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Quindicinale di informazione, cultura, politica, sport e spettacolo. Anno VI, n° 21, 3 dicembre 2010 Speciale Natale 2010: i consigli di Nero su Bianco ESPOSITO GIOIELLI, GINAMA, LE FANTASIE DI BIANCA, LA SFINGE, KUZÀ, ATMOSFERE D’INTERNI, TELARIUM, SPIRITO,TAFURI & MELARA, PASTICCERIA AURORA, ANTONELLA, MR. POLLICE VERDE, RITA MAURO, PIXEL, ENOTECA POMPOSELLI, NUZZI ANTONIO, OTTICA TIFFANY, I PARTICOLARI, OTTICA MAURO Attualità - la Cassa Rurale presenta uno studio sul disagio sociale - immigrazione: i dati CGIL Sport Ciplast e Battipagliese Politica - il Piano commercio divide il Consiglio comunale - finalmente aperto il centro Alzheimer a Villa Maria www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu www.nerosubianco.eu Rurale, industriale o commerciale?

Quindicinale di informazione, cultura, politica, sport e ... · falange e torna ad essere una complessa e delicata serie di strani equilibri, risultato di una legge elet-torale particolare

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Qu ind i c i na l e d i i n f o rmaz i one, cu l t u ra , po l i t i c a , s po r t e s pe t t a co l o. Anno V I , n ° 21 , 3 d i c emb re 2010

Speciale Natale 2010: i consigli di Nero su BiancoESPOSITO GIOIELLI, GINAMA, LE FANTASIE DI BIANCA,LA SFINGE, KUZÀ, ATMOSFERE D’INTERNI, TELARIUM,SPIRITO, TAFURI & MELARA, PASTICCERIA AURORA,ANTONELLA, MR. POLLICE VERDE, RITA MAURO,PIXEL, ENOTECA POMPOSELLI, NUZZI ANTONIO,OTTICA TIFFANY, I PARTICOLARI, OTTICA MAURO

Attualità- la Cassa Rurale presenta

uno studio sul disagio sociale- immigrazione: i dati CGIL

SportCiplast e Battipagliese

Politica

- il Piano commercio divideil Consiglio comunale

- finalmente aperto il centroAlzheimer a Villa Maria

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[2] commenti www.nerosubianco.eu

Il lungo mese di consigli comunali lascia ildiscorso sospeso. L’ultima seduta di novembre èstata interrotta per mancanza del numero minimodi consiglieri a garantire validità, una scelta tat-tica della maggioranza che non aveva ancoramaturato accordo sul piano commercio. Questogiornale, chiuso in tipografia poche ore dopo laseduta del 29, non può dunque riferire su come siè conclusa nella sostanza tecnica la discussionesulla svolta commerciale della zona (ex) indu-striale. Alcune considerazioni di fondo sulleultime “cose” amministrative però possono essereproposte.Il consiglio comunale ha deliberato di non rite-nere valida l’idea di intitolare l’aula consiliare adun cittadino battipagliese, né ad un momento sto-rico della città. La scelta credo possa essere lettasolo sul piano della mera contrapposizione poli-tica, ai limiti della scaramuccia. Che, intendia-moci, può anche starci, nel periodo lungo di unavariegata dialettica tra le parti in consiglio comu-nale. Il problema però è che la ricaduta della sca-ramuccia può essere importante e restare ad impe-ritura memoria di piccole e banali argomentazioniche lette più in là porterebbero sorrisi o rabbia.Ragioniamo su due esempi. Tra le proposte perintitolare l’aula consiliare ci sono i nomi di Per-tini e Rago. Per il presidente della Repubblica deimondiali di Spagna e della tragedia di Vermicino,la nostra aula consiliare sarebbe l’ennesima con-segna alla storia. Saranno mille, tra strade, piazze,larghi e vicoli e palazzetti e quant’altro a cele-brare, lungo tutto lo stivale, il primo presidentesocialista della storia repubblicana. Senza lanostra aula consiliare, i miei figli finiranno colsapere comunque chi sia stato Sandro Pertini. Senon intitoliamo ai nostri concittadini, pezzi dellanostra storia, pezzi della nostra città, contribui-remo a sminuirne il ruolo. Il loro e più complessi-vamente quello della nostra città. Se ha avuto unsenso per Battipaglia, sportiva e non, intitolare ilproprio stadio a Luigi Pastena, uomo e uomo disport, non credo sarebbe stato lo stesso intitolarelo stadio che celebrò il ritorno in serie C, che so,a Giuseppe Meazza o ad Artemio Franchi.In perfetta continuità con quanto scritto in questospazio qualche numero fa, l’auspicio è che l’as-semblea consiliare rinvii le scaramucce ad altraoccasione e si confronti sulla scelta di un nome oun momento storico di casa nostra. Per intenderci:

non venite a proporci la battaglia di Magenta, maal limite regalateci un bel “rivolta di Battipaglia”o “moti del ’69” o qualcosa del genere se proprionon si trova accordo su un nome.Per la prima volta da quando esiste, la maggio-ranza non si è presentata in aula compatta a votareun documento presentato dal Sindaco o discussoin precedenza in altra sede. Fin qui i consiglieri dimaggioranza erano stati accusati di essere troppopropensi ad avallare decisioni del primo cittadino,ora arriva naturale spiegare la non convergenzaregistrata ben due volte sullo stesso argomento ein pochi giorni, tra pezzi della maggioranza. Untentativo di motivazione, tutta e solo dialettica,che non spiega nulla più degli stessi fatti: la stra-tegia proposta dal Sindaco (azzeramento delpiano commerciale presentato dal commissarioprefettizio Noce e nuovo piano con forte voca-zione commerciale della zona ASI) non è condi-visa dai suoi stessi sodali. Qualcuno, tra i piùnavigati, della maggioranza, stemperava ilmomento di difficoltà della coalizione con unrichiamo a scenari nazionali: come in assenza diopposizione il centrodestra si inventa un’opposi-zione interna, così nella maggioranza di Santo-mauro qualcuno si inventa dei distinguo e dellepuntualizzazioni sul piano commerciale. Saràcosì? Difficile trovare qualcuno disposto a cre-derci. Intanto si torna in consiglio a breve. Il Sin-daco ha fretta a chiudere, vuol far capire che havoglia di fare e sa come governare, ha spiegatoqualcuno dei più stretti collaboratori. E questo èanche giusto e comprensibile. Altrettanto vero èche stavolta, per la prima volta forse (nel sensoche non sappiamo se nelle riunioni preconsiglioin passato ci siano stati altri momenti di forte con-fronto), la maggioranza smette di essere unafalange e torna ad essere una complessa e delicataserie di strani equilibri, risultato di una legge elet-torale particolare e delle esagerate stranezze delnostro modo di votare. Vedremo se, quando ecome saranno stati ricomposti dissidi piccoli egrandi.

Pino Bovi

Nero su BiancoQuindicinale di informazione, cultura,politica, sport e spettacolo.Registrazione del Tribunale di Salerno n° 9 del 4 maggio 2005

Direttore Editoriale Francesco BonitoDirettore Responsabile Pino BoviCaporedattore Giovanna De SantisEditore Sfide, Battipaglia

Impaginazione SfideStampa Litos, BattipagliaFoto SG Press; SfidePubblicità Sfide (tel. 0828 344848)

Hanno amichevolmente collaboratoValerio Bonito, Renata Crudele, Marco Di Bello, Fabio Forlenza, Alessia Ingala, Laura Landi,Anna Linda Palladino, Gaetano Petrosino, Elisa Sarluca, Antonio Terralavoro, Enrico Vitolo.Redazione via Plava 32, Battipaglia (SA) - tel. 0828 344828 - 0828 344848

www.nerosubianco.eu [email protected]

Maggioranza riflessiva- Il quarto ponte sul Tusciano- Il secondo sottopasso- La riqualificazione della fascia costiera- L’uscita autostradale Battipaglia sud- Il lungotusciano- Il parco fluviale del Tusciano- Il mercato comunale coperto- La stazione FS per l’alta velocità- Lo spostamento della stazione FS (con interramento dei binari)- La metropolitana di superficie fino a Salerno- Un parcheggio pubblico multipiano- Un parcheggio pubblico sotterraneo sotto piazza Amendola- Il rifacimento di piazza Amendola- L’abbattimento della Scuola De Amicis- La ristrutturazione e la riapertura della Scuola De Amicis- Una grande biblioteca comunale- Il polo fieristico- La piscina comunale- Il parco urbano del Castelluccio- Le piste ciclabili- Lo stadio per il rugby- Il centro cittadino tutto pedonale- L’abbattimento delle barriere architettoniche nel sottopasso di via Roma- L’interramento dell’elettrodotto nel quartiere S. Anna- Il teatro comunale- La casa di riposo comunale- Gli asili comunali- Il canile comunale- La caserma dei Vigili del Fuoco- La raccolta dei rifiuti porta a porta- La bonifica di tutte le discariche- Il nuovo piano regolatore- Battipaglia nuovo capoluogo di provincia- Il mare pulito

Francesco Bonito

Elenco delle opere promesse per Battipaglia durante le campagne elettorali negli ultimi 20 anni

(non ancora realizzate):

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www.nerosubianco.eu politica [3]

Due Consigli comunali senza votoIl SIAD (nuovo Piano commercio) divide la maggioranza che ripiega su un rinvio e in seconda convocazione fa mancare il numero legale. Annunciata una conferenza stampa di FLI ed EticaNovembre di intenso lavoro per il con-siglio comunale. Anche la secondaparte del mese ha visto convocare ecelebrare due sedute dell’assembleacomunale, la prima il 18 novembre (22in seconda convocazione) l’altra il 29novembre. Nella prima come nellaseconda spiccava l’approvazione delSIAD (strumento di intervento perl'apparato distributivo). Ma sia laprima che la seconda seduta nonhanno portato al voto. Al contrario sisono palesate, per la prima volta dopo18 mesi, discrepanze notevoli nelgruppo della maggioranza che alprimo tentativo di portare l’argomentoin consiglio ha dovuto ripiegare subitosu un rinvio e successivamente il 29novembre è stato costretto a far man-care il numero legale per non prestareil fianco ad attacchi e considerazioni inaula qualora avesse solo tentato diannunciare il voto per rinviare l’argo-mento.Ma in queste sedute erano in pro-gramma anche comunicazioni dei con-siglieri, interrogazioni e interpellanze,nonché la costituzione del gruppo con-siliare del partito da poco fondato alivello nazionale dai cosiddetti“Finiani”, "Futuro e Libertà per l'Ita-

scelta su un battipa-gliese. Dopo alcunedichiarazioni sostan-zialmente favorevoliall’idea, il clima inaula cambiava e lamaggioranza boc-ciava l’idea dell’indi-rizzo “cittadino”.Anzi proponeva, lamaggioranza, ditogliere il vincololocale, di fattonegando sostegno

all’idea stessa della mozione. Il votorigettava la proposta, che in ogni casosarebbe stata di indirizzo, perché, nelrispetto del regolamento comunale, ladecisione finale resta comunqueappannaggio dell’apposita commis-sione toponomastica, anche se è statachiamata in causa una costituendaconsulta di ex Sindaci cittadini (tutti,esclusi quelli con attuali incarichi, ilche terrebbe fuori Zara, Liguori eMastrangelo).La seduta del 29 era però attesa soprat-tutto perché ci sarebbe stata una veri-fica sugli accordi e gli equilibri internialla maggioranza. Equilibri almomento tutti da ritrovare e accordi

lia", di cui fanno ora parte GerardoMotta e Bruno Mastrangelo.Una mozione presentata da un gruppodi consiglieri di minoranza e portata inaula la sera del 29 novembre riguar-dava l’intitolazione dell’aula consi-liare di prossima inaugurazione pressola casa comunale. Da qualche tempo sidiscute, in giro, ma anche molto sufacebook, su chi indirizzare la scelta.Girano diversi nomi e tra i tanti riscuo-tono apprezzamenti quello del presi-dente della Repubblica Pertini e quellodel Sindaco di Battipaglia Rago. Lamozione firmata Salimbene, Terribile,Francese, Motta, Rocco, Provenza,Vicinanza, suggeriva di indirizzare la

tutti da ricomporre dopo due “stec-che”. Se al primo tentativo di approva-zione del SIAD non si concretizzavanulla puntando ad un rinvio, stavolta lamaggioranza ha dovuto farsi mancareil numero legale. In pratica ricorreread uno stratagemma per non discuteree votare l’argomento. Che pure erastato portato in aula e su cui pure erastata cercata un’intesa in extremisanche nel corso di una interruzione adhoc della seduta, per tenere un summittra alcuni consiglieri e alcuni delegatidi partito di maggioranza. Il mini con-clave ha dato fumata nera e alloramolti consiglieri di maggioranza allaripresa dei lavori sono usciti dall’aulacostringendo il presidente dell’assise(il dr Rocco, vista l’assenza già annun-ciata di Tozzi) a prendere atto dellamancanza del numero legale (ineffetti, assenti per la minoranza oltreTozzi, anche Cannalonga e poi Terri-bile e per la maggioranza tutti trannePastina, D’Acampora, Tedesco e ilSindaco).Nei capannelli di discussione a sedutasciolta si percepiva quel misto diincertezza e delusione in alcuni consi-glieri di maggioranza, mentre i piùmostravano una certa capacità di non

lasciarsi sopraffare dagli eventi, purammettendo qualche transitoria diffi-coltà di approccio al problema.Vibranti le dichiarazioni dell’opposi-zione che coglie le difficoltà dellamaggioranza e cerca di piazzare colpiper indebolirla. Motta e Franceseannunciano una conferenza stampacongiunta, cui potrebbero aderireanche le altre forze di opposizione, inprimis il PDL.Motta e FLI avevano già contestato ilSIAD con un manifesto, in cui ave-vano ricordato che il piano propostodall’amministrazione (che appenainsediata aveva annullato il pianoapprovato dal commissario Noce) pre-vede in zona “industriale” ben 68“medi insediamenti” mentre a Salernose ne prevedono 38. Il SIAD così con-cepito, secondo FLI, porterebbe alcrollo del commercio del centro citta-dino che nel tempo andrebbe incontroa progressiva desertificazione.La maggioranza si è poi data una setti-mana di tempo per la quadratura delcerchio: lunedì 6 dicembre si torna inaula per il voto. Finalmente.

Laura Landi

Villa Maria. Croce e delizia dell’assi-stenza sanitaria di casa nostra. Da unaparte associata alla gestione dell’a-zienda speciale Ferrara-Pignatelli, dal-l’altra struttura di riferimento per fascedeboli. Lunedì mattina, a guardare conocchio critico, è stata celebrata l’enne-sima inaugurazione di qualcosa (adocchio e croce sarebbe la quartavolta…). Invece, nella forma si è trat-tato di una conferenza stampa per laconsegna del primo premio AIMA(Associazione Italiana Malattia diAlzheimer) - sezione campana - alleistituzioni che hanno contribuito allaconcreta apertura del centro diurnoAlzheimer, che risulta essere il primo intutta la provincia, ma in buona sostanzasi è anche trattato dell’avvio ufficialedell’attività del centro, affidato al coor-

dinamento del dott. Albano, coadiuvatodalla dottoressa Scarpa e da una nutritae articolata equipe.La manifestazione è stata condotta emoderata dal dott. Ermanno Corsi, gior-nalista ben noto al grande pubblico tral’altro per essere stato direttore e condut-tore del TG3 Campania. Naturalmente ilSindaco Santomauro ha fatto da padronedi casa, ribadendo il sostegno dell’am-ministrazione alla neonata attività, e lostesso commissario straordinario del-l’ASL, dott. De Simone, ha portato indote, oltre il lavoro svolto da chi lo avevapreceduto, anche l’impegno a sostenerele attività della struttura, che ha opportu-namente precisato di ritenere riferimentonon solo per la città ma per tutta la cosid-detta area vasta. E se Santomauro haricordato il contributo dei suoi predeces-

sori, chi della precedente amministra-zione sanitaria aveva molto creduto nelprogetto (l’ex sub commissario-direttoresanitario aziendale dott. De Muzio) erapresente in aula ed è stato tra i premiati.

Va ricordato che i centri per l’assi-stenza ai pazienti con morbo diAlzheimer sono previsti sia nei cosid-detti LEA (livelli essenziali di assi-stenza) che dal piano di rientro della

spesa sanitaria per la Regione Campa-nia e sono dedicati alla persona affettadalla malattia e alla sua famiglia, conparticolare riguardo al sostegno del-l’attività domiciliare.I premi sono stati consegnati dalla dot-toressa Caterina Musella Branciforte,Presidente AIMA sezione campana.Era prevista la presenza del senatoreRaffaele Calabrò, consulente per laSanità del presidente della RegioneCampania Stefano Caldoro, che,impossibilitato ad intervenire, hainviato un testo per salutare i convenutie chiamato direttamente il commissarioDe Simone per chiedergli di ribadire lasua attenzione sull’argomento.

Pino Bovi

Operativo il centro diurno Alzheimer di Battipaglia

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[4] attualità www.nerosubianco.eu

Riceviamo e pubblichiamoL’emergenza idrica a Salerno eProvincia non è il prodotto dicause naturali, ma la risultante dianni di malgoverno e di scelte poli-tiche che hanno devastato i terri-tori, violentandoli con una cemen-tificazione selvaggia, e di incuriaper le infrastrutture affidata aduna gestione, fatta da professioni-sti della politica che occupanoruoli gestionali senza alcuna com-petenza specifica.Non è accettabile in alcun modo,che nel XXI secolo, 500mila per-sone nel nostro paese vengano pri-

vate di un bene primario comel’acqua e Dio solo sa fino aquando, laddove perfino in terri-tori martoriati e privi di infrastrut-ture moderne come quelli palesti-nesi è garantita l’acqua per 90minuti al giorno. In questa poveraItalia che solo davanti ad una crisieconomica e morale senza prece-denti nella storia repubblicana, stalentamente prendendo coscienzadella drammatica realtà in cui l’hagettata quindici anni di governoBerlusconiano, a pagare sonoancora una volta i cittadini, l’am-biente ed il territorio.

La Cassa Rurale affronta il disagio nella Piana

Lunedì 29 novembre, nella sala socidella Cassa Rurale ed Artigiana Bcc diBattipaglia, è stato presentato il docu-mento conclusivo della ricerca sul“Disagio nella Piana del Sele” condottadal dottor Massimo Corsale, ordinario disociologia e docente nell'università LaSapienza di Roma, e Suor Orsola Benin-casa di Napoli coadiuvato da un equipeda egli stesso costituita e formata daldottor Ugo Prudente e dalla dottoressaMariarosaria Paesano.La ricerca, fortemente voluta dallaBanca - come detto dal presidente dell'i-stituto creditizio, il dottor Silvio Petrone- è stata svolta “nel tentativo di fornire

un valido strumento di valutazione delterritorio, del patrimonio umano pre-sente su esso e dei disagi cui questo èsoggetto. Questo - ha poi continuato lostesso Petrone - è il modo più correttoper dare continuazione allo spirito dei 42fondatori della nostra banca”.Al termine dell'intervento del Presi-dente, ha presentato la ricerca il dottorCorsale, partendo in primo luogo daltitolo “Il Disagio nella Piana”: “disagio -ha spiegato lo studioso - che deve essereinteso come malessere e che affliggetutte le società contemporanee”.Dopo la rapida presentazione è statoproiettato un breve documentario daltitolo “La piana della solidarietà”, direttodal regista Lorenzo Gigliotti. Un filmatoche, come si legge nel capitolo sui Pro-blemi metodologici dell'indagine, “hainteso collocarsi nel filone, ancor oggipiuttosto innovativo in Italia, dellaricerca visuale”. In esso sono state rac-colte le testimonianze di coloro i quali,vivendo sul territorio, hanno la possibi-lità di conoscere meglio questa realtà.Non a caso sono stati intervistati parrociquali Don Ezio Miceli, della parrocchiaSanta Maria della Speranza di Battipa-glia, fra l'altro presente in sala, e DonGiuseppe Guariglia, della parrocchia

Sacro Cuore di Eboli, esempi di forteimpegno sociale. Testimonianze che,tuttavia, non giungono solo da chi que-sto impegno lo profonde, ma anche dacoloro i quali ne sono destinatari, comeFrancesco Bello, imprenditore ebolitanoche racconta la sua esperienza di vita distrada, oppure le esperienze di alcunidegli ospiti della comunità Emmanuel,nel video rappresentata dal responsabileDomenico Porcelli. E ancora esempi disemplici interventi, come quello fatto daLega Ambiente a Pontecagnano, doveha destinato alcuni terreni per la crea-zione di un “orto degli anziani”.Al termine della proiezione il dottorCorsale ha sintetizzatoil suo lavoro, partendodalla descrizione delterritorio, il quale, conil boom economicoprima e il periodo post-terremoto poi, ha vistouna progressiva tra-sformazione, fino adivenire luogo di“paese delle otto emezza”, ovvero dormi-tori privi di qualsiasivita sociale. Responsa-bilità che ricade su una

Davanti a problemi che incidono inmaniera così negativa sulla qualitàdella vita delle nostre comunità i cit-tadini hanno diritto di sapere, e leistituzioni l’obbligo di dare risposte,iniziando, da chi gestisce e saràchiamato a gestire l’emergenza e lerisorse economiche necesarie agliinterventi di ripristino, se, comesembra saranno quegli stessi uominiche non l’hanno evitata, al perchè intanti stati europei sono realizzatestrutture idriche di emergenza e inItalia no. Nel profondo disagio che sta con-dizionando la vita di moltissimi cit-

tadini salernitani, vi è il drammasilenzioso di tanti anziani soli e deiportatori di handicap, lasciati solia se stessi, ed aiutati, quando for-tunati, dalla solidarietà delle pic-cole micro comunità di condomi-nio o quartiere. Non è tollerabileche i cittadini, soprattutto se menodifesi, siano abbandonati dalleistituzioni e non possano essereaiutati dagli interventi in lorosostegno delle comunità di cuifanno parte. Cosa stanno facendole istituzioni? Quali sono le deci-sioni e le azioni prese dagli ammi-nistratori locali, quali dall'asses-

sore alle politiche sociali dellaProvincia ? Davanti al silenzio assordantedelle istituzioni è necessario aprireun confronto pubblico vero, e aquesto proposito invito il l’Asses-sore Regionale alle opere pubbli-che Cosenza ad accettare un pub-blico confronto su quanto acca-duto e sulle scelte politiche chesono state fatte.

Il Coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori

Avv. Luciano Ceriello

politica miope, che non ha saputo stimo-lare correttamente lo sviluppo di zonemolto ricche di opportunità. La disaminaè poi proseguita con il fenomeno dell'im-migrazione, ma soprattutto della sco-perta di una presenza molto forte delvolontariato. Lo studio successivamente passa all'ana-lisi della massa giovanile, la quale, sor-prendentemente, dispone la famigliaancora al centro della propria vitasociale. Famiglia che però non viene piùriconosciuta come quella grande comu-nità di persone, parenti o meno, che sitrovano a vivere insieme una certa con-dizione sociale, ma come nucleo atomiz-

zato. È tuttavia veroche nelle nostre zoneè ancora presentequella sorta di comu-nità che lo studiodefinisce “clan” eche in qualche modosopperisce alle man-canze della società.Al termine della pre-sentazione, la parolaè passata al direttorede Il Denaro, il dottorAlfonso Ruffo, cheha coordinato gli

interventi di Don Vincenzo Federico,delegato Caritas della regione Campaniae della dottoressa Claudia Benedetti,responsabile della Funzione Comunica-zione, identità e social banking dellaFederazione italiana delle Banche di cre-dito cooperativo. Interessante è stata inparticolar modo l'analisi di quest'ultima,che ha voluto sottolineare attraversoparole chiave come conoscenza, potere,confusione (da leggere come con-fusione) e sostare (da leggere come so-stare), il ruolo di valorizzazione delmerito, che spetta ad istituti creditiziquali la Cassa Rurale ed Artigiana. Ladottoressa Benedetti, tuttavia, non silimita a lanciare l'idea, ma suggerisceanche i modi, chiedendo in particolareche le banche si impegnino a diffondereprogetti di reti fra università, enti locali eassociazioni di volontariato.A chiudere i lavori è lo stesso presidentePetrone che, raccogliendo l'invito delladottoressa Benedetti, auspica che le ban-che quali istituti di credito, diventinosempre più accessibili, così da favorire iprogetti di sviluppo che il territorio pro-pone.

Marco Di Bello

Presentata l’interessante ricerca Il disagio sociale nella Piana del Sele condotta dal docente universitario Massimo Corsale e commissionata dalla BCC di Battipaglia

Per le vostre lettere:Nero su Bianco via Plava, 32 • 84091 Batt ipagl ia (SA) • [email protected] • tel ./fax 0828 344828

Il Presidente della Cassa Rurale dott. Petrone

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www.nerosubianco.eu attualità [9]

Una Repubblica fondata sul lavoro

di Giusy De CrescenzoAbilitata all’Accademia Nazionale di Danza

Diplomata I.S.E.F.Istruttore Tecnico di Aerobica e T.B.W.

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Quando la maestra di storia della scuolaelementare affermò con fare deciso edautoritario: “L’Italia è una Repubblicademocratica, fondata sul lavoro, lasovranità appartiene al popolo, che laesercita nelle forme e nei limiti dellaCostituzione” avrei dovuto alzare l’in-dice destro per attirare la sua attenzionee dire: “maestra convengo con lei, ma èanche vero che gli asini volano, che icrateri lunari sono delle ciambellegiganti e che in alcuni giorni d’estatepiovono pappagalli”, ma probabilmentesarei stato preso per pazzo e messo incastigo.Quando il professore delle scuole supe-riori redarguì il mio compagno di classecausa la sua scarsa voglia di apprenderedicendo: “asino studia e impegnati per-ché un giorno ti servirà per inserirti nelmondo del lavoro” avrei dovuto redar-guirlo a mia volta dicendo con tonodeciso: “caro professore e pur veroquello che dice ma in fin dei conti pertrovare una lavoro serve sopratutto laraccomandazione”, ma sarei stato presoper un visionario e cacciato fuori dal-l’aula.Non me ne vogliano i padri fondatoridella costituzione, non me ne voglianemmeno il professore delle superioritanto simpatico, ma la situazione non èdelle migliori. Non voglio sprecareinchiostro freddo e formale con statisti-che che quantificherebbero con numericiò che noi giovani proviamo sullanostra pelle. Credo però che è la primavolta nella nostra storia che i figli hannomeno possibilità di realizzarsi dei geni-tori. Mai come oggi questa problema-tica non colpisce solo chi non ha unlavoro ma anche chi c'è l'ha.La legge Biagi ha introdotto in Italia ilprecariato. Un cancro che colpiscesopratutto i lavoratori di giovane età,ma non solo.Ha trasformato la paga in elemosina, idiritti in pretese, creato una nuova gene-razione quella degli schiavi moderni.Una generazione senza soldi, senza tfr,senza speranze professionali ha trasfor-mato i giovani in merce a basso costo.Siamo il futuro senza futuro.Passiamo il tempo a fare colloquiimprobabili con aziende che tanto nonci assumeranno mai, a fare lavori chenon ci piacciono ma che siamo costretti

a fare per cercare di sopravvivere, a nonassentarci per la paura del rinnovo delcontratto, a fare straordinari non pagatiche poi diventano talmente frequentiche ci si domanda ma perché li chia-mano straordinari?Anche il semplice pensare di farsi ungiorno una famiglia, diventa un sognoirraggiungibile, e noi non possiamopermetterci di sognare dobbiamo viveregiorno per giorno essere realisti, noisiamo la generazione del “le faremosapere”.Alcuni dicono che il precariato se è unmale, è un male necessario.Perché siamo nel terzo millennio, per-ché' è così che funziona l’economia,perché le imprese hanno bisogno diflessibilità, perché dobbiamo affrontarela competizione internazionale, perchéaltrimenti l’occupazione non cresce.Allora mi domando dove è finita lameritocrazia, e quelle famose frasi cele-bri tanto amate dai nostri genitori: “illavoro rende liberi, il lavoro nobilital’uomo ecc.”. Non lo so, o meglio nonlo so più. Quello che so per certo però èche quel mio compagno di classe chenon aveva tanta voglia di studiare, behlui il lavoro c'è l’ha. Perché oggi come

oggi è più importante essere social-mente più forti, conoscere le personegiuste, pronte a darti un bel calcioquando serve, conta molto di più dell’i-struzione, della cultura personale, diquello che si è. Ma i “nostri” politicicosa fanno, coloro che ci dovrebberorappresentare non sono capaci nem-meno di rappresentare loro stessi, unbranco di sopravvalutati senza vergo-gna nè onore, maschere vuote senzanessuna dignità, marionette che tentanodi dimostrarlo in maniera altamenteipocrita di lavorare per un presuntobene superiore, ma l’unica cosa che gliinteressa è la smania di potere e i soldiche ne derivano.Ci vorrebbe una politica di giovani peri giovani, trasparente che faccia delmerito il faro illuminante della societàinteso come saper fare, saper essere esaper divenire. Non si può asciugarel’acqua con l’acqua, non si può spe-gnere il fuoco col fuoco e non si puòguardare al futuro senza presente.

Antonio TerralavoroFabio Forlenza

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L’11 novembre del 2009, il campo disan Nicola Varco (Eboli), che ospitavacirca 800 migranti per lo più di originemarocchina, veniva sgombrato. Ad unanno da quel giorno, la CGIL Salernopresenta il III rapporto sulla presenzadei migranti nella provincia diSalerno.“Da allora è cambiato ben poco siasotto l’aspetto alloggiativo che lavora-tivo” dichiara il segretario della CGILresponsabile del Dipartimento Immi-grazione, Anselmo Botte, “si sono for-mati tanti piccoli ghetti, sono sortetante baracche sparse nella Piana delSele e il lavoro nero, illegale, l’inter-mediazione dei caporali non sono statiminimamente intaccati”.Dal documento, infatti, emerge che lapopolazione migrante ha raggiuntoquasi il 3% di quella totale residentesul territorio della provincia diSalerno, ancora distante dal datonazionale che si attesta sul 7%, macomunque superiore a quello regionaleche, invece, si ferma al 2,5%.In particolare, per quanto concerneBattipaglia, il 3,5% della popolazioneresidente è di origine straniera, controil 2,8% di Salerno, che però conta unnumero maggiore di presenze e il6,7% di Capaccio che, con questodato, risulta essere il comune più mul-tietnico. Dal documento si evince, poi,che la comunità maggiore è quella for-mata dai cittadini rumeni, seguita daquella degli ucraini e quella maroc-

china. Le tre comunità insieme arri-vano a rappresentano oltre il 63% dellapopolazione straniera.Viste le richieste sempre più pressantidi manodopera straniera e la crescentedifficoltà di questa a trovare un allog-gio, i comuni dell’Ambito di zona S/6hanno firmato protocolli d'intesa sotto-scritti dalla CGIL, ovvero dal segreta-rio generale della sezione di Salerno,Franco Tavella, da Anselmo Botte,della segreteria provinciale e AndreaCampitelli, del Dipartimento immigra-zione, dalla Fillea CGIL, rappresentatada Luigi Adinoldi, e dalla Flai CGIL,nella persona di Giuseppe Carotenuto,al fine di attuare un programma diorientamento degli immigrati, e ditutta la cosiddetta fascia debole, versoalloggi allocabili. Tale programmaprende il nome di AgenziAmica, e siimpegna, inoltre, nella costituzione diun fondo di garanzia che intervenganei momenti di difficoltà degli affit-tuari, nonché nel supporto per il tra-sporto degli stessi verso il posto dilavoro.“L’obiettivo” dichiara Campitelli “èquello di sradicare le maldicenze chetendono a demonizzare lo straniero,nella speranza che al progetto Agen-ziAmica aderiscano anche altri ambitidi zona, così da permettere un’integra-zione sempre maggiore”.

Marco Di Bello

La CGIL presenta il terzo Rapportosulla migrazione nel salernitano

Saluti da BattipagliaRaccontate la nostra città attraverso foto originali, “cartoline”inedite. Foto attuali scattate da fotografi dilettanti per descriverele contraddizioni di Battipaglia: per evidenziare il degrado o ildecoro, il mare o la collina, panorami consueti o angoli nascosti,per dichiarare amore o disprezzo, stupore o rabbia. Non è unconcorso, non ci sono ricchi premi, ma solo il piacere di contribuirea raccontare la città nella quale viviamo e lavoriamo. Cercheremodi pubblicare tutte le foto, affinchè Nero su Bianco sia sempre dipiù il giornale dei lettori, realizzato con l’aiuto di tutti.Inviate le foto via e-mail (con un titolo o una sintetica didascalia el’autorizzazione alla pubblicazione) a: [email protected],oppure recapitatele a mano in redazione in via Plava n° 32 (1° piano).

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Si è celebrata il 26 novembre scorso laGiornata internazionale contro la vio-lenza sulle donne sono 120 milioni nelmondo,500 mila in Europa, 38 mila inItalia le donne che hanno subito muti-lazioni genitali e 3 milioni di bambinenel mondo (mille solo in Italia) cherischiano di essere sottoposte a talepratica (www.ansa.it). La Giornatacontro la violenza sulle donne hariportato all’attenzione il problema delrispetto della dignità femminile.La violenza contro le donne è un pro-blema globale e deve avere pertantopriorità sociale e sanitaria.Per affrontare alla radice il problema ènecessario un'assunzione di responsa-bilità da parte di tutte le istituzioni.Quando una donna viene picchiata,strangolata, violentata, lo stato, l'interacollettività, è colpevole. La necessitàdi educare tutte le società ai valori del-l'uguaglianza senza distinzione disesso, religione, razza, lingua, opi-nioni politiche, condizioni personali esociali e di creare un'alleanza tra tutti igoverni e la società civile per porrefine ogni tipo di violenza contro ledonne è indispensabile. La violenzacontro le donne è un problema troppo

spesso ignorato e sottostimato ancheperchè una delle forme più comuni diviolenza è quella domestica che spessorimane nascosta. Molte le forme diviolenza subite dalle donne: l'abusosessuale, fisico ed emozionale da partedel partner intimo o di altri membridella famiglia, la persecuzione(stalking), le molestie sessuali o l'a-buso da parte di figure d'autorità, latratta per lavoro forzato o sessuale,nonché le pratiche tradizionali comematrimoni imposti o di bambine, muti-lazioni genitali femminili, delitti d'o-nore etc. Il sommerso è elevatissimoed è consistente anche il numero didonne che non parla con nessuno delleviolenze subite in quanto la donna,anche se vittima, si sente in colpa e hadifficoltà a riconoscere la violenzasubita come reato. Le conseguenzesulla salute della violenza di generesono gravi e poco conosciute. La vio-lenza contro la donna è associata amalattie sessualmente trasmesse comeHIV/AIDS, alle gravidanze indeside-rate, all'aborto etc. La violenza causainoltre problemi fisici (tra cui: cefalea,mal di schiena, fibromialgia (doloridiffusi a tutto il corpo), disturbi

gastrointestinali etc.); psichici e psico-sociali (ansia, depressione, disturbi delcomportamento alimentare). Le donneche hanno subito violenze dai partnernel corso della vita accusano i seguentidisturbi: perdita di fiducia e di auto-stima, disturbi del sonno, ansia,depressione, idee di suicidio. I costieconomici e sociali sono enormi: ledonne soffrono di isolamento, hannodifficoltà a lavorare, a partecipare allavita sociale, a prendersi cura di sé e deipropri figli. Il sistema sanitariodovrebbe impegnarsi meglio e mag-giormente per ridurre le conseguenzedella violenza di genere, sia sul pianoassistenziale che organizzativo: mag-giore consapevolezza del problema,più informazioni sulle risorse disponi-bili per le donne vittime di violenza(assistenza legale, sportelli anti-vio-lenza, assistenza psicologica, centri diaccoglienza per donne e bambini).

Dr.ssa Anna Linda PalladinoPsicologa, Mediatore Familiare AIMeF

Saluti da Battipaglia

foto di Pietro Benesatto

Storie di alberi.Un gigante viene abbattuto,un nano si prende la scena.

La violenza contro le donne Universitàa cura di Marco Di Bello

• Dal 17 al 26 novembre, nell'ambitodel trentennale del terremoto dell'Irpi-nia, si è svolta la manifestazione Il ter-remoto dell’80: trent’anni dopo. L’e-vento, ha visto il susseguirsi di diverseiniziative nel ricordo della catastrofeche scosse il sud.• Dal 22 al 6 dicembre si svolge l'VIIIedizione di Filmidea, il progetto didat-tico dell'ateneo salernitano che pro-pone di interpretare il cinema comestrumento di studio. La manifesta-zione, che ha visto fra gli altri ospitidel calibro di Ettore Scola, BernardoBertolucci, Luigi Lo Cascio, LuisBacalov, è stata quest'anno aperta daMichele Placido, tra l’altro coordina-tore del Master Class Filmidea 2010,un master riservato agli studenti dell'a-teneo di Fisciano che prevede unaserie di lezioni con registi, attoridocenti e critici cinematografici e laproiezione di film, che verranno intro-dotti dalla lezione di un docente o unnoto studio del cinema. A seguire sarà presente Mario Mar-tone, Giovanni Veronesi, Ficarra ePicone e, tra gennaio ed aprile, altriospiti del calibro di Carlo Verdone,Vincenzo Salemme, Toni Servillo eAlessio Boni.• Scendono nuovamente in protesta,ma sarebbe meglio dire che salgono,

visto che questa volta ricercatori,docenti e studenti dell'università diFisciano hanno deciso di seguire l'e-sempio degli operai, salendo sulla ter-razza del rettorato ed esponendo stri-scioni contro il disegno di legge Gel-mini. Nonostante l'incessante pioggia imanifestanti hanno garantito che con-tinueranno la loro protesta nel casodovesse essere approvato il disegno dilegge. Netta è stata la posizione delrettore, Raimondo Pasquino, che si èdetto solidale con i manifestanti epronto a scendere egli stesso in prote-sta.• Si è svolta il 25 novembre, pressol'aula magna “Vincenzo Buonocore” lacerimonia di inaugurazione del terzocorso della Scuola di Giornalismo del-l'università di Fisciano. Alla presenzadel rettore Raimondo Pasquino, e deldirettore della Scuola, Biagio Agnes,vi è stato l'intervento dell'ambasciatoreFrancesco Paolo Fulci, che ha con-dotto una discussione sulla “Diploma-zia e il giornalismo”.

Un momento della protesta degli studenti dell’UniSa

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SAKAI compie 30 anniIl 27 novembre scorso a soffiarele candeline è stato il MaestroCarmine Polisciano che datrent’anni, coadiuvato dall’a-mico e Maestro Andrea Pastore,con grande passione continua adinsegnare la nobile arte del judo.I festeggiamenti della SAKAI,ultimo avamposto del judo batti-pagliese si sono svolti presso ilCentro Sociale di Battipaglia.Durante l’evento, sono stati pre-miati i judoka della SAKAI chehanno ottenuto nel corso di que-sti 30 anni, importanti vittorie.Tra i V.I.P. invitati, il Presidentedel Comitato Campano dellaFederazione Italiana Judo LottaKarate ed Arti Marziali, MaestroNASTI, il Presidente dell’AICSprovinciale di Salerno, Sig. Sor-rentino ed il più volte campioneitaliano Donato ERRA, judokacresciuto nella SAKAI, già inforza al G.S. Carabinieri edattualmente istruttore di judopresso la scuola allievi Ufficialidei Carabinieri di Roma.

settimane, è ufficiale il ritorno allostadio Pastena in occasione del turnoinfrasettimanale di mercoledì 8dicembre contro il Sant’AntonioAbate. A distanza quasi di un anno,dunque, i bianconeri lasciano lo sto-rico Sant’Anna e ritornano alPastena.

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La Ciplast Battipaglia è sprintmente aumentando fino al + 18 perBattipaglia, raggiunto in due occa-sioni: a metà del terzo quarto (49 a31) ed all’inizio dell’ultimo periodosul 57 a 39. Nei minuti finali il pres-sing delle siciliane produce canestri epalle recuperate, tanto che si ripor-tano addirittura sul -8, ma anche tantifalli. La precisione di Carnemolla eRiccardi ai liberi consente alle localidi chiudere l’incontro sul 74 a 62. Sel’importante vittoria che rilancia Bat-tipaglia dietro le primissime posi-zioni in classifica, è sembrata piùfacile del previsto, gran merito variconosciuto alla splendida “energia”riversata sul parquet dalle giocatricicare al presidente Rossini ed incar-nata nell’occasione dal duo Carne-molla-Zanardi (quest’ultima vera-

mente incontenibile per le avversa-rie) che hanno mostrato certamenteuna marcia in più e segnato a refertorispettivamente 18 e 25 punti, accen-dendo in più occasioni l’entusiasmodel pubblico. Con loro anche tutte lealtre compagne sono state in buonaserata, a partire dalla Riccardi posi-tiva in attacco e validissima nel con-tenere il pivot avversario Georgieva,un cliente non certo facile, fino allaGambardella che ha messo a segnocanestri importanti in un momento disbandamento della squadra e di peri-coloso tentativo di recupero dellesiciliane. I due coach Cavallo e Cava-liere hanno plasmato una buonaCiplast, dunque, arrembante e pienadi sprint ma anche con la giusta flui-dità e lucidità in attacco, con l’attenta

Tre gare decisive per la Battipagliese

Tre partite in una settimana percapire dove può arrivare la Battipa-gliese. Si parte questo fine settimanaquando le zebrette saranno di scenadomenica pomeriggio in casa dellaCapriatese, poi sarà la volta delturno infrasettimanale contro ilSant’Antonio Abate, gara che si gio-cherà allo stadio Luigi Pastena, ed

infine nuova trasferta questa voltacontro il Grottaglie. Un trittico digare che può indubbiamente cam-biare il volto della stagione dellasocietà del Presidente CosimoAmoddio. Tre partite tre scontridiretti. Questa volta, quindi, è vietatofallire. Salvata la panchina grazie allavittoria netta e convincente contro il

Basket femminile, serie A2

Francavilla dell’ex Di Vincenzo, orail tecnico Santosuosso è chiamato adare continuità di risultati. In attesadelle novità di mercato (quando scri-viamo questo articolo nulla è ancoraufficiale), si riparte dai giovani For-tunato e Vello in mediana e dall’a-vanzamento di Landolfi sull’esternodi centrocampo. Tre scelte tatticheche hanno portato i loro frutti nell’ul-tima giornata di campionato. Lavoglia degli under, ai quali comun-que non si possono chiedere glistraordinari, e la forza fisica di Lan-dolfi sull’esterno di destro possonodiventare un’arma in più per lezebrette. Per la trasferta di questofine settimana, il trainer Santosuossorecupera il capitano Coppola ed ilportiere Carotenuto in ballottaggio,però, con Pincio. Out, invece, l’attac-cante Coquin. Reduce da un buonmomento di forma, il calciatore fran-cese sarà costretto a guadare la par-tita dalla tribuna. L’infortunio, tutta-via, sembra meno grave del previsto.Intanto, dopo diversi accorgimentieffettuati all’impianto nelle ultime

Una Ciplast reduce da due sconfittein trasferta, entrambe per un solocanestro, rimediate con due signoresquadre come Chieti ed Orvieto,attualmente appaiate al secondoposto in classifica, affronta al Pala-zauli il Ragusa, un’altra formazioneaccreditata per lottare ai vertici dellaclassifica. Merito della Ciplast, chefinalmente ha potuto schierare ilroster quasi al completo (la sola pivotInnocente ancora da recuperare),lasciarsi alle spalle le recenti “ferite”e mostrare, fin dalle prime battutedella gara, grande determinazione elucidità nel gestire la partita. Ragusaha subito dai primi minuti un breakdi otto punti ed ha dovuto rincorrerepraticamente per tutta la partita, conil divario che è andato progressiva-

Calcio, Eccellenza ARTI MARZIALI

Il prossimonumero di

uscirà venerdì17 dicembre

La Battipagliese 2010/2011 (foto di Gerardo Di Franco)

distribuzione del gioco tra interno edesterno, ed una difesa sempre arcignae volitiva. Viene allora da pensare

che quando anche la play Farris ritor-nerà a fornire un contributo ai livellidello scorso anno, l’ala argentinaChessa saprà far pesare maggior-mente, come presenza e continuitànel gioco, il suo indubbio valore edinfine si potrà contare sul recuperodel pivot Innocente, sarà possibileveramente fare un pensiero ai primiposti della classifica!!! Per ora augu-riamoci che l’energia espressa controle ragusane non venga mai meno esoprattutto che queste belle presta-zioni possano risvegliare l’interesse el’entusiasmo degli sportivi battipa-gliesi verso il basket. Una grandesquadra per essere tale ha certamentebisogno di un grande pubblico.

Valerio BonitoIl presidente Rossini

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