RAMANA MAHARSI

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  • 7/28/2019 RAMANA MAHARSI

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    tano; il sesto, n cui la "cristallizzazione"delle qualitlquasipermanente;e infine il settimo, che rappresentalsviluppo ottenibile dall'uomo ed 0 paragonabilea quello diCristo o di un Buddha. Ma la differenza ondamentale ra itre stadi e i successivi ta nel fatto che quelli sonodalla meccanicitA,dall'involontariet| e dalla nonmentre questi sono caratterizzati dalla consapevolezzavolonti di diventarepadroni di se stessi.In conclusione, metodi di Gurdjieff intendonodestaredal suo stato d'alienazione ossiadall'essere-altro-da-S!),dirgli il pit possibiledi dipendere dalle forze che dominanomondo, fargli recuperare a sua uniti, mettergli in azionestrumento della coscienza-di-Sd aiutarlo a costruire uncentropsichico he sia n gradodi guidarlo nella conquistadell'au.tonomia,consentendogli osi di sfruttare 'occasioneata dall'esistcnza.Per ottenere questoscopo, egli riteneva,un vero maestro antrico (cui pud essereparagonato),chemezzo fosse buono o che comunque ossegiustificato dalsupremodel risveglio.

    13La meditazione secondo RamapaMaharsi

    RamanaMaharsi 1879-1950) uno dei pit osticimaestri ndiani,certamentemolto difficile da accettare er la mentaliti occidenta-le. Non realizzd nfatti quasinulla di quel che si attribuisce radi-zionalmentea un grandegurui non predicd,non fondd movimen-ti, non volleconvertirenessuno, arld pochissimo scrisse nchemeno.Trascorrevabuonapartedella giornata mmerso n medita-zione, circondato da pochi devoti. Da dove nasceallora il suofascinoe che cosasparse a sua ama dapprima n India e poi intutto il mondo?La rispostasta probabilmentenel fatto che I'uo-mo moderno, cosi attivo, costruttivo e aggressivo, inconscia-mente attratto da una guida spirituale che rappresenta l suoopposto.Dalla figura di Ramanasi sprigiona nfatti I'attrazionedel tipico illuminato jfidni, che ha scarsirapporti con la gente,non ha un nomecui rispondereo con cui identificarsie si limita avivere n contattocontinuo mn il SC.Il risveglio di Ramanaawenne senza nessunapreparazione.Era ancorauD agnzzsllsdiciassettenne uandoawerti un richia-mo fortissimo ad andare "alla ricercadel Padre", del suo veropadre, non di quello terreno che la sorte gli avevaattribuito.Lascidcosi a famiglia diretto verso l tempio sacrodi Tiruvanna-malai, di cui avevaappena entitoparlare.Qui sedettemmobileper circa due mesi, senzacomunicarecon nessuno,ncuranteditutto, assorbitonel samddhi,mangiando olo quando qualcunosiricordavadi portargli qualcosa, beffeggiato ll'inizio dai raga""i-ni e dai pellegriniche si recavano l tempio. Ma la resistenza,aconcentrazione,'indifferenza lle condizionimateriali e la suastessamancanza i comunicativa inirono per attirare la curiositidella gente. A quel tempo qualcunocredeva che egli fosseunmuni, cioi un ascetache avesse atto voto del silenzio, ma la

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    verita era che Ramanasi limitava a stare in contatto con ilproprio 56, considerando videntemente ome distrazioniogniattivita, ogni parola e ogni rapporto umano. Come dissepiittardi:

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    concentrazione, on bisogna erderedi vista, nemmenoper unattimo. l 56 ntravisto.Naturalmente on d detto che.una voltarealizzato uesto stato. essopermanga ninterrottamente er ilresto della vita. come invecesuccesse Ramana.La sua per-manenzadipenderirdalla volontir del meditante.dalla suadecisione i non tornare ndietro: egli dovrir nsomma nsisterecon la tecnica. ipetendosi pesso urante a meditazione: Chisono o?... o non sono l corpo. o non sono a mente.ecc. osono il 56". Questa autoinvestigazioneorterll alla piir altaforma di dhyana. al nirvikalpa-samadhi.n cui si smarrisce lsenso i separazioneal Sduniversale. si perde a dist inzionefra il conoscitore.a conoscenza il conosciuto.Per avvertire l 56 con ermaconsapevolezza.a mentedev'es'sere totalmente assorbita. ntrovertita (untarmukha-drtti) e"confinatanel cuore". Come si d detto, oltre all ' ininterrottameditazione ul sensodell'io. si pud utilizzare a tecnicadelprandydma.del controllo del respiro. Nell'operettaLa ricer'ca del S( , Ramana crive he . pe r ottenere l controllodellamente, bisognacontrollarel respiro e che. pe r ottenere lcontrollodel respiro. bisogna rrestare a mente. Siamo nsom-ma nello yoga radizionale. uello gi d insegnato a Patari jal i(v.). Ramanadescrive nfatti l 'ottuplicesentierodello yogasuggerendoersino itmi di respirazione::2: l:2 e 1:4:l:2.Ma latecnica ondamentaledi nteditazione esta I'atnta-dhyana, ameditazione ul Sd .Ch i C l testimone ellamcnte?Ch i sono o? La risposta ondeveveniredalleparole,ma dalla ealizzazione.all 'avventoiquella pura consapevolezzahe d per sua natura tal-cir-dnandq(esistenza-ct.lscienza-beatitudine).e o strumentoabitualedellaconoscenza i arresta aiutato anchedal kev'ula umbhaka, asospensioneel respiro), l nrondoapparirh l l ' improvvisoerquello che d: un a proiezione ella mente.un sogno atto adocchiapert i.Se si vuoleclunque ttene're na visione ggett ivadella ealt ir. isognammobilizzare'instancabilettivitilmenta-Ie, E soltanto ttraverso'investigaziorleu chi siamo. a mentepud arrivare placarsi. uando urantea nreditazioneorgonopensieri stranei,Ramana uggeriscei chiedersi:A chi si dpresentatouestoPensiero?".

    Gl i stati abituslidell 'essereono re: la veglia, l sognoe ilsonnoprofondo. Fra i prinri due la differenza solo di du rata,net senso he a vegliadura piir del sogno.Nel sonnoprofondoabbiamonvece onreun tuffo, un'immersioneel Sdoriginale:248

    tut lc le att iv i te sensoriali on o sospese, nchese, purtroppo, no nrrt'conserviamomemoria. L'advaita vedinta. cui Ramanas'ispi-r;r.considera llusoria a dual i t i di soggettoe oggctto, e la tr iade,l r vcdente, vistae visto. (Gli stessi oncett isaritnno ipetuti da\isargadatta.v. ) " Investigando ul la naturadel l ' io. 'i o muore...(()n es\o la sua falsa costruzionede l mondo, che ha la stessan:r turade i sogni.E morendo I' io. "muoiono anche tu ' ed .esll.l. o stato isul tante.che splende om e Essere ssoluto. il proprio\t i r to naturale. l 56",. Ramana sostiene he ,.come un uomo sitr r l fcrebbepe r prendere un a cosit caduta in acqua. cosi ci sitltrvrcbb!mmergere n se stessi . on menteacutae concentrata,r 'orr trol landoa parola e il respiro. e trovare i l luogo donde ha,'r igine l ' io"" .La meditazione. ' investigazione ul l ' io. no n dev'essere attar)vviAmente til izzando e parole.La donranda 'chisono o?.'pu dr'ssee rivolta un a pr irnavolta al l ' iniziodcl la nredi tazione.ma po it lev'essere senti ta" , sper inrentata oncrctanlente, enzapi i for-rnularlaverbalr lente. Quando si realizzeri che I 'ego no n csiste,ch c e una costruzionenrentale.esattamente ome i l nroncloel irltro-da-s6. uando I'eqono n avri piit ragioned'esistere. llorarirnarrii sol tanto il 56 sotto forma di "CoscienzaAssoluta'. .Fr a i vari sentieri che portano al la l iberazione(nroksu). ilrrrisliore. econdoRamana.d quel lo della ricercade l 56. Tratte_rrcrrdo l respiro e concentrando a nrente su un unico punto,tlrcsta verri\ frenata.assorbi ta linirir per estinguersi. a nrente,rrr fatt i .no n d rr ient 'al troche ipensicr i c. 'di tutt i ipensier i . itpcnsiero io ' e la radice"-.Da dove vienequesto o? eual i la sua,rr igine'lCercandolcldentro di noi . ci accorgere'nto he essositl issolve. "Dove svanisce 'io. l i appare da s6 un .i o del l ' io'.Ouestod l ' lnf ini to (Purnanr).", Conoscere l Si significaesserlo,t igni f icaaver rovato Ia propr iaveranatura, 'Essere enza rinci-lrio e scnza fine. I ' ininterrol to sat-< 'i t- inanda.La ricerca de l Si d il tipico sentierodel la conosce,nza.cllo1r lunu-yogir . ta ad esso Ramana aggiunge a tecnica yoga de lcontrol lo del respiro. Se si medita incessantemente,e ci si im-rrrerge el Sd. se si al lontanaogni al tro pensic'ro. l lora si f inisce

    ' Rrrrtrapa rrharsi. pere ntplete.Llbl l t l ini .Ronr l I977,p. 70 .Ihid.Ihid., p. 71 .Ihid., p.8t.' thid.249

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    per esserc l S!.Questo0 I'unico tipo d'autorealizzazione, ndnlc'd modo di arrivarci con altri mezzi comeper esempio adelle Scritture, a ripetizionedei mantra, l culto, il digiuno, lcelibatoe nemmenoattraverso l frutto di azionivirtuose.PerlRama4aesiste oltanto a via dell'autoconoscenza.La stabiliz"'izazione ellamente rrequieta l soloveropellegrinaggio,a solarrelemosina la solapenitenza."tBisogna issare a mente,che dtpii irrequietadi una scimmia esempio lassico el vedinta), sultVuoto Infinito, sulloStatoPrimitivo,sullaCondizioneOriginaria.'"Tronca ogni rapportodi patria. rango,casta.e i suoi doveri, erpensa empreal tuo propriostato naturale.""'Dobbiamo nsom.t,ma convincerci realizzare he siamopura consapevolezza,he'siamo iberi, che siamobrahman.Non saranno e pratiche radi-.zionali, rituali, i codicidi disciplina, li atti di devozione ellechiese heci porteranno lla iberazione; nzi, utte queste osenon sono che "funi per legareuna bestia".ln ogni nostraattiviti, nellostatodi veglia,di sognoe di sonno,profondo,esiste n Testimone, l S!,che conosce registra gni,modificazionementale. Quel S!vede utti spontaneamente, a;non d mai vistoda nessuno i cssi."" Il S!d consapevole i tuttoquantoci succede, i ogni nostropensiero. esiderio. ercezione,,sensazione,movimento del corpo e del respiro.Esso segueeregistra gni modificazione el nostroessere,ma non per questorne vienemodificato.Perch!questoTestimone nteriore non haattaccamenti, immutabile, enza orma, mperituroed d sostan-ziato di essere, oscienza beatitudine.E il supremo advaita(non-dualiti), n quantosi identifica on o stesso rahnun. E ilricercatore pirituale, o jfiani, pud sperimentarlo irettamente.Il mondoesterno irrealee. seviene nvestigato, i riveladellastessa onsistenza ei sogni. E una proiezionedel S!. comeprova il fatto che, in assenza i coscienza. compare.Non haun'esistenza utonoma, vanisce ello stato di sonnoprofondo,La Realti d I'Uno senza econdo, enza orma.senza rincipioesenza ine, immutabile.Le molteplici mmaginiche ci scorronosotto gli occhi sono creazionidella mdvd, e fra esseprimeggiaI'apparenza i un ego individuale,separato definito. Mentretutto sembra mutare.gioire e soffrire. dentro di noi esisteunnucleodi puro essere he d stabile, autocosciente beato. Lae lbid., p. lo1..tolbid.,p. 107.tt lbid., p. 127.250

    nrrivri, on l suo potereproiettivoe velante,crea 'apparenza iurrnrondomultiforme,ma a meditazioneul 56 a dissolveregnivclo. ogni differenziazione, gni masiheratura, gni superficie,rcoprendo ll avista a Supremadentit i , a CalmaAssoluta. ovogidevesempre forzarsi i controllarea coscienzacitta\. ,i lrcspircl eve rasformarsin mente. a mente n intelletto,'intel-lctto in testimone; , conoscendol testimone omd a pienezzatlcl Supremo 6 Senza-Qualiti, i ottiene a perfettapace."r'Il Sd e dunque,pe r Rantana, no stato n cui i l rapporto\()ggetto-oggettoiannulla. sso 'Immutabile edente . comet;rle. rt npud essere ggetto ellacornune ()noscenza.on pudcsscre ercepito a qualcos'altro.,Chid chevede hi?...Da checosapuo essere onosciuto l conoscitore?"rr a mentenon ha(luestopotereperch6d anch'essan prodotto clellamrj-vri: iso-gna percidescluderla iungendo. ttraversoa meclitazione.rctlizzare a propria dentit ir on l.56.Ramana ercadunquedi interpretarea propriaesperienza:rt traversoli schemi ell 'advaitaedilnta,a scu

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    progredito pud pernlettersi i v ivere n mezzoagl i al tr i e condurreuna normale vi ta sociale enzaper questo perdere l contatto coni l 56. Sostcnevanoltre che a vera naturadel l 'uonrod la fel ic i t i ech c quindi ogni nostro cntiltivo clicsse'recl ic i d un'inconsapevolericerca clel proprio Sd . in cui si trova la fonte di un'inesaur ibi lebeati tudine. Se i l mondo d infel ice e soffre. o deve dunque al lasua gnoranzade l vero 56. Tutt i gl i uomini . anche del inquentiepeccatori. cercano stint ivamentese stessi . l problema 0 che siic lenti f icanon nraniera bagl iata on l corpo, i l cervel lo. a men-te . la personal i t l , l 'ego. Ma da clovenascequesto sensoclell" 'iosono". chi lo sosticne'lNo n certo l pensiero he nc d un proclotto.Pe r scoprire qual d la vera sorgcnteclel l ' io.dohbitmo andare nreal t l ol tre la nrcnte. Questo signi f ica conoscere e stessi .Nonbasta denti f icarsi con un corpo. una personal i t i t ,un a farnigl ia,un a societi e una specie nirnale: utto cid non pur)darci a nostravera e piir profoncla dcnti t :) . che d al di l i d'ogni definizione erimarrir rnchedopo la nlor te. Quanclo l nostro corpo e la nostramente sarannrl scontparsi. imarrit An coril clualcrtsa.E questoqualcosirpuir csscrc cottt tsciulo l t t i e tlrlt.

    A cliftcrcnza clc'l le cl igioni tradizionali . che fanno dcl Sd odcl l 'aninrasol tanto un art icolo di t 'ede. a ntccl i tazionc fferrnache d possibile lrne un'esper icnza l i retta.Dobbiamo perr)avereintel l igenza pazicnzape r inclatarea fondo, c n()nacc()ntcntarcidcl le apparenze.Sc saprcnlo s-scrr:ei buoni t tvesti r l i rtor i , e nonci fernrererno al le prinre i l i f f icol ta o ai prinri indizi . la veritisal ter i r fuor i . Dobbianro scsuirc il fi lo ctrndut torc dcll 'idea-scnsazionc io sono" e'osscrvirre ome essil ia urrit ()nnotirzion eforrdamcntale lla nostra visioneclelntonclo.No n solo d il primopensicro. il pensiero tilnclant c clell 'inclivid ualitir. a d anche ilpensicro onclante lel'l lteriti i. Appena insolrr rnaa nostra menteconcepisce er la pr inra vol ta ' ic leadi io, ccl nccpisce nchequel ladel l 'al tro.Ma che cosa 'l a ru()ntc i tale pensicro. ual d l 'enti t i ra-priori che ne pcrnrctlc 'cspl ic i tazione'l he cosasuccede uan-do noi. percorrenckr r i troso la fi logenesiclcll 'io. ci accor{iarn och e questo concctto c la rclat iva sertsazionc ossonosvanire?Dove ci trovcrcnlo'l Sconrparircn to el nul la. divcntcrernopazzi '?

    Niente di tutto qucslo.Quanclope r a pr irnavolta real izzeremoch e i l scnso de l ' io pu o esserescavalcato.qul lcosa sorger i) dalprofonckr lc lnt lstrocsscre si mpossesserul i noi . "Qtrel qualco-sa" conle l isseun u volta l{irnraru a un clisccpolonqlese va clltrela mente:d inf ini to. l iv ino. etcrno. C'i chi o chianra l Regno deiCiel i . chi lo chiarna 'anirna:al tr i ancora o chiantanoNirvdnu e252

    'r ' ' | rr(l i l o chianriar'o iberazio'e."15obbiamo unque i'cereI r r)irura i perderen. i stessi bbandonandor sensodell ' io.l '( 'r(lc lrdol senso elI io. troveremonveceno i stessi: cco ar, r t. ch e anno ipetutoutt i maestri. ncheGesiaveva et to:\e t;ualcuno uo lveniredietrodi nre, inneghi estesso... er _, rcch ivu.l salvarea sua it a aperderi,ma hi perdea sua it at '( 'r rnrormi o e dellaveriti la salverir" l l tarco,g,34); e pocol, run aaveva efinitoSatana olui he 'pensasecondo li uomini, , ,(onrea dire che il vero ostacolo ul camminodeilaveritd dI rl)l)resentatoal pensiero chepe rentrare el Regno ei Cielidrreccssarionc lare l di I i de l mcntale.In conclusione,er RamanaMaharsi,meditare ignifica uar_rlrrre el puntopiit prctfondoellapropria nterioritA. issandoIrrrrgo'attenzione seguendo'origine el pensiero, uesto i\ l)cgne omeunacandela. omesuccedeel sonno rofondo,lpcnsieo viene ospes