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PROVINCIA AUTONOMA Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano 4/2013 Festival delle Resistenze Giovani e lavoro VII edizione Cultura Socialis AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL IN CASO DI MANCATO RECAPITO INVIARE AL CPO BZ PER LA RESTITUZIONE AL MITTENTE PREVIO PAGAMENTO RESI I.R.

PROVINCIA AUTONOMA

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Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano (4/2013)

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Page 1: PROVINCIA AUTONOMA

provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano4/2013

Festival delleResistenze

Giovani e lavoro

VII edizioneCultura Socialis

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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provincia autonoma | aprile 2013

2 un successo Cultura Socialis 2013Si è svolta la VII edizione di Cultura Socialis, la manifestazione che mira a creare una rete tra i migliori progetti nel campo del sociale

5 Giovani e lavoroVarato dalla Giunta un programma in sette punti per combattere la disoccupazione giovanile.

6 La cooperazione quale sbocco occupazionale Attraverso CoopCup si vuole far conoscere ed apprezzare ai giovani i vantaggi della cooperazione

12 Dedicato al lavoro delle donne“Il lavoro delle donne: la sfida per il futuro” è il motto dell’Equal Pay Day promosso dalla Commissione pari opportunità

16 Consegnato il premio oK d’oro Consegnato dal presidente Durnwalder il premio “OK d’Oro” del CTCU

sommariocolophon

Editrice: Giunta provinciale

Direttore responsabile: Silvana Amistadi

numero coordinato da: Franco Grigoletto

redattori: Michele Bolognini Maja ClaraPaolo Ferrari Franco Grigoletto Thomas Ohnewein Monika Pichler Christian Rainer Angelika Schrott Alexander Stuffer Johanna Wörndle

inserto consiglio: Martina Chiarani, Alex Maier

Segreteria di redazione: Margit Adami, Renata Lana, Karin Putzer, Claudia Ladurner

abbonamento gratuito e info: Servizio StampaBolzano, piazza Silvius Magnago 1 [email protected] Tel. 0471 412213

La rivista Provincia Autonoma può essere sfogliata a monitor sul sito del Servizio stampa www.provincia.bz.it/usp da dove è anche scaricabile in formato pdf

chiusura numero: 21 marzo 2013 © USPL’utilizzo a scopi non commerciali di testi e foto pubblicati nella rivista “Provincia Autonoma” è permesso solo con il consenso della Redazione

In copertina:In copertina un gruppo di donne che ha preso parte al progetto “Lachyoga” premiato negli anni scorsi da Cultura Socialis. (Foto: Margit M. Regele)

Allegato a questo numero c’è l’inserto “Informa Lingue – Speciale”.

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Aprire il lettore QR-Code sul telefono cellulare, inquadrare il codice con la fotocamera per collegarsi alla pagina web del Servizio Stampa. Il lettore QR-Code può essere scaricato gratis dal sito http://i-nigma.mobi/

19 Dal 25 aprile il nuovo ResistenzeSi rinnova l’appuntamento con il Festival delle Resistenze voluto dal Dipartimento cultura italiana

27 oscar ai Giardini di Castel trauttmannsdorffI Giardini di Castel Trauttmansdorff sono il “Giardino Internazionale dell’Anno 2013”

20 Europa

22 L’Euregio è online

33 Ladinia - Internet aslune per i luesc ladinsProgram di lëures per l 2013

35 tutto rendicontatoNuove regole per le spese di rappresentanza

36 La cura dei figliTra gli argomenti chiave della discussione sulla legge sulla famiglia

37 Commercio al dettaglioNuove disposizioni per le zone artigianali

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provinciaautonoma

Rivista mensile della Giunta provinciale di Bolzano4/2013

Festival delleResistenze

Giovani e lavoro

VII edizioneCultura Socialis

AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

PROVINZIA AUTONOMA DE BULSAN - SÜDTIROL

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il presidente

Care lettrici, cari lettori,

appuntamenti

aprile Camminiamo Insieme p. 15

12 aprile - 29 maggioSolidarietà tra i popoli p. 9

17 aprileAuto in sicurezza p. 24

20 aprileEqual Pay day p. 12

23 aprile Un libro ti aspetta p. 25

25 aprileFestival delle Resistenze p. 19

entro il 30 aprilePartecipazione a Diversity4Kids p. 23

12 maggioGiornata internazionale dei Musei p. 31

30 giugnoDomande per il premio ”Integrazione al lavoro” p. 29

In una ipotetica lista dei problemi sociali, la disoccupazione figura

ovunque sempre ai primi posti. Ma non in Alto Adige. Da anni il no-stro territorio è ai vertici europei nei livelli occupazionali, di fatto ha potuto vantare la piena occupa-zione. Una situazione lusinghiera che però non deve farci dimenticare l’impegno nella politica per il lavo-ro, proprio in una fase di persisten-te insicurezza economica che mette a rischio aziende e posti. Rispetto ad altre Regioni stiamo decisamente meglio, tuttavia non voglia-mo lasciare nulla di intentato per preve-nire la crescita del precariato soprat-tutto tra i giovani. Monitoriamo lo stato di salute del mondo del lavoro e, anche se i dati statistici non sono preoccupanti, vogliamo attivare misure mirate. Ci sono fattori sui quali la Giunta provinciale può intervenire solo in-direttamente, come la congiuntura internazionale, le migrazioni, il di-ritto al lavoro, l’andamento demo-grafico. Ma con il pacchetto di nuove misure vogliamo sfruttare i margini di manovra concessi all’autonomia locale. Gli assi portanti lungo cui svilupparle sono l’occupazione gio-vanile, la sicurezza occupazionale e il reinserimento per gli over 50, l’aumento della quota di occupazio-ne femminile, la promozione dell’oc-

cupazione di persone svantaggiate. Sarà necessario porre grande atten-zione sulla formazione e sulle nuove esigenze del mercato, senza dimen-ticare la carta preziosa del sistema dell’apprendistato con il suo intrec-cio tra mondo del lavoro e mondo della formazione, che in Alto Adige contribuisce a contenere la disoccu-pazione giovanile e ad attenuare a livello locale le ricadute della reces-sione internazionale.

Sul fronte impren-ditoriale, l’ente pub-blico lavora per ga-rantire condizioni ottimali alle aziende, ad esempio attra-verso agevolazioni fiscali, semplifica-zioni burocratiche, promozione di inno-

vazione ed export. Allo stesso tem-po vogliamo rendere appetibile il sito economico Alto Adige a nuove imprese che potrebbero insediarsi in provincia anche grazie a un iter più rapido nell’assegnazione delle aree produttive. La nostra politica del lavoro, come si vede, non è uni-dimensionale. Finora ha dato buoni frutti, si tratta di confermare questo livello di occupazione il più a lungo possibile.

Luis Durnwalder

monitoriamo lo stato di salute del mondo del lavoro e, anche se i dati statistici non sono preoccupanti, attiveremo misure mirate.

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storia di copertina

Cultura Socialis è un’iniziativa creata per promuovere lo sviluppo di processi rivolti ad una “nuova cultura del sociale” e per accrescere, a tutti i livelli, l’impegno sociale. Committente dell’iniziativa è la Ripartizione politiche sociali. Nell’arco delle sette edizioni sono stati presentati complessivamente 698 progetti.

un successo Cultura Socialis 2013Franco Grigoletto

Quella che si è svolta in marzo a Vipiteno presso lo stabilimen-

to della ditta Leitner, alla presen-za dell’assessore provinciale alla sanità, famiglia e politiche sociali, Richard Theiner, era la settima edi-zione della manifestazione Cultura Socialis che da anni riscuote un no-tevole successo ed interesse tra la popolazione altoatesina. L’iniziativa si esplica nella mani-festazione “Cultura Socialis”, re-alizzata ogni anno all’inizio della primavera ed in tale occasione ven-gono presentati e messi in risalto particolari progetti da un “tavolo di discussione permanente”, in cui persone di differenti settori (so-ciale, cultura, economia...) cinque

volte l’anno discutono di tematiche sociali e danno nuovo impulso alla politica sociale. La scelta di quest’anno di svolgere la manifestazione in uno stabilimento produttivo simboleggia la volontà di promuovere un’innovativa coopera-zione tra il sociale e il settore econo-mico. Per sostenere la manifestazio-ne è stato scelto un motto innovativo che ha scelto il gruppo di controllo Wipptaler per l’evento di quest’an-no: “Unirsi nel lavoro”. Nel corso del suo intervento l’as-sessore Theiner ha sottolineato che “Cultura Socialis offre la possibi-lità di costruire reti e di coltivare contatti per il settore sociale e dà impulso ad una nuova politica in questo ambito. La presentazione di iniziative esemplari serve inoltre per mettere in risalto particolari progetti sociali e rappresenta una sorta di modello per l’intera popo-lazione”. Sono state presentate al concorso di quest’anno 230 segnalazioni di pro-getti di particolare interesse e di esemplare rilevanza socio-politica. Tutte le proposte sono state prese in esame e da una prima selezione sono emersi complessivamente 82 progetti ed iniziative. Una giuria composta da rappresentanti di di-verse realtà sociali ha quindi se-lezionato un totale di 15 progetti che hanno preso parte al concorso finale.

Prämierung der Siegerprojekte von Cultura Socialis

Premiazione dei progetti vincitori di Cultura Socialis

www.cultura-socialis.it

Beispiel geben – Zeichen setzen

Ester de ejempl – dé n segn

Dare esempio – dare risalto

InSid

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Donnerstag/giovedì 14. März/marzo 2013Sterzing/Vipiteno, Produktionshalle/Stabilimento di produzione Prinoth

via Gabriel-Leitner-Str. 17.00 h

L’assessore Richard theiner consegna il premio a uno dei progetti vincitori dell’edi-zione 2013 di Cultura Socialis.

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provincia autonoma | aprile 2013 3

storia di copertina

Ecco di seguito la ripartizione de-gli 82 progetti selezionati in base ai settori di appartenenza: settore informale (iniziative individua-li, volontariato, società civile): 23 progetti/iniziative; settore forma-le, pubblico e privato (lavoro so-ciale a tempo pieno nelle politiche sociali, nel lavoro giovanile, nel settore lavoro, scuola, sanità, edi-lizia): 23 progetti/iniziative; setto-re imprese: 8 progetti/iniziative; settore politica/amministrazione a livello comunale: 10 progetti/iniziative; settore mass media: comunicare il sociale-cronaca-lavoro coi media: 18 progetti/ini-ziativeDalla sua nascita sono stati presen-tati complessivamente 698 progetti tutti documentati e consultabili nel portale internet www.cultura-socialis.it. L’iniziativa è partico-larmente vicina alla popolazione: cittadine e cittadini impegnati richiamano l’attenzione su inte-ressanti progetti sociali e Cultura Socialis ne raccoglie la documen-tazione rendendo così visibile l’im-pegno sociale, stimola l’emulazio-ne e contribuisce alla vitalità della cultura del sociale.In Alto Adige vi sono molte inizia-tive e progetti noti solo a una par-te ridotta della popolazione. Dare

visibilità a queste idee è uno degli obiettivi di Cultura Socialis. I progetti descritti si propongono anche come idee da emulare e quel-li di maggiore successo possono essere riproposti in altre aree della provincia e quindi costituire reti e collaborazioni.L’iniziativa motiva l’impegno so-

ciale su tutti i fronti, dà esempio e risalto, anche artistico. I progetti premiati infatti sono stati presentati in modo innovativo. Un artista dalla Wipptal ha interpreta-to i progetti in maniera accattivan-te. L’iniziativa è sostenuta dalla sua nascita dalla Fondazione Cassa di Risparmio dell’Alto Adige.

bilimento della Leitner di Vipiteno all’insegna del motto “unirsi nel lavo-ro”. Così come gli impianti di risalita della leitner sono in grado di mettere in contatto il fondovalle con la cima della montagna o la periferia con il centro di Rio de Janeiro, nella visio-ne di Cultura Socialis anche gli ope-ratori sociali creano reti di rapporti e di contatti in grado di sostenere le problematiche sociali e di mettere in contatto le persone tra loro, le istitu-zioni con i diversi settori della società.

Le reti sociali offrono sostegno nelle difficili situazioni che accompagna-no la nostra vita e sono l’espressine più preziosa di una comunità viva e presente nella quale possono trovare spazio sia i punti di forza che le debo-lezze dell’umanità. La famiglia non è più sufficiente ad offrire questa rete di rapporti e di sostegni ed oggi gra-zie alla messa in rete delle offerte nel settore sociale, formativo, sanitario, del lavoro e dei gruppi di auto-aiuto è possibile elevare e rendere più effica-ce l’offerta complessiva. Questo “sen-tirci uniti gli uni agli altri” rappresenta una ricchezza per tutti noi ed in tutti i settori sono necessarie persone che contribuiscono a dare fiducia, creano rapporti e costruiscono ponti. È un vero e proprio capitale sociale che va salvaguardato.

Reinhard Gunsch, del servizio Sviluppo personale del settore sociale

La visione di Cul-tura Socialis ha trovato quest’an-no il proprio completamento presso lo sta-

uno dei gruppi che si sono esibiti durante la manifestazione.

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storia di copertina

Il Festival Verde della Val Sarentino Quattro giovani organizzano da sei anni un rock festival alternativo

nella Val Sarentino. “Rock in dusty valley” non intende solo stimolare la

cultura musicale alternativa, bensì anche dimostrare che i giovani sanno

divertirsi responsabilmente anche senza alcol. L’evento porta sin dal

2012 il sigillo “festa responsabile”, assegnato dal Forum Prevenzione.

Le bevande vengono servite responsabilmente, l’offerta di bevande

anche analcoliche è ampia e il programma di eventi collaterali è ricco.

Dal 2012 l’evento è inteso anche come “green event”. I green event

sono manifestazioni eco-sostenibili e rispettose dell’ambiente. Pertanto

le t-shirt del festival 2012 erano al 100% in cotone biologico equo-

solidale, gli opuscoli sono stati stampati

su carta riciclata, i visitatori sono stati

invitati a smaltire separatamente i rifiuti e

le bevande sono state servite in bicchieri

riutilizzabili. Non da ultimo, gli organizzatori

aiutano ogni anno l’associazione umanitaria

“Aiutare

senza Confi ni”, devolvendo a essa parte

degli introiti.

committente del progetto: Jugendtreff

Hondenada, Sarentino;

Target: Giovani e “ sempre giovani” amanti della

musica rock in Alto Adige;

periodo: Ogni estate dal 2007;

contatto: Judith Kienzl, Sarentino, Tel. 338

5765199; Michael Torggler, Sarentino 340 4687995.

Coraggio civile con le Passeggiate antiviolenzaNell’ambito del progetto “Città sicura”, il Comune di

Bolzano ha invitato gli interessati alle “Passeggiate

antiviolenza”. Alcuni attori hanno messo in scena

in pubblico degli episodi di violenza e i partecipanti

hanno potuto esercitarsi nella gestione di queste

circostanze. Hanno potuto modificare gli

episodi mediante interventi mirati e in questo

modo percepire direttamente le conseguenze

del proprio operato. Le mediatrici di conflitti

della cooperativa sociale blufink seguono la

passeggiata, osservano il processo e alla fine

analizzano con i partecipanti quanto vissuto.

Nell’elaborazione a posteriori si tratta di dare spazio

al vissuto, di percepire il proprio comportamento a

livello di conflitto e di illustrare i metodi di un intervento costruttivo e

non violento. Ai partecipanti vengono offerte linee guida con le principali

indicazioni di intervento costruttivo e alcune regole comportamentali.

committenti del progetto: Comune di Bolzano, Assessorato delle

politiche sociali e giovani, Ufficio Famiglia, Donne e Gioventù;

partecipanti al progetto: Krah forumtheater Südtirol, cooperativa

sociale blufink, Polizia Municipale di Bolzano, Sasa;

Target: Cittadine e cittadini di Bolzano dai 16 anni in su

periodo: Sei incontri, ogni ultimo venerdì del mese, da giugno a

dicembre 2012;

contatto: Michela Vanzo - Ufficio Famiglia, Donne e Gioventù del

Comune di Bolzano [email protected];

Tel. 0471 997468; Maria Hofer – krah forumtheater Südtirol

[email protected]

Xenia & Phoebe – La paura del diverso Phoebe è una brava persona. Impegnata nel sociale, aperta al

mondo e – crede – priva di pregiudizi nei confronti degli stranieri.

Un giorno arriva Xenia. È strana, straniera, si comporta diversamente.

E improvvisamente Phoebe si deve confrontare con una parte di

lei che ancora non conosceva: la paura del diverso, di ciò che non

conosce.

La paura del diverso, la xenofobia, è un argomento di cui si parla

anche in Alto Adige non solo dopo l’attentato incendiario alla casa

per profughi di Vandoies.

L’officina teatrale ORANGE del Theaterpädagogisches Zentrum

Brixen (TPZ), ha colto l’occasione dell’evento

per confrontarsi con il tema in ambito teatrale,

mettendo in scena l’opera “Xenia und Phoebe”:

un pezzo sulla paura del diverso dal punto di

vista della popolazione locale, che non propone

il tema in un’ottica moralistica, ma promuove

onestamente la discussione.

“Xenia und Phoebe” è stato presentato al TPZ di

Bressanone, in collaborazione con l’Ispettorato di

religione per le scuole medie e superiori, in centri

giovanili e all’“International Festival of Performing Arts”

in India.

committente del progetto: Theaterpädagogisches

Zentrum Brixen (TPZ);

partecipanti al progetto: Officina teatrale ORANGE del

TPZ di Bressanone: Luzia Berger, Lena Piok, Fabio Vitalba,

Elisabeth Mayrhofer, Dominik Rech, Benedikt Troi, Heidi Troi,

Elfi Troi, Tobia Vitalba.

Target: Studentesse e studenti dai 14 anni in su, appassionati

di teatro;

periodo: Da settembre a novembre 2012:

referente: Heidi Troi, TPZ Bressanone [email protected].

L’arte è diversitàIl laboratorio teatrale della Lebenshilfe è nato nel 2006.

Persone con disabilità e attori dell’associazione culturale

Theatraki partecipano a diversi progetti teatrali. Sotto la

guida professionale del regista Antonio Viganò del “Teatro

La Ribalta”, il gruppo ha finora messo in scena a livello

internazionale tre pièces.

Una particolarità è il bilinguismo: gli attori sono in grado

di recitare sia in tedesco che in italiano. Con gli spettacoli

“Impronte dell’anima” e “Minotauro”, il gruppo teatrale è

stato invitato sia in Italia sia in paesi germanofoni a diversi festival.

Per il pezzo “Minotauro”, il gruppo ha ricevuto a Torino il premio “My

Dream 2012”.

I sostenitori del progetto vogliono mettere in una luce sociale diversa

la situazione di vita delle persone disabili. Con la rappresentazione si

evidenzia l’aspirazione a un teatro fatto seriamente, che non ha nulla

da invidiare ad altre produzioni.

committente del progetto: Associazione Lebenshilfe ONLUS;

partecipanti al progetto: Teatro La Ribalta, Associazione culturale

Theatraki;

Target: persone con e senza disabilità; pubblico;

periodo: Attività regolare dal 2006;

contatto: Barbara Rottensteiner (Lebenshilfe ONLUS), Bolzano;

[email protected].

I vincitori dell’edizione 2013

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lavoro

Michele Bolognini

Sono circa 1.300 i ragazzi altoate-sini di età compresa tra i 15 e i 29

anni che da più di tre mesi sono alla ricerca di un impiego. Un dato che pone l’Alto Adige ampiamente al di sotto della media nazionale, “ma che non deve essere sottovalutato”, avverte l’assessore Roberto Bizzo. “Le statistiche – prosegue Bizzo - sono sempre migliori rispetto alle regioni italiane confinanti e rispet-to al resto del paese, ma in ogni caso i dati che segnalano una crescita del problema devono essere tenuti nella giusta considerazione. Questi ragazzi aspettano risposte concre-te dalla pubblica amministrazione, dall’economia e dal mondo della scuola: per questo motivo abbiamo varato un pacchetto di misure, fi-nanziandolo con uno stanziamento di 1 milione di euro”

Programma in 7 punti

Tirocini e contratti estivi, integra-zione a lungo termine di giovani con disabilità, aumento della “tra-sparenza” del mercato del lavoro

nei confronti dei giovani, tirocini di formazione per giovani disoccupa-ti, acquisizione delle lingue per gio-vani disoccupati, valorizzazione di tutte le professioni tecniche e prati-che, lotta all’abbandono degli studi da parte dei giovani e riduzione dei tempi di ricerca del primo impiego. Sono questi i 7 punti che compogno-no il pacchetto di interventi per la riduzione della disoccupazione gio-vanile approvato dalla Giunta pro-vinciale.

Le statistiche

Secondo i dati più recenti, depu-rati dagli “sbalzi” dovuti ai lavori stagionali, sono 1.336 i ragazzi alto-atesini fra i 15 e i 30 anni in cerca di un’occupazione da più di 3 mesi. Ma il numero di casi considerati problematici si attesta a quota 626: “Faremo tutto il possibile per risol-vere la situazione – spiega Bizzo - e dare loro un futuro più sicuro dal punto di vista lavorativo”. Il tasso di disoccupazione nella fascia d’eta 15-29 anni è pari al 9,2%, e mostra un trend in crescita, mentre nella fascia 15-24 anni si arriva all’11,6%. Se la situazione in Tirolo è miglio-re rispetto a quella altoatesina, la Provincia di Bolzano si trova in ogni caso a dover affrontare pro-blemi molto ridotti rispetto al resto d’Italia e alle regioni confinanti. In

Trentino, ad esempio, la disoccu-pazione giovanile (15-24 anni) rag-giunge il 20,5%, quasi il doppio ri-spetto all’Alto Adige, mentre il dato nazionale fa registrare un preoccu-pante 35,3%.

Occupazione e social networkTra i punti più importanti del pac-chetto di interventi, spiccano lo strumento dei tirocini, l’apprendi-stato, i progetti di inserimento dei giovani con disabilità e l’appren-dimento linguistico, ma non solo. “Bisogna garantire una migliore comunicazione delle opportunità di impiego anche tramite l’utilizzo delle piattaforme informatiche più utilizzate dai giovani – conclude l’assessore Roberto Bizzo - come ad esempio Facebook e Twitter. I po-sti di lavoro disponibili spesso non vengono “trovati” dai potenziali in-teressati, e per questo motivo è ne-cessario fare di tutto per raggiunge-re i giovani utilizzando i mezzi più moderni e diffusi tra di loro. Ridu-cendo i tempi di attesa, infatti, si ri-duce anche la disoccupazione”. Sul-la base delle indicazioni contenute nel pacchetto, spetta ora ai singoli uffici e alle singole Ripartizioni ela-borare i programmi più dettagliati per dare risposte concrete ai ragaz-zi in cerca di lavoro.

Giovani e lavoroVia libera della Giunta provinciale ad un programma in sette punti per combattere la disoccupazione giovanile.

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Silvana Amistadi

Il progetto CoopCup è posto in essere al fine di avvicinare e far

conoscere ai giovani la coopera-zione sociale, sviluppare in loro la cultura d’impresa ed il lavoro dal punto di vista cooperativo, attra-verso un percorso composto sia da formazione teorica in aula, sia da attività durante i mesi estivi (tiro-cinio) nelle cooperative sociali e di lavoro.Il progetto è promosso da Feder-solidarietà, e dal 2013 anche da LegaCoopBund, e finanziato come iniziativa diretta dall’Ufficio Svi-luppo della cooperazione della Pro-vincia.CoopCup 2012 ha visto la partecipa-zione di 16 ragazze e ragazzi fino ai 20 anni che sono stati accolti in otto cooperative.Il progetto vincitore di CoopCup 2012, permiato per la migliore ide-azione e lo sviluppo di un’impresa sociale, è risultato essere “Casa­Nonno”, un centro di accoglienza diurna per anziani in linea con le politiche che promuovono l’invec-chiamento attivo. Al secondo posto è giunto il progetto “ZooCoop”, un centro di assistenza per animali che offre servizi di pet therapy, che coniuga un servizio rivolto al mer-cato con l’utilizzo e l’inserimetno di persone disabili o con difficoltà. Al terzo posto il progetto “Orion” per l’adozione e l’inserimento so-ciale di bambini profughi orfani.

Tra le novità, il presidente di “Fe-dersolidarietà” Paolo Tanesini ricorda in primo luogo l’esten­sione a LegaCoopBund e alla Libera Università di Bolzano LUB. Le finalità restano le stesse, ma sono previsti momenti di ap-profondimento su scuola-lavoro e sul “cooperative learning” grazie al coinvolgimento del Servizio di orientamento della Libera Univer-sità di Bolzano e la partecipazione di esperti di livello nazionale.Un’altra novità è una più forte at­tività di tutoring di sistema da parte delle Centrali cooperative.L’edizione 2013 di CoopCup, la quar-ta, è aperta a 24 ragazze e ragazzi studenti dai 17 ai 25 anni iscritti alle scuole secondarie di II grado anche di lingua tedesca o a un corso di laurea presso la Libera Università di Bolzano. I giovani saranno impe-gnati presso cooperative per quattro settimane a partire dal 1° luglio 2013.Il premio finale ammonta a 600 Euro. Nel punteggio per la valutazione del progetto vincitore entrerà an-

che l’utilizzo di facebook quale mez-zo per coinvolgere centinaia di altri ragazzi e parlare loro del significato e del valore della cooperazione.Heini Grandi presidente di Lega-CoopBund, che si inserisce nel pro-getto 2013, esprime l’intenzione di allargarlo su tutto il territorio pro-vinciale anche per coinvolgere di più il mondo di lingua tedesca. In tal modo - così Grandi - si potrà fa-vorire momenti di confronto e cono-scenza fra giovani di realtà diverse dell’Alto Adige.

La cooperazione quale sbocco occupazionaleLe circa 900 cooperative altoatesine producono l’8 per cento del PIL; sono oltre 100.000 gli altoatesini soci di cooperative. Per far conoscere ed apprezzare la cooperazione ai giovani, Federsolidarietà, LegaCoopBund e Provincia organizzano CoopCup.

La cooperazione proprio in un momento dove crescono i dati della disoccupazione giovanile costituisce uno

Roberto Bizzo, assessore provinciale

strumento importante per i giovani quale nuovo sistema di avvicinarsi al mondo del lavoro e per trovare collocazione professionale in una realtà fondata sulla solidarietà.

società

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edilizia

Michele Bolognini

Prosegue il percorso per trasfor-mare la Provincia di Bolzano in

una vera e propria Klimaland. Nel pacchetto per il clima, infatti, rien-tra anche il recepimento delle di-rettive europee in tema di efficien-za energetica in edilizia. Le linee guida varate dalla Giunta provin-ciale per attuare le direttive della UE sono state presentate dal neo-assessore Elmar Pichler Rolle. “I criteri - spiega Pichler Rolle - sono stati rivisti perchè Bruxelles aveva bocciato alcuni punti delle norme varate dalla Giunta nell’estate 2012. Si tratta principalmente dello stop alle autocertificazioni energeti-che di classe G”. Il provvedimento, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Trentino-Alto Adige, e dunque già in vigore, promuove l’uso efficiente di energia durante la costruzione, la manutenzione e la ristrutturazione degli edifici, allo scopo di ridurre l’inquinamento atmosferico e incentivare l’impie-go di energia da fonti rinnovabili. “Ora abbiamo un documento uni-co – spiega Frank Weber dell’Uffi-cio pianificazione territoriale - che raccoglie e semplifica la normativa provinciale”.

Requisiti minimi

Una delle novità più importanti contenute nelle direttive riguarda i requisiti minimi di prestazione energetica, che dovranno essere attestati anche per case e apparta-menti esistenti. “L’analisi dei con-sumi – sottolinea l’assessore Elmar Pichler Rolle - dovrà essere esegui-ta da un libero professionista, e sarà necessaria non solo per i nuo-vi edifici e per le ristrutturazioni,

ma anche per chi vende o affitta un appartamento. Per questi ultimi, in ogni caso, si tratta di una procedura semplificata, con validità decennale e costi limitati”.

Bonus cubatura

Le direttive, inoltre, prevedono una rivisitazione del bonus cubatura: gli edifici di zone residenziali e pro-duttive che, grazie agli interventi di risanamento, raggiungeranno la classe energetica CasaClima C, potranno essere ampliati per un volume pari al 20% della loro cu-batura, con una crescita in altezza pari a 3 metri. “Si tratta di un prov-vedimento che può dare un impulso importante a un settore in difficoltà come quello dell’edilizia - aggiunge Pichler Rolle - in ogni caso spetta ai comuni controllare ed eventual-mente bloccare gli interventi se gli stessi rischiano di pregiudicare

uno sviluppo sostenibile del terri-torio”. Le misure relative al bonus cubatura, secondo quanto previsto dalla UE, scadranno nel 2020. Stret-tamente legate alle direttive sull’ef-ficienza energetica in edilizia, vi sono altre due misure che rientrano nel pacchetto clima della Provin-cia. “Da un lato c’è il rilevamento del fabbisogno energetico di ogni edificio per riscaldamento, raffre-scamento e acqua calda – spiega il presidente dell’Agenzia CasaClima Flavio Ruffini - che è attualmente in discussione presso il Consiglio dei Comuni e che la Provincia di Bol-zano introdurrà in anticipo rispet-to alla scadenza europea del 2015. Dall’altro vi sono infine i criteri per ridurre l’inquinamento lumi-noso, i quali prevedono che comuni e proprietari di più di 50 punti luce debbano elaborare un piano per ri-durre costi ed effetti negativi dell’il-luminazione notturna”.

Efficienza energetica in ediliziaNuove linee guida in tema di efficienza energetica. Le principali novità riguardano l’obbligo di certificare i consumi energetici degli edifici e il bonus cubatura.

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provincia autonoma | aprile 20138

dalla giunta provinciale

casa

Per evitare gli abusi nell’utilizzo di alloggi convenzionati la Giun-

ta provinciale accelera sull’istitu-zione di una specifica agenzia di controllo: l’assessore all’edilizia abitativa Christian Tommasini avvia l’iter assieme al Consorzio dei Comuni. Da tempo si discute della necessità di rendere più effi-cace la vigilanza sugli alloggi con-venzionati attraverso l’istituzione di un’apposita Agenzia provincia-le. Come noto, l’assegnazione di

zone di espansione per la costru-zione di casa comporta che il 55% della superficie venga riservato all’edilizia agevolata, mentre del restante 45% “libero” il 60% sia vincolato ad alloggi convenziona-ti, vale a dire per residenti in Alto Adige in attesa di prima casa. Sono invece frequenti i casi di mancato rispetto di questa disposizione, in particolare con abitazioni di edili-zia convenzionata affittate a turisti e persone provenienti da fuori pro-vincia, a scapito appunto dei resi-denti in attesa di alloggio. Per evi-tare tali abusi si punta su controlli più severi: spetterebbero invero ai Comuni, che però non sembrano in grado di garantirli. Per questo la Provincia ha concordato con il Consorzio dei Comuni di istituire la specifica agenzia che eserciti questa attività di controllo sul ter-ritorio provinciale.

arriva l’agenzia di controllo

ambiente

Depuratori e gestione rifiuti

Su proposta dell’assessore all’ambiente Florian Mus­

sner, la Giunta ha approvato il programma di finanziamen-to 2013-2015 per la realizzazione delle reti fognarie in Alto Adige

e dei relativi impianti di depura-zione.Sono stati stanziati 16,3 milioni di euro in contributi a favore dei Co-muni e delle aziende speciali per risanamenti e interventi sulle reti fognarie e sugli impianti di depu-razione. Analogamente è stato approvato il programma triennale con gli interventi in materia di gestione dei rifiuti: 6,3 milioni di euro che saranno investiti per progettare e realizzare impianti per la gestione dei rifiuti (impianti di compostag-gio, centri di riciclaggio, stazioni di trasbordo rifiuti, risanamento di siti), acquisto e approntamen-to di aree per i servizi, acquisto di mezzi meccanici e attrezzature specifiche. Verrà anche elaborato il nuovo Piano gestione dei rifiuti.

informatica

Sistemi It unificati

Con 3 milioni di euro la Giunta finanzia il programma straor-

dinario di investimenti per riorga-nizzare il settore delle tecnologie informatiche (IT). Entro il 2014 i servizi informatici di Provincia, Comuni e Azienda Sanitaria saranno migliorati sul piano dell’efficienza e del coor-dinamento. Il progetto di riorga-

nizzazione del settore IT di tutte le pubbliche amministrazioni operanti in Alto Adige, coordina-to dall’assessore all’informatica Roberto Bizzo, risale alla metà del 2011. L’obiettivo è quello di elaborare una strategia unitaria tra Pro-vincia, Comuni e Azienda Sani-taria, allo scopo di incrementare efficacia ed efficienza delle risor-se disponibili anche tramite uni-ficazione dei servizi e utilizzo co-mune delle strutture esistenti. Il progetto verrà portato avanti in stretta collaborazione tra la socie-tà in house e la Ripartizione Infor-matica. Entro la fine del 2014, con il di-retto coinvolgimento di Comuni e Azienda Sanitaria, si procederà alla semplificazione dei sistemi in uso e alla realizzazione di nuove soluzioni in grado di aumentare la qualità dei servizi offerti. Uno dei nodi principali è l’utilizzo di sistemi informatici diversi, che non consentono ad alcuni settori della pubblica amministrazione di comunicare tra di loro in maniera efficace.

Page 11: PROVINCIA AUTONOMA

provincia autonoma | aprile 2013 9

società

Su un budget complessivo per il 2013 di 1,66 milioni di Euro, per

la sensibilizzazione e l’educazio-ne allo sviluppo e alla mondialità, come spiega il presidente della Provincia Luis Durnwalder, saran-no a disposizione 240mila Euro. Dei 24 progetti presentati da varie organizzazioni non profit ne sono stati accolti 17; queste iniziative di sensibilizzazione otterranno un finanziamento di poco superiore ai 237mila Euro. Molte delle iniziative approvate trattano le due temati­che prioritarie concordate tra Pro-vincia e Organizzazioni per l’anno 2013: “La crescita economica e lo sviluppo globale: massimiz­zazione del profitto o economia del bene comune?” (biennio 2012-2013) e “Il diritto ad un’informa­zione critica e il ruolo dei media nel dialogo tra culture“ (biennio 2013-2014). Su questa falsariga nel corso del 2013 verrà avviato an-che un progetto triennale appro-

vato dalla Commissione Europea nell’ambito del proprio bando di educazione allo sviluppo, nel qua-le la Provincia è partner della ong GVC di Bologna e che prevede la re-alizzazione di attività nelle scuole altoatesine sul tema dell’insegna-mento del microcredito.

In aprile e maggio 2013

Il 12 aprile si terrà la giornata d’azione organizzata da “Opera­tion Daywork Südtirol Alto Adi­ge” volta a sostenere il progetto “Dosta! Leggere la guerra per imparare la pace” del gruppo giovanile Adopt Srebrenica di cui è partner la Fondazione Alexander Langer. Durante questa giornata gli studenti mettono a disposizione il giorno di scuola e prestano lavoro presso imprese ed enti locali che fungono da “datori di lavoro” e li retribuiscono. Il ricavato va a soste-gno del progetto scelto.L’Organizzazione per un mondo solidale di Bressanone organizza il 13 aprile il Simposio «Be the chan­ge – Mondo in cambiamento» , workshop per una nuova consape-volezza intorno al cambiamento.Dal 23 al 26 maggio si terranno a Bressanone le Giornate della Sostenibilità organizzate da Ter­ra Institute e Centro Convegni

dell’Abbazia di Novacella con l’obiettivo di ispirare ed incorag-giare uomini e donne del mondo politico, economico e la popolazio-ne in generale ad agire in modo più sostenibile, illustrando agli imprenditori e ai giovani approcci economici e stili di vita alternativi ed i loro vantaggi. Dal 24 al 26 maggio l’OEW orga-nizza, sempre con il sostegno della Provincia e in collaborazione con youngCaritas, il progetto “Visite di solidarietà” incontri di prepa-razione e valutazione per giovani interessati ad entrare in contatto con un’altra cultura o interessati a conoscere e visitare un progetto di cooperazione in un paese del Sud del Mondo.Sagapò Teatro oganizza la mostra Multi Sense Discovery, una mo-stra che resterà aperto sino al 29 maggio presso la Galleria Civica di Bolzano e che tratterà il tema dell’incontro di culture e tradizioni diverse. Rappresentanti di Cina, In-dia, Iran e Bosnia residenti in Alto Adige presentano i loro percorsi e ricordi individuali tra paese d’ori-gine e paese d’accoglienza. SA

Solidarietà tra i popoliNell’ambito dell’attività di cooperazione allo sviluppo la Provincia di Bolzano sostiene attività di sensibilizzazione all’educazione allo sviluppo ed alla mondialità.

su tutti gli appuntamenti e altre iniziative

www.provincia.bz.it/cooperazioneallosviluppo

info

I responsabili di operation Daywork Südtirol alto adige” incontrano i ragazzi del Liceo scientifico di Brunico.

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provincia autonoma | aprile 201310

sociale

Franco Grigoletto

In concomitanza con la Giornata mondiale sulla sindrome di Down,

celebrata il 21 marzo, l’assessore alla sanità, famiglia e politiche so-ciali, Richard Theiner, ha visitato il laboratorio protetto “Europa” in Viale Europa a Bolzano dove lavorano 23 persone, alcune con la sindrome di Down. Nel laboratorio protetto gestito dall’ASSB dal 1994 le persone con disabilità, tanti di loro lavorano nella struttura da oltre 15 anni, realizzano prodotti fatti a mano in legno, stoffa e lana cotta, collane ecc. Tutti i prodotti artigianali vengono venduti nel laboratorio protetto stesso o nella Bottega dell’Handicap “Il Venta-glio”, che ha sede in via dei Van-ga,33 a Bolzano.Il laboratorio protetto “Europa” è uno dei dodici laboratori gestiti dall’ASSB. “Uno dei passi più im-portanti per integrare le persone con la sindrome di Down nella so-cietà è il loro inserimento nel mon-do del lavoro. L’attività quotidiana dà dignità alle persone e stimola nelle persone le capacità lavorati-ve” sottolinea l’assessore Theiner. Oltre ai laboratori protetti vi sono diverse possibilità per trovare un posto di lavoro, come, per esempio, nelle cooperative sociali o tramite convenzioni di affidamento o con progetto mirati come il Progetto “Plus35” che offre posti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche. Sono circa 1.500 le persone con di-sabilità che hanno trovato un’oc-cupazione attraverso queste mi-sure, 60 persone in più rispetto

all’anno scorso. Inoltre sono circa 1.900 le persone con disabilità che hanno trovato lavoro grazie alla legge sull’assunzione obbligatoria di persone con invalidità. Nonostante questi sforzi attualmen-te vi sono ancora 613 persone con invalidità civile inserite nella gra-duatoria in attesa di collocamento. “Ciò dipende anche dal fatto che sia le aziende private di grandi di-mensioni che gli enti pubblici sono riluttanti ad assumere persone con disabilità, anche se al di sopra di un determinato numero di dipendenti vi è l’obbligo di assumere una per-centuale di persone invalide” sotto-linea l’assessore Theiner.

Un impegno di tutti

Nonostante la difficile situazione economico-finanziaria, l’inserimen-to nel mondo del lavoro rimane una delle priorità per l’Assessora-to. In questo senso sono impegnati l’Ufficio provinciale persone con disabilità, i partner sociali, le co-operative sociali, gli uffici di collo-

camento e l’Associazione genitori di persone in situazione di handi-cap (AEB).“Per ciascuna persona invalida si deve trovare la via più adatta af-finché possa esprimere le proprie capacità lavorative” ribadisce l’as-sessore “Soprattutto le persone con grave disabilità potrebbero trovarsi meglio nei laboratori pro-tetti, che sono pensati per le loro esigenze e dispongono di collabo-ratori qualificati che possono assi-stere le persone. Persone con la sindrome di Down però non sempre necessitano di un ambito particolarmente protetto. Perciò mi auguro che sempre più aziende siano disposte ad assu-mere persone con la sindrome di Down o persone con altre disabili-tà”. Alla visita hanno preso parte la direttrice dell’Ufficio provincia-le persone con disabilità, Luciana Fiocca, Bruno Marcato e Luigi Corradini dall’ Azienda Servizi Sociali di Bolzano guidati dalla re-sponsabile della struttura, Maria Gandolfi.

L’inserimento lavorativo di persone con disabilità è una delle priorità dell’agenda politica dell’assessore alle politiche sociali Richard Theiner.

Visita dell’assessore theiner al laboratorio “Europa“

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provincia autonoma | aprile 2013 11

sociale

Franco Grigoletto

Negli ultimi anni il numero delle famiglie disponibili ad accoglie-

re un minore sta calando in modo significativo. Nell’estate scorsa era-no circa 300 i minori che vivevano presso 106 famiglie affidatarie: trop-po pochi i genitori affidatari con-siderando le situazioni famigliari sempre più complesse.“L’obiettivo della campagna non si concentrava solo sulla ricerca di nuovi genitori affidatari, ma vole-va anche informare capillarmente sull’affidamento familiare di mi-nori” rileva l’assessore Theiner. Articoli sull’affidamento familiare, le esperienze di genitori affidatari, ulteriori informazioni e contatti sono stati pubblicati nei quotidiani, nei giornali di comprensorio e nei

periodici comunali negli ultimi otto mesi.L’assessore Theiner è soddisfatto dell’interesse espresso da tante fa-miglie e persone disposte a dedi-carsi a questo compito importante: “L’esperienza ci dimostra che tante famiglie e persone possono imma-ginarsi di accogliere un bambino nella loro famiglia. Per giungere a realizzare questo obiettivo possono però passare anche anni e questa decisione può comportare un note-vole cambiamento nella vita quoti-diana di una famiglia”.

Offerte da tutta la provincia

Tante richieste sono venute dal Burgraviato, dalla Val Pusteria e da Bolzano. “Richiedere informazioni non significa automaticamente che le persone sono anche disposte o adatte per prendere un bambino in affido” sostiene Sabine Krismer, co-ordinatrice per l’affidamento fami-liare presso l’Ufficio Provinciale Fa-miglia donna e gioventù a Bolzano. “Per diventare un genitore affidata-rio vi sono vari passi da superare. Dopo un primo contatto seguono di-versi colloqui con assistenti sociali e psicologi. In seguito loro valutano i diversi aspetti e se la famiglia e le persone hanno i requisiti necessari per prendere in affido un bambino. Sono 25 le nuove famiglie che hanno

concluso questo processo di valuta-zione. Alcuni però hanno deciso di interrompere il processo per vari motivi.”Se bambini provenienti da famiglie in difficoltà trovano per un perio-do di tempo ben definito genitori affidatari è anche grazie ai media altoatesini: “Ringrazio tutti i geni-tori affidatari che hanno o aveva-no accolto in passato un bambino o stanno per prepararsi a dare un ambiente stabile a minori. Vorrei anche ringraziare i media dell’Al-to Adige per la loro disponibilità di pubblicare informazioni e storie vissuti sull’affidamento familiare” afferma l’assessore Theiner il quale ricorda inoltre che la ricerca di nuo-vi genitori affidatari prosegue.Chiunque sia interessato alla te-matica dell’affidamento familiare può rivolgersi al distretto sociale di riferimento, all’Ufficio provinciale Famiglia donna e gioventù (Sabine Krismer, Tel. 0471 418238) o infor-marsi su www.provincia.bz.it/poli-tiche-sociali.

Genitori affidatari: “mi accogli nella tua famiglia?”Oltre 70 famiglie altoatesine hanno risposto all’appello lanciato dall’Assessorato alla famiglia per il reperimento di nuovi genitori affidatari ed hanno mostrato il loro interesse ad accogliere un bambino o più bambini per offrirgli temporaneamente un ambiente stabile e affettuoso.

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provincia autonoma | aprile 201312

lavoro

Silvana Amistadi

L’equal pay day che si terrà il 20 aprile 2013, per la prima volta

di sabato, si pone quale azione di sensibilizzazione con tre obiettivi: porre l’attenzione in Alto Adige sulle differenze salariali tra uo-mini e donne o ‘gender pay gap’, sottolineare tutte le conseguenze del problema e individuare con-cretamente le possibili soluzioni. Le differenze salariali tra uomini e donne, infatti, non significano per le donne solo guadagnare meno degli uomini nel presente, ma in-cidono anche pesantemente sulle future retribuzioni pensionistiche, fattore questo che espone le donne ad un più alto rischio di povertà nell’età anziana.Simbolo ‘del giorno per un’equa re-tribuzione’ sono le borse rosse, che rappresentano le cifre rosse dei con-

ti in banca delle donne. Il numero delle organizzazioni che sostengo-no l’iniziativa sono una quaranti-na, con un netto aumento rispetto all’edizione 2012 dell’equal pay day. Oltre alle borse, alle cartoline con-tasegna l’inizitiva la riproduzione di una banconota di 100 Euro che per le donne è solo di 83 Euro.

Stipendio e pensioni differenti

Secondo una ricerca presentata dall’Istituto promozione lavorato-ri AFI-IPL, la differenza di stipen-dio tra donne e uomini ammonta in Alto Adige all’incirca al 17 per cento (tenendo presenti posti full e part time), dato che corrisponde al dato medio europeo. Tale gap esiste, come confermano tutte le indagini ufficiali, un differenziale, come ha fatto presente la vicepresidente del-la Commissione provinciale per le pari opportunità Franca Toffol che dipende da fattori culturali, econo-mici e di conciliazione lavoro-fami-glia-lavoro di cura. L’assessore competente per il lavoro e le pari opportunità in Giunta provin-ciale, Roberto Bizzo, sottolinea l’im-portanza del confronto e la necessità di porre in atto migliori e maggiori politiche attive per contrastare le di-seguaglianze e combattere fenomeni dagli effetti perversi quali il “tetto

La Commissione pari opportunità e il Servizio donna della Provincia assieme ad una quarantina di associazioni il 20 aprile 2013, organizzano il ‘giorno per un’equa retribuzione’, Equal Pay Day con il motto “Il lavoro delle donne: la sfida per il futuro”. Il giorno prima vi sarà un convegno sul tema.

Dedicato al lavoro delle donne

Per il 2013 la Commissione pro-vinciale per le pari opportunità

disporrà in totale di circa 185.000 Euro di cui circa 90.000 saranno destinati per contributi a proget-ti presentati dalle associazioni ed organizzazioni femminili. Il ricor-so ad Internet anche per diffonde-re campagne di sensibilizzazione consentirà di risparmiare sui fondi, che sono stati tagliati per la spending review.Nel 2013 sarà pubblicato un “Rap­porto fra i generi” come previsto dalla Legge provinciale sulla pari-ficazione e sulla promozione delle donne. Le disposizioni normative, come fa presente l’assessora regio-nale Stocker, che aveva proposto la legge, costituiscono il presupppo-sto affinché si possa giungere ad un cambiamento mentale. A distanza di otto anni dalla prima Relazione sui generi del 2006 sarà così possi-bile verificare quali misure hanno effettivamente contribuito al cam-

biamento. Tra i vari aspetti vi è il lavoro familiare, dove la suddivi-sione dei compiti fra uomo e don-na, costituisce un punto rilevante per giungere ad un’effettiva parità fra i generi.In base all’indagine multiscopo sulle famiglie 2012 pubblicata dall’Istituto provinciale di stati-stica ASTAT, come riferisce a pre-sidente della Commissione pro-vinciale per le pari opportunità Ulrike Oberhammer, emerge che il 77 per cento dei maschi svolge meno di 10 ore a settimana di la-vori domestici ed il 33,5 per cento neppure un minuto; per contro quasi un terzo (31,6 per cento) delle donne lavora più di 30 ore settimanali all’interno delle pro-prie mura. Sommando le ore di la-voro retribuito a quelle di lavoro domestico (solo per fasce centrali di età) si vede come le donne “fa-ticano” 4 ore a settimana in più degli uomini.

Pari opportunità 2013

La presidente della Commissione provinciale per le pari opportunità ulrike ober-hammer assieme all’assessore provinciale competente Roberto Bizzo.

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provincia autonoma | aprile 2013 13

sociale

di cristallo”, che vede sempre meno donne più si sale verso i vertici della piramide professionale, e lo “sticky floor”, le difficoltà che incontrano le donne a sollevarsi e progredire nel-la carriera professionale a fronte di pari capacità professionali. In Alto Adige, in base ai dati forniti dall’INPS, come riferisce la presi-dente della Commissione provin-ciale per le pari opportunità, Ulrike Oberhanmmer, le donne oltre che a guadagnare di meno percepiscono una pensione media mensile di circa

il 50 per cento in meno rispetto agli uomini. Fra le cause principali del gender pay gap la discriminazione al momento dell’assunzione, l’inqua-dramento inferiore, il demansiona-mento post maternità con prospetti-ve minori di sviluppo di carriera, e la percentuale ancora troppo esigua di uomini che condividono i lavori di cura nell’ambito della famiglia.

Convegno e pubblicazione

Sul tema della disparità salariale e

di trattamento pensionistico vener­dì 19 aprile 2013, dalle ore 14.300, presso Palazzo Widmann, in Piazza Silvius Magnago 1 a Bol­zano, si terrà un convegno dal tito-lo “Il lavoro delle donne: la sfida per il futuro” che vedrà la parte-cipazione di esperte da Italia ed estero. Sulla medesima tematica si incen-trà un’edizione speciale del periodi-co della Commissione provinciale per le pari opportunità “ëresInfo-Donne”

Seite 3 pagina a s t a t i n f o 19/2013

Durch Babypause geringererVerdienst bei den Frauen

Stipendi più bassi a causa dellamaternità

Wie bereits aufgezeigt arbeiten die Frauen - bezahlteTätigkeit und Hausarbeit zusammengezählt - wö-chentlich vier Stunden mehr als die Männer. Hinzukommt, dass sie bei ihrer bezahlten Tätigkeit wenigerverdienen als die Männer.

Come precedentemente evidenziato, le donne regi-strano - col lavoro retribuito più il lavoro domestico -un carico di lavoro superiore di quattro ore settimanalia quello degli uomini. A ciò si aggiunge il fatto che, nellavoro retribuito, le donne sono anche pagate menodei loro "colleghi maschi".

Aus der Analyse von Daten zu den in der Privatwirt-schaft abhängig Beschäftigten aus dem Jahr 2010(1)

geht eindeutig hervor, dass die vollzeitbeschäftigtenArbeitnehmerinnen im Schnitt 16,9% weniger verdie-nen als ihre männlichen Kollegen.

Dall’analisi dei dati sui lavoratori dipendenti del set-tore privato nell’anno 2010(1) emerge che le dipenden-ti femmine occupate a tempo pieno guadagnano inmedia il 16,9% in meno rispetto ai dipendenti di gene-re maschile.

Der bestimmende Einflussfaktor für diese Gehalts-unterschiede lässt sich jedoch nicht eindeutig bestim-men. Betrachtet man aber die Entwicklung des Gen-der Pay Gap (Lohnunterschied zwischen den Ge-schlechtern) nach den einzelnen Altersklassen derunselbstständig Beschäftigten, so zeigt sich, dass die-ser mit zunehmendem Alter kontinuierlich ansteigt.Bemerkenswert ist die erhöhte Zunahme in den Al-tersklassen von 30 bis 44 Jahren. Der Gender PayGap steigt in dieser Lebensspanne von 9,2% bei den30- bis 34-Jährigen auf 19,0% bei den 40- bis 44-Jährigen. Dies legt den Schluss nahe, dass die Baby-pause - und das damit zusammenhängende geringereDienstalter der Frauen nach Wiedereintritt in das Er-werbsleben - ein einflussreicher Faktor auf die Lohn-unterschiede zwischen den Geschlechtern sein kann.Da die Variable „Dienstalter“ in der für diese Analyseverwendeten Datenquelle nicht verfügbar ist, bleibt

Non è possibile individuare in modo inequivocabile ifattori che stanno alla base di tali differenze di stipen-dio. Tuttavia, analizzando lo sviluppo del Gender PayGap (differenza di retribuzione tra i generi) nelle variefasce di età del personale dipendente, si nota che ildivario aumenta continuamente con l’aumento del-l’età. Particolarmente significativo è lo sviluppo nellefasce di età dai 30 ai 44 anni, in cui il Gender PayGap passa dal 9,2% della classe 30-34 anni al 19,0%della fascia dai 40 ai 44 anni. Tale andamento fa sup-porre che la minor anzianità di servizio delle donnedovuta all’interruzione dell’attività lavorativa in seguitoalla maternità, incida in modo decisivo sullo sviluppodegli stipendi della compagine lavorativa maschile efemminile. Tuttavia, poiché nei dati utilizzati per que-sta analisi non è disponibile la variabile "anzianità diservizio", tali considerazioni hanno un valore pura-mente interpretativo in quanto non sono matematica-

astatastat 2013 - sr

Gender Pay Gap und prozentuelle Verteilung der unselbstständigen Arbeitnehmer in der Privatwirtschaft mitVollzeitstelle nach Altersklasse - 2010

Gender pay gap e distribuzione percentuale dei lavoratori dipendenti a tempo pieno nel settore privato per classedi età - 2010

Gra

f.2

% Anteil an den gesamten vollzeit-beschäftigten ArbeitnehmerinnenQuota % rispetto al totale dellelavoratrici a tempo pieno

Gender Pay Gap 2010

% Anteil an den gesamten vollzeit-beschäftigten ArbeitnehmernQuota % rispetto al totale deilavoratori a tempo pieno

-10,0

-5,0

0,0

5,0

10,0

< 19

-8,4

5,26,9

9,2

13,8

19,020,2 20,9 21,3

31,2

30,8

60-64 > 6555-5950-5445-49

Altersklassen (Jahre) / Classi di età (anni)

40-4435-3930-3425-2920-24

35,0

30,0

25,0

20,0

15,0

(1) Vgl. ASTAT-Info Nr. 11 vom 15.05.2012Cfr. ASTAT-Info n. 11 del 15.05.2012

Interventi per la tutela del paesaggio

I paesaggi da cartolina dell’Alto Adi-ge, apprezzati in tutto il mondo,

come fa presente l’assessore pro-vinciale all’ambiente Elmar Pichler Rolle, non si mantengono così da soli; è grazie alla disponibilità ed all’impegno dei contadini che tutto ciò è possibile. Per venire incon-tro al maggior onere lavorativo per mantenere gli elementi tradizionali

del paesaggio, quali i tetti in scan-dole, i recinti in legno, i muretti in pietra, piccoli monumenti culturali rurali, capitelli ecc., sono previsti appositi contributi.La Ripartizione natura, paesag-gio e sviluppo del territorio della Provincia ha assegnato 168.000 Euro in contributi per la tutela, il mantenimento e la valorizzazione

del paesaggio altoatesino. Per l’as-sessore Pichler Rolle si tratta di un investimento sensato ed impor-tante.Contributi per 220.000 Euro sono stati assegnati, altresì, dalla Com-missione provinciale per il Fondo del paesaggio a 17 progetti. Tra i progetti finanziati vi sono l’inven-tario paesaggistico nel comune di Naz-Sciaves, consulenze nel settore della tutela degli insiemi, la rinatu-razione di un castagneto a Natur-no, la conduzione dei Centri visite nei comuni di Naturno, Trodena, Campo Tures e Tires, lo studio sul-la diffusione dell’ululone dal ventre giallo in Alto Adige e l’allestimento naturale di un’area ricreativa a Col-le Isarco. SA

Per il mantenimento di elementi tradizionali del paesaggio, quali le recinzioni in legno, vengono erogati appositi contributi.

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provincia autonoma | aprile 201314

ambiente

Franco Grigoletto

In Alto Adige il cormorano non è specie nidificante, e lo si ritrova

solamente nel periodo invernale. Arriva in autunno, in migrazione dalle grandi aree di nidificazione del centro-nord Europa, per tra-scorrere l’inverno in climi meno rigidi, quindi a primavera riprende la rotta del nord. Da una decina di anni, in inverno, questo uccello è ormai una presen-za costante sul nostro territorio, dove si trovano mediamente 50 -100 individui distribuiti lungo i corsi d’acqua maggiori (Adige tra Mera-no e Salorno, Isarco tra Campodaz-zo e confluenza) ed il lago di Calda-ro; negli ultimi anni la presenza di questo uccello ittiofago si sta espan-

dendo agli specchi d’acqua della diga di Fortezza e Rio Pusteria, di San Lorenzo di Sebato e Valdaora in Val Pusteria.Questo grande uccello si nutre qua-si esclusivamente di pesci, ed ha un fabbisogno alimentare stimato attorno ai 500 grammi di pesce al giorno.I piccoli e medi corsi d’acqua tipici delle acque salmonicole, come quel-li del nostro territorio, non rappre-sentano in genere un habitat ideale per il cormorano. Laddove però le consistenze di presenza di questo abile pescatore siano elevate, que-sti corsi d’acqua possono subire una pressione predatoria effetti-

vamente molto incisiva e dannosa.L’Ufficio caccia e pesca ritiene che la forte presenza di cormorani pos-sa costituire non solo un problema limitato al mondo della pesca, ma un vero e proprio problema ecolo-gico, in contrasto anche con le nor-mative nazionali ed europee di tute-la della biodiversità e degli habitat prioritari. In particolare, in Alto Adige, viene messo in pericolo la presenza di una specie considerata prioritaria dalla vigente normativa comunitaria di tutela “Rete Natura 2000”, la trota mormorata, che assieme al temolo rappresenta il salmonide autocto-no dei nostri fiumi. Anche il temolo stesso, per la sua abitudine di muo-versi in gruppi numerosi nella cor-rente dei fiumi, diventa una delle prede preferenziali del cormorano.I monitoraggi sulla fauna ittica che l’Ufficio caccia e pesca conduce da diversi anni, indicano livelli in for-te regressione per il popolamento ittico del nostro principale corso d’acqua, raggiungendo livelli dra-sticamente bassi nella zona a sud di Bolzano. Una delle cause di questo calo, secondo l’Ufficio caccia e pesca, è rappresentata dalla pressione di predazione del cormorano, sicura-mente molto forte, capace di deter-minare, in un sistema già indebolito, un forte calo della presenza di pesce. Da fine ottobre ad oggi, nelle acque da pesca, sono stati censiti un nu-mero minimo di 17 ed un massimo di 93 cormorani contemporanea-mente presenti. Essendo il cormo-rano un uccello con grandi capacità di spostamento, si sono registrate forti variabilità di presenza sul ter-ritorio nel corso dell’inverno: in novembre il numero di presenze è andato regolarmente aumentando raggiungendo un picco massimo a dicembre di circa 80 animali. Il numero è notevolmente calato in gennaio per tornare poi ad aumen-tare e raggiunger la soglia massi-ma di 93 uccelli a metà febbraio. In seguito i numeri vanno via via denotando un calo di presenze, che oscillano attorno ai 30-40 individui ad inizio marzo.

monitoraggio dei cormoraniL’Ufficio caccia e pesca della Provincia da alcuni anni effettua un monitoraggio sulla presenza dei cormorani lungo i principali corsi d’acqua per definire la loro influenza sulla consistenza della fauna ittica ed in particolare della trota marmorata e del temolo.

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provincia autonoma | aprile 2013 15

sanità

Per uno stile di vita sano

È ormai dimostrato che la mi-surazione regolare della pres-

sione sanguigna insieme a uno stile di vita adeguato aiuta a prevenire in tempo malattie gra-vi del cuore. “Fin dalla giovane età è consigliabile mantenere la pressione arteriosa a livelli de-siderabili seguendo alcune sem-plici regole di comportamento”, sottolinea l’esperta in Scienze dell’alimentazione della Fondazio-ne Vital, Ivonne Daurù Malsiner, cioè: • limitare il consumo del sale e

limitare il consumo di alimen­ti molto salati come patatine e snack

• limitare l’assunzione di calo­rie non mangiando alimenti ricchi di zucchero e grassi sa­turi

• introdurre nell’alimentazione giornaliera 5 porzioni di frutta e verdura

• mangiare giornalmente alme­no un prodotto integrale

• tenere sotto controllo il peso• moderare il consumo di alcol

• moderare il consumo di caffè a 2­3 tazze al giorno

• praticare, con regolarità, un’at­tività fisica di moderata inten­sità (bastano 30 minuti di cammi-no a passo svelto al giorno)

• introdurre durante la giornata

momenti di rilassamento (sotto stress la pressione aumenta)

• non fumare• Misurare regolarmente la pres­

sioneNon è mai troppo tardi per miglio-rare lo stile di vita!

Riprende “Camminare insieme“

In aprile in 22 Comuni riprendono le camminate settimanali di un’ora

della Fondazione Vital. L’interesse

e il successo riscossi da quest’ini-ziativa (6000 persone hanno aderito l’anno scorso alle camminate) sta

proprio nel fatto che fa incontrare persone diverse, ma accomunate dalla voglia di divertirsi cammi-nando. Le camminate, di 60 minuti, si ten-gono, fino a fine ottobre, una volta a settimana, all’aperto e con ogni condizione meteo. La partecipazio-ne è gratuita e aperta anche a chi non è allenato perché i tracciati non sono impegnativi. I gruppi sono affiancati da assisten-ti volontari/e. Quest’anno per la prima volta viene premiato il comu-ne con il maggior numero di parte-cipanti.”Per il 2013 sarebbe bello se all’ini-ziativa aderissero ancora più co-muni”, ribadisce Michele Cattani, responsabile del progetto. Infor-mazioni: www.stiftungvital.it o tel. 0471/409333. FG

Page 18: PROVINCIA AUTONOMA

provincia autonoma | aprile 201316

società

Franco Grigoletto

In occasione della Giornata mon-diale dei consumatori, che si ce-

lebra il 15 marzo di ogni anno, il Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) assegna il premio del con-sumatore “OK d’Oro”. Il premio è stato consegnato dal presidente della Provincia, Luis Durnwalder, alla presenza della presidente del CTCU, Adelheid Rabensteiner, del vicepresidente, Maurizio Albrigo e del direttore, Walther Andreaus.Da una lista di 104 candidati il Co-mitato direttivo del CTCU ha scelto la vincitrice del premio di quest’an-no, la quale con il suo operato cri-

tico ed impegnato nel proprio ruolo di operatrice commerciale, potrà essere d’esempio per altri esercizi, dando manforte ad un sano compor-tamento in questo settore.In tempi in cui molte famiglie in-contrano notevoli problemi finan-ziari a causa del gioco d’azzardo quando non vi erano ancora divieti per il posizionamento delle “mac-chinette” nei bar (inizi del 2012), Sonja Gehri, titolare del Caffè-Ri-storante “Lanahof ” di Lana, gra-zie al suo senso di responsabilità ha allontanato autonomamente le macchinette dal suo locale. In que-sto modo ha fornito un esempio da seguire ed ha dato il suo concreto contributo affinché vi fossero meno macchinette in circolazione.Risultati di studi recenti mostrano che i videopoker hanno il maggio-re potenziale di dipendenza. Sonja Gehri non ha atteso i divieti im-posti dalla legge, ma si è attivata in piena autonomia, nonostante le possibili perdite economiche. Per questi motivi le è stato consegnato personalmente dal presidente della

Provincia, Luis Durnwalder, il pre-mio “OK d’Oro 2012”.

Un esempio da seguire

Nel corso della cerimonia il presi-dente Durnwalder ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa pro-mossa dal CTCU e la necessità di tener conto della diffusione del problema del gioco d’azzardo pato-logico anche in Alto Adige. Quanto fatto da Sonja Gehri, secondo Dur-nwalder, deve essere considerato un esempio da seguire per tutti coloro che hanno a cuore il problema del gioco d’azzardo. Il Centro Tutela Consumatori Uten-ti assegna il premio biennale deno-minato “Ok d’Oro” a una singola persona, una comunità o un grup-po, un’associazione, un’azienda, un’istituzione con residenza o sede di lavoro in provincia di Bolzano, che si sia distinta per una particola-re azione o iniziativa. L’azione o iniziativa deve rispon-dere alle finalità del Centro Tutela Consumatori Utenti Alto Adige e

È stato assegnato a Sonja Gehri di Lana il premio “OK d’Oro” del Centro Tutela Consumatori Utenti per la sua iniziativa di eliminare dal proprio ristorante le slot mangiasoldi.

Consegnato il premio “oK d’oro”

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provincia autonoma | aprile 2013 17

società

ai principi comunitari in tema di politica dei consumi, oltre che rap-presentare un modello altamente esemplare di consapevolezza e ma-turità nei riguardi delle abitudini di consumo. Questo premio sarà un segnale importante, che indicherà a produttori e gestori la rotta da se-guire in futuro.Il premio è costituito da una targa, che il vincitore potrà utilizzare an-che a fini promozionali fino all’edi-zione successiva del concorso. La targa dorata, recante il logo del Centro Tutela Utenti Consumatori, prende il nome di “OK d’Oro”.

Nel corso della conferenza stam-pa il vicepresidente del CTCU,

Maurizio Albrigo ha fornito una serie di dati, decisamente allar-manti sulla diffusione del gioco d’azzardo patologico sia a livello nazionale che locale. L’Italia ha il primato, in Europa, per la maggior cifra giocata ai tavoli da gioco, una media quasi di 2.205 euro a perso-na, che vengono sottratti all’eco-nomia reale, minorenni inclusi, il cui numero è passato in tre anni da 860 mila unità a 3,3 milioni di giocatori. In Italia, il solo gioco legalizza-to coinvolge circa 31,7 milioni di persone, di cui 7,9 milioni con fre-quenza settimanale, e sviluppa un fatturato di circa 79,8 miliardi di euro, dato del 2011, 56% dei quali provenienti dagli apparecchi. E’ stato stimato che in Italia ci sono 1 milione e 720 mila giocatori a ri-schio e 708.225 giocatori adulti pa-tologici, ai quali occorre sommare l’11% dei giocatori patologici mi-norenni e quelli a rischio.La maggior parte dei giocatori gra-vita verso gli apparecchi o “new slot” – non a caso il gioco con il maggiore potenziale di assuefazio-ne. Ma esiste tutto un mondo del gioco nascosto, e cioè quello all’in-terno delle mura domestiche, che per mezzo dei sistemi informatici ed Internet si collegano a siti per il gioco d’azzardo. Nel 2011 gli al-toatesini hanno speso circa 666 mi-

lioni di euro per giochi d’azzardo legali. Ciò corrisponde a ben 1.270 euro pro capite, contando anche i neonati e gli ultranovantenni. Nel primo semestre 2012 in Alto Adige le giocate sono nuovamente aumentate, da 307 a 385 milioni di euro, + 25,2%. Anche qui, la parte del leone ricade sugli apparecchi, in totale 253 milioni (un aumento del 15,7 % rispetto al 2011).La spesa per gioco d’azzardo, per ciascun componente della fami-glia, è superiore a quella destinata all’ “abbigliamento e alle calza-ture” (955 €) e ai “combustibili e l’energia elettrica” (536 €), e corri-sponde a ben il 68% della spesa per alimentari (1.871 €). Facendo una proiezione delle puntate di genna-io 2012 sull’arco dell’anno, si arri-

va all’incredibile somma di 1.724 euro per ogni componente della famiglia, quindi una spesa quasi pari a quella per gli alimentari. La maggior parte dei giocatori ha una scolarizzazione medio bassa, 8 su 10 hanno una licenza media. Le casalinghe (10%) e le disoccu-pate (10%) riferiscono invece di utilizzare le risorse economiche familiari o di impegnare gli ave-ri di casa (oro, oggetti di valore) per finanziare le attività di gioco. Relativamente al gioco prevalen-te, le donne riferiscono di sentirsi maggiormente attratte dalle slot machines (50%), l’altra metà del campione è suddiviso tra Gratta e Vinci (23%), Lotto e Superenalotto (14%) Bingo (7%), Casinò (3%). Per le donne la perdita degli affetti riveste un ruolo centrale rispetto agli eventi scatenanti la dipen-denza da gioco: separazioni e di-vorzi (35%), lutti (30%). L’offerta di giochi sta continuamente au-mentando, basti pensare a tutte le nuove aperture (avviate o solo pro-grammate) di sale giochi in vari Comuni dell’Alto Adige; e questo nonostante le notevoli resistenze esercitate da singole amministra-zioni comunali. Chiare informa-zioni ed efficaci misure di dissua-sione e prevenzione sono gli unici strumenti per cercare di evitare a molte persone quella che è ormai divenuta una chiara patologia da dipendenza dal gioco”. FG

Dati preoccupanti in merito al gioco d’azzardo

Il vicepresidente del CtCu maurizio albrigo

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ambiente

Documenta il Bosco dei Bricconi

L’Ispettorato Forestale Bolzano I negli ultimi anni, oltre alle atti-

vità di sorveglianza e controllo ed alla manutenzione delle infrastrut-ture esistenti, si è dedicato alla rea-lizzazione di passeggiate, sentieri didattici e interventi di valorizza-zione paesaggistica.Gli addetti della Stazione forestale di Bolzano, in collaborazione con il Comune di Bolzano e grazie al finanziamento dal Fondo comunita-rio per lo sviluppo regionale FESR, hanno predisposto durante la pri-

mavera 2011 il sentiero didattico “Bosco dei Bricconi/Schelm Wald” a ridosso del quartiere bolzanino di Aslago alle pendici del Colle. L’obiettivo perseguito era quello di creare un polo di attrazione per di-vulgare le tematiche vicine alla na-tura ed in particolare al bosco, che, analogamente all’aria e all’acqua, costituisce un fattore di primaria importanza per la vita. Il sentiero è stato denominato Schelm Wald dal nome popolare della località nella quale si trova: Schelmtal. Il nome Bosco dei Bric-coni è dovuto al fatto che “Schelm” significa, tra l’altro, briccone. Dal nome è stato creato il logo, un follet-to dallo sguardo furfante.Per documentare le peculiarità del percorso didattico ora è stata edita la pubblicazione “Bosco dei Bric­coni” dove il folletto guida il lettore attraverso le pagine di argomento in argomento.I contenuti sono interessanti non solo per le scolaresche, ma anche per tutti i cittadini. Le persone in-teressate possono scaricare il con-tenuto del libretto in formato pdf dal sito della Ripartizione foreste http://provincia.bz.it/foreste o ri-chiederlo presso la Stazione fore-stale di Bolzano, in via Renon 37 a

Bolzano, [email protected], che comunque dispone di un quantitativo limitato di copie. Per realizzare il percorso si è ope-rato col massimo rispetto possibile dell’ambiente boschivo utilizzando percorsi esistenti; per la costruzio-ne delle strutture presenti lungo il sentiero sono stati utilizzati quasi esclusivamente materiali prove-nienti dal bosco stesso. Per conoscere le peculiarità dell’area boschiva interessata (che presenta molte delle caratteristi-che che aveva centinaia di anni fa), le sue piante i suoi animali, le sue rocce e le sue suggestioni, sono state create sei piazzole a tema. Si va dalle tipiche piante dei boschi cedui, roverella, orniello, castagno, carpino nero al pino silvestre, dallo scoiattolo al picchio rosso maggio-re, dallo scricciolo alla cinciallegra, dalla martora alla volpe, dal porfido alle rocce vulcaniche. SA

Stima informatica del foraggio

Un nuovo strumento informatico aiuterà gli agricoltori a stima-

re in modo rapido e conveniente la qualità del foraggio del primo taglio dei prati. È un aspetto di rilievo per predisporre la razione ottimale di foraggio per il bestia-me a garanzia della sua salute e della produzione di latte o carne. Il Centro di sperimentazione della Laimburg sta lavorando ad esso nell’ambito del progetto webGRAS, finanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR). A tal fine sono stati esaminati oltre 5.000 campioni di foraggio provenienti da 35 siti sperimentali sparsi in tutto l’Alto Adige per individuare

i fattori principali che influenzano la qualità. I dati vengono quindi as-sociati ad altri parametri quali per esempio la disponibilità di energia per la crescita delle piante, la ra-diazione globale e l’andamento del-le temperature, al fine di creare un

modello in grado di descrivere la qualità del foraggio. Su questa base sarà ora creata un’applicazione ac-cessibile in internet che consenta all’agricoltore di stimare la qualità del foraggio dei propri prati. SA

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cultura

Il Festival delle Resistenze contem-poranee, come spiega l’assessore

provinciale alla cultura italiana Christian Tommasini, seguirà la traccia “essere cittadini oggi” ri-prendendo i temi dell’Anno europeo del cittadino 2013; il festival sarà esteso da piazza Matteotti a tutta la città di Bolzano e a tutta la pro-vincia; vi è anche un’anteprima a Trento il 20 aprile 2013. La secon-da novità di rilievo ha interessato le

iniziative che preparano il Festival, i 18 appuntamenti “Fatti di parole” (vedi il numero di marzo di Provin-cia Autonoma) pensati per far cre-scere la partecipazione offrendo a tutti un’occasione per contribuire alla costruzione dei contenuti del Festival.Dal 25 aprile al 1° maggio 2013, lo schema delle giornate del Festi-val prevede sempre un incontro alle 18.30 e l’evento principale alle 21.00, in piazza Matteotti, ma sono in programma anche ap-puntamenti e rassegne particolari. A Bolzano, ad esempio, in collabo-razione con Mondatori, saranno presentati libri di giovani au­trici che hanno affrontato temi legati alla crisi. Tutti gli incontri si svolgeranno a rotazione in bar del centro storico a Bolzano e sa-ranno curati da Vincent Raynaud, giovane traduttore ed editore della Gallimard per l’Italia che ha vis-suto tanti anni a Bolzano. Cinque le presentazioni in programma: il 25 aprile al locale Walther’s in

piazza Walther Marta Pastorino, classe 1978, presenterà “Il primo gesto”; il 26 aprile al Nadamas sarà la volta di Barbara Fiorio con “Buona fortuna”, il 27 aprile al bar Assenzio Giulia Blasi parlerà di “Siamo ancora tutti vivi”, vin-citrice del Premio Libro Giovani 2012; il 29 aprile al bar Exil la giovanissima Sara Lorenzini illu-strerà il suo “45 metri quadri - la misura di un sogno”; per finire il 30 aprile al Bar dell’Università LUB la bolzanina Kareen De Mar-tin Pinter parlerà del suo romanzo d’esordio “L’animo leggero”.Tra le iniziative particolari del Fe-stival delle Resistenze, quest’anno, arriverà anche il cinema a Mera­no. Nella Sala civica della cittadi-na sarà organizzata una rassegna dedicata ai film sulla Resistenza, curata dal critico Franco Dassisti, che gestisce tra l’altro la trasmis-sione “La rosa purpurea” su Radio 24. Una novità significativa per Me-rano, che da anni aspetta l’apertura di una sala cinematografica.

Dal 25 aprile il nuovo Festival delle ResistenzeDal 25 aprile al primo maggio 2013 si rinnova l’appuntamento che il Dipartimento cultura italiana della Provincia dedica ai valori che hanno animato la lotta di Liberazione e la scrittura della Costituzione: il Festival delle Resistenze contemporanee. Due le novità di rilievo.

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europa

rilevanti e organizza manifestazioni informative liberamente accessibili a Bruxelles, nonché giornate infor-mative a livello europeo e naziona-le. Nell’ambito della pianificazione di nuove proposte di legge svolge inoltre sondaggi pubblici ad hoc, allo scopo di rispettare al massimo le opinioni, le esperienze e le aspet-tative delle persone. È stato inoltre allestito il network “Europe Direct“, composto da uffici di contatto locali

e regionali che offrono il loro soste-gno alla popolazione in ogni genere di questioni. Il centro d’informa-zione dell’Alto Adige si trova in via Conciapelli, 69 a Bolzano. Ogni anno l’UE sceglie un tema di riferimento, a cui la politica ed i progetti devono orientarsi. Il 2013 è stato indetto come “Anno europeo dei cittadini“. In occasione di con-ferenze e seminari su scala europea i cittadini dovranno essere meglio

Konstantin Boss

Guardando agli sviluppi attuali di questo grande progetto euro-

peo, queste conquiste straordinarie appaiono però sempre più labili. Ci sono Stati che minacciano di uscire, Stati membri contrari all’adesione alla valuta comune ed esponenti go-vernativi che mostrano apertamen-te la loro reciproca ostilità. L’im-magine dell’UE nelle menti dei suoi cittadini risulta appannata. In que-sto contesto gli sforzi delle singole istituzioni per avvicinare ai cittadi-ni gli eventi, gli ideali e le iniziative della Comunità risultano vanificati nella prassi. Si pone quindi la do-manda se l’UE e il suo lavoro riman-gano ormai solo sulla carta, oppure se trovino posto anche nelle teste e nei cuori delle persone che vivono internamente e esternamente ai suoi confini. Soprattutto la Commissione Euro-pea, in cooperazione con la presi-denza irlandese del Consiglio, ha in-dicato tra le priorità una maggiore informazione della pubblica opinio-ne sugli eventi all’interno dell’UE e soprattutto la necessità di renderli più comprensibili. A tale scopo ha istituito, tra l’altro, un’apposita Di-rezione generale per la comunicazio-ne, pubblica regolarmente opuscoli e schede informative su tutti i temi

Europa tra razionalità ed emozioni L’Unione Europea è senza dubbio una delle più importanti conquiste della storia europea. È riuscita a fare in modo che tutto un continente, per secoli dilaniato dalle guerre, potesse vivere in pace da oltre 60 anni e sia divenuto una sede economica riconosciuta a livello mondiale che presto includerà 28 Stati membri.

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europa

familiarizzati con i loro diritti e me-glio informati sulle possibilità che l’Europa offre loro. Avranno inol-tre la possibilità di far conoscere la loro opinione personale sulla Co-munità nel 2020. Il presidente della Commissione Barroso ha dichia-rato alla festa per l’inaugurazione dell‘“Anno europeo dei cittadini“ a Dublino che: “L’Unione Europea non è un sistema rigido, bensì un progetto che vive della critica co-struttiva dei suoi cittadini. Questo anno europeo dei cittadini offre la possibilità di coinvolgere gli euro-pei nei dibattiti sul futuro politico ed economico dell‘Europa “.Dall’entrata in vigore del Trattato di Lisbona nel 2009 i cittadini eu-ropei dispongono di uno strumento del tutto nuovo di democrazia par-tecipativa – l’iniziativa dei cittadini europei (ICE), il cui effettivo lancio risale però solo alla giornata euro-pea (9 maggio) del 2012. Esso offre loro il diritto di chiedere alla Com-missione Europea di vagliare pro-poste legislative, a condizione che venga raccolto almeno un milione di firme di aderenti di almeno un quarto degli Stati membri. Questo obiettivo deve essere raggiunto en-tro un anno dalla registrazione uffi-ciale come ICE. La prima iniziativa, che ha superato almeno il limite di un milione di firme, si chiama “Right2Water“ e si oppone ai pro-getti dell’UE finalizzati alla priva-tizzazione dei gestori idrici. Oltre alle menzionate iniziative la Commissione dispone di ulteriori strumenti per coinvolgere la pubbli-

ca opinione e riprodurre tendenze, i principali indicatori ed altre sta-tistiche. Rientra in questo ambito soprattutto Eurostat, l’ufficio euro-peo di statistica, competente per il rilevamento dei dati in tutti i setto-ri della politica dell’Unione. Oltre a ciò la Commissione richiede ad in-tervalli regolari i cosiddetti euroba-rometri. Questi sondaggi riflettono le conoscenze e le richieste dei cit-tadini dell’UE su determinate tema-tiche. Da un recente eurobarometro flash è, ad esempio, emerso che nel frattempo l‘81% degli interpellati (normalmente circa 1.000 per Stato membro) erano consapevoli di ave-re la cittadinanza dell‘Unione, ma che solo il 36% si riteneva anche ben informato sui diritti connessi a questo status. Solo il 24% ha dichia-

rato di sapere quali possibilità si offrivano se i suoi diritti non veni-vano adeguatamente rispettati. C’è quindi da chiedersi il motivo di questi risultati relativamente mo-desti, nonostante tutti gli sforzi del-la Commissione, della Presidenza del Consiglio e delle altre istituzio-ni, e perché l’UE venga attualmente associata più frequentemente alle parole “crisi” o “scandalo” che a concetti come “riforme” e “collabo-razione”. È possibile che i successi della Comunità non vengano debi-tamente messi in risalto dai media? Oppure ciò potrebbe dipendere dal fatto che il vocabolario europeo appare a molti cittadini poco com-prensibile e persino inquietante? A quale Consiglio ci si riferisce? A quale Commissione, a quale Comi-tato? Anche la capacità di distingue-re l’iniziativa dei cittadini, il pro-gramma sulla cittadinanza e l’anno europeo dei cittadini è almeno a prima vista alquanto limitata. In realtà non è facile orientarsi nella giungla di organi, responsabili e de-cisioni, i programmi di assistenza predisposti offrono però a ciascuno la possibilità di conoscere i temi e le procedure di attualità. Si deve quin-di creare una certa disponibilità a radicare l’UE e le sue particolarità dalla carta nelle teste e nei cuori dei suoi cittadini, contemporanea-mente però anche i cittadini devono dimostrarsi aperti al dialogo. In tal modo ogni anno potrebbe diventare un anno europeo dei cittadini.

• Centro d’Informazione Europe Direct Alto Adige:

Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige – Ripartizione Europa

Europe Direct Alto Adige

Via Conciapelli 69

I-39100 Bolzano

http://www.provinz.bz.it/europa/de/eu-info/der-info-point-europa.asp

• Anno europeo dei cittadini:

DE: http://europa.eu/citizens-2013/de/home

IT: http://europa.eu/citizens-2013/it/home

• Diritto d’iniziativa dei cittadini europei:

DE: http://ec.europa.eu/citizens-initiative/public/welcome?lg=de

IT: http://ec.europa.eu/citizens-initiative/public/welcome?lg=it

• Eurobarometro sulla cittadinanza dell’Unione Europea:

Versione integrale DE: http://ec.europa.eu/public_opinion/flash/fl_365_de.pdf

Scheda IT: http://ec.europa.eu/public_opinion/flash/fl_365_fact_it_it.pdf

info

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euregio

L’Euregio è online

Il presidente della Giunta provincia-le Luis Durnwalder, in qualità di

presidente dell’Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino, ha dato il primo click per lanciare il sito web www.euroregione.info, il nuovo portale bi-lingue che fa viaggiare il visitatore alla scoperta della realtà transfron-taliera. “La cooperazione fra le tre regioni non deve restare sulla carta – spiega Durnwalder - ma deve poter essere concretamente sperimenta-ta dai cittadini che vivono nelle tre regioni del GECT. Il nuovo portale web dell’Euregio punta alla parteci-pazione e al coinvolgimento diretto della popolazione, soprattutto della fascia d’età giovane e dunque più informatizzata, dando ampio spazio a persone, associazioni e luoghi che simbolizzano la cooperazione fra Ti-rolo, Alto Adige e Trentino”.

Un puzzle, 10 sezioni

Grazie ad un layout chiaro, semplice e di immediata fruibilità, realizzato dai tecnici di Informatica Alto Adi-ge sotto forma di puzzle, i visitatori

si possono muovere attraverso le 10 sezioni che rappresentano le aree tematiche dove sono concentrati i principali progetti dell’Euregio. “I progetti sono tanti, spaziano tra i più diversi settori - sottolinea la se-gretaria generale del GECT Birgit Oberkofler - e riguardano diretta-mente gli 1,7 milioni di abitanti delle tre regioni”. “Con un solo click – ag-giunge il responsabile di progetto Matthias Fink - si possono raggiun-gere numerose informazioni su tut-ti i temi chiave dell’Euregio”. Le 10 caselle del puzzle sono le seguenti: cittadino, cooperazione, cultura, istruzione e ricerca, economia, agri-

coltura e turismo, energia, ambiente e risorse naturali, sanità, mobilità e traffico, lavoro, politiche sociali e in-tegrazione, Europa. Oltre alla storia, agli obiettivi e alle diverse forme di collaborazione fra le tre regioni al-pine, il portale offre agli utenti tutte le informazioni e le ultime novità sull’Euregio: dai progetti a manife-stazioni ed eventi, dalle pubblicazio-ni ai documenti ufficiali.

Novità anche in video

Al centro del nuovo portale web c’è il cittadino, al quale sarà costantemen-te offerto qualcosa di nuovo. Ogni mese, infatti, saranno online testi e video su località, personalità e que-stioni giuridiche più interessanti legate all’Euregio. L’obiettivo non è solo quello di presentare i vantaggi che può portare un’istituzione co-mune e transfrontaliera, ma anche quello di rafforzare un sentimento di identificazione con l’Euroregione. In avvio spazio alla designer di inter-ni Ingrid Canins, al Tirol Panorama di Berg Isel, e al docente dell’Unive-ristà di Trento Jens Woelk. A breve sarà disponibile una versione mobi-le del sito destinata agli smartphone, e una in lingua inglese.

www.euroregione.info

info

Nuovo portale web del GECT Tirolo-Alto Adige-Trentino. In 10 sezioni un viaggio alla scoperta della realtà transfrontaliera.

Il primo click del presidente Durnwalder

La home page di euroregione.info

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mobilità

Progetto Interreg Diversity4Kids:

Il progetto Interreg Diversity4Kids ha l’obiettivo di promuovere la co-

noscenza interculturale tra alunni di età compresa tra gli 8 ed i 14 anni e coinvolge le Regioni che compon-gono l’Euregio Tirolo, Alto Adige e Trentino con la collaborazione del Zentrum für MigrantInnen del Tirolo (ZeMit), l’Istituto sui Diritti delle Minoranze dell’Eurac, il Cen-tro Cutlrauel “Luciano gavazza”. Il Centro d’informazione per l’im-migrazione del Trentino (CINFOR-MI) ed il Settore integrazione della Giunta del Tirolo del Nord. Secondo la segretaria generale dell’Euregio, Birgit Oberkofler, il progetto è par-ticolarmente importante in quanto mira a stimolare il confronto degli studenti con la multiculturalità ed a vedere le altre culture come un’opportunità di arricchimento. In particolare il progetto “Migra­

zione narrata ­ La scuola altrove” inserito nel programma Diversity-4Kids si prefigge di trovare giovani con background migratorio dispo-nibili a narrare ed a condividere la loro storia personale con alunni di età compresa tra 8 e 14 anni

Per partecipare basta inviare uno o più racconti in forma scritta o in formato audio o video, in lingua ita-liana o tedesca. Per ogni racconto devono essere indicati nome, cogno-me, numero di telefono e/o indiriz-zo e-mail. I racconti scritti dovran-no essere di lunghezza compresa

tra 1 e 3 pagine, mentre i file audio o video della durata massima di 5 minuti. Va allegato inoltre un breve curriculum vitae.Le migliori storie saranno raccolte e pubblicate online. Saranno inoltre registrate sotto forma di intervista in un CD che verrà allegato a un kit di gioco didattico da distribuire a scuole, biblioteche e istituzioni sco-lastiche.Il termine per l’invio dei racconti è il 30 aprile 2013. Entro il 15 maggio i partecipanti saranno contattati ed invitati ad un colloquio di presenta-zione, che si terrà entro il 31 maggio. Il racconto va inviato a: Accade-mia Europea di Bolzano (EURAC), Istituto sui Diritti delle Minoran-ze, “Storie sulla diversità”, Viale Druso 1, Bolzano; Email: [email protected] - Tel: 0471 055200; Fax: 0471 055299. FG

treno a portata dei cittadini

La ferrovia, come spiega l’assesso-re provinciale alla mobilità Tho-

mas Widmann, è la spina dorsale del trasporto pubblico in Alto Adi-ge alla quale si affianca il servizio bus. Con la realizzazione di nuove fermate dei treni si facilità l’acces-so dei cittadini alla mobilità soste-nibile.Nell’autunno 2013 sarà pronta la nuova fermata dei treni nel nuovo quartiere bolzanino Casanova sul-la linea ferroviaria di Merano che

consentirà di raggiungere il centro città in sette minuti. Costerà 2,084 milioni di Euro, di cui 1,490 milioni provengono dal Fondo europeo FESR per lo sviluppo regio-nale. La nuova fermata dei treni a Casanova a Bolzano è in fase di co-struzione. Dalla stazione si potrà accedere di-rettamente alle fermate dei bus ur-bani delle linee SASA 3 e 16. Sono previsti parcheggi coperti per 100 biciclette e per 30 moto.

In una prima fase potranno esse-re garantire fermate ogni ora con l’obiettivo di giungere ad un caden-zamento ogni mezz’ora. Per quattro settimane, tra il 22 giu-gno ed il 21 luglio 2013, per consen-tire l’esecuzione di interventi di ammodernamento sulla linea ferro-viaria di Merano sarà necessaria la sospensione del traffico ferroviario che sarà compensato con servizio bus sostitutivo.La nuova fermata dei treni di Bru-nico Nord dovrebbe essere opera-tiva già nell’estate 2013 e garantire un accesso agevolato all’Ospedale per i pazienti ed il personale ospe-daliero.I lavori, che comporteranno un spe-sa di 1,7 milioni di Euro, compren-dono, tra il resto, la realizzazione di una sottopasso pedo-ciclabile per garantire un collegamneto agevole con i quartieri residenziali limi-trofi.Entro l’autunno 2014 dovrebbe es-sere pronta anche la nuova fermata dei treni di Versciaco. Costerà circa 1,7 milioni di Euro. SAIl rendering della nuova fermata dei treni a Casanova/Bolzano.

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giovani

Anche quest’anno la Scuola pro-fessionale per l’Artigianato e

l’Industria “L. Einaudi”, con il pa-trocinio del Comune di Bolzano, ripropone il progetto didattico de-nominato “Auto in sicurezza”, già realizzato con successo nel 2012.Alcuni allievi delle classi II Auto-meccanico, con la supervisione de-gli insegnanti Gianluca Bortolaso ed Alberto Splendore, saranno pre-senti in Piazza Matteotti il 17 apri-le per offrire ai cittadini interes-sati una serie di controlli specifici al proprio autoveicolo, secondo le prescrizioni del Codice della stra-da. Un’iniziativa volta a stimolare la messa in sicurezza delle auto in circolazione, attraverso un check-

up completo di ogni veicolo, che possa permettere al proprietario di rivolgersi successivamente alla propria officina di fiducia per le so-stituzioni/riparazioni vere e pro-prie, che non verranno fatte dagli allievi.Un momento formativo importante per gli allievi, futuri autoripara-tori, che avranno la possibilitá di mettere in pratica le competenze apprese nelle aule e laboratori del-la scuola ed un servizio rivolto ai cittadini di Bolzano.Appuntamento quindi in Piazza Matteotti mercoledí 17 aprile, dalle 9.00 alle 17.00, per tutti gli interessati ad un check-up del pro-prio autoveicolo. FG

Progetto “auto in sicurezza”

Gli studenti all’opera in una preceden-te edizione di “auto in sicurezza”

tirocini estivi per i giovani

Grazie ai tirocini estivi i giovani entrano in contatto con il mon-

do del lavoro ed hanno l’opportuni-tà di vivere un’esperienza senz’al-tro interessante spesso legata alla formazione scolastica ed agli inte-ressi individuali. I tirocini estivi di formazione ed orientamento riscuotono molto suc-cesso da anni e, soprattutto in esta-te, da oltre un decennio offrono a molti giovani l’opportunità di avere un primo contatto con il mondo del lavoro. Nel corso del 2012 sono stati effet-tuati oltre 4000 tirocini estivi e sia da parte dei giovani che delle azien-de è stata espressa soddisfazione per questa esperienza che per mol-to giovani rappresenta un primo contatto con il mondo del lavoro. L’assessore provinciale al lavoro, Roberto Bizzo, rileva che “I tirocini

estivi consentono ai giovani di vive-re un’esperienza diversa da quella scolastica e di entrare in contatto concretamente con il mondo del la-voro”. Analoghi concetti vengono espres-si dal direttore della Ripartizione lavoro, Helmuth Sinn, il quale sot-tolinea che non si tratta di un vero e proprio rapporto di lavoro. Tra il giovane, l’impresa deve essere con-cordato un progetto formativo che viene sottoposto per l’approvazione alla Ripartizione lavoro della Pro-vincia. Per facilitare la definizione del progetto formativo sono dispo-nibili presso la Ripartizione degli appositi moduli da compilare.

Anche quest’anno sono valide le norme previste negli anni scorsi. Il giovane deve aver compiuto 15 anni ed essere iscritto ad una scuola su-periore. Per ulteriori informazioni si può consultare il sito http://www.pro­vincia.bz.it/lavoro/default.asp. Il direttore Sinn sottolinea che è que-sto il periodo migliore per trovare un’azienda disponibile ad accoglie-re tirocinanti durante i mesi estivi. Per ulteriori informazioni riguardo alle aziende disponibili si può inol-tre consultare il sito della Borsa la-voro dell’Alto Adige all’indirizzo: https://jobs.egov.bz.it/borsalavo­ro/start.jsp?language=i. FG

Negli ultimi anni i tirocini estivi rivolti ai giovani hanno riscosso un interesse sempre maggiore superando nel 2012 la quota di 4000 contratti.

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cultura

Martedì 23 aprile 2013, quin-di, attendono gli utenti delle

biblioteche 1.500 copie del volume “Cambiamenti” dell’autore vincito-re del Premio Nobel per la lettera-tura Mo Yan e 1.500 copie de “Il mi-stero del London Eye” di Siobhan

Dowd, l’autrice vincitri-ce del Premio Andersen 2012, rivolto ai ragazzi dagli 11 ai 15 anni. I libri, fino ad esaurimento, sa-ranno consegnati in dono agli utenti delle bibliote-che che in quella giornata prenderanno in prestito un libro.L’obiettivo perseguito dal Dipartimento cultura ita-liana è quello di incen-tivare la frequentazione delle biblioteche. Secondo l’esperta Antonella Agnoli “Una biblioteca arricchi-sce il tessuto democratico rendendo possibile ai cittadini di in-formarsi non nella solitudine di un computer casalingo, ma in un con-fronto con altri cittadini, altri docu-menti, altri formati”.Sempre martedì 23 aprile 2013, presso il Centro Trevi, in via Cap-puccini 28 a Bolzano, sarà offerta l’opportunità di conoscere meglio lo scrittore cinese Mo Yan per ascol-tare pagine di buona letteratura e per conoscere più da vicino aspetti e caratteristiche della cultura cine-se. Patrizia Liberati, traduttrice di molti romanzi del Nobel Mo Yan, parlerà di uno scrittore che ha saputo raccontare la Cina rurale fondendo – non senza una certa iro-nia – realtà e immaginazione, storia recente cinese e tradizioni popolari. Mo Yan, considerato uno dei più im-

portanti scrittori e sceneggiatori ci-nesi, ha alle spalle una vita di priva-zioni. Nato nel 1955 nella provincia dello Shandong con la Rivoluzione culturale ha dovuto interrompere gli studi per dedicarsi al lavoro ma-nuale per poi divenire insegnante e scrittore, uno fra i più amati in Cina. È autore di storie reali e magi-che che lo hanno fatto paragonare a Garcia Marquez e anche a William Faulkner.Tra le sue opere più importanti, oltre a “Sorgo Rosso”, ambientato nella Cina rurale degli anni Venti, vi sono “Il Supplizio del legno di sandalo” (nel 2005 premio Nonino per la letteratura internazionale) e il colossale “Grande seno, fianchi larghi” ed anche “Le sei rincarna-zioni di Ximen nao”. SA

Libri e lettura protagonistiIl 23 aprile 2013, in occasione della Giornata mondiale del libro, tutte le biblioteche della provincia promuovono la lettura con l’iniziativa “Un libro ti aspetta”, organizzata dal Dipartimento Cultura italiana della Provincia. Chi il 23 aprile si recherà in biblioteca e prenderà un libro in prestito, ne riceverà uno nuovo in dono.

giornata mondiale del libro

23_04_13

CREO

_BZ

Il nuovo numero del notiziario bi-bliografico “Percorsi di lettura”,

grazie al contributo delle biblio-teche specialistiche operanti in provincia di Bolzano, propone una serie di letture per analizzare da di-versi punti di vista il significato di bene comune. Ogni biblioteca sug-gerisce letture che affrontano que-sto concetto come bene immateria-le, slegato da un intrinseco valore economico. Il patrimonio artistico, l’identità dei popoli, i diritti uma-

ni fondamentali, la storia, l’educa-zione e l’istruzione, l’amore per il prossimo, sono alcuni degli aspetti affrontati per provare a recupe-rare, anche attraverso la lettura, quei valori fondamentali che sono la spinta per la costruzione di una società più attenta ai reali bisogni delle persone.Nell’ambito del Festival delle resistenze contemporanee, nei giorni 29 e 30 aprile 2013, il no-tiziario bibliografico verrà anche

presentato al pubblico. I rappre-sentanti delle biblioteche specia-listiche propongono l’intervento “Raccontiamo il bene comune. La distruzione. La costruzio­ne”. Si tratta di una lettura a più voci per offrire un’opportunità di stimolo e riflessione sul tema del bene comune, per testimoniare che il lavoro di squadra e la co-operazione rappresentano la stra-tegia per raggiungere obiettivi comuni.

Per raccontare il bene comune

La festa del libro è intesa quale bella ed efficace occasione per promuovere la lettura. Perchè leggere è un’azione che ci rende

più coscienti e consapevoli, più creativi, meno soggetti a pregiudizi e condizionamenti” .

assessore alla cultura italiana, Christian tommasini

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lavoro

nuovo numero di “mercato del lavoro news” sul lavoro interinale

Per organizzare l’estate si può consultare “online summer 2013”

Il sito del Servizio giovani della Ripartizione cultura tedesca com-

prende una vasta gamma di offerte nel campo dei corsi di lingue, dei viaggi e delle attività per il tempo libero per organizzare al meglio la prossima estate.L’Ufficio servizio giovani della Ri-partizione cultura tedesca orga-nizza una serie di corsi, viaggi ed attività per il tempo libero duran-te i mesi estivi che possono essere consultati all’indirizzo Internet di “Online summer 2013” www.pro­vincia.bz.it/vacanze.

Nel 2012 il numero di lavoratori interinali è cresciuto sensibil-

mente rispetto all’anno precedente (+6%) superando a fine anno, per la prima volta dalla sua introduzione, la soglia dei 1000 occupati. Partico-larmente elevato è stato l’aumento tra le donne (+19%), mentre gli uo-mini hanno registrato un’evidente contrazione (-6%).Dall’analisi della serie storica emer-ge come il lavoro interinale abbia re-cuperato a fine 2010 i 400 posti andati perduti durante la crisi economica

del 2009, registrando un ulteriore in-cremento negli anni successivi. Nonostante la costante crescita ri-scontrata negli ultimi due-tre anni, il lavoro interinale ha contribuito nel 2012 solo allo 0,5% dell’occupa-zione, registrando durante l’anno una media di 890 occupati. La mo-tivazione di una quota così bassa è da collegare verosimilmente alla brevità di tali rapporti di lavoro e al fatto che pochi ripetono questa esperienza più volte. Nemmeno un quarto dei lavoratori interinali sottoscrive più di tre con-tratti di questo tipo nella propria vita professionale. I lavoratori interinali tendono ad essere persone giovani: nel 2012 il 40% aveva meno di 30 anni e solo il 17% ne aveva più di 45. Circa la metà dei lavoratori inte-rinali era costituita da cittadini stranieri provenienti soprattutto da Paesi esterni all’Unione Europea. E’ quindi verosimile che tale forma occupazionale venga utilizzata, so-prattutto dai cittadini stranieri, per entrare nel mondo del lavoro. Circa il 30% dei lavoratori interina-li - e questo vale sia per gli stranieri sia per gli italiani - è nuovo sul mer-cato del lavoro locale. FG

Con un semplice click i bambini, i giovani e le loro famiglie che desi-derano organizzarsi l’estate posso-no trovare tante utili informazioni e proposte per il tempo libero du-rante l’estate. Per ulteriori informazioni sulle of-ferte di “Online summer 2013” gli interessati possono contattare il Servizio giovani della Ripartizione cultura tedesca che ha sede in via Andreas-Hofer-Str., 18 a Bolzano, Tel. 0471- 413 370 · Fax 0471- 412 907; E-mail: [email protected] FG

Il nuovo numero del periodico dell’Osservatorio del mercato del lavoro “Mercato del lavoro news” è incentrato sul tema del lavoro interinale e fornisce una serie di dati e di informazioni molto interessanti su questa forma di contratto di lavoro.

Sede dell’ufficio provinciale del lavoro di Bolzano

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ambiente

L’oscar ai Giardini di Castel trauttmansdorff!

La Garden Tourism Conference con sede a Toronto, in Canada,

motiva il conferimento del rino-mato premio ai Giardini di Castel Trauttmansdorff con il significato turistico dei Giardini per la loro re-gione, sottolineandone la qualità, la bellezza e la varietà. La giuria è sta-ta particolarmente colpita dallo svi-luppo dei Giardini: inaugurati solo nel 2001, oggi essi raggiungono, in un periodo di apertura di 7,5 mesi, più di 400.000 visitatori all’anno e sono così un “battistrada” molto importante per l’economia del turi-smo a Merano e in Alto Adige.Il 19 marzo ai Giardini di Castel Trauttmansdorff è stato conse-gnato il premio internazionale nell’ambito della Garden Tourism Conference 2013 “Questo premio internazionale per il turismo del verde rappresenta un premio spe-ciale, se si pensa che il precedente vincitore è stato il famoso Singapo-re Botanical Garden. Sono molto fe-lice che in veste di governo provin-ciale abbiamo avuto la necessaria lungimiranza di realizzare questo speciale progetto di giardino nono-stante lo scetticismo che abbiamo incontrato. Ma solo il conseguen-te sviluppo creativo, la minuziosa cura e l’abile marketing ci hanno condotto infine a questa premiazio-ne di grande importanza interna-zionale” afferma soddisfatto il pre-sidente della Giunta Provinciale e dei Giardini di Castel Trauttmans-dorff, Luis Durnwalder.Per la riuscita combinazione di na-tura, arte, storia e tradizione come

anche per il loro spirito di innova-zione, i Giardini di Castel Trautt-mansdorff sono stati premiati già nel 2005 come “Parco più Bello d’Italia”. Solo un anno dopo hanno ottenuto un altro importante titolo, quello di “Parco d’Europa nr. 6”. La premiazione come “Giardino Inter-nazionale dell’Anno 2013” gratifi-ca ora il loro impegno per legare e promuovere con abilità giardino e turismo nell’interesse degli impulsi economici della regione.

Un premio di livello mondiale

I Garden Tourism Awards vengono assegnati dal 2011 nell’ambito del-la Garden Tourism Conference. La Garden Tourism Conference ha luo-go ogni due anni a Toronto, in Ca-nada, e rappresenta la controparte nordamericana della conferenza a Metz, in Francia. Entrambe si con-centrano sullo sviluppo di parchi e giardini nel turismo del verde. I Garden Tourism Awards vengo-no assegnati dai Canadian Garden Tourism Council, Canadian Nurse-ry Landscape Association (CNLA), American Public Gardens Associa-tion (APGA) e Garden Tourism Con-ference. Essi rappresentano il più ambìto riconoscimento per i giardini

di tutto il mondo per i servizi svolti nel settore del turismo del verde. Ol-tre alle premiazioni internazionali, vengono ricompensate anche le pre-stazioni di strutture turistiche ca-nadesi e suggeriti giardini e parchi degli USA che vale la pena visitare.Il turismo del verde è un settore in alta crescita nell’ambito dell’econo-mia del turismo, e in particolare in territorio anglosassone e germanico ha un’importanza sempre maggiore. A livello mondiale le esposizioni di floricoltura, che solitamente sono anche progetti di sviluppo urbano, registrano milioni di visitatori. Nel 2012 la Floriade di Venlo (NL), che ha luogo ogni 10 anni, ha contato 2,2 milioni di visitatori in soli 6 mesi.Nei Giardini di Castel Trauttmans-dorff quest’anno la stagione ha ini-zio il 29 marzo. Una primavera dai colori sgargianti con centinaia di migliaia di tulipani, eventi sugge-stivi, l’inaugurazione della nuova Serra in tarda estate 2013, il X anni-versario del Touriseum e molto al-tro fanno prevedere un’avvincente nuova stagione dei Giardini. FG

Recentemente i Giardini di Castel Trauttmansdorff hanno ottenuto, alla Garden Tourism Conference di Toronto in Canada, l’ambìto premio di ”Giardino Internazionale dell’Anno 2013“.

www.gardentourismconference.com

www.trauttmansdorff.it

Per ulteriori informazioni:

una suggestiva immagine dei giardini di Castel trauttmansdorff.

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cultura

Silvana Amistadi

Uploadsounds è l’unica piatta-forma musicale condivisa dalle

tre province dell’Euregio (Bolzano, Trento, Tirolo). Nato nel 2008 da un’iniziativa del Dipartimento cul-tura italiana della Provincia di Bol-zano, Uploadsounds dal 2012 vede la proficua collaborazione anche della Provincia di Trento e del Land Tirol, nonché dell’Ufficio dell’Euregio.La nuova edizione di Uploadsounds è decollata l’11 marzo con l’apertu-ra delle iscrizioni al concorso (ter-mineranno il 5 maggio) il 5 aprile è partito anche il tour in tutto l’Eu-regio, cuore del progetto.

Tour di 15 date

L’Upload on tour, prevede 15 date da aprile a maggio, ad Innsbruck (al PMK e al Weekender), Reutte (allo Smile), Hall in Tirol (al Parkin), Wörgl (al Zone), Bolzano (al Miro), Bressanone (al Max), Brunico (all’Ufo), Merano (allo Sketch), Cal-daro (al Kuba), Trento (al Giardino Centro Santa Chiara), Rovereto (al Giardino dell’Università), Coredo (al Solarium Predaia), a Sarche di Calavino (all’Hotel Ideal) e a Mezza-no, Valle di Primiero (al Brolo). Il tour permette a moltissimi mu-

sicisti di esibirsi (lo scorso anno il 90 % degli iscritti si è esibito live) in tutto il territorio euroregionale, insieme a musicisti delle altre pro-vince. Ciascuna data del tour pre-vede in scaletta l’esibizione di una band altoatesina, una band trentina ed una band tirolese, nonché di un headliner. In questo circuito verrà dato spazio ai musicisti iscritti al concorso, perché il fine ultimo è il coinvolgimento delle giovani band emergenti, che Up loadsounds vuo-le promuovere. L’intento è quello di mettere in stretta relazione il tour con il concorso, dando vita ad una nuova e comune piattaforma musi-cale emergente. Lo scorso anno sono state oltre 4.000 le presenze ai concerti del tour. Le dichiarazioni dei dodici fi-nalisti al contest del 2012, rivelano che la formula di Uplaodsounds, so-prattutto il tour, è vincente.

Concorso e festival

L’iscrizione al concorso è gratuita ed attiva fino al 5 maggio 2013, direttamente on- line: www.upload-sounds.eu. Il contest è riservato ai

Tra aprile e maggio 2013 la nuova edizione del progetto musicale Uploadosounds con il tour in varie località dell’Euregio propone 15 appuntamenti con la musica giovane in attesa del contest al quale è possibile iscriversi fino al 5 maggio 2013

musica giovane oltre i confini

I giovani e la musica costituiscono elementi di connessione sociale e culturale oltre i confini. uploadsounds riveste, quindi,

importanza di politica culturale, dove la cultura è elemento strategico per far crescere il nostro territorio.

assessore alla cultura italiana Christian tommasini

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cultura

giovani artisti under 30, singoli o costituiti in gruppo, senza limiti di genere musicale domiciliati in una delle tre province, che propon-gono brani originali. Caricando il proprio brano e la propria scheda di presentazione, ogni band iscrit-ta avrà a disposizione una pagina completa, una vetrina unica per presentarsi e promuoversi. Tutti i brani caricati saranno ascoltati da una giuria d’eccellenza composta da esperti del settore che selezio-nerà i 12 finalisti ammessi a all’au-dizione live e alle finali durante il Festival, che si svolgerà il 13, 14 e 15 giugno 2013 in contemporanea tra Bolzano, Trento e Innsbruck.La giuria tecnica, presieduta dal maestro Claudio Astronio, è com-posta da musicisti, giornalisti e organizzatori riconosciuti a li­vello nazionale e internazionale: Aurelio Pasini (Il Mucchio), Pietro Camonchia (Metatron), Wolfgang Schwericke (bandtraine.de), Chri-stopher Storbeck (Audiocoop inter-national); parteciperanno inoltre in qualità di giurati anche i vincitori dell’edizione 2012: i Rebel Rootz. Nella fase finale, inoltre, la giuria vedrà la partecipazione di alcuni

ospiti d’onore, in rappresentanza ad esempio di testate specializza-te italiane (come XL Repubblica) e austriache (Radio FM4). Upload-sounds si distingue tra i concorsi musicali perché applica i criteri dei concorsi di musica classica ad un contest rock, valutando la creativi-tà come primo parametro e la capa-cità di arrangiare e di suonare.

I premi

I vincitori assoluti di Upload­Sounds 2013 si aggiudicheranno un premio in denaro, di 3.000 Euro

(per la crescita musicale e il miglio-ramento artistico), la possibilità di esibirsi a Londra nell’autunno 2013 in apertura di un concerto di uno degli artisti dell’agenzia in-glese TIJ EVENTS LTD, nonché la possibilità di far parte della giuria nell’edizione 2014 del concorso.Ma oltre al vincitore assoluto ver-rà riconosciuto un premio anche ai migliori delle due provin­ce escluse dal primo premio, che avranno la possibilità di suonare in apertura ad uno dei concerti degli artisti dell’agenzia VIRUS CON­CERTI nella stagione estate/au­tunno 2013.I migliori delle tre province saran-no, inoltre, valorizzati nei circuiti musicali locali, nazionali ed inter-nazionali attraverso la buona rete di collaborazioni che UploadSounds ha sviluppato negli anni e dispor-ranno di un servizio di promozione che li valorizzi su tutti i canali lega-ti al progetto.

www.uploadsounds.eu

http://www.facebook.com/uploadsounds

https://twitter.com/UploadSounds

info

Integrazione al lavoro: domande entro il 30 giugno

La Giunta provinciale ha rinnova-to anche nel 2013 il concorso per

il conferimento del Premio integra-zione lavorativa. Al concorso, indetto per la settima volta, possono partecipare tutte le aziende private che occupano lavo-ratori diversamente abili e che pos-sono segnalare esperienze e azioni innovative intraprese per favorire

l’integrazione lavorativa nel pro-prio ciclo produttivo. Sono oltre 2000 le persone diversa-mente abili che in Alto Adige sono inserite a vario titolo nel mondo del lavoro e fra queste è aumentato il numero di coloro che pur avendo una disabilità grave sono integrati bene e stabilmente. L’assessore Bizzo ricorda come que-sto fatto dipenda dall’esperienza acquisita in Alto Adige nell’attua-zione di misure specifiche e mirate da parte dei servizi territoriali in collaborazione con le persone disa-bili stesse. La Giunta provinciale ha così scelto di indire un concorso a premio a cui possono partecipare le aziende che occupano persone con disabilità e che hanno attivato nell’ambito della propria organizza-zione particolari iniziative per favo-rirne l’integrazione.

Questa misura consentirà alle azien-de di evidenziare le iniziative positi-ve intraprese, che saranno rese note pubblicamente perché rappresen-tano ulteriori buone prassi nell’in-tegrazione lavorativa. All’azienda maggiormente meritevole sarà asse-gnato un premio di 6.000 euro. Il modello per le candidature è repe-ribile sulla homepage della Riparti-zione provinciale lavoro all’indiriz-zo www.provincia.bz.it/lavoro . La candidatura deve essere inoltrata alla Ripartizione lavoro entro il 30 giugno 2013. La commissione di valutazione, presieduta dal direttore della Ripar-tizione, selezionerà le candidature per individuare l’azienda vincitrice del premio per l’integrazione. La consegna del premio avrà luogo il 3 dicembre, Giornata dedicata alle persone portatrici di handicap.

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musei

Buon compleanno touriseum!Nel 2013 il Touriseum, Museo provinciale del turismo con sede a Castel Trauttmansdorff a Merano, celebra i dieci anni dalla sua apertura. Con un’emozionante mostra retrospettiva, ma non solo…

Igor Bianco

Buon compleanno Touriseum: il museo ospitato a Castel Trautt-

mansdorff a Merano, immerso nei Giardini botanici, il primo dell’ar-co alpino ad occuparsi esclusiva-mente di storia del turismo, nel 2013 festeggia infatti i dieci anni dalla sua apertura. Quale miglior modo per celebrare quest’occa-sione, se non con una mostra? Ha aperto i battenti a fine marzo e terrà banco fino al 15 novembre URLAUB_VACANZE 2.0, che il-lustra le profonde trasformazioni intercorse per viaggiatori e popo-lazione ospitante nella nell’area vacanze Alto Adige nei dieci anni di vita del museo, dal 2003 al 2013. Un periodo nel quale il turismo ha vissuto profonde trasformazioni. Diversamente da quanto accadeva

fino a qualche anno fa, oggigiorno i viaggiatori si mettono alla ricerca di ristoranti con i loro smartpho-ne, twittano dritte e consigli e mo-strano ai loro amici su Facebook le foto delle vacanze. Con le loro valu-tazioni sui portali on-line i turisti influenzano l’umore di albergatori e ristoratori in tempo reale: non esistono più, come un tempo, “365 giorni di sole”. Ma per il suo decimo compleanno il Touriseum serve anche un altro piatto forte: da pochissimi giorni è infatti accessibile la nuova esposi­zione permanente al secondo pia-no dedicata alla storia del castello e ai suoi inquilini, più o meno cele-bri. Oltre all’imperatrice d’Austria Elisabetta, nota anche come “Sis-si”, a suo marito – l’imperatore - e

alla loro cagionevole figlia, Castel Trauttmansdorff ha ospitato per lungo o breve tempo altri interes-santi e vari personaggi: ad esem-pio, un guerriero al servizio degli Asburgo, un barone tedesco inna-morato pazzo di Merano, veterani di guerra impiegati come contadi-ni, e altri ancora. Nel 2013 il Touriseum aderisce an-che all’“Anno dell’oggetto musea-le”, iniziativa della Ripartizione Musei della Provincia per valoriz-zare le collezioni dei musei presso il grande pubblico. Niente di meglio quindi che organizzare un Peep­show degli oggetti, ovvero una spettacolare esibizione degli ogget-ti finora custoditi nei depositi del museo e che non si era mai “osato” mostrare. Visitatori e visitatrici po-tranno così trovare risposte a diver-se domande, come: cosa colleziona il Touriseum? Che dimensioni ha la sua raccolta? Come arrivano gli oggetti al museo e cosa accade al suo interno? Che lavoro si nasconde dietro le attività di collezione e con-servazione?Naturalmente non è tutto. Per l’an-no in corso il Touriseum ha in serbo ancora numerose proposte, per ogni fascia d’età. E’ possibile conoscerle visitando il sito web www.touri-seum.it.

L’igiene e la sua storia

Una storia culturale dell’igiene, ovvero “Hygieia”: è questo il ti-

tolo del triplice progetto espositivo partito a fine marzo in ben tre musei altoatesini: Museo delle donne di Me-rano, Museo della Farmacia di Bres-sanone e Museo civico di Chiusa. Con l’esposizione “Pulita, bella, pura – Una storia ambigua”, aperta fino al 28 settembre 2013, il Museo delle donne affronta, sulla scorta di ogget-ti curiosi, rari e misteriosi, la storia dell’igiene personale dal XIX secolo a oggi. All’aspetto medico-farma-ceutico dell’igiene è invece dedicata “Mani pulite”, visitabile anch’essa

fino al 28 settembre di quest’anno al Museo della Farmacia di Bressa-none. L’igiene civica e i suoi nemi-ci, ovvero ratto, pulce e pidocchio, sono i protagonisti dell’esposizione del Museo civico di Chiusa dal tito-lo “Vicini, troppo vicini” (fino al 15 giugno 2013). Il progetto “Hygieia” prevede inoltre una serie di confe-renze a tema nei tre musei. Alla sua realizzazione hanno collaborato, tra l’altro, il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige e l’Archivio provin-ciale. “Hygieia” è un evento dell’An-no dell’oggetto museale 2013. Info: www.hygieia.bz.it.

Corsetto antipulci, con “trappola per pulci” dalla collezione del museo delle donne di merano

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Francobollo commemorativo con Isetta per il decennale del touriseum

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musei

oggetti da ricordareDomenica 12 maggio una quarantina di musei in tutto l’Alto Adige terranno aperte gratuitamente le loro porte in occasione della Giornata internazionale dei musei, presentandosi alla popolazione con un ampio programma. Nell’ambito della giornata si aprirà lo “Scrigno dei ricordi”: bambini e adulti potranno portare in alcuni musei i loro oggetti del cuore, che verranno catalogati formando un “museo virtuale”.

Igor Bianco

Avrà luogo domenica 12 maggio la Giornata internazionale dei mu-

sei, in occasione della quale una qua-rantina di musei altoatesini apriran-no gratuitamente le proprie porte per farsi conoscere alla popolazione. Tra visite guidate a mostre tempo-ranee ed esposizioni permanenti, escursioni tematiche, dimostrazioni di artigianato tradizionale, testimo-nianze di vita contadina, intratte-nimento, musica, rappresentazioni teatrali, degustazioni di specialità locali, letture e molto altro ancora – senza dimenticare le proposte per i più piccoli – i musei e le collezio-ni partecipanti si faranno conosce-re alla popolazione proponendo un ampio programma per tutte le età e tutti i gusti. Ad ispirare questa edi-zione 2013 sarà il tema “Ricordare il passato – Dar forma al futuro”, scel-to come ogni anno dall’International Council of Museums (ICOM, Consi-glio internazionale dei musei), asso-ciazione che rappresenta i musei a livello mondiale. Proprio ad ICOM si deve la nascita della manifestazione nel 1977. Da allora, intorno a metà maggio in oltre 100 Paesi di tutto il mondo si celebra la Giornata, con l’obiettivo di far scoprire a visitatori e visitatrici la cultura della propria

terra sensibilizzandoli verso l’im-portanza dei musei e la loro varietà.In Alto Adige la Giornata interna-zionale dei musei giunge quest’an-no alla nona edizione. Oltre al con-sueto programma, alcuni musei proporranno tra l’altro l’originale iniziativa “Scrigno dei ricordi”, anch’essa percorsa dal filo rosso della memoria e del suo rapporto col futuro. In poche parole, l’azio-ne è riassumibile in una domanda: che oggetto del cuore conserveresti in un museo per il futuro? Con lo “Scrigno dei ricordi”, il 12 maggio bambini e adulti avranno infatti la possibilità di portare in uno dei mu-sei aderenti all’iniziativa il proprio oggetto preferito, quello cui sono le-gati da ricordi, emozioni, suggestio-ni, fatti di particolare importanza, o per altri motivi particolari. Lì, esso verrà descritto – come solitamente si fa con un oggetto espositivo – e ca-

talogato mediante lo stesso sistema utilizzato per il Catalogo on-line dei beni culturali (www.catalogo-beni-culturali.bz.it), andando a formare un vero e proprio “museo virtuale”. Durante la giornata, sarà possibile assistere nei musei, via internet o tramite una galleria fotografica proiettata su uno schermo, alla pro-gressiva nascita del “museo”. Al termine, il museo virtuale conterrà tutti gli oggetti raccolti e sarà visi-tabile sul web. Naturalmente, l’og-getto del cuore verrà restituito ai proprietari immediatamente dopo l’operazione di catalogazione. Allo “Scrigno dei ricordi” è inoltre colle-gato un gioco con ricchi premi.La Giornata internazionale dei mu-sei 2013 in Alto Adige è una delle tappe dell’“Anno dell’oggetto muse-ale”, iniziativa ideata dalla Riparti-zione Musei della Provincia in colla-borazione con l’Associazione musei altoatesini per avvicinare, con deci-ne di eventi, ad un ampio pubblico gli oggetti espositivi, valorizzando-ne l’importanza e l’attualità per il presente. Esemplare, in questo sen-so, è lo “Scrigno dei ricordi”. Esso sa illustrare efficacemente, e con un approccio alla portata di tutti, sia le ragioni che il processo che portano un comune oggetto ad entrare a far parte della collezione di un museo e venire conservato per il futuro.Il programma completo della Gior-nata internazionale dei musei 2013 sarà disponibile a breve alla pa-gina web www.giornatadeimusei.info. L’azione “Scrigno dei ricordi” sarà presentata sulla pagina web dell’Anno dell’oggetto museale www.museo2013.it.

L’oggetto del mese: gioielli volanti“1000+1 La storia negli oggetti”

Strabilianti paragoni di colore e struttura tra natura animata

e inanimata, ovvero coleotteri e farfalle dai colori vistosi, bizzar-ri e curiosi confrontati con pietre e minerali: è la mostra “Gioielli volanti”, in corso al Museo mine-ralogico di Tiso, vicino a Funes, dove sarà visitabile fino al 3 no-vembre 2013. Nell’immagine sopra vediamo la straordinaria somiglianza tra un’agata e una farfalla della spe-cie Gynanisa maja, originaria del Kenya. Info: www.museomi-neralogicotiso.it. IG

allo ‘Scrigno dei ricordi’ è possibile portare il proprio oggetto del cuore.

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Rujeneda

100 dis dla Rë zivica per ladin

Ai 5 de dezëmber fovel unì giau-rì la Rë zivica dla Provinzia de

Bulsan nce tla rujeneda ladina. 100 dis do iel bele unì cumpedà 8.638 vijites. Tenian cont che la jënt fova useda a ti cialé ala medema plates tl’autra rujenedes ie i respunsa-bli dla Provinzia cuntënc de chësc prim bilanz. “Sun la rë zivica vëniel pità servijes, nfurmazion y nutizies te nosta rujeneda, sën vala de se usé a adurvé mo de plu chësta puscibl-tà tres internet” mët a cuer l asses-sëur ladin Florian Mussner.

Aldò dla statistiches iel nchina-mò unì cialà l plu suvënz ala plata

prinzipela www.provinzia.bz.it, ai servijes per categuries y ala nuti-zies d’atualità. Truep nteres iel nce unì mustrà per i cuntac de istitu-zions y ufizies, formuleres per fé dumandes y al calënder dla mani-festazions.

La Rë zivica dla Provinzia ie unida anjenieda tla rujeneda ladina per arjonjer doi fins prinzipei: chël de pité nfurmazion ala populazion ladi-na te si rujeneda y dal’autra pert de

posiziuné la mendranza ladina sun un di portai internet plu vijitei dl Südtirol. Davia che l ladin ie na ruje-neda de mendranza ne possen nia se aspité de grandiscima cumpëides de vijitadëures. Ma de mpurtanza, nsci l assessëur ladin, ie che la rujeneda ladina vën te chësc cajo metuda ala pèr cun l’autra rujenedes, nce sce nosta mendranza fej me ora na pitla pert dla populazion provinziela.

N bon scumenciamënt à nce abù l servisc de nfurmazion meteo tla rujeneda ladina. La plata www.provinzia.bz.it/meteo-ladin ie ntan i prim 100 dis unida vijiteda 6.100 iedesc. Truep nteres iel stat per la previjions meteo per dut l raion dl Südtirol ma nce per la previjions ti raions. Drët bën ie nce unì nuzà l servisc de radar dala plueia, dla ca-meres web y di valores dala singula stazions dal tëmp. De chëstes ne n iel nce una te Sëlva, a San Martin de Tor, sun Piz La Ila y sun Piz Piscia-dù. Tres la cameres web possen dan-ter auter nce udëi i raions dl Jëuf de Frea y dla Mont de Sëuc.

L nteres ie tlo y la cumpëida de vijites crësc: chësc ie l prim bilanz dla Rë zivica per ladin do 100 dis che la ie online. La populazion ladina a scumencià a se usé dl servisc de nutizies, di servijes dl’aministrazion publica y dla banches dac. Drët vijitedes ie nce la previjions meteo tla rujeneda ladina.

www.provinzia.bz.it

www.provinzia.bz.it/m/la (verscion per l

telefonn)

www.provinzia.bz.it/meteo-ladin

L’adresses inernet

CD de cianties per scola

Per cianté te scola possa maestres y maestri sëuraprò al liber »Can-

zoni, canzoncine e filastrocche« sën nce se jué de doi CD nueves. La cianties ie unides anjeniedes ca dal maester Paul Senoner che les à nce nseniedes ite a Elena Cortoni, Alex Designori y Giacomo Talarico dl Cor di Mutons de Sëlva. L Servisc Inuvazion y Cunsulënza per la sco-les ladines à realisà chësc proiet ajache l cianté à na gran mpurtanza tl nseniamënt ti prim ani de scola. La CD dopla ie mpartida do tema-tiches via per l ann de scola, do la sajons y la festes via per l ann. L ie unì cris ora cianties religëuses, de fantajia, da rì, sun tieres y cianties de cumpania.

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provincia autonoma | aprile 2013 33

tl program dla Provinzia per i culegamënc internet aslune 2013 iel nvestizions de belau na milion de euro tla valedes ladines.

La Provinzia à udù dant de purté l culegamënt de internet aslune

tres fibra otica mo ntan chësc ann nchin te uni chemun. La spartizion dala zentreles ala singula cëses ie pona tla mans dl chemun de cum-petënza. “L program dla nfrastrutu-res per l internet aslune che on dat pro te Jonta provinziela vëija nce dant de plu lëures acioche la firmes y la families ti luesc ladines posse se nuzé miec dla rë” spiega l asses-sëur Florian Mussner che se cruzia di culegamënc internet aslunge. Danter i lëures bele nviei via iel la roles danter Longega y Al Plan, y la roles da Longega nchin a La Ila. Per chisc doi pec iel udù dant n custimënt de 194.000 euro. La proietazion dl cu-

Tl program dla nfrastrutures per la rë de culegamënc internet a slune tl 2013 iel per i luesc ladins udù ndant nvestizions per belau na milion de euro.

legamënt danter Piculin y San Mar-tin de Tor ie tl lëur de unì stluta ju. Sun l program 2013 iel per chësc toch udù dant n custimënt de 120.000 euro.Per mëter ju la roles te Gherdëi-na, da Ciastel a Urtijëi y da Urtijëi nchin te Sëlva iesen tl lëur de stlù ju la proietazion. Per chisc doi proiec iel per l 2013 udù dant na nvestizion de 400.000 euro. Per vel culegamënc de internet aslune iel unì fat cun-venzions cun la cumuniteies de ra-ion. N ejëmpl pieta tlo la streda dala

rodes a Runcadic ulache l ie nce unì metù la roles per pudëi pona tré tres i cabli de fibra otica. Danter i proiec che ie unic tëuc su da nuef tl program di lëures per la valedes ladines iel l pez da Pidrô a La Val y l tré tres dla fibra otica da Urtijëi nchin te Sëlva.

Valedes

Internet aslune ti luesc ladins

Cin valedes ladines sun dlacia

Cuntac danter Fedom y Bulsan

N turnoi de hockey interladin à dat ucajion a sculeies dla cin valedes

ladines ntëur l Sela de se ancunté y de mparé a se cunëscer miec. “L sport ne ie nia me cumpetizion, l sport fej viver mumënc de grupa y fej nascer cuntac” sorissea l asses-sëur ladin Florian Mussner n refe-rimënt ala cuarta edizion dl turnoi de hockey per sculeies dla mesanes ladines. Tl turnoi da chëst ann ie unì jugà a Alie (Alleghe) te Fedom y ie unì venciù dai sculeies de Fascia.De mpurtanza ne ie nia tan chiche vënc, ma aldò dl assessëur ladin, ie i cuntac danter i sculeies y nsenianc dla valedes ladines l gran valor de chësta scumenciadiva.

I respunsabli dl Istitut culturel Ladin de Fedom, Luca Agosti-

ni y Moreno Kerer se à ancuntà a Bulsan cun l assessëur ladin Flo-rian Mussner per miuré i cuntac

De plu sun l internet aslune sun

www.provinzia.bz.it/breitband

info

danter Fedom y Bulsan, ma nce per traté formes de sustëni y culabura-zion.Tl’ancunteda ai 22 de fauré danter l presidënt y diretëur dl Istitut cul-turel Cësa de Jan cun l assessëur provinziel Mussner se ala danta-prima tratà de pusciblteies de cu-laburazion y sustëni. “Ulon ruvé a na culaburazion tla realisazion di programs” à dit Florian Mussner do l’ancunteda. Acioche l posse unì laurà per man-tenì y fé viver la cultura ladina sëuramont iel cuncretamënter nce unì rujenà de pusciblteies de finan-ziamënc da pert de Bulsan. Mussner ie te chësta ucajion nia me persona de referimënt per l Assessorat pro-vinziel ladin, ma l à nce rujenà te si funzion da vizepresidënt dla Region Trentino - Südtirol.

Florian mussner cun moreno Kerer y Luca agostini dl Istitut culturel Cësa de Jan

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in breve

Il contributo del ConI per il 2013 destinato ad appiano

La commissione mista permanen-te Provincia-CONI ha deliberato

che il milione di euro messo a di-sposizione annualmente dal CONI quest’anno andrà ad Appiano per il nuovo centro di allenamento dell’FC Südtirol-Alto Adige. Nella zona sportiva Ronco sono previsti il risanamento degli impianti esisten-ti, la costruzione di un nuovo cam-po in erba sintetica e l’ampliamento dell’edificio principale.Il protocollo d’intesa di coopera-zione tra la Provincia e il CONI è rinnovato ogni quattro anni e raf-forza l’impegno comune nella pro-mozione dello sport in Alto Adige. L’accordo comporta, tra l’altro, la concessione gratuita al CONI pro-vinciale dell’utilizzo della Casa

dello sport in piazza Verdi a Bolza-no, di proprietà della Provincia, e il contributo di un milione di euro all’anno da parte del CONI per la re-alizzazione e il miglioramento delle strutture sportive sul territorio pro-vinciale, con particolare riguardo verso gli impianti ad alto livello e/o legati alla preparazione olimpica.

Quest’anno alla riunione hanno partecipato il presidente della Pro-vincia Luis Durnwalder, il presi-dente del comitato provinciale del CONI Heinz Gutweniger, il funzio-nario del CONI centrale di Roma Attilio Magni e i due esperti altoate-sini di impiantistica sportiva Ralf Dejaco Alessandro Marzola. FG

Sicurezza per operatori di macchinari ed apparecchiature speciali

Da metà marzo sono entrate in vigore nuove norme di sicu-

rezza per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti di lavoro particolari come trattori, scavatori e piattafor-me elevabili.In base alle nuove norme di materia di sicurezza sul lavoro sia i lavora-tori dipendenti che i lavoratori au-tonomi che utilizzano automezzi e strumenti particolari come trattori, scavatori, piattaforme elevabili e carrelli elevatori devono frequen-tare degli appositi corsi nel campo della sicurezza sul lavoro. Le norme riguardano i trattoristi, gli operatori di piattaforme elevabi-li, di carrelli elevatori, gru a torre, gru mobili autocarrate e semoventi su ruote, pompe di calcestruzzo, gru su autocarro, escavatori e macchine simili. I corsi per la sicurezza hanno una durata che va da 4 a 16 ore a se-conda del macchinario interessato e vengono organizzati sia dalle orga-nizzazioni imprenditoriali, come ad esempio il Bauernbud e l’Associa-zione provinciale dell’Artigianato,

che dai Comitati paritetici nell’edi-lizia e della formazione professiona-le. Il corso di aggiornamento della durata minima di quattro ore deve

essere effettuato ogni cinque anni. Il direttore della Ripartizione la-voro, Helmuth Sinn, precisa che la nuova normativa riguarda coloro che non hanno mai lavorato con questi macchinari. Coloro che già lavorano con queste strumentazio-ni devono seguire un corso nel cam-po della sicurezza entro due anni dall’entrata in vigore delle norme, quindi entro il 12 marzo del 2015. Sono inoltre esonerati dalla fre-quenza del corso i contadini ed i lavoratori agricoli che utilizzano da almeno due anni il trattore. Entro cinque anni anche questi lavoratori devono però frequentare il corso di aggiornamento di quattro ore. Sono esonerati dalla frequenza del corso sulle norme di sicurezza anche co-loro che utilizzano piccoli escavato-ri idraulici ed analoghi strumenti per il movimento terra. Per ulteriori informazioni riguar-do alle nuove norme in materia di sicurezza sul lavoro gli interessati possono consultare il sito: www.pro-vincia.bz.it/lavoro. FG

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di Sven Knoll ed Eva Klotz (STF) – d’accordo Freiheitliche, Gruppo Ver-de, BürgerUnion - di togliere i fondi ai segretari questori, che non hanno compiti propri di rappresentanza. Pius Leitner (F), Knoll e Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) hanno chiesto anche di stralciare l’articolo che disciplina le spese di rappresen-tanza dei gruppi consiliari: se il Go-verno Monti ha imposto di regola-mentarle, questo va fatto con un’altra legge (d’accordo Rosa Thaler Zel­ger, SVP); inoltre, disciplinare tali fondi farebbe passare il messaggio che tutti i gruppi ne usufruiscono, ma così non è. Respinta anche la ri-chiesta di Leitner di pubblicare in internet le spese di rappresentanza, condivisa da Dello Sbarba, Klotz ed Elena Artioli (Lega Nord), che ha ritenuto che la legge avrebbe dovuto introdurre nuovi limiti di spesa.Dello Sbarba ha sostenuto infine che l’obbligo di documentazione avrà come effetto una riduzione di un quinto delle spese: secondo Alessan­dro Urzì (Alto Adige nel cuore), che

ha ritenuto la legge troppo ambigua, questo dimostrerà che gran parte dei fondi erano destinati a regalìe. I Freiheitlichen hanno criticato più volte il triplicamento dei fondi di rappresentanza deciso dalla Giunta nel 2010, fino a raggiungere 600.000 €, Mauro Minniti (La Destra), lodando la tracciabilità delle spese, ha ricor-dato che da presidente aveva ridotto e reso trasparenti quelle di rappresen-tanza, Hans Heiss (Gruppo Verde) ha invocato trasparenza e congruità.Fuori dal coro Georg Pardeller (SVP), che ha parlato di controlli in stile “Gestapo” e di interventi dettati dall’invidia, mentre Walter Baumgartner (SVP) ha apprezza-to che si arrivasse a una norma che definisce il settore. Il presidente del-la Provincia Luis Durnwalder ha rivendicato di aver gestito i fondi secondo una prassi condivisa, che la Corte dei Conti ha contestato di punto in bianco. Ha apprezzato l’in-troduzione di regole, anche se –ha detto – queste ridurranno le offerte al volontariato.

niente più fondi riservati

Intesa tra presidenti sui risparmi

Approvata la legge SVP che definisce le spese di rappresentanza, da rendicontare.

Vezzali e Dorigatti decisi a contenere i costi.

La legge di riordino delle spese di rappresentanza di Giunta e Ufficio

di Presidenza del Consiglio provin-ciale presentata da Julia Unterber­ger (SVP), definisce nel dettaglio tali spese (per es. per offrire ospitalità, rinfreschi ecc.) e ne obbliga la rendi-contazione. Come riconosciuto dalle opposizioni, che hanno apprezzato il passo avanti verso la trasparenza pur ritenendo che si potesse fare di più (unica a votare contro la legge la Lega Nord, a fronte di 20 sì e 11 astensio-ni), Unterberger ha cercato da subito l’accordo con gli altri soggetti politi-ci: ha poi accettato di stralciare ogni riferimento alle “spese particolari” (gratifiche ai collaboratori e pranzi di lavoro), come richiesto da SüdTiro-ler Freiheit, Freiheitliche e Gruppo Verde. Respinta, invece, la proposta

Nell’ambito del contenimento dei costi della politica la collabora-

zione istituzionale è importante: il presidente del Consiglio provinciale di Bolzano Maurizio Vezzali e il suo omologo trentino Bruno Dorigatti, incontratisi a Trento, hanno concor-dato quindi di armonizzare gli inter-venti in questo senso. Ovviamente, è stato detto, sarà coinvolto anche il Consiglio regionale.

Stretta di mano traDorigatti (a sx.) e Vezzali.

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Libertà di scelta

Finanziare i servizi di accudimento per la prima infanzia o sostenere

economicamente i genitori che stan-no a casa nei primi anni di vita dei figli? Anche se l’ass. Richard Thei­ner ha chiarito che il disegno di leg-ge sulla famiglia (di nuovo in aula in aprile) non è impostato ideologi-camente e mira a valorizzarla nelle sue diverse tipologie, promuovendo un lavoro di coordinamento e prov-vedimenti concreti come gli assegni alle famiglie, il pass famiglia, la co-stituzione di un’apposita Agenzia e di un Comitato, gran parte della discussione in aula ha evidenziato come tema-chiave la libera scelta tra queste due tipologie di accudimento.Il dlp sarebbe troppo orientato all’af-fidamento dei figli a strutture ester-ne, secondo Andreas Pöder (Bürger-Union), che ha criticato l’assenza nella legge di un assegno e di contri-buti pensionistici per le mamme che stanno a casa e di sostegni econo-mici alle famiglie, provate dalla cri-si. Sulla stessa linea Pius Leitner, Thomas Egger (Die Freiheitlichen) ed Elena Artioli (Lega Nord), che hanno chiesto di dare a chi accudi-sce i figli una cifra pari al costo di un posto al nido. Opposta la posizione di Riccardo Dello Sbarba (Gruppo

Al centro della discussione sulla legge sulla famiglia le modalità di accudimento dei figli.

Verde), secondo cui non bisogna ag-gravare la condizione delle donne in-ducendole a stare a casa: quindi sì a un aumento dell’assegno famigliare ma anche allo sviluppo delle struttu-re, ora scarsamente finanziate. Dello Sbarba ha inoltre apprezzato che la Giunta intenda rivedere il limite dei 6 mesi d’età per l’ingresso all’asilo. Mauro Minniti (La Destra) ha la-mentato l’assenza di risposte alle fa-miglie in crisi economica, da aiutare per esempio con esenzioni IRPEF; Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ha rilevato che la legge non rappresenta la società, e chiesto ul-teriore riflessione; tutte le opposizio-ni, poi, hanno segnalato quanto ben espresso da Eva Klotz (STF): “L’uni-ca frase concreta di una legge che non porta novità arriva solo all’ar-ticolo 20, secondo cui non si possono ridurre gli importi attuali”, e questo solo grazie a un intervento di Egger in commissione legislativa. A difesa del dlp si sono espressi, per la SVP, Martha Stocker, secondo cui esso è un primo passo per pro-muovere cambiamenti nella società e la copertura previdenziale spetta soprattutto alla Regione, e Otto von Dellemann, che ha rilevato inter-venti positivi nell’ambito dell’assi-stenza agli anziani, mentre Veroni­ka Stirner Brantsch, difendendo Agenzia per la famiglia e Comitato per la famiglia, ha chiesto di garan-tire più sostegno finanziario, anche spostando fondi da altri capitoli.

La famiglia è al centro della nuova legge in discussione in aula.

Contestata la legge di stabilità 2013.

Impugnazione

La Giunta ha deciso di impugnare davanti alla Corte costituzionale

26 commi della “Legge di stabilità 2013” (legge 228/12) in quanto riser-vano all’Erario l’aumento di tribu-ti, modificano unilateralmente il patto di stabilità, vincolano a speci-fici risparmi nella sanità, tutto que-sto in contrasto con lo Statuto e con il principio della preventiva intesa tra Provincia e Governo sancito con l’Accordo di Milano.In merito, Sven Knoll ed Eva Klotz (STF) hanno ricordato che fu proprio Durnwalder a dire che non è giusto abbandonare la nave Italia che affonda, e sottolineato che è in corso un processo di centralizza-zione. Pius Leitner (F) ha criticato che con il patto elettorale la SVP si fosse detta disponibile a pagare il debito statale, senza conoscerne l’importo. Il pres. Luis Durnwalder ha re-plicato che anche la Provincia ha contributo all’indebitamento dello Stato, perciò non si tira indietro, “ma vogliamo decidere noi dove e come risparmiare”. L’impugnazio-ne, è stata approvata dall’aula con 27 sì e 3 astensioni.

La nuova commissione nominata da Vezzali.

Regolamento

Uno dei primi atti del/la presi-dente neoeletto/a è la nomina

dei componenti della commissio-ne regolamento, che esamina le proposte di modifica del regola-mento interno presentate dai con-siglieri.Il presidente Maurizio Vezzali ha deciso che ne faranno parte Wal­ter Baumgartner, Elmar Pichler Rolle, Arnold Schuler e Rosa Thaler Zelger (SVP), nonché Pius Leitner (Die Freiheitlichen) e lui stesso (PdL - Berlusconi per l’Alto Adige) in rappresentanza della mi-noranza politica.

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Regole per il commercio

La nuova legge giuntale di mo-difica dell’Ordinamento della

professione di maestro di sci e del-le scuole di sci (varata con 16 sì, 1 no, 11 astensioni), elimina il limite temporale per l’esercizio occasio-nale della professione da parte dei maestri stranieri, in contrasto con la disciplina UE. Inoltre, grazie a tre articoli aggiunti in commissio-ne, rende possibili aiuti rapidi ai danneggiati dalla frana nel comune di Badia (dicembre 2012), reagisce alle istanze di liberalizzazione del Governo Monti e alla relativa impu-gnazione della norma sul commer-cio e permette ai Comuni di interve-nire sul supplemento maggiorativo alla TARES.Le opposizioni hanno contestato la presentazione di una omnibus, che la maggioranza si era impegnata ad evitare, e la presentazione di emendamenti dell’ultimo minuto, ma hanno accolto senza problemi gli interventi per i danneggiati dalla frana e quelli sulla TARES. In quanto all’articolo sul commer-cio, l’ass. Thomas Widmann ha spiegato che la legge risponde alle contestazioni del Governo sulle li-mitazioni al commercio nelle zone artigianali, consentendolo a condi-zione della “tutela dell’equilibrato sviluppo dell’ambiente urbano” e di un “organico e controllato svi-luppo ambientale e del traffico”, condizioni che valuteranno i Co-muni, sulla base di indirizzi della Giunta.Fortemente critico Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore), che ha contestato questo modo di aggi-rare la Consulta, nonché la dele-ga alla Giunta, e citato i vantaggi della liberalizzazione per i consu-matori, come condiviso da Elena Artioli (Lega Nord), secondo cui “commercio vuol dire anche posti

di lavoro”. I Freiheitlichen Tho­mas Egger e Roland Tinkhauser hanno sottolineato che non è Mon-ti, ma la stessa Provincia ad aver consentito la diffusione del com-mercio nelle zone artigianali, Pius Leitner ha aggiunto che andare contro la UE è come combattere i mulini a vento; Andreas Pöder (BürgerUnion) ha segnalato che i negozi di periferia risentono di pressione fiscale, burocrazia, affit-ti alti, e proposto di finanziarli per aiutare la loro permanenza, defi-nendo al legge “fumosa”. Secondo Hans Heiss (Gruppo Verde), la liberalizzazione porta vantaggi non ai consumatori ma ai proprie-tari delle catene, ma l’efficacia della disposizione sul commercio è dubbia. L’articolo contestato è stato difeso, oltre che dall’ass. Wid-mann che ha sottolineato come la politica commerciale della Provin-cia abbia tutelato al periferia e lo sviluppo del territorio, anche da Walter Baumgartner (SVP): “Se non reagiamo”, ha detto, “rischia-mo di perdere la nostra politica ur-banistica, invidiata da tutti i Paesi europei”. Con l’unico ordine del giorno alla

omnibus, Alessandro Urzì (Alto Adige nel cuore) ha chiesto che gli indirizzi che la Giunta darà ai Comuni per valutare le concessio-ni per il commercio al dettaglio in zona artigianale siano orientati ai princìpi della liberalizzazione. Urzí ha sottolineato che la libera-lizzazione permetterebbe di abbas-sare i prezzi dei beni limitando le spese fuori provincia, e sottolinea-to anche che con la legge la Giunta cerca di superare l’inapplicabilità del patto elettorale SVP-PD dopo l’esito delle elezioni.Contrari Sven Knoll (STF), secon-do cui bisogna lasciare libertà di scegliere dove fare la spesa, An­dreas Pöder (BU), che ha detto che non si può contemporaneamente liberalizzare e proteggere il proprio mercato, Pius Leitner (F), che ha sottolineato che per decidere come intervenire nel settore manca la competenza.L’ass. Thomas Widmann ha ne-gato che ci sia un esodo per fare gli acquisti, e ricordato che il bi-lancio commerciale in Alto Adige è positivo. L’ordine del giorno è stato bocciato con 2 sì, 26 no e 1 astensione.

Limiti per il commercio nelle zone artigianali.

Nella legge sui maestri di sci inserite anche disposizioni sul commercio nelle zone artigianali, in risposta ai rilievi del Governo.

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Costo della vita

Le regole nei cimiteri

L’Alto Adige nel cuore: studiarne le cause.

Unitalia: valgano anche per i musulmani.

Rilevando l’alto costo della vita a Bolzano, Alessandro Urzì (L’Al-

to Adige nel cuore) ha chiesto che la Giunta avviasse un’indagine per ac-certarne le cause, riducesse il costo dei servizi sanitari, riconsiderasse l’accordo pre-elettorale SVP-PD per il protezionismo commerciale. Per i Freiheitlichen, Pius Leitner ha ammesso che in Alto Adige ci vorrebbero contratti collettivi ter-ritoriali, ma segnalato che l’ordina-mento del commercio ha tutelato la periferia, Thomas Egger si è detto favorevole allo studio ma ha difeso la qualità delle prestazioni sanita-rie. Riccardo Dello Sbarba (Grup-po Verde) ha citato le difficoltà dei

Sottolineando la correttezza di concedere aree cimiteriali per

i fedeli di religione musulmana, come accade a Bolzano, Donato Seppi (Unitalia) ha chiesto di dare sepoltura solo a chi ha cittadinan-za italiana e residenza in loco, pro-muovere controlli sulle aree “au-togestite” e far rispettare le regole della sepoltura in bara e della rie-sumazione delle salme, procedure avverse agli usi dei musulmani. Eva Klotz e Sven Knoll (STF), ri-levando la tradizione austrounga-rica di dare ospitalità ad altre con-fessioni, si sono detti d’accordo a regole uguali per tutti, così come Pius Leitner (F), che ha ribadito anche l’importanza di cittadinan-za e residenza; secondo Elena Ar­tioli (Lega Nord), “i buoi sono già scappati”: a Bolzano i musulmani sarebbero già stati esonerati dalla riesumazione.

lavoratori del privato ed approvato l’idea di uno studio, ma non quella di una maggiore liberalizzazione, inin-fluente sui prezzi; su posizioni analo-ghe Sven Knoll ed Eva Klotz (STF). Donato Seppi (Unitalia) ha invece apprezzato la proposta di revisione dell’accordo SVP-PD, e Mauro Min­niti (La Destra) ha definito la mozio-ne “votabile in ogni sua parte”. Se-condo Walter Baumgartner (SVP), l’accordo SVP-PD mirava al rispetto dell’autonomia, e i prezzi non dipen-dono solo dalla liberalizzazione. L’ass. Richard Theiner ha sotto-lineato che molte prestazioni sa-nitarie sono gratuite; il pres. Luis Durnwalder ha ricordato gli inter-venti della Giunta per creare lavoro nel settore edilizio oppure nella de-posizione di fibre ottiche; la mozio-ne è stata respinta.

L’ass. Richard Theiner ha replica-to che la richiesta di superfici pro-prie è legittima, ma i Comuni non hanno obblighi in questo senso, e che il diritto alla sepoltura è indi-pendente da cittadinanza e confes-sione. La sepoltura nella bara e la riesumazione sono obbligo per tut-ti, anche se la seconda, che dipende dai Comuni, non avviene se c’è mol-to spazio a disposizione. La mozione è stata respinta a maggioranza.

Lega Nord: no agli aumenti.

La Destra: non pagare quando sono chiusi.

mense anziani

asili meno cari

Secondo Elena Artioli (Lega Nord), le mense per anziani ga-

rantiscono socializzazione e con-trollo sociale: per questo la Giunta dovrebbe rigettare l’aumento del costo del pasto a 7,50 €, ripristi-nando le tariffe precedenti, magari tagliando su costi superflui come “quelli per garantire a nuovi citta-dini immigrati di poter scegliere anche il genere sessuale del medico curante”.L’ass. Richard Theiner ha ribat-tuto che non è la Provincia a ge-stire le mense, e che, in base agli accordi con i Comprensori e i Co-muni di Bolzano e Merano, ogni Comprensorio può dare contributi aggiuntivi. Artioli ha replicato che il Comune di Bolzano non è compa-rabile con un Comprensorio, e che se non si interviene le mense chiu-deranno. La mozione è stata respinta (2 sì, 18 no, 15 ast.).

Secondo Mauro Minniti (La De-stra), dato che il servizio della

scuola dell’infanzia non viene offer-to durante le festività natalizie, le ferie di carnevale e quelle pasquali, le famiglie dovrebbero pagare un mese in meno di tariffa. Sven Knoll (STF) ha segnalato che non si possono fare sconti in caso di assenze per malattia; Thomas Egger (F) ha chiarito che le tariffe spettano ai Comuni. Donato Seppi (Unitalia) è andato oltre, segnalando che gli asili dovrebbero essere del tutto gratuiti.L’ass. Sabina Kasslatter Mur ha segnalato che le tariffe sono di com-petenza comunale, e che con i 50 € al mese chiesti in media i genitori non pagherebbero nemmeno il pranzo ai loro bambini; la mozione è stata re-spinta (3 sì, 22 no, 1 ast.).

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un cimitero musulmano.

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acqua pubblica

no alla medical school

I Freiheitlichen: no alla privatizzazione

SüdTiroler Freiheit: meglio collaborare con Innsbruck.

Cambiamento climatico e inqui-namento influiscono sulla di-

sponibilità di acqua potabile pulita: per questo, ricordando che il Senato italiano ha deciso la privatizzazio-ne dei servizi idrici e che la UE ha approvato di recente la controversa direttiva concessioni, esercitando una forte pressione a favore della privatizzazione di servizi essen-ziali, Pius Leitner (Die Freiheitli-chen) ha chiesto che il Consiglio si dichiarasse contrario alla privatiz-zazione dell’acqua e sollecitasse la Giunta a mantenere pubblici ser-vizi essenziali come approvvigio-nameno idrico e smaltimento dei rifiuti; se ciò non fosse possibile, si potranno commercializzare esclusi-vamente eccedenze d’acqua e i rica-vi resteranno in provincia.Elena Artioli (Lega Nord) ha con-diviso in pieno la proposta, rivendi-cando di aver tentato anche di anco-rare l’acqua pubblica allo Statuto; Sven Knoll (STF) ha sottolineato

Al posto della ventilata Medical school a Bolzano, bisognerebbe

attivare un collegamento tra l’ospe-dale di Bolzano e la clinica univer-sitaria di Innsbruck, di cui Bolzano parteciperebbe a tutte le discipline didattiche e di ricerca, dividendo i costi: lo ha proposto Eva Klotz (STF)Sven Knoll (STF) ha aggiunto che una partecipazione finanziaria del-la Provincia alla clinica universi-taria austriaca giustificherebbe la riserva di una percentuale di posti per sudtirolesi; Hans Heiss (Grup-po Verde), Pius Leitner e Sigmar

i rischi della privatizzazione per le periferie; Sigmar Stocker (F), co-firmatario, ha rilevato che l’euro-parlamentare SVP Dorfmann non si è mai espresso chiaramente contro la privatizzazione. Anche Riccardo Dello Sbarba (Gruppo Verde) e Walter Baum­gartner (SVP) hanno sostenuto la mozione, accolta dall’ass. Florian Mussner, che però ha chiarito che in Alto Adige il servizio idrico può essere gestito in autonomia dai Co-muni o essere affidato a un altro gestore, e questo funziona molto bene. La mozione è stata approvata a maggioranza.

Stocker (F) si sono detti scettici sul-la Medical school. Secondo Maria Hochgruber Kuenzer (SVP), essa è un’opzione per l’accesso alla profes-sione da parte degli altoatesini, da realizzare nell’ambito dell’Euregio, come confermato dall’ass. Richard Theiner: si tratta di un progetto congiunto delle Giunte tirolese e altoatesina, approvato dai ministri italiano e austriaco alla ricerca e motivato dalla carenza di medici e dalla volontà di fare ricerca clinica in loco. La riserva di posti per sudti-rolesi all’Università di Innsbruck è stata esclusa dal Governo austriaco; in aprile saranno presentati tutti i modelli di collaborazione possibili. La mozione è stata respinta con 10 sì, 15 no e 3 astensioni.

BürgerUnion: va abolito perché causa aumenti.

Sussidio casa

Il sussidio casa, secondo Andreas Pöder (BürgerUnion), ha effetti

negativi: è diventato una vera ca-lamita per gli immigrati e ha fatto salire alle stelle gli affitti, finendo nelle tasche del locatore. Egli ha chiesto quindi di abolirlo dal 2015, destinando le risorse (40 milioni annui) al sostegno delle famiglie. Anche secondo Thomas Egger e Pius Leitner, (Die Freiheitlichen) gli affitti sono aumentati da quan-do ci sono i contributi: dovrebbe essere possibile coprire con con-tributo solo al massimo il 20% del canone di locazione, e va contrasta-to il fenomeno del subaffitto, che fanno anche gli stranieri. Elena Artioli (Lega Nord) ha segnalato che il contributo al canone non ar-riva al proprietario, perché molti inquilini sono insolventi: ha quin-di proposto un vero mutuo provin-ciale, senza passare dalle banche, soluzione che interesserebbe poco gli immigrati. Secondo Donato Seppi (Unitalia) il sussidio casa alimenta la spe-culazione e dà maggiori profitti a proprietari e imprese immobiliari: giusto, quindi, eliminarlo gradual-mente. Secondo Riccardo Dello Sbarba (Gruppo verde), se si vuole affrontare il problema, bisogna co-minciare non dall’ultimo anello del-la catena, ovvero dalle vittime del meccanismo, ma intervenendo su proprietari e costruttori. Se si vuo-le risalire all’origine, è andato oltre Alessandro Urzì (L’Alto Adige nel cuore) bisogna considerare chi met-te a disposizione il terreno a prezzi molto alti, per responsabilità della politica.L’ass. Richard Theiner ha ritenu-to inattuabile la proposta di Pöder, e sottolineato che si è già provveduto a unificare sussidio casa e contri-buto di locazione, prevedendo una limitazione degli importi: tra sei mesi si vedrà se le conseguenze ne-gative dei contributi sono termina-te o continuano. La mozione è stata respinta a mag-gioranza.

acqua a disposizione di tutti.

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Consiglieri e consigliere interrogano / La Giunta risponde

Contributi ai genitori

Ricordando che l’aula aveva impe-gnato la Giunta a migliorare la si-tuazione contributiva dei lavorato-ri del privato che stanno a casa per occuparsi dei figli piccoli, Maria Hochgruber Kuenzer ha chiesto quanto è stato fatto. La competenza è dello Stato, ha chiarito l’ass. Richard Theiner, ma la Giunta provinciale si è impe-gnata ad ampliare la copertura con la Regione: questa offre un contri-buto per un anno, che potrebbe es-sere richiesto da circa 3.000 lavora-trici diventate madri nel 2011.

Fondo segreto

Il presidente della Provincia avreb-be un fondo segreto che raccoglie le offerte di imprenditori per fa-miglie bisognose: Andreas Pöder ha chiesto se è vero, e anche se per l’elaborazione o l’acquisto della biografia 2011 di Durnwalder sono stati usati soldi del fondo del pre-sidente. Il pres. Luis Durnwalder ha detto che non esiste alcun fondo segreto, ma che è capitato che 5-6 imprendi-tori gli si siano rivolti per chieder-gli di trasmettere donazioni a chi ne ha bisogno: esiste una lista dei nomi di benefattori e destinatari, che però non si vuole rendere pub-blica. Per la biografia, Provincia o

rizzate dalla magistratura. L’even-tuale presenza di spie va segnalata.

Concerto in quota

Il gruppo Frei.Wild progetta per l’estate 2013 un concerto rock sul Gran Pilastro: Hans Heiss ha chie-sto se questo è conciliabile con la tutela della natura e della sicurezza e chi dà l’autorizzazione. Il pres. Luis Durnwalder ha chia-rito che l’autorizzazione spetta alla Provincia, ma ci vuole anche l’OK del proprietario: in questo caso si tratta del Demanio Foreste, che ha deciso di non concedere i terreni, e la Giunta condivide in pieno.

Sparber all’Eurac

Elena Artioli ha chiesto quali sono i compiti di Wolfram Sparber, pre-sidente di SEL, nell’Eurac, quanto dura il suo contratto e quanto per-cepisce, criticando che questi occupi più posti di lavoro. Sparber è direttore dell’Istituto per le energie rinnovabili dalla sua fonda-zione nel 2005, ha risposto l’ass. Sa­bina Kasslatter Mur, aggiungendo che esso si è sviluppato molto pro-ducendo intensamente ricerca con 40 collaboratori. Il suo contratto da maggio 2011 è part-time (50%) a tem-po indeterminato, con un’indennità lorda di circa 35.000 € l’anno.

Regione non hanno dato contributi, ma 5.000 esemplari sono stati acqui-stati per rappresentanza.

Fabbricati rurali

Ulli Mair ha segnalato che nono-stante le rassicurazioni del sen. Pin-zger il termine per l’accatastamen-to dei fabbricati rurali, previsto per il 30.11.2012, non è stato prorogato, pertanto chi procede solo ora deve pagare una sanzione: “La Giunta ne era al corrente?”.L’ass. Elmar Pichler Rolle ha spie-gato che Pinzger ha rivolto un’inter-rogazione al ministro competente e al Senato; organizzazioni professio-nali e Giunta provinciale, che era informata dell’iniziativa, erano a fa-vore: il termine però non è stato pro-rogato, e la sanzione sarà di 129 €.

Intercettazioni

Sven Knoll ha domandato sulla base di quali sospetti la Giunta avesse au-torizzato una verifica della presenza di cimici, quali sono i risultati, quali misure si prenderanno per fare in modo che la Giustizia italiana impe-disca rilevamenti non autorizzati. Il presidente Luis Durnwalder ha replicato che è giusto che di tanto in tanto gli uffici vengano controllati, per verificare la presenza di cimici, che possono essere anche non auto-

I diritti dei bambini in ospedale

Nell’ambito del progetto “I dirit-ti dei bambini - nel mondo e in

ospedale”, la garante per l’infanzia e l’adolescenza Vera Nicolussi­Leck ha incontrato il primario del reparto di pediatria dell’ospeda-le di Brunico, prof. Ralf Geiger, la responsabile infermieristica Hilde Gruber e l’insegnante della “scuola

La garante per l’infanzia in visita alla pediatria di Brunico.

in ospedale” Katja Mairunteregger. Nell’ambito del progetto educati-vo avviato dal reparto pediatrico, i piccoli pazienti e i bambini delle elementari di Brunico allestiran-no una mostra di immagini, testi e manifesti sul tema del progetto, che sarà esposta al pubblico, in maggio, nel foyer dell’ospedale pusterese. Nicolussi-Leck ed i suoi interlocu-tori si sono confrontati anche sul ri-spetto dei diritti di bambine e bam-bini negli ospedali altoatesini, sulla

psichiatria infantile e sulla necessi-tà di appositi spazi per l’accoglienza stazionaria dei giovani.

nicolussi-Leck con Geiger, Gruber e mairunteregger.

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provincia autonoma | aprile 2013

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inFoMobilità 840 000471

informazioni turisticheAlto Adige Marketingpiazza Parrocchia 11 | 39100 BolzanoTel. 0471 [email protected] | www.suedtirol.info

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info valanghe e meteoVia Mendola 33 | 39100 BolzanoTel. 0471 414740/41Bollettino telefonico 0471 270555www.provincia.bz.it/[email protected]

e Touriseum e Giardini di castel TrauttmansdorffMerano | v. S. Valentino 51a tel. 0473 270172 (Touriseum) www.touriseum.it

r Museo archeologico dell’alto adigeBolzano | v. Museo 43 | tel. 0471 320100 www.iceman.it

t Museo provinciale del vino Caldaro | v. dell’Oro 1 | tel. 0471 963168 www.museo-del-vino.it

u castel Wolfsthurn – Museo provinciale della caccia e della pesca Mareta | Kirchdorf 25 | tel. 0472 758121 www.wolfsthurn.it

i Museo storico-culturale della provincia di Bolzano castel Tirolo Tirolo | v. Castello 24 | tel. 0473 220221 www.casteltirolo.it

o Museo di Scienze naturali dell’alto adigeBolzano | v. Bottai 1 | tel. 0471 412964 www.museonatura.it

p Museo provincialedegli usi e costumi Teodone/Brunico v. Duca Diet 24 | tel. 0474 552087 www.museo-etnografico.it

Museo delle miniere predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654298 | www.museominiere.it

centro climatico predoi Predoi Valle Aurina | vic. Hörmann 38atel. 0474 654523 | www.io-respiro.it

s Museum Ladin ciastel de Tor S. Martino in Badia | v. Tor 72 tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

d Museum Ladin Ursus ladinicus S. Cassiano | Casa „Jan Batista Rinna“tel. 0474 524020 | www.museumladin.it

a Museo provinciale delle minierewww.museominiere.it

Mondo delle miniere ridanna Monteneve Ridanna | Masseria 48 | tel. 0472 656364 www.museominiere.it

avventura in miniera Monteneve passiria Moso in PassiriaRifugio Monteneve Corvara 42/43tel. 0473 647045 | www.monteneve.org

Museo delle miniere Granaio cadipietra Cadipietra Valle Aurina | Cadipietra 99tel. 0474 651043 | www.museominiere.it

Passo Resia1507m

Mt. Palla Bianca3738m

Silandro

Lana

Merano

Bolzano

Brunico

CuronVenosta

Castel Coira

Adige

Isarco

Rienza

Prato allo Stelvio

Laces

Castelbello

Tirolo

Ridanna

Mareta

Novacella

Teodone

ValdaoraMonguelfo

Dobbiaco

San Candido

Heinfels

Predoi

Campo Tures

Cadipietra

SillianVelturno

San Martinoin Badia

Sciliar

Castel Forte

MallesAbbazia

Monte Maria

Passo Stelvio2757m

Ortles3905m

Mt. Cevedale3757m

Catinaccio3002m

Marmolada3343m

Do

lo

mi

ti

LaivesCaldaro

Ora

Mezzocorona

Cortinad’Ampezzo

Mt. Cristallo3221m

Mt. Gran Pilastro3509m

Brennero1374m

Tre Cime2998m

Bressanone

Vipiteno

Adige

musei provinciali

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PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE

Ripartizione Natura, paesaggio e sviluppo del territorio

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