Qua La Zampa 16-3-06 - Roberta

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EDGAR H. MEYER STEFANO APUZZO

QUA LA ZAMPABREVIARIO LEGALE E PRATICO PER CANI, GATTI E ALTRI ANIMALI

C una sola cosa che tutto l'oro del mondo non potr mai comprare: un cane che scodinzola felice. Ed perci che a tutti gli animali del mondo questo libro rispettosamente dedicato. Un pensiero riconoscente va a Mordillo, Tella e Andy, a Miki, a Sofi, a Nana, a Calimero e Picchio, tutti capaci, nella loro diversit, di donare gioia. E un altro pensiero corre a Cristina, al borzoy Vladimiro, al piccolo Ivan, a Lolita, Arturo e Nuvola. 2005 Edgar H. Meyer, Stefano Apuzzo 2006 Stampa Alternativa/Nuovi Equilibri

IntroduzioneStiamo uscendo di casa, di fretta. Oppure torniamo dal lavoro, stanchi e sfiniti. Il nostro cagnone si stende apatico esattamente davanti alla porta, oppure ti si scaglia addosso leccandoti con tutto il suo peso. E, con la scrivania tutta colma di carte, il gatto vi si piazza esattamente in mezzo. Sfaccendati? Dispettosi? No. Si tratta di un raffinatissimo meccanismo istintivo. In una vita di relazione, in cui uno dipende dallaltro, un partner cerca conferme quotidiane sulla disponibilit a proseguire la convivenza, a rafforzarla, sottoponendolo a piccole, ingenue prove. solo un lato, tenero e poco conosciuto, della convivenza con i nostri amici a quattro zampe. Queste sono prove che si superano con laffetto. Ci sono ben altre prove di pazienza che vanno sostenute da chi vive con un cane, un gatto, in citt, o vuole viaggiare con lui. Divieti, regole, alcune assurde, altre antiquate, comportamenti da tenere, posti da scegliere, diritti da conoscere. Queste difficolt si superano solo raccogliendo informazioni, e attraverso questo manuale abbiamo provato a darne, puntuali, precise, varie e aggiornate. Ogni piccola gioia quotidiana, e ogni piccola prova, sar cos pi facile da affrontare. E.M. e S.A., marzo 2006

Quest'opera rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate. Per il testo integrale della licenza si veda: http://www.creativecommons.it/Licenze/LegalCode/by-nc-nd http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/ (originale inglese) direttore editoriale: Marcello Baraghini www.stampalternativa.it [email protected] Ecoalfabeto collana diretta da Stefano Carnazzi Stampa Graffiti Roma Ecoalfabeto i libri di Gaia Per leggere la natura, diffondere nuove idee, spunti inediti e originali. Spiegare in modo accattivante, convincente. Offrire stimoli per la crescita personale. Trattare i temi della consapevolezza, delleducazione, della tutela della salute, del nuovo rapporto con gli animali e lambiente.i libri di con il contributo di

Gaia Animali & Ambiente

Le emissioni di CO2 conseguenti alla produzione di questo libro sono state compensate dal processo di riforestazione certificato Impatto Zero

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Edgar H. Meyer, giornalista, presidente di Gaia animali & ambiente Onlus, portavoce di Diamoci la Zampa, consulente dellUfficio Diritti Animali della Provincia di Milano, segretario generale di St centro studi per la storia dellambiente, vicepresidente di EtnoMedia giornalisti per lintegrazione, ha fatto dellambientalismo e dellanimalismo una scelta professionale e di vita. E autore di diverse pubblicazioni, tra cui Fido non si Fida (Stampa Alternativa), I pionieri dellambiente (Carab), Storia ambientale, una nuova frontiera storiografica (Teti editore). www.gaiaitalia.it - www.edgarmeyer.it Stefano Apuzzo, giornalista, gi parlamentare, portavoce di Gaia animali & ambiente Onlus, presidente di Pro Africa, assessore del Comune di Rozzano, consigliere al Comune di Opera, ha fatto approvare importanti leggi e regolamenti di tutela degli animali e dellambiente, impegnato nella cooperazione internazionale con Amici della Terra Lombardia. E autore di diversi libri, tra cui Animali a(r)mati, Fido non si fida, Quattrosberle in padella (Stampa Alternativa), Anche gli animali vanno in paradiso (Edizioni Mediterranee), Zampe Pulite (Costa&Nolan). www.stefanoapuzzo.it - www.proafrica.it Entrambi sono redattori del mensile Pets, amici animali.

Cani e gatti quotidianiAbbandonatoLasfalto bolle. Il sole picchia. Sulla strada, un cane barcollante. Qualche automobilista frena, qualcuno strombazza. Ogni volta il quattrozampe sussulta impaurito, e tenta ancora di attraversare. Quante volte ci capitato di assistere a una scena simile? Cosa fare, per prestare soccorso allanimale? Anzitutto, bisogna prenderlo. Per fare ci necessario infondere fiducia al cane. Come? Per esempio, chiamandolo restando accucciati. Evitare, assolutamente, i movimenti bruschi e gli scatti. Spaventano lanimale. Bisogna muoversi lentamente. Se il cane diffidente, dobbiamo essere disposti a perderci anche delle mezzore. Bisogna avere pazienza. Parlare col cane. Tranquillizzarlo. Tentare piano di avvicinarlo e accarezzarlo. del tutto controproducente corrergli incontro. Naturalmente, fondamentale toglierlo dalla situazione di rischio. necessario attrarlo verso unarea sicura, come ad esempio in mezzo a un campo, e allontanarlo dalla strada. Lideale sarebbe di avere sempre in auto una scatoletta di cibo e un guinzaglio. Offrire del cibo spesso la mossa giusta. aggressivo/impaurito. Se il cane impaurito o aggressivo indispensabile lapporto dellaccalappiacani o dei vigili urbani. Bisogna allora circoscrivere lanimale in unarea ben definita per poi telefonare alla ASL o alla polizia locale. Se orario festivo o di chiusura degli uffici, nelle grandi citt, si troveranno solo i vigili urbani. Solo loro sono autorizzati a chiamare le persone reperibili, ovvero gli addetti allaccalappiamento. Che devono sempre essere a disposizione. Bisogna insistere, dicendo semplicemente di aver visto un cane attraversare pi volte la strada, con grave 5

Ringraziamenti Grazie di cuore a Alessandra Corbella di Diamoci la Zampa, a Lorena Mastio, Valentina Verga e Debora Froldi di Gaia Animali & Ambiente e a Pietro Mezzi, Assessore ai diritti degli animali della Provincia di Milano e Marina Span dellUfficio Diritti Animali della Provincia di Milano; grazie a Antonio Marasco di www.bau.it, al sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, e al sindaco di Rozzano, Massimo DAvolio; a Cristina Morelli dei Verdi e a Enrico Moriconi, presidente dellassociazione Veterinari per i Diritti Animali, alla giornalista Lidia Cannatella. stato importante, per perfezionare questo libro, il lavoro dellavv. Emanuela Pasetto e dellavv. Stefania Maniscalco. Spunti originali e interessanti sono provenuti da Stefano Cagno, da Christina Bonetti, da Mauro Cervia e Fabio Borganti. E, per concludere proprio come s iniziato, cio con il cuore, grazie a Daniela Bellon.

rischio di incidenti. I vigili urbani sono obbligati a intervenire dal regolamento di polizia veterinaria. docile. Se, invece, il cane docile e viene con voi, opportuno controllare leventuale medaglietta o il tatuaggio posto sullorecchio oppure allinterno della coscia e/o portarlo presso uno studio veterinario abilitato a leggere i microchip. Se lanimale non ha segni di riconoscimento, si possono fare due cose: o adottarlo o portarlo al canile sanitario municipale pi vicino. A meno che non si constati che un lager. Chiamando i numeri info dei propri operatori di telefonia potrete ottenere il numero telefonico. Perch portarlo al canile municipale? proprio l che leventuale proprietario che ha smarrito il cane andr a cercarlo. Ma c ancora qualcosa da fare. Primo: premurarsi di affiggere nella zona del ritrovamento dei manifestini con le caratteristiche del cane ritrovato e il numero telefonico al quale fare riferimento. Secondo: contattare le associazioni protezionistiche della zona per comunicare lavvenuto ritrovamento. Terzo: comunicare il ritrovamento anche la Polizia municipale. ferito. E se lanimale ferito? Prima di tutto, allora, necessario recarsi velocemente da un veterinario. Come trovarlo in una zona sconosciuta? Ecco: la Scivac Societ culturale italiana Veterinari ha attivato un servizio telefonico gratuito, al quale risponde 24 ore su 24. Se avete bisogno di un veterinario in qualunque zona dItalia chiamate il numero telefonico 800-525505.

so animali riempiti di antibiotici, cortisonici, psicofarmaci per reggere alla barbara prova della vetrina, per giungere indenni allacquisto da parte di famigliole ignare. Le stesse famigliole che, quando si renderanno conto di dover spendere un capitale in cure veterinarie, avendo a che fare con un animale malato, instabile (e quindi potenzialmente pericoloso), non indugeranno alla prima pip sul tappeto, a una ringhiata al bimbo o alla prima gita fuori porta ad abbandonare il cucciolo al suo crudele destino. Lacquisto di un animale pu essere la causa prima del suo abbandono.

Il nuovo cane arriva in casa. Come accoglierlo1) In canile? Accogliere un amico in famiglia una buona idea. Per tante buone ragioni. Una di queste che loccasione di salvare una vita, liberare un piccolo amico che sta in prigione con una storia di sofferenza e abbandono. I cuccioli o i cani anche anziani riscattati da un canile, di taglia piccola o grande, sono sempre pi affettuosi, docili... come se fossero riconoscenti. Certo, alcuni no. Alcuni hanno sofferto talmente da non essere pi capaci di fare amicizia con luomo. Non ci credono pi, non possono. Ebbene, se abbiamo coraggio (e preparazione, e tempo), possibile adottare un cane pi difficile. E fargli una bella terapia intensiva di riabilitazione. A base daffetto. 2) Eccolo a casa, il randagio. Lex-randagio, cio. Gli riserviamo un posto accogliente e tranquillo per la cuccia, in modo che possa avere uno spazio tutto per s dove ambientarsi piano piano. Gi dai divani e dal letto! Lo accompagneremo dove non si senta costretto (quindi non sotto un tavolo o in un posto chiuso sui tre lati). Non lo soffochiamo di attenzioni ma aspettiamo che si senta a suo agio. Lasciamogli il tempo di acquisire fiducia, aspettando che sia pronto a fare amicizia. La pappa, due volte al giorno; e, sempre, dellacqua pulita a disposizione. Le prime passeggiate saranno molto brevi ma frequenti. Brevi perch non dovr ricevere troppi stimoli tutti insieme: nuovi amici umani, nuova casa, nuovi marciapiedi, nuovi parchi, nuovi amici cani... che confusione! 7

Un amico lo compreresti in un negozio?Cuccioli esili, spaventati, instabili, spesso malati, con malformazioni dovute a pessimi criteri di allevamento, malnutriti o denutriti, shockati dal distacco dalla madre, potenziali futuri cani aggressivi, sono caricati sui camion e per giorni trasportati verso le vetrine, gli allevamenti e i negozi italiani. Si trovano nei negozi cuccioli di razza in vendita a 50 euro. Sono spes6

Frequenti perch la pip scappa spesso quando si emozionati (anche a noi umani), e poi lesplorazione graduale del territorio esterno fa parte del modo comportamentale del cane. Con il tempo arriveremo a fargli fare le sue tre belle lunghe passeggiate al giorno, pi tutte le uscite che possono capitare, ad esempio per andare dal panettiere o dal giornalaio. 3) Portarlo da un veterinario, per una visita completa. Vale sempre la pena di effettuare una visita ulteriore a quella eventualmente fatta in canile. Oltre a verificare lo stato di salute, ci sinforma sulla corretta alimentazione, le necessit generali dellanimale rispetto a moto ed equilibrio psicofisico. Il veterinario ci dar anche indicazioni utili sui sintomi da verificare nel tempo per sapere se il nostro cane in buone condizioni. 4) Praticare le vaccinazioni, chiedendo che siano registrate sullapposito libretto sanitario. Anche noi veniamo vaccinati per malattie infettive e anche il cane, come altri animali, deve essere salvaguardato da quelle che sono considerate gravi ed epidemiche. 5) Iscriverlo allanagrafe canina. Bisogna recarsi presso il Comune di residenza al pi presto (entro il numero di giorni stabiliti da ogni Regione, in attuazione della legge n. 281 del 1991) per denunciare il possesso dellanimale. Si rischia altrimenti una sanzione economica. 6) Farlo microchippare. un intervento obbligatorio. Lidentificazione con il microchip si esegue presso i centri di Sanit pubblica veterinaria dei distretti (ASL) o presso i veterinari libero professionisti abilitati. importante, vi consentir sempre di ritrovarlo pi facilmente. Non per nulla traumatico e il vostro amico ve ne sar per sempre grato: i suoi dati (la sua carta didentit) saranno in un archivio regionale che permetter a operatori sanitari e di canile di rintracciarvi in caso di ritrovamento. 7) Cara vecchia medaglietta! Attacchiamo al suo collare una medaglia con nome, cognome e numero di telefono da chiamare, nel caso scappi e qualcuno lo ritrovi o lo avvisti. una sicurezza in pi nel caso lo ritrovi un privato. Soprattutto se il cane di mole medio-grande, si pu pensare di stipulare unassicurazione sugli eventuali danni (ce ne sono di vario tipo, anche molto economiche). Spesso le polizze per la famiglia comprendono gi una sezione dedicata agli animali domestici. 8

8) E se scappa, se si perde? Denunciarlo entro tre giorni. Se il cane tatuato o microchippato, appena ritrovato sar immediatamente restituito al proprietario. Se il proprietario non si fa vivo per due mesi, lanimale pu essere dato in adozione a privati o ad associazioni che lo richiedano. 9) Rispettare le regole del buon senso. Il nostro cane non deve mai diventare un problema per chi ci circonda. bene non lasciarlo libero negli spazi condominiali, raccogliere certi ricordini dal marciapiede, insegnargli a non tirare al guinzaglio, e tutto quanto la buona educazione ci suggerisce... 10) Infine... I cani sono capaci di darci tutta la loro dedizione, accettandoci per quello che siamo. Ricambiamoli quindi con la stessa moneta e accettiamoli per quello che sono. Teniamo presente che con il tempo il nostro compagno invecchier. Molto pi in fretta di noi. E avr bisogno della nostra comprensione, tanta quanta lui ne avr sempre per noi. Piccolo dizionario canino Konrad Lorenz elabor uno schema che declinava la mimesi della testa del lupo al quale ancora oggi molti fanno riferimento per leggere anche il comportamento del cane. Studi pi recenti hanno arricchito queste conoscenze e sappiamo che il nostro amico cane capace di una comunicazione che non si limita a sono felice, sono arrabbiato, ho paura, vorrei quella cosa ma arriva a messaggi talmente ricchi che ci vorrebbero pagine e pagine per descriverli. Possiamo per imparare a riconoscere i principali e scopriremo che il cane ha qualcosa di speciale da insegnarci. Volta la testa, guarda altrove, strizza gli occhi, sbadiglia, si lecca il muso: Mi stai facendo sentire insicuro, non ti capisco, stai tranquillo! e vengono combinati tra di loro a seconda del livello di disagio che il cane vuole esprimere. Movimenti lenti: Calmati, mi sembri un po troppo nervoso. Rimane immobile: Non ti voglio provocare perch voglio evitare situazioni spiacevoli, non provocarne tu a tua volta. 9

Sedersi, sdraiarsi (sono i segnali di pacificazione pi potenti e il pi delle volte non significano sottomissione), spesso sono un modo per cercare di contenere laggressivit e leccitazione altrui. Urinare: non significa solo limitazione del territorio ma anche scarico di stress dopo uno spavento o una situazione di tensione. A volte servono a pacificare linterlocutore, a volte come segnale di riconoscimento. Avvicinamento in semicerchio: Evitiamo problemi e riconosciamoci amichevolmente. Interporsi mostrando il fianco fra un elemento (umano o cane) e laltro: Sto proteggendo il pi debole, lascialo in pace perch quello che stai facendo lo mette a disagio. Quanto sopra ci spiega che i cani passano la gran parte del tempo a calmare e rilassare le situazioni sociali. Chiunque ha contatti con i cani sa che questi messaggi sono i pi frequenti. Provate a osservarli e vi renderete conto che sono dei veri e propri pacifisti e pacificatori, se fosse per loro di guerre ce ne sarebbero ben poche... Poi ci sono situazioni in cui possono dirci, con linsieme dei movimenti, cose ancora pi articolate: Fermo, con il fianco rivolto verso linterlocutore, coda abbassata, orecchie ritte, sguardo dritto e ricerca di odori nellaria: Ti ho visto arrivare, non ho intenzioni aggressive, ma tu chi sei?. Fermo con il fianco rivolto verso linterlocutore, coda abbassata, testa bassa girata dallaltra parte, sguardo rivolto altrove e ricerca di odori per terra: Ehi! Non ci conosciamo e il tuo modo di avvicinarti mi sta mettendo in imbarazzo. Scodinzola: Sono felice, oppure sono molto eccitato dalla caccia o dal gioco, oppure stai tranquillo oppure molte altre cose un movimento che va letto nel contesto generale della mimesi del corpo. Non significa sempre che felice, addirittura a volte significa proprio il contrario. Avvicinamento veloce in linea retta verso uno sconosciuto: Tu non mi piaci neanche un po, fermo dove sei. 10

Ansima, rime labiali ritratte con lingua pendente (se non stato sottoposto a sforzo fisico): Sono in profondo disagio!. Laggressivit difficilmente scatta senza che prima il cane non ci abbia inviato i messaggi che abbiamo visto sopra. Quando per siamo stati proprio duri di comprendonio la coda eretta, il pelo orripilato, la posizione immobile frontale con lo sguardo rivolto a noi e il ringhio ci dicono che meglio smettere di fare quello che stiamo facendo e che dobbiamo rimanere immobili guardando altrove. Ma se abbiamo provocato un cane mediamente equilibrato fino a questo punto dobbiamo proprio averla fatta grossa! In generale opportuno utilizzare gli stessi segnali per comunicare con il cane. Provate a strizzare gli occhi e a leccarvi le labbra quando incontrate un cane: vi risponder amichevolmente nello stesso modo. E non avvicinatevi mai in linea retta ma procedete in semicerchio, un modo molto educato per presentarsi e salutare. Se invece il cane non ha laria di voler essere subito amichevole con voi, state fermi mostrando il fianco e guardate altrove. Uno sbadiglio sottoliner la vostra volont di non cercare guai. Se volete poi stabilire un contatto fisico piacevole e chiaro con il cane, dopo esservi fatti annusare, toccatelo solo sul fianco e sul petto. Evitate il dorso e la testa perch questo tipo di carezza potrebbe stabilire un livello di confronto eccessivo.

Il nuovo gattino in casaLarrivo di un gatto (pi spesso, di un gattino) in casa crea sempre gioia e un po di scompiglio. 1) In bagno! Se il micino o i micini sono appena arrivati dalla strada, bene per lui, ed bene per voi, tenerlo in bagno, per le prime ore, i primi giorni. Una specie di benevola quarantena in un ambiente pulito, piccolo, rassicurante, dove non rischia di perdersi, con la porta chiusa, una cassettina e un vecchio asciugamano ripiegato a mo di cuccia. 11

2) Cibo, acqua, sabbiolina. La prima cosa da fare assicurargli poche ma indispensabili cose: una lettiera con la sabbia (meglio se di tipo agglomerante) da pulire almeno una volta al giorno. Dovr essere situata in un punto facilmente raggiungibile dal gatto e mai spostata, per non confonderlo; ciotola per lacqua (lacqua, anche se non bevuta, va cambiata giornalmente); piatto (meglio se piano e di ceramica; andr benissimo un piatto spaiato di quelli che tutti hanno in casa) per la pappa (ai gatti non piace sporcarsi i baffi); ciotola per i croccantini; una cuccia morbida, dentro la quale va sistemata una coperta vecchia. Il cibo va somministrato a temperatura ambiente o appena un poco pi caldo, perch la temperatura che corrisponde a quella delle prede. I gatti hanno 473 papille gustative contro le quasi 9000 delluomo. Nonostante ci, il gatto ama variare il menu. Lalimentazione ideale sar quindi servita in un ambiente tranquillo, a 38, sempre nello stesso posto e lontano dalla cassetta igienica. 3) Ha un bel pancino tondo? Veterinario! Un micio con un pancino gonfio e rosa non tragga in inganno: sembra che sia ben pasciuto, spesso invece il segnale che lanimale ha parassiti interni. Niente paura, basta un buon vermifugo, lo prescriver il veterinario. Anche per assicurarsi che lanimale sia in buona salute, per stabilire il calendario delle vaccinazioni e per apprendere utili consigli per il suo benessere. 4) Il benvenuto. Un animale nuovo, specialmente se piccolo e tenero, attira coccole e carezze. In realt, un micino che entra in una casa nuova spesso spaesato e impaurito dallambiente e dalle persone che vi abitano (nella sua prospettiva, tutto gli appare grandissimo). Gli si pu fare la gentilezza di dargli il tempo di ambientarsi, di curiosare qui e l, di esplorare, senza costringerlo a stare in braccio o nella cuccia che abbiamo predisposto per lui (tanto sceglier un altro posto). Se il gattino particolarmente timido e spaesato, finir per starsene rincantucciato sotto un letto o un divano, anche per un gior12

no intero. Non ci si deve preoccupare: uscir allo scoperto per raggiungere la pappa o la lettiera (saggiamente approntate), ma sar sufficiente una carezza di incoraggiamento, rimandando pi avanti il cappottino di coccole. 5) I giochi. Prepararsi a buffissime delusioni. Quella rutilante pallina multicolore sparir in men che non si dica sotto qualche mobile, quel costosissimo topolino a molla con codino di stoffa languir desolatamente solo in mezzo al pavimento mentre il nostro miciolino impazzir per rincorrere un batuffolo di polvere, un graspo duva, una foglia, un tappo di sughero, una pallina di stagnola, una strisciolina di carta, uno spago, quantaltro cade per caso sul pavimento e altri giochi che rubacchier o sceglier lui. 6) Dormiglione. Chi non ha mai avuto gatti spesso si preoccupa notando quanto a lungo dorme il suo. E allora ci si fanno mille domande, la pi comune delle quali : sar ammalato? In realt, i gatti sono campioni di pennichelle. Due terzi (cio circa 16 ore su 24) della loro giornata la trascorrono fra un pisolino e laltro, su una sedia o in qualsiasi posto tranquillo. Si svegliano nel tardo pomeriggio e per qualche quarto dora esprimono tutta la loro vivacit, giocando e saltando e facendo i matti. Poi, per niente stanchi, si avvicineranno al piatto con la cena, poi visiteranno la lettiera, altri momenti di gioco, infine il sonno vero e proprio, quando la casa e i suoi abitanti riposano. bene abbondare con il cibo la sera (i gatti non mangiano tutto subito, come i cani, bens amano prendere il cibo a piccole dosi ogni due/tre ore , specie nelle ore notturne, perci utile lasciar loro a disposizione un piattino colmo di pappa fresca). 7) Matto per il letto. cosa abbastanza comune che il gatto, anche il pi fortunato perch dotato di prestigiosa e confortevole cuccia, dopo qualche tempo scopra il vostro letto. Si accuccer volentieri ai piedi del letto (tenendovi calde le estremit). Non scacciatelo, sembra una cosa istintiva, una sorta di legge felina che i gatti di ogni razza e colore si tramandano da generazioni: dormire sul letto del mio compagno umano. Sar sufficiente stendere una coperta vecchia ai piedi del letto o una copertina per salvaguardare preziosi copriletto o lenzuola immacolate. 13

8) Il gatto e gli altri animali. Larrivo di un nuovo gatto non deve pregiudicare la salute di altri animali eventualmente presenti in casa. In questi casi, in attesa che il felino venga visitato da un veterinario, giusto che venga isolato, cos da non entrare subito in contatto con gli altri animali. Il posto pi comodo di solito il bagno, come abbiamo detto. Rassicurti sul suo stato di salute, il micio nuovo pu essere presentato agli altri animali di casa. Di solito, i cani accettano di buon grado i gatti, specie se cuccioli. Tuttavia, se il cane di grande taglia, meglio sorvegliare i primi incontri fra i due. Al loro primo incontro, mettete il gatto su un tavolo, cos che possa studiare il cane dallalto, e servite ai due animali il pasto in contemporanea, lontani uno dallaltro. Un po pi problematico linserimento di un gatto nuovo in una casa con un altro gatto presente. Una femmina adulta soffier e ringhier al nuovo arrivato per una decina di giorni e non gli risparmier qualche zampata: poi, si rassegner alla nuova presenza. E ladotter con fare materno. Un maschio adulto pi accomodante e spesso si trasforma rapidamente nel nuovo (e paziente) compagno di giochi del piccolo. Se in casa vivono animali di altre specie (uccellini, pesci, tartarughe, altri) comunque sempre buona norma sorvegliare gli avvicinamenti. 9) Gatti e bimbi. I gatti non vanno sollevati sotto le ascelle e prenderli per la collottola (come faceva la loro mamma) non buona cosa, specie se il gatto ben pasciuto e pesante. Meglio issarli sorreggendoli da sotto, come si fa con i bambini. Lasciare il nuovo gattino in bala dei bambini, perch ci giochino e prendano confidenza con lui, pu rivelarsi avventato: il bambino, inavvertitamente, pu tirare la pelliccetta o la coda o i baffi al gatto, per gioco o per affetto, il quale gatto per pu rispondere con una zampata di difesa delle sue preziose estremit. necessario che gli adulti insegnino ai bambini che il gatto (ma qualsiasi animale) una creatura viva, che prova dolore se maltrattato e gioia se rispettato e amato. Lanimale non un gioco bens un compagno di giochi. 10) Fusa, pasta, premi. I gatti hanno un modo tenerissimo di esprimere gioia e gratitudine: emettono un suono basso e vibrante, tipo ron-ron, che assomiglia a un motorino in azione. Le fusa. Alcuni 14

gatti esprimono il loro affetto e il loro amore verso il padrone (o verso chi li accudisce) facendo loro la pasta: imitano lazione dellimpastamento, affondando alternativamente le zampe anteriori in una parte del corpo delluomo facendo in contemporanea le fusa. Si tratta di un atteggiamento molto tenero, che deriva loro dallinfanzia, quando sprimacciavano cos la loro mamma mentre li allattava. A gatti cos deliziosi, come non dare un premio? Per farli divertire, si pu dare loro (non spesso) una oliva intera, con tanto di nocciolo: si divertiranno per ore a farla rotolare, a mordicchiarla, a farla saltellare. Piccolo dizionario felino Il gatto si esprime con la coda, con la voce e con il corpo. Ecco una piccola guida. Il linguaggio della coda: Coda diritta a candela (a formare un angolo retto con il corpo): Ciao! Sono felice di rivederti!. Coda diritta con punta lievemente curva (come a disegnare un punto interrogativo): C qualcosa di interessante?. Coda che sferza laria: Mi sento un po nervoso, lasciami tranquillo!. Coda gonfia e alta (come un pennacchio del cappello dei carabinieri): Sono arrabbiatissimo!. Coda incurvata e gonfia, con i peli diritti: Fuori dal mio territorio!. Coda bassa e rilassata: Va tutto bene!. Coda alta che abbraccia la mano che lo sta accarezzando: Ti voglio bene!. Coda bassa e gonfia: Ho paura! (spesso il gatto rannicchiato). Il linguaggio del corpo: Strofina la testa (o la parte inferiore della guancia) e il corpo contro di voi o contro un oggetto: Questa cosa MIA! Tu sei MIO!. Fa un piccolo saltello e con la testa va a toccare la vostra mano, incurvando la schiena: Ma ciaaaaooooo!. Mostra la pancia e si rotola un pochino sulla schiena: Sono tal15

mente sicuro di te che elimino tutte le mie difese! Accarezzami pure, fin tanto che voglio io, per!. Con la sua testa d un lieve colpettino alla vostra fronte ( un segnale bellissimo, perch significa che il gatto vi riconosce come appartenente alla comunit felina, ritenendovi gatto a tutti gli effetti. pertanto un segnale di riconoscimento). Con la sua testa vi d un lieve colpettino in altre parti del corpo: E allora? Sbrigati, per favore! oppure Eccomi qua!. Con la zampa vi d lievi colpetti al braccio: Fammi un po vedere cosa stai mangiando? (o facendo)?. Vi lecca la punta del naso o i capelli: Tu sei come il mio fratellino o la mia sorellina! Ti do il mio odore, perch apparteniamo tutti alla stessa famiglia!.

Cani e gatti in condominioUn regolamento condominiale non potr mai limitare un nostro diritto reale! In termini tecnici citateli in eventuali dispute: giacch le manifestazioni di voto assembleare, non essendo confluite in un atto collettivo valido ed efficace, costituiscono atti unilaterali atipici, di per s inidonei ai sensi dellart. 1987 C.C. a vincolare i loro autori, nella mancanza di una specifica disposizione legislativa che ne preveda lobbligatoriet (Cass. Civ. n. 12028 del 4 dicembre 1993). E il transito nelle parti comuni, pianerottolo, ascensore? Precisa lavvocato Rossella Ognibene: Da parte sua, il regolamento di tipo assembleare pu soltanto impedire di alloggiare o far circolare animali domestici negli spazi comuni, o quantomeno pu imporre, nellambito dei medesimi spazi e per ragioni igieniche e di convivenza, lutilizzo della museruola o ladozione di altre cautele, o impedire, per esempio, il trasporto degli animali in ascensore. Tale problematica peraltro oggetto di viva attualit come emerge anche dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 14353 del 3 novembre 2000, secondo la quale in tema di condominio negli edifici il diritto di cui titolare ciascun condomino di usare e godere delle cose di propriet comune 16

a suo piacimento trova limite nel pari diritto di uso e di godimento degli altri condomini. Pertanto, lusare degli spazi comuni di un edificio in condominio facendovi circolare il proprio cane senza le cautele richieste dallordinario criterio di prudenza pu costituire una limitazione non consentita del pari diritto che gli altri condomini hanno sui medesimi spazi, se risulti che la mancata adozione delle suddette cautele impedisce loro di usare e godere liberamente di tali spazi comuni. Ovvero, secondo la giurisprudenza basta condurlo con guinzaglio ed evitare, naturalmente, che sporchi Altro frequente motivo di litigi in condominio larticolo 659 del Codice Civile: Disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone, provocato anche suscitando o non impedendo strepiti di animali. Evitiamo di arrivare a ci! Chi adotta o acquista un cane non deve illudersi di poterlo poi lasciare fuori il balcone o in giardino, perch il cane esige la compagnia e la presenza degli esseri umani. In un balcone, in un garage o in un giardino, per grande e accogliente che sia, il cane da solo soffre. E quindi abbaia per richiamare lattenzione dei suoi tutori, creando disturbo e fastidio ai vicini. I quali, statene certi, non esiteranno a chiamare la pubblica sicurezza, con il rischio che si arrivi al sequestro dellanimale. La nota positiva scrive lavvocato Emanuela Pasetto costituita dalla sentenza n. 1109/2000 emessa dalla Corte di Cassazione, Sezione I penale. Il Supremo Collegio ha affermato che, per la configurazione del reato di cui allart. 659 C.P. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone) non sufficiente che il disturbo sia arrecato ad una persona, ma invece necessario che esso riguardi una pluralit di persone. Infatti linteresse specifico tutelato dalla norma quello della pubblica tranquillit. dunque necessario che i rumori derivanti dagli animali, siano obiettivamente idonei ad incidere negativamente sulla tranquillit di un numero indeterminato di persone. Al di l di ci che ha sancito la Cassazione comunque buona norma evitare che il proprio cane disturbi la quiete e il riposo del vicinato, fosse anche una sola persona.

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I regolamenti condominiali sono di due tipi: contrattuali o assembleari. Parliamo del primo. Di solito chi vende allega al relativo contratto il regolamento oppure vi fa specifico riferimento, per cui lacquirente, firmando il contratto, accetta automaticamente anche le norme del regolamento. E poich questo stato accettato da tutti i condomini al momento dellacquisto, potr essere modificato solo se tutti i condomini sono daccordo. Solo un regolamento di natura contrattuale potr legittimamente impedire al proprietario, o a chi affitta da un proprietario, di tenere animali nel suo appartamento, in quanto tale limitazione risulta accettata da chi, acquistando la sua porzione di condominio, ha accettato anche tutte le norme del regolamento allegato allatto di acquisto. Sempre che, ovviamente, il regolamento preveda espressamente il divieto di avere animali. Cosa che capita raramente. E il regolamento assembleare? Il regolamento assembleare, o interno, o non contrattuale, viene invece stabilito dallassemblea condominiale. Un regolamento assembleare non potr mai contenere il divieto di tenere animali, in quanto lederebbe un diritto e una libert del proprietario. Il regolamento assembleare non pu sopprimere o anche solo limitare i diritti che lordinamento giuridico riconosce ai proprietari dellappartamento di avere animali. Compreso quello di avere un quattrozampe per compagno. Una norma condominiale inserita in un regolamento assembleare che imponesse il divieto di detenere animali sarebbe illegittima e pertanto nulla.

Cani e gatti in albergoQuando si avvicina il periodo delle vacanze, per una famiglia italiana su due si pone un interrogativo: la bestiola di casa viene con noi o meglio lasciarla a casa? una decisione che investe circa 50 milioni di animali domestici, dai cani ai mici, dagli uccelletti ai criceti ai pesciolini. In Italia ancora molti alberghi non accettano animali. Peggio per loro. 18

Oltre sei milioni di famiglie e moltissimi ospiti stranieri si rivolgeranno altrove. Ma le cose stanno cambiando. Gli albergatori che accettano gli animali stanno aumentando sensibilmente. Le ragioni di questa nuova attenzione sono varie. Ci sono, giusto metterlo in primo piano, quelle morali: in Italia circa 150.000 animali domestici vengono abbandonati ogni anno, in gran parte durante il periodo delle vacanze. Tra i tanti motivi che portano a questo ignobile gesto c anche quello di non saper dove piazzare Fido e Micia, anche perch la maggior parte degli hotel italiani non li accettano. Chiss, se tutti gli alberghi li accettassero, quanti si salverebbero. Ma, soprattutto, ci sono sacrosante motivazioni economiche: con le famiglie italiane vivono la bellezza di quasi otto milioni di gatti e pi di sei milioni di cani. Una famiglia su due, in Italia, ha un animale domestico. Tutte queste persone, almeno una volta lanno, si trasformano in turisti e si pongono una domanda: il gattino, il cagnetto, dove lo metto? Gli alberghi che andranno incontro a questo potenziale mercato avranno un vantaggio competitivo grandioso. Sempre pi spesso si tratta poi di famiglie che non vogliono, giustamente, staccarsi dai propri beniamini proprio nel periodo delle vacanze. E cos le strutture si adeguano. I primi stabilimenti balneari che si sono dotati di precisi regolamenti per laccesso delle bestiole sono stati presi subito dassalto dai turisti e hanno prenotazioni da tutta lEuropa. Unidea di civilt si trasformata rapidamente in un business. Anche negli agriturismi, altro boom degli ultimi anni, le difficolt per ospitare un cane o un gatto sono, naturalmente, minori. Qualcosa, insomma, si muove. Quando la rivista specializzata Hotel domani ha presentato un questionario a 1200 albergatori, quasi la met che hanno risposto di accettare animali hanno rilevato che stanno aumentando i clienti con quattrozampe al seguito. Se gli albergatori italiani decideranno di accogliere finalmente i quattrozampe nelle loro strutture avranno fatto sicuramente un affare ma avranno contribuito un po anche ad aumentare il grado di civilt del Belpaese. 19

Gi, ma come riconoscere gli alberghi pet-friendly? Esistono molte guide per alberghi che, tra le varie opzioni, indicano quando un hotel accetta o meno animali. Eccone qualcuna: La Guida Touring In Italia con cane e gatto, edita dal Touring Club Italiano, segnala alberghi, spiagge e financo ristoranti a quattro zampe divisi regione per regione. La Guida Touring Alberghi e Ristoranti, edita dal Touring Club Italiano, riporta tra le altre informazioni gli indirizzi dei 5000 alberghi che il sodalizio raccomanda ai propri soci. La guida riporta un simbolo sbarrato di fianco a ogni albergo che non accetta la presenza di animali domestici; dove il simbolo non c, via libera per i nostri Fido. Le guide rosse della Michelin inseriscono il simbolo della testolina di cane sbarrata se il nostro amico non accettato. Specificano inoltre in quali ambienti non benvoluto, se cio in tutto lalbergo o solo nelle sale comuni. C anche il numero verde: quello del Centro Prenotazioni Hotels Italia, un servizio quanto mai utile. Come funziona? Telefonando all800-015772 possibile far ricercare lalbergo giusto per le nostre esigenze: si sceglie la localit, le date di soggiorno, il tetto massimo di spesa e una serie di altre opzioni, tra le quali la possibilit di portare con s il proprio animale. Le centraliniste selezioneranno cos lalbergo che fa per noi. Per chi preferisce una vacanza pi spartana, la Federcampeggi ha allestito invece la Guida dei Camping dItalia. Contiene gli indirizzi di circa 2200 campeggi, di cui circa la met accettano animali. Anche qui il simbolino del cane evidenziato in neretto mostra i camping disposti ad accettare la presenza di animali. La guida va richiesta a Federazione italiana del campeggio, Via V. Emanuele, 11 50041 Calenzano (Fi) tel 055-882391. Una raccomandazione importantissima: non lasciare mai il cane chiuso in auto da solo. Le insolazioni sono una minaccia terribile, anche mortale. Il cane non suda, se non sotto i cuscinetti. Quindi molto pi esposto di noi ai colpi di sole. Ricordate: basta un quarto dora perch la temperatura allinterno del veicolo al sole 20

raggiunga i 60 e si crei una situazione drammatica. Allora, le valigie sono pronte? Anche Fido e Micio reclamano uno spazio per il loro beauty case. Cosa deve contenere? Anzitutto gli oggetti di uso quotidiano: le ciotole per il cibo e lacqua, la lettiera, il collare (anche quello antipulci), il guinzaglio, la museruola, la cuccia portatile, la spazzola e qualche giochino, se gli particolarmente affezionato. Indispensabile, e in molti luoghi ormai obbligatoria, la paletta per la raccolta delle deiezioni. Nello zaino per la montagna non deve mancare il siero antivipera, mentre se si prepara la sacca per il mare bene portarsi anche lo shampoo e un asciugamano per i lavaggi dopo le nuotate. Per il cagnone non dobbiamo dimenticare la pastiglia preventiva antifilaria, da somministrare regolarmente ogni mese. In una tasca della sua valigia va senzaltro infilato il libretto sanitario, sul quale sono registrate le varie vaccinazioni (per il cane: cimurro, epatite, leptospirosi e parvovirosi), necessarie indipendentemente dalle vacanze. Con il libretto si rassicurano i proprietari di alberghi, campeggi e residence che dovessero manifestare timori. I pi previdenti avranno sicuramente gi stipulato una polizza di responsabilit civile verso terzi. Questa pone i nostri amici al riparo dai danni che, pi o meno volontariamente, dovessero causare in giro per il mondo. Resta comunque importante assicurarlo anche se lo lasciamo in citt o in pensione.

Spiaggia vietata? Non sempre, non piLe capitanerie di porto, allinizio della stagione balneare, emettono delle ordinanze. In genere di divieto daccesso agli animali. Ma non necessariamente. Poi ci sono le Regioni e i Comuni. Anche loro possono avere voce in capitolo. Fino a qualche anno fa tutti vietavano le spiagge libere. Oggi ci sono segnali di apertura. Alcune spiagge, negli ultimi anni, hanno aperto ai cani. Altre stanno lottando con la burocrazia per ottenere i permessi. Limpresa non facilissima. In Italia, infatti, non esiste una norma nazionale. 21

Qualche stabilimento ce lha fatta. Come i pionieri Bagni Sport di Albissola Marina, in Liguria. Qui tutto nasce dal grande amore per gli animali delle sorelle Alessandra ed Elisabetta DallOrto, che gestiscono il Bagni Sport e che in un terreno dellentroterra ospitano otto asini, due agnelli e tre cavalli, tutti salvati dal macello. Fatta la richiesta ufficiale alla capitaneria di porto di Savona, questa, prima in Italia, ha dato parere positivo. In realt, non esiste una legge nazionale vera e propria che vieti esplicitamente laccesso dei cani alle spiagge. Le capitanerie di porto, ogni anno, allinizio della stagione balneare emettono unordinanza. Se il concessionario di uno stabilimento si attrezza adeguatamente per ricevere anche i quattrozampe, la capitaneria pu fare unordinanza favorevole. La linea ministeriale lo consente. Ad Albissola hanno fatto le cose per bene. Insieme allASL, la capitaneria e lENPA stato redatto un regolamento sanitario preciso. Cos, oggi, alla reception dei Bagni ai proprietari dei cani viene consegnato un kit composto da paletta e sacchetto per le deiezioni e una ciotola per la sete dei quattrozampe. I proprietari, inoltre, sono invitati a portare il cane fuori dai Bagni ogni due ore per una passeggiatina. Naturalmente, allingresso gli accompagnatori devono presentare alla direzione documentazione sanitaria attestante leffettuazione della profilassi delle principali patologie infettive contagiose e una certificazione veterinaria accertante lo stato di buona salute rilasciata da non pi di 15 giorni dal veterinario curante. Fonte preziosa di informazioni lENPA, lEnte Nazionale Protezione Animali, grazie alla sua campagna nazionale Animali in spiaggia. La campagna ha gi ottenuto i primi successi: per merito della sezione de LAquila lintera costa teramana, in Abruzzo, stata coinvolta. Cos, su 52 chilometri di spiaggia, pi di 400 stabilimenti balneari hanno recepito il regolamento sanitario proposto dallENPA. Questo non vuol dire che tutti gli stabilimenti sono diventati spiagge a quattrozampe come Bau Beach o Bagni Sport ma che, comunque, i cani sono accettati. Nelle localit dove gli animalisti sono riusciti ad avere dalle capitanerie di porto ordinanze favorevoli allaccesso dei cani al22

le spiagge attrezzate vengono contattati i singoli esercenti balneari. Si tratta di fare ammettere i piccoli animali domestici in un numero ridotto di ombrelloni: 4 o 5 per concessione, a seconda della grandezza dello stabilimento. E di accettare il regolamento sanitario. Gli stabilimenti balneari che consentono laccesso agli animali, in Italia, sono pochi ma buoni: i pi noti sono in Abruzzo il Lido Ripari di Giobbe a Ortona a mare (Chieti), in Liguria i Bagni Sport Bau bau Village di Albissola Marina (Savona) e nel Lazio il Bau Beach. Sono stabilimenti privati e vanno a gonfie vele. Sempre in Liguria, nel Comune di Ospedaletti e in quello di Pietra Ligure, per tutta la stagione estiva sono attive due spiagge pubbliche attrezzate anche per i quattrozampe. Larea di Ospedaletti, autorizzata da ASL e capitaneria di porto come le altre, ricavata in una zona adiacente lo stabilimento balneare Baiaverde. Date unocchiata a qualche sito, tipo www.viaggiarecolcane.it e www.prontofido.net.

Pensioni lager e pensioni buoneCome tutte le pensioni, tutto esaurito. Ma qui, il gestore decide di andare in vacanza. Perch no, siamo in pieno agosto, con questo bel sole Lascia tutto, chiavi, mansioni, a non si sa chi. Il quale non si sa chi, dopo poco, si dilegua. Arriva Ferragosto. Passano dieci giorni. Forse di pi. Veterinari e volontari delle associazioni animaliste entrano. 100 cani e 20 gatti agonizzanti, sono l, lasciati a mezzagosto sotto un sole spietato. Senza cure, senza acqua, senza cibo. La pensione sembrava una discarica: rifiuti dappertutto, cadaveri di cani sparsi un po ovunque, alcuni gi in putrefazione, altre bestiole in stato di completa disidratazione sotto il sole. La vicenda di Cologno monzese, in provincia di Milano, non incredibile: lesito della normale superficialit delle istituzioni e 23

dimprovvisati imprenditori. Facile inventarsi il mestiere di gestore senza nulla sapere di gestione degli animali n di etologia, approfittando della latitanza delle istituzioni. La pensione Tangenziale est di Cologno, ad esempio, era gi stata segnalata mesi prima al responsabile ASL della zona come totalmente inadeguata. Andava chiusa. Ma lASL non sera mossa. La strage di Cologno ha dimostrato, una volta di pi, come il settore sia senza regole. Non ci sono leggi precise, mancano i controlli. Non esistono regolamenti appositi per la gestione di pensioni per animali. Il mestiere inquadrato professionalmente con lespressione prestazioni di servizio, come quello di un noleggiatore di auto. Non solo. Liscrizione alla Camera di Commercio avviene sotto la dicitura altri. Il settore poco regolamentato, nonostante siano nate pensioni come funghi. Le autorizzazioni da avere non sono poche: si deve passare il vaglio prima dellUfficio digiene e poi dei Servizi veterinari della ASL. Successivamente ci vuole la licenza per esercitare lattivit rilasciata dal Comune. Ma, dato che non esistono regolamenti specifici per le pensioni, ogni Comune e ogni ASL fa per s. Non solo. L80% delle pensioni per animali non ha le autorizzazioni. Che fare? Sarebbe necessaria una normativa adeguata. Quello dei regolamenti per le pensioni un tipico caso di normativa secondaria, che coinvolge Regioni e Comuni. necessario fare ai Comuni alcune proposte per incoraggiare un abbassamento delle tariffe, che mettono in difficolt alcuni proprietari di animali (secondo lultima ricerca di una grande azienda di pet-food, solo il 10% dei proprietari di cani li lascia in pensione andando in vacanza). Ma soprattutto necessario elevare la professionalit di chi ha la responsabilit di gestire esseri viventi, amati membri di una famiglia. Ecco come si sceglie la pensione. I consigli sono delle Associazioni Enpa, Gaia, Diamoci La Zampa e sono stati riordinati dallUfficio Diritti Animali della Provincia di Milano: 24

prima dellaffido, visitare personalmente la struttura: se il titolare rifiuta la visita, meglio cercarne subito unaltra; verificare che i box siano spaziosi, con una parte allaperto e una coperta al riparo da sole e pioggia; accertarsi che la pensione disponga di un veterinario; portare lanimale in pensione per periodi brevi prima della vacanza: si potr abituare il quattro zampe e si potr verificare come reagisce e come viene curato; prima della consegna vaccinare lanimale e farlo visitare dal veterinario, che ci rilascer un attestato di buona salute; sottoporre la bestiola a un trattamento anitiparassitario preventivo; diffidare delle pensioni che non chiedono copia del libretto di vaccinazione: probabile che vengano ricoverati anche animali privi di copertura immunitaria; lasciare sempre un recapito telefonico, per essere raggiunti in caso di complicazioni; incaricare un amico di recarsi saltuariamente a fare visita a sorpresa allanimale, per verificare le condizioni di mantenimento.

Quattrozampe fa danni le assicurazioniScena 1. Lautomobilista, per evitare i quattrozampe, sterza bruscamente e va a sbattere. Danneggia la sua auto, e pure quella parcheggiata a lato. Danni per migliaia deuro. Scena 2. Micio si diverte a giocare con i vasi da fiori sul balcone. Pi volte gli abbiamo fatto capire che non va bene. Ma lui, testardo, niente. Finch un giorno, il vaso cade. Se passa qualcuno l sotto... Scena 3. Fido normalmente un tipo tranquillo. Per questo, senza pensarci troppo, lo si porta in un negozio di porcellane. Ma, per una volta, lui si comporta come un elefante. Allimprovviso, con una codata leggendaria, tira gi tutta una parte di bancone. E statuine e oggettini vari, fragilissimi, finiscono nei canonici mille pezzi. Storie vere, che capitano non infrequentemente, considerato che nel25

le famiglie italiane vivono milioni e milioni di cani e di gatti. Chi paga? Il proprietario. A meno che non sia assicurato. In questo caso ci pensa lassicurazione. E il padrone tira un sospiro di sollievo. I pi previdenti, quindi, o quelli con animali particolarmente bricconi, si cautelano con unassicurazione. Gi, ma come fare? In realt non esistono, o quasi, assicurazioni ad hoc per gli animali. Quello che lassicuratore di fiducia propone per mettere al riparo il padrone per i danni causati dal suo quattrozampe , in genere, una polizza di responsabilit civile (R.C.), che tutela la famiglia in qualsiasi sua attivit. Nei contratti di assicurazione generalmente si trova sotto il nome di polizza del capofamiglia. E comprende ogni membro della famiglia, eventuale animale incluso. Una polizza RC capofamiglia costa tra i 40 e i 65 euro circa, a seconda del tipo di massimale scelto. Alcune compagnie dassicurazione hanno anche una seconda opzione. possibile stipulare una polizza abitazione, che copre alcuni danni alla casa e a fatti di vita privata: tra le garanzie facoltative che possibile inserire c quella che prevede lassicurazione dai danni che derivano dalla propriet e luso di cavalli, altri animali da sella e animali domestici. Per i cani, per, prevista una franchigia di 80-100 euro per ogni sinistro. Forme promozionali a parte, le polizze delle grandi compagnie che prevedono anche i danni causati dagli animali si somigliano: le polizze in genere prevedono un massimale che pu arrivare fino a 300 mila euro per danni alle persone, alle cose o per danni catastrofali (cio danni sia alle persone che alle cose) a fronte di un premio annuale versato dal proprietario che varia tra i 50 e i 150 euro circa. Esistono anche, per, agenzie specializzate. Si tratta di agenzie che si occupano di parecchie attivit che hanno a che fare con i quattrozampe: dalla pensione per animali con assistenza veterinaria alle ricerche per smarrimenti e furti ad, appunto, assicurazioni RC che includono cani, gatti & Co. Queste piccole agenzie sono in grado di offrire una copertura assicurativa che risponde ai fatti accidentali derivanti dalla propriet del cane. Non mancano, nel panorama delle agenzie specializzate, anche speciali polizze vita per cani. Assicurano 26

i cani per morte accidentale o per malattia. I prezzi di assicurazione variano a seconda dellet e del valore di acquisto del cane. Una grossa compagnia ha pensato anche agli amanti dellequitazione che vogliono difendere il loro cavallo. Conclusioni? Una polizza di assicurazione per i migliori amici delluomo un atto di previdenza e di amore. Lo slogan, coniato da unagenzia, forse un po interessato, per non va lontano dalla verit. Soprattutto se Fido o Micio sono dei campioni nel combinare guai o nel mettersi nei pasticci. La casistica. Quanti e quali sono gli incidenti pi comuni? Oltre ai casi gi citati allinizio, gli infortuni causati dagli animali sono di diversa natura. Un classico quello del cane o del gatto che, in casa o fuori, fanno inciampare la vecchietta che malauguratamente si rompe il femore. Ma ne capitano di tutti i colori. passato alle cronache anche il caso di un cane che ha letteralmente disintegrato un telefonino cellulare. Ma i due casi pi tipici di incidente sono questi: il cane che fraintende il gesto affettuoso di un estraneo che lo sta per accarezzare e lo morde, e il cane che scappa e attraversa la strada provocando un incidente. Ce ne poi un terzo: non sono infrequenti casi di cani che a casa di amici per troppo affetto saltano sui divani e li rovinano. Insomma, di tutto di pi. Quando ci si mettono, i nostri piccoli amici sanno fare le cose in grande...

Gravidanza: fuori il gatto da casa!Uno dei pi grandi e ingiustificati ostacoli alladozione di un micio il timore che porti malattie, specie nel periodo della gravidanza. Unaccusa di sapore medievale. ora di smitizzarla. Il gatto di casa innocuo. Il gatto eventualmente a rischio il randagione che si nutre di topi, animali selvatici, uccellini, carne cruda e spazzatura, che pu ammalarsi di toxoplasmosi e per circa una setti27

mana della sua vita espellere uova del parassita. Poi basta, guarisce e diventa immune (protetto) anche lui. I normali rapporti tra gatto di casa e futura mamma rappresentano la via pi improbabile di contagio della toxoplasmosi. Allora, quali sono davvero i comportamenti a rischio toxoplasmosi per una futura mamma? Lunico rischio verificabile unalimentazione con carne cruda o poco cotta, o verdure crude e mal lavate. La toxoplasmosi una malattia parassitaria diffusa in tutto il mondo, causata da Toxoplasma gondii, un coccidio, cio un piccolissimo parassita formato da una singola cellula non visibile a occhio nudo, scoperto nel 1908 (Nicolle e Manceaux). Il ciclo biologico del parassita stato chiarito nel 1970. La toxoplasmosi colpisce il gatto, la pecora, la capra, il maiale, il cane, luomo, numerosi altri mammiferi e uccelli. Ma solo nel gatto e nei felini il parassita pu colpire in due vie, attraverso lalimentazione, moltiplicazione definita scientificamente ciclo completo: 1) arriva nellintestino e, con le feci del gatto, ritorna nellambiente esterno sotto forma di uova, oocisti, le quali per appena emesse sono immature. Dovrebbero maturare nellambiente stesso per due o tre giorni a temperatura e umidit ideali (25, 95%). Tali oocisti potrebbero contaminare i prodotti dellorto, per esempio verdure e insalate, perci chiunque mangi quei vegetali crudi mal lavati potrebbe contrarre la malattia; 2) lungo il secondo percorso il parassita entra nellospite ma non passa per lintestino: si moltiplica, e si ferma nei muscoli del gatto. In questo caso la carne del micio a essere contagiosa, ma solo se lo si mangia crudo Nelluomo e nelle altre specie il parassita pu entrare solo attraverso lalimentazione con verdure o carni crude. la carne di maiale, pecora, capra (e di uomo e di cane) che diventa pericolosissima se mangiata cruda, al sangue o poco cotta. Il ciclo per queste specie detto incompleto perch non passa, come nei felini, attraverso lintestino: le feci di suini, ovicaprini, cane e uomo non conterranno mai le uova di toxoplasma. Riassumendo, la chiave lalimentazione. Parliamo di epidemiologia. 28

Un gatto randagio potrebbe prendere la toxoplasmosi mangiando cibi sporchi. Il gatto di casa potrebbe prenderla solo mangiando resti della tavola (prosciutto crudo, carne di maiale cruda). Se mangia scatolette, croccantini o carne cotta: no cos come luomo, e tutti gli animali, possono prendere la toxoplasmosi mangiando verdure crude mal lavate, carni crude, al sangue o poco cotte. La donna in stato di gravidanza deve quindi assolutamente evitare questi cibi: carni crude o poco cotte soprattutto di maiale, di pecora, di capra: niente prosciutto crudo, salumi, insaccati, agnello vicino allosso (per la carne di uomo e di cane, ci si augura che chi legge non sia cannibale o sappresti a mangiare il proprio cane, crudo). Tra i pericoli alimentari stato anche segnalato il latte crudo di capra. La toxoplasmosi si trasmette per via placentare al nascituro con gravi conseguenze per il feto. Se il gatto di casa non mangia prosciutto crudo o carni crude, neanche lui contrarr mai la toxoplasmosi. Si vuole avere lassoluta certezza? Si possono fare gli esami del sangue al micio. Se il buon vecchio micio di casa risulta negativo, non ha mai preso la toxoplasmosi. La ricerca sierologica immunologica si basa sul fatto che, nelleventualit, si sviluppano immunoglobuline (anticorpi) di tipo M (IgM) entro una, due settimane dal contatto col parassita. A distanza di due/quattro settimane compaiono le immunoglobuline G (IgG) che persistono per oltre un anno, e questo significa che il gatto ha superato la malattia e non ha pi la toxoplasmosi. Se positivo e il test ripetuto dopo qualche settimana risulta positivo vuol dire che il gatto immunizzato. Dunque, lunico gatto a rischio il randagio, generalmente giovane e malandato. Ma, anche lui, lo sempre e solo per una settimana. Elimina con le feci uova immature nellambiente solo se malato di toxoplasmosi (fase acuta della malattia) per circa una settimana. Poi guarisce, non elimina pi oocisti e non prende pi la malattia: diventa anche lui non pericoloso. Quindi, se un gatto randagio arriva in famiglia, ci sono tre possibilit: o assai improbabilmente nellu29

nica settimana della sua vita a rischio, oppure gi guarito e perci protetto, immune, innocuo, oppure sano come un pesce. Ammettendo per unincredibile coincidenza di concomitanze che il gatto che abita con noi elimini uova di toxoplasma, si ricorda che non il contatto col gatto o le sue feci che trasmetterebbe la malattia. lingestione. Le uova per diventare contagiose devono restare nellambiente, in determinate condizioni, per due o tre giorni. E le uova mature, per infettare, dovrebbero essere ingerite (!), bisogna mangiare cio la sabbietta sporca, o mettersi in bocca le mani imbrattate da feci vecchie di due giorni! Si comprender facilmente come basti pulire la lettiera una volta al giorno, se vogliamo con i guanti, e lavarsi le mani. Un ultimo appunto sulla passione per ligiene e la pulizia dei nostri gatti domestici, che passano il tempo a lisciarsi il pelo. I maggiori autori ed esperti di parassitologia in campo internazionale dichiarano altamente improbabile che luomo contragga la parassitosi toccando il pelo del gatto eliminatore di oocisti. Anche accarezzando il gatto praticamente impossibile essere contagiati. Toxoplasmosi: vero o falso? I gatti sono pericolosi per una donna incinta? Falso. Le donne incinte devono evitare qualsiasi contatto con gli animali? Falso. Una donna incinta, negativa al test della toxoplasmosi, deve eliminare il gatto di casa? Strafalso. Le feci di tutti i gatti sono pericolose per le donne in gravidanza? Falso. Il gatto lunico eliminatore di oocisti immature di toxoplasma, che diffonde la parassitosi nellambiente? Vero, ma solo per una settimana in tutta la sua vita: nella fase acuta. Per contrarre linfezione da un gatto, bisognerebbe che fosse infetto, nella fase acuta, e mangiarne le feci rimaste in determinate condizioni ambientali per 48-72 ore? Vero Le verdure crude dellorto sono pericolose, in gravidanza? Verissimo, quelle s che potrebbero essere contaminate da feci di gatti randagi. 30

Per sapere se un gatto nella fase acuta basta fargli fare un prelievo? No, il test sierologico sul gatto (ricerca delle IgG) ci pu dire se il gatto venuto in passato in contatto col parassita. I risultati degli esami vanno comunque interpretati esclusivamente da un medico veterinario o da un medico che conosca bene levoluzione della malattia nel gatto. Se il test sierologico sul gatto (IgG) positivo, significa che il gatto malato e va allontanato? Falso! Significa che il gatto gi protetto o in fase di guarigione! Il cane malato di toxoplasmosi pu contagiare luomo? Falso. Un essere umano malato di toxoplasmosi pu contagiare altri esseri umani? Falso. Le carni crude, al sangue, poco cotte, di maiale e ovicaprine sono pericolose in gravidanza? Vero. E la carne cruda di manzo? Secondo recenti studi in Francia, no. Ma meglio non rischiare. sempre meglio portare il cane o il gatto dal veterinario, allinizio di una nostra gravidanza? Vero, per escludere altre patologie non gravi ma noiose, come per esempio una dermatofitosi.

Cani, gatti e bambiniUn rapporto stupendo: quello che pu instaurarsi tra un bambino e un animale domestico. Un rapporto che pu essere utile al bimbo a crescere (nella sua crescita psichica), a conoscere laltro da s, a rapportarsi con il resto del mondo. E che fa bene pure alla sua salute. Un esempio? Diverse recenti ricerche statunitensi ed europee mostrano che nei bambini che nel primo anno di vita sono a contatto con due o pi animali domestici come gatti e cani, si riduce decisamente il rischio di sviluppare allergie! Un rapporto, quello tra bimbi e animali, da costruire con molta attenzione. Tanto pi quando il piccolo comincia a gattonare. Allora occorre un grande senso di responsabilit da parte dei genitori, che dovranno mediare e supervisionare il formarsi del rapporto tra i due. 31

Ecco alcune piccole regole per fare felici sia il bimbo sia lanimale. Primo. I genitori devono saper leggere i segnali di disagio del quattrozampe, con i quali il nostro amico ci dice Per piacere, basta! o quelli di esasperazione tipo Ora mi sto proprio arrabbiando.... Per questo deve esserci sempre un adulto nella stanza in cui si trovano contemporaneamente un bimbo e un cane, anche se il quattrozampe non ha mai dato problemi. Quando il bimbo comincia a muoversi da solo, vanno infatti seguiti con molta attenzione i suoi incontri con il cane: i movimenti goffi, la voce acuta e le mani che toccano, tirano ed esplorano potrebbero risultare fastidiosi o addirittura intimidatori per il quattrozampe. E allora si dovr insegnare al bambino che il cane non un giocattolo, che non gli si devono tirare orecchie e coda, che non bisogna entrare nella sua cuccia n disturbarlo mentre mangia. In una parola: che va rispettato. Secondo. Scegliere i giochi giusti. Al bambino, si sa, piace giocare. Al cane, in genere (per gli altri animali domestici come il gatto vale un po meno), pure. Si tratta di trovare quelli pi adatti ad entrambi. sempre opportuno differenziare i giochi del bimbo da quelli del cane, che dovranno essere di forma e consistenza diversa, come bottiglie di plastica o palline con la corda, e andranno riposti: verranno offerti al cane nei momenti opportuni e torneranno di propriet del padrone alla fine del gioco. Questi accorgimenti controlleranno la possessivit del quattrozampe. I giochi che prevedono il confronto fisico, come il tira e molla, il rincorrersi o linvito a mordere sono meno indicati: possono stimolare nel cane una competitivit che potrebbe rimettere in discussione il nostro ruolo dominante. Inoltre finiscono per dare, se ripetuti troppe volte, pessime abitudini che potrebbero nuocere al bambino. Meglio il riporto della pallina o del legnetto. Se viene ben gestito, garantisce divertimento per tutti. Permette al cane di sgranchirsi un po... le zampe e di rapportarsi con il bimbo, che in grado di lanciare un oggetto sin dalla tenera et. E garantisce al piccolo la felicit, impagabile, di vedere il quattrozampe correre e scattare a una propria azione. Il divertimento assicurato. Anche per chi si gusta la scena. I lanci saranno interrotti prima che leccitazione (di entrambi!) abbia superato la soglia 32

di guardia. Baster proporre (a entrambi!) uno scambio di cibo contro pallina o legnetto per poi farlo sparire. Ununica avvertenza: sempre meglio non togliere le cose dalla bocca dellanimale per non perderne la fiducia. E poi non dimentichiamo che il bambino ci osserva. Potrebbe decidere di vedere cosa c nella bocca non solo del gioviale cagnetto di famiglia ma anche del permaloso cane da guardia del vicino. Terzo. No alle punizioni fisiche. Per far di qualunque quattrozampe un buon compagno bisogna fargli capire subito chi il capobranco: senza sgridate inutili (che susciterebbero reazioni negative), ma con affettuosa fermezza. Gli piace giocare, e con il gioco gli si pu insegnare qualsiasi cosa. Il cane deve vivere comunque a stretto contatto con il proprietario, per stabilire con lui un rapporto profondo. Ma, nei suoi confronti, deve essere accuratamente evitata la punizione fisica. Oltre a rappresentare uninutile violenza, pu produrre danni dal punto di vista comportamentale: il nostro animale potrebbe sviluppare diffidenza e insicurezza, fraintendendo alcuni gesti del bimbo, considerandole minacce, e decidere di difendersi dal piccolo. Quarto. Se il bimbo un neonato permettete a cane o gatto di annusarlo. Non proibitegli di entrare nella stanza del bimbo. Riservate alla bestiola molte attenzioni, come bocconcini speciali e carezze, guardatela e parlategli quando in presenza del neonato. Gli si far cos capire che il neonato un vantaggio per lei, non un concorrente. E non si avranno mai problemi di gelosia. E le paure di carattere sanitario? Ingiustificate. Il cane o gatto che vive in casa non porta chiss quali malattie. Porta pi microbi il pap reduce da un viaggio in tram. Perch di lui non ci preoccupiamo? Il problema (piccolo piccolo) possono essere morsi di cane, piccoli roditori o gatto, e graffi appannaggio solo di questultimo. Morsi e graffi sono infatti laccidente pi frequente per chi ha in casa un animale anche se, per la scarsa gravit, vengono segnalati al medico solo occasionalmente. In genere producono lesioni senza conseguenze. I morsicatori, di solito, sono i cani che sentono minacciato il loro territorio. Diverse le motivazioni dei gatti. Non amano il vociare rumoroso n essere toccati con insistenza. Le eccessive coccole li innervosiscono. Pu ca33

pitare che qualcuno reagisca in malo modo, ma sempre solo dopo avere avvertito soffiando minacciosamente! A noi adulti il compito di prevenire il pi possibile, capire gli animali e captare i loro segnali e le loro insofferenze ed evitare cos le situazioni... pericolose. Scrive il poeta inglese Donald McCaig: Ogni bambino umano deve accostarsi allUniverso da zero. Ogni cucciolo di cane porta lUniverso con s. Non c psichiatra al mondo come un cucciolo che ti lecca la faccia, ha invece scritto Ben Williams. Sottoscriviamo. Cosa insegnare al bimbo: Non esplorare il corpo del cane infilando le dita in bocca o nelle orecchie e non tirare orecchie, la coda o il pelo. Non disturbare il cane quando mangia o a cuccia. Non piombargli inaspettatamente alle spalle. La prima reazione a uno spavento improvviso il morso. Parlare a voce bassa senza lanciare strilli. I toni acuti vicino allorecchio dellanimale (molto pi sensibile del nostro) potrebbero risultare insopportabili. Non inseguirlo quando ha deciso di sottrarsi allabbraccio del bimbo e va a rintanarsi. Regole per una sana convivenza: Non impedire al cane o al gatto di entrare nella camera del bambino. Rivolgersi al veterinario se non si sicuri della buona salute del gatto, cane, criceto ecc. Abituare il cane a dormire in cuccia, se si vuole evitare che salga sul letto del bimbo. Sistemare la cuccia in modo che possa sottrarsi alle insistenze del bimbo. Creare nel cane o gatto il piacere della presenza del neonato con coccole, carezze e bocconcini speciali quando sono entrambi nella stessa stanza.

Una terapia di nome DollyCani, gatti, conigli, cavalli, pesci, delfini e uccellini possono diventare veri e propri terapeuti. Smettono di essere intesi come merce, e diventano operatori terapeutici: per aiutare portatori di handicap, cardiopatici, ansiosi e depressi, anziani e bambini affetti da disturbi (anche gravi) della personalit; in ospedali, carceri, centri psichiatrici e centri di recupero per tossicodipendenza. La scienza che prevede limpiego coterapeutico degli animali per il recupero e il mantenimento della salute umana attraverso un rapporto tra uomo e lanimale nata negli Usa, alla fine degli anni Sessanta, col nome di Animal Assisted Therapy: la pet therapy. Dalle pagine del settimanale Vita il magazine del non profit in edicola ai primi di ottobre 03 abbiamo ritagliato questa lettera di Franco Bomprezzi, giornalista e scrittore che vive e lavora in carrozzina in seguito agli esiti di una malattia congenita. Una terapia di nome Dolly: Sto scrivendo al computer. Improvvisamente lei appoggia le zampe sul bracciolo della mia carrozzina e mi guarda. Io controllo lora. Ha ragione. Devo portarla fuori, ho un margine di tolleranza di un quarto dora, o poco pi. Si chiama Dolly. Da due anni io e Nadia abbiamo adottato questa trovatella, di lombi assai discutibili. Alta fino al mozzo della mia ruota, lunga come un bassotto corto, qualche vaga rassomiglianza con un bonsai di dobermann, versione premio della bont. Sono andato in pieno agosto al canile di Monza, gestito dallEnpa. Cercavo un cane di piccola taglia. Ho trovato un amico inseparabile. La scusa era che volevo sentirmi buono e generoso, dopo tutti quei servizi televisivi sui cani abbandonati allinizio delle vacanze. E poi sostenevo che avrebbe fatto compagnia a Nadia, mia moglie, nei tanti, troppi, giorni nei quali io sono in giro per lItalia. Il risultato che adesso n lei n io saremmo capaci di vivere senza Dolly. Per fortuna non sa leggere queste righe, senn ne approfitterebbe. Ho pensato a lei, in questi giorni di emergenza solitudine. Lei che concepisce come normalit la sua vita con due persone dico due in sedia a rotelle. Quando arriva in casa qualche amico camminan35

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te, per di pi alto, imbarazzata e inquieta. Noi siamo il suo metro di paragone, e perfino la sua protezione: quando ha paura si infila sotto le ruote della carrozzina, trasformandola in una sorta di carro armato. Gli inglesi scrivono pet-therapy e cos tutto assume un sapore triste di medicina. Per Nadia e me pi semplice, sappiamo che Dolly importante per la nostra vita, senza esagerare, quanto basta. E allora penso che a fine agosto qualche altro amico disabile o anziano farebbe bene a seguire il modesto consiglio. Non temete: i piccoli sacrifici iniziali saranno ripagati. Io percorro a rotelle almeno un chilometro al giorno, grazie a Dolly. Prima mi facevo spingere dal primo che passava. Nadia, quando ha un momento di malinconia, le passa la mano lungo il dorso e laccarezza. La solitudine si pu vincere anche cos. Senza bisogno di medicine e di protezione civile. In Italia, molti sono i centri dove si conducono esperienze sullimpiego a fini terapeutici di animali domestici. Questo elenco meramente indicativo: U.O. Terapia fisica e Riabilitazione (Azienda Ospedaliera Ospedale Niguarda Ca Granda Milano) in collaborazione con Centro di riabilitazione equestre Vittorio di Capua (M.P. Onofri, A. Roscio, V. Giussani e G. Carcangiu) P.zza Ospedale Maggiore 3, 20162 Milano, tel fax 02.64442644 www.ospedaleniguarda.it. Centro Diurno Integrato per Anziani Costa Bassa Viale Per Biassono, 2 20052 Monza MI tel/fax 039.323338. Comunit Terapeutica Arcobaleno, Ospedale Fatebenefratelli, Cernusco sul Naviglio Milano. AIUCA, Associazione Italiana Uso Cani dAssistenza, Via 4 Novembre, Bosisio Parini LC, AIUCA Programmi nelle Attivit Assistite dallAnimale, Terapie Assistite dallAnimale e Educazione Assistite dallAnimale (AAA/AAT/AAE), comunemente chiamato pet therapy. Corsi dIntroduzione e Corsi di Specializzazione, sia per operatori che per conduttori danimali, valutazione della coppia (conduttore-animale) per attitudini e capacit, registrazione Delta 36

Society Pet Partners. Corsi di formazione in diverse regioni dItalia e allestero. Informazioni: Debra Buttram o Marcello Galimberti tel 031.876613 www.aiuca.org email [email protected] Centro Socio Educativo di Lecco Via Tagliamento, 5 23900 Lecco Sede provvisoria: via A. De Gasperi,18 tel 0341.353369. Ospedale SantAnna. Unit operativa di pediatria. Responsabile: prof. Riccardo Longhi, tel 031.5855317 [email protected] Istituto Geriatrico C dIndustria ed Uniti Luoghi Pii Via Brambilla, 61 22100 Como tel 031.2971 e-mail: [email protected]. Fondazione R. Hollmann, Via Oddone Clerici, Cannero Riviera, Verbania, tel 032.788485. Dipartimento di Patologia animale, facolt di Medicina veterinaria dellUniversit di Torino, sede di Grugliasco, consultorio di medicina legale veterinaria, etologia clinica e pet therapy. Resp. prof. Marzio Panichi tel 011.67019073 www.unito.it DOGS LIFE PROJECT di Elena Garuti. Il cane il mio copilota www.dogslifeproject.it Carpi, Modena tel 333.7490902. Comunit ANTARES, via Valle Chiozze 35, Calamandrana, Asti. Dipartimento di Pediatria, Azienda ospedaliera Universit di Padova, resp. dott. Carlo Moretti, tel 049.8211485 www.pediatria.unipd.it. Bologna. Associazione AIASPORT, via Ferrara 32, Bologna, tel 051.466105. ASL Bologna Nord, Servizio Veterinario, S. Giovanni in Persiceto, Bologna, tel 051.6813356. Case di Riposo Comunali di Roma. Associazione Arion, Roma, piazza Ippolito Nievo, tel 06.5818243. ASL Roma D, Servizio Veterinario, resp. dott. Claudio Fantini, tel 06.65004888 e dott. Eugenia Natoli, tel 06.522877652, via Portuense, Ponte Galeria Roma, tel 06.65000306 www.aslromad.it [email protected] Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Abruzzo e Molise, Tera37

mo. Resp. dott. Stefania Del Papa tel 0861.332281/2 www.izs.it [email protected] A.N.U.C.S.S. onlus Via B. Nogara, 7 00119 Roma Fax/tel/SMS: 06-56352718 email: [email protected] www.anucss.org; dott.ssa Francesca Allegrucci psicologa, psicoterapeuta responsabile scientifico ANUCSS [email protected] Associazione LAuriga Circolo Ippico, Via della Marcigliana 562 Roma, tel 06.87122223. Associazione Scuola Viva, via Crespina 35, Roma, tel 06.5515909. HEOLO, via Appia Nuova 41-B 319, Roma, tel 06.77201523. A.T.E.N.A. Associazione che svolge attivit e terapie educative naturali effettuate con lausilio di animali. Programmi di terapie assistite da animali, di musicoterapia, educazione alla corretta gestione degli animali e allambiente. Organizza seminari e convegni sulle Terapie assistite da animali. La sede a Perugia. Email: [email protected] Unit di Cure Palliative, ASL n 2 dellArea Valle Umbra Sud, Ospedale di Assisi. Associazione Un Amico per la Vita, via Tevere 8, Montesilvano, Pescara, tel 085.837696. Azienda ospedaliera pediatrica Santobono Pausillipon, Napoli. Resp. dott. Alessandra Maltese, tel 081 2205410 www.santobono.na.it TUCSA, Valenzano Bari. ARATEA. Ricerca attivit terapia ed educazione assistita dallanimale. Lequipe formata da sociologo, medico, psicologo, etologo, assistente sociale, educatore e conduttori (tutti Delta Society Pet Partners). Sede: Via Eremo Santuario n. 81 89100 Reggio Calabria tel 0965/812719. Centro pet therapy, dip. Scienze mediche veterinarie dellUniversit di Messina. Resp. prof. Antonio Pugliese, tel 090.3503510. ASL 5 Ambulatorio di pet therapy. Resp. dott. Licia Formulari tel 090.3503711. 38

ASL 3 Catania, Servizio di Psicologia, Largo Mannino, S. Pietro Clarenza CT, tel 095.520713. Associazione Dog-Therapy, via Serretta 16, Palermo, tel 091.90145.

Animali in paradisoSe il Paradiso esiste giusto che sia popolato di animali. Ve lo immaginate un Eden senza il canto degli uccelli, il garrire delle rondini, il belare delle caprette e lapparire del buffo e curioso musetto di un coniglio? Di sicuro nel mio Paradiso ideale non possono non echeggiare miagolii da ogni angolo. Il festoso abbaiare di cani che giocano finalmente sereni. Lo scrive Giorgio Celli nel presentare Anche gli animali vanno in Paradiso, storie di cani e gatti oltre la vita, un fortunato libro di Monica DAmbrosio e Stefano Apuzzo che aiuta ad amare gli animali di pi e con maggiore generosit, proprio come loro amano noi. I nostri quattrozampe volano lass prima di noi. E sono sempre pi numerose le persone che, dopo una vita insieme, vogliono trovare loro una cuccia per leternit. Teoricamente, secondo regolamenti sanitari che variano per da citt a citt, dopo la morte dellamico quattrozampe si dovrebbe chiamare il canile sanitario o la nettezza urbana per il ritiro del corpicino. Molti, per questo compito, delegano il proprio veterinario. In entrambi i casi la destinazione linceneritore pubblico. Una fine insopportabile per molti proprietari affranti. C chi, allora, si arrangia. I pi fortunati dispongono di giardini privati, nei quali seppellire il proprio compagno di giochi. Altri si appropriano di un angolino di verde pubblico. Non si potrebbe. Laltra soluzione sono i cimiteri per animali. Non sono molti, in Italia. Grandi alberi e piccole lapidi. Lapidi semplici. Lapidi piccole, in pietra scura. Lapidi per animali. Cos concepito il cimitero di Aulla, dove cani, gatti, criceti, canarini hanno la loro cuccia eterna per riposare fianco a fianco sotto i pini secolari del Parco degli Affetti, nato grazie alliniziativa del Comune di Aulla. Questo particolare giardino 39

lunico cimitero pubblico per animali in Italia. La propriet infatti dellamministrazione comunale anche se lo gestisce, per conto del Comune, un privato. Il Parco degli Affetti si chiama cos perch la struttura non vuol essere un tetro agglomerato di tumuli ma un vero e proprio giardino, posto nellimmensa arca verde che si stende ai piedi della fortezza quattrocentesca della Brunella: circa tremila metri quadri di prato in cui ogni proprietario pu seppellire il suo amico. Le procedure sono le stesse che si seguono per gli esseri umani. Altrettanto bello il Riposo di Snoopy, nel bolognese: cimitero per animali che si sviluppa su ampie terrazze che degradano dolcemente lungo la vallata del fiume Setta, dirimpetto alle montagne dellAppennino Tosco-Emiliano. Ognuno di questi gradoni forma un campo destinato ad accogliere le tombe degli animali. Le lapidi, in pietra arenaria, sono tutte di uguale forma e, con spartana semplicit, lanciano alluomo il monito delluguaglianza oltre la vita. Lunico vezzo rappresentato dalle foto degli animali e dagli epitaffi scolpiti nella pietra secondo le volont dellamico umano. Il cimitero (sono 10 ettari di terreno e vi riposano oltre mille animali) regolamentato dalla ASL e da tutti gli organi ufficiali e trasmette unidea di semplicit, tranquillit e spartanit. Stessa filosofia si ritrova a Il Giardino dei Ricordi, in Friuli, 3200 metri quadrati in espansione, visto il successo delliniziativa. Ma se qui si allargano, nel milanese Country Dog sono fermi in attesa di ampliamento: i 400 posti sono praticamente esauriti nonostante a pochi chilometri di distanza ci sia, incorniciato da cipressi, un altro cimitero per animali notissimo: Universal Fauna di Cogliate. In tutte le strutture, sempre e per sempre, si rincorrono ricordi e lacrime ma anche sorrisi e tenerezze. Cos al Club Caronte, a Vigevano, si viene accolti dalle parole di Lord Byron, il celebre poeta inglese: Qui riposano coloro che in vita ebbero la bellezza senza la vanit, il coraggio senza la crudelt, tutte le virt degli uomini senza i loro difetti. La targa dingresso l dal 1976, anno di apertura del cimiterino, ma da allora tante altre scritte si sono aggiunte. Voi non avete chiesto se eravamo ricchi o poveri, belli o brutti. Siete sempre sta40

ti fedeli. Cos vi ricordiamo scritto su una lapide a memoria di Mara, Boby, Zara, Kety e del micio Mimo. E, poco pi in l, una signora di Bergamo ha fatto incidere per la sua Minou: Meriteresti unanima, le ali per raggiungere il cielo, un cielo degno della tua bont. Ecco alcuni indirizzi: Il Riposo di Snoopy, via Veggio, 58 40030 Grizzana Morandi (Bologna) tel 051/913411 www.ilriposodisnoopy.it Il Parco degli Affetti, Aulla (Massa Carrara) tel 0348/2268541 0187/421955 www.parcodegliaffetti.it Il Giardino dei Ricordi, 33010 Cassacco (Udine) tel 0432/789056 0335/6226568. Parco San Francesco, via Bedesco 29 24039 Sotto il Monte Giovanni XXIII (Bergamo) tel 035/4820156 0360/780438. Country Dog, via M. Gorki, 37 20051 Limbiate (Milano) tel 02/99057337. Universal Fauna, via Vittorio Veneto, 5 20020 Cogliate (Milano) tel 02/9660048. Club Caronte, viale Agricoltura, 111 27029 Vigevano (Pavia) tel 0381/07711 www.clubcaronte.it Cimitero per Cani Gardesana, via Gardesana, 131 37100 Verona tel 045/8510194. Hotel Cani e Gatti, via Braccianese, 351 00123 Roma tel 06/3046314. Clinica Veterinaria Laurentina, via Laurentina 1542 00143 Roma tel 06/7136053. Villa Andreina, via di Saponara 701 00125 Acilia (Roma) tel 06/5214522 06/52310302. Casa Rosa, via dellImbrecciato 200 00149 Roma tel 06/5526264. Lega Nazionale Difesa del Cane Sezione di Napoli, via Roma 329 80100 Napoli tel 081/5099544 081/415260. Altri cimiteri sono segnalati a Piobesi Torinese (Parco degli Animali), Prato e Trento. 41

Servizi funerari: Master Dog. Trasporto, cremazione o tumulazione. Roma e provincia: tel 06/58202122; www.masterdog.it Pet City. Opera prevalentemente in Milano e provincia, tel 02/90843083 www.petcity.it Argo. Trasporto, cremazione o sepoltura; opera prevalentemente nel Triveneto; tel (numero verde) 800/272312 www.amicipersempre.it Quattro passi nel cielo. Funerali. Torino Zoocimiteriale Mesolino. Cremazione singola; Osio di Sotto (Bg) tel 0368/944736 www.zcm.3000.it Cimiteri virtuali: Ecco solo alcuni indirizzi telematici di cimiteri virtuali per animali domestici. Molti portali e molti altri siti dedicati agli amici quattrozampe hanno una parte dedicata a questo tenero servizio. www.bau.it www.amicianimali.it/paradiso/index.html www.petanimal.com

Una citt da caniIl posto giustoDivieti, ordinanze, disposizioni (qualche volta assurde) mettono giorno dopo giorno a dura prova lamore dei proprietari di cani verso i propri amici quattrozampe. I cani, tranne quelli piccoli, non possono viaggiare sui mezzi pubblici; a loro spesso vietato entrare nei locali pubblici; gli spazi verdi dove sgranchirsi le zampe sono sempre meno, e sempre meno accessibili; in molte citt i sindaci hanno emesso ordinanze che li obbligano a circolare non solo al guinzaglio ma anche con la museruola. I gatti che vivono nelle colonie feline, liberi, anche se tutelati dalla legge a volte vengono perseguitati. Insomma: una faticaccia bestia. Le tante piccole difficolt quotidiane dovute alla convivenza con gli animali si possono affrontare. E risolvere. Mancano gli spazi e le poche aree di verde sono contese da pensionati, bambini e proprietari di cani alla fantozziana ricerca di striscioline di prato dove poter giocare, riposarsi o portare a passeggio i propri quattrozampe. Un suggerimento. Per lui la passeggiata un momento fondamentale della vita sociale: una vera e propria esigenza per il suo processo di comunicazione. Importantissimo quindi non ridurla a un semplice e banale porto il cane a sporcare. Uscendo di casa Fido si ritrova in un vasto territorio nel quale vivono altri individui della sua razza. Il suo maggior interesse ora socializzare, comunicando con gli altri cani. Il miglior mezzo di comunicazione, per lui, lol-

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fatto. Scopo delluscita, dunque, non semplicemente andare di corpo, ma quello molto pi importante di prendere possesso del territorio. Non disponendo, come i suoi simili selvatici, di un ambiente esterno proprio, il nostro cane ha bisogno di crearsi un suo territorio. E la passeggiata gli d lillusione di appropriarsene. Cos, Fido ha bisogno di tempo. Se non si capisce questo e lo si porta fuori allultimo minuto, gli si mette fretta ed facile che sporchi dove capita, magari davanti al negozio di alimentari, attirandosi le giuste ire di chiunque si trovi a zigzagare tra i regalini. Le incomprensioni tra proprietari e non proprietari di cani poggiano proprio su questo punto: le deiezioni in luoghi indesiderati. Insomma: oltre ad essere armati di paletta e sacchetto, diamogli tempo di raggiungere il posto giusto. Giusto per lui e anche per noi.

Quattrozampe in autobusI regolamenti delle aziende dei trasporti pubblici prevedono, in linea di massima, delle norme piuttosto restrittive in materia di trasporto degli animali. Non ci sono sostanziali differenze tra Torino, Milano, Bologna o Roma: in generale sono ammessi gatti e uccelli nellapposita gabbietta, cani di piccola e media taglia rinchiusi nel trasportino o con guinzaglio e museruola e, possibilmente, tenuti in braccio. Ci sono, di citt in citt, alcune differenze in merito alla tariffazione: mentre a Roma lanimale paga il biglietto a prezzo pieno, a Pisa pu viaggiare gratuitamente; ma nella maggior parte delle citt considerato alla stregua di un bagaglio e la tariffa varia a seconda delle dimensioni del trasportino necessario a contenerlo. Sono sempre ammessi e possono viaggiare gratuitamente solamente i cani conduttori per ciechi. Ci sono limitazioni anche nel numero di animali che possono essere trasportati in una vettura pubblica: a Roma, ad esempio, imposto il numero massimo di due animali per volta. I regolamenti prevedono poi, in genere, altre clausole, tra le quali lobbligo del padrone al risarcimento di danni arrecati dallanimale a cose o persone. Altri prevedono lammissione del44

lo stesso solo previa approvazione del personale aziendale. Laccesso dellanimale alle vetture, infatti, potrebbe essere negato per cause contingenti, come ad esempio il sovraffollamento del mezzo. Stop, quasi ovunque, per i cani di taglia grossa: questi regolamenti sono discriminanti nei confronti dei proprietari di cani di taglia grossa. Si tratta di una discriminazione che non ha alcun fondamento, anche perch manca una classificazione certa dei cani per taglie. Tuttavia le cose, lentamente, stanno migliorando. Il principio che per andare in un parco, a trovare un amico, a una visita veterinaria, si possa prendere il mezzo pubblico di trasporto dando anche un contributo al minor inquinamento delle nostre citt, si sta facendo largo. Come a Milano, dove, dal marzo 2002, sono stati fatti due piccoli passi avanti: tolleranza per i pesi medi e accesso alla metropolitana. Mentre in passato la metropolitana era interdetta a tutti gli animali, tranne che per i cani guida e quelli da caccia con cacciatore al seguito (!), ora possibile accedervi, con alcune limitazioni. Devono essere di piccola o media taglia e non possono viaggiare nelle ore di punta. Devono pagare il biglietto e non possono essere pi di uno per vagone. Sui mezzi di superficie, ora, valgono le stesse regole. In passato, invece, era consentito laccesso solo ai cani di piccola taglia, che potevano essere tenuti in braccio. Curiosa la situazione di Firenze, dove c una contraddizione tra il regolamento comunale e la Carta dei Servizi dellAzienda dei Trasporti. Le norme stabilite dallAtaf di Firenze prevedono solo cani di piccola taglia purch tenuti in braccio e muniti di museruola. Altri animali in ceste e gabbie di piccole dimensioni possono accedere a insindacabile giudizio dellautista. Ma il Regolamento Comunale del 1999, poi modificato nel 2002, allarticolo 14 recita: consentito laccesso degli animali su tutti i mezzi di trasporto pubblico operanti nel Comune di Firenze. Speriamo che la contraddizione venga chiarita al pi presto. Lesempio pi positivo viene da Bolzano. Ecco come titola lazienda Sistema Trasporto Integrato della Provincia il capitolo sui pet: Anche gli animali sono viaggiatori. Capitolo che cos prosegue: Il nostro desiderio che possiate portare con voi i vostri animali, piccoli e me45

no piccoli, tutte le volte che necessario. Dalle parole ai fatti. Sui mezzi possono viaggiare tutti gli animali domestici: gratuitamente quelli che stanno in braccio, pagando il biglietto di corsa semplice tutti gli altri. Bene anche Perugia, che almeno prova a non discriminare i big: nelle fasce orarie di morbida consentito laccesso negli autobus anche ai cani di grossa taglia purch condotti al guinzaglio, muniti di museruola e previo acquisto di idoneo biglietto. Ma anche Ravenna allavanguardia: nella cittadina della storica pineta viaggiano anche i cani di grossa taglia, purch nella piattaforma posteriore del bus. Un caso a parte Venezia. L il trasporto pubblico prevalentemente svolto sullacqua. Cambia qualcosa, per i nostri amici a quattro zampe? Mica tanto. Sui vaporetti, come sugli autobus, laccesso permesso. Salvo ai cani di grossa taglia. Per c una certa tolleranza, dicono in Comune, in realt laccesso a discrezione del conduttore del vaporetto, cio del capitano. Pi facile, in teoria, viaggiare in gondola. Sulle gondole e sui motoscafi del servizio pubblico non di linea, dicono ancora in Comune, non c nessun regolamento che vieti agli animali di salire a bordo. Bisogna vedere se i nostri amici ne hanno voglia. O non preferiscono rimanere con le zampe ben piantate per terra. Battaglia vinta, invece, a Genova. Il capoluogo ligure allineato alle grandi capitali europee, dove gli animali salgono sul bus senza biglietto. Il nuovo regolamento dellAMT, lAzienda Municipale dei Trasporti di Genova, approvato nellinverno di due anni fa, d il via libera gratuito a gatti, cani e altri animali sui bus. Chi porta i cani paga un solo biglietto, il proprio. Questo pone Genova allavanguardia nel campo a livello italiano, collocandola addirittura al pari di Londra, Parigi e della Germania. Altri termini di paragone vanno cercati nei paesi del Nord Europa. Ecco, ad esempio, che a Stoccolma (Svezia) sempre permesso portare animali domestici su autobus e metropolitana. Negli autobus viene semplicemente chiesto di sedersi nella parte posteriore. Pi o meno lo stesso vale ad Amsterdam, in Olanda, dove gli animali possono viaggiare in una piccola gabbia o al guinzaglio. I controllori posso46

no ordinare di scendere solo nel caso in cui la presenza dellanimale sia pericolosa, gravemente antigienica o causi grossi problemi ai passeggeri. Solo i cani pi grandi pagano il biglietto. Quelli piccoli no. A Helsinki, in Finlandia, ogni azienda ha le sue regole sul trasporto degli animali. Ma tutte sono rispettose dei loro diritti. I piccoli animali sono sempre ammessi su bus e metro, sistemati in borse, in braccio o per terra. Quelli pi grossi, in linea di massima, non sono ammessi nellora di punta. Su bus e pullman per grandi distanze vige un regolamento particolare: se a bordo si trova una persona che ha allergie, pu chiedere che lanimale non salga. Se, al contrario, il proprietario del quattrozampe ad essere gi a bordo, ha diritto a restare e nessuno pu chiedergli di scendere. Anche la Germania tollerante: i cani, di tutte le taglie, hanno libero accesso ai mezzi pubblici. Esemplare il caso di Monaco di Baviera: qui esiste addirittura un biglietto giornaliero creato apposta per famiglie con quattrozampe, valido per tram e metropolitana. In Svizzera tutti i quattrozampe possono salire sui mezzi pubblici. Gratis cani piccoli e gatti, i grandi pagano mezzo biglietto. Pure a Londra vige il s a cani e gatti, gratis su autobus e metro. I gatti nelle loro gabbiette, i cani con guinzaglio e museruola. A Parigi, i regolamenti piuttosto severi della RATP (il servizio sicurezza di metropolitana, autobus e linee RER) hanno per contraltare consuetudini assai pi tolleran