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Camera di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura di Perugia
Programma di Tirocinio “IMPROVE YOUR TALENT”
Edizione 2013
Progetto
“Panorama commerciale e azioni positive per l'imprenditoria Umbra in Argentina”
Tesi di:
Damiano Greco
Tirocinante presso
Camera di Commercio di Buenos
Aires
INDICE
Premessa
Presentazione
1. Argentina
1.1 Presentazione del Paese
1.2 Diario di Bordo
1.3 Sede
1.4 Ambiente di lavoro
2. Progetti
2.1 Esperienze sul campo
2.2 Aspetti
2.3 Opportunità per l’Umbria
2.4 Umbria Innovazione
3. Conclusioni
Premessa
È importante chiederci quale sia la differenza tra avere un’immagine
di se stessi e conoscerci, perché in un primo momento sembra siano la stessa
cosa, ma non lo sono, e la continua ricerca di se stessi, il nostro bisogno di
una sicurezza interiore ci pone l’imperativo di trovare qualcosa che sembri
sicuro e solido, e temere invece il cambiamento, occorre invece essere
disponibili alla scoperta anzi incoraggiarla, ciò che troveremo potrebbe,
secondo il pensiero comune, essere assurdo, impensabile o pazzesco, non
importa! noi vogliamo conoscere, oltre ogni ragionevole dubbio, ciò che
siamo e ciò che vogliamo essere, analogamente non spaventiamoci se ci
scopriamo diversi da ciò che pensavamo di essere e quindi diversi dagli altri,
forse non siamo noi ad essere fuori posto ma è la nostra cultura e la nostra
società che ragiona per stereotipi e per modelli. Il fatto che ci troviamo
“diversi” in realtà può essere un buon segno, siamo indirizzati verso la
nostra originalità, rendendoci capaci di dire con semplicità alcune semplici
verità, poiché solo in questa maniera possiamo sperare di essere interpreti
del cambiamento che auspichiamo intorno a noi.
Presentazione
Citando e modificando la biografia del grande Gilbert Keith
Chesterton introduco la mia presentazione attraverso le sue parole:
“Inchinandomi con la mia cieca credulità di sempre di fronte alla mera
autorità e alla tradizione dei padri, bevendomi superstiziosamente una
storia che all'epoca non fui in grado di verificare in persona, sono
fermamente convinto di essere nato il 5 settembre del 1984 a Bloemfontein
(Sud Africa)”;
Mi chiamo Damiano Greco, mi ritengo una persona socievole,
dinamica, volenterosa e desiderosa di imparare, con una spiccata indole
creativa.
Dopo aver conseguito il diploma in Tecnico della Gestione Aziendale ad
indirizzo linguistico ho frequentato l'Università per Stranieri di Perugia
(Corso di Laurea in Comunicazione Internazionale) e sono attualmente
iscritto al secondo anno di Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali e
Cooperazione allo Sviluppo. Disponibile a lavorare in team, con un forte
senso del dovere e della responsabilità ed una spiccata vena creativa, amo
tutto ciò che significa innovazione, idee brillanti e sperimentazione. Sono
nato in Sud Africa e nella mia vita ho sempre viaggiato, questo grazie al
lavoro di mio padre, ho vissuto cinque anni in Turchia, e diversi mesi in
Uganda e Pakistan. Mia madre e’ argentina originaria di Quilmes.
1. Argentina
1.1 Presentazione del Paese
L'Argentina, ufficialmente Repubblica Argentina è una repubblica
federale rappresentativa, situata nella parte meridionale del Sud America. Il
suo territorio è suddiviso in 23 province e una città autonoma, Buenos Aires,
capitale della nazione e sede del governo federale, dove è concentrato un
terzo della popolazione totale del paese, che è di circa 40.000.000 di abitanti.
Con una superficie di 2.780.400 km2, è il più grande paese di lingua
spagnola nel mondo, il secondo stato più grande dell'America Latina, il
quarto delle Americhe e l'ottavo più grande al mondo. Il suo territorio, che
occupa gran parte del Cono Sud sudamericano, confina a nord con la Bolivia
e il Paraguay, a nordest con Brasile e Uruguay, a est con l'Oceano Atlantico,
a ovest con il Cile e a sud sempre con il Cile e le acque atlantiche del
Passaggio di Drake.
Dopo la crisi economica del 2001, economia e governo si sono
stabilizzati e l'Argentina è divenuta uno Stato ad alto sviluppo economico. I
suoi circa 40 milioni di abitanti godono di un indice di sviluppo umano,
reddito pro-capite, livello di crescita economica e qualità della vita che pone
la nazione come una delle più sviluppate dell'America Latina. L'Argentina
raggiunse l'indipendenza il 25 maggio 1810 quando fu deposto l'ultimo
viceré spagnolo che governava da Buenos Aires, e il 9 Luglio 1816 fu
ufficialmente proclamata l'indipendenza a San Miguel de Tucumán.
Il Paese latino-americano ha riscontrato nel corso del 2003 un decisivo
miglioramento delle proprie condizioni macroeconomiche evidenziando
un’evoluzione positiva delle variabili reali e finanziarie: ha fatto registrare
livelli di crescita notevoli realizzati in un contesto di progressiva
stabilizzazione del sistema monetario e finanziario. Il quadro economico
attuale stride in modo netto con la situazione del Paese oggetto di studio ha
vissuto nel corso degli anni recenti, caratterizzati prima dalla recessione
iniziata alla metà del 1998 quindi dalla drammatica crisi del 2001-2002,
quando si e’ registrato un marcato peggioramento del livello di attività
economica accompagnato dal totale dissesto del sistema finanziario, e che
personalmente ho vissuto in prima persona visto che la mia ultima visita
risale proprio al dicembre 2001, sicuramente uno dei momenti più difficili
della sua pur tormentata storia.
Gli anni successivi al default argentino del 2002 hanno segnato un
raffreddamento delle relazioni bilaterali legato alla controversia apertasi con
i detentori dei bond argentini. A seguito delle due operazioni di cambio
effettuate nel 2005 e nel 2010, degli iniziali 400.000 creditori italiani sono
rimasti solo 60.000 holdouts che hanno fatto ricorso al tribunale arbitrale
della Banca Mondiale, il quale non si è ancora pronunciato nel merito della
vicenda. La, sia pure parziale, soluzione della controversia e il legame
speciale, culturale e sociale, tra i due Paesi hanno portato nel 2011 al rilancio
delle relazioni bilaterali, con la riunione della II Commissione Economica
Bilaterale, la visita in Argentina dell’allora Ministro degli Esteri Frattini e
quella in Italia della Presidente Kirchner, culminate con la firma di vari
accordi nel campo economico e scientifico universitario. Nonostante le
positive premesse dell’anno anteriore, il 2012 ha segnato una battuta
d’arresto, legata in particolare alle misure economiche poste in essere dal
Governo argentino.
La progressiva erosione dell’avanzo fiscale e di quello della bilancia
commerciale, determinanti nell’assicurare l’approvvigionamento di dollari al
Paese, hanno portato all’inasprimento di misure restrittive delle importazioni
ed a controlli valutari che di fatto impediscono il trasferimento di utili e
dividendi. Molte imprese, danneggiate dai provvedimenti, hanno
abbandonato il mercato argentino. Alcuni grandi gruppi, pur soffrendo la
difficoltà di approvvigionarsi di componenti necessarie alla produzione,
sopportano meglio tali restrizioni. I controlli ai trasferimenti valutari hanno
comunque colpito tutte le aziende, costrette a mantenere attivi nel Paese in
moneta locale e pertanto soggetti all’erosione dell’elevata inflazione. Assai
complessa, inoltre, e’ la situazione delle aziende del settore energetico (gas,
elettricità), in perdita per via del blocco decennale delle tariffe. I dati del
2012 evidenziano una contrazione dell'interscambio tra i due Paesi che è
passato, secondo fonti locali, da 3.500 milioni di dollari nel 2011 a 2.600
milioni di dollari nel 2012 con un saldo della bilancia commerciale
comunque ancora positivo per il nostro Paese (oltre 250 milioni di dollari).
Nel primo bimestre 2013 l'interscambio di oltre 400 milioni di dollari
registra un saldo favorevole per l'Italia, con una crescita delle importazioni
argentine (8%) a fronte di una contrazione delle esportazioni argentine di
oltre il 20% (rispetto al corrispondente bimestre 2012).
L'economia dell'Argentina è caratterizzata da grande ricchezza e
varietà di risorse naturali, una popolazione con un elevato grado di
alfabetizzazione, un sistema agricolo ed una solida base industriale che la
pone come la nazione più sviluppata dell'America Latina insieme al Cile.
Tuttavia nell'ultimo quarto di secolo, l'Argentina ha vissuto momenti di
grave crisi economica (2001). Attualmente è la terza potenza economica
dell'America Latina, dopo il Brasile ed il Messico, ed è la 26ª del pianeta. Il
PIL procapite a parità di potere d'acquisto nel 2012 ammontava a 17.917
dollari USA, secondo in tutta l'America Latina solo al Cile. Il PIL nominale
nel 2012 ammontava a 475.211 milioni di dollari USA e a 735.125 a parità
di potere d'acquisto. La povertà nel marzo del 2008 era del 20,8% e
l'indigenza era pari al 5,7%. La disoccupazione nel quarto trimestre del 2007
era del 7,5% mentre il lavoro sommerso era pari al 6,0% della Forza Lavoro.
La moneta della nazione è il peso argentino dal 1992. Le esportazioni nel
2007 totalizzarono 55.780 milioni di dollari mentre le importazioni
ammontarono a 42.525 milioni generando un surplus di 13.255 milioni. Il
paese ha un debito estero di 123.196 milioni di dollari (dic 2007), pari al
21,56% del PIL.
Settore primario
L'Argentina è uno dei primi paesi al mondo per produzione agricola e
per allevamento, in particolare dei bovini. I principali prodotti agricoli sono
la soia, il mais, il frumento. Per quanto riguarda l'allevamento, l'Argentina è
uno dei maggiori esportatori di carne bovina e ovina. Una parte consistente
della produzione agricola della nazione è destinata all'esportazione (15%),
mentre il resto è destinata come materia prima per le industrie alimentari.
Cereali, latte e carne bovina rappresentano la base dell'alimentazione degli
argentini. La Pampa rappresenta la regione argentina dove si concentra
maggiormente la produzione agricola. L'Argentina possiede una
considerevole quantità di petrolio e gas che ha permesso lo sviluppo di una
fiorente industria petrolchimica, che insieme alla produzione di soia e
l'industria metal-meccanica costituisce la base dell'economia argentina.
L'esportazione del petrolio è pari al 20% del totale mentre il 4,6% della
produzione del greggio è destinata all'industria petrolchimica. I giacimenti
petroliferi sono concentrati nella Provincia di Neuquén. Bahia Blanca è il
principale porto dell'Argentina per l'esportazione di petrolio. La pesca ha un
ruolo marginale nell'economia del paese sudamericano, al contrario la
silvicoltura ha un ruolo fondamentale per l'economia argentina.
Settore secondario
L'industria manifatturiera argentina è il settore che partecipa di più
alla formazione del Prodotto Interno Lordo (17,5%). Insieme al commercio e
al settore pubblico è il settore occupazionale più rilevante dell'Argentina,
13% nel 2007. L'industria edile apporta il 6,7% del PIL e il 9,5%
dell'occupazione totale. L'Industria argentina si divide in agraria e non
agraria. L'industria agraria è dominata dall'industria alimentare e lavorazione
della carne. Per quanto riguarda la produzione non agraria l'industria più
importante è quella automobilistica seguita da quella chimica, metallurgica
ed infine cartaria. L'area industriale più importante del paese si estende da
Gran Buenos Aires fino a Cordoba passando per Rosario. Altri centri
rilevanti sono Tucuman, San Luis e la Terra del Fuoco. A causa delle
privatizzazioni l'industria navale ha perso notevole importanza e posti di
lavoro.
Settore terziario
Il turismo è una risorsa importante per la repubblica, il settore
partecipa al PIL con il 7,41%. I turisti provengono in massima parte da altri
paesi dell'America Latina, dal Nord America e dall'Europa. Le principali
attrazioni sono la Patagonia, famosa per le sue montagne, laghi di origine
glaciale, ghiacciai e foreste vergini. Le Cascate dell'Iguazú al confine con il
Brasile e il Paraguay. Buenos Aires, la metropoli, centro di cultura ed
avanguardia dell'intero Cono Sud. Mendoza e San Juan province
vitivinicole. La Puna de Atacama e il treno delle nuvole nella provincia di
Salta. La fauna marina come la balena franca australe, i pinguini, i leoni
marini sudamericani (Otaria flavescens) nella provincia di Chubut. Il Parco
Nazionale El palmar e il carnevale di Gualeguaychú nella provincia di Entre
Ríos. Per quanto riguarda i trasporti, l'Argentina possiede 37.740 km di
autostrade, 600.000 km di strade municipali. Sono circa 8.500.000 gli
autoveicoli circolanti nel paese e circa 5.300.000 le automobili. La ferrovia è
sviluppata solo nella parte centrale del paese per circa 40.000 km. Sono circa
11.000 i Km navigabili. I principali porti sono Buenos Aires, Rosario, Mar
del Plata, Bahia Blanca, La Plata. Il principale aeroporto del paese è quello
di Ezeiza, a Buenos Aires, utilizzato solo per i voli internazionali e
Aeroparque, nel centro della stessa città utilizzato per i voli nazionali e per i
voli da e per l'Uruguay.
Crisi economica
Le amministrazioni di Menem e de la Rúa fronteggiarono una
diminuita competitività nelle esportazioni (dovuta alla forzata parità del peso
con il dollaro), conseguenti massicce importazioni che danneggiarono
l'industria nazionale e ridussero l'impiego, un deficit fiscale e commerciale
cronico, e il contagio di diverse crisi economiche. La crisi finanziaria
asiatica del 1998 causò una fuoriuscita di capitale che sfociò nella recessione
e culminò nella crisi economica argentina del novembre 2001. Un mese più
tardi, le pesanti rivolte che si scatenarono in tutto il Paese costrinsero de la
Rúa a dimettersi.
Nel giro di due settimane, quattro presidenti si avvicendarono in
rapida successione, fino alla nomina ad interim di Eduardo Duhalde come
presidente dell'Argentina, da parte dell'assemblea legislativa, il 2 gennaio
2002 l'Argentina fu costretta ad ammettere la manifesta impossibilità di far
fronte agli impegni economici presi con gli altri stati, (default sulle sue
obbligazioni internazionali). L'ancoraggio del Peso al Dollaro, vecchio di
quasi undici anni, e ormai palesemente controproducente, venne
abbandonato. Tuttavia l'improvviso distacco della moneta argentina dalla
parità con quella statunitense, ancoraggio che da tempo non era più
realistico, la riportò immediatamente ai suoi valori reali, producendo un
grosso deprezzamento della valuta (ridotta nel giro di pochi giorni ad un
terzo circa del suo valore iniziale) e un conseguente altissimo picco di
inflazione. La crisi provocò per mesi un quasi totale blocco dell'economia,
con un drammatico aumento di disoccupati e di nuovi poveri, una crisi di
liquidità del sistema, un aumento della piccola criminalità e di atti di
vandalismo contro banche ed esercizi commerciali, un'allarmante instabilità
sociale.
Impostando un tasso di cambio più flessibile, la nazione riuscì ad
attuare nuove politiche: tra le principali la reindustrializzazione, un
quantitativo più alto di esportazioni ed importanti surplus fiscali e
commerciali. Già nel 2002 l'economia locale cominciò a stabilizzarsi; nel
2003 fu eletto presidente Néstor Kirchner. Durante il suo periodo di governo
l'Argentina è riuscita a ristrutturare il debito in default e a ripianare il debito
con il FMI: fu inoltre imposto uno sconto del 75% su molte obbligazioni
(tale operazione ha poi portato a condanne in tribunali tedeschi e
statunitensi). Infine, molte imprese che in precedenza avevano carattere
privato sono state nazionalizzate.
Nonostante questi segnali di ripresa, permangono ancora oggi dubbi
sulla stabilità e sugli orizzonti di espansione dell'economia nazionale:
numerose sono le voci che indicano un pesante debito verso l'estero, e
secondo cui la reale situazione economica venga mantenuta segreta.
1.2 Diario di Bordo
L’Argentina che l’avevo vista l’ultima volta con occhi da bambino la
rivedo oggi con uno sguardo più maturo dettato dagli anni trascorsi dal mio
ultimo viaggio. Un paese che naturalmente presenta le sue problematiche,
ma che al tempo stesso e’ in grado di regalare emozioni uniche grazie alle
persone e alla loro umanità. Buenos Aires, è abitata dai «porteños»
(immigrati europei e i loro discendenti) mediamente borghesi, ma essa è
anche accerchiata da tante «villas miseria», vere baraccopoli costruite con
lamiere e cartoni. Vi trovano rifugio i più disgraziati, provenienti da ogni
parte, alla ricerca di un benessere sempre più lontano. L'interno, disseminato
di aborigeni e creoli, è completamente differente: nati da questa terra,
conservano la loro cultura tradizionale che fa fatica a coabitare con quella
dei «gringos» originari dell'Europa.
E’ difficile descrivere le sensazioni che provo ogni volta che penso
alla mia esperienza in Argentina, credo che possano essere paragonate a
quelle che trasmette un tango argentino, così forte, intenso, profondo,
malinconico e ricco di sentimenti; immagino di poter descrivere così i miei
cinque mesi, belli e indimenticabili tanto quanto a volte difficili e duri.
Proprio nei momenti più difficili ho iniziato a entrare nella mentalità degli
argentini, un popolo che ha sofferto (e tutt’ora soffre per la grave crisi
economica), ma guarda avanti con una forza e una speranza che fa sì che
tutti i giorni siano accolti con un sorriso. In pochi giorni ho raggiunto una
grande confidenza, complicità e un livello d’affetto grandissimi,
fondamentali per me. Così ho cominciato a vivere da argentino, sono entrato
nella loro mentalità, imparando a vedere le cose come loro e prenderle in
modo diverso, con uno spirito che si lascia alle spalle il modo calcolatore,
freddo e pessimistico tipico delle società “occidentali”. Ho ricominciato a
sorridere e a vedere ogni secondo di quell’esperienza, come un’opportunità
che non poteva sfuggirmi e non potevo permettermi mi scivolasse addosso.
E senza neanche accorgmene mi sono innamorato dell’Argentina tanto da
sentirmi coinvolto nelle sue vicende, drammi e momenti felici, ed essere
assorbito totalmente nella quotidianità. A distanza di tempo non c’è giorno
in cui non pensi a Buenos Aires o all’amore per quelle persone che mi hanno
dato e insegnato così tanto, e dove qualsiasi problema veniva affrontato con
un sorso di Mate, bevuto dalla stessa cannuccia, simbolo della vita
condivisa, trasmissione di una filosofia dell'esistenza fondata su valori
duraturi che non devono assolutamente perdersi. Posso dire senza riserve che
l’esperienza che ho vissuto in Argentina sia impressa nel mio cuore e mi
aiuta ad affrontare le difficoltà di ogni giorno con la filosofia positiva.
1.3 Sede
La Camera di Commercio è un ente che associa le imprese di un
determinato territorio per tutelare i loro interessi collettivi, creare
opportunità di affari e prestare loro eventuali altri servizi (ad esempio, di
arbitrato per le controversie tra di esse o con i loro clienti). La Camera di
Commercio italiana a Buenos Aires nello specifico fornisce servizio di
assistenza a soci e clienti attraverso un’area di promozione commerciale
bilaterale tra aziende argentine e italiane.
Esistono nel mondo due modelli di camera di commercio: quello
pubblicistico e quello privatistico.
Nel primo, che prevale tra i paesi di civil law (ad esempio, Italia,
Francia, Germania, Spagna, Austria, Paesi Bassi), la camera di commercio è
un ente pubblico al quale le imprese sono obbligate ad aderire, sicché la
quota associativa che versano ha carattere parafiscale. Queste camere di
commercio possono avere anche funzioni consultive nell'ambito dei
procedimenti per l'adozione di atti normativi o provvedimenti che riguardano
le imprese.
Nel modello privatistico, tipico dei paesi di common law, ma presente
anche altrove (ad esempio, in Belgio), la camera di commercio è
un'associazione di diritto privato alla quale le imprese aderiscono
volontariamente. Anche queste camere di commercio possono partecipare
alla formulazione di politiche pubbliche, ma, a differenza delle precedenti,
non per una funzione loro formalmente attribuita ma per l'azione che
svolgono quali gruppi di pressione.
Le camere di commercio bilaterali sono associazioni che riuniscono
imprese di due diversi stati con lo scopo di promuovere e supportare gli
scambi commerciali tra gli stessi e gli investimenti da uno stato all'altro. Si
tratta di associazioni di diritto privato, anche se di solito operanti in stretto
contatto con le missioni diplomatiche e i posti consolari, che offrono agli
associati servizi di consulenza, traduzione ed interpretariato, ricerche di
mercato, analisi legislative.
La Camera di Commercio di Perugia, nell’ambito delle risorse
destinate a programmi di promozione internazionale, ha finanziato un
progetto denominato“Ambasciatori dell’Umbria in Centro e Sud America”
affidando parte della realizzazione tecnica a Confindustria Perugia attraverso
Umbria Export Soc. Cons. a r.l.Il progetto si è avviato nel corso del 2009
con la selezione dei partecipanti provenienti da Messico, Brasile ed
Argentina. La finalità strategica dell’iniziativa è quella di creare una rete di “
ambasciatori”dell’Umbria nei tre paesi target che possano fin da ora
svolgere un ruolo di promotori dell’Umbria e delle sue eccellenze
produttive, turistiche e culturali favorendo lo sviluppo di opportunità
commerciali per le imprese della provincia di Perugia. Il progetto che è
inizialmente focalizzato su tre settori (agroalimentare, turismo ed artigianato
artistico), in futuro, si potrà estendere anche ad altri settori che
riscontreranno interesse da parte di operatori latino- americani.
1.4 Ambiente di lavoro
Durante l'intero periodo di stage mi è stato affiancato un Tutor, la
dottoressa Ana Maria Donato, responsabile del servizio assistenza
imprenditoriale. La sua presenza è stata fondamentale poiché ogni giorno mi
ha seguito all'interno del centro di ricerca rendendomi partecipe dei loro
progetti e facendomi collaborare ai vari casi. Innanzitutto prima di iniziare
qualsiasi lavoro il tutor mi ha presentato e spiegato brevemente, ma in modo
molto chiaro, i vari progetti affinché io avessi un quadro abbastanza
completo dell’ambiente e delle attività che si svolgono nella Camera,
nonché del personale che lavora al suo interno. In questo modo ho potuto
contestualizzare le attività che avrei dovuto svolgere durante il periodo di
tirocinio e capire meglio gli obiettivi che avrei dovuto raggiungere.
Mi è stata infatti assegnata una postazione informatica all'interno
del ufficio della CCI dalla quale potevo lavorare in autonomia con la
possibilità di introdurre delle idee personali, naturalmente sempre sotto la
supervisione della dottoressa Donato.
Il primo passo per attuare gli obiettivi preposti è stato produrre un
percorso con tempistiche definite, così da avere come guida una buona
organizzazione del lavoro con precisi obiettivi intermedi da raggiungere.
Questo piccolo progetto, consigliatomi dal mio tutor, mi è stato molto utile
al fine di mantenere costanti nella mia mente il metodo di lavoro e gli
obiettivi generali.
2. Progetti
Grazie a questo stage ho avuto l'opportunità di conoscere e lavorare in
un ambiente multiculturale, occupandomi della prima assistenza al pubblico,
della risoluzione di casi aziendali di ricerca di partner commerciali e ho
collaborato con i responsabili del Servizio di Assistenza alle Imprese
nell'organizzazione e delle principali attività ordinarie e straordinarie come
ferie, eventi e corsi di aggiornamento. Ho avuto anche l'occasione di
partecipare a meeting e conferenze tra gli imprenditori locali e italiani e
questo è stato per me molto proficuo poiché ho potuto vedere in quale
direzione si sta dirigendo il mercato argentino, quali sono le aree sulle quali
puntare e quali sono i prodotti di maggiore interesse. Ho potuto seguire da
vicino varie missioni e PIM (Progetti Integrati di Mercato) all'interno del
centro di ricerca in qualità di assistente imprenditoriale.
Le mie principali responsabilità sono state nell’area della
comunicazione istituzionale ed in progetti di assistenza imprenditoriale: nel
primo ambito rientravano la redazione e pubblicazione di reports ufficiali e
notizie sul sito e sul Bollettino di questa Camera; nel secondo la ricerca di
partner commerciali e di vari settori di mercato, al fine di facilitare il
commercio bilaterale tra Italia e Argentina, come prevede la nostra missione,
con particolare attenzione all’iniziativa del piano per
l’internazionalizzazione della regione Piemonte e Uniocamere Piemonte,
promuovendo e realizzando percorsi per favorire lo sviluppo e la
valorizzazione dell'economia e dei settori produttivi del territorio regionale,
assicurando supporto e coordinamento alle attività delle Camere associate.
2.1 Esperienze sul campo
Ho avuto la possibilità inoltre di partecipare attivamente ad un
progetto a me particolarmente caro, dedicato all’ecosostenibilita’,
denominato “Dal mediterraneo al Rio de La Plata: edilizia sostenibile:
tecnologia e visione del connubio “Uomo - Casa - Ambiente”, con
l’obiettivo finale di creare o consolidare alleanze strategiche tra le istituzioni
del mondo dell’architettura e della costruzione in Italia, in Argentina e in
Uruguay. Il progetto ha inoltre lo scopo di diffondere in Argentina il “saper
fare italiano” (tecnico e tecnologico) nell’edilizia sostenibile trasmettendo
alla società e agli attori del settore edile (architetti in primis, ma anche
ingegneri, costruttori, agenti immobiliari, produttori di materiali per la
costruzione ed altri) i criteri della costruzione ecosostenibile made in Italy.
Si favorirà cosi l’internazionalizzazione e lo sviluppo delle imprese italiane
con conoscenze specifiche in materia, facendone il modello di gestione o il
fornitore di tecnologia o ancora il soggetto formatore di tecnici e architetti
argentini. Articolare un cammino di sviluppo tecnico-tecnologico comune
verso una visione della Domus come “ambiente dell’uomo” ma anche come
“elemento integrato e sinergico con l’ambiente in cui viviamo” per
recuperare la sintonia Uomo - Domus - Ambiente. Si contribuirà cosi a
migliorare il rendimento dell’aspetto “ambientale” di ogni opera di
costruzione e ridurre l’impatto ambientale che essa genera nel suo lungo
ciclo di vita, includendo materiali, costruzione in se, utilizzo della
costruzione e successive eventuali modifiche fino all’eventuale demolizione.
Descrizione delle azioni (Tempi, Fasi e Modalità di esecuzione)
a) Attività di promozione e coinvolgimento istituzionale;
b) Coinvolgimento imprenditoriale e definizione dei contenuti del
programma trasferimento di conoscenze e buone pratiche;
c) Formazione di figure professionali;
d) Study tour per esperti selezionati.
Infine saranno coinvolte anche le CCIAA parteners che svolgeranno
un’azione promozionale presso i territori di pertinenza le iniziative contenute
nel progetto. Contribuiranno ad effettuare la selezione delle aziende del
territorio e invieranno alla Camera italiana in Argentina, capofila, la
documentazione prodotta. Le CCIAA inoltre saranno coinvolte in sede di
follow-up sull’esito dell’iniziativa al fine di definire le eventuali azioni da
intraprendere, ricezione e analisi dei questionari di valutazione somministrati
ai beneficiari dell’intervento. Tra le CCIAA parteners troviamo anche la
Camera di Commercio di Perugia.
2.2 Aspetti – Info Mercati Esteri
2.3 Opportunità per l’Umbria “Perché ARGENTINA”
Reperibilità materie prime
L'Argentina possiede una considerevole estensione territoriale
caratterizzata da abbondanti e diversificate risorse naturali. In particolare, il
settore agricolo é competitivo a livello mondiale e continua a crescere non
solo in seguito all'espansione dell'area coltivata ma anche grazie allo
sviluppo tecnologico. Altri due settori di enorme potenziale e che saranno in
continua crescita nei prossimi anni sono quello minerario (estrazione oro,
litio, ecc.) e quello dello "shale gas" (l'Argentina é al terzo posto al mondo
per quantità totale di riserve).
Popolazione che supera i 40 milioni di abitanti.
Il mercato interno presenta molte potenzialità per i prodotti di largo
consumo. E' inoltre reperibile manodopera con un adeguato livello culturale
e formazione professionale.
Necessità di sviluppo delle infrastrutture.
La forte crescita del Paese degli ultimi dieci anni non é stata
accompagnata da adeguati investimenti infrastrutturali volti ad assicurare la
fornitura dei servizi pubblici essenziali e soddisfare l'aumento della domanda
di beni e servizi.
Disponibilità di una diversificata industria locale.
Le grandi concentrazioni urbane, in particolare, la "Gran Buenos
Aires" e le città di Rosario e Cordoba, possiedono una struttura industriale
molto diversificata formata da piccole e medie imprese (non sempre
competitive).
Relativo accesso al mercato regionale.
Sebbene il Mercosur non si sia sviluppato ancora nella misura
prevista, il Brasile é attualmente un mercato di primaria importanza per i
prodotti industriali argentini.
Prodotti alimentari - Investimento
Il settore agroalimentare é il settore per eccellenza più rappresentativo
dell’attività produttiva argentina e della potenzialità d’inserimento del Paese
sui mercati internazionali. Trattasi di un settore economico che continua a
svilupparsi e crescere in un modo del tutto straordinario, nonostante le
ricorrenti crisi economiche e politiche del Paese.
La produzione agricola argentina nel corso degli ultimi 20 anni ha
visto raddoppiare i volumi con una estensione produttiva che é passata da 20
a 28,5 milioni di ettari. Le ultime raccolte hanno raggiunto la soglia dei 100
milioni di tonnellate tra cereali e semi oleosi e costituiscono un nuovo record
storico per il Paese. Se continuasse l’attuale tendenza, si stima che nei
prossimi 10 anni si potrebbero superare i 125 milioni di tonnellate con un
totale di 37 milioni di ettari coltivati.
Per dare una idea dell’importanza che riveste la filiera agroalimentare
per il Paese, si elencano i seguenti dati:
L’Argentina detiene rispettivamente l’ottavo ed il
settimo posto al mondo nella produzione ed esportazione di
prodotti alimentari;
I prodotti agricoli –“commodities” (22%) ed
agroalimentari (34%) rappresentano più della metà del totale
delle esportazioni argentine (destinatari oltre un centinaio di
paesi);
Il settore impiega circa 6 milioni di addetti,
direttamente (36% del totale della popolazione attiva) ed
indirettamente;
L‘Argentina é leader mondiale nelle esportazioni di
olio e farina di soia e di girasole, di carni equine, di miele, di
pere, di succo concentrato di limone e uva e di erba
mate(infusione), detiene il 2° posto per il mais ed succo di mele
ed é tra i primi produttori-esportatori mondiali di cereali in
generale, carne bovina, vino, legumi, ecc.
Le esportazioni argentine di prodotti agroalimentari
negli ultimi 15 anni si sono praticamente raddoppiate.
2.4 Umbria Innovazione “l’olio di Mendoza”
Durante il mio periodo di stage presso la Camera ho avuto la fortuna
di conoscere varie figure imprenditoriali, tra queste sicuramente spicca il
Direttore di Umbria Innovazione, il Dott. Giuseppe Cardoni.
“Sosteniamo le imprese umbre nei percorsi di innovazione”, Umbria
Innovazione sostiene le imprese dell'Umbria in tutte le fasi di
implementazione dell'innovazione: dalla individuazione del fabbisogno di
innovazione, alla pianificazione, alla individuazione dei partner tecnologici e
delle competenze, fino all'affiancamento nella gestione del progetto di
innovazione.
Umbria Innovazione è una società no-profit istituita dalla Regione
Umbria insieme a organizzazioni private come associazioni imprenditoriali,
banche, società di produzione e servizi, centri di ricerca e Università di
Perugia. Umbria Innovazione, per Legge regionale, è l’agenzia per la
promozione dell’innovazione della Regione Umbria, opera con l’obiettivo di
agevolare lo sviluppo economico e la qualificazione dei processi produttivi
delle imprese accrescendo la competitività dell'intero sistema regionale. Le
principali attività attraverso le quali viene perseguito questo obiettivo sono:
Il supporto al governo regionale dell’Umbria e alle strutture
tecniche ad esso collegate in materia di innovazione e sviluppo;
Il trasferimento di informazioni e conoscenze tecnologiche
al sistema delle imprese regionali;
Lo sviluppo degli strumenti di sostegno all'innovazione; la
qualificazione del sistema regionale e delle strutture di ricerca e di
trasferimento tecnologico nonché il potenziamento del loro
collegamento con il sistema produttivo;
La partecipazione diretta ai programmi di cooperazione
scientifica;
La facilitazione dell'accesso da parte del sistema
imprenditoriale ai finanziamenti regionali, nazionali e internazionali a
favore della ricerca e dell'innovazione.
E’ stato realizzato nel corso degli ultimi anni un progetto pilota per
l’implementazione del primo prodotto a certificazione Europea DOP
equivalente dell’argentina. Il Progetto Pilota ha permesso a cinque aziende
della Regione di Mendoza di raggiungere la certificazione volontaria e
quindi di immettere al consumo l’olio extravergine d’oliva “Mendoza” con
certificazione volontaria di prodotto DOP equivalente (Reg. CE 510/2006).
Da questa esperienza il governo della provincia di S. Juan ha
sottoscritto con Umbria Innovazione, La Camera di Commercio Italiana
nella Repubblica Argentina, il 3A-Parco Tecnologico Agroalimentare
dell’Umbria e la Camera di Commercio estera di Cuyo, un incarico per lo
sviluppo dio un progetto pilota di certificazione volontaria di prodotto per
l’olio extravergine di oliva e l’uva passa.
Nell’ambito della fiera internazionale EXPOLIVO che si è tenuta in
Catamarca, Umbria Innovazione, la Camera di Commercio Italiana in
Argentina e il 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria hanno
organizzato un convegno dal titolo “Innovacion, Calidad y Certificacion
como soporte a la internacionalizacion de las PYMES y modelo de
desarrollo territorial: experiencia piloto de aplicacion de la norma DOP
para el Aceite Extra Virgen de Oliva - Mendoza”.
Scopo dell’incontro è stato quello di illustrare i risultati del progetto
pilota che nel 2008 ha permesso a cinque aziende della Regione di Mendoza
di raggiungere la certificazione volontaria e quindi di immettere al consumo
l’olio extravergine d’oliva “Mendoza”.
La certificazione volontaria dei prodotti rappresenta una reale
opportunità di penetrazione dei mercati esteri che facilita di conseguenza la
commercializzazione tramite la grande distribuzione a livello internazionale.
La certificazione equivalente DOP infatti permette ai prodotti certificati di
posizionarsi in una fascia alta del mercato e, in questo caso, potrà contribuire
ad agevolare i rapporti economici.
Ciò ha permesso l’immissione al consumo del prodotto olio
extravergine d’oliva “Mendoza” con i contrassegni di conformità previsti e
rappresenta il primo passo concreto per la richiesta di registrazione della
DOP Mendoza nell’Unione Europea. Dopo la certificazione l’olio
extravergine d’oliva “Mendoza”, si candida a diventare il primo prodotto
agroalimentare argentino a beneficiare di una protezione comunitaria.
Gli interventi delle aziende certificate hanno evidenziato la comune
soddisfazione per il risultato conseguito, anche in virtù del fatto che la
certificazione è stata percepita come reale opportunità di penetrazione dei
mercati che ha consentito la commercializzazione del prodotto tramite la
grande distribuzione a livello internazionale, a partire dal vicino mercato
brasiliano.
Ulteriore realtà Umbra nata recentemente e’ rappresentata dalla Birra
dell’Eremo, un birrificio artigianale, dove passione, capacità, e perché no, un
pizzico di coraggio imprenditoriale, hanno permesso di creare una ricetta
vincente, una realtà giovane e dinamica nata a Capodacqua di Assisi (PG). I
giovani soci sono stati spinti a contattarmi dopo aver saputo della mia
esperienza in America Latina e il grande interesse per il mercato
internazionale sempre dimostrato, per poter allacciare il neonato Birrificio
con il Sudamerica e in particolare con l’Argentina.
Con questa semplice formula il piccolo birrificio, in meno di un anno
è riuscito ad affermarsi, passando rapidamente da una iniziale presenza della
propria produzione esclusivamente nelle Birrerie di zona, ad un'ampia
distribuzione che si estende per tutto il territorio nazionale. E sempre sotto la
spinta propulsiva dei giovani soci (tutti sotto i 30 anni), concentrati e attenti
alla cura dei dettagli e alla qualità del prodotto, la Birra dell'Eremo ha
compiuto una interessante crescita commerciale, affacciandosi a mercati
esteri importanti come Singapore e Australia. E quella che si respira in
birrificio, è proprio l'aria frizzante e dinamica di una giovane società in
pieno fermento.
3. Conclusioni
L’Umbria che viene vista da sempre come una regione tranquilla,
pacifica, ammirata per la sua natura fonte inesauribile di ricchezza, per i suoi
meravigliosi borghi, come il polmone verde d’Italia, oggi può ricoprire
anche un nuovo ruolo, quello di regione che vuole affacciarsi ad un futuro
internazionale incoraggiando i propri giovani a mostrare la volontà di un
territorio pronto a confrontasi con le realtà odierne, divenendo un vero e
proprio esempio. Ed e’ proprio nella valorizzazione dei suoi prodotti locali
più tipici che può divenire la capofila per tutti quei territori nazionali ed
internazionali che intendono migliorare i propri articoli, facendosi guidare
dall’esperienza di una regione riconosciuta in tutto il mondo per le sue
qualità, basti pensare al lavoro di Umbria Innovazione. Una regione che
vuole oggi anche reinventarsi e sperimentare nuovi mercati come il caso del
neonato birrificio di Assisi.
Questo Stage è stato di enorme importanza. Infatti sono un
neolaureato e anche se, durante il mio percorso di studi ho realizzato diversi
progetti, non ho mai avuto la possibilità di entrare in un contesto lavorativo
vicino alla mia Laurea. Grazie a questo tirocinio ho avuto la possibilità di
interfacciarmi con questo mondo, ho visto come si organizzano i lavori,
come si impongono delle scadenze, cosa occorre fare e come si lavora per
rispettarle. Un altro aspetto importante di questo stage è legato al fatto che è
stato effettuato all'estero. Avevo già una buona conoscenza della lingua
spagnola ma stare per quasi cinque mesi in stretto contatto con persone che
parlavano solo questa lingua mi ha permesso di migliorare e di rendere più
sicura la comunicazione. Giunto al termine di questa esperienza posso
dichiararmi pienamente soddisfatto.
Durante lo stage ho infatti acquisito conoscenze di vario tipo.
Inizialmente pensavo che dato il tempo limitato a disposizione avrei potuto
solamente osservare e percepire più informazioni possibili, invece mi è stata
data la possibilità di interagire direttamente in prima persona. Il mio giudizio
sullo stage quindi è positivo, sia da un punto di vista umano poiché sono
stato accolto in modo cordiale e amichevole, sia da un punto di vista
formativo dal momento che lo staff mi ha subito coinvolto nelle
responsabilità della Camera dandomi modo di approfondire molti degli
argomenti che avevo trattato teoricamente nel corso degli studi e di
affrontarne e conoscerne di nuovi. Il fatto di essere coinvolto ad eseguire
lavori abbastanza distinti mi ha permesso di conoscere meglio la struttura
stessa della Camera nel suo complesso e il modo in cui essa opera; il fatto di
aver dovuto realizzare progetti in totale autonomia mi ha permesso di
accrescere la mia professionalità.
FINE