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PROGRAMMA I^ ANNO CRESIMA 2007-08 · 22-10-2009 incontro di accoglienza e presentazione Itinerario dell’anno. 22-Novembre-2009 alla S. Messa ore 10,00, presentazione del gruppo

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Page 1: PROGRAMMA I^ ANNO CRESIMA 2007-08 · 22-10-2009 incontro di accoglienza e presentazione Itinerario dell’anno. 22-Novembre-2009 alla S. Messa ore 10,00, presentazione del gruppo
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PROGRAMMA I^ ANNO CRESIMA 2009-2010Dio, chi Sei?

INTRODUZIONE: PASTORALE CATECHETICO

I ragazzi e le ragazze si trovano ad affrontare una nuova fase del loro sviluppo. Sono i più difficili “da catechizzare”, i ragazzi devono diventare i protagonisti attivi, del GRANDE SI che confermeranno – nello Spirito Santo – per il loro amico numero uno GESU' di NAZARET.In una società sempre più globalizzata e multiculturale, l'idea di Dio rischia di essere differente e vaga. Per questo il filo conduttore dell'anno sarà la conoscenza di Dio rivelato da Gesù Cristo, seguendo primi tre capitoli del Catechismo CEI “Sarete miei Testimoni”, con un occhio l'anno liturgico, e alla pastorale della nostra Diocesi e della parrocchia, procederemo nella conoscenza del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Il nostro percorso partirà dall'esperienza, si incontrerà con la Sua Parola è tornerà a incannarsi nella vita concreta, per un incontro con Dio che da luce e forza alla nostra esistenza.Far scoprire ai ragazzi il Progetto di Dio, la storia della salvezza che continua nella loro vita, ed aiutarli ad accogliere come un dono: il corpo cresce, la propria personalità come qualcosa di originale, le relazioni con gli altri come nuovi orizzonti che si aprono. E' un cammino immenso da esplorare per discernere se stessi, nella esperienza della vita, un segno privilegiato di Dio che ama e che apre un cammino verso la libertà, anche quando la vita è segnata dal dolore e appesantita dal male.

Il cammino crismale è un'occasione privilegiata per aiutare i ragazzi:

• A) far scoprire nella scrittura il Dio fedele all'alleanza con l'uomo; anche oggi il cristiano sente rivolta a se le parole rivolte ad Abramo, Mosé, Davide ed ai profeti;• B) l'incontro con Gesù e la sua vita ci conducono a un cammino di liberazione dal male e a vivere grazie alla presenza dello Spirito Santo, il dono della nuova alleanza;• C) far scoprire nei ragazzi la presenza dello Spirito Santo nella loro vita e nella comunità cristiana.

Il percorso si svilupperà su questi temi:1. Dio Padre: Il Creatore (pag. 18-22) e il Giusto (pag. 15-23) (ottobre);2. Dio Padre: Il Misericordioso ( pag. 23-24) (novembre fino alla festa di Cristo Re)3. Dio Figlio si è fatto uno di noi (pag. 33 -34) (Avvento -Natale dicembre)4. Dio Figlio: dalla parte del bene (pag.33-36) (gennaio'09)5. Dio Figlio: L'uomo nuovo (pag. 36- 39) (febbraio'09)6. Dio Spirito: La forza che sconfigge la paura (pag. 49 101-102) quaresima- pasqua

(marzo'09- aprile fino alla Pasqua) 7. Dio Spirito: la gioia contagiosa (pag.51) (aprile'09 dopo la pasqua8. Dio Spirito: la vita senza confini (pag. 54) (maggio'09)

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I^ TAPPA: DIO PADRE:IL CREATORE- GIUSTO- MISERICORDIOSO: DIO FIGLIO SI È FATTO UOMO

Obiettivi: Aiutare i ragazzi a:

• Scoprire il bisogno degli altri. • Conoscere le generalità degli altri.• Apprezzare le qualità altrui.• Distinguere gli atteggiamenti che favoriscono la comunicazione di amicizia, da quelli che la ostacolano.• introdurre all'interno del gruppo rapporti di amicizia, accoglienza e fraternità.• Ripensare al Progetto di Dio come proposta di amicizia nella storia di salvezza.• Celebrare il cammino di fede in gruppo,accogliendo la Bibbia come storia di alleanza tra Dio e gli uomini.

Tempi: La I^ tappa va da 15 Ottobre 2009 al 19 Novembre 2009. Dal 29 Novembre'09 sarà vissuto come cammino in preparazione all'avvento di Gesù .primo incontro 15-10-2009 ore 19,30 incontro con i genitori22-10-2009 incontro di accoglienza e presentazione Itinerario dell’anno.

22- Novembre-2009 alla S. Messa ore 10,00, presentazione del gruppo che ha iniziato il cammino di preparazione alla Confermazione.

19 novembre 2009 incontro comunitario con Equipe animatori a conclusione della tappa. L’incontro durerà h 1,30.Ritiro 06-Dicembre 2009 2° Domenica d'avvento- con consegna della Bibbia.

Incontri: La I^ tappa sarà articolata con 7 incontri nel T.O. (esclusi quelli con Equipe animatori) e con 4/5 incontri nel tempo d’Avvento.

II^ TAPPA: DIO FIGLIO: DALLA PARTE DEL BENE- L'UOMO NUOVO

DIO SPIRITO: LA FORZA CHE SCONFIGGE LA PAURA

Obiettivi: Aiutare i ragazzi a:

• Conoscere Gesù come colui che risponde con obbedienza e fedeltà al progetto di Dio.• Scoprire Gesù come Maestro che insegna a fare nella vita le scelte più giuste.• Maturare atteggiamenti di coraggio, di fiducia, di fedeltà nelle scelte cristiane.• Vivere con coerenza gli impegni che derivano dalle promesse battesimali.

Tempi: La II^ tappa va da Gennaio 2010 (dopo le vacanze di Natale) a 04- Aprile 2010 (Pasqua) sarà così articolata:

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6 incontri: Giovedì 07-14-21-29 Gennaio- 4-11- febbraio- 2010Giovedì 18-Febbraio-2010 incontro comunitario con Equipe animatori a conclusione della tappa. L’incontro durerà h 1,30.Dal 21-Febbraio al 04- Aprile-2010 - Cammino quaresimale in preparazione alla Pasqua – 25- marzo 2010 ( Via Crucis)Ritiro: Domenica 28-Marzo-210 (II^ domenica di quaresima)

Incontri: La II^ tappa sarà articolata con 6 incontri (escluso quello con Equipe animatori) e con 5/6 incontri nel tempo quaresimale

III^ TAPPA: DIO SPIRITO:LA FORZA CHE SCONFIGGE LA PAURA (CONTINUA) – LA GIOIA CONTAGIOSA – LA VITA SENZA CONFINI

Obiettivi: Aiutare i ragazzi a:

• Conoscere gli avvenimenti della Pentecoste, da cui è nata la Chiesa.• Attendere lo Spirito che viene donato nella confermazione.• Scoprire modi concreti con cui collaborare all'azione dello Spirito nella • comunità ecclesiale.

Tempi: La III^ tappa 08-Aprile 2010 a Maggio 20107 incontri tempo di Pasqua 08-15 - 22-29 Aprile 2010 06-13- 20 Maggio 2010 compresa la Pentecoste27 Maggio 2010 incontro comunitario con Equipe animatori a conclusione della tappa e chiusura anno catechistico. L’incontro durerà h 1,30.

Incontri: La III^ tappa sarà articolata con 7 incontri (escluso quello con Equipe animatori ).

NB: IL NUMERO DEGLI INCONTRI È ORIENTATIVO, POSSONO CAMBIARE SECONDO LE ESIGENZE DEL GRUPPO O DEL TEMPO LITURGICO.

STRUMENTI: 1- SARETE MIEI TESTIMONI (PRIMI 3^ CAPITOLI) 2- IL SUSSIDIO I PREADOLESCENTI E LA CRESIMA (PRIMI 5^ CAPITOLI) 3- POTRETE ACCOMPAGNARVI DA STRUMENTI AUDIOVISIVI. ECC.

INCONTRI CON I GENITORI: COME DA SCHEDA ALLEGATA

Calendario degli incontri specifici con i ragazzi 1° CRESIMA A.C. 2009/2010

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1°ANNO Cresima dateInizio Catechismo – Con genitori e ragazzi

15-10-2009 ore 19,30

Presentazione nuovo anno - negli orari del catechismo

23-10- 2009

Presentazione ragazzi alla comunità 22-11-2009 ore 10,00 Domenica Festa di Cristo Re

Incontro comunitario con equipe - negli orari del catechismo

19/11/09

Incontro con i GenitoriRitiro Domenica 6-12-2009 (II Avvento) con

consegna della BibbiaNovena di Natale 17/12/09Penitenziale - Confessione Ogni ragazzo durente i giorni

dell'avvento può confessarsi con i Sacerdoti direttamente

Incontro comunitario con equipe - negli orari del catechismo-

18/02/10

Incontro Con i genitoriPenitenziale Come in avventoritiro Domenica 2. quar. 28-02-2010Via Crucis 25-03-2010 ore 15,30 e 17,00Incontro con i genitori

Veglia di PentecosteIncontro comunitario con equipe - negli orari del catechismo

27/05/10

L’animazione liturgica domenicale come da calendario

da inserire nella I^ tappa

La.... carica!!!10 buone ragioni per fare gruppo!

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Insieme si sta meglio: ci si annoia raramente, ci si diverte di più;Nel gruppo mi sento sicuro/a: l'unione fa la forza;Gli altri possono farmi imparare qualcosa che non so;Gli altri possono darmi qualcosa che non ho;Ricevo affetto, stima, comprensione di cui sento il bisogno;Sto trovando nuovi amici;Nel gruppo mi sento viva/o, posso essere utile a qualcuno;Nel gruppo non mi sento solo/aNel gruppo c'è uno Spirito che mi guida sapientemente verso il bene e la felicità;Il gruppo è decisivo alla mia età!

E noi, che tipo di gruppo vogliamo?Questione di scelte

US ARMY NO RULES DEMOCRATIC

Segni di riconoscimento Bandiera, divisa, inno immutati da generazioni

Variabile, praticamentenessuno......

Un nome, un gesto, uno slogan deciso dalla maggioranza e modificabile

Caratteristiche Regole ferree.Obiettivi chiari e prestabiliti

Random(=casuali). Legali all'umore del momento

Regole e obiettivi discussi e decisi insieme

Leadership Imposta dall'alto, gerarchicamente Modi autoritari

Assente Un ruolo importante come tutti gli altri, di ascolto e di servizio

La.... carica!!!10 buone ragioni per vivere e non vivacchiareVivere o vivacchiare...... Cosa vuol dire, concretamente? Discutiamone insieme!• Di vita ce n'è una sola!• La vita è lo scrigno di un tesoro fantastico, che non tutti riescono ad aprire.• La vita è una nuova sorpresa da aprire ogni giorno.• La vita ti stupisce con la meraviglia della sua perfezione scientifica, frutto di un immenso creatore.• Nella vita non siamo soli: gli altri sono per noi e noi siamo per gli altri. Abbiamo ognuno bisogno dell'altro.• Nella vita c'è la speranza, cioè la capacità di gioire già oggi per quello che verrà domani.• La vita è più fragile di quanto i giovani comunemente pensano.• Della vita non si getta via nulla, perché anche le esperienze negative possono farci crescere e rafforzarci.• In questa vita facciamo le prove per lo spettacolo dell'eternità.• Dio garantisce in nome dell'Amore che la Vita avrà sempre l'ultima parola.

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Questione di scelteE noi, che tipo di vita vogliamo?

ESAGERATA ANNOIATA VIVA(vitale)

Manifesto Vita spericolata (Vasco Rossi)

Il niente ( Marco Masini)

Vivi davvero (Giorgia)

Meta Divertimento continuo Ah, conoscerla! Gioia, felicitàMezzi La caccia alle forti

emozioniGirovagare. lasciarsi andare

Equilibro con se stessi e con gli altri

Orizzonti temporali Soltanto qui ed ora Sospesi all'infinito Vivere il presente guardando al futuro imparando dal passato

Scorciatoie Sostanze Riposo assoluto. Illusioni

Nessuna

Nemici La malattia, la vecchiaia, gli “ecologici”

La fatica, l'impegno Chi vende beni e servizi da “consumare” in fretta

Controindicazioni Salute KO Non ti passa più Sempre in movimento

DIO PADRE MISERICORDIOSO

MINITEST

PROVA A CONOSCERE COME TI COMPORTI DI FRONTE ALLA VIOLENZA E AL PERDONO.1. SE UNO TI FA UNO SGARRO O UN DISPETTO:

A) GLIELA FAI PAGARE CARA E SALATA;C) DISCUTI E SEI DISPOSTO A PERDONARE;B) RESTITUISCI QUELLO CHE HAI RICEVUTO;

2. LA VENDETTAB) È NECESSARIA PER FARSI RISPETTARE;A) È UN PIATTO CHE VA SERVITO FREDDO;C) SERVE SOLO AD AUMENTARE L'ODIO E LA SOFFERENZA;

3. UN FILM ESEMPLAREC) TITANIC;A) IL PADRINO;B) ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO.

4. UN ANIMALE CHE TI ISPIRA

A) DOBERMAN;C) SCOIATTOLO

B) GATTO.

MAGGIORANZA DI A: VENDICATIVO. TI STA BENE LA LEGGE DELLA GIUNGLA. SEI UN PERICOLO, ANCHE SE MOLTI TI RISPETTANO. OCCHIO: UN GIORNO TROVERAI CHI È PIÙ DURO DI TE!MAGGIORANZA DI RISPOSTE B: LEGALISTA PER TE C'È LA LEGGE DEL TAGLIONE: OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE. CONVIENE NON PUNZECCHIARTI, O SARANNO GUAI. OGNI TANTO PORTI I SEGNI DI QUALCHE LOTTA DI TROPPO.

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MAGGIORANZA DI RISPOSTE C: BUONO. SEI DELLA PARTE DI GANDHI E DI GESÙ: PORGI ALTRA GUANCIA. QUALCUNO TI CONSIDERERÀ UN DEBOLE, MA IL MONDO SI SALVA GRAZIE A QUELLI COME TE. SE FOSSIMO TUTTI COSÌ, LE COSE ANDREBBERO MEGLIO.

PERCHE' SIA UN VERO NATALEQuestione di scelte

Che Natale scegli?

Modello “centro commerciale” Alla ricerca del regalo più “in”Modello “Luci di Natale” Suggestione e “atmosfera”Modello “ Tu scendi dalle Stelle” Quando la tradizione diventa FolkloreModello “ Siamo tutti più buoni” La tenerezza dei bambini... da Natale a Santo StefanoModello “ Mega-festa” Dal pranzo esagerato alle vacanze top classModello “ Su le maniche” Qualche gesto concreto d'altruismo per vivere il senso d'Amore

del Dio con noi

DA INSERIRE NELLA II^ TAPPA

Questione di scelteModi diversi di vedere Gesù. Quali vi sembrano troppo parziali? Cosa rispondereste alle provocazioni?

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Il povero illuso L'alternativo Il Figlio di Dio

Gesù? Grandi sogni, grandi ideali,grandi utopie. Dopo 2000 anni di cristianesimo il mondo è ancora pieno di cattiveria ed ingiustizia. Gesù oggi è poco più di un ricordino venduto nei banchetti religiosi, utile per far stare buona le gente.

Gesù è il più grande rivoluzionario della storia. Ha scardinato le leggi, preghiere e tradizioni. Se n'è fregato del potere e della ricchezza. Ha rinnegato la vendetta nel perdono. Capovolge il nostro modo di pensare: beati gli ultimi, i buoni, i perseguitati....

Gesù è l'incarnazione di Dio sulla terra. E' l'uomo più fedele, colui che ristabilisce l'amicizia tra il creatore e l'Umanità. E' colui che rende attuale e visibile l'Amore di Dio: provvidente, misericordioso, gratuito e incondizionato, eterno.

MEMORANDUMCurriculum vitae

Nome Jashua (= Dio Salva)

Paternità Ben Josef, discendente del re David, della tribù di Giuda

Maternità MyriamProvenienza NazarethSoprannomi Messia ( dall'ebraico) o Cristo (dal Greco),

cioè “unto”, consacrato per essere Servo dell'uomo

Qualifica Figlio di DioNascita a Betlemme, tra il 7 e il 5 a.c.Morte a Gerusalemme,probabilmente venerdì 30

aprile 30 d.c.Cultura Ha un'approfondita conoscenza della legge

ebraica e dei profeti (Antico Testamento); parla l'aramaico, legge l'ebraico, conosce parzialmente il greco; è un abile comunicatore e un maestro di saggezza

Professione per un certo periodo falegname/ costruttore insieme al padre; poi maestro itinerante

La....ricarica!!!Sette ragioni per giustificare il segno che Gesù ha lasciato nella storia.

1. E' un leader naturale: attira le folle, si esprime con autorevolezza.2. Fa sempre del bene, aiutando chiunque incontra sul suo cammino.3. Sceglie la verità e la mette al primo posto: anche quando gli costa la vita.

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4. E' una persona equilibrata:rispetta e dà il giusto valore al proprio corpo, alle proprie emozioni, ai propri pensieri, alla propria anima.

5. Vince sempre le discussioni. le sue massime e suoi gesti lasciano gli uditori a bocca aperta.

6. Ci parla di un Dio Meraviglioso, innamorato dell'uomo, che fa di tutto per il suo bene.

7. E' l'unico uomo che ha vita eterna nelle parole e dopo la sua morte.

DA INSERIRE NELLA TERZA TAPPA

APRILE DOPO PASQUA: FILM “ UN SOGNO PER DOMANI” USCITO NEL 2000, KEVIN SPACEY E HELEN HUNT USCITO NEL 2000

La....carica!!!Sei motivazioni per rinnovare l'adesione al Credo Cristiano.

1. La bellezza e la perfezione della natura nell'immensamente grande come nel microscopicamente piccolo: difficilmente si è “fatta da sola” .

2. La grandezza di quell'uomo/Dio, Gesù Cristo, che ha scelto di condividere le nostre fatiche e ha vinto il male, dando la prospettiva di un nuovo futuro alla storia dell'umanità.

3. Le testimonianze degli Apostoli che ci confermano la realtà della sua resurrezione, il ritorno alla vita e alla gioia dopo la sofferenza e la morte ingiusta.

4. L'azione dello Spirito Santo tra gli uomini, che tira fuori il meglio per costruire il mondo d'Amore che è il desiderio di Dio.

5. La certezza di non essere soli, ma parte di una comunità viva e unita negli stessi valori e dallo stesso Signore.

6. La Speranza dell'incontro con Dio, nella gioia luminosa e dinamica dell'eterno, oltre ogni dolore, ingiustizia, notte e dubbio.

MESSAGGIO DALLA CASA DI DIO: LEGGERE 1 COR. 15,3-6.

La....carica!!!10 iniezioni di speranza.

1. La saggezza dei proverbi: “ Non c'è nuvola così nera che non sia orlata d'argento”( Inghilterra); “ Tutta l'oscurità dell'universo non potrà mai spegnere una candela” ( Cina); “ Gente allegra, il ciel l'aiuta” ( Italia).

2. “ Pessimista è chi potendo scegliere tra due mali, li prende tutte e due” ( John Garland Pollard, governatore americano).

3. “ La speranza vede la spiga, quando i miei occhi di carne non vede che il seme che marcisce” ( Primo Mazzolari, sacerdote).

4. “ La più grande scoperta della mia generazione è che il genere umano può cambiare la propria vita cambiando il proprio atteggiamento mentale” ( W. James, professore di Harvard).

5. “ Comunque vada, sarà un successo” ( Piero Chiambretti, comico).

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6. “ Ognuno di noi è adeguatamente equipaggiato per la propria vita: tu hai i doni giusti per consegnare il tuo messaggio e io ho i doni appositamente scelti per consegnare il mio” ( John Pawell, sacerdote psicologo).

7. “ Questa è la lezione che io ho appreso ad Auchwitz: quelli che hanno una visione del futuro, di un compito da realizzare, hanno maggiori probabilità di salvarsi” ( Victor Frankl, psicolgo).

8. “ L'avvenire è nelle mani di Dio, e quindi in buone mani” ( Pio XI, papa).9. “ Niente ti turbi, niente ti spaventi. Tutto passa, solo Dio non cambia. Chi ha

Dio non manca nulla: solo Dio basta” ( Teresa d'Avila, santa).10.“ Per corrugare la fronte si mettono in movimento ben sessantacinque muscoli.

Per sorridere solo diciannove. Allora, almeno per economia, sorridi!” ( anonimo).

Questione di scelteChe futuro vogliamo? Discutete vantaggi e controindicazioni. E ricordate: il

vostro domani dipende anche dall'oggi!

Imprevisto e imprevedibile Gaudente Saggio

Motto Apri le braccia e poi voli Spremi tutto il succo della vita

Chi va piano, va sano e lontano

Istruzioni per l'uso Fai quello che ti pare, quando e se ti va

Un solo comandamento: divertirsi ad ogni costo

Farsi furbi per non rischiare amare conseguenze

Orizzonte temporale Indefinito Brevissimo termine Medio termine Centro decisionale Cuore Pancia Testa Parola d'oro Tanto è lo stesso Piacere ResponsabilitàRitmi Alterni Adrenalinici Equilibrati“Animale” Talpa Cicala Formica

MESSAGGI DI DIO: LEGGI RM 12,12; 1GV 2,14; 1COR 13,13.

1°TAPPAIPOTESI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCONTRI

1° INCONTRO T.O. :

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Obiettivo: Partire da se per andare incontro agli altri.

• Invocazione allo Spirito ( scriverlo insieme su un cartellone da recitare all’inizio di ogni incontro resterà nella stanza )• Interroghiamo la nostra vita…Si fa rilevare ai ragazzi i cambiamenti del loro ambiente scolastico, tanti nuovi amici, nuovi professori, in famiglia altri cambiamenti e anche in parrocchia, c’è un nuovo modo di fare catechismo. La prima esperienza, che il ragazzo vive in questo periodo, è la scoperta di una novità, di un mondo in cambiamento, dentro e fuori di lui, di una nuova fase della vita che sollecita in lui un atteggiamento di ricerca

o Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 15-16; o Cfr SARETE MIEI TESTIMONI pag 7 ( immagine), pag 10o Cfr VI HO CHIAMATO AMICI pag 8/11

• Gioco:Il ragazzo sta crescendo, non sempre se ne accorge. Questo gioco deve aiutare il nuovo preadolescente a rendersi conto del nuovo che è in lui, e di tutto ciò che è di nuovo lo sta provocando nella crescitaSi deve riuscire a far scoprire con occhi diversi tutte le novità che si sono inserite e si stanno inserendo nella vita dei ragazzi.

- In un grande specchio, ogni ragazzo/a si specchia a turno- far emergere le caratteristiche, interiori o esteriori, di questa periodo:

o il carattereo i tratti della personalitào i desideri che vuole realizzare.o ect

- Il tutto viene scritto su un cartellone (da personalizzare con smile data dell’incontro, nome del gruppo, ect…)- Dopo che tutti si sono specchiati e hanno detto le loro caratteristiche e le attese per il futuro, il gruppo valuta l’analisi personale sottolineando le caratteristiche emerse e aggiungendone altre che ritiene importanti per la sua crescita.

• Preghiera finale .

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2° INCONTRO T.O.:

Obiettivo: Far superare gli atteggiamenti contrastanti ( allegria, felicità opposti a sofferenza, imbarazzo, delusione, ribellione) che le novità, i cambiamenti possono suscitare nel ragazzo/a in questo periodo.

ESEMPIO DEL CARTELLONE

Nome ragazzo/a carattere tratti della personalità desideri da realizzare

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• Invocazione allo Spirito• Situazione :Sarà tutto normale Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 17 (vedi allegato) oppure Gioco Il monumento all’adolescente Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 18.• Far riflettere sulle affermazioni lette o le posizione fatte assumere. Se ci sono affermazioni o atteggiamenti che rispecchiano il loro stato d’animo, o se ne stanno vivendo delle simili. Conoscersi, capirsi, accettarsi è forse la sfida più grande per questi ragazzi. Lo scopo è di capire che un ragazzo ha sempre la possibilità di crescere e di migliorarsi, anche se fa fatica ad accettare il suo carattere in questo suo periodo (Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 5 Una nuova persona)• Far cogliere che la fede si trova sempre ad aver a che fare con l’umanità. Fare riferimento alle icone bibliche del sussidio SARETE MIEI TESTIMONI pag 11-12. Questi uomini scelti da Dio non erano super-uomini: le loro debolezze, incertezze, ribellioni richiamano i nostri stessi atteggiamenti.• Preghiera finale

Sto crescendo: verso dove?_______________________________________________________________________

Sarà tutto normale ?

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“Mi ricordo di aver passato un periodo che non c’era uno dei miei vestiti che mi andasse bene. Odiavo proprio... sai com’è. Facevo una tragedia su tutto, specialmente sui genitori, vestiti, cose, tutto. Non c’era una cosa che mi andasse a genio. Crescendo, ho cominciato ad essere più contenta del mio aspetto” Giovanna , 12 anni

“Non mi ricordo molto. Era una cosa molto graduale. Mi ricordo quando cominciai a venire a questa scuola, verso il primo anno, mi ricordo che i ragazzini piacevano di più di quando andavo alle elementari. Mi ricordo questa cosa, nient’altro” Valeria 13 anni

“Uffa! Non ce la faccio più a stare fermo un ora di seguito. Mi prudono le gambe. Devo assolutamente sgranchirmi un po'. L’anno scorso stavo attento e mi piaceva un sacco venire a scuola. Quest’anno non mi piace tanto. Vorrei fare altro, ma non saprei che cosa... Mi piacerebbe scatenarmi un po'” Sergio 11anni

“Alla Messa mi annoio mortalmente. Non ci capisco niente. Se non fosse un obbligo, non ci andrei sicuramente. Sono distratto dalla gente. Mi piace più pregare nella mia camera” Carlo 13 anni

“Oggi ho sbattuto la porta e ho urlato: “ Basta !” a mia madre. Mi dispiace, ma non ce la faccio più a farmi trattare come un bebè. Non voglio che mi chiami “amore” o “tesoro”. Voglio che mi chiami con il mio nome”Gaetano 11 anno

“Non mi piacciono le lezioni, quando il professore spiega e noi tutti zitti ad ascoltare. Mi piace solo fare i lavori di gruppo o con il professore di scienze che ci fa vedere i ranocchi e possiamo osservare le piante di fagiolo che crescono".

Antonio 11 anni

“La Domenica, non ho tempo. Devo ripassare le lezioni . e poi anche i miei genitori non vanno a Messa. Non è importante, no?”

Carmine 14 anni

“Mio figlio di 13 anni aveva bisogno di una camicia nuova. Lo abbiamo accompagnato in un grande magazzino dove è cominciata la ricerca. Nel reparto ragazzi, la misura più grande era troppo piccola, allora siamo andati nel reparto uomini, dove la misura più piccola era troppo grande”

“Sono cambiato, si quando andavo alle elementari ero proprio unilaterale, capisci, questo è così quello è cosà. Vedevo un lato solo, ma adesso che sono un po' più grande, penso che anche gli altri abbiano degli argomenti validi. Cioè, prendi il loro punto di vista, il mio, e li confronti no?Un altra cosa è che mi hanno detto un sacco di volte che il mio modo di pensare è molto più maturo di prima cioè che ho una visione molto più matura della vita. Ho capito di essere cambiato, sai, perché ho cominciato a fare cose che non avrei mai pensato di fare quand’ero più piccolo”Carlo, 14 anni

3° INCONTRO T.O.:

Obiettivo: Informare sui problemi adolescenziali.

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• Invocazione allo Spirito• L’incontro avrà un’impronta informativa. Con l’aiuto di materiali adeguati : proiezioni, videocassetta, articoli di giornali proporre con semplicità alcune problematiche che ragazzi affrontano a questa età ( ogni catechista sceglie l’argomento in relazione alle esigenze del gruppo).• Si può anche invitare persona specializzata che guiderà l’incontro sull’argomento scelto• L’incontro continuerà a casa con una ricerca personale dell’argomento discusso con i genitori.• Preghiera finale

4° INCONTRO T.O.:

Obiettivo: Riconoscere ed individuare quegli aspetti del proprio carattere e del comportamento che possono essere valorizzati o che sono da correggere.

• Invocazione allo Spirito• Sintesi Personale:

Attività: Porte aperte Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 19• A questo punto si sintetizzano tutti i concetti emersi con parole-chiave e si trascrivono sulla strada del cartellone. Strada che sarà espressione della voglia da parte di tutti di mettersi seriamente in cammino.• Preghiera finale (da scrivere sul cartellone dell’attività precedente e recitare insieme)

La strada verso di teTu mi indichi la strada da seguire,voglio incamminarmi e percorrerla;a te si innalza l’anima mia.Tu apri una strada nel deserto,io muovo i miei passie ti trovo,come sorgente che disseta.Tu spiani una strada tra le montagne,io cammino,io ti cercoe ti trovo.Tu mi hai liberato la strada dai sassi,io cammino sicuro.So dove andare,tu mi indichi la strada.I miei passi,i miei passi,i miei passisono il ritmo della mia preghiera.Amen

5° INCONTRO T.O.:

Obiettivo: Crescere significa impegnarsi seriamente . Fedeli ad una promessa .

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• Invocazione allo Spirito• Attività: Portare al catechismo una serie di articoli di giornale che riportino una promessa o un impegno preso da un personaggio pubblico della politica, dello sport, del mondo dello spettacolo con il conseguente svolgersi di tale vicenda . Promesse mantenute?! Il risultato verrà commentato insieme alla fine dell’incontro.• Far comprendere che anche se si cresce nel fisico, nello spirito e nella volontà questo non trasformarsi in disimpegno al contrario deve far prendere coscienza che la vita è un meraviglioso progetto che può realizzarsi solo con la personale collaborazione.• Confronto personale con la figura di Davide.• Leggere e commentare Davide Re pastore Cfr SARERE MIEI TESTIMONI pag 16

oppure Fare le fotocopie del brano biblico e far sottolineare gli atteggiamenti o avvenimenti in comune delle storia di Davide con la propria storia e anche del personaggio preso in considerazione nell’ATTIVITA’. (Dio aveva chiamato Abramo, ha parlato a Mosè, ha chiamato i profeti…anche Davide è stato scelto da Dio. Tutti siamo stati scelti da Dio. E’ Lui a scrivere con noi la storia della nostra vita. Che cosa vorrà Dio da noi,da…. (personaggio attività), fin dal giorno del Battesimo, quando anche noi, quando…(personaggio attività), come Davide siamo stati unti, cioè consacrati per una missione nel mondo? Nel Battesimo il sacerdote ci ha fatto sulla fronte l’unzione con il crisma. Noi apparteniamo al Signore e dobbiamo svolgere nella vita il suo progetto. Facciamo memoria se siamo stati fedeli a queste promesse, se…(personaggio attività) è stato fedele alle sue promesse? Questo legame non può essere cancellato da nulla al mondo. Il Signore sarà con noi dovunque andremo. C’è però una condizione essenziale…dobbiamo continuare a scrivere la storia della nostra vita in compagnia di Dio. Dio è con noi e noi rispondiamo alla sua chiamata, seguendo Gesù, mandato da Dio a portare a termine il suo progetto).

• Impegno: Tutti si prendono un impegno facilmente verificabile: partecipare insieme alla Messa domenicale.• Preghiera finale Salmo 89.

6° INCONTRO T.O.:

Obiettivo: Andare incontro agli altri. Il rapporto con l’altro offre la possibilità di essere più autenticamente se stessi, perché permette di cogliere il senso più profondo della propria identità.

• Invocazione allo Spirito• Situazione:

Attività: Sei capace di avere amici? Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 30

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Un questionario che aiuta ciascun ragazzo a far emergere il “proprio” stile di amicizia.

• Si raccolgono le schede e si fa una classifica elaborando un decalogo dell’amicizia creando un cartellone.• Ogni ragazzo può liberamente esprimersi in quale definizione si ritrova maggiormente spiegandone il perché.• Preghiera finale

L'arte dell'amicizia

Sei capace di avere amici?

Se vuoi conoscere il valore della tua amicizia, rispondi con sincerità alle seguenti domande scegliendo le risposte secondo ciò che ti accade più spesso e più spontaneamente.

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1. Quando un compagno ti confida qualche cosa: lo tieni per te. ne parli alla prima occasione?

2. Quando discuti con gli altri: sai ascoltare e lasciare parlare gli altri? critichi spesso e interrompi?

3. Quando vai a trovare persone che non conosci, quando arrivi in una classe nuova: entri facilmente in contatto coi ragazzi e ragazze della tua età? te ne stai timidamente in un cantuccio?

4. Quando sei con degli amici : eviti ciò che può ferire o dispiacere? hai tendenza a mettere in imbarazzo chi non è del tuo parere?

5. Quando ti hanno detto parole spiacevoli: cerchi di dimenticare e di prendere le cose dal lato umoristico? ti offendi e ripensi a ciò che ti è stato detto.

6. Quando ti viene chiesti un piacere: sei subito favorevole? il tuo primo movimento è di dire no?

7. Quando un compagno racconta una storia: ascolti con interesse?. cerchi già la storia migliore da raccontare?

8. Quando sei a tavola e viene servito un piatto: fai passare abbastanza spesso il piatto agli altri?. cerchi il migliore sistema per avere la parte migliore?

9. Ti doni ai tuoi compagni? li rendi partecipi di ciò che ti concerne? sei chiuso di natura, o muto per timidezza?.

10. Presti volentieri la tua roba agli altri? provi piacere a fare regali? ti viene fatto di conservare tutto per te e di tenere tutto bene in ordine affinchè nessuno tocchi nulla?

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7° INCONTRO T.O.:

Scrivi 5 regole o definizioni perché l’ amicizia sia vera, duratura e sincera:

1.

2.

3.

4.

5.

Parla con il tuo vicino leggete le vostre regole e scegliete assieme le tre più importanti:

1. ______________________________________________________________________

2. ______________________________________________________________________

3. __________________________________________________________________________

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Obiettivo: Apprendere l’arte dell’amicizia confrontandosi con modelli significativi : i profeti , segno della amicizia fedele di Dio.

• Invocazione allo Spirito• I ragazzi , divisi a gruppi, valorizzeranno il brano del catechismo SARETE MIEI TESTIMONI a pag 23. Evidenzieranno le caratteristiche ed i valori che sono in gioco nel brano, prendendo come punto di riferimento i brani biblici suggeriti.• Confronto con qualche esperienza di amicizia personale vissuta.• Insieme creare uno slogan sull’amicizia .• Preghiera finale

1° INCONTRO TEMPO AVVENTO:

Obiettivo: La bellezza dell’essere dono.

• Invocazione allo Spirito• Attività: Le Stelle • Si consegna a tutti i ragazzi una stella di cartoncino, questi scriveranno su di essa il proprio nome ed una qualità che pensano di possedere, poi la gireranno, e partendo dal ragazzo alla sua destra, passerà nelle mani di tutti i ragazzi che aggiungeranno una qualità che fa BRILLARE quel ragazzo. Finito il giro, ogni stella ritornerà nelle mani del ragazzo iniziale.• Dopo un momento di riflessione personale, ognuno è chiamato a dire se quelle qualità rispecchiano la realtà.• Ognuno è chiamato a dire il perché ha scritto quelle qualità che fa BRILLARE l’altro.• Aiutare i ragazzi a comprendere i il loro essere dono per gli altri con la luce della propria stella. • Preghiera finale

2° INCONTRO TEMPO AVVENTO:

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Obiettivo: Far cogliere il passaggio dall’essere dono all’essere dono per gli altri.

• Invocazione allo Spirito• Attività: I ragazzi riflettono su un’occasione della loro vita in cui è stato difficile perdonare o chiedere perdono .• Sottolineare la differenza tra chiedere scusa e chiedere perdono.• Scrivere questa situazione, con una lettera, in modo anonimo ad un amico. • I fogli, chiusi, vengono poi ritirati dalla catechista e ridistribuite a caso nel gruppo in modo che nessuna capiti alla stessa persona che l’ha scritta e senza rivelarne l’autore. • Ogni ragazzo cerca di rispondere alla lettera ricevuta, facendo propria la situazione descritta, specificando quale sarebbe stato il suo comportamento e le difficoltà che avrebbe incontrato.• Ogni ragazzo, anonimamente, riceve un consiglio per come affrontare la situazione.• Concludere l’incontro con la lettura di un brano del Vangelo sulla misericordia

TEMPO AVVENTO: OGNI RAGAZZO DURANTE I GIORNI DELL'AVVENTO PUÒ CONFESSARSI DIRETTAMENTE CON I SACERDOTI.

3° INCONTRO TEMPO AVVENTO:

Obiettivo: Aiutare a far capire che Gesù è il dono indispensabile della nostra vita.

• Invocazione allo Spirito• Fare una ricerca con i ragazzi : Parliamo di Gesù. • Esaminare come iniziano tutti i Vangeli e rispondere insieme alla domanda: Chi è Gesù e cosa è venuto a fare nel mondo?. • Si può f, anche, far riferimento al sussidio SARETE MIEI TESTIMONI pag 31 .• E’ importante presentare Gesù come “caso serio” della storia e della vita. Gesù deve uscire dal mondo della fiaba e deve presentarsi come personaggio realmente esistito in un luogo ben preciso e in un tempo ben preciso. Inoltre i ragazzi devono riflettere sul tema della vita in modo che non la sentano staccata dalla presenza di Gesù, il quale è il compagno indispensabile per viverla bene.• Raccogliere i risultati della ricerca o su un cartellone, o con un volantino, oppure ideare una breve recita in cui ogni ragazzo rappresenta un’evangelista.• Preghiera finale

4° Incontro : Novena di Natale 17-12-2009 negli orari di catechismo.

II TAPPA

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IPOTESI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCONTRI

1° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Aiutare i ragazzi a capire che la scelta per Gesù non è un fatto marginale dell’esistenza, ma li coinvolge pienamente: è il centro attorno a cui si organizza la vita.(riprendendo 4 incontro della tappa d’avvento).• Invocazione allo Spirito• Si formula tutti insieme un semplice questionario sul senso della fede “La gente chi dice che io sia” Cfr I preadolescenti e la Cresima pag 47.• I ragazzi , divisi in tre gruppi, vanno ad intervistare , nella zona dell’oratorio, alcune persone, compresi sacerdoti, suore, diacono, catechiste, ect.• Dopo circa 15 minuti si rientra, si leggono i risultati e si classificano le risposte.• Preghiera finale

2° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Confronto con diversi modi di vivere la fede adulta.

• Invocazione allo Spirito• Si riprende e si completa l’attività precedente .• Un cartellone sintetizzerà le risposte, non è importante quante siano, ma il loro contenuto.• Insieme , in forum, si discuterà dell’esperienza avuta nel confronto con i molti diversi modi di vivere la fede,.• Importante far rilevare che anche se questa si modifica con l’età, con la vocazione , coinvolge sempre la vita delle persone.• Preghiera finale

3° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Cercare di capire chi è Gesù, per la propria esistenza.

• Questo incontro può essere svolto in cappella oppure creare nella sala un ambiente adatto (possibilmente senza banchi)• Invocazione allo Spirito• Dopo la lettura del testo evangelico di Mt 16• Momento di silenzio• I ragazzi sono invitati a dare una risposta personale alla domanda E voi chi dite che io sia?• Superare le definizioni teoriche cercare di far cogliere il significato che la fede ha per la vita di ciascuno.• Canzone di riflessione IL MONDO INSIEME A TE di Max Pezzali

(Facendo rivolgere quel te e non ad una persona ma a Gesù)

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• Preghiere spontanee concluderanno l’incontro

Testo della canzone IL MONDO INSIEME A TE di MAX PEZZALI

4° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Far conoscere la vita di un santo che con la sua scelta ha aiutato a far crescere la Chiesa.

• Invocazione allo Spirito• Storia di San Giovanni Bosco .Il santo protettore dei giovani.• Preghiera finale.

Forse non sarei come sono adesso forse non avrei questa forza addosso forse non saprei neanche fare un passo forse crollerei scivolando in basso invece tu sei qui e mi hai dato tutto questo e invece tu sei qui mi hai rimesso al proprio posto i più piccoli pezzi della mia esistenza componendoli dando loro una coerenza

Come è bello il mondo insieme a te mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c'è da sempre solo che io non sapevo come fare per guardare ciò che tu mi fai vedere come è grande il mondo insieme a te è come rinascere e vedere finalmente che rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me

forse non avrei mai trovato un posto forse non potrei regalarti un gesto forse non saprei neanche cosa è giusto forse non sarei neanche più rimasto

invece tu sei qui sei arrivata per restare invece tu sei qui non per prendere o lasciare ma per rendermi ogni giorno un po' migliore insegnandomi la semplicità di amare

come è bello il mondo insieme a te mi sembra impossibile che tutto ciò che vedo c'è da sempre solo che io non sapevo come fare per guardare ciò che tu mi fai vedere come è grande il mondo insieme a te è come rinascere e vedere finalmente che rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me

come è grande il mondo insieme a te è come rinascere e vedere finalmente che rischiavo di perdere mille miliardi e più di cose se tu non mi avessi fatto il dono di dividerle con me più.....

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5° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Far cogliere l’importanza di fare delle scelte giuste per vivere con coerenza gli impegni che derivano dalle promesse battesimali.

• Invocazione allo Spirito• Gioco delle scelte (in allegato)• Importante il passaggio non cosa si sceglie ma come si sceglie• Preghiera finale

Gioco delle scelte

1) Ai ragazzi si presenta la scheda le scelte in allegato spiegando solo quello che devono fare nella prima colonna cioè Segnare le dieci cose che più piacciono a loro fare mettendole in ordine da uno (la più importante) a 10 (la meno importante)N.B. ricordare loro che la scheda non verrà raccolta da nessuno ne valutata se non da loro

2) quando tutti hanno completato la prima colonna riproporre la scelta evidenziando che ora il criterio sarà che questo mese tutto suo è l’ultimo della sua vita che quindi facciano le loro scelte dall’1al 10 come primasottolineare che possono rifare le stesse scelte o cambiarle...

3) quando tutti hanno completata chiedere che facciano l’ultima colonna scegliendo cosa farebbero se oltre a essere questo l’ultimo mese della loro vita, vi è la certezza che saranno giudicati da Dio secondo gli insegnamenti classici.. anche qui evidenziare che possono mantenere le stesse scelte o cambiarle.

4) Dopo di questo oraSono chiamati ad autovalutare le scelte fatte, non sul contenuto delle scelte ma sulle modalità di scelta (cosa li ha spinti a scegliere):

A) GUARDANDO LE COLONNE DAL PUNTO DI VISTA VERTICALEil criterio di scelta della prima colonna è stato: il principio del piacere (mi piace fare non mi piace fare)il criterio di scelta della seconda colonna: si è aggiunto il valore di ciò che faccio (l’importanza delle ultime cose che faccio), visto che è l’ultima volta che lo faccio)il criterio di scelta nella terza colonna è stato o dovrebbe essere stato un po’ di responsabilità (nel senso che rispondo a qualcuno di ciò che faccio)

B) GUARDANDO ORA LE SCELTE IN SENSO ORIZZONTALE:( si può per prima cosa far evidenziare ai ragazzi dove si è fatto per tre volte la stessa scelta, e dove lo si è fatto nelle ultime due colonne, sempre sottolineando che non conta la scelta fatta ma la scelta in se) analisi se si è scelto per tre volte la stessa cosa essa dice la COERENZA della mia scelta e

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L’INDIPENDENZA di questa scelta:è stato importante aver scelto e continuato a scegliere la stessa cosa indipendentemente dalle circostanze esterne. Forse è stata una scelta libera e di valore (in se) perchè senza paura del passato o del futuro otre che pensata.Se si è fatto la stessa scelta nelle seconde due colonne, si evidenzia ancora un po’ di capacità di dare il valore alle cose in se stesse ma anche la capacità di fare ( PENSANDOCI SOPRA) le scelte più importanti e responsabili. Potremmo dire che si è in cammino verso la maturitàLe cose fatte che hanno ottenuto una singola scelta (indipendentemente dalla colonna e da cosa scelto) evidenziano una certa superficialità o leggerezza in quello che scegliamo oltre a una DIPENDENZA di scelta da ciò che accade...

5) Questo gioco evidenzia non quello che si sceglie ma COME si fanno le scelte( lo Spirito Santo interviene ad aiutarci più in questo rispettando la libertà di ciò che scegliamo se esso ovviamente è una cosa buona)

n.b. Interessante è poi mettere in relazione l’importanza della scelta ( nel senso verticale delle colonne) con il fattore tempo (la seconda colonna) che sembra determinarne l’importanzaSembra cioè che le cose aumentino di valore man mano che il tempo passa e che normalmente valgono di più (sono più vere perchè vissute e coerenti) quelle che durano nel tempo

Graficamente è così:

Scheda: le scelte

scegli in ordine di importanza 10 cose da fare in un mese tutto tuo

1 più importante, 10 meno importante

un mese tutto tuo senza genitori e limiti1 colonna 2 colonna 3 colonna

Giocare ai mie sport preferitiViaggiare in tutto il mondo

Valore oggettivo di una cosa: es

l’amicizia

Per gli adolescenti succede a volte così: tanto valore oggettivo per ahimè poco tempo.

10

Tempo e la sua durata

Per chi è maturo: l’amicizia cresce un po’ alla volta e si consolida nel TEMPO

2

1 mese 10 mesi anni

Poi si potrebbero cercare altri criteri con altri grafici Tipo: scelta ( valore) quantità di sacrificio personale disposti a investire.. ecc

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incontrare il proprio idolocomprare vestiti e curare il mio lookPartecipare al grande fratelloColtivare il mio hobby:………….leggere finalmente tutto quello che mi piaceLitigarePartecipare a programmi televisiviSeguire quanto fa la mia compagnia, o i miei cantanti preferiti imparare una lingua straniera Cercare e riuscire a trovare un antidoto contro una malattia stare con gli amici Dormire il più possibile guardare la TV andare a spasso con qualcuno/amandare tutto all’aria e non fare nulla per tutto il tempo riflettere sul senso della mia vita, girando per il mondo vendicarmi di qualcunoCrescere spiritualmente (preghiera e approfondimento religioso) poter usare il mio cellulare preferito smettere di andare a scuola andare in discoteca e frequentare i locali più famosi ascoltare buona musicaFare le cose che mi proibiscono (…) bere e fumare liberamente comperare alcune cose importanti quali…………. cure di bellezza alle terme accudire agli animali preferiti passeggiare in montagna Dimagrire facendo una dieta girare in bici fare quello che voglio delle cose che sono in casa scrivere una lettera ad un amico... fare del bene a qualcuno regalando tutto quello che ho io comunicare a un amico quanto ho imparato dalla vita difendere la pace insegnandola a qualcuno imparare a sparare con armi vereDedicarmi completamente all’ultimo videogioco leggere fumetti romantici per tutto il tempo scoprire il finale della telenovelas preferita diventare un calciatore famosoAltro ( specificare)............................

6° INCONTRO T.O. :

Obiettivo: Scoprire che il momento presente ha un senso che è dato dalla presenza di un progetto da realizzare.

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• Invocazione allo Spirito• Incontro e confronto con una persona impegnata nel volontariato, di età abbastanza giovane…• Non è necessario che si tratti di persone che operano nell’ambito parrocchiale ciò che interessa è la testimonianza di chi spende il proprio tempo con generosità per gli altri.• In un primo momento i ragazzi vengono stimolati a rivolgere domande all’invitato (magari preparandosi in precedenza) poi può essere l’invitato a fare alcune domande ai ragazzi.

• Nella tua giornata/settimana quanto tempo dedichi a te e quanto agli altri?• Che cosa è il volontariato?• Perché una persona decide di fare del volontariato?

Preghiera finale.

TEMPO QUARESIMALE: SI PROGRAMMERÀ INSIEME.

III TAPPAIPOTESI DI PROGRAMMAZIONE DEGLI INCONTRI

1° INCONTRO:

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Obiettivo: Far comprendere che con le giuste scelte, di ogni giorno, rispondendo alla chiamata di Dio, scriviamo una Bibbia con la nostra vita.

• Invocazione allo Spirito• Attività: L’orchestra della vita

I ragazzi sono disposti in cerchio, come in un coro. Ognuno decide mentalmente quale strumento suonare e quale canzone. al via tutti fingeranno di avere lo strumento tra le mani e sottovoce canteranno la musica prescelta.Dopo un minuto cerca il catechista fermerà l’orchestra dicendo “Avete suonato tutti abbastanza bene, ma un’orchestra che si rispetti suona lo stesso pezzo. Scegliamo una canzone che conosciamo e suoniamola tutti insieme, io dirigerò (potrebbe essere un canto di chiesa).

• Al gioco seguirà la riflessione:Ogni uomo ha a disposizione nella vita uno strumento che deve imparare a suonare (se stesso), e fa parte di un’orchestra.Perciò tutti devono conoscere le stesse musiche per poterle suonare insieme.Dio ci fornisce gli strumenti, ci dona la capacità di suonarli, ci offre gli spartiti musicali e dirige le nostre esibizioni.Se qualcuno non suona bene o non segue il direttore d’orchestra che cosa succede?

• A questo punto si distribuirà un pentagramma (disegnato su un cartellone) e si chiederà ai ragazzi di trovare sette note che potrebbero produrre una meravigliosa sinfonia ( le note potrebbero essere i sette sacramenti, i sette doni dello spirito, ect)• Maria è esempio e modello di ogni vocazione: in questa tappa pregheremo con i misteri del rosario che richiamano il contenuto dell’incontro.

2° INCONTRO:

Obiettivo: La chiamata del cristiano è portare frutto, facendosi testimone.

• Invocazione allo Spirito• Leggere e commentare insieme SARETE MIEI TESTIMONI pag 53• Attività: Mettere a disposizione dei ragazzi divisi in tre gruppi, delle riviste missionarie.

Essi sono invitati a ritagliare immagini o fatti che rappresentano una continuazione ideale dell’episodio letto e commentato in Atti 3.La storia di Gesù continua oggi. Di fronte al cartellone composto con i ritagli ogni ragazzo è chiamato a raccontare un fatto di cui è stato protagonista e che ha permesso la continuazione della storia di Gesù con un gesto di bontà, un aiuto di chi è nel bisogno, un’esperienza di pace e di libertà, ect

• Preghiera finale: in questa tappa pregheremo con i misteri del rosario che richiamano il contenuto dell’incontro.

3° INCONTRO:

Obiettivo: Continuare oggi nella Parrocchia, come le prime comunità cristiana, la storia della salvezza.

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• Invocazione allo Spirito• Sfogliare insieme ai ragazzi gli ATTI degli Apostoli.

Cercare le città dove c’erano le prime comunità .Ma come erano le prime comunità? Stefano, Barnaba, Paolo, e tutti gli altri fondano comunità che si chiama cristiane perché credono e seguono Gesù Cristo; e diffondono la Parola di dio Dovunque.Come sono oggi le nostre parrocchie?Come è organizzata la mia parrocchia?

• Attività: Il volto della mia parrocchiaLa catechista scrive su di un cartellone tre parole chiave: ANNUNCIO-LITURGIA-CARITA’ spiegandone il significato.Si organizza insieme il prossimo incontro. Forma i gruppi per la ricerca d’informazione dei tre settori.Es: ANNUNCIO intervista alle catechiste LITURGIA intervista ai parroci o diacono CARITA’ intervista al responsabileoppure si ricercano informazione attraverso brochure o il giornalino parrocchiale, locandine …

• I ragazzi potrebbero procurarsi le informazioni, anche durante la settimana• Preghiera finale come negli incontri precedenti

4° INCONTRO:

Obiettivo: Delineare il volto della nostra parrocchia.

• Invocazione allo Spirito• Vengono inviati i ragazzi alla ricerca di informazione (se non le hanno procurate durante la settimana)• I ragazzi, al loro ritorno, riempiranno le tre colonne, inserendo i dati e gli elementi raccolti.

Il cartellone dovrà rendere conto delle attività che la parrocchia organizza per far vivere queste tre realtà.

• Stimolare i ragazzi ad offrirsi per qualche incarico nella parrocchia per essere segno visibile d’amore• Preghiera finale come negli incontri precedenti

5° INCONTRO:

Obiettivo: Riconoscere i segni della presenza di Dio nelle aspirazioni che condividiamo con tutti gli uomini.

• Invocazione allo Spirito• Leggere e commentare SARETE MIEI TESTIMONIa pag 54

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• Attività: Cristiano cercasiPer fare sintesi e verifica dell’anno s’invitano i ragazzi ad immaginare di dover scrivere un annuncio su un quotidiano.Concordano tutti insieme le caratteristiche che deve possedere una persona per ritenersi cristiana, poi procedono alla stesura dell’annuncio, che potrebbe essere pubblicato sul giornalino parrocchiale.

• Preghiera finale:

Ti preghiamo Mariache hai portato in grembo la primaverail frutto dell’amore di Dio,la vita che vince la morte.Apri il nostro cuore al tuo segreto:lodare Dio, esultare di gioia.Portaci la tua grazia,riempi col tuo canto il silenzio della nostra notte.Tu, fonte viva di ogni bene.Ti preghiamo Maria, regina seduta accanto a Dio,sii dimora della pacesplendore del volto di Gesù.Apri il nostro cuore al tuo segreto:amare Dio più di ogni altra cosa.Sia gloria al Padre che dona il suo amore,al Figlio che amore rivela,allo Spirito che dona amore a chi lo ama. Amen

6 E 7° INCONTRO: PREPARAZIONE ALLA PENTECOSTE

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UnoUno SSppiirriittoo d’amiciziad’amicizia

Sarebbe bello riuscire, anche con il gioco, a esprimere il significato dell’amicizia come “luogo” privilegiato in cui i doni dello Spirito Santo si muovono e agiscono. Essi parlano di Dio, di come Lui ama e, come in tutti i dialoghi, chiedono una risposta. Lo spirito ci fa figli, quindi fratelli, quindi amici con tutte le conseguenze di un’amicizia fraterna, un’amicizia che nasce “dall’acqua e dallo Spirito”. Potrebbe essere un’idea mostrare che ogni rapporto è fondato su una scelta, “un’alleanza”, una decisione quotidiana.

Se nel battesimo siamo entrati a far parte di una comunità una volta per tutte, è pur vero che restare in una grande famiglia: con tanti fratelli che sono responsabili di noi e di cui noi siamo responsabili davanti al Padre, chiama a una scelta. Alla base di tutto c’è la volontà di accettare e accompagnare gli amici-fratelli che Dio mi ha messo accanto.

Per i giochi potremmo fare così:

Fratelli:Fratelli:Facciamo si che i ragazzi si raccolgano in coppie di amici che si conoscono bene

Il gioco è quello comunemente chiamato su molti libri “Fratelli”. Chiediamo ai ragazzi di formare delle coppie, e di dividersi restando legati dal solo sguardo uno davanti all’altro e opposti sui due lati lunghi del salone. Disporremo allora di due file che uniremo con le mani e porteremo a spasso per la sala a mo’ di serpenti. Ad un certo punto, urleremo la parola fratelli: le coppie una volta

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divise dovranno riformarsi correndosi in contro e sedendosi una volta ricongiunte.

Dietro questo gioco ci stanno molti significati: la scelta del migliore amico, il rischio di chiudere e limitare i rapporti a pochi intimi, abbandono e preferenze; incontro, ricerca, sicurezza ma anche bisogno dell’altro come difesa dalle mie paure e timidezze…

Comunità:Comunità:Fatte le coppie portiamo un po’ di scompiglio costringendole ad una scelta

Alcuni libri chiamano il gioco “Atomi”, e consiste nel chiedere ai ragazzi di formare dei sottogruppi di un certo numero di persone. Un “brutto” colpo potrebbe essere chiedere alle coppie appena formate di risistemarsi in gruppi da tre costringendo alcuni a rompere il sicuro legame di coppia appena formato e cercato, verso un cambiamento meno rassicurante. Potremmo poi chiedere di costruire gruppi da cinque portando nuove fratture e in fine gruppi da sette o dieci.

Alcune scelte ci costano la fatica di lasciare la sicurezza dei nostri rapporti più intimi (ma a volte più comodi) per trovarci parte di qualcosa di più grande. Certe scelte ci possono insegnare a stare con gli altri o possono mostrare le nostre paure. Ci sono scelte che emarginano e scelte che accolgono, scelte personali e di gruppo, di coraggio o di paura, di crescita o di chiusura…

Dio nel terreno del nostro cuore ha piantato prima la radice dell’AMORE verso di Lui e poi si è sviluppato, come chioma, l’amore fraterno. (San Gregorio Magno)

Le prove di amiciziaLe prove di amiciziaOra mettiamo alla prova la nostra amiciziacon la fatica del mettersi in gioco.

Ovvero lo Spirito che agisce in noiOvvero lo Spirito che agisce in noi (se gli facciamo spazio)

e ci apre agli altri con i suoi donie ci apre agli altri con i suoi doniPIETAPIETA’-’-INTELLETTOINTELLETTO--TIMORTIMOR DIDI DIODIO--FORTEZZAFORTEZZA--CONSIGLIOCONSIGLIO--SCIENZASCIENZA--SAPIENZASAPIENZA

e ciò che ci e’ stato donato va coltivato,e ciò che ci e’ stato donato va coltivato, investitoinvestitoe moltiplicato per i fratellie moltiplicato per i fratelli“date voi loro da mangiare” “…servo buono, sei stato fedele nel poco…”“date voi loro da mangiare” “…servo buono, sei stato fedele nel poco…” “..vendi quello che hai, dallo ai poveri…”“..vendi quello che hai, dallo ai poveri…”

FortezzaFortezza

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è la capacità di affrontare le situazioni difficili

la vera forza del fragile uomo è poter contare su chi con la forza ha scritto il mondo e lo governa con la legge dell’amore, cioè del dono di sé. Fortezza è allora la fiducia in chi ci sostiene nelle difficoltà: Dio attraverso la sua comunità di fratelli-figli.

Fiducia:Ragazzo: “Signore noi cerchiamo di ascoltare la tua parola, ma il tuo linguaggio è duro,facciamo fatica a comprendere e alla fine concludiamo sempre, ma che ci importa? A che serve?È difficile fidarsi di te, è come fare un salto nel buio e poi… i conti non tornano”.Gesù: “Eppure non siete voi che avete scelto me, ma io ho SCELTO VOI, ho scelto di fidarmi di voi e vi ho chiamato AMICI.

Una volta costituiti i gruppi, si numerano i ragazzi da uno a sette (o dieci), si invitano tutti i numeri “1” a salire sul palco della sala o su un tavolo, a portarsi sul bordo, a girarsi spalle alla sala, a chiudere gli occhi e a lasciarsi andare all’indietro fra le braccia dei compagni che lo sosterranno da sotto il palco. Si fideranno?L’amicizia di Gesù è spesso una fiducia alla cieca; ci sembra di fare un salto nel vuoto verso qualcuno che non conosciamo perché non vediamo ma, la piacevolissima sorpresa, è vedere che Lui è la dove ci chiama a buttarci, è dietro il nostro coraggio, è vicino alle nostre scelte, ci stupisce con il suo abbraccio.

PietàPietàSignifica avere amore per il Padre e i suoi figli

Avere pietà significa sostenere (tenere su), comprendere (prendere con), condividere (dividere con), essere compagno (dividere e mangiare lo stesso pane). La vera pietà si vede quando ci facciamo carico dei bisogni della nostra famiglia umana, amando dio nel prossimo che mi ha messo accanto, facendo la strada con lui e sollevandolo nelle difficoltà.

Sostegno:Signore, se sei tu comanda che io venga da te sulle acque… e andò verso Gesù… Ma per la violenza del vento si impaurì e cominciando ad affogare gridò: “Signore salvami” e subito Gesù stese la mano. (Lc)

Ora toccherà al numero “2” di ogni gruppo. Radunati ancora in cerchio, 4 (“3”,”4”,”5”,”6”) dei suoi amici prenderanno per mani e piedi il designato, gli faranno chiudere gli occhi e cominceranno a farlo oscillare, prima lentamente e poi sempre più velocemente. Nel frattempo viene letto un racconto sull’amicizia o meglio, alcune considerazioni sul sostegno che ci danno gli amici quando siamo presi e sballottati dalla vita.Quando la vita ci muove siamo sempre un po’ preoccupati: non sappiamo bene dove ci porterà, chi ci farà incontrare e se possiamo fidarci delle persone che abbiamo accanto. Pensiamo più spesso al nostro disagio e ci dimentichiamo o neppure ci accorgiamo della fatica che fanno i nostri amici nel portare i nostri pesi e a cullare i nostri sogni. Gesù ha cullato la sua amicizia con noi fin dall’inizio dei tempi, quando ancora non eravamo niente per la terra ma tutto per Lui.

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ScienzaScienzaDal latino “scire” significa conoscere

Conoscere per vedere i bisogni degli altri; per sapere dove abita e diventare vicini di cuore; perché il cuore è la casa dello Spirito e il cuore non ha colore della pelle, non ha vestiti belli ho brutti ma è nudo come il Bambino di Betlemme. Lo Spirito ci fa dono di conosce il cuore, noi non fermiamoci alle apparenze

Conoscenza:Gli disse per la terza volta “Simone di Giovanni mi vuoi bene?” Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: “Mi vuoi bene” e gli disse: “Signore tu sai tutto…”

Si ritorna in cerchi da sette o dieci e uno per volta si chiede ai ragazzi di entrare, fare il giro e stringere la mano di tutti presentandosi con il proprio nome (volendo il paese e la via dove abita). Terminate le strette di mano, si chiede a “3” di ricordare i nomi (paese e via) dei suoi nuovi compagni di avventura davanti a tutti gli altri gruppi.Spesso quando si incontrano persone nuove ci si presenta ma lo si fa distrattamente, un po’ per formalità. Questo accade però nei rapporti normali anche con i nostri amici: siamo superficiali, conosciamo poco di loro perché ci interessa più di noi stessi, e in realtà il nostro nome dice poco anche a noi, perché non ci piace fare la fatica di conoscerci e di mostrare come siamo. Il nome di Gesù è un nome importante, con una grande storia, ma questo non significa che siamo lontani dai suoi pensieri perché piccoli e “insignificanti” anzi, Gesù è proprio intimo dei “piccoli” perché hanno fatto scelte da grandi del Vangelo.

ConsiglioConsiglioDal latino “consulere” significa decidere

Decidere significa orientare le scelte secondo verità, scegliere fra le alternative, fra la vita e la morte, il bene e il male, il dono e l’egoismo, il combattimento o la pigrizia. E quando si è fra amici, decidere compromette tutta la compagnia quindi occorre collaborazione per risolvere i piccoli e grandi problemi.

Collaborazione: “Mi riferisco al fatto che ciascuno di voi dice: “io sono di Paolo”, “io invece sono di Apollo”, “io di Cefa”, “ed io di Cristo!” Cristo è forse stato diviso? (1Cor 1, 12-13)

Ci si mette in cerchio e restando in piedi si cerca di stingere il più possibile le distanze, si alzano le braccia, si chiudono gli occhi e abbassando lentamente le braccia si cerca di unire entrambe le mani con altre mani che non riusciamo a vedere ma possiamo solo toccare. Ora il cerchio è un groviglio di mani e

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braccia da districare infilandosi, scavalcando,... senza mai lasciare la presa. Si torna sempre a cerchio, basta un po' di pazienza, di collaborazione, di previsione. Non c'è nodo che tenga!!!Vivere l’amicizia è un po' come scalare una montagna, ci sono le difficoltà, i nodi da sciogliere, il confronto con le persone che stanno con noi e la fatica delle salite fatte al buio fidandoci dei nostri compagni di viaggio. Una cosa è evidente: la collaborazione è l'unica via di uscita altrimenti si resta legati, si finisce per provare fastidio e non si costruiscono le tonde piazze del dialogo. per uscire dalle situazioni intricate ci vuole la collaborazione di tutti, non basta guardare le mani, bisogna sporcarsele per gli altri.

IntellettoIntellettoDal latino “intus legere” significa leggere dentro, in profondità

Leggere in profondità è guardare con gli occhi di Dio perché lui solo scruta i cuori nell’intimità, lui solo riesce a leggere le situazioni e portare luce nelle ombre. Chi impara a leggere impara anche a comunicare e comprendere i disagi e le emozioni dei fratelli. Chi legge nel profondo, nel profondo comunica, usando il linguaggio dell’amore, e il linguaggio dell’amore non è fatto di parole.

Comunicare: ”Signore cosa vuoi che io faccia?” “Voi siete il corpo di Cristo e ciascuno di voi ne fa parte. (1Cor 12, 4)

Si invitano i ragazzi a mettersi ancora in cerchio e in particolare a guardare in faccia uno dei suoi compagni formando all’interno del gruppo delle coppie. Ora dovranno comunicare all’amico senza usare le parole ma solo con il contatto “mano a mano”. Diciamo loro di esprimere con la destra e di ricevere a loro volta con la sinistra il fatto che: sono arrabbiati, hanno paura, che si può appoggiarsi a loro, che si vuole bene all’altro, che lo tenete prigioniero, che non avete fretta, che non lo lascerete, che state bene con lui, ……Comunicare è la cosa più difficile ma entusiasmante. Gesù è un artista in questo perché riesce a parlare al cuore dell’uomo senza fargli violenza, nel silenzio del creato, nella brezza leggera e non nel fuoco o nella bufera. Gesù tocca le nostre mani, la nostra vita, con le mani delle persone che ci ha messo accanto e si lascia toccare in ogni fratello. La fatica di comunicare è la fatica di confrontarsi con gli altri, abbandonare paure ed egoismi, mettere in gioco le scelte importanti per vedere se hanno il germe dell’amore come quelle di Gesù.

SapienzaSapienzadal latino "sapere" significa avere sapore

Il sapore serve a dare gusto alla vita per poter amare meglio. Come il sale dobbiamo insaporire la nostra e l’esistenza degli altri che ci sono vicini. Ma il nostro sapore viene da Dio, dalla nostra volontà di assomigliare a Lui; dal coraggio di dire al mondo quanto ci ha fatto belli, unici e inestimabili il creatore.

Coraggio:Pietro gli disse: “Signore, con te sono pronto ad andare in prigione e alla morte”. Gli rispose Gesù: “Pietro, io ti dico: non canterà oggi il gallo prima

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che tu per tre volte avrai negato di conoscermi. (Lc 22, 33-34)

Coraggio, quello di restare se stessi e delle proprie scelte e di non perdere sapore. Chiederemo a tutti di mettersi in cerchio e di presentarsi uno alla volta gridando il proprio nome e accompagnandolo con un gesto, un movimento. Tutto il cerchio risponderà ad ogni presentazione imitandola nel tono e nelle movenze.Gridare il nome vuol essere il segno dell’identità difesa a costo della faccia. Chi sa essere se stesso quando è con gli amici sa essere sincero, non mette la maschera che portano tutti. Gesù significa “Dio salva” e Lui ci ha creduto fino in fondo, fino a urlarlo dalla croce che aveva scelto l’amicizia dell’uomo e lo aveva fatto fino in fondo. Gesù vive, muore e risorge per la nostra amicizia e noi per la sua?

Timor di DioTimor di Dioè il sentimento del rispetto e della paura di far soffrire

Lo sguardo di Dio è sempre su di noi perché chi ama vorrebbe vedere l’amato tutto il giorno; e noi siamo amati. Ma a nostra volta siamo chiamati a rispondere all’amore con l’abbandono di un Bambino nelle braccia della Madre; e vedere il sorriso di Dio. Chiamati ad essere, per i nostri fratelli, quelle braccia sempre aperte, sempre pronte, sempre attente.

Abbandono:Ed egli rispose: “Perché mi cercavate? Non sapete che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?. (Lc 2, 49)

Inviteremo i ragazzi (tranne uno) a disporsi uno di fronte all’altro e, stando molto vicino, formare due piccole righe che si guardano ad una distanza di un braccio. Il fortunato che è stato lasciato fuori farà quello che chiamano il “volo dell’angelo”. Si avvicinerà alle due righe di compagni e si lancerà nel mezzo per trovare le braccia dei suoi amici che repentinamente saliranno a fermare la sua caduta.E’ difficile abbandonarsi a colui che non sembra pensare a noi; in realtà Lui è li ad aspettare che noi ci lanciamo nelle sue braccia per raccogliere il suo calore. Ma Dio non può tendere le braccia se non vede il nostro passo fiducioso, non può costringerci ad abbandonarci a Lui, non può violare la nostra libertà perché l’amore è fatto di scelte libere.