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PROGETTAZIONE ESECUTIVA PROGETTAZIONE ESECUTIVA DELL’AZIONE DI RACCOLTA E DELL’AZIONE DI RACCOLTA E
COSTRUZIONE DI IDEE COSTRUZIONE DI IDEE D’IMPRESA DELLE DONNE D’IMPRESA DELLE DONNE
IMMIGRATEIMMIGRATE
Dott. Massimo Renzetti
SCOPO DELLA IDEAZIONE DI UN SCOPO DELLA IDEAZIONE DI UN SERVIZIO DI CONSULENZA, SERVIZIO DI CONSULENZA,
ASSISTENZA, TUTORAGGIO E ASSISTENZA, TUTORAGGIO E ACCOMPAGNAMENTO DELLE DONNE ACCOMPAGNAMENTO DELLE DONNE
IMMIGRATE NELLA CREAZIONE DI UNA IMMIGRATE NELLA CREAZIONE DI UNA NUOVA IMPRESANUOVA IMPRESA
IL LAVORO COME FONDAMENTO PERL’APPARTENZA AD UNA COMUNITA’
PRINCIPIO CHE RIVESTE MAGGIOR VALORE PER I SOGGETTI CHE APPARTENGONO A CATEGORIESVANTAGGIATE COME LE DONNE IMMIGRATE
PER TALI CATEGORIE IL LAVORO DIVENTA IL SEGNO E LA PROVA DI UN RIPRISTINATO EQUILIBRIO SOCIALE E PERSONALE.
PER TALI CATEGORIE IL LAVORO DIVENTA IL SEGNO E LA PROVA DI UN RIPRISTINATO EQUILIBRIO SOCIALE E PERSONALE.
LE DONNE IMMIGRATE E LA LE DONNE IMMIGRATE E LA GESTIONE AUTONOMA DELLA GESTIONE AUTONOMA DELLA PROPRIA PROFESSIONALITA’:PROPRIA PROFESSIONALITA’:
UN PUZZLE DA INVENTAREUN PUZZLE DA INVENTARE
Determinare le condizioni di un loro giusto inserimento Strumenti
Mettere a loro disposizionetutte le opportunitàche il sistema offre
OBIETTIVISalvaguardia della
Dignità dellapersona
Favorire la creazionedi nuovi soggetti
economici
Riconoscimento a questi nuovi soggetti di un ruolodeterminante nel tessuto economico e sociale della
nostra realtà territoriale
IL CENTRO MULTIETNICO COMEIL CENTRO MULTIETNICO COMEVIVAIO DI NUOVE IMPRESEVIVAIO DI NUOVE IMPRESE
Il centro come erogatore di servizi per donne che desideranoproporsi come soggetti attivi per la promozione di imprese innovative
Creare per le donne immigrate un’opportunità
di qualificarsi e usciredal sommerso
Supportare l’avvio e il consolidamento delle loro attività
COS’E’ IL VIVAIO MULTIETNICOCOS’E’ IL VIVAIO MULTIETNICO
E’ un servizio organizzato come offerta di servizi integrati quali l’informazione e l’assistenza sulle varie tematiche della creazione d’impresa o del lavoro autonomo, l’accompagnamento all’avvio ed al consolidamento di attività, la formazione, il reperimento di finanziamenti.
IL SERVIZIO OPERA IN SINTONIA CON:1) LE POLITICHE LOCALI2) LE ESIGENZE DELLA COMUNITA’ TERRITORIALE
I SERVIZI TECNICI: FINALITA’I SERVIZI TECNICI: FINALITA’
LA FINALITA’ DEL CENTRO DI SERVIZI E’ QUELLA DI:
Sostenerelo sviluppo
imprenditoriale
Sostenereil lavoro autonomo
QUALIFICATO
LA MISSION DEL CENTRO SERVIZILA MISSION DEL CENTRO SERVIZI
Favorire l'inserimento di donne immigrate nel mondo del lavoro, attraverso la promozione, il sostegno e l'accompagnamento alla creazione di impresa e al lavoro autonomo Tale finalita’ pone al centro alcune scelte di campo:
Centralità e rispetto dei diritti delle persone
Attenzione alle fasce più deboli della popolazione femminile
Attenzione particolare ma non esclusiva
a progetti d’impresa di
utilitàsociale
Interculturità come risorsa da valorizzare
Favorire l’affermarsidel principio
dello sviluppo
sostenibile
IL CENTRO SERVIZI E LA LOGICA DI IL CENTRO SERVIZI E LA LOGICA DI RETERETE
I servizi erogati dal centro sono uniformati rispetto a una logicache sottende a tutte le attività di consulenza
Un ruolo sinergico con le strutture e gli Enti pubblici, di collaborazione nella realizzazione di iniziative
comuni, integrando competenze e servizi già presenti sul territorio.
Il lavoro in rete e la promozione di nuove reti volte a valorizzare le risorse pubbliche e private
esistenti nel territorio, a livello locale e nazionale
LE IMPRESE EXTRACOMUNITARIENel 2005 continua l’espansione delle imprese extra-comunitarie: gli immigrati si stannodimostrando capaci di conquistare spazi economici sempre più significativi, anche al di là di quellicomunemente fissati dagli stereotipi correnti, che relegano gli stranieri ai livelli di qualificazioneprofessionale più bassi.
INCIDENZAIn provincia di Pescara tale tipologia di impresa ha raggiunto uno stock di 2.540 unità, registrando unincremento del 26,2% rispetto al 2001, e del 9% rispetto al 2004, con un’incidenza del 7,3% sull’interastruttura imprenditoriale.
SETTORI PIU’ SVILUPPATII settori fortemente caratterizzati dalla presenza extracomunitaria sono l’edilizia, il commercio e laristorazione, che insieme rappresentano il fenomeno per circa il 60% del totale.Il settore di gran lunga più rappresentato è quello del commercio, che conta il 43,7% di tutti gliimprenditori extracomunitari e che ha evidenziato, nel quadriennio 2000-2004, un incremento del 24,8%.
ETA’ E SESSOOltre il 75% degli imprenditori extracomunitari è compreso nella fascia di età che va dai 30 ai 49 anni.Per quanto riguarda la nazionalità extraeuropea di provenienza, prevalgono, in termini numerici, gliimprenditori provenienti dall’America Centrale e del Sud (23%), e dall’Africa Occidentale (16%).CIRCA IL 75% DELLE DONNE IMMIGRATE PRESENTI NELLA PROVINCIA DI PESCARA E’ DI NAZIONALITA’ UCRAINA
I SERVIZI EROGATI E IL CONTESTO I SERVIZI EROGATI E IL CONTESTO DELLA PROVINCIA DI PESCARADELLA PROVINCIA DI PESCARA
CHI EROGA IL SERVIZIOCHI EROGA IL SERVIZIOGLI ATTORIGLI ATTORI
I SERVIZI SONO EROGATI DA CONSULENTI ESPRESSIONE DI REALTA’TERRITORIALI CHE OPERANO CON CONTINUITA’ E RISULTATI
NEL CONTESTO TERRITORIALE DI RIFERIMENTO
CNA Pescara:Presente in modo capillare sull’intero territorio provinciale attraverso 4 sedi dislocate e con più di 2000 imprese associate. L’associazione offre una molteplicità di servizi di natura previdenziale, fiscale, sanitario, creditizio in materia di politica industriale e del lavoro.
EUROBIC:Attività di supporto alle imprese nel campo del management, della formazione e della internazionalizzazione, l'Eurobic affianca attività dirette allo sviluppo del territorio attraverso la realizzazione di Piani di Sviluppo Locale e azioni
di Marketing Territoriale.
LE FASI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIOLE FASI DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO
IL SERVIZIO EROGATO E’ ARTICOLATO IN TRE FASI
PRODROMICHE CHE TENDONOA DETERMINARE UN PERCORSO
LOGICO DA FAR INTRAPRENDEREALL’UTENTE
LA CONSULENZA
LA VALUTAZIONE
GESTIONETUTORAGGIO
ACCOMPAGNAMENTO
1° FASE 1° FASE LA CONSULENZA:INTRODUZIONE AL LA CONSULENZA:INTRODUZIONE AL MODELLO PER LA CREAZIONE MODELLO PER LA CREAZIONE D’IMPRESAD’IMPRESA
ORIENTAMENTO E VALUTAZIONEDELL’ATTITUDINE
ALL’IMPRENDITORIALITA’
ESITO POSITIVO
1. COLLOQUIO DI APPROFONDIMENTO DELL’IDEA IMPRENDITORIALE2. PIANO IMPRESA
LA CONSULENZALA CONSULENZAINTRODUZIONE AL MODELLO PER INTRODUZIONE AL MODELLO PER LA CREAZIONE D’IMPRESALA CREAZIONE D’IMPRESA
ORIENTAMENTO E VALUTAZIONEDELL’ATTITUDINE
ALL’IMPRENDITORIALITA’
ESITO NEGATIVO: BILANCIO DELLE COMPETENZE PER
LAVOROSUBORDINATO
FORMAZIONE PERCREAZIONED’IMPRESA
LA CONSULENZA: IL MODELLO LA CONSULENZA: IL MODELLO COLLOQUIO DI VALUTAZIONE COLLOQUIO DI VALUTAZIONE
DELL’ATTITUDINE DELL’ATTITUDINE ALL’IMPRENDITORIALITA’ALL’IMPRENDITORIALITA’
SCOPODEL
COLLOQUOIO
TESTARE IL GRADO DI DEFINIZIONEDEL PROGETTO
D’IMPRESA
INDICATORI DI VALUTAZIONE1. GAMMA PRODOTTI/SERVIZI;2. ESPERIENZA DELLA PROPONENTE;3. FORMA GIURIDICA;4. INVESTIMENTI E DIMENSIONAMENTO
DELLA STRUTTURA PRODUTTIVA(PERSONE DA IMPIEGARE);
5. LOCALIZZAZIONE(IMMOBILE DA AFFITTARE E DI PROPRIETA’);
6. FABBISOGNO FINANZIARIO E DISPONIBILITA’ MEZZI PROPRI;
LA CONSULENZA: IL MODELLO LA CONSULENZA: IL MODELLO COLLOQUIO DI COLLOQUIO DI
APPROFONDIMENTO APPROFONDIMENTO DELL’IDEA IMPRENDITORIALEDELL’IDEA IMPRENDITORIALE
SCOPODEL
COLLOQUOIO
ACQUISIZIONE DATI SU:
1. GAMMA PRODOTTI/SERVIZI2. COSTO UNITARIO3. FASI PROCESSO PRODUTTIVO4. FORMA GIURIDICA(SOCI COINVOLTI)5. INVESTIMENTI(PREVENTIVI)6. PERSONALE DIPENDENTE7. UBICAZIONE E TITOLO DISPONIBILITA’8. AMMONTARE MEZZI PROPRI9. ACCESSO AL CREDITO E GARANZIE
REALI O PERSONALI
LA CONSULENZA: OUTPUT DELLA LA CONSULENZA: OUTPUT DELLA FASEFASE
PRODOTTI E SERVIZI EROGATIDURANTE LA FASE DELLA CONSULENZA
Piano d’impresa
Informativa sui finanziamentiA tasso agevolato
Informativa sui contributi a fondo perduto
Informativa sui contributi a fondo perduto
SEMPLIFICATO
LA CONSULENZALA CONSULENZAIL PROCESSO D’INFORMAZIONEIL PROCESSO D’INFORMAZIONE
OBIETTIVIOBIETTIVI
Obiettivi•Costituire un punto di riferimento in materia di accoglienza, informazione, orientamento, consulenza e assistenza dei beneficiari•Favorire il collegamento con le strutture esterne al progetto ma sinergiche nella erogazione delle informazioni e dei servizi;•Fornire indicazioni specifiche sulle modalità di accesso al lavoro;•Costituire da polo intermediario per l’accesso a servizi già attivi sul territorio per la formazione, il credito e l’avvio d’impresa.
LA CONSULENZALA CONSULENZAIL PROCESSO D’INFORMAZIONEIL PROCESSO D’INFORMAZIONE
1. MONITORAGGIOESIGENZE TERRITORIO
2. PROMOZIONE E DIFFUSIONE DELLEINIZIATIVE ALL’INTERNO E ESTERNO DEL CENTRO
FASE PRE-PROGETTUALE:Ricerca delle persone competentida coinvolgere nell’attività di consulenza
FASE PROGETTUALE
Consentire la massima visibilità
3. COSTITUZIONE DI UNA BANCA DATIANALISI E ELABORAZIONE DELLE
INFORMAZIONI DI INPUT IN FORMA SINTETICA E ANALITICA
2° FASE2° FASEGESTIONE, TUTORAGGIO E GESTIONE, TUTORAGGIO E ACCOMPAGNAMENTO: ACCOMPAGNAMENTO: DEFINIZIONE DI UN MODELLODEFINIZIONE DI UN MODELLO
MODELLO INTEGRATO DIGESTIONE TUTORAGGIO E
ACCOMPAGNAMENTO.CARATTERISTICHE
Coinvolgimento diretto delle imprenditriciin grado di trasferire non solo le nozioni
tecniche, ma anche la cultura, la passionela capacità di rischio imprenditoriale
Trasferimento dell’esperienza diretta nel Problem solving acquisita direttamente sul campo
2° FASE2° FASEGESTIONE, TUTORAGGIO E GESTIONE, TUTORAGGIO E
ACCOMPAGNAMENTO: ACCOMPAGNAMENTO: SPERIMENTAZIONE DI UN SPERIMENTAZIONE DI UN
MODELLOMODELLO
SPERIMENTAZIONE DI UN MODELLODI TUTORAGGIO
UN MODELLO BASATOSULL’APPAIAMENTO DI:DONNE IMPRENDITRICI
E TUTORSECONDO UNA LOGICA
DI OMOGENEITA’
2° FASE2° FASEGESTIONE, TUTORAGGIO E GESTIONE, TUTORAGGIO E
ACCOMPAGNAMENTO: ACCOMPAGNAMENTO: LE ATTIVITA’ DI LE ATTIVITA’ DI
ACCOMPAGNAMENTOACCOMPAGNAMENTO
Le attività di accompagnamento
riguardano le tematicheche sono indicate.
AMMINISTRATIVO
CONTABILE
FISCALE
CREDITO
COMMERCIALE
MARKETING E PUBBLICITA’
TECNICHE DI PRODUZIONE BENI
TECNICHE EROGAZIONE SERVIZI
2° FASE2° FASELE ATTIVITA’ DI LE ATTIVITA’ DI
ACCOMPAGNAMENTOACCOMPAGNAMENTOGLI AMBITI D’INTERVENTO E DI GLI AMBITI D’INTERVENTO E DI
COLLABORAZIONE CON GLI ALTRI COLLABORAZIONE CON GLI ALTRI SERVIZI DEL TERRITORIOSERVIZI DEL TERRITORIO
PERCHE LA 2° FASE DI PERCHE LA 2° FASE DI GESTIONE/TUTORAGGIO E GESTIONE/TUTORAGGIO E
ACCOMPAGNAMENTOACCOMPAGNAMENTO
Imprese al femminilehanno un alto tasso
di natalità
Fenomeno generale Fenomeno locale
La provincia di Pescara vive un forte incremento di nuove imprese extracomunitarie
al femminile
Le imprese al femminile soffrono di una fragilità strutturale:
LA DIMENSIONE DI MICROIMPRESA
Necessità di attivare misure in grado di sostenere lo sviluppo dell’impresa
3° FASE3° FASELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONE
CREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTOCREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
OBIETTIVI
•Determinare l’ampiezza e la dimensione degli effetti di un intervento ;•Verificare se l’intervento sia stato attuato secondo le modalità previste e se queste ne abbiano influenzato gli effetti;• Fornire informazioni per migliorare l’elaborazione degli interventi futuri.
3° FASE3° FASELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONE
CREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTOCREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
FOCUS DELLA VALUTAZIONE
• Quali risultati sono stati complessivamente raggiunti dall’intervento e quali sono stati gli effetti generati sul territorio? • Gli obiettivi dell’intervento sono stati raggiunti? • I risultati dell’intervento sono coerenti con l’evoluzione subita dal contesto ambientale in cui questo è stato attuato? • I medesimi risultati erano raggiungibili a costi inferiori? • Vi sono differenze apprezzabili tra gli esiti dell’intervento considerato e quello di altri interventi analoghi attuati nell’ambito dello stesso programma di riferimento o in passato?
3° FASE3° FASELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONE
CREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTOCREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
CONTENUTI PRINCIPALI DELLA VALUTAZIONE
Valutazione dellavalidità dei
risultatiValutazione della
efficacia e efficienzadell’intervento
Valutazione dell’impatto
dell’intervento
3° FASE3° FASELA VALUTAZIONELA VALUTAZIONE
CREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTOCREAZIONE DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
MODALITA’ OPERATIVE
Entro 3 mesi dal termine dell’attività ditutoraggio verrà eseguita una
rilevazione dello stato di attuazionedel piano d’impresa attraverso:
Indicatori di
performance
Indicatori sullo stato
di attuazione
GLI STRUMENTI OPERATIVIGLI STRUMENTI OPERATIVIDELLE TRE FASIDELLE TRE FASI
Questionario di contatto e valutazione dell’attitudine imprenditoriale somministratodal servizio orientamento
Uso esterno
Questionario di guida al reperimento dei datiUso interno
Modello di ricevuta di consegna gratuita del paino d’impresa con liberatoria
Modello di piano d’impresa
Materiali informativi