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Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 64 (Nuova Serie) 3,50 www.progressonline.it ASPETTANDO ...GODOT! Per la prima volta dopo secoli il Conclave si apre sullo sfondo di un inedito scenario: un papa “emerito“ che all’ombra dei giardini Vaticani - farà pesare la sua presenza e il suo potente atto d’accusa verso la Curia. COVER STORY VERSO IL CONCLAVE CINEMA IL RITORNO DI TORNATORE Intervista al regista de “La migliore Offerta” RITRATTI MARIO DRAGHI L’uomo dell’euro DOSSIER DONNE QUANDO L’ECCELLENZA È DONNA R i t r a t t i - i n t e r v i s t e d i d o n n e d i s u c c e s s o i n u n m o n d o a n c o r a t r o p p o p r o f o n d a m e n t e s e g n a t o d a d i f f e r e n z e d i g e n e r e AUTO SALONE DI GINEVRA 2013 Innovazione contro la crisi E V E N T I SMAU BUSINESS ROMA 100 novità per ripartire ARTE TEFAF 2013 A Maastricht si parla d’arte

Progress Marzo

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Le news più interessanti, gli approfondimenti e gli Speciali del mensile di cultura, attualità, economia e politica

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ve Mensile di Politica, Economia, Attualità e Cultura. Numero 64 (Nuova Serie) € 3,50

www.progressonline.it

ASPETTANDO ...GODOT!Per la prima volta dopo secoli il Conclave si apre sullo sfondo di un inedito scenario:un papa “emerito“ che all’ombra dei giardini Vaticani - farà pesare la sua presenza eil suo potente atto d’accusa verso la Curia.

COVER STORY

VERSO IL CONCLAVE

CINEMAIL RITORNO DI TORNATOREIntervista al regista de “La migliore Offerta”

RITRATTIMARIO DRAGHIL’uomo dell’euro

DOSSIER DONNEQUANDO L’ECCELLENZA È DONNARitratti - interviste di donne di successo in un mondo ancora troppo profondamentesegnato da differenze di genere

AUTOSALONE DI GINEVRA 2013 Innovazione contro la crisi

EVENTISMAU BUSINESS ROMA 100 novità per ripartire

ARTETEFAF 2013A Maastricht si parla d’arte

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editorialeeditoriale

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L’ITALIA SENZA UN GOVERNO

sSono passati ormai quasi 20 giornidalle elezioni che hanno il nuovoparlamento italiano, e - mentre scriviamo- il nostro paese non ha ancora un nuovogoverno.

L’esito equilibratissimo delle elezionitra le 3 principali forze politiche (Pdl-Lega Nord, Pd-Sel e Movimento 5Stelle), e le dichiarazioni di questi giornidei loro rappresentanti rendonocomplicatissima la sola nascita di unnuovo Governo. Il Pd chiedecollaborazione a Grillo ma il Movimento,sostenuto dal malcontento popolare,non darà mai un supporto

istituzionalizzato al centro-sinistra,semmai è pronto a votare singoliprovvedimenti che saranno consoni alsuo programma.

L’unica alternativa praticabile restadunque un governo trasversale col Pdl,ma Bersani sa bene che una soluzionedel genere, anche nel caso di un buonlavoro, non verrebbe comunquepremiata alle successive elezioni.

Cosa può “salvare” dunque l’Italiada nuove elezioni? L’ipotesi piùprobabile sarebbe un Governo che alSenato veda uscire i grillini nel momentodel voto di fiducia, rischiando però una

crisi su ogni legge. Resta il Pdl che,invece, sottolinea come la governabilità,a costo di scendere a compromessi traforze politiche diverse, debbarappresentare un must per tutti.

A valle di tutti i ragionamentipossibili, è quindi evidente che ilMovimento 5 Stelle ha per ora già resoimpotenti a governare i vecchi attoridella politica, ed utilizzerà questi mesiper preparare il possibile governo delpost nuove elezioni, dal momento che invista di quelle, solo Pd e Pdl hannoqualcosa da perdere ancora dal punto divista del consenso popolare.

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6/8 FOTOREPORTAGE

10 DA NEW YORK

12 DA PARIGI

14 DA LONDRA

16 PERSONAGGIO

18 DESIGN

20 FOOD

32 ECONOMY

36 CULTURA

64 ART

72 SHOWBIZ

86 CARS

110 BOAT

118 FASHION

120 MODA

128 TUNES

sommario

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sommariosommario

sommario

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sommario

22

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■ 22 VERSO IL CONCLAVEIPNOTIZZATI DAL VATICANO

■ 28 CARO ELETTORE ITALIANO...PERCHÈ LO FAI?

■ 30 BYE BYE GRILLO“ESPORTIAMO LA DEMOCRAZIA”

■ 34 RITRATTO DI MARIO DRAGHIL’UOMO DELL’EURO

■ 38 DOSSIER DONNEQUANDO L’ECCELLENZA È DONNA

■ 52 INTERVISTA A SILVIA NICOLISLA SIGNORA DELLE AUTO

■ 56 INTERVISTA AL REGISTA IL RITORNO DI TORNATORE

■ 58 IL SUCCESSO DI PAYPAL IL SIGNORE DEL PORTAFOGLIO DIGITALE

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■ 60 PROMOTION EXPO 2013COMUNICAZIONE E MARKETING IN FIERA

■ 62 SMAU BUSINESS ROMA100 NOVITÀ PER RIPARTIRE

■ 66 TEFAF 2013A MAASTRICHT SI PARLA D’ARTE

■ 74 IL RITORNO DI BOWIEDOVE SEI, DAVID?

■ 76 COSA C’È DIETRO L’ANGOLOLO SCOPRIREMO PREVEDENDO (?)

■ 78 150 ANNI DI BAYERIL SUCCESSO ATTRAVERSO INNOVAZIONE E CAMBIAMENTO

■ 88 SALONE DI GINEVRA 2013INNOVAZIONE CONTRO LA CRISI

■ 100 LE NOVITÀ MERCEDES BENZIL FUTURO A GINEVRA HA UNA STELLA A TRE PUNTE

■ 104 LE NOVITÀ TOYOTAREGINA, DA QUATTRO GENERAZIONI

■ 108 LA FERRARI CORRE NEI MERCATIIL CAVALLINO NON CONOSCE CRISI

■ 112 DUBAI BOAT SHOWLE BARCHE ITALIANE SFILANO A DUBAI

■ 114 QUARTIERE STORICO VIVERE IL MARAIS

Questo periodico è associato all’USPI Unione Stampa

Periodica Italiana.

Tutti i diritti riservati.

È vietata la riproduzione totale o parziale della

pubblicazione. Testi e fotografie non possono essere

riprodotti senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

I manoscritti, anche se non pubblicati,

non vengono restituiti.

Progress è una pubblicazione curata da

Società Eventi Internazionali s.r.l.

Via Romeo Rodriguez Pereira, 41/A 00135 - Roma

Rivista mensile registrata presso

il Tribunale di Roma 17/09/2010

N° 356/2010

Progress n°63 / Gennaio 2013

Uffici CommercialiRoma, Via Pereira, 41 - 00136

Milano, Via Petrella, 21 - 20124

Editor in ChiefLeonardo Garcia de Vincentiis

Direttore ResponsabileAlessandro Petrone

[email protected]

Direttore EditorialeFranco Del Panta

Direttore PubblicitàPaolo Del Panta

[email protected]

Redazione e Collaboratori Editoriali [email protected]

I. Basile, D. Battaglia, M.L.C. Beduschi,

R. Leggio, M.G. Morini, P. Romeo,

D. Marianacci, E. Rodi, F. Aliberti, A. Tomassi,

F. Vagnozzi, P. Vaccaro, E. Pasca,

L. Saggio, R. Leggio, S. De Martin, L. Martano,

E. Bonardi, A. Paccosi, D. Zaccaretti, L. Paolicelli

Marketing & ICTMilko Vaccaro

Ricerca Iconografica e ServiziA cura della redazione

Editing e traduzioniTris Bruce

Art DirectionRomina Plini

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Luca Omiccioli, Milko Vaccaro

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dagli abbonati. Spedizione in abbonamento postale.

70% Filiale di Roma.

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ITALO ARRIVA PRIMO... NEL DESIGN

pPer la rivista britannica Wallpaper è tra i

migliori prodotti dell’anno. Italo tra le

eccellenze del design e dello stile

internazionale.

L’influente rivista britannica “Wallpaper

Magazine” ha incluso il treno realizzato da

Alstom per NTV tra i vincitori del prestigioso

Design Award 2013,un premio assegnato ogni

anno ai prodotti più belli e innovativi sul

mercato. In particolare il treno NTV, in

esercizio in Italia da aprile scorso, si è

aggiudicato la categoria “Life enhancer of theyear”, la sezione dedicata ai progetti che

migliorano la vita.

La testata internazionale affida ogni anno a

un panel di grandi nomi della moda, del

design e dell’architettura la responsabilità di

selezionare il “best of the best” dell’anno

appena trascorso per undici diverse

categorie: dalla miglior città, alla collezione

di moda più interessante, fino al ristorante

giudicato numero uno al mondo.

Il treno Italo, in soli 8 mesi di esercizio, è già

stato scelto da oltre 2 milioni di viaggiatori.

www.italotreno.it

di Franco Del Panta

FOTOREPORTAGE

FOTOREPORTAGE

FOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGE

FOTOREPORTAGEFOTOREPORTAGE

FOTOREPORTAGE

FOTOREPORTAGE

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FOTOREPORTAGE 1pg__mastro Progress 06/03/13 15.04 Pagina 1

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da new yorkda new yorkda new york

da new york

da new york

da new york

da new york da new york

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di LAURA BARBUSCIA 21

Il 31 marzo, giorno di Pasqua, si terrà laconsueta parata lungo la Fifth Avenue, tra la44th Street e la 57th Street. Una parata differenterispetto alle altre che vengono organizzate incittà. Infatti, quella di Pasqua non prevede nèbande musicali o palloni aerostatici giganti,bensì' cappelli colorati di tutte le forme e misure,da quelli più elaborati e costosi a quelli davveroimproponibili ma comunque originali e simpatici.Tra le 10:00 e le 16:00 il tratto di stradainteressato resterà chiuso al traffico per lasciarspazio ad uno degli eventi più caratteristici dellafesta: l'Easter Bonnets. Partecipano da tutto ilmondo, e per l'occasione in molti porteranno conse anche i loro piccoli animali domestici cheverranno vestiti con fiocchi e cappellini. I piùpiccoli, invece, potranno divertirsi con le tante"caccia alle uova" organizzate nei diversi parchidella città. Una tradizione anche questa cheprevede di scovare le tante uova coloratenascoste nei prati.

L'evento, che si ripete da oltre 100 anni,nasce dall'esigenza di vestire abiti nuovi per ilgiorno di Pasqua come promessa dirinnovamento spirituale e di redenzione.Insomma, l' Easter Day, sulla 5th Avenue, èun'esperienza che, almeno una volta nella vita,ognuno di noi dovrebbe vivere.

www.gonyc.about.com

L'ottava edizione della NYCHalf Marathon, la Mezzamaratona della Grande Mela,si svolgerà domenica 17Marzo 2013 e come ognianno richiamerà migliaia dipartecipanti da tutto ilmondo. La partenza èprevista alle ore 7,30 daCentral Park West (vicino alla64th Street), ma è necessariotrovarsi nei rispettivi corral dipartenza entro le ore 7.15.Una corsa fantastica cheattraversa tutta Manhattan,da Central Park a BatteryPark, passando per TimesSquare. Una gara di 21km, ilcui tempo limite è di 3 ore,ma non per questo deveessere intesa, rispetto allamaratona, come unacompetizione inferiore. L'organizzazione èeccellente: i punti diristoro sono regolari. Inoltre,è presente un serviziomedico ed il traffico vienebloccato lungo tutto ilpercorso di gara. Verrannoinoltre allestiti alcuni ViewPoint, da cui godere di unaperfetta visuale della gara.Lungo il percorso ci sarannoben 18 postazionicon intrattenimentimusicali per dare un ritmospeciale alla corsa.La gara rappresenta non soloun grande evento sportivo,ma anche un modoeccellente per scoprireManhattan, correndo.

EASTER DAY: SULLA 5TH AVENUE LA GENTE SFOGGIA VESTITI COLORATI E CAPPELLI PASQUALI

PINK A MADISON SQUARE GARDEN 2

PRONTI PERLA MEZZAMARATONA DELLAGRANDE MELA

1

Alecia Beth Moore, in arte Pink, èuna cantautrice e attrice statunitense,molto ironica, forte e dall'aspettoagressivo. Nel corso della sua carrieraha ottenuto un grande successo intutto il mondo, vendendo oltre 40milioni di album e 70 milioni disingoli.

È divenuta sempre piùpopolare, riuscendo adaffermarsi come una delle vocipiù grintose e potenti delpanorama musicale mondialedegli anni 2000. Ora, il suo tour:dopo Atlanta, Nashville,Chicago, Toronto, Washington ePhiladelphia, è la volta di NewYork. Il 22 marzo, ore 20:00,Pink si esibirà, infatti, inMadison Square Garden, e

con la sua voce riempirà le strade dellaGrande Mela.

La cantante, nota anche per inumerosi trattamenti di colore nei capelli:

striati, tinti di blu, castani, biondi e rosa, haricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui5 MTV Video Music Awards e 3Grammy

Awards. Il nomignolo, Pink, è stato scelto

dapprima per la sua carnagione rosea, poiper il colorito che assume ogni volta

che s'imbarazza e, infine, perl'arrivo di Mr.Pink, nel filmdi Quentin Tarantino "LeIene". L'artista riuscirà,

anche questa volta, a farsognare i suoi fan e a farli

emozionare grazie alla suagrinta e voce da "urlo"?

www.pinkspage.com

10 MARZO 2013

DA_NY__mastro Progress 06/03/13 15.02 Pagina 1

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da parigida parigida parigida parigi

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da parigi

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da parigida parigi

di LAURA BARBUSCIA 21

Dopo la Milano “fashion week”,tradizionale settimana della moda, è ilturno di Parigi con le sfilate di pret-a-porter fino al 6 marzo. Con laloro innata eleganza edimmancabile charme scendonoin passerella le grandiMaison Chanel, Dior e LouisVuitton, (solo per fare alcuninomi). La fashion week proseguecon Balenciaga, da novembre2012 sotto la direzione creativadi Alexander Wang, poi Carven,Balmain e Lanvin.

Il 1 marzo sarà la volta diChristian Dior, che occupala giornata insieme anomi come HusseinChalayan, Issey Miyake e MaisonMartin Margiela. E poi via ancora il 2marzo con Vivienne Westwood e JeanPaul Gaultier, insieme a Victor & Rolf eComme Des Garconne. Il 3 marzo sarà

la volta di Kenzo, Costume National, Celine,Chloè, JohnGalliano e Givenchy. Poi, il giorno

successivo, Stella McCartney, GiambattistaValli, Yves Saint Laurent e EmanuelUngaro, con la prima collezione firmata daFausto Puglisi.

Si prosegue il 5 marzo con Chanel,Valentino, Alexander McQueen edHermes. Insomma, tutto il meglio che

la moda francese può esprimere. Eppure,otre ai francesi storici, Parigi è famosa perospitare i migliori e più creativi designer del

mondo, tra cui il fior fiore del Giappone,come Yamamoto e Miyake, e le brillanti

creazioni della scuola di Anversa, come MaisonMartin Margiela e Ann Demeulemeester, Issey emolti altri.  La prima, e forse ultima, parolasull'alta moda spetta come sempre a Parigi, vistoche la kermesse sotto la Tour Eiffel è l'ultimaoccasione per scoprire le tendenze moda fallwinter 2013/2014, dopo le Fashion Week di NewYork, Londra e Milano.

www.fashionweekdates.com

Parigi è una città in continuomovimento, sempreprotagonista della scenaculturale europea, che ospitainnumerevoli edentusiasmanti eventi. Tra questi ne annoveriamouno dedicato interamente alc.d. “sesso debole”, che siterrà venerdì 8 marzo 2013. In occasione della festa delladonna, i musei di Parigicelebrano la giornatainternazionale dei diritti della"femme" con delle animazionitematiche. Il museo Cercnuschi proporràun percorso attraverso larappresentazione della donnanella tradizione cinese, laquale comporta il costumebarbaro di bendare i piedidelle bambine a partire daiquattro anni e ciò comportamutilazioni molto gravi. Infattii famosi "piedi di loto" sonouna deformazionedolorosissima oltre che unfortissimo handicap. Almuseo d'Arte Moderna, lamostra "Femme Objet",analizza ed approfondisce perimmagini il temadell'alienazione femminile. Al Musée Carnavalet unpercorso sulle contraddizionidella condizione femminilenei secoli XVII e XIX secolo, dauna lato alcune dame ricche,colte e rispettate dall'altrouna quotidianità fatta diviolenza e disprezzo edingiustizia.

SALONE DEL LIBRO A PARIGI2

I MUSEICELEBRANO LAFESTA DELLADONNA

1

Le "Salon du livre" è la più grandemanifestazione francese nel campo dell’editoria,e fra le più importanti in Europa. L'evento siterrà, dal 22 al 25 marzo 2013, nelle vastissimehall del Parc des Expositions di Parigi, dovepotrete incontrare espositori da tutto il mondo,grandi e piccoli editori e rappresentantidell'industria editoriale, venuti non solo per affarima anche per promuovere la loro cultura eletteratura. Il salone, non a caso, offre unadiversità editoriale unica: dal libro cartaceo all’e-

book, dal libro d’arte al tascabile, dall’albumillustrato ai manga. Inoltre, mostre, conferenze edibattiti, tavole rotonde e molto altro ancora,animeranno le quattro giornate, promuovendo lacreazione editoriale francese. Le granditematiche che verranno affrontate sarannocinque: la letteratura rumena, Barcellona città-ospite, i libri e la cucina, i libri di pregio e lacreazione editoriale francese.

Quest’anno, alla 33° edizione del salone,saranno rappresentati 45 Paesi ed oltre algrande pubblico, si aspettano 35 000 visitatorispecializzati.

Il Salone del libro è un appuntamentoimperdibile nel calendario internazionale delmercato editoriale ed è la prova che la Franciaoccupa un posto d'onore nel panorama editorialeglobale di oggi per la sua diversità, la suaricchezza, il suo dinamismo e la forzadell'innovazione.

www.salondulivreparis.com

12 MARZO 2013

PARIS FASHION WEEK

DA PARIGI__mastro Progress 06/03/13 15.03 Pagina 1

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da londrada londrada londrada londra

da londrada londrada londrada londra da londra

da londrada londra

da londrada londra

da londra

di LAURA BARBUSCIA 21

Roy Lichtenstein, il genio americano dellaPop art, è considerato uno degli artisti più noti delventesimo secolo. Per questo, all'artista è statadedicata la «Roy Lichtenstein: a retrospective», lapiù grande retrospettiva negli ultimi vent'anni,inaugurata alla Tate Modem Gallery di Londra,che resterà aperta fino al 27 maggio. Al maestrova riconosciuto il merito di aver trasformatosemplici immagini di fumetti ingranditi in artesofisticata e di aver sperimentato un nuovo stile dipittura, eseguita a mano. La mostra riunisce 125dei suoi più importanti dipinti e sculture, tele,

schizzi e disegni su carta. I suoi lavori più noti,quelli tratti dai fumetti e dalle immaginipubblicitarie, occupano solo una stanza, seppurquella centrale. Nelle sale limitrofe, invece, sonoesposte le opere legate alle correnti europeedell’Espressionismo, Futurismo, Surrealismo, equelle raffiguranti grandi nudi femminili epaesaggi cinesi. La sua arte, prodotta fino allametà degli anni Novanta, rimane una delleespressioni più originali della cultura americanadel secondo dopoguerra.

www.tate.org.uk

Sicuramente ne avretesentito parlare, oppurel'avrete vista in televisione inun film. La regata Oxford-Cambridge (in inglesesemplicemente Boat Race) èil nome di una delle piùcelebri garedi canottaggio del mondo.

Si disputa, annualmente,sul fiumeTamigi, tra unequipaggio dell'Università diOxford e uno dell'Università diCambridge. Quest'anno, lagara si terrà il 31 marzo,dalle ore 16:30 alle ora 17:00.I due equipaggi sonocomposti entrambi da ottovogatori e un timoniere, tra iquali sono poi usciti veri epropri campioni che hannofatto parte degli equipaggi piùforti del mondo, fino adarrivare alle olimpiadi.

La regata viene disputatalungo una distanza di6.799 metri (4 miglia e374 iarde), e comporta unnotevole sforzo fisico. Le follesi apprestano a tifare irematori tra Mortlake ePutney, sulle due sponde delTamigi. È un vero spettacoloper la più famosa gara dicanottaggio del mondo,davvero imperdibile.

www.theboatrace.org

2

La festa di San Patrizio, chiamata anche St.Paddy's Day, è la più amata e famosa festairlandese che cade la domenica più vicina al 17marzo.

È un evento che supera i confini nazionali peressere celebrato in tutto il mondo: infatti, è moltosentito anche a Londra, dove la parata,attrazione principale, parte da Green Park, passaper il centro della città, e alle 12 arriva aTrafalgar Square. Si festeggia con sfilate, eventi,musica e balli, tutti in un unica tonalità: il verde.Il trifoglio e il folletto Leprechaun sono i duesimboli principali della festa. Il primo, perchèsecondo la tradizione S. Patrizio usò il trifoglioper illustrare il concetto di trinità ai Celti, e ilsecondo, è un folletto ciabattino che quando nonè impegnato a lavorare si dedica solo a fare

scherzi. È proprio la suamaschera ad aprire lesfilate. I Londinesi,sebbene non sianograndi ammiratori esimpatizzanti deicugini irlandesi, nelgiorno di San Patrizio sidimenticano di tutto, e hannoun solo obiettivo: farebaldoria.

Lo scorso anno, ilSt. Patrick’s day, videla partecipazione di oltre 100mila persone, vista l'importanzamondiale dell'evento.

www.st-patricks-day.com

1OXFORD ECAMBRIDGE:SFIDA SUL TAMIGI

14 MARZO 2013

ROY LICHTENSTEIN: DI SCENA ALLA TATE MODERN DI LONDRA

TORNA ST. PATRICK'S DAY

DA LONDRA__mastro Progress 06/03/13 15.04 Pagina 1

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Icona di bellezza efascino senza età, figliad’arte d’eccezione di unamusa come Ingrid Bergmane di un cineasta che con isuoi film ha fatto la storia delcinema italiano, IsabellaRossellini, ex modella difama internazionale, è oggiun’attrice e una registaimpegnatissima.

Soprattutto sul versantedella ricerca “cine-scientifica”: da tempo èintenta a firmare progettivisivi intesi a esplorare ipunti di contatto e di

divergenza tra mondoanimale e esseri umani. Eccoperché, a seguito dei cortidedicati a tecniche diseduzione e vite sessualidegli insetti (‘Green Porno’ e‘Seduce me’), ha voluto orarealizzare ‘Mammas’,presentato in anteprima fuoricompetizione allasessantatreesima edizionedella Berlinale.

Isabella, cosa laaffascina del mondoanimale?

Mi interessa il viaggio el’esplorazione dei segretidella natura, rintracciandoinsegnamenti e spunti diriflessione nel mondoanimale. Quando mi hannochiesto di fare questo film, adesempio, mi è capitato dileggere un libro di unascienziata, Marlene Zuk,

decisa a volevaindagare sel’istintomaternoconsistesse,

di fatto,nella

prontezza al sacrificio.Perché l’essenza dellamaternità, a livello di esseriumani, sembra essereproprio la disponibilitàassoluta, l’esposizione alrischio, il prendersi cura digenitori, marito, figli. Ecco, leiha provato a rintracciaresimili atteggiamenti nelmondo animale, e laconclusione delle suericerche è stata che, sia nelmondo animale che umano, ilpunto cruciale èl’amministrazione.

In che senso?Una buona gestione

familiare è il segreto peressere una buona madre,non lo spirito del sacrificio.Prendiamo i topi ad esempio:in casi di grandi cucciolate, lamadre ne mangia qualcuno.Al di là di ciò che puòsembrare, non è un attomostruoso, ma salutare: inquesto modo può salvarealcuni figli, occuparsi almeglio di loro e conservareenergie, così da non doversineanche spostare per andarea caccia di cibo. Gli animalipossono insegnarci moltecose, soprattutto a nonconsiderare innaturale ciò

che biologicamente nonlo è.

Ad uncerto punto

della suacarriera

ha sceltodi

affiancare al suomestiere d’attriceanche la vocazione perla regia: che tipo dimarcia in più le offre?

Sto iniziando acomprendere meglio i film e iregisti: stare dietro lamacchina da presa ti facapire fino in fondo cosa c’èdietro alla realizzazione diuna scena, e ti inizi ainteressare di aspetti come lamusica o il montaggio di cui,come attore, magaritrascuravi totalmentel’esistenza. Diventi anche piùconsapevole come attore, inun certo senso, quando provia fare il regista. E io ho tuttal’intenzione di continuare,sempre occupandomi diquesto progetto con interessebiologico sul mondo animale.

A proposito di regia,vorrei chiederle uncommento sull’incresciosasituazione di Jafar Panahi, ilregista iraniano condannatoa vent’anni di non creatività.

Lo ammiro molto,conosco bene il suo cinema etrovo assurda e tremenda lasua condanna. Quand’eropresidente di giuria a Berlinofino all’ultimo ci auguravamotutti che venisse, e gliabbiamo giustamenteriservato e mantenuto unasedia vuota. Ricordo ancorala toccante lettera che cimandò, in cui scrissepressappoco queste parole:“Potete togliermi tutto,tranne l’immaginazione”. Unuomo e un artista davvero dastimare.

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di LAUDIA CATALLI

“GLI ANIMALI HANNO MOLTO DA INSEGNARCI”

16 MARZO 2013

PERSONAGGIO __mastro Progress 12/03/13 10.15 Pagina 1

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L'EMPATICA CITTÀ DEL DESIGN

Anche quest'anno Saint-Étienne riafferma il suo statusdi capitale mondiale del design,(dal 14 al 31 marzo) conl'ottava edizione della BiennaleInternazionale del Design. Dal2010 la cittadina francese faparte di un gruppo moltoristretto delle città UNESCO deldesign (undici città nel mondoe tre in Europa: Saint-Étienne,Berlino e Graz), ogni anno

protagoniste di importantiesposizioni internazionali.La Biennale francese,attraverso un percorsoarticolato tra mostre (circa 50) eappuntamenti (forum,workshop, dibattiti …),affronterà grandi questionid'interesse sociale, oggi più chemai scosse dalle moltepliciinnovazioni tecnologiche checambiano e influenzano i nostri

stili di vita.Il tema dell'esposizione,sollecitato dalle numeroseriflessioni di sociologi, filosofi,antropologi, sarà: l'empatia,esperienza dell'altro.Questa scelta apparentementeslegata con i problemi praticisociali, in realtà vuolesottolineare come, attraversol'arte, si possa tornare apensare ad una società piùrispettosa della comunità epiù attenta alle esigenzedella collettività tutta.Unire l'empatia alla costruzionesignifica iniziare a cambiare leprospettive sulle quali finora sisono rette le fondamenta dellecittà. Significa, cioè, progettaresecondo i bisogni e leaspettative dei cittadini,certamente senza mai metterein secondo piano l'aspettofunzionale ed estetico.I visitatori previsti per questaedizione sono circa 85.000, oltrealla partecipazione di un'ampiaschiera di professionisti delsettore. Un'occasione di

incontro tra i progettisti deglispazi e chi abita questi spazi, unevento che si pone come luogosinergico di collaborazionesensibile.Certamente il progetto dellaBiennale Internazionale delDesign è ambizioso: catalizzarele attuali riflessionisull'invasione tecnologica allaquale tutti noi siamo sottoposti,non è un'impresa facile, maempaticamente possibile.www.citedudesign.com

di LAURA SAGGIO

18 MARZO 2013

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QUINOA, LA MADRE DI TUTTI I SEMI

Da gennaio, siamoufficialmente entrati nell'AnnoInternazionale della Quinoa, adeciderlo una dichiarazionedelle Nazioni Unite sostenutadalla FAO edall'Organizzazione Mondialedella Sanità. Secondo l'Onu, laquinoa potrebbe contribuire,più di altri alimenti, agarantire la sicurezzaalimentare, la nutrizione e losradicamento della povertànel pianeta.

Tutto il mondo si vedràperciò impegnato nei prossimimesi a ideare progetti'divulgativi' di questo piccolocereale, considerato dailungimiranti Inca: “madre ditutti i semi”. La pianta,scoperta 5 mila anni fa, è

originaria delle Ande e vienecoltivata ad altitudini compresetra 3800 e 4200 metri (inparticolare nelle terre del Perù,Ecuador e Bolivia). La quinoapossiede la caratteristica diessere una pianta versatile eresistente alla siccità; inoltre,viene coltivata quasiesclusivamente con tecnichetradizionali, spesso in formabiologica, insieme a patate,diversi tuberi andini, mais,leguminose, amaranto e altriprodotti, a seconda delterritorio.

La pianta andina, dal fustoalto e sottile, che sicontraddistingue per i suoi fioridi colore variabile dal crema alviola intenso contenentiminuscoli semi sferici, è una

fonte nobile di proprietànutrizionali; essa infatti è riccadi proteine (13 %), carboidrati(60,1 %), fibre alimentari(8,6%), minerali (magnesio,sodio, fosforo, ferro, zinco) evitamine (alcune del gruppo B,la vitamina C e la vitamina E).

Inoltre, pur essendo uncereale, la quinoa non contieneaffatto glutine ed è pertantoindicata nelle diete per ciliaci.

La spiegazione della suascarsa diffusione a livelloeuropeo ed extra UE, risiedenelle sue origini.

La coltivazione della piantaera infatti legata a diversi ritisacri e i suoi semi vennero'protetti' dalle famigliecontadine per diversi secoli.Nel XX secolo l'urbanizzazione

e l'industrializzazionedell'agricoltura segnaronoinevitabilmente il declino diquesto 'protezionismoalimentare'. Fortunatamente,alcuni decenni fa, la quinoa èstata riscoperta grazie allasinergia fra cooperative diproduttori, enti di ricerca eistituzioni internazionali, e lasua produzione è iniziata acrescere (passando dalle18.000 tonnellate del 1970 alle80.000 del 2011), così come lasua presenza nel mercato.

Vedremo se questo annodedicato alla quinoa porterà irisultati sperati in termini dicommercializzazione dellastessa, certamente, per ora, ilprimo obiettivo (quello agro-culturale) è stato centrato.

di LAURA SAGGIO

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20 MARZO 2013

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DAL MONDO IL NUOVO PAPA

IPNOTIZZATI DAL VATICANO

VERSO IL CONCLAVE

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22 MARZO 2013

Stampa e televisioni di ogni parte del globo presidiano piazza San Pietro terrorizzati all’idea di perdersi qualche

dettaglio importante. Quasi come se il nuovo Papa potesse affacciarsi al balcone all’improvviso, cogliendoli di

sorpresa. E invece, come succede ormai da 750 anni, sarà il Conclave, con i suoi tempi e le sue procedure

perfettamente codificate, a decidere chi sarà la prossima guida spirituale della cristianità

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DAL MONDO IL NUOVO PAPA

23LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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24 MARZO 2013

DAL MONDO IL NUOVO PAPA

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DAL MONDO IL NUOVO PAPA

sSe le dimissioni di Papa Benedetto XVInon sono state certo un unicum nella storiadella Chiesa, una novità assoluta è stato, inquesti giorni, il telegramma di ringraziamentoche il Collegio Cardinalizio riunito in Vaticanoper la terza Congregazione Generale, in perio-do di sede vacante, ha voluto inviare al papa –ormai emerito - Benedetto XVI. Piccoli gestiche rimangono nella storia.

Intanto, c’è da rilevare un fatto curioso:mentre scriviamo, non sono ancora arrivati aRoma tutti i cardinali elettori. Questo è nor-male nel caso di morte del papa, visto che ladata di morte naturale di una persona non èprevedibile. Ma nella situazione particolare sisapeva da giorni la data di inizio della Sede Va-cante. Qualcuno già ci vede una sorta di com-plotto, altri l’oggettiva difficoltà di molte partidella Chiesa di conciliare il mondo cattolicodiviso da scandali e veleni.

Intanto, la macchina per il Conclave vaavanti e sono iniziati i lavori nella Cappella Si-stina che ospiterà le operazioni di voto. Proprioper la difficile situazione della Chiesa, pare chei cardinali si stiano orientando per discutere alungo prima dell’inizio del Conclave, in modoche, una volta iniziato, si possa eleggere rapida-mente il nuovo pontefice. Dietro la scelta di ri-tardare ogni decisione, aleggia infatti il timoredei cardinali di avere un Conclave lungo. “Mol-ti cardinali sono preoccupati che, se non c’è tempo

sufficiente nelle Congregazioni Generali, se si ta-glia il tempo per la discussione, allora il conclavepotrebbe allungarsi”, ha detto ai giornalisti l’arci-vescovo di Boston, Sean O’Malley. “Ovviamen-te la legislazione vigente ci dà al massimo venti

giorni di tempo e l’esperienza mostra che di solitonon sono necessari, ma la sensazione è che i cardi-nali vogliano avere abbastanza tempo per le con-gregazioni generali: discernimento, preghiera, ri-flessione, raccogliere informazioni”.

Sottolinea padre Lombardi, portavoce va-ticano: “I cardinali vogliono riflettere bene per

capire, approfondire, avere tempo a disposizionesenza affrettare le cose”. Capire bene e approfon-dire che per i cardinali nordamericani sta diven-tando vera e propria occasione di confronto coni media, con il disappunto di alcuni.

Anche il modo di porsi degli statunitensista scompaginando il tempo della sede vacante.Mentre i cardinali d’ogni colore e paese esconodall’Aula del Sinodo, dove hanno luogo i sum-mit pre-conclave, schivi e parecchio intimiditi,gli statunitensi giocano all’attacco. Dicono ciòche pensano, senza temere di mettere in piazzapaure e sentimenti. È da due settimane, infat-ti, che sister Mary Ann Walsh, portavoce dellaConferenza episcopale statunitense, organizzaquasi ogni giorno una conferenza stampa alCollegio nordamericano. L’idea è di giocared’anticipo, far sentire la propria voce nel mon-do, ma soprattutto a Roma. Vatileaks? “Quan-to allo stato della Chiesa - dice non a caso il car-dinale Francis George, arcivescovo di Chicago- porremo questioni ai cardinali coinvolti nel go-verno della curia, e in questo contesto ogni cosapotrà emergere”.

Ma, secondo padre Federico Lombardi,“gli argomenti trattati alla congregazione genera-le dei cardinali sono le attività della Santa Sedee dei diversi dicasteri, i loro rapporti con gli epi-scopati, il rinnovamento della Chiesa alla lucedel Concilio vaticano II, la situazione dellaChiesa e le esigenze della nuova evangelizzazionenel mondo nelle diverse situazioni culturali”. Achi gli chiede se i cardinali parlino dello

QUANDO TUTTI I CARDINALI AVRANNO FATTO ILGIURAMENTO DI RITO SULL’EVANGELIARIO, VERRÀPRONUNCIATO IL FATIDICO EXTRA OMNES: FUORI TUTTI,QUELLI CHE NON DEVONO PARTECIPARE ALLA VOTAZIONENON POTRANNO PIÙ STARE LÌ. VERRANNO CHIUSE LEPORTE, DA DENTRO E DA FUORI, E POTRANNO ESSERERIAPERTE SOLO PER AMMETTERE PORPORATIRITARDATARI O IN CASO DI EMERGENZA, PER ESEMPIO,NEL CASO IN CUI QUALCUNO SI SENTISSE MALE E CIFOSSE BISOGNO DI UN MEDICO

LA RINUNCIAIl 28 febbraio alle ore 20 Benedetto XVI ha cedutoformalmente il passo. Per Ratzinger è l’inizio dell’ineditoruolo (per la storia della Chiesa e dell’umanità) di Papaemerito. L’indomani si riunisce la prima CongregazioneGenerale che ha il compito di pensare alla logistica eall’accoglienza dei 117 cardinali (più della metà sonoeuropei) giunti a Roma per l’elezione del nuovo pontefice

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scandalo Vatileaks, il gesuita risponde: “i conte-nuti degli interventi sono molto vari, da tutte leparti del mondo, e naturalmente trattano tantiargomenti diversi.

In questo tipo di dibattiti c’è ampia libertà,ognuno pone diverse questioni, anche di attua-lità, e come ho detto si è parlato anche dei proble-mi della Chiesa nel mondo, dei problemi relativialle attività della Santa Sede, di tante cose. I car-dinali sono liberissimi di parlare”.

117 ELETTORI E IL TOTOPAPAAll’elezione del nuovo Vescovo di Roma

possono partecipare tutti i cardinali che nonabbiano ancora compiuto gli 80 anni d’età.

Il collegio cardinalizio è composto da 209porporati, ma di questi 91 hanno già superatoil limite d’età (Ratzinger compreso). E l’ucrai-no Lubomyr Usar compirà 80 anni due giorniprima delle dimissioni del Papa, annunciateper il 28 febbraio. Così, sono 117 i cardinalielettori.

Il candidato principale, secondo gli inevi-tabili rumors che si sono subito scatenati, è ilVescovo di Milano, monsignor Angelo Scola. Ilsuo nome era già circolato per la successione diGiovanni Paolo II, ma era stato da poco nomi-nato patriarca di Venezia e, secondo molti, fuproprio questo il motivo per cui non fu sceltoallora. Oggi, invece, potrebbe essere davverolui a essere eletto Papa. In seconda posizione,potrebbe ricevere i voti di molti cardinali an-che il canadese Marc Oullet. Pare, addirittura,che le diplomazie si siano già mosse per garan-tire la sue elezione in tempi brevissimi.

Secondo alcuni, però sarebbero maturi an-che i tempi per il primo Papa di pelle nera. Inquesto casi, i favoriti potrebbero essere il ghane-se Peter Kodwo Appiah Turkson, 64 anni, e ilnigeriano Francis Arinze (anche se ha già 80 an-ni): il nome di quest’ultimo era anch’esso giàcircolato per la successione di Wojtyla.

È anche vero, d’altronde che, dopo duepapati stranieri (e complessivamente molto

lunghi), sarebbe tempo di un Papa italiano, an-che per la difficile situazione socio-politica chesta attraversando il nostro Paese. In questo ca-so, oltre a Scola, il nome che svetta su tutti èquello di Gianfranco Ravasi. Seguito poi dalsegretario di Stato Tarcisio Bertone e dal presi-dente della Conferenza episcopale italiana An-gelo Bagnasco, se la scelta dei cardinali fosse ri-volta a una personalità curiale.

Altri due nomi che circolano da tempocome personaggi influenti e importanti nelcollegio cardinalizio puntano verso il SudAmerica. Terra di rinascita del cattolicesimo.

E per questo pronta a esprimere il Ponte-fice. Nel caso, i papabili sarebbero l’argentinoLeandro Sandri e l’hondureno Oscar Rodri-guez Mariadaga.

Ma, come sempre, in una prospettiva difede, bisogna considerare che l’elezione delPontefice, secondo la Chiesa, è determinataanche dallo Spirito Santo. Che, come dice laScrittura, “soffia dove vuole”…

26 MARZO 2013

LA VOTAZIONEA ogni elettore sarà distribuita una scheda rettangolare dovec’è scritto: «Eligo in Summum Pontificem…» cui vaaggiunto il nome del prescelto. Le schede verranno via viadeposte in un grande calice. Tre cardinali procederanno poiallo spoglio. Se un candidato si sarà aggiudicato i due terzidei voti, i pezzi di carta saranno uniti con un filo e bruciatisubito nella stufa collegata al famoso fumaiolo, e saràfumata bianca. In caso contrario le schede saranno bruciatelo stesso, ma assieme a un colorante chimico che darà lafumata nera. Sotto 2 dei favoriti papabili: Gianfranco Ravasie il ghanese Peter Kodwo Appiah Turkson

DAL MONDO IL NUOVO PAPA

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POLITICA PERCHÉ BERLUSCONI CONTINUA A PRENDERE VOTI?

PERCHÈ LO FAI?CARO ELETTORE ITALIANO...

fFino a pochi mesi prima delle consulta-zioni, Berlusconi-politico era consideratomorto e sepolto e con lui tutto il Pdl. Sull’al-tro versante, il Pd sembrava avere la vittoriain tasca, larga e comoda come preannuncia-vano giornalisti, sondaggisti e addetti ai la-vori. Per la resurrezione sono bastati tre me-si di campagna elettorale, per riacquistareconsensi e sfiorare l’impresa.

Dopo i numerosi scandali che lo hannocoinvolto, ma soprattutto dopo i non-entu-siasmanti (tanto per usare un eufemismo) ri-sultati dei suoi ben quattro governi, unagrossa percentuale di italiani a quanto parecontinua, imperterrita, a votare per SilvioBerlusconi. Si tratta del 21,6 per cento degliaventi diritto, che diventa il 29,1% se allar-ghiamo il risultato elettorale alla coalizione

di destra da lui capeggiata. In altre parolequasi un italiano su tre ha “tifato”, andandocontro tutto e tutti, per un possibile Gover-no Berlusconi V.

Uno zoccolo duro di elettori che si è di-mostrato essere poco o per nulla influenzabi-le sia dalle voci di casa nostra (fino a qualchemese fa chi dichiarava di voler votare B. ri-schiava il linciaggio...), che dai rumors pro-venienti dall’estero - una nuova elezione diB. in Europa era vista come una iattura. No-nostante ciò, 7.332.121 di elettori italianil’hanno votato. Perché?

La domanda se l’è posta anche il NewYork Times: perché un magnate dei massmedia che “ha portato l’Italia sull’orlo dellabancarotta nel 2011, accusato di evasione fi-scale, associazione con la mafia e sfruttamento

della prostituzione, può ancora competere, te-sta a testa, per le elezioni?”.

Il quotidiano americano ha provato aisolare alcune motivazioni, cercando di an-dare oltre quelle classiche ed evergreen cheriecheggiano da sempre (è uno degli uomi-ni più ricchi del Paese, le proprietà nel cam-po dell’informazione lo rendono influente,etc.).

Come tutte le vicende complesse, quel-la che può essere definita la “fenomenologiadi S.B”, parafrasando Umberto Eco, è la ri-sultante di un insieme di componenti. Adesempio, una delle ragioni del successo di B.potrebbe risiedere in una questione di (pre-sunti) vantaggi diretti offerti a chi lo vota.Un gran numero di persone, infatti, pensa dipoter beneficiare direttamente della sua vit-

di Iva

no B

asile

28 MARZO 2013

Silvio Berlusconi? Ormai gli italiani ci avranno messo “una croce sopra”! Sì ma non nel senso in cui ci si aspettava...

E con un 30% di voti ancora una volta il “lider maximo” del PDL si dimostra un vero “ossoduro” per il PD di Bersani

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POLITICA PERCHÉ BERLUSCONI CONTINUA A PRENDERE VOTI?

toria, grazie a regole “allentate” promosse daisuoi governi (dal falso in bilancio alla traccia-bilità dei pagamenti, etc. etc.).

Storicamente, poi, il popolo italiano èsempre stato attratto dall’uomo forte, dal lea-der carismatico, ed è disposto a credere che,da solo, risolverà i problemi del Paese. E inquesto B. si è dimostrato un “animale da cam-pagna elettorale”, come lo ha definito Casini,

senza rivali. Il punto di svolta è stato con mol-ta probabilità la serata in cui è stato ospite daSantoro, quando B. fu capace di sbaragliare la“cavalleria nemica” e infliggere un k.o. tecni-co a Santoro e Travaglio, dimostrando, se cene fosse stato bisogno, che il paragone conBersani, dal punto di vista comunicativo, eradel tutto impensabile.

Tra le ragioni indirette che motivano ilsuccesso di B., è da annoverare anche la man-canza di un leader carismatico nel centro-sini-stra, scrive il New York Times. Probabilmentela struttura collegiale del Pd non paga, cosìcome la figura di un Bersani che, in queglistessi giorni, dietro la sobrietà, nascondevauno stile troppo moscio e impalpabile (forseperché certo della facile vittoria).

Ultimo aspetto, messo in luce da France-sco Giumelli e Davide Maneschi, autori del-l’articolo del N.Y. Times, è che l’Italia è unPaese dove il sostegno per un partito politicoè "intenso e cieco" come per una squadra dicalcio. A ciò va aggiunto il fatto che un sub-

strato di popolazione, di bassa cultura, perl’ennesima volta ha abboccato facilmente al-l’amo delle promesse elettorale (gli stessi cheerano in coda agli uffici postali speranzosi direcuperare l’Imu...), pensionati ma più in ge-nerale i cosiddetti heavy viewers televisivi,consumatori di prodotti di dubbia qualità.

Ma si ha la sensazione che tutto ciò nonsia sufficiente a spiegare esaustivamente la fe-nomenologia di S.B.

Dev’esserci dell’altro. Qualcosa di benpiù profondo, inerente le caratteristiche so-cio-antropologiche dell’elettorato italiano.

Al giorno d’oggi esistono ancora alcuneclassi sociali che continuano a temere la sini-stra e il “pericolo comunista” e che, forse pergiustificare il loro comportamento elettorale,si aggrappano alle motivazioni-clichè di Ber-lusconi. Quelle ragioni pre-razionali costruitead hoc dal ‘94 a oggi ed espresse, come meglionon si poteva, attraverso uno stile comunica-tivo impareggiabile, ripetute nel corso dell’in-tera epopea berlusconiana, hanno ormai unavita propria, camminano con le loro gambe e

continuano a fare breccia nella testa di queicittadini rimasti sensibili al fascino del berlu-sconismo. Proprio come quei claim pubblici-tari, quegli slogan, quelle canzoncine e fila-strocche che ti rimangono in testa per tutta lagiornata e che, quando meno te l’aspetti, ven-gon fuori quasi automaticamente, “a pappa-gallo”. Proprio perché le hai interiorizzate datempo, seppur a livello inconsapevole, graziealla sovraesposizione al messaggio e alla suareiterazione.

Il partito delle tasse, le toghe rosse, lamagistratura polticizzata, le cooperative, i co-munisti... Tutti quei “motivetti” creati da B.,come archetipi alla base delle espressioni mi-tico-religiose dell’uomo, hanno trovato nelberlusconismo - che a quanto pare non è af-fatto finito - il terreno fertile per proliferare.

E continuano ad abitare stabilmentel’immaginario collettivo del berlusconianodoc, che proprio per questo motivo non po-trà mai votare a sinistra. Sceglierà semprechi si trova dall’altra parte della barricata, il

partito che è più in grado di contrastarequesta visione.

È guidato da Topo Gigio? Poco importa.Si obietterà: ma è esattamente la stessa

visione, miope, che porta le persone storica-mente di sinistra, a non prendere mai in con-siderazione l’ipotesi di votare a destra, perchépreda della loro cieca convinzione che i debo-li (e i soprusi) siano soltanto da un lato e i pa-droni (arroganti) dall’altro. Certo, ci sono al-te probabilità che una tesi del genere possa es-sere trasversalmente valida.

29LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

✑ ...DI UMBERTO ECO “Fenomenologia di Mike Bongiorno” èun celebre saggio scritto dal semiologoUmberto Eco nel 1961 e pubblicatoall’interno dell’opera “Diario minimo”.Analizzando dal punto di vista semioticole ragioni del successo del presentatoretelevisivo italoamericano Mike Bongiorno- già celeberrimo all’epoca della stesuradel saggio - viene articolata unadisamina degli effetti sociologici prodottidalla televisione nell’Italia del boomeconomico, anticipando di molti decenniun gran numero di considerazioni tuttoraestremamente attuali circal’appiattimento mentale prodotto nellamassa dei telespettatori da un certo tipodi sottocultura televisiva attuale, di cui lafenomenologia all’epoca tracciatacostituiva il presupposto. Ecco un passaggio del saggio: “MikeBongiorno convince dunque il pubblico,con un esempio vivente e trionfante, delvalore della mediocrità. Non provocacomplessi di inferiorità pur offrendosicome idolo, e il pubblico lo ripaga, grato,amandolo. Egli rappresenta un idealeche nessuno deve sforzarsi diraggiungere perché chiunque si trova giàal suo livello. Nessuna religione è maistata così indulgente coi suoi fedeli. In luisi annulla la tensione tra essere e doveressere. Egli dice ai suoi adoratori: voisiete Dio, restate immoti”.(“Fenomenologia di Mike Bongiorno”,Umberto Eco 1961).

QUEL FENOMENO...

“”

UNA (LARGA) FETTA DEL POPOLO ITALIANO CONTINUA AVOTARE PER SILVIO BERLUSCONI, INCURANTE DELDECLINO SOCIALE, CULTURALE ED ECONOMICO. 52 ANNIDOPO LA “FENOMOLOGIA DI MIKE BONGIORNO”, ÈPOSSIBILE PARLARE DI UNA “FENOMENOLOGIA DI S.B.”?

NON DIRE GATTO...Pierluigi Bersani era ormai certo della vittoria del suo Pd.Non poteva immaginare un testa a testa con il Pdl eun’affermazione così netta del Movimento 5 Stelle

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POLITICA BYE BYE GRILLO

Il MoVimento a 5 stelle è una novità politica, eppure di ex-grillini se ne contano già a bizzeffe: alcuni lasciano per

volontà propria, altri dopo il “cartellino rosso” ricevuto da Beppe Grillo. Al centro della contestazione, il fideismo

cieco che trasforma alcuni attivisti in adepti di una setta

“ESPORTIAMO LA DEMOCRAZIA”

DA UNA SPONDA ALL’ALTRA: SALTI A “CINQUE STELLE”

di Iva

no B

asile

30 MARZO 2013

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POLITICA BYE BYE GRILLO

sSin dagli esordi, Beppe Grillo ha rifiuta-to l’etichetta di leader, enfatizzando, in questomodo, la vocazione anti-verticistica di un mo-vimento che sembrava far scaturire le propriedecisioni “dal basso”, proprio in virtù del suodna. Una simile posizione è stata ampiamen-te contraddetta da alcuni recenti comporta-menti. La svolta a dicembre, quando, dopo al-cuni giorni delicati, Grillo esprime, in un vi-deo-messaggio sul suo blog, la scelta di gesti-re in maniera centralizzata un movimento cheper sua natura aspirava a non esserlo: “Se c’èqualcuno che reputa che io non sia democratico,che Casaleggio si tenga i soldi, che io sia disone-sto, allora prende e va fuori dalle palle (…) Chiè dentro il MoVimento e non condivide questisignificati e fa domande su domande e si poneproblemi della democrazia del MoVimento vafuori! E andrà fuori”.

Come dire: il MoVimento 5 stelle è giu-sto e democratico per definizione e non oc-corre dimostrarlo ogni giorno “sul campo”. Iproblemi della democrazia interna, di come siassumono le decisioni, delle posizioni contra-rie... semplicemente non esistono perché io,Beppe Grillo, ho deciso così. Democratica-mente, si capisce. Ed è la decisione giusta per-chè, essendo democratico per definizione,non posso di certo essere anti-democratico!

Sembra questo il sillogismo che sta die-tro al Grillo-pensiero e alle azioni intrapresenegli ultimi mesi, dai vertici di un Movimen-to che si era guadagnato stima e rispetto pro-prio in virtù del suo (apparente a questo pun-to...) elevato tasso di democraticità. Dov’è fi-nito? Sacrificato sull’altare delle elezioni: “Noi- prosegue Grillo - dobbiamo avere una forzaunita per arrivare a fare un risultato che maipotevamo aspettarci di avere. Abbiamo pocotempo e le nostre forze devono essere indirizzatesu queste cose, sulle cose reali, sul Programma,sulla campagna che ci aspetta. All’ultimo san-gue. Siamo in una guerra. Siamo con l’elmetto”.

Ricordiamo che il leader che si rifiuta diessere leader, aveva già “esonerato” in diretta

Federica Salsi e Giovanni Favia, con unmessaggio sul suo blog: “Li prego di astenersiper il futuro a qualificare la loro azione politicacon riferimento al M5S o alla mia figura. Gliauguro di continuare la loro brillante attività diconsiglieri”. Federica Salsi, consigliera comu-nale di Bologna, era “colpevole” di aver parte-cipato a ‘’Ballaro’”, mentre Giovanni Favia,consigliere dell’Emilia Romagna, in un fuorionda a ‘’Piazza Pulita’’ attaccò la gestione del

movimento e Gianroberto Casaleggio. Cosac’è di più anti-democratico, verticistico e per-sonalistico, dell’andare in video per condan-nare i dissidenti interni? Qual è la differenzache separa Grillo dal Berlusconi versione edit-to-bulgaro? Una sola: per le sue “purghe” Ber-lusconi usava la televisione; Grillo, invece,preferisce la Rete. Cambiano i media ma ilsucco è lo stesso: con il pretesto di essere inguerra e con la pretesa di fare il bene dei cit-tadini tutti, si delegittimano sul nascere leopinioni divergenti dall’Opinione main-stream del movimento. Con la presunzione,nel caso di Grillo, pericolosa e arrogante, eser-citata nei confronti di media, giornalisti, eiscritti, che quel che fa il Movimento 5 stellegoda, di default, di un’immunità particolare.Per quale motivo?

SCAPPA...C’E’ IL FUOCO “AMICO”Può capitare che in una realtà giovane,

nata dalla volontà di cittadini e già proiettataverso Montecitorio, le molteplici posizioni avolte non coincidano con quelle del suo fon-datore.

Ma queste ultime nel M5S difficilmentesembrano trovare spazio. Ecco perché una co-stola del Movimento è insofferente e e recide-re il cordone ombelicale con il suo fondatoreper proseguire il cammino con le propriegambe.

Come ha fatto “Democrazia in Movi-mento”, il nuovo gruppo politico compostoda ex-grillini (V. Box). Dei Cinque Stellemantengono la forma del movimento. In più,e probabilmente non a caso, aggiungono laparola ‘democrazia’. Dicono di ispirarsi ai va-lori base che avevano animato i grillini ai tem-pi del loro esordio in politica, “con la differen-za che - puntualizzano i fondatori - noi la de-mocrazia diretta la vogliamo fare davvero”.

Dalla polemica per il sostegno dato dalconsigliere dell’Emilia Romagna Andrea De-franceschi ai lavoratori dell’Unità, in cui tantiseguaci non hanno esitato a criticare il bloggergenovese per la durezza dei toni, a quella perla cittadinanza ai figli di stranieri, una partedel Movimento rivendica con forza la propriaindipendenza.

La vicenda Defranceschi ha origine a ri-dosso delle feste natalizie, quando il consiglie-re del M5S firma una risoluzione che chiedeal presidente Vasco Errani di impegnarsi nelsalvataggio del quotidiano l’Unità, da tempoin grave stato di crisi. Subito gli attivisti si sca-tenano in rete: c’è chi chiede la testa di De-franceschi, reo di sostenere il finanziamentopubblico ai giornali venendo così meno alleidee che ispirarono il V2day, e chi si distaccadai toni di Grillo (“se qualche esponente delM5S la pensa diversamente - sul finanziamento

pubblico ai giornali, ndr - non è un problema- scrive il comico genovese riferendosi nellospecifico al caso Defranceschi - il Pdmenoellelo accoglierà subito tra le sue braccia”) chieden-do di essere più conciliante

Dal blog alle aule dei consigli comunalie regionali la strada è lunga e le opinioni spes-so prendono direzioni diverse. In Emilia Ro-magna, i rappresentanti regionali e quelli co-munali si sono espressi a favore della campa-gna “L’Italia sono anch’io”, per il riconosci-mento della cittadinanza ai bambini nati nelnostro Paese da genitori stranieri. E lo stessoaveva fatto poco prima di Natale l’eletto aMilano, Mattia Calise. Sulla questione delloius soli (in sostanza, il diritto di avere la cit-tadinanza se si nasce in territorio italiano)che in un contestatissimo post il comico hadefinito “senza senso”, incassando, tra le al-tre, la solidarietà della Lega nord Toscana, glieletti si sono mossi autonomamente, appog-giando risoluzioni in contrasto con le indica-zioni di Grillo.

Insomma, su alcune questioni esiste uncaleidoscopio di voci che non sempre trova inGrillo l’unico portavoce. Il ruolo del comicoappare quindi uno dei nodi da sciogliere alpiù presto, senza dimenticare che c’è anchechi adombra l’eventualità di un suo ritiro, co-sa che potrebbe rivelarsi come un toccasanaper il Movimento. Solo così, infatti, quest’ul-timo avrebbe l’opportunità di dimostrare, unavolta per tutte, di essere in grado di crescereda solo, senza la potenza mediatica e carisma-tica del suo fondatore.

31LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

✑ “Democrazia in movimento”, questo ilnome della nuova formazione politicanazionale fondata da un gruppetto di exattivisti cinque stelle, che lo scorso 3febbraio ha deliberato una Carta deiPrincipi. Tra i nomi dei 25 sottoscrittoridella “carta dei principi” spicca quello diValentino Tavolazzi, il primo espulsogrillino della storia, consigliere comunalea Ferrara con la lista Ppf. Con lui, la ravennate Serenella Spalla,quarta eletta tra i ravennati per lecandidature al parlamento delmovimento grillino, Paolo Schiavi, MarisaToffanin, Valeria Politi, Fulvio Biagini. C’èanche Raffaele De Sandro Salvati, exportavoce del gruppo centese, finitoanche lui all’indice dal Beppe nazionale.Seguono poi nomi di attivisti del Lazio,della Sicilia, delle Marche e dell’Emilia-Romagna.

IL PARTITO DEGLI EX

BEPPE GRILLOTra transfughi e espulsi, le fila degli ex-grillini si ingrossanosempre di più... In che misura il leader del M5S saràdisposto a cambiare il suo approccio e ammorbidire la sualinea d’azione? ■

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LA MICRO CHIMICA METTE IN GINOCCHIO IL COLOSSO DELL’AVIAZIONE CIVILE

Batterie agli ioni di litio.Sarebbero loro le principaliaccusate per il groundingforzato di tutti gli esemplaridel nuovissimo Boeing 787, ilfiore all'occhiello delcostruttore aeronauticoamericano.

Che questo aeromobileche, a detta di tutti, ha giàrivoluzionato la storiadell'aviazione civile, non fossenato sotto una buona stella losi era capito sin da subitoquando, per motivi nonspecificati, il lancio e l'entratain servizio dell'aereo eranoslittati di ben tre anni. Poifinalmente il volo inaugurale adOttobre 2011 operato consuccesso dalla compagniagiapponese ANA (All NipponAirways).

Evidentemente il “Destino”deve aver giocato un bruttoscherzo, visto che è stato lostesso vettore aereo asiatico(partner più importante della

Boeing in numero di ordini esoldi investiti nel progetto 787)a subire il primo incidentedella giovane vita del 787: unodei sessantasei Dreamlinerdella flotta ha dovutointerrompere il decollo per viadi un problema all'impiantofrenante. Un fatto già di per sénon da poco. A rincarare ladose e a rendere ancor piùamara la pillola alla Boeingsono stati altri due aerei,stavolta della JAL (JapanAirlines), che hanno accusatonel giro di una settimanaperdite di carburante daiserbatoi. A convincere l'FAA,l'ente americano per lasicurezza al volo che rispondedi ogni velivolo statiunitense involo per il mondo, acostringere a terra tutti gliesemplari di 787 – in gergotecnico grounding – è statol'atterraggio di emergenzaeffettuato lo scorso 15 Gennaioa Takamatsu, fortunatamente

senza gravi conseguenze per i137 tra passeggeri a bordo emembri dell'equipaggio. Ilproblema individuato dai tecnicigiapponesi e quelli americanigiunti sul posto ha messo inevidenza un difetto seriale dell'apparecchio che non era statomesso in luce durante iseverissimi test pre lancio: gliioni di litio delle batterie ad unacerta temperatura e pressioneatmosferica generano uncortocircuito spontaneo e unconseguente incendio.

Una “distrazione” chesarebbe potuta costare allaBoeing il fallimento immediatononché la perdita di centinaiadi vite umane.

Gli ingegneri di Seattlehanno fatto sapere di esseregià al lavoro per risolvere ilproblema, preoccupati nonpoco dal fatto che alcunecompagnie aeree, comel'australiana Quantas hannocominciato a disdire gli ordini

presiglati di 787. C'è da direcomunque che il Boeing 787Dreamliner rimane l'aereo piùtecnologicamente avanzatodell'aviazione civile, il primo el'unico al momento che fa usomassiccio di fibra di carbonio edi altri materiali compositi e,sempre l'unico in grado dioperare voli con bioconbustibiliderivati.

Un fiore all'occhiello chenon deve appassire.

Questo è quanto speranoalla Boeing e in tutte le aziendesatellite che gravitano attornoad essa, in primis la AleniaAeronautica di Grottaglie cheha l'arduo compito di produrrela fusoliera del velivolo.

I vertici dello stabilimentopugliese fanno sapere in unanota che, nonostante leproblematiche emerse sulBoeing 787, “non ci sarannoripercussioni sui pianiproduttivi dello stabilimentoAlenia”.

di DAVIDE ZACCARETTI

32 MARZO 2013

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Page 35: Progress Marzo

ECONOMIA RITRATTO DI MARIO DRAGHI

Il Governatore della Banca Centrale Europea,

uomo dell’anno appena trascorso per

il Financial Times, è pronto ad

affrontare tutte le nuove

difficoltà economiche

del 2013

MARIO DRAGHI, L’UOMO DELL’EURO

PERSONAGGIO

di Eli

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34 MARZO 2013

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ECONOMIA RITRATTO DI MARIO DRAGHI

nNel dicembre scorso, il quotidiano “Fi-nancial Times” ha definito Mario Draghi“Man Of The Year”, ripercorrendone i puntisalienti della carriera nella Banca Centrale Eu-ropea. Un punto cruciale, analizzato dall’arti-colo e non solo, è stato segnato dall’incisivitàdelle dichiarazioni rilasciate a luglio del 2012:“All’interno del proprio mandato, - dichiaròDraghi - la Bce è pronta a fare qualunque cosaper preservare l’euro e, credetemi, questo ba-sterà.” Grazie alla sua proverbiale tenacia, ilGovernatore della BCE è considerato l’uomoche ha salvato l’euro “whatever it takes” (a

qualunque costo) e, di conseguenza, la tenutastessa dell’intera Unione, districandosi attra-verso speranze e dubbi che gli hanno garanti-to però anche l’ostilità di diversi giornali, de-gli studenti che sono scesi in piazza e, soprat-tutto, del presidente Buba Weidmann. MarioDraghi è andato avanti, nonostante tutto:d’altro canto, un puntuale radioservizio dellaBbc di qualche tempo fa, segnalava il brano“You can’t always get what you want” dei “Rol-ling Stones” come la canzone favorita del Go-vernatore, abituato appunto, a detta del cro-nista, ad afferrare qualsiasi obiettivo deside-rasse, a dispetto persino della pacatezza for-male e dello stile impeccabile di ordinanza.Innegabilmente, fra luci e ombre, Mario Dra-ghi, il brillante studente di Federico Caffè al-la “Sapienza” e di Franco Modigliani al MIT,figlio di un alto dirigente di banca di origineveneta e di una farmacista irpina, perduti en-trambi nell’adolescenza, è stato in assolutouno dei grandi protagonisti del 2012, coluiche ha cercato di rimarginare le ferite dellospread e ha lottato per legittimare pienamen-te la vigilanza bancaria centrale, sforzandosi disuperare le debolezze del frastagliato contestoeuropeo. Draghi è apparso sempre sul margi-ne dell’abisso, ma è riuscito a rimanere in pie-di. Lui, uomo dalla buona stella, come chiosaun anonimo analista del personaggio Draghi:“Colui che si trova ai crocevia delle situazionicomplesse in momenti a lui favorevoli”. Dopo lachiaccheratissima uscita di scena di Fazio dalpalcoscenico della Banca d’Italia, infatti, èMario Draghi ad essere preferito al candidato

naturale Tommaso Padoa-Schioppa, ritenutopoco diplomatico nei rapporti politici. Dive-nuto capo del Financial stability forum, il ter-remoto Lehman promuove un organismo, fi-no ad allora secondario, a braccio tecnico deiG20, ribattezzandolo Financial stabilityboard, nuovo interlocutore privilegiato deivertici dei capi di stato e di governo a cui nonpartecipano i ministri finanziari.

Successivamente, Axel Weber, ex gover-natore della Banca centrale tedesca, preferitoda Angela Merkel come successore di Jean-Claude Trichet alla Bce, finirà per cedere il

passo proprio all’italiano Mario Draghi. Edeffettivamente, secondo una fonte vicina aidue economisti, “Axel aveva sempre temuto esubito la personalità di Mario, perché Mario èpiù navigato”.

Per il 2013 la situazione economica in-ternazionale resta ancora poco chiara e nonpossiamo sapere cosa aspettarci, se non chesarà impensabile cercare ogni alternativa aipercorsi di riforme già attuati. Eppure, il peg-gio sembra esser stato pienamente superato,sempre, come dichiarato dallo stesso Draghi,

con la “determinazione a fare tutto il possibileentro il nostro mandato, per salvaguardare lastabilità dell’euro.” Ad assicurarcelo è proprioil Governatore, “l’uomo dello scudo” che èriuscito a mettere l’Eurozona al coperto da ul-teriori speculazioni, isolando la Bundesbanked arrivando a un compromesso con il cancel-liere Angela Merkel. La tensione è però anco-ra alta e non abbiamo garanzie che la nostramoneta unica sia effettivamente fuori perico-lo, anche se ad oggi è comunque riuscita adevitare il collasso paventato dall’ex Presidentedella FED, Alan Greenspan. Forte del suopragmatismo, che potremmo definire “anglo-sassone”, Draghi rifiuta puntualmente ognipiccola illusione, prevedendo con opportunacautela i primi, significativi segnali di ripresanella seconda metà del 2013, non conceden-do - per ora - alternative alle contrazioni del-

le economie nazionali, a suo dire drammatica-mente ma realisticamente inevitabili.

Di chi è la colpa? Certo non tutta dell’Eu-ropa, che può comunque usare queste traversieper cominciare ad appassionarsi a sé stessa, e lastrada per arrivarci è stata tracciata dallo stessoDraghi in più occasioni: meno concessioni allesovranità nazionali, più potere ad una effettiva,concreta unione monetaria ed economica.Possiamo star certi che le prossime battagliedella Bce si condurranno in questo senso, an-cora una volta “whatever it takes”.

35LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

PROTAGONISTANella foto: in basso Mario Draghi con il Presidente delConsiglio Monti

”IL “CREDO” DI DRAGHI: MENO CONCESSIONI ALLESOVRANITÀ NAZIONALI, PIÙ POTERE AD UNA EFFETTIVA,CONCRETA UNIONE MONETARIA ED ECONOMICA

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Page 37: Progress Marzo

culturaculturaculturacultura

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cultura

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cultura

di EUGENIO BONARDI

Anche quest’anno, dopo ilsuccesso del 2012, lacollezione Peggy Guggenheinprenderà parte alla notamanifestazione DO.VE, Donnea Venezia che ogni annorichiama numerosi interessatidi arte e moda nella città sullalaguna.

Presso il palazzo Vernierdei Leoni, situato nel sestieredi Dorsoduro e affacciato sulCanal Grande, sono previsti,tutti i giorni ad eccezione delmartedì, numerose possibilitàdi partecipare ai tanti incontriin lingua italiana ed inglese,volti ad approfondire leconoscenze sulla realtà diPeggy Guggenhein.

Nel 1948 l’omonimacollezionista americana,acquistò la struttura alloscopo di renderla sua dimorapersonale, ma anche conl’obiettivo di rendere visibile atutti il patrimonio artisticocontemporaneo da lei raccoltonel corso della sua vita.Nell’anno seguente, il 1949nacque infatti un piccolomuseo, ancora oggi ospitatonelle sale del palazzo Vernier

dei Leoni. L’appuntamento pergli eventi proposti quest’annoè alle ore 12 e alle 16.

La partecipazione ècompresa nel biglietto diingresso al museo e non èquindi necessaria un’appositaprenotazione.

La grande novità ècostituita soprattutto dainumerosi laboratori sulbinomio arte-moda, rivolti aglistudenti di scuola primaria,messi a disposizione ognidomenica, fino al 31 marzo, apartire dalle ore 15. Per tutti ibambini di età compresa tra i6 e i 10 anni, c’è la possibilitàdi partecipare ai varilaboratori:

Modificanti futuristi:applicazioni di stoffa, spessorie disegni per inserirle su T-shirt o canottiere. La pelledelle cose: una fotografiatridimensionale, ricavata dalcalco della superficie deglioggetti, consente di realizzaremicro-sculture da indossarecome accessori.

La trama: una stoffa unicae irripetibile. Grazie allatecnica artigianale del punto a

giorno, si ottiene una preziosae colorata trama di telesovrapposte. Il pattern:Utilizzando alcune grigliegrafiche e la tecnica delloStencil, che consente diriprodurre un disegno o unmotivo, avvalendosi di appositemascherine, si possonorealizzare motivi decorativipersonalizzati.

Per partecipare èobbligatorio telefonare allo041/2405444 oppure allo041/2405441 entro il venerdìprecedente al laboratorio eprenotarsi.

Sarà un’ottima occasione,oltre che per conosceremeglio la realtà di PeggyGuggenhein e far divertire ibambini, godersi unasplendida e unica città comeVenezia. www.guggenheim-venice.it

PEGGY GUGGENHEIN PER DO.VE: DONNE A VENEZIA

cultura

36 MARZO 2013

cultura__mastro Progress 06/03/13 15.27 Pagina 1

Page 38: Progress Marzo

COMITATO DISAN FLORIANO

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Page 39: Progress Marzo

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

Le donne che lavorano sono determinanti

per quel “giacimento di Pil potenziale”

rimasto in buona parte ancora inespresso.

Più occupazione femminile vorrebbe dire

più ricchezza interna, ma anche

abbattimento di ostacoli culturali

(apparentemente) inspiegabili in avanzate

democrazie occidentali come l’Italia

OLTRE LE (IM)PARI OPPORTUNITÀ

lLa storia delle donne è anche la storia dellademocrazia, del suo percorso accidentato e nonprivo di ambiguità. L’affermazione intellettualefemminile è stata a lungo vista come inopportuna,quando non pericolosa, a seconda del milieu di ri-ferimento, e quello che ancora lascia perplessi - omeglio sconcertati - è la consapevolezza che tuttoquesto non sia stato completamente soffocato daanni di lotte e rivendicazioni.

Femminismo, speranze, riforme: dalla donnaridotta a stereotipo sociale, potentemente cristal-lizzato nei suoi doveri di sposa e madre, alla mo-derna emancipata, finalmente uscita dalla subal-ternità cui si era trovata costretta da secoli di an-drocentrismo. Ora, leggere nella Costituzione che,in Italia, “tutti i cittadini hanno pari dignità socia-le […] senza distinzione di sesso” ci fa pensare chesi tratti di un diritto condivisibile e condiviso datutti, senza remore; eppure, l’oligarchia maschileal potere è ancora difficile da frantumare, e non si

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38 MARZO 2013

QUANDO L’ECCELLENZA È DONNA

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Page 40: Progress Marzo

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

tratta semplicemente di storie “all’italiana”.Ha suscitato clamore, infatti, proprio qual-che mese fa, la lettera che 170 parlamentaridi tutta Europa hanno indirizzato al presi-dente del Consiglio europeo Van Rompuy,

per chiedere che fosse una donna a sedere nelboard, squisitamente maschile, della Bce.“L’apartheid delle donne”, così lo ha definitoEmma Bonino, una delle firmatarie nonchéda sempre in prima fila per le politiche di ge-

nere: eccessivo? E perché mai? In fondo, Bonino ha semplicemente

dato un nome ad una disparità sociale inac-cettabile, anche se ancora non si capisce per-ché, se tutti la ripudiano, poi ci ritroviamo

con dati Istat alla mano che ci raccontano adesempio di un modesto 9% riferibile alle topmanager, quindi sottorappresentate ai verti-ci. E questo mentre, come ha ribadito laCommissione europea, maggiore presenza

femminile sarebbe fondativa di un nuovocorso economico e sociale, perché vorrebbesicuramente dire più crescita e stabilità.

Insomma, ottengono mediamente ri-sultati scolastici e titolo di studio miglioridegli uomini, eppure le donne da noi hannoun tasso di occupazione del 47,2%, controuna media europea del 58,6%, segno che lepolitiche e la cultura di genere vengono scar-samente comprese tanto nei luoghi di lavo-ro, quanto ad un più ampio livello istituzio-nale. Scopo del dossier è quello di offrire si-gnificativi ritratti di donne còlte nel fulcro diattività importanti, che hanno saputo libera-re i rispettivi campi da ataviche culture pa-triarcali, e a cui abbiamo chiesto una rifles-sione sulla mancata valorizzazione femmini-le nei posti che contano. Lo abbiamo fattoben consapevoli che, mentre è facile focaliz-zarsi sugli effetti, non è semplice individuar-ne le cause senza scivolare nell’inevitabile tó-pos del machismo, rafforzato da visioni pub-bliche in continuo aggiornamento grazie alleimmagini prodotte dai media.

39LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

“”

NELLE DIFFICOLTÀ CONGIUNTURALI CHE IL PAESE STAATTRAVERSANDO, UN DATO POSITIVO ARRIVA DALMONDO DELL’IMPRENDITORIA FEMMINILE: NEL 2012 LEIMPRESE “IN ROSA” SONO AUMENTATE DI 7.298 UNITÀ

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Page 41: Progress Marzo

Tra i suoi brand più noti, Moncler, Pinko e Liu Jo. È un ottimo esempio di donna che è riuscita a coniugare lavoro,

famiglia e impegno civile. L'abbiamo intervistata per uno scambio di idee sul mono femminile oggi

MARINA SALAMONDONNE AL COMANDO/1

mÈ il perfetto esempio di donna che è riu-scita a coniugare il lavoro, la famiglia e l’impe-gno civile. Classe 1958, ha studiato in Franciae in Gran Bretagna completando gli studi al-l’università’ Ca' Foscari di Venezia dove si èlaureata in storia. Negli anni Ottanta fonda lasua prima attività, Altana S.p.A. di cui è Am-ministratore unico. Questa è oggi la maggioreazienda italiana di abbigliamento per bambi-ni, tra le più grandi in assoluto, nel segmentodel lusso. Tra suoi brand più noti troviamo:Moncler, Pinko, Liu Jo, Jeckerson, Dimensio-ne Danza e Amore. Nel 1991, il controllo del-la Doxa, leader italiana nel settore delle ricer-che di mercato. Nel 2006, ha ottenuto unapartecipazione in Banca Ifis, controllata da Se-bastian Von Furstenberg, e quotata in borsaallo Star, e ha fondato, insieme a Emma Mar-cegaglia, Arendi, un’azienda per la produzionedi innovativi impianti fotovoltaici.

Marina Salamon i caratteri dell’im-prenditoria femminile sono diversi rispetto a

quella maschile? Secondo Lei c’e’ un va-lore aggiunto?

Le donne, sicuramente, sonopiù umili; hanno un minore biso-gno di riconoscimenti economici enon devono, inoltre, dimostrare

qualcosa all’esterno. Secondola mia esperienza personale,

le donne, soprattutto all’i-nizio della loro carriera,

risultano essere molto piùdure con sé stesse, perchéfanno sicuramente più faticaa raggiungere l’obiettivo chesi sono prefisse. Con il tempopoi subentra un po’ di sicurez-za. Credo, quindi, che nondobbiamo essere consideratepiù umane rispetto agli uo-mini solamente perché sia-mo donne.

Le Sue aziende rendono operative mol-te donne manager, cui è permesso di segui-re con tranquillità le proprie dinamiche fa-miliari. Ci aiuti a capire in quali forme sideclina la nomea di “liberal” che, in questosenso, si è guadagnata fino ad oggi…

Io credo che, in generale, il problema siacapire che non sono importanti quante ore si la-vora e quanto tempo si passa in ufficio, bensìquanto si è bravi a raggiungere il risultato prefis-sato. Questo vale, secondo me, per tutti i lavori.Il valore della competenza, infatti, vale molto dipiù di quello del denaro.

Lei si è affermata in molte realtà diver-se: Altana, Doxa, Methodos e Banca Ifis.L’essere donna e madre l’ha mai penalizzata,in qualche modo, rispetto ad un’industriaprettamente maschile?

Credo di essere stata penalizzata soprattut-to dal punto di vista “logistico”, in quanto, perseguire mio marito, ho dovuto lasciare Treviso,città dove avevo fondato Altana, la mia primaazienda. Ho dovuto quindi riorganizzare tuttala mia vita. Questo trasferimento si è rivelato poiessere un piccolo fallimento, in quanto poi ci fuuna separazione. Da quell’episodio negativo, so-no però riuscita a ripartire: ed è proprio questo ilmessaggio che voglio trasmettere. È partendo dal-le sconfitte che si può e si deve ripartire. Sono, in-fatti, dovuta tornare in Altana, dove avevo an-cora la maggioranza, ma non la sentivo più miae mi sono riorganizzata.

Lei una volta ha detto che “fondareuna propria impresa è un atto di libertà”.Purtroppo, però, anche secondo l’ultimorapporto diffuso dalla Banca Mondiale,l’Italia risulta essere uno tra i paesi al mon-do con meno facilitazioni per chi vogliaaprire e mantenere un’azienda. Lei, quindi,è forse troppo ottimista o ha dei dati realiin suo possesso?

Gli imprenditori devono essere per forza ot-

timisti. Vorrei però raccontare un episodio che miha colpito personalmente e che forse può rappre-sentare la condizione dei giovani in questo parti-colare periodo. Un ragazzo di venti anni che ioconosco, appena uscito dal liceo, ha avuto chiara-mente problemi per trovare lavoro. Gli piacevamolto, però, fare la pizza. Il consiglio che mi so-no sentita di dargli, e che potrebbe valere per lamaggior parte dei giovani, è stato quello di pro-varci, non mollare mai e buttarsi nel vero sensodella parola. La situazione è difficile, ma depri-mendosi e restando a casa non si avrà l’opportu-nità’ di incontrare mai nessuno.

Rimanendo in questo campo, secondoLei, come si può riqualificare il mercato dellavoro? C’e’ una ricetta precisa?

La normativa vigente, sicuramente, nonaiuta i giovani. C’è un tasso di disoccupazione,purtroppo, in continua crescita. Anche la leggeFornero, che avrebbe dovuto aiutare i giovani, inrealtà ha spaventato i datori di lavoro che devo-no assumere. Questi, infatti, devono pagare 18mensilità: qualcuno, quindi, si “affida’ al nero,qualcuno preferisce non assumere. Il problemaprincipale, secondo me, sta nel fatto che stiamolaureando tanti giovani in alcuni campi dove illavoro non c’è, oppure gli diamo competenze chenon vengono richieste. Un esempio, secondo me,sono i laureati in Scienze delle Comunicazioni iquali aspirano a diventare giornalisti, dove peròi posti di lavoro non ci sono. Mancano invece, amio avviso, alcuni corsi più specifici e più prati-ci, soprattutto nel campo del Web, che è uno deipochi settori che può dare lavoro. Per questo, se-condo me, è molto meglio lavorare gratis per unperiodo in un luogo di lavoro dove posso impara-re qualcosa, piuttosto che aspettare un posto dasupplente che non arriverà mai. Aspettare vuoldire solamente essere scavalcati da altre persone.

Capita spesso di trovare annunci, mes-si anche da aziende importanti, tramite cuisono ricercati profili maschili da inserire nel

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40 MARZO 2013

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

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Page 42: Progress Marzo

proprio organico. Posto che il sesso non do-vrebbe mai essere un attributo di affidabilità eserietà, perché in paesi come Germania eFrancia le donne riescono a lavorare di più efanno anche più figli?

Per prima cosa vorrei sottolineare il fatto chepubblicare annunci rivolti solamente ai profili ma-schili è illegale. In secondo luogo dobbiamo ammet-tere che quelle citate sono società più evolute. In Ita-lia, infatti, questa è la prima generazione in cui ledonne lavorano e, allo stesso tempo, si occupano del-

la famiglia. Le nostre madri, infatti, per la stra-grande maggioranza non lavoravano, oppure lavo-ravano per la famiglia. Questo ha quindi portatouna sensazione di paura nella donna, la quale sidomanda: ce la farò o no a conciliare le due cose?Un altro problema è quello della legislazione inmateria: non esistono periodi di maternità alterna-ta uomo-donna, che invece secondo me dovrebbe es-sere obbligatoria. La maggior parte dei bambinicresce, infatti, col biberon il periodo di allattamen-to può durare due mesi e mezzo. La legge da’ cinque

mesi più sei facoltativi: ci sarebbe tempo per alter-narsi, soprattutto se consideriamo il fatto che i nuo-vi padri sono giovani e collaborano alla vita dome-stica. Non c’è niente da vergognarsi se un uomo, an-che un alto dirigente, si presenta in ufficio con lozaino per il bambino. Il problema non è quindi so-lo la donna, ma il modo di vivere. Non dobbiamoavere problemi a spostare una riunione se la nostrababy sitter se ne deve andare. Questo è un mondonuovo che sicuramente verrà fuori, ma purtroppo lacrisi lo sta rallentando.

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Intervista con il neo Direttore Generale di Fashion District, Floriana Capitani. Donna determinata e di esperienza,

dirige la più importante azienda a capitale italiano nel settore degli Outlet di LusSO. Vediamo come...

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LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

cCome promuovere la più importanteazienda a capitale italiano che gestisce tre Fac-tory Outlet Center (Mantova, Valmontone-Roma e Molfetta-Bari)? Ce lo spiega FlorianaCapitani, neo direttore generale di FashionDistrict. Donna determinata e di esperienza(ha alle spalle una lunga carriera in aziende ita-liane, tra le quali Aeroporti di Roma, Gucci,Hdp, Malo, Gianfranco Ferré e Rana), ci spie-ga come affronterà questa nuova sfida?

Ha mai avuto difficoltà, in quanto don-na, ad affermarsi nella Sua professione?

Il mio background professionale è di tipo com-merciale/retail. Soprattutto negli anni 90 i grandiBrands del lusso hanno capito la strategicità in termi-ni di sviluppo e di Brand Awardness di questi due ca-nali. L’avere passato tanti anni ad occuparmi di que-ste tematiche, mi ha consentito di conoscere i merca-ti e di confrontarmi costantemente con i miei compe-titors di riferimento. Oggi il canale degli outlet è di-ventato non soltanto presso i consumatori ma ancheper i Brands, un canale strategico che deve essere pre-sidiato con le stesse logiche del canale retail tradizio-nale. Ecco, credo che sia questo il motivo principaleche ha determinato il mio arrivo in Fashion district.

Secondo Lei, in che modo le donneriescono a portare le loro specificità sul la-voro, in particolare a livelli di alta dirigen-za come il suo?

Direi le stesse difficoltà che incontrano tantemie colleghe in altri settori produttivi. Forse ilmondo da cui provengo è un po’ meno machista,ma parlare di effettiva “par condicio” mi sembraun po’ futuristico. Diciamo che oggi essere uomo èun po’ come essere “primus inter pares”.

Esiste un approccio “femminile” ai pro-blemi di un'azienda?

Non credo esista una via “al femminile”,penso piuttosto che ognuno di noi porti nel suo la-

voro, i valori, le esperienze, la sua vision. Proprioperché, come dicevo prima, il mondo del lavoro èancora fondamentalmente machista, ritengo che ledonne abbiano, rispetto ai colleghi uomini; unpizzico di competitività in più. Un po’ come in cu-cina, è l’ingrediente che fa la differenza...

Al World Economic Forum del 2013,Angela Merkel ha dichiarato: “Qui sono riu-niti i leader di tutto il mondo, ma le donnesono rappresentate in modo minimo nelleposizioni di comando a livello internaziona-le”. Perché è più frequente vedere un uomoaccedere ai luoghi di potere?

Da sempre, nel mondo del lavoro la figuramaschile è più rassicurante. Oggi che i cambia-menti socio/culturali, come ad esempio il fenomenodl “mammo”, cominciano ad irrompere nel mondodel lavoro reclamando diritti acquisiti dal mondofemminile, forse qualcosa cambierà davvero.

In che modo le donne dovrebbero es-sere aiutate a maturare pienamente nei loropercorsi professionali?

“Cogito ergo sum” affermava Cartesio. Lacertezza indubitabile che la donna ha di se stes-sa come essere pensante. Donne dello spessoredella Merkel, della Camusso o della Montalcini,solo per citare alcuni nomi noti, sono per tuttenoi esempi che ci consentono di prendere coscien-za delle nostre capacità.

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Page 43: Progress Marzo

L'eclettica giornalista francese - 46 anni - nota per essere una penna “scomoda” - siederà per la prima volta in 65

anni, sulla poltrona di comando del prestigioso quotidiano parigino “Le Monde”. Una vera, piccola rivoluzione...

NATALIE NOUGAYRÈDEDONNE AL COMANDO

cCi sono donne che amano lasciarsi tra-sportare dagli eventi, come una zattera dalleonde del mare, e donne che hanno bisognodi tenere saldamente in mano il timone.

Natalie Nougayrède, 46 anni, giornali-sta “scomoda” per aver sempre messo la“penna nella piaga”, appartiene, indubbia-mente, a quest’ultima categoria. Per la primavolta in oltre 65 anni di storia, infatti, saràlei al comando del prestigioso quotidianoparigino, “Le Monde”, salvo improbabilisorprese nel voto della redazione.

Il suo nome è stato preferito dai treazionisti del giornale - Pierre Bergè, XavienNiel e Matthieu Pigasse - per succedere aÈrik Izraelewicz, morto a novembre dopoun malore in redazione. La giornalista è unenigma per molti suoi colleghi. È riservata,ambiziosa e intransigente. Pochi la conosco-no sul serio ma tutti le riconoscono grandeprofessionalità.

Ha iniziato la sua carriera nel ’91 comecorrispondente in Europa dell’Est, docu-mentando per Libération e la BBC la disgre-gazione della Cecoslovacchia. Si è specializ-zata nei conflitti che hanno scosso l’ex Ursse nel ’96 è entrata a “Le Monde”. Nel 2004ha ricevuto il Prix de la presse diplomatiqueper i suoi reportage sulla strage di Beslan esul conflitto ceceno, che le sono valsi, l’annosuccessivo, anche l’Albert Londres, il premioche elegge i migliori giornalisti francofoni,probabilmente il più importante Oltralpe.Insomma, la giornalista è ben documentatae ha un curriculum eccellente.

Ma a contendersi la poltrona dell’auto-revole quotidiano francese, oltre alla bella ebrava Nougayrède, ci sono altri tre candida-ti interni: Alain Faujes, Franck Nouchi e Ar-noud Leparmentier.Tutti e quattro sono sta-ti ascoltati, per oltre un’ora ciascuno, il 31

gennaio scorso. Il primo, 67 anni, specialistadi macroeconomia internazionale, veteranodella redazione, non sarebbe mai stato real-mente in gara, mentre Nouchi, 56 anni, giàresponsabile di “Le Monde des Livres”, so-stenuto da Pierre Bergè, sarebbe stato rifiu-tato dagli altri due perché troppo vicino altransfuga Edwy Plenel. Quanto al 46enne,Leparmentier, ex corrispondente a Berlino eBruxelles, oggi incaricato di seguire l’Eliseo,sarebbe stato ritenuto troppo a ‘destra’ per leposizioni del giornale.

Fino a un paio di giorni fa, sembravache i tre proprietari non fossero in grado dimettersi d’accordo su un nome. Ma alla fine,l’impasse è stato superato premiando il can-didato, anzi, la candidata più inattesa che,con un colloquio molto brillante, ha saputorisolvere a suo vantaggio i disaccordi tra i treazionisti.

Eppure, alcuni a Le Monde ritengonoche la giornalista non abbia una preparazio-

ne adeguata circa i cambiamenti in atto nelmondo dell’editoria, le strategie di sviluppoe piani industriali. Senza considerare, poi, lasua mancanza di esperienza in materia di di-rezione.

Infatti, come hanno fatto notare i piùmaliziosi, la stessa non ha mai occupato ruo-li direttivi all’interno del giornale. Tuttavia,nel comunicato ufficiale, pubblicato dal sitodi Le Monde mercoledì 13 febbraio, si legge:“I tre azionisti contano su di lei, sul suo rigore,entusiasmo e professionalità per lavorare con leredazioni di “Le monde” e di lemonde.fr, alloscopo di perseguire e accelerare le iniziative edi-

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42 MARZO 2013

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

NATALIE NOUGAYRÈDE46 anni, giornalista “scomoda” per aver sempre messo la“penna nella piaga”. Per la prima volta in oltre 65 anni distoria, sarà lei al comando del prestigioso quotidianoparigino, Le Monde, salvo improbabili sorprese nel votodella redazione

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Page 44: Progress Marzo

È stata annoverata da “Time Magazine” tra le cento donne più inflenti al Mondo. La procuratrice generale dell’Afghanistan lotta da anni per affermare la dignitàdell'essere femminile in un paese martoriato e decisamente maschilista.Sua - la spietata lotta contro i matrimoni contratti conn le spose bambine. Un'eroina coraggiosa, una donna “contro”

DONNE IN TRINCEA - MARIA BASHIR

toriali avviate da Èrik Izraelewicz che hannopermesso un aumento stabile della diffusione delquotidiano, il successo del suo settimanale “M” elo sviluppo eccezionale dei suoi contenuti su tut-ti i supporti digitali”.

La nomina della nuova direttrice dovràessere confermata dall’assemblea dei redattori,il primo marzo prossimo.

Per l’investitura definitiva, pertanto, bi-sogna attendere il voto favorevole del 60% deigiornalisti. Ma secondo la stampa francese èimprobabile che la redazione decida di respin-gere la nomina, quindi la risposta sarà, moltoprobabilmente, si. Voluto nel 1944 dal gene-rale Charles De Gaulle, lo storico quotidia-

no, come tutta la stampa mondiale, attraver-sa il difficile momento della crisi economicae dell’avanzare dell’offerta digitale. Per que-sto motivo, se la redazione darà il via liberaalla Nougayrède, permettendole di prendereil timone del giornale, la nuova direttrice sitroverà di fronte una sfida non facile: aiutareuno di quei quotidiani storici d’Europa a te-nere il passo con i tempi, lavorando moltosullo sviluppo digitale per contrastare l’ine-sorabile declino delle vendite, che nel 2012sono scese del 5,77%.

Oltre a raccogliere un’eredità impegna-tiva, la candidata inaspettata andrà a farecompagnia a Jill Abramson, direttrice del

“New York Times” dal giugno 2011, nel ri-stretto circolo delle donne arrivate al verticedi grandi testate storiche della stampa mon-diale. Infine, considerando che la professio-ne del giornalista è ancora una professioneprettamente maschile e che in Francia, manon solo, la situazione delle giornaliste non èrosea, (precariato, salari in media inferioridei colleghi e una scarsa presenza in ruoli di-rigenziali), Natalie Nougayrède, prima diret-trice al comando di Le monde, rappresenteràuna bella rivincita per quella categoria didonne che nella storia del giornalismo fem-minile hanno raggiunto, difficilmente, posi-zioni apicali.

N ata nel 1970 ad Herat, annoverata dal“Time” tra le cento donne più influen-

ti al mondo, Maria Bashir, è l’unica procura-trice generale dell’Afghanistan, un Paese incui nascere donna equivale ad essere condan-nate a lottare con violenze fisiche e psicologi-che di ogni tipo, legate a quel tetto coniugaleda cui è impossibile fuggire anche quando loviolenza annienta la dignità della persona. In

questo contesto degradato e degradante al ser-vizio di un maschilismo estremo ed impunito,Maria Bashir rappresenta la figura che, al me-glio e con coraggio, ha saputo affrontare e lot-tare contro le dolorose piaghe di una realtàricca di aberranti disuguaglianze.

Lotta contro la corruzione Maria, controla criminalità, gli abusi domestici dove i mari-ti sono quasi sempre i carnefici, a dispetto del-le continue minacce di morte ricevute e che lacostringono ad avere costantemente al seguito23 guardie del corpo.

È solo grazie alla sua straordinaria lotta,al costante coraggio se, dal 2006, il numerodelle procuratrici ha assistito ad un sorpren-dente incremento a conferma del fatto che ledonne possono farcela.

Laureata in legge all’Università di Kabul,promotrice, in passato, di corsi scolastici clan-destini, sposata con un progressista e madre ditre figli, questa acclamata eroina dell’Afghani-stan ha iniziato la sua carriera come investiga-tore penale a Kabul e, successivamente, a He-rat. Più volte l’occupazione talebana impedì alei, come a tutte le altre donne, di lavorare fi-no a quando l’invasione americana non con-cesse un barlume di libertà.

Nella sua spietata lotta contro i matri-moni contratti con spose-bambine Maria Ba-shir è categorica, avviluppata nel suo sguardofiero e denso di speranza. “La nuova costitu-zione afghana, entrata in vigore nel 2004, haproclamato pari diritti tra uomini e donne, maad oggi molti giudici danno preminenza adun’interpretazione estremamente conservatricedella legge islamica, la Shari’a” ha più di unavolta affermato la Bashir.

All’interno di una realtà in cui gli uomi-ni possono possedere più mogli, mentre per ledonne colpevoli di sesso al di fuori dal matri-monio vige, in alcuni casi, la lapidazione, inuna realtà in cui alla spietata sottrazione deifigli da parte del marito la donna preferisce ilsuicidio, Maria Bashir si batte affinché tutte ledonne afghane riacquistino quella dignità sot-tratta loro dal mancato rispetto o dalla cattivainterpretazione della Costituzione. Insignita,nel 2011 da Hillary Clinton del prestigiosopremio internazionale “Women of Courage”Maria ne ha fatta di strada.

Una poderosa missione “in rosa” per sot-trarre il proprio Paese al lungo medioevo del-la violenza talebana ai danni delle donne edell’intera democrazia afghana.

43LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

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WOMEN OF COURAGEInsignita, nel 2011 da Hillary Clinton del prestigioso premiointernazionale “Women of Courage” Maria ne ha fatta distrada. Una poderosa missione “in rosa” per sottrarre ilproprio Paese al lungo medioevo della violenza talebana aidanni delle donne e dell’intera democrazia afghana

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M arie Pierre Subtil, giornalista riservata epoco incline ad esser fotografata, invia-

ta del quotidiano francese “Le Monde” per cir-ca ventidue anni, ha accettato una sfida appa-rentemente impossibile. Si chiama “6 mois” lamissione più grande di Marie Pierre, un “luo-go” in cui le idee nascono e si sviluppano infretta, una rivista semestrale portata avanti conquella cura artigianale che è la chiave di un pe-renne successo. In un mondo che corre la Sub-til ed i suoi collaboratori viaggiano con lentez-za, quella necessaria a fare le cose per bene. Un numero ogni sei mesi, 350 pagine, 100 fo-to, nessuna pubblicità, nessun grande nome,una media di 40.000 copie vendute ed un nu-mero sempre crescente di abbonamenti in tuttoil mondo. Il segreto di questi fortunati numeriha un solo nome: passione. Sposata da anni con

Patrick de Saint-Exupery nipote dell’autore de“Il Piccolo Principe”, e fondatore della rivista,Marie Pierre Subtil ha avuto modo di condivi-dere con il proprio compagno uno spropositatoamore per il giornalismo oltre che il cuore. Unapassione che risale già alla ventennale collabora-zione con il quotidiano francese “Le Monde” edall’attività svolta presso la rivista XXI che espri-meva con le parole quello che 6 mois avrebbecomunicato, qualche anno dopo, attraverso leimmagini. La “nuova vita” della giornalista francese è ini-ziata nella primavera del 2011, data a cui risaleil primo numero della neonata rivista che si sa-rebbe trovata a dirigere. “I nostri fotografi sonodi tutto il mondo e anche i nostri lettori” spiegaMarie Pierre. “Siamo in piena post-mondializza-zione, in pieno post-Internet”. In un mondo po-

polato da miliardi di immagini che scorronoininterrotte sul web la rivista della Subtil prefe-risce avere, ogni giorno, l’onere della scelta.

Una scelta delle foto che punta più allaforza del contenuto che all’estetica, che investesull’intensità, sulla suggestione dell’immagine,a dispetto della popolarità.

E così le fabbriche di jeans in Cina, le pri-gioni antidroga della Birmania, le badanti foto-grafate mentre tornano a casa, diventano ritrat-ti viventi la cui intensità affonda nella sempli-cità di un estremo realismo e nelle didascalieesplicative.

Un successo assicurato dalla passione. E lepassioni al femminile, quando vibrano dentro ilcuore di una donna, tra gli spartiti della carrie-ra, dentro gli affetti di famiglia, difficilmente siinfrangono, raramente rimangono deluse.

44 MARZO 2013

DOSSIER DONNE IMPRENDITORIA AL FEMMINILE, OGGI

Le sorelle Claire e Virginie assieme alle cugine Prisca e Jenna, hanno rivoluzionato l'economiadella Clarins proiettanola nel Terzo millennio come uno dei brand multinazionali di maggiorsuccesso. Senza rinunciare ne al glamour nè ad essere donne a tempo pieno, le 4 protagonistedell’avventura Clarins sono state premiate per l'intraprendenza e il loro ingeno

DONNE IN BUSINESS - LE CUGINE CLARINS

Il coraggio delle donne è rappresentato talvolta anche da quanto esse riescono a dare vocead una passione attraverso un ingegno innovativo, attraverso coraggiose scelte chedenotano l’ambizione nel volersi mettere costantemente alla prova anche quando i tempisembrano essere sin troppo maturi. È il caso di Marie Pierre Subtil

DONNE & SFIDE - MARIE PIERRE SUBTIL

Q uando si parla di Clarins, il celebreskincare brand francese divenuto famo-

so in tutto il mondo attraverso una vastissimagamma di cosmetici, il pensiero va alle quattrogiovanissime cugine Prisca, Jenna, Virginie eClaire, le belle ereditiere, nipoti di JacquesCourtin-Clarins, il parigino geniale e intrepidoche, forte dei suoi studi in medicina, scelse dioccuparsi di trattamenti di bellezza usando gliestratti delle piante nel pieno rispetto della na-tura. Una lezione illuminata che continua a re-gistrare brevetti e successi anche oggi e che halanciato il brand francese alla conquista del pa-norama mondiale della cosmetica.

E le sorelle Claire e Virginie, insieme allecugine Jenna e Prisca hanno avuto il merito diinseguire, rafforzare quel successo raggiuntodal nonno dopo la fondazione dell’azienda di

famiglia. Sono loro, le bionde parigine, adaverne accresciuto, dopo la morte del fondato-re avvenuta nel 2007, i traguardi, attraversouna missione finalizzata a creare un elisir dilunga vita al notissimo volto di casa Clarins.

A partire dallo scorso 6 settembre, in con-comitanza con la “Fashion's Night Out”, lebrillanti ragazze sono approdate al web conBeauty Flash Blog.

Sul portale, che prende il nome dal pro-dotto culto del marchio, Beauty Flash Balm, lequattro ereditiere affiancate da altre nove don-ne tra cui Faran Krentcil, fashion editor con unpassato nelle redazioni del Fashionista e di Ny-lon, elargiscono consigli, segnalano tendenze,forniscono news di moda ed esempi di stile.Spicca anche qualche ricetta, all’interno delraffinato blog, quasi a voler sottolineare il con-

nubio perfetto e indispensabile tra arte e cuci-na, ma si parla anche di mostre, sfilate, culturae, naturalmente, di bellezza. Una fortunata eben pensata scelta di marketing quella effettua-ta dalle giovani protagoniste di casa Clarins,che offre loro l’opportunità di parlare costante-mente e attivamente della maison, pubbliciz-zando gli ultimi lanci e promuovendo eventi. Ilmotto del sito è “Oui the people. French beauty,global style”.

Un successo che premia l’intraprendenzae l’ingegno di un talento tutto al femminile.

Giornalista, fotografa, con una pasioneverso la carta stampata - Marie Pierre Subtil hadato voce alla sua passione attraverso una scel-ta coraggiosa e rivoluzionaria, lanciando unarivista semsetrale tutta improntata al mondodella fotografia. Ed è subito successo.

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Page 46: Progress Marzo

Antichi Sentieri tra Oriente e Occidente

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Page 47: Progress Marzo

La possibilità di guadagnare di più fa sentire in colpa le donne. Questo in sintesi risultato di uno studio condotto

dall’economista Marianne Bertrand delle Chicago Booth School of Business. Con conseguenze anche in famiglia...

MARIANNE BERTRANDDONNE & BUSINESS

uUna ricerca condotta dall'economistaMarianne Bertrand, docente di Economia al-la University of Chicago Booth School of Bu-siness, indica che le percentuali dei matrimo-ni scendono quando una donna ha le poten-zialità per guadagnare più del marito. Tra gliadulti di età compresa tra 25 e 39 anni, le per-centuali dei matrimoni sono diminuite dacirca l'81% nel 1970 al 51% nel 2010. LaProfessoressa Bertrand ritiene che quasi il29% di questa diminuzione sia collegata al-l'avversione al fatto che una donna guadagnipiù del marito.

Oggi spesso di parla di discriminazio-ne della donna da più fronti, rimanendoperò spesso troppo generici e non spiegan-do le cause e le conseguenze di questo fe-nomeno. Lo studio dell'economia e delmercato occupazionale l'ha aiutata a getta-re luce sui problemi del mondo femminile?

Sì, devo dire che la mia formazione econo-mica, con un occhio da sempre molto attento almercato del lavoro, mi ha aiutato a svelare, condati alla mano, meccanismi nascosti del cosid-detto “gender gap”, a dimostrare che il divariotra uomini e donne in fatto di leadership siaqualcosa che trascende i luoghi comuni, e so-prattutto di numericamente dimostrabile.Qualcosa che ha decisamente a che fare con l'i-dentità di genere.

Secondo recenti statistiche, però,sembra che la situazione stia lentamentemigliorando; pare, ad esempio, che la par-tecipazione al mercato del lavoro da partedelle donne sia aumentata, così come il lo-ro stipendio...

Certo, questo è senz'altro vero. Le donneoggi sono più istruite, più competitive con l'al-tro sesso in termini di guadagni e occupazione,però è anche vero che dalla metà degli anni No-vanta tutti questi miglioramenti hanno subitoun arresto, e c'è ancora un 25% di differenza infatto di stipendio tra i due sessi.

Secondo lei, perché?C'è un ramo interessantissimo della psico-

logia sociale che può essere applicata all'econo-mia. Studiosi come Akerolf o Kraton hanno de-finito l'identità come senso di appartenenza aduna categoria sociale, categoria in grado di det-tare specifiche prescrizioni di comportamentoanche in campo socio-economico. La categoria“uomo”, ad esempio, è da sempre stata associataa quella del lavoro – gli uomini devono portareil pane a casa, devono guadagnare di più –,mentre la categoria “donna è tradizionalmentelegata alla sfera della casa e a una situazioned'inferiorità economica. Per una donna, con-traddire tali prescrizioni, cioè, in questo caso,guadagnare più di un uomo, può avere conse-guenza importanti

Professoressa Betrand, ci parli di que-ste conseguenze: ci sta dicendo che è nonsolo il fatto che le mogli lavorino, ma so-pratutto il fatto che queste, lavorando,guadagnino più dei mariti, a costituire unproblema?

Sì. Studiando come il gap di genere in-fluenzi la fisionomia del mercato del lavoro, hoscoperto che la contravvenzione della prescrizio-ne comportamentale secondo la quale “un uomodovrebbe guadagnare più di sua moglie” ha ef-fetti sconvolgenti non solo sul mondo del lavoro,

ma anche sulle modalità di formazione dellacoppia, sul tasso dei divorzi,e addirittura sullastessa divisione dei lavori domestici. Esistonodelle prove statisticamente incontrovertibili delfatto che l'aumento del salario femminile sia damettere in relazione con il declino del numerodei matrimoni in America, e questo mi sembraun dato molto allarmante. Allo stesso tempo,pare che quando la moglie guadagna più delmarito, ha il 24 % di probabilità in più di di-vorziare.

Il fatto che la donna guadagni di più,dunque, non solo abbassa le sue probabi-lità di sposarsi, ma anche la qualità del suomatrimonio?

Esattamente. E non solo: secondo i mieistudi, il guadagnare di più da parte delle don-ne, non solo aumenta le loro probabilità di esse-re infelici in un rapporto, ma provoca ancheuna significativa distorsione del mercato del la-voro. Mi spiego meglio: quando una donna è, oha possibilità di essere, superiore all'uomo intermini occupazionali, si trova per forza di cosea minacciarlo, perché esercita un “gender-rolereversal”, ovvero va contro un obbligo compor-tamentale tradizionalmente condiviso. Per ov-viare a ciò, allora spesso questa rinuncia volon-tariamente ad esprimere al massimo le propriepotenzialità, scegliendo un lavoro che la occupimeno ore, e che, di conseguenza, sia anche mol-to meno remunerativo.

La possibilità di guadagnare di più fa,quindi, sentire in colpa le donne?

In un certo senso. Ciò è emerso anche dal-l'analisi della divisione del lavoro domestico. Èstato dimostrato che quando la donna lavora eguadagna più del marito, per alleviare il suosenso di “gender-role” reversal - l'essere venutameno ai doveri tradizionali propri della propriacategoria sociale - tende ad aumentare la pro-pria mole di lavoro domestico, e non il contra-rio, come ci si potrebbe aspettare.

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46 MARZO 2013

DOSSIER DONNE IL RUOLO NELLA SOCIETÀ

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Page 48: Progress Marzo

Agenzia delle Doganee dei Monopoliie dei MonopolAgenzia delle Dogane

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Page 49: Progress Marzo

ETICA E INNOVAZIONE... AL FEMMINILE

MARIELLA ENOC

nNovarese, classe 1944, imprenditrice, siè sempre occupata dell'amministrazione e del-la gestione di strutture sanitarie. Oltre ad es-sere vicepresidente della Fondazione Cariplo,ricopre anche la carica di Presidente di Con-findustria Piemonte e dell'Associazione Indu-striali di Novara.

È inoltre presidente della casa di cura “ICedri” di Fara Novarese e procuratore specia-le dell’ospedale “Cottolengo” di Torino, con-sigliere di amministrazione della Fondazione“Housing Sociale” e della Fondazione “Filare-te” di Milano, oltre che componente del Co-mitato di indirizzo del Ceip, della FondazioneEdison e della Fondazione Cini.

Il fatto di essere una donna può essereconsiderato un valore aggiunto, quando si ar-riva così in alto? “Indubbiamente, la sensibilitàfemminile è importante” - sostiene MariellaEnoc - “in Fondazione Cariplo possiamo con-tare su una nutrita rappresentanza rosa anche

nello staff.. Quello di cui sono sempre stata con-vinta, piuttosto, è che occorre rifarsi al senso diresponsabilità che le donne possono contribuire arestituire al nostro Paese”.

Un valore da tornare a condividere, conpadri, madri, insegnanti, lavoratori? “Il nostroPaese è lo specchio di quel che ciascuno di noi fanel piccolo”.

Mariella Enoc, si presenta dunque comeuna donna sobria, elegante, dignitosamente fie-ra della sua identità, preparata, semplice e mo-desta.

Una piemontese tutta d'un pezzo, catto-lica di formazione, con una vocazione alla so-lidarietà “A 67 anni potrei starmene a casa e

dedicarmi alla cura dei miei pensieri, ma inve-ce devo dare ancora, devo rimettere in circoloquanto mi è stato dato dalla vita”, ripete spes-so a chi quasi le chiede ragione di tanti impe-gni e interessi.

“Per creare valore per il Paese ed uscire da

questo periodo di congiuntura economica che ciattanaglia occorre investire su due fattori chia-ve: sulle giovani generazioni - che rappresenta-no il nostro futuro - e sulle imprese innovative,ad elevata intensità di ricerca, in grado di svi-luppare nuovi paradigmi tecnologici”. Ha spie-gato recentemente, a margine di un’iniziativain favore delle nuove generazioni, condivisa ecofinanziata dalla Fondazione Cariplo insie-me ad un partner come Microsoft.

Solidarietà e impresa, dunque, il curricu-lum di una delle donne con la carriera piùbrillante e longeva nel nostro paese. Un bino-mio che sembra davvero scritto nel DNA delpotere al femminile.

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Ha la voce e l'aspetto di una tranquilla e gentile signora d'altri tempi, ma mai come nel caso di Mariella Enoc

l'apparenza inganna. Per rendersene conto basta scorrere il suo blasonato curriculum

“”

PER CREARE VALORE PER IL PAESE ED USCIRE DA QUESTOPERIODO DI CONGIUNTURA ECONOMICA CHE CIATTANAGLIA OCCORRE INVESTIRE SU DUE FATTORICHIAVE: SULLE GIOVANI GENERAZIONI E SULLE IMPRESEINNOVATIVE, AD ELEVATA INTENSITÀ DI RICERCA, INGRADO DI SVILUPPARE NUOVI PARADIGMI TECNOLOGICI

MARIELLA ENOCNovarese, classe 1944, imprenditrice, si è sempre occupatadell'amministrazione e della gestione di strutture sanitarie

48 MARZO 2013

DOSSIER DONNE IL RUOLO NELLA SOCIETÀ

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Page 51: Progress Marzo

SOCIETÀ LA MAPPA DELLA FELICITÀ

La felicità è stata oggetto negli ultimi anni di ricerche scientifiche che ne hanno persino decretato l'origine

genetica. Ma le cose stanno proprio così? Recentemente è stato presentato un Rapporto Mondiale che analizza

le tendenze delle emozioni positive in 150 paesi del mondo. Quali sono le conclusioni dell'indagine?

È DAVVERO POSSIBILE UNA MAPPA DELLA FELICITÀ MONDIALE?

AL FESTIVAL DELLE SCIENZE SI PARLA DI FELICITÀ

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50 MARZO 2013

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Page 52: Progress Marzo

SOCIETÀ LA MAPPA DELLA FELICITÀ

rRecentemente nel corso del Festival del-le Scienze dell’Auditorium di Roma si è parla-to di felicità. In effetti, se la “ricerca della feli-cità” è l'obiettivo di ogni individuo per eccel-lenza, questo stato d'animo è sempre più spes-so oggetto di lavori e indagini, non solo daparte di psicologi e sociologi. Negli ultimi an-ni in effetti si è sviluppata la tendenza a ricer-carne le cause in vari settori, facendo nascereuna vera e propria “scienza della felicità”. Ap-purato che non esiste una magica pozione checi consenta di essere felici a comando, alcunistudi hanno addirittura affermato la presenzadi tratti ereditari genetici determinanti per lafelicità di ciascun individuo. La ricerca che èstata presentata da John Helliwell, autore in-sieme a Richard Layard e Jeffrey Sachs di un“Rapporto Mondiale sulla Felicità”, nel corsodi un incontro sulla “geografia della felicità”all'interno del programma del festival romanodedicato alle scienze, punta invece il dito sutendenze diverse, da paese a paese, che pocohanno a che fare con la genetica.

Lo studio è stato condotto in 150 paesie su campioni di 1000 individui maggiori di15 anni, ogni anno dal 2007 al 2011. L'inter-vista consisteva nel chiedere un punteggio da0 a 10 riguardo la propria qualità di vita.

I risultati sono stati in alcuni casi imma-ginabili: ad esempio il fatto che i paesi conmaggior benessere economico si siano posi-zionati al primo posto. Se infatti è vero che isoldi non possono dare la felicità, è anche ve-ro che paesi molto poveri costringono spessola popolazione a ritmi e condizioni di vita chene ostacolano il benessere.

I primi posti della classifica mondiale so-no stati occupati dal Nord Europa, gli ultimidai paesi dell'Africa sub-sahariana, mentre l'I-talia si è posizionata al 28° posto, seguendo

Brasile, Arabia Saudita, Porto Rico. Ovvia-mente tutti ci chiediamo come sia possibileche in paesi, quali la Danimarca e la Svezia,dove sappiamo che la qualità di vita è al mas-simo livello, esistano tanti problemi socialicome l'alto tasso di suicidi e l'alcolismo. La ri-sposta data dallo scienziato, in virtù delle ri-cerche effettuate, è che la libertà di scelta inquei paesi determina comunque emozioni po-sitive generalizzate tra la popolazione, emersenel corso dei test.

Tra gli altri fattori che scatenano tali sen-sazioni vi sono senza dubbio le relazioni socia-li, elemento che aiuta l'Italia a non scendere

in classifica nonostante il generalizzato malu-more riguardo la vita quotidiana, specialmen-te in alcune zone.

C'è infatti da dire che all'interno di unpaese, la situazione può variare moltissimo daun posto ad un altro e che difficilmente inuna ricerca globale si riescono a far rientraretutte le componenti.

Inoltre dovremmo tenere un altro aspet-to in considerazione: la ricerca si basa su auto-

valutazioni, quindi sicuramente riflette l'at-teggiamento più o meno positivo della popo-lazione, ma anche aspetti legati ad un diversospirito critico e percezione delle proprie emo-

zioni, riservatezza, aspettative sempre più alte,ricerca di miglioramento. In ogni caso la ri-cerca portata a termine sembra aver allontana-to le teorie legate alla genetica che non spie-gherebbero realmente le tendenze nei diversipaesi e fanno semplicemente rientrare neglistudi sulla felicità fattori esterni come il lavo-ro, la società, la religione, in combinazione adelementi interni, riguardanti la storia persona-le di ciascun individuo, passata e presente.

51LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

“”

PAESI MOLTO POVERI COSTRINGONO SPESSO LAPOPOLAZIONE A RITMI E CONDIZIONI DI VITA CHE NE OSTACOLANO IL BENESSERE

PROTAGONISTINella foto: John Helliwell autore insieme a Richard Layard eJeffrey Sachs di un “Rapporto Mondiale sulla Felicità”, nelcorso di un incontro sulla “geografia della felicità”all'interno del programma del festival romano dedicato allescienze, punta invece il dito su tendenze diverse, da paese apaese, che poco hanno a che fare con la genetica

I PAESI SONO PIÙ FELICI NEL NORD EUROPANel corso degli ultimi 40 anni, purtroppo, la felicità misuratanon è aumentato negli Stati Uniti, nonostante il forteaumento dei redditi. I problemi della povertà, l'insicurezza,la corruzione, la perdita di fiducia sociale, e altri fattoristanno pesando sul senso americano di benessere. Ma cisono anche molti paesi in cui la felicità è aumentatonotevolmente, tra questi alcuni del Nord Europa

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CULTURA MUSEO NICOLIS A VERONA

A Verona, un museo particolarissimo dedicato alle auto d’epoca. Il museo racconta, attraverso centinaia

di automobili, motociclette e biciclette, l'evoluzione dei mezzi di trasporto degli ultimi due secoli.

Ma c'è molto di più in questo Museo-non-Museo: macchine fotografiche e per scrivere, strumenti musicali,

oggetti introvabili. Abbiamo incontrato Silvia Nicolis per una chiaccherata a 360 gradi su questa istituzione

LA SIGNORA DELLE AUTOINTERVISTA A SILVIA NICOLIS

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52 MARZO 2013

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CULTURA MUSEO NICOLIS A VERONA

53LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

iIl Museo è stato il suo “sogno lungo unavita”, sin da quando, ragazzino, raccoglievacarta da riciclare girando in bicicletta i paesivicino a casa.

Luciano Nicolis, veronese doc, lo ha rea-lizzato nel 2000, inaugurando il “suo Museo”che ha subito aperto al pubblico. Nel “Museodell'Auto, della Tecnica e della Meccanica” hafatto confluire gli oggetti, introvabili e prezio-si, che l'interesse per la meccanica lo ha porta-to a cercare in tutto il mondo: automobili,motociclette, biciclette ma anche strumentimusicali, macchine fotografiche e per scrivere,opere dell'ingegno umano.

É una passione che ha trasferito anche

alla famiglia che lo ha sempre sostenuto e af-fiancato. Il Museo è stata la sua attitudine e ilsuo divertimento.

Lo ha voluto spettacolare e creativo concollezioni costantemente arricchite.Poche in-venzioni hanno accompagnato l’evoluzionedella società come l’automobile, il mezzo ditrasporto per eccellenza. La sua storia raccon-ta la storia dell’uomo, delle sue conquiste, del-le sue battaglie, della formidabile corsa alla

modernizzazione che ha segnato il XIX e ilXX secolo.Protagonista principale del Mu-seo è comunque l’automobile . Il Museo Ni-colis dà vita e testimonianza a questa evolu-zione attraverso centinaia di vetture perfetta-mente funzionanti, molte restaurate personal-mente da Luciano Nicolis, tutte riportate al-l’antico splendore.

É sorprendente vedere come l’automobi-le abbia segnato la vita delle persone negli ul-timi due secoli, come abbia contribuito allamarcia delle donne verso l’autonomia e l’ in-dipendenza, come abbia attraversato il cinemaconsegnandoci immagini indimenticabili dicorse, amori, tradimenti, fughe, viaggi, sfide

che avevano tutti, in un modo o nell’altro, un’auto al centro della scena. E come non pensa-re alle emozioni dello sport, al brivido dellavelocità, ai campioni leggendari che sfreccia-no al volante dei loro bolidi, uomo e macchi-na una cosa sola, fino al traguardo, fino allavittoria... Nei mezzi di trasporto, la storia del-la società e dell’uomo. Della collezione e di al-tro ancora abbiamo parlato con Silvia Nicolis,attuale direttrice del Museo.

Sig.ra Nicolis, ci può spiegare com’ècominciata la Sua avventura al museo Ni-colis?

Sono cresciuta con un padre che mi porta-va con sè ovunque, condividendo con me passio-ni, lavoro, valori, sacrifici .. e quel grande sognoche lui chiamava “Museo”.

Una passione “virale” che si è concre-tizzata con l’inaugurazione del Museo Nico-lis, di cui ho assunto da subito la direzione.

Posso affermare che la passione per il moto-rismo storico è quindi nel mio DNA, mentre laprogettualità e la visione imprenditoriale nellagestione di una impresa culturale sono maturatenegli anni anche grazie all’esperienza sul campoiniziata prestissimo, prima nel Gruppo indu-striale di famiglia (Lamacart - leader in Italianel recupero e riciclo della carta da macero) e poiapplicata in questo Museo-Impresa nel quale hosviluppato molti servizi e attività poliedriche.

Come ha fatto ha trasformare il Mu-seo in un polo culturale così importante?

Il valore culturale delle Collezioni è statoed è sicuramente il “pilastro” portante dell’inte-ro progetto. Riconoscere e valorizzare il contenu-to storico e culturale degli oggetti “custoditi”

“SILVIA NICOLISDirettrice del Museo; per lei il Museo deve essere vissutocome luogo d’incontro, un “agorà” per condivideretematiche e passioni

”NOI NON SIAMO I PROPRIETARI DI TUTTO QUESTO... NE SIAMO I CUSTODI PER IL FUTURO

LUCIANO NICOLIS

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è stato determinante. Identificare invece il ruoloimprenditoriale e sociale di un contenitore cultu-rale è ancora oggi, dopo più di dieci anni, la sfi-da più ardua.

Credo fortemente nella logica dell’autofi-nanziamento e della buona gestione basati sullosviluppo di nuovi servizi, sui valori dell’HeritageMarketing, sulla visione di una nuova e più am-pia dimensione internazionale . Nella mia visio-ne e “interpretazione” il Museo deve essere vissu-to come un luogo di incontro che prescinde da untema specifico per diventare una sorta di “veico-latore e moltiplicatore” di storie, di testimonian-

ze, di persone, di emozioni ...Una specie di“agorà” cui fare riferimento per confrontarsi e con-dividere tematiche culturali e passioni comuni, maanche business. Un nuovo concetto di vita musea-le, molto più aperto, variegato e moderno. Di stra-da da fare ce n’è ancora molta, ma un po’ alla vol-ta questo interessante connubio tra Cultura-Impre-sa-Turismo prende piede e credo sia la strada piùrazionale per lo sviluppo strategico di qualsiasiprogetto simile al nostro.

Può spiegare in cosa consiste il model-lo di Museo-Impresa adottato per la Suastruttura?

La visione e il talento imprenditoriale delsuo fondatore spiegano solo in parte il successo cheil Museo ha registrato negli anni; alla base dellasua affermazione c’è un modello di gestione cheha puntato sulla promozione culturale e la valo-rizzazione del territorio, senza però dimenticarela propria missione imprenditoriale.

Da qui, una gestione proattiva e molto di-namica, affidata a un ristretto team di collabora-tori di elevata professionalità, al dialogo con leistituzioni e il territorio, alle relazioni con le im-prese, alla collaborazione con i media e il mondodella comunicazione.

Le attività promozionali, il centro congres-si, i photo-shooting, le collaborazioni con i me-dia, i servizi per il pubblico e la Business Com-munity, tutte attività finalizzate a generare risor-se per il Museo, hanno rappresentato una eccel-

lente piattaforma per tutte le aziende delGruppo Nicolis e per la valorizzazione delterritorio nel suo insieme, in omaggio allafilosofia dell’”Heritage Marketing” cui

questa Organizzazione museale si èsempre ispirata.

Da qui, anche l’ingresso nelnetwork MuseImpresa (www.mu-

seimpresa.com), l’Associazioneitaliana di Archivi e Museid’Impresa promossa da Asso-

lombarda e Confindustria pervalorizzare e mettere in rete le im-

prese portatrici di una moderna cultura azienda-le. La mia partecipazione attiva a queste realtà,e gli incarichi assunti nel sistema confindustrialemi hanno sicuramente aiutata a crescere profes-sionalmente in modo proattivo e collaborativo.

Lei ha rotto lo schema che vede, stori-camente, le donne un po’ lontane dal mon-do delle auto… come spiega il fatto che an-cora oggi è difficile trovare donne appassio-nate di motori?

La mia storia è fortemente legata a quellodi mio padre che ha avuto il merito di trasferir-mi con dedizione e caparbietà la sua passione, chepoi è diventata la mia.

Conosco donne legate a questo mondo, chiper sfida, chi per lavoro, chi per passione... sonopiù di quelle che immaginiamo! Storicamente imotori erano legati alla meccanica ed alla tecni-ca, quindi all’uomo anche per una questione“pratica”, oggi assistiamo a interpretazioni diquesto settore più ampie legate al costume, al tu-rismo, alle rievocazioni storiche, all’arte, alla so-cietà, un nuovo modo di affrontare queste tema-tiche che consentirà a chiunque di avvicinarsi aquesto mondo con più familiarità ed interesse.Anzi, credo che proprio il mondo dei motori pos-sa offrire alla società l’opportunità di tornare adesplorare borghi, periferie, paesaggi ...a bordodelle 2 e delle 4 ruote o, comunque, di condivi-dere momenti genuini di aggregazionefamiliare/sociale. In generale, quali difficoltà s’in-contrano a dirigere una realtà culturale e azien-dale come la Sua, con i tabù culturali che ancoraoggi vedono le donne...

✑ MUSEO NICOLIS ✑ Dove: Via Postumia, 37069 Villafranca di Verona, ItaliaTelefono: +39 045 [email protected]✑ Prezzi: intero euro 10.00 a personaRidotto euro 8.00 a persona✑ Orari: Il Museo Nicolis è aperto tuttol'anno dal martedì alla domenica dalleore 10,00 alle ore 18,00, chiuso il lunedì.www.museonicolis.com

PER SAPERNE DI PIU’

CULTURA MUSEO NICOLIS A VERONA

54 MARZO 2013

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ADVERTISING ANCHE IL MARKETING HA LA SUA FIERA

Nella storica sede fieristica di Fieramilanocity, nel cuore della città lombarda, si terrà dal 13 al 15 marzo 2013 la

22° edizione di Promotion Expo, la manifestazione che propone le migliori soluzioni pensate per il mondo delle

loyalty, dei gadget aziendali, degli eventi, del digital signage e della comunicazione sul punto di vendita

COMUNICAZIONE E MARKETING IN FIERA

PROMOTION EXPO 2013

oOffrire agli specialisti del settore marke-ting e comunicazione una gamma completadi proposte pensate per aiutare le aziende acomunicare in modo efficace: questo l'obiet-tivo di Promotion Expo.

All'interno della fiera troveranno spazioquattro aree specializzate: area Gift & Pre-mium, dedicata agli oggetti per la promozio-ne, al merchandising, al regalo d’affari e aipremi; area In-Store Material, dedicata aimateriali, agli strumenti, agli arredi e alleidee per la comunicazione sul punto vendita;

area Digital Signage, dedicata ai fornitori disoluzioni tecnologicamente avanzate per ilpunto vendita come soluzioni in 3D e scher-mi olografici, area B2B Service, dedicata aifornitori di servizi per il marketing di relazio-ne e per il field marketing, alle agenzie dipubbliche relazioni e di organizzazione even-ti. Di sicuro interesse per gli espositori diPromotion Expo 2013 sarà la nuova edizionedel premio Loyalty, che verrà assegnato a chiavrà realizzato la migliore campagna di fide-lizzazione in termini sia di originalità che diefficacia aziendale.

Durante i tre giorni di fiera sarà possi-bile partecipare a numerosi convegni, tra iquali quelli dedicati agli EntertainmentBrands e organizzati da Promotion magazi-ne, rivista ufficiale della manifestazione, eKazachoc Italia. Nel corso di questi incontriverranno presentate in anteprima le strategie

e le novità che faranno la differenza nel 2014.Appuntamento a Fieramilanocity, per scopri-re come le aziende possono migliore la lorocomunicazione.

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✑ PROMOTION EXPO 2013✑ Dove: Milano - Fieramilanocity ✑ Quando: dal 13 al 15 marzo 2013www.promotionexpo.itLa 22° edizione della Fiera dellaComunicazione e del Marketing direlazione Promotion Expo è l’evento diriferimento per tutti i professionistidella comunicazione d’azienda e delsettore promozionale

PER SAPERNE DI PIU’

56 MARZO 2013

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CINEMA IL RITORNO DI TORNATORE

Il suo è uno di quei nomi per cui non occorrono presentazioni. Non a caso all’ultima edizione della Berlinale ha

ricevuto il plauso internazionale della critica e del pubblico, e con gli occhi lucidi si è goduto standing ovation e

applausi sperticati per la sua ultima creatura, “La migliore offerta”

LO STATO DI SALUTE DI UN CINEMA SI MISURA DA UN’OFFERTA VARIEGATA

GIUSEPPE TORNATORE

pParliamo del regista siciliano GiuseppeTornatore, per gli amici “Peppuccio”, unodei rari casi di cineasti italiani abili a coniu-gare altissima qualità con prodotti autorialiche non spaventano mai il pubblico. Alcontrario, lo attirano.

A dimostrarlo sono soprattutto gli in-cassi, in un momento storico in cui il cine-ma italiano stenta a conquistare il botteghi-no (fatta eccezione per le commedie): dopoil caso “Baaria”, anche “La migliore offerta”ha superato i nove milioni di euro.

Un dato non trascurabile, e aggiuntoalla notizia che il film è stato venduto intutto il mondo (dagli Stati Uniti al Giappo-ne, dalla Spagna al Brasile, dal Canada alMessico) diventa immediatamente sinoni-mo di successo.

Tornatore, come commenta questirisultati positivi?

In Italia eravamo tutti convinti che al ci-nema funzionassero solo commedie, il mio filmha contraddetto tutto questo e dimostrato cheesiste una fetta di pubblico a cui puoi proporrequalcosa di diverso e aspettarti che venga ap-prezzato. Non è persa ogni speranza, insomma:trovo che lo stato di salute della cinematografiadi un paese si misuri dalla varietà di offerta. Seal pubblico proponi solo una categoria di film, oun solo genere, alla lunga si stanca.

Che reazioni sta ricevendo da pub-blico e stampa esteri?

Sorprendenti. In sala, alla Berlinale, c’e-rano 1700 persone ad applaudirci. E già du-rante il film partecipavano molto. Io e Geof-

frey Rush (protagonista di La migliore offerta,ndr) ne siamo rimasti esterrefatti. Ricordo chegià per “Nuovo Cinema Paradiso” con gli at-tori ci dicevamo sempre: “Se ridono sulla sce-na del prete è fatta”, ma le reazioni di allorastavolta le ho avvertite amplificate. Anche lastampa straniera è molto curiosa ed interessa-ta al mio lavoro. Ricordo in particolare unadomanda, che ho preso come un complimento:“Il suo film inizia a casa di Freud e finisce acasa di Kafka, perchè?”. Mi ritengono un in-tenditore di arte poi, un professionista, e resta-no tutti colpiti dalla combinazione dell’ele-mento thriller con la storia d’amore e dellaquestione centrale del rapporto tra vero e fal-so. E l’ambivalenza del finale spiazza tutti:una volta a Udine, in un cinema pieno digente, un ragazzo si è alzato e mi ha chiesto:

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58 MARZO 2013

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CINEMA IL RITORNO DI TORNATORE

“Ma alla fine lui la aspetta per vendetta o peramore?”. E io: “Tu che dici?”. Lui: “Per amore”.“Allora è vero”. Mai piaciuti i film a tesi.

Senta, hanno girato un documentariosu di lei (Giuseppe Tornatore - Ogni filmun’opera prima): che effetto le ha fatto?

Ho molto apprezzato il metodo di lavoro ela serietà dei ragazzi (Luciano Barcaroli e Ge-rardo Panichi, ndr) che l’hanno girato, impe-gnandosi in un lavoro di ricerca pazzesco dura-to quasi due anni. Quando ho accettato, hopermesso loro di accedere al mio archivio perso-nale. Il film dura un’ora e quaranta, ci sarannocinque-sei minuti di materiale di archivio, peròloro hanno visto tutti i miei film in super8 gi-rati prima che diventassi un regista. Ciclica-mente ci vedevamo, cercavano di spiegarmi co-sa stessero facendo, ma quasi mi dava fastidio.Non ho consigliato nè suggerito nulla, risponde-vo solo alle loro domande. E mi affascinaval’intenzione di frantumare il concetto di inter-vista: ci vedevamo dopo mesi e mi facevanonuove domande. È stata una bella esperienza,poi sono sempre contento quando riesco a dare,in qualche modo, spazio ai giovani.

Li riguarda volentieri i suoi film?Dipende. Ricordo che Sergio Leone un

giorno mi disse: “Se ti vedi i primi due minutidi un tuo film poi te lo rivedi tutto”. Aveva ra-gione.

Com’è stato girare un film in linguainglese, con interpreti del calibro del pre-mio Oscar Geoffrey Rush?

Sentivo che era quella la lingua del film,

la sceneggiatura era scritta così, tutto suonavaperfettamente. Ed è andata benissimo, ancheperchè quando lavori con un attore e un uomodel genere può solo andare bene: potevo chiede-re a Geoffrey qualsiasi cosa sul set, è un inter-prete decisamente autoironico e talentuoso. Sefai quindici ciak lui non si scompone. E se glidici che qualcosa non va bene, non è di quellestar che si offendono, piuttosto è disponibile arifare tutto secondo le tue indicazioni.

Il suo inglese come va?Per fortuna ho un assistente di regia che lo

parla benissimo. Per quanto riguarda me, ognivolta che incontro un americano mi dice: “Ehi,il tuo inglese è migliorato”. E ogni volta ripen-so che allora dev’essere stato proprio una schifez-za vent’anni fa.

Posso chiederle qual è stata, nella suacarriera, la “migliore offerta” fatta e rice-vuta?

Fatta: all’epoca del mio secondo film conCristaldi ho sentito che il film era paralizzato,così gli ho proposto di realizzarlo senza soldi erifiutato lo stipendio purchè me lo facesse fare, elui fu di parola. Ricevuta: la possibilità di fareil mio primo film, dal primo produttore.

A sua volta le piacerebbe produrrequalche nome tra i giovani autori?

L’ho fatto diverse volte già nella mia car-riera, penso ad Andò, a Cabiddu, a Scimone eSframeli. Se mi chiedessero più spesso di pro-durre film lo fareivolentieri, sempre che proget-ti e autori in questione mi sembrino abbastan-za interessanti.

Ci anticipa qualcosa sul suo prossimoprogetto?

Ho ancora quello di Leningrado, lo stessosu cui lavoravo ancora prima di “La miglioreofferta”. Un produttore americano se n’era in-namorato, ma è un film molto complesso e stia-mo tuttora lavorando per cercare la quadraturadel cerchio. Ormai sono dodici anni che mi oc-cupo di questo progetto, mi viene quasi da direche sarebbe meglio annunciare che l’ho fatto so-lo a fine riprese. Per scaramanzia, più che altro.Comunque ho deciso: se entro un mese nulla simuove, mi arrendo.

59LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

REGISTA ECLETTICONella foto a destra: Giuseppe Tornatore e Geoffrey Rush sulset de “La migliore offerta”

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Page 61: Progress Marzo

DOGITAL ECONOMY IL SUCCESSO DI PAYPAL

Intervista al General Manager di Paypal Angelo Meregalli che ci spiega i vantaggio delle operazioni finanziarie

operate tramite la società californiana

IL SIGNORE DELPORTAFOGLIO DIGITALE

DIGITAL ECONOMY

nNon ci chiediamo quasi più quanti sia-no in Italia i possessori di un computer; vie-ne da sé pensare che sia un accessorio di or-dinaria diffusione in tutte le famiglie. Ormaiconsideriamo cifre su quanti abbiano unosmartphone o un iPad, anche se, soprattuttonel primo dei due casi, non sono certo pochia reputare il telefonino multimediale comeelemento integrante della propria vita. Co-munque, di qualsiasi nostra “protesi tecno-

logica” si tratti, è sempre l’accesso alla reteche ne determina la rilevanza, soprattuttoquando è utilizzata per favorire la semplifi-cazione di molte operazioni. Finanziarie, adesempio: la circolazione di moneta attraver-so canali virtuali - e senza condividere i datisensibili delle carte di credito - è l’dea attor-no a cui si è sviluppato e diffuso, dalla Ca-lifornia nel 1998, PayPal. Previa registrazio-ne al sito, questo servizio permette di invia-

re o ricevere pagamenti, utilizzando sempli-cemente e-mail e password. Progress ha in-tervistato Angelo Meregalli, General Mana-ger di PayPal per l’Italia. Laureato in Inge-gneria Aeronautica presso il Politecnico diMilano, ha successivamente conseguito unMBA all’Università Bocconi. Meregalli è ar-rivato in PayPal dopo 11 anni di esperienzain Unicredit, dove ha avuto incarichi di re-sponsabilità, nazionali e internazionali, nei

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DOGITAL ECONOMY IL SUCCESSO DI PAYPAL

settori credito al consumo e carte di pagamen-to. Da ultimo, è stato Head of Global Fami-lies and Small Medium Enterprise Paymentsnel medesimo Gruppo.

A proposito di e- ed m-commerce,quanto se ne usufruisce in Italia, anche ri-spetto ad altri paesi?

Sono considerate due grandi scommesse e,come per ogni scommessa, c’è grande fermento disoluzioni e migliorabilità, focalizzate soprattut-to sull’aspetto tecnico.Ovviamente guardiamoanche all’impatto sui clienti, siano essi consuma-tori o esercenti; da questo punto di vista, l’Italiaè posizionata molto bene, considerando che oltreil 50% di utenti di telefonia mobile ha almenoun cellulare. Ormai 7 italiani su 10 (ma 8 su10 se possessori di smartphone), oltre ad usarliper iniziare la giornata e svegliarsi, sanno chepossono utilizzarli per fare spese. La propensioneall’acquisto riguarda specificamente il 18% dichi possiede un telefonino, percentuale che saleal 34% nel caso di utenti smartphone. Il 45%di questi ultimi, poi, lo considera uno strumen-to da tenere sempre con sé, proprio per i nume-rosi vantaggi che offre, tra cui quello di fare ac-quisti direttamente sul dispositivo. Si tratta diun’opportunità unica per l’Italia, tanto nel pa-norama europeo quanto in quello mondiale, de-sumibile anche da un altro dato: circa 3 milio-ni di utenti ha fatto un acquisto tramitesmartphone, soprattutto di elettronica di consu-mo ma anche di abbigliamento e accessori. Sequesto viene paragonato al fatto che in Italia cisono oltre 12 milioni di online shoppers, abbia-mo già dato la dimensione dei grandissimi bene-fici della telefonia.

Vuol dire che c’è un’alta consapevolez-za di poter inviare pagamenti attraverso larete...

In merito a PayPal, le dico che oggi l’Italiaha una base clienti e un numero di conti attivipari a 7 milioni. Alla fine del 2012 questo erail dato, in grandissima crescita rispetto all’annoprecedente. È un brand che dà grande sicurezzaa chi ne usufruisce, aspetto direi ancora più im-portante della praticità nell’utilizzo: con user-name e password o, nel caso del cellulare, un nu-mero di telefono più un pin, i nostri utenti pos-sono utilizzare soluzioni di pagamento ovunquesi trovino. Una delle nostre caratteristiche forti èla capacità di avere “tassi di conversione al car-rello”, del 70% su web e 80% sul mobile. Vuoldire che sul web 7 utenti su 10 terminano l’ac-quisto, sul mobile aumentano a 8 su 10, ed è undato di gran lunga superiore a qualsiasi altratransazione, effettuata con strumenti finanziaridiversi da Paypal.

Le operazioni legate ad emissioni di mone-ta elettronica sono sempre considerate con oppor-

tuna cautela dalla gente: su quali punti avetecostruito la sicurezza dei vostri servizi?Intantonon permettiamo che vengano condivisi gliestremi della carta di credito. È un sistema digrande praticità, oltretutto, perché così non sidevono tirar fuori i dati ogni qual volta ci siaun pagamento da attuare. Di fatto, PayPal siposiziona come un “digital wallet”, un portafo-glio digitale tenuto in un ambiente protetto, alcui interno il cliente mette le carte che desiderae sceglie di volta in volta quali usare.

La praticità e la percezione di sicurezza,poi, vanno oltre la non condivisione dei tratti fi-nanziari, perché grazie ad username e passwordgarantiamo un’alta tutela nelle operazioni.

Dietro ci sono elevati livelli di investimen-to, anche sul piano dell’ infrastruttura – quindidi piattaforma – e dei processi, cioè persone, pro-cedure e strumenti per identificare eventualianomalie e migliorarci. Non dimentichiamo cheil mondo del web e della telefonia è in continuaevoluzione e noi lavoriamo per dare un accessocomodo e rapido, discorso che vale sia per i con-sumatori che per gli esercenti. Come si pongonole imprese verso la possibilità di utilizzare que-

sta tipologia di pagamenti? L’accettazione è altae la diffidenza è dovuta alla scarsa conoscenzadi cosa PayPal sia. Questo è un elemento moltoimportante su cui lavorare nei prossimi anni,cioè creare confidenza con l’utilizzo del mezzo.Se pensiamo agli esercenti, stiamo riscontrandoun grande successo attraverso varie categorie:parliamo di grandi esercenti che online hannoattività consolidate, ma anche di tutti quellipiccoli e medi che sempre più si affacciano sulmondo del web. PayPal permette non solo di av-viare un sito, collegandolo alla soluzione di pa-gamento e con costi integrativi estremamente li-mitati, ma offre anche l’accettazione di più so-luzioni, sapendo che un cliente ha bisogno anchedi altre tipologie di erogazione. In un mondodove l’e-commerce ha pochi confini, una piccolao media impresa con noi ha l’opportunità di af-

facciarsi sul mercato internazionale – oltre 117milioni di conti nel mondo - e, sempre godendodella sicurezza che offriamo, favorire la venditadei propri prodotti.

Quali strategie userete per allargarel’utenza?

Fino ad oggi PayPal ha investito relativa-mente poco nella creazione della consapevolezza.Questa è arrivata naturalmente, con il passapa-rola, con la forza di chi ha adottato la soluzio-ne PayPal e l’ha promossa. Noi impieghiamo ri-sorse principalmente su canali digitali, quindiweb e mobile e i migliori ambasciatori sono sem-pre gli esercenti.

Ciò che faremo sarà sostenere quelli sele-zionati fra i nostri partners e promuovere così iservizi che offriamo, incentivando l’adozione siadell’e-commerce che dell’m-commerce. La nostracomunicazione sarà concentrata sul far capirechi sia PayPal: a tutti gli effetti una banca, re-golata dal diritto europeo. Riteniamo che sia lamiglior chiave per spiegare le cose, non in cana-li tradizionali come la televisione, ma privile-giando la rete ed il mondo del digitale.

61LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

UN MERCATO IN CRESCITAOggi l’Italia ha una base clienti e un numero di conti attivipari a 7 milioni

”PAYPAL SI POSIZIONA COME UN “DIGITAL WALLET”, UN PORTAFOGLIO DIGITALE TENUTO IN UN AMBIENTEPROTETTO, AL CUI INTERNO IL CLIENTE METTE LE CARTECHE DESIDERA E SCEGLIE DI VOLTA IN VOLTA QUALI USARE

ANGELO MEREGALLIGeneral Manager di Paypal

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Page 63: Progress Marzo

TECNOLOGIE IL ROAD SHOW DI SMAU FA TAPPA A ROMA

62 MARZO 2013

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Page 64: Progress Marzo

TECNOLOGIE IL ROAD SHOW DI SMAU FA TAPPA A ROMA

La quarta edizione di Smau Business Roma aprirà i battenti mercoledì 20 e giovedì 21 marzo presentandosi agli

oltre 5.000 visitatori attesi con una nuova veste: quest’anno oltre alle 100 novità tecnologiche per il mondo delle

imprese e delle pubbliche amministrazioni proposte dalle più importanti aziende fornitrici di tecnologie informatiche

100 NOVITÀ PER RIPARTIRE

SMAU BUSINESS ROMA

tTanti i big all’edizione romana di SmauBusiness quest’anno. Tra gli altri, Cisco,Fujitsu, Intel, Lenovo, Microsoft, Sap, Tele-com, Vodafone – i visitatori troveranno unanuova area, R2B Roadshow, realizzata in col-laborazione con Aster - la Società consortiledell’Emilia-Romagna per lo sviluppo e lapromozione dell’’innovazione e del trasferi-mento tecnologico - in cui saranno esposti iprototipi, i progetti e le idee di business piùinnovative raccontati dalle nuove generazionidi imprenditori, da ricercatori o docenti uni-versitari e una selezione di progetti volti afornire supporto allo sviluppo delle città in-telligenti.

Per orientarsi in questa nuova area espo-sitiva, il Discovery Bar sarà il posto in cui ivisitatori potranno scoprire tutte le nuoveopportunità di innovazione per la propriaimpresa attraverso personale qualificato che liindirizzerà direttamente verso le realtà più in-teressanti per il proprio business.

“L’obiettivo di questo nuovo progetto, checompleta l’offerta di innovazione che Smaumette a disposizione delle imprese, spiega Pie-rantonio Macola, Amministratore Delegatodi Smau, è quello di innescare un vero ‘Cam-biamento Culturale’ che porti ad una pienacomprensione circa le potenzialità delle tecnolo-gie digitali, della ricerca e dell’innovazione perla crescita della competitività delle imprese sul

mercato, nazionale e internazionale e per unmiglioramento concreto dei servizi offerti da Re-gioni, Comuni ed Enti Locali a imprese e priva-ti. Per raggiungere questo obiettivo è importan-te creare occasioni di aggregazione e networkingin cui la condivisione di conoscenze ed esperien-ze diventa fondamentale per apprendere daisuccessi e dalle difficoltà incontrate da quelli at-tori che hanno già avviato progetti innovativi”.

L’edizione 2013 di Smau Business Ro-ma sarà quindi focalizzata sulla presentazionedei talenti e delle eccellenze provenienti datutto il Lazio e non solo.

Si parte mercoledì 20 marzo con il Pre-mio Lamarck, il premio realizzato dal gruppoGiovani Imprenditori di Confindustria eSmau che si pone l’obiettivo di conferire unriconoscimento a tutte quelle startup che,coerentemente con la teoria evoluzionisticadi Lamarck, hanno saputo ideare e sviluppa-re nuovi progetti, in qualsiasi settore - dallamedicina, alla biologia, dalla chimica all’ae-rospazio, dall’industrial design alla robotica -adattandosi alle mutate condizioni ambienta-li. A seguire si terrà il Premio Smart City Ro-ma che consegnerà un riconoscimento alleesperienze e ai progetti più innovativi delCentro Italia in tema di città intelligenti. Al-la gara sono ammesse tutte le Pubbliche Am-ministrazioni del territorio che, con l’utilizzodelle tecnologie digitali hanno sviluppato

progetti di sostenibilità per il turismo, la va-lorizzazione del patrimonio storico, artisticoe culturale, l’ innovazione per l’agricoltura ela cultura dell’alimentazione, l’ alfabetizzazio-ne digitale e l’ e-Government, la mobilità so-stenibile e la sicurezza, lo smaltimento dei ri-fiuti, l’ efficienza energetica e l’ edilizia soste-nibile, i finanziamenti pubblici, la sanità e iltrasporto merci e molti altri.

Il tema delle città intelligenti sarà ancheaffrontato all’interno dell’Arena Smart City -Cluster Nazionali che presenterà, in collabo-razione con Anci, un calendario di laboratorida 50 minuti ciascuno in cui verranno messea confronto le esperienze di differenti regioni,provincie e comuni hanno realizzato progettisimili, in tema di agroalimentare, smart com-munity, turismo e molto altro, analizzandonei successi e le problematiche affrontate, affin-ché si realizzino modelli di sviluppo sosteni-bile replicabili in altri territori.

La giornata di giovedì sarà dedicata allaquarta edizione del Premio Innovazione ICT,promosso dall’Osservatorio Smau - School ofManagement del Politecnico di Milano ed as-segnato alle imprese virtuose che hanno sapu-to affermarsi sul mercato grazie alle tecnolo-gie digitali e al Mob App Award, il premiodedicato alle migliori applicazioni per tablet eSmartphone in ambito business e consumer.www.smau.it

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LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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di LAURA SAGGIO

La mostra su TizianoVecellio (Pieve di Cadore 1485circa - Venezia 1576), inprogramma presso le Scuderiedel Quirinale a Roma dal 5marzo al 13 giugno, offriràattraverso 40 capolavori uniciuna panoramica precisa sullastoria artistica del pittore.Della vita dell'artista non siconosce molto, ma i suoi dipinti(oltre 500) hanno segnato laluce dell'arte rinascimentaleeuropea. Tiziano,anteponendosi a Michelangeloe ai fiorentini fautori dellacostruzione dell'immagineattraverso il disegno, portò avette di perfezione la tecnicadella pittura “tonale”. Il “Divin pittore”, alla corte dipapi e re, è stato senza dubbiol'artista più grande delRinascimento veneto, ilritrattista per antonomasia,l'uomo i “cui pennelli semprepartorivano espressioni di vita”(Boschini, 1674).Tiziano veniva dalla scuola diGiovanni Bellini e Giorgione,quest'ultimo influenzò il suo

modo di osservare, sentire edipingere il colore,affascinandolo con le magiedella sua pittura tonale: unimpasto ricco e sfumato, stesoin strati sovrapposti perdeterminare i volumi eaffievolire i contorni di sfondisoffusi. Tiziano partì da qui, maandò oltre, superò il suomaestro, accentuando icontrasti e infondendo allasuperficie pittorica dinamismoe precisione con pennellaterealizzate talvolta impastando icolori direttamente sulla tela,talvolta usando le dita al postodei pennelli.“Il Concerto e la Bella di

Palazzo Pitti”, “la Flora degliUffizi”, “la Pala Gozzi diAncona”, “la Danae diCapodimonte”, “il Carlo V con ilcane”, l'“Autoritratto del Prado”o “lo Scorticamento di Marsiadi Kromeriz”, sono solo alcunedelle opere più conosciute diTiziano che potremo ammirarenell'esposizione romana. Questa mostra permetterà aivisitatori di percorrere,

decennio per decennio, l'interaopera di Tiziano, che verràdelineata attraverso il sensomaterico del suo colore el'evoluzione di una pennellatacapace di assorbire la realtà inuna forma voluminosa edinamica.

TONALE TIZIANO

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✑ TIZIANO✑ Dove: Scuderie delQuirinale✑ Quando: 5 marzo16 giugno 2013✑ Info: 06 39967500www.scuderiequirinale.it

DOVE & QUANDO

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ARTE TEFAF 2013

Eleganza: questo è solo uno dei fili conduttori della più grande fiera d’antiquariato del mondo che si svolgerà a

Maastricht dal 15 al 24 Marzo 2013. TEFAF è un incredibile viaggio attraverso l’arte, in ogni sua forma espressiva.

Vediamo quali saranno i punti forti di questa nuova edizione...

A MAASTRICHT SI PARLA D’ARTE

TUTTE LE ARTI IN UN’UNICA FIERA

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66 MARZO 2013

Centinaia di esperti in diverse categoriedi opere d’arte si riuniranno per l’edizione2013 del TEFAF, la fiera di antiquariato piùgrande del mondo. Non solo quindi mobilio dipinti, ma anche arte moderna e contem-poranea, manoscritti, gioielleria, design delXX secolo e molto altro, in mostra nelle ve-trine della manifestazione internazionale.Gallerie d’arte di ogni paese potranno espor-re i propri pezzi migliori, dopo aver passatouna rigidissima selezione che lascia parteci-pare alla fiera solo il massimo della qualità,dell’autenticità e delle condizioni dell’opera.Gli organizzatori del TEFAF 2013 speranodi realizzare un altro successo, visto che l’an-

no precedente la fiera ha ospitato ben72.000 visitatori, provenienti da ogni paese.

L’apertura dell’evento sarà celebrata dauna speciale mostra, unica nel suo genere,allestita all’interno della sezione “Paper”:verrà presentata una serie di disegni di Vin-cent Van Gogh che, seguendo un ordinecronologico, metteranno in luce le diversefasi creative dell’artista. Si inizierà quindicon figure e paesaggi realizzati all’Aja, perpassare agli scorci suggestivi del periodo diNuenen e gli acquerelli parigini.

I disegni sono stati prestati, caso straor-dinario vista la loro fragilità, dal Museo VanGogh di Amsterdam.

Niente di meglio quindi per dare il viaai lavori del TEFAF 2013. Il pubblico dellafiera è generalmente composto da collezioni-sti, curatori museali, altri professionisti delsettore: si tratta di un momento importante,accolto quest’anno all’interno di una cornicedall’immagine rinnovata. Un nuovo designha infatti cambiato il volto di TEFAF 2013,dando più spazio alla vista e studiando accu-ratamente il posizionamento delle luci.

Come ogni anno alcuni dei pezzi chesaranno presenti alla fiera ne saranno i prin-cipali protagonisti. Per il 2013 si parla giàdel cimelio che verrà esposto nello stand del-la londinese Wartski: si tratta di una pallot-

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ARTE TEFAF 2013

67LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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tola, forse collegata ad un tentativo di as-sassinare lo Zar Nicola II di Russia

nel 1906. Su richiesta del GranDuca Nicholas Nicholaievitch,fu poi fatta montare a sigillodal celebre gioielliere Carl Fa-bergé. Oggi questo incredibileoggetto sarà in vendita tra icorridoi del TEFAF per unasomma elevatissima.

Molti i capolavori dellasezione dipinti ogni anno pre-sentati a Maastricht: per il2013 si attende l’arrivo dell’o-pera intitolata “La Crocifissio-ne”, pittura su rame, eseguitada Jan Brueghel il Vecchio nel1594.

Per gli amanti dei mano-scritti antichi, sarà invece

esposto uno dei primi te-sti di letteratura euro-

pea, la “Historia sep-tem sapientium Ro-mae”, considerato il

primo libro illustratostampato da Gheraert

Leeu a Gouda in Olanda(1483). E a TEFAF non mancheranno standdedicati all’arte fotografica: Hans P. Kraus JrFine Photographs di New York mostreràun’immagine ottenuta dal fotografo WilliamHenry Fox Talbot nel 1839, che stava allorasperimentando la stampa su carta. Viaggiandoda un settore all’altro della fiera si vive davverol’arte in ogni sua forma, passando attraverso

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ARTE TEFAF 2013

OPERE AUTENTICHEPer assicurare l'autenticità, la qualità e le eccellenticondizioni delle opere presenti a TEFAF, prima della suaapertura ogni oggetto d'arte è controllato da unacommissione indipendente di esperti di grande reputazione

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diversi generi. Si può approdare ad esempio aldesign del XX secolo, ammirando la sedia pro-gettata nel 1898 da Mackintosh e portata aMaastricht dalla Galerie Ulrich Fiedler di Ber-lino.

Persino alcune sculture di Auguste Rodinpotranno essere ammirate nella manifestazione2013. E ancora molti capolavori attendono ilpubblico del TEFAF: un’opera in terracottasmaltata di Pablo Picasso verrà esposta dallaGalerie Krugier & Cie di Ginevra. Infine ilmassimo stupore arriverà nella sezione dedica-ta alla gioielleria dove tra diamanti ed altre pie-

tre preziose,tra grandifirme chehanno fat-to la storiadi quest’arte,gli esperti del settore tro-veranno sicuramente eccellentiopere in mostra. Un esempio tra tutti è rap-presentato dagli orecchini Conmovidas di Ot-to Jacob di Karslruhe che riproducono boccio-li di magnolia mossi dal vento, con incastona-tura di rubini e zaffiri di altissima precisione.

Il sottotitolo dell’evento è “LaFiera che definisce l’eccellenza nell’ar-te”. Ed effettivamente è in questa di-

rezione che si muove la manifestazione,senza lasciare nulla al caso. Anche il

nuovo logo, un falco stilizzato nei colori ros-so, bianco e nero, è stato studiato con un ben

preciso intento: quello di creare un simbolopiù essenziale e moderno, allo stesso tempo di-namico. Proprio l’occhio del falco, la sua capa-cità di “guardare”, ricorda la missione della ma-nifestazione che è appunto focalizzarsi sull’es-senziale, rappresentato qui dai tre valori del-l’eccellenza, dell’expertise e dell’eleganza.

CRISI E TENDENZE NEL MONDO DELL’ANTIQUARIATOIl mercato del lusso sembra uscire sempre

senza troppi danni dalle crisi economiche, po-litiche, sociali. Nonostante tutto ciò che acca-de nel mondo infatti, sembra che esista sempresopra ogni cosa la necessità di certi prodotti eservizi che qualifichiamo comunemente “dilusso”.

All’interno di questa dimensione, trovia-mo l’antiquariato, che riassume esigenze di-

sparate. Non si tratta infatti solo di posse-dere un pezzo unico, raggiungibile da

una ristretta élite in grado di sostenerneil prezzo. Il mondo dell’antiquariato èstrettamente collegato a quello delcollezionismo.

Il fenomeno è sempre esisti-to perché l’uomo cerca

istintivamente di“possedere” og-getti. Il motivo?Per un’esteticaparticolare,

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ARTE TEFAF 2013

CARTIER PROTAGONITAGli stand maggiormente “presi d’assalto” sono quelli deigioielli firmati delle più grandi case come Cartier, vistievidentemente come investimenti sicuri e soprattutto oggettodi desiderio dei compratori provenienti in larga misura dalmondo asiatico e da quello arabo

“ ”IL PROBLEMA È SEMPRE PIÙ SPESSO TROVARE OPERE DIGRANDE QUALITÀ, PIÙ CHE RIUSCIRE A VENDERLE

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per il loro valore economico,per la creazione artistica che liha prodotti. In generale nellacollezione riflettiamo una par-

te di noi stessi.Ovviamente parlan-

do di antiquariato, sonopoche le persone che posso-

no serenamente competereper l’acquisto di opere d’arte,

manoscritti, cimeli, gioielli, og-getti di design. Ovunque inItalia si possono trovare galle-rie e mostre mercato di anti-

quariato. Ma esistono ovviamente delle diffe-renze fondamentali tra i prodotti e i prezzi diquesto tipo di antiquariato e le opere, appan-naggio di pochi, che vengono annualmenteesposte e vendute nel corso di grandi biennalio fiere mondiali come il TEFAF.

Quindi se diciamo che in questo settore ladiminuzione degli acquisti si è davvero fattasentire, dobbiamo specificare chi è stato colpi-to in realtà dal fenomeno. In particolare ad es-sere penalizzati sono sicuramente i prodotti (equindi gli operatori) di fascia media, non quel-li che attirano l’attenzione in ambito interna-zionale con vendite record.

In questa fase di crisi, i professionisti delsettore puntano sulla massima qualità ed eccel-lenza delle opere da acquistare e da vendere.

E compratori non europei, spesso cinesi,giapponesi, russi e americani, sostituiscono in

parte la fetta mancante diclienti nostrani.

La Biennale degliAntiquari di Parigi che si

è svolta lo scorso anno, hadimostrato che le “maison”

di maggiore prestigio vivonoancora un periodo di gran-de benessere, mostrandocome in Francia il lussostia navigando, è il caso didirlo, in un periodo d’oro.

Gli stand maggior-mente “presi d’assalto” so-no stati quelli dei gioiellifirmati delle più grandi ca-se come Cartier, visti evi-

dentemente come inve-stimenti sicuri e so-

prattutto oggetto

ARTE TEFAF 2013

“ ”LA MISSIONE DELLA MANIFESTAZIONE È FOCALIZZARSISULL’ESSENZIALE

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di desiderio dei compratori provenienti in largamisura dal mondo asiatico e da quello arabo.

In definitiva la crisi c’è, ma si vede solo acerti livelli, perché se pensiamo ai grandi inve-stimenti, l’arte e l’antiquariato sono al primoposto. Ogni anno aumenta in modo costantela rivalutazione delle opere e un prodotto diqualità non passa certo inosservato sul merca-to. Il guadagno è quasi sempre garantito, difronte ovviamente ad un acquisto ben fatto,cioè di un’opera meritevole in termini di uni-cità, valore culturale ed economico, qualità estato di conservazione.

Si tratta di beni che diventano una via dirifugio per chi ha un capitale da spendere. Inquesto contesto, l’arte del XX secolo va di paripasso con quelle antiche, attirando l’attenzionedei compratori non meno dei capolavori del

passato. Come dicevamo, igioielli antichi sono tra gli og-getti in maggiore ascesa, ac-compagnati da altri prodotti,come i vini pregiati.

A detta dei principali anti-quari, il problema è sempre piùspesso trovare opere di grande qua-lità, più che riuscire a venderle. E nelfrattempo continua la corsa in discesadella fascia media, un tempo invece pro-prio la più fiorente, che lascia il posto allenotizie di vendite strabilianti, in cui spesso so-no protagonisti gli acquirenti provenienti daipaesi che attraversano una fase di rapido svi-luppo economico. Per questo le principali cased’asta, come Sotheby’s, stanno puntando aimercati nuovi, diminuendo le categorie di ven-

dita in Europa, e aprendo sedi locali che si van-no ad affiancare a quelle nate di recente.

Tra le più importanti case d’asta mondia-li vediamo ormai spuntare i nomi di società ci-nesi. Di pari passo, nel mercato dell’arte e del-l’antiquariato trovano il posto opere di artisticinesi di varie epoche.

L’Italia in particolare soffre di una legisla-zione estremamente vincolante per ciò checoncerne la circolazione delle opere con più di50 anni, fatto denunciato molte volte dai prin-cipali professionisti del settore, penalizzati ri-spetto ad i colleghi europei.

Vedremo se i prossimi sviluppi politici edeconomici porteranno sollievo all’antiquariatoitaliano, soprattutto a quello che più sta suben-do il colpo della crisi e sta abbandonando legallerie e le botteghe delle storiche vie delle no-stre città.

ARTE TEFAF 2013

FIERA DI PRESTIGIOPartecipare a TEFAF è un must per i curatori di oltre 200 trai maggiori musei internazionali e per oltre 70.000collezionisti privati e professionisti dell'arte provenienti daoltre 50 nazioni

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A cura della Redazione

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72 MARZO 2013

È di scena a Roma dal 6 marzo fino al 21 luglio l’unica tappaitaliana della mostra “White Women, Sleepless Nights, BigNudes” dedicata a Helmut Newton (1920-2004). Il Palazzo delleEsposizioni ospiterà oltre 200 scatti comparsi nei primi volumi astampa pubblicati da uno dei più celebri fotografi di moda.

In “White Women” (1976), Newton porta il nudo nell’esteticafashion, ottenendo immagini così sorprendenti e provocatorie darivoluzionare il concetto stesso di fotografia di moda,testimoniando la trasformazione della donna nella societàoccidentale. “Sleepless Nights” (1979) raccoglie i lavori realizzatiper diversi magazine, Vogue tra tutti, in cui le immagini passanoprogressivamente da foto di moda a ritratti quasi da reportage.

È con “Big Nudes” (1981), poi, che Newton diventaprotagonista nella fotografia del secondo Novecento grazie ascatti di grande eleganza in cui le modelle vengono ritrattesistematicamente fuori dallo studio, in strada, spesso inatteggiamenti sensuali, a suggerire un uso della fotografia dimoda come pretesto per realizzare qualcosa di molto personale.

L’occhio di Newton vede un’ambiguità di fondo, in cui erotismoe morte non sono che due aspetti della stessa verità. In mostratra gli altri il ritratto di Andy Warhol nella stessa posizione di unastatua della Madonna in una chiesa toscana, Nastassja Kinski cheabbraccia una bambola dalle sembianze di Marlene Dietrich, e ladonna al cimitero del Père Lachaise di Parigi.

www.palazzoesposizioni.it

HELMUT NEWTON A ROMA

PARTE IL TOUR DI EROS RAMAZZOTTI

“NOI World Tour 2013” prende il via il 9 marzo2013 da Torino e porta Eros, da marzo a maggio, e poidi nuovo a settembre, nei palazzi dello sport delleprincipali città italiane, ed europee, per unimportante tour di 34 concerti, che poiproseguirà da ottobre a dicembre anche inSud America, Stati Uniti, Canada,Australia e Sud Africa.

Il tour seguirà la pubblicazionedel nuovo album di inediti, “NOI”(che uscirà in tutto il mondo il 13novembre su etichetta UniversalMusic Italy). Ad anticipare il nuovoalbum è il primo singolo “Unangelo disteso al sole”, dal 12ottobre in radio e su iTunes.

Il brano, firmato da ErosRamazzotti in collaborazione conSaverio Grimaldi e Luca

Chiaravalli, anche co-produttore del nuovoalbum insieme a Eros, sarà pubblicato all’estero

anche in lingua spagnola con il titolo di “Un angelcomo el sol tu eres”.

C’è attesa per il ritorno di Eros sullescene. Il nuovo disco, che esce a tre

anni di distanza dalla pubblicazionedel precedente “Ali e Radici”, unodei dischi più venduti in Italia nel2009, è il dodicesimo lavorodiscografico del cantautoreromano, che in quasi trent’annidi carriera ha venduto oltre 55milioni di dischi in tutto ilmondo, diventando uno deinomi più importanti della

musica italiana in tutto ilmondo.

www.ramazzotti.com

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info e prenotazionitel. (+39) 049 8753100

www.palazzozabarella.it [email protected]

Padova Palazzo Zabarella19 gennaio26 maggio 2013

De Nittis

Fondazione Bano

Fondazione Antonveneta

Regione del Veneto Provincia di PadovaComune di Padova

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MUSICA IL RITORNO DI BOWIE

DOVE SIAMO ORA?Quarto cantante più ricco del mondo secondo la rivistaForbes, che già nel 1970 sapeva come “comprare il mondo”(The Man Who Sold the World), profeta di un futuroimpersonale e votato alla tecnologia. Ecco dunque chechiedersi “dove siamo ora” ha tutto un altro senso dopodieci anni di assenza

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MUSICA IL RITORNO DI BOWIE

È il titolo del nuovo album di David Bowie dopo un silenzio durato dieci anni. Un’esistenza epica e intrisa di grandi

successi per l’artista che “Rolling Stones” ha definito come uno dei più importanti del XX secolo

DOVE SEI, DAVID?THE NEXT DAY

gGiustificare l’incisività e la persistenza delsuccesso di David Bowie con parole come “cari-sma”, “sex appeal” o “look”, rappresenta un mo-do di fare sbrigativo che non rispecchia la meti-colosità dell’artista: ventisei album in studio pie-ni zeppi di capolavori, sedici tour mondiali epicie venti film in cui non ha mai interpretato ruoliaccomodanti, dall’alieno (L’uomo che cadde sullaterra - 1976) al vampiro (Miriam si sveglia a mez-zanotte - 1983), da Andy Warhol (Basquiat -1996) a Nikola Tesla (The Prestige - 2006), pernon parlare della lungimirante attività di pittoreinternazionale con cui sovvenziona gallerie e mo-stre per dare visibilità ai giovani talenti: tutto la-scia pensare che il concetto di sintesi applicato alDuca Bianco (uno dei suoi tanti soprannomi) siaun atto di lesa maestà. Probabilmente è “star”l’eufemismo che meglio lo descrive. Un’espres-sione un po’ spicciola per cui chiedere scusa, mache su di lui diventa arcaico rifiuto del luogo co-mune per attingere direttamente all’universo piùnascosto e misterioso, alla rottura con la contem-poraneità per traslarsi in un significato atempora-le, all’estraneità contro il realismo più consolato-rio. Non c’è nulla di più filosofico nella storiadella cultura popolare della vita di David Bowie,contaminazioni di alto e basso che si elidono inun’esplosione cosmica. Quella stessa che il registaTodd Haynes percepisce come un’iniziazione inVelvet Goldmine (1998), film sul Glam Rock ispi-rato alla teatralità di Ziggy Stardust, personaggioed epigono di David Bowie negli anni londinesi,in cui il protagonista scompare dalle scene, perriapparire (forse) con un’altra identità e nuoveispirazioni. Il cantante rifiutò di concedere can-zoni e musiche del proprio archivio personale (lostesso che il 23 marzo inaugurerà la mostra suBowie al Royal and Albert Hall Museum fino al28 luglio) per la realizzazione del film, ma nonc’è dubbio che ricomparire sulla scena musicaledieci anni dopo il concerto del 2003 non puòche rimandare a certe dinamiche cinematografi-che tanto ben descritte nel film con JonathanRhys Meyers e Ewan McGregor. È stata questa

l’impressione all’indomani del 8 gennaio 2013,data del suo sessantaseiesimo compleanno, anti-cipato dalla canzone Where Are We Now?, ballatad’ispirazione berlinese (dalle citazioni a Potzda-mer Platz fino ai grandi magazzini KaDeWe) ap-parsa come un fantasma prima su iTunes, poicorrelata di video sul sito ufficiale del cantante esu Youtube.

Un intenso cortometraggio di pochi minu-ti diretto da Tony Oursler, artista di ispirazionebaconiana, che inquadra l’icastico volto di DavidBowie nelle insolite vesti di un peluche dimenti-cato, tra atmosfere umide e notturne e cantine ri-

colme di ricordi del passato. Un assaggio di TheNext Day, primo album d’inediti dai tempi diReality (2003), la cui uscita è annunciata tra l’8 eil 12 marzo in tutto il mondo, e che immortala ilcantante sulla stessa copertina del capolavoro He-roes (1977). Ma a differenza di allora, nel conceptcurato dal designer Jonathan Barnbrook l’artistaè “censurato” e il titolo del disco cancellato da ungraffio, rivendicazione di un mondo senza iden-tità né eroi. Uno stravolgimento poetico per l’au-tore che più di tutti ha violentato l’immaginariocollettivo con le sue trasformazioni artistiche traelettronica e rock, coi suoi sound voluminosiesaltati da quella voce arcana capace di aprire unmagma di emozioni contrastanti. Quattordicitracce musicali tra espressionismo e intimismoper il disco che è già nella top-ten delle prenota-zioni, in attesa del disvelamento ultimo di un

passaggio cruciale nel mondo della musica. Per-ché di strada ne ha fatta quel ragazzino che nac-que a Brixton, sobborgo rurale di Londra (lo stes-so di Skin degli Skunk Anansie e di Mick Jonesdei Clash), e che già da bambino sapeva o si au-gurava di “diventare l’Elvis britannico”. Lo capìvedendo ballare la cugina, e intuì il potere di pro-pagazione della musica con una precocità taleche i genitori decisero di premiarlo con lezioni disassofono tenute dal musicista Ronnie Rossl. Lostesso che - ironia della sorte - avrebbe registratotutti gli assoli di Walk on the Wild Side di LouReed, artista più volte affiancato all’eclettismo di

Bowie. Cosa abbia convinto questa presenzaascetica della musica a tornare in auge dopo untorpore durato dieci anni (e inficiato da chiac-chiere e notizie sulle condizioni precarie del suocuore), è un mistero che ben si confà alla naturadi colui che Rolling Stones ha definito “uno deicantanti più importanti del XX secolo”, forse lanecessità che da sempre caratterizza il senso del-l’essere artista, avere una voce da rivendicare so-prattutto in questi tempi oscuri.

Un’aspirazione confortante per DavidBowie, quarto cantante più ricco del mondo se-condo la rivista Forbes, che già nel 1970 sapevacome “comprare il mondo” (The Man Who Soldthe World), profeta di un futuro impersonale evotato alla tecnologia. Ecco dunque che chieder-si “dove siamo ora” ha tutto un altro senso dopodieci anni di assenza.

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”IL NUOVO ALBUM DI DAVID BOWIE “THE NEXT DAY” VOLASUBITO AL TOP DI ITUNES IN 27 PAESI, COMPRESA L'ITALIA, E IL SINGOLO “WHERE ARE WE NOW”? È NEI VERTICI DELLECLASSIFICHE MONDIALI RADIOFONICHE

David__mastro Progress 07/03/13 09.47 Pagina 2

Page 77: Progress Marzo

SCIENZA E FUTURO DOMINARE L’IGNOTO

Tra teoria del “caos”, complessità del reale e imprevedibilità teorica e pratica, le previsioni incidono sugli effettivi

cambiamenti sociali in divenire

LO SCOPRIREMOPREVEDENDO (?)

COSA C’È DIETRO L’ANGOLO

iIn un oscuro orizzonte colorato di in-certezza e disorientamento generale - comequello in cui ci troviamo a navigare, menoche a vista, in questo scorcio di Anni Diecidel Terzo Millennio - il desiderio di attinge-re in maniera concreta alla fonte appagantedi una conoscenza, certa e chiara, del futuroche sarà si fa ancor più bruciante e irrinun-ciabile. Dominare l’ignoto, sottomettendoloal giogo rassicurante della prevedibilità, inuna sorta di rituale apotropaico definitivo,ha rappresentato, da sempre, una delle mas-sime aspirazioni dell’umanità, che, dopo ilfatidico morso alla mela della conoscenza,ha dovuto affrontare e superare la mutevo-lezza, complessità e imprevedibilità del reale,osservando e sezionando la realtà, indivi-duando e affinando di volta in volta gli stru-menti di analisi e sintesi a propria disposi-zione.

La scienza riceve la sua spinta propulsi-va proprio partendo dalla necessità di soddi-sfacimento di una sorta di bisogno innato dicontrollo, che porta con sé la possibilità diottenere un vantaggio effettivo dalla realizza-zione di un sistema di previsioni. Nel corsodei secoli, l’uomo è stato in grado di inter-pretare e comprendere le connessioni segretedella Natura, al punto da riuscire a produrrecomplicatissimi modelli matematici che rap-presentano, semplificandole, le dinamichedelle “leggi naturali”: ecco di conseguenza lacapacità di essere in grado, oggi, di prevede-re la prossima eclissi di sole da qui a centoanni. Tuttavia i modelli, proprio in virtù del-la loro natura artificiale e semplificatoria,non sono in grado di spiegare ogni cosa, la-

sciando ampie pieghe del divenire nascostealla nostra conoscenza.

“Molte delle situazioni in cui non riu-sciamo a fare previsioni coerentemente affida-bili sono assillate da un fenomeno che oggichiamiamo “caos” - spiega, a proposito di Fu-turo Mania, John Barrow, Professore diScienze Matematiche presso la CambridgeUniversity e Direttore del MillenniumMathematics Project, un programma permigliorare l'insegnamento e l'apprendimen-to della matematica. Come cosmologo, ilProfessor Barrow ha pubblicato più di 480articoli scientifici e 22 libri che sono statitradotti in 28 lingue. “Film come JurassicPark - prosegue Barrow - erano basati sullacaratteristica fondamentale del caos, cioè lapossibilità che vengano a crearsi situazionienormemente sensibili all' ignoranza. Signifi-ca che possiamo avere una situazione, qui eadesso, i cui sviluppi futuri sono talmente sen-sibili che una piccola quantità di ignoranzariguardo allo stato corrente si amplifica enor-memente con il passare del tempo; molto prestoci si ritrova a non avere alcuna nozione utilesull'evoluzione futura”. Dunque una letturaanche solo leggermente incompleta del pre-sente avrà come conseguenza un dilagaresmisurato della mancata conoscenza di ciòche si verificherà nel futuro meno prossimo,come accade ad esempio nel caso del tenta-tivo di prevedere con accuratezza le condi-zioni meteorologiche a venire.

“L'incertezza sullo stato corrente del tem-po fra le stazioni meteo - sostiene ancora ilprofessore di Cambridge - può sfociare in in-certezze su ampia scala nelle previsioni a corto

raggio, in una situazione di condizioni meteoin rapido cambiamento e instabili, anche sesiamo perfettamente in grado di prevedere ilfuturo partendo dal presente. Possiamo ridurreil grado di imprevedibilità facendo osservazio-ni più accurate e frequenti dello stato correntedel clima e usando calcolatori sempre più po-tenti, con istruzioni più complete su comecambia il tempo, per ottenere previsioni mi-gliori. Fortunatamente, prevedere che tempofarà non produce cambiamenti sul tempo stes-so”.

Se applichiamo però il meccanismodella previsione ad un contesto ancor piùcomplesso e caotico, come l’andamentomagmatico di determinate situazioni umanee della società, il discorso diventa ancora piùingarbugliato, poiché entrano in gioco, al-l’interno dell’arzigogolato disegno del caos,tutta una serie interminabile di cause ed ef-fetti, influenze e conseguenze, che spariglia-no le carte sul tavolo, producendo modifica-zioni del reale il più delle volte inaspettate.

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76 MARZO 2013

JOHN BARROWProfessore di Scienze Matematiche presso la CambridgeUniversity e Direttore del Millennium Mathematics Project

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SCIENZA E FUTURO DOMINARE L’IGNOTO

“Se il primo ministro va in televisione e fa unaprevisione su come andrà l'economia del Paese -continua John Barrow - influenzerà l'effettivoandamento dell'economia in modalità che lasua previsione non può includere. Quandoqualcuno rende pubblica una previsione econo-mica la gente può scegliere di dimostrare la suainfondatezza, o può fare qualunque altra cosa”.

Al di là di questo scenario potenzialmen-te incontrollabile, sussistono, nonostante tut-to, degli elementi di forte e cullante prevedi-bilità, anche all’interno di un sistema com-plesso. Significativo in questo senso è il casodelle campagne elettorali che precedono leelezioni in regime democratico: ogni volta, isupporter del partito effettuano e propongo-no delle previsioni circa quanti voti otterreb-bero i loro candidati se si votasse in quel pre-ciso giorno. Si definisce così una specie di“Butterfly Effect”, in base al quale una ipote-

si sui risultati elettorali determina conseguen-ze imprevedibili sui voti che poi verrannoespressi dagli elettori.

In Italia, come in altri Paesi, è addirittu-ra vietato pubblicare sondaggi elettorali neigiorni immediatamente precedenti il voto:eppure queste proiezioni spesso riescono aprevedere con grande esattezza il comporta-mento degli elettori all’interno della cabinaelettorale. I professionisti che si occupano del-l’elaborazione di queste informazioni da desti-nare ai media sono infatti eccellenti nel met-tere insieme campioni di persone rappresenta-tivi, le cui opinioni riassumono specificata-mente quelle della popolazione nel suo insie-

me. “Anche se il comportamento dei singoli in-dividui è imprevedibile per definizione in virtùdel loro libero arbitrio - conclude Barrow - ilcomportamento medio di molti individui di re-gola non lo è. Se sono influenzati da quello chefanno altri di altri i loro comportamenti saran-no correlati, almeno in parte. Ma se invece, pa-radossalmente, agiscono in modo del tutto indi-pendente, diventa molto difficile prevedere il lo-ro comportamento medio”. E allora, che ne saràpoi di noi, alla fine di ogni possibile elucubra-zione e speculazione scientifica e filosofica?Forse non ci è dato saperlo del tutto, nemme-no prevedendo, ma tentare non è certo faticasprecata invano.

77LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

SCENARI FUTURIQuando qualcuno rende pubblica una previsione economicala gente può scegliere di dimostrare la sua infondatezza, opuò fare qualunque altra cosa”. Al di là di questo scenariopotenzialmente incontrollabile, sussistono, nonostante tutto,degli elementi di forte e cullante prevedibilità, ancheall’interno di un sistema complesso

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SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

Nel 2013 il Gruppo Bayer festeggerà il suo 150° anniversario con numerosi eventi in tutto il mondo. “Bayer può

vantare una lunga storia di grandi successi come azienda di inventori,” spiega il CEO Marijn Dekkers. “Ciò che è

iniziato come una piccola, ma innovativa, fabbrica di coloranti nel distretto di Barmen a Wuppertal è oggi

un’azienda globale con più di 110.000 dipendenti”

IL SUCCESSO ATTRAVERSOINNOVAZIONE E CAMBIAMENTO

150 DI BAYER

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78 MARZO 2013

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SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

79LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

n“Negli ultimi 150 anni, le invenzioni diBayer hanno aiutato a migliorare la qualitàdella vita delle persone. Questa grande tradi-zione è anche il nostro impegno per il futuro -totalmente in linea con la nostra mission“Bayer: Science For A Better Life. Per daremaggior risalto all’anniversario, Bayer sta pia-nificando una serie di eventi e progetti in tut-to il mondo nel corso di quest’anno. Questieventi si concentreranno sui collaboratori del-l’azienda e le loro famiglie, ma nelle celebra-zioni saranno coinvolti anche aziende collega-te, clienti, partner e la comunità scientifica. “Iprodotti Bayer sono diventati indispensabiliper le nostre vite,” afferma Dekkers. Ne è unesempio Aspirina, introdotta sul mercato nel1899 e tuttora uno dei prodotti di punta diBayer.

Nel corso dei decenni, ad esempio, i ri-cercatori Bayer hanno sviluppato sostanze at-tive pionieristiche per il trattamento di malat-tie infettive, tropicali e cardiovascolari. Oggila ricerca farmaceutica di Bayer HealthCare siconcentra principalmente nei campi della car-diologia ed ematologia, oncologia, salute del-la donna e diagnostica per immagini. L’agri-coltura rappresenta un ulteriore punto focaledella ricerca Bayer. Quando, nel 1892, Bayerha iniziato a vendere Antinonnin, il primo in-setticida sintetico al mondo per il controllodella limantria monaca, è iniziata una storia disuccesso. Oggi, Bayer CropScience è un lea-der mondiale nel suo campo. Questo successoè basato su innovazioni, non solo prodottichimici e biologici per la protezione dei rac-colti che offrano soluzioni sostenibili, ma an-

che su sementi di alta qualità. A ciò si aggiun-ge un’ampia gamma di prodotti e servizi perapplicazioni domestiche e per il giardinaggio.Nel campo dei materiali ad elevate prestazio-ni, le schiume poliuretaniche scoperte neglianni ‘30 e il policarbonato Makrolon, brevet-tato nel 1953, costituiscono la base di unagamma di applicazioni in continua espansio-ne. Oggi, i materiali ad elevate prestazioni diBayer MaterialScience forniscono un impor-tante contributo alla conservazione delle ri-sorse fossili. I poliuretani, ad esempio, vengo-no impiegati per isolare gli edifici e quindi ri-durre la quantità di energia utilizzata per il ri-scaldamento o il raffreddamento.

I materiali leggeri contribuiscono a ren-dere le automobili più leggere, abbattendonecosì il consumo di carburante. È grazie al- u

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SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

l’invenzione dei rivestimenti a base di poliure-tano che gli oggetti possono essere preservatipiù a lungo. I moderni sistemi di rivestimentopossono resistere agli agenti atmosferici e con-feriscono brillantezza ad automobili, imbarca-zioni, veicoli su rotaia e turbine eoliche.

150 ANNI DI CAMBIAMENTI E CONTINUO RINNOVAMENTO150 anni di Bayer: un anniversario come

questo richiama immediatamente alla menteparole come tradizione e continuità, secondoDekkers. Tuttavia, Bayer può effettivamentevantare 150 anni di cambiamenti e rinnova-mento continuo. “Un’azienda non può esistere alungo senza cambiare e adattarsi”, sottolinea ilCEO di Bayer. L’azienda è stata fondata come“Friedr. Bayer et comp.” il 1° agosto 1863 dal-l’imprenditore Friedrich Bayer e dal tintoreJohann Friedrich Weskott nel distretto di Bar-men a Wuppertal. Bayer inizialmente produce-va coloranti sintetici, ma la gamma di prodot-ti crebbe significativamente negli anni. Nel1881, l’azienda diventò una società per azioni,“Farbenfabriken vorm. Friedr. Bayer & Co.”,trasformandosi in un’azienda chimica interna-zionale. Durante la sua espansione, nel 1912Bayer ha trasferito la sua sede principale a Le-verkusen.

Dopo la Prima Guerra Mondiale, nel1925, l’azienda divenne parte del gruppo I.G.Farbenindustrie AG. Nel 1951 tornò ad essereun’azienda indipendente con il nome di "Far-

benfabriken Bayer AG". Dopo il 125° anni-versario di Bayer nel 1988, il ritmo del cam-biamento è cresciuto significativamente. L’a-zienda si è maggiormente focalizzata verso lesue principali attività, il che nel 1999 ha por-tato alla vendita della consociata Agfa. Nel2005 Bayer ha scorporato parti significativedel suo business tradizionale dei prodotti chi-

mici sotto il nome di Lanxess. Nello stessotempo, i settori della sanità e dell’agricoltura,a cui ci si riferisce come “life sciences”, si sonosistematicamente espansi, specialmente con leacquisizioni di Aventis CropScience (2001) eSchering AG (2006). “Grazie alla nostra forzainnovativa e alla nostra capacità di adattarci co-stantemente ai cambiamenti del mercato, Bayer

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81

SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

detiene ormai posizioni di leadership in tutte lesue aree di business”, afferma Dekkers. Lo spi-rito di inventiva e la volontà di avere successoformano un ponte che copre tutta la storiadell’azienda.

LE CELEBRAZIONI “Tutto questo rappresenta un motivo sufficien-

te per celebrare questo anniversario in modo ade-guato,” afferma Michael Schade, Capo della Cor-porate Communications. Bayer sta pianificandotutta una serie di eventi per il prossimo anno.

Questi eventi si concentreranno sugli ol-tre 110.000 dipendenti in tutto il mondo. Glieventi vengono pianificati anche per le aziendecollegate, i clienti e i partner e in autunno siterrà un simposio per la comunità scientifica.

Anche nell’area della responsabilità socialea livello corporate, Bayer darà un nuovo segna-le per dare maggior risalto al suo anniversario.

Ogni anno, l’azienda sostiene circa 30progetti di volontariato che coinvolgono i suoidipendenti e pensionati in Germania.

Nel 2013, questo sostegno è destinato adespandersi significativamente e verrà offertoanche a livello mondiale.

“Va da sé che intendiamo sfruttare il nostroanniversario per rendere ancora più conosciuto ilnome Bayer nel mondo,” continua Schade.

Uno dei progetti in corso di preparazioneè una mostra itinerante che tratterà argomentilegati alla salute, all’agricoltura e ai materiali adelevate prestazioni.

Si pianifica che questa mostra sia presen-te in oltre 20 sedi in tutto il mondo.

Un’ulteriore importante iniziativa è rap-presentata da un dirigibile con raffigurata laCroce Bayer che viaggerà attraverso tutti i con-tinenti nel corso del 2013. Sono inoltre in cor-

so di preparazione numerose pubblicazioni.Queste ultime forniranno approfondimentidettagliati e talvolta sorprendenti sulla nostraazienda di inventori. “Abbiamo molte attivitàin programma per il prossimo anno, ma non vo-gliamo ancora svelare tutto”, dice Schade. ■

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82 MARZO 2013

SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

PASSIONE PER L’INNOVAZIONECon i suoi numerosi nuovi prodotti, Bayer mira a migliorare la vita delle persone e allo stesso tempo ottiene il massimo

rendimento nelle vendite potenziali

l’“L’innovazione è l’unico modo per affronta-re le sfide globali del terzo millennio” ha afferma-to Marjin Dekkers Presidente del Consiglio Di-rettivo di Bayer AG rivolgendosi a circa 140giornalisti durante la conferenza stampa “Per-spective on Innovation 2012” tenutasi a Le-verkusen. Dekkers ha spiegato che si sono pre-sentate importanti opportunità di innovazioneper il gruppo Bayer in seguito alla crescita dellapopolazione o ai cambiamenti demografici,ecologici e sostenibili. Pertanto, ancora una vol-ta, Bayer investirà approssimativamente 3 mi-liardi di € in ricerca e sviluppo solo per que-st’anno. L’azienda impiega in tutto il mondocirca 13.000 ricercatori il cui lavoro ha portatol’anno scorso ad oltre 600 richieste di brevetti.

Sviluppo positivo per progetti di prodotti farmaceuticiAttualmente Bayer sta registrando gli svi-

luppi positivi dei nuovi prodotti candidati allafase clinica III della pipeline farmaceutica.

Dekkers ha affermato che nei mesi passa-

ti sono state raggiunte ulteriori tappe fonda-mentali. Durante la conferenza ha riferito i re-centi progressi realizzati con l’anticoagulanteXarelto™, i farmaci contro il cancro Stivar-ga™, Eylea per la degenerazione maculare eriociguat per curare l’ipertensione polmonare.A Bayer è stata concessa l’autorizzazione alcommercio di questi prodotti che hanno ven-dite annuali potenziali di oltre 5,5 miliardi, haaffermato l’amministratore delegato di Bayer,stimando la potenzialità di Xarelto™ a più di2 miliardi di €. La pipeline farmaceutica diBayer è ben fornita: l’azienda ha attualmente35 progetti in sviluppo clinico. SecondoDekkers, Xarelto™, approvato in 120 paesi intutto il mondo, è stato prescritto a più di duemilioni e mezzo di persone ogni giorno in tut-to il mondo dal 2008.

Novità per la produzione alimentareDekkers ha spiegato che la salute delle

piante è una questione molto importante. Hainfatti affermato che la divisione CropScience

ha già un portafoglio bilanciato tra cuiXpro™ e Luna™ per controllare le infezionida fungo e l’insetticida Sivanto™ per l’appli-cazione primaria su frutta, verdura e altre col-ture. Altri prodotti presenti nel portafoglio diBCS sono: Votivo™ per la protezione biologi-ca dai nematodi (piccoli vermi che danneggia-no le radici) e una nuova varietà di Fiber-Max™, semi di cotone tolleranti agli erbicidie resistenti agli insetti che aiutano a migliora-re la resa dei raccolti. Dekkers ha enfatizzato ibenefici di queste innovazioni servendosi del-l’esempio di Xpro™ che è stato già utilizzatoin Germania per i cereali. Xpro™ permetteraccolti migliori in media del 5%. “Permettete-mi di darvi un’idea chiara di quanto tutto que-sto valga: per essere in grado di trasportare que-sto quantitativo di raccolto in più, un trenoavrebbe bisogno di 20.000 vagoni”, ha afferma-

140 i giornalisti provenienti da oltre 30 paesi che hannopreso parte al press forum "Perspective on Innovation 2012"

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to. Alla luce del consenso sociale per i cibibiologici, i prodotti biologici giocherannoun ruolo fondamentale nella protezione fu-tura delle colture. I microorganismi, come ibatteri o i metaboliti, che sono applicati airaccolti agiscono biologicamente su variespecie di parassiti. Anche se Bayer è già pre-sente sul mercato con prodotti biologici fracui il brand Votivo™, l’acquisizione diAgraQuest™ rappresenta per l’azienda uneccellente punto di partenza per ulterioriinnovazioni. Secondo il CEO di Bayer,CropScience porta avanti numerosi proget-ti promettenti nelle aree di protezione dellecolture, biologico e sementi. Con picchi po-tenziali di vendita con più di 4 miliardi di€, si prevede che questi nuovi prodotti sia-no introdotti nel mercato fra 2011 e 2016.

MaterialScience si concentra sul mi-glioramento dei processi di produzione

Le sfide centrali del nostro tempo com-prendono non solo salute e nutrizione ma an-che energia, risorse e sicurezza, ha affermatoDekkers. Di conseguenza, in Bayer Material-Science i miglioramenti dei processi di produ-zione rappresentano uno dei pilastri più impor-tanti per una migliore sostenibilità. Dekkers hafatto riferimento al progetto Dream Productionin quanto esempio affascinante e di sviluppo in-novativo. In questo caso la concentrazione dianidride carbonica può essere ulteriormente ri-dotta usando una tecnologia innovativa per tra-sformarla da prodotto di scarto a materia prima

per la produzione di plastica. “Una cosa è benchiara: siamo impegnati nell’innovazione. È l’uni-co modo per salvaguardare non solo il futuro del-l’azienda ma anche la popolazione dell’intero pia-neta”, ha riassunto Dekkers. Tuttavia, ha avver-tito, l’innovazione può prosperare solo a deter-minate condizioni. Secondo Dekkers l’innova-zione non è solo una questione di denaro, richie-de anche curiosità e volontà di cambiamento ecostante miglioramento. “È qualcosa che bisognainsegnare e incoraggiare.” ha proseguito il CEO.

“Tuttavia, è importante che l’intero Gruppo siapra a nuove idee. Non dobbiamo vivere in unasocietà che ha paura dei rischi e di cogliere le occa-sioni”. Dekkers ha concluso dicendo che questeabilità e questi atteggiamenti devono essere pro-mossi, un compito che richiede lo sforzo con-giunto di politici, scuole e aziende.

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SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

MARIJN DEKKERSPresidente del Consiglio Direttivo di Bayer AG

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Page 85: Progress Marzo

pProfessor Plischke, termini come “in-novazione aperta” e “innovazione mediantecollaborazione” vengono spesso sbandieratinel mondo della ricerca. Quali strategie staperseguendo Bayer?

Innanzitutto le nostre attività di ricerca esviluppo sono strettamente in linea con le neces-sità dei mercati, il che significa soprattutto chedobbiamo essere capaci di adattare le nostre stra-tegie in modo molto flessibile ed efficiente. Dopotutto, oggigiorno le vere innovazioni provengonosempre più da collaborazioni al di sopra e al di làdelle discipline degli specialisti. Solo attraversouna rete di collegamento delle nostre attività conpartner sia interni che esterni possiamo avere suc-cesso sul mercato. Oggi come oggi, nessuna azien-da può sperare di raggiungere questo standard dasola e le collaborazioni e le alleanze sono diventa-te un elemento irrinunciabile della cultura del-l’innovazione di tutte le aziende che si basanosulla ricerca. Per Bayer ciò significa ricerca senzaconfini organizzativi. Il principio della collabo-razione sta affermandosi in un numero sempremaggiore di aree della nostra vita quotidiana, siaall’interno che all’esterno di Bayer.

Che cosa significa esattamente tutto ciò?Innanzitutto integriamo in modo naturale

il nostro vasto know-how con una rete interna-zionale, che comprende importanti università,istituti pubblici di ricerca e aziende partner. Adesempio, investiamo in collaborazioni esternequasi un quarto del nostro budget di ricerca e svi-luppo di 3 miliardi di Euro. A sua volta, oltredue terzi di questo importo è destinato alle al-leanze in campo biologico, in altre parole a pro-getti che coinvolgono i nostri sottogruppi Health-Care e CropScience, che si occupano di bioscien-ze. In questo caso la sfida è garantire che questepartnership siano strutturate in modo intelligen-te e il giusto modello di collaborazione deve esse-re individuato sulla base dell’obiettivo e delle ri-spettive capacità dei due partner.

Come scegliete i partner per una colla-borazione?

Attualmente la maggior parte dei partner checollaborano con Bayer hanno sede in Germania enel resto d’Europa. Ciò è dovuto principalmente a

ragioni storiche; dopo tutto i nostri centri di ricercasono anch’essi dislocati in queste aree geografiche.Anche se i moderni mezzi di comunicazione offro-no possibilità impressionanti, spesso sono i contattidiretti personali che ispirano i ricercatori innovati-vi. Quindi, quando prendiamo in considerazionecollaborazioni e alleanze, non dobbiamo dimenti-care che l’intensità e il successo del progetto possonoben dipendere, tra gli altri aspetti, dalla vicinanzageografica dei partner. Comunque la massima prio-rità per i progetti scientifici è naturalmente l’espe-rienza e questo è il criterio che utilizziamo per sele-zionare i nostri partner. Sebbene intratteniamomolte eccellenti partnership in molti paesi di tuttoil mondo, l’Europa è chiaramente ancora una re-gione con un eccezionale livello di conoscenze scien-tifiche. Le collaborazioni ben organizzate ci per-mettono di concentrarci sui nostri principali puntidi forza e integrano le conoscenze dei nostri specia-listi in aree nelle quali non abbiamo pianificato diintensificare le nostre attività.

In che modo Bayer struttura questo ti-po di collaborazione?

Ciò che conta è che sviluppiamo modelliadattati su misura per i diversi obiettivi. Ciò puòandare da modelli basati su fonti relativamente dimassa, che coinvolgano numerosi partner di cuinon si conosce il potenziale, fino a progetti con-giunti molto specifici, ad esempio per un’indicazio-ne definita in modo preciso nell’ambito HealthCa-re. Comunque anche le partnership strategichesvolgono un ruolo significativo per Bayer. Questesono centrate su idee di sviluppo congiunto e anchedi ulteriore cooperazione lungo la catena del valo-re aggiunto. Naturalmente la combinazione delleidee e del know-how esterni con l’esperienza che

SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

INTERVISTA A WOLFGANG PLISCHKE RICERCA SENZA CONFINI

“”

INTENDIAMO RAFFORZARE ULTERIORMENTE LA NOSTRACAPACITÀ INNOVATIVA ATTRAVERSO COLLABORAZIONIINTERNE ED ESTERNE

84 MARZO 2013

WOLFGANG PLISCHKEDirettore della Ricerca del Gruppo Bayer, fa parte del Consiglio Direttivo di Bayer AG. È responsabile per Tecnologia,Innovazione e Sostenibilità

Direttore della Ricerca del Gruppo Bayer

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Page 86: Progress Marzo

possediamo all’interno dell’azienda non devono so-lo essere a beneficio del nostro business principale edi quello dei nostri partner, ma anche della societàdi domani - in linea con la nostra filosofia di“Science For A Better Life.”

Questo concetto di rete avrà un impat-to anche sulle nostre procedure operativeinterne?

Certamente. L’innovazione “aperta” è qual-cosa che mettiamo in pratica non solo con i part-ner esterni, ma anche internamente. Prendete co-me esempio le bioscienze, nelle quali abbiamosuccesso grazie alle nostre capacità di ricerca com-binata. A partire dal nuovo millennio, le bio-scienze sono state rivoluzionate non solo dalla de-codifica del genoma umano, ma anche dallo svi-luppo di altri metodi analitici ad alta resa, chepermettono di produrre enormi volumi di datisperimentali. In Bayer oggigiorno le valutazionisistematiche non richiedono solo biologi moleco-lari, biochimici e farmacisti, ma anche esperti dimatematica, informatica e ingegneria. Questacomprensione crescente dei processi biologici degliorganismi viventi ci permette non solo di trovarenuovi approcci terapeutici in medicina, ma an-che di migliorare sistematicamente i tratti geneti-ci delle piante. È questa collaborazione tra i ri-cercatori di Bayer Pharmaceuticals, AnimalHealth e Bayer CropScience che ora desideriamointensificare particolarmente. Ecco perché inBayer HealthCare stiamo lanciando il progettoNimbus, per promuovere una maggiore collabo-razione tra la nostra ricerca e Bayer CropScience.

Quali vantaggi vi aspettate da tutto ciò?Siamo convinti che ciò abbia un potenziale

enorme. La nostra comprensione crescente di co-me funzionano gli organismi ci ha mostrato che,

ad esempio a livello di biologia molecolare, i pro-blemi scientifici che affrontiamo nei nostri setto-ri farmaceutico, sanitario animale e agrochimiconon sono dopo tutto molto differenti. I ricercato-ri in quest’area hanno a che fare con problemi difondo simili: come possono essere attivati o disat-tivati geni specifici? Quali vie utilizzano le so-

stanze attive per entrare nelle cellule? Noi siamogià impegnati in progetti in cui i ricercatori lavo-rano superando i confini di specie diverse. La col-laborazione tra i nostri esperti di discipline diver-se, in altre parole la ricerca sulla salute dell’uomo,degli animali e delle piante, può essere ancora ul-teriormente migliorata.

Le tecnologie esistenti si adattano dav-vero una all’altra?

Certo, e noi abbiamo esplorato anche questoaspetto nel contesto del progetto Nimbus. Abbia-mo identificato numerose sovrapposizioni, comenella sequenziazione dei genomi o nella messa apunto di modelli su computer. Un esempio è lapiattaforma tecnologica dei nostri colleghi diHealthCare a Colonia: qui le nostre ricerche sonoin parte focalizzate sugli anticorpi nella terapiaanticancro. Questa classe di farmaci viene studia-ta, ottimizzata e sviluppata con l’aiuto di tecno-logie ultramoderne di screening. I dati prodottivengono immagazzinati a livello centrale in una

piattaforma di dati biologici a disposizione ditutti i ricercatori. Anche i nostri ricercatori diCropScience utilizzano la tecnologia di Coloniaper sviluppare proteine prodotte biotecnologica-mente per migliorare i tratti genetici delle piante.I nostri ricercatori collaborano in modo interdi-sciplinare anche al di fuori delle bioscienze. Pren-

dete ad esempio la catalisi, una tecnologia fonda-mentale per l’industria chimica: in questo campoi nostri specialisti di Bayer Technology Serviceslavorano insieme ai loro colleghi di Bayer Mate-rialScience e di altre aree per sviluppare e otti-mizzare nuovi processi.

Come vengono finanziati questi inve-stimenti?

Per finanziare le iniziative del progetto Nim-bus, ad esempio, l’azienda sta rendendo disponibi-li fondi provenienti dal “Life Sciences Fund”, di re-cente istituzione, per portare avanti uno sviluppoinnovativo. Dopo tutto, il sostegno di un fondo ge-nerale può essere molto utile, in particolare neglistadi precoci di sviluppo. Non vale la pena citareche gli investimenti in una fase precoce della ricer-ca comportano sempre un certo rischio di insucces-so. Tuttavia, se un progetto è coronato dal succes-so, i vantaggi possono essere proporzionalmente si-gnificativi e possono fornire importanti vantaggicompetitivi all’intero Gruppo Bayer.

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SCIENZA IL GRUPPO BAYER COMPIE 150 ANNI

“”

LA RICERCA NELLE BIOSCIENZE DISCHIUDE OPPORTUNITÀDI NUOVI APPROCCI TERAPEUTICI E CONTRIBUISCE ASALVAGUARDARE GLI APPROVVIGIONAMENTI ALIMENTARI

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Page 87: Progress Marzo

cars di PAOLO DEL PANTA

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Tra i tanti noti sponsor chequest’anno sosterrannol’avventura della Ferrari nelcampionato del mondo diFormula 1 (la Shell, PhilipMorris e Banco Stander), cene è uno nuovo provenientedalla Cina: Weichai Power,una fabbrica che producecomponentistica emacchinari per l’industria.È ormai chiaro a tutti che la

scuderia di Maranello, guardiall’Oriente come sbocco perla situazione economica. Luca Cordero di Montezemoloha infatti espresso tutto il suoentusiasmo nel discorsopronunciato durante lapresentazione della nuovavettura. In tempi di crisi come questiè un onore avere comesponsor, un’azienda con dei

numeri così eccezionali: 50mila dipendenti, 7 miliardi emezzo di euro di fatturato e700 milioni di utile. In patria èuna delle industrie piùimportanti, che cerca ora unasua espansione, tentando dicoltivare rapporti con ilmercato europeo.L’accordo durerà fino al 2016.Grazie ad esso, il logo dellaWeichai, sarà nei caschi di

Massa e Alonso e sulle partisuperiori delle monoposto. Si prospettano numerosepossibilità anche per ilcommercio delle Ferrari inCina, che oggi rappresenta ilterzo paese per numero divetture vendute all’esterodopo il nord America e laGermania.

www.ferrari.com

LA ROSSA SI COLORA DI CINESE

86 MARZO 2013

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Page 88: Progress Marzo

pagina A4__mastro Progress 14/01/13 11.55 Pagina 1

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AUTO SALONE DI GINEVRA 2013

88 MARZO 2013

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Page 90: Progress Marzo

PER L’OTTANTATREESIMA VOLTA NELLA STORIA TORNA UNA DELLE PIÙ IMPORTANTI FIERE

AUTOMOBILISTICHE D’EUROPA: UN’OCCASIONE UNICA PER MOLTE CASE, DI DIFFONDERE LE PROPRIE

IDEE IN UN MERCATO SEMPRE PIÙ IN DIFFICOLTÀ - di Luca Martano

INNOVAZIONE CONTRO LA CRISI

LA MOSTRA DELLE AUTOMOBILI

cultori e gli affezionati delle quattro ruote hanno già tracciato

con il pennarello rosso alcune date sul loro personalissimo ca-

lendario. Dal 7 al 17 marzo potranno recarsi a Ginevra per assiste-

re all’ottantatreesima edizione di uno dei Saloni più importanti del

campo automobilistico.

La città francofona si prepara a mettere in mostra, infatti, tutte le

novità che il mercato delle auto ha preparato per il nuovo anno. No-

nostante i numeri di questo mercato non siano assolutamente inco-

raggianti, secondo la fonte UNRAE ad inizio anno c’è stato un ulte-

riore calo nelle vendite del 17,6%, la kermesse svizzera offrirà, que-

st'anno, la possibilità di essere presente col proprio marchio a ben

260 espositori, che metteranno in mostra 900 nuovi modelli di au-

tovetture. Gli occhi e le luci della ribalta saranno dunque puntati sul-

le novità delle grandi marche, le quali tenteranno di stupire le frotte

di visitatori, ma anche gli specialisti del settore, auspicando un cam-

biamento di marcia ed una ripresa del mercato.

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AUTO SALONE DI GINEVRA 2013

89LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

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Page 91: Progress Marzo

PEUGEOTLa casa francese del Leone ha in serbo molte novità da presentare alprossimo Salone di Ginevra. Stella assoluta dello stand transalpino allakermesse elvetica sarà la nuova Peugeot 2008, la prima crossovercompatta del marchio basata sulla segmento B. Diverse, saranno poi lenovità sul fronte ibrido con due concept car; una è la variante ibridadella nuova 208, chiamata 208 Hybrid FE; la seconda è la versioneibrida della 2008 equipaggiata, però, con il nuovissimo sistema HybridAir sviluppato dal Gruppo PSA. Non mancheranno, poi, a popolare lostand Peugeot anche le ultime arrivate della famiglia le versioni XY eGTi della 208, così come la spettacolare concept car Onyx, tutte giàviste a fine 2012 al Salone di Parigi.www.peugeot.it

90 MARZO 2013

AUTO SALONE DI GINEVRA 2013

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ALFA ROMEODebutta a Ginevra la versione definitiva di Alfa Romeo 4C, coupé a “2 posti secchi”, contrazione posteriore e motore in posizione centrale, che rappresenta l’essenza della sportivitàinsita nel ‘Dna Alfa Romeo’: prestazioni, stile italiano ed eccellenza tecnica finalizzata almassimo del piacere di guida in piena sicurezza. Progettata dagli ingegneri dell’Alfa Romeo eprodotta nello stabilimento Maserati di Modena, la nuova supercar compatta saràcommercializzata nel corso del 2013 e segnerà il ritorno del marchio italiano negli Stati Uniti,marcando l’inizio del piano di crescita globale di Alfa Romeo.L’Alfa Romeo 4C deriva direttamente dal concept che destò grande ammirazione al Salone diGinevra 2011 tanto da vincere tre prestigiosi premi: ‘AutoBild Design Award' (2011,Germania), 'Design Award for Concept Cars & Prototypes' (2012, Italia) e 'Most Exciting Carof 2013 - 'What Car?' (2013, Gran Bretagna). La sigla ‘4C’ si ispira al passato glorioso del brand proiettando nel futuro i valori di tecnologiaed emozione. Infatti, richiama la grande tradizione sportiva dell’Alfa Romeo - le sigle 8C e 6Cnegli anni Trenta e Quaranta hanno contraddistinto le vetture, da competizione e stradali,equipaggiate con il potente ‘otto cilindri’ e l’innovativo ‘sei cilindri’ , confermando nella suaimpostazione progettuale e costruttiva l’obiettivo di un rapporto peso/potenza da autenticasupercar, inferiore a 4 kg/cv, ma puntando più che alla potenza massima erogata, alcontenimento del peso per garantire la massima agilità e le migliori prestazioni.www.alfaromeo.it/

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HONDAHonda sarà presente al Motor Show di Ginevra, edizione2013, con due nuovi modelli Concept ed il nuovo CR-V1.6 diesel i-DTEC. Il concept della Civic wagon offremolte indicazioni su quello che sarà il design esternodella versione finale in produzione. Questa nuovaderivazione potenzierà ulteriormente la gamma Civic.Il nuovo Concept Honda NSX, al suo debutto europeo,suggerisce la direzione futura del design degli internidella NSX di nuova generazione. Il design esternorimane fedele allo stile originale, mantenendo una lineabassa e spaziosa, con proporzioni dinamiche e seducentiche vengono messe in risalto da una carrozzeriamoderna, semplice e pulita e dettagli graffianti cheriflettono l’anima high-tech della supercar. Il CR-V siunirà a Civic per offrire il nuovo motore diesel 1.6 i-DTEC facente parte della esclusiva Honda Earth DreamsTechnology. Il CR-V 1.6 i-DTEC sarà disponibile con dueruote motrici e cambio manuale, in grado di offrire uneccezionale equilibrio fra prestazioni e risparmio. Il motore diesel 1.6 i-DTEC è infatti il motore piùleggero della sua categoria, permettendo al CR-V dioffrire elevate prestazioni, maneggevolezza e bassi costidi gestione per i clienti. Il CR-V 1.6 i-DTEC saràdisponibile a partire dall’autunno 2013.www.hondaitalia.com

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LAND ROVERLand Rover presenterà al Salone di Ginevra il suo nuovo Concept, la Range RoverEvoque Convertibile, mirato a determinare il potenziale del primo SUV PremiumConvertibile al mondo. Questo progetto nasce dal successo ottenuto dall’Evoque, nelsolco della tradizione Land Rover che da sempre crea e guida nuovi segmenti dimercato. Il Concept sarà mostrato per valutare le reazioni che susciterà, nonché ilpotenziale di quello che potrebbe essere il primo prodotto di un’altra categoriatotalmente nuova. Il Concept, una Soft Top Convertibile, si basa sulla Range RoverEvoque Coupé, con capote ripiegabile automaticamente e sistema di protezione incaso di ribaltamento (ROPS). Questo nuovo modello coniuga brillantemente capacitàe versatilità, grazie ad un portellone apribile verso il basso ed ai quattro comodi posti.Il veicolo ha nel cuore il DNA Land Rover, del quale mantiene tutte le caratteristichechiave, inclusa la posizione di guida dominante e le capacità all-terrain.www.landrover.com

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BMWLa BMW ha in serbo una serie di interessanti novità per ilSalone di Ginevra, sia come modelli nuovi sia come conceptcar. Tra queste citiamo la BMW Serie 3 Gran Turismo, laBMW M6 Gran Coupé, la BMW Z4, la BMW Concept ActiveTourer e la BMW i3.La BMW Serie3 GranTurismo sarà svelata in anteprimamondiale. È la terza variante di carrozzeria della gammaattuale della Serie 3 e punta ad unire la dinamicità dellaberlina con la funzionalità della versione Touring. La BMWM6 Gran Coupé sarà, invece, presentata per la prima volta alpubblico europeo. Si tratta della terza variante dell’autosportiva di lusso. Un’altra novità presentata dal marchio a

Ginevra sarà la BMW Z4, nuova edizione della roadster. Trenuovi colori della carrozzeria sono disponibili con il nuovooptional Design Pure Traction. All’interno spiccano i colorinero ed arancio. Esternamente ci sono cerchi in lega da 17” e18” ed il pacchetto M-Sport disponibili come optional. Un’ultima novità è sicuramente quella dell’auto elettricaBMW i3 Concept Coupé. Grazie al sistema di propulsioneeDrive la i3 ha un’autonomia di 130-160 km e, vista la mediadegli spostamenti urbani quotidiani, le batterie devono esserericaricate solo ogni 2-3 giorni. Come optional è disponibile unrange extender che porta l’autonomia a circa 300 km.www.bmw.it

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VOLKSWAGENCon la denominazione Cross, la Volkswagen identifica una gamma di modelli dalla personalità ispirata all’offroad, con un’immagineforte e distintiva. Fin dal primo sguardo si riconoscono i numerosi elementi che la rendono unica. I profili neri che sottolineanopassaruota e longheroni, e le modanature paracolpi con il logo cross up! sulle porte, esaltano il suo stile sportivo. I mancorrenti sul tettocolor argento, i gusci degli specchietti retrovisori esterni verniciati in “light silver metallic” e i paraurti con inserti argentati, completanola grintosa caratterizzazione estetica. Il temperamento offroad è evidenziato soprattutto dall’assetto rialzato e dai cerchi in legaleggera da 16” modello Cross con pneumatici 185/50. Anche l’abitacolo della Cross Up! ha un allestimento specifico.Oltre ai sedili con rivestimenti speciali e alla plancia con undashpad di grande pregio (a scelta in colore rosso, nero o darksilver), gli interni sono resi ancora più esclusivi da un piccolopacchetto pelle (rivestimento per volante e impugnatura dellaleva del freno a mano) con cuciture colorate. Il tocco finale ècostituito dalle cornici cromate su bocchette d’aerazione estrumentazione, e dai listelli battitacco con logo cross up!. Di serie questa up! speciale ha una ricca dotazione checomprende chiusura centralizzata con radiocomando,alzacristalli elettrici anteriori, fendinebbia, specchiettiretrovisori esterni riscaldabili e regolabili elettricamente,divano posteriore ribaltabile e frazionabile in modoasimmetrico, appoggiatesta posteriori, piano di carico variabile,computer multifunzione e programma elettronico distabilizzazione ESC. Il motore della cross up! è il tre cilindri1.0 75 CV che viene abbinato a un cambio manuale a 5rapporti. Le prime consegne della cross up! in Italia sonopreviste per la fine dell'estate.it.volkswagen.com

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CITROËNIl gruppo Citroën alla kermesse svizzera punterà soprattuttosull’ambiente a sul basso costo. Verrà presentata infatti la C3VTi da 82 CV. Questo prototipo si candida ad essere la primaauto in produzione, probabilmente nel 2016, che adotterà ilsistema Hybrid Air. In collaborazione con aziende del calibro diBosch e Faurecia, che hanno partecipato allo sviluppo dellaparte idraulico-pneumatica della C3 Hybrid Air, la Casafrancese promette guadagni in termini di consumi ed emissionipari al 45% in meno. Tra l'altro a questo risparmio vanno

aggiunti anche i bassi costi di mantenimento e produzione diquesta tecnologia che dovrebbe, dunque, essereeconomicamente accessibile una volta arrivata in produzione,proponendosi come valida alternativa ai sistemi elettrici. Ilsistema di gestione intelligente, per concludere, permette discegliere fra tre modalità di guida: ad aria compressa (zeroemissioni), a benzina o in maniera combinata - anche consistema di recupero dell'energia in frenata e decelerazione. www.citroen.it

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JAGUARLa Casa inglese Jaguar ha comunicato le novità riguardantil'ammiraglia XF e la berlina XJ 2013. Entrambe offriranno un'efficienza migliorata attraversol'aggiornamento della gamma motori. La trasmissione ad ottorapporti sarà disponibile in abbinamento a tutti i motori, V6 eV8 a benzina e, tutti i motori diesel saranno equipaggiati con ilsistema Start/Stop.

Le altre novità per i MY 2013 delle jaguar XF e XJ riguardanol'impianto stereo optional, realizzato dall'azienda leader delsettore Meridian disponibile in due livelli di potenza, da 380 o825 W e un aggiornamento del sistema di Infotainment conmiglioramenti all'interfaccia che ne rendono più pratical'usabilità.www.jaguar.com

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HYUNDAIAl Salone di Ginevra 2013 Hyundai presenterà la sua ideadell’auto del futuro. Per la casa costruttrice coreana levetture di domani saranno sempre connesse, soprattuttoattraverso gli smartphone. Per questo la nuova Hyundai i30a tre porte è stata scelta come piattaforma ideale perpresentare il progetto Full Connectivity. Un allestimentoall’insegna della tecnologia, della praticità edell’immediatezza di utilizzo che incarna la svolta hi-tech daparte del marchio. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con LG. La i30 è stata scelta come primo modello su cui testarequesta tecnologia che integra l’uso dello smartphone conl’esperienza di guida. Personalizzazione e piacevolezza sonoi parametri che hanno guidato gli ingegneri Hyundai nellosviluppo del sistema Full Connectivity. La Hyundai Apppermetterà attraverso il proprio telefono di controllare lavettura in ogni momento, anche a distanza, regolandofunzioni come l’apertura e chiusura delle portiere, lachiusura dei finestrini e del tettuccio oppure ritrovandol’auto indicandone l’esatta posizione di parcheggio. A bordosi potranno controllare poi i livelli di carburante, l’autonomiaresidua e la posizione per tracciare percorsi e tempi dipercorrenza.www.hyundai-motor.it

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CADILLACQuesta edizione del Salone ginevrino saràl’occasione per tutti i visitatori di toccare conmano la rinnovata e allargata gamma Cadillac.La regina dello stand sarà sicuramente, inoccasione del suo debutto europeo, la CadillacELR. Una lussuosa coupé che presenta la primaapplicazione della tecnologia Extended RangeElectric Vehicle nata da un marchioautomobilistico di lusso con una gammacompleta.La ELR è una combinazione senza precedenti dilusso, ingegneria avanzata e designall’avanguardia. Il tutto in una coupé che è allostesso tempo sportiva e attenta dell'ambiente.L’aerodinamica svolge un ruolo centrale neldesign della vettura e per la sua autonomia.L’inclinazione aggressiva di parabrezza elunotto riduce turbolenza e resistenzaaerodinamica contribuendo, insieme ai cerchida 20 pollici, all’ottenimento di uncoefficiente di resistenza di 0,305. Paraurtianteriore e griglia a filo, oltre gli spigolirastremati, consentono all’aria di scorrerefacilmente intorno alla vettura, riducendo cosìla resistenza aerodinamica. I tipici gruppi otticianteriori e posteriori verticali Cadillac con LED, sono dotati di luci per la marcia diurna posizionate ai bordi della sede dei fari:una tradizione del marchio dal 1948.La ELR è azionata dalla tecnologia EREV di GM, che unisce la guida in modalità puramente elettronica e un efficiente motorea benzina 1.4L per l’estensione dell’autonomia, garantendo così una percorrenza di circa 480 km con una sola ricarica rispetto aunico pieno. La ELR monta una batteria a forma di T da 16,5 kWh agli ioni di litio, in grado di fornire al veicolo 400 Nm di coppiaistantanea che consentono sia in città sia in autostrada una tranquillizzante potenza.www.cadillac.com

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SALONE DI GINEVRA LE NOVITÀ MERCEDES BENZ

Mercedes Benz presenzierà al Salone di Ginevra 2013 con un’importante

serie di novità che animeranno la kermesse svizzera

IL FUTURO A GINEVRA HA UNA STELLA A TRE PUNTE

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SALONE DI GINEVRA LE NOVITÀ MERCEDES BENZ

sSono davvero tante le novità che portaquest’anno al Salone di Ginevra la storica ca-sa automobilistica tedesca Mercedes Benz.Una serie di novità che sicuramente farannodel Padiglione 6 uno dei più visitati di tutta lamanifestazione. Dal debutto europeo per lanuova gamma Classe E a quello della ClasseCLA, la straordinaria anteprima mondiale -sicuramente tra le più attese - della A 45AMG, ai Modelli S e versioni 4MATIC dellaCLS 63 AMG e della E 63 AMG, fino allaSLS AMG - Black Series e alla C 63 AMGEdition 507, Mercedes Benz si candida a regi-na d’innovazione tecnologica e design.

Lo confermnoa anche la presentazionedella smart drive App 2.0, e l’affascinante col-laborazione tra Smart e l’azienda danese Bo-Concept specialista nel design di interni per larealizzazione di una una collezione di mobilied accessori ed una smart fortwo cabrio.

A 45 AMGMercedes-AMG entra in una nuova era

con la A 45 AMG. Per la prima volta negli ol-tre 45 anni di storia dell’azienda, il marchioHigh-Performance di Mercedes-Benz proponeun'affascinante vettura ad alte prestazioni nelsegmento delle compatte. La A 45 AMG è laportabandiera della strategia del futuro "AMGPerformance 50", che accompagnerà la Merce-des-AMG GmbH fino al proprio 50° com-pleanno nel 2017. Grazie alla sua potenza mas-sima di 265 kW (360 CV) e alla coppia massi-ma di 450 Nm, il quattro cilindri turbo AMGda 2,0 litri è in assoluto il più potente motorea quattro cilindri prodotto in serie a livellomondiale. La sensazionale potenza specifica di133 kW (181 CV) supera addirittura quelladelle supersportive più potenti. Al tempo stes-so, si mette in luce per la massima efficienza eper il rispetto della norma sui gas di scarico Eu-

ro 6. Con un consumo di carburante pari a 6,9litri ogni 100 chilometri nel ciclo di marcia eu-ropeo NEDC combinato, la A 45 AMG sipiazza nuovamente al vertice del proprio seg-mento. In tal modo, debutta su strada un ulte-riore membro ad alte prestazioni della famigliaBlueDIRECT. La trazione integrale 4MATICAMG della A 45 AMG, progettata per garan-tire le massime prestazioni, rappresenta unnuovo standard di riferimento nel rispettivosegmento di mercato.

CLACon la migliore aerodinamica al mondo

(0,22 cx), un design da coupé all’avanguardia etrazione integrale 4MATIC (a richiesta), ilCLA definisce un nuovo segmento. Coupé aquattro porte di nuova concezione, riprendel’idea della CLS, che dal debutto del 2003 van-ta già numerosi imitatori. Con le sue porte

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A 45 AMGUn’affascinante vettura ad alte prestazioni nel settore dellecompatte

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senza cornice, il Coupé riprende il design delConcept Style Coupé e lo trasferisce senza solu-zione di continuità nella produzione di serie.

Di serie questa nuova Mercedes-Benz è do-tata di un sistema frenante dotato di radar(COLLISION PREVENTION ASSIST), chesegnala eventuali ostacoli già da 7 km/h di velo-cità e che frena in modo preciso non appena ilguidatore preme il pedale del freno. Il CLA puòessere ordinato sin d’ora in attesa che sia dispo-nibile in concessionaria da aprile 2013. I prezzipartono da CHF 39’900 (CLA 180).

NUOVA CLASSE ECon nuovi motori efficienti, nuovi sistemi

di assistenza alla guida e un design raffinato,Mercedes-Benz ha ammodernato integralmentela Classe E, consolidando la sua posizione dispicco nel segmento superiore. Sia a bordo dellaberlina che della station-wagon debuttano a li-vello internazionale addirittura undici sistemi diassistenza alla guida nuovi od ottimizzati, trattidalla futura Classe S. Questi sistemi, che coniu-gano comfort e sicurezza, in Mercedes-Benzprendono il nome di "Intelligent Drive". Tra

questi figurano sistemi in grado, per la primavolta, di evitare incidenti con veicoli perpendi-colari all'asse stradale o con pedoni, un sistemaantisbandamento attivo, capace di evitare ancheincidenti con veicoli provenienti dal senso dimarcia contrario, o ancora un sistema di regola-zione dinamica dei fari abbaglianti. La nuovaClasse E compie un significativo passo avantianche in tema di efficienza ed ecologia, grazie al-le nuove e potenti motorizzazioni a benzina aquattro cilindri BlueDIRECT con sofisticatatecnica di iniezione diretta.

Come ha fatto per la berlina e la stationwagon, Mercedes-Benz ha poi rivisitato com-pletamente anche le versioni Coupé e Cabriodella Classe E. Le novità a bordo comprendono,ad esempio, i potenti ed efficienti motori a quat-tro cilindri BlueDIRECT von tecnologia diiniezione all'avanguardia e gli innovativi sistemidi assistenza alle guida, raggruppati nella deno-minazione „Intelligent Drive“. Tra questi figura-no, ad esempio, sistemi in grado di evitare inci-denti con veicoli perpendicolari all'asse stradaleo con pedoni, un sistema antisbandamento atti-co e, ancora, un sistema di regolazione dinami-

ca dei fari abbaglianti. A livello estetico le versio-ni Coupé e Cabrio riprendono il nuovo linguag-gio formale di Mercedes-Benz.

E 63 AMGMercedes-AMG continua a puntare su

performance, dinamismo ed efficienza. La nuovaE 63 AMG è disponibile fin da subito nel bril-lante modello S con una potenza di 430 kW(585 CV) e 800 Nm di coppia e con la trazioneintegrale 4MATIC AMG di nuova generazioneorientata alla massima performance. Il motoreAMG V8 biturbo da 5,5 litri segna ancora il re-cord assoluto in termini di efficienza. Nessunconcorrente nel segmento è in grado di offrire lostesso livello di prestazioni e consumi altrettantocontenuti. La trazione integrale permanente è di-sponibile a richiesta anche per gli altri modelli E63 AMG, per i quali la potenza del motore V8aumenta da 386 kW (525 CV) a 410 kW (557CV) con una coppia di 720 Nm. Con questomodello Mercedes-AMG propone per la primavolta delle potenti vetture con trazione integraleorientata alla massima dinamica di marcia.

www.mercedes-benz.it

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NUOVA CLASSE EDesign raffinato, nuovi motori e sistemi si assistenza alla guida per la nuova Classe E

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Tre anteprime mondiali ed un debutto europeo: è il sunto di quanto la Toyota mostrerà al prossimo

Salone di Ginevra, in programma a marzo dal 7 al 17

REGINA, DA QUATTROGENERAZIONI

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cCominciamo da una sportiva. Il primocostruttore mondiale esporrà il concept FT-86 Open. I progettisti vedono questo prototi-po come un’evoluzione della coupé GT86.

Il secondo studio che la casa giapponeseporterà in Svizzera si chiama i-Road: un vei-colo elettrico a due posti pensato per muover-si agilmente nel traffico urbano.

Non sono ancora stati resi noti i dettaglidella Auris Touring Sports, che verrà rivelataal mondo in questa occasione.

Dimensioni medie, carrozzeria stationwagon e motore full hybrid (cioè in grado difunzionare, a scelta, in modalità solo elettrica,solo a combustione o mista) sono le sue carat-teristiche di base. Cambiando genere, la nuo-va versione del Rav4 verrà presentata in ante-prima europea. Il fortunato Suv della Toyotaè arrivato alla quarta generazione.

Molta attenzione è stata rivolta allo stile,sia della carrozzeria che per gli interni.

Accanto al modello di produzione si po-tranno vedere anche due studi sul design diquesta vettura, denominati Premium e Ad-venture.

RAV 4Sarà sicuramente la vera protagonista di

Toyota a Ginevra. Anche stavolta, come nelle precedenti

generazioni, il nuovo RAV4 è stato sviluppatoper rispondere alle esigenze di una base diclienti in continua evoluzione: famiglie dallostile di vita attivo, in cerca di veicoli spaziosi eversatili. Il nuovo RAV4 rispecchia questatendenza a un utilizzo molto eterogeneo sen-za però sacrificare nessuna delle qualità essen-ziali del modello, e cioè la manovrabilità, laversatilità, la posizione di guida e le potenzia-lità sia su strada che in off-road. Oltre a man-tenere invariate tali caratteristiche, il nuovoRAV4 offre ai clienti uno styling elegante e di-namico, un design interno di qualità pre-mium, un abitacolo ancora più spazioso,maggiore capacità di stivaggio e nuovi livellidi comfort, versatilità e sicurezza.

Con la disponibilità di nuove motorizza-zioni, il nuovo RAV4 si presenta con unagamma estremamente completa e con una ri-duzione significativa delle emissioni di CO2,la cui media si attesta a circa l’11% in meno

rispetto al modello uscente. Accanto alla nuo-va posizione di guida, ai nuovi sistemi di so-spensione, al nuovo Servosterzo Elettrico e al-la disponibilità di una nuova modalità Sportstudiata appositamente per la trazione inte-grale, la tecnologia Integrated Dynamic DriveSystem garantisce al nuovo RAV4 straordina-ri livelli di stabilità e agilità su qualsiasi super-ficie. Un design esterno intramontabile, ele-gante ed esclusivo 205 mm più lungo rispettoal modello uscente (rispetto alla varianteCrossover senza ruota sul portellone), e con4.570 mm di lunghezza totale, il RAV4 diquarta generazione è caratterizzato da unasilhouette innovativa, che ne enfatizza tutta laversatilità, lo spazio, il carattere sportivo e lestraordinarie doti dinamiche.

L’altezza del nuovo modello si attesta a25 mm in meno rispetto a quello attuale, macon un incremento di 30 mm della larghezzae di 100 mm della lunghezza del passo. Gra-zie e queste dimensioni, il nuovo RAV4 di-spone di un raggio di sterzata ai vertici dellacategoria, pari a soli 10,6 metri, per il massi-mo della manovrabilità e un grande dina-

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mismo anche sulle strade di città. Gli esterniuniscono la raffinatezza e l’eleganza dei nuovielementi stilistici Toyota all’impatto immedia-to garantito da un’estetica estremamente so-bria, capace di conferire al veicolo quell’imma-gine di resistenza insita nelle credenziali di unatrazione integrale.

Il nuovo volto dei veicoli Toyota unisce ildesign Under Priority della griglia ai dettagliKeen Look dei fari e delle Luci di Marcia Diur-na (DRL) a LED, per garantire a questo nuo-vo SUV una presenza su strada autorevole e di-namica. Il design Under Priority è caratterizza-to da un’ampia apertura di forma trapezoidalesul paraurti anteriore e da una griglia più pic-cola, che nella parte alta si sviluppa sull’interasuperficie che divide i fari. Il badge Toyota, chedal centro della linea del cofano proietta la suaforma verso il basso, domina la griglia superio-re, la quale a sua volta è caratterizzata da unabarra cromata che si sviluppa orizzontalmentenella superficie che divide i gruppi ottici, ac-centuando ulteriormente l’ampiezza del veico-lo. Questa barra orizzontale va poi a comporreuna forma arcuata appoggiandosi sui nuovigruppi ottici, che con le luci di marcia diurna(DRL) a LED, posizionate all’estremità dellaparte anteriore, vanno a disegnare il proverbia-

le sguardo ‘accigliato’, o Keen Look, che è or-mai diventato la firma visiva del brand Toyota.

MIGLIORI PRESTAZIONI In risposta alla continua evoluzione del

mercato dei SUV compatti e alla sempre cre-scente domanda di risparmi dal punto di vistadi consumi ed emissioni, il nuovo RAV4 offreai clienti una gamma completa di scelte, tra cuiil nuovo motore diesel 2.0 D-4D.

Questa gamma completa offrirà ai clientiun bilanciamento senza precedenti tra presta-zioni (sia con la trazione anteriore che conquella integrale) e consumi, sia per i motoridiesel che benzina.

Questa la nuova gamma motori di RAV4:la nuova unità diesel 2.0 D-4D da 124 CV/91kW con trasmissione manuale 6 rapporti e tra-zione anteriore; un potente motore diesel 2.2da 150 CV/110 kW con la scelta tra trasmis-sione automatica o manuale a 6 rapporti e latrazione integrale del sistema Integrated Dyna-mic Drive di Toyota; un motore benzina Valve-matic 2.0 da 151 CV/111kW con trasmissione

manuale a 6 rapporti oppure Multidrive S (l’a-vanzata trasmissione Toyota a variazione conti-nua) e trazione integrale.

Questi motori beneficiano di un’ulterioreriduzione dei livelli di CO2: in media -11% ri-spetto alla precedente generazione. È opportu-no ricordare come l’unità diesel 2.0 a trazioneanteriore (2WD), la new entry della gamma,sarà equipaggiata con tecnologia Stop & Start,un’innovazione che ha ridotto a soli 127 g/kmle emissioni di CO2.

Equipaggiato con un compatto turbo-compressore dotato di ugelli a geometria varia-bile, il nuovo motore diesel 4 cilindri da 1.998cc sviluppa una potenza di 124 CV (91 kW) a3.600 rpm e una coppia massima di 310 Nmin una fascia tra 1.600 e 2.400 rpm, con 300Nm disponibili già a soli 1.400 rpm. Affianca-to da una trasmissione manuale a 6 rapporti edalla trazione anteriore, questo motore garan-tisce al nuovo RAV4 un’accelerazione 0-100km/h in 10,5 secondi e una velocità massimadi 180 km/h.

www.toyota.it

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IL CAVALLINO NONCONOSCE CRISI

OTTIMI RISULTATI PER LA FERRARI

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SALONE DI GINEVRA LA FERRARI CORRE NEI MERCATI

Con 7.318 auto vendute nel solo anno 2012, l’industria automobilistica di Maranello è ufficialmente diventata il

marchio più forte del mondo ed ha ottenuto un fatturato di 2,43 miliardi

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l’L’industria automobilistica ha conquista-to la prima posizione nella classifica di valuta-zione del Brand Finance. Nessuno avrebbeprevisto un risultato come questo: si tratta delmigliore dal 1948; sono stati battuti Hermes,Coca-Cola ed Apple, grazie al record di vendi-te, aumentato del 4,5%.

Al contrario di Google, motore di ricercapiù cliccato dai nostri mouse e della bibita gas-sata esportata dall’America, quello del cavalli-no è un marchio forte, proprio perché utilizza-to da una piccola parte di popolazione mon-diale; la crisi del mercato ha colpito in partico-lare il nostro continente, ad eccezione dellaGermania e della Svizzera, cresciute rispettiva-mente dell’8 e dell’11% rispetto all’anno pas-sato. Al di fuori dell’eurozona, troviamo al pri-mo posto nella graduatoria gli Stati Uniti, do-ve per la prima volta si registrano oltre 2.000vetture vendute e la Cina, immediatamente aseguire. Grandi risultati anche in Inghilterra,dove un 20% della popolazione in più, ha ilpiacere di possedere una macchina realizzatadalla casa di Maranello. Ma ci sono altri nu-meri importanti: un aumento dell’8% di fat-

turato, 244 milioni di euro in più per quel cheriguarda l’utile netto, incrementato del 17,8%rispetto al 2011.

L’analisi delle vendite della Ferrari, benesicuramente di lusso, ci dice quindi quali sonoi paesi maggiormente colpiti dalla crisi.

Il critico Stephen Bayley, in un’intervistaal Brand Finance per motivare la scelta del pre-mio, ha voluto sottolineare la grande capacitàdegli italiani nel progettare e disegnare auto.

Anche il presidente Luca Cordero diMontezemolo ha evidenziato tutta la sua sod-disfazione per aver vinto contro una validaconcorrenza, di cui facevano parte le aziendepiù famose e potenti del pianeta, in contestisfavorevoli, se non addirittura ostili. Secondoil suo parere, ciò testimonia che in un momen-to economico così difficile, l’Italia è in gradodi potercela fare, recuperando quelle potenzia-lità creative e tecniche che caratterizzano il no-stro made in Italy. Non è un caso che proprioaziende italiane riescano a creare prodotti dieccellenza: uno di questi è appunto la Rossa.

In questi giorni inoltre, si sta lavorandosodo nell’azienda del cavallino: a breve sarà

presentata l’erede della Enzo, sua ultima no-vità: una vettura dal valore di oltre un milionedi euro, la più cara della sua storia, di cui si co-nosce per ora solo il telaio, perché presentatolo scorso autunno all’ultimo salone motoristi-co parigino. Ora finalmente ci siamo, la vettu-ra al completo sarà scoperta in Svizzera, a Gi-nevra, i primi di Marzo.

Al tradizionale motore a benzina ci saràanche quello elettrico. Il resto, tra cui il nume-ro dei cavalli e le prestazione, è ancora tutto davedere.

www.ferrari.com

109LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLOHa evidenziato tutta la sua soddisfazione per aver vintocontro una valida concorrenza, di cui facevano parte leaziende più famose e potenti del pianeta, in contestisfavorevoli, se non addirittura ostili

SALONE DI GINEVRA LA FERRARI CORRE NEI MERCATI

108-109_ferrari__mastro Progress 11/03/13 10.09 Pagina 2

Page 111: Progress Marzo

boatsboatsboats boats

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boatsboats

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WIDER, NEVER ENOUGH!

L’ultima edizione del MiamiInternational Boat Show è statal’occasione per annunciarel’avvio della realizzazione diWider 150’, con un progettorinnovato che presenta undesign senza tempo edestremamente elegante -progettato da Fulvio De Simoni- caratterizzato da un’estremapulizia delle linee e da superficitese e levigate. L’equilibrioestetico delle linee rispecchial’equilibrio complessivo delprogetto, che esprimel’armonia tra la nave e il mare,sia dal punto di vista delcomfort della vita di bordo, siada quello legato all’impattoambientale.

Le dimensioni del volume dipoppa sono esclusive per unanave di queste dimensioni econtribuiscono in misuranotevole - anche grazie allabellissima piscina interna e

all’ampia “beach” - a rendereancora più piacevole la vita adiretto contatto con il mare chequesto yacht consente, nelrispetto dello spirito Wider. Oltrealla poppa, tutti gli altri dettaglidella nave sono stati studiati perenfatizzare il contatto conl’esterno, a partire dalle ampiesuperfici vetrate, che si apronosu ogni ponte conferendogrande luminosità agli ambientiinterni: questi ultimi, cheriprendono la linearità sobriadegli esterni, si connotano perla scelta studiata di pochi coloridominanti e l’alternanza disuperfici dalla finitura lucida edopaca.

L’upper deck prevede unsalotto e una zona pranzoadiacente al portale che,pensato per scomparirecompletamente e scoprire dueterrazze, consente di cenareanche all’aperto.

Il ponte principale presentauna zona di poppa composta daun pozzetto esterno attrezzato eun ampio salone internosuddiviso in due aree living; aproravia si trova invece la suitearmatoriale, che si estende pertutta la larghezza della barca -che passa da 7,80 m a 8,20 mrispetto alla fase progettuale -

conferendo grande luminositàall’ambiente e una vistapanoramica senza eguali.

La master è inoltre divisa dauna parete scorrevole in duezone distinte: oltre alla cabinavera e propria, infatti, vi è unsalotto/office dove la fiancata siapre verso l’esterno per creareuna bellissima terrazza privatasul mare. La cabina delcomandante è collocata apoppavia della timoneria, perconsentirgli di avere sempresotto controllo la conduzionedella nave, mentre la porzioneprodiera del ponte inferiore èdestinata agli alloggidell’equipaggio e ai vari servizi.Quattro ampie cabine dotate dibagni en-suite sono destinateagli ospiti, i quali, grazie ad uncollegamento esterno tra i ponti,possono accedere a tutti glispazi esterni senza doverattraversare le zone chiuse econdizionate.

PRESTAZIONI ECCELLENTI A BASSO CONSUMO

Il cuore pulsante delprogetto del Wider 150’ è lapropulsione: questo yachtincarna, infatti, il concetto dienergy saving, puntandosull’utilizzo di un sistema a

propulsione diesel/elettricarealizzato in collaborazioneesclusiva con Siemens, che hascelto proprio il brand Widercome partner per entrare nelmercato dei maxi yacht,apportando il proprio know hownel campo delle navicommerciali. Tale sistema èassolutamente modulare: con isoli motori elettrici alimentatidalle batterie, infatti, siraggiungono circa 8 ore diautonomia, con tutte le utenzedi bordo in funzione, e 50 migliadi percorrenza. Inserendo invecei gruppi diesel e alimentandocosì i motori elettrici siottengono altre tre diversevelocità e relative autonomie.Inoltre, combinando i gruppidiesel con i motori elettrici econ l’aggiunta dei boostersdiesel, Wider 150’ raggiungeun’eccellente velocità massimadi circa 20 nodi. Inoltre, lacarena semiplanante offre unindubbio valore aggiunto intermini di velocità elevate, oltrea favorire una grandeautonomia.

www.wider-yachts.com

di FRANCO DEL PANTA

110 MARZO 2013

BOATS__mastro Progress 07/03/13 10.01 Pagina 1

Page 112: Progress Marzo

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pagina A4__mastro Progress 08/02/13 13.18 Pagina 1

Page 113: Progress Marzo

NAUTICA SALONE ARABO DELLA NAUTICA

In cartellone fino al 9 marzo, presso il Dubai International Marine Club (Mina Seyahi), la 21a

edizione del Dubai International Boat Show, principale manifestazione dedicata al settore della

nautica da diporto nell’area del Golfo

LE BARCHE ITALIANESFILANO A DUBAI

DUBAI BOAT SHOW

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112 MARZO 2013

dubai__mastro Progress 11/03/13 10.22 Pagina 1

Page 114: Progress Marzo

NAUTICA SALONE ARABO DELLA NAUTICA

iIl Dubai International Boat Show - che per-mette alle imprese partecipanti di esporre, sia suterra che in acqua yacht, gommoni, imbarcazioni,parti, componenti e sistemi per la nautica - svol-ge un ruolo chiave per la promozione del settore.

Dal 1992 infatti, anno della prima edizione,la manifestazione è cresciuta di 14 volte in termi-ni di espositori e di ben 43 volte in termini di su-perficie occupata. Nel 2012 alla manifestazioneerano presenti 750 aziende espositrici provenien-ti da 46 Paesi e 430 imbarcazioni e in quell’occa-sione, l’Agenzia ICE ha ricevuto un riconosci-mento da parte del Dubai World Trade Centreper il ventennale supporto alla manifestazione.

Quest’anno, la partecipazione italiana saràpiuttosto nutrita e, grazie all’iniziativa del’ICE,l’Istituto per il Commercio Estero, verrà conteràsu circa 20 aziende del settore, su un’area di circa150 mq, distribuita su due isole nella EquipmentSupplies & Service Area, dove sono stati allestitistand per le aziende partecipanti in cui esporre ilproprio campionario e condurre incontri d’affari.Tra i partecipanti alla collettiva si segnala la pre-senza del distretto ligure, coordinato dalla Regio-ne Liguria, Liguria International e WTC Genova,con 14 aziende.

L’incremento artificiale della costa marinadegli Emirati Arabi Uniti, unitamente ad un’a-spettativa di ulteriore crescita nelle attività e neiservizi ricreativi, rendono il settore della nauticada diporto un’interessante opportunità per i pro-duttori italiani di yacht di lusso e attrezzature ma-rine, specie nell’emirato di Dubai.

I superyacht contribuiscono in modo deter-minante all’offerta complessiva del Dubai Interna-tional Boat Show: infatti, come per l’edizione pas-sata, è previsto un esclusivo “Superyacht Club”,un’area espositiva dedicata, in risposta al notevoleinteresse, al crescente numero dei partecipanti edalla richiesta di “esclusività”.

Le esportazioni italiane di navi ed imbar-cazioni verso gli Emirati Arabi Uniti hanno rag-giunto nel 2011 (ultimo anno completo dispo-nibile) il valore di 36,7 milioni di euro (+2,4 %rispetto al 2010), collocando il nostro Paese alsecondo posto nella graduatoria dei fornitoriesteri del settore, preceduto dalla Francia e se-guito dalla Germania.

Gli Emirati Arabi Uniti costituiscono unmercato di riferimento per l’intera area delGolfo, che si caratterizza per l’alto potere di ac-quisto e l’elevato livello di qualità e di persona-lizzazione richieste dagli armatori.

A conferma di ciò, si sottolinea come, nel-l’area mediorientale, si concentrano ben 7 su 10proprietari dei più grandi mega yacht al mon-do. In termini di infrastrutture, l’area del Golfosi sta sempre più dotando di porti turistici: at-tualmente sono in funzione 20 marine ed altresono in corso di costruzione, soprattutto adAbu Dhabi.

113LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

✑ DUBAI BOAT SHOW✑ Dove: Dubai International MarineClub - Mina Seyahi ✑ Quando: fino al 9 Marzo 2013✑ Orari: 3pm - 9.30pm www.boatshowdubai.com

PER SAPERNE DI PIU’

dubai__mastro Progress 11/03/13 10.22 Pagina 2

Page 115: Progress Marzo

VIAGGIO MESE QUARTIERE STORICO

È il nucleo storico di Parigi. Da palude a quartiere-monumento, passando attraverso mille storie, aneddoti e leggende

Foto di Francesco Conti e Raffaele Bernardo

VIVERE IL MARAISPARIGI DA SCOPRIRE

sSe si pensa che l’attuale quartiere pari-gino del Marais in principio non era altroche un ampio triangolo di acque stagnantidella Senna, si rimane inevitabilmente stupi-ti. Marais in francese significa letteralmentepalude, stagno. Ed è stato proprio da questoappezzamento acquitrinoso della Rive Droi-te che ha avuto origine uno dei quartieri del-la capitale francese più ricchi d’arte, di storiae sede di innumerevoli architetture d’epoca

Nel XII secolo i primi residenti di que-sta zona furono i Cavalieri Templari. Essi ri-sanarono molte terre con i loro sofisticatimetodi agricoli, rendendole fertili grazie an-

che all’humus del fiume, e trasformandole incampi di grano, orti e frutteti. Questi per-spicaci monaci-soldato vi costruirono la lorosede -la Maison du Temple- una cittadellafortificata, merlata.

Qui, si dice che Mozart, l’enfant prodi-ge per antonomasia, all’età di dieci anni ven-ne invitato a suonare il clavicembalo.

Sull’esempio dei Templari seguirono al-tre congregazioni religiose: francescani, car-melitani, cappuccini, orsoline e in particola-re gesuiti. Ciascuno di essi contribuì prodi-giosamente alla bonifica di questa area situa-ta a nord-est della città.

Conseguentemente al risanamento, lazona cominciò a far gola anche ai nobili, agliaristocratici e ai ricchi commercianti, i qualipensarono bene di trasferirvisi senza il mini-mo indugio. Il Marais si trasformò così gra-dualmente, da una zona periferica riservataalla coltivazione di ortaggi e frutta, in unquartiere di carrozze e lustrini, dall’ora et la-bora dei monaci, alle feste e banchetti lucul-liani dei nobili.

Carlo d’Angiò, re di Napoli e di Siciliae Carlo V, furono i primi reggenti ad allon-tanarsi dagli intrighi dell’Ile de France (l’iso-la sulla Senna dove sorge la Cattedrale di

di Fo

rtuna

ta G

rillo

114 MARZO 2013

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Page 116: Progress Marzo

Notre Dame) e a trasferire la Corte in que-sto quartiere risanato.

Come cuore del nuovo insediamentosorse la sfarzosa Maison Royal des Tournel-les, una reggia in stile gotico, nella quale siavvicendarono ben sei re, fino al XVI secoloquando Enrico II morì durante un torneocavalleresco, nel giorno del matrimonio del-la figlia. Questo episodio pose fine ad un’e-poca. La regina Caterina de Medici, infatti,profondamente colpita dalla scomparsa delconsorte, non volle più fasti e splendori inquel luogo e decise di far demolire il palaz-zo, trasferendosi al Louvre.

Per decenni al suo posto non rimaseche una vasta, inutile spianata.

Mezzo secolo dopo finalmente EnricoIV incaricò un suo ministro, il duca di Sul-ly, di trasformare lo spiazzo in un parco pub-blico. Nacquero così -con la Place Royal- ilPavillon du Roi e il Pavillon de la Reine ediniziò una nuova stagione d’oro per il quar-tiere. Il 600 -le Gran Siécle- fu un’epoca digrande fervore e di rinnovamento per Parigi.Si dice che in tutta la città non ci fosse nean-che un muratore disoccupato...

Lungo i quattro lati simmetrici dellapiazza sorsero ben 36 hotel particuliers, no-ve per lato, sfarzose dimore per uno scenarioarchitettonico di assoluto valore.

Ma Enrico IV morì prima di vedere ilcompletamento della piazza. Fu il suo suc-cessore Luigi XIII nel 1612 ad inaugurarla, eancora oggi è considerata la più bella piazzadi Parigi.

Sul finire del XVII secolo, Luigi XIV –le Roi Soleil- per controllare e ridurre il po-tere della nobiltà, decise astutamente di tra-sferire la Corte nella nuova Reggia di Versail-les. Le sontuose dimore del Marais cambiaro-no vita e vennero abitate da artigiani e com-mercianti. Il quartiere si trasformò da una zo-na di fasti ed eleganti calessi, in botteghe arti-gianali, piene di lesti garzoni indaffarati.

Nel 1800 la piazza fu ribattezzata da Na-poleone in Place des Vosges, per onorare gliabitanti del primo dipartimento che avevanopagato le tasse, e altresì per riabituare i citta-dini a questo fastidioso dovere. Durante il“Gran Terrore”, infatti, nessuno aveva più pa-gato alcuna imposta.

All’interno della ristrutturazione urbani-stica voluta da Napoleone III, era stata previ-sta la demolizione di molti edifici pericolanti,in stato di abbandono. Ma fortunatamente ilprogetto non vide mai la luce.

Nel 1962 il ministro gollista André Mal-raux, anche dietro la spinta di un sensibilemovimento culturale, ne ordinò il recuperodichiarando il quartiere “sito di interesse sto-rico nazionale”.

115LEGGILO SU PROGRESSONLINE.IT

VIAGGIO MESE QUARTIERE STORICO

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116 MARZO 2013

VIAGGIO MESE QUARTIERE STORICO

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117

Oggi il Marais ha cambiato di nuovo fi-sionomia! È vivo e dinamico. Molti degli an-tichi hotel particuliers sono divenuti infattiimportanti musei, centri culturali, galleried’arte e di design. Tra essi il Centro Georges-Pompidou progettato dagli architetti RenzoPiano e Richard Rogers; l'Hôtel de Sully, nel600 uno dei centri della vita mondana e in-tellettuale del parigina; l'Hôtel Carnavalet,unico esempio rimasto di hotel particuliersdel XVI secolo, dedicato alla storia dellacittà; l'Hôtel Salé, che conserva la più im-portante collezione di Picasso, fra cui l'Auto-ritratto blu; l'Hôtel de Soubise, sede del Mu-seo della Storia di Francia, con una ricchissi-ma raccolta di documenti, fra cui una lette-ra di Giovanna d'Arco agli abitanti di Reims.

Andando a naso per le piccole rues ri-maste estranee alla ristrutturazione di Hau-smann nel XIX secolo, si scoprono ancheboutique di famosi creatori di moda e cele-bri artisans parfumeurs. In un angolo di Pla-ce des Vosges c’è la casa-museo nella qualeVictor Hugo visse per ben 16 anni e scrisseuno dei più grandi capolavori della letteratu-ra mondiale, “I Miserabili”. Nella Maisonfanno bella mostra di sé mobili, dipinti, di-segni e fotografie che raccontano la vita e igusti raffinati di tutta un’epoca.

VIAGGIO MESE QUARTIERE STORICO

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Page 119: Progress Marzo

fashionfashionfashionfashion

fashion

fashion

fashionfashion

fashion

fashionfashion

di EUGENIO BONARDI

118 MARZO 2013

Nel Quadrilatero della moda di ViaMontenapoleone a Milano, aprono nuoveboutique: la prima è Gucci che a partire dallaprossima estate occuperà un’area di circa 800metri quadri, dedicata alle collezioni da uomo.Si tratta di un prestigiosissimo immobile,precedentemente appartenuto alla Calyon e

situato di fronte all’entrataprincipale della Pinacoteca, inangolo con Via Fiori Chiari.

Non lontano aprirà ancheGiada marchiod’abbigliamento da donnaorientale: la sua primasede Milanese saràproprio nella strada del lusso: viaMontenapoleone. Il Temporary store saràinaugurato il 18 febbraio, in occasione dellasettimana della moda; poi, a giugno, avrà luogol’apertura del negozio vero e proprio, disegnatoda Claudio Silvestrin, uno degli architetti piùnoti e partner storico di Giorgio Armani. I passisuccessivi del brand orientale saranno NewYork nel 2015, Parigi e Londra nel 2016 e Tokyonel 2017.

www.gucci.com

Lo scorso 19dicembre, dopo

Stati Uniti e Russiaè stato inaugurato

anche in Cina, il primonegozio monomarca

del marchioCamicissima, insieme ad

altre due insegne di qualitàdel mondodell’abbigliamento, comeAquascutum e Tombolini,anch’esse sullo stesso pianodi un Department store,Takashimaya. Il gruppo Fenicia, guidato dalsuo presidente, FabioCandido, punta a soddisfarele esigenze dei giovaniattenti alla curadell’immagine e bisognosi diapparire eleganti indeterminate circostanze,senza necessariamentespendere cifreastronomiche. Per valorizzare lo stileitaliano, si è scelto diutilizzare la formula dellavendita multipla, quella percui il prezzo, varia a secondadel numero dei prodottiacquistati. In questo modo, ilcliente può scegliere di averequalità ad un costoabbastanza contenuto. www.camicissima.com

GUCCI IN ZONA BRERA1

Uno dei maggioriesponenti del Pret-à-porter dilusso è lo stilista bologneseGaetano Navarra. I suoiprogetti attuali spaziano

dall’Italia al mercatointernazionale.

Per consolidarel’immagine e la crescita del

suo marchio, Gaetano Navarra harealizzato l’accordo di partnershipcon l’azienda vicentina Avitex, chesi occuperà della main line e dellasua distribuzione.

La collaborazione punta adampliare il mercato statunitense ecinese. L’Italia rimane comunque alcentro degli interessi di Navarra conla distribuzione delle collezioni instore di prestigio come

LusaviaRoma a Firenze e l’Inde lePalais a Bologna.

Tutta la produzione saràesclusivamente Made in Italy.

Nei progetti dello stilista c’è unacollezione di 80 pezzi, volta almaschile e al femminile,caratterizzata da lavorazioniultratecnologiche e rivoltasoprattutto al mercatointernazionale.

Inoltre la stagione 2013-2014vedrà il debutto di una seconda lineaispirata al mondo sovietico chic anni’80: un centinaio di modelli lavoraticon tessuto stampato e conlavorazione laser, rivolto ai piùgiovani e distribuito da Kriservice diBologna.

www.gaetanonavarra.com

CAMICISSIMA A SHANGAI

IL RITORNO DI GAETANO NAVARRA 2

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Page 120: Progress Marzo

Progetto2_Layout 1 18/07/12 11.54 Pagina 1

Page 121: Progress Marzo

LA DONNA BOHO-CHIC DI ERMANNO SCERVINOLa donna boho-chic di Ermanno

Scervino è attratta da un lusso

sartoriale che appartiene al Mondo.

Accosta colori e materie in maniera

insolita, creando un incontro

armonioso tra Mediterraneo ed

Atlantico.

Abbina ricami macramè, disegni

floreali e arabesque, trame di reti

nelle lavorazioni patchwork di abiti,

top e giacche per trasparenze

sensuali.

www.ermannoscervino.it

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 1

Page 122: Progress Marzo

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 2

Page 123: Progress Marzo

Tinte decise e calde - becco d'oca, viola,

giallo, corallo e fucsia anche mixati

insieme trasmettono nuove atmosfere nei

top in seta allacciati al collo; nelle

impalpabili maglie mohair doppiate a rete;

negli shorts; nelle gonne lunghe a vita

bassa e nei mini abiti realizzati in seta,

in pelle e in camoscio. Il bianco e nero

disegna motivi geometrici nelle

trasparenze della rete, nei patchwork,

nelle balze e nel punto vita dei miniabiti

senza maniche. Piume di organza fatte a

mano e balze lavorate a laser per i colli

e alcuni capi della collezione; nappe e

frange rendono uniche le giacche smoking

senza maniche con reverse realizzate in

patchwork di tessuti

o di macramè. Giacche e parka in tessuti

tecnici dai colli retrò con bottoni

gioiello, con intarsi o applicazioni laser

e frange in tinte a contrasto. Abiti da

sera monospalla con colori contrapposti e

trasparenze che lasciano intravedere

brassier e coulotte.

www.ermannoscervino.it

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 3

Page 124: Progress Marzo

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 4

Page 125: Progress Marzo

FASHION

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 5

Page 126: Progress Marzo

QUANDO L'ACCESSORIO FIRMA UN OUTFIT DI SUCCESSO, C'È IL TOCCO DI TRUSSARDIGli accessori rappresentano il cuore

della collezione Trussardi primavera-

estate 2013 e completano con un tocco

unico gli outfit: si smussano sugli

angoli e i pellami si mescolano con

naturalezza. Il dettaglio impreziosisce e

sottolinea, richiama la tradizione e la

ridefinisce per renderla attuale e

rinnovare lo stile in un percorso

evolutivo eccezionale che non perde mai

di vista la storia del marchio.

www.trussardi.com

FASHION

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 6

Page 127: Progress Marzo

Le borseLe borse ripropongono modelli che

si consolidano stagione dopo

stagione come nuovi classici

Trussardi, rivisti con tocchi

inediti e colorazioni inaspettate

che coniugano modernità e

tradizione. Le bag spaziano dalle

tracolline alle bag da portare a

mano a forma di bauletto o borse

cartella, un “must have” della

prossima stagione calda.

www.trussardi.com

FASHION

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 7

Page 128: Progress Marzo

Gli accessoriSono assolutamente spettacolari, come gli

occhiali da sole old style o le cinture ton

sur ton, i curiosi copricapi dalla fattura

particolarissima. Ai piedi domina il gusto

classico che sa sposare il moderno.

Le scarpe seguono lo spirito della

collezione e completano i look con

coerenza: stringate, pantofole, mocassini,

forme classiche alleggerite da dettagli che

le rendono grintose e molto accattivanti.

www.trussardi.com

FASHION

moda Marzo__mastro Progress 07/03/13 10.30 Pagina 8

Page 129: Progress Marzo

di FRANCO BRUNItunes tunes

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tunes

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Curioso il connubiopropostoci dall'antologiaUna Musa Plebea(RK 2410, 1 CD) in cuibrani della tradizionefolklorica corsa e toscanasono inframezzati con altridi tradizione "aulica" mache, evidentemente,

tradiscono una influenza "popolare". E'sempre affascinante scoprire come in realtàil linguaggio popolare abbia spesso inqualche modo influenzato la produzionecolta, e viceversa, creando uno stimolante

scambio sinergetico in cui la schiettezzapopolare si fonde con forme compositivelegate alla grande tradizione polifonica.

Le numerose e variegate musichepresentate dal gruppo vocale-strumentaleLucidarium rendono appieno l'idea di unamusicalità legata a forme dell'espressivitàpopolare. Canti carnacialeschi, movimenti didanza d'origine popolare, il tuttocaratterizzato da una grande quantoriconoscibilissima musicalità italiana in cui èla melodia della voce superiore, a dominare ilcontrappunto delle voci inferiori. Accantoall'universo popolarmente "colto" delle

frottole di Marchetto Cara e delle trascrizioniper liuto che Bossinensis fece di musiched'origine popolare, si intercalano braniaffidati a poeti corsi e toscani checimentandosi su temi melodici preesistentitestimoniano di una pratica musicale, -quella dei canti a dispetto e delle ottave acontrasto -, dove due interlocutori, secondorigide regole metriche, si confrontano instraordinarie ed improvvisate tenzoni poetico-musicali. Un mondo sonoro antico eaffascinante, affidato alla memoria e allatrasmissione orale ma, purtroppo, a rischio diestinzione.

UNA MUSA PLEBEA1

A dispetto di unadiscografia spessosedotta dai nomi più notidella storia musicale, unarecente propostadell'etichetta Accent gettaluce su una figura pococonosciuta quantobrillante del Cinquecentofiammingo: Gery de

Gershem; un musicista belga del XVI secoloche a dispetto dalla ricca messe di notiziebiografiche che lo riguardano non è suffragata

da una sufficiente documentazione musicalebenché ci è noto che il re del Portogallo,Giovanni IV di Braganza, possedesse nella suabiblioteca personale poco meno di 300 suoimanoscritti, tra i quali la sopravvissuta messaAve Virgo Sanctissima, oggetto dellaregistrazione Gery de Gershem. Missa AveVirgo Sanctissima (ACC 24235, 1 CD). La MissaAve Virgo Sanctissima, unica testimonianzamusicale integra giuntaci di Gery de Gershem,sarebbe andata perduta se non fosse stato perla volontà del suo maestro Philippe Rogier diincluderla nella sua raccolta di 6 messe

stampata nel 1598. La registrazione inquestione è quindi tanto più preziosa sia perl'unicità del suo contenuto ma soprattutto peril pregevole risultato artistico ottenuto dalgruppo belga Currende, diretto da Erik vanNevel, composto da 16 splendide voci cheeseguono la messa con gran pulizia di suono eun ottimo fraseggio. Nell'antologia ascoltiamoanche alcuni brani policorali di FrancescoGuerrero - di quest'ultimo si ascolta anche ilmottetto Ave Virgo Sanctissima a 5 voci usatocome modello da Gershem per la sua missa –di Philippe Rogier e Peter Philips.

GERY DE GERSHEM2

Nonostante lapreponderante produzionelegata alla liturgiaprotestante, il compositoretedesco Johannes Eccard,attivo tra '500 e '600, sidedicò anche allaproduzione cattolica aservizio della cappella di

corte di Monaco di Baviera e,successivamente, nel 1579 in quella di JakobFugger ad Augsburg. A quest'ultimo èdedicata la messa Mons coeur sereccomande à vous oggetto della

registrazione Johannes Eccard. Meinschonste Zier (AECD 1103, 1 CD) cui siaggiungono 14 lieder su testi tedeschi trattida antologie destinate alla liturgiaprotestante. La messa si rifà ad unaceleberrima chanson profana di Orlando diLasso, suo maestro durante la permanenza aMonaco, che fa da modello all'impalcaturapolifonica a sei voci adattata ai brani dellamessa, in uno stile contrappuntistico tipicodel XVI secolo. Di tutt'altro tono i GeistilicherLieder, molti dei cui testi sono tratti daimportanti raccolte a stampa del 1597 e del1644, in cui prevale lo spirito protestante con

l'uso delle semplici melodie dei coraliarmonizzate a 4 voci. L'esecuzione è affidataad un ensemble di 16 elementi, ilNorddeutscher Kammerchor, diretto da MariaJürgensen, che si distingue per un ricorsopreponderante alla compagine corale al suocompleto, favorendo effetti di corposità sonoraparticolarmente consoni al repertorioeseguito. Dalla pregevolissima interpretazionedella Missa si distanziano i Geistilicher Liederche soffrono di una povertà interpretativa sianelle dinamiche che nelle accentuazioni dellefrasi musicali, generando, a tratti, una certauniformità e monotonia esecutiva.

JOHANNES ECCARD3

128 MARZO 2013

TUNES marzo__mastro Progress 07/03/13 10.20 Pagina 1