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Rassegna stampa accoglienza profughi del 25/03/2014

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Rassegna stampa accoglienza profughi del 25/03/2014

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INDICE RASSEGNA STAMPA

Indice Rassegna Stampa

Rassegna stampa accoglienza profughi del 25/03/2014

Pagina I

RIFUGIATI, RICHIEDENTI ASILO, ASILO

I profughi siriani invadono Milano Il Comune ne vuole ospitare di piùLibero Milano 25/03/14 P. 45 Marianna Baroli 1

Profughi, il Comune lancia l'Sos: siamo soliAvvenire Milano 25/03/14 P. II Ilaria Sesana 2

Ondata di profughi siriani Ora Milano è in ginocchioIl Giornale Milano 25/03/14 P. 8 Chiara Campo 3

La fuga dal conflitto «Dove c'è guerra non c'è alcun futuro Adesso siamo salvi»Corriere Veneto 25/03/14 P. 2 Alberto Beltrame,MargheritaCargasacchi

5

Profughi, è scontro tra Lega e imprese La Chiesa: «Basta parlare alla pancia»Corriere Veneto 25/03/14 P. 2 Alessio Antonini 6

Profughi, Veneto tra accoglienza e problemiGazzettino 25/03/14 P. 8 9

Arrivati i primi profughi all'ostello CanalbiancoGazzettino Rovigo 25/03/14 P. 9 Lorenzo Zoli 10

Posti col contagocce Si offrono i privati: «Li ospitiamo noi»Gazzettino Treviso 25/03/14 P. 2 Paolo Calia 11

Dieci profughi, mille polemicheGazzettino Vicenza 25/03/14 P. 1-4 Raffaella Forin 13

Profughi e migranti Decuplicati ili arriviAvvenire 25/03/14 P. 15 Ilaria Sesana 15

Quaranta profughi ospitati temporaneamente all'ostelloNuova Venezia 25/03/14 P. 28 16

CRONACA

Piani, fuga dal centro profughiCorriere Alto Adige 25/03/14 P. 5 17

Già scomparsa metà dei profughiCorriere Fiorentino 25/03/14 P. 5 Giorgio Bernardini 18

La giornalista di Damasco «Io, in fuga. Puntando a Berlino»Corriere Fiorentino 25/03/14 P. 5 Giorgio Bernardini 19

Profughi VIA dal Pavese Ancora presi di e proteste contro il «disastro Alfano »Padania 25/03/14 P. 3 20

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Lega i; basta sperperare ïpubblici

profughi siriani invadono MilanoII Comune ne vuole ospitare di piùAltri 400 arrivi: esauriti i posti letto . Majorino: governo e Regione ci aiutino

::: MARIANNA BAROLI

Nuova ondata di profughi sirianiin città. Oltre quattrocento persone,molte dei quali accampati in stazioneCentrale, sono arrivate a Milano neigiorni scorsi. E il Comune attacca: «Mi-lano è sola». L'assessore alle PoliticheSociali, Pierfrancesco Majorino, de-nuncia l'abbandono della città davantiall'emergenza dei cittadini siriani. Conlui, nel coro di voci contro governo eRegione, anche il compagno di giunta,l'assessore alla Sicurezza, Marco Gra-nelli. Ë dallo scorso ottobre che il Co-mune ha attivato un'unità di crisi chetutt'ora opera per il sostegno e il primo

soccorso dei siriani in arrivo a Milano eche ha ospitato circa 2700 personetransitate per Milano. Un corridoioumanitario informale, che ha avuto co -me unico supporto la convenzione conla Prefettura per 240 posti letto e dellaFondazione Progetto Arca Onlus che,come sottolineato dal presidente Al-berto Sinigallia «da 5 mesi è impegnataa fianco del Comune nella gestionedell'Emergenza Siria». «Di fronteall'emergenza siriana, Milano è sola»dicono gli assessori, «in più di 5 mesinon c'è stata nessuna risposta dal Go-verno, nessun aiuto da Provincia e Re-gione». PerMajorino e Granelli«nessu-no ha mosso un dito per aiutare farni-

glie con bambini piccoli a dormire inun letto, anziché essere abbandonatiinStazione Centrale». E ora che «i postinei ricoveri sono finiti» l'amministra-zione ammette di non riuscire «più adospitare nessuno. Siamo costretti a re -spingere anche le mamme con i bam-bini». «Invece di lamentarsi con il go-verno sullavicendadeiprofughi, Majo-rino ne chieda le dimissioni» ha dichia-rato l'assessore alla Sicurezza dellaProvincia di Milano, il leghista StefanoBolognini «le politiche sull'immigra-zione condotte daAlfano si sono rivela-te disastrose e hanno attirato sulle no-stre coste migliaia di clandestini e difinti richiedenti asilo, di cui il governonon è in grado di gestire la collocazio-ne». Intanto, nel Pavese, dopo 90 ore dipresidio supportato dal Carroccio e dalconsigliere regionale Angelo Ciocca, laprotezione civile hadeciso di trasferire iclandestini alloggiati in unhotel4 stellea San Genesio e Uniti. «Majorino conti-nua a chiamarli profughi ma siamo si-curi siano tutti siriani?» ha evidenziatoil consigliere diFdi, Riccardo De Corato«se fossero profughi, lo Statone ricono-scerebbe lo status e provvederebbe aloro stanziando fondi per almeno 6mesi». Per De Carata «è assurdo cheMajorino e il Comune continuano a di-lapidare fondi che spetterebbero aimi-lanesi per rom e cosiddetti profughi».

Nei giorni scorsi sono transitati dalla stazioneCentrale oltre 400 pró fughi siriani L'assessore allePolitiche sociali Piei Francesco Majorino (nella fotoin alto) attacca Provincia e Regione: siamo lasciatisoli. Lega e Fdi: basta sperperi [Fotogramma]

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 1

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Profughi, il Comunelancia l'Sos: siamo soliCostretti a respingere mamme con bambiniILARIA SESANA

uemila e settecento perso-ne accolte dal 18 ottobre aoggi. Seicento arrivi solo

nell'ultimo fine settimana, un terzodei quali bambini. Altre cento per-sone attese per oggi pomeriggio.Con gli sbarchi sulle coste siciliane,riprendono anche gli arrivi dei pro-fughi siriani in città, tappa obbliga-ta lungo la rotta che collega le costesiciliane con la Svezia o la Germa-nia. «I posti nei ricoveri di viaAdinie via Zoia sono finiti - denuncianogli assessori Pierfrancesco Majori-no (Politiche sociali) e Marco Gra-nelli (Sicurezza e Coesione sociale)-. Non riusciamo più ad ospitarenessuno né possiamo affrontare dasoli questo ulteriore flusso di arriviche ci costringe, e mai avremmopensato di doverlo fare, a respinge-re anche le mamme con i bambi-ni».Da Palazzo Marino si punta il ditocontro il Governo, la Provincia e laRegione: «Di fronte all'emergenzadei cittadini siriani, Milano è sola -proseguono gli assessori-. In più dicinque mesi non c'è stata nessunarisposta o coordinamento dal go-

verno, nessun aiuto dalla Provinciadi Milano e dalla Regione Lombar-dia». Lunico supporto, per 240 po-sti, è stato quello della Prefettura,che lo scorso ottobre ha siglato unaconvenzione con il Comune. Il re-sto è un «corridoio umanitarioinformale», come spiegano gli as-sessori.Sono 340 i siriani accolti nel centro

di via Aldini dove, per farfronte al flusso massiccio,anche la palestra della vec-chia scuola è stata adibitaa dormitorio. Altre 250 per-sone sono state accolte nelcentro di via Fratelli Zoiamentre altri 15 hanno tro-vato un posto letto al dor-mitorio di via Saponaro,gestito dai Fratelli di SanFrancesco. «Ci sono molte

Emergenza arrivii

famiglie, coppie giovani con i pro-pri Cigli. I bambini rappresentano il30-40% degli ospiti», spiega Alber-to Sinigallia, presidente di Fonda-zione Progetto Arca, una delle as-sociazioni che collabora con il Co-mune nella gestione di questa e-mergenza. «Malgrado le difficoltàsono in buone condizioni di salutee anche il morale è buono - ag-giunge -. Per molti di loro è anchela prima volta dopo settimane diviaggio in cui possono riposare inun letto vero».I transiti, generalmente, sono mol-to veloci. I profughi si fermano incittà per pochi giorni: il tempo ne-cessario a rifocillarsi, raccogliere ildenaro necessario per affrontarel'ultima tappa del loro estenuanteviaggio.

Solo nell ' ultimo fine settimanaospitate oltre 600 persone

L'assessore Granelli: governoe Regione ci aiutino

Profughi siriani in via Aldini (Fotograrnma)

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 2

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IMMIGRAZIONE Arrivati altri seicento stranieri

Ondata di profughi sirianiOra Milano è in ginocchioDa ottobre la città ha ospitato 2.700 persone. I ricoveri senza più postiIl Comune attacca lo Stato egli altri enti. nell'emergenza siamo soliChiara Campo

n Un'altra ondata di profughi siriani.Sono arrivate quasi 600 persone in po-chigiorni, sbarcate soprattutto tra saba-to e domenica in stazione Centrale contutte le intenzioni (nella maggior partedei casi) diraggiungerePaesipiùanord,la Germania per cominciare. Di passag-

bimbi piccoli, molti dei quali sono statisoccorsi dal 118 pediatrico perché stre-mati. Invia Fratelli Zoia al momento so -no 250, mentre altri quindici hanno tro -vato un letto in via Sap onaro dai Fratellidi San Francesco. 1600 siriani sono sbar-cati in Sicilia una decina di giorni fa ehanno raggiunto in treno la Centrale.«Hanno ricevuto pasti caldi, coperte,

to dal governo, nessun aiuto da Provin-cia e Regione. Nessuno ha mosso un di-to.1 posti neiricoveri sono finiti, nonpos-siamo affrontare da soli questo ulterioreflusso che ci costringe a respingere an-che le mamme con i bambini».

Giorni fa la Lega ha protestato davantiallaprefettura, ha detto basta anuovi ar-rivi. L'assessore regionale alla Sicurez-za del Pirellone, Simona Bordonali, erastata chiara: «La Lombardia ha finito lerisorsepernuoviprofughi. Questapoliti-cadell'accoglienza atuttii costi ciporte-rà allo sfascio, abbiamo migliaia di di-soccupatie dobbiamo destinare le risor-se a questa emergenza. I nuovi arrivi so-no stati promossi dal governo senzacoinvolgere gli enti, alcuni Comuni conscelte scellerate hanno sostenuto pro-getti di accoglienza cofinanziati dalloStato: solo in Lombardia nel 2014 coste-ranno 9 milioni». Ribatte anche l'asses-sore provinciale alla Sicurezza StefanoBolognini (Lega): «Anziché lamentarsicon il governo, Maj orino ne chieda le di-missioni. Le politiche sull'immigrazio-ne condotte dal ministro Alfano si sonorivelate disastrose e hanno attirato sullenostre coste decine dimigliaia di clande-stini e di finti richiedenti asilo, di cui il go-verno non è in grado di gestire la c olio ca-zione. Le nostre città sono invase di mi-granti e la situazione è fuori controllo».La Provincia «non ha competenze suquesti temi, in passato abbiamo datosupporto ma il Comune non ce lo hachiesto».

scarpeeunpostoletto cheormainonc'è

L'assessore Bordonali: «LaLombardia non è più in gradodi affrontare costi e soccorsi»

gio, maintanto bisognosi di unposto do-ve dormire, e Milano non riesce quasipiù a reggere nuovi arrivi. Come hannoricordato ieri l'assessore comunale alWelfare Pierfrancesco Maj orino e quel-lo alla Sicurezza Marco Granelli, daquando è scattata in Italia l'emergenzaprofughi, lo scorso ottobre, fino ad oggiil capoluogo ha ospitato già circa 2.700persone, transitate per Milano e poi ri-partite. Ora nel ricovero di via Aldini èstata utilizzata anche la p alestra per da-re una primissima accoglienza ad altri340 siriani, adulti o giovani famiglie con

piùpertutti» hanno spiegato gli assesso-ri. L'unico supporto da ottobre a oggi èstata «la convenzione con la Prefetturaper 240 posti letto». Il Comune torna apuntare il dito contro lo Stato e gli altrienti: «Di fronte all'emergenza dei siria-ni, Milano è sola. In più di 5 mesi non c'èstata nessuna risposta o coordinamen-

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 3

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600 2 ,700 9 milioniSono i profughi siriani arrivati in stazio-ne Centrali in pochi giorni, soprattutto loscorso weekend. Transitano da Milanoma sono diretti verso i Paesi dei nord.

I profughi che il Comune ha ospitati da ot-tobre ad oggi, dirottandoli in dormitori,ex scuole o presso le associazioni di vo-lontariato convenzionate.

E la spesa sostenuta nel 2o14dai cittadi-ni, solo in Lombardia, per i progetti cofi-nanziati da Comuni e Stato per l'acco-glienza dei profughi sul territorio.

PASSAGGIOAltri seicentosiriani sonoin città.L'obiettivo èripartire versoil Nord Europasoprattuttoin Germaniama spessola lorosituazionenon glieloconsente.il capoluogointanto èal limite dellaricettivitàe faticheràa dareancora asilo

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 4

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La fuga dal conflitto«Dove c'è guerranon c'è alcun futuro

esso siamo salvi»VENEZIA - Non sono venuti in Europaalla ricerca di un lavoro. Sono ragazzi trai venti e trent'anni che parlano inglese efrancese, alcuni hanno studiato anchetedesco, e in Africa avrebbero fatto glioperai o i contadini. Fino all'altro giornomolti di loro non pensavano nemmenodi finire in Italia (e non ci resteranno),ma poi è arrivata la guerra. E dallebombe, c'è poco da fare: si scappa. «Dovec'è guerra non c'è via d'uscita, non soche cosa farò in futuro, ma almenoadesso siamo salvi», racconta uno deiquaranta profughi destinati a Rovigo eadesso temporaneamente ospitatoall'Ostello a Colori di Mira (Venezia).«L'obiettivo era la salvezza, non cercavoun posto dove andare, ma scappavo dadov'ero», racconta un altro profugosempre a Mira. Questi ragazzi hannopagato più di mille euro per attraversareil Mediterraneo e alcuni di loro sono inviaggio da mesi. «Ho aspettato un mese aTripoli, in Libia, prima di partire -racconta un altro ragazzo -. Eravamo piùdi cento in una barca a più livelli, maveramente piccola. Chi si trovava nellastiva ha sofferto molto. Non c'era aria,non c'erano finestre, tanta puzza». Madopo un viaggio estenuante,l'accoglienza ricevuta a Lampedusa e aMira ha fatto tornare il sorriso. «Cihanno accolto benissimo. - racconta untrentenne senegalese- Ci hanno dato damangiare, da bere, cure mediche e aiuti

Mesi di ® - -

Alcuni profughisono rimasti inviaggio diversi mesiprima di arrivare

di ogni tipo. Hotrovato solopersonegentili». Inattesa delleprossimedestinazioni iragazzi fannopassare il tempocome possono.

Nella parrocchia di don Aldo a PonzanoVeneto, c'è chi gioca a calcio balilla, chifa le pulizie e chi ancora esausto rimanedisteso fino a tarda mattina sullebrandine. «Per prima cosa voglioringraziare chi ci sta ospitando - diceAways avvolto in una coperta pesante,seduto sulla sedia accanto alla suabrandiva - abbiamo visto la morte infaccia solo pochi giorni fa ed essere vivi ègià un miracolo». Altri quattro ragazzi sisiedono attorno a lui. Ridono escherzano come amici di lunga data,forse perché quei cinque giorni in mezzoal mare, al freddo e in balia delle onde, lihanno segnati almeno quanto quella vitada cui hanno voluto fuggire. «Nonresterò qui, il mio viaggio è solo all'inizio- aggiunge uno dei ragazzi -. Vorrei solotrovare il modo di chiamare a casa perdire alla mia famiglia che sto bene». Ieripomeriggio i profughi di tutte lestrutture delle quattro province coinvolte(Vicenza, Treviso, Belluno e Rovigo) sonostati visitati e hanno ricevuto le primecure mediche. «Sulle ferite psicologicheinvece ci sarà molto da lavorare», diconoi volontari che ringraziano le decine dipersone che in queste ore sono andatealla Caritas a portare vestiti e generialimentari.

Alberto BeltrameMargherita Cargasacchi

O RIPRODUZIONE RISERVATA

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 5

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Le polemiche dopo che il sindaco di Tezze (Vicenza) ha cacciato gli stranieri ospiti in un albergo

Profughi, è scontro tre Lega e imprese1,a Chiesa: «Basta parlare alla pancia»Bizzotto : Confaffigianato deve S lt .I'`. Bodice la Bossi-Fini

VENEZIA - Prima i nume-ri: dieci a Schio, dieci a Bassa-no, otto a Tezze sul Brenta, trea Vicenza, nove a Breganze,dieci a Feltre, trenta a Bellu-no, quaranta a Treviso e altret-tanti a Rovigo (temporanea-mente parcheggiati a Mira,nel Veneziano). L'emergenzaprofughi in Veneto che sta te-nendo banco da sabato sera -con conseguente ridda di pole-miche - conta in tutto cento-quaranta persone provenientida diversi Paesi devastati dal-la guerra civile. È per questoche il responsabile regionaledella Pastorale dei migrantidon Elia Ferro invita la politi-ca a «non urlare e a ridimen-sionare, contestualizzare e go-vernare il fenomeno dei profu-ghi», mentre il responsabiledella Caritas don Marino Calle-gari stigmatizza chi «parla allapancia della gente facendouscire i sentimenti meno nobi-li quando invece servono la te-sta e un ragionamento com-plessivo su un fenomeno de-stinato a continuare nel tem-po».

Ma ieri il coro di critiche al-le dichiarazioni dei leghisti(in primis il sindaco di Tezzesul Brenta Valerio Lago, cheha sollevato un polverone me-diatico vietando l'ingresso nelsuo Comune di 13 mila abitan-ti a soli otto profughi) non èrimasto nei confini della Chie-sa e ha coinvolto anche Con-fartigianato, che ha replicatocon durezza a un attacco del-l'eurodeputata del CarroccioMara Bizzotto. In mattinata in-fatti Bizzotto ha diramato uncomunicato sottolineandoche «è grave che Confartigia-nato si occupi della sistema-zione di presunti profughi ne-gli alberghi del territorio con-tro il volere dei cittadini. Nonesiste alcuna valida giustifica-zione a una simile azione cheè stata portata avanti all'insa-puta della popolazione e delsindaco di Tezze sul Brenta».

A stretto giro è arrivata la ripo-sta del presidente degli artigia-ni vicentini Agostino Bono-mo, che si dice «allibito» perle dichiarazione dell'europar-lamentare leghista. «Mi limitoa ricordare che dal 2002 è lalegge Bossi-Fini che pone incarico anche alle imprese e al-le categorie il reperimento dialloggi per i cittadini stranieried è dal 2011 che abbiamouna convenzione con laprefet-tura di Vicenza per le emer-genze - dice Bonomo -. Ognicommento su certe dichiara-zioni mi sembra superfluo».

Non che la sistemazionedei centoquaranta profughi in-viati sabato a Verona su ordi-ne del Viminale e poi distribui-ti nelle quattro province vene-te sia stata facile, ma nemme-no così catastrofica. Ieri il pre-fetto di Treviso ha incontratoforze dell'ordine e sindaci perfare il punto della situazione esondare le disponibilità. «Coninformazioni certe su numerie tempi si può fare tutto - spie-ga il sindaco di Silea (Treviso)Silvano Piazza, Pd - Abbiamopagato per il SalvaRoma, man-teniamo dipendenti pubblicidi mezza Italia, versiamo soldiper i Comuni non virtuosi estipendiamo le guardie fore-stali della Sicilia. Stiamo man -tenendo un intero sistema daanni, non mi pare un proble-ma mantenere qualche profu-go che ha davvero bisogno diaiuto». «I toni propagandisti-ci della Lega Nord non servo-no - rincara la dose il primocittadino di Treviso GiovanniManildo, pure Pd - Di frontealle emergenze è meglio assu-mere un atteggiamento con-

Don i

Non bisogna urlare,ma ridimensionare,contestualizzare egovernare il fenomeno

creto e costruttivo». In attesadelle destinazioni definitive, iprofughi arrivati nel Trevigia-no sono stati temporaneamen-te assegnati alla parrocchia didon Aldo Danieli a Paderno diPonzano e nei prossimi giornisaranno divisi in piccoli nu-clei (quattro sono già assegna-ti alla Caritas e tre alla coopera-tiva Alternativa) e affidati allecase di cura della provinciache fanno capo all'Israa (i ver-tici dell'istituto per servizi diricovero e assistenza anzianisi riuniscono oggi per decide-re).

Resta il fatto che questa vol-ta anche alcuni sindaci che tra-dizionalmente hanno semprerisposto alle emergenze, han-no reagito con durezza all'en-nesimo sbarco di profughi. Èil caso del primo cittadino diVicenza Achille Variati, che ie-ri ha scritto una lettera al pre-mier Matteo Renzi e al prefet-to criticando la gestione delministero degli Interni. «E un

sistema sbagliato a monte -scrive Variati, anche lui Pd - ènecessario prima di tutto iden-tificare chi ha diritto all'acco-glienza e rimpatriare gli altriche non hanno diritto. Questonon è il Paese del Bengodi. Ilgoverno deve cambiare meto-do ed evitare gli errori del pas-sato». Degli stranieri arrivatiin Veneto con l'emergenza del2011 infatti meno della metàveniva effettivamente da Pae-si in guerra e molti sono scap -pati via dalle strutture di acco-glienza ben prima di una valu-tazione sull'asilo politico. Diquelli rimasti si sono inveceperse le tracce tranne nel casodi Padova, dove un gruppo diex richiedenti asilo ha occupa-to una casa abbandonata in at -tesa di maggior fortuna.

Alessio ntonini(hanno collaborato

Gian Maria Collicellie Silvia Madiotto)

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 6

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NE Je strutture protetteA destra i profughi arrivati aMira (foto Errebi) e sotto quellidi Paderno di Ponzano (fotoBalanza). Le sistemazionisono temporanee

E un sistemo sbagliato a monte: ê necessario identificaresubito chi ha diritto all'accoglienza e ït pats°ial°e ili alti

AChWIÉe Variati sindaco di Vicenza

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 7

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Nel Vicentino sonoarrivati 40 profughidivisi in gruppi dimassimo 10persone. Il primo areagire è stato ilsindaco di Tezze sulBrenta (Lega). AncheVariati (Pd) hacriticato la gestionedel Viminale echiede a Renzi dicambiare la legge

A Treviso non ci sonostate polemiche. Ieriin prefettura si sonoriuniti sindaci eassociazioni persondare ladisponibilità dellestrutture. Almomento i 40profughi sono aPonzano. Oggi unanuova riunione perassegnarli

i profughi diretti allestrutture di Rovigosono stati spostatitemporaneamentea Mira. Quellidestinati a Feltre eBelluno sono tuttigiovanissimi. Ierisono stati visitati esottoposti a curemediche eassistenzapsicologica.

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 8

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ATTUALITÀ

Treviso , Bassano, Belluno e Rovigo stanno approntando i posti per gli arrivi da Lampedusa

Profùghi, Veneto tra accoglienza e problemiLe dfcoltà più serie riguardano i controlli sanitari e l'identificazione dei molti senza documenti

Il Veneto si appresta a dare unasistemazione ai profughi chesono arrivati in questi giorni,ma ancora siamo lontani da unasoluzione definitiva. La parteburocratica è più complessadel previsto in quanto quasinessuno ha i documenti d'identi-ficazione. E vanno espletati icontrolli sanitari di rito.

A Belluno i profughi arrivatisono 40. Ieri sono iniziati iprimi controlli sanitari perscongiurare malattie infettive,tra le quali la possibilità discabbia, e domani inizierannole procedure di identificazionedei 40 africani arrivati venerdìsera a Feltre, provenienti viaaereo da Catania. Nessuno diloro, infatti, ha un documentodi identità. Per sei mesi gliospiti saranno a carico del Mini-stero che verserà complessiva-mente alle cooperativa Dumiae Energia Sociale 216 milaeuro, ovvero 30 euro per cia-scun profugo. In tasca, per ungelato, un caffè o le sigarette,avranno 2,50 euro al giorno.Nel frattempo si muovono libe-ramente per la città di Feltredove sono ospitati in più struttu-re. Anche qui nessuno di loroha un documento di identità.Dicono di arrivare prevalente-mente dal Mali. L'iter di ricono-scimento, che forzatamente sibaserà sulle loro dichiarazioni,

ri7Yd%%/ :i.:':T..... ..-., ... :.:: :..::.

inizierà domani in Questura.Poi, ciascuno di loro riceveràun documento con il quale po-ter chiedere lo status di rifugia-to. «La situazione è tranquilla -spiega il presidente della coopDumia - chiedono solo di potertelefonare». Il clima politico,intanto, resta incandescente.

Era atteso per la tarda seratao la nottata di ieri l'arrivo inPolesine degli 8 profughi checostituiscono il primo «scaglio-ne» del gruppo di 40 che do-vranno essere accolti, come dadisposizioni ministeriali, in pro-vincia. Si tratta di stranieri - sipresume centroafricani - di re-cente sbarcati sulle nostre co-ste. A quanto trapela la sedescelta per il collocamento tem-poraneo dei profughi è un ostel-lo ad Arquà Polesine, con l'assi-stenza che sarà curata dallacooperativa Porto Alegre. Dadefinire la durata della perma-nenza in Polesine, che avràcomunque carattere tempora-neo.

Due gruppi di rifugiati eri-trei, sbarcati in Sicilia venerdìscorso, sono approdati invecenel Bassanese : uno, composto

L'ARRIVOI profughiappenasbarcati dalpullmansabato notte aFeltre

da dieci giovani di età compre-sa tra i 18 e i 30 anni, è statopreso in consegna dall'associa-zione cittadina Casa a Colori;l'altro, per il quale si era mossala Confartigianato locale, è sta-to riaccompagnato nel capoluo-go berico già nella giornataseguente. Ciascuno, insomma,ha preso strade diverse: solo ilprimo è rimasto in città.

A Treviso si deciderà oggi ildestino dei 40 profughi, ingran parte somali ma ancheivoriani e maliani, provvisoria-mente ospitati nella parroc-chia di Paderno di Ponzano.Una sistemazione d'emergen-za, trovata grazie alla disponi-bilità del parroco don AldoDanieli ma che non potrà anda-re oltre giovedì. Poi il PrefettoMaria Augusta Marrosu dovràtrovare un'altra soluzione. Og-gi è previsto un nuovo verticee le ipotesi sono molte: ilcomune di Silea potrebbe pro-porre una scuola dismessa daallestire con brandine e letti ela possibilità di individuareuna palestra da trasformare inrifugio a Treviso. Intanto simuovono le associazioni e iprivati. Alcuni residenti trevi-giani hanno contatto il Comu-ne mettendo a disposizionedegli appartamenti sfitti, altrilocali dalla Caritas e dallacooperativa l'Alternativa.

Si cercanostrutture

pubbliche..................................................e private

Pm(ughi, `„ccro t

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 9

Page 12: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

L'EMERGENZA Otto persone in arrivo dal Mali ad Arquà. Scartata la sistemazione a Villaregia

Arrivati i primi profi•

all'ostello CanatbiancoLorenzo Zoli................................................................................

ROVIGO

Sono arrivati ieri in tarda serataall'ostello Canalbianco di ArquàPolesine. I primi otto profughi -provenienti dal Mali - hannofatto il proprio ingresso in Pole-sine. Fanno parte di un gruppodi 40 persone che - secondo ipiani del Ministero - dovrannotrovare soggiorno temporaneonella nostra provincia. Sono uo-mini e donne che sperano diottenere lo status di rifugiati.Arrivati in Italia via mare infuga dalla propria terra d'origi-ne, dilaniata da un violentoconflitto interno. Delle praticheper l'ottenimento dello status dirifugiati politici si occuperà laQuestura. Mentre alla Prefettu-ra è andato il compito - nonfacile - di organizzare l'acco-glienza e la logistica.

Un aiuto è arrivato dalla di-sponibilità mostrata dalla coope-rativa Porto Alegre, esperta incompiti di questo tipo, edall'ostello Canalbianco. In pre-cedenza era stata sondata an-che la disponibilità della comu-nità di Villaregia, ma al momen-to è stata scelta la prima opzio-ne. Tutta la vicenda è statacircondata in questi giorni da

un coltre di silenzio e riservatez-za. Forse eccessiva, dal momen-to che in fin dei conti si staparlando di una iniziativa uma-nitaria. A quanto si apprende iprofughi resteranno in Polesineper il tempo necessario a ottene-re la definizione del propriostatus. Quindi probabilmente fa-ranno rotta verso altri Paesieuropei - come la Francia o laGermania - da tempo ritenutipiù appetibili rispetto allo Stiva-le, che non sta attraversandocerto il suo momento migliore.

Il gruppo di profughi "asse-gnati" al Polesine è di 40 perso-ne in tutto. Il loro arrivo dovreb-be essere comunque scagliona-to, in modo da consentire digestire al meglio sia l'accoglien-za che le pratiche burocratiche.La vicenda dei rifugiati dovreb-be poi essere al centro delComitato per l'ordine e la sicu-rezza pubblici che è stato orga-nizzato per oggi in Prefettura.Nel corso del quale è previstaanche la trattazione di numero-si altri argomenti di grandeimportanza per la nostra provin-cia. Potrebbe in ogni caso esse-re proprio quella la sede appro-priata per discutere del prosie-guo degli arrivi, così da organiz-zare in modo ottimale l'acco-glienza.

© riproduzione riservata

OSPITALE L'ostello Canalbianco di Arquà ha accolto i primi otto profughi

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Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 10

Page 13: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

CORSA A OSTACOLIEnti pubblic i con poche

p rofughi strutture disponibili

Posti col contagocceSi offrono i privati:«Li ospitiamo noi»

LA GENEROSITÀAlcuni cittadini telefonano

«Ho un appartamento»Paolo Calia.............................................................TREVISO

Un aiuto da parte di alcunicittadini disposti a mettere adisposizione degli appartamen-ti; il fondamentale interventodell'Israa e del comune di Si-lea; una soluzione a sorpresatirata fuori dal cilindro da par-te di Cà Sugana: tante le ipotesima ancora nessuna vera solu-zione per decidere la futurasistemazione dei 40 profughisomali, della Costa D'Avorio edal Mali, arrivati sabato notte aPaderno di Ponzano. Ieri l'enne-simo vertice in Prefettura. C'ètempo fino a giovedì per trova-re un lieto fine a questa intrica-ta vicenda e sollevare la parroc-chia di Paderno e il parrocodon Aldo Danieli dall'incom-benza di dover mettere unapezza alle difficoltà delle istitu-zioni. La confusione però èancora tanta. A ieri la situazio-ne era questa: 4 profughi trove-ranno accoglienza alla Caritas- due ospiti nella casa dellaCarità e due dell'associazioneEmmaus - altri 3 invece saran-

no accolti dalla cooperativaAlternativa a Vascon di Carbo-nera. Sul destino del resto dellatruppa, 33 ragazzi giovani, im-pauriti e spossati da un viaggiodurato anche tre mesi, è anco-ra mistero.

Oggi se ne saprà sicuramen-te di più: alle 13 in Prefettura èprevisto un altro vertice doveverranno fatte delle scelte defi-nitive. Sul tavolo ci sono diver-se opzioni tra cui la disponibili-tà di alcuni residenti trevigianiche si sono offerti di ospitare irifugiati nei loro appartamen-ti: «Dei cittadini si sono fattiavanti e li ringraziamo molto -dice l'assessore al sociale Lia-na Manflo - terremo in grandeconsiderazione la loro offertama prima vogliamo esaminaretutte le possibilità a disposizio-ne delle istituzioni». Al momen-to le più consistenti sono due:l'Israa e il comune di Silea. «Alvertice di domani (oggi ndr)saremo più precisi - dice ilsindaco Silvano Piazza - peròposso dire che potremmo ave-

re a disposizione una scuoladismessa, il primo piano di unaltro edificio pubblico e forsequalche alloggio popolare an-cora non assegnato. Ma primavorrei capire cosa serve e aquante persone dovremmoprovvedere: fino a oggi non cihanno detto niente».

L'Israa invece potrebbe acco-gliere fino a 20 profughi. Ilpresidente Luigi Caldato hapartecipato al vertice di iericonfermando la sua disponibili-tà a dare una mano. L'ideasarebbe quella di utilizzarestrutture non più operativecome l'ex casa di riposo Um-berto Primo o trovare qualcheposto nel pensionato Tito Gar-zoni. Ma l'effettivo impegnodell'Istituto lo si saprà solooggi dopo un cda convocatod'urgenza.

Anche l'Usl 9 è stata tirata inballo. Dalla Prefettura hanno

A SILEA

Piazza..................................................................

ancora pronto:....................... .........................................

«Gli alloggici sono»

chiesto informazioni per unastruttura d'accoglienza a Ma-rocco di Mogliano. Ma la rispo-sta è stata negativa: una parteè ancora occupata da pazientiin via di riabilitazione mentreuna seconda ala è inagibile.Alla fine la soluzione potrebbearrivare da Cà Sugana. Ierisono state esaminate alcunepalestre cittadine e altri edificiristrutturati da poco e in gradodi ospitare delle persone peralcuni mesi: qualcosa di buonopotrebbe anche saltare fuori.

Posú colSi of Ìrono i prícati:«Ll o,pi.unonoi» III I" n ''IC usuraio'':

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 11

Page 14: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

l ., iï

n-

A TEMPOSolo peralcuni giornie fino a giovedìi profughisono ospitidi don Aldoa Ponzano

PORTE APERTEA Silea

il sindacoSilvano Piazza

offreun ventagliodi soluzioni:

da una scuoladismessa

a un edificiopubblicoe perfinoqualchealloggio

popolare

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 12

Page 15: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

BASQ- i Accolti da Casa Colori, sei sono ospitati a Campese, altri quattro presso gli Scalabrini

Dieci profughi, mille polemicheAltri otto sono stati respinti dal sindaco di Tezze. Il loro arrivo era stata pianificato da Confartigianato

TUTTI MASCHII dieci profughi eritreiospitati a Bassano, la cuiamministrazione si è det-ta impossibilitata ad acco-glierli , sono tutti in etàcompresa tra i 18 e i 30anni . Sono stati presi inconsegna dall'associazio-ne cittadina Casa a Colo-ri: 6 a Campese , 4 dagliScalabrini.II,NOUn altro gruppetto di 8rifugiati destinati a Tezzesul Brenta , per il quale siera mossa la Confartigia-nato bassanese in accor-do con la Prefettura, èstato riaccompagnato nelcapoluogo berico già nel-la giornata seguente e hapreso strade diverse. Al-tri tre eritrei hanno trova-to un tetto a Vicenza pres-so il centro Astalli deigesuiti.

Alle pagine IV -V-VIII

Diciprofiighi, mille lxikmichc

In città dieci eritrei in figa

, ói.unoin. ,ip iirlfii,

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 13

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In città dieci eritrei inRaffaella Forin................................................................................

BASSANO

ZLe vicende umane di 18 dei 40profughi inviati nel Vicentino dalministero degli Interni s'intreccia-no in un concitato fine settimanabassanese. Due gruppi di rifugiatieritrei, sbarcati in Sicilia venerdìscorso, sono approdati nel com-prensorio dopo essere stati carica-ti su un aereo partito dall'isola eatterrato a Verona: uno, compostoda dieci giovani di età compresatra i 18 e i 30 anni, è stato preso inconsegna dall'associazione cittadi-na Casa a Colori; l'altro, per ilquale si era mossa la Confartigia-nato locale, è stato riaccompagna-to nel capoluogo berico già nellagiornata seguente. Ciascuno, in-somma, ha preso strade diverse:solo il primo è rimasto in città.

«Non sono al corrente dellaquestione gestita dall'associazio-ne di categoria, io sono statocontattato direttamente dalla Pre-fettura nel tardo pomeriggio divenerdì scorso - ha spiegato Enri-co Parolin responsabile di Casa aColori - Mi è stata chiesta ladisponibilità ad ospitare dieci rifu-giati eritrei. Scontato il nostroassenso, dal momento che la prin-cipale mission della nostra realtàè quella di sostenere l'immigrazio-ne».

Dei dieci giovani maschi inviatidalla Prefettura bypassando ilComune (sono arrivati in città in

autobus), sei sono stati sistematinell'alloggio di Campese dove, cir-ca tre anni fa, per un periodovissero alcuni profughi libici;quattro sono stati temporanea-mente collocati all'Istituto Scala-brini. «L'idea è quella di individua-re un altro appartamento, lo stia-mo già cercando, dove sistemarnecinque, lasciandone altrettanti inquello di Campese di proprietàdelle suore della Divina Volontà,che ce lo hanno dato in gestioneper finalità sociali - ha proseguitoil presidente dell'associazione -Vorremmo suddividerli al massi-mo in due nuclei perchè sonomolto spaesati, confusi e non cono-scono la lingua italiana». Al mo-mento, nemmeno Parolin sa per

TUTTI MASCHI

Sei sono sistemati...................................................................

a Campese, altri 4...................................................................

per ora alloggiati...................................................................

all'istituto Scalabrini

quanto tempo durerà la loro per-manenza a Bassano. «Attendiamocomunicazioni dalla Prefettura -ha aggiunto - nel frattempo predi-sporremo un percorso per impe-gnarli e per favorirne l'inserimen-to nella comunità, oltre a dotarli ditutto ciò che serve per la vita

DAI 20 Al 30 ANNI

«Non sappiamo.qual to resta) o................................................................................

Un percorso.per l'inserimento»

quotidiana. A partire dalla lororegolarizzazione: abbiamo già av-viato le pratiche del caso. Inseconda battuta seguiranno uncorso di lingua italiana e quindisaranno inseriti in un progettolavorativo. Non resteranno insom-ma a Bassano in parcheggio senzafare niente».

Parolin ha assicurato che sitratta di persone tranquille, anco-ra frastornate dall'esperienza chestanno vivendo. «Quando acco-gliemmo i rifugiati fuggiti dallaLibia, nel 2011, non si verificòalcun problema - ha sottolineato -anzi: molti bassanesi donaronoloro vestiario, cibo, oggetti per lacura della persona, anche biciclet-te per permettere lo spostamen-to». Una vicenda, quella relativa atre anni fa, nella quale si eramosso il Comune, che subito dopol'appello lanciato dalla Prefetturaaveva dato la disponibilità adaccogliere dei profughi. Questavolta invece, come riferisce l'as-sessore ai Servizi alla PersonaLorenza Breda, la municipalitànon è in grado di dare ospitalità.

PROFUGHI

Parolin: «Ci è stata chiestala disponibilità. Scontato

il nostro assenso, noial fianco degli immigrati»

II sindaco Lago ha fattosgomberare 8 profughida un albergo di Belvedere

Dei dieci giovanimaschi inviatidalla Prefetturabypassando ilComune, 6 sonostati sistematinell'alloggio diCampese dove,circa tre anni fa,per un periodovissero alcuniprofughi libici

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 14

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Profughi e migrantiDecuplicati gli arrivi5.500 sbarcati in 3 mesi. Erano 500 nel 2013ILARIA SESANAMILANO

ono numeri da record: in una stagionein cui - solitamente - il flusso dei pro-fughi in fuga dalla costa sud del Medi-

terraneo rallenta, nei primi tre mesi del 2014sono quasi 5.500 le persone sbarcate sulle co-ste della Sicilia (erano circa 500 nello stessoperiodo del 2013). Un flusso che non si arre-sta lungo le coste meridionali del Belpaese,ma risale la penisola.

• i' 1 EM`In pochi giorni sono giunti in città circa 600 pro-fughi in fuga dalla Siria , prevalentemente adul-ti e giovani famiglie con bambini piccoli. In viaAldini , per fare posto alle 340 persone arrivatenegli ultimi giorni , persino la palestra è stata a-dattata a dormitorio . Ma ora i posti nei ricove-ri sono finiti . «Non riusciamo più ad ospitarenessuno né possiamo affrontare da soli questoulteriore flusso di arrivi che ci costringe, e maiavremmo pensato di doverlo fare, a respingere

anche le mamme con ibambini», denuncianol'assessore alla politichesociali , PierfrancescoMajorino e l'assessorealla Sicurezza, MarcoGranelli.Dallo scorso ottobreMilano è diventata u-na tappa del viaggioche migliaia di profu-ghi siriani compiono per sfuggire alla guerra.In tutto, circa 2.700 persone tra uomini, don-ne e bambini che, dopo essere sbarcati in Si-cilia o a Lampedusa , si sono fermati per qual-che giorno nel capoluogo lombardo. Giustoil tempo di rifocillarsi, far riposare i bambiniper poi ripartire verso la Germania o la Sve-zia per chiedere asilo . Di fatto, un corridoioumanitario informale, che ha avuto come u-nico supporto la convenzione del Comunecon la Prefettura per 240 posti letto.«Di fronte all ' emergenza dei cittadini siriani,Milano è sola - denunciano Majorino e Gra-

nelli -. In più di cinquemesi non c'è stata nes-suna risposta o coordi-namento dal Governo,nessun aiuto dalla Pro-vincia di Milano e dallaRegione Lombardia.Nessuno ha mosso undito in tutto questotempo».

MOCESI IN CAMPO

«Abbiamo dato la disponibilità della nostra chie-sa diocesana senza indugio e senza remore per-ché siamo convinti che sia nostro dovere uma-no e cristiano accogliere lo straniero». Spiegacosì il vescovo di Frosinone, Ambrogio Spreafi-co, la decisione di accogliere quaranta immi-grati tra quelli approdati sulle coste italiane nel-le ultime settimane, sottoscrivendo una con-venzione con la Prefettura di Frosinone, che siè rivolta alla diocesi laziale dopo aver apprez-zato quanto da questa già fatto tre anni fa conl'accoglienza di immigrati provenienti dalla Li-bia. Tra i quaranta immigrati, accolti da sabatoscorso in tre centri della diocesi frusinate, ilgruppo più numeroso, composto da dicianno-ve uomini, proviene dal Mali, nove sono poi delGambia, altri vengono da Guinea, Nigeria, Co-sta d'Avorio, Senegal e Somalia. Tutti sono sbar-cati nel porto siciliano di Augusta. La loro ac-coglienza sarà operativamente curata dalla Ca-ritas diocesana.«Quanti uomini e donne della nostra bella ter-ra si sono fatti stranieri in altre terre. Certonon se ne sono andati perché non amavanol'Italia», afferma ancora Spreafico, ricordan-do che allo stesso modo «chi viene in Italiafugge per guerre e miseria, non certo perchénon ama il suo Paese». Per questo, dice anco-ra, «la nostra Chiesa diocesana continuerà adaprire la porta a coloro che chiedono aiuto,senza diminuire il sostegno che diamo già atanti nostri concittadini in questo tempo dicrisi attraverso l'operato della Caritas, delleparrocchie e dei movimenti».

(ha collaborato Augusto Cinelli)

II centro i accoglienza i M ilanoè al collasso . La diocesi di

Frosinone mette a disposizioneuna struttura . «Apriamo la porta achi chiede aiuto», dice il vescovo

oh,ghi mantlrgi) , ,, , ih .,

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 15

Page 18: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

GIARE I MIRA

Quaranta profughi ospitati temporane1 MIRA

Sono arrivati a Mira e precisa-mene all'Ostello della Gioven-tû di Giare, 40 profughi prove-nienti dal Mali che erano desti-nati in un primo momento, aduna struttura di accoglienza aRovigo.

I profughi sono sbarcati daun volo diretto a Venezia in ar-rivo dal sud Italia dove eranofiniti nei centri di identificazio-ne ed espulsione dopo il peri-colosissimo viaggio in mareconi barconi.

La struttura di Rovigo, però,non era ancora pronta e perquesto le associazioni che negestiscono l'accoglienza si so-

no offerte di ospitarli a Mira.Potranno restare a Giare di Mi-ra però solamente fino a giove-dì. Entro venerdì saranno tra-sferiti a Rovigo.

«I profughi all'ostello», spie-ga l'assessore alle politiche so-ciali del comune di Mira, Fran-cesca Spolaore, «sono arrivatinel week end dopo che eranosbarcati con un volo a Vene-zia». Le associazioni che gesti-scono gli spazi si erano messea disposizione della Prefetturanel caso in cui temporanea-mente fossero sorti dei proble-mi. A Rovigo la struttura allaquale erano destinati non erapronta e per questo la destina-zione è stata quella del comu-

L'ostello di Giare di Mira

ente all'ostellono a giovedì», spiega France-sca Spolaore, «C'è l'impegnodi un trasferimento a gruppet-ti di 8 delle persone alloggiateall'ostello di Giare. Venerdìmattina, saranno tutti a Rovi-go». Non è la prima volta che ilcomune di Mira ospita profu-ghi provenienti dall'Africa. Du-rante la guerra di Libia semprel'ostello di Giare fu utilizzatoper dare ospitalità a chi fuggi-va dal conflitto. «Si tratta»,spiega Francesco Vendraminreferente della Caritas in Rivie-ra del Brenta, «di un bel gesto,di disponibilità e solidarietànei confronti di chi ha bisognoche qualifica il mondo associa-tivo della Riviera». (a. ab.)

ne di Mira».L'assessore però spiega che

si tratta solo di una soluzionetemporanea: «I profughi a Mi-ra ci resteranno al massimo fi-

Rifugiati, richiedenti asilo, asilo Pagina 16

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®-------~ Aone La Lega manifesta: «Niente soldi per la sicurezza e accogliamo i clandestini»0

inni, fuga dai centro profughiSpariti dodici

o

arrivati. Jo

polizia ritrova dieci

BOLZANO - Dodici deiquaranta cittadini eritrei arri-vati a Bolzano lo scorso saba-to e ospitati nel centro di viaMacello avevano fatto perderele proprie tracce, ma dieci so-no stati ritrovati. All'appelloora ne mancano due. La granparte dei quaranta nuovi ospi-ti si era allontananta dallastruttura nel corso della pri-ma notte trascorsa a Bolzano.Solo l'intervento della poliziaaveva consentito di rintrac-ciarne la maggior parte e di ri-condurli nel centro di acco-glienza dei Piani. Questo nonperché - spiegano dal centro- gli eritrei siano tenuti a ri-manere all'interno della strut-tura, quanto perché alcuni diloro hanno contratto la scab-bia e altre malattie durante ilviaggio. II periodo di quarante-na che - per i 38 cittadini afri-cani che si trovano ancora al-l'interno della struttura - si èconcluso ieri avrebbe dovutoservire proprio a svolgere gliesami medici necessari a ga-rantire la salute dei cittadinistessi e la conseguente sicurez-za dal punto di vista sanitarioper la popolazione altoatesi-na. La maggior parte dei citta-dini eritrei è stata rintracciatadalla polizia in giro perla cit-tà. Alcuni sono anche rientratiautonomamente, dal momen-to che si trovano sprovvisti didocumenti e di denaro checonsenta di lasciare agevol-mente il territorio nazionale,per quanto molti di loro abbia-no già dichiarato di essere di-retti a nord per raggiungereparenti già sistemati ad esem-pio in Svezia o in Norvegia.Dalla questura fanno sapereche in ogni caso è diritto deiprofughi allontanarsi dallastruttura, dal momento chenon si tratta di un centro di

identificazione né di una pri-gione, bensì solo di una strut-tura a disposizione dei mi-granti che altrimenti nonavrebbero un tetto sopra la te-sta. Dopo le formalità di ritodel fotosegnalamento e dellevisite mediche non sussiste in-fatti alcun obbligo per questicittadini di trattenersi all'inter-no della struttura. Attualmen-te il centro dei Piani ospita125 persone, perlopiù di na-zionalità afghana, che fin dal-la giornata di sabato hannofatto capire di non aver gradi-to il «rinforzo» di altri 40 stra-nieri. Sull'episodio avvenutonella notte di sabato anchel'assessore comunale MauroRandi è stato chiamato in cau-sa. Su sollecitazione di uncomponente della commissio-ne Politiche sociali, l'esponen-te della giunta ha riferito del-l'episodio.

Ieri intanto davanti al cen-tro di accoglienza dei Piani sisono dati appuntamento espo-nenti della Lega Nord guidati

;..

dal commissario per l'Alto Adi-ge Maurizio Fugatti per prote-stare «contro questa nuova on-data di sbarchi incontrollati».I leghisti hanno sottolineatocome «gli immigrati a cui ilGoverno sta consentendo dientrare clandestinamente nel

Paese, oltre a costituire un co-sto per i cittadini, stanno ini-ziando a creare problemi neicentri di accoglienza e in alcu-ni casi anche sul territorio».Gli esponenti del Carroccionon hanno rinunciato a ricor-dare come «nella Provincia diBolzano il governo taglia laPolfer del Brennero, di Fortez-za, di San Candido, i commis-sariati di Merano e Bressano-ne, oltre alla Polizia Postale diBolzano, dicendo che occorrerazionalizzare le spese e poitrova le risorse per accoglierei clandestini che costano 40euro al giorno (dal centro fan-no sapere che sono 25 euro,n.d.r.) a testa più la tessera te-lefonica per telefonare a ca-sa». Concludono dunque i le-ghisti: «Ogni giorno che passail governo Renzi con i voti del-la Svp mostra la propria inade-guatezza nell'affrontare quellache sta diventando una vera epropria emergenza».

SII. Fa.

Accoglienza I container all'ex Gorio. Sotto, la Lega Nord

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Cronaca Pagina 17

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Già scomparsa

gane, mentre sette si trovavanoal «Centro Pacv> di Novoli. Se-condo gli operatori umanitarifiorentini, la maggior parte deimigranti sarebbe fuggita da lìin auto. «Abbiamo la sensazio-ne - hanno detto dalla Coope-rativa «Il Cenacolo» - che qual-che parente abbia attraversatol'Italia per venirli a prendere.Gli immigrati sono consapevoliche il viaggio in treno è più sog-getto a controlli e si organizza-no per scappare in macchina».

Ad Arezzo i 20 siriani che laCroce Rossa aveva sistemato aFoiano della Chiana sono spari-ti sabato. A Pistoia, in 30 sonopartiti ieri, da Massa in cinque.Malesi, nigeriani, ivoriani i 40rimasti tutti nella struttura diLucca, stessi numeri e naziona-lità per i profughi accolti a Li-vorno. Anche a Pisa i 4o cittadi-ni del Mali non si sono allonta-nati.

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giovedìvia

Diversamente profughi, cer-tamente fuggitivi determinati.Centosettantotto migranti deitrecentottanta che erano ospita-ti nelle dieci province toscane- arrivati fra giovedì e vener-dì nelle strutture dopo uno smi-stamento voluto dal ministerodell'Interno - hanno abbando-nato nelle ultime ore le residen-ze che erano state loro assegna-te. Sono quasi tutti siriani diorigine palestinese, in gran par-te donne e bambini che hannorifiutato i riconoscimenti foto-grafici che le questure avevanodisposto: il loro status è, di fat-to, quello di clandestini. Senzadocumenti validi per soggior-nare in Italia, ma equipaggiatidi risolutezza e - sembra - didollari.

Al contrario dei propri com-pagni di avventura di altre et-nie e nazionalitàloro hanno ab-bandonato diproposito lestrutture ancheseda Roma il mi-nistero dell'Inter-no fa sapere dinon aver ricevu-to comunicazio-ni ufficiali sugli allontanamen-ti. Sarebbero diretti, per lorostessa sporadica ammissione,«verso gli altri Stati europei,verso nord», dove vorrebberoricongiungersi «con famiglie eparentv>.

Ma come faranno ad attraver-sare i confini? Le prefetture diogni provincia dovevano occu-parsi di accoglierli: lo hanno fat-to, ma non c'era nessuna pre-scrizione riguardo il loro con-trollo. Così, quando i migrantisiriani hanno saputo della lun-ghezza - minimo sei mesi -della prassi che li avrebbe attesiper chiedere asilo politico, han-no preferito tentare la sorte.

A Chianciano se ne sono an-dati in quaranta, alla spicciola-ta, fra sabato e domenica: lamaggior parte di questi è statavista prendere il treno alla sta-zione di Chiusi. Altrettanti sene sono andati sabato da Prato,dalla splendida «villa del Pal-co»: anche in questo caso erano

tutti siriani di origine palestine-se. Alcuni si sono incamminativerso la stazione, altri avrebbe-ro preso il taxi. Allo stesso mo-do la permanenza dei venti pro-fughi a Vicchio non è durataneppure 48 ore. Ospiti dell'agri-turismo «Bonciani», sabatomattina, quando la colazioneera già stata servita, se ne sonoandati a piedi verso la stazionedel paese per poi proseguire«verso Milano e la Germania»,hanno spiegato. Tra i motiviche li spingerebbero oltre confi-ne anche il fatto che, una voltaidentificati in Italia, non sareb-be loro possibile chiedere asiload altri Paesi.

Proprio ieri, infatti, si sareb-bero dovuti sottoporre alle pro-cedure d'identificazione in que-stura a Firenze. Nei due giorniall'agriturismo la famiglia Bon-ciani ha preparato pranzi e ce-ne. Ha acquistato ai migranti al-cuni vestiti nuovi, visto chemolti indumenti erano andatipersi durante la traversata delMediterraneo. Una generositàche fino ad ora non è stata ri-cambiata dallo Stato: «Ho antici-pato di tasca mia tutti i soldi -

ha chiarito il si-gnor Bonciani -la Prefettura miha garantito unrimborso di 30euro al giornoper ciascun rifu-giato, ma peradesso non ho vi-sto niente».

Migranti in fuga anche a Fi-renze, quasi tutti e venti uscitisenza far ritorno nella notte trasabato e domenica. Otto di loroerano ospiti presso «Casa Cate-rina» in via Santa Caterinad'Alessandria, altri cinque era-no alla Foresteria Pertini di Sor-

à deï profughï

Giorgio BernardiniJacopo Storni

C RIPRODUZIONE RISERVATA

Pistoia lilllu__40 AO

Vicchio Alcuni dei profughi arrivati nei giorni scorsi all'agriturismo Bonciani di Vicchio in provincia di Firenze

PRIMA E DOPO VicchioLucca (Firenze)

Prato 20

Cronaca Pagina 18

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Le storie

La gïornalista ili DamascoIo, ïn fuga. Puntando -z Berlino»

PRATO - Sguardi stanchi ma fe -lici. Sorrisi pacati di chi ha persotutto ma ha ancora qualcosa daguadagnare. La guerra, la fuga, ilnaufragio e la salvezza hanno se-gnato la parabola dei siriani giun-ti a Prato e ripartiti qualche ora do-po per dare completezza ad unprogetto di viaggio che apparivaimpossibile ed è ora concreto. Cer-tamente, viaggiare lungo un Pae-se e attraversare un confine senzagli adeguati documenti deve appa-rire un ostacolo non insormonta-bile per chi, negli ultimi mesi, havissuto tutto questo: «Siamo anda-ti via da Damasco, scappati da unconfine non sorvegliato di notte:la guerra ha ucciso molti dei no -stri parenti, la situazione è insoste-nibile, si rischia di giorno e di not-te. Sono saltate tutte le fazioni: go-vernativi e rivoluzionari si sonomischiati nelle lotte fra famiglieper piccoli pezzi di terra».

A parlare è una ragazza di ven-totto anni con un bambino in brac-cio. Il piccolo ha più o meno treanni e gli occhioni gonfi di unpianto durato molto e finito da po-co.

E il pomeriggio di venerdì scor-so, la donna sorride e si apre, per-ché davanti a sé ha dei colleghi. Euna giornalista e non può dire ilsuo nome, d'accordo con gli altriprofughi della struttura: non rive-leranno nulla della propria identi-tà e non si faranno fotografare dal-

la polizia. Sanno di poter contaresu di un baluardo che sono «i dirit-ti umani» ed anche questo non èaffatto secondario nel piglio di de-terminazione che li porterà a ten-tare la fuga verso nord di li ad ap-pena poche ore.

«Siamo palestinesi - spiega ladonna - ma viviamo in Siria. Iolavoro come reporter per un setti-manale che si occupa di donne edi famiglie. Mio marito è mortonegli scontri. Io ho deciso di scap-pare: molti di noi hanno amici aBerlino o parenti a Londra, ed è làche vorremmo andare adesso». Ildove e il quando sono concetti evi-dentemente complessi per chi èprofugo, estraneo a tutto tranneche al proprio passato.

Un altro ragazzone si avvicina.Racconta che a casa faceva «l'infer-miere», parla un po' di inglese mapreferisce far tradurre il suo araboalla mediatrice culturale. Raccon-ta il viaggio di terrore che dalle co-ste libiche lo ha condotto in Siciliaattraverso l'operazione di recupe-ro «Mare Nostrum». «Siamo parti-

ti su una barca di quattor-dici metri: eravamo tre-centodieci, abbiamo pa-gato molto e adesso ci so-no rimasti pochissimi sol-dì». Qualcuno fra chi hapotuto stargli accanto inquelle poche ore trascor-se nella struttura pratese,si è sentito chiedere co-me fosse possibile cam-biare dollari in euro. Sipresume che abbiano deisoldi e che li useranno co-me possibile per raggiun-gere le capitali europeedi cui parlano.

Una signora seduta,più in là, spiega di essereuna casalinga. E più an-

ziana degli altri: ha perso la mag-gior parte dei suoi cari, ma non lavoglia di rivedere alcuni di coloroche vivevano con lei fino a pochimesi fa: «Qualcuno - dice - hacapito prima, ed è scappato quan-do la guerra non era così violen-ta».

Giorgio Bernardini.J RIPRODUZIONE RISERVATA

LI dere«La nostra traversata:in 310 su una piccola barca»E qualcuno l'ha sentito chiederecome cambiare dei dollari

VedovaNella foto lagiornalista sirianadi originepalestinese arrivatanei giorni scorsinella strutturadella Caritasa Prato, anche leisi è allontanatapoco dopo l'arrivo.Aveva raccontato diavere parenti aLondra e Berlino e diessere intenzionataa raggiungerli

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Page 22: Rassegna stampa accoglienza profughi del … › wp-content › uploads › 2014 › 03 › rassegna...2014/03/25  · Avvenire Milano 25/03/14 P. II Profughi, il Comune lancia l'Sos:

Profughi VIA dal PaveseAncora presìdi e protestecontro il «disastro Alfano»

di Andrea [email protected]

Roma ordina, i Co-muni si ribellano.Si moltiplicano pre-sìdi e proteste con-

tro l'ultimo tsunami (in or-dine di tempo) di clande-stini da accogliere a forzasotto l'etichetta di profughi.E la battaglia comincia adare i primi frutti: gli otto"profughi" destinati nel pic-colo comune pavese di SanGenesio e Uniti hanno pre-so un'altra strada.t venuta la Protezione ci-vile e li ha portati via, perspostarli in un altro comunedel Pavese - conferma ilsindaco di San Genesio,Cristiano Migliavacca -. Finda quando mi avevano chia-mato dalla Prefettura, ve-nerdì, ci eravamo subito op-posti al loro arrivo. Anchel'albergatore che doveva ac-coglierli aveva detto di po-terlo fare solo fino a mar-tedì. Abbiamo chiesto di tro-vare una soluzione, per nonfarli girare per il paese. Esono gli unici che hannospostato». Il merito, Miglia-vacca ne è certo, è anchedel presidio del Carroccio.t durato 89 ore - tiene a

sottolineare - ed era nontanto contro chi doveva ar-rivare, ma per dire che lanostra gente non viene te-nuta nella debita conside-razione. Se non fosse statofatto, magari il prefettoavrebbe preso la decisionedi spostare i profughi conmolta più calma».A Bolzano ieri la Lega haorganizzato un presidio da-vanti alla struttura dove so-no alloggiati gli immigraticlandestini arrivati in città.t vergognoso - attacca ilcommissario della LegaNord in Alto Adige-Südtirol,Maurizio Fugatti - che ilgoverno tagli le risorse alleforze dell'ordine, togliendomolti presìdi di polizia, e poisprechi i soldi pubblici peraccogliere e mantenere iclandestini che lascia en-trare indisturbati nel Paese.Ogni giorno che passa ilgoverno Renzi , con i votidella Svp, mostra la propriainadeguatezza nell'affronta-re quella che sta diventan-do una vera e propria emer-genza».L'assessore alla Sicurezzadella Provincia di Milano,Stefano Bolognini, se laprende con il ministrodell'interno. «Le politichesull'immigrazione condotteda Alfano - afferma - si sonorivelate disastrose e hanno

attirato sulle nostre costedecine di migliaia di clan-destini e di finti richiedentiasilo, di cui il governo non èin grado di gestire la col-locazione».A Cortemaggiore, nel Pia-centino, gli assessori leghi-sti in Giunta, Matteo Ran-can e Luigi Merli, fannoscudo alle richieste dellaPrefettura di ospitare in unconvento francescano par-te dei 40 profughi arrivati insettimana a Piacenza: «Par-liamo di un convento delQuattrocento, con chiostri eopere d'arte, un'opera davalorizzare e da mostrare aituristi, non certo da utiliz-zare come albergo per i pro-

fughi». Per il segretario pro-vinciale, Pietro Pisani, l'ac-coglienza ai migranti «è unaffronto agli italiani che nonhanno casa o vivono conuna pensione da fame».L'europarlamentare MaraBizzotto critica la Confar-tigianato per essersi occu-pata della sistemazione di«presunti profughi» negli al-berghi dei Vicentino: «Già diper sé - accusa - è grave cheil governo Renzi-Alfano vo-glia appioppare ai nostri ter-ritori una marea di clan-destini in arrivo dal NordAfrica. Ma se questi im-migrati vengono addiritturaospitati e smistati dallaConfartigianato, che a pro-prio nome ne cura la si-stemazione negli hotelall'insaputa dei Comuni,siamo davvero fuori da ognirealtà» aggiunge Bizzotto,che ha depositato una in-terrogazione urgentesull'arrivo dei profughi nelVeneto.Questa mattina il Segreta-rio federale Matteo Salvinisi occuperà del problemainsieme ai parlamentariMassimo Bitonci e NicolaMolteni in un incontro conla stampa al Senato.

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n Il presidio della Lega Nord a Bolzano

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