati dal Gruppo alpi-ni di Settima e con l’inno diMameli eseguito dalla bandaNuova armonia e cantato datutti i partecipanti. Dopo labenedizione impartita da donPippo Perotti, il sindaco Ma-ria Bianchi ha letto una poe-sia di un autore anonimo de-dicata alla bandiera italiana.Il testo di questa poesia erastato donato al sindaco da

Leonardo D’Ambra, socio Proloco. L’Amministrazione co-munale ha ritenuto opportu-no donare questo testo, im-presso su carta da pergame-na, a tutte le associazioni delpaese e alla scuola, in mododa condividere il profondo si-gnificato espresso dalla ban-

diera italiana. Copia del testoè stata donata a tutti i cittadi-ni che ne hanno fatto richie-sta. La cerimonia è continua-ta con l’esecuzione di alcunipezzi musicali da parte diNuovarmonia per concluder-si con un piccolo rinfresco a-perto a tutti.

GOSSOLENGO - Le autorità intervenute alla cerimonia in piazza Roma

La festa tricolore diventa poesiaGossolengo, pergamena con i versi dedicati alla bandiera

▼MARSAGLIA

Falò propiziatoriostasera sul TrebbiaMARSAGLIA - (pc) Si ripetestasera a Marsaglia l’anti-co rito della “fuià”, il falòpropiziatorio che segna ilpassaggio dall’inverno al-la primavera. L’evento ca-de in coincidenza della fe-sta patronale di San Giu-seppe, a Marsaglia festeg-giata con solennità a par-tire dalla messa, officiataalle 11 da monsignor AldoMaggi. «Nel pomeriggioalle 15, nel salone parroc-chiale, i nostri ragazzi si e-sibiranno in una recita.Seguirà il concerto del co-ro Gerberto di Bobbio, di-retto dal maestro EdoMazzoni - spiega l’asses-sore Enzo Bazzini -. Allasera, verso le 21, dopo es-sere partiti dal sagratodella chiesa, i marsagliesisi recheranno sulle rivedel Trebbia dove verrà ac-ceso il falò».

Bobbio canta l’unità d’ItaliaApplausi al coro delle scuole che si esibirà in Vaticano

c.20.03.11

ROTTOFRENO -Ferraro

dietroal bancone

del barpreso di mira

due voltenel giro

di poche ore(foto Bersani)

ROTTOFRENO - Doppia spaccata al Q8

I ladri tornano dopo tre oreper finire di svaligiare il bar

giorni. I giovani sono stati ilmotore di questa unione edè proprio ai ragazzi presentiche mi rivolgo: siete il futuroe le persone che porterannoavanti gli ideali veicolati dal-la Costituzione, quel docu-mento giovane e bellissimoche abbiamo la fortuna di a-vere».

A chiudere la mattinata ilsindaco Marco Rossi: «L’ab-biamo voluta così questa fe-sta, tutti insieme, in modo daritrovare quel senso comune,il vero significato dell’unitàd’Italia. Nel nostro paese so-no in corso dibattiti e cam-biamenti importanti che nonci devono spaventare. Traia-mo spunto dal nostro passa-to e sapremo andare avanti».

Nicoletta Novara

CONSIGLIO A COLI

Bene la differenziataIl Comune riducela tariffa dei rifiutiCOLI - (it) «In consiglio comuna-le verrà ridotto del 4% la Tarsu»,anticipa il sindaco MassimoPoggi. La seduta è convocata perdomani pomeriggio, alle 18.30.«Una riduzione - aggiunge il pri-mo cittadino - che si collega allaraccolta differenziata nei con-fronti della quale i cittadini diColi si sono mostrati sempre piùattenti». Durante il consiglio ver-

ranno presentati anche nuoviprogetti nell’ambito sportivo perColi e di ristrutturazione per Pe-rino. Si parlerà poi della confer-ma dell’aliquota per l’applica-zione dell’addizionale comuna-le Irpef e Ici, dell’approvazionedel piano di alienazione dei be-ni immobili di proprietà comu-nale per l’anno 2011, della con-venzione per l’utilizzo congiun-to del personale amministrativodel Comune con la Comunitàmontana per la gestione di pa-ghe, contributi e gestioni asso-ciate. Prevista l’approvazionedello schema di convenzione.

ROTTOFRENO - Doppia spaccata,a poche ore l’una dall’altra, allastazione di servizio Q8 di Rot-tofreno. Il primo raid è avvenu-to intorno a mezzanotte, il se-condo intorno alle 3, nella not-te tra venerdì e sabato, dopoche il gestore della stazione difronte alla Lpr ed i carabinierierano già stati sul posto. «Inpratica, quando sono ritornati,hanno rubato quello che non e-rano riusciti a prendere pocheore prima - racconta FrancescoFerraro, nipote della titolaredell’area di servizio, PatriziaAndolfi -. Dopo il primo episo-dio, abbiamo anche cercato dirimettere in sicurezza il bar ta-baccheria. Ma i ladri sono co-munque riusciti ad entrare e arubare tutto quello che poteva-no. Tra danni, denaro e merce,la cifra si aggira sui 4.000-5.000euro».

Intorno a mezzanotte il grup-petto di malviventi distrugge lavetrata frontale del bar-tabac-cheria nell’area di servizio. I la-dri entrano, dirigendosi subitoverso i videogiochi. Le macchi-nette sono però fissate salda-mente a terra. Passano un paiodi minuti ed entra in funzionel’allarme dell’area di servizio. Iladri scappano, facendo perde-re le loro tracce. Sul posto arri-vano la titolare della stazione dibenzina ed il nipote Francesco.Pochi minuti e arrivano i cara-

binieri. I gestori dell’area di ser-vizio tentano di sistemare, perquanto possibile, la strutturadanneggiata. «Di notte, non sipoteva fare granché - dice Fran-cesco -. Abbiamo messo davan-ti alla porta d’ingresso danneg-giata una vecchia auto. Era l’u-nico modo per coprire il bucofatto dai ladri pochi minuti pri-ma».

I gestori se ne vanno e, intor-no alle 3, i ladri tornano al di-stributore. «Questa volta, han-no avuto più tempo e hannofatto le cose con più calma -racconta Francesco -. E’ im-pressionante la freddezza chehanno saputo mantenere». Ilgruppo di malviventi non si la-scia scoraggiare dalla vetturaparcheggiata di fronte alla ve-trata infranta durante la primaincursione. Sfondano il vetro,mettono il cambio della mac-china in folle e la spingono aqualche metro dalla vetrata. Aquel punto, entrano nel localedel bar-tabaccheria. Si dirigonoancora verso le macchinette:questa volta, però, decidono discassinarle sul posto, arraffan-do il denaro contenuto nellecassette. Poi vanno verso lestecche di sigarette, portando-ne via parecchie decine. Infine,aprono il registratore di cassa etrovano un migliaio di euro incontanti.

Riccardo Delfanti

LIBERTÀDomenica 20 marzo 2011 29

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31Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

Valdarda e Bassa piacentina

Dimostranti anche dalla Lombardia per contestare la costruzione di centrali atomiche

«Nucleare,una follia energetica»Caorso, sit-in ambientalista e striscioni davanti al municipio

Autovelox “taroccati”nel mirinoCardis: «Disposti i controlli a Cadeo»CADEO - (rd) «Ho appreso so-lo poche ore fa la notizia daigiornali. Ad oggi, non soquale sia il periodo di riferi-mento delle vicenda». L’as-sessore all’urbanistica e ailavori pubblici del Comunedi Cadeo, Angelo Cardis, in-terviene in merito alla maxioperazione condotta dallaguardia di finanza di Bresciasugli autovelox taroccati. Nelcorso dell’operazione “512”,

infatti, sono stati scoperti ungran numero di misuratoridi velocità taroccati dal ge-store degli strumenti elettro-nici ed utilizzati in molte re-gioni italiane. I Comuni toc-cati dalla vicenda sono 146tra cui, unico nel Piacentino,Cadeo.

«In tutta sincerità - prose-gue Cardis - posso solo direche non abbiamo avuto nes-suna comunicazione in me-

rito. La Finanza, nell’ambitodelle indagini, ci ha chiestoalcune informazioni relativeal signore di Desenzano. Tral’altro, non conosco neancheil suo nome. Non conoscia-mo neppure il periodo a cuisi riferiscono le indagini e,quindi, non possiamo indi-care dati certi. Ne sapremodi più nei prossimi giorni,dopo i controlli del persona-le dei nostri uffici comunali».

CAORSO - «Nucleare: follia energe-tica, ambientale, economica»,«Ciucciati la scoria», «Sì al sole,no al nucleare». Sono alcuni deglislogan comparsi ieri pomeriggionel piazzale della Rocca, davantial municipio di Caorso, per ini-ziativa di alcuni gruppi antinu-clearisti (tra cui il coordinamen-to antinucleare di Piacenza) a cuisi sono uniti vari partiti e Legam-biente. Un sit-in che ha attesol’arrivo di “carovane” dalla Lom-bardia per intonare in un solo co-ro: «No al nucleare».

Ma per farsi sentire, non bastamanifestare, serve informazione.Ne sono convinti gli organizza-tori che hanno promosso unconvegno intitolato: “Il nuclearedivide, l’energia rinnovabile uni-sce”. «Stiamo investendo su im-pianti obsoleti e non sicuri» hadetto Gian Luigi Boiardi, del Pd.«I reattori sono macchine e co-me tali possono avere problemi,ma errori in campo nuclearehanno ripercussioni fortissime».«Il nucleare è un problema, lo èsempre stato - ha affermato Da-niele Nastrucci, consigliere diminoranza a Caorso – sono pas-sati anni dalla nascita di Arturo eancora oggi l’impianto è in licen-za di esercizio. Dobbiamo fare iconti con un vecchio nucleare dabuttare, non speriamo in un se-condo».

Dura la posizione di Giampao-lo Bardini del coordinamento NoNukes di Piacenza nei confrontidel Governo: «Abbiamo l’occa-sione di esprimere il nostro dis-senso verso una politica chesvende l’Italia. Dobbiamo direbasta. Non mi interessano i reat-tori di terza o quarta generazio-

ne, io auspico una vita diversa».«E’ necessario un nuovo piano e-nergetico nazionale – ha ribaditoMarcello Petrini, dei Giovani De-mocratici – ricordo che il nuclea-re denota gravi problemi di sicu-rezza, problemi nello smaltire le

scorie e gravi impatti sulla salutedei cittadini». «Dobbiamo spie-gare agli italiani che non abbia-mo bisogno di creare nuova ener-gia e puntare alla costruzione diun movimento che spinga versouna realtà democratica» ha di-

chiarato Laura Chiappa, Legam-biente. «Nel nostro Paese il pro-blema è la mancanza di demo-crazia – ha sottolineato GabriellaMeo, Federazione Verdi - il refe-rendum sul nucleare lo abbiamogià vinto, se lo si mette in discus-sione significa che in futuro nonvarrà più nulla». «Il nucleare è bu-siness – ha affermato il senatoredell’Idv Luigi Ligotti – il sole nonsi paga, è di tutti. Noi cerchiamodi sfruttare ciò che l’ambiente cidà per trasformarlo in benessere,loro ci avvelenano». «Il Governodeve abbandonare questi proget-ti fallimentari – è il commentodell’assessore regionale Giancar-lo Muzzarelli – che scambianocon il denaro la garanzia e il futu-ro dei cittadini. Vogliamo investi-re sulla ricerca, aumentare la pro-duzione delle rinnovabili e l’effi-cienza del sistema energetico».

Valentina Paderni

CAORSO - La manifestazione antinucleare di ieri pomeriggio (foto Lunardini)

VILLANOVA - I vigili del fuoco al lavoro sul tetto della legnaia (f.Lunardini)

VILLANOVA - Causato da una caldaia

CORTEMAGGIORE - Il bel tempo e-ra la sola cosa che l’assessoreGabriele Girometta e tutto il suostaff, composto dai dipendenticomunali, dalle associazionimagiostrine e da volontari, nonpotevano predisporre per labuona riuscita della Fiera di SanGiuseppe. Tutto il resto era sta-to organizzato secondo una tra-dizione ormai consolidata. Maieri la pioggia, che poteva esse-re un nemico letale dell’edizio-ne numero 531 della Fiera, nonè caduta e la kermesse magio-strina è iniziata sotto i miglioriauspici, con notevole afflusso divisitatori findalla mattina-ta. L’edizione2011 della Fie-ra è stata dedi-cata ai 150 del-l’unità d’Italia,che hanno tro-vato celebra-zione attraver-so un’ulterioreiniziativa delgruppo Alpini,affiancato dalconsigliere co-munale, ed exparà, FabrizioDevoti. Allafacciata dellabasilica è stato appeso un gran-de tricolore che si unisce a tut-te le altre bandiere esposte perle vie del paese e a tutte le vetri-ne di Cortemaggiore, allestite i-spirandosi al tricolore, perché èstato indetto uno specifico con-corso, con tema l’anniversario,che premierà la vetrina più bel-la. Il presidente del gruppo Alpi-ni, Fabio Devoti ha ringraziatomonsignor Luigi Ghidoni per lasensibilità dimostrata verso l’i-niziativa, e l’ex alpino GiovanniOrioli che ha messo a disposi-zione il cestello per raggiungerela sommità della basilica, ed hadedicato il tricolore anche aGiuseppe Cignatta, attivo

membro del gruppo “andato a-vanti” lo scorso dicembre. Ierimattina è stata inaugurata an-che la mostra di pittura degli al-lievi del liceo “Cassinari” pressola sala espositiva di via XX Set-tembre, organizzata dall’asso-ciazione Terre del Magnificorappresentata, nella circostan-za, da Ferruccio Colla. Alla pre-senza di un gruppo di allievidelle scuole elementari e me-die, che fungerà, con altri, dagiudice per il concorso delle ve-trine, Arrigo Pizzelli, docente ariposo di educazione artistica,ha presentato la mostra, facen-do notare che «alcuni lavorihanno un certo classicismo, al-

tri uno studio di chiaro scuro»ed ha spiegato le tecniche uti-lizzate per la realizzazione deiquadri. Sono intervenuti ancheil direttore della filiale dellabanca di Piacenza Paolo Marza-roli, e gli assessori Gabriele Gi-rometta ed Alice Marcotti, chehanno ringraziato FerruccioColla «perché tutti gli anni or-ganizza un evento che rende lafiera più ricca». Nel cortile anti-stante la sala espositiva è stataaperta la mostra “Torrette torri etorrioni” che con fotografie eparti didascaliche propone a-spetti poco conosciuti della sto-ria di Cortemaggiore.

Leonardo Tomasetti

CORTE - Gli alpinie l’inaugurazionedella mostrahanno dato il viaalla fiera che oggivivrà la suagiornata piùimportante(foto Lunardini)

Cortemaggiore,la fiera nel vivo con la mostra di pittura e il tricolore degli alpini

Incendio in una legnaia:cinque ore per spegnerlo

Fiamme divampate nell’azienda agricola ConcariVILLANOVA - Scoppiato un in-cendio nella legnaia dell’a-zienda agricola Concari diVillanova. Nessun ferito, matanta paura e danni. E soltan-to dopo cinque ore di lavorole fiamme sonostate domate daivigili del fuoco.

Intorno alle 14di ieri di ieri hapreso fuoco unlocale destinatoal riparo della le-gna nell’azienda,in via Lanca, no-ta anche in pae-se come “via deicorvi”. Sembrache a causare ilrogo sia stato ilsurriscaldamen-to di una vicina caldaia. Ac-corse le squadre dei pompie-ri di Fiorenzuola e Piacenza,che hanno prima spento lefiamme e poi smassato la ca-tasta di legna di circa 30 me-

tri cubi. Per raffredare la le-gna i vigili sono stati costret-ti a scoperchiare una partedel tetto in eternit e gettareacqua dall’alto. La loro operanon ha avuto sosta durante il

pomeriggio e so-lo verso le 19l’allarme è rien-trato.

I danni pote-vano essere an-che più ingenti,sia perché il lo-cale dove si sonosviluppate lefiamme è adia-cente ad unapiccola stalla do-ve vengono te-nuti due cavalli,fatti uscire tem-

pestivamente, sia perché ilfuoco avrebbe potuto propa-garsi a materiale facilmenteinfiammabile presente nell’a-zienda agricola.

Leonardo Tomasetti

LIBERTÀDomenica 20 marzo 2011 33

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32 Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

TRIBUNA ELETTORALE AGAZZANO

E’ possibile fare tantoper il nostro territoriodi ADELE MARTELLO*

gregio Direttore, mi rivolgo alei per alcune considerazio-ni in veste di mamma, inse-

gnante, cittadina nonché candida-to sindaco per le prossime ammi-nistrative di Agazzano. Le ammini-strazioni precedenti, guidate daDomenico Ferrari e Lucia Bongior-ni, hanno sempre puntato a garan-tire uno sviluppo sostenibile ed unalto livello di qualità della vita. Amio avviso, e ho appurato che sitratta di un pensiero condiviso datanti, è necessario evitare uno svi-luppo economico avulso dalle pe-culiarità e possibilità del territorio.Per questo si è sempre rigettatoqualsiasi tentativo di cementifica-zione delle “nostre “colline, a favo-re invece di una crescita basata sul-la dimensione turistica e ricettivae sulla valorizzazione delle bellez-ze naturalistiche e architettonichelocali.Nel corso del suo impegno ultra-decennale, Lucia Bongiorni, don-na attiva e capace che ho avuto ilpiacere di conoscere bene che pe-raltro ha celebrato le mie nozze, siè spesa intensamente per garanti-re ai cittadini un sistema di welfareall’avanguardia, tra i più avanzati eorganizzati della nostra provincia.In questi anni, infatti, è stato crea-to una rete di servizi in grado di ac-compagnare i bambini dall’infan-zia all’adolescenza fino all’età a-dulta, capace di rispondere ai biso-gni innanzitutto delle donne, e del-le mamme lavoratrici in particola-re, attento alle necessità deglianziani e dei loro familiari. Sonomamma di tre splendide bambinedi 9, 6 e 4 anni e usufruisco fortu-natamente di tutti i servizi offerti,con il vantaggio di riuscire a gesti-re casa, famiglia e lavoro in manie-ra ottimale. Ho potuto appurareche tanti dei servizi attivi ad Agaz-zano mancano invece in contestidalle maggiori dimensioni. Agaz-zano, che attualmente conta circa2100 abitanti, gode già da diversianni, per le competenze non in de-lega all’Asl, della presenza di un’as-sistenza sociale per ben 28 ore set-timanali, mentre altri comuni conpopolazione superiore prevedonoper tale figura un impegno di granlunga inferiore. Allo stesso modoad Agazzano è stato avviato conanni di anticipo rispetto ad altri co-muni il trasporto sociale per anzia-ni e disabili che necessitano di es-sere accompagnati presso case dicura o ospedali. Senza parlare deltrasporto in paese al giovedì in oc-casione del mercato settimanale.Pur essendo un piccolo paese, A-gazzano dal 2006 ha dato vita ad uncentro aggregativo gestito da edu-catori professionisti, in grado di of-frire ai ragazzi occasioni d’incon-tro e socializzazione alternative albar o alla piazza.Una risposta importante, da partedel comune, al tema del disagiogiovanile e della prevenzione delladevianza. Partito con qualche diffi-coltà, il centro ha saputo sviluppa-re, nel corso del tempo, un’evolu-zione positiva, stimolando i ragaz-zi a partecipare alle varie attività inmaniera propositiva, consolidan-do il loro gruppo di amici e le rela-zioni sociali.A dimostrazione di quanto soste-nuto, basti pensare che inizialmen-te la struttura era frequentata dagiovani delle scuole superiori, mapian piano ha saputo coinvolgereanche gli studenti delle medie.Tutto ciò anche grazie ad un per-corso di “educazione di strada”svolto da personale esperto e com-petente che ha saputo intercettareed entrare in comunicazione con il“pianeta giovani”. Senza contare leattività avviate per gli studenti:centro educativo, centro estivo, a-perture anticipate e posticipate ditutti gli ordini di scuola: nido, scuo-la dell’infanzia, elementare e me-die. Per una “qualunquefamiglia”non si tratta di una cosa

Edi poco conto.Una serie di servizi attivati tra l’al-tro attingendo in più occasioni nonsolo a fondi comunali, ma anche afinanziamenti regionali e provin-ciali. Il tutto, va riconosciuto, grazieanche al lavoro intenso ed efficacedegli uffici comunali per le politi-che sociali che hanno sempre di-mostrato di disporre delle compe-tenze tecniche necessarie per pro-porre progetti innovativi e adegua-ti alle esigenze del territorio.Indubbiamente tutti questi servizihanno un costo per la comunità,ma sono l’unico strumento me-diante il quale è possibile preveni-re il disagio sociale e garantire laqualità della vita. Peccato che unapiccola parte della cittadinanza,fortemente individualista, in tuttiquesti anni abbia sempre criticatoquesto forte investimento nei ser-vizi sociali. Perché la presenza del-l’assistente sociale per un numerocosì elevato di ore? Perché tantespese per garantire le attività svol-te dai volontari Auser? Perché crea-re un centro giovanile, con il rischioche i ragazzi danneggino il patri-monio comunale?Ecco solo alcune delle osservazio-ni che sono state più volte formu-late pubblicamente, dimostrandosempre scarsa lungimiranza. E’proprio a partire dalle cose concre-te, dai servizi messi in campo per lanostra comunità e dagli ottimi ri-sultati ottenuti che dobbiamo trar-re energia e speranza per il futuro,mettendo tutto il nostro impegnoal centro degli investimenti strate-gici per il domani.Credo fortemente nel fatto che nonsi possa salvare il mondo... ma nes-suno ci vieta di provare! È possibi-le fare tanto, e ancora di più diven-ta possibile partendo dal presup-posto che, come insegnante e co-me mamma, faccio già il lavoro piùimportante del mondo e sono mol-to orgogliosa dei risultati!

*Candidato a sindaco per la lista“Tuttagazzano”

di ROBERTO REGGI *

stata, davvero, la festadi tutti. Nel segno del-la condivisione auspi-

cata dal Presidente della Re-pubblica, ma anche di unapartecipazione autentica,che ha visto i cittadini – e nonsolo le istituzioni – protago-nisti di tutte le iniziative chehanno animato le piazze e iluoghi che segnano la nostrastoria. Dalle scuole alle asso-ciazioni locali, che hannoproposto e costruito insiemeall’Amministrazione comu-nale un intenso programmadi eventi, alle tante famiglieche hanno portato i lorobambini a scoprire la nottetricolore: vorrei semplice-mente dire grazie a tutti co-loro che hanno creduto nelvalore di questa ricorrenza.E’ stata un’emozione indi-menticabile, in queste sere,vedere gremite di gente la ba-silica di San Francesco, laplatea dei Teatini, le sale deiMusei Civici di Palazzo Far-

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nese e della Galleria RicciOddi. Così come cantare, contante altre persone e nelle se-di più svariate, un inno d’Ita-lia intonato sempre con pas-sione e con trasporto. Con glistessi sentimenti conservol’immagine dei nostri monu-menti illuminati di verde,bianco e rosso, che molti tranoi hanno voluto fotografareper custodire un ricordo sug-

gestivo e artistico di questo150° anniversario: quelle lucihanno acceso un senso di ap-partenenza che è stato belloriscoprire insieme.Credo che questa giornata ciabbia dato l’opportunità divalorizzare le qualità miglioridel nostro Paese – a comin-ciare dalla ricchezza del pa-trimonio culturale – ma siastata soprattutto l’occasioneper riaffermare la consapevo-lezza del passato e di quale ir-rinunciabile conquista siastata, per gli italiani, l’unitànazionale. L’adesione di Pia-cenza, ancora una volta, mirende fiero della nostra co-munità.Ed è per questo che, nel rin-novare il mio più sincero rin-graziamento alla città per imomenti speciali che abbia-mo vissuto, rivolgo a tutti ilmio invito per un altro, im-portante appuntamento checi aspetta nei prossimi mesi:la festa che, il 10 maggio, cele-brerà il ruolo storico di Pia-cenza Primogenita. Una datache certo rappresenta un tas-sello nel prezioso mosaicodell’unità del Paese, ma cheper noi ha mantenuto un si-gnificato fondamentale, ac-compagnandoci nel tempo.In quei giorni avremo tanteoccasioni per ricordare, e so-no certo – confidando sin d’o-ra in un’ampia collaborazio-ne – che lo faremo con altret-tanto entusiasmo.Faccio, in tal senso, un ultimoappello ai piacentini: conser-vate le vostre bandiere trico-lore, perché possano caratte-rizzare, come quella che èstata posta tra le mani del-l’Angelo sul nostro Duomo,tutti gli eventi che costelle-ranno questo 2011.

* Sindaco di Piacenza

Il giornale delle opinioni

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Reggi: grazie PiacenzaE’ stata la festa di tutti

Il rapporto della Dna

Lombardia colonizzatadalla mafia calabresedi SAMUELE RAGGI*

a recente relazione annua-le della Direzione Nazio-nale Antimafia non lascia

spazio a dubbi: nel nord Italia,particolarmente in Lombardia,la ‘ndrangheta ha messo in attoda tempo un vero e proprio fe-nomeno di colonizzazione, or-ganizzandosi e radicandosi sulterritorio, operando prima neltraffico degli stupefacenti poinel settore degli appalti.Ad ulteriore conferma vi sonogli ultimi risultati dell’indaginedella Dda di Reggio Calabria cheha portato all’arresto di 35 affi-liati alla cosca Latella-Ficara.Cosca che aveva acquisito quo-te di aziende in difficoltà in pre-visione dei lavori per EXPO 2015con l’obiettivo di costituire unaserie di terminali leciti per co-prire i propri interessi. In altreparole il gruppo ‘ndranghetista,intuendo gli affari miliardari re-si possibili con l’avvicinarsi del-l’EXPO, si stava preoccupandodi avere il controllo assolutodelle attività criminali nella zo-na sud di Milano. L’importanteevento milanese interesserà delresto anche il nostro territorio,ragione in più per tenere alta laguardia, come l’Italia dei Valoriha più volte ribadito.Tenere alta la guardia può tut-tavia non essere sufficiente senon viene messa in campo unaproposta politica mirata a con-creti provvedimenti di contra-sto al fenomeno. Nello specifi-co, l’Idv ha contribuito Consi-

L

Le analisiLibertà di pensiero

“di ATTILIO RAPETTI

[a cura di Stefano Pareti]

Negli anni Cinquanta Libertà pubblicòuna serie di raccolte di proverbi inpiacentino dedicate ai mesi dell’anno.L’autore era Attilio Rapetti,professore dilettere,apprezzato ricercatore di storialocale.

März mattal na fa ‘d tütt il razz;oppureMärz,märzon,se in s’na costa ag piöva,in s’l ätra gh’è ‘l sul;così cheIn märz ag vö dü ômbräi,prì de brütt e prì de bäi.

◗◗ GIORNO 1Prim ad märz,chi ‘n g’ha da scärpvaga dascalz;ma qull c’ha j hach’han ja lassa miga a ca.

◗◗ GIORNO 3Non illudiamoci che la stagioneinvernale sia terminata.Prudenzainsegna cheChi g’ha un bon sôccarells’la tegna par marzarell.

◗◗ GIORNO 5Sant’AgataSant’Agäla terra prinzipia arfiädä,e inoltre le giornate cominciano adallungarsi:Sant’Agäun’öra sônä,di un’ora abbondante si è allungatoquesto giorno e presto bisogneràmettersi al lavoro.

◗◗ GIORNO 7Se pur ritornerà la neve,essa sisquaglierà presto,perchéNev marzolëinadüra da sira a mattëina.

◗◗ GIORNO 9Poco male se minaccia un temporale:In märz il trônäis pölan cuntä.◗◗ GIORNO 11Non dimentichiamoci i vecchi presagi:März nüvlôsestä piôvôs.

◗◗ GIORNO 13Se Marzo non si sfoga come è solito,l’Aprile ci darà da pensare:Se märza n marzëzzaapril mäl pëeinsa.

◗◗ GIORNO 15Se nel mese avremo tempo asciutto,nonavremo né erba né strame:Se märz è süttagnné erba,né stram;ma in compenso con il tempo ventosoavremo abbondante raccolto difrumento:März sbrüfëintpoca paja e botta fôrmëint,e allora pane per tutti:März süttpan par tütt.

◗◗ GIORNO 17Se Marzo mette foglie,Aprile mette fiori,Maggio mette spighe:März föjssa,april fiôrissa,magg spighissa.

◗◗ GIORNO 19San Giuseppe:Par san Giüsëppmëtta i bigatt in lett,metti subito al calduccio il seme deibachi da seta.

◗◗ GIORNO 21S.Benedetto.A san Bandëtttacca la vida al palëtt,attacca ai pali la vite prima che essagermogli che altrimenti questiverrebbero danneggiati.Oggi è il giornoin cui cade l’equinozio di primavera:März,märzott:tant’è long al giôrancome la nott.

◗◗ GIORNO 25Annunciazione di Maria Vergine,dettodella Madonna di Marzo,La Madonna ad märzla madonna di famëjperché giorno in cui è da fissare ilcontratto col «famiglio»,col famëj daspèsa,ossia col contadino che nonpartecipa al riparto dei prodotti dellaterra.

◗◗ GIORNO 29Domenica delle Palme.Acqua al Pälam,sôl a’l ciàpp,se piove oggi avremo il sole a Pasqua,giorno delle uova sode.

◗◗ GIORNO 31Attenti! Oggi si tramano gli scherzi perdomani riservato ai tradizionali pescid’aprile.

T’al dig in piasintein

Il mese di marzonelle paroledella tradizione

di LEO BOLLIGER *

enticinque anni orsonoChernobyl. Oggi disastro efuga si ripetono. E così (spe-

riamo) il referendum. Con l’incre-dibile differenza che in Italia il Go-verno e la sua maggioranza sonofortemente decisi alla ripresa delpiano nucleare. Nonostante ilGiappone. Abbiamo tutti sotto-mano i primi desolanti numeri deldisastro. A questo punto emergo-no alcune riflessioni. “Tutto sottocontrollo, si va’ avanti” garantisceil Governo. Già…come per i rifiu-ti a Napoli! Se in Giappone, uni-versalmente riconosciuto come loStato più preparato al rischio si-smico, accade quel che accade, alnetto dell’imprevedibilità dellaNatura, una cosa è chiara. Lascienza produce un principio diprecauzione che però ha un vizio:non è economico! E dunque gliscienziati si adeguano per stipen-dio e per fiducia nelle loro possibi-lità future e le lobbies nucleari, daChicco Testa a Umberto Veronesi,mandano i figli a dormire nellecentrali piuttosto che in stradacon il motorino! E qualcuno scovai meandri appenninici, leggi i par-chi campani per ecoballe e indif-ferenziati, come ideali depositi discorie! L’Europa si ferma a riflet-tere, a rivedere e ritestare quandonon chiudere (la Germania tutteentro il 2020) le centrali, l’Italia vaavanti!... avendo il doppio di po-tenza elettrica installata rispetto aquella utilizzata! e incredibilmen-te riducendo gli incentivi per il so-lare e il fotovoltaico “in cambio”

Vdella riduzione di quelli per l’eoli-co. A questo siamo. Il nucleare sipropone di procedere un po’ co-me accadde per la telefonia mo-bile: grandi lavori e investimenti i-niziali in società con lo Stato, qual-che compensazione ben distri-buita per poi rastrellare nel tem-po, a fronte di un comfort diffusodiventato indispensabile, di mag-giori consumi privati e produttivi,grandi ricavi…E, ho l’impressio-ne, si sia tutti –anziani, produttivie giovani indifferentemente! - co-sì imbevuti di questa prospettivada far fatica anche solo a pensareche possano esistere e siano pos-sibili modi diversi di benessere.Funziona una sorta di automati-smo implicito secondo cui igno-rare questa strada significherebberischiare il sottosviluppo e la de-crescita/povertà. Più di noi può laBorsa!? Quella giapponese lasciaoggi sul campo 10 punti, domaninon si sa…ma scommettiamo?gas naturale e petrolio da domaniriprenderano a crescere…e anche“noi” a inseguire, lontani migliaiadi chilometri, un’altra Caorso in-sieme alla terza settimana…E’ oradi cambiare! (SinistraEcologiaLi-bertà, Bobbio-valTrebbia)

Il pericolo del nucleare

La sciagura in Giappone:il disastro si ripete

glio Regionale dell’Emilia Ro-magna ad elaborare una dispo-sizione per consentire, in rac-cordo con tutte le Istituzionicompetenti, di esercitare unapenetrante attività ispettiva e divigilanza sulla cosiddetta “filie-ra dei subappalti”, intervenen-do in maniera decisa dove loStato potrebbe non arrivare. U-na proposta concreta che va ol-tre la mera indignazione di fac-ciata per quella che non può piùessere ritenuta un’emergenzabensì una realtà consolidata.Della necessità di scelte concre-te per contrastare la penetrazio-ne dei clan nel settentrione,stroncando sia le rivendicazionidel governo che del ministroMaroni, ha parlato anche il pro-curatore aggiunto presso la D-da di Reggio Calabria Gratteri,uno dei massimi conoscitoridell’organizzazione criminale.La sua analisi – che condividia-mo – vorrebbe non certo rifor-me della giustizia con all’odg ilprocesso breve o la separazionedella carriere per salvare il Pre-mier ed i suoi sodali, bensìun’informatizzazione dell’atti-vità giudiziaria e la riorganizza-zione delle reti dei tribunali inun progetto di geografia giudi-ziaria, così come un serio inve-stimento in capitale umano,perché ad oggi “grazie” al bloc-co del turn-over capita frequen-temente che non ci sia nemme-no il personale per svolgere leindagini.

*Consigliere provincialeItalia dei Valori

ibia 1911, Libia 2011. La Sto-ria come un serial:guerra deicent’anni n. 2.

EssediL

PUNTURA DI SPILLO

Libia, la Storia

LIBERTÀSabato 19 marzo 2011 61

Page 33: Rassegna stampa regionale IDV del 21-03-2011

33Rassegna Stampa Emilia Romagna del 21 - 03- 2011

PIACENZA - Libertà

Da sinistra:delegati di associazionie il tavolo istituzionale (f.Bellardo)

IL FORUM - In Provincia la quarta sessione dell’appuntamento con istituzioni e associazioni

■ Immigrazione in aumento egiovani stranieri sempre più desi-derosi di costruirsi un futuro inItalia: quali politiche e sforzi oc-corre mettere in campo? Se n’èparlato ieri mattina in Provinciaalla quarta sessione centrale delForum provinciale per l’immi-grazione, fra esponenti dellerealtà che operano nel settore:amministratori comunali e re-sponsabili delle oltre 40 associa-zioni del territorio. Ha coordina-to l’incontro, Nicola Di Pirro del-la cooperativa Interculturando,presente con l’assessore provin-ciale Pierpaolo Gallini, che ha ri-cordato «l’importante presenzadegli stranieri nel tessuto econo-mico piacentino, cosa da rimar-care anche in questo momentodi festa per l’Unità nazionale».

I NUMERI La popolazione stra-niera nella nostra provincia è il12,5%, con punte del 20% in al-cuni comuni. Le donne supera-no gli uomini, i giovani i vecchi(29% tra i 14 e i 30 anni; 73% tra0 e 40 anni). «In Emilia Romagna,gli stranieri hanno abbattuto lasoglia dei 500mila, con una cre-scita stabile anche in periodo dicrisi» spiega Andrea Facchinidell’assessorato regionale allePolitiche sociali e integrative.«Ma c’è un esercito di 70mila

stranieri ancora senza cittadi-nanza». Il responsabile ufficioimmigrazione della QuesturaMichele Rana ha evidenziato unimportante aumento delle ri-chieste per i permessi di soggior-no, tra lo snellimento delle prati-che e attività repressiva.

LA SECONDA GENERAZIONE Unodei temi cardine della mattinatadi approfondimento è stata la co-siddetta “seconda generazione”di immigrati, costituita dai figli dicoloro che per primi sono giuntinel nostro Paese. Che spesso, ri-spetto ai loro genitori, oggi vo-gliono rimanere a vivere in Italiapiuttosto che tornare nel paesed’origine dei familiari. «Questo èun tema che non dovrebbe nep-pure esistere, perché è assurdoche gli stranieri che nascono quinon vengano considerati italia-ni» spiega l’assessore comunaleGiovanna Palladini rivolgendosidirettamente ai ragazzi stranieripresenti. «Non delegate a nessu-no il vostro ruolo di cittadini: a-vete tutta la grinta per fare da a-pripista e portare sulle vostrespalle la responsabilità di unanuova cittadinanza». L’assessoredi Castelsangiovanni Marina Ver-cesi, avanza «tre piccole propo-ste per i giovani stranieri»: unconsiglio comunale giovanile in-

terculturale, un laboratorio per lacreazione di un cortometraggio eun corso di cucina etnica (in par-ticolare per coinvolgere il mon-do femminile). «Occorre lavoraresullo scarto tra l’interesse dei ge-nitori a elevare la loro posizioneeconomica per tornare nel loropaese d’origine e la volontà di ri-manere da parte dei figli, ormaicresciuti e stabilizzati qui» ag-giunge l’assessore fiorenzuolanoAngelo Mussi. Proprio per la loronatura, gli stranieri di “secondagenerazione” appaiono oggi co-me le figure di mediatori cultu-rali per eccellenza.

UN TAVOLO CON I SINDACI Tra lediverse proposte emerse nel di-battito, talvolta anche acceso, hatrovato l’accordo di tutti l’ideadel sindaco di Alseno, RosarioMilano, di creare un tavolo o un“forum” dedicato agli ammini-stratori. Inoltre, data la natura“interassessorile” e diffusa del-l’immigrazione (anche su diversevoci del bilancio comunale, trasociale, sicurezza e lavoro), sem-pre la Vercesi ha proposto dicreare un «censimento delle va-rie iniziative sul tema, creandoun archivio o una banca dati» perpoter risolvere rapidamente e-ventuali situazioni di disagio.

Cristian Brusamonti

«Immigrati,una risorsa»I figli desiderosi di costruire il loro futuro in Italia

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▼I DIARI

Il Forum ieri in Provincia

Esperienze per il dialogo■ (crib) All’apparenza èuna piccola scatola dicartone dal contenuto a-nonimo; dentro, invece,la ricchezza è tanta. Nes-sun gioiello o denaro, maun gran numero di espe-rienze e di vita vissuta. Èstato presentato ieri, du-rante il forum, il “kit”frutto del progetto “Don-ne a confronto”, realizza-to dalla facoltà di Scienzedella Formazione dell’U-niversità Cattolica. All’in-terno della scatola si tro-vano quattro diari, il re-soconto di altrettanti in-contri con gruppi di 10donne straniere e italianeappartenenti a diverseassociazioni: l’obiettivo èquello di costruire un te-sto formativo che possaessere d’aiuto ad inne-scare il dialogo intercul-turale. Non solo immi-grazione, quindi, maun’occasione per parlaredei temi trasversali cheriguardano il mondofemminile. A presentareil contenuto del kit, ieri,era presente la professo-ressa Ilaria Dioli; al pro-getto vero e proprio han-no inoltre collaborato laprofessoressa ElisabettaMusi e la dottoressa Ales-sandra Augelli, con la su-pervisione scientificadella docente Vanna Iori.Quello presentato oggi èsolo l’ultimo step di unpercorso iniziato fin dal2008, con vari progetti: “Ilvolto femminile dell’im-migrazione” (2008-2009)e le linee guida contro laviolenza sulle donne(2009-2010). Tante le te-matiche affrontate du-rante gli incontri: dallanascita e la cura dei figlial rapporto con il mondomaschile, dal senso di co-munità all’appartenenzaidentitaria. Il cofanettocon i diari sarà quindimesso a disposizione del-le stesse associazioni co-me base di partenza perinstaurare un confronto epossibili attività e futureproposte degli stessigruppi.

De Micheli: «Il governo faccia il piano energetico»■ Definire un piano energeticonazionale. Lo chiede a gran voceil Pd attraverso il deputato PaolaDe Micheli e il consigliere regio-nale Marco Carini, che ieri matti-na si sono ritrovati nella sede cit-tadina del Partito Democratico,insieme al segretario Vittorio Sil-va, per cercare di far luce sulle li-nee che il governo inten-de adottare nell’ambitodel nucleare e delle e-nergie rinnovabili.

Sotto accusa è il de-creto Ronchi che, ta-gliando i finanziamentisulle fonti rinnovabili,«di fatto mette in crisi unsettore che conta oltre120mila posti di lavoro»ha ricordato Silva. L’o-norevole De Micheli loha spiegato chiaramente: «Sulpiano tecnico dal decreto Ronchiviene “preso” un decreto legisla-tivo che di fatto sospende le mo-dalità di erogazione degli incen-tivi per il fotovoltaico dal 31 mag-gio». Significa che, per accedereal terzo conto energia, entro taledata l’Enel deve eseguire la con-nessione alla rete elettrica, penala revoca dei finanziamenti dellebanche: «Il problema ulteriore èche ancora non si sa quali saran-no i nuovi incentivi - ha detto DeMicheli -, intanto le banche este-re in Italia hanno sospeso i fi-nanziamenti e anche a Piacenzaci sono arrivate decine di letteredi cittadini intenzionati a inve-stire in un impianto fotovoltaicoe ora preoccupati per ciò che po-

trà succedere nei prossimi me-si». «Abbiamo chiesto al governodi chiarire quali saranno i pros-simi incentivi e di presentare unpiano energetico nazionale» hacontinuato De Micheli. Poi laquestione nucleare sulla quale ilPd non si dice del tutto contra-rio: «Noi siamo contrari a questo

nucleare - ha sottoli-neato De Micheli - ab-biamo chiesto al gover-no di finanziare la ricer-ca: ricominciamo dall’i-nizio sulla questione e-nergetica, che significaparlare del nostro futu-ro. L’Eni sta lavorandosu una materia che so-stituirebbe il silicio ne-gli impianti fotovoltaici,ma non dovrebbe essere

l’unica: chiediamo agli impren-ditori piacentini di creare un po-lo di ricerca». Carini ha aggiunto:«Parlando del nucleare, non pos-siamo partire dal Giappone. Loscorso 6 ottobre è stata approva-ta una risoluzione con cui la no-stra Regione si dichiarava nondisponibile a ospitare centralinucleari o sedi di stoccaggio,quando sembrava che Caorsopotesse essere una possibile se-de. Siamo in un territorio che siè già espresso al proposito e chefra l’altro affronta il secondo pia-no energetico con l’obiettivo disuperare il tetto atteso del 17%di produzione di energia da fon-ti rinnovabili e di arrivare al 20%in cinque anni».

Betty Paraboschi

Paola De Micheli (f.Cravedi)

REFERENDUMLuigi Li Gotti (Idv):«Il governo ha pauradi essere spazzato via»■ (mir) L’Italia dei valori halanciato anche a Piacenza lacampagna per i referendum suacqua pubblica, nucleare e legit-timo impedimento che si terran-no il 12 maggio prossimo.

Testimonial d’eccezione è sta-to il senatore dipietrista Luigi LiGotti, che è tornato a tuonarecontro la decisione del governodi non accorpare il voto referen-dario con quello delle ammini-strative.

«Purtroppo stanno boicottan-do lo strumento massimo di de-mocrazia e partecipazione popo-lare - ha detto - con il solo scopodi mettere al sicuro gli interessieconomici enormi che il quesitosull’acqua e sull’energia atomicaminacciano. Per non parlare del-le conseguenze che avrebbe sulpremier Berlusconi l’abrogazio-ne della legge ad personam sullegittimo impedimento. Hannopaura che gli italiani li spazzinovia, quindi preferiscono invitarliad andare al mare». Un altro ele-mento di critica è legato al costodelle operazioni elettorali: «L’e-lection day - ha detto il senatore,affiancato dalla segretaria pro-vinciale Idv Sabrina Freda - con-sentirebbe di risparmiare 300 mi-lioni di euro, non mi pare poco inun momento difficile come que-sto. Purtroppo il governo è sordoa qualsiasi suggerimento, anchequelli di maggiore buonsenso.Ma noi non ci scoraggiamo e vo-gliamo che quanti più cittadinipossibile possano esprimersi sutemi così importanti e delicati».

LIBERTÀ 13Cronaca di PiacenzaDomenica 20 marzo 2011