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Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Il nostro nuovo programma di visite guidate e viaggi. www.associazioneclessidra.it

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VISITE GUIDATE

Per informazioni ed iscrizioni: 02.30.91.73.37 - 366.31.76.393 - 338.17.71.237www.associazioneclessidra.it [email protected]

Viaggi, ConferenzeProgramma da APRILE 2015

VISITE GUIDATE A MILANO

Clessidra Milano

Tutti i mercoledì dalle 10 alle 12 in VIA PALESTRO 12.Prenotazioni e informazioni tramite mail e telefono, da lun. a ven., dalle ore 10 alle ore 18.

PER PARTECIPARE ALLE NOSTRE INIZIATIVE E’ NECESSARIO ISCRIVERSI ALL’ASSOCIAZIONE

Giovedì 23 aprile 2015, ore 15:• QUARTIERE TORTONA SOLARI: ex industrie diventano luoghi della creatività (Stazione di Porta Genova)

Fino alla seconda metà dell`Ottocento l'area corrispondente alla zona di via Savona, via Torto-na e dintorni, faceva parte amministrativamente dei Corpi Santi. Attraversata dai corsi d'acqua del Naviglio Grande e dell'Olona, era caratterizzata dalla lottizzazione agricola, con i canali di

irrigazione, i percorsi, i recinti dei campi. La trasformazione dell'area da campagna a città si avvia a partire dal 1865 grazie alla costruzione della ferrovia per Vigevano e della stazione di Porta Genova, infrastrutture che permettono lo sviluppo di attività produttive. In pochi decenni si sono insediate An-saldo, Bisleri, Riva Calzoni, Richard Ginori, General Electric, Osram, Loro Parisini, Nestlé. Per questo motivo, altre piccole industrie hanno collocato i loro stabilimenti nell'area; nello stesso periodo sono nate numerose botteghe artigiane, all'interno di piccoli e grandi cortili. Contemporaneamente si sono costruite le case per i lavoratori dando vita ad un quartiere operaio, caratterizzato da isolati molto compatti, costruiti per fasi successive, per stratificazioni, spesso case di ringhiera. Tra gli interventi di edilizia popolare, assume particolare rilievo il complesso in via Solari 40 realizzato nel 1906 su iniziativa di Prospero Moisè Loria, allora presidente della Società Umanitaria, su progetto di Giovanni Broglio. Negli ultimi anni è di-ventato uno dei quartieri più ambiti e sofisticati di Milano. Le vecchie fabbriche con mattoni a vista sono ormai in disuso ma proprio questi imponenti edifici sono stati oggetto di interesse di creativi, designer e stilisti, che li hanno recentemente trasformati in laboratori artistici, atelier e showroom, cambiando così volto al quartiere, conosciuto oggi proprio come “il quartiere del design di Milano”.

Visita a cura di Christian Citterio. Quota: 10 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie).

20 pagine!

• "LA GRANDE GUERRA. Arte e Artisti al fronte" (Gallerie d'Italia - Piazza Scala)

La mostra rappresenta la Grande Guerra, ricercandovi le tensioni che ne anticipano l’esplo-sione già nel periodo tra l’Ottocento e il Novecento, momento in cui le certezze della Belle Époque, lunga stagione caratterizzata dall’ottimismo e dall’incondizionata fiducia nei va-

lori del progresso e della tecnica, precipitano nella drammatica realtà del conflitto. Il percorso prosegue con uno sguardo agli anni immediatamente successivi, che vedranno sfociare la storia del nostro paese in un’altra controversa stagione, quella del fascismo. Si inizia con un’indagine sui movimenti come il Liberty, il simbolismo e il divisionismo, per poi focalizzarsi sugli artisti che

parteciparono in prima persona al conflitto e sull’affer-marsi delle nuove avanguardie, come il futurismo. La rassegna si conclude con gli artisti che si dedicarono alla celebrazione della vittoria e alla costruzione del mito della Grande Guerra. In mostra, tra gli altri, autori come Giacomo Balla, Umberto Boccioni, Cagnaccio di San Pietro, Pietro Canonica, Galileo Chini, Ma-rio De Maria, Achille Funi, Arrigo Minerbi, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Ottone Rosai, Giulio Aristide Sartorio – di cui viene esposto quasi al completo il ciclo Poema della vita umana –, Gino Severini, Adolfo Wildt.

Quota: 20 euro (visita guidata, bi-glietto di ingresso, diritto di prenota-zione, dispensa, radiocuffie).• Visita a cura di Alberto Marchesini: Martedì 21 aprile 2015, ore 15.15.• Visita a cura di Valentino Scrima: Mercoledì 29 aprile 2015, ore 15.15.

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Martedì 28 aprile 2015, ore 15:• SANTA MARIA DELLA VITTORIA e l'ANTIQUARIUM (via De Amicis 11)

La chiesa originaria fu fondata nel 1394 dagli Umiliati; ma la costru-zione attuale fu terminata nel 1669, con l’aiuto del Cardinale Omo-dei, che trasformò la chiesa in tomba di famiglia degli Omodei. In-

certo è il nome dell’architetto che, secondo gli esperti, potrebbero essere quelli di Vincenzo Seregni, Fabio Mangoni o Giovan Battista Pissina. Men-tre la facciata del 1903 si presenta come dimessa, l'abbellimento interno barocco è più complesso e rispecchia il gusto dell'Omodei. I medaglioni sui quattro obelischi agli angoli dell'aula furono eseguiti a Roma dagli aiuti del Bernini nella prima metà del Seicento. Adiacenti alla chiesa, il Parco e l'Antiquarium, aperti dal 2004, offrono al

pubblico uno spazio verde al centro della città, in cui sono conservati resti delle fondazioni dei muri radiali e perimetrali dell'anfite-atro romano, e un museo che ne illustra storia e caratteristiche, situato nei locali dell'ex-convento di monache di Santa Maria della Vittoria, presentando i risultati delle indagini archeologiche condotte recentemente nel quartiere.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa)

Lunedì 4 maggio 2015, ore 15.30: • LA PICCOLA LOURDES DI MILANO (via Induno 12)

Nel 1894, all’estrema periferia di Milano, allora in mezzo ai campi, fu eretta la Grotta dedicata alla Madonna, voluta e realizzata dai fratelli don Antonio e don Giuseppe Videmari sul modello di quella di Lourdes. Ultimata nel 1895

divenne subito meta di cittadini e devoti. La Grotta sarebbe dovuta diventare, nelle intenzioni del progettista l’architetto Spirito Maria Chiappetta, un corpo unico con la facciata del nuovo santuario, ma in seguito si decise diversamente. Infatti fu realiz-zata la basilica di Santa Maria di Lourdes in stile bizantino, su progetto dell’architetto Alfredo Campanini, la cui notorietà e la sua importanza sono dovute ad alcune case di abitazione che sono tra le opere migliori dell'architettura Liberty milanese. L'architetto Campanini morì travolto dal crollo di una casa in costruzione in viale Umbria. Si era recato per un controllo al cantiere chiuso per il maltempo, quando un improvviso cedimento, provocato da infiltrazioni di acqua, aprì una voragine che lo inghiottì. Aveva poco più di 52 anni. Le sue spoglie sono racchiuse nel cimitero monumentale di Milano in uno splendido sarcofago, collocato sotto l’arco di sinistra del fronte principale.

Visita a cura di Christian Citterio. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

Martedì 5 maggio 2015, ore 15.30: • CHIESA DI SAN PIETRO IN SALA (piazza Wagner)

Nel 1028 c’era, in località Sala, una cappella fatta erigere da certa Raitruda e consacrata da Ariberto d’Intimiano. Passata per eredità al monastero benedettino di S. Ambrogio, la cappella fu riedificata nel 1141 dal monaco Eriberto da Pasilvano: lo ricorda un’antica lapide murata all’inter-

no della chiesa. Si tratta quindi di uno dei luoghi di culto più antichi di Milano. Dopo varie riedificazioni, divenuta ormai insufficiente per poter accogliere una popolazione sempre maggiore anche per le vicine aree industriali, nel 1838 la chiesa fu ricostruita, ma nella seconda metà del secolo, una crescita esponenziale della popolazione della zona, costrinse a un’ulteriore ricostruzione dell’edi-ficio. La nuova chiesa, in stile neoromanico, fu progettata dall'ingegner Antonio Casati e dall'ar-chitetto Oreste Benedetti, ed ora domina una delle più irrazionali piazze cittadine. Numerose le decorazioni interne tra affreschi, mosaici, statue e bassorilievi. Di rilievo l'enorme fonte battesi-male scolpita. Itinerario nel quartiere, per conoscere gli aspetti architettonici ed urbanistici.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

Martedì 12 maggio 2015, ore 15.30:• BAZZARO E BISTOLFI AL CIMITERO MONUMENTALE (Cimitero Monumentale)

Il Cimitero Monumentale è il massimo Museo a Cielo Aperto a Milano, con una concentrazione di opere delle maggiori firme non reperibili in nessun altro luogo. Vi sono, infatti, sculture ed edifici che mostrano la storia della città e la sua vicenda artistica, dal Realismo e dall'Eclettismo, al Li-

berty ed al Simbolismo fino all'età contemporanea, con i principali artisti italiani. Per la generazione degli anni Cinquanta del XIX sec., due dei protagonisti più rappresentativi della scultura lombarda: Ernesto Bazzaro (1859-1937) e Leonardo Bistolfi (1859-1933). Bazzaro, uno dei protagonisti della stagione tardo scapigliata, artista dal modellato libero e sensibile alle vibrazioni luminose, fece una ricerca sul trattamento delle superfici durante il suo instancabile lavoro. Bistolfi, importante esponente della poetica simboli-sta italiana, divenne, anche un po' suo malgrado, il "Poeta della Morte", per via dei suoi temi ricorrenti, tutti segnati da un sensibilissimo atteggia-mento di non scontata contemplazione del momento fatale del passaggio all'al di là.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 10 euro (visita, dispensa, radiocuffie).

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• "ARTE LOMBARDA DAI VISCONTI AGLI SFORZA" (Palazzo Reale)

L’avvento della signoria viscontea a Milano favorì lo sviluppo della cit-tà lombarda che già dai tempi degli imperatori aveva affermato la

sua egemonia. La definitiva unificazione della Lombardia e la politica di espansione territoriale e militare portarono

enormi benefici alla città, nel campo dell’agricoltura, dell’economia, del commercio e delle manifatture tanto che, dal Trecento alla prima metà del Cinque-cento, Milano e la sua corte diventano punto di ri-ferimento per l’arte e la cultura, luogo di incontro di artisti, architetti, scienziati e letterati. La mo-stra intende analizzare lo sviluppo della società milanese e lombarda evidenziando la fisionomia e il ruolo che la dinastia dei Visconti e quella degli

Sforza ebbero nella straordinaria crescita del ducato at-traverso una selezione di dipinti, importanti documenti storici provenienti dagli archivi di stato, codici e miniatu-re, piante e monete antiche.

Visite guidate a cura di Alberto Marchesini.Quota: 20 euro (visita guidata, biglietto di ingresso, diritto di prenotazione, dispensa, noleggio radiocuffie museali).

LE DATE:• Venerdì8maggio2015,ore15;• Lunedì11maggio2015,ore15;• Mercoledì27maggio2015,ore15;• Giovedì25giugno2015,ore15;

• "LEONARDO 1452-1519" (Palazzo Reale)

Leonardo da Vinci, uomo poliedrico e d’ingegno, talento assoluto del Rina-scimento italiano, incarnò in pieno lo spirito universalista della sua epoca. Pittore, scultore, ingegnere, anatomista, musicista e inventore, fu attivo

nei più disparati campi dell'arte e della scienza, ed è oggi considerato il più noto tra i protagonisti della cultura, non solo del Rinascimento, ma di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Da un lato l’estro, dall’altro una mente razionale, così Leonardo viene identificato con l’immagine del Genio, grazie alla sua abilità di saper spazia-re in ogni campo del sapere umano del suo tempo. Quale migliore occasione di Expo 2015, dunque, per dedicargli una monografica, la più importante mai or-ganizzata in Italia, un’occasione unica per ammirare e comprendere in una visio-ne d’insieme la straordinaria complessità di questa figura come artista, pittore e disegnatore, e, in parte, la sua attività di scienziato e tecnologo, mai considerata nelle mostre sinora realizzate. Dodici sezioni per scoprire l’attività poliedrica del

Genio, attraverso i suoi codici origina-li, oltre cento disegni autografi (di cui circa trenta dal celeberrimo “Codice At-lantico”) e un cospicuo numero di ope-re d’arte: disegni, manoscritti, sculture, incunaboli e cinquecentine provenienti dai più celebri Musei e Biblioteche del Mondo, tra cui: il Louvre, la Royal Collection Trust, il British Museum, il Metropolitan di New York, la National Gallery di Washington, la Pinacoteca Ambrosiana e i Musei Vaticani. Significa-tivo il numero di dipinti di Leonardo presenti in mostra: San Gerolamo della Pinacoteca Vati-cana, Madonna Dreyfuss della National Gallery of Art di Washington, Scapiliata della Galleria Nazionale di Parma. Particolarmente importante, poi, il prestito di ben tre dipinti dal Museo del Louvre: Belle Ferronière, Annunciazione, San Giovanni Battista. Un Genio universale, per un’esposizione universale, a celebrazio-ne dell’indiscusso simbolo dell’arte e della creatività italiana, figura immediatamente riconoscibile dal pubblico internazionale, e simbolo anche di Milano e della sua attività eclettica nel campo delle arti, dell’industria e della tecnologia.

Visite a cura di Alberto Marchesini.Quota: 20 euro (visita guidata, biglietto di ingresso, diritto di prenotazione,

dispensa, noleggio radiocuffie museali).

LE DATE:• Giovedì7maggio2015,ore15;• Giovedì14maggio2015,ore18.30;• Lunedì18maggio2015,ore15;• Martedì19maggio2015,ore15;• Giovedì21maggio2015,ore18.30;• Mercoledì10giugno2015,ore15;• Martedì16giugno2015,ore15;• Mercoledì24giugno2015,ore15.

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• MUDEC, il nuovo Museo delle Culture (via Tortona 56)

Dopo ben 15 anni di attesa, con lavori e inaugurazioni rinviate più volte, quest’anno finalmente apre al pubblico il nuovo Museo delle Culture di Milano (MU-DEC), progettato dall’architetto inglese David Chipperfield. Il Museo si propone

di essere un polo in costante dialogo con le comunità internazionali presenti a Milano, ca-pace di intercettare la pluralità delle culture della città e di restituirne la complessità tra ricerca scientifica, testimonianza storica e interpretazione dell'attualità. Nato da un’opera-zione di recupero di archeologia industriale nell’area dell’ex fabbrica Ansaldo, in zona Tortona, il MUDEC è luogo d’incontro fra le culture e le comunità. All’interno dell’edificio

si sviluppano diversi spazi che offrono al visitatore e alla città una molteplicità di proposte culturali e di servizi, distribuiti su 17.000 mq. L’area espositiva del Museo, al primo piano, si sviluppa intorno ad una grande piazza centrale coperta e ospita la sezione del percorso museale con le opere della collezione permanente e le sale dedicate alle grandi mostre temporanee. In mostra, due percorsi che intendono delineare il legame di scambio e commistione che Milano ha sempre avuto con altre culture.

Mercoledì 13 maggio 2015, ore 15; Venerdì 22 maggio 2015, ore 15:

"MONDI A MILANO"L’esposizione illustra come Milano abbia accolto e divulgato al grande pub-

blico le diverse culture non europee – dall’Africa all’Oriente – nel corso dei suoi più rilevanti eventi espositivi: dalle mostre di arti industriali nella secon-da metà dell’Ottocento, fino alla loro riformulazione nelle Biennali e Triennali de-gli anni Venti e Trenta del Novecento. Il visitatore attraversa cronologicamente le diverse esposizioni, cogliendone gli aspetti più rilevanti per quel che riguarda informazione e documentazione su paesi lontani insieme al mutare del gusto, alle distorsioni di rappresentazione e forzature. In mostra sono stati ricostruiti progetti architettonici e ambienti in grado di trasportare indietro nel tempo

il visitatore che, attraverso accosta-menti di oggetti e manufatti, dipinti, grafiche, stampe popolari, manifesti, fotografie, è invitato ad una riflessione sulle implicazioni ideologiche delle grandi Esposi-zioni internazionali e sull’impatto del confronto di culture sulla società italiana. La mostra è dedicata al dialogo tra Milano e i tanti “mondi lontani”, fotografando le modalità con cui la città ha raccontato l’altrove geografico e culturale e testimoniando il fascino dell’esotismo e l’ansia di modernità.

Martedì 30 giugno 2015, ore 15:

"AFRICA. LA TERRA DEGLI SPIRITI"Trascorso un secolo dalla scoperta della cosiddetta “art nègre” da par-

te degli artisti delle avanguardie storiche francesi e tedesche, è tempo di guardare all’arte africana come a un sistema complesso fatta di connessioni fra il mondo degli uomini e quello degli spiriti, di costruzioni relazionali tra i prodotti della cultura e le vicende della natura. L’esposizione si articola in più sezioni che sviluppano ognuna un tema specifico: la qualità formale espressa da 50 fra i maggiori e più monumentali capolavori dell’Arte africana, gli oggetti collezionati nelle Wunderkammer delle corti europee. Le maschere, le figure rituali e magi-che, i feticci e gli oggetti di potere fino a una selezione di oggetti d’uso proposti come testimonianze originali di design, secondo una visione del tutto nuova e

imprevista dell’universo culturale e poetico del continente africa-no. Una collettiva costituita da oltre 200 pezzi che fa una carrellata sull’arte africana dal Medioevo ad oggi, da un lato esponendo alcuni celebri e monumentali capolavori selezionati in base al gusto occidentale, dall’altra proponendo le opere più vicine alla tradizione e alla sensibilità africane.

Visite a cura di Valentino Scrima.Quota: 25 euro (visita guidata, bi-glietto di ingresso, diritto di preno-tazione, dispensa, noleggio radio-cuffie museali).

Visite a cura di Alberto Marchesini.Quota: 25 euro (visita guidata, bigliet-to di ingresso, diritto di prenotaz., di-spensa, noleggio radiocuffie museali).

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Mercoledì 20 maggio 2015, ore 15.30: TERRAZZE DEL DUOMO,a passeggio in un bosco di guglie (Duomo, lato ascensori)

Uno dei luoghi più magici e suggestivi della città: da un altezza di circa 70 m. (è la seconda chiesa più alta del mondo dopo la cattedrale di Beauvais in Francia) è possibile osservare un meraviglioso panorama, incorniciato

da un fitto ricamo di 135 guglie, dagli archi rampanti, dalle falconature con i loro ornati e dalla meravigliosa statuaria. Ricoperte di lastre di marmo di Candoglia, le terrazze si sviluppano su una superficie di 8.000 mq. È possibile visitarle passeg-giando tra ampi spazi e lunghi corridoi perimetrali che offrono un punto di vista continuamente mutevole sul Duomo e sulla città. La visita offre la possibilità di ammirare circa 1.800 statue, esempi di produzione scultorea lombarda ed euro-pea dalla fine del Trecento ai giorni nostri. Bellissimi giganti e fantastici doccioni (per lo più del Tre-Quattrocento), episodi e figure sapientemente inserite negli ornatissimi bassorilievi Sei-Settecenteschi che adornano i passaggi nei contrafforti ai piedi degli archi rampanti, statuette di ogni misura ai lati e sulla sommità delle guglie.

Visita a cura di Christian Citterio. Quota: 10 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie) + biglietto salita ascensore.

Giovedì 4 giugno 2015, ore 15.30 Due chiese della periferia milanese:SS. QUATTRO EVANGELISTI e S. MARIA DI CARAVAGGIO (via Giovanni Pezzotti 53)

Alla scoperta di due chiese della periferia, che meritano attenzio-ne per alcune loro peculiarità storiche ed artistiche. SS. Quat-tro Evangelisti (1955), opera di Giovanni Muzio, costruita a

tempo di record in 9 mesi, nella zona sud di Porta Ticinese, dove era in programma un forte sviluppo edilizio, dopo le distruzioni della guer-ra. Una dichiarata volontà decorativa propone un’accurata tessitura di mattoni in facciata. Dominanti i caratteri di semplicità, ordine, simmetria. Muzio, professionista colto e stimato, protagonista milanese del “nove-centismo”, è stato un attento interprete della tradizione, cercando di trovare un rapporto fra il nuovo e lo spirito dell'antico. S. Maria di Caravaggio (1911), realizzata su progetto dell'architetto Cecilio Arpesani tra i prati e gli orti da cui era allora composta la zona, è una costruzione in stile tra il neoromanico lombardo e il neobizantino, a croce romana divisa in tre navate, rifatta parzialmente dopo i bombardamenti con gusto e ricerca davvero bizantini.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie, offerte chiese).

Giovedì 14 maggio 2015, ore 15:• LA NUOVA FONDAZIONE PRADA:la Cittadella dell'Arte (Largo Isarco 2)

La nuova sede della Fondazione Prada aprirà a Milano sabato 9 maggio. Progettata dallo studio

di architettura Oma, gui-dato da Rem Ko-

olhaas, è carat-terizzata da una configurazione architettonica

che combina edifici preesistenti a tre nuove

costruzioni ed è il risultato della trasformazione di una distilleria risalente agli anni dieci del Novecento che si trova in largo Isarco, nella zona sud della città. Il complesso si sviluppa su una superficie di 19mila

mq, 11mila dei quali saranno utilizzati per le attività espositive. Da maggio e nel corso dell’estate 2015, la Fondazione Prada presenterà un articolato programma. Robert Gober e Thomas Demand realizze-ranno installazioni site-specific in dialogo con le architetture indu-striali e con i nuovi spazi. Roman Polanski esplorerà le suggestioni cinematografiche che hanno ispirato i suoi film in un progetto che si tradurrà in un documentario inedito e in una rassegna cinematogra-fica. Selezioni di opere dalla Collezione Prada saranno presentate in esposizioni tematiche. Ma non finisce qui: la mostra Serial Classic analizza il tema della serialità e della copia nell'arte antica e al suo in-flusso sulle tendenze successive, dal Rinascimento al Neoclassicismo.

Visita a cura di Christian Citterio.Quota: 10 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie)

+ biglietto d'ingresso.

Gli edifici previsti dal progetto, disposti intorno alla corte industria-le, avranno differenti destinazioni d’uso: una nuova torre ospiterà la collezione permanente; gli spazi dell’ex fabbrica ristrutturati sa-ranno dedicati alle installazioni, alla moda, alle performance, alle mostre temporanee, diventeranno uffici e magazzini; sarà allestiti un archivio per la moda e uno per Luna Rossa. Tre gli elementi architettonici emble-matici del nuovo complesso, fusione di esperienze decostruttiviste e mo-derniste: la torre-totem a più piani ad altezza variabile, con parti espo-sitive traslucide a sbalzo, dove la collezione d’arte Prada sarà esposta a rotazione, visibile anche dall’ester-no e da lontano; il parallelepipedo chiamato Museo Ideale, che sinte-tizza le proporzioni perfette cercate nei musei più importanti del mondo; il box, struttura flessibile che ospi-terà eventi multimediali nel centro del cortile. La direzione artistica del centro resterà affidata a Germano Celant (direttore artistico della Fon-dazione dal 1995).

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Martedì 23 giugno 2015, ore 15.30:• Architettura eclettica: S. CAMILLO DE LELLIS E S. AGOSTINO (piazza San Camillo de Lellis)

Itinerario intorno alla Stazione Centrale per conoscere l’architettura dell’Eclettismo, con la sua ripresa delle tipologie del passato. Il Santuario di San Camillo de Lellis, con la guglia centrale che si staglia verso il cielo, rappresenta un progetto unitario ideato dall’ing. Mons.

Spirito Maria Chiappetta, il quale si è ispirato allo stile neogotico nordico, ponendo grande cura nell’armonizzare ogni particolare del luogo sacro. Una soluzione assai scenografica, concepita

come una quinta prospettica per le vie laterali che sboccano nella piazza. In via Copernico sorge l'imponente Basilica di Sant'A-gostino, forse l’esempio più noto di neoromanico in città, opera dell'arch. Cecilio Arpesani. La decorazione interna sui capitelli, sul ciborio, sulle decorazioni pittoriche del Cisterna sulla cupola si rifà a Ravenna, quella esterna, nei capitelli cubici delle colonnine al romanico comasco, nelle loggette a quelle pisano-lucchese. Questa mescolanza di citazioni romaniche e bizantine, provenienti da sva-riati edifici, rende la basilica un esempio unico nell’arte del primo ‘900 milanese.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 12 euro (visita, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

ASSOCIAZIONE CLESSIDRA, un lungo viaggio nell’Arte

Giovedì 18 giugno 2015, ore 15,30:• S. MARIA DELLA PASSIONE e i suoi capolavori (via Conservatorio 14)

La cinquecentesca Basilica di Santa Maria della Passione è una tra le più belle e grandi chiese della città, uno dei più bei monumenti del tardo Rinascimento milanese, e per ampiezza il secondo

edificio milanese dopo il Duomo. L'interno della chiesa è un'autentica pinacoteca ed è una delle chiese più rinomate per le rare pitture che vi si conservano. Sono presenti opere di Daniele Crespi, Carlo Urbi-no, Giulio Campi, Bernardino Luini, Panfilo Nuvolone, Gaudenzio Ferrari e di artisti appartenenti ad aree culturali differenti da quella lombarda. Uno dei capolavori della chiesa è la sala capitolare, decora-ta da un monumentale e prezioso ciclo pittorico con tavole e affreschi di Ambrogio da Fossano detto il Bergognone (1481-1522) e di suo figlio Bernardino, che raffigura Vescovi e Santi dell'Ordine Lateranense.

Visita a cura di Enrico Venturelli. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

Mercoledì 17 giugno 2015, ore 15.30:• IL NUOVO MUSEO DI SAN FEDELE (piazza San Fedele)

Apre a Milano questo nuovo piccolo «museo» con un inedito percorso tra arte e fede, tra antico e contemporaneo, realizzato negli ultimi anni dai gesuiti di San Fedele, sviluppando un itinerario unico nel suo genere. Ol-

tre a comprendere la chiesa, si snoda tra alcuni ambienti già restaurati: la cripta secentesca (nella quale è stata recente-mente collocata una splendida croce cin-quecentesca), il sacello, la cappella del-le Ballerine; e poi l’imponente sacrestia lignea del Seicento e l’antisacrestia con quadri di Ambrogio Figino e di Bernardino Campi. A questi, si aggiungono da oggi tre nuovi spazi, dedicati ad antichi reliquiari, oggetti liturgici (secc. XVI-XIX) e dipinti: opere di Girolamo Romanino, Francesco Cairo, fratelli Procaccini, Giacomo Favretto sono esposte accanto a quelle di Mario Sironi, Lucio Fontana, Mimmo Paladino, Umberto Milani, Lawrence Car-roll e altri, in un confronto tra antico e contempo-raneo, in un dialogo tra le diverse arti, compresa la fotografia (Joel Meyerowitz). Un luogo della me-moria, stimolo di riflessione per aprire un dialogo fecondo con la cultura e la spiritualità odierne.

Visita a cura di Christian Citterio.Quota: 12 euro (visita guidata, biglietto d'ingr.,

dispensa, radiocuffie).

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Giovedì 25 giugno 2015, ore 15.30:• CORTILI BRAMANTESCHI: da via Valpetrosa a via Dei Piatti (via Valpetrosa ang. piazza San Sepolcro)

Sul finire del XV sec. il Ducato di Milano fu centro di cultura, dove l'arte locale di impronta gotica si

incontrò, ed in parte si scontrò, con architetti ed artisti pienamente rinasci-mentali, provenienti dall'Italia centrale, di cui Bramante fu quello che lasciò l'impronta più duratura. Giunto in Lom-bardia ormai trentatreenne, aveva ac-cumulato una vasta e singolare cultura, che accomunava la maestria nella pro-spettiva, appresa da Piero della Fran-cesca, la conoscenza dell'architettura classica e dell'opera vitruviana, l'ade-sione al modello albertiano di classicismo. Tale bagaglio culturale gli permise di esercitare una grande influenza ed autorità sulla cultura lombarda. Tracce della sua influenza le possiamo trovare durante questo itinerario alla ricerca di cortili. Milano non si ama in un solo giorno e a chi la sa comprendere, l’indaffarata città riserva piacevoli sorprese fatte di silenzio e armonia, che si nascondono dietro mura e portoni...

Visita a cura di Christian Citterio. Quota: 12 euro (visita guidata, dispensa, radiocuffie).

Il Castello Sforzesco si arricchisce di un nuovo straordinario spazio, destinato a diven-tare a breve un'importante sede espositiva per la città e che sarà aperto tra poco...

Venerdì 26 giugno 2015, ore 15.30:• LA PIETA' RONDANINI ALL'OSPEDALE SPAGNOLO (biglietteria Castello Sforzesco)

La Pietà Rondanini di Michelangelo lascia la Sala degli Scarioni, che è stata la sua casa per 66 anni, per traslocare nell'Antico Ospedale

Spagnolo, situato presso la Cortina di Santo Spirito del Castello Sforzesco, in uno spazio restaurato ad hoc per accoglierla e valo-rizzarla. Collocata su un basamento high tech antisismico, si troverà all’interno di un allestimento curato da Michele De Lucchi, autore anche del restauro dell’ex Ospedale che ospiterà un vero museo dedicato all’opera ultima e in-compiuta di Michelangelo. Ogni ricerca di perfezione anatomica viene meno e il “non finito” nella modellazione dei volumi e nella definizione delle super-fici sembra negare la consistenza fisica delle figure dando vita a un’immagine del tutto spiritualizzata. Un gioiello della storia di Milano ora in un luogo per molti anni nascosto nella memoria di pochi, a cui è stata ridata vita. La grande sala, come testimonia il ciclo pittorico poli-cromo cinquecentesco delle pareti e del-le dodici vele del soffitto, era destinata ad essere un luogo di sofferenza e preghiera. Un contrasto potente con la scultura ab-bozzata da Michelangelo che cristallizza il dolore senza fine di una madre che sorregge il figlio morente. E anche un nuovo punto di vista della Pietà: chi entrerà la vedrà di spalle, come non si è mai vista. E avrà l’impres-sione che sia Maria ad appoggiarsi sulle spalle del Figlio.

Visita a cura di Costanza Cimarelli.Quota: 10 euro (visita guidata, dispen-sa, radiocuffie) + biglietto d'ingresso.

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Expo Milano 2015 è l’EsposizioneUniversale che l’Italia ospiterà dalprimo maggio al 31 ottobre 2015 esarà il più grande eventomai realiz-zatosull’alimentazioneelanutrizione.Per sei mesi Milanodiventerà una vetri-na mondiale in cui iPaesi mostreranno ilmeglio delle proprietecnologie per dareunarispostaconcretaa un’esigenza vitale:riuscire a garantirecibo sano, sicuro esufficiente per tutti ipopoli, nel rispettodelPianetaedeisuoiequilibri.Un’a-rea espositiva di 1,1 milioni di metriquadri,piùdi140PaesieOrganizza-zioni internazionali coinvolti, oltre 20milionidivisitatoriattesi.Sonoquestiinumeridell’eventointernazionalepiùimportantechesiterrànelnostroPae-se.ExpoMilano2015saràlapiattafor-madiunconfrontodiideeesoluzionicondivisesultemadell’alimentazione,stimoleràlacreativitàdeiPaesiepro-muoverà le innovazioniperun futurosostenibile. Ma non solo. Expo Mi-lano 2015 offrirà a tutti la possibilitàdi conoscere e assaggiare i miglioripiatti del mondo e scoprire le eccel-lenze della tradizione agroalimentareegastronomicadiogniPaese.Perla

durata della manifestazione, la cittàdiMilanoe ilSitoEspositivosarannoanimati da eventi artistici emusicali,convegni,spettacoli,laboratoricreativiemostre.ConClessidravisiteremo il

sito espositivo, e analiz-zeremo il progetto affidatoaungruppodiarchitettidifama internazionale, chesisviluppasudueassior-togonali, che richiamano ilCardoeilDecumanodel-lacittàromana,impreziosi-todaunpaesaggiostraor-dinarioilcuiaspettoricordaun’isola,riccadispaziverdie interamente circondata

dall’acqua.IlPadiglione Italia,incuiilnostroPaeseesponelesueeccellen-ze, la sua cultura, la suatradizione.Lake Arena, ilpiù grande spazio aper-to per i visitatori: un ba-cino d’acqua circondatoda gradinate e una piaz-za capace di accogliere20.000 persone e circa100 alberi. L'Open Air Theater,ungrandeteatroall’apertoincuisisvolgo-noconcerti, spettacoli te-atraliecerimonieufficiali.La Collina Mediterranea, un puntosuggestivo da cui godere della vistapanoramicasututtoilSitoEspositivo.

Quisitrovanolepiùtipichevegetazio-ni e colture dell’ecosistema mediter-raneo.LaCascina Triulza,un'anticacostruzione rurale già presente sulterritorio, che è stata recuperata perospitareilpadiglionedellaSocietàCi-vile. IPadiglioni Self-Built,glispaziespositivi dei paesi partecipanti, chesiaffaccianosullaviaprincipale,ilDe-cumano. IClusters, spazi espositiviche,perlaprimavoltanellastoriadel-leEsposizioniUniversali, superano iltradizionaleraggruppamentosubasegeografica su cui si fondavano nelpassato i Joint Pavilion, radunandosotto lo stesso progetto architettoni-coetematicoPaesiaccomunatidallaproduzionediunprodottoalimentarespecificoointeressatiasviluppareun

temacondivisoe rap-presentativo. LeAree Corporate, spazi in-teramente dedicati epersonalizzati, appar-tenenti alle aziendeche hanno a cuore iltema della sostenibili-tàedellaqualitàdellavitasulPianeta.Food and Beverage, areedovecisipuòriposaredurante la visita, fare

una pausa e mangiare qualcosa incompagnia.

Le nostre date:•Lunedì22Giugnoore15.30(acuradiValentinoScrima);•Lunedì29Giugnoore10.30(acuradiAlbertoMarchesini);•Lunedì6Luglioore15.30(acuradiAlbertoMarchesini);•Lunedì6Luglioore19(acuradiAlbertoMarchesini);•Martedì14Luglioore15.30(acuradiAlbertoMarchesini);•Martedì14Luglioore19(acuradiAlbertoMarchesini);•Mercoledì15Luglioore15.30(acuradiValentinoScrima).PAGAMENTODELLAQUOTAALMOMENTO DELL'ISCRIZIONE.PROSSIMAMENTE TUTTE LEINFORMAZIONI.

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VISITE GUIDATE “FUORI PORTA”Sabato 25 aprile 2015; Sabato 27 giugno 2015:• VIGNOLA e SASSUOLO, ai piedi dell'Appennino (prov. di Modena)

La Rocca di Vignola s’innalza su uno sperone di arenaria vigilando sulla valle del Panaro, nell’incantevole paesaggio delle prime colline. Esempio fra i più inte-ressanti in Emilia di architettura fortificata, appartenne agli Este di Ferrara e fu

poi trasformata in raffinata dimora signorile. Un costante ed attento lavoro di restauro ha consentito in questi ultimi decenni di recuperare, sia a livello architettonico che pit-torico, l’intera struttura. Fra gli ambienti affrescati spicca la Cappella, vero gioiello del gotico “internazionale”. Visitabili gli alloggi degli armigeri e i camminamenti di ronda.

Di fronte, Palazzo Boncompagni, eretto con la consulenza di Jacopo Barozzi detto il Vignola, nativo del luogo, architetto fra i più illustri del ‘500; mirabile la scala elicoidale. A Sassuolo il sontuoso Palazzo Ducale, reggia estiva degli Este, recentemente restaurato, è un esempio di spettacolare gusto barocco, nato dalla trasformazione del castello voluta da Francesco I a partire dal 1634; l’interno è riccamente decorato da dipinti murali di Jean Boulanger, allievo di Guido Reni, finte architetture dipinte, stucchi, marmi e statue, alcune su disegno del grande Bernini. Al complesso appartengono la scenografica Peschiera, a metà tra la natura pietri-ficata e la costruzione andata in rovina, e la raffinata chiesa palatina di S. Fran-cesco in Rocca, con i suoi magnifici affreschi e gli inganni illusori della decorazione.

Visita guidata a cura di Valentino Scrima.Partenza ore 7,30 via Paleocapa n.5. Quota: 55 euro (pullman, visita, dispensa, radiocuffie, biglietti d'ingresso, offerte chiese).

Mercoledì 6 maggio 2015: • CASTELLO DI SULBIATE e ORATORIO DI S. AMBROGIO (prov. di Monza Brianza)

Era il 1452 quando Paolo Lampugnani fece costruire un castello con il caratteristico ponte mobile. Alla sua morte, non avendo figli maschi, lasciò i propri averi alla figlia Susanna che andò in sposa a Prospero Lampugnani. Castello e terre sulbiatesi rimasero, così, ancora di proprietà del casato Lampugnani. Anche

Susanna e Prospero non ebbero figli maschi ma solamente una figlia, Chiara, che si occupò della tenuta fino a quando, con la sua morte avvenuta nel 1524, passò in eredità ai figli avuti con Niccolò Arcimboldi. Alla nobilissima famiglia degli Arcimboldi appartenne il Castello per oltre due secoli. Nel 1727 si estinse la famiglia e le proprietà passarono nelle mani dei signori Rocchi, i quali caddero presto in disgrazia e castello, case e terre vennero messi all’asta. Furono

acquistati dalla famiglia Cremonini, la quale tuttora ne è proprietaria. Oggi il Castello Lam-pugnani Cremonesi di Sulbiate è tutto da scoprire: sale e cortili di suggestiva atmosfera, decorazioni di trofei cavallereschi, soffitti a volta, resti affrescati di capitelli, archi e festoni floreali di fine Cinquecento, il nobile colonnato che si affaccia sul cortile maggiore, i pavi-menti originali. Il piccolo Oratorio di S. Ambrogio faceva parte di un monastero di mo-nache benedettine, la cui edificazione veniva autorizzata con una bolla di Papa Silvestro II nell'anno 1000. All'interno possiamo ammirare affreschi di diverse epoche, comprese fra il XIII e il XV sec., recentemente riportati all'antico splendore, di autori anonimi.

Visita guidata a cura di Christian Citterio. Partenza ore 14,30 via Paleocapa n.5.Quota: 30 euro (visita, pullman, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa)

Sabato 9 maggio 2015: • "DA CIMABUE A MORANDI. FELSINA PITTRICE" (Bologna, Palazzo Fava)

Nelle splendide sale affrescate dai Carracci e dalla loro scuola, sarà possibile ammira-re duecento opere provenienti da chiese, istituzioni e importanti collezioni private, che illustrano, nel loro insieme, quanto di più significativo in campo artistico la città

di Bologna ha realizzato nel corso di oltre sette secoli, mettendo in risalto quella specificità che l’ha resa uno dei centri più importanti della storia dell’arte italiana ed europea. Significa-tivamente dedicata a Roberto Longhi, a ottant’anni dalla sua celebre lezione all’Università di Bologna (1934) sulla grande tradizione artistica della città, subordinata dalla critica a Firenze e a Venezia, l’esposizione intende riproporre i principi e il metodo dell’illustre studioso per intraprendere una sorta di viaggio dalla fine del Duecento al Novecento: da Cimabue a Giorgio Morandi, quest’ultimo consacrato proprio da Longhi come il primo pittore italiano del suo tempo. L’esposizione è anche un omaggio a Carlo Cesare Malvasia, e alla sua Felsina pittrice una delle fonti più importanti e autorevoli per la storia della conoscenza della pittura bolognese dal Medioevo all’età barocca, pubblicata a Bologna nel 1678. La mostra raccoglie capolavori di artisti conosciuti in tutto il mondo: da Cimabue a Niccolò dell’Arca, da Vitale da Bologna al Parmigianino, dai Carracci a Guido Reni e Guercino, da Donato Creti a Antonio Canova, da Lucio Fontana e Arturo Martini a Giorgio Morandi.

Visita guidata a cura di Costanza Cimarelli. Partenza ore 8 via Paleocapa n.5.Quota: 60 euro (pullman, visita, dispensa, noleggio radiocuffie museali, biglietto d'ingresso).

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Mercoledì 3 giugno 2015: • ITINERARIO DELLE DELIZIE SUL NAVIGLIO GRANDEe le SCUDERIE ARABE a Robecco (prov. di Milano)

Un itinerario in barca lungo il tratto di Naviglio Grande compreso tra Boffalora Sopra Ticino e Robecco, in uno dei tratti navigabili più suggestivi dei Navigli, completamente immerso nel verde. Risalendo

il canale si incrociano Pontenuovo e Pontevecchio di Magenta fino ad arrivare a Robecco sul Naviglio, nota per le splendide ville di delizia che si affacciano sul canale. Il Naviglio Grande è il primo dei canali che formano il Sistema dei Navigli milanesi, il più antico e il più importante. A Robecco, visita alle Scude-rie moresche di Casa Sironi Marelli: dalle colonne simili a palme si erge maestoso un soffitto fatto di cupole e archi dal sapore mediorientale. Sembra di essere in Andalusia! In pochi conoscono l’esistenza di questo gioiello architettonico dell’800, fino ad oggi custodito gelosamente. Fu il generale Giovanni Sironi, maestro di strategia militare di re Vittorio Emanuele III, a volere delle scuderie in stile moresco per i suoi amati cavalli arabi, cinque spazi con abbeveratoi di calcare bianco e mangiatoie di ferro appesi alle pareti. Sopra ogni spazio si ergeva una testa di cavallo intagliata nel legno. Sul soffitto e alle pareti si possono ancora intravedere le pitture che abbellivano le scuderie. L’eclettismo rende casa Sironi una delle più dimore di Robecco più ricche di curiosità. Sul retro, il grande parco progettato dall’architetto Balzaretto, lo stesso che a metà dell’800 ampliò i giardini pubblici di Milano. Chi ha la fortuna di entrarvi può ancora ammirare il cenotafio (mai usato) della nobildonna Bordini.

Visita guidata a cura di Christian Citterio.Partenza ore 14 da Bisceglie. Quota: 40 euro (pullman, navigazione, visita, dispensa, radiocuffie).

Giovedì 11 giugno 2015: VILLAGGIO CRESPI D'ADDA e ilSANTUARIO DI CONCESA sul Naviglio Martesana (prov. di Bergamo e di Milano)

Il villaggio Crespi d'Adda è "la città ideale" del lavoro operaio, e fu realizzata tra Otto e Novecento dalla famiglia Crespi, accanto al proprio opificio tessile, per alloggiare i dipendenti e le loro famiglie. L'Unesco nel 1995 lo ha inserito nella World Heritage List in quanto "Esempio eccezionale del feno-

meno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa". E' infatti il perfetto mo-dello di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia, quello della nascita dell'industria moderna in Italia. I Crespi, famiglia di industriali cotonieri, decisero di dar vita a questa

moderna “città ideale del lavoro”, all'interno della quale c'era anche il loro magnifico castello: il loro intento era di riprodurre un piccolo feudo, dove l'abitazione e il padrone stesso fossero simbolo sia dell'autorità che della benevolenza verso gli operai e le loro famiglie. Situato nella verdissima valle dell’Adda, ai piedi di uno sperone roccioso a picco sul Naviglio Martesana, si trova il Santuario di Concesa. Bella espressione di barocco lombardo, il santuario, dedicato alla Divina Ma-ternità di Maria, venne abbellito ed arricchito con marmi, quadri, affreschi.

Visita guidata a cura di Valentino Scrima. Partenza ore 14 via Paleocapa n.5. Quota: 30 euro (pullman, visita, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

Sabato 13 giugno 2015:• "PALMA IL VECCHIO. LO SGUARDO DELLA BELLEZZA" (Bergamo, Accad. Carrara)

In mostra all'Accademia Carrara di Bergamo, la prima grande retrospettiva dedicata a Jacopo Negretti detto Palma il Vecchio (Serina, Bergamo 1480 ca. - Venezia 1528). Un grande momento espositivo di richiamo internazionale, nel suo luogo d’origine, celebrando

un protagonista del rinascimento veneto accanto a Tiziano e dopo Giorgione; un evento unico e irripetibile che vede per la prima volta riuniti i capolavori assoluti di Palma, provenienti dall’I-talia e dall’estero, numerosi dei quali restaurati per l’occasione. Grazie all’eccezionale soste-gno delle maggiori istituzioni museali del mondo sarà possibile ammirare a Bergamo i massimi capolavori di uno dei geni indiscussi del Rinascimento italiano. Palma è maestro nel dare vita a languide figure femminili che ne segnano il percorso e la carriera divenendo così il grande interpre-te di una bellezza femminile, tratteggiata con immediata sensualità,

che darà vita all’ideale della proporzione femminile del Rinascimento maturo. Palma esegue opere che vengono presto idealizzate e ricer-

cate dai collezionisti, tanto da creare un vero e proprio mito dell’artista. Un’arte, la sua, che sviluppa temi mitologici e allegorici ma anche sacre con-versazioni in straordinarie ambientazioni paesaggistiche. Quella di Palma è una poesia fatta di sguardi, racconti, nostalgia, scoperte e aperture con immancabili rimandi ai luoghi natii. Una mostra non solo da guardare ma da vivere.Visita guidata a cura di Costanza Cimarelli. Partenza ore 13.15 via Paleocapa n.5.

Quota: 40 euro (pullman, biglietto d'ingr., visita, dispensa, radiocuffie).

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Lunedì 15 giugno 2015: • VILLA LITTA A ORIO LITTA (prov. di Lodi)

Villa Litta Carini a Orio Litta è una delle più belle residenze ba-rocche della fine del 1600, opera del noto architetto Giovanni Ruggeri per il conte Antonio Cavazzi della Somaglia. Il proni-

pote che la ereditò, l'ampliò, trasformandola in una reggia maestosa destinata a luogo di villeggiatura e incontro di grandi personaggi del-la letteratura e cultura italiana settecentesca. Dopo varie vicissitudini passò alla famiglia Litta Visconti Arese, che la portò nuovamente agli onori della vita mondana. Gli abitanti del paese raccontano che la villa fu frequentata da re Umberto I, Giacomo Puccini e altri illustri personaggi del tempo. Nel 1970 Villa Litta fu acquistata dalla famiglia Carini, gli attuali proprietari, che hanno iniziato un lento, gra-duale recupero. Negli ambienti visitabili si possono ancora vedere gli splendidi affreschi attribuiti al Maggi e alla sua scuola, gli arredi d’epoca, la Sala di Apollo, la Sala degli angeli, la Sala del camino. Con l’imponente scalone d’onore si raggiunge il Salone delle feste al primo piano. Suggestiva è la visuale che offrono i giardini terrazzati sulla campagna circostante.

Visita guidata a cura di Christian Citterio.Partenza ore 14.30 da piazzale Lodi. Quota: 35 euro (pullman, biglietto d'ingresso, visita, dispensa, radiocuffie).

Venerdì 19 giugno 2015: • L'ATTREZZERIA RANCATI di Cornaredo e laCHIESA VECCHIA di San Pietro all'Olmo (prov. di Milano)

Dal 1864 i più famosi registi, scenografi e costumisti di tutto il mondo si sono rivolti all'attrezzeria scenica Rancati per noleggiare o acquista-re attrezzeria scenica per cinema, teatro, televisione e tutto ciò che fa

spettacolo. Dalle grandi Opere della Scala di Milano, fino a vantare la fornitura di materiali scenografici per colossal hollywoodiani come "Ben Hur", "l'Ultimo Im-peratore", fino ai più recenti "il Gladiatore" e "Troy". Nei laboratori di Cornaredo, esperti artigiani creano, trasformano e adattano armi e armature, mobili, com-

plementi d'arredo, accessori di costume, gioielli che vengono conservati in magazzini sviluppati su una superficie totale di oltre 5000 metri quadri, un vero e proprio "Paese delle meraviglie". Antico artigianato ma anche moderna tecnologia che utilizza sofisticate resine, poliuretani e materie plastiche termofor-mate, per poter riprodurre qualsiasi materiale: metallo, legno, cuoio... Che siano originali o ricostruiti (infatti vantano un laboratorio tra i più apprezzati al mondo) la bellezza dei pezzi esposti lascia senza parole. Nella frazione di San Pietro all'Olmo, la Chiesa Abbaziale, meglio nota come Chiesa Vecchia. Di antichissime origini, sorge sulle rovine di una "domus" romana del I-IV sec d.C. ed è segnata da numerose e complesse vicissitudini che si sono susseguite a partire da tempi remoti e che l’hanno gradualmente adattata alle diverse esigenze della comunità sanpietrina.

Visita guidata a cura di Christian Citterio.Partenza ore 14.30 da Bisceglie. Quota: 35 euro (pullman, biglietto d'ingresso, visita, dispensa, radiocuffie, offerta chiesa).

Domenica 28 giugno 2015: • MUSEI D'ARTISTA:POGLIAGHI al Sacro Monte e BUTTI a Viggiù (prov. di Varese)

Dopo più di vent'anni di chiusura, riapre al pubblico la Casa Museo Lodovico Pogliaghi. Visitarne le stanze è come fare un tuffo nel passato e ripercorrere la personalità tanto attenta al classicismo, da

un lato, quanto incuriosita dalle forme d’arte di ogni periodo e stile, dall’altra. La visita spazia tra epoche e stili diversi grazie agli oggetti che Lodovico Po-gliaghi amava collezionare, fino ad arrivare al cuore della sua casa, il grande atelier dove lavorava, dove spicca maestosa la grande porta del Duomo di Milano, il grande capolavoro dell’artista alla quale lavorò fra 1894 e 1908.

Gli ambienti, che l’artista scelse per vivere e lavorare, oggi custodiscono un grande patrimonio fatto di opere dello stesso Pogliaghi e un vasto numero di oggetti che egli amava collezionare: da sarcofagi egizi a vasi greci, a statue neoclassiche fino a servizi di porcellana. Il Museo Enrico Butti è una gipsoteca di arte contemporanea a Viggiù. La col-lezione si compone principalmente delle opere del celebre scultore viggiutese: 87 modelli in gesso ed alcuni dipinti che l'autore donò nel 1926 al comune allo scopo di realizzare proprio questo museo. Molti furono i monumenti celebrativi scolpiti da Enrico Butti, come quello per il Generale Sirtori nei Giardini pubblici di Milano, Alberto da Giussano per Legnano e i monu-menti funerari per il Cimitero Monumentale milanese. Nel museo si sono allestite tre nuove sale dedicate ai gessi utilizzati per la realizzazione del monumento a Giuseppe Verdi a Milano.

Visita guidata a cura di Valentino Scrima.Partenza ore 8.30 via Paleocapa n.5. Quota: 50 euro (pullman, biglietti d'ingresso, visita, dispensa, radiocuffie).

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Domenica 21 giugno 2015:

L'ANELLO D'ORO DEL PILATUS, il treno a cremagliera più ripido al mondo! (Svizzera)

Da Alpnachstad, nel Canton Obvaldo, si prende il treno a cremagliera più ripido al mondo, il cosiddetto "Anello d'Oro", con pendenza del 48%. Facendosi strada tra pascoli alpini in fiore, ruscelli spumeggianti e affascinanti pareti di roccia, si raggiunge la vetta del monte Pilatus

(Pilatus Kulm, mt. 2.132), la "montagna incantata" dalla quale si potrà godere di un eccezionale pano-rama mozzafiato sulla regione del Lago dei Quattro Cantoni: nelle giornate più terse si possono vedere ben 73 vette alpine! Il Pilatus è un massiccio montuoso delle Alpi Svizzere nei pressi di Lucerna. Sin dai tempi antichi, miti e leggende misteriose avvolgono le pendici rocciose che sovrastano Lucerna. Nel me-

dioevo si credeva che fosse abitato da spiriti e da un drago dai poteri taumaturgici, che ne è poi diventato il simbolo. Si è a lun-go anche creduto che nel vecchio lago Pilatus avessero trovato sepoltura le spoglie mortali di Ponzio Pilato, perciò per lungo tempo fu vietata la salita al monte. Fu anche merito di Richard Wagner che il Pilatus venne riscoperto: come lui poi anche altri turisti e famosi personaggi storici si sono fatti sopraffare dalla vista mozzafiato sulla Svizzera centrale, tra cui la Regina Vittoria d'Inghilterra. Quando, nel XIX secolo, l'ingegnere Eduard Locher ebbe l'idea di costruire un treno per risalire sulla vetta del Pi-latus, quasi tutti lo presero per pazzo... L'utopia divenne però realtà con l'inaugurazione, nel 1899, della linea lunga 4.618 mt. che portava da Alpnachstad al Pilatus Kulm, la vetta (linea a vapore fino al 1937). Il superamento di questa notevole penden-za fu possibile grazie all'idea geniale di realizzare due ruote a cremagliera orizzontali, che furono anche presentate all'Esposi-zione mondiale di Parigi del 1889. Fu un concetto rivoluzionario che destò scalpore. Nel pomeriggio si prosegue dal Pilatus Kulm (ogni quarto d’ora c’è una partenza) fino a Fräkmüntegg (mt. 1415) a bordo della nuovissima funivia "Dragon Ride", infine si continua il viaggio a bordo di una cabinovia panoramica da Fräkmüntegg a Kriens (mt. 490). A Kriens riprenderemo il nostro pullman per Milano.

Visita guidata a cura di Christian Citterio. Partenza ore 7.30 via Paleocapa n.5.Quota: 70 euro (pullman, biglietti cremagliera + funivia + cabinovia, visita, dispensa, radiocuffie). Pagamento della quota entro il

20 maggio. In caso di annullamento della prenotazione e senza sostituzione, non è previsto alcun rimborso.

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Sabato 4 luglio 2015: • MANTOVA E IL SUO PATRIMONIO (prov. di Mantova)

Mantova è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’U-manità Unesco il 7 luglio 2008 in quanto eccezionale testimonianza di realizzazioni urbane, architettoniche

ed artistiche rinascimentali. Un patrimonio di tesori artistici ma anche naturalistici. Cattedrale di San Pietro Apostolo: l'in-terno fu ristrutturato nel 1545 su progetto di Giulio Romano che si è ispirato all'austera Basilica di San Pietro a Roma. Ric-co è l'arredo scultoreo e pittorico; Basilica di Sant’Andrea: progettata da Leon Battista Alberti e costruita da Luca Fancelli, architetto principe del '400 mantovano, rispettosissimo della grande idea albertiana, che la completò nel 1494. La cupola è di Filippo Juvarra. Nel ricchissimo arredo pittorico, le firme di Andrea Mantegna, del suo allievo il Correggio, di Giulio Romano e dei suoi allievi; Santuario delle Grazie a Curtatone: fatto costruire da Francesco I Gonzaga, posto in posizione elevata a dominare i canneti e le acque del fiume, nel 1399 come voto alla Madonna, durante la peste che infieriva sulla città. L'esterno è di un severo gotico lombardo, mentre l'interno è una vivissima manifestazione della fede popolare,

con le pareti laterali ricoperte da una teoria di statue polimateriche. Infine, un'escursione fluviale in barca, sul Fiume Mincio, in particolare nel tratto compreso tra la città di Mantova, Grazie di Curtatone e Rivalta. Qui il fiume rallenta la sua corsa, divaga in meandri e lanche formando una delle più importanti zone umide d'Italia: la Riserva Naturale delle "Valli del Mincio", ambiente palustre di rara bellezza. Un navigare lento, tra canneti e ninfee, tra la miriade di canali che attraversano la larga distesa d'acqua, ammirando rare specie di uccelli, fino al Lago Superiore, teatro estivo dell’immancabile e spettacolare fioritura del Fior di Loto.

Visita guidata a cura di Alberto Marchesini. Partenza ore 7.30 via Paleocapa n.5.Quota: 65 euro (pullman, navigazione, visita, dispensa, radiocuffie, offerte chiese).

Martedì 7 luglio 2015: • VILLA TAVERNA A TRIUGGIO (prov. di Monza Brianza)

Situata nel cuore della Brianza, è una delle più prestigiose e aristocratiche ville della Lombardia. Per la sua posizione incan-tevole è stata scelta nei primi del ’500 come luogo di villeggia-

tura dai Conti Taverna. La dimora è di fondazione cinquecentesca con il primo importante rifacimento seicentesco, visibile soprattutto all’interno, mentre l’aspetto esterno della villa, omogeneo e concepi-to secondo un progetto unitario, è frutto della risistemazione sette-centesca. Vestigia della fase più antica è la splendida serie di camini del Cinquecento. Di particolare rilievo nell'intero complesso sono le statue settecentesche di grazia rococò che inquadrano l'ingresso esterno. Qui la storia è passata e ha lasciato memorie di persona-lità illustri: forse qui è nato Benedetto Odescalchi, poi Papa Innocenzo XI. Ma anche fatti oscuri, come quelli che antichi documenti ricordano quando i Conti Taverna si trovarono coinvolti nella sanguinosa vicenda del gentiluomo monzese Gian Paolo Osio, accusato dell'omicidio di due persone, nelle segrete stanze della dimora tenuto nascosto dopo la fuga dalle prigioni del Castello di Pavia...

Visita guidata a cura di Christian Citterio.Partenza ore 15 via Paleocapa n.5. Quota: 35 euro (pullman, biglietto d'ingresso, visita, dispensa, radiocuffie).

Giovedì 16 luglio 2015: • BRUNATE e il borgo di COLONIOLA (prov. di Como)

La funicolare, che dal 1894 collega Como e Brunate, è ancora oggi il mezzo più veloce per muoversi fra le due località, ma anche l’oc-casione per godere di un incantevole panorama sul lago e sulle Alpi.

Brunate è nota soprattutto per la presenza di numerose ville in stile eclettico e liberty, nobili testimoni di un'epoca felice, e per i numerosi punti panora-mici. In giornate limpide è infatti possibile vedere distintamente i grattacieli di Milano, ma soprattutto l'intero arco alpino occidentale (da cui si staglia in particolare il Monte Rosa), la Pianura Padana e gli Appennini. Questo ha contribuito a ribattezzare il paese come "il Balcone sulle Alpi". Il centro storico, in cui sono presenti antichi edifici, portali in pietra e diverse corti, è caratterizzato da viuzze a scalinata che si arrampicano sul pendio. Ai piedi di Brunate, su un antico insediamento ro-

mano in cui si svolgevano le attività legate al porto, si sviluppò il borgo di Coloniola, chiamato così perché qui vennero a insediarsi “500 nobilissimi greci” dediti ai commerci e facenti parte della colonia dedotta da Giulio Cesare nel 59 a.C.. Fin dal medioevo su questa riva orientale si era localizzato il porto commerciale della città, intorno a cui si sviluppò fino alla fine del XIX sec. un’intensa attività di pesca, trasporto lacustre, lavature di filati e di stoffe; l’edilizia del borgo si sviluppò con tipologia di edifici bassi e affiancati da botteghe, magazzini, depositi, darsene, che solo con l'industrializzazione ottocentesca verranno riconvertiti a uso commerciale e turistico. Il borgo mutò aspetto anche con la costruzione delle lussuose ville borghesi.

Visita guidata a cura di Christian Citterio. Partenza ore 14.30 da Bisceglie.Quota: 35 euro (pullman, biglietto funicolare a/r, visita, dispensa, radiocuffie).

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Dal 15 al 17 maggio 2015:

LE VILLE DELLA LUCCHESIAA cura di Christian Citterio

Le ville lucchesi si ritrovano nella campagna e nella zona collinare che circonda la Piana di Lucca e rappresentano ancora oggi un patrimonio di notevole bellezza. Costruite dal XV fino al XIX sec. come residenze estive alternative a quelle invernali in città per volere delle classi

più agiate di Lucca, queste prestigiose residenze sono ancora per la maggior parte in mano ai privati attraverso passaggi di generazione in generazione. La struttura è propria di un'opera d'arte: ampi e arborati giardini, portici, saloni, affreschi e statue, parchi con vasche, pescherie e laghetti. Villa Torrigiani: il miglior esempio di architettura barocca in Toscana. La Villa e il suo parco, risalenti al primo '500 e appartenenti in origine alla famiglia dei Buonvisi, furono acquistati dal Marchese Nicolao Santini, ambasciatore della Repubblica di Lucca alla corte di Luigi XIV, che apportò notevoli modifiche attratto dell'architettura di Versailles. Il parco e i giardini furono arricchiti di parterres fioriti, grandi vasche con sorprendenti giochi d'acqua. A partire dal XIX sec., il parco ha assunto un aspetto molto più romantico con l'arricchimento di esemplari di piante provenienti da tutto il mondo. Oggi la Villa, al cui interno sono ancora perfettamente conservati i ricchi arredi originali e gli affreschi decorativi, è ancora abitata dalla famiglia discendente di Nicolao Santini. Giardini di Villa Reale Marlia: è stata residenza di nobili famiglie e di grandi mecenati d'arte. Gli splendidi giardini del XVII sec., con il meraviglioso Teatro di Verdura e il "Viale delle Camelie", sono giunti fino a noi sostanzialmente intatti. Il Conte e la Contessa Pecci-Blunt commissionarono ad un famoso architetto francese, Jaques Greber, il restauro del giardino: crearono boschi, ruscelli, ed un lago che fanno da grandioso romantico complemento alla serie di giardini classici italiani. Villa Grabau: una delle principali dimore storiche lucchesi del Rinascimento che ha conservato intatti mobili e dipinti d'epoca. Di notevole importanza è il Parco di nove ettari, con alberi secolari e vere rarità botaniche. Villa Oliva: risale al 1500 per vole-re di Ludovico Buonvisi che commissionò l'architetto e scultore lucchese Matteo Civitali. La residenza è costituita da due saloni sovrapposti nella parte centrale e da un suggestivo loggiato, con colonne in pietra di Matraia che si affaccia sul maestoso parco di 5 ettari. Il centro storico di Lucca si con-serva ancora oggi come testimone del passato di una città ricca di storia, tradizioni e cultura, con le Mura, le strette vie, le suggestive piazze, le particolari torri. Lucca viene tradizionalmente nominata come la "città delle cento chiese" per il grande numero di edifici di culto risalenti a varie epoche diffe-renti. Basilica di San Frediano: fra le più antiche chiese di Lucca, ben rappresenta le caratteristiche del romanico lucchese prima che le influenze della vicina Pisa e le maestranze provenienti dal nord dell'Italia ne cambiassero i caratteri tradizionali. All’interno, affreschi di Amico Aspertini e lastre tombali di Jacopo della Quercia. Chiesa San Michele: un'opera architettonica complessa data la contrapposizione di diversi stili. Il risultato è quello di una basilica in stile gotico con motivi romanici. Si segnalano la Madonna col Bambino in terracotta smaltata di Luca della Robbia e la tavola raffigurante Quattro Santi di Filippino Lippi. Nella Sacrestia del Duomo di San Martino è visibile il Monumento funebre di Ilaria del Carretto, eseguita a partire dal 1406 dallo scultore senese Jacopo della Quercia. Ilaria giace distesa su di un basamento decorato da putti e festoni, di ispirazione classica, con la testa su di un cuscino. L'opera è frutto dello straordinario incontro tra il gusto tardo-gotico di ascendenza francese, che si manifesta nel

panneggio a pieghe sottili e parallele, con il sorgente gusto rinascimentale di ascendenza fiorentina rivelato dal dolce modellato della figura e del volto. Una levigatezza già notata nel '500 da Giorgio Vasari "... Jacopo di leccatezza pulitamente il marmo cercò di finire con diligenza infinita", che fa dell'opera uno dei massimi capo-lavori della scultura quattrocentesca. Palazzo Pfanner: si distingue per il suo splendido giardino all'italiana attribuito a Filippo Juvarra (1678-1736), per l'imponente scalone e per gli affreschi del salone monumentale (prima metà del sec. XVIII). Al suo interno, tra l'altro, un'esposizione di antichi strumenti medico-chirurgici appartenuti a Pietro Pfanner (1864-1935), chirurgo, benefattore e sindaco di Lucca dal 1920 al 1922.

Quota di partecipazione: 400 euro (in camera doppia). Supplemento singola: 30 euro. Acconto: 200 euro, entro il 18 febbraio. 2015. Saldo: entro il 29 aprile 2015. La quota comprende: viaggio in pullman, n. 2

pernottamenti in hotel **** a Montecatini nel centro storico, colazione compresa, biglietti di ingresso previ-sti nell’itinerario, guida per l’intero periodo, guida locale dove necessario, radiocuffie, assicurazione medica

Mondial Assistance per 3 giorni, dispensa di approfondimento.

Page 15: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Dal 23 al 30 maggio 2015:

BRETAGNA: viaggio nel FinistèreA cura di Costanza Cimarelli

La Bretagna è forse la re-gione più misteriosa del-la Francia e il suo fascino

lascia da sempre un ricordo in-delebile in chi la visita. Questo angolo di terra proteso verso l'Oceano Atlantico è uno dei luoghi più romantici e suggesti-vi d'Europa. Si rimane incantati dalle sue scogliere sferzate dal vento, i fari arroccati battuti dal mare in tempesta, i suoi pittoreschi villaggi di pescatori, le leggendarie foreste, i castelli incantati, le baie rocciose dai colori e delle forme fiabesche. Tutto questo è la Bretagna, terra antica e mai domata fino in fondo. E' la terra degli enigmatici megaliti, di Mago Merlino, di Tristano e Isotta, di calvari in pietra grigia che raccontano la storia della Passione con un linguaggio semplice come quello dei bambini. E' la terra di scogliere a picco sull'oceano dove il vento è il grande padrone del paesaggio. E' la terra di piccoli villaggi e grandi città fortificate dove si parla una lingua antichissima che ha origini celtiche ed è molto simile ai dialetti gallesi. Vale la pena di spendere due parole anche sulle golosissime tradizioni culinarie bretoni: il Kouign-Amann, un dolce unico, fatto di farina, burro e caramello; la famosissima pasticceria della Mère-Poulard; le Galettes di grano saraceno; il pesce e i crostacei (ostriche soprattutto) e il sidro. Durante il nostro viaggio visiteremo la città di NANTES, interessante punto di partenza per iniziare a visitare la Bretagna, con il Palazzo dei Duchi di Bretagna, all'interno del quale è allestito il museo della città; la stupenda cat-tedrale di St.Pierre et St. Paul e la vecchia fabbrica dei biscotti LU. L'area dei Megaliti di CARNAC (complesso tra i più estesi e spettacolari al mondo, con circa 3.000 monoliti, eretti 6.000 anni or sono, disseminati nella campagna bretone) e LOCMARIAQUER (famoso per il "Grande menhir spezzato", un megalite spezzato in quattro tronconi che raggiungeva l'altezza di 20 metri). I grandi bastioni della città fortificata di CONCARNEAU, città d'arte e di storia, e la magica chiesa di KERNASCLÉDEN. E poi QUIMPER, che conserva quel fascino antico e suggestivo dato dalle vie acciottolate e contorte, dalle case a graticcio con le finestre fiorite e la sensazione di essere tornati indietro nel tempo passeggiando nel centro storico pedonale, incastonato fra i fiumi Odet e Steir. Visiteremo la sua cattedrale "storta", dalle imponenti guglie gemelle, e il bellissimo museo di belle arti. Dedicheremo una mattinata al promontorio POINTE DU RAZ, uno dei luoghi più spettacolari della Bretagna: il sentiero, che segue dall'alto la scogliera, porta all' "Enfer de Plogoff", uno sperone di roccia sull'oceano che raggiunge i 70 metri di altezza! E ancora: i tipici complessi parrocchiali (enclos paroissial) di

PLEYBEN, GUIMILIAU e ST.THEGONNEC con splendidi "calvaires". Non mancheremo di per-correre i bastioni di SAINT-MALO, elegantissi-ma città fortificata e, se la marea lo permetterà, passeggeremo su una scogliera scolpita da un eremita del XIX secolo a Rothéneuf! In equilibrio tra Bretagna e Normandia il MONT-SAINT-MI-CHEL, la "meraviglia d'occidente", un insieme architettonico unico al mondo, perla arroccata sulla pietra e difesa, ancor oggi, dalla marea. Il vescovo d'Avranches, Aubert, avrebbe fondato un santuario nel 708 sul Mont-Tombe, dopo 3 apparizioni successive dell'arcangelo San Mi-chele. Consacrata nel 709, la chiesa non ha cessato da allora di attirare curiosi e pellegrini da ogni parte del mondo. Il Mont-Saint-Michel ha la particolarità di essere stato eretto su un isolotto roccioso, circondato da una bellissima baia, teatro delle più grandi maree d'Europa. Uno spettacolo grandioso. Terra di storia e di leggende, ha conosciuto durante i millenni i ca-pricci della natura potente e difficile della Baia.

Quota di partecipazione: 1.150 euro (in camera doppia). Supplemento singola: 292 euro. Acconto: 600 euro, entro il 25 febbraio. 2015. Saldo: entro il 1° aprile 2015. La quota comprende: noleggio pullman privato per 7 giorni, n. 6 pernottamenti in hotel,

colazione compresa, biglietti di ingresso previsti nell’itinerario, guida per l’intero periodo, guide locali dove necessario, radiocuffie, assicurazione medica Mondial Assistance per 7 giorni, accompagnatore dell'Associazione, dispensa di approfondimento.

Page 16: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Dal 6 al 9 giugno 2015:

CARINZIA, verdi paesaggi e monumenti medievaliA cura di Valentino Scrima

Appena oltre confine, a pochi chilometri da Udine, c’è la regione più meridionale dell’Austria che vale assolutamente la pena visitare. E’ la Carinzia. E' famosa in estate per i suoi laghi dalle acque cristalline (balneabili e potabili!), e in inverno

per le sue località sciistiche, alcune delle quali vicinissime alla sua capitale Klagenfurt. Un itinerario alla scoperta del patrimonio storico ed artistico, in un incantevole paesaggio. Durante il viaggio, prima di raggiungere la Carinzia faremo tappa a Portogruaro per il pranzo libero e per una breve visita a Cordovado, uno dei borghi più belli d'Italia. Abbazia romanica di Gurk: costruita in stile romanico tra il 1140 e il 1200 è il ca-polavoro dello stile romanico in Austria, uno dei più importanti esempi in Europa. All'in-terno, rari e preziosi affreschi e una cripta composta da una foresta di cento colonne romaniche di marmo bianco. Burg Hochosterwitz: uno dei più importanti castelli medievali austriaci, inespugnabile, raggiungibile solo in cabinovia! Straordinario im-pianto fortificato, egregiamente conservato, fu edificato così come appare oggi tra il 1570 ed il 1586 in sostituzione di un nucleo più antico. Quattordici portoni dominano il percorso fortificato che s’inerpica sullo sperone roccioso alto 150 metri sulla cui punta sorge l’edificio principale. Maria Wörth è un pittoresco paese adagiato su una piccola penisola nel Wörthersee (lago di Wörth), il più famoso dei laghi austriaci. Qui l'eleganza è nelle cose: sul Wörthersee si affacciano infatti palazzi di rara magnificenza, protagoni-sti di un passato fastoso fatto di ospiti illustri ognuno dei quali ha voluto lasciare la sua impronta. Sulla penisola, il Santuario in stile gotico-romanico con l'interno a due navate e la cripta a tre del secolo XII. La cappella del Rosario custodisce preziosi affreschi ed ex voto. La città murata di Friesach, per immaginare come era la vita ai tempi del Medioe-vo. Cinto da spesse mura, questo borgo immerso nel verde sulle rive del fiume Metznitz mantiene intatto l'antico aspetto medioevale. Visita alle chiese Deutschordenskirche e Stadtpfarrkirche. Santuario di Maria Saal: dopo l'incendio del 1669, l'edificio fu ri-

costruito in stile gotico ed assunse l'aspetto attuale di una vera e propria fortezza con due torri e tetto ad alti spioventi. Le volte della navata centrale sono ornate da begli affreschi raffiguranti l'albero di Jesse, nei quali gli antenati di Cristo escono da corolle di fiori. Nel coro, a sinistra, affreschi di ano-nimo maestro friulano (XV secolo). Abbazia romanica di Sankt Paul im Lavanttal: complesso benedettino, definito il «tesoro della Carinzia», risalente al XII secolo. Con Museo e Biblioteca. Infine, Klagenfurt,

la capitale della Carinzia. Con il suo centro storico la città ha vinto tre volte il prestigioso “Europa Nostra Diplom”, riconoscimento europeo che viene conferito a quelle città che meglio conservano il loro patrimonio architettonico-naturale-paesaggisti-co. Visita al Landhaus, l'antico palazzo della Dieta regionale. Durante il nostro viaggio, soggiorneremo in un albergo nella deliziosa Sankt Veit an der Glan, la Città dei Fiori della Carinzia.

Quota di partecipazione: 530 euro (in camera doppia). Supplemento singola: 60 euro. Acconto: 250 euro, entro

l'8 aprile 2015. Saldo: entro il 20 maggio 2015. La quota comprende: noleggio pullman privato per 4 giorni, n. 3 pernottamenti in hotel 4 stelle a Sankt Veit an der Glan,

colazione compresa, biglietti di ingresso previsti nell’itinera-rio, guida per l’intero periodo, guide locali dove necessario,

radiocuffie, assicurazione medica Mondial Assistance per 4 giorni, accompagnatore dell'Associazione, dispensa di

approfondimento.

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Page 17: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Dal 9 al 13 luglio 2015:

TESORI DELLA FRANCONIAA cura di Valentino Scrima

La Franconia (Franken) è la regione storica della Baviera a nord del Da-

nubio, nella Germania centro-meridionale. Poco conosciuta dal turista abituale, questa zona ha moltissimo da offrire, per gli occhi e per il cuore, tra borghi, castelli e incanto. Viene definita la Germania in miniatu-ra per l'estrema varietà del suo territorio, la cui metà è costi-tuita da ben 9 parchi naturali. Vallate verdissime dove, tra pa-esini rurali, vecchie rovine, ca-stelli e roccheforti, l'atmosfera è rimasta pressoché autentica. Viene considerata una regio-ne romantica per il paesaggio pittoresco e gli edifici storici. Il vino, la tradizione delle birrerie e la buona gastronomia sono altri aspetti che la rendono una destinazione attraente e mozzafiato ed è risaputo essere uno degli angoli più acco-glienti della Germania. Chiemsee, detto anche mare bavarese, è il più grande lago della Baviera. Con il traghetto, da Bernau am Chiemsee raggiungiamo l'isola Herre-ninsel, dove si trova il Castello nuovo di Herrenchiemsee del re Ludwig II di Bavie-ra, costruito sul modello della reggia di Versailles. Norimberga è il principale centro economico e culturale della Franconia. Visita al centro storico, alla Chiesa di San Sebaldo e alla Chiesa di San Lorenzo. La fama di Würzburg è dovuta principalmente alla monumentale Residenz, la residenza dei principi-vescovi dichiarata dall'Unesco patrimonio dell'umanità, uno dei palazzi più importanti dell'epoca barocca. All'interno, splendidi affreschi realizzati da G. B. Tiepolo, assistito dal figlio Giandomenico. Centro di attrazione dell’intera regione è la meravigliosa città di Bamberga, il cui centro storico è stato dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità per la straordinarietà del suo paesaggio urbano e per la bellezza dei palazzi che si affacciano sul Regnitz quasi a ricreare le magiche e incantate atmosfere della nostra Venezia: non a caso il quartierino costruito proprio sulle sponde del fiume è stato battezzato “klein Venedig”, ovvero la piccola Venezia. La Cattedrale, fondata a partire dal 1004, rappresenta un significativo esempio dell'architettura romanica e una delle opere medievali più impor-tanti della Germania. Attraversando splendide colline ricche di grano, di boschi e di campi fioriti, raggiungiamo Bayreuth, città ordinata, proporzionata, elegante, famosa in tutto il mondo per il festival wagneriano che ogni estate richiama gli appassionati di questo geniale e controverso compositore. Visita al Festspielhaus (teatro d’opera), al Teatro dell’opera dei Margravi e alla tomba di Wagner. Berchtesgaden: tipica città della Baviera, con un elegante e molto colorato centro storico. Case riccamente decorate da affreschi e fiori, negozi di tipici prodotti locali, birrerie. Nei dintorni si trova la zona di Obersalzberg, famosa per la villeggiatura alpina, luogo ameno di cui si innamorò Hitler negli anni '20 e dove costituì con i gerarchi del partito una sorta di quartier generale-bunker per le vacanze. Nel 1938 ebbe in dono dai gerarchi del partito per il suo cinquantesimo compleanno il celeberrimo "Nido dell'Aquila", uno chalet-fortezza costruito sul Kehlstein, un picco di 1.834 metri sovrastante il villaggio di Obersalzberg. Visita al bunker.

Quota di partecipazione: 850 euro (in camera doppia). Supplemento singola:

80 euro. Acconto: 400 euro, entro il 22 aprile 2015. Saldo: entro il 10 giugno

2015. La quota comprende: noleg-gio pullman privato per 5 giorni, n. 4

pernottamenti in hotel (a Bernau am Chi-emsee, Würzburg, Berchtesgaden), cola-zione compresa, biglietti di ingresso previsti nell’itinerario, guida per l’intero periodo,

guide locali dove necessario, radiocuffie, assicurazione medica Mondial Assistance per 5 giorni, accompagnatore dell'Associazione, dispensa di approfondimento.

Page 18: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Dal 28 al 30 agosto 2015:

RAVENNA e POMPOSAA cura di Alberto Marchesini

Città di gran bellezza, città d’ar-te e cultura, città del mosaico, Ravenna 1500 anni fa è stata

tre volte capitale: dell’impero romano d’occidente, di Teodorico re dei Goti, dell’impero di Bisanzio in Europa. La magnificenza di quel periodo ha lascia-to a Ravenna una grande eredità di monumenti, di edifici religiosi decorati con mosaici che sono stati dichiarati

patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Questa la motivazione che fa dei monumenti di Ravenna un tesoro per tutta l'umanità: "L'in-sieme dei monumenti religiosi paleocristiani e bizantini di Ra-venna è di importanza straordinaria in ragione della suprema maestria artistica dell'arte del mosaico. Essi sono inoltre la pro-va delle relazioni e dei contatti artistici e religiosi di un periodo importante della storia della cultura europea". L’arte del mosaico non è nata a Ravenna, ma a Ravenna ha trovato la sua più ampia espressione: qui è nata l’iconologia cristiana, un misto di simboli-smo e realismo, di influenze romane e bizantine; qui un esametro latino sulle pareti della Cappella Arcivescovile cita: "O la luce è nata qui o, qui imprigionata, libe-ra regna". San Vitale: uno dei monumenti più importanti dell'arte paleocristiana in Italia, in particolar modo per la bellezza dei suoi mosaici. L'influenza orienta-le assume qui un ruolo dominante sia da un punto di vista architettonico, in quanto fonde elementi della tradizione orientale e occidentale, sia della deco-razione musiva che esprime in modo chiaro l'ideologia e la religiosità dell'epo-ca giustinianea. Mausoleo di Galla Placi-dia: sorella dell'imperatore Onorio, l’artefice del trasferimento della capitale dell'Impero Roma-no d'Occidente da Milano a Ravenna nel 402 d.C., Galla Placidia fece costruire questo piccolo mausoleo a croce latina per sé in-torno al 425-450. Esternamente è molto semplice e modesto, soprattutto se confrontato con la ricchezza della decorazione musiva interna, resa ancora più splendente dalla luce dorata che filtra attraverso le finestre di alabastro. Sant’Apollinare Nuovo: al suo interno sopravvive la meravigliosa decorazione musiva

dell'antica costruzione, la quale dal punto vista stilistico, icono-grafico e ideologico consente di seguire l'evoluzione del

mosaico parietale bizantino dall'età teodoriciana a quel-la giustinianea. Le 26 scene cristologiche, risalenti al periodo di Teoderico, rap-presentano il più grande

ciclo monumentale del Nuovo Testamento e, fra quelli realizzati a mosaico, il più antico giunto sino a noi. Battistero Neoniano (o degli Ortodossi): uno dei più antichi monumenti ravennati, è, dal punto di vista della conservazione e del simbolismo, forse il più bello e significativo oggi visibile. Sant’Apollinare in Classe: si erge grandiosa e solenne a circa 8 km dal centro di Ravenna ed è stata definita il più grande esempio di basilica paleocristia-na. Mausoleo di Teodorico: episodio architettonico unico ed ir-

ripetibile. Battistero degli Ariani: rappresenta un’importante testimonianza della dominazione dei Goti e del loro culto.

Cappella di Sant'Andrea: costituisce l'unico esempio di cappella arcivescovile paleocristiana giunta integra sino a noi. Domus dei Tappeti di Pietra: è uno dei più importanti siti archeologici italiani scoperti negli ulti-mi decenni, un complesso di strutture edilizie databili tra l'età romana repubblicana e il periodo bizantino. Pomposa: luogo ameno e fertile, l’isola pomposiana

favorì lo sviluppo di un’Abbazia ricca e potente, che raggiunge l’apice della sua fama e l’indipendenza nel XI

sec. Appare improvvisa al visitatore con il suo svettante campanile nella verde pianura e dischiude inaspettati tesori

di arte e di storia. Comacchio: è il centro storico più originale ed affascinante nel Parco Delta del Po. Città di antichissime ori-gini, al centro di estese lagune poi in parte bonificate, conserva intatto l'aspetto originario caratterizzato da ponti e canali che ne attraversano il tessuto urbano. Da Gorino, all'estremo limite della foce del Po, navigazione sul Delta del Po, una zona dove ambienti differenti si sviluppano l’uno accanto all’altro pro-prio per le diverse gradazioni dei livelli d’acqua e della salinità:

la duna e il fiume, il bosco e il canneto, la palude d’acqua dolce e la laguna salma-stra, le velme scoperte ad intermittenza dalla marea e le terre coperte di salicornia. Una serena, tranquilla risposta ai rumori, al traffico cittadino, alla tumultuosità della vita contemporanea. Il territorio è molto ricco dal punto di vista ambientale ma è anche uno scrigno di sapori: pranzo a base di pesce a bordo della motonave.

Quota di partecipazione: 430 euro (in camera doppia). Supplem. singola: 60 euro. Acconto: 200 euro, entro il 13

maggio 2015. Saldo: entro il 12 agosto. La quo-ta comprende: noleggio pullman privato per 3

giorni, n. 2 pernottamenti in hotel 4 stelle a Ravenna nel centro storico, cola-zione compresa, biglietti di ingresso previsti nell’itinerario, guida per l’in-tero periodo, radiocuffie, assicura-zione medica Mondial Assistance per 3 giorni, accompagnatore, dispensa.

Page 19: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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Dal 24 al 27 settembre 2015:

SIENA E IL CHIANTIA cura di Christian Citterio

Tra Firenze e Siena c'è la Toscana più autentica. E' il Chianti, una terra di vini e sapori, colline sinuose e strade sterrate, ulivi, girasoli e vigneti, borghi forticati, castelli e paesini caratteristici che dominano ognuno il proprio

splendido panorama. Per molti è una delle regioni più belle d’Italia. Immerso nelle magnifiche colline senesi, sorge lo splendido paese di San Gimignano, cinto da mura duecentesche che abbracciano un ambiente medievale di intatto splendore, uno dei migliori esempi in Europa di organizzazione urbana dell'età comunale. Spettacolari e inconfondibili le torri che dominano il paesaggio e che testimoniano l'illustre passato. Qui arrivano a lavorare grandi artisti, come i protagonisti della scuola senese, che resero la città quello scrigno d'arte che ancora oggi appare a chi la visita. Piazza della Cisterna, una delle due più belle piazze del borgo, ai cui lati si dispone una straordinaria cortina di case nobiliari e torri medievali. Duomo: tutte le pareti e le volte sono ricoperte di affreschi realizzati da vari artisti e principalmente da Lippo Memmi e da Bartolo di Fredi. Chiesa di Sant’Agostino: pala d'altare di Piero del Pollaiolo e ciclo di affreschi, nella cappella maggiore, di Benozzo Gozzoli. Monteriggioni: occupa la sommità di una dolce collina dalle pendici coltivate a vigne e olivi e conserva ancora oggi gran parte delle strutture del XIII sec. e si configura come un luogo assolutamente unico nel panorama dei borghi medievali toscani. Siena: la città del palio e dell’eterno stupore, uno scrigno di bello assoluto. La città è un capolavoro di dedizione ed inventiva in cui gli edifici sono stati disegnati per essere adattati all'intero disegno della struttura urbana e, inoltre, per formare un tutt'uno con il circostante paesaggio. Palazzo Pubblico: considerato un perfetto esempio di architettura gotica civile nel mondo. E’ l’edificio più importante, verso il quale tutta Piazza del campo sembra tendere per forza di gravità. Nella strada più elegante e solenne di Siena, Palazzo Chigi Saracini, sede della prestigiosa Accademia musicale Chigiana. Al suo interno la vastissima collezione di opere d’arte appartenenti ai maggiori artisti della pittura italiana e comprende molte sculture, oggetti in avorio, in porcellana, in argento e una raccolta di ceramiche. L’Accademia Chigiana possiede inoltre una bella Collezione di strumenti musicali soprattutto ad arco. Il magnifico complesso del Duomo comprende una serie di monumenti tra i più significativi nel panorama artistico europeo. La Cattedrale rappresenta senza dubbio il fulcro di un itinerario memorabile attraverso la cultura e l'arte, risultato di oltre un millennio di storia occidentale. Il Duomo conserva numerosi capolavori di ogni epoca, ma l’opera per più versi eccezionale, è il Pavimento scoperto (visibile solo da fine agosto a fine ottobre), realizzato con la tecnica del graffito e del commesso marmoreo. Si tratta del “più bello…, grande e magnifico pavimento che mai fusse stato fatto”, secondo Giorgio Vasari. La Porta del Cielo: visita speciale del Sottotetto della Cattedrale, una serie di locali mai aperti al pubblico, in cui per secoli nessuno è potuto accedere, se si eccettuano le maestranze dirette dai grandi architetti che si sono avvi-cendate nei secoli. La Libreria Piccolomini: costituisce un unicum, un monumento di assoluto rilievo per il ciclo di affreschi eseguiti da Pinturicchio nel primo decennio del '500. La Cripta: una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi vent’anni, con uno straordinario ciclo pittorico realizzato da una serie di artisti operanti a Siena nella seconda metà del '200. Il Museo dell’Opera del Duomo con i suoi capolavori. Visita allo straordinario complesso di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali d'Europa e oggi un importante ed imponente complesso museale che raccoglie opere d'arte di grande valore. Una sorta di città dentro la città di Siena. A sud-est di Siena, il territorio delle Crete senesi, dove il paesaggio cambia e diventa brullo, con il caratteristico colore

grigio-azzurro e un'apparenza spesso descritta come lunare. Asciano, uno dei più borghi medievali più affascinati, abitata dagli antichi Etruschi, e crocevia di strade antiche. Visita all’Abbazia di Monteoliveto Mag-giore e Rapolano Terme. I Borghi del Chianti rappresentano l’es-senza della Toscana, un’essenza fatta di bei paesaggi e di ricchi sapori, di buon vino e di artistici splendori. Greve in Chianti: piccola cittadina dall'aria pittoresca, considerata da alcuni la porta del Chianti. Radda in Chianti: grazioso paese medievale racchiuso tra imponenti mura di cin-ta. Castellina in Chianti: splendidamente adagiata in una meravigliosa posizione collinare, è uno dei centri più importanti del Chianti.

Quota di partecipazione: 650 euro (in camera doppia). Supplemento singola: 185 euro. Acconto: 250 euro, entro il 3 giugno 2015. Saldo: entro il 9 settembre 2015. La quota comprende: noleggio pullman pri-

vato per 4 giorni, n. 3 pernottamenti in hotel 4 stelle a Siena nel centro storico, colazione compresa, biglietti di ingresso previsti nell’itinerario,

guida per l’intero periodo, guide locali dove necessario, radiocuffie, assicurazione medica Mondial Assistance per 4 giorni, accompagnatore

dell'Associazione, dispensa di approfondimento.

Page 20: Programma Clessidra (da aprile 2015)

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INFORMAZIONI PRATICHE• Salvo diverse indicazioni, le PARTENZE SI INTENDONO DA VIA PALEOCAPA, DI FRONTE AL N°5 (Lato Staz. Cadorna).• Per ogni proposta è necessaria la PRENOTAZIONE, da lun a ven, dalle ore 10 alle ore 18, ai numeri 338.17.71.237 -

366.31.76.393 - 02.30.91.73.37 oppure inviandoci una mail a: [email protected] • L'ufficio di via Palestro 12 (M1 Palestro; Tram 1; Bus 61, 94) apre solo il mercoledì dalle 10 alle 12. • TESSERAMENTO – Quote annue: 10 euro (soci sostenitori); 5 euro (soci ordinari).

L’Associazione Clessidra è dotata di RADIO CUFFIE, apparecchi che permettono l’a-scolto in cuffia delle spiegazioni delle nostre guide, potendosi liberamente spostare e godere della visita. Un migliore ascolto sia all’aperto sia all'interno.

REGOLAMENTO PER LE DISDETTEVisite in città: nessuna penale entro 3 gg lavorativi dalla data della visita; oltre tale limite è richiesta l’intera quota;

Mostre: nessuna penale entro 15 gg lavorativi dalla data; oltre tale limite e senza sostituzione verrà richiesta l’intera quota;Visite fuori porta: nessuna penale entro 7 gg lavorativi; oltre tale limite e senza sostituzioni è richiesto il 50% della quota.

CHI NON SI PRESENTA ALLE VISITE/GITE DOVRA’ CORRISPONDERE L’INTERA QUOTA

POSTI ASSEGNATI SUL PULLMANSaliabordodelnostropullmansenzastress!Pertuttelegite in giornataeperiviaggi,tuttiipostisarannonumeratieassegnatiaipasseggeriin ordine di iscrizione.Salendoabordo,dovraisolodirigertiversoilpostoassegnato.Buonviaggio!

L’Associazione ClessidraènataconloscopodioffrireopportunitàculturaliedisvagopertutticolorochevoglionoarricchireilproprioTempoLibero.Inparticolare,perpromuoverelaconoscenzadelpatrimoniostoricoedartisticoitalianoedeuropeo,sempreallaricercadiqueitesorinascostiemenoconosciuti,solitamenteignoratidalturismodi

massaodidifficileaccessoaisingoli.TraglistrumentiprincipaliperilraggiungimentodegliscopidellanostraAssociazionevisonol’organizzazionedivisiteguidate,giteingiornata,viaggi,conferenze,elaproduzionedimaterialedidatticoedivulgativo.GliaspettichehannocaratterizzatoleattivitàsvoltedallanostraAssociazionesinoadoggisonoillavorodidivulgazione,diricerca,diorganizzazioneesoprattuttolacollaborazioneconguideprofessioniste,moltoapprezzateeconosciute.

Nuovi modelli

Dal 9 all'11 ottobre 2015:

VENEZIA, tra antico e contemporaneoA cura di Costanza Cimarelli

Ancora un itinerario nella splendida Venezia, per amarla e scoprirla ancor di più. Isola di Murano: visita alla chiesa di San Pietro Martire. Eretta in stile gotico nel XIV sec., venne distrutta da un incendio nel 1474 e ricostruita in forme rinascimentali. Particolarmente caratteristico il portico

della corte interna con la scala esterna che sale al primo piano della sacrestia e la vera da pozzo in pietra d'Istria. Tra i capolavori conservati, tele di Giovanni Bellini e di Paolo Veronese e la splendida cappella della famiglia Ballarin, che il celebre vetraio Giorgio Ballarin fece costruire per sé (vi riposa dal 1506), per la sua famiglia e per i suoi discendenti. Il Museo parrocchiale accoglie oggi opere d'arte e ricchi arredi provenienti da chiese e conventi soppressi da Napoleone. Visita della Biennale Arte, con la Mostra All the World’s Futures in un unico percorso espositivo che si articolerà dal Padiglione Centrale (Giardini) all’Arsenale, includendo 136 artisti provenienti da 53 paesi. La Biennale che compie 120 anni procede, e anno dopo anno continua a costruire anche la propria storia, che è fatta di molti ricordi, ma in particolare di un lungo susseguirsi di diversi punti di osservazione del fenomeno della creazione artistica nel contemporaneo. La Biennale torna a osservare il rapporto tra l'arte e lo sviluppo della realtà umana, sociale, politica, nell'incalzare delle forze e dei fenomeni esterni. Si vuole indagare in che modo le tensioni del mondo esterno sollecitano le sensibilità, le energie vitali ed espressive degli artisti, i loro desideri, i moti dell’animo. Si vogliono convocare le arti e gli artisti da tutte le parti del mondo e da diverse discipline: un Parlamento delle Forme. Una mostra globale dove noi possiamo interrogare, o quanto meno ascoltare gli artisti provenienti da 53 paesi, e molti da varie aree geografiche che ci ostiniamo a chiamare periferiche. Questo ci aiuterà anche ad aggiornarci sulla geografia e sui percorsi degli artisti di oggi. Con un salto temporale che Venezia è in grado di darci, visita a Ca’ Rezzonico: in uno splendido palazzo di Baldassarre Longhena, una ricca dimora veneziana ospita una preziosa raccolta di mobili e dipinti del '700 veneziano. Di grande interesse le sontuose sale e gli affreschi di Tiepolo, Guarana e Guardi e, al terzo piano, la Pinacoteca Egidio Martini con quasi 300 opere: Cima da Conegliano, Alvise Vivarini, Bonifacio de' Pitati, Tintoretto, Palma il Giovane, Bernardo Strozzi, solo per citarne alcuni. Al terzo piano sono stati riallestiti i tre ambienti della Farmacia Ai Do San Marchi di Campo San Stin a Venezia, un gioiello tutto da scoprire. Visita a Casa Goldoni, tipico palazzo gotico che presenta ancora oggi l’impianto e gli elementi tipici dell’architettura civile veneziana tra la fine XIV e l’esordio del XV sec.

Quota di partecipazione: 450 euro (in camera doppia). Supplemento singola: 40 euro. Acconto: 250 euro, entro il 24 giugno 2015. Saldo: entro il 16 settembre 2015. La quota comprende: viaggio in

treno Freccia Bianca seconda classe, n. 2 pernottamenti in hotel

a Venezia, colazione compre-sa, biglietti di ingresso previsti

nell’itinerario, guida per l’intero periodo, guide locali dove neces-sario, radiocuffie, assicurazione

medica Mondial Assistance per 3 gg., accompagnatore, dispensa.