105
Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 1 Provincia di Potenza Relazione al Rendiconto di Gestione Anno 2015 (ai sensi dell’art.151 del D.Lvo n.267/2000)

Provincia di Potenza · Direzione Generale ... lavoro, di lavoro accessorio), ... Difatti la provincia nel 2015 si è fatta carico sia della gestione delle funzioni

Embed Size (px)

Citation preview

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 1

Provincia di Potenza

Relazione al Rendiconto di Gestione Anno 2015

(ai sensi dell’art.151 del D.Lvo n.267/2000)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 2

Indice

1. Direzione Generale Pag. 3

2. Ufficio Finanziario Pag. 6

3. Ufficio Risorse Umane FORMAZIONE LAVORO E POLITICHE SOCIALI Pag. 7

4. Ufficio Viabilità e Trasporti Pag. 27

5. Edilizia Scolastica, Edilizia Civile,Patrimonio, Sicurezza e salute sui luoghi di lavoro Pag. 36

6. Ufficio Ambiente Pag. 48

7. Biblioteca Provinciale Pag. 60

8. Pianificazione Territoriale e Attività Produttive Pag. 67

9. Ufficio Affari Generali, Cultura, Istruzione Pag. 94

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 3

DIREZIONE GENERALE

Situazione di contesto interno ed esterno Si ritiene necessario premettere che la provincia di Potenza è stata costretta ad adottare lo strumento del piano di riequilibrio finanziario di cui all’ art. artt. 243 bis e ss del TUEL (con Deliberazione Consiliare n. 77 del 28 novembre 2012 ha aderito alla procedura di riequilibrio pluriennale ai sensi degli artt. 243bis e seguenti del D.Lgs 267/2000 T.U.E.L.) ed evidenziare che nonostante una corretta gestione finanziaria la procedura è stata conseguenza diretta dei tagli dei finanziamenti ministeriali operati dalle leggi finanziarie che si sono succedute negli anni 2009/2013 operate con un calcolo assolutamente ingiusto, inclusivo delle funzioni delegate che hanno avuto, ed hanno ancora oggi, a differenza che negli altri enti, un peso consistente sul bilancio di questa provincia. Va fatto rilevare che gli ulteriori tagli che sono stati applicati alle Province, con le leggi finanziarie sia nel 2014 che nell'anno 2015, intervenendo su una procedura di riequilibrio in atto, hanno creato una situazione paradossale dal punto di vista giuridico ed economico, senza alcuna possibilità di rimedio da parte dell’amministrazione e senza alcuna consapevole responsabilità, rendendo vane sia le procedure di riduzione del debito che quelle importanti di spending review poste in atto sino ad oggi. Va rilevato:

che ancore per tutto il 2015 l’attuazione della legge n.56/14 è rimasta sostanzialmente ai blocchi

di partenza, e nei fatti le province obbligate, paradossalmente, a continuare a svolgere per intero

le funzioni virtualmente non più di loro competenza, in attesa della presa in carico da parte della

regione e delle disposizioni ministeriali sulle attività relative al mercato del lavoro;

con Legge Regionale 6 novembre 2015, n. 49 ad oggetto "Disposizioni per il riordino delle funzioni

provinciali in attuazione della Legge 7 aprile 2014, n. 56 e s.m.i." sono state definite le funzioni da

riallocare alla Regione Basilicata e quelle da trasferire alle province;

l'ente nel corso dell'anno 2015 ha dovuto far fronte a le complesse problematiche inerenti la gestione del personale in quanto, come disposto dalla legge 56/13 e delle disposizioni della circolare del Ministro della semplificazione della pubblica amministrazione n.1/2015, stato necessario ridurre fino al 50% la spesa del personale come determinata ad aprile 2014;

per questo in parte è stato utilizzato già dalla fine del 2014 l'istituto del prepensionamento e di seguito per la restante quota, anche a seguito di concertazione con le OO.SS, il personale addetto alle funzioni non più fondamentali dell'ente è stato posto nei ruoli sovrannumerari;

il contingente del personale addetto alle funzioni non fondamentali delle province è stato comunicato alla Regione, mediante trasmissione del Decreto presidenziale n. 104 del 9/11/2015 e con apposito provvedimento tale personale, individuato quale soprannumerario, è stato inserito nel portale della mobilità predisposto dalla Funzione Pubblica (PMG) nel rispetto di quanto previsto dal D.M. del 14/09/2015;

la Regione Basilicata ha provveduto il 30.12.2015 in parte a prendere in carico dalla piattaforma detto personale ma occorre ancora disciplinare il passaggio concreto delle funzioni e delle risorse umane e strumentali da adibire ad esse;

l’art. 4 della L.R. n. 49/2015, secondo cui gli Enti interessati, entro sessanta giorni dall’entrata in

vigore della stessa legge, stipulano accordi con cui sono definite le modalità ed i tempi di

riallocazione delle funzioni oggetto di riordino e sono individuati i beni immobili, le risorse

umane, le risorse finanziarie e strumentali, i rapporti attivi e passivi oggetto di trasferimento e la

disciplina dei procedimenti amministrativi pendenti ancora non ha trovato attuazione;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 4

che, nel contempo, lo stato di attuazione della legge n.56/14 non ha trovato compimento neanche per le funzioni da riallocare allo Stato poiché risulta soltanto approvata la legge 183/2014 di delega al governo per la riforma dei servizi per il lavoro ed in particolare per “l’istituzione di un’ Agenzia nazionale per l’occupazione al cui funzionamento si provvederà con le risorse umane, finanziarie e strumentali già disponibili”;

che i provvedimenti attuativi della suddetta delega che avrebbero dovuto essere approvati entro sei mesi dall’entrata in vigore della stessa, ancora non sono stati emessi ed ancora non è stato definito il trasferimento di funzioni, beni, risorse e personale oggi ancora necessariamente gestiti dalle province attraverso i servizi per il lavoro (centri per l’impiego);

che l’impatto delle leggi finanziarie, alla luce dello stato del processo di attuazione della riforma, sulla situazione economica-finanziaria della provincia è stato devastante, in quanto a livello governativo si è provveduto ad una drastica riduzione dei trasferimenti sia con il meccanismo della contribuzione diretta del D.L. 66/2014 che con la legge di stabilità 2015;

che i dati finanziari hanno dimostrano come nel 2015 senza l'intervento economico della regione Basilicata non si sarebbe potuto far fronte sia alle funzioni proprie fondamentali, sia alle funzioni da trasferire, ai sensi della legge 56/2014, che sono nei fatti rimaste a carico della provincia integralmente per tutto il 2015;

che, ai sensi della legge di stabilità 190/2015, dal 1° gennaio 2015 le province non possono ricorrere a mutui per spese non rientranti nelle funzioni fondamentali (viabilità, ed. scolastica, ambiente), effettuare spese per relazioni pubbliche, convegni, di rappresentanza, mostre e pubblicità, procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, ivi incluse le procedure di mobilità, acquisire personale in comando o prorogare i comandi in corso, attivare o prorogare rapporti di lavoro di natura fiduciaria (staff e dirigenti a contratto), istaurare contratti di lavoro flessibile (a tempo determinato, collaborazioni coordinata e continuativa, di somministrazione, di formazione lavoro, di lavoro accessorio), non possono attribuire incarichi di studio e consulenza, ovvero chiedere pareri legali/tecnici ad esterni, (sono fatti salvi gli incarichi di patrocinio legale che come chiarito dalla corte dei conti rientrano nei contratti d’opera professionale 1) ed affidare ad esterni studi o consulenze, tali vincoli, solo in parte superati con disposizioni successive, hanno comportato un irrigidimento grave della gestione amministrativa che ha creato notevoli problemi alla prosecuzione delle attività ancora in corso della provincia.

Attività di programmazione ed organizzazione Questa amministrazione, nel corso dell’anno 2015, è stata impegnata a gestire ancora una difficile fase di transizione per il passaggio dall'ente Provincia ad ente di Area Vasta ai sensi della legge 56/2014. Le manovre hanno inciso sulla possibilità di programmare investimenti di medio e lungo termine e quindi di dare obiettivi di rilievo pluriennale. Le province infatti, a seguito delle disposizioni finanziarie del 2015 sono state obbligate ad approvare un bilancio non più triennale ma solo annuale che ha reso difficile avviare una vera programmazione. Questa amministrazione, nella gestione di un bilancio solamente annuale senza alcuna visione a lungo termine, non essendo stata realizzata la riforma disposta dalla legge 56/14 ed essendo stata nel contempo penalizzata la provincia con i tagli economici illustrati innanzi sta vivendo una difficilissima stagione di difficoltà e di precarietà, nell’attesa del trasferimento delle funzioni e del personale che non appare ancora chiara. Risulta evidente che il mancato trasferimento delle funzioni ai sensi della legge 56/14 e la gestione del processo di mobilità del personale, con le difficoltà finanziarie già illustrate innanzi, ha comportato altissimi livelli di criticità all’ente nel suo complesso.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 5

Difatti la provincia nel 2015 si è fatta carico sia della gestione delle funzioni fondamentali che della gestione delle funzioni non fondamentali, che pur non appartenendo più di norma alla provincia comunque sono rimaste, di fatto, attribuite all'ente ma, nel contempo, privandola degli strumenti operativi e finanziari necessari a consentirle le attività amministrative. A seguito dei prepensionamenti numerosi avvenuti nel corso dell'anno si è dovuto intervenire più volte a modificare la organizzazione della struttura interna fronteggiando le varie necessità con il solo personale in servizio senza ancora poter provvedere alla riorganizzazione complessiva dell'ente che potrà essere attuata solamente quando sarà completato il processo di riordino delle funzioni

La sottoscritta, per far fronte alle carenze del personale dirigenziale di natura amministrativa,

attualmente svolge , per incarico del Presidente, oltre alle funzioni di Direttore Generale quelle

inerenti la dirigenza dei servizi finanziari e provveditorato e gare e contratti ed i servizi di

avvocatura e assicurazioni, istruzione scolastica e tanto altro ancora come previsto nella

macrostruttura dell'ente, in una situazione di grande criticità.

Le difficoltà sono ovviamente presenti in tutte le province italiane ed in alcune di esse si riscontrano

livelli di grave disagio anche nel mantenere la minima ordinaria amministrazione

In conseguenza di tutto ciò è necessario dire che è stato molto difficile mantenere i livelli minimi

dei servizi fondamentali e non fondamentali dell'ente.

La direzione generale è stata dunque impegnata insieme ai dirigenti a rimodulare nel corso del 2015 obiettivi di breve e medio termine e risorse in varie occasioni per far fronte alle continue diverse e nuove necessità ed emergenze dell’ente Provincia dopo la legge 56/14 ma ha assolto, con il contributo fattivo della dirigenza e di tutti i responsabili dei servizi, nonostante le elevate criticità presenti, agli obiettivi posti per realizzare comunque una corretta gestione dei servizi.

Lo Spending Review della Provincia di Potenza Opportunamente si evidenzia che la Provincia di Potenza che già è stata segnalata dal FORMEZ quale esempio di buona pratica nell’ambito della Spending Review ha continuato nel lavoro intrapreso gli anni passati. Nel corso del 2015 sono state effettuate ulteriori riduzioni di spesa in particolare: 1- E' in corso il prepensionamento del personale avente i requisiti pre-fornero avviato da questa

Direzione Generale ai sensi della legge n.125/2013 e della circolare del Ministro della semplificazione della pubblica amministrazione n.4/2014, al fine di ridurre le spese del personale anche nelle funzioni fondamentali dell'ente;

2- la ulteriore riduzione dei Dirigenti che attualmente sono rimasti in 6 unità; 3- la riduzione del fondo per le risorse decentrate del personale; 4- la mancata sostituzione del personale collocato in pensione; 5- la gestione della formazione del personale senza costi a carico dell’ente; 6- le economie sugli acquisti di beni e servizi tramite l’accesso al mercato elettronico; 7- la razionalizzazione delle spese di funzionamento degli uffici con l'accorpamento delle sedi

scolastiche e degli uffici provinciali; 8- la riduzione dei costi dei servizi generali quali ad es. la vigilanza e la pulizia; 9- la riduzione dei costi degli organi delle società partecipate con la eliminazione dei compensi agli

amministratori ed il commissariamento dell'Apofil.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 6

GESTIONE FINANZIARIA

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 25 maggio 2012 la Provincia di Potenza è stata individuata quale amministrazione che partecipa alla sperimentazione della disciplina concernente i sistemi contabili e gli schemi di bilancio delle Regioni, degli Enti Locali e dei loro enti ed organismi di cui all’art.36 del D.Lgs. 23 giugno 2011 n.118.

In applicazione dei nuovi principi contabili, in particolare il principio della competenza

potenziata gli impegni di spesa di parte capitale, in sede di rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2012, hanno costituito il Fondo pluriennale vincolato ed il Fondo vincolato per investimenti.

Il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2012, a causa dei pesanti tagli di risorse

finanziarie disposti dallo Stato, in favore delle Province, per la partecipazione di questi stessi Enti alla realizzazione degli obiettivi di finanza pubblica, si è chiuso con un disavanzo di amministrazione di € 3.391.782,34.

Ai sensi dell’art.243-bis del TUEL la Provincia di Potenza ha aderito alla procedura di

riequilibrio finanziario pluriennale, approvata dalla Corte dei Conti, Sezione regionale di controllo della Basilicata, con deliberazione n.5/2014/PRSP.

Tale procedura di riequilibrio finanziaria pluriennale prevede il ripiano del disavanzo di

amministrazione dell’esercizio 2012 in otto esercizi a decorrere dal 2013.

Per l’esercizio finanziario 2015, il piano prevede che il disavanzo di amministrazione inizialmente di € 3.391.782,34 venga ridotto ad € 2.791.782,34.

Il rendiconto dell’esercizio finanziario 2015 si chiude con un disavanzo di amministrazione di

€ 2.764.600,87 migliorativo rispetto all’obiettivo del piano di riequilibrio finanziario pluriennale.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 7

UFFICIO RISORSE UMANE FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

Preliminarmente si sottolinea che anche quest'anno la scrivente ha svolto funzione di

Vice Segretario, giusta Decreto Presidenziale n.695 dell' 8/01/2013, in costante

raccordo con il Segretario Generale. L'incarico non si è limitato alla sostituzione del

titolare, in caso di assenza o impedimento, nell' assistenza al Presidente ed agli

organi elettivi, nel rogito dei contratti o nelle costituzioni in giudizio ma

sopratutto anche in un continuo confronto sulle problematiche e le criticità che hanno

riguardato la gestione dell'ente.

L'adeguamento organizzativo della Provincia al nuovo contesto normativo ha

modificato, in modo sostanziale, l'Ufficio diretto dalla sottoscritta con un

accorpamento di più “servizi” di rilevante importanza quali le risorse umane, il

lavoro, la formazione e le politiche sociali alla cui direzione erano in passato

incaricati più dirigenti.

Infatti le prime difficoltà, oltre alle ben note di carattere economico e

logistico, (3 Uffici in sede, 5 Centri per l'Impiego, 1 Centro per l'Agricoltura e 3

Sportelli su tutto il territorio provinciale), si sono rilevate nella modifica delle

modalità operative di gestione dei procedimenti che, soprattutto per il personale

proveniente dal Ministero del Lavoro, più restio ad innovazioni già acquisite da quello

della Provincia, hanno comportato un cambiamento recepito solamente nel corso

dell'anno.

Con una costante collaborazione anche nelle sedi periferiche attraverso riunioni,

incontri tematici e la conoscenza diretta del personale si è avuta una perfetta

integrazione tra i vari Uffici in un clima favorevole di reciproca stima anche se in un

contesto di emergenza per lo stato di precarietà che interessa la Provincia.

Inoltre il prepensionamento di 3 incaricati di P.O. dei Centri per l'Impiego e di

1 Responsabile di Sportello e la riduzione di personale per cessazioni ha avuto come

necessaria conseguenza la ridistribuzione dei carichi di lavoro e soprattutto

l'individuazione, non solo di responsabili dei procedimenti particolarmente complessi

in materia di politiche attive del lavoro, ma anche degli stessi Responsabili dei

Centri con una farraginosa procedura di accreditamento presso enti ed istituzioni, in

quanto le attività svolte hanno riflessi interni ed esterni che richiedono un

coordinamento ed un controllo continuo da parte della sottoscritta.

Occorre evidenziare che le novità introdotte dal job act e dai decreti attuativi

in materia di ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro, in materia di

razionalizzazione e semplificazione dell'attività ispettiva, in materia di servizi per

il lavoro e di politiche attive nonché le disposizioni di razionalizzazione e

semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese

hanno richiesto, per darne conforme applicazione in tutti i Centri, un'attività di

consulenza giuridica e di aggiornamento continuo con un arricchimento personale

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 8

trasferito, con direttive e indirizzi operativi emanati nel corso dell'anno, ai

Responsabili dei Centri, in un confronto e crescita reciproca.

Quanto agli obiettivi individuali assegnati e precisamente :

1. Avvio del piano delle cessazioni dal servizio con applicazione dell’art. 2,

comma 11, let. A) del D.L. 95/2012 come richiamato dall’art. 2 del D.L. 101/2013

convertito in Legge n. 125 del 31/12/2013;

2. Mappature e adempimenti connessi al riordino delle funzioni delle Province ex Legge

n. 56/2014 e Circolare del DPF n. 1/2015;

3. Elezioni RSU 2015;

4. Approvazione contratti collettivi decentrati integrativi – parte economica – anno

2015 per il personale dirigente e per il personale di comparto;

5. Misure innovative e sperimentali di tutela dell'occupazione e politiche attive

del lavoro collegate ad ammortizzatori sociali in deroga;

6. Azioni di informazione, orientamento e supporto a carattere universale, in

coerenza con la raccomandazione europea sulla Youth-Guarantee, rivolte ai

beneficiari del programma;

7. Promozione di progetti di formazione continua aziendali e/o pluriaziendali

rivolti a lavoratori delle micro, piccole e medie imprese (PMI);

8. Sostegno all'occupazione di giovani diplomati o laureati attraverso il programma

Leonardo, Progetto “Inn for green”;

9. Azioni di politica ativa del lavoro rivolte all'inserimento lavorativo di

soggetti svantaggiati nel territorio interessato dal Programma Operativo Val

d'Agri;

10. Azione di rete sul territorio provinciale in faviore di richiedenti/titolari di

protezione internazionale o umanitaria – Progetti “Categoria ordinari” e “MSNA

(Minori stranieri non accompagnati)

si evidenzia che i primi 4 riguardano l'Ufficio Risorse Umane, i restanti il mercato

del lavoro, la formazione e le politiche sociali ma per tutti, ai fini del contributo

alla performance generale dell'ente, si sottolinea la qualità e i contenuti e la loro

corrispondenza alle priorità strategiche pianificate nel “Programma di mandato” e

nella relazione Previsionale e Programmatica con gestione di rilevanti risorse

finanziarie (oltre 20 milioni di euro) e umane (n.154 dipendenti + 124 Apof.il ed ex

C.M.).

Il primo obiettivo denominato “Avvio del piano delle cessazioni dal servizio

con applicazione dell’art. 2, comma 11, let. A) del D.L. 95/2012 come richiamato

dall’art. 2 del D.L. 101/2013 convertito in Legge n. 125 del 31/12/2013”, pur

rientrando nell'attività di gestione del rapporto di lavoro e del trattamento economico

fondamentale ed accessorio del personale dell' ente e del personale APOF.Il propria

dell' Ufficio Risorse Umane, assume rilievo di straordinarietà sia per il numero dei

cessati che per la novità della disciplina applicata oltre che per la ricaduta sulla

spesa. Infatti le economie realizzate aumentano a circa 1 milione di euro.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 9

L' amministrazione, nel prendere atto del progressivo aggravamento della

situazione finanziaria, in considerazione della maggiore riduzione dei trasferimenti

statali operata già dal 2013, ha rilevato l’esigenza di intraprendere misure atte ad

una significativa riduzione della spesa e in particolare di quella del personale,

decidendo di avviare a tal fine la procedura di dichiarazione delle eccedenze di

personale per “ragioni finanziarie” con applicazione della misura dei pre-

pensionamenti verificando in via preliminare la possibilità di un esodo volontario del

personale in possesso dei requisiti di cui all'art. 2, comma 11, lett. a) del D.L.

95/2012.

Nel recepire gli indirizzi più specifici in merito alla procedura da seguire per

i pensionamenti in deroga ai sensi della normativa sopra richiamata, forniti dalla

Funzione Pubblica attraverso la Circolare n. 4/2014, nonché dall' INPS, con il

messaggio n. 4834 del 21.05.2014, e da ultimo attraverso la Circolare INPS n. 79 del

23.6.2014, con Decreto presidenziale n. 27 del 29/12/2014 si è preso atto della

sussistenza delle condizioni di ordine finanziario che hanno imposto di dichiarare

l’eccedenza di personale e si è dato mandato all’ Ufficio di provvedere ad accertare

quali fossero i dipendenti in possesso dei requisiti per il collocamento a riposo in

base alla disciplina vigente prima dell’entrata in vigore della Legge Fornero,

assoggettabili al regime dei pensionamenti in deroga.

L' Ufficio ha posto in essere gli adempimenti necessari per la dichiarazione di

eccedenza del personale, previa acquisizione della certificazione da parte

dell'Istituto previdenziale.

All’esito delle certificazioni richieste all’INPS si è proceduto alla

risoluzione unilaterale del rapporto di lavoro per n. 57 dipendenti nel corso

dell’anno 2015 e avviate le procedure di cessazione di n. 33 unità nel corso del 2016,

per un totale di n. 90 cessazioni dal servizio.

L’obiettivo è stato raggiunto al 31.12.2015 con la risoluzione unilaterale del

rapporto di lavoro delle predette n. 57 unità e con un risparmio per l' ente Provincia

a regime di circa 900 mila euro.

Relativamente al secondo obiettivo “Mappature e adempimenti connessi al

riordino delle funzioni delle province ex legge n. 56/2014 e Circolare del

Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1/2015” si evidenzia che tale obiettivo si

articola in quattro macroattività strettamente connesse ed in particolare:

1. Predisposizione dei Decreti del Presidente di individuazione dei soprannumeri

del personale provinciale;

2. Gestione del Portale della mobilità – PMG;

3. Trasferimenti di personale (Polizia provinciale, comandi ecc.);

4. Mobilità presso il Ministero della Giustizia.

Predisposizione dei Decreti del Presidente di individuazione dei soprannumeri del

personale provinciale.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 10

Come è noto la Legge 7 aprile 2014, n. 56 recante “Disposizioni sulle città

metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, pubblicata in G.U.

n. 81 del 7.04.2014 (Legge Delrio) ha previsto un riordino delle Province e delle città

metropolitane.

In particolare l’articolo 1, comma 91, della legge 7 aprile 2014, n. 56 dispone che

entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, sentite le organizzazioni

sindacali maggiormente rappresentative, lo Stato e le Regioni individuano in modo

puntuale, mediante accordo sancito nella Conferenza unificata, le funzioni di cui al

comma 89 oggetto del riordino e le relative competenze.

Con specifico accordo tra Stato e Regioni, sancito nella seduta della Conferenza

unificata dell’ 11.09.2014, si è provveduto a individuare le funzioni – attualmente

svolte dalle Province – che sono oggetto di riordino ed è stato emanato apposito

D.P.C.M. che stabilisce criteri generali per l’individuazione di beni, di risorse

finanziarie, umane, strumentali e organizzative connesse all’esercizio delle funzioni

da trasferire.

Per dare attuazione alla disciplina di cui sopra è stata redatta una prima mappatura

sulla base del modello predisposto dall’Osservatorio nazionale di tutte le funzioni

dell’Ente, tenendo presente la consistenza numerica e finanziaria del personale alle

date del 31.12.1013 dell’8.04.2014 e al momento della compilazione.

In una seconda mappatura, il personale è stato diviso per funzioni fondamentali e non

fondamentali e succesivamente l'Osservatorio regionale, ai cui numerosi incontri

istituzionali e tavoli tecnici l'Ufficio Risorse Umane è stato sempre presente, ha

richiesto la compilazione di una mappatura nominativa.

Successivamente l’Ufficio ha partecipato a singoli tavoli tecnici istituiti sempre

presso l’Osservatorio regionale, al fine di definire il passaggio delle competenze,

delle funzioni non fondamentali e del personale ivi assegnato e, al fine del

perfezionamento delle mappature di cui sopra, ha anche partecipato ai tavoli tecnici

presso il SIOPE sul tema specifico nonché presso l’ UPI a Roma.

Le mappature delle funzioni, del personale e dei relativi costi sono state adempimenti

necessari per dare attuazione alla Legge di Stabilità 2015 che ha disposto una

riduzione della dotazione organica delle città metropolitane e delle province in

rapporto alla spesa del personale di ruolo alla data di entrata in vigore della legge 7

aprile 2014, n. 56 (8 aprile 2014), nella misura corrispondente.

Sulla base delle indicazioni della Funzione Pubblica e degli incontri presso

l’Osservatorio regionale, con Decreto Presidenziale n. 19 del 3.03.2015 è stata

rideterminata la consistenza finanziaria della dotazione organica dell’Area Vasta -

Provincia di Potenza nella misura di € 11.399.278,00 (costo della dotazione organica a

decorrere dal 1°.01.2015 e che rappresenta il costo del personale impiegato nelle

«funzioni fondamentali» dell’Ente) e successivamente con Decreti Presidenziali n. 32

del 2.04.2015 e n. 33 del 9.04.2015 è stato individuato il personale destinato alle

funzioni «non fondamentali» e posto in soprannumero, oltre che il personale attestato

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 11

all’ APOF-IL, quello addetto ai servizi per l’impiego e destinatario di procedure di

prepensionamento.

Infine con Decreto del Presidente n. 104 del 9/11/2015. è stato predisposto l' elenco

del personale soprannumerario «definitivo» impiegato nelle «funzioni non fondamentali»

al fine dell’inserimento dei dati nel Portale della mobilità del Dipartimento della

Funzione Pubblica.

Gestione del Portale della Mobilità (PMG)

Con il D.M. del 15 settembre 2015 sono stati stabiliti i criteri per l’attuazione

delle procedure di mobilità, ai sensi della legge 23 dicembre 2014, n. 190, riservate

ai dipendenti in soprannumero degli enti di area vasta.

Il decreto ha fissato inoltre, le modalità e le procedure per il transito del personale

appartenente ai corpi e servizi di polizia provinciale dichiarato soprannumerario nei

ruoli degli enti locali per lo svolgimento delle funzioni di polizia municipale.

Il decreto, pur non applicandosi al personale soprannumerario destinato allo

svolgimento di funzioni connesse con il mercato del lavoro e con le politiche attive

del lavoro né al personale che sarà collocato a riposo entro il 31 dicembre 2016, pone

comunque l'obbligo di inserire entrambe le categorie di personale nel Portale.

Entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto, gli enti di area

vasta erano tenuti ad inserire nel Portale gli elenchi del personale destinatario delle

procedure di mobilità di cui al comma 422 della legge 190/2014.

Nell'ambito di tali elenchi è identificato il personale di polizia provinciale e,

altresì, il personale in posizione di comando con apposita precisazione dell'avvio o

meno delle procedure di inquadramento appositamente previste dall'articolo 2 del

decreto.

Nel previsto termine temporale, con assunzione diretta di responsabilità della

sottoscritta, la UOS ha provveduto a inserire tutti i dipendenti individuati

soprannumerari nel Portale della Mobilità, con distinzione tra personale di polizia,

comandato, in pre-pensionamento, destinato ai servizi del lavoro e dei centri per

l’impiego e quello della formazione professionale compilando circa n. 300 schede

analitiche contenenti i dati anagrafici del dipendente, il titolo di studio, lo stato

civile, il numero di figli e di familiari fiscalmente a carico, la posizione giuridica

ed economica, ed informazioni dettagliate connesse alla funzione di assegnazione.

Trasferimenti di personale (Polizia provinciale, comandi ecc.)

Ai sensi del D.M. del 14/09/2015, il personale delle province che si trovava in

posizione di comando o distacco o altri istituti comunque denominati presso altra

pubblica amministrazione alla data del 20 giugno 2015, di entrata in vigore del

decreto-legge n. 78 del 2015, è trasferito, ai sensi dell’art. 4, comma 2, dello

stesso decreto e previo consenso dell'interessato, presso l'amministrazione dove presta

servizio, a condizione che ci sia capienza nella dotazione organica e nei limiti delle

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 12

risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente e comunque ove risulti garantita

la sostenibilità finanziaria a regime della relativa spesa.

Ciò premesso, l'Ufficio ha curato il trasferimento di n. 3 dipendenti in comando presso

la Regione Basilicata con immissione nei ruoli a far data dal 16 ottobre 2015.

Inoltre per alcuni dipendenti assegnati alla Polizia provinciale si sono aperte offerte

di mobilità presso limitrofe amministrazioni comunali per il transito nella polizia

locale municipale, in particolare sono stati curati i trasferimenti di n. 3 dipendenti

verso i comuni di Viggiano, Marsico e Lauria ed un altro trasferimento è in via di

definizione.

Mobilità presso il Ministero della Giustizia

Il Ministro della Giustizia, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la

pubblica amministrazione ha bandito, nel corso del 2015, un avviso di mobilità

riservato prioritariamente al personale degli Enti di Area Vasta, al fine di trasferire

nelle procure e nei tribunali il personale necessario a coprire le carenze di organico

da tempo evidenziate.

A tale avviso hanno partecipato n. 5 dipendenti di questo Ente.

Al termine della procedura di mobilità indetta dal Ministero della Giustizia è stato

rilasciato il nulla osta al trasferimento, presso il suddetto Ministero a n. 4

dipendenti provinciali che hanno presentato domanda e risultati utilmente collocati

nelle graduatorie finali. Successivamente per il trasferimento dei 4 dipendenti sono

state compilate le schede retributive anagrafiche e trasmesse presso l’Ufficio

concorsi del Ministero, nei tempi indicati dallo stesso.

Infine, con D.P n. 97 del 22/10/2015 è stata dichiarata la soprannumerarietà,

rilasciato il nulla osta e dato corso alle procedure di trasferimento e assegnazione

presso le sedi giudiziarie individuate.

L'obiettivo è stato raggiunto con economie quantificabili in circa 400 mila euro.

Il terzo obiettivo denominato “Elezioni Rsu 2015” ha avuto inzio con l'

annuncio delle elezioni e si è concluso con l’invio dei verbali elettorali all’ARAN,

secondo la tempistica indicata dalla circolare ARAN n.1 del 12.01.2015.

Le elezioni indette nei giorni 3/5 marzo 2015 sono state annunciate il 13/01/2015

mediante affissione all’albo pretorio dell’Ente, contestualmente ha avuto inizio la

procedura elettorale.

L’Ufficio ha predisposto l’elenco generale alfabetico degli elettori

(elettorato attivo) distinto per sesso, e ha consegnato la relativa copia a tutte le

OO.SS. che ne hanno fatto richiesta nonché i sottoelenchi anch’essi in ordine

alfabetico distinti in relazioni ai luoghi di lavoro che sono stati seggi elettorali

distaccati.

In data 28/02/2015 è stata formalmente costituita la commissione elettorale e

l’Ufficio ha quindi comunicato, ai soggetti designati, l’avvenuto insediamento della

stessa trasmettendo contestualmente tutti i documenti nel frattempo pervenuti utili

all'espletamento delle procedure elettorali.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 13

L’Ufficio, in applicazione dell’art. 19 del regolamento elettorale, ha poi

nominato un componente del comitato dei garanti, organismo presso il quale presentare

eventuali ricorsi contro le decisioni della commissione elettorale.

Le votazioni si svolte dal 3 al 5 marzo 2015, previa affissione delle liste

elettorali all'albo dell'ente.

L’Ufficio ha favorito la più ampia partecipazione dei lavoratori alle operazioni

elettorali con informazioni tempestive, facilitando l’affluenza alle urne mediante

una adeguata organizzazione del lavoro fornendo, altresì, dato il proprio supporto

logistico con il massimo sforzo organizzativo. Per facilitare il lavoro della

Commissione elettorale ha individuato i cinque seggi elettorali ed ha messo a

disposizione della stessa locali, materiale cartaceo o strumentale (anche informatico)

per lo scrutinio e ha curato la stampa del “modello” della scheda predisposta dalla

Commissione elettorale,stampa dei manifesti delle liste dei candidati da affiggere

all’ingresso dei seggi. Ha inoltre assicurato la sicurezza e la sorveglianza dei

locali dove si è votato, specie dopo la chiusura nonché l' integrità delle urne

sigillate fino allo scrutinio.

Entro cinque giorni dal ricevimento l' Ufficio ha inviato, mediante procedura

online, il verbale finale corrispondente al fac-simile allegato all’Accordo quadro del

7 agosto 1998.

Infine con Determinazioni dirigenziali n. 922 del 25/03/2015 e n. 984 del

31/03/2015 si è preso atto del verbale delle Elezioni per il rinnovo delle RSU e si è

proceduto alla nomina della nuova RSU per la Provincia di Potenza.

L'obiettivo è stato raggiunto a marzo 2015 secondo la tempistica detatta dal

protocollo elettorale.

Relativamente al quarto obiettivo “Approvazione contratti collettivi decentrati

integrativi – parte economica – anno 2015 per il personale dirigente e per il

personale di comparto” si evidenzia che il comma 456 dell’art. 1, della legge n.

147/2013 (legge di stabilità 2014) ha introdotto innovazioni in ordine alla

determinazione dei fondi destinati alla contrattazione integrativa. A decorrere dal 1°

gennaio 2015, le risorse destinate annualmente al trattamento economico accessorio sono

decurtate di un importo pari alle riduzioni operate nel 2014. Ne deriva pertanto che

non opera più il limite soglia del 2010 sulle risorse costituenti i fondi e non dovrà

più procedersi alla decurtazione dell’ammontare delle risorse per il trattamento

accessorio in relazione all’eventuale riduzione del personale in servizio.

Dopo una fase di attenta analisi normativa e regolamentare l’Ufficio Risorse

Umane ha provveduto in primiis all’approvazione del CCDI del personale dirigente

predisponendo la piattaforma di parte pubblica presentata alle OO.SS., tenuto conto del

Decreto del Presidente n. 73 del 21/07/2015 ad oggetto "Linee di indirizzo alla Parte

Pubblica di Delegazione Trattante per la contrattazione decentrata dell’area

dirigenziale - Anno 2015" con cui sono stati impartiti criteri alla Parte Pubblica per

lo svolgimento delle trattative negoziali.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 14

Con determina dirigenziale n. 2781 dll'8.09.2015 è stato costituito il fondo anno

2015 per il finanziamento della retribuzione di posizione e di risultato e acquisita

la certificazione del controllo sulla compatibilità dei costi dal Collegio dei

Revisori dei conti dell’Ente.

In data 12/11/2015 è stato sottoscritto in via definitiva il Contratto Collettivo

Decentrato Integrativo (CCDI parte economica 2015) per il personale dirigente della

Provincia di Potenza e l’utilizzo del Fondo 2015 e sono stati curati e seguiti tutti

i passaggi di comunicazione all’ARAN.

Per quanto riguarda il fondo del personale dipendente, l' Ufficio ha predisposto

il Decreto del Presidente n. 74 del 21/07/2015 ad oggetto "Linee di indirizzo alla

Parte Pubblica di Delegazione Trattante per la contrattazione decentrata dell’area

personale dipendente - Anno 2015" di indicazioni alla Parte pubblica di delegazione

trattante per la stipula del CCDI per la destinazione delle risorse decentrate per

l’anno 2015 e la predisposizione della piattaforma di parte pubblica poi presentata

alle OO.SS.

Con determinazione dirigenziale n.1889 dell'11.07.2014 è stata proposta un

ipotesi di costituzione e di utilizzo del “fondo per le risorse decentrate” anno 2015

per il personale dipendente ex art. 31, commi 2 e 3, CCNL del 22.01.2004.

E' stata trasmessa una relazione illustrativa tecnico finanziaria al collegio dei

revisori per il controllo, dopo l’approvazione in delegazione trattante, sulla

compatibilità dei costi della contrattazione collettiva decentrata integrativa con i

vincoli di bilancio, effettuato in via preliminare in sede di approvazione

dell’ipotesi di contratto di cui sopra, in data 14/10/2015 e acquisita la

certificazione del controllo sulla compatibilità dei costi resa dal Collegio dei

Revisori dei conti dell’Ente in data 29/10/2015.

In data 12/11/2015 è stato sottoscritto l’accordo economico per l’utilizzo del

fondo risorse decentrate 2015 del personale dipendente e curata la trasmissione del

testo contrattuale definitivo – con conseguenti comunicazioni all’ ARAN.

L'obiettivo è stato pienamente conseguito.

Relativamente al quinto obiettivo “Misure innovative e sperimentali di tutela

dell'occupazione e politiche attive del lavoro collegate ad ammortizzatori sociali in

deroga”, la Regione ha stanziato un primo finanziamento poari ad € 1.200.000. Le

azioni di politica attiva e di formazione in favore dei lavoratori in mobilità in

deroga (circa 650 destinatari) sono state organizzate dalla Provincia, dal mese di

gennaio 2015, con attività di pianificazione ed attivazione attraverso i Centri per

l'Impiego/CPA/SIP, ed erogate a partire dal mese di maggio 2015 nel rispetto di quanto

previsto dalla D.G.R. n.523/2014. L'attività formativa, gestita nelle aule dei Centri

per l'Impiego interamente con personale dipendente che ha messo a disposizione il

proprio tempo e il proprio sapere, è stata finalizzata al rafforzamento delle

competenze dei soggetti beneficiari di mobilità in deroga.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 15

In sintesi i percorsi previsti, della durata di 50 ore pro capite, hanno

riguardato in particolare il mercato del lavoro, la contrattazione collettiva, le

opportunità per la ricerca del lavoro nella Regione, la tutela della salute e della

sicurezza sul lavoro e il processo di riforma degli ammortizzatori sociali.

Inoltre con Deliberazione di Giunta Regionale n.143 del 10 febbraio 2015, la

Regione Basilicata ha approvato gli interventi formativi finalizzati a sostenere il re-

inserimento nel mercato del lavoro dei fuoriusciti dalla platea dei percettori degli

ammortizzatori sociali in deroga. Sono stati coinvolti n.991 soggetti disoccupati

esclusi dai benefici della mobilità in deroga residenti in provincia di Potenza.

Gli interventi di politiche attive e di formazione sono stati erogati dagli uffici

periferici del lavoro (Centri per l’Impiego, Centro Provinciale per l’Agricoltura e

Sportelli Integrati Polivalenti) e dall’Agenzia di Formazione in house Apof-il.

L’attività di coordinamento e gestione amministrativa, ha certificato per

l’anno 2015 una spesa complessiva di €.1.672.081,71.

Una ulteriore Deliberazione di Giunta Regionale ( n.808 del 16 giugno 2015)

ha approvato la Prosecuzione degli interventi formativi. La finalità è stata di

sostenere il re-inserimento nel mercato del lavoro di soggetti disoccupati esclusi

dalla platea regionale dei beneficiari di mobilità in deroga e residenti in provincia

di Potenza. Gli interventi di politiche attive e di formazione sono stati erogati dagli

uffici periferici del lavoro (Centri per l’Impiego, Centro Provinciale per

l’Agricoltura e Sportelli Integrati Polivalenti) e dall’Agenzia di Formazione in

house Apof-il con una spesa certificata per l’anno 2015 di €.1.552.485,10 hanno

coinvolto circa 1.000 ex percettori degli ammortizzatori sociali in deroga.

Infine, tenuto conto anche delle economie rinvenienti dai precedenti

stanziamenti, con Delibera di G.R. n.1331 del 14 ottobre 2015, la Regione Basilicata

ha autorizzato la prosecuzione per la chiusura degli interventi formativi rivolti ai

fuoriusciti dalla platea dei percettori degli ammortizzatori sociali in deroga. Si è

voluto così garantire ai n.998 soggetti disoccupati un ulteriore percorso formativo in

continuità con i servizi già erogati al fine di costituire un’offerta di politiche

attive finalizzata, sussistendone i presupposti, al conseguimento di una qualifica o

di una abilitazione o di una riqualificazione professionale, all’interno del

repertorio delle professioni della Regione Basilicata secondo gli standard in uso.

Gli interventi di formazione sono stati erogati dall’Agenzia di Formazione in

house Apof-il. con una spesa certificata di €.1.604.739,02.

L'obiettivo è stato conseguito.

L'attività del sesto obiettivo “Azioni di informazione, orientamento e supporto

a carattere universale, in coerenza con la raccomandazione europea sulla youth

guarantee, rivolte ai beneficiari del programma” consiste nell'organizzazione,

pianificazione ed erogazione, attraverso i Centri per l'Impiego, di servizi

personalizzati di orientamento finalizzati a sostenere il giovane nella costruzione di

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 16

un percorso individuale di fruizione delle azioni offerte dal Programma Garanzia

Giovani.

Infatti dal 1 Marzo 2014 è partito il Piano Nazionale Garanzia Giovani, rivolto a

tutti i giovani tra i 15 ed i 29 anni che non studiano, non lavorano e non sono

impegnati in nessun percorso formativo. Il Piano attuativo prevede che i giovani tra i

15 e i 29 anni, residenti in Italia -cittadini comunitari o stranieri extra UE,

regolarmente soggiornanti – possono usufruire delle opportunità di orientamento,

inserimento lavorativo, apprendistato, tirocinio, servizio civile, sostegno

all'autoimprenditorialità, formazione mirata all'inserimento lavorativo e al

reinserimento di giovani fuori dal sistema di istruzione e formazione, mobilità

professionale in Italia o all'estero. I giovani interessati potevano aderire

all'iniziativa sino al 31 dicembre 2015 recandosi direttamente al Centro per l'Impiego

o attraverso l'iscrizione dal sito nazionale o dal portale regionale. Ma occorre

sottolineare che, anche nel caso di iscrizione on line i Centri hanno offerto una

attività di consulenza nella scelta del percorso tra accompagnamento al lavoro,

apprendistato per l’alta formazione e la ricerca, tirocini extracurricolari, servizio

civile, sostegno a percorsi di autoimprenditorialità, mobilità transnazionale unita ai

tirocini, bonus occupazionale.

Il ruolo dei Centri per l’Impiego si rilevato centrale in quanto è affidato dal

Piano regionale agli stessi, in via esclusiva, l’attività di accoglienza, presa in

carico e orientamento.

Il giovane utente che ha aderito al programma viene convocato dal Centro per

l’Impiego che lo profila e stipula il Patto di Servizio ossia uno strumento che

formalizza l'accordo con disoccupati e inoccupati nel progetto personale scelto.

Nell’ambito del Patto di Servizio al giovane viene proposta una delle misure

previste nel piano di attuazione, tirocinio, apprendistato, servizio civile, percorso

formativo o sostegno all'inserimento lavorativo

Successivamente alla stipula del Patto di Servizio, il giovane può scegliere

tra l' operatore pubblico (CPI) o privato (ATS) per l’erogazione delle misure

successive, assistito dal personale dei Centri.

La scelta dell'orientamento specialistico o di secondo livello è stata rivolta

ai giovani più distanti dal mercato del lavoro, con un più alto indice di svantaggio

tenuto conto dell'analisi dei bisogni del giovane, della ricostruzione della storia

personale con la messa a punto di un progetto personale.

Sono stati attivati tirocini extracurriculari, anche in mobilità geografica di

diverse tipologie quali tirocini formativi e di orientamento finalizzati ad agevolare

le scelte professionali e l’occupabilità del giovane, tirocini finalizzati

all’inserimento/reinserimento lavorativo rivolti a inoccupati, disoccupati, soggetti

in mobilità, tirocini di orientamento e formazione o di inserimento/reinserimento in

favore di disabili di cui alla legge 68/99 art.1 c.1 o di persone svantaggiate ai sensi

della legge n.381/91.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 17

I tirocini extracurriculari si sono svolti presso aziende locali, con redazione

e stipula della relativa convenzione e del progetto formativo, tutoraggio dei

tirocinanti e rilascio degli attestati finali delle competenze acquisite.

Hanno aderito al Programma Garanzia Giovani della Basilicata per la Provincia di

Potenza, oltre n. 20.000 giovani.

L'obiettivo è stato raggiunto in quanto è stato offerto ai giovani che

ogni anno si affacciano al mercato del lavoro dopo la conclusione degli studi,

un ventaglio di iniziative, ma soprattutto è stata riservata una adeguata

attenzione ai giovani disoccupati e scoraggiati da parte delle strutture

preposte alle politiche attive del lavoro.

Relativamente al settimo obiettivo “Promozione di progetti di formazione

continua aziendali e/o pluriaziendali rivolti a lavoratori delle micro, piccole e

medie imprese (PMI)” la Provincia di Potenza nell’intento di sostenere ed orientare

le iniziative di formazione a favore di lavoratori, per aggiornarne ed accrescerne le

competenze e, contestualmente, favorire la competitività delle imprese ha agito su due

linee di intervento:

-portare a conclusione i progetti di formazione continua aziendale e pluriaziendale

rivolti ai lavoratori delle PMI, finanziati con risorse dell’Asse Adattabilità per

promuovere la competitività delle imprese e sostenere ed elevare l’occupabilità dei

lavoratori su tematiche di carattere specifico quale ambiente, energia, ICT,

turismo/cultura, welfare e terzo settore;

-pubblicare un nuovo avviso per il finanziamento di progetti di formazione continua

per piccole e medie imprese.

A seguito della nota n.049858/15AL del 12/3/2015 con la quale il Dirigente

dell’Ufficio Autorità di Gestione del FSE ha comunicato gli importi a disposizione

per la conclusione delle operazioni programmate dalla Provincia di Potenza nell’ambito

dell’Intesa Interistituzionale 2011-2013, in particolare per i progetti di Formazione

Continua pari ad €.452.127,95 con Determinazione Dirigenziale n.1480 si è proceduto

allo scorrimento dell’elenco dei progetti ricevibili ammessi a valutazione, ma non

finanziabili per l'allora indisponibilità di risorse, già presentati in adesione

all’Avviso Pubblico per il finanziamento di Interventi per la promozione della

formazione continua delle piccole e medie imprese (procedura a sportello)-seconda

finestra.

Al 31/12/2015, l’attività di controllo, anche in loco in collaborazione con il

personale incaricato, con conseguente redazione di verbali, determinazioni

dirigenziali per l’approvazione della rendicontazione finale e relativi atti di

liquidazione ha certificato una spesa complessiva di €.437.500,00, valida ai fini

della dichiarazione di spesa comunicata alla Regione Basilicata a valere sul PO FSE

2007-2013.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 18

In un nuovo avviso redatto dall'Ufficio per l'anno 2015 finalizzato al

finanziamento di progetti di formazione continua per piccole e medie imprese è stato

invece finanziato con le risorse rivenienti da economie accertate per un totale di

€.1.052.346,81 ed è stato pubblicato dalla Provincia di Potenza il 1° aprile 2015,

con scadenza il 4 maggio 2015.

Alla data di scadenza dell’avviso sono pervenuti al protocollo della Provincia

di Potenza n.203 progetti per un importo complessivo di €. 6.761.040,00.

Il 28 settembre 2015, a conclusione dell’attività istruttoria (circa 20 sedute

in quattro mesi) condotta dalla Commissione Provinciale di valutazione, istituita con

Determinazione Dirigenziale n.1479 dell’11/5/2015 e presieduta dalla sottoscritta,

coadiuvata dalla P.O. Pisani Katia e dal funzionario Giosa Maria, sono stati

pubblicati: la graduatoria dei progetti ammessi e finanziabili; la graduatoria dei

progetti ammessi ma non finanziabili per indisponibilità di risorse; l’elenco dei

progetti irricevibili e l’elenco dei progetti non ammessi a valutazione di merito,

approvati con Determinazione Dirigenziale n.2945 del 24/09/2015. La spesa complessiva

dei progetti finanziati ammonta ad €.1.050.000,00 per un totale di n.25 progetti.

L'obiettivo è stato raggiunto.

Relativamente all'ottavo obiettivo “Sostegno all'occupazione di giovani

diplomati o laureati attraverso il programma Leonardo, Progetto “Inn for green” si

evidenzia che il progetto di mobilità transnazionale “Inn for green”, il cui avviso

è stato pubblicato nel dicembre 2013, prevedeva, originariamente, l’attivazione di 84

borse formative europee (tirocini) destinate a giovani residenti in Basilicata,

Campania, Marche e Lombardia.

Il progetto, in sintesi, mirava a favorire nei giovani, attraverso un

periodo di formazione all’estero (13 settimane), l’acquisizione e l’utilizzo

di conoscenze e competenze specifiche nel settore della Green Economy, a

rafforzare le competenze linguistiche e trasversali che, durevoli nel tempo,

elevano la spendibilità nel mercato del lavoro e sviluppando nel contempo

competenze proprie del saper essere in termini di attitudini (propensione alla

mobilità geografica e all’arricchimento culturale), di comportamenti

organizzativi e di atteggiamenti professionali (progettualità, autonomia e

capacità di proposta).

Per meglio facilitare la costruzione del ruolo professionale dei

beneficiari, i tirocini formativi sono stati improntati su attività dirette ed

indirette basate sulla progressione conoscenza/applicazione.

A garanzia della buona riuscita dei tirocini e per favorire una maggiore

spendibilità nel mercato del lavoro del profilo professionale costruito, sia nel

Paese di provenienza che in quello di svolgimento del tirocinio, sono state

predisposte modalità di raccordo e di coordinamento tra la Provincia di

Potenza, soggetto attuatore, ed i diversi referenti delle strutture operative

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 19

della partnership, che hanno permesso un costante monitoraggio delle attività

di progetto ed hanno favorito un positivo rapporto tra le parti coinvolte.

Le attività per l’anno 2015 sono iniziate a gennaio e si sono concluse

nel secondo semestre 2015 con la consegna ai giovani partecipanti della

certificazione Europass Mobility per la validazione delle competenze.

L'Ufficio si è occupato in modo particolare dell’organizzazione e della

gestione del 3° flusso di partenza, 25 giovani per borse di studio con

destinazione Inghilterra, Spagna, Germania e Bulgaria, e la rendicontazione

finale del Progetto, finanziato dall’UE per un importo massimo di €.277.100,00.

Per la gestione delle attività di progetto è stata impegnata n.1 unità con

il supporto, nella sola fase di selezione dei partecipanti, di altre 2 risorse

professionali sotto la diretta guida della sottoscritta.

Sono state create le condizioni ottimali per il raggiungimento

dell'obiettivo prefissato soprattutto perchè i partecipanti hanno sperimentato

procedure operative in situazioni reali.

L'obiettivo è stato raggiunto.

Relativamente al nono obiettivo “Azioni di politica attiva del lavoro rivolte

all'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nel territorio interessato dal

Programma operativo Val d'Agri”, si evidenzia che il Progetto Match, finanziato dalla

Regione Basilicata, con risorse a valere sul Programma Operativo Val d’Agri,

Melandro, Sauro, Camastra per l’attivazione, da parte della Provincia di Potenza, di

work experience, si pone l’obiettivo di favorire l’inserimento occupazionale di

persone disabili e lavoratori svantaggiati e ha previsto il coinvolgimento dei

servizi provinciali (servizi sociali, collocamento mirato, formazione servizi

per l’impiego, O.M.L) e di imprese private, onlus, cooperative con sede operativa

nel territorio oggetto di intervento ed Enti Locali territoriali del territorio

interessato.

La principale finalità del progetto è quella di favorire azioni di coesione

sociale e di politica attiva del lavoro, attraverso idonee forme di incentivazione di

servizi specialistici in materia di inclusione sociale, occupabilità ed inserimento

lavorativo di persone con disabilità o in condizioni di svantaggio.

Il progetto, che inizialmente prevedeva l’attivazione di n. 64 work

experience poi diventate n. 188 per effetto dello scorrimento delle graduatorie,

nel suo sviluppo, ha inteso anche sperimentare un sistema di costante

collaborazione tra pubblico e privato, coordinato dall’Autorità Responsabile

del P.O. Val d’Agri (incardinata c/o il Dipartimento della Giunta – Villa

d’Agri) e affiancato da un Gruppo di Pilotaggio con funzioni di pianificazione

che allo scopo si è dotato di un’assistenza tecnica composta di esperti in

materia di inclusione e gestione/monitoraggio di progetti complessi.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 20

Le attività di progetto, che sono riconducibili a processi già avviati nel 2014

sono state completate nell'anno 2015.

Più specificatamente le work experience sono state articolate in due direttrici

di sviluppo:

-la prima ha interessato i tirocinanti oggetto del cosiddetto “rinnovo”, per i quali

l'Ufficio, attraverso i Centri per l'Impiego che operano nel territorio di riferimento,

ha stipulato complessivamente n.47 convenzioni, 24 delle quali (per i soggetti

svantaggiati) con imprese, cooperative ed attori del tessuto associativo e 23 (per i

soggetti disabili) con le amministrazioni comunali;

-la seconda, invece, ha interessato coloro i quali sono rientrati nello

scorrimento delle graduatorie ed in particolare 35 persone disabili ospitati,

nella quasi totalità, nei Comuni di residenza e n. 65 persone svantaggiate

impegnate in attività amministrativa, di segretariato e di vigilanza, in

servizi ausilari presso uffici comunali e biblioteca comunale, come custode di

impianti sportivi o addetto alla manutenzione di aree verdi.

L'obiettivo è stato raggiunto pienamente.

Relativamente al decimo obiettivo “Azioni di rete sul territorio provinciale in

favore di richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria- Progetti

categoria ordinari” e MSNA” (Minori stranieri non accompagnati)” si fa presente che

con D.M. 30.07.2013 pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 207 del 04.09.2013, il

Ministro dell’Interno ha disciplinato il Bando SPRAR per il triennio 2014/2016,

prevedendo l’accesso di Comuni, Unioni di Comuni, Province, anche in forma di

consorzio, in partnerariato con le realtà del privato sociale alla ripartizione del

Fondo stanziato per la realizzazione di Progetti di accoglienza in favore di

richiedenti/titolari di protezione internazionale e degli stranieri e loro familiari

beneficiari di protezione umanitaria, demandando la selezione delle domande di

contributo al Dipartimento per le Libertà civili e l’immigrazione – Direzione Centrale

dei Servizi Civili per l’Immigrazione l’Asilo.

La Provincia di Potenza ha infatti inteso realizzare un sistema di

accoglienza fondato sul rispetto dei diritti umani e incentrato sulla

predisposizione di servizi in rete nell’ambito di un’area territoriale di

dimensioni ristrette che favorisce l’accessibilità ai servizi, la qualità della

vita e la realizzazione di forme di integrazione lavorativa e sociale.

L’obiettivo strategico di tali Progetti è di misurare la capacità

ricettiva di piccoli e medi centri abitati del territorio, inserendo gli ospiti

in strutture ubicate nei centri storici, nell’ottica del recupero della

vitalità e della microeconomia dei centri locali di piccole dimensioni

contraddistinti anche da un evidente decremento demografico.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 21

Il raggiungimento di tale duplice finalità si realizza attraverso l’attività di

coordinamento che la Provincia svolge sugli enti gestori: Arci comitato regionale di

Basilicata, Fondazione Città per la Pace e per i Bambini in Basilicata e Cooperativa

Sociali “Il Sicomoro” Matera.

Si tende pertanto a realizzare una stretta correlazione tra le attività

progettuali e le disponibilità dell’area territoriale, attraverso il lavoro svolto da

equipe multidisciplinari di cui fanno parte figure professionali specifiche quali

assistenti sociali, psicologi, antropologi, mediatori interculturali linguistici,

operatori legali e avvocati e singoli componenti che possano sviluppare capacità

trasversali e interdisciplinari, come anche formatori e/o orientatori, oltre che

risorse umane appositamente dedicate dall’Ente titolare e dai Comuni aderenti alla

rete.

Nel dettaglio:

Progetto “Categoria Ordinari”:

Per l’anno 2015 il valore complessivo iniziale era di € 301.125,00 per l’accoglienza

di 25 beneficiari richiedenti/titolari di protezione internazionale o umanitaria

ospitati in strutture alloggiative private situate nei Comuni di: Brienza,

Sant’Arcangelo, Satriano, Rionero in Vulture, Palazzo S. Gervasio, ma il Servizio

Centrale S.P.R.A.R. del Ministero dell’Interno, già dal settembre 2014, nel disporre

un ampliamento della capacità ricettiva della rete ha chiesto all’Ente la

disponibilità di ulteriori posti aggiuntivi.

Successivamente con la Legge n. 141/2014 è stato previsto che “i cittadini afgani che

hanno effettuato prestazioni con carattere di continuità a favore del contingente

militare italiano nell’ambito della Missione Isaf e nei cui confronti sussistono

fondati motivi di ritenere che qualora permangano in Afganistan siano esposti al

rischio di danni gravi alla persona possono essere trasferiti (con le famiglie) nel

territorio nazionale per il riconoscimento della protezione internazionale”.

Nel validare ulteriormente la rete per il coordinamento e la gestione consolidatisi, il

Ministero ha invitato l’Ente a prevedere un piano di accoglienza, secondo gli standard

già sperimentati, per tali beneficiari in possesso di un discreto bagaglio culturale e

di una conoscenza di base della lingua italiana.

La Provincia di Potenza è impegnata da protagonista anche in detto delicato percorso di

ospitalità finalizzato all’autonomia dei cittadini afgani e delle loro famiglie.

In data 24.11.2015 presso la sede della Provincia è stato pertanto sottoscritta la

convenzione tra l'ente titolare e gli enti gestori Arci Basilicata e Fondazione città

per la Pace per l'accoglienza di cittadini afgani con l'impegno di offrire loro le

prestazioni di cui al Progetto S.P.R.A.R.

I posti messi a disposizione hanno raggiunto il numero complessivo di 64 (39 posti

aggiuntivi) finanziati con ulteriori risorse pari ad € 238.350,00.

In totale quindi le risorse finanziarie messe in campo sono € 539.475,00 di cui il 25%

di cofinanziamento attività organizzata dall'ente di tipo culturale, formativo,

orientativo ed educativo.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 22

Progetto “Categoria MSNA” (Minori Stranieri Non Accompagnati)

Per l’anno 2015 il valore complessivo iniziale è di € 321.500,00 per l’accoglienza di

10 minori stranieri non accompagnati richiedenti/titolari di protezione internazionale

o umanitaria ospitati in strutture alloggiative private situate nel Comune di

Sant’Arcangelo.

Questa tipologia di utenza presenta esigenze particolari cui corrispondere un

accompagnamento particolare che richiede comprovata esperienza su servizi socio-

educativi e assistenza h24, decisamente importante è impegnarsi a garantire

un’adeguata conoscenza della lingua italiana con il conseguimento della certificazione

prevista dalla legge in modo da consentire ai giovani di sviluppare capacità

trasversali e la giusta autonomia all’atto dell’uscita dal Progetto.

Maggiore attenzione va quindi dedicata all’aspetto formativo e culturale dei minori e

ad una azione di tutoraggio, anche in collaborazione con il Tribunale per i minorenni,

che consenta l’individuazione di punti di riferimento certi.

Sia per gli adulti che per i minori l’Ente si è impegnato ad attivare diversi

progetti di cofinanziamento con proprie risorse umane e strumentali, consistenti in

percorsi organizzati di tipo culturale, promuovendo mostre, seminari, giornate di

studio e dibattiti e di tipo formativo/orientativo, attraverso il bilancio di

competenze dell’individuo, colloqui orientativi e percorsi formativi ed educativo,

tenendo corsi specifici sullo “Stato Italiano” e la “Costituzione italiana”, in

particolare soffermandosi sui Principi fondamentali, sui diritti e sui doveri, sul

valore dell’uguaglianza e la parità di genere, sul ruolo della donna nella società

italiana e, più in generale, europea ed occidentale.

L'Ufficio per la realizzazione dell'obiettivo ha coordinato gli enti gestori, ha

svolto attività amministrativa di monitoraggio e controllo della rendicontazione delle

spese con la supervisione della documentazione contabile e ha curato la rendicontazione

finale, anche sulla base della rimodulazione dei piani finanziari per i posti

aggiuntivi e l'invio nel rispetto dei tempi previsti in continuo rapporto con il

Dipartimento per le Libertà e l'Immigrazione ed in particolare con il Servizio Centrale

S.P.R.A.R

L'obiettivo è stato raggiunto in quanto, anche se su piccoli numeri, una maggiore

comunicazione tra gli stranieri, le istituzioni e le comunità locali ha osteggiato non

soltanto le discriminazioni razziali ma qualsiasi forma discriminatoria.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 23

Attività Produttive

Premesso che l'Ufficio Attività Produttive esercita principalmente le funzioni amministrative delegate dalla Regione Basilicata in materia di politiche ittico-venatorie, di agricoltura, di turismo nonché in materia di controllo degli impianti termici, le azioni svolte nel corso del 2015 sono state finalizzate a garantire il mantenimento dei servizi secondo gli standard qualitativi degli anni precedenti pur trattandosi di materie non rientranti tra le c.d. funzioni fondamentali di cui alla Legge 56/2014. In particolare, nell'ambito dell'attività di protezione della fauna selvatica e del prelievo venatorio è stato predisposto il "Programma annuale di gestione provinciale" finalizzato alla pianificazione delle attività faunistico-venatorie che prevede, tra l'altro, la prevenzione, l'accertamento ed il risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica, sia alle colture che agli autoveicoli, la istituzione o il rinnovo degli istituti faunistici e le procedure per il rilascio dei tesserini venatori (4420) e delle abilitazioni all'esercizio venatorio (7 sedute d'esame, 198 candidati, 72 abilitati). In materia di tutela e sviluppo della fauna ittica sono stati rilasciati circa 550 permessi e autorizzazioni di pesca nelle acque pubbliche interne della provincia e, per una attività di controllo efficace, sono stati istruiti 85 procedimenti sanzionatori, emesse circa 50 ordinanze precedute da audizioni dei contravventori sia della disciplina della caccia che della pesca. Al fine di assicurare il regolare funzionamento degli ambiti territoriali di caccia n. 1 e n. 2 si è proceduto, prima della scadenza del commissariamento fissata al 30 giugno 2015, a richiedere alle categorie interessate (agricole, venatorie, ambientaliste) i dati relativi alla propria rappresentatività territoriale, nonché l'elenco dei designati a componenti dei Comitati di Gestione. Con Decreti Presidenziali n.56 e 57 del 29 giugno 2015 sono stati nominati rispettivamente i Comitati Direttivi degli AA.TI.CC. n.1 e n.2, a seguito di espletamento delle procedure elettive. In materia di turismo l'attività ordinaria ha riguardato sia la classificazione delle strutture ricettive e di ospitalità della provincia, sia il controllo delle agenzie di organizzazione ed intermediazione di viaggi e turismo. L'ufficio Turismo ha esaminato le richieste pervenute, in ordine alle strutture oggetto di classificazione e, in collaborazione con l'APT Basilicata ha proceduto alla verifica in loco dei requisiti richiesti dalle norme vigenti. Per quanto riguarda le agenzie di viaggi e turismo, considerando che trattasi di attività su istanza di parte, al 31 dicembre 2015, sono stati istruiti n" 17 procedimenti, ripartiti fra nuove aperture di agenzie, cessazioni di agenzie principali o filiali, sostituzioni del direttore tecnico e trasferimenti di titolarità. Al 31 dicembre 2015 sono state esaminate complessivamente n. 35 richieste di classificazione. Le strutture alberghiere ed extralberghiere classificate, conformi ai requisiti previsti dal disciplinare di classificazione sono state n" 17, la maggior parte relative ad attività di affittacamere, che sembra ancora avere una certa tenuta di mercato. L'ufficio ha svolto altresì la normale vigilanza sulla documentazione relativa alle varie agenzie e filiali, con particolare riguardo alle scadenze circa le polizze assicurative che annualmente gli esercizi devono rinnovare. Inoltre sono state trasmesse puntualmente le relazioni semestrali alla Regione Basilicata circa le agenzie in esercizio e quelle cancellate. In riferimento alla c.d. Proqrammazione Neqoziata, per i progetti finanziati con le risorse derivanti dalla Rimodulazione dei Patti Territoriali (Area Sud- Sapori Lucani-Corsetteria) di circa euro 14 milioni, l'Ufficio ha espletato attività di raccordo ed informazione tra gli uffici Viabilità ed Edilizia Scolastica e la CC.DD.PP in merito agli adempimenti previsti per il prosieguo dei lavori appaltati. Inoltre, a seguito della messa in liquidazione della Società Patecor s.r.l., la Provincia di Potenza (Ufficio AA.PP.) è subentrata nella titolarità di Soggetto Responsabile per il Patto Territoriale della Corsetteria. A riguardo oltre all'attività amministrativa relativa alla precitata messa in liquidazione della società, è stata intrapresa quella di analisi e controllo, in particolare, delle pratiche finanziate con le risorse del patto della Corsetteria. Quanto agli obiettivi assegnati si precisa quanto segue:

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 24

L'obiettivo definito "Ricostituzione del patrimonio faunistico: metodologia pilota per le immissioni ed il monitoraggio di lepus europaeus Pallas sul territorio dell'A. T.C. n. 1 della Provincia di Potenza" è finalizzato al miglioramento della qualità dei ripopolamenti della lepre europea mediante l'immissione ed il monitoraggio di giovani esemplari nati nei recinti di preambientamento. Dal punto di vista tecnico il progetto ha presentato caratteristiche innovative e permetterà un progressivo incremento della popolazione di lepre capace di garantire i futuri prelievi venatori basati non più su interventi di ripopolamento "pronto caccia", ma esclusivamente sulla produzione naturale in loco. Nel primo trirriestre dell'anno 2015 sono sati svolti numerosi sopralluoghi per valutare la gestione di un recinto di Melfi e per accertare possibili casi di decesso delle lepri immesse nell'anno precedente. Le operazioni sono state eseguite grazie alla supervisione e al coordinamento dei responsabili del progetto, alla collaborazione degli operatori faunistici dell'ATC1 e da rappresentanti dell'Osservatorio Naturale della Regione Basilicata. Inoltre erano presenti anche studenti della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi della Basilicata, accompagnati dal docente. Tutti i capi catturati e destinati al monitoraggio sono stati punzonati con targhetta auricolare in plastica e radiocollarati. Le lepri con radio collare sono state immesse nell' Oasi di protezione della fauna selvatica "Montelella", sita in San Fele, area vocata per la specie e in cui vige il divieto di caccia. Nel periodo 24 marzo 2015- 02 Ottobre 2015 sono state effettuate le attività di monitoraggio sulle lepri con radiocollare ed è stata impiegata la metodologia del radio-tracking, o radiotelemetria. L'obiettivo è stato raggiunto in pieno. L'obiettivo "Protezione della biodiversità animale: censimento e stime di abbondanza della specie volpe" è finalizzato all'attuazione del piano di controllo della specie opportunista su gran parte del territorio provinciale. Durante i mesi di aprile e maggio 2015, coincidenti con la stagione riproduttiva della specie volpe, sono state monitorate le tane individuate nell'anno 2014. Dai rilevamenti è emerso che le tane ancora attive sono state circa il 70% di quelle censite; durante i censimenti inoltre, nelle aree oggetto di indagine (anno 2014), sono state individuate nuove tane (n. 25). Tutte le informazioni sono state annotate, dagli addetti al censimento, sulle schede predisposte e, successivamente i siti occupati dalle volpi sono stati riportati su cartografia. Nel periodo maggio-novembre 2015 sono stati effettuati sul territorio degli AATTCC n. 1 e 2 di Potenza, con l'ausilio della Polizia Provinciale, i censimenti notturni con faro per ottenere stime di abbondanza della specie volpe. Nell' anno 2015, inoltre, si è proceduto a sottoporre ad indagine anche le Oasi di Protezione della Provincia, per cercare di ottenere indici di densità distribuiti omogeneamente sul territorio provinciale. A conclusione delle attività di campo, i dati sono stati elaborati ed inseriti in un database, al fine di estrapolare gli indici di densità e I.K.A. relativi in ptimis alla specie volpe, ma anche alla lepre, in quanto gli habitat perlustrati sono frequentati indistintamente dalle due specie. L'obiettivo è stato pienamente raggiunto nei tempi e modi programmati. L'obiettivo denominato "Ricostituzione del patrimonio faunistico ottimale .del fagiano" finalizzato alla ricostituzione di popolazioni naturali di fagiano mediante un progressivo incremento della specie, capace di garantire i futuri prelievi venatori, è basato sulla produzione naturale. Nel corso dell'anno sono state espletate tutte le procedure per l'acquisto e la messa in opera delle strutture faunistiche necessarie al pre-ambientamento ed al successivo rilascio sul territorio della selvaggina. Nello specifico con determina dirigenziale n. 2364 del 28.07.2015 è stato indetto il cottimo fiduciario per la fornitura di strutture faunistiche. Al fine di poter costituire e mantenere popolazioni naturali ed autosufficienti di fagiani sono state eseguite, altresì, tutte le procedure per l'acquisto di fagiani di età compresa tra i 90 ed i 120 giorni. I fagianotti sono stati immessi, a gruppi di 25 nel mese di novembre, nella voliera a cielo chiuso, previo accertamento sanitario. Dopo una permanenza nella voliera di circa 15 giorni i fagiani sono stati rilasciati a piccoli gruppi nel recinto a cielo aperto da dove si sono irradiati spontaneamente nell'area

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 25

circostante, lasciando sempre all'interno della voliera, con funzione di richiamo, alcuni soggetti, fino alla completa liberazione. L'obiettivo è stato raggiunto secondo il cronoprogramma e con la piena corrispondenza tra i risultati attesi e quelli conseguiti. L'obiettivo "Fauna autoctona/alloctona della riserva regionale oasi WWF Lago Pantano di Pignola" è finalizzato al censimento delle specie ittiche, ornitiche e della testuggine palustre europea. L'obiettivo ha previsto il censimento avifauna mediante punti d'ascolto, il censimento della fauna ittica e il monitoraggio e censimento della Emys orbicularis. Il censimento dell'avifauna è stato effettuato al canto su transetti lineari a cadenza settimanale. Nel periodo marzo-dicembre sono state censite diverse specie, la compilazione della check-list ha tenuto conto delle fonti bibliografiche disponibili, compresi i report di RETE NATURA 2000, e la banca dati del Centro di Educazione Ambientale WWF Novaterra. Lo studio eseguito ha supportato con nuovi dati le precedenti indagini, nella maggior parte dei casi riconfermandole, ma essendo stato condotto in modo continuativo e regolare, ha permesso di registrare più a fondo le osservazioni sulle dinamiche delle popolazioni presenti, sia stanziali che migratrici. Censimento fauna ittica. L'indagine è stata condotta mediante il censimento del popolamento ittico del lago volto a definire la composizione specifica e lo stato della conservazione delle singole specie. Il campionamento è stato effettuato nei mesi di luglio-agosto 2015 ed ha interessato 3 diversi corpi idrici. Il totale degli esemplari catturati (re introdotti tempestivamente) è stato di quasi 4000 unità, ed ha permesso di accertare la presenza di lO specie ittiche delle quali una certamente autoctona, la Tinca Tinca tinca, tre di origine incerta, la carpa Cyprinus carpio, il luccio cisalpino Esox cisalpinus e scardola Scardinus erythrophthalmus le restanti sette di origine certamente alloctona tra le quali il carassio, la gambusia, il persico reale, il persico sole, il persico trota ed il pesce gatto Micropterus salmoides la cui presenza risulta essere estremamente massiccia e pericolosa per l'equilibrio del sito. Monitoraggio e censimento della Emys orbicularis. Nel periodo marzo-dicembre 2015, si è proseguito il lavoro di censimento della Testuggine palustre europea Emys orbicularis, e di analisi dei dati raccolti. Sono state censite 30 esemplari di tartarughe, in ottime condizioni di salute, di varie età, le quali sono state marcate con il metodo di STUBBS (prevede un piccolo segno sul carapace che a seconda del punto in cui lo si applica va ad identificare il numero del soggetto). Inoltre, ad ogni esemplare, è stato effettuato un piccolo prelievo di sangue che è stato inviato al laboratorio dall'Università di Firenze con lo scopo di elaborare una mappatura genetica della popolazione, e contestualmente di individuare la "parentela" con altre popolazioni isolate del sud Italia. L'obiettivo è stato raggiunto con raccolta di dati di elevato valore scientifico. Si fa presente che il raggiungimento di tali obiettivi definiti nel piano è stato possibile grazie all'impegno e alla professionalità del personale a tempo determinato, giovani esperti in materia faunistica che, sapientemente guidati dalla dott.ssa Lanzieri, si sono integrati perfettamente nelle dinamiche gestionali ed organizzative dell' ufficio. Per quanto rigarda infine l' obiettivo denominato "Attività amministrative e di controllo relative all'esecuzione attività "Operazione Caldaia Sicura", in raccordo con i provvedimenti della Regione Basilicata, occorre preliminarmente evidenziare che il D.P.R 16 aprile 2013 n. 74 ha dettato una nuova disciplina in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari prevedendo, tra l'altro, una competenza generale da parte delle Regioni e delle Province Autonome. Pertanto, con la legge regionale n. 4 del 27 gennaio 2015 (Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2015) all'art. 26 (Disposizioni in materia di controlli degli impianti termici) è stato previsto che" in attuazione di quanto disposto dall'art 10 de! DPR 16 aprile 2013 n. 74 e nelle more dell'adozione delle disposizioni disciplinanti la manutenzione e l'ispezione degli impianti termici nonché di quelli di climatizzazione invernale ed estiva, la Regione delega alla Provincia di Matera, per l'intero territorio provinciale, alla Provincia di Potenza, per l'intero territorio provinciale ad eccezione del capoluogo ( .. ) il prosieguo della gestione delle attività concernenti i prescritti controlli di "efficienza energetica". Tali attività sono svolte dagli Enti innanzi indicati ( ... ) fino alla data di entrata in vigore delle

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 26

diposizioni di cui al primo periodo e comunque non oltre il 31 dicembre 2015. La giunta regionale, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede con proprio disegno di legge a dare definitiva attuazione al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 74 ": La Regione Basilicata con nota del 06 agosto 2015 prot. 160379 a firma del Presidente della Giunta Regionale ha comunicato che, "nel più ampio disegno attuativo della legge di riforma delle funzioni provinciali (c.d. Del Rio) è in corso di riorganizzazione anche la competenza regionale in materia di manutenzione e ispezione degli impianti termici nonché di quelli di climatizzazione invernale ed estiva e che l'attuazione della stessa sarà realizzata entro e non oltre il 31.12.2015". Con la precitata nota, la Regione, ha chiesto alla Provincia "richiamando anche le disposizioni di cui all'art. 26 della Legge Regionale n. 4 del 27 gennaio 2015 (collegato alla legge di stabilità regionale 2015) di continuare nelle attività di controllo degli impianti termici secondo il modello attualmente in vigore, fino e non oltre il 31.12.2015". Di conseguenza l'ufficio ha predisposto gli atti relativi alla proroga del contratto in scadenza provvedendo altresÌ alla necessaria attività di raccordo ed informazione tra Provincia-Apea e Regione Basilicata. Sempre nell'ambito delle competenze di Caldaia Sicura, nel corso del 2015 sono state effettuate le attività di verifica con gli uffici di Apea srl relative alle richieste di rimborsi di versamenti non dovuti da parte sia di utenza privata sia di utenza pubblica ( Comuni in particolare), nonché di assistenza agli stessi uffici Apea srl Circa l'attuazione delle norme regionali alla base del servizio. L'obiettivo è stato raggiunto.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 27

UFFICIO VIABILITA’ E TRASPORTI

VIABILITA’

1 - Completamento attuazione interventi finanziati con fondi P.O. F.E.S.R. 2007/13

Nell’ambito della programmazione P.O. F.E.S.R. Basilicata 2007/2013 la Provincia di Potenza è

stata individuata quale Ente Attuatore di una serie di interventi da realizzare lungo la viabilità di

competenza, per i quali vigeva l’obbligo di ultimarne le lavorazioni e rendicontare la relativa spesa

inderogabilmente entro il 31.12.2015, pena il non riconoscimento della stessa.

Trattasi di 9 interventi complessivi, di cui 7 relativi alla realizzazione di aree di interscambio (in

realtà nel programma le aree erano 9, ma a seguito di accordo sottoscritto tra le parti, la realizzazione di

2 di esse è stata successivamente delegata alle F.A.L., trattandosi di interventi su immobili ricadenti nella

propria disponibilità) finanziati integralmente con fondi di cui alla Programmazione P.O. F.E.S.R. e 2

interventi relativi alla costruzione del 3° e 4° lotto della strada di collegamento tra la S.S. 658 PZ/Melfi

e la S.S. “Bradanica” (cosiddetta “Oraziana”), cofinanziati con fondi P.O. F.E.S.R. 2007/13.

L’importo complessivo dei fondi da rendicontare per tali interventi (riportati nella sottostante

tabella) a valere sulla programmazione P.O. F.E.S.R. Basilicata 2007/2013, ammontava

complessivamente a circa 30 M€..

L’obiettivo che si era posto l’Ente per il 2015 era quello di garantire l’esecuzione, la

rendicontazione e la liquidazione entro la fine dell’anno, della totalità dei lavori in elenco, al fine di

evitarne il definanziamento.

Al 31.12.2015 tutti gli interventi relativi alle 7 aree di interscambio sono stati ultimati e la relativa

spesa rendicontata, così come per gli interventi sui 2 lotti dell’Oraziana per i quali si è rendicontata

l’intera quota del finanziamento gravante sui P.O. F.E.S.R. 2007/13, per cui l’obiettivo è stato

pienamente raggiunto.

INTERVENTO Finanziamento Quota PO FESR

1 Area Interscambio Zona Industriale S. Nicola di Melfi €. 456.656,68 €. 456.656,68

2 Area Interscambio SS 401 Ofantina – Area industriale Rapone

€. 516.103,77 €. 516.103,77

3 Area Interscambio SP ex SS 381 “Passo delle Procelle” €. 497.699,82 €. 497.699,82

4 Area Interscambio Bivio Acerenza – Cancellara - Oppido

€. 566.977,91 €. 566.977,91

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 28

5 Area Interscambio SS 633 Svincolo Francavilla

€. 552.773,94

€. 552.773,94

6 Area Interscambio Svincolo Lauria Nord €. 489.699,98 €. 489.699,98

7 Area Interscambio S.P. 11 Montemurro €. 546.598,34 €. 546.598,34

8 Costruzione 3° lotto strada di collegamento tra la SS 658 Melfi-Potenza e la SS “Bradanica” tratto tra Ripacandida e Ginestra

€. 32.872.855,23 €. 12.500.000,00

9 Costruzione 4° lotto funzionale 1° stralcio strada di collegamento tra la SS 658 Melfi-Potenza e la SS “Bradanica”

€. 28.539.304,00 €. 14.000.000,00

SOMMANO €. 30.126.514,44

2 - Attuazione programmazione Fondi Sviluppo e Coesione (F.S.C.) Basilicata 2007/2013 - Programma per la

salvaguardia e la tutela della viabilità provinciale

Alla Provincia di Potenza sono stati assegnati 28 M€. a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la

Coesione (Delibera CIPE n. 88/2012) per la realizzazione di 66 interventi (divenuti 67 per il

frazionamento di uno di essi) di consolidamento e messa in sicurezza di altrettante arterie provinciali.

Per tali interventi non è stato possibile avviare per tempo la progettazione delle relative opere a

causa dei ritardi con cui si è proceduto sia alla sottoscrizione dell’Accordo di programma quadro con la

Regione Basilicata ed il Ministero (avvenuta solo nel Luglio 2013), sia al trasferimento da parte della

Regione dell’anticipazione dell’8% del finanziamento, indispensabile per l’avvio delle attività

propedeutiche alla progettazione degli interventi (esecuzione di rilevamenti, studi ed indagini

geognostiche etc.), che si è concretizzato solo nell’ultima parte del 2014; a partire da tale data si è

potuto quindi, con notevole ritardo, dare finalmente inizio alle progettazioni degli interventi finanziati.

Nel frattempo con Delibera CIPE n. 21/2014, pubblicata il 22/09/2014, è stata stabilita la data

del 31.12.2015 quale termine ultimo per l’assunzione delle Obbligazioni Giuridicamente Vincolanti

(O.G.V.) per le risorse assegnate con la precitata Delibera CIPE 88/2012, prevedendo comunque la

possibilità di acquisire le O.G.V. entro il 30.06.2016 ma con l’applicazione di una piccolissima riduzione

del finanziamento assentito (pari all’1,5%). L’inutile decorso anche di tale ultimo termine avrebbe

causato la definitiva revoca delle risorse assegnate.

E’ del tutto evidente che i termini stringenti imposti dalla predetta Delibera 21/2014, in uno con

il considerevole ritardo accumulato nel trasferimento alla Provincia delle risorse necessarie per l’avvio

delle progettazioni, hanno reso concreto il rischio di definanziamento delle opere, considerato che i

tempi a disposizione per effettuare tutte le attività di progettazione degli interventi(sino al livello

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 29

esecutivo), l’acquisizione di eventuali pareri/autorizzazioni, l’espletamento delle procedure di appalto

etc., per ben 67 opere, risultavano certamente inadeguati e comunque poco compatibili con le scadenze

assegnate.

Obiettivo che si era posto quindi l’Ente era quello di evitare la perdita dei finanziamenti

garantendo almeno per il 30.06.2016 la conclusione delle procedure di appalto (e quindi l’assunzione

delle O.G.V.) di tutte le 67 opere in programma e, comunque, di assicurare per il 31.12.2015 la

conclusione delle stesse procedure con il conseguimento dell’O.G.V. per almeno il 50% degli interventi

in programma, in modo da ridurre al minimo anche le pur esigue riduzioni dell’1,5% sui fondi assegnati.

Al 31.12.2015 l’ufficio è riuscito ad aggiudicare i lavori (assumendo quindi l’O.G.V.) per ben 39

interventi, costituenti circa il 58% del totale degli stessi (oltre il 50% prefissato), per cui l’obiettivo è

stato pienamente raggiunto.

Nella tabella che segue si riportano i 67 interventi finanziati, con l’evidenziazione dei 39 per i

quali si è già proceduto all’affidamento dei lavori :

INTERVENTO

1 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 13/1° stralcio ACQUISITO

O.G.V.

2 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 99 e 219 ACQUISITO O.G.V.

3 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. EX SS 401 /

4 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 5 /

5 Consolidamento e messa in sicurezza SP 6 III° TRONCO /

6 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 10 II° TRONCO ACQUISITO O.G.V.

7 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 66 "DI FORENZA" /

8 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. EX S.S. 303 ACQUISITO O.G.V.

9 Consolidamento e messa in sicurezza SP68 ACQUISITO O.G.V.

10 Consolidamento e messa in sicurezza SP 24 E 111 ACQUISITO O.G.V.

11 Consolidamento e messa in sicurezza SP 9 E 108 ACQUISITO O.G.V.

12 Consolidamento e messa in sicurezza SP 48 - SP 52 - SP 49 ACQUISITO O.G.V.

13 Consolidamento e messa in sicurezza Tangenziale di Potenza ACQUISITO O.G.V.

14 Consolidamento e messa in sicurezza SP 79 ACQUISITO O.G.V.

15 Consolidamento e messa in sicurezza SP 81 - SP 96 ACQUISITO O.G.V.

16 Consolidamento e messa in sicurezza SP 119 - 129 ACQUISITO O.G.V.

17 Consolidamento e messa in sicurezza SP 122 /

18 Consolidamento e messa in sicurezza SP 10 III° TRONCO - 55 ACQUISITO O.G.V.

19 Consolidamento e messa in sicurezza SP 33 - 139 ACQUISITO O.G.V.

20 Consolidamento e messa in sicurezza SP 105 - 106 ACQUISITO O.G.V.

21 Consolidamento e messa in sicurezza SP Variante Oppido Lucano /

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 30

22 Consolidamento e messa in sicurezza Ex S.S. n. 92 " dell' appennino Meridionale"

ACQUISITO O.G.V.

23 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 46 "della peschiera" ACQUISITO O.G.V.

24 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 4 " del pollino" /

25 Consolidamento e messa in sicurezza Ex S.S. 19 "delle calabrie" /

26 Consolidamento e messa in sicurezza Ex SS. N. 104 "Sapri-Jonio" ACQUISITO O.G.V.

27 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 103 " di massa" ACQUISITO O.G.V.

28 Consolidamento e messa in sicurezza S.P.n. 3 Variante Porto ACQUISITO O.G.V.

29 Consolidamento e messa in sicurezza S.P.n. 3 tirrena /

30 Consolidamento e messa in sicurezza S.p. n. 34 "Pedali -Viggianello" /

31 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 3 bis /

32 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 101 "di Seluci" ACQUISITO O.G.V.

33 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. Cogliandrino ACQUISITO O.G.V.

34 Consolidamento e messa in sicurezza Ex SS . 104 "Sapri-Jonio" /

35 Consolidamento e messa in sicurezza S.p. 102 di Mezzana /

36 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. "Saurina" 1° tratto ACQUISITO O.G.V.

37 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. "Saurina" 2° tratto ACQUISITO O.G.V.

38 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. "Lama Sellata" ACQUISITO O.G.V.

39 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 15 ACQUISITO O.G.V.

40 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 19 ACQUISITO O.G.V.

41 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 20 "Jonica /

42 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 23 - S.P. 11 /

43 Consolidamento e messa in sicurezza S.P.25 TER /

44 Consolidamento e messa in sicurezza S.P.36 ACQUISITO O.G.V.

45 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex S.S. 103 /

46 Consolidamento e messa in sicurezza S.P.137 "Dell'Alli" /

47 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 276 ACQUISITO O.G.V.

48 Consolidamento e messa in sicurezza S. P. "Bretella S. Martino d'Agri - SS 598"

/

49 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 26 /

50 Consolidamento e messa in sicurezza Strada Santacroce Camastra /

51 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 30 "DI GIULIANO" ACQUISITO O.G.V.

52 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 84 "DEL GALLITELLO" ACQUISITO O.G.V.

53 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 12 "VIETRESE" ACQUISITO O.G.V.

54 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. EX SS 7 "APPIA" 1° tratto /

55 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. EX SS 7 "APPIA" 2° tratto /

56 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 6 I Tronco ACQUISITO O.G.V.

57 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 71 "di Filiano" /

58 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 83 "Picerno - Baragiano" ACQUISITO O.G.V.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 31

59 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 94 /

60 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 407 ACQUISITO O.G.V.

61 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 13/2° stralcio ACQUISITO O.G.V.

62 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 16 I Tronco /

63 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 93 ACQUISITO O.G.V.

64 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 96 /

65 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 53 "del Tiera" ACQUISITO O.G.V.

66 Consolidamento e messa in sicurezza S.P. 92 "Bella-San Cataldo-Avigliano”

ACQUISITO O.G.V.

67 Consolidamento e messa in sicurezza Serra Coppoli - Ponte Tiera Cancellara

/

3 - Riavvio dei cantieri relativi ad importanti opere stradali bloccate a causa dei vincoli del Patto di Stabilità

Nel periodo antecedente l’ultimo quadriennio la Provincia ha avviato numerosi interventi

inerenti opere stradali di rilevante importanza collegati ad investimenti considerevoli; tutti cantieri che,

data l’entità degli investimenti, avevano una durata pluriennale ed il cui efficace avanzamento dei lavori

era evidentemente correlato al regolare e puntuale trasferimento dei fondi da parte dell’Ente

finanziatore (Regione Basilicata); condizione questa che purtroppo, a partire dal 2012, a causa dei limiti

di spesa introdotti dalle sopravvenute norme relative al Patto di Stabilità, non si è più verificata,

determinando una situazione di stallo dei lavori, che in varie situazioni ha portato al blocco totale dei

cantieri.

Si è quindi ingenerata una condizione di grave pericolosità con rischi enormi per l’Ente

Provincia, condizione il cui permanere determina, nella migliore delle ipotesi, ulteriori gravi ritardi nel

completamento delle opere con connessi significativi incrementi dei costi di realizzazione, ma potrà

anche nei casi più gravi portare -e trattasi di ipotesi non certo improbabile- alla revoca dei finanziamenti

con impossibilità di completare le infrastrutture, che andrebbero così ad arricchire il numero delle

“incompiute” della Basilicata, determinando inoltre l’insorgere di consistenti danni economici a causa

dei contenziosi che si instaurerebbero con i soggetti esecutori dei lavori.

Tale situazione è stata già in più occasioni rappresentata dall’Ufficio ai competenti organi

regionali, ai quali è stata reiterata la richiesta di assicurare i trasferimenti necessari al completamento

delle opere evidenziando le possibili nefaste conseguenze della mancata rimozione dell’attuale

condizione di stallo; purtroppo sinora tali richieste sono rimaste in massima parte inevase.

L’obiettivo che la Provincia si era posta per l’anno 2015 era quello di riuscire a riavviare i lavori

di almeno il 50% delle opere a tutt’oggi in fase di fermo del cantiere (trattasi di 9 interventi riportati

nella sottostante tabella, il cui ammontare complessivo dei finanziamenti è pari a circa 94 M e garantirne

il regolare avanzamento.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 32

Al 31.12.2015 l’Ufficio è riuscito a sbloccare la condizione di fermo cantiere ed assicurare

l’avanzamento dei lavori di 6 dei predetti 9 interventi (il 66% del totale, ben superiore al 50%

ipotizzato), per cui anche in questo caso l’obiettivo è stato pienamente raggiunto.

Di seguito si riportano gli interventi citati evidenziando le opere per cui sono stati riavviati i

lavori:

INTERVENTO Attuazione

1 Sp 4 del Pollino dal Km 10+600 al Km 47+100 Lavori riavviati ed in avanzata fase di esecuzione (circa il 93% del totale)

2 Lavori di costruzione della strada Bradanica IV lotto 1° stralcio

Lavori riavviati ed in avanzata fase di esecuzione (circa il 90% del totale)

3 Lavori di riqualificazione e messa in sicurezza strada Fiumarella Armento

Lavori riavviati ed in avanzata fase di esecuzione (circa il 66% del totale)

4 SP 14 Bellese Lavori riavviati ed in corso di

esecuzione (eseguiti circa il 56% del totale)

5 Lavori di collegamento Montemurro – SS 598 Lavori riavviati ed in avanzata fase di esecuzione (circa il 98% del totale)

6 IV lotto Oraziana 2° Stralcio Funzionale Lavori riavviati a seguito di

approvazione variante

7 Collegamento Marsico Vetere SS598 fondovalle Agri /

8 SP 32 della Camastra lavori di completamento /

9 Collegamento Diga di Acerenza - Forenza /SS 658 - II lotto

/

4 – Attuazione programma interventi di messa in sicurezza e rimozione gravi criticità della rete viaria provinciale

La gestione della viabilità provinciale sta vivendo negli ultimi anni una situazione di drammatica

criticità; purtroppo il progressivo taglio dei trasferimenti statali imposto dalle varie leggi di

contenimento della spesa approvate nell’ultimo triennio hanno determinato l’azzeramento totale delle

risorse assegnate al bilancio corrente per la manutenzione stradale, con gravi ripercussioni sulla

sicurezza del transito veicolare oltre che sulla capacità di affrontare e risolvere qualunque emergenza

che dovesse verificarsi sul reticolo viario di competenza.

E’ pertanto fondamentale attuare soluzioni alternative che consentano, seppur solo in parte, di

ovviare alla impossibilità di realizzare una adeguata e diffusa azione di manutenzione, mediante il

reperimento di risorse per l’attuazione di programmi di interventi di messa in sicurezza che, sebbene

limitati a singole arterie e situazioni, consentano almeno su parte della rete viaria la riduzione delle

condizioni di pericolo per gli utenti.

A tale scopo nel corso del 2014 e nei primissimi mesi del 2015 l’Ufficio, utilizzando alcune

risorse assegnate dalla Protezione Civile e dalla Regione per la risoluzione di criticità verificatesi

(terremoto Pollino e alluvioni dicembre 2013 e gennaio 2015), nonchè i fondi rivenienti dalla

riprogrammazione di alcuni Patti Territoriali, ed altre risorse assegnate, ha proceduto alla redazione,

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 33

validazione ed approvazione di oltre 40 progetti relativi ad interventi di messa in sicurezza per un

importo complessivo di oltre 18 M€. (specificati nella tabella di seguito riportata).

L’obiettivo che l’Ente si era posto per il 2015, era quello di avviare tutti i cantieri in questione e

giungere, entro l’anno, alla ultimazione dei lavori per almeno l’80% di essi.

Al 31.12.2015 tutti i 40 interventi citati sono stati appaltati, contrattualizzati e consegnati, e per

ben l’87,5% di essi (35 su 40 totali) i lavori sono stati anche ultimati, per cui l’obiettivo è stato

completamente raggiunto.

Di seguito l’elenco con gli interventi in questione e l’indicazione dello stato dei lavori:

INTERVENTO Stato dei lavori

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. Isca Pantanelle Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. Ex SS 94 Abitato Picerno-Casa Cantoniera Tito

Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza Fondovalle Racanello - Centro abitato Castelsaraceno-Fosso Reale

Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 25 bis Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 103 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 104 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 63 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 6/4° tronco Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 90 ed ex SS 93 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 119 e 129 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 22 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 10/4° tronco Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 125 e 126 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. Melfi Sata Lavori in corso

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 303 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 401 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 21 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 35 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 123 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 169 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 8 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 110 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. ex SS 168 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 18 Lavori ultimati

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 34

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 10/3° tronco Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 55 Lavori ultimati

Consolidamento e messa in sicurezza S.P. n. 49 Lavori in corso

Fondi Prot. Civile per eventi atmosferici dicembre 2013 – interventi su S.P. 155 Sarmentana - S.P. ex S.S. 94 ed S.P. ex S.S. 168

Lavori ultimati

Interventi con fondi Prot. Civile per Terremoto area Pollino – interventi su S.P. n. 28 – S.P. n. 4 – S.P. n. 34 – S.P. ex S.S. 19

Lavori ultimati ad eccezione di quelli sulla

S.p. n. 4 Interventi con fondi ex D. Lgs. 1010/1948 – Interventi vari su SS.PP. nn. 26 – 7bis – 32bis – 100 – 219 – 5 – 34 – 13 - ex S.S. 19 – ex S.S. 104

Lavori ultimati

S.P. "Isca Pantanelle" - Completamento Intervento sistemazione giunti (fondi Anas)

Lavori ultimati

Colla Maratea Lavori in corso

S.P. Lama Sellata - Marsiconuovo - Lavori di ripristino danni – Fondi ENI

Lavori ultimati

S.P. N. 16/II° tronco- Lavori di ripristino danni – Fondi ENI Lavori in corso

TRASPORTI

5 - Aggiornamento della rete dei servizi di trasporto ed adeguamento dell’offerta all’evoluzione della domanda

Gli obiettivi assegnati alla PO “Trasporti”, come individuati nel Piano obiettivi 2015,

prevedevano la ridefinizione dell’offerta dei collegamenti diretti nella zona industriale di San Nicola di

Melfi (circa 200 collegamenti al giorno che sviluppano oltre 3.200.000 km annui e rappresentano

pertanto una quota consistente dell’intero servizio di T.P.L. nell’ambito provinciale), con la contestuale

definizione del fabbisogno di percorrenza aggiuntiva e delle relative occorrenze finanziarie, attività

resasi urgente e necessaria a seguito della ripresa e dell’incremento dell’attività lavorativa presso le

fabbriche ivi ubicate, che ha determinato l’esigenza di incrementare in maniera significativa gli

avvicendamenti (sino a prevedere ben 20 turni lavorativi), oltre ad una serie di variazione dei percorsi

dei collegamenti scolastici resesi necessarie a seguito della riorganizzazione (diversa ubicazione) di

alcune sedi scolastiche nel capoluogo di Regione.

Con riferimento ai collegamenti con la Zona Industriale di San Nicola di Melfi, nel corso del

2015 si è proceduto, in linea con gli obiettivi previsti, alla predetta ridefinizione dell’offerta mediante la

quantificazione delle maggiori necessità sia in termini di percorrenza sia in termini di occorrenze

finanziarie, e, previa acquisizione da parte della Regione delle risorse all’uopo necessarie, sono stati

definiti ed autorizzati i nuovi servizi che, a tutto il 31.12.2015, sono stati regolarmente effettuati,

consentendo così di assorbire nell’ambito della previsione contrattuale la sostanziale modifica al piano

di esercizio conseguente all’intervenuta variazione delle attività lavorative, senza produrre alcuna

ripercussione negativa sulle stesse.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 35

Relativamente poi alle modifiche conseguenti alla riallocazione degli edifici scolastici nel

territorio del comune capoluogo, si è proceduto alla variazione dei percorsi urbani delle corse

provenienti dai diversi comuni in cui risiedono gli studenti interessati agli spostamenti delle sedi

scolastiche del Liceo Scientifico Pasolini dal Seminario Maggiore alla via Anzio, e di alcune classi

dell’Istituto di Istruzione Superiore Einstein da via don Minozzi a via Danzi, con l’individuazione di

soluzioni adeguate a garantire il raggiungimento delle nuove sedi scolastiche, conservando l’efficacia

delle stesse anche per gli studenti la cui sede non è mutata.

Pertanto anche in questo caso, l’obiettivo prefissato è stato pienamente raggiunto

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 36

POLITICHE PER L’EDILIZIA SCOLASTICA, PER IL

PATRIMONIO, PER LA SICUREZZA E LA SALUTE SUI LUOGHI

DI LAVORO

L’eliminazione delle locazioni, il contenimento dei costi energetici, la ricerca di fondi e l’attuazione di diffusi interventi

edilizi per la manutenzione straordinaria degli edifici, l’innalzamento dei livelli di sicurezza strutturale e impiantistica e il

loro adeguamento funzionale, al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività scolastiche e istituzionali: sono

questi, in sintesi, i risultati raggiunti dall’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” nel 2015, su direttiva dell’’Amministrazione

della Provincia di Potenza.

Il patrimonio scolastico provinciale, in particolare, composto da oltre novanta stabili e frequentato da circa ventimila

studenti, è stato migliorato in modo rilevante mediante la conclusione di molteplici interventi, per lo più rientranti in

programmi comunitari e ministeriali finanziati a seguito di procedure concorsuali nazionali (al cui esito l’Ufficio si è

sempre collocato in posizioni apicali di graduatoria), nonostante gli impedimenti derivanti dalla grave situazione

finanziaria dell’Ente, comune a tutte le Province d’Italia, che nel 2015 ha creato ulteriori difficoltà nella gestione dei

fabbricati.

Anche durante il trascorso anno, infatti,a fronte dell’azzeramento dei trasferimenti,nessuna modifica è stata apportata alle

norme, per attenuare le gravose responsabilità gestionali assegnate all’Ente,per cui, sprovvista in modo irragionevole,

sproporzionato e improvviso di risorse pubbliche, in percentuale assai maggiore rispetto ad altre, la Provincia di Potenza

ha dovuto riservare il proprio intervento ordinario nei casi di maggiore e comprovata gravità, studiando di risolvere la gran

parte dei problemi mediante la progettazione di opere straordinarie.

Si è così provveduto, mediante finanziamenti d’investimento,all’attuazione di azioni coordinate ed eccezionali, mentre, nel

contempo, si è proseguito in modo sensibile alla progressiva riduzione delle locazioni e all’alienazione di beni ai quali

l’Ente ha deciso di rinunziare.

Al termine dell’anno, nonostante la predetta condizione e a dispetto delle conseguenze delle limitazioni imposte ai

movimenti finanziari e del blocco dell’indebitamento -per l’adesione alla procedura dell’art.243bis del TUEL -si è riusciti

efficacemente afar frontealle esigenze di Scuole e Uffici posti nella tutela della Provincia.

È ormai impossibile, tuttavia, destinare ulteriori risorse per la manutenzione corrente del patrimonio immobiliare, per

l’acquisto dei materiali necessari per gli interventi di riparazione eseguibili in amministrazione diretta, per la fornitura di

attrezzature per il rinnovo dei laboratori, per il rimborso integrale alle scuole delle spese di ufficio, che pure la Legge

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 37

n.23/96 continua a prevedere in capo all’Ente sebbene non si operi, nel contempo, il trasferimento dei relativi fondi in

misura adeguata da parte dello Stato, come la medesima norma annuncia.

Molto impegno è stato anche profuso nell’intento di rispondere con puntualità alle nuove esigenze edilizie determinate dalla

carenza quantitativa provocata dall’imprevedibile crescita di talune scuole, dalla necessità di riorganizzare gli stabili a

seguito della dismissione di edifici già locati e dall’evoluzione degli indirizzi didattici.

** *

Riduzione delle spese per fitti passivi

S’intende fornire uno specifico rendiconto per l’obiettivo in epigrafe, imposto alla Provincia - quindi

all’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” - derivante dalla procedura intrapresa dall’Ente ai sensi dell’art. 243 bis

del D.Lgs 267/2000 - introdotto dal D.L. n.174/2012, convertito nella Legge 213/2012 - consistente

nella programmazione di attività pluriennali per il riequilibrio finanziario.

Detto programma, approvato con D.C.P. n.11 del 20.2.2013, include (punti 9.4 e 9.6), fra le misure per

ripristinare l’equilibrio strutturale del bilancio, la graduale eliminazione degli oneri per fitti passivi,

obiettivo -che appariva pressoché impossibile per le esigenze delle scuole occupanti e per la complessità

delle procedure di rilascio - per il quale quest’Ufficio ha dapprima avviato mirate rinegoziazioni dei

contratti e ha poi effettuato una minuziosa ricognizione degli spazi, specie nel Capoluogo e nei centri

urbani di maggior concentrazione delle Scuole, verificando ogni possibilità riorganizzativa per allocare

le attività svolte negli edifici privati in altre sedi dell’Ente.

Per proporre soluzioni appropriate, sono stati acquisiti ed esaminati i dati delle iscrizioni delle scuole di

ogni ordine e grado del territorio provinciale - necessari per la costruzione di diagrammi rappresentativi

di evoluzioni attendibili per i prossimi anni - che sono stati sovrapposti a quelli relativi alla

composizione delle scolaresche degli Istituti secondari in base alla provenienza.

Per dirimere le comprensibili opposizioni iniziali, l’Ufficio ha condotto un gran numero di incontri con

i soggetti coinvolti nelle riorganizzazioni (dirigenti scolastici e rappresentanti di docenti, studenti e loro

genitori), per consentire che fossero comprese le gravi situazioni finanziarie della Provincia di Potenza e

individuate le migliori soluzioni del nuovo assetto, al fine di determinare gli interventi necessari per gli

adattamenti funzionali e per le connesse opere da eseguire, con il massimo contenimento della connessa

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 38

spesa da sostenere.

Per la redazione della proposta conclusiva, approvata con D.P n.59/2015, si sono tenuti in special

conto gli oneri connessi agli spostamenti degli Istituti, la cui consistenza ha condotto ad evitare

l’integrale trasferimento di alcuni plessi, seppur meglio allocabili in differenti sedi.

Si è dunque prestata attenzione alla fattibilità di ciascuna modifica, comparando i costi all’entità dei

risultati conseguibili e assicurando miglioramenti dell’organizzazione attuale, sotto gli aspetti della

sicurezza, del comfort e del risparmio, mediante l’ottimizzazione degli spazi eccedenti, la valorizzazione

del patrimonio e la dismissione dei beni non più necessari.

Nell’ambito dell’intero programma, sono state prima eliminate le locazioni:

- della succursale dell’Istituto Alberghiero in Potenza, le cui attività sono state riunite a quelle svolte nella sede

principale, assoggettata a tal fine a molteplici interventi di adeguamento;

- delle tre sedi dell’Istituto Alberghiero di Melfi, ora sistemato nel nuovo edificio, derivante dalla conversione di

un immobile - prima sismicamente inidoneo - demolito e ricostruito;

- degli stabili destinati a sedi del Liceo classico e dell’Istituto professionale di Venosa, scuole per le quali la

Provincia di Potenza ha costruito due moderni edifici;

- degli edifici comunali di Pescopagano e di Sant’Arcangelo, trasferiti in nuove costruzioni;

- di più d’una sede del “Da Vinci” di Potenza;

- della Biblioteca provinciale e dell’annesso deposito.

Si è altresì proceduto alla restituzione di immobili comunali ricevuti in base alla L.n.23/96 per il Liceo

di Lagonegro e il Commerciale di Avigliano, cui sono state assegnate sedi più adatte.

Durante l’anzidetta analisi del patrimonio disponibile, nel Capoluogo è emersa una complessiva

disponibilità di spazi per la didattica e i laboratori, in misura sensibilmente maggiore della sommatoria

dei valori minimi previsti dalle norme (in particolare, dal D.M. 18 dicembre 1975, recante “Norme

tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica”) di ogni singola Scuola.

Si è quindi ritenuto di potersi riorganizzare una consistente porzione del patrimonio scolastico

cittadino, per la necessità di eliminare due rilevanti contratti di locazione, lungamente sopportati

dall’Ente per la sede del Liceo scientifico “Pasolini” e per le aule e i laboratori degli indirizzi elettronico-

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 39

elettrotecnico e chimico dell’Istituto “De Lorenzo - Einstein”, rispettivamente allocati nel fabbricato

corrispondente all’ex seminario, in Contrada ‘Macchia Giocoli’, di proprietà della Provincia

Ecclesiastica, e nel plesso dell’Istituto “Principe di Piemonte”, di proprietà dell’Opera Nazionale per il

Mezzogiorno d’Italia.

La riorganizzazione delle Scuole di Potenza è stata resa possibile grazie alla conclusione, conseguita da

quest’Ufficio, di un consistente programma edificatorio dell’Ente, con cui si è:

- ristrutturato l’edificio principale dell’Istituto “De Lorenzo - Einstein”, in via Sicilia (dove è stata trasferita la

sezione meccanica dell’Industriale);

- adeguata la sede dell’Istituto d'Arte, in via Anzio (riassegnata di recente alla Scuola), sotto il profilo strutturale,

impiantistico e igienico - sanitario;

- ultimata la costruzione di un edificio di elevata capienza (con superfici parametrata per oltre mille studenti), in

via Ancona, prima assegnato al solo Istituto “Da Vinci”;

- riqualificata la sede dell’Istituto alberghiero di Potenza, in via Anzio, finalmente certificata anche sotto

l’aspetto igienico-sanitario e antincendio;

- operata la manutenzione straordinaria dell’ampio plesso scolastico in via Danzi, risultante dalla fusione del

fabbricato sinora sede dell’Istituto agrario “Fortunato” e del confinante edificio comunale, già sede di una

scuola primaria, ottenuto su iniziativa di questo Ufficio;

- proceduto a diffusi interventi manutentivi degli edifici del “Nitti”, del “Giorgi” e del “Galilei”.

Nonostante i tempi ristretti, lo straordinario impegno dell’Ufficio “Edilizia e Patrimonio” (molti

dipendenti non hanno esitato a restare in servizio durante l’intero periodo estivo) ha consentito che

tutte le operazioni di adattamento e di trasloco fossero concluse entro l’avvio dell’anno scolastico,

conseguendo i risultati che si evincono dalla seguente tabella.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 40

Ulteriori risultati, per nulla secondari, consistono nel beneficio per la Collettività scolastica, che occupa

finalmente edifici pubblici con alto grado di sicurezza e di comfort.

Servizio “Edilizia scolastica”

In continuità rispetto ai precedenti anni, si è continuato a rafforzare l’attività tecnica protesa al

raggiungimento di adeguati gradi di sicurezza negli Istituti provinciali, specie per gli immobili dove

erano sorte esigenze di rinforzo strutturale o di interventi per il miglioramento delle condizioni di

utilizzo degli edifici ed è stata valutata la situazione generale degli stabili in relazione alla disponibilità di

Sintesirisultati_1/1pag.

06/07/15

MELFI

Zona industriale SS 303Istituto alberghiero VITUCCI Pasquale € 76.694,47

MELFI

C.da CavallerizzaIstituto alberghiero SASSONE Vincenzo € 103.631,75

MELFI

C.da Ponticelli

Convitto dell'Istituto

alberghieroCONTILLO Filomena € 35.292,92

MELFI

Località Ponticelli

Via A.Volta, 5/ 7

Aule dell'Istituto

alberghieroPERILLO Alfredo € 20.534,43

MELFI

Località Ponticelli

Via A.Volta, 5/ 7

Aule dell'Istituto

alberghieroPERILLO Alfredo € 14.572,19

POTENZA

Via PiemonteIstituto tecnico industriale

Opera Nazionale

Mezzogiorno d'Italia€ 218.267,00

POTENZA

Via Piemonte

Aule dell'Istituto tecnico

industriale

Opera Nazionale

Mezzogiorno d'Italia€ 22.343,00

POTENZA

C.da Dragonara

Liceo scientifico

"Pier Paolo Pasolini"

Provincia Ecclesiastica

di Potenza€ 358.078,03

POTENZA

C.da Poggio d'oroIstituto alberghiero VELINI Donato € 227.825,70

BRIENZA

Via Sasso,41

Autorimessa mezzi

provincialiPALLADINO Michele € 1.499,08

FRANCAVILLA SUL SINNI

Via Cosentino

Autorimessa mezzi

provincialiFANUELE Gaetano € 2.169,12

LAURIA

Via OlivellaPresidio Polizia Provinciale LORITO Emanuele € 4.483,35

LAURIA

Via Cerse dello Speziale

ex zona industriale

Deposito Istituto tecnico

industrialeBRUNO Michele € 10.606,66

POTENZA

Via Maestri del LavoroBiblioteca provinciale

COMUNITA'

MONTANA

"Alto Basento"

€ 73.749,62

POTENZA

Loc. Riofreddo, Via Caira

Deposito della biblioteca

provincialeMAGGIO Giuseppe s.a.s. € 73.083,65

POTENZA

Via di Giura

Uffici provinciali del

Personale

(3°piano)

C.L.S. s.r.l.

di Curatella Giovanni€ 77.070,14

SENISE

Via S.S. n.104Presidio Polizia Provinciale DE DONATO Vincenza € 5.649,56

CORLETO PERTICARA

Via BoldoniIstituto tecnico industriale

COMUNE DI

CORLETO PERTICARA€ 35.000,00

POTENZA

Via di Giura

Ufficio scolastico

provinciale

(4° piano)

C.L.S. s.r.l.

di Curatella Giovanni€ 243.578,08

SENISE

Via A. De GasperiLiceo classico

AMENDOLA Emilia

AMENDOLA Maria G.

MARINO Michle€ 71.947,24

TRAMUTOLA

Loc. San Carlo

Istituto professionale per

l'industria e l'artigianato

GRIECO Michele

GRIECO Marco€ 33.228,92

€ 1.325.550,67

€ 383.754,24

Rio

rgan

izza

zio

ni va

rie

LOCAZIONI CESSATE

LOCAZIONI DI IMMINENTE CESSAZIONE

Rio

rgan

izza

zio

ne

Cam

pus

di M

elfi

Rio

rgan

izza

zio

ne

sco

last

ica

di P

ote

nza

Alt

re r

iorg

aniz

zazi

on

i

€ 250.725,76

€ 826.513,73

€ 248.311,18

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 41

certificazioni rese eventualmente obbligatorie dalle normative di più recente introduzione, quali i

collaudi statici delle strutture, le attestazioni di idoneità igienico sanitaria per le modifiche introdotte

dopo la costruzione e le verifiche di sicurezza antincendio (i certificati di prevenzione incendi e le

relazioni sostitutive di verifica dei dispositivi e delle misure minime).

Si è operato, inoltre, per il progressivo miglioramento dell’efficienza energetica degli stabili, i cui

interventi, finanziati grazie all’aumento delle entrate e all’individuazione di specifici finanziamenti,

hanno consentito di raggiungere ancor maggiori livelli di performance energetica degli involucri, la

drastica riduzione delle spese gestionali e il miglioramento del rapporto con il contesto naturale, nel

quale v’era disponibilità di risorse rinnovabili che si è cercato di utilizzare per la produzione energetica.

Una consistente parte è stata attuata grazie all’ottenimento dei fondi POIS (Piani di offerta integrata di

servizi), gravanti sull’asse VI (inclusione sociale) del P.O. FESR 2007 – 2013, ai quali la Provincia di

Potenza ha candidato le proprie idee di intervento, con opere che sono state tutte concluse nel 2015.

Oltre a detta attività derivante dall’attuazione del Programma POIS, d’importo complessivo pari a circa

11 milioni di euro, nel 2015si è avanzata sensibilmente l’attività edificatoria presso:

- l’Istituto tecnico statale commerciale “F. Saverio Nitti” di Avigliano, consistenti in opere di miglioramento

strutturale, adeguamento impiantistico e eliminazione delle barriere architettoniche, finanziate con importo

pari a € 1.550.000, derivante da Fondi Cipe, contributi ex L.23/96, premialità PES e risorse dell’Ente;

- l’Istituto tecnico Commerciale di Lavello per l’intervento di manutenzione straordinaria finalizzato al

rifacimento del manto di copertura dei due padiglioni ed alla sostituzione degli infissi per un importo pari a €

400.000;

- l’Istituto statale d’arte di Potenza, presso cui si sono completate complesse opere di miglioramento sismico e

adeguamento impiantistico e igienico-sanitario, finanziato per €3.700.000 con Fondi Cipe, PES e provinciali e

si sono eseguiti ulteriori lavori di completamento, per € 300.000, presso i piani inferiori dello stabile;

- l’Istituto d’istruzione superiore - Liceo classico – “Leonardo Sinisgalli” di Senise, mediante costruzione della

nuova sede, opera prossima alla conclusione di importo di € 2.100.000, composto da fondi Cipe e

stanziamenti dell’Ente;

- il Liceo pisco-pedagocico di Lagonegro, l’ITIS di Lauria, il Liceo scientifico di Laurenzana e il Liceo

scientifico “Galilei” di Potenza, sottoposti a manutenzione per un importo complessivo di € 379.185,

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 42

interamente finanziato dalla Provincia;

- il nuovo Istituto Alberghiero di Melfi, dove si sono realizzati moderni laboratori per l’Industriale e il

Professionale, grazie alle economie ricavate dai lavori principali;

- il Liceo scientifico “Galileo Galilei” di Potenza, dove si sono concluse apprezzabili opere di ristrutturazione,

interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza per complessivi € 400.000.

Una nuova fonte di finanziamento è stata individuata, da questo Ufficio, per l’attuazione di interventi

infrastrutturali presso gli Istituti professionali, nell’ambito della procedura per la misura MIUR-Regione

Basilicata denominata “Obiettivo servizi - Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della

popolazione”.

Con detti fondi sarà intrapresa la costruzione della nuova sede dell’IPSIA di Tramutola -già appaltata

dalla Provincia di Potenza per complessivi € 2.940.000 - e si darà corso ad interventi di ristrutturazione

degli Istituti professionali “Giorgi” di Potenza (per complessivi € 1.216.000), “Righetti” di Lauria (per

€ 300.000) e “Giovanni Paolo II” di Maratea (per ulteriori € 300.000).

Si è provveduto alla verifica della possibilità - quale operazione conclusiva della riorganizzazione dei

plessi scolastici a Lagonegro, posta in essere, in via prudenziale e cautelativa, a seguito della costante

attività sismica registratasi nell’area del Lagonegrese-Pollino - dello scambio delle sedi del Liceo

scientifico e dell’Istituto magistrale, in modo da assegnare superfici per la didattica in quantità più

appropriate in relazione al numero di studenti delle due Scuole.

Tale riorganizzazione sarà favorita grazie all’ultimazione - conseguita a fine 2015 - dell’intervento di

riqualificazione e di realizzazione di una biblioteca, per il quale l’Ufficio ha ottenuto un finanziamento

di € 125.000 con premialità POIS, concesse ai soggetti che avevano raggiunto il maggior avanzamento

mediante l’ausilio dei fondi principali.

Si sono progressivamente appaltate molte delle opere di manutenzione straordinaria finalizzate

all’ottenimento di certificazioni delle scuole, finanziate con € 1.800.000 ottenuti con istanza presentata

ai sensi dell’art.36 della L.R. n.27/2009 e comprendenti interventi in n.37 edifici scolastici dell’intero

territorio.

Si è dato avvio e sono stati in parte conclusi gli interventi di riqualificazione e di miglioramento

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 43

dell’efficienza energetica:

- dell’Istituto tecnico di Lavello, d’importo pari a € 375.000;

- del Polivalente di Venosa, per ulteriori € 375.000;

- dell’Istituto industriale di Melfi, il cui intervento è stato stimato in € 400.000;

- dell’Istituto tecnico di Palazzo S. Gervasio, d’importo pari a € 400.000;

finanziati grazie alla devoluzione, richiesta e ottenuta, di fondi già destinati all’attuazione del “Patto

territoriale della Corsetteria”.

Sono stati conclusi anche i lavori di riqualificazione dell’Istituto tecnico di Lagonegro, con annesso

laboratorio per lo svolgimento di funzioni a servizio del territorio, di importo pari a €300.000, al cui

finanziamento si è pervenuti tramite il diverso utilizzo, concesso su istanza della Provincia di Potenza,

dei fondi rientranti nel “Patto territoriale Area Sud”.

Analogamente è stata ultimata l’opera denominata “Farmers’ market” di Nemoli, finanziata con i

medesimi fondi.

Si sono inoltre completati gli interventi finanziati con l’aggiudicazione dei concorso nazionale indetto

dal MIUR, consistenti in opere di riqualificazione degli edifici scolastici di Via Ancona e di Contrada

“Malvaccaro”, nel Capoluogo, per il complessivo importo di € 1.200.000, somma che, in base a quanto

prescritto dalla procedura di finanziamento, doveva essere completamente spesa entro la fine dell’anno.

Nel contempo, per il plesso del “Da Vinci” di Potenza, si è cercata una nuova possibilità finanziaria per

la costruzione della palestra, opera per la quale si è ottenuta una collocazione utile nella graduatoria del

c.d. “Decreto Mutui”.

I citati fondi procurati dall’Ente hanno consentito di recuperare altre somme, tramite la devoluzione di

mutui già contratti, con cui si è proceduto al completamento delle finiture e degli impianti dei piani di

base dell’Istituto d’Arte di Potenza, resi necessari dagli invasivi interventi di adeguamento sismico, per

complessivi € 600.000.

Con la stessa modalità si sono finanziati e progettati, durante il 2015, interventi di rifacimento e

manutenzione del medesimo Istituto, di costo complessivo pari a € 100.000, per il quale si è anche

ottenuto, durante il 2015, su iniziativa dell’Ufficio, un finanziamento CIPE per gli interventi di

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 44

adeguamento alle strutture del corpo “C”, per complessivi € 400.000.

L’Ufficio ha anche proposto e ottenuto, facendo ricorso ai medesimi fondi per il tramite della Regione

Basilicata, ulteriori due finanziamenti, per migliorare le strutture:

- della palestra dell’Istituto tecnico di Palazzo S.G., per complessivi € 700.000;

- del giunto di collegamento del plesso “Einstein-De Lorenzo” di Malvaccaro, per € 687.000.

Per il polo scolastico denominato “Cittadella dei saperi” di Melfi, poi, sono stati eseguiti e sono prossimi

alla conclusione i lavori di ampliamento e manutenzione straordinaria dell’edificio degli Istituti

industriale e professionale e quelli di riqualificazione e adeguamento funzionale e igienico sanitario del

Liceo scientifico, rispettivamente di importi pari a € 561.000 e € 361.000, finanziati tramite fondi del IV

Piano Triennale della Legge n.23/96 con cofinanziamento dell’Ente.

Si sono appaltate, come programmato, le opere urgenti finalizzate alla messa in sicurezza di elementi

non strutturali negli edifici scolastici, il cui finanziamento, disposto mediante l’azione del

Provveditorato alle OO.PP. per € 565.000 a seguito di visite ispettive effettuate con il personale

provinciale, consente di risolvere problematiche riscontrate in n.10 scuole.

Si sono anche appaltati, nei brevi tempi fissati dalla Struttura Speciale del Governo, i lavori di

ristrutturazione della palestra in via Anzio, collegata all’Istituto d’Arte, finanziata per € 1.200.000 dal

c.d. “Decreto Mutui”,opera che si è collocata ai primi posti della graduatoria per il 2015.

Al complesso delle opere devono aggiungersi i diffusi interventi manutentivi del patrimonio

scolastico, effettuati in amministrazione diretta da parte dell’Ufficio, i cui documentati esiti

(trasmessi dalle Scuole al termine di ogni singola operazione) sono oltre duecento, per l’anno

considerato.

** *

Servizio “Edilizia civile”

La sfavorevole condizione economica ha influito anche sulla modalità di effettuazione degli interventi

presso i rimanenti immobili, di cui l’Amministrazione Provinciale ha tuttavia tenuto conto, orientando

la propria azione al conseguimento di una maggiore valorizzazione del patrimonio immobiliare e alla

dismissione dei beni non più utili e nel contempo.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 45

Come per le Scuole, anche per il patrimonio immobiliare destinato ad uffici si sono attuate ipotesi

riorganizzative tendenti a conseguire un più razionale utilizzo degli spazi disponibili.

Particolarmente rilevante è, in tal senso, la conclusione -raggiunta nel 2015 - dell’intervento di

ristrutturazione del fabbricato denominato “ex Tribunale”, il cui recupero, per cui si sono

impegnati2Meuro, consente di ricavare spazi per oltre 2.500 metri quadrati.

Per tale opera si erano rivelati alquanto gravosi gli effetti del c.d. “patto di stabilità”, che aveva

compromesso la regolarità dei pagamenti e, quindi, il rispetto del programma lavorativo.

Analoga situazione si era presentata per la bibliomediateca provinciale, che ha comportato un impegno

economico della Provincia di Potenza per 6,5 Meuro, edificio che costituirà il principale esempio di

applicazione del un nuovo modo dell’Amministrazione Provinciale di concepire gli edifici pubblici in

termini di sicurezza strutturale, perché è stato equiparato, in base alle nuove norme sismiche, alle

costruzioni con funzioni pubbliche strategiche che devono necessariamente restare operative anche in

seguito ad eventi sismici gravosi.

Il nuovo manufatto, di imminente ultimazione, costituirà un modello in termini di efficienza energetica,

perché sono stati adottati criteri bioclimatici e alto grado tecnologico, che consentiranno il controllo

remoto degli impianti, la razionalizzazione degli utilizzi e la gestione delle attività mediante sistemi di

building automation.

Grazie alle attività dell’anno considerato, tutti gli uffici di competenza della Provincia di Potenza sono

stati riportati in strutture di proprietà (con conseguente riduzione dei disagi e dei disservizi

eventualmente originati dalla disaggregazione), come già fatto per l’Ufficio “Lavoro, formazione, politiche

sociali, politiche comunitarie e giovanili, internazionalizzazione PMI”.

Fra le opere che hanno consentito tale programma, vi è l’ultimazione dei lavori di manutenzione

dell’area esterna dell’immobile di Piazza delle Regioni, d’importo pari a € 250.000, la messa in sicurezza

dell’autoparco provinciale, il cui importo è stato di € 150.000, il recupero dell’edificio del parco “Baden-

Powell”, le cui opere erano finanziate per complessivi € 350.000, nonché il primo stralcio dell’intervento

di riqualificazione della “Villa del Prefetto”, il cui costo è stato di € 175.000, che hanno consentito la

riapertura del sito, sebbene limitatamente al periodo estivo.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 46

Si sono conclusi i lavori di completamento della “farmers’ market” di Nemoli, interessata da opere

strutturali per € 200.000, ottenuti tramite la devoluzione di somme disponibili nel “Patto territoriale Area

Sud”, richiesta e ottenuta dalla Provincia di Potenza.

Servizio “Patrimonio”

Si è intensificata, durante il 2015, l’azione finalizzata alla razionalizzazione della spesa e alla riduzione

dei costi di gestione, mediante iniziative tese alla riduzione dei fitti passivi, anche negoziando

nuovamente con i singoli proprietari la modalità di addivenire ad un risparmio sui costi per le locazioni,

in combinazione con la tempistica prevista per il concreto avvio dei lavori di recupero e ristrutturazione

di immobili nei quali allocare gli uffici provinciali.

Sulla base delle recenti procedure concluse con successo dall’Amministrazione, sono stati individuati i

beni per i quali risulta conveniente richiedere all’Organo Consiliare di esprimere in proprio parere in

ordine alla dismissione e/o alienazione, specie nel caso di relitti stradali inutilizzabili, di terreni privi di

interesse e di alcune case cantoniere, il cui stato manutentivo può far insorgere, in capo all’Ente,

obblighi di intervento insostenibili nell’attuale situazione.

In particolare, si è conclusa, con la stipula dell’atto, la complessa procedura di alienazione dell’edificio

già sede della biblioteca provinciale di Potenza, in corso Garibaldi, a beneficio dell’Archivio di Stato, il

cui risultato pareva ormai esser stato compromesso dalle condizioni di bilancio del Ministero

acquirente.

Inoltre, si sono esperite più procedure di alienazione per l’immobile già sede dell’Ipai di Potenza,

attraverso il complesso iter di negoziazione con il Fondo Invimit del Ministero del Tesoro, mentre è

stata formalizzata la vendita degli alloggi ubicati nella casa cantoniera “dell’Epitaffio”.

È proseguita l’attività di ricognizione sullo stato dell’intero patrimonio immobiliare della Provincia, che

consentirà ora un’efficace razionalizzazione dell’uso delle risorse pubbliche, ed è continuato il

reperimento di risorse mediante il rilevamento degli accessi non autorizzati e la conseguente loro

regolarizzazione.

Ottimi risultati ha continuato a produrre, in termini di entrata, la modifica del Regolamento COSAP,

mentre si è conclusa la compilazione di taluni capitolati prestazionali per servizi connessi alla gestione

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 47

degli immobili (manutenzioni impianti termici, ascensori, estintori, ecc.).

Nell’ambito dell’utilizzo degli immobili, al fine di conseguire riduzioni di costi, durante il 2015è stato

perfezionato il regolamento per l’uso di sale e auditorium provinciali da parte di terzi, che, se

approvato, assicurerà un sensibile aumento delle entrate e l’utilizzo responsabile dei beni.

L’uso delle palestre, già regolamentata nei precedenti anni, ha continuato a produrre effetti in termini di

entrata, di agevolazione della pratica sportiva e, specialmente, di custodia dei beni.

L’ordinaria attività relativa al rilascio delle concessioni è proseguita, infine, secondo le consuete

modalità, con ottimi risultati in termini di efficienza e celerità dei procedimenti.

Tanti altri, com’è immaginabile, sono stati gli interventi di minor rilievo, i cui dettagli, omessi in questa

sede, sono desumibili dai numerosi provvedimenti adottati durante il 2015.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 48

LAVORO FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI

UFFICIO AMBIENTE

Com’è noto, la legge n.56 del 7.4.2014, cosiddetta “Legge Delrio”, ha rivisto profondamente ruolo ed organizzazione delle Province, trasformate in enti territoriali di area vasta. La legge ne individua le funzioni fondamentali, essenzialmente distinguibili in 3 gruppi: - di gestione (ambiente per quanto di competenza, strade provinciali, edilizia scolastica),

- di pianificazione (territoriale, dei servizi di trasporto, della rete scolastica),

- di raccolta ed elaborazione dati, assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali.

In attesa della riforma costituzionale e delle relative norme di attuazione, il provvedimento ha istituito 9 città metropolitane, ha rivisto l’organizzazione interna e le funzioni amministrative provinciali ed ha introdotto una nuova disciplina in materia di unioni e fusioni di Comuni. Inoltre la legge aveva fissato al 31.12.2014 il termine ultimo, perchè le Regioni approvassero le proprie leggi di riordino delle funzioni delegate o trasferite alle Province. La Regione Basilicata ha ottemperato a quest’obbligo solo a novembre 2015, emanando la legge reg. 6.11.2015, n.49, concernente “Disposizioni per il riordino delle funzioni provinciali in attuazione della legge 7 aprile 2’4, n.56”. (1) Questo l’attuale contesto legislativo nazionale e regionale di riferimento. All’interno dell’Ente si dà atto dei seguenti eventi:

- lo Statuto della Provincia è stato approvato dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n.2 del 16.2.2015,

- il Macromodello organizzativo è stato a più riprese modificato ed integrato con i Decreti Presidenziali n.11 del 2.3.2015, n.75 del 23.7.2015, n.88 dell’8.10.2015 e n.96 del 16.10.2015, conservando tuttavia a quest’Ufficio le macroattività, che gli erano proprie (tutela ambientale-suolo, rifiuti, aria, acqua-, sanzioni amministrative su tematiche ambientali, Osservatorio rifiuti e connesse attività di controllo col supporto della Polizia Provinciale),

- l’incarico dirigenziale, col quale è stata affidata al sottoscritto la responsabilità di quest’Ufficio, è stato confermato dal Presidente con Decreti n.69 del 30.6.2015 e n.77 del 31.7.2015,

- il Bilancio annuale – esercizio finanziario 2015- e il Documento Unico di Programmazione 2015-2017 (DUP) sono stati approvati dal Consiglio Provinciale con Deliberazione n.25 del 29.10.2015,

- il Piano Esecutivo di Gestione 2015 (PEG) e il Piano dettagliato degli obiettivi 2015 sono stati approvati dal Presidente con Decreto n.102 del 3.11.2015,

- l’assetto organizzativo dell’Ufficio è stato modificato – ai sensi dell’art.11 del vigente Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi - con Disposizione di servizio n.39938 del 29.10.2015. (2)

--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Note: (1) la LR n.49/2015 è stata pubblicata sul BUR n.46 dell’8.11.2015 ed è efficace dal 23.11.2015;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 49

(2) nella sezione “Allegati” si riportano con i numeri 1, 2, 3, 4, 5 e 6 i frontespizi degli atti amministrativi richiamati;

2. Le linee di attività dell’Ufficio Ambiente Per quanto riportato al punto precedente dunque le linee di attività svolte nel 2015 dall’Ufficio Ambiente (nel seguito Ufficio) possono riassumersi in estrema sintesi come segue:

1. organizzazione e pianificazione della gestione dei rifiuti sul territorio provinciale ai sensi di

quanto disposto dall’art.10 della legge regionale n.6/2001 e dall’art.42 della legge regionale

n.26/2014, modificato con legge regionale n.35/2015 (3);

2. partecipazione alle fasi procedurali rivolte alla realizzazione delle bonifiche dei siti inquinati ai

sensi di quanto disposto dal titolo V (dall’art.239 all’art.253) del d.lgs. n.152/2006 (Testo Unico

Ambientale, TUA);

3. rilascio di Autorizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti ai

sensi di quanto disposto dall’art.208 del TUA;

4. rilascio di autorizzazioni agli scarichi (su suolo o in corpo idrico recettore) di acque reflue di

provenienza industriale, urbana o domestica ai sensi di quanto disposto dal titolo III e dal titolo

IV (dall’art.91 all’art.132) del TUA;

5. rilascio di Autorizzazione Unica Ambientale (AUA) ai sensi di quanto disposto dal DPR

n.59/2013;

6. organizzazione e gestione dell’Osservatorio dei Rifiuti, istituito con Deliberazione di Giunta

Provinciale n.183 del 19.5.2003;

7. attività di controllo in ambito ambientale relativo a gestione, intermediazione e commercio dei

rifiuti, agli interventi di bonifica, a tutti gli scarichi di acque reflue industriali, urbane e

domestiche, finalizzato al rispetto delle prescrizioni contenute negli atti autorizzatori;

8. emanazione di Ordinanze di ingiunzione al pagamento o di Ordinanze di archiviazione conseguenti all’accertamento ed alla contestazione da parte degli organi competenti di illeciti amministrativi in materia ambientale.

3. Gli obiettivi programmati per il 2015

Gli obiettivi programmati per il 2015, assegnati all’Ufficio con il richiamato Decreto Presidenziale n.41 del 4.4.2014, sono stati suddivisi dal sottoscritto in obiettivi strategici (legati cioè alla missione istituzionale dell’Ente e coincidenti con i Programmi, riportati alle pagg.22 e 23 del DUP 2015-2017) ed obiettivi operativi (suddivisi a loro volta in azioni e costituenti di norma un sottoinsieme di quelli strategici, in quanto aventi le medesime finalità, ma un orizzonte temporale di 1 anno).

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (3) la legge regionale n.6/2001 concerne “Disciplina delle attività di gestione dei rifiuti ed approvazione

del relativo Piano”; la n.26/2014 concerne “Assestamento del Bilancio per l’esercizio finanziario 2014” e segnatamente l’art.42 riguarda “Misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti; la n.35/2015 concerne “Disposizioni urgenti inerenti misure di salvaguardia ambientale in materia di gestione del ciclo dei rifiuti”;

(4) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 7 la nota n.34665 del 24.9.2015, con la quale sono state trasmesse 5 schede contenenti gli obiettivi strategici ed operativi, e con il numero 8 le 5 schede medesime;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 50

4. La dotazione organica di personale

La dotazione organica di personale è stata integrata nel 2015 - per effetto di quanto disposto dal

Direttore Generale con i provvedimenti n.16520 del 5.5.2015, n.21608 del 16.6.2016 e n.27875 del

30.7.2015 - con il trasferimento della dr.Galasso, dell’ing.Taddei, dell’ing.Petrelli, della sig.ra Gonnella e

del sig.Cocuzzo, che – è il caso di rammentarlo – sono divenuti operativi solo a partire dall’ultimo

trimestre 2015.

Pertanto al 31.12.2015 essa risultava costituita come segue:

- 10 funzionari di categ.D, di cui 2 titolari di posizione organizzativa, - 3 istruttori amministrativi (C) - 4 collaboratori professionali amministrativi (B3)

per un totale di 17 dipendenti. Inoltre ad essi sono stati affiancati gli ingg. Cerverizzo e Salvato di APEA, con la quale Agenzia sono

stati sottoscritti contratti di servizio per l’assistenza tecnica ed il supporto alle attività dell’Ufficio in data

21.11.2014 (fino al 20.11.2015) e da ultimo in data 11.12.2015 (fino al 31.12.2015). (5)

L’occasione è propizia per ricordare che la carenza di personale – ormai cronica, nonostante

l’integrazione dell’ultimo scorcio del 2015 - è stata “mitigata” – oltre che dall’impegno e dalla solerzia

dei collaboratori - anche grazie alla possibilità di utilizzare lavoro straordinario, autorizzato dallo

scrivente – per fronteggiare inderogabili necessità dell’attività amministrativa dell’Ufficio - con le note

n.44261 del 26.11.2015 e n.46775 dell’11.12.2015. (6)

5. L’assetto organizzativo dell’Ufficio e i procedimenti amministrativi

Nel corso del 2015, come è stato già ricordato, l’assetto organizzativo dell’Ufficio è stato modificato, anche per effetto dei trasferimenti di personale, di cui è stata fatta menzione. Per effetto del richiamato Atto di organizzazione n.39938 del 29.10.2015 sono stati confermati gli incarichi di posizione organizzativa al dr.Allegretti (la n.16, denominata Osservatorio Provinciale dei Rifiuti, assegnata con Determinazione dello scrivente n.855 del 30.4.2013) e alla dr.Dell’Olio (la n.17, denominata Aggiornamento del Piano Provinciale dei Rifiuti e Controllo ambientale, assegnata con Determinazione dello scrivente n.856 del 30.4.2013). Costoro peraltro hanno prodotto e trasmesso le relazioni annuali sulle attività svolte nel 2015, che hanno consentito allo scrivente di procedere alla valutazione delle relative performance. (7) ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (5) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 9 i frontespizi dei contratti; (6) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 10 le note richiamate;

(7) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 11 le relazioni e le schede di valutazione;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 51

Si può dunque affermare che al 31.12.2015 – anche per effetto delle richiamate modifiche, apportate all’assetto organizzativo interno - l’Ufficio abbia svolto le proprie attività con riferimento a quanto sinteticamente segue:

- 9 procedimenti amministrativi ripartiti tra le 9 Unità Organizzative di Base (UOB) e le 2 Unità

Organizzative Strutturate (UOS), per le quali si è proceduto alla designazione dei rispettivi

responsabili nell’ambito dei dipendenti di categ.D (i responsabili delle 2 UOS coincidono con i

2 titolari di posizione organizzativa);

- 19 macro-temi, che per la loro specifica natura e rilevanza non sono incardinati in alcuna

UOB/UOS; per ciascun gruppo di lavoro è stato individuato un referente-capogruppo col

compito di riferire allo scrivente sulle attività svolte dal medesimo gruppo.

Nel corso del 2015 sono stati convocati e si sono tenuti mediamente 1 incontro al mese con i gruppi, che lavorano sui macro-temi, 1 riunione a trimestre, alla quale hanno partecipato tutti i dipendenti, oltre a quelle settimanali con i titolari di posizione organizzativa e a quelle quindicinali con i responsabili di procedimento.

6. Attività inerenti alle modifiche dei flussi di rifiuti sul territorio provinciale (attività collegate con la linea di attività n.1 di pag.3)

L’art.42, comma 3 della legge regionale n.26/2014, modificato con legge reg. n.35 del 13.8.2015, ha

affidato alla Provincia il compito di modificare i flussi dei rifiuti urbani, prodotti sul territorio

provinciale, nei casi in cui si verificassero carenze nelle capacità di smaltimento e di trattamento degli

stessi.

Nel corso del 2015 il sottoscritto ha emanato n.5 atti dirigenziali (protocollati al n.724 del 12.1.2015, al

n.11754 del 31.3.2015, al n.23878 del 30.6.2015, al n.39992 del 29.10.2015 e al n.49307 del 23.12.2015),

per effetto dei quali sono stati regolati i flussi dei rifiuti in ragione delle capacità di

trattamento/smaltimento degli impianti di recapito finale autorizzati a riceverli. (8)

Le disposizioni contenute nei provvedimenti sono il risultato di proposte di regolazione dei flussi,

derivate da analisi e simulazioni condotte nell’ambito delle attività dell’Osservatorio dei Rifiuti, di cui al

n.6 delle linee di attività, riportate a pag.3 -

A tale riguardo si segnala che tale attività di regolazione dei flussi ha consentito di movimentare nel

corso del 2015 – evitando l’insorgere di emergenze e criticità ambientali sul territorio - una quantità di

rifiuti urbani – prodotti dai 100 Comuni della provincia e trasferiti alle 3 piattaforme di recapito finale

di Atella, di S.Arcangelo e di Venosa e al termovalorizzatore FENICE di S.Nicola di Melfi – pari a circa

90mila tonnellate.

L’emanazione dei richiamati 5 atti dirigenziali è stata sempre preceduta dalla partecipazione del

sottoscritto e del dr.Allegretti, in qualità di Responsabile dell’Osservatorio Provinciale, alle sedute

dell’Osservatorio Regionale dei Rifiuti, che ha dato l’assenso alle proposte formulate ed è stato

convocato ufficialmente nei giorni 9.1., 27.3, 15.4, 11.5, 3.6., 29.6, 2.9., 21.9., 28.9., 23.10., 9.12. e

11.12.2015 –

Nel corso degli Osservatori regionali dell’11.5. e del 2.9. la formulazione di proposte operative da parte

dell’Ufficio è avvenuta con la presentazione delle stesse in power point. (9)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 52

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (8) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 12 i frontespizi degli atti dirigenziali richiamati; (9) si allegano alla presente Relazione con i numeri 13 e 14 i 2 file delle presentazioni richiamate;

7. Attività inerenti ai procedimenti di bonifica dei siti contaminati

(attività collegate con la linea di attività n.2 di pag.3)

In materia di bonifica di siti contaminati il d. lgs. n.152/2006 (noto come Codice ambientale o TUA)

affida alla Provincia compiti di rilevante importanza (10), a partire da quello riguardante l’identificazione

del responsabile della contaminazione sulla scorta di opportune indagini, da condursi, avvalendosi del

supporto tecnico-scientifico dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), che – nel

caso dell’ARPA di Basilicata (ARPAB) -, dispiace dirlo, è risultato carente, lacunoso e in numerosissimi

casi addirittura assente.

Nonostante ciò, al 31.12.2015 risultavano in corso di svolgimento 71 procedimenti, curati da 1 solo

funzionario ingegnere. (11)

Nell’ambito dei procedimenti di bonifica in corso meritano senz’altro di esserne menzionati 2 di

particolare rilevanza:

- quello riguardante il sito dell’area industriale di S.Nicola di Melfi, in cui è ubicato anche il

termovalorizzatore FENICE, interessato da contaminazione delle acque sotterranee, con

riferimento al quale procedimento è stata prodotta una relazione sulle attività svolte per

l’individuazione dei responsabili della contaminazione, che ha dato un forte impulso, perché la

Regione ed ARPAB si attivassero per un approfondimento di indagine; (12)

- quello riguardante il sito di interesse nazionale (SIN) dell’area industriale di Tito, interessato da

contaminazione del suolo e delle acque, con riferimento al quale procedimento è stata prodotta

una relazione sulle attività svolte per l’individuazione dei responsabili della contaminazione, che

il Ministero dell’Ambiente, in qualità di Autorità procedente, ha fatto propria, per procedere agli

adempimenti conseguenti. (13)

8. Attività inerenti alle autorizzazioni per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti (attività collegate con la linea di attività n.3 di pag.3)

L’art.208 del TUA, letto in combinato disposto con quanto prevede la legge regionale n.6/2001, affida

alla Provincia il compito di rilasciare le autorizzazioni alla realizzazione e all’esercizio di nuovi impianti

di smaltimento o di recupero di rifiuti; gli artt.214 e 216 disciplinano le operazioni di recupero dei rifiuti

in procedura semplificata.

Ai sensi dell’art.208 si avvia un procedimento complesso - per il completamento del quale il legislatore

assegna all’Ufficio 120 giorni dall’istanza –; in tale tempo devono essere acquisiti i pareri dei soggetti

cointeressati alla realizzazione dell’impianto (di norma Regione, Comune, in cui ricade l’impianto,

ARPAB, ASP), convocati in apposite conferenze di servizi.

Nel corso del 2015 sono state rilasciate 3 autorizzazioni ex art.208 del TUA e 17 provvedimenti di presa

d’atto ex artt.214 e 216. (14)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 53

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (10) si tratta di quanto disposto dal TUA segnatamente agli articoli da 239 a 253;

(11) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 15 il prospetto dei procedimenti in corso al 31.12.2015;

(12) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 16 la nota n.7895 del 4.3.2015, con la quale è stata trasmessa la richiamata relazione;

(13) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 17 la nota n.5277 del 12.2.2015, con la quale è stata trasmessa la richiamata relazione;

(14) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 18 i frontespizi dei provvedimenti richiamati; 9. Attività inerenti alle autorizzazioni agli scarichi (su suolo o in corpo idrico recettore) di acque reflue di provenienza industriale, urbana o domestica (attività collegate con la linea di attività n.4 di pag.3)

Gli articoli da 91 a 132 del TUA individuano direttamente nella Provincia il soggetto istituzionale

competente a rilasciare l’autorizzazione agli scarichi (su suolo o in corpo idrico recettore) di acque

reflue di provenienza industriale, urbana o domestica.

Com’è facile intuire, si tratta di procedimenti, che riguardano a 360 gradi gli scarichi di acque reflue,

qualunque sia la loro provenienza; dunque si va da quelle domestiche (cioè provenienti da insediamenti

di tipo residenziale e da servizi e derivanti prevalentemente dal metabolismo umano e da attività

domestiche), a quelle urbane (cioè reflue domestiche o il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque

reflue industriali ovvero meteoriche di dilavamento convogliate in reti fognarie, anche separate, e

provenienti da agglomerato), a quelle industriali (cioè reflue scaricate da edifici od impianti, in cui si

svolgono attività commerciali o di produzione di beni, diverse dalle acque reflue domestiche e dalle

acque meteoriche di dilavamento), a quelle meteoriche di dilavamento.

Da segnalare che nell’ambito di tali procedimenti rientrano quelli riguardanti i 5 impianti di depurazione

a servizio delle aree industriali, gestite dal Consorzio ASI di Potenza.

E’ intuitivo comprendere che per la complessità di tali impianti i relativi procedimenti comportino di

conseguenza un impegno maggiore per l’istruttoria delle relative pratiche e successivamente per i

sopralluoghi di verifica in sito: tutto ciò a carico di 1 solo funzionario ingegnere, che provvede ad

effettuare anche i controlli in sito, per verificare che lo stato dei luoghi corrisponda a quanto dichiarato

nell’istanza e riportato negli elaborati grafici e descrittivi ad essa allegati.

Nel corso del 2015 sono state rilasciate autorizzazioni allo scarico ex art.124 del TUA, come riportato

nel seguente prospetto:

- 69 autorizzazioni allo scarico di reflui domestici;

- 27 autorizzazioni allo scarico di reflui urbani;

- 11 autorizzazioni allo scarico di reflui industriali e di acque meteoriche di dilavamento; (15)

Un’importante e doverosa notazione a margine:

l’Ufficio ha predisposto – per conto della Regione inadempiente – alcune linee guida, ritenute

necessarie, al fine del rilascio delle autorizzazioni allo scarico, per colmare alcune lacune normative del

TUA, che il legislatore ha lasciato alla competenza concorrente delle Regioni in materia di tutela delle

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 54

acque; si tratta di criteri operativi e di deroghe consentite dalle norme vigenti, che – se approvati dalla

Regione – consentirebbero di portare a conclusione numerosi procedimenti di autorizzazione, relativi

ad impianti di depurazione comunali, gestiti da Acquedotto Lucano.

Ad oggi la Regione non ha ancora approvato tali linee guida, trasmesse ormai 2 anni fa (gennaio 2013).

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (15) nella sezione “Allegati” si riportano con i numeri 19 a., 19 b. e 19 c. i frontespizi dei provvedimenti

richiamati; 10. Attività inerenti alle autorizzazioni uniche ambientali (AUA) (attività collegate con la linea di attività n.5 di pag.3)

Com’è noto, dal 13.6.2013 con l’entrata in vigore del DPR n.59/2013 la Provincia è divenuta Autorità

competente per il rilascio, il rinnovo e l’aggiornamento dell’Autorizzazione Unica Ambientale (AUA),

comprendente i seguenti 7 titoli abilitativi:

1. autorizzazione agli scarichi (Capo II del Titolo IV della Sezione II della Parte terza del

Dlgs 152/2006);

2. comunicazione preventiva di cui all'articolo 112 del Dlgs 152/2006 per l'utilizzazione

agronomica degli effluenti di allevamento, delle acque di vegetazione dei frantoi oleari e

delle acque reflue provenienti dalle aziende ivi previste (aziende di cui all'articolo 101,

comma 7, lettere a), b, c) e piccole aziende agroalimentari);

3. autorizzazione alle emissioni in atmosfera (articolo 269, Dlgs 152/2006);

4. autorizzazione generale in deroga per gli impianti a emissioni scarsamente rilevanti (di

cui all'articolo 272 del Dlgs 152/2006);

5. comunicazione o nulla osta per le emissioni sonore relativamente alle attività produttive

o edilizie (ai sensi dell'articolo 8, commi 4 e 6 della legge 26 ottobre 1995, n. 447);

6. autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura

(articolo 9 del Dlgs 27 gennaio 1992, n. 99);

7. comunicazioni in materia di rifiuti: autosmaltimento rifiuti ed esercizio di operazioni di

recupero di rifiuti (pericolosi e non), articoli 215 e 216 del decreto legislativo 3 aprile

2006, n.152.

In tal modo – come è stato riferito anche nella relazione dello scorso anno - l’Ufficio si è trovato ad

affrontare problematiche del tutto nuove, come quelle inerenti alle emissioni in atmosfera, di cui ai

richiamati titoli abilitativi 3 e 4, in quanto la normativa previgente all’AUA conferiva alla Regione la

competenza al rilascio dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera.

Tale competenza è stata trasferita dalla Regione con la richiamata legge reg. n.49/2015.

Da segnalare il supporto significativo degli ingg. di APEA e – dall’1.7.2015 – dell’ing. Petrelli.

Nel corso del 2015 sono state rilasciate 69 autorizzazioni uniche ambientali (AUA) ex DPR n.59/2013

e 8 provvedimenti di diniego. (16)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (16) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 20 i frontespizi dei provvedimenti richiamati;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 55

11. Attività inerenti alla organizzazione ed alla gestione dell’Osservatorio dei Rifiuti (attività collegate con la linea di attività n.6 di pag.3)

Com’è noto, la legge n.93/2001 ha previsto l’istituzione degli Osservatori Provinciali sui Rifiuti, al fine

di costruire un modello “a rete” costituito da nodi territoriali, connessi orizzontalmente tra loro e

verticalmente con l’Osservatorio Nazionale Rifiuti.

Con atto deliberativo della Giunta Provinciale n.183 del 19.5.2003 è stato istituito l’Osservatorio

Provinciale sui Rifiuti, incardinato nell’Ufficio ed avente il compito di monitorare la gestione del ciclo

integrato dei rifiuti prodotti dai 100 Comuni della provincia.

L’Osservatorio, la cui responsabilità è stata affidata al dr. Allegretti nell’ambito dell’assegnazione della

relativa posizione organizzativa n.16, elabora i dati riguardanti

- la produzione totale e pro capite dei rifiuti, comune per comune; - la raccolta differenziata media provinciale e comune per comune; - le quantità di rifiuti conferite agli impianti di trattamento/smaltimento ubicati in provincia ed

autorizzati.

Tale attività di monitoraggio, di aggiornamento e di elaborazione costanti dei dati è indispensabile, al

fine di formulare ipotesi di ripartizione dei flussi – come richiamato per esteso al punto 5 della presente

Relazione-report – e consente la pubblicazione annuale – come ormai è prassi consolidata – di un

Rapporto Rifiuti Urbani, contenente i dati di produzione dei rifiuti e l’andamento delle raccolte

differenziate, relativi all’anno appena trascorso; il Rapporto, redatto in formato cartaceo e distribuito a

tutti i soggetti istituzionali, che abbiano competenze in campo ambientale, oltre che pubblicato sul sito

internet della Provincia, costituisce – è stato dimostrato - un efficace strumento di conoscenza e di

informazione per cittadini ed amministratori.

Anche per il 2015 è stato approntato il Rapporto dei Rifiuti Urbani 2015, contenente – comune per

comune – la produzione totale annua (2011, 2012, 2013 e 2014), la produzione pro capite giornaliera

riferita ai medesimi anni, le quantità conferite agli impianti di smaltimento riferite ai medesimi anni e

l’andamento delle raccolte differenziate riferito ai medesimi anni. (17)

Il trasferimento dell’ing. Taddei - che presta servizio in quest’Ufficio dall’1.6.2015 – ha consentito di

avviare un progetto di “ingegnerizzazione” dell’Osservatorio, che prevede l’organizzazione e la gestione

dei dati in ambiente GIS.

Per ovvie ragioni di tempo disponibile e di complessità del progetto, al 31.12.2015 tale iniziativa è

risultata avviata con soddisfacente grado di avanzamento (circa il 60%). (18)

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (17) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 21 le prime 8 pagine del Rapporto Rifiuti

Urbani 2015; (18) si rammenta che tale iniziativa è stata espressamente prevista come azione 2 dell’obiettivo

operativo 1, appartenente all’obiettivo strategico 5 degli obiettivi 2015 (vedi scheda n.3 – allegato col numero 7 nella sezione “Allegati”); tale azione – pienamente svolta nella % prevista (almeno il 50%) – rappresenta per l’Ufficio un quid pluris, rispetto alle attività ordinarie;

12. Attività di controllo in ambito ambientale (attività collegate con la linea di attività n.7 di pag.3)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 56

Com’è noto, il vigente TUEL affida alla Provincia un complesso corpus di attività di controlli in materia

ambientale.

Essi possono suddividersi in 2 macro categorie:

- amministrativi - se vengono effettuate verifiche dal punto di vista documentale ed autorizzatorio (autorizzazioni, documenti, registri) in conformità a norme o prescrizioni -;

- tecnici – se riferiti alle verifiche, anche tramite sopralluoghi, della sussistenza dei requisiti tecnici strutturali e gestionali previsti dai progetti approvati ed in conformità alla normativa di riferimento –

Dal punto di vista della finalità essi possono essere:

- pre-autorizzatori - se devono essere verificate le condizioni amministrative e tecniche affinché un’impresa possa essere autorizzata ad esercire la propria attività;

- post-autorizzatori - nel caso in cui occorra verificare l’ottemperanza alle prescrizioni delle autorizzazioni rilasciate -.

Dunque, controlli ex ante e controlli ex post provvedimento autorizzatorio.

Com’è noto l’attività di controllo dell’Ufficio in materia ambientale può riassumersi come segue:

1. Controllo periodico su tutte le attività di gestione, di intermediazione e di commercio dei rifiuti,

ivi compreso l'accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui alla Parte IV del TUA

Questo tipo di controllo implica innanzitutto la verifica che i soggetti obbligati siano in possesso

della specifica autorizzazione alla gestione dei rifiuti e quindi la verifica del rispetto delle norme

e delle prescrizioni dell’autorizzazione stessa.

Il rilascio delle autorizzazioni relative alla gestione dei rifiuti sia in procedura semplificata (art.

216 del TUA) che in procedura ordinaria (articoli 208, 209 e 211 del TUA) è di competenza

della Provincia, delegata dalla Regione Basilicata ai sensi dell’art.23 bis della legge reg. n.6/2001,

mentre resta in capo alla Regione la competenza al rilascio delle Autorizzazioni Integrate

Ambientali (AIA).

Il controllo comprende pertanto sia quello amministrativo, relativo cioè alla verifica della

completezza della documentazione (autorizzazioni, documenti di gestione dei rifiuti, ecc.), che

quello più specificamente tecnico, inerente cioè alla verifica della gestione vera e propria delle

attività nel rispetto delle autorizzazioni e delle norme vigenti.

In tale attività sono inclusi i controlli inerenti alla verifica delle violazioni della Parte IV del

TUA, così come riportate nel sistema sanzionatorio di cui al Titolo VI dello stesso Codice, in

particolare relativi all’accertamento di:

- abbandono di rifiuti (art. 255); - attività di gestione dei rifiuti non autorizzata (art. 256); - inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni, nonché nelle

ipotesi di carenza dei requisiti e delle condizioni richiesti per le iscrizioni o comunicazioni (art. 29-quattuordecies e art. 256, comma 4);

- contaminazione delle matrici ambientali in cui il responsabile non abbia attivato le procedure amministrative ed operative definite nell’art. 242 e seguenti (art. 257);

- violazione degli obblighi di comunicazione, di tenuta dei registri e dei formulari (art. 258);

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 57

- traffico illecito dei rifiuti (art. 259); - attività organizzate per il traffico illecito dei rifiuti (art. 260); - violazione degli obblighi previsti dal SISTRI (art. 260-bis).

Gli accertamenti delle violazioni si concludono sempre con l’erogazione di sanzioni

amministrative ed eventualmente con l’avvio di procedimenti penali, previa comunicazione del

reato all’autorità giudiziaria.

Nel corso del 2015 sono stati effettuati 32 controlli sugli impianti di gestione di rifiuti, ricadenti

sul territorio provinciale.

Per dovere di verità occorre a tale proposito ricordare che dal maggio 2013 non viene

riconosciuta ai funzionari dell’Ufficio l’indennità di vigilanza, pur continuando essi –

nell’espletamento delle attività di controllo innanzi descritte, - a svolgere de facto azioni di

controllo e di vigilanza. (19)

2. Verifica e controllo dei requisiti previsti per l'applicazione delle procedure semplificate, con le

modalità di cui agli articoli 214, 215 e 216 del TUA

Con questo tipo di controllo di tipo pre–autorizzatorio si intende la fase di verifica dell’ottemperanza alle disposizioni previste dagli artt. 214, 215 e 216 del TUA per le attività di gestione dei rifiuti in procedura semplificata. Nell’ambito di tale attività si distinguono una fase di verifica, che implica un continuo interscambio tra istruttoria amministrativa e tecnica ed una fase di controllo, finalizzato alla verifica del rispetto dei requisiti successivamente al rilascio dei provvedimenti autorizzatori ed eventualmente all’avvio di procedimenti sanzionatori di cui all’art. 256, comma 4 del TUA.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Note: (19) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 22 la nota n.18715 trasmessa il 24.5.2013 dalla

Dirigente dell’Ufficio Risorse umane; 3. Controllo in materia di tutela delle acque

Nell’ambito degli scarichi delle acque reflue, di cui alla Parte III del TUA,possono distinguersi

in estrema sintesi in 3 tipologie:

- endo-procedimentali relativi cioè alla verifica del rispetto dei requisiti tecnici previsti dalla normativa vigente e finalizzati al rilascio delle autorizzazioni e dei rinnovi (ex ante autorizzazione);

- post-autorizzatori riguardanti cioè i controlli finalizzati alla verifica dell’ottemperanza delle prescrizioni contenute nelle autorizzazioni rilasciate, nonché la verifica delle analisi delle acque di scarico (col supporto di ARPAB, non sempre in verità garantito);

- controlli periodici finalizzati cioè al controllo a campione delle imprese, che nell’esercizio delle proprie attività producono acque reflue da depurare; tali controlli comprendono la verifica del possesso dell’autorizzazione e del rispetto delle condizioni ivi previste e molto frequentemente sono stati espletati col supporto della Polizia Provinciale.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 58

Al fine di avere una visione di insieme e dunque immediatamente comprensibile dell’attività di controllo tout court, posta in capo alla Provincia dal legislatore nazionale in materia ambientale, si allega una tabella di sintesi, predisposta ad hoc. (20)

Nel corso del 2015 sono stati effettuati 6 controlli sugli impianti di depurazione (acque reflue industriali e meteoriche), 16 controlli sugli impianti di depurazione (acque reflue urbane), 14 controlli sugli impianti di depurazione (acque reflue domestiche), ricadenti sul territorio provinciale. (21)

13. Attività di istruttoria dei verbali di accertamento e di contestazione di illeciti amministrativi in violazione di norme ambientali. Emanazione di Ordinanze di ingiunzione al pagamento o di Ordinanze di archiviazione (attività collegate con la linea di attività n.8 di pag.3)

L’Ufficio svolge – tra le altre – attività connesse con l’istruttoria dei verbali di accertamento e di

contestazione di illeciti amministrativi in violazione di norme ambientali.

La procedura seguita è quella delineata dalla legge n.681/1989 e prevede da parte dell’Ufficio i seguenti

adempimenti:

- istruttoria del verbale di accertamento e contestazione, trasmesso dagli morgani accertatori;

- esame degli (eventuali) scritti difensivi;

- convocazione delle audizioni su richiesta esplicita del trasgressore;

- predisposizione della relazione istruttoria, preparatoria per l’emanazione dell’Ordinanza di ingiunzione al pagamento della sanzione o di quella di archiviazione;

- Ordinanza di ingiunzione o di archiviazione;

(eventuale) iscrizione nei ruoli di Equitalia per la riscossione coatta di quanto dovuto dal trasgressore e non pagato nei termini stabiliti dalla legge.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Note: (20) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 23 la Tabella di sintesi richiamata; (21) non si allegano i verbali dell’attività di controllo (di cui ai punti 1, 2 e 3) per ovvie ragioni di rispetto delle norme sulla privacy; Nel corso del 2015 sono pervenuti 71 verbali di contestazione di violazioni di legge, che hanno

provocato l’avvio di altrettanti procedimenti amministrativi ex legge n.681/1989; sono state emanate 56

Ordinanze, di cui 53 di ingiunzione al pagamento delle sanzioni accertate e 3 di archiviazione; sono

state fatte – previa richiesta – 33 audizioni e sono state iscritte nei ruoli di Equitalia 28 pratiche per un

importo complessivo di 100.437,99 euro (di cui risultano pagati 63.267,96 euro).

A tale riguardo si fa presente che al 31.12.2015 la Provincia risulta creditrice – per iscrizioni nei ruoli di

Equitalia – di 508.025,29 euro (cartelle esattoriali non riscosse e per le quali Equitalia dichiara di aver

avviato i procedimenti conseguenti di propria competenza).

E’ il caso di evidenziare inoltre che nel corso del 2015 l’Ufficio ha assicurato al bilancio dell’Ente - in

entrata - proventi per complessivi 78.917,56 euro, incassi ripartiti secondo il prospetto allegato. (22)

14. Impegni di spesa assunti con Determinazioni dirigenziali

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 59

Nel corso del 2015 sono state adottate n.23 Determinazioni dirigenziali, con le quali sono stati fatti prenotazioni e/o impegni di spesa. (23) 15. Attività di formazione del personale Per quanto attiene alla formazione del personale, si segnalano

- la partecipazione della dr.Lovallo e dell’ing.Petrelli al “Corso intensivo di formazione su

Emissioni ed immissioni:adempimenti, obblighi, sanzioni, autorizzazioni, problemi, misurazione

degli odori “ nei giorni 19, 20 e 21.10 2015 a Bologna;

- la partecipazione della dr.Martino, della sig.ra Gonnella e della sig.ra Lagrutta al “Corso sul

procedimento amministrativo, processo amministrativo ed amministrazione digitale” nei giorni

2, 9, 16, 23 e 30 di ottobre, 6, 13, 20 e 27 di novembre e 4 dicembre a Potenza.

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Note: (22) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 24 il prospetto richiamato; (23) nella sezione “Allegati” si riporta con il numero 25 i frontespizi delle Determinazioni dirigenziali richiamate. 16. Conclusioni e dichiarazione di avvenuto raggiungimento degli obiettivi programmati

A conclusione di un anno di attività intense e in un momento particolare di incertezze per il futuro

dell’Ente e di conseguente giustificato disagio emotivo per i suoi dipendenti, è doveroso innanzitutto

rivolgere a tutti i dipendenti dell’Ufficio un ringraziamento non formale per il senso del dovere

dimostrato nelle attività svolte e questa sembra l’occasione più propizia.

Lo richiede senza titubanze l’immensa mole di lavoro svolto, che ha consentito il raggiungimento degli

obiettivi assegnati e il risultato è ancor più significativo, in quanto conseguito con una squadra esigua di

operatori competenti e responsabili.

Questo consente di affermare con assoluta tranquillità che gli obiettivi programmati sono stati raggiunti.

E’ questa inoltre l’occasione favorevole per precisare che – con riferimento alle 5 schede, di cui alla

nota (4) - risultano raggiunti non soltanto gli obiettivi, afferenti ad attività ordinarie, ma anche quelli,

correlati ad azioni denominate supplementari, cioè non obbligatorie, finalizzate però alla gestione

innovativa delle informazioni e dei procedimenti.

Tali – è il caso di rammentarlo – sono :

- l’azione n.5 dell’obiettivo operativo n.2, correlato all’obiettivo strategico n.1 (scheda n.1)

concernente la costruzione di apposita procedura informatica per il monitoraggio continuo dei

procedimenti;

- l’azione n.4 dell’obiettivo operativo n.1, correlato all’obiettivo strategico n.2 (scheda n.2)

concernente la costruzione di apposita procedura informatica per la gestione in ambiente GIS

dei procedimenti di bonifica dei siti contaminati;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 60

- l’azione n.4 dell’obiettivo operativo n.1, correlato all’obiettivo strategico n.3 (scheda n.3)

concernente la costruzione di apposita procedura informatica per il monitoraggio continuo dei

procedimenti sanzionatori ex legge n.689/1981;

- l’azione n.5 dell’obiettivo operativo n.2, correlato all’obiettivo strategico n.4 (scheda n.4)

concernente la costruzione di apposita procedura informatica per il monitoraggio continuo dei

procedimenti, riguardanti la tutela delle acque dall’inquinamento;

- l’azione n.2 e l’azione n.3 dell’obiettivo operativo n.1, correlato all’obiettivo strategico n.5

(scheda n.5) concernente l’ingegnerizzazione dell’Osservatorio con gestione dei dati in ambiente

GIS.

Azioni – quelle riportate – tutte svolte, ancorchè non obbligatorie, che hanno certamente conferito

all’attività amministrativa dell’Ufficio un quid pluris in termini di innovazione e di efficienza.

A tali ultime considerazioni sono intimamente connesse le valutazioni soddisfacenti, che il sottoscritto

ha fatto sulle performance 2015 dei dipendenti e dei titolari di posizione organizzativa.

Si allegano a tale riguardo le schede di valutazione del personale, trasmesse con nota n.6357 del

16.2.2016. (24)

-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Note: (24) nella sezione “Allegati” si riportano con il numero 26 la nota e le schede di valutazioni richiamate.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 61

BIBLIOTECA PROVINCIALE

Obiettivo n.1 In questo momento particolare per le realtà territoriali le cui funzioni dovranno essere ridefinite stante il disegno di riordino del governo centrale, da cui dovrebbe scaturire una riorganizzazione di tutta la macchina amministrativa, la sottoscritta ha proseguito l’azione di cooperazione intrapresa con i rappresentanti di altre realtà non solo della Regione partecipando con una sua relazione:

1. a Bari, il 23 aprile, al Convegno “Le biblioteche delle ex-Province: specificità territoriali, presente e

futuro”, organizzato dall’Associazione Italiana Biblioteche presso la Mediateca Regionale Pugliese.

2. a Potenza alla presentazione del libro di Anna Galluzzi, "Libraries and Public Perception. A

comparative analysis of the European press", svoltasi il 27 aprile 2015 organizzato dalla Biblioteca

Centrale d'Ateneo dell'Università degli Studi della Basilicata presso il polo umanistico del

Francioso.

3. nella Biblioteca Provinciale di Potenza insieme con il CNR, il 20 maggio, alla presentazione del libro

di G. Solimene “Senza sapere: il costo dell’ignoranza in Italia” ed. Laterza, nell’ambito delle iniziative

nazionali “Il maggio dei libri” e “Il bibliopride” organizzato in tutta Italia dalle Biblioteche italiane.

All’incontro coordinato dalla scrivente hanno partecipato, oltre al Presidente Provincia di Potenza, il

Presidente CNR - Area di Ricerca di Potenza, Vincenzo Lapenna, la Consigliera di Pari opportunità

della Regione Basilicata, Maria Anna Fanelli, la Presidente dell’Associazione “Donne 99”, Luisa

Salvia, il Dirigente scolastico Istituto Comprensivo di Bella, Mario Coviello, il Caporedattore RAI di

Basilicata, Oreste Lopomo, il Professore ordinario di Storia Medievale Università di Basilicata,

Francesco Panarelli.

4. La scrivente ha aderito alla proposta di collaborazione presentata dall’Associazione di volontariato di

Protezione Civile Gruppo Lucano Potenza, per la realizzazione del progetto: “la bellezza salverà il

mondo: è indispensabile vivere, cibarsi di bellezza, in un mondo di bruttura e di bruttezza”,

approvato dalla Regione Basilicata nell’ambito del Bando “Progetti Innovativi anno 2014” al fine di

creare un raccordo tra le istituzioni e le organizzazioni presenti sul territorio mirante alla tutela e alla

valorizzazione culturale e alla promozione turistica della città.

Obiettivo n. 2 Partecipare con iniziative di aggiornamento poste in essere direttamente dalla Biblioteca per creare una società della conoscenza, nell’ambito di un sistema aperto ed integrato attraverso le azioni già intraprese: 1. si sono tenuti incontri con le scolaresche del Liceo di Scienze Umane “E. Gianturco” di Potenza nel

periodo aprile – maggio ai quali hanno partecipato ca. 500 studenti finalizzati alla comunicazione,

divulgazione nonché condivisione dei contenuti culturali che saranno diffusi in Internet e per

acquisire competenze in materia di utilizzo consapevole del web e delle nuove tecnologie e, dato il

successo dell’iniziativa, l’Istituto scolastico ha chiesto di poter fruire della stessa opportunità anche

per il 2016.

2. nell’ambito del programma regionale “Reddito minimo di inserimento”, sono stati ospitati più di 40

Lavoratori in mobilità (età media 45/50 anni) per partecipare alle giornate di formazione tenute dalla

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 62

scrivente e attinenti al modulo “Valorizzazione dei beni culturali ed artistici anche mediante l’attività

di salvaguardia e custodia di mostre, musei, biblioteche” organizzato dall’Apofil.

3. visite didattiche sono state organizzate per gli alunni della scuola media e Commerciale coinvolti dall’Associazione di volontariato di Protezione Civile Gruppo Lucano Potenza, per la realizzazione di un progetto approvato dalla Regione Basilicata ed anche per ca. 150 alunni della scuola primaria che, così come ogni anno, hanno avuto modo di conoscere la Biblioteca ed il suo patrimonio, soprattutto riservato ai ragazzi.

Obiettivo n. 3 Sviluppare interventi di valorizzazione del patrimonio culturale attraverso:

1. La collaborazione con il Comitato di SBN istituito presso la Regione Basilicata: è stata garantita la consulenza scientifica per i bibliotecari, confermando la piena disponibilità per la cooperazione con le altre biblioteche, anche per quelle di nuova istituzione.

2. L’attività di catalogazione partecipata nel Servizio Bibliotecario Nazionale (come si evince dalle

schede allegate) ci ha consentito di immettere in Internet nuovi titoli, n. 1560 volumi sono stati inventariati, catalogati n. 3607 e a livello nazionale è stato gestito tanto il servizio di prestito interbibliotecario che del document delivery, per rispondere alle esigenze dell’utenza.

La ricomposizione di donazioni mai trattate e relative a Fondi pervenuti in Biblioteca parecchi anni fa e dei quali non avevamo notizia ( Ciasca, Tantalo, USIS, Pedio) è stata, possibile anche grazie al riordino, portato avanti dalla sottoscritta, dell’archivio amministrativo della Biblioteca: sono stati riorganizzati vecchi fascicoli, risalendo a informazioni preziose per l’attribuzione delle provenienze dei volumi, controllando lettere di donazioni, numeri di inventario, bolli, provenienze e portando a termine il lavoro di riordino di volumi, ora disponibili per l’utenza, per un totale di n. 73.141 già in Internet.

3. La promozione della lettura creando percorsi differenziati in modo da confermare per la Biblioteca, luogo di conservazione della memoria storica del territorio, anche la funzione di luogo di incontro, dialogo, confronto è proseguita attraverso gli incontri del Gruppo di lettura che, in data 28 maggio ha incontrato l’autore Roberto Moliterni, vincitore del Premio La Giara, mentre ogni mese ha discusso dei libri di autori quali Alice Munro, Margaret Mazzantini, Louis de Bernières, Paolo Cioffi, Antonio Manzini, Philip Roth, ecc.

Obiettivo n. 4 Potenziamento del sistema di comunicazione ed informazione della Biblioteca attraverso il Portale dedicato, per dare più visibilità all’OPAC della Biblioteca, alla sua storia, al patrimonio, garantendo l’accesso full text al Progetto di Emerografia lucana in digitale, agli e-book, alle iniziative, ecc.:

1. è stato ultimato il lavoro creando un portale che tra le altre cose evidenzia oltre alle diverse iniziative anche gli appuntamenti del gruppo di lettura e i titoli da leggere, gli e-book realizzati e gli altri che si creeranno quest’anno. Il sito così creato risulta tra quelli ottimizzati per smartphone e tablet, vale a dire per i dispositivi mobili.

Obiettivo n. 5 Intraprendere iniziative volte a garantire un risparmio dell’Ente, sperimentando ogni soluzione utile al fine di ridurre i costi di gestione, in un momento di incertezza istituzionale sul futuro delle funzioni non fondamentali della Provincia:

1. e’ stata garantita la massima collaborazione da parte del personale per trasferire i depositi della Biblioteca, da spazi di proprietà di privati in locali dell’Ente e consentire così un notevole risparmio

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 63

di costi: il materiale oggetto del trasloco è stato rimosso dal personale, sistemato in cassette e quindi ricollocato sugli scaffali montati nei nuovi locali, per un totale di Km. 3 di ripiani dei quali Km. 1,5 per le riviste e giornali, tra i quali vi erano 7.200 quotidiani rilegati dalle dimensioni > cm. 50 x 35 e 40.000 volumi. Tutto il lavoro, concordato con la scrivente, è stato coordinato dalla P. O. Cardone e per i periodici dal dott. Catalani, che hanno materialmente lavorato insieme con i dipendenti di cat. B.

2. per evitare costi ulteriori per le casse dell’Ente e garantire un ulteriore risparmio è stata attivata una

collaborazione con l’Apofil, avvalendoci della esperienza settoriale di un legatore, nell’ambito del progetto: ”Vale la pena lavorare” (corsi di formazione professionale all'interno della Casa Circondariale di Potenza) per sperimentare operazioni di rilegatura di una annualità di un quotidiano e verificare la fattibilità anche per il 2016 dello stesso percorso formativo che per noi, vuol dire garantire la conservazione di un patrimonio cartaceo soggetto a rilegatura fin dal 1960 ed ora interrotto per mancanza di fondi.

3. in tema di risparmi inoltre, la Biblioteca ha provveduto al rinnovo degli abbonamenti attingendo anche agli introiti determinati dal rimborso spese da parte dell’utenza per i servizi resi o per l’utilizzo degli spazi, ma per esiguità dei fondi non sono stati acquistati nuovi libri e pertanto non sono state aggiornate le raccolte librarie né le collane e tutti i nuovi arrivi sono solo doni, per un migliaio di volumi.

Obiettivo n. 6 Partecipare alle conferenze dei dirigenti, ai seminari di aggiornamento e garantire la collaborazione ai diversi uffici, per favorire la rilevazione dei dati utili ai diversi censimenti in atto e la partecipazione del personale alle diverse giornate formative organizzate anche dall’Ente:

1. la sottoscritta ha partecipato:

- alle conferenze dei dirigenti ed incontri diversi organizzati dall’Ente

- alle diverse raccolte dati per la rilevazione del patrimonio culturale delle Province da parte del Ministero, della Regione Basilicata e dell’UPI

- alla consultazione sul BES delle Province, promossa dall'Istat in collaborazione con UPI e Cuspi presso un campione selezionato di esperti operanti presso Enti locali di Area vasta

- alla individuazione ai fini della pubblicazione dei dati come richiesto da Amministrazione Trasparente/8 – Attività e procedimenti/ 8A.1 schede descrittive dei procedimenti amministrativi

- alla pubblicazione del curriculum aggiornato e quanto altro richiesto dalla normativa anticorruzione

- al seminario L’Attuazione del controllo di regolarità amministrativa negli enti locali- obiettivi coordinamento con le norme anticorruzione (Potenza, Regione Basilicata - Formez, 1 g.)

- alla giornata di studio Gli Enti locali dopo la legge di stabilità 2015 (Potenza, Regione Basilicata(g.1)

- alle giornate formative relative all’anticorruzione L'approccio valoriale. La disonestà delle persone oneste; Prevenire la corruzione attraverso i valori: il ruolo dell’etica nei contesti di interazione strategica - Potenza, Formez, (2 gg.);

- alla giornata di studio La riforma del Sistema di governo Locale –Unioni di Comuni e Gestione Associate –Riordino delle Funzioni Provinciali presso la Regione Basilicata- (1 g.)

2. ha delegato collaboratori a partecipare:

- al Censimento degli Archivi Amministrativi per la Provincia di Potenza (indagine PSN SIS PRO 00002), promosso dall’ISTAT, sono stati caricati 13 archivi

- alla rilevazione statistica del MEF

- all’inserimento dei CIG sulla piattaforma SIAB (adempimento L. 190/2012

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 64

- alla protocollazione elettronica di lettere e fatture

3. il personale ha partecipato ai corsi di formazione per complessive 19 giornate:

- Procedimento amministrativo, il processo amministrativo e l’amministrazione digitale Potenza

Università, 10 gg. ( n. 1 unità);

- L'approccio valoriale. La disonestà delle persone oneste; Prevenire la corruzione attraverso i valori: il

ruolo dell’etica nei contesti di interazione strategica- Potenza, Formez, 2 gg. (n. 1 P.O.);

- Dati nella rete:archivi e biblioteche nel web semantico Salerno – Università, ( n. 1 unità);

- Le biblioteche in wikipedia Salerno – Università, 2gg. ( n. 1 unità);

- Progetto e gestione di una collezione digitale Roma – Biblioteca Economia Spinelli, ( n. 1 unità);

- I social network in biblioteca: come gestire i profili social e organizzare un buon piano editoriale Bari

– Mediateca provinciale, 2 gg. ( n. 1 unità);

- Censimento degli archivi amministrativi (n. 1 unità);

- La fatturazione elettronica per i rapporti commerciali con la Pubblica Amministrazione ( n. 1

unità);

- Componente dell’Ufficio per i procedimenti disciplinari per i dipendenti della Provincia di Potenza,

istituito con D. G. n.48 del 1.6.2010 (determinazione Direttore Generale n.4086 del 11.12.2015

DA OTTOBRE in base al Decreto del Presidente della Provincia n. 89 dell’8.10.2015, alla scrivente è stata assegnata la Direzione dell’Ufficio Cultura e Biblioteca : (Archivio storico, Biblioteca, Museo archeologico, Museo del Vulture, Pinacoteca ed eventi Conservatorio di Musica G. Da Venosa).

1. ha individuato collaboratori che partecipassero alle giornate formative relative a:

- Protocollazione elettronica di lettere e fatture (2 unità)

- Procedimento amministrativo, il processo amministrativo e l’amministrazione digitale

Potenza Università, 10 gg. ( n. 3 unità)

2. Ha rivisto la modulistica per la concessione degli spazi del Museo, della Pinacoteca in modo da pubblicare nell’apposita sezione del sito dell’Ente dedicato all’Amministrazione trasparente

3. Ha rivisto gli orari del personale per organizzare al meglio i turni

4. Ha effettuato un sopralluogo in tutte le strutture: Museo Archeologico Provinciale, Pinacoteca, Museo di Storia naturale del Vulture per un aggiornamento del Documento di Valutazione dei rischi e ha sollecitato e, tramite i collaboratori, ha verificato che si procedesse alla sostituzione o alla ricarica di tutti gli estintori, anche del Conservatorio di Musica e della Biblioteca

5. Ha sollecitato interventi per siliconatura vetrate, pulizia ambienti, ripristino impianti di

videosorveglianza e antifurto (non ancora attivati), revisione impianti elettrici, ripristino collegamenti ad Internet per la Pinacoteca (ad oggi ancora inattivo)

6. Ha provveduto a distribuire diversamente il personale nelle stanze, facendo in modo che negli

spazi al piano sotto strada venisse assegnato un locale più idoneo al dr. Guarini, allocato in precedenza in una stanza senza aria né luce. Le dr.sse Pistone e De Marca, hanno trovato sistemazione più idonea invece nella stanza riservata alla direzione (dopo essere state interpellate insieme con la dr.ssa Gino che ha preferito rimanere in Pinacoteca): la decisione è stata assunta dalla scrivente perché ha ritenuto

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 65

il nuovo spazio più consono alla loro dignità professionale ed anche più accogliente nei confronti di un’utenza che comprende tra gli altri tirocinanti, prof. universitari ecc.. Senza considerare che è molto più funzionale all’intero Ufficio anche perché essendo strette collaboratrici del dirigente, consente la loro presenza di ottimizzare i tempi, le procedure, e visionare la posta dato che la scrivente non ha possibilità di vederla al computer dalla postazione del Museo.

7. Ha effettuato un sopralluogo al Museo di storia naturale del Vulture anche per incontrare il personale, conoscerne i problemi ed assumere decisioni in merito anche ai periodi di chiusura poi stabiliti per il periodo invernale, data la carenza di personale.

8. Altro sopralluogo è stato fatto presso la Biblioteca di Venosa, insieme con la Prof.ssa Maria Adelaide Cuozzo, docente di Storia dell'Arte contemporanea presso l'Università degli Studi della Basilicatadi storia dell’arte, per verificare la presenza di quadri di A. Petroni cui sarà dedicata una mostra della Provincia a fine 2016, dopo il restauro di un dipinto, donato dagli eredi del pittore venosino lo scorso anno. In merito la scrivente ha anche incontrato i restauratori che proprio in questi giorni hanno iniziato a ripulire la tela.

9. Ha incontrato rappresentanti di diversi organismi per programmare le varie iniziative per il 2016

10. Ha predisposto due decreti per la stipula di Protocolli d’intesa dell’Ente con altri organismi del territorio

11. Ha partecipato all’incontro svoltosi presso l’Istituto scolastico Sinisgalli per la stipula del

protocollo d’intesa tra l’Ente e l’Ufficio Scolastico provinciale, la Scuola Sinisgalli, un’Associazione culturale per attuare un progetto di arte diffusa

12. Ha partecipato alle inaugurazioni di mostre già programmate quali "Tomaso De Luca. L'albero

della cuccagna - Nutrimenti dell'arte" il 7 ottobre, Dissonanze il 10 novembre e alla presentazione del libro"Come fiori di pesco le parole" un ricordo di Beppe Salvia a trent’anni dalla sua scomparsa il 10 ottobre

13. E’ intervenuta con un proprio contributo all’inaugurazione della Mostra Costruire la Basilicata,

organizzata dalla Regione Basilicata in data 18 novembre e all’inaugurazione della Mostra Allievi di Escher organizzata dall’Associazione Liberascienza il 4 dicembre.

Sono stati affrontati con tempestività e decisione gli imprevisti incontrati durante le attività programmate e organizzate in base alle priorità determinate da fattori cronologici o più urgenti come nel caso in cui la sottoscritta è stata sentita in qualità di testimone nella causa innanzi al Giudice di Pace di Viggiano per la quale aveva ricevuto atto di intimazione a presentarsi relativamente ad una richiesta di risarcimento danni, di competenza della sottoscritta in qualità di dirigente dell’Ufficio Finanziario all’epoca dei fatti o nel caso in cui è stato deciso di trasferire i depositi della Biblioteca in altri locali. Sono stati decentrati e delegati alla Posizione Organizzativa ambiti di attività e responsabilità, perseguendo la valorizzazione delle capacità dei singoli. L’esperienza ha contribuito notevolmente all’arricchimento della propria professionalità, in una materia complessa e soggetta a continui aggiornamenti, registrando apprezzamenti degli utenti per l’aiuto fornito loro per ricerche, reperimento di pubblicazioni ecc. Sono state poste in essere le condizioni per raggiungere lo standard qualitativo prefissato, curando sistemi di monitoraggio, controllo e valutazione. La sfera decisionale del proprio ruolo è stata esercitata pienamente, perseguendo lo stile di una direzione partecipativa, nella convinzione di poter incidere sugli eventi per il successo collettivo, pur

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 66

avendo operato, insieme con l’intero personale, in un contesto provvisorio dovuto all’incertezza normativa in merito alle funzioni non fondamentali della Provincia, ma il periodo di provvisorietà determinatosi in questa fase, è stato gestito con adeguata professionalità dalla scrivente e dall’ intero personale, il tutto finalizzato ad un generale benessere organizzativo. Tutto il personale assegnato è stato valutato in base alle professionalità, alle responsabilità, ai carichi di lavoro ed al rispetto della tempistica, senza trascurare l’impegno profuso e la dedizione al lavoro caratterizzate dalla condivisione e disponibilità offerta da ciascuno a portare a termine l’attività non solo di routine ma anche gli imprevisti, soprattutto nella fase di trasferimento dei depositi della Biblioteca. Sono state implementate e diffuse procedure e strumenti (posta elettronica, sito web regionale) volti a semplificare e snellire l’iter amministrativo dei servizi resi, migliorando l’efficacia dei processi tesi ad aumentare il grado di soddisfazione da parte dell’utenza, attraverso una più rapida definizione di procedure amministrative. E’ sempre stata garantita una presenza attiva in Ufficio, stabilite le migliori condizioni di lavoro per tutti i collaboratori. Grande cura è stata posta nella diffusione delle politiche e degli obiettivi dell’organizzazione, attraverso il coinvolgimento dei collaboratori, favorendo la crescita professionale e la valorizzazione delle risorse umane attraverso la partecipazione a convegni e corsi di formazione, nella convinzione che il personale dipendente è parte integrante dell’organizzazione. I risultati e gli obiettivi sono stati raggiunti con l’interazione di tutte le risorse disponibili, con la flessibilità delle procedure, adottando un approccio per processi, orientando il personale al risultato. E’ stata posta la massima attenzione alla razionalizzazione dei tempi, al contenimento dei costi, alla gestione razionale del carico di lavoro, all’affrontare costruttivamente le situazioni più difficili avendo come fine il miglioramento continuo dell’organizzazione dell’Ufficio, della professionalità propria e dei collaboratori. La qualità del sistema delle decisioni assunte è stata perseguita, attraverso la condivisione ed il rispetto della sfera di competenze di ognuno, nelle specifiche attività. L’informazione sulle attività svolte e su quelle a beneficio degli utenti sono state fornite attraverso i sistemi tradizionali della stampa e dei mass-media e del portale dell’Ente e anche regionale, in concomitanza con la pubblicazione di eventi, con l’implementazione di un portale finalmente dedicato alla Biblioteca e l’analisi di un probabile sito dedicato al Museo. Dal punto di vista organizzativo lo svolgimento delle attività programmate si è svolto coinvolgendo tutto il personale attraverso apposite riunioni, sollecitando e valorizzando il contributo di ciascuno nel rispetto delle relative professionalità e nell’azione amministrativa è stata assicurata massima informazione e trasparenza, rispettando i principi di legalità, imparzialità, efficacia, efficienza ed economicità dell’amministrazione.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 67

PIANIFICAZIONE TERRITORIALE E ATTIVITA’ PRODUTTIVE

Con la presente relazione si descrive lo stato di attuazione degli obiettivi di gestione programmati

per il 2015. La trattazione che segue fa riferimento alla relazione programmatica di settore 2015, agli obiettivi di gestione assegnati per l’annualità 2015 ed alle molteplici attività di competenza dell’Ufficio o assegnate in corso di gestione.

Prima di procedere alla trattazione in oggetto, si ritiene utile segnalare ancora una volta le necessità, più volte segnalate, in merito all’assegnazione stabile di risorse umane adeguate alle attività di competenza alle quali si è dovuto sopperire anche con il ricorso ad apporti esterni.

Alle difficoltà descritte si aggiunge un’assegnazione di risorse economiche, in alcuni casi anche inesistenti, non pienamente corrispondente e funzionale al raggiungimento degli obiettivi assegnati, situazioni già rappresentate nelle opportune sedi istituzionali.

Nonostante quanto evidenziato lo scrivente, con l’ausilio dell’enorme spirito di servizio che caratterizza il personale dell’Ufficio, ha messo in campo quanto possibile per assicurare il funzionamento comunque dei Servizi ed il raggiungimento degli obiettivi e delle attività assegnati, intervenendo anche direttamente nello svolgimento delle azioni relative, soprattutto in quelle più strategiche per la Provincia nei relativi campi di interesse.

Pianificazione territoriale e di area vasta, politiche energetiche e “resilienza” territoriale (sviluppo sostenibile, riduzione rischio disastri e contrasto ai cambiamenti climatici):

1. REALIZZAZIONE DI INIZIATIVE ISTRUTTORIE, DI PROMOZIONE, SENSIBILIZZAZIONE, SOSTEGNO E PARTECIPAZIONE ALLE POLITICHE TERRITORIALI E DI RESILIENZA

TERRITORIALE PER UNA EFFICACE IMPLEMENTAZIONE DEL PSP, DI LIVELLO LOCALE, SOVRA

LOCALE ED ANCHE INTERNAZIONALE

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

La Pianificazione Territoriale rappresenta il vero elemento di svolta per la nostra regione nei prossimi anni, perché solo con una definizione ordinata e partecipata di azioni e priorità si può restringere la forbice, ancora troppo larga, tra risorse disponibili a livello territoriale ed obiettivi raggiunti.

L’esperienza finora svolta e le azioni già messe in campo dalla Provincia consentono di delineare ancor meglio il ruolo di protagonismo costruttivo che la provincia intende esercitare nel settore della programmazione e sviluppo territoriale ed i contenuti degli strumenti di programmazione e pianificazione di cui la stessa si è dotata e che saranno fondamentali anche nello svolgimento del ruolo di ente di area vasta di secondo livello previsto dalla riforma istituzionale in atto a livello nazionale. In particolare, il Piano Strutturale Provinciale, come meglio definito nel seguito, e il Sistema Informativo Territoriale, strumento provinciale di innovazione programmatica ed organizzativa che lavorerà in stretta connessione con l’Ufficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile a sua volta deputato alla raccolta ed elaborazione dei dati territoriali ed alla definizione ed attuazione delle strategie di governo e tutela del territorio.

Nel 2015 l’Ufficio è stato principalmente impegnato nella fase attuativa del Piano Strutturale Provinciale (PSP) approvato con Delibera di Consiglio Provinciale n.56 del 27.11.2013.

Il PSP della Provincia di Potenza è un documento di programmazione dove si afferma il proposito di guardare al territorio non più come luogo di vincoli di assetto urbanistico, ma come risorsa da utilizzare nelle sue varie componenti materiali e umane. Attraverso tale strumento, la Provincia intende contribuire alla definizione di un nuovo modello di governance territoriale, assecondando le vocazioni dei territori e ridefinendo in maniera organica e razionale la distribuzione ed erogazione dei

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 68

propri servizi su ambiti territoriali di riferimento. Il PSP definisce un proprio modello di coordinamento territoriale di area vasta a servizio dei comuni, da esercitare oltre che sulle funzioni di propria competenza, anche su nuovi compiti e ruoli nell’ambito della programmazione comunitaria.

Con particolare riferimento agli obiettivi di gestione assegnati, si è dato Avvio ad alcune azioni di sperimentazione strategica a valle del PSP. Alcune attività di sperimentazione sono state avviate nel corso del 2014 per gli sviluppi da effettuarsi nelle successive annualità anche in funzione delle risorse necessarie e disponibili. Tra esse, per esempio:

Rete ecologica multifunzionale: si sono avviate azioni di condivisione, promozione e valorizzazione e della proposta di Rete Ecologica multifunzionale prevista come elemento strategico di PSP per la tutela degli habitat naturali, anche mediante l’adesione a iniziative nazionali (p. esempio, Reticula coordinato da ISPRA; altre iniziative specifiche sono attualmente in corso di esplorazione e saranno descritte quando si avranno elementi tangibili della loro fattibilità;

Monitoraggio del consumo di suolo: si è avviata la creazione di una banca-dati provinciale finalizzata alla valutazione dello stato attuale del consumo di suolo e monitoraggio periodico, mediante procedure anche informatizzate; la zona di sperimentazione pilota è il Vulture-Melfese;

Azioni di pianificazione strategica sovra-comunale e sub provinciale: tra le diverse azioni messe in campo, si cita in particolare l’adesione al "Centro Servizi Locale dell'Area del Lagonegrese”, istituito all’interno dell’associazione dei Comuni di Castelluccio Inf., Castelluccio Sup., Lagonegro, Lauria, Maratea, Rivello, Rotonda e Trecchina, incardinato presso il Comune di LAURIA, avvenuto nel mese di giugno 2014; altra analoga azione è in corso di completamento nell’area del Vulture-Melfese;

Implementazione della Resilienza delle comunità: implementazione delle varie fasi ed attività previste dal PSP finalizzate all’implementazione della resilienza delle comunità, alla mitigazione dei rischi territoriali ed alla diffusione delle conoscenze territoriali al fine di accrescerne il livello di consapevolezza. A riguardo è stata avviata una massiccia campagna di sperimentazione locale anche mediante l’adesione alla Campagna coordinata dall’ONU “Rendere le Città Resilienti” che ha visto la Provincia di Potenza coordinare specifiche azioni e partecipare attivamente anche nelle attività di revisione del protocollo di Hyogo (HFA) finalizzate alla sottoscrizione a livello mondiale dello Sendai Framework for Disaster Risk Reduction post-2015. In tal modo, nel corso del 2015 la Provincia di Potenza ha svolto azioni ed ha assunto un ruolo che sono stati riconosciuti ed enormemente apprezzati soprattutto a livello mondiale.

Istruttorie di piani e progetti: Procedure informatizzate per l'esame istruttorio dei piani e progetti presentati dai Comuni e finalizzati all'ottenimento di pareri ai sensi della LR 23/99. Procedure istruttorie di strumenti di pianificazione alla scala comunale che hanno visto in particolare la verifica di coerenza e conformità con gli obiettivi e le indicazioni esplicitati dal PSP e il supporto alle amministrazioni comunali nella condotta delle valutazioni di competenza.

Azioni di supporto agli Enti Territoriali su materie relative alla pianificazione del territorio (V.A.S., Bilanci Urbanistici, Bilanci Ambientali, etc);

Implementazione del Sistema Informativo Territoriale: azione in itinere e legata alle diverse attività che sono quotidianamente svolte presso l’Ufficio in materia di pianificazione territoriale;

Partecipazione alle attività in coordinamento con la Regione su:

le ZSC di competenza della Provincia di Potenza, attività da svolgere con i Comuni e gli stakeholder;

il percorso costitutivo del Parco Regionale del Vulture;

Coinvolgimento stakeholder: Importante azione già avviata al fine di garantire la partecipazione

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 69

degli stakeholder al processo di pianificazione a valle del PSP. Analoga piattaforma tematica è stato oggetto di implementazione per le esigenze di partecipazione delle comunità ai processi decisionali inerenti la pianificazione e la gestione del territorio, in ottemperanza degli impegni presi dalla Provincia nell’ambito del nuovo Sendai Framework for Disaster Risk Reduction (SFDRR post-2015).

Promozione strategica: Organizzazione e partecipazione ad iniziative di promozione, sensibilizzazione, sostegno e partecipazione alle politiche territoriali e di resilienza territoriale per una efficace implementazione del PSP.

Come azioni strategiche di particolare rilevanza e complessità per le politiche territoriali enunciate dalla Provincia nei propri documenti programmatici e di governo, nel 2015 a cura dell’Ufficio scrivente sono state svolte in particolare le seguenti attività di rilievo locale, nazionale ed internazionale. Le stesse rientrano nella strategia che la Provincia si è data a valle dell’adozione del Piano Strutturale Provinciale e che, a valle di una di un processo di fidelizzazione nell’ambito delle politiche ed azioni di rilievo globale svolta nel corso del 2014 con l’adesione alla Campagna ONU sulle Città Resilienti e con lo svolgimento delle rilevanti attività correlate (per la cui disamina si rimanda alla relazione sullo stato di attuazione degli obiettivi del 2014 ed alla notevole documentazione istituzionale prodotta), ha visto il 2015 impegnato nella capitalizzazione della stessa con la collaborazione e la partecipazione attiva ai processi di revisione dei protocolli globali condotti delle Nazioni Unite e nelle azioni ad essi correlate. Tale collaborazione si è basata sull’esportazione delle esperienze di buon governo che la Provincia di Potenza ha dimostrato, soprattutto nel corso dell’ultimo decennio, su temi propri della sua mission istituzionale che, come già illustrato, sono stati alla base delle politiche espresse nel Piano Strutturale Provinciale che la Provincia si sta impegnando a trasferire – con supporto collaborativo e sussidiario - alla scala locale e comunale dell’intero territorio provinciale. Questo percorso di “investimento” istituzionale è servito per far conoscere a livello globale e rafforzare il ruolo di protagonismo competente che la Provincia ha avuto e sta avendo sui temi dello sviluppo territoriale sostenibile e sicuro e gettare le basi per importanti futuri rapporti di collaborazione e partnership in un’ottica di rete globale e in base al principio: “esportare esperienze e know-how ed importare opportunità”.

I principali interventi di maggior rilievo (da leggersi integrandoli con gli altri descritti nei successivi punti della presente relazione) sono sinteticamente riassunti nel seguito.

gennaio 2015: Organizzazione del meeting internazionale di rilevanza globale: Verso una Resilienza Integrale delle Comunità ai Rischi di Disastri e ai Cambiamenti Climatici. Progressi e Prospettive Future dall'Esperienza nella Provincia di Potenza. Verso SENDAI 2015 ... e oltre!: Il meeting ha costituito un momento di sintesi rispetto al percorso fino ad allora realizzato, con la prospettiva di creare le condizioni per diffondere la cultura della consapevolezza rispetto alla dimensione del “rischio” e aumentare, con azioni concrete e partecipate, il livello di sicurezza del territorio. La rete costituita con i Sindaci, le Istituzioni e le Comunità, con approccio “multi-stakeholder”, è infatti solo il punto di partenza per l’implementazione di attività future da realizzare attraverso un costante e continuo dialogo. Un territorio resiliente, del resto, non si adegua semplicemente ai problemi posti dagli effetti dei rischi naturali e antropici e dai cambiamenti climatici, ma si trasforma, costruendo risposte ambientali, economiche, sociali. In questo contesto la messa in sicurezza, la manutenzione diffusa del territorio, il riuso delle aree territoriali, il controllo del consumo di suolo, costituiscono alcune delle priorità di intervento per individuare strategie. Esse integrano istanze di lungo termine in merito alla sicurezza e alla protezione territoriale con misure di mitigazione e adattamento a breve-medio termine. Tali strategie devono essere sostenute dai programmi di sviluppo locale al fine di migliorare l’utilizzo efficiente delle tecnologie e delle risorse finanziarie. A valle di un impegno decennale, il 25 Gennaio 2015 la Provincia Italiana di Potenza è stata riconosciuta dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di catastrofi, quale Modello Mondiale per la Resilienza Inclusiva e la Sicurezza Territoriale grazie all'unicità della rete dei 100 comuni che, con il coordinamento

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 70

della Provincia, hanno assunto l'impegno di attuare un percorso condiviso verso la Resilienza delle proprie comunità, aderendo alla Campagna “Rendere le città Resilienti” e condividendone gli obiettivi. Il Capo dell'UNISDR, Margareta Wahlström, venuta eccezionalmente a Potenza, ha incontrato il Presidente della Provincia, Nicola Valluzzi, e lo scrivente Dirigente dell’Ufficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile e ha loro consegnato il certificato di Role Model in un evento che è stato ampiamente seguito da stampa e da radiotelevisione. L'Alto Commissario ONU Margareta Wahlström ha in particolare menzionato ed elogiato il lavoro che è stato fatto e ha affermato “che la pianificazione urbana prevede azioni finalizzate alla tutela dell'ambiente, alla sicurezza e alla consapevolezza locale. La Provincia di Potenza ha dimostrato la sua capacità di saper guidare e condurre i suoi 100 comuni attraverso un approccio di rete al fine di mantenere gli stessi, e la comunità in genere, attivi ed informati riguardo alla gestione del rischio di catastrofi, nonché sostenendo e coordinando progetti direttamente con le comunità. Questi dialoghi aperti con la comunità e con i grandi gruppi mirano a sensibilizzare e rafforzare le capacità individuali attraverso la condivisione delle conoscenze in modo che le comunità possano essere pienamente impegnate nei processi decisionali.”

febbraio - marzo 2015: produzione tecnico-amministrativa regolamento provinciale e bando di sponsorizzazione delle attività di implementazione della resilienza. L’iniziativa, tra le poche nel suo genere sul territorio nazionale, serve alla Provincia per intercettare finanziamenti “privati” a concorso per lo svolgimento delle proprie attività di costruzione della resilienza territoriale con il diretto coinvolgimento di Comuni e comunità. Il primo bando di sponsorizzazione è stato emanato in vista della partecipazione della Provincia alla terza Conferenza Mondiale sulla Riduzione del Rischio di Disastri, offrendo agli operatori locali la possibilità di usufruire di tale occasione per la propria visibilità. Il ricavato dalla procedure di sponsorizzazione è stato accantonato per co-finanziare azioni specifiche di resilienza.

marzo 2015: partecipazione attiva alla Terza Conferenza Mondiale ONU sulla Riduzione del Rischio di Disastri - Verso SENDAI 2015 ... e oltre! Sendai, Giappone. Tra le varie attività preparatorie che hanno visto la Provincia partecipare come attore rilevante del processo di revisione del protocollo mondiale sulla Riduzione del Rischio di Disastri, la Provincia – in persona del Presidente e dello scrivente dirigente - ha preso parte attivamente ai seguenti eventi:

o 3* Meeting Preparatorio della Conferenza Mondiale (PrepCom3), in continuità ai lavori degli altri meeting preparatori tenutisi a Ginevra nel corso del 2014;

o Local Governments Round Table Discussion: disamina e discussione sulle buone pratiche esistenti a livello locale e condivisione delle proposte e suggerimenti derivanti dai livelli di governo locali da porre all’attenzione dell’Assemblea ONU per il recepimento nell’ambito del nuovo protocollo globale di Sendai sulla Riduzione dei Rischio di Disastri;

o Public Event (workshop) From DRR to Resilience in land-use government policies: proposals and actions at local level. The Province of Potenza - Municipalities Network for Inclusive Resilience: cura ed organizzazione di uno specifico workshop all’interno della conferenza mondiale sull’esperienza della Provincia di Potenza e sul percorso che ha portato al prestigioso riconoscimento di “Modello Mondiale per la Resilienza Inclusiva e la Sicurezza Territoriale”. Il workshop è stato incentrato sulla condivisione del percorso verso la Resilienza Inclusiva e la Sicurezza Territoriale della Provincia di Potenza, (#weResilient) con lo scopo di costruire una piattaforma mondiale per lo scambio di esperienze e per esplorare nuove opportunità di cooperazione nell'interesse delle comunità locali;

o High Level Partnership Dialogue: “Inclusive Disaster Risk Management: Governments, Communities and Groups Acting Together”: intervento di alto livello del Presidente della Provincia Nicola Valluzzi che ha illustrato l’esperienza della Provincia di Potenza ad una platea di circa 500

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 71

o DRR Role Model, Champions and Advocates Meeting: meeting do coordinamento degli Advocates, tra cui lo scrivente dirigente, della campagna mondiale sulla resilienza dell’UNISDR con l’obiettivo della disamina e discussione sulle buone pratiche esistenti a livello locale e condivisione delle proposte e suggerimenti da porre all’attenzione dell’Assemblea ONU per il recepimento nell’ambito del nuovo protocollo globale di Sendai sulla Riduzione dei Rischio di Disastri.

o Consultazioni e Negoziazioni nazionali: eventuale supporto in loco alle consultazioni riguardanti anche il governo italiano. In merito a questo punto, si cita in particolare la menzione da parte del rappresentante del governo italiano, viceministro agli Affari Esteri On. Lapo Pistelli, della Provincia di Potenza quale buona pratica esistente sul territorio nazionale sul percorso verso la resilienza inclusiva al rischio di disaatri.

o Adozione del Quadro di Azione Post-2015 per la riduzione del rischio di disastri: evento di adozione del Quadro di Azione Post-2015 alla presenza del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban ki-Moon e dei maggiori vertici governativi ed istituzionali mondiali.

giugno – dicembre 2015: partecipazione attiva al Forum Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, Marsiglia, Francia ed al processo di revisione dell’accordo mondiale sul clima conclusosi a Parigi nel dicembre 2015. Forum preparatorio alla XXI Conferenza dei Partner della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici tenutasi a Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre 2015, sotto il coordinamento del governo francese. Si è trattata di una scadenza cruciale dal momento che ha portato ad un nuovo accordo internazionale sul clima che è ambizioso, vincolante e applicabile a tutti i paesi, al fine di mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 2 °C. La Francia quindi ha svolto un ruolo di leader a livello internazionale nel rendere possibile la convergenza di opinioni e nel facilitare la ricerca di un consenso delle Nazioni Unite, ma anche nel fornire un supporto per tutte le iniziative complementari per l'accordo internazionale al fine di consolidare l'impegno dei paesi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra e per l'adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici. La Provincia di Potenza, nell'ambito della strategia di governo ed uso sostenibili del territorio tracciata dal Piano Territoriale di Coordinamento - e per la quale è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite quel modello mondiale di Resilienza Inclusiva e Sicurezza Territoriale (2015) - e grazie anche all'esperienza maturata in importanti percorsi di cooperazione transazionale sui temi delle politiche energetiche e di contrasto ai cambiamenti climatici (REMIDA, RENERGY, etc), ha partecipato ai lavori garantendo l'impegno comune nella lotta contro i cambiamenti climatici e testimoniando il contributo di enti locali, associazioni, comunità, imprese e reti locali, come catalizzatori per lo sviluppo sostenibile locale.

gennaio – settembre 2015: partecipazione attiva al percorso di revisione dell’Agenda globale sullo sviluppo sostenibile conclusosi a New York nel settembre 2015 con l’adozione, da parte di Paesi aderenti alla Convenzione ONU, dell’Agenda 2030 for Sustainable Development. A livello mondiale si era in fase di definizione l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile post-2015. Questo programma è stato lanciato al Summit delle Nazioni Unite tenutosi lo scorso settembre 2015, che era la data prevista per la conclusione degli obiettivi di sviluppo del millennio (MDG). Analogamente agli altri processi mondiali, il nuovo documento lo si è elaborato attraverso un programma di consultazioni informali condotto dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Il processo di elaborazione della nuova Agenda Mondiale per lo Sviluppo Sostenibile post-2015 è condotto dagli Stati membri con un'ampia partecipazione dei principali Gruppi di interesse, degli stakeholder e dell'intera società civile che sono consultati periodicamente al fine di recepirne gli input derivanti dalle necessità riscontrate e dalle esperienze maturate nei precedenti periodi di programmazione. Analogamente al processo che ha visto il rinnovo dell’accordo mondiale sulla Riduzione del Rischio di Disastri, che ha condotto alla Dichiarazione di Sendai nel marzo 2015, la Provincia di Potenza, quale componente del gruppo delle Autorità Locali della rete

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 72

ONU, ha fornito il proprio contributo sulla base dei recenti sviluppi della propria mission istituzionale sul governo ed uso del territorio, le cui politiche sono espresse dal Piano Strutturale Provinciale (PSP, 2013). Il PSP, infatti, capitalizzando le esperienze strategiche e positive fatte dalla Provincia nell’ultimo decennio - in particolare sui temi del territorio, della mitigazione dei rischi, della protezione civile, dell’edilizia, dell’ambiente e delle politiche energetiche e sociali - ha proprio come strategia di base la combinazione delle tre principali componenti dello sviluppo territoriale: lo sviluppo sostenibile, la sicurezza territoriale e le politiche di contrasto ai cambiamenti climatici e come principale metodologia di implementazione il coinvolgimento attivo degli stakeholder, delle comunità e della socialità civile. L’approccio seguito ha portato la Provincia al riconoscimento, da parte delle Nazioni Unite, di Modello Mondiale di Resilienza Inclusiva e Sicurezza Territoriale (gennaio 2015) collocandola, di fatto, tra le poche realtà istituzionali locali del mondo che si sono distinte per azioni positive nei confronti del proprio territorio e dei cittadini. In questo processo, in particolare, dal 22 al 25 giugno 2015 si è tenuto presso il Quartier Generale delle Nazioni Unite di New York il ciclo di consultazioni nazionali e dell'intera società civile chiamate ad esprimersi sulla bozza di proposta dell'Agenda mondiale post-2015 che è stata poi sottoscritta dagli Stati della Conferenza ONU nel settembre 2015. La Provincia di Potenza ha partecipato all'evento in rappresentanza delle Gruppo delle Autorità Locali mondiali e ha rappresentato – mediante una comunicazione ufficiale rilasciata dallo scrivente dirigente, appositamente selezionato allo scopo - l’intero gruppo delle Autorità Locali mondiali in una specifica consultazione della sessione riguardanti i gruppi di interesse e gli Stakeholder.

luglio 2015: Evento internazionale "Sibiu Capitale Universitaria Europea". Resilienza, Cambiamenti Climatici, Sviluppo Sostenibile, Energia, Cultura, Comunità e partecipazione ai processi di revisione dei rispettivi protocolli mondiali coordinati dall'ONU. SIBIU - Capitale Universitaria Europea è un'iniziativa internazionale con un carattere sincretizzato ed interdisciplinare, basato su un concetto originale e innovativo, che mira a stimolare l'eccellenza culturale per evidenziare la dimensione europea della cultura prodotta e anche per dimostrare il ruolo internazionale attivo dell'Università di Sibiu "Lucian Blaga" ed il suo coinvolgimento attivo nelle questioni che interessano le comunità locali. Stimolata ed alimentata dai partenariati locali, nazionali e internazionali dell'Università di Sibiu, l'iniziativa si è proposta di concentrare sotto l'ombrello "culturale", una serie di manifestazioni ed eventi tematici che evidenzino il merito della Città di Sibiu di Capitale Universitaria Europea. Tra le tematiche trattate, la connessione tra qualità urbana, sviluppo territoriale sostenibile, riduzione dei rischi di disastri e contrasto ai cambiamenti climatici (in particolare mediante l'adozione di politiche energetiche sostenibili, quali le azioni di miglioramento dell'efficienza energetica e il ricorso sempre più massiccio alle risorse energetiche rinnovabili), temi per i quali la Provincia di Potenza ha assunto un ruolo di leader nel panorama mondiale per le politiche e le azioni messe in campo. Tra queste, il Piano Territoriale Strutturale (TCP, 2013), che è il primo vero documento di programmazione/pianificazione di area vasta che integra le citate politiche territoriali, la rete dei Comuni e delle Comunità per la Resilienza territoriale, la partecipazione attiva ai processi mondiali di revisione dei protocolli sulla riduzione dei rischi di disastri (Sendai Declaration, 2015), sui cambiamenti climatici (COP21) e sullo sviluppo sostenibile post-2015 (Agenda post-2015) che vedono la Provincia di Potenza attore fondamentale delle consultazioni globali che stanno interessando la società civile e i rilevanti stakeholder. La Provincia di Potenza, in persona dello scrivente dirigente dell'Ufficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile, è stata invitata a portare la propria esperienza anche nell'ottica di esportare il modello “culturale” e sperimentare nuovi percorsi di cooperazione transnazionale, quali quelli già espletati o in corso con successo. Tra i diversi si citano: Renergy INTERREG IVC sulle politiche energetiche in contrasto ai cambiamenti climatici, Remida MED INTERREG sulla sperimentazione di Partenariati Pubblico-Privato-Popolazione (PPPP) per la mitigazione dei rischi ambientali, le tecnologie SMART per il controllo e monitoraggio delle prestazioni

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 73

energetiche degli edifici e per la sensibilizzazione culturale (awareness raising) della popolazione, la costituzione della Rete “Provincia-Comuni-Comunità” e l’implementazione della Resilienza Territoriale ai rischi di disastri mediante l’adesione alla campagna mondiale coordinata dall’UNISDR “Rendere le Città Resilienti” che ha portato la Provincia al recente ambito riconoscimento quale modello mondiale (gennaio 2015). In particolare in merito a quest’ultima azione, tra le altre attività messe in campo, la Provincia di Potenza ha avviato con la Città di Avrig un percorso congiunto di cooperazione finalizzato al trasferimento del know-how e della metodologia, all’espansione della rete di azioni positive territoriali al territorio di Sibiu, allo cambio reciproco di buone pratiche, il tutto sotto l’ombrello della Campagna coordinata dalle Nazioni Unite per la quale la Provincia di Potenza ha assunto un ruolo di piena e condivisa Advocacy. Questi temi sono stati, in particolare, oggetto dei lavori che hanno visto impegnate la Provincia di Potenza e l'Università della Basilicata nella quattro giorni organizzata dalla Capitale Universitaria Europea di Sibiu.

luglio 2015: Riduzione dei Rischi Urbani e Resilienza: Workshop Formativo per lo Sviluppo delle Capacità di Resilienza ai Disastri in collaborazione con UNISDR e UNISDR ONEA/GETI. La Provincia di Potenza, nell’ambito delle attività che la vedono impegnata con il network dei Comuni e delle Comunità nelle azioni di implementazione della Resilienza delle comunità ai Rischi di Disastri ed ai Cambiamenti Climatici nelle attività di governo ed uso del territorio, ha organizzato, in stretta collaborazione con l’UNISDR e l’UNISDR ONEA/GETI che ne hanno anche finanziato le attività con il contributo della Repubblica di Corea e della Città di Incheon (Corea), un workshop di formazione con l'obiettivo di accrescere le capacità individuali e professionali degli operatori istituzionali sulle tematiche in questione. Il corso, seconda esperienza del genere - a tale data - realizzata nel mondo dopo un analogo percorso effettuato la settimana precedente presso la delegazione delle municipalità della Regione Autonoma delle Canarie (Spagna), si è proposto di fornire:

i) la possibilità per città e governi locali di migliorare le capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e di riduzione del rischio di catastrofi, con particolare attenzione allo sviluppo ed all’implementazione di “Piani d’Azione sulla Resilienza” relativi a paesi/città;

ii) una piattaforma per lo scambio e l’apprendimento con il coinvolgimento diretto di esperti nel settore e per la condivisione di buone pratiche tra i partecipanti;

iii) un’opportunità per la cooperazione “città-città” nell’implementazione della resilienza urbana e delle comunità, integrando gli elementi conoscitivi sui rischi di catastrofi nei piani, programmi ed iniziative locali di riduzione dei rischi e di adattamento ai cambiamenti climatici.

Il workshop, a numero chiuso e ristretto, è stato destinato prevalentemente a Sindaci, Amministratori e tecnici comunali ed istituzionali operanti sul territorio e coinvolti direttamente nelle tematiche dello sviluppo territoriale sostenibile e resiliente. Il realizzato è il primo di una serie di iniziative analoghe che sono state e saranno condotte nel futuro, sempre in stretta collaborazione con l’UNISDR e l’UNISDR ONEA/GETI, con l’intento di allargare i temi trattati e coprire progressivamente il territorio e le comunità e di coinvolgere gli stakeholder - istituzionali e non - aventi diretto interesse e competenza sulle tematiche trattate. Pertanto lo stesso si inquadra come azione di sperimentazione per le attività di capacity building che saranno programmate e condotte nel futuro ed i partecipanti a questo primo modulo sperimentale forniranno un loro coinvolgimento diretto nelle attività che saranno replicate per coprire progressivamente il territorio e le comunità. Tale coinvolgimento è utile anche per gli obiettivi di integrazione tra comunità che, tra gli altri, la rete Provincia-Comuni si è prefissa.

agosto 2015: Prima riunione mondiale di coordinamento dei Sostenitori (Advocates) della Campagna UNISDR “Rendere le Città Resilienti” e attività formativa specifica di alto livello sulle azioni post accordo di Sendai. La rete mondiale dei sostenitori della Campagna UNISDR “Rendere le Città Resilienti”

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 74

ha abbracciato il nuovo Quadro d’Azione di Sendai sulla Riduzione del rischio di catastrofi e si è impegnata a incrementare gli sforzi a livello locale. “I sostenitori della Campagna sono di fondamentale importanza per le nostre regioni e il loro contributo nell'attuazione della Campagna sulle Città Resilienti nei prossimi anni è fondamentale e strumentale. Con l'adozione del Quadro d’Azione di Sendai, i governi locali sono diventati ancora più al centro degli sforzi globali per costruire la resilienza alle catastrofi, e i sostenitori saranno i nostri partner nel raggiungimento dei nostri ambiziosi obiettivi a livello locale", ha detto Ricardo Mena, Responsabile dell’Ufficio Regionale dell’UNISDR per le Americhe, che ha organizzato ed ospitato il primo incontro mondiale dei sostenitori della Campagna sulle Città Resilienti. La rete dei sostenitori della Campagna UNISDR “Rendere le Città Resilienti” conta circa 40 esperti provenienti da diversi Paesi del mondo. Tra essi, anche lo scrivente Dirigente dell’Ufficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile della Provincia di Potenza, che sta coordinando a livello locale le attività della Provincia e del Network dei Comuni e delle Comunità sull’implementazione della Resilienza ai disastri e della sicurezza territoriale. Su tale modello si sta lavorando incessantemente per individuare, costruire ed implementare azioni e progetti che combinano sviluppo sostenibile, riduzione dei rischi di disastri e contrasto ai cambiamenti climatici e che coinvolgano direttamente comuni, gruppi di interesse e comunità. In tale prospettiva, la rete dei sostenitori agevolerà in particolare lo scambio delle conoscenze, delle buone pratiche e la messa in rete dei territori locali con contesti internazionali di livello globale per agevolare i processi di implementazione.

Ottobre 2015: Open Days delle Regioni e dei Governi Locali, Parlamento Europeo, Bruxelles: gli Open Days sono un evento che si svolge ogni anno a Bruxelles e che consente a funzionari delle amministrazioni regionali e locali, esperti e accademici di scambiare buone pratiche e competenze tecniche in materia di sviluppo regionale e urbano. Si tratta inoltre di un'importante piattaforma di comunicazione politica in merito allo sviluppo della politica di coesione dell'UE, che contribuisce a sensibilizzare i responsabili decisionali al fatto che regioni

e citta contano nell'elaborazione delle politiche dell'UE. Nell’ambito di tale evento, tra le varie attività, lo scrivente dirigente è stato invitato a fornire un contributo sulle politiche territoriali e di contrasto ai cambiamenti climatici all’interno del panel “Joint Covenant of Mayors and Mayors Adapt Ceremony 2015 - Moving from commitment to action. Leveraging the assistance of coordinators, supporters and other Multipliers”. In tale panel lo scrivente ha illustrato il percorso che la Provincia di Potenza sta svolgendo nell’implementazione della resilienza territoriale, combinando sviluppo sostenibile, riduzione del rischio di disastri e contrasto ai cambiamenti climatici, ed in particolare l’azione di coordinamento e di rete dei comuni e delle comunità. In tale sede, inoltre, sono stati illustrati gli obiettivi e le azioni conseguenti derivanti dal Quadro di Indirizzo Strategico sul Contrasto ai Cambiamenti Climatici che la Provincia ha adottato nel mese di luglio 2015 come approfondimento tematico del Piano Strutturale Provinciale.

Ottobre 2015: Invito alla partecipazione al workshop “Building resilience to disasters” organizzato dell’UNISDR nell’ambito degli Open Days delle Regioni e dei Governi Locali, Comitato delle Regioni Europeo, Bruxelles: Nell’ambito di tale evento la Provincia di Potenza è stata invitata a fornire un contributo sulla propria esperienza nell’implementazione della resilienza territoriale ai disastri. Il contributo è stato fornito dal Presidente della Provincia (con videomessaggio in remoto) e sostenuto in loco dallo scrivente dirigente. Nell’ambito di tale evento la provincia di Potenza è stata insignita dell’ulteriore riconoscimento mondiale di “Community Champion for Disaster Risk Reduction” in occasione della celebrazione della giornata mondiale sulla riduzione del Rischio di Disastri IDDR 2015 dal tema “Knowledge for Life”. Il riconoscimento mondiale è stato attribuito alla Provincia di Potenza per “aver dimostrato la capacità di vivere con il rischio attraverso la conoscenza locale, tradizionale e indigena” tramite l’attivo coinvolgimento dei comuni e delle Comunità locali nel processo di costruzione della Resilienza territoriale, ed è contemplato nelle 8 esperienze concrete che si stanno sviluppando

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 75

nel mondo tra cui, oltre alla nostra unica italiana, si annoverano: Bangladesh, Cameroon, Colombia, UK, Philippines, Sudan and Vanuatu.

Ottobre 2015: Nella giornata internazionale sulle città "World Cities Day", il 31 ottobre 2015 la Provincia di Potenza ha organizzato (a costo zero) un Flash Mob per celebrare anche la giornata mondiale sulla riduzione del rischio di disastri - IDDR2015. Quest’anno il tema di riferimento è la “CONOSCENZA PER LA VITA”, quale bagaglio delle Comunità unite innanzi alla minaccia comune delle catastrofi, messa a frutto grazie ai saperi locali, alle culture tradizionali ed alle diverse esperienze maturate anche nella conduzione della vita quotidiana. Nell’ambito di questa giornata, la Provincia di Potenza ha ricevuto a Bruxelles un riconoscimento formale da parte dell’UNISDR, come ‘Comunità Campione nella Riduzione del Rischio di Disastri per l’IDDR 2015’, proprio per il contributo e l’impegno dimostrato soprattutto dalle Comunità nel lavorare congiuntamente alla Provincia ed alla rete Provincia-Comuni, in maniera “inclusiva” per l’implementazione della Resilienza territoriale con un approccio di rete (secondo il principio: nessuno escluso). Questo riconoscimento è merito delle Comunità che, con la dinamicità e l’impegno finora dimostrato, hanno reso concreta la realizzazione di questo percorso e ci permetterà di raggiungere sempre più importanti e notevoli risultati. Il riconoscimento dell’UNISDR di “Community Champion” è stato conferito alla Provincia di Potenza nell’ambito della celebrazione della Giornata Mondiale per la Riduzione dei Disastri (IDDR 2015) all’interno degli Open Days delle Regioni, delle Autorità Locali e delle Città tenutisi a Bruxelles lo scorso 13 ottobre 2015. Per celebrare questo evento unico di rilevo mondiale, si è pensato di evidenziare il contributo fornito direttamente dalle Comunità, mediante la testimonianza diretta di come le Comunità della Provincia di Potenza stanno partecipando, con l’entusiasmo e la dinamicità che le contraddistinguono, allo sviluppo di obiettivi ed azioni volti ad aumentare la resilienza territoriale e la sicurezza dei cittadini. Il Flash Mob ha visto la partecipazione di oltre 400 persone dei gruppi sociali impegnati nell'azione di promozione della resilienza territoriale che il Network "Provincia di Potenza, Comuni e Comunità" sta conducendo: anziani, donne, giovani, disabili, agricoltori, migranti, volontariato sociale, volontariato di protezione civile. Alle stesse si sono aggiunti parecchi passanti che hanno manifestato la voglia di sostenere il nostro ambizioso progetto. Al Flash Mob ha preso parte, in remoto, anche una comunità di origine lucana e residente in Argentina che ha mostrato un grande calore e vicinanza, nonostante le migliaia di chilometri che ci separano. La manifestazione è avvenuta nel giorno in cui il mondo ha celebrato la giornata internazionale delle Città, indetta dalle Nazioni Unite per promuovere il concetto di "Città progettate per vivere insieme" ("Cities Designed to live together"). La Provincia di Potenza ed il suo Network di Comuni e Comunità sono fortemente impegnati in questo percorso ed il Flash Mob è stata la testimonianza diretta e gioiosa dell'impegno che istituzioni e comunità stanno profondendo in questo cammino.

Ottobre 2015: La Provincia di Potenza a Expo 2015 MILANO. Presso la Press Room del Media Center di Expo, si è tenuta una Conferenza stampa workshop della Provincia di Potenza, con la presenza del Presidente dell'Ente, Nicola Valluzzi, per presentare l'esperienza del modello di Resilienza Territoriale Inclusiva che ha ottenuto il riconoscimento ufficiale di ROLE MODEL dell'ONU ed il titolo di COMMUNITY CHAMPION consegnato ufficialmente la scorsa settimana nel corso degli OPEN DAYS 2015 al Comitato delle Regioni a Bruxelles. Le azioni strategiche riguardano il coordinamento delle azioni locali nell'ambito dei tre temi principali che interessano lo sviluppo del territorio: sostenibilità; riduzione del rischio di disastri; contrasto ai cambiamenti climatici. In tale sede, il Presidente della Provincia e dell'UPI Basilicata, Nicola Valluzzi ed lo scrivente dirigente hanno incontrato tecnici e rappresentanti di nazioni interessate ai modelli di pianificazione e tutela del territorio coinvolti sul tema dalla Camera di Commercio Italiafrica.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 76

Novembre 2015: Collaborazione nell’organizzazione dell’evento “Terza Settimana Lucana del Benessere Psicologico” coordinato dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata, Potenza. A 35 anni dal terremoto dell'Irpinia si è discusso di benessere psicologico e di emergenze, comprese quelle di protezione civile. Un tema che la Provincia di Potenza ha sviluppato in passato con il Progetto comunitario "ESPA" (2007) Emergency Stress Psycological Assistance nell'ambito del programma finanziato dalla Commissione Europea - DG Environment, in partenariato con l’Associazione TECLA, l’Istituto Superiore della Protezione Civile, l’istituto IPSE - Istituto di Psicologia dei Sistemi Evolutivi, la Provincia di Potenza, la Provincia di Reggio Calabria, il Comune di Lecce, il Comune di Potenza, l’Università di Patrasso (Grecia), l’Institute of Meteorology and Water Management Branch di Cracovia (Polonia) e la società di formazione Project Outdoor Education. L’idea di ESPA è stata quella di studiare la cultura specifica della Protezione Civile al fine di garantire il benessere psicofisico degli operatori poiché con questa conoscenza si protegge la resilienza organizzativa, mantenendo così connesse tutte le risorse professionali, organizzative e comunitarie utili a ridurre gli effetti di rischio dello stress di chi opera in contesti di emergenza. Il tema è di estrema attualità nella recente evoluzione del programma di azione che la Provincia di Potenza sta conducendo con il Network dei Comuni e delle Comunità Resilienti, ove il concetto di Resilienza è applicato a tutte le questioni che interessano il rapporto ambiente-territorio-comunità con il filo conduttore del Governo ed Uso del Territorio. Resilienza significa nuovo concetto di vivere civico che tenga conto delle esigenze di protezione, sostenibilità e di sicurezza proprie del fragile territorio in cui la nostra società si inserisce. L'iniziativa, organizzata dall'Ordne degli Psicologi della Basilicata in collaborazione con la Provincia di Potenza - Network dei Comuni e Comunità Resilienti, è avvenuta nel giorno di celebrazione del 35° anniversario del terremoto dell'Irpinia come momento di riflessione su quanto si è fatto e si sta facendo per la sostenibilità e la sicurezza del territorio e delle comunità.

Dicembre 2015: Partecipazione su invito alla Conferenza finale del Progetto Achelous coordinato dalla Città di Vicenza: ACHELOUS è un progetto finanziato nell’ambito dello strumento finanziario protezione civile e che tratta la creazione di distretti locali del rischio in 5 diversi paesi europei, per una gestione coordinata delle azioni da intraprendere in caso di alluvione. Da ACHELOUS è nata l’idea di un follow up di progetto che è poi diventato EPICURO (2016). Durante l’evento è stata organizzata una sessione operativa con gli amministratori sul tema del coinvolgimento dei cittadini e del lavoro coordinato tra diverse amministrazioni nell’ambito della quale è stata illustrata l’esperienza della Provincia di Potenza, ritenuta “particolarmente illuminante” per il territorio a cui si rivolgeva. Al convegno hanno preso parte rappresentanti regionali, provinciali e comunali e ha rappresentato un’occasione importante per allargare partenariati per porre le basi per uno scambio di conoscenze (nota: da tale iniziativa è scaturita la candidatura di alcune proposte progettuali, alcune già approvate nel corso del 2016 ed altre ancora in fase di assessment da parte dell’UE).

Dicembre 2015: Lancio dell’iniziativa: “La scuola resiliente. Costruiamola insieme”, Potenza. L’iniziativa dal titolo ‘La scuola resiliente. Costruiamola insieme’, vede capofila la Provincia di Potenza, riconosciuta dall'Ufficio delle Nazioni Unite per la Riduzione del Rischio di Catastrofi quale “Modello Mondiale per la Resilienza Inclusiva e la Sicurezza Territoriale” e “Comunità Campione per la Riduzione dei Disastri”, in partenariato con l’Associazione CIDI Potenza, la Fondazione Città della Pace e per i Bambini di Basilicata e l’Associazione Legambiente Scuola e Formazione Basilicata. L’iniziativa è incentrata sul coinvolgimento della comunità scolastica provinciale tutta nella creazione di comunità resilienti e nella promozione dei principi dello sviluppo sostenibile, attraverso azioni di diffusione dell’educazione alla pace, alla cittadinanza, al rispetto dei diritti umani, alla salvaguardia del patrimonio culturale ed ambientale, materiale ed immateriale e di incremento della fiducia e solidarietà collettiva. L'iniziativa verrà svolta, nel corso del 2016, con il patrocinio e la collaborazione dell'Ufficio III - Ambito Territoriale di

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 77

Potenza dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Basilicata ed è inserita nell'ambito delle attività di implementazione della resilienza territoriale della Provincia di Potenza svolte con il coinvolgimento dell'ONU. Con questa iniziativa la Provincia di Potenza aggiunge un tassello importante nel suo ruolo di animatrice delle Comunità sui temi della Resilienza con il fine di renderle partecipi ed attive dei processi decisionali che riguardano il governo ed uso dell’ambiente e del territorio, tema questo avente un ruolo centrale nei tre accordi mondiali delle Nazioni Unite che si sono conclusi nel 2015.

Preparazione e candidatura di diverse iniziative progettuali: nell’ambito della nuova programmazione comunitaria 2014-2020 e di altre fonti di finanziamento, sono state predisposte e candidate a finanziamento diverse ipotesi progettuali con lo scopo di importare buone pratiche e nuove opportunità di sviluppo a beneficio del territorio e delle comunità locali , capitalizzando l’esperienza di promozione e di rete svolta nel corso dell’intero 2015. Alla data odierna, si è ancora in attesa di ricevere notizie circa la loro approvazione, tranne di due iniziative che sono state già approvate dalla Commissione Europea:

- progetto LOCARBO acronimo di “Novel roles of regional and LOcal authorities in supporting energy consumers’ behaviour change towards a low CARBOn economy”, candidato nell’ambito del programma comunitario INTERREG EUROPE. La Provincia di Potenza è capofila di un importante partenariato trans-nazionale in una proposta avente come obiettivo generale il miglioramento degli strumenti di policy-making per incrementare l'efficienza energetica legata all'ambiente costruito, contribuendo così alla lotta al cambiamento climatico. La proposta individua come metodo la sperimentazione di modi innovativi da parte degli enti regionali/locali che sostengano il cambiamento di comportamento dei consumatori di energia. LOCARBO fonda le sue attività su iniziative bottom-up e su un approccio basato su 3 pilastri tematici: servizi, strutture organizzative e soluzioni tecnologiche, in modo pienamente integrato. Il progetto vede il coinvolgimento di 7 partner provenienti da Ungheria, Italia, Lituania, Portogallo, Romania e Regno Unito, tutti consapevoli del fatto che le politiche regionali in materia di efficienza energetica possono avere successo solo se i pezzi di questo puzzle sono riuniti. Partner strategico del progetto, la Regione Basilicata con il Dipartimento di Programmazione Economica e Finanziaria. Il progetto della durata di 54 mesi ha inizio in Aprile 2016.

- progetto EPICURO acronimo di “European Partnership for Innovative Cities within an Urban Resilience Outlook”, candidato nell’ambito del programma della Commissione Europea “Europe for Citizens - Programme Guide 2014-2020 – Strand 2: Democratic engagement and civic participation (2,2 Network of Towns)”. La Provincia di Potenza è partner del progetto con lo scopo di trasferire la propria esperienza di costruzione ed implementazione della resilienza territoriale e delle comunità. Il progetto della durata di 24 mesi ha inizio a Maggio 2016.

Realizzazione di diverse iniziative locali finalizzate all’accrescimento della consapevolezza (awareness raising) con il coinvolgimento di stakeholder e comunità: nel corso di tutto il 2015, diverse iniziative locali sono state realizzate al fine di rafforzare la rete territoriale ed istituzionale costruita con i Comuni e le Comunità sui temi dello sviluppo territoriale sostenibile, sulla riduzione del rischio di disastri e sulla lotta ai cambiamenti climatici , con lo scopo di scalare le politiche territoriale intraprese sui temi alla scala urbana e della società civile.

Come anticipato, le azioni proposte e realizzate sono scaturite dall’implementazione del Piano Strutturale Provinciale, quale parte fondamentale delle politiche di sviluppo territoriale che la Provincia di Potenza intende adottare negli strumenti di uso e governo del territorio, divenendo uno dei primi esempi di integrazione delle strategie internazionali e comunitarie anche a livello locale.

Le attività innanzi descritte (evidenza delle quali è diffusamente reperibile sui maggiori canali

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 78

istituzionali e di informazione disponibili in internet) e che si stanno progressivamente estendendo sul territorio provinciale sono di interesse strategico anche a livello nazionale rappresentando, di fatto, un esempio di pianificazione di dettaglio unico in Italia e nel mondo.

2. REALIZZAZIONE DI UN ENERGY LAB SULLE POLITICHE ENERGETICHE CHE PREVEDA IL

COINVOLGIMENTO ATTIVO DEGLI STAKEHOLDER LOCALI (PUBBLICI, PRIVATI, POPOLAZIONE)

E CONTRIBUTI INTERNAZIONALI

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Come innanzi anticipato, in seguito all’invito dell’UNISDR, nel 2014 la Provincia è stata candidata a diventare un “Modello” mondiale per la Resilienza Inclusiva per le comunità locali. Questo riconoscimento è avvenuto nel gennaio 2015 nell’ambito di un’iniziativa internazionale unica nel suo genere che ha visto la partecipazione dello Speciale Rappresentante del Segretario Generale dell’UNISDR, Margareta Wahlstrom, del Direttore dell’Unisdr, Adam Bouloukos, del Capo dell’Ufficio Europa dell’Unisdr Paola Albrito, del Capo del dipartimento Nazionale delle Protezione Civile, Franco Gabrielli, e delle più altre rappresentanze nazionali e regionali, oltre che la partecipazione di diverse delegazioni straniere) fornirà alla Provincia una maggiore spinta per andare avanti con le azioni di implementazione.

Nell’ambio di tale evento di rilevanza globale, come approfondimento tematico delle politiche territoriali messe in campo, si è organizzato uno specifico “Energy Lab” sulle politiche energetiche che ha previsto il coinvolgimento attivo degli stakeholder locali (pubblici, privati, popolazione) e importanti contributi internazionali.

Il meeting ha costituito un momento di sintesi rispetto al percorso fin qui realizzato, con la prospettiva di creare le condizioni per diffondere la cultura della consapevolezza rispetto alla dimensione del “rischio” e aumentare, con azioni concrete e partecipate, il livello di sicurezza del territorio. La rete costituita con i Sindaci, le Istituzioni e le Comunità, con approccio “multi-stakeholders”, è infatti solo il punto di partenza per l’implementazione di attività future da realizzare attraverso un costante e continuo dialogo. Un territorio resiliente, del resto, non si adegua semplicemente ma cambia, costruendo risposte ambientali, economiche, sociali ai problemi posti dagli effetti dei rischi naturali e antropici e dai cambiamenti climatici intesi come “moltiplicatore di minacce”. In questo contesto la messa in sicurezza, la manutenzione diffusa del territorio, il riuso delle aree territoriali, il controllo del consumo di suolo, costituiscono alcune delle priorità di intervento per individuare strategie che integrano le problematiche di tutela e salvaguardia a lungo termine con misure di mitigazione e adattamento a breve e medio termine, migliorando la coerenza delle strategie di sviluppo locale e l’allocazione delle risorse tecnologiche e finanziarie.

Il meeting ha rappresentato un’occasione preziosa per sviluppare contributi per:

− Stabilire una strategia condivisa e partecipata di implementazione basata su un modello di rete, unico nel suo genere, che includa tutti gli stakeholder, istituzioni, comunità locali e cittadini, e che realizzi azioni concrete atte a potenziare le azioni di governance territoriale a livello locale;

− Rafforzare azioni e dialogo interistituzionale su DRR/DRM, CCA e Sviluppo Sostenibile;

− Condividere conoscenze e incoraggiare nuove partnership/reti locali e sovralocali.

Partendo dai risultati del Progetto RENERGY, conclusosi nel dicembre 2014, dall’esperienza in corso del Progetto REMIDA, dagli indirizzi esplicitati nel Piano Strutturale Provinciale ed in vista della redazione di uno specifico Quadro di Indirizzo Strategico sulle politiche di Contrasto ai Cambiamenti Climatici, si è inteso cogliere l’occasione di un siffatto evento di rilevanza globale per organizzare uno specifico Open Day di “smaRt Energy chains and coMmunIties in the meD Area”, quale specifico Energy Lab

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 79

sulle politiche energetiche locali.

Lo scopo è stato quello di condividere localmente le esperienze interregionali e le buone pratiche nella gestione delle emergenze, nella mitigazione dei rischi derivanti dai cambiamento climatico e nella

resilienza: comparare e discutere le esperienze transnazionali e le Buone Pratiche di sostenibilità e una precondizione per il miglioramento degli sforzi istituzionali nella politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici. Gli strumenti della cooperazione transnazionale dell’Unione Europea hanno migliorato il coinvolgimento istituzionale verso la condivisione e disseminazione di dati, procedure e informazioni per lo sviluppo e la trasferibilità di esperienze di successo a livello locale al fine di generare un background comune di conoscenza e strumenti condivisi per affrontare le sfide globali.

Le azioni ed i progetti posti in essere dalla provincia lavorano in questa direzione promuovendo lo scambio di metodologie e strumenti nel quadro del Patto dei Sindaci con riferimento alle ricadute locali.

Il workshop ha mirato ad estendere il confronto rispetto ad una visione globale delle pratiche di sostenibilità in differenti domini di intervento al fine di contribuire alla realizzazione del ‘mosaico’ della resilienza nei processi di gestione del territorio incentrati in particolare sulle politiche energetiche-territoriali.

3. REDAZIONE DI UN QUADRO STRATEGICO SULLE POLITICHE DI CONTRASTO AI CAMBIAMENTI

CLIMATICI COERENTE CON GLI OBIETTIVI DEL PIANO STRUTTURALE PROVINCIALE E CON

GLI OBIETTIVI DELLE STRATEGIE COMUNITARIE ED INTERNAZIONALI

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Partendo dai risultati del Progetto RENERGY, conclusosi nel dicembre 2014, dall’esperienza in corso del Progetto REMIDA, dagli indirizzi esplicitati nel Piano Strutturale Provinciale, nell’ambito delle politiche territoriali, il 2015 ha visto altresì la Redazione di un Quadro di Indirizzo Strategico sulle Politiche di Contrasto ai Cambiamenti Climatici coerente con gli obiettivi del Piano Strutturale Provinciale e con gli obiettivi delle strategie comunitarie ed internazionali.

Pertanto, come approfondimento tematico del Piano Strutturale Provinciale e strettamente connesso ad esso, nel 2015 la Provincia di Potenza si è dotata di uno specifico Quadro di indirizzo Strategico per il Contrasto ai Cambiamenti Climatici (approvato con decreto Presidenziale n.76 del 31.07.2015) con il quale la Provincia si sta impegnando a svolgere una funzione di raccordo territoriale specificatamente sui temi dell’adattamento e della mitigazione del rischio derivante dai cambiamenti climatici.

Come il PSP, il Quadro di Indirizzo Strategico per il Contrasto ai Cambiamenti Climatici recepisce le programmazioni/pianificazioni sovraordinate in materia energetica (quali PIEAR Basilicata, la strategia Europa 20-20-20, etc) e, tra l’altro, predilige l’uso delle risorse energetico-ambientali-territoriali rinnovabili a quelle non rinnovabili e climalteranti delle quali ne sostiene la preservazione.

La Provincia, pertanto, ha in questi ultimi mesi consolidato un approccio di supporto e cooperazione con le comunità locali e, in particolare, con i Comuni, per perseguire gli obiettivi di resilienza territoriale e di contrasto ai cambiamenti climatici in un’ottica di rete. Tale processo di accompagnamento è altresì finalizzato ad integrare le politiche di sviluppo sostenibile con i requisiti di resilienza delle comunità, all’interno della pianificazione urbanistica di competenza e nelle azioni di settore

Protezione Civile (anche in raccordo con gli obiettivi di pianificazione territoriale e di area vasta):

4. INIZIATIVE DI PROTEZIONE CIVILE, ANCHE DI TIPO “NON STRUTTURALE”, VOLTE ALLA

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 80

RIDUZIONE DELLE CALAMITÀ NATURALI, INTEGRATE CON LE POLITICHE TERRITORIALI IN

ESSERE

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Come si può ben intuire, questo obiettivo è strettamente correlato alle attività svolte nel campo della resilienza territoriale e delle comunità in quanto, se da un lato si parla di governo ed uso del territorio che tenga conto della cultura del rischio, dall’altro la “protezione civile” intesa come riduzione del rischio di calamità naturali e preparazione alle emergenze da esse derivanti ne è il giusto completamento.

E’ assurdo pensare che la “protezione civile” possa essere avulsa dal resto e attribuita ad altri soggetti che non operano sul territorio con lo stesso approccio integrato. La “protezione civile”, intessa come “tutela delle persone” che vivono su un determinato territorio, è nello stato di cose delle competenze di ogni soggetto e/o istituzione che ha competenze di intervento sul territorio e non può essere scollegata da esse. Più di venti anni fa, la legge 225/92 istitutiva del Servizio Nazionale di Protezione Civile, che in particolare prevedeva due questioni fondamentali:

1. che la protezione civile si basa su attività di: previsione, prevenzione, soccorso e post-emergenza;

2. che concorrono al sistema nazionale di protezione civile nazionale tutti gli enti/istituzioni che in ordinario svolgono funzioni che impattano sul territorio e sui cittadini;

è stata antesignana di un modello verso cui il mondo sta ora evolvendo a piccoli passi. Pensare di scollegare la protezione civile così immaginata dal resto delle attività territoriali è come, in un certo senso, ammettere che da un lato si possano “fare danni” e dall’altro “ripararli”. Anche se ugualmente impattante dal punto di vista istituzionale ed organizzativo perché comunque snaturerebbe il vincente modello italiano di protezione civile enormemente apprezzato ed utilizzato come riferimento a livello globale per il suo innovativo approccio integrato, diverso è pensare di scollegare le attività di mero soccorso da tutto il complesso sistema di governo ed uso sostenibile e sicuro del territorio comprendendo in questo tutte le attività volte allo sviluppo territoriale sostenibile e sicuro per i cittadini, per le comunità e per tutte le attività civili.

Pertanto, l’obiettivo di riduzione delle calamità naturali qui inquadrato come obiettivo di “protezione civile” è stato nei fatti integrato con le politiche territoriali in essere in quanto aspetti complementari dello stesso tema: il governo del territorio e la tutela dei cittadini. Tante le azioni svolte nel corso del 2015, tra esse si estrapolano ed evidenziano alcune di particolare rilievo, inquadrandole come azioni di protezione civile solo sulla base degli specifici “soggetti” interessati e/o dei contesti in cui si sono svolte:

gennaio 2015: istituzione del tavolo di confronto aperto e permanente con il Volontariato di Protezione Civile, sotto il tema: un Veicolo per la Resilienza. Il tavolo di confronto integra gli altri 7 tavoli istituiti con altre comunità e gruppi di interesse aventi competenza specifica sui temi della resilienza territoriale e delle comunità, nel corso del 2014, come utile strumento di discussione e di integrazione delle politiche territoriali istituzionale e delle comunità stesse (inclusione).

aprile 2015: partecipazione all’evento “3rd UC Lifeline Week "Towards more resilient communities" organizzato dall’università di Canterbury (Nuova Zelanda) e il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, DPC Roma. L’evento è consistito in una serie di conferenze, workshop e discussioni aperte con contributi provenienti dalla Nuova Zelanda, Europa e Stati Uniti per condividere le esperienze e l'apprendimento delle loro organizzazioni nel promuovere la resilienza delle loro città e delle comunità. L'evento ha avuto lo scopo di favorire i collegamenti in tutto il mondo e la cooperazione tra accademici, ricercatori, gestori patrimoniali e le parti interessate che lavorano nello spazio di infrastrutture resilienti, di aderire, sperimentare e condividere sinergicamente i propri sforzi verso l'individuazione delle migliori pratiche e strategie di resilienza da applicare.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 81

Lo scrivente dirigente è stato invitato a portare il l’esperienza della Provincia di Potenza in tale contesto di elevato spessore scientifico, culturale ed istituzionale di livello internazionale.

agosto 2015: partecipazione al campo scuola organizzato da Legambiente Basilicata Onlus nell’ambito del Progetto di diffusione della cultura di protezione civile "Anch'io sono la protezione civile", promosso dal Dipartimento Nazionale della protezione Civile, sasso di Castalda. Legambiente Basilicata Onlus, organizzazione di volontariato anche di protezione civile ed il Servizio Vigilanza Ambientale Legambiente Potenza hanno aderito al Progetto di diffusione della cultura di protezione civile "Anch'io sono la protezione civile", promosso dal Dipartimento Nazionale della protezione Civile, tramite la realizzazione di un Campo Scuola da effettuarsi presso il Centro di Educazione Ambientale “il vecchio faggio” nel comune di Sasso di Castalda nel periodo compreso dal 29 Agosto al 5 Settembre 2015. A questo campo scuola hanno la partecipato 20 ragazzi di età compresa fra gli 11 ed i 16 anni. Fra le attività realizzate al campo ci sono stati dei momenti di approfondimento di alcuni temi legati alle attività di protezione civile, in particolare alcuni moduli formativi dedicati al Servizio Nazionale della Protezione Civile ed ai Piani di protezione civile locali. Per la parte relativa all’AIB l’apporto è stato fornito dal Coordinamento Territoriale per l'Ambiente (CTA) del Corpo Forestale dello Stato del Parco Nazionale Appennino Lucano. La Provincia ha portato la propria esperienza sui temi della Resilienza territoriale e delle Comunità all’interno del modulo relativo al Servizio Nazionale della Protezione Civile ed ai Piani di protezione civile locali, integrando il contributo fornito dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

Settembre- Novembre 2015: Le attività della Provincia di Potenza e del Network Comuni e Comunità per la resilienza territoriale illustrate nell'ambito del corso di formazione "Previsione e prevenzione dei rischi e delle emergenze nei programmi di protezione civile” organizzato dalla Provincia di Potenza per il tramite della sua Agenzia in house Apof-IL. L'attività di formazione è stata realizzata nel territorio provinciale mediante l'espletamento di n 4 moduli didattici basati su percorsi formativi integrati con attività laboratoriali finalizzati alla acquisizione di competenze tecnico specialistiche nel fronteggiare le emergenze causate da disastri di origine naturale e/o antropica ed alla gestione di programmi di previsione e prevenzione dei rischi e delle emergenze. I corsi, finanziati dal P.O. FSE Basilicata 2007- 2013, Asse I – Adattabilità, rientrano nella Intesa Interistituzionale Regione Basilicata – Provincia di Potenza 2011-2013, sono stati svolti nel periodo da settembre 2015 a ottobre 2015 ed hanno visto il coinvolgimento di lavoratori autonomi iscritti agli Ordini e Collegi Professionali attinenti con i contenuti del percorso formativo e di lavoratori dipendenti degli Uffici Tecnici Comunali. I corsi hanno avuto come finalità:

- la promozione di un percorso formativo integrato con attività laboratoriali, per l’acquisizione di competenze tecnico specialistiche nel fronteggiare le emergenze causate da disastri di origine naturali e/o antropica;

- la formazione di tecnici capaci di realizzare la gestione di programmi di previsione e prevenzione dei rischi e delle emergenze;

- il rafforzamento della rete tra istituzioni, volontariato e cittadinanza sulla prevenzione dei rischi, la pianificazione e la gestione delle emergenze, attraverso la costruzione di simulazioni sul campo;

- la diffusione della cultura di protezione civile attraverso il ruolo dell’associazionismo e del volontariato come componenti fondamentali del sistema di protezione civile.

Nel rispetto di quanto previsto dalla L.R. n.25/98, finalità e contenuti dei corsi sono stati definiti in raccordo con l’Ufficio Provinciale “Pianificazione territoriale e Protezione Civile”, mentre le attività di esecuzione e gestione sono state curate direttamente dall'Apof-IL Il modulo sulla Resilienza Territoriale e delle Comunità Inclusiva - la strategia delle Provincia di Potenza e del Network Comuni e Comunità nell'implementazione della Resilienza mediante

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 82

l'integrazione di sviluppo territoriale sostenibile, riduzione del rischio di disastri e contrasto ai cambiamenti climatici, è stato curato dall'Ufficio Pianificazione Territoriale e Protezione Civile della Provincia di Potenza nelle sedi di Villa d' Agri, Venosa, Potenza e Episcopia.

Forestazione

5. REDAZIONE PIANO INTERVENTI DI FORESTAZIONE PER IL TERRITORIO DI COMPETENZA

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Le attività che la Provincia sta promuovendo in materia di politiche territoriali si intersecano, inoltre, naturalmente con le iniziative in materia di Forestazione.

Le principali azioni implementate nel corso del 2015 sono volte al compimento di quanto stabilito nel Piano di Forestazione Triennale 2012-2014 della Regione Basilicata. Nel rispetto delle direttive e degli obiettivi dello stesso, l’Ufficio Forestazione della Provincia di Potenza, anche mediante continue interlocuzioni con la Regione Basilicata e la Città di Potenza dove gli interventi da pianificare sono realizzati, ha redatto il Piano di Forestazione per l’anno 2015, approvato con Deliberazione di Consiglio Provinciale n.15 del 12.05.2015.

Gli interventi previsti sono stati pianificati e realizzati, oltre che secondo i principi selvicolturali evidenziati dal Piano Regionale, tenendo conto anche delle opere forestali realizzate negli anni precedenti, privilegiando le aree contigue per dare continuità ai lavori.

6. ESECUZIONE INTERVENTI DI FORESTAZIONE PER IL TERRITORIO DI COMPETENZA

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

A seguito del completamento della redazione e dell’approvazione del Piano degli Interventi di Forestazione di Forestazione, si è proceduto alla realizzazione degli stessi che, come anticipato, hanno riguardato aree ubicate nel Comune di Potenza.

In particolare, i lavori effettuati riguardano azioni di Silvicoltura protettiva, la cui realizzazione mira a “promuovere attività forestali con prevalente funzione di controllo e manutenzione delle superfici boscate, garantendo un adeguato livello di sicurezza fisica del territorio, attraverso il recupero di funzioni idrogeologiche dei sistemi naturali, forestali e delle attività agricole, sostenendo tra l’altro attività di protezione ecologica delle foreste e di controllo degli incendi boschivi in zone la cui funzione protettiva ed ecologica sia di interesse pubblico”.

Nel 2015 si è lavorato inoltre, come già ottimamente sperimentato nel corso delle precedenti annualità, per attuare azioni di mitigazione del rischio idrogeologico, in particolare, sulle vie di comunicazione, attività di recente inserimento da parte della Regione nei programmi di forestazione regionale.

I suddetti lavori di forestazione sono stati eseguiti, previa redazione ed approvazione di specifici progetti esecutivi redatti a valle del Piano Generale di cui al punto precedente, con l’esclusivo impiego degli addetti al settore forestale reclutati dalle apposite graduatorie degli addetti al settore forestale per l’avviamento al lavoro 2015, e sono stati gestiti dalla Provincia di Potenza con l’utilizzo della propria struttura tecnica.

Si citano in particolare i più rilevanti interventi effettuati:

Sant’Antonio La Macchia;

sede Croce Rossa, sfalcio d’erba lungo il percorso della processione del 13 giugno e ripulitura dell’area dopo la festa, pulizia giardini Comunali, pulizia area antistante la chiesa, pulizia c/o Comune di Potenza Sant’Antonio la Macchia;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 83

C/da Barrata: sfalcio d’erba della strada di accesso alla chiesa in occasione della festa patronale;

C/da Lavangone: nei pressi della chiesa Madonna delle Grazie: sfalcio d’erba lungo il percorso della processione della festa patronale;

C/da San Luca Branca, pulizia aree nei pressi della chiesa in occasione della festa patronale:

Auditorium (Conservatorio Provinciale) – via Anzio;

C/da Malvaccaro;

C/da Macchia Giocoli;

Cortile sede Centrale della Provincia – P.zza M. Pagano

Sfalcio d’erba nei pressi della chiesa di San Francesco – Piazza M. Pagano;

Sfalcio giardino nei pressi della sede Provinciale – Piazza delle Regioni;

Sfalcio Fontana davanti alla sede Provinciale – Piazza delle Regioni;

Sfalcio aiuole del Museo Provinciale;

Parco Baden Powell;

Pinacoteca Provinciale;

Covo degli Arditi;

Villa del Prefetto;

I.T.C. “F.S.” Nitti” via Anzio;

Liceo Scientifico “G.Galilei” – via Sabbioneta;

Istituto d’Arte – rione Cocuzzo

Istituto Magistrale via Zara;

I.T.G. De Lorenzo via Calabria;

I.P.A.G.R. c/da Malvaccaro;

I.P.C.”Racioppi – Flacone” via Anzio;

I.P.I.S.A..” Giorgi”- via Pola;

Liceo Classico;

I.T.C. “L.da Vinci” – (poggio tre Galli);

I.T.C. “L. Da Vinci”- int. 11.06.13;

Liceo linguistico.

L’esecuzione degli interventi e le attività tecnico-amministrative e finanziarie correlate hanno interessato tutto il rimanente anno 2015 per un totale di n.130 giornate lavorative CAU.

Alle attività di Forestazione si affiancano anche quelle cosiddette di Taglio Boschi: sono stati regolarmente effettuati sopralluoghi di verifica per autorizzazioni al taglio di boschi, ubicati sul territorio di Potenza in assenza di Piani di Assestamento Forestali, di cui alla D.G.R. n. 1734/99 e successive modifiche, redatti ai sensi dell’art. 15 L.R. 42/98 dalla Regione Basilicata.

Parchi, Aree Protette, Sviluppo Sostenibile, attività Ittico-venatorie

Nel corso dell’anno 2015 è stata svolta con efficacia l’attività ordinaria dell’Ufficio. In particolare le attività svolte hanno riguardato:

Agricoltura

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 84

Nell’ambito del Programma d’azione per la tutela delle zone ordinarie o non vulnerabili all’inquinamento da nitrati di origine agricola”, sono continuate le attività di istruttoria, di verifica in loco e di catalogazione delle comunicazioni complete o semplificate e dei Piani di Utilizzazione Agronomica (PUA) presentati dalle aziende agricole. L’Ufficio ha acquisto 46 comunicazioni complete e/o semplificate, istruito e predisposto i relativi controlli tecnico-amministrativo e vidimato numerosi registri aziendali e documenti di trasporto. Il controllo tecnico-amministrativo, ha riguardato in particolare l’istruttoria per la verifica e la valutazione delle comunicazioni pervenute nell’anno 2014, del PUA, del PDF, riconoscendone la conformità ai parametri tecnici richiesti dal citato Programma d’azione.

Politiche ittico-venatorie

Per l’assegnazione dei finanziamenti regionali, l’Ufficio ai sensi dell’art.6 comma 1 della L.R. n°2/95 ha predisposto il Programma annuale di gestione provinciale, finalizzati ad una migliore pianificazione della gestione faunistico-venatorio. Il programma approvato con DGP è stato trasmesso alla Regione Basilicata per gli adempimenti di competenza.

Nell’anno sono stati rilasciati circa 4.420 tesserini venatori, istruiti 85 procedimenti sanzionatori amministrativi in materia di caccia e pesca, emesse 46 ordinanze per ingiunzione di pagamento, n° 4 di archiviazione di verbali e n°2 sedute di audizioni.

Con delibera di Coniglio Provinciale n°21 del 25 maggio 2015 è stata nominata la Commissione per l’abilitazione all’esercizio venatorio così come previsto dall’art. 29 della L R. n°2/95.

Nel periodo gennaio/dicembre 2015 (sedute del 08/07, 15/07 e 22/07), sono state effettuate n. 7 sedute d’esami, convocati n. 198 candidati di cui n. 72 abilitati all’esercizio venatorio dalla Commissione esaminatrice nonché istruite n. 44 richieste di indennizzo per incidenti stradali provocati da fauna selvatica nell’ambito delle attività connesse al Regolamento di attuazione dell’art. 55, comma 2 della Legge Regionale 06 agosto 2008, n. 20.

Inoltre l’Ufficio ha rilasciato n. 148 permessi di pesca sportiva nella riserva naturale “Lago di Pignola”, n.352 licenze di pesca tipo “B” e n. 34 autorizzazioni di pesca sportiva.

Nel rispetto del Regolamento per la prevenzione, l’accertamento ed il risarcimento dei danni causati alle colture dalla fauna selvatica sono stati istruite e verificate direttamente dall’Ufficio le richieste di danni causati dalla fauna selvatica alle colture agricole ricadenti nelle oasi di protezione.

Relativamente agli istituti faunistici sono state istruite con esito positivo n°18 richieste di autorizzazione e/o rinnovo di zone di addestramento cani, allevamento di fauna selvatica a scopo di ripopolamento e/o amatoriale o ornamentale e allo svolgimento di gare cino- venatorie.

L’Ufficio per la nomina dei Comitati di Gestione degli ambiti territoriali di caccia n° 1 e n°2, prima della scadenza del commissariamento fissata al 30 giugno 2015, ha richiesto alle categorie interessate (agricole, venatorie, ambientaliste) i dati relativi alla propria rappresentatività territoriale, nonché l’elenco dei designati a componenti dei Comitati di Gestione. Con Decreti Presidenziali n° 56 e n°57 del 29 giugno 2015 sono stati nominati rispettivamente i Comitati Direttivi degli AA.TT.CC. n°1 e n°2.

7. RICOSTITUZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO: METODOLOGIA PILOTA PER LE IMMISSIONI

ED IL MONITORAGGIO DI LEPUS EUROPAEUS PALLAS SUL TERRITORIO DELL’A.T.C. N. 1 DELLA

PROVINCIA DI POTENZA

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

L’obiettivo definito “Ricostituzione del patrimonio faunistico: metodologia pilota per le immissioni ed il monitoraggio di lepus europaeus Pallas sul territorio dell’A.T.C. n. 1 della Provincia di Potenza” finalizzato al miglioramento della qualità dei ripopolamenti della lepre europea mediante l’immissione ed il

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 85

monitoraggio di giovani esemplari nati nei recinti di preambientamento.

Dal punto di vista tecnico il progetto ha presentato caratteristiche innovative e permetterà un progressivo incremento della popolazione di lepre capace di garantire i futuri prelievi venatori basati non più su interventi di ripopolamento “pronto caccia”, ma esclusivamente sulla produzione naturale in loco.

Nel primo trimestre dell’anno 2015 sono sati svolti numerosi sopralluoghi per valutare la gestione di un recinto di Melfi e per accertare possibili casi di decesso delle lepri immesse nell’anno precedente, dovuti a predatori o a focolai di coccidiosi e/o altre patologie. In data 24 Marzo 2105, nel recinto di preambientamento di sito in Melfi alla C/da Vessinella si è proceduto alla ricattura delle lepri immesse nel luglio 2014 con la tecnica della battuta e della posta con reti a tramaglio. Sono stati catturati inoltre 4 lepri nate in gabbie e di cui 3 erano state immesse nel recinto all’età di circa 2-3 mesi nell’ottobre 2014 e preambientate per circa 6 mesi. Inoltre veniva catturato un leprotto di circa 2 mesi, immesso nel recinto alcune settimane prima. Le operazioni sono state eseguite grazie alla supervisione e al coordinamento dei responsabili del progetto, alla collaborazione degli operatori faunistici dell’ATC1, e da rappresentanti dell’Osservatorio Naturale della Regione Basilicata. Inoltre erano presenti anche studenti della Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi della Basilicata, accompagnati dal docente. Tutti i capi catturati e destinati al monitoraggio sono stati punzonati con targhetta auricolare in plastica e radiocollarati. Le lepri con radiocollare sono state immesse nell’ Oasi di protezione della fauna selvatica “Montelella”, sita in San Fele di ha 406, area vocata per la specie e in cui vige il divieto di caccia. Nel periodo 24 marzo 2015- 02 Ottobre 2015 sono state effettuate le attività di monitoraggio sulle lepri con radiocollare ed è stata impiegata la metodologia del radio-tracking, o radiotelemetria, che consente la ricezione di emissioni radio da una sorgente avvalendosi di un sistema direzionale di ricezione del segnale, ovvero che consente di individuare la sorgente (animale con radio collare) in un area limitata detta poligono d’errore. Per l’individuazione del poligono d’errore è stato utilizzato il metodo della triangolazione. Questo metodo consente di ottenere, tramite la ricezione del segnale e una bussola graduata, angoli da diversi punti di rilevamento, in modo che si possano ricavare due o più direzioni intersecanti tra di loro e di conseguenza la localizzazione del segnale sorgente nel loro punto di intersezione (Martinoli, 2009). Nel caso specifico, sull’area di studio si erano scelti alcuni punti fissi di rilevamento, alternati a punti scelti al di fuori di questi, in modo da poter escludere eventuali zone in cui non fosse possibile coprire il segnale.

8. RICOSTITUZIONE DEL PATRIMONIO FAUNISTICO OTTIMALE DEL FAGIANO

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

L’obiettivo denominato “Ricostituzione del patrimonio faunistico ottimale del fagiano” finalizzato alla ricostituzione di popolazioni naturali di fagiano mediante un progressivo incremento della specie, è capace di garantire i futuri prelievi venatori basati non più su interventi di ripopolamento “pronto caccia” ma esclusivamente sulla produzione naturale. Nel corso dell’anno sono state espletate tutte le procedure per l’acquisto e la messa in opera delle strutture faunistiche necessarie al pre-ambientamento e al rilascio sul territorio della selvaggina. Nello specifico con determina dirigenziale n°2364 del 28.07.2015 è stato indetto il cottimo fiduciario per la fornitura di strutture faunistiche, voliere di ambientamento a cielo chiuso ed a cielo aperto, mediante cottimo fiduciario ed impegnando la somma di € 9.150,00 (IVA esclusa), e richiedendo i preventivi-offerta a cinque ditte del settore, individuate mediante motori di ricerca (internet). Delle cinque ditte invitate solo una ha presentato l’offerta. Con verbale del 20.08.2015 si è proceduto all’apertura dell’unica offerta pervenuta e all’aggiudicazione della struttura faunistica per euro 6.917,40. Con determinazione dirigenziale n°2710 del 24.08.2015 è stata affidata alla ditta Ziboni Tecnofauna srl la fornitura di attrezzatura faunistica specialistica per la realizzazione di un recinto di pre-ambientamento per fagiani e con successiva determinazione (n°3280 del 21.10.2015 e stata liquidata la ditta fornitrice. Il recinto è composto da una voliera di pre-ambientamento per galliformi della dimensione di ml 12 x 12 x 2 h, un recinto mobile elettrificato di

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 86

mt. 400 x h. 2 mt e da n°3 kit di alimentazione (mangiatoia a tramoggia ed abbeveratoio a riserva).

Con successivi atti (determina n°2920 del 22/09/2015 è stata affidata alla ditta Tomasiello Legnami srl la messa in opera della struttura e la fornitura di pali in legno per l’importo di € 3.880,00 con successiva determinazione dirigenziale n°3643 del 18.11.2015 è stata liquidata la ditta per l’attività di che trattasi.

Al fine di poter costituire e mantenere popolazioni naturali ed autosufficienti di fagiani sono state eseguite tutte le procedure per l’acquisto di fagiani di età compresa tra i 90 ed i 120 giorni. Con determinazione dirigenziale n°3279 del 21.10.2015 è stata affidata alla ditta Madelco la fornitura di selvaggina e mangime per euro 1986,00 (IVA inclusa). I fagianotti sono stati immessi, a gruppi di 25 nel mese di novembre, nella voliera a cielo chiuso, previo accertamento sanitario. Dopo una permanenza nella voliera di circa 15 giorni i fagiani sono stati rilasciati a piccoli gruppi nel recinto a cielo aperto da dove si sono irradiati spontaneamente nell’area circostante. Il rilascio è stato effettuato a piccoli gruppi, lasciando sempre all’interno della voliera, con funzione di richiamo, alcuni soggetti, fino alla fine della completa liberazione.

9. PROTEZIONE DELLA BIODIVERSITÀ ANIMALE: CENSIMENTO E STIME DI ABBONDANZA DELLA

SPECIE VOLPE

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

L’obiettivo “Protezione della biodiversità animale: censimento e stime di abbondanza della specie volpe” finalizzato all’attuazione del piano di controllo della specie opportunista su gran parte del territorio provinciale. La conoscenza della consistenza numerica della specie volpe che negli anni è cresciuta a dismisura è di fondamentale importanza.

Durante i mesi di aprile e maggio 2015, coincidenti con la stagione riproduttiva della specie volpe, sono state monitorate le tane individuate nell’anno 2014. Dai rilevamenti è emerso che le tane ancora attive sono state circa il 70% di quelle censite (n. 38 tane); durante i censimenti inoltre, nelle aree oggetto di indagine (anno 2014), sono state individuate nuove tane (n. 25). Tutte le informazioni sono state annotate, dagli addetti al censimento, sulle schede predisposte e, successivamente i siti occupati dalle volpi sono stati riportati su cartografia.

Nel periodo maggio-novembre 2015 sono stati effettuati sul territorio degli AATTCC n. 1 e 2 di Potenza, con l’ ausilio della Polizia Provinciale, i censimenti notturni con faro per ottenere stime di abbondanza delle specie volpe. Le attività di censimento sono state effettuate percorrendo gli stessi transetti percorsi nell’ anno 2014, apportando modifiche al percorso ogni qualvolta tali variazioni erano strettamente finalizzate all’ ottimizzazione dei dati ottenuti. Nell’ anno 2015, inoltre, si è proceduto a sottoporre ad indagine anche le Oasi di Protezione della Provincia, per cercare di ottenere indici di densità distribuiti omogeneamente sul territorio provinciale. A conclusione delle attività di campo, i dati sono stati elaborati ed inseriti in un database, al fine di estrapolare gli indici di densità e I.K.A. relativi in primis alla specie volpe, ma anche alla lepre, in quanto gli habitat perlustrati sono frequentati indistintamente dalle due specie.

10. FAUNA AUTOCTONA/ALLOCTONA DELLA RISERVA REGIONALE OASI WWF LAGO PANTANO DI

PIGNOLA

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

L’obiettivo “Fauna autoctona/alloctona della riserva regionale oasi WWF Lago Pantano di Pignola” finalizzato al censimento delle specie ittiche, ornitiche e della testuggine palustre europea, specie rarissima nella Riserva Regionale Lago Pantano di Pignola. L’obiettivo ha previsto il censimento avifauna mediante punti d’ascolto, il censimento della fauna ittica e il monitoraggio e censimento della

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 87

Emysorbicularis.

Il censimento dell’avifauna è stato effettuato al canto su transetti lineari a cadenza settimanale. Questa attività di censimento è stata effettuata con binocoli e cannocchiale oltre che con un registratore mp3 per registrare i canti di più difficile identificazione, e con avvistamenti. Il transetto individuato è stato scelto per cogliere gli habitat più rappresentativi dell'area protetta individuando 3 siti di rilevamento lineari di circa 200 metri ciascuno, in modo da attraversare durante il censimento vari ambienti di interesse. Nel periodo marzo-dicembre sono state censite diverse specie, la compilazione della check-list ha tenuto conto delle fonti bibliografiche disponibili, compresi i report di RETE NATURA 2000, e la banca dati del Centro di Educazione Ambientale WWF Novaterra. Lo studio eseguito ha supportato con nuovi dati le precedenti indagini, nella maggior parte dei casi riconfermandole, ma essendo stato condotto in modo continuativo e regolare, ha permesso di registrare più a fondo le osservazioni sulle dinamiche delle popolazioni presenti, sia stanziali che migratrici.

Censimento fauna ittica. L’indagine è stata condotta mediante il censimento del popolamento ittico del lago volto a definire la composizione specifica e lo stato della conservazione delle singole specie. Il campionamento è stato effettuato nei mesi di luglio-agosto 2015 ed ha interessato 3 diversi corpi idrici. I metodi di campionamento più utilizzati sono stati il cattura pesci elettrico, le reti bentiche e pelagiche, e le nasse da fondo (sono stati utilizzati anche altri metodi come ad es. canna da pesca, bilancella etc). Le tre metodologie hanno permesso di ottenere un’analisi completa dei diversi habitat oggetto di studio. Infatti ogni metodologia è adatta a profondità diverse (la massima nel periodo di studio era 3 m) e composizione vegetazionale. Il totale degli esemplari catturati (reintrodotti tempestivamente) è stato di quasi 4000 unità, ed ha permesso di accertare la presenza di 10 specie ittiche delle quali una certamente autoctona, la Tinca Tincatinca, tre di origine incerta, la carpa Cyprinus carpio, il luccio cisalpino Esoxcisalpinus e scardola Scardinuserythrophthalmus le restanti sette di origine certamente alloctona tra le quali il carassio, la gambusia, il persico reale, il persico sole, il persico trota ed il pesce gatto Micropterussalmoidesla cui presenza risulta essere estremamente massiccia e pericolosa per l’equilibrio del sito.

Monitoraggio e censimento della Emysorbicularis. Nel periodo marzo-dicembre 2015, si è proseguito il lavoro di censimento della Testuggine palustre europea Emysorbicularis, e di analisi dei dati raccolti. Il periodo di maggiore attività della specie è stato maggio- settembre, quando le temperature sono state più elevate ed in particolare la temperatura dell’acqua superava i 15 gradi. La cattura delle testuggini è avvenuta mediante l’uso di trappole a nasse accoppiate con invito doppio. Le nasse, durante il periodo di studio sono state posizionate in tutte le zone più adatte alla presenza della specie, quindi sulle sponde sud-ovest, sud e sud-est del lago grande, e nel lago piccolo a sud. Sono state censite 30 esemplari di tartarughe, in ottime condizioni di salute, di varie età, le quali sono state marcate con il metodo di STUBBS (prevede un piccolo segno sul carapace che a seconda del punto in cui lo si applica va ad identificare il numero del soggetto). Inoltre, ad ogni esemplare, è stato effettuato un piccolo prelievo di sangue che è stato inviato al laboratorio dall’Università di Firenze con lo scopo di elaborare una mappatura genetica della popolazione, e contestualmente di individuare la “parentela” con altre popolazioni isolate del sud Italia.

Attività produttive

La UOS “Attività Produttive-Turismo” rientra tra le funzioni c.d. non fondamentali di cui al decreto presidenziale numero 32 del 02 aprile 2015 (Industria Commercio e Artigianato-Turismo) e che pertanto, come già previsto nella delibera di consiglio provinciale n.3 del 16/02/2015 (funzioni non fondamentali della provincia-gestione periodo transitorio), richiamata anche dalla Direzione Generale con nota prot.28799 del 06/08/2015, la relativa attività di competenza è stata mirata a garantire, in particolare, le minime attività indispensabili ad evitare l’interruzione del servizio pubblico ed entro i margini della disponibilità economica.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 88

Nel corso dell’anno 2015 sono state garantite e svolte le attività varie ed ordinarie. Infatti per quanto riguarda le competenze in materia di strutture ricettive ( attività delegata dalla Regione alla Provincia ai sensi della L.R. n.6/2008) l’ufficio Turismo, ha esaminato le richieste pervenute, in ordine alle strutture oggetto di classificazione e, in collaborazione con l’APT Basilicata ha proceduto alla verifica in loco dei requisiti richiesti dalle norme vigenti. Al termine di ciascun sopralluogo è stato redatto apposito verbale riportante le caratteristiche, i requisiti e le eventuali criticità riscontrate.

La procedura amministrativa è stata completata attraverso provvedimento dirigenziale che ha disposto la classificazione nella tipologia prevista. Copia della Disposizione dirigenziale è stata inviata a mezzo PEC al Suap del Comune competente per territorio, al Titolare o legale rappresentante della struttura classificata e all’APT Basilicata ai fini del rilascio dei cartellini segna prezzo e inserimento nell’annuario “Strutture Ricettive e servizi.

Al 31 dicembre 2015 sono state esaminate complessivamente n. 35 richieste di classificazione. Le strutture alberghiere ed extralberghiere classificate, conformi ai requisiti richiesti dal disciplinare di classificazione sono state n.17, la maggior parte relative ad attività di affittacamere, che sembra ancora avere una certa tenuta di mercato, considerando altresì il dato che tale attività va svolta sotto forma di “impresa”.

L’area sud della provincia è quella maggiormente interessata dall’apertura di nuove strutture ricettive dovuta anche alla maggiore domanda che scaturisce dalla presenza del personale non residente, occupato presso le società petrolifere che operano in quella zona.

Copia della Disposizione dirigenziale è stata inviata a mezzo PEC al Suap del Comune competente per territorio, al Titolare o legale rappresentante della struttura classificata e all’APT Basilicata ai fini del rilascio dei cartellini segna prezzo e inserimento nell’annuario “Strutture Ricettive” e servizi.

Le richieste esaminate e non perfezionate da conseguente provvedimento di classificazione sono state complessivamente n.18.

Le procedure relative a tali strutture, nella maggioranza dei casi agriturismi e bed & breakfast standard, non configurate in una delle tipologie ricettive previste dal disciplinare di classificazione, sono terminate con il diniego di classificazione e l’inoltro della pratica agli enti competenti.

Per quanto riguarda le agenzie di viaggi e turismo, (attività anch’essa delegata dalla regione con L.R. n. 8/1999) considerando che trattasi di attività su istanza di parte, al 31 dicembre 2015, sono stati iniziati e conclusi n.17 procedimenti, ripartiti fra nuove aperture di agenzie, cessazioni di agenzie principali o filiali, sostituzioni del direttore tecnico e trasferimenti di titolarità.

Tutte le attività svolte sono state comunicate e pubblicate sul portale INFOTRAV.

L’ufficio ha svolto altresì la normale vigilanza sulla documentazione relativa alle varie agenzie e filiali, con particolare riguardo alle scadenze circa le polizze assicurative che annualmente gli esercizi devono rinnovare. Inoltre sono state trasmesse puntualmente le relazioni semestrali alla regione Basilicata circa le agenzie in esercizio e quelle cancellate.

L’ufficio ha svolto, in orario di lavoro, la normale vigilanza sia, documentale relativa alle varie agenzie e filiali, con particolare riguardo alle scadenze circa le polizze assicurative che annualmente gli esercizi devono rinnovare, sia di verifica in loco mediante sopralluoghi di verifica e corrispondenza tra quanto dichiarato e quanto rispondente nella realtà. Inoltre sono state trasmesse puntualmente le relazioni semestrali alla regione Basilicata circa le agenzie in esercizio e quelle cancellate.

Per quanto riguarda la c.d. Programmazione Negoziata, per i progetti finanziati (n.35 interventi tra viabilità, edilizia scolastica e patrimonio sul territorio provinciale) con le risorse derivanti dalla Rimodulazione dei Patti Territoriali (Area Sud- Sapori Lucani-Corsetteria) l’Ufficio ha provveduto nell’attività di raccordo ed informazione tra gli uffici Viabilità ed Edilizia Scolastica e la CC.DD.PP, circa gli adempimenti da effettuare nell’ambito del prosieguo dei lavori appaltati.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 89

Inoltre, a seguito alla messa in liquidazione della Società Patecor s.r.l., la Provincia di Potenza (Ufficio AA.PP.) è subentrata nella titolarità di Soggetto Responsabile per il Patto Territoriale della Corsetteria. A riguardo, oltre all’attività amministrativa relativa alla precitata messa in liquidazione della società, è stata intrapresa quella di analisi e controllo, in particolare, delle pratiche finanziate con le risorse del patto della Corsetteria e non ancora amministrativamente concluse.

Sempre per quanto riguarda l’attività ordinaria dei Patti Territoriali sono state istruite numero tre pratiche, risalenti nel tempo e non ancora concluse dal precedente Soggetto Responsabile (Patecor) relative alla concessione di finanziamento definitivo di aziende allocate nell’ambito del territorio ricadente il Patto Territoriale della Corsetteria.

11. ATTIVITÀ AMMINISTRATIVE E DI CONTROLLO RELATIVE ALL’ESECUZIONE ATTIVITÀ

“OPERAZIONE CALDAIA SICURA” IN RACCORDO CON I PROVVEDIMENTI DELLA REGIONE

BASILICATA

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Il D.P.R 16 aprile 2013 n. 74 ( Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e per la preparazione dell’acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell’art. 4, comma 1, lettere a)e c) del dlgs 19 agosto 2005 n.192) in particolare, ha dettato, tra le altre, una nuova disciplina in materia prevedendo, a riguardo, una competenza generale da parte delle Regioni e delle province Autonome (art. 10);

Pertanto, con la legge regionale n. 4 del 27 gennaio 2015 (Collegato alla Legge di Stabilità regionale 2015) all’art. 26 (Disposizioni in materia di controlli degli impianti termici) è stato previsto che” in attuazione di quanto disposto dall’art 10 del DPR 16 aprile 2013 n. 74 e nelle more dell’adozione delle disposizioni disciplinanti la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nonché di quelli di climatizzazione invernale ed estiva, la Regione delega alla provincia di Matera, per l’intero territorio provinciale, alla provincia di Potenza, per l’intero territorio provinciale ad eccezione del capoluogo (..) il prosieguo della gestione delle attività concernenti i prescritti controlli di “efficienza energetica”. Tali attività sono svolte dagli Enti innanzi indicati (...) fino alla data di entrata in vigore delle diposizioni di cui al primo periodo e comunque non oltre il 31 dicembre 2015. La giunta regionale, entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, provvede con proprio disegno di legge a dare definitiva attuazione al D.P.R. 16 aprile 2013 n. 74 “;

La Regione Basilicata con nota del 06 agosto 2015 prot.160379 a firma del Presidente della Giunta Regionale ha comunicato che, “nel più ampio disegno attuativo della legge di riforma delle funzioni provinciali (c.d. Del Rio) delle funzioni provinciali è in corso di riorganizzazione anche la competenza regionale in materia di manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nonché di quelli di climatizzazione invernale ed estiva e che l’attuazione della stessa sarà realizzata entro e non oltre il 31.12.2015”.

Con la precitata nota, la Regione, ha chiesto alla Provincia” richiamando anche le disposizioni di cui all’art. 26 della Legge Regionale n. 4 del 27 gennaio 2015 (collegato alla legge di stabilità regionale 2015) di continuare nelle attività di controllo degli impianti termici secondo il modello attualmente in vigore, fino e non oltre il 31.12.2015”.

Di conseguenza l’Ufficio ha predisposto gli atti relativi alla proroga del contratto in scadenza provvedendo altresì alla necessaria attività di raccordo ed informazione tra Provincia-Apea e Regione Basilicata.

Sempre nell’ambito delle competenze di Caldaia Sicura, nel corso del 2015 sono state effettuate le attività di verifica con gli uffici di Apea srl relative alle richieste di rimborsi di versamenti non dovuti da parte sia di utenza privata sia di utenza pubblica (Comuni in particolare), nonché di assistenza agli stessi uffici Apea srl circa l’attuazione delle norme regionali alla base del servizio.

Ufficio Informatico

12. AVVIO ATTIVITÀ RICOGNITIVE E PROPEDEUTICHE ALLA REDAZIONE ED IMPLEMENTAZIONE

DI UN PIANO DI INFORMATIZZAZIONE DELL’ENTE, DA REALIZZARSI IN ESERCIZI SUCCESSIVI

(COMPATIBILMENTE E TENENDO CONTO DEL PROCESSO DI RIORGANIZZAZIONE DETTATO

DALLA L.56/2014 ED AZIONI CONSEGUENTI)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 90

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Si riportano le principali attività espletate per il raggiungimento dell’obiettivo assegnato. Si rappresenta che la funzione è stata attribuita allo scrivente solo a decorrere dal 01.08.2015.

Il Piano di Informatizzazione, ai sensi dell'art. 24, comma 3-bis del D.L. 24 giugno 2014 n. 90, convertito in L. 11 agosto 2014, n. 114, è finalizzato all'attivazione dei seguenti servizi minimi:

conformità dei sistemi informatizzati della Provincia allo SPID (Sistema Pubblico per la gestione dell'Identità Digitale) e quindi autenticazione tramite lo SPID per i servizi a cittadini ed imprese;

presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni on-line previa autenticazione SPID;

accettazione di pagamenti in favore dell'Ente a mezzo di strumenti elettronici (Carte di Credito, Carte di Debito, Bonifici Online, ecc.);

attivazione di procedure informatizzate che consentano l’istruttoria e la conclusione del procedimento, il tracciamento dell'istanza, l’individuazione del responsabile nonché l'indicazione dei termini entro i quali il richiedente ha diritto ad ottenere una risposta, e quindi attivazione workflow documentale su Protocollo Informatico e conservazione sostitutiva massiva.

L’avvio delle attività ricognitive e propedeutiche alla redazione del citato Piano ha visto la realizazzione delle seguenti attività:

1. Valutazioni tecnico/informatiche per l'adozione del sistema di Protocollo Informatico GEOS, aggiornato alle evoluzioni normative in materia le cui funzionalità consentono una gestione del flusso informativo e documentale interno all’amministrazione mediante lo smistamento organizzato dei documenti agli uffici di competenza, l'integrazione al Sistema web di Contabilità dell'Ente e al sistema di fatturazione elettronica e la conservazione sostitutiva a norma dei documenti.

2. Attività di supporto per l'attivazione del sistema di fatturazione elettronica nel rispetto della normativa vigente in materia, opportunamente integrato nel sistema di protocollo informatico GEOS.

3. Istruttoria e supporto tecnico/informatico per l’adesione al sistema PagoPA e l'avvio delle connesse attività di implementazione, ossia un sistema di pagamenti elettronici che consentirà a cittadini e imprese di effettuare in modalità elettronica qualsiasi pagamento verso le Pubbliche Amministrazioni ed i gestori di servizi di pubblica utilità a mezzo di strumenti elettronici (Carte di Credito, Carte di Debito, Bonifici Online, etc.). La Provincia di Potenza ha formalizzato l'adesione al sistema è si avvarrà dell’intermediazione tecnologica della Regione Basilicata per tutto ciò che concerne le attività di implementazione dei servizi per i quali sussistono gli obblighi in materia di pagamenti elettronici.

4. Individuazione delle linee di qualità riferite alle forniture di attrezzature informatiche ed accessori da destinarsi agli uffici dell'Ente, oltreché predisposizione e approvazione degli allegati tecnici e degli atti connessi mediante la definizione delle caratteristiche tecniche minime da assicurare nei casi di acquisto delle medesime attrezzature e da trasmettersi, ai sensi della DCP n.109 del 2013, al Servizio Economato di questo Ente, per l'avvio delle procedure di approvvigionamento delle medesime. Per le nuove attrezzature informatiche e periferiche ad integrazione e/o parziale sostituzione di quelle obsolete o non funzionanti da acquistarsi nel 2015, si sono effettuate in particolare la predisposizione e approvazione dei capitolati/allegati tecnici e di altri atti (prenotazioni di spesa, note varie, ecc.) presupposti, ai sensi dei vigenti Regolamenti dell’Ente in materia, per l’avvio del procedimento di acquisto, fino alla totale concorrenza del capitolo di spesa assegnato per la citata annualità. I procedimenti di acquisto sono stati demandati all’Ufficio Economato dell’Ente.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 91

5. Predisposizione e approvazione dei capitolati/allegati tecnici e di altri atti (prenotazioni di spesa, note varie, ecc.) presupposti, ai sensi dei vigenti Regolamenti dell’Ente in materia, per l’avvio del procedimento di acquisto di un nuovo sistema NAS (Network Attached Storage) in sostituzione di quello esistente, a causa dei rilevanti problemi che quest’ultimo presenta, nonché per la realizzazione di un server di dominio, rispettivamente primario e di backup.

6. Avvio delle attività di ricognizione ed aggiornamento delle banche dati connesse ai servizi istituzionali di Posta Elettronica e Posta Elettronica Certificata, finalizzata alla disattivazione di caselle di posta non più utilizzate ed a una razionalizzazione dei costi di gestione.

7. Attività di ricognizione delle attrezzature hardware, dei sistemi software applicativi (client server o web) e dei servizi in uso presso gli uffici dell'Ente, propedeutica all'attuazione di un piano di adeguamento degli strumenti hardware e dei sistemi in uso all'Amministrazione e agli obblighi normativi connessi al processo di attuazione del Codice dell'Amministrazione digitale.

8. Attività di ricognizione delle versioni e del numero di licenze di Sistema Operativo in uso sulle postazioni desktop in dotazione al personale dipendente, attività avviata in considerazione dell'esigenza di porre in essere azioni di tutela connesse alla salvaguardia del patrimonio informativo delle postazioni desktop, valutare lo stato di sicurezza dei sistemi e dei server on-site, nonché pianificare le esigenze di upgrade e le risorse economiche e lavorative da destinare.

9. Attività di coordinamento e di supporto all'utilizzo dei seguenti sistemi applicativi messi a disposizione dall’Osservatorio Regionale sui Contratti pubblici della Regione Basilicata e destinati alle stazioni appaltanti per gli adempimenti espressamente indicati in ciascuno di essi:

• SIAB SA, Applicativo destinato alle stazioni appaltanti per effettuare le comunicazioni di eventi di contratti pubblici e di programmi triennali/annuali di lavori, forniture e servizi;

• SIAB 190, Applicativo destinato alle stazioni appaltanti relativo agli adempimenti di cui all’art. 1, c. 32 L. 190/2012 (Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione);

SIAB 229, Applicativo destinato alle stazioni appaltanti relativo agli adempimenti di cui al D. Lgs 229/2011 in materia di Monitoraggio delle Opere pubbliche, secondo le specifiche tecniche della B.D.A.P., Banca Dati dalle Amministrazioni pubbliche.

Polizia Provinciale

Si riportano le principali attività espletate rappresentando che la funzione è stata attribuita allo scrivente solo a decorrere dall’ottobre 2015.

Per il raggiungimento degli obiettivi assegnati, l’Ufficio si è avvalso della collaborazione del personale assegnato che ha concretamente attuato le azioni programmate, coerentemente con le competenze e le capacità maturate nel corso della carriera.

Tutte le attività connesse ai singoli obiettivi sono state portate a termine nel rispetto delle procedure e dei tempi fissati dalla normativa vigente, nonché, di quelli stabiliti dall’Amministrazione Provinciale.

Le problematiche e le criticità in genere sono state risolte adottando soluzioni che hanno assicurato risultati finali positivi e di qualità.

Al fine di coordinare e gestire le modalità di attuazione degli obiettivi, si sono tenute periodiche riunioni operative con il Comandante del Corpo di Polizia e con i Responsabili operativi, nel corso delle quali si sono condivise attività e strategie di intervento, monitorando lo stato di attuazione degli obiettivi dati.

Di seguito si illustra brevemente l’attività svolta in relazione a ciascun obiettivo sopra richiamato.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 92

Vigilanza sul rispetto della normativa venatoria ed ittica.

13. CONTROLLO DELLA FAUNA SELVATICA – PROSECUZIONE E COMPLETAMENTO DEL

PROGETTO DENOMINATO “TUTELA BIODIVERSITÀ NEI SITI NATURA 2000 A MARATEA”

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Le attività connesse alla realizzazione dell’obiettivo in questione, hanno visto il coinvolgimento sia di personale della Polizia Provinciale che di unità dell'Ufficio Attività Produttive – U.O. Politiche Ittiche e Venatorie. In particolare, tramite il Comandante, si è provveduto alle attività di coordinamento delle guardie volontarie, di controllo e di monitoraggio delle attività previste dal progetto Tutela Biodiversità nei Siti Natura 2000 a Maratea.

Nel corso del periodo 1 luglio - 31 dicembre dell’anno 2015 sono stati effettuati 7 incontri operativi – formativi sul territorio del Comune di Maratea e di Trecchina, al fine di verificare, unitamente alle guardie volontarie impegnate, l’andamento delle attività di cattura; sono state dedicate 50 giornate al coordinamento e controllo delle attività; sono stati catturati 629 esemplari e compilate 629 schede.

I numeri relativi all'attività svolta nell'intero anno 2015 (da guigno a dicembre) sono:

n. 260 gabbie di cattura riposizionate (150 su Maratea e 110 su Trecchina), per le quali, in base alla calendarizzazione effettuata dalla Polizia Provinciale, le guardie hanno provveduto alle operazioni di foraggiamento, prelievo, trasporto degli esemplari presso il sito individuato e controllo biometrico degli stessi;

n. 8 guardie volontarie impegnate sul territorio dei comuni di Trecchina e Maratea;

n. 12 incontri operativi con le guardie volontarie;

n. 78 giornate di coordinamento e controllo dell'attività svolta;

n. 796 catture e schede di raccolta dati compilate.

Vigilanza sul rispetto della normativa venatoria ed ittica

14. ANALISI, CONTROLLO E MONITORAGGIO DEGLI ISTITUTI FAUNISTICI

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Al fine di razionalizzare e regolamentare al meglio le azioni connesse agli Istituti faunistici, si sono tenuti periodici incontri specifici tra i responsabile del Corpo di Polizia Provinciale e dell'Ufficio Attività Produttive incaricata dell’obiettivo intersettoriale.

A seguito di una puntuale ricognizione delle Zone addestramento cani, degli allevamenti di fauna selvatica, dei centri privati di riproduzione fauna selvatica e delle aziende agri-turistico-venatorie, autorizzate dall’UOS Attività Produttive, la Polizia Provinciale ha svolto numerosi controlli tesi a verificare la sussistenza o la permanenza dei requisiti per il rilascio delle autorizzazioni.

In particolare sono state controllate 3 zone addestramento cani, 12 allevamenti di fauna selvatica, un centro privato di riproduzione fauna selvatica e un'azienda agri-turistico-venatoria.

Si ritiene importante, evidenziare anche i dati riferiti alla attività ordinaria svolta dalla Polizia Provinciale in materia di vigilanza sul rispetto della normativa venatoria ed ittica nel corso del periodo luglio – dicembre 2015.

Esito attività in materia di vigilanza venatoria:

• Controlli effettuati: n. 223;

• Sanzioni amministrative elevate: n. 14;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 93

• Interventi per recupero fauna selvatica: n. 5;

• Servizi dedicati a controlli antibracconaggio (posta alla beccaccia): n. 40;

• Servizi notturni dedicati al censimento della fauna selvatica (progetto attività di censimento notturno): n. 52 servizi;

• Sequestri di richiami venatori vietati: n. 12.

Esito attività in materia di vigilanza ittica:

• Controlli effettuati: n. 41;

• Sanzioni amministrative elevate: n. 12.

Esito attività in materia di vigilanza sulla raccolta di funghi e tartufi:

• controlli sulla raccolta di funghi: n. 9;

• controlli sulla raccolta di tartufi: n. 28.

Tutela dell’ambiente

15. VIGILANZA AMBIENTALE

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Si è proseguita l'azione di controllo congiunto con l'Ufficio Ambiente svolta nel corso degli anni precedenti, tesa a contrastare in modo ottimale le violazioni in materia ambientale. Al fine di realizzare tale obiettivo intersettoriale il Comandante f.f. si è coordinato direttamente con il Dirigente ed i funzionari dell’Ufficio Ambiente. Come si evince dalla relazione del Comandante ff del Corpo di Polizia, le azioni di coordinamento con l’ Ufficio Ambiente hanno consentito al Corpo di Polizia di realizzare i seguenti controlli:

- Controlli e monitoraggi presso invaso del Pertusillo;

- Controlli in materia di gestione rifiuti;

- Controlli in materia di emissioni in atmosfera.

Sempre dalla relazione del Comandante ff del Corpo di Polizia, si evince che stati inoltre eseguiti controlli sul rispetto della normativa ambientale anche d'iniziativa della Polizia Provinciale o a seguito di denunzie e segnalazioni. Siti e impianti collocati sul territorio della provincia di Potenza che presentano maggiori criticità (quale per esempio il termodistruttore Fenice di San Nicola di Melfi) sono periodicamente monitorati.

Vigilanza e controlli stradali

16. CONTROLLO SUGLI ACCESSI (AUTODENUNCE E ABUSIVI), VIGILANZA STRADALE E TUTELA

DELLE STRADE PROVINCIALI

Stato di attuazione obiettivo rispetto a quello programmato: 100%

Al fine di realizzare tale obiettivo intersettoriale il Comandante f.f. si è coordinato direttamente con il Dirigente ed i funzionari dell’Ufficio Concessioni. Come si evince dalla relazione del Comandante ff del Corpo di Polizia, le attività di controllo effettuate hanno consentito la regolarizzazione degli accessi irregolari.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 94

UFFICIO AFFARI GENERALI CULTURA E ISTRUZIONE

CULTURA

OBIETTIVO: Crescita della "Rete della Cultura", attraverso la realizzazione di attività culturali e artistiche. Nonostante l’incertezza causata dalle riforme istituzionali in atto e i pesanti tagli delle risorse finanziarie destinate alle Province, il settore della cultura nell’anno 2015, in linea con le scelte programmatiche dell’Ente, ha promosso una politica culturale sostenibile, in stretta collaborazione con il territorio provinciale. I “modelli di promozione” e di “valorizzazione” adottati hanno garantito, in continuità con la precedente programmazione, una notevole offerta culturale facendo leva su

- partenariati con Scuole, Enti Pubblici e Privati - collaborazioni con artisti locali, associazioni culturali ed Enti territoriali minori. - allestimenti di mostre, presentazione libri, convegni, spettacoli musicali e teatrali ecc

Diverse sono state le iniziative messe in campo nel 2015 per promuovere e valorizzare le peculiarità artistico – culturali di ciascuna area della Provincia coinvolgendo gli attori e i protagonisti del mondo culturale operante sul territorio e rafforzando la rete dei soggetti pubblici e privati. Gli eventi di maggior rilievo sono stati:

1. compartecipazione all’organizzazione degli eventi promossi dall’Ateneo Musica Basilicata quali la XXVIII Edizione della Stagione Concertistica 2015 svoltasi presso l’Auditorium Conservatorio nel periodo gennaio aprile 2015;

2. realizzazione di incontri con i rappresentanti del Comando Stato Maggiore dell’Esercito, per l’organizzazione di Mostre e Convegni inerenti le celebrazioni per i cento anni della prima guerra mondiale che si sono svolti nel periodo gennaio – giugno 2015 e sono culminati con la realizzazione della Mostra e del Convegno di presentazione;

3. realizzazione della 3° edizione del progetto FATA – HYDRAFest – Festival Internazionale”. Evento musicale in collaborazione con GAL Sviluppo Vulture Alto Bradano, Comune di Melfi, Comune di Rionero in Vulture, Comune di Tito e Ateneo Musica Basilicata di Potenza, in linea con gli obiettivi di promozione e valorizzazione del territorio, 5 appuntamenti svoltisi presso le Abbazia di San Michele e di Sant’Ippolito di Monticchio, il Convento dei Cappuccini di Tito, le cantine di Venosa e il Castello di Melfi;

Azione amministrativa: - Determinazioni Dirigenziali : n° 8 - Atti di liquidazione: n° 7 - Convenzioni: n° 4

MUSEO DI STORIA NATURALE DEL VULTURE A seguito di modifica del macromodello dell’Ente, giusta Delibera di Giunta Provinciale n.66 dell’11.7.2014, il Museo di Storia Naturale del Vulture è stato trasferito dall’Ufficio Patrimonio all’Ufficio Affari Generali Cultura e Istruzione. Nel Periodo gennaio-dicembre 2015 sono state attivate tutte le procedure atte alla realizzazione degli obiettivi prefissi, quale il miglioramento e l’implementazione delle attività museali mediante: -una appropriata turnazione del personale per garantire una più adeguata apertura del sito museale al pubblico; - la realizzazione di eventi: Convegno Internazionale sull’Acqua in collaborazione con il CNR, Convegno Internazionale sui vini del Vulture per la promozione delle nostre cantine e con la partecipazione di giornalisti provenienti dall’Europa, dall’America e dalla Cina; - l’organizzazione di visite guidate sia con le scolaresche che con gruppi provenienti da varie regioni e laboratori didattici in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata; - organizzazione della Giornata del Patrimonio del FAI. Sono stati, inoltre, avviati contatti con le associazioni presenti sul territorio per la realizzazione di iniziative presso il Museo.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 95

Il numero degli utenti che durante il 2015 hanno visitato il Museo di Storia Naturale del Vulture è di circa 16.000 persone provenienti per lo più dalla regione Basilicata, dalle regioni limitrofe e da tutta Italia. MUSEO ARCHEOLOGICO OBIETTIVO: Ricognizione del patrimonio e rilancio del plesso Museo Le attività del Museo archeologico anche nel 2015 sono state finalizzate alla valorizzazione del patrimonio attraverso la ricerca e la catalogazione dei reperti provenienti dagli scavi non ancora inventariati. Sono stati inoltre realizzati eventi di varia natura quali convegni, seminari, presentazioni di libri, mostre fotografiche e manifestazioni di particolare interesse culturale, in linea con gli obiettivi programmatici della Provincia. È stato attivato il primo tirocinio in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi di Basilicata per lo studio e la catalogazione dei reperti bronzei e dei materiali provenienti dal sito di Anzi presenti nei depositi del Museo, esposti in una mostra-evento, che si è tenuta presso il Comune di Anzi patrocinata dalla Provincia di Potenza e in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Informatica dell’UNIBAS. L’obiettivo è stato quello di realizzare un contenitore informatico consultabile anche on line e in realtà aumentata per la catalogazione dei reperti archeologici unificando i sistemi di inventariazione adottati nel Museo e uniformandoli a quelli del SIGEC (Sistema Informativo Generale del Catalogo), coerentemente con le indicazioni dell’Istituto Centrale del Catalogo e della Documentazione. LABORATORI DIDATTICI Nel 2015 sono stati realizzati n. 30 laboratori didattici di archeologia con le diverse classi di 3 Istituti Comprensivi, che proseguiranno nel 2016, attraverso l’elaborazione di programmazioni condivise anche con le classi del biennio dei licei del capoluogo, pianificando attività finalizzate alla conoscenza delle aree archeologiche della Basilicata. Il metodo adottato è consistito nella riappropriazione in forma ludica del patrimonio archeologico del Museo, che diviene “linea del tempo” concreta e tangibile, nell’evoluzione delle culture che hanno caratterizzato lo sviluppo del nostro territorio. L’articolazione modulare si è incentrata sui seguenti contenuti:

Lo studio delle fonti (letterarie, cartografiche, materiali) e l’indagine archeologica come strumento di ricerca sul territorio.

Il percorso di recupero e valorizzazione di un bene archeologico.

Ricerca sociale e tecnologica (le attività dell’uomo e le tecniche e tecnologie di realizzazione dei manufatti) PATRIMONIO ARCHEOLOGICO Per il Museo il progetto scientifico-conservativo su base quinquennale di rilancio e riqualificazione del patrimonio archeologico e della struttura ha riguardato: a) Revisione di parte del percorso museale mediante:

- la riorganizzazione dei reperti esposti; - il rifacimento degli apparati didattico-didascalici con traduzione in inglese e francese (pannelli esplicativi, etichette); - il riscontro dei dati descrittivi con i dati materiali dei reperti; - l’inserimento dei reperti bronzei nell’esposizione archeologica permanente recuperati nei depositi del Museo e relativi ad oggetti di ornamento femminili indigeni e lucani; - l’inventariazione, la siglatura e la catalogazione dei reperti selezionati; - il consolidamento e il restauro degli stessi.

b)adozione dei depliants informativi, in lingua inglese e francese, sul patrimonio custodito nel Museo e sulla mostra pre-protostorica sul sito delle Grotte di Latronico. E’ iniziato l’esame relativo all’individuazione strutturata dei contesti, cominciando ad analizzare quelli ignoti attraverso:

- la disamina e la revisione dei materiali di Serra di Vaglio, di Cancellara, Anzi, Pietragalla; - la ricerca, il riordino e l’integrazione della documentazione descrittiva, fotografica e grafica, ove esistente, di parte

dei reperti, con l’intento di effettuare una successiva classificazione basata sull’individuazione di contesti specifici (insediamentali, sacri, funerari ed anche sconosciuti) e di tipologie dei manufatti;

- la catalogazione dei reperti.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 96

È stata realizzata inoltre dall’Archivio di Stato in collaborazione con il Consiglio Regionale di Basilicata la mostra documentaria sulla Grande Guerra in cui il personale del Museo ha contribuito alla realizzazione di alcuni aspetti del percorso espositivo. Inoltre si sono realizzate le seguenti iniziative: Durante il periodo estivo si sono trasferite e allestite alcune mostre fotografiche e pittoriche di proprietà della Provincia di Potenza in vari paesi della Basilicata come Colobraro, Rionero in Vulture e Monticchio. PINACOTECA Oltre all’ordinaria attività di conservazione e promozione della mostra permanente, costantemente arricchita e variata grazie a donazioni, restauri e recuperi di opere d’arte, nell’anno 2015 la Pinacoteca ha realizzato i seguenti specifici obiettivi, anche grazie al contributo di Istituzioni, tirocinanti ed associazioni: - è stata redatta una proposta di regolamento e di carta dei servizi per le strutture museali della Provincia; - è stata ampliata l’offerta pittorica attraverso il recupero di nuovi spazi espositivi: nello spazio della “tromba” delle scale sarà realizzata un’esposizione, anch’essa permanente, di opere di artisti contemporanei lucani, sul modello dell’esposizione permanente dedicata a Falciano realizzata nel 2014. - Si è fatto convergere in un unico database tutti i dati inventariali relativi alle opere di proprietà della Provincia di Potenza: quelli dell’Ufficio economato e quelli derivanti dai riscontri effettuati in situ nel 2007 e nel 2014 saranno unificati. I dati sono stati associati alle singole fotografie. - Si è chiesto riscontro delle opere cedute in economato alla Prefettura e al Tribunale e in attesa di restauro presso la Soprintendenza ai beni storico-artistici di Matera. - Si è iniziata la catalogazione delle opere d’arte in SIGEC. - è stata condotta una ricerca storico-archivistica sulle opere scultoree della Provincia, per l’allestimento di uno spazio nel Palazzo di Provincia in Piazza Prefettura. - Si è dato risalto alle proposte di pittori e scultori contemporanei, in particolare lucani o di origine lucana, utilizzando gli spazi a disposizione. - Inoltre si è dato inizio al progetto di una ricerca con mostra conclusiva dedicata a Andrea Petroni, in collaborazione con la cattedra di Storia dell’Arte dell’Università degli Studi della Basilicata. In occasione di ogni esposizione sono state promossi eventi di animazione culturale (vernissages, finissages, incontri con gli alunni delle scuole, concorsi, visite guidate in presenza dell’artista, performarces, presentazioni di libri, etc.). AUDITORIUM CONSERVATORIO DI MUSICA “CARLO GESUALDO DA VENOSA” DI POTENZA Durante il corso dell’anno sono stati organizzati eventi musicali e teatrali in collaborazione con il Comune di Potenza, con la RAI sede Regionale, con le Associazioni Culturali tra cui Ateneo Musica Basilicata e con le Scuole primarie e secondarie della città. TIROCINI FORMATIVI CON L’UNIVERSITA’ Il Museo ha ospitato 2 tirocinanti dell’Università degli Studi di Basilicata, dipartimento di Ingegneria Informatica per la realizzazione di un database per le schede di catalogazione dei reperti e per la realizzazione della struttura di un sito web del Museo Archeologico Provinciale. 1 tirocinante del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata per la ricerca e lo studio dei materiali provenienti dagli scavi di Anzi. La Pinacoteca ha ospitato 2 tirocinanti, una dell’Università di Bologna e una dell’Università degli Studi di Macerata per la ricerca e lo studio del nostro patrimonio pittorico e su statuti, regolamenti e carta dei servizi.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 97

MOSTRE REALIZZZATE

Museo Archeologico Provinciale

- Mostra documentaria curata dall’Archivio di Stato di Potenza “Per ben servire l’umanità languente. La complessa genesi dell’Ospedale San Carlo di Potenza attraverso i documenti di archivio (1810- 1870)”;

- mostra documentaria curata dal Comando Militare Esercito Basilicata, dalla Provincia di Potenza, dall’Università degli Studi della Basilicata, dalla Deputazione di Storia Patria per la Basilicata e con la collaborazione dell’Associazione Combattenti e Reduci di Potenza “Nel Centenario della Grande Guerra”;

- mostra fotografica di Aldo Marinetti “Viaggio nella memoria”; - mostra documentaria per i 150 anni del Liceo Classico di Potenza “Orazioflacco.D’OC”; - vernice del pittore Donato Imbrenda; - mostra documentaria sulla Grande Guerra realizzata dagli alunni dell’Istituto Superiore “F. S. Nitti” di Potenza; - mostra di pittura realizzata in collaborazione con La Scuola per la Pace; - mostra “Dissonanze” in collaborazione con la Consigliera di Pari opportunità (ottobre 2015) - mostra documentaria sulla Grande Guerra curata dall’Archivio di Stato di Potenza (ottobre – maggio 2015); - mostra di artisti contemporanei a cura di Achille Bonito Oliva (ottobre-novembre 2015); - mostra curata dalla Regione Basilicata “La Basilicata che lavora” (ottobre-novembre 2015).

Pinacoteca Provinciale

- “Pourquoi pas”, di Maria Luisa D’Eboli (9/1-17/2 2015); - “Vincenzo Marinelli e i pittori lucani dell’Ottocento” (28/3-2/6 2015); - “Scirocco”: Vittorio Vertone illustra i testi poetici di Aniello Ertico (25/6 – 29/7 2015); - “Carlo Levi: 40 anni dalla morte” (4/8-4/9 2015); - “Acquario” di Marco Salvatore (10/9-10/10 2015);

Museo di Storia Naturale del Vulture - “Franco Pinna, con gli occhi della memoria” sezione fotografica inerente San Fele - “Io non ho paura” di Philippe Antonello una selezione di foto del Back stage del Film - “Mostre fotografiche e pittoriche” di artista del territorio del Vulture. EVENTI Oltre alle mostre, sono stati ospitati nelle due strutture circa 100 eventi, concerti a tema integrati a opere letterarie, concorsi musicali -Master Class, Rassegna Concertistica “Musica Giovane”, Premiazione Concorso internazionale di esecuzione musicale “Francesco Stabile”, convegni, conferenze, presentazioni di libri ecc., con un numero complessivo di 4.000 visitatori per il Museo e 3.000 per la Pinacoteca.

VISITE GUIDATE Al fine della promozione e del rilancio dei due plessi culturali sono state realizzate circa 150 visite guidate. Studiosi e specializzandi: 8 Tirocinanti ospitati: 5 Materiale promo-divulgativo prodotto:depliant tradotto in inglese e francese sul patrimonio museale e sulle attività svolte all’interno della struttura. Traduzione degli apparati didascalici delle esposizioni archeologiche in inglese e francese. Guida del Museo e della Pinacoteca provinciali in francese e inglese. N. visite guidate: 150 N. mostre: 16 N. ingressi accertati dai registri tra le due strutture: 8.000 Azione amministrativa Autorizzazioni per allestimenti: 16

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 98

Autorizzazioni sala convegni: 60 _______________

SPORT Impiantistica sportiva minore. Relativamente al programma in favore dell’impiantistica sportiva minore e dei luoghi di aggregazione

giovanile sono state chiuse le pratiche dei Comuni di Montemilone, Bella, Campomaggiore,

Chiaromonte, Trivigno, San Chirico Nuovo , Genzano di Lucania e Venosa. Sono stati sollecitati,

inoltre, i restanti Comuni a completare l’iter di chiusura degli atti di contabilità finale.

Sostegno alla pratica sportiva Piano Provinciale dello Sport e realizzazione progetto sportivo di inclusione sociale. Nel 2015 la Provincia di Potenza,

in attuazione del Programma Regionale dello Sport e nell’ambito del Piano Provinciale dello Sport, ha portato a termine

il PPS 2013 e il progetto “La Provincia di Potenza a sostegno dello sport per tutti: Solidarietà, Inclusione Sociale,

Difesa personale, alfabetizzazione sportiva nelle scuole primarie” che ha visto la collaborazione del Coni, del mondo

dell’Associazionismo sportivo, degli Enti di Promozione Sportiva, dell’Ufficio Scolastico Regionale, delle Scuole.

Azione Amministrativa - Per il Piano Provinciale dello Sport: n° 15 Determinazioni Dirigenziali di impegno e liquidazione

- Per il progetto “La Provincia di Potenza a sostegno dello sport per tutti: Solidarietà, Inclusione Sociale, Difesa

personale, alfabetizzazione sportiva nelle scuole primarie”: n° 1 Determinazione Dirigenziale di impegno e

liquidazione

_______________ POLIZIA PROVINCIALE

ATTIVITA’: vigilanza sul rispetto della normativa venatoria ed ittica:

OBIETTIVO SPECIFICO: Controllo della fauna selvatica – prosecuzione e completamento

del progetto denominato “Tutela Biodiversità nei Siti Natura 2000 a Maratea”.

Le attività connesse alla realizzazione dell’obiettivo in questione, hanno coinvolto unità di personale sia del Corpo di

Polizia Provinciale che dell'Ufficio Attività Produttive – U.O. Politiche Ittiche e Venatorie; in particolare, sono state

individuate due unità della Polizia Provinciale per provvedere alle attività di coordinamento delle guardie volontarie, di

controllo e di monitoraggio delle attività previste dal progetto Tutela Biodiversità nei Siti Natura 2000 a Maratea.

L'attività, sospesa nel periodo invernale e primaverile per motivi tecnici dovuti alle condizioni climatiche ed alle abitudini

della specie (calloscirus finlayosnii), è stata ripresa dal 1 giugno 2015. Sono stati effettuati 8 incontri operativi – formativi

con le 8 Guardie Volontarie impegnate nel progetto sul territorio del Comune di Maratea e di Trecchina e 48 giornate

dedicate al coordinamento e controllo delle attività di cattura; sono state compilate 485 schede e catturati 485 esemplari.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 99

Sono state, altresì, riposizionate 260 gabbie di cattura, per le quali, in base alla calendarizzazione effettuata dalla

Polizia Provinciale, le guardie hanno provveduto alle operazioni di foraggiamento, prelievo, trasporto degli esemplari presso

il sito individuato e controllo biometrico degli stessi.

ATTIVITA’: vigilanza sul rispetto della normativa venatoria ed ittica:

OBIETTIVO SPECIFICO: Analisi, controllo e monitoraggio degli istituti faunistici.

Al fine di razionalizzare e regolamentare al meglio le azioni connesse agli Istituti faunistici, si sono tenuti periodici

incontri specifici tra il Comandante del Corpo ed il Responsabile di P.O. dell'U.O. Politiche Ittiche e Venatorie - Ufficio

Attività Produttive incaricato dell’obiettivo intersettoriale.

Proseguendo il lavoro del precedente anno ed aggiornando di volta in volta i dati relativi alle zone addestramento cani, agli

allevamenti di fauna selvatica, ai centri privati di riproduzione fauna selvatica ed alle aziende agri-turistico-venatorie

autorizzate dall'Ufficio Attività Produttive, la Polizia Provinciale ha svolto numerosi controlli tesi a verificare la

sussistenza o la permanenza dei requisiti per il rilascio delle autorizzazioni. Si ritiene importante, evidenziare i dati

riferiti alla attività ordinaria svolta dalla Polizia Provinciale in materia di vigilanza sul rispetto della normativa

venatoria ed ittica nel corso del periodo considerato.

Esito attività in materia di vigilanza venatoria:

Controlli venatori effettuati: n. 190;

Sanzioni amministrative elevate: n. 20;

Interventi per recupero fauna selvatica: n. 13;

Controllo sugli allevamenti di fauna selvatica n. 4;

Controllo su zone addestramento cani n. 1;

Servizi dedicati ad ripopolamenti di fauna selvatica: n. 18 giornate;

Servizi notturni dedicati al censimento della fauna selvatica: 30 servizi.

Esito attività in materia di vigilanza ittica:

Controlli effettuati: n. 20;

Sanzioni amministrative elevate: n. 34.

Esito attività in materia di vigilanza sulla raccolta di funghi e tartufi:

controlli effettuati: n. 26;

sequestri effettuati: n. 4;

sanzioni amministrative erogate: n. 5

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 100

ATTIVITA’: Tutela dell’ambiente

OBIETTIVO SPECIFICO: Vigilanza ambientale

L’obiettivo in questione, assegnato in prosecuzione di quanto realizzato nel corso degli anni precedenti, è funzionale alla

realizzazione di azioni di controllo congiunto, volte a contrastare in modo ottimale le violazioni in materia ambientale.

Al fine di realizzare tale obiettivo intersettoriale si sono tenuti incontri specifici tra il Comandante ed il dirigente ed i

funzionari del Settore Ambiente.

Il personale della Polizia Provinciale impiegato nelle attività connesse a tale obiettivo è stato impegnato sia in attività di

formazione che di autoformazione al fine di garantire una maggiore professionalità in ordine a tematiche ambientali

specifiche, complesse e soggette a continui aggiornamenti normativi.

Le azioni di coordinamento con l’ Ufficio Ambiente hanno consentito di realizzare i seguenti controlli:

11. Controlli presso Sito di Interesse Nazionale Tito Scalo;

12. Controllo depuratori Comuni di Venosa, Tramutola, Brienza, Grumento Nova, Montemurro, San Fele;

13. Controlli e monitoraggio presso invaso del Pertusillo;

14. Controlli in materia di emissioni in atmosfera.

Sono stati eseguiti inoltre controlli sul rispetto della normativa ambientale anche d'iniziativa della Polizia Provinciale o a

seguito di denunzie e segnalazioni. Siti e impianti collocati sul territorio della provincia di Potenza che presentano

maggiori criticità (quale per esempio il termodistruttore Fenice di San Nicola di Melfi) sono periodicamente monitorati.

Per completezza di informazione ed in ordine alle attività in materia ambientale poste in essere dal Corpo, si riportano di

seguito i dati di sintesi aggregati per linee di intervento:

10- Prevenzione e repressione dell'inquinamento da rifiuti: n. 24 controlli, n. 3 sanzioni amministrative elevate;

11- Tutela delle acque dall’ inquinamento: n. 22 controlli, n. 1 sanzione amministrativa;

12- Vigilanza e prevenzione in materia di inquinamento atmosferico: n. 7 controlli;

13- Vigilanza in materia edilizia e cave: n. 1 controllo;

14- Comunicazioni notizie di reato in materia ambientale: n. 9.

ATTIVITA’: vigilanza e controlli stradali.

OBIETTIVO SPECIFICO : Controllo sugli accessi (autodenunce e abusivi), vigilanza stradale

e tutela delle strade provinciali.

Nel proseguimento dell'attività di controllo degli accessi alle strade provinciali, il personale individuato dalla scrivente ha

lavorato in coordinamento con il personale tecnico dell’ Ufficio Concessioni; le attività di controllo effettuate hanno

consentito la regolarizzazione degli accessi non autorizzati.

Si riportano in sintesi, i numeri dell’attività svolta dalla Polizia Provinciale in materia di Codice della Strada:

Servizi dedicati Codice della Strada: n. 117; Controlli in materia: n. 1001 (autoveicoli controllati)

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 101

Sanzioni amministrative elevate: n. 320; Punti patente: n. 95 (punti decurtati); mezzi pesanti controllati: n. 70; sanzioni ai mezzi pesanti: n.18. Servizi di viabilità straordinaria e servizi di viabilità SA-RC: n. 4.

AVVOCATURA PROVINCIALE

Nell’anno 2015, l’Avvocatura provinciale ha assunto la difesa dell’ente in giudizio nei nuovi procedimenti instaurati contro l’amministrazione o attivati dall’ente a tutela dei propri interessi, ed ha continuato a svolgere l’attività difensiva nei 350 tuttora in corso. Inoltre, ha continuato a fornire assistenza alle diverse strutture amministrative dell’ente per l’adozione di atti di particolare complessità. UFFICIO CONTENZIOSO Nel 2015, l’Ufficio, di supporto all’Avvocatura provinciale ed ai funzionari delegati a stare in giudizio, ha provveduto:

alla predisposizione di tutte le decisioni adottate dal Segretario Generale in merito alle costituzioni dell’ente nei giudizi sia passivi che attivi innanzi ai giudici civili, penali, amministrativi, nonché contabili e tributari, per un totale di n. 109 atti predisposti

alle richieste, ai dirigenti degli uffici interessati, delle relazioni propedeutiche alla decisione di costituzione in giudizio, per un totale di n. 140 comunicazioni

alla cura di n. 11 atti di pignoramento presso terzi ex art. 547 c.p.c. alla cura di n. 20 atti di pignoramento ex art 72 – Bis D.P.R. 602/1973 all'adozione dei provvedimenti di liquidazione delle sentenze definitive, delle spese di giudizio, di imposte e tasse e ogni altro

onere derivante da sentenze

all’affidamento di n. 3 incarichi ai professionisti esterni, per i casi consentiti, con atto di impegno e contratto di patrocini

alla liquidazione e pagamento delle parcelle degli avvocati esterni

alla liquidazione e pagamento dei CTU con atto di impegno e liquidazione

al recupero delle somme dovute alla Provincia a seguito di sentenze con l’individuazione dei debitori e richiesta del dovuto.

Azione amministrativa: - n. 76 determinazioni dirigenziali - n. 7 atti di liquidazione

Sono state curate, anche in udienza, le dichiarazioni di terzo pignorato a seguito degli atti di pignoramento presso terzi ex art. 547 notificati nell’anno in corso, che sono 7, ed inoltre si è provveduto alle comunicazioni, a tutti i dirigenti, delle rinunce al pignoramento da parte di Equitalia ex art.72 Bis D.P.R. 602/1973, che ad oggi ammontano ad 5,

________________ UFFICIO ASSICURAZIONI

OBIETTIVI ORDINARI

Risarcimento danni a terzi L’Ufficio ha posto in essere tutti gli atti necessari alla definizione delle vertenze instaurate a seguito di sinistri accaduti nell’anno in corso. Pertanto, si è proceduto non solo all’istruttoria dei sinistri pervenuti, ma si è tentato di concludere, secondo le previsioni normative, il maggior numero di richieste, componendo bonariamente le liti, ove possibile, e predisponendo per gli altri casi gli atti necessari per le costituzioni in giudizio, mantenendo i necessari rapporti con i fiduciari delle assicurazioni.

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 102

L’anno in corso ha visto una stretta collaborazione con la struttura dell’avvocatura provinciale nonché dell’Ufficio Viabilità.

Gestione delle nuove procedure di Negoziazione Assistita, istituto giuridico, introdotto nell’ordinamento italiano dal recente “decreto giustizia” d.l. n. 132/2014, convertito nella L. n. 162/2014, finalizzato a portare fuori dalle aule dei tribunali i contenziosi, bloccando a monte l’afflusso dei processi e costituendo un’alternativa stragiudiziale all’ordinaria risoluzione dei conflitti. In ottemperanza al nuovo decreto si è aderito alle richieste di negoziazione assistita. Tale attività è consistita nell’adesione alla stipula di negoziazione, a seguito di richiesta di risarcimento danni, con fissazione del relativo incontro: la stesura di apposite convenzioni di negoziazione, ai sensi dell’art.2 del predetto decreto, da sottoscrivere in sede di incontro; svolgimento dello stesso nel giorno fissato e redazione dei relativi accordi che, laddove positivi, costituiscono titolo esecutivo e per l’iscrizione di ipoteca giudiziale; liquidazione di quanto riconosciuto alle controparti in sede di negoziazione. Azione amministrativa:

- adesione a n. 135 negoziazioni assistite - stipulate n. 135 convenzioni - redatte n. 35 determinazioni dirigenziali di liquidazione e pagamento

Gestione delle procedure attinenti i contratti assicurativi Tale obiettivo ha impegnato l’amministrazione nella gestione dei sinistri attivi e passivi e nella verifica delle garanzie contenute nelle polizze. Il primo atto previsto è stata la proroga dei contratti in scadenza : Responsabilità Civile Verso Terzi e Prestatori d’Opera, A Libro Matricola , Infortuni Dipendenti, Incendio. Successivamente si è proceduto alla liquidazione dei premi anticipati e a quelli relativi alla regolazione ove prevista. Si sono bandite le rispettive gare per l’anno 2016 di cui sono state aggiudicate le polizze relative al libro matricola e agli infortuni per i dipendenti in missione. Per quanto riguarda le restanti due polizze, non essendo state aggiudicate, si è provveduto a stipulare nuovi contratti di polizza a condizioni diverse. Azione amministrativa:

- n.4 determinazioni a contrarre con i rispettivi atti di gara (capitolati, lettere d’invito) - n.3 determinazioni a contrarre a seguito di gare deserte; - n.4 determinazioni dirigenziali di liquidazione e pagamento

Gestione e cura delle tutele legali per i dipendenti dell’Ente Si sono concesse le tutele legali ai dipendenti che ne hanno fatto richiesta, a seguito di apertura di un procedimento di responsabilità civile o penale nei loro confronti per fatti o atti direttamente connessi all’espletamento del servizio e all’adempimento dei compiti d’ufficio. La concessione è stata data a seguito di verifica dell’esistenza di precise condizioni che permettono all’Ente di assumere a proprio carico le spese relative alla tutela stessa: sussistenza di una connessione diretta tra il contenzioso processuale e l’incarico rivestito o la funzione espletata dal dipendente; gradimento dell’Ente sulla scelta del difensore cui affidare l’incarico fiduciario del legale ; assenza di conflitto di interesse .La procedura si è completata con gli atti amministrativi previsti a seguito di verifica della conclusione del procedimento con una sentenza che sia di assoluzione con formula liberatoria Nell’anno in corso sono state completate le pratiche di rimborso delle somme sostenute dal dipendente per la propria difesa, per i sinistri verificatisi in costanza di polizza assicurativa, scaduta nel mese di giugno 2012, per i quali, verificata la presenza dei presupposti di legge, spetta alla Compagnia Assicurativa il relativo rimborso e non all’Ente. Azione amministrativa

- concesse 11 tutele legali per le quali sono state redatte le relative determinazioni dirigenziali; - n.5 determinazioni dirigenziali di liquidazione e pagamento relativi alle somme anticipate dai

dipendenti;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 103

OBIETTIVI STRAORDINARI

Sono state eliminate numerose pratiche arretrate in materia di contenzioso assicurativo, relative al periodo 2010 – 2014, e si sono organizzate le attività tenendo conto della priorità di ciascuna pratica e delle relative scadenze e dando ad ogni procedimento tempi certi sull’istruttoria e sulle relative decisioni finali. Azione amministrativa:

- n. 88 determinazioni dirigenziali di liquidazioni sentenze - n. 54 determinazioni dirigenziali di liquidazioni transazioni - n. 110 determinazioni dirigenziali di costituzione in giudizio tramite i legali della compagnia

assicurativa che gestisce la polizza sinistri

__________

PUBBLICA ISTRUZIONE Obiettivo ordinario: Piano trasporto e progetti educativi individualizzati per alunni diversamente abili. Anche per l’anno 2015 la Provincia di Potenza, in attuazione del Piano Regionale per il Diritto allo Studio, ha curato, in collaborazione con gli organismi territoriali quali Scuole, A.I.A.S e Comuni, le procedure per l’attivazione del servizio di integrazione scolastica in favore degli alunni diversamente abili e della rete di servizi di trasporto sul territorio provinciale (P.E.I. Trasporto) con lo scopo di assicurare loro l’assistenza e il sostegno in ambito scolastico. Obietttivo straordinario: Supporto delle politiche dell’inclusione e di sostegno all’handicap. Redazione del piano del diritto allo studio degli alunni diversamente abili con relativa: - Analisi del fabbisogno delle Scuole Secondarie Superiori - Analisi delle domande - Previsione della spesa - Predisposizione del progetto generale Sintesi dell’attività svolta e della spesa sostenuta:

1) Finanziamento PEI Assistenti Specialistici A.S. 2014/2015 : prenotazione di spesa saldo € 136.200,00 2) Finanziamento PEI Trasporto A.S. 2014/2015 : prenotazione di spesa saldo € 141.800,00 3) Finanziamento PEI Trasporto A.S. 2015/2016 : prenotazione di spesa 1° tranche € 50.000,00 4) Finanziamento PEI Assistenti Specialistici A.S. 2015/2016 : prenotazione di spesa 1° tranche €

50.000,00 Azione amministrativa: - Determinazioni Dirigenziali di prenotazione di spesa n° 4 - Determinazioni Dirigenziali di impegno di spesa e liquidazione n° 115. - Redazione n 40 convenzioni

Obiettivo ordinario: Osservatorio e dimensionamento scolastico.

Come programmato sono stati monitorati i seguenti dati:

censimento della popolazione scolastica di tutti gli Istituti scolastici della provincia;

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 104

censimento degli iscritti alle prime classi per la definizione del trend dei singoli Istituti per le possibili modifiche o integrazioni agli indirizzi di studio;

monitoraggio degli indirizzi attivi negli Istituti superiori di secondo grado con il numero degli studenti iscritti al fine di poter programmare la loro rimodulazione;

censimento degli iscritti e dei percorsi attivi al Centro per l’Istruzione per gli Adulti (CPIA). I dati sono stati elaborati grazie alla collaborazione con l’USR-MIUR della Basilicata e con l’Ufficio Ambito III di Potenza. Il lavoro viene svolto in stretta collaborazione con la rete dei Comuni, Istituti scolastici, Regione Basilicata – Ufficio Cultura e Istruzione.

________________ POLITICHE COMUNITARIE E GIOVANILI Politiche Giovanili

Nel corso del 2015 sono stati realizzati e rendicontati i progetti: Key competences for digitale learners, cofinanziato nell’ambito del programma Beactive promosso da ANG e UPI; Download the bullies, cofinanziato nell’ambito del programma No bulls be friends promosso dal Dipartimento della Gioventù e UPI.

I due progetti sono stati realizzati e rendicontati dall’Ufficio, con la collaborazione dei partners coinvolti per ciascun progetto. La Provicia ha svolto il ruolo di capofila ed il responsabile dell’Ufficio quello di Project manager. I partners sono stati seguiti sia nella fase realizzativa che in quella di rendicontazione. Ciò ha permesso di candidare il trailer Download the bullies al concorso nazionale No bulls be friend lo stesso è risultato vincitore del secondo premio. L’Ufficio ha seguito le scuole anche per la compilazione delle schede di erogazione del premio. Premio che è stato assegnato direttamente agli Isituti scolastici coinvolti per l’acquisto di strumenti tecnologici.

La piattaforma realizzata con il progetto Key competences for digitale learners dall’Istituto Einstein-De Lorenzo di Potenza, oltre ad essere presentata a Dirigenti e insegnanti di diversi Istituti scolastici che ne hanno apprezzato le funzionalità, è stata candidata al concorso nazionale Beactive tour. E’ stato espresso apprezzamento per la piattaforma da parte della commissione di valutazione. La piattaforma Moodle-key competences è uno strumento didattico, con accesso ed utilizzo interamente web, che supporta la tradizionale didattica d’aula e permette al docente in totale autonomia e senza l’intervento di specialisti, di pubblicare e rendere accessibile agli studenti il materiale didattico delle lezioni, di veicolare comunicazioni, di pubblicare informazioni sul corso e sulle lezioni, di somministrare compiti/esercitazioni, test ed altro ancora. Vuole essere un progetto pilota per un accompagnamento degli studenti, nativi digitali, ad acquisire maggiori competenze tecnologiche da usare nella vita quotidiana. Pertanto il prodotto “Be@ctive - key competences”, risulta efficace:

- per i corsi di apprendimento basati sul costruttivismo sociale;

- per la gestione delle classi 2.0;

- per migliorare le 8 Key competences previste a livello europeo;

- per i recuperi dei debiti e i corsi on-line con il conseguente abbattimento dei costi e dei problemi dovuti alla mobilità casa-scuola;

- perché in linea con gli indirizzi sulla “Buona scuola”.

Politiche Comunitarie

Relazione al rendiconto di gestione anno 2015 Pagina 105

L’Autorità di gestione dei Programmai Operativi FESR Basilicata della Regione Basilicata ha notificato l’approvazione da parte della Giunta Regionale, con deliberazione n.301 del 17/03/2015, del Regolamento di funzionamento ed identificazione del partenariato ex art.5 del Regolamento UE n.1303/2013.

La Provincia di Potenza è rientrata tra i soggetti identificati dalla Regione ed inclusa tra i componenti del Partenariato Istituzionale (P.I.). Con decreto Presidenziale n.54/2015 è stato individuato il Referente unico e la UOS Politiche Comunitarie e Giovanili quale Ufficio referente.

L’Ufficio ha realizzato le attività programmate con il progetto “Ricopri” finanziato con il Life + Nature e Biodiversity riguardante il ripristino e la conservazione delle praterie aride in Italia centro meridionale. Le attività, iniziate a gennaio 2011, si sono concluse il 30/06/2015. Nei mesi successivi l’Ufficio ha provveduto a rendicontare le attività svolte. La Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea ha comunicato: “La vostra relazione tecnica è complessivamente buona e illustra chiaramente i risultati raggiunti. Il progetto è stato ben gestito e ha adottato le migliori pratiche previste…” La Provincia di Potenza, quale struttura di coordinamento al Patto dei Sindaci, ha supportato altri sette Comuni, nel corso del 2015, nel processo di adesione al Patto. Allo stato sono 61 i Comuni della Provincia che hanno aderito al Patto dei Sindaci. L’attività si avvale della collaborazione della Società Energetica Lucana.

Inoltre, sempre in tema energetico, il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 12.11.2011 n. 226, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 27.01.2012, ha regolamentato i criteri di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento del servizio della distribuzione del gas naturale in attuazione della Legge 222/2007 ed ha stabilito all’art. 2, che lì dove il Comune capoluogo non fa parte dell’ambito territoriale, viene individuata nella Provincia l’amministrazione che deve convocare gli Enti locali cedenti appartenenti all’ambito territoriale minimo..

Nel caso specifico dell’Ambito Potenza 1 - Nord, il Comune capoluogo (Città di Potenza) non fa parte di questo ambito territoriale pertanto la Provincia di Potenza è identificata come l’Amministrazione che convoca gli Enti locali appartenenti all’ambito territoriale Potenza 1 – Nord, per individuare il soggetto al quale demandare il ruolo di stazione appaltante Il giorno 6 febbraio 2015 sono stati convocati i Sindaci dei Comuni dell’ambito a cui sono state illustrate le procedure per l’individuazione della stazione appaltante e i compiti assegnati dal regolamento. Non raggiungendo la maggioranza qualificata si è convenuto di procedere ad una nuova convocazione. Pertanto, il Presidente della Provincia di Potenza Nicola Rocco Valluzzi il giorno 18.05.2015, con nota inviata a mezzo PEC a tutti i Comuni dell’Atem Potenza 1 -Nord, ha convocato nuovamente i sindaci per gli adempimenti di cui al comma 1 dell'art.2 del D.M. n.226/2011. Nel corso della riunione i Sindaci hanno provveduto ad individuare il Comune con il ruolo di stazione appaltante.

________________ PROTOCOLLO INFORMATICO ED ARCHIVIO GENERALE Per l’anno 2015, l’obiettivo principale dell’Ufficio Protocollo è stato quello di garantire gli standard di funzionamento previsti dalle norme e i relativi adempimenti.

ARCHIVIO STORICO Particolare attenzione è stato dato al rilancio dell’Archivio Storico con un apposito progetto in fase di realizzazione. Si è tentato di integrarlo al settore culturale, favorendo la collocazione di personale e spazi dedicati al riordinamento e alla consultazione da parte degli studiosi. I documenti sono stati messi a disposizione per mostre documentarie organizzate dalla Provincia e/o ospitate dal Museo e dalla Pinacoteca.

L’Ufficio inoltre:

ha curato la gestione e aggiornamento del protocollo informatico

ha pianificato l’attività di ricollocazione e classificazione degli Archivi