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Proteo Faresapere Verona CORSO DI PREPARAZIONE AL
CONCORSO DOCENTI 2016
5 MARZO 2016 dott. ssa Renata Rossi
IL SISTEMA SCOLASTICO ITALIANO Il secondo ciclo
Indice degli argomenti:
● Legge 53 del 2003
● Regolamenti e Indicazioni nazionali per i Licei
● Regolamenti e Linee guida per gli istituti tecnici e professionali
● Istruzione e formazione professionale (IeFP) – Sistema integrato di
formazione
● IFTS – ITS
● Obbligo scolastico e formativo (diritto/dovere)
● Titoli di studio ed esamii conclusivi
● Alternanza Scuola Lavoro e Legge 107 del 2015
Legge 53 del 2003-Legge Moratti
Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e sui livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale
- sistema educativo di istruzione e formazione (licei di competenza statale- 5 anni-) e istruzione e formazione tecnica e professionale(di competenza regionale) 3 anni qualifica/5 anni diploma
- diritto all'istruzione e alla formazione per almeno 12 anni o, comunque, sino al conseguimento di una qualifica triennale
- obbligo scolastico fino a 15 anni
- diritto/dovere fino al 18 anno
- possibilità di transito tra i sistemi e di riconoscimento di
crediti acquisiti in ambiti diversi
Decreti attuativi della Legge 53/2003:
D.lgs. 59/2004 ordinamenti scuola infanzia e primo ciclo D.lgs. 286/2004 servizio nazionale di valutazione
D.lgs. 76/2005 diritto/dovere all'istruzione e formazione D.lgs. 77/2005 Alternanza Scuola Lavoro D.lgs.226/2005 ordinamenti secondo ciclo ( Norme generali e livelli essenziali delle
prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione) → pari
dignità dei percorsi liceali e dei percorsi di istruzione e formazione professionale
Riforma Gelmini
Un nuovo quadro ordinamentale: I REGOLAMENTI
- istituti professionali DPR 87/2010, - istituti tecnici DPR 88/2010 - licei DPR 89/2010
Riforma Gelmini
Linee guida per i tecnici (DM n. 57 del 15 luglio
2010)
Linee guida per i professionali (DM n. 65 del 28 luglio 2010)
Indicazione nazionali per i Licei (DM 211 del 2010)
DPCM 25 gennaio 2008 ITS
Conferenza Unificata del 16 dicembre 2010 erogazione dell'offerta sussidiaria di formazione professionale da parte degli istituti professionali (integrativa e complementare)
Regolamenti
- identità e articolazione del sistema
- profili - quadri orario - tabella di confluenza (dei vecchi diplomi nei nuovi)
- corrispondenza titoli di studio - insegnamenti aggiuntivi (attivabili sulla base del POF nei limiti
del contingente di organico assegnato)
Indicazioni nazionali LICEI
declinazione disciplinare del PECUP (Profilo educativo, culturale e professionale dello studente)
OSA ( obiettivi specifici di apprendimento ) Linee guida TECNICI - PROFESSIONALI
Declinazione dei risultati di apprendimento in conoscenze, abilità competenze
In ogni caso...
La diversificazione dei percorsi di istruzione e formazione
ha lo scopo di valorizzare le diverse intelligenze e vocazioni dei giovani, anche per prevenire i fenomeni di disaffezione allo studio e la dispersione scolastica, ferma restando l’esigenza di garantire a ciascuno la possibilità di acquisire una solida ed unitaria cultura generale per divenire cittadini consapevoli, attivi e responsabili.
I dipartimenti disciplinari e interdisciplinari e gli
organi di programmazione didattico-educativa
assumono un nuovo ruolo progettuale importante nella :
- progettazione per competenze,
- ricerca disciplinare, didattica, metodologica, pedagogica,
- orientamento,
- valutazione degli apprendimenti,
- raccordo tra i vari ambiti disciplinari,
- definizione di obiettivi e strategie didattiche comuni tra i
dipartimenti.
Competenze dei dipartimenti
- attuare l'analisi disciplinare, a partire dalle linee metodologiche stabilite dal
Collegio de docenti in relazione ai profili di ogni indirizzo;
- definire gli obiettivi disciplinari e trasversali della programmazione
rispondenti alle competenze attese
- individuare e definire le fondamentali UDA
- stabilire i criteri di valutazione, il numero e la tipologia degli strumenti di
verifica in conformità con i criteri generali stabiliti dal P.O.F.
- organizzare i test d'ingresso, i test d'uscita e fornire indicazioni sui corsi IDEI
- progettare le prove strutturate e le prove di simulazione degli Esami di
Qualifica e di Stato
- proporre l'adozione di nuovi libri di testo
- promuovere la raccolta e la diffusione di materiale scientifico e didattico
inerente la Disciplina
- promuovere progetti inerenti la disciplina e le attività riguardanti l'ampliamento e il miglioramento dell'offerta formativa
- procedere alla verifica del lavoro svolto.
Il comitato tecnico scientifico
Le scuole possono dotarsi di un comitato (tecnico) scientifico composto di docenti e di esperti del mondo del
lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università e delle istituzioni di alta
formazione artistica, musicale e coreutica, con funzioni consultive e di proposta per l organizzazione e
l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità.
Il CTS fa proposte, sulla base delle analisi dei bisogni del territorio, al consiglio di istituto, al dirigente e, per
le materie di sua competenza, al collegio dei docenti per l'utilizzazione degli spazi di autonomia e
flessibilità e per l'organizzazione delle aree di indirizzo
L'Ufficio tecnico
Gli istituti professionali per il settore industria ed artigianato e gli
istituti tecnici per il settore tecnologico sono dotati di un ufficio tecnico con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalit dei laboratori a fini didattici e il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dallinnovazione tecnologica nonch per la sicurezza delle persone e dellambiente.
Si apre una possibilità concreta di costruire archivi di
esperienze didattiche innovative.
I percorsi dopo il diploma del 1^ grado
Istruzione Liceale Istruzione tecnica
Istruzione professionale
Istruzione e Formazione
Professionale (IeFP)
Istruzione liceale
Finalità dei licei:
acquisizione di strumenti culturali e metodologici per una
comprensione approfondita della realtà atteggiamento razionale, creativo,progettuale, critico conseguimento di conoscenze, abilità e competenze adeguate al
proseguimento degli studi e all'inserimento nelle attività lavorative, coerenti con le capacità e le scelte personali.
1^ biennio
iniziale sviluppo e approfondimento delle conoscenze e
abilità/prima maturazione delle competenze/ assolvimento dell'obbligo (D.M 139/2007).
2^ biennio
approfondimento e sviluppo delle conoscenze e abilità/maturazione delle competenze
5^ anno
piena realizzazione del PECUP, completo raggiungimento degli OSA/consolidamento del percorso di orientamento agli studi successivi e all'inserimento nel mondo del lavoro.
dal 2^ biennio: modalità di approfondimento delle conoscenze, abilità e competenze (anche di intesa con università, Istituti di alta formazione e Istituti ove si attivano corsi IFTS e ITS); possibilità di realizzare l'approfondimento nell'ambito dell'ASL, o con moduli e iniziative di studio- lavoro per progetti.
Licei regolamento DPR 89/2010: progettazione del curricolo
- insegnamenti obbligatori - attività e insegnamenti facoltativi (aggiuntivi) nei limiti delle
disponibilità di bilancio. Studenti tenuti alla frequenza e valutati.
- potenziamento degli insegnamenti obbligatori e attivazione di
ulteriori insegnamenti con contingente organico assegnato in più
Quota dei piani di studio riservata alle istituzioni max 20% dell'orario nel 1^ Biennio
max 30% nel 2^ biennio max 20% nel 5^ anno una disciplina non può essere ridotta di oltre 1/3 del suo orario nel quinquennio;
nessuna disciplina del 5^ anno può essere soppressa.
Le novità del percorso liceale:
CLIL (Content and language integrated Learning) nel 5^ anno
se l'organico lo permette, tranne che per il linguistico, che inizia nel
3^ anno.
Cittadinanza e costituzione, afferisce all'area storico- geografica o storico-sociale, perciò nella materie: diritto/economia; storia e geografia, storia.
Titolo conclusivo: diploma liceale integrato dalla certificazione delle competenze.
Monitoraggio e valutazione di sistema: affidato a ANSAS e INVALSI.
Dipartimenti di materia Costituzione del Comitato tecnico scientifico
Risultati di apprendimento declinati in conoscenze, abilità e competenze (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio del 2008 sulla costituzione dell' EQF).
Profilo culturale, educativo e professionale
- concorso e piena valorizzazione di tutti gli aspetti del
lavoro scolastico:
- lo studio delle discipline (prospettiva sistematica, storica e critica);
- la pratica dei metodi di indagine propri dei diversi ambiti disciplinari;
- lettura, analisi, traduzione di testi;
- l'uso costante del laboratorio;
- la pratica dell'argomentazione e del confronto;
- la cura di una modalità espositiva scritta ed orale corretta
- l'uso degli strumenti multimediali.
Indicazioni Nazionali (DM 211/2010)
Contengono, gli OSA con riferimento ai PECUP dell'Allegato A del DPR 89/2010.
Sono aggiornate periodicamente. Il raggiungimento degli OSA è oggetto di valutazione periodica da parte
dell'INVALSI azioni di formazione in servizio (senza oneri aggiuntivi)
sistema di monitoraggio
Il Profilo e le Indicazioni costituiscono l'intelaiatura sulla quale
le istituzioni scolastiche disegnano il proprio POF
i docenti costruiscono i propri percorsi didattici gli studenti sono messi in condizione di raggiungere gli obiettivi di
apprendimento e di maturare le competenze.
Per ogni disciplina: descrizione delle competenze attese
seguono gli OSA articolati per nuclei disciplinari relativi a ciascun biennio e al quinto anno.
Puntuale raccordo con le Linee guida dell'Istruzione tecnica
e professionale; individuazione di alcune discipline cardine: la lingua e letteratura
italiana, la lingua e cultura straniera, la matematica, la storia, le scienze e di alcuni nuclei comuni, anche al fine di fornire a tutti gli strumenti culturali utili e di favorire l'eventuale riorientamento e passaggio da un percorso all'altro.
Allegato A delle Indicazioni (comune a tutti gli indirizzi).
Assolvimento dell'obbligo: gli obiettivi assumono quanto
richiesto ai fini dell' assolvimento dellobbligo di istruzione (DM 139/2007).
Le competenze di natura metacognitiva, relazionale o attitudinale sono un esito indiretto (non compaiono nella certificazione dell'assolvimento dellobbligo - DM n.9/2010).
Le competenze digitali sono affidate nel primo biennio alla Matematica, ma sono il frutto del lavoro sul campo in tutte le discipline. Le competenze relative a Cittadinanza e Costituzione sono affidate a Storia e Filosofia, o Diritto ed Economia.
I criteri costitutivi: Esplicitano i nuclei fondanti e dei contenuti imprescindibili e rinuncia ai
cataloghi onnicomprensivi ed enciclopedici dei programmi tradizionali.
rivendicano una unitarietà della conoscenza, senza alcuna separazione tra nozione e sua traduzione in abilità
sottolineano i punti fondamentali di convergenza che richiedono l'intervento congiunto di più discipline.
considerano la competenza linguistica nelluso dellitaliano una responsabilità condivisa
non dettano alcun modello didattico-pedagogico (per favorire la sperimentazione e lo scambio di esperienze)
La libertà del docente si esplica
1) nell'arricchimento di quanto previsto nelle Indicazioni
2) nella scelta delle strategie e delle metodologie.
Istruzione tecnica: settore economico
L'Istruzione tecnica è caratterizzata da:
Solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico, lo studio, l'approfondimento e l'applicazione di linguaggi e metodologie
di carattere generale e specifico È espressa da un limitato numero di ampi indirizzi, ha l'obiettivo di far acquisire agli studenti, in relazione all'esercizio di
professioni tecniche, saperi e competenze necessari un rapido inserimento nel mondo del lavoro
accesso all'università e all'Istruzione (e Formazione)Tecnica Superiore
durata quinquennale
facilitare l'orientamento
tutelare le molteplici intelligenze e stili cognitivi
far acquisire ai giovani la capacità di creare, progettare, di contribuire a fare impresa
maggior chiarezza per inserimento in attività produttive/ passaggio a livelli superiori di istruzione e formazione/esercizio di professioni regolamentate
Poli tecnico-professionali (collaborazioni con le strutture formative delle Regioni)
costituzione dei dipartimenti di materia
costituzione del Comitato tecnico scientifico costituzione dell'Ufficio tecnico (con il compito di sostenere la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori) utilizzo diffuso dei laboratori
diffusione di stage, tirocini, ASL
riferimento all'EQF
Progettazione del curricolo
Quota flessibilità riservata alle istituzioni: Serve per articolare in opzioni le aree di indirizzo (sulla base di un elenco nazionale di opzioni)
max 30% dell'orario 2^ biennio
max 35% nel 5^ anno, nei limiti del contingente organico assegnato e senza esuberi.
Quota dellautonomia del 20% (nellambito del profilo educativo e dellorganico assegnato) per introdurre nuovi insegnamenti e/o potenziare i laboratori
Gli istituti Tecnici collaborano con le strutture formative accreditate dalle
Regioni nei Poli tecnico professionali anche allo scopo di favorire i
passaggi tra i sistemi di istruzione e formazione.
Agli istituti tecnici si riferiscono gli istituti tecnici Superiori (DPCM 25
gennaio 2008), con lobiettivo di sostenere lo sviluppo delle professioni
tecniche a livello terziario (piccole e medie imprese)
Aspetti metodologici
metodologie finalizzate a sviluppare competenze basate sulla didattica di laboratorio, lanalisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti;
orientate alla gestione di processi in contesti organizzati e alluso di modelli e linguaggi specifici;
strutturate in modo da favorire un collegamento organico con il
mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale.
Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici
per la realizzazione dei percorsi di studio.
Valutazione e titoli finali
Le prove per la valutazione periodica e finale e per gli Esami
di Stato sono definite in modo da accertare, in particolare,
la capacità dello studente di utilizzare i saperi e le competenze anche in contesti applicativi (le commissioni di esame si possono avvalere di esperti del mondo economico e produttivo)
Diploma di istruzione tecnica, indicante l'indirizzo e le competenze acquisite, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte.
Monitoraggio, valutazione di sistema e aggiornamento dei percorsi
costante monitoraggio confronto con le Regioni, gli EELL, le parti sociali e gli altri Ministeri
interessati, avvalendosi anche dell'assistenza tecnica dell'INVALSI, dell'A.N.S.A.S., dell'Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (I.S.F.O.L), di Italia lavoro e dellIstituto per la promozione industriale (I.P.I), senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica.
aggiornamento dei profili e dei relativi risultati di apprendimento.
rapporto presentato al Parlamento ogni tre anni dal Ministro dell'Istruzione.
Istruzione professionale: settore servizi
Istruzione professionale: settore industria e artigianato
Novità
costituzione dei dipartimenti di materia
costituzione del Comitato Tecnico Scientifico costituzione dell'Ufficio Tecnico (con il compito di sostenere la
migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori) utilizzo diffuso dei laboratori diffusione di stage, tirocini, ASL riferimento all'EQF
Progettazione del curricolo
Quota dellautonomia: max 20% dei curricoli (nessuna disciplina può
essere ridotta di oltre il 20% del suo monte ore). Serve per potenziamento
degli insegnamenti obbligatori e attivazione di ulteriori insegnamenti, nei
limiti del contingente organico assegnato.
Eventuale contingente organico assegnato in più (nell'ambito delle dotazioni organiche definite annualmente e nel rispetto delle economie previste dalla l. 133/2008). Serve per il potenziamento degli insegnamenti obbligatori e per l'attivazione di ulteriori insegnamenti.
Spazi di flessibilità: max. 35% nel 2^ biennio e 40% 5^ anno, nei limiti del contingente
organico assegnato e senza esuberi. Serve per articolare in opzioni le aree di indirizzo.
Spazio di flessibilità nel 1^ biennio max. 25% per svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto alla formazione regionale (percorsi per conseguimento della qualifica al 3^ anno).
Aspetti metodologici
metodologie basate sulla didattica di laboratorio, per
valorizzare stili di apprendimento induttivi, orientamento progressivo analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro cooperativo per progetti; personalizzazione dei prodotti e dei servizi, attraverso l'uso delle
tecnologie e della creatività; gestione di processi in contesti organizzati alternanza scuola lavoro
Valutazione e titoli finali
Le prove per la valutazione periodica e finale e per gli esami di
Stato sono definite in modo da accertare, in particolare, la
capacità dello studente di utilizzare i saperi e le competenze
anche in contesti applicativi
Diploma di istruzione professionale, indicante l'indirizzo e le competenze acquisite, anche con riferimento alle eventuali opzioni scelte.
● Il contesto in cui è inserita la scuola secondaria di secondo grado
● Il contesto in cui è inserita la scuola secondaria di secondo grado
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente
Comunicazione nella madrelingua;
Comunicazione nelle lingue straniere;
Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
Competenza digitale;
Imparare ad imparare;
Competenze sociali e civiche;
Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
Le competenze di cittadinanza possono essere acquisite dai giovani attraverso conoscenze e abilità che si articolano
lungo quattro assi culturali cardine:
L’Asse dei linguaggi
L’Asse matematico
L’Asse scientifico-tecnologico
L’Asse storico-sociale
Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli [1]
I livelli individuati fanno riferimento ai risultati
dell’apprendimento, declinati in termini di conoscenza, abilità
e competenze.
L’obiettivo non è solo quello di facilitare la corrispondenza
delle qualifiche tra i diversi sistemi ma anche di maggiore
trasparenza e comparabilità delle stesse.
• Livello 1
• Livello 2
• Livello 3
• Lavorare o studiare sotto supervisione diretta
in un contesto strutturato
• Lavorare o studiare sotto supervisione diretta
con una certa autonomia
• Assumersi la responsabilità dello svolgimento
di compiti sul lavoro e nello studio. Adattare il
proprio comportamento alle circostanze per
risolvere problemi
Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli [2]
• Livello 4
• Livello 5
• Livello 6
• Livello 7
• Livello 8
• Autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento. Supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o Lavorare o studiare sotto supervisione diretta in un contesto strutturato
• Gestire attività o progetti tecnici o professionali complessi,
assumendosi la responsabilità della presa di decisioni in contesti di
lavoro o di studio imprevedibili. Assumersi la responsabilità di
gestire lo sviluppo professionale di singoli individui e di gruppi.
• Gestire e supervisionare in contesti di attività di lavoro o di studio
soggetti a cambiamenti imprevedibili. Valutare e migliorare le
prestazioni di se stessi e degli altri
• Gestire e trasformare contesti di lavoro e di studio complessi e
imprevedibili, che richiedono approcci strategici nuovi. Assumersi la
responsabilità di contribuire alle conoscenze e alle pratiche
professionali e/o di valutare le prestazioni strategiche di gruppi.
• Dimostrare un grado elevato di autorità, innovazione, autonomia,
integrità scientifica o professionale e un impegno sostenuto verso lo
sviluppo di nuove idee o processi all’avanguardia in contesti di lavoro
o di studio, tra cui la ricerca.
Definizioni
Il Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli contiene le
seguenti definizioni:
• Conoscenze: indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni
attraverso l’apprendimento. Le conoscenze sono l’insieme di fatti,
principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le
conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche.
• Abilità: indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-
how per portare a termine compiti e risolvere problemi; le abilità sono
descritte come cognitive (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo)
e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali,
strumenti).
• Competenze: indicano la comprovata capacità di usare conoscenze,
abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di
lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale; le
competenze sono descritte in termine di responsabilità e
autonomia.
Il Sistema Formativo integrato
Per integrazione di sistema si è voluto intendere quel processo, delineato da un complesso di norme, attraverso le quali istruzione e formazione entrano in relazione strutturale tra loro, definendo i contorni di un sistema formativo integrato.
Il sistema integrato riassume la sfida dell’investimento nella formazione continua, costruisce una vasta gamma di opportunità di apprendimento affidata alle scelte che i soggetti decidono di utilizzare autonomamente senza eccessivi vincoli e con la garanzia di non dover ogni volte azzerare la propria storia formativa, poiché viene sancito il diritto al riconoscimento dei crediti ogni volta che essi decidono di transitare, ad esempio, dall’istruzione alla formazione professionale, dal lavoro alla scuola,o viceversa.
integrazione tra sistema scolastico e formazione professionale (settore in progressiva trasformazione e riqualificazione a partire dalla legge n.196/1998), attraverso la definizione di un sistema di crediti formativi in grado di consentire la percorribilità interna dei diversi indirizzi del sistema scolastico, ma anche il passaggio (da qui la definizione “passerelle”) tra scuola e formazione professionale;
integrazione tra i soggetti istituzionali coinvolti: lo Stato, le Regioni, le amministrazioni centrali e periferiche, il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca e il Ministero del Lavoro, le scuole autonome e gli enti di formazione accreditati e riconosciuti (ad es.Alternanza);
integrazione tra i soggetti istituzionali già citati e le parti sociali (Confindustria, associazioni di impresa e Confederazioni CGIL-CISL-UIL) a livello nazionale e territoriale;
I livelli essenziali delle prestazioni dei percorsi IeFP, rientranti nella esclusiva competenza delle Regioni, sono definiti a livello nazionale;
dall'anno scolastico 2010-2011 prende avvio il sistema di istruzione e formazione professionale con percorsi relativi a 21 figure professionali per il conseguimento di qualifiche di durata triennale e di diplomi di durata quadriennale;
nell'ambito del piano di lavoro previsto dall'Accordo saranno predisposte, entro sessanta giorni, anche le linee guida per realizzare organici raccordi tra i percorsi degli istituti professionali di Stato e i nuovi percorsi di istruzione e formazione professionale regionali finalizzati al conseguimento di qualifiche e diplomi professionali, come previsto dall'articolo 13, comma 1-quinquies, della legge n. 40/07.
I percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP)
sono di competenza regionale Sono percorsi triennali (conseguimento di qualifiche EQF3)
o quadriennali (conseguimento di diploma professionale-EQF4) Le qualifiche e i diplomi professionali sono riconosciuti e spendibili
a livello nazionale e comunitario, in quanto compresi in un apposito Repertorio nazionale, condiviso tra Stato e Regioni con Accordi del 27 luglio 2011 e del 19 gennaio 2012.
A partire dai 15 anni di età, si può conseguire una qualifica
professionale anche attraverso l'apprendistato di primo livello (D.Lgs. 167/2011 art. 3), così come regolato dall'Accordo in Conferenza Stato Regioni del 15 marzo 2012.
I percorsi IeFP sono realizzati dalle strutture formative
accreditate dalle Regioni, secondo criteri condivisi a livello
nazionale, oppure dagli Istituti Professionali, in regime di
sussidiarietà, se previsto dalla programmazione regionale, ai
sensi dell'Intesa in Conferenza unificata del 16 dicembre 2010.
DOPO IL DIPLOMA
● ITS
Sono "scuole speciali di tecnologia", canale formativo di livello post-secondario, parallelo ai percorsi accademici
Formano tecnici superiori nelle aree tecnologiche strategiche Si costituiscono secondo la forma della Fondazione di partecipazione che
comprende scuole, enti di formazione, imprese, universit e centri di ricerca, enti locali.
Le aree tecnologiche individuate per gli ITS sono:
Efficienza energetica
Mobilità sostenibile
Nuove tecnologie della vita
Nuove tecnologie per il Made in Italy (sistemi meccanica, moda, alimentare, casa, servizi alle imprese)
Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali
Tecnologie dell' informazione e della comunicazione
Durata: 4 semestri* per 1800/2000 ore (possono istituire
percorsi di 6 semestri in convenzione con l'università Didattica in laboratorio Tirocini obbligatori per almeno il 30% del monte orario, anche
all'estero 50% dei docenti provenienti dal mondo del lavoro e delle
professioni Il titolo rilasciato Diploma di Tecnico Superiore con l'indicazione
dell'area tecnologica e della figura nazionale di riferimento. I corsi si concludono con verifiche finali, condotte da commissioni di
esame costituite da rappresentanti della scuola, dell'università, della formazione professionale ed esperti del mondo del lavoro
Normativa di riferimento:
DPCM 25 gennaio 2008 (allegati 1, 2, 3) fornisce le linee guida per la riorganizzazione del Sistema dell'IFTS e indica, nel rispetto delle competenze delle Regioni, 3 tipologie d'intervento:
Istituti Tecnici Superiori (ITS),
Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS),
misure per facilitare lo sviluppo dei poli tecnico-professionali.
DIM del 7/9/2011 (MIUR MLPS) concerne la determinazione dei diplomi
di Tecnico Superiore con riferimento alle figure definite a livello nazionale e alla definizione delle modalità per la verifica finale delle competenze acquisite e della relativa certificazione.
Decreto Interministeriale del 7 febbraio 2013 - ITS e Poli tecnico-
professionali
IFTS Specializzazione tecnica superiore che ha lo scopo
di favorire laccesso dei giovani al mondo del lavoro
di riqualificare chi è già in possesso di un'esperienza lavorativa.
Possono accedere ai corsi giovani e adulti
in possesso o del diploma di istruzione secondaria superiore
o del diploma professionale di tecnico, conseguito a conclusione di percorsi quadriennali di formazione professionale.
coloro che sono in possesso dell' ammissione al quinto anno dei percorsi liceali
coloro che non sono in possesso del diploma di istruzione secondaria superiore. Per questi ultimi vengono attivate delle procedure per accertare le competenze acquisite in precedenti percorsi di istruzione, formazione e lavoro successivi all'assolvimento dell'obbligo di istruzione.
La programmazione è di competenza regionale
Durata: 2 semestri (800/1000 ore).
Obbligatorio uno stage in azienda pari al 30% delle ore complessive
Didattica laboratoriale.
A conclusione dei corsi si consegue un Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore.
Riferimenti normativi Legge 144/1999 (obbligo formativo) che prevede il rilancio della
specializzazione tecnica superiore e trova attuazione nel Regolamento n. 436 del 31/10/2000. All'interno del Regolamento si trova anche la norma
(art. 9) che istituisce presso INDIRE la Banca Dati Nazionale IFTS.
Conferenza unificata del 14/9/2000 si definiscono gli standard di percorso relativi alle figure, alle competenze, alle modalità di valutazione e al modello di certificazione dei percorsi, che rimangono validi e invariati fino alla Riorganizzazione del sistema prevista dal DPCM del 25/01/2008.
CU del 1/8/2002 e del 19/12/2002 si attua la messa a regime del sistema, con indicazioni sulla struttura dei percorsi IFTS relativamente alle figure professionali di riferimento, alle modalit per la definizione degli standard minimi delle competenze tecnico-professionali, all'accesso, la selezione e l'accreditamento delle competenze in ingresso, alla certificazione dei percorsi e al monitoraggio e valutazione di sistema.
CU del 25/12/2004 si passa ad una nuova fase vengono istituiti i Poli Formativi IFTS con i quali, attraverso una programmazione
pluriennale, si intende dare maggiore stabilità e continuità.
Finanziaria 2007, art. 1 cc. 631 e 875, prevede la riorganizzazione del sistema dell'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore
DPCM 25/1/2008 comprende lofferta formativa propria dei percorsi IFTS (800-1000 ore) e degli ITS (1800-2000 ore).
Decreto Interministeriale del 7 febbraio 2013 - ITS e Poli tecnico-professionali
Di notevole importanza anche la normativa regionale: i bandi, infatti,
integrano e completano le direttive generali
individuano le figure professionali pi coerenti con le necessità economiche e di sviluppo del territorio,
definiscono tempi e modi per la presentazione e il realizzo dei singoli progetti di corso
stabiliscono le risorse finanziarie disponibili localmente.
Obbligo scolastico e formativo (diritto/dovere) decreto ministeriale n. 139/07 asse dei linguaggi: lingua madre, lingua straniera, diversi
linguaggi (digitale, artistico ecc.) asse matematico: aritmetica, algebra, geometria,
rappresentazioni grafiche, problem solving asse scientifico‐tecnologico: scienze naturali, trasformazioni di energia,
rapporti fra tecnologie ed ambiente, applicazioni informatiche asse storico‐sociale: storia, economia, cittadinanza
Titoli di studio ed esami conclusivi
Istituti tecnici rilasciano diplomi quinquennali
Istituti professionali rilasciano diplomi quinquennali
Licei rilasciano diplomi quinquennali
Gli istituti professionali in sussidiarietà con le Regioni, possono rilasciare qualifiche triennali o diplomi professionali quadriennali (compresi nel repertorio nazionale di cui alla Legge 40/07) secondo le due modalità dell'intesa del 16 dicembre 2010:
offerta sussidiaria integrativa: chi frequenta l'istruzione professionale consegue dopo tre anni la qualifica professionale, come se avesse frequentato anche un CFP.
offerta sussidiaria complementare: gli istituti professionali istituiscono un corso di formazione professionale
�
Tutti i diplomi quinquennali danno accesso agli studi superiori universitari o tecnici (Istituti Tecnici Superiori) e al mondo del lavoro.
Riferimento obbligatorio (entro il 2012) al sistema EQF
Esami di Stato conclusivi
L. 425/1997 Disposizioni per la riforma degli Esami
di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria
Superiore D.P.R. n. 323/98 più noto come Regolamento. O.M. che tutti gli anni viene emanata dal ministero
Legge 1/2007 (Fioroni)
Ripristino delle commissioni con presidente e componente
esterna ogni due classi
Ammissione all' esame: Frequenza, Profitto positivo e debiti
Saldati, aumento del punteggio di credito da 20 a 25 e contestuale riduzione dei punti di colloquio da 35 a 30
Ammissione per studenti DEL PENULTIMO ANNO con la media
dell8 nel penultimo anno e del 7 in seconda e terza (mai meno di 8 in condotta
DM 99/2009 Criteri per lattribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione
secondaria superiore e tabelle di attribuzione del credito scolastico.
Principali novità del decreto: 1. Nuove tabelle per l'attribuzione del credito.
2. Attribuzione della lode. La commissione può attribuirla all'unanimità, a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione-bonus, abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile, abbiano riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima,
penultima e ultima solo voti uguali o superiori a 8
Alternanza scuola lavoro
In Italia, l’alternanza scuola lavoro è stata introdotta come modalità di realizzazione dei percorsi del secondo ciclo e non come sistema a sé stante (art. 4 legge delega n.53/03). Successivamente, con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, viene disciplinata quale metodologia didattica del Sistema dell'Istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro. La finalità prevista è quella di motivarli e orientarli e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro. L'alternanza scuola lavoro si fonda sull'intreccio tra le scelte educative della scuola, i fabbisogni professionali delle imprese del territorio, le personali esigenze formative degli studenti.
Il nuovo ordinamento degli istituti tecnici, professionali e dei licei richiama l'attenzione dei docenti e dei dirigenti sull'alternanza scuola lavoro.
(...) Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici
per la realizzazione dei percorsi di studio ( D.P.R. 15 marzo 2010,
n.88)
(…) I percorsi (...) si sviluppano soprattutto attraverso metodologie
basate su: la didattica di laboratorio, anche per valorizzare stili di
apprendimento induttivi; l’orientamento progressivo, l’analisi e la
soluzione dei problemi relativi al settore produttivo di riferimento; il
lavoro cooperativo per progetti; la personalizzazione dei prodotti e
dei servizi attraverso l’uso delle tecnologie e del pensiero creativo; la
gestione di processi in contesti organizzati e l’alternanza scuola
lavoro ( D.P.R. 15 marzo 2010, n.87)
(...) Nell’ambito dei percorsi liceali le istituzioni scolastiche stabiliscono, a partire dal secondo biennio, (…), specifiche modalità per l’approfondimento delle conoscenze, delle abilità e delle competenze richieste per l’accesso ai relativi corsi di studio e per l’inserimento nel mondo del lavoro. L’approfondimento può essere realizzato anche nell’ambito dei percorsi di alternanza scuola-lavoro (…) nonché attraverso l’attivazione di moduli e di iniziative di studio-lavoro per progetti, di esperienze pratiche e di tirocinio ( D.P.R. 15 marzo 2010,
n.89).
Con l'alternanza scuola lavoro si riconosce un valore formativo equivalente ai percorsi realizzati in azienda e a quelli curricolari svolti nel contesto scolastico. Attraverso la metodologia dell'alternanza si permettono l'acquisizione, lo sviluppo e l'applicazione di competenze specifiche previste dai profili educativi, culturali e professionali dei diversi corsi di studio. (Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento. Secondo biennio e quinto anno. D.P.R. 15 marzo 2010)
La nuova legge di riforma n° 107/15 all'art. 1 dal comma 33 al comma 44 introduce e regolamenta l'obbligo di alternanza scuola-lavoro da svolgersi per tutti gli alunni nell'ultimo triennio delle scuole secondarie di secondo grado.
Dal comma 33 al 38 si parla di alternanza scuola-lavoro nelle scuole secondarie di secondo grado, da svolgersi anche in periodo estivo; verranno adattate anche a tali attività le norme sui diritti delle studentesse e degli studenti.
Dal comma 39 al 44 sono previsti finanziamenti ed un registro presso le Camere di commercio per le imprese che realizzeranno l’alternanza.
● L’attività può essere svolta presso gli enti già previsti dal D.Lgs 15/4/2005, n. 77 oltre a quelli previsti dal comma 34 della nuova legge di riforma:
● “con gli ordini professionali, ovvero con i musei e gli altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività culturali, artistiche e musicali, nonché con enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale o con enti di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.”
● Il dirigente scolastico deve stipulare una convenzione con gli Enti disponibili che, se trattasi di imprese, devono essere iscritte in un apposito registro presso le Camere di Commercio (comma 41).
● “Il dirigente scolastico, al termine di ogni anno scolastico, redige una scheda di valutazione sulle strutture con le quali sono state stipulate convenzioni”. (comma 40)
● Il comma 38 prevede pure che, con apposito regolamento interministeriale, verrà ampliata la Carta dei diritti delle studentesse e degli studenti con riguardo alle attività dell’alternanza scuola-lavoro.
● Il MIUR ha fornito indicazioni operative sull'alternanza scuola-lavoro con la Guida Operativa trasmessa alle scuole con lettera del Ministro Giannini in data 8/10/2015, dal momento che l'alternanza opera già da quest'anno a partire dalle terze classi delle scuole superiori.
Siti utili
http://www.indire.it/
http://www.istruzione.it/
http://www.edscuola.it/
www.piazzadellecompetenze.net
Grazie per l'attenzione
e auguri
per il vostro concorso
Renata Rossi