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3 gennaio 2012 4 gennaio 2012 5 gennaio 2012 6 gennaio 2012 7 gennaio 2012 8 gennaio 2012 10 gennaio 2012 12 gennaio 2012 INDICE «Case? Recuperarle e limitare il nuovo» Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 3 I buoni propositi politicamente ‘scorretti’ di Modena Attiva «Saremo più cattivi, intransigenti, maliziosi e ideologici» L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 4 «Case sui pozzi, Comune ‘distratto’ Cittadini tenuti all’oscuro delle decisioni» Il Resto del Carlino Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 5 Prima pagina: Tasse: aumento da 12 milioni, il Pd protesta L'Informazione di Modena Prima pagina 6 Modena Attiva: "Troppa fretta, cos c'è dietro?" Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 7 ‘Via Aristotele, nessuna anomalia burocratica’ Il Resto del Carlino Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 8 «Ma quali vip: siamo solo contro gli scempi» L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 9 Dori al gruppo «Attenzione qui rischiamo di deragliare» Gazzetta di Modena Politica 10 Due pozzi da spostare Modena Attiva all’attacco Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 11 Le cooperative: basta dubitare della nostra trasparenza Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 13 «Peep, no alle graduatorie gestite da coop» Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 14 Il comitato Villaggio Giardino: gli esperti dicono no alla cementificazione dell’area Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 15 ‘Documento degli 11, fatto inaccettabile’ L'Informazione di Modena Politica 16 Piano via Aristotele, le osservazioni di Arpa L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 17 Sitta: «Torrini? Con lui va meglio che con alcuni dei miei...» L'Informazione di Modena Politica 18 «Progetto lungimirante che deve essere approfondito» L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 19 Pd e Giunta, venti di guerra in Municipio Gazzetta di Modena Politica 20 «Cari parlamentari Pd, più chiarezza sugli stipendi» Il Resto del Carlino Modena Politica 21 «Cari parlamentari democratici, dite chiaramente quanto prendete» L'Informazione di Modena Politica 22 Scontro tra consiglieri e giunta: nel Pd è arrivata la resa dei conti Gazzetta di Modena Politica 23 Urbanistica, fronte comune di tutti i ribelli Sta per nascere il Comitato dei comitati L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 24 Pagina 1 di 42

Rassegna stampa MA gennaio 2012

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Rassegna stampa Modena Attiva gennaio 2012

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3 gennaio 2012

4 gennaio 2012

5 gennaio 2012

6 gennaio 2012

7 gennaio 2012

8 gennaio 2012

10 gennaio 2012

12 gennaio 2012

INDICE

«Case? Recuperarle e limitare il nuovo»Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 3

I buoni propositi politicamente ‘scorretti’ di Modena Attiva «Saremo più cattivi, intransigenti, maliziosi eideologici»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 4

«Case sui pozzi, Comune ‘distratto’ Cittadini tenuti all’oscuro delle decisioni»Il Resto del Carlino Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 5

Prima pagina: Tasse: aumento da 12 milioni, il Pd protestaL'Informazione di Modena Prima pagina 6

Modena Attiva: "Troppa fretta, cos c'è dietro?"Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 7

‘Via Aristotele, nessuna anomalia burocratica’Il Resto del Carlino Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 8

«Ma quali vip: siamo solo contro gli scempi»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 9

Dori al gruppo «Attenzione qui rischiamo di deragliare»Gazzetta di Modena Politica 10

Due pozzi da spostare Modena Attiva all’attaccoGazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 11

Le cooperative: basta dubitare della nostra trasparenzaGazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 13

«Peep, no alle graduatorie gestite da coop»Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 14

Il comitato Villaggio Giardino: gli esperti dicono no alla cementificazione dell’areaGazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 15

‘Documento degli 11, fatto inaccettabile’L'Informazione di Modena Politica 16

Piano via Aristotele, le osservazioni di ArpaL'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 17

Sitta: «Torrini? Con lui va meglio che con alcuni dei miei...»L'Informazione di Modena Politica 18

«Progetto lungimirante che deve essere approfondito»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 19

Pd e Giunta, venti di guerra in MunicipioGazzetta di Modena Politica 20

«Cari parlamentari Pd, più chiarezza sugli stipendi»Il Resto del Carlino Modena Politica 21

«Cari parlamentari democratici, dite chiaramente quanto prendete»L'Informazione di Modena Politica 22

Scontro tra consiglieri e giunta: nel Pd è arrivata la resa dei contiGazzetta di Modena Politica 23

Urbanistica, fronte comune di tutti i ribelli Sta per nascere il Comitato dei comitatiL'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 24

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13 gennaio 2012

14 gennaio 2012

15 gennaio 2012

19 gennaio 2012

21 gennaio 2012

26 gennaio 2012

28 gennaio 2012

29 gennaio 2012

30 gennaio 2012

31 gennaio 2012

«Via Aristotele, rendete pubblico il parere di Arpa»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 25

Via Aristotele, il piano è a rischioGazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 26

Via Aristotele, ecco la bocciatura di Arpa: «Falde da tutelare, costruire è difficile»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 28

Sitta al leader dei ribelli: «Vuole gli atti? Li chieda»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 29

I comitati: «Sitta si dimetta Occupiamo via Aristotele»Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 30

Urbanistica, è nato il forum dei Comitati «Pronti a un’iniziativa in piazza Grande»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 31

"Via Aristotele, Arpa avrà le risposte"Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 32

Via Aristotele, le clausole di Modena AttivaGazzetta di Modena Politica 33

Acqua potabile dal Secchia Il tecnico critica l’operazioneGazzetta di Modena Ambiente, Economia 34

Modena Attiva «Pista di Marzaglia Fogne irregolari?»Gazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 35

Sitta mette tutti d'accrodoIl Resto del Carlino Modena Politica 36

«Marzaglia, chiarezza sulle fogne»Il Resto del Carlino Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 37

Prima pagina. Pista prove, nuovi dubbi sulle fognatureL'Informazione di Modena Prima pagina 38

Pista di Marzaglia, insorge Modena attiva: «Fognature non conformi alle prescrizioni»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 39

Idv: «Subito un’operazione trasparenza»L'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 40

Sitta contro Silingardi: nuovo roundL'Informazione di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 41

Sitta e Arletti «bastonano» Modena AttivaGazzetta di Modena Economia, Edilizia, pianificazione territoriale 42

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di Evaristo Sparvieri

Riqualificare o costruire nuovi alloggi? Lo storico dilemma dell'edilizia modenese trova nuovo impulso nel decreto rin-novabili del Governo Monti, che stabilisce l'obbligo di certi-ficazione energetica degli im-mobili messi in vendita. li provvedimento, entrato in vi-gore da capodanno e destina-to a rivoluzionare il mercato immobiliare (sebbene non ci siano ancora sanzioni per chi non rispetta l'obbligo), preve-de che chiunque venda un'abi-tazione, accanto a superficie, posizione e numero di vani, sin dall'annuncio dovrà ag-giungere anche 3111 indice di prestazione energetica: al pari di un elettrodomestico, un irti-

mobile acquisterà maggior va-lore di mercato se risponderà ai criteri di classe "A", ovvero ad altissima efficienza, con il rischio di svalutazioni se inve-ce appartenente alle categorie "B", "C", "D", "E", "E" e "G". Ed è proprio la .riqualificazio-ne degli edifici già esistenti, in alternativa alla costruzione di nuovi alloggi, il cavallo di bat-taglia su cui fa fondato il pro-prio programma il comitato di Modena Attiva, con Paolo Si-lingardi che giudica «positiva» la scelta del governo: «Prima di sostenere la costruzione di nuovi alloggi è fondamentale rendere efficaci quelli esisten-ti», afferma Silingardi, sottoli-neando come nel Pd modene-se «ci sia sempre stata attenzio-ne verso il tema della riqualifi-

cazione, a partire dalle recenti dichiarazioni del segretario cit-tadino Giuseppe Boschini». «Si tratta di un argomento che ora deve entrare assolutamen-te nell'agenda dell'ammini-strazione», aggiunge Silingar-di. Secondo i dati diffusi dal co-mitato, gli edifici costruiti in città prima del 1945 sono 4.333, pari al 28% del totale. Ol-tre 9A00, invece, quelli costrui-ti nel periodo compreso tra 1945 e il 1980, per una percen-tuale pari al 63%. A Modena sa-rebbero circa diecimila gli :im-mobili che hanno un'età com-presa tra i 30 e i 65 anni: edifici costruiti in periodi in cui la prestazione energetica — d'ora in poi contenuta in unAttesta-to di certificazione (Ace) stila-to da un tecnico abilitato non

era ancora un tema politica-mente caldo. «Anche fino alla fine degli amti '80 la qualità energetica degli edifici non è molto tanto migliorata conti-nua Silin.gardi — Bisogna inve-stire sulla riqualificazione per-ché ci sono troppi immobili in città con criticità a livello di do-motica, senza ascensori, sui quali sono necessari interventi forti di rilancio, spesso non agevolati dalle normative ur-banistiche». Nella ricetta di Modena Attiva, la riqualifica-zione diventa anche un volano in termini occupazionali: «Un'occasione per acquisire competenze e creare nuove opportunità di lavoro». Sul te-ma della certificazione inter- viene anche l'assessore all'ur-banistica Daniele Sina, spesso al cenno di schermaglie pro-prio con Modena Attiva, che ri-corda come «la certificazione sia in vigore già da un anno in Emilia-Romagna, regione che ha anticipato la normativa na-zionale», «L'adeguamento energetico rappresenta già una nostra priorità, con detra-zioni e riduzioni degli oneri di urbanizzazione fino al 50% per gli interventi più virtuosi —afferma Bitta — e siamo soddi-sfatti che il Governo abbia pro-rogato anche l' ecobonus con detrazioni fino al 55% »,

©RIPRODUZIONE RISEIN/A rA

«Case? Recuperarle e tare il nuovo» Modena Attiva invita il Comune a puntare su riqualificazione con criteri energetici: a Modena 10mila edifici troppo vecchi

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e limitare il num',

press unE 03/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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AUGURI ALTERNATIVI I ribelli Pd promettono battaglia: «Siamo stanchi delle parole che non vogliono dire niente»

i buoni propositi politicamente 'scorretti' di Modena Attiva «Saremo più cattivi, intransigenti maliziosi e ideologici» S-1 aranno anche espressi con il

sorriso, ma i buoni propositi di Modena Attiva per il nuovo an- no non faranno certo piacere alla. giunta e al Pd. I rappresentanti del movimento di Siling,ardi infatti promettono che saranno «più cat- tivi, più intransigenti, più malizio- si e più ideologici». Annunci non

certo di pacificazione in vi.sta dei prossimi confronti sul terreno dello sviluppo urbanistico.

Ma lo spirito di fondo è eviden-temente goliardico. E allora ecco-lo questo «Buon Anno» 'politica-mente scorretto' targato Modena Attiva.

«Con l'arrivo del nuovo anno so-

no inevitabili i buoni propositi, e anche noi di Modena Attiva non vogliamo essere da meno - si legge sul sito dei 'ribelli' democratici -. Ecco quindi la lista dei nostri in-tenti per il 2012. Per l'anno che verrà ci proponiamo dì essere più cattivi, perché è inutile, per dire quello che si pensa veramente,

serve un pò di cattiveria. Vorrem-mo essere anche più intransigen-ti, perché siamo stanchi delle pa-role che non vogliono dire niente. Vorremmo riuscire ad essere an-che più maliziosi, perché a pen-sare male purtroppo spesso ci si prende, non sempre, ma spesso. Vorremmo essere più ideologici, perché le buone idee non cam-biano posizione facilmente. E in-fine vorremo essere di più per-ché, come sempre, più siamo e meglio stiamo. Auguri a tutti Per un ottimo e sostenibile 2012».

Pagina 10 MON. Di MODENA

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press unE

L'INFORMAZIONE 03/01/2012

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A sinistra l'area delle vie Cannizzaro e Aristotele vista dall'alto. Nel tondo

portavoce di Modena Attiva Paolo Silingardi

r'rt-inn?' —.„

LO SCONTRO .„.

.„.„

Matto L'area di via Aristotele è

da tempo al centro dì uno scontro fra il Comune e gli

ambientalisti. La giunta vuote costruire aU ggi

Peep

Tutela Gli ambientalisti cercano di impedirlo, sostenendo

che gli edifici danneggerebbero pozzi

acquiferi che si trovano sotto quei terreni

«Case sui pozzi, Comune 'distratto' Cittadini tenuti all'oscuro delle decisioni» Modena Attiva: «Depositato senza dire niente il piano per l'area» VIA ARISTOTELE, l'area dove il Comune intende costruire degli alloggi e sotto la quale si trovano i pozzi acquiferi difesi a spada trat- ta dagli ambientalisti, continua a far discutere. Stavolta il nodo è di. tipo burocratico. «Il 28 dicembre — scrive il laboratorio politico Modena Attiva, che sul tema ha dato battaglia — è stato deposita- to il piano particolareggiato di via Aristotele, senza che la cosa fosse comunicata alla città». Dov'è il problema? Sono due. li primo: gli accordi (impliciti) fra giunta, gruppo consigliare Pd e comitati prevedevano un percorso a tappe, concordato e condiviso. E quindi qualche esponente dei democrati- ci potrebbe arrabbiarsi e contesta- re — per l'ennesima volta — il metodo seguito dall'assessore Sit- ta. Il secondo: trattandosi di un percorso partecipato ci sono 60 giorni per fare osservazioni e pro-

poste sul piano, La 'finestra' si è aperta il 28 dicembre, data del de-posito, e si chiuderà il 28 febbra-io. Modena Attiva contesta la per-dita di tempo: «Il Comune spedi-sce decine di comunicati al gior-no — si legge —, ma non avvisa

«Abbiamo il diritto di fare dette proposte Perso tempo prezioso»

dell'avvio di questa procedura pubblica, fatta durante le feste na-talizie, di modo che al rientro, dei 60 giorni disponibili, il 20% saran-no già trascorsi». Gli 'attivisti' ipotizzano che «qual-cuno (il sol ito Sitta?) stia stringen-do i tempi perché ha paura del confronto, mettendo tutti, anche

il consiglio comunale di fronte al. fatto compiuto. Perché tanta fret-ta — chiede Modena Attiva —? Perché proprio sull'area F più de-licata si vuole chiudere la discus-sione prima ancora di aprirla? Perché non si accetta la proposta di sospendere l'iter del piano par-ticolareggiato per fare gli appro-fondimenti ambientali necessari per poi poter procedere con mag-giore tranquillità?».

«NOI non siamo contrari a priori — dice il comitato —, riteniamo però che prima vada rivisto il pia-no di tutela sulle acque, priorità assoluta, verificando le aree di ri-serva necessarie per i finuri. pozzi. Solo dopo, in modo coerente, svi-luppato il piano particolareggia-to, accettando le eventuali limita-zioni e vincoli ambientali. Senza trascurare la procedura di valuta-zione di impatto ambientale in

corso». Modena Attiva si rivolge al primo cittadino Giorgio Pighi: «Rinnoviamo la richiesta al sinda-co di sospendere l'iter, proceden-do su altre aree, in attesa di un quadro complessivo più chiaro. La fretta quando s'interviene su un'area da cui si estrae l'acqua per 360mila persone è cattiva consi-gliera. Da parte nostra ci impe-gniamo ad organizzare le opportu-ne iniziative pubbliche per esami-nare il piano particolareggiato e predisporre le osservazioni che ri-terremmo indispensabili per tute-lare le falde modenesi, ricordan-do a tutti conclude che fino all'approvazione da parte del con-siglio comunale si tratta solo di carta, e confidando nel ruolo e nell'autonomia dei consiglieri eletti dai cittadini». Un appello che potrebbe anche non cadere nel vuoto,

L m.

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pressunE

L'INFORMAZIONE 04/01/2012

'INFORMAZIONE lwe di MODENA ANNO X111 NUMERO 3 € . 't, [ MERCOLEDÌ 4 GENNAIO 2

Domani

Via Aristotele, c'è il piano Modena Attiva all'attacco

7'7

Addio Tonelli, storico tifoso

gialloblù otre nel calcio mode- nese per la seiimpar-

,„„„l sa di Antonio Tonell i, 72 anni, storico tifoso della squadra gialloblù di cui, in passato, ent stato anche. di-rigente. E suo il record de-cennale di preseMce in tra-sferta al seguito della siiti', dra: un tifoso gentiluomo, r un Modenese autentico.

A PAGINA 18

Appennino in rosso Lapam: «Poca neve,

il turismo è in ginocchio» A PACMHA 111

:Ci ière :-.ibbi:91iimentii ad r i di agi •: tatl, • i.1

tata :_7gllit.<• e di austecity con l - Calei vi- piit. all'anno sci • 730 del 17tlit..11^10S11,13,313Spid. , che i saldi poss.n0 rappresentare una concreta boccata d'ossige-nes. Così I inno Confeserventi :dia vigilia delle vendite di fine su :g ione. Al.: lussi:C:azione cri-ne a qu: i• 7, è 17,1,7C7: aécndal improvvisaEi,

A PAGINA 9

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An,.7-)e i! mutuo online della crisi

BILANCIO Per l'assessore Colombo i tagli coprono solo metà del buco. Il resto arriva da Irpef e Imu

asse: alimentod a 1Z hiiliohi,ilPd protesta Urbelli e Glorioso, appoggiati da Trande: «Serve una revisione della spesa»

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Procura, 14mila indagini

in un anno a Procura ha reso noti i dati del 2011: 13mi-

l la i procedimenti av-Viali, Inevrite 14mila sono stati quelli conclusi. Archi-viato un terzo dei casi.

A PAGINA 7

n un vertice di giunta di una settimana fa l'assesso- re A limo 5 ,ii lombo è stato

chiaro. ll buco da 24 milioni di curo si copre recuperandone 12 dai tagli alla spesa e 12 dall'aumento delle tasse. Ma evidentemente l'approccio dell'assessore non soddisfi il gruppo consigliare Pd. Ieri a sorpresa sull'argomento sono intervenuti 'a freddo' i con-siglieri democratici Urbelli e Glorioso. 'Prima di aumeiv I-re la tassazione locale Va i :: 7a una revisione strutturale della

tesa. il Comune deve t il:A-tari-t quali iniziative sono in-rinunciabili e quali non p'::`-Mari E 'Iran de approda.

ALLE PAGINE 4 E 5

N

Attentato a Equitalia:

vertice col Prefetto in Prefettura il vedi- :Je dei Comitato pro-

vinciale Ordine e sicurezza dopo l'attentato incendia-rio alla sede di Equitalia.

A PAGINA 8

Domani v ai saldi: «Serve ossigeno» I crisi sempre più rasante, a Natale il settore moda e abbigliamento .ha registrato un-15%

Nomadi in via Nazioni:

il problema resta I28 dicembre sono stati allontanati da via delle

azioni, ma da allora i nomadi fanno la spola dacia Jugoslavia. l residenti: problema non è risolto,

A PAGINA 8

NDE PRESEPE IN CEN

OLO in via Francesco Sei di Via Barchetta 147

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LE REAZIONI

Modena Attiva: «Troppa fretta che cosa c'è dietro?»

Il piano particolareggiato per i circa 400 nuovi alloggi in via Aristotele è pubblico e Mode-na Attiva si scatena. <Anzitutto — spiega Paolo Silingardi, porta-voce — il piano è stato deposita-to senza comunicarlo alla città. La questione è particolarmen-te grave perché il deposito av-viene al termine di un'istrutto-ria con il Comune e quindi in modo condiviso quanto meno con l'assessorato all'urbanisti-ca. Quindi dal 28 dicembre sta decorrendo il termine di 60 giorni per depositare osserva-zioni da parte dei cittadini inte-ressati entro e non oltre il 28 febbraio. Il municipio spedisce decine di comunicati ogni gior-no, ma non avvisa dell'avvio di questa procedura pubblica. Chi parla sapeva? Se sì appare evidente che la discussione è stata solo una proforma e un teatrino della politica di cui non sentiamo il bisogno. Per-ché tanta fretta proprio sull' area F più delicata? Perché non fare gli approfondimenti am-bientali necessari? Non siamo contro a priori, ma prima va ri-visto il piano di tutela sulle ac-que, una priorità assoluta. E aspettiamo la procedura di Via in corso, qui si estrae acqua per 360mila persone».

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Case in via Aristotele Oltre al piano Gahlei anche 150 alloggi Peep

press unE 05/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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COMUNE

'Via Aristotele, essuna anomalia

burocratica' «PER IL PIANO particolareggiato di via Aristotele è stata seguita la stessa prassi adottata in ogni occasione, cioè il percorso previsto dalle leggi regionali in materia e dalle specifiche norme comunali». Un modo per dire: nessuna irregolarità, come contestato invece ieri dal laboratorio ambientalista Modena Attiva. Lo precisa l'architetto Alessio Ascari, dirigente del servizio Trasformazione edilizia e qualità dell'architettura del Comune di Modena. «Terminata la fase istruttoria con la Conferenza dei servizi, che ha coinvolto Arpa e Ausl l'assessorato era tenuto a depositare il piano e a inviarlo alla Provincia. Qualsiasi altro atteggiamento — conclude Ascari — avrebbe significato un non corretto comportamento tecnico-amministrativo e un trattamento differenziato e ingiustificato rispetto ad analoghe situazioni», Intanto Marco Miana, portavoce del comitato dì via Cannizzaro, ribadisce che costruendo sulla falda «si fa un effore. Stiamo mettendo a rischio ben 33 pozzi, i due terzi del totale, localizzati fra via Cannizzaro e via Aristotele e che riforniscono ogni giorno 360mila modenesi. Su quei pozzi il Comune ha deciso di costruire 700 alloggi, una ceinentificazione inopportuna secondo autorevoli pareri, come quello recente del professor Zavatti. Il 28 dicembre, durante le feste natalizie, mentre sui giornali il segretario del Pd e il sindaco elargivano parole di dialogo con i cittadini, l'assessorato all'urbanistica concordava con i privati il deposito del piano particolareggiato per via Aristotele. Un atto gravissimo, senza se e senza ma».

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press unE 05/01/2012

L'INFORMAZIONE

MODENA ATTIVA Lettera al sindaco dall'ex segretario del circolo Pd Madonnina Esarmo Righi i

«Ma quali vip: siamo solo contro gli scempi» «Contro di noi attacchi mondi degni dei miglior beritaconismo»

i arricchisce ai un contri- buto l'acceso dibattito

sull'urbanistica cittadina: E-sami() Righini, ex segretario del Circolo Pd Madonnina e u-no dei fondatori ai Modena Attiva, ha deciso di prendere carta e penna per scrivere al sindaco Pir,bi.

«Egregio signor sindaco, Mo-dena attiva è nata con l'inten-zione da parte di un folto grup-po di modenesi di evitare lo scempio che si proponeva di portare al parco Ferrari con la realizzazione di una piscina ed annesso centro commerciale. Quindi nessuna finalità a carat-tere politico e men che meno l'obiettivo di 'abbattere' la giunta Pighi, La questione si sa-rebbe perciò chiusa con la de-cisione di rimandare ad altri tempi il progetto sul parco Fer-

rari. La reazione esagerata dei componenti la sua giunta alle nostre argomentazioni - una reazione dai toni aggressivi, nurbani, fuori luogo e spesso fuori merito ci ha lasciato, in un primo momento, sorpresi e perplessi.

Quando abbiamo affrontato altri argomenti e altre proble-matiche cittadine, abbiamo do-vuto constatare che l'attacco personale e l'offesa erano di-ventati un metodo. Anziché ac-cettare un dibattito aperto, an-che duro, ma comunque díalet-tico e democratico si preferiva, in assenza di risposte precise e di merito, dileggiare gli 'avver-sari' (le 'ville con piscina' dei vip di Modena Attiva, le 'resi-denze' dei vip di Modena Atti-va). Un metodo che ha richia-mato alla memoria il miglior berlusconismo. Attacchi che, evidentemente, miravano a su-scitare un risentimento popo-lare nei confronti degli appar-tenenti a Modena attiva ed in

Esarmo Righini

particolare della base del Pd. modenese nei confronti degli i-scritti al medesimo partito e fa-centi parte di Modena attiva,

Gli epiteti si sono sprecati: ri-belli, traditori, attentatori al po-tere attribuito democratica-mente al sindaco e a quello da lei affidato agli assessori che si è scelto. Io credo che proprio il risultato delle ultime ammini-strative (e di come ci si è giun-ti), avrebbe dovuto suggerire un diverso approccio ai proble-

mi della città e soprattutto un diverso rapporto dialettico con i cittadini. Niente di tutto ciò. In assenza di un ruolo attivo della politica (leggi Pd) si è pre-ferito lasciare andare le cose così, come venivano, salvo poi, di fronte alla protesta di molti cittadini, intervenire a braccio, senza una strategia precisa, creando ulteriore confusione.

Non sono più iscritto al Pd, ma ne resto un elettore e sono seriamente preoccupato per quel che sta accadendo. L'ulti-ma sua intervista rilasciata all'Informazione è preoccu-pante: anziché ragionare, con-frontarsi, ascoltare, lei ha scel-to la strada del 'o con noi o con-tro di noi', mettendo lo stesso Pd nella condizione, comun-que si schieri, di trovarsi contro una parte di opinione pubbli-ca. Non sono più i tempi del Pci o del Pds, o addirittura dei Ds: non bastano più le parole d'or-dine, e soprattutto la politica non gode più di quella credibi-

[ità che un'altra generazione di Airigenti politici e di ammini-stratori, pur con il loro inevita-bili errori, avevano saputo con-vistarsi. Oggi sono necessari ratti concreti Le urla, gli impro-peri, le offese, le verità camuf-rate servono solo a convincere ['opinione pubblica che, forse, i è andati a toccare dei nervi

_scoperti. Una opinione pubbli-:a che in questi ultimi tempi, messa seriamente alla prova, non mancherebbe di cogliere ['aspetto più sterile e anacroni-stico di un decisionismo di tal Fatta. Il serio rischio, signor sin-:laco è quello che lasciandosi sfuggire l'occasione per inter-pretare i nuovi rapporti che a-nimano parti sempre più am-pie di cittadini nei confronti

politica e del potere, lei potrebbe trovarsi a lavorare contro' e non 'a favore' non so-[o della forza politica di cui lei h parte, ma anche, e questo sa-rebbe ben più grave, degli 'lite-ressi stessi della città».

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press unE 06/01/2012

GAllETTA DI MODENA

POLEMICA IN CASA PD

Dori al gruppo «Attenzione qui rischiamo di deragliare» «Non ci basta avere chi tutti i giorni dall'interno del partito ( Modena Attiva) organizza l'op-posizione contro la Giunta ?Vo-gliamo aggiungere anche un Gruppo diviso in sottogruppi? E. per quali obiettivi?» Dopo Ai:- dreana e Rossi, un altro consi-gliere Pd alza la voce e si dice de-sideroso di spiegazioni a propo-sito della vicenda del documen-to firmato da l colleghi e con-segnato al sindaco la vigilia di Natale unitamente a considera-zioni su bilancio, dehors, piano per la casa e assessori. «Non è il n- -ierito che mi interessa. - spie-ga Dori -E' il metodo che inac-cettabile, soprattutto da parte di chi non perde occasioni per fare questioni di metodo sul comportamento degli altri. Non c'è nulla di strano se vi so-no opinioni diverse. Non è nor-male che queste vicende diven-tino un tema di discussione del gruppo e della Giunta e che su di esse si inneschino processi che tendono a divider: ilgrup-po e contrapporlo alla Giunta, lo non sostengo che la Giunta abbia sempre ragione. Tutt'al-tro. Però non posso non rilevare che ogni qualvolta gruppo ha chiesto incontri per chiarire o approfondire temi, la Giunta e il Sindaco siano sempre stati ascoltati. Trovo sconcertante un metodo che tende a mettere sul banco degli. imputati un as-sessore Sitta) senza aver pri-ma tentato di chiarire con lui. Auspico che Pardto e Capograp-po operino per rientrare nei bi-nari, altrimenti si deraglia».

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Una ricostruzione al computer di come saranno le palazzine invia Aristotele

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GAllETTA DI MODENA

Due pozzi da spostare Modena Attiva all'attacco Via Aristotele. L'associazione e residenti duri sul piano particolareggiato «Inconcepibile che siano i costruttori a decidere il destino delle risorse idricie» Valanga di contrari, da Mode-na Attiva ai residenti, alle stra-tegie residenziali comunali in atto dal prossimo giugno invia Aristotele al Villaggio Giardi-no, Il progettista Ronzavi nei descrivere ieri il piano pan ico-lareggiato sull'area P lì previ-sto secondo il Comune ne-cessario per dare casa a chi fa-tica a comprarla in tempi di crisi- era stato un buon profe-ta: «Prima i fatti poi ognuno avrà la sua opinione». Modena Attiva, il laboratorio urbanisti-co che fa anche opposizione interna al Pd è durissimo in una lettera alla Gazzetta, in particolare sulla ventilata pos-sibilità che la Provincia decida di spostare i due pozzi Fiera presenti nel comparto su cui saranno costruiti i quasi 400 appartamenti previsti dal pia-no casa, «Siamo allibiti-- dice il portavoce Paolo Silingardi, funzionario del Pd sono i co-struttori che possono spostare i pozzi dell'acqua? E' un fatto di una gravità enorme». E an-che i residenti non l'hanno presa certo bene, anche sui 150 ulteriori alloggi Peep previ-sti a fianco, «Sono contraria - dice Roberta Brunetti- perché non hanno rispettato le altez-ze e le palazzine saranno più alte dell'intorno oltre che este-ticamente controverse. Poi c'è

il problema dell'ambiente: portano avanti progetti preve-dere opzioni. Ora ci sono 60 giorni e poche possibilità per intervenire. Gli alloggi Peep a fianco Invece vanno resi noti, mentre non ci dicono mai:nul-la. Vorrei sapere che pensano in Comune. Siamo rimasti ba-siti, servono doverose spiega-zioni». Spiega invece Gianluca Resimi:n: «Il mio è un parere negativo perché di palazzi e ca-se sfitte Modena è piena e non c'è bisogno di costruirne nuo-ve abitazioni che resteranno

invendute. Io oggi, a 35 anni, sarei in difficoltà a comprerà abitazioni appena erette, più facile che la gente acquisti l'usato. E poi salvaguardiamo le casse dell'acquedotto».

Se l'architetto Alberto Ron-zoni, ipotizzando lo sposta-mento dei pozzi, assicurava che sarà la Provincia a decide-re se farlo o meno l'ente dice di voler rispettare i tempi: «La Provincia valuterà solo alla fi-ne dell'iter amministrativo In. Comune» spiegano infatti ali' ente pubblico di viale Martiri.

Ma ad affondare il colpo è ap-punto Modena Attiva; «Abbia-- mo apprezzato la strategia scelta ironizza Sili Bardi -non più il becero scontro per-sonale, ma la presentazione, ovviamente di parte, del pro-getto e delle sue caratteristi-che tecniche. Noi preferiamo confrontarci nel merito che ri-cevere offese e insulti. Siamo rimasti alltbtll stillo sposta-mento, 1)a mesi sosteniamo che sui campi acquiferi che ali-mentano 360mila persone ser-ve un aggiornamento del pia-

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GAllETTA DI MODENA

no di tutela delle acque. A pa-role è una priorità condivisa da tutti, al punto che il Comu-ne è uscito con l'estempora-nea proposta di potabilizzare l'acqua del Secchia, ma nessu-no fa nulla. Ma da oggi possia-mo stare tranquilli perché ci penseranno i costruttori. L'ar-chitetto Ronzoni sgombra il campo dalle preoccupazioni e dice non si costruirà su pozzi Aimag (ci mancherebbe) ma su due pozzi Fiera che, dice " sono utilizzati solo in parte perché portano acqua ancora

inquinata dai nitrati di Formi-oine" Sul riferimento alle fo-gne ipertecnologiche sorvolia-MO e speriamo non siano simi-li a quelle di Marzaglia». Silin-gardi chiude con una serie di domande: vero che la Pro-vincia prevede la chiusura dei due pozzi Fiera e dove andreb-bero? E vero che lì si miscela con acqua di San Cesario? L'ac qua inquinata arriverà ai pozzi Aimag quando chiusi quelli di Fiera? E chi ci risponderà, l'im-presa costi -tutrice?».

Stefano tuoni

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GAllETTA DI MODENA

LA REPLICA

Le cooperative: basta dubitare della nostra trasparenza Sempre in tema di Peep, inter-vengono le centrali cooperati-ve modenesi. «Non accettiamo lezioni sulla trasparenza delle graduatorie per 'asseonazione dei nostri alloggi. Chi solleva dubbi e sparge sospetti non co-nosce la materia, oppure è in malafede». la risposta di Agci, Confcooperative e Legacoop Modena, unite nell'Ad (Allean-za delle cooperative italiane) al-le critiche di questi giorni, ulti-ma quella clell'Udc. Le coop hanno riunito il tavolo perma-nente sull'eme:rgenza abitativa per analizzare la situazione ed elaborare proposte insieme al-le cooperative di abitazione. «La trasparenza è uno dei valo-ri fondanti della cooperazione, un elemento distintivo e irri-nunciabile dichiarano Mauro Veronesi (Agri), Gaetano De Vinco (Confcooperative) e Lau-ro Lugli (Legacoop) - I criteri e metodi di assegnazione degli alloggi costruiti sulle aree Peep, per le quali le nostre cooperati-ve partecipano a gare pubbli-che, sono stabiliti dagli statuti e regolamenti approvati in as-semblee pUbbliche dai soci del-le cooperative e rispettano le re-- gole e i criteri soggettivi fissati dall'amministrazione comuna-

le. Gli elenchi degli assegnatari, affissi negli uffici delle coopera-tive e consultabili da chiunque, sono sottoposti a un doppio controllo: quello dei soci delle cooperatike e quello del Comu ne, che ha creato l'ufficio Peep. Chi parla di scarsa trasparenza o, addirittura, "omertà", dimo-stra di non conoscere nemme-no le regole più elementari del-lo strumento Peep». Quanto ali' eventualità di far gestire al Co-mune le graduatorie per l'asse-gnazione degli alloggi, l'Allean-za delle cooperative italiane ri-corda che le cooperative di abi-tazione organizzano gli utenti e cercano di soddisfare i loro bi-sogni, in questo caso la necessi-tà di avere una casa. «I nostri soci sono cittadini che decido-no liberamente di entrare in co-operativa e stabiliscono, attra-verso gli statuti e regolamenti da loro stessi discussi e appro-vati, i criteri di priorità per acce-dere all'alloggio. L'intervento su queste regole da parte di un soggetto esterno, sia esso pub-blico o privato - sottolineano Veronesi, De Vinco e Lugli -può condizionare e mettere in pericolo l'essenza stessa della cooperazione, fondata sulla de-mocrazia partecipativa».

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Modena Attiva all'attacco

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ll comparto Peep di via Salvo d'Acq

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GAllETTA DI MODENA :::::::::

«Peep, no alle graduatone gestite da coop» Pd l e Pd: decida il Comune le assegnazioni degli alloggi. Barcaiuolo: fuori i nomi c ei politici inquilini

Graduatorie Peep? Siano gesti-te dal Comune e non dalle coo-perative. La richiesta arriva da Michele Barcaitiolo, consiglie-re comunale Pdl, che condivi-de e amplia quanto pubblica-mente richiesto da Davide Tor-rini. «Le graduatorie vengono costruite dalle cooperative, questo è legittimo ma ingiusto se si pensa che le aree Peep so-no di fatto un servizio di welfa-re in cui il terreno viene regala-to dal Comune e viene pagata esclusivamente la costituzio-ne. - spiega - Da questo è evi-dente, da un lato, il fatto che bisogna evitare eventuali spe-culazioni, dall'altro è che i pa-rametri per le assegnazioni de-vono avere un carattere real-mente sociale e si devono ba-sare su reddito, composizone del nucleo familiare e non, co-me ora, su graduatorie delle coperative che seguono altri parametri, come l'anzianità di iscrizione alla cooperativa». Barcaiuolo solleva il caso tra-sparenza. «L'argomento tanto invocato dal Pd, e che ha in Trande il suo paladino, rei spinge a chiedere Visto che gli elenghi degli assegnatavi degli appartamenti mi sono stati ne-gati dal Comune, con la scusa che sono gestiti dalle coopera-tive, chiedo pubblicamente, sulla scia della trasparenza tanto invocata dal Pd e da Trande in particolare, di sape-re se vi siano politici o expoliti-ci, personaggi che hanno o ab-biano ricoperto ruoli pubblici o dirigenti del Comune e relati-vi coniugi se, legittimamente sebbene su posizioni per me sbagliate, siano stati assegna-tari di alloggi Peep. Questa sa-rebbe trasparenza vera. Infine la gestione torni al Comune, questo è un servizio sociale e non si capisce perchè le gra-

duatorie debbano essere segui-te dalle Coop e non da chi, in-vece, ha il vero ruolo sociale».

Posizioni che diventano tra-sversali con le parole di Stefa-no Rimini, consigliere Pd. «Non posso che condividere le parole di Davide Torrini quan-do invoca un cambio di regola-mento nell'assegnazione delle case Peep. li cambio è oppor-tuno e, vista la situazione delle famiglie modenesi, si deve an-dare incontro a chi è maggior-mente in difficoltà. Ed è altret-tanto opportuno che le gra-duatoria Peep siano gestite di-rettamente dal Comune. Del resto — e qui sposa in pieno la tesi Barcaluolo terreno è del Comune. Mai come in que-sta fase sia sul tema dell'affitto che su quello della compra -ven-

dita è necessario che rl Comu-ne si faccia garante affinchè si-ano le famiglie pili bisognose ad entrare nelle abitazioni».

Sul tema Peep, proprio ieri il Comune ha diffuso i dati dei ri-scatti delle abitazioni. Sono stati 144 gli alloggi Peep riscat-tati a Modena lo scorso anno e gli incassi dei corrispettivi han-no portato nelle casse comu-nali oltre un milione, per esat-tezza un milione 36 mila 502 euro. Il dato è perfettamente in linea con l'andamento del 2010, quando 143 famiglie hanno riscattato l'abitazione costruita in diritto di superfi-cie su terreni concessi dal Co-mune, che ha incassato com-plessivamente di un milione 93 mila euro. La differenza d'importo è dovuta alle (Innen-

sioni degli alloggi riscattati, in base alle quali vengono calco-lati i corrispettivi. «Dopo il crollo avvenuto nel 2009, quando i riscatti si sono pres-soché dimezzati, sia per l'esau-rirsi degli effetti della massic-cia campagna d'informazione realizzata gli anni precedenti, sia a causa della crisi, l'anda-mento ha tenuto e nel 2011 è stato superiore alle aspettati-ve» afferma l'assessore alle Po-litiche patrimoniali del Comu-ne Fabio Poggi. «Inoltre, sem-brano esserci buone prospetti-ve anche per quest'anno - con-tinua l'assessore - considerato che al 31 dicembre erano già 35 i nuovi atti da accertare», va-le a dire che altre 35 famiglie avevano avviato la procedura di riscatto. «E la dimostrazione della validità della proposta rappresentata dai Peep come forma di proprietà agevolata e del fatto che la possibilità del riscatto, pur dovendone rive-dere le modalità alla luce delle nuove norme nazionali e regio-nali, va sicuramente mantenu-ta», conclude Poggi.

Complessivamente, dall'ini-zio della campagna di riscatto degli alloggi Peep, sono state 3 mila 271 le domande giunte all'ufficio preposto per il calco-lo dei corrispettivi e 2 mila 783 i riscatti effettuati. Il riscatto consente di trasformare il dirit-to di superficie in piena pro-prietà aumentando il valore dell'immobile sul mercato e li-berandolo progressivamente da qualsiasi tipo di vincolo.

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GAllETTA DI MODENA

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Modena Attiva all'attacco

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L'ATTACCO Maurizio Dori critica i colleghi Democratici: «Tutti zitti negli incontri, poi ci si scatena nei corridoi> ,

`Documento degli 11, fatto inaccettabile' Beh lo da chi re bica tra s ama. Immagine deiyistante dei alto»

nNna

E -una spaccatura sempre più profonda quella che

sta sconvolgendo il gruppo consigliare Pd. L'intervento di oggi di Giandomenico Glorio-so (a:fianco) sul famoso docu-mento degli l l consiglieri non basta a rasserenare il clima.

«Ammettendo anche che si trattasse solo di un'interroga-zione innocente sul dehor perché farla firmare solo dalla metà del gruppo dicono in molti -. La volontà politica di fondo era evidente e ora il pro-blema va affrontato fino infon-do, senza minimizzare».

Concetti che oggi 3l consi-gliere Maurizio Dori espri-me in prima persona.

«Credo sia -un eufemismo af-fermare di essere rimasto sbi-gottito dalla notizia che undici consiglieri avrebbero inviato una lettera al sindaco e lo a-vrebbero, successivamente in-contrato, su temi che non è da-to conoscere (dehors? bilan-cio? piano casa?) - afferma Do-ri -. Non è il merito che mi in-teressa. E' il metodo che è fran-camente mi pare inaccettabi-le, soprattutto da parte di chi non perde occasioni per fare

Maurizio Dori

questioni di metodo sul com-portamento degli altri, Non c'è nulla di strano se all'inter-no di un gruppo vi sono opi-nioni diverse e se vi sono per-plessità su alcune decisioni as-sunte dall'amministrazione. E' normale che sia così, è demo-crazia. Quello che non è nor-male è che queste vicende, in-vece di diventare un tema di discussione del gruppo e della giunta per chiarirle, inneschi-no dei processi che tendono a dividere il gruppo e contrap-porre il gruppo alla giunta. lo non sostengo che la giunta ab-bia sempre ragione. Tutt'altro. Però non posso non rilevare che ogni qualvolta il gruppo ha chiesto incontri per chiari-re o approfondire temi, la

giunta e il sindaco abbiano ga-rantito sempre disponibilità».

«Trovo sconcertante mette-re sul banco degli imputati un assessore (ritta in questo ca-so?) - prosegue Dori - senza a-ver prima tentato di chiarire con lui direttamente gli argo-menti oggetto di discordanze. Questo stare zitti negli incon-

' ufficiali per poi scatenarsi nei corridoi non mi pare sia il modo migliore per fare politi-ca soprattutto da parte di chi predica trasparenza. lo credo in un partito forte e vivace. Dove non si ha tutti lo stesso parere, ma dove i diversi pare- ri si confrontano con fran-chezza nelle sedi giuste per poi trovare una sintesi decisa dalla maggioranza. 11 resto è confusione, protagonismo

Deleterio, che pro-duce una immagine devastan-te del partito. Non ci basta a-vere chi tutti i giorni dati.' inter-no del partito (Modena Attiva) organizza l'opposizione con-tro la giunta? Vogliamo aggiun-gere anche un gruppo diviso per gruppi? E per quali obiet-tivi? Non siamo a questo livel-lo, per fortuna, e non dobbia-mo arrivarci. Auspico che par-tito e capogruppo operino im-mediatamente per rientrare nei binari, altrimenti si dera-glia».

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L'INFORMAZIONE

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IL CASO La Provincia ha avuto i pareri sul progetto depositato il 28 dicembre. Bora di: «Attenzione a falde, rumore e fondazioni»

Piano via Aristotele, le osservazioni di Ed scontro sulla chiusura delPozzi. Vaccari unenti:sa Ronzoni «Non ne so nulla» C ono arrivati mercoledì gli L.7 attesi pareri di Arpa e .Ausl al piano particolareggiato di via Aristotele depositato il 28 di-cembre. I report in queste ore sono all'esame di Comune e Provincia, ma il direttore della sezione provinciale di Arpa, Vittoria) Borahli sa nticipa. ali' Inibrin azione i contenuti del parere della sua Agenzia. E dalle parole di Soraldi emerge chiaramente come una valuta-Z1013.e positiva da parte di Arpa non sia affatto scontata.

«Abbiamo espresso un parere molto articolato all'interno del-la Conferenza dei servizi - af-ferma Boraldi Non si può dire se la valutazione sia favorevole

inono, si tratta come sempre di un documento ragionato. Siamo entrati nel merito del Piano particolareggiato e abbia-mo sottolineato gli aspetti che a nostro avviso meritano mag-giore attenzione. Abbiamo dunque affrontato vari aspetti di carattere ambientale di no-stra competenza. Per quel com-parto i temi pili delicati riguar-dano falde, rumore, fondazioni e tipologia di costruzioni che possono insediarsi. Su questi punti abbiamo presentato le os-

seriazioni principali. Il nostro parere sarà comunque oggetto di altre valutazioni da parte del Comune e degli altri enti pre-posti in base all'iter spiegato ie-ri dal dirigente del Comune A-scari».

I pozzi E intanto torna d'attualità la

possibile, chiusura dei pozzi fiera di via Aristotele e via Can-nizzaro. Già ad aprile l'assesso-re Si tta aveva ventilato l'immi-nente chiusura dei pozzi di via Cannizzaro e ieri Ronzoni (il progettista che ha firmato il tanto contestato piano partico-lareggiato per via Aristotele) laa dichiarato che «che la Provincia

sta valutando la chiusura dei due pozzi Elena di via Aristote-le» e che la sua immobiliare «pa-gherà la costruzione di altri due in una zona migliore».

Ma ieri l'assessore provincia-le Stefano Vaccari ha smentito totalmente il progettista. «Non so da dove Ronzoni tragga que-ste conclusioni - afferma Vac-cari -. Al mornento non mi ri-sulta che la Provincia chiuda dei pozzi. Vedremo, ma la que-stione non è certamente all'or-dine del giorno. Intanto pensia-mo ad analizzare i pareri di Ar-pa e Ausi sul piano particola-reggiato».

E le dichiarazioni di Ronzoni non sono state prese bene riep-

pure da Modena Attiva. «E' vero clic la Provincia chiede la chiu-sura dei pozzi? Dove si pensa di trasferirli? Qual è la loro por-tata e la loro distanza dai pozzi Aimag? Se non estrarranno più l'acqua inquinata questa arrive-rà ai pozzi Aimag? E Aimag con quale, acqua la miscelerà? Chi ci risponderà, l'impresa e l'archi-tetto Ronzoni? chiedono pro-vocatoriamente i ribelli Pd Modena è sempre stata capace di pianificare le risorse pubbli-che dando priorità all'interesse e al bene collettivo. Oggi, su un tema delicato e importante co-me quello dell'acqua, assistia-mo sconcertati allo svilimento di una tradizione trentennale. Non possiamo che denunciare. questa situazione, chiedendo che prima si proceda alla revi-sione del piano di tutela delle acque e poi, sulla base di va-lutazioni condivise e pubbli-che, si prendano le decisioni conseguenti sui limiti di edifi-cazione nell'area. Che siano poi i costruttori ad affrontare per la prima volta la questione dello spostamento dei pozzi ci pare un fatto di una gravità e-nonne».

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ll Vittorio Boraidl e l'assessore Stefano Vaccari

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L'INFORMAZIONE ooman di MODENA

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PIANO CASA L'assessore registra il via libera dell'Udc e ironizza sulle polerniche dei giorni scorsi

Sitta: «Torrini? Con lui va meglio che con alcuni dei miei...» orride, per due mod-

e, vi: ií primo perché ha trovato un autorevole e-sponente dell'opposizio-ne che la pensa come lui sul piano casa, il secon-do perché, con un piz-zico di ironia, verrebbe da dire che ci si trova meglio con qualche 'av-versario' che con alcuni compagni di partito. All'indomani della con-ferenza con la quale i vertici modenesi dell 'Udc (erano presenti il segretario provinciale Fabio Vicenzi, il consi-gliere comunale Davide Torrini e il responsabile

del programma Paolo Fel- rari) hanno ufficializ-zato il loro appoggio al piano casa della giunta, l'assessore alla Pianifica-zione del territorio Da-

niele Sitta incassa il 'via libera' con soddisfazio-ne, in particolare perché l'Udc ha insistito sugli as-si portanti del piano: il bisogno di nuove case

(che per i centristi «è reale e non gonfiato per fare un favore alle impre-se di costruzione») e le aree F come unica pos-sibilità per le nuove edi-ficazioni (per l'Udc impensabile puntare sul-la riqualificazione, visti i vincoli posti dalla Regio-ne, soprattutto in mate-ria di antisismica»).

E se il significato poli-tico del nuovo 'si' dell'Udc alla giunta an-drà interpretato dal Pd, l'assessore si lascia anda-re ad una battuta dopo le durissime polemiche con Sel, Modena attiva e parte dei Pd sul piano ca-sa: «In effetti - ironizza -vado più d'accordo con Torrini che con qualcu-no dei miei...».

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L'assessore Daniele Sitta

Davide Tortigli (Udc)

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L'INFORMAZIONE

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LA LETtERA

«Progetto lungimirante che deve essere approfondito» 1 H progetto di Lorenzo Ca-

apellese suscita l'interesse anche dei nostri lettori. Ecco u-na delle lettere giunte ieri in re-dazione.

Seguo sempre di più la que-relle tra l'amministrazione co-munale ed il resto del mondo imprenditoriale e culturale della città, vedi ad esempio Modena Attiva e tutti gli altri opinionisti, nel merito della discussione sul piano alloggi dell'assessore Sitta, che coin-volge la situazione sulle aree E

La questione mi appassiona e, conseguentemente, ho avu-to modo di farmene un'idea e di avere un parere che mi. tro-va, al momento, allineato pie-namente con Modena Attiva, Ma, aldilà di qualsiasi mia presa di posizione, vedrei mol-to bene un pieno coinvolgi-mento dei cittadini nel parte-cipare alle scelte quindi, nel pieno del dibattilo. Pertanto mi piacerebbe che il vostro quotidiano si facesse portato-re del pensiero della gente, pro-

cedendo ad una campagna di raccolta dei pareri. Non voglio fare di questa mia idea una tribuna dove i diversi parti-giani di questo o quelpensiero se le danno di santa ragione, ma solamente poter raccoglie-re le diverse opinioni per dar loro visibilità.

Parimenti, la questione si presenta anche per l'ipotesi di urbanizzazione del territorio interprovinciale, e mi riferisco al progetto presentato dall'al= chitetto Carapellese che a mio

parere è veramente una ipote-si che coinvolge molti soggetti importanti. Le due Province di Modena e Reggio Emilia, Di-stretto ceramico, i Comuni che si apcciano sulle due sponde del Secchia.

Questa ipotesi di urbanizza-:Ione per me lungimirante e degna di una più approfondi-ta analisi. Basti pensare al mo-vimento di opere che si intra-vedono, con il conseguente la-voro di indotto per tante 1.131-

prese, anche ed in specie locali,

ma che sarebbe comunque an-che di impatto Regionale. Si pensi alla logistica dei traspor-ti, di strade eferrovie ed infine, forse un sogno, la nascita di realtà veramente metropolita-ne sulle due sponde, riduzione della spesa pubblica, accorpa-mento di vari Comuni in uni-che realtà.

Altro che la sola ipotesi me-tropolitana di Bologna. E' que-sta che ci traviamo noi in casa, cioè il blocco Modena più Reg-gio Emilia, una vera realtà e-

conomica ed industriale su cui investire per un futuro di lavoro, senza distruzione dei nostro bellissimo territorio a- gricolo, da preservare ed inse- rire in un progetto come quel- lo ipotizzalo drt Carapellese. Sarebbe un'idea di promozio- ne e sviluppo delle due situa- zioni, da finalizzare per sti- molare chi ci governa per° Eav- vio diprogetti veramente intel- ligenti e di prospettiva per tuE to il territorio, sia urbano che distrelluale a livello Province.

(Andrea Gadd()

Pagina 11 MON. Di MODENA

press unE 06/01/2012

L'INFORMAZIONE

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io Municipio rd e Gita* ,vcotldiguc,

L'assessore Poggi: — «I nuovi Peep? Ora

regole più severe»

press unE 07/01/2012

GAllETTA DI MODENA

Pd e Giunta, venti di guerra in Municipio Il bilancio arenato, gli assessori che puntano i piedi, il gruppo diviso in tre: il 2012 è già tormentato di Andrea Marini

Documenti riservati, faccia a fac-cia con il sindaco, pressing asfis-siante sul primo cittadino sul te-ma bilancio e poi il malessere cronico nei confronti di Sitta e viceversa. Non si può dire che il nuovo anno non sia iniziato in modo scoppiettante per il parti-to democratico e la squadra di Pighi. Proviamo a capire che ac-cade. Bilancio. In casa Pd la preoccupa-zione è tanta. I giorni passano e si ha l'impressione che Colom-bo non riesca a trovare il bando-lo della matassa. Il problema so-no i tagli alla spesa della macchi-na comunale e la sua riorganiz-zazione. Tutti gli assessori si di-cono d'accordo sulla necessita di tagliare, basta che non tocchi al proprio assessorato. In parti-colare sarebbero 4 gli assessori insofferenti a ulteriori tagli: An-tonino Marino (Sport) Roberto Alperoli (cultura) Francesca Ma-letti (welfare) e Adriana Querzè (istruzione), Con loro Colombo fatica a farsi strada. Ecco perché i consiglieri Urbelli, Glorioso, Cotrino e Trande sono arrivati apertamente a parlare di diktat da respingere e di assessori che devono smetterla con certi atteg-giamenti. Da qui il pressing per ill sindaco-direttore d'orche-stra. È lui che viene chiamato a prendere il pallino e a mettere tutti in riga, anzi a tirare le righe sulle cose non essenziali, ben sa-pendo che si rinuncerà a cose

xrioritaria. Ma il sindaco inizia a non gradire queste pressioni. Sitta visto dal Pd. Il dehors con-cesso in modo ritenuto non completamente trasparente, la durissima polemica con i comi-tati e con Sel sulle aree di via Ari-

stotele e via Cannizzaro, mentre il Pd era in dirittura sull'accordo sul piano casa hanno creato pro-fonda irritazione nel gruppo Pd. Gli atteggiamenti dell'assessore, poco diplomatici, anche quan-do si può essere d'accordo sui contenuti stanno stancando. Eloquente la frase scappata ad un consigliere «siamo stanchi di dover andare tra la gente a difen-derlo, quando siamo i primi a ca-pire che sbaglia l'approccio». In pratica, lasciando da parte colo-ro - e ce ne sono - che sarebbero ben felici di vederlo dimissiona-rio, si chiede che si dia una rego-lata. o per lo meno che il sindaco lo tenga calmo. Non è un caso che il capogruppo Trande abbia apertamente detto: «Gli assesso-

ri facciano gli assessori, la politi-ca della giunta è di competenza del sindaco». II Pd visto da Sitta. Il problema, per Sitta, è che la politica conti-nua a creare un ostacolo dietro l'altro ai suoi progetti e agli im-pegni che ha preso o che sono nel programma. Vedi il caso Aree F. Lui contava di chiudere la partita con la delibera entro Natale, il partito ha chiesto tem-po per trattare e ora si rischia di finire a febbraio.Si sente preso in giro ed ostaggio di quello che in Municipio c'è chi sostiene sia il "doppio gioco" del Pd: a parole sono con la giunta ma poi fanno sponda con Modena attiva, per non perdere i legami con pezzi di città.

Gruppo Pd. Chi lo chiama docu-mento, chi interrogazione ritira-ta. Fatto sta che 3 consiglieri sot-to Natale si sono presentati dal sindaco Pighi consegnandoli un documento in cui prendendo spunto dalla necessita di mag-giore trasparenza in ogni atto, lo si invitava a "darsi una mossa" sul tema del bilancio e sul piano casa. Iniziativa sottoscritta da 11 consiglieri, all'insaputa degli al-tri. Iniziativa che ha evidenziato la netta spaccatura in due, ma forse anche tre, del gruppo. Da un lato il capogruppo Trande con Rocco, Urbelli, Glorioso e i giovani Pd (ex- Ds), più sensibili alle spinte che arrivano da comi-tati, Modena attiva; dall'altro Mi-chele Andreana, Maurizio Dori, Ingrid Caporioni e l'ala storica ex-Ds, leali con la giunta. Il terzo pezzo - ondivago a seconda del-le esigenze è composta dal grup-po Margherita.Specie tra le pri-me due anime tira una brutta aria e si percepisce. Pd. Il Pd ha il difficile compito di fare sintesi tra giunta, comitati, alleati, città. Non facile. Oggi co-me oggi la preoccupazione prin-cipale sono il bilancio e l'accor-do con Sel. Si temono forti con-traccolpi. In più si cerca di evita-re l'isolamento con gli alleati e verso la città su temi come urba-nistica e partecipazione. Udc o Sel? Tema di primo piano nelle prossime settimane. Le sempre più frequenti prese di posizione dell'Udc ,in sintonia con il Pd, vengono lette con pre-occupazione da chi nel Pd(vedi Trande) ritiene prioritaria la rin-novata alleanza con Sel e il cen-trosinistra, che vorrebbe dire in-camerare anche Modena attiva. Gli ex-Margherita, vedono inve-ce nell'Udc un concorrente in grado di metterli in ombra su te-matiche ritenute una propria pe-culiarità. Di qua o di la? Un bivio sul quale il Pd è chiamato a sce-gliere, oppure a unirlo, e sul qua-le le posizioni non sono univo-che.

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Una commissione ha calcolato che gli ernolurnersti dei parlamentari (19.805 euro) sono più alti in Europa

L.E77.RA DEL CARLO, EX ASSESSORE E ISCR1 I O A MODENA A I IVA

«Cari pari entari Pd, più chiarezza sugli stipendi» «Quale somma percepite? Quanto date al partito?» UN INVITO ai parlamentari mo-denesi: «Dite con chiarezza la ci-fra reale che percepite e quanto da-te al Pd o ai gruppi parlamentari: sarebbe un gesto apprezzato da chi vi ha votato e da tutti i mode-nesi». La richiesta di un ulteriore passo avanti nella trasparenza e di. un maggiore dettaglio dei com-pensi non arriva dal centrodestra, ma dall'ex assessore, nonché iscritto nel Pd e in Modena Atti-va, Franco Del Carlo. Il quale sol-lecita con una lettera aperta Bar-bol ini, Ghizzoni, 111,0 ioli e Santa-gata ad andare oltre la semplice ri-sposta «prendiamo 5mila curo»,

LA pubblicazione dei dati della commissione Giovannini — os-serva Del Carlo — indica in 19mí - la e 805 curo al mese gli emolu-menti, sotto varie voci di ogni par-lamentare, e a questo si risponde: 'Cinque mila curo al mese, non siamo i più pagati d'Europa'. I eit-

tadini credono a Giovannini, non a Sposetti». Da qui la spinta a en-trare ancor più nei dettagli, spie-gando esattamente dove vanno a finire le varie voci dello stipendio percepito.

L'APPELLO «Non basta dire che ci rimangono 5mita euro: che fine fanno gli altri sotdi?»

IN LINEA generale, secondo l'at-tuale iscritto di Modena Attiva, «esiste una evidente sproporzione fra gli stipendi medi degli elettori e i compensi degli eletti che diven-tano scandalosi quando aggiungi tutti i privilegi e i benefit previsti dai regolamenti parlamentari». E' «insopportabile» che i parlamen-tari «siano l'unica categoria che si

decide gli stipendi. Perché non nominare un consiglio di saggi — 11,15 personalità — che ad ogni legislatura decide gli emolumenti degli eletti?». Per Del Carlo, «se in nome dei lavori della commis-sione i tempi dovessero slittare ol-tre il 31 gennaio, i gruppi parla-mentari del Pd si riducano auto-nomamente i compensi devolven-do le somme in eccesso alla ricer-ca sul cancro». Un auto-limitazio-ne che potrebbe estendersi ai Con-sigli regionali di centrosinistra, chiamati « a coordinarsi tra di lo-ro e avere trattamenti economici giusti e uniformi». t-, - Dopo questa operazione, Del Car-lo esorta il Pd «a riprendere il Por-ta-a-porta e a rifare la tessera a quei tanti militanti di centro e di sinistra che sarebbero felici di da-re 100 curo a un partito da cui i ladri vengono cacciati e i suoi elet-ti gudagnino il giusto, con traspa-renza».

Giaripaolo Annese

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press unE 08/01/2012

il Resto del Carlino

MODENA

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press LITE 08/01/2012

L'INFORMAZIONE

LA LETTERA Parla l'ex assessore Franco Del Carlo

«Cari parlamentari democratici dite chiaramente quanto prendete»

opportuna e necessa-« ria nascita del gover-no Monti segna il punto più basso della politica. I partiti hanno dovuto fare un passo indietro per assegnare ai tec-nici l'arduo compito di usci, re dalla crisi». E' il pensiero di Franco Del Carlo, ex assesso-re del Comune di Modena, o-ra iscritto a Modena attiva. «Ma cosa può fare la sinistra -si chiede per dimostrare di essere diversa e recuperare al voto una parte di quel 40% di lettori delusi che non votano più? Per pri-ma cosa, eSi-s te una evi,, dente sproporzione tra gli stipendi medi degli elettori e i compensi degli eletti, che diventano scandalosi quan-do si aggiungono tutti i privi-legi e benefit previsti dai re-golamenti. parlamentari. Per questo, faccio una proposta: se in nome dei lavoro della Commissione, i tempi per l'adeguamento degli stipen-di dovessero slittare oltre il 31 gennaio, i parlamentari

del Pd si riducano autonoma-, mente i compensi, devolven- do le somme in eccesso alla ricerca sul cancro». Per quan- to riguarda i Consigli regio- nali, Del Carlo propone «alle Regioni governate dalla sini- stra di coordinarsi tra loro per avere trattamenti econo- mici giusti e uniformi, par- tendo dalla cancellazione dello scandalo dei vitalizi. La sinistra deve dare questi se-

gnali da sola, accompa- gnandoli an- o h e con un'autocriti- ca sulla con- dotta degli an- ni passati per non avere sempre avuto

comportamenti sobri e aver contribuito a creare privilegi intollerabili e ingiusti». Un in- vito, quindi, anche ai parla- mentari modenesi: «Cari o- norevoli Barbolini, Bastico, Ghizzoni, Levi, Miglioli e Santagata, dite con chiarezza la cifra reale che percepite, quanto date al Pd o ai gruppi parlamentari. Sarebbe un ge- sto apprezzato da chi vi ha votato e da tutti i modenesi».

«Le Regioni in mano

alla sinistra cancellino io

scandalo dei vitalizi»

Pagina 7 CROZICA , MODEW

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Ci sono i tre messaggeri che vanno da Pighi, gli undici fron-disti che sottoscrivono il docu-mento all'insaputa degli altri componenti del gruppo, e quelli che fanno in fretta a smentire quanto accaduto nel-le ultime settimane, cercando

smarcarsi dal ruolo di cora-plottisti e provando a vestire i panni dei "pompieri". Quel fa-moso :foglio di carta qualcuno l'ha messo in fretta e furia nel tritacarte. Quel che non si can-cella è lo stato di salute di un. gruppo che, nella sua storia al-largata al centrosinistra, forse non è mai stato così frastaglia-te, E non è certo colpa di un depor se si è arrivati a questo punto. A dare l'ennesima con-

ferma di una situazione fumi controllo - o forse controllata a dovere da qualcuno - ci ha pensato uno scambio di mail tra consigliera e consigliere di un paio di sere fa. P bastato un "rispondi a tutti" anzichè una risposta privata all'interno del gruppo di :mai che riunisce tutti i consiglieri cuirlUnali, e l'ennesima Frittata è stata servi-ta su un piatto d'argento. Nella :mai!. non solo si fa -riferimento al documento degli 11, ma si leggono vere e proprie strate-gie, l'ultima delle quali riguar-da una riunione in un primo tempo prevista per ieri pome-riggio, a margine del consiglio comunale, e poi sapientemen-te fatta saltate a causa delle

troppe defezioni più o meno strategiche. All'ordine del gior-no c'era un primo confronto trai consiglieri, chiesto a gran voce dagli esclusi che avevano sottolineato una certa irritazio-ne nei modi e anche nei conte-nuti. L'incontro in realtà non c'è mai stato e ll confronto si terrà, allargato anche ai com-ponenti della giunta, il prossi-mo 18 gennaio, data da fissare sul calendario perché ne usci-rà un vero e proprio scontro .

C'è chi, come 'Timide, Roc-co, Urbelli, Glorioso e qualcu-no dei giovani, è più sensibile alle spinte che arrivano da co-mitati, Sei, Modena Attiva. Al-tri, come Andreana, f)ori e Ca-porioni, più allineati con la giunta, nel bene e nel male. A questi si aggiungono diversi battitori liberi che spacchetta-no ulteriormente il partito in tante, troppe parti. Poi la giun-ta. Se i bookmakers quotasse-ro chi oggi è pitt diviso tra giun-ta e gruppo consigliare, sareb-be davvero una bella lotta.

Davide Berti

LA CRISI NEL PARTITONE

Scontro tra corsi eri e gi nel Pd è vata la resa dei conti

Pagina 14 Ude “piaatagune" So mensa e bitaocio metteíncrisiii Ptl

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capogruppo Pd, Paolo Trande

press unE 10/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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press LinE 12/01/2012

LINFORAZIONE

IL PROGETTO Venerdì sera riunione dì tutti gruppi che hanno contestato le politiche di Sitta

Urbanistica, fronte comune di tutti ribelli Si-a, per nascere il Comitato dei conftitati

di Giuseppe Leonelli per fare massa critica e

per contestare l'intera filo-sofia urbanistica dell'amministra-zione cornuttale. I Comitati che in questi mesi sono sorti in città per dire «no» alle singole scelte del Comune su riqualificazioni o nuove edificazioni, hanno deciso di organizzarsi. I gruppi. sono

ci sono i residenti di via Monsigt3or della Valle che con-testano lo sbarco della piscina Virgin accanto all'impianto dei Vigili del fuoco e ci sono i dis-sidenti del Villaggio Giardino, c'è chi a Modena. ,t:-st contesta `da si-nistra' le nuove case in arrivo e 4.7:è continua a battersi per-ché la famosa. vasca. al parco Fer-ravi finisca definitivamente nel dimenticatoio.

Il processo di integrazione tra queste anime è tutt'altro che scontato: si tratta di mettere da parte una fetta delle singole ri-vendicazioni di parte (che spes-so sono il fulcro stesso dell'esi-stet3.za del Comitato) per critica-re in maniera complessiva e ar-ticolata piazza Grande. Un obiet-tivo ambizioso, ma che diretti interessati segnbrano intenziona-

ti a perseguire. Il. primo passo del resto è già.

stato fatto: domani sera alle 2 1 lat Sala Ulivi ospiterà infatti il ver-tice preliminare di tutti Comitati che in un rnodo (-3 nell'altro han-no puntato il dito contro !a giun-ta e in particolare contro l'asses-sore Daniele Sitta.

I protagonisti L'elenco dei 'ribelli' è lungo. Si-

curatnente domani ci saranno i rappresetnanti dei Comitati Vil-laggio Giatrclino, Sacca, Modena est, \Tacigli°, Piscina al parco Fer-rari, via Monsignor della. Valle, Novi park, piazza Matteotti, Tem-

pio e anche delegazioni di espo-t3.enti dalla provincia (a partire da chi a Carpì critica le case sulle falde di via Aristotele).

Un gruppo chgnque eterogeneo il cui unico comune denomina-tore è la voglia di ribellarsi alle scelte urbanistiche del Comune di Modena. E, naturalmente, alla sala Ulivi vi saranno anche espo-nenti di Modena Attiva, il gruppo trasversale al Pd guidato dal re-sponsabile del Forum Ambiente Riolo Silingardi che ha fatto della battaglia anti-cernentificazione il p i7OpriO Credo.

Il commento

«L'obiettivo di tutti noi è quello d i tutelare la città e il paesaggio e offrire il nostro contributo per far sì che gli amministratori rive- d ano le proprie scelte commen-ta Marco Miana del Comitato 'Vil-laggio Giardino, il gruppo impe-gnato a combattere contro le ca-se sui pozzi di via Aristotele e via Cannizzaro Finora dall'afiltnini-strazione comunale abbiamo ri-cevuto S010 Una falsa disponibi-lità alla partecipazione. In realtà le scelte vengono calate dall'alto, come dimostra il fatto che ad og-gi non è ancora stato reso pub-blico il parCrC di Arpa C AUSI sul piano particolareggiano di inter-vento sulle falde»,

L'obiettivo Cot3.cretamente i! gruppo,

composto da oltre dieci Comita-ti, si pmpone realizzare 1M:i-

niziativa comune in primavera per dare voce al proprio niales-sere. Al di là del tipo di progetto che verrà messo in campo il tnes-saggio politico chiaro: la giunta non può non ascoltare un mo-vimento compatto di Comitati che chiede con forza una svol-ta.

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1 mentre Barcaiuolo atten- 4 de una risposta sui Peep, Modena Attiva attende quella sul parere di Arpa sul piano particolareggiato di via Ari-stotele. Così Paolo Sillingar-di ironizza sul silenzio del Comune.

«Che ci sarà mai scritto in quel parere di così delicato

per cui il Comune lo mantie-ne segretato? afferma Silln-,,ardi -. Sta diventando un ca-so il parere espresso dall'Ar-pa, e trasmesso al Comune e alla Provincia, sul Piano Par-ticolareggiato di via Aristote-le. Malgrado la procedura sia pubblica, e preveda tempo fi-no al 28 febbraio per espri-

mere osservazioni da parte dei cittadini, tra i documenti che vengono forniti a chi fa accesso agli atti manca pro-prio il parere dell'Arpa, Un atto non secondario nell'ana-lisi del progetto, visto anche l'area particolarmente deli-cata su cui si vorrebbe co-struire, Il fatto è ancora più

significativo se si registrano le ben due interviste rilasciate dal direttore dell'Arpa, in cui evidenzia criticità in una for-ma non certo usuale. Quanto dovremo aspettare per sco-prire cosa dice il documento top secret? Noi avanziamo an-cora la nostra richiesta, che il Comune quanto prima renda la documentazione disponibi-le sul proprio sito, in nome di una trasparenza non di faccia-ta ma sostanziale».

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APPELLO li leader di Modena ,Attiva Paolo Silingardi si rivolge al Comune

«Via Aristotele, rendete pubblico il parere di

press unE

L'INFORMAZIONE 13/01/2012

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Ecco come dovrebbero diventare gli alloggi in via Aristotele

Via Aristotele, il piano è a rischio

press unE 14/01/2012

GAllETTA DI MODENA

Via Aristotele il piano è a rischio Arpa e Ausl sono critiche sul progetto del Villaggio Giardino Modena Attiva: «Lo diciamo da mesi». Sta: «Si va avanti» di Stefano Luppi

Potrebbe essere piuttosto ne-ro il futuro dei quattrocento appartamenti che l'ammini-strazione intende costruire sull'area compresa tra le vie Aristotele e la tangenziale Quas im odo.

Ma l'assessore all'urbanisti-ca Sfitta smentisce i problemi. ieri il consigliere dì Modena-cinquestelle Vittorio Baie-strazzi ha diffuso i pareri di Arpa e Ausl, sostanzialmente contrari al piano. Critici su al-cuni aspetti.

Vediamo cosa scrivono nel-le loro relazioni Arpa e Ausl sulla variante di 148mila me-tri quadri del piano regolato-re che tante polemiche sta creando. L'ente per l'ambien-te ha predisposto un docu-mento di 18 pagine in cui sol-leva «perplessità sullo svilup-po urbanistico». L'agenzia scrive che la «Consistenza

dell'intervento in un'area che ricade quasi completamente all'interno di perimetri di pro-tezione delle captazioni dell' acquedotto e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto acustica-mente critico per le infrastrut-ture viarie che lo delimitano. Valutato inoltre che in caren-

za di un pronunciamento da parte dell'Autorità d'ambito sulla sostenibilità dell'inter-vento mancano comunque elementi per un parere am-bientale compiuto». Una pagella" piuttosto negativa

come si legge, tanto che l'Ar-pa fa «considerazioni da adot-tarsi al fine di limitare gli fini-

patti della trasformazione in caso di confetma dello svilup-po urbanistico in questione». Seguono le "prescrizioni": «Poiché non risulta avviata la procedura di Vas occorre atti-varla onde evitare l'annulla-mento dei provvedimenti di approvazione dd piano e oc-corre acquisire i pareri di tutti i soggetti competenti in mate-ria ambientale».

Viene ricordato che manca una Valutazione di impatto ambientale relativa a una par-te dei pozzi e che l'area è inte-ressata sia dalla protezione assoluta che da quelle prima-ria e secondaria. Anche se non tutti i pozzi di Aimag ed Fiera presenti qui insistono sull'area oggetto della ipoteti-ca edificazione Arpa ritiene che tutti insieme «costituisco-no un unico grande campo acquifero le cui aree di rispet-to risultano integrarsi»,

Particolare non da poco se

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Via Aristotele, il piano è a rischio

press unE 14/01/2012

GAllETTA DI MODENA

si tiene conto che il comparto dei pozzi potrebbe anche do-versi sviluppare in futuro, E Via di seguito numerose indi-cazioni per scongiurare peri-coli per i pozzi ; anche :relati-vamente all'inquinamento acustico. Anche l'Ausl "attacca" il piano: «Si espri-me -perplessità-dice la nota-per tale scelta pianificatoria».

I commenti. «Noi lo diceva-mo da mesi -- dice il portavo-ce di Modena Attiva Paolo Si-lingardi ed è stata anche una brutta figura da parte del-la giunta che ha tentato di na-scondere questi pareri».

L'assessore Sitta non vede problemi per il progetto e ri-lancia: «Deciderà la provincia se attivare la Vas e le valuta-zioni di Arpa e Ausi sono In-congrue e vanno oltre le loro competenze. Proseguiremo facendo le nostre controde-duzioni perché le regole val-gono come per tutti gli altri piani. Quelli non sono pareri negativi, mentre c'è scarsa co-noscenza della materia. Su quell'area esiste una recente indagine commissionata a Nera e Aimag dalla Regione che ribadisce quello che so-steniamo nel piano regolato - re: non si tratta di aree pregia-te perché il problema dei poz-zi di via Aristotele è che ci so-no molti nitrati. La relazione geologica consiglia invece di realizzare eventuali altri poz-zi da altre parti, a ovest e sud della tangenziale guarda caso dove prescrive il nostro prg. Le norme Arpa dovrebbe co-noscerle e qui consentono l'edificazione di appartamen-ti perché le falde sono super protette».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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PARERE TECNICO ll consigliere Ballestrazzi accede agli atti: molte perplessità dall'Agenzia

Via Aristotele, ecco la bocciatura di Arpa: «Falde da tutelare costruire è difficile» C e non z una bocciatura definitiva ai

piani dell'amministrazione su via A-ristotele, poco ci manca. «Arpa, per quanto di competenza, ritiene di solle-vare perplessità circa lo sviluppo urba-nistico in questione considerata la con-sistenza dell'intervento (pila di 400 al-loggi) in un'area che ricade quasi com-pletamente all'interno di perimetri di protezione della captazioni acquedotti-stiche e di possibile espansione delle stesse, oltre che in un contesto aCUstica-mente critico perle infrastrutture viarie che lo delimitano in particolare sul lato sud».

E' questa la premessa che l'Agenzia fa nel suo 'famoso' parere al piano partico-lareggiato per via Aristotele. Il docu-mento, niù volte richiesto da Modena Attiva, finora non era stato ufficializzato dall'amministrazione. Il direttore di Ar-pa Vittorio Bordali aveva preannunciato le proprie perplessità, ma solo grazie a -un accesso atti del consigliere di Mode-nacinquestelleat Vittorio Ballestrazzi ii commento dell'Agenzia prevenzione e ambiente é emerso nella sua completez-za.

ll primo commento arriva proprio da Paolo Silingardi, leader di Modena attiva: «Constato -dice - che il mio Comune de-ve farsi spiegare dall'Arpa come interve-nire per ridurre l'impatto ambientale:

credo che abbiamo toccato il punto pii) basso della qualità amministrativa nel territorio, e mi spiego perché ci fosse tanta reticenza a far circolare il parere tecnico. Ricevere documenti di caratte-re ambientale dal consigliere Ballestraz-zi, invece che dall'amministrazione ; mi rammarica profcindamente».

II parere di Arpa solleva diverse pro-blematic he. all'amministrazione comu-nale che, ricordiamo, proprio per non cedere su via Aristotele ha «rotto» con l'alleato Sel. «Dovrà necessariamente es-sere attivata la procedura di verifica di assoggettabilità a Vas (quella valutazio-ne ambientale strategica sempre richie-sta dagli ambientalisti me del piano --premette Arpa -. Gli edifici dovranno a-vere un'altezza massima di quattro piani e, onde evitare disguidi interpretativi, sarà necessario modificare anche l'altez-za 332ASSirna riportata nella proposta di variante al Poc».

Sulla tutela dei campi acquiferi Arpa a-vanza diverse perplessiÙ «I perimetri ri-portati nelle tavole di Psc non risultano aggiornati con l'attuale configurazione del campo pozzi Aimag. Di conseguen-za la peri rnearazione delle aree di tutela assoluta non risulta aggiornata: è quindi necessario acquisire preliminarmente il parere di Ato». L'agenzia elenca poi una serie di prescrizioni per tutelare le ac-

E silhngardi (Modena attiva) attacca: Abbiamo

toccato il punto più basso della qualità

amministrativa»

que sotterranee. Tra queste «l'obbligo di impermeabilizzare tutti i parcheggi e le aree transitabili e il divieto di apertura di pozzi ad eccezione di quelli che estrag-gono acque destinate a consumo ti MA-

no,. Non solo, Arpa rivela ««un'incon-g: it criza rispetto all'applicazione del comma 5A della legge sulle aree di tute-la, in quanto la maggior parte dell'area oggetto dello sviluppo urbanistico rien-tra nei perimetri di protezione primaria

e andrebbe pertanto prioritariamente destinata a verde di comparto o a opere di urbanizzazione secondaria, renden-do di tatto difficilmente attuabile il com-parto stesso».

Il documento passa poi all'analisi della fondazioni: «Sulla base di quanto indica-to nella relazione geotecnica si confer-ma l'interferenza tra la falda sospesa e-sistente e le .fondazioni previste». Quan-to all'inquinamento acustico, l'area è collocata in classe 11.1 e Arpa ribadisce che «non si considera adeguato il con-fort acustico qualora venga assicurato il solo rispetto dei limiti della classi IV e V Considerate le possibili ricadute sanita-rie connesse a tale problema, si ritengo-no di fondamentale importanza le valu-tazioni che la competente Ausl effettue-rà a riguardo», Ed effettivamente anche il parere dell'Ausl su via Aristotele, ottenu-to sempre da Ballestrazzi, non potrà 'Lire piacere all'amministrazione. «Sì espri-me perplessità per tale scelta pianifica-toria scrive l'Ausl - clic prevede un in-sediamento, se pur residenziale, di con-sistenza ragguardevole con relativo im-patto. In una zona che sarebbe stato più opportuno tutelare vista la presenza di pozzi acquedottistici e delle relative a-ree di rispetto, oltre all'importante baci-no acquifero sotterraneo sottostante».

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press LIflE

L'INFORMAZIONE

14/01/2012

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Sitta al leader dei ribelli: «Vuole gli atti? Li chieda»

«Rendete pubblico il parere di Arpa su via Ari-stotele», ha detto l'altro giorno il leader di Modena Attiva Paolo Silingardi, E ien, prima che si avesse notizia dell'accesso agii atti del consigliere ex gril-lino Ballestrazzi, l'assessore all'urbanistica Daniele Sitta ha subito puntualizzato: «Desidero informare il responsabile del Forum ambiente del Pd, nonché

leader dell'opposizione all'amministrazione comu-nale, che non esiste nessuna "secretazione" del parere Arpa, come dovrebbe essere ben noto a chi ha ricoperto per cinque anni il ruolo di ammini-stratore pubblico, I pareri sono atti istruttori, quindi non fanno parte dei documenti del piano che ven-gono depositati. Ciononostante, a chi ne ha fatto

richiesta li abbiamo prontamente forniti, A meno che Silingardi non pretenda un trattamento dif-ferenziato rispetto ai normali cittadini, con l'obbligo da parte del Comune di recapitare gli atti presso la sua abitazione. Anche lui, come tutti i comuni mor-tali - ha aggiunto Sitta faccia regolare richiesta al Comune e ciò che desidera gli verrà fornito».

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L'INFORMAZIONE

14/01/2012

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I co ati: «Sfitta etta Occupi, o via Aristotele» II forum che riunisce i contrari alle linee urbanistiche del Comune è pronto ad una serie di manifestazioni, Pighi: «Dimissioni? L'assessore non si tocca»

Tutti i comitati nati in questi anni - il primo a nascere è sta-to forse, 7 anni fa, quello che si oppone al restyling di Mario Botta in piazza Matteotti - so-no sul piede di guerra e mani-resteranno il proprio dissenso alla politica urbanistica del Co-mune tra marzo e aprile in piazza Grande. E si pensa an-che ad azioni "forti" come l'oc-cupazione di via Aristotele e via Cannizzaro, dove la giunta vuole costruire edilizia a prez-zi agevolati, e il ricorso al Tar. 'T utto ciò si farà, dicevano alla prima riunione le molte deci-ne di persone presenti tra cui volti noti come quelli di Paolo Silingardi del Pd e Roberto Vezzelli ex presidente di Lega-coop, se per via Aristotele non si terranno presenti le indica-zioni negative sul piano parti-colareggiato di Arpa e knsl. Ma c'è di più. 11 coordinamento dei comitati ha avuto come bersaglio l'assessore all'urba-nistica Sitta -- non è una novità - e allo stesso tempo chiede al sindaco Pighi di "dimissionare" l'assessore in-contrando i contrari alla sua politica. E qui il sindaco non ci

là del particolare - spiega il portavoce del Villaggio Giardi-no Marco Miana - e denuncia-re l'arroganza e la tracotanza della giunta con l'assessore Sit-ta che mente regolarmente. Sitta dice che i pareri _Arpa e Ausl lui si avrebbe dati a tutti, ma quando abbiamo fatto la ri-chiesta di accesso agli atti quei documenti non c'erano. Gra-zie al consigliere Ballestrazzi e a Modena Attiva oggi si cono-scono e dunque occorre annul-lare il progetto di via Aristote-le. Sitta offende anche Ausl e Arpa e il Pd dovrebbe prende-re posizione mentre il sindaco dovrebbe licenziare l'assesso-re. Chiediamo di essere con-sultati negli Stati generali e coinvolti perché difendiamo verde e acqua». li sindaco re-plica: «Le dimissioni di Sitta? La sua nomina è una mia facol-tà, l'assessore Sfitta non si toc-ca. Le affermazioni dei comita-ti sono gridate. Su quanto dico-no gli organismi tecnici si può essere d'accordo o no, ma poi ognuno svolge il proprio ruolo e io leggerò con interesse i pa-reri di Arpa e Ausl perché stesi da professionisti di cui ho la

massima stima. La nostra una amministrazione che ha sempre optato per un corretto rapporto tra le istituzioni. La manifestazione congiunta? E il bis di quella dei comitati sulla sicurezza di 3-4 anni fa». Dopo le parole di Sitta - «Arpa e Ansi sono andate al di là del proprio

ruolo» -- c'è maretta nel Pd, ma ieri i veri non sono interve-nuti. Infine Marco Ferraresi del comitato anzi Botta: « La po-litica urbanistica è disastrosa e il fenomeno dei comitati è ine-vitabile, dobbiamo svegliarci o la città sarà distrutta».

Stefano luppi

sta. «Ma conte? Si sa benissi-mo che io incontro tutti, è suf-ficiente me lo chiedano. E in-vece non è arrivata alcuna ri-chiesta. Va bene manifestare, ma mi sembra tutto un frutto di stagione questa vicenda per-ché mette insieme elementi di-versi che in alcuni casi non so-.

no riusciti a farsi eleggere. Co-munque incontrerò i comitati uno per uno visto che protesta-no contro diversi progetti».

Tra le iniziative del forum dei comitati c'è, nei prossimi giorni, anche l'apertura di una pagina informativa su Pace-book: «Vogliamo andare al di

Pagina 13 E co stati: «Sitira si diinetla OccuMmo via Mistoteks,

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Pigia scende le scale del Comune p ceduto da a Miana

press unE 15/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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rbalustica. e nato d girtun militati Premi a un iniximiu;iv piazia

press LITE 15/01/2012

L'INFORMAZIONE

INCONTRO Si riapre la stagione ce gruppi spontanei di cittacini'. Nel mirino non c'è più la sicurezza, ma lo sviluppo

Urbanistica, è nato il forum dei Comitati «Pronti a un'iniziativa in piazza Grande» V

di Giuseppe Leonelli

enerdì sera alla sala Ulivi, come preannunciato, e nato ufficial-

mente il forum dei Comitati che con-trastano le politiche urbanistiche della giunta. Una partecipazione quanto mai eterogenea: dai rappre-sentanti dei due comitati di Modena est, a quelli di via Monsignor della Valle, dai ragazzi del Guernica ai ri-belli di Modena Attiva, dai referenti del Comitato atrii-n ec neritore quelli del movimento carpigiano sull'acqua. E ancora esponenti di as-sociazioni ambientaliste e dei Comi-tati Parco Ferrari, Sacca, Piazza IMat-tecitti, Noci park, Va ciglio, Villaggio Giardino. E proprio venerdi sera è stata sancita la nascita di un nuovo gruppo di cittadini arrabbiati: si trat-ta dei residenti di via Cisalpino pronti a dare battaglia all'amministrazione su inquinamento acustico e atmosfe-rico.

Si riapre così la stagione dei Comi-tati. Ma, a differenza della scorsa le-gislatura. questa volta nel mirino non è finito il tema sicurezza, ma quello dello sviluppo urbanistico.

H giudizio Pienamente soddisfatto dell'esito

della serataèilrcferente del Villaggio Giardino Marco Miana.

«La fotografia è quella di una sala piena di cittadini accomunati dall'av-versione per la gestione del territorio che questa giunta ha messo in campo negli ultimi anni-afferma Magia-. Gli interventi hanno certificato il pro-fondo distacco tra le istituzioni e i cit-tadini e la difficoltà della politica nel capire i disagi veri della gente che so-lo nei Comitati ha trovato un punto di riferimento».

i progetti «Abbiamo deciso di mettere insie-

me le nostre esperienze non solo per dire «rado, ma per elaborare una no-stra proposta originale, un contribu-to fallivo per un nuovo modello di realtà compatibile e sostenibile - af-ferma Miami Realizzeremo una pa-gina facebook del forum Comitati e tra marzo-aprile organizzeremo un happening pubblico in un luogo sirn-bolico della città, speriamo piazza Grande. L'obiettivo è quello eli sotto-porre all'amministrazione un proget-

«Chiediamo alla giunta di fermarsi: non si può

prescindere dagli studi e dal dìsagio dei cittadini, torniamo a confrontarci»

to di città più sana, più vivibile, più a misura duomo. Vorremo anche ac-cedere conte Comitati al tavolo degli Stati generali che oggi ci sembrano solo una passerella inconsistente di incontri che non hanno prodotto nulla. Eppure sarebbe fondamentale un tavolo permanente per definire

nuovo Psc: non possiamo continuare a procedere con decisioni estempo-ranee, come sta facendo oggi il Co-mune».

La richiesta «Alla luce dei pareri di Arpa e Ausl

su via Aristotele, pareri che l'ammi-nistrazione ha fatto di tutto per non rendere pubblici, chiediamo una tuo-mtoria sull'urbanistica - chiude Mia-na-- Non si può prescindere dagli stu-di e dal disagio dei cittadini, occorre tornare a confrontarsi con la città».

L'opposizione E l'ultimo attacco, Miana, ormai da

ex tesserato Pd, lo lancia all'opposi-zione. «Sono sorpreso dall'atteggia-mento dell'opposizione - afferma. Miana -. A parte liallestrazzi, sa è di-mostrata inesistente e immobile di fronte all'atteggiamento di Sitta».

E Paolo Silingardi (per l'assesso-re all'urbanistica «lo vera opposizio-ne al Pd») plaude alla nascita del nuo-vo forum dei Comitati: «Così si passa. dalla politica all'antipolitica. Mode-na Attiva non può che guardare con favore questo fermento».

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«Via Aristotele, Arpa avrà le risposte» Il sindaco replica alle riserve dell'ente sul progetto: «Proveremo che si può costruire e se servono correttivi li faremo»

di Andrea Marini

11 Comune risponderà punto su. punto ai rilievi mossi. da Arpa e Ausl sul progetto edilizio da 400 alloggi per via Aristotele. Se ce ne sarà bisogno, effettuerà i do-vuti correttivi anche se questo comporterà un allungamento dei tempi. Ad tumunciarlo il sin-daco Pighi che affronta le rela-zioni che suonavano come boc-ciature dei due enti e dà rispo-ste a chi, come Modena Attiva non era stata tenera in proposi-to. «Qualcuno cerca di dramma-tizzare un po' troppo la situazio-ne... - esordisce il sindaco - Io voglio tt-anquilli=e cittadini e comitati. Daremo tutte le garan-zie e risponderemo alle perples-sità».

Allora, il Comune ferma il progetto o andrà avanti nono-stante queste riserve?

<dl mio atteggiamento è quel-lo di sempre. Prima di trarre conclusioni occorre fare il qua-dro della situazione. Quella di via Aristotele è un'area O in cui fin dal 1989 si decise di costrui-re edifici, come attrezzature ge-nerali. Ora si è deciso di costrui-re case con il 50% ad edilizia agevolata, grazie al meccani-smo 20-80. Abbiamo avviato la procedura per la quale si chiede il parere ad Arpa e Ausl. Parere, va sottolineato, che è semplice-. mente consultivo. Noi possia-'no essere d'accordo con i rilie-vi mossi, oppure no. Senza ob-blighi». •

li sindaco Giorgio Pighi

Però Arpa è scesa nello spe-cifico. Come risponde ai dubbi urbanistici espressi?

«E un parere che possiamo di-videre in due partii Da un lato vengono sollevate perplessità e ritiene che sarebbe opportuna una valutazione di impatto stra-tegica, la cui scelta spetta alla Provincia. Una valutazione le-gata soprattutto alle falde, pro-blematica questa che riguarda qualsiasi edificio che viene crea-te in qualsiasi territorio. Co munque se la provincia decide-rà di effettuare la valutazione noi la seguiremo e valuteremo quanto ne emerge».

Poi ci sono una serie di altre critiche che vengono mosse. Come rispondete?

«Su molti di questi rilievi sia-mo già in grado di rispondere perché si tratta di questioni

che, attraverso i regolamenti ur-bani edili vengono poi chiariti secondo i canoni evidenziati dall'Arpa. Poi ci sono altre que-stioni che suggeriscono la ne-cessità di approfondimenti. Li faremo tutti. Li ritengo opportu-ni e sono in attesa che i tecnici studino il documento per valu-tare quali tipo di risposte dare e in che termini».

Qualche esempio? »Ad esempio l'impatto sugli

assi viari, su come devono esse-re fatte le costruzioni, i numeri dei piani... Ci sono questioni da mettere a fuoco e approfondire per dare le risposte in rirerito».

Arpa da anche una serie di

indicazioni su quello che do-vreste fare

«P vero. Indicazioni per quan-do si arriverà a costruire; per molte di esse le risposte e gli ap-profondimenti necessari sono già presenti nel regolamento ur-banistico. Per altre siamo in gra- do di esporre le nostre contro- deduzioni, spiegando che le considerazioni di Arpa sono sta.- te fatte senza avere presente ele-menti che ci sono e sono impor-tanti. Per altri ancora saranno necessari approfondimenti. Eb-bene posso garantire che sono io a richiederli di farli e nella maniera più rigorosa e scrupo-losa. Perche questi rilievi sul

progetto vengono da un ente come quello dell'Arpa che è una struttura stimata e conside-rata autorevole, non soltanto a livello

Parole che faranno piacere a cittadini e comitati che sono sul piede di guerra.

«Voglio tranquillizzare non selci cittadini ma anche i comi-tati: quello che deve essere fatto verrà senza dubbio messo in at-to. Non trascureremo alcun aspetto».

Questo comporterà un inevi-tabile allungamento dei tem-pi. Che ritardi ci saranno?

«Si prenderà il tempo neces-sario per chiarire ogni singolo punto. Starò, però, bene atten-to ad evitare dilazioni e lungag-gini inutili».

Questione pozzi. Resta il fat-to che si costruirà sulle falde

«C'è un problema di fondo, che attiene ai pozzi rispetto ai quali è importante anche capi-re che tipo di pozzi sono e quale futuro possano avere visto che risulta presente un'altra con-centrazione di nitrati. Sia chia-ro che la causa non è a Modena, ma deriva da almeno 8-10 chilo-metri prima. E su questi pozzi sarà necessario fare valutazioni se non sia il caso di lasciarle ari-poso. Non dimentichiamo che il bacino acquifero è molto este-so ed è in gran parte sotto quei quadrante di città, abbiamo fior di documentazione secondo la quale non è un problema co-struirvi sopra».

mine invia Aristotele

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Ecco come potrebbero essere costruite alcune pa

press unE 19/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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Via Aristotele, le clausole di Modena Attiva In una lettera a sindaco e consiglieri suggerimenti politici ed urbanistici per non perdere consenso

Annosa questione di via Aristo-tele Modena Attiva torna all'at-tacco. Nei giorni scorsi sulla scia della relazione molto dub-biosa dell'Arpa, che ha solleva-to perplessità sul progetto, ha inviato una lettera al sindaco e ai consiglieri del Pd in cui oltre a ribadire le perplessità tecni-che e urbanistiche si lancia in una serie di considerazioni sul politico. Quasi a suggerire la li-nea che giunta e consiglieri do-vrebbero tenere in materia, per non perdere consenso. La lette-ra, dicono i bene informati, non è stata gradita nei toni dal sindaco. Ma cosa dice Modena Attiva? La riflessione che i "cittadini attivi" fanno è piutto-sto pesante e attacca il Pd e il

sostegno alla politica urbanisti-ca. «Il centro sinistra a Mode-na, a causa di una concezione del territorio e di relazioni con i cittadini non più sostenibili, sta perdendo sempre più con-senso e credibilità con i propri elettori. Vanno aggiornate le politiche di governo del territo-rio che stanno dimostrando li-miti culturali, di efficacia e di sosterdbilità ambientale e che devono tornare a essere coe-renti con la tradizione della pia-nificazione modenese». Come si ricorderà tutto nasce dalla decisione della 0.unta di erige-re 400 nuovi appartamenti --- per metà di edilizia agevolata Per vendita e affitto --- in via Ari-stotele, vicino ai pozzi acquiferi

dell'Aimag e nel compatto di due pozzi Fiera. l'assessore Sit-ta e il sindaco hanno sempre as-sicurato che problemi e ambientali non ce ne saranno, ma i pareti non vincolanti di Ar-pa e Ausl qualche dubbio lo hanno sollevato. «Il problema richiede una soluzione rapida -- continua la lettera di Modena Attiva-- e l'apertura di un dialo-go reale, con disponibilità con-creta da parte della giunta a cambiare strategie e obiettivi. Noi siamo favorevoli alle politi-che per l'housing sociale, sia-mo favorevoli ai Peep, non sia-mo contrari all'intervento sulle zone ex attrezzature generali. Riteniamo però indispensabile che scelte Al questa rilevanza

avvengano usando gli strumen-ti di pianificazione ambientale e nell'ambito di una visione ge-nerale mediante la formazione del nuovo Psc>'. Proprio sulle aree E, ex private che per 1'80% passerebbero al Comune in cambio di un 20% di permessi a costruire, termina il documen-to: «E un grave errore identifica-re la la politica della casa con la trasformazione a residenza di tutte le aree F. P sconcertante si scopra oggi una urgenza abita-tiva dopo 7 anni di amministra-zione Pighi e senza avere com-pletato l'attuazione del Peep la-- sciato incompiuto. P indispen-sabile superare il conflitto tra edilizia e ambiente, arrivando a un confronto nel merito, ac-cettando i limiti e le priorità ambientali. Occorre inoltre de-finire una politica della casa re-almente sostenibile e attenta al-la riqualificazione. Non mettia-mo a rischio un bene priorita-rio come l'acqua». (s.11)

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rhuso",d, Modena Mb,.

press unE 21/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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ADRIANO ZAVATT

Acqua potabile dal Secchia Il tecnico critica roper, one il Comune avrebbe affidato a Iren, la società di Reggio Emi-lia assimilabile per attività a Hera, il compito di elaborare un progetto per la potabilizza-zione semestrale delle acque del Secchia. Qualcuno ricorde-rà che alcune settimane fa c'erano state fUribse, polemi-che con Modena Attiva, labo-ratorio urbanistico contrario alle iniziative della giunta, quando l'amministrazione an-nunciò il progetto sulla potabi-lizzazione delle acque mode-nesi.

Ora la vicenda tornerebbe di attualità anche perché colle-gabile al progetto di via Misto-tel e -400 appartamenti previ-sti su piano particolareggiato già presente in municipio - su cui non mancano i distinguo tra diversi esponenti di primo piano del Pd. Anche perché nell'area insistono due pozzi Hera che i progettisti si sono incaricati di spostare altrove. Si prevede dunque una nuova bufera anche alla luce del con-vegno di ieri sera a Palazzo Eu-ropa in cui è intervenuto Adria-no Zavatti, per otto anni diret-tore tecnico di Arpa Emilia Ro-magna fino al 2004.

patabilizzazione delle acque è un procedimento complesso ricorda l'esperto già dipendente del Comune

dal 1973 e poi dell'Ausl- Le ac-qua superficiali necessitano di questi impianti mentre quelle sotterranee richiedono inter-venti assai meno complessi e costosi. Modena ha la fortuna, a differenza di altre città, di po-ter utilizzare le acque sotterra-nee di qualità buona. Le acque superficiali e quelle sotterra-nee sono strettamente connes-se nella pianura modenese. E bene ricordare che ogni inter-vento di uso e tutela delle risor-se idriche deve tenere conti) dell'intero ciclo dell'acqua lo-

cale. A Modena la tutela e l'uso razionale delle risorse idriche sono sempre andate di pari passo, come avevano pre-visto i nostri nonni contadi-ni».

Molte polemiche si sono avute dopo i pareri, non vinco-lanti, ma piuttosto negativi di Arpa e Ausl sul progetto di via Aristotele al Villaggio Giardi-no. «Ho letto i pareri di Arpa, pubblicali anche sul sito di Modena Attiva, e devo dire che sottoscrivo in pieno quan-to si legge nei rilievi. :Inoltre si

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dice che i pozzi sono inquinati dai nitrati: vero. Mi chiedo perché Reni e magari .Aimag non studiano un modello che permetta di capire cosa acca-de nel nostro sottosuolo». L'esperto Zavatti difende a spada tratta l'attuale situazio-ne e chiede di non costruire: «Sarebbe un errore perché ti precludi lo sviluppo dei prossi-mi 50-100 anni: dobbiamo ga-rantire le risorse idriche per le prossime generazioni. Sposta-re i pozzi di 500 metri non è detto sia utile». (si.)

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La traversa sul Secchia all'altezza di San Michele de' Mucchietti

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press unE 26/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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Modena Attiva «Pista di Marzaglia Fogne egol L'associazione esamina i documenti e chiede controlli «L'impianto costruito mette a rischio le falde sottostanti»

Pista di Marzaglia, sospetti sull'impianto di fognature.A riaprire la polemica sulla pista che sembrava ormai affidata agli annali è Modena Attiva, l'associazione di cittadini (tra quali numerosi sostenitori del Pd) che questa volta allarga il suo raggio d'azione passando da Peep e costruzioni future a una struttura già realizza-ta.«Oggi la pista è realizzata, al-cani problemi sono evidenti e pongono interrogativi che non

si possono eludere - esordisce Modena attiva-Abbiamo avu-to la possibilità di accedere agli atti, visionando sia il progetto approvato dalla Provincia in se- de- di Valutazione di Impatto Ambientale, con le relative pre-scrizioni, che i documenti rela-tivi alle autorizzazioni urbani-stiche, depositati presso il Co-mune. Poi siamo andati. a Mar-zaglia per confrontare ciò che è stato progettato, ciò che è stato autorizzato in sede di VIA e ciò

che è stato fatto concretamen-te. In particolare il problema maggiore riguarda le fogne, in-tervento delicatissimo vista la vicinanza dei pozzi dell'acque-dotto e la zona di ricarica delle falde». A questo proposito vie-ne ricordato che la Via ha pre-scritto che sistema fognario dovrà essere realizzato utiliz-zando condotte a doppia carni-cia ispezionabill". «Sono dodi-ci parole, chiare e precise, Ine-quivocabili. Il progetto realiz-

zato invece ha utilizzato gem-plici tubi in cloruro di polivini-le, (PVC), non saldati e tanto-meno incamiciati. - spiega Mo-dena Attiva - Se le fognature non sono conformi alle prescri-zioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle' acque sotterranee in un'area di ricarica delle fal-de, a pochi metri dai pozzi del nostro acquedotto».

Per l'assessore Sitta tutto è nella regola. Modena Attiva pe-

rò pone alcuni quesiti. «Sitta era a conoscenza delle prescri-aloni e dei vincoli posti a tutela delle falde? Le caratteristiche delle fogrtature sorto coerenti con le prescrizioni ? L'assesso-re conferma che quanto ese-guito corrisponda a quanto au-torizzato dalla VIA? E in caso di difformità il Comune intende esigere il rispetto della Via, esercitando il proprio ruolo nella tutela ambientale e dell'acqua? »

Pagina 20 :Modna Attva .<1"Nti, Marnglia Fogne irregolat»

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press unE 28/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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press unE 29/01/2012

il Resto del Carlino

MODENA IL COMMENTO d BARBARA MANICARD1

SITTA. METTE TUTTI D'ACCORDO — "ASSESSORE BITTA ha

mi grande merito: mette tutti d'accordo. E

per tutti intendiamo le lbrze politiche, dall'estrema sinistra all'estrema destra. Infatti, anche Forza Nuova adesso vorrebbe 'scendere in campo' contro le scelte urbanistiche della giunta, chiudendo così il cerchio. La richiesta di allestire un banchetto in una delle piazze del centro storico — richiesta che ha ricevuto un secco no da parte del sindaco Giorgio Pighi e ha spinto il segretario del Pd Davide Ba' miri a scrivere una lettera aperta al silenzioso questore Pinto— è scaturita proprio dalla volontà di criticare le politiche abitative della giunta. Così dall'estrema destra all'estrema sinistra, passando naturalmente per il Pd-Modena Attiva, il centrodestra, la Lega, l'idv e via dicendo, il ;fronte della contestazione ànti-Sfitta è conipatto. Non manca proprio nessuno. E, proprio per questo, ci viene più di un dubbio. Innanzitutto, riguardo all'Urbanistica, si parla ormai, per luoghi comuni: è più comodo e. volendo. più popolare. «Cementifrazione» e «difesa territorio»: frasi ricorrenti qualunque cosa accada, anche se si sistema un marciapiede. Però poi il piano casa riceve rok da tutte le associazioni. Inoltre: come mai i iovani e le famiglie meno abbienti che i'amen,tano difficoltà a trovare alloggi a prezzi abbordabili ricevono «solidarietà», ma poi quando vengono realizzati quegli alloggi si scatena la rivolta? Protèstare o criticare è legittimo. Ma almeno lo si fii -ccia con cognizione di causa e coerenza.

Studenti scmasi anche ai Cern.

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PLSTA PROVE MODENA A I I IVA: «IRREGOLARITA' NELLE CONDO I I E, FALDE ACQUIFERE A RISCHIO»

«Marzaglia, chiarezza sulle fogne» ildv: «Trasparenza». Ma Sitta: «Tutto a posto, solita provocazione»

di GIANPAOLO ANNESE

»E' NECESSARIO che il Comu-ne si preoccupi di togliere ogni dubbio residuo sul caso autodro-mo». La sollecitazione arriva dall'I& per bocca del suo coordi-natore provinciale Alessandro Br-ghetti, dopo che Modena Attiva ha sollevato dubbi sulla regolarità delle fognature sotto la pista prove di Marzaglia. Difetto che potrebbe compromettere la qualità delle ac-que sotterranee in un'area di ricari-ca delle falde, a pochi metti dai pozzi dell'acquedotto. «L'assesso-re Sitta — sottolinea l'Italia dei va-lori sembra sicuro, nelle sue di-chiarazioni fuori e dentro le istitu-zioni, della bontà del progetto co-me delle misure per garantire la tu-tela del territorio e delle :falde, ma non riesce evidentemente a tra-- smettere la stessa sicurezza ai suoi concittadini. Non riusciamo pro-prio a capire perché, a fronte di ta-le sicurezza, sia così difficile fare un'operazione di trasparenza che sollevi ogni dubbio sul caso. So-prattutto considerato che l'equili-brio delle falde una volta compro--messo è difficilmente ripris tinabi- le». Il j'accuse di Modena Attiva pren- de le mosse dalla Valutazione di

I BELLI «Abbiamo fatto un giro in zona per confrontare ciò che è stato eseguito con it progetto»

impatto ambientale (Via), che nell'approvazione del progetto ha aggiunto una serie di prescrizioni, tra cui il punto secondo il quale 1l sistema fognario dovrà essere rea-lizzato utilizzando condotte a dop-

pia camicia ispezionab di". «Sono dodici parole, chiare e precise, Me- quivocabili rimarcano i ribelli del centrosinistra progetto realizzato invece ha utilizzato sem-plici tubi in cloruro di polivinile, (Pvc), non saldati e tantomeno in-camiciati. Se le fognature non so-no conformi alle prescrizioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle ac-que». Oltre alle cane, prosegue Modena Attiva, «abbiamo fatto

quello che un qualsiasi cittadino può fare, un giro a Marzaglia per confrontare ciò che è stato proget-tato, ciò che è stato autorizzato in sede di Via e ciò che è stato fatto concretamente». Da qui una serie di domande a Daniele Sitta: «E Co-mune ha partecipato a pieno titolo alla Conferenza dei servizi: l'asses-sore era a conoscenza delle prescri-zioni e dei vincoli posti a tutela del-le f.alde? Le caratteristiche delle fo-gnature indicate dal progetto sono coerenti con le prescrizioni impo-ste dalla Via? Conferma che quan-to eseguito corrisponda a quanto autorizzato dalla Via? Nel caso di difformità, l'animini-strazione comunale intende esige-re che quanto eseguito sia confor-mato alle disposizioni della Via?».

L'ASSESSORE però non scende nel merito e taglia corto: «E' l'en-nesima provocazione di Modena Attiva, che si contraddistingue sempre più come opposizione a questa amministrazione. Proprio questa settimana sono state fatte le verifiche da Comune e Provincia e risulta tutto a posto. Non è chiaro da quale materiale attinga Mode-na Attiva e mi chiedo come faccia ad affermare di aver verificato di-rettamente sul cantiere: sono forse entrati abusivamente?».

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La pista prove di Marzaglia sulla quale non si placano le polemiche e il braccio di ferro tra Modena Attiva e ldv da un lato e Comune dall'altro

press unE 29/01/2012

il Resto del Carlino

MODENA

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Minata discussione in Consiglio a Carpì sull'intervento urbani-

: si In aia Aristotele. sin-dc -a Campedelli: «Ho parlato

a Pigiai. No alle crudi riti il Pd vota un odg dove si chiede

h finitura re la si tuazìune. A PAGINA 12

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press unE 29/01/2012

L'INFORMAZIONE Iloomanl °° di MODENA

'INFORMAZIONE l n! Edizone di MODENA L L ANNO XIR MINIE110 i 18 alt

T.-2,00-0040.

J n tramonto mono nel a mano Pietra di Bisrraitova

egn: :Jomenta lotta la hnSi.re ■- he leldio, dle ogni fnre 2i00 riSseininatiato. Erro tifi d;i:2

gu:n: ani Ha perdere queg, ,,p,,-lamenti già nel vostre ideale Care e -z:10 di imita vuole din? ziPsiirà in Regipne

,,,lercutini e mostre d'cirte lunga: La via Emilia

i ultimi raggi ris:, :h:dt. San, ni111 ::, Statti [I 0 telai Eleaa;:n e, a ais i911 ar•ls:2uaits

e deriva rgi oitc Spazio t s ,plirpo p 36g^. nianie niz , i, luci fanno di: del/ . ',222,49" ffi ami. StsLi.

A npiz

AMBIENTE Modena Attiva punta il dito contro Fautodromo di Marzaglia: «La qualità delle falde è tutelata?»

Pista prove, nuovi dubbi sulle fognature E Borghetti (Idv) insiste: «Dalla giunta occorre un'operazione trasparenza»

I sisma di vennidi non ha provocato parti.,-

" lati darmi agli edifici pubblici modenesi. Unica eccezione la caduta di un frammento di i , 1"

Un altare late le de chiesa di sant aisast i: li • harea è sfata tr per precauzione.

A PAGINA 7

Terremoto, transenne

in Sant'Agostino

uovo durissimo at- tacco firmato dai ri- belli Pd di Modena

Attiva. Nel mirino questa a alta finisce l'autodromo di Marzaglia cappella realizzato. I Cr Paolo Silingardi «non e-te ste una diretta corrispon-denza tra quanto cautc• - 'z-zato dalla Via e l'impianto concretamente rea] ízz : all'impresa, E intanto anche Flds• si

schiera. 41 Comune si attivi subito - afferma il coordi-natore provinciale Aler dico Borghetti per fu: : - ,vi dubbio residuo sui so autodromo;,.

ALLE PAGINE 4 E i

Sassuolo: vetta solitaria ALLE PAC•NE 20, r23

ars-se 2

indico Canne:Ah ah lo già parlato con Pighi. Dico no alle crociate, I VERSO UNE &EWA A, E E

il Pd di Carpi vuole «monitorare» Ma UN! attacca «Quelle case non vanno realizzate»

Case sui pozzi di via Aristotele r

I congresso del Pdt febbraio potrebbe non ve-

, dere la presenza riaila listadi Isabella Bertolini. La coordina-trice uscente sarebbe proi ta a rinunciare a presentare aca ri uomini per un semplice appog-gio esterno a Barcaiuolo.

A PAGINA 3

Congresso Pdl, ecco lo scacchiere

delle correnti

A hrenott i

adi In•-•• ai ,

Casa Modena, c'è il derby a Piacenza

opo la qualificazio- ne alla finiti fitto di

a Italia, Casa Modena si rituffa in cam-piona<r alasera alle 20.30 c'C îl derby a Piacenza.

A PAGINA 33

La Liu sfiora l'impresa

con Busto a saiorata dalla

Liaajo, che al Paialani-iperdela semifinale di

coppa Italia con la coma-: zita Busto soltanto al tie

IAEA. ALLE PAGINE 34 E 33

Il Carpi sfida il Pavia dell'ex Cesca

1 Carni ospita a Reg-gio il lana li t10 eh coda Pavia, guidato dal l'ex ssandro Cesca p er

creare di difendere la a •

A PAGINA 26

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IL CASO H movimento di SHingardi, dati alla mano, punta il dito contro l'amministrazione

Pista di Marzaglia, insorge Modena attiva: «Fognature non conformi alle prescrizioni»

uovo durissimo atti attaci ofiimato dai ribelli Ed di Modena Attiva nei con-

fronti dell'amministrazione comunale e dell'assessore Daniele Slitti. in partico-lare. Nel mirino questa volta finisce la Pi-sta di Marzaglia i cui lavori si sono appe-na conclusi. Secondo il gruppo guidato da Paolo S'Unga:MI «non esiste una di-retta corrispondenza ira quinto autoriz-zato dalla valutazione di impatto am-bientale e l'impianto concretamente realizzato dall'impresa».

«La decisione di costruire un autodro-mo a Marzaglia, in zona di ricarica delle falde, in presenza dei pozzi dell'acque-dotto e su un terreno altamente permea-bile è stata oggetto di molte polemiche. La vulnerabilità del territorio è tale che, paradossalmente, la pista di Marzaglia non dispone di un distributore di carbu-rante, che è stato proibito perché trop-po rischioso per la salubrità delle acque sotterranee - afferma Modena Attiva Oggi la pista è realizzata e alcuni proble-mi sono evidenti. Abbiamo avuto la pos-sibilità di accedere agli atti, visionando sia il progetto approvato dalla Provincia in sede di VIA, con le relative prescrizio ni, che i documenti relativi alle autoriz-zazioni urbanistiche, depositati presso il. Comune di Modena. Oltre alle carte ab-biamo fatto quello che un qualsiasi cit-tadino può fare, un giro a Marzaglia per confrontare ciò che è stato progettato,

ciò che e stato autorizzato in sede di Via e ciò che è stato tatto concretamente. E' evidente che non esiste una diretta cor-rispondenza tra quanto autorizzato dalla valutazione di impatto ambientale e quanto realizzato dal!' i mp restù.

«Ricordiamo - prosegue la nota - che la Società Vintage Srl, titolare dell'iniziati-va, ha presentato al Comune di Modena i progetti dei diversi impianti dell'auto-dromo, che hanno ottenuto i rispettivi permessi di costruire. Questi progetti presentano importanti diffe WinZe rispet-to a quello approvato dalla Conferenza dei servizi. Il cambiamento più grave ci pare quello relativo al sistema fognario, considerando la vulnerabilità delle falde acquifere e le ripetute assicurazioni sul-le garanzie della loro tutela. L'acqua pio-vana inquinata dal dilavamento della pi-sta e le eventuali perdite di liquidi per rotture o incidenti non devono assoluta-mente infiltrarsi nelle falde acquifere sottostanti, da cui attinge il nostro ac-quedotto. Per intercettarle e avviarle alla depurazione razione il progetto originale preve-deva la realizzazione di fognature in po-lietilene ad alta densità (Hdpe, usual-mente utilizzato per gli aquedotti), sal-dato di testa per assicurarne la massima impermeabilità. La valutazione di impat-to ambientale, approvando questo pro-getto, ha aggiunto una serie di prescri-zioni, tra cui il fatto che 'dl sistema fogna-

«Incapacità reale

di governare ì processi

e raggiungere i risultati»

rio dovrà essere realizzato utilizzando condotte a doppia camicia ispezionabi-li». Sono dodici parole, chiare e precise, inequivocabili. Il progetto realizzato in-vece ha utilizzato semplici tubi in cloru-ro di polivirtile, (PVC), non saldati e tan-tomeno incamiciati. Se le fognature non sono conformi alle prescrizioni della Via, è da chiedersi in qual modo possano tutelare la qualità delle acque sotterra-nee'',

«Ricordando che l'assessore Sfitta lia dichiarato, anche recentemente, che quelle sono «le fogne più belle del mon-

do» e che le tecnologie costruttive per-mettono di intervenire nelle zone di ri-carica delle falde, ci sembra doveroso porgli alcune domande - afferma il mo-vimento di Silinga rd i-. i1 Comune ha par-tecipato a pieno titolo alla Conferenza dei servizi: l'assessore era a conoscenza delle prescrizioni e dei vincoli posti a tu-tela delle falde che hanno concluso la va-lutazione da parte della Conferenza? Le caratteristiche delle :fognature indicate dal progetto che ha ottenuto dal Comu-ne il permesso di costruire sotto coeren-ti con le prescrizioni imposte dalla Via? L'assessore conferma che quanto ese-guito corrisponda a quanto autorizzato dalla Via? Nel caso di difformità., l'ammi-nistrazione intende esigere che quanto eseguito sia conformato alle disposizio-ni della Via, esercitando i! proprio ruolo nella tutela ambientale? Non sappiamo come si concluderà questa vicenda - chiude Modena Attiva Non sta a oi de-cidere se le opere realizzate soddisfano i requisiti imposti dalla Via e le prescrizio-ni. Di certo ci sentiamo di esprimere pe-santi preoccupazioni, chiedendo rispo-ste precise - conclude Modena Attiva La mancanza di una chiara consapevo-lezza delle priorità nel governo del ter-ritorio rischia di trasformare per l'enne-sima volta un decisionismo apparente in un'incapacità. reale di governare i pro--cessi e raggiungere i risultati>,.

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press unE 29/01/2012

L'INFORMAZIONE ooman di MODENA

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5 necessario che il Comune, soprat- tutto a fronte dell'apertura delle at-

tività, si preoccupi di togliere ogni dubbio residuo sul caso autodromo». Così il coor- dinatore provinciale ldv Alessandro Bor- ghetti interviene sulle perplessità sollevate da Modena Attiva su Marzaglia. «Ieri è stata

Idv: «Subito un'operazione trasparenza»

una giornata di prove libere al neo autodro-mo di Modena eppure i cittadini continua-no a porre domande sull'effettiva con-gruenza dei lavori-afferma Borghetti L'as-sessore Sitta sembra sicuro, nelle sue di-chiarazioni fuori e dentro le istituzioni, del-la bontà del progetto. Noi non riusciamo

proprio a capire perché, a fronte di tale si-curezza, sia così difficile fare un operazione di trasparenza. Occorre far vedere che l'o-penL, compiuta e operante, è stata realizza-ta come da progetto seguendo tutti i criteri necessari alla salvaguardia dell'ambiente. Non ci sembra una richiesta insostenibile».

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press unE 29/01/2012

L'INFORMAZIONE

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INCONTRO Venerdì sera alla sala Giacomo Ulivi per parlare di ur ,)anistica

Sitta contro Silingardi: nuovo round Sul tatui() anche le recenti polemiche su illarzagffi I grandi avversari di

nuovo a confronto. Daniele Sitta da una par-te, Paolo Silingardi dall'al-tra. Succederà venerdì al-le 20.45 alla sala Giacomo Ulivi di viale Ciro Menot-ti. A fare incontrare l'as-sessore e il leader dei ri-belli Pd questa volta è l'associazione «Le ragioni del socialismo». Tema del dibattito pubblico sarà: «Modena: quali scelte urbanistiche per quale città».

All'incontro introdotto da Mauro Sen-timenti sarà presente anche Egidio Pa-gani, assessore provinciale allo Svilup-

po delle città e del territorio. Sarà un'occasione per parlare anche

delle recenti polemiche sollevate da Modena Attiva sulla pista prove di Mar-zaglia.

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Danlelle Sitta

press unE 30/01/2012

L'INFORMAZIONE

di MODENA

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DURA REPLICA AI SOSPETTI DELL'ASSOCIAZIONE

Sitta e Arletti «bastonano» Modena Attiva «Via Aristotele: tutto ok, manipolate la verità. In 12 mila vivono sui pozzi: li evacuiamo.

Alla lettera di Modena Attiva, la-boratorio contrario all'urbanisti-ca della Giunta, rispondono con un'altra missiva gli assessori Sit-ta. (urbanistica) e Simona Arletti (ambiente), Inutile dire che tan-to quanto era "polemica" la pri-ma inviata al sindaco tanto lo è la replica. Se Modena Attiva sol-levaa problemi su acque e pare-ri negativi. di Arpa e Ausl per il comparto da 400 appartamenti previsti in via Aristotele, Sitta e Arletti rispondono punto su p unto. (Inaccettabile è la distor-sione di norme e procedure al solo fine di insinuare, da parte di Modena Attiva, comportamenti

scorretti del Comune e indurre nei consiglieri e nei cittadini la sensazione di essere vittime di chissà quale raggiro ordito dagli assessori». E poi la lettera elenca i punti al centro del dibattito. «Il Comune --- scrivono gli assessori --- si muove sulla scorta del Piano strutturale, Piano operativo e Re-golamento edilizio, un riferi-mento obbligatorio. L'area di Via Aristotele è edificabile da ol-tre 20 anni come area ad attrez-zature generali e nel 2003 è stata inserita negli "ambiti di espan-sione residenziale"», L'acquife-ro di Cognento è considerato ge-ologicamente un'area di

"acquifero protetto" con prote-zione garantita in modo natura-le da imponenti strati di argille cui si l'area di 10 metri circostan-te i pozzi. Del resto sul campo acquifero di Cognento abitano ad oggi 12mila persone: Mode-na Attiva propone di evacuarli? Il vero nernico sono i nitrati, i pozzi di Hero n° 5 e 6, dentro e al confine con l'area in questione, hanno livelli di nitrati che in 10 anni sono passati da 20 micro-grammi a 50, Dunque non "acqua ottima", come qualcuno incautamente afferma, ma da miscela re con le acque di San Cesario e Marzaglia. La Via è

aperta da 6 anni in Regione e i nuovi eventuali pozzi andranno perforati là dove è già previsto dal nostro Psc e dal Ptcp ad ovest , dopo la tangenziale o a Marzaglia. Sulla Vas e sul parere di Ato anche in questo caso Mo-dena Attiva fa affermazioni che fanno suppone scarsa cono-scenza dei processi decisionali. Decide la Provincia, mentre sul Piano di Tutela delle Acque di-ciamo che la possibilità di pota-bilizzazione delle acque del Sec-chia è una ulteriore risorsa. Mai nessuno ha detto che questa proposta possa essere sostituti-va dell'acqua di falda». (s.i.)

Pagina 19 !n tinta si rico' da Scolfai o io >dio (Lega

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press unE 31/01/2012 GAllETTA DI MODENA

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