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Appunti di QUICK REMAP Concetti di base: Steve B. Reed www.remap.net , tel 001 972 997 9955, [email protected] Seminario di riferimento: Ralf Steinkopff www.epizentrum.info , tel 0049 30 852 44 04, [email protected] Testo ed interpretazione: Giorgio Bogoni Fonte documento per aggiornamenti: www.reshape.it Versione del documento: 1.1 (maggio 2009) 1

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Appunti di

QUICK REMAP

Concetti di base: Steve B. Reedwww.remap.net, tel 001 972 997 9955, [email protected] di riferimento: Ralf Steinkopffwww.epizentrum.info, tel 0049 30 852 44 04, [email protected] Testo ed interpretazione: Giorgio BogoniFonte documento per aggiornamenti: www.reshape.itVersione del documento: 1.1 (maggio 2009)

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INDICE

REMAP E QUICK REMAP.....................................................................................................3

IL PROTOCOLLOPASSO 1 – RICHIAMARE IL RICORDO.......................................................................................3PASSO 2 – CONCRETIZZARE L'EVENTO....................................................................................3PASSO 3 – COLLOCARSI IN UNO STATO EMOTIVO ADEGUATO PER L'ACCESSIBILITA' TERAPEUTICA................3PASSO 4 – STIMARE IL SUD..................................................................................................4PASSO 5 – ATTIVARE IN SEQUENZA I 4 AGOPUNTI DI RAPIDO SOLLIEVO..............................................4PASSO 6 – VALUTARE NUOVAMENTE IL SUD E COMPORTARSI DI CONSEGUENZA.....................................6

I PROTOCOLLI ESTESI.......................................................................................................6

LA TECNICA DEL RAGGRUPPAMENTO EMOZIONALE......................................................................6

ESERCIZI DI SUPPORTO AL QUICK REMAP.................................................................................7

DISCLAIMER [Ai sensi della legge 1815 del 23.11.1939]Il QUICK REMAP è una tecnica di auto-aiuto finalizzata allo sviluppo del potenziale dell'individuo che NON può sostituire in alcun modo cure mediche o psichiatriche e che deve essere notificata, prima di essere intrapresa, ai professionisti che ci hanno in cura per le potenziali interferenze con il loro lavoro.Il QUICK REMAP è ancora in fase sperimentale e l'intento di questo trattato è unicamente condividere con altri le conoscenze dell'autore che, si precisa, non ha alcuna competenza medica, psicologica o psichiatrica.Chiunque decida di utilizzare QUICK REMAP su sé stesso o sugli altri si assume la completa responsabilità per il suo utilizzo, esonerando fin d'ora l'autore per qualsiasi conseguenza, diretta od indiretta, che derivi da questa sua scelta.

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Nel panorama delle Psicologie Energetiche trova un'interessante collocazione la tecnica di REMAP (Reed Eye Movement Acupressure Psychotherapy) ideata dallo psicologo Steve B. Reed, nota soprattutto per le straordinarie capacità di rapido sollievo della versione semplificata denominata QUICK REMAP.La base teorica su cui poggia il REMAP è la stessa condivisa da tutte le Psicologie Energetiche: nel nostro corpo esiste un sistema di distribuzione dell'energia vitale (QI) che fluisce nei meridiani scendendo (Yin) e salendo (Yang); ogni meridiano presenta una serie di agopunti numerati da 1 in avanti, direzione in cui fluisce l'energia.Steve Reed riprende questi concetti evitando però un approccio in termini energetici (caratteristico della EdxTM di Fred Gallo), preferendo piuttosto parlare in termini scientifici e neurologici.La tecnica di QUICK REMAP opera con interventi “cognitivi”, mirati alla neocorteccia (mediante affermazioni), congiuntamente ad altri “emozionali”, diretti alla connessione Ippocampo-Amigdala ed al Sistema Limbico (mediante attivazione degli agopunti) secondo il principio per cui la stimolazione di specifici agopunti produce effetti in ben determinate aree del cervello (la conseguente riduzione dell'afflusso sanguigno cerebrale induce rapidamente una diminuzione dell'attività in zone preposte alla percezione del dolore od al mantenimento di stati emotivi).

IL PROTOCOLLOLa continua evoluzione del protocollo del QUICK REMAP ha condotto all'attuale procedura denominata “QR2 Avanzato” - questo è lo stato dell'arte che viene spiegato a seguire, un susseguirsi di passi ben determinati orientati al processo.

PASSO 1 - RICHIAMARE IL RICORDOSi comincia identificando il problema sul quale si desidera lavorare.

PASSO 2 - CONCRETIZZARE L'EVENTOL'obiettivo di questa fase è ricondurre il problema ad un evento specifico che si vive con un disagio emotivo - può trattarsi di un vissuto del nostro passato circoscritto temporalmente ma anche di una paura ricorrente o di un'ansia per qualcosa che ci aspetta nel prossimo futuro.Il processo di concretizzazione passa attraverso varie fasi in cui eventuali vasti temi emozionali (sono molto ansioso) prendono concretezza (ho paura di essere punito) per poi tradursi in una serie di eventi (mio padre mi picchiava spesso) e confluire in un evento specifico (quella volta in cui mi ha rotto un braccio).Si ricordi che se il cliente non se la sente di raccontare lo specifico episodio il trattamento di Quick Remap può essere eseguito ugualmente riferendosi verbalmente a “quella situazione”.In generale quindi la necessità di un approccio ad un evento specifico rende perfino preferibile un evento dettagliatamente immaginato piuttosto che qualcosa di vago ma, con l'esperienza, si saprà affidarsi al processo in corso al punto da valorizzare anche un'eventuale successiva e spontanea fase di generalizzazione perché, una volta transitati dal procedimento di concretizzazione, anche le affermazioni più generali restano ancorate, nella mente del cliente, ad eventi specifici.

PASSO 3 - COLLOCARSI IN UNO STATO EMOTIVO ADEGUATO PER L'ACCESSIBILITA' TERAPEUTICAAll'interno del continuo emozionale in cui può trovarsi il cliente ricordando l'evento traumatico (da esserne distaccato al mostrasi sopraffatto dal semplice ricordo), è importante collocarsi in una zona medio-alta con l'Amigdala attivata e quindi sensibile al trattamento ma senza che il panico prenda il sopravvento.Per adeguare lo stato emotivo al fine di poter avere efficacia nel trattamento sono stati sviluppati metodi atti tanto ad intensificare quanto a calmare il coinvolgimento emozionale della persona.- PER INTENSIFICARE:

1. SINTONIZZARSI SULL'EVENTO RIVIVENDOLO MENTALMENTEQuesto può esser fatto riproiettando l'accaduto nella propria immaginazione come fosse un film o raccontandolo come fosse una storia.

2. RIPRODURRE LE SENSAZIONI CORPOREE PROVATE (KAVEO)Reimmergersi nelle sensazioni fisiche percepite quando si è vissuto l'evento: ricordare le sensazioni corporee kinestetiche provate (K), i rumori ascoltati (A), le immagini viste (V), le

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emozioni vissute (E) e gli odori nell'aria (O) al momento del trauma.3. FOCALIZZARE LA PROPRIA ATTENZIONE SUL MOMENTO PEGGIORE DEL VISSUTO

Mettere in evidenza l'aspetto più traumatico dell'evento vissuto.Questo passaggio è fondamentale perché, oltre ad intensificare il coinvolgimento emozionale, consente di creare un [PROMEMORIA] che verrà utilizzato successivamente nel trattamento: approfittare di questo momento per formulare il [PROMEMORIA], una breve descrizione dell'aspetto dell'evento che si vive come “peggiore”. Risolto questo, una sorta di “effetto dominio” dovrebbe permettere il rilascio emotivo dell'intero vissuto.

4. IDENTIFICARE L A POSIZIONE DELLO SGUARDO CHE RIATTIVA IL MAGGIOR DISAGIODal momento che la posizione dello sguardo determina quali reti cerebrali vengono attivate e certi contenuti mentali si ancorano a determinate posizioni, scoprire l'angolazione emotivamente più coinvolgente consente di mantenerla nel corso del trattamento per rimanere focalizzati sul problema e può essere ripresa anche alla fine della sessione di lavoro al fine di testare il successo della tecnica.Si mostri quindi un grande cerchio (Circolo Oculare, Eye Circle) invitando il cliente a seguire il proprio indice che gira in senso antiorario (orario per lui) e lo si interroghi sulla posizione che gli induce un maggior disagio, eventualmente si confrontino diverse posizioni al fine di determinare la più critica.

- PER CALMARE:1. ATTIVARE DIRETTAMENTE I 4 PUNTI DI RAPIDO SOLLIEVO DEL QUICK REMAP

Per calmare un cliente in preda al panico è utilissima la sollecitazione senza parole dei 4 punti base del QR: punto della mano (4Gi), del ginocchio (36S), della fronte (24.5VG) e dell'orecchio (PRO). Si eviti solo il punto della mano (4Gi) sulle donne in gravidanza in quanto è riconosciuto stimolare le contrazioni.

2. INTERVENIRE SUI PUNTI SORGENTE E SUI PUNTI DI COMANDOI Punti Sorgente hanno una funzione riequilibrante per il flusso di energia nei meridiani, quelli di Comando si differenziano sulla base del loro effetto: sedativo per alcuni (Reed, a differenza di molti autori, anche per sedare interviene su un solo punto e non su una coppia) e tonificante per altri.Ricercare i punti più efficaci partendo dalle tabelle che li classificano sulla base della loro influenza sul particolare stato emotivo, per poi domandare al cliente stesso quali mostrano un maggior effetto di sollievo.

PASSO 4 - STIMARE IL SUDA questo punto del protocollo bisogna stimare il valore del SUD (Unità Soggettiva di Stress) chiedendosi quanto si viva come emotivamente stressante il problema.Si precisa che il SUD da rilevare è quello che si percepisce a questo punto del trattamento, non quello che si ricorda si provava mentre si viveva l'evento (sicuramente più alto).Nella stima del SUD è utile ripensare all'evento elencando le sensazioni fisiche ad esso associate (si abbia cura di scriverle).A necessità, si può approfittare di questo momento per una maggior sintonizzazione ed una sorta di ulteriore intensificazione del disagio emotivo chiedendo al cliente di “indovinare quale sarebbe il suo SUD se fosse più alto”.

PASSO 5 - ATTIVARE IN SEQUENZA I 4 AGOPUNTI DI RAPIDO SOLLIEVOIn concetto di “attivazione di un agopunto” prevede che questo punto venga sollecitato mediante il consueto picchiettamento (tapping), stimolato con un massaggio oppure che venga semplicemente tenuto premuto (digitopressione).Si proceda quindi ad attivare in sequenza i 4 agopunti di rapido sollievo concentrandosi sull'evento stressante e ponendo attenzione al proprio disagio.Per ogni agopunto a turno, la procedura prevede prima di lavorare senza parole sull'Amigdala e, solo nel caso il disagio anziché diminuire continui a crescere, passare ad un intervento di carattere cognitivo utilizzando il [PROMEMORIA] precedentemente definito e facendolo seguire da una [VERITA' INCONTESTABILE].L'intento è di rilasciare i Trigger (tutte quelle sensazioni, immagini, suoni …) che l'Amigdala ha registrato come un segnale di allarme e, dal momento che il Sistema Limbico lavora senza senso causale né temporale, per questo non servono le affermazioni; queste ultime vengono invece utilizzate a necessità in caso si incontri un agopunto bloccato da un'Inversione Energetica.

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Quindi, operativamente, per ogni agopunto si utilizza il seguente schema:− Se il disagio non cambia passare semplicemente al punto successivo (l'agopunto non era coinvolto);− Se il disagio scende (eventualmente anche dopo un breve salita), continuare ad attivare fintanto

che il miglioramento si arresta;− Se il disagio aumenta continuamente introdurre l' affermazione “Anche se [PROMEMORIA] mi amo,

mi accetto e mi stimo completamente e profondamente” seguita da “E la verità è che <è tutto passato>, <sono al sicuro>, ...”.Se si avverte una sensazione fisica particolare nel corpo è utile riformulare il [PROMEMORIA] domandandosi cosa ci direbbe questa sensazione se potesse parlare ma è opportuno anche operare allargamenti del campo visivo con affermazioni di scelta (ad esempio “Anche se ho paura dei cani … e scelgo di muovermi liberamente nel mondo”).Con riferimento invece alla [VERITA' INCONTESTABILE] è efficace che contenga una soluzione del problema per mezzo di un cambio di prospettiva, un reframing. Eccezionale in questo senso la proposta della TAT: “E la verità è che tutto quello che non mi uccide mi rende più forte ed io sono vivo.”.

Si precisa che la funzione del [PROMEMORIA] è di reintegrare tutto quanto abbiamo dissociato quindi bisogna seguire con nuove affermazioni (“Anche se ...”) tutti i nuovi pensieri che affiorano perché sono aspetti del problema da trattare (può essere utile persino sollecitarne il presentarsi chiedendosi “Se potesse parlare, cosa mi direbbe questo punto?”). Se diversamente si presenta alla coscienza un nuovo tema, confrontarne il SUD con quello del tema attuale e, nel caso fosse maggiore, passare a trattare questo nuovo problema proseguendo nella sequenza degli agopunti (procedendo nell'attivazione degli agopunti si richiama su ciascuno di essi quello che potremmo definire il “tema attuale” del trattamento in corso che non coincide necessariamente con il tema con il quale si è cominciata la sessione di lavoro).Si noti che è importante spiegare al cliente che nel [PROMEMORIA] non esiste una relazione tra la frase che segue l'“Anche se” ed il fatto di amarsi ed accettarsi completamente, l'intero [PROMEMORIA] è strutturato al solo scopo di rilascio emotivo.

fonte: Steve B. Reed (www.remap.net), traduzione: Ralf Steinkopff

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PASSO 6 - VALUTARE NUOVAMENTE IL SUD E COMPORTARSI DI CONSEGUENZAA questo punto bisogna valutare nuovamente il SUD e tornare ad elencare le sensazioni fisiche associate.Se il disagio è calato almeno del 50% si deve ritenere efficacie la sequenza base a 4 punti e quindi l'invito è ripeterla fintanto che il SUD non è tra 0 ed 1 (la scelta del cliente di non azzerare completamente il SUD potrebbe essere motivata dal desiderio di rimanere all'erta in relazione alla problematica trattata).Se diversamente il SUD non ha subito un calo significativo, passare ai protocolli estesi a 8, 12 e 16 punti aggiungendo 4 punti alla volta e rivalutando poi il SUD per decidere, sulla base del miglioramento ottenuto, se introdurre i 4 punti successivi.Terminati senza successo i 16 punti, provare a sintonizzarsi sull'evento e trattare tutti i Punti Sorgente (con funzione equilibrante); se ancora sembra non succedere nulla passare in rassegna tutti i Punti Comando (quindi aggiungendo anche i punti di Sedazione e di Tonificazione)In generale, aiutarsi nello scioglimento dei problemi bevendo (oltre la sensazione di sete), respirando e muovendosi; la PNL suggerisce l'importanza di testare la stabilità dei risultati conseguiti introducendo potenziali eventi futuri che potrebbero richiamare il trauma.All'azzeramento del SUD, nel caso il cliente negasse di aver mai avuto un problema “poi tanto grave” (effetto Apex) mostrargli il primo valore del SUD rilevato e la lista delle sensazioni fisiche da lui dichiarate.

I PROTOCOLLI ESTESIPer il protocollo a 8 punti vengono introdotti:

− Vescica biliare 34 (34Vb)− Fegato 3 (3F)− Vescica da 64 a 67 (64-67V) (stimolare questi punti seguendo il fluire dell'energia nel meridiano,

strusciando o picchiettando verso le dita il palmo della mano sul lato del piede)− Milza 6 (6M) (collocato 4 dita sopra il malleolo all'interno della gamba)

Per il protocollo a 12 punti vengono introdotti:− Cuore da 4 a 7 (4-7C) (intervenendo con 4 dita)− Ministro del Cuore 6 (6Mc)− Vaso Governatore 20 + Extra Punti 6 (20VG+6ExP)− Polmone 5 (5P)

Per il protocollo a 16 punti vengono introdotti:− Triplo Riscaldatore 4 (4Tr)− Intestino Tenue 4 (4It)− Vaso Concezione 8 (8VC)− Rene da 3 a 5 (3-5R)

LA TECNICA DEL RAGGRUPPAMENTO EMOZIONALEEsistono sequenze di punti mirati al trattamento di particolari stati emotivi e quindi atti ad intervenire separatamente sui differenti problemi.Solitamente si interrompe la consueta sequenza del Quick Remap per spostarsi momentaneamente sulla specifica problematica ma si può anche scegliere di iniziare dai punti tematicamente connessi con lo stato emotivo dichiarato dal cliente.In particolare abbiamo:PROTOCOLLO ANSIA (trauma, panico, paura, fobia): 4Gi, 36S, 1ExP, PRO, 3F, 6M, 64-67V, 3-5RPROTOCOLLO RABBIA (irritazione, frustrazione): 36S, 64-67V, 3F, 4-7C, 34Vb, 5PPROTOCOLLO TRISTEZZA (angoscia, pena, colpa, rimpianto): 4Gi, 36S, 3F, PRO, 6Mc, 4It, 20VG, 4TrPROTOCOLLO VERGOGNA (imbarazzo, senso di inferiorità): 4Gi, 6M, 20VG, 8VC

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ESERCIZI DI SUPPORTO AL QUICK REMAPQuesta breve introduzione al Quick Remap si conclude illustrando un paio di esercizi che possono essere utilizzati come supporto a questa tecnica: l' Hook-up e l' Emotional Stress Release.

HOOK-UPL'Hook-up è una posizione finalizzata al rilassamento senza abbassare la pressione che si inserisce all'interno del quadro delle procedure dell'EDxTM (Energy Diagnostic & Treatment Methods) del Dott. Fred Gallo. Spesso viene utilizzata per 2/3 minuti prima di una sessione di EFT.Consta di due fasi durante le quali si mantengono sempre collegati il Vaso Governatore ed il Vaso Concezione appoggiando la punta della lingua sul palato (circa 1,5 cm. all'interno della dentatura) e si ha l'accortezza di respirare profondamente inspirando dal naso. La prima fase è una posizione a 9 incroci ottenuta mettendosi con le gambe incrociate ed intrecciando le dita a braccia distese (ed incrociate rispetto alle corrispondenti gambe) per poi ribaltare le mani verso il petto. Nella seconda fase ci si disintreccia e si rimane per 2/3 minuti con le punte delle dita delle mani appoggiate l'una contro l'altra.

EMOTIONAL STRESS RELEASEL'Emotional Stress Release aiuta a far lavorare in maniera sincrona i due emisferi cerebrali.Si appoggiano leggermente le dita di entrambe le mani sulle bozze frontali e si attende fino a percepire il pulsare sincrono a destra e a sinistra.

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