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QUADERNO 26

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Page 1: QUADERNO 26

QUADERNO 26

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Turni degli Esercizi 1969

Villa dei Ciechi – Trinità di Ciano

Le «Aspiranti Minori» Trinità, 29-31 Agosto 1969

Orario

8 Alzata - Preghiera 8,30 Colazione 9 1 Meditazione 9,30 Riflessione 10,15 Ricreazione gioco 11 2 Meditazione 11,30 Riflessione 12 Ricreazione 12,30 Pranzo 13 Ricreazione - Riposo - Tempo libero 15 Paraliturgia 15,30 3 Meditazione 16 Riflessione 16,30 Merenda - Ricreazione 17,30 4 Meditazione 18 Riflessione 18,30 Ricreazione 19 Santa Messa 20 Cena 21,30 Esame di coscienza - Riposo

29 Agosto

ore 11 Introduzione. “Dove sono due o tre riuniti in mio nome ecc…”1. Questo il centro d’interesse. In questi tre giorni dobbiamo fare comunità. Pregare insieme; volerci bene tra di noi per imparare ad amare di più il Signore. Quando si vive insieme sono necessarie delle regole: a) rispetto delle altre e dell’ambiente;

1 Cfr Mt 18,20.

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b) obbedienza alle assistenti; c) ogni cosa al suo tempo e al suo orario-ordine; d) riflessione comunitaria e personale; e) ascoltare il Signore, “il Maestro è qui e ti chiama”2. Ore 15,30 1 Meditazione. Dio ci ama. Come sappiamo che Dio ci ama. Nostra grandezza e gioia. Arrivare a una convinzione profonda. E noi l’amiamo? Segni se lo amiamo. Esame di coscienza e propositi. Ore 17,30 2 Meditazione. Dio ci ha creati per amore. Ci ha creati per parteciparci la sua vita e la sua gioia. Veniamo da Dio e dobbiamo tornare alla casa del Padre. Ci ha dato le strade: i suoi comandamenti. Gesù: le beatitudini. Come è la nostra strada, il nostro senso della vita. Che cosa abbiamo fatto finora. Conoscere (Natura; Bibbia; Coscienza). Amare (il suo piacere). Servirlo (facendo sempre quello che vuole Lui, non le nostre voglie).

2 Giorno 1 Meditazione. La salvezza dell’anima. Ci ha creato per amore, ha un piano d’amore per la nostra gioia. Un piano di salvezza, di redenzione. Acconsentire a questo piano, collaborare con lui. Fede + Battesimo. Fede: credere + fare; i dieci Comandamenti per la nostra vera felicità terrena e celeste. Ostacoli alla nostra salvezza. Il peccato istigato dal diavolo e dai suoi alleati. Paragone con la salvezza di Noè. Corrispondere al piano di Dio: collaborazione pratica. Tutti i comandamenti: 1O = 1 = O. 2 Meditazione. La Penitenza. Convertitevi e fate penitenza (Mc3). Necessità del dolore. Come suscitarlo in noi. Revisione di vita in ordine al peccato. Revisione delle confessioni perché siano incontri di gioia con il Signore. Vero pentimento, volontà incrollabile di non cadere. Serena sincerità. Applicare la penitenza volontaria. Si è dato danno a tutta la Chiesa. 2 Gv 11,28. 3 Cfr Mc 1,15.

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3 Meditazione. La bontà. Siamo tutti una sola cosa in Gesù. Corpo Mistico. Come il Battesimo ci fa fratelli. Come negli altri dobbiamo vedere Gesù. Come l’amore di Dio non vi può essere se non vi è l’amore del prossimo. I nemici di questo amore: l’egoismo, l’invidia, le pretese ecc... Come possiamo crescere nella carità verso i genitori, le amiche, i bisognosi. Come dobbiamo realizzare una Comunità. Propositi concreti di bontà e di carità. 4 Meditazione. La purezza. Gesù è stato il puro. La dignità e la gioia nell’essere puri. Come piacciamo a Dio, a Gesù, alla Madonna. Come diventiamo capaci di amare le cose belle e di capire e di aiutare gli altri. Le tentazioni del diavolo e del mondo. Come ce ne dobbiamo guardare. Custodire noi stessi: i pensieri, le orecchie, gli sguardi, il corpo. Vivere sotto lo sguardo di Dio. Evitare le curiosità, le cattive compagnie, i giochi sfacciati. Farsi aiutare: dalla mamma, dal confessore, dalla comunità delle bambine buone. Proporsi molta compostezza e molto buon esempio per aiutare gli altri. Soprattutto guardare all’ideale di voler essere come la Madonna, purissima.

3 Giorno 1 Meditazione. Il programma da farsi. 2 Meditazione. La Santa Messa assemblea del popolo di Dio. Come parteciparvi. 4

4 Al termine del Corso don Pietro annota:

La Seconda Meditazione del mattino non è stata fatta perché il tempo è stato assorbito dalle confessioni. Nel pomeriggio una sola Meditazione poi la Santa Messa e il ritorno. Nota: il corso è riuscito mediocremente per molte bambine troppo piccole. Le migliori sono state le più grandi. Un difetto è stato il mio di intervenire poco e di lasciare troppo fare. Bisogna essere più presente e nelle preghiere e nelle riflessioni e in genere nelle decisioni.

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Corso per «gli Aspiranti Minori» 1-3 Settembre 1969

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1 Giorno

Che cosa sono gli Esercizi e il programma. 1 Meditazione. Dio ci ama. Creazione del mondo; creazione dell’uomo. Storia della salvezza. Ci siamo anche noi. Quanto abbiamo capito questo amore e come vi abbiamo corrisposto. 2 Meditazione. Il senso della vita. Dio che ci ha creato per amore ha dato un perché alla nostra vita. Perché dobbiamo vivere. La salvezza dell’anima. La volontà di salvarla rendendo degna la nostra vita presente e sicura la nostra eternità. 3 Meditazione. L’Inferno. Il rifiuto di Dio amore. Dio ci ama tanto che ci vuole costringere ad amarlo perché qui è la nostra felicità. Il rifiuto del piano di Dio è la rovina di questa vita e il rischio dell’inferno. Chiediamoci se abbiamo capito così l’inferno; consideriamone le pene; e lo stato presente della nostra anima. Temere di non amare Dio.

2 Giorno 1 Meditazione. Il peccato mortale. Il «no» all’amore. L’egoismo incontrollato alla base del peccato. Formarsi una forte convinzione. 1) Disobbedienza a Dio; 2) offesa a Dio; 3) ingratitudine; 4) rinnovare la Passione di Gesù; 5) danno all’anima (perdita della grazia e dei doni; cadaveri); 6) danno al Corpo Mistico; 7) rischio dell’inferno; 8) dispiacere alla Madonna. Fuggire il peccato come si fugge da un serpente.

5 All’inizio del Corso don Pietro annota:

L’orario come nel Corso precedente con l’unica modifica della 4 Meditazione spostata dalle 17,30 alle 18.

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2 Meditazione. La coscienza. Che cosa è. Necessità della formazione di una coscienza retta e sicura. Come vi sono bambini che hanno una coscienza sbagliata, superficiale e larga. Quali pericoli. Come formarsi bene la coscienza: 1) Ascolto della parola di Dio (legge). 2) Ascoltare la Chiesa (sacerdote, confessore). 3) Conservarsi puliti e leali. Un vetro pulito lascia passare la luce. Esaminarsi praticamente sullo stato attuale di coscienza. 3 Meditazione. La Penitenza. La conversione all’amore. Realizzare un vero cambiamento della propria vita, un’autentica conversione. Per questo bisogna fare in noi uno stato di penitenza costituita da un vero dolore. Dolore composto di tristezza del male commesso, di una ferma volontà di non più ripeterlo e della volontà di ripararlo. Arrivare a far sì di sentire la Passione e Morte di Gesù come un fatto avvenuto «per me». Consigli sulle altre condizioni per una buona Confessione, e su una Confessione generale. 4 Meditazione. La Bontà. Il Comandamento della carità; la gioia dell’amore. Un cristiano è uno che ama. Tradurre la bontà che è tale veramente solo se è tradotta nella pratica. Bontà verso i genitori: rispetto, amore, obbedienza, aiuto. Bontà verso i fratelli in casa. Bontà verso gli amici e verso tutti quelli con i quali possiamo trattare.

3 Giorno 1 Meditazione. Il programma da farsi, come al solito. 2 Meditazione. La Santa Messa. Che cosa è. Sottolineare il termine: «assemblea». Attenzione esterna: partecipazione. Attenzione interna: pregare con Gesù, offrirsi, comunicarsi. 6

6 Al termine del Corso don Pietro annota:

Nota: Riuscita mediocre. Ci vogliono non delle assistenti donne, ma degli uomini. Bisogna programmare prima dell’inizio degli esercizi come passare le ricreazioni soprattutto quelle della sera dopo cena. Riuscire ad occuparli interessandoli.

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Corso per «gli Aspiranti Maggiori» 4-6 Settembre 1969

Orario 7,45 Alzata 10 Preghiere del mattino: Lodi 8,15 Colazione 8,30 1 Meditazione 11 Riflessione 9,30 Ricreazione 11 2 Meditazione 11,30 Riflessione 14 Ricreazione 12,30 Pranzo 15 Ricreazione 15 3 Meditazione 15,30 Riflessione 21 Ricreazione 16,30 Merenda 18 4 Meditazione 18,30 Riflessione 22 Messa 23 Cena 24 Riposo

1 Giorno

1 Meditazione. Il programma. Che cosa sono gli esercizi. Preghiera. Riflessione sulle verità eterne. Comunità (che si esprime per voi anche nel gioco). Programmate che cosa volete di preghiera collettiva e personale; come volete realizzare le vostre riflessioni perché diventino vostre convinzioni; e quali giochi fare insieme con gioia e carità. 2 Meditazione. Dio è amore. Storia della creazione e della salvezza dimostrano questo amore, anche la mia storia personale. Come ho capito questa verità e come vi ho corrisposto. 3 Meditazione. Dio e la mia anima. Il fine dell’esistenza. Mi vuole in Paradiso per parteciparmi in pienezza la sua vita e la sua gioia. Collaborare anche se mi costa molto con slancio ed entusiasmo.

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Come è lo stato attuale della mia anima. Se sono contento di quello che ho fatto finora.

2 Giorno 1 Meditazione. La grazia santificante (fatta da Don Gianni7). 2 Meditazione. Il peccato e le sue conseguenze. Esame sulla vita passata. Propositi. 3 Meditazione. La penitenza e la confessione. Dolore e sincerità nella fede. 4 Meditazione. La purezza. La sua grandezza e i suoi pregi. I danni dell’impurità. I mezzi per essere puri.

3 Giorno 1 Meditazione. La Santa Messa (fatta da Don Gianni). 2 Meditazione. La preghiera (fatta da Don Gianni). 3 Meditazione. Il programma.

7 Don Gianni Corradi, vicario parrocchiale in un primo momento dal 1964 al 1966. Tornerà a Sant’Ilario d’Enza un anno dopo e, insieme a don Lorenzo Casini giunto nel 1968, affiancherà don Pietro fino alla fine.

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Corso delle «Aspiranti Maggiori» 7-9 Settembre 1969

Orario 7,30 Alzata 7 Lodi 8,15 Colazione 9 1 Meditazione 9,30 Riflessione e preghiera personale 10,30 Rosario meditato 11 2 Meditazione 11,30 Riflessione e preghiera personale 12,30 Pranzo 13 Ricreazione 15 Paraliturgia 15,30 3 Meditazione 16 Riflessione 17 Merenda 18 4 Meditazione 18,30 Riflessione 19,30 Santa Messa 20 Cena 20,30 Ricreazione

a. Esame di coscienza

1 Giorno

Introduzione. Definizione degli Esercizi. Poi si è fatto l’orario insieme previa la decisione quale tipo di Esercizi volessero (da 6: P-R-G; da 7: P-R-R; da 8: P-M8). Hanno scelto da 7. Subito dopo un quarto d’ora in Chiesa a maturare i propositi davanti a Gesù. Poi la prima Meditazione. 1 Meditazione. Dio ci ama. Come è la nostra religione; i nostri rapporti con Dio sono veri? Noi sappiamo chi è Dio dalla ragione e dalla fede. La Rivelazione ci fa conoscere come è veramente Dio. La creazione e la storia della salvezza ci dicono che Dio è amore. Soprattutto la venuta di Dio (Incarnazione) e tutta la vita di Gesù.

8 Don Pietro era solito proporre diverse modalità nel fare le cose, a cui abbinava un voto numerico.

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Come è la nostra religione? È amore? Attente ai pericoli che vengono dall’egoismo, dalla superbia e dalla sensualità. Il peccato è esclusione dell’amore. Tre stati per chi ha cominciato a capire la religione-amore; la vita-amore. Il primo solo dove le linee principali sono nell’amore, il secondo dove tutta la struttura e le manifestazioni della vita sono amore. Il terzo che è quello della santità dove, nell’imitazione fervida di Cristo, tutto è perfezione di amore e di dono. 2 Meditazione. Il fine della vita. Dio ci ha creati per l’amore e per la gioia, e del tempo e della eternità. La nostra collaborazione: sua necessità. Dignità della nostra vita. Valore del tempo. È perduto il tempo vissuto in peccato. Come renderlo pieno. Uso dei doni ricevuti e delle cose ricevute. Ne dovremo dar conto. 3 Meditazione. Il peccato e la penitenza. Bisogna diventare penitenti. Essere sinceri e riconoscere ciò che siamo, ciò che abbiamo fatto. Il vero dolore. Il vero proposito. La volontà di riparazione. Come conquistare la virtù della penitenza. La revisione delle nostre confessioni nell’ordine di una profonda sincerità e lealtà.

2 Giorno 1 Meditazione. L’imitazione di Gesù nell’amare il Padre. Gesù è il nostro Salvatore, il nostro modello. Bisogna conoscerlo, amarlo, imitarlo. Conoscerlo: Studio del Vangelo, entusiasmo. Gesù è Dio. Gesù è uomo. Come vederlo Dio, come seguirlo uomo nelle sue virtù. 2 Meditazione. La preghiera. Gesù modello. Come pregava lui. Come ci ha raccomandato di pregare. Realizzare una vera preghiera. Non solo una richiesta, ma un incontro (conoscere, lode, amore ecc...). Esame sulla nostra preghiera per vedere quanto è matura. Come arrivare alla maturità. Le doti della preghiera. La preghiera comunitaria. Come arrivare a sentire la preghiera insieme. 3 Meditazione. La bontà. Come è stato buono Gesù. Viva immagine dell’amore del Padre. Buono con tutti, in ogni circostanza, in pienezza. Noi dobbiamo essere come lui che ci ha costituiti in un unico corpo e ha voluto soprattutto l’amore tra di noi. Buoni coi genitori. Buoni in casa con i fratelli, buoni con le amiche.

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4 Meditazione. La purezza. La legge dell’amore è legge di purezza. Il fondamento della purezza. Come ha scelto Gesù la purezza assoluta e come l’ha raccomandata. Idee chiare, volontà decisa fanno una purezza di convinzione. Come custodirsi e come difendersi. Convincersi: l’unione tra purezza e gioia è assoluta.

3 Giorno 1 Meditazione. Il programma, con ampia spiegazione della Meditazione, dell’Esame di coscienza e della Direzione Spirituale. Al posto della 2 Meditazione: la confessione comunitaria. Al posto della 3 Meditazione: la direzione spirituale del programma. 9

9 Al termine del Corso don Pietro annota:

Corso abbastanza riuscito perché organizzato. L’unico appunto il far troppa confusione la sera oltre la mezzanotte a un’ora.

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Corso delle «Spose» 10-12 Settembre 1969

Orario 7 Alzata 7,30 Lodi 8 Colazione 8,15 1 Meditazione 8,45 Riflessione 10,30 Rosario 11 2 Meditazione 11,30 Riflessione 12,30 Sesta 12,45 Pranzo 13,15 Tempo libero 15 Paraliturgia 15,15 3 Meditazione 15,45 Riflessione 17,30 Vespro 18 4 Meditazione 18,30 Riflessione 19,30 Santa Messa 20,30 Cena 21,30 Compieta e Riposo

1 Giorno Introduzione. Comunità: Amore. Sentirsi molto unite tra di voi, anche con chi con dispiacere ha dovuto rimanere a casa. La vostra preghiera si unisce alla loro sofferenza. Fate molto silenzio: deserto. Il silenzio unisce, il rumore divide. In unione con il silenzio di Gesù nel deserto. Prima della creazione, silenzio; prima della predicazione della salvezza, silenzio. In solitudine non per un desiderio di pace egoistica, ma per stare ancora più unite tra di voi, per stare molto unite con i vostri mariti e con i vostri figli. Per potere dare loro amore di più, in pienezza. Disponibilità totale: “Chi segue me non cammina nelle tenebre”10. Leggere il discorso di Gesù il giorno della Domenica delle Palme in San Giovanni11. 1 Meditazione. L’amore di Dio. La vera natura di Dio è amore. Amore che quindi è dono e comunicazione. 10 Gv 8,12. 11 Cfr Gv 12,20-36.

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Testi fondamentali da meditare: Ef 1; soprattutto dal 4 al 11; e il 2-3-4 del 1° capitolo della Dei Verbum. La creazione amore. I fatti ci fanno veramente capire chi è Dio; nella Bibbia non vi è una speculazione teoretica. “Vide Dio che tutto era buono”12 dunque opera di amore. Provvidenza specialissima per l’uomo; amore unico di comunicazione: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”13. Parole che indicano il suo piano di dono e di comunicazione. Tutta la storia dei suoi interventi è indicata da queste parole. Storia di doni e di privilegi prima. Storia di salvezza dopo. Fino all’ultima rivelazione delle nozze dell’Agnello tutto sarà in questo ordine. Una progressiva manifestazione di amore e di amicizia. Considerare in questa luce tutta la Scrittura, e i suoi singoli personaggi «amici» di Dio. Vita di Abramo, di Mosè, di Elia. Quello che Dio fa è per amore sia che faccia un dono, sia che tolga, sia che taccia, sia che parli. Fidarsi di lui, capire la sua provvidenza, non lamentarsi. Essere sicuri. Molte volte lui, geloso, vuol toglierci gli idoli. La storia della salvezza ci appartiene, è nostra, fatta per noi, è il nostro insegnamento, dice come Dio si comporta con gli uomini. Accettare con fede ed entusiasmo il piano di Dio. Anche la storia della mia vita è storia di amore. Credo: Scoprire nella mia vita tutto l’amore che Dio ha operato. È una storia meravigliosa. Vedremmo che là dove ci siamo lamentati, vi è una ricchezza di amore eccezionale. Esame di coscienza. 2 Meditazione. L’amore nostro verso Dio. La perfezione cristiana consiste soprattutto nella carità. La carità è la misura della perfezione. Testi della Scrittura: Mt 22,35-40; Mc 12,28-31; Col 3,14 (Sopra tutto abbiate la carità che è vincolo di perfezione); Rm 15,10 (La pienezza della Legge è l’amore); 1Cor 13,13 (la maggiore è la carità); Ef 3,17-18 (in caritate radicati14); 1Tm 1,5 (a far regnare la bella carità); Gal 5,6 (fides qua per caritatem operatur15). Testo di lettura a questa meditazione: Ef 3,14-21. Testo del Concilio: dalla Gaudium et spes n. 38 (1437). Solo la carità ci unisce a Dio fine soprannaturale. Le altre virtù invece ci avviano solo, ci dispongono. Le morali indirettamente, stabilendo l’ordine nei mezzi. La carità può crescere indefinitamente, perciò la perfezione non ha limiti. La perfezione cristiana consiste soprattutto nei precetti e solo secondariamente e strumentalmente nei consigli. La perfezione cristiana può essere:

12 Cfr Gen 1,25 13 Cfr Gen 1,26. 14 “… radicati e fondati nella carità” (Ef 3,17). 15 “… la fede che opera per mezzo della carità” (Gal 5,6).

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Abituale (in quanto all’essere)

semplice possesso della grazia, delle virtù e dei doni dello Spirito Santo sviluppo eminente della grazia, delle virtù e dei doni in quanto abiti

Tutti i cristiani sono obbligati a tendere alla perfezione. Ut essemus sancti et immaculati16 (Ef 1,4); in virum perfectum, in mensuram aetatis plenitudinis Christi17 (Ef 4,13), voluntas Dei sanctificatio vestra18 (1Ts 4,3); in omni conversatione sancti sitis19 (1Pt 1,15-16; cfr Lv 11,44; 19,2; 20,7); qui sanctus est santificetur adhuc20 (Ap 22,11). Nello sviluppo della carità si distinguono tre gradi fondamentali: l’incipiente, il proficiente, il perfetto. La carità è virtù infusa. L’oggetto materiale è Dio e poi noi stessi e il prossimo; il formale è Dio come sommo bene in sé. La carità è la più eccellente delle virtù. È la forma di tutte le altre virtù infuse. La fede rimpicciolisce Dio dovendo adattare la sua infinita grandezza alla piccolezza del nostro intelletto, mentre per la carità la volontà esce da se stessa e riposa in Dio. La fede è oscura, la carità ama Dio così come è in se stesso. La speranza è un desiderio della divina bontà, di cui la carità ci dà il possesso reale. La carità cresce per una maggiore radicazione nel soggetto. Non aumenta con qualsiasi atto ma soltanto con atti più intensi dell’abito che attualmente si possiede. Perciò se operiamo con tiepidezza possiamo paralizzare completamente la nostra vita cristiana; la stasi.

16 “… per essere santi e immacolati” (Ef 1,4). 17 “… allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13). 18 “… questa è la volontà di Dio, la vostra santificazione” (1Ts 4,3). 19 “… diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta” (1Pt 1,15). 20 “… il santo si santifichi ancora” (Ap 22,11).

Attuale (in quanto all’operare)

In modo primario nei precetti

specialmente

negli atti di carità

quasi materialmente

negli atti delle altre virtù

In modo secondario nei consigli

Evangelici

Povertà Castità Obbedienza

Particolari

Ispirazioni interiori dello Spirito Santo riguardo alle opere supererogatorie

verso Dio

verso il prossimo

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Vale di più un atto intenso che mille tiepidi. La carità non si rivolge solo a Dio, ma anche al prossimo. Ci fa amare tutto quello che appartiene a Dio. Anche noi stessi dobbiamo amarci con amore di carità, anche il nostro corpo destinato a cooperare alla nostra beatitudine eterna. Effetti della carità: godimento spirituale di Dio, la pace, la misericordia, beneficienza ecc... Amore penitente, di conformità, di benevolenza, di amicizia, di compiacenza (amore puro). Peccati: odio, accidia, invidia, discordia, contesa. Esame sulla nostra carità, quanto ha informato il nostro agire, se c’è stata tiepidezza.

3 Meditazione. La penitenza. L’amore porta alla penitenza. Testo 2Cor 4,7-12; Apostolicam Actuositatem cap. IV, n. 975-976. Necessità. Per svilupparsi l’amore ha bisogno di penitenza, di purificazione. Accrescere il senso del peccato e la volontà di espiazione. Penitenze volontarie; non devono mancare: fervore che viene nell’anima. Accettazione delle fatiche e delle pene. Sicurezza dell’amore di Dio, fiducia in lui, accettazione serena delle contrarietà. Lotta decisa contro il peccato veniale. Realizzare un programma di penitenza. Fissare bene il peccato veniale da togliere quest’anno.

2 Giorno 1 Meditazione. L’imitazione di Gesù. Per vivere l’amore dobbiamo vivere Gesù. Testo: Fil 2,1-12. Dal Concilio: Lumen Gentium n. 400. Vivere la nostra realtà di membra sue. La grazia vita sua tende a produrre in noi gli stessi effetti. Abbiate gli stessi sentimenti. Dire di sì. Esaminare la vita di Gesù ed esaminare la nostra. Come ci lasciamo guidare dal nostro criterio e non dal suo. L’imborghesimento viene di qui. Il mondo filtra in noi le sue teorie. Le accettiamo per conformismo o per comodità; e poi le difendiamo per orgoglio come buone interpretazioni del cristianesimo. Umanizziamo o socializziamo il cristianesimo. 2 Meditazione. Lo Spirito Santo, Spirito d’Amore. Testo: Gv 16,5-17. Concilio: Lumen Gentium n. 397. In generale lo schema del Congar. Lo Spirito Santo opera prima in Israele. Poi scende sulla Chiesa come frutto della glorificazione di Gesù. Prima veniva dato ad un singolo uomo per una missione, ora a tutti. Gesù ha ricevuto per primo lo Spirito. Lo promette21 e lo manda a tutti i suoi.

21 Cfr Gv 15,26; Gv 16,7.

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Scende su tutti riuniti e realizza l’unità22. Forma un solo corpo, forma comunità. Continua l’opera di Gesù, li assiste, non li abbandona. È anima della Chiesa. E va. Principio del parlare, della liturgia, preghiera. Ci insegna. Opera nei sacramenti. Ci santifica (ci ispira penitenza, la convinzione della fede, il sentimento di essere figli, l’invocazione preghiera, la pace). Ciò che fa in un’anima lo compie in vista del bene di tutto il corpo. Vita della società ecclesiale. Termine della fecondità divina comunica alle creature la fecondità di Dio. Ci costituisce Tempio. Le nostre attuali relazioni con lo Spirito Santo. Se abbiamo chiaro e profondo il dato della fede in rapporto al posto che lo Spirito Santo ha nell’economia della salvezza. Se siamo buoni ospiti. È in noi per farci partecipare alla vita. 3 Meditazione. La santità o le tre età della vita spirituale. Testo: Concilio, Lumen Gentium (maturità) sui laici, cap. IV n. 361. L’infanzia e sue caratteristiche. L’adolescenza e le sue discontinuità. Bisogna arrivare alla maturità. Qualità di chi è maturo. Vantaggi e opere della maturità. Esame della propria vita. Mezzi per maturarsi attraverso la riflessione, la costanza, la docilità alla grazia. 4 Meditazione. La povertà. Una povertà dovere, una povertà consiglio. Testo: le beatitudini in Luca23; Concilio Lumen Gentium. Povertà dovere: distacco, non preoccupazioni, beneficare i poveri. Povertà consiglio: Spogliarsi di molto o di tutto per amore di Cristo. Esempio di Gesù fatto povero per amore.

3 Giorno 1 Meditazione. La castità. Testo: lettera agli Efesini; Concilio: Lumen Gentium. Confessione Comunitaria sulle beatitudini. 2 Meditazione. Il programma con particolareggiate spiegazioni. 24

22 Cfr At 2,1-12. 23 Cfr Lc 6,20-26. 24 Al termine del Corso don Pietro annota:

Nota: riuscito discretamente; hanno chiacchierato troppo.

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Corso per le «Effettive» 13-15 Settembre 1969

1 Giorno

Introduzione. Comunità, silenzio. Per sé e per gli altri. Gioia del colloquio. 1 Meditazione. L’amore di Dio, come ci viene rivelato dalle Scritture. 2 Meditazione. L’amore di Gesù per noi e come il Padre ci ha amato donandoci Gesù. 3 Meditazione. L’amore di Gesù per noi nel mistero della sua sofferenza

particolarmente nella sua Passione e Morte. 4 Meditazione. L’amore della Madonna. Il suo amore al Padre e a Gesù modello del nostro amore. Il suo amore di Madre per noi. Esame sulla nostra devozione alla Madonna.

2 Giorno

1 Meditazione. La nostra risposta all’amore di Dio. Prima di tutto deve essere vedere le cose come le vede Lui. Accettare il suo giudizio. Dal testo 2Cor 4,7-12. Siamo creta, non stupirci, non avvilirci. Però non siamo soli, Lui è con noi. Il peccato come è condannato dalla Parola di Dio. Non fermarci a un ragionamento umano. Vedere le cose con un altro metro. Volere detestare ed espiare i nostri peccati. Dimensione sociale del peccato. Dovere di espiare per la comunità. Fare il piano di penitenza. Prevedere il futuro. Fare un piano di mortificazione. 2 Meditazione. Le tre età della vita spirituale. Caratteri dell’infanzia. Si escludono quelli che cadono spesso in peccato mortale, che hanno solo delle velleità, non sono convertiti. Ma quelli che vivono abitualmente in stato di grazia e hanno un certo desiderio della perfezione. Però conservano affetto al peccato veniale, hanno le passioni non bene dominate. Cadono in atti di sensualità, di superbia, di vanità, di collera, di invidia, di gelosia, parole e atti contro la carità ecc…

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Devono avere allora il loro piano di lavoro: quale deve essere la loro preghiera, quale deve essere il loro impegno, quale la loro mortificazione, la loro lotta contro le tentazioni e i vizi capitali. Virtù negative. Caratteri di chi progredisce: purità di cuore, mortificazione delle passioni. Più peccati veniali. Convinzioni profonde nella meditazione. Virtù positive. Devono: conformarsi a Gesù e farlo il centro di tutti gli affetti. Perciò orazione affettiva, virtù teologali, virtù morali. Caratteri della vita spirituale adulta. Vive costantemente alla presenza di Dio, vive di amore di Dio. Scoprire il nostro posto nel mondo e nella Chiesa e adempiere i propri impegni con perfezione. Maturità. Nel primo pomeriggio si è fatta la Confessione comunitaria con lo schema dell’esame di coscienza sulle beatitudini. 3 Meditazione. La povertà-amore. Testi come per il corso delle spose, e circa lo stesso svolgimento. Toccata la preparazione su questo alla vita di domani.

3 Giorno

1 Meditazione. La purezza come maturità di amore. Purezza per noi: rapporti con Dio, equilibrio nostro, pace, gioia. Purezza nella vocazione: comunicazione di ideale. Stile nel fidanzamento. Purezza per gli altri. L’esempio testimonianza di spiritualità e di amore. Fortezza e austerità per una vita limpida nell’amore. 2 Meditazione. Osservazioni al programma. In otto punti: Preghiera, verità, virtù, professione, vocazione, direzione spirituale, amicizia comunitaria, apostolato. 25

25 Al termine del Corso don Pietro annota:

Nota. La terza e quarta meditazione non sono state fatte perché impegnato nelle confessioni e non del tutto terminate. Abbastanza impegnate nella riflessione ma non quanto ci si potrebbe aspettare.

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Corso degli «Juniores» 17-19 Settembre 1969

Orario 7,30 Alzata 8 Lodi 8,30 Colazione 9 1 Meditazione e riflessione 11 2 Meditazione e riflessione 12,30 Pranzo 13-14,30 Riposo - lettura 14,30 Paraliturgia 15 3 Meditazione e riflessione 17 Rosario meditato 17,30 4 Meditazione e riflessione 19 Santa Messa 20 Cena 21 Falò 22,30 Compieta - riposo

1 Giorno

Introduzione. Impegno. Serietà. Disponibilità alla parola e alla grazia di Dio. Silenzio attivo. Realizzare una comunità di amore e di ricerca, di ricerca nell’amore. 1 Meditazione. L’amore di Dio verso di noi. Distinzione tra religione e Fede: il Dio di noi cristiani. Si conosce Dio dalle manifestazioni (rivelazione) di Dio. La creazione del mondo e dell’uomo. La storia della salvezza. Abramo e gli altri amici di Dio manifestano come Dio vuole entrare in comunione con l’uomo, vuole entrare in amicizia con essi. Come abbiamo pensato di Dio, come lo abbiamo visto. Idee infantili, superficiali, superstiziose se ve ne sono in noi, e se hanno influenzato i nostri rapporti con Lui. Ritrovare una vera idea, cambiare la nostra religione. 2 Meditazione. Gesù Cristo. L’amore di Dio si è manifestato in Gesù. Come lo conosciamo: aspetto teologico, incontro personale. Come sappiamo ciò che ha fatto, ciò che ha detto. Come lo abbiamo fatto nostro e approfondito. Idee elementari, infantili, in un press’a poco.

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Come lo abbiamo amato: Gesù ha fatto tutto per amore nostro. Esaminare la sua vita dalla nascita alla morte. Fermarsi soprattutto sulla sua Passione. Morto di amore. Come lo abbiamo seguito: comparare la nostra alla vita di Gesù. Christianus alter Christus26. Avere la scelta e i gusti di Gesù. Fare tutto come Lui e per Lui. 3 Meditazione. Il peccato contro il piano d’amore di Dio. Testo Gv 15,18-25. Operare con decisione una scelta tra il mondo e Dio. Sono termini inconciliabili. Assurdo è il tentativo di conciliarli. Essere leali e coerenti. Capire la gravità e la stoltezza del peccato. È irragionevole, è contro l’amore di Dio. È contro il piano di Dio. È scegliere qualcosa di insignificante. Mettere le nostre cose al posto del disegno di Dio. È opposizione a Dio «Padre», a Gesù «Salvatore», allo Spirito «Santificatore». È penosa dispersione di energie umane e soprannaturali. È infelicità. Mentre resistere alla tentazione è segno della nostra maturità. Facciamo coincidere il nostro volere con quello di Dio. È preferenza di ciò che vale. È una scelta coraggiosa. È segno di sanità spirituale, di virilità, di umanità piena di ragione illuminata, di volontà vittoriosa. È segno di fede convinta, di filiale amore, di amicizia per Gesù, di docilità allo Spirito.

2 Giorno 1 Meditazione. La penitenza opera d’amore. Motivi di diventare penitenti. Non si comincia una vita nuova se non dopo la purificazione. Rompere, convertirsi. Mezzi: riflessione, unirsi alla sofferenza di Gesù. Rivedere le confessioni. Fare un piano di penitenza personale. 2 Meditazione. Esame di coscienza nella Confessione comunitaria. 3 Meditazione. La purezza. Virtù di amore. Equilibrio, armonia. Dio Ordine non vuole disordini. Per un cristiano è un atto di fede. Credo in Dio che mi ha creato: corpo, anima e energie vitali che possiedo sono opera sua. Gratitudine e rispetto. Credo che Gesù ha assunto un corpo umano. Credo allo Spirito Santo che mi santifica. Quando si è puri: dominio, santità dell’anima nelle sue facoltà, santità dei sensi del corpo. Avere molto senso di dignità: ogni cedimento indica un comportamento infantile, egoistico, discretamente selvaggio.

26 “Il cristiano è un altro Cristo” (San Cipriano).

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Il dominio vittorioso è la migliore prova della nostra vitalità spirituale, della maturità, del pieno equilibrio psichico. È entusiasmante pensare che la castità è il banco di prova e di collaudo per l’equilibrio e la potenza della nostra personalità. Non è un noioso sistema di norme restrittive, ma elemento positivo e luminoso per la nostra maturità umana e cristiana. È virtù possibile e bella: Dio ci assicura l’aiuto in pienezza. Dio non è un tormentatore. Le tentazioni non sono irresistibili. Preghiera = grazia. Fiducia in Dio: è naturale essere puri. Vincere quelli strani stati di sonnolenza spirituale (il demonio del mezzogiorno27), di pigrizia, di stordimento, di assenza spirituale, di abbandono degli ideali, di sfiducia, di stanchezza, di selvatichezza ecc… È qui dove la tentazione è terribile. Poi purezza come testimonianza: virtù sociale, dimostrazione della nostra fede, annuncio della nostra fede. Irradiare Cristo. Saper scegliere: fare insieme uno stile di vita. Con serenità: non scandalizzare con facilità; abituarsi a vedere le cose con occhio sereno. La naturalità delle cose. Nello stesso tempo non dimenticarsi mai della prudenza: grande nostra fragilità. Gelosia del nostro tesoro.

4 Meditazione. La Povertà. Testo delle Beatitudini di Luca28. Gesù ci insegna l’uso delle cose. Le cose ci parlano di Dio, sono un suo dono e ci devono condurre a Dio. Il cattivo uso delle cose deriva dal nostro egoismo. Intendiamo le cose per noi. Vogliamo il piacere indipendentemente dalla finalità essenziale. Finiamo schiavi del piacere. Arrivare al dominio del piacere. Scegliere le cose in quanto ci portano a Dio. Amare i poveri. Distacco, imparare a usare le cose non solo per noi stessi, ma per gli altri. Vincere l’uso egoistico delle cose. Amare i fratelli dominando i nostri comodi. Vittoria su di noi in casa: amore ai genitori e ai fratelli. Vittoria su di noi nella amicizia. Siate servi. Vittoria su di noi nella Chiesa e nella società. Senso ecclesiale. Preferire i piccoli, quelli che soffrono, gli indigenti. Imparare a lasciare le nostre cose, l’uso egoistico del nostro tempo. Non padroni, ma servi.

3 Giorno 1 Meditazione. Il programma. Sottolineata soprattutto la meditazione quotidiana, la preghiera personale e la direzione spirituale.

27 Cfr Sal 91 [90], 6. Nella tradizione patristica il versetto: “lo sterminio che devasta a mezzogiorno” è stato interpretato e tradotto: “dal demonio del mezzogiorno”. 28 Cfr Lc 6,20-26.

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2 Meditazione. La Santa Messa. Due aspetti: a) la rinnovazione del Sacrificio di Gesù; b) la nostra partecipazione comunitaria. Liturgia della Messa. La Meditazione del pomeriggio non si è fatta ed è stata sostituita dalla Via Crucis nel bosco perché potessi attendere alle Confessioni. 3 Meditazione (breve). Tradurre la parola di Dio. (Testo finale del Discorso della Montagna in Matteo29). Necessità della perseveranza. Mezzo per perseverare e vincere: la devozione alla Madonna. Posto della Madonna nella economia della salvezza. 30

29 Cfr Mt 7,21-27. 30 Al termine del Corso don Pietro annota:

Nota: Corso riuscito mediocremente bene. Non hanno taciuto soprattutto i piccoli e soprattutto la sera. Buona attenzione alle prediche e discreta partecipazione ai falò (meno i piccoli) del dopo cena.

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Corso «Uomini» 20-22 Settembre 1969

Orario 7 Alzata 7,30 Lodi 8 Colazione 8,15 1 Meditazione. Riflessione 11 2 Meditazione. Riflessione 13 Pranzo. Sesta 13,30 Riposo 15 Paraliturgia 15,15 3 Meditazione 16 Riflessione 17,30 Vespro 18 4 Meditazione 19,30 Santa Messa 20,15 Cena 20,45 Rosario 21,30 Compieta. Esame di Coscienza Introduzione. Preghiera, silenzio, ascolto, attività. 1 Meditazione. L’amore di Dio nella storia della salvezza. Schema solito. 2 Meditazione. L’amore di Dio nell’averci dato Gesù. 3 Meditazione. L’amore di Dio nell’averci dato la Croce di Gesù. La spiritualità della Croce. 4 Meditazione. La penitenza esigenza di amore.

2 Giorno 1 Meditazione. Lo Spirito Santo dono di amore. 2 Meditazione. La Madonna, il dono della Santissima Trinità. 3 Meditazione. La Chiesa dono e prolungamento di Cristo. Confessione comunitaria.

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4 Meditazione. Gli Angeli dono di assistenza e di amicizia.

3 Giorno 1 Meditazione. La famiglia dono di Dio. La castità. 2 Meditazione. Le cose dono di Dio. 3 Meditazione. Il programma.

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Corso «Giò» 23-26 Settembre 1969

Orario 6,45 Alzata 7 Lodi 7,15 Santa Messa 8 Colazione 8,30 1 Meditazione. Riflessione. Preghiera personale 10,30 2 Meditazione. Riflessione 12,20 Sesta 12,30 Pranzo 13 Riposo 14,30 Paraliturgia 15 Adorazione 15,30 3 Meditazione. Riflessione 17,30 Merenda 17,45 Rosario 18 4 Meditazione. Riflessione 20 Cena 21,15 Compieta 22 Buona notte Introduzione. Senso comunitario. Silenzio. Penitenza. 1 Meditazione. L’amore di Dio nella creazione. Isaia 5,1-7. Per amore. Tutte le sue parole, tutte le sue opere. Dal «Fiat» iniziale. Leggere l’amore di Dio nella creazione. Ogni cosa ha la sua voce. Tutto quello che ci circonda è amore (cose, persone, famiglia). La nostra corrispondenza. Il nostro cuore freddo. Trasformare la nostra vita, la nostra religione. È formalismo, superstizione, superficialità? 2 Meditazione. L’amore di Dio nella storia della salvezza. 3 Meditazione. L’amore di Dio nell’averci dato Gesù. 4 Meditazione. L’amore di Dio nella Croce di Gesù.

2 Giorno

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1 Meditazione. Lo Spirito Santo dono di amore. 2 Meditazione. La Madonna. 3 Meditazione. Confessione comunitaria. 4 Meditazione. Gli Angeli.

3 Giorno 1 Meditazione. La purezza; vocazione. Come virtù umana. Come virtù cristiana. Come missione ecclesiale e sociale. 2 Meditazione. L’amore del prossimo; con appendice il programma. Le altre due meditazioni non sono state fatte per lasciare tempo alle confessioni e ai colloqui.

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Corso «Giovani» 27-29 Settembre1969

Orario 7 Alzata 7,15 Lodi 8 Colazione 8,15 1 Meditazione. Riflessione. Preghiera personale 10,30 2 Meditazione. Riflessione. Preghiera personale 12,20 Sesta 12,30 Pranzo 13 Riposo 14,30 Paraliturgia 15 3 Meditazione. Riflessione. Preghiera personale 17,30 Rosario 18 4 Meditazione. Riflessione. Preghiera personale 19,15 Vespro 19,30 Santa Messa 20,15 Cena 21,30 Compieta. Esame di Coscienza 22 Buona notte Introduzione. Spirito comunitario, ascolto dello Spirito Santo, umiltà, silenzio, spirito penitenziale.

1 Giorno 1 Meditazione. L’amore di Dio nella Sacra Scrittura; amore creatore e in comunicazione. In particolare mi sono fermato sulla interpretazione in questo senso dei primi capi della Genesi. La nostra concezione di Dio. 2 Meditazione. L’amore di Dio si manifesta come ricerca di amicizia. Abramo; Mosè; Elia. La nostra amicizia con Dio. 3 Meditazione. L’amore di Dio nel darci Gesù. Conoscenza e amore a Gesù. 4 Meditazione. L’amore di Dio e la Croce di Gesù. Capire l’amore di Gesù e partecipare al suo spirito di penitenza per i nostri peccati.

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2 Giorno 1 Meditazione. Lo Spirito Santo (solito schema). 2 Meditazione. La nostra corrispondenza allo Spirito Santo. (La crescita della vita spirituale: le tre età). 3 Meditazione. Preparazione alla confessione. Sul testo delle beatitudini. 4 Meditazione. L’amore al prossimo. Famiglia, amicizia comunità, gli altri.

3 Giorno 1 Meditazione. La Madonna dono di amore di Dio. Chi è la Madonna nell’economia della Redenzione. Come deve essere la nostra devozione. 2 Meditazione. La Purezza. Come dignità e armonia nostra. Come vocazione e amore. Come missione. Il Programma. 3 Meditazione. La Chiesa. Spiritualità ecclesiale. Il solito schema. 31

31 Al termine del Corso don Pietro annota:

Nota: Discreto ma troppi di estrazione diversa: condiziona la predicazione e il raccoglimento.

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QUADERNO 26 - Turni degli Esercizi 1969 – SOMMARIO32 Turni degli Esercizi 1969 – Trinità di Ciano 2

Le «Aspiranti Minori» (29-31 Agosto) 2

Corso per gli «Aspiranti Minori» (1-3 Settembre) 5

Corso per gli «Aspiranti Maggiori» (4-6 Settembre) 7

Corso delle «Aspiranti Maggiori» (7-9 Settembre) 9

Corso delle «Spose» (10-12 Settembre) 12

Corso per le «Effettive» (13-15 Settembre) 17

Corso degli «Juniores» (17-19 settembre) 19

Corso «Uomini» (20-22 Settembre) 23

Corso «Giò» (23-26 Settembre) 25

Corso «Giovani» (27-29 Settembre) 27

32 Inserito in fase di redazione.